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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
(P. T. O. F.)
I.C. ARDEA 1
2019 – 2022
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’ I.C. ARDEA1 è stato elaborato dal Collegio
dei Docenti nella seduta del 17/12/2018 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Prof.
Carlo Eufemi del 31/10/2018 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del
14/12/2018
Annualità di riferimento dell’ultimo aggiornamento:
2019/2020
Periodo di riferimento:
2019/2022
Introduzione
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento fondamentale con cui la
scuola esprime la propria identità culturale: definisce principi e valori di riferimento
essenziali per l’azione educativa della comunità scolastica. Si propone come punto di
riferimento forte e aperto al confronto per una definizione partecipata, disponibile
all’innovazione, in cammino.
Il documento si compone di quattro sezioni:
• la scuola e il suo contesto, nella quale sono riportate le caratteristiche del territorio, i
bisogni emersi nel corso delle ultime rilevazioni, le caratteristiche principali della scuola
con un accenno alla sua storia, le risorse umane e strutturali presenti;
• le scelte strategiche, con riferimento al rapporto di autovalutazione (RAV), al piano di
miglioramento (PdM);
• l’offerta formativa, che costituisce il cuore della nostra proposta e comprende i quadri
orari, le iniziative di ampliamento consolidate nella cultura della nostra scuola, le modalità
di valutazione degli apprendimenti e delle competenze, lo sviluppo del piano per la scuola
digitale e le scelte inclusive, il Piano di Sviluppo Europeo (PSE);
• l’organizzazione, intesa come elemento cardine per regolare e valorizzare le relazioni
interne ed esterne, per sollecitare il protagonismo delle componenti nel rispetto del ruolo di
ciascuno, e come piano della formazione dei docenti.
INDICE SEZIONI PTOF
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
● Analisi del contesto e dei bisogni
del territorio
● Caratteristiche principali della
scuola
● Ricognizione attrezzature e
infrastrutture materiali
● Risorse professionali
LE SCELTE STRATEGICHE
● Priorità desunte dal RAV
● Obiettivi formativi prioritari ● Piano di miglioramento
● Principali elementi di innovazione
L’OFFERTA FORMATIVA
● Traguardi attesi in uscita
● Insegnamenti e quadro orario
● Curricolo di Istituto
● Iniziative di ampliamento curricolare ● Attività previste in relazione al
PNSD
● Valutazione degli apprendimenti
● Azioni della Scuola per l’inclusione
scolastica
● Piano di Sviluppo Europeo (PSE)
L’ORGANIZZAZIONE
● Modello organizzativo
● Organizzazione Uffici e modalità di
rapporto con l’utenza
● Reti e Convenzioni attivate ● Piano di formazione del personale
docente
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
Il territorio su cui insiste maggiormente la scuola, che comprende l’antico nucleo storico di
Ardea, i recenti insediamenti di Banditella, Nuova Florida e Castagnetta e le zone di Pian
di Frasso e Marina di Ardea, ha avuto negli ultimi decenni una crescita demografica tra le
maggiori della Provincia di Roma. Hanno contribuito significativamente a questa crescita
demografica i numerosi nuclei familiari che si sono trasferiti da Roma, ma anche dai paesi
dell’est Europa, Asia meridionale (Cina), Nord africa e America Centro-Meridionale.Negli
ultimi anni sono aumentati anche i nuclei di famiglie nomadi (camminanti e rom). Gli
stranieri residenti ad Ardea al 1° gennaio 2018 sono 6.501 e rappresentano il 13,1% della
popolazione residente, maggiormente insediati nella zona di Tor San Lorenzo non di
stretta territorialità dell’ IC Ardea 1.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 45,0% di
tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Bulgaria (7,3%) e dalla Polonia (6,6%).
La popolazione 0 – 14 anni è pari al 16,8% del totale della popolazione straniera presente
nel comune. Dati rilevati dal sito www.tuttitalia.it.
Essendo in passato una zona fortemente industrializzata, la crisi dell’ultimo periodo ha
inciso notevolmente sul tasso di occupazione causando spesso perdita del lavoro da parte
di entrambi i genitori degli alunni.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA
DENOMINAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO ARDEA 1
Codice Meccanografico – RMIC8C9006
Via Laurentina km 32,500 – 00040
Ardea(Roma)
Tel. 06.91389061 - Fax 06.89764951
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Carlo Eufemi
COLLABORATORE DEL DS Prof.ssa Elvira Tredicine
COLLABORATORE DEL DS Dott.ssa Luana Di Maggio
RICEVIMENTO
DS E COLLABORATORI
DS: Martedì 9.00 / 11.00 (Previo
appuntamento)
Prof.ssa Tredicine: Martedì 8.30 / 10.30 –
Giovedì 8.30 / 9.15
Dott.ssa Di Maggio Luana (sede Manzù):
dal lunedì al venerdì previo appuntamento
DSGA (Direttore Servizi Generali
Amministrativi)
Sig.ra Anna Maria Di Gregorio
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 9.00 / 10.00
SEGRETERIA DIDATTICA (alunni e
genitori)
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 8.30 / 10.30
SEGRETERIA DEL PERSONALE,
AMMINISTRATIVA E AFFARI
GENERALI
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 10.30 /
12.30
POSTA ELETTRONICA [email protected]
SITO WEB www.icardea1.gov.it
BLOG “DIARIO DI SCUOLA” http://ic ardea1.blogspot.it
SCUOLA DELL’INFANZIA
ORARIO:
L’ingresso degli alunni della Scuola dell’infanzia è consentito dalle ore 8.00 alle ore 9.00;
l’uscita dalle ore 12.30 alle 13.00.
● Plesso Virgilio
Indirizzo: via Laurentina km 32,500
Telefono/ fax: 0689825164
Codice Meccanografico: RMAA8C9024
Responsabile di plesso: Ins. Fabiano Maddalena
● Plesso Baita
Indirizzo: via Laurentina km 32,500
Telefono/ fax: 0689565668
Codice Meccanografico: RMAA8C9013
Responsabile di plesso: Ins. Morrone Mariarosaria
Giardino attrezzato
Aula polifunzionale
Giardino attrezzato
Orto didattico
Aula polifunzionale
SCUOLA PRIMARIA
ORARIO:
L’ingresso degli alunni della Scuola Primaria è fissato alle ore 8.05; l’uscita alle ore 13.29.
● Plesso G. Manzù
Indirizzo: via Lazio snc
Telefono/ fax: 0691389005
Codice Meccanografico: RMAA8C9013
Responsabile di plesso: Ins. Gentile Maria G. G.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ORARIO:
L’ingresso degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado è consentito dalle ore 8.30
alle ore 8.40; l’uscita alle ore 14.10 e alle 14.15, a seconda del piano.
Giardino
Palestra
Aula informatica
10 aule dotate di LIM
● Plesso Virgilio
Indirizzo: via Laurentina km 32,500
Telefono: 0691389061 Fax: 0689764951.4890
Codice Meccanografico: RMMM8C9017
Responsabile di plesso: Prof. Conte Gennaro
RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
MATERIALI
SCUOLA DELL’INFANZIA VIRGILIO - BAITA
RISORSE STRUTTURALI: giardino / orto didattico.
FABBISOGNO: occorre implementare gli arredi con armadietti e librerie per il riordino degli ambienti; materiale multimediale per la didattica; giochi per gli spazi esterni.
Giardino Orto didattico
Aula polifunzionale (teatro, cinema, musica, convegni)
Aula informatica - 7 aule dotate di LIM
Laboratori tematici: Successo scolastico, Class@net
Casina dell’arte (Laboratorio arte e ceramica)
Palestra
Campo sportivo polivalente
Aula didattica all’aperto
SCUOLA PRIMARIA MANZU’
RISORSE STRUTTURALI:giardino, palestra, aula informatica, 10 aule dotate di LIM.
FABBISOGNO: occorre implementare gli arredi per il riordino degli ambienti al fine di
rendere più funzionali ed efficaci tutte le attività didattiche progettate.
Occorre sistemare lo spazio esterno per poterlo destinare a laboratori didattici (orto - aula all’aperto) e piccole manifestazioni. Internamente è necessario avere la possibilità di strutturare, con arredi e attrezzature, gli spazi laboratoriali esistenti al fine di renderli più funzionali. Sarebbe necessario aumentare il numero delle LIM per sostenere la didattica digitale in maniera omogenea in tutte le classi e attrezzare un laboratorio
linguistico.
SCUOLA MEDIA VIRGILIO
RISORSE STRUTTURALI: aula polifunzionale utilizzata per le rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti e convegni. "Casina dell'arte" adibita a laboratorio
di arte e ceramica. Aula a cielo aperto con giardino didattico e orto sinergico.
FABBISOGNO: occorre implementare gli arredi per il riordino degli ambienti al fine di
rendere più funzionali ed efficaci tutte le attività didattiche progettate.
Per potenziare il percorso di approfondimento intrapreso nella nostra scuola per la disciplina di educazione musicale si rende auspicabile l’acquisto di: pianoforte verticale, nuovo o usato e di tre tastiere digitali pesate; un kit completo di percussioni che possa essere utilizzato sia per la propedeutica che per una prassi esecutiva più approfondita; l’acquisto di due chitarre/due violini per potenziare l'insegnamento di tali strumenti e di venti leggii; acquisto di microfoni panoramici/cardiodi di alta qualità per la cattura del
suono in ambienti preparati.
