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www.mdarte.it giugno 2011 ANNO IV Anniversario fondazione associazione mda. In ricordo alla memoria di Paolo Spada socio fondatore. Paolo Spada é un artista dall'accentuato eclettismo. Si badi, noi non usiamo il termine riduttivamente ma nel suo reale senso e significato per evidenziare l'ampio spettro di interessi cui è volto l'operare di questo artista dalle competenze variegate, le quali sono i risultati tangibili di una connaturata curiosità intellettuale e di una costante e rigorosa attività di studio e di ricerca. Spada è, infatti, pittore, scultore, ceramista, saggista e tante altre cose ancora, attività queste svolte tutte all'insegna di una qualificata professionalità ove creatività e talento si fondono entro quella "logica dell'incoerenza" che diventa "modus ope- randi" e perciò stesso (per contraddizione) precisa e inattacca- bile coerenza metodologica. Qualche esempio? I numerosi manuali con i quali Paolo Spada insegna a disegnare e a dipingere, a scoprire i segreti della ceramica o della scultura, a imparare i complessi metodi di formatura e via discorrendo. In quanto artista, invece, non possiamo non apprezzare la qualità del suo segno fluido e nervoso, l'inventiva delle sue composizioni e l'uso di un colore sempre trattato con perizia consumata. Il suo modo espressivo, tratto da spunti realistici o da ascendenze di tipo surreale o, ancora, da inclinazioni all'a- strazione (anche in tal senso l'artista tende a spaziare entro l'eclettica poetica del "discontinuo") difficilmente può essere inserito in qualche omologata tendenza o corrente contempora- nea, comunque troppo stretta a contenere i voli pindarici di una creatività esuberante e di una fantasia inarrestabile. Queste qualità permangono integre anche nella sua produzio- ne plastica, mai scontata o prevedibile anche dal punto di vista dei materiali usati i quali, sempre diversi e vari, sono volti ad ottenere una perfetta consonanza con le peculiarità dell'opera e le sue caratteristiche linguistiche, formali, contenutistiche e comunicazionali. Della sua produzione (ma è solo una questione di gusto indivi- duale) noi apprezziamo in modo particolare quelle opere meno legate all'oggettività e che consideriamo suscettibili di appro- fondimenti e di proficui esiti espressivi. Franco Migliaccio - 04-11-1999. (Critico d'arte, pittore, docente di Storia d'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brescia). ...Un buon pittore, per solito, inizia a diventare noto anni e anni dopo la sua morte; a volte, il Magnasco insegna, anche dopo qualche secolo. Perché? Perché la sua pittura s'è decantata, si offre in una visione d'in- sieme, noi stessi abbiamo spazio per capirla in prospettiva, e non ci sono più interessi diretti. È diventata, allora, pienamente, ciò che è lo scopo precipuo dell'arte: testimonia il suo tempo. Così mi piace riprendere in mano la penna (anche se oggi l'ho oggi sostituita con la tastiera del computer), per scrivere una pagina ancora su Paolo Spada, vent'anni dopo. I vent'anni trascorsi mi permettono così d'apprezzare la coeren- za, la vitalità, la gioia e il tripudio del fare di questo multiforme artista, sotteso alla nuova costruzione allitterando il verbo di un tempo nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita. Soprattutto, Spada dimostra a molti facitori d'oggi, che l'am- biente (il "campo", in psicologia) non prevarica, se si ha forza sufficiente per non lasciarsi prevaricare. Oggi il tempo, rispetto a vent'anni or sono, è del tutto differen- te... ...Possiamo anche affermare che oggi viviamo semplicemente in un momento socio-economico-politico tra i più difficili, come lo è di tutti i grandi periodi storici di transizione. Si conclude l'era industriale (anzi: siamo già nel post- industriale), si apre l'era informatica. Gli interessi economici, e il depauperamento dei valori etici, conseguenza dell'industrializzazione delle coscienze, mostra la trama; il "potere del denaro" s'è consumato sino alla corda, e lo splendido tappeto d'un occi- dente ricco ed egoista ha oramai perso tutti i suoi colo- ri....Quanti hanno ceduto le armi, quanti sono costretti alla mor- te civile, al silenzio! Verrà detto, tutto questo quando, domani, sanata questa situa- zione (sarà possibile?), verranno ripescati i pochi valori sopravvissuti a questo medioe- vo buio della ragione e delle arti? Tra i valori recuperati, sarà dato a Paolo Spada il posto che gli compete? In tempi di oscuro furore, in tempi dì sterile odio, in tempi d'i- gnominosa ignoranza l'arte non vive come non si vive senza ossigeno. Quei pochi artisti veri che oggi stentano la loro vita difficile spinti dall'imprescindibile forza della loro ispirazione e del bene, avranno il giusto riconoscimento? Comunque, Paolo Spada, nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita, sarà fra i testimoni d'una forza che ha l'arte e il bene anche in periodi tragicamente bui come il nostro, in cui oggi, ad una manciata di giorni dal 2000, siamo costretti a vivere... ...Questa è la forza di Paolo Spada, cui sono affidate le speran- ze e le sorti a lui come a tutti i grandi artisti sinceri onesti e qualificati di questo nostro periodo infelice... ...Paolo Spada, valido in tutte le tecniche, tumultuoso in tutte le correnti del fare immagine, ha invece l'arte dalla sua, è invece il pittore serio della speranza a venire. Gabriele Mandel (stralcio da una lettera del 15-07-1999). Arte e cultura del milanese Corso Porta Reno 17 44100 Ferrara/Italy Studio: 0425.81362 - Cell. 348.0013476 [email protected] - www.trevisanarte.com OMU C Z ONE IN RA COMUNICAZIONE INTEGRATA

