È nato l’osservatorio crocieristico del lazio - ontit.it · tel reservation mauro pica, i...

48
È nato l’Osservatorio crocieristico del Lazio periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 8 18 Osservatorio: il turismo romano rallenta Il futuro per Alitalia Dove sta andando il nostro turismo Latina, sviluppo rinviato per mancanza di opere 30 36 gennaio/febbraio2008 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 1-2008 ISO 9001:2000 certificato n° 356673 QM

Upload: vomien

Post on 16-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

È nato l’Osservatorio crocieristico del Lazio

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o

8 18Osservatorio:il turismo romano rallenta

Il futuro per Alitalia

Dove sta andando il nostro turismo

Latina, sviluppo rinviato per mancanzadi opere

30 36

gennai

o/f

ebbra

io2008

Pos

te It

alia

ne S

PA-

Sp

ediz

ione

in a

bb

onam

ento

pos

tale

70%

- D

CB

Rom

a -

1-20

08

ISO 9001:2000 certificato n°356673QM

Anche se gli indicatori cipreannunciano una con-trazione internazionale

dell’economia i cui segnali ven-gono confermati dai dati del no-stro Osservatorio con il rallenta-mento del turismo statunitense,vogliamo essere comunque otti-misti per il futuro.Si tratta di un ottimismo della ra-gione che ha sorretto il mondo del-l’imprenditoria e del lavoro a Ro-ma in periodi oscuri che hanno se-gnato la storia non solo del nostro Paese ma dell’in-tera comunità internazionale in ultimo con l’11 set-tembre 2001. Ebbene da tutte le inquietanti vicen-de la capacità reattiva delle istituzioni e del mondoproduttivo romani è uscita rafforzata: gli investi-menti sono proseguiti, l’occupazione è cresciuta, laqualità del prodotto turistico ha contribuito alla sua

competitività sui mercati interna-zionali tanto da farci registrare inquesti ultimi anni una crescita del-la domanda a due cifre così comedel fatturato.Ecco perché è giusto parlare di ot-timismo della ragione. Certo nonpuò essere abbassata la guardia edin questo senso assume significa-to il recente accordo con l’Auto-rità Portuale di Civitavecchia, Fiu-micino e Gaeta sottoscritto dal-l’Ebtl per la istituzione di un Os-

servatorio crocieristico che va ad implementarequello turistico e del mercato del lavoro già cono-sciuto ed apprezzato dagli Enti locali e dagli ope-ratori. Conoscere per Decidere è il motto coniatodall’Ente per sostenere i comportamenti di quantioperano nel settore del turismo ma anche per soste-nere l’ottimismo della ragione.

4 È nato l’osservatorio crocieristico nel LazioSergio Piscitello

8 L’appeal rimane ma il turismo romano rallentaGiuseppe Aiello

12 Anche in febbraio a Fiumicino turismo in crescitaG. A.

14 La situazione rifiuti dopo MalagrottaGiovanna Sfragasso

17 Promemoria per la prossima GiuntaGiuseppe Canfora

18 Per Alitalia un futuro nel low costFilomena Armentano

19 L’aeroporto diventa uno spotAlessandro Quami

22 Al Comune come al museoSara Moretto

24 Fiuggi, requiem per le Terme?Giorgia Gazzetti

27 Davide Malizia campione mondiale della cucina artistica

28 Il decalogo del buon albergoFranco Grasso

30 Dove sta andando il nostro turismo?F. G.

32 Il Lazio tra le prime regioni turistiche d’Italia Franco Paloscia

35 Rassegna stampa a cura di Global Tourism Management

36 Latina, sviluppo rinviato per mancanza di opereAndrea Di Lello

38 Nuova vita per il Museo di zoologiaZètema

40 Tassazione separata perimprese e partecipazioni insocietàMaurizio Fantaccione

44 Visita di controllo e assenza del lavoratoreSalvatore Iannota

46 Estate, tempo di vacanze

Ebtl informa

Tribuna del lavoro

Interventi

Osservatorio

Interventi

Sommario

Editoriale

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 3

Veroli (Frosinone)(Archivio A.P.T. Frosinone)

foto dicopertina...foto dicopertina...

Giancarlo Mulas

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile:Pietro Licciardi

Direttore:Giancarlo Mulas

Coordinatore Editoriale:Orfeo Cecchini

COMITATO SCIENTIFICO

Attilio CelantGiovanni PeroniGiuseppe Aiello Guido ImprotaFranco Paloscia

Maurizio FantaccioneAntonio Calicchia

COMITATO DI REDAZIONE:

Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe Aiello Guido ImprotaOrfeo Cecchini

Caterina SaccaroMarcello Marzi

Giuseppe Zazzara

Produzione: Impatto Srl

Pubblicità:Impatto Srl - Filippo Gentile

Tel. 06.55.17.95.33Cell. 335.5774176

Grafica e impaginazione:Format Roma Srl

[email protected]

Stampa: Arti Grafiche Srl - Pomezia

finito di stampare: marzo 2008

Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

Sulla scia del grande interes-se scientifico e mediaticosuscitato in questi anni dal-

le rilevazioni e analisi dell’Os-servatorio dell’EBTL sul movi-mento turistico di Roma e Pro-vincia è nato ed è stato ufficial-mente presentato il nuovo Osser-vatorio sul movimento crocieri-stico del litorale laziale. Un os-servatorio – come dice la sua com-pleta denominazione ufficiale –che ha anche la finalità di rileva-re “l’indotto per l’implementa-zione del movimento turistico edel mercato del lavoro”. Uno stru-mento di indagine, quindi, chemira ad operare a tutto campo suun segmento in fase di gran-de sviluppo ed evoluzione eche intende seguire, nell’in-teresse delle imprese di tuttoil comparto e delle forze dellavoro impegnate in questo set-tore, il criterio basilaredel “conoscere per

decidere”.

La presentazione ufficiale del nuo-vo Osservatorio è avvenuta nelcorso di una manifestazione-con-ferenza stampa che – come ha sot-tolineato nel suo intervento l’As-sessore regionale al turismo, Clau-dio Mancini – ha rappresentato,per il suo contenuto e la sua va-lenza simbolica, il momento con-clusivo ufficiale di Globe08. Al-la presenza di un folto pubblicodi giornalisti e di operatori di tut-ti i settori della vita turistica – trai quali il Presidente di Federalber-ghi Roma Giuseppe Roscioli conil Direttore Tommaso Tanzilli, ilPresidente di Fiavet Lazio CinziaRenzi, il Presidente di AsshotelPino Canfora, il Presidente di Ho-tel Reservation Mauro Pica, i rap-presentanti di tutte le sigle sinda-

cali, Silva-na Mo-

rini,Pie-

tro Ianni e Bartolo Iozzia anchenella sua veste di Vice Presiden-te Vicario dell’EBTL, ed esponen-ti di importanti compagnie di na-vigazione nazionali e internazio-nali -, hanno preso posto al tavo-lo di presidenza l’Assessore re-gionale al turismo on. ClaudioMancini, il Presidente dell’Auto-rità Portuale di Civitavecchia-fiu-micino-Gaeta on. Fabio Ciani, ilPresidente dell’Ente Bilaterale Tu-rismo di Roma e Lazio Giancar-lo Mulas, il Presidente della XVCommissione consiliare Svilup-po economico e turismo della Re-gione Lazio on Domenico Di Re-sta, il Presidente dell’Agenzia delLitorale Ascenzo Lavagnini e ilPresidente dell’Agenzia regiona-le per il turismo Federica Alatri.Dopo la breve e simbolica ceri-monia della firma del Protocolod’intesa tra Autorità portuale edEBTL, il saluto ed il benvenutoai convenuti è stato porto dal Pre-sidente dell’Ente Giancarlo Mu-las. Ha quindi svolto il suo inter-vento il Presidente dell’Autorità

portuale.Il Presidente Ciani ha mes-

so in luce alcune cifre si-gnificative che testi-

moniano il ritmo sisviluppo e il poten-ziale socio-econo-mico del settorecrocieristico e lasua crescente im-portanza per il tu-rismo nel suocomplesso. I da-

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o4

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Sergio Piscitello

È nato l’osservatorio crocieristico nel LazioFirmato il Protocollo d’intesa tra Ebtl e Autorità portuale del Lazio

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 5

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

ti del 2007 fanno registrare alloscalo di Civitavecchia 856 appro-di di navi da crociera alcun digrande stazza, con un aumentodel 13,38% rispetto ai 755 appro-di del 2006. Il numero dei cro-ceristi è a sua volta aumentato da1.268.477 del 2006 a 1.586.101del 2007.Questo imponente flusso ha ge-nerato anche un parallelo incre-mento del movimento turistico aRoma e provincia e in molte zo-ne del Lazio: risulta che almenoil 20% ha visitato Roma spesso,prolungando il soggiorno per 2-3notti. Inoltre almeno il 15%, co-

noscendo già la capitale, ha scel-to per le sue escursioni altre me-te della regione, come Tarquinia,Viterbo e la Tuscia.Le prospettive di ulteriore svilup-po del movimento crocieristicorichiedono ora di trovare nuovisbocchi e nuovi attracchi e biso-gnerà quindi sviluppare sia Fiu-micino sia soprattutto Gaeta, va-lorizzando così anche altre loca-lità della costa e dell’entroterra.Analoghi concetti, con specificiapprofondimenti nei settori di ri-spettiva competenza, hanno poisvolto l’on: Di Resta e i Presiden-ti Lavagnini ed Alatri.

L’intervento di Giancarlo MulasNel suo intervento Giancarlo Mu-las ha innanzitutto illustrato legrandi linee della attività istitu-zionale che l’Ente Bilaterale svol-ge da molti anni al servizio delleimprese e dei lavoratori.La particolare attenzione che hasviluppato negli ultimi anni ver-so le indagini statistiche, che oral’Ente si appresta ad affrontareanche sul versante del movimen-to crocieristico, segmentando especializzando il suo campo di ri-cerca ed entrando all’interno deimeccanismi di influenza sul si-stema commerciale e sul merca-to del lavoro, nasce dalla intuizio-ne e dalla consapevolezza che al-la base delle scelte imprendito-riali e sindacali esiste l’esigenzadi conoscere, approfondire, con-frontare e valutare tutti i dati cheregistrano l’andamento della do-manda e della offerta e sono, inultimi analisi, i “decisori” dellelinee di indirizzo di tutto il setto-re nel suo articolato complessoproduttivo e lavorativo.Entrando nello specifico del te-ma, Mulas ha quindi detto che ilforte incremento registrato dal set-tore crocieristico si inserisce nel-lo sviluppo turistico regionale diquesti ultimi tempi, con partico-lare riferimento alle cifre registra-

L’osservatorio rileverà anche l’indotto del movimento turistico ed il mercato del lavoro

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o6

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

te lo scorso anno a Roma e pro-vincia: quasi 32 milioni di pre-senze nelle strutture ricettive. L’e-levato numero dei crocieristi sbar-cati a Civitavecchia - oltre un mi-lione e mezzo nel 2007 – e il lo-ro contributo al record degli arri-vi registrati nella Capitale, equi-valendo al 13% di questi, pone inevidenza gli aspetti economici,ma anche le ricadute sociali chesi ricollegano a questo sviluppo.Dalla crescente dimensione diquesto importante segmento tu-ristico nasce anche l’esigenza diun costante e attento monitorag-gio e di una approfondita anali-si e conoscenza che permetta difornire adeguate risposte sia alleesigenze di domanda dei turisti-crocieristi sia ai protagonisti delsistema di accoglienza in termi-ni di qualità competitiva dei ser-vizi.È in questa ottica che l’AutoritàPortuale del litorale laziale, ap-prezzando il lavoro sin qui svol-to dell’Ente Bilaterale del Turi-

smo Regione Lazioin materia di rileva-zione ed analisi delmovimento turisticoe del mercato del la-voro che vi si ricol-lega, ha ritenuto op-portuno stipulare conl’EBTL una Conven-zione al fine di rea-lizzare uno strumen-to utile tanto allacomponente pubbli-ca quanto ai privatiper orientare le lororispettive scelte po-

litiche e i loro investimenti. Il nuo-vo Osservatorio analizzerà i flus-si collegati al movimento crocie-ristico e potrà sviluppare la suaindagine anche sui flussi turisti-ci complessivi nel vasto compren-sorio dei Comuni di interventodell’Autorità (oltre Civitavecchia,anche Fiumicino e Gaeta).Se si guarda agli aspetti econo-mici, emerge che nel suo com-

plesso l’intero settore turisticorappresenta per Roma e il suo hin-terland un essenziale volano diprogresso. Nel 2007 la spesa tu-ristica in Provincia di Roma haraggiunto l’importo globale di 7,6MLD di euro, con un ritorno al-l’erario senza costi di 1,2 MLDdi IVA. Il turismo inoltre assicu-ra livelli occupazionali in nettacrescita ed in controtendenza conil resto d’Italia e ha fatto registra-re nel 2007 a Roma e provinciaun aumento del 5,39% degli oc-cupati stabili del settore turisticoallargato (alberghi, agenzie diviaggio e ristorazione) che am-montano oggi a 70.000 unità.Sotto questi auspici – ha conclu-so Giancarlo Mulas – il nuovo Os-servatorio si appresta ad operarea favore degli operatori e del mer-cato del lavoro, dando un ulterio-re sostanziale contributo alla co-noscenza, all’approfondimento ealla trasparenza di un settore vi-tale per l’economia romana e re-gionale, agevolando in tal modointerventi mirati in termini di mer-cato e di occupazione. Con parti-colare soddisfazione – al terminedel suo intervento – il Presidentedell’EBTL ha annunciato il rin-novo dell’accordo triennale con ilComune di Fiumicino per l’isti-tuzione anche in quella importan-te area economica dell’Osserva-torio comunale sull’andamentoturistico e il mercato del lavoro.

Il discorso dell’Assessore ManciniL’assessore regionale al turismoClaudio Mancini ha concluso lamanifestazione con un interven-

to di grande spessore e pragma-tismo, esprimendo innanzitutto lasua soddisfazione per la stipuladi questa Intesa che copre un set-tore di crescente rilievo. La regione Lazio ha tra i suoiobiettivi la concreta incentivazio-ne delle attività produttive del tu-rismo attraverso un sostegno di-retto a tutte le imprese che ope-rano nel settore e la creazione diun Osservatorio regionale sul tu-rismo è un obiettivo di prossimarealizzazione che certamente siavvarrà dell’apporto prezioso equalificato di chi opera già congrande professionalità e compe-tenza in questo settore.Mancini ha anche messo in risal-to altri elementi di grande impor-tanza per il turismo laziale: la ne-cessità di una forte azione pro-mozionale rivolta ai mercati connuove potenzialità di sviluppo masenza omettere interventi di ri-chiamo e incentivazione, anchedi carattere economico, sui baci-ni tradizionali di grande afflus-so; e una politica di contenimen-to tariffario specie, per quanto ri-guarda il crocierismo, nel setto-re delle escursioni nella Capita-le e sul territorio regionale. Sen-za dimenticare, ha aggiunto l’As-sessore, che esistono carenze nelcampo della mobilità e dei col-legamenti che non possono esse-re trascurate e che costituisconouna ulteriore remora alla più pro-ficua utilizzazione del ricco ba-cino dell’escursionismo crocie-ristico come fattore di incremen-to della attività economica e dicompletezza del quadro turisticoregionale.

Il nuovo Osservatoriosi appresta ad operarea favore degli operatorie del mercato del lavoro, dando un ulteriore sostanzialecontributo ad un settore vitaleper l’economiaromana

INTE

RVE

NTI

Storia & Archeologia

Parchi tematici e Zoomarine

Tour di Roma

e del Litorale

Mare & Divertimento

Shopping tours

INOLTRE

MDR – Mito Viaggi • Via delle Murene - 00040 Ardea – Tor San Lorenzo (Roma) • Tel. 06 [email protected];[email protected] • www.mdrmitoviaggi.it

• Soggiorni • Noleggio auto

• Biglietteria

ROMAe il suo mare

A 360°

Tour Enogastronomici

L’anno turistico 2008 per gliesercizi alberghieri di Ro-ma e provincia è iniziato

bene, ma in misura inferiore aquanto avvenuto negli ultimi an-ni. L’analisi dei dati sull’andamen-to della domanda turistica neglialberghi della provincia di Romanei primi due mesi del 2008 regi-stra infatti una positiva chiusu-ra complessiva sia negli arrivisia nelle presenze, segno che ilturismo a Roma e nel suo hinter-land conserva il suo il trend increscita grazie al forte appeal del-la destinazione, ma i numeri mo-strano un chiaro rallentamento ri-spetto agli anni trascorsi. D’altronde la situazione in cuiversano la finanza e l’economia nazionale e inter-nazionale ed il rapporto euro/dollaro non sono og-gi tali da favorire lo sviluppo dei flussi turistici.Nel periodo gennaio–febbraio 2008 gli alberghi del-

la provincia di Roma hanno registrato 1.206.907 ar-rivi e 2.754.288 presenze, con una crescita rispet-tivamente di +2,56% e di +2,62%: si tratta, comeben si può vedere, di una crescita decisamente in-

L’appeal rimane ma il turismo romano rallenta

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o8

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Giuseppe Aiello

Tabella 1 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2008

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 76.521 169.638 511.482 1.143.165 433.596 1.018.310 148.796 331.451 36.512 91.724 1.206.907 2.754.288

Italiani 24.642 39.154 228.702 408.199 239.480 453.488 111.038 229.680 23.623 58.071 627.485 1.188.592

Stranieri 51.879 130.484 282.780 734.966 194.116 564.822 37.758 101.771 12.889 33.653 579.422 1.565.696

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2007 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 4,40 -2,84 3,39 4,95 1,70 1,61 1,04 0,40 3,79 4,61 2,56 2,62

Italiani 4,30 -1,41 0,61 -0,67 -0,16 -2,20 -0,80 -0,65 2,54 4,49 0,27 -1,04

Stranieri 4,44 -3,27 5,74 8,35 4,10 4,88 6,88 2,85 6,15 4,81 5,15 5,59

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2008

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 76.521 169.638 425.744 998.571 350.887 862.136 114.909 256.085 27.779 70.086 995.840 2.356.516

Italiani 24.642 39.154 177.479 320.496 173.692 330.393 80.883 162.343 16.317 39.331 473.013 891.717

Stranieri 51.879 130.484 248.265 678.075 177.195 531.743 34.026 93.742 11.462 30.755 522.827 1.464.799

OS

SER

VATO

RIO

-2,00

-1,00

-

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

Totale Italiani Stranieri

Arrivi

Presenze

� Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provincia di Roma - Gennaio Febbraio 2008

feriore a quella registrata nel pri-mo bimestre del 2007 rispetto al2006, quando la crescita era a duecifre.La domanda italiana è nello stes-so periodo rimasta sostanzial-mente stabile negli arrivi con627.485 arrivi (+0,27%) ed hainvece registrato una flessionenelle presenze con 1.188.592 uni-tà (-1,04%). La domanda estera ha invece avuto un trend posi-tivo registrando 579.422 arrivi (+5,15%) e 1.565.696presenze (+5,59%) (tabella 1 e 2).L’analisi della domanda per categoria di esercizialberghieri evidenzia in questo bimestre la diffu-sione della crescita in tutte le categorie di eserci-zi alberghieri. Sul fronte della domanda estera, oc-corre rilevare la continua ed apprezzabile crescitadella domanda europea (314.836 arrivi con +6,76%e 888.669 presenze con +7,56%), ed in particola-re della domanda proveniente dal Regno Unito, dal-la Spagna, dalla Francia e dalla Russia. Prosegue

anche la crescita della domanda turistica provenien-te dagli Usa (93.670 arrivi con +4,95% e 271.272+4,22%), anche se il dato positivo è limitato a gen-naio, mentre a febbraio si è avuta una flessione. Inflessione la domanda giapponese con 62.757 arri-vi con - 8,89% e 149.213 presenze con - 8,39%.In questo nuovo quadro reso difficile dalla situazio-ne economica e finanziaria, si aprono nuove sfidedi marketing per gli uomini d’impresa e per i sog-getti turistici. Come appare dalle tabelle da 3 a 6, gli andamentidi Roma e del suo hinterland sono entrambi positi-

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 9

In gennaio e febbraio si sono fatti sentire i primi contraccolpi della crisi economica internazionale IL

TU

RIS

MO

IN

CIF

RE

Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2008 - Var. %

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 4,40 -2,84 3,02 5,10 1,94 2,02 1,63 -0,19 2,14 1,30 2,56 2,66

Italiani 4,30 -1,41 0,43 -0,94 0,25 -1,92 -1,05 -2,07 -0,78 -0,98 0,26 -1,54

Stranieri 4,44 -3,27 4,95 8,22 3,66 4,63 8,64 3,25 6,61 4,37 4,73 5,39

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio - Febbraio 2008

PAESI 5 e 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 85.738 144.594 82.709 156.174 33.887 75.366 8.733 21.638 211.067 397.772

Italiani 51.223 87.703 65.788 123.095 30.155 67.337 7.306 18.740 154.472 296.875

Stranieri 34.515 56.891 16.921 33.079 3.732 8.029 1.427 2.898 56.595 100.897

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Gennaio Febbraio 2007 - Var. %

PAESI 5 E 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 5,25 3,88 0,70 -0,60 -0,91 2,45 9,39 16,97 2,57 2,42

Italiani 1,26 0,31 -1,22 -2,93 -0,12 2,95 10,83 18,20 0,32 0,46

Stranieri 11,80 9,90 8,94 9,14 -6,82 -1,57 2,59 9,65 9,25 8,63

OS

SER

VATO

RIO

-2,00

-1,00

-

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

Totale Italiani Stranieri

Arrivi

Presenze

� Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi di Roma Gennaio - Febbraio 2008

vi ma diversificati. A Roma vi èstata una crescita degli arrivi com-plessivi (+2,56%) e delle presen-ze complessive (+2,66%) dovutasolo alla domanda estera. La domanda straniera a Roma haregistrato, infatti, una crescita nelbimestre sia negli arrivi (+4,73%)sia nelle presenze (+5,39%), men-tre la domanda italiana ha regi-strato una stabilità degli arrivi con+0,26% e la flessione delle pre-senze con -5,39%. Negli alberghi dell’hinterland èstata registrata una crescita di+2,57% negli arrivi e +2,42% nelle presenze. La domanda italiana si è mantenuta stabile con+0,32% negli arrivi e +0,46% nelle presenze. La

domanda proveniente dall’estero è cresciuta del+9,25% negli arrivi e del +8,63% nelle presenze(tabelle 5 e 6).

