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PUBBLICAZIONE 'Nel giorno di OLOVKDI d' ogni settimana. — • Un numero. centesimi 10. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi. via del Monte. 12. Pisa. Anno XXXII', num. 15. (Conto corrente colla Posta) Gr I C> V F. I) (Conto corrente colla Posta) 15 aprile 1S97. mosiumiumuMinlb ••■•■•■■■•■ ABBUONAMENTI: 1111 1 1111 ill Un anno. lire 5: ti ti semestre. bre 2350: per fuori dello stato si aggiungono le magi:101'1 spese ;.ost Li INSERZIONI: In quarta pagina, centesimi 30 per linea. In terza pagina, lire 1,50 per linea. GIORNALE POLITICO-A MM I NISTRATIVO corno del giornale, lire 2 per linea o 19P9 ZIO Li i linea. GIA UFFICIALE PER. GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNAH AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucchi. risnonde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. I L e letterenon affrancate si respingono. Si assicura che si spediranno a Candia 5 reggimenti. La prima spe- dizione conste:•ebbe di un reggimento di fanteria,di 4 batterie, di nal ed:n - pagnia del genio. Sarebbero stati dati ordini alla navigazione generale di ap- prestare i trasporti. Giunsero col Sulley, della Pe- ninsula, - , da Yokohama le opere giap- ponesi destinate all'esposizione inter- nazionale veneziana, che consistono in quadri, disegni, arazzi e lavori in avo- rio, argento e bronzo, spediti dalla so- cietà degli artisti di Tokio. A Colonia, nel banchetto in onore dei professwi, studenti e giorn ti sti italiani, che fanno un' escursione in Germania, il presidente della reggenza brindò a.11' imperatore Guglielmo e al suo amico il re Umberto, salutandoli come protettori della pace. Il console d'Italia bevve alla salute del re Umberto. Il prof. Sartori di Milano inneggiò all'unione politica dei due paesi. Nel giorno successivo gli ospiti ita- liani visitarono i musei e gli stabili- menti industriali, ovunque ricevuti cor- diamente. Il presidente degli Stati Uniti nominò i commissari che si recheranno in Europa per trattare l'accordo in- ternazionale riguardo alla questione del bimetallismo. Un telegramma da Massaua an- nunzia che il Doeltoyk, ricaricate le armi, venne riconsegnato all'armatore e ripartirà in settimana per l'Olanda. A.1 E'nurlamento Il senato e la camera dei deputati, discusse le interpellanze relative a Candia ed alla Grecia, hanno votato ordini ,del giorno accettati dal mini- stero. La risposta al discorso della Corona Ecco il testo dell'indirizzo di rispo- sta al discorso della corona : Sire! Il saluto da Voi rivolto alla rap- presentanza del popolo italiano, ricor- dando le origini delle franchigie co- stituzionali, è per noi lieto augurio perchè possano compiersi interamente le speranze che il vostro magnanimo avo concepiva, iniziando le libere in stituzioni, serbate illese dal vostro glo- rioso genitore. Queste franchigie, di cui noi, rap- presentanti del popolo, concordi col principe, siamo rimasti vigili custodi, serviranno a rendere la patria forte, rispettata, felice. E se il popolo italiano . diede a una vostra festa fanailiare testimonio pub- blico e solenne dl riverente affetto, sire, dovete sentirne la ragione nella storia della vostra casa e nella certezza che l'angusto vostro figliuolo non Si scosterà mai dalle avite tra- dizioni. Le proposte che la maestà vostra ci annunzia studieremo con diligenza operosa. A risolvere le sorti dell'Eritrea de- dicheremo l'opera nostra, mirando alla dignità e all'interesse del paesi, ser- bando sempre nell'animo ammirazione e riconoscenza per quei prodi che, in disuguali battaglie, seppero con mira- bile disciplina e valore tenere alto l'o- nor della patria. Nelle perturbazioni d'Oriente noi facciamo voti che la libertà e la giu- stizia siano assicurate ai popoli, e au- guriamo che l' Italia, pur ispirandosi alle sue nazionali tradizioni sia nel concerto europeo elemento di concilia- zione, e serva ad evitare terribili scia- gure. Altre importanti questioni ci an- nunzia la vostra angusta parola, e noi con attenzione ci rivolgeremo a mi- gliorare gli ordinamenti giudiziari e scolastici, alle riforme della nostra amministrazione, a una più equa di- stribuzione delle imposte, liberando i cittadini da ingiuste e acerbe fiscalità. Egualmente, nei limiti consentiti dai bilanci, volgeremo le nostre cure a dare maggior forza e più stabile as- setto alle armi di terra e di mare. È questa una urgente necessità, poiché la nazione, orgogliosa delle virtù del suo esercito, deve ad esso ordinamenti tali, da renderlo sicuro presidio della patria. E con amorosa cura, studieremo le leggi destinate a soccorrere gli operai nell'infortunio e nella vecchiaia. Il sen- so di fraternità e di civile armonia, che dovrà ispirare questi provvedimenti, risponde alle tendenze più nobili ed umane della società moderna; ed è sacro dovere del nostro parlamento che sia tenuta l'antica promessa. Sire! Noi abbiamo fede di compiere l'o- pera a cui ci invitate. In ogni tempo gli animi si rivol- gono a Voi, che alla parola sapete aggiungere, eccitamento efficace, l' e- sempio. E con Voi confidiamo che l' Italia possa essere sempre inspirata dal sen- timento della giustizia, fortificata nella concordia dei suoi figli, protetta da Dio. La responsabilità degli amministratori dei Comuni e delle Provincie Ecco il testo del progetto presen - tato dal presidente del consiglio al senato, circa la responsabilità degli amministratori nei comuni e nelle pro- vincie: Art. 1. I consiglieri comunali e provinciali, gli impiegati che appar- tengono all'amministrazione del comune o della provincia, coloro che esercitano la vigilanza o la tutela sulle ammini- strazioni stesse, i loro parenti sino al terzo grado é ì loro affini sino al se- condo di computazione civile, non pos- sono prender parte diretta o indiretta ai servizi, riscossioni, somministrazioni od appalti di opere del comune o della Provincia della cui amministrazione fanno parte o sulla quale 'esercitano la vigilanza o la tutela. Gli atti compiuti in contravvenzione al presente articolo sono nulli, ferma la responsabilità amministrativa per la gestione tenuta, e ferma la responsa- bilità. penale a termini degli articoli 176 e 207 del codice penale. Art. 2. Gli amministratori, oltre gli altri casi stabiliti dalle ileggi, ri- spondono in proprio del danno da essi arrecato al comune o alla provincia e in solido quando si tratti di delibera- zioni collegiali 1. Per aver erogate fondi in spese diverse da quelle per le quali furono stanziati dal consi glio comunale o pro- vinciale; 2. Per non avere compilati i ruoli delle tasse ed i ruoli ed i titoli per l'esazione delle rendite patrimoniali e per non averne fatta la consegna al- l'esatLore o tesoriere ; 3. Per non avere osservato le disposizioni di legge o di regolamento nella emissione dei mandati, nella sti- puldzione o esecuzione dei contratti, e specialmente per non aver garantiti gli interessi degli enti predetti con le prescritte cauzioni 4. Per avere omesso l'adempi- mento di operazioni obbligatorie e reso necessario l' invio di un commis- sario. Quando il danno deriva da atti o da omissioni degli impiegati comunali e provinciali, questi ne rispondono per la parte ad essi imputabile. • Art. 3. È esente da ogni respon- sabilità chi abbia fatto inserire nel pro- cesso verbale della deliberazio ne la propria disapprovazione all' atto del quale si tratta, o che non abbia preso parte sia all'atto stesso, sia alle rela- tive deliberazioni. Art. 4..— Nei casi prevegilti dal- l'art. 2 é in ogni caso in cui il co- mune o la provincia abbiano sofferto danno per dolo o colpa dei componenti la loro rappresentanza o degli impie - gati dei loro uffici, il consiglio di pre- fettura e la corte dei conti, secondo la rispettiva competenza, decideranno sulle incorse responsabilità, previa no- tificazione agli interessati, i quali po- tranno presentare le loro difese. Tale giudizio può essere provocato, entro cinque anni dal termine della tenuta amministrazione, su domanda degli enti danneggiati o d'ufficio. Nei casi d'urgenza, il presidente del consiglio di prefettura, sentito il consiglio stesso, fa o promuove a norma di legge gli atti conservativi che fos- sero necessari per garantire gli inte- ressi dell'ente danneggiato. Art. 5. — La disposizione contenuta nel quarto capoverso dell'art. 125 della legge comunale, modificata dalla legge 29 luglio 1896, n. 346, è estesa ai componenti la giunta comunale e la deputazione provinciale, e agli impie- gati del comune e della provincia. L'intero art. 125, con le modifica- zioni in esso introdotte dalla predetta legge 29 luglio 1896, è esteso agli as- sessori funzionanti da sindaci. 34. Dottor ANTONIO FEROCI DEGLI ANTICHI SPEDALI IN PISA. Così veniva dal granduca formata la Deputazione centrale, incaricata di si- stemare le amministrazioni ospedaliere, per distribuire le rendite nella forma la più ordinata, e tutelarne l'andamento nel modo il più regolare che fosse possi- bile. Alla Deputazione centrale venne affidato il governo pressochè diretto di tutti gli spedali della Toscana. Agli interessi del patrimonio costituito come fu indicato, affinchè si potesse far fronte a tutte le ingenti spese che ab- bisognavano, si aggiunsero alcune tasse dette di beneficienza, e gli avanzi che si avevano da alcuni spedali, come pure alcune contribuzioni compartimentali e sussidi del R. erario. In colai modo si formarono: « I fondi generali affetti spe- cialmente al sovvenimento degli spedali d'infermi e di gettatelli ». Si comprende da ciò che le spese erano sostenute dalla Cassa dei fondi generali, doven- dosi render conto solo delle rette dei paganti o senti paganti. Però siccome nell'ospedale non andavano che i mi- serabili, e per questi le comunità non rimborsavano niente, il provento che poteva avere il tesoro per questo titolo era meschinissimo. La deputazione cen- trale ebbe vita fino all'a. 1833, durante il quale periodo, nessuna comunità venne aggravata dalle speso di spe- dalità. Il granduca con motuproprio dei 6 luglio 1833, sopprimeva la deputa- zione centrale, trasmettendo i poteri della medesima a diversi dicasteri, sotto I' alta direzione della segreteria di stato, che disponeva per le risoluzioni sovrane . Nel motuproprio si faceva intendere come i comuni fossero ob- bligati alle spese di spedalità, oltre quanto era concesso dai letti gratuiti, ma ciò rirnanava senza effetto. Malgrado tali provvedimenti e le ingerenze governative, lo stato patri- moniale degli spedali peggiorava sem- IN ITALIA E ALL'ESTERO

