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1. CAPITOLO UNO

1.1 COS'E' IL FOREX? pag. 6

1.2 BREVE STORIA DEL FOREX pag. 6

1.3 QUALI STRUMENTI FINANZIARI SI USANO NEL FOREX pag. 7

1.4 PERCHE' FARE TRADING NEL FOREX? pag. 8

1.5 I RISCHI pag. 9

1.6 LE VALUTE PIU' SCAMBIATE NEL FOREX pag. 10

1.7 GLI INDICI E LE MATERIE PRIME TRATTATE NEL FOREX pag. 10

1.8 L'ORARIO DEI MERCATI pag. 12

1.9 I PIPS pag. 12

1.10 LA VOLATILITA' pag. 13

1.11 LA CICLICITA' pag. 16

1.12 CALCOLARE IL PROFITTO pag. 17

2 CAPITOLO DUE

2.1 I GRAFICI NEL FOREX pag. 19

2.2 IMPARARE A LEGGERE I GRAFICI pag. 23

2.3 SUPPORTI E RESISTENZE pag. 27

2.4 LE FIGURE DEI GRAFICI pag. 29

2.5 LE FIGURE DI INVERSIONE DEL TREND pag. 34

2.6 LE FIGURE DI CONTINUAZIONE DEL TREND pag. 39

2.7 QUAL'E' LA TIMELINE IDEALE? pag. 41

2.8 GLI INDICATORI DI MERCATO pag. 43

3 CAPITOLO TRE

3.1 IMPARARE A PREVEDERE I SEGNALI DEL MERCATO pag. 49

3.2 FOREX E PSICOLOGIA pag. 50

3.3 FOREX: LE TEORIE pag. 51

3.4 INTRADAY TRADING pag. 55

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3.5 LO SCALPING pag. 55

3.6 COME APRIRE UN ORDINE FOREX E TIPI DI ORDINE pag. 56

3.7 L'EFFETTO LEVA pag. 57

3.8 STRUMENTI FINANZIARI pag. 58

3.9 QUANDO CONVIENE ENTRARE IN UNA TRANSAZIONE? pag. 59

3.10 QUANDO CONVIENE USCIRE DA UNA TRANSAZIONE? pag. 60

3.11 I PIVOT POINT pag. 60

4 CAPITOLO QUATTRO

4.1 I TRADER, QUALI SONO E COME SCEGLIERE QUELLO IDEALE pag. 64

5 CAPITOLO CINQUE

5.1 FOREX: GLOSSARIO DEI TERMINI PIU' USATI pag. 70

5.2 GUADAGNARE AL FOREX pag. 77

5.3 SULL'IMPORTANZA DELLO STOP LOSS pag. 78

5.4 UN ESEMPIO DI TRANSAZIONE pag. 79

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PREFAZIONE

Questa guida vuole essere un aiuto a tutti quelli che vogliono iniziare ad operare in questo nuovo

mercato, ma allo stesso tempo vuole fornire delle informazioni e dei “trucchi del mestiere” a chi già

mastica di Forex.

La domanda è: perché dovreste voler operare nel Forex?

Ognuno ha diversi motivi: c'è chi vuole farlo perché ama il rischio, chi lo fa per provare a trarre un

profitto, chi lo fa per vivere. Indipendentemente da quale sia la vostra motivazione, benvenuti in

questo affascinante mondo, che non mancherà di stupirvi, di farvi esultare e di farvi, si spera,

guadagnare.

Il nostro consiglio è quello di non fare mai le cose di fretta e di ragionare il più possibile. Studiate,

restate sempre informati su quello che accade nel mondo (perché, come leggerete in seguito, gli

andamenti del mercato del Forex sono influenzati da tantissime variabili) e, soprattutto, non

investite mai nel Forex del denaro che vi è strettamente necessario (come quello che vi serve per

pagare una rata del mutuo, ad esempio).

Restate, quindi, sempre aggiornati: sul nostro sito, www.mondoforex.com, trovate ogni giorno

degli articoli sempre freschi e le nostre personali previsioni sull’andamento delle principali valute.

Detto questo, non resta che augurarvi buona lettura e buon Forex!

Stefano Brighenti

Amministratore Mondoforex Network

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COS'E' IL FOREX?

Forex è l'acronimo di Foreign Exchange

Market e, sostanzialmente, indica il mercato

delle valute. E' senza dubbio il più grande

mercato del mondo come valore delle

transazioni effettuate giornalmente. Si

stima, infatti, che ogni giorno nel mercato

del Forex vengano scambiati quasi 2.000

miliardi di dollari.

Al suo interno operano diversi tipi di

operatori, come le grosse banche, gli

speculatori finanziari, i governi, nonché i

piccoli investitori. Questi ultimi, però,

possono partecipare solo attraverso degli intermediari finanziari autorizzati, chiamati broker.

Le caratteristiche principali del mercato del Forex sono:

volume degli scambi, calcolato in miliardi di dollari al giorno;

grande liquidità degli scambi;

possibilità di fare Forex ovunque nel mondo;

mercato aperto 24 ore su 24;

tassi di cambio delle valute influenzati da tantissimi fattori.

BREVE STORIA DEL FOREX

Il Forex è un mercato che è stato creato nel 1971, con l'apparire dei tassi di cambio fluttuanti. Prima di

questa data il Bretton Woods Agreement, un accordo su scala internazionale, impediva la contrattazione

sulle valute e, di conseguenza, la speculazione valutaria.

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L'origine di questi accordi è da ricercare nel 1944, stilati per evitare la fuga di capitali tra le nazioni, alla fine

della seconda guerra mondiale, e quindi aiutare la stabilizzazione delle valute.

Nel tempo la necessità di questi accordi venne meno, tanto da essere aboliti definitivamente. Nel 1980 i

movimenti di scambio tra le valute conobbero una forte accelerazione grazie ai computer.

Se in precedenza il Forex era sostanzialmente un mercato interbancario, ovvero rivolto prevalentemente

agli istituti di credito, proprio la possibilità di operare via internet in tempo reale ha fatto sì che il Forex

conoscesse un'espansione assolutamente incredibile.

Ad oggi il più grosso mercato di Forex del mondo è quello di Londra. Il fatturato totale giornaliero di questo

mercato è di circa 3,2 trilioni di dollari

QUALI STRUMENTI FINANZIARI SI USANO NEL FOREX

Gli strumenti finanziari usati nel mercato

del Forex sono diversi:

Forward Transaction, ovvero un

contratto con il quale il denaro

non passa di mano fino ad una

certa data futura. Venditore e

compratore si accordano il tasso

di cambio futuro. Il lucro sta nella

differenza tra i due tassi di

cambio. La durata di questa

operazione può essere,

indifferentemente, di giorni, mesi

o anni;

Futures, sono degli accordi che hanno ad oggetto una scambio di una certa quantità di denaro

prestabilita ad una data, anch'essa prestabilita. Solitamente la durata del contratto è di 3 mesi.

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Swap, due parti si scambiano un certo ammontare di valuta con l'accordo di invertire nuovamente

le posizioni entro una certa data futura.

Spot, è una forma di scambio simile ai Futures, ma con la differenza che dura solitamente solo 2

giorni.

PERCHE' FARE TRADING NEL FOREX?

La prima cosa da sapere è che in Italia le

valute acquistate con il Forex sono tassate

e tassabili solo se mantenute per almeno

7 giorni lavorativi e se l'importo supera le

vecchie 100 milioni di lire. Se quindi

volete fare Forex per divertimento o per

provare, andate pure tranquilli.

In secondo luogo, andiamo ad analizzare

quali sono le principali ragioni che

possono spingere a fare Forex.

La prima grande ragione è, senza dubbio, il fatto che con il Forex puoi guadagnare anche quando il

mercato è in discesa.

Puoi infatti aprire nuove posizioni in Buy o in Sell. Nel primo caso, voi "scommettete" sul fatto che quel

dato indice o valuta salirà e, quindi, se sale guadagnate denaro. Nel secondo caso, invece, voi

"scommettete" sul fatto che quel dato indice o valuta scenderà e, se scende, guadagnate. Finché andrete

nella giusta direzione di mercato, potrete sempre realizzare dei profitti.

La seconda ragione è l'operatività del Forex, aperto 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì. Questo vi permette

di fare trading quando preferite.

La terza ragione è la leva, che dà al broker la possibilità di fare grandi profitti mantenendo al minimo il

rischio sul capitale investito. Ad esempio, una leva di 200 a 1 significa che per acquistare un paniere di

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10.000 dollari, dovete investirne solo 50 reali. L'ammontare della leva dipende dal broker con cui decidete

di operare e che operazione volete fare, in quanto la leva sugli indici può essere diversa da quella sulle

valute.