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Edizione di giugno 2011 di mdarteRivista.

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giugno 2011 ANNO IV

Anniversario fondazione associazione mda. In ricordo alla memoria di Paolo Spada socio fondatore.

Paolo Spada é un artista dall'accentuato eclettismo. Si badi, noi non usiamo il termine riduttivamente ma nel suo reale senso e significato per evidenziare l'ampio spettro di interessi cui è volto l'operare di questo artista dalle competenze variegate, le quali sono i risultati tangibili di una connaturata curiosità intellettuale e di una costante e rigorosa attività di studio e di ricerca.

Spada è, infatti, pittore, scultore, ceramista, saggista e tante altre cose ancora, attività queste svolte tutte all'insegna di una qualificata professionalità ove creatività e talento si fondono entro quella "logica dell'incoerenza" che diventa "modus ope-randi" e perciò stesso (per contraddizione) precisa e inattacca-bile coerenza metodologica. Qualche esempio? I numerosi manuali con i quali Paolo Spada insegna a disegnare e a dipingere, a scoprire i segreti della ceramica o della scultura, a imparare i complessi metodi di formatura e via discorrendo.

In quanto artista, invece, non possiamo non apprezzare la qualità del suo segno fluido e nervoso, l'inventiva delle sue composizioni e l'uso di un colore sempre trattato con perizia consumata. Il suo modo espressivo, tratto da spunti realistici o da ascendenze di tipo surreale o, ancora, da inclinazioni all'a-strazione (anche in tal senso l'artista tende a spaziare entro l'eclettica poetica del "discontinuo") difficilmente può essere inserito in qualche omologata tendenza o corrente contempora-

nea, comunque troppo stretta a contenere i voli pindarici di una creatività esuberante e di una fantasia inarrestabile. Queste qualità permangono integre anche nella sua produzio-ne plastica, mai scontata o prevedibile anche dal punto di vista dei materiali usati i quali, sempre diversi e vari, sono volti ad ottenere una perfetta consonanza con le peculiarità dell'opera e le sue caratteristiche linguistiche, formali, contenutistiche e comunicazionali. Della sua produzione (ma è solo una questione di gusto indivi-duale) noi apprezziamo in modo particolare quelle opere meno legate all'oggettività e che consideriamo suscettibili di appro-fondimenti e di proficui esiti espressivi. Franco Migliaccio - 04-11-1999. (Critico d'arte, pittore, docente di Storia d'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brescia).

