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Numero 7 - 20.06.2003 Finalmente una buona notizia: l'atomica non causa il cancro! Marcello Marchesi Stefano si sposa!!! Quando leggerete queste note il nostro Stefanone avrà messo nero su bianco i suoi profondi sentimenti, e noi di Diario di Guerra gli auguriamo a lui e alla sposa tanti e tanti auguri!! E si! Quanti ricordi prima che Stefano conoscesse la Lucia; quando gli si domandava: Ma come risolveresti i problemi e le tensioni del Medio Oriente? Lui subito rispondeva: Calci in culo e bastonate per tutti!! Una opinione eccentrica che raramente e’ stata ascoltata da Santoro (anche per questo e’ stato cacciato). Il vecchio Stefano poteva parlare per ore e ore e in termini entusiastici della nuova bomba a frammentazione in dotazione nell’esercito americano; quello nuovo vi può ora decantare (sempre con entusiasmo) le caratteristiche tecniche della nuova pentola a pressione che ha acquistato … Adesso Stefano fa la raccolta dei rifiuti differenziata, aiuta le vecchiette ad attraversare la strada (lo faceva anche prima ma poi le lasciava in mezzo al traffico), e alla domanda sul Medio Oriente risponde con un: E necessario analizzare e approfondire la tematica, soprattutto bisogna considerare le varie opinioni … che farebbe l’invidia di un democristiano. Ancora tanti auguri … Ci vediamo al prossimo numero … Fabio

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Page 1: Finalmente una buona notizia: l'atomica non causa il …Prodotto dalla Spi, una multinazionale del wargame, Oil War, ovvero “ Un intervento americano nel Golfo Persico “, era articolato

Numero 7 - 20.06.2003

Finalmente una buona notizia: l'atomica non causa il cancro!

Marcello Marchesi Stefano si sposa!!! Quando leggerete queste note il nostro Stefanone avrà messo nero su bianco i suoi profondi sentimenti, e noi di Diario di Guerra gli auguriamo a lui e alla sposa tanti e tanti auguri!! E si! Quanti ricordi prima che Stefano conoscesse la Lucia; quando gli si domandava: Ma come risolveresti i problemi e le tensioni del Medio Oriente? Lui subito rispondeva: Calci in culo e bastonate per tutti!! Una opinione eccentrica che raramente e’ stata ascoltata da Santoro (anche per questo e’ stato cacciato). Il vecchio Stefano poteva parlare per ore e ore e in termini entusiastici della nuova bomba a frammentazione in dotazione nell’esercito americano; quello nuovo vi può ora decantare (sempre con entusiasmo) le caratteristiche tecniche della nuova pentola a pressione che ha acquistato … Adesso Stefano fa la raccolta dei rifiuti differenziata, aiuta le vecchiette ad attraversare la strada (lo faceva anche prima ma poi le lasciava in mezzo al traffico), e alla domanda sul Medio Oriente risponde con un: E necessario analizzare e approfondire la tematica, soprattutto bisogna considerare le varie opinioni … che farebbe l’invidia di un democristiano. Ancora tanti auguri … Ci vediamo al prossimo numero … Fabio

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Simulazioni & Attualità Questo articolo e strutturato in tre parti: La prima parte e un articolo di Panorama del 1980 (una vera chicca storica), ed il primo articolo che ho letto dei giochi di simulazione e fà da introduzione a quest’ articolo. La seconda parte sono i prerequisiti per una simulazione che vuole essere la copia speculare dell’articolo di panorama. La terza parte e il report della simulazione relativa … Particolarità interessante, le note relative alla seconda e terza parte sono state scritte / eseguite verso la metà di marzo di quest’ anno prima dei noti eventi bellici … (1) Articolo Panorama del 1980 Quel blitz e’ di carta In un wargame del 1975 il conflitto tra Iran e Irak era stato previsto nei minimi particolari. e a vincere... Se il presidente della Repubblica irachena Saddarn Hussein fosse stato un giocatore di boardgame, avrebbe affrontato il conflitto con l’Iran in maniera molto più cauta o, forse, non si sarebbe mai avventurato in un confronto militare. Sergio Masini, uno tra i maggiori esperti italiani di giochi di simulazione, non ha dubbi: “Il conflitto tra Iran e Irak era ampiamente prevedibile a tavolino in ogni sua fase, e se lo stato maggiore di Bagdad si fosse avvalso delle informazioni teoriche disponibili presso qualunque giocatore di wargame ne avrebbe tratto salutari indicazioni”.

