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“Dalla scuola di tutti alla scuola per ciascuno”
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ANNI SCOLASTICI 2016/2017-2017/2018- 2018/2019
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P.t.o.F.
INDICE PREMESSA pag. 7
1. SCENARI INTERNAZIONALI DELL’EDUCAZIONE pag. 8
2. LA SCUOLA E IL TERRITORIO pag.14
3. PRIORITA’, TRAGUARDI E OBIETTIVI pag. 18
4. ASPETTI EDUCATIVI, DIDATTICI, ORGANIZZATIVI E PROGETTUALI pag. 21
4.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA pag. 21
4.2 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO pag. 24
4.3 LA SCUOLA DEL SECONDO CICLO pag. 26
4.4 INTEGRAZIONE E INCLUSIONE pag. 55
4.5 PROGETTI CURRICULARI pag. 64
4.6 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 64
4.7 COLLABORAZIONE CON IL POLO QUALITÀ DI NAPOLI pag. 67
4.8 STRUMENTO MUSICALE pag. 68
4.9 ANIMATORE DIGITALE pag. 70
5. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI PER L'ATTUAZIONE DELL'AUTONOMIA pag. 72
5.1 FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO E DIVERSA ARTICOLAZIONE DURATA DELLE LEZIONE pag. 72
5.2 ARTICOLAZIONE FLESSIBILE DEL GRUPPO CLASSE, SEZIONE O INTERSEZIONE pag. 73
5.3 ATTIVITÀ DI RACCORDO TRA LA SCUOLA E IL TERRITORIO pag. 73
5.4 INIZIATIVE DI CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO pag. 73
5.5 ORARIO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA pag. 78
5.6 COLLEGIO DEI DOCENTI pag. 79
5.7 RAPPRESENTANTI RSU pag. 81
5.8 RAPPRESENTANTI DEI GENITORI pag. 81
5.9 SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO pag. 81
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5.10 USCITE DIDATTICHE, VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE pag. 82
6. RISORSE PROFESSIONALI pag. 84
6.1 ORGANIGRAMMA pag. 84
6.2 ORGANICO pag. 91
6.3 ORGANICO POTENZIATO pag. 92
6.4 FABBISOGNO DI ORGANICO pag. 93
6.5 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE pag. 95
ALLEGATI pag. 96
ATTO DI INDIRIZZO DEL PTOF pag. 97
ATTO DI INDIRIZZO DEL PDM pag. 106
CURRICOLO VERTICALE pag. 111
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) AGGIORNATO ALL’A.S. 2016/2017 pag. 119
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PREMESSA Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Omnicomprensivo Statale di Polla, è stato elaborato ai sensi
dell’art.3 del DPR 08.03.1999 n.275 e da quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” sulle linee di indirizzo fornite dal Dirigente
Scolastico.
Il piano è stato elaborato dalla Commissione PTOF e approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del 14/01/2016, sulla base degli
indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di
indirizzo prot.2863/C1/A19 del 28/09/2015. Il PTOF è stato approvato dal Commissario Straordinario nella seduta del 15.01.2016. Dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di
organico assegnato. Il piano è stato pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Nel mese di Ottobre 2016 il PTOF è stato sottoposto a revisione ed aggiornamento da parte della Commissione PTOF ed è stato approvato
dal Collegio docenti in data 27/10/2016, e dal Commissario Straordinario in data 29/10/2016.
VISION Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale dell’Istituto Omnicomprensivo Statale di Polla, coerente con il principio dell’autonomia delle
istituzioni scolastiche, si ispira ai valori universalmente condivisi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalle Convenzioni
Internazionali delle Dichiarazioni dei Diritti della Persona e dell’Infanzia ed è orientato alla promozione ed allo sviluppo della dimensione
europea dell’educazione, in termini di valori, motivazioni e competenze. Il P.T.O.F. è la carta d’identità della scuola e concorre alla
formazione dell’uomo e del cittadino, tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità legate al territorio in cui la scuola stessa è chiamata ad
esercitare la responsabilità formativa. Non può essere pensato come una vetrina da esposizione per attirare possibili clienti, ma è una sorta
di documento costruito attraverso l’ascolto, prima di tutto delle esigenze degli studenti e delle famiglie. Definisce le opportunità educative
che consentono agli allievi di: conoscersi per conoscere;
sviluppare il senso della responsabilità personale;
comprendere meglio le relazioni interpersonali.
Il P.T.O.F. , essendo uno strumento flessibile, sarà anche aggiornato, modificato e migliorato in itinere, nel mese di ottobre di ciascun anno
scolastico, mediante l’apporto del lavoro collegiale delle Commissioni specifiche istituite e operanti autonomamente su mandato del
Collegio dei docenti, per questo motivo ogni anno il P.T.O.F si potrà arricchire di progetti, documentazione, strumenti e ricerche nuove. Il
presente documento è uno strumento in continuo divenire, in quanto deve rispondere all’evolversi della situazione, ai cambiamenti del
sistema-scuola e alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, nazionale e globale.
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1. SCENARI INTERNAZIONALI DELL’EDUCAZIONE Dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, diversi Paesi si sono trovati a ripensare i propri sistemi educativi e scolastici, in seguito ai cambiamenti politici, economici e sociali.
Alcune linee guida internazionali che hanno influenzato le riforme nazionali sono state il libro bianco dell'istruzione, pubblicato dalla
Commissione Europea nel 1995, e il rapporto dell'UNESCO, conosciuto come rapporto Delors – dal nome del coordinatore della
Commissione incaricata della sua redazione – uscito nel 1996 e pubblicato in italiano nel 1997 con il titolo "Nell'educazione un tesoro".
Libro bianco dell’istruzione
“Verso la società cognitiva. Insegnare e apprendere”
Sul piano europeo le principali iniziative, proposte dalla Commissione ai diversi paesi membri attraverso questo libro, mirano ad
incoraggiare l'acquisizione di nuove conoscenze, ad avvicinare la scuola all'impresa, a lottare contro l'esclusione e a padroneggiare tre
lingue europee. Il testo mira a dare una risposta all'esigenza di adeguare i sistemi scolastici alle rapide trasformazioni in corso nei sistemi
sociali. Non c'è stata formulazione di titolo più fortunata che "insegnare ad apprendere", cioè insegnare strategie efficaci all'apprendimento,
nonché sviluppare quel saper fare utile alla risoluzione di problemi. Per gli insegnanti, quindi, l'insegnamento non è più solo trasmissione di
conoscenze e nozioni, ma attivazione di competenze.
Rapporto Delors
“Learning: the treasure within” (“Nell’educazione un tesoro”). Pur mettendo al centro della sua analisi e progettazione l'apprendimento, come fa anche il Libro bianco, questo rapporto esprime
una maggiore attenzione alla persona che apprende nella sua integralità, al cittadino che abita responsabilmente il mondo e se ne prende
cura in quanto bene comune. Il concetto di scuola veicolato dal rapporto Delors è definito nell'idea che l'apprendimento racchiuda (o
disveli) un tesoro, come ben esplicitato nel titolo Learning: the treasure within (tradotto in italiano con “Nell'educazione un tesoro”, 1997).
La scuola così intesa ha il dovere di promuovere quattro tipi fondamentali di apprendimento tra loro interconnessi: i quattro pilastri sui
quali si dovrebbero basare l'azione educativa e la missione della scuola stessa sono: 1. Imparare a conoscere, cioè acquisire gli strumenti della comprensione;
2. Imparare a fare, in modo tale da essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente;
3. Imparare a vivere insieme in modo da partecipare e collaborare attivamente all'interno di un contesto fatto di relazioni comunitarie;
4. Imparare ad essere, un percorso che deriva dall'evoluzione degli altri tre.
La scuola, quindi, dovrebbe consentire ai ragazzi di "sperimentare le tre dimensioni dell'educazione: etico-culturale, scientifico-tecnologica,
economico-sociale". Queste tre aree di apprendimento racchiudono "le dimensioni della persona (aspetto teoretico, scientifico, etico,
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religioso, estetico, espressivo), del cittadino (aspetto relazionale, comunicativo, sociale, civico, politico, organizzativo) e del lavoratore
(aspetto progettuale, operativo, produttivo, economico)": alla scuola il compito di coltivarle nell'ambito del curricolo scolastico. DIMENSIONE EUROPEA DELL’EDUCAZIONE Il Consiglio europeo, tenutosi a Lisbona nel marzo 2000, segna una tappa decisiva per l’orientamento della politica e dell’azione
dell’Unione Europea.
Nelle Conclusioni del vertice, i capi di Stato e di governo riconobbero il ruolo fondamentale di istruzione e formazione per la crescita e
lo sviluppo economico ed invitarono il Consiglio “Istruzione” ad avviare una riflessione generale sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi
d’istruzione, che tenesse conto delle preoccupazioni e priorità comuni. Nel marzo 2001 il Consiglio Istruzione europeo di Stoccolma ha
definito tre obiettivi strategici:
1.aumentare la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell’Unione Europea;
2.facilitare l’accesso ai sistemi di istruzione e di formazione;
3.aprire i sistemi di istruzione e formazione al mondo esterno; declinati poi in tredici obiettivi concreti.
Nel maggio 2003 il Consiglio dei Ministri dell’Istruzione ha individuato cinque aree prioritarie di intervento, definendone anche i livelli
di riferimento da raggiungere entro il 2010:
1.diminuzione degli abbandoni precoci (percentuale non superiore al 10%);
2.aumento dei laureati in matematica, scienze e tecnologia (aumento almeno del 15% e al contempo diminuzione dello squilibrio fra
sessi);
3.aumento dei giovani che completano gli studi secondari superiori (almeno l’85% della popolazione ventiduenne);
4.diminuzione della percentuale dei quindicenni con scarsa capacita di lettura (almeno del 20% rispetto al 2000);
5.aumento della media europea di partecipazione ad iniziative di lifelong learning (almeno fino al 12% della popolazione adulta in età
lavorativa 25/64 anni). Nel marzo 2004 il Consiglio Europeo di Bruxelles ha individuato tre “leve” su cui basare l’azione futura, per rispettare gli obiettivi e i tempi di Lisbona:
1.concentrare le riforme e gli investimenti nei settori-chiave;
2.fare dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita una realtà concreta;
3.costruire l’Europa dell’istruzione e della formazione.
Nel marzo 2010 il Consiglio Europeo di Bruxelles, pur nella continuità delle linee strategiche tracciate da Lisbona, adotta una nuova
Strategia UE orientata alla crescita ed alla competitività dell’Europa da raggiungere entro il 2020, imperniata sulle seguenti tre priorità:
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1.una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza: le opportunità e la coesione sociale vanno potenziate valorizzando
l’istruzione, la ricerca e l’economia digitale;
2.coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa: l’acquisizione di nuove competenze, l’accento sulla creatività e
l’innovazione;
3.un’economia competitiva, interconnessa e più verde.
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Dalla metà degli anni ’90, l’Unione Europea si è sempre più interessata alle competenze, ritenendole centrali per l’istruzione, l’educazione, la formazione permanente, il lavoro, nella prospettiva della valorizzazione del “capitale umano” come fattore primario dello sviluppo.
Nelle Conclusioni ai lavori di Lisbona del Parlamento Europeo del 2000, si indicano già alcune strade da percorrere, tra le altre:
• la definizione delle competenze chiave europee per l’esercizio della cittadinanza attiva; • gli obiettivi di innalzamento dei livelli di istruzione e di allargamento dell’educazione permanente;
• il riconoscimento degli apprendimenti non formali e informali, nel quadro dell’apprendimento formale.
Nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2004 si insiste ancora maggiormente sulla questione del
riconoscimento degli apprendimenti informali e non formali, affermando che essi contribuiscono a buon diritto, come quelli formali, a
costruire la competenza.
Nella Raccomandazione del 18 dicembre 2006, vengono enunciate in maniera definitiva le otto competenze chiave per la cittadinanza
europea. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave per l’apprendimento permanente:
a. comunicazione nella madrelingua
b. comunicazione nelle lingue straniere
c. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
d. competenza digitale e. imparare a imparare
f. competenze sociali e civiche
g. spirito di iniziativa e imprenditorialità
h. consapevolezza ed espressione culturale
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Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le
competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione
sociale e l’occupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base
al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente.
Le otto competenze chiave sono interrelate, rappresentano esse stesse i diversi aspetti della competenza, come dimensione della persona.
Nelle prime quattro possiamo rintracciare i riferimenti a saperi disciplinari. Le ultime quattro sono competenze sociali e civiche,
metodologiche e metacognitive.
Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:
• la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); • la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);
• la capacità di inserimento professionale (capitale umano).
Sono metacompetenze: rappresentano la finalità dell’istruzione.
Nelle competenze chiave si possono inscrivere tutte le competenze di base. Alla loro formazione concorrono tutte le discipline. Le
competenze chiave rappresentano un fattore unificante del curricolo, poiché tutti sono chiamati a perseguirle.
COMPETENZE DISCIPLINARI E COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Le otto competenze chiave rappresentano il fine ultimo ed il significato dell’istruzione.
Esse racchiudono in sé tutti i saperi; sarebbe possibile, attraverso la loro declinazione, arrivare a tutte le competenze disciplinari e
metodologiche.
E’ opportuno riferire le competenze disciplinari e metodologiche alle competenze chiave di riferimento; le prime cosi diventano
specificazione delle seconde.
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IL SIGNIFICATO EUROPEO DI COMPETENZA
I risultati dell’apprendimento, nell’allegato alla Raccomandazione del 23 aprile 2008 sull’EQF, sono costituiti in termini di:
≪conoscenze≫: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro. Le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; ≪abilità≫: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi;
le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
≪competenze≫: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Il GOVERNO ITALIANO, in linea con la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo, ha definito le otto competenze
chiave di cittadinanza che al termine dell’obbligo d’istruzione permetteranno ai giovani di proseguire o negli studi o nella formazione
professionale e che sono da intendersi “come soglia culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta” (Decreto n. 139 del 22 agosto 2007 e D.M. 9 del 27 gennaio 2010). Le otto competenze di cittadinanza dell’obbligo di istruzione, facilmente ricomprese nelle otto competenze chiave europee come
declinazioni delle stesse, sono raggruppate in tre ambiti, tenendo conto della tridimensionalità “Persona, Cittadino e Lavoratore”.
Le otto competenze di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria sono:
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
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Le otto competenze di cittadinanza dell’obbligo di istruzione sono perfettamente integrabili nelle competenze chiave, delle
quali possono rappresentare le declinazioni.
A scuola l’alunno matura oggi il proprio SAPERE, SAPER FARE e SAPER ESSERE per diventare un CITTADINO attivo,
critico e creativo nella società di domani.
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2. LA SCUOLA ED IL TERRITORIO
L’Istituto Omnicomprensivo di Polla risulta essere così composto:
Scuola dell’Infanzia Statale di Polla Cappuccini
Scuola dell’Infanzia Statale di Polla San Pietro
Scuola dell’Infanzia Statale di Pertosa
Scuola dell’Infanzia e Primaria di Polla Capoluogo
Scuola Primaria di Polla San Pietro
Scuola Primaria di Pertosa
Scuola Secondaria di I grado di Polla
Scuola Secondaria di II grado: Istituto Professionale dei Servizi Socio Sanitari (Via dei Campi - Polla)
I plessi dell’Istituto sono ubicati sia al centro che alla periferia di Polla, ad eccezione di quelli situati a Pertosa, paese che dista circa
quattro chilometri da Polla.
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Polla è un comune italiano di 5.305 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Per la sua posizione geografica, Polla è considerata la porta del Vallo di Diano. Il suo centro storico è medioevale ed è arroccato in collina
intorno al Castello ed all’antica Civita. Gli fanno da sentinella la collina di Sant’Antonio con l’omonimo santuario e quella del Calvario,
segnata dalle “14 stazioni” che, attraverso un ripido sentiero, portano alla chiesa in cima. La parte più moderna di Polla si è estesa in
pianura ed è in continua espansione. Polla è l’unico paese del Vallo di Diano il cui centro abitato è attraversato dal fiume Tanagro e ciò
dona al paesaggio un aspetto originale e romantico.
Il luogo fu popolato da tempi lontanissimi: la “Grotta”, adiacente al paese, fu abitata fin dalla preistoria, come provano i resti ceramici ed
umani recuperati. Polla fu poi abitata durante l’età romana, ne sono tuttora testimonianza, oltre ai numerosi cippi funerari che ci
tramandano i nomi di coloro che vissero su questo territorio, tre monumenti importanti: il ponte romano , saldo sulle sue cinque arcate che,
allargato nel Settecento, s’impone ancora al visitatore; il Lapis Pollae (II sec. a.C.), dinanzi alla Taverna del Passo, un’iscrizione che per
secoli ha indicato ai viaggiatori le miglia tra le diverse località, da Capua a Reggio; il Mausoleo di Caio Uziano Rufo (I sec. d.C.), un
monumento unico dall’epoca dell’antica Pompei ad oggi.
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Polla ebbe origine nel medioevo sulle rovine di un antico centro romano, il Forum Popilii. Il Medioevo vide il formarsi sulle colline
l’abitato circondato da mura, torri e porte, all’ombra del castello, innalzato all’inizio del ‘300 da Tommaso Sanseverino, conte di Marsico,
in “luogo inaccessibile e inespugnabile”. Oggi si presenta come un palazzotto ottocentesco, perché, nel corso dei secoli è stato ricostruito
dopo le ripetute scosse sismiche, ultime delle quali quelle del 1857. Le sue mura raccontano la storia dei feudatari che, dall’ XI secolo al
Settecento l’abitarono.
Nel 1541 la popolazione volle finanziare la costruzione dell’attuale Santuario di Sant’Antonio, affinché giungessero anche a Polla i Frati
Minori. Il Convento ha avuto un periodo di particolare splendore nel XVII secolo, quando era gestito da padre Ambrogio Pantoliano, il
quale lo trasformò in un prezioso cantiere, che vide all’opera artisti locali e non. Lo stile dell’edificio è rinascimentale, ma si abbellì
dell’esuberanza del Barocco. I suoi numerosi dipinti, intarsi lignei, affreschi e sculture offrono al visitatore una ineguagliabile visione.
Oggi il paese, nell’area in cui si trova, è secondo per popolazione soltanto a Sala Consilina, Ha assunto i connotati di un centro evoluto,
fornito di moderni servizi pubblici: ospedale, stadio comunale, biblioteca pubblica, scuole del primo e del secondo grado, Museo delle
antiche vestiture, Università popolare della Terza età.
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Il nome di Pertosa deriva dalla sua Grotta, e precisamente dal latino pertusus (bucato). I primi abitanti di Pertosa vivevano nella grotta e con
il passare dei secoli iniziarono a trasferirsi al di fuori di essa. A causa delle invasioni saracene, verso la fine del IX secolo, alcuni abitanti
della vecchia Pertosa si rifugiarono sulla cima della collina di fronte alla grotta in località “Calitria”. Il luogo era perfetto per viverci perché
era ben riparato e permetteva di controllare le vie d’accesso. Verso la metà dell’XI secolo qualche monaco benedettino si stabilì a Pertosa. I
benedettini ebbero il merito di bonificare la zona e di diffondere su vasta scala la coltivazione degli olivi che ancora oggi sono presenti. In
questo periodo i benedettini si arricchirono notevolmente tramite molte donazioni che vennero fatte a loro favore: nel 1092 venne donato
loro il Casale di Pertosa, nel 1137 un mulino, nel 1180 e nel 1183 la grotta.
Intorno al 1500 la popolazione aumentò e grazie alle sue ottime condizioni climatiche, alcuni contadini di Caggiano tornarono a dimorare a
Pertosa aggiungendosi a quei pochi abitanti che già c’erano. Nel 1570 tornarono anche i benedettini che ricostruirono il monastero. Pertosa
ritornò a splendere. Anche a Pertosa s’innalzò l’Albero della libertà nel 1799 e vennero eletti il Municipe e il consiglio dei 6. Nel 1829 Pertosa rivendicò l’emancipazione da Caggiano che le venne accordata con un decreto Reale il 20 marzo 1829.
A partire dal 1º gennaio 1830 Pertosa iniziò ad operare con un’amministrazione autonoma. Il primo sindaco di Pertosa fu Biase Jasimone.
Nel 1838 Pertosa chiese di avere un mercato per il giovedì. Sul finire del 1900 il Dott. P. Carucci iniziò ad esplorare la grotta, rinvenendo in
essa molti reperti classificati nel suo libro “La Grotta preistorica di Pertosa”. Grazie alle sue grotte, Pertosa oggi è un centro turistico molto
importante e diverse attività lavorative e ricettive si stanno sviluppando nei suoi pressi.
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3. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV),
pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: SAIC872009.
In particolare, si rimanda al RAV e alla stesura del PDM per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle
risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione
dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e del PDM cioè:
Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1. l’elaborazione di una progettazione per competenze trasversali/interdisciplinari e la definizione di strumenti per la loro rilevazione;
2. la valorizzazione ed il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese
e ad altre lingue dell’Unione Europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
3. lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione delle responsabilità, nonché
della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e doveri; 4. il potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
5. il potenziamento delle competenze matematiche e scientifiche;
6. la prevenzione ed il contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo, anche informatico;
7. il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati, anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) migliorare le competenze chiave che gli alunni devono conseguire nel loro percorso scolastico;
2) aiutare l’alunno a dare senso e significato alla sua crescita e ad affrontare con maturità crescente le proprie esperienze di vita; 3) puntare alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e
all’acquisizione di conoscenze disciplinari;
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4) favorire maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro;
5) potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti bisogni educativi
speciali;
6) rendere l’alunno protagonista della costruzione del proprio sapere al fine di migliorare i risultati scolastici;
7) favorire il successo formativo di ogni alunno.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: rendere l’alunno protagonista della costruzione del proprio sapere al fine di migliorare i risultati scolastici;
puntare alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione
di conoscenze disciplinari;
favorire maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell’istruzione e nel lavoro;
potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti bisogni edu cativi
speciali;
rendere l’alunno protagonista della costruzione del proprio sapere al fine di migliorare i risultati scolastici;
favorire il successo formativo di ogni alunno;
recupero e potenziamento delle abilità scientifiche di base, risoluzione di problemi legati alla vita reale, problem posing e problem
solving, lettura e comprensione dei grafici, acquisizione di concetti di calcolo delle probabilità e statistica, sviluppo delle capacità
logiche, conoscenza dei principali termini scientifici e medici; tutela della salute psicofisica e prevenzione all’uso di sostanze alcoliche e psicotrope;
educazione alla legalità, prevenzione dei comportamenti devianti (bullismo, violenza di genere, prevaricazione), educazione
all’interculturalità, formazione della coscienza civica, consapevolezza di essere cittadini europei, saper compilare correttamente un
curriculum, conoscere i diritti ed i doveri dei cittadini e dei lavoratori, sviluppare capacità imprenditoriali; definizione di un sistema di orientamento universitario.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1. definizione di un curricolo d'Istituto orientato sulle competenze in direzione verticale con il coinvolgimento di tutti gli ordini di
scuola;
2. promozione e diffusione di metodologie didattiche innovative da utilizzare in tutti gli ordini di scuola;
3. implementare le attività di continuità, documentando in modo sistematico i percorsi di sviluppo degli alunni e favorendo un migliore
scambio di informazioni tra i docenti nel passaggio da un grado all'altro;
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4. individuare nell'ambito dell'insegnamento disciplinare, fatto oggetto di riflessione nei dipartimenti, le didattiche e le modalità di
valutazione più coerenti con gli obiettivi da conseguire; 5. monitorare, sia individualmente che collegialmente i risultati dell'attività didattica e formativa;
6. coinvolgere maggiormente le famiglie nelle attività;
7. migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente,
curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto);
8. operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà, sia nella direzione dello
sviluppo delle potenzialità/attitudini che della valorizzazione delle eccellenze;
9. monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/disaffezione);
10.diminuire il numero dei giorni di assenza degli alunni non riconducibili a situazioni di salute o ad allontanamento temporane o con le
famiglie;
11.implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del
curricolo; 12.migliorare il sistema di comunicazione, di socializzazione e di condivisione delle informazioni tra il personale, gli alunni e le
famiglie, potenziando il sito www.icpolla.gov.it, per una fruizione più funzionale dei materiali pubblicati;
13.promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;
14.generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza, anche attraverso la figura dell’animatore
digitale;
15.accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con altre istituzioni scolastiche ed enti del territorio, promuovendo
reti, accordi e progetti, non solo in ambito locale, ma anche regionale;
16.prevedere una collaborazione con i docenti che fanno parte del team di miglioramento, sia per avere indicazioni e sostegno, sia per fornire elementi utili per le attività da realizzare.
Tutto ciò ha lo scopo di rendere ogni docente consapevole e responsabile in ordine agli obiettivi che la scuola è tenuta a conseguire,
dando un concreto contributo al miglioramento del sistema scolastico. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
• la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza e disposizioni normative; • la creazione di un’offerta formativa sempre più innovativa;
• la valorizzazione dell’identità culturale del territorio di appartenenza con l' apertura alle dimensioni europee e globali.
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4. ASPETTI EDUCATIVI, DIDATTICI, ORGANIZZATIVI E PROGETTUALI
4.1. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia, rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di
particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale delle proprie relazioni con il mondo. Le recenti
ricerche hanno messo in evidenza come la scuola dell’infanzia favorisca l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze
iniziali, utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la società. Si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la
risposta al loro diritto all’educazione. E’ un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un
processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del
gustare il bello.
FINALITA’:
Promuovere lo sviluppo de l’identità
l’autonomia
le competenza
la cittadinanza
CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro Sviluppare il senso dell’identità personale, la consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, saperli controllare ed
esprimere in modo adeguato;
Conoscere la propria storia personale e familiare, conoscere le tradizioni della famiglia e della comunità e sviluppare un senso di
appartenenza;
Conoscere le diversità culturali e religiose e averne rispetto;
Saper seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità;
Essere capaci di riflettere, confrontarsi con gli adulti e con gli altri bambini e di rispettare i diversi punti di vista.
