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Giornalino Scolastico Scuola Secondaria Sambuci - Anno 2014-15 1 N° 1 C ari Lettori, quello che tra poco stringerete tra le mani, è il frutto di tanta buona volontà e duro lavoro. Pertanto, prima di usarlo per accendere il fuoco nel camino, vi prego di leggerlo. Il Giornalino è stato prodotto dagli alunni delle classi I, II e III media del Plesso di Sambuci, con la collaborazione e supervisione dei Docenti. La sua realizzazione, ha richiesto impegno e sacrificio di “giornalisti dilettanti”, che si sono messi in gioco, per far sentire la propria voce. Durante la preparazione di questo primo numero di «Gocce di inchiostro», mi sono resa conto della notevole mole di lavoro necessaria, per realizzare qualcosa di apparentemente tanto semplice. Nello stesso tempo però, ho potuto apprezzare quanto sia gratificante ed educativo lavorare per il raggiungimento di un obiettivo comune e quanto sia appagante far parte di una valida squadra. Sono ben accette anche le critiche, l’importante è che queste aiutino a crescere e a migliorare. Siete quindi tutti invitati a partecipare e o a fornirci idee e suggerimenti. L’ultimo pensiero lo rivolgo agli alunni: auguro ai miei “giornalisti in erba” di continuare con lo stesso entusiasmo iniziale e di approdare a risultati sempre più brillanti, sia in ambito scolastico che extrascolastico. Prof.ssa Laura Cipriani Gocce di inchiostro

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Page 1: Gocce di inchiostro - noicisiamo58.files.wordpress.com · Durante la preparazione di questo primo numero di «Gocce di ... pace! Quando sono salita sul pulmino, mi faceva tanto male

Giornalino Scolastico Scuola Secondaria Sambuci - Anno 2014-15

1

N° 1

Cari Lettori, quello che tra poco

stringerete tra le mani, è il frutto di tanta buonavolontà e duro lavoro. Pertanto, prima di usarlo per

accendere il fuoco nel camino, vi prego di leggerlo.Il Giornalino è stato prodotto dagli alunni delle classi I, II e III

media del Plesso di Sambuci, con la collaborazione e supervisionedei Docenti.La sua realizzazione, ha richiesto impegno e sacrificio di “giornalistidilettanti”, che si sono messi in gioco, per far sentire la propria voce.Durante la preparazione di questo primo numero di «Gocce diinchiostro», mi sono resa conto della notevole mole di lavoronecessaria, per realizzare qualcosa di apparentemente tanto semplice.Nello stesso tempo però, ho potuto apprezzare quanto sia gratificanteed educativo lavorare per il raggiungimento di un obiettivo comune equanto sia appagante far parte di una valida squadra.Sono ben accette anche le critiche, l’importante è che questeaiutino a crescere e a migliorare. Siete quindi tutti invitati apartecipare e o a fornirci idee e suggerimenti.

L’ultimo pensiero lo rivolgo agli alunni: auguro ai miei“giornalisti in erba” di continuare con lo stesso

entusiasmo iniziale e di approdare a risultatisempre più brillanti, sia in ambito scolastico

che extrascolastico.

Prof.ssa Laura Cipriani

Gocce di inchiostro

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Un compagno di “plastica”Nella nostra classe siamo 11, o meglio, 12 con il nostro amico Pierpaoloo Pierpy... È un tipo un po’ “scocciato” anzi, scotchato… Non si può dire di lui che sia un tipo in gamba (infatti non ne ha); ma ne-anche alla mano (anche di queste è privo). Ha invece molto fegato a stare con noi giacché il nostro incontro risaleal 1° giorno di scuola delle medie, pensate quanto tempo insieme!!! Ogni tanto, anzi molto spesso, ruzzola dall’armadio dato che ha ilpiedistallo rotto. A seguito delle sue cadute non ha un polmone e l’altrogli è stato letteralmente attaccato con un chiodo al petto. Secondo noi somiglia a «Stromae», se non lo conoscete è un cantantefrancese.La parte sinistra del cervello è andata persa; anzi no, rotta, ma dobbiamodire che, nonostante ciò, è molto intelligente. Purtroppo anche la milza èin lutto, insomma avrete capito che non si può proprio dire che sia untipo tutto d’un pezzo!