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Per arrivare a queste conclusioni Masini e’ andato a rispolverare un vecchio gioco di guerra americano, Oil War, che nel 1975 comparve sulla rivista newyorkese Strategy and Tactics, un bimestrale per appassionati di strategie simulate. Prodotto dalla Spi, una multinazionale del wargame, Oil War, ovvero “ Un intervento americano nel Golfo Persico “, era articolato su tre scenari, e cioe’ su tre situazioni storiche, possibili ), Embargo del greggio per motivi politici a danno dell'Occidente, Attacco dell'Occidente con armi convenzionali per impadronirsi dei pozzi petroliferi e, infine, continue dispute di confine tra Iran e Irak, includendo l’interferenza iraniana a favore della minoranza dei kurdi in Irak, e un intervento degli Usa e degli Stati del Golfo a fianco delÌIrak. Ricostruito lo scontro su questo terzo scenario, e posti a favore dell' Irak il fattore sorpresa e a svantaggio di Teheran una serie di handicap di carattere militare, Masini e’ giunto a sorprendenti conclusioni. In primo luogo, al di là di qualunque ragionevole vantaggio concesso ai giocatori che combattono con la divisa irachena, le principali città iraniane (Abadan in testa) non cadono nelle mani degli invasori: gli iracheni penetrano in profondità, ma non riescono a creare un fronte continuo. L'aviazione iraniana, inoltre, domina i cieli e trasforma il blitz di Hussein in una guerra. di logoramento. Situazioni che in parte si stanno verificando nel conflitto vero e proprio. Gli ideatori di Oil War, spiega Masini in un articolo che comparirà sul numero, di novembre della rivista Pergioco (nota Fabio: la prima rivista che ho letto, che includeva sistematici articoli sui bordgame) hanno quantificato le forze dei due Paesi e hanno agito sulla base di precise informazioni: probabilmente le stesse di cui disponevano Reza Pahlevi e i suoi collaboratori. Di conseguenza, per quanto semismantellata, privata di molti ufficiali superiori e coi pezzi in avaria, la macchina da guerra dello scia, rimpolpata dal fanatismo dei guardiani della rivoluzione, e’ stata capace di resistere e mantenere attivi i centri vitali delle zone attaccate. E a molti e’ parso sorprendente il fatto che gli esperti della Spi (alcuni dei quali sono consulenti del Pentagono) si sono dimostrati più informati dei generali iracheni.

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(2) Variante & Prerequisiti Per poter fare qualcosa di simile all’articolo di panorama ho cercato nei miei giochi cosa avevo e cosa ho avuto: Oil War / Desert Storm / Gulf Strike / Back on Iran. Oil War (Spi) si! me l’ero procurato, ma e’ un giochino da anni settanta buono solo per il collezionismo, Desert Storm (Command – 1991 ) interessante, ma la mappa tratta solo del Kuwait e dintorni, Gulf Strike sarebbe l’ideale sfortunatamente l’ho venduto … E infine tombola! Back on Iran della XTR del 1993, tratta di scenari del post- guerra del Golfo 1991, c’e un pò di tutto Iraniani contro Iracheni, la seconda invasione del Kuwait e’ l’invasione dell’Iraq da parte di una alleanza, sono partito da questo scenario e ho inserito le seguenti regole: 1. forze sono quelle originali del gioco, gli Iracheni sono qui stremati dalla prima guerra del golfo e dopo 12 anni di embargo non credo che siano migliorate di molto … 2. ho previsto 5 turni (su 15 che dura lo scenario) di strike aerei, ho letto da qualche parte che gli esperti indicano un numero attorno ai 200 missili lanciati al giorno nella fase iniziale di un ipotetico conflitto … 3. maggiore capacità del supporto aereo, ho sempre letto che mentre nella guerra del golfo 1 bomba su 10 era dotata di guida laser, ora si arriva al contrario 9 su 10 … (aumentato di una colonna) 4. limite negli strike, una unita irachena non può essere eliminata solo dagli strike aerei 5. diserzione irachena, sono dell’opinione che gli iracheni non siano entusiasti di essere ogni 10 anni coinvolti in una guerra … 6. event battle (potevano mancare?)