La quarta ragione è senza dubbio la facilità con cui potete avvicinarvi al mercato del Forex. Tutti i broker

on line danno la possibilità di provare la loro piattaforma con un conto di prova, a volte di 50.000 dollari,

altre di 100.000 . Grazie a questo conto di prova, ma basato sui reali andamenti di mercato, riuscirete

senz'altro a capire se il Forex può fare per voi e se ne siete portati. Quando siete pronti a fare sul serio,

potete aprire il vostro conto anche con un minimo investimento iniziale di100 dollari, sempre a seconda del

broker con cui decidete di operare.

La quinta ed ultima ragione è che non si paga alcuna commissione sulle operazioni effettuate, in quanto il

broker guadagna dallo spread bid-ask, ovvero dalla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita di

una valuta o di un indice.

I RISCHI

Il Forex, come tutti i mercati legati alle

azioni, è un mercato non esente da rischi.

Quali sono quelli maggiori?

Senza dubbio i rischi legati alla

fluttuazione del cambio, se magari non va

nella direzione da noi prevista.

Il secondo rischio è quello legato alle

differenze tra i tassi di interesse dei paesi

delle valute trattate.

L'ultimo possibile rischio riguarda i

governi dei paesi delle valute trattate, in

quanto la situazione globale di un paese

influisce, a volte anche notevolmente, sulla forza della valuta e, di conseguenza, sui tassi di cambio della

stessa contro altre valute.

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LE VALUTE PIU' SCAMBIATE NEL FOREX

Uno dei mercati principali in cui vi

ritroverete ad operare con il Forex è

sicuramente quello delle valute. Dovrete,

ad esempio, intuire se il Dollaro scende

rispetto alla Sterlina, oppure se lo Yen

Giapponese sale rispetto all'EURO.

Proprio le valute sono un aspetto molto

interessante da considerare. Per prima

cosa, occorre sapere che, a seconda del

broker con cui decidete di operare,

potrete avere la possibilità di operare con

più o meno valute. Quelle essenziali, però,

ci sono sempre: Dollaro Statunitense, Sterline inglese, Euro e Yen Giapponese.

Tra le valute aggiuntive potrete anche trovare il Dollaro Canadese o il Franco Svizzero.

Il momento migliore per fare trading EUR/USD e GBP/USD è durante la fine della sessione di Tokyo e

l'apertura della sessione di Londra, mentre il momento migliore per fare trading USD/JPY è durante la

sessione di Tokyo.

GLI INDICI E LE MATERIE PRIME TRATTATE NEL FOREX

Oltre alle valute, il Forex ti dà anche la possibilità di operare sugli indici e sulle materie

prime.

Gli indici rappresentano l'andamento delle principali borse del mondo. Il valore di un

indice è formato da un determinato numero di titoli, che varia a seconda dell'indice e che

sono quotati nella borsa del paese. Ad esempio, l'indice FTSE 100 è rappresentato dai

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titoli azionari delle 100 maggiori aziende quotate nella borsa di Londra. L'andamento di questo indice

rappresenta l'andamento della borsa di Londra. Senza entrare nel dettaglio, se l'indice è in positivo,

significa che la maggior parte dei titoli che lo rappresentano sono saliti, se invece l'indice è in negativo,

significa che la maggior parte dei titoli che lo rappresentano sono scesi.

Nel mercato del Forex è possibile trattare gli indici, ma la loro contrattazione è limitata agli orari di apertura

della borsa nel paese di riferimento.

Tra gli indici più importanti, sui quali è possibile investire, ci sono:

CAC 40, è l'indice della borsa di Parigi;

DAX 30, è l'indice della borsa di Francoforte;

FTSE 100, come abbiamo già visto è l'indice della borsa di Londra;

NASDAQ 100, è l'indice della borsa Statunitense di Wall Street, New York.

Oltre agli indici e alle valute, alcuni broker ti danno anche la possibilità di operare nel settore delle materie

prime. E' un settore senza dubbio molto interessante, che può costituire una valida alternativa a fare

trading sulle valute o sugli indici. Per qualcuno, invece, può essere anche il settore prevalente.

Tra le materie prime sulle quali è possibile operare, ci sono senza dubbio le principali e famose: petrolio,

oro e argento. Oltre a queste ci sono anche altre possibilità, come ad esempio il caffè, il cotone, la seta.

Molto, in quest'ultimo caso, dipende da che possibilità ci dà la nostra piattaforma di broker.

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L'ORARIO DEI MERCATI

Il Forex è un mercato aperto 24 ore su 24. I mercati mondiali, però, non restano aperti per 24 ore su 24,

ma hanno degli orari di apertura e di chiusura ben precisi. Secondo gli orari GMT (quelli di Greenwich), il

mercato di Tokyo apre al mezzanotte e chiude la mattina alle 8, il mercato di Londra apre alle 8 di mattina e

chiude alle 16, mentre il mercato statunitense apre alle 13 e chiude alle 21. Per calcolare il relativo orario in

Italia, basta aggiungere un'ora di fuso orario. Ecco un chiaro grafico che riporta gli orari di contrattazione.

I PIPS

Il pip è l'unità di prezzo più piccola

relativa ad un indice, una valuta o una

materia prima. Il concetto di pip viene

usato per calcolare la differenza di prezzo

di una valuta, un indice o una materia

prima in due momenti diversi.

Ad esempio, se il prezzo del cambio

EUR/GBP alle 9:00 è 1,5000 e alle 10:00 è

1,5010 , la differenza tra i due valori è di

dieci pips. Ogni pip ha un dato valore. Nel

cambio valute è solitamente pari a 50

centesimi di dollaro.

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LA VOLATILITA'

La volatilità è una delle caratteristiche principali del mercato del Forex. Tra gli aggettivi che vengono usati

per definirlo, infatti, si usa spesso anche il termine volatilità. Ma cos'è in realtà?

Per volatilità si intende l'ampiezza del cambiamento di prezzo in un determinato periodo di tempo.

Maggiore è l'ampiezza del movimento del prezzo, più grande sarà la volatilità, e viceversa.

Riportiamo con un esempio grafico un momento in cui il Forex è molto volatile e uno in cui ha una bassa

volatilità.

Come possiamo vedere, nel momento di

alta volatilità il prezzo subisce grandi

variazioni, mentre nel momento di bassa

volatilità resta abbastanza stabile.

La volatilità presenta alcune caratteristiche

che è bisogna sempre ricordare:

Ciclicità : La volatilità tende a

muoversi a cicli. Aumenta fino al

suo punto di massimo, quindi si

inverte fino a raggiungere il suo

punto di minimo per poi

riprendere il ciclo. C’è anche chi afferma che la volatilità sia uno strumento più prevedibile rispetto

al puro prezzo e, per questo motivo, hanno ideato delle strategie che hanno proprio la volatilità

come base.

Persistenza : La persistenza è la caratteristica della volatilità di continuare il movimento che ha

avuto nel giorno precedente. Ad esempio, se ieri la volatilità era in salita, probabilmente lo sarà

anche oggi, e viceversa. Se il mercato è stato ieri molto volatile, probabilmente anche oggi sarà

volatile.

Regressione verso la media. Significa sostanzialmente che, dopo aver raggiunto i suoi punti di

minimo e di massimo, la volatilità tende a normalizzarsi e a raggiungere dei valori entro la media.

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Studiamo due ulteriori concetti di volatilità:

Volatilità storica, ovvero l’ampiezza dei movimenti del prezzo in un periodo passato;

Volatilità implicita, ovvero la volatilità futura che viene calcolata dagli operatori del mercato,

secondo delle precise stime.

Il concetto di volatilità è molto importante da sapere, perché inevitabilmente ci troveremo a che fare con

periodi di alta volatilità e quindi dovremo sapere come poter operare con successo. Quando un mercato è

molto volatile significa che è instabile, è quindi più difficile riconoscere con esattezza se ha già raggiunto il

suo massimo (e quindi possiamo aprire un’operazione in vendita) oppure il suo minimo (e quindi possiamo

aprire un’operazione in acquisto).

Ci sono però degli strumenti utili per calcolare il livello attuale di volatilità del mercato, in maniera da poter

attuare delle precise strategie che sfruttano proprio la volatilità.

Calcolare la volatilità

Andiamo ad analizzare in che maniera possiamo calcolare la volatilità. Esistono due metodi principali, il

True Range e il metodo sulla deviazione

standard annuale.