...Un buon pittore, per solito, inizia a diventare noto anni e anni dopo la sua morte; a volte, il Magnasco insegna, anche dopo qualche secolo. Perché? Perché la sua pittura s'è decantata, si offre in una visione d'in-sieme, noi stessi abbiamo spazio per capirla in prospettiva, e non ci sono più interessi diretti. È diventata, allora, pienamente, ciò che è lo scopo precipuo dell'arte: testimonia il suo tempo. Così mi piace riprendere in mano la penna (anche se oggi l'ho oggi sostituita con la tastiera del computer), per scrivere una pagina ancora su Paolo Spada, vent'anni dopo. I vent'anni trascorsi mi permettono così d'apprezzare la coeren-za, la vitalità, la gioia e il tripudio del fare di questo multiforme artista, sotteso alla nuova costruzione allitterando il verbo di un tempo nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita. Soprattutto, Spada dimostra a molti facitori d'oggi, che l'am-biente (il "campo", in psicologia) non prevarica, se si ha forza sufficiente per non lasciarsi prevaricare. Oggi il tempo, rispetto a vent'anni or sono, è del tutto differen-te...

...Possiamo anche affermare che oggi viviamo semplicemente in un momento socio-economico-politico tra i più difficili, come lo è di tutti i grandi periodi storici di transizione. Si conclude l'era industriale (anzi: siamo già nel post-industriale), si apre l'era informatica. Gli interessi economici, e il depauperamento dei valori etici, conseguenza dell'industrializzazione delle coscienze, mostra la trama; il "potere del denaro" s'è consumato sino alla corda, e lo splendido tappeto d'un occi-dente ricco ed egoista ha oramai perso tutti i suoi colo-ri....Quanti hanno ceduto le armi, quanti sono costretti alla mor-te civile, al silenzio! Verrà detto, tutto questo quando, domani, sanata questa situa-zione (sarà possibile?), verranno ripescati i pochi valori sopravvissuti a questo medioe-vo buio della ragione e delle arti? Tra i valori recuperati, sarà dato a Paolo Spada il posto che gli compete? In tempi di oscuro furore, in tempi dì sterile odio, in tempi d'i-gnominosa ignoranza l'arte non vive come non si vive senza

ossigeno. Quei pochi artisti veri che oggi stentano la loro vita difficile spinti dall'imprescindibile forza della loro ispirazione e del bene, avranno il giusto riconoscimento? Comunque, Paolo Spada, nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita, sarà fra i testimoni d'una forza che ha l'arte e il bene anche in periodi tragicamente bui come il nostro, in cui oggi, ad una manciata di giorni dal 2000, siamo costretti a vivere... ...Questa è la forza di Paolo Spada, cui sono affidate le speran-ze e le sorti a lui come a tutti i grandi artisti sinceri onesti e qualificati di questo nostro periodo infelice... ...Paolo Spada, valido in tutte le tecniche, tumultuoso in tutte le correnti del fare immagine, ha invece l'arte dalla sua, è invece il pittore serio della speranza a venire. Gabriele Mandel (stralcio da una lettera del 15-07-1999).

Arte e cu ltura del mi lanese

Corso Porta Reno 17 44100 Ferrara/Italy

Studio: 0425.81362 - Cell. 348.0013476 [email protected] - www.trevisanarte.com

OMU C Z ONE IN RACOMUNICAZIONE INTEGRATA

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Terminata con un gran successi di pubblico e visi-tatori la rassegna di ‘maggio 2011’ al nuovo

‘Gamba de legn’ di Milano, che per l’occasione ha ridi-segnato il locale su immagine delle opere d’arte in esposizione fino a fine maggio 2011.

