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ESApro INSTRUMENTATION Versione V7 MANUALE UTENTE (rev. 7.0) ESAin Srl Via Montevideo 15/3 16129 GENOVA Tel. 010/311544 Fax. 010/313606 http://www.esain.com E-mail: [email protected] Questa pubblicazione non può essere riprodotta, neppure parzialmente, in nessuna forma, con nessun mezzo e per nessuno scopo. AutoCAD è un marchio registrato dalla AutoDesk Inc.

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Page 1: ESApro INSTRUMENTATION

ESApro INSTRUMENTATION

Versione V7

MANUALE UTENTE (rev. 7.0)

ESAin Srl Via Montevideo 15/3 16129 GENOVA

Tel. 010/311544 Fax. 010/313606 http://www.esain.com

E-mail: [email protected]

Questa pubblicazione non può essere riprodotta, neppure parzialmente, in nessuna forma, con nessun mezzo e per nessuno scopo.

AutoCAD è un marchio registrato dalla AutoDesk Inc.

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IINNDDIICCEE

ESApro - Instrumentation 1

1. INTRODUZIONE ...................................................................................................................... 2 2. IL DATABASE DI PROGETTO .................................................................................................. 4

2.1. GESTIONE DEL DATABASE DI PROGETTO .................................................................. 7 3. MODULO DATASHEET .......................................................................................................... 10

3.1. CREAZIONE E MODIFICA DEI DATASHEET ................................................................ 11 3.2. EDITING E SALVATAGGIO DEI DATASHEET .............................................................. 14 3.3. PERSONALIZZAZIONE MODELLI DATASHEET ........................................................... 15

4. MODULO HOOK-UP .............................................................................................................. 18 4.1. GESTIONE ARCHIVIO COMPONENTI HOOK-UP ........................................................ 19 4.2. GESTIONE ARCHIVIO TIPICI ........................................................................................ 20

4.2.1 GESTIONE ARCHIVIO HOOK-UP .......................................................................... 20 4.3. GESTIONE TABELLE .................................................................................................... 23

4.3.1 GESTIONE TABELLA MATERIALI ......................................................................... 23 4.3.2 GESTIONE TABELLA RATING ............................................................................... 23 4.3.3 GESTIONE TABELLA DIMENSIONI ....................................................................... 24 4.3.4 GESTIONE TABELLA CODICI ISA ......................................................................... 24 4.3.5 GESTIONE TABELLA UNITÀ DI MISURA .............................................................. 24 4.3.6 GESTIONE TABELLA FINITURE ............................................................................ 24

4.4. ASSOCIAZIONE DEGLI HOOK-UP AGLI STRUMENTI ................................................. 25 4.5. ELENCHI MATERIALI .................................................................................................... 27

4.5.1 ELENCO SINTETICO PER HOOK-UP .................................................................... 27 4.6. HOOK-UP IN AMBIENTE AUTOCAD ............................................................................. 28

4.6.1 DATI TIPICO ........................................................................................................... 29 4.6.2 INSERIMENTO POSIZIONE ................................................................................... 30 4.6.3 INSERIMENTO RIFERIMENTO .............................................................................. 31 4.6.4 EDITA POSIZIONE ................................................................................................. 31 4.6.5 ESTRAZIONE DATI ................................................................................................ 31 4.6.6 TABELLA ELENCO MATERIALI ............................................................................. 31 4.6.7 REIMPOSTA AMBIENTE ........................................................................................ 32 4.6.8 GESTIONE ARCHIVI .............................................................................................. 32 4.6.9 PERSONALIZZAZIONE BLOCCHI CARTIGLIO ..................................................... 32 4.6.10 PERSONALIZZAZIONE ELENCO MATERIALI ..................................................... 33

5. SBLOCCO DISEGNI ............................................................................................................... 34 APPENDICE. TRACCIATO RECORD ARCHIVI......................................................................... 35

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IINNTTRROODDUUZZIIOONNEE

ESApro - Instrumentation 2

1. INTRODUZIONE

Questo programma, complementare ad ESApro P&ID, è costituito dai seguenti moduli: Gestione database di progetto permette la gestione del database di progetto, preventivamente alimentato dall’applicazione ESApro P&ID. Tale database contiene i dati relativi a tutti i componenti (valvole, componenti di linea, strumenti e apparecchiature) presenti negli schemi P&ID relativi alle varie commesse. Gestione DataSheet è dedicato alla creazione e alla gestione dei Datasheet relativi ai componenti presenti nel database di cui sopra; in particolare strumenti, valvole ed apparecchiature. Gestione Hook-up di strumentazione è dedicato alla creazione ed alla gestione dei documenti che rappresentano il dettaglio della connessione degli strumenti alla linea di piping o alle apparecchiature.

La sequenza logica di funzionamento del programma è la seguente:

o Elaborazione dello schema di processo mediante il modulo P&ID

o Alimentazione del data base di progetto mediante l’operazione di estrazione dati dal modulo P&ID

A questo punto, per ciascun componente del data base che lo richiede:

o Scelta, dall’apposita libreria, del modello di Datasheet, in formato Excel, da associare al componente.

o Creazione del Datasheet, con compilazione automatica delle celle collegate ai campi del data base di progetto e manuale per le altre.

o Solo per i campi condivisi, aggiornamento del data base di progetto con i valori inseriti manualmente o modificati nel Datasheet.