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Page 1: Gr I C> I prl S. Mnlb l nr. d n 0. À 11111 ll Un dll tt lr nn t t ...opac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96... · 2008-05-30 · UICAIOE l rn d OOKI d n ttn. Un

PUBBLICAZIONE

'Nel giorno di OLOVKDI d' ogni settimana.— •

Un numero. centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella Tipografia Vannucchi. via del Monte. 12. Pisa.

Anno XXXII', num. 15. (Conto corrente colla Posta) Gr I C> V F. I) (Conto corrente colla Posta) 15 aprile 1S97.mosiumiumuMinlb

••■•■•■■■•■

ABBUONAMENTI:

LÀ 1111 11111 ill

Un anno. lire 5: ti ti semestre. bre 2350: per fuori

dello stato si aggiungono le magi:101'1 spese ;.ost Li

INSERZIONI:

In quarta pagina, centesimi 30 per linea.

In terza pagina, lire 1,50 per linea. GIORNALE POLITICO-A MM I NISTRATIVO corno del giornale, lire 2 per linea o 19P9 ZIO

Li i linea. GIA UFFICIALE PER. GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNAH

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucchi. risnonde dei

soli incassi di cui ha emesso ricevuta.I manoscritti non si restituiscono.

I L e lettere non affrancate si respingono.

— Si assicura che si spediranno aCandia 5 reggimenti. La prima spe-dizione conste:•ebbe di un reggimentodi fanteria,di 4 batterie, di nal ed:n -pagnia del genio. Sarebbero stati datiordini alla navigazione generale di ap-prestare i trasporti.

