distretto sociosanitario n - rapallo

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DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 (Comuni di Rapallo, Zoagli, Santa Margherita Ligure, Portofino / ASL 4 “Chiavarese”) PIANO SOCIALE INTEGRATO DI DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 14 Anni 2008-2010

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Page 1: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 (Comuni di Rapallo, Zoagli, Santa Margherita Ligure, Portofino / ASL 4 “Chiavarese”)

PIANO SOCIALE

INTEGRATO DI

DISTRETTO

SOCIOSANITARIO N. 14

Anni 2008-2010

Page 2: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo
Page 3: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

2

SOMMARIO

1. Premessa Pag. 3

2. Assetto istituzionale ed organizzativo Pag. 5

3. Processo metodologico per stesura Piano distrettuale Pag. 11

4. Contesto socio- economico Pag. 13

5. Caratteristiche demografiche del territorio Pag. 14

6. Bisogni del territorio Pag. 24

7. Obiettivi trasversali Pag. 25

8. Rete 1 – Accesso, cittadinanza ed integrazione sociosanitaria Pag. 26

9. Rete 2 – Famiglia Pag. 31

10. Rete 3 – Non autosufficienza Pag. 55

11. Rete 4 - Promozione della socialità ed inclusione sociale Pag. 72

12. Rete 5 – Emergenza Sociale Pag. 86

13. Rete 6 – Politiche attive per l’invecchiamento Pag. 93

14. Gestione finanziaria Anno 2008 Pag. 100

15. Modalità di riparto ed attribuzione costi di funzionamento

della Segreteria Tecnica Pag. 102

16. Conto Capitale Pag. 103

17. Punti di forza e criticità Pag. 104

18. Monitoraggio e valutazione Pag. 107

Page 4: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

3

PREMESSA

Con il I° Piano sociale territoriale 2002/2004, prorogato per gli anni successivi, è stato possibile

avviare un diverso processo operativo teso al superamento di interventi puramente riparativi,

saltuari e soprattutto una diversa modalità programmatoria comune tra i diversi enti locali ed

integrata con i vari servizi.

Oggi ci troviamo con un percorso già intrapreso e la nuova legislazione e normativa regionale

permetterà di completarlo e di raggiungere ulteriori obiettivi e progressi ancor più evidenti.

Con l’emanazione della L.R. N. 12/2006, nel rispetto della L.328/2000 e del D. Lgs.229/99 si è

reso necessario avviare un processo di riorganizzazione dell’assetto istituzionale e organizzativo

dei servizi teso all’integrazione ed al riconoscimento del ruolo primario delle amministrazioni

locali; processo che vede la Regione assumere sempre più un ruolo di programmazione e di

indirizzo per i Comuni singoli e associati che a loro volta assumono maggiormente un ruolo

strategico.

Inoltre, la coincidenza territoriale del Distretto sanitario con quello sociale risulta fondamentale

per garantire una efficace funzionalità; con la sovrapponibilità dei territori di intervento sociale e

sanitario si può meglio garantire l’integrazione, che è uno dei cardini su cui si regge la

L.N.328/00 e la L.R. N. 12/06.

Le politiche integrate diventano necessarie per una risposta più completa ai bisogni dei cittadini,

sia per gli aspetti del ben-essere sociale, che per il miglioramento della qualità della vita e della

salute. Soltanto una reale integrazione tra percorsi di salute, politiche attive per la qualificazione

professionale all’avviamento al lavoro, scolarizzazione, politiche abitative, politiche per

migliorare la vivibilità quotidiana e la qualità della vita, politiche educative ecc. e quindi

considerando la persona nella sua globalità sarà possibile affrancare buona parte dei cittadini dai

loro bisogni.

Il cittadino, anche quello più emarginato, deve essere considerato una risorsa e dovranno essere

ancor più valorizzate le sue capacità residue per realizzare il suo progetto di vita, evitando forme

di puro assistenzialismo e quindi promuovendo l’autonomia delle persone attraverso anche la

loro partecipazione ai processi di recupero ed alla progettazione e realizzazione del loro

“progetto di vita”. Ciascuna persona può diventare così artefice e protagonista della crescita e

dello sviluppo proprio e della comunità cui appartiene.

Page 5: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

4

Le comunità locali, le associazioni, la cooperazione, il volontariato, i gruppi sociali sono

chiamati a pieno titolo a rispondere ai bisogni e dovranno, sempre più essere valorizzati da parte

degli enti pubblici partecipando anche alla definizione di progetti e programmi sociali.

Il Distretto Sociosanitario N.14 ed i due Ambiti Territoriali Sociali (N.52 e N.53) che lo

compongono , nonché il Distretto Sanitario N.3 della ASL 4, si apprestano a definire la loro

programmazione locale alla luce dei principi sopra enunciati e con l’obiettivo prioritario di

mantenere i servizi già attivi, tendendo sempre di più ad uniformarli, rinforzarli ove possibile,

migliorando gradualmente i livelli essenziali di assistenza e poi, anche in riferimento agli

indicatori regionali, attivare nuove esperienze, nuovi servizi maggiormente rispondenti ai

bisogni ed esigenze emergenti , il tutto proporzionalmente ai finanziamenti ad essi destinati.

La priorità invece che guiderà tutta la programmazione locale territoriale sarà il perseguimento

dell’inclusione sociale delle persone svantaggiate e delle fasce deboli, dall’immigrazione, alle

nuove povertà, alla dispersione scolastica, alla disoccupazione, alla disabilità, alle dipendenze,

ecc.

Page 6: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

5

ASSETTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO

Page 7: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

6

ASL 4 “Chiavarese”

(abitanti N. 147.729 - al 30 giugno 2006)

DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 14

DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 14 (abitanti n° 43.515)

DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 15 (abitanti n° 71.249)

DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 16 (abitanti n° 32.965)

Ambito Territoriale Sociale N. 52

Ambito

Territoriale

Sociale N. 53

Ambito Territoriale Sociale N. 59

Ambito Territoriale Sociale N. 58

Ambito Territoriale Sociale N. 55 – N.56 – N.57

Ambito Territoriale Sociale N. 54

Page 8: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

7

CONFERENZA DEI SINDACI ASL 4

È l’organo politico di rappresentanza dei Comuni compresi nel territorio della ASL 4 ed è

composto dai Sindaci di 30 Comuni. Presidente della Conferenza è il Sindaco del Comune di

Chiavari o suo delegato.

La Conferenza dei Sindaci fornisce macro indirizzi per la pianificazione sociale, sanitaria e

sociosanitaria integrata; si rapporta con la Direzione dell’Azienda Sanitaria, per il Piano della

Salute e per gli indirizzi in materia di integrazione sociosanitaria, con le modalità di cui al

regolamento di funzionamento approvato dalla stessa Conferenza dei Sindaci.

COMITATO DI RAPPRESENTANZA

È l’organo politico esecutivo di cui si avvale la Conferenza dei Sindaci ed è composto dai

Presidenti dei Comitati dei Sindaci dei Distretti Sociosanitari n° 14, 15 e 16, dal Sindaco del

Comune di Lavagna e dal Rappresentante delle Comunità Montane Valli Aveto, Graveglia e

Sturla.

Fornisce indirizzi ed assume decisioni in materia sociosanitaria rispetto alla gestione delle

attività sovradistrettuali con le modalità di cui al regolamento di funzionamento soprarichiamato.

Page 9: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

8

UNITA’ DISTRETTUALE

Direttore Sociale – Direttore Distretto Sanitario

COMITATO DISTRETTUALE

(Coordinatori di Ambito Territoriale Sociale – Coordinatore

Ass.Sociale ASL – Coordinatore funzioni infermieristiche -

Direttori dei Dipartimenti – MMG – Pediatri di libera scelta o

specialista ambulatoriale)

COMITATO DEI SINDACI DI DISTRETTO

Assessori delegati

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 52

(Comuni di S.Margherita L. – Portofino)

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 53

(Comuni di Rapallo - Zoagli)

CONFERENZA SINDACI D’AMBITO

Assessori delegati

CONFERENZA SINDACI D’AMBITO

Assessori delegati

COORDINATORE DI AMBITO COORDINATORE DI AMBIT O

ASL 4 “CHIAVARESE”

Direttore Generale

ASSOCIAZIONE DEI COMUNI (Rapallo – Zoagli – S.Margherita L. – Portofino)

SINDACI

Page 10: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

9

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 52

(Comuni di S.Margherita L. – Portofino) ABITANTI N.10.719

Presidente: Assessore ai Servizi Sociali

Comune di S.Margherita L.

Membro: Assessore ai Servizi Sociali Comune di Portofino

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 53

(Comuni di Rapallo - Zoagli) ABITANTI N. 32.744

Presidente: Assessore ai Servizi Sociali

Comune di Rapallo

Membro: Assessore ai Servizi Sociali Comune di Zoagli

Presidente: Assessore ai Servizi Sociali Comune di Rapallo

Page 11: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

10

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 53 (Comuni di Rapallo - Zoagli)

n° 1 Coordinatore Assistente Sociale

n° 7 Assistenti Sociali

n° 1 Educatore

n° 12 Assistenti Domiciliari

n° 1 Amministrativi

n° 2 Psicologo

n° 1 Pedagogista

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N° 52 (Comuni di S.Margherita L. – Portofino)

n° 1 Coordinatore Assistente Sociale

n° 1 Assistenti Sociali

n° 8 Educatore

n° 11 Assistenti Domiciliari

n° 2 Amministrativi

n° 1 Psicologo

n° 1 Pedagogista

DIRETTORE SOCIALE DIRETTORE DISTRETTO SANITARIO SEGRETERIA:

� Assistente Sociale � Amministrativo

Page 12: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

11

PROCESSO METODOLOGICO

per stesura Piano distrettuale

Responsabilità politica

- Comitato dei Sindaci di Distretto Sociosanitario (Zoagli, Rapallo, S. Margherita L.,

Portofino)

- Direttore Generale ASL 4 “Chiavarese”

Responsabilità Tecnica

- Ufficio di Piano (Direttore Sociale + Coordinatori di Ambito Territoriale Sociale +

Assistente Sociale e Amministrativo della Segreteria Tecnica)

- Comitato distrettuale (Rappresentanti Dipartimenti + membri di coordinamento)

- Direttore Distretto Sanitario

Procedure e cronoprogramma

1. Indicazioni per definizione obiettivi distrettuali da raggiungere nel triennio da parte del

Comitato dei Sindaci e del Direttore ASL 4 (Dicembre 2007)

2. Analisi degli obiettivi indicati dal Piano Sociosanitario Regionale 2007/2010 in relazione

allo stato della rete di offerta già esistente nel Distretto ed ai bisogni esistenti

Chi: Direttore Sociale, Comitato Distrettuale, Direttore Distretto Sanitario,

soggetti del territorio già operanti (Gennaio 2008)

3. Partecipazione e coinvolgimento del territorio nella definizione degli obiettivi del Piano

Triennale Territoriale riferiti ai bisogni ed alle risorse e proposte progettuali (Febbraio –

Marzo 2008)

4. Convocazione Comitato Distrettuale (Maggio 2008)

5. Stesura della bozza del Piano di DSS (Maggio 2008)

Chi: Direttore Sociale, Segreteria Tecnica, Direttore Distretto Sanitario

Page 13: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

12

6. Valutazione della bozza nella sede politica (Giugno 2008)

Modalità: Comitato dei Sindaci – Direttore ASL 4 Chiavarese

7. Condivisione della bozza di Piano con gli attori del territorio e con Comitato Distrettuale

(Giugno 2008)

8. Stesura definitiva del Piano di Distretto

Chi: Direttore Sociale, Segreteria Tecnica, Direttore distretto sanitario (Giugno

2008)

9. Approvazione del Piano di Distretto da parte del Comitato dei Sindaci di Distretto

Sociosanitario e del Direttore Generale della ASL 4 (30 giugno 2008)

10. Assemblea pubblica per presentazione del Piano Sociale Integrato di Distretto

Sociosanitario n° 14 Tigullio Occidentale 2008/2010 (Settembre 2008)

Page 14: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

13

CONTESTO SOCIO – ECONOMICO

Il Distretto Sociosanitario N.14, con un totale di popolazione residente al 31/12/2006 di N.

43.463 unità e indice di vecchiaia pari a 255,65 (anziani oltre i 65 anni: N. 12.021 di cui N.

3.613 oltre gli 80 anni ; i minorenni risultano n. 5.732 di cui minori di anni 14: N.4702).

Il Comune capofila è Rapallo, sesto comune della Liguria per numero di abitanti dopo Genova,

La Spezia, Savona, Sanremo e Imperia ed è il maggiore del comprensorio del Tigullio.

I quattro Comuni sorgono nella parte occidentale del Golfo Tigullio e si estendono sia sulla

costa che sulle colline e vallate retrostanti con numerose frazioni sulle alture.

Finita la guerra, lo sviluppo economico interessò anche queste nostre zone; l’attività economica

si basa principalmente sul turismo, specie nel settore balneare ed alberghiero. Importante è

divenuto anche il turismo crocieristico con sbarco di navi da ogni parte del mondo,

specialmente a Portofino e Santa Margherita Ligure. Il Santuario di nostra Signora di

Montallegro, collegato a Rapallo anche da una funivia, è visitato da migliaia di pellegrini.

Nel territorio esistono diverse piccole imprese legate soprattutto all’artigianato ed alla

produzione locale. I Zoagliesi, ad esempio, seppero inventarsi il mestiere di tessitori di seta ed i

loro tessuti vennero esportati e conosciuti in tutto il mondo.

Si registra però un sempre più crescente flusso migratorio, specialmente a Rapallo, che porta con

sé molte e variegate nuove problematiche.

Nonostante la fama di benessere esiste uno zoccolo di disagio economico e sociale che fa

riferimento a vecchie e nuove povertà con condizioni di esclusione sociale, a volte, nascoste e

con punte anche di povertà estrema e con significativi fenomeni di bullismo, di alcolismo e

tossicodipendenza.

Page 15: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

14

CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DEL TERRITORIO

Page 16: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

15

PORTOFINO - EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

1.0531.011

896

743

608546 540 533 541 532 516

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 2005 2006

S.MARGHERITA LIGURE - EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

10.755

11.787

12.74212.390

11.077

10.404 10.376 10.333 10.244 10.212 10.203

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Page 17: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

16

RAPALLO - EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

15.639

20.606

26.713

29.547

27.37029.444 29.957 30.134 30.260 30.224 30.338

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 2005 2006

ZOAGLI - EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

2.516

2.554

2.3332.314

2.360

2.511

2.542 2.543

2.5722.546

2.567

2.150

2.200

2.250

2.300

2.350

2.400

2.450

2.500

2.550

2.600

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Page 18: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

17

10.203

516

10.719

30.177

2.567

32.744

43.463

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

POPOLAZIONE RESIDENTE NEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 AL 31/12/2006

S.MARGHERITA LIGURE PORTOFINO AMBITO TERRIT.SOCIALE N.52 RAPALLO ZOAGLI AMBITO TERRIT. SOCIALE N.53 DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14

La popolazione residente è passata da 42.905 abitanti nel 2001 a 43.463 abitanti nel 2006 con un

aumento di 558 unità; il Comune di Rapallo è interessato da questa dinamica positiva con un

aumento di circa 500 unità ed il Comune di Zoagli con 56 unità.

Gli altri due Comuni (Santa Margherita Ligure e Portofino) hanno perduto invece gradualmente

popolazione. L’aumento pare possa avere soprattutto origine nell’incremento dei residenti

stranieri.

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

RAFFRONTO POPOLAZIONE RESIDENTE ANNI 2001-2006

ANNO 2001 10.404 546 10.950 29.444 2.511 31.955 42.905

ANNO 2006 10.203 516 10.719 30.177 2.567 32.744 43.463

S.MARGHERITA LIGURE PORTOFINO AMBITO TERRIT.SOCIALE N.52 RAPALLO ZOAGLI AMBITO TERRIT. SOCIALE N.53DISTRETTO SOCIOSANITARIO

N.14

Aumento popolazione da l 2001 al 2006 sia nei Comuni che nell'Ambito

Diminuzione della popolazione da l 2001 al 2006 sia nei Comuni che nell'Ambito

Aumento della popolazione da l 2001 al 2006 nel Distretto

Page 19: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

18

448

28

476

1771

83

1854

2330

0

500

1000

1500

2000

2500

POPOLAZIONE STRANIERA NEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 AL 31/12/2006

stranieri 448 28 476 1771 83 1854 2330

S.MARGHERITA L. PORTOFINOAMBITO

TERRIT.SOCIALE N.52

RAPALLO ZOAGLIAMBITO

TERRIT.SOCIALE N.53

DISTRETTO SOCIOSANITARIO

N.14

PERCENTUALE PER FASCE D'ETA' NELL'AMBITO TERRITORIA LE SOCIALE N.52 AL 31/12/2006

MINORI12,57%

ADULTI 56,94%

ANZIANI30,50%

PERCENTUALEPER FASCE D'ETA' NELL'AMBITO TERRITORIAL E SOCIALE N.53 AL 31/12/2006

ADULTI 59,88%

MINORI13,39%ANZIANI

26,73%

N. 8.752

PERCENTUALI PER FASCE D'ETA' NEL DISTRETTO SOCIOSAN ITARIO N.14

ANZIANI27,66%

MINORI13,19%

ADULTI 59,15%

POPOLAZIONE AMBITO TERRITORIALE N.52 - N.53 - DISTR ETTO SOCIO-SANITARIO N.14 AL 31/12/2006

1 . 3 4 7

4 . 3 8 55 . 7 3 26 . 1 0 3

1 9 . 6 0 7

2 5 . 7 1 0

3 . 2 6 9

8 . 7 5 2

1 2 . 0 2 11 0 . 7 1 9

3 2 . 7 4 4

4 3 . 4 6 3

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

M I N O R I 1 . 3 4 7 4 . 3 8 5 5 . 7 3 2

A D U L T I 6 . 1 0 3 1 9 . 6 0 7 2 5 . 7 1 0

A N Z I A N I 3 . 2 6 9 8 . 7 5 2 1 2 . 0 2 1

T O T A L E 1 0 . 7 1 9 3 2 . 7 4 4 4 3 . 4 6 3

A M B I T O T E R R I T O R I A L E SO C I A L E N . 5 2 A M B I T O T E R R I T O R I A L E SO C I A L E N . 5 3 D I ST R E T T O SO C I O SA N I T A R I O N . 1 4

Page 20: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

19

255141

368297

224 213 277412

559

726

1.547

1.398

677

805705 663

936

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14 ANNI 15-17 ANNI 18-20 ANNI 21-24 ANNI 25-29 ANNI 30-34 ANNI 35-39 ANNI 40-49 A NNI 50-59 ANNI 60-64 ANNI 65-69 ANNI 70-74 ANNI 75-79 AN NI 80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - COMUNE DI SANTA MA RGHERITA LIGURE AL 31/12/2006

11 917

13 1218

1318

22

45

75

68

3540 40

36

44

0

10

20

30

40

50

60

70

80

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14 ANNI 15-17 ANNI 18-20 ANNI 21-24 ANNI 25-29 ANNI 30-34 ANNI 35-39 ANNI 40-49 A NNI 50-59 ANNI 60-64 ANNI 65-69 ANNI 70-74 ANNI 75-79 AN NI 80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - COMUNE DI PORTOFIN O AL 31/12/2006

266150

385310 236 231

290430

581

771

1.622

1.466

712845

745 699

980

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

1.800

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14 ANNI 15-17 ANNI 18-20 ANNI 21-24 ANNI 25-29 ANNI 30-34 ANNI 35-39 ANNI 40-49 A NNI 50-59 ANNI 60-64 ANNI 65-69 ANNI 70-74 ANNI 75-79 AN NI 80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.52 AL 31/12/2006 PE R CLASSE D'ETA'

Page 21: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

20

6936

86 76 61 60 75103

154190

378402

183 182162

132

218

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14ANNI

15-17ANNI

18-20ANNI

21-24ANNI

25-29ANNI

30-34ANNI

35-39ANNI

40-49ANNI

50-59ANNI

60-64ANNI

65-69ANNI

70-74ANNI

75-79ANNI

80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - COMUNE DI ZOAGLI A L 31/12/2006

870

445

1075 934733 691

903

1462

20902274

4677

4032

1933 20691830 1744

2415

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14ANNI

15-17ANNI

18-20ANNI

21-24ANNI

25-29ANNI

30-34ANNI

35-39ANNI

40-49ANNI

50-59ANNI

60-64ANNI

65-69ANNI

70-74ANNI

75-79ANNI

80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - COMUNE DI RAPALLO A L 31/12/2006

939

481

1.1611.010

794 751978

1.565

2.2442.464

5.055

4.434

2.1162.251

1.992 1.876

2.633

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14ANNI

15-17ANNI

18-20ANNI

21-24ANNI

25-29ANNI

30-34ANNI

35-39ANNI

40-49ANNI

50-59ANNI

60-64ANNI

65-69ANNI

70-74ANNI

75-79ANNI

80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - AMBITO TERRITORIALE N. 53 AL 31/12/2006

Page 22: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

21

Gli ultrasessantacinquenni risultano N. 12.021 (27,66%). Molto elevata è l’incidenza dei “grandi

vecchi”, ossia ultraottantenni ( 8,31%).