Acquisto di un software di Notazione Musicale (Sibelius, Finale, Encore) per poter sviluppare conoscenze e competenze in merito alla notazione musicale.
Acquisto di un software di Sound Engineering o di arrangiamento, come Cubase o Band in a box, per la produzione, ascolto e realizzazione “pratica” di brani musicali, grazie alle
ultime risorse digitali e a software intuitivi e non troppo complessi da imparare.
Acquisto di una lavagna digitale (LIM) da inserire in aula musica, per poter utilizzare una didattica più efficace attraverso l'uso di basi ed accompagnamenti adeguati insieme ad uno schermo che possa facilitare lo studio dello studente senza ricorrere al prodotto cartaceo.
Si prevede di ampliare l’Aula Informatica con altre 3 postazioni PC.
RISORSE DIGITALI
Il plesso Virgilio dell’Istituto Comprensivo Ardea I attualmente è provvisto di un’Aula Informatica dove sono presenti circa 25 postazioni PC collegate in rete e ad Internet, inoltre è presente un televisore che collegato a un PC permette l’utilizzo di questo come lavagna multimediale. Tutte le postazioni PC sono munite di pacchetto Office e dei principali programmi freeware per la gestione di foto, video, coding, etc necessari per i
corsi che l’Istituto mette a disposizione degli alunni nella propria Offerta Formativa. Mediante l’uso di cuffie l’Aula Informatica permette agli alunni prepararsi alle prove INVALSI. L’Aula Informatica è anche munita di connessione WI-FI.
L’Aula Informatica funge anche da Laboratorio per la Robotica. Per la Robotica sono presenti 16 robot mBot, 2 schede Arduino e prossimamente sarà acquistato, tramite fondi di un POR, un kit per 24 studenti della LEGO MINDSTORMS Education EV3.
Il plesso Virgilio è anche provvisto di un Atelier Creativo, realizzato con i fondi destinati al PNSD, dove sono presenti 4 postazioni Mac collegate ad Internet, un tavolo luminoso, un proiettore multimediale touch screen collegato a un notebook con connessione ad Internet e tavolette grafiche. L’Atelier Creativo è anche munito di connessione WI-FI.
Nel plesso è presente un’Aula Magna munita di postazione PC collegata ad Internet e a un
proiettore.
Per la didattica in aula sono a disposizione dei docenti 13 Tablet, inoltre 7 aule sono munite di Lavagna Interattiva Multimediale LIM della Smart Media. Si prevede l’ampliamento del numero delle LIM per permettere l’utilizzo delle TIC in tutte le classi.
La Biblioteca del plesso Virgilio è munita di 2 postazioni PC collegate ad Internet e di un
televisore che collegato a un PC permette l’utilizzo di questo come lavagna multimediale.
Il plesso Virgilio, come del resto tutto l’Istituto Comprensivo Ardea I, è munito di una rete WI-FI realizzata con i fondi del PON "Per la scuola" - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Avviso LAN/WLAN. La mancanza di una connessione in fibra però non permette di sfruttare al massimo la rete WI-Fi , è necessario risolvere in un futuro
prossimo questa limitazione.
Tutti i plessi scolastici sono stati cablati.
RISORSE PROFESSIONALI
Organico Docenti Scuola Infanzia
CLASSE DI CONCORSO POSTI POTENZIATO
Comune 8
Sostegno 7
(variabile
annualmente)
Organico Docenti Scuola Primaria
CLASSE DI CONCORSO POSTI POTENZIAT
O
Comune 22 3
Sostegno 10
(variabile
annualmente)
1
Organico Docenti Scuola Secondaria I° Grado
CLASSE DI CONCORSO POSTI POTENZIAT
O
A022 (exA043)- Italiano 17 + 4 ore
A060 (exA033)- Educazione
Tecnica
3 + 8 ore
A030(exA032)- Educazione
Musicale
3+ 8 ore 1
A049(exA030)- Educazione
Fisica
3+ 8 ore 1
AA25 (exA245)- Lingua
Francese
10 ore
AB25 (exA345)- Lingua Inglese 5 + 3 ore
A001 (exA028)- Educazione
Artistica
3 + 8 ore
A028( exA059)- Matematica 10 + 6 ore
AC25 (exA445)- Lingua
Spagnolo
2 + 16 ore
AD00- Sostegno 17
(variabile annualmente)
1
Organico Personale ATA
POSTI ASSEGNAZIONE
PROVVISORIA
PERSONALE ATA 18 1
LE SCELTE STRATEGICHE
PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV
ASPETTI GENERALI
La scuola ha seguito il percorso per la stesura del Rapporto di autovalutazione partendo
dalla propria Mission e individuando processi, priorità e obiettivi formativi. Le scelte
strategiche adottate mirano alla piena attuazione della Mission, per interagire come un
soggetto vivo, articolando i vari aspetti in armonia con il contesto con cui interagisce
Essa parte da un diritto fondamentale (art. 26) espresso nella Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani:
“L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al
rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve
promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e
religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace”.
Seguendo queste indicazioni la nostra Mission può essere così sintetizzata:
- sviluppare azioni di educazione alla cittadinanza e alla legalità in termini di pieno
sviluppo della persona umana, di formazione nel rispetto delle identità personali,
sociali, culturali e professionali dei singoli alunni; ravvivare il senso di appartenenza
alla società nella quale si vive e si opera e l’impegno a suo favore;
- pianificare una didattica che sviluppi competenze intese come capacità di usare
conoscenze, abilità, capacità personali e metodologiche in situazioni di lavoro o di
studio;
- favorire il successo scolastico, inteso come sviluppo delle potenzialità di ogni
allievo per il raggiungimento degli obiettivi educativi, formativi e didattici, compatibili
con le caratteristiche individuali e l’assolvimento dell’obbligo scolastico prevenendo
la dispersione e l’abbandono scolastico attraverso azioni di accoglienza e
integrazione;
- realizzare appieno il diritto all’apprendimento e all’inclusione scolastica e sociale
per tutti gli studenti in situazione di handicap o di difficoltà a causa di svantaggi
educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche;
- sviluppare le azioni di orientamento scolastico e professionale;
- tendere al miglioramento continuo nella qualità dei servizi formativi per rispondere
in maniera adeguata ai bisogni reali della società.
Per raggiungere le finalità stabilite l’I.C. Ardea 1, coinvolgendo le figure strumentali, lo staff del
Dirigente, oltre che i referenti dei progetti e i coordinatori dei plessi:
- monitora ed analizza il contesto, le esigenze e le aspettative delle parti interessate,
attraverso la somministrazione di questionari per la rilevazione dei bisogni e della quota
soddisfazione raggiunta;
- progetta incontri e stipula protocolli d’intesa con Enti;
- coinvolge le associazioni del territorio;
- valuta le proprie capacità e risorse attraverso strumenti di autovalutazione;
- aggiorna la propria strategia e le proprie politiche;
- individua e valuta gli esiti e i risultati dei processi formativi tali da soddisfare le esigenze e
le aspettative delle parti interessate.
Il processo di autovalutazione è partito da questi presupposti e si è articolato attraverso
quattro fasi essenziali:
● autovalutazione delle istituzioni scolastiche;
● valutazione esterna;
● progettazione delle azioni di miglioramento, coinvolgendo, in alcuni casi, l’Indire, le
Università, gli Enti e le Associazioni scelte dalle scuole stesse;
● rendicontazione pubblica dei risultati del processo.
Il Rapporto di autovalutazione (RAV) ha fornito una rappresentazionedella scuola
attraverso un'analisi del suo funzionamento e ha costituito, inoltre, la base per individuare
le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento (PDM).
Il Rapporto di autovalutazione ha analizzato diverse aree facendo emergere, in ognuna di
queste, punti di forza, punti di criticità, per poi individuare le azioni volte al miglioramento.
CONTESTO E RISORSE
Il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico è eterogeneo; la scuola è aperta
alla collaborazione con le Amministrazioni Pubbliche e le numerose associazioni e
agenzie educative presenti. Dall’analisi svolta risulta evidente, per quanto riguarda i
docenti, l’elevato turn over che va ad intaccare la continuità di lavoro del corpo docente
nell’azione educativa. Le azioni previste per il miglioramento delle risorse umane passano
attraverso la formazione, con una specifica attenzione ai seguenti temi: competenze
didattiche, competenze informatiche e competenze linguistiche.
ESITI
La scuola è considerata un ambiente sereno, gestito in maniera diretta ed oculata, con
conseguente rilevante richiesta d'iscrizioni e trasferimenti da altri Istituti. Le criticità emerse
si riferiscono alle competenze chiave e di cittadinanza (regole, legalità, responsabilità) e ai
risultati Invalsi, inferiori alla media nazionale. E’ necessario migliorare i risultati scolastici
degli alunni, considerando che la fascia di studenti con valutazione 6/7 risulta essere
elevata.
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività
didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti
condivisi. Gli obiettivi ed i criteri di valutazione sono espressamente indicati nel curricolo
elaborato dalla scuola a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Gli studenti
vengono valutati periodicamente in tutte le materie e nei vari ordini di scuola. Vengono
utilizzate le certificazione delle competenze. Nell'offerta formativa sono elaborate attività di
ampliamento, inserite nel progetto educativo.
