foglio neroverde 06 - 2012/2013
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23/03/2013 - Sedicesima giornata Campionato Eccellenza L'Aquila rugby 1936 - Viadana RugbyTRANSCRIPT
L’Aquila vs Viadana
di Isabella Franchi
FOGLIO NEROVERDE
Registrazione presso il
Tribunale dell'Aquila n.559
dell'11 settembre 2006
Direttore Responsabile
Isabella Franchi
Progetto grafico
Daniele Pitone
Stampa
Fabiani Stampatori
NUMERO 6 - ANNO 7
Super sfida oggi al
Fattori dove per la
quinta giornata di
ritorno gli uomini di
Andy Key ricevono la
corazzata Viadana:
primo posto in
classifica in solitaria
raggiunto grazie a
quattordici vittorie a
fronte di una sola
sconfitta, rimediata
al Chersoni di Prato
nell’ottava giornata di
campionato. Non
solo, la settimana
scorsa la formazione
mantovana si è
aggiudicata la terza
edizione del Trofeo
Eccellenza portando
a casa la partita ai
danni della Lazio: una finale al cardiopalma che ha visto il Viadana chiudere in
vantaggio la prima frazione di gioco, subire poi il sorpasso dei Romani, avanti
per 18 a 21 fino allo scadere, e rimontare al 41’ con la meta che ha messo fine
ai giochi. Una prestazione che ha dimostrato non solo la potenza fisica ma
anche la grande forza mentale e caratteriale dei nostri avversari.
Sarà una battaglia durissima, quindi, che richiederà un altissimo dispendio di
forze e di concentrazione per cercare di contrastare tanto gli ospiti quanto il
pronostico che, numeri alla mano, vede decisamente favoriti i nostri avversari
Sarà fondamentale tirare fuori gli artigli per combattere i leoni ed uscire dal
campo a testa alta.
Forza ragazzi, dimostrate che “l’ignoranza aquilana” abita ancora tra le mura
del Fattori!
Consorzio Di Vincenzo & Strever
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Dodo Vaggi: tra i “vecchi” del gruppo e punto di riferimento per i più giovani
Nonostante l’inconfondibile parlata romana che lo contraddistingue (è nato nella Capitale il 22/4/1978)
Edoardo “Dodo” Vaggi è considerato aquilano d’adozione: tornato a
L’Aquila dopo l’esperienza di allenatore/giocatore tra le fila del Rieti,
la terza linea è tra i veterani del gruppo guidato da capitan Di
Massimo.
<<Veterano si, purché si dica che sono più giovane di Zaffiri!>>
esordisce Vaggi per poi tornare immediatamente serio quando il
discorso si sposta sul campionato e sull’avversario che li aspetta
sabato al Fattori: la capolista Viadana, che vanta 14 vittorie ed una
sola sconfitta.
<<Sabato dovremo scendere in campo per combattere una battaglia
contro Viadana: sarà fondamentale cercare di arginare il più
possibile la loro potenza e limitare i loro punti di forza pensando, allo
stesso tempo, ad impostare il nostro gioco. Siamo consapevoli che
sarà una battaglia durissima, ma per noi sarà fondamentale cercare
di mantenere il trend che ci ha visto competitivi negli ultimi incontri, quando abbiamo affrontato senza
sfigurare formazioni di alta classifica>>.
A tal proposito quanto conta giocare in casa e quanto è importante il sostegno del pubblico?
<<Intanto rivolgo un grazie a coloro che quando possono corrono allo stadio per sostenerci: per noi la
presenza del pubblico aquilano al Fattori è fondamentale, soprattutto per i più giovani che, grazie a questo
sostegno, si caricano di una maggiore energia e motivazione, riuscendo quindi a far venir fuori una personalità
più forte e matura.>>.
Come dicevi tu stesso quest’anno la rosa è molto giovane: che rapporto c’è tra di voi, e come ti poni nei
confronti dei ragazzi?
<<Nonostante l’età sono sempre il primo a cercare lo scherzo per divertirci tutti insieme, mi sento quindi
molto a mio agio con loro. Mi fa piacere e mi spinge a migliorare pensare di essere un punto di riferimento
per i compagni più giovani, ecco
perché cerco sempre di essere
presente quando hanno bisogno di un
consiglio, di un aiuto e, naturalmente,
cerco di non far mancare mai il mio
sostegno>>.
