fattoridirischioefattori protettivi
TRANSCRIPT
![Page 1: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/1.jpg)
FATTORI DI RISCHIO E FATTORI
PROTETTIVIDott.ssa Sofia Cozzi
Psicologa
30 maggio 2019
![Page 2: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/2.jpg)
I FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE
� I fattori di rischio: sono quegli elementi che interferiscono con l’adattamento e che aumentano la probabilità della manifestazione della psicopatologia. Essi possono essere sia interni all’individuo sia appartenenti al contesto.
� I fattori di protezione: ostacolano l’azione dei fattori di rischio, rafforzando così le capacità di coping. Ritroviamo: locus of control interno, il sostegno affettivo, elevata autostima, buone abilità cognitive, positiva percezione di Sé, buone condizioni socio-economiche, un buon legame con la famiglia di origine e il riuscire a stabilire relazioni sociali.
![Page 3: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/3.jpg)
FATTORI DI RISCHIO DEL BURNOUT
La linea teorica moderna vede il burnout come un fenomeno multidimensionale
A livello individuale, il burnout tende a privilegiare particolari categorie di soggetti: non solo empatici, umanitari, disponibili, idealisti, ma anche ansiosi, introversi, ossessivi.
Spesso le persone colpite da burnout sono persone molto meticolose che hanno avuto sempre bisogno di dimostrare agli altri e a se stessi di essere bravi, capaci e convinte che solo così possono ottenere l’approvazione degli altri.
![Page 4: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/4.jpg)
IN CHE MODO I FATTORI CONSIDERATI “SOCIALE, EMOTIVO, COGNITIVO” INTERAGISCONO CON IL
BURNOUT CONFERENDO AGLI INSEGNANTI GLI
STRUMENTI E LE RISORSE PER AFFRONTARE GLI
EVENTI STRESSANTI A SCUOLA?
La letteratura sul burnout � fattori individuali sull’insorgenza della sindrome (Sirigatti e Stefanile, 1993).
Gli anni di servizio sembrano collegarsi in modo significativo all’esordio del burnout � nei primi anni della carriera si è più esposti al rischio burnout e si ha meno soddisfazione lavorativa
![Page 5: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/5.jpg)
GAVISH E FRIEDMAN, 2010
Insegnanti novizi �
alti livelli di burnout, poca integrazione nell’ambiente lavorativo durante i primi anni di insegnamento e poca soddisfazione del supporto ricevuto dai dirigenti, dai colleghi e dai genitori degli alunni;
Crea e Laghi, 2006
Persone che da più anni svolgono la propria professione sono maggiormente sensibili all’insorgenza del burnout e sono meno soddisfatti.
![Page 6: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/6.jpg)
ANALISI DEI FATTORI PROTETTIVI/ PSICOLOGIA
� Si assiste ad un passaggio dal concentrare il focus sul disagio, sulle carenze e sulle patologie al preoccuparsi della promozione del benessere attraverso la diffusione a livello internazionale della Psicologia che privilegia, difatti, l’interesse verso i fattori di protezione utili a sviluppare le potenzialità dei soggetti (Seligman e Csikszentmihalyi, 2000).
Benessere: fattore sociale, fattore emotivo e fattore cognitivo.
![Page 7: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/7.jpg)
IL FATTORE SOCIALE: LA RETE DI SUPPORTO
SOCIALE A DISPOSIZIONE DEGLI INSEGNANTI
Il supporto sociale � transazione interpersonale: basata su un tipo di aiuto sia emotivo che tangibile;:ampio meta-costrutto in cui convergono diversi fattori: scambio di interazioni supportive, percezione di sostegno ricevuto e integrazione sociale (Magrin, 2008).
Il lavoro dell’insegnante è una “professione relazionale“ (Bassi et al., 2006) e come tale è influenzata fortemente dai rapporti che si instaurano a scuola e dalla rete di sostegno a disposizione nelle situazioni complesse sul luogo di lavoro.
![Page 8: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/8.jpg)
CENKSEVEN-ONDER E SARI, 2009
Studio di condotto su 161 insegnanti turchi della città di Adana hanno dimostrato che il benessere soggettivo è predetto da variabili collegate alle relazioni interpersonali.
