gabriella sebastiani, paola di filippo, lucilla scarnicchia, elena demuru – inclusione sociale...
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Inclusione sociale delle persone con
limitazioni funzionali, invalidità o cronicità
gravi
Gabriella Sebastiani (a), Paola Di Filippo (a), Lucilla Scarnicchia (a),
Elena Demuru (b)
(a) Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)
(b) Università La Sapienza Roma
Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
Il framework concettuale
Definizione di disabilità ICF (International
Classification of Functioning, Disability and Health)
Definizione di disabilità Convenzione Onu
“Le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali,
intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere
possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una
base di eguaglianza con gli altri.”
“è il termine ombrello per menomazioni, limitazioni dell’attività e restrizioni alla
partecipazione. Esso indica gli aspetti negativi dell’interazione tra un individuo
(con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell’individuo.”
L’ICF è il passaggio da un approccio individuale ad uno socio-relazionale
nello studio della disabilità e pone come centrale la qualità della vita delle
persone.
1 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
Lo abbiamo fatto seguendo un percorso tracciato da altri (European
Health and Social Integration Survey - EHSIS) ma al quale l’Istat ha
partecipato attivamente
Nell’indagine Istat sulla salute condotta nel 2013 è stato inserito un
modulo per stimare quanto e in quali ambiti di vita l’interazione tra
problemi di salute e fattori ambientali si traduca in restrizioni alla mobilità
e alla partecipazione sociale nei contesti di vita (scuola, lavoro, tempo
libero, rete di relazioni, ecc.).
Lo strumento è stato messo a punto anche attraverso il confronto con il
Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio sulla condizione delle
persone con disabilità
Si tratta ancora di una fase esplorativa. Non si è ancora pervenuti ad
individuare una nuova definizione operativa per la stima della
disabilità che dovrà essere necessariamente messa a punto attraverso
una sintesi degli indicatori qui utilizzati.
http://www.istat.it/it/archivio/165366
Come cogliere un fenomeno così complesso?
2 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
La partecipazione nei diversi contesti di vita è studiata non dal punto
di vista di ciò che le persone fanno ma di quello che vorrebbero fare
e non possono fare per la presenza di barriere che possono
essere culturali, sociali o fisiche.
Per ciascuna delle aree individuate è stato costruito un indicatore a
tre livelli:
1. Barriere all’integrazione sociale connesse a problemi/condizioni di
salute o a limitazioni funzionali (vedere, sentire, camminare, ecc.)
anche in associazione ad altri fattori personali o ambientali;
2. Barriere all’integrazione sociale connesse solo a fattori personali o
ambientali;
3. Nessuna barriera alla partecipazione o mancanza di interesse a
partecipare.
L’indicatore
3 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
Il collettivo di riferimento
Il collettivo di riferimento (circa 13 milioni di persone) è suddiviso in
due gruppi costituiti dalle persone di 15 anni e più che, in occasione
dell’indagine Istat sulla salute 2013, hanno riferito di avere:
1. limitazioni funzionali gravi, vale a dire che, anche con l’aiuto di
ausili ed apparecchi sanitari, hanno il massimo grado di difficoltà
nelle funzioni motorie, sensoriali o nelle funzioni essenziali della vita
quotidiana. Nelle indagini sulla salute condotte dall’Istat dal 1990 al
2005 questo gruppo è stato identificato come quello delle persone
con disabilità.
2. limitazioni funzionali lievi, che presentano un livello di difficoltà
immediatamente inferiore al massimo in almeno una delle funzioni
sopra indicate, malattie croniche gravi in base all’ipotesi che la
loro presenza indichi peggiori condizioni di salute e un impatto
negativo sulla qualità della vita e invalidità permanenti di tipo
motorio, sensoriale (cecità, sordomutismo e sordità), per
insufficienza mentale e per malattia mentale o disturbi del
comportamento.
4 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
Nette diseguaglianze sociali con una probabilità più che doppia di avere difficoltà nell’inclusione nel lavoro
per motivi di salute per chi ha un basso titolo di studio e una probabilità di circa il 50% in più per i gravi e il
70% in più per i lievi in condizioni economiche svantaggiate rispetto a chi gode di una buona posizione
economica. Forte svantaggio nell’inserimento lavorativo per le persone con patologie mentali, per le quali la
probabilità di non svolgere il lavoro desiderato è circa quattro volte superiore a chi non ha patologie mentali.
