diocesi di padova - altervista

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Diocesi di Padova LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: Gen 2,18 - 24 Sal: 127 Seconda Lettura: Eb 2,9 - 11 Vangelo: Mc 10,2 - 16 Don Guanella ci esorta: Conosciuto il divino volere, gli sposi si inginoc- chiano innanzi alla Chiesa, si unisco- no con vincolo indissolubile per crescere alla digni- tà di padre e di madre. Allora ri- cordino che chi è chiamato a molto onore deve soste- nere altresì molta fatica”. Anno XXXIII n° 1404 7 Ottobre 2018 XXVII Domenica Tempo Ordinario (anno B) Lunione secondo Dio Il vangelo di Marco di questa domenica racconta di come un gruppo di farisei cerchi di mettere in difficolta Gesù chiedendogli se per un uomo sia lecito ripudiare la propria mo- glie. E alla loro affermazione che Mosè stesso nelle sue leggi consente il divorzio, Gesù spiazzandoli risponde: per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma ”. Gesù continua citando la genesi: per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola”, parole che sotto- lineano la sacralità di ciascuna persona e la sacralità di ogni unione sacramentale, ponendo una linea di de- marcazione tra la legge degli uomini e la parola di Dio Padre. La parola di Dio però nasce prima della legge degli uomini e si rivolge a un cuore pronto ad accoglierla; chi la accoglie non ha un cuore duro, ha un cuore che può anche soffrire, ma che si alimenta della stessa pa- rola e trova consolazione nella fede. Come vivere questo insegnamento oggi? La risposta data da Gesù ai farisei è ancora attuale: è il cuore che deve regolare la no- stra vita di coppia. Un cuore amorevole, fedele, vero, disponibile all altro, caritatevole, questo cuore è il sostegno dei coniugi in tutti i momenti. Un cuore ispirato alla parola di Dio riesce a vedere la bellezza sia fisica che morale del proprio partner anche quando laltro non risponde alle aspettative imposte dalla società, quelle di agiatezza economica, bellezza esteriore, carisma sociale. È un cuore disponibile come quello di un bambino, pronto ad accogliere gli insegnamenti di Gesù, che ci deve guidare nella scelta del nostro compagno/a. Chi sceglie di consacrare la propria unione non può inseguire cliché sociali e regole di costume nel costruire la propria famiglia perché questi argomentinon fanno parte della parola di Dio. Cosa significa ciò? Permettere che situazioni di convivenze indesiderate continuino for- zatamente? No. Certamente no, la soluzione come ai tempi di Mosè è regolata dalla legge degli uomini e così deve essere. Perché se un uomo o una donna non riesce a superare le difficoltà di coppia, se il loro cuore non trova consolazione nella fede, la scelta presuppone ovviamente lintervento degli uomini. Però lasciamoci immaginare che un piccolo sforzo, se non esistano condizioni in cui il sopruso o la violenza la fanno da padrona, tutti noi possia- mo e dobbiamo farlo per tentare di salvare tutte quelle unioni in cui basterebbe coltivare la pianta dellamore piuttosto che quella della noia o della distrazione. Rosa Orientamenti Pastorali 2018 - 2019 Papa Francesco ci diceUn matrimonio vero è una predica silenziosa a tutti gli altri, una predi- ca di tutti i giorni. È doloroso quando questo non è notizia: i giornali, i telegiornali non prendono come notizia, questo. Ma, questa coppia, tanti anni insieme non è notizia. Sì, notizia è lo scandalo, il divorzio, o questi che si separano, a volte si devono separare, per evitare un male maggiore Ma limmagine di Dio non è notizia. E questa è la bellezza del matrimonio. Sono a immagine e somiglianza di Dio. E que- sta è la notizia nostra, la notizia cristiana. La pazienza è forse la virtù più importante nella coppia – sia delluomo sia della donna”.

