distortion collection | collezione redville

16
BENEDETTA BARTOLUCCI | RUGS DESIGN SILVIA DI PIAZZA | HAND MADE RUGS DISTORTION COLLEZIONE REDVILLE

Upload: andrea-ruffini

Post on 20-Mar-2016

237 views

Category:

Documents


6 download

DESCRIPTION

Design by Benedetta Bartolucci (REDVILLE) | Handmade Rugs by Silvia Di Piazza

TRANSCRIPT

Page 1: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

BENEDETTA BARTOLUCCI | RUGS DESIGN SILVIA DI PIAZZA | HAND MADE RUGS

DISTORTIONCOLLEZIONE REDVILLE

Page 2: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 3: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

Prima c’era il babau. Il mostro che stava sotto il letto, nell’armadio, che spuntava a mezzanotte dai nostri sogni con il preciso intento di farci paura.

A uno sguardo più ravvicinato, mentre passavano gli anni, il babau si rivelava ai nostri occhi nella sua natura di animale domestico: dalle fattezze più diverse, ogni esemplare, che avesse le corna o gli artigli, che strisciasse sbavando o ci minacciasse con una velenosa coda uncinata, era diventato una presenza affettuosa, un compagno immaginario delle nostre notti che aveva assolto egregiamente al suo lavoro e adesso si rivelava come una delle più affettuose forme che poteva assumere la nostra paura. Come un vecchio cane da guardia, terrore del quartiere e dall’aria da Cerbero, che solo di fronte alla nostra mano scondizola come un cucciolo. Ma questo lo avremmo capito solo dopo, quando ben altre paure avrebbero fatto capolino per tirare il lembo del lenzuolo ai piedi del nostro letto.

Nell’opera di Benedetta Bartolucci - un’opera che è un luogo chiamato Redville fatta di carta, fogli, tele, pixel e oggi anche tappeti - i babau li abbiamo ingoiati. Li abbiamo fagocitati, letteralmente, forse nella smania che contraddistingue questo tempo frammentato e scivoloso, così veloce da eliminare d’un colpo la necessità di pensare.

Li abbiamo ingoiati per sbaglio? O per noia?

Siamo diventati noi i nostri babau, forse perché lo siamo sempre stati. Il mondo gentilmente allucinato di Bartolucci, i suoi uomini, donne, bambini, figure geometriche (molte), parole e animali (molti anche questi) si può serenamente dire discendano da nobili padri, da Grosz e Otto Dix, da Bacon e dai cubisti spavaldi, passando per i fauve, l’art brut, la lezione imprescindibile della Pop e la libertà, quella sì grandiosa, dell’esperimento surrealista. Ma questo è poco importante, se non per dare sostegno a un lavoro che di sostegno non necessita. Piuttosto, interessa la fedeltà dell’immagine che ci rimanda lo specchio deformato in cui ci riflettiamo, guardando le opere di Redville. Siamo noi quegli ometti dagli occhi in fuori e dalle bocche troppo aperte, nostre quelle parole che cascano come scatole sulle nostre teste deformate, nostri gli sguardi attoniti, feroci, diffidenti, perplessi. Ci attrae e ci ripugna, la vecchia storia della vertigine che ci induce a gettarci nel burrone spaventoso. 

Eppure, nelle opere di Bartolucci c’è qualcosa che ci consola. Non è un’assenza di giudizio, ma una vicinanza umana. Un tratto della penna, una cura per questi esseri che li illumina. Il regalo del colore, sempre potente nella sua assolutezza, la costruzione spaziale che gli dona un luogo nel mondo, un riconoscimento. I mostri che abbiamo imparato a riconoscere nel mondo siamo noi, siamo anche noi. Ma solo guardandoci con amore, come fa un artista che disegna una città immaginaria e la popola di esseri fantastici, dismetteremo la paura. Così come ci hanno insegnato a fare, crescendo, i babau della nostra infanzia.