Daniel & Francesco C.

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Le teorie delle Nonne

SIN DA PICCOLI CI SIAMO DOVUTI SORBIRE TUTTE LE TEORIE DELLE NOSTRE NONNE. SICCOME NON TUTTI HANNO LA FOR-TUNA/DISGRAZIA DI AVERE LE NOSTRE NONNE, LE VOGLIAMO FAR CONOSCERE A TUTTA L’UMANITA’. ECCONE ALCUNE:

� PER ESEMPIO SE TI VEDONO BERE PIU’ DI DUE BICCHIERI D’ACQUA, ECCEPISCONO: «’NTELLA BEVE PIU’ CHE TE CCECRISCIU LE RANOCCHIE ‘N PETTO». (NON BERLA PIU’ CHE TI VENGONO LE RANE NELLO STOMACO).

� QUANDO SI VA IN GITA, PRIMA DI LASCIAR CASA, LE NONNE SI RACCOMANDANO: «STA ATTENTU CHE TESSE PIJANU,E TE MITTU DTRAVENTO A CHE SACCU E TESSE PORTANU VIA». (STAI ATTENTO CHE TIPRENDONO, TI METTONO DENTRO A UN SACCO E TI PORTANO VIA).

� SE TI TROVI A CASA LORO E TI SPORGI DAL BALCONE O DALLA FINESTRA, LA VOCE DI

NONNA RIMBOMBA NELLA TUA TESTA: «LEVAT’ESSO, CHE JIU CAPU PESA EAQQUANNU TENNE VA DE SOTTO, VARDA CHE UNU SECC’E’ MORTO A FFALLUCI’». (LEVATI DA LI’, CHE LA TESTA PESA E CADI DI SOTTO, GUARDA CHE

UNA PERSONA PER FARE QUESTO E’ MORTA).

� QUANDO NONNO PORTA A CASA LA VERDURA, NEMMENO RIESCE AD EN-

TRARE E: «CA REPORTATU? M’PARU E FACIOLETTI, MO J’ARRUO BBALLEPE ESSO. NNUI’ A VIJU COME I SO VINUTI BE’ SOLO A TE SUCI’ REN-TORTI». (COSA HAI RIPORTATO? DEI FAGIOLINI, ADESSO LI BUTTO QUA GIU’.

NON LO VEDI CHE AGLI ALTRI VENGONO MEGLIO, SOLO A TE VENGONO COSI’

MALE).

� QUANDO LE NONNE TI VENGONO A TROVARE E TI VEDONO GIOCARE AI VIDEOGIO-

CHI, ESCLAMANO: «TE SI REMISSU ESSO ‘NFACCIA, LA STA AFFA RENTORCESSA PLEPPLESCIO». (TI SEI RIMESSO QUA DAVANTI, LA STAI USANDO TROPPO QUE-

STA PLAYSTATION).

� A PRANZO SE MANGI LE PATATINE FRITTE TI PROPONGONO: «TELL’HA DA PIJA LO KECCIA O VOLA MAIONSE, ‘N CENNE METTE TANTA E SA LORDARIA». (TE LO DEVO PRENDERE IL KETCHUP O VUOI LA MAIONESE,

NON METTERNE TROPPE DI QUESTE PORCHERIE).

� OGNI VOLTA CHE SONO SUDATO, NONNA ABBAIA: «ACCAPPATE, CHE ECCO CO SA ARIACCIA TE PIJA CHE FREVE».(COPRITI, CHE CON QUESTA BRUTTA ARIA TI PRENDE LA FEBBRE).

� SE SEI AD UN RINFRESCO E TI VEDONO MANGIARE, LE NONNE INTERVENGONO: «NUN MAGNA TROPPO CHE DEVENTINA OTTE». (NON MANGIARE TROPPO CHE DIVENTI GROSSO COME UNA BOTTE).

� SE CON LORO TI COMPORTI MALE, TI RIMPROVERANO: «VARDA CHE PO MAMMETA LO VE’ A SAPE E PO TE COJE».(STAI ATTENTO CHE TUA MADRE LO VIENE A SAPERE E POI TI PICCHIA).