La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi,
metodologici e relazionali del lavoro d'aula. Cura l'inclusione degli studenti con bisogni
educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni
formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
Le criticità evidenziate dal RAV riguardano il recupero delle situazioni di difficoltà e
svantaggio e il potenziamento delle capacità e competenze già acquisite. Per questo la
scuola ha individuato nella progettazione comune, nell’ambiente di apprendimento e nel
curricolo orizzontale/verticale elementi da migliorare.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
L’organizzazione dell’Istituto è efficiente ed efficace; essa pone particolare attenzione al
passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito. La scuola organizza
percorsi di continuità e di orientamento. Fruttuosa risulta essere la collaborazione tra i
diversi livelli scolastici (Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado), tra istituti diversi
attraverso la costituzione di reti di scopo e tra la scuola e le associazioni presenti sul
territorio. I docenti cooperano attivamente e concretamente alla realizzazione delle attività
proposte. L'istituto realizza ogni anno l'Open Day.
La scuola promuove iniziative volte alla formazione del personale, valorizza le
competenze dei docenti e sfrutta al meglio le risorse a disposizione pur non avendo spazi
di condivisione sufficienti.
PRIORITA’ E TRAGUARDI
Risultati scolastici
A1 Priorità
Ridurre la percentuale di studenti collocati nella fascia L2 dei livelli di apprendimento per
uniformare l’Istituto alla media regionale e nazionale
Traguardi
Ridurre il gap del 6% in italiano e del 9% in matematica per adeguare l’Istituto alla media
regionale.
A2 Priorità
Ridurre la percentuale di studenti diplomati con voto sei per uniformare l’Istituto ai valori
medi regionali e nazionali
Traguardi
Ridurre il gap del 7% per adeguare l’Istituto alla media regionale.
Risultati nelle prove standardizzate Nazionali
B1 Priorità
Migliorare i risultati delle prove Invalsi di Italiano, Matematica, Inglese per le classi quinte
della primaria. Per le classi seconde della primaria occorre migliorare i risultati della prova
di Italiano e confermare gli esiti della prova di Matematica.
Traguardi
Allineare i risultati delle prove Invalsi a quelli Nazionali riferiti a scuole con lo stesso
background socio-culturale; riportare nella media nazionale gli esiti di apprendimento
registrati nella prova di Italiano e Matematica delle classi quinta della primaria.
B2 Priorità
Migliorare i risultati delle prove Invalsi di Italiano, Matematica, Inglese per le classi terze
della secondaria di primo grado.
Traguardi
Allineare i risultati delle prove Invalsi a quelli Nazionali riferiti a scuole con lo stesso
background socio-culturale; incrementare per le classi terze della secondaria di primo
grado la fascia di apprendimento di livello 4 e 5 e al contempo diminuire quelle di livello 1
e 2 delle prove di Italiano, Matematica e Inglese.
Competenze chiave e di cittadinanza
C1 Priorità
Conoscere i Diritti Umani, il patrimonio globale e lo sviluppo sostenibile.
Traguardi
Consapevolezza del rispetto di sé, degli altri, della cura dei materiali, degli ambienti, delle
regole e acquisizione dell’etica della responsabilità.
C2 Priorità
Sviluppare la creatività, intesa come competenza trasversale che apporta un valore
aggiunto alla valutazione globale degli studenti.
Traguardi
Acquisire l’interesse verso ogni forma di linguaggio espressivo.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (ART.1, COMMA 7 L. 107/15)
ASPETTI GENERALI
L’Istituto Comprensivo “Ardea 1” orienta la strategia e la politica secondo i criteri:
successo durevole e miglioramento continuo. A tale scopo si impegna a individuare
obiettivi misurabili relativi agli scopi e alle finalità dell’Istituto come emersi dal Rapporto di
autovalutazione.
UNA SCUOLA CHE EDUCA E ISTRUISCE
Dalla premessa appare evidente che la scuola deve garantire l’educazione e l’istruzione
dei ragazzi, la socializzazione e l’apprendimento, scuola “come ambiente educativo e di
apprendimento”. Sarebbe, pertanto, sminuire il ruolo della scuola ritenere che essa possa
insegnare “fatti senza valori, nozioni senza significati, risposte senza domande; e che i
suoi docenti siano chiamati in causa nella relazione con gli studenti solo come
professionisti e non anche come cittadini di una città, di una nazione, dell’Europa e del
mondo” (L. Corradini, ibidem).
UNA SCUOLA APERTA
Molte ricerche sia nazionali che internazionali assai attendibili hanno appurato che i ¾
delle conoscenze di cui dispongono i ragazzi provengono dalla cultura dell’extrascuola. La
cultura insegnata a scuola è quindi solo una parte (anche se importante) del mondo delle
idee e delle comunicazioni in cui i bambini e gli adolescenti si trovano a vivere. E’
impensabile proporre una scuola separata e isolata dal territorio in cui è inserita, e che
non tiene conto delle risorse e delle offerte che provengono dalla famiglia, dagli Enti
Locali, dalle altre scuole, dalle Associazioni culturali, sportive e del volontariato, dalle
Istituzioni religiose e dalle imprese.
UNA SCUOLA DELLA FLESSIBILITÀ E DELL’AUTONOMIA
La società del cambiamento e della complessità chiede “una scuola dagli elevati
coefficienti di flessibilità (elasticità e mobilità nell’organizzazione del lavoro, dei tempi, dei
luoghi della scuola)” (Cerini, Frabboni, 1993). La flessibilità richiede il superamento di una
scuola burocratica e rigida per poter realizzare un modello di scuola centrato sulla ricerca
costante del risultato migliore attraverso un continuo adattamento della forma
organizzativa e didattica ai bisogni formativi via via emergenti. Importanti indicazioni in
materia di autonomia delle istituzioni scolastiche sono contenute nel D.P.R. 275 del 1999.
UNA SCUOLA DELLE COMPETENZE
Se è vero che la scuola educa e istruisce, è altrettanto vero che il fine della scuola è
l’istruzione. Essa ha “il compito di specializzare (storicizzare) i programmi tanto sul
versante dell’alfabetizzazione primaria, strumentale (obiettivo: la padronanza delle
competenze elementari del comunicare e del capire, gli apprendimenti materiali, gli
automatismi cognitivi di base), quanto su quello della alfabetizzazione secondaria,
culturale (obiettivo: la padronanza delle competenze superiori di
elaborazione/ricostruzione/ricreazione delle conoscenze, di osservazione/scoperta, di
autonomia e creatività intellettuali)” (F. Frabboni,2000).
L’alfabetizzazione strumentale dovrà dare al ragazzo non solo le grammatiche antiche
(leggere, scrivere, contare), ma anche quelle nuove (gli alfabeti elettronici).
L’alfabetizzazione culturale non potrà limitarsi ai saperi essenziali dell’area logico-
linguistica, storica, scientifica ed artistica, ma dovrà puntare al “come sapere: la
padronanza delle strutture ‘epistemiche’, la capacità di saper impostare con chiarezza i
processi di elaborazione, scoperta, metodo” (F.Frabboni, ibidem), conseguendo così
l’obiettivo deweyano dell’imparare a imparare nella direzione di una progressiva conquista
dell’autonomia intellettuale.
UNA SCUOLA A BASSA DISPERSIONE
Nella nostra società caratterizzata da ritmi di vita sempre più intensi, il bambino rischia di
vivere molte situazioni di disagio (richieste pressanti da parte della famiglia, tempi ristretti
per il gioco, isolamento rispetto al gruppo dei pari …). In questo contesto sociale la scuola
deve cercare di operare in modo da prevenire o ridurre tale disagio, che può tradursi
anche in forme di inadeguatezza o di insuccesso nell’apprendimento. Promuovere
pertanto una scuola a bassa dispersione scolastica significa, per noi, far sì che tutti gli
alunni possano usufruire adeguatamente delle opportunità formative programmate,
cercando di riconoscere e prevenire il disagio, rispettando i ritmi di apprendimento
individuali, assicurando un puntuale recupero delle difficoltà, favorendo un clima positivo a
scuola e in classe.
OBIETTIVI FORMATIVI INDIVIDUATI DALLA SCUOLA
1) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,
anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning.
2) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
3) Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella
storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori.
4) Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività
culturali.
5) Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini.
6) Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di
vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e
attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
agonistica.
7) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché
alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.
8) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
9) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e
del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo
per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014.
10) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado
di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese
le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
11) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e
degli studenti.
12) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione
del merito degli alunni e degli studenti.
13) Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi
e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,
delle famiglie e dei mediatori culturali.
14) Definizione di un sistema di orientamento.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO DI MIGLIORAMENTO
● AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRIORITA’ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO
o Attenzione al soggetto che apprende
o Miglioramento delle strategie didattiche
RISULTATI ATTESI
- Realizzazione ambiente formativo accattivante, accogliente e soddisfacente,
rispettoso dei tempi di inserimento e apprendimento dei singoli alunni.
- Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni
con conseguente miglioramento del processo formativo e degli esiti
INDICATORI DI MONITORAGGIO
- Rilevazione e analisi delle griglie somministrate ai docenti con valutazione quantità
e qualità delle azioni sviluppate.
- Valutazioni quantitative delle prove con voti da 4 a 10 e rilevazione dell'impatto sul
gruppo e sui singoli, relativamente al miglioramento del livello di: attenzione,
partecipazione, impegno, coinvolgimento.