Il numero dei vecchi è più del doppio di quello dei giovani (N. 5.732- 13,19%).

L’indice di vecchiaia a livello distrettuale risulta pari a 255,56.

Nei quattro Comuni

risiedono nel complesso N.

21.465 famiglie di cui N.

9.569 sono unipersonali. Il

numero medio di

componenti per famiglia

risulta pari a 2.

Il numero di famiglie con 4 o più figli è pari a N. 60.

1.205631

1.546 1.320 1.030982

1.268

1.995

2.8253.235

6.677

5.900

2.8283.096

2.737 2.575

3.613

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

0-3 ANNI 4-5 ANNI 6-10 ANNI 11-14 ANNI 15-17 ANNI 18-20 ANNI 21-24 ANNI 25-29 ANNI 30-34 ANNI 35-39 ANNI 40-49 A NNI 50-59 ANNI 60-64 ANNI 65-69 ANNI 70-74 ANNI 75-79 AN NI 80 ANNI eoltre

POPOLAZIONE PER CLASSE D'ETA' - DISTRETTO SOCIOSAN ITARIO N.14 AL 31/12/2006

COMPOSIZIONE NUCLEI FAMILIARI DEL DISTRETTO SOCIOSA NITARIO N. 14 AL 31/12/2006

N.5 E OLTRE COMPONENTI

3,05%N.4 COMPONENTI

9,48%

N.1 COMPONENTE 44,58%

N.2 COMPONENTI26,31%

N.3 COMPONENTI 16,59%

15

1

41

3

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

S.MargheritaLigure

Portofino Rapallo Zoagli

NUCLEI FAMILIARI CON NUMEO DI FIGLI PARI O SUPERIOR I A QUATTRO

Page 23: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

22

0

500

1000

1500

2000

2500

POPOLAZIONE STRANIERA PRESENTE NEI QUATTRO COMUNI D EL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 - RAFFRONTO ANNI 2001-2006

ANNO 2001 271 18 874 62 1225

ANNO 2006 448 28 1771 83 2330

S.M ARGHERITA LIG. PORTOFINO RAPALLO ZOAGLIDISTRETTO

SOCIOSANITARIO N.14

CITTADINI STRANIERI PER SESSO AL 31/12/2006

53,61% 46,39%Femmine N. 1.249 Maschi N. 1.081

0

500

1000

1500

2000

2500

POPOLAZIONE STRANIERA PER CONTINENTE PRESENTE NEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 14 - RAFFRONTO ANNI 2001-2006

ANNO 2001 239 241 221 188 335 1 1225

ANNO 2006 357 353 486 348 782 4 2330

AFRICA ASIA AMERICAUNIONE

EUROPEAEUROPA NON

U.E. OCEANIA TOTALE

Page 24: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

23

588

277

174139 132 118

9767 66 55

0

100

200

300

400

500

600

ALBANIA ECUADOR SRYLANKA M AROCCO ROM ANIA EGITTO FILIPPINE TUNISIA UCRAINA GERM ANIA

NAZIONALITA' CITTADINI STRANIERI MAGGIORMENTE PRESE NTI NEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 AL 31/12/2006

0

100

200

300

400

500

600

NAZIONALITA' CITTADINI STRANIERI MAGGIORMENTE PRESE NTI NELDISTRETTO SOCIOSANITARIO N.14 -RAFFRONTO ANNI 2001-2006

ANNO 2001 221 46 116 108 28 58 58 46

ANNO 2006 588 277 174 139 132 118 97 67

ALBANIA ECUADOR SRYLANKA MAROCCO ROMANIA EGITTO FILIPPINE TUNISIA

INCIDENZA POPOLAZIONE STRANIERA SULLA POPOLAZIONE D EL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N. 14 AL 31/12/2006

POPOLAZIONE NON STRANIERA DEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO

N.1494,64%- N. 41.133

POPOLAZIONE STRANIERA DEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO N,14

5,36%- N.2.330POPOLAZIONE STRANIERA

RAPALLO76,01% - N. 1.771

POPOLAZIONE STRANIERA S.MARGHERITA L.

19,23% - N.448

POPOLAZIONE STRANIERA PORTOFINO1,20% - N. 28

POPOLAZIONE STRANIERA ZOAGLI3,56% - N. 83

Page 25: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

24

BISOGNI DEL TERRITORIO

Rispetto ai bisogni del nostro territorio gli stessi sono stati rappresentati in sede regionale

durante l’anno 2007 ed è proprio sulla scorta di dette segnalazioni e dei dati inviati sia dai

Distretti, sia dalla ASL che Il Piano Sociale Integrato Regionale, nella sua terza parte, individua

gli indicatori ed i risultati da raggiungere nel triennio per le sei reti e per ciascun territorio

distrettuale.

Nonostante quanto sopra riferito si è, comunque, provveduto ulteriormente a coinvolgere il

territorio con una serie di incontri tecnico – politici con le Associazioni, i Sindacati, il terzo

settore, le ex IPAB, le scuole e naturalmente con i Dipartimenti e Servizi della ASL.

Tali tavoli di lavoro hanno confermato le necessità già note, anche se con sfumature diverse tra

le singole realtà territoriali.

Partendo da tali bisogni, dalle risorse disponibili e dagli obiettivi prefissati si è proceduto a

predisporre la programmazione triennale per ciascuna delle sei reti indicate dalla Regione

Liguria.

Per il triennio di vigenza del Piano (2008/2010) si considera di garantire il mantenimento dei

servizi già in atto, attraverso un incremento ed un miglioramento delle attività, nonché di creare

nuove azioni da sviluppare per raggiungere gli obiettivi specifici di ciascuna rete, sulla base delle

disponibilità finanziarie.

Di seguito vengono descritti gli obiettivi, i servizi in atto ed i progetti suddivisi nelle sei reti

indicate dal Piano Sociale Integrato Regionale 2007/2010, sia quelli di Ambito che quelli di

Distretto:

� Rete 1 – Accesso, cittadinanza ed integrazione sociosanitaria

� Rete 2 – Famiglia

� Rete 3 – Non Autosufficienza

� Rete 4 – Promozione della socialità e inclusione sociale

� Rete 5 – Emergenza sociale

� Rete 6 - Politiche attive per l’invecchiamento

Page 26: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

25

OBIETTIVI TRASVERSALI

- sviluppare politiche di inclusione sociale

- razionalizzare il sistema di offerta dei servizi per perseguire la migliore offerta

possibile per i cittadini

- progettazioni partecipate

- potenziare e diversificare le misure e gli strumenti per l’accesso ai servizi sociali e

sociosanitari

- migliorare l’informazione ai cittadini in ordine alle modalità di accesso ai servizi

pubblici e privati

- facilitare l’accesso unificato ai servizi con azioni di accoglienza a bassa soglia

- rafforzare l’autonomia decisionale degli utenti

- sviluppare maggiormente il coordinamento tra servizi pubblici e tra servizi pubblici e

privati per facilitare processi di integrazione

- sviluppare in maniera omogenea la distribuzione territoriale dei servizi

- applicare lo strumento della “valutazione multisciplinare” per tutte le situazioni di

bisogno delle varie reti

Page 27: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

26

Page 28: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

27

RETE 1

Accesso, cittadinanza e integrazione sociosanitaria

a) Costituzione delle Associazioni Intercomunali degli Ambiti Territoriali Sociali n°

52 e n° 53

b) Costituzione dell’Associazione Intercomunale di Distretto Sociosanitario n° 14

c) Approvazione della convenzione tra l’Associazione Intercomunale di Distretto e

l’ASL 4 Chiavarese e delle convenzioni tra i Comuni degli Ambiti Territoriali

Sociali

d) Unità Distrettuale: regolamento di funzionamento

e) Istituzione dello Sportello Integrato Sociosanitario

f) Istituzione dello Sportello di Cittadinanza

g) Accoglienza

h) ISEE omogenea sul territorio

i) U.V.M.

j) Guida ai Servizi

k) Protocollo di relazioni sindacali

l) Telefono Informa-anziani

Page 29: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

28

Rete 1

Accesso, cittadinanza e integrazione sociosanitaria

Obiettivi:

1. garantire un accesso unificato per le prestazioni socio-sanitarie con particolare attenzione

alla fase dell’accoglienza

2. garantire una corretta e completa informazione sulle prestazioni e servizi offrendo

consulenza ed orientamento al cittadino

3. garantire la valutazione integrata dei bisogni con la segnalazione al servizio competente

in relazione al bisogno prevalente delle persone

4. realizzazione di una rete integrata di interventi e servizi sociali omogenea nel territorio

del Distretto Sociosanitario N.14

Page 30: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

29

a) I Consigli Comunali dei Comuni capofila di Ambito Territoriale Sociale n° 52 e 53,

S.Margherita L. e Rapallo, hanno approvato rispettivamente con Delibera n° 72 del 27/11/2007 e

n° 45 del 19/12/2007 la costituzione delle Associazioni Intercomunali degli Ambiti Territoriali

Sociali.

b/c) Con decisione del Comitato dei Sindaci del Distretto Sociosanitario n° 14 del 6/12/2007,

presente il Direttore Generale della ASL 4 Chiavarese, è stato approvato l’Atto Costitutivo

dell’Associazione Intercomunale di Distretto Sociosanitario n° 14 ed il relativo regolamento di

funzionamento, nonché il testo della convenzione tra l’Associazione Intercomunale di Distretto e

la ASL 4 “Chiavarese”, convenzione sottoscritta il 29/05/2008. Ciascun Comune ha provveduto

poi a far approvare tali atti nei rispettivi Consigli Comunali.

d) Con decisione del Comitato dei Sindaci del 29/02/2008 è stato approvato il regolamento di

funzionamento dell’Unità Distrettuale concordato con gli altri due Distretti della ASL 4.

e) Il Comitato dei Sindaci di Distretto Sociosanitario n° 14 del 6/12/2007 ha provveduto a

confermare l’individuazione di tre locali e quindi la sede dello Sportello Integrato Sociosanitario

a Rapallo, Piazza Molfino, 10; si è approvata la sua attivazione attribuendo l’incarico, per le

rispettive competenze, al Direttore Sociale e al Direttore del Distretto Sanitario di individuare i

servizi da trasferire gradualmente allo Sportello con il relativo personale, di provvedere al

reperimento dell’arredo e delle attrezzature necessarie, alla formazione degli operatori e quindi

alla graduale apertura al pubblico entro il 2008, garantendo una corretta informazione al

cittadino ed alle famiglie sulle provvidenze e servizi concedibili dalla rete sociale e

sociosanitaria.

f) Gli sportelli di cittadinanza istituiti e funzionanti presso i Comuni capofila di Ambito

Territoriale Sociale, anche con punti di accesso presso tutti i Comuni del Distretto fungono anche

da punto decentrato delle attività sociosanitarie, inoltre provvedono all’erogazione delle

prestazioni sociali di base (informazione, consulenza, servizio sociale professionale, assistenza

domiciliare, ecc.) attraverso l’Unità Operativa Multiprofessionale.

g) Lo sportello integrato e gli sportelli di cittadinanza diventano i punti di accesso per la

domanda sociosanitaria e sociale ed hanno un ruolo cruciale nel recepire la domanda e

nell’operare da filtro; hanno la funzione di fornire le informazioni necessarie su tutto il sistema

dei servizi (agio e disagio) del territorio; di attivare e gestire le procedure relative a specifici

servizi di competenza o di indirizzare e collegare il cittadino all’operatore competente. In questo

ruolo cruciale è di fondamentale importanza l’accoglienza del cittadino e l’ascolto delle varie

problematiche; questo è un punto, spesso, di elevata criticità, poiché all’operatore possono essere

richieste delle competenze diverse, inoltre sono necessarie qualità di attenzione, chiarezza e

pazienza con i cittadini in difficoltà; l’operatore deve avere una conoscenza approfondita del

Page 31: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

30

territorio di riferimento, delle procedure organizzative, possedere capacità comunicative e

relazionali, capacità di affrontare con flessibilità le varie situazioni possibili.

A questo proposito si ipotizza una formazione specifica per tutti gli operatori addetti agli

sportelli ed al segretariato sociale, in particolare per migliorare la cultura e la capacità di

accoglienza e di ascolto, condotta da un esperto esterno ai servizi.

h) Con decisione del Comitato dei Sindaci del 14/01/2008 si è approvato l’indirizzo di avviare il

processo di verifica e quindi di adeguamento dei valori ISEE per rendere omogeneo l’accesso ai

vari servizi sul territorio dell’intero Distretto entro il 2009.

i) Con decisione del Comitato dei Sindaci del 30/06/2008 è stato approvato il regolamento di

funzionamento dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare concordato con gli altri due Distretti

della ASL 4 Chiavarese. L’U.V.M. risulta già da tempo funzionante; a partire dal 2007 si

provvede anche alla definizione del Piano Individualizzato di Assistenza (P.I.A.) attraverso

l’integrazione di prestazioni appartenenti a diversi comparti e con l’individuazione del case

manager per le ammissioni ai Centro Diurni ed al Fondo per la non autosufficienza.

j) Guida dei servizi di Distretto Sociosanitario n° 14 con la presentazione di tutti i iservizi e le

modalità per accedervi anche per gli stranieri. La realizzazione di questo strumento è stata

approvata con decisione del Comitato dei Sindaci del 29/04/2008.

COSTO: € 10.000,00

k) Con decisione del Comitato dei Sindaci del 30/06/2008 è stata approvato un protocollo di

relazioni sindacali che riconosce l’importanza del confronto con le Organizzazioni Sindacali

CGIL – CISL – UIL Confederali e dei Pensionati del Tigullio e ne disciplina i contenuti e le

modalità.

l) Telefono informa-anziani: l’A.T.S. n° 53 prevede di attivare un numero verde attraverso cui

offrire ai cittadini anziani informazioni sui servizi socio-assistenziali.

Page 32: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

31

Page 33: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

32

RETE 2

FAMIGLIA

A. Servizi alle famiglie

B. Minori

C. Adolescenti e giovani

Page 34: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

33

Rete 2

Famiglia

Obiettivi:

a) Favorire il benessere delle famiglie mediante la rimozione degli ostacoli con

particolare riferimento a quelli di carattere economico, abitativo, lavorativo;

b) Promuovere e favorire azioni promozionali relativi all’affido e all’adozione;

c) Garantire attività di tutela e assistenza per minori;

d) Sostenere iniziative per la scolarizzazione e prevenzione abbandono scolastico,

attività di aggregazione e socializzazione per giovani ed adolescenti;

e) Sensibilizzare l’opinione pubblica, in primis genitori ed insegnanti , alla

problematica dell’abuso e maltrattamento di minori, anche attraverso azioni

preventive e informative

f) Sostenere le responsabilità genitoriali

g) Sviluppare servizi socio-educativi; con diversificazione delle offerte e flessibilità

dell’organizzazione per favorire la massima diffusione territoriale ed il

raggiungimento della più ampia utenza;

h) Sviluppare coscienza e autodeterminazione della famiglia per una loro maggiore

presenza nelle sedi decisionali per l’attivazione e funzionamento dei vari servizi;

i) Avviare percorsi di crescita e responsabilizzazione delle nuove generazioni

favorendo il loro inserimento nel mondo della scuola, del lavoro e della società in

genere;

j) Offrire occasioni di apprendimento e conoscenza da parte dei più giovani rispetto

alle problematiche più attuali e per la crescita della consapevolezza ed attenzione

del sé.

Page 35: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

34

A – FAMIGLIA

A.1 - Servizi esistenti e funzionanti

1) “Sportello Legale” – (Progetto distrettuale)

Da due anni prosegue nel territorio del Distretto l’attività dello Sportello Legale rivolta ai

cittadini dei quattro Comuni per consulenze in materia di Diritto di Famiglia con

particolare riferimento a separazione, divorzio, affidamento dei figli minori, ecc.

Le consulenze vengono prestate da due Avvocati che, con presenza bimensile nei due

Comuni capifila di Ambito, offrono supporto non solo agli utenti, ma anche agli operatori

in merito a situazioni complesse. L’iniziativa persegue finalità preventive, informative e

di tutela dei minori

A.2 - Servizi nuovi e da attivare

1) Sperimentazione iniziative in favore di famiglie con numero di figli pari o superiore

a quattro

a) Progetto sperimentale distrettuale “Agevolazioni tariffarie per frequenza servizi

socio-educativi prima infanzia, per trasporto scolastico e per mensa scolastica”

I nostri regolamenti comunali disciplinano già le riduzioni e/o esenzioni per le tariffe di

ammissione ai servizi di:

� trasporto scolastico

� mensa scolastica

� centri estivi

� asili nido

Si tratta ora di applicare agevolazioni specificatamente per le famiglie (residenti nei

Comuni del Distretto ) con 4 o più figli e con valore ISEE pari od inferiore ad €

20.000,00 e per un solo figlio.

In particolare:

� per frequenza centri estivi (luglio – agosto): riduzione di € 190,00 mensili per un

massimo di 10 famiglie COSTO € 3.800,00

� per mensa scolastica: riduzione di € 3,00 per N. 150 pasti (anno scolastico) e per

un massimo di 8 famiglie in assenza di borsa di studio ai sensi della L.R. 15/07

COSTO € 3.600,00

� per frequenza asili nido pubblici: riduzione di € 30,00 mensili per 11 mensilità e per

un massimo di 10 famiglie COSTO € 3.300,00

Page 36: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

35

� per il servizio trasporto (andata e ritorno) riduzione del 40% del costo annuo

per un massimo di 20 famiglie in assenza borsa di studio ai sensi della L.R. 15/2007

COSTO € 2.240,00

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato a questi servizi: € 12.940,00

Costo del progetto:

ammontare totale agevolazioni € 12.940,00

costo personale (amministrativo 50 ore) € 850,00

______________

Totale € 13.790,00

Criteri di priorità:

� presenza di figli portatori di handicap

� valore ISEE inferiore

Documentazione da presentare:

� Certificazione di ammissione e di frequenza al servizio

� Dichiarazione ISEE aggiornata

� eventuale certificazione attestante l’handicap del figlio

b) Progetto sperimentale distrettuale “Micro credito”

Trattasi di un sostegno al nucleo familiare che si trova in uno stato di temporanea

difficoltà economica a causa di eventi particolari che hanno determinato una sospensione

o riduzione del reddito o un imprevisto aumento delle spese tale da comportare

problematiche nella gestione quotidiana. Tale misura si configura come “prestito” a tasso

zero ossia come somma data a credito al richiedente per fronteggiare la momentanea e

sopravvenuta situazione, ma con la previsione di restituirla entro i tempi concordati con il

Distretto Sociosanitario erogatore, senza alcun interesse aggiuntivo.