A tuo agio con i giovani e più di
un’esperienza come allenatore: ti ci
vedi una volta smesso di giocare?
<<Si, mi piacerebbe molto, la
considero una professione molto
stimolante e gratificante>>.
A settembre sei diventato papà di
una bellissima bambina (ritratta con
Dodo nel calendario 2013 firmato da
Francesco Colantoni): se un giorno
tua figlia ti chiedesse di accompagnarla a giocare a rugby?
<<Lo farei perché me lo ha chiesto lei, ma non le imporrei mai nulla, qualsiasi cosa vorrà per me andrà
bene>>. Grazie Dodo e tanti auguri per la tua prima festa del Papà! (l’intervista è stata realizzata il 19 marzo)
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Quando il Rugby incontra il carcere
Lo scorso mercoledì i neroverdi Maurizio Zaffiri e Dario Subrizi, insieme al dirigente Marco Molina, grazie
al coinvolgimento dello sponsor etico L’Aquila per la Vita, sono entrati nella casa circondariale di
Frosinone: qui hanno svolto un allenamento con i “Bisonti” la squadra di rugby formatasi all’interno della
struttura. L’iniziativa rientra nel progetto rieducativo portato avanti all’interno del carcere, diretto dalla
Dottoressa Luisa Pesante, grazie alla volontà dell’associazione Gruppo idee, della responsabile Germana
De Angelis e dell’allenatore Leonardo Di Luia.
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Perché il rugby?
<<Perché non è solo uno sport: grazie ai suoi valori, importanti e significativi, riusciamo a dare
un’opportunità ricreativa ai detenuti in grado di svolgere anche una funzione di educazione civica - ha
affermato la dottoressa Luisa Pesante, direttrice della casa circondariale di Frosinone, un carcere di
massima sicurezza. L’obiettivo è proprio quello rieducativo, a prescindere dal reato commesso e dal
percorso criminale della persona che si trova in carcere: grazie a progetti come questo del rugby
riusciamo a guardare oltre il passato criminale dei detenuti >>.
Quali sono stati i primi o i più importanti cambiamenti notati nel comportamento dei detenuti che hanno
iniziato la pratica del rugby?
<<I detenuti coinvolti hanno risposto molto bene: si è sviluppato un miglior rispetto del gruppo, maggior
affiatamento ed un impegno maggiore nelle attività quotidiane>>.
Leonardo Di Luia, ex giocatore della Nazionale Italiana di Rugby a 7, è l’allenatore della squadra dei
Bisonti: <<grazie all’associazione Gruppo Idee abbiamo intrapreso questa attività ricreativa per
risvegliare nei detenuti lo “spirito del rugby”: il rispetto dei compagni, delle regole e dell’avversario,
l’onore e la voglia di lottare contro le difficoltà sono i valori del rugby che possono divenire un punto di
riferimento importante all’interno del carcere e in un reparto di massima sicurezza come questo.
Inoltre, credo che i ragazzi che riescono a far propri questi valori durante la detenzione riusciranno ad
acquisirne la mentalità nel momento in cui usciranno, perché il rugby è lo specchio della vita>> - ha
dichiarato il tecnico Di Luia che lavora a stretto contatto con Germana De Angelis, responsabile del
progetto e rappresentante dell’Associazione Gruppo Idee, rivolta alla promozione sociale e sportiva
all’interno delle carceri: <<Abbiamo scelto il rugby perché ha valori e radici che vanno oltre lo sport.
Siamo riusciti a vedere l’individuo come tale e non solo per quello che lo ha portato qui dentro; quando
giocano sono tutti uguali, accomunati dal campo, non c’è il detenuto e il libero, sono tutti giocatori.
Quando usciranno sono sicura che porteranno con loro questa esperienza, anche se smetteranno di
praticarlo, rimarranno i significati e i valori di quanto vissuto qui dentro>>.
Nella squadra dei Bisonti
nessuno prima aveva
giocato a rugby, qualcuno
come il vice capitano
Precius (viene dalla
Nigeria e tutti lo
chiamano Prezioso) lo
seguiva in tv e, quando si
è presentata l’occasione,
è stato molto felice di
poterlo praticare; alla
domanda se sente il peso
della responsabilità
indossando i gradi di vice
capitano afferma senza
giri di parole: <<no, per
niente,
Foto Rugby Experience
è una bellissima esperienza che vorrei continuare. Mi piace trasmettere alla squadra quello che so,
quello che comprendo dal nostro
allenatore>>.
