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Classe VA
Itis Ivan Piana di Lovere
ANNO SCOLASTICO 2014-15
GITA A BARCELLONA
20-24 aprile 2015
Accompagnatori:
Prof.ssa Celestina Zandonai
Prof. Emanuele d’Adamo
La cosa più brutta per chi sia ricercato dalla polizia in una città come Barcellona
è che tutte le botteghe restano chiuse fino a tardi (George Orwell, Omaggio alla Catalogna)
BARCELLONA
Barcellona è la seconda città della Spagna con oltre 1,5 milioni di abitanti e capoluogo della Catalogna.
Forte del turismo, del porto e della vicinanza alla Francia (160 km), la città vide la sua già prospera economia
impennarsi dopo i giochi olimpici del 1992.
STORIA
Secondo la leggenda, a fondare Barcino fu il cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale.
Successivamente i Romani riorganizzarono la città come un castrum (un campo militare), situato sul Mons Taber, una
collina dove oggi sorgono da una parte il municipio e dall'altra la sede della Generalitat de Catalunya (Plaça de Sant
Jaume). La città fu battezzata dai Romani con il nome di Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino.
L'organizzazione antica delle strade è ancora visibile nelle cartine del centro storico e dalle mura romane rimaste in
piedi.
La città fu poi conquistata dai Visigoti nel V secolo, dai Mori nell'VIII secolo, dai Franchi nell'anno 801.
A partire dal X secolo Barcellona visse un lungo periodo di prosperità che continuò anche quando, nel 1137, per un
gioco di alleanze, il suo conte divenne re di Aragona e la città il centro più rappresentativo del reame. Barcellona
divenne uno dei maggiori porti del Mar Mediterraneo (i suoi mercanti e armatori rivaleggiavano con i genovesi); il
centro si arricchì di sontuosi edifici gotici e, tra il XIII e il XIV secolo, due nuove cinte murarie ne fortificarono il
cuore medievale.
Nel XIV secolo, la città entrò in un periodo di decadenza che si protrasse nei secoli successivi. L'unione personale con
il regno di Castiglia, iniziatasi con il matrimonio tra Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia nel tardo
Quattrocento, segnò il declino economico della Catalogna, i cui cittadini furono esclusi dal commercio con l'America
ormai scoperta. Nel 1717, in seguito alla sconfitta subita davanti alle forze del primo dei Borboni di Spagna, re Filippo
V, la Catalogna perse l'indipendenza politica.
L'industrializzazione dell'Ottocento è proseguita in tutto il Novecento risollevando l'economia e la città tornò a essere
un importante centro commerciale, politico e culturale.
Durante la Guerra Civile (1936-39) Barcellona si schierò dalla parte della Repubblica. Più precisamente, il forte e
radicato movimento anarchico della città diede impulso a massicce collettivizzazioni e a diffuse esperienze di
autogestione nell'industria e nei servizi pubblici. Durante la guerra, la città fu bombardata in diverse occasioni
principalmente dall'Aviazione Legionaria italiana, ma anche dalla Legione Condor, nazista, al servizio del
generale Franco. Ci furono 385 bombardamenti, i quali causarono 2.750 morti. La città fu occupata il 26
gennaio 1939 dall'Esercito franchista. Il regime abolì le istituzioni politiche autonome e l'uso della lingua catalana.
Durante i 36 anni della dittatura, Barcellona vide un periodo di rinascita sociale e culturale. Venne nel frattempo
iniettato nel substrato cittadino un gran numero di abitanti di lingua spagnola, riducendo l'impatto del catalano.
Alla fine degli anni Settanta, il ritorno della democrazia portò anche un recupero dell'identità politico-culturale
catalana. Barcellona cominciò un nuovo sviluppo culturale e urbanistico che l'ha trasformata nella moderna metropoli
del presente. I Giochi Olimpici, organizzati nel 1992, contribuirono molto allo sviluppo del capoluogo catalano: negli
anni che vanno dalla designazione olimpica nel 1986 al 1992, Barcellona si trasformò radicalmente, rinnovandosi,
ampliandosi e promuovendo la sua immagine ovunque nel mondo.
