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Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Elaborato finale in Controlli Automatici Modellistica, analisi a ciclo aperto e sintesi di un sistema di controllo a retroazione per il consenso di una rete di agenti dinamici Anno Accademico 2014/2015 Relatore: Ch.mo prof. Mario di Bernardo Correlatore: Ing. Francesco Scafuti Candidato: Mirko Molinari matr. N46/1307

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Scuola Politecnica e delle Scienze di BaseCorso di Laurea in Ingegneria Informatica

Elaborato finale in Controlli Automatici

Modellistica, analisi a ciclo apertoe sintesi di un sistema di controllo

a retroazione per il consenso diuna rete di agenti dinamici

Anno Accademico 2014/2015

Relatore: Ch.mo prof. Mario di Bernardo

Correlatore: Ing. Francesco Scafuti

Candidato: Mirko Molinarimatr. N46/1307

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Indice

1 Introduzione 1

1.1 Applicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

1.2 Struttura della tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

2 Teoria Algebrica dei Grafi 4

2.1 Grafi e proprieta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

2.2 Matrice di Adiacenza e Matrice Laplaciana . . . . . . . . . 5

2.3 Caso generale: grafo pesato e tempo-variante . . . . . . . . 6

2.4 Proprieta delle matrici non negative . . . . . . . . . . . . . 7

3 Il problema del consenso 8

3.1 Average-Consensus nelle reti indirette . . . . . . . . . . . . 8

3.2 Consenso nelle reti dirette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

3.3 Consenso nelle reti complesse a tempo-discreto . . . . . . . 11

3.4 Performance degli algoritmi di consenso . . . . . . . . . . . 13

4 Edge Snapping 14

4.1 Definizione della strategia di edge snapping . . . . . . . . . 15

4.2 Edge snapping indiretto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

4.3 Edge snapping ibrido . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

4.4 Edge snapping diretto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

4.5 Edge snapping con target . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

5 Risultati numerici 21

5.1 Simulazione Edge Snapping ibrido . . . . . . . . . . . . . . 21

5.2 Simulazione Edge Snapping con target . . . . . . . . . . . . 23

6 Conclusioni e sviluppi futuri 25

Bibliografia 27

i

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Capitolo 1

Introduzione

Alla base degli argomenti affrontati in questa tesi risiede il concetto di

sistema dinamico, quindi e bene darne una breve introduzione prima di

scendere in dettaglio nell’argomento. Un sistema dinamico descrive l’evo-

luzione nel tempo di una o piu grandezze fisiche secondo opportune leggi

che vanno a definire proprio la cosiddetta dinamica del sistema. Un si-

stema dinamico e tipicamente descritto da un’equazione differenziale del

tipo dx(t)/dt = f(x(t),u(t), t) dove x(t) rappresenta il vettore degli stati

del sistema, f e il vettore delle funzioni che caratterizzano la dinamica del

sistema, u(t) e il vettore degli ingressi e t e la variabile tempo. Una rete di

agenti dinamici, o anche rete complessa, e un Sistema Multi-Agente(MAS),

costituito cioe da piu entita dinamiche autonome, che collaborano grazie

alla presenza di interconnessioni che permettono loro di scambiarsi infor-

mazioni di controllo in modo tale da raggiungere obiettivi comuni. Il fatto

che ci sia questa interconnessione tra gli agenti, permette di applicare su di

essi degli algoritmi distribuiti che generano un comportamento collettivo

della rete.

In molti campi scientifici uno dei problemi piu affrontati oggi riguardo

i MAS e quello del consenso; nella forma piu generale, “consensus” in-

dica il raggiungimento di un accordo da parte di tutti gli agenti di una

rete riguardo una certa grandezza di interesse che dipende dagli stati degli

agenti stessi. Un algoritmo (o protocollo) di consenso regola lo scambio

di informazioni tra gli agenti del sistema che evolvono di conseguenza fino

a raggiungere un accordo. In letteratura si trovano svariati algoritmi che

permettono il raggiungimento del consenso; in particolare troviamo sia al-

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Capitolo 1. Introduzione

goritmi che risolvono un problema di consenso vincolato (dove l’obiettivo

da raggiungere e specificato da una determinata funzione f , e per questo

si parla di f-consensus) sia quelli che risolvono un problema di consenso

non vincolato, anche detto problema di allineamento (dove importa sol-

tanto raggiungere un accordo tra tutti gli stati). A seconda dell’obiettivo

raggiunto alla fine da tutti gli agenti, il consenso viene denominato anche

average-consensus, max-consensus, min-consensus ecc.

1.1 Applicazioni

Il problema del consenso ha attratto studiosi facenti parte non solo

dell’ambito ingegneristico, ma anche di quello fisico, biologico, militare e

tanti altri. Vengono riportati brevemente alcuni dei campi applicativi in

cui si tenta di risolvere un problema di consenso:

• Flocking: la teoria del Flocking e sicuramente ispirata da fenomeni

biologici quali il movimento in “stormi” di alcuni animali. E dimo-

strato che i flock sono una rete di sistemi dinamici con una topologia

dinamica descritta da un grafo di prossimita che dipende dallo stato

di tutti gli agenti. In pratica ogni agente decide il proprio compor-

tamento in base a quello dei propri vicini (proprio come avviene ad

esempio in uno stormo di uccelli). In particolare il ruolo del consenso

nel flocking consiste nell’ottenere un coordinamento di velocita tra

tutti gli agenti.

• Rendezvous nello spazio: il consenso in questo ambito consi-

ste nel far raggiungere una determinata posizione di accordo ai vari

agenti. Si applica quindi a reti basate su una topologia dipenden-

te dalla posizione degli agenti stessi. Puo sembrare molto simile al

Flocking, anche se il Flocking e piu complesso da un certo punto di

vista poiche richiede anche di risolvere ulteriori problematiche quali

la collision-avoidance.

