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1 PROCEDURA SELETTIVA PER LA COPERTURA, MEDIANTE CHIAMATA AI SENSI DELL’ART. 18, COMMI 1 E 4, DELLA L. 240/2010, DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI I FASCIA, PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FOGGIA – DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/D1 “DIRITTO AMMINISTRATIVO” - SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS/10 BANDITA CON DECRETO RETTORALE N. 1024 DEL 28/09/2018, E PUBBLICATA SUL SITO WEB DI ATENEO, ALLA SEZIONE “BANDI PER DOCENTI”, IN DATA 1 OTTOBRE 2018. VERBALE N. 2 SECONDA SEDUTA Il giorno 31 gennaio 2019, alle ore 14.00, si è riunita presso la sala riunioni del Rettorato dell’Università europea di Roma, giusta autorizzazione rettorale prot. 0042631 del 21 dicembre 2018, la Commissione giudicatrice della procedura selettiva sopraindicata, nominata con D.R. n. 1373 del 4 dicembre 2018, pubblicato sul sito web di Ateneo (www.unifg.it), alla sezione “Bandi per docenti”, e composta dai: - Prof. Mario Rosario SPASIANO Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare IUS/10 – Diritto amministrativo presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” - Prof. Loredana Nada Elvira GIANI Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare IUS/10– Diritto amministrativo presso l’Università europea di Roma - Prof. Andrea MALTONI Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare IUS/10 – Diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Ferrara In apertura di seduta la Commissione dà atto che partecipano alla presente procedura i seguenti candidati: - Francesca CANGELLI - Antonio COLAVECCHIO - Matteo GNES La Commissione procede, quindi, all’esame della documentazione presentata dai suddetti candidati noti alla comunità scientifica. Sulla base dell’esame analitico del curriculum, dell’attività di ricerca, delle pubblicazioni scientifiche, dell’attività didattica (compresa quella integrativa e di servizio agli studenti) e dei compiti istituzionali, la Commissione redige il profilo curriculare per ciascun candidato e successivamente esprime i giudizi individuali ed il giudizio collegiale (allegato 1), in conformità ai criteri stabiliti nella precedente seduta ed a quelli stabiliti per l’impegno didattico e scientifico dal Dipartimento che ha richiesto il posto a concorso.

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Page 1: FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PER IL SETTORE …ATENEO, ALLA SEZIONE “BANDI PER DOCENTI”, IN DATA 1 OTTOBRE 2018. VERBALE N. 2 SECONDA SEDUTA Il giorno 31 gennaio 2019, alle

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PROCEDURA SELETTIVA PER LA COPERTURA, MEDIANTE CHIAMATA AI SENSI

DELL’ART. 18, COMMI 1 E 4, DELLA L. 240/2010, DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE

UNIVERSITARIO DI RUOLO DI I FASCIA, PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI

FOGGIA – DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/D1

“DIRITTO AMMINISTRATIVO” - SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS/10 BANDITA

CON DECRETO RETTORALE N. 1024 DEL 28/09/2018, E PUBBLICATA SUL SITO WEB DI

ATENEO, ALLA SEZIONE “BANDI PER DOCENTI”, IN DATA 1 OTTOBRE 2018.

VERBALE N. 2

SECONDA SEDUTA

Il giorno 31 gennaio 2019, alle ore 14.00, si è riunita presso la sala riunioni del Rettorato dell’Università

europea di Roma, giusta autorizzazione rettorale prot. 0042631 del 21 dicembre 2018, la Commissione

giudicatrice della procedura selettiva sopraindicata, nominata con D.R. n. 1373 del 4 dicembre 2018,

pubblicato sul sito web di Ateneo (www.unifg.it), alla sezione “Bandi per docenti”, e composta dai:

- Prof. Mario Rosario SPASIANO Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare

IUS/10 – Diritto amministrativo

presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

- Prof. Loredana Nada Elvira GIANI Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare

IUS/10– Diritto amministrativo

presso l’Università europea di Roma

- Prof. Andrea MALTONI Professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare

IUS/10 – Diritto amministrativo

presso l’Università degli studi di Ferrara

In apertura di seduta la Commissione dà atto che partecipano alla presente procedura i seguenti

candidati:

- Francesca CANGELLI

- Antonio COLAVECCHIO

- Matteo GNES

La Commissione procede, quindi, all’esame della documentazione presentata dai suddetti candidati

noti alla comunità scientifica.

Sulla base dell’esame analitico del curriculum, dell’attività di ricerca, delle pubblicazioni

scientifiche, dell’attività didattica (compresa quella integrativa e di servizio agli studenti) e dei compiti

istituzionali, la Commissione redige il profilo curriculare per ciascun candidato e successivamente esprime i

giudizi individuali ed il giudizio collegiale (allegato 1), in conformità ai criteri stabiliti nella precedente

seduta ed a quelli stabiliti per l’impegno didattico e scientifico dal Dipartimento che ha richiesto il posto a

concorso.

Page 2: FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PER IL SETTORE …ATENEO, ALLA SEZIONE “BANDI PER DOCENTI”, IN DATA 1 OTTOBRE 2018. VERBALE N. 2 SECONDA SEDUTA Il giorno 31 gennaio 2019, alle

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I predetti giudizi vengono allegati al presente verbale e ne costituiscono parte integrante.

La Commissione, all’unanimità, sulla base delle valutazioni collegiali formulate, individua nel

prof. Antonio COLAVECCHIO il candidato qualificato a ricoprire, secondo le indicazioni individuate nel

bando di concorso, il ruolo per il quale è stato bandito il posto oggetto della presente procedura.

La seduta è tolta alle ore 17,40.

Letto, approvato e sottoscritto.

Al termine della seduta, il segretario della Commissione trasmette all’indirizzo di posta elettronica

[email protected] del Responsabile del procedimento, per gli adempimenti di competenza, copia

del presente verbale letto, approvato, sottoscritto e siglato in ogni foglio. Il Presidente della Commissione è

tenuto altresì ad inviare, contestualmente, copia del presente verbale in formato word al medesimo indirizzo.

LA COMMISSIONE GIUDICATRICE

Prof. Mario Rosario SPASIANO, Presidente __________________________

Prof. Loredana Nada Elvira GIANI, Componente __________________________

Prof. Andrea MALTONI, Segretario __________________________

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Allegato 1 verbale 2

PROFILO CURRICULARE

CANDIDATO – Prof.ssa FRANCESCA CANGELLI

La candidata Francesca Cangelli, nata a Foggia il 27/8/1970, è professore associato confermato di diritto

amministrativo, settore scientifico disciplinare IUS/10, in servizio dal luglio 2006 presso il Dpt. di

Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia.

Laureata nel 1993 con 110/110 in Giurisprudenza presso l’Università LUISS. Roma., nell’a.a. 2003/2004

conseguiva il titolo di Dottore di ricerca (XI ciclo) in diritto amministrativo e diritto pubblico generale e

presso l’Università degli Studi di Ferrara.

Ricercatore di diritto amministrativo IUS 10 dal 1/12/2000, confermata dal 1/12/2003.

Professore associato di diritto amministrativo IUS 10 dal 19/7/2006 ad oggi, confermata a decorrere dal

luglio 2009.

Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale allo svolgimento delle funzioni di professore di prima

fascia nel settore concorsuale 12/D1 (s.s.d. IUS/10 – Diritto amministrativo) nella tornata del 2013.

Ha conseguito una nuova abilitazione nella tornata 2016 nella medesima fascia dello stesso s.s.d.

Attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

La candidata dichiara una continuativa e intensa attività didattica relativa a molteplici insegnamenti che

spaziano dal diritto urbanistico al diritto amministrativo, dalla contabilità di stato al diritto pubblico presso

diversi corsi di laurea, scuola professioni legali e master dell’Università di Foggia; annovera altresì incarichi

di docenza presso la Scuola Super. della PA.; Coordinatrice didattica e docente presso ulteriori master e corsi

anche presso altre università quali Catanzaro, LUM e corsi ministeriali.

Attività di ricerca scientifica

La produzione scientifica della candidata si sostanzia in complessive circa 45 pubblicazioni (3 monografie)

indicate nel curriculum, delle quali n. 16 risultano prodotte ai fini della valutazione specifica da parte della

Commissione. Le tematiche affrontate sono molteplici, spaziando su ambiti propri dell’amministrazione

pubblica e del diritto amministrativo, sia sul versante sostanziale che processuale.

Ha partecipato a progetti di ricerca anche previa selezione, su temi che spaziano dall’urbanistica

all’archeologia dalla responsabilità amministrativa all’attività consensuale della pa, alla giustizia, al principio

di sussidiarietà, accordi ex 241, principio di legalità.

Editoria: Componente dal 2004 della redazione foggiana della Rivista Diritto pubblico comparato ed

europeo, edita da Giappichelli, Dal 2013 attività di peer review per la Rivista Giuridica di Urbanistica. Ha

svolto attività di valutazione di prodotti della ricerca della VQR nel periodo 2004-2010;

Partecipazione a convegni: Costante la partecipazione a convegni anche di rilevanza nazionale presso

Università di prestigio italiane, autorevoli associazioni di settore e due istituzioni a carattere internazionale,

con presentazione di relazioni, comunicazioni e interventi su tematiche diversificate.

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Attività istituzionale:

La candidata è stata componente di commissioni per dottorati di ricerca e valutazioni comparative del settore

ius 10. Componente di commissioni di concorso pubblico o di abilitazione all’esercizio della professione

legale, è stata membro del CdA dell’Università di Foggia dal 2001 al 2004, del Senato Accademico dal 2012

al 2016, del Nucleo di Valutazione negli anni 2006/2008 e 2009/2012.

Ha collaborato a commissioni di ateneo e di dipartimento anche per la redazione di regolamenti.