Parastou Forouhar

L'artista iraniana (è nata a Teheran nel 1962) è stata costretta all'esilio in Germania dopo il barbaro omicidio dei genitori da parte del regime degli ayatollah. La sua formazione è comunque avvenuta nel Paese natale, ove ha studiato fino al 1990. La morte terribile dei genitori, intellettuali ed attivi oppositori del regime, scava una profon-da ferita nell'animo della gio-vane che da inizio ad una -purtroppo inutile - battaglia per scovare gli assassini ed avere giustizia per se, per i genitori e per tutte le vittime dell'intolleranza religiosa. La violenza s'insinua nelle sue opere non in modo eclatante (salvo alcune che riproduco-no figure che richiamano la morte) ma attraverso un'ironia sotti-le ed al tempo stesso rigorosa. Pare che ciò sia un'eredità dei suoi genitori. Una tragedia umana che nelle opere presentate nella Galleria "Verso Artecontemporanea" di Torino riesce a sfiorare le corde-di una "commedia nera". L'artista -sicuramente un carattere ribelle- è critica -peraltro- anche verso alcune tradizioni del suo Paese. Essa stessa affer-ma che "la vita nel mondo delle antiche miniature persiane è insopportabile. Alle persone è attribuito un posto in base alla posizione del corpo e del colore, in modo che la presenza amplifichi l'ordine decorativo. Con grande fatica sono sfuggita a questo ruolo e rifiuto di esse-re trascinata in una tale condizione, all'interno di soffocanti schemi prestabiliti". Parastou Forouhar impiega le tecniche più svariate, dal video alla pittura, dalla scultura alla fotografia per raccontare una tragica storia personale da cui nasce un'ancora inesausta de-nuncia politico sociale. Roberto Curione

"Un paese ci vuole...e anche un mestiere" Maria Adelaide Scavino

Sabato 28 maggio alle ore 17.00 si è inaugurata al castello di Cisterna d'Asti la mostra personale di Maria Adelaide Scavino, le cui opere rimarranno in esposizione fino al 28 giugno 2011. Il castello, che ospita in permanenza un museo degli antichi mestieri, apre spesso le sue sale ad artisti che amano ripercor-rere il passato dell'uma-mità. Per ciò per un mese saranno esposte le opere di M.A. Scavino, artista di Santo Stefano Belbo profonda indagatrice della cultura contadina anche nei suoi rivoli più oscuri. Come la tradizione delle masche o streghe oppure degli spaventapasseri, su cui si è soffermata di recente in una mostra nel regno del vino Pelaverga. Anche fotografa, si è formata all'Accademia albertina. Ora presenta opere pittoriche in cui predomina il colore, con figure stilizzate frantumate e ricomposte in una sorta di neo-cubismo contemporaneo. Roberto Curione

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"Alan Charlton"

Si è inaugurata giovedì 19 maggio ore 18.30 la mostra perso-nale di Alan Charlton alla galleria 'A arte Studio Invernizzi' di Milano. La mostra dedicata ad un nuovo progetto di Alan Charlton (Sheffield, 1948) rimarrà aperta fino al 8 luglio 2011. L'artista inglese utilizza, a partire dagli anni Sessanta, il grigio come unico colore e la stesura monocroma è l'unico modo in cui lo tratta: "I am an artist who makes a grey painting (sono un artista che fa un quadro grigio)" dichiara Charlton. Le sue opere costituiscono il radicale azzeramento di ogni tratto espressivo: l'intero sistema della pittura viene ridotto a questa scelta e il repertorio linguistico a quest'unica possibilità. La pittura viene modulata con differenti tonalità secondo poche ma precise regole che l'artista si è dato e con le quali si pone in rapporto con gli spazi nei quali interviene. Nella mostra che presenta in questa occasione sono esposti 12 collages nel piano superiore della galleria, progetti relativi ai lavori visibili nel piano sottostante. "Si tratta di un insieme di 63 tele, ognuna delle quali misura 45x61,5 cm, composte in 6 diversi modi e che vanno a formare 6 distinti lavori, ognuno con una sua tonalità di grigio. Osservando l'insieme delle opere quello che colpisce ancora una volta è la loro forte fisicità. L'assoluta mancanza di qualsiasi referenzialità, l'autonomia, la loro rigida coerenza e il modo con cui si impongono all'occhio di chi le osserva, creano un'atmosfera enigmatica, tanto più sfuggente quanto più la si cerchi di catturare". In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo bilingue con un saggio di Antonella Soldaini, una poesia di Carlo Inver-nizzi e le immagini delle opere in mostra.