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
- Somministrazione griglia di rilevazione iniziale e finale degli interventi e delle
strategie educative degli insegnanti, del team e dei consigli di classe.
- Prove strutturate di verifica iniziale, intermedia e finale adeguate alle
programmazioni di classi e corsi. Questionario di gradimento all'utenza.
● INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
PRIORITA’ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO
o Predisposizione di attività di recupero e potenziamento
o Utilizzazione di metodologie: cooperative learning, peer to peer
o Organizzazione dell'attivita' educativa e didattica seguendo il criterio
della flessibilita'
RISULTATI ATTESI
- Ambiente di apprendimento più motivante, sereno e personalizzabile per singoli e
gruppi, con conseguente aumento di interesse nei confronti delle conoscenze e
dell'acquisizione delle competenze.
INDICATORI DI MONITORAGGIO
- Riduzione della percentuale di abbandono scolastico e/o scarsa frequenza.
Miglioramento delle dinamiche relazionali nel gruppo, tra pari e nel rapporto con gli
adulti.
- Miglioramento del profitto disciplinare e comportamentale.
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
- Questionario di gradimento sull’ambiente di apprendimento da somministrare all'utenza.
● SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
PRIORITA’ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO
o Formazione dei docenti
o Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane.
RISULTATI ATTESI
- Acquisizione delle metodologie di insegnamento innovative, inclusive e
partecipative.
- Acquisizione di competenze informatiche specifiche per la didattica, da parte della
maggior parte degli insegnanti, attraverso l’insegnamento tra pari.
INDICATORI DI MONITORAGGIO
- Aumento della percentuale di insegnanti che inseriscono nella programmazione
disciplinare l’utilizzo di differenti metodologie di insegnamento.
- Aumento della percentuale di insegnanti che utilizzano le TIC nella didattica.
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
- Relazione finale annuale con utilizzo di un modello strutturato predisposto.
- Questionario di gradimento alunni.
● INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
PRIORITA’ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO
o Collaborare con le Associazioni e Onlus del territorio
o Incrementare le relazioni con le famiglie per rendere l'ambiente scuola
più accogliente
RISULTATI ATTESI
- Incremento della partecipazione e della collaborazione
INDICATORI DI MONITORAGGIO
- Aumento della percentuale di azioni e progetti in collaborazione.
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
- Relazioni finali con utilizzo di un modello strutturale predisposto.
PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività
didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti
condivisi. Gli obiettivi ed i criteri di valutazione sono espressamente indicati nel curricolo
elaborato dalla scuola a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Gli studenti
vengono valutati periodicamente in tutte le materie e nei vari ordini di scuola. Vengono
utilizzate forme di certificazione delle competenze. Nell'offerta formativa sono elaborate
attività di ampliamento, inserite nel progetto educativo.
La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi,
metodologici e relazionali del lavoro d'aula. Cura l'inclusione degli studenti con bisogni
educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni
formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
Le criticità evidenziate dal RAV riguardano il recupero delle situazioni di difficoltà e
svantaggio e il potenziamento delle capacità e competenze già acquisite. Per questo la
scuola ha individuato nella progettazione comune, nell’ambiente di apprendimento e nel
curricolo orizzontale/verticale elementi da migliorare.
L’organizzazione dell’Istituto è funzionale; il passaggio delle informazioni alle famiglie è
curato anche attraverso il sito. La scuola organizza in modo efficace percorsi di continuità
e di orientamento. Fruttuosa risulta essere la collaborazione tra i diversi livelli scolastici
(Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado), tra istituti diversi attraverso la costituzione
di reti di scopo e tra la scuola e le associazioni presenti sul territorio. I docenti cooperano
attivamente e concretamente alla realizzazione delle attività proposte.
La scuola promuove iniziative volte alla formazione del personale, valorizza le
competenze dei docenti e sfrutta al meglio le risorse a disposizione pur non avendo spazi
di condivisione sufficienti ed adeguati. Si propone inoltre di incrementare il coinvolgimento
dei genitori.
PIANO DI SVILUPPO EUROPEO (PSE)
Il Piano di Sviluppo Europeo (PSE) dell’IC Ardea I Ardea, è il documento in cui sono
definiti gli obiettivi da perseguire e le azioni da intraprendere affinchè l’istituzione
scolastica possa attivare un processo di modernizzazione, internazionalizzazione e
promozione della dimensione europea di tutti gli utenti della scuola: studenti, docenti,
personale ATA.
VEDI ALLEGATO
L’OFFERTA FORMATIVA
TRAGUARDI ATTESI IN USCITA
Competenze di base attese al termine della scuola dell'infanzia in termini di identità, autonomia, competenza, cittadinanza.
Il bambino: - riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d'animo propri e altrui; ha un positivo rapporto con la propria corporeità; - ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto; - manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti; condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni; - affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici; - ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali; - coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati; - utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente, al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità: - è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni; - ha la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco; - ha la capacità di interpretare i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. - si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente, al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità: - è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni;
- ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco; - interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. - Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Insegnamenti e quadro orario
MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
Quadro orario SEDE ORE SETTIMANALI GIORNI ORARIO
CURRICULARE INFANZIA “BAITA” 30 5
8:00 – 13:00 INFANZIA VIRGILIO
30 5 8:00 – 13:00
PRIMARIA G. MANZU'
27 5 8:05 - 13:29
SECONDARIA VIRGILIO
30 5 8:20 - 14:20
L'anno scolastico è suddiviso in quadrimestri. La valutazione verrà effettuata alla fine dei due periodi, eventuali carenze saranno segnalate alle famiglie durante i colloqui con i docenti o attraverso opportuna modulistica. MONTE ORARIO DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Discipline Classe Prima
Classe Seconda
Classi Terza, Quarta e Quinta
Italiano 7 7 6
Inglese 1 2 3
Matematica 6 6 6
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
Scienze 2 2 2
Tecn/ Informatica 1 1 1
Arte 1 1 1
Musica 1 1 1
Motoria 2 1 1
IRC 2 2 2
Totale 27 27 27
MONTE ORARIO DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DISCIPLINE SETTIMANALE ANNUALE per classe
Classe 1
Classe 2 Classe 3
Italiano, Storia e Geografia 9 9 9 297
Matematica e Scienze 6 6 6 198
L2 : Inglese 3 3 3 99
L2 ; Spagnolo 2 2 2 66
Scienze Tecnologiche 2 2 2 66
Arte e Immagine 2 2 2 66
Scienze motorie 2 2 2 66
Educazione Musicale 2 2 2 66
IRC 1 1 1 33
Approfondimento 1 1 1 33
Totale 30 30 30
CURRICOLO DI ISTITUTO
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppa e organizza la ricerca e l’innovazione educativa, nell’esercizio dell’autonomia scolastica e professionale. Il significato etimologico di curricolo ci propone l’idea di percorso, includendo la meta che lo guida, ma anche l’insieme delle operazioni previste per conseguirla. In vista di ciò il nostro Istituto si è attivato per elaborare un Curricolo verticale che sia innanzitutto teso allo sviluppo completo dell’alunno, il quale (nella sua evoluzione attraverso i tre ordini di scuola) possa accrescere la sua identità all’interno di un processo di insegnamento-apprendimento sviluppato nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità. Dall’interno quindi, si cerca di creare le condizioni per una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante. Inoltre, la costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati il sapere, il saper fare, il saper essere; finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, competenze che sono fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale. E' necessario, infatti, promuovere la capacità di fare ipotesi, cercare e selezionare le informazioni, proporre soluzioni, riflettere sul processo e verificare i risultati ottenuti, riconoscendo agli alunni un ruolo più attivo nella acquisizione del proprio sapere. Anche nell'ottica di una formazione che dura lungo tutto l'arco della vita, lo studente deve essere in grado di padroneggiare strategie per pensare criticamente e agire in modo consapevole e responsabile, non deve solo sapere dei contenuti e padroneggiare delle abilità: deve essere competente. Dunque, il Curricolo verticale del nostro Istituto è strutturato in riferimento al Profilo dello studente, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina e ai Traguardi dello sviluppo delle competenze conseguiti al termine del Primo ciclo d’Istruzione, descrivendo l’intero percorso formativo dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria. Esso rappresenta:
• uno strumento di ricerca flessibile, che deve rendere significativo l’apprendimento; ● l’attenzione alla continuità del percorso educativo all’interno dell’Istituto e alla
funzione orientativa in ciascun ciclo, in modo particolare alla fine della secondaria;
• un percorso finalizzato alla promozione delle competenze disciplinari e trasversali (di Cittadinanza) dei nostri allievi.