Finalità

Offrire alle famiglie in stato di bisogno uno strumento che consenta il superamento della

momentanea situazione problematica permettendo loro di trovare nuove soluzioni (es.

ricerca nuovo lavoro, ecc.) che determinino nuovamente l’autonomia gestionale del

nucleo.

Destinatari

Famiglie numerose con un numero di figli a carico pari o superiore a 4 in situazione di

temporanea difficoltà economica residenti sul territorio del Distretto Sociosanitario n° 14.

Page 37: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

36

Ammontare

Il micro credito può variare da un minimo di € 500,00 fino ad un massimo di € 3.000,00

da rimborsare a tasso zero attraverso rate mensili/periodiche entro un tempo concordato

che non può superare i 30 mesi.

Criteri d’accesso

� Risiedere in uno dei Comuni del Distretto Sociosanitario n° 14

� Avere un valore ISEE compreso fra € 2.500,00 ed € 20.000,00 (con un valore ISEE

inferiore a € 2.500,00 si considera che il beneficiario del prestito non sia in grado di

restituirlo)

� Non è possibile concedere il prestito qualora la famiglia richiedente abbia ottenuto

altre agevolazioni della stessa natura, erogate da soggetti pubblici e/o privati, fatte

salve le agevolazioni di carattere fiscale.

Potranno accedere al beneficio le situazioni che presentano tutti i requisiti sopra

richiesti, per il numero massimo di situazioni consentito dal fondo a ciò finalizzato

e con valore ISEE inferiore.

Inammissibilità

Sono esclusi dal micro credito i soggetti che hanno una situazione di insolvenza nel

pagamento di rate nei confronti di Istituti di Credito tale da evidenziare l’assoluta

incapacità di rimborso del prestito. Su valutazione del servizio sociale del Comune di

residenza potrà eventualmente essere concesso un contributo economico “una tantum”.

Per cosa presentare domanda

Il micro credito può essere richiesto per fronteggiare una temporanea difficoltà

economica derivante da eventi di carattere non ordinario, contingenti e legati a momenti

particolari del ciclo di vita familiare quali:

� Aumento del carico familiare derivante dalla nascita di un figlio, parti gemellari o

inserimento in famiglia di uno o più figli adottati

� Perdita o riduzione dell’attività lavorativa di uno o di entrambi i percettori di reddito

(es. a causa di decesso, detenzione, invalidità,…)

� Stato di disoccupazione temporanea dell’unico percettore di reddito

� Formazione o riqualificazione professionale con particolare riferimento al lavoro

dopo la maternità, dopo una separazione-divorzio, dopo un’assenza dal mondo del

lavoro per motivi non dipendenti dalla volontà

� Acquisto di testi scolastici (in assenza del riconoscimento di borse studio)

� Problematiche legate alla situazione alloggiativa: anticipo mensilità di affitto

(caparra) alla stesura del contratto, acquisto primo arredo, piccole ristrutturazioni o

Page 38: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

37

adeguamenti dell’alloggio da ritenersi indispensabili ai fini del mantenimento o

miglioramento della salute, spese straordinarie

� Ricongiungimento familiare (con Nulla-Osta della Questura)

� Spese legate a problemi sanitari non assicurate dal S.S.N.

� Anticipo spese per assistenza domiciliare in attesa dell’erogazione dell’indennità di

accompagnamento o altra forma di aiuto

� Altra situazione che possa essere determinante per il raggiungimento dell’autonomia

con particolare riguardo all’esercizio degli impegni genitoriali, di cura e sostegno a

parenti conviventi in situazione di dipendenza o non autosufficienza, a percorsi di

recupero e reinserimento sociale.

Da allegare alla domanda

� La documentazione comprovante l’esistenza dello stato di difficoltà economica a

sostenere le spese e dalla documentazione relativa alle circostanze contingenti per il

quale viene richiesto il prestito

� La dichiarazione ISEE aggiornata con l’ultima dichiarazione dei redditi

� I preventivi di spesa relativi alle spese da effettuare o, se la spesa è già stata

effettuata, i giustificativi quali fatture, scontrini, ricevute

� Copia del documento di identità del richiedente

� Autocertificazione attestante l’inesistenza di uno stato di insolvenza nei confronti di

istituti creditizi

Criteri di priorità

� Valore ISEE inferiore

� Presenza di figli portatori di handicap

Modalità di restituzione: mensile e/o periodica entro un massimo di 30 mesi e così come

concordato nel progetto individuale.

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato a questo servizio: € 33.900,00

Costo del progetto

ammontare totale dei contributi a credito: € 33.900,00

costo del personale: € 1.100,00

(1 Ass. Soc. 50 ore + 1 Amministr. 15 ore)

___________

Tot. € 35.000,00

Page 39: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

38

c) Progetto sperimentale distrettuale:“Contributo per maternità”

Trattasi di una integrazione del reddito familiare nel periodo di congedo parentale di uno

dei genitori (ex aspettativa facoltativa D.Lgs. 151/2001), volta a sostenere

economicamente le famiglie nell’impegno della cura e della crescita del quarto figlio e

successivi. Il servizio si rivolge ai genitori che ritengono, per scelta educativa, di tenere a

casa il proprio figlio/a fino al compimento dell’anno di vita, scegliendo di non farlo

frequentare servizi per l’infanzia.

Finalità

Offrire alle famiglie che abbiano un impegno di cura particolarmente elevato uno

strumento che renda maggiormente compatibili l’essere genitori con gli impegni

lavorativi; valorizzare la maternità e la paternità consapevoli; offrire alle famiglie

interventi diversificati dal nido, ampliando la possibilità di scelta nelle modalità di

accudimento dei figli nel periodo che va dai primi tre mesi all’anno di vita.

Destinatari

Famiglie residenti nei Comuni del Distretto Sociosanitario n° 14 con un numero di figli

pari o superiore a 4 con un valore ISEE pari o inferiore ad € 20.000,00.

Misura

Erogazione contributo economico integrativo allo stipendio per il periodo che va dal 4° al

12° mese di vita del bambino, finalizzato a sostenere la famiglia numerosa che ritenga di

non utilizzare i servizi per la prima infanzia e scelga di occuparsi direttamente della cura

del neonato.

Il contributo economico integrativo allo stipendio per il periodo che va dal 4° al 12° mese

di vita del bambino ammonterà ad € 500,00 mensili.

Criteri d’accesso

� ISEE pari o inferiore a € 20.000,00

� entrambi i genitori, o il genitore in caso di famiglie mono-parentali, devono essere

occupati

� presenza di un minore di età compressa fra il 4° ed il 9° mese di vita

� i genitori, se lavoratori dipendenti, devono aver chiesto di usufruire, nel primo anno

di vita, di un periodo continuativo di almeno 3 mesi di astensione facoltativa dal

lavoro così come previsto dall’art. 32 del D.Lgs. 151/2001

Page 40: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

39

� i genitori rinunciano ad utilizzare i servizi integrativi per la prima infanzia per il

periodo di percepimento del contributo

Potranno accedere al beneficio le situazioni che presentano tutti i requisiti sopra

richiesti per il numero massimo di situazioni consentito dal fondo a ciò finalizzato.

Documentazione da presentare

� dichiarazione ISEE aggiornata con l’ultima dichiarazione dei redditi

� documentazione comprovante l’avvenuta richiesta di congedo parentale per almeno

3 mesi continuativi

� autodichiarazione di inizio fruizione del congedo suddetto

� formale rinuncia all’utilizzo di servizi integrativi per la prima infanzia

� eventuale certificazione attestante l’handicap dei figli

Criteri di priorità

� presenza di figli portatori di handicap

� valore ISEE inferiore

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato a questo servizio: € 18.500,00

Costo del progetto:

ammontare totale dei contributi: € 18.500,00

costo del personale: € 902,80 (1 Ass. Sociale 40 ore + 1 Amministr. 15 ore)

Tot. € 19.402,80

d) Progetto sperimentale distrettuale “Family card”

E’ uno strumento pensato per andare incontro alle famiglie numerose ed in particolare per

sostenerle nelle spese quotidiane, offrendo loro la possibilità di avere condizioni

vantaggiose in virtù del loro indubbio impegno e responsabilità nel mantenimento di più

figli.

Le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro potranno quindi accedere a

diverse opportunità di sconti, realizzati grazie alla collaborazione con diverse realtà del

territorio, pubbliche e private.

Destinatari

Le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro residenti nei comuni del

Distretto Sociosanitario n° 14.

Page 41: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

40

Modalità di utilizzo

Per usufruire delle convenzioni, basta presentarsi presso l’esercizio convenzionato con la

“Family Card”, che è nominale, ed è riservata a tutti i componenti della famiglia a cui è

intestata; verranno assicurati sconti crescenti – in base al numero dei componenti - per un

paniere di servizi e prodotti. La “Family Card” permetterà anche di avere agevolazioni

per iniziative e manifestazioni culturali organizzate direttamente dai Comuni.

Criteri d’accesso

� nuclei con un valore ISEE inferiore o pari ad € 20.000,00

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato a questo servizio: € 303,00

Costo del progetto: € 303,00

€ 570,00 ( N. 1 Assistente Sociale 30 ore)

_______________________

€ 873,00 TOTALE

2) Sviluppo di azioni che consentano ai consultori familiari il pieno svolgimento della

loro funzione sociale

a) “Potenziamento Sportello Consulenza Legale” – (Progetto distrettuale)

E’ un servizio gratuito di consulenza e orientamento, di consultazione, rivolto alle

famiglie ed ai singoli del territorio per le loro necessarie informazioni e precisazioni, per

chiarire dubbi e perplessità in materia di diritto di famiglia. Un servizio quindi rivolto

non solo a genitori che si trovano ad affrontare situazioni familiari difficili o di disagio,

ma diretto anche a coloro che desiderano ricevere un consiglio, un parere, delle

informazioni su diritti e doveri che nascono nell’ambito della famiglia legittima o

naturale che sia.

Finalità

Offrire ai cittadini la possibilità di conoscere e di essere informati su diritti e doveri in

materia di diritto di famiglia.

Page 42: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

41

Disporre di un ulteriore strumento per gli operatori che consenta di intercettare possibili

situazioni di abuso e/o maltrattamenti intrafamiliari sia a danno di minori che di donne.

Tematiche oggetto di consulenza

Diritto di famiglia con particolare riferimento a:

� divorzio e separazione;

� affidamento dei figli;

� adozioni;

� maltrattamenti all’interno della famiglia;

� eredità e successione

� obblighi alimentari (art. 433 CC)

Destinatari

Tutti i cittadini residenti nei quattro Comuni del Distretto Sociosanitario n° 14.

Modalità d’accesso

I cittadini interessati dovranno rivolgersi ai servizi sociali distrettuali e di ambito che

provvederanno ad inviarli al servizio su appuntamento e su specifica formale

segnalazione.

Sede e orari

Il servizio sarà attivo due pomeriggi al mese (tot. 6 ore mensili) alternativamente presso

la sede dei Servizi Sociali dei due Ambiti Territoriali Sociali; sarà a disposizione un

avvocato donna o il suo sostituto.

Durata del progetto: 12 mesi

Il servizio, già attivo, presso la sede dei due Ambiti Territoriali Sociali (Rapallo e

S.Margherita L.), ma con competenze più limitate rispetto a quelle sopra elencate, potrà

essere incrementato sia in termini di disponibilità oraria che per le competenze attribuite.

Fondo destinato a questo servizio: € 6.800,00

Costo del progetto

prestazioni avvocati: € 6.800,00

costo del personale: € 418,00 (1 Ass. Soc. 2 ore al mese)

Tot. € 7.218,00

b) “Sostegno pedagogico alla relazione madre- bambino” – (Progetto distrettuale)

Page 43: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

42

Le esperienze di home visiting rappresentano uno degli strumenti più efficaci di

prevenzione primaria dei problemi legati alle cure genitoriali e, in particolare, dei

comportamenti maltrattanti. Le modalità di aiuto di cui disponiamo non consentono

spesso, di entrare in relazione con genitori che, proprio in conseguenza della percezione

del loro malessere, diffidano o temono l’aiuto dei servizi sociali che individuano come

controllori e sanzionatori del loro operato.

Questo progetto vuole attivare percorsi di sostegno alla madre e alla coppia genitoriale

offrendo la vicinanza di personale esperto, nell’ambiente di vita del bambino, con

funzione di aiuto, ma soprattutto, di rinforzo e valorizzazione delle risorse e delle

capacità della persona e della famiglia.

Le neo mamme sperimentano spesso relazioni di aiuto col personale sanitario che le

accompagnano nelle fasi di preparazione al parto, durante la degenza ospedaliera e nelle

prime settimane di vita del bambino. Queste relazioni assumono spesso forte colorazione

affettiva e possono essere amplificate dalla condivisione in gruppo con altre donne;

l’ostetrica riveste per la donna un ruolo particolare, non solo è depositaria di conoscenze

tecniche sulla gestazione e la cura del bambino ma è anche la donna esperta, quella cui,

secondo un modello ancestrale, la neo mamma può “appoggiarsi” e fare riferimento per

dubbi, ansie e difficoltà con naturalezza.

L’operatore sanitario, dal canto suo, ha la possibilità di osservare, in tempi precocissimi,

segni di difficoltà che se efficacemente raccolti , in un’ottica di promozione e sostegno,

possono evitare l’instaurarsi di problematiche ben più gravi.

Finalità

� Affiancare la famiglia nello svolgimento del proprio compito di cura ed educazione

con particolare attenzione ai bisogni della diade madre/bambino.

� Rafforzare i genitori nel loro compito di stimolo e sostegno alla crescita psicologica

e intellettiva del bambino sin dalle primissime e cruciali fasi della sua vita.

� Favorire la strutturazione di un adeguato maternage da parte della madre ed

agevolare la formazione della coppia genitoriale nel momento in cui la famiglia è

più disponibile a mettere in gioco i propri ruoli

� Consentire al bambino la permanenza nell’ambito familiare garantendogli positive

condizioni di vita soprattutto per quanto riguarda le relazioni affettive e psicologiche

con i genitori e in questo senso offrire:

a. aiuto nell’impostazione di un corretto rapporto genitori-figli

b. aiuto nell’espletamento di attività ludiche e di esplorazione dell’ambiente

circostante

c. aiuto nella cura personale del bambino intervenendo anche su dinamiche

familiari deteriorate ma non cronicizzate

Page 44: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

43

Destinatari

Genitori di bambini da 0 ai 18 mesi residenti nel Distretto Sociosanitario n° 14.

Criteri d’accesso

Su segnalazione del servizio ospedaliero di Ostetricia e Pediatria dell’Ospedale di

Lavagna, del Servizio di Pediatria territoriale, dai pediatri di libera scelta, dal Servizio

Consultoriale Asl 4, dai Servizi sociali degli Ambiti Territoriali Sociali.

Metodologia operativa

Il progetto di aiuto si fonda sull’arricchimento, tramite l’introduzione della figura

dell’educatrice, nella relazione di aiuto già instaurata con l’operatore sanitario ed ha

come cardine e condizione essenziale, la condivisione e l’accettazione da parte dei

genitori.

L’operatore sanitario potrà mediare e favorire, nelle prime fasi del progetto, l’instaurarsi

della relazione con l’educatore collaborando attraverso la rilevazione dei bisogni,

aiutando la mamma ad acquisire consapevolezza delle sue risorse ma anche delle sue

fragilità e sostenendone la fiducia nel progetto.

Tempi, modi e obiettivi dell’intervento educativo devono essere formulati in base alle

necessità della singola situazione evitando l’irrigidimento in schemi operativi preordinati.

Grossa attenzione deve essere posta alla supervisione tecnica sui singoli progetti sia dal

punto di vista pedagogico, sia dal punto di vista psicologico, prevedendo momenti

differenziati secondo cadenze preordinate.

Elemento essenziale del progetto è la definizione di un accordo con la ASL 4 Chiavarese

per stabilire connessioni di rete, secondo procedure condivise e formalizzate in un

protocollo operativo, che preveda:

a. costituzione di gruppo tecnico sociosanitario comprendente le seguenti figure

professionali:

� educatore professionale

� ostetrica

� pedagogista di Ambito

� psicologa

b. collaborazione del pediatra e dell’ostetrica operante presso la sede Consultoriale

di Rapallo

c. collaborazione del personale sanitario del reparto ospedaliero di Ostetricia e

Neonatologia dell’Ospedale di Lavagna, in special modo delle ostetriche.

d. collaborazione dei pediatri di libera scelta

e. attivazione di interventi domiciliari di una educatrice esperta

Page 45: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

44

f. verifiche e eventuali rielaborazioni progettuali

Azioni

� definizione di un progetto di intervento personalizzato indicante bisogni, attività e

obiettivi sulla singola situazione

� attivazione di interventi domiciliari dell’educatore e nella fase iniziale dell’ostetrica

� attivazione di possibili supporti sociali in favore del bambino

� attivazione di possibili interventi sanitari in favore della mamma e del bambino

� supervisione al progetto educativo da parte della pedagogista

� supervisione e consulenza dello psicologo, con cadenza mensile, sugli aspetti

relazionali inerenti all’intervento.

Operatori coinvolti

� Pedagogista Ambito Territoriale Sociale n° 52

� Pedagogista Ambito Territoriale Sociale n° 53

� Due educatrici professionali part-time

� Assistente Sociale (A.T.S.)

� Ostetrica del Consultorio di Rapallo (ASL)

� Ostetrica dell’Ospedale Lavagna (ASL)

� Psicologa

� Mediatore culturale (A.T.S.)

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato al progetto: € 30.340,00

Costo del progetto

� n° 2 educatori part-time (n° 20 ore settimanali ciascuno) € 28.800,00

� n° 1 psicologo (4 ore mensili) € 1.540,00

� costo ulteriore personale (co-finanziamento distrettuale) € 11.500,00

pedagogisti A.T.S. (40 ore annue)

Assistente Sociale A.T.S. (40 annue)

Ostetriche ASL (450 ore annue)

Mediatore culturale A.T.S. (20 ore annue)

TOT. € 41.840,00

c) “Mediazione familiare”- (Progetto distrettuale)

Page 46: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

45

La necessità di disporre di un servizio di mediazione familiare nasce dal riscontro che i

servizi hanno rispetto all’alto numero di separazioni coniugali in cui, nella maggior parte

dei casi, trovano coinvolti figli minorenni.

L’iter giudiziario della separazione spesso contribuisce all’inasprirsi della conflittualità

nella coppia genitoriale, in un’ottica che prevede vincenti e perdenti: la mediazione

familiare tende ad essere un percorso che si affianca all’intervento dei legali e che offre ai

genitori uno spazio ed un tempo per recuperare forme di collaborazione nel proprio

compito educativo nei confronti dei figli.

Inoltre, il nuovo istituto dell’affido condiviso comporta, per la sua buona riuscita,

un’efficace comunicazione tra i genitori, che spesso può essere raggiunta solo attraverso

un intervento di aiuto professionale.

Finalità

Il servizio si propone di accompagnare e sostenere papà e mamme in un momento critico

della loro vita, quale è la separazione, nonché offrire un adeguato supporto tecnico

professionale, dotato di formazione specifica, per gli operatori dei servizi.