— Giunsero col Sulley, della Pe-ninsula, -, da Yokohama le opere giap-ponesi destinate all'esposizione inter-nazionale veneziana, che consistono inquadri, disegni, arazzi e lavori in avo-rio, argento e bronzo, spediti dalla so-cietà degli artisti di Tokio.

— A Colonia, nel banchetto in onoredei professwi, studenti e giorn ti stiitaliani, che fanno un' escursione inGermania, il presidente della reggenzabrindò a.11' imperatore Guglielmo e alsuo amico il re Umberto, salutandolicome protettori della pace.

Il console d'Italia bevve alla salutedel re Umberto.

Il prof. Sartori di Milano inneggiòall'unione politica dei due paesi.

Nel giorno successivo gli ospiti ita-liani visitarono i musei e gli stabili-menti industriali, ovunque ricevuti cor-diamente.

— Il presidente degli Stati Unitinominò i commissari che si recherannoin Europa per trattare l'accordo in-ternazionale riguardo alla questionedel bimetallismo.

— Un telegramma da Massaua an-nunzia che il Doeltoyk, ricaricate learmi, venne riconsegnato all'armatoree ripartirà in settimana per l'Olanda.

A.1 E'nurlamento

Il senato e la camera dei deputati,discusse le interpellanze relative aCandia ed alla Grecia, hanno votatoordini ,del giorno accettati dal mini-stero.

La risposta al discorso della Corona

Ecco il testo dell'indirizzo di rispo-sta al discorso della corona :

Sire!Il saluto da Voi rivolto alla rap-

presentanza del popolo italiano, ricor-dando le origini delle franchigie co-stituzionali, è per noi lieto augurioperchè possano compiersi interamentele speranze che il vostro magnanimoavo concepiva, iniziando le libere instituzioni, serbate illese dal vostro glo-rioso genitore.

Queste franchigie, di cui noi, rap-presentanti del popolo, concordi colprincipe, siamo rimasti vigili custodi,serviranno a rendere la patria forte,rispettata, felice.

E se il popolo italiano . diede a unavostra festa fanailiare testimonio pub-blico e solenne dl riverente affetto,

sire, dovete sentirne la ragionenella storia della vostra casa e nellacertezza che l'angusto vostro figliuolonon Si scosterà mai dalle avite tra-dizioni.

Le proposte che la maestà vostraci annunzia studieremo con diligenzaoperosa.

A risolvere le sorti dell'Eritrea de-dicheremo l'opera nostra, mirando alladignità e all'interesse del paesi, ser-bando sempre nell'animo ammirazionee riconoscenza per quei prodi che, indisuguali battaglie, seppero con mira-bile disciplina e valore tenere alto l'o-nor della patria.

Nelle perturbazioni d'Oriente noifacciamo voti che la libertà e la giu-stizia siano assicurate ai popoli, e au-guriamo che l' Italia, pur ispirandosialle sue nazionali tradizioni sia nelconcerto europeo elemento di concilia-zione, e serva ad evitare terribili scia-gure.

Altre importanti questioni ci an-nunzia la vostra angusta parola, e noicon attenzione ci rivolgeremo a mi-gliorare gli ordinamenti giudiziari escolastici, alle riforme della nostraamministrazione, a una più equa di-stribuzione delle imposte, liberando icittadini da ingiuste e acerbe fiscalità.

Egualmente, nei limiti consentitidai bilanci, volgeremo le nostre cure adare maggior forza e più stabile as-setto alle armi di terra e di mare. Èquesta una urgente necessità, poichéla nazione, orgogliosa delle virtù delsuo esercito, deve ad esso ordinamentitali, da renderlo sicuro presidio dellapatria.

E con amorosa cura, studieremo leleggi destinate a soccorrere gli operainell'infortunio e nella vecchiaia. Il sen-so di fraternità e di civile armonia, chedovrà ispirare questi provvedimenti,risponde alle tendenze più nobili edumane della società moderna; ed èsacro dovere del nostro parlamentoche sia tenuta l'antica promessa.

Sire!

Noi abbiamo fede di compiere l'o-pera a cui ci invitate.

In ogni tempo gli animi si rivol-gono a Voi, che alla parola sapeteaggiungere, eccitamento efficace, l' e-sempio.

E con Voi confidiamo che l' Italiapossa essere sempre inspirata dal sen-timento della giustizia, fortificata nellaconcordia dei suoi figli, protetta da Dio.

La responsabilità degli amministratoridei Comuni e delle Provincie

Ecco il testo del progetto presen -tato dal presidente del consiglio alsenato, circa la responsabilità degli

amministratori nei comuni e nelle pro-vincie:

Art. 1. — I consiglieri comunali eprovinciali, gli impiegati che appar-tengono all'amministrazione del comuneo della provincia, coloro che esercitanola vigilanza o la tutela sulle ammini-strazioni stesse, i loro parenti sino alterzo grado é ì loro affini sino al se-condo di computazione civile, non pos-sono prender parte diretta o indirettaai servizi, riscossioni, somministrazioniod appalti di opere del comune o dellaProvincia della cui amministrazionefanno parte o sulla quale 'esercitanola vigilanza o la tutela.

Gli atti compiuti in contravvenzioneal presente articolo sono nulli, fermala responsabilità amministrativa per lagestione tenuta, e ferma la responsa-bilità. penale a termini degli articoli176 e 207 del codice penale.

Art. 2. — Gli amministratori, oltregli altri casi stabiliti dalle ileggi, ri-spondono in proprio del danno da essiarrecato al comune o alla provincia ein solido quando si tratti di delibera-zioni collegiali

1. Per aver erogate fondi in spesediverse da quelle per le quali furonostanziati dal consi glio comunale o pro-vinciale;

2. Per non avere compilati i ruolidelle tasse ed i ruoli ed i titoli perl'esazione delle rendite patrimoniali eper non averne fatta la consegna al-l'esatLore o tesoriere ;

3. Per non avere osservato ledisposizioni di legge o di regolamentonella emissione dei mandati, nella sti-puldzione o esecuzione dei contratti, especialmente per non aver garantitigli interessi degli enti predetti con leprescritte cauzioni

4. Per avere omesso l'adempi-mento di operazioni obbligatorie ereso necessario l' invio di un commis-sario.

Quando il danno deriva da atti oda omissioni degli impiegati comunalie provinciali, questi ne rispondono perla parte ad essi imputabile. •

Art. 3. — È esente da ogni respon-sabilità chi abbia fatto inserire nel pro-cesso verbale della deliberazio ne lapropria disapprovazione all' atto delquale si tratta, o che non abbia presoparte sia all'atto stesso, sia alle rela-tive deliberazioni.