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o10

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EO

SS

ERVA

TOR

IO

-

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

8,00

9,00

10,00

Totale Italiani Stranieri

Arrivi

Presenze

� Fig. 3 - Arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland di Roma Gennaio Febbraio 2008

MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Febbraio 2008Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

mediaMunicipio 1 319.015 780.675 2,45 59,82% 61,98% 22,40% 8,81%

Municipio 2 24.934 76.270 3,06 4,67% 6,06% -32,33% -4,09%

Municipio 3 20.056 35.321 1,76 3,76% 2,81% 18,28% 10,62%

Municipio 4 6.401 15.110 2,36 1,20% 1,20% 0,53% 16,84%

Municipio 5 6.155 12.236 1,99 1,15% 0,97% 9,09% 17,54%

Municipio 6 940 2.411 2,56 0,18% 0,19% 39,67% 51,64%

Municipio 7 2.688 5.829 2,17 0,50% 0,46% 73,08% 116,61%

Municipio 8 7.586 14.427 1,90 1,42% 1,15% -38,68% -39,89%

Municipio 9 2.787 7.551 2,71 0,52% 0,60% -8,74% 38,35%

Municipio 10 7.958 14.439 1,81 1,49% 1,15% 67,11% 54,96%

Municipio 11 5.868 12.851 2,19 1,10% 1,02% -10,06% -4,60%

Municipio 12 15.344 26.921 1,75 2,88% 2,14% -48,00% -53,17%

Municipio 13 13.229 26.527 2,01 2,48% 2,11% 17,80% 20,98%

Municipio 15 13.964 43.785 3,14 2,62% 3,48% 17,30% 73,10%

Municipio 16 22.151 41.282 1,86 4,15% 3,28% -6,16% -16,13%

Municipio 17 21.005 44.106 2,10 3,94% 3,50% -10,50% -20,76%

Municipio 18 21.415 48.422 2,26 4,01% 3,85% -42,33% -18,31%

Municipio 19 12.116 27.667 2,28 2,27% 2,20% -21,28% -14,44%

Municipio 20 9.825 23.335 2,38 1,84% 1,85% -1,48% 15,43%

Totale 533.437 1.259.165 2,36 100,00% 100,00% 3,06% 2,35%

Prosegue anche nel mese di febbraio il trendpositivo della domanda turistica negli eser-cizi alberghieri di Fiumicino, so-

prattutto sul versante della doman-da estera.La domanda complessiva ne-gli hotel di Fiumicino è sta-ta di 20.715 arrivi e 28.768presenze, pari ad un tas-so d’occupazione mediodel 40,82% per le came-

re e del 31,45% dei letti (tabelle 1, 2, 3) Le va-riazioni negli arrivi e nelle presenze sono sta-

te, rispettivamente, di +18,80% e+3,76%.

Anche questo mese la crescitaha riguardato sia la domanda

italiana che, soprattutto, ladomanda estera. La doman-da italiana ha registrato tas-si d’incremento di+15,68% negli arrivi e

Anche in febbraio a Fiumicino turismo in crescita

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o12

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

G. A.

OS

SER

VATO

RIO

Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Febbraio 2008

Totale Ottobre 2007 Valori % Diff% Ottobre 2006/2007 Valori assoluti 2006

Paesi Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 20.715 28.768 1,39 100,00 100,00 18,80 3,76 17.437 27.726

Italiani 11.748 17.068 1,45 56,71 59,33 15,68 1,79 10.156 16.768

Stranieri 8.967 11.700 1,30 43,29 40,67 23,16 6,77 7.281 10.958

Francia 601 633 1,05 6,70 5,41 11,71 -23,73 538 830

Germania 365 576 1,58 4,07 4,92 6,73 9,30 342 527

Regno Unito 589 672 1,14 6,57 5,74 36,03 -11,11 433 756

Usa 2.340 2.587 1,11 26,10 22,11 6,17 -9,89 2.204 2.871

Giappone 940 2.539 2,70 10,48 21,70 121,70 426,76 424 482

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Febbraio 2008

Ottobre 2007 Ottobre 2006 Camere Letti Camere Letti

4 stelle 45,25 22,64 38,89 23,53

3 stelle 33,77 51,23 45,43 48,40

2 stelle 40,00 36,48 26,87 34,85

1 stella 12,83 14,11 21,92 26,08

Totale 40,82 31,45 39,54 31,40

Tab 2 bis - Capacità ricettivaHotel, camere, letti (anno 2007)

N. Hotel Camere Letti

5 stelle 0 0 0

4 stelle 3 986 1.994

3 stelle 11 434 911

2 stelle 7 90 173

1 stella 3 44 76

Totale 24 1.554 3.154

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Febbraio 2008

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

4 stelle 46,83 34,49 73,86 61,58 58,53 45,51

3 stelle 41,77 55,67 22,89 34,47 33,59 47,05

2 stelle 10,22 8,44 2,63 3,32 6,94 6,36

1 stella 1,18 1,40 0,62 0,63 0,94 1,08

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Febbraio 2008Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 10.409 15.389 1,48 8.675 11.238 1,30 19.084 26.627 1,40

2 stelle 1.201 1.441 1,20 236 389 1,65 1.437 1.830 1,27

1 stella 138 238 1,72 56 73 1,30 194 311 1,60

Totale 11.748 17.068 1,45 8.967 11.700 1,30 20.715 28.768 1,39

+1,79% nelle presenze, la do-manda estera ha registrato unacrescita di +23,16% negli ar-rivi e +6,77% nelle presenze(tabella 1). I dati per singole nazionalitàdi provenienza evidenziano an-cora il primato della domanda proveniente da-gli Usa. (22,11% della domanda estera), segui-ta da quella proveniente dal Giappone (21,70%),dal Regno Unito (5,74%), dalla Francia (5,41%)

e dalla Germania (4,92%). I dati del mese por-tano la crescita del primo bimestre 2008 rispet-to allo stesso periodo dell’anno precedente a +14,93% negli arrivi e + 6,31% nelle presenze.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 13

Prosegue il trend positivo, soprattutto tra gli americani e i giapponesi IL

TU

RIS

MO

IN

CIF

RE

OS

SER

VATO

RIO

11.748 17.068

0

5.000

10.000

15.000

20.000

Arrivi Presenze

� Fig. 1 - Arrivi e presenze di Italiani negli esercizi alberghieriFebbraio 2008

8.96711.700

0

5.000

10.000

15.000

Arrivi Presenze

� Fig. 2 - Arrivi e presenze di stranieri negli esercizi alberghieri - Febbraio 2008

4 stelle 3 stelle2 stelle

1 stella

Camere

Letti0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00Camere

Letti

� Fig. 3 - Occupazioni camere e letti Febbraio 2008

Il 2008, secondo la stampa este-ra, sarà l’anno del boom turi-stico in Italia e il Lazio è la

regione più citata dalle testate in-ternazionali: su un totale di 12mi-la 373 articoli selezionati sul set-tore turistico, il Lazio ha 1.986citazioni. Roma già oggi registra100mila presenze medie giorna-liere, 8 milioni di arrivi ogni an-no e presenze complessive dai 36ai 39 milioni annui, secondo i da-ti sui flussi diffusi dalla Doxa.Detto questo è facile immagina-re quale cataclisma produrrebbeil verificarsi di una “emergenzarifiuti” analoga a quella che hatravolto la Campania, soprattuttoconsiderando il fatto che la piùgrande discarica regionale, quel-la di Malagrotta, è ritenuta ormaisatura e prossima alla chiusura.Vediamo qual è la situazione.

Produzione di rifiuti, raccol-ta differenziata, discariche e termovalorizzatori. Il La-zio a confrontoPoche novità e molte confermesull’attuale situazione rifiuti ar-rivano dal Rapporto Apat 2007.Il Lazio, riguardo la produzioneprocapite di spazzatura, occupauna posizione intermedia, con 611kg. La raccolta differenziata nondecolla, con Roma in diciottesi-ma posizione (16% del totale),superata da Milano, Firenze, Ve-nezia e Bologna; pertanto è dif-

fuso è il ricorso alla discarica do-ve il Lazio smaltisce l’85% diquanto prodotto. Il solo capoluo-go nel 2006 ha gettato in discari-ca 1,5 milioni di tonnellate, a fron-te dei 2 milioni dell’intera pro-vincia, i cui 119 comuni elimina-no rifiuti solo mediante discari-che (quattro i siti: Malagrotta, Al-bano, Bracciano e Guidonia). Fro-sinone è la città nel Lazio con laminore percentuale di raccolta dif-ferenziata, il 4,3%, rispetto a Ro-ma e Latina che si attestano al disopra del 10% (rispettivamente16% e 10,5%); al di sotto, le pro-vince di Viterbo, che raggiungeil 7,7%, e Rieti, con il 4,5%. Le discariche utilizzate però nonsempre sono autorizzate. Dilaga-no infatti su tutto il territorio na-zionale siti abusivi. In riferimen-to alla questione, la Commissio-ne europea ha avviato un’altraprocedura d’infrazione contro l’I-talia (Roma era già stata condan-nata dalla Corte Europea il 26aprile 2007), che entro due mesidovrà rispondere in maniera pun-tuale su numero e collocazionedelle discariche illegali, per nonrischiare, questa volta, di incor-rere in elevate sanzioni. Il Rapporto del Corpo Forestaledi Stato del 22 ottobre 2002, ave-va individuato nel Lazio 426 di-scariche illegali, circa un 8,8%del totale nazionale, un valore trai più elevati in Italia, di spalle so-lo alle regioni Puglia (599), Lom-bardia (541), Calabria (447) e To-scana (436). Relativamente agliimpianti di incenerimento opera-tivi in Italia, l’indagine dell’Apat,nel 2006, ne ha registrati 50, dicui 48 a pieno regime. Di questi,13 si trovano in Lombardia e 48su 50 sono termovalorizzatori,cioè inceneritori di rifiuti con re-cupero di energia. Nel Lazio so-no 3: S.Vittore, a Frosinone, Col-leferro 1 e Colleferro 2, a Roma(si tratta di due linee analoghe mafunzionalmente indipendenti si-tuate nella stessa area).

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o14

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Giovanna Sfragasso

La situazione rifiutidopo Malagrotta

Legambiente Lazio e WWFa sostegno della raccoltadifferenziata. La Regioneapprova le linee di adegua-mento del “piano rifiuti”Nel Lazio le spese di raccolta deirifiuti ammontano a 95 euro al-l’anno per abitante e secondo lemaggiori associazioni ambienta-liste l’unica strada per affrontarecorrettamente la gestione dei ri-fiuti e diminuire i costi sarebbe laraccolta differenziata, in partico-lare con il sistema porta a porta.Ad esserne convinto è sopratuttoil WWF, che in una nota ammoni-sce circa l’idea di insistere su im-pianti e discariche. «Occorre ope-rare tramite raccolta porta a portae riciclaggio e non continuare aperdere tempo su impianti che, al

pari delle discariche, nascondonoil problema senza risolverlo». Sul-la necessità di incrementare la rac-colta differenziata non ha dubbineppure Legambiente Lazio, cheattraverso le parole del suo presi-dente Lorenzo Parlati, spinge a nonsottovalutare l’importanza dei cen-tri di smistamento, riciclo e rilan-cio sul mercato dei prodotti ulti-mi. «È inutile raccogliere troppirifiuti da riciclare», spiega Parla-ti, «se poi non ci sono gli stabili-menti per trattarli». Per far fronte all’emergenza ri-fiuti e alle richieste comunitarie,la Giunta regionale ha approvatole linee guida per l’adeguamentodel piano di gestione dei rifiutidel Lazio, la cui strategia preve-de la diminuzione del volume

complessivo dei rifiuti, l’aumen-to della raccolta differenziata (siauspica il raggiungimento di unapercentuale non inferiore al 45%dei rifiuti prodotti entro il 31 di-cembre 2008 e il 65% entro il 31dicembre 2012) e delle attività direcupero, ma anche la realizza-zione di una rete adeguata di im-pianti (raccolta, stoccaggio e smal-timento) e l’adozione di tutte lemisure tecniche e preventive persalvaguardare la salute dei citta-dini e l’ambiente.

Roma: si al riciclo, no alladiscarica. I primi risultati del“porta a porta”. Le strate-gie dell’Ama Il dramma della Campania dimo-stra che l’unica soluzione per non

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 15

Per scongiurare l’emergenza Roma punta sul riciclaggio IL

TU

RIS

MO

IN

CIF

RE

INTE

RVE

NTI

soccombere al “fenomeno del-l’immondizia” è in ogni caso quel-lo di non cedere all’immobilismo,rifiutando pregiudizialmente diadottare soluzioni in nome di una“tutela ambientale”, che come nelcaso di Napoli, ha fatto si che lasituazione sfuggisse di mano peresplodere drammaticamente. Ro-ma sembra voler puntare con de-cisione sul riciclo e l’Ama ha in-vestito molte risorse sugli impian-ti ambientali, seguendo il princi-pio che da un lato occorre otti-mizzare lo smaltimento e dall’al-tro incentivare il recupero, il ri-utilizzo e la valorizzazione dei ri-fiuti. Nella Capitale la raccoltaporta a porta è già stata avviata,prima dell’estate 2007, nei quar-tieri Colli Aniene e Decima, do-ve l’85,3 % dei cittadini si è det-to soddisfatto della novità. Più al-ta la percentuale a Colli Aniene

(93,4%) come è emerso da unaricerca di customer satisfactioncommissionata per valutare l’an-damento della sperimentazione.Da marzo questa procedura di rac-colta rifiuti è partita anche nelquartiere Massimina e presto sa-ranno coinvolti anche Trastevere,Aventino, Testaccio, San Saba,Cinecittà Est, Eur Torrino, Ma-gliana-Portuense e Villaggio Olim-pico. Da marzo è stato anche po-tenziato il programma di recupe-ro degli scarti organici da trasfor-mare in compost dei 104 merca-ti rionali di Roma, dei più gran-di supermercati, dei ristoranti edelle mense, attualmente lavora-ti nell’impianto di Maccarese. I risultati ottenuti dal sistema diraccolta differenziata sono «estre-mamente significativi». A sostenerlo è il presidente del-l’Ama Giovanni Hermanin, men-

tre per l’amministratore delegatodell’azienda, Biagio Eramo, «So-lo negli ultimi sei mesi Ama haposizionato sul territorio 7.000cassonetti in più per la raccoltadifferenziata. I contenitori bian-chi e blu, in poco più di un anno,sono passati in tutto da 23.000 a33.000. Contemporaneamente icompattatori destinati alla raccol-ta della carta e del multimateria-le sono stati quasi raddoppiati ».Entrambi rassicurano: Roma e ilLazio hanno tutte le carte in re-gola per non rischiare l’emergen-za come invece è accaduto in Cam-pania: l’importante è che vengaattuato il piano infrastrutturaleminimo ed essenziale per chiude-re il ciclo dei rifiuti e che tutti fac-ciano ancora di più la propria par-te per ridurre la percentuale di ri-fiuti che deve essere portata indiscarica.

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o16

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

La discarica di Malagrotta, un’area di240 ettari, riceve la quasi totalità dei ri-fiuti del Lazio: ogni giorno arrivano inquesto sito tra le 4.500 e le 5mila ton-nellate di rifiuti provenienti da Roma, da-gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino edella Città del Vaticano. L’Eurispes, nelRapporto Italia 2008, ha dichiarato Ma-lagrotta «una delle 18 aree più a rischiod’Italia per la complessa situazione am-bientale». Tra i maggiori danni, l’inqui-namento della falda, la formazione dibiogas non trattato e la creazione di la-ghetti di acqua piovana dovuti all’abbas-samento del terreno sotto il peso dei ri-fiuti. Secondo i dati emersi dall’indagi-ne, la discarica «sarà presto satura», an-che considerando che la percentuale diconferimento nel sito è aumentata del6%, un valore addirittura superiore allamedia nazionale. Legambiente Lazio,sulla base di dati forniti da Ama, Apat eRoma per Kyoto, ha calcolato che da

quando è stata attivata, nel 1984, Ma-lagrotta ha smaltito oltre 25 milioni ditonnellate di rifiuti. Una cifra «sicuramen-te sottostimata». Dal 1984 al 1990, in-fatti, non ci sono dati. Dal 1990 al 2002i rifiuti buttati in discarica sono stati ol-tre 17 milioni di tonnellate, dal 2002 al2005 oltre 4 milioni, dal 2005 al 2007quasi 3 milioni. Nel luglio del 2007 il com-missario straordinario Piero Marrazzo haautorizzato un ulteriore volume di 1 mi-lione e 350 mila metri cubi. La discari-ca di Malagrotta doveva essere chiusalo scorso 31 dicembre, ma ancora og-gi continua a smaltire rifiuti. Una svoltapotrebbe arrivare entro la fine se saran-no attivati e potranno lavorare a pienoritmo gli impianti di pretrattamento e dipreselezione previsti dal Piano rifiuti del-la regione Lazio. Attualmente l’Ama siserve per la produzione di Cdr, il com-bustibile da rifiuti da trasformare in ener-gia di 4 impianti, 2 pubblici, a Rocca

Cencia e su via Salaria, e 2 privati, diManlio Cerroni, Malagrotta 1 e Malagrot-ta 2. Ma di questi solo Rocca Cencia èattivo (sia pur funzionante da gennaio2007 è da poco entrato a pieno regime;lo scorso anno ha trattato 66.442 ton-nellate di rifiuti, ora ne lavorerà fino a 187mila all’anno, mentre quello di via Sala-ria, è autorizzato per 360 mila tonnella-te; Malagrotta 1 ha aperto i battenti agennaio 2008; Malagrotta 2 dovrebbeaprire entro l’estate di quest’anno). In-tanto nelle tre linee di temovalorizzazio-ne già in esercizio nel Lazio (una a SanVittore e due a Colleferro) il 60% del Cdrlavorato proviene da altre regioni. In unprossimo futuro, per lo smaltimento delcombustibile saranno necessarie 8 lineedi valorizzazione energetica. Sono seiquelle già certe, due a Colleferro e unaa San Vittore, a cui se ne aggiungeran-no 2 di gassificazione autorizzate a Ma-lagrotta, già in fase di realizzazione, euna a San Vittore, autorizzata di recen-te. Per soddisfare le esigenze regionali,alle sei linee in programma ne sarannoaggiunte altre due.

Malagrotta e gli impianti di valorizzazione energetica

Il 2007 è stato un anno forierodi soddisfazioni e risultati, peril settore alberghiero romano.

