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mySwitzerland#INNAMORATIDELLASVIZZERA
Rivista svizzera delle vacanze . Estate 2016
Atmosfere serali sul Lago Maggiore. Lo sguardo vaga da una primaverile Ascona verso sud, sulle due isole di Brissago.
Dai laghi orlati di palme ai grandiosi paesaggi glaciali, dai paesini medievali
alle moderne città pulsanti: il Grand Tour of Switzerland dà l’accesso
a un’incredibile varietà di attrazioni, la cui densità non si ritrova in nessun
altro Paese. Non deve stupire, quindi, che così tanti viaggiatori del
Grand Tour si siano #INNAMORATIDELLASVIZZERA.
Lungo il Grand Tour la parola d’ordine è «variare». Se il mattino, in Engadina, ti
salutano con un «bun di» (buongiorno in retoromancio), nel tardo pomeriggio in un
grotto del Lago Maggiore ti accolgono con un bel «buona sera». E se lì puoi
goderti un «brasato di manzo» con la polenta, il giorno dopo ti aspetta una gustosa
fondue in una tradizionale Stube vallesana.
Abbiamo risvegliato il tuo animo da esploratore, ma non vorresti guidare?
Non c’è problema: con il Grand Train Tour of Switzerland puoi goderti i più begli
itinerari panoramici in tutta semplicità, seduto comodamente in treno.
Un cordiale benvenuto al Grand Tour. Con l’augurio di emozioni indimenticabili
nella nostra singolare e così varia Svizzera.
Jürg Schmid
Direttore di Svizzera Turismo
Grüezi, benvenuto!
Editoriale
mySwitzerland 3 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
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Innamorati della Svizzera
6 In lungo e in largo Grand Tour Starters
10 Istantanee da libro illustrato Swiss Stories
12 Tra laghi e monti In viaggio lungo il Grand Tour
SPECIALE
18 Hidden Places Gli angoli segreti del Tour
30 Scoprire l’anima svizzera Swiss Tavolata
34 Il tesoro del lago argentato Famiglie
38 Città svizzere reloaded Quartieri di tendenza
SPECIALE
48 Il viaggio è la meta
Tratte da sogno
56 Scelti per te Tour regionali
58 Triangolo dei musei Museo di Belle Arti, Basilea
62 Cavaliere per un giorno Castello di Lenzburg
SERVIZI
64 Ospite da noi Hotel lungo il Grand Tour
66 Pianificare bene, vale doppio
68 Svizzera Turismo consiglia
69 Il Grand Tour of Switzerland a colpo d’occhio
Indice
mySwitzerland 5 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
In lungo e in largo
Grand Tour Starters: bene a sapersiIl Grand Tour of Switzerland è costellato di attrazioni. Quanto più si apprende sull’itinerario, tanto più interessante diventa il viaggio. Con questo pot-pourri di notizie, dati e idee, MySwitzer land risveglia la voglia di viaggiare. E garantisce singolari avventure in tour.
1
Lago Maggiore – Ticino
Attrazione profondaIl punto più basso del Grand Tour è al contempo
uno dei suoi culmini: lo specchio d’acqua dolce
del Lago Maggiore si trova circa a 193 m s.m.
Locarno e Ascona, due soleggiate perle in
riva al lago, attraggono con fascino mediterraneo,
passeggiate orlate di palme e accoglienti caffè
all’aperto.
2
Chiesa di St. Peter, Zurigo – Regione di Zurigo
Più grande del Big Ben
È un record: con un diametro
di 8,64 metri l’orologio del
campanile della chiesa
zurighese di St. Peter ha il più
grande quadrante d’Europa.
Attraversare la Svizzera in sella a una Harley-Davidson
nel 1926: divertirsi in tour, ieri come oggi.
«Beautiful Scenes»Nell’edizione della primavera 1927 dell’«Harley-
Davidson Enthusiast», E.R. Jenny descrisse il suo tour
di due mesi attraverso la Svizzera, in sella a una Har-
ley-Davidson Single. Per 1200 miglia – molta parte
dell’attuale Grand Tour – ammirò scenari fantastici
ed emozionanti, come ad es. davanti al ghiacciaio del
Rodano sul Passo del Furka (v. immagine).
Courtesy of Harley-Davidson Archives
mySwitzerland 6 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
3
Passo del Flüela – Grigioni
Smile, please
Hai voglia di farti un selfie
fortissimo in mezzo a un
paesaggio montano arcaico?
Non c’è problema. Basta che
ti fermi un attimo sul Passo
del Flüela, tra Davos e Susch.
Lì troverai uno «Swiss- Selfie-
Spot» del Grand Tour.
#SwissSelfie
#SwissGrandTour
4
Grotta di ghiaccio, Passo del Furka – Vallese
Nel ghiaccio eternoSe hai sempre voluto sapere dove nasce il
Rodano, in questa grotta di ghiaccio lunga
100 metri sei nel posto giusto. L’ingresso dell’
interessante tunnel glaciale si trova presso l’Hotel
Belvédère, sul lato ovest del Passo del Furka.
gletscher.ch
1
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4 5
3
5
Cascata della Boffalora, Mesocco – Grigioni
Urge una doccia rinfrescante? Alla Cascata della
Boffalora (243 metri), che si trova proprio lungo
l’itinerario, ci si rinfresca che è un piacere.
6
Cinema Drive in – Basilea Regione
Happy EndA Basilea fan del cinema, appassionati d’auto e nostalgici
possono ammirare le loro star a cielo aperto:
al Cinema Drive-in. E mentre i classici rivivono sullo
schermo, ragazze su pattini e popcorn-boys servono
il pubblico con cheeseburger, hot dog e milkshake
direttamente alla macchina: buona visione!
cinema-drive-in.ch
6
mySwitzerland 7 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
DARE FORMA AL CIOCCOLATO DA
CHOCOLAT FREY
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dal vivo
Visitateci, vi aspettiamo.
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In lungo e in largo
Citazione dalla guida «Lonely Planet»:
«Questo scenario di paesaggi
mozzafiato è così bello da far piangere
di commozione.»
Chaplin’s World, Vevey – Regione Lago di Ginevra
Now openInaugurato nella primavera 2016, il «Modern
Times Museum» con oltre 3000 m² è dedicato
alla vita e all’opera della leggenda del cinema
americano, Charlie Chaplin.
chaplinmuseum.com
Saillon – Vallese
1,67m2
Nel borgo vitivinicolo vallesano di Saillon si trova
la più piccola vigna del mondo, con tre viti soltanto.
Ma con un grandissimo padrino: il Dalai Lama.
78
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9
Bolderhof Hemishofen – Svizzera Orientale / Liechtenstein
Che forza il Cow TrekkingA cavallo di mucca: non ci vuole la
sella, ma il dondolio è inevitabile.
Cavalcare a dorso di mucca è
un’avventura divertente anche per chi
non sa andare a cavallo. E per chi
vuol sentirsi un po’ come John Wayne.
bolderhof.ch
10
Arosa ClassicCar – Grigioni
Ai posti, pronti, via!Alla gara internazionale di montagna dell’Arosa
ClassicCar, bolidi d’epoca sfrecciano come ai tempi sui
7,8 chilometri della tratta montana tra Langwies e Arosa.
Fino a 25 000 spettatori ammirano i veicoli, costruiti tra 1905
e 1990, impegnati a superare ben 76 curve. Per tutti i fan:
l’evento si tiene dal 1° al 4 settembre 2016.
arosaclassiccar.ch
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mySwitzerland 9 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Swiss Stories
Istantanee da libro illustrato
Panorami alpini mozzafiato, laghi blu, edifici storici: non puoi fare altro che innamorarti dello spettacolare scenario del Grand Tour. Per sempre. Su Innamoratidellasvizzera.com
scopri le storie più emozionanti dei viaggiatori. Racconta anche tu la tua storia con l’hashtag #INNAMORATIDELLASVIZZERA
su Facebook, Twitter o Instagram.
via Twitter @delishdirection
Prachi Joshi
Mumbai, India
«Sono innamorato della
Svizzera perché mi ha
fatto scoprire il mio lato
avventuroso.»
via Instagram @vakanterasen
Mario van de Luijtgaarden
Leida, Olanda
«Ci siamo innamorati del
Vallese per i suoi sentieri
stupendi, le attività per
famiglie e la gentilezza delle
persone. Torneremo di
sicuro.»
via Instagram @marievallieres
Marie-Eve Vallières
Montreal, Canada
«La Svizzera mantiene tutte
le aspettative di bellezza,
genuinità, efficienza e
accoglienza. La cosa più
difficile è staccarsi da lei.»
mySwitzerland 10 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
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Hans-Peter Bruder
Affoltern a.A., Svizzera
«Come mio padre, sono
stato anch’io ferroviere delle
FFS. Con l’abbonamento
generale ho ammirato tutta
la Svizzera e l’incredibile
varietà su piccola superficie.»
via Twitter @mattiasnutt
Mattias Nutt
Coira, Svizzera
«Che sia sul Lago di Zurigo
o tra le montagne svizzere,
i preziosi istanti del mattino
presto o della sera sono unici.