Art. 4..— Nei casi prevegilti dal-l'art. 2 é in ogni caso in cui il co-mune o la provincia abbiano soffertodanno per dolo o colpa dei componentila loro rappresentanza o degli impie -gati dei loro uffici, il consiglio di pre-fettura e la corte dei conti, secondola rispettiva competenza, deciderannosulle incorse responsabilità, previa no-tificazione agli interessati, i quali po-tranno presentare le loro difese.

Tale giudizio può essere provocato,entro cinque anni dal termine della

tenuta amministrazione, su domandadegli enti danneggiati o d'ufficio.

Nei casi d'urgenza, il presidentedel consiglio di prefettura, sentito ilconsiglio stesso, fa o promuove a normadi legge gli atti conservativi che fos-sero necessari per garantire gli inte-ressi dell'ente danneggiato.

Art. 5. — La disposizione contenutanel quarto capoverso dell'art. 125 dellalegge comunale, modificata dalla legge29 luglio 1896, n. 346, è estesa aicomponenti la giunta comunale e ladeputazione provinciale, e agli impie-gati del comune e della provincia.

L'intero art. 125, con le modifica-zioni in esso introdotte dalla predettalegge 29 luglio 1896, è esteso agli as-sessori funzionanti da sindaci.

34. Dottor ANTONIO FEROCI

DEGLI ANTICHI SPEDALIIN PISA.

Così veniva dal granduca formata laDeputazione centrale, incaricata di si-stemare le amministrazioni ospedaliere,per distribuire le rendite nella forma lapiù ordinata, e tutelarne l'andamentonel modo il più regolare che fosse possi-bile. Alla Deputazione centrale venneaffidato il governo pressochè diretto ditutti gli spedali della Toscana. Agliinteressi del patrimonio costituito comefu indicato, affinchè si potesse farfronte a tutte le ingenti spese che ab-bisognavano, si aggiunsero alcune tassedette di beneficienza, e gli avanzi chesi avevano da alcuni spedali, come purealcune contribuzioni compartimentali esussidi del R. erario. In colai modo siformarono: « I fondi generali affetti spe-cialmente al sovvenimento degli spedalid'infermi e di gettatelli ». Si comprendeda ciò che le spese erano sostenutedalla Cassa dei fondi generali, doven-dosi render conto solo delle rette deipaganti o senti paganti. Però siccomenell'ospedale non andavano che i mi-serabili, e per questi le comunità nonrimborsavano niente, il provento chepoteva avere il tesoro per questo titoloera meschinissimo. La deputazione cen-trale ebbe vita fino all'a. 1833, duranteil quale periodo, nessuna comunitàvenne aggravata dalle speso di spe-dalità.

Il granduca con motuproprio dei6 luglio 1833, sopprimeva la deputa-zione centrale, trasmettendo i poteridella medesima a diversi dicasteri, sottoI' alta direzione della segreteria distato, che disponeva per le risoluzionisovrane . Nel motuproprio si facevaintendere come i comuni fossero ob-bligati alle spese di spedalità, oltrequanto era concesso dai letti gratuiti,ma ciò rirnanava senza effetto.

Malgrado tali provvedimenti e leingerenze governative, lo stato patri-moniale degli spedali peggiorava sem-

IN ITALIA E ALL'ESTERO

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pre, e ciò non solo per quanto concer-neva le amministrazioni speciali, ma perquello pure che riguardava l'ammini-strazione dei fondi generali. Avveni-vano intanto i cambiamenti politici del-l' a. 1859 e il governo provvisorio chetrovò tale azienda in condizioni nonlodabili, non seppe apportarvi rimedioma il contrario.

Accadeva quindi che le varie partidel regno così divise, venivano mira-colosamente a riunirsi, ricostituendosiquell' Italia ch' era stata nel cuore enella mente di tanti uomini generosi,che per questo santo scopo avevanolottato, e consacrata la loro vita.

Avvenuta l'annessione della Toscanaalle altre parti del regno, il nuovo go-verno fu pronto ad avvertire che oc-correva unificare le leggi e sopprimerein Toscana la carità officiale, non ri-spondente alle istituzioni vigenti. Acca-deva pertanto nell'a. 1862, che venivasoppressa la cassa dei fondi generali, egli spedali rimanevano abbandonati aloro stessi per i mezzi di sussistenza,sotto la tutela della legge sulle operepie promutgata in quell'anno.

Venendo così a mancare allo spedalepisano il concorso pecuniario che gliveniva dai tondi generali, non avrebbepotuto il medesimo continuare a rice-vere i poveri infermi, senza trovareaiuto in altro modo. Provvide a ciò ilconsiglio provinciale passando un as-segno annuo dal 1864 al 1867, dopo ilquale anno sospese la sovvenzione.Avvenuto cotal fatto richiamandosi leistruzioni governative del 1818, si do-vettero invitare i comuni a contribuirealle spese della spedalità per i propriinfermi. Lo spedale di S. Chiara avevaperò la prelazione sopra l'utile nettodella gestione patrimoniale a vantag-gio dei poveri, ma dalla memoria delCuturi dell'a. 1864, compariva che l'u-tile netto era cosa ben meschina, difronte alla quantità degli ammalati chesi ricevevano anno per anno.

