esistenzialismo

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L'Esistenzialismo L'esistenzialismo oltre a essere una filosofia in senso stretto è anche un clima culturale che ha caratterizzato il periodo a cavallo della seconda guerra mondiale ed ha trovato maggior espressione nel periodo bellico e post-bellico. L'esistenzialismo risulta definito da un'accentuata sensibilità nei confronti della finitudine umana e dei dati che la caratterizzano,ossia da quelle che Jaspers chiama "situazioni-limite" : la nascita,la lotta,la sofferenza,il passare del tempo e la morte. Il termine viene usato in tutti quei contesti in cui si vuole mettere in rilievo gl'aspetti limitanti o tendenzialmente negativi della condizione umana: l'esperienza drammatica della guerra,con tutto il suo lascito di orrore e distruzione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale,nel clima di incertezza che caratterizza la società europea,distrutta materialmente e spiritualmente dalla guerra e lentamente avviata a una ricostuzione difficile,la cosidetta letteratura esistenzialistica costituisce l'anello di congiunzione tra realtà storica e le forme concettuali dell'esistenzialismo elaborate in precedenza.Si ricordino a tale proposito gli scritti letterari di Jean Paul Sartre, che si sofferma sulla problematicità radicale dell'uomo e perciò sugl'aspetti meno rispettabili e più tristi della vita umana,come il peccato o il dolore, nonchè l'ambiguità del bene, che talora mette capo al proprio contrario. Per cui l'esistenzialismo è un insieme di filosofie che,al di là delle loro differenze ,risultano legate da tratti comuni ,che denotano l'appartenenza allo stesso clima speculativo come l'Essere e il Tempo di Heidegger e l'Essere e il Nulla di Sartre . Tali tratti comuni sono: Assume ruolo centrale la riflessione sull'esistenza la quale viene intesa come modo d'essere proprio dell'uomo : un modo diverso e specifico da quello di tutti gli enti del mondo; lo specifico modo d'essere dell'uomo viene descritto dai filosofi della corrente come un rapporto con l'essere.

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L'EsistenzialismoL'esistenzialismo oltre a essere una filosofia in senso stretto anche un clima culturale che ha caratterizzato il periodo a cavallo della seconda guerra mondiale ed ha trovato maggior espressione nel periodo bellico e post-bellico. L'esistenzialismo risulta definito da un'accentuata sensibilit nei confronti della finitudine umana e dei dati che la caratterizzano,ossia da quelle che Jaspers chiama "situazioni-limite" : la nascita,la lotta,la sofferenza,il passare del tempo e la morte. Il termine viene usato in tutti quei contesti in cui si vuole mettere in rilievo gl'aspetti limitanti o tendenzialmente negativi della condizione umana: l'esperienza drammatica della guerra,con tutto il suo lascito di orrore e distruzione.Dopo la Seconda Guerra Mondiale,nel clima di incertezza che caratterizza la societ europea,distrutta materialmente e spiritualmente dalla guerra e lentamente avviata a una ricostuzione difficile,la cosidetta letteratura esistenzialistica costituisce l'anello di congiunzione tra realt storica e le forme concettuali dell'esistenzialismo elaborate in precedenza.Si ricordino a tale proposito gli scritti letterari di Jean Paul Sartre, che si sofferma sulla problematicit radicale dell'uomo e perci sugl'aspetti meno rispettabili e pi tristi della vita umana,come il peccato o il dolore, nonch l'ambiguit del bene, che talora mette capo al proprio contrario. Per cui l'esistenzialismo un insieme di filosofie che,al di l delle loro differenze ,risultano legate da tratti comuni ,che denotano l'appartenenza allo stesso clima speculativo come l'Essere e il Tempo di Heidegger e l'Essere e il Nulla di Sartre . Tali tratti comuni sono:Assume ruolo centrale la riflessione sull'esistenza la quale viene intesa come modo d'essere proprio dell'uomo : un modo diverso e specifico da quello di tutti gli enti del mondo;

lo specifico modo d'essere dell'uomo viene descritto dai filosofi della corrente come un rapporto con l'essere. L'esistenza viene concepita come non autosufficiente,ma aperta ad "oltre".Che implica un rapporto tra l'esistenza e l'essere;tema centrale dell'esistenzialismo.