MAPPA DELLA CITTA’ (8 quartieri)
LA METRO
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BARCELONA POBLENOU:
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GIORNO 1 – LUNEDI’ 20 APRILE 2015
LA RAMBLA E IL QUARTIERE GOTICO
• Partenza dal Piana: ore 9,45
• Partenza da Orio: ore 13,45
• Arrivo a Barcellona El Prat: ore 15,30
• Transfer fino all’hotel 3 stelle – mezza pensione (colazione e cena) – Hotel Travelodge
• Giro esplorativo della città: LA RAMBLA e IL QUARTIERE GOTICO
Las Ramblas di Barcellona è una passeggiata di 1,2 Km che attraversa il vero
cuore del centro della città. Partire da Plaza de Catalunya e percorrere verso
sud il viale più famoso della Spagna è il tradizionale modo per familiarizzare
con la città. Qui si vedono tutti i tipi di banchetti, ristoranti, bar ed artisti di
strada assieme alle migliaia di persone che camminano su e giù fino alle prime
ore dell'alba.
Un tempo fiume e scarico delle fogne ai margini della Barcellona medievale,
delimita ancora il lato sud-occidentale del quartiere gotico.
http://irbarcelona.it/vie-barcellona/la-rambla/
http://it.wikipedia.org/wiki/La_Rambla
Il Barri Gòtic è il centro della città vecchia che risale a più di duemila
anni fa. Qui sorgono le costruzioni più antiche della città, come
la Cattedrale e il Palazzo del Vescovo.
Oggi è costituito da un labirintico insieme di vie strette e piazzette
(precluse al traffico), ricche di negozi e locali che, assieme alle
numerose opere d'arte, ne fanno uno dei luoghi più turistici della città
catalana, anche grazie ai sostanziali interventi di miglioramento e di
lotta al degrado operati dall'amministrazione in occasione delle
Olimpiadi del 1992.
COSA VEDERE:
I cinque viali della Rambla: Rambla de Canaletes, Rambla dels Estudis, Rambla de Sant Josep, Rambla dels
Caputxins, Rambla de Santa Monica
Teatro del Liceu
Il monumento a Cristoforo Colombo
La cattedrale di Sant’Eulalia
GIORNO 2 – MARTEDI’ 21 APRILE 2015
ALLA SCOPERTA DI GAUDI’
1. CASA BATLLO’: visita: 18,50 euro
La Casa Batllò è un'opera di Antoni Gaudí che sorge a Barcellona, al civico 43 del Passeig de Gràcia.
Considerata una delle opere più originali del celebre architetto, l'edificio, che pare frutto di
un’allucinazione, è stato dichiarato nel 2005 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Nel 1904 Josep Batlló, altolocato industriale del settore tessile, affidò a Gaudí l'incarico di rimettere a
nuovo un modesto palazzo acquistato l'anno precedente sul Passeig de Gràcia, l'arteria principale del
quartiere modernista dell’Eixample, zona eletta dalla borghesia catalana dell'epoca quale sede dei propri
spettacolari palazzi. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma
rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l'architetto catalano.
Il lavoro di Gaudí, completato nel 1907, modificò notevolmente l'aspetto dell'edificio, rivoluzionando la
facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione
originale. Al piano terreno sorgevano le scuderie, destinate successivamente a magazzini, e l'androne
comune. Il primo piano del palazzo, il cosiddetto piano nobile, fu destinato ad abitazione della famiglia
Batlló mentre negli altri quattro piani furono ricavati otto appartamenti destinati all'affitto.
2. CASA MILA’ – LA PEDRERA
Creatura curvilinea, è chiamata Casa Milà dal nome del
committente, ma è più famosa come La Pedrera (la pietraia), a
causa della facciata di pietra scavata e plasmata nell’angolo con
Carrer de Provenza.
3. SAGRADA FAMILIA
Il Tempio Espiatorio della Sacra Famiglia è una grande basilica, capolavoro
di Gaudì, tuttora in costruzione. La vastità della scala del progetto e il suo
stile caratteristico ne fanno uno dei principali simboli della città, nonché il
monumento più visitato della Spagna.
4. CASA VICENS
Una delle prime opere di Gaudì, è una particolare costruzione
ricca di maioliche variopinte.
5. PARC GUELL
Il Parco Güell è una delle realizzazioni di Gaudì, patrimonio dell’Unesco.
Progettato agli inizi del Novecento, sarebbe dovuto diventare una città-
giardino. È un parco pubblico con all'interno un museo a cielo aperto.