Qualcun’altro come Luigi, di Napoli, in
carcere da un anno e mezzo con altri
ventidue mesi da scontare, pensa a
come fare per continuare a giocare a
rugby quando uscirà dal carcere:
<<ho saputo che c’è una squadra in
provincia di Napoli che milita nella
serie C, mi piacerebbe poterne fare
parte e continuare a praticare questo
sport che, qui dentro, mi da tanta
serenità>>.
Mario è il capitano dei Bisonti:
<<prima non conoscevo il rugby, ora lo gioco col cuore. Usiamo il campo per sfogare la rabbia — in
senso positivo — che abbiamo dentro, ma giochiamo col cuore. Per me, essere il capitano significa
trasmettere a tutti i ragazzi, che come me stanno soffrendo, che possiamo giocare e cambiare, che
anche chi ha sbagliato può riuscire a reinserirsi nella società. Tra un anno e mezzo uscirò: voglio
cambiare per la mia famiglia, per le mie due bambine e mia moglie, perché voglio dare loro tutto quello
che posso, voglio dare loro il meglio>>.
Molto colpiti ed entusiasti
i neroverdi che hanno
partecipato all’iniziativa:
<<non potevano scegliere
sport migliore —
esordisce il prima linea
Dario Subrizi — anzi un
vero e proprio stile di vita.
Personalmente, sono
rimasto molto colpito da
questa esperienza e dagli
uomini che ho incontrato,
soprattutto quando,
raccontandomi delle
partite disputate (i Bisonti
hanno affrontato e vinto
diverse formazioni di serie
C), sottolineavano le scorrettezze dei loro avversari, dimostrando di aver appreso appieno il concetto di
lealtà e quello di rispetto delle regole e dell’avversario. È percepibile come stia crescendo in loro il senso
di squadra, di coraggio, di voglia di vincere e di avere un obiettivo da raggiungere. Si allenano con tanto
impegno e dedizione>> - ha concluso Subrizi,
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Foto Rugby Experience
Foto Rugby Experience
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Foto ufficio stampa
<<È stata una bellissima esperienza —
esordisce il terza linea e preparatore
atletico Maurizio Zaffiri — è talmente tanta
la passione per il rugby sviluppatasi tra i
Bisonti che il nostro compito è stato
davvero molto semplice: ci siamo ritrovati
sul campo e parlavamo la stessa lingua, lo
stesso linguaggio del rugby, che parte dal
divertimento e, passando per il rispetto
delle regole arriva fino all’amicizia. Al
termine dell’allenamento ci hanno mostrato
una danza ideata da loro, naturalmente
ispirata all’Haka degli All Blacks, e nel testo
tornavano proprio questi aspetti appena
citati, quali l’amicizia, il rispetto, e la voglia di
divertirsi insieme>>.
Quello portato nel carcere può apparire un
rugby più genuino, in cui forse gli aspetti
valoriali contano più di quelli tecnici?
<<Sicuramente non c’è la preparazione alla
prestazione però, per il resto, non credo ci sia molta differenza: il rugby è rugby, anche quando lo vivi da
professionista i valori che lo definiscono sono gli stessi e, soprattutto, c’è sempre la volontà di divertirsi
insieme. A tutti i livelli, anche quelli più alti, se giochi senza divertirti la qualità dell’allenamento ne risente
immancabilmente>>.
Se ce ne sarà l’occasione ripeterai questa esperienza?
<<Certo, molto volentieri>> - ha concluso Zaffiri.
Con i ragazzi è entrato nel carcere di Frosinone anche il dirigente aquilano Marco Molina che in questi
anni ha avuto modo di sperimentare ilrugby in situazioni tra loro molto diverse, dal rugby giocato a quello
formativo e manageriale, ora anche rieducativo: <<c’è qualcosa che accomuna le tante e diverse
esperienze, cioè la forza che il rugby riesce a dare a chi si cimenta con questo sport e ha la voglia di
mettersi in gioco, di
darsi un obiettivo e di
lottare per
raggiungerlo, di
misurarsi con i propri
limiti per poterli
superare>>.