• Controllo di Formazione Distribuito: e un tipo di controllo che

si applica principalmente a sistemi multi-veicolo, quindi suscita forte

interesse in campo militare. Lo scopo di tale controllo e quello di po-

sizionare gli agenti del sistema secondo una precisa formazione e fare

2

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Capitolo 1. Introduzione

in modo che la mantengano anche durante un eventuale spostamen-

to. Tale obiettivo si puo raggiungere grazie ad una rappresentazione

delle formazioni basata sui vettori delle posizioni relative dei veicoli

limitrofi e grazie all’uso dei controllori basati su consenso con input

di polarizzazione.

1.2 Struttura della tesi

Scopo della tesi e innanzitutto presentare una descrizione del proble-

ma del consenso, e fornire una serie di algoritmi in grado di risolverlo;

dopodiche verra effettuata una simulazione, utilizzando un meccanismo

presentato in [2], per mostrare l’efficacia di tale algoritmo di consenso.

Una rete di agenti viene tipicamente descritta tramite un grafo, dove

ogni nodo rappresenta un agente ed ogni arco le interconnessioni tra due

agenti. A loro volta i grafi vengono studiati tramite un’analisi spettrale,

ovvero un’analisi che si basa sulle proprieta delle matrici associate ai gra-

fi (ad esempio la matrice di adiacenza o quella Laplaciana). Percio nel

successivo capitolo verranno ripresi i preliminari geometrici ed algebrici

necessari. Nel Capitolo 3 sara invece ampiamente discusso il problema del

consenso, dandone una precisa definizione e mostrando i protocolli classici

che sono stati ricavati da Olfati-Saber e Murray. Ci soffermeremo prima

sul caso semplificato di reti non orientate, poi estenderemo la trattazione

anche alle reti orientate; in particolare discuteremo l’analisi di convergen-

za e la performance di un algoritmo di consenso, sia a tempo-continuo

che a tempo-discreto. L’Edge Snapping e un protocollo di consenso che

controlla adattativamente la dinamica di una rete complessa tramite l’at-

tivazione/disattivazione dei suoi collegamenti; fu presentato in passato ed

e stato ripreso in [2] per essere cosı ampliato. Nel Capitolo 4 di questa tesi

viene mostrato proprio il meccanismo di Edge Snapping, nelle varie forme

discusse in [2] (in piu viene introdotta una versione sviluppata personal-

mente che porta il nome di Edge Snapping con target), e nel Capitolo 5

viene applicato praticamente attraverso una simulazione in ambiente MA-

TLAB per mostrarne l’efficacia. La tesi si chiude infine con un capitolo

conclusivo che riepiloga i concetti emersi in questo elaborato.

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Capitolo 2

Teoria Algebrica dei Grafi

Per caratterizzare la topologia di una rete complessa, quest’ultima vie-

ne rappresentata tramite un grafo. Dobbiamo quindi dare preliminarmente

una definizione di grafo ed esaminarne le proprieta.

2.1 Grafi e proprieta

Definizione 2.1. Un grafo G e definito come la coppia G = (V,E) dove

V e l’insieme dei nodi e E ⊆ V × V e l’insieme degli archi.

Graficamente ogni nodo viene rappresentato con un cerchio ed ogni

arco con una freccia che va da un nodo all’altro. Nel caso di una rete

complessa, ogni nodo del grafo corrisponde ad un agente mentre ogni arco

corrisponde ad un’interconnessione tra due agenti. Riprendiamo adesso

particolari tipologie e proprieta dei grafi.

Definizione 2.2. Un grafo si dice orientato (o diretto) se, per ogni i, j ∈V , si ha che (i, j) 6= (j, i). Nel caso opposto in cui (i, j) = (j, i), ∀i, j ∈ V ,

allora il grafo si dice non orientato (o indiretto).

Definizione 2.3. In un grafo G un cammino e dato da una sequenza di

archi {e1, e2, . . . , eN} con e1, e2, . . . , eN ∈ E dove ogni arco e formato da

una coppia di nodi di cui uno appartiene all’arco precedente.

Definizione 2.4. Un grafo G e connesso se, presa una coppia qualsiasi

di nodi i, j ∈ V esiste sempre un cammino che collega il nodo i al nodo j.

In caso contrario, il grafo si dice non connesso.

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Capitolo 2. Teoria Algebrica dei Grafi

Definizione 2.5. Un grafo G e fortemente connesso (SC - Strongly

Connected) se, presa una coppia qualsiasi di nodi i, j ∈ V esiste sempre

un cammino orientato che collega il nodo i al nodo j.

E chiaro che se G e un grafo non orientato fortemente connesso allora

e connesso.

Definizione 2.6. Dato un grafo G = (V,E) l’insieme dei vicini Ni di un

nodo vi ∈ V e il sottoinsieme di V cosı definito:

Ni = {j ∈ V : ∃(i, j) ∈ E} con V = {1, . . . , n}.

Definizione 2.7. Un grafo G orientato si dice bilanciato se per ogni

nodo vi ∈ V la somma degli archi entranti e pari alla somma di quelli

uscenti.

Definizione 2.8. Dato un nodo vi si definisce grado di vi e si indca con

dg(vi), il numero di nodi ad esso adiacenti (il numero dei vicini, spesso

indicato anche come |Ni|, dove Ni e l’insieme dei vicini di vi).

Descriviamo ora le due matrici fondamentali per lo studio di questa

tesi: la matrice di adiacenza e la matrice Laplaciana.

2.2 Matrice di Adiacenza e Matrice Laplaciana

Definizione 2.9. Dato un grafo G con N nodi la sua matrice di adia-

cenza A e una matrice N ×N il cui generico elemento e:

aij =

{1 se (i, j) ∈ E0 se (i, j) 6∈ E

(2.1)

Nota che in un grafo non orientato la matrice di adiacenza A e simme-

trica.