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Il corpo e il movimento raggiungere una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi;
conoscere le differenze sessuali e di sviluppo; conseguire pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione;
provare piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza, quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi
individuali e di gruppo; esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo;
conoscere le diverse parti del corpo e rappresentarlo in stasi e in movimento.
Immagini, suoni, colori sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte;
comunicare, esprimere emozioni, raccontare utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;
saper utilizzare diverse tecniche espressive;
esplorare i materiali a disposizione ed utilizzarli con creatività;
formulare piani di azione, individualmente ed in gruppo e scegliere con cura materiali e strumenti in relazione al progetto d a
realizzare;
esplorare i primi alfabeti musicali;
esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie.
I discorsi e le parole
sviluppare la padronanza della lingua italiana e arricchire il lessico;
saper comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in
modo differenziato e appropriato nelle diverse attività;
raccontare, inventare, ascoltare e comprendere storie;
usare il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole;
sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza;
formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le
tecnologie.
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La conoscenza del mondo (numeri e spazio, fenomeni e viventi - C.M. n. 49 del 31 maggio 2012, bozza contenente indicazioni nazionali
per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione)
raggruppare, ordinare, confrontare e valutare quantità; utilizzare semplici simboli per registrare;
collocare nello spazio sè stesso, oggetti, persone;
seguire un percorso sulla base di indicazioni verbali;
orientarsi nel tempo della vita quotidiana;
cogliere le trasformazioni naturali;
osservare i fenomeni e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità;
provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorarli e scoprirne funzioni e possibili usi;
utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Sono stati attivati percorsi finalizzati all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”.
Si ritiene che le conoscenze e le abilità specifiche da trasmettere alla Scuola dell’infanzia si possano concentrare:
sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita;
sulle modalità con cui si possono acquisire conoscenze e modi di agire rispettivamente con i genitori, con i compagni, con le
maestre e con altri adulti.
STRATEGIE METODOLOGICHE
Le insegnanti della scuola dell’infanzia programmano ed attuano parte delle attività inerenti ai vari campi di esperienza per laboratori,
perché essi favoriscano: i rapporti interpersonali fra i bambini;
scambi di esperienza e conoscenza con coetanei ed insegnanti di altre sezioni;
di seguire alunni in piccolo gruppo;
il seguire individualmente i bambini;
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Nei laboratori l’apprendimento è basato sulla ricerca, sull’osservazione, sull’esplorazione e sull’elaborazione.
Tenendo presente le varie strutture che accolgono i bambini, ove è possibile, verranno attivati i seguenti laboratori:
laboratorio psicomotricità/salute/intercultura; laboratorio creativo/teatrale/musicale;
laboratorio linguistico;
laboratorio scientifico;
laboratorio ambiente/salute (uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell’ambiente in cui si vive).
CRITERI ORGANIZZATIVI
Al fine di garantire il successo dell’offerta formativa, si evidenzia la valenza educativa della compresenza delle insegnanti (in orario
antimeridiano) nel momento delle attività formalizzate/strutturate in modo da consentire la suddivisione degli alunni per gruppi nelle
classi.
4.2 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo dell’istruzione comprende, nella prospettiva della verticalità curricolare, un percorso formativo
continuo, in grado di svilupparsi lungo l’arco dei 6-14 anni, che si snoda lungo questo percorso:
Scuola Primaria : 6-11 anni (apprendimenti di base)
Sc. Sec.1°grado: 11-14 anni (studio delle discipline)
FINALITA’: pieno sviluppo della persona
curando l’accesso facilitato agli alunni con disabilità;
prevenendo l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastando la dispersione;
perseguendo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;
promuovendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura;
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fornendo all’alunno le occasioni per capire sè stesso e per prendere consapevolezza delle sue potenzialità;
favorendo lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, ad avere cura di sé, degli
oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali;
sollecitando gli alunni ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano
la dignità della persona ed il rispetto reciproco;
creando contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e sè stessi, diventando consapevoli del fatto che il
proprio corpo è un bene da rispettare e da tutelare, coltivando la fantasia ed il pensiero divergente;
stabilendo con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma condivisi e continui.
Impostazioni metodologiche:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, progettando percorsi didattici specifici;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”;
realizzare percorsi in forma di laboratori (luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e di ricerca per le scienze,
l’informatica, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità…).
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto, alla scoperta
di libri ed alla creazione di ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture diverse.
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4. 3 LA SCUOLA DEL SECONDO CICLO
DIPLOMA DI “TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI”
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, possiede le competenze necessarie per organizzare ed
attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie. Il Diploma di “Tecnico dei servizi socio-sanitari” è un titolo riconosciuto per
l’impiego in “ospedali, cliniche, centri diurni, centri ricreativi, case di riposo, ludoteche, strutture per disabili, asili nido, strutture per
anziani, imprese sociosanitarie, ecc.
Il Diplomato è in grado di:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;
rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture;
intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;
applicare la normativa vigente relativa alla privacy ed alla sicurezza sociale e sanitaria;
organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana;
utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della
valorizzazione delle risorse;
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A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari” consegue i risultati di apprendimento specificati in
termini di competenze:
utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed
attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità;
gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati
presenti sul territorio;
collaborare nella gestione di progetti ed attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed
informali;
contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tu tela del diritto alla
salute e del benessere delle persone;
utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno ed a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per
favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita;
facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo;
raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi
e dei servizi.
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Discipline caratterizzanti il percorso:
Scienze Umane e Sociali (antropologia, sociologia, psicologia, pedagogia);
Metodologie operative (apprendimento di tecniche e metodi del servizio sociale, realizzazione di attività pratiche con l’insegnante di
disegno quali oggettistica e dipinti su tela);
Musica e disegno;
Psicologia generale e applicata;
Igiene e cultura medico-sanitaria;
Legislazione sociale.
Le vigenti disposizioni legislative prevedono che il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari”, al termine del percorso, possa inserirsi nel
mondo del lavoro con adeguate competenze sia di tipo tecnico che di cultura generale, oppure proseguire gli studi in ambito universitario.
Sbocchi lavorativi nel l’ambito socio sanitario:
Educatore Asilo Nido (ex legge 1044/71)
Educatore di Comunità (circolare Regione Lombardia n° 45 del 2001)
Operatore per l’autonomia (area handicap)
Supporto attività educative (area adolescenza)
Supporto attività educative (area anziani)
Supporto attività di mediazione culturale (area stranieri)
Oltre alle attività specifiche in ambito socio-sanitario il diplomato, al termine del percorso formativo quinquennale, potrà partecipare a tutti
i concorsi banditi dagli enti pubblici sia centrali che periferici per i quali è richiesto un Diploma di Stato.
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Prosecuzione studi
Lo studente può accedere:
a tutte le facoltà universitarie;
all’alta formazione artistica e musicale;
alle accademie militari per i ruoli ufficiali e sottufficiali.
In particolare il percorso offre le basi per i seguenti percorsi universitari:
Scienze Infermieristiche – infermiere (triennale)
Ostetricia – Ostetrica (triennale)
Tecnico della riabilitazione – fisioterapista (triennale)
Educatore professionale sanitario (triennale)
Scienze dell’educazione e della formazione (triennale)
Scienze della formazione primaria – insegnante scuola dell’infanzia e scuola primaria (quadriennale)
Servizio Sociale – assistente sociale (triennale)
Dietistica – dietista (triennale)
Igiene dentale – igienista dentale (triennale)
Tecniche della prevenzione e della sicurezza sul lavoro (triennale)
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Il riordino degli Istituti Professionali ai sensi dell’art. 64, c. 4, del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008,
n.133.
Regime surrogatorio
A seguito della riforma scolastica che ha riguardato la formazione professionale, si opera in regime surrogatorio fino ad un nuovo accordo
Stato – Regioni, nel rispetto di quanto previsto dalla nota ministeriale 18 giugno 2010 Prot. N. AOODPIT 2056 Oggetto: Riordino degli
istituti professionali – DPR 15 marzo 2010, n. 87 – art. 8, commi 2 e 5 – qualifiche professionali che sottolinea, tra l’altro, “…si precisa
che tali corsi potranno essere attivati dagli istituti professionali, nei limiti delle dotazioni organiche assegnate, senza determinare
ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, utilizzando i seguenti strumenti:
la quota di autonomia del 20%, calcolata in relazione al monte ore del primo biennio e al monte ore del terzo anno, fermo restando
che il monte ore di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20%;
la quota di flessibilità è così determinata:
il 25% calcolato in relazione al monte ore del primo biennio…”.
I nuovi percorsi di studio
In base ai nuovi Regolamenti: legge 6 agosto 2008, n. 133 art. 5 comma2 e all’allegato B3 relativo alla definizione dei Quadri orari il
nuovo percorso degli studi che riguarda gli iscritti dall’anno scolastico 2009 – 2010 è
organizzato in:
a) un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e
insegnamenti obbligatori di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione di cui al regolamento adottato con decreto
del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139 e dell’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in
funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti;
b) un secondo biennio articolato per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e
insegnamenti obbligatori di indirizzo;
c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori
di indirizzo, che consentano allo studente di acquisire una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche
ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riguardo all’esercizio delle professioni tecniche.
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ISTITUTO PROFESSIONALE - INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO-SANITARI” QUADRO ORARIO
ORE ANNUE Discipline
Primo biennio Secondo biennio 5° anno
1 2 3 4 5
Scienze integrate (Fisica) 66
Scienze integrate (Chimica) 66
Geografia 33
Scienze umane e sociali 132 132
di cui in compresenza 66*
Elementi di storia dell’arte 66
ed espressioni grafiche
di cui in compresenza 33*
Educazione musicale 66
di cui in compresenza 33*
Metodologie operative 66** 66** 99**
Seconda lingua straniera 66 66 99 99 99
Igiene e cultura
medicosanitaria
Psicologia generale ed
132 132 132
applicata 132 165 165
Diritto e legislazione
sociosanitaria 99 99 99
Tecnica amministrativa ed
economia sociale
66 66
Ore totali
429 396
561 561 561
di cui in compresenza 132*
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* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono
riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della
loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio
sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre
lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il
potenziamento dell’offerta formativa.
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI. “G. CRISCUOLO”
DISCIPLINE
ORARIO SETTIMANALE
1oBIENNIO 2
o BIENNIO 5
o ANNO
I anno II anno III anno IV anno V anno
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2
Geografia 1
Scienze della terra e biologia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione o attività alternative 1 1 1 1 1
Are
a d
i in
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze integrate (chimica) 2
Scienze umani e sociali 4* 4*
Espressioni grafiche (disegno) 2*
Educazione musicale 2*
Metodologie operative 2 2 3
Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3 Igiene e cultura medico-sanitaria 4 4 4 Psicologia generale ed applicata 4 5 5
Legislazione socio-sanitaria 3 3 3 Tecnica amministrativa ed economia sociale
2 2
Totale ore settimanali 33 32 32 32 32
*Di cui un’ora di compresenza tra il docente della disciplina e il docente di metodologia operativa
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L’alternanza scuola -lavoro nella nostra scuola
E’ nota l’attività di stage che da anni l’istituto professionale “Giuseppe Criscuolo” di Polla, attua sulla base di apposite convenzioni, con
le aziende del territorio, con gli Enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, nonché imprese, camere di commercio ed
associazioni di categoria. Le sopraindicate attività si sviluppano non solo in ambito territoriale, ma anche in ambito nazionale ed
internazionale.
La scuola dispone di proprie strutture edilizie, all’interno delle quali sono presenti attrezzati laboratori multimediali, laboratori per
l’espletamento delle attività pratiche e LIM per ogni aula di lezione. Dall’anno scolastico 2012/2013 ha ottenuto una sua autonomia con
l’accorpamento all’Istituto Comprensivo di Polla che, proprio a seguito ad esso, è diventato un istituto Omnicomprensivo.
Dall’anno scolastico 2013/14, è stato istituito un nuovo indirizzo di studio: “Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari”, che ben si integra con la
realtà territoriale, essendo il comune di Polla situato all’interno di una vasta area dove sono presenti tutte le strutture dove può operare il
diplomato di tale figura professionale (ospedali, case famiglia, centri educativi per portatori di handicap, asili nido, case di cura per anziani,
supporto di mediazione area stranieri, assistente presso studi medici, case di cura pubbliche e private). Va inoltre evidenziato, che tale
indirizzo di studio è l’unico presente nel bacino di appartenenza (VALLO DI DIANO).
La scuola è in convenzione da tempo, per l’espletamento delle attività di alternanza scuola–lavoro, con gli uffici della pubblica
amministrazione dell’Ente Locale di Polla e dei paesi limitrofi, con rinomate aziende site nell’area industriale di Polla, con studi privati di
Dott. Commercialisti.
L’art. 1 ai commi da 33 a 44 della legge 107/15, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli
studenti, stabilisce che i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77, sono attuati, negli istituti
tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore a partire
dall’ a. s. 2015/16. Dunque l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione diviene, a partire dal terzo anno un percorso
obbligatorio. Tale progettazione prevede la formazione in aula con esperti del mondo del lavoro, la co-progettazione con la struttura
ospitante e l’attività di tirocinio dell’allievo.
Considerato che l’alternanza contribuisce alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante
nell’attuazione e nella definizione del Piano dell’Offerta Formativa è indispensabile che tale attività di orientamento accompagni gli allievi
fin dal primo anno per condurli gradualmente all’esperienza che li attende.
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Al fine di agevolare il passaggio dallo studio al lavoro, di migliorare il più possibile le abilità funzionali all’occupabilità, l’app rendimento
basato sul lavoro, in accordo con gli organi collegiali si fonda su quanto segue:
• Moduli di lezione propedeutici alle attività di stage in materia di igiene, sicurezza e salvaguardia ambientale;
• Formazione in aula con esperti del mondo del lavoro;
• Incontri con esperti del settore socio sanitario;
• Visite aziendali;
• Partecipazione a progetti, seminari e convegni patrocinati dall’ASL di zona;
• Incontri con equipe psico-pedagogica;
• Attività di stage a livello territoriale, nazionale ed internazionale.
Al fine di innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento per consentire ai giovani di inserir si con successo nel
mondo del lavoro, la scuola favorisce il conseguimento di:
Abilità trasversali;
Abilità digitali;
Benessere;
Sviluppo personale;
Concetto di cittadinanza. Gli obiettivi sopra elencati sono, al giorno d’oggi, indissociabili da quanto l’Europa chiede alle nuove generazioni per integrarsi nel mondo
del lavoro, non solo a livello territoriale ma anche a livello nazionale ed internazionale.
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Esami di Stato
Viene sintetizzata qui di seguito la normativa che regola gli Esami di Stato, integrata con la prassi d’Istituto. L’esame è pluridisciplinare ed
intende accertare la capacità del candidato di stabilire collegamenti tra competenze e conoscenze diverse, oltre alla sua preparazione nelle
singole discipline. L’esame riguarda le materie curricolari dell’ultimo anno scolastico. Le prove scritte sono tre. Il colloquio verte sulle
discipline dell’ultimo anno. Il punteggio viene attribuito in centesimi e si supera l’esame con il voto di 60 su 100. La commissione di ogni
classe è formata da tre docenti della classe, da tre docenti esterni e dal Presidente nominati dal Ministero. La composizione della
commissione non viene resa nota subito per evitare che gli studenti abbandonino lo studio di alcune discipline. Sono ammessi all’esame gli
alunni che abbiano frequentato l’ultimo anno di corso, e siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale. Per tutti gli studenti
dovrà essere formulato dal Consiglio di Classe, un giudizio di ammissione per fornire alla Commissione d’esame ogni utile dato
informativo sulla personalità e preparazione dei candidati. I crediti scolastici, definiti anche sulla base dei crediti formativi, costituiscono
“un portafoglio” di punti assegnato dal Consiglio di Classe che contribuisce a determinare il punteggio finale. Al termine dell’ultimo anno
scolastico il Consiglio di Classe, sulla base delle proposte dei singoli docenti, assegneranno a tutti gli alunni i voti nelle varie discipline e
stabiliranno il loro credito scolastico (a cui si sommeranno i crediti accumulati nei due anni precedenti); questo costituirà il punteggio con il
quale l’alunno si presenterà all’esame. Il punteggio massimo dei crediti scolastici è di 25 punti.
Prove preliminari esami di stato per candidati esterni che non abbiano conseguito l’ammissione al quinto anno. Le prove preliminari degli esami di Stato per Candidati esterni avvengono entro la terza settimana del mese di maggio. I Consigli di Classe
potranno articolarsi in sottocommissioni, poiché l’esame preliminare, per sua natura, tende ad accertamenti disciplinari mirati al contenuto
e alla sussistenza di competenze su singole materie o parti di materie.
Simulazioni
Nel corso del 2° quadrimestre verranno predisposte delle simulazioni delle prove scritte. Le materie coinvolte oggetto della terza prova non
devono essere rivelate agli studenti. Le prove delle discipline coinvolte dovranno essere valutate in decimi. Ogni docente può acquisire i
risultati come elemento di valutazione curriculare. Il coordinatore di classe provvederà a raccogliere le simulazioni e a comunicare agli
alunni la valutazione in quindicesimi. I testi delle prove saranno inseriti nel Documento del 15 maggio.
Il documento del Consiglio di Classe
È il testo che documenta il percorso formativo compiuto dalla classe nell’ultimo anno. È una sorta di diario di bordo che registra la rotta
seguita. Esplicita: contenuti, metodi, obiettivi raggiunti, criteri e strumenti di valutazione adottati, oltre ai tempi del percorso didattico. Il
documento viene compilato entro il 15 maggio e una copia viene esposta in ogni classe.
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Prima prova scritta È predisposta dal Ministero e mira ad accertare la padronanza della lingua italiana. Il candidato deve svolgere una delle seguenti tipologie:
Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario in prosa o in poesia
Tipologia B: sviluppo di un argomento in forma di articolo di giornale o saggio breve Tipologia C: sviluppo di un argomento d i carattere
storico riferito ai programmi svolti Tipologia D: trattazione di un argomento di ordine generale. Il tempo concesso per la prova è di 6 ore. Il
punteggio va da 1 ad un massimo di 15, ad una prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.
Seconda prova scritta
È predisposta dal Ministero ed è scelta tra le materie caratterizzanti il corso di studi. Nei mesi tra gennaio/febbraio viene ufficializzata e
divulgata attraverso i principali mezzi d’informazione. Il tempo concesso per la prova è di 6 ore. Il punteggio va da 1 ad un massimo di 15,
ad una prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.
Terza prova scritta: accertamento pluridisciplinare
Mira ad accertare la conoscenza delle materie dell’ultimo anno. La definizione della prova, nei suoi contenuti e nelle sue modalità, spetta
alla commissione, che seguirà le indicazioni espresse nel Documento del Consiglio di Classe sui programmi e sulle attività didatti che messi
in atto, tenendo conto delle simulazioni svolte durante l’anno. La prova intende valorizzare la progettazione annuale del singolo Consiglio
che, utilizzando le diverse tipologie previste dalla norma, potrà valutare le competenze acquisite dagli alunni di “quella classe”, di “quel
corso”, di “quella scuola”. La commissione formulerà domande inerenti a non più di 5 discipline e riferite all’ultimo anno di studio.
Le tipologie possono essere:
trattazione sintetica di argomenti
quesiti a risposta singola
problemi a soluzione rapida
casi pratici e/o professionali
sviluppo di progetti.
All’interno della terza prova deve essere previsto un breve spazio destinato all’accertamento delle conoscenze della/e lingua/e straniera/e. Il
tempo concesso per lo svolgimento della prova verrà stabilito dalla Commissione. Il punteggio va da 1 ad un massimo di 15, ad una prova
giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.
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Il colloquio Prima della data di inizio dei colloqui, la commissione rende noto il punteggio complessivo delle tre prove scritte, mediante pubblicazione
all’albo e pubblica il calendario delle prove orali con i nominativi dei candidati previsti per ogni giornata. Il colloquio inizia con la
presentazione di un lavoro di ricerca o di progetto anche in forma multimediale, proposto dal candidato. Lo stesso può presentarsi in forma
di “mappa concettuale” o di “tesina” e deve essere consegnato alla commissione entro il giorno in cui si svolge la seconda prova scritta. Il
tempo concesso per l’esposizione di tale lavoro viene stabilito dalla Commissione d’esame. Il colloquio prosegue su argomenti indicati
dalla Commissione, in relazione al lavoro presentato dallo studente, al fine dell’accertamento delle competenze acquisite dall’allievo nelle
varie discipline e alla capacità di metterle in collegamento, insieme alla proprietà di linguaggio e all’efficacia d egli approfondimenti
disciplinari ed interdisciplinari. È prevista la presa visione degli elaborati scritti, dando la possibilità all’alunno di prendere atto degli errori
commessi o di fornire integrazioni e chiarimenti in merito. Al colloquio sono riservati 30 punti, se giudicato sufficiente non può essere
attribuito un punteggio inferiore a 20.
La valutazione finale
Sarà espressa in centesimi e risulterà dalla somma dei punteggi delle prove scritte (max 45 punti), del colloquio (max 30 punti), del credito
scolastico (max 25 punti). La commissione inoltre dispone di un bonus di 5 punti per premiare esami particolarmente brillanti , sono
assegnati a candidati che abbiano riportato almeno 70 punti complessivi nelle prove d’esame ed abbiano un credito scolastico di almeno 15
punti.
Crediti formativi
Sono esperienze formative fatte al di fuori della scuola e documentate, come ad esempio le attività sportive agonistiche, la partecipazione a
corsi di lingua straniera presso istituti certificati, le attività lavorative con versamenti di contributi... Il credito formativo consiste in ogni
qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di
Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro
ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di
Classe e dalle Commissioni d’esame. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo del l’adempimento contributivo. Le
certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall’autorità diplomatica o consolare. Per quanto riguarda
le attività sportive, si riconosceranno valide solo le partecipazioni a gare inserite in circuiti nazionali, regionali, provinciali.
39
Il credito scolastico E’ un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e contribuisce per un quinto (25 su 100) a
determinare il punteggio finale. Per gli alunni del 3° e 4° anno è prevista l’attribuzione del credito scolastico nel seguente modo: agli alunni
“non ammessi” non si attribuisce nessun credito scolastico relativo all’anno; agli alunni con “sospensione di giudizio” il credito scolastico
viene rinviato allo scrutinio successivo alle verifiche finali, secondo le modalità previste per gli alunni “ammessi”; agli alunni “ammessi” il
credito scolastico è attribuito nello scrutinio finale di giugno secondo i seguenti criteri.
Il punteggio si attribuisce nell’ambito della banda di oscillazione prendendo in considerazione:
media dei voti dell’anno scolastico in corso;
assiduità nella frequenza alle lezioni;
interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari comprese quelle di alternanza scuola-
lavoro;
eventuali crediti formativi.
40
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
Credito scolastico Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico
I anno II anno(Punti) III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione al la classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo
del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei
decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, a nche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali c rediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso
in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
Credito scolastico Candidati interni – esami di idoneità
Media dei voti conseguiti in esami di
Credito scolastico (Punti)
Idoneità M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 9 6-7
9 < M ≤ 10 7-8
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno
il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
41
Credito scolastico Candidati interni – prove preliminari
Media dei voti conseguiti in esami
di
Credito scolastico (Punti)
Idoneità M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5
7 < M ≤ 8 5-6
8 < M ≤ 9 6-7
9 < M ≤ 10 7-8
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
42
L’ALTERNANZA: COERENZA CON IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE
107/15
Al fine di migliorare la qualità dell’insegnamento e di assicurare una più agevole transizione dalla scuola al lavoro, la leg ge 107/15 ha
inserito nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado l’alternanza scuola-lavoro come parte
integrante dei percorsi di istruzione.
La progettazione assume una dimensione triennale e contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e
professionale del corso di studi. Con le nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche delineate dalle norme in precedenza emanate cambiano radicalmente: l’alternanza viene definita “Metodologia didattica-innovativa” e si innesta all’interno del curricolo scolastico, per diventare una
componente strutturale della formazione e un curricolo obbligatorio per l’acquisizione delle competenze.
Le caratteristiche dei nuovi percorsi di formazione sono: l’occupabilità, la cultura del lavoro, il coinvolgimento delle fami glie, la
valorizzazione del territorio, la formazione dei docenti, il potenziamento dell’organico, le competenze chiave Europee.
L’occupabilità ha una valenza orientativa e costituisce un metodo innovativo, una competenza trasversale, capace di far comprendere ai
giovani quello che realmente avviene nei processi produttivi. Sulla base di quanto indicato, la figura professionale proposta da inserire nel piano triennale dell’offerta formativa è: “il Personale Socio-
Sanitario digitale”. La realizzazione di tale progettualità richiede una figura di coordinamento interno, identificabile come un docente-tutor
con valide esperienze inerenti il settore professionale.
Tale certificazione consente di attestare il sicuro possesso delle competenze informatiche indispensabili per operare al meglio in un settore,
che sia in ambito pubblico che privato, vive una fase necessaria ed improrogabile di forte ammodernamento e informatizzazione.
L’alunno nell’arco dei tre anni deve acquisire le competenze digitali per favorire la circolazione di dati e notizie utili alla migliore
assistenza del paziente da parte del servizio sanitario preposto. Articolazione del progetto
Primo anno: “informatica di base” obiettivo: l’alunno deve acquisire il livello di competenze necessarie per utilizzare gli applicativi
informatici più diffusi in maniera produttiva ed efficace.
Secondo anno:
“digitalizzazione e archiviazione documentale”, obiettivo: comprensione dei processi di digitalizzazione, di archiviazione e modalità
di fruizione dei documenti riguardanti la gestione in ambito pubblico;
“protezione elettronica del dato personale”, obiettivo: acquisire le tecniche di protezione e di conservazione del dato personale da
parte del personale Socio-Sanitario preposto.
43
Terzo anno:
“sicurezza digitale”, obiettivo: comprendere le strategie adatte a garantire alle persone sicurezza e trasparenza;
“il Socio-Sanitario digitale”, obbiettivo: il discente deve apprendere le competenze spendibili nel settore Socio-Sanitario, al fine di
garantire un elevato livello di efficienza e professionalità.
