gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - assistenza infermieristica...

177
Gestione delle complicanze precoci e tardive E medicazioni avanzate “Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia 14 novembre 2012 FIRENZE ANTONINI MARIO Infermiere Stomaterapista/ esperto Wound Care Ambulatorio Stomie e Lesioni Cutanee Croniche Azienda U.S.L. 11 Empoli (FI)

Upload: mario-antonini

Post on 03-Jun-2015

5.639 views

Category:

Health & Medicine


2 download

DESCRIPTION

Proposta di nuova classificazione delle complicanze della stomia e della cute peristomale. Classificazione delle alterazioni cutanee peristomali (SACS); medicazioni avanzate e casi clinici.

TRANSCRIPT

Page 1: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Gestione delle complicanze

precoci e tardive E medicazioni avanzate

“Assistenza infermieristica alla persona portatrice di

stomia

14 novembre 2012 – FIRENZE

ANTONINI MARIO Infermiere Stomaterapista/ esperto Wound Care – Ambulatorio

Stomie e Lesioni Cutanee Croniche – Azienda U.S.L. 11 Empoli (FI)

Page 2: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 3: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 4: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 5: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 6: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 7: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

POST-OPERATORIO

• Valutazione dei parametri vitali

• Gestione dei drenaggi

• Monitoraggio della ferita chirurgica

• VITALITA’ DELLO STOMA

• Stoma-care

Page 8: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 9: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Post-operatorio tardivo

Retrazione

Malposizionamento

Prolasso

Fistola

Stenosi

Ernia

Traumi

COMPLICANZE LEGATE ALL’INTERVENTO:

Ileo post-operatorio prolungato

Sindrome dell’intestino corto

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

Dermatite Irritativa da Contatto (DIC)

Dermatite Allergica da Contatto (DAC)

Dermatite Artefatta

Candidosi

Follicolite

LESIONI PROLIFERATIVE:

Lesioni pseudo-verrucose

Depositi di Cristalli

Neoplasie

PERDITA DI SOSTANZA:

Distacco muco-cutaneo

Suppurazioni ed ascessi peristomali

Lesioni da Decubito

Pyoderma Gangrenoso Peristomale (PPG)

Traumi

COMPLICANZE POST-OPERATORIO IMMEDIATO

(0 – 72 ORE)

Edema

Ischemia e Necrosi

Emorragia intra e peristomale

COMPLICANZE (nuova classificazione)

Page 10: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

EDEMA

Page 11: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

DEFINIZIONE

Aumento della componente idrica

interstiziale dello stoma dovuta

ad un ostacolato deflusso venoso

Complicanze stomali: EDEMA

Page 12: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Eccessiva trazione dell'ansa

• Insufficiente diametro dell'apertura nella parete muscolare o cutanea

• Utilizzo di presidi non idonei

• Ristagno del contenuto fecale

POSSIBILI ESITI

• Stenosi momentanea con difficoltà di scarico

• Necrosi parcellare della mucosa

Complicanze stomali: EDEMA

Page 13: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Attendistico nelle prime 24 - 48 ore

Sostituzione del presidio non idoneo

Applicazione di borsa del ghiaccio

Irrigazione con acqua tiepida per ammorbidire il bolo fecale (nelle colostomie)

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Solitamente non necessario tranne in casi particolarmente gravi che esitano in ischemia e necrosi massiva

Piccole zone di necrosi limitate alla mucosa possono guarire con il trattamento conservativo

Complicanze stomali: EDEMA

Page 14: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

EMORRAGIA INTRA E PERISTOMALE

Page 15: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali:

EMORRAGIA INTRA E PERISTOMALE

Insert your own picture

DEFINIZIONE

Perdita di sangue di varia entità

proveniente dalla zona peristomale o

dal viscere stesso

Page 16: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: EMORRAGIA INTRA E PERISTOMALE

CAUSE

• Eccessiva esteriorizzazione dell'ansa

• Necrosi delle arteriole del meso o distacco di escare

• Emostasi difettosa

• Coagulopatie

• Microtraumi da malgestione

POSSIBILI ESITI

• Anemia in caso di emorragia di grave entità

Page 17: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Emostasi per tamponamento (es. utilizzo di Alginato di Calcio)

Applicazione borsa del ghiaccio

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Emostasi con elettrocoagulazione

Elettrocoagulazione per via endoscopica (emorragia intraluminale)

Eventuale reintervento chirurgico

Complicanze stomali: EMORRAGIA INTRA E PERISTOMALE

Page 18: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

ISCHEMIA E NECROSI

Page 19: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ISCHEMIA

PARZIALE:

limitata

alla

porzione

emergente

DEFINIZIONE

E' la condizione che si instaura

per insufficiente apporto di

sangue arterioso nella sede

della stomia; la mucosa

apparirà prima pallida, poi

violacea (cianosi) e infine nera

(necrosi)

.

ISCHEMIA

TOTALE:

interessa

l’intera ansa

Complicanze stomali: ISCHEMIA E NECROSI

Page 20: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Eccessiva trazione del meso del viscere

• Arteriosclerosi o compressioni vascolari intrinseche

• Eccessiva scheletrizzazione dell'ansa in fase di preparazione

POSSIBILI ESITI

• Distacco dello stoma (se totale, caduta del moncone in addome con conseguente peritonite)

• Stenosi della stomia (come esito cicatriziale di una necrosi parcellare della mucosa)

Complicanze stomali: ISCHEMIA E NECROSI

Page 21: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Attendistico in caso di distacco parziale

Eventuale uso di medicazioni avanzate

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Reintervento con riconfezionamento dello stoma

Complicanze stomali: ISCHEMIA E NECROSI

Page 22: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

12 sett. 2011

Ore 2.30 – 4.40

12 sett. 2011

Ore 9.30 12 sett. 2011 Settembre 2012

INTERVENTO CHIRURGICO:

- Emicolectomia sinistra

- Colostomia sinistra (sec. Hartmann)

1^ VISITA:

- Presidio non idoneo (OPACO, fondo chiuso).

- Si rileva una necrosi precoce della stomia.

2° INTERVENTO CHIRURGICO:

- COLECTOMIA TOTALE

- Ileostomia temporanea

Ricanalizzazione

Complicanze stomali: ISCHEMIA E NECROSI

Page 23: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Ischemia superficiale della mucosa

Retrazione dell’ansa

Complicanze stomali: ISCHEMIA E NECROSI

Page 24: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

RETRAZIONE

Page 25: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali:

RETRAZIONE

DEFINIZIONE

Consiste in uno slivellamento

dello stoma (più o meno

accentuato) sotto il piano

cutaneo

Page 26: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: RETRAZIONE

CAUSE

• Malconfezionamento per insufficiente preparazione dell'ansa e meso molto corto

• Eccessivo spessore della parete addominale

• Pelvi congelata/Carcinosi peritoneale

POSSIBILI ESITI

• Stomia infossata rispetto al piano cutaneo

• Stenosi della stomia

• Alterazioni Cutanee Peristomali

Page 27: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 28: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Livellamento della zona peristomale con paste riempitive

Utilizzo di placche convesse

Utilizzo di cintura

Utilizzo di presidi quali anelli idrocolloidali piani o convessi

Irrigazione nelle colostomie

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Reintervento con riconfezionamento dello stoma anche nella stessa sede

Complicanze stomali: RETRAZIONE

Page 29: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

MALPOSIZIONAMENTO

Page 30: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: MALPOSIZIONAMENTO

Scorretto posizionamento dello stoma situato in una sede tale da rendere difficoltose o impossibili le manovre di gestione

Page 31: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Errata o mancata valutazione pre-operatoria (Disegno pre-operatorio)

• Posizionamento dello stoma in sede di ferita laparotomica, in prossimità di salienze ossee oppure su pliche cutanee

POSSIBILI ESITI

• Alterazioni Cutanee Peristomali

• Infezioni della ferita chirurgica

Complicanze stomali: MALPOSIZIONAMENTO

Page 32: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Adattamento dei vari sistemi di raccolta con l'ausilio di pasta e polveri, anelli idrocolloidali (anche convessi), film protettivi, cintura.

