La semantica della
parolaRelazioni semantiche a livello paradigmatico
La semantica della parola
studia i rapporti semantici che intercorrono tra le parole, e soprattutto
le relazioni paradigmatiche tra i lessemi
data una parola, è possibile trovare nel lessico della lingua cui quella
parola appartiene una parola che sia con la prima in qualche rapporto
semantico
parola
Rapporto di
somiglianza
Rapporto di
eguaglianza
Rapporto di
opposizioneRapporto di
inclusione
Rapporti semantici
parola
Rapporto di
somiglianza
Rapporto di
eguaglianza
Rapporto di
opposizione
Rapporto di
inclusione
gerarchica
sinonimi Parole
polisemiche
omonimi
antonimia
complementarietà
inversione
Iponimia e
iperonimia
Rapporti semantici
Sinonimia
Relazione che si instaura tra due o più parole dal significato molto simile, e
non dal significato uguale!
pietra – sasso;
iniziare – cominciare;
porta – uscio;
urlare – gridare;
gusto – sapore;
sentire – udire;
velocemente – rapidamente
“La sinonimia totale è in effetti un lusso che la lingua non può permettersi”
Stephen Ullmann
la prova per stabilire che due parole x e y sono sinonimi sta
nell'intercambiabilità nello stesso contesto: c'è sinonimia se sostituendo x a y
(o viceversa) in uno stesso contesto, resta immutato il senso di una frase.
Però sempre cambia un po’ il senso, in quanto nella lingua esistono solo
differenze!
la vera identità di significato fra due o più parole diverse non esiste.
la perfetta sostituibilità nello stesso contesto non si ha che teoricamente
la sinonimia in senso stretto non esiste, dato che c'è sempre qualche valore
stilistico, emotivo, sociale ecc., a differenziare, sia pure assai leggermente,
parole dal significato apparentemente uguale
tra i sinonimi esisterà sempre almeno un tratto semantico che li differenzierà
poiché se così non fosse, i sinonimi totali non avrebbero ragione di esistere,
poiché nella lingua funziona il principio dell'economia:
quello che è al 100% uguale, è ridondante e perciò viene scartato dalla lingua
→ i sinonimi che noi consideriamo tali sono, in realtà, parole che hanno solo
una parte del significato in comune (quasi sempre la parte denotativa),
mentre variano e si differenziano nella connotazione, nelle varie sfumature
metaforiche, stilistiche ecc. → si tratta sempre di sinonimi parziali
1. Significato
S-ato primario
Denotativo
Concreto
logico
2. Significato
Connotativo
Metaforico
Metonimico
Stilistico
contestuale
la sinonima si instaura tra parole di forma diversa ma con significato
molto simile, ma non uguale;
tra due sinonimi totali ci dovrebbe essere la completa sostituibilità, ovvero la
completa intercambiabilità in tutti i possibili contesti, ma pochissime parole
soddisfano questo criterio (es. lessemi che sono più che altro varianti formali
uno dell'altro – tra/fra, devo/debbo),
per cui la sinonimia perfetta, assoluta o completa è così rara da essere
ritenuta pressoché inesistente
nella maggior parte dei casi, i lessemi ritenuti sinonimi condividono il
significato denotativo ma differiscono nella connotazione, cioè nel valore
affettivo e stilistico (es. gatto/ micio, padre/papà – il secondo lessema ha un
valore affettivo mancante nel primo),
oppure differiscono per la varietà diastratica alla quale appartengono (es.
cefalea/mal di testa, eritrocita/globulo rosso, rinite/raffreddore – il primo
lessema appartiene alla terminologia medica/biologica mentre il secondo è la
denominazione comune);
ci sono poi i geosinonimi – appartengono a varietà diamesiche geografiche
diverse di una lingua (es. babbo/papà – primo termine tipico del toscano;
mulo/ragazzo, schei/soldi – primo termine istro-veneto; sberla/schiaffo –
primo termine lombardo)
Esercizio
Trova i sinonimi delle seguenti parole:
parziale biscia
Problema intelligente
sazio
Respingere
Carino
Uccello
Affrettarsi
Divorzio
Amico
Omonimia
dal gr. homōnymos = stesso nome
L’omonimia si ha quando due parole sono uguali nella forma, ma diverse nel
significato.
la forma delle parole è identica/uguale, ma i loro significati sono diversi e
non hanno proprio niente in comune
riso₁ – cibo ricavato dalla pianta < lat. oryza < gr.;
riso₂ – l'atto del ridere < lat. Risus
Le parole ominimiche vengono sempre differenziate nei dizionari. Hanno le entrate separate, il lemma indipendente che viene riproposto con i numeretti.
le parole omonimiche non hanno la stessa origine e possono combaciare (ma non necessariamente) nella categoria grammaticale
Come mai se nella lingua non c’e’ niente di uguale, adesso compaiono parole dalla stessa forma???