È chiaro che il presupposto indispensabile per la reale riuscita del progetto richiede l’utilizzo di risorse umane, sia inter ne che esterne, con
comprovate qualifiche ed elevate esperienze lavorative nel settore professionale e risorse materiali, in termini di attrezzature hardware e
software.
PIANO TRIENNALE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
A. S . 2015/2016 CL. 3 A A.S. 2016/17 CL. 4 A A.S. 2017/18 CL. 5 A
PROFILO PROFESSIONALE “IL PERSONALE SOCIO-SANITARIO DIGITALE”
Riferimento legge n. 107 del 13 luglio 2015
Individuazione del profilo professionale in relazione all’ indirizzo di studi della propria istituzione scolastica: “Il personale socio -
sanitario digitale” indicazioni (Consiglio di classe).
Partner esterni pubblici e privati coinvolti nel progetto con convenzioni: Presidio Ospedaliero di Polla, Piano di Zona di Sala
Consilina, Scuola dell’infanzia di Polla, il Sentiero “ Associazione di Roscigno, ( area stranieri).
Raccordo competenze: disciplinari/trasversali /orientative al lavoro. Consiglio di classe, in coerenza con i bisogni formativi del
territorio.
Indicazioni consiglio di classe: prestazioni attese/compiti di realtà.
Classificazione dei 4 livelli per ogni prestazione con rispettivi descrittori.
Livello 4 ottimo – livello 3 buono – livello 2 sufficiente – livello 1 insufficiente.
Soggetti coinvolti nell’individuazione del percorso: consiglio di classe, tutor interno, tutor esterno, Dirigente Scolastico e referente di
istituto dell’alternanza per la stesura della progettazione e il coordinamento di tutte le attività richieste.
44
Programmazione di raccordo con le realtà esterne.
Ore di stage n. 400 in orario curriculare ed extracurriculare da effettuarsi nell’arco dei tre anni.
Ore in aula n. 60 modulo di lezione propedeutico all’attività di stage: “Informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro” così suddiviso:
n. 20 ore propedeutiche all’attività di tirocinio per ogni anno di corso.
Certificazione intermedia e finale delle competenze acquisite.
Valutazione del percorso formativo del progetto, modalità congiunte di accertamento delle competenze: consiglio di classe, st ruttura
ospitante.
Scheda di valutazione del percorso di alternanza scuola lavoro da parte dello studente.
Scheda valutazione studente
Scuola ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI POLLA
Indirizzo di studi ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
Profilo IL PERSONALE SOCIO-SANITARIO DIGITALE
Competenze COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
INFORMATICA DI BASE
RETI E TELEMATICA
PROGRAMMI APPLICATIVI SPECIFICI DEL SETTORE
45
Competenza Prestazione attesa Livelli e Descrittori
N.1 informatica di base
L’alunno deve acquisire le
competenze necessarie per
utilizzare in maniera produttiva
ed efficace gli applicativi
informatici più diffusi
Utilizza gli applicativi informatici
più diffusi per le normali attività
di studio e di lavoro.
4 Utilizza in maniera autonoma gli applicativi informatici più
diffusi.
3 Guidato riesce ad utilizzare gli
applicativi informatici più diffusi.
2 Usa i principali software
applicativi ma non è in grado di
utilizzare tutte le funzioni.
1 Non è in grado di usare i
software applicativi.
N.2 Protezione elettronica del
dato digitale.
L’alunno deve possedere le
competenze per la protezione
elettronica del dato personale.
Conosce le tecniche di tutela.
protezione e conservazione del
dato personale da parte del
personale socio-sanitario
preposto.
4. Usa autonomamente le tecniche di protezione e di
conservazione del dato
personale.
3. Guidato riesce ad utilizzare le
tecniche di protezione e di
conservazione del dato
personale.
2. Usa le tecniche di protezione e
di conservazione del dato
personale, ma non riesce
nell’applicazione di tutte le
funzioni.
1. Non è in grado di utilizzare i
software per la protezione e la
conservazione del dato
personale.
46
N. 3 Digitalizzazione e
archiviazione documentale.
L’alunno deve acquisire le
competenze di gestione
elettronica dei documenti in
ambito pubblico.
E’ capace di esaminare i processi
di digitalizzazione, archiviazione
e conservazione dei documenti
in ambito pubblico.
4. Esamina in maniera autonoma
i processi di digitalizzazione e
archiviazione dei documenti in
ambito pubblico.
3. Guidato esamina i processi di
digitalizzazione e archiviazione
dei documenti in ambito
pubblico.
2. Esamina i processi di
digitalizzazione, ma non conosce
i processi di conservazione e
archiviazione dei documenti in
ambito pubblico.
1.Non è in grado di utilizzare
alcun processo.
N. 4 Sicurezza digitale
Possedere le competenze
necessarie per garantire alle
persone, protezione digitale
sicurezza, trasparenza e accesso
ai servizi
Utilizzare le strategie di protezione digitale per garantire
alle persone sicurezza,
trasparenza e accesso ai servizi
in ambito sociale e sanitario.
4. Autonomamente riesce a mettere in pratica le strategie di
protezione dei documenti.
3. Guidato riesce a mettere in
pratica le strategie di protezione
dei documenti.
2. Utilizza in maniera accettabile
le strategie di protezione dei
documenti.
1. Non è in grado di utilizzare le
strategie di protezione digitale
per l’accesso ai documenti.
47
N. 5 Sicurezza-efficienza ai
servizi
Garantire alle persone l’accesso
ai servizi pubblici e privati nel
settore socio-sanitario.
Capacità di operare in campo
telematico e garantire efficienza
e professionalità.
4. Opera autonomamente in
campo telematico e riesce a
garantire all’utente efficienza e
professionalità.
3. Guidato dall’operatore opera
in campo telematico e garantisce
efficienza e professionalità.
2. Opera in campo telematico,
ma non riesce a garantire del
tutto efficienza e professionalità.
1. Non è in grado di operare.
48
PIANO TRIENNALE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE 3 A 2016/17 4 A 2017/2018 5 A 2018/2019
PROFILO PROFESSIONALE “L’ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO NEL SETTORE SOCIO-SANITARIO ”
Riferimento legge n. 107 del 13 luglio 2015
Individuazione del profilo professionale in relazione all’ indirizzo di studi della propria istituzione scolastica: “L’alternanza scuola-
lavoro nel settore socio-sanitario” indicazioni (Consiglio di classe).
Partner esterni pubblici e privati coinvolti nel progetto con convenzioni : Presidio Ospedaliero di Polla, Piano di Zona di Sala
Consilina, Scuola dell’infanzia di Polla/Caggiano, Fondazione Opera Giovanile Juventus (Sala Consilina) il Sentiero “ Associazione
di Roscigno (area stranieri), Casa di Riposo (Buccino).
Raccordo competenze: disciplinari/trasversali /orientative al lavoro. Consiglio di classe, in coerenza con i bisogni formativi del
territorio.
Indicazioni consiglio di classe: prestazioni attese/compiti di realtà.
Classificazione dei 4 livelli per ogni prestazione con rispettivi descrittori.
Livello 4 ottimo – livello 3 buono – livello 2 sufficiente – livello 1 insufficiente.
Soggetti coinvolti nell’individuazione del percorso: consiglio di classe, tutor interno, tutor esterno, Dirigente Scolastico e referente di
istituto dell’alternanza per la stesura della progettazione e il coordinamento di tutte le attività richieste.
Programmazione di raccordo con le realtà esterne.
Ore di stage n. 400 in orario curriculare ed extracurriculare da effettuarsi nell’arco dei tre anni.
Ore in aula n. 60 modulo di lezione propedeutico all’attività di stage: “Informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro” così suddiviso:
n. 20 ore propedeutiche all’attività di tirocinio per ogni anno di corso.
Certificazione intermedia e finale delle competenze acquisite.
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Valutazione del percorso formativo del progetto, modalità congiunte di accertamento delle competenze: consiglio di classe, struttura
ospitante.
Scheda di valutazione del percorso di alternanza scuola lavoro da parte dello studente.
Scheda valutazione studente 2016/2017
Scuola ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI POLLA
Indirizzo di studi ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
Classe IIIA TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
Profilo L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NEL SETTORE SOCIO-SANITARIO
Competenze COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
COMPETENZE DISCIPLINARI/TRASVERSALI/ORIENTATIVE AL LAVORO
COMPETENZE SPECIFICHE DEL SETTORE SOCIO-SANITARIO
COMPETENTE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
50
Competenza Prestazione attesa Livelli e Descrittori
N.1 Area stranieri
L’alunno deve acquisire gli
strumenti necessari per il
disbrigo di pratiche burocratiche
nel settore socio-sanitario.
Conosce gli uffici addetti per gli
adempimenti delle pratiche
burocratiche per le normali
attività di studio e di lavoro.
4 Utilizza in maniera autonoma gli strumenti per il disbrigo delle
pratiche burocratiche.
3 Guidato utilizza gli strumenti
per il disbrigo delle pratiche
burocratiche.
2 Usa i principali strumenti per il
disbrigo delle pratiche
burocratiche, ma non per tutte le
tipologie.
1 Non è in grado.
N.2 Area stranieri
L’alunno deve possedere le
competenze necessarie per
assistere i richiedenti asilo
politico e i rifugiati.
E’ capace di sbrigare le pratiche
amministrative per poter
assistere i richiedenti asilo.
4. Usa autonomamente le
tecniche per il disbrigo delle
pratiche sanitarie.
3. Guidato riesce ad utilizzare le
tecniche per il disbrigo delle
pratiche burocratiche.
2. Riesce ad utilizzare e
programmare solo in parte le
pratiche amministrative.
1. Non è in grado.
51
N. 3 Area Stranieri
Supporto agli operatori
nell’organizzazione di uscite,
escursioni, attività sportive e
ricreative.
E’ capace di gestire e organizzare
eventi sportivi e ricreativi e
programmare uscite ed
escursioni sul territorio.
4. Autonomamente riesce a
gestire, organizzare e
programmare le uscite e le
escursioni sul territorio.
3. Guidato riesce a gestire,
organizzare e programmare le
uscite e le escursioni sul
territorio.
2. Riesce a gestire eventi sportivi
e ricreativi ma non riesce a
programmarli.
1.Non è in grado.
N. 4 Settore infanzia
Attività di accoglienza e di
animazione ludiche in
collaborazione con le altre figure
professionali . Supporto alle
attività didattiche e ai
collaboratori scolastici.
Gestisce le attività ludiche e di
accoglienza, collabora in maniera
propositiva con docenti e
collaboratori.
4. Autonomamente riesce a
gestire attività ludiche, di
accoglienza e collabora in
maniera propositiva con docenti
e collaboratori.
3. Guidato riesce a gestire
attività ludiche e di accoglienza,
collabora in maniera propositiva
con docenti e collaboratori.
2. Ha acquisito competenze nel
gestire attività ludiche e di
accoglienza, ma non collabora
come supporto ai docenti e ai
collaboratori.
1. Non è in grado.
52
N. 5 Settore infanzia
Competenze adeguate a
promuovere stili di vita rispettosi
delle norme igieniche, della
corretta alimentazione, della
sicurezza del diritto alla salute e
al benessere dei bambini.
Lo studente deve essere in grado
di intervenire in maniera corretta
nei seguenti processi: norme
igieniche, corretta
alimentazione, sicurezza ,salute e benessere.
4. Autonomamente interviene
nei seguenti processi: norme
igieniche, corretta
alimentazione, sicurezza, salute e
benessere.
3. Guidato interviene nei
seguenti processi : norme
igieniche, corretta
alimentazione,sicurezza, salute e
benessere.
2. interviene adeguatamente nei
seguenti processi : norme
igieniche e corretta
alimentazione, ma non conosce
la tutela sul diritto della salute e
del benessere.
1. Non è in grado.
N.6 Settore infanzia
Azioni di integrazione per
migliorare la qualità della vita ai
bambini con difficoltà, nonché
favorire l’inserimento e
l’accoglienza dei bambini
stranieri.
Programmare al fine di
promuovere l’inserimento dei
bambini in difficoltà e dei
bambini stranieri.
4.Autonomamente riesce a
gestire e programmare attività
per l’ inserimento dei bambini in
difficoltà.
3. Guidato programma attività
per i bambini in difficoltà.
2. Riesce a programmare attività
per i bambini stranieri ma non
per quelli in difficoltà.
1.Non è in grado.
53
N.7 Area Anziani
Osservazione nella
somministrazione farmacologica.
Osservazione alla persona nelle
attività quotidiane e di igiene
personale.
È in grado, su indicazioni del
personale addetto, di prendersi
cura dell’anziano nelle normali
attività quotidiane, nonché di
assisterlo nella somministrazione
farmacologica.
4. Autonomamente si prende
cura dell’anziano e lo assiste
nella somministrazione
farmacologica.
3. Guidato si prende cura
dell’anziano e lo assiste nella
somministrazione farmacologica.
2. Su indicazione del personale
addetto è in grado di prendersi
cura dell’anziano nelle normali
attività quotidiane, ma non è in
grado di assisterlo nella
somministrazione farmacologica.
1.Non è in grado.
N.8 Area Sanitaria
Aiuta nella preparazione alle
prestazioni sanitarie.
Attua interventi di primo
soccorso.
Osserva, riconosce alcuni sintomi
comune di allarme
(sudorazione,pallore ecc.)
Utilizza apparecchi medicali di
semplice uso.
Collabora all’attuazione degli
interventi assistenziali.
L’alunno deve acquisire le
seguenti competenze: utilizzo di
apparecchi semplici, supporto al
primo soccorso e riconoscere
alcuni sintomi comuni di allarme
per aiutare il paziente.
4. Autonomamente utilizza
apparecchi medicali semplici e
supporto al personale medico e
infermieristico.
3. Guidato utilizza apparecchi
medicali semplici e supporto al
personale medico e
infermieristico.
2. Utilizza apparecchi medicali
semplici, ma non è in gado di
fare supporto al personale
medico infermieristico.
1.Non è in grado.
54
N.9 Area Anziani
Supporto alle attività di animazione, al fine di favorire il
recupero, la socializzazione, il
mantenimento di capacità
cognitive e manuali.
Collabora ad educare al
movimento e favorire movimenti
di mobilitazione semplice su
singoli e gruppi di persone.
L’alunno è capace di programmare per il recupero e la
socializzazione, favorendo
attività di mobilitazione semplice
su singoli e gruppi di persone.
4. Autonomamente programma per il recupero e per l' attività di
mobilitazione semplice su singoli
gruppi di persone .
3. Guidato programma per il
recupero e per l' attività di
mobilitazione semplice su singoli
gruppi di persone.
2. Programma per il recupero, ma non riesce a creare le attività
di mobilitazione semplice su
singoli gruppi.
1.Non è in grado.
N.10 Area Sanitaria
Supporto gestionale,
organizzativo e formativo.
Utilizza strumenti informativi di
uso comune per la registrazione
di quanto rilevato durante il
servizio.
Collabora alla verifica della
qualità del servizio.
È in grado di utilizzare strumenti informativi per la registrazione
del servizio e di programmare
per la qualità del servizio.
4. Autonomamente è capace di utilizzare strumenti informativi
per la registrazione del servizio e
di programmare per la qualità
del servizio.
3.Guidato è capace di utilizzare
strumenti informativi per la
registrazione del servizio e di
programmare per la qualità del
servizio.
2. Utilizza strumenti informativi
per la registrazione del servizio,
ma non è in grado di
programmare per la qualità del
servizio.
1.Non è in grado.
55
4.4 INTEGRAZIONE E INCLUSIONE L’integrazione degli alunni in situazioni di svantaggio cognitivo, fisico e culturale, è realizzata attraverso percorsi individualizzati, in stretta
interazione tra famiglia, scuola e territorio.
Nel programmare gli interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle potenzialità degli alunni, la nostra scuola supera la logica della
coppia alunno-insegnante specializzato e si orienta verso esperienze didattiche alternative, che mettono in primo piano il ruolo attivo di tutti
gli alunni all’interno della classe. Il tessuto dei rapporti amicali e solidali è la condizione per favorire l’apprendimento cooperativo e il
tutoring, strumenti efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione.
Nel predisporre la programmazione generale, il Gruppo H d’Istituto intende attivare, in sinergia con tutte le risorse della scuola e gli
operatori esterni degli enti locali preposti, una piena inclusione dell’alunno disabile, intesa ad assicurare l’uguaglianza nella diversità. Per gli stranieri la scuola assicura l’inserimento attraverso:
l’accoglienza
l’alfabetizzazione con strumenti didattici flessibili che assicurino il raggiungimento degli standard minimi stabiliti dal Consiglio di
classe;
la collaborazione con le nuove famiglie in un’ottica di scambio interculturale.
La nostra Istituzione scolastica accoglie alunni diversamente abili affetti da patologie diverse medio-gravi e vede coinvolti docenti
specializzati purtroppo in numero sempre inferiore al fabbisogno e per questo si è cercato di annullare i disagi che ne possono derivare
attraverso modalità organizzative utili a favorire contesti integrati per consentire a tutti gli alunni di usufruire delle migliori opportunità di
crescita e di maturazione personale e sociale.
La scuola che si intende realizzare infatti è una comunità di stimolo e sostegno per tutti gli allievi ed in particolare per i ragazzi con
difficoltà. E’ nostra convinzione che l’integrazione non si esaurisca con l'inserimento nelle classi dei soggetti diversamente abili, ma è
estremamente importante che l'accoglienza faccia rafforzare il senso di appartenenza e contribuisca alla concreta realizzazione del diritto
allo studio costituzionalmente garantito. E' dunque compito della scuola predisporre le condizioni affinché a tutti gli alunni siano offerti i servizi più idonei a partire dall’assistenza
di base che costituisce un’attività interconnessa con quella educativa e che deve coinvolgere tutte le risorse umane e soprattutto operatori
che hanno maturato una consolidata esperienza nel campo delle disabilità e sanno interagire tra loro in modo sistemico per ga rantire la
continuità degli interventi.
56
GRUPPO “H” DI ISTITUTO Garantire le pari opportunità delle persone disabili vuol dire innanzi tutto assicurare e promuovere l’esercizio del diritto all’educazione,
all’istruzione ed all’integrazione sociale, migliorare la loro integrazione e ridurre l’effetto disorientamento dei docenti curricolari e specializzati, svolgendo un’opera di Informazione/Formazione e di Consulenza riguardo la tematica dell’handicap.
La normativa italiana attraverso gli artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17 della legge 104 del 1992, sancisce il diritto all’educazione e all’istruzione
nelle istituzioni scolastiche di ogni genere e grado e stabilisce che l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona svantaggiata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Il profilo dinamico funzionale e
il piano educativo individualizzato sono strumenti indispensabili per perseguire tale obiettivo.
Negli articoli sopra menzionati vengono, inoltre, indicate delle azioni volte a garantire la piena integrazione, per quel che riguarda la scuola
media superiore queste sono: la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi,
sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati; la dotazione alle scuole di attrezzature e sussidi didattici; attività di
supporto mediante l’assegnazione di docenti specializzati, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autono mia e la
comunicazione personale. Le modalità di attuazione dell’integrazione prevedono: attivazione di forme sistematiche di orientamento;
organizzazione di attività educative e didattiche secondo i criteri di flessibilità, forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti dei vari
ordini e gradi scolastici al fine di garantire la continuità educativa.
Il Gruppo di lavoro per l’integrazione degli alunni diversamente abili (la cui costituzione è compresa tra gli obblighi che riguardano
direttamente il Dirigente scolastico), rappresenta un importante strumento collegiale che presiede alla programmazione generale
dell’integrazione scolastica e ha il compito di “collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo
individualizzato (legge n. 104/1992, art.15, comma 2) dei singoli alunni.
Interviene per: analizzare la situazione complessiva nell’ambito scolastico (numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia degli h andicap,
classi coinvolte);
analizzare le risorse umane e materiali dell’Istituto scolastico;
predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei Gruppi “tecnici“;
verificare periodicamente gli interventi a livello di Istituto;
formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento, anche nell’ottica di prevedere l’attivazione e la partecipazione a corsi di
aggiornamento “comuni” per il personale delle scuole, delle ASL e degli Enti locali, impegnati in piani educativi e di recupero
individualizzati.
57
Composizione Dirigente scolastico o un suo delegato;
Docente Coordinatore;
Docenti curriculari e specializzati;
Altre figure di riferimento;
Genitori;
Rappresentanti di Enti;
Associazioni;
Altri rappresentanti dell’èquipe multidisciplinare territoriale;
Referente dell’A.S.L.
Ruolo dei componenti La consulenza dei docenti è utile per definire i criteri per la formulazione del P.D.F., degli strumenti di osservazione e di interpretazione
delle osservazioni stesse, per l’attività di ricerca, per la predisposizione degli obiettivi indicatori del P.E.I., per l'elaborazione di criteri per
le prove di verifica e l’interpretazione delle stesse, per stabilire le modalità di raccordo tra P.E.I. e programmazione della classe.
I genitori possono costituire una risorsa di esperienze per gli operatori scolastici ed extrascolastici, oltre che per gli al tri genitori. Sono
chiamati a collaborare alla realizzazione di un più efficace collegamento tra attività scolastiche ed extrascolastiche.
Diagnosi Funzionale
Gli psicologi offrono una consulenza specifica in merito a: caratteristiche della personalità, cognitive e socio affettive degli alunni in
situazione di handicap, strategie per il miglioramento delle dinamiche relazionali, definizione del “progetto di vita”.
Competenze
a) Predisposizione di un calendario per gli incontri annuali del Gruppo H;
b) analisi delle risorse umane e materiali di Istituto al fine di predisporre interventi efficaci volti a promuovere l’integrazione; c) programmazione di interventi didattico metodologici ed educativi finalizzati a rendere più efficace l’integrazione e la valutazione in
itinere;
d) proposta ai Coordinatori dei Consigli di Classe di materiali, sussidi didattici, strategie di insegnamento-apprendimento per gli allievi
con difficoltà di apprendimento;
e) consulenza relativa a tutti i Progetti relativi all’integrazione (accoglienza, continuità, sperimentazione, richiesta ore con insegnanti
specializzati).
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Tempi, sede e modalità degli incontri Nel corso dell’anno scolastico si prevede che il gruppo si incontri, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, almeno una volta al mese,
per due ore, in uno dei locali dell’Istituto. Durante il primo di questi incontri, saranno concordati tra i vari componenti le date e gli orari e
sarà predisposto il calendario. Di ogni incontro sarà redatto un verbale.
Strumenti e sussidi impiegati Possono essere utilizzati testi specifici, riviste, strumenti tecnologici multimediali
Realizzazioni
Il coordinatore può realizzare, in collaborazione con i componenti del Gruppo:
materiali di programmazione
modello di registro per l’insegnante specializzato
raccoglitore contenente circolari ministeriali, delle amministrazioni periferiche, del preside, comunicazioni del coordinatore del
gruppo, elenco delle attività di aggiornamento e di consulenza effettuate in Istituto.
Documentazione Come previsto dalla Legge Quadro 104/92, deve essere costituito un fascicolo personale degli allievi che sono affiancati da insegnanti
specializzati, contenente i seguenti documenti:
attestazione di handicap;
relazioni Finali/Osservative - P.E.I della Scuola Media;
Profilo Dinamico Funzionale;
P.E.I.;
verifiche e gli aggiornamenti in itinere;
ogni altro materiale significativo prodotto durante l’iter scolastico utile alla conoscenza dell’allievo;
i progetti per l’integrazione;
copia dei Verbali delle riunioni relative all’alunno;
le Relazioni finali e relativi Certificati ed Attestati dei crediti formativi.
Verifica e valutazione
La verifica dell’attività svolta deve essere effettuata costantemente in itinere, allo scopo di definire le iniziative e di c alibrare gli interventi
successivi.
E’ opportuno ottimizzare la collaborazione tra A.S.L., scuola, famiglia, così come l’interazione tra i colleghi del gruppo e gli altri docenti
dell’istituto che richiedono specifiche consulenze.
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DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA) Per DSA si intende una serie di disturbi come la dislessia, la disortografia, la disgrafia, la discalculia e la disgnosia, che senza interessare il
funzionamento intellettivo, riguardano le abilità di lettura, scrittura, calcolo e quella di conoscere e realizzare confronti e analogie operando
con la mente. Essi si manifestano anche in presenza di un normale livello intellettivo, di un’istruzione idonea, di un’integr ità neuro-
sensoriale e di un ambiente socio-culturale favorevole e, per questo, sono stati, per molto tempo, ritenuti derivanti da mancanza di interesse
o da scarsa applicazione allo studio, con conseguenze negative sull'alunno, sia di tipo psicologico che di rendimento scolastico. La nostra Istituzione scolastica accoglie studenti con DSA per i quali il collegio dei docenti e i consigli di classe di riferimento
programmano e attivano le procedure utili all’integrazione sia sociale che didattica, guidando gli studenti nel loro percorso di crescita e,
quindi, nel raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.
L'individuazione, tra gli insegnanti, di un tutor, consente la messa in atto di interventi adeguati e tempestivi e l'adozione di modalità
didattiche specifiche, attraverso l'applicazione, fin da subito, di misure compensative e dispensative capaci di ridurre il disagio ed evitare
l'insuccesso scolastico.
STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ha definito gli strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali rimarcando
la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in
situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,
estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES):
situazioni di svantaggio sociale e culturale;
disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi
espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003, sia con l’attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati e sia con
l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative, come previsto dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 che ha dato
delle istruzioni operative per l’attuazione della Direttiva.
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ISTRUZIONI OPERATIVE I CdC hanno il compito di individuare gli studenti con Bisogni Educatici Speciali e devono redigere e deliberare un PDP (Piano Didattico
Personalizzato), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare (secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata) le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
I CdC sono supportati in questa azione dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto (GLI).
Fanno parte del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto: Dirigente Scolastico;
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;
componenti GLH;
funzioni strumentali;
insegnanti specializzati;
docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica;
coordinatori di classe;
genitori;
esperti istituzionali.
COMPITI DEL GLI Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione dell’Istituto si riunisce almeno una volta al mese con i seguenti compiti:
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.