Destinatari

Coppie coniugate o conviventi con figli minori, in fase di separazione legale o di fatto in

situazione di particolare conflitto o incomunicabilità fra i due, residenti nei Comuni del

Distretto Sociosanitario N.14.

Modalità

Il servizio ha una durata limitata (al massimo N.10-12 sedute); i genitori sono invitati ad

essere protagonisti responsabili delle loro scelte pertanto il mediatore si adopererà

affinché siano loro stessi a trovare le soluzioni più adatte per l’organizzazione familiare

dopo la loro separazione.

Il mediatore lavora in autonomia dal sistema giudiziario ed è tenuto al segreto

professionale.

Criteri di accesso

L’accesso avviene su segnalazione dei servizi sociali previa adesione per libera scelta dei

genitori: per questo motivo è necessario che preliminarmente venga svolta una chiara e

completa informazione sul servizio.

Fase di promozione

Predisposizione di materiale informativo

Incontro con gli operatori di altri servizi

Incontro con le scuole

Incontro con il terzo settore

Page 47: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

46

Incontro pubblico (es. film-dibattito)

Diffusione mediatica

Fase di avvio

Momento informativo di preparazione dei vari operatori coinvolti

Prenotazione telefonica con personale “informato” (collaboratori amministrativi)

Apertura settimanale del servizio per n. 8 ore

Durata del progetto: 12 mesi

Fondo destinato al progetto: € 13.440,00

Costo del progetto:

N. 1 mediatore (8 ore settimanali) € 13.400,00

Ulteriore personale (Ass. Soc. 4 ore al mese) € 836,00

_____________

TOTALE € 14.236,00

Page 48: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

47

B - MINORI

B. 1 - Servizi esistenti e funzionanti

1) Asili Nido

� Asilo Nido Comunale di Rapallo: ha recentemente ampliato il numero di posti

disponibili portandoli da n° 42 a n° 49.

� Asilo Nido Comunale di S.Margherita L.: ha inoltrato la richiesta di autorizzazione

per l’ampliamento per portare il numero di posti da n° 30 a n° 36.

� Asilo Nido per bambini di età compresa fra i 18 ed i 36 mesi pressol’Istituto S.

Girolamo Emiliani con una ricettività di n° 24 posti.

2) Sezioni Primavera

L’Istituto Scolastico “A.Gianelli” e l’Istituto “Nido S.Girolamo”, entrambi di Rapallo,

hanno richiesto ed ottenuto un contributo di € 30.000,00 ciascuno finalizzato alla

realizzazione di sezioni primavera per l’anno scolastico 2007/2008 ed in particolare:

� presso l’Istituto Gianelli una sezione con n° 16 bambini iscritti, funzionante dal

lunedì al venerdì per 8 ore giornaliere, al sabato per 4 ore;

� presso l’Istituto S. Girolamo una sezione con n° 18 bambini, funzionante dal lunedì

al venerdì per 8-9 ore giornaliere.

Entrambi gli istituti hanno presentato richiesta di finanziamento per l’anno 2008/2009.

3) Centri Bambini

� “Folletti di Villa Lina” di Rapallo: con una ricettività di n° 23 posti,

� Spazio Gioco dei Pii Istituti Riuniti di S. Margherita Ligure: in grado di accogliere

n°18 Bambini.

4) Nido Domiciliare “Il Pulcino Curioso”

A partire da settembre 2007 è stato attivato a Rapallo un nuovo servizio innovativo

integrativo al Nido: il Nido Domiciliare “Il Pulcino Curioso”: rivolto a n° 8 bambini di

età compresa tra i 18 ed i 36 mesi, funzionante dal lunedì al venerdì dalle ore 08,00 alle

ore 17,00; gestito dal Consorzio Agorà che ne cura il coordinamento pedagogico e

l’assistenza ai minori attraverso n° 2 Educatrici Domiciliari. Il Nido è collocato presso

alcuni locali messi a disposizione dalla Parrocchia di S. Maria del Campo di Rapallo; i

pasti caldi sono veicolati dal servizio mensa del Nido Comunale di Rapallo.

Il Distretto Sociosanitario ed il Coordinatore pedagogico mantengono un costante

monitoraggio sull’andamento del servizio, nonché sugli inserimenti; sulla base delle

presenze mensili e del valore ISEE, il Distretto eroga alle famiglie un contributo mensile.

Page 49: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

48

Con l’apertura del Nido Domiciliare è stato possibile dare risposta ad ulteriori 8 famiglie

rimaste escluse dai Nidi del territorio, nonché offrire un servizio flessibile e versatile in

base alle esigenze dei genitori.

5) Nido estivo a Rapallo

Servizio attivato dal 16 al 27 luglio 2007 per minori 0 – 3 anni; presenze n. 15 divezzi e

n. 12 lattanti.

Il servizio viene svolto anche nel 2008 per il periodo dal 14 al 31 luglio.

6) Centro estivo a Santa Margherita Ligure

Servizio attivato nell’anno 2007 per minori 0-3 anni – nel mese di luglio n.30 presenze –

nel mese di agosto: n. 23 presenze.

Il servizi è ripetuto anche nel 2008.

7) Ludoteca a Santa Margherita Ligure con N. 220 iscritti

8) Ludoteca a Zoagli “Giochincentro”

con apertura una volta alla settimana e con la frequenza di n. 30 bimbi

9) Villaggio del Ragazzo

Attività di prevenzione e collaborazione con le scuole locali

A seguito dell’emanazione della L.R. 15/2006 il Villaggio del Ragazzo ha ottenuto il

riconoscimento quale Centro di Formazione Integrata che opera in modo integrato con i

Comuni del Tigullio che hanno sottoscritto la convenzione prevista dalla normativa.

Nell’anno scolastico 2006/2007 è stato presentato il primo progetto multisettoriale (art.

14 L. R. 15/2006) in cui il Villaggio del Ragazzo ha inserito tutte le attività e gli

interventi, da sempre realizzati, a sostegno dell’ampliamento dell’offerta formativa.

In particolare nell’annualità 2006/2007 per gli alunni, i docenti e i genitori del Distretto

Sociosanitario n° 14 sono state erogate le seguenti prestazioni:

� N° 19 interventi di accoglienza di alunni stranieri di recente immigrazione e n° 14

moduli di accompagnamento/prosecuzione per alunni stranieri;

� Attività di supporto e consulenza psicopedagogia per docenti e genitori, compresa la

realizzazione di un corso di aggiornamento/formazione per docenti in

collaborazione con la Rete scolastica “C.Merani” a cui si sono iscritti n° 36

insegnati del Distretto n° 14

� Interventi di supporto motivazione/Open Class realizzati per n° 4 ragazzi;

� Laboratori e botteghe che hanno visto la partecipazione di 13 alunni della Direzione

didattica di Rapallo

� Laboratorio di educazione ambientale, che ha visto la partecipazione di 94 alunni;

� Attività in favore di n° 2 alunni disabili.

Page 50: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

49

10) Centro socioeducativo per infanzia “Bimbabol”

Nell’A.T.S. n° 53 risulta attivo un centro socioeducativo con apertura post-scolastica per

12 minori di età compresa tra 6 e 11 anni in carico ai servizi sociali per gravi

problematiche familiari.

B. 2 - Servizi nuovi da attivare

1) Un modulo di Educatore domiciliare per quattro minori a Zoagli presso l’asilo

“Merello” gestito dalla stessa fondazione in collaborazione con il Comune di Zoagli.

Saranno necessari alcuni adeguamenti strutturali. Apertura prevista nel 2009.

2) Due moduli di Educatore domiciliare per otto minori a Rapallo presso l’ex scuola

elementare di San Pietro (immobile di proprietà comunale)

Il servizio sarà gestito da cooperativa sociale.

Verrà richiesto un contributo in conto capitale per alcuni necessari adeguamenti

strutturali. Apertura prevista nel 2010.

3) Telefono azzurro: iniziative per anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010 – (Progetto

distrettuale)

Attraverso una stretta collaborazione con Telefono Azzurro, si considera di poter

realizzare sul territorio distrettuale nell’arco del triennio di vigenza del Piano, delle azioni

rivolte alla popolazione adulta, in particolare ad insegnanti, genitori e bambini, mirate a:

� prevenire e contrastare il fenomeno della pedopornografia, dell’abuso e del

maltrattamento, anche psicologico, dei minori;

� sensibilizzare e responsabilizzare gli adulti rispetto ai potenziali rischi derivanti da

un uso scorretto delle “nuove tecnologie” (internet, videogiochi, cellulari, …).

In particolare si prevede di realizzare due iniziative in successione per gli anni scolastici

2008/2009 e 2009/2010:

Anno 2008/2009: creazione di un percorso didattico all’interno delle scuole elementari

del territorio finalizzato alla “Navigazione guidata su internet” per insegnanti, genitori e

bambini, con un momento di presentazione pubblica prima dell’inizio dell’anno

scolastico. Gli obiettivi specifici sono: sensibilizzare e responsabilizzare l’adulto

sull’utilizzo sicuro di internet, anche affiancando il bambino nell’accesso alla rete

telematica; offrire un’occasione di incontro e confronto intergenerazionale tra genitori e

bambini sul tema dell’informatica con particolare attenzione ad internet; fornire ad adulti

e bambini strumenti per riconoscere i “siti sicuri” ed individuare quelli a contenuto

potenzialmente lesivo per lo sviluppo psicofisico del bambino e dell’adolescente. Il

Page 51: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

50

progetto prevedrà il coinvolgimento di Telefono Azzurro, delle scuole elementari e di

alcuni Dipartimenti della ASL 4 Chiavarese.

Anno 2009/2010: organizzare una serie di giornate formative/informative a tema, aperte

ad insegnanti e genitori. Le tematiche individuate sono: a) contrasto alla

pedopornografia; b) benessere mentale del bambino: prevenire ed affrontare la

dipendenza da videogiochi; c) devianza e precocità nell’uso di alcool e sostanze

stupefacenti; d) investire nel tempo libero e sanare gli stili di vita (corretta

alimentazione).

I soggetti coinvolti nel progetto saranno le scuole elementari del Distretto, gli Avvocati

dello Sportello Legale (vedi Rete 5 punto 3), il Consultorio della ASL 4, il Reparto di

Pediatria dell’Ospedale di Lavagna ed il C.A.I. giovanile di Rapallo.

COSTO per rimborso spese relatori € 1.000,00

4) Progetto per la prevenzione dei danni da incidente in età pediatrica

Il progetto della ASL 4 “Chiavarese” prevede il coinvolgimento dei Pediatri nello

svolgimento di attività di informazione ed Educazione Sanitaria rivolte ai genitori e

finalizzate alla prevenzione primaria e secondaria della morbosità e morbilità da

incidenti.

L’informazione riguarda sia le modalità di prevenzione primaria (i consigli su come

evitare l’incidente) che secondarie (come soccorrere o accedere ai soccorsi specifici in

modo da limitarne le conseguenze).

Il progetto prevede inoltre che vengano istruiti i genitori circa le manovre di

disostruzione delle vie aeree in caso di inalazione di un corpo estraneo, tecnica che può

rivelarsi esiziale in situazioni di reale emergenza.

5) Progetto “Chi ben comincia…”

Il progetto curato dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Pediatria Territoriale, Pediatria

Ospedaliera e Dietologia della ASL 4 è finalizzato alla prevenzione dell’obesità infantile

ed all’acquisizione di corretti stili di vita mediante un’alimentazione sana ed un’adeguata

attività motoria.

Sono coinvolti tutti gli alunni frequentanti le classi 3° delle scuole primarie e 1° delle

scuole secondarie di primo grado di tutto l territorio della ASL 4.

6) Progetto “Sportello Famiglia”

L’A.T.S. n° 53 intende attivare con propri operatori uno spazio di consulenza pedagogica

per famiglie con figli minori ed organizzare incontri su temi educativi con gruppi di

genitori.

Page 52: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

51

C -ADOLESCENTI E GIOVANI

C. 1 – Servizi esistenti e funzionanti

1) Centro di Aggregazione Giovanile a Santa Margherita Ligure per Ambito Territoriale

Sociale N.52 con N.117 iscritti

2) Progetto “S.E.A.” (Sostegno Educativo Adolescenti) attivato dal Comune di Rapallo

dal 2001 con la finalità di dare sostegno specifico ai ragazzini drop out scolastico e che al

termine della fase dell’obbligo, si trovano in situazione di impasse rispetto alle scelte da

effettuare.

3) Centro socio educativo adolescenti: “Supernova” del Comune di Rapallo

Centro con apertura post scolastica per otto minori di età compresa tra i 12 ed 1 14 anni;

i minori vengono individuati dal Servizio Sociale per la prevenzione del rischio di

dispersione scolastica.

4) Educativa di strada - (Progetto distrettuale)

Attività che, da anni, viene svolta sul territorio in collaborazione con il Consorzio

“Agorà”.

Gli interventi messi in atto “in strada” mirano a conoscere e monitorare la realtà

giovanile (età 12 – 21 anni) sul territorio cercando di creare contatti con gruppi informali

di adolescenti a rischio, nonché agevolare l’integrazione tra il mondo di chi opera in

strada ed il mondo dei servizi per l’adolescenza, al fine della creazione di una strategia

operativa condivisa.

Le attività prevedono la presenza costante di due educatori sul territorio e l’utilizzo di

strumenti quali L’Ape meccanica, la Ludo-Ape e l’Informape per creare più facilmente il

contatto con i giovani.

Nell’anno 2007 si sono svolti tornei di calcio e pallavolo, organizzati concerti ed il corso

per il patentino; nel 2008 verranno replicate le attività ludico-sportive, nonché si lavorerà

con i ragazzi per la realizzazione di un CD ed di un concerto.

5) Unità Mobile – (Progetto distrettuale)

Il servizio realizzato con un camper itinerante condotto da una èquipe educativa si

prefigge di approcciare minori di età compresa fra i 14 ed i 18 anni, nonché i loro

Page 53: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

52

genitori, con l’obiettivo di sensibilizzare ed informare rispetto al fenomeno dell’abuso di

alcool e sostanze stupefacenti al fine di renderli maggiormente consapevoli rispetto ai

rischi ad esso correlati.

La sosta del mezzo attrezzato di personal computer connessi sulla rete web e dotato di

mini etilometri, è prevista nei pressi di discoteche, locali o luoghi di incontro

particolarmente frequentati dai giovani.

Nell’estate 2008 verranno effettuati n° 2 interventi.

6) Progetto “Prevenzione dell’abuso di alcool attraverso lo sport”

Il progetto della ASL 4 ha come obiettivo quello di combattere l’uso di alcool in età

giovanile (età 14-19 anni) e l’abbandono della pratica sportiva.

Il metodo utilizzato è quello dell’educazione tra pari che prevede anche l’identificazione

di alcuni possibili educatori tra pari. Gli enti e le scuole coinvolte sono:

� Scuola dello Sport del CONI Regionale

� Sezione Ligure della Federazione Medico Sportiva Italiana

� Sezione Ligure della Società Italiana di Algologia

� I.T.C.G.S. “F.Liceti” di Rapallo

� Liceo Classico Doria di Genova

Nell’anno 2007/2008 si è conclusa la prima fase del progetto; nella II fase (annualità

2008/2009) verrà continuata la formazione del gruppo di educatori tra pari e si tenterà di

esportare l’esperienza in altre scuole.

C. 2 – Servizi nuovi e da attivare

1) Centro Giovani – (Progetto distrettuale)

Questo progetto prevede:

� Il potenziamento delle attività di aggregazione già in atto sul territorio con

allestimento di laboratorio informatico e di una sala prove musicali a Rapallo; il

potenziamento delle risorse strumentali della sala prove a S.Margherita Ligure

presso il C.A.G.;

� L’apertura di uno sportello informatizzato a Zoagli ed uno a Portofino.

COSTO € 66.700,00

(oltre al costo di personale pari ad € 34.800,00)

Page 54: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

53

2) Centro Giovani San Maurizio di Monti

È in previsione la realizzazione, entro il triennio di vigenza del Piano, di un Centro

Giovani presso una ex scuola elementare di proprietà del Comune di Rapallo sita nella

frazione di S.Maurizio di Monti. Detta struttura; attualmente è già utilizzata da un

gruppo di giovani per prove musicali nonché per altre attività sociali.

I locali dovranno essere ristrutturati. Apertura prevista nel 2010.

3) Potenziamento “S.E.A” (Sostegno Educativo Adolescenti) con consolidamento del

Servizio e l’attivazione di connessione con gli altri servizi (es.Informagiovani –

Informalavoro ecc.) a Rapallo (vedere Rete 2 sezione C.1 punto 2).

COSTO € 11.968,00

4) “Giovaninsieme – La Sfida” (progetto sovradistrettuale)

Il progetto dell’Opera Diocesana Madonna dei Bamibini – Villaggio del Ragazzo, cui ha

aderito il nostro Distretto è destinato a ragazzi e bambini in situazione di disagio e

difficoltà del territorio della ASL 4. le diverse azioni previste (spazio musica – centro

estivo “Giochinsieme” – ecc.) sono finalizzate a svolgere azione di aggregazione e

sviluppare la comunicazione tra le diverse realtà giovanili; per i più piccoli a favorire

l’autonomia in contesti diversi dalle famiglie, a promuovere comportamenti costruttivi e

cooperativi, a supportare le famiglie.

Page 55: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

54

Risultati attesi nell’arco del triennio di vigenza del Piano per la Rete 2

� Acquisizione maggiori di capacità di autonomia sia economica –finanziaria, che

socio – educativa da parte della famiglia

� Diffusione occasioni di crescita, di partecipazione, di approfondimento conoscenze

per giovani, famiglie, insegnanti;

� Diminuzione delle liste d’attesa per l’inserimento ai servizi per la prima infanzia

(0/3 anni) attraverso la creazione di risposte adeguate e flessibili sulla base delle

esigenze delle famiglie con adeguamento graduale dei posti disponibili;

� Disponibilità di una gamma di servizi e prestazioni a favore dei bambini che

frequentano le scuole elementari e medie del territorio;

� Raggiungimento di una maggiore integrazione degli alunni stranieri nel percorso

della scuola dell’obbligo;

� Innalzamento della soglia di attenzione ed acquisizione di maggiore consapevolezza

da parte di insegnanti e genitori sulla rischiosità derivante da un uso improprio delle

nuove tecnologie da parte dei bambini;

� Acquisizione di maggiore consapevolezza e rafforzamento della responsabilità nei

giovani adolescenti rispetto alle scelte da effettuare al momento dell’entrata nel

mondo del lavoro;

� Diminuzione del fenomeno della dispersione scolastica;

� Accompagnamento e sostegno al cittadino nei difficili percorsi di separazione,

divorzio, affidamento dei figli attraverso l’offerta di consulenza legale senza oneri

economici a loro carico;

� Diffusione occasioni di crescita o di partecipazione

Page 56: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

55

Page 57: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

56

RETE 3

NON AUTOSUFFICIENZA

A. Popolazioni anziane

B. Persone con disabilità

Page 58: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

57

Rete 3

Non autosufficienza

Obiettivi :

a) favorire la permanenza nel contesto familiare di origine cercando di prevenire e

limitare l’ospedalizzazione e l’eventuale inserimento in strutture residenziali;

b) prevenire, nelle persone con disabilità, processi invalidanti fisici e psicologici nonché

fenomeni di esclusione e isolamento sociale incrementando l’offerta di laboratori

socio – educativi per i meno gravi;

c) garantire un progetto individuale più appropriato, integrato e regionalmente

monitorato per rispondere in modo completo ai bisogni;

d) garantire una gamma di servizi a sostegno del mantenimento delle autonomie e

sicurezza della persona anziana e/o disabile a domicilio;

e) sensibilizzazione dei familiari per una maggiore responsabilizzazione nel compito di

cura delle persone non più autosufficienti per il miglioramento della gestione

quotidiana dell’anziano/disabile non autosufficiente;

f) incremento residenzialità convenzionata anche per accoglienza temporanea, di

sollievo alla famiglia;

g) definizione Protocollo d’Intesa con ASL per residenzialità e semiresidenzialità

convenzionate.