Restrizioni nel lavoro
VARIABILI MODALITA'
Inf. Sup. Inf. Sup.
15-44 (Ref.)
45-54 0,97 0,68 1,36 0,93 0,78 1,11
55-64 0,82 0,6 1,12 0,79 0,66 0,93
Maschi (Ref.)
Femmine 0,69 0,53 0,9 0,96 0,84 1,1
Titolo Laurea, diploma (Ref.)
studio Licenza media 1,44 1,05 1,97 1,69 1,44 1,98
Licenza elementare 2,11 1,45 3,05 2,14 1,75 2,62
Salute Assenza patologie mentali (Ref.)
mentale Presenza patologie mentali 3,9 2,97 5,13 4,37 3,81 5,01
Risorse Adeguate/Ottime (Ref.)
economiche Insufficienti/scarse 1,49 1,15 1,93 1,69 1,47 1,93
Nord (Ref.)
Centro 0,95 0,64 1,41 0,78 0,63 0,96
Sud 0,9 0,67 1,2 1,25 1,08 1,44
Limitazioni
Gravi Lievi
ORIC 95%
ORIC 95%
Ripartizioni
territoriali
Età
Sesso
5 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
Per tutte e tre le dimensioni il rischio di difficoltà per motivi di salute è più alto per gli anziani, in particolare
gli ultra settantacinquenni. Svantaggio per le donne, soprattutto con limitazioni non gravi, in particolare
nell’accesso agli edifici e nell’uso dei trasporti pubblici (circa 80% in più rispetto agli uomini) L’effetto del
titolo di studio, della disponibilità di risorse economiche e dei contesti territoriali si osserva solo tra le
persone con limitazioni lievi, invalidità o patologie croniche gravi. Molto forte per i problemi di mobilità
l’impatto della presenza di patologie mentali, con una probabilità circa 4 volte superiore per le difficoltà ad
uscire di casa.
VARIABILI
OR OR OR OR OR OR
Inf. Sup. Inf. Sup. Inf. Sup. Inf. Sup. Inf. Sup. Inf. Sup.
1,4 1,06 1,83 0,88 0,73 1,05 1,26 0,97 1,65 0,88 0,71 1,09 1,38 1,07 1,79 0,92 0,76 1,12
1,74 1,33 2,29 1,38 1,15 1,66 1,52 1,16 1,98 1,44 1,15 1,78 1,5 1,16 1,94 1,48 1,22 1,79
3,47 2,69 4,48 3,41 2,85 4,07 2,8 2,19 3,58 3,76 3,04 4,65 3,43 2,71 4,36 3,65 3,02 4,4
1,4 1,23 1,6 1,65 1,51 1,8 1,35 1,19 1,53 1,78 1,61 1,97 1,34 1,19 1,51 1,82 1,67 1,99
Titolo
studio 0,97 0,78 1,21 1,15 1 1,32 1,01 0,82 1,25 1,12 0,95 1,32 1,12 0,91 1,38 1,15 1 1,32
1,15 0,93 1,41 1,34 1,18 1,53 1,23 1,01 1,51 1,42 1,22 1,66 1,13 0,93 1,37 1,58 1,38 1,8
Salute
mentale 4,01 3,47 4,65 3,74 3,4 4,11 3,16 2,76 3,61 2,79 2,5 3,1 2,43 2,16 2,74 2,26 2,05 2,5
1,19 1,05 1,35 1,57 1,44 1,71 1,16 1,03 1,32 1,47 1,33 1,62 1,08 0,96 1,21 1,37 1,25 1,49
0,78 0,65 0,93 1,1 0,97 1,24 0,85 0,72 1,01 1,09 0,94 1,26 0,99 0,84 1,17 1,22 1,08 1,38
1,07 0,92 1,23 1,5 1,37 1,65 1,08 0,94 1,24 1,78 1,59 1,98 1 0,88 1,13 1,57 1,43 1,73
Lievi Gravi
Uscire di casa Accedere edifici Trasporti pubblici
MODALITA' Limitazioni Limitazioni Limitazioni
45-64
65-74
75 e più
Lievi
IC 95% IC 95% IC 95% IC 95% IC 95% IC 95%
Gravi Lievi Gravi
Età
15-44 (Ref.)