Definizione 2.10. La matrice Laplaciana L di un grafo G = (V,E) e

una matrice N ×N definita come L=D-A, dove D e la matrice diagonale

dei gradi di ciascun nodo dg(vi), con vi ∈ V , e A e la matrice di adiacenza

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Capitolo 2. Teoria Algebrica dei Grafi

di G. Quindi il generico elemento lij di L e:

lij =

−1 se j ∈ Ni

|Ni| se j = i

0 altrove

(2.2)

Secondo la definizione di matrice Laplaciana, la somma di tutti gli

elementi di una riga di L e nulla, ovvero∑N

j=0 lij = 0. Percio L avra

sempre almeno un autovalore nullo λ = 0 (detto autovalore banale) corri-

spondente all’autovettore destro 1 = (1, 1, 1, . . . )T poiche L1 = 0. Altra

proprieta fondamentale di L e che nel caso di grafo bilanciato, 1 e anche

un autovettore sinistro (cioe 1TL = 0).

2.3 Caso generale: grafo pesato e tempo-variante

In realta fino ad ora ci siamo sempre riferiti a dei grafi non pesati,

dove conta solo la presenza o l’assenza di un arco tra due nodi. In generale

pero possiamo anche imbatterci in grafi pesati, dove ad ogni arco viene

associato un peso numerico (o costo). Nota che le reti non pesate possono

essere considerate come reti a pesi 0-1 (dove il peso 0 corrisponde al caso di

arco assente, e il peso 1 al caso di arco presente). Per le reti pesate alcune

delle definizioni viste prima andrebbero rivisitate: ad esempio il grado

di un nodo dg(vi) non sara piu pari semplicemente al numero degli archi

uscenti da nodo vi, ma sara pari alla somma dei pesi degli archi uscenti dal

nodo vi. In ogni caso basta tener conto che le definizioni precedenti sono

state scritte per un caso particolare di grafi pesati dove il peso massimo e

1.

Infine un grafo G non e necessariamente definito in modo statico come

fatto finora. Nel corso della tesi avremo a che fare anche con grafi dinamici :

Definizione 2.11. Un grafo dinamico e un grafo G = (V,E(t)) nel

quale l’insieme degli archi E(t) e la matrice di adiacenza A(t) sono tempo-

varianti. Chiaramente l’insieme dei vicini di un nodo Ni(t) e anch’esso

tempo variante, cosı come la matrice Laplaciana L(t).

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Capitolo 2. Teoria Algebrica dei Grafi

2.4 Proprieta delle matrici non negative

Definiamo brevemente alcune delle proprieta delle matrici non negative

(i cui elementi sono non negativi) e i risultati di Perron-Frobenius relativi

ad esse che utilizzeremo in seguito per enunciare dei teoremi.

Definizione 2.12. Una matrice A e irriducibile se il suo grafo associato

e fortemente connesso.

Definizione 2.13. Una matrice non negativa viene detta riga (o colonna)

stocastica se tutte le sue row-sums ( o column-sums) valgono 1. Se questa

proprieta vale sia per le righe che per le colonne, la matrice viene definita

doppiamente stocastica.

Definizione 2.14. Una matrice P irriducibile stocastica e primitiva se

ha un solo autovalore col modulo massimo.

Lemma 2.1 (Perron-Frobenius). Sia P una matrice primitiva non nega-

tiva con autovettori sinistro e destro w e v rispettivamente che soddisfano

le relazioni Pv = v, wTP = wT , e vTw = 1. Allora limk→∞ Pk = vwT .

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Capitolo 3

Il problema del consenso

Come e stato gia anticipato nel Capitolo 1, il problema del consenso

assume un ruolo fondamentale in svariati ambiti applicativi. Risolvere

un problema di consenso significa cooperare per il raggiungimento di un

obiettivo comune. Tramite lo scambio di informazioni locale guidato da

un adeguato protocollo, i nodi della rete possono accordarsi riguardo una

certa quantita di interesse che dipende dallo stato di tutti gli agenti. Ma

definiamo formalmente quanto detto.

3.1 Average-Consensus nelle reti indirette

Consideriamo una rete di n agenti integratori, ovvero sistemi con dina-

mica xi = ui. La topologia della rete e descritta da un grafo G = (V,E):

se un nodo i e collegato ad un nodo j della rete tramite un arco, i e j

si dicono vicini. Sfruttando la comunicazione locale tra un nodo e il suo

vicinato, la rete puo raggiungere un consenso, cioe il sistema multi-agente

puo convergere asintoticamente ad uno spazio di accordo definito come

x1 = x2 = · · · = xn

Questo spazio di accordo puo essere riscritto equivalentemente come x =

α1, dove α ∈ R viene chiamata decisione collettiva. Un algoritmo di

consenso (o protocollo) e una legge che regola lo scambio di informazioni

tra i nodi vicini in modo tale che la rete giunga allo spazio di accordo.

Ogni agente segue lo stesso algoritmo condiviso e distribuito e modifica il

suo stato in base alle informazioni proprie e a quelle ricevute dai vicini.

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Capitolo 3. Il problema del consenso

In particolare, in [1] e nei suoi riferimenti interni, viene trattato il

seguente algoritmo di consenso:

xi(t) =∑j∈Ni

aij(xj(t)− xi(t)) (3.1)

dove aij sono gli elementi della matrice di adiacenza A ed Ni e l’insieme

dei vicini del nodo i. La dinamica del sistema che segue questo protocollo

puo essere riscritta in maniera compatta come:

x = −Lx (3.2)

dove L e la matrice Laplaciana della rete. Per definizione L ha un autova-

lore nullo corrispondente all’autovettore unitario; in altre parole il sistema

(3.2) ha un punto di equilibrio x∗ = (α, . . . , α)T = α1, cioe un punto in

cui si raggiunge un accordo tra tutti gli stati.