Page 59: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

58

A – SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ PER ANZIANI E DISAB ILI

A.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Servizio domestico familiare e Assistenza Domiciliare Integrata attivato nei due

Ambiti

Si fa presente che si sono considerati, così come previsto nel Piano Sociale Integrato

Regionale, soltanto gli utenti del servizio di aiuto domestico familiare di Ambito e gli

interventi seguiti in ADI e cioè seguiti con servizio infermieristico e/o fisioterapico

domiciliare della ASL e di aiuto domestico familiare di Ambito. Detti servizi risultano

essere attivi in tutti i quattro Comuni del Distretto.

È però necessario tener conto che nel 2007 hanno usufruito:

� del F.R.N.A. n° 99 anziani

� dell’Assegno Servizi n° 37 anziani

e che la maggioranza di essi, anche in presenza di familiari, ha provveduto a farsi seguire

in toto o in parte da operatori privati e/o di cooperativa.

Inoltre, da quando i Comuni hanno richiesto la compartecipazione alla spesa su base

ISEE per l’erogazione del servizio domestico familiare, si verifica che, quanti godono di

un ISEE più elevato, fanno riferimento al servizio di privati, anziché a quello pubblico,

stante il minore costo orario dell’operatore.

Infine, sicuramente anche il funzionamento a pieno regime dei due Centri Diurni del

nostro Distretto (n° 10 posti a Zoagli e n° 16 a S.Margherita L.) hanno rappresentato una

valida alternativa sia al ricovero in struttura che a forme di massiccia assistenza

domiciliare.

Alla luce di quanto sopra esposto si può affermare che la tendenza della percentuale

dell’assistenza domiciliare erogata prevista nel triennio, fermo restando i servizi attuali,

risulterà stazionaria o addirittura in diminuzione per il servizio domestico familiare di

Ambito ed in aumento per i servizi privati.

Utenti seguiti nel 2007 con assistenza domestica domiciliare di Ambito :

� A.T.S.n° 52: n° 87 TOTALE

� A.T.S. n° 53: n° 113 n° 200

Utenti seguiti nel 2007 nel Distretto Sociosanitario n° 14 dal servizio infermieristico e/o

fisioterapico domiciliare della ASL 4: n° 393 (3,2% della popolazione anziana) di cui n°

358 seguiti con cure domiciliari di I e II livello e n° 35 di III livello.

Complessivamente gli utenti seguiti nel 2007 risultano n° 593 (200 + 393) pari al 4,9%

della popolazione; di questi n° 45 sono stati seguiti attraverso l’Assistenza Domiciliare

Page 60: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

59

Integrata per una percentuale pari al 7,5% del totale degli utenti seguiti ed allo 0,37%

della popolazione anziana residente.

2) Consegna pasti a domicilio

Il servizio risulta attivo in tutti i quattro Comuni del Distretto.

Nell’anno 2007 nell’A.T.S. n° 52 sono stati beneficiari del servizio n° 14 utenti, mentre

nell’A.T.S. n° 53 sono stati n° 43.

3) Strutture residenziali e semiresidenziali – posti accreditati ASL

N° POSTI ACCREDITATI - ANNO 2008

ISTITUTO COMUNE

Posti in

RP

Posti in

RSA

mantenim.

Anziani

ex OP

Nucleo

Demenza

Posti

semiresid.

1° livello

Posti

semiresid.

2° livello

Tasso

Castagento Rapallo 10 10 0 0 0 0

Villa San

Fortunato Rapallo 8 2 0 0 0 0

Villa Sorriso Rapallo 13 7 0 0 0 0

Villa Chiara Rapallo 8 4 4 5 0 0

Casa Laura Rapallo 10 0 0 0 0 0

Istituto

Rainusso

S.Margherita

L. 16 10 0 0 0 0

Villa Attilia

S.Margherita

L. 15 5 0 0 0 0

Comune S.

Margherita L.

S.Margherita

L. 0 0 0 0 8 0

Conte Canevaro Zoagli 20 2 0 0 5 5

TOT. 100 40 4 5 13 5

Tot. 149 Tot. 18

Tot. 167

(= 2,69% della popolazione ultrasettantacinquenne)

Rispetto all’anno precedente, nel 2008 sono stati accreditati n° 2 posti di RSA di

mantenimento in più al Conte Canevaro e n° 5 posti (nucleo demenza) a Villa Chiara.

Page 61: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

60

N° POSTI ACCREDITATI - ANNO 2007

Residenziale Semiresidenziale

142 10

Tot. 152

(= 2,45% della popolazione ultrasettantacinquenne)

Nell’arco del triennio di vigenza del Piano si considera possibile un aumento dei posti

accreditati residenziali e semiresidenziali, compatibilmente con la disponibilità di risorse

economiche.

4) Centro Diurno per anziani dei Pii Istituti Riuni ti “Pellerano Rainusso” di

S.Margherita L. per n° 16 posti

Con Delibera C.C. del Comune di S.Margherita n° 32 del 29/06/2007 è stata disposta la

presa in carico del Centro Diurno da parte dell’Istituzione Servizi Sociali e Pubblica

Istruzione del Comune di S.Margherita L. e a decorrere dal 1/10/2007 è stato accreditato

con la ASL 4 Chiavarese per n° 8 posti di I livello.

Il Centro Diurno è aperto per 5 giorni alla settimana per 9 ore giornaliere dalle 8,30 alle

17,30; viene garantito il servizio di trasporto per gli otto posti accreditati.

5) Centro Diurno “U Cundijun” di S.Margherita L

Il servizio è stato attivato nel 2006 nella sola giornata del Giovedì dalle ore 8,30 alle ore

12 e si rivolge ad un gruppo di 12 anziani individuati dai servizi sociali. Il coordinamento

è affidato ad un’Assistente Sociale del Comune ed è gestito da n° 2 operatori del servizio

domiciliare.

6) Centro Diurno di Zoagli

Il Centro Diurno dell’Azienda Servizi alla Persona “Conte Canevaro” di Zoagli, aperto

dal dicembre 2003 per n° 10 posti di I livello accreditati con ASL 4 Chiavarese; nel 2008

n° 5 posti dei 10 sono stati accreditati per il II livello.

Il Centro Diurno è attivo 5 giorni a settimana dal lunedì al venerdì dalle ore 8,45 alle ore

17.

Viene garantito il servizio trasporto.

7) Servizio di Telesoccorso

Page 62: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

61

Nell’Ambito Territoriale Sociale n° 53 a decorrere dall’anno 2005 è attiva una

convenzione con due Pubbliche Assistenze locali per l’attivazione di n° 20 telesoccorsi

da concedere gratuitamente a favore di anziani ultrasessantacinquenni residenti nel

territorio. Anche nell’Ambito Territoriale Sociale n° 52 è attivo il servizio di telesoccorso

attraverso una convenzione con la locale sezione della Croce Rossa con cui nell’anno

2007 sono state effettuate n° 14 attivazioni. La spesa è a carico degli Ambiti.

8) Fondo Regionale per la Non Autosufficienza – progetto sperimentale distrettuale

La Regione Liguria con Del. di G.R. n° 1106 del 20/10/2006 ha istituito la

sperimentazione sul territorio ligure del Fondo Regionale della Non Autosufficienza

prevedendo l’erogazione di misure economiche a beneficio di coloro che accudiscono a

domicilio anziani o disabili con elevato grado di non autosufficienza.

Finanziamenti pervenuti al Distretto nel 2007:

€ 199.576,00 (fondi anno 2006)

€ 202.500,00 (fondi anno 2007)

€ 156.770,00 (fondi anno 2007)

Tot. € 558.846,00

Nell’anno 2007 nel territorio del Distretto Sociosanitario n° 14 sono pervenute n° 327 di

cui n° 287 relative ad anziani e n° 40 relative a disabili; gli ammessi al beneficio sono

stati n° 99 anziani e n° 17 disabili per un totale di n° 116.

Nel 2008, con i residui anno 2007, sono stati ammessi ulteriori n° 23 Anziani e n° 2

disabili e risultano in via di ammissione ancora n°22 anziani e n° 6 disabili.

Questo servizio sta proseguendo con nuove modalità con l’entrata a regime dello

strumento a decorrere dal 7/03/2008 (Delibera G.R. n° 219 del 7/03/2008).

FRNA

Anno 2007/2008

Beneficiari ANZIANI

Beneficiari DISABILI

Tot.

A.T.S. n° 52 30 12 42

A.T.S. n° 53 114 13 127

Tot. 144 25 169

Page 63: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

62

9) Assegno Servizi – progetto distrettuale

ASSEGNI SERVIZI

Anno 2007

In prosecuzione (attivati nel 2006)

Attivati nel 2007

Tot.

A.T.S. n° 52 4 4 8

A.T.S. n° 53 23 6 29

Tot. 27 10 37

Servizio con liquidazione mensile di fondi e/o ticket per l’assistenza domiciliare ad

anziani non autosufficienti. Il servizio rimarrà attivo fino all’esaurimento dei

finanziamenti regionali.

A.2 – Servizi nuovi e da attivare

1) P.I.A. e Case manager – (Progetto distrettuale)

Si intende portare a regime su tutti i servizi sociosanitari che prevedono la presa in carico

di utenti, la compilazione del Piano Individualizzato di Assistenza e l’individuazione del

case manager quale referente del singolo caso. Attualmente tali strumenti vengono già

utilizzati per l’ammissione al Centro Diurno per anziani ed al Fondo della Non

Autosufficienza.

2) Caregiver – (Progetto distrettuale)

Il progetto “Caregiver”, condotto dalla Regione Liguria in collaborazione con l’ISTISSS

(Istituto per gli Studi sui Servizi Sociali), è finalizzato a creare una rete di supporto per

operatori e famigliari (caregivers) di soggetti affetti da sindromi demenziali ed in

particolare dalla sindrome di Alzheimer, offrendo loro strumenti di lettura dei

comportamenti dei malati, nonché indicazioni rispetto a come gestire l’anziano ed ai

servizi territoriali esistenti in grado di supportarli. In particolare persegue l’obiettivo di

formare dei formatori di caregiver che possano entrare in modo capillare sul territorio

ligure a sostegno di operatori e familiari.

E’ stato quindi predisposto il “Manuale del Caregiver” in cui sono state raccolte una serie

di notizie ed informazioni utili al caregiver nella gestione quotidiana della demenza,

nonché l’elenco dei servizi esistenti, sia a valenza sanitaria che sociale, con i relativi

recapiti.

Page 64: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

63

Tra settembre ed ottobre 2007 è stato realizzato il corso di formazione per formatori di

Caregiver sul territorio della ASL 4 Chiavarese: il corso era finalizzato proprio a

infondere maggiori conoscenze sulla sindrome di Alzheimer e sulle demenze in generale,

affinché i partecipanti potessero poi divenire “strumento” per trasmetterle a coloro che

gestiscono il rapporto diretto con la malattia. Gli iscritti a detto corso provenienti dal

Distretto n° 14 sono stati n° 5. il Distretto sta provvedendo alla raccolta delle

segnalazioni provenienti dal territorio (MMG – operatori sociali e sanitari – familiari –

ecc.) mettendo in contatto le famiglie con i formatori e provvedendo al loro

coordinamento.

3) Progetto “Sostegno al caregiver”

Il progetto elaborato dall’Ambito Territoriale Sociale n° 53 prevede l’attivazione di

gruppi di sostegno ed informazione per i familiari e/o nuclei tutor di anziani attraverso il

coordinamento da parte degli operatori dei servizi sociali.

4) Indagine per la definizione registro delle badanti di Distretto – (Progetto

distrettuale)

Trattasi di una raccolta di nominativi di operatori che già prestano servizio, ma per i quali

si rende necessaria una specifica formazione con corsi da attivare sul nostro territorio in

collaborazione con la Provincia, IL Centro per l’Impiego e le organizzazioni sindacali.

COSTO € 7.534,00

5) Responsabile PIA per F.R.N.A. – (Progetto distrettuale)

Si rende necessario procedere, presso ciascun Distretto sociosanitario, all’istituzione della

figura di “responsabile familiare” per la non autosufficienza.

Presso il nostro Distretto sarà individuata, per questo incarico, una Assistente Sociale che

ha già seguito gli anziani/disabili beneficiari del Fondo per la non autosufficienza per

trentatre ore settimanali.

La finalità di questo incarico è sicuramente quella di garantire un buon livello di

omogeneità sul territorio sia per la stesura, che per le verifiche dei piani individualizzati

di assistenza e di migliorare la fruibilità del servizio con un unico responsabile e referente

per le famiglie delle persone che accedono al Fondo della non autosufficienza.

COSTO € 30.096,00

6) Campagna antitruffa per anziani

Così come già avvenuto in passato, si considera di riproporre sul territorio del Distretto la

diffusione di un depliant contenente indicazioni e suggerimenti per gli anziani, in

Page 65: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

64

particolare per chi vive solo, al fine di evitare raggiri e truffe a loro danno. Il volantino

sarà redatto dalla Consulta del Volontariato che ne curerà anche la stampa e la diffusione,

anche in collaborazione con la locale ANTEA che provvederà alla diffusione dei

messaggi attraverso i mezzi di informazione.

Si ipotizza altresì di organizzare un convegno in coordinamento con le Forze dell’Ordine

e la CISL-FNP (Federazione Nazionale Pensionati) affinché venga data un’ulteriore

risonanza rispetto all’argomento e l’informazione raggiunga il maggior numero di

persone.

7) Centro Diurno Alzheimer anche con ospitalità temporanea e parziale nella giornata

All’interno della struttura che ospita la Residenza Protetta per anziani M.Castagneto di

Rapallo, attualmente in fase di ristrutturazione, è anche in progettazione un ampliamento

di alcuni spazi per poter ospitare un Centro Diurno Alzheimer.

Da parte del volontariato locale è nata la proposta di creare al suo interno uno spazio

diurno per la socializzazione e l’incontro di anziani affetti dalla sindrome di Alzheimer e

loro familiari. La finalità è quella di supportare la famiglia sia nel quotidiano ed

impegnativo compito di cura ed assistenza, ospitando l’anziano soltanto per breve tempo

(1-2 ore), ma anche offrire agli stessi parenti un punto di riferimento per scambiarsi

esperienze e consigli, risolvere timori e preoccupazioni legate alla patologia, ricevere

indicazioni comportamentali. Apertura prevista per il 2010.

8) Accordo programmatico tra la Provincia di Genova, la Regione Liguria, i Distretti

Sociosanitari del Tigullio, le organizzazioni confederali e dei pensionati CGIL –

CISL – UIL e il Forum del Terzo Settore per un sistema di concertazione

interistituzionale che valorizzi la competenza e la professionalità dei servizi di

assistenza privati alle persone non autosufficienti nel territorio del Tigullio

(connessione con Rete 4 sezione C.1 punto 2)

È stato sottoscritto un Accordo Programmatico fra diversi soggetti istituzionali (Provincia

di Genova, la Regione Liguria, i Distretti Sociosanitari del Tigullio, le organizzazioni

confederali e dei pensionati CGIL – CISL – UIL e il Forum del Terzo Settore) per la

creazione di un sistema trasparente che faciliti l’incontro tra la domanda e l’offerta di

lavoro, predisponga strumenti idonei per l’informazione, l’accompagnamento e

l’orientamento al lavoro, nonché garantisca una buona qualità della formazione

professionale nell’ambito dei servizi di assistenza alle persone non autosufficienti.

I beneficiari di questo sistema sono le persone in situazione di fragilità e/o di non

autosufficienza e le rispettive famiglie orientati a prestare lavoro nel settore

dell’assistenza familiare o ad avvalersi di assistenti familiari.

Page 66: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

65

In particolare il ruolo dei Distretti Sociosanitari si concretizza nel promuovere il sistema

presso gli sportelli di cittadinanza, favorendo la comunicazione e le relazione fra tutti i

soggetti coinvolti nelle attività private di assistenza presso famiglie, nonché valorizzando

le forme di lavoro legalizzate.

Per realizzare gli obiettivi sopra esposti le parti contraenti prevedono di realizzare e

diffondere del materiale informativo per le famiglie sulla rete dei servizi offerti e sui

possibili percorsi da seguire di fronte a necessità di assistenza familiare e di progettare

anche percorsi di aggiornamento per gli operatori del sistema sulla rete dei servizi di

assistenza per fornire loro i riferimenti sull’incontro della domanda e dell’offerta di

lavoro.

Le parti hanno stabilito di verificare l’andamento del progetto ed eventuali modifiche

dello stesso a sei mesi dalla sottoscrizione.

Page 67: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

66

B – ATTIVITA’ A FAVORE DEI DISABILI

B.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Servizio domestico familiare e Assistenza Domiciliare Integrata attivato nei due

Ambiti

ASSISTENZA DOMICILIARE

ANNO 2007

ASL 4 A.T.S.

n° 52

A.T.S.

n° 53

Totale

N° utenti disabili 12 10 24 46

2) Strutture residenziali e semiresidenziali – posti accreditati ASL

Nei dati riportati dalle tabelle contenute nel Piano Sociale Integrato Regionale 2007/2010

risultano mancanti n° 7 posti del “Dopo di Noi” attivato dall’ANFFAS di Rapallo e n° 5

posti delle Residenza flessibile per autistici di Zoagli.

Le strutture presenti sul territorio risultano pertanto:

� Sezione ANFFAS “Villa Gimelli” di Rapallo ONLUS che gestisce al suo interno:

- una struttura “Dopo di Noi” per n° 7 ospiti;

- una residenza con ricettività di n° 13 posti;

- un Centro Diurno con ricettività per n° 30 posti ;

- servizi ambulatoriali.

Si evidenzia che la ristrutturazione dell’immobile “Villa Gimelli” comporterà entro la

fine del 2008 l’ampliamento del numero di posti disponibili ed in particolare si arriverà a

n° 18 posti di residenziale e a n° 40 posti di semiresidenziale.

� Residenza flessibile per soggetti artistici attivata nel 2007. Il progetto realizzato

dalla Cooperativa Sociale “Centro Studi sulla Comunicazione Facilitata” ha ottenuto

un contributo in conto capitale per la ristrutturazione di una ex scuola di proprietà

del Comune di Zoagli; la capienza è di n° 6-7 posti e tra gli obiettivi principali vi

sono quelli di offrire uno spazio di vita calibrato sulle necessità specifiche dei

soggetti che vi risiedono, di gestire le urgenze derivanti da momentanee

indisponibilità familiari a prendersi cura del proprio figlio (ad esempio per malattia

dei genitori, lutti, …), sperimentare percorsi di inserimento lavorativo protetto e

supportare nel processo di graduale allontanamento dalla famiglia. L’appartamento

protetto è rivolto a soggetti autistici di età superiore a 15 anni provenienti sia dal

Page 68: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

67

territorio regionale che extra-regionale: risulta infatti essere la prima, nonché unica

struttura di questa tipologia presente sull’intero territorio ligure.

La struttura gestisce altresì nel fine settimana attività di socializzazione aperte

anche a soggetti non risiedenti nell’appartamento.