Consiglio e Borgogni, 2007
I rapporti con i colleghi e i superiori possono costituire sia elementi di rischio, perché caratterizzati molto spesso da situazioni interpersonali difficili e conflittuali favorenti l’insorgenza del burnout; sia fattori di protezione dal momento che un rapporto di collaborazione, di supporto reciproco e confronto costruttivo con i colleghi e i dirigenti, può aiutare a gestire meglio il disagio lavorativo e a ricercare delle strategie adatte a fronteggiare il proprio malessere.
![Page 9: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/9.jpg)
HOBFOLL,1989
Burnout� agisce nel momento in cui la persona non ha più a disposizione le risorse necessarie ad affrontare le richieste esterne quali ad esempio conflitti o carico di lavoro.
Le risorse che possono invece favorire la reazione positiva allo stress sono:
� La qualità delle relazioni con colleghi e superiori� L’autonomia� Il controllo� La possibilità di crescita professionale
![Page 10: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/10.jpg)
� Dalla meta-analisi di Halbesleben (2006) emerge che il supporto scolastico riesce a promuovere benessere in ambito professionale;
� Mentre, il supporto extra-scolastico compensa meglio problemi di depersonalizzazione e di insoddisfazione personale.
![Page 11: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/11.jpg)
IL FATTORE EMOTIVO: LA REGOLAZIONE DELLE
EMOZIONI DEGLI INSEGNANTI
La competenza emotiva: “l’insieme delle capacità che consentono di riconoscere,
comprendere e rispondere coerentemente alle emozioni
altrui e di regolare l’espressione delle proprie”
In tale competenza rientra la regolazione emotiva:
un insieme di strategie utilizzate per far
corrispondere l’esperienza emozionale e la sua
manifestazione esterna alle situazioni
sociali e alle norme culturali del contesto in cui si vive.
![Page 12: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/12.jpg)
Vita scolastica
l’espressione e la regolazione delleemozioni sono implicate in svariate situazioni che
coinvolgono non solo gli insegnantima anche le interazioni che essi hanno con colleghi e
alunni.
![Page 13: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/13.jpg)
PIANTA, 2001
Lo stile di ciascun insegnante nel gestire ed esprimere le emozioni influenza profondamente la qualità della relazione che instaura con gli allievi.
� L’autore parla di relazioni problematiche tra insegnante e allievi quando l’interazione produce esperienze e sentimenti negativi sia da parte dell’alunno che dell’insegnante.
![Page 14: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/14.jpg)
DOUDIN ET AL., 2009
Competenza emotiva degli insegnanti � docenti con bassi livelli di burnout regolano positivamente le loro emozioni;al contrario, alti livelli di burnout, in particolare rispetto alla dimensione della depersonalizzazione e al distacco dalle relazioni, regolano meno bene le proprie emozioni.� Star bene a scuola e creare relazioni positive è una
competenza emotiva importante perché diventa fattore
di protezione per il proprio benessere.
� Allo stesso tempo la motivazione all’apprendimento degli alunni è connessa, in maniera circolare e reciproca, al grado di percezione che essi stessi hanno del benessere dei propri insegnanti (Evers, Tomic e Brouwers, 2004).
![Page 15: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/15.jpg)
INTELLIGENZA EMOTIVA
La competenza emotiva è una capacità appresa, basata
sull’intelligenza emotiva, che risulta in una prestazione
eccellente…
…determina la nostra capacità di apprende le capacità pratiche basate sui suoi 5 elementi:
Consapevolezza- padronanza di sé- motivazione-
empatia- abilità nelle relazioni interpersonali.
![Page 16: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/16.jpg)
Goleman 2002: 4 dimensioni essenziali dell’IE� Consapevolezza di sé
� Gestione di sé
� Consapevolezza sociale
� Gestione delle relazioni
Insiemi di capacità che attraverso l’educazione diventano competenze
In ciascuno di questi ambiti le persone hanno capacità diverse: posso gestire molto
bene la mia ansia ma essere
completamente incapace di
gestire i turbamenti altrui…
Le nostre capacità hanno di per se sempre una base neurale, ma le eventuali carenze nelle capacità emozionali possono essere corrette
![Page 17: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/17.jpg)
GIANNETTI, GIUNTOLI E BERTELLI
(2005)
Hanno valutato la relazione tra stress occupazionale e intelligenza emotiva in un gruppo di 60 insegnanti di scuola primaria, al fine di verificare il ruolo di moderatore dell’intelligenza emotiva rispetto allo stress occupazionale.
