finale 2008a - [o dolorosa vergine.mus]

28
ANGELA CANTIELLO CANTI POPOLARI DALLA TRADIZIONE SACRA CAMPANA PER MARIA SS. ADDOLORATA Centro di Ricerca e di Sperimentazione Musicale

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ANGELA CANTIELLO

CANTI POPOLARI DALLA TRADIZIONE SACRA CAMPANA

PER MARIA SS. ADDOLORATA

Centro di Ricerca e di Sperimentazione Musicale

Questo libro non è in vendita ma è riservato alle Biblioteche e agli studiosi ed è stato stampato nel 2016

a cura del © Centro di Ricerca e di Sperimentazione Musicale

ente morale di promozione culturale non a fini di lucro fondato nel MCMLXXXI

via della Sapienza, 38 - 80138 NAPOLI; sede sociale in via Cardinal Prisco 88 - 80042 BOSCOTRECASE

tel. 3402461264. e-mail: [email protected] - sito web: www.crsm.altervista.org

Potete ricevere gratuitamente copia di questa pubblicazione facendone richiesta al C.R.S.M.

In frontespizio:

Anonimo - Quadro commemorativo dell’ Incoronazione dell’Addolorata che si venera nel Santuario della Cattedrale di Caserta

ANGELA CANTIELLO

CANTI POPOLARI

DALLA TRADIZIONE SACRA CAMPANA PER MARIA SS. ADDOLORATA

CENTRO DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE MUSICALE

E’ una raccolta piccola, ma degna di rilievo che, nella memoria collettiva del nostro popolo,

evidenzia ricchezza di pathos, semplicità espressiva, desiderio di conversione.

E’ un piccolo tesoro “popolare” che catechizza il popolo, lo rende partecipe e coinvolto nei

momenti salienti della vita, passione, morte e resurrezione del Signore.

Sono cantati nel giorno in cui i figli si stringono intorno alla Madre, che partecipa alla

passione del Figlio, e Maria, l’eletta figlia di Sion, è tra la sua gente, anche visivamente

attraverso tante immagini care alla nostra pietà.

Il popolo la sente sua, parte di sé: c’è una sorte di inter-scambio, ben evidente in queste

“nenie”, tra il popolo che com-passiona la Madre comune, presente ai piedi della Croce, e la

Madre presente vivamente e attivamente nella vita del popolo.

Da questi canti popolari Essa appare come l’immagine viva del dolore umano, di un

dolore che cerca significato, spiegazione; di un dolore che riflette sul male, sul peccato, sulla

redenzione.

La “dolorosa” raccoglie in sé tutta l’esperienza umana, quindi tutto comprende e tutti

consola.

Ognuno si rivede in Lei, ognuno cerca in Essa “sollievo al proprio duol”.

Un altro aspetto è immediatamente percepibile: il pentimento e il desiderio di conversione.

Il fallimento e il pianto umano vengono affidati alla Madre della Misericordia che, col suo

popolo, condivide, sempre, nel corso dei secoli, gioie e dolori, ansie e pene, desiderio di riscatto,

di libertà, di pace.

I canti, così sapientemente cadenzati, semplici nel linguaggio, incisivi nel messaggio

comunicativo, scendono “naturalmente” nel cuore, ne risalgono per esprimere partecipazione,

desiderio, devozione, amore al Signore.

Essi nascono e accompagnano rappresentazioni, alcune volte anche spagnolescamente

scenografiche, della Passione del Signore: ma trovano spiegazione e significato in quel fine che,

all’inizio, abbiamo definito “catechetico”.

In epoche in cui il popolo era lontano dalla Parola di Dio, in cui i mirabili racconti della

Passione erano cantati, e in latino, il messaggio redentivo giungeva attraverso queste altre

strade: immagini, gruppi plastici, canti. E tanto negli uni quanto negli altri, appare vivo il

senso partecipativo, diffusivo quasi, che attraverso l’occhio, l’udito, colpiva la mente, scendeva

al cuore.

E’ un tesoro “povero” ma ricco di animo e carico di messaggi.