Continuiamo a viaggiare con per-centuali positive di crescita occu-pazionale dei posti letto. Anche ilmondo del lavoro ha giovato di ta-le fenomeno, vedendo un decre-mento della precarizzazione e deicontratti a termine con l’aumentodei tempo indeterminato; per que-sto il nostro settore con tutto l’in-dotto, è diventato uno dei princi-pali comparti economici della cit-tà. Il Pil prodotto dal turismo è di-ventato, per Roma, di importanzaprimaria. Abbiamo assistito nel-l’ultimo decennio ad un costanteimpegno dell’ amministrazione,nel miglioramento dell’ immagi-ne e dei servizi della città. Solo fi-no al 1995 la famosa escursione

Roma by night lo era di nome e difatto, infatti tutta la parte monu-mentale della città era assoluta-mente priva di illuminazione: daiFori Imperiali al Vittoriano, dalleBasiliche al Campidoglio. Fortu-natamente la scelta dell’allora sin-daco Rutelli, 1996, riuscì a sensi-bilizzare l’ Acea, che iniziò conl’illuminare il Vittoriano (oggigioiello per i visitatori della capi-tale), poi passò ai Fori Imperiali. Si è fatto tanto anche durante ilmandato Veltroni (anche se nonpuò essere dimenticato che il ve-ro ideatore e precursore di taliiniziative fu e rimane FrancescoRutelli) realizzando la naviga-zione sul Tevere, l’apertura di nu-merosi nuovi musei, la realizza-zione della Roma Pass. Tutti pun-ti a favore dell’ amministrazio-

ne che in questi quattordici anniha puntato sulla risorsa turismo.Ora è giunto il momento di com-pletare tale percorso. Le impre-se hanno necessità di semplifi-care. I tempi per il rilascio diun’autorizzazione amministrati-va per l’apertura di un albergosono ancora eccessivamente far-raginosi e lunghi. Molti docu-menti richiesti sono assolutamen-te inutili e richiedono tempo perl’ottenimento. Abbiamo neces-sità di maggiore trasparenza suicontrolli delle aziende e certez-ze sui preposti ai controlli, cosìcome abbiamo la necessità di por-re mano seriamente alla questio-ne della formazione professio-nale cogliendo e rilanciandolecon specificità per i singoli com-parti. L’abusivismo dilaga: daitrasporti ai bed and breakfast;dalle guide ed accompagnatoriai finti ristoratori. Una concor-renza sleale che spes-so travalica il neces-sario rispetto dellenorme contrattualiincidendo così nega-tivamente sia sulmercato che sull’im-magine delle azien-de serie, peraltro dan-neggiandole ancheeconomicamente. Lanecessità di istituireun corpo di Poliziaturistica con la giusta prepara-zione professionale per dare as-sistenza al turista in città. Pos-siamo concludere dicendo chetanto è stato fatto e che tanto cisarà da fare. Auguri al nuovo de-legato al turismo che si insedie-rà con la nuova giunta.

Promemoria per la prossima Giunta

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 17

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EL’

OP

INIO

NE

Giuseppe CanforaPresidente Assoturismo Regionale Lazio

Molto è stato fatto ma c’è ancoratanto da fare per il turismo romano

«Abbiamo necessitàdi porre manoseriamente allaquestione dellaformazioneprofessionale»

Turisti dirottati, 2100 esube-ri da smaltire e la consisten-te perdita di indotto. Per l’I-

talia la vendita della compagniadi bandiera sembra essere ghiot-ta di una lunga seria di controin-dicazioni.«Al momento», a parlare è Gio-vanni Pirulli, segretario naziona-le di Fisascat Cisl, «la situazioneper le decisioni assunte dal go-verno è senza via d’uscita. Temia-mo fortemente che vada in portola vendita. Le difficoltà per il Pae-se saranno gravi e grandi. Questasituazione, i guai che si produr-ranno, vanno oltre la polemica giàesistente Malpensa - Fiumicino».Non c’è dubbio che la vendita del-la compagnia di bandiera creeràdelle ripercussioni pesanti rispet-to ai flussi turistici sia nel nord

che nel sud del Paese, fatto con-fermato sia dai sindacati sia da-gli esperti, «perché è chiaro», con-tinua Pirulli, «che gli interessi afar arrivare direttamente in Italiacon volo diretto i turisti diminui-scono fortemente». E la mancan-za di scali diretti tra gli aeropor-ti italiani e quelli cui fanno capoi principali flussi turistici rendeil bel paese poco appetibile daparte dei vacanzieri.Dalla cessione di Alitalia ad unacompagnia straniera scaturirebbe,dunque, uno scenario tutt’altro cheroseo, con politiche aziendali deinuovi vertici d’oltralpe poco uti-li al nostro Paese in termini di col-legamenti e presenze sulle prin-cipali rotte. Tuttavia a salvare l’I-talia potrebbe essere il low cost,almeno per quanto concerne gli

spostamenti entro i confini euro-pei. Le conferme arrivano anchedagli esperti del settore. «La gestione», spiega Nello Ode-risi Fiorucci, docente del Centroitaliano di studi superiori sul tu-rismo e sulla promozione turisti-ca di Assisi (Perugia), esperto intravel management «attraversovettori italiani di porte di acces-so dirette a mercati nazionali emer-genti (Cina, India, ma anche Rus-sia e alcune aree del medio edestremo oriente) è sicuramente unfattore strategico di fondamenta-le importanza per sviluppare flus-si turistici incoming».Questo significa che potrebberomanifestarsi ripercussioni in ne-gativo per i flussi turistici in Ita-lia se le trattative andassero (co-me sembra che sia) in porto?«La gestione da parte di una com-pagnia “straniera”», continua Fio-rucci, «rischia di determinare unamarginalizzazione degli interes-si turistici dell’Italia a favore deipaesi concorrenti (nel nostro ca-so Francia, ma può valere, in par-te in quanto la Germania ha mi-nore attrattività turistica (anchein caso di interessamento di Luf-thansa) che potranno disegnare ilnetwork di collegamenti interna-zionali a proprio favore imponen-do almeno uno scalo alturista/viaggiatore che voglia ar-rivare in Italia. In ambito europeoil problema secondo me ha menorilievo in ragione della forte pre-senza di vettori aerei, specie lowcost, che possono assicurare uncapillare network di collegamen-ti fra l’Italia (con valorizzazionedegli aeroporti secondari speciedelle aree a maggiore immagineturistica) e i mercati di domanda(Germania in primo luogo). Ba-sta osservare il ruolo che Tuifly,vettore del gruppo leader euro-peo Tui, sta giocando nell’assicu-rare collegamenti fra l’Italia e laGermania».Spesso si dimentica, inoltre, chela questione Alitalia coinvolge tut-

Per Alitalia un futuronel low cost

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o18

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Filomena Armentano

L’analisi del professoreNello Oderisi Fiorucci del Csst diAssisi sul futuro del nostro turismo senza compagnia di bandiera

ta una serie di società ad essa col-legate, realtà che hanno giocatoun ruolo importante nel trafficodei turisti.«Noi continuiamo a parlare», spie-ga Pirulli «solo di ciò che Alita-lia fa in termini di traffico pro-grammato e non parliamo mai del-le società collegate alla compa-gnia di bandiera che si occupava-no di appositi voli per turisti. Lasituazione è pesante. Come sin-dacato abbiamo espresso la ne-cessità di aprire una trattativa glo-bale attorno alla vendita di Alita-lia, proposta lasciata senza inter-locutori (i vertici della compa-gnia). Fatto sta che, se dovessepassare la proposta di Air Fran-ce, ci troveremo a dover subire ledecisioni già assunte dall’acqui-rente».Da qui la proposta di temporeg-giare e non solo. «Occorre quin-di», spiega Pirulli, «tenere fermaun attimo la decisione oppure apri-re veramente una trattativa chepossa a limite prevedere anche al-tre prospettive, aprire ad altri ac-quirenti (Air One, per esempio),ma soprattutto mettere al centroquelli che sono gli obiettivi da noiindicati: un servizio per tutto ilterritorio nazionale e una compa-gnia di bandiera che sia totalmen-te dedicata a rispondere alle esi-genze di traffico sia del nord delpaese sia del centro che del sud». Altrimenti quello che si prospettaè un periodo di seria difficoltà nonsolo per il comparto turistico.«La dismissione», conclude Pi-rulli, «di una serie di voli non por-terà solo una diminuzione deglioccupati di Alitalia (sono stati giàconteggiati 2100 esuberi), ma avràconseguenze pesanti sull’indottosia in termini di presidi nei diver-si aeroporti in precedenza utiliz-zati dalla nostra compagnia siadell’indotto derivante dalle im-prese che si servivano dei cargoAlitalia. Le conseguenze, in de-finitiva, saranno devastanti pertutto il paese».

«Ma a Viterbo c’èun progetto tu-ristico specifico

legato alla grande opportunitàdel costruendo aeroporto civi-le, che dovrebbe diventare il se-condo scalo laziale dopo il Leo-nardo Da Vinci?» Rivolgerequesta domanda in questi gior-ni alle istituzioni e alle associa-zioni di categoria viterbesi si-gnifica ottenere (se va bene)uno sguardo di sdegno: «Macome», si legge nei volti degliinterlocutori, abbiamo portatoa casa una vittoria memorabi-le, di quelle che rimarranno nel-la storia della provincia, e nonsolo, abbiamo fatto il miraco-lo di far convergere, al di là diqualche fisiologica voce stona-ta, pressoché tutte le forze po-litiche e produttive in un unicosogno, ormai realizzato e oraci si chiede il pelo nell’uovo?». Beh, dopo questa risposta, unpo’ stizzita e dopo aver fatto lafigura dei soliti giornalisti in-disponenti e impertinenti, chesminuiscono quanto di buonouna volta tanto la politica riescea ottenere, l’interlocutore espo-ne i progetti di marketing lega-ti - e come potrebbe non esser-lo? - all’aeroporto di Viterbo.

La promozione internazionaleL’aeroporto di Viterbo si fa pub-blicità: pronto il primo spot sulfuturo scalo civile. A realizzar-lo Sviluppo Lazio - l’agenzia disviluppo della Regione, settoremarketing territoriale - su man-dato della Provincia di Viterboe in collaborazione con l’asses-

sorato regionale allo sviluppo eco-nomico e al turismo. Il promo hadebuttato al Mipim, il più grandesalone internazionale degli immo-bili, tenutosi dall’11 al 14 marzo,nel Palais des festivals di Cannes,in Francia. Regione Lazio e Pro-vincia di Viterbo in tandem per va-lorizzare il territorio. «La collabo-razione tra i due enti», ha spiega-to il presidente provinciale Ales-sandro Mazzoli, «ha sempre gio-cato un ruolo fondamentale perpromuovere la Tuscia. In quest’ot-tica, la realizzazione del video pub-blicitario è l’occasione per presen-tare la scelta del governo italianodi realizzare a Viterbo lo scalo lowcost anche a livello europeo, in mo-do da attirare l’attenzione di istitu-zioni e operatori economici sullegrandi opportunità che la decisio-ne apre». Importante la sinergiaistituzionale. «La Regione ha sem-pre riservato spazio alle Provinceall’interno degli stand con cui par-tecipa a numerose fiere», ha pro-seguito Mazzoli. «Questa volta sitratta di far apprezzare agli opera-tori le occasioni che la realizzazio-ne dell’aeroporto apre a Viterbo,destinata ad acquistare rilevanzanazionale e internazionale».

La posizione mediana di Viterbo«Lo spot», ha detto l’assessoreprovinciale Angelo Cappelli, «sicaratterizza per mostrare la cen-tralità di Viterbo rispetto a tutti ipunti nevralgici del centro Italia.Il video, oltre alle bellezze dellaTuscia, presenta Viterbo comepunto di collegamento nevralgi-co dei futuri traffici, in relazioneal porto di Civitavecchia, alla sua

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 19

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TIL’aeroporto diventa uno spot

Alessandro Quami

posizione centrale nello Stivale ene sottolinea anche le distanze daiprincipali centri italiani ed euro-pei. Lo spot è stato proiettato al-l’interno del Greater Rome andLazio Regione, il padiglione del-le istituzioni di Roma e del La-zio. «In questo ambito», ha spe-cificato l’assessore Cappelli, «sa-rà presentata una selezione deiprincipali interventi infrastruttu-rali della regione, che costituisco-no anche grandi opportunità diinvestimento. La scelta di pro-muovere così l’aeroporto di Vi-terbo punta a farne l’oggetto del-l’attenzione di operatori italianie stranieri, grazie anche a una bro-chure che ne indicherà tempi emodi di realizzazione, nonché lecaratteristiche tecniche». Realiz-zato in inglese, in considerazio-ne del target europeo a cui è ri-volto, il video è disponibile sulsito della provincia (www.provin-cia.vt.it), aprendo il link “Turi-smo” delle “Aree tematiche”.

Si al nuovo, senza dimenticare la storia Da qui si capisce come il territo-rio di Viterbo sia pronto ad apri-

re un fossato con ilsuo passato agricoloe di strenua difesadella sua tipicità am-bientale. Ma tutti(tranne eccezioni)hanno capito che nonsi doveva perdere laterza immensa occa-sione di realizzare ungrande e vero siste-ma infrastrutturale.Questa volta imper-

niato sull’aeroporto, quando inpassato, per salvaguardare l’am-biente e la tipicità territoriale agri-cola, si disse di no al polo ferro-viario e autostradale, che sono so-lo tangenti alla provincia, passa-no infatti a Orte, che non è pro-prio il cuore della Tuscia viterbe-se. Ma ora si è deciso con fermez-za di voltare pagina. E nonostan-

te i territori che hanno perduto lagara per l’aeroporto (Frosinone eLatina) siano recalcitranti, non-ostante le ultime lamentazioni de-gli ambientalisti duri e puri con-tro lo scalo, nonostante una so-pravvenuta crisi di governo cheha tolto voce in capitolo al mini-stro Giuseppe Fioroni che tantosi è speso per perorare la causadell’aeroporto e nonostante le ele-zioni sia amministrative (a Viter-bo si vota per le comunali) chepolitiche; nonostante tutto, il pro-cesso di realizzazione dell’aero-porto è partito.

Viabilità da rivedereUno dei primi punti all’ordine delgiorno, prima anche di specificipiani turistici legati allo scalo, èstrutturare la viabilità provincia-le. Sì da consentire la gestione or-dinata del flusso di passeggeri inarrivo e in partenza. Il tutto in mo-do da consentire da un lato ai viag-giatori low cost di arrivare in ae-roporto senza grossi disagi e intempi brevi, dall’altro di evitareche l’enorme movimento di per-sone non stravolga le abitudini eil traffico. C’è poi un altro temalegato alla viabilità: la sua capa-cità e opportunità di far dialoga-re, con effetti benefici sul sistema

socioeconomico provinciale, i cen-tri di propulsione produttiva e tu-ristica. Da qui la posizione strate-gica che la viabilità assume. E daqui quel progetto per la viabilitàche da qualche tempo gira tra lescrivanie dei sindacati e delle as-sociazioni di categoria: nato in ap-poggio allo scalo aeroportuale, èstato redatto dal dipartimento na-zionale dei trasporti di Forza Ita-lia su richiesta del coordinamen-to provinciale di Viterbo. Insom-ma, anche qui sinergia bipartisan.Tutte le forze politiche sarannocoinvolte nella discussione di que-sto progetto: non si dovrà arriva-re impreparati al battesimo attesodel primo volo, che il ministro deitrasporti Alessandro Bianchi hafissato tra meno di tre anni.

Potenziamento di Cassia nord e TeverinaIl nuovo sistema di collegamentoinfrastrutturale dell’aeroporto conle attuali strade: è questo il con-tenuto del progetto che rivoluzio-nerà il traffico, la viabilità e la mo-bilità dell’intera provincia. La pro-posta prevede infatti la realizza-zione di una strada a scorrimentoveloce, con due corsie per sensodi marcia. La sua lunghezza è dicirca 30 chilometri: parte dalla su-

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o20

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

In attesadell’aeroporto sono iniziate la promozione e il marketing

Per gli enti e le associazioni viterbesi lo scalo darà il “la” ad una serie di progetti funzionalied anche al turismo locale

perstrada E 45 all’altezza del mu-nicipio di Bagnaia, in quanto tie-ne conto di due nuovi insediamen-ti residenziali (due zone Peep):Sbarri e Acquabianca, di circa 500mila metri cubi. Poi sale versonord, coinvolgendo la nuova zo-na industriale dell’Acqua rossa.Per offrire un ulteriore servizio disupporto allo scalo, è insito nel-l’infrastruttura il potenziamentodella Cassia nord e della stradaprovinciale Teverina. Cosicché sipossa coniugare l’attività della zo-na industriale con quella aeropor-tuale. A questo punto, nel proget-to si parla della tangenziale e delsuo arrivo all’estremità del Pog-gino, la principale area artigiana-le e produttiva di Viterbo. L’altez-za dell’arrivo è l’ex struttura ri-

cettiva dell’Oasi, nel crocevia trala Cassia e la provinciale Com-menda, verso Montefiascone, Mar-ta e la strada Verentana che portain Toscana. Poi la tangenziale pro-seguirà verso lo scalo aeroportua-le. Il progetto continua: dallo sca-lo si prosegue in direzione dellastrada Tuscanese all’altezza del-l’insediamento di Monterazzano,per poi concludere la meta di nuo-vo sulla superstrada E 45, nei pres-si dello svincolo per Vetralla. Nelprogetto c’è scritto che dato checirca il 95% del flusso passegge-ri dell’aeroporto stimato all’ini-zio in 5 milioni di passeggeri (13mila 500 al giorno), proverrà dal-la A1 (Orte) per la parte orienta-le, e dalla Civitavecchia-Roma peril tratto ovest, il piano della via-

bilità proposto intercetta questoflusso di veicoli, lo dirotta sull’ae-roporto, ma non appesantisce iltraffico cittadino e provinciale.Anzi vuole supportarlo. Infine, lo studio della viabilità pre-vede un collegamento città-cir-convallazione tramite il potenzia-mento della Cassia nord, nel bre-ve ma intasatissimo tratto che ta-glia in due la zona produttivo-com-merciale del Poggino. Anche quiuna via a scorrimento veloce, condue corsie per senso di marcia,che parta dal crocevia per la Mo-torizzazione civile (appena fuorila rampa d’accesso alla E 45), perarrivare al bivio dell’Oasi. Consollievo del traffico in questa zo-na altamente appesantita dallostress veicolare.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 21

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TI

«Conoscere signif icaconservare»; è stataquesta la molla che

ha portato a ideare e realizzare unprogetto per rendere visibili e “con-sultabili” al pubblico le opere cu-stodite nel palazzo civico di Tivo-li. Busti, ritratti e capitelli; dipin-ti, epigrafi e pergamene, colloca-ti nei pianerottoli, nelle nicchie,sulle pareti degli uffici comunali- tanto importanti, quanto ignora-ti - sono stati oggetto di un’ope-razione semplicissima ma oltre-modo funzionale che contemplatra l’altro l’apposizione di targhe

esplicative, per evitare che la fret-ta o lo scarso senso civico, conti-nuassero a creare danni irrepara-bili. Fino ad oggi infatti gocce ditinta sulle statue e sui cippi anti-chi, sigarette e cartacce nei capi-telli stavano minacciando e detur-pando il bel Palazzo San Bernar-dino, quotidianamente meta di undistratto via vai di cittadini alleprese con le spesso seccanti in-combenze burocratiche e per lopiù ignari dei tesori in esso con-tenuti. Grazie alla sponsorizzazio-ne del Rotary Club di Tivoli e al-l’Amministrazione comunale si

potrà invece tra breve usufruire diun nuovo percorso turistico chepermetterà ai visitatori di recarsial Comune come ad un museo.. Ma vediamo come è nato il tutto. All’inizio si è pensato di sfruttareuna proposta per le scuole dellacittà dal titolo: Educazione alla le-galità, che prevedeva di sviluppa-re il tema affrontando lo studio del-la legislazione dei beni culturali,dove uno dei punti cardine è la ca-talogazione delle opere e il rileva-mento del loro stato di conserva-zione. Il primo passo è perciò con-sistito in un ciclo di lezioni che hapoi portato allo studio dell’enor-me patrimonio storico archeologi-co e artistico custodito in PalazzoSan Bernardino e proveniente dal-l’ex museo del “Pincetto di VillaGregoriana” chiuso negli anni Ven-ti del secolo scorso.Ricerca (conoscenza), tutela (con-servazione) e valorizzazione (pro-mozione culturale) sono i tre pun-ti basilari del confronto con le ve-stigia del passato ma il dibattitoè ancora aperto sul ruolo dell’i-niziativa pubblica e dell’iniziati-

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o22

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Sara Moretto

Palazzo San Bernardino, sededegli uffici comunali di Tivoli, ècostruito su parte dell’antica cin-ta muraria tiburtina e appartene-va al canonico di Siviglia, Fran-cesco Modarra, cui fu confisca-to dalla curia di Roma in seguitoall’accusa di luteranesimo e allacondanna al rogo. Tuttavia si sal-vò fuggendo, tanto che ci si do-vette contentare di bruciare al suoposto un ritratto, i suoi beni comun-que vennero assegnati a Luigi d’E-ste, nipote del cardinal Ippolito II. Il municipio rivendicò i beni tiburti-ni ed ottenne la metà del palazzo.La parte restante fu acquistata dal-l’autorità comunale con un presti-

to accordato da S.Filippo Neri inpersona. Le opere custodite nel palazzo so-no circa 66, di cui: 25 iscrizioni trale quali un’erma di Platone, 20 scul-ture (compresi 3 capitelli, una co-lonna e uno stipite finemente lavo-rati); una incisione all’acquaforte,

composta da sei tavole di GiovanBattista e Francesco Piranesi; 2mosaici, uno realizzato con microtessere; 4 dipinti murali compresila volta e i pannelli dell’aula consi-liare e quelli della Sala San Bernar-dino; 13 dipinti, tra i quali un ac-querello di Ettore Roesler Franz, undipinto ad olio di Onorato Carlan-di, una tavola dipinta a tempera del‘400, firmata dal pittore senese Sa-no di Pietro, un dipinto su tela diGiuseppe Bottani e 2 pergamenedipinte del XVIII sec. Tra i pezzi forti una bussola pervotazioni del Settecento. Patrimo-nio più che degno per qualsiasiMuseo.