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(3) Back on Iran variante – report battle Turno 0 / Day 0 La Turchia dà l’autorizzazione all’uso del suo territorio, ma l’intero attacco verrà eseguito partendo dall’ Kuwait, perche’ non mi fido a dividere le forze Alleate in due aree diverse. Turno 1-4 / Day 2-8 Strike aerei, un bombardamento su Bassora provoca nell’opinione pubblica mondiale una serie di proteste & manifestazioni all’operato degli alleati … Turno 5 / Day +10 Inizio l’attacco con un turno di anticipo, perche’ gli strike aerei non stanno dando gli effetti voluti, il primo assalto e diretto contro Bassora e ci converge praticamente l’intero esercito alleato; Bassora cade e i festeggiamenti della popolazione locale sono un bel tonico per la propaganda Alleata. Turno 6 / Day +12 Assalto alleato frontale nel sud 6 divisioni Irachene vengono distrutte. Turno 7 / Day +14 Il giorno più nero dell’esercito Iracheno, la spinta alleata prosegue 9 divisioni Irachene sono distrutte, gli alleati arrivano adiacenti a Bagdad (la capitale non viene però ancora accerchiata). Turno 8/ Day +16 Prima battaglia di Bagdad, viene presa il 50% della capitale; ma non ci sono festeggiamenti da parte della popolazione; 6 divisioni Irachene risultano distrutte.

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Turno 9 / Day +18 Seconda battaglia di Bagdad, la capitale viene presa; ma i bombardamenti alleati sulla capitale provocano nell’opinione pubblica mondiale una ulteriore serie di proteste & manifestazioni sull’operato degli alleati, 4 divisioni Irachene sono distrutte. Turno 10 / Day +20 Vive la France!! arrivano due divisioni leggere francesi (ho dimenticato di dire che con una giravolta diplomatica i francesi si sono aggregati agli alleati all’inizio della guerra); gli alleati nel frattempo avanzano verso il Nord. Turno 11 / Day +22 Le unita francesi vanno a presidiare Bagdad, con una ultima serie di assalti cade Mossul al turno attuale non ci sono più unità Irachene la simulazione e chiusa …

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The Greater Battles - The Third World War Periodo: 1983 Sono passati vent’anni da quando ho fatto questa partita, ovviamente non dispongo di nessuna nota scritta, posso solo attingere dai dati registrati in forma indelebile nel settore AH5 area 93 del mio cervello … La partita in questione, e’ la mia prima mini-home-convenscion fatta a casa mia ; ci partecipo io, Massimo, Daniele, Diego, questi ultimi due per la verità saranno solo spettatori perche’ solo io e Massimo giochiamo; ci troviamo sabato e domenica a casa mia … La simulazione in questione e’ The Third World War della GDW, Massimo ha comprato il gioco appena uscito e ha subito proposto di farci una partita … Turno 0 / Day 0 Salgo velocemente i scalini che portano al comando Nato a Bruxelles per assumere il comando delle forze dell’alleanza; le forze del Patto di Varsavia hanno iniziato una gigantesca esercitazione che coinvolge tutte le loro unità, ma e’ probabile che ci siano state delle variazioni all’esercitazione all’ultimo momento … Turno 1 / Day 1-7 Segmento fase di superiorità aerea sulla Germania E il primo sconto della partita, e quindi riveste un ricordo particolare, il russo attacca in massa con tutta la sua aviazione, io prendo una decisione tattica importantissima, lascio passare il prima ondata, mentre la seconda ondata scortata da caccia di più bassa qualità viene devastata dai miei caccia di primo livello; sono anche fortunato gli attacchi russi della prima ondata non hanno un grande successo e posso così sfruttare la mia aviazione in modo molto efficace; nel supporto ravvicinato alle mie unità riesco ad evitare rapporti di combattimento sproporzionati …