Il metodo del True Range è stato introdotto

per la prima volta da Welles Wilder. Il True

Range è costituito dal valore più grande tra:

il prezzo massimo e il prezzo minimo

di oggi;

il prezzo di chiusura della giornata di

ieri e il massimo di oggi;

il prezzo di chiusura di ieri e il minimo

di oggi.

Il True Range considera anche i prezzi della

giornata di ieri e il massimo e il minimo della giornata di oggi. Per questo motivo è un indicatore che

considera anche eventuali gap che dovessero realizzarsi.

Le informazioni che riusciamo ad ottenere dal calcolo del True Range sono:

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calcolare quanto è volatile un titolo o un indice;

individuare con la maggior precisione possibile i punti di stop-loss e di take-profit.

Il secondo metodo di calcolo della volatilità usa la deviazione standard annuale. Per calcolarla, viene usata

la formula della volatilità storica applicata per 256 giorni di trading (che sono i giorni effettivi in cui è

possibile operare nel Forex in un anno).

La formula è:

Volatilità storica = deviazione standard(logn(close/close di ieri),lunghezza) * 100 * √ 256.

Gli indicatori di volatilità

Nel Forex ci sono due indicatori principali che sono usati per calcolare la volatilità.

Il primo di questi indicatori è formato dall'ID e dal NR4. Le sigle stanno per Internal Day e per

Narrow Range, mentre il 4 è il numero di barre considerate.

Con questo indicatore, rappresentato nella figura a sinistra, vogliamo intendere il caso in cui la barra

attuale (quella di oggi) sia completamente contenuta in quella appena precedente. Per fare questo,

bisogna che il minimo di oggi sia maggiore del minimo di ieri, mentre il massimo di oggi sia minore del

massimo di ieri. Avere una barra ID significa che il mercato è in diminuzione di volatilità.

L'indicatore NR4, il cui grafico è riportato a destra, invece, si ha quando il movimento di una barra è

inferiore rispetto a quello delle 4 barre precedenti. Non devono necessariamente verificarsi, in quest'ultimo

caso, anche le condizioni viste prima circa l’ID. La barra NR4 indica che la volatilità è in diminuzione e

fornisce un segnale più forte rispetto a quello dato dalla barra ID.

Potrebbe anche verificarsi la particolare condizione nella quale una barra rispetti contemporaneamente le

condizioni di ID e di NR4. In questo caso avremo una diminuzione di volatilità ancora più elevata.

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Se volessimo avere un indicatore ancora più preciso, ma di meno frequente realizzazione, potremmo

considerare un NR7, ovvero 7 barre precedenti a quella da noi considerata.

Il secondo indicatore che andremo a considerare è il Volatility Ratio, alla cui base c'è l'ipotesi che il mercato

abbia una volatilità a breve periodo inferiore del 50% rispetto alla volatilità a lungo periodo. Questo è un

chiaro sintomo di diminuzione di volatilità del mercato.

Studiare con precisione questi indicatori di volatilità ci permette di intuire l’andamento del mercato e ci fa

prendere migliori decisioni in merito all’entrata o all’uscita da una nuova posizione.

LA CICLICITA'

Il Forex, così come la borsa in generale, è un mercato

ciclico. Significa che si muove a cicli, ovvero che il valore

assunto in passato da un dato indice o da una data

valuta tornerà ad essere nuovamente assunto in futuro.

Di seguito un grafico che rappresenta la ciclicità di un

indice o di una valuta.

Occorre fare, però, alcune precisazioni:

i cicli non sono mai regolari;

la distanza tra massimo e minimo è più irregolare rispetto alla volatilità stessa;

il trend legato al nostro ciclo, a volte, è così forte da rendere difficile l'individuazione della parte

periodica del ciclo stesso.

Tutte e tre queste considerazioni sono assolutamente normali, in quanto stiamo analizzando e "giocando"

con variabili economiche.

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E' molto importante studiare i cicli perché sono una delle basi del Forex. Ad esempio, dai cicli dipende la

volatilità. Prima, infatti, abbiamo detto che una delle caratteristiche della volatilità è proprio il suo essere

ciclica.

Esistono diversi indicatori che studiamo la ciclicità di un mercato. Senza dubbio il più importante tra questi

sono le onde di Elliott, che verranno analizzate più approfonditamente nella parte relative alle Teorie del

Forex. Per ora ci basti sapere che, grazie all'applicazione delle sue onde Elliott aveva previsto la ripresa del

mercato americano dopo la grande crisi del 1929, andando in contro-tendenza ai maggiori analisti

dell'epoca.

CALCOLARE IL PROFITTO

Quando si opera nel Forex l'obiettivo

principale è, ovviamente, di guadagnare

denaro. Il guadagno (o la perdita) deriva

dalla differenza tra il prezzo di acquisto e

quello di vendita.

Poniamo ad esempio che si decida di

aprire un posizione long, ovvero in

acquisto, di EUR/USD a 1,5320 e, dopo un

certo periodo di tempo, lo si rivenda al

prezzo di 1,5340 . La differenza di 20 pips

è il guadagno che abbiamo ottenuto dalla

transazione. Se, invece, il prezzo finale

fosse stato di 1,5300 , la differenza di 20 pips è la nostra perdita.

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I GRAFICI NEL FOREX

Sicuramente avrete visto qualche volta in che maniera sono riportati gli andamenti dei titoli azionari su

carta: con dei grafici. I grafici sono una componente essenziale del mercato finanziario, quindi anche del

Forex. Non a caso, qualunque programma di broker decidiate di usare per fare Forex, la parte centrale e più

grande della schermata del vostro computer sarà occupata dal grafico.

Non avere un grafico ci rende ciechi verso questo mondo, in quanto non riusciamo a renderci conto in che

direzione sta andando e, quindi, come poter investire. Per tutti questi motivi, è assolutamente importante

imparare a leggere correttamente i grafici e ad interpretare i segnali che il grafico ci fornisce.

Una delle prime da notare quando si va ad analizzare un grafico, è il valore di acquisto e quello di vendita di

una valuta o di un indice. A seconda della valuta, può esserci più o meno scarto tra i due valori. Questo

scarto è chiamato pip. In linea di massima, maggiori sono i pip tra i due valori, più è difficile guadagnare, ma

in realtà molto dipende dal tipo di valute su cui andiamo ad operare e dalla situazione del mercato. Nel

Forex esistono sostanzialmente tre tipi di grafici: bar, line e candlestick.

Il grafico a barre è sostanzialmente simile al grafico a

candele ma il corpo centrale è costituito da una linea e

non da una candela. Anche nel grafico a barre viene

messo in evidenza il punto di massimo e di minimo

raggiunto dall'indice o dalla valuta nel periodo di

tempo considerato.

Il prezzo di apertura della transazione è evidenziato

con una piccola barra orizzontale verso sinistra, quello

di chiusura con una barra orizzontale verso destra.

Il grafico lineare, invece, è il più semplice per

evidenziare l'andamento di un titolo, ma è anche

quello che riesce a fornirci meno indicazioni. Sull'asse

orizzontale è rappresentato il tempo, sull'asse

verticale, invece, i valori raggiunti dall'indice o dalla

valuta.

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Il grafico candlestick è senza dubbio uno

dei grafici più usati nel mercato

finanziario e del Forex. E' come un grafico

a barre, ma leggendolo bene se ne

possono ricavare molte più informazioni.

Come dice il nome stesso, la parte

principale del grafico è formata da delle

barre, solitamente colorate, chiamate

"candele", o "candle line". Ogni candela

rappresenta l'andamento del titolo o della

valuta in un dato intervallo di tempo.

I primi usi storici del grafico candlestick si ebbero addirittura tre secoli fa, in Giappone, quando i mercanti

usavano tecniche simili al candlestick per studiare l'andamento del prezzo nel mercato del riso. Per questo

motivo il grafico candlestick è chiamato anche a candele giapponesi.

Possiamo decidere, a seconda della nostra strategia di trading e di ciò che vogliamo analizzare, se

visualizzare una candela ogni "tot" intervallo di tempo, ad esempio ogni ora o ogni minuto.

Sostanzialmente, ogni barra è formata da un corpo

centrale, colorato, e da delle linee verticali, sopra e

sotto il corpo.

La parte centrale indica l'andamento reale del titolo

nell'intervallo di tempo considerato. Il punto più alto

dove termina la candela, è detto punto di massimo,

mentre il punto più basso è detto punto di minimo. Il

colore del corpo della candela varia a seconda se

l'andamento sia positivo (ovvero il massimo sia

maggiore del minimo), o negativo (ovvero il massimo sia minore del minimo). Se l'andamento è positivo, la

candela sarà colorata di verde o di bianco, a seconda del software di broker on line che utilizziamo. Se

invece l'andamento è negativo, il colore della candela sarà rosso o nero. Maggiore è la grandezza del corpo

della candela, maggiore saranno i volumi trattati in quel dato intervallo di tempo.