QUESTE SONO LE NOSTRE NONNE MA ...SE NON CI FOSSERO, BISOGNEREBBE INVENTARLE �

Francesco e Nicolò

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1) La scuola è come la gravidanza, nove mesi di mal di pancia! 2) Se la vita è un giornale la scuola è un errore di stampa.3) Amo l'amore amo la vita amo la scuola quando è finita.4) Scuola = Società Che Uccide Ogni Libero Alunno.5) "Io studio, tu studi, egli studia…Che tempo è?". "Tempo perso!".6) La scuola è come un mappamondo: la giri e la rigiri, ma è sempre una palla!7) La scuola è una cosa meravigliosa, non essere egoista... lasciala agli altri.8) I libri sono come la cipolla, più li apri e più ti viene da piangere.9) Matematica = Materia Ancora Totalmente Estranea Malgrado Anni Tra-

scorsi In Catastrofici Appunti.10) Lo studio è fatica, la fatica è sudore, il sudore ti fa ammalare, quindi è me-

glio non studiare.

Via Fontana di Ciocio, 100020 GERANO

Tel. 0774/798631 - Fax 0774/[email protected]

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Perle di saggezza:

Una penna,un libro,un insegnantee un bambino,possono cambiare il mondo.

Perle di vera saggezza:

LA SCUOLAIl 15 settembre è arrivatoE a scuola son tornato.La scuola ha dei difettiPerò ci son già dei progetti.Una porta è stata scardinataDalla nostra insegnante assai sbadata.La luce spesso non si accendeMa onestamente … della cosa nessuno si offendeC’e pure la finestra con l’impalcaturaPerché manca la serraturaE che dire di quella porta bucataChe un alunno ha rotto con un’energica spallata?Diversi anni ormai son passatiE di disastri ne abbiamo combinati!Di tutti i colori ne abbiamo fatteE le proff. abbiamo fatto diventare matte.Ma qualcosa abbiamo imparatoE di positivo qualcosa c’è stato:Abbiamo creato una bella classettaCon la nostra nuova amica SarettaA fine anno diventeremo attoriGrazie all’affettuoso aiuto dei professoriE per finire vogliamo concludere Che nella scuola si deve anche ridere.

Daniel, Francesco, Alexandro

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Questa scuola mi piace!!! Mi sento davvero a casamia! Il primo giorno di scuola ci siamo divertiti unmondo: abbiamo fatto volare dei palloncini con

attaccati dei biglietti e poi le insegnanti ci hanno scattatodelle foto di gruppo! In classe siamo 17 e già conosco“tutti”, però mi mancano i miei compagni delle elementari e,soprattutto la maestra Maria, la più buona del mondo!!!Questa scuola è molto colorata, certo un po’ piccola, maveramente carina. Valeria

Sono già passati due mesi da quando è cominciata lascuola, non mi sembra vero! Qui mi trovo bene e quasi tuttii compagni sono simpatici; si sta bene e ho fatto nuoveamicizie con ragazze che vengono da “fuori”. Qui non dannotanti compiti (tranne un insegnante), i professori sembranoabbastanza simpatici, ma meglio aspettare prima di parlare.Valentina

Secondo la mia opinione, la scuola media di Sambuci èdivertente e allegra. Le lezioni alcune volte sono noiose,però la scuola media è divertentissima. La professoressa dimatematica è molto simpatica e non ci dà tanti compiti, manei prossimi giorni faremo il primo compito in classe...”che brutto! Sulla prof. di italiano vi dico solo unacosa: “dà tanti compiti”, però è simpatica. Adessoparliamo del professore di sostegno, la maggiorparte delle volte è simpatico ma... quando siarrabbia...! Alcune volte scherza con noi,ma sembra che parli sul serio e noi cispaven-tiamo, ma poi ridiamo insieme a lui.In conclusione posso dire che questa scuolaè bella, anzi bellissima. Pierpaolo

Questa scuola media mi piace molto!!! E’molto colorata, allegra e le lezioni sonodivertenti. I mie compagni mi piaccionomolto e sono contento di averli conosciuti!Perché abitiamo in paesi diversi: Gerano,Sambuci, Saracinesco e Cineto e prima nonci eravamo mai incontrati. Luigi