Irrigazione (nelle colostomie)

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Reintervento con riconfezionamento dello stoma in una sede più idonea

Complicanze stomali: MALPOSIZIONAMENTO

Page 33: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

ERNIA

Page 34: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali:

ERNIA

DEFINIZIONE

Dislocazione dell'ansa stomale per

cedimento della parete addominale

dovuta ad un distacco completo o

parziale della fascia aponeurotica

Le ernie sono favorite da:

• BPCO, scompenso cardiaco

(tosse, incremento della

tensione addominale)

• Obesità

• Stipsi

• Sforzi

Page 35: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: ERNIA

CAUSE

• Incisione fasciale troppo ampia (> 3 cm)

• Sede inadatta

• Cedimento progressivo dell'aponeurosi

• Pregressi interventi chirurgici addominali

POSSIBILI ESITI

• Alterazioni dell'alvo, fino a quadri di subocclusione/occlusione intestinale

• Dolori addominali

• Marcato disagio psicologico

• Difficoltà all’apparecchiamento della stomia

• Insorgenza di altre complicanze (alterazioni cutanee peristomali)

Page 36: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Utilizzo di idonei presidi con maggiore adesività (eventualmente monopezzo, oppure convesso leggero), anche in associazione alla cintura (fare molta attenzione all’insorgenza di ulcerazioni cutanee peristomali da decubito da cintura)

Utilizzo di fascie contenitive senza foro

Irrigazione nelle fasi iniziali (anche come prevenzione nelle colostomie sinistre)

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Riconfezionamento dello stoma in altra sede

Plastica della parete con materiale protesico

La riparazione della porta erniaria con la semplice apposizione di punti di sutura sulla fascia provoca soltanto l’insorgenza di recidive a breve termine

Complicanze stomali: ERNIA

Page 37: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Complicanze stomali: ERNIA

Page 38: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

PROLASSO

Page 39: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: PROLASSO

DEFINIZIONE

Protrusione eccessiva dell'ansa stomale dal

piano cutaneo addominale

MUCOSO

TOTALE

Scivolamento della tonaca

mucosa sulla muscolare

(max 3 - 4 cm)

Scivolamento dell'intera

ansa su se stessa (può

raggiungere dimensioni

notevoli)

• E' più frequente nei bambini e nelle colostomie specialmente quelle a doppia canna e in

particolare nell'ansa distale

• E' più frequente in colostomie allestite per una malattia ostruttiva

Page 40: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Eccessiva ampiezza dell'incisione parietale e cutanea

• Insufficiente fissazione viscero-parietale

• Sforzi

POSSIBILI ESITI

• Difficoltà di mimetizzazione e di gestione della stomia

• Emorragia da trauma della mucosa protrusa

• Edema

• Necrosi da strozzamento/stiramento

• Anemia

Complicanze stomali: PROLASSO

Page 41: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Riconfezionamento dello stoma in altra sede

Plastica della parete con materiale protesico

Manovre e didattica di riduzione del tratto prolassato (in fase iniziale)

Applicazione di Sale/Zucchero sulla mucosa per ridurre l’edema (prima dell’effettuazione della riduzione)

In caso di emorragia emostasi per compressione e borsa di ghiaccio

Educazione al riconoscimento dei segni e sintomi che complicano un prolasso (dolore addominale, emorragia, comparsa di aree ischemiche fino alla necrosi franca)

Complicanze stomali: PROLASSO

Page 42: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: PROLASSO

Page 43: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

FISTOLA

Page 44: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: FISTOLA

DEFINIZIONE

Tragitto che mette in comunicazione due

cavità o una cavità con l'esterno

VISCERO-CUTANEA

PERISTOMALE

Mette in comunicazione il

lume dell'ansa stomale con

la cute

Origina in prossimità della

parete viscerale senza

attraversarla e si apre sulla

cute

TRANSTOMALE

Mette in comunicazione il

lume viscerale con l'esterno

sboccando nella mucosa

evertita sopra il piano

cutaneo

Page 45: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Da trauma (Trans-stomali)

• Da punto di sutura

• Legate alla patologia primaria (es. Morbo di Crohn)

POSSIBILI ESITI

• Ascesso parastomale

• Alterazioni Cutanee Peristomali

• Stenosi

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 46: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Escissione della fistola

Riconfezionamento dello stoma

Facilitazione del drenaggio delle secrezioni al fine di preservare l'adesività del presidio

Adattamento dei vari presidi alla specifica situazione

Utilizzo di medicazioni avanzate per la gestione della fistola

Irrigazione nelle colostomie sinistre

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 47: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

C A S O C L I N I C O

P.M., maschio, di anni 50 sottoposto ad intervento di Resezione Anteriore del Retto per neoplasia, senza

confezionamento di stomia a protezione dell’anastomosi.

In 2a giornata l’intervento è stato complicato da deiscenza dell’anastomosi con quadro peritonitico,

tale da rendere necessario un nuovo intervento chirurgico in urgenza dove è stata confezionata una sigmoidostomia terminale sinistra sec. Hartmann.

1GESTIONE INFERMIERISTICA DI UNA FISTOLA VISCERO-CUTANEA

-Antonini Mario - Militello Gaetano

Complicanze stomali: FISTOLA1

Page 48: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Nel corso della prima visita

ambulatoriale dopo la

dimissione, si notava continuo

distacco del presidio di

raccolta dovuto alla presenza

di un deiscenza della

giunzione muco-cutanea.

•Dall’analisi più approfondita

si evidenziava la fuoriuscita

di materiale fecale dal

distacco muco-cutaneo, con

presenza di una fistola

accessoria

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 49: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Lo studio del tragitto fistoloso ci ha consentito di reperire i seguenti dati fisiologici:

• fuoriuscita di materiale fecale dal tragitto fistoloso. La fistola è stata studiata attraverso l’inserimento di una sonda tipo Nelaton (Æ10) che fuoriusciva all’interno del lume intestinale ed era possibile apprezzarla attraverso l’esplorazione digitale;

Fistola viscero-cutanea colica (unica) :

• dovuta al tratto del viscere interessato, in questo caso colon discendente;

Bassa gittata della fistola

• la fistola viene attraversata dal catetere attraverso tutta la sua lunghezza;

Assenza di ostruzioni a valle della fistola:

• all’atto dell’incanulamento la fistola veniva attraversata dalla sonda senza ostacoli al decorso;

Tragitto fistoloso lineare:

Profondità della fistola = 3 cm circa.