***

CANDIDATO – PROF. ANTONIO COLAVECCHIO

Il candidato Antonio Colavecchio è professore associato confermato, a tempo indeterminato, dal 2010 nel

settore scientifico disciplinare IUS/10 – Diritto amministrativo ed è in servizio dal 01.07.2006 presso il

Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia.

Il candidato ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale allo svolgimento delle funzioni di professore di

prima fascia nel settore concorsuale 12/D1 (s.s.d. IUS/10 – Diritto amministrativo) nel 2014 e poi,

nuovamente, in data 20.09.2018.

Dal 01.04.2001, ricercatore di Diritto pubblico presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di

Foggia (confermato nel 2004).

Ha conseguito nell’a.a. 1997/1998 il titolo di Dottore di ricerca in Diritto Pubblico dell’Economia

presentando una tesi dal titolo “Privatizzazione e liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici: il caso

dell’energia elettrica”.

Nel 2009 è risultato vincitore di un concorso pubblico per titoli, conseguendo una borsa di studio, biennale,

per attività di ricerca post-dottorato in Diritto pubblico dell’economia presso l’Istituto di Diritto pubblico

dell’Università di Bari.

Nel 1993 si è laureato con lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari.

Attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

Il candidato dichiara una ampia e continuativa attività didattica di diritto amministrativo, legislazione del

turismo, diritto amministrativo dell’economia e istituzioni di diritto pubblico.

Il candidato attesta inoltre di avere svolto attività di docenza in numerosi Master, Corsi di perfezionamento e

Corsi di formazione di numerose università italiane. Ha svolto anche attività formative presso Università

straniere. Nell’ambito del programma Erasmus ha altresì svolto mobilità internazionale.

Attività di ricerca scientifica

La produzione scientifica del candidato si sostanzia in 58 pubblicazioni - tra cui 4 monografie e 11 articoli,

saggi e note a sentenza pubblicate in riviste di fascia A - riportate nel curriculum, delle quali n. 16,

corrispondenti al limite numerico massimo stabilito nel bando, risultano prodotte ai fini della valutazione

specifica da parte della Commissione.

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Il candidato inoltre è corrispondente dei Comitati scientifico ed editoriale di Bari e Puglia di una rivista

scientifica on line, componente della redazione della rivista “Osservatorio costituzionale”. Co-responsabile

di una rubrica sulle autorità indipendenti nell’ambito di una Rivista scientifica di Classe A. Inoltre è

componente del Comitato Scientifico di collane di case editrici di primaria importanza. Componente del

Comitato di Direzione della Rivista “P.A. Persona e Amministrazione”, membro dell’Editorial Board della

Rivista scientifica della Facoltà di Giurisprudenza della National University of Life and Environmental

Sciences of Ukraine – Kiev.

Responsabile di due progetti di ricerca, ha svolto ricerche con fondi PRIN presso le Università di Bari e del

Salento. Ha fatto parte di Collegi di dottorato di ricerca.

Ha partecipato in qualità di relatore a convegni nazionali e internazionali con relazioni su tematiche rilevanti

del diritto amministrativo o comunque coerenti con il profilo richiesto nel bando.

Attività gestionali, organizzative e di servizio.

Il candidato ha svolto numerosi incarichi di servizio interni all’Ateneo svolgendo attività in commissioni per

la redazione di regolamenti, commissioni di concorso e di valutazione della qualità.

***

CANDIDATO - PROF. MATTEO GNES

Il candidato Matteo GNES è professore associato nel SSD IUS/10 Diritto amministrativo nel Dipartimento di

Giurisprudenza – dove insegna Diritto amministrativo dal 1 marzo 2008, con conferma in ruolo dal 1 marzo

2011.

Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale allo svolgimento delle funzioni di professore ordinario nel

SSD IUS/10 nel 2013 e nel 2018.

Il Candidato è stato Ricercatore di diritto amministrativo presso la Facoltà di scienze politiche dell’università

degli studi di Urbino dal 1 settembre 2000 al 31 ottobre 2003.

Assegnista di ricerca in Diritto amministrativo presso la medesima facoltà dal 1 novembre 2003 al 29

febbraio 2008.

Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso lo European University Institute di Firenze nel 2000.

Corso presso l’Academy of European Public Law Organization (titolo conseguito nel settembre 1996).

Nel 1995 ha conseguito con lode la laurea in Giurisprudenza presso l’università La Sapienza di Roma.

Attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

Il candidato dichiara attività didattica a partire dall’anno accademico 1998-1999, con alcuni corsi estranei al

settore scientifico disciplinare IUS/10. In particolare, il candidato dichiara una vasta e qualificata attività di

docenza a contratto (negli a.a. dal 1998-1999 al 2001-2002) prima e da titolare dall’a.a. 2004-2005 ad oggi.

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Materie di docenza e di insegnamento sono, Diritto amministrativo, Diritto amministrativo comparato,

Diritto amministrativo Comunitario, europeo, Enti locali, Contabilità di Stato, Istituzioni di Diritto Pubblico,

Legislazione dei Beni culturali e governo della finanza pubblica.

Il candidato dichiara altresì di aver svolto attività di docenza di secondo livello presso corsi di dottorato e

master universitari, nonché, a livello professionale, nei corsi di formazione per dipendenti pubblici.

Dichiara, inoltre, di aver svolto attività di coordinamento didattico nell’ambito di Master universitari o

moduli di Master e di aver svolto attività di didattica integrativa (seminari, gruppi di studio ed esercitazioni

per gli studenti) in favore della cattedra di Diritto amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza

dell’Università di Roma “La Sapienza”; di aver svolto attività di tutoraggio per tesi di laurea triennale,

magistrali e di dottorato e di Master.

È stato docente di riferimento del Corso di laurea magistrale in Governo e comunicazione politica (a.a.

2010/2011 – 2014/2015) e del Corso di laurea magistrale in Politica, società, economia internazionali (a

partire dall’a.a. 2015/2016 ad oggi.

Attività di ricerca scientifica

Il candidato dichiara la partecipazione a 12 gruppi/progetti di ricerca, solo alcuni dei quali a carattere

competitivo, in 3 casi quale coordinatore e in un caso responsabile dell’unità di ricerca dell’Università di

Urbino.

Il candidato dichiara di aver svolto l’attività di coordinatore del Centro di ricerca sulle pubbliche

amministrazioni dell’Università di Urbino dal 2013 al 2017.

Dichiara inoltre il conseguimento di premi per attività di ricerca.

Il Candidato ha partecipato a numerosissimi convegni anche all’estero.

Dal 1999 è membro effettivo dello European Group of public Law; dal 2009 socio Irpa; dal 2008 membro

dello US State Alumni; e dal 1999 al 2001 è stato membro del Polo Universitario europeo Jean Monnet.

Membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Libertà fondamentali e formazioni sociali

dell’Università degli studi di Urbino dall’a.a. 2003/2004 all’a.a. 2016/2017; e dall’a.a. 2017/2018 di collegi

dei docenti del dottorato di ricerca in Global Studies. Economy, society and Law dell’Università di Urbino.

Già condirettore della rivista “Gli Stranieri”, dal 2014 membro del Comitato scientifico di indirizzo della

rivista telematica “immigrazione.it”.

Il Candidato dichiara di aver svolto attività di VQR per l’Anvur, e di valutazione per importanti riviste anche

di fascia A e collane “Studi di diritto pubblico” e EPLO publications.

Il candidato risulta autore di 3 lavori a carattere monografico, e 161 altre pubblicazioni, alcune a carattere

minore.

Attività gestionali, organizzative e di servizio.

Il candidato è Direttore del Mater e Co-direttore di Mater. Dichiara altresì di essere stato Coordinatore del

Centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni (2013-2017) e vicedirettore del Master in Management

delle organizzazioni sanitarie nell’era digitale (2014).

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Membro di Commissioni di Ateneo, referente per l’Assicurazione della qualità di quest’ultimo corso di

laurea dall’a.a. 2014/2015; dichiara di aver svolto attività di consulenza per l’Ateneo, nonché di essere stato

componente di alcune commissioni di concorso per la selezione del personale tecnico amministrativo.

GIUDIZI INDIVIDUALI

Giudizio individuale sulla Prof. Francesca Cangelli

Prof. Mario R. SPASIANO

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti – La Prof. Cangelli

attesta un’ampia attività universitaria, maturata presso l’ateneo di Foggia.

L’attività didattica, svolta nella Università di Foggia, comprende tra l’altro l’insegnamento di diritto

urbanistico, contabilità di stato, diritto amministrativo, istituzioni di diritto pubblico.

Attesta significative esperienze di didattica integrativa anche presso prestigiosi atenei italiani e attività di

coordinamento didattico di master.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica - Studiosa conosciuta nel contesto accademico

del settore di afferenza, la Prof. Cangelli attesta un’intensa e qualificata partecipazione a convegni, seminari

di studio, congressi scientifici.

Nel suo curriculum, borse di studio, partecipazione a progetti di ricerca (taluni con aggiudicazione a seguito

di procedure a carattere competitivo), partecipazione alla redazione locale di una rivista di fascia A, membro

di un’importante associazione scientifica di settore (AIDU), valutazione di prodotti di ricerca.

I suoi studi, ancorché imperniati prevalentemente su tematiche di diritto sostanziale, non mancano di

approfondimenti di diritto processuale. La produzione scientifica, con oltre 50 lavori, verte su un’ampia

gamma di tematiche del diritto amministrativo e gode mediamente di buona collocazione editoriale. In sintesi

si definisce il quadro di una studiosa seriamente impegnata.

Si riscontra continuità scientifica e didattica.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche - Le 16 pubblicazioni presentate ai fini della valutazione sono

congruenti con il settore concorsuale.