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IINNTTRROODDUUZZIIOONNEE

ESApro - Instrumentation 3

o Solo per i campi condivisi, aggiornamento del disegno P&ID con i valori presenti nel data base.

Quindi, per ciascun componente del data base che lo richiede, in analogia a quanto fatto per i DataSheet:

o Scelta, dall’apposita libreria, del modello di Hook-up da associare al componente

ELABORAZIONE

SCHEMA P&ID

DATA BASE DI PROGETTO

CREAZIONE

HOOK-UP

ARCHIVIO MODELLI

HOOK-UP

CREAZIONE

DATASHEET

ARCHIVIO MODELLI

DATASHEET

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ESApro - Instrumentation 4

2. IL DATABASE DI PROGETTO

Il database di progetto, condiviso dai moduli P&ID, Datasheet e Hook-up, contiene i dati relativi a tutti i componenti presenti negli schemi P&ID delle varie commesse. Il database è suddiviso in tre sezioni contenenti tipologie omogenee di componenti:

Strumenti comprendente strumenti e valvole di regolazione e controllo.

Valvole comprendente valvole on-off e componenti di linea.

Apparecchiature comprendente apparecchiature generiche, pompe ed eiettori, compressori, motori e generatori, serbatoi, scambiatori.

Occorre precisare che ESApro P&ID può gestire più Database. Ognuno di questi, una volta creato, può contenere Materiali, Classi e Commesse indipendenti da quelle di un altro Database di progetto. Anche se in un Database si possono aprire più Commesse, lo scopo per cui questo meccanismo è stato creato è proprio quello di isolare ogni Commessa in un Database. In questo modo i materiali e le Classi di quel progetto possono all’occorrenza essere modificati senza influenzare altre Commesse.

A partire dalla versione 2009 di ESApro viene utilizzato come database SQL Server al posto di Access. Questa scelta garantisce la compatibilità con le piattaforme a 64 bit e offre una maggiore stabilità in occasione di accessi concorrenti ai dati negli ambienti di rete.

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ESApro - Instrumentation 5

Nel menu “Utilità” il pulsante “Gestione Database”, permette proprio la manutenzione dei Database di lavoro di ESApro P&ID, Datasheet e Hook-up.

Nella maschera che compare sono elencati tutti i Database già creati.

Selezionando un Database , inizialmente esiste solo “ESAin”, e premendo “Apri” si imposta il Database corrente, il suo nome appare in alto nella barra della finestra dell’applicazione. Gli altri utenti eventualmente connessi alla rete continuano a lavorare sul loro database corrente. Per ogni nuovo Database creato dall’ utente, nella cartella “\ESApro V7\Data”, saranno presenti una coppia di file a cui SQL Server si appoggia. Convenzionalmente il nome dei file è il seguente: NuovoProgetto.MDF, NuovoProgetto _LOG.LDF, dove NuovoProgetto sta ad indicare il nome del Database. Tali files, finché sono utilizzati dal Database , non sono trattabili dal sistema operativo e quindi non è possibile farne una copia o trasferirli ad un altro Database. Pertanto tutte le operazioni di gestione dei file devono essere effettuate con i comandi appositamente presenti all’ interno dell’ applicazione.

Premendo il pulsante “Importa” si inserisce un nuovo Database nella procedura importandolo dalla cartella indicata dall’utente. Il nome del database viene ricavato dal nome del file MDF senza l’estensione. Il programma controlla che non esista già un Database con lo stesso nome di quello indicato per l’importazione.

Premendo il pulsante “Esporta” si rende disponibile una copia del Database indicato per importarlo in altre stazioni di lavoro. L’esportazione viene effettuata nella cartella indicata dall’utente.

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ESApro - Instrumentation 6

Durante l’operazione è anche possibile rinominare il Database. Il programma controlla che un altro utente non stia utilizzando il database indicato per l’esportazione.

Premendo il pulsante “Cancella“ si elimina fisicamente e in maniera permanente un database dalla procedura e dal disco di sistema. E’ ovviamente una operazione pericolosa che viene eseguita solo dopo aver dato conferma nella finestra di avvertimento che compare a seguito del comando. Il programma controlla che un altro utente non stia utilizzando il database indicato per la cancellazione. Questa operazione può rendersi necessaria quando, dopo aver archiviato una Commessa finita, si desideri eliminarla, o prima di importare un Database con lo stesso nome allo scopo di utilizzarne una versione più aggiornata. Premendo il pulsante “Back-up” si esegue l’esportazione contemporanea di tutti i Database presenti nella procedura per generarne una copia di sicurezza. L’esportazione viene effettuata nella cartella indicata dall’utente. Il programma controlla che nessun Database sia utilizzato al momento dell’operazione di Back-up. Dopo numerose operazioni di aggiornamento dei disegni della Commessa, premendo il pulsante "Compatta", si può ridurre sensibilmente la dimensione del Database.