Ormai sono passati due mesi da quando è iniziatala scuola. Mi piace molto stare qui, la scuola ècolorata, piena di cartelloni e disegni sulle pareti dei corridoi.I miei compagni sono veramente simpatici, anche se, ilprimo giorno... avevo paura di farmi avanti. Devo dire che lascuola media è più bella di quella elementare (tranne per icompiti)! I professori sono molto bravi, ma mi manca lamaestra delle elementari. Il primo giorno di scuola è stato ilpiù bello, perché abbiamo fatto volare dei palloncini. Adoroquesta scuola!!! Claudia

I primi due mesi di scuola, mi sono divertito molto; all’iniziopensavo che non avrei fatto amicizia con nessuno, invecemi diverto con tutti. I miei insegnanti mi piacciono moltoanche perché temevo che sarebbero stati più severi. Anchese all’inizio ero un po’ timido, ora mi sento una personamatura e più grande. Sono ansioso di vedere come andrà afinire questo anno scolastico. Davide

Nei primi mesi di scuola mi sono trovata bene; all’iniziocredevo che i nuovi compagni erano antipatici invece sonomolto simpatici! Certo non vado d’accordo proprio contutti... infatti c’è un compagno che, diciamo è insopportabile,però ogni tanto, fa qualche battuta divertente che mi faridere. Una sola cosa per cui non mi piace la scuola mediaè per la ricreazione che...dura troppo poco!!! Nicole

Stavo dormendo e mia madre mi svegliò dicendomi: “Bellodi mamma, devi andare a scuola, alle medie!”. Io risposi:“Non mi mettere l’ansia!”. Sono arrivato a scuola, nel cortile

non c’era nessuno. Io già mi stavo preoccupando e hodetto: “Ma è questa la scuola? Sei sicura?”. Mamma mi harassicurato e infatti dopo un po’ sono arrivati, con il pulmino,i miei amici. Avevo molta paura e, prima di entrare, mi sonofatto il segno della croce e ...ho fatto un lungo sospiro...Matteo

Se dovessi mettere a confronto questo anno con quelloprecedente, devo riconoscere che è tutto più facile infatti gliargomenti li ho già studiati o meglio, avrei dovuto studiare,dato che sono stata bocciata. Anche se mi mancano icompagni dell’anno scorso, mi trovo molto bene in questanuova classe. Giada

Dovendo parlare della mia scuola, voglio dire che, l’unicacosa che mi dà fastidio è che non si possono usare icellulari neanche durante la ricreazione. A proposito diquesta ho una protesta da fare: dura troppo poco, a voltenemmeno il tempo di mangiare. Sarà che noi perdiamotempo a chiacchierare!!! Mikela

La scuola media mi piace. Ho trovato dei nuovi amici e iprofessori non sono niente male. Credo che i colori, la

musica e l’aria della scuola, mi diano l’energia peraffrontare il mattino. Il primo giorno ero

preoccupata, ma non dovevo esserlo! W lascuola media!!! (anche se delle volte rischio diaddormentarmi). Sara

Stavo tranquillamente dormendo sotto lecoperte, quando sento mia madre chedice: “Forza Valeria, alzati devi andare ascuola!!!”. Ma io volevo dormire in santapace! Quando sono salita sul pulmino, mifaceva tanto male la pancia perché eroagitata. Come saranno i professori? Vecchi?Avranno le rughe? Tutti con le cravatte perandare ai matrimoni? Arrivata, mi sono

tranquillizzata. Abbiamo scritto su dei bigliettii nostri desideri e propositi, poi li abbiamo

attaccati a dei palloncini e ...BUON VIAGGIO!!!Valeria

Oggi posso dire che, nonostante le mie paure, ho presoconfidenza con tutti e ho fatto nuove e buone amicizie.Alessio

In questa scuola, oltre che con i miei tre amici preferiti, mitrovo molto bene anche con i miei nuovi compagni di classe.Thomas

Anche se questa scuola è davvero colorata e piena dicartelloni, ci sono delle cose che non vanno bene. Perfortuna questo problema presto si risolverà: la scuola verràristrutturata e noi andremo a fare lezione, temporaneamente,dentro il castello Theodoli. Non vedo l’ora! Per concluderevorrei dire che, anche se esistono scuole migliori, questascuola media, rimarrà per sempre nel mio cuore. Francesca