Secondo un vecchio
detto se si è stati
rugbisti lo si è per
sempre, anche quando
si smette di giocare a
rugby…
I.F. Foto Rugby Experience
Foto Rugby Experience
Figlia d’arte, suo padre Giancarlo è stato pilone de L’Aquila Rugby e della Nazionale, Elisa Cucchiella è tornata
a vestire la maglia numero 99 della sua città sposando il progetto del rugby a XV iniziato quest’anno dalla
formazione femminile aquilana:<<è stato bello
tornare a L’Aquila dove ho iniziato e dove ho
rincontrato una compagna di squadra storica
come Flavia Mariani, con la quale ho esordito
circa 12 anni fa. Ho trovato una bella squadra,
un gruppo molto affiatato, con tanta voglia di
lavorare>>.
Come è nata la passione per il rugby?
<<Sicuramente grazie a mio padre, anche se ho
iniziato a giocare molto tardi, avevo circa 19
anni, dopo essermi cimentata con la pallavolo, il
basket ed il nuoto>>.
Com’è il rapporto con tuo padre?
<<Mi è sempre stato molto vicino e, complice il ruolo di pilone che ci accomuna, veniva al campo per vedere
se mi allenavo bene e non dimenticava mai di dispensare qualche buon consiglio per migliorare>>.
Sarà sicuramente orgoglioso di sua figlia che per ben 46 volte ha vestito la stessa maglia azzurra
ricevendone anche i gradi di capitano.
<<Quella con la Nazionale è stata un’esperienza unica e bellissima, un sogno che ho realizzato, i sacrifici sono
stati tanti ma le emozioni sono state sicuramente più forti ed indimenticabili.>>.
Quella da capitano è stata una fascia pesante da portare?
<<No, è stato un onore, un grande riconoscimento di fiducia da parte dello staff, ma non ho mai smesso di
essere me stessa, quindi è venuto tutto molto
naturale>>.
Dalla Nazionale al campionato: siete
protagoniste di un’ottima stagione, peccato
aver perso gli scontri con la capolista Red &
Blu. Come è stato giocare contro le tue ex
compagne di squadra?
<<Sono state due partite come le altre: quando
siamo in campo dobbiamo solo pensare a
giocare e lasciare i saluti alla fine. Peccato
aver perso contro di loro, soprattutto
all’andata eravamo vicinissime alla vittoria>>.
Domenica sarete ospiti del Cus Ferrara.
<<Abbiamo ripreso la preparazione e stiamo
lavorando molto sulla mischia, alternando il
lavoro in palestra a quello sul campo. Insomma, ci stiamo preparando al meglio, come per ogni partita>>. I.F.
In bocca al lupo Belve!
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Elisa Cucchiella:<<sono contenta di essere tornata a L’Aquila, ho trovato una bella squadra>>
Foto ufficio stampa
Foto F. Colantoni
Campionato nazionale di Eccellenza: oggi in campo la V giornata di ritorno
L’Aquila Rugby v Rugby Viadana Rugby Rovigo v Marchiol Mogliano Rugby San Donà v Petrarca Padova Cammi Calvisano v I Cavalieri Prato Mantovano Lazio v Rugby Crociati Rugby Reggio v Fiamme Oro
La classifica dopo la XV giornata Viadana 64; Calvisano 63; Prato 61; Padova 48; Mogliano 46; Rovigo 43; San Donà 27; Mantovani Lazio 26; Fiamme Oro 25, Reggio 20, L’Aquila 9; Crociati 4
Il prossimo turno 30.03.13 Fiamme Oro v L’Aquila Rugby Rugby Viadana v Rugby San Donà Petrarca Padova v Mantovano Lazio Marchiol Mogliano v Cammi Calvisano I Cavalieri Prato v Rugby Crociati Rugby Reggio v Rugby Rovigo
Campionato nazionale di Serie A Femminile: oggi in campo la V giornata di ritorno Cus Ferrara v L’Aquila Rugby Red & Blu v Umbria Rugby Rugby Pesaro v Cus Bologna
La classifica dopo l’ottava giornata Red & Blu 34 L’Aquila Rugby 28 Umbria Ragazze 25 Cus Ferrara 13 Cus Bologna 5 Rugby Pessaro 0
Il prossimo turno 07.04.13 L’Aquila Rugby v Rugby Pesaro Cus Bologna v Red & Blu Umbria Ragazze v Cus Ferrara