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INIZIATIVE DI INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI La scuola, attraverso la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno
studente, tende allo sviluppo delle potenzialità di tutti gli allievi. I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzi tutto “persone” e in
quanto tali, titolari di diritti e doveri che prescindono dalla loro origine nazionale. Si favorirà, pertanto, la
piena integrazione di tutti e la valorizzazione delle tante identità locali e nel contempo si cercherà di far
dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori condivisi, costruendo relazioni fondate
sul rispetto, l’ascolto e la fiducia reciproca tra scuola e famiglia.
INDEX TEAM
Dall’anno scolastico 2016/2017 è stato costituito nel nostro Istituto l’Index Team.
Esso è composto da:
Dirigente Scolastico,
docenti curricolari,
docenti di sostegno
amico critico (critical friend).
Sulla base delle direttive fornite dall’Index for Inclusion di T. Booth e M. Ainscow, l’Index Team si propone di utilizzare l’Index, in quanto
esso:
• è uno strumento per la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività delle scuole di ogni ordine e grado; • fornisce indicatori realistici sui quali fondare un piano di miglioramento organizzativo e culturale;
• accresce la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e sulla trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla
qualità dei “risultati” educativi; • è uno strumento per progettare il cambiamento;
• è uno strumento per pianificare lo sviluppo delle Istituzioni Scolastiche.
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I CONCETTI CHIAVE DELL’INDEX
• L’inclusione è un percorso verso la crescita illimitata degli apprendimenti e della partecipazione di tutti che necessita di
risorse per sostenere l’apprendimento
• Sostegno alla diversità in termini di sostegno diffuso
• Un modello sociale delle difficoltà educative e della disabilità
L’INDEX lavora su parametri sia di tipo qualitativo che quantitativo.
Esso promuove: • una sistematicità della ricognizione rispetto alle tematiche rivelate sensibili;
• un’attività di controllo e verifica ricorsiva degli elementi acquisiti e delle considerazioni che da essi scaturiscono;
• un’attenzione a lavorare attraverso categorie di analisi che rimangano aperte e modificabili così da incorporare nuove osservazioni e
risultanze che emergono dalla raccolta sul campo.
L’AMICO CRITICO NELL’INDEX
E’ un componente ESTERNO, NON PRENDE DECISIONI e DEVE AVERE CONOSCENZA DELL’INDEX.
Esso funge da: • Consulente scientifico: conosce la metodologia per l’autovalutazione e l’automiglioramento
• Organizzatore: modera gli incontri, struttura processi
• Motivatore: rassicura, ascolta, aiuta a cercare nuove idee, mantiene i ritmi di lavoro, aiuta a focalizzare l’attenzione
• Facilitatore: sa trattare emozioni, esplicitare tensioni, gestire conflitti
• Costruttore di reti: crea contatti sia interni che esterni
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ATTIVITÀ DELL’INDEX
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4.5 PROGETTI CURRICOLARI
Progetto Nazionale Alfabetizzazione Motoria “Sport di classe” Scuola Primaria.
Progetto “Ad maiora” (avviamento alla lingua latina) Il progetto all'interno del curricolo pomeridiano della scuola secondaria di I grado promuove la conoscenza dei primi rudimenti della lingua latina, con la finalità di far acquisire agli alunni la consapevolezza della lingua italiana e il funzionamento del le sue regole. La
nostra lingua deriva dal latino e la maggior parte delle parole che utilizziamo provengono da essa. Perciò la comprensione e l'apprendimento del latino sviluppano la capacità di riflessione sui meccanismi linguistici e attivano di conseguenza delle importanti
capacità logiche.
4.6 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016-17 Il curricolo, oltre l’attività didattica prevista dalle disposizioni ministeriali, è integrato da interventi educativi che completano ed
arricchiscono l’offerta formativa, permettendo ai nostri alunni esperienze di confronto e di apertura verso il territorio locale e nazionale.
Progetto di lingua inglese rivolto ai bambini della scuola dell'infanzia.
Progetto “Il corriere della scuola”
Il progetto vuole realizzare un giornalino on line indirizzato a tutti gli alunni dell'Istituto Omnicomprensivo di Polla, poichè ognuno potrà
partecipare inviando via mail un proprio articolo con notizie, immagini, foto, disegni, filmati e link. Ha le finalità di contribuire alla
formazione di cittadini informati, responsabili e capaci di pensiero critico, propositivo e collaborativo, con particolare attenzione alle
tecnologie informatiche e alle nuove possibilità offerte dal web.
Progetto di insegnamento in lingua inglese e scambio culturale Global citizen – EduCHANGE Il progetto promosso dall'Associazione AIESEC che è un'organizzazione internazionale di studenti universitari, no profit, consiste
nell'accogliere in un'istituzione scolastica per sei settimane studenti universitari “volontari”, provenienti dall'estero, che ampliando e
rinnovando l'offerta formativa, partecipano alle attività didattiche, attivando moduli in lingua inglese su tematiche attuali di rilevanza
globale.
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Progetto “Sensibilizzazione all'immigrazione” Il progetto è proposto dalla struttura SPRAR di Polla ed è rivolto agli studenti della scuola secondaria di II grado da realizzare nei mesi di
novembre e dicembre e agli alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado da realizzare nei mesi di gennaio e febbraio.
Progetto “Intercultura? Yes, we can Il progetto è rivolto a tutti gli alunni italiani e stranieri per quanto concerne l'aspetto giuridico-pedagogico, mentre per quanto riguarda
l'aspetto linguistico L2 esclusivamente agli alunni stranieri presenti presso l'Istituto Omnicomprensivo di Polla e agli ospiti dei centri di
accoglienza per minori non accompagnati presenti sul territorio. Favorisce il diritto alla cittadinanza e all'interculturalità; promuove
conoscenze ed esperienze che conducono al confronto e all'interazione fra popoli diversi.
Progetto Potenziamento Lingua inglese Il progetto prevede la compresenza di insegnanti di madre-lingua in inglese con attività da svolgere in mattina e/o pomeriggio e con il
contributo economico volontario delle famiglie. Si sottolinea la valenza metodologico-didattica delle lezioni in compresenza con il docente
di madrelingua in orario antimeridiano. Destinatari: alunni di tutte le classi.
Progetto “Cittadinanza attiva”
Al fine di promuovere la conoscenza delle regole della partecipazione democratica sono attivate iniziative per lo studio della Carta
costituzionale e degli statuti degli EE.LL territoriali che saranno sviluppate nell’ambito dell’asse storico-sociale, con riferimento agli
insegnamenti di Storia e Diritto. Le attività possono, altresì, prevedere ricorso ad esperti esterni. Destinatari: alunni secondaria primo grado
e biennio istituto professionale.
Progetto “Orientamento”
Finalità: Consolidare la continuità fra i vari ordini di scuola. Orientamento in entrata. Orientare gli alunni delle classi terminali alla scelta del segmento di scuola successivo e gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Professionale all’inserimento nel mondo del lavoro e
all’Università.
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Progetto inclusione e alfabetizzazione ospiti del centro accoglienza del comune di Polla Il progetto si propone di affiancare gli operatori del centro di accoglienza del comune di Polla nel favorire e migliorare l’integrazione dei
richiedenti asilo. La scuola si propone di mettere a disposizione la professionalità dei docenti con la realizzazione di due laboratori: uno di
alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua, attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza e di lingua
non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli Enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle
famiglie e dei mediatori culturali; un altro dedicato a promuovere lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza at tiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture.
Progetto “Scuola-Genitori”
L’idea parte dalla considerazione che l’Istituto Omnicomprensivo, a causa di una carenza normativa, non ha la possibilità del confronto
democratico previsto dalla presenza del Consiglio di Istituto. L’obiettivo quindi è la costituzione di un’associazione genito ri con cui
condividere idee, proposte, progetti, in un’ottica di confronto e partecipazione di questa importante componente del mondo della scuola,
anche nell’ottica della rendicontazione sociale
Progetto “Giochi sportivi studenteschi” docente referente Elio De Angelis (Scuola Secondaria I grado)
Questo progetto vuole offrire a tutti la possibilità di praticare una o più attività sportive nella scuola, come completamento ed
approfondimento delle proposte curricolari, migliorare le capacità comunicative attraverso attività di gruppo, creare continuità tra l’offerta
scolastica e le richieste dell’utenza del territorio, coinvolgere i diversamente abili, incoraggiare la cooperazione e la facoltà di agire in
sintonia con i compagni, nel “fare insieme”, nell’accettazione dell’altro, per il raggiungimento di un fine comune, educare alla legalità,
all’osservazione di regole stabilite e condivise, al rispetto dell’avversario e del direttore di gara. Attività
atletica leggera; pallavolo;
pallamano;
calcio a 5;
atletica leggera su pista;
corsa campestre.
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Progetto “Forza ragazzi”
(Progetto in rete - Capofila Associazione Ursentum o.n.l.u.s.) Il progetto vuole offrire ad un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori del Comune di Polla (SA) un percorso esper ienziale in
ottica interculturale allo scopo di sensibilizzarli alle tematiche legate ai Diritti Umani, sviluppare un pensiero critico in grado di leggere e
riconoscere i fenomeni in atto e pensare e realizzare insieme, come gruppo, possibili progetti e azioni da intraprendere a scuola e sul
Territorio sugli stessi argomenti oggetto del percorso nel successivo anno scolastico.
I ragazzi che potranno usufruire del percorso saranno individuati secondo criteri condivisi con le Associazioni di volontariato e le Scuole e
costituiranno il gruppo da formare per diventare possibili Peer.
Si lavorerà sulle competenze (life skill) dei giovani quale presupposto attraverso cui i ragazzi possano essere protagonisti della vita sociale:
“acquisire le life skill significa condurre relazioni interpersonali e assumere responsabilità legate al proprio sociale” (Elias in Boda 2001).
Le life skill sono capacità/abilità che mettono in grado gli individui di adottare strategie efficaci per affrontare i diversi problemi che si
presentano. L’obiettivo finale è quello di avviare un percorso d’educazione ad una “cittadinanza” aperta al dialogo dove “l’altro” è fonte
di ricchezza attraverso una lettura “interculturale” dei processi sociali che stimoli e incrementi inoltre le capacità empatiche al fine di
favorire processi di identificazione reciproca tra i ragazzi e la sensibilizzazione di tematiche legate ai diritti umani tra i pari.
4.6.2 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA A.S. 2017-18
Progetto “Murales”
Il progetto è rivolto agli alunni che frequentano l’IPSS e ha lo scopo di favorire il superamento delle barriere linguistiche e relazionali
attraverso l’operatività manuale e il lavoro di gruppo.
Progetto “Recupero Matematico”
Il progetto è finalizzato al recupero matematico degli alunni che hanno le carenze in matematica nelle classi prima e seconda della
scuola secondaria di primo grado.
Progetto “Recuperiamo”
Il progetto vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni per garantire loro pari opportunità formative. E’rivolto agli alunni
della scuola Primaria di Polla San Pietro.
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Progetto “Matematica e prove Invalsi”
Il progetto è finalizzato a migliorare il livello qualitativo degli alunni e favorire il loro successo scolastico nell’area della matematica;
inoltre ha lo scopo di preparare e abituare gli alunni delle classi terze ad affrontare le prove invalsi attraverso prove strutturate.
Progetto “Tutti a Teatro”
Il progetto offre la possibilità agli alunni, attraverso le attività teatrali, di migliorare lo sviluppo psico-motorio e relazionale, di affinare
lo spirito critico e stimolare la sensibilità estetica. E’ rivolto agli alunni della classe quinta della scuola Primaria di Polla San Pietro.
Progetto Intercultura “Nuovi Orizzonti” Il progetto è rivolto a tutti gli alunni italiani e stranieri per quanto concerne l'aspetto giuridico-pedagogico, mentre per quanto riguarda
l'aspetto linguistico L2 esclusivamente agli alunni stranieri presenti presso l'Istituto Omnicomprensivo di Polla e agli ospiti dei centri di
accoglienza per minori non accompagnati presenti sul territorio. Favorisce il diritto alla cittadinanza e all'interculturalità; promuove conoscenze ed esperienze che conducono al confronto e all'interazione fra popoli diversi.
Progetto “Il Presepe Vivente”
Il progetto si pone l’obiettivo di offrire ai bambini nuove esperienze didattiche, di amicizia, di solidarietà, di collaborazione attraverso
esperienze concrete visibili per favorire negli stessi mutamenti si sul piano cognitivo che sul piano affettivo. E’ rivolto ai bambini della
scuola dell’Infanzia di Polla Capoluogo.
Progetto “SPRAR”
Il progetto si propone di sensibilizzare le nuove generazioni sul fenomeno migratorio che sta caratterizzando il nostro presente su scala internazionale, nazionale e locale. E’ rivolto agli studenti della scuola secondaria di II grado ed ha l’obiettivo di favorire l’integrazione, la conoscenza di culture diverse, contrastare la xenofobia attraverso incontri interculturali con alcuni ospiti del centro SPRAR di Polla.
.
Progetto “Mangiare arcobaleno per crescere sano”
Il progetto ha lo scopo di abituare i bambini ad assumere sane abitudini alimentari e a comprendere lo stretto legame tra alimentazione e
salute. E’ rivolto ai bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia di Polla Cappuccini.
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Progetto di insegnamento in lingua inglese e scambio culturale Global citizen – EduCHANGE Il progetto promosso dall'Associazione AIESEC che è un'organizzazione internazionale di studenti universitari, no profit, consiste
nell'accogliere in un'istituzione scolastica per sei settimane studenti universitari “volontari”, provenienti dall'estero, che ampliando e
rinnovando l'offerta formativa, partecipano alle attività didattiche, attivando moduli in lingua inglese su tematiche attuali di rilevanza
globale.
Progetto “Giochi sportivi studenteschi” docente referente Cuozzo Michele (Scuola Secondaria I grado)
Questo progetto vuole offrire a tutti la possibilità di praticare una o più attività sportive nella scuola, come completamento ed
approfondimento delle proposte curricolari, migliorare le capacità comunicative attraverso attività di gruppo, creare continuità tra l’offerta
scolastica e le richieste dell’utenza del territorio, coinvolgere i diversamente abili, incoraggiare la cooperazione e la facoltà di agire in
sintonia con i compagni, nel “fare insieme”, nell’accettazione dell’altro, per il raggiungimento di un fine comune, educare alla legalità,
all’osservazione di regole stabilite e condivise, al rispetto dell’avversario e del direttore di gara. Attività
atletica leggera; pallavolo;
pallamano;
calcio a 5;
atletica leggera su pista;
corsa campestre.
Progetto “Cittadinanza attiva” Al fine di promuovere la conoscenza delle regole della partecipazione democratica sono attivate iniziative per lo studio della Carta
costituzionale e degli statuti degli EE.LL territoriali che saranno sviluppate nell’ambito dell’asse storico-sociale, con riferimento agli
insegnamenti di Storia e Diritto. Le attività possono, altresì, prevedere ricorso ad esperti esterni. Destinatari: alunni secondaria primo grado
e biennio istituto professionale.
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Progetto “Forza ragazzi”
(Progetto in rete - Capofila Associazione Ursentum o.n.l.u.s.) Il progetto vuole offrire ad un gruppo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori del Comune di Polla (SA) un percorso esper ienziale in
ottica interculturale allo scopo di sensibilizzarli alle tematiche legate ai Diritti Umani, sviluppare un pensiero critico in grado di leggere e
riconoscere i fenomeni in atto e pensare e realizzare insieme, come gruppo, possibili progetti e azioni da intraprendere a scuola e sul
Territorio sugli stessi argomenti oggetto del percorso nel successivo anno scolastico.
I ragazzi che potranno usufruire del percorso saranno individuati secondo criteri condivisi con le Associazioni di volontariato e le Scuole e
costituiranno il gruppo da formare per diventare possibili Peer.
Si lavorerà sulle competenze (life skill) dei giovani quale presupposto attraverso cui i ragazzi possano essere protagonisti della vita sociale:
“acquisire le life skill significa condurre relazioni interpersonali e assumere responsabilità legate al proprio sociale” (Elias in Boda 2001). Le
life skill sono capacità/abilità che mettono in grado gli individui di adottare strategie efficaci per affrontare i diversi problemi che si
presentano. L’obiettivo finale è quello di avviare un percorso d’educazione ad una “cittadinanza” aperta al dialogo dove “l’altro” è fonte di
ricchezza attraverso una lettura “interculturale” dei processi sociali che stimoli e incrementi inoltre le capacità empatiche al fine di
favorire processi di identificazione reciproca tra i ragazzi e la sensibilizzazione di tematiche legate ai diritti umani tra i pari.
Progetto “Orientamento” Finalità: Consolidare la continuità fra i vari ordini di scuola. Orientamento in entrata. Orientare gli alunni delle classi terminali alla scelta del segmento di scuola successivo e gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Professionale all’inserimento nel mondo del lavoro e
all’Università.
4.7 COLLABORAZIONE CON IL POLO QUALITÀ DI NAPOLI
Dall’anno scolastico 2008/09 l’Istituto Omnicomprensivo di Polla, ha intrapreso, in collaborazione con il Polo Qualità di Nap oli, un
percorso di ricerca e sperimentazione finalizzato al miglioramento della qualità e dell’efficacia dei sistemi di istruzione secondo gli
standard fissati dall’Unione Europea, promuovendo la visibilità e il controllo dei servizi erogati, attivando processi di mod ernizzazione e
innovazione. Tutti i processi e i percorsi attivati sono stati descritti nel Manuale per la Qualità, redatto secondo la NORMA UNI EN ISO
9004:2009, che ha permesso alla nostra istituzione scolastica di ricevere la certificazione di qualità.
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4.8 STRUMENTO MUSICALE
Con l’attivazione dell’indirizzo musicale, avvenuta nell’anno scolastico 2011/2012, l’Istituto Comprensivo di Polla è entrato nel novero di
quelle scuole che hanno il privilegio di poter offrire questa importante opportunità formativa ai propri alunni.
Di oltre 120 alunni, che hanno frequentato e frequentano il corso ad indirizzo musicale, sono stati protagonisti di esperienze musicali
gratificanti, come saggi, concerti, concorsi, manifestazioni culturali. Molti di loro hanno vinto premi, partecipato a prestigiosi concorsi di
livello nazionale ed internazionale. Con il loro entusiasmo ed il loro impegno hanno contribuito a rendere il nostro istituto un importante
centro di diffusione della cultura musicale. Alcuni dei nostri ex alunni stanno proseguendo con successo il loro percorso formativo nella musica, distinguendosi nello studio presso il conservatorio ed altre agenzie formative.
L’offerta: la sezione ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I grado offre la possibilità agli alunni iscritti di intraprendere lo studio,
totalmente gratuito, di uno dei seguenti strumenti:
pianoforte
violino
sassofono
percussioni
La prova orientativa attitudinale La prova orientativa attitudinale avviene di norma nei mesi di marzo/aprile ed è tenuta da una commissione presieduta dal Dirigente
Scolastico e formata dai docenti titolari delle cattedre di strumento in dotazione all’Istituto. Per sostenere la prova, non è richiesta alcuna
esperienza musicale pregressa, basta indicare nel modulo di iscrizione l’opzione dell’indirizzo musicale con l’ordine di preferenza degli strumenti insegnati nella nostra scuola.
La prova consiste in un breve colloquio e in un test per mettere in evidenza motivazioni e predisposizione. Al termine della prova la
commissione esprime una propria valutazione in base ai criteri di discriminazione e riproduzione ritmica e melodica, di motivazione e
predisposizione per poi redigere e infine pubblicare una graduatoria con i nominativi degli allievi ammessi e l’assegnazione del relativo
strumento musicale.
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Finalità e obiettivi L’insegnamento dello strumento
promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale, resa più completa dallo studio del lo
strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;
integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell’alunno, unitamente alle
dimensione cognitive, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo - compositiva;
offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo ed orientamento delle proprie
potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale;
fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio.
Nel campo della formazione musicale l’insegnamento dello strumento persegue un insieme di obiettivi generali all’interno dei quali si
individua l’acquisizione di alcuni traguardi essenziali quali:
il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti dal repertorio della tradizione scritta e orale con
consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso;
la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori pure all’interno di griglie predisposte;
l’acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica, intonata e di conoscenze di base della teoria musicale;
un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione ed attività senso-motoria legata al proprio strumento;
un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alla possibilità di controllo del proprio s tato
emotivo in funzione dell’efficacia della comunicazione.
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4.9 ANIMATORE DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – è una delle linee di azione più
ambiziose della legge 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”.
Il PNSD prevede tre grandi linee di attività in merito a miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e
formazione degli insegnanti. Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando
di progetti che le scuole devono presentare. Inoltre, con nota 17791 del 19 novembre 2015, è stato disposto che ogni
scuola dovrà individuare entro il 10 dicembre un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le
diverse azioni. In data 26 novembre 2015 con delibera del Collegio Docenti prot. 3681, il prof. Daniele Galani è stato nominato
Animatore Digitale dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla (SA) al fine di organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD,
per favorire la partecipazione e per stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD. Per la realizzazione di una cultura digitale condivisa si propongono momenti formativi alle famiglie e ad
altri enti del territorio. Il docente individuato è da tutti riconosciuto quale esperto di informatica e costituisce un riferimento per tutti i
docenti e per il personale ATA per le problematiche derivanti dall’uso delle tecnologie informatiche.
Formazione degli insegnanti Un elenco delle iniziative di formazione per i docenti, a cura dell’animatore digitale, sarà consultabile
sempre sul portale della scuola: http://www.icpolla.gov.it.
Azioni promosse o che si conta di promuovere per migliorare le dotazioni hardware della scuola
Per l’anno scolastico 2015/16 nel nostro Istituto è in fase di realizzazione il potenziamento della rete
Lan Wireless per la Scuola secondaria di II grado. Il progetto è stato presentato nell’ambito del Piano
ministeriale “Wireless nelle scuole” promosso con avviso pubblico del 12 novembre 2013 prot.
N.2800. Il progetto è stato approvato con delibera del Commissario straordinario del 10.02.2015 e il Bando con determina del Dirigente
Scolastico prot.n.3346 del 02.11.2015. Il potenziamento della rete Wireless consentirà di:
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portare la connettività senza fili in aree interne all’edificio scolastico per la fruizione di contenuti digitali;
permettere a docenti e studenti di fruire di risorse digitali nella didattica di base.
Allo scopo di raggiungere la copertura completa di tutte le classi del nostro Istituto Omnicomprensivo con la Lavagna Interat tiva
Multimediale, per l’anno scolastico corrente l’Istituto Omnicomprensivo ha presentato la propria candidatura per la nuova programmazione
PON 2014-20 e in particolare per l’avviso FESR “Ambienti Digitali” relativo all’azione 10.8.1 che coinvolge in particolare la Scuola
dell’Infanzia e ci consentirà di dotare tutti i plessi della LIM, ciò renderà possibile creare spazi alternativi per favorire l’apprendimento
degli alunni. Il Progetto è stato approvato dal Collegio Docenti con delibera n.11 del 26.11.2015 prot.3681/A19. Nel Piano Integrato è stata
effettuata la richiesta di postazioni informatiche per la segreteria della scuola. Contenuti o attività correlate al PNSD nel curricolo degli studi Il progetto prevede, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, l’utilizzo del sito della scuola per motivi strettamente didattici, Ogni docente
potrà pubblicare materiali, lezioni e test on line a proprio nome, a beneficio degli studenti. Le lezioni saranno classificate per materia e
potranno essere condivise secondo due modalità, a discrezione del docente:
riservate agli alunni con password di accesso;
pubbliche.
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5. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI PER L’ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA
5.1 FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO E DIVERSA ARTICOLAZIONE DELLA DURATA DELLA LEZIONE
La Scuola dell’infanzia articola l’orario in sei giorni per 40 settimanali ,dal lunedì al venerdì dalle ore 8:15 alle
ore
15:30, il sabato dalle ore 8:15 alle ore 12:00. La Scuola di Pertosa articola l’orario in cinque giorni settimanali, dal
lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00 con chiusura del sabato.
La scuola primaria adotta un orario articolato in sei giorni per 27 ore settimanali. Nel Plesso di Polla CAP: dalle
ore 8,15 alle 13,15 il lunedì, il martedì e il mercoledì e dalle ore 8:15 alle ore12:15 il giovedì, il venerdì e sabato.
Nel Plesso di Polla “San Pietro” dalle ore 8,30 alle ore 13:30 il lunedì, il martedì e il mercoledì e dalle ore 8:30 alle ore12:30 il
giovedì, il venerdì e sabato. Nel Plesso di Pertosa dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 13:00.
Nel corso dell’anno scolastico 2016/2017, nell’ottica del miglioramento dell’offerta formativa, le classi quarte e quinte della scuola
primaria, fruiranno di un orario settimanale di 30 ore, con potenziamento dello studio della lingua inglese, grazie al razionale utilizzo
dell’organico funzionale.
La scuola secondaria di I grado si articola in un orario distribuito su sei giorni per 36 settimanali dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle
13:30, con tempo prolungato nei giorni di martedì e venerdì, fino alle ore 17,30. Gli alunni di Strumento musicale sono impegnati
individualmente e in gruppo nei momenti di studio di musica d’insieme dal lunedì al venerdì in orario pomeridiano. Inoltre le classi
terze fruiranno, in orario curricolare di un’ora di approfondimento/recupero della lingua inglese, con sdoppiamento della classe.
La scuola secondaria di II grado dalle ore 8:30 alle ore 13:30/14.30.
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5.2 ARTICOLAZIONE FLESSIBILE DEL GRUPPO CLASSE, SEZIONE O INTERSEZIONE La Scuola dell’Infanzia, la Scuola primaria e la Scuola Secondaria di I° e II°, prevedono momenti di apertura delle Classi, Sezioni,
Intersezioni, con organizzazione in gruppi eterogenei, sulla base di interessi comuni, anche in relazione con la programmazio ne
scolastica.
5.3 ATTIVITÀ DI RACCORDO TRA LA SCUOLA E IL TERRITORIO L’Istituto Omnicomprensivo aderisce a progetti proposti dagli Enti locali e da associazioni del territorio, in un rapporto sinergico,
improntato anche su una consolidata collaborazione con i comuni di Polla e Pertosa, allo scopo di offrire alle scuole la possibilità di
utilizzare lo strumento del PTOF, per ampliare il patrimonio di conoscenza degli alunni, in relazione alle caratteristiche del territorio.
