fantasma in lavatrice
DESCRIPTION
Scrittura su spunto, italiano classe primariaTRANSCRIPT
Un fantasma si annoiava molto nella casa in cui
doveva abitare.
Una sera decise di andare a fare un giro, si bagnò
molto perché pioveva tanto. Quando era tutto
bagnato, disse:
“Ci siamo! Mi sta venendo il raffreddore. Mi devo
assolutamente asciugare!”
Vide una lavanderia e volle andare dentro, perché si poteva asciugare in una
asciugatrice. Così entrò e quando era nella lavatrice disse:
“Wow!”
Una signora lo tolse e lo stese con due mollette alle mani. Per il fantasma
non andò tanto bene.
La signora che lo stese non si accorse che era un fantasma. Pensava che
fosse un lenzuolo.
L.L.
C’era una volta un fantasma che si
chiamava Rico e viveva nella casa degli
spiriti. Il fantasma Rico si annoiava
terribilmente nella casa in cui doveva
abitare.
Un giorno il fantasma Rico chiese:
“Quando arriva il mio avvocato?”
Poi lui uscì di casa per andare a fare un
giro, ma non aveva guardato le
previsioni del tempo e le previsioni del tempo dicevano pioggia per tutta la
settimana. Fu che così si bagnò e gli venne il raffreddore. Allora Rico andò in
una lavanderia per asciugarsi. Entrò nell’asciugatrice e si fece un bel ciclo di
asciugatura a caldo. Dopo qualche tempo Rico si asciugò, ma non riuscì ad
uscire. Una signora lo scambiò per un lenzuolo e lo stese per asciugare.
Allora il fantasma esclamò:
“Non uscirò mai più di casa!” F.G.
C’era una volta un fantasma, che si
chiamava Orribilino, viveva in una vecchia
baracca chiamata “casa degli spiriti”.
Orribilino si annoiava terribilmente nella
casa in cui abitava, però una sera gli
venne un’idea:
“Andrò in giro in paese”
Quando uscì dalla porta era tutto sereno,
ma dopo qualche minuto iniziò a piovere,
così Orribilino si rassegnò a camminare
sotto la pioggia e si bagnò tutto.
Allora disse:
“Ci siamo! Mi sto rendendo il raffreddore “
Mentre camminava ancora un po’, starnutì più volte:
“Mi devo assolutamente asciugare!”
All’improvviso vide una lavanderia:
“Sì, questo è il posto più adatto!”
Entrò nella lavanderia, dove si buttò nella lavatrice. Dopo qualche ora si trovò
steso come un lenzuolo. G.B. e G.C.
C’era una volta una casa chiamata casa degli spiriti,
era abitata da fantasmi, tra cui c’era un fantasma un
po’ tonto. Per questo lo chiamavano Tontologhost.
Un giorno Tontologhost decise di andarsene dalla
sua casa spettrale, perché si annoiava terribilmente
ed era tutto monotono.
Percorrendo la strada per arrivare in città, vide un albero di arancio. Siccome
era goloso, bevve tutto il succo di arancia, perciò diventò arancione. Dopo
qualche minuto incominciò a piovere per cui ridiventò bianco, dopo di che si
ritrovò bagnato fradicio.
Arrivò in città starnutendo a tutto spiano dicendo:
“Ci siamo! Mi è venuto il raffreddore!”
Poi esclamò:
“Devo assolutamente asciugarmi!!!”
Girando in città si ritrovo davanti a un lavaggio automatico e affermò:
“Sì … questo mi sembra il posto adatto”.
Entrò nel locale e si ficcò nell’asciugatrice. Prima di ficcarsi nell’asciugatrice
inciampò sullo zerbino finendo a testa in giù.
L’asciugatrice partì e lui disse:
“Wow!”
Dopo un’ora si ritrovò a testa in giù appeso su un filo. S.L. e F.C.
Un fantasma si annoiava terribilmente nella casa degli
spiriti in cui doveva abitare. Il fantasma si chiamava
Nicolas. Una sera Nicolas decise di andare a fare un
giro in paese. Iniziò il temporale e così si bagnò fino
all’osso. Il fantasma disse:
“Ci siamo! Mi sta venendo il raffreddore!”
Il fantasma Nicolas si trovò davanti a un lavaggio
automatico e pensò di asciugarsi; al fantasma sembrava divertente, ma arrivò
una vecchina, che prese il fantasma e lo appese con le mollette. Alla
vecchina il fantasma sembrava un lenzuolo!
T.R.
C’era una volta, in una casa degli spiriti, un
fantasma che si era appena trasferito lì.
Il fantasma si chiamava Giacomino, nella casa si annoiava tanto! Aveva
voglia di fare una passeggiata, ma c’era un piccolo problema, aveva paura di
andare in città con tutti i suoi rumori! Però una sera si fece coraggio e fece
una passeggiata per la città. Mentre passeggiava pensò:
”Beh, meno male che non piove!”
Improvvisamente iniziò a piovere fortissimo e lui esclamò:
“Che seccatura! Mi sta venendo il raffreddore !”
Poi sussurrò:
“Mi devo assolutamente asciugare! Se no arriverò tutto zuppo alla F.B.A !”
Dopo vide in una vetrina una lavatrice nuova e annunciò:
“Sì, questo mi sembra il posto ideale!”
Entrò nella lavatrice. Qualche tempo dopo, quando finì il giro, una signora lo
appese scambiandolo per un lenzuolo.
I colleghi fantasmi si arrabbiarono per la F.B.A. perché non arrivò in orario e
lo licenziarono.
F.B.A.=
A.F.
C’era una volta una casa in cui nessuno entrava mai, perché viveva un
fantasma che si chiamava Rabber.
Un giorno decise di andarsene.
Dopo un po’ iniziò a piovere: il povero fantasma era
bagnato fino all’osso.
Rabber si ammalò e iniziò a tossire.
Dopo un minuto vide una lavanderia e disse:
“Devo assolutamente entrare per asciugarmi”.
Quando stava per entrare, la sua coda si impigliò, all’improvviso la sua coda
si staccò e Rabber finì in un cesto della biancheria.
I.F.