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 50: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

TRATTAMENTO

• Utilizzo della tecnica

dell’irrigazione

• Medicazione della

fistola con

medicazioni avanzate

a base di Argento

(AquacelAg©)

• Ripetizione del

trattamento

(irrigazione +

medicazione) ogni 48

ore

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 51: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

• A distanza di circa 10 giorni dall’inizio del trattamento terapeutico la fistola non riportava emissione di materiale fecale, mentre il tessuto iniziava a granuleggiare. Il quadro clinico è andato via via migliorando, continuando a segnalare l’assenza di emissione di materiale fecale dal tragitto fistoloso anche ai controlli successivi.

• La guarigione completa della fistola è stata ottenuta a distanza di circa 18 giorni dalla diagnosi. Il paziente ha continuato ad effettuare l’irrigazione a giorni alterni per 6 mesi fino all’intervento di ricanalizzazione.

Risultati

Complicanze stomali: FISTOLA

Page 52: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

STENOSI

Page 53: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali:

STENOSI

DEFINIZIONE

• Riduzione del calibro stomale al di

sotto della misura necessaria ad

assicurare una normale

evacuazione

• Dipende da:

o Dimensioni del lume

o Elasticità della parte viscerale

transparietale

o Elasticità dei tessuti

circostanti

Page 54: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: STENOSI

CAUSE

• Inadeguata incisione cutanea

• Esito di un processo suppurativo

• Esito di retrazione precoce

• Esito di ischemia o necrosi

• Presenza di concrezioni fosfatiche

POSSIBILI ESITI

• Ristagno fecale con iperfermentazione e putrefazione delle feci

• Occlusione intestinale

Page 55: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Escissione del cercine fibroso e riconfezionamento anche in anestesia locale

Allargamento dell'apertura transparietale e riconfezionamento dello stoma

L’incisione a raggiera della parete è assolutamente da escludere!!!

Dilatazioni digitali o con dilatatori (tipo DILASTOM)

Irrigazione (rende morbide le feci, l'utilizzo ripetuto del cono dell’irrigatore facilita la dilatazione)

Complicanze stomali: STENOSI

Page 56: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 57: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

TRAUMI

Page 58: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Lesioni provocate da eventi traumatici sullo stoma

TRAUMA STOMALE INTERNO

PERFORAZIONE DELL’ANSA:

- Intraperitoneale

- Intramesenterica

- Extraperitoneale

TRAUMA STOMALE ESTERNO Riguarda il tratto di viscere

che sporge dal piano cutaneo

Complicanze stomali: TRAUMI

Page 59: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Perforazione dell’ansa a seguito di irrigazione

• Manovre gestionali violente

• Cinture di sicurezza

• Ø del foro della placca troppo piccolo

• Prolasso

POSSIBILI ESITI

• Emorragia

• Edema

• Perforazione

Complicanze stomali: TRAUMI

Page 60: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Reintervento chirurgico in caso di perforazione

Emostasi per compressione

Borsa del ghiaccio

Correzione del presidio

Complicanze stomali: TRAUMI

Page 61: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze dell’Intervento

ILEO POST-OPERATORIO PROLUNGATO

Page 62: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: ALTRE (Ileo post-operatorio prolungato)

ILEO POST-OPERATORIO PROLUNGATO

• Può essere causato da emorragia intraperitoneale o retroperitoneale, sepsi, ischemia intestinale, disordini idro-elettrolitici, anestesia regionale, rotazione dell’ansa intestinale.

• Il paziente manifesta distensione addominale, vomito, abnorme ristagno gastrico (SNG).

• Questo può portare a DISIDRATAZIONE, OLIGURIA, IPONATREMIA, IPERPOTASSIEMIA.

• Feci scarse o assenti per tutta la durata dell’ileo post-operatorio.

Gestione

S.N.G, reintegro di liquidi,

correzione elettroliti

Esami strumentali con m.d.c. (RX o

TAC)

Reintervento chirurgico

Page 63: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze dell’Intervento

SINDROME DELL’INTESTINO CORTO

Page 64: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze stomali: ALTRE (Sindrome dell’intestino corto)

SINDROME DELL’INTESTINO CORTO (alto flusso)

• Può essere causato da infezione locale o sistemica, infezione intra-addominale, gastroenteriti, eccessiva crescita batterica, ostruzione intestinale, stenosi dell’ileostomia, Morbo di Crohn ricorrente, ileostomie alte.

• Severa disidratazione con iponatremia, ipopotassiemia (oppure iperpotassiemia con iponatremia), ipomagnesemia, ipocalcemia.

• La perdita di liquidi eccedente 1,5lt/die è incompatibile con la gestione domiciliare.

Gestione

Individuare la causa

Reintegrare i liquidi

Bilancio idro-elettrolitico

Codeina o Loperamide per

ridurre la perdita di liquidi

Page 65: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

ATIPIE STOMALI

Page 66: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Clostridium Difficilis

Page 67: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Complicanze Stomali

ATIPIE PERISTOMALI

Page 68: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Varici peristomali (ipertensione portale)

Page 69: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (DIC)

Page 70: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (DIC)

DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO( DIC)

Cute eritemato-edematosa

Aree di erosione superficiale

Localizzate nelle aree a contatto con la

sostanza

Eziologia: secrezioni gastriche, feci, muco,

urine, placche

Page 71: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC)

Page 72: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC)

DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC)

lesioni eritemato-vescicolose, papulose o

francamente bollose

Sensibilizzazione verso allergeni: coloranti, profumi, sostanze

adesive, saponi, lozioni, conservanti

Margini non definiti, prurito, rischio di sovrainfezione

Page 73: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

CANDIDOSI

Page 74: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: CANDIDOSI

CANDIDOSI

lesioni eritematose con bordi irregolari

Pustolosi satellite

Eziologia: Candida albicans

Fattori predisponenti: umidità, calore, trattamenti antibiotici, chemioterapia

Page 75: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012
Page 76: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

FOLLICOLITE

Page 77: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: FOLLICOLITE

FOLLICOLITE

Lesioni eritemato-pustolose

Localizzate a livello di follicolo pilifero

Eziologia: Stafilococco aureo

Page 78: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

MEDICAZIONI AVANZATE

Page 79: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

“Non esiste una singola medicazione adatta a tutti i tipi di ferita né tantomeno a tutte le fasi

di una ferita stessa…”

T.D. Turner, 1984

Page 80: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Dry

Wet

Necrotic Sloughy Ephiteliasing Granulating

Moist Debride Absorbe Protect & hydrate

timining della lesione

Idrogel + Alginato Alginato + Ag

Idrofibra + Ag

Alginato + Ag

Idrofibra + Ag

Idrocolloide

Medicazioni ogni 24/48h (essudato +++/++)

Medicazioni ogni 48/72h

(essudato ++/+)

Medicazioni ogni 72h/7gg (essudato +/-)

Page 81: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

MEDICAZIONI AVANZATE

1. La prima medicazione è la placca da stomia…..

2. È realmente necessario utilizzare una medicazione avanzata?

3. Se la medicazione è necessaria, è possibile metterla sotto la placca?

Nelle lesioni L1 e L2 può bastare rimuovere la causa (foro troppo

grande, presidio errato, feci troppo liquide, allergia al

presidio), oppure limitarla (es. malposizionamento)

Page 82: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

AQUACEL AG® (CONVATEC)

COMPOSIZIONE Idrofibra + Argento

Medicazione assorbente impregnata con argento e dotata

di proprietà antimicrobiche. L’argento contribuisce alla formazione di un adeguato

ambiente antimicrobico; assorbe una notevole quantità di essudato.