Esse sono costituite da due monografie, da lavori presenti in opere collettanee, saggi su riviste scientifiche e

relazioni a convegni.

La monografia dal titolo Potere discrezionale e fattispecie consensuali (2004) si qualifica decisamente come

lo studio di maggior spessore scientifico, sia per la tematica (classica) affrontata, sia per la metodologia di

indagine, sia per taluni originali spunti di investigazione e di riflessione.

La monografia su Piani strategici e piani urbanistici (2012), pur supportata da un notevole impianto

dottrinario, non altrettanto perviene ad una trattazione di elevato livello scientifico. Si tratta di un moderno

studio di settore, non alieno da valutazioni di carattere interdisciplinare specie in ordine all’analisi

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applicativa di principi propri di altre scienze quali governo del territorio e sviluppo. Comunque un lavoro

interessante.

Tra le pubblicazioni su Rivista, si segnalano le Riflessioni sul potere discrezionale della P.A. negli accordi,

edito nell’anno 2000 ed evidente prodromo della successiva monografia, e la Disciplina procedimentale

dell’autorizzazione paesaggistica (2009): entrambi lavori muniti di spunti originalità e di capacità critica che

sarà in seguito ulteriormente dimostrata.

Buone le più recenti pubblicazioni intitolate rispettivamente Contaminazioni e suggestioni

amministrativistiche … sulle valutazioni tecniche e Trasformazione da illecito penale ad amministrativo:

entrambe denotano il possesso di metodo investigativo e capacità sistematica.

Le pubblicazioni di relazioni a convegni confermano l’ampiezza degli interessi scientifici e l’apprezzabile

approccio giuridico allo studio di problematiche anche di più ampio respiro.

Di interesse particolare il contributo critico su accordi integrativi, frutto di uno studio approfondito e ricco di

spunti di riflessione.

Valido risulta anche il lavoro sul rapporto tra azione di annullamento e azione risarcitoria nella giurisdizione

del g.a. con attenzione critica al dibattito giurisprudenziale e talune opportune riflessioni connesse al caso di

contrasto tra giudicati.

Non meritevoli di particolare nota sotto il profilo propriamente scientifico il lavoro sulla Esecuzione dei

contratti pubblici e quello in tema di ruolo dell’ANAC: la tipologia del primo scritto e l’impostazione del

secondo li rendono, specie il primo, a valenza per lo più descrittiva.

L’interesse del saggio sul danno all’immagine della p.a. insiste invece nella novità della tematica scelta e

nella sua impostazione, mentre lo scritto sugli accordi nel quadro della L. 15/2005 risulta fondato su un

buono studio dogmatico.

Il lavoro di commento a Consiglio di Stato 4460/2014, in collaborazione con Fumo nella Premessa, sebbene

non privo di interesse non assurge a rango di prodotto di interesse scientifico.

Giudizio sulle attività gestionali, organizzative e di servizio - L’impegno istituzionale prestato è elevato e

ampio avendo peraltro ricoperto cariche istituzionali di ateneo di rilevante responsabilità.

Prof.ssa Loredana N. E. Giani

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

La Candidata presenta un curriculum più che adeguato rispetto al ruolo di cui al presente bando. Già

ricercatore di Diritto amministrativo (dal 1 dicembre 2000 al 18 luglio 2006); è professore associato di

Diritto amministrativo dal 19 luglio 2009. Precedentemente è risultata vincitrice, successivamente al

dottorato, di una borsa post-dottorato.

Abilitata alle funzioni di I fascia nel 2013 e nel 2018.

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Sotto il profilo didattico la prof.ssa Cangelli documenta una significativa attività didattica, svolta presso

l’Ateneo di appartenenza in qualità di titolare, nonché ulteriore attività didattica, anche di II livello, svolta

presso altri Atenei in materie attinenti al SSD di cui alla presente procedura. Dichiara anche attività di

didattica integrativa e di servizio agli studenti, laureandi e dottorandi.

Nel complesso, pertanto, l’attività didattica, didattica integrativa e di servizio agli studenti merita una

valutazione pienamente positiva

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

La Candidata ha svolto una significativa attività di ricerca, tanto riferita al numero e alla consistenza delle

pubblicazioni di cui risulta autrice, tutte congruenti con il settore disciplinare di cui alla presente procedura,

quanto con riferimento alla partecipazione a gruppi di ricerca e a convegni.

La candidata nel corso della sua attività ha partecipato a diversi progetti di ricerca di cui 4 a carattere

competitivo, e uno di rilevanza internazionale ed è stata relatrice a numerosi e importanti convegni nazionali

e internazionali, alcuni di particolare impatto per il settore scientifico di appartenenza.

Pertanto, si esprime un giudizio pienamente positivo.

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Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche La Candidata presenta n. 16 pubblicazioni tutte ben note alla

Comunità scientifica, tutte pertinenti con il settore scientifico concorsuale di cui alla presente procedura, con

buona collocazione editoriale tanto i lavori monografici (2), quanto le altre pubblicazioni. I due lavori

monografici (Potere discrezionale e fattispecie consensuali, 2004; Piani strategici e piani urbanistici.

Metodi di governo del territorio a confronto, 2012) denotano il possesso di un buon metodo giuridico,

mostrando una buona conoscenza degli istituti e della dottrina che negli anni ha affrontato le complesse

tematiche trattate. Profondità di analisi che non si perde anche nei lavori, quali la seconda monografia, che

presentano un interessante taglio interdisciplinare. Si apprezza, in particolare il metodo di indagine che

conduce a spunti critici apprezzabili su tematiche complesse quali la programmazione strategica. Spunti di

originalità si colgono anche con riferimento alle altre pubblicazioni che la Candidata presenta, tutte coerenti

con il SSD di cui alla presente procedura. I lavori sottoposti in valutazione intercettano complesse tematiche

tanto di diritto sostanziale quanto processuale e in generale denotano un approccio dogmatico che palesa un

buon livello di maturità scientifica e un apprezzabile metodo giuridico che si coglie anche in quei lavori che

ad una prima lettura potrebbero apparire di commento alla disciplina (Il procedimento di rilascio

dell’autorizzazione paesaggistica, Articolo 11, commi 1 e 4 bis, Diritto di asilo e norme antiterrorismo, Il

principio perequativo e la sua attuazione nell’esperienza pugliese) e in quei lavori maggiormente orientati al

diritto urbanistico, e quindi apparentemente destinati a un ambito del diritto amministrativo a carattere

prevalentemente tecnico. Interessanti spunti di originalità si colgono in alcuni lavori minori, quali lo studio

sulla discrezionalità negli accordi del 2000 (Riflessioni sul potere discrezionale della pubblica

amministrazione negli accordi con i privati), e lo studio del 2018 sulle valutazioni tecniche e trasformazione

da illecito penale ed amministrativo (Contaminazioni e suggestioni amministrativistiche nel quadro

dogmatico delle Sezioni Unita sulle valutazioni tecniche) o ancora lo studio sugli accordi (Gli strumenti

consensuali dell’azione pubblica: accordi tra amministrazioni e accordi con i privati nel mutato quadro

dogmatico introdotto dalla L. N. 15/2005) che manifestano una buona capacità sistematica, nonché spunti di

riflessione di spessore.

Anche negli altri studi, benché non si colgano lo stesso grado di approfondimento e di innovatività (si pensi

al lavoro sulla Esecuzione dei contratti (L’esecuzione dei contratti nel nuovo codice dei contratti pubblici) e

quello sul ruolo dell’Anac (Prevenzione e controllo della corruzione nel nuovo codice dei contratti pubblici.

Il ruolo dell’ANAC tra governance e government), emergono una buona capacità sistematica e di lettura

critica del quadro normativo esaminato.

Evidente capacità critica e buon metodo di indagine emergono anche nello scritto in tema di

depenalizzazione (Depenalizzazione: ancora sull’unitarietà della funzione afflittiva. La discutibile soluzione

delle Sezioni Unite penali), nonché in quello sulla responsabilità amministrativa e danno all’immagine (La

specialità della responsabilità amministrativa e il danno all’immagine della pubblica amministrazione) e lo

scritto (in collaborazione con M. Fumo, ma con parti ben identificate ai fini della valutazione) sul delicato

Caso Englaro (Il giudice amministrativo sul caso Englaro. Riflessione a margine della decisione del CdS sez.

III, 2.9.2014 n. 4660) nel quale si apprezza anche l’equilibrio nelle osservazioni svolte su tematiche delicate.

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In conclusione, la produzione scientifica della candidata, studiosa conosciuta e apprezzata nel contesto

accademico del settore di appartenenza, è meritevole di un giudizio assolutamente positivo.

Giudizio sulle attività istituzionali (gestionali, organizzative e di servizio)

La Candidata documenta una consistente attività istituzionale svolta in favore dell’ateneo di appartenenza.

Dichiara la partecipazione, in qualità di componente alle commissioni di valutazione comparativa e di

selezione per i dottorati di ricerca. In favore dell’Ateneo di appartenenza ha rivestito significative cariche

istituzionali (componente del CdA, componente del nucleo di valutazione, componente del senato

accademico, componente della commissione didattica e della commissione edilizia di dipartimento, oltre che

della commissione per la redazione dei regolamenti di funzionamento dell’Università, della commissione

senatoriale per il regolamento master, della commissione per il regolamento tasse, della commissione

elettorale centrale e del comitato pari opportunità).

Membro della associazione AIDU, nella quale è componente anche del Consiglio Direttivo a partire dal

2007, ha collaborato con la rivista Diritto pubblico comparato ed europeo, edita da Giappichelli, e dal 2013

svolge attività di referaggio per la Rivista giuridica dell’Urbanistica.

Molto buono il giudizio sull’impegno istituzionale.