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Page 1: Diocesi di Padova - Altervista

Diocesi di Padova

LITURGIA

DELLA PAROLA

Prima Lettura:

Gen 2,18 - 24

Sal: 127

Seconda Lettura:

Eb 2,9 - 11

Vangelo:

Mc 10,2 - 16

Don Guanella ci esorta:

“Conosciuto il divino volere, gli sposi si inginoc-chiano innanzi alla Chiesa, si unisco-no con vincolo indissolubile per crescere alla digni-tà di padre e di madre. Allora ri-cordino che chi è chiamato a molto onore deve soste-nere altresì molta fatica”.

Anno XXXIII n° 1404

7 Ottobre 2018 XXVII Domenica Tempo Ordinario (anno B)

L’unione secondo Dio

Il vangelo di Marco di questa domenica racconta di come un gruppo di farisei cerchi di mettere in difficolta Gesù chiedendogli se per un uomo sia lecito ripudiare la propria mo-glie. E alla loro affermazione che Mosè stesso nelle sue leggi consente il divorzio, Gesù spiazzandoli risponde: “per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma”. Gesù continua citando la genesi: “per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola”, parole che sotto-lineano la sacralità di ciascuna persona e la sacralità di ogni unione sacramentale, ponendo una linea di de-marcazione tra la legge degli uomini e la parola di Dio Padre.

La parola di Dio però nasce prima della legge degli uomini e si rivolge a un cuore pronto ad accoglierla; chi la accoglie non ha un cuore duro, ha un cuore che può anche soffrire, ma che si alimenta della stessa pa-rola e trova consolazione nella fede.

Come vivere questo insegnamento oggi? La risposta data da Gesù ai farisei è ancora attuale: è il cuore che deve regolare la no-

stra vita di coppia. Un cuore amorevole, fedele, vero, disponibile all’altro, caritatevole, questo cuore è il sostegno dei coniugi in tutti i momenti.

Un cuore ispirato alla parola di Dio riesce a vedere la bellezza sia fisica che morale del proprio partner anche quando l’altro non risponde alle aspettative imposte dalla società, quelle di agiatezza economica, bellezza esteriore, carisma sociale. È un cuore disponibile come quello di un bambino, pronto ad accogliere gli insegnamenti di Gesù, che ci deve guidare nella scelta del nostro compagno/a. Chi sceglie di consacrare la propria unione non può inseguire cliché sociali e regole di costume nel costruire la propria famiglia perché questi “argomenti” non fanno parte della parola di Dio.

Cosa significa ciò? Permettere che situazioni di convivenze indesiderate continuino for-zatamente? No. Certamente no, la soluzione come ai tempi di Mosè è regolata dalla legge degli uomini e così deve essere. Perché se un uomo o una donna non riesce a superare le difficoltà di coppia, se il loro cuore non trova consolazione nella fede, la scelta presuppone ovviamente l’intervento degli uomini. Però lasciamoci immaginare che un piccolo sforzo, se non esistano condizioni in cui il sopruso o la violenza la fanno da padrona, tutti noi possia-mo e dobbiamo farlo per tentare di salvare tutte quelle unioni in cui basterebbe coltivare la pianta dell’amore piuttosto che quella della noia o della distrazione.

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Papa Francesco ci dice…

“Un matrimonio vero è una predica silenziosa a tutti gli altri, una predi-ca di tutti i giorni. È doloroso quando questo non è notizia: i giornali, i telegiornali non prendono come notizia, questo. Ma, questa coppia, tanti anni insieme … non è notizia. Sì, notizia è lo scandalo, il divorzio, o questi che si separano, a volte si devono separare, per evitare un male maggiore … Ma l’immagine di Dio non è notizia. E questa è la bellezza del matrimonio. Sono a immagine e somiglianza di Dio. E que-sta è la notizia nostra, la notizia cristiana. La pazienza è forse la virtù più importante nella coppia – sia dell’uomo sia della donna”.