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Un aspetto molto importante dei grafici candlestick è formato da quelle linee verticali che si trovano sopra

e sotto il corpo centrale della candela, chiamate ombre,. La linea al di sopra del corpo indica il punto di

massimo che, in quel dato periodo di tempo, il nostro indice o la nostra valuta ha raggiunto, per poi

ridiscendere fino all'inizio della candela. Al contrario, la linea al di sotto del corpo indica il punto di minimo

che, in quello stesso periodo di tempo, è stato raggiunto, per poi risalire fino al punto più basso del corpo

della candela.

Ora che conosciamo esattamente come è formato un grafico candlestick, occorrerà imparare ad

interpretare i segnali che il grafico ci fornisce e applicarli nella realtà.

I trend

Prima di entrare in maniera più

approfondita nell'analisi dei grafici Forex,

dobbiamo studiare cosa sono i trend. Più

avanti studieremo come poter prevedere

un trend e come poter trarre profitto da

un trend.

A livello di definizione, il trend è

l'andamento di un prezzo. Questo prezzo

può riguardare una valuta, un indice,

un'azione.

E' possibile sviluppare i concetti di trend di breve, di medio e di lungo periodo, a seconda dell'orizzonte

temporale lungo il quale il trend stesso si sviluppa e prende forma. Non esistono dei parametri di tempo

ben definiti e standard per definire il breve, il medio e il lungo periodo. Nella pratica del Forex, quasi tutto

dipende dall'esperienza del trader.

Diciamo che, in linea generale, un trend può essere considerato di lungo periodo se analizza un arco di

tempo superiore all'anno. Un trend può essere di medio periodo se dura da 3 settimane fino ad un anno.

Infine, un trend è di breve periodo se ha una durata inferiore a tre settimane.

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Ovviamente, sono solo dei tempi indicativi,in quanto un trend di 6 mesi può essere considerato di lungo

periodo, così come uno di 2 settimane può essere considerato di medio periodo. Dipende dall'osservazione

dei grafici: se solitamente osserviamo i grafici intraday, ovvero che contengono informazioni sui trend solo

del giorno in corso, allora anche 2 settimane possono essere per noi un medio periodo.

I volumi

I volumi sono una delle variabili

fondamentali da analizzare quando si

vuole fare trading sul Forex. Studiare i

volumi significa studiare la dimensione

degli scambi in relazione al movimento e

alla tendenza dei prezzi.

I volumi possono essere considerati come

la forza dei movimenti dei prezzi. Se, ad

esempio, il volume di un trend in salita è

molto alto, significa che molti più trader

hanno comprato rispetto a quelli che hanno venduto. Viceversa, se il volume in salita è basso o nullo,

significa che le quantità comprate dai trader si equivalgono, o quasi, a quelle vendute.

Secondo la teoria classica, i volumi devono confermare il trend. Questo significa che, se un trend è in salita,

gli scambi devono essere sempre maggiori se si acquista più di quello che si vende, devono invece essere

sempre minori (o non aumentare) se invece si vende più di quello che si acquista. Vedremo,

successivamente, che non è sempre così e che, prima di trarre conclusioni affrettate, bisogna studiare con

attenzione i segnali che ci vengono dati dai grafici.

Una considerazione molto importante: i volumi non sono mai considerati come valori assoluti. Pertanto,

quando si parla di volumi crescenti, ci si riferisce al livello dei volumi attuali confrontato con il livello dei

volumi passati.

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Come fare per capire, da un grafico, se i volumi sono alti o bassi?

E' più semplice di quello che si pensa. Consideriamo un grafico candlestick che, ripetiamo, è il più usato nel

settore finanziario e del Forex. Più il corpo della candela è ampio, maggiori volumi saranno stati scambiati

nell'intervallo di tempo considerato.

Riportiamo un esempio grafico di alti volumi

scambiati.

Come si vede dal grafico, l'ampiezza del corpo della

candela è notevole. Significa che molti più compratori

hanno acquistato rispetto a quelli che hanno venduto.

In questo caso ci troviamo in una fase di forte salita

del mercato.

Quest'altro grafico, invece, indica dei bassi volumi

scambiati.

Come si vede dal grafico, il corpo della candela è quasi

inesistente. Questo significa che le quantità acquistate

sono molto simili a quelle vendute. In questo caso ci

troviamo in una fase di indecisione del mercato.

IMPARARE A LEGGERE I GRAFICI

Dobbiamo sapere che dai grafici candlestick possiamo trarre tante informazioni, per decidere come

impostare la nostra campagna di Forex.

Quando andiamo a studiare i grafici del Forex, parliamo di formazioni. Ovvero, di come si stanno

comportando le candele. Così, ad esempio, esistono le formazioni a triangolo (quando diverse candele,

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vicine le une alle altre, ricordano la figura di un triangolo) e le formazioni a rettangolo (se invece ricordano

la forma di un rettangolo).

Studieremo nel prosieguo di questa guida le formazioni più importanti che un grafico può assumere, ivi

comprese le due già citate: triangolo e rettangolo.

Per prima cosa, dobbiamo vedere quanti tipi di figure possono assumere le candele giapponesi.

Long black or white body

Quando una candela ha un grande corpo centrale, indica che il mercato si sta spostando

fortemente in quella direzione. Ad esempio, se il corpo della candela è bianco, significa che il

mercato sta fortemente puntando a risalire, mentre se il corpo è nero, significa che il

mercato sta fortemente puntando a scendere. E' un segnale altamente positivo o negativo, a

seconda se il corpo è bianco o nero.

Short black or white e spinning top

Quando si ha un corpo poco ampio e le ombre superiore ed inferiore sono corte e

della stessa grandezza, ci troviamo in una fase di stallo del mercato. Se invece il corpo

centrale della candela è piccolo ma le ombre sono allungate (spinning top) ci troviamo

in una fase di forte indecisione del mercato, tanto maggiore quanto è grande la

lunghezza delle ombre.

Long black or white e marubozu line

Quando si ha una candela con un grande corpo centrale e un'ombra,

ci troviamo in una situazione di forte segnale rialzista o ribassista.

Come potete osservare nell'immagine a sinistra, deve esserci solo un

ombra, superiore o inferiore, o anche nessuna ombra. Questo indica

che il punto di massimo o di minimo del corpo della candela

corrisponde proprio con il massimo o il minimo raggiunto durante il

periodo di tempo considerato.

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Black or white upper shadow e Black or white lower shadow

Se abbiamo una candela simile alle prime due dell'immagine di sinistra,

ovvero con un corpo molto piccolo e una grande ombra superiore, ci

troviamo in una fase tendenzialmente ribassista del mercato.

Se invece ci troviamo in una situazione come quella delle candele 3 e 4 del

grafico a sinistra, ovvero un corpo piccolo e una lunga ombra inferiore, ci

troviamo in una fase tendenzialmente rialzista del mercato.

Linee Doji

La situazione che si vede nell'immagine a sinistra è molto particolare, in quanto il prezzo di

apertura coincide esattamente con il prezzo di apertura. La candela Doji è una delle più

significative tra tutte le candele. Il significato di questa candela è quello di una forte indecisione

del mercato e potrebbe anche significare un'inversione del mercato stesso.

Quali segnali ci può dare una candela Doji?

Se dopo un lungo trend ci troviamo di fronte ad una candela Doji, potremmo

trovarci di fronte ad un forte segnale che il trend potrebbe essere giunto alla sua

fine. I giapponesi dicono che una candela Doji fa sempre notizia. Inoltre, se ci si trova di fronte ad una Doji

dopo un trend in forte salita, bisogna vendere immediatamente. Se invece ci si trova di fronte ad una Doji

dopo un trend in discesa, occorre aspettare una conferma successiva.

Bisogna prestare molta attenzione alle candele Doji che seguono una candela con un grande corpo

centrale, quasi esagerato rispetto alla media degli altri movimenti. La Doji potrebbe infatti essere il segnale

che il trend potrebbe essersi esaurito con l'ultima grande spinta finale.

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Le dinamiche Doji

E' fondamentale, per l'importanza che rivestono, studiare a fondo le dinamiche Doji, ovvero le varie

possibilità che possiamo avere quando ci troviamo di fronte ad una candela Doji.

Le candele Doji sono una particolare formazione del grafico, molto affidabile nei segnali che ci rimanda.

Doji Star

Quando il corpo della candela è nullo e ci sono grandi ombre sia sopra che sotto allo stesso, è un

forte segnale di inversione di tendenza.