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2.1. GESTIONE DEL DATABASE DI PROGETTO

Si ricorda che la sorgente primaria dei dati è sempre il modulo P&ID nel senso che i record del data base possono essere creati o eliminati esclusivamente attraverso la creazione o modifica di uno schema P&ID. Una volta eseguito o modificato lo schema, la funzione “Estrazione Dati” del modulo P&ID raccoglie tutti i componenti presenti sul disegno ed esegue le seguenti operazioni nel data base di progetto:

1. Per ogni componente nuovo, inserisce un nuovo record

2. Per ogni componente modificato, aggiorna il record relativo

3. Per ogni componente eliminato, cancella il record relativo

La cancellazione dei record relativi ad un intero disegno o un’intera commessa deve essere effettuata attraverso l’apposita funzione di ESApro P&ID.

Per approfondimenti su questo argomento si rimanda al manuale del P&ID. In questa sede si supporrà di disporre del data base correttamente pre-alimentato tramite ESApro P&ID.

Al lancio di ESApro Instrumentation compare la maschera riportata sotto.

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Premendo il pulsante Commesse o selezionando Commesse dal menù a tendina Archivi viene visualizzato, nella parte alta, l’elenco delle commesse e, nella parte bassa, l’elenco dei disegni P&ID appartenenti alla commessa selezionata.

Il pulsante Stampa permette di stampare l’elenco dei disegni appartenenti alla commessa selezionata. Premendo i pulsanti a fianco, previa selezione di uno o più disegni di una commessa, si accede al data base o più precisamente alla sezione del data base relativa alla categoria selezionata: strumenti, valvole o apparecchiature. Solo i record relativi al/i disegno/i selezionato/i vengono visualizzati.

Quando si accede al database, tramite l’apposito pulsante, viene presentata la griglia di visualizzazione in figura, la cui struttura è la stessa per le tre sezioni strumenti, valvole ed apparecchiature; le uniche cose che cambiano sono i campi dati.

La struttura del data base è riportata nell’Appendice. I dati in Appendice contrassegnati da asterisco sono modificabili solo dal disegno di appartenenza attraverso il modulo P&ID mentre gli altri possono essere modificati anche direttamente sulla griglia o attraverso il modulo Datasheet come sarà spiegato nel seguito.

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I dati modificabili solo dal disegno sono evidenziati su sfondo di colore giallo mentre gli altri su sfondo verde.

Per inserire o modificare i valori nei campi ove ciò è concesso (campi verdi) è sufficiente posizionarsi nella cella e scrivere. Tramite il tasto destro del mouse sono attivabili le funzioni di copia e incolla.

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3. MODULO DATASHEET

Lo scopo del modulo Datasheet presente in ESApro Instrumentation, è permettere la creazione dei Datasheet relativi ai componenti presenti negli schemi di processo (es: strumenti, valvole ed apparecchiature), realizzati con ESApro P&ID.

Sono previste le seguenti funzioni:

1. Predisposizione di modelli di Datasheet.

2. Associazione dei modelli di Datasheet ai componenti presenti nel data base di progetto con passaggio automatico dei campi dati dal data base al Datasheet.

3. Ritorno al data base dei campi dati condivisi inseriti o modificati nei Datasheet.

4. Modifica diretta sul data base di progetto e conseguente aggiornamento automatico dei Datasheet e dei disegni degli schemi di processo.

Il programma può essere lanciato dall’interno del modulo P&ID, se l’utente ne è dotato, oppure operare autonomamente, si intende condividendo il data base di ESApro P&ID.

Notare che, se il comando “Instrumentation…” viene lanciato dall’ambiente ESApro P&ID in presenza di un disegno aperto e che sia già stato sottoposto alla procedura di “Estrazione dati”, vengono visualizzati solo i dati relativi a tale disegno.

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ESApro - Instrumentation 11

3.1. CREAZIONE E MODIFICA DEI DATASHEET

Con il programma viene fornita una libreria di modelli di Datasheet, a norme ISA S20, in formato Excel da associare ai componenti. Detti modelli si trovano nelle directory

ESApro V7\Ins\Datasheets\Tipici\Strum

ESApro V7\Ins\Datasheets\Tipici\Appa

ESApro V7\Ins\Datasheets\Tipici\Valvole

Tali Datasheet prototipo sono costituiti da normali file Excel, con la particolarità che alcune celle sono dotate di link ai campi del data base di progetto. L’utente può modificare liberamente i modelli forniti o crearne altri ex novo come descritto nel paragrafo personalizzazione.

Sono previsti Datasheet singoli e multipli. Per singolo si intende un Datasheet riferito ad un unico componente mentre il Datasheet multiplo si riferisce a più componenti, necessariamente dello stesso tipo, ed è caratterizzato da una testata con i dati comuni e da righe o colonne di dettaglio con i dati specifici per ogni componente.

Al data base si accede attraverso il menù a tendina Archivi/Commesse (oppure cliccando direttamente sul bottone Commesse). e premendo il bottone corrispondente all’archivio desiderato (Strumenti, Valvole o Apparecchiature)

I bottoni sulla sinistra servono alla gestione dei Datasheet ed anche degli Hook-up (dei quali parleremo nel relativo capitolo).

Eventuali record evidenziati in rosso indicano che il disegno P&ID da cui derivano i dati è in uso, e quindi la modifica è inibita

Il pulsante “Crea” permette di associare ai componenti il Datasheet relativo. L’utente deve preventivamente selezionare il componente (o i componenti in caso di Datasheet multiplo) a cui vuole associare il Datasheet.

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La selezione del componente si effettua, secondo lo standard Windows, cliccando sul selettore in corrispondenza del record voluto ed eventualmente ripetendo l’operazione con contemporanea pressione del tasto Ctrl o Shift per record sequenziali.