3) Progetto L.162/98 – (Progetto distrettuale)

Prosegue nel Distretto n° 14 il progetto ex L.162/98 per la settima annualità: il nuovo

progetto scadrà al 31/12/2008 e racchiude interventi individualizzati a beneficio di n° 18

disabili del territorio. La realizzazione di detti interventi è affidata all’ANFFAS Villa

Gimelli di Rapallo che attraverso educatori ed operatori, eroga prestazioni socio-

educative ed assistenziali anche domiciliari, ponderate sui bisogni individuali dei soggetti

inseriti. Il progetto per l’annualità 2008 è stato approvato dal Comitato dei Sindaci che ne

ratificherà anche le eventuali modiche, variazioni e sospensione che dovessero insorgere

in corso d’anno.

Gli utenti inseriti per l’anno 2008 risultano essere 14 di Rapallo, 3 di S.Margherita L. e 1

di Zoagli; il costo annuale del progetto pari ad € 64.322,81 è sostenuto dai Comuni

interessati con quote ripartite in base al numero di soggetti residenti inseriti.

4) Progetto “Potenziamento ed integrazione inserimenti lavorativi per soggetti disabili

provenienti dal territorio del Distretto Sociosanitario n° 14” – Progetto

A.La.Di.N.O. (Autorealizzazione Lavorativa Disabili Nucleo di Osservazione) –

(Progetto distrettuale)

Dal positivo riscontro avuto negli anni precedenti, si è deciso di proseguire anche per

l’anno 2007/2008 il progetto A.La.D.i.N.O. integrato con il Servizio Inserimenti

Lavorativi della ASL 4 Chiavarese. Ai giovani disabili inseriti nelle aziende del territorio

ed in particolare presso la Mares di Rapallo, viene infatti data la possibilità, prima

dell’inizio o al termine del turno di lavoro, di pranzare insieme in una trattoria

convenzionata: è presente durante il tempo del pranzo, del turno di lavoro e fino al

riaccompagnamento ai mezzi per rientrare a casa, un educatore della ASL.

Il potenziamento ed il supporto a dette attività da parte del Distretto Sociosanitario,

consiste nel sostegno economico a carico dei Comuni per il costo orario dell’educatore

nel tempo del pranzo nonché il costo del pasto sia dei soggetti disabili sia per l’educatore.

Per l’annualità in corso (1° agosto 2007 – 31 luglio 2008) sono inseriti n° 11 giovani di

cui n° 8 di Rapallo e n° 3 di S.Margherita L. Si è provveduto anche per questa annualità a

sottoscrivere il relativo Protocollo Operativo con la ASL 4 Chiavarese.

Page 69: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

68

5) Informahandicap della ASL 4 Chiavarese

L'Informahandicap del Nucleo Disabili della ASL 4 Chiavarese è un servizio che

permette al cittadino disabile di decodificare la vasta e attenta legislazione che lo riguarda

e di ridurre i suoi disagi mettendo a disposizione le informazioni legislative, i servizi, le

agevolazioni e le opportunità che ciascuno, a seconda della propria disabilità, può avere;

è costituito da un gruppo di lavoro formato da operatori che lavorano da anni nel settore.

Il servizio opera con la collaborazione degli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni e

dei Distretti Sociosanitari del Tigullio ed in sinergia con le Associazioni dei disabili

(Consulta del Tigullio per i problemi del le persone portatrici di handicap) per

l'aggiornamento dei contenuti e il monitoraggio delle criticità emergenti. Per accedere al

servizio è possibile prendere contatti telefonici o via mail.

6) Ufficio Informadisabili del Comune di S.Margherita L.

L’Ufficio Informadisabili, attivo dal 2000, ha sede presso l’Istituto Colombo di

S.Margherita L. ed è gestito dai volontari dell’Associazione “Paratetraplegici Liguria”.

L’ufficio svolge un’attività di informazione ed di orientamento in merito a pratiche di

invalidità, abbattimento barriere architettoniche, ecc, attività di promozione di iniziative

sul territorio, mantenendo contatti e il coordinamento con gli altri enti.

7) Inserimenti lavorativi – Borse Lavoro ILSA

Nell’anno 2007 sono stati erogati dai Comuni i seguenti contributi a sostegno di

inserimenti lavorativi per persone disabili o svantaggiate:

� A.T.S. n° 52: n° 6

� A.T.S. n° 53: n° 21

8) Ippoterapia per ragazzi disabili presso l’Horse Club di Rapallo – S.Maria del

Campo – a cura della C.R.I. Comitato locale di Rapallo

Il Comitato locale di Rapallo della Croce Rossa Italiana sostiene da tempo le attività del

Centro di Ippoterapia per ragazzi disabili del comprensorio presso l’Horse Club di

Rapallo a S.Maria del Campo, organizzando anche manifestazioni quali la “Gimcana

ippica”.

Page 70: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

69

B.2 servizi nuovi e da attivare

1) Comunità familiari per disabili - Cooperativa Sociale “Altro Sole”

Hanno avuto inizio i lavori di costruzione di un immobile destinato ad ospitare n° 2

Comunità Familiari per soggetti disabili da parte della Cooperativa Sociale “Altro Sole”;

dette strutture sorgeranno a Rapallo nella frazione comunale di S.Pietro di Novella ed

avranno un capienza totale di n° 11 posti.

L’obiettivo di tale iniziativa è quello di offrire ai soggetti disabili un contesto il più

possibile coincidente con quello della famiglia attraverso il mantenimento di legami di

tradizione, di cultura e affettivi tipicamente espressi nelle condizioni di vita familiare. La

struttura è pensata per accogliere due nuclei familiari e persone disabili prive di legami

familiari e che necessitino di un inserimento definitivo in struttura residenziale; è rivolta

in via prioritaria ai disabili residenti nel Comune di Rapallo ed in seconda battuta i

residenti sul territorio ligure.

La fruibilità del servizio è prevista entro il triennio di vigenza del presente Piano.

2) Progetto “Gruppo di socializzazione per disabili adulti” - (Progetto distrettuale)

Il progetto “Gruppo di socializzazione” nasce dal lavoro integrato della Struttura

Semplice di Neuropsichiatria Infantile della ASL 4 Chiavarese ed il Distretto

Sociosanitario n° 14, come risposta ai soggetti disabili residenti sul territorio distrettuale,

già seguiti dal Servizio ASL, e ad un loro desiderio di poter disporre di occasioni di

incontro e socializzazione nel tempo libero.

Il gruppo si riunirà due volte a settimana, una mattina ed un pomeriggio, presso locali

messi a disposizione dal Comune di Rapallo e dove hanno sede anche i servizi sociali

dell’Ambito e del Distretto ed il servizio di Neuropsichiatria Infantile della ASL 4.

Inizialmente il gruppo prenderà avvio con 4 ragazzi disabili già inseriti nel progetto ex L.

162/98 (si veda punto B.3) e nel Progetto A.La.Di.N.O. (si veda punto B.4) per arrivare

ad un gruppo di 8/10 ragazzi: saranno presenti contemporaneamente due educatori e

saranno gli stessi già impegnati per la realizzazione del progetto L. 162/98. Alcune ore

degli interventi individualizzati del progetto L.162/98 infatti verranno destinate

all’attività di gruppo a beneficio di tutti i soggetti. La ASL 4, inoltre, integrerà tali

presenze con un suo educatore; pertanto non si verificheranno costi aggiuntivi a carico

degli enti.

Anche le famiglie dei beneficiari stanno collaborando alla realizzazione dell’iniziativa

provvedendo, in base alle proprie disponibilità, all’arredo del locale ed alle attrezzature

necessarie. COSTO AGGIUNTIVO: € 0

Page 71: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

70

3) A.N.F.F.A.S. “Progetto Week-end”

L’Associazione ANFFAS Villa Gimelli di Rapallo sta attivando un progetto denominato

“Progetto week-end” per sostenere le famiglie di soggetti disabili nel quotidiano compito

di cura dei propri ragazzi nella giornata di sabato.

L’iniziativa prevede oltre all’obiettivo di sostenere i familiari, anche lo scopo di

promuovere l’integrazione sociale dei disabili sul territorio. Destinatari sono i disabili

intellettivi adulti residenti nei Comuni del Distretto n° 14 siano essi inseriti o meno in

strutture riabilitative o socio-riabilitative o in progetti di avviamento al lavoro.

Gli educatori dell’ANFFAS saranno sostenuti nella loro attività anche da alcuni

volontari.

4) Progetti di vita indipendente “Il Ponte” (progetto distrettuale integrato)

Il progetto prevede di offrire sostegno ai disabili in uscita dalle strutture residenziali e

semi-residenziali del territorio per facilitare il rientro a domicilio ed il riappropriarsi di

uno stile di vita autonomo. Attraverso l’integrazione dei servizi dei Comuni e della ASL

(prestazioni di assistenza domiciliare nonché educative/riabilitative) si mira al

raggiungimento di un buon livello di autonomia della persona che le consenta di

integrarsi nel contesto di vita “normale” e che lo renda capace di muoversi da solo,

ripristinando o potenziando i contatti con la rete amicale. Preliminare alla dimissione

dalla struttura, gli operatori della ASL e dei Comuni che conoscono la situazione del

disabile, sentiti gli operatori della struttura stessa, redigono un piano-programma

individualizzato contenente gli obiettivi da realizzare e con indicazione della tempistica

da seguire, ai fini di un reinserimento graduale nel contesto di vita.

Page 72: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

71

Risultati attesi nell’arco del triennio di vigenza del Piano per la Rete 3

� Raggiungimento di una maggiore omogeneità ed efficienza delle prassi operative

inerenti la gestione delle situazioni di non autosufficienza attraverso l’adozione di

procedure uniformi sul territorio distrettuale (P.I.A. e Case manager);

� Diminuzione dei ricoveri definitivi di anziani in strutture residenziali;

� Diminuzione lista d’attesa per residenzialità convenzionata;

� Aumento delle ammissioni in Centro Diurno in quanto strumento a sostegno della

famiglia, ma che consente all’anziano di rimanere nel proprio contesto di vita;

� Acquisizione di maggiore consapevolezza da parte dei familiari di soggetti affetti

dalla Sindrome di Alzheimer rispetto alle manifestazioni della patologia, nonché alle

modalità per affrontarla e gestirla nell’ambito domestico;

� Potenziamento dei servizi e delle prestazioni di aiuto domestico potenziati sia in

termini qualitativi che quantitativi, a sostegno dell’anziano e/o disabile non

autosufficiente solo o al familiare che se ne prende cura;

� Incremento dei servizi a “bassa soglia” in favore dei disabili affinché ne siano

rafforzate le autonomie ed intensificate le occasioni di “normalità”; Estensione

dell’offerta di servizi e prestazioni a favore dei disabili, differenziate sulla base delle

specifiche esigenze, per garantire la possibilità di scelta.

Page 73: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

72

Page 74: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

73

Rete 4

PROMOZIONE DELLE SOCIALITA’ ED INCLUSIONE SOCIALE

A. Servizi di recupero a favore di persone con dipendenze

B. Servizi Sociosanitari di Salute Mentale

C. Servizi di contrasto al disagio

Page 75: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

74

RETE 4

Promozione della socialità ed inclusione sociale

Obiettivi:

a) campagna informativa e di sensibilizzazione della popolazione

b) attività di prevenzione per le dipendenze ed abuso di sostanze;

c) reinserimento nel tessuto sociale di appartenenza offrendo occasioni per

l’inserimento nel mondo del lavoro;

d) potenziamento delle risorse residenziali e semiresidenziali territoriali già

esistenti ed avvio di nuove strutture per le diverse tipologie di bisogno;

e) supporto alle famiglie nel compito di cura, assistenza e sostegno nelle azioni di

contrasto del disagio e di recupero e reinserimento socio-lavorativo del proprio

congiunto;

f) limitare il disagio collegato alle problematiche abitative anche in riferimento a

difficoltà temporanee;

g) favorire l’integrazione socio-economica-culturale sia di minori, che di adulti

immigrati nelle nostre comunità;

h) affrontare il disagio, specialmente notturno, dei Senza Fissa Dimora.

Page 76: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

75

A – SERVIZI DI RECUPERO A FAVORE DI PERSONE CON

DIPENDENZE

Gli utenti del Distretto Sociosanitario n° 14 in carico al Dipartimento delle Dipendenze della

ASL 4 Chiavarese nella anno 2007 sono stati:

n° 178 (Tossicodipendenze)

n° 83 (Alcooldipendenze) Tot. n° 297

n° 36 (altre patologie)

Utenti residenzialità – semiresidenzialità anno 2007:

n° 2 Comunità Terapeutica diurna

n° 15 Comunità Terapeutica residenziale

A.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Inserimenti lavorativi – Progetto “SIRIO” – (Pro getto distrettuale)

I tre Distretti Sociosanitari della ASL 4 hanno deciso di destinare una quota dei fondi

distrettuali al proseguimento nel 2008 del Progetto “SIRIO” definendo le quote di

rispettiva spettanza in base alla popolazione residente.

A fronte di un costo totale di € 59.000,00 il Distretto n° 14 sosterrà una spesa pari ad €

17.379,02.

Il progetto si rivolge ad un utenza con problematiche di tossicodipendenza ed

alcoldipendenza proveniente dal territorio della ASL 4 Chiavarese ed è finalizzato ad

inserimenti lavorativi protetti presso l’area produttiva del Consorzio “R.Tassano”.

L’Unità di Valutazione degli Inserimenti Lavorativi definisce ed individua i soggetti da

inserire, che comunque presentano caratteristiche particolari dovute ai problemi di

dipendenza ed alle patologie ad essi correlate che necessitano di percorsi riabilitativi con

un particolare sostegno psico-educativo garantito dall’affiancamento costante nell’attività

svolta.

Con l’inserimento lavorativo protetto si mira a far acquisire all’utente la consapevolezza

delle proprie risorse e potenzialità, nonché gestire eventuali ricadute attraverso la

rielaborazione di ciò che le ha causate ed infine attuare una corretta socializzazione

lavorativa, finalizzata ad una graduale integrazione sociale.

I soggetti coinvolti nella gestione del progetto sono il Ser.T della ASL 4 Chiavarese, i

Servizi Sociali dei Comuni ed il Consorzio “R.Tassano”.

Nell’annualità 2007 sono stati inseriti 10 soggetti di cui n° 1 proveniente dal Distretto

Sociosanitario n° 14.

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76

2) Educativa di strada – (Progetto distrettuale)

Il progetto è descritto nella Rete 2, sezione C.1 punto 4.

3) Progetto “Green”

Il progetto elaborato dal Dipartimento per le Dipendenze e i comportamenti di abuso in

collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL 4 prevede l’affidamento della

gestione e della manutenzione delle aree verdi della ASL ad un gruppo di persone svantaggiate

(8 unità) provenienti dal Ser.T./NOA, dal Servizio di Salute Mentale e dai Servizi Sociali di

Ambito.

L’attività viene svolta in collaborazione con la Coop. “Fontanabuona Ambiente” che cura

l’addestramento del personale e l’inserimento al lavoro mediante formule di borsa lavoro,

formazione in situazione e tirocini formativi.

Obiettivo del progetto è quello di creare una squadra di lavoratori che, attraverso un’adeguata

formazione e sostegno raggiungano nel più breve tempo possibile una corretta autonomia

lavorativa quale garanzia per proseguire l’attività assegnata. Inoltre, la squadra avrà il compito in

futuro di garantire la formazione ed un’opportunità lavorativa a nuovi soggetti svantaggiati

intenzionati a svolgere queste mansioni.

4) Progetto “Domino”

Il progetto “Domino” della ASL 4 è strettamente legato al progetto “Green” sopra riportato;

prevede l’inserimento di soggetti svantaggiati provenienti dai tre Distretti in attività lavorative

volte alla raccolta ed al riciclaggio della carta. Anche questo servizio è gestito in collaborazione

con la Coop. “Fontanabuona Ambiente”, Ser.T./NOA, dal Servizio di Salute Mentale e dai

Servizi Sociali di Ambito.

5) Progetto “Prevenzione dell’abuso di alcool attraverso lo sport”

Il progetto è descritto nelle Rete 2, sezione C.1, punto 6

A.2 Servizi nuovi e da attivare

1) Progetto “Fiocco alla porta”

Il progetto della ASL 4 tende a garantire l’accompagnamento ed il sostegno alla donna con

problemi legati alla dipendenza che ha scelto di portare a termine la gravidanza, utilizzando

Page 78: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

77

nell’assistenza figure professioni specifiche, non solo nel periodo delicato della gravidanza, ma

anche nei primi mesi dopo il parto, favorendo lo sviluppo del rapporto madre-bambino.

La novità è quella di accompagnare la donna in gravidanza con interventi al domicilio della

stessa. Il servizio diventerà un punto di riferimento per la paziente e nel successivo puerperio in

ordine sanitario, sociale e psicologico, con il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare.

Il progetto del Dipartimento delle Dipendenze vede il coinvolgimento del Reparto di Ostetricia e

Ginecologia dell’Ospedale di Lavagna e dei Comuni di Rapallo e di S.Margherita L.

Page 79: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

78

B - SERVIZI SOCIOSANITARI DI SALUTE MENTALE Gli utenti del Distretto Sociosanitario n° 14 in carico al Dipartimento di Salute Mentale della

ASL 4 Chiavarese nella anno 2007 sono stati n° 251.

Strutture residenziali e semiresidenziali nell’ASL 4 Chiavarese

Tipologia struttura Comune

N° posti per pazienti

psichiatrici

Centro Diurno “Il Porto” Chiavari 10

C.A.U.P. Chiavari 8

Struttura Terapeutica

“I due Mari” Castiglione Chiavarese 32

Struttura Terapeutica

“Le Ali” Né 8

R.P. “Villa Chiara” Rapallo 10

Utenti seguiti in Assistenza Domiciliare nel 2007: n° 30

Inserimenti lavorativi nel 2007: n° 7

Per l’anno 2008:

� N° 5 nuovi inserimenti lavorativi

� N° 5 posti residenziali in più per pazienti psichiatrici

� Estensione del progetto “manutenzione aree verdi” per inserimento lavorativo

B.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Centro Diurno “Il porto” della ASL 4 Chiavarese

Proseguono le attività del Centro Diurno per pazienti affetti da disagio psichico gestito dal

Dipartimento di Salute Mentale della ASL 4 Chiavarese. Il Centro eroga prestazioni volte alla

socializzazione ed allo sviluppo e potenziamento delle autonomie anche attraverso proposte di

tipo ricreativo-culturali. I Comuni provvedono a contribuire alle spese di trasporto e di

partecipazione alle varie iniziative.

Page 80: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

79

2) Progetto “In giro per il mondo – rivivere al-la giornata”

Proseguono le attività del progetto sovradistrettuale “In giro per il mondo – rivivere al-la

giornata” condotto dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL 4 Chiavarese volto alla

promozione della salute degli utenti attraverso un miglioramento della loro autonomia ed un

potenziamento della loro integrazione attraverso momenti di incontro e socializzazione.

I Comuni partecipano al finanziamento delle attività sostenendo le spese socio-assistenziali

relative a trasporto, spese organizzative per eventuali manifestazioni, mentre la ASL provvede

alle spese relative al personale.

Nell’anno 2007 il progetto ha visto la partecipazione di n° 8 persone del Distretto n° 14.

Costo a carico dei Comuni € 2.664,24

3) Progetto “Serra”

La ASL 4 Chiavarese ha avviato nel 2007 il Progetto “Serra” rivolto a persone affette da disturbi

psichici gravi ed in carico al Dipartimento Salute Mentale per le quali non è ipotizzabile una

collocazione lavorativa definitiva.

Il servizio mira ad offrire un’opportunità di integrazione socio-lavorativa, basata su processi di

lavoro reali e sulla creazione di un “laboratorio di osservazione” per il sostegno all’inserimento

lavorativo: gli utenti svolgono le attività presso la serra ed il terreno del “Villaggio del Ragazzo”

a Chiavari dove affrontano un’esperienza di lavoro protetta svolgendo piccoli lavori guidati,

nonché visitando strutture di vendita dei prodotti utilizzati. Il lavoro si svolge tutti i giorni feriali

dalle 8,30 alle 11,30 con la presenza di un coordinatore e di quattro soggetti al massimo per

turno.