Prof. Antonio Grasso

La presente raccolta comprende sei canti popolari, prevalentemente eseguiti

durante la processione del Venerdì Santo ad Acerra, Boscotrecase, Maddaloni,

Napoli, Caserta o durante la novena a Maria SS. Addolorata nei siti religiosi

ove se ne celebra il culto. Perché fosse possibile riunirli tutti, testo e musica,

ho avuto bisogno della preziosa e disinteressata collaborazione di quanti hanno

messo a disposizione libriccini di preghiere, spartiti, la loro stessa memoria

musicale e quant’altro fosse necessario.

Sento il dovere perciò di ringraziare:

- Per il brano Il sol s’oscura il maestro Modestino De Chiara e, per la

foto, la signora Orsolina d’Urso.

- Per i brani O Madre del dolore e Ai tuoi piedi, o bella Madre e per la foto,

monsignor don Romualdo De Rosa, parroco della chiesa Ave Gratia

Plena di Boscotrecase, ed il seminarista Salvatore Illiano.

- Le parti relative al brano O dolorosa Vergine mi sono state recapitate

grazie alla generosità del maestro Antonio Barchetta di Maddaloni e

del signor Francesco La Farina; per la foto si ringraziano i Padri

Francescani Minori Conventuali di Maddaloni.

- Per il brano Stava Maria dolente devo un grazie speciale alle signore

Angela e Carolina Della Valle di Caserta che hanno ritrovato il testo

in un antico libro di preghiere.

- Per la musica un grazie specialissimo alla maestra Teresa Campana di

Napoli, che, con la sua memoria musicale, mi ha aiutata a trascriverla.

- Per il brano Già condannato il Figlio ringrazio sempre le signore Della

Valle e la signora Emilia Campanile per il testo. Per la musica

ringrazio la signora Giovanna Benincasa in Cantiello.

Ci sono “percorsi” nella vita normale come in quella artistica che,

inaspettatamente, convergono poi tutti nella stessa direzione, Così è stato per

questa raccolta che vuole essere un piccolo contributo affinchè non cessi la

memoria di quanti, umilmente e senza essere grandi musicisti o grandi poeti,

hanno inteso esprimere la loro commozione ed il loro afflato religioso al lume

del ricordo della Passione e Morte di Ns. Signore Gesù Cristo e dell’intenso

dolore della “sua mamma”.

a.c.

Ave Maria dell’Addolorata

(come l’ho appresa dalle donne della mia famiglia)

Ave Maria,

Madre dei dolori,

il Crocifisso è con te.

Tu sei la lacrimevole fra le donne

e lacrimevole è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria,

Madre del Crocifisso,

prega per noi crocifissori del tuo figlio

adesso e nell’ora della nostra morte.

Amen.

Il sol si oscura

Il sol si oscura, trema la terra

il ciel si serra nel gran dolor. (2 volte)

Morto è il Signore, o peccatore,

se tu non piangi sei senza cor. (2 volte)

Ahimè! Che vedo! Langue Maria,

che per la via, vide il Signor (2 volte)

di sangue intriso come un ucciso;

la Madre e il Figlio nel gran dolor. (2 volte)

&?

b

b

c

c

16

16&

˙ œ œIl sol si/o

˙ œ œ

˙ œ Œscu ra,

˙ œ Œ

˙ œ œtre ma la

˙ œ œ

˙ œ Œter ra

˙ œ Œ- - - -

&

&

b

b

21

˙ œ œil ciel si

˙ œ œ

˙ œ Œser ra

˙ œ Œ

˙ ˙nel gran

˙ ˙

˙ ˙do lor,

˙# ˙

˙ œ œil ciel si

˙ œ œ- -

&

&

b

b

26

˙ œ Œser ra

˙ œ Œ

˙ ˙nel gran

˙ ˙

˙ ˙do lor.

˙# ˙

3

3Ó Œ ‰ jœ

MorÓ Œ ‰ jœ

œ .jœ rœ# ˙to/è/il Si gno

œ .jœ rœ# ˙- - - - -

&

&

b

b

34

˙ œ œ œnre, o pec ca

˙ œ œ œ#

˙ œ Œto re

˙ œ Œ

˙ œ œse tu non

˙ œ œ

˙ œ Œpian gi

˙ œ Œ

˙ ˙sei sen

˙ ˙- - - - -

&

&

b

b

39

˙ œ Œza cor,

˙ œ# Œ

˙ œ œse tu non

˙ œ œ

˙ œ Œpian gi

˙ œ Œ

˙ ˙sei sen

˙ ˙

˙ ˙za cor.