1. per caso, in passato parole diverse si sono evolute foneticamente e nel momento attuale combaciano nella forma.
2. per via dei prestiti
3. oppure quando i significati di una parola polisemica col tepo si allontanano talmente tanto da venir percepiti come parole diverse con significati diversi.
esempi di omonimi
casta agg. „pura” VS casta sf „setta”;
buono – agg. VS buono sm „scontrino”;
pesca „frutto” VS pesca „atto del pescare”
radio1 „elemento chimico”,
radio2 osso dell'avambraccio
radio3 „1. apparecchio radiofonico, 2. radiofonia, 3. musica che si ascolta alla
radio, 4. sede della radio → polisemia all'interno dell'omonimia)
si1 „pronome riflessivo 3.ps.sg./pl.”,
Si2 „nota musicale (sost.M)”
sì3 „avverbio di affermazione”
Omofoni
OMOFONI – parole che si pronunciano allo stesso modo → la lingua più ricca di omofoni è l'inglese –
es. [nait] → knight (cavaliere) e night (notte);
[plein] → plane (aereo) e plain (piano, semplice ecc.);
[pi:s] → peace (pace) e piece (pezzo);
[meil] → mail (posta) e male (maschio);
[nou] → no (negazione) e (to) know (sapere)
b) OMOGRAFI – parole che si scrivono allo stesso modo → es. pesca → pèsca = frutto; pésca = l'atto del pescare; principi → prìncipi = pl. di principe; princìpi = pl. di principio; ancora → ancóra = un'altra volta; àncora = arnese per l'ormeggio della nave
Omografi
b) OMOGRAFI – parole che si scrivono allo stesso modo, ma non e’ detto chi si
pronunciano allo stesso modo.
pèsca = frutto; pésca = l'atto del pescare;
principi VS prìncipi = pl. di principe; princìpi = pl. di principio;
ancora VS ancóra = un'altra volta; àncora = arnese per l'ormeggio della nave
L’accento non si segna nella scrittura quotidiana
bàlia = donna che allatta i bambini altrui per compenso
balìa = potere assoluto, signoria; forza, vigore
Polisemia
fenomeno semantico in cui una parola presenta molti significati di cui il
primo è quello denotativo e gli altri sono metaforici o metonimici, costruiti in
base alla somiglianza con il primo
la polisemia deve avere: la stessa etimologia, la stessa categoria
grammaticale, il collegamento dei significati.
I SIGNIFICATI DI TALE PAROLA SONO SEMPRE COLLEGATI
Periciò sapremo dinstinguere tra omonimi e polisemia!
Esempi di parole polisemiche
es. collo < lat. collum s.m „1. parte del corpo che unisce il tronco alla testa,
nell'uomo e in alcuni altri vertebrati; 2. parte di un indumento che cinge il
collo (il collo della camicia - metonimia); 3. parte allungata e ristretta di un
recipiente (metafora)”;
es. truccare v.tr. „1. trasformare l'aspetto di una persona con parrucca,
cerone ecc.; in particolare, dare il trucco al viso o a una parte di esso; 2. fig.
dare a qualcosa un aspetto diverso per ingannare; alterare (un risultato, un
motore) (metafora)”;
Da riflettere
quale di questi significati è da mettere sotto un’altra
entrata nel dizionario?
barbone = s.m. „1. accr. di barba; barba lunga e folta; 2. razza di cane (dim.
Barboncino metonimia); 3. persona con una lunga, folta e grande barba
(metonimia); 4. persona che vive ai margini della società, vagabondo
(metonimia); 5. pianta erbacea delle Orchidacee (metafora); 6. malattia
infettiva e contagiosa dei bufali caratterizzata dal rigonfiamento della
mascella (metafora); 7. moneta d'argento della città di Lucca (15.-17.sec.)”
Iponimia e iperonimia
È un fenomeno di inclusione semantica ed indica l'appartenenza del significato di una parola all'interno di un'altra dal signigicato più generale e più largo. Il termine generale viene detto iperonimo o t.sovraordinato o arcilessema ed abbraccia sotto di sè uno o più lessemi dal significato più specifico, detti iponimi o parole subordinate La mela è iponimo di frutto.Frutto è iperonimo di mela.