Page 83: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

PRONTOSAN® (BBRAUN)

La betaina è un tensioattivo efficace e particolarmente ben tollerato che disgrega il biofilm e scioglie le patine riducendo così la contaminazione della superficie della ferita da parte di batteri e detriti cellulari.

La PHMB è una sostanza antimicrobica efficace e straordinariamente ben tollerata che inibisce la crescita dei microorganismi e riduce la patina (bioburden).

COMPOSIZIONE Propil-Betaina, Poliesanide

Page 84: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

DUODERM® (CONVATEC)

COMPOSIZIONE Medicazione a base di idrocolloidi

Duoderm a formula di gel controllato è una medicazione a base di idrocolloidi formata da

uno strato interno di idrocolloidi (a diretto contatto con la ferita) contenuta in una matrice di polimeri adesivie da uno strato di schiuma in

poliuretano all’esterno.

Ambiente umido

Processo di cicatrizzazione

Sbrigliamento autolitico

Page 85: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CALGITROL® (BBRAUN)

Una matrice di alginato con ioni argento che fornisce un’efficacia antimicrobica generale.

Uno strato di schiuma di poliuretano che permette l’assorbimento dell’essudato della ferita.

COMPOSIZIONE Medicazione di Alginato con Argento

Page 86: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

KENDALL KERLIX® (COVIDIEN)

COMPOSIZIONE Polyhexamethylene Biguanide (PHMB)

Kendall Kerlix A.M.D. Antimicrobial Dressing contiene

PHMB (Polyhexamethylene Biguanide) un componente

antimicrobico efficace contro la progressione e la colonizzazione

batterica.

Page 87: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

SEASORB® (COLOPLAST)

COMPOSIZIONE Calcio e Carbossimetilcellulosa (CMC)

La sua particolare struttura favorisce un rapido assorbimento dell’essudato evitando i rischi di

macerazione della cute perilesionale.

SeaSorb al momento dell’applicazione si trasforma, a causa dello scambio ionico tra essudato e medicazione, in un gel soffice e coeso, che può essere rimosso facilmente

senza lasciare residui nel letto della lesione, favorendo il debridment della lesione.

Page 88: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

PROMOGRAN® (SYSTAGENIX)

E’ un prodotto sterile ed assorbente, composto di ORC (45%) e Collagene (55%) di origine bovina liofilizzati. In presenza di essudati si trasforma in un morbido gel conformabile, completamente biodegradabile e bioriassorbibile.

La matrice PROMOGRAN* modula e riequilibra l'ambiente della ferita attraverso l’azione unica e sinergica di Collagene & Cellulosa Ossidata Rigenerata:

A) Binding ed inattivazione delle Proteasi, identificate come sostanze nocive nelle lesioni di varia eziologia.

B) Binding e protezione dei fattori di crescita endogeni. Questi fattori di crescita naturali vengono rilasciati attivi nella ferita, mentre le proteasi nocive rimangono inattive durante la biodegradazione della matrice PROMOGRAN*.

COMPOSIZIONE Matrice modulante di Proteasi

Page 89: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CUTIMED SORBACT® (BSN MEDICAL)

Cutimed Sorbact è stato progettato per captare e rimuovere in modo efficace i batteri ed altri microrganismi da ferite essudanti colonizzate, contaminate o infette. Le medicazioni sono costituite da un tessuto impregnato di DACC (dialchilcarbamoilcloruro), una sostanza fortemente idrofobica che induce i microrganismi a legarsi velocemente e in modo efficace alle fibre della medicazione.

Il principio Sorbact si basa sul fenomeno fisico dell’interazione idrofobica. Le particelle idrofobiche (idrorepellenti) tendono naturalmente ad aggregarsi in presenza di un ambiente umido. I microrganismi che potrebbero ostacolare la guarigione della ferita hanno queste caratteristiche idrofobiche; di conseguenza vengono irreversibilmente captati dalle medicazioni Cutimed Sorbact.

COMPOSIZIONE DACC (Dialchilcarbamoilcloruro)

Page 90: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

HYALOFILL® (FIDIA)

COMPOSIZIONE Alginato di Sodio e Hyaff (estere dell’Acido Ialuronico)

Hyalofill-F è una medicazione altamente assorbente in tessuto fibroso, interamente composta da HYAFF, un estere dell'acido ialuronico, una molecola naturalmente presente nella matrice extracellulare e che costituisce uno dei principali componenti

della pelle umana.

A contatto con la lesione Hyalofill-F si trasforma in un morbido gel idrofilico, che, conformandosi alla ferita, contribuisce la

formazione di un microambiente in grado di promuovere il processo di riparazione tissutale. Il gel idrofilico a base di HYAFF

mantiene un ambiente umido sulla superficie della ferita promuovendo una cicatrizzazione rapida ed indolore. Hyalofill-F,

inoltre, si adatta bene ai contorni della ferita e può essere facilmente tagliato nelle forme più opportune, senza sfilacciarsi.

Page 91: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

HYALOGRAN® (FIDIA)

COMPOSIZIONE Alginato di Sodio e Hyaff (estere dell’Acido Ialuronico)

Una volta applicati, i granuli Hyalogran, si trasformano in un morbido gel colloidale che si adatta alla superficie

della lesione, contribuendo a creare nel microambiente della ferita, le condizioni ideali per l'attivazione dei

processi riproduttivi naturali.

Hyalogran è di facile applicazione e rimozione. E' particolarmente adatto per il trattamento di ferite

secernenti e purulente: il materiale batterico e i detriti cellulari eventualmente presenti in tali ferite vengono

inglobati nei granuli che, idratandosi, formano un gel. Al momento della sostituzione il materiale inglobato viene

così eliminato.

Page 92: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

IODOSORB® (SMITH & NEPHEW)

COMPOSIZIONE Matrice di Cadexomero Iodico

1. Rimuove lo slough e i detriti cellulari.

2. Gelificando, crea un ambiente umido e pulito favorendo la riduzione dei tempi di guarigione

3. Altamente assorbente: la matrice di cadexomero può assorbire fino a 6 volte il suo peso

4. Riduce il rischio di macerazione

5. Riduce la frequenza di cambio della medicazione

6. Rilascio di iodio controllato e prolungato (in relazione alla quantità di essudato)

7. Biodegradabile.

8. Riduzione della carica batterica.

Page 93: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

NORUXOL® (SMITH & NEPHEW)

COMPOSIZIONE Collagenasi

Detersione enzimatica delle piaghe necrotiche.

Uno strato di Noruxol di circa 2 mm di spessore deve essere applicato con la medicazione o

direttamente sull'area leggermente inumidita, una volta al giorno. Coprire la superficie della

lesione per assicurare il contatto.

Non è necessario applicare un abbondante strato di prodotto sulla lesione poiché questo non

favorisce il progredire della detersione.

Generalmente è sufficiente cambiare la medicazione una volta al giorno salvo diverso

parere del medico.