5.4 INIZIATIVE DI CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Si garantirà ad ogni alunno il rispetto della progressione fluida nell’attraversamento dei vari ordini di scuola, senza discordanze e
repentini cambiamenti di strategie didattiche, ma tenendo conto che la continuità è nella persona, nel suo sviluppo e nel suo
apprendimento. Ci saranno incontri programmati tra gli alunni dei quattro gradi di scuola con attività di comune interesse.
L’Orientamento riveste un’importanza fondamentale nel processo formativo. Nel significato comune la parola orientare vuol dire
consigliare la direzione da percorrere (magari sconsigliandone un’altra). Nel campo dell’educazione l’orientamento
è un processo continuo che riguarda la persona durante tutta la sua vita, e non può essere limitato alla sola scelta
del tipo di studi che si intendono frequentare dopo la scuola secondaria di I° grado, ma deve interessare tutto il
triennio, a partire dall’ingresso alla scuola media, attraverso attività per far conoscere meglio se stessi, le proprie
potenzialità, le conoscenze del mondo circostante al fine di gestire meglio le scelte personali e lavorative.
L’orientamento per le classi prime sarà improntato alla conoscenza del sè per far capire con chiarezza:
le attitudini (capacità di fare un qualcosa meglio di altre); gli interessi (la preferenza che si ha verso una determinata attività, per la quale si vive un sentimento particolare);
le aspirazioni (che in un certo senso rappresentano i sogni della nostra vita e che, necessariamente devono essere accompagnate da
grande volontà e capacità); i valori (le motivazioni che danno un senso alla nostra vita, come l’onestà e il rispetto degli altri).
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Per le classi seconde, sarà improntato ad approfondire:
la conoscenza del sè e le trasformazioni fisiche e psicologiche;
la conoscenza della realtà del proprio territorio, dal punto di vista economico e produttivo;
la classificazione delle principali attività lavorative;
l’esame delle possibilità di lavoro esistenti sul territorio in cui si abita.
Alla fine del triennio, è prevista la conoscenza degli Istituti scolastici presenti sul territorio. Quando si deve scegliere, si deve cercare…
“Si deve cercare la strada per cui arrivare alla meta” .
Attività consigliate: chi sono (descrizione del proprio aspetto fisico);
il carattere - descriversi e poi confrontare con “come mi vedono gli altri” (genitori e amici);
gli interessi (proposta di varie attività con grado di preferenza);
lo studio (elenco delle motivazioni che originano il piacere verso l’una o l’altra disciplina);
il mondo del lavoro (professioni, perché si lavora, i diversi tipi di lavoro); la scelta del tipo di scuola.
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L’ORIENTAMENTO: TRA ISTRUZIONE E FORMAZIONE (SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO) La dispersione scolastica riguarda soprattutto il biennio della secondaria di II grado, particolarmente il primo anno degli istituti tecnici e
professionali. Nella nostra regione molti sono i giovani che abbandonano la scuola in una fascia di età compresa tra i 14 -16 anni. In Italia
molti sono i giovani che escono dal sistema di istruzione senza nè qualifica, nè diploma, in possesso della sola licenza medi a. Tale
dispersione è da collegarsi al diverso contesto affettivo e di competenze richieste tra la secondaria di primo grado e quella di secondo
grado.
I servizi di orientamento attivati dalle scuole spesso si pongono come “centri di informazione” o si muovono nell’ottica di una sequenza
Diagnosi-Decisione-Scelta-Filiera, in tal modo “predestinando” gli allievi verso il percorso scolastico (…è portato per….). A questo va aggiunta la potenza di alcuni fattori (offerta scolastica sul territorio, condizionamenti sociali di genere, scarsa istruzione delle
famiglie degli alunni) sulla consapevolezza della scelta.
Il progetto “Cosa farò da grande…??”
Si colloca nel problema come progetto di Continuità tra i due ordini di scuole ed Orientamento in entrata e Ri-orientamento per il
passaggio al triennio. La realizzazione di tale progettualità richiede una figura di coordinamento interno identificabile come tutor interno
che provveda all’organizzazione del team progetto.
1. DESTINATARI
Alunni delle terze classi della secondaria di primo grado.
Alunni delle prime classi dell’Istituto Professionale destinatari della prima annualità del progetto.
Alunni delle seconde classi dell’Istituto destinatari delle prime due annualità Docenti delle aree linguistico – letteraria e
matematico-scientifica della secondaria di primo grado e delle prime classi dell’Istituto proponente.
2. FINALITÀ
ridurre la dispersione scolastica;
ridurre l’insuccesso dell’orientamento come scelta del percorso scolastico/formativo al termine del biennio comune.
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L’ORIENTAMENTO IN USCITA: UNIVERSITÀ E MERCATO DEL LAVORO (SCUOLA SECONDARIA DI II° GRADO)
Il progetto “ORIENTAMENTO IN USCITA: UNIVERSITA’ E MERCATO DEL LAVORO” è teso a sostenere la costruzione della
carriera formativa e professionale degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari di Polla. A tal fine la scuola si
impegna ad inserire specifiche attività formative ed informative mirate al raggiungimento dei seguenti
OBIETTIVI SPECIFICI: 1) Migliorare la consapevolezza delle proprie inclinazioni e predisposizioni professionali,
2) Espandere le conoscenze circa il mercato del lavoro e delle professioni,
3) Informare sull’offerta formativa universitaria.
Con tale progetto la scuola mira ad elevare al massimo le chance di successo formativo e professionale degli studenti oltre i confini
scolastici, operando in contrasto alla dispersione universitaria e all’abbandono dei percorsi formativi.
SCHEDA TECNICA
TARGET: tutti gli studenti che frequentano il IV e il V anno scolastico,
OBIETTIVI: accrescere la conoscenza: delle proprie inclinazioni e predisposizioni professionali, del mercato del lavoro e delle
professioni, dell’offerta formativa universitaria.
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ATTIVITA’:
1) ORIENTAMENTO FORMATIVO: gli studenti saranno stimolati a migliorare la conoscenza del proprio sé professionale
somministrando specifiche schede di autovalutazione ed autoanalisi orientate alla stesura di sintetici e puntuali profili di preferenze e
predisposizioni rispetto alle varie professioni. Queste attività possono essere svolte dai docenti curriculari con il supporto di schede di
autovalutazione o di appositi software orientativi (ad esempio www.So.rpre.do.com),
2) ORIENTAMENTO INFORMATIVO: gli studenti (in base alla predisposizioni espresse ed al corso di studi frequentato) riceveranno
dettagliate informazioni sui profili professionali individuati e sui relativi percorsi di formazione post-diploma con particolare
attenzione ai percorsi universitari (corsi di laurea, master, percorsi abilitanti e afam, ssml, ecc.). Per ognuna delle professioni, gli
studenti saranno informati sugli sbocchi occupazionali offerti dal mercato del lavoro. Le attività verranno coordinate dai docenti
utilizzando specifici supporti informativi, come i siti specializzati (www.atlantedelleprofessioni.com, www.universitaly.it) e le
pubblicazioni tecniche (Carrer Book).
3) ORIENTAMENTO INFORMATIVO IN SITUAZIONE: i docenti accompagneranno gli studenti nelle Università che hanno riscosso
maggiore interesse al fine di poter seguire apposite lezioni orientative (se previste dai Dipartimenti) o le normali attività didattiche.
Gli studenti vivranno in prima persona piccoli momenti accademici, facendo esperienza diretta del mondo e delle vita universitaria.
La scuola inviterà inoltre alcuni professionisti per presentare e narrare la ricchezza della vita professionale (tipologia di utenza, orari
di lavoro, problemi etici) in modo che gli studenti possano dialogare ed interagire direttamente con gli esperti.
4) LABORATORI RIFLESSIVI: sono previste attività laboratoriali dove gli studenti si confronteranno tra loro e con i professori in
modo da poter riflettere sulle esperienze e le conoscenze apprese durante il percorso di orientamento. In questa fase gli studenti
saranno sollecitati a esprimere una scelta serena e ponderata in coerenza con le informazioni, con le attitudini e le aspettative
maturate.
5) PREPARAZIONE AI TEST UNIVERSITARI: per gli studenti che hanno elaborato precise scelte universitarie in Atenei a numero
programmato, si possono prevedere corsi di preparazione con simulazioni ed esercitazioni on line (www.quizone.it,
www.universitaly.it).
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5.5 ORARIO UFFICI DI SEGRETERIA
Gli Uffici di segreteria restano aperti dal lunedì a sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00 (orario di servizio), martedì e venerdì restano aperti
anche in orario pomeridiano dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO: Dal lunedì a sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,30.
Le iscrizioni si effettuano online per tutte le classi prime, di ogni ordine e grado di scuola, come stabilito dalle norme
norme vigenti in materia. L’informazione agli utenti è garantita per mezzo del sito web dell’istituto e con avvisi, circolari, comunicazioni
ai genitori attraverso gli alunni.
E’ POSSIBILE ESSERE RICEVUTI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO TUTTI I GIORNI, DALLE ORE 11,00 alle ore 12,00.
Essendo l’Istituto Omnicomprensivo stato oggetto di ridimensionamento, in sostituzione del precedente consiglio di Istituto, è stato
nominato un Commissario straordinario nella persona di Setaro Carmelo.
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5.6 COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio Docenti, per ottimizzare lo svolgimento delle attività e di tutte quelle pratiche necessarie alla
gestione del P.O.F., si articola in Dipartimenti che hanno il compito di programmare l’offerta formativa
in riferimento ai bisogni delle diverse discipline, per ciascuna area vengono individuati i capi
dipartimento disciplinari i cui compiti sono:
coordinamento didattico dei docenti appartenenti alla stessa disciplina e/o ambito al fine di
concordare programmazioni, libri di testo, recupero criteri di valutazione, prove di verifica comuni,
livelli di sufficienza;
collegamento con le organizzazioni locali e nazionali che si occupano di didattica;
promozione attività curriculari ed extracurriculari atte ad accrescere la motivazione allo studio;
promozione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale.
Dipartimenti disciplinari curricolo verticale I dipartimenti sono raggruppati in tre macro aree disciplinari: linguistico-artistico-espressiva; matematico-scientifico-
teconologica; storico-geografico-sociale. Essi sono organizzati in un'ottica di continuità tra più gradi di scuola e sono preposti
a prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica. In sede di dipartimenti disciplinari i docenti
sono chiamati a concordare scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico-metodologico e definiscono i contenuti
imprescindibili delle discipline.
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DIPARTIMENTI VERTICALI
DISCIPLINE AREE DISCIPLINARI INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO
ITALIANO LINGUISTICA
VILLANI MARIANNA
FICO ROSARIA
DI STEFANO MARIA - F.PUCCIARELLI
I discorsi e le parole
PADOVANO A.M.
CAVALLO ANTONELLA
LINGUE STRANIERE
ARTISTICO
Immagini, suoni e colori
ESPRESSIVA
Il corpo e il movimento
LEOPARDI GIUSEPPINA
BRANCATO GERARDINA
GAVIOLI DANEA--CANCRO SABRINA
NAPPO MICHELA
CAGGIANO MICHELE - SAPORITO MARILENA
ARTE E IMMAGINE
CRUSCO CINZIA
LOPARDI VINCENZINA
FURNO MADDALENA
GONNELLI
AMODIO TERESA
MUSICA
PISTONE A. - VANNELLA
DI MUCCIO VINCENZA
TRAMONTANO BERNARDO- GENOVESE GIAMPIERO
DI GREGORIO MARISA
GIORDANO R. – PILATO M.- MARCIANO CCCLLLLcccC.LAREGINA
SCIENZE MOTORIE
PUCCIARELLI PASQUALINA
CAPODIFERRO TERESA
CUOZZO MICHELE
ROMANO ROSA
MEDICI MARIA DI SALVIO ANTONIETTA - DI GRUCCIO ANNALISA
MATEMATICA MATEMATICA
La conoscenza del mondo
SCIENTIFICO
TECNOLOGICA
CALVINO LUIGIA
CANCRO M.CARMELA
GALLO ROSARIO PAOLO - DI SANTI GERARDO
NAPOLI ADELE
MEDICI DANIELA
SCIENZE
CALVINO LUIGIA
CANCRO R.- AMATO M. C.
DEL GAUDIO ANGELA - GALANI DANIELE
NAPOLI ADELE D'AMATO MARIA CARMELA
TECNOLOGIA
PISTONE A. - VANNELLA
IELPO ANGELA
ROMANO MICHELE
LOPARDO MARIA
STORIA E CONVIVENZA C. STORICO
Il sé e l'altro
DI SPAGNA FRANCA
CASTELLI MARIA
MORELLO GIUSEPPINA - CELEBRANO RAFFAELE
LEOPARDI F. - MANZIONE C.
GEOGRAFIA
GEOGRAFICA/SOCIALE
IANNICELLI MARIA A.
DI SPAGNA MARIA ROSA
DI CANDIA ANTONIETTA - CAPPUCCIA PATRIZIA
CAGGIANO A.R.
RELIGIONE
SANTANGELO F.
BUONORA TERESA
MANZIONE C.
RUFRANO G.
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5.7 RAPPRESENTANTI R.S.U. Per la gestione democratica della Scuola dell’Autonomia, saranno presenti tutte le componenti sindacali delle RSU:
• Torsiello Assunta
• Galani Daniele
5.8 RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Gli elenchi dei rappresentanti dei genitori nei Consigli d’Intersezione, d’Interclasse e di Classe sono esposti presso gli uffici dell’Istituto Omnicomprensivo.
5.9 SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO
L’anno scolastico è diviso in due quadrimestri:
1° quadrimestre: dal 14/09/2017 al 31/01/2018
2° quadrimestre: dal 01/02/2018 al 09/06/2018
Informazioni alle famiglie sui risultati
Valutazione intermedia: dicembre e aprile
Scrutini quadrimestrali e finali
-RISULTATI I° QUADRIMESTRE: FEBBRAIO (consegna delle schede di valutazione)
-RISULTATI II° QUADRIMESTRE: GIUGNO (consegna delle schede di valutazione)
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5.10 USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
L’Istituto Omnicomprensivo, in coerenza con le finalità Formative della scuola, organizzerà uscite didattiche e
visite guidate per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria mentre organizzerà uscite didattiche, visite
guidate e viaggi d’istruzione per la scuola secondaria di I° e di II° grado:
i bambini diversamente abili partecipano accompagnati dai docenti del team e da personale idoneo;
tutti i partecipanti alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione devono essere garantiti da assicurazioni contro gli infortuni;
è preferibile non viaggiare nei giorni prefestivi, eccettuate le visite guidate con scuolabus nei paesi limitrofi;
gli organizzatori delle gite dovranno farsi rilasciare autorizzazione scritta dai genitori;
nell’organizzazione delle varie uscite dovranno essere rispettati criteri di economicità per non gravare le famiglie di spese; in base alle leggi vigenti non è possibile effettuare gite nell’ultimo mese di lezione;
agli alunni che accumuleranno diverse note disciplinari sarà negata la partecipazione;
i viaggi d’istruzione devono essere preventivamente approvati dal Dirigente scolastico su delega del Consiglio d’Istituto.
Scuola dell’infanzia: USCITE DIDATTICHE e VISITE GUIDATE In caso di uscite didattiche la scuola dell’infanzia effettuerà il solo turno antimeridiano. Le uscite didattiche implicano anche la
partecipazione a manifestazioni diverse (conferenze, spettacoli teatrali, mostre, laboratori). Le visite guidate devono essere effettuate nel
territorio del Vallo di Diano per la fascia di età 4/5 anni, accompagnati dai docenti di sezione e da un collaboratore scolastico.
Nei giorni coincidenti con le uscite didattiche e le visite guidate i bambini di anni 3 non fruiranno della giornata scolastica, in quanto la
normativa vigente prevede un docente accompagnatore ogni 15 alunni. Inoltre nel caso di alunni portatori di disabilità si designa, in
aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l’insegnante di sostegno, per garantire una sorveglianza mirata.
Scuola primaria: USCITE DIDATTICHE e VISITE GUIDATE
Per gli alunni della primaria sono previste uscite didattiche sul territorio provinciale e visite guidate sul territorio regionale e regioni
limitrofe. Gli alunni saranno accompagnati dagli insegnanti di classe ed è prevista la presenza di un docente ogni 15 alunni e nel caso di
alunni diversamente abili è prevista la presenza del docente di sostegno e di altre figure di assistenza.
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Scuola secondaria di I grado: VISITE GUIDATE e VIAGGI D’ISTRUZIONE
Per gli alunni della secondaria di I grado sono previste uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione sul territorio regionale,
nazionale ed internazionale. Gli alunni saranno accompagnati dagli insegnanti di classe ed è prevista la presenza di un docente ogni 15
alunni e nel caso di alunni diversamente abili è prevista la presenza del docente di sostegno e di altre figure di assistenza.
Scuola secondaria di II grado: VISITE GUIDATE e VIAGGI D’ISTRUZIONE Per gli studenti della scuola secondaria di 2° grado sono previsti: uscite didattiche sul territorio provinciale, visite guidate sul territorio regionale e regioni limitrofe, un viaggio d’istruzione su territorio nazionale ed internazionale.
Gli alunni saranno accompagnati dagli insegnanti di classe ed è prevista la presenza di un docente ogni 15 alunni e nel caso di alunni
diversamente abili è prevista la presenza del docente di sostegno e di altre figure di assistenza.
I docenti accompagnatori sono indicati nei verbali dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe.
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6 RISORSE PROFESSIONALI
6.1 ORGANIGRAMMA
STAFF DI DIREZIONE
Dirigente Scolastico Prof. ssa Angela Sepe
Collaboratori del DS Caggiano Angelo Raffaello – Galani Daniele
Responsabili Scuola dell’Infanzia Crusco Cinzia (San Pietro)
Calvino Luigia (Capp.)
Villani Marianna (Pertosa)
Responsabili Scuola Primaria Medici Maria (Polla Cap.)
Castelli Maria (San Pietro)
Capodiferro Teresa (Pertosa)
Responsabili Scuola Sec.2° Grado Amato Giuseppe
Referente del Gruppo GLH Di Gruccio Annalisa
Referente BES/DSA Di Muccio Vincenza
Referente Inclusione – PAI – Adozioni Antonacchio Daniela
Referente Alternanza Scuola-Lavoro Bracco Rachele
Comitato tecnico-scientifico Amato Giuseppe, Amodeo Teresa, Carleo Vito, Bracco Rachele
Referente Intercultura - Referente orientamento in uscita Amodeo Teresa
Membri Gruppo H Buonora Teresa - Cancro Rosalia Lucia – De Gregorio Marisa - Di Gruccio Annalisa – Di Salvio Antonietta - Antonacchio Daniela – Amato Giuseppe –
Oppedisano Antonella - Germanotta Rita– Sciacca Francesca – D’Amato M.Cristina
– Pepe Vanessa.
ASPP (Addetto Servizio Prevenzione e Protezione) Scuola primaria ed infanzia Pertosa: Capodiferro Teresa, Villani Marianna
Scuola infanzia Polla Capp. Sez.B + S.Pietro: Calvino Luigia
Scuola dell’Infanzia Polla Capoluogo: Crusco Cinzia
Scuola primaria Polla Cap.: Medici Maria
Scuola primaria Polla “San Pietro”: Castelli Maria
Scuola secondaria 1°grado Sez. A: Galani Daniele
Scuola secondaria 2° grado: Amato Giuseppe
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Gestione SITO WEB Galani Daniele
Funzioni Strumentali Saporito Marilena
Leopardi Giuseppina
Amodeo Teresa
Medici Daniela
Tramontano Bernardo
Mobility Manager Di Santi Gerardo
Commissione PTOF Leopardi Giuseppina, Brancato Gerardina, Medici Daniela, Galani Daniele,
Pucciarelli Filomena, Amodeo Teresa
Gruppo di lavoro su curricolo e valutazione Leopardi Giuseppina, Brancato Gerardina, Medici Daniela, Galani Daniele, Pucciarelli Filomena, Amodeo Teresa Referente Curricolo, valutazione, Rav/PDM,INVALSI,
PTOF Leopardi Giuseppina
Referente “Strumento Musicale” Tramontano Bernardo
Referente “Attività Sportiva” Cuozzo Michele
Coordinatori di classe Scuola Second. 1° grado Gavioli Danea, Di Santi Gerardo, Di Gruccio Annalisa, Pucciarelli Filomena, Celebrano Raffaele, Del Gaudio Angela, Di Candia Antonietta, Saporito Marilena
Segretari di classe Scuola Second. 1° grado Cavallo Antonella, Celebrano Raffaele, Cuozzo Michele, Romano Michele, Furno Maddalena, Saporito Marilena, Tramontano Bernardo, Di Stefano Maria
Coordinatori di classe Scuola Secondaria di 2° grado Stabile Maria Luisa, Bracco Rachele, Avagliano Teresa, Amato Giuseppe, Carleo Vito
Segretari di classe Scuola Second. 2° grado Oppedisano Antonella, Avagliano Tertesa, Amato Giuseppe, Carleo Vito, Marrocco A.
Comitato di Valutazione Dirigente scolastico, Di Santi Gerardo, Padovano Angela Maria, Cerone Giampiero
Direttore Servizi Gen. e Amm. Maria Rosaria Natiello
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Compiti delle Funzioni Strumentali Prof.ssa Marilena Saporito
Area 1 Area delle attività del POF: Coordinare, verificare, valutare le attività del piano formativo.
1. Revisiona e aggiorna il POF, predisponendone il monitoraggio e la verifica finale. 2. Assicura, raccordandosi con la referente al RAV – PDM curricolo e valutazione, il coordinamento,
l’organizzazione, il monitoraggio iniziale, intermedio e finale delle attività progettuali (curricolari e extracurriculari se esistenti) di ampliamento dell’offerta formativa, a supporto dei referenti di progetto, ai quali offrirà ogni sostegno e collaborazione per l’individuazione di strumenti e criteri di valutazione e di monitoraggio delle attività.
3. Raccoglie informazioni su progetti/attività/ concorsi proposti dal MIUR e/o altri enti e ne cura la diffusione, l’implementazione e il coordinamento
4. Assicura la diffusione del POF presso il personale interno alla scuola, alle famiglie degli studenti, al territorio.
5. Assicura la documentazione e la messa in rete dei materiali didattici multimediali prodotti dalla Scuola in collaborazione con la FS a supporto dei docenti.
6. Raccoglie, analizza e sintetizza i dati di valutazione quadrimestrali (1° q. e 2°q.) degli alunni delle classi ponte e della 3° secondaria
7. Pubblicizza le manifestazioni di Istituto 8. Collabora con le atre FS nell’organizzare e monitorare azioni relative alla realizzazione dei progetti con
fondi regionali, nazionali anche in rete. 9. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna anche attraverso le nuove metodologie multimediali
(TIC) 10. Collabora con le altre FS e il DS all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, verifica e valutazione del
Piano di miglioramento 11. Crea un archivio dei lavori svolti, la raccolta di “buone pratiche” e ne cura la diffusione e disseminazione 12. Collabora con la Dirigenza e con gli uffici amministrativi per i relativi adempimenti 13. Riferisce al DS con report di monitoraggio periodico su quanto realizzato 14. Presenta un resoconto finale sull'attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità.
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Ins. Giuseppina Leopardi
Area 2 Autoanalisi d’istituto INVALSI
1. Proporne e progetta percorsi e modalità di autoanalisi/ autovalutazione d’istituto, raccordandosi con la
referente al RAV – PDM curricolo e valutazione, rivolti a tutto il personale della scuola, ad alunni e famiglie
2. Pianifica, cura e coordina le azioni del Sistema Nazionale di Valutazione 3. Organizza e coordina, raccordandosi con la referente al RAV – PDM curricolo e valutazione, la
somministrazione delle prove INVALSI. 4. Partecipa con funzione di segretario verbalizzante, al gruppo di autovalutazione (GAV) e relative attività 5. Pianifica e coordina azioni di analisi dei dati emersi dall’osservazione dei processi attivati 6. Collabora all’elaborazione, l’aggiornamento e la stesura del RAV 7. Propone e coordina azioni di supporto dentro la scuola di inclusione e di integrazione 8. Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare
l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione. 8. Collabora con le altre FS e il DS all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, verifica e valutazione del
Piano di miglioramento 9. Collabora con le atre FS nell’organizzare e monitorare azioni relative alla realizzazione dei progetti con
fondi regionali, nazionali anche in rete. 10. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna anche attraverso le nuove metodologie multimediali
(TIC) 11. Riferisce al DS con report di monitoraggio periodico su quanto realizzato 12. Presenta un resoconto finale sull'attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità. 13. Promuove, raccordandosi con l’animatore digitale (responsabile del sito istituzionale) forme di fruizione e
monitoraggio del sito web da parte di docenti, alunni e famiglie.
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Prof.ssa Teresa Amodeo
Area 3 Sostegno lavoro docenti e Innovazione didattica rapporti con gli Enti esterni quando delegato dal DS
1. Gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei docenti in ingresso 2. Affianca i nuovi docenti con un’azione di consulenza 3. Rileva i disagi nel lavoro ed attiva modalità e/o interventi di risoluzione 4. Analizza i bisogni formativi, elabora e coordina il piano di formazione/ aggiornamento e di miglioramento
metodologico 5. Promuove, supporta e coordina i docenti nei processi di innovazione metodologica e didattica (didattica
interattiva, didattica laboratoriale, uso del materiale multimediale e delle LIM ecc.) 6. Collabora con la FS PTOF nella documentazione e messa in rete dei materiali didattici multimediali prodotti
dalla Scuola 7. Elabora materiale esemplificativo, modulistica, strumenti di supporto alla programmazione e alla
progettazione curricolare dei vari segmenti scolastici 8. Raccoglie e riordina il materiale prodotto nello svolgimento dell’attività educativa e didattica (archivio) e
cura l’eventuale circolarità di materiali 9. Raccoglie e crea un archivio di lavori svolti e di “buone pratiche” e ne cura la diffusione e disseminazione. 10. Svolge un’attività di assistenza e di supporto in merito a questioni di ordine didattico-organizzativo
11.Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione costruttivo con e tra i docenti 12. Collabora con le altre FS e il DS all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, verifica e valutazione del
Piano di miglioramento
13. Collabora con la Dirigenza e con gli uffici amministrativi per i relativi adempimenti
14. Riferisce al DS con report di monitoraggio periodico su quanto realizzato
15.Presenta un resoconto finale sull'attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità.