Long-legged Doji

Quando le ombre di una candela Doji sono molto lunghe, sopra o sotto al corpo, significa che i

prezzi si sono mossi violentemente in entrambe le direzioni, per poi concludersi allo stesso

prezzo di apertura. E' un chiaro segnale di indecisione del mercato.

Gravestone Doji

Se una candela Doji ha una sola ombra, nella parte superiore del corpo, si parla di Gravestone

Doji. Se abbiamo questa candela alla fine di un trend rialzista, è un forte segnale di inversione

di tendenza.

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Dragonfly Doji

Questa candela Doji è l'esatto opposto della Gravestone Doji, in quanto la candela stessa ha

una sola ombra, nella parte inferiore del corpo. Se questa candela si trova alla fine di un

trend ribassista, è un forte segnale di previsione di un trend rialzista.

La candela Doji ci dà lo spunto per parlare delle figure di inversione, ovvero quei segnali che ci indicano che

un trend è finito e ne sta per iniziare un altro.

SUPPORTI E RESISTENZE

Sia i supporti che le resistenze sono due punti cardine e ben precisi dei grafici Forex che bisogna conoscere

molto bene, dato che possono essere indicatori ben precisi di previsione del movimento di un trend.

I supporti

I supporti sono quei livelli di prezzo in

corrispondenza del quale il prezzo non

scenderà. La figura seguente evidenzia

con precisione un livello di supporto.

Come si vede dal grafico, i prezzi oscillano

costantemente ma non riescono mai a

rompere il livello di supporto, tranne alla

fine.

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Cosa succede quando il prezzo riesce a rompere un livello di supporto?

Molto probabilmente, il trend continuerà

la sua discesa. Il grafico seguente ci

mostra come è andata in realtà.

In questo caso, come potevamo

aspettarci, il trend ha continuato il suo

andamento negativo, confermando con

successo le nostre previsioni e

permettendoci di realizzare un buon

guadagno.

Le resistenze

Le resistenze sono, esattamente al contrario dei supporti, dei livelli di prezzo al di sopra dei quali il prezzo

corrente non andrà.

I prezzi oscillano ma non riescono mai ad andare

oltre il livello di resistenza, pur avvicinandosi molto in

due occasioni. Alla fine, il prezzo rompe la resistenza,

questo ci fa prevedere un trend in ascesa.

Al lato un grafico che mostra un livello di resistenza.

Il grafico seguente, invece, ci fa vedere cosa succede

quando il prezzo riesce a rompere la resistenza.

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Anche in questo caso, come nei supporti prima, il trend ha continuato la sua ascesa, come ci faceva

prevedere la rottura del livello di resistenza.In definitiva, possiamo dire che i livelli di supporto e di

resistenza sono degli indicatori di andamento di un trend. Dobbiamo però fare attenzione a prendere un

periodo di tempo sufficientemente lungo prima di fissare un possibile livello di supporto o di resistenza,

perché altrimenti si rischia di trarne false indicazioni. Comunque, per più sicurezza, il consiglio è quello di

verificare il reale andamento del trend prima di aprire una posizione, sia in acquisto o in vendita.

LE FIGURE DEI GRAFICI

I triangoli Una formazione particolare che un grafico può

assumere è il triangolo, ovvero quando i movimenti del

trend assumono mano a mano ampiezze sempre

minori, fino a formare un triangolo. La figura al lato è

un ottimo esempio di triangolo.

Quando il grafico forma la figura di un triangolo siamo in una fase di indecisione del mercato. In questi

momenti, alcuni broker protendono per un'inversione del trend, altri invece protendono per una

continuazione del trend in atto.

Poiché, però, entrambe le situazioni possono potenzialmente verificarsi, se si vuole operare con successo

quando si verifica un triangolo, senza dover attendere l'inizio e l'eventuale conferma del nuovo trend,

conviene aprire delle posizioni long al di sopra del prezzo corrente e delle posizioni short al di sotto dello

stesso. In questa maniera avremo una posizione aperta in direzione giusta. Ovviamente, quando avremo

verificato il corso del nuovo trend, chiuderemo la posizione che non si è realizzata e manterremo aperta

l'altra.

Esistono potenzialmente diverse possibilità di realizzazione di un triangolo. Per questo motivo, si parla di

triangolo ascendente o di triangolo discendente.

Il triangolo ascendente si verifica nella figura seguente.

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Come si vede, il prezzo ha un livello di resistenza,

rappresentato dalla linea rossa orizzontale. I

compratori stanno spingendo affinché il valore

assunto da questa valuta rompa il livello di resistenza

e lo superi.

Nella maggior parte dei casi, questa figura è preludio

ad un trend in salita, in quanto molte persone stanno

comprando. Poiché, però, non è mai detta l'ultima

parola, potrebbe accadere anche il contrario: ovvero che la resistenza è molto forte e i compratori non

riescono ad acquistare tanto da romperla.

Anche in questo caso, per essere sicuri, piazzeremo due ordini: uno short appena al di sotto del prezzo

attuale, uno long appena al di sopra del prezzo attuale.

Il triangolo discendente, invece, è rappresentato nella figura a inizio pagina successiva.

Questa figura è l'esatto opposto di quella analizzata

prima. La linea rossa orizzontale rappresenta un livello

di supporto. Poiché vediamo che, mano a mano, i

massimi delle singole candele si avvicinano al valore

del supporto, significa che in molti stanno vendendo.

Questo prelude ad un probabile trend in discesa, non

appena le vendite saranno abbastanza forti da poter

rompere il supporto. Anche in questo caso, poiché non

è certo, conviene aprire due posizioni: una short

appena al di sotto del prezzo attuale ed una long

appena al di sopra del prezzo attuale.

I rettangoli

I rettangoli sono una particolare figura dei grafici Forex che sta ad indicare una forte indecisione di

mercato. Sostanzialmente, il prezzo si muove all'interno di due linee parallele. Quella superiore è nota

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come resistenza, quella inferiore è nota invece come supporto. La figura seguente rappresenta un'ottima

indicazione di rettangolo.

Una variabile discriminante della figura rappresentata

sopra è la distanza tra le linee di resistenza e di

supporto. Non c'è una distanza predefinita, molto

infatti dipende dal nostro modo di fare Forex e

dall'esperienza acquisita. In ogni caso, è sempre bene

non sceglierla troppo stretta, altrimenti rischiamo di

ottenere falsi segnali da questa figura.

Quello che dobbiamo osservare in questa figura è la

rottura, ovvero il momento in cui il prezzo diventerà

superiore della resistenza o inferiore del supporto. Quando questo succede, è una chiara indicazione del

trend che il mercato sta per prendere. Più lungo sarà il rettangolo, maggiore sarà il momento di indecisione

che il mercato ha appena vissuto, di conseguenza più forte sarà il trend seguente.

Riuscire a studiare in maniera corretta i rettangoli, ci permette di diminuire i rischi legati ad un

cambiamento improvviso del trend, in quanto il rettangolo è una figura molto forte.

Dobbiamo inoltre sapere che esistono tre modi per fare trading sfruttando le informazioni che ci derivano

dai rettangoli.

Il primo modo è quello di sfruttare il breakout superiore o quello inferiore. Affinché un breakout sia

realmente indicativo, occorre che, se il breakout stesso è positivo, il livello dei prezzi raggiunga un’altezza

superiore alla linea più alta del rettangolo, pari all’ampiezza del rettangolo stesso, se invece il breakout è

negativo il livello dei prezzi deve raggiungere un’altezza inferiore alla linea più alta del rettangolo, pari

all’ampiezza del rettangolo stesso.

Un secondo modo è quello di attendere fino al primo ritracciamento seguente il breakout e aprire una

posizione solo dopo tale ritracciamento. In questo caso perderemo le fase iniziali del trend e, quindi, alcuni

punti di guadagno, ma avremo la conferma del movimento del trend.

Il terzo modo è utilizzabile solo se la distanza tra le linee di resistenza e di supporto è molto larga, in quanto

è una tecnica parecchio aggressiva. In pratica, quando il grafico è vicino alla linea del supporto si compra

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con uno stop abbastanza stretto. Quando il prezzo è invece vicino alla linea della resistenza si vende. Se il

rettangolo è abbastanza grande si possono sfruttare economicamente le oscillazioni del prezzo all'intero

del rettangolo stesso.

Double Top

La figura double top si forma quando il mercato ha

due punti di massimo in poco tempo.

Solitamente, nella teoria classica del Forex, dopo una

salita c'è sempre una discesa. Questo significa che,

dopo il punto di massimo, il grafico dovrebbe

scendere. A volte capita invece che la discesa

seguente al minimo è molto piccolo e, di conseguenza,

si forma in breve tempo un altro punto di massimo. I

due punti indicati nel grafico, sono i due massimi.