Page 94: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

LESIONI

PSEUDO-VERRUCOSE

(TESSUTO DI GRANULAZIONE)

Page 95: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDOVERRUCOSE (tessuto di granulazione)

LESIONI PSEUDOVERRUCOSE

Iperplasia epidermica,

Ispessimento simil-verrucoso con papule e noduli

Urostomie

Colorazione grigio-bluastra

Page 96: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

DEFINIZIONE

Formazioni fibroproduttive a carattere benigno che compaiono

sulla superficie dello stoma

GRANULOMI DA

CORPO ESTRANEO

NODULI

FIBROPRODUTTIVI

ASPECIFICI

Sulla giunzione muco-

cutanea

Sulla semicirconferenza

inferiore della giunzione

muco-cutanea

PSEUDOPOLIPI

INFIAMMATORI Sulla superficie stomale

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDOVERRUCOSE (tessuto di granulazione)

Page 97: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Flogosi cronica

• Traumatismi

• Corpi estranei (spec. filo da sutura)

POSSIBILI ESITI

• Emorragie ripetute

• Dolore e bruciore al passaggio delle deiezioni

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDOVERRUCOSE (tessuto di granulazione)

Page 98: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Escissione (spec. in caso di sanguinamento)

Toccature con Nitrato d'argento

Emostasi in attesa di intervento chirurgico (in caso di sanguinamento massivo)

Adattamento del diametro nei presidi di raccolta

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDOVERRUCOSE (tessuto di granulazione)

Page 99: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

19.08.2009

1. C.L., maschio, 65 anni, portatore di ileostomia di protezione da

oltre 10 anni a seguito di intervento chirurgico di

proctocolectomia totale per RettoColite Ulcerosa (RCU).

2. A maggio 2009 il paziente è stato nuovamente sottoposto ad

intervento chirurgico di dilatazione della stomia per stenosi

serrata.

3. Giunge presso il nostro Ambulatorio per la PRESCRIZIONE

DEL PRESIDIO DI RACCOLTA.

Page 100: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Ileostomia

(18mm ǿ)

Lesione iperproliferativa

(38mm ǿ)

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 101: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Lesione prevalente

• LX – Lesione proliferativa (granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)

Topografia

• La lesione interessa tutti e quattro i quadranti.

Classificazione

• LX, TV.

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 102: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Presenza di segni clinici soggettivi quali bruciore e dolore e oggettivi quali il sanguinamento.

L’eziologia della lesione, sebbene non correttamente descritta dal paziente, è sicuramente da ascrivere a errata gestione della stomia con foro di diametro troppo elevato. La continua irritazione di materiale fecale ileale ha provocato la comparsa del tessuto iperproliferativo.

Al fine di inquadrare correttamente la tipologia della lesione il paziente è stato sottoposto a biopsia della lesione che ha rilevato: “Materiale inviato: mucosa peristomale, tre frammenti di cm 0,6 x 0,2 x 0,2; Diagnosi: nessuna documentabile proliferazione neoplastica nei frammenti in esame. Mucosa rivestita da epitelio pavimentoso composto, con discreta flogosi essudativa, produttiva ed angioplastica del corion (tessuto di granulazione)”.

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 103: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

↓NITRATO D’ARGENTO: trattamento protratto nel

tempo con discomfort del paziente dovuto alle ripetute causticazioni.

↓INTERVENTO CHIRURGICO: non preso in

considerazione a causa del recente intervento chirurgico di dilatazione della stenosi.

↑RIADATTAMENTO PROGRESSIVO DEL FORO DELLA

PLACCA: il diametro del foro della placca è stato progressivamente ridotto per proteggere la cute dalla irritazione delle feci e permettere la regressione del tessuto iperproliferativo.

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 104: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

19.08.2009 31.08.2009 30.09.2009

28.10.2009 18.12.2009

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 105: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 106: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CONCLUSIONI

Al paziente è stata evitata la possibilità di ricorrere nuovamente ad un intervento chirurgico, ed anche di utilizzare una tecnica fastidiosa come quella

della causticazione del tessuto di granulazione con Nitrato d’argento.

Il rimodellamento graduale della foro della placca ha consentito al paziente:

1. Permanenza in situ del presidio per almeno due giorni.

2. Riduzione progressiva del tessuto di granulazione.

3. Riduzione progressivo del bruciore/dolore/sanguinamento.

4. Controlli ambulatoriali per il monitoraggio della guarigione.

Inizio 19.08.2009

Fine

18.12.2009

Caso Clinico: RIDUZIONE DI ABNORME TESSUTO IPERPROLIFERATIVO

Page 107: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

LESIONI

PSEUDO-VERRUCOSE

(DEPOSITI DI OSSALATI)

Page 108: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDO-VERRUCOSE: (DEPOSITI DI OSSALATI)

DEPOSITI DI OSSALATI

Formazione di cristalli facilitata da urine alcaline, concentrate o in presenza di infezione tratto urinario

Depositi cristallini biancastri sullo stoma e cute

peristomale

Page 109: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

LESIONI

PSEUDO-VERRUCOSE

(NEOPLASIA)

Page 110: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI: LESIONI PSEUDO-VERRUCOSE: (NEOPLASIE)

NEOPLASIE

Massa neoplastica alla base dello stoma o su regione peristomale

Facilità al sanguinamento

Fattori predisponenti: resezione inadeguata

Page 111: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

PERDITA DI SOSTANZA

(DISTACCO MUCO-CUTANEO/SUPPURAZIONI ED ASCESSI)

Page 112: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Distacco muco-cutaneo/Suppurazioni ed Ascessi)

CAUSE

• Tecnica chirurgica (problemi nella suturazione con i fili da sutura)

• Contaminazione intraoperatoria per scolo di materiale da un intestino mal preparato

• Cute a rischio per fattori concomitanti (diabete, steroidi, irradiazione)

POSSIBILI ESITI

• Separazione della giunzione mucocutanea (parziale o totale)

• Drenaggio non completo

• Stenosi della stomia

• Fistole

Page 113: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Irrigazione eseguita precocemente (nelle colostomie)

Palpazione/osservazione dell’area, esplorazione digitale dello stoma per escludere/confermare la presenza di un tramite fistoloso

Rimozione precoce di alcuni punti di sutura peristomali

Utilizzo di medicazioni avanzate

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Reintervento con riconfezionamento dello stoma (difficile!)

Drenaggio della raccolta

Sutura muco-cutanea dopo o nel corso della guarigione

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Distacco muco-cutaneo/Suppurazioni ed Ascessi)

Page 114: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Distacco muco-cutaneo/Suppurazioni ed Ascessi)

Page 115: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Cistectomia radicale con UCS bilaterale.

15.03.2010 UCS dx, necrosi peristomale, tessuto di necrosi nella sede del pregresso drenaggio

Caso clinico: NECROSI TESSUTALE IN URETEROCUTANEOSTOMIA

29.03.2010 Fistolizzazione della zona peristomale con la zona del pregresso drenaggio

Page 116: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

29.03.2010 Medicazione a zaffo della lesione con KENDALL KERLIX (tre volte a settimana)

06.04.2010 Recupero dell’uretere rimasto beante, tramite apposizione di nuovi punti di sutura

Caso clinico: NECROSI TESSUTALE IN URETEROCUTANEOSTOMIA

Page 117: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

15.04.2011 Medicazione con AQUACEL AG (due volte a settimana)

04.05.2010 Chiusura della lesione

Caso clinico: NECROSI TESSUTALE IN URETEROCUTANEOSTOMIA

Page 118: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

14.05.2010

U.A., maschio, 67 anni. Il paziente viene sottoposto ad intervento chirurgico di RESEZIONE ANTERIORE DEL RETTO per Etp con confezionamento di Ileostomia di protezione.

Dopo l’intervento il paziente presenta:

- Assenza di feci dalla ileostomia.

- Vomito.

- All’esplorazione digitale dell’ansa efferente presenza di una interruzione (rotazione dell’ansa).