Questo algoritmo risolve un problema di average-consensus. Un

average-consensus viene raggiunto quando tutti gli stati degli agenti con-

vergono asintoticamente ad un valore che e pari alla media delle condizio-

ni iniziali xi(0). Infatti, considerando la (3.1) applicata ad un grafo non

orientato (dove cioe aij = aji), possiamo affermare che la somma degli stati

degli agenti e una quantita che resta invariata nel tempo, cioe∑

i xi = 0.

Se allora applichiamo questa condizione al tempo t = 0 e al tempo t = +∞otteniamo:

α =1

n

∑i

xi(0) (3.3)

Quindi la decisione collettiva α alla quale convergono tutti gli agenti e

data dalla media delle condizioni iniziali del sistema.

Come facciamo pero ad essere sicuri che tale algoritmo converga a que-

sta decisione collettiva? Ponendoci sempre nel caso di grafo non orientato,

la matrice L gode di una proprieta SOS (Sum Of Squares):

xTLx =1

2

∑(i,j)∈E

aij(xj − xi)2 (3.4)

Se definiamo una funzione disaccordo

ϕ(x) =1

2xTLx (3.5)

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Capitolo 3. Il problema del consenso

allora il sistema puo essere riscritto come

x = −∇ϕ(x)

che e un algoritmo a gradiente discendente, il quale converge globalmente

asintoticamente allo spazio di accordo se pero vengono rispettate due con-

dizioni: i) L e semidefinita positiva; ii) α1 e l’unico punto di equilibrio

del sistema. Entrambe le condizioni valgono in una rete connessa e non

orientata. Il seguente lemma riassume il risultato ottenuto.

Lemma 3.1. Sia G un grafo connesso non orientato. Allora l’algoritmo

(3.1) risolve asintoticamente un problema di average-consensus per ogni

condizione iniziale.

La matrice Laplaciana offre ancora altre informazioni riguardo l’algo-

ritmo di consenso. Se restringiamo ancora la nostra osservazione al caso

di grafi non orientati, ci accorgiamo che L ha autovalori reali che possono

essere cosı ordinati:

0 = λ1 ≤ λ2 ≤ · · · ≤ λn ≤ 2∆ (3.6)

dove ∆ = maxidi (il massimo grado dei nodi). Il fatto che tutti gli au-

tovalori siano minori di 2∆ deriva dal teorema di Gershgorin per il quale

e possibile affermare che gli autovalori di L sono contenuti in una circon-

ferenza di centro ∆ + 0j e raggio ∆. Il secondo autovalore piu piccolo

della matrice Laplaciana (in questo caso λ2) e chiamato connettivita al-

gebrica ed e una misura della velocita di convergenza degli algoritmi di

consenso.

3.2 Consenso nelle reti dirette

Spostiamo adesso la nostra attenzione verso un punto di vista piu

ampio, rimuovendo l’ipotesi di grafo non orientato. Ridiscutiamo quin-

di l’analisi di convergenza dell’algoritmo di consenso (3.1) facendo stavol-

ta riferimento al caso generico di grafi diretti o orientati (tutto cio che

verra enunciato sara facilmente adattabile al caso particolare di grafi non

orientati).

Prima di passare all’analisi e necessario enunciare il seguente lemma:

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Capitolo 3. Il problema del consenso

Lemma 3.2 (Localizzazione spettrale). Sia G un grafo fortemente con-

nesso di n nodi. Allora la matrice Laplaciana L ha rango n− 1 e tutti gli

autovalori non banali hanno parte reale positiva.

A questo punto e valido il seguente teorema che dimostra la conver-

genza dell’algoritmo (3.1) per reti orientate.

Teorema 1. Consideriamo una rete di n agenti con topologia G che

seguono il protocollo di consenso

xi(t) =∑j∈Ni

aij(xj(t)− xi(t)), con x(0) = z (3.7)

Supponiamo che G sia fortemente connesso. Sia L la matrice Laplaciana

di G e sia γ = (γ1, γ2, . . . , γn) un suo autovettore sinistro tale che γTL = 0.

Allora:

• viene asintoticamente raggiunto un consenso a partire da qualsiasi

condizione iniziale;

• l’algoritmo risolve il problema di f-consensus con f(z) = (γT z)/(γT1)

e la decisione collettiva e α =∑

iwizi con∑

iwi = 1;

• se G e bilanciato, viene raggiunto un average-consensus con decisio-

ne collettiva α = (∑

i xi(0))/n.

3.3 Consenso nelle reti complesse a tempo-discreto

Finora ci siamo concentrati solo sul problema di consenso a tempo-

continuo (TC). Nel caso tempo-discreto (TD) viene usata una forma ite-

rativa dell’algoritmo di consenso:

xi(k + 1) = xi(k) + ε∑j∈Ni

aij(xj(k)− xi(k)) (3.8)

La dinamica del sistema a TD puo essere quindi riscritta in maniera

compatta come

x(k + 1) = Px(k) (3.9)

dove ε > 0 e la dimensione del passo (step-size) e P e chiamata matrice

di Perron di un grafo G con parametro ε, definita come P = I − εL.

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Capitolo 3. Il problema del consenso

Prima di passare al teorema che dimostra la convergenza di tale algo-

ritmo di consenso a TD, bisogna enunciare il seguente lemma:

Lemma 3.3. Sia G un grafo con n nodi e massimo grado ∆ = maxi(∑

j 6=i aij).

Allora la matrice di Perron P con parametro ε ∈ (0, 1/∆] soddisfa le

seguenti proprieta:

• P e una matrice riga stocastica non negativa con un autovalore banale

pari a 1;

• tutti gli autovalori di P sono collocati in una circonferenza unitaria;

• se G e un grafo bilanciato allora P e una matrice doppiamente sto-

castica;

• se G e fortemente connesso e 0 < ε < 1/∆, allora P e una matrice

primitiva.