Solitamente, dopo il secondo punto di massimo, c'è una discesa dei prezzi. Quella del double top è una

figura molto forte. Solitamente, il double top si ha alla fine di forte trend positivo.

Double Bottom La figura double bottom è opposta a quella del double

top.

Si forma quando il mercato ha due punti di minimo in

poco tempo. I due punti indicati nel grafico sono i due

minimi. Solitamente, dopo il secondo punto di

minimo, c'è una salita dei prezzi. Quella del double

bottom, al pari del double top, è una figura molto

forte. Solitamente, il double bottom si ha alla fine di

forte trend negativo.

Head and Shoulders La figura head and shoulders si ha in previsione di una inversione a breve del trend. Sostanzialmente,

questa figura è formata da un punto di massimo (prima spalla), quindi una piccola discesa e un punto di

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massimo più alto del primo (testa), quindi ancora una discesa e un nuovo punto di massimo pari all'incirca

al primo (seconda spalla).

Nel grafico si notano entrambe le spalle e

la testa. Si vede come la prima spalla si ha

dopo un trend positivo e si nota anche

come, dopo la seconda spalla, il trend

cambi andamento. La linea in fuxia è nota

come neckline. In questa figura,

piazzeremo uno short in entrata appena

sotto la neckline. Calcolando la distanza

tra il punto più alto della testa e la

neckline otterremo la distanza di quanto

andrà lontano il prezzo dopo aver rotto la

neckline in discesa.

Reverse Head and Shoulders La figura reserve head and shoulders è esattamente l'opposto della figura head and shoulders. Questa

figura è formata da un punto di minimo (prima spalla), quindi una piccola salita e un punto di minimo più

basso del primo (testa), quindi ancora una salita e un nuovo punto di minimo pari all'incirca al primo

(seconda spalla). Il grafico seguente è

esauriente circa la figura Reverse Head

and Shoulder.

Nel grafico si notano entrambe le spalle e

la testa. Si vede come la prima spalla si ha

dopo un trend negativo e si nota anche

come, dopo la seconda spalla, il trend

cambi andamento. La linea in fuxia è nota

come neckline. In questa figura, al

contrario di quella analizzata

precedentemente, piazzeremo un long

appena sopra la neckline. Calcolando la distanza tra il punto più alto della testa e la neckline otterremo la

distanza di quanto andrà lontano il prezzo dopo aver rotto la neckline in discesa.

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Le bandiere Le bandiere sono una figura di continuazione del trend, significa che quando ci troviamo in presenza di una

bandiera molto probabilmente il trend continuerà nella direzione intrapresa.

La figura della bandiera si caratterizza per il fatto di avere due distinte fasi di sviluppo. La prima è costituita

da una forte crescita o da una forte diminuzione dei prezzi (se, rispettivamente, il trend in corso è positivo o

negativo) e da una seconda fase con dei movimenti oscillatori limitati da un minimo e da un massimo.

LE FIGURE DI INVERSIONE DEL TREND

Le figure basilari per determinare un inversione di trend sono:

Hamging- man e hammer

Doji line

Enguifing Pattern

Dark- Cloud Cover

Piercing Pattern

Barra di esaurimento, tra cui ci sono le barre pinocchio

Inversione a due barre di esaurimento

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Hanging Man e Hammer

Questo pattern di inversione è costituito da una sola candela, chiamata

appunto hammer se rialzista (seconda candela a sinistra), hanging man se

ribassista (prima candela a sinistra). Il segnale di riconoscimento di questo

pattern di inversione è formato da un'ombra molto lunga e dal corpo tutto

nella parte superiore o inferiore. Se c'è anche un'ombra dall'altra parte del

corpo della candela, non dovrebbe essere più grande di oltre il 10% circa

rispetto al corpo. Il colore del corpo è di secondaria importanza, quello che più

conta è la grande lunghezza dell'ombra rispetto allo stesso.

Linea Doji

Ne abbiamo già parlato prima, qui confermiamo che la Doji è uno dei più forti

pattern di inversione che possiamo avere.

Engulfing Line Bearish e bullish

I segnali bullish e bearish, data la loro particolare

importanza, verranno analizzati più

approfonditamente in seguito. Si ha un bearish o un

bullish quando, prese due candele continue, la

seconda ha colore opposto rispetto alla prima, e la

seconda include totalmente la prima, compresi

corpo ed ombre. Si parla di Bearish quando si ha

un'inversione della tendenza rialzista, si parla di

Bullish quando invece si ha un'inversione di tendenza

ribassista.

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Dark- Cloud Cover

Si ha un Dark - Cloud Cover se ci sono due candele successive di colore opposto e

con un ampio corpo centrale. La chiusura della candela nera deve essere inferiore

rispetto alla chiusura della candela bianca e la seconda candela deve avere un

corpo più ampio. Il Dark - Cloud Cover indica un nuovo trend ribassista. Il segnare

sarà più forte se c'è ampia dimensione delle due candele ed ampio gap rispetto

alla chiusura della prima candela.

Piercing Pattern

La figura del Piercing Pattern è opposta a quella del Dark Cloud Cover. Allo

stesso modo, la chiusura della candela nera deve essere inferiore rispetto alla

chiusura della candela bianca e la seconda candela deve avere un corpo più

ampio. Il Piercing Pattern indica un nuovo trend rialzista. Il segnale sarà più

forte se c'è ampia dimensione delle due candele ed ampio gap rispetto alla

chiusura della prima candela.

La barra di esaurimento

Le barre di esaurimento sono una delle formazioni più attendibili in termini di inversione del trend.

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Solitamente, possiamo trovare una barra di esaurimento alla fine di un trend. In questo caso indica con

molta probabilità un'inversione.

La barra di esaurimento è quella candela indicata dalla

freccia rossa. Come possiamo vedere dal grafico, la

candela si trova alla fine di un trend negativo. La

particolarità della candela è quella di avere un minimo

molto inferiore rispetto alla chiusura. La chiusura,

inoltre, si trova nella metà superiore della candela.

La barra di esaurimento è quella candela indicata dalla

freccia rossa. Come possiamo vedere dal grafico, la

candela si trova alla fine di un trend negativo. La

particolarità della candela è quella di avere un minimo molto inferiore rispetto alla chiusura. La chiusura,

inoltre, si trova nella metà superiore della candela.

Questa candela indica che il prezzo è sceso molto, ma è risalito anche di molto, senza continuare nella

discesa.

Per poter avere un’inversione di tendenza efficace bisogna che ci siano tre fattori:

ampiezza della barra molto grande, significa un movimento delle quotazioni molto deciso;

chiusura superiore all’apertura, se il trend è positivo, mentre se negativo apertura superiore alla

chiusura;

la chiusura deve essere situata nella parte superiore della barra per avere un’inversione rialzista,

nella metà inferiore della barra per avere, al contrario, un’inversione ribassista.

Due considerazioni: maggiore è la grandezza della barra e minore è il corpo della candela, più forte sarà

questa figura di inversione.

Le barre pinocchio

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Le barre pinocchio sono una particolare formazione delle barre di esaurimento. Questa particolare

tipologia di barra ha un nome curioso, derivante dal fatto che il trend sembra voler salire o scendere in

maniera forte, ad un certo punto ha una brusca flessione, creando così una figura a forma di naso lungo.

La barra di pinocchio si caratterizza per avere l’apertura e la chiusura

dentro la barra precedente, mentre la linea che sta al di sopra o al di

sotto del corpo è molto lunga. Ovviamente, il discorso delle barre di

pinocchio vale sia in caso di trend in salita che in caso di trend in

discesa.

Come sempre, il consiglio è quello di verificare le indicazioni della barra pinocchio prima di aprire una

posizione, per essere sicuri che il trend si trovi effettivamente alla fine.

L'inversione a due barre di esaurimento

Oltre alla figura di inversione ad una barra, c'è ne anche una che considera due candele, che assolvono la

funzione di barre di esaurimento.

La prima delle due barre mantiene il corso del trend principale, mentre l'altra sarà totalmente opposta, a

causa di un qualche meccanismo psicologico scattato nei trader che fa cambiare totalmente il corso del

trend.

Questa figura di inversione è meno applicabile e meno frequente rispetto a quella ad una barra, in quanto

presuppone che il trend sia molto lungo e che il range delle due barre di esaurimento sia più grande

rispetto alla media.