"L'austera Bellezza"

Si è inaugurata giovedì 19 maggio la mostra retrospettiva po-stuma di Enrico Reffo presso Gam di Torino. Dopo Palmieri, Fontanesi e Avondo la Wunderkammer della Gam di Torino ospita cinque cartoni inediti ed un raro modello ligneo di ERNESTO REFFO (Torino, 1831 -1917) riscoperti da Virginia Bertone nel fondo del Gabinetto di disegni e stampe del Museo. Si tratta di lavori preparatori, mai prima esposti, per decorazioni murali in alcune chiese della città. Di origine valsesiana, quindi di un area che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi artisti del Piemonte, studiò ai corsi serali dell'Accademia Albertina, allievo, fra i tanti maestri, di Alessan-dro Antonelli, l'architetto della Mole. Insegnante di disegno applicato all'industria al Collegio degli Artigianelli, fondato da don Murisaldo, uno dei santi sociali della Torino ottocentesca, Reffo è di certo una figura di spicco fra i pittori d'arte sacra del XIX° secolo in una città sempre in bilico fra il mito laico dell'industria e la vocazione religiosa. L'artista recupera e reinterpreta con grande maestria stilemi rinascimentali nella decorazione degli edifici sacri che via via sorgevano nelle nuove aree di espansione urbana ad uso della nuova borghesia imprenditoriale. Roberto Curione

Vittorio Rainieri Dedica al maestro Giuseppe Verdi

Il percorso e la genialità di Vittorio Rainieri, artista parmense, è quella di essere animo inquieto che insegue di continuo nuove forme rivelatrici, verità nascoste, attingendo sempre a rinnovate fonti culturali e storiche ispiratrici e rivelatrici. Artista colto, nelle sue rappresentazioni indaga il Cosmo sim-bolico, deducendone verità, interrogativi, paradossi, che ferma come istanti, frame che passano attraverso il filtro della mente per poi essere rimandati alla pittura Lunghi anni di elaborazioni lo conducono verso molteplici espe-rienze e temi affrontati: corpo e spirito prendono forma nel progetto Dedica al Maestro Giuseppe Verdi. Omaggio, che nasce nel 2009 dalla volontà dell'artista di recuperare e far

rivivere in forma pittorica, quello nel 1920 veniva inaugurato come il monumento dedicato a Giuseppe Verdi. Eretto nel piazzale della stazione nell'area dell'ex foro Boario, su progetto dell'architetto Lamberto Cusani, comprendeva ventotto statue, ideate dal palermitano Ettore Ximenes, perso-nificazioni simboliche delle opere verdiane. Danneggiato dai bombardamenti del 1944, venne abbattuto nell'immediato dopoguerra, lasciando ai posteri solo qualche vecchio documento a testimonianza della sua esistenza. Nove statue sono sopravvissute alla distruzione e sono a tutt'oggi collocate lungo le pareti del Teatro Arena del Sole di Roccabianca (Pr). Rivederne la sontuosità ora diventa possibile grazie alle imma-gini realizzate da Vittorio Rainieri, che con grande sapienza tecnica, frutto di una attenta ricerca, ha saputo estrapolare dalle varie partiture sceniche verdiane e dal monumento di-strutto, un assetto scenografico-pittorico che lega fra loro musi-ca, pittura e scultura. Il suo proposito prende forma con le prime dieci opere realizza-te: Il Nabucco, I Lombardi alle prime crociate, Giovanna d'Arco, Il Rigoletto, La Traviata, L'Aida, Ballo in maschera, La Forza del Destino, Don Carlos, Falstaff, per terminare con le ultime 17 opere nel 2013, data del bicentenario della morte del Mae-stro di Busseto. Nelle opere ci appare evidente una certa maestosità, in una pittura che si lega alla scultura, e dove all'interno di un perfetto assetto scenico, di volta in volta i diversi personaggi raccontati