I primi giorni di scuola sono stati belli perché c’era il prof. disostegno che faceva lezione. Adesso che sono arrivati tuttigli insegnanti è finito il divertimento e iniziato il lavoro. Alex

All’inizio ero un po’ spaventato pensando a come sarebbestata difficile la scuola media, ma adesso ho capito che nonè così complicata e sto più tranquillo. Mohamed

Prima di entrare a scuola ero molto impaurito. Non cono-scevo nessuno tranne i miei compagni di Gerano. La scuolami è sembrata bella, i compagni simpatici e gentili e i prof.preparati. Mi piace molto frequentare questa scuola. Gabriele

Va’ dove ti porta il Cuore...

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BARBIANCHI ANNA MARIA

Via Borgo Theodoli, 32

00020 SAMBUCI (RM) Via A. Theodoli, 17 - 00020 SAMBUCI (RM)Tel. 0774 797268

La Bottegadei Sapori

INDOVINA CHI?…

UN GUARDAROBA ROCOCO’

Un guardaroba rococòDa Fendi a Louis VuittonCi minaccia con le sue spilleE di bracciali ne ha milleHa un look un po’ stranoCon scarpe a tutto spianoCon sciarpe per un uso vanoGiacchetti su giacchetti Più ne hai più ne mettiMagliette di vellutoCon pantaloni di tessutoI suoi vestiti sono strambiGonne e pantaloni indossi entrambiTutti i colori dell’arcobalenoTu usi… che grande mistero!

Arianna, Aurora, William, Giulia

A Genitori ed AlunniBuongiorno a tutti, sono la Scuola, Plesso di Sambuci!

Qui si studia, si lavora, si gioca, è unascuola “colorata” in tutti i sensi! Umana,perché tutti vengono seguiti e trovano illoro spazio, per poi essere introdotti, co-scienti dei propri mezzi, nelle scuole su-periori ...anche grazie ai loro partecipigenitori. Una scuola aperta e moderna...

La scuola è ricominciataLa scuola ricomincia e non ci trovo niente di divertente! Poiho scoperto che c’erano delle novità sensazionali: avevamo4 nuovi professori uno di fisica una di inglese e una di geo-grafia e una di tecnica. Un’ altra cosa era che la professo-ressa Ferri era diventata la prof. di sostegno di Matteo e chela Buccella se ne era andata. Poi ho scoperto che avevamouna nuova compagna che si chiama Andra. Quando c’è la ri-creazione ci piace giocare ad alcuni giochi; uno di questi è chifa centro nel cestino. Roberto

Non è cambiato nulla: stessa classe un po’ rovinata, stessicompagni e, soprattutto, stessi neuroni quei due o tre concui ci ritroviamo. Una cosa che mi diverte molto è la prof. Ferriche sbaglia sempre i caffè: alla prof Giusy che lo vuole amarolo dàdolce smielato, invece al prof. di musica che lo vuole dolcelo dà amaro. Poi una cosa davvero simpatica è il continuo cam-biare look della Cipriani: un giorno fashion, un’altro elegante,un altro punk. La professoressa di matematica invece è un po’stanca di rimproverarci sempre. Come al solito combiniamoguai e non facciamo altro che litigare. Catalina

La scuola, purtroppo è ricominciata e la sveglia suona di nuovo,la mattina con gli occhi arrossati ci dirigiamo all’inferno. Chepoi inferno non è, lì ci divertiamo e combiniamo un sacco diguai! Appena le professoresse escono dalla porta, comin-ciamo a far la guerra con qualsiasi cosa che ci capiti tra lemani e, non ci stupiamo se sul soffitto ci sono dei buchienormi.! Una delle parti migliori è quando si torna a casa, sa-liamo in mille e non facciamo altro che spingerci e ridere incontinuazione. Anche se la scuola non la sopportiamo, mi piaceandarci ed uno di questi motivi sono i miei amici. Vivien