21.05.2010

Dopo circa 5 giorni il paziente viene sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza per resezione di ansa ileale e nuovo confezionamento di ileostomia di protezione.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 119: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

1. La rotazione dell’ansa intestinale provoca una ischemia della stessa. Il forte stato infiammatorio si riflette sui tessuti circostanti rendendo critica la sutura chirurgica e la guarigione per prima intenzione.

2. Tessuto necrotico (fibrina).

3. Eritema di grado severo.

4. Edema – ematoma.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 120: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Lesione prevalente

• L4 – Lesione ulcerativa (fibrinosa/necrotica)

Topografia

• La lesione interessa i quadranti I – II e III.

Classificazione

• L4, TI – II – III.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 121: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

24.05.2010.

Presidio utilizzato DANSAC NOVA 2

FOLDUP 70MM.

Si inizia a vedere materiale purulento

dalla ferita chirurgica.

Detersione della lesione con

abbondante Soluzione Fisiologica.

La lesione viene zaffata con

medicazione antimicrobica AMD Kendall

Kerlix.

COVIDIEN AMD KENDALL KERLIX.

Il presidio viene modellato per

permettere alla medicazione di

drenare il materiale purulento.

Apparecchiamento della stomia a

conclusione della medicazione.

Rinnovo della medicazione ogni 2

giorni.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 122: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

La lesione come si presenta il 01.06.2010.

La sutura chirurgica ha iniziato a cedere e la lesione si è ingrandita.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 123: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Lesione prevalente

• L4 – Lesione ulcerativa (fibrinosa/necrotica)

Topografia

• La lesione si è estesa e adesso interessa tutti e quattro i quadranti.

Classificazione

• L4, TV.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 124: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

La lesione si estende in profondità per

circa 10cm.

La lesione si divide ulteriormente i 3

ramificazioni (fistole).

Fistole.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 125: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Anche questa lesione si estende in

profondità per circa 10 cm.

Sede di futura fistolizzazione.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 126: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

09.06.2010.

Rimozione definitiva dei punti di sutura.

Detersione con Soluzione Fisiologica.

Applicazione di granuli di IODOSORB.

Livellamento della cute peristomale con pasta protettiva.

Applicazione di AMD Kendall Kerlix.

Rinforzo della medicazione con placca idrocolloidale.

Applicazione di DANSAC NOVA 2 FOLDUP CONVEX 55MM.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 127: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

22.06.2010. Detersione con Soluzione Fisiologica.

Applicazione di idrofibra con Argento.

Idrofibra con Ag (Aquacel Ag).

Applicazione di DANSAC NOVA 2 FOLDUP CONVEX 55MM.

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 128: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Valutazione al 16.07.2010

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 129: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Valutazione al 03.08.2010

Valutazione al 09.08.2010 Valutazione al 11.08.2010

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 130: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Valutazione al 18.08.2010 Valutazione al 25.08.2010

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 131: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CONCLUSIONI

Nonostante la vasta deiscenza della ferita chirurgica siamo riusciti a costruire una base d’impianto che consentisse di effettuare il trattamento della lesione con medicazioni avcanzate e permettesse al presidio di raccolta di rimanere in

situ per almeno due giorni.

Le condizioni del paziente assai scadenti (calo ponderale, insufficienza renale, anemia e diminuzione dei valori degli elettroliti) hanno reso necessario

dapprima un ricovero in Nefrologia e successivamente in Chirurgia dove ha effettuato la colonscopia (controllo anastomosi colo-rettale) ed immediatamente

dopo l’intervento di ricanalizzazione.

Inizio 14/ 05/ 2010

Fine 29/ 05/ 2009

Caso Clinico: GESTIONE DI UNA ILEOSTOMIA SU AMPIA DEISCENZA CHIRURGICA

Page 132: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

PERDITA DI SOSTANZA

(DERMATITE ARTEFATTA)

Page 133: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Dermatite Artefatta)

DERMATITE ARTEFATTA

Lesioni traumatiche auto-indotte

Distribuzione e forma atipiche

Andamento cronico

Consulenza psichiatrica

Page 134: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

PERDITA DI SOSTANZA

(PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE - PPG)

Page 135: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Pyoderma Gangrenoso Peristomale)

Malattie Infiammatorie Intestinali (IBD): Morbo di Crohn - RCU

Neoplasie ematologiche

Artrite reumatoide

Vasculiti

Si tratta di una dermatosi neutrofila non infettiva1.

Clinicamente ha inizio con delle pustole sterili che rapidamente progrediscono e si trasformano in ulcerazioni molto dolorose

e di profondità e diametro variabili, caratterizzate dal classico bordo violaceo.

Il Pyoderma è spesso caratterizzato da ricorrenti ulcerazioni cutanee con essudato

muco purulento oppure emorragico.

La diagnosi di Pyoderma Gangrenoso si basa sulla storia delle malattie del paziente, sulla tipica presentazione

cutanea, sul reperto istopatologico e sulla esclusione di altre malattie che possono avere un aspetto simile. L’eziologia del

Pyoderma Gangrenoso non è stata ancora chiaramente determinata2.

Page 136: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

L.K., FEMMINA DI 40 ANNI; COLECTOMIA TOTALE PER RCU NEL 2008; A distanza di circa 20 giorni circa dall’intervento comparsa di piccola deiscenza peristomale seguita da vere e proprie lesioni ulcerative; Comparsa di lesioni ulcerative anche agli arti inferiori; Visita dermatologica; Biopsia cutanea.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 137: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

TRATTAMENTO:

- Somministrazione di Infliximab, poi

sospeso e sostituito dalla Ciclosporina per

incremento della sintomatologia dolorosa;

- Medicazione dell’ulcerazione

peristomale :

- Propil Betaina Poliesanide

(Prontosan);

- Idrofibra con Ag (Aquacel Ag);

- Placca idrocolloidale.

- Medicazione dalla ulcerazione agli

arti inferiori:

- Propil Betaina Poliesanide

(Prontosan);

- Idrofibra con Ag (Aquacel Ag);

- Schiuma di Poliuretano. 2PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE: UN APPROCCIO

INTERDISCIPLINARE -Militello Gaetano

-- Antonini Mario

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 138: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Donna, 53 anni, sottoposta ad intervento chirurgico di colectomia totale per RettoColite Ulcerosa (RCU) con confezionamento di ileostomia. La paziente accede presso il nostro ambulatorio per l’educazione allo stoma-care. Lo stoma si presenta lievemente protruso rispetto al piano cutaneo addominale, sono presenti ancora i punti di sutura peristomali. La cute peristomale presenta una alterazione cutanea classificabile secondo SACS L4, TI-IV. Viene utilizzato un presidio di raccolta due pezzi, convesso a fondo aperto (DANSAC NOVA 2 55MM FOLDUP).

Antonini M, Militello G, YODERMA GANRENOSO PERISTOMALE: LA MATRICE MODULANTE DI PROTEASI PUÒ RAPPRESENTARE UNA NUOVA

FRONTIERA NEL TRATTAMENTO TOPICO? ATTI CONGRESSO AIOSS, 2011.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 139: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CONTROLLO

• Al controllo, dopo la rimozione dei punti

di sutura peristomali, la stomia si presenta al

pari con il piano cutaneo addominale.

• La cute peristomale è integra.