I risultati hanno rilevato che tutte le dimensioni dell’intelligenza emotiva sono correlate negativamente con il disagio psicofisico e positivamente con le strategie di coping.
![Page 18: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/18.jpg)
CHAN, 2006
Studio condotto su 167 insegnanti asiatici:
si sono indagate le relazioni tra l’intelligenza emotiva ed il burnout. Dai risultati è emerso che l’intelligenza emotiva può avere differenti effetti sul burnout e che l’esaurimento emotivo può essere considerato causa primaria di depersonalizzazione e di riduzione di realizzazione professionale
![Page 19: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/19.jpg)
Giovanelli (2003) � ha considerato le pratiche riflessive di insegnanti statunitensi di scuola primaria e la loro possibile connessione con la messa in atto di comportamenti efficaci di insegnamento;
QuestionariSelf-report
� regressione multipla
l’atteggiamento riflessivo verso l’insegnamento può essere considerato un predittore dell’efficaciadell’insegnamento stesso.
Riduzione del burnout
![Page 20: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/20.jpg)
IL FATTORE COGNITIVO: LE CONCEZIONI DEGLI
INSEGNANTI SULLO SVILUPPO
DELL’INTELLIGENZA
Le concezioni degli insegnanti sullo sviluppo dell’intelligenza degli allievi si riferiscono all’idea che gli insegnanti si costruiscono rispetto alla personale responsabilità nei confronti della riuscita dell’apprendimento dei propri allievi (Fiorilli, 2009).
Maturare un senso di responsabilità o al contrario di deresponsabilizzazione da parte dell’insegnante dinanzi agli insuccessi scolastici degli alunni potrebbe essere un particolare fattore di stress che compromette il loro benessere.
![Page 21: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/21.jpg)
Due sono le tipologie di concezioni:
� concezioni meno costruttiviste di natura statica proprie di quegli insegnanti che pensano l’intelligenza dell’alunno come un’entità fissa (l’alunno ha fatto un errore perché non è intelligente)
� concezioni più costruttiviste, più dinamiche, secondo cui l’intelligenza degli alunni può essere potenziata con l’intervento dell’insegnante (l’alunno deve ancora lavorare per superare il suo errore).
![Page 22: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/22.jpg)
CONCEZIONI DELL’INTELLIGENZA E CARATTERISTICHE DELL’INTERAZIONE
DELL’INSEGNANTE
Caratteristiche
dell’interazione
dell’insegnante
Concezione meno
costruttivista
Concezione
costruttivista
Misure d’intervento specifiche
L’insegnante ricorre maggiormente alla bocciatura
L’insegnante ricorre menoalla bocciatura
Stile Educativo dell’insegnante
L’insegnante pone piùdomande chiuse
L’insegnante pone piùdomande aperte
Ruolo dell’insegnanterispetto allo sviluppo dell’intelligenza e alledifficoltàd’apprendimentodi alcuni allievi
L’insegnante è passivo(“l’intelligenza èImmutabile non posso farci niente”)
L’insegnante è attivo (“l’intelligenza si evolve,posso fare qualcosa”)
Statuto dell’errore fatto dall’alunno
Indicatore diun’incompetenzaintrinseca dell’allievo
Indicatore di una fase superabile del processod’apprendimento
![Page 23: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/23.jpg)
Stile attributivodell’insegnante
Le difficoltà d’apprendimentoo gli errori sono dovuti a cause interne, stabili eincontrollabili:”l’alunno ha fatto un errore perché non èintelligente”
Le difficoltà d’apprendimentoo gli errori sono dovuti a cause interne, verbali econtrollabili: “l’alunno deve ancora lavorare per superare il suo errore”
Sistemadi valori dell’insegnante
Ideologia deldono, predestinazione
Progressismo, ottimismo
![Page 24: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/24.jpg)
FIORILLI, 2009
L’influenza del tipo di concezioni più o meno costruttiviste per la comprensione dello stato di benessere professionale degli insegnanti.