La scuola è ricominciata e io sono molto felice P.S. non è vero… A parte gli scherzi, stare a scuola è molto divertente, in-fatti i nostri amici, durante la lezione ci fanno sbellicare dallerisate. Le più divertenti però sono le professoresse che, ap-pena la Ferri chiede “chi vuole il caffè? “si sbizzarriscono conle richieste più varie: zuccherato, amaro, macchiato, poco,tanto, freddo, più tardi e non parliamo di Franco che cantamentre passeggia in corridoio! Questa è la mia scuola e nonsiamo noi alunni che facciamo ridere ma le prof. con i prof. eil nostro solista Franco che, oltre a cantare, aiuta tutti a farele fotocopie e, in caso qualcuno si sente male, prepara la ca-momilla per farci guarire. Riccardo

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La scuola è ricominciata e rispetto all'anno scorso non è cam-biato niente a parte Gildopio che si è alzato di qualche centi-metro. Il primo giorno non ero molto contento di rientrare ascuola, ero contento solo perché ho rivisto i miei amici di Ge-rano e perché da scuola uscivamo alle 11:15. Secondo menoi siamo la classe più caciarona perché ne approfittiamosempre quando la prof. esce per fare caos, oppure quandoc'è il cambio dell'ora o ricreazione. I più caciaroni della classesono Marin, Riccardo e Gabriele; però alcune volte le profes-soresse incolpano me anche se non centro niente. Per esem-pio pochi giorni fa qualcuno ha fatto il verso della pecora e laprofessoressa di religione credendo che fossi stato io mi hasgridato. Alla fine della giornata di scuola quasi tutti si met-tono a correre incluso me; infatti mi ricordo che un po’ digiorni fa ho corso e le professoresse, nascoste dietro latenda come delle spie, mi hanno beccato e mi hanno fatto ri-salire in classe. Dopo essere ri salito sono sceso nuovamentema, stavolta.... camminando. I miei amici erano già andati acasa ed io ero rimasto solo come un carciofo!!! Cristiano

La scuola è ricominciata e, ad essere sincera non sono moltofelice. I compagni mi sono mancati e sono felice di averli rivi-sti. La cosa più divertente è che quando arriviamo alla terzaora, facciamio il conto alla rovescia aspettando che suoni laricreazione, e quando suona, tutti si spingono per uscire dallaclasse e prendere la pizza come delle galline in un pollaio. Inol-tre mi mancavano i nostri divertenti soprannomi come il miocioè dente e pure un po’ i professori anche se ci danno molticompi L'anno è appena iniziato ma io spero che finisca pre-sto. Martina

La scuola è ricominciata e mia madre, prima di uscire dallaporta mi ha rincorso e mi ha detto come sempre: impegnati,stai attento e ascolta; e io quest’anno vorrei fare proprio que-sto. Quando sono rientrato a scuola, mi sono accorto chenon è cambiato proprio niente. I professori non si decidononeanche che materie devono fare. La cosa che mi diverte dipiù è che la campanella non suona e il bidello deve andareper le classi e urlare: “è ricreazione, ricreazione !!!”. Gabriele

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Colora le lettere dell’Alfabeto in sequenza. Le lettere rimaste ti aiuteranno a scoprire la frase segreta.

The Alphabet Race

Giocando si impara

Redazione: Prof.ssa Laura Cipriani, Tel. 0774 797025 (Scuola)Collaboratori: Tutto il personale scolastico

Giornalisti: gli Alunni della Scuola Media Plesso di Sambuci

Da piccolo ero un po’ cicciottello, perchémangiavo molto e mia madre mi dicevache avevo il verme solitario nella pancia.Quando diceva così, io mi arrabbiavomolto e rimanevo arrabbiato con lei pertutto il giorno. Da piccolo ero un granrompiscatole, perché di notte non dor-mivo mai e di giorno riposavo sempre,come se volessi fare un dispetto ai mieigenitori. A tre anni sono andato all’asiloe avevo un grembiule che, per quantoera lungo, mi faceva da vestito! Guardavosempre le bambine che giocavano a“mamma e figlia”, mentre noi maschi leprendevamo in giro. Alle elementari hoimparato a leggere e a scrivere e a me,sembravano delle cose davvero inutili...quando ero piccolo odiavo giocare a pal-lone ma adesso, è come se fosse la miavita.

Cristiano

Da piccolo ...