In case manager nella presa in carico del servizio di assistenza
infermieristica domiciliare
…il modello dell’Azienda per i Servizi Sanitari n° 1 Triestina…
Orvieto 22 febbraio 2008 dr. Flavio Paoletti
Il modello del case management
Il case management e il modello americano
Il case management americano enfatizza l’approccio
dell’imprenditorialità sociale.
I dogmi su cui si basa questo modello sono la razionalizzazione e la
responsabilità del case manager sulla spesa complessiva e sull’attivazione dei servizi coinvolti pur coinvolgendo
la persona nelle scelte.
1° fase del modello inglese
Il primo approccio degli inglesi al modello di case management è
analogo a quello americano e risale al Community Care Act del 1990
che prevede l’erogazione dei servizi a particolari gruppi di persone secondo modalità definite ed
organizzate.
2° fase del modello inglese
La Gran Bretagna inizia in epoca Thacher a spostare l’attenzione
sulle persone da assistere in rapporto all’intermediazione dei servizi, per arrivare poi al case
management fondato sulla produzione di welfare.
Produrre welfare (output) significa pensare in modo innovativo partendo dai bisogni/diritti e dalle risorse dell’individuo
(input).
È importante considerare la salute come un’integrazione di molteplici fattori
sanitari e sociali, comportamentali,economici e
finanziari, il case management ha proprio il compito di integrare queste variabili.
Elementi essenziali del case management
Il Piano Sanitario e Socio Sanitario Regionale 2006-2008 del Friuli Venezia Giulia
“La realizzazione del progetto personalizzato deve avvalersi dei servizi, interventi e di
prestazioni integrate collegandole quanto più possibile al naturale contesto familiare,
ambientale e sociale della persona. Deve inoltre assumere una funzione proattiva nel senso di porsi anche come strumento di attivazione e di costruzione di contesti favorevoli al ripristino
del funzionamento sociale di soggetti promuovendo l’autonomia e
l’autodeterminazione di questi ultimi”.
Progetto assistenziale individualizzato PAI
… è lo strumento formale e scritto, che afferma la centralità della
persona e dei suoi diritti, documenta la presa in carico,
garantisce la continuità assistenziale, lo sviluppo
dell’autonomia possibile ma anche la morte senza dolore.
Progetto assistenziale individualizzato PAI
Nell’Azienda per i Servizi sanitari n.1 Triestina il progetto assistenziale
individuale è descritto nella cartella infermieristica integrata
che ha valenza legale ed è certificata dalla TUV ISO 9001:2000.
Il Piano Sanitario e Socio Sanitario Regionale 2006-2008 del Friuli Venezia Giulia
“Per facilitare il presidio dei percorsi assistenziali e l’attivazione dei progetti personalizzati dovrà essere introdotta e
valorizzata la funzione del coordinatore del caso… La sua funzione è di
supportare l’utente nella gestione di tutti gli aspetti organizzativi associati alla
permanenza della persona nei diversi nodi della rete dei servizi ed in particolare nel
trasferimento da un servizio all’altro”.
Quesiti di ricerca
Qualità di vita
Riduzione della mortalità
Peso assistenziale care givers
Riduzione dei ricoveri e giornate di degenza
Riduzione dei costi
Gli assistiti in carico al servizio infermieristico
domiciliare (SID), indipendentemente dalla patologia di
attivazione, hanno una riduzione dei ricoveri medici e
delle giornate di degenza.
Studio sperimentale su campioni appaiati
Il campione della ricerca
età = > 65 anni maschi femmine
Italia 11.592.335 persone 41,60% 58,40%
20,00%
Provincia di Trieste
64.299 persone 39,00% 61,00%
27,00%
Popolazione SID continuato
3263 persone 37% 63%
88,00%
Campione di ricerca
150 persone 37% 63%
88,00%
Numeri ricoveri
84
49
66
101
48
27
18 1612
3 6 30
20
40
60
80
100
120
ricoverati nonricoverati
assistit icon 1
ricovero
assistit icon 2
ricoveri
assistit icon 3
ricoveri
assistit icon 4-7ricoveri
grafico n.1 Ricoveri medicicampione di 150 assisti SID periodo 2004 - 2006
1 anno prima della presa in carico 1 anno di presa in carico SID
Confronto tra prima e dopo la presa in carico
n°soggeti ricoverati
n°ricoverimedici
Media procapite ricoveri
Giornat di degenza
Media pro capite gg degenza
Costo in € Equivalentda DRG
Costo medio € pro capite
12 mesi prima
84 151 1 1197 13,31 679.735 4.531,57
12 mesi dopo
49 65 0,43 727 4,84 289.037 1.926,91
Riduzione dei ricoveri
n° ricoveri medici
prima 151
dopo 65
"risparmio" 86 56,95 %
Riduzione giornate di degenza
n° giornate di degenza
prima 1197
dopo 727
"risparmio" 470 39,26 %
Riduzione costi in DRGs
costi totali in DRGs
prima 679.735
dopo 289.037
"risparmio" 390.689 57,47 %
Conclusioni Lo studio evidenzia che il servizio infermieristico domiciliare con la
presa in carico è fattore protettivo, riduce notevolmente i ricoveri e le giornate di degenza.
E’ probabile che, se allo sviluppo del SID si accompagnasse una riduzione e/o accorpamento di reparti medici ospedalieri, i costi della sanità si ridurrebbero. Quest’outcome secondario meriterebbe uno studio specifico ad hoc.
Molti studi evidenziano che la riduzione dei ricoveri, delle giornate di degenza e della riduzione delle istituzionalizzazioni dei soggetti anziani(1), dipendono anche da una buona continuità assistenziale (2) fatta al momento della dimissione dall’ospedale.
Uno dei ruoli principi dell’infermiere case manager di comunità è proprio quello della presa in carico della persona ancora ricoverata, in modo da creare le condizioni favorenti a far rimanere nel proprio domicilio la persona anziana affetta da una serie di polipatologie croniche indipendentemente dal tipo.
1 Naylor MD., “ Comprehensive discharge for the elderly”, in Research Nursing Health, 1990 Oct;13(5), p.327-47.
2 Naylor MD, Brooten D, Campbell R, Jacobsen BS, Mezey MD, Pauly MV, Schwartz JS., “Comprehensive discharge planning and home follow-up of hospitalized elders: a randomized clinical trial”, in Jama, 1999 Feb 17;281(7), p.613:20.