da Verdi, rivivono i ruoli. Il dolore, la sconfitta, il tradimento, la burla, vengono immortalate dall'artista, che non vuole racconta-re, ma raggiungere il cuore ed i sentimenti espressi nei drammi verdiani. Il paradosso tra burla e tragicità, viene fermato nel Rigoletto, buffone di corte, durante l'avvenuta maledizione di Monterone, rivale del Duca di Mantova. Il gioco prospettico sullo sfondo di una Mantova ostile, lontana, la maschera tragico-malinconica del Giullare, rappresenta lo stato mentale del buffone che per contrasto è distrutto dal dolo-re, in una rappresentazione lirica che arriva al cuore emozio-nando. La principessa Etiope Aida, divisa fra l'amore per il padre e la Patria e l'amore per Radames comandante del Faraone d'Egit-to, viene sorpresa mentre rassegnata per la punizione inflitta all'amato, condannato ad essere sepolto vivo, si accinge a raggiungerlo nel sepolcro per morire assieme a lui. La forza espressiva degli spartiti verdiani, che portano in loro messaggi profondi e criptici, affrontando i grandi temi dell'Uma-nità, vengono recepiti dall'artista parmense e, rinnovati attraver-so le immagini, che in un istante arrivano a cogliere l'attimo cruciale attraverso una comunicazione evocativa. Improvvise planimetrie vengono avvolte da lame di luce obli-que, in un ritmo di luce e colore che indaga spiritualmente la tela, immergendola in una luce sublime. Forti ci appaiono i giochi di luce che, come in uno spettro sola-re, rimbalzano a raggiera, dividono le immagini in colori cristal-lizzati, rendendo la rappresentazione mutevole allo scorrere delle ore e variazioni di tempo. Le forme sinuose vengono pietrificate e rese immortali, nella luce che le scandaglia geometrizzando le forme, sottolineando-ne gli aspetti più arcani, esoterici, simbolici, cercando la verità e l'essenza.

Grande attenzione inoltre presta al costume, all'espressione, alla teologia mistica e laica. Nella sua ricerca introspettiva, fissa così in ogni rappresenta-zione tutti i drammi ed i sentimenti intimi dei protagonisti, l'atti-mo fuggente, lasciando ampio spazio ad un rinnovato coinvol-gimento dello spettatore, che come a teatro subisce un turbamento interiore e vie-ne travolto dalla maestosi-tà, in un turbi-nio di emozioni incessanti. Dunque Vittorio Rainieri, com-pie una duplice indagine sugli spartiti del Maestro Verdi: ne coglie ap-pieno ciò che fu la sua persona-lità ed insieme il suo operato, in un risultato di bellezza e sintesi, profon-dità ed armo-nia. Barbara Vincenzi

