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Il diritto alla casa è un principio fondante sul quale si dovrebbe basare qualsiasi società civile. Un tema che nell’agenda politica del prossimo Governo dovrebbe assumere un ruolo di primissimo piano anche alla luce di tutto quello che non è stato fatto da quelli precedenti. A fronte della crisi economica che stiamo viven- do è necessario rivedere le politiche per l’edilizia residenziale pubblica e per ripri- stinare il fondo di sostegno all’affitto. L’Atc, nonostante le difficoltà in cui ver- sa, svolge un ruolo prioritario in questo senso e cerca di fornire risposte ai citta- dini. Si allarga a macchia d’olio il bacino di persone che si rivolgono al pubblico per rispondere ad un bisogno priorita- rio: quello di avere un luogo dove vive- re nonostante le difficoltà economiche. SOMMARIO La sosta con gli amici di Gabriele pag. 2 Troppe tasse, poche entrate: le Atc rischiano di soccombere pag. 3 Orti in città pag. 4 n. 20 - 6 marzo 2013 continua a pag 3 VISTI DA VICINI Il Laboratorio di quartiere di via Sospello propone un altro incontro dal ciclo “Visti da Vicini” che hanno come obiettivo quello di guidare gli abitanti delle case popolari attraverso i temi della sana alimentazione e della riduzione degli sprechi. Prossimo appuntamento giovedì 7 marzo alle 17,30 allo Spazio Anziani di corso Grosseto 115/1 con “Frutta di collina a chilometro zero”, incontro con un produttore con de- gustazione di prodotti tipici.

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La sosta con gli amici di Gabriele: in via Giolitti inaugura un centro diurno per chi vive per strada - Troppe tasse, le Atc del Piemonte lanciano l'allarme in un convegno - A Torino e Carmagnola arrivano gli orti in città

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Il diritto alla casa è un principio fondante sul quale si dovrebbe basare qualsiasi società civile. Un tema che nell’agenda politica del prossimo Governo dovrebbe assumere un ruolo di primissimo piano anche alla luce di tutto quello che non è stato fatto da quelli precedenti. A fronte della crisi economica che stiamo viven-do è necessario rivedere le politiche per l’edilizia residenziale pubblica e per ripri-stinare il fondo di sostegno all’affitto. L’Atc, nonostante le difficoltà in cui ver-sa, svolge un ruolo prioritario in questo senso e cerca di fornire risposte ai citta-dini. Si allarga a macchia d’olio il bacino di persone che si rivolgono al pubblico per rispondere ad un bisogno priorita-rio: quello di avere un luogo dove vive-re nonostante le difficoltà economiche.

SOMMARIO La sosta con gli amici di Gabriele pag. 2Troppe tasse, poche entrate: le Atc rischiano di soccombere

pag. 3

Orti in città pag. 4

n. 20 - 6 marzo 2013

continua a pag 3

VISTI DA VICINI

Il Laboratorio di quartiere di via Sospello propone un altro incontro dal ciclo “Visti da Vicini” che hanno come obiettivo quello di guidare gli abitanti delle case popolari attraverso i temi della sana alimentazione e della riduzione degli sprechi. Prossimo appuntamento giovedì 7 marzo alle 17,30 allo Spazio Anziani di corso Grosseto 115/1 con “Frutta di collina a chilometro zero”, incontro con un produttore con de-gustazione di prodotti tipici.

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LA SOSTA CON GLI AMICI DI GABRIELEInaugura in un locale gestito da Atc in via Giolitti il centro diurno per senzadimora della Caritas

DALLE MENSE SCOLASTICHE PASTI GRATIS PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Inaugurazione ufficiale, mercoledì 20 febbraio per La sosta con gli amici di Gabriele, un luogo dove i senza fissa dimora potranno trascorrere i loro pomeriggi, al fresco d’estate e al caldo d’inverno, in attesa di rag-giungere la mensa dei poveri o il dormitorio. Una so-sta, appunto, in un luogo protetto e accogliente dove giocare a carte, leggere un libro o vedere la tv. Picco-le cose che per chi vive per strada possono rappre-sentare molto: un modo per sottrarsi allo sguardo dei passanti e ritrovare qualche ora di normalità. L’iniziativa è gestita dalla Caritas e dal Ser.Mi.G. di Ernesto Olivero, con l’appoggio delle associazioni re-ligiose e di una rete di volontari. La nuova struttura si trova in via Giolitti 40, nel salotto buono della città, «perché anche i poveri hanno diritto al bello» come ha spiegato Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivesco-vo di Torino, durante il taglio del nastro. Di proprietà della Città di Torino e gestiti da Atc, i locali sono stati completamente rimessi a nuovo grazie al contributo della fondazione Philip Morris Italia e alla donazione della famiglia del magistrato Gabriele Nigro, cui sono intitolati. L’idea è stata proprio dell’Arcivescovo, come ha spie-gato Pierluigi Dovis, presidente della Caritas torine-se: «nel corso di un incontro di preghiera e festa tra i senza fissa dimora e l’Arcivescovo, la Vigilia di Natale del 2011, uno di loro aveva espressamente chiesto uno spazio dove incontrarsi durante il giorno. Subi-to ci era sembrata una richiesta un po’ strampalata, viste le tante necessità di chi vive per strada: cibo, vestiti, un posto dove dormire... ma l’Arcivescovo ha