Uscite subito a scoprirli!»
via Instagram @angelinka
Angelina Krupnova
Mosca, Russia
«All’inizio volevo vedere solo
il Cervino. Ma in ogni posto
dove arrivavo, il paesaggio
era fantastico. Ecco perché
continuo a tornare in Svizzera.»
Se
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O r
con
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mySwitzerland 11 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
In viaggio lungo il Grand Tour
Tra laghi e monti
Testo: Gabrielle Attinger
Il castello di Chillon sul Lago di Ginevra è l’edificio storico più visitato della Svizzera.
Il Grand Tour si snoda attraverso la Svizzera per più di 1600 chilometri, toccando
innumerevoli attrazioni. In alcuni luoghi lo scenario cambia in tempi brevissimi:
come durante il viaggio da Leuk a Losanna.
Leukerbad la conosco, ma Leuk? C’è
forse qualcosa da vedere lì?», mi ha
chiesto scettica un’amica, quando le
ho rivelato i miei progetti di viaggio.
Io però sono rimasta fedele ai miei pi-
ani, e non me ne sono pentita nean-
che un po’: Leuk-città, come si chiama il vecchio
centro, sembra uscita da un libro di fiabe tridimen-
sionale. Con la sua imponente torre e un castello 1 troneggia sopra la valle. Il castello merita una
visita per tre motivi (diventando così il simbolo del
Grand Tour e della sua densità di attrazioni): è citato
già in documenti del 1254, quindi le sue mura
sono più antiche della Confederazione Elvetica. La
cupola di vetro sopra la torre è opera del celeber-
rimo architetto ticinese Mario Botta. E i suoi spazi
vengono utilizzati tuttora intensamente: per espo-
sizioni d’arte.
Viti anziché rose
Sotto Leuk il Grand Tour si snoda lungo il Rodano,
che qui si presenta ancora come bianca acqua di
fusione tra letti di ghiaia. Una gigantesca scultura a
mo’ d’uva segna l’ingresso al borgo vitivinicolo di
Salgesch 2 . E a pieno titolo: sembra che ogni terza
casa della località sia una cantina e nei giardini, là
dove di solito fioriscono rose o tulipani, qui spic-
cano le viti.
Sul paese aleggia la calma del mezzodì. Per strada
m’imbatto solo in un artigiano che mi saluta cor-
dialmente nel suo largo «Wallisertiitsch», il dialetto
locale. Proseguo: nemmeno cinque chilometri mi
I dintorni del villaggio vallesano di Salgesch sono una delle
più importanti regioni vitivinicole della Svizzera (in alto).
Il castello di Leuk con la caratteristica torre «Schelmen» è
citato la prima volta nel 1254 (in basso).
La Val d’Anniviers, con i suoi paesaggi alpini selvaggi,
è una delle sette grandi valli laterali del Vallese (in alto).
La pittoresca Grimentz, paese vallesano da libro
illustrato, si trova a 1552 m s.m. in Val d’Anniviers (a destra).
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mySwitzerland 14 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
separano da Sierre. E a metà precisa del tragitto
cambia di colpo la lingua: cartelloni pubblicitari e
indicazioni stradali non sono più in tedesco, bensì
in francese. Ho appena attraversato uno dei confini
linguistici svizzeri.
A Siders, pardon: Sierre, la gente sta pranzando
nei caffè all’aperto o siede al sole, nel parco di fronte
all’Hôtel de Ville. Ovunque regna un’atmosfera pa-
cifica, tutti si conoscono e si salutano amichevol-
mente. Saranno le influenze rilassate della Svizzera
francese o la vicina mentalità italiana? Quale che sia
la risposta, c’è una meravigliosa aria di vacanza.
Da Sierre si offre l’opportunità di una devia-
zione in Val d’Anniviers 3 . Un viaggio nella natura
selvaggia: lunghi tratti di boschi che s’inerpicano
su ripidi fianchi montuosi. Poi la valle si apre, mi
vengono incontro pascoli, prati e i tipici villaggi
alpini e in fondo al bacino vallivo, da lontano, mi
saluta il Cervino innevato.
Strade ornate e mondi sotterranei
Pare che Grimentz 4 vanti un gran numero delle
tipiche case vallesane bruciate dal sole. E in effetti
quasi l’intero nucleo del paese è caratterizzato da
facciate di un colore che va dal marrone scuro al
nero, ornate di gerani rossi. Ma la passione per le
decorazioni floreali qui va oltre: persino i guardrail,
nelle curve per salire in paese, sono cosparsi di vasi
di gerani. In alto, su ripidi pendii, i contadini di
montagna stanno facendo il fieno. In quel paesaggio
alpestre arcaico appaiono solo come piccoli punti
colorati. Tornata nella valle del Rodano, proseguo
pochi chilometri fino a St-Léonard. Quasi in auto-
matico svolto a destra, perché lì si trova l’ingresso a
un lago sotterraneo naturale: qui sta scritto che è il
più grande d’Europa. A bordo di un’imbarcazione
i visitatori vengono accompagnati sulle acque tur-
chesi, tra le pareti rocciose illuminate. Il nostro
nocchiero illumina con la sua torcia gli spacchi cre-
atisi per un terremoto – eh sì, ci sono anche qui –,
le trote autoctone e sbalorditive forme rocciose,
come la testa di un gorilla. Gli eccitati bambini
d’asilo sul battello ammutoliscono di colpo.
A caccia di spiriti
Cinque chilometri più avanti, a Sion, una freccia
colpisce la mia attenzione: il nome Derborence
risveglia lontani ricordi scolastici. Le lezioni di
francese. Nell’omonimo romanzo di Charles-Ferdi-
nand Ramuz, dopo una tremenda frana, gli spiriti
imperversano nella mistica Derborence. Un ottimo
motivo per intraprendere la prossima tratta mon-
tana: la stretta strada s’inanella con infinite curve
tra le rocce ripide, attraverso angusti tunnel e sale
infine tra boschi montani. Ma ne vale la pena:
Derborence 5 è davvero un altopiano dai toni
mistici, resi più allegri dai variopinti prati alpestri.
Il suo lago scintillante è magico.
La mia prossima tappa è Saillon. Dalla torre, che
svetta sopra la cittadina medievale, si vedono vigne
a perdita d’occhio.
Gli stretti vicoli sono affollati di turisti. Due di
loro mi chiedono come arrivare alla vigna di Fari-
net, la più piccola del mondo.
La valle di Derborence, sotto tutela naturalistica, ha una bellezza
arcaica ed è un paradiso per amanti della natura.
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mySwitzerland 15 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Il viaggio attraverso i singolari paesaggi del
Lavaux, Patrimonio culturale UNESCO,
è senz’altro una delle attrazioni del Grand Tour.
In viaggio lungo il Grand Tour
8
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A Montreux una scultura ricorda il celebre cantante solista
dei Queen, Freddie Mercury (a sinistra). Il Museo olimpico
(al centro) e la cattedrale (a destra) sono due tra le numerose
attrazioni della città di Losanna.
Cultura di ieri e di oggi
Il giorno dopo, a Martigny, la seconda tappa del
mio viaggio inizia con la visita alla Fondazione
Gianadda 6 , con il giardino di sculture e una
mostra d’arte di prim’ordine. Ac-
canto alla struttura si trovano l’an-
fiteatro romano e i resti di antiche
terme. «Alla famiglia Gianadda
dobbiamo anche queste attra-
zioni», mi racconta con visibile or-
goglio una cameriera dell’hotel.
