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IT’S FUTVRE TIME!
Giulia Bonacina Arianna Longhi Mar1na Ruffinazzi
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“Io credo che la televisione cambierà più nei prossimi 5 anni, di quanto sia cambiata complessivamente negli ul1mi 25”
Comcast CEO Brian Roberts
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100 % Connected Tv
216 % Tablets 144 %
Smartphones
AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI (AGCOM), Relazione Annuale 2012.
Le s1me per il 2015 dicono che…
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DA TV ANALOGICA A TV DIGITALE
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Strategia di comunicazione in grado di raggiungere il pubblico ed interagire con esso nei contes1 e nei momen1 della sua vita quo1diana, sfru[ando di
volta in volta i media più indica1 per veicolare il messaggio prescelto.
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v Offerta disancorata dai tempi rigidi del palinsesto v Medium non più chiuso tra le “mura domes1che” v Maggiori pun1 di incontro tra Broadcaster e Spe[atore v Targe1zzazione dei contenu1
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Assume una posizione centrale nelle strategie di ges1one dei contenu1
Sogge,o a.vo
Personalizzazione del palinsesto
v Registrazione programmi in onda v Messa in pausa ogni volta che si desidera v Televoto v Commen1 in dire[a
SERVIZI INTERATTIVI
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IPTV WEB TV AGGREGATORI DI CONTENUTI
Perme[e la trasmissione su protocollo IP, a[raverso l’uso del cavo telefonico, con so[oscrizione di un
abbonamento, dotandosi di un apposito decoder.
Telecom Italia, Fastweb,
Wind Infostrada
Si cara[erizza come l’unione dello s1le
comunica1vo televisivo (parole, testo, immagini) e
quello della rete (interacvità e gratuità).
Portali web di Mediaset,
Rai e La7.
Portale interacvo e gratuito dotato di
componen1 funzionali all’UGC, materiali prodoc amatorialmente o con
canali dedica1 di emi[en1 Tv.
YOUTUBE, Vevo, Facebbok
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COLOSSI A CONFRONTO: LA TV DEL FUTURO
NUOVI MODELLI ECONOMICI DIVERSI DA QUELLI TRADIZIONALI O DELLA PAYTV IN QUANTO GODONO DELLA POSSIBILITA’ DI AGGIORNAMENTO DEL SOFTWARE. QUESTE SONO LE COSIDDETTE TV “IBRIDE” O OTT (Over The Top Television).
APPLE GOOGLE
Provenienza Proge[azione di HW e SW Ricerca e ges1one di info
Mission Ges1one semplice, veloce e solida di contenu1 mul1mediali
“Tv meets Web, Web meets Tv”
U1lizzo Minimalismo, telecomando remoto dotato di pochi pulsan1
Telecomando come grande ta1era, con molte funzioni, minor pra1cità
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Ciò che sta avvenendo nel se[ore televisivo, sulla scorta delle potenzialità offerte dal digitale, è possibile paragonarlo all’evoluzione di Internet, dal web 1.0 al 2.0.
v In termini di approccio dello spe,atore ai contenuN Con il Web 2.0 l’utente è in grado di condividere i contenu1 con altre persone, modificarli e ges1rli in modo personalizzato e acvo. Lo spe[atore televisivo, da semplice fruitore di contenu1 preimposta1 e ges11 dall’alto, è divenuto acvo, pretendendo di entrare in conta[o realmente con quello che sta osservando, ponendosi in modo cri1co in merito alla scelta delle programmazioni a lui più congeniali.
v In termini di modalità di ADV L’audience non è valutata solo in termini quan1ta1vi, ma in anche di affinità di target. La pubblicità erogata sulla Tv tramite internet si dis1ngue per l’idoneità di individuare e raggiungere efficientemente specifici target di uten1, per la capacità di tracciare e segmentare il consumatore, e per la possibilità di misurare puntualmente l’efficacia delle inserzioni, con conseguenze dire[e sulle modalità di definizione e sull’en1tà dei prezzi delle stesse.
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È un nuovo modo di fruire dei programmi televisivi. I telespe[atori diventando veri e propri protagonis1 acvi della trasmissione,
a[raverso il coinvolgimento e la condivisione di contenu1 sul web.
Convergenza tra Social Media e Televisione: un binomio vincente, promotore di un nuovo fenomeno di massa.
v Durande la visione dei programmi Tv, l’86 % dei possessori di Smartphone u1lizza il proprio cellulare (ricerca di Nielsen-‐Yahoo)
v “Tv Talkers”, nuova 1pologia di telespe[atori, dai 16 ai 54 anni
v Analisi sia quan1ta1va sia qualita1va
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Lo share viene calcolato su un campione di appena
5.163 famiglie , corrisponden1 a circa
14mila individui
INDICA LA PREFERENZA AUDIENCE ATTIVA DOCUMENTA L’UTILIZZO
AUDISOCIAL TV
Misurazione della performance dei programmi Tv sui Social
Networks: grazie alle conversazioni online, si potrà avere una visione d’insieme molto più ampia: al dato
meramente quanNtaNvo si potrà sommare l’analisi
qualitaNva.