Nel 2007 sono state inserite n° 5 persone, di cui n° 4 provenienti dal Distretto n° 14 e con un

positivo riscontro; è emersa la possibilità di ampliare sia il numero di persone da coinvolgere

(arrivare fino a 10-15 soggetti) che l’orario di apertura del servizio (aggiungendo anche il turno

pomeridiano). A tal fine la ASL 4 ha chiesto la compartecipazione alle spese ai Comuni per

sostenere i costi di un altro educatore che si renderà necessario nel momento in cui il servizio

verrà ampliato.

B.2 Servizi nuovi e da attivare

1) Progetto “Abitare Assistito”

La Società “La Balena” s.r.l. in modo coordinato con la ASL 4 Chiavarese e con il Distretto

Sociosanitario n° 14 ha elaborato un progetto per la creazione di strutture intermedie per

Page 81: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

80

l’accompagnamento all’autonomia personale di soggetti con disturbi mentali di gravità medio-

lieve, al cui interno si possano attivare percorsi individuali nel medio-lungo periodo.

Con la creazione di dette strutture si mira a rendere più facile e possibile la dimissione da

strutture ad alta intensità assistenziale nonché accogliere coloro per cui non sia possibile o risulti

critico o impossibile il re-inserimento nel nucleo familiare di origine.

In particolare si è provveduto a realizzare il progetto in due appartamenti di civile abitazione in

cui possano vivere n° 8 utenti con un buon livello di autonomia, ma che necessitino di un

sostegno nelle attività della vita quotidiana e comunitaria. Il servizio si rivolge ai soggetti in

carico al Dipartimento di Salute Mentale, con un’età compresa tra i 18 ed i 60 anni e residenti nel

territorio della ASL 4 con problematiche anche a carico della rete familiare e sociale di supporto;

la permanenza all’interno di detti alloggi potrà essere al massimo di 3 anni.

La Società “La Balena” s.r.l. sarà responsabile del servizio, la ASL sostiene il costo

dell’operatore presente nelle 24 ore e provvede alla formulazione ed al monitoraggio del progetto

terapeutico/riabilitativo, mentre i Comuni di residenza comparteciperanno per l’eventuale

pagamento della quota sociale a carico degli utenti.

2) Attivazione di una CAUP

Si sta collaborando con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL 4 per l’individuazione di

una struttura sul nostro territorio da destinare all’utenza psichiatrica.

3) Potenziamento progetto “Serra” (vedere Rete 4 sezione B.1 punto 3)

Per l’annualità 2008, a fronte del potenziamento del servizio (da 5 unità inserite a 10/15) e quindi

della necessità di adeguare anche il numero degli educatori, il Dipartimento ha avanzato la

richiesta ai Distretti per ottenere un contributo economico a ciò finalizzato.

Il nostro Distretto a fronte di una maggior spesa pari a ad € 16.000,00 ha approvato, in base alla

popolazione residente di destinare una quota pari ad € 4.717,00.

Page 82: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

81

C- SERVIZI DI CONTRASTO AL DISAGIO

In tutti i Comuni del Distretto Sociosanitario n° 14 si provvede all’erogazione di contributi

economici sistematici e/o “una tantum” per le situazioni che versano in condizione di disagio

economico, trasversalmente per tutte le aree di intervento.

C.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Fondo per sostegno locazioni (L.431/98 art.11)

Nell’anno 2007 nell’A.T.S. n° 52 sono stati erogati n° 105 contributi per il sostegno alle

locazioni a favore di singoli o famiglie; nell’A.T.S. n° 53 i contributi sono stati n° 330.

2) Mediazione culturale – (progetto distrettuale)

Prosegue dall’anno 2004 la convenzione tra l’ANOLF-CISL Tigullio ed il Distretto

Sociosanitario n° 14 per il servizio di mediazione culturale. Attraverso detta convenzione

l’ANOLF-CISL mette a disposizione dei quattro Comuni del Distretto mediatori culturali di

diverse madrelingua per interventi in affiancamento alle Assistenti Sociali in sede di colloquio

con immigrati stranieri, per agevolare la comunicazione e la corretta comprensione presso le

scuole, il Tribunale, ecc, per sostegno agli educatori nelle varie attività, soprattutto in ambito

scolastico.

3) Pronta Accoglienza minori stranieri non accompagnati presso Centro B. Acquarone

di Chiavari - (progetto soradistrettuale)

Anche per il 2008 verrà prorogato il Protocollo d’Intesa con il “Villaggio del Ragazzo” ed i tre

Distretti della ASL 4 che metterà a disposizione presso il Centro B.Acquarone di Chiavari n° 6

posti letto per la pronta accoglienza di minori stranieri con rapporto educativo 1/1 per le prime

72 ore d’intervento di emergenza; il periodo di permanenza massimo è di tre mesi; vengono

altresì erogati interventi educativi ed assistenziali e, su necessità, ore di mediatori culturali ed

interpreti. A fronte di un costo annuale totale pari ad € 46.000,00, in base alla popolazione

residente, a carico del nostro Distretto, è stato finanziato una spesa di € 13.549,74.

4) Unità abitative dell’Associazione “Il Melograno” – (Progetto distrettuale)

L’Associazione “Il Melograno” di S.Margherita L. ha avviato nel 2006 la gestione di n° 6 unità

abitative site in un immobile di proprietà della Parrocchia di S.Margherita L. V.M. e concesse in

Page 83: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

82

comodato d’uso gratuito all’Associazione, finalizzate all’ospitalità temporanea di persone in

condizioni di disagio abitativo.

L’Associazione concederà dette unità abitative con contratto di sub comodato gratuito della

durata massima di 12 mesi non prorogabili a persone singole o nuclei familiari in condizioni di

grave disagio o di emergenza abitativa. Il servizio si rivolge ai dimoranti nel territorio del

Distretto Sociosanitario n° 14; l’inserimento avverrà in collaborazione con il Comune inviante a

seguito di idoneo colloquio e valutazione da parte dell’Assistente Sociale referente che

provvederà anche alla redazione del progetto sociale.

Il progetto non prevede rette od altri oneri a carico del Comune inviante che tuttavia, potrà

versare nei casi più gravi un contributo forfetario di € 150,00 all’Associazione per i consumi

energetici.

L’Associazione ha beneficiato di due contributi economici pari ad € 15.000,00 erogati dal

Distretto Sociosanitario n° 14 e del contributo in conto capitale regionale - anno 2007 per una

cifra pari a € 8.000,00.

5) Progetto “Incontro”: centro di socializzazione per adulti con disagio – (progetto

distrettuale)

In data 14/01/2008 è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa (di validità annuale) con il

“Villaggio del Ragazzo” per l’adesione al Progetto “Incontro” che prevede attività di

socializzazione a favore di persone adulte in stato di disagio sociale.

L’attività si svolge presso il Centro B. Acquarone di Chiavari dove viene offerto un servizio di

accoglienza e socializzazione a favore di persone di età adulta che si trovano in condizioni di

esclusione sociale a causa di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali acquisite o congenite o che

vivano una situazione di disagio. Il progetto è strutturato su 3 pomeriggi settimanali e prevede

oltre all’attività di socializzazione anche attività ludiche di gruppo, momenti di lettura comune e

di riflessione su testi, ascolto di musica, corsi base di lingua straniera e attività creative.

Per partecipare al progetto gli interessati potranno accedere spontaneamente al Centro o essere

segnalati dai Comuni del Distretto Sociosanitario al Responsabile, che ne valuterà la possibilità

di inserimento; l’eventuale ammissione sarà concordata tra le parti.

Il costo di partecipazione è di € 5,45 a presenza effettiva e verrà sostenuto direttamente

dall’interessato; solo in caso di necessità, su valutazione del Comune di residenza, potrà essere

prevista una compartecipazione da parte dell’ente pubblico.

6) Titoli d’acquisto

Nel 2004 ha avuto inizio sul territorio di entrambi gli A.T.S. la sperimentazione dei “Vouchers

sociali” come proposta alternativa e/o di integrazione delle misure di sostegno economico già

attive per acquistare generi di prima necessità (alimenti e farmaci), materiale didattico, ecc.

Di detto strumento, ormai entrato a regime, hanno beneficiato nel 2007:

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A.T.S. n° 52: n° 28 nuclei o singoli

A.T.S. n° 53: n° 19.

7) Progetto “Prevenzione della devianza e interventi di inclusione socio-lavorativa nei

confronti di giovani stranieri” (Provincia – Centro per l’impiego di Chiavari)

Sulla base di un progetto regionale sperimentale che coinvolge le quattro Province liguri ed i

relativi Centri per l’Impiego, verranno finanziati nell’anno 2008 dei percorsi formativi a favore

di giovani stranieri di età compresa fra i 16 ed i 25 anni finalizzati a migliorare l’integrazione

socio-lavorativa dei giovani stessi sul territorio, nonché sostenerli da un punto di vista

economico durante il percorso di inserimento. Altro obiettivo del progetto è quello di favorire e

potenziare la collaborazione tra i Centri per l’Impiego ed i servizi segnalanti (Comuni).

In particolare sulla Provincia di Genova vengono finanziati n° 30 percorsi che avranno la durata

di 8 mesi ciascuno e che prevedono un contributo mensile ad personam di € 300. Qualora il

soggetto inserito interrompa il percorso formativo senza giustificata motivazione, lo stesso verrà

cancellato dalle liste del Centro per l’Impiego di riferimento, nonché si sospenderà l’erogazione

del contributo mensile.

Da territorio del Distretto n° 14 è partita n° 1 segnalazione.

C.1 Servizi nuovi e da attivare

1) Point volontariato

Il Comune di Rapallo ha recentemente messo a disposizione alcuni propri locali quali sede della

Consulta del Volontariato di Rapallo e di alcune associazioni che risultavano prive di propria

sede. In orari prestabiliti presso tali locali saranno presenti dei volontari per fornire informazioni,

indirizzi ed ogni altra notizia utile al cittadino, in particolare sull’attività svolta da ciascuna

associazione.

2) Consulta del Volontariato

Attivazione da parte del Comune di S.Margherita L. di una Consulta del Volontariato quale

strumento di partecipazione e per la gestione integrata e la co-progettazione di interventi sul

territorio.

3) Accordo programmatico tra la Provincia di Genova, la Regione Liguria, i Distretti

Sociosanitari del Tigullio, le organizzazioni confederali e dei pensionati CGIL –

CISL – UIL e il Forum del Terzo Settore per un sistema di concertazione

Page 85: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

84

interistituzionale che valorizzi la competenza e la professionalità dei servizi di

assistenza privati alle persone non autosufficienti nel territorio del Tigullio

Il progetto è descritto nella Rete 3 Sezione A2 .punto 8).

4) Progetto “Nessuno escluso: Centro di ascolto e cura del cittadino straniero”

Il progetto della ASL 4 Chiavarese si rivolge agli stranieri extra comunitari non in regola col

permesso di soggiorno e persegue la finalità di diffondere la conoscenza fra gli stranieri dei loro

diritti, in particolare, in materia di assistenza sanitaria, nonché offrire assistenza sanitaria

attraverso un ambulatorio medico di primo livello.

Nello specifico è stato avviato un Centro di Ascolto aperto due volte alla settimana in cui sono

presenti mediatori culturali e operatori referenti, per rispondere alle richieste socio-sanitarie e

fornire l’indicazione dei percorsi da seguire o inviare direttamente al servizio interessato. Risulta

attivato anche l’ambulatorio medico di primo livello in cui operano medici volontari e che

prevede il coinvolgimento della Pediatria Territoriale, della Psicologia Territoriale, del

Consultorio ginecologico, del Dipartimento Tutela della Donna e del Bambino, del Dipartimento

di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica, della S.C. Farmacia Territoriale.

5) Microcredito

Il Comune di Rapallo istituirà un fondo economico per l’erogazione di contributi di piccola

entità su specifico progetto sociale e con graduale restituzione.

Il costo del progetto per l’anno 2008 è di € 5.000,00.

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Risultati attesi nell’arco del triennio di vigenza del Piano per la Rete 4

� Aumento conoscenze e sensibilizzazione della popolazione relativamente all’area

del disagio

� Riduzione del fenomeno di abuso di sostanze

� Aumento disponibilità residenziale e semiresidenziale leggera nel territorio

distrettuale

� Aumento occasioni per inserimenti lavorativi

� Avvio ulteriori iniziative per l’integrazione socio-culturale degli immigrati

� Istituzione di alcuni posti di accoglienza notturne a bassa soglia sia maschile che

femminile per i Senza Fissa Dimora

� Disporre di risorse economiche diretta ed indiretta per sostenere situazioni di

bisogno nelle urgenze

� Intensificare e consolidare un maggior coordinamento tra servizi pubblici, terzo

settore e Centro per l’impiego

� Diminuzione di situazioni emarginanti e di esclusione sociale

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86

Page 88: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

87

RETE 5

Emergenza sociale

A. Servizi a favore delle persone vittime di abuso e maltrattamenti

B. Emergenze climatiche

Page 89: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

88

RETE 5

Emergenza sociale

Obiettivi:

a) creare una rete interistituzionale di enti e servizi socio-sanitari ed educativi che agiscano

in modo sinergico per fare emergere e combattere il maltrattamento, l’abuso e lo

sfruttamento di minori

b) migliorare il livello di tutela psico-sociale dei minori (azioni di informazione e

sensibilizzazione)

c) migliorare il modello di approccio metodologico ed organizzativo (azioni di formazione)

d) migliorare gli strumenti di comunicazione fra gli enti coinvolti (azioni di coordinamento)

e) superare la frammentazione degli interventi di protezione dei minori (azioni di presa in

carico)

f) monitoraggio del fenomeno di abuso e maltrattamento (azioni di ricerca)

g) monitoraggio situazioni a rischio emergenza estiva

h) garantire azioni a sostegno delle situazioni di fragilità per l’emergenza estiva

i) rinforzare il coordinamento e l’integrazione dei servizi socio-sanitari e pubblici con il

privato sociale per l’emergenza estiva

j) avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati all’emergenza

estiva

Page 90: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

89

A - SERVIZI A FAVORE DELLE PERSONE VITTIME DI ABUSO E

MALTRATTAMENTI

A.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Corsi di aggiornamento e supervisione ex L. 269/98 - (Progetto sovradistrettuale)

Negli anni passati sono stati attivati e sono tuttora in atto, dei corsi di aggiornamento e

supervisione per gli operatori dei servizi sociosanitari dell’intero territorio della ASL 4 che si

occupano di situazioni di maltrattamento ed abuso a danno di minori, siano essi sociali che

sanitari.

A.2 Servizi nuovi e da attivare

1) Progetto ministeriale “Prevenzione e contrasto violenza di genere” – (Progetto

sovradistrettuale)

La Regione Liguria insieme alla Regione Calabria ed al Consorzio “Agorà” hanno aderito ad

un progetto ministeriale per attuare interventi volti a prevenire fenomeni di abuso sessuale e

di violenza.

In particolare con detto progetto si vuole analizzare e sistematizzare le modalità attraverso

cui sul territorio si monitora la violenza sessuale e di genere, sia in fase preventiva che in fase

di intervento, al fine di arrivare alla costituzione di un Osservatorio regionale sulle violenze

alle donne. Le azioni da portare avanti saranno l’implementazione di tavoli di lavoro, la

definizione di strumenti e procedure condivise, la costituzione dell’Osservatorio regionale, la

formazione degli operatori e una capillare attività di sensibilizzazione.

Si è in attesa degli sviluppi.

2) Attività di prevenzione presso le scuole, la cittadinanza in connessione con il

progetto di Telefono Azzurro (si veda Rete 2, sezione B. 2, punto 3)

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90

B - EMERGENZE CLIMATICHE

B.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Custodi sociosanitari

Nell’ambito dei servizi a supporto degli anziani non autosufficienti, anche sul

territorio del Distretto Sociosanitario n° 14, sono stati attivati cojn progetto regionale

i “Custodi sociosanitari” ossia operatori con esperienza di aiuto personale a soggetti

non autosufficienti che possano svolgere interventi di osservazione e monitoraggio

delle persone ultrasettantacinquenni “a rischio” ed adempiere alle piccole

commissioni della quotidianità.

In particolare nell’anno 2007 sono stati attivati n° 10 custodi nell’A.T.S. n° 52 e n° 17

custodi nell’A.T.S. n° 53.

2) Fornitura condizionatori e ventilatori in comodato d’uso su segnalazione dei

MMG e degli operatori (attrezzature acquistate dal Distretto) e attivazione di

telesoccorsi con costi a carico dei Comuni

3) Estensione del servizio domiciliare alle ore serali nel periodo estivo

Page 92: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

91

C – EMERGENZA SOCIALE

C.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Reperibilità sociale presso il Comune di S.Margherita L. già attivo e consistente

nella pronta reperibilità telefonica oltre l’orario di servizio e fino alle ore 20 di

un’Assistente Sociale a turno.

C.2 Servizi nuovi e da attivare

1) Pronto intervento sociale

Il servizio si propone di offrire una risposta concreta per le situazioni di emergenza

personali e familiari impreviste ed imprevedibili, con la necessità di interventi fuori

orario d’accesso al consueto servizio d’assistenza sociale.

Tale servizio è in fase di attivazione nell’A.T.S. n° 53 e potrà realizzarsi attraverso un

lavoro di rete che deve prevedere l’integrazione socio-sanitaria ed il coinvolgimento

di risorse umane e strumentali sia del pubblico che del privato sociale, per la

costruzione di un sistema capace di rispondere tempestivamente ai bisogni delle

persone in difficoltà, anche con soluzioni temporanee, in attesa della presa in carico e

dell’elaborazione di un progetto complessivo.

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Risultati attesi nell’arco del triennio di vigenza del Piano per la Rete 5

� Individuare l’estensione del fenomeno di abuso e/o maltrattamento nel nostro territorio

� Miglioramento della capacità di individuazione dei segnali e condizioni indicanti

potenziali situazioni di abuso e/o maltrattamento da parte di docenti e operatori

sociosanitari (formazione e supervisione);

� Presa in carico precoce delle situazioni di abuso e/o maltrattamento di minori, attraverso

un’accurata diagnosi del contesto socio-familiare in cui vive il minore;

� Riduzione del fenomeno di abuso e maltrattamento;

� Disporre di operatori adeguatamente formati che possano divenire “specialisti” nella

presa in carico di situazioni di abuso e maltrattamento;

� Disporre di una rete socio-assistenziale adeguata ed integrata che possa supportare i

soggetti fragili “a rischio” nei periodi di emergenza climatica;

� Riduzione dei fenomeni di malore evitando ricoveri ospedalieri per emergenza estiva.

Page 94: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

93

Page 95: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

94

RETE 6

POLITICHE ATTIVE PER L’INVECCHIAMENTO

Obiettivi:

1. Promuovere e favorire opportunità per un invecchiamento a ruolo attivo

valorizzando le competenze e il tempo liberato dal lavoro e mettendo al centro

l’anziano come protagonista e titolare di diritti;

2. Sostegno all’incontro e alla socializzazione anche per il mantenimento delle

abilità residue;

3. Informazione e sensibilizzazione della cittadinanza per vivere una vecchiaia più

sana e lunga possibile.

Page 96: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

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L’invecchiamento della popolazione costituisce un aspetto fondamentale nella nostra regione ed

è destinato ad assumere un’importanza sempre maggiore.