Durante la costruzione di alcune
case, gli imprenditori s’imbatte-
rono nelle rovine e le fecero por-
tare alla luce in modo professio-
nale. Martigny è anche la sede
della Fondazione Barry, dedicata
ai famosi sanbernardo. I cani dor-
mono ancora, solo uno mordic-
chia tranquillo la palizzata di
legno. I pupazzi di peluche del
museo, invece, guardano pazienti la
macchina fotografica. «Adoptez-
nous! Adottateci!», c’è scritto sotto.
Nella vicina St-Maurice mi
attendono gioielli clericali: l’abba-
zia, che nel 2015 ha festeggiato i suoi 1500 anni,
possiede uno dei più pre ziosi tesori ecclesiastici
d’Europa. Si arriva al primo Medioevo e il pezzo
forte è lo scrigno dorato di san Maurizio, che ha
dato il nome al paese.
Rendez-vous con Freddie Mercury
Superati Aigle e il castello di Chillon, il Grand
Tour prosegue alla volta di Montreux. Che contra-
sto con i contadini di montagna, ammirati appena
ieri a Grimentz! Ampio come un braccio di mare,
il Lago di Ginevra si allunga verso Occidente.
Palme e palazzi alberghieri ne orlano le rive. Da
sempre Montreux accoglie ospiti famosi: l’impera-
trice Sissi passò di qui, al pari di Igor Stravinskij ed
Ernest Hemingway. Freddie Mercury 7 vi si sta-
bilì, e oggi una sua statua spicca lungo il lago. I tu-
risti si mettono in posa davanti per una foto, man-
giano un gelato e ammirano i superbi piroscafi che
attraccano nella località.
In riva al lago gli operai stanno installando ten-
doni da fiera; «pour le festival», mi dicono. Che si
rife riscano al Montreux Jazz Festival è sottinteso:
lo conoscono in tutto il mondo.
Costeggiando la riva si attraversa l’area vitivi-
nicola, Patrimonio UNESCO, del Lavaux 8 . Il
Grand Tour tocca paesi come St-Saphorin, Epes-
ses, Lutry e Villette (nomi resi noti dagli ottimi bianchi
locali), per portarmi infine a Losanna- Ouchy.
Intorno al porto sportivo, tra gli yacht, regna
un’atmo sfera mondana da Costa Azzurra. La Jeu-
nesse dorée porta a sfilare le sue auto da sogno sulla
strada del lungolago. Più in alto, come su un gi-
gantesco podio, troneggia il Museo olimpico 9 .
Sugli schermi, in tutte le lingue, mi salutano centi-
naia di eroici protagonisti delle Olimpiadi.
La métro mi accompagna fino a Flon, oggi
quar tiere di tendenza. Un tempo area industriale,
oggi ospita bar rinomati o lounge, uno dopo l’altro.
Mi fermo al Flon Plage, un bar sulla spiaggia, e la-
scio che i miei piedi affondino nella sabbia. Anche
senza lo sciabordio del mare, qui mi sento in piena
estate e mi riposo prima di visitare la cattedrale 10 ,
la più grande della Svizzera. Dalla sua torre ogni
notte il guardiano annuncia ancora le ore.
Con un’insospettabile ricchezza di impressioni
ed emozioni sul tardi rientro nella mia camera
d’albergo e cerco di individuare quante attrazioni
ho incontrato in appena 150 chilometri. Non ci ri-
esco. Sogno già la mia prossima meta: proseguire il
Grand Tour, lungo i suoi oltre 1600 chilometri,
tutt’intorno alla Svizzera.
La Fondazione Pierre Gianadda
entusiasma anche per il vasto
parco di sculture con opere di
Rodin, Brancusi, Miró, Calder e
Niki de Saint Phalle.
6
Losanna
Leuk
Salgesch
Castello di Chillon
Martigny
Grimentz
St-Léonard
Lago diDerborence Sierre
Sion
Montreux
St-Maurice
Saillon
Lago di Ginevra
In due giorni da Leuk a Losanna lungo il Grand Tour of Switzerland.
mySwitzerland 17 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Ticino. La romantica chiesetta di Sant’Abbondio, sede di
matrimoni presso Montagnola, si trova in posizione panoramica
nei pressi del Grand Tour. Le sue origini risalgono al 1372.
Foto: Jan Geerk
Hidden Places
Gli angoli segreti del Tour
Lungo il Grand Tour of Switzerland trovi infiniti angoli incantevoli: a volte un po’ discosti,
a volte proprio nascosti. MySwitzerland ti presenta sei di questi luoghi.
Aargau. All’estremità nord del Lago di Hallwil, si consiglia
una sosta a Seengen. Da lì si passeggia a meraviglia lungo
il lago e si ammira una splendida vista sulle Alpi innevate.
Foto: Roland Gerth
Basilea Regione. Dal «Rybadhüsli», lo stabilimento balneare sul Reno, si
ammira un magnifico scorcio sulla costruzione più alta della Svizzera, a Torre
Roche, opera dei celebri architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron.
Foto: Andreas Gerth
Lucerna-Lago di Lucerna. La veduta a 360° dal Grosser Mythen, presso
Svitto, è mozzafiato, ma richiede un cambio di calzature: i 1899 metri della
cima infatti si raggiungono solo a piedi attraverso 47 tornanti.
Foto: Stefan Zürrer
Jura & Tre-Laghi. Un’atmosfera magica avvolge l’Etang de la Gruère,
piccolo lago di torbiera nel Parco naturale del Doubs. L’idillico laghetto
si raggiunge anche a piedi da Saignelégier, lungo il Grand Tour.
Foto: Ivo Scholz
Friburgo Regione. Qui, nella cittadella di Gruyères, il Grand Tour fa tappa.
Come uscita da un libro illustrato, con il castello del XIII secolo, Gruyères è
riuscita a conservare fino a oggi il proprio nucleo medievale.
Foto: Editions Berra
Swiss Tavolata
Chi viaggia si pone spesso questa domanda: qual è il modo migliore per conoscere un
Paese straniero? L’anima più vera di ogni Paese sono i suoi abitanti. E la cosa migliore, per diventare amici, è incontrarli lì dove
si riunisce la loro famiglia: in casa, a tavola.
Scoprire l’anima svizzera
Testo: Jean-Pierre Ritler Immagini: Marco Zaugg, Jean-Pierre Ritler
La splendida casa colonica del 1810
spicca, superba, nel dolce e vellutato
paesaggio collinare dell’Emmental. Da
qui lo sguardo vaga lontano, fino alle
Alpi bernesi. Il verde carico, grandi
giardini, galline, conigli, pacifiche
mucche al pascolo: una fattoria che sembra uscita
da un libro illustrato. E un luogo che risveglia
curiosità e domande. Chi abita qui? Come sarà
l’interno? E come si vivrà in quella casa?
A rispondere è Stefanie Gfeller-Jaberg, che lì ci
vive. La vivace e giovane contadina, grazie al pro-
getto Swiss Tavolata (v. alla pag. seguente), apre le
porte di casa sua a ospiti sconosciuti. Ci si acco-
moda nell’accogliente salotto contadino o sotto le
suggestive volte della cantina, l’anfitriona cucina e
serve golosità gastronomiche: una tartara piccante
tagliata a mano di manzo biodinamico della propria
fattoria, cui segue un ragù di stufato di manzo,
sempre della fattoria e cucinato a fuoco basso, con
speck del macellaio del paese e mele. A coronare il
sostanzioso pranzo, ecco la torta uova-panna appena
sfornata, da un’antichissima ricetta di famiglia. Ste-
fanie ha acceso il forno a legna già ore prima dell’
arrivo degli ospiti, e oltre al dessert ha infornato
anche il proprio pane. La passione dell’agricoltrice è
contagiosa, esemplare il suo impegno nell’utilizzare
prodotti il più possibile naturali. E la motivazione,
con cui apparecchia per ogni ospite, le restituisce
molte soddisfazioni: «Mi piace portare la gente a
casa mia.»