voluto accogliere e realizzare questo desiderio». All’inaugurazione, insieme all’assessore alle Politi-che Sociali della Città Elide Tisi è intervenuto anche il presidente di Atc, Elvi Rossi che ha spiegato come, quando la Caritas ha chiesto un luogo dove concre-tizzare questo progetto, Atc si fosse messa subito “a caccia” del posto giusto da mettere a disposizio-ne: «E’ un momento particolarmente difficile per noi, dal punto di vista economico, e sicuramente questo locale avrebbe potuto essere affittato a prezzi com-merciali, ricavandone delle entrate. Ma da tempo noi, insieme con la Città di Torino, i servizi sociali e gli operatori del mondo del volontariato abbiamo capito che è solo facendo sistema tutti insieme che potremo affrontare la povertà e il disagio crescenti che bussa-no alle nostre porte per effetto della crisi».La Sosta con gli amici di Gabriele è aperta tutti i giorni, compresi sabato e domenica, dalle 13.30 alle 18.30. Maggiori informazioni sul sito della Caritas di Torino.

La crisi, dicono recenti indagini sui consumi alimentari, ha cambiato i pasti di molte famiglie. Sempre più spesso, chi è in difficoltà non riesce a mettere in tavola la carne, op-pure frutta e verdura fresche, perché incidono troppo sul budget familiare. La giunta comunale di Torino prova allora a correre ai ripari: a partire dal mese di aprile le famiglie in difficoltà della Circoscrizione sei di Torino (quartieri Re-gio Parco e Barriera di Milano) potranno portare a casa le pietanze avanzate nelle mense scolastiche. Il progetto prenderà il via in modo sperimentale in quattro scuole per

poi estendersi a tutti gli istituti scolastici della città. Potran-no beneficiarne le famiglie di tutti gli alunni che ne abbiano necessità. Saranno gli insegnanti a segnalare le famiglie in difficoltà per il servizio, garantendone naturalmente l’ano-nimato. Così, il cibo non servito ai bambini per il pranzo sarà sud-diviso in contenitori monoporzione e, secondo orari e mo-dalità di distribuzione appositi, verrà consegnato a famiglie che portanno così portare primo, secondo e contorno in tavola per cena.

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Ires, Irap, Iva e dal 2012 anche Imu: la tassazio-ne costa alle Atc piemontesi decine di migliaia di euro ogni anno. La pressione fiscale è diventa-ta insostenibile e rischia di “uccidere” il sistema dell’edilizia pubblica. Un sistema che si regge su finanziamenti regionali (sempre più ridotti) e su canoni di locazione di circa 85 euro al mese, che un quarto degli inquilini non riesce neppure a pa-gare. Questo in sintesi quanto emerso nel corso del convegno “Il fisco nell’edilizia residenziale pubbli-ca e le società partecipate”, che si è svolto vener-dì 1 marzo all’albergo Italia di Frabosa Sottana (Cn). Obiettivo dell’incontro, organizzato dall’Atc di Cuneo e Federcasa Piemonte, fare il punto sullo stato di salute degli enti che gestiscono le case popolari. «Abbiamo colto l’occasione dei campionati nazionali di sci della Atc organizzati da Federcasa-spiega il presidente dell’Atc cune-ese, Marco Buttieri- per discutere delle difficoltà del momento».Il bilancio è preoccupante: «a livello fiscale ve-niamo trattati come aziende- spiega il presidente di Federcasa Piemonte, Carlo Sansottera- ma di fatto svolgiamo una funzione sociale, oltre che di

gestione”. Perché un conto è essere “padroni di casa» sul mercato privato, un altro è progettare, costruire e gestire case per le fasce più deboli della popolazione. La lotta all’Imu è sicuramente il tema principale: tutte le Atc piemontesi hanno modificato gli statuti, sottolineando la propria fun-zione no profit, per sottrarsi alla sua applicazio-ne. Una scelta promossa anche dall’assessore regionale William Casoni, ospite del convegno: «in quanto enti pubblici non economici, le Atc non dovrebbero pagare le tasse». Per andare avanti, forse, è necessario un cam-biamento: «il sistema va ripensato-concorda il presidente dell’Atc di Torino, Elvi Rossi- e deve sopravvivere perché il bisogno di case a canone calmierato è destinato ad aumentare».Le Atc lanciano dunque il loro sos e non si fer-meranno ai confini regionali: ad aprile saranno a Roma, insieme con Federcasa e l’Anci, per far sentire la loro voce. Anche l’Europa se n’è accor-ta: il comitato economico e sociale della Com-missione Europea ha finalmente riconosciuto il ruolo sociale che ricoprono questi enti, fino ad ora classificati nel settore economico.