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Ins. Daniela Medici
Area 4 Sostegno agli alunni: Inclusione, integrazione, sostegno, cura del benessere,
1. Cura, pianifica e coordina attività finalizzate al benessere degli alunni a scuola 2. Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti diversamente abili, con bisogni educativi speciali
(BES) e disturbi di apprendimento(DSA), dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza
3. Concorda con il DS la ripartizione delle ore degli insegnanti di sostegno e collabora per la gestione degli operatori addetti all’assistenza specialistica
4. Partecipa, raccordandosi con il referente GLH e con il referente inclusione ai GLH operativi e il GLH d’istituto
5. Predispone progetti e iniziative di recupero/sostegno a favore degli studenti diversamente abili, BES e DSA
6. Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione sui temi del benessere e dell’inclusione
7. Assicura il coordinamento, l’organizzazione, il monitoraggio iniziale, intermedio e finale delle attività progettuali curricolari e extracurriculari di ampliamento dell’offerta formativa, a supporto dei referenti di progetto della scuola primaria, ai quali offrirà ogni sostegno e collaborazione per l’individuazione di strumenti e criteri di valutazione e di monitoraggio delle attività
8. Predispone l’intervento delle figure specialistiche all’interno della scuola 9. Prende contatto con Enti e strutture esterne 10. Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, con le famiglie e gli specialisti esterni 11. Condivide con il DS, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di
inclusione degli studenti con bisogni speciali della scuola primaria 12. Collabora con le altre FS e il DS all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, verifica e valutazione del
Piano di miglioramento 13. Collabora con la Dirigenza e con gli uffici amministrativi per i relativi adempimenti 14. Riferisce al DS con report di monitoraggio periodico su quanto realizzato 15. Presenta un resoconto finale sull'attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità.
93
Prof. Bernardo Tramontano
Area 5 Continuità interna e Orientamento Gite e viaggi di istruzione.
1. Organizza, coordina e monitora i gruppi di lavoro per le attività di accoglienza e di inserimento degli alunni
classi e sezioni iniziali
2. Pianifica attività di raccordo tra i docenti dei diversi ordini di scuola 3. Pianifica e organizza schede di raccordo tra i 3 ordini di scuola elaborate dai docenti delle classi ponte dei 3
ordini di scuola 4. Cura i rapporti con Enti e soggetti pubblici e non/ centri territoriali per la sponsorizzazione delle iniziative
della scuola sul territorio per l’ambito di competenza 5. Raccoglie e cura i sussidi didattici e la documentazione del materiale educativo/didattico prodotto 6. Promuove, organizza, coordina, monitora e verifica le azioni di orientamento in uscita con i docenti e gli
alunni delle classi terminali 7. Predispone strumenti di rilevazione dei bisogni/ interessi/ attitudini degli studenti 8. Organizza e pianifica le uscite sul territorio e le visite didattiche, ricevendo materiali e proposte sia dalle
agenzia di viaggio che dai docenti per specifiche esigenze didattiche. 9. Raccoglie, analizza e sintetizza i dati dei risultati conseguiti dagli ex alunni al termine del 1° anno e
dell’ultimo delle scuole secondarie di 2° grado
10. Cura, coordina, organizza e monitora le attività di informazione e consulenza, dei rapporti con altre istituzioni scolastiche e Enti Pubblici di riferimento
11. Assicura il coordinamento, l’organizzazione, il monitoraggio iniziale, intermedio e finale delle attività progettuali curricolari e extracurriculari di ampliamento dell’offerta formativa, a supporto dei referenti di progetto della scuola secondaria di primo grado, ai quali offrirà ogni sostegno e collaborazione per l’individuazione di strumenti e criteri di valutazione e di monitoraggio delle attività
12. Collabora con le altre FS e il DS all’elaborazione, all’attuazione, al monitoraggio, verifica e valutazione del Piano di miglioramento
13. Collabora con la Dirigenza e con gli uffici amministrativi per i relativi adempimenti 14. Riferisce al DS con report di monitoraggio periodico su quanto realizzato
15. Presenta un resoconto finale sull'attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità.
94
6.2 ORGANICO
ALUNNI
Scuola Infanzia Scuola Primaria
Totale n°134 Totale n°231
Scuola Secondaria di 1°grado Scuola Secondaria di 2° grado
Totale n°185 Totale n°98
Totale COMPLESSIVO Totale n°648
DOCENTI
(Compresi gli insegnanti di R.C. e Sostegno)
Scuola
Infanzia
Scuola
Primaria
Scuola Sec.1°grado Scuola Sec. 2°grado
Totale n°15 Totale
n°24
Totale n°30 Totale n°22
PERSONALE A.T.A.
Direttore dei Servizi
Generali ed
Amministrativi
1
Assistenti
Amministrativi
6
Collaboratori
Scolastici
17
Assistenti tecnici
1
95
6.3 ORGANICO POTENZIATO
L’organico dell’Istituto Omnicomprensivo, così come previsto dal comma 95 della legge 107/2015, è stato potenziato da tre docenti:
un docente di scuola primaria,
potenziamento di lingua inglese, con il seguente orario di servizio: 18 ore i n c o m p r e s e n z a nelle classi della scuola
Secondaria di I Grado suddivise tra due docenti di lingua Inglese (12 ore e 6 ore) in progetti di potenziamento;
potenziamento di discipline giuridiche ed economiche, con il seguente orario di servizio: 18 ore presso la scuola secondaria di 2
grado (Progetti alfabetizzazione per alunni extracomunitari e moduli sicurezza sui luoghi di lavoro) suddivise tra due docenti (13ore e
5 ore).
96
6.4 FABBISOGNO DI ORGANICO
POSTI PER IL POTENZIAMENTO
Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)
n. docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)
A345 (INGLESE)
1
PROGETTI VOLTI AL RECUPERO ED AL
POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE
LINGUISTICHE, LABORATORIO LINGUISTICO
A046 (DISCIPLINE GIURIDICHE ED
ECONOMICHE)
1
PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ’
POSTO COMUNE SCUOLA
PRIMARIA
1
ORARIO DELLE LEZIONI DISTESO SULLE 30 ORE
SETTIMANALI RECUPERO E
POTENZIAMENTO+ATTIVITA’ LABORATORIALI
A066 (POSTO LABORATORIO
INFORMATICO IPSS)
1
PROGETTI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA
CERTIFICAZIONE ECDL
AD03 POSTO SOSTEGNO IPSS
1
PROGETTO DI INCLUSIONE ALUNNI DISABILI E CON
RITARDO DI APPRENDIMENTO
AD00 POSTO SOSTEGNO I GRADO
SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA
DI I GRADO
1
PROGETTO DI INCLUSIONE ALUNNI CON RITARDO
DI APPRENDIMENTO
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte
delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.
97
POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DEI LIMITI E DEI PARAMETRI COME
RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 LEGGE 107/2015.
Tipologia n .
Assistente amministrativo
6 con allegata tabella delle specifiche organizzative
Collaboratore scolastico
17
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)
1
Sezione
COMPITI
Gestione Contabile
Programma Annuale; Conto Consuntivo; Schede finanziarie POF; reversali e mandati; Versamenti contributi previdenziali e erariali; minute spese, Liquidazione stipendi e competenze accessorie; Comunicazione pagamenti Tesoro - Rilascio CUD e certificazioni fiscali Gestione conguaglio fiscale; Gestione 770 e IRAP;– UNIEMENS INPS – DMA ( in collaborazione con il DSGA) – Scarico Posta Outlook – Gestione PON e POR: FSE + FESR
Personale Docente
Gestione Giuridica Docenti – ATA
Tenuta fascicoli personali Docenti; certificazione varia; Visite fiscali; decreti congedi ed aspettative; Pratiche maternità / interdizione; Gestione assenze, permessi e straordinario; Autorizzazione libere professioni;; Richiesta e trasmissione fascicoli personali – Trasmissione contratti centro per l’impiego. Gestione assegni familiari; Trasmissione telematica assenze e scioperi –
Gestione contratti a tempo determinato e indeterminato;– Organici – domande mobilità – gestione mod. ES0-ESC – TFR DOCENTI E ATA - Ricostruzioni Carriera –– Pratiche pensioni.–
Predisposizione Graduatorie di Istituto –– Contrattazione di istituto- Rilevazioni presenze
Didattica-alunni
Personale ATA
Protocollo
Iscrizione alunni; Tenuta fascicoli documenti; Assicurazione ed Infortuni alunni e docenti; Tasse scolastiche, diplomi, tabelloni e scrutini; Buoni scuola per libri; Gestione Esami di Stato, di qualifica e idoneità–; Gestione statistiche – Certificazioni varie ; ;
Gestione registro matricolare Gestione corrispondenza con le famiglie; Gestione statistiche; Esoneri educazione fisica;– ATA: Tenuta fascicoli personale ATA- Magazzino e inventario
Protocollo: Registrazione e archiviazione posta; gestione delle circolari interne ed esterne –-Gare appalto e Albo fornitori. Gestione organi collegiali
– Scarico posta elettronica (CSA – Miur e Intranet) – Gestione libri di testo – Gestione organizzativa viaggi di istruzione- Gestione alunni al AXIOS –
SIDI- Trasmissioni telematica dati alunni––
98
6.5 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno svolte sia a livello di singola istituzione scolastica che in rete, come da accordo di rete stipulato nel corrente anno scolastico con 12 istituzioni scolastiche del Vallo di Diano. La Scuola
Capofila è stata individuata nell’Istituto di istruzione superiore “Pomponio Leto” di Teggiano.
Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata
Corso di formazione sulla
sicurezza degli ambienti di
lavoro Dlgs 81/08
TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO
ED IL PERSONALE ATA
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Corso BLSD DOCENTI REFERENTI DELLA SICUREZZA PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Corso Antincendio DOCENTI REFERENTI DELLA SICUREZZA PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Primo soccorso TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO ED IL PERSONALE ATA
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Corso aggiornamento DSA e
BES
TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO POTENZIARE LA CULTURA DELL’INCLUSIONE
Corsi di didattica innovativa (Es. La classe capovolta)
TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO INNOVAZIONE DELLE METODOLOGIE DIDATTICHE
Corsi di informatica con particolare attenzione al Web ed alla costruzione di siti
TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO PERFEZIONARE LE COMPETENZE INFORMATICHE E COSTRUZIONE DI SITI
WEB
Corsi formazione docente e Ata previsti dalla programmazione PON
TUTTI I DOCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO
ED IL PERSONALE ATA
MIGLIORARE LE COMPETENZE DEGLI ALUNNI E DEL PERSONALE DOCENTE ED
ATA
Corso CLIL TUTTI I DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA I e II GRADO INNOVAZIONE DELLE METODOLOGIE DIDATTICHE IN LINGUA STRANIERA
99
ATTO DI INDIRIZZO DEL PTOF 2015/16
ATTO DI INDIRIZZO DEL PDM 2016/17
ATTO DI INDIRIZZO DEL PTOF E PDM 2017/18
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) AGGIORNATO ALL’A.S. 2017/2018
CURRICOLO VERTICALE I CICLO (PUBBLICATO SU SITO WEB ISTITUTO)
CURRICOLO ORIZZONTALE SCUOLA DELL’INFANZIA (PUBBLICATO SU SITO WEB ISTITUTO)
CURRICOLO ORIZZONTALE SCUOLA PRIMARIA (PUBBLICATO SU SITO WEB ISTITUTO)
CURRICOLO ORIZZONTALE SCUOLA SECONDARIA I GRADO (PUBBLICATO SU SITO WEB ISTITUTO)
100
ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
Prot. n° 2863/C1/A19 Polla, 28/09/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI
il D.P.R. n.297/94 ; il D.P.R. n.
275/99;
il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del
Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla
Legge 4 AGOSTO 2009, N. 133 ;
il D.P.R. 15 MARZO 2010, N. 87, recante il regolamento di riordino degli Istituti Professionali; gli artt. 26 27
28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; la Legge n.
107/2015;
TENUTO CONTO
delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR 20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati
dal DM 254 del 16.11.2012); delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione;
PREMESSO
- che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015;
- che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi
strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano
Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
- che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U.297/74, di successivi provvedimenti
normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:
101
• elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che
introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;
• adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2
lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
• adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.),
• adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010,
Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014);
• studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva
classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
• identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la
definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la
valutazione dei risultati attesi;
• delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle
attività funzionali all’insegnamento;
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti.
EMANA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria
identità, ma programma in sé completo e coerente di strutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di
impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli
obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano
e la distinguono.
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto Omnicomprensivo di Polla, l’identificazione e
l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle
motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento
continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla
dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari,
ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del
102
mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e
strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della
sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico
2016-2017.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni.
• L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali
esigenze dell’utenza.
• L’offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche
riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che
negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola.
È necessario:
• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto;
• strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili
di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di
arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del
diritto-dovere all’istruzione. Da ciò deriva la necessità di:
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente,
curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto);
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente,
mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti
disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali)
ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e
civiche);
operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello
sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;
monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/
BES/ disaffezione);
100
diminuire il numero dei giorni di assenza degli alunni non riconducibili a situazioni di salute o ad allontanamento temporaneo con le
famiglie;
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del
curricolo;
integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni
e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti, anche
potenziando il sito www.icpolla.gov.it , in termini di materiali disponibili e funzioni utilizzabili, per gli alunni, i docenti, le famiglie e il
territorio;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza, anche attraverso la figura dell’animatore
digitale;
migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica;
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, fundraising e
crowdfunding, con altre istituzioni scolastiche, enti, terzo settore, forze dell’ordine sia nella Programmazione Operativa Nazionale,
sia in ambito regionale e locale;
operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo, anche favorendo la nascita di un coro stabile, un
teatro stabile, corsi di lingua e di informatica aperti a tutti bambini, ragazzi e adulti (genitori, personale scolastico e persone
interessate del territorio).
Questo per consentire:
• la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni normative;
• la creazione di un’offerta formativa sempre più verificabile e passibile di aggiustamenti;
101
• la valorizzazione dell’identità specifica della comunità e l’integrazione vicendevolmente arricchente e funzionale (mediante la
promozione del patrimonio storico, artistico, culturale, della sua conoscenza e l’impegno per la sua valorizzazione) coniugate ad una
dimensione irrinunciabile di apertura alle dimensioni europea e globale.
Il Piano dovrà, pertanto, includere:
l'offerta formativa,
il curricolo verticale caratterizzante;
le attività progettuali;
i regolamenti;
e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s, con un particolare riguardo ai passaggi sottolineati.
Comma 7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in
relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della
quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta
formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad
altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL);
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e
nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale
e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà
e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
102
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività
sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e
consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle
metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
MIUR il 18 dicembre 2014;
m)valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le
famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi,
anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al
DPR 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di
lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,
delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento;
nonché:
iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16),
attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12),
azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali del personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale;
103
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:
- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV
- il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, (comma2)
- il fabbisogno di ATA (comma3)
- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali
- il piano di miglioramento (riferito al RAV)
- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
È certamente indispensabile che si proceda ad una lettura integrale della nuova norma.
Ad ogni buon fine, si riportano qui di seguito gli altri commi della legge 107, che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta
Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili.
Comma 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento,
il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale
docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le
istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
Comma 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a
ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti della verifica.
Comma 14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente:
«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa).
1.Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile
annualmente entro il mese di ottobre. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia.
2.Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma
dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi
minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:
104
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con
riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché' del numero di alunni con disabilità, ferma
restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
3.Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto
previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature
materiali, nonché' i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 28 marzo 2013, n. 80.
4.Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
5.Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli
organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».
Comma 15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal comma 14 del presente articolo, si provvede nel limite massimo
della dotazione organica complessiva del personale docente di cui al comma 201 del presente articolo.
Comma 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di
ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine
di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14
agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo
5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.
Comma 17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie,
assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma
136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.
Comma 29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative diretti
all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché' la valorizzazione del merito scolastico e dei
105
talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro della
pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n. 44, possono essere utilizzati anche finanziamenti esterni.
Comma 60. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnico-
professionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità' attraverso la partecipazione, anche in qualità di soggetti
cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni,
fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva,
culturale e sociale di ciascun territorio;
b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati;
c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa
sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
Il Collegio docenti è tenuto ad un’attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la
correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni.
Il Dirigente Scolastico
Gaetano Gallinari firma autografa sostituita
a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del d.lgs n. 39/1993
106
ATTO DI INDIRIZZO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2017
Prot. N° 3835/A2 Polla, 07/10/2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
l’art. 25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
l’art. 14, commi 1 e 2 del C.C.N.L. dell’Area V relativa al quadriennio normativo 2006/2009;
l’art. 7 del DPR n. 297/1994;
il D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 così come modificato ed integrato dalla Legge n. 107 del 13 luglio 2015;
l’art. 1, commi 7, 14, 15, 16, 17, 29, 40, 63, 78, 85, 93 della Legge n. 107/2015;
il D.P.R n. 80 del 28 marzo 2013;
la Direttiva MIUR n. 11 del 18 settembre 2011;
PRESA VISIONE
della Nota MIUR del 1° settembre 2015 relativa al Rapporto di Autovalutazione e al Piano di Miglioramento;
TENUTO CONTO
che l’Istituto Omnicomprensivo di Polla ha elaborato il Piano di Miglioramento nell’ a.s 2015/2016 sulla base delle risultanze del Rapporto di Autovalutazione relativo all’ a.s.
2014/2015 e lo ha pubblicato sul sito web della scuola al seguente indirizzo http://www.icpolla.gov.it
CONSIDERATO che il Rapporto di Autovalutazione è stato completamente rivisto e pubblicato su scuola in chiaro nel mese di luglio 2016
PRESO ATTO delle rilevanti modifiche inserite nel nuovo RAV di Istituto,
CONSIDERATE le indicazioni pervenute dal Nucleo Esterno di Valutazione a seguito della visita svoltasi nei giorni dal 23 maggio al 25 maggio 2016, contenute nel Rapporto di
Valutazione Esterna, come illustrato nell’incontro collegiale del 5 settembre 2016 dalla Dirigente tecnica Dott.ssa Cinthia Buonopane.
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PRESO ATTO
delle azioni contenute nelle aree di processo, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi di miglioramento da raggiungere nel triennio 2016/2019;
CONVENUTO
che tutto il piano è finalizzato al miglioramento degli esiti e, in particolare, degli esiti riferiti al primo biennio;
CONSIDERATO
che il comma 129, punti 3a, 3b, 3c, in riferimento ai criteri di valutazione del merito, individua nel miglioramento dell’istituzione scolastica e, in particolare, della qualità
dell’insegnamento e delle competenze degli alunni, la dimensione fondamentale della prestazione professionale del docente;
RILEVATO
che la progettualità del PTOF deve essere coerente con la progettazione contenuta nel P.d.M.;
PRESO ATTO
che la concreta attuazione del P.d.M. è affidata ai docenti nella loro prestazione individuale e di gruppo, sia nei dipartimenti disciplinari che nei consigli di classe,
EMANA
il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti finalizzato all’aggiornamento del P.d.M., in modo da garantire il coordinamento dell’attività didattica, nei limiti della
libertà di insegnamento e della unitarietà dell’offerta formativa da garantire agli alunni.
Si ritiene necessario intervenire nelle seguenti aree:
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
allo scopo di:
valutare le competenze di cittadinanza degli studenti (il rispetto delle regole, lo sviluppo della collaborazione, lo spirito di gruppo, l'etica di responsabilità,
ecc);
valutare le competenze chiave degli studenti (questionari, osservazioni con indicatori sul comportamento);
utilizzare criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento;
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MONITORAGGIO DEI RISULTATI A DISTANZA
allo scopo di:
far fronte al numero ridotto degli studenti della scuola secondaria di secondo grado che prosegue gli studi universitari;
essere in possesso di maggiori informazioni sui risultati degli alunni della scuola secondaria di secondo grado nei successivi percorsi di studio e di
avviamento al mondo del lavoro; CURRICOLO
allo scopo di:
definire un curricolo orizzontale per ogni grado scolastico e programmare per classi parallele;
elaborare un curricolo d'Istituto orientato sulle competenze in direzione verticale, coinvolgendo tutti gli ordini di scuola;
programmare per ambiti disciplinari;
definire un curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche, ecc) e definire gli strumenti
per la loro rilevazione;
elaborare una progettazione per competenze interdisciplinari e definire gli strumenti per la loro rilevazione;
elaborare un curricolo d'Istituto orientato sulle competenze in direzione verticale, coinvolgendo tutti gli ordini di scuola;
PROGETTAZIONE ED AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
allo scopo di:
progettare itinerari comuni per specifici gruppi di studenti;
progettare unità di apprendimento per il recupero e/o il potenziamento delle competenze (prevedendo, ad esempio, classi aperte, gruppi di livello, ecc.);
progettare prove strutturate (in entrata, intermedie e finali) parallele nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado;
utilizzare metodologie didattiche innovative e promuovere la collaborazione tra docenti a livello verticale.
VALUTAZIONE
allo scopo di:
utilizzare prove di verifica comuni per le valutazioni degli studenti;
definire criteri di valutazione comuni per le diverse discipline, adottando griglie di valutazione univoche;
adottare le rubriche di valutazione.
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INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
allo scopo di:
differenziare e meglio strutturare i percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi speciali degli studenti;
migliorare l’inclusione di alunni stranieri (prevedendo, ad esempio, corsi di lingua italiana per stranieri);
promuovere attività e percorsi di approfondimento per valorizzare le eccellenze (come, ad esempio, concorsi a livello locale e nazionale, gare relative alle
diverse discipline, ecc);
CONTINUITA'
allo scopo di:
implementare le attività di continuità, documentando i percorsi svolti e favorendo uno scambio di informazioni tra i docenti nel passaggio degli alunni da
un grado all'altro;
programmare attività educative coinvolgendo sia gli alunni della scuola dell'infanzia che gli alunni della scuola primaria;
programmare attività educative coinvolgendo sia gli alunni della scuola primaria che gli alunni della scuola secondaria di primo grado;
programmare attività educative coinvolgendo sia gli alunni della scuola secondaria di primo grado che gli alunni della scuola secondaria di secondo grado;
programmare attività educative per i bambini della scuola dell'infanzia con i docenti della scuola primaria;
programmare attività educative per gli alunni della scuola primaria con docenti della scuola secondaria di primo grado;
programmare attività educative per gli alunni della scuola secondaria di primo grado con i docenti della scuola secondaria di secondo grado;
trasmettere dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado
un fascicolo per ogni alunno inerente al suo percorso formativo;
ORIENTAMENTO
allo scopo di:
favorire percorsi di orientamento nella scuola secondaria di primo grado per aiutare gli studenti a comprendere le proprie in clinazioni;
presentare agli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado i diversi indirizzi della scuola secondaria di secondo grado, attivando incontri
individuali con dei docenti referenti per aiutare gli studenti nella scelta della scuola;
110
presentare agli studenti della scuola secondaria di secondo grado i diversi corsi di studio post diploma ed universitari;
programmare attività di orientamento sul territorio per conoscere le realtà produttive e professionali;
creare un gruppo di docenti che aiuti e segua gli studenti nella scelta professionale e/o universitaria.
Si ritiene infine necessario:
promuovere e diffondere metodologie didattiche innovative da utilizzare in tutti i gradi scolastici;
coinvolgere maggiormente le famiglie nelle attività proposte;
individuare, nell’ambito dell’insegnamento disciplinare, fatto oggetto di riflessione nei dipartimenti, le metodologie, le didattiche e le modalità di
valutazione più coerenti con gli obiettivi da conseguire, definiti nel P.d.M.;
decidere, a livello di consiglio di classe e di team docenti, le azioni trasversali da realizzare cooperando a livello della singola classe;
monitorare, sia individualmente che collegialmente, utilizzando gli indicatori contenuti nel P.d.M., i risultati dell’attività didattica e formativa;
prevedere una collaborazione con i docenti che fanno parte del team di miglioramento sia per avere indicazioni e sostegno che per fornire elementi utili
per monitore il P.d.M. Quanto sopra indicato ha soltanto lo scopo di orientare l’attività decisionale dei docenti, affinché e ssi possano avere la piena
consapevolezza della responsabilità in ordine agli obiettivi che la scuola è tenuta a conseguire, dando un concreto contribut o al miglioramento del
sistema scolastico.
Il Dirigente scolastico
Gaetano Gallinari
La firma autografa è omessa ai sensi dell’art.3 comma c 2 ,D.Leg. 39/1993
111
Prot. 3505/U del 12.102017
Prot. 3929/U del 26.10.2017 integrazione
OGGETTO: Atto d’indirizzo del dirigente scolastico per la revisione annuale 2017/2018 del piano triennale dell’offerta formativa (art. 1, c. 12 della Legge n. 107/2015) e
PDM a.s. 2017-18.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 107 del 13 luglio 2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
VISTI
il D.P.R. n.297/94;
il D.P.R. n. 275/99;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi;
il DPR 80/2013;
il PTOF della scuola, elaborato per il triennio 2016/2019,
PRESO ATTO che l’art. 1 della predetta Legge, ai commi 12-17, prevede che:
112
1. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) 2. Il piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico; 3. Il piano è approvato dal Commissario straordinario 4. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre; 5. Il piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al
MIUR; 6. Una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO
delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché da organismi e associazioni dei genitori;
del Rapporto di Autovalutazione;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 275/1999, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, il seguente
ATTO D’INDIRIZZO
ai fini della revisione annuale del piano triennale dell’offerta formativa
Fatto salvo quanto già dettagliatamente illustrato nel precedente documento dirigenziale (prot. n.3835/A2 del 07/10/2016), il riesame del piano, che costituisce l’identità
culturale e progettuale della scuola, si concentrerà quest’anno in particolare sugli indirizzi di seguito elencati, che identificano alcune azioni significative da intraprendere:
Azione 1 - “La didattica, l’organizzazione dei tempi e degli spazi, l’articolazione dei gruppi classe” Per perseguire la finalità principe della legge (dare piena attuazione
all’autonomia delle istituzioni scolastiche al fine di garantire agli studenti il diritto al successo formativo) si dovrà mettere in atto ogni forma di flessibilità didattica ed
organizzativa già contenute nel DPR 275 e ribadite nel comma 3 della legge, eventualmente tramite l’utilizzo dell’incremento di organico di cui al comma 201, mediante:
113
l’utilizzo del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari ordinari al fine di valorizzare le potenzialità individuali degli studenti, introducendo percorsi didattici alternativi di recupero, sostegno e sviluppo delle competenze personali;
l’attuazione, in caso di necessità, della flessibilità dell’orario curricolare anche prevedendo di articolare i gruppi classe in modo diversificato (per gruppi di livello, di interesse).