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EVENTI

INAUGURAZIONI

Andrea Bernardoni - personale 4/16 giu GAMeC CentroArteModerna, Pisa Soqquadro Factory - collettiva 4/18 giu galleria Metamorfosi, Reggio Emilia Fabio Mordeglia - personale 4/22 giu Jelmoni Studio Gallery, Piacenza Forme dinamiche - collettiva 4/30 giu Galleria 'Studio C', Piacenza Yi Zhou - personale 4 giu/27 nov La Biennale di Venezia Teatri...amo" 2011 - concorso teatrale 5 giu/10lug Frantoio Oleario Sportelli, Carosino TA Giorgio Benedetti - personale 6 giu/3 lug Colombo Caffè, Busto Arsizio (Va) Voci stellari - concerto 7 giu Teatro Mediterraneo, Napoli Melting Summer - collettiva 8/13 giu Chiostro di San Paolo, Ferrara Spazi Aperti. - collettiva 8/21 giu Accademia di Romania, Roma Edgar Martins - mostra personale 9 giu Camera16, Milano Diego Mariani - personale 9/22 giu Dynamo, Milano Rosario Bellante - personale 9 giu/2 lug Merlino Bottega d'Arte, Firenze Francesco Colella - personale 10/26 giu Sala Samonà, Banca d'Italia, Padova Luigi Marengo - personale 11/26 giu Spazio Zero, Gallarate (Va) Valerio Giacone - personale 11 giu/31 lug Galleria 'Spazio 120', Roma Antologica di Ibrahim Kodra - mostra on-line 11 giu/31 lug Galleria Arteincornice On-line, Torino Arte in albergo - mostra d'arte 11 giu/30 set Mezzatorre, Forio d'Ischia (Na) Paola Marzano - personale 13/25 giu Galleria Eleuteri, Roma Chimica-mente - collettiva fotografica 14/24 giu Click! Gallery, Milano

Jiang Shiguo - personale 15 giu/1 lug Museo Fond. L.Matalon, Milano Lucy Keeler - personale 16 giu/7 lug La Macina S.Cresci, Greve in Chianti

Libro Libero d'Artista - collettiva 16 giu/8 lug SBLU_spazioalbello, Milano Andrea Marcoccia - personale 16 giu/9 lug Il Sole Arte Contemporanea, Roma Il Teatro a cena con "La Fame" - cena teatrale 17 giu Rist. ‘Grotta Tufo, Stacciola S.Costanzo NonfermArti - una giornata dell'arte 21/22 giu Convento di S. Agostino, Cosenza

PROSECUZIONI

Paolo Avanzi e Claudio Semino - bipersonale 21 mag/1 giu GAMeC CentroArteModerna, Pisa 50 pittori toscani 50 cantanti toscani - collettiva 11 mag/2 giu Hotel & La Pace, Montecatini Terme 7 artisti per un progetto artistico - collettiva 14 mag/2 giu Galleria 'Studio C', Piacenza Micro-Cosmi - collettiva 21 mag/3 giu galleria Metamorfosi, Reggio Emilia TRICOLORE!? - collettiva 21 mag/3 giu galleria Metamorfosi. Reggio Emilia A. Kokocinski/P.P.Conti - doppia personale 7 mag/4 giu Galleria d'arte Spazio 120, Roma Giorgio Laveri - mostra di ceramica 14 mag/4 giu MAC Gallery, Gallarate (Va) A.L.E.R.T. in Rassegna - collettiva 25 mag/4 giu Fiorentino Arte/Cornici, Napoli Sara De Bernardi - personale

2 mag/5 giu Colombo Caffè, Busto Arsizio (Va) M.C. Calvani - Alba Rossi - doppia personale 8 mag/5 giu Galleria Marconi, Cupra Marittima Zhen, Shan, Ren - mostra d'arte 27 mag/5 giu ex chiesa Sant'Arcangelo, Fano Vittorio Comi - mostra ed evento 28 mag/5 giu Monte Vibiano Vecchio, Marsciano CoolAge Art Project - tra Collage e Videoarte 4 mag/6 giu Pane&Caffè, Milano Franco Mauro Franchi - personale 28 mag/6 giu Miniere, Montecatini Val di Cecina SirSkape - personale 18 mag/8 giu Dynamo, Milano Fabio de Paolis - personale di disegno digitale 28 apr/9 giu Volo 2, Milano Egidio Castelli - personale 18 mag/9 giu Museo Fond. L.Matalon, Milano J. Spagno/R. Fiorella - doppia personale 4 mag/10 giu The Office contemporary art, Roma Nathalie Du Pasquier - personale 4 mag/10 giu galleria Antonia Jannone, Milano Brunivo Buttarelli - personale 10 mag/10 giu Galleria Ostrakon, Milano Lawrence Ferlinghetti per il 150° - collettiva 27 mag/10 giu Arte Città Amica, Torino IPERFRAME cornici in galleria - collettiva 27 mag/10 giu Il Sole Arte Contemporanea, Roma Colori, Materie, Segni - collettiva 28 mag/10 giu VISTA Arte, Roma Martina Della Valle - personale 16 apr/11 giu Metronom, Modena Tommaso Franchi - personale 26 mag/11 giu Galleria Embrice, Roma Roberta Conigliaro - personale 27 mag/11 giu Galleria 'Quadrifoglio' Siracusa