San Bernardino, il palazzo contenitore

Al Comunecome al museoA Tivoli un interessante progettopilota per inserire il Palazzo comunalenegli itinerari turistici e culturali.

va privata in ciascuno di questimomenti. Nel caso tiburtino, peruna volta, c’è stato invece un buonesempio di collaborazione tra pub-blico e privato. Infatti ad un cer-to punto il Rotary Club di Tivoli,prendendo spunto da quanto rac-colto nell’ambito del progetto av-viato con le scuole, si è offerto didare il giusto valore ai manufattie di trasformare il Palazzo Comu-nale, in una sorta di museo dei te-

sori cittadini. Insomma un mo-dello, forse unico in Italia, di Pa-lazzo Civile-Museo, che pur man-tenendo le sue pubbliche funzio-ni consente di conservare e valo-rizzare, senza sottrarlo alla frui-zione pubblica, i beni in esso cu-stoditi. Una disponibilità subitocondivisa dal sindaco e dalla Giun-ta locale. Peraltro lo studio sulleopere custodite in Palazzo SanBernardino ha avuto altre ricadu-

te non meno importanti, quali lasensibilizzazione della cittadinan-za al rispetto di quei preziosi re-perti e la possibilità, per Tivoli,di divenire Comune capofila diun progetto da poter ripetere inaltri palazzi civici o, comunque,di notevole valore storico, disse-minati nella nostra Regione. Ti-voli vedrà così restituito alla cit-tadinanza un bene artistico altri-menti non valorizzato, con pos-sibilità di aprire un nuovo circui-to turistico che comprenderà an-che il quartiere medioevale, ovesono altri patrimoni forse altret-tanto poco conosciuti.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 23

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TI

Come è nata l’idea del progetto?«Tutto partì da un’iniziativa il cuiprimo obiettivo era la valorizza-zione dei reperti archeologici emanufatti d’arte conservati nel pa-lazzo comunale. Sbigottiva il fat-to che salendo le scale per recar-si nei vari uffici nessuno si accor-gesse di passare davanti a l’ermadi Platone o a statue e dipinti sutavola di straordinaria fattura. Co-sì nacque l’idea del museo.

In pratica cosa state facendo?«Stiamo semplicemente realizzan-do delle schede informative su pe-dane da sistemare al fianco deimanufatti. Bassissimi costi congrandissimi risultati. Eppure ci sonvoluti dieci anni per portare a ter-mine l’impresa! Probabilmente bi-sognava aspettare la giusta con-

giuntura astrale. Tra qualche me-se, comunque, il palazzo comu-nale di Tivoli sarà diverso. Tantoper cominciare un esempio di ef-fettiva applicazione dell’articolo 9della Costituzione, laddove preve-de la tutela del patrimonio storico.

E, volendo, la città avrà unanuova attrazione turistica…«Rispondendo all’imperativo, pe-raltro previsto dalla legge, delladuplice esigenza della conserva-zione e della pubblica fruizionedei beni…».

Ma la cosa più bella è che tut-to è partito, per così dire, dauna ritrovata sensibilità di al-cuni studenti. Non è così?«Infatti. Inizialmente il progettodoveva essere un avviamento al-

la legislazione dei beni culturaliper l’Istituto Magistrale di Tivoli.Colpiva l’espressione dei ragaz-zi che, durante le visite guidate,scoprivano con amarezza i segnidi penna sui busti e i vari imbrat-ti, frutto di scarso senso civicoma anche dell’oblio dovuto aduna esposizione poco adeguata. Gli studenti hanno improvvisa-mente capito come la perdita del-le tracce del nostro passato signi-ficava il venir meno dell’opportu-nità di essere consapevoli dellenostre radici. Trasmettere loro ilconcetto di bene culturale, nellasua accezione moderna di testi-monianza materiale avente valoredi civiltà, è stato complesso, manon impossibile. Con la sensibilitàche li distingue, hanno superatopresto le difficoltà, trasformando-le in osservazione più attenta delterritorio circostante e riflettendosu come sia necessario protegge-re e tutelare non solo statue e di-pinti ma anche panorami, paesag-gi storici, singolarità geologiche,ville e giardini. Infine è divenuto perloro naturale definire “beni cultura-li” tutti i beni di interesse pubblico.Forse dovremmo tutti noi, qualchevolta, ricordarci di osservare il mon-do con gli occhi dei più giovani!

Info: ilaria.morini @yahoo.it

«Un sogno durato dieci anni»

Ilaria Morini, dottore in conservazione dei beni culturali,è l’autrice e curatrice della musealizzazione delle opereconservate nel Palazzo San Bernardino.

Il 7 gennaio 2008 le Terme diFiuggi hanno chiuso fino a da-ta da destinarsi ma un’ottanti-

na di dipendenti continuano ad an-dare al lavoro. È il triste capitolo diuna crisi decennale giunta al para-dosso. La chiusura, sicura fino amarzo, potrebbe protrarsi per un ul-teriore mese, con conseguenze ne-gative non solo per l’immagine, già

a rischio, della cittadi-na termale ma ancheper le casse dell’azien-da. Mentre i sindaca-ti sperano che saltinofuori altre soluzioni,la crisi di Fiuggi, datempo annunciata, nondovrebbe preoccupa-re solo i 187 dipenden-ti delle Terme (già pri-vati del rinnovo dellacassa integrazione

straordinaria, dopo il mancato ac-cordo tra società e sindacati) a ri-schio lavoro e le loro famiglie, ben-sì l’intera provincia che potrebbeperdere uno dei beni più preziosidella Ciociaria. Infatti su un totaledi 323.072 arrivi nella provincia diFrosinone registrati da gennaio adagosto 2007 più della metà (193.524)sono stati grazie a Fiuggi. Una no-tizia incoraggiante è arrivata dallaRegione Lazio, che dovrebbe averinserito 10 milioni di euro di finan-ziamento per le Terme di Fiugginella legge di bilancio di prossimaapprovazione.Le cifre elaborate dal confronto deidati forniti dall’Apt di Frosinone

sul movimento alberghiero ed ex-tra- alberghiero di italiani e stranie-ri su Fiuggi da gennaio 2000 adagosto 2007 mostrano impietosa-mente che c’è stato un calo verti-ginoso di arrivi e presenze rispettoa quelli registrati negli anni ‘80. Siè passati infatti da 1.200.000 arri-vi l’anno ad una media di 247.478arrivi dal 2000 alla fine del 2007.Più in dettaglio: nel 2000 il movi-mento alberghiero ed extra-alber-ghiero di italiani e stranieri è statodi 306.342 arrivi e 1.148.331 pre-senze (il picco più alto fino al 2006).Da gennaio ad agosto 2007 (unicidati disponibili al momento), si so-no contati 193.524 arrivi e 623.493presenze, con un incremento del4,8% per gli arrivi e un calodell’1,8% per le presenze rispettoagli stessi mesi dell’anno preceden-te. Il 2006 si attesta al secondo po-sto, dopo il 2000, con 258.211 ar-rivi e 894.205 presenze. Seguonoil 2001 con 240.399 arrivi e 971.908presenze e il 2005 con 240.972 ar-rivi e 853.813 presenze. Anni rela-tivamente peggiori rispetto al 2000sono stati il 2002 (-1,1% di arrivie -5,8% di presenze), il 2003 (-7%e -9,4%) e il 2004 (-6% e -14%).Insomma una delle città termali piùconosciute in Italia e forse al mon-do è ormai perennemente “in ros-so”. Evidentemente alcuni nodi so-no arrivati al pettine, come l’esu-bero del personale rispetto alla do-manda, l’apertura degli impiantiper soli sette, otto mesi l’anno e unmonoprodotto, come le cure terma-

li, ormai vecchio e ammuffito pernon essersi saputo adeguare alla do-manda. Dunque è proprio da quiche bisogna partire per tentare unrilancio del turismo in questa area.Di questo abbiamo parlato innan-zitutto con il presidente dell’Asso-ciazione degli albergatori di Fiug-gi (Adaf), Franco Tucciarelli.

Presidente, quando è comincia-ta la crisi termale a Fiuggi?«La crisi è iniziata negli anni Ot-tanta, quando lo Stato decise ditogliere le ferie termali ai dipen-denti pubblici perché troppo co-stose. Da allora il turismo terma-le ha perso il 50% dei suoi clien-ti abituali. Un crollo in termini diarrivi e presenze quasi irreversi-bile. Colpiti anche i comparti piùforti, tra cui le Terme di Chian-ciano, di Montecatini e di Fiug-gi. La località ciociara, che finoad allora aveva registrato 1.200.000arrivi termali, oggi ne conta sol-tanto 200.000».

Quale strategia è stata adotta-ta per affrontare la crisi?«Gli operatori di settore hannocolto, da subito, la necessità dimodificare le caratteristiche e iltarget del turismo fiuggino otte-nendo risultati sicuramente posi-tivi. Hanno portato Fiuggi e le suebellezze nelle maggiori fiere tu-ristiche internazionali (tra cui quel-le di Berlino, di Vienna, di Mo-sca) conquistando nuovi fruitori(il 70% del totale degli arrivi ècostituito da stranieri), interessa-ti a Fiuggi non solo come città ter-male, ma soprattutto per le anti-che tradizioni, i suoi ritmi, la suacultura, la sua natura, la sua buo-na cucina e i buoni collegamentiper Roma e Napoli».

Ma allora perché si è arrivatialla chiusura?«Perché questi primi incoraggian-ti risultati avrebbero dovuto esse-re supportati dall’azione congiun-ta di pubblico e privato e dall’at-

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o24

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Fiuggi, requiemper le Terme?

Giorgia Gazzetti

La proposta di Confindustria e loscetticismo degli albergatori perrilanciare il turismo termale

Negli anni ’80 alle Terme sicontavano 1.200.000arrivi l’anno, oggi poco meno di 250.000.

tuazione della Legge n. 323 peril rilancio del termalismo in Ita-lia. Ma tutti questi elementi sonovenuti meno insieme alla scarsi-tà di fondi e soprattutto alla man-canza di volontà della classe po-litica. Da anni stiamo attenden-do, invano, che validi progetti ven-gano rispolverati dai cassetti incui sono finiti senza essere nem-meno visionati. La realizzazionedel Palazzo dei Congressi, di unCentro benessere, di un Campoda golf e la nascita del Distretto

Termale del Lazio potrebbero rin-giovanire l’immagine di Fiuggi eattirare un nuovo target, magariformato da più giovani. Purtrop-po, qui, come nel resto d’Italia,le autorità politiche si interessa-no ad un problema solo se diven-ta un caso nazionale con manife-stazioni coercitive ed illegali, co-me l’invasione di autostrade, l’oc-cupazione delle ferrovie o di al-tri suoli pubblici. Chi, invece, cer-ca di costruire un dialogo tra leparti, attraverso vie legali e paci-

fiche, ottiene solo l’indifferenzagenerale».

Secondo lei di cosa c’è bisognoper superare questo difficile mo-mento?«Soprattutto di gente seria e miriferisco sia ai politici che agli im-prenditori che devono cooperareesclusivamente nell’interesse diFiuggi, dei suoi lavoratori e del-la sua immagine nel mondo».

È favorevole alla proposta delpresidente della Confindustriadi Frosinone, Mario Papetti, dicostituire una new co. aperta apubblici e privati per risanareil bilancio delle Terme?«L’iniziativa di Confindustria sibasa su una proposta antica per-

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 25

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TI

ché i progetti di cui si sta facen-do portavoce sono quelli per cuisi batte da anni l’Adaf. Se la Re-gione Lazio dovesse approvare lastrategia del presidente Papetti edel presidente della sezione turi-smo di Confindustria, AntonioRusso, l’Adaf farà sicuramenteparte della nuova società, perchèè nostro primario interesse evita-re che si continuino a perpetrareerrori già commessi per decennida altri». Chiamata in causa daFranco Tucciarelli sentiamo an-che il parere di Confindustria, at-traverso il presidente della sezio-ne turismo, Antonio Russo.

Dottor Russo, qual è il ruolo diConfindustria per il rilanciodelle Terme?«Non si può ancora parlare di unvero progetto da parte di Confin-dustria ma di un forte interesse non-ostante cavilli burocratici, politicie sindacali da risolvere. Per il mo-mento ci sono stati solo scambi uf-ficiosi con le parti interessate».

Perché un interesse così forteper una società drammatica-mente con i conti in rosso? «Innanzitutto per realizzare un’a-

spirazione a livelloprovinciale. Fiuggi,nonostante la crisi,continua ad essere lalinfa economica del-l’intera provincia e arappresentare il mag-giore indotto per il tu-rismo».

Anche se i ruoli nonsono ancora definiti,quale idee state por-tando avanti per con-

vincere la Regione Lazio, i sinda-cati, i lavoratori e le associazionidi categoria che Confindustriasia la soluzione alla crisi?«Innanzitutto il nostro obiettivoè quello di favorire lo sviluppodelle imprese associate al turismoe coinvolgere un affidabile grup-

po di imprenditori ciociari, forteeconomicamente e brillante diidee, per la creazione di una newco aperta a pubblici e privati».

Ma in concreto cosa pensate direalizzare?«Innanzitutto è necessario diver-sificare il prodotto. L’immaginedi Fiuggi non può più essere as-sociata solo alle Terme. Bisognapuntare sul pacchetto benesseree salute in una chiave di merca-to in linea con le nuove tenden-ze ed esigenze dei clienti. Biso-gna realizzare il progetto del cam-po da golf e del Palacongressi.È necessario riqualificare le strut-ture alberghiere che, per man-canza di fondi e di volontà, nonhanno mai subito lavori di am-modernamento. Sarà necessariauna eccellente campagna di co-municazione per far cooperarepubblico e privato al fine di ri-costruire la cittadina ciociara eincentivare l’utente finale, il tu-rista, a riscoprire Fiuggi».

Secondo il presidente degli al-bergatori, Franco Tucciarelli,le vostre idee sono le stesse chela sua Associazione porta avan-ti da tempo, senza successo.«Sono contento di condividereun progetto comune con l’Adafperché il nostro scopo è quellodi creare una base comune perottenere il maggior numero diconsensi e di risorse possibili».

Da cosa dipende la crisi delleTerme?«In generale, la crisi ha coinci-so con l’abolizione delle ferietermali ai dipendenti pubblici daparte dello Stato. Inoltre, un bi-lancio negativo, l’ingente costodel personale e la presenza di unmono prodotto in crisi hannoportato Fiuggi alla difficile si-tuazione attuale».

Un’ultima domanda. Non cre-dete che il turismo giovanile

possa essere un altro modo perringiovanire e rinvigorire unacittà che sembra essersi atro-fizzata?«L’idea di creare centri benesse-re e locali adatti ai giovani haproprio lo scopo di incentivarequesto target a scoprire le bel-lezze e il fascino di Fiuggi. Ini-ziative come il Festival della Chi-tarra o il neo Festival Cinema-tografico della Famiglia, orga-nizzato dalla società Effe3, do-vrebbero raccogliere un nuovobacino di turisti, tra cui famigliecon bambini e giovani, per darenuova linfa a una città che devefar coesistere il passato con ilmoderno».Per concludere, interessante ladichiarazione del commissariostraordinario del Consorzio Gaia,Andrea Lolli, che ha in gestio-ne la Fiuggiterme, secondo cuiè indispensabile tagliare le spe-se e fare cassa per pagare i cre-ditori.«I costi non possono essere su-periori ai ricavi. Sarà Gaia ad as-sicurare la prossima stagione ter-male attraverso un bilancio dicassa senza determinare ulterio-re debito e senza utilizzare ri-sorse destinate agli investimen-ti e non alle spese correnti». An-che i consiglieri comunali do-vranno rinunciare ai duecentopermessi per entrare gratuita-mente alle Terme. Tutto rientranella strategia di fare cassa, in-somma. Come aumentare le quo-te pagate annualmente dai gol-fisti che, secondo quanto riferi-to da Lolli, sarebbero inferiorialla metà delle tariffe più basseapplicate nei campi da golf delLazio.Orario continuato per l’utilizzodelle terme, attivazione di ser-vizi aggiuntivi per rendere piùpiacevole la permanenza e no atariffe disincentivanti per i clien-ti sono le armi per raggiungerel’obiettivo di valorizzare le strut-ture termali fiuggine.

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o26

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Orario continuato alle terme, servizi aggiuntivi e no a tariffedisincentivanti per i clienti,le armi per valorizzarele strutturetermali fiuggine.

Anche quest’anno nella nuo-va fiera di Stoccarda si èsvolta dal 9 al 13 febbraio

la “intergastra 2008”, manifesta-zione giunta alla sua XXIV edi-zione dedicata alla pasticceria,caffetteria, cucina, bar e agli im-pianti ed attrezzature del settore.Imponente la partecipazione, contutti i 54.000 mq dei sette padi-glioni occupati da oltre 760 espo-sitori di 15 nazioni. Nell’ambito del Salone si è svol-to l’International Culinary Trofy

per concorrenti singoli che si so-no esibiti con opere di pasticce-ria artistica a montature (piece)in zucchero, cioccolato, pastigliag-gio, marzapane e in creazioni dicucina artistica dando vita ad unacompetizione veramente interna-zionale, con esperti provenientida tutto il mondo. Ad aggiudicar-si il titolo di campione incontra-stato è stato Davide Malizia diRoma, che si è aggiudicato bensei medaglie d’oro e la coppa deltitolo assoluto, dopo aver ottenu-

to il massimo punteggio negliespositori di cucina artistica: ve-getali intagliati, margarina mo-dellata, ghiaccio scolpito, etc. Un

risultato quindi di as-soluto rilievo, con-siderato il numerodei partecipanti inlizza per il podio,che dà un lustrostraordinario all’Ita-lia e alla sua capita-le, dove Davide ècresciuto, anche pro-fessionalmente. Tan-to più che nessun ita-liano aveva mai ot-tenuto tale risultatocon la specialità del-lo zucchero artisti-

co. Le piece realizzate da Davi-de Malizia si sono imposte per leloro misure eccezionali e l’altez-za mastodontica unica alla curanei minimi particolari, come fio-ri realizzati in zucchero da centopetali o trenta sfere soffiate in al-trettante sfere. La giuria interna-zionale ha infatti attribuito mol-ta importanza ai particolari bendefiniti in pochi centimetri. La preparazione è stata lunga emeticolosa: otto mesi, durante iquali tutto è stato curato nei mi-nimi particolari e dove Malizia hasfoderato tutto il suo estro e la tec-nica appresa da maestri d’ecce-zione del calibro di Stefano La-ghi e Stephane Klein. Purtroppo,come già lamentato in passato sul-le colonne di questa rivista, l’e-vento ha avuto scarsissimo rilie-vo sui media nazionali, nonostan-te ancora una volta sia stato con-fermata la supremazia della cuci-na italiana, sempre più una risor-sa per l’intera economia naziona-le; a cominciare dal turismo.