Prof. Andrea Maltoni

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

L’attività didattica risulta svolta presso l’Università di Foggia, ma sono attestate dalla candidata anche

lezioni, seminari e attività didattica di secondo livello presso altre Università. Corsi istituzionali sono stati

svolti nelle materie del Diritto amministrativo, della contabilità di Stato, Diritto urbanistico e delle Istituzioni

di diritto pubblico. Si attesta anche lo svolgimento di un’attività di coordinamento didattico di Master.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

Dal curriculum della Prof. Cangelli si evince che la stessa ha svolto un’adeguata attività scientifica,

comprovata da un buon numero di pubblicazioni scientifiche, dalla partecipazione a progetti di ricerca e ad

attività divulgative e di confronto scientifico, dal conseguimento di borse di studio e da attività editoriale

svolta per conto di riviste di settore.

La candidata risulta nota al contesto nazionale accademico di settore e dimostra continuità di impegno. I suoi

contributi vertono su tematiche del diritto amministrativo e del diritto urbanistico, ma spaziano anche in altri

ambiti del medesimo settore disciplinare. La candidata dichiara di aver svolto anche attività a carattere

editoriale per riviste di settore.

E’ membro di una nota associazione scientifica di settore e ha realizzato attività di valutazione di prodotti

della ricerca.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche

Le 16 pubblicazioni presentate sono pertinenti con il settore concorsuale e presentano tutte una buona

collocazione editoriale.

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La monografia sul Potere discrezionale e fattispecie consensuali del 2004 è un lavoro di buon livello

qualitativo, che risulta apprezzabile per il rigoroso metodo investigativo, una adeguata conoscenza

dogmatica del tema e una buona capacità sistematica. Taluni spunti di riflessione appaiono originali.

La monografia su Piani strategici e piani urbanistici del 2012, ancorché presenti un minore spessore

dogmatico rispetto al primo volume, è frutto di un ampio studio e di un buon approccio metodologico, tanto

più se si considera la complessità del tema affrontato.

Serietà di indagine, approfondito studio di base delle problematiche e tentativo di individuazione di originali

ricostruzioni e soluzioni argomentative emergono dall’analisi di lavori su Il procedimento di rilascio

dell’autorizzazione paesaggistica, il Diritto di asilo e le norme antiterrorismo, gli Accordi integrativi, Il

principio perequativo e la sua attuazione nell’esperienza pugliese, lavori nei quali emerge sovente

l’applicazione di un efficace metodo induttivo.

Le Riflessioni sul potere discrezionale della P.A. negli accordi è un lavoro che evidenzia taluni spunti di

originalità e capacità sistematica.

Interessanti appaiono anche i lavori in tema di Contaminazioni e suggestioni amministrativistiche sulle

valutazioni tecniche e di Trasformazione da illecito penale ad amministrativo, che evidenziano il possesso da

parte della candidata di un’adeguata metodologia e capacità sistematica.

Le relazioni a convegni confermano la predisposizione alla capacità di ricerca e al confronto scientifico.

La capacità investigativa e di critica si conferma anche su un tema afferente ai profili del diritto processuale

quale quello su Rapporto tra azione di annullamento e azione risarcitoria nella giurisdizione del giudice

amministrativo.

Meno rilevanti in quanto per lo più a carattere descrittivo, risultano gli scritti su Esecuzione dei contratti

pubblici e Ruolo dell’ANAC. Il lavoro di commento a Consiglio di Stato, sentenza n. 4460/2014 non riveste

particolare consistenza scientifica per quanto costituisca un interessante spunto di riflessione.

Di un certo interesse è anche il saggio sul danno all’immagine della p.a. Per quanto il saggio su accordi nel

quadro della L. 15/2005 sia apprezzabile per il metodo seguito, non particolarmente convincenti appaiono le

conclusioni cui la candidata perviene nel medesimo.

Giudizio sulle attività gestionali, organizzative e di servizio

La candidata ha svolto numerosi incarichi in ateneo e rivestito cariche di primaria importanza.

Giudizio individuale sul Prof. Antonio COLAVECCHIO

Prof. Mario R. Spasiano

Giudizio attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti - Il Prof. Colavecchio ha

svolto una cospicua attività universitaria, intervallata da un periodo di aspettativa obbligatoria (9/2009 –

4/2011) maturata prevalentemente presso l’ateneo di Foggia ove egli ha sinora svolto la sua carriera.

Docente di corsi di diritto amministrativo, legislazione del turismo, istituzioni di diritto pubblico, diritto

dell’UE. Ha tenuto numerose lezioni e seminari di attività didattica di secondo livello presso corsi master e

dottorati di ricerca di università italiane. Componente di collegi di corsi di dottorato.

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Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica- Studioso impegnato, conosciuto nel contesto

accademico del settore di afferenza.

Ha rivestito incarichi di componente di redazione o corrispondente di riviste giuridiche anche di fascia A,

membro editorial board di una rivista edita dall’Università di Kiev. Ampia la sua partecipazione a convegni,

seminari di studio, congressi scientifici anche all’estero.

Gli studi del candidato toccano temi del diritto amministrativo, in generale, del settore dell’energia, delle

liberalizzazioni ecc.

Annovera un premio (di laurea), e attesta ampia partecipazione a progetti di ricerca, a convegni e seminari

accademici, taluni anche all’estero. È componente di un’impostante associazione scientifica di diritto

urbanistico. Fellowship e attività formative anche presso università ucraine. Valutatore di prodotti di ricerca

VQR.

La produzione scientifica consta di 58 contributi su molteplici tematiche del diritto amministrativo con

buona collocazione editoriale. La continuità dell’impegno scientifico e didattico è dimostrato ampiamente.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche presentate - Le 16 pubblicazioni, di qualificata collocazione

editoriale, presentate ai fini della valutazione sono congruenti con il settore concorsuale.

Esse sono costituite da due monografie, lavori presenti in opere collettanee, saggi su riviste scientifiche.

La monografia dal titolo La liberalizzazione del settore elettrico … (2000) analizza l’evoluzione della

disciplina di quell’ambito a livello europeo, soffermandosi anche sul problema dei servizi pubblici tra

esigenze di concorrenza e di gestione. Il lavoro dimostra il possesso, da parte del candidato, di buon metodo

investigativo e completezza espositiva.

La seconda monografia, L’obbligo di provvedere tempestivamente (2013), si segnala come lavoro di

eccellente qualità. Presenta un impianto di notevole interesse, originalità di trattazione, capacità sistematica e

originalità delle conclusioni pervenendo alla individuazione, nell’obbligo di provvedere, di un autonomo

principio giuridico. La successiva dottrina sul tema ne ha tenuto conto.

Il saggio su La tutela dell’ambiente fra Stato e regioni evidenzia una buona impostazione metodologica,

rigore sistematico. Da rilevare il tentativo di proposizione di un interessante catalogo di principi

fondamentali a supporto di una nuova legge urbanistica.

La voce Energia elettrica, particolarmente corposa conferma l’ampia conoscenza della materia anche a

livello scientifico.

La potestà legislativa regionale costituisce un contributo non innovativo, prevalentemente a carattere

descrittivo.

I due lavori sugli Aiuti di Stato, editi in due parti, commento a sentenza CGCE, costituiscono un esame

completo della complessa nozione di aiuto e della disciplina dei relativi divieti, un testo di notevole interesse.

La nota a sentenza in tema di Legittimazione al rinvio pregiudiziale alle autorità indipendenti esamina con

dovizia di argomentazioni e consistente studio di base, il problema giuridico dei confini della nozione di

organo giurisdizionale secondo l’interpretazione della Corte di Giustizia.

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Non meritevoli di particolare rilevanza scientifica il Commento all’Art. 4 del Codice dei contratti pubblici, il

lavoro Privatizzazioni e liberalizzazioni e Le competenze sul sistema idrico tra Stato e Regioni: i testi,

sebbene curati e con adeguato corredo di note, presentano contenuto prevalentemente descrittivo.

Il riparto delle attribuzioni in materia di energia risente positivamente della specifica competenza del

candidato al riguardo rendendo i testi, scritti di sicura impostazione e interesse.

Tempi della determinazione amministrativa è un lavoro che pone al centro dell’attenzione il problema del

fattore tempo nella decisione pubblica, condizione connotata da forte rilevanza economica. Lo scritto risulta

interessante per le sue implicazioni consequenziali sull’attività amministrativa.

La cooperazione internazionale tra i regolatori dell’energia e La disciplina del teleriscaldamento completano

il quadro degli scritti sul diritto di energia, accompagnando il lettore con passo sicuro e dovizia di particolari.

Il lavoro in tema di rifiuti e leale collaborazione individua un opportuno spaccato di indagine, accompagnato

da riflessioni originali e comunque degne di considerazione scientifica sotto il profilo dell’articolazione delle

competenze.

Giudizio sulle attività istituzionali - L’impegno istituzionale del candidato risulta attestato dalla

partecipazione a commissioni e dall’assunzione di altri incarichi di ateneo.

Prof.ssa Loredana N. E. Giani

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti.

Il Candidato dichiara una consistente attività didattica, svolta con continuatività e su insegnamenti tutti

coerenti con il SSD di cui alla presente procedura, svolgendo anche attività di servizio agli studenti, e di

assistenza alla redazione di tesi di laurea e di dottorato.

Il candidato ha svolto anche significativa attività didattica all’interno di Corsi di Dottorato, Master, Corsi di

perfezionamento e Corsi di formazione, denotando un costante impegno. Si segnalano, poi, significative

attività formative svolte presso altri importanti Atenei italiani e stranieri, a conferma della figura di studioso

apprezzato non solo nel panorama nazionale da cui consegue una valutazione molto positiva del Candidato.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

Dottore di ricerca in Diritto pubblico dell’economia, ricercatore dal 2001 in Istituzioni di Diritto pubblico,

assume le funzioni di Professore associato di Diritto amministrativo nel 2006, con sospensione delle funzioni

dal 2009 al 2011 in ragione dell’incarico di Dirigente a tempo determinato presso il MISE. Il Candidato ha

conseguito l’abilitazione alle funzioni di professore ordinario nel 2014 e nel 2018.