Viene richiesto se si vuole partire da un modello vuoto (singolo o multiplo) o aggiungere il/i componente/i ad un Datasheet multiplo esistente.

Nel primo caso il programma chiede di selezionare il modello e di inserire il nome del Datasheet, proponendo un valore di default. Bisognerà avere cura di scegliere modelli con struttura dati coerente con la categoria del componente; l’argomento viene approfondito nel paragrafo relativo alla personalizzazione.

Nel secondo caso il programma chiede invece di selezionare un Datasheet creato precedentemente.

In entrambi i casi tutti i campi dati del data base aventi il link con le celle del Datasheet vengono copiati nelle celle stesse. Tali celle, nei

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Datasheet nativi del programma, sono colorate in azzurro per distinguerle e, limitatamente a quelle che vengono alimentate solo dal P&ID, sono protette in scrittura.

Al termine del processo un messaggio segnala l’esito dell’operazione.

Un asterisco nella colonna DS della griglia del data base segnala che un Datasheet è già associato al componente selezionato. Il percorso ed il nome del file sono indicati nella parte inferiore sinistra della maschera.

Il bottone “Apri” porta nell’ambiente Excel permettendo di visualizzare/modificare il Datasheet del componente selezionato, come spiegato nel paragrafo successivo.

Il bottone “Elimina” annulla il collegamento tra componente selezionato e Datasheet. Si fa notare che quest’ultimo non viene fisicamente cancellato dal disco.

Il bottone “Aggiorna” aggiorna la griglia con i dati modificati nei Datasheet od in una schema P&ID.

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3.2. EDITING E SALVATAGGIO DEI DATASHEET

Dall’ ambiente data base, tramite il bottone “Apri” Datasheet viene aperto il file Excel relativo al Datasheet del componente selezionato.

Durante le operazioni di editing, per comodità, la maschera di salvataggio con i pulsanti “Aggiorna Archivio” ed “Esci” può essere spostata fuori dall’area di lavoro oppure chiusa.

Una volta effettuate le modifiche, per aggiornare il data base di progetto occorre premere il bottone “Aggiorna archivio” della maschera di salvataggio.

Tutti i valori presenti nelle celle aventi link ai campi del data base vanno ad aggiornare i campi del componente interessato, in caso di Datasheet singolo, o dei componenti interessati, in caso di Datasheet multiplo. Questa operazione comporta anche il salvataggio del file Excel. Si ricorda che, in caso la maschera di salvataggio non fosse visibile, occorre riattivarla. Allo scopo usare:

Ctrl + X per strumenti e valvole di controllo.

Ctrl + Y per valvole, componenti di linea.

Ctrl + Z per apparecchiature.

Oppure le relative voci presenti nel menu a tendina Esapro Datasheet.

Il pulsante “Esci” chiude la maschera di salvataggio.

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3.3. PERSONALIZZAZIONE MODELLI DATASHEET

Questa funzione, accessibile tramite il menù a tendina “Utilità/Personalizzazione modelli datasheet” permette all’utente di creare nuovi modelli di Datasheet da utilizzare in alternativa a quelli standard ISA S20 forniti con il programma

Occorre dare alcune definizioni:

Datasheet singolo: si tratta di un Datasheet relativo ad un unico componente.

Datasheet multiplo: si tratta di un Datasheet relativo a più componenti, necessariamente dello stesso tipo, ed è caratterizzato da una testata con le celle comuni e da righe o colonne di dettaglio con le celle specifiche diverse da componente a componente. Per definizione il Datasheet singolo si considera costituito dalla sola testata.

Indice: è un attributo delle sole celle collegate al data base; celle con lo stesso indice fanno riferimento allo stesso record del data base. Nel Datasheet singolo tutte le celle devono avere indice “00”. Nei Datasheet multipli le celle di testata devono avere indice “00”, quelle di dettaglio devono avere indice da “00” per il primo strumento a “01” per il secondo e così via.

Selezione: indica il numero di celle contigue selezionate nel foglio Excel. Il valore corrente viene riportato nella maschera di personalizzazione come ausilio alle operazioni su zone multiple.

Ciclo: indica la differenza tra il valore di indice iniziale e finale impostati nella maschera di personalizzazione. Il valore corrente viene evidenziato come ausilio alle operazioni su zone multiple.

Per poter procedere con la personalizzazione devono essere prestabiliti:

1. la categoria di appartenenza del modello (Strumenti, Valvole, Apparecchiature);

2. la tipologia del modello (se singolo o multiplo);

3. i link tra le celle ed i campi del data base.

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Innanzi tutto occorre selezionare la voce “Personalizzazione modelli“ nel menù Archivi; l’utente vedrà aprirsi il file di appoggio Excel MacroESA.XLS, dopodiché, con i comandi appositi di Excel, dovrà creare il file modello e compilarlo con testi, grafica ed eventuali immagini.