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LE FIGURE DI CONTINUAZIONE DEL TREND

Oltre alle figure che ci indicano l'inversione di un trend, ci sono anche delle figure che ci aiutano a

determinare la continuazione del trend. Queste sono:

Rising three methods

Falling three methods

Rising three methods

Questa particolare formazione ci indica la continuazione di un trend positivo. E' formato da cinque candele,

tutte seguenti le une alle altre, di cui la prima e l'ultima sono positive, mentre le tre al centro sono

negative.

La figura a sinistra rappresenta la formazione del rising three methods. Come vediamo, la

prima e l'ultima candela sono positive, le tre centrali sono negative.

In particolare, per il verificarsi di questa particolare formazione, occorre che:

la prima candela deve essere cioè positiva;

le tre candele seguenti devono essere negative e devono avere un prezzo di chiusura maggiore

rispetto alla chiusura della candela successiva. Quindi le tre candele devono scendere l’una rispetto

all’altra;

il massimo di ognuna delle tre candele negative interne non deve essere superiore rispetto al

massimo della prima candela;

il minimo di ogni candela negativa deve essere maggiore rispetto all’apertura della candela

successiva;

l’ultima candela deve essere positiva e deve avere una chiusura maggiore rispetto alla chiusura

della prima candela.

Se tutte queste condizioni vengono rispettate, allora molto probabilmente il trend positivo continuerà.

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Falling three methods

Questa particolare formazione, esattamente opposta rispetto a quella precedente del Rising Three

Methods, ci indica la continuazione di un trend negativo. E' formato da cinque candele, tutte seguenti le

une alle altre, di cui la prima e l'ultima sono negative, mentre le tre al centro sono positive.

La figura a sinistra rappresenta la formazione del Falling three methods. Come vediamo, la

prima e l'ultima candela sono negative, le tre centrali sono positive.

In particolare, per il verificarsi di questa particolare formazione, occorre che:

la prima candela negativa;

le tre candele situate nel mezzo devono essere invece positive. La chiusura di queste candele

centrali deve essere minore rispetto alla chiusura della candela immediatamente successiva, quindi

le tre candele devono salire l’una rispetto all’altra;

il valore massimo delle tre candele bianche all’interno deve essere in ogni caso maggiore rispetto al

valore di chiusura della prima candela;

il minimo di ogni candela bianca nel mezzo deve essere inferiore rispetto al valore di apertura della

candela successiva;

l’ultima candela deve essere negativa, come la prima, e deve avere una chiusura minore rispetto

alla chiusura della prima candela nera.

Se tutte queste condizioni vengono rispettate, allora molto probabilmente il trend negativo continuerà.

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QUAL'E' LA TIMELINE IDEALE?

Quando ci si appresta a fare Forex,

soprattutto le primissime volte, uno dei

dubbi che si potrebbe avere è: qual'è la

timeline ideale? Sappiamo che il grafico

Forex ci dà diverse alternative temporali,

a partire da una candela ogni minuto, fino

ad una candela ogni settimana.

A seconda dell'impostazione di questa

timeline cambia l'impostazione del

grafico.

Non esiste una timeline ideale per tutti, molto dipende da che tipo di investimenti si vogliono fare e dal

nostro modo di fare Forex.

Per prima cosa dividiamo i tipi di grafici in tre:

long term;

short term;

intraday.

I grafici long term si basano su una timeline giornaliera o settimanale. In questi casi, i grafici settimanali

vengono usati per stabilire l'andamento del trend, mentre quello giornaliero per capire il momento migliore

per entrare in un trend. Chi usa questa tipologia di grafico, solitamente, lascia aperte le posizioni per mesi o

per anni.

Il vantaggio principale di questa tipologia di operatività sul Forex è che non si guardano i grafici ogni giorno.

Lo svantaggio principale è dovuto al fatto che, per poter effettuare proficuamente questa tipologia di

trading, bisogna avere a disposizione un capitale abbastanza ampio, perché, non controllando giornalmente

l'andamento delle nostre transazioni, potrebbero essere frequenti dei periodi di grande perdita.

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I grafici short term, invece, sono impostati con una candela per ogni ora. In questo caso puoi aprire

numerose posizioni e i periodi di perdita diminuiscono notevolmente. Il grande rischio è di non sapere cosa

succede quando non si può essere davanti al nostro programma di broker on line.

I grafici intraday, invece, sono grafici che impostano una candela per ogni periodo inferiore al giorno, ad

esempio una candela ogni 15 minuti. Il grande vantaggio è che si possono fare tante transazioni e ci sono

poche probabilità di subire grandi perdite. Non c'è rischio di lasciare aperte le posizioni senza sapere

l'andamento del mercato perché, quando non si può stare davanti al computer, le posizioni aperte vengono

chiuse. I profitti sono ovviamente più limitati, ma se si riescono a fare numerose transazioni positive,

comunque a fine giornata si riesce a portare a casa un buon guadagno complessivo.

Qualunque tipologia di operatività Forex voi scegliate e quindi qualunque tipo di grafico

scegliate di seguire, il consiglio è che, se scegliete di operare intraday, non escludete a priori i

grafici che coprono una durata maggiore, perché possono darvi un'idea migliore

dell'andamento che il mercato sta assumendo in quel dato momento.

Usate al massimo due o tre tipologie di grafico, in quanto un numero maggiore può confondervi. Usate il

periodo maggiore come trend principale e i periodi inferiori come trend minori.

Ad esempio, potete usare queste ottime combinazioni:

1 minuto, 5 minuti e 30 minuti;

5 minuti, 30 minuti e 4 ore;

15 minuti, 1 ora e 4 ore;

1 ora, 4 ore e un giorno;

4 ore, un giorno e una settimana.

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GLI INDICATORI DI MERCATO

Il Forex è per definizioni un mercato molto volatile, quindi non è sempre facile prevedere i trend del

mercato. Per tentare di ovviare a questo problema, e quindi riuscire a fare delle previsioni il più possibile

attendibili, sono stati realizzati determinati indicatori di mercato. Questi indicatori vengono costruiti

partendo dai grafici, secondo modalità ben precise. Applicando e interpretando i risultati forniti da questi

indicatori, possiamo senza dubbio ottenere un eccezionale strumento per prevedere i trend di mercato.

Nel mercato del Forex esistono tanti tipi di indicatori, alcuni più facili da calcolare, altri meno. Alcuni più

facili da mettere in pratica, altri meno. Alcuni riescono inoltre a fornirci maggiori indicazioni rispetto ad

altri. Andiamo ad analizzare i principali.

Le medie mobili

Analizzando le medie mobili da un punto di vista statistico, vediamo che sono uno strumento usato per

l'analisi delle serie storiche.

Esistono quattro diversi tipi di medie mobili, a seconda delle modalità di calcolo applicate per il suo

calcolo. Ogni media mobile, quindi, ci fornirà dei segnali che sono più o meno sensibili alle variazioni dei

prezzi.

La media mobile semplice è la più usata. E' detta anche media aritmetica. Viene calcolata sommando i dati

di un dato periodo e dividendo il risultato per il numero dei dati considerati.

La media mobile ponderata è stata creata per ovviare a qualche problema di ponderazione della media

mobile semplice.

La media mobile esponenziale si calcola dando un peso ai prezzi dei vari periodi.

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La media mobile adattiva va a coprire quelle lacune di tutte le altre tipologie di medie mobili, dovute al

fatto che è difficile stabilire con esattezza il periodo da prendere in considerazione. La media mobile

adattiva, quindi, si adatta alla velocità del mercato.

Le medie mobili ponderate ed esponenziali danno più valore all'ultimo prezzo, che quindi assume un

maggior peso nel risultato finale.

L'alligator L'indicatore alligator è un indicatore che

usa la geometria frattale e le dinamiche

non lineari. Parte dal presupposto che

nella maggior parte del tempo il mercato

è fermo. Si muove solo per un 30% del

tempo totale. E' proprio durante questo

periodo che il broker realizza il suo

guadagno.

Per calcolare l'alligator, vengono usate

per convenzione tre linee, indicate con i

colori blu, rosso e verde. La linea blu (mascella del coccodrillo) è la media mobile del periodo considerato.

La linea rossa (denti del coccodrillo) è la media mobile nel timeframe precedente. La linea verde (labbra del

coccodrillo) è la media mobile calcolata nel timeframe più basso.

Quando queste tre linee si avvicinano, il mercato è fermo, quindi non bisogna entrarvi, ma piuttosto uscirvi

se stiamo realizzando dei profitti. Se le linee tendono ad allontanarsi, allora è il momento buono per

investire.

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L'analisi frattale

L'indicatore frattale è molto importante. E' infatti uno dei cinque indicatori che formano il Trading System

di Bill William. Gli altri quattro indicatori che lo costituiscono sono l'AO (Awesome Oscillator), l'AC

(Accelerator/Decelerator Oscillator), le zone e la Base Line.