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330 mila App scaricate
7.337 Tweet all’ora durante la dire[a
24 milioni di pagine viste, con una media di 2 milioni a secmana
66 milioni di “applausi virtuali”
Hashtag #XF6
200 mila Followers
Thefool.com
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RAINET è la società del gruppo RAI che si occupa di sviluppare i si1 web rai.it e rai.tv per rendervi accessibili in rete i canali, le testate giornalis1che e i programmi televisivi.
La televisione pubblica è riuscita, a[raverso il portale rai.tv, a incontrare il gradimento degli uten1 della rete, aspe[o significa1vo di quanto sia importante, anche nel nostro paese, una maggiore a[enzione per le nuove tecnologie, un rapporto nuovo con il pubblico e la diffusione della banda larga. La ricerca di una relazione posi1va con i blogger e gli operatori della rete, che superi le an1che contrapposizioni insite nel confronto tra is1tuzione e società, individua nel dialogo la migliore forma di comunicazione.
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MEDIASET acva il suo portale internet nel 1999. Il sito mediaset.it, ges1to da R.T.I. Interac1ve Media, è tra i si1 più visita1 dagli italiani. La poli1ca aziendale del portale offre contenu1 di alta qualità, differenzia1 tra loro. Il valore aggiunto di Mediaset è stato quello di non puntare solo su nuovi servizi interacvi per il pubblico da Tv alla Rete, ma anche di invesNre in contenuN web, trasferendoli sul grande schermo.
Nato come sito internet di informazione di è evoluto nel 2011, in un vero e proprio canale All news, totalizzando nel corso dell’ul1mo anno un incremento del 100% dei visitatori/spe[atori.
Nato come sito internet, grazie alla chiarezza e alla affidabilità delle previsioni, è diventato un auten1co sistema mul1mediale acvo su tu[e le pia[aforme, anche quelle televisive.
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FASTWEB Tv lanciata nel marzo 2001, è stata la prima pia[aforma televisiva commerciale in tecnologia IPTV in Italia. L’idea rivoluzionaria di delinearizzare il palinsesto televisivo, vincolato dalle decisioni dei broadcasters tradizionali, ha incontrato però un pubblico non ancora pronto a un cambiamento così radicale. Il servizio, che durante il suo massimo splendore aveva 200.000 abbona1, non è mai decollato in circa un decennio di offerta. Per questo mo1vo, il 5 novembre 2012 la pia[aforma di FastewebTV è stata disabilitata.
Fastweb ha deciso di scomme[ere sul video-‐noleggio, ma non quello tradizionale alla Blockbuster, bensì sullo streaming video della pia[aforma italiana Chili-‐TV. Senza alcun abbonamento o canone, si paga solo quello che si vede.
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I ricavi: v 20,9 miliardi dal servizio pubblico
radiotelevisivo v 35,3 milardi dai servizi pay v 31,6 miliardi dall’ ADV
Situazione europea: v Germania e Spagna (finanziamneto pubblico) v Gran Bretagna e Francia (abbonamen1 pay) v Italia (pubblicità)
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LA SITUAZIONE TELEVISIVA IN EUROPA
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v Vista inizialmente come una minaccia, la distribuzione in rete dei contenu1 si sta rivelando un’opportunità per affermare il brand editoriale, la sua qualità e la sua autorevolezza. Per questo pensiamo che sia importante ampliare la modalità di valorizzazione dei contenu1 che non passano solo dagli inves1men1 delle grandi aziende, ma anche dall’estensione di nuovi modelli di business. Come suggerisce
“Dove c’è comunicazione, sia essa televisiva, pubblicitaria o le7eraria, la ques9one su cui si concentra l’a7enzione è il montaggio dei contenu9. Si tra7a di un fa7o linguis9co: è la gramma9ca a7raverso cui qualsiasi programmazione diventa condivisibile”.
Annamaria Testa, esperta in comunicazione e crea1vità per la società Progec Nuovi
v Oltre alla necessità di dotarsi di strumen1 e metodologie innova1ve, si dovrebbe sviluppare una strategia di marke1ng con base mul1canale. Proprio per questo oggi è in corso una riclassificazione dei media.
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v Ges1re il rapporto con lo spe[atore/utente significa creare una relazione dinamica, interacva e finalizzata allo scambio di risorse. Il sogge[o con cui i broadcasters hanno a che fare, diventa a[ore protagonista e regista degli stessi contenu1 di cui fruisce, ponendosi al centro di un processo tecnologico, economico, culturale e sopra[u[o sociale.
v Passaggio dal “Prime 1me” al “My 1me”
v Le dinamiche On Demand perme[ono una segmentazione più precisa del target di riferimento.
v Il processo televisivo diventa così un do ut des tra broadcasters e spe[atore
Master in Comunicazione, Marke1ng Digitale e Pubblicità Interacva