TROPPE TASSE, POCHE ENTRATE: LE ATC RISCHIANO DI SOCCOMBEREA Frabosa Sottana le Atc del Piemonte fanno il punto sullo stato di salute dell’edilizia pubblica e lanciano l’sos

La CGIL ultimamente ha messo in evidenza come nel mese di gennaio 2013, secondo i dati pubblica-ti dall’INPS, siano state 278 le aziende, nella nostra provincia, che abbiano fatto ricorso alla cassa in-tegrazione facendo registrare il mese più nero per ore dal 2008 ad oggi: sono state richieste in totale 6.995.571 ore. E’ da questi dati che dobbiamo partire per parlare di emergenza casa: quando manca il lavoro non ci sono neppure le risorse per pagarsi un affitto o le bollette. Il prossimo Governo dovrà dare fiato alle famiglie stu-diando politiche per il lavoro adeguate alle esigenze dei cittadini e allo stesso tempo dovrà alleggerire il peso del pubblico che in qualche modo al momen-to risponde alle domande di aiuto, magari esentando l’Atc dal pagamento dell’IMU.

Monica Cerruti consigliera regionale Sinistra Ecologia e Libertà

continua da pag 1

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Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchinihanno collaborato: Coabitazione solidale Acmos - via San Massimo

ORTI IN CITTA’ Si coltiva nei cassoni al Parco Dora di Torino

Arrivano gli Orti nel Parco. Da marzo a novembre 2013 al Parco Commerciale Dora i torinesi appassionati di col-tivazione e giardinaggio potranno lavorare alla realizza-zione di orti collettivi in cassoni, attraverso un percorso formativo pratico che partirà dalla costruzione dei casso-ni, per passare a semina, cura e raccolta dei prodotti. Il progetto è della Città di Torino insieme al Comitato Parco Dora e il percorso è aperto a tutti: singoli o piccoli gruppi, ragazzi, adulti, anziani, famiglie con bambini. In programma ci sono dieci incontri teorici e pratici con un agronomo del Progetto Miraorti e soprattutto un orto da coltivare: raccolti in piccoli gruppi, ai partecipanti ver-rà dato un cassone da un metro quadro da coltivare. Oltre agli orari di lezione, gli ortolani avranno la possibili-tà di accedere liberamente e autonomamente allo spazio dell’hortus per tutta la durata del progetto per coltivare secondo gli orari a loro più comodi. Come si fa a partecipare? Le iscrizioni sono aperte fino all’8 marzo 2013, e possono essere effettuate al Comita-to Parco Dora (tel. 011 19717688, email [email protected]) oppure nello Spazio Soci Coop del Centro Commerciale Parco Dora. A ciascun parte-cipante verrà richiesto di partecipare a tutti gli incontri formativi, un contributo spese di 10 euro per i singoli e di 25 per i gruppi con più di tre persone e l’acquisto delle sementi e degli ortaggi da piantare nel proprio cassone: proprio come in un orto vero, infatti, ogni ortolano potrà scegliere di coltivare quel che preferisce.

Grande festa per i piccoli . I ragazzi della coabitazio-ne solidale dell’associazione Acmos in via San Massimo a Torino hanno organizzato un

momento di gioco per i bambini che vivono nel

condominio, gestito da Atc.

Un modo per far divertire i più piccoli ma anche per rafforzare le relazioni di

buon vicinato tra mamme e papà.

CARMAGNOLA, ORTI CIVICI PER CHI E’ SENZA LAVORO

Diventeranno orti civici, da destinare a persone in dif-ficoltà che abbiano voglia di rimboccarsi le maniche, i 4mila metri quadri di terreni alle porte di Carmagnola che erano stati confiscati ad una famiglia di nomadi sinti condannati per ricettazione. L’idea è dell’amministrazio-ne comunale che vuole provare a combattere la crisi con un originale progetto di lavoro. I terreni, situati in frazio-ne Bossola e inutilizzati da anni, diventeranno una sorta di laboratorio professionale dando ai disoccupati la pos-sibilità di imparare un nuovo mestiere, quello agricolo. Il progetto prenderà il via nei prossimi mesi e, nella prima fase, coinvolgerà una ventina di cittadini. Da principio, il raccolto sarà destinato direttamente ai neoagricoltori e alle loro famiglie ma l’idea è quella di mettere in piedi una sorta di filiera corta della solidarietà, dando loro an-che la possibilità di commercializzare la loro produzione.