Page 2: Diocesi di Padova - Altervista

Ottobre è per tutta la Chiesa il MESE MISSIONARIO e per noi anche il MESE GUANELLIANO. I due elementi si chiariscono a vicenda: il Concilio Vaticano II affermava che "la Chiesa è per sua natura missionaria" (AG 2) e don Guanella diceva a noi, famiglia guanelliana, religiosi e laici insieme, che "tutto il mondo è patria vostra". La nostra Congregazione si è lanciata a una nuova avventura missionaria nelle Isole Salomon (Oceania), meravigliosamente descritta la sera del 28 settembre da un pioniere, il P. Luigi De Giambattista, missionario guanelliano. È che "la carità cristiana si estende a tutti senza distin-zione di razza, condizione sociale o religione" (AG 12); anzi va proprio in cerca dei fratelli nelle periferie del mondo, per costruire con loro una società di promozione dei più deboli. In questo articolo vogliamo parlare di tre missionari particolari:

SAN LUIGI GUANELLA Don Guanella, la cui festa liturgica si celebra il 24 ottobre, ha avuto uno spirito missionario fin da quando la sua Opera si è estesa da Pianello Lario a Roma, da Como alla Svizzera, da Milano alle comunità di emigrati italiani negli USA. Don Guanella fu un vero missionario in uscita, con odore a povero. Un uomo di cuore grande che non sapeva di divisioni o esclusioni, perché la carità è unitiva, è inclusiva.

PAOLO VI, PAPA MISSIONARIO Il 14 ottobre prossimo saranno canonizzati due veri missionari. Il pri-mo è il papa Paolo VI, grande propagatore della riforma del Concilio Vaticano II. Perché Papa Missionario? Perché fu il primo papa a pren-dere l'aereo per visitare tanti paesi del mondo (America Latina, Filippi-ne, Israele, l'ONU); fu un uomo di dialogo tra le culture, con i governi, con le Chiese cristiane; che ci regalò due grandi encicliche missiona-rie, cioè "Il progresso dei popoli" e "L'annuncio del Vangelo". Un uomo di visione futura.

MONS. ROMERO, MARTIRE Il secondo canonizzato sarà il vescovo salvadoregno mons. Oscar A. Romero, che ha dato la sua vita per la gente povera del suo Paese. La vici-nanza ai suoi sacerdoti e ai suoi "campesinos" gli permisero di vedere la real-tà di ingiustizia e oppressione del sistema politico in vigore, che libri e aule e curia gli occultavano. Così ruppe il suo silenzio e la sua neutralità per mettersi al fianco delle vittime. Sapeva bene che era minacciato di morte; per questo scrisse parole magnifiche: "Devo dirvi che, come cristiano, non credo nella morte senza risurrezione. Se mi ammazzano, risorgerò nel popolo salvadore-gno".

ED IO? Accanto a questi tre grandi missionari ci sono io. "Io sono una missione su questa terra e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivifica-re, sollevare, guarire, liberare. Lì si rivelano (…) quelli che hanno deciso nel profondo di essere con gli altri e per gli altri". Sono parole di papa Francesco nella "Evangelii Gaudium, 273". BUONA MISSIONE A TUTTI IN QUESTA TERRA PATAVINA!

a cura di don Angelo

Fo.Par. 7 Ottobre 2018 2

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom

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. Famiglia Guanelliana nel mondo

con il Vangelo nel cuore e le mani aperte ai poveri

IO SONO UNA MISSIONE

Page 3: Diocesi di Padova - Altervista

La Messa dei Popoli

Ormai da qualche anno la nostra Parrocchia nel mese di Settembre, in occasione della Festa Patronale in onore di Santo Stefano Re d’Ungheria, dedica una Domenica alla Messa dei Popoli.