RISULTATI: gli insegnanti con più anni di servizio �l’intelligenza degli allievi sia innata, quindi causata da fattori di tipo organico, dal patrimonio genetico e dalla famiglia di origine.
Gli insegnanti� atteggiamento più difensivo per paura di fallire nel proprio ruolo perdendo la concezione costruttivista dell’intelligenza
![Page 25: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/25.jpg)
ALBANESE, 2009
Mantenere una concezione più costruttivista vuol dire per il docente sentire di avere una parte importante nel processo di sviluppo dell’allievo e significa anche concentrarsi sulla risoluzione dei problemi professionali.
![Page 26: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/26.jpg)
INSEGNANTI PIÙ O MENO COSTRUTTIVISTI: EFFETTI
SUL BENESSERE
Studi relativi alle concezioni dell’intelligenza e il burnout �145 insegnanti in formazione, della città di Bari, di scuola primaria e secondaria, con oltre 15 anni di insegnamento, hanno messo in evidenza un basso rischio di burnout nelle tre dimensioni e concezioni più costruttiviste per il 58,5 % degli insegnanti.
� insegnanti con concezioni più costruttiviste dell’intelligenza hanno anche bassi livelli di burnout
![Page 27: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/27.jpg)
� Una concezione più costruttivista comporta un minor livello di esaurimento emotivo, maggiore realizzazione professionalmente e minore depersonalizzazione
� Insegnanti costruttivisti ricercano più supporto di quelli meno costruttivisti e lo ricercano nel contesto scolastico quindi da colleghi, da dirigenti, da alunni che non da amici e familiari.
![Page 28: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/28.jpg)
In conclusione il pensiero costruttivista si dimostra essere un fattore protettivo rispetto all’esordio del
burnout.
![Page 29: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/29.jpg)
COSA INSEGNARE?
La capacità di motivare se stessi, nel persistere nel
perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di
controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione,
di modulare gli stati d’animo evitando che la
sofferenza ci impedisca di pensare, di essere empatici
e di sapere
![Page 30: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/30.jpg)
LA SCUOLA
Non deve seguire la società….
Deve guidare la società….
![Page 31: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/31.jpg)
Madre Padre
figlio
Magister
Richiedono il meglio
magis
Magister
Mater Pater
![Page 32: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/32.jpg)
Tutto ciò che riguarda il docente riguarda gli studenti
Testimonianze
Giovane docente: ad una delle mie numerose classi, che mi stanno facendo perdere fiducia in me stesso e nella società, è toccato essere classe campione per la prova invalsi di matematica. Davanti ad un osservatore esterno sono riusciti a ridere tutto il tempo, bestemmiare ad alta voce, e scusatemi la volgarità, a scorreggiare davanti al malcapitato, generando il disgusto in chi osservava e la più profonda delle vergogne che si possano provare negli insegnanti titolari. A nulla è servito l’intervento degli insegnanti e del vicepreside. Ora io mi chiedo: è davvero la scuola il luogo più idoneo per questo tipo di ragazzi? Sono sempre più senza parole e non so più cosa pensare di loro.
![Page 33: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/33.jpg)
Insegnante da più di 30anni:
A me sembra rispetto alla scuola di vivere sempre di più nella
dimensione dello «straniamento»; mi sembra di trovare
strano tutto e se si dice qualcosa che sta ai piani di sopra,
quelli trovano strano ciò che diciamo noi. Per la maggior
parte di noi quasi ogni insegnamento si riduce ormai a due
moduli settimanali sovente separati. Arrivi in classe, di solito
di corsa da qualche succursale, apri il registro elettronico
(sperando che ci sia il collegamento), sistemi la burocrazia,
raccogli le idee della volta precedente, introduci il discorso.
Se ti va bene riesci a fare anche un esempio, poi stop! Il tuo
tempo è finito. Lasci la classe con la frase ormai quasi di rito:
ragazzi le domande la prossima volta! Riparti per la
prossima lezione. Se non ci fosse la crisi avrei già cambiato
mestiere, certo con grande rammarico, perché a me piace o
piaceva insegnare.