Stefanie Gfeller-Jaberg è solo una delle tante
contadine di Swiss Tavolata, la cui fattoria si trova
lungo il Grand Tour of Switzerland e che offrono a
ospiti di tutto il mondo, in viaggio attraverso la
Svizzera, non solo un’attrazione gastronomica, ma
anche interculturale: dal Ticino al Vallese, dalla
Svizzera occidentale al Mittelland.
mySwitzerland 30 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Menù«Gfeller- Jaberg»
Aperitivo: stuzzichini
Tartara piccante
tagliata a mano di
manzo biodinamico
della propria fattoria
Ragù di stufato
di manzo della
propria fattoria
con speck del
macellaio del paese
e mele, il tutto
spento con mosto
di mele e servito
con gli Spätzli
Torta uova-panna
appena sfornata,
da un’antica ricetta
di famiglia, con
uova di produzione
locale
Mangiare come da amici in
fattoria. Stefanie Gfeller-Jaberg
ospita in giardino, nella Stube
e nella cantina a volte.
Stefanie
Gfeller-Jaberg
Wichtrach BE
mySwitzerland 31 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Come per esempio Eveline Ott a Sattel, tra Svitto
e Rapperswil. Diplomata cuoca, la contadina sor-
prende gli ospiti già con l’antipasto, una specialità:
zuppa di fieno in cestino di pane. In realtà non è
altro che una vellutata, ma l’ingrediente principale
è davvero fieno fresco! Eveline lo fa bollire e lo la-
scia in infusione per un’ora; quindi lo passa al se-
taccio e trasforma il decotto in un dado da brodo,
che insieme a cipolle, patate e panna darà vita alla
sua zuppa. Nessuna paura, il fieno è pulito e pro-
viene dai suoi prati che rispettano gli standard della
coltivazione integrata.
Come portata principale, la cuoca serve un deli-
zioso rotolo d’arrosto di vitello ripieno con pesto
all’erba orsina, avvolto in una crosta di Strudel
casereccio. E, per dessert, gelato fatto in casa, aro-
matizzato al Kirsch distillato in casa. Il suo scopo
come anfitriona è chiaro: «Adoro cucinare e vedere
le facce sorridenti dei miei ospiti.» Con la sua arte
culinaria, questo non dev’essere un problema!
E da tutte le padrone di casa si mangia con gusto,
ma accanto ai sapori hanno altro in comune. Per-
ché gli ingredienti usati, ad esempio, devono
essere locali e provenire dalla propria fattoria o
dalla regione: una cucina vicina alla natura come
ormai si trova di rado. E agli ospiti, prima di
pranzo, si consiglia un giro per la fattoria, per
toccare, respirare e sperimentare da vicino la vera
vita di campagna.
Il successo di Swiss Tavolata non è casuale:
poggia su una grande richiesta di autenticità, tra-
dizioni, cucina regionale e prodotti del posto. In
piacevole opposizione al mondo frenetico e globa-
lizzato di oggi. E l’idea che lungo il Grand Tour
non ci si può rallegrare solo per gli ottimi pasti,
bensì anche per gli incontri interessanti, mette
voglia e appetito per il successivo.
Swiss Tavolata: ospite da noi
Swiss Tavolata permette agli ospiti dalla
Svizzera e dall’estero di immergersi
nella quotidianità delle contadine
svizzere, gustare prelibatezze della
fattoria e conoscere altra gente. Le
anfitrione cucinano e servono a casa
loro; gli ospiti si accomodano in
cucina, in salotto, in giardino, sull’aia
o in cantina. Grazie alla singolare
atmosfera che regna nelle fattorie,
Swiss Tavolata si rivela un’esperienza
indimenticabile. Si dà ospitalità in
tutta la Svizzera e si può prenotare in
anticipo direttamente sul sito web.
swisstavolata.ch
Presso le contadine
della Swiss Tavolata
si assapora
un’ottima cucina
svizzera in modo
del tutto privato.
Con prodotti
propri di fattoria
o regionali.
mySwitzerland 32 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Contadine e cuoche per passione:
Eveline Ott porta in tavola piatti
magici con prodotti della sua fattoria.
Menù«Ott»
Aperitivo
alla Ottä
Zuppa di fieno
in cestino di pane
Rotolo d’arrosto
di vitello ripieno
con pesto all’erba
orsina in crosta di
Strudel casereccio,
patate duchesse
e verdure
Gelato della casa
al Kirsch distillato
in proprio
Swiss Tavolata
Eveline Ott
Sattel SZ
mySwitzerland 33 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Il tesoro del lago argentato
Testo: Christoph Zurfluh
Le Isole di Brissago sono incastonate nel Lago Maggiore come due perle.
Famiglie
Spitzmarke
I l Ticino rende pieno onore alla sua fama
di soleggiato salotto della Svizzera: il sole ci
sorride in un cielo cobalto e sopra l’asfalto
l’aria tremola. Il momento ideale per tuf-
farsi nel rilassato mondo dell’Albergo
Losone. Appena arrivati, siamo subito
accolti calorosamente e condotti alla reception attra-
verso il grazioso parco. Durante il check-in ci of-
frono ice-tea fatto in casa, in camera troviamo un
potage di bacche fresche come «amuse-bouche»
e la prospettiva di giornate splendide fuori dalla
finestra: oltre 500 palme circondando l’esotico
giardino tropicale.
Quando riesco a staccarmi dalla magnifica vista,
le ragazze sono scomparse. Con loro sono scom-
parsi anche accappatoi e ciabatte, decido quindi di
raggiungerle in piscina: dal «beach-bar» con tetto
di paglia un ponte supera la vasca. Dall’alto vedo le
mie bambine che nuotano come delfini, mentre
sul prato-solarium una va-
riopinta comitiva di ospiti
dell’hotel si stiracchia all’om-
bra degli alberi. Non sono
presenti solo famiglie, ma
coppie di tutte le età. E un
numero piuttosto elevato di
nonni: sembra che la filoso-
fia delle «tre generazioni»
proposta dall’Albergo Lo-
sone stia prendendo piede.
All’albergatore Diego
Glaus l’idea di offrire a
nonni, genitori e figli la cor-
nice per una villeggiatura
insieme è venuta durante un
viaggio nella giungla. Men-
tre visitava una tribù indi-
gena, è rimasto affascinato
dal microsistema sociale: se
dal nonno alla nipotina
ognu no traeva giovamento
dall’altro, un concetto simile
poteva funzionare anche
come ricetta per una vacanza rilassata. E così è.
Alla straordinaria riduzione, l’Albergo Losone ag-
giunge ancora un altro incentivo: la differenza
d’età tra il più giovane e il più anziano membro
della famiglia equivale allo sconto giornaliero.
«Così siamo riusciti a conquistare un segmento di
clientela che altrimenti avremmo perso», dice
Glaus con convinzione. «I nonni! E per una volta
sono molto fieri della loro età.»
Dal primo motel all’hotel per famiglie
La ricchezza di idee dell’albergatore di successo
non viene dal nulla: già nel 1965 suo padre Charly
realizzò il sogno del primo motel d’Europa. Poiché
i mezzi erano scarsi, all’apertura non tutte le stanze
avevano una finestra: quelle camere costavano
quattro franchi a notte, anziché sei. Dopo le diffi-
coltà degli inizi, il motel si trasformò in hotel,
iniziò ben presto a ricevere le sue stelle e ad
L’Albergo Losone è un mito: 14 volte di seguito è stato nominato miglior hotel svizzero per famiglie dal settimanale
«SonntagsZeitung». Durante il Grand Tour of Switzerland ci fermiamo qui. E giochiamo a caccia al tesoro.
Albergo Losone: emozioni tropicali sotto il cielo terso del Ticino.
mySwitzerland 35 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Oltre 35 anni di tecnologia quattro.
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1600 chilometri di puro
piacere di guida.
Benvenuti nel Paese del quattro.
accogliere sempre più ospiti abituali. Oggi l’Al-
bergo Losone appartiene ai «Premium Swiss
Family Hotels», tra l’altro con assistenza giornaliera
ai bambini, da mattina a sera, e allettanti offerte
per famiglie.