˙# ˙- -

© C. R. S. M.

Il sol si oscura

(1)

(2)

&

&

b

b

44 20

20˙ œ œ

Ahi mè che

˙ œ œ

˙ œ Œve do,

˙ œ Œ

˙ œ œlan gue Ma

˙ œ œ

˙ œ Œri a,

˙ œ Œ

˙ œ œche per la

˙ œ œ- - - - -

&

&

b

b

69

˙ œ Œvi a,

˙ œ Œ

˙ ˙vi de/il

˙ ˙

˙ ˙Si gnor,

˙# ˙

˙ œ œche per la

˙ œ œ

˙ œ Œvi a

˙ œ Œ- - - -

&

&

b

b

74

˙ ˙vi de/il

˙ ˙

˙ ˙Si gnor

˙# ˙

3

3Ó Œ ‰ jœ

diÓ Œ ‰ jœ

œ .jœ rœ# ˙san gue/intri

œ .jœ rœ# ˙- - - -

&

&

b

b

81

˙ œ Jœ Jœnso co me/un uc

˙ œ jœ jœ#

˙ œ Œci so,

˙ œ Œ

˙ œ œla Ma dre/e/il

˙ œ œ

˙ œ ŒFi glio

˙ œ Œ

˙ ˙nel gran

˙ ˙- - - - -

&

&

b

b

86

˙ œ Œdo lor,

˙ œ# Œ

˙ œ œla Madre/e/il

˙ œ œ

˙ œ ŒFi glio

˙ œ Œ

˙ ˙nel gran

˙ ˙

˙ ˙do lor.

˙# ˙

4

4- - -

(3) (4)

(5)

(6)

O Madre del dolore

O Madre del dolore,

Tu sei la Madre mia,

sarò con Te Maria,

compagna, compagna,

compagna nel dolor.

Quel Tuo patir dolente,

che afflitto ognor mi tiene,

che causa di Tue pene

è stato, è stato,

è stato il mio fallir

.

Quel Tuo sospir dolente

che spira al far del giorno,

l'aria che spiro intorno,

mi sembra, mi sembra,

mi sembra il Tuo sospir.

& bbb c œ .œ œ œ œO

Quel

Quel

Ma

tuo

tuo

dre

pa

so

del

tir

spir

do

do

do

O Madre del dolore

œn œ ˙lo

len

len

re,

te,

te,

-

-

-

-

-

-

-

-

-

& bb b3

œ .œ œ œ œtu

che/af

che

sei

flit

spi

la

to/o

ro/al

Ma

gnor

far

dre

mi

del

œ œ ˙mi

tie

gior

a,

ne,

no,

- -

-

-

- -

-

-

& bb b5

œ .œ œ œ œsa

che

l'a

cau

ria

con

sa

che

te

di

spi

Ma

tue

ro/in

.œ œ œ Œ œri

pe

tor

a,

ne

no,

com

è

mi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

& bb b7

œ œ Œ œpa

sta

sem

gna,

bra,

to,

com

è

mi

œ œ Ópa

sta

sem

gna.

to,

bra,

-

-

-

- -

-

-

& bb b9

œ .œ œ œ œcom

è

mi

pa

stya

sem

gna

to/il

bra/il

nel

mio

tuo

do

fal

so

wlor.

lir.

spir.

- -

-

-

-

-

-

© C. R. S. M.

Parrocchia SS. Addolorata BOSCOTRECASE - Napoli

Ai tuoi piedi, o bella Madre

Ai tuoi piedi o bella Madre

Verso il pianto di dolor.

Per Te prego, il Figlio, il Padre,

in Te solo spero, in Te.

Una stilla almen del sangue

che versò il Tuo Gesù,

mi conforti il cuor che langue,

mi ridoni Amor, virtù.

Ah! seguir vorrei Tuo Figlio,

il mio sangue ancor versar.