Matisse. La seduzione di Michelangelo - mostra 11 feb/12 giu Museo di Santa Giulia, Brescia c-arte di vetro - collettiva 21 mag/12 giu Piazza Conte Rosso, Avigliana Primaverarte 2011 - collettiva di pittura e scultura 28 mag/15 giu Galleria Città di Padova, Padova Mario Ferrante - personale 31 mag/15 giu Palazzo Valentini, Roma Architettura rurale in Friuli - mostra didattica 25 mag/16 giu Museo, Pagnacco (Ud) Elena Baldelli - personale 27 mag/16 lug OpenLab ArtistiOggi, Genova Margherita Levo Rosemberg - personale 6 mag/18 giu Die Kunstagalerie, Colonia Andrea Guerzoni - personale 27 mag/18 giu Studiocinque e altro, Trieste Margherita Moscardini - personale 4 mag/19 giu Quadriennale di Roma Mercurio 15 x 15 - collettiva 21 mag/19 giu Villa P. Bonaparte, Viareggio Bianco, rosso e verde - collettiva 21 mag/19 giu Galleria 'Arte per Voi' Avigliana Immaterial spaces - collettiva 11 mag/20 giu Villa di Donato, Napoli Hector&Hector - personale 27 mag/20 giu Opificojm, Prato Design nel borgo - mostra 21 mag/21 giu Pal. B.Castiglioni, Castiglione O. Francesco Jodice - personale fotografica 23 mag/23 giu Artra, Milano L'angolo obliquo - collettiva 14 apr/25 giu Effearte, Milano Enrica Capone - personale 28 mag/25 giu Galleria Monogramma, Salerno Angelo Bucarelli - installazione 15 mag/27 giu Bunker Castello, Duino Marcello Lo Giudice - mostra personale 27 mag/27 giu Galleria ABC-ARTE, Genova

Elio De Gregorio - personale 7 mag/30 giu Entroterra, Brescia

Chiara Fumai - personale 13 mag/30 giu Muratcentoventidue, Bari Gehard Demetz - personale 27 mag/30 giu Galleria Rubin, Milano

Da Durer a Morandi Mostra antologica incisione europea

2 aprile - 12 giugno

Carlo Toesca Rivarolo Torinese

Chen Quilin e Yang Yi Doppia personale

4 maggio - 23 luglio

Galleria Verso Torino

COMUNICAZIONE INTEGRATACOMUNICAZIONE INTEGRATA

François Morellet e Rodolfo Aricò

Mostra d’Arte - 15/19 giugno

Art 42 Basel Basilea CH

C’era una volta….. Mostra collettiva

16 giugno - 30 settembre

Spazio Misael Vicenza

Maria Adelaide Schiavino Mostra personale

28 maggio - 28 giugno

Castello di Cisterna Cisterna D’Asti

Alan Charlton Mostra personale

19 maggio - 8 luglio

A Arte studio Invernizzi Via D. Scarlatti 12, Milano

Enrico Reffo Mostra retrospettiva postuma

19 maggio - 2 ottobre

GAM Torino