Pronti per il tesoro dell’isola
Il giorno successivo occorre tutta la magia del
Lago Maggiore per trascinare le mie bambine fuori
dall’hotel. Ci attende l’enorme offerta ricreativa
della regione turistica di Ascona-Locarno, pre-
miata come destinazione per famiglie. Ma in realtà
ci troviamo anche lungo il Grand Tour of Switzer-
land, dove occhieggiano le più svariate avventure:
come per esempio una caccia al tesoro sulle Isole di
Brissago. «Se solo trovassimo un vero tesoro …», ri-
mugina tra sé e sé la più grande, mentre il gelato al
cioccolato le gocciola sugli shorts chiari, «… io reste-
Avventure per famiglie offresi.
e Braunwald, Märchenhotel Bellevue: Trekking con alpaca o lama e Sentiero del nano Bartli
e Zermatt, Hotel La Ginabelle: Paradiso balneare e ludico per bambini al Lago Lei con vista sul Cervino
e Villaggio turistico Reka Hasliberg: Emozionanti scoperte nella profondissima gola dell’Aare
e Davos, Hotel Muchetta: Strabilianti avventure per grandi e piccini al Madrisa-Land
e Laax, Rocksresort: Bike-tour per famiglie nel bosco di Flims e lungo il Lago Cauma
MySwitzerland.com/famiglie
rei qui un’altra settimana.» – «Allora sarebbe meglio
comprarci addirittura l’albergo», interviene sua so-
rella. «E perché no?», penso io, mentre saliamo a
bordo del battello e ben presto iniziamo a dondolare
sulle luccicanti acque del lago argentato, direzione
isola del tesoro.
La nostra ricompensa è ricca – anche se non
troviamo uno scrigno pieno di ducati d’oro –: il
variopinto ed esotico mondo dei «giardini galleg-
gianti» di Brissago. Trascorriamo almeno un paio
di piacevoli ore in mezzo alla vegetazione rigo-
gliosa, sopraffatti ancora una volta dalla bellezza
della Svizzera. Mentre io inizio già a pensare alla
prossima meta del nostro Grand Tour, le ragazze
discutono animatamente tra i bambù giganti: la
prossima volta vogliono venire qui con la tenda e
dormire sull’isola del tesoro. Come fanno i veri
cercatori di tesori.
Ai «giardini galleggianti», ossia
le Isole di Brissago, si arriva solo
in battello. Un’escursione in un
paesaggio da parco subtropicale
che entusiasma grandi e piccini.
mySwitzerland 37 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Città svizzere reloaded
Immagine: Roland Gerth
Quartieri di tendenza
Sono famose per i loro nuclei storici e celebri per gli edifici medievali. Eppure le città svizzere
hanno anche un lato moderno e trendy. Come San Gallo, con il Roter Platz (Piazza Rossa)
creato dall’artista Pipilotti Rist.
La centrale idrica, inaugurata nel 1886 nel centro di Ginevra, oggi è un gettonato punto
di ritrovo per gli amanti della cultura. Dopo tre anni di ristrutturazione l’edificio, che è anche
monumento storico, è ora un teatro.
Immagine: Ginevra Turismo
Frau Gerolds Garten, nel quartiere trendy di «Züri West», è un giardino urbano
modulare con proprio orto aromatico, cucina a base di prodotti freschi, piccoli shop, arte ed eventi vari. Un magnifico posto
per incontrarsi.
Immagine: André Meier
Quartieri di tendenza
Ore 9 Cappuccino e brioche appena sfornata da Caredda
Un giorno nel quartiere di Zürich West inizia al
meglio da Caredda. Il caffè lo ordini direttamente
al bar; in pasticceria, collegata al bar da una porta,
il dolce profumo di pastafrolla è irresistibile. Espo-
ste in vetrina, puoi ammirare le delizie di Paolo
Caredda. Dalle brioche alla marmellata di albi-
cocche, al cioccolato o alla vaniglia fino ai dolcetti
di marzapane: mmm!, qui si esaudisce ogni deside-
rio. Paolo Caredda, originario di Ischia, si è fatto
un nome. Per la sua pasticceria e per le belle torte
nuziali ormai è conosciuto ben oltre la città di
Zurigo.
Ore 10.30 Arte di oggi in un birrificio di ieri
Una puntatina all’area della Löwenbräu è d’obbligo
per tutti gli appassionati di arte contemporanea. Il
complesso sotto tutela delle Belle Arti, sede un
tempo del vecchio birrificio, oggi ospita gallerie di
fama e musei come il Museo Migros per l’arte
contemporanea o la Kunsthalle Zürich, oltre a una
casa editrice e a una libreria dove puoi sfogliare
volumi e curiosare a piacere.
Ore 11.30 Shopping al viadotto o in bici al Frau Gerolds Garten
A un tiro di schioppo, ecco le caratteristiche volte
del viadotto con il mercato coperto. Proprio a sini-
stra dell’entrata spicca un fornaio con tramezzini e
praline, ce n’è per tutti i gusti. E poi ci sono frutta,
verdura e una scelta immensa di formaggi. Uscendo
dalla Markthalle attraverso l’omonimo ristorante,
ci si ritrova davanti una sfilza di negozi trendy che
hanno nidificato tra gli archi. Chi ha voglia di
shopping, può costeggiare a piedi gli archi e troverà
prodotti allettanti: abiti e alimenti. Chi invece non
resiste al desiderio della scoperta, può armarsi di
bicicletta al container bianco-verde dell’Arco 25.
Dietro deposito, può noleggiarla gratis per un
giorno. Hai voluto la bicicletta?, ora pedala! Si
sfiorano gli ombrelli aperti sopra i tavolini della
Geroldchuchi, un ristorante un po’ appartato dai
sentieri più battuti. E nei pressi c’è anche il Frau
Gerolds Garten: giardino urbano modulare inau-
gurato nel 2012 come luogo di ritrovo. Si consiglia
un rinfresco in uno dei bar, prima di arrampicarsi
tra i container impilati che formano la torre di
Anche negli interessanti quartieri urbani a volte vale la pena lasciare a casa la macchina.
Lo zurighese «Züri West», ad esempio, si scopre perfettamente a piedi o in bici.
Testo: Vanessa Simili
Un tempo birra, oggi arte: l’area della Löwenbräu.
Tutto ciò che desideri: shopping tra gli archi del viadotto.
La torre della Freitag,
alta 26 metri, è formata
da 17 container impilati
uno sull’altro.
mySwitzerland 44 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Freitag, il celebre marchio dei grafici Markus e
Daniel Freitag: i loro prodotti per il lavoro e il
tempo libero, riciclati da teloni di camion e altro,
sono un mito. E dall’alto della piattaforma la vista è
grandiosa. La Frau Gerold da quassù appare più in-
cantevole che mai.
Ore 13 Pranzo in riva alla Limmat
Dopo la visita alla torre di container, è tempo di
rimettersi in sella fino all’Arco 33. Qui, in una
cantina, si collezionano oggetti di ben 80 anni di
storia del design. Anche il cortile interno offre un
incantevole scorcio: sedie da giardino, tavolini e
una barca a vela arenata nell’asfalto. Da qui in un
attimo si è da Sphères, un’oasi urbana dove man-
giare qualche piccolezza nei pressi della Limmat e
circondati da libri: oltre a bar, infatti, Sphères è an-
che libreria, palcoscenico e casa editrice.
Ore 15 Maggese dello stadio e Museo del design
Da qui una bella pista ciclabile discende il corso
del fiume fino all’isola Werd. Intorno e nella Lim-
mat ci si rilassa a meraviglia e si fa anche il bagno.
Chi cerca un mix di natura urbana e cultura, sfrec-
cia dritto verso il maggese del vecchio stadio di
calcio Hardturm, dove è allestito il più grande pro-
getto di urban-gardening di Zurigo. E da qui in un
lampo si tocca anche la vecchia area della Toni.
Dove anni fa era attiva una latteria, con l’arrivo
dell’Università di Zurigo nel 2014 è sorto un
campus. Un’idea doc per una visita è il relativo
Museum für Gestaltung, il più importante museo
svizzero di design e comunicazione visiva.
Ore 17 Apéro al pianoterra
o sotto le nubi
All’Hotel Rivington & Sons, ai piedi della Prime
Tower, dopo le 17 non si ritrova solo il mondo del
business per la birra del dopolavoro o l’Aperol
Spritz. Il design degli interni, in stile newyorchese,
risale agli anni ’30-’50; «ladies» e «gents» al banco
sono «up to date», come promettono i gestori.
Frau Gerolds Garten
è un’incantevole oasi verde
nel quartiere «Züri West».
Un motivo grazioso: gli ombrelli della
cucina Geroldchuchi.