• La paziente sostituisce regolarmente il

presidio di raccolta ogni due giorni senza

problemi di distacco precoce.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 140: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

La paziente torna presso l’ambulatorio a causa della

comparsa di una ulcerazione peristomale classificabile

secondo SACS L3, TI. Viste le caratteristiche della

ulcerazione che si presenta con bordi violacei, in

associazione a diagnosi di RCU, viene sospettato un

Pyoderma Gangrenoso e, di conseguenza, viene

programmata una biopsia.

La medicazione della lesione viene effettuata con il

seguente schema:

• Detersione della lesione e della cute

peristomale con abbondante fisiologica.

• Impacco con Prontosan per circa 10/15 min.

• Applicazione di Idrofibra con Argento (Aquacel

Ag).

• Sostituzione del presidio convesso con presidio

a placca piana.. Medicazione effettuata

quotidianamente.. Controllo ambulatoriale tre

volte a settimana.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 141: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

27.07.2011

La paziente viene sottoposta a biopsia cutanea (prelievo di

tre campioni).

In data 05/08/2011 l’ulcerazione cutanea appare

ulteriormente estesa andando ad interessare anche i piani

cutanei sottostanti. La paziente manifesta intenso dolore

durante l’effettuazione della medicazione (VAS = 10).

Vista la rapida progressione dell’ulcerazione si decide di

sostituire il trattamento topico della lesione con lo schema

seguente:

• Detersione della lesione e della cute peristomale

con abbondante fisiologica.

• Impacco con Prontosan per circa 10/15 min.

• Applicazione di Matrice Modulante di Proteasi

(Promogran).

• Utilizzo di presidio con placca piana. Medicazione

effettuata quotidianamente. Controllo ambulatoriale

tre volte a settimana.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 142: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

13.08.2011

La paziente effettua la visita Gastroenterologica.

Inizia la terapia con DELTACORTENE.

In data 08/08/2011 viene consegnato il referto istologico con la seguente risposta:

NOTIZIE CLINICHE: Pyoderma?

MATERIALE INVIATO: Biopsia su lesione cutanea regione addominale peristomale.

MACROSCOPICA: quattro frammenti ciascuno del diametro di cm 0,3.

MICROSCOPICA: frammenti cutanei con lieve paracheratosi e marcata esocitosi linfocitaria dell’epidermide. Nel derma

superficiale e profondo è inoltre presente un discreto infiltrato infiammatorio linfo-plasmacellulare con associati

numerosi granulociti neutrofili, sullo sfondo di espressioni di vasculite leucocitoclasica.

DIAGNOSI: il reperto è compatibile con la prospettata diagnosi di PYODERMA GANGRENOSO.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 143: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

La guarigione della lesione viene diagnosticata in data 16.09.2011.

È chiaramente visibile l’area interessante la pregressa ulcerazione, segno della progressione verso la

riepitelizzazione completa. Infatti, come viene riportato in letteratura, l’esito della guarigione della

ulcerazione è quello di una area iperpigmentata oppure di una cicatrice cribriforme.

Caso Clinico: PYODERMA GANGRENOSO PERISTOMALE (PPG)

Page 144: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

PERDITA DI SOSTANZA

(LESIONI DA DECUBITO)

Page 145: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

L’ulcera da pressione è un’area localizzata di danno della cute e dei tessuti sottocutanei causata da forze di pressione, trazione,

frizione, o da una combinazione di questi fattori, che si forma

normalmente in corrispondenza di prominenze ossee e la cui gravità è classificata in stadi.

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Lesioni da Decubito)

Page 146: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CAUSE

• Placca convessa che comprime su una ernia parastomale

• Placca convessa che comprime su una recidiva tumorale addominale

• Bacchetta

• Cintura

POSSIBILI ESITI

• Ulcerazione cutanea peristomale più o meno profonda

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Lesioni da Decubito)

Page 147: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Rivalutazione del presidio utilizzato

Rimozione della bacchetta

Rimozione della cintura (o utilizzo di presidi che amortizzano l’effetto della cintura)

Utilizzo di medicazioni avanzate

Interventi Infermieristici

Trattamento Chirurgico

Eventuale riparazione dell’ernia

Eventuale reintervento in caso di recidiva (se possibile)

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Lesioni da Decubito)

Page 148: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Alterazioni Cutanee Peristomali

PERDITA DI SOSTANZA

(Traumi)

Page 149: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI:

PERDITA DI SOSTANZA (Traumi)

Lesioni provocate da eventi traumatici sullo

cute peristomale

Page 150: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

STUDIO SACS Studio Alterazioni Cutanee Stomali

Page 151: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

1. Identificazione delle condizioni della cute

peristomale

RACCOMANDAZIONE n.9

Valutare lo stoma immediatamente dopo l’intervento

e le condizioni della cute stomale/peristomale con

ogni misuratore utilizzando uno strumento per la

classificazione validato per monitorare le

complicanze.

Livello dell’evidenza IV

Studio Alterazioni Cutanee Stomali (SACS)

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 152: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

2. Identificazione dei fattori di rischio che

influenzato le complicanze stomali e

peristomali

RACCOMANDAZIONE n.10

Identificare i fattori di rischio che influenzano le

complicazioni stomali e peristomali .

Livello dell’evidenza III

MALATTIE DI BASE E CO-MORBIDITÀ:

• Interventi chirurgici in regime

d’urgenza.

• Diabete Mellito

• Malattie Infiammatorie Intestinali

(IBD)

FARMACI:

• Corticosteroidi

• Immunosoppressori

• Chemioterapici

IDENTIFICARE I MECCANISMI/SEGNI E

SINTOMI DELL’INFEZIONE:

• Biofilm

• Quorum Sensing

• Traslocazione batterica

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 153: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

3. Terapia topica per l’Alterazione Cutanea

Peristomale

Scelta Medicazioni Avanzate

Timing della lesione

Alginati

Idrofibre

Biguanidi

VAC

Dermatologo

RACCOMANDAZIONE n.3

Consultare il team interdisciplinare per la valutazione

e gli interventi necessari per i nuovi pazienti o per chi

è già portatore di stomia.

Livello dell’evidenza IV

Stomaterapista

Candidosi

Pyoderma

Gangrenoso

Dermatite

artefatta Psoriasi DIC/DAC

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 154: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

4. Educare il paziente e la famiglia

Stomaterapista

Famiglia

Paziente RACCOMANDAZIONE n.17

È raccomandata una valutazione e un follow-

up di un infermiere stomaterapista per il

paziente e per la famiglia dopo l’intervento

chirurgico, per diminuire il distress

psicologico, per promuovere una qualità di

vita ottimale e per prevenire le complicanze.

Livello dell’evidenza IIb

RACCOMANDAZIONE n.18

Educare il cliente e la famiglia a riconoscere

le complicanze che interessano lo stoma e la

cute peristomale.