Ma nell'ora del periglio

Sento il core in sen tremar.

Del Calvario in su la via

voglio Teco almen salir

e soffrir con Te, Maria,

contemplando il Tuo martir.

Ora al Figlio che ferito,

morto, vedi in seno a Te,

offri un guardo impietosito,

una lacrima per me.

Tu, che immersa nel dolore,

pur ai mesti allevi il duol.

Deh! Tu ottieni a questo core

Pace, amor dal Tuo Figliol.

& bbb 86 Œ . œ jœAi

Ah!

O

tuoi

se

ra/al

Ai tuoi piedi, o bella Madre

.œ .œpie

guir

Fi

di

glio

.œ jœ jœ jœo

vor

che

bel

rei

la

Tuo

fe

.œ .œMa

Fi

ri-

-

-

- -

-

-

-

-

-

-

-

& bbb5

.œ œ jœdre

glio,

to,

ver

il

mor

so/il

mio

to,

.œ .œpian

san

ve

to

gue/an

di/in

.œ .œdi

cor

se

do

ver

no/a

.˙lor.

sar.

Te,

Œ . œ jœPer

Ma

of

Te

nel

fri/un

œ jœ .œpre

l'o

guar

go,

do

ra

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

& bbb11

Œ jœ œ jœil

im

Fi

delpie

glio/il

peto

œ jœ .œPa

risi

dre,

glioto,

Œ . œ jœin

senu

Te

to/ilna

.œ .œso

cola

lo

re/incri

.œ .œspe

senma

ro/in

treper-

-

---

-

--

--

-

-- -

-

-

& bbb16

.˙Te.

mar.

me.

Œ . œ jœU

Del

Tu,

na

Cal

che/im

.œn .œstil

va

mer

la/al

rio/in

sa

.œ .œmen

su

nel

del

la

do

œ jœ .œsan

vi

lo

gue

a

re,

Œ . œ jœche

vo

pur

ver

glio

ai

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

& bbb22

.œn .œsò

te

me

co/al

il

sti/al

.œ œ œ œmen

Tuo

le

sa

Ge

vi il

.˙lir

sù,

duol,

Œ . œ jœe

mi

deh!

sof

con

Tu/ot

.œ .œfrir

for

tie

ti

ni

-

-

-

- -

-

-

-

-

-

-

-

& bbb27

Œ jœ œ jœcon

il

a

te

cuor

que

Ma

che

sto

œ jœ .œri

lan

co

a

gue,

re

Œ . œ jœcon

mi

Pa

tem

ri

ce,a

.œ .œplan

do

mor

do/il

ni/A

dal

.œ .œTuo

mor,

Tuo

mar

vir

Fi

.˙tir.

tù.

gliol.-

- -

-

-

-

-

-

-

-

-

- -

-

-

-

© C. R. S. M.

Statua di Maria SS. Addolorata

Chiesa di S. Francesco dei Padri Francescani Minori Conventuali

MADDALONI - Caserta

O dolorosa Vergine

O dolorosa Vergine

accetta il pianto mio,

ai Tuoi dolori uniscilo e lo presenti a Dio, (due volte)

che non saprà respingerlo solo per Tua mercè, (due volte)

solo per Tua, per Tua mercè.

Gli spasmi Tuoi durissimi

Sian spasmi del mio cuore,

o Vergin dolentissima, è mio il Tuo dolore (due volte)

finché mi restan lacrime, le verserò per Te (due volte)

le verserò, verserò per Te.

& bb c 8 Ó Œ œOGli

œ œ œ œdospa

losmi

rotuoi

sadu

.œ jœ œ œVerris

gisi

nesmi

acsian

œ œ œ œcetspa

ta/ilsmi

piandel

tomio

- - -- -

--

- -

& bb13

.œjœ œ œ

micuo

o,re,

aio

œ œ œ œtuoiVer

dogin

lodo

ri/ulen

.œ jœ# œ œnitis

scisi

loma,

œ œ œ œlo

miopreil

sentuo

ti/ado

˙ œ ‰ jœDilo

o,re

aio

-- -

- --

--

--

--

- --

--

& bb18

œ œ œ œtuoiVer

dogin

lodo

ri/ulen

.œ jœ œ œnitis

scisi

loma,

œ œ œ œlo

miopreil

sentuo

ti/ado

.œ jœ .œ jœDilo

ore

chefin

œ .œ œ œ œnonchè

sami

pràre

restan-

- --

--

--

--

- --

-- -

--

-

& bb23

.œ jœ ˙spinla

gercri

lome

œ œ jœ jœ œ œsole

lover

perse

tuarò

merper

˙ Ócè,te.