In questo periodo di confusione ed'incertezze, si discuteva con poco frutto.L'amministrazione dello spedale si af-ticava per sostenere l'autonomia; faticavana, e vera utopia, perchè i mezziche aveva essendo insufficenti allo scoporendevano impossibile ottenere quantosi desiderava. L'amministrazione pro-vinciale sosteneva che lo spedale eraistituzione provinciale, per esservi statiannessi i patrimoni degli spedali sop-pressi e sparsi nella provincia; men-tre il corrìune pisano lottava stre-nuamente per sostenere il proprio di-ritto. Dopo lunga contesa in via am-ministrativa, il consiglio di stato condue pareri, uno del 4 giugno l' altrodel 26 novembre 1875, accordavapiena ragione al comune di Pisa rima-nendogli così quel diritto del quale siera già valso fino dall' anno 1868. Ilcommissario Cuturi continuò anche perl' anno 1881, e dopo la sua morte,ressero lo spedale due commissari go-vernativi il cav. Bollali' e il cavalierNencioli. Mentre l'ultimo teneva l'uf-ficio indicato, il consiglio comunale di-scuteva intorno al nuovo statuto orga-nico che approvava nell'adunanza te-nuta il dì I I gennaio 1883; e ricevevala suprema sanzione col R. decreto 1°settembre 1883 e che trovasi ancheoggi in vigore.

Ho abbreviato più che poteva que-sta parte della storia del nostro spe-dale, perchè io volli con tale pubbli-cazione ricordare soltanto vecchie me-morie e dimenticate, e non già tessere

la istoria completa del periodo mo-derno. Coloro ai quali piacesse di co-noscere ciò troveranno ricca messe nellibro dell'Andreucci Sulla carità ospi-taliera in toscana, nella storia deglistabilimenti di bene ficenza pubblicatadal Passerini, nelle memorie edite dalCu tu ri, Pa p eschi, Nencioli, Cu ripari,negli atti dei consigli comunali e pro-vinciali della città di Pisa, negli statutie regolamenti ; come per colmo ai qualipiacesse conoscere l'andamento finan-ziario del luogo pio potranno consul-tare utilmente i bilanci che la com-missione amministratrice pubblica ognianno : poichè con i nuovi statuti lo spe-dale é retto non più da un so!o indi-viduo, ma da una commissione cheviene eletta dal consiglio comunale,composta di un presidente e quattroconsiglieri, subordinata alle prescrizioniche si contengono nella legge e rego-lamento delle opere pie.

( continua).

11 personale delle poste e telegrafi

Con R. decreto in data 18 febbraioS. Si dispone in via eccezionale e

transitoria che le promozioni al gradodi segretario nel I 'ammi Distrazione cen-trale delle poste e dei te legrafi sienofatte a scelta in base all'anzianità con-giunta al merito, in seguito a pareredel consiglio di amministrazione, fragli attuali vice-segretari di P classee sussidiariarnente fra gli attuali vice-segretari di 2a classe e quelli di 3,dopo che questi ultimi abbiano rag-giunto la 2 classe.

I vice-segretari di 2' classe per es-sere promossi segretari dovranno averenella classe non meno di quattro annidi anzianità.

Con successivo decreto saranno sta-bilite le norme definitive per l'ammis-sione e la promozione nell'amministra-zione centrale e provinciale delle postee dei telegrafi.

Non vogliamo entrare nel meritodi tale provvedimento, limitato per orae sia pure in via eccezionale, al solopersonale del ministero, non discutiamocirca la convenienza o meno di aboliregli esami che fino ad ora erano indi-spensabili per essere promossi da vice-segretari a segretari ; ci permettiamoperò di osservare che mentre con unsemplice tratto di penna e senza tantedifficoltà si adottano importanti deci-sioni tendenti a favorire il personaledi la categoria, mille ostacoli di ognispecie si frappongono ogni qual voltatrattasi di fare qualche cosa, anchedi lieve momento, a vantaggio di quel-lo di. seconda, pel quale si ritiene pos-san bastare le va ghe promesse e leparole lusinghiere, che in certi daticasi il farne uso costa poco e spessoriescono di sicuro effetto.

Per quanto ci consta, e lo rileviamocon sorpresa, il bilancio delle poste edei telegrafi per l' esercizio 1897-98sarà presentato alla camera senta va-riazioni nè aumenti di spese. Ciò provache malgrado la generale agitazione,testè manifestatasi in tutto il regno,allo scopo di ottenere un miglioramentoeconomico e morale, nulla si farà nellealte sfere, nè pei capi d'ufficio, uè pergli ufficiali, salvo forse qualche cam-biamento a beneficio di pochi privile-giati, come si arguisce dal decretosurriferito.

Convinti peraltrà che, o dallo stessoministero, o per iniziativa parlamen-tare, si proceda al più presto ad un

definitivo riordinamento del personaledelle poste, non essendosi fino ad oraprovveduto che con inutili palliativi,l'onor. Sineo, vinte le ritrosie del col-lega del tesoro, non mancherà di man-dare ad effetto le buone disposizionidi cui è animato non solo verso il per-sonale di prima categoria, ma anchea vantaggio di quello di seconda, cioèdcgli ufiziali, alla cui sorte dimostròvolersi seriamente interessare.

Prelevando qualche centinaio dimila franchi dai parecchi milioni diutile netto che annualmente produceP2imministrazione delle poste, la soli-dità del bilancio dello stato non puòrizntnere scossa, nè compromesso ilpareggio; anzi coll'appagare le giusteaspirazioni di fanti benemeriti impie-gati, l'erario non potrà che risentirneun utile ed il pubblico essere meglioservito, perchè adempiranno al propriodovere con maggiore zelo e cura equindi tanto più -grande sarà il pro-fitto che si verrà a ritrarne dall'opera

loro.

PUBBLICAZIONIANTONIO PUPPO — Il libro dei Carmi.

Elegante volume in-16 edito dalPaggi di Firenze — L. 2,50.

Nella confusionante decadenza dellapoesia d'oggi, si può salutare con pia-cere un libro come questo! Lo spazioci vieta di dirne i molti pregi e gliinevitabili difetti. L'egregio poeta ap-partiene oramai alla schiera di quellidai quali è giusto pretendere quantol'innegabile bontà dei!' ingegno pro-mette. E di questa bontà apparisconoa quando a quando nel volume letraccie non dubbie. Fate che l'animodell'artista sia colpito nel vivo da unprofondo dolore e allora sentirete ilverso sgorgare . pieno di passione dalcuore e ricercarvi, commovendo, ognipiù robusta fibra.