Dove oggi c’è un museo, un tempo
scorreva latte.
mySwitzerland 45 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Quartieri di tendenza nelle città svizzere.
e Basilea, Kleinbasel: Assistere a una performance di danza nella caserma della Klybeckstrasse
e Winterthur, area Sulzer: Scoprire il quartiere industriale trendy con una visita guidata
e Losanna, quartiere Flon: Ammirare la vista dalla terrazza sul tetto del Friends Café
e Ginevra, Quartier des Bains: Visitare il Musée d’art moderne et contemporain (Mamco)
MySwitzerland.com/citta
In fondo l’Hotel Rivington &Sons non è un hotel:
non ha stanze, ma in compenso tende come ca-
scate. Chi preferisce un aperitivo con vista, prende
l’ascensore e pigia l’ultimo pulsante in alto: il
Clouds, il bar in cima alla Prime Tower, offre da
oltre 100 metri d’altezza la visuale migliore in
lungo e in largo.
Ore 18.30 Cena al ristorante che non sembra tale
Un ristorante di carattere è senz’altro il «Rosso».
L’ingresso, un po’ nascosto, si trova nella Gerold-
strasse. E se pensi di esserti sbagliato, sei nel posto
giusto. L’unica porta nella lunga facciata di finestre
colpisce per la sobrietà e nel camino a volte arde il
fuoco. La pizza – una delle migliori di Zurigo –
viene dal forno a legna. Si mangia su tavoli di legno.
Lo chef Ivo Müller sceglie con cura i suoi prodotti,
bada alla qualità e ama acquistarli direttamente dal
produttore.
Ore 20 E dopo il teatro, un salto all’Exil
Al vecchio cantiere navale «Schiffbau» da tempo
non si costruiscono più barche; in compenso ti
aspetta un programma serale di prim’ordine. Si
accede all’imponente sala e attraverso le scritte sui
vetri si getta un’occhiata nel raffinato ristorante
LaSalle. Im Föifi – nel quartiere 5 – ospita tre pal-
chi del Teatro di prosa cittadino. O si opta per un
concerto live nel Jazzclub Moods, dove si esibi-
scono band locali e internazionali di jazz, funk,
soul ed electro con oltre 300 concerti a stagione.
Più tardi ci si tuffa ancora senza esitazioni nella
vita notturna. Gli indirizzi più gettonati si trovano
a pochi passi: Helsinki, Supermarket o un salto
all’Exil!
In cima ai 126 metri della
Prime Tower attira il Bar Clouds.
Il Schiffbau (ex cantiere navale) è
teatro, ristorante e jazzclub insieme.
171
2
3
45
678910
11
1213
vv
14
15
16
19
18
1 Pasticceria Caredda
2 Area Löwenbräu 3 Markthalle
4 Archi del viadotto 5 Noleggio bici «Züri rollt»
6 Geroldchuchi 7 Torre Freitag
8 Frau Gerolds Garten 9 Rosso 10 Arco 33
11 Sphères 12 Pista ciclabile per l’isola Werd
13 Maggese dello stadio Hardturm
14 Museum für Gestaltung (design ecc.)
15 Prime Tower: Hotel Rivington&Sons e Clouds
16 Schiffbau: LaSalle, Moods e teatro
17 Helsinki 18 Supermarket 19 Exil
Stazione
centrale
v
Limmat
Har
dst
rass
e
mySwitzerland 47 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Regione Lago di Ginevra. Nel Patrimonio UNESCO
del Lavaux, sul Lago di Ginevra, il Grand Tour si snoda
tra vigne e pittoreschi villaggi vitivinicoli, come Cully.
Foto: Ivo Scholz
Il viaggio è la meta
Il Grand Tour si snoda tra paesaggi mozzafiato, sfiorando un numero infinito di attrazioni.
Come suggerisce il nome, le tratte da sogno regalano singolari emozioni di viaggio.
Tratte da sogno
Berna-Oberland bernese. Con le acque turchesi del Lago di Thun
in primo piano e la catena montuosa sulla sponda meridionale, il
Grand Tour qui ti propone scorci davvero spettacolari.
Foto: Martin Maegli
Vallese. Con il Passo del Furka, il Grand Tour raggiunge il
proprio culmine: 2429 m s.m. E in questo suggestivo paesaggio
montano, dal ghiacciaio del Rodano nasce l’omonimo fiume.
Foto: Ivo Scholz
Grigioni. Dalla cima del valico, a 2383 m s.m., la strada del Passo
del Flüela, che porta da Davos a Susch in Bassa Engadina, scende a
valle con innumerevoli curve attraverso un arcaico paesaggio alpino.
Foto: Andreas Gerth
Tour regionaliIl Grand Tour offre mille attrazioni paesaggistiche e culturali. Per scoprire le nostre regioni e le loro peculiarità, a volte è utile una deviazione supplementare. MySwitzerland ti presenta quattro tour tematici.
Scelti per te
Tour friburghese per intenditori Friburgo Regione
Laghi meravigliosi, un centro urbano e culturale, una caratteristica area prealpina: la regione di Friburgo è estremamente versatile
e le sue attrazioni sono spesso autentiche chicche. Come ad esempio il Lac de la Gruyère, che si può perlustrare in pedalò, barca
a remi o a vela. O la Grande Cariçaie, una delle più belle riserve naturali d’Europa, sulla riva meridionale del Lago di Neuchâtel.
O ancora la città vecchia di Friburgo, con la cattedrale e i meravigliosi edifici medievali. In questo tour troverai altre dodici mete
per intenditori degne di una visita. Buon divertimento nel tuo viaggio alla loro scoperta!
1 fribourgregion.ch/unique
1
mySwitzerland 56 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
2
1 4
Voglia di fare altri tour regionali?
Webcode: G72940
Tour explorer nella terra dei tessili Svizzera Orientale / Liechtenstein
Il tour, che ti avvicina alla ricca eredità tessile della Svizzera
Orientale, si snoda intorno e nella città di San Gallo, e collega il Lago
di Costanza con l’Appenzell. Da ammirare, le più belle attrazioni
regionali legate al tessile: musei, edifici o negozi allettanti. Ma non
si mostra solo il meglio dell’universo tessile, perché anche le locali
bellezze paesaggistiche convincono. Bene a sapersi: chi perdesse
il senso del tempo in una di queste affascinanti località, potrà
abbreviare il tour senza problemi. Questo anello, degno di racco-
mandazione, può essere iniziato da vari punti.
2 textilland.ch
Tour del tempo Jura & Tre-Laghi
Un viaggio nel tempo attraverso il selvaggio e affascinante Jura,
nel lembo ovest della Svizzera. Inizia a Neuchâtel, una città con una
storia ultramillenaria, e si snoda poi nei centri orologieri di La Chaux-
de-Fonds e Le Locle. Entrambe le località sono veri punti di riferimento
per l’industria orologiera e oggi fanno parte del Patrimonio UNESCO.
Il viaggio prosegue costeggiando le anse del Doubs e attraverso
l’altopiano di La Brévine. La Val de Travers è la patria della «fée verte»,
la fata verde o assenzio; e l’arena rocciosa di Creux-du-Van offre un
brillante gran finale.
3 j3l.ch/timeroad
Viaggio dei 9 Passi Grigioni
Il viaggio tra nove Passi grigionesi non è solo ricco di curve e bei
panorami, ma costellato anche da attrazioni tipiche. Ti porta ai
ghiacciai e alle palme, attraversa tre regioni linguistiche come pure
tre siti di Patrimoni UNESCO. Il Passo del Forno, ad esempio, pro-
pone la grande avventura naturale e vasti scorci sul Parco Nazionale
Svizzero. Il Passo del Bernina entusiasma con la veduta fantastica
sull’omonimo gruppo con il ghiacciaio del Morteratsch e il Passo
dello Spluga. Dalla Viamala all’Italia si toccano storici paesi di valico.
Buon viaggio (la curva è la meta)!
4 graubuenden.ch/pass-trip
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4
3
mySwitzerland 57 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Durante il Grand Tour si consiglia una sosta a Basilea. Su un’ansa del Reno, arte e architettura si sposano
in un’emozione unica. La nuova sede del Museo di Belle Arti, opera degli architetti Christ& Gantenbein,
arricchisce ancora l’itinerario.