˙ jœ jœ Jœ JœcheFin

nonchè

sami

pràre

restan

--

--

-- -

--

--

-

& bb27

œ œ ˙spinla

gercri

lome

˙ jœ jœ Jœ Jœsole

lover

perse

tuarò

merper

˙ Ócè,te.

2 ˙ œ œ Jœn Jœsole

lover

perse

--

--

-- -

- -- -

& bb33

˙ œ œ jœ Jœturò

aver

perse

˙ œ œ jœ# jœturò

aper

mer

˙ Ócé.te.

14-

- -- -

© C. R. S. M.

O dolorosa Vergine

Strum. (1)

(2)

(3)

Statua di Maria SS. Addolorata Proprietà della signora Teresa Campana

NAPOLI

Stava Maria dolente

Stava Maria dolente

senza respiro e voce

mentre pendeva in croce,

del mondo il Redentor.

E nel fatale istante,

crudo materno affetto,

le trafiggeva il petto,

le lacerava il cor! (due volte)

Veder un figlio, un Dio,

che palpita, che muore,

sì barbaro dolore

qual madre mai provò?

Alla funerea scena,

chi tiene il pianto a freno

ha un cuor di tigre in seno

o cor in sé non ha. (due volte)

Chi può mirar in tanta

pena una madre, un figlio,

e non bagnare il ciglio,

e non sentir pietà?

O dolce Madre e pura,

fonte di tanto amore, parte del tuo dolore

fa che mi scenda al cor. (due volte)

& # 42 œ œSta

Ve

Chi

va

der

può

Stava Maria Dolente

‰ jœ# jœ jœMa

un

mi

ria

Fi

rar

do

glio/un

in

œ œ œlen

Di

tan

te

o

ta

Ó-

-

-

-

-

- -

-

-

& #5

œ œ Jœjœ

sen

che

pe

za

paò

na/u

re

pi

na

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ta,

ma

ro/e

che

dre/un

œ œvo

muo

fi

ce

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glio,

Ó œ œmen

e

tre

bar

non

œ œ# jœ jœpen

ba

ba

de

ro

gna

va/in

do

re/il

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

& # 4311

œ œ œcro

lo

ci

ce,

re,

glio,

∑ œ œ Jœjœ

del

qual

e

mon

ma

non

do/il

dre

sen

œ œRe

mai

tir

den

pro

pie

˙U

tor.

vò?

tà?

-

-

-

-

-

-

- -

-

-

& # 4316

œ Jœ Jœjœ jœ

E

Al

O

nel

la

dol

fa

fu

ce

ta

ne

Ma

le/i

rea

dre/e

œ œ œ Œstan

sce

pu

te,

na,

ra,

œ Jœ Jœjœ jœ

cru

chi

fon

do

tie

te

ma

ne/il

di

ter

pian

san

no/af

to/a

to/a

œ œ œ Œfet

fre

mo

to,

no,

re,

-

-

-

-

-

-

-

- -

-

-

-

-

-

- -

-

-

-

-

-

-

-

& # 4220

œ Jœ Jœjœ jœ

le

ha/un

par

tra

cuor

te

fig

di

del

ge

ti

tuo

va/il

gre/in

do

œ œ œ Œpet

se

lo

to,

no,

re

œ Jœ Jœle

o

la

cor

che

ce

in

mi

œ œra

scen

va/il

non

da/al-

- - -

-

-

-

-

-

- - -

-

& #24 U̇cor!

ha!

cor.

œ œ# œLe

O

la

cor

che

ce

in

mi

œ œra

scen

va/il

non

da/al

˙U

cor!

ha!

cor.

- - -

-

© C. R. S. M.