Quante lacrime e quanto strazio,che sincerità di accento in questi versidettati in memoria dell'adorata con-sorte: " Invan te cerco e chiamo;

Più non ti miro a' consueti ufficiIntesa, e più non m'odi: egro per questa

M'aggiro umana sede, e spirar l'aureIndegno parrai che tu più non spiri,

E di questo bel sol che più non godiFruir la luce. Le cocenti stilloDi che s'asperge il mio guancial la notte,

Nè l'invitto peusier, nè le frequentiOre ministro d'infinita angoscia,La crude piaga alleviar non ponnoOnde sanguina il con Squallida, mutaPer me la casa, dove i tuoi bambiniPur folleggiano incosei, e dell'ingenuoLabbro il sorriso e l'amoroso vezzo,

Gia dislato, ora dell'alma è schianto „.

NI-lt 411C.

— Al seguito delle dimissioni dateda tutti i consiglieri della camera dicommercio ed arti, dopo il resultato delleultime elezioni parziali camerati, e perla dichiarazione da essi fatta che sa-rebbero rimasti in carica per il disbrigodegli affari fino allo insediamento delnuovo consiglio il ministro di agricol .tura industria e commercio ha scioltala nostra camera e nominato regiocommissario l'ex presidente commen-datore conte Francesco Mastiani-Bru-nacci.

— La nostra società del tiro a se-gno ha dato principio al corso anuuale

delle esercitazioni regolamentari edalle gare domenicali. Nei giorni 4 e11 corrente hanno avuto luogo le primedue di queste gare; pubblichiamo iresultati della prima di esse premet-tendo che se vi concorsero pochi tira-tori fu a causa del, tempo tutt'altroche propizio.

CATEGORIA Il - PISA.Distenza metri 200. Massimo ottenibile p. 96.

Posizione a terra.Tiratori di seconda categoria Medaglia

d'argento di I° grado: Salvestreni Luigi,punti 86.

CATEGoRik I II — ROMA.Distanza metri 300. Massimo ottenibile p. 96.

Posizione in piedi.Tiratori scelti. Medaglia d'argento stile

barocco: Riccetti Carlo, punti 82, BartorellìGiuseppe, p. 80, Cerrai Giuseppe Raffaello,p. 80, Salvestroni Francesco, p. 80.

Posizione in ginocchio.Tiratori scelti. Medaglia d'argento di l°

grado: Riccetti Carlo, p 83, Cerrai GiuseppeRaffaello, p. 77. Medaglia d'argento di 2°grado: Bartorelli Giuseppe, punti 73.

Tiratori di seconda categoria. Medagliad' argento di 20 grado: Salvestroni Luigi,punti 62.

Posizione a terra.Tiratori scelti. Medaglia d'argento di 2°

grado: Riccetti Carlo, punti 79, BartorelliGiuseppe, p. 75.

— 11 ministero di agricoltura, in-dustria e commercio ha stanziato afavore del comizio antifillosserico diPisa la somma di lire 1200 come primosussidio di impianto promettendo al-tresì di venire in aiuto del comiziostesso con altri stanziamenti, quandoa sì importante istituzione non man-chi l'appoggio delle pubbliche ammi-nistrazioni e dei viticultori.

- Il congresso universitario sichiuse nel giorno di giovedì 8 cor-rente essendo esauriti i lavori postiall'ordine del giorno.

Nelle ore pomeridiane dello stessogiorno di giovedì ebbero luogo nel ve-lodromo Stampace le corse ciclisticheche riuscirono brillantissime.

Nella sera furono illuminati i lun-garni tutti, la piazza Garibaldi, il borgoe la via san Frediano col sistema diilluminazione del sig. Fantappiè chesi distinse molto. Specialmente la viaS. Frediano e il borgo presentavano l'a-spetto il più vago e il più splendido.

La folla accorsa alla illuminazionefu veramente straordinaria.

— Il presidente della congrega-zione di carità comunica che un ano-nimo benefattore ha inviato alla con-gregazione la somma di lire cento perdistribuirsi in sussidii ai poveri delquartiere di S. Maria, 1° rione.

La congregazione fa i suoi ringra-ziamenti vivissimi, e si augura chel'opera benefica sia da molti imitata.

— Si è costituita in Pisa una so-cietà per riattivare fuori della porta

a Lucca il giuoco del pallone, con unacompagnia che è delle migliori e dellaquale fanno parte i due fratelli Ban-chini, Ziotti, Frullanì, Mazzoni, Fran-ceschini, Fabbri, Bilenchi e altri.

Le gare desteranno il più vivo in-teresse.

— Nel giorno 26 aprile corrente siaprirà la prima quindicina, seconda

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- - - - -sessione della corte d'assise, circolo diPisa.

La nota dei giurati che vi preste-

ranno servizio è la seguente:Giurati ordinari.

Aruch Enrico fu Leone, di Fauglia.Cameo Giacomo di Angiolo, di Pisa.Guerrieri conte Carlo di Pietro, di Pisa.

Aghib Alfredo di Enrico, di Pisa. RealiValentino di Beniamino, di Luciana.

Gotti Alberto di Augusto, di Laiatico.Frassi dott. Alfredo di Diomede, di Pisa.Ferrini Carlo fu Vincenzo, di Terric-

ciola. Ulivi dott. Alessandro' fu Dorne-

nico, di Volterra. Braccini Italo di An-

tonio, di Rosiguano. Canevari Mario

fu Niccola, di Pisa. Rutili Ferdinandofu Vincenzo, di Castg.,,;neto. Vanninicav. Oreste fu Giulio, di MontecatiniVal di Cecina. Borroni Emilio di Ce-sare, di Pisa. Piazza Vittorio fu Fran-

cesco, di Piombino. Palarnidessi avvo-cato Tornmaso tu Augusto, di Pisa.Giampieri Antonio di Luigi, di Pori-sacco. Grassi-Mariani cav. Andrea diCosimo, di Uliveto. Moschini cav. An-tonio fu Angiolo, di Pisa. Bracci Fau-stino fu Nen3esio, di Buti. Barzi Al-fonso fu Gaetano, di Montecatini Vaidi Cecina. Pagani avv. Vincenzo diFilippo, di Cecina. Giorni cav. Carloq. Pietro, di Lari. Gioli cav. Antoniofu Ranieri, di Pisa. Spinelli Giovannif

u Diego, del Gabbro. Cambi Zelindo diAscanio, di Peccioli. Ascarelli Tran-quillo di Moisè, di Pisa. Mori Terziliodi Valentino, di Montecatini Val di Ce-cina. Parducci Valafrido fu Flaminio,di Piombino. Baraccani avv. Alfredo diFrancesco, di Pisa. Marradi Egisto diCarlo, di Barbaricina. Cini Gustavo diLuigi, di Cenaia. Cavallini Venanzio diNiccola, di Peccioli. Allegri Filippo diVolterra. Carnaciali Attilio fu Lazzaro,di Vecchiano. Carli Ulisse di Ranieri,di Pisa. Ruschi Giulio di Francesco,di Pisa. Capalbi Innocenzo fu Dorne-nico di Campiglia. Biondi dott. Giov.Batta fu Pietro, di Pomarance. ChericiItalo di Alessandro, di Volterra.