Inoltre, in ordine ai cambiamenti strutturali e organizzativi dell’Istituto, si ridefiniscano i livelli di flessibilità didattica e organizzativa adottati dalla scuola (utilizzo di metodologie
innovative e di strumenti digitali), nonché la descrizione delle modifiche intervenute in merito a spazi (ristrutturazione edifici e consegna nuovi plessi) e tempi.
Azione 2 - “L’organico dell’autonomia in rapporto al piano di miglioramento”
Si specifichi in che misura le risorse professionali saranno funzionali alle azioni previste nel piano di miglioramento (PdM), esplicitando i loro settori di utilizzo nella progettualità e
gli obiettivi da raggiungere.
Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno è in parte definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano. Si terrà conto in
particolare delle seguenti priorità:
Potenziamento laboratoriale Potenziamento informatico, linguistico,
laboratoriale e multimediale comma 7, lettera h
Potenziamento materie giuridiche Per il per perseguimento degli obiettivi formativi
di cui al comma 7, lettera d
Potenziamento umanistico Per il perseguimento degli obiettivi formativi di cui
il al comma 7, lettere a, l, n, p, q, r
Potenziamento linguistico Per il per perseguimento degli obiettivi formativi
di cui al comma 7, lettere a, r
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I progetti e le attività sui quali si intende utilizzare docenti dell'organico del potenziamento dovranno fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendone l'area
disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l'organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si dovrà evitare di assorbire sui
progetti l'intera quota disponibile.
Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura dei responsabili di sede coordinata e quella del coordinatore di classe, la funzione di coordinatore di
dipartimento e le figure di referenti e responsabili per i vari settori di intervento necessari all’istituto.
Infine dovrà essere attivata la funzionalità del comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 87-88/10 ed adeguata la struttura nella forma ritenuta più funzionale per lo stesso
Azione 3 - “L’innovazione didattica e l’apporto delle nuove tecnologie”
Si espliciti con quali modalità il piano nazionale scuola digitale (PNSD) verrà concretizzato nell’Istituto, identificando anche gli specifici ambiti di intervento dell’animatore digitale
e del team per l’innovazione.
Azione 4 - “L’inclusione e gli alunni con BES”
Si inseriscano le nuove iniziative intraprese per far fronte ai bisogni educativi speciali degli studenti e per garantire a docenti e famiglie la possibilità di un maggiore supporto nella
realizzazione dell’inclusione.
Azione 5 - “La continuità e l’orientamento”
Si evidenzino le attività strutturate per rendere più efficace il passaggio d’informazioni tra vari ordini e gradi di scuola e per sostenere le famiglie e gli studenti nella scelta del
percorso di studi successivo al primo ciclo.
Azione 6 - “Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere”
Anche per l’educazione alle pari opportunità e alla prevenzione della violenza di genere dovranno essere previste iniziative di formazione rivolte agli studenti e per il personale
docente, utilizzando le offerte organizzate dalle associazioni e istituzioni del territorio.
Azione 7 - “Formazione rivolta agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso”
115
Anche per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso dovranno essere previste iniziative di formazione rivolte agli studenti, utilizzando le offerte organizzate
dalle associazioni e istituzioni del territorio.
Azione 8 - “La formazione di tutto il personale scolastico”
Si assumono le indicazioni fornite dal MIUR mediante il piano per la formazione dei docenti 2016-2019. In particolare le aree da includere nel Piano di Formazione del personale
scolastico comprenderanno:
Progettazione, didattica, valutazione per competenze (docenti)
Didattica dell’inclusione (docenti)
Gestione problematiche relazionali in classe (docenti)
Autoformazione, attraverso la messa in comune di buone pratiche
Informatica e Piano scuola digitale (docenti e ATA)
Sicurezza con primo soccorso e BLSD (docenti e ATA)
Inoltre, per il personale ATA e DSGA, come previsto dal PNF:
La nuova disciplina in materia di appalti pubblici (D.L.gs.50/2016) e gli adempimenti connessi con i progetti PON;
La gestione delle procedure degli acquisti in rete
La gestione amministrativa del personale della scuola
La disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative(trasparenza, FOIA, etc. Dlgs 33/2013 e S.m.i.)
La gestione del bilancio della scuola
I contratti e le procedure amministrativo contabili (fatturazione elettronica, gestione della trasparenza e dell'albo-online, protocolli in rete, neoassunti, ecc.)
Le procedure digitali sul SIDI
Le ricostruzioni di carriera e i rapporti con le ragionerie territoriali
Le procedure e compiti in materia di rispetto della privacy
Infine, per il personale interessato a tali attività:
la funzionalità e la sicurezza dei laboratori;
la gestione dei beni nei laboratori dell’istituzione scolastica;
la gestione tecnica del sito web della scuola;
il supporto tecnico all’attività didattica per la propria area di competenza;
la collaborazione con gli insegnanti e con i dirigenti scolastici nell’attuazione dei processi di innovazione dell’istituzione scolastica.
116
I criteri generali da seguire nell’attività di revisione del PTOF, per la programmazione educativa e la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche
ed extrascolastiche dovrà tenere in conto che l’alunno, al centro delle scelte educative e didattiche, deve essere il punto fermo che deve orientare tutti noi – genitori, docenti e
personale ATA – membri di questa comunità scolastica, professionisti e operatori del territorio. Il miglioramento dell’organizzazione didattico-pedagogica dell’Istituto deve essere
pertanto il primo degli obiettivi programmatici, che occorre perseguire con interventi, tra l’altro, nelle seguenti aree:
A. Area Formativa
Creare un clima sereno e proficuo di apprendimento, attento al benessere psicofisico di alunni, docenti e personale ATA.
Garantire l’equità sociale nella fruizione del servizio scolastico, offrendo a tutti gli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
Valorizzare le diversità.
Sostenere lo studente nella realizzazione del proprio personale e autonomo progetto di vita.
Promuovere la cittadinanza nazionale, europea, mondiale, fondata sui valori (solidarietà, partecipazione, impegno, rispetto) e sui diritti (alla pace, alla legalità, allo sviluppo, al lavoro).
Creare un’ alleanza educativa con le famiglie
Sviluppare una progettazione formativa integrata, aprendo al territorio per la fruibilità ed attrattività degli ambienti e per migliorare la logistica dell’istituto.
Ampliare l’offerta formativa privilegiando progetti e attività coerenti con la mission della scuola e volti all’approfondimento e all’ampliamento della preparazione nelle eccellenze .
Consolidare la collegialità condivisa
Tramite:
Ampliamento e potenziamento, per studenti e personale tutto, di: o conoscenze e competenze nell’area delle nuove tecnologie o conoscenze e competenze nell’apprendimento delle lingue comunitarie e conseguimento di certificazioni riconosciute a livello europeo o conoscenza delle risorse culturali, storiche, archeologiche e ambientali del territorio o esperienze lavorative in alternanza Scuola - Lavoro o attenzione verso i problemi dell’accoglienza, dell’integrazione degli stranieri e del recupero di allievi in situazione di disagio o potenziamento dell'attività sportiva scolastica in un ambiente adeguato ai bisogni di crescita degli studenti e delle studentesse.. o integrazione dei soggetti con bisogni diversi. o criteri di assegnazione delle cattedre ai docenti finalizzata al raggiungimento di una collegialità condivisa. o Piano di aggiornamento per l’acquisizione di specifiche conoscenze e competenze sulla funzione didattico- formativa dei docenti (con particolare riguardo alle
innovazioni in fieri e all’innovazione metodologica nei processi di insegnamento – apprendimento), sulla normativa per la sicurezza, sui bisogni educativi degli alunni speciali e con DSA.
o Interazione funzionale, capillare, intenzionale con gli organismi presenti sul territorio e con le famiglie B. Area Didattica
Accompagnare la fase di innovazione introdotta dalla recente Riforma della Scuola Secondaria di II grado, integrando sempre le specificità pregresse con le nuove dimensioni proposte.
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Elaborare un Progetto formativo unitario, centrato sul potenziamento e la formazione integrale della persona, calibrato sulla specificità dell’Istituto.
Privilegiare lo sviluppo di COMPETENZE CHIAVE trasversali a tutti i saperi, ripensando gli insegnamenti secondo una visione più organica che superi la dimensione strettamente disciplinare.
Caratterizzare e qualificare le specifiche di indirizzo con progetti di alternanza e inserimento nel sistema formativo integrato e con progetti di potenziamento e arricchimento delle eccellenze.
Innovare le metodologie e le prassi didattiche nella direzione degli orizzonti della cultura digitale.
Sostenere l’azione didattica e formativa attraverso iniziative di formazione del personale.
Rivedere griglie di Istituto sulla valutazione degli alunni e sulla condotta.
Promuovere il conseguimento delle certificazioni linguistiche ed informatiche.
Partecipare a progetti promossi dall’Unione Europea.
Partecipare a progetti speciali del MIUR.
Partecipare a progetti locali, nazionali, europei, internazionali.
Partecipare a progetti di mobilità rivolti a studenti, docenti, personale
Considerare Visite e viaggi d’istruzione come occasione interdisciplinare di ampliamento dell’offerta formativa.
L’Istituto, infine, conferma e rafforza la volontà di:
attivare collaborazioni con soggetti singoli o istituzionali
partecipare e attuare accordi di rete tra scuole
collaborare con gli Enti Locali, le associazioni culturali, sportive e ricreative presenti sul territorio
facilitare la partecipazione degli allievi a bandi di concorso e/o a manifestazioni sportive artistiche e culturali promosse da Enti esterni nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa
La revisione del piano, opportunamente condivisa in modo collegiale all’interno dell’istituzione scolastica entro il mese di ottobre 2017, dovrà essere realizzata dai gruppi di
lavoro (Commissione PTOF) secondo l’ambito di competenza.
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Sepe
(firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, co. 2, D.L.vo39/1993)
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Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento
SEPE ANGELA DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE DEL PIANO
LEOPARDI GIUSEPPINA DOC. SCUOLA DELL’INFANZIA REFERENTE RAV, PDM, PTOF, INVALSI FUNZIONE STRUMENTALE
SAPORITO MARILENA DOC. LINGUA FRANCESE I GRADO FUNZIONE STRUMENTALE
TRAMONTANO BERNARDO DOC. MUSICA SCUOLA SEC. I GRADO FUNZIONE STRUMENTALE
MEDICI DANIELA DOC. SCUOLA PRIMARIA FUNZIONE STRUMENTALE
AMODEO TERESA DOC.DIRITTO SCUOLA SEC. II GRADO FUNZIONE STRUMENTALE
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) AGGIORNATO ALL’A.S. 2017/2018
RESPONSABILE DEL PIANO: DIRIGENTE SCOLASTICO SEPE ANGELA
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
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PRIMA SEZIONE
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita
(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in
cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per
la gestione del tempo libero)
IL CONTESTO SOCIO CULTURALE Il territorio su cui sono ubicati i plessi del nostro Istituto fa parte del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano,
situato ai confini con la Basilicata. Da sempre sul territorio sono stati praticati l’agricoltura e il piccolo artigianato. Oggi risulta importante l'impiego nel
settore terziario e nell'imprenditoria. Il settore turistico fornisce buone opportunità con monumenti di rilevanza
nazionale (come ad esempio la Certosa di Padula, il Santuario di Sant’Antonio a Polla) e con ricchezza di luoghi di
grande fascino naturale (come le Grotte dell'Angelo a Pertosa). Le risorse utili per la scuola presenti nel territorio sono: l'Ospedale di Polla, gli asili nidi privati e intercomunali, il
Comune di Polla, il Piano Sociale di Zona. OFFERTE PER LA GESTIONE DEL TEMPO LIBERO Le risorse utili per il tempo libero sono: la Biblioteca Comunale di Polla, i centri sportivi e le associazioni culturali. Il Comune di Polla e la Provincia di Salerno danno un ottimo contributo alla scuola, sia dal punto di vista della
disponibilità e della competenza, sia dal punto di vista economico. RETI SUL TERRITORIO La scuola: partecipa in modo attivo a reti; ha collaborazioni diverse con soggetti esterni (le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con
l'offerta formativa e contribuiscono in modo significativo a migliorarla); è coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche
formative; propone (secondo ciclo) stage e inserimenti lavorativi per gli studenti; coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative; raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori.
121
MODELLI EDUCATIVI DI RIFERIMENTO
L’intento del nostro istituto è quello di accogliere tutte le differenze presenti, di valorizzarle, senza che esse
comportino differenti opportunità nella qualità dei percorsi formativi degli alunni. Tutto ciò ha portato lo sviluppo di
un progetto di scuola inclusivo, con percorsi didattici attenti ai bisogni di ciascuno, come la progettazione di
laboratori in orario extrascolastico o che valorizzano i linguaggi non verbali.
La scuola dell’autonomia è una scuola del cambiamento consapevole e costante, coerentemente con il dinamico
evolversi del contesto sociale ed economico della società contemporanea. La realizzazione di questo compito
comporta una trasformazione sostanziale nella organizzazione dei ruoli di tutte le componenti del territorio, intese
come risorse da far interagire per una crescita significativa dell’offerta scolastica. Le risorse sono sia a risorse
interne all’istituzione scolastica che risorse esterne presenti nel nostro territorio. Le attività del piano possono
essere concretizzate se tutti i soggetti coinvolti si attivano con efficacia e se il patrimonio culturale dell’Istituto si
pone al servizio dei processi nuovi da costruire. Altrettanto fondamentale è una buona organizzazione che preveda
un uso razionale degli spazi e un utilizzo appropriato delle strumentazioni.
L’organizzazione scolastica
(Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della
scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del PTOF,
modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti,
attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi
di comunicazione)
COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
Gli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo di Polla provengono da un contesto socio-economico di livello medio.
L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è abbastanza rilevante.
STRATEGIE DELLA SCUOLA PER IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
Non è stato ancora redatto un questionario per monitorare il confronto con le famiglie e le varie attività con enti
preposti per situazioni problematiche.
Nelle attività di inclusione sono attivamente coinvolte le famiglie, mediante colloqui con gli insegnanti curricolari, di
sostegno e psicologi.
La scuola non ha organizzato incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico successivo. La
mission e le priorità sono condivise all'interno della comunità scolastica e vengono rese note alle famiglie e al
territorio attraverso il PTOF, che viene pubblicato sul sito web dell'Istituto.
OBIETTIVI DEL PTOF
In seguito alla visita ispettiva del NEV e alle successive riflessioni del Gruppo di Miglioramento, la scuola si propone
i seguenti obiettivi:
definire un curricolo d’istituto orientato sulle competenze in direzione verticale con il coinvolgimento di tutti gli ordini di scuola;
impegnarsi a promuovere e diffondere metodologie didattiche innovative da utilizzare a sistema in tutti gli ordini di scuola;
implementare le attività di continuità, documentando in modo sistematico i percorsi di sviluppo degli alunni e favorendo un migliore scambio di informazioni tra i docenti nel passaggio da un grado all’altro di scuola;
concentrarsi sul coinvolgimento di tutti gli stakeholders, in particolare le famiglie, nelle attività proposte, anche tenendo conto che si tratta di un obiettivo già previsto nel piano di Miglioramento contenuto nel PTOF.
122
MODALITÀ DI CONDIVISIONE METODOLOGICA E DIDATTICA TRA INSEGNANTI
La scuola ha incentivato la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro relativamente all’accoglienza, al raccordo
con il territorio, alla formulazione del PTOF, alla continuità e all’inclusione.
La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici.
La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti è ritenuta sufficientemente adeguata.
Non sono stati organizzati gruppi di lavoro per programmare criteri comuni per la valutazione degli studenti, per la
progettazione del curricolo verticale, per la programmazione delle competenze in uscita, per l’analisi e
l’approfondimento di temi disciplinari ed interdisciplinari.
ATTENZIONE ALLE DINAMICHE TRA PARI
La scuola mette in atto strategie per facilitare l'orientamento verso modelli positivi di comportamento e di impegno,
anche ricorrendo a forme di tutoraggio fra pari.
La promozione della condivisione delle regole di comportamento tra gli studenti è affidata prevalentemente al confronto tra docenti e alunni nel contesto delle classi, ai momenti istituzionali, alle circolari del DS in materia di disciplina e regolamenti. I compagni di classe sono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi. La nostra scuola incentiva e lavora
su collaborazione, cooperazione e clima della classe. In particolare, sono valorizzate le strategie di lavoro
collaborativo a coppie e la didattica cooperativa nel piccolo gruppo. Per gli alunni con disabilità risultano essere
molto efficaci il tutoring tra pari e la didattica laboratoriale, basata sulla partecipazione attiva e significativa degli
alunni alla lezione. Nei rari casi in cui non è stato possibile impostare un’azione didattica sui contenuti disciplinari
anche minimi, i docenti pongono l’attenzione a tutti gli elementi di socializzazione e di partecipazione sociale
attivabili in classe.
La presenza nelle nostre classi di alunni con B.E.S. è un’occasione per i docenti di ripensare e rinnovare l’azione
didattica a beneficio di tutti. La presa di coscienza del limite oggettivo del modello didattico della “lezione frontale”,
dove è il docente che trasmette e gli allievi che ascoltano, ha fatto sì che si adottassero in questa scuola strategie
didattiche inclusive, dove gli allievi sono diventati parte attiva del loro processo di apprendimento ed il docente ha
svolto funzione di consulente e mediatore. La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco
in Italia, facilita l'accoglienza e l'inclusione degli alunni in difficoltà (BES) e dei ragazzi richiedenti asilo politico. Si
educa, infatti, al rispetto della "diversità" e della multiculturalità. La scuola è attenta ai bisogni educativi e formativi di
tutti gli alunni, nessuno escluso.
GESTIONE DELLA SCUOLA
I docenti sono organizzati in dipartimenti disciplinari con il compito di costruire un curricolo verticale, definire gli obiettivi in termini di competenze per ogni anno di corso e gli obiettivi minimi, creare attività comuni per classi parallele, costruire griglie di valutazione per le prove scritte ed orali, costruire rubriche di valutazione per monitorare la certificazione delle competenze secondo quanto previsto dalla relativa sperimentazione.
SISTEMI DI COMUNICAZIONE
La comunicazione all’interno dell’istituto è gestita in gran parte da circolari interne, notificate in tempo reale ai destinatari (docenti e personale ATA), utilizzando la posta elettronica della segreteria. Oltre al sito web, c’è il registro elettronico sul quale gli studenti e i loro genitori possono controllare le attività quotidiane, i voti, reperire compiti e visionare assenze, entrate e uscite.
123
Il lavoro in aula
(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli
apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)
Le relazioni tra gli alunni e tra questi e i docenti sono positive e le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. Gli spazi laboratoriali e le altre tecnologie didattiche di cui la scuola dispone sono utilizzate in misura inferiore alle loro potenzialità. L’organizzazione di spazi e tempi è rigida e l’utilizzo di modalità didattiche innovative non è sostenuto dalla scuola per cui tale impiego è limitato ad alcune classi/discipline. Le attività di recupero e potenziamento sono molto limitate. Sono stati organizzati:
•corsi di recupero di Matematica per le classi terze della Scuola Secondaria di I Grado;
•corsi di recupero di Italiano ed Economia Aziendale per la classe quinte della Scuola Secondaria di II Grado.
Sono stati attivati:
•un percorso di recupero e potenziamento della lingua inglese per la Scuola Secondaria di I e II Grado;
•un percorso di recupero e potenziamento di Diritto per la Scuola Secondaria di II Grado.
Gli studenti non utilizzano le nuove tecnologie (tablet), né realizzano progetti come attività ordinarie in classe. Si ritiene che questi siano aspetti da migliorare nel nostro Istituto.
124
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
Criticità individuate/piste di miglioramento
Punti di forza della scuola/ risorse
Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di
equipe)
1. Relativamente ai risultati nelle prove standardizzate nazionali, per la Secondaria di
2° grado, gli esiti sono complessivamente inferiori ai riferimenti soprattutto per la
matematica.
1. Relativamente ai risultati nelle prove standardizzate nazionali, la scuola registra nel primo ciclo una situazione complessivamente positiva rispetto alle scuole con il medesimo ESCS anche se una classe terza della Secondaria di 1° grado appare in forte controtendenza nel confronto con i dati nazionali, regionali e di macro area sia per l’italiano che per la matematica. La varianza tra le classi è significativamente superiore ai riferimenti.
Risultati dei processi autovalutazione
1. La scuola non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti che sono in conseguenza dedotti dal livello degli apprendimenti disciplinari.
2. Relativamente ai risultati a distanza, la scuola non raccoglie in modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro anche se ha cominciato un percorso di miglioramento attraverso le attività di alternanza scuola – lavoro. La maggioranza degli studenti segue il consiglio orientativo che non è comunque articolato. Il numero degli studenti che prosegue negli studi universitari è ridotto e al secondo anno non viene più conseguito alcun CFU.
3. Relativamente all’area del curricolo, progettazione e valutazione, la scuola deve
ancora sviluppare i profili di competenza per le varie discipline e anni di corso
soprattutto in direzione verticale. Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono
assolutamente ridotte e relative solo a percorsi di recupero per singole classi.
4.Riguardo all’ambiente di apprendimento, gli spazi laboratoriali e le altre tecnologie
didattiche di cui la scuola dispone sono utilizzate in misura inferiore alle loro
potenzialità.
5.La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è poco strutturata a livello di scuola e le forme di supporto per gli studenti che necessitano di recupero piuttosto limitate.
6.Le attività di continuità sono poco strutturate e finalizzate essenzialmente alla formazione delle classi ed alla presentazione dei diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studio universitari. La scuola non predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti (es. portfolio) e monitora in maniera informale gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.
7.La scuola ha rilevato i bisogni formativi dei docenti ma senza dedurne un ordine di priorità.
1. La scuola adotta criteri per la valutazione del comportamento diversificati per ciascun ordine di scuola. Le competenze sociali e civiche sono sufficientemente sviluppate soprattutto per quel che attiene il rispetto delle regole. Non si registrano episodi di bullismo o altri comportamenti problematici.
2. Relativamente ai risultati a distanza, si sono registrate percentuali superiori ai riferimenti per quel che attiene l’ammissione alla classe successiva sia al termine del primo anno di scuola secondaria di I grado che di secondo grado.
3. Dall’ a.s. 2016/2017 ci sono referenti per la progettazione didattica e la valutazione degli studenti. Nel 2015/2016 sono stati costituiti i dipartimenti disciplinari, che soltanto nel 2016/2017 sono diventati operativi. Dall’ a.s. 2016/2017 i docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola e si utilizzano prove comuni per la valutazione degli studenti.
4.Riguardo all’ambiente di apprendimento, e relazioni tra gli alunni e tra questi e i docenti sono positive e le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi.
5. Le azioni messe in campo per gli studenti che necessitano di inclusione sono strutturate e diffuse, con interventi mirati e preventiva analisi dei bisogni specifici di tali alunni, in particolare per gli alunni certificati.
6. Sono state avviate azioni di orientamento anche se devono essere ancora maggiormente strutturate e generalizzate.
7. La scuola ha elaborato un piano di formazione per il personale docente abbastanza articolato. La scuola valorizza il personale tenendo conto nell’assegnazione degli incarichi dell’esperienza maturata nel settore di riferimento.
125
Linea strategica del piano
Si ritiene necessario:
promuovere e diffondere metodologie didattiche innovative da utilizzare in tutti i gradi scolastici;
individuare, nell’ambito dell’insegnamento disciplinare, fatto oggetto di riflessione nei dipartimenti, le metodologie, le dida ttiche e le modalità di valutazione più coerenti
con gli obiettivi da conseguire;
decidere, a livello di consiglio di classe e di team docenti, le azioni trasversali da realizzare cooperando a livello della singola classe;
monitorare, sia individualmente che collegialmente, utilizzando gli indicatori contenuti nel P.d.M., i risultati dell’attività didattica e formativa;
prevedere una collaborazione con i docenti che fanno parte del team di miglioramento sia per avere indicazioni e sostegno che per fornire e lementi utili per monitore il
P.d.M.
Definizione di Obiettivi strategici Indicatori
1.Elaborare un curricolo di Istituto orientato sulle competenze in direzione verticale,
coinvolgendo tutti gli ordini di scuola;
2.implementare le attività di continuità, documentando i percorsi svolti e favorendo
uno scambio di informazioni tra i docenti nel passaggio da un grado all’altro;
3. differenziare e meglio strutturare i percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi
degli studenti a livello di scuola.
1.Risultati dei test invalsi;
2.numero di alunni non promossi;
3.partecipazione degli alunni alle attività proposte;
4.partecipazione degli insegnanti alle attività proposte;
5.utilizzo di metodologie didattiche innovative.
126
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
(secondo l’ordine di priorità)
Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Giuridica, pedagogica e linguistica Favorire conoscenze ed esperienze per il
confronto e l'interazione fra popoli Favorire il pensiero divergente per un
confronto interculturale e sensibilizzare
alla solidarietà.
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Uso delle nuove tecnologie per
incrementare l'aspetto cooperativo e
comunicativo
Contribuire alla formazione di cittadini
informati. Promuovere l'uso di
conoscenze a abilità utili diversi tipi di
linguaggio mediale.
Creare un contesto per lo scambio di idee
e valorizzare il pensiero divergente.
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Avviamento alla conoscenza della lingua
latina. Promuovere la conoscenza, attraverso i
primi rudimenti della lingua latina, delle
origini del nostro patrimonio culturale.