Livello dell’evidenza IV

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 155: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Gli strumenti per la classificazione delle alterazioni cutanee peristomali – DET e SACS

TERMINOLOGIA

ERITEMA

• Un eritema di grado severo può essere definito come un arrossamento doloroso diffuso intorno ad una ferita

DISCOLORAZIONE CUTANEA

• I disordini della pigmentazione cutanea sono condizioni in cui la pelle appre più chiara o più scura del normale, a chiazze oppure discolorata

Page 156: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

TERMINOLOGIA

PRINCIPI GENERALI

• E’ importante riconoscere quando il normale processo infiammatorio diviene anormale e quando questo dipende da un’infezione

• Il livello del sospetto deve aumentare in caso di presenza di più di un indicatore d’infezione

• La presenza di pus in qualsiasi forma è un indicatore immediato d’infezione, sebbene questo possa essere difficile da identificare

• Nel caso in cui una ferita non guarisce o vi sia qualche problema nel normale processo di guarigione, è necessario indagare più a fondo

PRINCIPI PRATICI

•Qualsiasi arrossamento/infiammazione intorno ad una ferita, che dura più giorni deve destare preoccupazione, specialmente se la cute infiammata risulta più calda della cute dell’area circostante e dolente al tatto

•Un dolore che insorge o aumenta nell’area della ferita in associazione con altri segni di infiammazione/eritema diversi giorni dopo un intervento chirurgico deve destare preoccupazione

•Qualsiasi essudato dalla ferita 48 ore dopo un intervento chirurgico richiede ulteriori indagini

•Prima di diagnosticare un’infezione è necessario escludere altre cause che possono disturbare il normale processo di guarigione (es una sutura mal eseguita etc.)

Page 157: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 157

TERMINOLOGIA

EROSIONE

• L’erosione è la perdita di alcuni o di tutti gli strati dell’epidermide (deriva dal termine latino “Erodere”, che significa corrodere, consumare).

Page 158: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 158

TERMINOLOGIA

ULCERAZIONE

• L’Ulcera è una piaga della cute oppure di una membrana mucosa, accompagnata dalla disintegrazione del tessuto. L’ulcera può risultare come una completa perdita di tessuto dell’epidermide e spesso porzioni del derma fino al grasso sottocutaneo.

Page 159: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 159

TERMINOLOGIA

TESSUTO DI GRANULAZIONE

• A volte il tessuto di granulazione “cresce troppo” al di sopra della superficie della lesione. Questo tessuto viene definito con i termini inglesi di “Hypergranulation tissue” oppure di “Overgranulation tissue”.

• Il tessuto di Ipergranulazione è definito come un eccesso di tessuto di granulazione rispetto a quello richiesto per la guarigione della lesione.

Page 160: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 160

Lo studio è stato anche pubblicato sulla rivista italiana

Il Giornale di Chirurgia Studio osservazionale multicentrico sulle alterazioni cutanee

post-enterostomie (SACS). Classificazione delle alterazioni peristomali

2006; Vol. 27 - n. 6/7 - pp. 251-254

Page 161: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 161

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale

OWM OSTOMY WOUND MANAGEMENT

A proposal for classifying peristomal skin disorders: results of a multicenters observational study

2007; 53(9): 38-43

Page 162: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 162

OBIETTIVO N.1: Studiare e classificare le alterazioni cutanee

secondarie alla creazione di una

enterostomia.

OBIETTIVO N.2: Determinare, attraverso

l’analisi di esami ematochimici e parametri

clinici, se esistesse una correlazione tra gravità dell’alterazione cutanea

ed alterazioni metaboliche.

DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DELLA RICERCA:

E’ stato deciso di non prendere in considerazione aspetti quali:

1. L’eziologia dell’alterazione cutanea peristomale

2. Il trattamento terapeutico

Page 163: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 163

CLASSIFICAZIONE

DEFINIZIONE TERMINOLOGICA

PERISTOMALE

E’ stato definito come peristomale tutto ciò che

sta nella cute peristomale, anche non direttamente collegato

con la stomia

Page 164: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

Page 164

CLASSIFICAZIONE

DEFINIZIONE TERMINOLOGICA

SEGNO PREVALENTE

E’ stato deciso che la classificazione deve sempre e solo riportare il segno prevalente (più grave) e la relativa topografia (T)

che esprime il posizionamento del segno prevalente della lesione; si

avrà quindi una sola “L” ed eventualmente più “T”.

Page 165: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

L1 Lesione

iperemica (arrossamento

peristomale senza perdita di

sostanza)

L2 Lesione erosiva con perdita di

sostanza sino e non oltre il

derma

L3 Lesione

ulcerativa oltre il derma

L4 Lesione ulcerativa

fibrinosa/necrotica

LX Lesione

proliferative (granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

L1 LESIONE IPEREMICA

(arrossamento peristomale senza

perdita di sostanza)

Page 166: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

L1 Lesione

iperemica (arrossamento

peristomale senza perdita di

sostanza)

L2 Lesione erosiva con perdita di

sostanza sino e non oltre il

derma

L3 Lesione

ulcerativa oltre il derma

L4 Lesione ulcerativa

fibrinosa/necrotica

LX Lesione

proliferative (granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

L2 LESIONE EROSIVA

Con perdita di sostanza sino e non

oltre il derma

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 167: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

L1 Lesione

iperemica (arrossamento

peristomale senza perdita di

sostanza)

L2 Lesione erosiva con perdita di

sostanza sino e non oltre il

derma

L3 Lesione

ulcerativa oltre il derma

L4 Lesione ulcerativa

fibrinosa/necrotica

LX Lesione

proliferative (granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

L3 LESIONE ULCERATIVA

Oltre il derma

Page 168: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

L1 Lesione

iperemica (arrossamento

peristomale senza perdita di

sostanza)

L2 Lesione erosiva con perdita di

sostanza sino e non oltre il

derma

L3 Lesione

ulcerativa oltre il derma

L4 Lesione ulcerativa

fibrinosa/necrotica

LX Lesione

proliferative (granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

L4 LESIONE ULCERATIVA

Fibrinosa/necrotica

Page 169: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

L1 Lesione

iperemica (arrossamento

peristomale senza perdita di

sostanza)

L2 Lesione erosiva con perdita di

sostanza sino e non oltre il

derma

L3 Lesione

ulcerativa oltre il derma

L4 Lesione ulcerativa

fibrinosa/necrotica

LX Lesione

proliferative (granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

LX LESIONE PROLIFERATIVA

(granulomi, depositi di

ossalati, neoplasie)

Page 170: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

TOPOGRAPHY (T)

Perspective of the HCP

- I = Upper Left Quadrant

- II = Upper Right Quadrant

- III = Lower Right Quadrant

- IV = Lower Left Quadrant

- V = All the Quadrants

Patient standing in front of the HCP

The order of the quadrants around the stoma starts in the Upper

Left corner (TI) and ends in the Lower Left corner (TIV) clockwise.

CLASSIFICAZIONE DELLE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI

Page 171: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

L1 Lesione iperemica (arrossamento peristomale senza perdita di sostanza)

TV

Page 172: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

L2 Lesione erosiva con perdita di sostanza sino e non oltre il derma

TI - II

Page 173: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

L3 Lesione ulcerativa oltre il derma

TIII - IV

Page 174: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

L4 Lesione ulcerativa fibrinosa/necrotica

TI - III - IV

Page 175: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

LX Lesione proliferative (granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)

TV

Page 176: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

CLASSIFICAZIONE

LX Lesione proliferative (granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)

TII - III

Page 177: Gestione delle complicanze precoci e tardive e medicazioni avanzate - Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia - Firenze 14.11.2012

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE

Gestione delle complicanze

precoci e tardive E medicazioni avanzate

“Assistenza infermieristica alla persona portatrice di

stomia

14 novembre 2012 – FIRENZE

ANTONINI MARIO Infermiere Stomaterapista/ esperto Wound Care – Ambulatorio

Stomie e Lesioni Cutanee Croniche – Azienda U.S.L. 11 Empoli (FI)

[email protected]

[email protected]