Kunstmuseum Basel
Triangolo dei musei
Testo: Monique Rijks
Corpo nuovo e centrale del Kunstmuseum Basel.
mySwitzerland 58 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Così t’immagini un moderno castello:
monumentale e al tempo stesso in-
vitante, deciso senza sembrare inva-
dente. E bello. Davanti all’impo-
nente facciata di mattoni si resta a
bocca aperta, ammirati dalla raffi-
nata struttura e dal gioco di ombre e luci dell’opera
muraria. Il nuovo corpo del Museo di Belle Arti di
Basilea, per opera dei giovani architetti basilesi
Christ&Gantenbein, svetta verso il cielo sopra la
costruzione principale del 1936. La sua presenza
trasforma quello che era un banale incrocio in un
collegamento singolare e del tutto naturale tra i due
edifici museali. L’ampliamento rende il Museo d’arte
ancora più attraente, con una superficie di 2740 me-
tri quadrati, quasi un terzo in più.
La nuova avventura museale inizia nel lumi-
noso foyer e nel cortile interno del corpo centrale,
dove il bistrot e gli atelier di Art Education con le
loro grandi vetrate frontali e le porte di vetro cre-
ano una simpatica atmosfera da campus. «Da qui
gli ospiti possono vagare per 10 000 metri quadrati
di superficie espositiva», spiega Stefan Charles,
direttore commerciale del Museo di Belle Arti e
direttore di progetto del nuovo edificio.
Il corpo centrale sarà presto costellato di opere dal
XV secolo al 1960. Negli ampi spazi della nuova
sezione si tengono le mostre straordinarie. Ma non
solo: su tre dei quattro piani si presentano lavori
degli anni dal 1960 al 1990. L’arte più recente, dal
1990, si ammira come già in passato al Museo
d’arte contemporanea, che fa parte anch’esso del
Museo di Belle Arti e si trova in riva al Reno.
«Il nuovo edificio ci permette di esporre in
contemporanea più opere della nostra collezione»,
dichiara soddisfatto Charles. Una prospettiva che
non fa solo la sua gioia, perché l’intero mondo ar-
tistico è in trepida attesa. Dopotutto solo tre anni
fa il londinese «The Times» ha collocato il Museo
d’arte di Basilea al quinto posto tra i migliori mu-
sei del mondo. Grazie all’acquisto del 1661 è in
possesso della prima collezione pubblica mondiale,
il celebre gabinetto Amerbach. Dai suoi ricchi de-
positi provengono anche cicli completi di Hans
Holbein e Arnold Böcklin. Ulteriori attrazioni
sono costituite dai capolavori di classici della
modernità, da Pablo Picasso a Gerhard Richter.
mySwitzerland 59 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Un Paese dove viaggiare è tanto divertente quanto rilassante. Salite a bordo di
una meravigliosa avventura. In treno, in autobus e battello. SwissTravelSystem.com
Il modo migliore di vivere la Svizzera.
La paura di varcare la soglia qui non è di casa: arte
e architettura appartengono all’immaginario dei
basilesi come l’acqua al Reno. E vengono proposte
e ammirate in modo del tutto rilassato. Qui non
solo si tiene ogni anno, a giugno, il rinomato
evento di Art Basel; ma nei vicoli storici e negli
ampi viali le gallerie si succedono senza soluzione
di continuità, e su una superficie urbana di soli 37
chilometri oltre 40 musei garantiscono una vita
culturale tanto concentrata quanto variegata.
Chi arriva a Basilea, sperimenta una suggestiva
interazione tra altissima architettura e arte di prim’
ordine in un incantevole ambiente a misura d’uomo.
Sam Keller, direttore della Fondazione Beyeler ed
ex direttore di Art Basel, parla con passione della
sua città: «Le brevi distanze tra straor dinarie attra-
zioni, il fascino di Basilea e la sua vicinanza alla
natura circostante offrono agli ospiti un’esperienza
unica.»
Altri Art Museums of Switzerland lungo il Grand Tour. e Basilea, Museum Tinguely: La più grande collezione al mondo di opere di Jean Tinguely
e Basilea, Fondazione Beyeler: Il museo svizzero più visitato con una collezione di fama mondiale
e Berna, Centro Paul Klee & Museo d’arte: «Chinese Whispers», arte cinese dalla celebre Sigg Collection
e Ginevra, Mamco: Museo ginevrino di riferimento sull’arte contemporanea con rilevanti mostre temporanee
e Losanna, Musée de l’Elysée: Uno dei più importanti musei di fotografia al mondo
e Lugano, LAC: Il più giovane museo d’arte svizzero. «Press Art: Da Picasso a Warhol», da maggio ad agosto 2016
e Zurigo, Kunsthaus: Grande mostra straordinaria per il 50° della morte di Alberto Giacometti da ottobre 2016
e Zurigo, Museum für Gestaltung: Spazio espositivo con oltre 500 000 oggetti di design e arti visive
MySwitzerland.com/artmuseums
Con l’ampliamento ad opera degli architetti
Christ & Gantenbein il Museo di Belle Arti ha a disposizione
nuovi spazi espositivi. Che cosa la rende più felice?
«Di avere tanto spazio in più! Fino a oggi, quando si progettava
una mostra straordinaria, dovevamo liberare il secondo piano
del vecchio edificio, cioè portar via dipinti e sculture della
colle zione in favore delle opere in esposizione e trovar loro un
deposito temporaneo. Questa difficoltà appartiene al passato.
Il vecchio corpo museale sarà di nuovo dedicato, in modo
‹classico›, a una presentazione più statica della nostra celebre
raccolta stabile, che va da Holbein a Picasso; mentre grazie
all’ampliamento ora disponiamo di una piattaforma da utilizzare
in modo più dinamico.»
La mostra d’inaugurazione porta il titolo di «Sculpture
on the Move». Che cosa attende il visitatore?
«Si mettono in scena sculture create tra il 1946 e i giorni nostri,
iniziando da Constantin Brancusi e Alberto Giacometti per
arrivare ad artisti contemporanei come Damien Hirst o Monika
Sosnovska. In tal modo si rende visibile con che forza e varietà
si è sviluppata la scultura tradizionale, il fatto che diventi sempre
più astratta, avvicinandosi agli oggetti banali della vita quotidiana
o rifugiandosi nei paesaggi. Le opere prodotte dagli anni ’90
in poi sono esposte nel Museo di arte contemporanea, che
continuerà a essere il nostro centro per l’arte più recente.»
Kunstmuseum Basel
Sala esposizioni del Kunstmuseum Basel
con luce dall’alto.
Intervista al dottor Bernhard Mendes BürgiDirettore
del Kunstmuseum Basel
mySwitzerland 61 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Castello di Lenzburg
Cavaliere per un giornoTesto: Lucas Roos
Lungo il Grand Tour si possono compiere autentici viaggi nel passato. Per esempio nel castello di Lenzburg,
dove gli ospiti sono accolti da crociati a cavallo, castellani e principesse.
Il castello di Lenzburg troneggia dall’alto
di uno sperone di 504 metri.
mySwitzerland 62 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Altri castelli e rocche lungo il Grand Tour.
e Aargau, Castello di Wildegg: Emozionante centro storico e di cultura del giardinaggio
e Oberland Bernese, Castello di Oberhofen: Romantica struttura sul lago con imponente torre
e Regione Lago di Ginevra, Château de Prangins: Castello barocco con suggestivo orto storico
e Svizzera Orientale / Liechtenstein, Castello di Arenenberg: Splendido complesso dallo charme francese
e Ticino, Castelli di Bellinzona: Struttura difensiva del XV secolo e Patrimonio UNESCO
MySwitzerland.com, Webcode: 25173 / dieschweizerschloesser.ch/it
corre la storia più antica della
rocca: la vita dell’epoca viene ri-
proposta qui, come anche in altri
ambienti, con l’ausilio di voci e
ombre cinesi dal passato. Sulle
pareti della torre si materializ-
zano graziose dame in abiti fe-
stosi e nobili cavalieri, accompa-
gnati da musica solenne. Su una
ripida scala a chiocciola si sale
poi tra i merli, da dove si ammira
uno scorcio meraviglioso sulla
catena dello Jura e sulla città di
Lenzburg.