Il Candidato ha svolto una significativa attività di ricerca, anche in qualità di responsabile scientifico,

partecipando a progetti anche a carattere competitivo e a programmi di mobilità internazionali (Erasmus), a

dimostrazione anche di una significativa capacità di attrarre fondi.

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Si apprezza una costante e intensa attività di ricerca scientifica i cui risultati sono racchiusi in una copiosa

produzione scientifica che spazia nei diversi ambiti del SSD di cui alla presente procedura, intercettando,

anche tematiche che formalmente potrebbero essere imputate al diritto dell’economia ma che sono trattate in

una prospettiva che ne consacra la piena congruenza con il Diritto amministrativo.

La copiosa produzione scientifica del candidato ha una collocazione in riviste con ampia diffusione nella

comunità scientifica, molte di Fascia A, come pure buona è la collocazione editoriale dei lavori monografici.

Il Candidato è membro del Comitato scientifico ed editoriale di diverse riviste e collane editoriali.

Codirettore di una collana editoriale e co-responsabile di una rubrica di una rivista di fascia A. Inoltre,

membro dell’editorial Board di una rivista straniera.

Il candidato ha, inoltre, partecipato in qualità di relatore a numerosi (oltre 50) convegni nazionali e

internazionali.

Nel complesso la valutazione sul curriculum e sull’attività di ricerca del candidato è molto buona.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche

Autore di numerose pubblicazioni scientifiche (57) di cui 4 lavori a carattere monografico, il Candidato

presenta in valutazione 2 lavori monografici e 14 altre pubblicazioni.

I lavori monografici (La liberalizzazione del settore elettrico nel quadro del diritto comunitario. Alla ricerca

di un giusto bilanciamento fra regole di concorrenza ed esigenze di servizio pubblico e L’obbligo di

provvedere tempestivamente) denotano non solo un buon metodo di ricerca, ma anche la grande capacità

sistematica e critica del candidato. Capacità che si apprezzano anche in relazione alla caratteristica non

ripetitività degli scritti che, pur intercettando in alcuni casi il medesimo ambito di ricerca, si soffermano su

problematiche differenti, denotando i continui approfondimenti svolti dal candidato. E’ il caso, ad esempio,

del settore energetico, al quale sono dedicati, oltre al lavoro monografico, anche altri scritti, tutti con una

primaria collocazione editoriale, [Energia elettrica, La disciplina del teleriscaldamento e le sue prospettive

attuativa e La cooperazione internazionale tra i Regolatori dell’energia (ICER, ECRB, MEDREG, OCSE):

verso uno statuto ‘globale’ del consumatore energetico?)] nei quali si apprezzano la profondità di analisi e la

capacità di offrire spunti interessanti di riflessione sulle criticità rilevate, ad esempio, avuto riguardo ai

profili regolatori attinenti ai compiti e ai poteri attribuiti all’AGESI e alla sua collocazione nel panorama

delle autorità di regolazione.

Altrettanto è a dirsi del secondo lavoro monografico (L’obbligo di provvedere tempestivamente) nel quale il

candidato affronta un tema complesso, palesando un buon metodo di indagine, e una profonda conoscenza

critica degli istituti trattati, nonché delle ricostruzioni dottrinali presenti, giungendo a risultati non solo

innovativi ma anche molto apprezzabili dal punto di vista scientifico.

Buon rigore metodologico e profondità di analisi emerge anche nello scritto “Colpirne uno per educarne

cento? Problemi della legittimazione al rinvio pregiudiziale delle autorità indipendenti” nel quale viene

offerta una lettura critica, con spunti interessanti, della giurisprudenza comunitaria senza mai perdere di vista

il diritto amministrativo.

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Interessanti i risultati cui il Candidato giunge negli altri scritti in materia di servizi pubblici (Privatizzazioni e

principio di sussidiarietà dell’azione statale nei settori produttivi: dai “privilegi” dell’attività economica

pubblica alla libertà di concorrenza, Privatizzazioni e liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici: cause

d’origine e condizioni d’attuazione), e in materia di riparto funzioni legislative tra Stato e Regioni

(Prevalenza vs. leale collaborazione nel settore dei rifiuti; Le competenze sul sistema idrico tra Stato e

Regioni e la varietà delle politiche pubbliche di settore; Il riparto delle attribuzioni in materia di energia tra

Stato, Regioni ed Enti locali; Art. 4. Competenze legislative di Stato, regioni e Province autonome, La

potestà legislativa regionale in materia urbanistica, oggi; La tutela dell’ambiente fra Stato e Regioni:

l’ordine delle competenze nel prisma della giurisprudenza costituzionale), tutti con buona collocazione

editoriale, nel quali il Candidato manifesta una ottima conoscenza degli istituti fondamentali del diritto

amministrativo, una padronanza degli istituti giuridici. Le analisi sono svolte con metodo giuridico e offrono

una lettura critica di spessore su tematiche rileganti quali gli strumenti di raccordo tra centro e periferia.

Anche l’altro scritto che intercetta il diritto dell’Unione europeo contiene una analisi della complessa materia

degli aiuti di Stato (Aiuti di Stato, ostacoli al commercio tra Stati membri ed esigenze di tutela dell’ambiente

nella giurisprudenza comunitaria. A proposito della sentenza della Corte di giustizia nel caso

“PreussenElektra” Prima parte) offrendo interessanti riflessioni utili anche nella lettura del quadro

normativo nazionale.

Nel complesso, pertanto, la produzione scientifica del Candidato si caratterizza per continuità e ampiezza

degli interessi di ricerca, per una buona collocazione editoriale e una ampia diffusione presso la comunità

scientifica di riferimento. La produzione scientifica è di ottimo livello.

Giudizio sulle attività gestionali, organizzative e di servizio

Membro del Collegio dei docenti di Corsi di Dottorato di ricerca a partire dal 2003 con sostanziale

continuatività, il candidato dichiara di aver ricoperto un numero consistente di significativi incarichi

istituzionali (tra i quali, Componente della commissione elettorale centrale, Componente della Commissione

atti normativi, Componente della commissione per l’adeguamento della normativa di Ateneo al Piano

Nazionale Anticorruzione, componente della Commissione ricerca e alta formazione del Dipartimento di

appartenenza, Commissione per la predisposizione del Regolamento di funzionamento del Dipartimento,

Commissione per il riordino del Dipartimento). Delegato del Direttore del Dipartimento di appartenenza per

il controllo e la gestione amministrativa di progetti Valore PA, ha ricoperto anche altri incarichi, tra cui la

partecipazione in qualità di componente di numerose commissioni di concorso e commissioni esaminatrici.

Certamente buono il giudizio sull’impegno istituzionale.

Prof. Andrea Maltoni

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti.

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Il candidato ha svolto un’attività didattica molto ampia ed articolata, nonché continuativa e pienamente

congruente alle richieste del bando e alle esigenze del s.s.d. oggetto della presente procedura. Dall’a.a.

2001/2002 è responsabile di diversi insegnamenti rientranti nel s.s.d. IUS/10; ha svolto inoltre con continuità

un numero molto ampio di attività didattiche di secondo livello presso Master, Corsi di perfezionamento e

Corsi di formazione. Il candidato ha inoltre svolto alcune attività formative presso Università straniere.

La Commissione ritiene pertanto che l’attività didattica di base, integrativa, nonché quella didattica di

secondo livello e di servizio agli studenti, svolta dal candidato meriti una valutazione molto positiva.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

Il candidato ha svolto un’intensa e continuativa attività di ricerca attestata da una copiosa produzione

scientifica, distribuita in modo continuo nell’arco temporale che va dal 1997 al 2018. Le pubblicazioni - tutte

congruenti al settore concorsuale considerato – affrontano diverse tematiche e denotano l’ampiezza degli

interessi di ricerca che spaziano da tematiche di diritto amministrativo, sia sostanziale che processuale, a

tematiche di Diritto pubblico dell’economia.

Le sedi editoriali sono sempre di rilievo e un buon numero di pubblicazioni sono contenute in riviste di

fascia A.

Il candidato ha partecipato a gruppi di ricerca nazionali (PRIN).

È componente di diversi Comitati scientifici o di redazione di Riviste e/o di Collane editoriali.

Ha partecipato in qualità di relatore a diversi convegni nazionali e internazionali.

Non si evince, però, la capacità di attrarre finanziamenti competitivi.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche

Il candidato presenta in valutazione 16 pubblicazioni, come richiesto dal bando, di cui 2 lavori monografici.

Diversi scritti del candidato sono dedicati al tema dei servizi pubblici – tra cui quello su “Privatizzazioni e

principio di sussidiarietà dell’azione statale nei settori produttivi: dai “privilegi” dell’attività economica

pubblica alla libertà di concorrenza”, in Aa.Vv., “Sussidiarietà e Pubbliche Amministrazioni”, Atti del

Convegno per il 40° della Spisa, Bologna, 25- 26 settembre 1995, a cura di F. Roversi Monaco, Maggioli

Editore, Rimini, 1997, pagg. 343-358; quello su “Privatizzazioni e liberalizzazione nel settore dei servizi

pubblici: cause d’origine e condizioni d’attuazione”, in “Amministrazione e Politica”, fasc. n. 5/6 - 1997-

1998, pagg. 661-706 – tutti congruenti col settore scientifico disciplinare per cui è indetta la procedura, che

sono sviluppati con adeguato rigore metodologico e presentano interessanti considerazioni sui processi di

privatizzazione.