Silvia Bottani

Page 4: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

BENEDETTA BARTOLUCCI | REDVILLEGRAPHIC DESIGNER & VISUAL ARTIST

Originaria di Fano (Pesaro-Urbino), classe 1984, Benedetta collabora attualmente con lo Studio Convertino & Designers di Milano, occupandosi principalmente di artwork e packaging per la discografia (vincendo un European Design Award nel 2011, sezione cd/dvd cover, per l’album “IVY” di Elisa) ma anche di progetti grafici per l’editoria e la televisione.

Laureata all’ISIA di Urbino nel corso triennale di Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva, è stata selezionata nel 2007 al concorso Notebook COLORS indetto da FABRICA, al quale è seguita l’esposizione itinerante (Parigi, Milano, Shangai, Tokio), e la pubblicazione nel volume FACES, edito da Birkhäuser (2008). Finalista nel 2006 al concorso Arena di Baraccano (Bologna) nella sezione illustrazione; ha già esposto in diverse collettive tra Urbino, Parma, Milano e Bologna, nelle quali si alterna tra esposizioni e performance di live painting.

“Il colore rosso non è il punto di partenza, ma solo l’esplosione finale.”

Page 5: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 6: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 7: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

DISTORTION | COLLEZIONE REDVILLE HAND MADE DESIGN RUGS

EMILY | RUG 1 VINCENT | RUG 2

Page 8: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

DISTORTION | COLLEZIONE REDVILLE HAND MADE DESIGN RUGS

EDVARD & HEARTACHE | RUG 3

Page 9: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 10: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 11: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

DISTORTION | COLLEZIONE REDVILLE HAND MADE DESIGN RUGS

VIRGINIA’S CONSCIOUSNESS | RUG 4 SYD | RUG 5

Page 12: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 13: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 14: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

SILVIA DI PIAZZAHAND MADE RUGS

LA TECNICA HAND-TUFTING

Nel suo laboratorio-atelier che si trova nel cuore della Carnia, a Comeglians, Silvia Di Piazza produce tappeti contemporanei personalizzati 100% made in Italy, realizzati a uno a uno artigianalmente con la tecnica Hand Tufting.

Silvia Di Piazza realizza i suoi tappeti personalizzati utilizzando un particolare metodo manuale di fabbricazione, denominato Hand Tufting, che consente di ottenere tappeti molto robusti dal vello fitto e compatto. Dopo aver realizzato una bozza su carta, si trasferisce il disegno sul retro di un telo teso sul telaio. È possibile lavorare con una pistola specifica per la tecnica tufting, inserendo i fili di lana nel telo seguendo il disegno e i colori previsti. Appena completata questa lavorazione, il retro del telo viene rivestito con uno strato di lattice in gomma naturale, mentre il lato frontale del tappeto va tagliato e rasato per rendere la superficie uniforme. Lo spessore del tappeto può variare da un’altezza minima di 5 millimetri ad una massima di 5 centimetri.

I FILATISilvia di Piazza per le sue creazioni utilizza esclusivamente pregiati filati naturali, tra cui lane certificate esenti da sostanze nocive in quanto rispettano l’Oeko-Tex Standard 100, i requisiti dell’allegato XVII del REACH (riguardanti l’uso di coloranti azoici, nichel, ecc.) così come i requisiti della legislazione americana riguardanti il contenuto totale di piombo.

“Creare un tappeto artigianale, in filati pregiati, affiancando la mia esperienza alle decorazioni studiate da designer, progettisti o rivenditori, fa sí che il tappeto diventi una forma d’arte e non un semplice complemento d’arredo.”

Page 15: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE
Page 16: DISTORTION COLLECTION | Collezione REDVILLE

BENEDETTA BARTOLUCCI | RUGS DESIGNVia Elia Lombardini 18 - 20143 - Milano - Italy+39 347 1609148redville.net [email protected]

SILVIA DI PIAZZA | HAND MADE RUGSVia Statale 4 - 33023 - Comeglians - Udine - Italy+39 328 9003152silviadipiazza.com [email protected]

distortion-collezione-redville.tumblr.comdistortion.redville@gmail.com

DISTORTIONCOLLEZIONE REDVILLE