Davide Maliza campione mondiale della cucina artistica

27

Cuo

chi L

azio

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

www.cuochilazio.it

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o28

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Lavorare nel settore dell’o-spitalità alberghiera “Ita-lia” non necessariamente

significa aver capito appieno leproblematiche del settore poichéc’è sempre in agguato il rischiodi non riuscire a vedere più conocchi critici o addirittura di nonvedere affatto, assuefatti ormaidalla quotidianità. Abituarsi a stan-dard di servizio bassi e compa-rarsi sempre a chi è peggiore dinoi, sono cattive abitudini che cirassicurano, ma che alimentanola nostra pigrizia professionale.Ci si abitua a tutto e quando poiarriviamo a ritenere che il sem-plice fatto che la clientela non silamenta sia sintomo di buon stan-dard di servizio... Bene, allora ildisastro è completo.Il mio lavoro di consulente e for-

matore mi porta con-tinuamente in giro perl’Italia e l’estero for-nendomi l’opportu-nità di vedere molte-plici strutture e per-mettendomi di man-tenere quella obietti-vità tipica di chi cam-bia in continuazioneangolo di visuale.L’impressione spes-so è che, per chi la-vora in questo setto-

re, il servizio in un albergo sia già“compreso nel prezzo”. Intendodire che spesso vi è la convinzio-ne che una tariffa alta, proprioperché non in linea con il merca-to di riferimento, debba essere in-tesa di per sé come garanzia di unbuon servizio; tanto da conside-rare inutile ogni benchè minimo

sforzo fatto permostrarsi ospi-tali e professio-nali. In una lo-gica del parados-so in cui la convin-zione di una cosa ne de-termina la sua esistenza, va da séche un riadeguamento del prezzoal mercato viene vissuto come unasvalutazione della struttura.Ogni singola persona, e quindi ognisingolo cliente d’albergo, ha unasua peculiarità in termini di esi-genza, che va dal cuscino di uncerto tipo all’orientamento geo-grafico del letto, dall’insofferen-za per i piccoli rumori agli odorinon tollerati, dal servizio troppolento alla mancanza di un alimen-to al servizio colazioni, dal tova-gliolino di carta troppo ruvido al-la prossemica inopportuna dell’im-piegato e via così dicendo, in unvalzer infinito tra aspettative delcliente e servizio dell’albergo. Co-sa possiamo fare allora per mi-gliorare tecnicamente il nostroservizio e renderlo più adeguatoalle aspettative degli ospiti d’al-bergo? È ancora immaginabilepensare di risolvere tutto chieden-do ai dipendenti di albergo di es-sere gentili e sorridenti? Provia-mo a dare una risposta generaleed unica, articolata però in diecipunti che rappresentano le verepriorità ed urgenze del sistema“ospitalità Italia”:

1 - Assunzione di personale idoneo al ruolo e motivato. In realtà parte tutto da qui: assu-mere una persona a vocazione

analitica e quindi precisa, atten-ta e affidabile, ma insicura e ascarsa vocazione relazionale e poipretendere da lui/lei sorrisi e sa-voir faire è decisamente una scel-ta da non considerare. Lo stesso

possiamo dire per ruoli am-ministrativi e molto tecni-

ci, per profili relazionalie ruoli di leader a chi lea-der non lo è e soprattut-to non lo potrà mai esse-re. Insomma, la persona

giusta al posto giusto peril bene di tutti e tre gli at-

tori del sistema: cliente, im-prenditore e impiegato.

2 - Motivare e non manipolare.Un buon servizio si fonda sull’at-teggiamento del personale, costi-tuito da persone che hanno biso-gno di sentirsi parte integrante delsistema in cui operano, uomini edonne che devono essere conti-nuamente stimolati alla crescitaprofessionale e indirizzati nellagiusta direzione attraverso la buo-na formazione continua. Motivare significa coinvolgere inun obiettivo condiviso da impren-ditore e impiegato; manipolare si-gnifica invece spingere l’impie-gato al raggiungimento di un obiet-tivo che è solo dell’imprenditore.La manipolazione oggi è uno deidifetti madre del sistema “ospita-lità Italia”.

3 - Educarsi a vederetutto con nuovi occhi. Cambiare il proprio atteggiamen-to è una della cose più difficili dafare soprattutto se le “cattive” abi-tudini sono ormai di lungo perio-do. Cambiare però può essere unostimolo importantissimo che ciporta a scoprire lo stesso mondodi sempre con nuovi occhi. Ini-ziare a considerare gli ospiti co-me opportunità di incontro e co-noscenza, vedere nel proprio la-voro una opportunità di crescitaprofessionale e rapportarsi in mo-

Il decalogo del buon albergo

Franco Grasso*

*Consulente e formatore

alberghiero; docente

dell’Ebtl di Roma

La qualità: unaquestione di buonaorganizzazione e giusta scelta del personale

do nuovo e più rispettoso con ipropri colleghi e superiori posso-no essere l’inizio di una potenterivoluzione pacifica il cui risul-tato sarà un miglioramento dellaqualità della vita per tutti.

4 - Sorridere per sé e per gli altri. Il contagio di un sorriso è incre-dibile. Ho visto persone cambia-re improvvisamente e positiva-mente di umore dopo aver rice-vuto un sorriso, ho gustato piattie bevuto vino con un sapore di-verso quando serviti da un came-riere sorridente, mi sono sentitoaccettato e rispettato in paesi stra-nieri solo per aver ricevuto un sor-riso. È proprio vero che i risulta-ti più importanti si ottengono conle cose semplici.

5 - Empatia. Se ogni volta che un receptionistsi accinge ad accogliere un clien-te pensasse a tutto quello che quelcheck in sta finalizzando per ilcliente (la preparazione, le spe-se, piccole tensioni, l’organizza-zione del giorno prima, la vali-gia, il trasporto, la stanchezza, leaspettative…) riuscirebbe anco-ra ad essere così distaccato e spic-cio come purtroppo spesso è? Met-tersi nei panni dell’altro è il mi-glior modo per capire e capirsi.

6 - Cura dei dettagli. La cosa che più mi sorprendequando ricevo i complimenti peril servizio di uno degli alberghiche seguo è la specificità di ciòche viene enfatizzato: una mani-glia particolare, l’odore in came-ra, la luce della stanza, la divisadel personale, la disposizione delbuffet breakfast, etc, etc. Cerchia-mo di capire quali sono i dettaglipiù apprezzati, prendiamo nota esoprattutto studiamone di nuoviper caratterizzarci e farne un no-stro punto di forza. Molti si inna-moreranno della nostra strutturae di noi per un dettaglio.

7 - L’albergo è una casa di vetro. Troppo spesso entrare in una strut-tura alberghiera mette soggezio-ne. Le hall molto eleganti, la so-lennità di chi ci accoglie, l’assen-za di sorrisi e le divise del perso-nale spesso creano una finissima,ma percepibile cortina che distan-zia gli ospiti dalla struttura. Tut-to ciò influisce negativamente sul-la prima impressione (così impor-tante) del cliente e, oltre a non es-sere apprezzata dagli ospiti inter-ni, allontana il territorio dalla strut-tura. È questo infatti uno dei mo-tivi per cui i ristoranti degli hotelnonostante il buon rapporto qua-lità/prezzo non sono molto con-siderati da coloro che non risie-dono in Hotel. Ricordiamoci al-lora che l’ Hotel è la casa di tuttie tutti devono sentirsi a casa.

8 - I bambini e le famiglie.In Italia si fa un gran parlare del-l’importanza dei bambini e dellefamiglie e di venire incontro alleloro necessità. Viaggiare in altripaesi molto più attenti a questeesigenze (come i paesi scandina-vi, per esempio) fa riflettere. Lapresenza di camere per 4 persone(la classica famiglia con 2 bam-bini), la presenza di menu bambi-ni (con porzioni e costi proporzio-nati), una comunicazione più at-tenta alle loro esigenze potrebbee dovrebbe essere implementata.Far star bene i bambini significaaver assicurato anche ai genitoriun buon soggiorno con tutto leconseguenze positive che ne de-rivano per l’immagine dell’hotel.

9 - Organizzazione. Al di fuori delle catene alberghie-re e di alcune strutture, la mediaimprenditorialità italiana di que-sto settore è caratterizzata da scar-sa attenzione all’organizzazione. Il motto sembra essere «quandosuccederà ci penserò». Rispostetelefoniche diverse a seconda dichi risponde, fraseologia di set-

tore (anche nelle lingue stranie-re) errata nonostante si ripetanosempre le stesse frasi, mansiona-ri per gli impiegati interpretati inmodo estensivo o restrittivo a se-conda delle situazioni (classica èla frase «a chi compete?») e ge-rarchie saltate regolarmente sen-za rispetto sono solo alcune del-le “originalità“ del nostro siste-ma, flessibile sì, ma forse troppo.

10 - Cura dei prezzi.Chiudiamo il decalogo con l’ar-gomento che mi sta più a cuore.L’analisi tariffaria viene troppospesso eseguita partendo da pre-supposti irrazionali o irrilevantiinvece di essere aderente al no-stro mercato obiettivo. Alcune fra-si tipo «per aumentare il fattura-to dobbiamo vendere a prezzi piùalti» (quando il veroproblema è l’occupa-zione troppo bassa),«se abbassiamo ilprezzo non rientria-mo dei costi f issi»(ma proprio perchésono f issi bisognavendere al meglio),«applico solo due ta-riffe» (il modo mi-gliore per ignoraregran parte del nostropotenziale mercato) sono solo al-cuni dei convincimenti che nonpermettono un’applicazione ta-riffaria giusta. Flessibilità e dina-micità tariffaria sono essenzialiper riuscire a rispondere adegua-tamente al mercato della doman-da turistica, sempre più articola-ta e sofisticata. Attraverso i varicanali di commercializzazionedisponibili ed un attenta cura perle diverse sensibilità tariffarie deivari segmenti di clientela in fun-zione della stagionalità e della di-stanza dalla data di arrivo, si pos-sono incrementare le vendite diun albergo e quindi il suo ricavo.Una “sola” tariffa buona per tut-ti rischia di non essere buona pernessuno.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 29

Dieci regole per un servizio e una ospitalità all’altezza del mercato IL

TU

RIS

MO

IN

CIF

RE

INTE

RVE

NTI

Cambiare il proprioatteggiamento è una delle cose più difficilisoprattutto se le “cattive“ abitudinisono di lungoperiodo

«In quale direzione sta an-dando il mercato turisti-co?» Questa è una delle

domande più ricorrenti che sen-to fare sia da coloro che realmen-te hanno un interesse alla rispo-sta sia da quanti, sicuri di averela risposta, usano la domanda co-me pretesto o addirittura provo-cazione. La risposta alla doman-da ritengo sia nella domanda stes-sa. Porsi questo interrogativo si-gnifica infatti che fino ad ora iprocessi simbiotici che avrebbe-ro dovuto legare il turismo e il suosviluppo agli operatori di settorenon si sono realizzati. Il quesitoda porsi allora è un’altro e a miomodo di vedere è anche più ade-rente alla realtà e più costruttivo:«quanto è il ritardo che abbiamoaccumulato tra la nostra operati-vità di settore e il settore stesso?».E soprattutto: «Cosa possiamo fa-re per recuperare e riallinearci?».La soluzione non è chiara agli ad-detti di settore. Quando si parladi turismo probabilmente si par-la di un argomento tanto grandee articolato da non poter esserecontenuto in tutta la sua comples-sità ed è per questo che si tendea semplificare la sua stessa essen-za per renderne facilmente assi-milabili tutti i processi che lo de-terminano e condizionano. Que-sto comporta una sottovalutazio-ne della portata economica del tu-rismo che più che rappresentareun settore è un’economia nell’e-conomia tanto sono vaste e ten-tacolari le sue industrie più cono-sciute e soprattutto i suoi indotti.

Il turismo è conoscenza, conoscen-za di sé stesso (come sa chiunquesi metta in viaggio per un qualsia-si motivo e destinazione) e cono-scenza dell’altro (per i processi dicomprensione che essere in un luo-go non familiare determina). Cre-dere nel turismo e investire per ilsuo sviluppo significa quindi pun-tare sulla conoscenza: l’investi-mento più sicuro e garantito. Co-noscersi e conoscere sono alla ba-se di qualunque rapporto umanoe lo sviluppo turistico si nutre pro-prio di ciò seguendo lo stesso na-turale percorso dell’uomo.Capire l’importanza dello svilup-po del turismo significa quindicapire le necessità dell’essere uma-no, da sempre incline allo sposta-

mento e alla conoscenza, e lo svi-luppo di questo settore deve ne-cessariamente passare per il rico-noscimento al turismo di un ruo-lo chiave sia a livello economicoche sociale e non marginale o edo-nistico come gli stereotipi attua-li vogliono convincerci che sia.Riuscire a capire che etica turisti-ca e denaro sono legati da un rap-porto inscindibile è già un buonprimo passo per ristabilire le giu-ste priorità. Considerare il turistaun “pollo da spennare” in un’ot-tica piratesca del turismo, non so-lo è amorale, ma sicuramente mio-pe da un punto di vista imprendi-toriale per le naturali conseguen-ze negative che un tale atteggia-mento comporta. Purtroppo, pe-

Dove sta andando il nostro turismo?

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o30

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

F. G. (*)

(*) Franco Gras-so, autore del-

l’articolo, è autore del libro

Il Revenue Management alberghiero,

ed. Hoepli

rò, chi opera in questa ottica mol-to spesso non conosce gli effettidel suo stesso operare e quindi“l’inconsapevole non conoscen-za” che lo guida altro non fa cheaccelerare i processi di involuzio-ne d’impresa. Un tipico esempioè rappresentato dalla continua eincessante attenzione al conteni-mento dei costi che, come si sa,hanno un limite di comprimibili-tà al di sotto del quale si produ-cono solo ulteriori effetti negati-vi. L’assunzione di persone nonqualificate e soprattutto non mo-tivate al ruolo, la scarsa attenzio-

ne alla formazione continua, l’as-senza di stimoli e di obiettivi so-no solo alcuni degli aspetti chedovrebbero essere combattuti perrecuperare stimoli e credibilità. La crisi del settore turistico, checiclicamente viene sventolata, al-tro non è che lo specchio della cri-si del nostro sistema sociale e direlazioni in cui gli attori sono sìgli operatori di settore ma anchei cittadini che vivono troppo spes-so il turismo come un fastidio ne-cessario piuttosto che un’ oppor-tunità da cogliere per conosceree crescere. Scarse attenzioni ven-

gono riservate anche ai prezzi deinostri prodotti turistici e alle tec-niche di pricing che dovrebberopermettere di garantire una fles-sibilità tariffaria tale da generaremaggiori profitti per le aziende,maggiore occupazione nel setto-re e opportunità per i turisti di tro-vare tariffe alla portata della pro-pria tasca. Da anni giro l’Italiaper divulgare le mie tecniche diRevenue Management alberghie-ro che in modo semplice e acces-sibile possono innescare un mec-canismo virtuoso utile al turismoe quindi a tutti. Nei miei corsi dico spesso che seaccogliessimo i clienti negli al-berghi, nei ristoranti, negli aereie nelle agenzie di viaggio così co-me accogliamo una persona checi viene a trovare in casa (che alcontrario degli altri non paga),forse riusciremmo a cambiare lafaccia del turismo. Anche gli aspet-ti più squisitamente tecnici si tra-sformerebbero e soprattutto si ot-terrebbe il giusto equilibrio tra laqualità del servizio, la professio-nalità degli addetti e il prezzo, cherappresenta il vero dramma del-la nostra industria turistica.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 31

«La crisi del settore turistico, che ciclicamente viene sventolata,altro non è che lo specchio della crisi del nostro sistema» IL

TU

RIS

MO

IN

CIF

RE

INTE

RVE

NTI

5 REGOLE PER TUTTI I REPARTI

• 1Le tre “S” (Sorriso, Sguardo e Saluto) • 2 Rispet-tare le gerarchie ed i propri colleghi • 3 Evitare diparlare di argomenti extra lavoro • 4 Avere cura del-la propria immagine e igiene • 5 Ricordarsi che lacura dell’ospite è il vero obiettivo del proprio lavoro

5 REGOLE PER OGNI REPARTOPPiiaannii• 1 Evitare rumori fino alle 8:00 di mattina • 2 Bus-sare 2 volte e annunciarsi prima di entrare in un ca-mera • 3 Controllare le batterie dei telecomandi • 4 Relazionare sullo stato di usura delle camere eambienti comuni • 5 Pulizia, pulizia, pulizia, pulizia...

RRiissttoorraazziioonnee• 1 Essere sempre informati su piatti e vini dellacarta • 2 Ricordarsi sempre chi ha ordinato e co-sa • 3 Il buffet del servizio colazioni deve in qual-che modo stupire • 4 Fare attenzioni ai prezzi deicibi e bevande (in genere troppo alti) • 5 Attenzio-ne alla prossemica (mai avvicinarsi fisicamente trop-po agli ospiti)

RRiicceevviimmeennttoo• 1 Mai seduti davanti ad un cliente • 2 Essere fon-te continua di informazioni (soprattutto turistiche) •3 Lasciare agli impiegati margini per vendere al me-glio le camere al banco • 4 Avere un uso fluente dialmeno 2 lingue straniere • 5 Essere attenti a tona-lità e dizione nella gestione del telefono

10 piccoli consigli per i reparti d’albergo

In un panorama del turismoitaliano contraddistinto darisultati che si prestano a let-

ture anche in contrasto, soprat-tutto se si valutano le statistichenazionali prodotte dai centri uf-ficiali di rilevazione, è difficiledichiarare che una regione gode

di buona salute o se invece staattraversando un ciclo di diffi-coltà e di crisi. Speriamo che conl’istituzione dell’ Osservatorionazionale del turismo, annuncia-to dal vice premier FrancescoRutelli, questa annosa questio-ne dalla veridicità e dell’atten-

dibilità delle statistiche sul turi-smo sia finalmente superata. Sa-rà molto importante anche il ruo-lo che le singole regioni sonochiamate a svolgere e soprattut-to il modo come funzionerannogli osservatori regionali il cuicompito sarà della massima im-

Il Lazio tra le prime regioni turistiche d’Italia

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o32

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Franco Paloscia

Dalla nostra regione un sesto dei ricavi valutari del Paese:5 miliardi di euro

Il grado di attrattività regionale èdovuto ad un’immagine ormai con-solidata nel tempo: il Lazio è il gran-de giacimento culturale che collo-ca il Lazio e Roma , al primo postotra le mete più ambite dai turisti peri loro week end, davanti a Parigi eall’Ile de France, London e la grea-ter London, Milano e i laghi, Pragae la Boemia, Barcellona e la Cata-lunia, Stoccolma e il Mar Baltico. Il

dato emerge dall’indagine dell’Os-servatorio sulla stampa estera cheha analizzato 1.127 articoli sullemaggiori testate internazionali. Roma viene percepita come la ca-pitale cult con il 40%delle citazio-ni della stampa estera. Non c’è dubbio che il Giubileo delDuemila ha dato una spinta forteanche all’impegno delle istituzionituristiche, come conferma un da-

to comunicato dall’assessore re-gionale al turismo, Claudio Manci-ni: dal 2001 al 2006: la spesa di-retta regionale per il turismo ha toc-cato un totale di 528 milioni di eu-ro investiti per il 28,8% nell’afflus-so dei turisti e dei pellegrini e il19,6%, pari a 103,4milioni di euro,per finanziamenti rivolti a impresee operatori. Note più dolenti invece nelle speseper la promozione per le quali – se-condo l’indagine Euromonitor del2007- il Lazio è stato sorpassato daaltre sette principali destinazioni. L’in-dagine sulle spese per il turismo del-le regioni effettuata da Confturismo-Confcommercio, con il contributodel Cnr, indica che il Lazio nel 2006figurava al terzo posto dietro Siciliae Trentino Alto Adige. Calcolando laspesa per singolo arrivo nelle strut-ture ricettive, la regione si colloca-va al quattordiocesimo posto.Sono però abbastanza rilevanti le

I bassi investimenti nella promozionedell’Italia penalizzano anche il Lazio

portanza per analizzare i trend ele principali variazioni che essisubiscono in relazione alla mi-riade di fattori.Dal canto suo, la regione Laziosi vede attribuire dalle statisti-che ufficiali della Banca d’Ita-lia buonissimi numeri che rite-niamo nella massima parteespressione della scelta effettua-ta di una destinazione dal chia-ro connotato turistico.