Il Curricolo si articola nella Scuola dell’Infanzia in campi di esperienza che sono i luoghi del fare e dell’agire e introducono ai sistemi simbolico-culturali, e nella Scuola del Primo Ciclo in discipline che sono gli strumenti per conoscere, per essere e per fare. I campi di esperienza, sui quali i docenti hanno lavorato all’Infanzia, costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo in verticale delle competenze e sono destinati a confluire nei nucleitematici che le diverse discipline svilupperanno già a partire dal primo anno della Scuola Primaria fino alla fine del Primo Ciclo di istruzione. Nella Scuola dell’Infanzia il Curricolo assume la struttura di un progetto flessibile, modificabile nel tempo, che parte dal bambino (e per ogni bambino), portatore di una storia personale fatta di relazioni, di esperienze pregresse, curiosità e conoscenze spesso ancora “ingenue”, per collocarlo al centro del progetto e delle attenzioni educative di tutta
l’organizzazione scolastica. Esso ha come sfondo educativo la ricerca dell’equilibrio tra evoluzione, cambiamenti pensati per il bambino e gli aspetti di stabilità riguardanti l’età. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Il Curricolo nella Scuola del Primo ciclo (Primaria e Secondaria) si articola attraverso le discipline. Esse sono strumenti indispensabili della didattica per competenze, alfabeti culturali che è necessario saper padroneggiare. Pertanto, seguendo gli orientamenti europei (Quadro europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18 settembre 2006), sono state inserite le competenze considerate chiave per l’apprendimento permanente che permettono di passare dalla scuola dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento. In quest’ottica vengono promosse didattiche attive che si servono di strategie che promuovono il fare, l’agire concreto, il protagonismo degli studenti sollecitandoli ad interrogarsi sui problemi per individuare la soluzione. Non vengono lasciati al caso gli ambienti di apprendimento in cui prevedere la complementarietà delle attività curriculari, delle attività per la socializzazione, dei momenti di lavoro individuale e di gruppo (aula multifunzione, casina dell'arte, aula di informatica, palestra). ASPETTI QUALIFICANTI DEL CURRICOLO
In riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo e nell’ambito di un rinnovamento didattico che non soffochi la libertà d’insegnamento né tantomeno il diritto agli studenti a ricevere un insegnamento di qualità, il nostro curricolo punta innanzitutto a:
• valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni in modo da ancorarvi nuovi contenuti;
• favorire l’esplorazione e la scoperta così da stimolare la passione per la ricerca;
• incoraggiare l’apprendimento collaborativo in maniera tale da promuovere la dimensione comunitaria dell’apprendimento;
• promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di implementare l’autonomia nello studio;
• integrare e valorizzare la dimensione emotiva, etica, spirituale nell’esperienza dello studente.
Pertanto gli elementi caratterizzanti sono da ricercare in più livelli:
- sul piano didattico è da considerare qualificante la strutturazione per competenze chiave europee che rappresenta la base per favorire il passaggio da una didattica trasmissiva ad una euristica, che porti gli studenti a misurarsi con i problemi e a utilizzare le discipline come strumenti metodologici indispensabili per affrontarli in maniera attrezzata;
- sul piano curricolare ci troviamo dinanzi ad un progetto educativo unitario che vuole perseguire l’obiettivo, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale per promuovere il raccordo tra i tre ordini di scuola attraverso un percorso che utilizzi un comune filo conduttore metodologico, relativo ai campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia, alle aree disciplinari della Scuola Primaria e alle discipline della Scuola Secondaria di I Grado, nel rispetto della specifica identità pedagogica dei bambini e degli alunni. Vengono, inoltre, individuati elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più fluido il passaggio degli alunni dalla scuola primaria a quella secondaria;
- sul piano etico, in questa società del cambiamento, la nostra scuola accoglie le spinte provenienti dai mutamenti culturali e dalle emergenze sociali, oltre che dalla sempre più penetrante influenza delle tecnologie e le traduce in nuovi stimoli e in nuovipercorsi di approfondimento individuati nella Cittadinanza, nella Sostenibilità e nella Cittadinanza digitale.
La didattica dei docenti presenta delle caratteristiche ben definite e innovative poiché è metacognitiva, finalizzata a rendere consapevole l’alunno dei suoi processi di apprendimento per poterli controllare, scegliere e migliorare; laboratoriale poiché le attività sono caratterizzate da un’attiva partecipazione dell’alunno al suo sapere, secondo il proprio stile di apprendimento e potenziando le diverse intelligenze; interdisciplinare perché si lavora sulla capacità di creare collegamenti, relazioni, riflessioni sui saperi. Infine è sicuramente inclusiva grazie alla connessione tra le dimensioni precedenti che fanno registrare ricadute positive in termini di apprendimento e di competenze. CURRICOLO DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Nel contesto della società e dell’economia della conoscenza, l’Europa ha bisogno di cittadini che acquisiscono sempre maggiori conoscenze, competenze, per contribuire al proprio sviluppo personale e quello della comunità. In virtù di ciò nella Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 vengono enunciate le otto competenze chiave che sono necessarie per esercitare la cittadinanza attiva e per l’inclusione sociale che devono essere perseguite per tutto l’arco della vita (lifelong learning). Tra esse troviamo competenze metacognitive, comunicative, socio-relazionali, di costruzione dell’identità sociale e culturale. In Italia, il Decreto n.139 del 22 Agosto 2007 "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione" ha individuato le otto competenze chiave di cittadinanza, che traggono ispirazione dalle competenze chiave europee e che in esse possono essere facilmente comprese e che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto al dovere di istruzione: - imparare a imparare; - progettare; - comunicare; - collaborare e partecipare; - agire in modo autonomo e responsabile; - risolvere problemi; - individuare collegamenti e relazioni; - acquisire e interpretare informazioni.
La nostra scuola ha assunto queste disposizioni come orizzonte di riferimento verso cui tendere tutta l’azione didattica. Queste otto competenze di cittadinanza dell’obbligo di istruzione sono promosse continuamente in tutte le attività di apprendimento attraverso il contributo di tutte le discipline e sono inserite, integrate alle competenze chiave, all’interno del nostro curricolo scolastico. La didattica sarà perciò organizzata in modo da integrare le conoscenze provenienti da
ambiti diversi, contestualizzandole nella realtà, attraverso esperienze e compiti significativi, in modo da evitare ogni frammentazione e separazione. La motivazione risiede nell’opportunità di reperire un filo conduttore unitario all’insegnamento/apprendimento, rappresentato appunto dalle competenze chiave. Esse travalicano le discipline, come è naturale che sia per le competenze vere. Un curricolo cosi organizzato è il curricolo di tutti al quale tutti devono contribuire, qualunque sia la materia insegnata. Le competenze di cittadinanza non sono una nuova materia ma un modo per dare un senso unitario ai saperi di base che la scuola deve garantire, un valore aggiunto che ogni disciplina di studio può apportare alla formazione di ragazze e ragazzi. I documenti che seguono in allegato, pertanto, sono il risultato di tutte queste indicazioni e i frutto del lavoro di progettazione scolastica degli anni precedenti ALLEGATI: CURRICOLO SCUOLA DELL'INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE
Le azioni avviate e che si avvieranno riguardano:
1) L’intervento educativo e didattico, attraverso le discipline, che rappresentano la base
fondamentale della formazione dell’alunno, nonostante le difficoltà della continuità
legate all’elevato turn over del corpo docenti.
2) La consapevolezza collegiale dei Consigli di Classe e dei team nell’attuazione della
programmazione e dei progetti.
3) L’ampliamento dell’Offerta Formativa, per favorire un ambiente di apprendimento
sereno, attraverso progetti per gli alunni che:
● siano coerenti con l’indirizzo strategico della scuola;
● arricchiscano e completino le discipline;
● promuovano la partecipazione attiva dell’alunno;
● contribuiscano alla formazione dell’alunno.
4) Le sperimentazioni didattiche: nella Scuola Primaria attività attraverso “classi
capovolte” e “classi aperte”; nella Scuola Secondaria di Primo Grado con attività di
“classi aperte”.
5) La valorizzazione delle competenze dei profili professionali del personale scolastico.
Le iniziative per l’ampliamento curricolare tengono in conto il D. Lg. 60/17 relativo al
PIANO DELLE ARTI e si integrano in una logica di coesione e coerenza con il Piano
triennale delle Arti pubblicato in G.U. nel marzo 2018. Nel documento si esprime una
concezione della scuola in cui trova piena cittadinanza la dimensione della conoscenza
delle manifestazioni e l’espressività artistiche. Le arti aggregano processi linguistici e
conoscitivi, pensiero critico e metacognizione, profili affettivi e stati emotivi: la scuola deve
rappresentare il laboratorio naturale per una crescita integrata e corale di queste facoltà
umane, in cui conoscenza, azione, riflessione e recupero dell’individualità espressiva si
alimentano vicendevolmente in una circolarità virtuosa.
La progettazione dell’ offerta formativa si avvale della sinergia tra i linguaggi artistici e tra
questi e le nuove tecnologie e si realizza nell’ambito delle componenti del curricolo, anche
verticale, denominate “temi della creatività” che riguardano le seguenti aree:
a) musicale-coreutico, tramite la conoscenza storico-critica della musica, la pratica
musicale, la pratica dello strumento, del canto e della danza;
b) teatrale-performativo, tramite la conoscenza storico-critica e la pratica dell’arte
teatrale o cinematografica o di altre forme di spettacolo artistico-performativo;
c) artistico-visive, tramite la conoscenza della storia dell’arte, la pratica della pittura,
della scultura, della grafica, delle arti decorative, del design e di altre forme
espressive, anche connesse con l’artigianato artistico;
d) linguistico-creative, tramite il rafforzamento delle competenze logico-linguistiche e
argomentative, la conoscenza e la pratica della scrittura creativa, della poesia e di
altre forme simili di espressione, la conoscenza e la pratica della lingua italiana,
delle sue radici classiche, delle lingue e dei dialetti parlati in Italia.
ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)
L’Istituto si propone di realizzare nel prossimo triennio gli obiettivi previsti dal Piano
Nazionale Scuola Digitale:
- accesso veloce e libero a tutti i servizi;
- modifica degli ambienti di apprendimento;
- offerta di servizi digitali innovativi al territorio, alle famiglie, agli studenti e al proprio
personale.
Sono previste le seguenti azioni:
1) FORMAZIONE INTERNA: attraverso l’organizzazione di laboratori formativi,
favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle
attività formative.
2) COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti aperti alle
famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale
condivisa.
3) CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso
di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa.
4) DIDATTICA LABORATORIALE: sviluppare e migliorare le competenze digitali degli
studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle
competenze in generale.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità
sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento / apprendimento e consente un
costante adeguamento della programmazione didattica.
L’atto valutativo formale ha scansione quadrimestrale.
Gli insegnanti, individualmente e collegialmente, raccolgono in maniera sistematica per
ogni alunno le osservazioni relative ai processi di apprendimento.
Momento fondamentale dell’iter valutativo è la verifica della situazione di partenza, che
costituisce la base per la programmazione di classe e per l’individualizzazione degli
interventi compensativi e di potenziamento. Prima dell’inizio di ogni anno scolastico, si
tiene un incontro tra docenti della scuola per uno scambio di informazioni sulla personalità,
le caratteristiche, l’affettività e i livelli cognitivi di partenza e sull’ambiente socio-culturale
da cui provengono gli alunni neoiscritti.
MODALITA’ DI VERIFICA STRUMENTI DI VERIFICA
Colloqui, conversazioni guidate in classe
Prove oggettive (ingresso, questionari,
esercizi vari)
Prove graduate e sostitutive per gli alunni
in difficoltà
Osservazioni dirette e sistematiche
nei vari momenti, contesti scolastici e
laboratoriali
Prove d’ingresso
Produzione degli alunni (scritte ed orali)
Prove oggettive (test, questionari,
tabelle)
Osservazione per gli obiettivi non
cognitivi
Allegato: CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA
ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA
Nel territorio di Ardea è presente un elevato numero di famiglie straniere provenienti
prevalentemente da cinque paesi dell’Est Europa e due extra – europei.
Gli alunni non italofoni rappresentano circa il 13% della popolazione scolastica. Il 5% degli
alunni dell’Istituto appartiene a un gruppo di nomadi siciliani, i “camminanti”, provenienti da
un tessuto sociale culturalmente svantaggiato. Questi ultimi fanno il loro ingresso nella
scuola senza la minima scolarizzazione, frequentano in modo irregolare e saltuariamente
creando destabilizzazione all’interno dei gruppi classe. Spesso interrompono la frequenza
prima del termine dell’obbligo scolastico.
L’Istituto ha avviato un Laboratorio di Mediazione culturale che consiste nell’accoglienza
alle famiglie straniere-camminanti e Rom e affiancamento agli alunni.
Per la presa in carico degli alunni con BES la scuola ha predisposto un protocollo che
prevede l’individuazione delle caratteristiche personali ed evidenzia i passaggi necessari
per garantire l’inclusione scolastica e il massimo successo formativo possibile, estendendo
a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento.
Le aree individuate sono tre:
- Disabilità;
- Disturbi specifici dell’apprendimento;
- Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) è composto da:
- Dirigente - Docenti curricolari - Docenti di sostegno - Genitori - Specialisti ASL
- Associazioni
DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI
Processo di definizione dei piani educativi individualizzati
Il Piano Educativo Individualizzato:
▪ è redatto all’inizio di ogni anno scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia;
▪ tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento;
▪ è soggetto a verifiche periodiche, nel corso dell’anno scolastico, per accertare il
raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali modifiche;
▪ è aggiornato in presenza di sopraggiunte condizioni di funzionamento della
persona.
Nel passaggio tra i diversi gradi di istruzione, compresi i casi di trasferimento fra scuole, i
docenti dell’istituto di provenienza devono fornire agli insegnanti della scuola di
destinazione tutte le informazioni necessarie a favorire l’inclusione dell’alunno disabile.
Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI
Il Piano Educativo Individualizzato è elaborato dai docenti contitolari della classe o dal
consiglio di classe.
Partecipano alla redazione del PEI i genitori o chi ne esercita la responsabilità e le figure
professionali specifiche interne ed esterne alla scuola, che interagiscono con la classe e
con l’alunno disabile.
Nell’ambito della redazione del PEI, i soggetti di cui sopra si avvalgono della
collaborazione dell’Unità di valutazione multidisciplinare, di cui al DPR 24 febbraio 1994.
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
I CdC e i team docenti collegialmente valutano attentamente tutti i casi di alunni non
ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, per i quali è opportuna e necessaria
l'adozione di una personalizzazione della didattica. I docenti, dopo aver individuato gli
alunni con BES, sulla base di elementi oggettivi, verbalizzano nell’apposita scheda, che
viene trasmessa al GLI, riportando ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche.
Per gli alunni certificati con DSA si procede alla compilazione del PDP ai sensi della legge
104/92, della legge 170/2010 o della Direttiva 27/12/2012 sui BES.
In relazione alla disponibilità di risorse umane si individuano docenti con competenze
specifiche, Funzioni Strumentali, membri del GLI, con il compito di procedere ad una
rilevazione statistica dei risultati delle osservazioni condotte nelle classi, al fine di disporre
dati utili all’individuazione di priorità di intervento, ad approfondimenti mirati o interventi di
supporto nelle situazioni più critiche.
Sono stati attivati nei vari ordini di scuola i “Laboratori per il successo scolastico”, attività
strutturate per gli alunni con BES in base alle loro peculiarità.
Progetti di recupero
All’interno dell’area Inclusione è compresa la realizzazione di progetti di recupero con le
finalità:
• innalzare il tasso di successo scolastico;
• promuovere una più piena espressione della personalità;
• curare l’attitudine alla relazione d’aiuto, allo scambio comunicativo (capacità di ascolto,
pazienza ecc.);
• sviluppare la capacità di collaborazione con l’insegnante (rapida comprensione delle
consegne, attuazione accurata delle stesse, senso di autonomia nell’ambito del compito,
spirito di iniziativa);
• promuovere l’attaccamento degli alunni all’istituzione scuola come valore per la
realizzazione di sé.
Ogni progetto contiene obiettivi educativi e cognitivi :
● acquisire il senso del dovere;
● abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica;
● migliorare le capacità di attenzione e di concentrazione;
● riflettere sul proprio metodo di studio e migliorarlo;
● approfondire le conoscenze e potenziare le abilità;
MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
Ruolo della famiglia – Modalità di rapporto scuola-famiglia
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che
essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di
corresponsabilità e sulla necessità di una collaborazione.
Senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere
attivati.
La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai
fini di una collaborazione condivisa. Pertanto, la comunicazione con la famiglia deve
essere puntuale, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla
progettazione educativo/didattica del Consiglio di classe per favorire il successo formativo
dello studente.
In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche,
adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue
potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dai Piani di studio.
Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura
condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di
Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente.
Le famiglie sono coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi
inclusivi anche attraverso i gruppi di lavoro , la condivisione delle scelte effettuate e la
redazione del PDP. L’organizzazione degli incontri è calendarizzata (uno a quadrimestre)
per monitorare i processi e individuare le azioni di miglioramento. Per la scuola
dell’Infanzia i rapporti sono più frequenti. Nell’anno scolastico sono previsti due incontri
individualizzati per alunno per illustrare l’andamento scolastico ed eventuali problematiche.
Inoltre le funzioni Strumentali hanno continui rapporti con tutti i genitori dell’Istituto, per
dare informazioni ed indicazioni su iscrizioni, problematiche varie e fungono da ponte con
gli altri docenti.
Nella nostra scuola le famiglie partecipano sempre attivamente ai corsi di formazione
organizzati per una maggiore conoscenza delle problematiche sui BES, come specificato
precedentemente.
Sportello SOS INCLUSIONE
Per andare incontro al bisogno di supporto e accompagnamento di cui alcune situazioni è
attivo lo sportello di ascolto “SOS INCLUSIONE”. Esso svolge una funzione di tutoraggio
individuale al fine di orientare una particolare utenza che vive peculiari condizioni di
svantaggio.
Il supporto individuale sarà volto anche a far conoscere la rete di servizi presenti sul
territorio e le modalità per acquisire ulteriori informazioni utili all’integrazione.
La finalità dello sportello è quella di offrire uno spazio di incontro, ascolto e confronto
rivolto alla comunità scolastica col fine di:
- sensibilizzare e dare informazioni sulle caratteristiche dei disturbi specifici di
apprendimento e sulla normativa in vigore;
- favorire lo sviluppo della “rete” tra scuola, famiglia e servizi che consente di
sostenere il benessere e il successo scolastico degli studenti con BES (Bisogni
Educativi Speciali).
Destinatari :
● Genitori di studenti con DSA, con difficoltà di apprendimento, con disabilità;
● Studenti;
● Insegnanti;
● Cittadini interessati all’argomento.