Potenziare la conoscenza e la
competenza delle strutture logiche della
lingua italiana.
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Giochi sportivi studenteschi Promuovere la formazione dei discenti sia
in campo sportivo che in campo socio-
affettivo-relazionale.
Migliorare gli schemi motori di base ed
abituare ad una buona pratica sportiva
senza agonismo.
Nello specifico dunque i progetti sono identificati come:
1. Educazione all'Interculturalità
2 Giornalino scolastico online
3.Avviamento alla lingua latina.
4. Sport
127
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Progetto di insegnamento in lingua inglese e scambio culturale Global Citizen - EduCHANGE
Responsabile del progetto Associazione AIESEC
Data di inizio e fine La realizzazione del progetto avviene in 3 momenti dell’anno scolastico: tra novembre e dicembre, gennaio e febbraio, marzo e aprile.
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1.Promuovere la sensibilizzazione a tematiche interculturali ed europee; 2.stimolare lo sviluppo delle competenze linguistiche degli studenti.
Risultati delle prove somministrate agli studenti alla fine del progetto.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Promuovere l’educazione alla diversità ed al multiculturalismo.
Risorse umane necessarie Volontari dell’AIESEC
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Gli studenti della scuola primaria, Secondaria di I e II Grado
Budget previsto No profit
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto “EduChange” consiste nell’accogliere in un’istituzione scolastica per 6 settimane studenti universitari volontari, provenienti dall’estero che partecipano attivamente alle attività didattiche, attivando moduli in lingua inglese su tematiche attuali. La realizzazione del progetto si distribuisce nell’arco di 6 settimane ed il volontario internazionale è tenuto a svolgere 25 ore di attività a settimana in più classi.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
I Settimana: accoglienza del volontario dell’AIESEC, incontro di preparazione con la scuola e definizione della tematica del progetto; II Settimana: Presentazione del progetto e del volontario ai docenti ed alle classi coinvolte; III Settimana: lezioni e workshop, divisioni delle classi in squadre ed avvio dei lavori di gruppo; IV Settimana: lezioni e workshop, attivazione dei task dei lavori di gruppo; V Settimana: lezioni e workshop, realizzazione dei task dei lavori di gruppo, VI Settimana: report finale e presentazione dei lavori di gruppo.
128
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Questionari in itinere e finali. Report finale.
Target Alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla, destinatari di un percorso di sensibilizzazione a tematiche interculturali.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere ed in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive sia sulla
metodologia sia
sulla tempistica qualora richiesto Criteri di miglioramento Monitoraggio del grado di inclusione raggiunto dalla scuola
attraverso questionari somministrati a docenti ed alunni, Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Attraverso il sito della scuola e la presentazione dei lavori di gruppo
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Attività teatrali e di arte figurativa su tematiche interculturali
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Progetto
EduChange Associazione AIESEC
x x x X x x
129
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti
1 Note
Progetto EduChange Promuovere la sensibilizzazione a
tematiche interculturali ed europee
Risultati delle prove
somministrate agli studenti
alla fine del progetto.
Alunni dell’Istituto
Omnicomprensivo di Polla,
destinatari di un percorso
di sensibilizzazione a
tematiche interculturali.
1 Da compilare alla fine della realizzazione del Piano di Miglioramento
130
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Intercultura? Yes, we can
Responsabile del progetto Amodeo Teresa
Data di inizio e fine Da novembre a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
-Promuovere la comunicazione e la relazione interpersonale. -Approfondire il concetto di cittadinanza. -Sviluppare temi inerenti la vita quotidiana e il vissuto
Risultati delle prove somministrate agli studenti alla fine del progetto.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Promuovere l'educazione alla diversità e all'interculturalità
Risorse umane necessarie Amodeo Teresa, insegnanti curricolari di italiano, scienze umane, lingue, storia e geografia. Collaborazione con i centri Sprar e Caritas.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Tutti gli alunni italiani e stranieri per quanto concerne l'aspetto giuridico-pedagogico, mentre per quanto concerne l'aspetto linguistico L2 gli alunni stranieri presenti nell'Istituto omnicomprensivo di Polla e agli ospiti degli Sprar.
Budget previsto 875,00 €
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il Progetto avrà un triplice aspetto:
• da un punto di vista giuridico ( educare al
rispetto dei diritti inviolabili ,individuali e collettivi, sanciti negli art. della Costituzione Italiana, Costituzione Europea, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ecc…).
• da un punto di vista pedagogico ( educare ,
sensibilizzare e formare al rispetto della multiculturalità).
• Da un punto di vista linguistico: alfabetizzare gli
alunni stranieri con L1 e con L2.
131
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
Da novembre a maggio: -saper ascoltare brevi messaggi tratti dal vissuto- -comunicare negli scambi interculturali- -tecniche di base della lettoscrittura- -sportello didattico e laboratorio multiculturale.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio mensile con testi orali e scritti su tre livelli.
Target Produzione di lavori finali e attestato di frequenza e partecipazione.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Monitoraggio tramite questionari somministrati a docenti e alunni.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Presentazione dei lavori degli studenti.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Attività tramite l'utilizzo della musica e dello sport.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x x x x
132
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti2 Note
Intercultura? Yes , we can
-Promuovere la
formazione di
conoscenze e
atteggiamenti che
inducono a stabilire
rapporti dinamici
tra le culture.
-Instaurare un clima
relazionale nella
classe e nella scuola
favorevole al
dialogo, alla
comprensione e alla
collaborazione,
intesi non solo
come accettazione
e rispetto delle idee
e dei valori e delle
altre culture, ma
come
rafforzamento della
propria identità
culturale, nella
prospettiva di un
reciproco
arricchimento.
-Insegnare L2
Comprensione
Orale
Comprensione
Scritta
Produzione scritta
Produzione di lavori
finali e attestato di
frequenza e
partecipazione.
2 Da compilare alla fine della realizzazione del Piano di Miglioramento
133
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Il corriere della scuola
Responsabile del progetto Rosario Paolo Gallo
Data di inizio e fine Da novembre a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1.Recuperare le attività di base trasversali a tutte le discipline, come lettura,comprensione e rielaborazione di un testo; 2.stimolare la creatività e l'espressività degli studenti; 3.promuovere attività di gruppo; 4. favorire la socializzazione.
Predisposizione di schede, griglie e test per verificare in corso d'opera la corrispondenza tra risultati e obiettivi.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Promuovere l'uso di conoscenze e abilità utili a padroneggiare in modo corretto diversi tipi di linguaggio mediale; contribuire alla formazione di cittadini informati, responsabili e capaci di pensiero critico.
Risorse umane necessarie Docente di lettere della classe II A della scuola sec. di I grado; docente di scienze matematiche della medesima classe; personale ATA.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Gli alunni della classe II A e tutti gli altri alunni dell'istituto omnicomprensivo.
Budget previsto 1050,00 €
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Gli alunni lavoreranno a piccoli gruppi. Il gruppo redazionale sarà costituito dagli alunni della classe II A, in cui ogni studente avrà un ruolo specifico. Il gruppo sarà formato da sottogruppi al fine di gestire la redazione delle diverse rubriche. Conoscenza del giornale, dei software di videoscrittura, elaborazione immagini, creazione di una casella di posta elettronica, primo approccio con la piattaforma.
134
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
Reperimento del materiale
(interviste,documentazioni,fotografie...) Scelta degli
argomenti, stesura e correzione degli articoli.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Questionari in itinere e finali.
Target Saranno coinvolti gli alunni della classe seconda A della secondaria di primo grado e tutti gli alunni dell'istituto omnicomprensivo in prima persona su una diversa tematica.
Note sul monitoraggio Il progetto sarà monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive sia sulla tempistica che sulla metodologia.
Criteri di miglioramento Monitoraggio del grado di inclusione raggiunto dalla scuola attraverso questionari somministrati a docenti e alunni.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Attraverso il sito della scuola e la presentazione di lavori di gruppo; pubblicazione del giornalino.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Confronto e discussione dei diversi prodotti e scelta degli articoli da inserire nel giornalino; stesura e correzione degli articoli e digitalizzazione e pubblicazione del giornalino.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x x x x
135
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti
3 Note
Il corriere della
scuola Promuovere l'uso di
conoscenze e abilità
informatiche; dare
voce alle esigenze
dei ragazzi;
contribuire alla
formazione del
pensiero critico e
propositivo;
incrementare
l'aspetto cooperativo
e comunicativo.
Risultati delle prove
somministrate alla
fine del progetto.
Tutti gli alunni
dell'istituto
omnicomprensivo.
Redazione di un
giornalino online.
3 Da compilare alla fine della realizzazione del Piano di Miglioramento
136
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Ad maiora”
Responsabile del progetto Cappuccia Patrizia
Data di inizio e fine Da novembre a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1.Avvicinare i ragazzi allo studio della lingua latina, come origine del nostro patrimonio culturale; 2. potenziare la conoscenza e la competenza delle strutture logiche della lingua italiana.
Osservazione continua sui comportamenti e competenze, schede predisposte in itinere, test, prove scritte e orali finali.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Conoscere in modo corretto e sicuro le parole che derivano dal latino; saper collaborare in modo consapevole e partecipativo alle attività; saper tradurre in modo corretto e sicuro frasi e semplici brani in lingua latina
Risorse umane necessarie L'insegnante di italiano: Cappuccia Patrizia
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Gli alunni della classe seconda sezione A della scuola secondaria di primo grado.
Budget previsto Nessun costo
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto curricolare sarà realizzato da novembre a maggio, 1 ora ogni venerdì nel turno del rientro pomeridiano.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
• Lettura sintetica delle origini latine della lingua
italiana;
• confronto con la lingua italiana;
• lettura di vocaboli , frasi e brani semplici in latino; analisi di voci verbali e di nomi; declinazioni di nomi e coniugazioni verbali; traduzione di frasi e semplici brani.
137
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Questionari in itinere e finali.
Target Alunni della classe seconda A della secondaria di primo grado.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive sia sulla metodologia sia sulla tempistica qualora richiesto.
Criteri di miglioramento Monitoraggio attraverso questionari somministrati a docenti e alunni.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Attraverso diverse tipologie di esercizi, test, prove scritte e orali.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Dimostrare, tramite test, di conoscere in modo corretto le parole che derivano dal latino e collaborare in maniera consapevole e partecipativa alle attività proposte; tradurre in modo corretto semplici frasi e brani in lingua latina.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Progetto x x x x x x x “Ad maiora” Cappuccia P.
138
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti
4 Note
“Ad maiora” Avviamento allo
studio della lingua
latina
Risultati delle prove
somministrate agli
studenti alla fine del
progetto
Alunni della classe
seconda A della
scuola secondaria di
primo grado.
4 Da compilare alla fine della realizzazione del Piano di Miglioramento
139
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Giochi sportivi studenteschi
Responsabile del progetto Elio De Angelis
Data di inizio e fine Da febbraio a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1. Migliorare e consolidare gli schemi motori di base e le capacità coordinative; 2. abituare ad una regolare pratica sportiva senza eccessi agonistici, nel rispetto dei valori formativi,per una sana competizione e uno stile di vita sana.
Griglie strutturate predisposte per misurare il livello di raggiungimento dei risultati.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Promuovere lo sport non agonistico, mirando soprattutto alla formazione dei discenti sia in campo sportivo che in quello socio-affettivo-relazionale.
Risorse umane necessarie Docente di motoria, personale ATA, comune di Polla,associazioni sportive CONI e CSA.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Budget previsto 898,92 €
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Modulo di atletica leggera e corsa campestre; modulo di min volley e pallavolo maschile e femminile solo per le categorie cadetti – cadette e allievi; modulo di calcio solo per la categoria cadetti-cadette-allievi.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
Adesione ai giochi sportivi studenteschi e gare regionali.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Saranno valutate tutte le gare e i gironi di appartenenza, con le prove in campo in base alle prestazioni degli studenti.
Target Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
140
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Griglie e test per verificare in corso d’opera l’acquisizione di base delle discipline sportive.
Criteri di miglioramento Monitoraggio attraverso le prove in campo e le griglie somministrate.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Attraverso gare di istituto, in base ai gironi delle fasi distrettuali-provinciali – regionali.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Gare sportive.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti5 Note
Giochi sportivi
studenteschi Migliorare gli schemi
motori e le capacità
coordinative; abituare ad
una sana pratica
sportiva senza eccessi
agonistici.
Gare sportive e
risultati dei test e
griglie
somministrate.
Alunni della scuola
secondaria di primo e
secondo grado dell’istituto
omnicomprensivo di Polla.
5
Da compilare alla fine della realizzazione del Piano di Miglioramento
141
Progetti per l’Ampliamento dell’offerta formativa a.s.2017-18
Indicazioni di progetto
Titolo del progetto Intercultura: “Nuovi Orizzonti”
Responsabile del progetto Amodeo Teresa
Data di inizio e fine Da novembre a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione
-Promuovere la comunicazione e l’alfabetizzazione in lingua italiana. -Sviluppare e favorire le relazioni interpersonali e interculturali tra alunni autoctoni e alunni stranieri. -Far conoscere i Diritti Umani e le Convenzioni Internazionali, i diritti e i doveri dei cittadini. -Far conoscere usi e consuetudini nazionali e locali, stili di vita quotidiana e tradizioni popolari, con lo scopo di favorire l’integrazione degli alunni stranieri nel nostro contesto sociale.
Risultati delle prove scritte e valutazione degli apprendimenti della lingua italiana parlata.
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Promuovere l'educazione alla diversità e all'interculturalità
Risorse umane necessarie Amodeo Teresa (ore curriculari), prof. Di Santi Gerardo (10 h extracurriculari), ins. Medici Daniela(10 h extracurriculari). Collaborazione con i centri Sprar, Cooperative Sociali e Caritas.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Tutti gli alunni italiani e stranieri per quanto concerne l'aspetto giuridico-pedagogico, mentre per quanto concerne
l'aspetto linguistico (L2) gli alunni stranieri presenti nell'Istituto Omnicomprensivo di Polla e gli ospiti dei Centri di prima e
di seconda accoglienza.
Budget previsto € 700,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle attività principali Fasi di Attuazione
Il Progetto avrà un triplice aspetto: -da un punto di vista giuridico ( educare al rispetto dei diritti inviolabili, individuali e collettivi, sanciti negli art.. della
Costituzione Italiana, Costituzione Europea, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ecc…).
-da un punto di vista pedagogico (educare, sensibilizzare e formare al rispetto della multiculturalità).
-Da un punto di vista linguistico: alfabetizzare gli alunni stranieri nella nostra lingua, L2.
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Descrizione delle attività per la apprendimento della lingua italiana, L2.
Da novembre a maggio: -comprendere e saper descrivere, anche in maniera semplice, messaggi legati alla vita quotidiana e vissuta- -saper comunicare negli scambi interculturali- -tecniche di base della letto scrittura. -sportello didattico e laboratorio multiculturale.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Monitoraggio con testi orali e scritti.
Target I ragazzi stranieri minori non accompagnati.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Monitoraggio tramite questionari somministrati agli alunni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori degli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Attività tramite l 'utilizzo della musica e dello sport.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
AMODEO TERESA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Murales: sport e cultura”
Responsabile del progetto Prof.ssa Bracco Rachele
Data di inizio e fine Da novembre a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi:
Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione
Saper calcolare le aree da dipingere. Arricchire il lessico artistico. Conoscere e sviluppare nuove tecniche pittoriche.
A partecipazione attiva e corretta B partecipazione adeguata C partecipazione non adeguata
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Rinforzare nei ragazzi il senso civico, conoscere e rispettare Il bene pubblico, conoscere il bello estetico.
Risorse umane necessarie Un docente
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Gli studenti dell’istituto professionale socio-sanitario di Polla
Budget previsto Costi a carico dell’Ente Comunale.
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
1)Fase progettuale: scelta dei disegni, delle tecniche grafico-pittoriche. 2)Fase attuativa: realizzazione dei vari pezzi del murales con le colorazioni. 3)Fase di verifica: presentazione all’esterno dell’opera con una manifestazione pubblica.
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio con testi grafico-pittorici
Target Gli studenti dell’istituto professionale socio-sanitario di Polla
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Monitoraggio tramite questionari somministrati agli alunni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori degli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Attività tramite l 'utilizzo delle arti grafiche
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Bracco Rachele 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
x x x x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Recupero matematico”
Responsabile del progetto Prof. Di Santi Gerardo
Data di inizio e fine Da novembre a febbraio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi:
Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione Classi prime: recuperare e consolidare le quattro operazioni; risolvere semplici problemi aritmetici e geometrici con vari metodi; consolidare l’uso delle potenze, la scomposizione in fattori primi, gli enti geometrici fondamentali. Classi seconde: recuperare e consolidare le frazioni decimali, le radici quadrate; saper risolvere problemi di geometria piana con la ricerca del perimetro e dell’area.
Esercitazioni quotidiane; risultati delle prove somministrate agli studenti alla fine del progetto. A adeguato B sufficiente C non sufficiente
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Recuperare le lacune di base in matematica degli alunni delle classi prime e seconde della scuola secondaria di 1°grado. Rispondere ai bisogni differenziati degli alunni nel rispetto dei tempi e delle modalità di apprendimento.
Risorse umane necessarie Docente e Collaboratore scolastico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Gli alunni delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado.
Budget previsto € 700,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
Discussioni matematiche Interrogazioni Esercitazioni Questionari Esercizi logico-matematici
Risoluzione di problemi
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Monitoraggio finale con verifiche orali e scritte.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Produzione di lavori tramite esercitazioni e verifiche finali.
Target Il progetto è rivolto agli allievi delle classi prime e seconde della scuola secondaria 1° grado.
Note sul monitoraggio Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Monitoraggio tramite questionari somministrati agli alunni.
Criteri di miglioramento Presentazione dei lavori attuati dagli studenti.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Attività tramite l'utilizzo delle regole teoriche e pratiche della matematica.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
DI SANTI GERARDO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto: “RECUPERIAMO”
Responsabile del progetto Lopardi Vincenzina
Data di inizio e fine Da febbraio a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione Italiano: acquisire e consolidare le difficoltà ortografiche. Potenziare le abilità di lettura e scrittura. Matematica: recuperare e potenziare le abilità relative alle quattro operazioni. Risoluzione di semplici situazioni problematiche mediante la rappresentazione grafica.
A adeguato B sufficiente C non sufficiente
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Rispondere ai bisogni differenziati degli alunni nel rispetto dei tempi e delle modalità di apprendimento.
Risorse umane necessarie Due docenti (Lopardi, Medici Daniela) e collaboratore scolastico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Tutti gli alunni del plesso di Polla San Pietro
Budget previsto € 1050,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
Discussioni Interrogazioni Esercitazioni Questionari Esercizi logico-matematici Risoluzione di problemi
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio mensile contesti orali e scritti su tre livelli.
Target Produzione di lavori.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Monitoraggio tramite questionari somministrati agli alunni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori degli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Lopardi Vincenzina 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto “MATEMATICA E PROVE INVALSI”
Responsabile del progetto Rosario Paolo Gallo
Data di inizio e fine Da gennaio ad aprile
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Recuperare le carenze di ciascun alunno. Sollecitare l’attenzione e l’interesse. Rinforzare le abilità di calcolo e uso proprietà. Eseguire esercizi guidati di crescente difficoltà. Esercitarsi su testi tipo prove Invalsi.
Prove strutturate e semistrutturate. Controllo dell’efficacia dell’intervento didattico. Feed-back per discenti e docente.
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Migliorare il livello qualitativo degli alunni e favorire il loro successo scolastico. Abituare gli alunni ad affrontare le Prove Invalsi.
Risorse umane necessarie Docente e collaboratore scolastico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni classi III scuola secondaria di primo grado
Budget previsto € 700,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
Spiegazioni Esercitazioni Esercizi strutturati
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio mensile in contesti orali e scritti
Target Alunni delle classi terze scuola secondaria 1°grado
Note sul monitoraggio Il progetto sarà monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Monitoraggio tramite questionari somministrati agli alunni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori attuati dagli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Gallo Rosario Paolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto “TUTTI A TEATRO”
Responsabile del progetto Padovano Angela Maria
Data di inizio e fine Da febbraio a giugno
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione
Preparazione del testo teatrale. Drammatizzazione e interpretazione del testo teatrale. Eseguire canti, coreografie, balletti.
A partecipazione attiva e corretta B partecipazione adeguata C partecipazione non adeguata
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Favorire lo sviluppo psico-motorio, linguistico, relazionale del bambino
Risorse umane necessarie Tre docenti (Padovano- Lopardi – Manzione) e un collaboratore
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Classe V Scuola Primaria Polla San Pietro
Budget previsto €1050
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
1)Fase progettuale: scelta del copione, dei canti e delle coreografie 2)Fase attuativa 3)Fase di verifica (manifestazione finale)
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Manifestazione finale CD
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Ricaduta sui ragazzi e le rispettive famiglie.
Target Manifestazione finale.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Osservazione sistematica degli alunni durante le prove atte a migliorare le prestazioni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori degli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Padovano Angela Maria
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
x x x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto
“Progetto SPRAR”
Responsabile del progetto Prof.ssa Amodeo Teresa
Data di inizio e fine Da marzo ad aprile
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
-Conoscere la cultura dei Paesi di provenienza degli ospiti dei Centri Sprar; - ascoltare le testimonianze dirette corredate da video; - conversare con gli ospiti.
A partecipazione attiva e corretta B partecipazione adeguata C partecipazione non adeguata
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Sensibilizzare le nuove generazioni sul fenomeno migratorio e sull’importanza dell’integrazione.
Risorse umane necessarie Una docente, due responsabili dei centri SPAR e un collaboratore scolastico.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Gli studenti dell’Istituto Professionale Socio-Sanitario di Polla
Budget previsto € 402,50
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di di Attuazione
1) Fase organizzativa (ricerca e documentazione) 2) Fase attuativa (testimonianze degli ospiti, video, dialoghi interculturali) 3) Fase di verifica (questionario)
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Favorire lo scambio e il dialogo interculturale. Abbattere e rimuovere i pregiudizi nei confronti degli stranieri.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Somministrazione questionario finale
Target Alunni dell’IPSS
Note sul monitoraggio Osservazione della partecipazione, interesse, motivazione
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Osservazione sistematica degli alunni durante le prove atte a migliorare le prestazioni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori da parte degli studenti.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Divulgazione del progetto ai Centri di Accoglienza presenti sul territorio
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
AMODEO TERESA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x
130
Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Il presepe vivente”
Responsabile del progetto Pucciarelli Pasqualina
Data di inizio e fine Da ottobre a dicembre
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione
Conoscere le tradizioni e i simboli legati al Natale. Realizzare elaborati grafico-pittorici. Allestire il presepe vivente.
Osservazione in itinere del grado di attenzione e partecipazione.
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Offrire esperienze didattiche per valorizzare i sentimenti di amicizia, solidarietà e pace.
Risorse umane necessarie Sei insegnanti e un collaboratore scolastico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Gli allievi della scuola dell’infanzia di Polla Capoluogo
Budget previsto € 2310,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
1) Fase organizzativa 2) Fase di preparazione 3) Fase di allestimento del presepe
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Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Allestimento del presepe vivente
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Ricaduta sui ragazzi e le rispettive famiglie
Target Manifestazione finale.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Osservazione sistematica degli alunni durante le prove atte a migliorare le prestazioni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori alle famiglie.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Pucciarelli Pasqualina
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
x x x
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Indicazioni di progetto Titolo del progetto “Mangiare Arcobaleno per crescere sano”
Responsabile del progetto Calvino Luigia
Data dii nizio e fine Da marzo a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatoridi valutazione
Imparare a consumare la giusta quantità di cibo. Conoscere il viaggio del cibo. Discriminare i quattro sapori fondamentali.
Osservazioni sistematiche per monitorare coinvolgimento, motivazione e partecipazione.
Relazione tra la linea strategica del Piano E il progetto
Comprendere tra alimentazione e salute
Risorse umane necessarie Tre docenti (Calvino, Napoli, Pepe) e un collaboratore scolastico
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni Infanzia “Cappuccini” sezione A
Budget previsto € 1050,00
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di Attuazione
1) Fase organizzativa 2) Fase attuativa 3)Fase conclusiva con drammatizzazione finale e mostra mercatino.
Descrizione delle attività per la diffusione Del progetto
Drammatizzazione e mostra mercatino
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Osservazione sistematiche dei bambini durante le attività
Target Drammatizzazione, mostra mercatino, visita ad un caseificio...fattoria didattica.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni Si attiveranno misure correttive in corso d'opera.
Criteri di miglioramento Osservazione sistematica degli alunni durante le attività, atte a migliorare le prestazioni.
Descrizione delle attività di diffusione Dei risultati
Presentazione dei lavori alle famiglie.
Note sulle possibilità di Implementazione del progetto
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
Calvino Luigia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Giochi sportivi studenteschi
Responsabile del progetto Michele Cuozzo – Vitale Laura
Data di inizio e fine Da febbraio a maggio
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1. Migliorare e consolidare gli schemi motori di base e le capacità coordinative; 2. abituare ad una regolare pratica sportiva senza eccessi agonistici, nel rispetto dei valori formativi, per una sana competizione e uno stile di vita sana.
Griglie strutturate predisposte per misurare il livello di raggiungimento dei risultati.
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Promuovere lo sport non agonistico, mirando soprattutto alla formazione dei discenti sia in campo sportivo che in quello socio-affettivo-relazionale.
Risorse umane necessarie Docente di motoria, personale ATA, comune di Polla, associazioni sportive CONI e CSA.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Budget previsto 898,92 €
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Modulo di atletica leggera e corsa campestre; modulo di min volley e pallavolo maschile e femminile solo per le categorie cadetti – cadette e allievi; modulo di calcio solo per la categoria cadetti-cadette-allievi.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
Adesione ai giochi sportivi studenteschi e gare regionali.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio Saranno valutate tutte le gare e i gironi di appartenenza, con le prove in campo in base alle prestazioni degli studenti.
Target Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Note sul monitoraggio Il progetto può essere monitorato in itinere e in fase finale.
Schema di andamento per le attività del progetto
Attività
Responsabile
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Note Situazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 x x x x