Questo rapporto con l'essere interpretato come qualcosa in cui "ne va" dell'uomo e che,pertanto,richiede da parte di quest'ultimo una scelta, ovvero un progetto aperto al "rischio", uomo infatti non una realt sostanziale ma un'ente che si trova di fronte a infinite possibili di realizzazione nella quale influisce la sua libert, collocando le sue scelte ai due estremi dell'autenticit e dell'inautenticit della vita;

Inoltre si fa appello all'unicit dell'indivduo come ente individuato e irripetibile

L'esistenza si trova sempre di fronte ad una situazione altrettanto concreta e individuata,racchiusa tra nascita e morte

In quanto struttura relazionale caratterizzata dalla singolarit,dalla scelta,dalla situazione,l'esistenza risulta costitutivamente segnata dalla finitudine e dal limite.Kierkegaard pu essere considerato liniziatore dellesistenzialismo contemporaneo. Il filosofo infatti introduce una distinzione tra il piano dellessenza, che oggetto del pensiero logico ed caratterizzata dalla necessit, e il piano dellesistenza, la quale pu essere colta solamente da un pensiero soggettivo e si risolve nella categoria della possibilit. Lesistenza non ha mai un carattere universale, ma riguarda sempre il singolo nella sua specificit. Cos egli rifiuta luniversalit e la necessit, categorie fondamentali del pensiero di Hegel. Poich possibilit, lesistenza umana possiede tre alternative che hanno tre diversi livelli di valore, e si configurano come tre stadi della vita. Il primo lo stadio estetico, nel quale luomo vive limmediatezza dellistante, e gode della sua irripetibile eccezionalit; modello di questo stadio il Don Giovanni di Mozart. Il secondo quello etico, nel quale lindividuo riconferma con una scelta ladesione ai principi morali universali (il modello la figura del marito). Il terzo stadio quello religioso, in cui luomo in continuo contatto con Dio, e torna a vivere nellistante, ma ora inteso come momento, recuperando una condizione di eccezionalit che non ha pi carattere estetico ma religioso (il modello Abramo). Anche se, in realt potremmo considerare anche il criticismo kantiano nel suo configurarsi come filosofia del limite, un'ermeneutica della finitudine ossia un'interpretazione dell'esistenza volta a stabilire nei vari settori esperienziali,le colonne d'Ercole dell'umano, e quindi a riconoscere il carattere finito e condizionato della possibilit esistenziale,che non sono mai tali da garantire l'onniscienza e l'onnipotenza dell'individuo; quest'esperienza inaugura e sintentizza l'interpretazione anti-idealistica di Kant e si prefigura come le ragioni storiche dell'esistenzialismo (Abbagnano) e la figura in Hegel del servo-signore presenta richezza tematica apprezzata sopratutto dai Marxisti, che hanno visto l'importanza del lavoro e della configurazione dialettica della storia,alla quale, grazie all'esperienza della sottomissione,si generano le condizioni per la liberazione,dobbiamo precisare per che la figura Hegeliana non si conclude con una rivoluzione sociale come in Marx,ma con la coscienza dell'indipendenza del servo nei confronti delle cose e della dipendenza del signore nei confronti del lavoro servile.La figura in questione contiene spunti esistenzialistici,come il raggiungimento della consapevolezza di s tramite l'angoscia della morte ( Heidegger) e il rapporto originariamente conflittuale che lega le coscienze tra loro (Sartre). Inoltre vi Jasper che segue in gran parte Heidegger nella sua concezione filosofica: infatti risolve nello stesso modo il problema della libert dell'individuo e la conclusione dell'esistenza umana identica il nulla e il naufragio. Il suo concetto di trascendenza invece si discosta da quello di Heidegger. ed in questo richiama la profonda aspirazione religiosa presente in Kierkegaard,mentre Sartre si accosta altrettanto al "nulla" di Heidegger con la sua nausea, detto in parole povere,egli non prospetta che sia necessario un tuffo nella fede: gli si attribuisce piuttosto la visione di un nuovo umanesimo.

L'esistenzialismo pu essere definito con una serie di date:1927 esce l'opera Essere e Tempo di Heidegger che pi di tutte ha influito sull'esistenzialismo del novecento.1943 esce l'opera L'essere e il nulla di Sartre il capolavoro dell'esistenzialismo francese e di quello "umanistico ed infine con quella sorta di romanzo-simbolo dell'esistenzialismo abbiamo nel 1938 La Nausea di Sartre ,che contribuisce a diffondere tra il pubblico, il tema dell'assurdo che anche tema centrale della mia trattazione.