Giurati supplenti.Bertini cav. Eugenio di Vincenzo,

Cordoni avv. Giobbe di Tacito, RicciGiovanni di Angiolo, Barra Francescodi Giovanni, Pereyra Giulio di Giacomo,Canavari Mario di Niccolò, Chicca Girodi Gesualdo, Mariani Adriano di Gof-fredo, Lecci cav. avv. Amerigo di Egi-dio, Gianolla Amilcare di Santi, tuttidi Pisa.

In questa quindicina verranno trat-tate le cause seguenti

26 aprile. - Causa contro Cavai-lini Raffaello, accusato di omicidio.

28 e 29 detto. - Causa controCesare Cioni, accusato di omicidio.

30 detto. - Causa contro GottoRuben, accusato di offese e ferimento.

1° maggio. -- Causa contro Fio-rentini Giovanni, accusato di omicidio.

4 detto. - Causa contro Benci Ga-ribaldo, accusato di omicidio.

5 e 6 detto. - Causa contro Fan-tozzi Domenico, accusato di omicidio.

7 e 8 detto. - Causa contro Bar-sotti Luigi, accusato di omicidio.

10 detto. - Causa contro Coppu-gli Serafino, accusato di omicidio.

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- Nella notte di lunedì scorso alleore 1,30 alcuni individui questionaronofra loro sul lungarno Gambacorti pressoil ponte Solferino.

Uno della comitiva esplose cinquecolpi di rivoltella contro Arturo di Do-menico Pasquini di anni 40, il quale

al seguito delle ferite riportate cessavadi vivere all'ospedale.

S•VA:L`C) Ci v IL,I12,

Dal dì 7 al dì 13 aprile 1897 inclusive.

NASCITE DICNUNZI A TIC:

Maschi n. 21 - Femmine n. IO.Nati morti n. I.

MATRINIONI

Manimini Pellico, incollatore, con Di SaccoMinerva, attendente a casa, celibi, di S. Mi-

chele degli Scalzi - Pistoia Raitnondo bot-tegaio, con Lunghi lole, attendente a casa,celibi, di S. Marco alle Cappelle - ZanniniIvo, commerciante, con Rossi Pia, attendentea casa, celibi, di Pisa.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Faacelli Bernardo, calzolaro, con PecoraiPalmira, attendente a casa, celibi, di Pisa -Giordani Catone, ebanista, con Pardi Telerie,attendente a casa, celibi, di S. Michele degliScalzi - Nerini Fiorlindo, muratore, di SanSisto al Pino, con Serani Giulia, attendente

a casa, dì Riglione, celibi - Garzella Augu-sto, bracciante, di Putignano, con Dell'Orno-darrne Giulia, attendente a casa, di S. Giusto

in Cannicci, celibi - Ceccarelli Ranieri, com-messo di negozio, con Landini Palmira; at-tendente a casa, celibi, di Pisa - RaventiniAlberto, colono, di Orzignano, con Luisi Ines,attendente a casa, di S. Giovanni al Gattino,celibi - Bollini Alfredo, stovigliaio, con Lo-gli Maria, attendente a casa, celibi, di S. Mi-chele degli Scalzi - Giacomelli Ugo, tipo-grafo, con Carrara Luisa, attendente a casa,celibi, di Pisa - Duè Alessandro, vedovo,calzolaro, di S. Marco alle Cappelle, con GalliAssunta, attendente a casa, nubile, di S. Er-mete - Viviani Ranieri, bracciante, di SanLorenzo alle Corti, con Lazzereschi Elettra,attendente a casa, di S. Giovanni al Gatano,celibi - Cordoni Paolo, carrozziere, di Pet-tori, con Pampana Cesarina, attendente acasa, di Riglione, celibi - Montorzi Euge-nio, possidente, di Peccioli, con Manetti Ma-ria, attendente a casa, di Riglione, celibi -Cecchetti Alceste, tintore, di Pisa, con Foschi

Eufemia, attendente a casa, di S. Giovannial Gatano, celibi - Ciucci Carlo, bracciante,di S. Stefano extra moenia, con Bacheehi Ar-mida, attendente a casa, di Pisa, celibi -Bettini Zeffiro, barrocciaio, con Taccini Pia,attendente a casa, celibi, di S. Ermete -Del Corso Palmiro, ealzolaro, di Madonna del-l' Acqua, con Salvini Corinna, attendente aCasa, di Barbaricina, celibi - Della VallaSe bastiano, meccanico, di Firenze, con TovaniC esira, attendente a casa, di Pisa, celibi -Nardi - Cesare, calafato, di S. Marco alle Cap-pelle, con Bachini Alfea, attendente a casa,di Pisa, celibi - Sbrana Opelio, falegname,con Cristiani Annunziata, attendente a casa,celibi, di Pisa - Puccini Giovanni, vetraio,con Agonigi Annita, attendente a casa, celibi,di S. Michele degli Scalzi.

mortaiPellegrini Sebastiano, coniugato, di anni

84, di S. Giovanni al Gatano - Petri For-tunato, celibe, 24, di Castiglione della Pe-scaia - De Moisè Giocondo, coniugato, 67,di S. Marco al:e Cappelle - Di Puccio U-livo, celibe, 74, di Pisa - Gieringer vedovaMapèna Luisa, 90, di Bucarest Pierinicav. uff. Guglielmo, coniugato, 58, di Livorno- Pelleschi Giuseppe, celibe, 38, di Palaia- Bagnoli Isola, nubile, 39, di Pisa - Di

Coscio Rosa, nubile, 72, di Pisa - MartiniErnesto, coniugato, 35, d i Pisa - BurgalassiAlesia, nubile, 34, di Castellina Marittima -Ora nducci Otello, celibe, 21, di Pisa - Bian-chi nei Gioia Alberta, 28, di Pisa - Rosei-lini Antonio, celibe, 44, di Cascina - Borsinei Giusti Palmira, 21, di Pisa

E più n. 8 al disotto di 5 anni.CAMBIAMENTI DI RESIDENZA.