Le ultime cifre di cui disponia-mo (Banca d’Italia) sono riferi-te all’intero 2007. Se ne ricavache la destinazione Lazio ha re-gistrato 9.547.000 di viaggiato-ri esteri, più del 2006, quandoammontarono a 9.107.000. Undiscreto progresso. Si rileva al-tresì che i flussi per vacanza so-no ammontati a 6.220.000 uni-tà, mentre per motivi di lavorosono state registrate 2.023.000

unità. Con questi dati, il Laziosi colloca al terzo posto dietroLombardia e Veneto. Ma se con-sideriamo i viaggiatori giunti permotivi di vacanza, il Lazio oc-cupa il secondo posto dietro ilVeneto, essendo molto più altala percentuale del turismo perlavoro nella regione del nord.Il Lazio poi conferma il suo se-condo posto nel calcolo dei per-nottamenti degli ospiti stranie-ri, che ai fini delle gestioni del-le aziende turistiche è molto si-gnificativo come lo è per le sin-gole località turistiche.I pernottamenti nella regioneammontano, nel periodo gen-naio-novembre, a 47.395.000unità milioni di unità superan-do il Veneto ma non la Lombar-

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 33

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TIvariazioni di queste posizioni neisingoli anni del quinquennio. Se sicalcola, in effetti, la media annuadel quinquennio, il Lazio risale alterzo posto dietro il Piemonte. Va-lutando le spese per la promozio-ne turistica, il Lazio scende al do-dicesimo posto, mentre per inter-venti a favore dell’industria alber-ghiera risale al secondo posto. È abbastanza complicato incrocia-re tutti questi dati. Sarebbe interes-sante, ad esempio, poter valutarel’indice di competitività del sistematuristico regionale e riflettere sul rap-porto esistente tra la realtà nazio-

nale e quella regionale. I dati più recenti sull’indice di com-petitività dell’Italia nel campo delturismo è davvero sconfortante:siamo al ventottesimo posto dietropersino a Cipro ed Estonia nellagraduatoria 2008 elaborata dalWorld Economic Forum. Quanto influisce nel suo comples-so questa fattore sul grado di attrat-

tività e di competitività del Lazio? È evidente che molti dei fattori chespiegano questa posizione dell’I-talia si riverberano negativamentesul sistema turistico laziale. E possiamo aggiungere: quantopesa sul turismo regionale il bassoindice di investimenti effettuati nel-

la promozionedell’immagine Ita-lia? Non c’è dubbioche lo stato di sa-lute del turismo inogni ambito ter-ritoriale non puònon essere in-fluenzato dallecondizioni gene-rali di salute del

Paese. Il Lazio, quindi, può fare mol-to per tutelarsi e distinguersi nel con-fronto con i punti di debolezza delsistema Italia, ma fino a un certopunto. Questo però non può e nondeve essere un alibi per non adem-piere alle sue responsabilità che gliderivano, peraltro, dai poteri acqui-siti in una materia affidata alle com-petenze regionali.

dia. Roma ha continuato la suaprogressione che la vede pri-meggiare con oltre 100 mila pre-senze medie giornaliere. Il da-to valutario esprime l’entità del-la spesa dei viaggiatori stranie-ri e indica che il Lazio è testa a

testa con la Lombardia, con cir-ca 5.164 milioni di euro di spe-se prodotte dai suoi ospiti stra-nieri. Una cifra che segna anche unleggero progresso di circa 170milioni sul 2006.Si tratta di più

di un sesto dell’intero volumedei ricavi valutari del Paese. Laprovincia di Roma figura, natu-ralmente, in testa, anzi fa la par-te del leone con oltre 4.972 mi-lioni di euro, seguita da Latina,Frosinone, Viterbo e Rieti.

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o34

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

La Regione ha posto al centro del suo program-ma le strategie di promozione e di sviluppo del setto-re. La Commissione Turismo del Consiglio ha appro-vato un piano di attività promozionali per il 2008 do-tato di un fondo di oltre 5 milioni di euro. I punti salien-ti di questo piano sono l’aumento degli eventi in Italiae all’estero e un rapporto più forte con le province perla promozione degli eventi di particolare interesse tu-ristico a livello locale:il complesso delle varie attivitàdovrà essere affidato all’Agenzia Regionale per la Pro-mozione Turistica di Roma e del Lazio, seppure attra-verso singole convenzioni. La Giunta regionale ha poiratificato il protocollo d’intesa per coordinare gli inter-venti congiunti di promozione turistica che sarannoportati avanti dalla Regione, dalla provincia e dalcomune:Il protocollo prevede la calendarizzazione ditutti gli eventi di rilievo programmati a Roma e nel La-zio per il 2009 e il cofinanziamento da parte della re-gione pari a 245 milioni di euro per il 2008, di cui200.000 destinati al potenziamento della card RomaPass e Roma&Più e 45.000 all’attuazione degli inter-

venti di promozione del progettoAgis Lazio sull’Info Point-call Cen-ter turistico. Le card saranno pro-mosse attraverso i tour operatorin tutto il mondo, a cominciare, inprimavera, dal Giappone. Un altro passo importante riguar-da i regolamenti relativi alla leggedi riorganizzazione del settore tu-ristico che prevede numerose no-vità.In particolare, la definizionedegli eco- alberghi secondo i para-metri definiti dalla Commissione

europea; la creazione di unelenco delle agenzie di viag-gio “sicure” per garantirela difesa dei consumato-ri; la classificazione perstelle degli stabilimenti bal-neari e l’introduzione del-l’albergo diffuso. Alcuniindicatori espressi dalRapporto sulla Finanzalocale del Lazio del 2007.

Il Rapporto indica che nell’arco del decennio1996-2005, la spesa per il turismo pro capite è pas-sata da 26 euro a 17 euro. Pertanto, si colloca al ven-tiduesimo posto come voce di spesa. Ma è interes-sante il fatto che la componente di spesa delle am-ministrazioni centrali nel periodo è stata prevalente ri-spetto ad altri centri di spesa pubblici, essendo parial 34%.Ciò è il contrario di quanto invece è succes-so nella media nazionale che indica il 2% di spesa acarico delle amministrazioni regionali per turismo. Evidentemente nel Lazio è molto ampia la quota dispesa sostenuta dalle amministrazioni locali che rag-giunge insieme a quella delle imprese pubbliche lo-cali quasi la metà dell’importo. Il compito di un mo-derno ed efficace piano strategico è quello di porreal centro anche tale questioni proprio per garantireche l’uso delle risorse destinate al turismo, inteso co-me settore allargato, siano finalizzate a precisi obiet-tivi a cui corrispondano precise responsabilità, e so-prattutto per assicurare un razionale e produttivo co-ordinamento.

Per la Regione al primo posto c’è la promozione

Glo

balT

ouris

mM

anag

emen

t

rassegna stampa

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 35

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Promuovere la conciliazione co-me strumento agile, flessibile edeconomico per risolvere le liti traagenzie di viaggi e clienti: que-sto l’obiettivo del Protocollo d’In-tesa siglato tra Fiavet Lazio e Ca-mera Arbitrale di Roma, che de-finisce le modalità di cooperazio-ne tra l’associazione laziale e l’A-zienda Speciale della Camera diCommercio di Roma per incen-tivare il ricorso allo strumentoconciliativo nelle controversie le-gate al turismo e la ricezione al-berghiera. Fiavet Lazio, che conil consulente legale avvocato Fe-derico Lucarelli si è fortemente

impegnata per la realizzazione delProtocollo, si adopererà affinchèle agenzie associate introducanonei contratti di viaggio con i pro-pri clienti, stipulati a partire dal13 marzo 2008, una clausola con-ciliativa che preveda per clienteed agenzia di tentare la definizio-ne conciliativa delle controversiepresso la Camera Arbitrale di Ro-ma, e istituirà presso la propriasegreteria un servizio di informa-zione, raccolta e reindirizzamen-to veloce delle domande alla se-greteria della Camera Arbitraleper agevolare lo snellimento e larapidità delle procedure.

Con 20mila presenze di operatoriprofessionali, si è chiusa laseconda edizione di Glo-be, la fiera internazio-nale del turismo cheha portato per tregiorni nella NuovaFiera di Roma impor-tanti tour operator in-ternazionali interessatiad acquistare il prodottoturistico del Mediterraneo: in tut-to 800 buyer selezionati hanno par-tecipato alle contrattazioni con l’of-ferta turistica presente in fiera. De-gli oltre 24.871 appuntamenti inagenda, più di 20mila sono statifissati attraverso il sistema appun-tamenti del sito Internet di Globe.«È stato business puro» affermaPaolo Audino, amministratore de-legato di Expoglobe, la società che,insieme a Fiera Roma, organizzal’evento. «Abbiamo creato unaborsa operativa e concreta per lacommercializzazione dell’offertaturistica mediterranea nel mondo,con compratori arrivati da 64 Pae-si: un record assoluto». «Chiudia-

mo con soddisfazione anche la se-conda edizione di Globe» di-

chiara Marco Sogaro, a.d.di Fiera Roma «Un’edi-zione che consolidal’importanza della ma-nifestazione e la loca-tion Fiera Roma in ter-

mini di presenze di bu-yer internazionali». La ter-

za edizione di Globe sarà dal19 al 21 marzo 2009 sempre nel-la Nuova Fiera di Roma

Fiavet Lazio: clausola conciliativa nei contratti di viaggio

Globe ha chiuso l’edizione 2008 con 20mila presenze

Frutto dell’accordo tra l’associazione e la Camera Arbitrale di Roma

La divisione incoming di FiavetLazio ha presentato i primi datidell’Osservatorio istituito lo scor-so novembre. Giancarlo Iacuitto, delegato alladivisione incoming, ha annuncia-to: «Abbiamo fatto un censimen-to dei nostri associati nella regio-ne, che sono 106, ai quali abbia-mo cominciato a rivolgere dei testper ricerche di mercato». Dalle

prime ricerche emerge che que-ste agenzie movimentano circa 5milioni di pax annui per 15 mi-lioni di presenze su tutto il terri-torio nazionale. Fiavet sta pro-muovendo anche due roadshowintitolati Visit Lazio, uno regio-nale con 7 appuntamenti a parti-re dal 17 aprile a Frosinone, e unonazionale a partire dal prossimosettembre.

Tutta l’offerta di Appian Line sirinnova. «Abbiamo cercato di da-re ai prodotti una nuova veste ab-binandoli a servizi che i clienti cichiedevano» dichiara il direttorecommerciale Paolo Sarti «Il tourdella Roma archeologica, ad esem-pio, è abbinato all’ingresso al Co-losseo». Aggiunti anche gli shop-ping tour e i tour in elicottero. Tra-dizionalmente legato al mercatodi lingua inglese, Appian Line ri-sente della flessione del turismostatunitense, che compensa conquello canadese. «Abbiamo inol-tre una ripresa massiccia del mer-cato arabo con i nuovi voli Emi-rates» prosegue Sarti; «noi sia-mo anche agenti di Emirates Ho-lidays per l’Italia e, quindi, raf-forzeremo i nostri prodotti per lo-ro». Per la programmazione a lun-go termine Appian Line guardainvece «più al mercato indianoche a quello cinese».

Appian Line si concentra sui mercati

canadese e arabo

Fiavet Lazio: «Cinque milioni di pax per le agenzie incoming»

INTE

RVE

NTI

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o36

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Ècome correrecon una Ferra-ri sulle piste

della Parigi-Dakar;come prendere la rin-corsa sulla sabbia per

tentare il record mondiale del sal-to in lungo; come pensare di fa-re strike e lanciare la boccia sulpavé. Alla provincia di Latina ser-vono strade, treni e porti per di-ventare più ricca, perché tutto ilresto ce l’ha. Ha il mare, la colli-na, l’archeologia e l’arte; ha atti-vità agricole, industriali e artigia-nali; ma le infrastrutture di mo-bilità sono quasi soltanto quelledella sua giovinezza. Cresciutaormai di diverse taglie, la provin-

cia pontina non trova spazio perdistendersi e rimane rannicchia-ta. O forse sarebbe più esatto di-re che rischia di diventare rachi-tico un organismo con tutti i cro-mosomi giusti per svilupparsi. È proprio il Piano Territoriale Pro-vinciale Generale a confermarele carenze. Il Piano, infatti, met-te in evidenza l’estraneità del ter-ritorio pontino ai corridoi trans-europei programmati sul territo-rio italiano, l’assenza di un casel-lo autostradale, l’assenza di unastazione di primaria importanzadella rete ferroviaria, l’assenza diun aeroporto, l’assenza, infine, diun porto marittimo di categoria‘A’. Insomma, la provincia di La-

tina non ha alcuno dei requisiti ri-chiesti per vantare un sistema dimobilità adeguato alle sue poten-zialità di sviluppo. Potenzialità che, in maniera di-versificata, riguardano la fasciacostiera e le zone collinari, i ter-ritori più immediatamente influen-zati dalle dinamiche espansive diRoma e della sua area metropo-litana, e quelli che dalla piana diFondi e di Monte San Biagio giun-gono fino al Garigliano. Ed è inqueste zone che si concentrano ledifficoltà, principalmente a cau-sa della insufficienza della reteinfrastrutturale di mobilità (per lepersone e per le merci, con rife-rimento alle diverse modalità ditrasporto). Ma concorre anche la mancanzadi risposte alle problematiche del-lo smaltimento dei rifiuti e del ci-clo delle acque ed a quelle dellatutela ambientale, conseguenti siaall’inquinamento da rifiuti solidie liquidi del territorio e delle ac-que, sia alla pressione antropica,che si manifesta direttamente at-traverso l’attività edificatoria edindirettamente attraverso attivitàa quest’ultima connesse, come,ad esempio, la coltivazione di ca-ve a cielo aperto. Restiamo, pe-rò, alle infrastrutture di mobilità,la cui insufficienza incide nega-tivamente in maniera diretta an-che su specifiche attività econo-miche come quelle della cantie-ristica navale (nella zona Sabau-dia-Circeo-Terracina ed in quel-la di Gaeta-Formia) e della com-mercializzazione dei prodotti agri-

Latina, sviluppo rinviato per mancanza di opere

Andrea Di Lello

Le iniziative assuntedalla Regione, conapposite leggi, neglianni ottanta, perassicurare una reteinfrastrutturalestradale, corredatada nodi diinterscambiogomma-ferro, nonhanno avuto gli esitisperati.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 37

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

EIN

TER

VEN

TIcoli (si pensi al Mercato Ortofrut-ticolo/Mof di Fondi), oltre chesulla mobilità delle persone che,per ragioni lavorative, gravitanoquotidianamente su Roma (maanche sul triangolo Latina-Cister-na-Aprilia). Le iniziative assunte dalla Regio-ne, con apposite leggi, negli an-ni ottanta, per assicurare una re-te infrastrutturale stradale (longi-tudinale e verticale), corredata danodi di interscambio modale gom-ma-ferro, non hanno avuto gli esi-ti sperati. Alcune sono in discus-sione, come la Cisterna-Valmon-tone o la Fondi-Ceprano; per al-tre, come la Terracina-Gaeta-For-mia o la Formia-Cassino, si trat-ta di riprendere con pazienza edapprofondimenti i discorsi inter-rotti. Abbandonato il progetto del-la cosiddetta “Appia bis” (appro-vato dalla Giunta regionale condeliberazione 23 dicembre 1992,n. 13021), il tratto di nuova stra-da, da Terracina a Formia (con labretella per il porto di Gaeta), èstato segmentato, secondo angu-sti orientamenti locali, declassan-do ad episodi comunali una infra-struttura che la legge regionale60/1985 ed i successivi adempi-menti amministrativi (a partiredal giugno 1985) avevano conce-pito unitariamente. La iniziativadella Regione relativa al cosid-detto Corridoio Tirrenico Meri-dionale, considerata di notevoleimpatto territoriale ed ambienta-le e priva delle necessarie integra-zioni con la esistente rete di mo-bilità, è stata sostituita dal poten-ziamento della strada Pontina (at-tualmente seconda nella classifi-ca delle strade italiane più peri-colose), in attesa di ridefinire uncompleto sistema di infrastruttu-re di mobilità regionale e provin-ciale. La scarsità di risorse finan-ziarie potrebbe imporre la deter-minazione delle priorità operati-ve e la individuazione di alcunerisoluzioni ponte, possibili concontenute risorse, per i tratti che

siano considerati non prioritari.È il caso di Terracina, dove, se-condo Gabriele Panizzi, ex pre-sidente della giunta regionale, an-drebbe riconsiderato quanto laRegione già aveva preso in esa-me nel 2000-2001 con la proget-tazione di una bretella che dovreb-be convogliare il traffico veico-lare della Pontina verso l’Appia(potenziata), per immetterlo nel-la esistente galleria Monte Gio-ve, progettata nei primi anni set-tanta e realizzata negli anni ottan-ta per salvare dal traffico di attra-versamento il centro storico set-te-ottocentesco della città. C’è an-che chi sottolinea la necessità disviluppare e tradurre in opere unapolitica intermodale per esaltarel’uso della ferrovia, sostenendoiniziative come quella che sta con-ducendo al ripristino della trattaferroviaria Gaeta-Formia-Mintur-no, interessante anche per gli svi-luppi possibili sia per il Mof, siaper il porto di Gaeta. Ma la svol-ta per il trasporto su ferro vieneindividuata dal Piano Territoria-

le Provinciale Generale nell’idea-zione di un sistema di linee me-tropolitane «che vada a costitui-re il Sistema di Metropolitana Pro-vinciale (SMP) integrato con ilServizio Ferroviario Regionale,con il servizio di trasporto collet-tivo su gomma (…) e con i colle-gamenti marittimi». A propositodi questi ultimi, il tentativo di in-serire il porto di Gaeta nel circui-to delle cosiddette “navi giramon-do” che, attraversando il MareMediterraneo, collegano la costaatlantica delle Americhe con i Pae-si Arabi, l’India e la Cina, richie-de la progettazione di un entro-terra adeguato, proprio in relazio-ne ai collegamenti stradali e suferro. Poi c’è il sistema costiero,caratterizzato da un litorale riccodi presenze ambientali e cultura-li, per il quale viene sollecitatoun approccio integrato fra esigen-ze di diffusa balneazione, poten-ziamento e realizzazione di nuo-ve opere portuali per la nauticada diporto e per il collegamentocon le isole ponziane, dotazionedi spazi a terra per i necessari ser-vizi ed attività turistiche (con par-ticolare riferimento alla realizza-zione di adeguati e diffusi presi-di alberghieri), costruzione di unarete di mobilità di terra, che ab-bia come terminali i porti (a par-tire da quelli regionali di Anzio,Terracina e Gaeta-Formia). Conuna avvertenza: una interpreta-zione corretta della legge regio-nale per la valorizzazione e lo svi-luppo del litorale del Lazio (5 gen-naio 2001, n. 1) esige la ricondu-zione ad un unitario disegno diassetto del territorio costiero del-la Provincia di Latina delle mol-teplici iniziative che vengono uni-lateralmente assunte dai Comunicostieri per il potenziamento e/ola dotazione di infrastrutture por-tuali, prescindendo dalle conse-guenze ambientali (i fenomenierosivi) e dalle necessità di dota-re l’entroterra di infrastrutture dimobilità e di servizi.