Non meno interessanti sono i
temi delle altre mostre del
castello dei cavalieri e del drago,
come la cultura abitativa dal
tardo Medioevo al XIX secolo o
la guerra e i conflitti. E chi cerca
qualche emozione da pelle d’oca,
si concede un passaggio nelle se-
grete: nelle due celle originali del XVII secolo e
nella camera della tortura si rivivono a fior di pelle
le terribili condizioni dei prigionieri e le tremende
pene inflitte all’epoca. Anche i più piccoli possono
rallegrarsi con un po’ di horror adatto alla loro età:
nel Museo dei bambini possono decidere libera-
mente, se preferiscono incontrare un drago nella ca-
verna «Fauchi», se vogliono andare a caccia di crea-
ture favolose o piuttosto essere per una volta una
principessa, un principe, un cavaliere o un brigante.
Il viaggio attraverso i secoli mette fame e sete.
Nel caffè del castello si possono ripercorrere le
emozioni della giornata – ovviamente in ambiente
cavalleresco – e rifocillarsi. Ci sono ben altri 17
castelli e rocche che aspettano di essere visitati, resi
accessibili in dieci Cantoni e tre regioni linguistiche
dall’associazione «I castelli svizzeri».
Sul rilievo alto cento metri presso Lenz-
burg, nel Canton Argovia, un tempo
imperversava un drago. I cavalieri
Wolf ram e Guntram lo uccisero e da
allora poterono vivere sulla sua rocca.
Ecco, secondo una leggenda, le origini
del castello di Lenzburg, una delle più belle e rile-
vanti rocche svizzere in posizione elevata. Il
castello, che dal 1987 è un amato Museo storico,
è citato per la prima volta nel 1077 come «Castel-
lum Lenciburg».
Chi visita oggi la storica costruzione, si sente ri-
portare subito ai tempi della cavalleria. Le quattro
mostre tematiche, interessanti per visitatori di ogni
età, raccontano e fanno rivivere in modo attivo
la storia del castello. L’esposizione «Cavalleria e
nobiltà», nella torre abitativa e in quella sud, riper-
Nel cortile del castello, saltimbanchi e giullari fanno rivivere il Medioevo.
mySwitzerland 63 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Ospite da noi
Hôtel de Gruyères Ô
Gruyères, Friburgo Regione
Dopo un giorno in tour, pieno di attrazioni, questo hotel si presenta
come una meravigliosa oasi di quiete: l’albergo di grande fascino e
autenticità, con vista sul castello, è situato ai piedi delle Prealpi, nel
nucleo di Gruyères. La spa è appena stata rinnovata e le 37 stanze,
curate e rustiche, offrono splendidi scorci sulle montagne.
1 gruyereshotels.ch
Hotel Schweizerhof Luzern Ö
Lucerna, Lucerna – Lago di Lucerna
Un magnifico edificio in riva al lago: tradizione e innovazione
plasmano il simpatico festival-hotel cinque stelle, ormai alla quinta
generazione di gestori. Le nuove stanze tematiche, arredate con
gusto, si ispirano a scrittori, musicisti o attori già ospiti dell’albergo.
Un vero piacere sono le ottime torte e il bar con musica live.
3 schweizerhof-luzern.ch
Stump’s Alpenrose Wildhaus, Svizzera Orientale / Liechtenstein
Nel rurale Toggenburg, in posizione elevata dal fondovalle, ti rallegri
per il genuino fascino di un hotel di campagna, ma anche per il
piacere del gusto. Dal tagliere di selvaggina cacciata in proprio alle
creazioni vegetariane: nell’albergo a conduzione famigliare da oltre
cent’anni si punta su regionalità e servizio personale.
4 stumps-alpenrose.ch
Beatus, Wellness- & Spa-Hotel Ö
Merligen, Berna – Oberland bernese
Un autentico sogno balneare: l’hotel, proprio in riva al Lago di Thun,
dispone di uno splendido parco con spiaggia privata e di un bagno
salino open air. Con le sue stanze dal design raffinato, l’area wellness
e spa su 2000 m² di superficie con vista lago e l’ottima cucina
gourmet, è il luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata in tour.
2 beatus.ch
Benvenuto a casaChe bello quando, dopo un giorno di avventure lungo l’itinerario del Grand Tour, arrivi in un accogliente hotel e ti senti subito a tuo agio. In questi alberghi ospitali puoi concludere in bellezza la giornata, pregustando già la successiva.
mySwitzerland 64 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
Hotel lungo il Grand Tour
Scopri altri rilassanti hotel in Tour:
Webcode: 69133 28
5
76
4
1
3
Beau-Rivage Hotel Ä
Neuchâtel, Jura & Tre Laghi
Ampio lo sguardo, ampio il lago: l’elegante oasi situata sull’Espla-
nade, in riva al Lago di Neuchâtel, incanta con una grandiosa veduta
alpina. Stanze raffinate, una curata cucina internazionale e regionale,
e la spa con hammam regalano benessere. Chi vuole, prima di
proseguire il Tour, può fabbricare il proprio orologio nell’orologeria.
8 beau-rivage-hotel.ch
TCS Camping Lugano Muzzano Muzzano, Ticino
In posizione paradisiaca, sulle rive del Lago di Lugano, qui non
è difficile dedicarsi al dolce far niente. Con la possibilità di praticare
sport d’acqua, il programma di animazione, un accogliente ristorante
e un barbecue all’aperto, questo campeggio è il posto ideale per una
pausa attiva o rilassante lungo il Grand Tour.
6 tcs-camping.ch/muzzano
Parkhotel BeauSite À
Zermatt, Vallese
Un insieme pieno di stile: l’albergo, che combina in modo raffinato
Belle Epoque e stile chalet, offre una magnifica vista sul Cervino. Per
gli edonisti, ecco la suite nella torre con soffitto a cupola e un’area
wellness con vasca interna, saune e hammam. Con squisite cene a
tema e rilassanti grigliate serali, anche la varietà culinaria è garantita.
7 parkhotel-beausite.ch
Hotel Chesa Salis Ã
Bever, Grigioni
Lo charme del privato: l’antica e signorile casa engadinese è citata la
prima volta nel 1590. Con gli sgraffiti della facciata, i mobili antichi, la
tradizionale Stube in cembro e uno splendido giardino, si trova nella
parte più vecchia di Bever. Grazie anche alla gustosa cucina regionale
dai tocchi raffinati, qui non ti mancherà proprio niente.
5 chesa-salis.ch
mySwitzerland 65 #INNAMORATIDELLASVIZZERA
GRAND TOURof Switzerland
Touring Map
Schweiz . Switzerland . 1 : 275 000
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Livia Eberhard, Svizzera Turismo
Layout
Festland AG, S. Gallo / Zurigo
Svizzera Turismo, Zurigo
Foto
Copertina: Stephan Schacher
Pagina 45 (Area Toni): Allreal / G. Potkonjak
Pagina 66 (Nikon): Robert Bösch
Altre immagini: per gentile concessione
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Svizzera Turismo consiglia
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Avvincenti storie
dal Grand Tour
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FRANC IA
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Il Grand Tour of Switzerland è un itinerario consigliato sull’attuale rete stradale svizzera.
Il viaggio sull’itinerario si svolge a proprio rischio. ST e l’associazione Grand Tour of Switzerland
non si assumono alcuna responsabilità per variazioni edilizie, deviazioni, segnalazioni di eventi
straordinari e disposizioni di sicurezza lungo la strada.
Hidden Places Pagine 18–29
1 Montagnola
2 Seengen
3 Basilea
4 Grosser Mythen
5 Etang de la Gruère
6 Gruyères
Città svizzere reloaded Pagine 38–43
7 Roter Platz (Piazza Rossa), San Gallo
8 BFM, Genf
9 Frau Gerolds Garten, Zürich
Il viaggio è la meta Pagine 48–55
10 Cully
11 Lago di Thun
12 Passo del Furka
13 Passo del Flüela
Il Grand Tour of Switzerland Il Grand Tour of Switzerland riunisce sui suoi oltre 1600 chilometri
le massime attrazioni culturali e paesaggistiche svizzere. L’itinerario
si snoda attraverso 5 Passi alpini, lungo 22 laghi e tra 11 siti del
Patrimonio UNESCO. Vi si accede da Basilea, Ginevra e Lugano;
al suo interno può essere iniziata da qualsiasi punto a scelta.
Il Grand Tour è segnalato
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0 20 40 80 km
0 10 20 40 miles
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