(Emigrati).Bulleri Ulderigo, a S. Miniato Balan

Pietro, a Viareggio - Tarducci Luigi, aEmpoli - D' Ancona dottor Giuseppe, Mal-contenti Oreste, Marchettini Domenico, a Fi-renze - Corsi Virgilio, a Cascina - Frut-tero Ermete, a Genova - De Giorgi Luigi,a Spezia.

(immigrati).Grassini Ferdinando, Maroni cav. lacopo,

da Livorno - Ricci vedova Marciti Regina eRivolti Pietro, da Firenze - Quattrini ing.Gaetano, da Torino.

ATTI GIUDIZIARII

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 80(6 marzo 1897) del supplemento al foglioperiodico della R. prefettura di Pisa.

- Avvisi in convocazione in assembleagenerale della società cooperativa di consumoin Fauglia e della società cooperativa indu-striale di Volterra.

- Bilancio al 31 dicembre 1896 dellaSocietà anonima del ponte sull' Arno pressoB occa di Zambra.

- E stato rinviato, con lo sbasso del 20per cento, all'udienza del 29 aprile corr. deltribunale civile di Volterra, l'incanto dei beniescussi a danno dei sigg. Benci e Baroncini,di Guardistallo, il prezzo del 1° lotto è ri-dotto a lire 851,20, quello del 2° lotto alire 1344.

- Estratto di bando per vendita immo-biliare a pregiudizio del sig. Enrico Genua: ilprimo esperimento avrà luogo il dl 6 mag-gio p. v., avanti il tribunale di Volterra.

Lotto unico. - Un appezzamento di terravitato, con una stalletta, posto in Serrazzano,avente una superficie di ettari 1,31; gravatoda vincolo livellare a favore del comune diPomaranee ed in parte da vincolo di dirittodi miniera: per il prezzo offerto dal creditoreistante M lire 274,20.

- Il prefetto della provincia di Pisarammenta ai sindaci che l'invio I alla cassa

depositi e prestiti delle deliberazioni concer-nenti la trasformazione dei mutui, deve avereluogo entro tre mesi dal giorno in cui sonostate date ai cemuni le istruzioni relative.

- Decreto prefettizio che autorizza il co-mune di Bientina, quale amministratore deilocale spedale ed asilo Gerini, ad accettarel'eredita disposta dalla defunta testatrice Ma-ria Germi.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 81(9 aprile 1897) del supplemento stesso.

- La mattina del 31 maggio p. v., di-nanzi al tribunale civile di Pisa, sarà posto apubblico incanto l' immobile di che appresso

da espropriarsi al sacerdote don GiuseppeVanni.

Una casa con terreno annesso, posta inCascina: per il prezzo offerto dal creditoreistante in lire 2235,60.

- Bilanci al 31 dicembre 1896 dellabanca provinciale cooperativa pisana e dellabanca popolare di Collesalvetti.

- Il prefetto della provincia di Pisa, ri-tenuto che furono portati a compimento i la-vori assunti dall' impresa Grassi Mariani perla difesa sulla destra dell' Era, invita coloroche avessero crediti verso l'impresa stessa a

presentarne i titoli ai comuni di Pontedera,Vicopisano e Calcinaia, nel termine di quin-dici giorni.

- L'intendenza di finanza di Pisa avvisache essendo andato deserto l' incanto gia te-nuto per l'appalto della rivendita n. 6, postain Vecchiano (Torretta), nel di 29 aprile corr.ne sarà tenuto un altro procedendosi all'ag-gi udicazione quand' anche non vi sia che unsolo offerente.

- L'ufficio del registro in Piombino rendenoto che nel di 28 aprile corr. sarà tenutoun nuovo incanto per 1' affitto del padule diPiombino (in due lotti): il prezzo d' incanto èdi lire 1403 per il 1° lotto e di lire 2710 peril 2° lotto.

- È stato omologato il concordato con-cluso tra il fallito Silvio Mastalli ed i suoicredi tori, sulla base del trenta per cento, esono stati accordati al fallito i benefici di cuiall'art. 839 del codice di commercio.

- Avviso per aumento di sesto sui beniescussi a danno del sig. Giuseppe Rossi diPontedera: il prezzo di provvisoria aggiudica-zione fu di lire 3650: il termine utile a farel'aumento scade col di 20 aprile andante.

- Il cancelliere della pretura di Pisarende noto che il sac. don Niccola Verona,

parroco in comune di Seravezza, ha accettatocon benefizio di legge e d'inventario l'ereditàrelitta dal frate Marc'Antonio Verona, mortoin Pisa il 1° febbraio 1897.

- esattore comunale dì Guardistalloavvisa che nel di 27 aprile corr., avanti lapretura di Cecina sarà posta all'incanto,

La metà del palco n. 5 prinio ordine nelteatro Virgilio Marchionneschi in Guardistallo:per il prezzo minimo di lire 50.

- Avviso di convocazione, in assembleagenerale, della società cooperativa di consumoin Barbaricina.

Prezzi delle gre.sce vendute in Piginel mercato del 14 aprile 1897.

NB. i prezzi segnati nella I .A colonna sonorelativi ai generi venduti in partita fuori/fieni°.

I prezzi segnati nella '2.a colonna riguardanoI generi venduti in dettaglio i (atJo cOrtiproso.

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il juin tale . . 15,00 a 15,50Granturco La q. nuovo l' ett. 8, 55 8, 85Detto di 2.it nuovo . . . . 8, 20 8, 35Detto Mazzocchio I .a qual. . »Detto 2.a q. . .Detto provenienza lombarda

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