Col Piano territoriale provinciale confermate tutte le carenze infrastrutturali della provincia pontina

Una splendida novità nelSistema dei Musei Civi-ci gestiti da Zètema: il

Museo Civico di Zoologia è en-trato ad incrementare, con i suoi5 milioni di esemplari conser-vati, il ventaglio delle propostedei Musei Comunali con una del-le più ricche collezioni naturali-stiche in Italia, dalle conchigliedi molluschi di pochi millimetrialla balenottera di 16 metri. Unvero e proprio archivio della bio-diversità che porta visitatori gran-di e piccoli in un affascinante viag-gio alla scoperta di mammiferi,anfibi, rettili e scheletri.Il nuovo allestimento realizzatonegli ultimi anni ha portato unprofondo cambiamento negli spa-zi espositivi, dove il pubblico puòimmergersi completamente nellabiodiversità grazie a percorsi mul-tisensoriali e interattivi e all’usodi un software prodotto diretta-mente dal Museo per spiegare inmodo semplice e diretto concet-ti, storie e ambienti.Il percorso parte dagli Amori be-stiali, un susseguirsi di sale in cuiviene raccontato l’amore, il cor-teggiamento e la riproduzione intutte le specie animali, proseguenelle sale di Vivere al limite do-ve si racconta la vita nelle situa-zioni più difficili: un deserto, ilcorpo umano o le grotte più buie.Quindi è possibile osservare davicino l’incantato mondo dellaBarriera corallina o la ricca vitache popola le Zone umide dellacampagna romana. Infine, attra-

verso la collezione di uccelli delconte Arrigoni degli Oddi, le sa-le dedicate ai mammiferi, agli an-fibi e ai rettili, fino allo scenogra-fico salone degli scheletri, è pos-sibile conoscere le diverse formeanimali e capirne l’origine e gli

adattamenti agli ambienti più dis-parati.Ma il Museo di Zoologia di Ro-ma non è soltanto uno spazio de-dicato a bambini ed appassiona-ti. Grazie al suo ingente patrimo-nio scientifico, che comprende

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o38

Pagine realizzate incollaborazione con:

Nuova vita per il Museo di zoologia

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Allestimenti più moderni e diversi spazi per una full immersion nella biodiversità

Sono circa 118800..000000 le personeche hanno visitato il Sistema Mu-sei Civici nei primi due mesi del2008. Un successo che confer-ma nella posizione leader i MMuusseeiiCCaappiittoolliinnii e il MMuusseeoo ddeellll’’AArraa PPaa--cciiss rispettivamente a quota 5577..003322e 2277..664477. Prosegue anche l’ef-fetto traino del Sistema sui mmuu--sseeii mmiinnoorrii, basti pensare ai 99..665533

ingressi conteggiati dal MMuusseeoo ddiiRRoommaa iinn TTrraasstteevveerree o ai 33..881144raggiunti dal MMuusseeoo NNaappoolleeoonnii--ccoo, recentemente ampliato connuove sale espositive dedicatealle mostre temporanee che ospi-terà, fino al 25 maggio 2008, lapreziosa e suggestiva mostra Na-poleone. Fasto imperiale. I Teso-ri della Fondation Napoléon.

I visitatori del sistema musei civici di roma

Museo Civico di Zoologia

Via Ulisse Aldrovandi18 - 00197 Roma

OORRAARRIIOO:: martedìdomenica:

9.00-19.00; 24 e 31 dicembre:

10.00-14.00(la biglietteria chiude

un’ora prima)GGIIOORRNNII DDII CCHHIIUUSSUURRAALunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio

IINNFFOO 006600660088(tutti i giorni: 9.00-22.30)

wwwwww..mmuusseeooddiizzoooollooggiiaa..iitt

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 39

materiali spesso unici in Italia ein Europa, il museo è incluso nel-l’elenco dei musei scientifici diimportanza nazionale predispo-sto dal Ministero per l’Universi-tà e la Ricerca Scientifica. Fondato nel 1932, il Museo Civi-co di Zoologia deve le sue colle-zioni in parte ad una convenzio-ne con l’allora Regia Universitàdi Roma (oggi “La Sapienza”) ein parte alle donazioni ricevutedopo la sua istituzione. La mag-gior parte del suo patrimonio vie-ne custodito in particolari magaz-zini ed è a disposizione dei ricer-catori che richiedono di studiarli. Grande spazio è dedicato ad in-teressanti mostre temporanee.Fino al primo giugno è possibilevisitare la mostra Lo stambecco.La curiosa avventura del signo-re delle rocce, esposizione cheracconta la storia “senza confini”di questo affascinante animale.

Le numerose attività collatera-li, che vanno dalle presentazionidi libri, ai laboratori per bambi-ni, alla proiezione di documenta-ri, ai convegni tematici con esper-

ti, rendono il Museo di Zoologiaun centro vivo e un punto di in-contro in grado di riservare sem-pre delle novità a grandi e picco-li appassionati della biodiversità.

Al Museo Civico di Zoologia è approdata la storia senza confi-ni dello stambecco, raccontata nell’emozionante mostra “LoStambecco. La curiosa avventura del Signore delle rocce” che,su progetto del Museo di Zoologia, dell’Università di Zurigo edel Museo della Natura dei Grigioni, nasce dalla collaborazionetra l’Ambasciata Svizzera in Italia e il Comune di Roma.La mostra, visitabile fino al 1° giugno, è stata allestita in occa-sione del rilascio nella primavera del 2006 di una cinquantina diesemplari di stambecco sulle Alpi italiane. Questa operazioneva a recuperare un piccolo “incidente di percorso” nei rapportifra Italia e Svizzera, risalente agli inizi del ‘900 quando le Auto-rità della Confedera-zione Svizzera, conl’aiuto dei bracconieri,sottrassero alcuniesemplari che viveva-no nella Riserva di Ca-sa Savoia per reintro-durli sulle loro monta-gne. La mostra, oltrea trattare la biologia diquesta affascinantespecie della fauna ita-liana, esalta dunque

l’importanza della cooperazione fra i due paesi europei, che nel-la catena delle Alpi trovano oggi un elemento di unione ed unambiente comune da proteggere, anziché una mera linea diconfine. In occasione della mostra il Museo Civico di Zoologiaesporrà eccezionalmente al suo pubblico preziosi esemplari ri-salenti agli anni ’20, dono di Vittorio Emanuele III. Pannelli, gio-chi interattivi, rari reperti zoologici arricchiscono la mostra, illu-strando i più recenti studi degli scienziati svizzeri ed italiani sul-le popolazioni dello stambecco alpino. Una sorpresa per gli stu-denti: tutti quelli che interverranno alle attività didattiche corre-late alla mostra potranno partecipare ad un concorso in cui ver-ranno messi in palio due viaggi in Svizzera.

Dove: Museo Civico di Zoologia Ora-ri: Dal martedì alla domenica ore 9.00- 19.00 la biglietteria chiude alle ore18.00, lunedì chiuso Biglietteria: In-tero ? 6,00. Ridotto € 3,50. Gratui-to fino ai 18 anni e oltre i 65. Gratui-to per le categorie previste dalla ta-riffazione vigente. Cura della mostra:Dott.ssa Gloria Svampa. Organizza-zione e Servizi Museali: Coopera-tiva Myosotis; Zètema Progetto Cul-tura. Con il contributo di: Istituto

Svizzero di Roma; Cisalpino; Svizze-ra Turismo Con il contributo tecni-co di: Museo di Zoologia dell’Univer-sità di Zurigo; Museo della Natura delCantone dei Grigioni Info: Tel. 060608(tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)

www.museodizoologia.it; www.zetema.it

Attività didattiche: Cooperativa Myo-sotis tel. 06 32609200

La curiosa avventura del signore delle rocce

da vivereroma&lazio

mostre, musica, teatro, eventi

L’art. 1, commi 40-42, del-la legge n. 244/2007, rap-presenta un aspetto di as-

soluta novità poiché introduce unmeccanismo opzionale di tassa-zione separata, con aliquota del27,5%, per i redditi d’impresa pro-dotti da persone fisiche e per lepartecipazioni detenute dalle stes-se persone fisiche in s.n.c. e s.a.s..La tassazione che potremmo de-finire “agevolata” è garantita so-lo se gli utili non sono prelevatidall’impresa quindi, a decorreredal periodo d’imposta 2008, ilreddito d’impresa non prelevatodall’imprenditore o dai soci del-le società di persone, viene assog-gettato a tassazione con la stessaaliquota stabilita per i soggetti Iresdel 27,5%, in luogo dell’ordina-rio sistema di tassazione con ali-quote progressive Irpef.La fuoriuscita dal sistema dellatassazione separata (27,5%), chepuò avvenire per revoca o cessa-zione, implica che tutti gli utiliformati vengano considerati co-me distribuiti e quindi ricalcola-te le imposte e considerato il27,5% come imposte pagate inacconto. Lo scopo del nuovo re-gime sembra essere quello di pre-miare la capitalizzazione delleimprese.

2. Soggetti interessatiL’opzione può essere esercitatasolamente dai seguenti soggetti:� persone fisiche che svolgono at-

tività d’impresa individuale inregime di contabilità ordinaria;

� persone fisiche che detengonopartecipazioni in s.n.c. e s.a.s.

in contabilità ordinaria.Relativamente all’ambito sogget-tivo, si rendono opportune le se-guenti considerazioni:� la richiesta del regime contabi-

le ordinario si giustifica con lanecessità di monitoraggio deimovimenti di patrimonio netto;

� la partecipazione in s.n.c. e s.a.s.può essere indifferentementedi tipo “non qualificato” o “qua-lificato”;

� la stessa partecipazione può ri-ferirsi sia alle sfera personaledella persona fisica, sia alla sfe-ra imprenditoriale della mede-sima.

Pertanto, la persona fisica svol-gente attività d’impresa in conta-bilità ordinaria, e nel contemposocia di una s.n.c. o di una s.a.s.in contabilità ordinaria, la cui par-tecipazione sia stata collocata nel-le scritture contabili dell’impre-sa individuale, può esercitare l’op-zione per la tassazione separatadel 27,5% in capo all’impresa in-dividuale, nel qual caso si ritieneche automaticamente l’opzionesi estenda anche al reddito rive-niente dalla partecipazione nellas.n.c./s.a.s., in quanto costituen-te un elemento del reddito d’im-presa individuale.La partecipazione in società dicapitali, che hanno esercitatol’opzione per la trasparenza exart. 116 del Tuir, impedisce l’e-sercizio dell’opzione in ogget-to, il che potrebbe anche appa-rire ingiustificato, tenendo con-to che il regime di trasparenzaIres funziona, nella sostanza, al-lo stesso modo dei soggetti tra-

sparenti ex art. 5 del Tuir. L’im-presa familiare, essendo impre-sa individuale, può esercitarel’opzione per la tassazione sepa-rata. Tuttavia, ciò che resta dachiarire è se tale esercizio espli-ca effetti automatici anche neiconfronti dei collaboratori per laloro quota di reddito, ovvero sesia necessaria un’ulteriore spe-cifica opzione anche da parte ditali soggetti.

3. Il prelievo degli utiliUno degli aspetti più rilevanti, eche dovrà essere oggetto di atten-ta valutazione, è l’oggetto dellatassazione separata, il cui ambi-to applicativo, come anticipato, èlimitato alla quota di utili nondistribuiti, ossia accantonati a ri-serva, mentre gli eventuali utilidistribuiti o prelevati dall’impren-ditore sono soggetti in ogni casoalla tassazione ordinaria progres-siva in base agli scaglioni Irpef.Emerge, quindi, l’intenzione di“premiare” con la tassazione al27,5% solo gli utili destinati adessere utilizzati per capitalizza-re le imprese, essendo il benefi-cio vincolato alla condizione es-senziale che i redditi permanga-no acquisiti al patrimonio dell’a-zienda.Partendo dalla certezza secondocui gli utili accantonati a riservain esercizi precedenti, e già tas-sati in capo all’imprenditore o aisoci, mantengono il loro regimefiscale di utili distribuibili libe-ramente, è essenziale, se si deci-de di accedere al regime di tassa-zione proporzionale, come già an-

Tassazione separata per impresee partecipazioni in società

TRIB

UN

AD

ELLA

VORO

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o40

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Maurizio Fantaccione

ticipato, monitorare i movimentidel patrimonio netto. Questo alfine di:� isolare gli utili non distribuiti;� distinguere l’anno di maturazio-

ne di tali utili, in quanto potran-no convivere periodi d’impostaa tassazione ordinaria con quel-li a tassazione separata, e ciò inbase alle scelte operate di annoin anno dall’imprenditore o daisoci di società personali.

Il comma 41 prevede che in ap-posito prospetto della dichiara-zione dei redditi dovrà essere da-ta evidenza della stratificazionedelle poste che compongono ilpatrimonio netto, al fine di iden-tificare in modo inequivocabile,l’eventuale prelievo di utili in cor-so d’anno, manovra frequente nel-l’ambito delle imprese individua-li e nelle società di persone.È necessario chiedersi se qualun-que “prelevamento” di utili tas-sati al 27,5% possa o meno com-portare la decadenza dell’interoregime di tassazione proporzio-nale. Stando al generico dato let-terale del comma 40, secondo cuil’opzione è condizionata al man-cato prelievo o distribuzione deiredditi o degli utili imputati pertrasparenza, infatti, si potrebbearrivare a questa conclusione: ladistribuzione anche parziale ditali redditi tassati proporzional-mente al 27,5%, indipendente-mente, quindi, dall’entità deglistessi, farebbe decadere l’interoregime opzionale. Tuttavia, si ri-tiene che tale chiave di lettura nonsia corretta.Si ritiene quindi che, nel caso diprelevamento, la quota di utiletrasferito alla sfera “privata” deb-ba concorrere alla formazione delreddito complessivo della perso-na fisica e quindi essere tassatoordinariamente, scomputandol’imposta sostitutiva già versata,senza che per questo si possa pa-ventare il rischio di decadenzadel regime di tassazione propor-zionale.

4. Le presunzioniRelativamente al prelievo degliutili, il comma 41 prevede alcu-ne presunzioni (che dovrebberoessere assolute):

Esempio 1: si considerino i se-guenti dati, riferiti ad un’impre-sa individuale che opti per la tas-sazione separata nell’esercizio2008:� patrimonio netto al 31 dicem-

bre 2007: 50.000 euro, di cui20.000 relativi ad esercizi pre-cedenti e non prelevati;

� prelievi eseguiti nel corso del2008: 30.000 euro;

� utile maturato nel 2008: 80.000euro.In tal caso con riferimento al-l’utile 2008:

- euro 30.000, pari agli utili pre-levati in corso d’anno, sonotassati nei modi ordinari;

- euro 50.000, corrispondentiall’utile residuo, sono tassatiseparatamente con aliquota del27,5%.

Prelievi effettuati nel corso del-l’anno da parte dell’imprendito-re individuale o da parte dei socidella società di persone, al nettodei versamenti, di importo più ele-vato rispetto all’utile maturato:l’eccedenza è imputata agli utilidegli esercizi precedenti.

Esempio 2 : si considerino i se-guenti dati, riferiti ad un’impre-sa individuale che opti per la tas-sazione separata nell’esercizio2008: � patrimonio netto al 31 dicem-

bre 2007: 60.000 euro, di cui30.000 relativi ad esercizi pre-cedenti e non prelevati;

� prelievi eseguiti nel corso del2008: 50.000 euro;

� utile maturato nel 2008: 30.000euro.In tal caso:- euro 30.000, pari all’utile ma-

turato nel 2008, sono tassatinei modi ordinari;

- euro 20.000, corrispondenti

all’eccedenza dei prelievi ri-spetto all’utile, non sono tas-sati in quanto si consideranoprelevati dagli utili già tassa-ti nei precedenti periodi d’im-posta.

Prelievi effettuati nel corso del-l’anno da parte dell’imprenditoreindividuale o da parte dei soci del-la società di persone, al netto deiversamenti, di importo più eleva-to rispetto agli utili precedenti:l’eccedenza è considerata restitu-zione di patrimonio netto iniziale.

Esempio 3 : si considerino i se-guenti dati, riferiti ad un’impresaindividuale che opti per la tassa-zione separata nell’esercizio 2008:� patrimonio netto al 31 dicem-

bre 2007: 110.000 euro, di cui30.000 relativi ad esercizi pre-cedenti e non prelevati;

� prelievi eseguiti nel corso del2008: 100.000 euro;

� utile maturato nel 2008: 30.000euro.In tal caso:- euro 30.000, pari all’utile ma-

turato nel 2008, sono tassatinei modi ordinari;

- euro 30.000, corrispondentiagli utili maturati in preceden-ti periodi d’imposta, non so-no tassati, in quanto già tassa-ti nei periodi precedenti;

- euro 40.000, si consideranouna restituzione del patrimo-nio netto iniziale, non rilevan-te ai fini della tassazione, inquanto mera restituzione diapporti.

Prelievi effettuati nel corso del-l’anno da parte dell’imprendito-re individuale o da parte dei socidella società di persone, al nettodei versamenti, di importo più ele-vato rispetto al patrimonio netto:l’eccedenza è considerata prelie-vo di utili dei successivi periodid’imposta, che saranno assogget-tati a tassazione in tali periodi.

Esempio 4: si considerino i se-guenti dati, riferiti ad un’impre-

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o 41

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

ETR

IBU

NA

DEL

LAVO

RO

Liberamente tratto dall’ articolo di Sandro Cerato e Gianpaolo Ranocchi in il Fisco n. 4/2008

sa individuale che opti per la tas-sazione separata nell’esercizio2008:� patrimonio netto al 31 dicem-

bre 2007: 60.000 euro, di cui30.000 relativi ad esercizi pre-cedenti e non prelevati;

� prelievi eseguiti nel corso del2008: 100.000 euro;

� utile maturato nel 2008: 30.000euro.In tal caso:- euro 30.000, pari all’utile ma-

turato nel 2008, sono tassatinei modi ordinari;

- euro 30.000, corrispondentiagli utili maturati in preceden-ti periodi d’imposta, non so-no tassati, in quanto già tassa-ti nei periodi precedenti;

- euro 30.000, si consideranouna restituzione del patrimo-nio netto iniziale, non rilevan-ti ai fini della tassazione, inquanto mera restituzione diapporti;

- euro 10.000, ossia la parte ec-cedente il patrimonio nettodella ditta, sarà assoggettatoa tassazione nei successivi pe-riodi d’imposta.

Con questo scenario è intuitivoche, nella prospettiva di optare perla tassazione proporzionale, le im-prese che risultano avvantaggiatesono quelle che procedono alladistribuzione degli utili pregressiprima di entrare nel regime di tas-sazione proporzionale.Alternativamente, secondo alcuni,potrebbe essere considerata la pos-sibilità di deliberare formalmentela distribuzione da parte della so-cietà degli utili pregressi, collocan-do le medesime riserve tra le po-ste debitorie e non più nel patrimo-nio netto: ciò per dare maggior cer-tezza alla natura contabile delle ri-serve pregresse, posto che l’auto-matico diritto al prelievo dell’uti-le (art. 2262 cod. civ.), una voltaapprovato il rendiconto, comportache l’utile vada immediatamentecollocato nelle poste debitorie enon nel patrimonio netto.

Sulla tenuta di questa soluzione,laddove non avvalorata ufficial-mente dalle Entrate, nutriamoqualche perplessità.

5. Lo scomputo dell’im-posta sostitutivaUlteriore aspetto che presenta dub-bi applicativi è quello relativo al-lo scomputo dell’imposta sosti-tutiva dall’imposta ordinaria, aseguito del trasferimento di som-me prelevate dal patrimonio del-l’impresa a favore del titolare odei soci.In particolare, ci si deve chiede-re se sia scomputabile l’intera quo-ta di imposta sostitutiva “corri-spondente” agli utili prelevati ose, invece, la stessa possa esserericonosciuta ma solo fino a con-correnza dell’imposta ordinariavirtualmente riferibile agli utiliprelevati.In altre parole, la questione attie-ne alla natura dello scomputo spet-tante in sede di prelievo in vigen-za dell’opzione. In particolare, lanorma si limita a precisare chel’imposta già pagata “si scompu-ta dall’imposta”, non specifican-do, però, se si tratti di un creditod’imposta ovvero di una detrazio-ne d’imposta. La distinzione nonè di poco conto, atteso che loscomputo di un credito può de-terminare anche una situazionecreditoria in capo al contribuen-te, mentre la detrazione può av-venire al massimo fino a concor-renza dell’imposta dovuta.Inoltre, segnaliamo un altro aspet-to: i possibili effetti della diffe-renza tra il reddito tassato (im-mancabilmente più alto per effet-to delle riprese fiscali) e l’utiledistribuibile. La quasi fisiologi-ca divaricazione tra i due valori afavore del primo, ci induce a ri-flettere su quelle che potrebberoessere le conseguenze pratiche.Semplicisticamente potremmo af-fermare che, se l’utile prelevatopassa, con una stretta logica dicassa, dal regime di tax propor-

zionale a quello di tax progressi-va, resterebbe “sospesa” una quo-ta di reddito (quella non preleva-bile in quanto riferita alle varia-zioni in aumento extracontabili)che continuerebbe a fruire del re-gime di tassazione fisso.Cosa non dissimile oggi avvienenel regime di tassazione progres-siva ove il rischio della doppiaimposizione viene neutralizzatodal meccanismo che attribuisceai redditi imputati dalla societàai soci, diretta incidenza sulla de-terminazione del costo f iscaledella partecipazione. Medesimomeccanismo riteniamo debba ope-rare anche laddove si dovesse op-tare per il regime di tassazioneproporzionale.Diversamente occorrerebbe affer-mare che all’atto del prelevamen-to ciò che deve essere tassato daisoci non è il solo ed effettivo pre-lievo, ma la quota di reddito com-plessivo fiscale idealmente rife-ribile al prelievo.La questione, peraltro, ci sembraparticolarmente delicata e merite-rà gli opportuni approfondimenti.