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Di sicuro rilievo sono i contributi del candidato dedicati al sempre controverso tema del riparto di funzioni

legislative tra Stato e Regioni (in particolare a questo tema sono dedicati i seguenti scritti: “Prevalenza vs.

leale collaborazione nel settore dei rifiuti”, in “Federalismi.it”, n. 10/2018; “Le competenze sul sistema

idrico tra Stato e Regioni e la varietà delle politiche pubbliche di settore”, in L. Carbone – G. Napolitano –

A. Zoppini (a cura di), “Annuario di Diritto dell’energia 2017. Il regime dell’acqua e la regolazione dei

servizi idrici”, Il Mulino, Bologna, 2017, pagg. 111-130 “Il riparto delle attribuzioni in materia di energia

tra Stato, Regioni ed Enti locali”, in “Diritto dell’energia”, a cura di E. Picozza – S. Sambri, “Trattato di

Diritto dell’economia”, diretto da E. Picozza – E. Gabrielli, vol. X, Cedam, Padova, 2015, pagg. 67-129;

“Art. 4. Competenze legislative di Stato, regioni e Province autonome”, in “Codice dei contratti pubblici

commentato”, a cura di L.R. Perfetti, Ipsoa, Milano, 2013, pagg. 88-109; “La potestà legislativa regionale in

materia urbanistica, oggi”, in Aa.Vv., “Scritti in onore di Paolo Stella Richter”, vol. III, Editoriale

Scientifica, Napoli, 2013, pagg. 1341-1416; “La tutela dell’ambiente fra Stato e Regioni: l’ordine delle

competenze nel prisma della giurisprudenza costituzionale”, in Aa.Vv., “La tutela multilivello

dell’ambiente”, a cura di F. Gabriele – A.M. Nico, Cacucci Editore, Bari, 2005, pagg. 1-99), che denotano

una grande padronanza, da parte del candidato, delle categorie sia del diritto amministrativo, sia, più in

generale, del diritto pubblico. In tali lavori, tutti congruenti col settore scientifico disciplinare per cui è

indetta la procedura, il suddetto tema - affrontato con riguardo alla materia dell’urbanistica, a quella

dell’ambiente, dei rifiuti e del sistema idrico, a quella dell’energia, a quella dei contratti pubblici - viene

trattato con competenza e rigore rispetto alla giurisprudenza, soprattutto costituzionale, e alla dottrina di

riferimento ed offre spunti di riflessione interessanti sul principio della leale collaborazione e sugli strumenti

di raccordo tra centro e periferia per superare almeno in parte la situazione di eccessiva conflittualità

determinatasi nel rapporto tra Stato e Regioni, soprattutto in ordine alla tutela ambientale. Tema,

quest’ultimo, oggetto di approfondimento, con particolare riferimento ai profili del diritto europeo, in un

altro scritto, suddiviso in due parti (i.e. “Aiuti di Stato, ostacoli al commercio tra Stati membri ed esigenze di

tutela dell’ambiente nella giurisprudenza comunitaria. A proposito della sentenza della Corte di giustizia nel

caso “PreussenElektra” (Prima parte)”, in “Il Consiglio di Stato”, 2003, n. 3, parte II, pagg. 631-664 e

“(Seconda parte)”, in “Il Consiglio di Stato”, 2003, n. 4, parte II, pagg. 869-889), ove il candidato affronta

detto tema con un approccio critico ed attento agli orientamenti della Corte di Giustizia, fornendo

interessanti spunti di riflessione sul principio di integrazione delle considerazioni di ordine ambientale

nell’interpretazione delle disposizioni del Trattato Ce relative alla libera circolazione delle merci.

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Tra i temi trattati, quello dell’energia elettrica ha costituito oggetto di particolari approfondimenti in diversi

scritti (oltre a quelli già indicati supra, si segnala la monografia “La liberalizzazione del settore elettrico nel

quadro del diritto comunitario. Alla ricerca di un giusto bilanciamento fra regole di concorrenza ed

esigenze di servizio pubblico”, Cacucci Editore, Bari, 2000, pagg. VII-161 e l’ampia voce enciclopedica

“Energia elettrica”, in “Digesto delle Discipline pubblicistiche”, Aggiornamento, UTET, Torino, 2005,

pagg. 233-325), da parte del candidato, il cui contributo dal punto di vista scientifico appare,

complessivamente considerato, di grande rilievo, sia per il rigore metodologico seguito, sia per la profondità

di analisi dei diversi aspetti del settore elettrico, soprattutto attinenti al diritto europeo. Il candidato ha

scandagliato ulteriori aspetti di detto settore anche in altri scritti - i.e.: “La disciplina del teleriscaldamento e

le sue prospettive attuative”. L. Carbone – G. Napolitano – A. Zoppini (a cura di), “Annuario di Diritto

dell’energia 2016. Politiche pubbliche e disciplina dell’efficienza energetica”, Il Mulino, Bologna, 2016,

pagg. 257-283 e “La cooperazione internazionale tra i Regolatori dell’energia (ICER, ECRB, MEDREG,

OCSE): verso uno statuto ‘globale’ del consumatore energetico?”, in G. Napolitano – A. Zoppini (a cura di),

“Annuario di Diritto dell’energia 2015. La tutela dei consumatori energetici”, Il Mulino, Bologna, 2015,

pagg. 71-95 – in cui vengono approfonditi, rispettivamente, i profili regolatori attinenti ai compiti e ai poteri

attribuiti all’AEGESI in tema di teleriscaldamento e la cooperazione internazionale tra i regolatori nazionali

dell’energia sul versante della tutela dei consumatori. Anche tali scritti si segnalano per il rigore

metodologico, la chiarezza espositiva e la profondità dell’analisi compiuta. Il tema delle autorità

amministrative indipendenti è peraltro ripreso anche in altro scritto (“Colpirne uno per educarne cento?

Problemi della legittimazione al rinvio pregiudiziale delle autorità indipendenti” (commento a CGCE

Grande sezione 31 maggio 2005, causa C-53/03), in “Rivista italiana di diritto pubblico comunitario”, 2005,

n. 6, pagg. 1867-1907), nel quale il candidato dimostra una notevole conoscenza e capacità di analisi critica

della giurisprudenza della Corte di giustizia.

Nella seconda monografia “L’obbligo di provvedere tempestivamente”, Giappichelli, Torino, 2013, pagg. IX-

264, il candidato approfondisce alcuni istituti disciplinati dalla legge sul procedimento amministrativo e i

risvolti processuali dei medesimi. Nel lavoro, ampio e ben strutturato - il cui impianto metodologico è basato

su una accurata analisi della giurisprudenza e della dottrina, attraverso cui sono ricostruite le coordinate

attorno a cui viene fondato l’obbligo di provvedere nei termini stabiliti – il candidato perviene, là dove

configura la pretesa del cittadino ad una risposta amministrativa tempestiva alla stregua di un diritto

soggettivo, nonché individua nell’inutile decorso del termine per provvedere una preclusione all’adozione di

una decisione tardiva (e, ove, quest’ultima intervenga egualmente, la sua illegittimità), a risultati di sicuro

rilievo. Il lavoro, di ottimo livello in termini di rigore metodologico ed innovatività ha anche una buona

collocazione editoriale.

Giudizio sulle attività gestionali, organizzative e di servizio

Il candidato, come si desume dal curriculum, ha svolto e tutt’ora svolge numerosi incarichi istituzionali

presso l’Ateneo di appartenenza, che denotano un impegno profuso particolarmente intenso.

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Per dette ragioni le numerose attività gestionali, organizzative e di servizio svolte dal candidato non possono

che considerarsi molto soddisfacenti.

Giudizi individuali Prof. Matteo GNES

Prof. Mario R. Spasiano

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti - Il Prof. Gnes attesta

un’intensa attività universitaria, maturata prevalentemente presso l’ateneo di Urbino.

Docente di diritto amministrativo, contabilità di stato, diritto amministrativo europeo ed enti locali, con corsi

tenuti presso l’Univ. di Urbino e attività didattica anche di secondo livello presso molteplici università

italiane e anche straniere. Direttore di master.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica - Studioso impegnato, conosciuto nel contesto

accademico del settore di afferenza, ha maturato la sua formazione presso importanti istituzioni italiane ed

estere.

Si segnala la collaborazione con riviste scientifiche anche di fascia A e la co-direzione di una rivista dedicata

a temi dell’immigrazione. Intensa e ampia la sua partecipazione a convegni, seminari di studio, congressi

scientifici, anche all’estero.

Gli studi del candidato si connotano per una produzione particolarmente vasta e spaziano su tematiche di

ampia portata, di studio di fenomeni di varia natura, ancorché non sempre proprio del contesto del diritto

amministrativo. L’amministrazione pubblica nella prospettiva del contesto europeo e del diritto globale

costituisce comunque la prospettiva portante dello studioso con evidente propensione all’approfondimento di

sistemi e nuove dimensioni del diritto che valicano sovente la soglia dei confini nazionali per entrare in un

contesto relazionale non solo giuridico di più ampia portata, dal carattere sovente interdisciplinare. La

collocazione editoriale della produzione scientifica è mediamente alta.

Annovera borse di studio anche a carattere internazionale, premi, partecipazione a progetti di ricerca. È

componente di importanti associazioni scientifiche, ha svolto attività di valutazione di prodotti di ricerca. La

continuità scientifica e quella didattica sono ampiamente dimostrate.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche - Le 16 pubblicazioni, di qualificata collocazione editoriale,

presentate ai fini della valutazione sono congruenti con il settore concorsuale ancorchè non tutte risultino

affrontare tematiche e approfondire fondamenti propri del diritto amministrativo.

Esse sono costituite da tre monografie, lavori presenti in opere collettanee, saggi su riviste scientifiche.