Ad esso si accompagnano molteplici mutamenti sociali, tra cui l’indebolimento delle reti

parentali e la crescente partecipazione femminile al mercato del lavoro. L’insieme delle

trasformazioni in atto comporta non solo l’incremento nella domanda degli interventi pubblici,

ma anche la crescente necessità di ripensarne le caratteristiche. Si registra una crescente richiesta

di modalità d’intervento innovative, diverse da quelle oggi più consolidate. Le politiche di

assistenza continuativa degli anziani non autosufficienti (long – term care) sono dunque

chiamate a nuove complesse sfide. Il nostro interventi si dipana seguendo diverse strade quali il

mantenimento dell’autonomia fisica e psicologica, che facilita il rapporto di comunicazione

interpersonale e di attività ricreative e culturali, al supporto assistenziale relazionale e

riabilitativo favorendo la permanenza nel proprio ambiente quotidiano. Al netto del contributo

degli altri potenziali confondenti (abitudini e stili di vita, età, genere, razza, livello socio-

culturale e presenza di comorbosità), è noto il ruolo dell’avere amicizie e parenti stabilmente

vicini e la presenza di una persona fidata, come predittore positivo della ridotta mortalità e di un

miglioramento nella qualità della vita della persona anziana. Il rafforzamento delle reti sociali e

il favorire un’attività fisica e alimentare equilibrata, è uno strumento di educazione e promozione

della salute, che va incentivato e sponsorizzato a larga scala.

Al riguardo vanno sostenute precise scelte strategiche:

- Riconoscere il ruolo attivo delle persone anziane promuovendo una nuova cultura

del vivere la vita in ogni sua fase e contesto;

- Favorire e sostenere una riorganizzazione del corso della vita a livello individuale

e collettivo, realizzando maggiore integrazione tra formazione, lavoro e tempo

libero nelle diverse fasi della vita;

- Promuovere il benessere e la salute nella terza età, assicurando un approccio

preventivo;

- Impegnare strumenti e risorse per la promozione dell’educazione alla vecchiaia,

intesa come valore e parte integrante dell’intero arco della vita.

In quest’ottica, la terminologia “invecchiamento attivo” o “active aging” può essere tradotta

anche in “prolungamento della vita attiva” o “pensionamento attivo” o “valorizzazione della

risorsa anziani”. Ciò che si intende è la valorizzazione consiste nel creare opportunità di impiego

volontario, in ambiti e contesti diversi, a vantaggio della comunità intesa come persone,

ambiente, cultura, tempo libero, solidarietà. Strategico a questo proposito è il ruolo che gli

anziani possono svolgere nell’ambito della società impegnandosi nei vari contesti che devono

Page 97: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

96

rispondere oltre che a motivazioni altruistiche e partecipative anche a istanze personali di

valorizzazione, identità e ruolo sociale, pieno riconoscimento nel contesto intergenerazionale.

Occorre fare un salto qualitativo nel vedere l’anziano in un’ottica che può andare oltre il ruolo di

lavoratore a riposo, per assumere quello di produttore e costruttore di relazioni e beni sociali

nella comunità.

È necessario un cambiamento sociale per trasformare gli anziani da costo a risorsa e sconfiggere

l’idea della vecchiaia come un peso, un costo, un’emergenza.

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97

RETE 6 – POLITICHE ATTIVE PER L’INVECCHIAMENTO

A.1 Servizi esistenti e funzionanti

1) Nonni vigile

Ormai da alcuni anni il Comune di Rapallo ha attivato il servizio di “Nonni vigili” prevedendo la

presenza dei “Nonni” in prossimità delle scuole elementari e medie della città in particolare

durante l’anno scolastico e affidando loro funzioni anche di vigilanza e sicurezza non solo

stradale.

2) Servizi culturali ricreativi

� Accademia Culturale Terza Età di Rapallo: n° 182 iscritti anno 2007

� Centro Sociale Comunale a Rapallo (n° 70 iscritti nel 2007)

� Associazione Centro Sociale Anziani a S.Margherita L. (n° 210 iscritti)

� Centri Sociali privati a Rapallo (Circolo Aurora, Centro Sociale della Parrocchia

di SS.Gervasio e Protasio, Centro Sociale di Via Betti)

3) Vacanze e soggiorni climatici

Gli Ambiti Territoriali Sociali da tempo, organizzano annualmente soggiorni estivi per anziani

(14 giorni in località montane): nel 2007 nell’A.T.S. n° 52 hanno partecipato n° 44 persone e

nell’A.T.S. n° 53 n° 34.

A.2 Servizi nuovi e da attivare

1) Aree ortive

Il Comune di Rapallo considera di avviare un bando per l’assegnazione ad anziani

ultrasessantacinquenni di piccoli appezzamenti di terreno di proprietà comunale per la

coltivazione ad orto.

2) Progetto regionale “Prevenzione e miglioramento degli stili di vita” per la popolazione anziana

Page 99: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

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Il progetto della ASL 4 propone, in collaborazione con ilo Distretto ed in maniera innovativa,

un’informazione e coinvolgimento di tutte le Associazioni, enti istituzionali e non, categorie

professionali ed altro (sindacati, palestre, parrocchie, farmacie, ecc.) allo scopo di favorire e

raggiungere, attraverso incontri di formazione/informazione, il miglioramento degli stili di vita,

in particolare riguardo all’attività fisica e allo stile alimentare con il supporto di specialisti ASL.

L’innovazione più rilevante da realizzare attiene la capacità di dar vita ad un processo (pubblico,

attori sociali, privati) in grado di promuovere, sollecitare, consentire la partecipazione, la

condivisione e l’assunzione di responsabilità dei cittadini e della comunità nella progettazione e

nella realizzazione delle azioni per “nuovi stili di vita”.

3) Campagna per la prevenzione delle malattie cardiovascolari – CRI Comitato locale

di Rapallo e Associazione Cardiologia Punny Odaglia

Il progetto è proposto dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Rapallo e dall’Associazione

Cardiologia Punny Odaglia e si pone l’obiettivo di diffondere nel territorio la cultura della

prevenzione mediante il controllo della pressione arteriosa ed E.C.G.

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Risultati attesi nell’arco del triennio di vigenza del Piano per la Rete 6

� Aumento occasioni e opportunità di ruolo attivo per le persone ultrasessantacinquenni;

� Ampliamento ed aumento punti di incontro e di socializzazione;

� Aumento del numero di “grandi anziani” in condizioni di buona autonomia.

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GESTIONE FINANZIARIA ANNO 2008

Nel prospetto vengono illustrati i costi dei servizi gestiti direttamente del Distretto ed i costi di

funzionamento della Segreteria Tecnica e del Direttore Sociale.

I costi di tutti gli altri servizi, già attivi o da attivare, rimangono a carico degli Ambiti o dei

singoli Comuni o degli enti proponenti.

Infatti alcuni progetti e diverse azioni programmate dal Distretto di concerto con gli Ambiti,

Comuni, enti vari vengono o verranno poi gestiti direttamente da questi ultimi e quindi con costi

a loro carico.

RETE 1

1. Guida ai servizi sociali e sociosanitari (anno 2009) € 10.000,00

RETE 2

A. Famiglia

1. agevolazioni tariffarie € 12.940,00

2. microcredito € 33.900,00

3. contributi per maternità € 18.500,00

4. family card € 303,00

5. potenziamento sportello legale € 6.800,00

6. progetto “Sostegno pedagogico alla relazione madre-bambino” € 30.340,00

7. mediatore familiare € 13.400,00

B. Minori

1. Telefono Azzurro (per spese pubblicitarie e relatori) € 1.000,00

C. Adolescenti e giovani

1. Educativa di strada € 11.480,00

2. Centro Giovani € 66.700,00

RETE 3

A. Anziani

1. F.N.A. (I contributo regionale per anno 2008) € 199.012,00

2. indagine per definizione registro badanti di Distretto € 7.534,00

3. responsabile PIA € 30.096,00

Page 102: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

101

RETE 4

1. progetto “SIRIO” € 17.379,02

2. progetto “Serre” € 4.717,00

3. Pronta Accoglienza Minori stranieri non accompagnati € 13.549,74

€ 467.650,76

COSTO FUNZIONAMENTO Segreteria Tecnica e Direttore Sociale

Preventivo 2008: € 120.112,63

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102

MODALITA’ RIPARTO E ATTRIBUZIONE COSTI DI FUNZIONAM ENTO

DELLA SEGRETERIA TECNICA

Il Comitato dei Sindaci di Distretto in data 29/04/2008 ha approvato, all’unanimità, la modalità

di riparto e attribuzione dei costi di funzionamento della Segreteria Tecnica e per il Direttore

Sociale.

Tutti gli operatori (Direttore Sociale, Assistente Sociale, Amministrativo) risultano dipendenti

dal Comune di Rapallo.

Dai finanziamenti regionali distrettuali lo stesso Comune, capofila del Distretto, tratterà la quota

percentuale di spettanza dei Comuni liquidando ai Comuni capofila di Ambito la differenza.

Quanto sopra sulla scorta del Bilancio annuale di previsione e consuntivo approvati dallo stesso

Comitato dei Sindaci.

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CONTO CAPITALE

Priorità:

1. completamento ed adeguamento a norma di strutture sociali esistenti e funzionanti

nell’area anziani (R.P. – C.D.), disabili, minori (Asili Nido – Servizi Integrativi – Servizi

innovativi)

2. strutture nuove nell’area anziani (Centro per Alzheimer – Comunità Alloggio), nell’area

disabilità (Centro di socializzazione – Centro diurno), nell’area minori (C.E.A – Servizi

integrativi – Servizi innovativi), nell’area giovani (centro giovani - centro di

socializzazione), nell’area emarginazione (ospitalità notturna – comunità alloggio –

appartamenti protetti - casa famiglia – centro di aggregazione)

Requisiti:

1. capacità di co-finanziamento da parte dei beneficiari

2. strutture che offrono servizi rivolti almeno al territorio distrettuale

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104

PUNTI DI FORZA E CRITICITA’

Rispetto al primo Piano di Zona anni 2002-2004 si sono evoluti e rinforzati nel tempo i punti di

forza, attenuate alcune criticità e risolte altre; contemporaneamente sono insorte però alcune

difficoltà nuove specialmente per l’avvio dell’organizzazione territoriale dei servizi prevista

dalla recente normativa regionale.

- Le Associazioni di volontariato presenti sul territorio hanno maggiormente operato in

rete ed in coordinamento con i servizi pubblici (es. nell’area dell’immigrazione e del

disagio ed esclusione sociale), talvolta proponendo ed attivando alcuni servizi (es.

point del volontariato – campagna anti truffa – ecc.)

- Entrambe le due ex IPAB, attualmente Aziende Servizi alla persona hanno attivato

ciascuna un Centro Diurno per anziani (prima tale servizio era assente sul nostro

territorio);

- La sezione ANFFAS Tigullio Ovest oltre ad erogare i propri servizi istituzionali

(Dopo di Noi – Centro Diurno e residenzialità) provvede all’assistenza domiciliare di

cui alla L.162/98 per i disabili gravi con specifica convenzione con il Comune

capofila dell’ex Zona Sociale, oggi Distretto Sociosanitario n° 14; provvede, inoltre

ad integrare con propri operatori il servizio del progetto “A.La.Di.N.O.” per

l’inserimento lavorativo di alcuni giovani adulti disabili; a breve, sarà presente, con

proprio operatore, presso il Centro di socializzazione sempre per giovani disabili; da

poco ha avviato il progetto “Week – end”.

- Si è raggiunta una maggiore omogeneità degli interventi, dei servizi e delle modalità

operative nei quattro Comuni del Distretto;

- Maggiore attenzione è stata dedicata alla qualità dei servizi nelle strutture sia

pubbliche che private;

- Si è consolidata una maggiore integrazione sociosanitaria a livello operativo nelle

varie aree di intervento.

Oggi si possono considerare punti di forza:

1. Gli organismi istituiti con la recente normativa regionale (es. Unità Distrettuale),

così come la definizione di alcuni nuovi ruoli (es. Direttore Sociale, ecc.) e delle

modalità di funzionamento di alcuni servizi (es. UVM, ecc) hanno sicuramente

permesso l’affermarsi di una maggiore visibilità, autonomia dei servizi ed una

migliore funzionalità degli stessi, nonché una più approfondita conoscenza dei

bisogni, delle risorse e dei servizi in atto (es. Comitato Distrettuale);

Page 106: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

105

2. La presenza sul territorio di numerose Associazioni di volontariato, e di alcuni

Consorzi e cooperative, di ONLUS ed ex IPAB operanti nei vari settori e

maggiormente in rete specialmente con gli enti locali;

3. Il consolidamento nel tempo di una maggiore integrazione sociosanitaria a livello

operativo nelle varie aree di intervento; ha favorito, in particolare con il Direttore

Sanitario ed i Direttori dei Dipartimenti una maggiore conoscenza delle modalità

operative reciproche e dei rispettivi servizi che, a sua volta, certamente permette

di agevolare il coordinamento socio-sanitario.

4. I protocolli operativi già attivati o in via di stesura tra i vari servizi permettono

una maggiore chiarezza nelle procedure, nelle competenze, nelle responsabilità,

garantendo, contestualmente, una maggiore sicurezza per gli operatori.

Criticità:

1. Insufficienza di strutture per accoglienza di adulti sia diurna che notturna ed in

particolare per i Senza Fissa Dimora;

2. Sensibile disomogeneità di ampiezza territoriale, organizzativa ed amministrativa tra i

Comuni capofila di Ambito (Rapallo – S.Margherita L.) ed i restanti Comuni facenti

parte degli Ambiti (Zoagli – Portofino);

3. Persistenza di una scarsa diffusione ed insufficiente “cultura distrettuale”. La tendenza

prevalente è di progettare a livello comunale o al massimo a livello di Ambito; i progetti

proposti dal Distretto, vengono accolti e condivisi con alcune difficoltà, a meno che tale

progettualità non venga richiesta dal livello regionale. Ad ogni tornata elettorale o

comunque ad ogni cambio di amministrazione si verificano rallentamenti operativi per la

necessità di approfondimenti, confronti, rimessa in discussione di decisioni già assunte a

suo tempo da altri o per modificare modalità operative in atto;

4. Scarsa autonomia finanziaria e gestionale per le attività sociosanitarie. Il Distretto, in

oggi, a livello finanziario gestisce unicamente i fondi regionali finalizzati, anche se la

convenzione sottoscritta tra Comuni ed ASL prevede il rinvio a successivi atti d’intesa

per l’eventuale trasferimento di fondi. Nella nostra ASL le prestazioni relative

all’assistenza domiciliare, alla residenzialità e semiresidenzialità, fanno capo ai vari

Dipartimenti e così pure le attività consultoriali;

5. Difficoltà a far decollare i nuovi organismi previsti dalla legislazione regionale (Unità

Distrettuale – Comitato Distrettuale – ecc.) con le rispettive competenze. Difficoltà di

ordine burocratico, ma anche organizzativo;

6. Ritardo da parte della ASL negli adempimenti di competenza (PAT – nomina

componenti Comitato Distrettuale – ecc.) che hanno rallentato l’attività distrettuale

soprattutto per la predisposizione del Piano Triennale;

Page 107: DISTRETTO SOCIOSANITARIO N - Rapallo

106

7. Intensità, qualità e quantità diverse nei tre Distretti della ASL 4 di alcuni servizi sanitari

(es. attività consultoriali), taluni per diversità di organico, altri per capacità diverse degli

operatori;

8. Insufficiente raccordo e confronto tra il Comune di Chiavari, capofila di ASL ed i

Comuni capofila di Distretto nel livello decisionale ed informativo;

9. Aumento delle competenze e delle richieste avanzate dal livello regionale al Distretto con

un aumento dell’attività da svolgere rispetto all’organico rimasto invariato della

Segreteria Tecnica rimasto invariato nel tempo;

10. L’area minori di competenza ASL, collegata in particolare, con il Servizio consultoriale,

dipendenze e salute mentale, risulta la più critica, sia per le risorse destinate sempre più

scarse, che per l’assunzione in carico delle singole situazioni sempre più numerose.

Trattasi infatti di un’area oggi sempre più problematica che richiederebbe una sinergia di

azioni, interventi, servizi maggiormente rinforzati, strettamente collegati e con

conoscenze sempre più diversificate e aggiornate rispetto al bisogno, con particolare

riferimento all’affido, psicoterapia e adozione.

11. Insufficiente formazione dei custodi sociosanitari (emergenze climatiche) riscontrate sia

nel 2006 che nel 2007 nell’Ambito N.53.

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107

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

L’Unità Distrettuale con la propria Segreteria Tecnica è quell’organismo tecnico-gestionale che

opera in raccordo con l’organo di rappresentanza politica (Comitato dei Sindaci – Direttore

Generale ASL) e l’organo di rappresentanza tecnica (Coordinatori Ambiti Territoriali Sociali –

Comitato Distrettuale) e che è deputato alla programmazione ed all’attuazione della

pianificazione con le funzioni di:

- organizzare il lavoro in qualità di regia del processo;

- coordinare le attività e le interazioni tra i vari attori;

- promuovere la partecipazione dei soggetti coinvolti a vario titolo;

- elaborare e sintetizzare i contenuti dei vari tavoli tecnici e politici delle sei reti;

- monitorare e valutare il Piano di Zona.

Pur non disponendo di un sistema di monitoraggio e di valutazione standardizzato e ben definito,

è necessario individuare un piano meglio articolato al fine di ottimizzare la programmazione del

sistema integrato degli interventi e dei servizi distrettuali per migliorare l’utilizzo delle risorse

disponibili.

L’attività di valutazione per essere efficace deve risultare utile a chi deve prendere decisioni;

deve cioè produrre informazioni e dati che servono a formulare giudizi per poi progettare azioni

e già nel momento in cui si elabora un progetto si dovrebbe riservare uno spazio per la

valutazione.

Il monitoraggio e le valutazioni si sviluppano, pertanto, su due livelli: il primo gestito dal

responsabile del singolo progetto, avrà finalità operative con lo scopo di produrre informazioni

utili alla gestione ed allo sviluppo dell’intervento e di documentare i risultati prodotti.

Il secondo, gestito dal Distretto sarà orientato alla rendicontazione istituzionale, fornendo

elementi utili alla valutazione complessiva sullo stato di attuazione del programma e sul

raggiungimento degli obiettivi previsti.

La valutazione di distinguerà in valutazione di processo e valutazione di risultato.

La prima relativa alla raccolta di informazioni utili alla gestione ed allo stato di avanzamento del

programma.

La seconda relativa alla verifica degli effetti prodotti sulla popolazione target e cioè “misurando”

la situazione prima e dopo l’intervento.

L’attività di monitoraggio e valutazione verrà attivata attraverso tre fasi specifiche:

1) ex ante: focalizzata sulle condizioni di partenza, sui bisogni presenti e sulle risposte già

attivate;

2) in itinere, che si svolge nel corso di attuazione delle azioni previste con il coinvolgimento

di tutti i soggetti attuatori del Piano distrettuale;

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3) ex post, che tiene conto della qualità degli interventi realizzati, della loro efficacia ed

efficienza e del loro rispetto sulle priorità indicate.

Verranno predisposte dal Distretto le schede necessarie sia per la valutazione dei singoli progetti

che del Piano Distrettuale e sia per la valutazione di processo per tenere monitorato lo stato di

avanzamento del programma che di risultato attraverso gli indicatori di risultato.

Tutti gli esiti delle varie valutazioni verranno riportati all’attenzione del Comitato dei Sindaci di

Distretto ed ai vari attori che a diverso titolo partecipano alla realizzazione del Piano; in

particolare, semestralmente, verranno forniti i risultati delle verifiche in itinere per gli eventuali

aggiustamenti necessari.

Rapallo, 30 giugno 2008