Sfruttando il lemma appena descritto e quello di Perron-Frobenius,

vale il seguente teorema:

Teorema 2. Consideriamo una rete di agenti con dinamica xi(k + 1) =

xj(k) + ui(k) la cui disposizione e rappresentata da un grafo G. Sup-

poniamo che tali agenti seguano l’algoritmo di consenso distribuito (3.8)

dove 0 < ε < 1/∆ e ∆ e il massimo grado della rete. Sia G fortemente

connesso. Allora:

• viene asintoticamente raggiunto un consenso per qualsiasi condizione

iniziale;

• la decisione collettiva vale α =∑

iwixi(0) con∑

iwi = 1;

• se G e bilanciato (o P e doppiamente stocastica) viene asintotica-

mente raggiunto un average-consensus e la decisione collettiva vale

α = (∑

i xi(0))/n.

Come si puo facilmente notare, i risultati ottenuti a TD sono molto

simili a quelli a TC. La differenza principale e data dalle due matrici

chiave: la matrice Laplaciana L nel caso TC, la matrice di Perron P nel

caso TD.

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Capitolo 3. Il problema del consenso

3.4 Performance degli algoritmi di consenso

E stato gia accennato nei paragrafi precedenti che il secondo autovalore

piu piccolo della matrice Laplaciana (solitamente indicato con λ2) viene

chiamato connettivita algebrica ed e una misura della velocita di conver-

genza degli algoritmi di consenso. In [1] viene enunciato il Teorema della

connettivita algebrica dei grafi che dimostra il legame esatto che c’e tra le

matrici chiave L e P di un grafo bilanciato e l’autovalore λ2. Le perfor-

mance di un algoritmo di consenso vengono quindi formalizzate tramite i

seguenti corollari che discendono dal Teorema citato:

Corollario 1. In una rete orientata bilanciata e fortemente connessa a

TC viene globalmente esponenzialmente raggiunto un consenso con una

velocita superiore o pari a λ2 = λ2(Ls) dove Ls = (L+ LT )/2.

Corollario 2. In una rete connessa non orientata a TD viene globalmente

esponenzialmente raggiunto un consenso con una velocita superiore o pari

a µ2 = 1− ελ2(L).

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Capitolo 4

Edge Snapping

Negli ultimi anni e stata rivolta una grande attenzione allo studio di

approcci adattativi (o evolutivi) che risolvono il problema del consenso

nelle reti di agenti dinamici. Con “adattativi” si intendono quegli approcci

che modificano la legge di interazione tra gli agenti in base all’evoluzione

della rete. Ad esempio, nei sistemi multiveicolo, nel Flocking e in altre

applicazioni simili, la topologia della rete non e stabile ma puo evolversi

secondo la dinamica degli agenti. Percio e necessario controllare questa

topologia, nel senso che il protocollo di consenso deve sapersi evolvere

adeguandosi alle evoluzioni della rete.

Ci concentriamo ancora su reti di integratori, e discutiamo gli algoritmi

necessari al raggiungimento non solo dell’average-consensus, ma anche del

min-consensus e del max-consensus. Obiettivo di questo capitolo e quello

di illustrare in dettaglio uno degli approcci evolutivi piu studiati negli

ultimi tempi: l’edge snapping.

Questo meccanismo per la risoluzione dei problemi di consenso consiste

principalmente nella attivazione/disattivazione dinamica delle interconnes-

sioni della rete. Tipicamente, all’inizio dell’evoluzione tutti i nodi sono

disconnessi, non ci sono collegamenti. Utilizzando poi questo meccanismo,

non solo si raggiunge uno spazio di accordo ma emerge anche una topolo-

gia di rete le cui caratteristiche dipendono da alcuni fattori dell’algoritmo

e anche dal tipo stesso di edge snapping utilizzato. Esistono infatti diverse

forme di edge snapping che saranno tutte presentate in questo Capitolo.

14

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Capitolo 4. Edge Snapping

4.1 Definizione della strategia di edge snapping

Consideriamo una rete di n agenti integratori la cui topologia e descrit-

ta da un grafo dinamico G = (V,E(t)). Ogni agente si comporta secondo

l’algoritmo di consenso distribuito

xi =

n∑j=1

j 6=i

σij(xj − xi), i = 1, . . . , n (4.1)

dove σij(t) ∈ R e il coefficiente (o guadagno) di accoppiamento tra il nodo

i e il nodo j. In pratica σij corrisponde al peso dell’arco tra i e j (se e

maggiore di 0 allora esiste un arco che va da i a j, altrimenti non c’e alcun

arco). Il sistema puo ovviamente essere riscritto come

x = −Lx (4.2)

dove L e la matrice Laplaciana i cui elementi lij sono:

lij(t) =

−σij i 6= j

−∑r=1r 6=i

lir i = j (4.3)

Si noti che la matrice L(t) in questo caso e tempo-variante, a causa della

tempo-varianza dei guadagni σij .

Come variano pero i coefficienti σij(t)? L’edge snapping si basa sull’i-

dea di assegnare ai coefficienti di accoppiamento una dinamica del secondo

ordine dipendente da un potenziale bistabile V : R→ R e da una funzione

guida g(eij) dove eij = xj − xi e l’errore tra i nodi i e j. In particolare la

dinamica puo essere cosı descritta:

sij + dsij +∂

∂sijV (sij) = g(eij) (4.4)

σij = h(sij) (4.5)

dove sij ∈ R, d e lo smorzamento, h e una funzione di output. Osservando

le equazioni (4.4) e (4.5) si capisce che la variazione dei coefficienti σij viene

forzata dall’errore eij , ovvero dalla differenza che c’e tra gli stati di due

nodi, in modo da guidare l’evoluzione della rete verso lo spazio di accordo

15

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Capitolo 4. Edge Snapping

in cui non ci sara piu differenza tra gli stati dei vari nodi. Cioe possiamo

dire che, definito χ(x(0)) : Rn × R come il valore di consenso desiderato,

allora l’errore ei = χ(x(0)) − xi tendera a 0, ovvero limt→∞ ei(t) = 0,

∀i = 1, . . . , n. Non e solo l’errore a guidare l’evoluzione dei σij ; anche

il potenziale bistabile V fa la sua parte in quanto tutti i coefficienti σij

si assesteranno in uno degli stati stabili di V . Dato che tipicamente gli

stati stabili di V si hanno nei punti 0 e 1, da questo meccanismo emergono

topologie di reti non pesate (o con pesi 0-1).