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Turno 2-3 / Day 8-21 Se ha livello tattico le cosa vanno bene a livello strategico vanno persino meglio, il comandante russo ha un piano che brilla per la sua originalità, eseguire uno sfondamento attraverso l’Austria per poi mettere la freccia e svoltare a sinistra(Italia) / destra(Germania) Questo piano lo porterà quasi al disastro totale; sfortunatamente attorno al terzo / quarto turno il russo cambierà progetti … Nel frattempo però sono giornate di gloria per i reggimenti di alpini / elicotteri impegnati in Austria; una manciata di unità veloci che creano ingorghi alle forze russa stile strada Padova-Sottomarina (mare) attorno alle 10.00 di domenica mattina a luglio (per chi non e’ di Padova sono circa 50 km in tre ore, coi lavori in corso si passa a 4, nel calcolo non e’ conteggiato il ritorno e il motore che prende fuoco). Sul fronte centrale in Germania, le mie forze tengono con sicurezza la linea, il giusto mix di ritirate tattiche, e rotazioni delle mie unità, (affinche’ si possono riprendere & recuperare dagli scontri effettuati) mi permette di guardare con ottimismo al futuro … Turno 4-5 / Day 22-32 E venuto il momento di fare qualcosa di più di andare tranquillamente verso la vittoria, sto giocando da oltre 12 ore in difesa, e voglio provare l’ ebrezza di un contrattacco strategico e dare scacco matto allo schieramento sovietico, l’occasione la identifico nel settore centrale dove vedo l’occasione per un accerchiamento in grande stile … Ma vediamo prima gli antefatti: Massimo ha tradotto e spiegato il regolamento a noi zulù, il che mi andava benissimo, la mia conoscenza della lingua inglese allora non era delle migliori, (adesso invece con fantasia e improvvisazione traduco di tutto) e Massimo aveva fatto notare come l’accerchiamento aveva delle conseguenze disastrose, per sicurezza me lo faccio riconfermare un’altra volta e a questo punto scatta l’operazione REDSTRIKE. E un piano audace presuppone di tenere la linea senza arretramenti, eseguire una serie di contrattacchi una serie di lanci e operazioni avio per arrivare ad accerchiare un gruppo di 8/10 divisioni, la punta di diamante dell’esercito Russo che verranno poi massacrate, sudando lacrime tengo la linea di fronte agli attacchi russi, poi seguono i contrattacchi che mi costano una fortuna e infine accerchio i Russi; sto per iniziare il massacro, e ritirare la vincita su quello che ho puntato ma il Sovietico mi ferma dicendomi: Ehm … Ehm … Ho sbagliato tradurre la regola degli accerchiamenti …

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Da allora, ho fatto tesoro di questo episodio, adesso metterei via subito il gioco o si rifà il tutto …, invece quel giorno, tentiamo di ritornare indietro di un turno, recuperare le unità, di cercare di ripristinare la situazione precedente; ma con questo episodio i miei piani & strategie sono andati in malora, inoltre il mio piano erà scattato almeno un paio di turni prima … Nel frattempo il Russo aveva cambiato strategia spostando gran parte delle forze bloccate in Austria in Germania,evento questo completamente sfuggito alla mia intelligence; rilevato solo nel debrifing della partita parlando con Massimo; inoltre il Russo aveva iniziato a gestire / ruotare e recuperare le sue unità in maniera migliore … C’e ne’ comunque quanto basta per riportare in partita l’Armata Rossa. Turno 6-7 / Day 33-49 C’e ancora un turno di transazione prima che capisca che le cose stanno prendendo una brutta piega, ma darà luogo a uno degli episodi più famosi della storia militare moderna; una divisione corazzata inglese (rating 8 elite) viene sacrificata e piazzata a tenere praticamente il fronte centrale, mentre a sud (Germania) e a nord (Germania) le mie force cercano di riorganizzarsi; l’assalto Russo (6/7 divisioni miste di prima seconda e terza linea) e selvaggio su questa unità, ma ho la superiorità aerea e qualcosa riesco a dare in supporto; l’unita inglese si copre di gloria, infligge perdite (circa 2 divisioni) e riesce a tenere la linea; l’unita ha comunque subito l’ 80% delle perdite, e dovrà essere immediatamente ritirata per almeno 2/3 turni per ritornare operativa a un livello medio … Prendo atto che devo prendere misure draconiane; quello che andrò a fare e’ attualmente studiato alla scuola cadetti ufficiali alla Bundeswehr. Eseguo una ritirata strategica su tutto il fronte, con l’aviazione prendo di contropiede l’aviazione Russa e scateno un attacco a livello logistico (il primo tentato durante la partita), che e’ un vero successo e che paralizza il 60/70 % delle unita Russe a livello di movimento; questo mi permette di sganciarmi, ricostruire una linea difensiva appoggiato in alcune parti sul fume reno, senza che il Russo possa fare nulla …