Lo sportello è gestito dalle docenti Anna Blois e Mariarosaria Morrone, Funzioni
strumentali dell’Area Inclusione presso l’I.C.Ardea 1, con pluriennale esperienza nel ruolo,
che si avvalgono della consulenza di esperti nel campo educativo e clinico.
Per poter accedere al servizio è necessario prenotarsi scrivendo una mail alle operatrici o
telefonando
Telefono:
06 91389061 / 06 8956566
Risorse professionali interne coinvolte.
Nel nostro Istituto si tengono corsi sull’inclusione, corsi di alfabetizzazione informatica e
nuove tecnologie, corsi di inglese, tenuti dalle insegnanti di lingua della scuola secondaria
di I grado, per il potenziamento con Certificazione Cambridge KET for schools, per alunni
e docenti.
Una risorsa importante sono i Consigli di Classe in cui docenti curricolari e docenti di
sostegno collaborano per l’individuazione di alunni con difficoltà, per la progettazione e per
lo sviluppo di attività e di laboratori che hanno come obiettivo l’inclusione. Gli insegnanti di
musica, di Ed. fisica e di arte lavorano sullo sviluppo psico-motorio dell’alunno e sulla
creatività.
I collaboratori scolastici sono pienamente coinvolti nel supporto alle attività, risultando così
una risorsa importante. Lo stesso accade per il personale della Segreteria che svolge la
parte burocratica e amministrativa, dopo aver definito con le funzioni strumentali i punti
fondamentali sui quali raccordarsi . Nella fase iniziale dell’iscrizione, è necessario
effettuare un monitoraggio sugli alunni neo iscritti per verificare eventuali certificazioni e
per fare in modo che le classi siano equilibrate e non tanto numerose. Si fa un primo
archivio di documenti e certificazioni che serviranno poi, nella fase successiva. Ogni
informazione viene gestita in collaborazione allo scopo di fornire la giusta ed unitaria
informazione.
Rapporti con soggetti esterni
Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze
specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti
nella scuola. Le risorse aggiuntive sono costituite da esperti esterni che fanno attività
laboratoriali all’interno della scuola come pallavolo, basket, calcetto.
I rapporti con i Servizi sociali del territorio a volte sono critiche: c’è una difficoltà di
comunicazione che spesso non aiuta. I Servizi sociali, così come è emerso al GLH
d’Istituto del 20.06.2017, non intendono, in mancanza di risorse finanziarie, assegnare
l’Assistenza Educativa Specialistica agli alunni certificati in base alla legge 104 art. 3
comma 1 , ma solo ai certificati art.3 comma 3.
I rapporti con l’ASL di competenza (UONPI di Pomezia) sono buoni anche se spesso ci
sono stati problemi di valutazione in quanto la certificazione di stato di BES in alcuni alunni
si è rivelata molto più specifica e grave in successive valutazioni effettuate da Strutture
Sanitarie diverse, che hanno riconosciuto agli stessi alunni una disabilità certificabile ai
sensi della L.104. Si era anche stabilito un protocollo tra la UONPI e la scuola da adottare,
con l’accordo delle famiglie, nelle segnalazioni di disturbi riconducibili a DSA, ma questo,
dopo due anni, non è stato più accettato dalla struttura Sanitaria con conseguente
sviluppo di varie problematiche anche a carico delle famiglie e dei docenti. In sede di GLHI
è stato di nuovo ribadita l’importanza di una efficace comunicazione tra scuola, Asl e
Servizi Sociali proprio per le difficoltà dell’ambiente in cui la scuola si trova.
Una risorsa importante sono le Associazioni del territorio che operano in stretto contatto
con la scuola, le parrocchie che accolgono ragazzi con problemi, comitati vari.
L’istituto necessita di: assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti
di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti; finanziamento di corsi di formazione
sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni;
assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con
disabilità; assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con
disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico; assegnazione di interpreti per gli alunni
con disabilità uditiva dal primo periodo dell’anno scolastico; incremento di risorse umane
per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di
alfabetizzazione; risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici,
nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente
dove sono indispensabili strumenti compensativi; risorse specifiche per l’inserimento e
l’integrazione degli alunni rom; risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione
di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitari.
L’ORGANIZZAZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri.
La valutazione in itinere prevede:
- Il documento di valutazione di fine quadrimestre;
- Il documento di valutazione di fine anno.
La scuola si articola in cinque giorni settimanali: dal lunedì al venerdì. L’orario giornaliero
viene approvato dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico.
MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
Quadro orario SEDE ORE SETTIMANALI GIORNI ORARIO
CURRICULARE INFANZIA “BAITA” 30 5
8:00 – 13:00 INFANZIA VIRGILIO
30 5 8:00 – 13:00
PRIMARIA G. MANZU'
27 5 8:05 - 13:29
SECONDARIA VIRGILIO
30 5 8:20 - 14:20
FIGURE E FUNZIONI ORGANIZZATIVE
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Carlo Eufemi
● Garantisce l’efficace ed efficiente gestione di tutte le risorse
● Ha compiti di direzione gestione e coordinamento
● È responsabile della gestione delle risorse, dei risultati del servizio e della
valorizzazione delle risorse
● Definisce gli indirizzi del PTOF
DIRIGENTE SCOLASTICO
CONSIGLIO DI ISTITUTO
AREA ORGANIZZATIVA: STAFF DI DIRIGENZA
REFERENTI PROGETTI E LABORATORI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI GRUPPO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
AREA EDUCATIVO-DIDATTICA:
COLLEGIO DOCENTI CONSIGLI DI CLASSE, INTERSEZIONE,INTERCLASSE
GLI
AREA PARTECIPATIVA:
ASSEMBLEE DI CLASSE COMITATO GENITORI ASSOCIAZIONE EUROPEAN FRIENDS
AREA AMMINISTRATIVA:
DSGA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA)
● Coordina l’attività amministrativa
● Distribuisce compiti al personale ATA;
● Garantisce la funzionalità dei servizi coadiuvando il Dirigente.
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto delibera sulle materie di competenza:
● Approvazione P.T.O.F.
● Gestione finanziaria;
● Orari di funzionamento ed organizzazione;
● Regolamenti di Istituto;
● Viaggi di istruzione e uscite didattiche;
● Calendario scolastico.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ l'organo sovrano nell'organizzazione didattica e per quanto attiene la realizzazione di
progetti rientranti nell'autonomia. In particolare:
● Cura l’elaborazione del P.T.O.F.
● Cura la programmazione dell'azione educativa-didattica
● Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne
l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati
● Provvede all'adozione dei libri di testo
FUNZIONI STRUMENTALI
Hanno il compito di progettare e coordinare le attività che fanno riferimento alla propria
area di competenza rendendole coerenti con il P.T.O.F. I docenti incaricati di Funzione
Strumentale hanno compiti comuni, quali:
● Collaborare con il DS
● Partecipare a tutte le riunioni dello Staff di Dirigenza
● Collaborare con le altre funzioni strumentali e con le varie componenti
dell'istituzione al fine di migliorare la qualità del servizio scolastico
● Progettare e proporre attività di formazione attinenti all’area
● Supportare l’elaborazione di progetti per bandi, avvisi e concorsi inerenti l’area
● Presentare entro il 30 giugno di ogni anno documentata e dettagliata
rendicontazione delle attività svolte e degli esiti conseguiti in relazione agli obiettivi
programmati.
Le aree di competenza sono:
AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 2: SOSTEGNO ALL’USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
AREA 3 : INCLUSIONE E BENESSERE A SCUOLA
AREA 4: CONTINUITA’-ORIENTAMENTO-CURRICOLI E SUCCESSO FORMATIVO
AREA 5: COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO – PROVE INVALSI E
AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO
ANIMATORE DIGITALE E TEAM DIGITALE
L’ animatore digitale ed il team hanno il compito di trasferire le conoscenze e le
competenze digitali ai colleghi delle proprie istituzioni scolastiche, guidandoli nei processi
di ricerca per la didattica, formazione sul campo e innovazione in aula.
Tali azioni riguardano le seguenti tematiche:
● Competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica;
● Competenze linguistiche;
● Inclusione, disabilità, integrazione;
● Valutazione.
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
Art.11, D.L.vo 297/94 – art.1,c.129,Legge 107/2015
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
➢ Della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione
scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
➢ Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
➢ Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul
superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed
educativo.