6. L’opzione società-socio e i riflessiCome disposto dal comma 40, ilnuovo regime è vincolato all’e-sercizio di un’apposita opzione,le cui modalità e termini di eser-cizio saranno fissati dal decretoattuativo previsto dal successivocomma 42.Al proposito, il decreto dovrà sta-bilire:� la durata dell’opzione (la nor-

ma non fissa una durata mas-sima);

� le modalità di esercizio in pre-senza di società di persone edin particolare se il regime op-zionale potrà essere scelto daisoci persone fisiche (anche in-dividualmente), ovvero se l’op-zione resti adempimento dicompetenza della società.

Su tale ultimo aspetto, chi scriveritiene che la prima soluzione sia

TRIB

UN

AD

ELLA

VORO

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o42

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

quella preferibile, anche perchéconferente con il dato testuale del-la norma.È intuitivo, però, che questo tipodi soluzione potrebbe anche con-durre ad una possibile divarica-zione nella tassazione dello stes-so reddito di impresa prodotta dal-la società partecipata. Questo com-porterà la necessità di seguire, inrelazione a ciascun socio perso-na fisica, l’imputazione del red-dito da tassare con l’aliquota so-stitutiva e gli eventuali flussi fi-nanziari inerenti alla distribuzio-ne delle poste che compongonoil patrimonio netto.Altri aspetti critici possono riguar-dare il caso di cessione di quote. Laddove venisse a decadere, suc-cessivamente alla cessione di quo-te, il regime di tassazione propor-zionale, riteniamo che la tassa-zione dovrebbe essere assolta dalcessionario (che incassa gli utili)che dovrebbe, di fatto, aver fatto“scontare” sul costo di acquistoquesto tipo di effetto.

7. Ulteriori aspettiAltri aspetti che meritano di es-sere evidenziati riguardano essen-zialmente:� il regime di gestione e riporto

delle perdite;� le conseguenze derivanti dalla

fuoriuscita dal sistema.Relativamente al primo aspetto ildubbio è se possano essere frui-te perdite di impresa “ordinarie”per ridurre il reddito tassabile invia opzionale con il sistema pro-porzionale. La risposta dovrebbeessere positiva in quanto ritenia-

mo che il reddito assoggettato atassazione separata mantenga lostatus di reddito di impresa.L’altro aspetto dubbio riguarda glieffetti dell’utilizzo dell’utile tas-sato proporzionalmente al 27,5%per la copertura di eventuali per-dite. Ci si chiede, in particolare,se l’utilizzo dell’utile tassato invia proporzionale per coprire leperdite che sono imputate alle per-sone fisiche, possa configurareun “utilizzo” tale da far scattareil presupposto per la tassazioneordinaria. La risposta al quesitodovrebbe essere negativa non rea-lizzandosi nel caso di specie unutilizzo a destinazione “esterna”del reddito.Per quanto riguarda, invece, il se-condo aspetto, segnaliamo che lafuoriuscita dal regime comportache tutti gli utili formati nel pe-riodo di tassazione proporziona-le si considerano distribuiti conla conseguenza che decade il re-gime transitorio di tassazione pro-porzionale al 27,5%, e si transitaalle ordinarie regole per la tassa-zione progressiva.Si ritiene che lo stesso effetto siverifichi anche nel caso di pas-saggio dalla contabilità ordinariaa quella semplificata. Tale regi-me, infatti, non consente il man-tenimento del sistema di tassazio-ne proporzionale e di seguire con-tabilmente il percorso dei movi-menti finanziari sul netto patri-moniale.Sarebbe comunque opportuno cheil prossimo decreto attuativo dis-ponesse che in presenza di tra-sformazione della società di per-

sone in società di capitali, le ri-serve formate con utili tassati invia proporzionale non si conside-rano presuntivamente distribuite.Il sistema contabile e dichiarati-vo della “trasformata”, infatti, po-trebbe garantire un idoneo moni-toraggio delle poste del netto.Da ultimo proponiamo alcune ri-flessioni pratiche in merito allevalutazioni di convenienza del-l’opzione: � si valuti attentamente la provvi-

sorietà della tassazione al 27,5%.Il successivo passaggio magariistantaneo al sistema di tassa-zione progressiva potrebbe com-portare effetti traumatici;

� attenzione alla natura che saràattribuita all’imposta sostituti-va (credito di imposta o detra-zione d’imposta);

� attenzione al possibile impattoper coloro che optano per il re-gime di tassazione proporzio-nale, della perdita di detrazio-ni (magari per familiari a cari-co) e di oneri deducibili (con-tributi, ad esempio).

Trattandosi di una tassazione se-parata sostitutiva è scontato infat-ti che non si potrà fruire né di de-trazioni, né di deduzioni.Le prime simulazioni attestanoche il regime può essere conve-niente se il reddito di impresa datassare supera i 35.000 euro (so-glia in cui ordinariamente la tas-sazione progressiva corrispondead un’aliquota media del 27,5%).Segnaliamo però che questo cal-colo lascia il tempo che trova inquanto non considera le variabi-li di cui sopra.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o 43

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

ETR

IBU

NA

DEL

LAVO

RO

il nuovo regime di tassazionepuò essere conveniente per redditisuperiori a 35 mila euro

1) L’intervento è statosollecitato dalla Commis-sione Biasco, la quale au-spicava di ricomprenderein un’unica categoria fi-scale tutte le imprese, in-dipendentemente dallascelta giuridica adottataper lo svolgimento dell’at-

tività d’impresa. In talmodo, secondo la citataCommissione, si sarebberesa più chiara la distin-zione tra la fiscalità dellapersona fisica e quelladelle imprese,

rendendo neutra la deci-sione della forma giuridi-ca più idonea da adottareper lo svolgimento dell’at-tività imprenditoriale. Inol-tre, sostiene la Commis-sione, ciò renderebbe piùstimolante la capitalizza-zione delle imprese, in

quanto la tassazione pro-porzionale riguarda sola-mente gli utili reinvestiti,con conseguente effettobenefico per l’economia.

NOTE

La giustificazione dell’assen-za nelle fasce di reperibilitàdeve essere fondata su mo-

tivi seri che determinino l’impos-sibilità di osservare l’obbligo di re-peribilità. È quanto statuito dallaSuprema Corte di Cassazione conla sentenza n. 27429 del 13 dicem-bre 2005, la quale è intervenutasulla necessità, assoluta ed indif-feribile, del lavoratore di assentar-si dalla propria abitazione nelle oredelle fasce di reperibilità.Durante la malattia dalla quale sca-turisca, ai sensi dell’art. 2 del d.l.663/1979, un’infermità comportan-te incapacità lavorativa e la totaleimpossibilità temporanea della pre-stazione, il lavoratore gode del di-ritto, tutelato a livello costituziona-

le, di beneficiare deimezzi di sostentamen-to adeguati alle sue esi-genze di vita. L’art.2110 del Codice civi-le garantisce, in casodi malattia, il diritto altrattamento economi-co e alla conservazio-ne del posto di lavoronella misura e nei tem-pi determinati dallalegge e dalle normecontrattuali.Sul piano normativo,dato di riferimento èl’art. 5, comma 14, d.l.463/1983, convertito,

con modificazioni, nella legge638/1983, in tema di indennità dimalattia, il quale prevede che: «Qua-lora il lavoratore, pubblico o pri-vato, risulti assente alla visita di

controllo, senza giustificato moti-vo, decade dal diritto a qualsiasitrattamento economico per l’inte-ro periodo sino a dieci giorni e nel-la misura della metà per l’ulterio-re periodo, esclusi quelli di ricove-ro ospedaliero o già accertati daprecedenti visite di controllo». LaCorte Costituzionale, con senten-za interpretativa di accoglimenton. 78/1988, ha dichiarato l’illegit-timità della disposizione in que-stione nella parte in cui non preve-de una seconda visita medica dicontrollo prima della decadenzadal diritto a qualsiasi trattamentoeconomico di malattia nella misu-ra della metà per l’ulteriore perio-do successivo ai primi dieci gior-ni. Quanto vale a dire che, a segui-to della citata pronuncia manipo-lativa, il Giudice delle Leggi ha ri-tenuto necessario, a maggior tute-la delle posizioni del lavoratore,procedersi a seconda visita qualecondizione preliminare alla deca-denza dal diritto di indennità di cuisi discorre. Sicché, espletata la for-malità dell’ulteriore visita medicadi controllo, il presupposto, cui an-corare la decadenza de qua, è iden-tificato nella irrilevanza di un giu-stificato motivo di assenza. Sul punto dottrina e giurispruden-za, nel corso degli anni, hanno cer-cato di definire concretamente lanozione di giustificato motivo diassenza. In particolare, si è tenta-to di dare risposta al quesito dellarilevanza, ai fini dell’indennità, del-l’assenza del lavoratore dal propriodomicilio tale da trovare giustifi-cazione in motivi attinenti alla ma-

lattia stessa. Al riguardo, sono duegli orientamenti espressi in giuri-sprudenza. Un primo orientamento, espressodalla Corte di Cassazione, ma su-perato dall’orientamento inaugu-rato con sentenza che si commen-ta, riteneva che il giustificato mo-tivo di assenza alla visita di con-trollo non si identificava nello sta-to di necessità o di forza maggio-re, potendo altresì coincidere conla tutela di un interesse apprezza-bile, anche sul piano giuridico - so-ciale, di cui il dipendente in malat-tia è titolare. Siffatto interesse nonpuò essere soddisfatto «se non incondizioni di rilevante disagio o dinotevole pregiudizio per altri inte-ressi del soggetto, in tempi diver-si da quelli corrispondenti alle sud-dette fasce» (Cass. civ. sez. Lavo-ro 5492/2000; cfr. anche Cass. civ.sez. Lavoro 17 dicembre 1993, n.12465; Cass. civ. sez. Lavoro5492/2000; Cass. civ. sez. Lavoro29 novembre 2002, n. 16996; Cass.civ. sez. Lavoro 23 novembre 2004,n. 22065).L’assenza del lavoratore in malat-tia alla visita di controllo, pertan-to, per non essere sanzionata dal-la perdita di trattamento economi-co, può essere giustificata, oltreche dal caso di forza maggiore, daogni altra situazione, la quale, an-corché non insuperabile e nemme-no tale da determinare, ove non os-servata, la lesione di beni primari,abbia reso indifferibile altrove lapresenza personale dell’assicura-to, come la concomitanza di visi-te mediche, prestazioni sanitarie,

Visita di controllo e assenza del lavoratore

TRIB

UN

AD

ELLA

VORO

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o44

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Salvatore Iannotta (dottore in Giurisprudenza-Studio Carbone)

La Suprema Corteevidenzia che perconcretizzarsi la situazione di necessità di abbandonare il domicilio durantel’orario di reperibilitàdeve esseredocumentata la visita e l’accertamento e deve essernedimostrata l’assolutaindifferibilità.

La giustificazione dell’assenza nella fascia di reperibilità deve essere fondata su motivi seri

accertamenti specialistici, purchéil lavoratore dimostri l’impossibi-lità di effettuare tali visite in ora-rio diverso da quello corrisponden-te alle fasce orarie di reperibilità. L’esegesi di cui si è dato fin quiconto muta con la pronuncia 27429del 13 dicembre 2005, con la qua-le la Corte di Cassazione adotta unorientamento più restrittivo in or-dine alle situazioni che giustifica-no l’assenza del lavoratore dal pro-prio domicilio durante le fasce ora-rie di reperibilità. Segnatamente,l’assenza del lavoratore, secondola Suprema Corte, è scusabile so-lo per necessità non prorogabili.Sicché l’assenza alla visita medi-ca di controllo – che di per sé as-surgerebbe ad inadempimento del-l’obbligo di reperibilità posto incapo al lavoratore - è giustificatanon più da una seria e valida ragio-ne, socialmente apprezzabile sulpiano giuridico - sociale, bensì dal-l’ulteriore prova della necessità, as-soluta ed indifferibile, di essersi

dovuti assentare in quello specifi-co momento. In particolare, la Cor-te di Cassazione ha ritenuto che lacertificazione della visita medicaè prova documentale dell’assenzadel lavoratore dal proprio domici-lio, ma non è sufficiente di per séa fornire una valida giustificazio-ne se non confortata dall’ulterioreprova di concreti motivi di impro-rogabilità. Sul versante squisita-mente probatorio, la produzione ingiudizio di certificati di visite me-diche rileva ai fini della documen-tazione della ragione di assenza,ma non anche della necessità, as-soluta ed indifferibile, di assentar-si proprio nelle ore delle fasce direperibilità che richiede, invece,l’allegazione di ulteriori circostan-ze e la prova di esse.La Suprema Corte evidenzia cheper concretizzarsi la situazione dinecessità di abbandonare il domi-cilio durante l’orario di reperibilitàdeve essere documentata la visita el’accertamento e deve esserne di-

mostrata l’assoluta indifferibilità.L’obbligo di essere reperibile nel-le fasce orarie prestabilite ha natu-ra contrattuale; sarà il lavoratore,perciò, a dover dimostrare di nonaver potuto adempiere esattamen-te la prestazione per una causa alui non imputabile. Sul lavoratoreammalato incombe quindi l’oneredi provare, in applicazione dell’art.1218 c.c., l’esistenza di uno speci-fico impedimento che abbia resoimpossibile l’adempimento del suoobbligo, non essendo rilevante l’er-ronea convinzione dello stesso sub-ordinato di aver adempiuto al sud-detto onere contrattuale; è neces-sario invece, un impedimento dicarattere oggettivo, id est un casofortuito o una forza maggiore, lacui influenza negativa per l’adem-pimento, se l’evento era prevedi-bile, non poteva essere evitata senon con l’adozione di tutte le cau-tele necessarie al fine di consenti-re al medico fiscale l’accesso aldomicilio del lavoratore.

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o 45

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

ETR

IBU

NA

DEL

LAVO

RO

I turisti stranieri continuano a privilegiare l’Italia co-me meta di vacanze secondo i dati provvisori for-niti dall’ISTAT che, per i primi nove mesi del 2007,evidenziano una crescita del 3,8% sia sul frontedegli arrivi che delle presenze. Il buon avvio registrato nei primi mesi del 2008dovrebbe essere confermato dal periodo pasqua-le, che costituisce una prova importante per il trenddel turismo estero nella prossima stagione, se-condo i risultati del monitoraggio dei mercati stra-nieri, condotto dagli Uffici Enit-Agenzia all’esteropresso i tour operator stranieri.La forte svalutazione del dollaro ed i segnali di re-cessione economica non sembrano influire in ma-niera incisiva sulla motivazione dei turisti statuni-tensi a visitare l’Italia che, secondo i sondaggi dioperatori e di media, anche nel 2008 si ritaglia ilprimo posto tra le mete turistiche europee più get-tonate. La vera novità sarà costituita dalla cresci-ta dei flussi turistici provenienti dall’ India e dallaCina. Per quest’ultimo mercato viene segnalatala crescente richiesta di crociere nel Mediterra-neo, abbinate alla visita ad un centro d’arte.«C’è la tendenza da parte dei turisti stranieri a pri-vilegiare tutto il circuito del turismo culturale, checomprende anche centri storici e borghi in cui è

garantita un’offerta genuina e cordiale, ricca deisapori e dei prodotti dell’enogastronomia, del ma-de in Italy», ha sottolineato il presidente dell’Enit-Agenzia, Umberto Paolucci, «dell’artigianato arti-stico e anche di festival che si svolgono in un’i-deale cornice di piazze, strade, palazzi, ville digrande pregio storico ed artistico»«Centinaia di tour operator ed agenti di viaggi, an-che di paesi nuovi come la Cina o l’India, l’Austra-lia, il Brasile», ha continuato Paolucci, «riservanogrande interesse all’Italia. Ma si possono realizza-re risultati più avanzati e duraturi, garantendo unpiù solido stato di salute alla nostra industria turi-stica, in un Paese che sa rinnovarsi ed ammoder-narsi, confrontandosi efficacemente con la concor-renza». Sul caso emergenza rifiuti in Campania,dal monitoraggio dell’Enit-Agenzia emerge chel’immagine intera dell’Italia non è stata segnatanegativamente dal problema, né si registrano perl’area cancellazioni o disdette preoccupanti. Gliospiti stranieri non hanno mostrato preoccupa-zione per eventuali soggiorni nell’area anche se,in vista della stagione più calda, la mancata solu-zione del problema rischierebbe di diffondere un’im-magine di disorganizzazione e confusione, sco-raggiando le scelte dei turisti.

L’ Italia mantiene la leadership. Prenotazioni in rialzo per l’estate

Dal 18 febbraio sono aper-te le iscrizioni ai soggior-ni studio per i figli dei di-

pendenti delle aziende associateall’Ente Bilaterale Turismo Lazio.I soggiorni si terranno in Irlanda,presso il Blackrock College (Du-blino) ed il Kilkenny College (Kil-kenny), due bellissime strutture

immerse nel verde. Il soggiornostudio è organizzato dalla societàTourism Consultant sas, la qualene sarà totalmente responsabile.Per il viaggio aereo la società si av-varrà della compagnia di bandieraIrlandese Air Lingus. Nelle duesettimane di vacanza i ragazzi stu-dieranno inglese, faranno sport,

attività ludiche, gite ed escursio-ni, sempre accompagnati da per-sonale addetto. La spesa per il pac-chetto è di 1.710,00 euro a perso-na e L’Ebtl parteciperà facendosicarico di una quota di 1.110,00 perogni iscritto; la differenza (600,00euro) sarà a carico del partecipan-te, così come sotto esemplificato.

In collaborazione con la TourismConsultant, l’Ebtl offre l’op-

portunità per una vacanzastudio-lavoro in Austra-

lia, in istituti specializ-zati nell’insegnamentodell’inglese. I corsi,aperti ai giovani inoc-cupati o studenti postdiploma, sono rivolti

ai dipendenti ed ai figlidei dipendenti delle

aziende del settore turismo,aderenti all’Ente, interessati

ad apprendere o ad approfondirela lingua inglese. Oltre ai corsidall’Elementary all’Advance, c’èla possibilità di affrontare unaesperienza lavorativa retribui-ta secondo le tariffe nazionali au-straliane in vigore (16-20 dollariaustraliani l’ ora), da un periodominimo di 6 settimane ad un mas-

simo di 11 mesi, in aziende turi-stiche, alberghi e ristoranti, peracquisire nuove competenze pro-fessionali o rafforzare le cono-scenze apprese durante il percor-so scolastico o di lavoro in Italia.Il programma prevede la sistema-zione all’interno del College pertutta la durata del corso di lingua

(4 settimane). Come proprio con-tributo all’iniziativa l’Ebtl prov-vederà alla copertura di una per-centuale del prezzo indicato. Qual-siasi informazione può essere ri-chiesta chiamando il numero te-lefonico 0648907020, (signoraMarta Mondazzi), dal lunedì alvenerdì dalle ore 10.00 alle ore16.30, o la Tourism Consultantal numero 0658333039.

Come di consueto l’Ente bilate-rale per il turismo organizzerà isoggiorni estivi per i figli dei di-pendenti iscritti all’Ente. I soggiorni si terranno come alsolito sul Monte Amiata pressol’Hotel Contessa, struttura costrui-ta tra i boschi della “montagna in-cantata”. I costi dell’organizza-

zione saranno sostenuti per inte-ro dall’Ebtl mentre a carico deipartecipanti resta una quota dipartecipazione di 150,00 euro daversarsi al momento dell’iscrizio-ne presso gli uffici del Fondo Fi-nanziamento Lavoratori AziendeAlberghiere. Tale spesa coprirà le spese di as-sistenza e animazione fornite daun’associazione specializzata, laquale rilascerà quietanza ad ogniiscritto.

EBTL

INFO

RM

A

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o46

IL T

UR

ISM

O

IN C

IFR

E

Viaggi di studio e di lavoro all’estero o vacanze in montagna nel ricco carnet di offerte.

Primo turnoEtà: dai 13 ai 14 anni compiutiPosti: 20Periodo: dal 16 al 30 luglio 2008Quota a carico dello studente: 600,00 euroQuota a carico dell’Ebtl: 1.110,00 euro

Secondo turnoEtà: dai 15 ai 16 anni compiutiPosti: 25Periodo: dal 30 Luglio al 13 agosto 2008Quota a carico dello studente: 600,00 euroQuota a carico dell’Ebtl: 1.110,00 euro

Per ulteriori informazioni: tel. 0648906860, dalle ore 9,00 alle ore 17,00 orario continuato, o visitare il sito internet: www.fondoalberghiero.it

Vacanza di studio e lavoro in Australia

Vacanze 2008sull’Amiata

Estate, tempo di vacanze