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Siamo alla fine un rapido conteggio e scopriamo che il Russo ha la vittoria marginale (per un paio di miserabili punti) nulla di grave ho ancora qualche unità di paracadutisti tenuti di riserva proprio per questi casi; eseguo tre lanci su tre città occupate (ovviamente solo il sapere che e’ stato concordato un cessate il fuoco alle 19.00 me lo fa fare …) ne basta uno che riesca perche’ io vinca (solita vittoria marginale), il primo lancio viene bloccato in una disperata battaglia aerea dal russo, il secondo e il terzo vengono rispettivamente bloccato e annientato dall’antiaerea. Una cosa che va contro tutte le regole fisiche attualmente conosciute sul lancio di dadi … Ciliegina finale Scoprirò nei giorni successivi che il russo commenterà questa partita come una grandissima vittoria strategica inflitta alle forze imperialistiche e capitalistiche … Maledetti comunisti!! Le cifre finali Un sabato e una domenica dedicati a questa simulazione / circa 20+ ore di gioco

Il cover della simulazione giocata...

Le altre espansioni della serie

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Third World War - la serie 1983 Regan lancia il programma di ricerca sulla costruzione di uno “scudo spaziale” che protegga gli Stati Uniti da missili nemici; abbattimento da parte dell’Urss di un jumbo delle linee aeree sudcoreano; due autobombe contro la caserma americana e francese a Beirut; i primi “Pershing-2 “ diventano operativi in Germania. Questo tanto per inquadrare il periodo, in cui esce la simulazione della GDW … Third World War E’ il primo della serie, Nato contro gli orchetti del signore degli anelli, due le caratteristiche di fondo, la mappa che abbraccia la Germania più il nord Italia e la scala: un turno rappresenta una settimana, il turno e suddiviso in vari segmenti incrociati tra loro, due per il Russo e tre per la Nato, per un totale quindi di cinque fasi di movimento e cinque fasi di combattimento, più segmenti vari per la superiorità aerea, ecc. E’ una cosa che si distacca molto dagli altri giochi, infatti negli altri giochi si analizzano i primi 15 / 30 giorni di un potenziale conflitto, qui si arriva a analizzare due mesi (standard scenario) o tre mesi (scenario extend) con la progressiva paralisi logistica del Patto di Varsavia. Southern Front Dopo 15 anni mi sono riuscito a procurare la prima espansione del gioco base, (uscita nel 1984) che tratta della Jugoslavia e del Sud Europa, ci farò uno scenario che mi permetterà di trovare un bug mentale del progettista. Funziona così: Il Russo invade che ne so, la Turchia, botte, fucilate e cosi via, e la Jugoslavia e i paesi neutrali cosa fanno? mobilitano per sicurezza le loro forze? fanno assumere delle posizione & schieramenti difensivi alle loro unità? Ma certo che no, e’ solo scoppiata la terza guerra mondiale che vuoi che sia, sono solo baruffe condominiali, vedrai che passa tutto … Artic Twilight Dopo 20 anni mi procuro infine la terza espansione del gioco base, (uscita nel 1985) che tratta della Norvegia, tra 10 anni con calma mi farò uno scenario. I tre giochi visti finora permetterebbero di essere legati fra loro e abbracciare l’intero scacchiere Europeo, peccato che il progettista, avesse prima di creare le mappe fatto uno studio sulla influenza del cubismo sulla pittura post-moderna, in pratica viene fuori che per collegare le varie mappe dovrei buttare giù un muro della mia taverna … Persian Gulf Quarta espansione, le forze dello Shah di Persia (nota storica: nel 1979 viene sostituito dal moderato ayatollah sciita Komeini) contro le forze Irachene alleate dei russi, roba recente eh?