Si può partire da un file vuoto o utilizzare un file esistente. Se si utilizza un file preesistente bisognerà avere cura che al suo interno non siano presenti nomi che inizino con il carattere “_“ (trattino basso o underscore) (per il concetto di nome fare riferimento alla guida in linea di Microsoft Excel). Quindi si deve attivare la maschera di personalizzazione con Ctrl+S per strumenti e valvole di controllo, con Ctrl+V per valvole e componenti di linea, con Ctrl+A per apparecchiature oppure con le relative voci presenti nel menu a tendina Esapro Datasheet Prima di iniziare a creare i link tra celle e campi del data base deve essere lanciato il comando “Rimuovi protez. Celle.” A questo punto sono disponibili le seguenti funzioni:

Creazione zona singola: Permette di creare il link tra una singola cella ed un campo del data base.

Richiede la selezione del campo da associare alla cella corrente, il tipo di campo (se testata o dettaglio) e la selezione dell’indice. Il link al campo viene creato nella posizione della cella corrente.

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ESApro - Instrumentation 17

Eliminazione zona singola: Richiede la selezione del campo, la selezione dell’indice, il tipo di campo (testata o dettaglio). Il link al campo viene cancellato.

Creazione zona multipla: Vale solo per i Datasheet multipli. Permette di creare il link tra un insieme di celle del Datasheet e un dato campo di altrettanti record del data base. Richiede la selezione del campo e la selezione degli indici. La differenza tra il valore di indice finale ed iniziale deve coincidere con il numero di celle selezionate. Le celle devono essere contigue. I link al campo vengono creati nelle posizioni della celle selezionate.

Eliminazione zona multipla: Richiede la selezione del campo e la selezione degli indici. I link al campo vengono cancellati.

Aggiorna selezione: E’ un ausilio che ricalcola il numero delle celle selezionate nel foglio Excel e lo visualizza.

Proteggi foglio: E’ un ausilio che permette di proteggere le celle, impostando l’attributo “bloccato”, da accidentali sovrascritture, senza ricorrere alla sequenza di comandi nativi di Excel.

Rimuovi protez. Foglio: E’ un ausilio che permette di sproteggere il foglio senza ricorrere alla sequenza di comandi nativi di Excel.

Nota: Il menù a tendina presenta la lista dei campi dati (variabili a seconda della categoria di componenti su cui si sta operando). Oltre a questi sono presenti due campi speciali denominati: database e indice. Questi campi devono essere sempre presente nel modello, si consiglia di posizionarli in una regione del foglio non compresa nell’area di stampa.

Nel caso di modello singolo si deve creare un unico campo Indice di tipo testata.

Nel caso di modello multiplo si devono creare un numero di campi Indice di tipo dettaglio pari al numero massimo di componenti che si prevede di inserire nel Datasheet.

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HHOOOOKK--UUPP

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4. MODULO HOOK-UP

Lo scopo del modulo Hook-Up presente in ESApro Instrumentation, è consentire la creazione e la gestione di tipici (comunemente chiamati hook-up) che rappresentano il dettaglio della connessione alla linea di principale di strumenti e valvole di controllo presenti in schemi di processo realizzati con ESApro P&ID.

Sono previste le seguenti funzioni:

1. Gestione Archivio Componenti degli Hook-up.

2. Gestione Archivio Hook-up

3. Generazione di nuovi tipici in ambiente AutoCAD prelevando i componenti dall’archivio componenti

4. Associazione degli strumenti presenti nell’archivio di commessa al relativo Hook-up

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4.1. GESTIONE ARCHIVIO COMPONENTI HOOK-UP

Questa sezione è dedicata alla gestione dell’archivio componenti costituenti gli hook-up. Il tracciato record dell’archivio è riportato in Appendice. Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Componenti. Compare la seguente finestra.

Mediante gli usuali pulsanti è possibile Inserire/ Modificare un record

La compilazione dei campi Unità di misura, Dimensione, Schedula/rating, Materiale, e Finiture è guidata dai menù a discesa che propongono dei valori precompilati. Per la gestione delle tabelle dei valori precompilati vedere nel seguito.

Il pulsante “Copia” genera una copia del record selezionato; la descrizione diventa “Copia di” seguita dalla descrizione del componente originario.

Il pulsante “Cancella” elimina il record selezionato.

Il pulsante “Stampa” produce la stampa dell’intero archivio componenti.

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4.2. GESTIONE ARCHIVIO TIPICI

In questo capitolo vengono descritte le procedure per l’alimentazione dell’archivio dei tipici di connessione degli strumenti. Ogni tipico è costituito da una testata contenente i dati descrittivi e da un dettaglio contenente l’elenco dei componenti costituenti il tipico con le relative quantità.

Il tracciato record della testata è riportato in Appendice.

L’alimentazione dell’archivio può avvenire direttamente operando sul database oppure, se l’utente sviluppa gli schemi di connessione in ambiente AutoCAD, direttamente in questo ambiente con l’ausilio di una serie di funzioni di interfacciamento al database.

4.2.1 Gestione Archivio Hook-up

Alla modalità di gestione manuale dell’archivio si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Tipici.

Compare la maschera in figura che prevede le seguenti funzioni:

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ESApro - Instrumentation 21

“Nuovo”: inserimento di un nuovo tipico (testata).

Occorre definire un Codice tipico ed indicare eventualmente una revisione

E’ prevista una “Descrizione estesa” ed una “Descrizione sintetica” in cinque lingue.

Il campo “Tipo” può assumere solo i valori Primario o “Secondario”.

Sono inoltre previsti cinque campi “Codice ISA” la cui compilazione è agevolata da un menù a discesa i cui valori sono gestiti dalla tabella Codici ISA (vedere oltre).