Statua di Maria SS. Addolorata

Che si venera nel Duomo di

CASERTA

O Madre dolce e cara, o Vergine pudica,

permetti che Tel dica: Il Figlio Tuo morì.

Quel capo già chinato, quell'annerite gote,

dicono a chiare note: che il Figlio Tuo morì.

Le tombe, i sassi, i monti, le stelle il mar le sfere,

tutto ti fa sapere che il Figlio Tuo morì.

Guarda la nuda croce che a Te rivolta dice: Ahi! mesta Genitrice,

il Figlio Tuo morì.

Già condannato il Figlio, alle ribalde squadre

chiede l'afflitta Madre: Il Figlio mio dov'è?

Corre per ogni via, incontra l'empia gente,

e chiede, o Dio, piangente: Il Figlio mio dov'è?

Interroga le meste figliole di Sionne:

Ditemi, buone donne: Il Figlio mio dov'è?

Sale l'infausto monte, con frettolosi passi,

e chiede ancora ai sassi: Il Figlio mio dov'è?

Già condannato il Figlio

& c œ .jœ rœ œ œGiàCorInSaOQuelLeGuar

conreterle

Maca

tomda

danperrol'indrepo

be/ila

naogafaudolgiàsasnu

to/ilgnilestoce/echisi/Ida

.œ jœ œ ŒFivime

moncana

moncro

glio,a,stete,ra,to,ti,ce

---

-

-

-

---

-

--

--

--

--

-

--------

&3

œ .jœ rœ œ œalinficonoquelleche/a

lecongliofretVerl'anstelTe

ritraletogine

le/ilri

ball'emdiloneri

marvol

depiaSisiputeleta

.œ jœ œ Œsquagenonpasdigosfedi

drete,ne:si,ca,te,re,ce:

---

-

------

-

---

-

--

-

-

-

-

-

--------

&5

œ# .jœ rœ œ œchieeDieperditutAhi!

dechiete

chiemetcotome

l'afde,/Omi,

de/anti

no/ati

sta

flitDio,buocochechiafaGe

tapianne

ra/aitelresani

.œ Jœ œ ŒMagendonsasdinopetri

dre:te:ne:si:ca:te:re:ce,

-

-

---

----

-

-

-

-

-

--

-

-

-

--

--------

&7

œ# .jœ rœ œ œIlIlIlIl

che/ilche/il

il

Il FiFiFiFiFiFiFiFi

glioglioglioglioglioglioglioglio

miomiomiomiotuotuotuoTuo

dodododomomomomo

˙ Óv'è?v'è?v'è?v'è?rì.rì.rì.rì.

--------

--------

© C. R. S. M.

Già condannato il Figlio

POSTILLE agli inni

Il sol s’oscura

e O dolorosa Vergine

& b œ .œ œ# œ œ œ œ œ œ# œ Jœ ‰ Œ œ .œ œ# œ œ œ œ œ œ œ Jœ ‰ Œ ˙ ˙

& b100

˙ jœ ‰ œ ˙ jœ ‰ .œ œ ˙ jœ ‰ Œ œ .œ œ# œ œ œ œ œ œ# œ Jœ ‰ Œ

& b œ .œ œ# œ œ# ˙ jœ ‰ Œ ˙ Jœ ‰ Œ ˙ œ œ ˙ œ œ ˙ jœ ‰ Œ

& b .œ jœ œ œ œ œ .œ Jœ .œ jœb .œ jœ .œ jœ œ œ ‰ Jœ ‰ jœ ‰ jœ( )

& b œ œ .œ Jœ œ œ ˙ ˙ ˙ Jœ ‰ Œ Ó

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(canto)

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Postille a "Il sol s'oscura"La versione attuale prevede l'interpolazione, nella misure di pausa, di un motivo di introduzione o di accompagnamento, solitamente eseguito da un complesso bandistico o dall'organo, che riportiamo per conoscenza.

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Postille a "O DolorosaVergine"La versione attuale prevede l'interpolazione, nella misure di pausa, di un motivo di introduzione o di accompagnamento, solitamente eseguito da un complesso bandistico o dall'organo, che riportiamo per conoscenza.

(canto)