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Corrispondenti dal Fronte Da Richard Berg a Richard Berg: Terrible Swift Sword e Three Days of Gettysburg Ovvero: vent’anni di guerra civile americana Alessandro Massignani

Era il 28 dicembre 2002 quando le armate schiaviste di Dario attaccarono sulla mappa di Terrible Swift Sword (1st edition o TSS) con le giacche blu di Mimmo schierate sulla strada per Gettysburg; bene in vista dalla cappella luterana immortalata nel film “Gettysburg”. Mimmo lesse una citazione di Grant e resistette fino alle 13 ai reiterati ma insufficientemente decisi attacchi dei Ribelli che non riuscirono a sloggiarlo dal McPhersons’s Ridge, complice forse una certa confusione nelle regole e una serie di lanci di dadi che ha selvaggiamente sconvolto la teoria delle probabilità. TSS e’ il primo gioco con il sistema GBotACW (Great battles of the American Civil War) di Richard Berg, uscito nel lontano 1976 ma presto seguito per il suo rapido successo da altre simulazioni e da un perfezionamento delle regole base nella seconda edizione (es. Cedar Mountain in S&T n. 86, maggio/giugno 1981 che mi colpi sulla via di Damasco come a suo tempo Saulo di Tarso), nonché da una gradevole grafica. Si poneva in sede di pianificazione della battaglia la questione se usare la prima edizione TSS (che tra l’altro non ero riuscito a svendere) oppure la seconda versione delle regole ristampate dalla TSR con una grafica più aggiornata. Ebbene, optato per la prima, cercando di correggerle con la seconda, ci siamo incasinati perché mentre le regole 2nd ed. funzionano a meraviglia, con le prime “corrette” con grappa non si capiva più niente: ecco quindi reggimenti che si inchiodavano, poi ci ripensavano, sparavano ma non sapevano se fare una bella carica alla baionetta (melee) o farsi uno spuntino. Una delle maggiori diversità tra le due versioni sta nelle regole della LOS, nel primo vi sono i “ridge” come nello standard SPI dell’epoca (es. Napoleon Last Bottles) che inibiscono in parte LOS e fuoco, nelle seconde vi sono le curve di livello. Difficile sposare le due cose.

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Comunque sia, a dispetto delle citazioni dotte di Mimmo, il gioco, prima o seconda edizione, dura tre giorni di battaglia in turni di venti minuti; noi siamo arrivati all’una del primo. Tutto da rivedere? No, a consolazione di chi vuole “farla finita”, come il film mostra abbastanza realisticamente, le cose si sono giocate all’inizio dello scontro e quindi a metà del primo giorno si vedere chiaramente che il sudista non sarebbe arrivato né a Gettysburg né a Washington, né sulle colline (gentilissime alture, a parte i Round Tops). Questa partitella dimostra, oltre alla consueta (per noi vecchi paperwarriors) meravigliosa grafica di trent’anni fa, che si poteva anche tentare l’ignoto. E cioè le nuove versioni del gioco, raffinate sempre da Richard Berg e pubblicate dalla GMT con il titolo Three Days of Gettysburg. Dopo una prima versione con una mappa colorata in maniera un pò troppo decisa ecco uscire l’ultima versione le cui regole sono una evoluzione che Berg ha adattato a moltissimi giochi, cioè il sistema della pesca dei chit per attivare le unità in mappa (sono simili quelle di Trimph & Glory, per es.) per compiere determinate azioni. Attivazione che può avvenire più volte ma che comporta dopo due azioni affaticamenti e quindi più facilità di rotture del morale, ecc. Benché inguaribile fan della 2nd edition mi sono deciso a fare una prova solitaria che ho dovuto sospendere per gravi errori nell’applicazione delle regole: la fadigue va applicata per gradi e i primi due non influiscono, applicando subito il primo grado di fatigue gli unionisti vanno in rotta che è un piacere.