La monografia dal titolo La scelta del diritto … (2004) costituisce un interessante contributo scientifico su

tematiche (tanto più all’epoca) inesplorate.

La monografia sui Privilegi dello Stato debitore (2012) è un’analisi di un fenomeno di notevole rilevanza

connotato da implicazioni non solo giuridiche. L’approccio al tema è ampio e fondato su un adeguato

impianto investigativo anche a carattere interdisciplinare.

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La monografia sulla Decertificazione (2014) costituisce uno studio non munito di adeguato livello

scientifico, rispondendo, evidentemente, a finalità di diversa natura come dimostra il suo stesso impianto

strutturale oltre che contenutistico.

Il lavoro su Giudice amministrativo e giudice comunitario è un interessante excursus dell’evoluzione dei

rapporti tra le relative giurisprudenze con riflessioni tuttavia non sempre condivisibili sul piano strettamente

giuridico nell’ambito dei rapporti tra ordinamento costituzionale ed europeo.

La Disciplina delle assicurazioni riveste per lo più carattere descrittivo e non vi si rinvengono spunti

scientifici di particolare rilievo.

I limiti del potere d’urgenza affrontano un tema di grande attualità, ma il saggio, pur nella sua correttezza di

impostazione, non offre contributi originali in ordine ai fondamenti dogmatici e soprattutto all’analisi delle

problematiche giuridiche proprie conseguenti all’uso di poteri emergenziali.

Il lavoro su Le garanzie … presenta sostanzialmente carattere descrittivo in ordine alle varie forme di tutela

prestate dall’ordinamento europeo.

I lavori in tema di Cittadinanza nazionale e di Diritto degli extracomunitari alla non discriminazione

costituiscono saggi di notevole interesse, con approfondimento serio e anche appassionato della tematica che

sotto il profilo giuridico vede impegnati per lo più profili di natura costituzionale e di diritto pubblico.

Towards an administration without frontiers, sempre sul tema dell’immigrazione, è un’analisi delle

conseguenze giuridiche del fenomeno migratorio sull’ordinamento sovranazionale europeo.

La Disciplina europea di giochi e scommesse costituisce un lavoro originale, informato e ben strutturato.

Il saggio sulla Lingua come fattore di integrazione costituisce una riflessione culturale di notevole spessore,

a carattere ampio, non priva di spunti interessanti di natura giuridica.

Il lavoro su European Union at the monetary turning point presenta contenuti di tipo interdisciplinare ma nei

quali la componente economico-finanziaria assume prioritaria valenza mentre il contesto scientifico proprio

del diritto amministrativo permane non di rado solo sullo sfondo delle valutazioni.

Le definizioni di pubblica amministrazione costituiscono il tentativo di addivenire ad un’accezione

accettabile di un fenomeno, la p.a. appunto, in costante divenire sul piano normativo, giurisprudenziale.

L’indagine addiviene a risultati argomentati.

Il lavoro Do administrative law principles … è un’analisi di un rilevante fenomeno proprio dell’ordinamento

europeo alla ricerca di più precisi confini tra sfera pubblica e privata.

La dirigenza pubblica e il requisito di cittadinanza prende spunto dalla recente vicenda della nomina di

dirigenti stranieri al vertice di musei italiani e rivisita il concetto di cittadinanza. Il lavoro aggiornato e

stimolante esamina con dovizia i molteplici profili giuridici coinvolti.

Giudizio attività istituzionali - L’impegno istituzionale è consistito in incarichi di responsabilità prer

l’organizzazione di master, partecipazione a commissioni di concorso e responsabilità della qualità di corsi.

Prof.ssa Loredana N. E. Giani

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

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Il candidato ha svolto una consistente attività didattica, con continuatività, in disciplina prevalentemente

afferenti al SSD oggetto della presente procedura. Ha svolto, inoltre, attività didattica di secondo livello

presso Scuole di Specializzazioni, Corsi di perfezionamento e Master, nonché una consistente attività

didattica integrativa presso la Cattedra di Diritto amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza

dell’Università degli Studi La Sapienza. Dichiara anche una discreta attività di assistenza agli studenti nella

redazione di tesi di laurea e di dottorato.

Nel complesso, pertanto, l’attività didattica, didattica integrativa e di servizio agli studenti merita una

valutazione pienamente positiva.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

Il Candidato ha svolto una significativa attività di ricerca, se riferita al numero delle pubblicazioni di cui

risulta autore, congruenti con il settore concorsuale di cui alla presente procedura che affrontano diverse

tematiche, segnalando una ampiezza degli interessi di ricerca che intercettano anche diversi ambiti del Diritto

amministrativo.

Il candidato, nel corso della sua attività ha partecipato ad alcuni (12) gruppi/progetti di ricerca, di cui un

numero limitato a carattere competitivo e con funzioni di coordinatore solo in un numero limitato di casi, e

comunque sotto la supervisione, dichiarata dal Candidato, del Prof. Cassese. Responsabile dell’Unità di

ricerca dell’Università di Urbino (PRIN) e coordinatore di un centro di ricerca sulle pubbliche

amministrazioni.

Non si evince, però, la capacità di attrarre finanziamenti competitivi.

Ha partecipato in qualità di relatore (o presentando interventi) a diversi convegni nazionali e internazionali.

Dal 1999 è membro effettivo dello European Group of public Law; dal 2009 socio Irpa; dal 2008 membro

dello US State Alumni; e dal 1999 al 2001 è stato membro del Polo Universitario europeo Jean Monnet.

Membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Libertà fondamentali e formazioni sociali

dell’Università degli studi di Urbino dall’a.a. 2003/2004 all’a.a. 2016/2017; e dall’a.a. 2017/2018 del

collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Global Studies. Economy, society and Law dell’Università di

Urbino.

Ha partecipato dal 2012 al 2013 alla rivista “Gli Stranieri” in qualità di codirettore e dal 2014 membro del

Comitato scientifico di indirizzo della rivista telematica “immigrazione.it”.

Il Candidato dichiara di aver svolto attività di valutazione per l’Anvur, per alcune riviste (Giornale di diritto

amministrativo; Rivista trimestrale di diritto pubblico; Italian Journal of Public Law; Istituzioni del

federalismo; Munus), e per le collane “Studi di diritto pubblico” e EPLO publications.

Nel complesso, pertanto, l’attività di ricerca del Candidato, anche alla luce della partecipazione a convegni,

merita una valutazione positiva, sebbene, si sottolinea la partecipazione a un numero limitato di progetti di

ricerca a carattere competitivo.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche

Il candidato è autore di numerose pubblicazioni. Presenta in valutazione 16 pubblicazioni, come richiesto dal

bando di cui 3 lavori monografici tutte congruenti con il settore scientifico di cui alla presente procedura.

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Le pubblicazioni, nel loro complesso, denotano un significativo impegno del Candidato e una elevata

produttività e continuità su tematiche prevalentemente coerenti con il settore disciplinare di cui al bando.

Unico autore dei prodotti sottoposti in valutazione, tranne che per il lavoro monografico del 2014 per il quale

risulta ben identificata la ripartizione, alcuni su tematiche ricorrenti.

I lavori monografici (La scelta del Diritto. Concorrenza tra ordinamenti, arbitraggi, diritto Comune

europeo, Milano, Giuffrè, 2004; I privilegi dello stato debitore, Giuffré, Milano, 2012; e La decertificazione.

Dalle certificazioni amministrative alle dichiarazioni sostitutive. Ambito di applicazione, disciplina e

modalità operative,) hanno una buona collocazione editoriale e affrontano tematiche articolate e complesse,

sebbene in alcuni punti presentino un taglio prevalentemente descrittivo, particolarmente evidente nel primo

(La scelta del Diritto. Concorrenza tra ordinamenti, arbitraggi, diritto Comune europeo) che presenta una

analisi di ampissimo spettro spaziando dal diritto statunitense all’ordinamento comunitario, allo spazio

giuridico globale con ampiezza di riferimenti dottrinali e normativi a sostegno della descrizione dei sistemi

operata nel testo e nel terzo lavoro monografico (La decertificazione. Dalle certificazioni amministrative alle

dichiarazioni sostitutive. Ambito di applicazione, disciplina e modalità operative 2014), che è corredato da

una ampia parte dedicata alle appendici in cui vengono analizzati problemi applicativi (a cura di altro autore)

gli schemi e i modelli, nonché le norme e i documenti rilevanti.

Alcune delle pubblicazioni scientifiche minori presentate dal Candidato hanno una buona collocazione

editoriale, in riviste anche di fascia A (Giudice amministrativo e diritto comunitario, I limiti del potere

d’urgenza, Il diritto degli stranieri extracomunitari alla non irragionevole discriminazione in materia di

agevolazioni sociali, La dirigenza pubblica e il requisito della cittadinanza) come per i lavori monografici,

però, presentano un carattere ampiamente descrittivo della disciplina analizzata, pur denotando un buon

rigore e accuratezza nei riferimenti bibliografici e giurisprudenziali. Si apprezzano per il maggiore grado di

problematizzazione gli scritti sui “Limiti del potere di urgenza” e sul “Diritto degli stranieri extracomunitari

alla non irragionevole discriminazione in materia di agevolazioni sociali”, tematica analizzata con maggiore

dettaglio in relazione ai profili attinenti alla “cittadinanza nazionale” (Oltre la cittadinanza nazionale?

L’accesso alla funzione pubblica dei cittadini stranieri, General introduction: towards an administration

without frontiers? Migration Opportunities in Europe) e alla integrazione (La lingua come fattore di

integrazione civile e politica) in altri scritti sottoposti in valutazione. Un ampio esame della disciplina è

contenuto negli scritti dedicati all’analisi di ambiti specifici (Le Garanzie, L’incidenza del diritto europeo

sulla disciplina dei giochi e delle scommesse, Le definizioni di pubblica amministrazione, La disciplina delle

assicurazioni) nei quali non si colgono, però, spunti di orginalità.