![Page 34: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/34.jpg)
Le due testimonianze evidenziano:
� Da una parte l’atteggiamento del «bullo» che non si manifesta necessariamente tra i pari, ma si rivolge anche verso gli insegnanti.
� Dall’altra la burocratizzazione dei processi di insegnamento e le nuove barriere prodotte da questo.
![Page 35: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/35.jpg)
IL CONTESTO
Problematica frequente: l’esistenza di una sostanziale
minoranza di alunni che non nutrono interesse nell’apprendimento del programma che offrite.
I loro genitori non vi danno alcun sostegno efficace, probabilmente perché anche loro non erano particolarmente motivati 20/30anni prima.
![Page 36: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/36.jpg)
� È stato stimato che in ogni classe ci sia la presenza di un gruppo di alunni (da 1 a 15) che sono completamente disfunzionali e disturbano le lezioni.
Le migliori situazioni di apprendimento sono quelle in cui i destinatari della conoscenza prodigano tutti i loro sforzi per acquisirla insieme alle abilità necessarie.
Invece le «scuole difficili» assomigliano piuttosto a una prigione o a una caserma in cui molte persone riluttanti devono prestare servizio. L’obbligo avvelena la situazione di apprendimento ideale.
![Page 37: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/37.jpg)
� L’insegnante «normale» deve quindi fare del suo
meglio in questa realtà tremendamente difficile;
� Ovvero deve trarre il meglio dagli alunni con una buona motivazione e colmare/domare altri studenti che si comportano come belve in una gabbia allo zoo.
Ascoltare e lavorare
![Page 38: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/38.jpg)
LA MOTIVAZIONE: STRATEGIE PER CREARLA
� Ciascun insegnante dovrebbe agire in modo coerente nelle stesse situazioni e questo avrebbe un enorme impatto sul comportamento e sulla motivazione.
In realtà
Siete costretti a passare la maggior parte del vostro tempo a mantenere il controllo della classe e tutti i comportamenti che mettete in campo spesso diventano il vostro modo per sopravvivere.
Tuttavia più la situazione diventa difficile più diventa di vitale importanza gratificare positivamente quelli che fanno ciò che volete.
![Page 39: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/39.jpg)
REQUISITI:
� preparazione didattica
� capacità di comunicazione con gli altri
� competenza in campo psicopedagogico
� aggiornamento continuo
� capacità organizzative
� atteggiamento critico verso ciò che si insegna
� conoscenza dei problemi sociali
� sensibilità d'animo
� disponibilità al confronto con gli altri.
![Page 40: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/40.jpg)
A questo proposito lo studioso Carl Rogers pone al centro di tutto il sistema educativo la relazione insegnante/allievo.
L'insegnante non deve assumere un ruolo nella relazione con l'alunno, ma deve essere se stesso, esprimendo i propri sentimenti, positivi o negativi che siano.
Creando un clima di fiducia diventerà facilitatore dell’apprendimento
![Page 41: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/41.jpg)
Rogers afferma che "il modo nel quale ci trattano le
persone importanti determina in larga parte la
nostra percezione di noi stessi, sono queste persone
che ci aiutano a comprendere chi siamo" .
![Page 42: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/42.jpg)
«Sebbene la riuscita degli allievi nelle situazioni sociali e di rendimento sia legata a variabili personali e situazionali, le ricerche evidenziano nel comportamento
dell'insegnante un fattore fondamentale per il sereno inserimento scolastico e per la crescita armonica degli allievi stessi»
tre principali fattoridell’insegnamento
abilità di
insegnamento
caratteristiche
professionali
clima di
classe
![Page 43: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/43.jpg)
INSEGNAMENTO EFFICACE
Gurney (2007) � ha delineato alcuni fattori fondamentali caratterizzanti l’insegnamento efficace:
� conoscenza, entusiasmo e responsabilità nell’apprendimento;
� attività in classe che incoraggino l’apprendimento;� attività di valutazione che sappiano sostenere
l’apprendimento attraverso l’esperienza;� feedback efficaci che contribuiscano allo sviluppo dei
processi di apprendimento in classe;� interazioni efficaci tra alunni e insegnanti, che
supportino l’apprendimento attraverso l’esperienza.