SessoMaschi (Ref.)
Femmine
Laurea, diploma (Ref.)
Licenza media
Licenza elementare
Insufficienti/scarse
Ripartizioni
territoriali
Nord (Ref.)
Centro
Sud
Assenza patologie mentali (Ref.)Presenza patologie
mentali
Risorse
economiche
Adeguate/Ottime (Ref.)
Restrizioni nella mobilità 6
Guardando all’effetto combinato dei problemi di salute e delle barriere ambientali sulla
mobilità, la quota di quanti hanno difficoltà nell’uscire di casa è pari al 28,2% (77,8% fra
chi ha gravi limitazioni), quella di chi ha difficoltà ad accedere agli edifici è pari al 25,2%
mentre per i trasporti pubblici è il 26,9% (rispettivamente 75,9% e 71,3% fra chi ha
limitazioni gravi). Le differenze territoriali soprattutto tra Sud e Nord sono abbastanza
pronunciate.
Restrizioni nella mobilità per salute e barriere
7 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
24,1%
20,9% 22,2%
27,2%
23,6%
27,7%
32,5%
29,4% 30,7%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
Uscire di casa Accedere agli edifici Usare i trasporti pubblici
Nord Centro Sud
Per tutte le variabili considerate, lo svantaggio nelle attività del tempo libero si osserva soprattutto per le
persone con limitazioni lievi, invalidità e malattie croniche gravi. Tra di esse è più pronunciato anche l’effetto
della presenza di patologie mentali. Tra chi ha limitazioni gravi la condizione economica non ha un effetto
sulla possibilità di svolgere attività nel tempo libero mentre è oltre il 40% superiore lo svantaggio tra chi ha
limitazioni lievi e una condizione economica sfavorevole. Sempre tra le persone con limitazioni lievi si
osserva un svantaggio, seppure molto lieve, per coloro che risiedono nelle regioni del Sud.
Restrizioni nel tempo libero Limitazioni Gravi Lievi
VARIABILI MODALITA' OR IC 95% OR IC 95%
Inf. Sup. Inf. Sup.
Età
15-44 (Ref.)
45-64 1,24 0,96 1,61 0,84 0,71 0,99
65-74 1,23 0,95 1,58 0,96 0,8 1,15
75 e più 1,55 1,23 1,96 1,8 1,51 2,15
Sesso Maschi (Ref.)
Femmine 0,95 0,85 1,06 1,19 1,08 1,31
Titolo studio Laurea, diploma (Ref.)
Licenza media 1,07 0,87 1,3 1,12 0,97 1,28
Licenza elementare 1,02 0,85 1,22 1,18 1,03 1,36
Salute mentale Assenza patologie mentali (Ref.)
Presenza patologie mentali 2,46 2,21 2,74 3,05 2,76 3,37
Oslo Scale
Forte supporto sociale (Ref.)
Scarso supporto sociale 1,06 0,9 1,24 1,2 1,04 1,38
Supporto sociale intermedio 1,07 0,94 1,23 1,06 0,94 1,2
Risorse economiche
Adeguate/Ottime (Ref.)
Insufficienti/scarse 1,05 0,94 1,16 1,43 1,3 1,57
Ripartizioni territoriali
Nord (Ref.)
Centro 0,92 0,8 1,07 1,02 0,89 1,16
Sud 0,94 0,84 1,06 1,3 1,17 1,44
8 Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat
I risultati emersi offrono dei primi indizi che potranno essere utili
per affinare gli strumenti utilizzati per studiare l’inclusione
sociale delle persone con problemi di salute.
E’ una strada che sarà necessario percorrere per dare risposte
adeguate alle esigenze delle politiche di sostegno di questo
gruppo di popolazione.
Questa esigenza è molto sentita in tutti i paesi europei e infatti,
nell’indagine europea sulla salute del 2019 (Ehis wave 3) sarà
inserita una versione del modulo anche se significativamente
modificata.
Conclusioni
Roma, 16 novembre 2016 – La salute in Italia. Analisi e approfondimenti dalle indagini Istat 9