Una Messa particolare per coloro che erano presenti, parrocchiani autoctoni e persone straniere residenti nel nostro quartiere. La concelebrazione dei nostri tre sacer-doti, la presenza di una delegazione di Ungheresi e la gente residente proveniente da varie parti del Mondo, le letture e le preghiere dei fedeli lette in lingua straniera hanno dato alla celebrazione una apertura e una dimensione di una Comunità che cammina insieme nel proposito di stringersi intorno al Vangelo.

La processione con il nostro Patrono per le vie del Quartiere è stata molto partecipata a voler dimostrare, con la preghiera tratta dagli scritti di Santo Stefano risalenti all’anno mille, unione e condivi-sione di un bene comune, che è la pace, il rispetto e l’accoglienza tra i popoli.

una parrocchiana

Note Innate presso Teatro ai Colli

“SING”

Oggi 7 Ottobre alle ore 18:00 presso il Teatro ai Colli si tiene “SING”, concerto delle NOTE INNATE, il gruppo di giovani di Mortise che già altre volte abbiamo potuto ammirare. L’incasso an-drà a sostenere la nuova Missione Guanelliana a NORO, nelle Isole

Salomon (Oceania). I biglietti (costo € 10,00 - soci NOI, bambini fino a 10 anni e

adulti over 65 sconto € 2,00 che verrà rimborsato al botteghino la sera dello spettacolo) sono disponibili presso il botteghino del teatro.

Richieste Caritas

Ormai è tempo del cambio di stagione nel nostro guardaroba! Approfittando di questo momento, la Caritas Parrocchiale accetta tutti gli indumenti, in buono stato, che verrebbero dismessi per bambini e ragazzi fino 14 anni.

È giunta inoltre una richiesta di lenzuola matrimoniali e singole e di una bicicletta da donna.

Grazie per la collaborazione, perché in questo modo rendiamo felici molte perso-ne.

Caritas Parrocchiale

3 Fo.Par. 7 Ottobre 2018

Page 4: Diocesi di Padova - Altervista

A cura del Gruppo Fo.Par.

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Intenzioni SS. Messe Ricorrenze e attività

8:30 -

18:00 -

LUN 8

Lc 10,25-37

Beata Vergine del Rosario

8:30 - def.ti Giorgio, Ferruccio ed Elena Ber-totti

18:00 - def.ta Augusta Bennini

MAR 9

Lc 10,38-42

16:00 - Centro di Ascolto della Caritas Parrocchiale 21:00 - Gruppo Teatro (prove)

8:30 -

18:00 -

MER 10

Lc 11,1-4

8:30 - Pulizia del centro parrocchiale a cura dei volontari 21:00 - Corale don Emilio Canosi (prove)

8:30 -

18:00 - def.to Silvano Nicolè - def.ti Gino San-donà e Anime del Purgatorio - def.ta Lucia An-drioli - def.ta Martina Santinelli

GIO 11

Lc 11,5-13

San Giovanni XXIII

17:00 - Redazione Fo.Par. 21:00 - Gruppo Teatro (prove)

8:30 -

18:00 - -

VEN 12

Lc 11,15-26

9:00 - Pulizia della chiesa a cura dei volontari

8:30 -

17:00 - Santa Messa in Casa Breda

18:30 - -

SAB 13

Lc 11,27-28

8:00 - -

9:30 - Santa Messa della Comunità

Parrocchiale

11:00 - def.ta Angelina Spanò - def.ti don An-gelo e fam. Cecchinato 18:30 - def.to Ludovico Michielon - def.ti Ric-cardo, Lina e Paoletta Boesso - def.te Palmira e Giuseppina Marsaro

DOM 14

Mc 10,17-30

XXVIII Domenica Tempo Ordinario

Fo.Par. 7 Ottobre 2018

Orario invernale delle Sante Messe

da Lunedì a Venerdì: ore 8:30 e ore 18:00;

il Sabato la Santa Messa è celebrata alle ore 17:00 in Casa Bre-

da e alle ore 8:30 e ore 18:30 in chiesa parrocchiale;

la Domenica: ore 8:00 - ore 9:30 - ore 11:00 e ore 18:30.