GIORNO 3 – MERCOLEDI’ 22 APRILE
LA ZONA ALTA E... IL MARE
1. COSMOCAIXA: 5-7 euro
Museo della scienza all’interno di un edificio in stile
modernista.
La più grande delle attrazioni è la riproduzione, su oltre un
chilometro quadrato, di un tratto della Foresta
Amazzonica.
2. CAMP NOU
Stadio del Barcellona. Costruito nel 1957 e ampliato per i Mondiali
del 1982, con una capacità di 99 354 spettatori è il più capiente
stadio d'Europa, davanti al nuovo impianto londinese di
Wembley (90 000) e al Santiago Bernabéu di Madrid (85 000).
La Zona Alta è un quartiere esclusivo, dove vivono le persone più benestanti di Barcellona. Il punto più alto, il
Tibidabo (512 m.) offre una bella vista sulla città e, se il cielo è limpido, anche dell’entroterra, sino a Montserrat.
3. IL LUNGOMARE:
a. Port Vell: vecchio di Barcellona
b. La Barcelloneta: antico quartiere di pescatori con peculiari casette affacciate lungo le viuzze, a
partire dal XIX secolo sobborgo industriale, sede dell’azienda municipale per la fornitura del gas
c. Spiagge
d. Port Olimpic, El Poblenou, El Forum
GIORNO 4 – GIOVEDI’ 23 APRILE 2015
SCAMPAGNATA A MONSERRAT
1 – MONASTERO DI MONSERRAT (46 km a nord-ovest di Barcellona – 1 ora)
Monastero benedettino sul “monte seghettato” a 725 m s.l.m.
Fondato nel 1025 per commemorare un’apparizione della
Vergine sul monte, fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel
1811 e ricostruito a partire dal 1858.
Oggi è abitato da una comunità di circa 80 monaci e rappresenta
un simbolo della Catalogna, tanto che molte bambine catalane
recano il suo nome, nonché un importante sito
di pellegrinaggio e di visita.
I pellegrini giungono da ogni dove per adorare la Moreneta
(Vergine Nera), una scultura lignea romanica del XII secolo: “un
po’ come i bambini che si rifiutano di credere che Babbo Natale
non esiste, i catalani hanno scelto di ignorare la scoperta fatta
nel 2002, quando è stato accertato che la Madonna non è nera e
che la colorazione scura è dovuta al fumo delle candele cui è
stata esposta per secoli.
Nelle giornate serene si riescono a vedere i Pirenei e il Tibidabo
di Barcellona.
2 – RITORNO A BARCELLONA PER ASSISTERE ALLE CELEBRAZIONI PER LA DUPLICE
RICORRENZA:
GIORNO DI SAN GIORGIO: patrono della Catalogna;
GIORNO DEL LIBRO: gli uomini regalano una rosa alle donne; le donne un libro agli uomini:
o La Rambla e Plaza de Sant Jaume si riempiono di libri e di fiori.
GIORNO 5 – VENERDI’ 24 APRILE 2015
ULTIMO GIORNO
• Tour della città per visitare i quartieri non ancora esplorati:
o El Raval
o La Ribera
o Montjuic, Sants e Poble Sec
MONTJUIC
Castello con vista strategica sul mare
POBLE SEC
Affascinante quartiere con piazzette alberate
e strade tranquille
EL RAVAL
Cuore culturale della città.
EL BORN / SANT PERE
Per lo shopping e andare alla scoperta di Barcellona com’era una volta
• Partenza da Barcellona El Prat: ore 20
• Arrivo a Orio: ore 21,45
• Arrivo pullman a Lovere: ore 23
ARGOMENTI DA APPROFONDIRE:
1. Storia di Barcellona
2. La rambla
3. Gaudì
4. Casa Battlò
5. Casa Milà
6. Sagrada Familia
7. Parc Guell
8. Cosmo Caixa
9. Quartiere gotico
10. Cattedrale di Santa Eulalia
11. Il Camp Nou
12. Le Olimpiadi del 1992
13. Monastero di Montserrat
14. Percorso per Montserrat (PEZZONI)
15. La nazione catalana
16. Barcellona durante la guerra civile e la dittatura
17. La Spagna durante la Seconda guerra mondiale
18. La dittatura di Franco in Spagna
19. La Spagna e la Catalogna dopo la morte di Franco