Tipici valori di consenso sono:

• l’average-consensus

χave(x(0)) =1

n

n∑i=1

xi(0)

• il max-consensus

χ(x(0)) = maxi=1,...,n

xi(0)

• il min-consensus

χ(x(0)) = mini=1,...,n

xi(0)

Scegliendo in maniera appropriata il potenziale V , la funzione g e la fun-

zione h si puo controllare l’evoluzione della rete in modo che si raggiunga

uno dei valori di consenso mostrati sopra e in modo che emergano varie

tipologie di rete.

4.2 Edge snapping indiretto

La prima forma di edge snapping studiata e quella che prende il nome

di edge snapping indiretto. Viene chiamato in questo modo perche

genera una rete indiretta non pesata. Questa caratteristica e dovuta al

fatto che la funzione guida viene scelta come g(xj−xi) = G(|xj −xi|), con

G presa dall’insieme delle funzioni di classe k∞ (continue, definite positive,

strettamente crescenti e non limitate). Guidare la dinamica dei coefficienti

di accoppiamento in base al valore assoluto dell’errore eij = xj−xi significa

che σij = σji, con i, j = 1, . . . , n, cioe se esiste un arco che va da i a j

che possiede un certo peso, ce ne sara uno che va da j a i col medesimo

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Capitolo 4. Edge Snapping

peso, percio la rete e indiretta. Nell’edge snapping indiretto il potenziale

V viene scelto nel seguente modo:

V (sij) = bs2ij(sij − 1)2 (4.6)

dove b rappresenta l’altezza della barriera tra i due stati stabili di V che

corrispondono ai punti di minimo per sij = 0 e sij = 1. Per maggiore

chiarezza l’andamento del potenziale V e stato rappresentato in Fig. 1.

Infine la funzione di output viene scelta come h(sij) = s2ij cosicche le

−1 −0.5 0 0.5 1 1.5 20

0.5

1

1.5

2

2.5

3

σij

V(σ

ij)

Fig. 1: Potenziale bistabile V con parametro b = 5

topologie risultanti siano sicuramente stabili.

Con questo meccanismo di edge snapping la rete raggiunge un average-

consensus e tutti i coefficienti σij convergono a 0 o 1. Emerge percio una

rete non orientata e non pesata la cui topologia dipende da d, b e x(0).

4.3 Edge snapping ibrido

L’edge snapping ibrido e un meccanismo adatto alla risoluzione di

problemi di χ-consensus con χ 6= χave. Inoltre con questa tecnica viene

fuori una topologia di rete diretta, diversamente dal caso precedente. Per

ora soffermiamoci sul problema di max-consensus. L’edge snapping ibrido

e caratterizzato dalla seguente regola ibrida:

lij(t) =

−|σij | xj ≥ xi, i 6= j

0 xj < xi, i 6= j

−n∑

r=1r 6=i

lir i = j(4.7)

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Capitolo 4. Edge Snapping

basata sull’idea di inserire archi nella rete che vanno dai nodi con valori

di stato piu alti verso quelli con valori di stato piu bassi. Le altre funzioni

vengono scelte in questo modo:

V (σij) = bσij2(σij − 1)2(σij + 1)2 (4.8)

g(xj − xi) = xj − xi (4.9)

h(sij) = sij (4.10)

Nota che il potenziale V adesso ha tre stati stabili (in 0, 1 e -1) come

mostrato in Fig. 2. Inoltre poiche la h e definita secondo la (4.10), da

−1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.50

0.5

1

1.5

2

2.5

3

σij

V(σ

ij)

Fig. 2: Potenziale tristabile V con parametro b = 5

ora in poi sara equivalente parlare di sij o σij . Come dimostrato in [2] la

regola dell’edge snapping ibrido garantisce che l’errore ei = χ(x(0))−xi sia

limitato e che l’unico valore di consenso possibile sia il max-consensus (per

questa particolare configurazione) il quale viene asintoticamente raggiunto.

Inoltre tutti i coefficienti di accoppiamento si assestano in 1, 0 o -1.

Apportando semplici modifiche alla regola ibrida (4.7) si puo ottenere

una regola che vada bene per il problema di min-consensus:

lij(t) =

−|σij | xj < xi, i 6= j

0 xj ≥ xi, i 6= j

−n∑

r=1r 6=i

lir i = j(4.11)

Nel Capitolo successivo saranno mostrate delle simulazioni che sfrut-

tano la tecnica dell’edge snapping ibrido.

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Capitolo 4. Edge Snapping

4.4 Edge snapping diretto

Come variante dell’edge snapping ibrido, viene mostrata un’altra tecni-

ca per il raggiungimento del consenso e l’affermazione di una rete diretta:

l’edge snapping diretto. In particolare le funzioni V , g e h sono scel-

te allo stesso modo del caso precedente mentre la regola con la quale si

aggiornano gli elementi lij questa volta e:

lij(t) =

−σij σij ≥ 0, i 6= j

0 σij < 0, i 6= j

−n∑

r=1r 6=i

lij i = j(4.12)

Una discussione approfondita di questa strategia, della sua stabilita e

convergenza e ancora in fase di studio.