È composto da:
● Dirigente Scolastico
● Due docenti scelti dal Collegio Docenti
● Un docente scelto dal Consiglio d’Istituto
● Due rappresentanti dei genitori (Infanzia e Primo Ciclo) scelti dal Consiglio d’Istituto
● Un componente esterno individuato da USR (Ispettore, Dirigente, Docente)
INCARICHI E FUNZIONI
COLLABORATORE DEL DS TREDICINE
COLLABORATORE DEL DS DI MAGGIO
RESPONSABILI DI PLESSO
BAITA: MORRONE
VIRGILIO INF: FABIANO
MANZU’: GENTILE
VIRGILIO CONTE
FUNZ. STRUMENTALI
AREA 1:
AREA 2:
AREA 3:
AREA 4:
AREA 5:
GENTILE/ROSATO/RUGGIERO
CONTE / PEPE
MORRONE/ BLOIS
DI STEFANO/ SALVATORI
LUCENTE/SCARALLO
ANIMATORE DIGITALE PEPE
REFERENTE INVALSI SCARALLO
REFERENTE
CYBERBULLISMO
GENTILE
COORDINATORI MEDIE VEDI ALLEGATO
SEGRETARI MEDIE VEDI ALLEGATO
DIPARTIMENTI PRIMARIA CLASSI PRIME:
CLASSI SECONDE:
CLASSI TERZE:
CLASSI QUARTE:
CLASSI QUINTE:
RELIGIONE:
NAVARRA
CONFALONE
ACCORSI
TOMEI
CONTI
SOLLIMA
DIPARTIMENTI MEDIA ITALIANO:
MATEMATICA:
LINGUA STRANIERA:
TECNOLOGIA:
ARTE:
MOTORIA:
MUSICA:
SOSTEGNO:
RELIGIONE:
GALMACCI
CONTE
NOSCHESE
FARULLO
PAPPALARDO
CHIANURA
DE ANGELIS
PICCINI
BRUNI
COORDINATORE
INTERCLASSE PRIMARIA
DI MAGGIO
SEGRETARIO INTERCLASSE
PRIMARIA
PEPE
COORDINATORE
INTERSEZIONE INFANZIA
BAITA:
VIRGILIO:
MORRONE
FABIANO
SEGRETARIO
INTERSEZIONE INFANZIA
BAITA:
VIRGILIO:
DONADONO
MERCOLINO
REFERENTE LABORATORIO
INFORMATICA MANZU’
PEPE
REFERENTE LABORATORIO
INFORMATICA VIRGILIO
CONTE
REFERENTI PROGETTI VEDI POF ANNUALE
REFERENTE VIAGGI
SECONDARIA I GRADO
MANCINI
COMPONENTI GLI BLOIS - MORRONE - CARATELLI – GENTILE –
PICCINI – GRAZIANI – MERCOLINO – COVINO –
ACCORSI – PEPE – GALMACCI – DI MAGGIO
COMPONENTI GLHI BLOIS - MORRONE - DI MAGGIO – TREDICINE –
SACCHETTI – FABIANO – FRANCIA - TRIVOLUZZI
COMMISSIONE
ELETTORALE
SEGHETTI – NERONI – PUCCI – TREZZA
COMPONENTI NUCLEO
INTERNO VALUTAZIONE
D’ISTITUTO
DI MAGGIO - TREDICINE - FABIANO - GENTILE -
ROSATO - RUGGERO – CONTE– PEPE –
MORRONE– BLOIS – DI STEFANO – SALVATORI –
LUCENTE – SCARALLO - CARISTO
COMITATO VALUTAZIONE
DOCENTI
DS EUFEMI – DI MAGGIO – FABIANO –
TREDICINE (componenti docenti) – PISANI –
SERRA (componente genitori) – MIGNOGNA
(componente esterno individuato da USR)
MODALITÀ DI UTILIZZO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA.
Scuola Secondaria di I Grado
Classe di concorso assegnata: Musica A030 - Musica nella scuola secondaria di I
grado
Attività realizzata:
• Ampliamento offerta formativa con attività pomeridiana di strumento (pianoforte,
percussioni, violino) e canto corale;
• Attività di potenziamento durante alcune lezioni di Musica;
• Attività di potenziamento e di miglioramento per studenti con difficoltà di apprendimento;
• Sostituzione di colleghi assenti.
Impiegato in attività di:
• potenziamento;
• Azione di miglioramento contro dispersione e insuccesso scolastico, come da d.lgs.
62/2017
Classe di concorso assegnata: Educazione Fisica A049
Attività realizzata:
• attività di potenziamento e di miglioramento per studenti con difficoltà di apprendimento;
• azione di miglioramento contro dispersione e insuccesso scolastico, come da d.lgs.
62/2017
ORGANIZZAZIONE UFFICI
E
MODALITÀ DI RAPPORTO CON L’UTENZA
DSGA (Direttore Servizi
Generali Amministrativi)
Sig.ra Anna Maria Di Gregorio
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 9.00 / 10.00
SEGRETERIA DIDATTICA
(alunni e genitori)
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 8.30 / 10.30
SEGRETERIA DEL
PERSONALE,
AMMINISTRATIVA E AFFARI
GENERALI
Ricevimento: Martedì/Giovedì – 10.30 / 12.30
POSTA ELETTRONICA [email protected]
SITO WEB www.icardea1.gov.it
I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola ritiene che la collaborazione con le famiglie sia una risorsa fondamentale per la
progettazione e la realizzazione di percorsi formativi efficaci in un’ottica di dialogo e
collaborazione. Fruttuosa risulta essere la collaborazione tra i diversi livelli scolastici
(Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado), tra istituti diversi attraverso la
costituzione di reti di scopo e tra la scuola e le associazioni presenti sul territorio.
I docenti cooperano attivamente e concretamente alla realizzazione delle attività
proposte. L'istituto realizza ogni anno l'Open Daye organizza in modo efficace percorsi di
continuità e di orientamento.
La scuola promuove iniziative volte alla formazione del personale, valorizza le competenze
dei docenti e sfrutta al meglio le risorse a disposizione pur non avendo spazi di
condivisione sufficienti ed adeguati.
Si propone inoltre di incrementare il coinvolgimento dei genitori. A tal fine la Scuola si
impegna ad organizzare:
- colloqui con i genitori;
- richiesta di autorizzazione per viaggi di istruzione e uscite didattico-culturali;
- richiesta di autorizzazione al trattamento dei dati sensibili;
- comunicazione dell’orario scolastico e dell’orario di ricevimento dei genitori;
- Consigli di Classe aperti ai genitori;
- convocazione dei rappresentanti dei genitori;
- convocazione sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti;
- comunicazione circa lo svolgimento di attività di recupero;
- colloqui individuali con i genitori.
Il PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA E FORMATIVA è un documento che
assicura le prestazioni educative e formative definite nei documenti della Scuola definendo
nello specifico le corresponsabilità che la direzione, gli insegnanti e tutto il personale, gli
alunni e i loro genitori devono impegnarsi a seguire per garantire qualità e benessere a
scuola.
RETI DI SCUOLE
1) Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per
il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.
2) L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e
sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma
restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di
organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali; se l'accordo
prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione
e aggiornamento, è approvato, oltre che dal Consiglio di Istituto, anche dal
Collegio dei Docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria
competenza.
3) Le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni
con Università statali o private, ovvero con istituzioni, enti, associazioni o agenzie
operanti sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di
specifici obiettivi.
La partecipazione ad accordi di reti rappresenta per il nostro Istituto un’opportunità
importante per gestire e governare in modo concordato le attività “ordinarie”, per
consolidare i rapporti già esistenti tra le scuole e il territorio per il miglioramento
dell’offerta formativa e, infine, per ottimizzare l’uso delle risorse.
L’Istituto aderisce alle Reti di Scopo per i progetti che lo richiedono con le Scuole, le
Associazioni del territorio e le Università.
La scuola attualmente fa parte delle seguenti RETI:
● AMBITO 16 rete istituzionale con le scuole del territorio situato a Sud della
provincia di Roma (ex Distretti 41-43). Capofila Liceo Pascal Pomezia;
● ATELIER CREATIVI, rete di scopo con: I.C. Ardea 1 (Capofila), I.C. Nettuno 4, I.C.
Ardea3, Liceo Artistico Picasso Pomezia;
● MINERVA, rete di scopo istituita nel 2013 con Istituzioni Scolastiche ubicate nei
distretti 41-43.
BANDI E CONCORSI: L’Istituto partecipa a bandi pubblici e privati ed a concorsi tematici
per arricchire e potenziare le risorse finanziarie e tecnologiche finalizzate a realizzare un
ambiente formativo accogliente e soddisfacente tanto per i percorsi di apprendimento
degli studenti quanto per l’arricchimento in termini di acquisizione di metodologie di
insegnamento innovative, inclusive e partecipative da parte degli insegnanti. In
particolare la scuola monitora costantemente Avvisi di Bandi e Concorsi Pubblici (PON,
POR, MIUR, REGIONE LAZIO, CITTÀ METROPOLITANA, ecc.) e privati.
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
La scuola raccoglie in modo sistematico nel fascicolo del personale
● Gli attestati di frequenza e partecipazione ai corsi di formazione;
● Certificati di laurea;
● Certificati di specializzazione;
● Certificati di master.
Attraverso l’elaborazione dei progetti da inserire nel Piano dell’Offerta Formativa,
vengono valorizzate le risorse umane presenti nella scuola.
Il DS, inoltre, nell’assegnare incarichi specifici, tiene conto principalmente delle
esperienze formative acquisite.
In adesioni alle “Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per
la formazione del personale”, l’I.C. Ardea I intende contribuire alla formazione dei
docenti sia a livello di istituzione scolastica che aderendo al piano d’ambito o ad altre
offerte di aggiornamento coerenti con la programmazione approvata.
Le attività di formazione sono state definite sulla base delle priorità nazionali dei bisogni
dei docenti e delle esigenze dell’istituto emerse dal RAV e dal PdM dell’Istituto.
Il piano di formazione, per il triennio, riguarda le seguenti tematiche:
1) Valutazione alunni
2) Inclusione scolastica
3) Eipass Docenti – certificazione informatica
4) Competenze lingua Inglese livello B1 e B2
5) Sicurezza nell’ambiente di lavoro
6) Conoscenza e valorizzazione del territorio