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Conclusione, per quel che vale: resto un inguaribile adepto delle regole GBotACW 2nd edition, ma devo ammettere che acquistando Three Days of Gettysburg e il suo aggiornamento e River of Death (GMT, la battaglia di Chikamauga) non avevo sbattuto i soldi laddove si dice “sic transit gloria mundi” In seguito con Red Badge of Courage, le battaglie di Manassas (GMT) mi sono fatto il regalo della Befana Qualche cenno bibliografico: la citazione che gli agiografi attribuiscono al generale Ulysses S. Grant sarebbe stata pronunciata dopo che i suoi ufficiali gli avevano consigliato di ritirarsi: “credo che sarebbe meglio a far venire un pò di artiglieria e tenere la località” ed è presa da una epigrafe al capitolo 22 di L’ultima offensiva di Hitler (di Peter Elstob, Longanesi, sull’offensiva delle Ardenne, da leggere). L’altra battuta, che invece Mimmo non lesse, diceva “meglio avere uno dentro la tenda che piscia fuori anziché uno fuori della tenda che piscia dentro” riferita alla cooptazione degli avversari. Il film “Gettysburg” è tratto da un romanzo famoso ma tranquillamente evitabile dagli studiosi della guerra civile: The Killer Angels di Michael Shaara che ha dato il nome anche ad un gioco della West End. Il film è bello, lungo quattro ore (da vedere a puntate o con una scorta di tramezzini e birre) e girato in larga parte sui luoghi della battaglia.

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Poco convincente Martin Sheen nei panni di Robert E. Lee, era meglio quando scorrazzava lungo il delta del Mekong in cerca delle puttane di Playboy e del colonnello Kurtz (a proposito: vedere versione integrale, consigliata, per dirla con Nando). Per leggersi la battaglia meglio Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana (Rizzoli, 1985 e successive ristampe paperback) oppure il vecchio bello e glorioso Battles and Leaders of the American Civil War, vol. III The Tide Shifts, ristampa 1983 della Castle dell’originale del 1887, scritto da ufficiali confederati e federali. Quattro volumi tuttora disponibili da Tuttostoria.

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L’armata Brancaleone (Guerra del Golfo 1993) Siete state alle Malvine durante la guerra in Iraq?, nessun problema vi riepilogo io il meglio dell’intrattenimento bellico alla Rai … Anche i rais piangono Al posto tuo (Raidue) Alda D’Eusanio intrattiene il suo pubblico pubblico raccontando l’infanzia infelice di Saddam Hussein Ma chi sono questi curdi? Casa Raiuno con Massimo Giletti … una piccola università senza grandi ambizioni in cui però i protagonisti siete, lo ricordo con grande gioia, sempre voi da casa, persone normali che vogliono sapere qualcosa di più. Ma i curdi chi sono? Chi lo sa esattamente chi sono i curdi? Spieghiamolo … Bombe, amore e fantasia Gina Lollobrigida arriva nel parterre surreale di “Domenica in” e dice che la guerra forgia gli animi. Il monsignore & la gazzara Domenica in (Raiuno). 23 marzo Nel corso della trasmissione sotto la guida di monsignore Ersilio Tonini e Gina Lollobrigida, e scoppiata una gazzara che ha mescolato tragedia e divertimento, spossati collegamenti col fronte e allegre telepromozioni con Mara Venier … Che aria tira? Molti botti? Porta a Porta (Raiuno) Vespa parla agli inviati di guerra con fare salottiero, finche Tiziana Ferrario lo solleva da terra … Che ne pensa Leo Gullotta? La vita in diretta Michele Cocuzza innalza la bandiera della leggerezza, e chiede un commento sulla guerra a Leo Gullotta Last Minut 17/18 maggio Si e‘ tenuta nella nota località balneare di Folgaria una due giorni di non-stop che ha impegnato io / Stefano / Mimo in una partita di Third Reich e di 1830 … Il Report Event della manifestazione vi verrà girato nel numero nove …