FRUTTO (iperonimo)
MELA PERA CILIEGIA ANANAS BANANA PESCA KIWI
(co-iponimi – iponimi di uno stesso iperonimo)
Estensione VS intensione
es. iperonimo – mobile → iponimi: sedia, tavolo, armadio, scaffale, vetrina ecc.
opposizione introdotta in linguistica da Lyons (1963)
estensione – l'applicabilità di una parola a più referenti → è maggiore
nell'iperonimo
- es. fiore – può essere applicato a tutti i tipi di fiori (rose, tulipani, orchidee,
ecc.)
intensione – l'insieme delle caratteristiche specifiche, proprie di una parola
(dell'iponimo) → es. rosa – iponimo di fiore → ha maggiore intensione del suo
iperonimo
il significato dell'iponimo è più ridotto rispetto a quello dell'iperonimo in base al
criterio dell'estensione, ed è maggiore invece in base al criterio dell'intensione
Iponimia
criterio per stabilire l'iponimia:
x è iponimo di y se e solo se è vera l'affermazione che tutti gli x sono y, ed è
falsa l'affermazione reciproca che tutti gli y sono x
- es. ciliegia – iponimo di frutto, poiché tutte le ciliegie sono frutti, ma non
tutti i frutti sono ciliegie.
l'iponimia è un tipo di classificazione che funziona sul principio aristotelico di
genere e specie: il termine specifico è l'iponimo, quello generico l'iperonimo
es. Chi ha più intensione: cane o labrador? → labrador
Chi ha più estensione: arma da fuoco o pistola? → arma da fuoco
Border collie
cane
mammifero
animale
Serie iponimica realizzata
secondo il criterio
dell’estensione. Animale ha
maggiore estensione, mentre
border collie ha minore
estenione
evento climatico – vento – bora
uomo – laureato – dottore – cardiologo
mezzo di trasporto - automobile – Toyota –
Yaris - ibrido
Esercizio
La meronimia
< gr. meros = parte
la relazione di meronimia si ha quando una parte è costituente dell'altro
(es. frazione, comune, provincia, regione, Paese), oppure ogni termine è
“multiplo” del precedente (es. secondo, minuto, ora, giorno, settimana,
mese, anno)
→ la meronimia è la relazione che intercorre tra un lessema che denota una
parte e un lessema che denota il tutto corrispondente
es. unghia – dito – mano – braccio – corpo
Rapporti oppositivi
3 tipi:
antonimia complementarietà inversione
Antonimia
– rapporto oppositivo che intercorre tra due termini indicanti i due estremi di
una dimensione graduale → sono antonimi due lessemi che indicano gli
estremi di una scala che prevede anche gradi intermedi
- es. alto – basso; veloce – lento
bello – brutto; felice – triste
lungo – corto;
vecchio – giovane;
ricco – povero;
caldo – freddo;
buono – cattivo...
Gradazione antonimica
nano bassissim
o
basso Altezza
media
alto altissimo gigante
gelido freddissi
mo
Molto
freddo
freddo tiepido caldo Molto
caldo
caldissi
mo
bollente
X non implica y povero implica non ricco
non x non implica y non povero non implica ricco
Complementarietà
si ha quando la negazione di una parola comporta l'affermazione di un'altra;
non ci sono vie di mezzo né gradualità (come nell'antonimia)
i criteri per stabilire se due termini sono complementari:
a) x implica non-y
b) non-x implica y
es. vivo – morto; maschio – femmina; vero – falso; animato – inanimato;
aperto – chiuso; ordinato – disordinato; minorenne – maggiorenne; giusto –
sbagliato; sì – no;
invece, i termini vincere – perdere; bianco – nero non sono complementari
perché presentano gradualità
Inversione
si instaura tra lessemi che esprimono la stessa relazione vista da prospettive
opposte, o che indicano due fasi o due protagonisti di uno stesso evento presentati
da punti di vista diversi, ma simmetrici
per stabilire se sussiste il rapporto di inversione si usa il seguente criterio:
dati due termini x e y, essi sono inversi se si ha che, se l'oggetto A è nella relazione
x con l'oggetto B, allora l'oggetto B è nella relazione y con A
- es. se Luigi è il medico di Pietro, allora Pietro è il paziente di Luigi;
se le chiavi sono sopra le matite, allora le matite sono sotto le chiavi
se Anna è la moglie di Marco, allora Marco è il marito di Anna
c'è una simmetria opposta
es. destra – sinistra, comprare – vendere, studente – professore, dare – ricevere
Grazie per l’attenzione
E buona fortuna
all’esame...