Premendo il bottone in corrispondenza di “Nome File” si accede alla maschera standard Windows di selezione file, mediante la quale si può associare al tipico il file grafico che lo rappresenta.

“Modifica”: modifica dei dati di testata del tipico selezionato.

Analoga alla precedente.

“Cancella”: cancellazione di un tipico selezionato.

Viene cancellata sia la testata che il dettaglio. L’operazione è inibita nel caso in cui il tipico sia referenziato ad uno o più record nel Database Strumenti, l’operazione viene impedita e viene visualizzato un file LOG esplicativo che, a discrezione dell’utente, può essere salvato.

“Copia”: duplica di un tipico.

Vengono duplicati sia la testata che il dettaglio. Il nuovo tipico assume il nome del vecchio preceduto da “Copia di” e potrà essere successivamente rinominato.

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“Dettaglio” gestione del dettaglio del tipico. Compare la maschera in figura.

“Nuovo”: inserimento di un nuovo componente di dettaglio. Il menù a discesa in corrispondenza di Componente permette di scegliere il componente voluto dall’archivio componenti, dopodiché si deve inserire la quantità nell’apposita finestra. “Modifica”: modifica della quantità del componente selezionato. “Cancella”: cancellazione del componente selezionato.

Page 24: ESApro INSTRUMENTATION

HHOOOOKK--UUPP

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4.3. GESTIONE TABELLE

4.3.1 Gestione tabella materiali

Si tratta di una tabella accessoria che contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Materiale” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Materiali. Viene proposta la maschera riportata in figura. Tramite gli appositi pulsanti è possibile inserire un nuovo valore o cancellare quello selezionato. Per modificare un dato fare doppio click su di esso. I tasti freccia a sinistra e freccia a destra conducono rispettivamente al primo e all’ultimo record della tabella.

4.3.2 Gestione tabella rating

Analoga alla tabella precedente contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Rating” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Rating.

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Si comporta esattamente come la precedente. 4.3.3 Gestione tabella dimensioni

Analoga alle tabelle precedenti contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Dimensioni” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Dimensioni. Si comporta esattamente come le precedenti. 4.3.4 Gestione tabella Codici ISA

Analoga alle tabelle precedenti contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Codici ISA” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Codici ISA. Si comporta esattamente come le precedenti.

4.3.5 Gestione tabella Unità di misura

Simile alle tabelle precedenti contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Unità di misura” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/Unità di misura. Si comporta esattamente come le precedenti. 4.3.6 Gestione tabella Finiture

Analoga alle tabelle precedenti contiene i valori proposti per l’inserimento del campo “Finiture” nella maschera di inserimento/modifica dei componenti (vedi par. 4.1). Vi si accede tramite il menù a tendina Archivi/Hook-up/ Finiture. Contiene un campo “Descrizione” ed un campo “Descrizione estesa” Rispetto alle tabelle precedenti prevede anche l’operazione di modifica che consente di cambiare la descrizione estesa.

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HHOOOOKK--UUPP

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4.4. ASSOCIAZIONE DEGLI HOOK-UP AGLI STRUMENTI

In questo capitolo viene descritto come si associano gli hook-up agli strumenti presenti nel database.

A lato della maschera di visualizzazione del database, accessibile, come descritto al paragrafo 4.1 oltre ai bottoni relativi alla gestione dei Datasheet che abbiamo già trattato, si trovano quelli degli Hook-up. Il bottone “Associa” permette di associare ai componenti l’hook-up relativo. L’utente deve preventivamente selezionare il/i componente/i a cui vuole associare un dato hook-up. La selezione del componente si effettua, secondo lo standard Windows, cliccando sul selettore in corrispondenza del record voluto ed eventualmente ripetendo l’operazione con contemporanea pressione del tasto Ctrl o Shift per record sequenziali.

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HHOOOOKK--UUPP

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Compare la maschera di selezione dell’hook-up da scegliersi tra quelli memorizzati in archivio tipici tramite un menù a discesa. Un asterisco nella colonna HU della griglia del data base segnala che un hook-up è già associato al componente selezionato. Il percorso ed il nome del file sono indicati nella parte inferiore sinistra della maschera. Il bottone “Apri” apre il disegno AutoCAD rappresentante l’hook-up (se definito) Il bottone “Elimina” spezza il collegamento tra lo strumento selezionato e l’hook-up ad esso associato.

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EELLEENNCCHHII MMAATTEERRIIAALLII

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4.5. ELENCHI MATERIALI

ESApro Instrumentation da accesso alla gestione del Database di progetto ed alle funzioni per creare elenchi di modelli personalizzati per Strumenti, Componenti ed Apparecchiature. Questo è trattato nel manuale di ESApro P&ID a cui si faccia riferimento per i dettagli. Di seguito si tratterà solo degli elenchi materiali relativi agli Hooh-up.

4.5.1 Elenco Sintetico per Hook-Up

E' la sezione dalla quale è possibile eseguire un elenco materiali complessivo per commessa o gruppi di disegni. Scegliendo dal menù a tendina “Elenco Materiali Hook-up” si accede ad una finestra che permette di selezionare una commessa tra quelle archiviate e quindi uno o più disegni dall’elenco relativo. Per eseguirne la distintazione occorre precisare, la destinazione (video, file ASCII, file Excel), il formato è fisso e fornisce una lista di componenti totalizzati per i vari tipici presenti. Premendo “OK” verrà prodotto l’elenco.