Tra i temi trattati quello della integrazione europea e della estensione dei principi comunitari ad alcuni

aspetti specifici (European Union at the monetary turning-point: towards genuine integration or

disintegration? (General Introduction: The powers of the Union in the European economic governance: new

transfers of sovereignty), Do Administrative Law Principles Apply to European Standardization:

Agencification or Privatization?) nei quali il candidato mostra una maggiore capacità analisi con spunti

critici interessanti.

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Pertanto, i lavori esaminati, alcuni sufficientemente noti nella comunità scientifica quanto a collocazione

editoriale, e, anche in considerazione della continuità scientifica, portano ad esprimere, nel complesso, una

valutazione positiva.

Giudizio sulle attività istituzionali (gestionali, organizzative e di servizio)

Il Candidato dichiara di aver svolto le funzioni di Direttore del Master in Scienze dell’amministrazione

dell’Università di Urbino (dal 2008-2009 al 2014-2015) e dal 2015 Co-direttore e membro del Comitato di

Direzione del Master interuniversitario di II livello in “Scienze amministrative e innovazione nella pubblica

amministrazione”; nonché di essere stato coordinatore del Centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni

(2013-2017) e vice direttore del Master in Management delle organizzazioni sanitarie nell’era digitale

(2014). Tra le attività istituzionali svolte in favore dell’Ateneo di appartenenza, il Candidato dichiara di

essere stato membro della Commissione paritetica e della Commissione elettorale di appello, nonché di aver

curato il sitoweb della facoltà e poi della scuola di Scienze politiche (2003-2014), e di essere stato

componente del gruppo per la qualità della Sua e Referente per l’Assicurazione della qualità di quest’ultimo

corso di laurea dall’a.a. 2014/2015.

Nel complesso si apprezza nel corso degli anni una discreta attività istituzionale. Non risulta aver ricoperto

cariche negli organi di governo dell’Ateneo e del Dipartimento.

Prof. Andrea Maltoni

Giudizio sull’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti

L’attività didattica del Candidato risulta svolta con continuità e prevalentemente in coerenza con il SSD di

cui al bando presso l’Università di appartenenza.

Il Candidato dichiara, inoltre, una significativa attività didattica in Master e corsi di perfezionamento nonché

presso altre Università italiane e straniere.

Nel complesso, pertanto, l’attività didattica, didattica integrativa e di servizio agli studenti merita una

valutazione positiva.

Giudizio sul curriculum e sull’attività di ricerca scientifica

Il Candidato ha svolto attività di ricerca collaborando con riviste scientifiche anche di fascia A. È codirettore

di una rivista in tema di immigrazione. Membro di diversi gruppi di ricerca, di cui solo alcuni beneficiari di

un finanziamento su base competitiva, è stato responsabile di una Unità di ricerca Prin. È stato coordinatore

di un centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni.

Non si evince, però, la capacità di attrarre finanziamenti competitivi.

L’attività di ricerca del Candidato è comprovata anche dalla partecipazione a diversi convegni nazionali e

internazionali e dal numero consistente delle pubblicazioni, tra cui tre lavori monografici con buona

collocazione editoriale. Varia la collocazione editoriale delle pubblicazioni a carattere non monografico.

Membro di diverse associazioni e gruppi scientifici, è stato beneficiario di borse di studio e di premi. Ha

svolto l’attività di valutatore per l’Anvur.

Giudizio sulle pubblicazioni scientifiche

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Il candidato presenta in valutazione 3 lavori monografici e 13 altre pubblicazioni tra contributi in volume e

articoli su rivista.

Certamente la produzione presenta il carattere della continuità, anche se, in alcuni casi le tematiche affrontate

riguardano aspetti non propriamente attinenti al diritto amministrativo.

Il candidato presenta una pubblicazione (il volume del 2014) a più mani, ma sono ben identificabili le parti

attribuite ai diversi autori.

Il primo lavoro monografico (La scelta del Diritto. Concorrenza tra ordinamenti, arbitraggi, diritto Comune

europeo, Milano, Giuffrè, 2004) di ampio respiro, presenta una diffusa analisi di più sistemi giuridici,

sebbene si perdano gli spunti critici a fronte della ampiezza descrittiva. Il secondo lavoro monografico (I

privilegi dello stato debitore, Giuffré, Milano, 2012) presenta un approccio ampio con un adeguato impianto

di indagine. Certamente di minor rilievo appare il terzo volume sottoposto a valutazione (La decertificazione.

Dalle certificazioni amministrative alle dichiarazioni sostitutive. Ambito di applicazione, disciplina e

modalità operative,) nel quale lo stesso impianto strutturale denota un approccio più di carattere divulgativo

che di indagine dogmatica del tema.

Gli altri lavori sottoposti in valutazione, alcuni dei quali con buona collocazione, presentano in generale,

come per i lavori monografici, un impianto prevalentemente descrittivo che non consente di valorizzare

appieno gli spunti di critici, pur in alcuni casi presenti. Il lavoro su Giudice amministrativo e diritto

comunitario contiene una analisi interessante dei rapporti tra i due giudici. Anche lo studio su I limiti del

potere d’urgenza si apprezza per il dettaglio dell’analisi soprattutto normativa, restando in secondo piano

l’analisi critica delle questioni connesse all’uso dei poteri emergenziali.

Il lavoro su La disciplina delle assicurazioni e su Le Garanzie, L’incidenza del diritto europeo sulla

disciplina dei giochi e delle scommesse appare di carattere prevalentemente descrittivo, non essendo

individuabili spunti di particolare originalità.

Una tematica di indagine, oggetto di particolare approfondimento da parte del candidato - che dichiara anche

la co-direzione di una rivista che si occupa del tema – è quella relativa agli stranieri. Gli scritti su Il diritto

degli stranieri extracomunitari alla non irragionevole discriminazione in materia di agevolazioni sociali, La

dirigenza pubblica e il requisito della cittadinanza, Oltre la cittadinanza nazionale? L’accesso alla funzione

pubblica dei cittadini stranieri, e La lingua come fattore di integrazione civile e politica si differenziano per

la profondità dell’indagine. Certamente un apprezzabile approfondimento delle questioni complesse sottese

alla tematica trattata è contenuto nei lavori sulla cittadinanza nazionale e sul diritto alla non discriminazione

degli stranieri, nonché nello scritto su La lingua come fattore di integrazione. Molto più descrittivi il saggio

su la dirigenza pubblica e il requisito di cittadinanza.

Più puntuale risulta l’analisi condotta nel contributo su Le definizioni di pubblica amministrazione, sebbene

il tentativo di ricostruzione del fenomeno non appaia supportato da approfondite argomentazioni.

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Nei due lavori in lingua inglese (European Union at the monetary turning-point: towards genuine

integration or disintegration? (General Introduction: The powers of the Union in the European economic

governance: new transfers of sovereignty), Do Administrative Law Principles Apply to European

Standardization: Agencification or Privatization?) l’analisi si discosta, sopratutto nel primo, da riflessioni su

tematiche proprie del diritto amministrativo, che rimane per lo più sullo sfondo.

Le pubblicazioni scientifiche del candidato risultano, pertanto, nel complesso positive.

Giudizio sulle attività istituzionali (gestionali, organizzative e di servizio)

Dall’esame della documentazione prodotta si apprezza una attività istituzionale relativa ad incarichi per

l’organizzazione di Master, partecipazione a commissioni di concorso, ma non risulta che il candidato abbia

ricoperto cariche negli organi di governo dell’Ateneo e del Dipartimento.

GIUDIZI COLLEGIALI

Prof. Antonio Colavecchio

Sulla base dei giudizi individuali espressi dai singoli commissari, sostanzialmente concordi, la Commissione

ritiene che la produzione scientifica del Candidato denoti ampiezza degli interessi di ricerca e si connoti per

continuità temporale, adeguato rigore metodologico e apprezzabile originalità dei risultati conseguiti.

Gli scritti presentati comprovano piena maturità scientifica del candidato, anche in considerazione del ruolo

oggetto della presente procedura concorsuale.

Il complessivo impegno accademico, l’attività didattica e di servizio risultano molto buoni.

Per impegno prestato e risultati complessivamente conseguiti, il Candidato è, quindi, ritenuto particolarmente

adatto, dunque idoneo, a svolgere l’impegno accademico richiesto dall’Ateneo.

Prof.ssa Francesca Cangelli

Sulla base dei giudizi individuali espressi dai singoli commissari, sostanzialmente concordi, la Commissione

ritiene che la produzione scientifica della Candidata denoti ampiezza degli interessi di ricerca e si connoti per

impegno di studio e rigore metodologico.

La produzione scientifica quasi sempre di livello buono mostra padronanza della disciplina e capacità di

approccio investigativo.

Gli scritti presentati comprovano la maturità scientifica della Candidata. Il complessivo impegno

accademico, l’attività didattica e di servizio risultano più che buoni.

Prof. Matteo Gnes

Sulla base dei giudizi individuali espressi dai singoli commissari, sostanzialmente concordi, la Commissione

ritiene che la produzione scientifica del Candidato denoti ampiezza di ricerca e si caratterizzi per continuità

temporale. Lo studio di fenomeni e sistemi, in una all’approccio interdisciplinare, non sempre consente di

cogliere quell’approfondimento dogmatico e comunque sistematico propri della materia, pur se va

sottolineata la vastità degli orizzonti aperti alle conoscenze giuridico-pubblicistiche anche di altri

ordinamenti.

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Gli scritti presentati in ogni caso comprovano un grande impegno che tuttavia non sempre perviene al livello

di maturità scientifica.

L’attività didattica è encomiabile. L’attività di servizio risulta sufficiente.