![Page 44: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/44.jpg)
È attraverso l’educazione e lo sviluppo di queste
abilità che possiamo apprendere di essere emotivamente intelligenti, imparando a usare le
emozioni come patrimonio di ricchezza straordinaria, imparando ad agire per scelta non più a
re-agire.
Le emozioni sono alla base del comportamento
![Page 45: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/45.jpg)
L’ARTE DELL’INCORAGGIARE
Incoraggiamento significa:- ACCETTAZIONE- RICONOSCIMENTO- COMUNICARE FIDUCIA
INCORAGGIARE è dare al bambino la possibilitàdi affermare: «Io sono capace! Possocontribuire e influenzare ciò che mi succede»
![Page 46: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/46.jpg)
COME?
Attraverso il modo di comunicare erelazionarsi con lui
Linguaggio dell’incoraggiamento
1. Comunicare Accettazione:“Mi piace il modo in cui hai affrontato la situazione”, “Cosa ne pensi al riguardo?”2. Comunicare fiducia:“ Ce la farai!”, “ Fai progressi”3. Riconoscere il miglioramento e l’impegno:“ Stai migliorando”, “Forse ritieni di non aver raggiunto il tuo scopo ma guarda come sei andato avanti”4. Riconoscere il contributo:“ Ho apprezzato il tuo aiuto” , “Mi aiuteresti a farlo?”
![Page 47: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/47.jpg)
ATTEGGIAMENTI INCORAGGIANTI
1. Approvare l’impegno al di là del risultato2. Aver fiducia e non spingerli oltre le loro capacità3. L’errore non è un fallimento, ma un incidente di percorso4. Correggere il comportamento non la persona5. Avere un approccio ottimistico6. Farli sentire utili
![Page 48: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/48.jpg)
Strategie
scoraggianti
Strategie
incoraggianti
Ascolto non efficace Ascolto efficace
Concentrarsi sugli aspetti negativi
Concentrarsi sugli aspetti positivi
Minacciare Accettare
Non coinvolgimento a livello affettivo
Coinvolgimento affettivo
Enfasi sulla competizione Enfasi sulla cooperazione
Umiliare Stimolare
Autoritarismo Libertà di scelta
![Page 49: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/49.jpg)
Elogio Incoraggiamento
È centrato sui risultati,implica competizione
È centrato sull’impegno,implica collaborazione
È centrato sul controlloesterno (comportarsi come siaspettano)
È centrato sulle abilitànell’affrontare situazioni
Dà importanza al giudiziodegli altri
È centrato sulla valutazioneinterna (l’importante è comepercepisco me stesso e i mieisforzi)
È centrata sull’individuo e suiguadagni personali
Si focalizza su risorse,contributi, stima
![Page 50: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/50.jpg)
FATTORI CHE FAVORISCONOL'INCORAGGIAMENTO
1. La comunicazione2. Regole flessibili3. Apertura col mondo esterno4. Il dialogo5. Il controllo6. La discrezione
![Page 51: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/51.jpg)
L'eventuale giudizio negativo denota un insuccesso non solo dell'alunno, dal punto di vista dell'apprendimento, ma anche della scuola, che non è stata in grado di insegnare qualcosa a quell'alunno.
Chi valuta, ha un potere notevole, in quanto i suoi giudizi possono condizionare fortemente il futuro di chi viene giudicato. Una valutazione positiva costituisce una specie di riconoscimento sociale.
Tale funzione di incentivazione è tanto più efficace, quanto più è accompagnata da una spiegazione circa le ragioni che rendono la prestazione più o meno sufficiente.
![Page 52: FATTORIDIRISCHIOEFATTORI PROTETTIVI](https://reader030.vdocuments.pub/reader030/viewer/2022012504/617f4f7a3d98034f012e259b/html5/thumbnails/52.jpg)
Bibliografia
� Gurney, P. (2007). Five factors for effective teaching. New Zealand Journal of Teachers’ Work, 4(2), 89–98.
� Giovanelli, M. (2003). Relationship between reflective disposition toward teaching and effective teaching. The Journal of Educational Research, 96(5), 293–309.
� Goleman D. Intelligenza emotiva che cos’è e coperchè puòrenderci felici. RCS Libri & Grandi Opere. Milano, 1996.