Lo scopo di tale regola e quello di favorire l’attivazione di un arco che

va dal nodo j al nodo i nel caso in cui xj > xi, oppure dal nodo i al

nodo j nel caso opposto. Ancora una volta a regime i coefficienti σij si

assesteranno in 1, 0 o -1, lasciando emergere una rete diretta. Il sistema

risolve asintoticamente un max-consensus, ma questa qualita non e valida

per tutte le condizioni iniziali. Se ad esempio un nodo viene fissato ad

un valore iniziale molto piu piccolo rispetto a quelli degli altri nodi, allora

tutti gli stati convergeranno ad un valore di consenso leggermente minore

di maxi xi(0), con i = 1, . . . , n.

Per guidare la dinamica dei nodi verso il valore minimo piuttosto che

quello massimo basta cambiare segno alla funzione guida g scelta prima.

4.5 Edge snapping con target

Il problema del consenso si riscontra, come gia accennato, anche in

applicazioni quali il controllo di formazione, il Flocking, il rendezvous nello

spazio. Immaginiamo di avere una rete di robot, o una squadra di UAV

o piu in generale un sistema multiveicolo dove lo stato di ogni agente

rappresenta la sua posizione. Puo essere utile avere una forma di controllo

che permetta ai veicoli di raggiungere un determinato punto dello spazio

o, in particolare, un altro nodo della rete che possiamo chiamare target.

E partendo da queste idee che ho personalmente ideato una strategia che

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Capitolo 4. Edge Snapping

ho definito come Edge Snapping con target, la quale nasce come semplice

variante della versione ibrida. Introduciamo quindi una semplice modifica

alla regola di edge snapping ibrido per fare in modo che tutti gli agenti

della rete facciano convergere il loro stato verso quello di un nodo scelto

a priori come target, risolvendo cosı il problema del consenso; possiamo

semplicemente immaginare che tutti gli altri nodi conoscano il valore del

target perche informati da un sistema centralizzato o perche tale valore e

precaricato in ognuno degli agenti. Chiamato xt il nodo target, e possibile

scegliere la funzione g(ei) = xt−xi come funzione per guidare la dinamica

dei guadagni di accoppiamento. Scegliamo V e h allo stesso modo di come

era stato fatto per l’edge snaping ibrido. Cambiamo infine la regola con

la quale si definiscono gli elementi della matrice Laplaciana:

lij(t) =

−|σij | xi 6= xt, i 6= j

0 xi = xt, i 6= j

−n∑

r=1r 6=i

lir i = j(4.13)

In questo modo viene favorita l’attivazione di archi che collegano il nodo

target a tutti gli altri nodi della rete e il consenso viene asintoticamen-

te raggiunto nel valore xt(0). I guadagni di accoppiamento, con questa

strategia, convergono tutti a 0 e 1 oppure a 0 e -1.

Nel Capitolo successivo sara presentata una simulazione di questa stra-

tegia per mostrarne l’efficacia.

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Capitolo 5

Risultati numerici

In questo capitolo viene mostrata attraverso una simulazione in am-

biente MATLAB l’efficacia della regola di edge snapping di cui si e discusso.

In particolare viene messo in pratica l’edge snapping ibrido sotto diverse

condizioni ed anche l’edge snapping con target.

5.1 Simulazione Edge Snapping ibrido

Consideriamo una rete di n = 50 agenti integratori. Ricordiamo che

le formule che caratterizzano principalmente la tecnica dell’edge snapping

ibrido sono la (4.4) e la (4.7) le quali sono state implementate tramite un

modello Simulink. La rete comincia la sua evoluzione da uno stato com-

pletamente disconnesso, quindi all’inizio tutti i σij sono nulli (ricordiamo

che parlare dei coefficienti σij o di sij e equivalente poiche h(sij) = sij).

Scegliamo i valori iniziali degli agenti xi(0) prendendoli da una distribu-

zione normale con media nulla e deviazione standard pari a 15. Fissiamo i

parametri dell’algoritmo a valori tipici: b = 16, d = 5 e facciamo partire la

simulazione. Dopo poco tempo otteniamo i risultati mostrati in Fig. 3. Il

max-consensus viene raggiunto e tutti i σij convergono in uno degli stati

stabili del potenziale V , lasciando emergere una rete orientata (per σij = 1

si ha un arco dal nodo i al nodo j, per σij = 0 non si ha alcun arco, per

σij = −1 si ha un arco dal nodo j al nodo i). Quindi la tecnica funziona

correttamente e anche nel caso di condizioni iniziali xi(0) molto variegate

(per esempio per un valore iniziale di un nodo molto piu grande o molto

piu piccolo rispetto agli altri) il consenso viene raggiunto ugualmente.

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Capitolo 5. Risultati numerici

1 2 3 4 5 60−60−40−20

0204060

t

Xi(t)

(a) Andamento degli stati degli agenti

1 2 3 4 5 60−1.5

−1−0.5

00.5

11.5

t

σij

(b) Andamento dei guadagni di accop-piamento

Fig. 3: Evoluzione di una rete di 50 integratori con edge snapping ibrido (b = 16,d = 5)

Cosa succede se variamo i valori di b e d? Al crescere di b gli agenti

impiegano molto piu tempo per giungere allo spazio di accordo e i gua-

dagni di accoppiamento tendono a convergere tutti in 0. Ad esempio per

b = 170 si ottengono i risultati mostrati in Fig. 4. Come si evince, dopo

50 100 150 2000−40

−20

0

20

40

t

Xi(t)

(a) Andamento degli stati degli agenti

50 100 150 2000−0.2

−0.1

0

0.1

0.2

t

σij

(b) Andamento dei guadagni di accop-piamento

Fig. 4: Evoluzione di una rete di 50 integratori con edge snapping ibrido (b = 170,d = 5)

200 secondi gli stati ancora non hanno raggiunto perfettamente il valore

massimo delle condizioni iniziali. Analogamente, osserviamo il comporta-

mento del sistema al variare di d. Per valori bassi dello smorzamento (ad

esempio d = 1), gli stati raggiungono il consenso velocemente e i guadagni

σij convergono verso -1, 0 o 1 con forti oscillazioni. Al crescere dello smor-

zamento, gli stati impiegano sempre piu tempo per raggiungere un accordo

e i guadagni di accoppiamento tendono a convergere tutti a 0 (le oscillazio-

ni spariscono quasi completamente). Come si vede dalla Fig. 5(b) infatti

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Capitolo 5. Risultati numerici

solo pochi guadagni σij finiscono in -1 e 1 per uno smorzamento d = 50.