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4.6. HOOK-UP IN AMBIENTE AUTOCAD

Nel menu a tendina Instrumentation sono presenti diversi comandi che permettono di creare e gestire un hook-up in ambiente AutoCAD

Per la generazione grafica di Hook-up e relativa distinta in ambiente AutoCAD è necessario innanzitutto inserire i dati identificativi del tipico attraverso il comando “Dati Tipico” (vedi par. 4.6.1), creare il disegno con i normali strumenti AutoCAD, e attraverso i comandi “Inserimento Posizione” e “Inserimento Riferimento” (vedi par. 4.6.2 e 4.6.3) inserire i bollini che permetteranno di identificare i diversi componenti da distintare.

Una volta estratti i dati e sincronizzato il database lanciando il comando “Estrazione dati” (vedi par. 4.6.5), sarà possibile utilizzare il comando “Tabella Distinta“ (vedi par. 4.6.6) per generare una tabella che riporterà posizione e quantità dei materiali presenti nel disegno.

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4.6.1 Dati Tipico

Con questo comando è possibile inserire i dati identificativi del tipico (es: codice, commessa, descrizione ecc.) direttamente da AutoCAD. L’inserimento di questi dati è del tutto analogo a quello manuale (vedi par. 4.2.1).

Oltre ai campi identificativi del tipico sono inoltre disponibili due opzioni.

Database: Consente di selezionare il database di lavoro nel quale andare a memorizzare il tipico.

Sincronizza attributi cartiglio: permette di riportare automaticamente il contenuto di alcuni campi (Commessa, Descrizione Italiana, Descrizione Inglese e Revisione) su un blocco cartiglio opportunamente personalizzato (vedi par. 4.6.9).

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4.6.2 Inserimento Posizione

Per poter eseguire una distinta dei componenti presenti nel disegno, è necessario che questi ultimi vengano riconosciuti dal programma. E’ necessario pertanto inserire una serie di bollini (vedi figura) che identifichino il tipo di componente e permettano di definirne posizione e quantità. Allo scopo si usa il comando inserimento posizione

L’inserimento dei dati viene effettuato attraverso la finestra in figura.

E’ da notare che per ogni tipo di componente il programma consente l’inserimento di un solo pallino posizione che deve pertanto riportare le quantità totali presenti nel disegno. Se si avesse necessità di aggiungere altri bollini come riferimento grafico sarà necessario utilizzare il comando “Inserimento Riferimento” (vedi par. 4.6.3).

Una volta inseriti, i bollini potranno essere modificati con il comando “Edita Posizione” (vedi par. 4.6.4)

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4.6.3 Inserimento Riferimento

Quando si hanno più pezzi di uno stesso tipo all’interno di un disegno (es: 3 curve o 3 manicotti uguali) si ha in genere la necessità di identificarli singolarmente con un bollino che ne indichi la posizione all’interno della distinta. Siccome questa operazione non è consentita utilizzando il comando “Inserimento Posizione” (vedi par. 4.6.2), è disponibile in alternativa il comando “Inserimento Riferimento” per l’inserimento di bollini puramente grafici. Durante l’inserimento di un bollino grafico viene richiesta la selezione del relativo bollino posizione.

4.6.4 Edita Posizione

Permette di modificare i dati di un bollino posizione dopo che è stata creata aggiornando automaticamente gli eventuali bollini di riferimento presenti nel disegno.

4.6.5 Estrazione DATI

Una volta terminato il disegno e inserite le varie posizioni e gli eventuali riferimenti è necessario lanciare il comando “Estrazione dati”. Con questo comando il database degli hook-up verrà alimentato automaticamente esattamente come se lo si fosse fatto manualmente utilizzando l’apposita procedura manuale (vedi. par. 4.2 e 4.2.1).

4.6.6 Tabella Elenco Materiali

Permette l’inserimento all’interno del disegno di una tabella (vedi figura) con l’elenco dei componenti presenti nell’hook-up.

Per scegliere i campi da distintare è necessario personalizzare i blocchi AutoCAD che definiscono la testata e le righe della tabella.

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4.6.7 Reimposta Ambiente

Il comando “Reimposta Ambiente” reinizializza il disegno corrente azzerando tutte impostazioni precedenti. Lo scopo è quello di offrire uno strumento semplice e veloce per risolvere gli eventuali problemi che dovessero sorgere nell’utilizzo di un disegno

4.6.8 Gestione Archivi

Il comando “Gestione Archivi” consente di accedere al database di progetto e alle funzionalità di base per la gestione degli Hook-up (vedi par. 4.1).

4.6.9 Personalizzazione Blocchi Cartiglio

Nonostante il modulo Hook-up non richieda necessariamente la presenza di un blocco cartiglio all’interno del disegno, è comunque prevista la possibilità di inserirne uno opportunamente personalizzato per fare in modo che il programma lo compili automaticamente riportando di dati identificativi del tipico.

La personalizzazione del cartiglio consiste essenzialmente nell’associare al blocco alcuni attributi con etichette predefinite che il software è programmato per riconoscere automaticamente (per ulteriori informazioni sulla creazione di attributi personalizzati far riferimento al manuale d’uso di AutoCAD).

Di seguito riportiamo un elenco delle etichette che il programma è in grado di riconoscere.

Etichetta Attributo Campo Associato

COMM Commessa

REV Revisione

TITOLO1 Descrizione Italiana

TITOLO2 Descrizione Inglese

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4.6.10 Personalizzazione Elenco Materiali

E’ possibile personalizzare l’aspetto e l’organizzazione della tabella distinta modificando i seguenti files memorizzati nella cartella Instrumentation: HKP_TTBL.dwg (per la riga di intestazione) e HKP_RTBL.dwg (per le righe di dati).

Analogamente a quello che succede già per il blocco cartiglio, la scelta dei dati da visualizzare viene determinata dalla presenza o meno di attributi con etichette fisse che il software riconosce automaticamente (per ulteriori informazioni sulla gestione attributi far riferimento al manuale d’uso di AutoCAD)..

Di seguito riportiamo un elenco delle etichette che il programma è in grado di riconoscere.

Etichetta Attributo Campo Associato

ITEM Posizione

DESCR_1L Descrizione Italiana

DESCR_2L Descrizione Inglese

DESCR_3L Descrizione 3° Lingua

DESCR_4L Descrizione 4° Lingua

DESCR_5L Descrizione 5° Lingua

UDM Unità di misura

PARTNUM Codice di Parte

MODEL Modello

COSTR Costruttore

DIMENS Dimensione

MATER Materiale

SCHRAT Schedula o Rating

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SSBBLLOOCCCCOO DDIISSEEGGNNII

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5. SBLOCCO DISEGNI

Se un disegno è in corso di elaborazione con ESApro P&ID V7 esso risulta bloccato, nel senso che viene impedita la modifica dei dati, dei Datasheet e degli Hook-up relativi ai componenti presenti sul disegno stesso. La voce “Sblocco disegni” nel menu Utilità deve essere utilizzata nel caso di chiusure anomale di AutoCAD e conseguente stato di blocco dei dati accessibili attraverso ESApro Datasheet.

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APPENDICE. TRACCIATO RECORD ARCHIVI

Strumenti e valvole di controllo:

Commessa* N. disegno* N. foglio* Rev.* Codice* Componente (descrizione)* Sigla* N. di loop* Ubicazione* DN* Sistema* Servizio* Area* Tipo strumento* Classe* Numero di linea* DN linea* Materiale linea* Tipo di fluido* Pressione di esercizio* Pressione minima* Pressione massima* Pressione di progetto* Temperatura di esercizio* Temperatura minima* Temperatura massima* Temperatura di progetto* Tracciatura* Incamiciatura* Spessore isolamento* Classe isolamento* Custom line 1-8* Segnale IO** Classe di precisione strumento** Protezione intrinseca** Descrizione funzionale** Range** Calibrazione** Set point**

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Fail mode** Allarme 1-4** Valore allarme 1-4** Norma (strumento)** Materiale (strumento)** Rating (strumento)** Finitura 1-4** Part number** Costruttore** Modello** Note** Custom 1-8** * Dati gestiti da ESApro P&ID. ** Dati gestiti da ESApro P&ID ed ESApro Instrumentation.

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Valvole e componenti di linea Commessa* N. disegno* N. foglio* Rev.* Codice* Componente (descrizione)* Sigla* Classe* Numero di linea* DN* Sistema* Servizio* Area* Tipo di fluido* Pressione di esercizio* Pressione minima* Pressione massima* Pressione di progetto* Temperatura di esercizio* Temperatura minima* Temperatura massima* Temperatura di progetto* Tracciatura* Incamiciatura* Spessore isolamento* Classe isolamento* Custom line 1-8* Norma* Materiale* Rating* Part number* Costruttore* Modello* Note** Custom 1-8** * Dati gestiti da ESApro P&ID. ** Dati gestiti da ESApro P&ID ed ESApro Instrumentation.

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Apparecchiature Commessa* N. disegno* N. foglio* Rev.* Codice* Componente (descrizione)* Sigla* Sistema* Servizio* Area* Pressione di esercizio** Pressione di progetto** Temperatura di esercizio** Temperatura di progetto** Grado di protezione** Classe isolamento** Portata** Prevalenza** Potenza** Tensione** Frequenza** Corrente** Capacità** Pressione compressore** Materiale** Part number** Costruttore** Modello** Note** Custom 1-8** * Dati gestiti da ESApro P&ID. ** Dati gestiti da ESApro P&ID ed ESApro Instrumentation.

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Componenti hook-up Descrizione italiano Descrizione inglese Descrizione 3

a lingua

Descrizione 4a lingua

Descrizione 5a lingua

Unità di misura Dimensione Schedula/rating Materiale Codice di parte Modello Costruttore Finitura1 Finitura2 Finitura3 Finitura4 Tipici (testata)

Codice Revisione Tipo Codice ISA1 Codice ISA2 Codice ISA3 Codice ISA4 Codice ISA5 Descrizione sintetica inglese Descrizione dettagliata inglese Descrizione sintetica italiano Descrizione dettagliata italiano Descrizione sintetica 3

a lingua

Descrizione dettagliata 3a lingua

Descrizione sintetica 4a lingua

Descrizione dettagliata 4a lingua

Descrizione sintetica 5a lingua

Descrizione dettagliata 5a lingua