2 4 6 8 10 120−40

−20

0

20

40

t

Xi(t)

(a) Andamento degli stati degli agenti

20 40 60 80 100 120−2

−1

0

1

2

t

σij

(b) Andamento dei guadagni di accop-piamento

Fig. 5: Evoluzione di una rete di 50 integratori con edge snapping ibrido (b = 16,d = 50)

Anche per condizioni iniziali σij 6= 0, ∀i 6= j, il consenso viene raggiunto

e i guadagni si assestano nei soliti tre punti anche se impiegano un po’ piu

tempo per farlo.

Cambiando la regola secondo la (4.11) il min-consensus viene perfet-

tamente raggiunto come mostrato in Fig. 6.

10 2 3 4 5 6−40

−20

0

20

40

t

Xi(t)

(a) Andamento degli stati degli agenti

1 2 3 4 5 60−2

−1

0

1

2

t

σij

(b) Andamento dei guadagni di accop-piamento

Fig. 6: Evoluzione di una rete di 50 integratori con edge snapping ibrido per ilproblema di min-consensus (b = 16, d = 5)

5.2 Simulazione Edge Snapping con target

Passiamo a fare una simulazione dell’edge snapping con target per una

rete inizialmente disconnessa di 50 integratori le cui condizioni iniziali sono

scelte da una distribuzione normale con media nulla e deviazione standard

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Capitolo 5. Risultati numerici

pari a 15. Fissiamo i parametri b = 16 e d = 5. Scegliamo come target uno

a caso tra i 50 agenti della rete, ad esempio il 32◦ nodo che ha valore iniziale

xt(0) = x32(0) = −23.47. Simulando l’evoluzione del sistema si ottengono

i risultati mostrati in Fig. 7. Tutti gli stati convergono asintoticamente al

0 1 2 3 4−40

−20

0

20

40

t

Xi(t)

(a) Andamento degli stati degli agenti

0 1 2 3 4−1.5

−1

−0.5

0

0.5

t

σij

(b) Andamento dei guadagni di accop-piamento

Fig. 7: Evoluzione di una rete di 50 integratori con targeted edge snapping(b = 16, d = 5)

valore −23.47. I guadagni σij con questa regola convergono tipicamente

o solo a 0 e 1, o solo a 0 e -1 a seconda che il target abbia valore iniziale

rispettivamente maggiore o minore della media delle condizioni iniziali.

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Capitolo 6

Conclusioni e sviluppi futuri

In questo elaborato e stato descritto il problema del consenso all’in-

terno di una rete di agenti integratori. Dopo aver definito il consenso in

generale, si e discusso di alcune tipologie di consenso fortemente utilizzate

quali l’average-consensus, il max-consensus e il min-consensus. Sia a TC

che a TD e stata dimostrata l’efficacia dell’algoritmo (3.1), e si e visto

come molte proprieta degli algoritmi di controllo dipendano dalle matrici

chiave Laplaciana (TC) e di Perron (TD). Proprio dal secondo autova-

lore piu piccolo della matrice Laplaciana chiamato connettivita algebrica

si ricavano informazioni sulle performance degli algoritmi. L’analisi della

convergenza di tale algoritmo e stata fatta formalmente per il caso di reti

orientate, ma e stata prima affrontata in maniera semplificata per il caso

di reti non orientate. E stato introdotto un meccanismo adattativo per

la risoluzione di un problema di consenso nelle reti dinamiche, cioe l’edge

snapping. Tramite un sistema di attivazione/disattivazione degli archi del-

la rete questo meccanismo assicura che gli stati giungano ad una decisione

collettiva e permette l’affermazione di configurazioni di rete sia orientate

che non. Con delle simulazioni effettuate grazie all’ausilio di MATLAB

e Simulink e stato messo in pratica l’edge snapping ibrido mostrando in

particolare come sia adattabile a varie esigenze; si possono ottenere infatti

risultati diversi solo cambiando valore ai parametri che caratterizzano la

regola o anche applicando leggere modifiche alla regola stessa per ottenere

nuove forme di consenso.

Sono stati brevemente introdotti alcuni dei campi applicativi piu caldi

che riguardano il problema del consenso, il che ci permette facilmente

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Capitolo 6. Conclusioni e sviluppi futuri

di immaginare il perche questo argomento sia al centro delle ricerche di

numeriosi studiosi provenienti dai piu svariati settori scientifici e non solo.

Molte altre applicazioni che sfruttano controllori per il raggiungimento

di un consenso sono in fase di sviluppo; si cerca non solo di estendere

il concetto di consenso a contesti ben piu vasti, come e stato fatto da

Kuramoto che ha ideato un modello di controllo capace di sincronizzare

una rete di oscillatori, ma anche di migliorare le prestazioni degli algoritmi,

obiettivo raggiunto ad esempio con le reti Small-World di Olfati-Saber.

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Bibliografia

[1] Olfati-Saber R., Consensus and Cooperation in NetworkedMulti-Agent Systems, Proceedings of the IEEE, 95, 215-226,2007.

[2] P. De Lillis, M. di Bernardo, F. Scafuti, Consensus via adap-tation of the network structure, 52nd IEEE Conference onDecision and Control, Florence, Italy, 660-665, 2013.

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