Un indicatore frattale è composto da cinque barre, con il punto massimo al centro e i minimi alle due

estremità di questa serie di cinque barre.

L'indicatore frattale per poter essere

realmente utile, deve essere filtrato

tramite l'indicatore alligator. Se

l'indicatore frattale è più basso del denti

del coccodrillo, il mercato tende a salire.

Se l'indicatore frattale è più alto dei denti

del coccodrillo, il mercato tende a

scendere. Ricordiamo che la linea dei

denti del coccodrillo è quella color rosso.

AC, Accelerator/Decelerator Oscillator

L'indicatore AC misura la velocità del

trend. Consideriamo come base una linea

orizzontale, pari al valore zero. Quando

l'indicatore è sullo zero, significa le forze

sono bilanciate. Se l'indicatore è sopra la

linea dello zero, il trend tenderà ad essere

positivo, se invece l'indicatore è sotto lo

zero, allora il trend tenderà ad essere

negativo.

Un altro aspetto da considerare è il colore

dell'indicatore. Se è verde, non si vende. Se è rosso, non si compra. Senza dare peso al fatto che l'indicatore

possa trovarsi sopra o sotto

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ATR, Average True Range

L'ATR è un indicatore molto importante che mostra quanto un mercato possa essere volatile. Quando il

valore di questo indicatore è basso, significa che il mercato si sta muovendo lateralmente.

Leading indicators e Lagging indicators

Continuiamo la nostra analisi degli indicatori di mercato analizzando i leading indicators e i lagging

indicators. I primi ci forniscono un segnale prima che un trend si formi, mentre i secondi ci forniscono dei

segnali dopo l'inizio del trend stesso. Tra i due indicatori, i più proficui da un punto di vista economico sono

sicuramente i leading indicators, perché ci permettono di puntare su un trend prima ancora che esso inizi.

Proprio per questo motivo, però, occorre stare molto attenti ai segnali falsi che potrebbero darci. Facendo

questa considerazione, potrebbe essere più prudente puntare sui lagging indicators che sono senza dubbio

più attendibili, anche se ci danno meno guadagno potenziale.

I leading indicators sono noti anche come oscillatori. Gli oscillatori si muovono tra due punti del nostro

grafico. Importante è capire quando termina un segnale per iniziarne un altro, ovvero quando un trend ha

terminato la sua corsa e può ripartire in direzione opposta.

I lagging indicator, al contrario, indicano l'andamento di un trend quando questo è già iniziato.

I ritracciamenti

Il ritracciamento è connesso in maniera molto stretta ai trend. I ritracciamenti

indicano, infatti, l'esistenza di una relazione quantitativa tra il trend principali

e trend secondi del mercato stesso. Per chiarirci con un esempio, poniamo il

caso di avere un trend ascendente. Dall'inizio alla fine di questo trend

ascendente, noteremo certamente che ci sono dei trend secondari,

solitamente di segno contrario, che "correggono" il trend principale.

Proprio questo percorrere al contrario il trend principale, è noto come

ritracciamento. Secondo Charles Dow, i livelli di ritracciamento sono tre: 1/3,

50% e 2/3. Questi numeri stanno a significare che il trend, dopo un primo

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rialzo, la salita correttiva, ovvero il ritracciamento, sarà lungo 1/3, il 50% o addirittura i 2/3 del trend

principale.

Anche in questo caso, se guardiamo con attenzione, noteremo una connessione con i numeri della

successione di Fibonacci: 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8% .

Nello specifico, il significato della correzione è diverso a seconda della grandezza dello stesso. In questa

maniera, una correzione pari ad un 1/3 è una dinamica espansiva molto forte, una correzione del 50% è una

crescita equilibrata, mentre una correzione dei 2/3 significa che la forza del trend in ascesa è quasi esaurita.

Tra i vari tipi di ritracciamento, sono senza dubbio da preferire quelli più forti, perché stanno a significare

un aumento più forte. Quando una valuta o un indice ha avuto un ritracciamento molto forte, nel mercato

si crea una situazione di deciso squilibrio. I compratori sono ansiosi di comprare, i venditori più paurosi

escono. Se il nostro obiettivo è quello di fare grandi profitti in poco tempo, potremo sfruttare questi

momenti favorevoli.

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IMPARARE A PREVEDERE I SEGNALI DEL MERCATO

Uno dei segreti per una ottimale riuscita nel Forex, con tanto di guadagni, bisogna anche

studiare e restare sempre informati sulle situazioni economiche dei paesi, perché

l'andamento di una valuta è indissolubilmente legato alle sorti economiche di un paese.

Le variabili che dobbiamo andare a studiare sono quelle di maggiore importanza, come il PIL, i tassi di

interesse, i tassi di inflazione. Queste variabili sono dette "fondamentali". In linea generale, quando questi

valori fondamentali sono solidi, tendono a far aumentare l'importanza e il valore di una valuta.

Le variabili che influenzano maggiormente i tassi di cambio, quindi, sono:

i tassi di interesse, perché più sono alti i tassi di interesse del paese di una valuta, più sarà

conveniente tenerla. Pertanto sarà più alta la sua quotazione;

i tassi di inflazione, perché un tasso di inflazione che cresce indica un rialzo dei tassi di interesse e

l'aumento del valore della valuta;

il tasso di crescita del PIL, perché se un paese ha un PIL elevato la valuta potrebbe risentirne in

maniera positiva;

il deficit commerciale, perché se il deficit è alto significa che un paese, per potersi sostenere, è

costretto ad acquistare valuta. Se lo fa, significa che il valore della sua valuta è debole, quindi il

valore ne risente in maniera negativa.

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Ovviamente non bisogna fare l'errore di analizzare questi dati singolarmente, ma per poterne apprezzare le

reali potenzialità "di previsione" occorre studiare nel contesto economico generale del paese. Infine, anche

la situazione socio-politica di un paese influisce sul valore della valuta.

FOREX E PSICOLOGIA

Abbiamo appena visto che, poiché il Forex

è un mercato molto ampio e aperto, il

valore dei prezzi è influenzato da una

serie notevole di variabili, non solo

puramente economiche, ma anche

sociologiche e psicologiche. Proprio in

quest'ultimo ambito, andiamo a vedere

come la psicologia influisce sul Forex.

Analizziamo quindi il concetto di soglia

psicologica.

Per soglia psicologica intendiamo quel livello di prezzo che riveste un'importanza notevole per gli operatori

del mercato. Una violazione della soglia psicologica da parte del prezzo potrebbe significare un forte

cambiamento nel trend in essere.

La soglia psicologica può essere considerata come un supporto se si trova al di sotto del livello corrente dei

prezzi. In questo caso, la violazione della soglia psicologica è indice di un'inversione negativa del mercato o,

se il trend è già in discesa, di un accelerazione del trend negativo.

Al contrario, se il livello di soglia psicologica è al di sopra di quello dei prezzi correnti, forma una resistenza.

L'eventuale rottura della resistenza ha effetti positivi sul mercato, con un inversione in positivo del trend o,

se già positivo, con un incremento del trend positivo.

Solitamente la soglia psicologica di un prezzo corrisponde ad una cifra tonda. Ad esempio, l'euro ha una

soglia psicologica di 1,50 dollari , oppure il petrolio ha una soglia psicologica a 100 dollari al barile.

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FOREX: LE TEORIE

Il Forex, così come in generale anche altri rami della finanza e dell'economia, ha diverse teorie che sono

state elaborate in passato dai "guru" della materia. Queste teorie analizzano, da un punto di vista più o

meno classico, il Forex stesso e lo studio dei grafici.

La teoria di Gann

Le regole studiate da Gann approcciano al Forex in

maniera molto classica. Gann ha usato diversi approcci

per l'elaborazione delle sue teorie, a partire da quello

matematico, geometrico, astronomico, per finire

addirittura a quello biblico.

Le applicazioni pratiche che Gann stesso fece della

sua teoria sono sorprendenti, anche nelle operazioni

quotidiane. E’ però una teoria estremamente

complicata, per cui lo stesso autore invitò chi volesse far uso ugualmente delle teoria, ad applicarla solo per

metà ed evitare i punti più difficili.

La base di questa teoria si riferisce alle operazioni di mercato delle persone che vi lavorano. Secondo Gann

ci sono due capitali, uno monetario ed uno psicologico. Tra i due, il secondo è molto più importante, perché

se per qualche ragione lo si dovesse perdere, in breve tempo si perderà anche il capitale monetario.

Gann afferma che i cambiamenti nei trend minori arrivano ogni 7, 9, 11.25, 14, 18, 21, 22.5 giorni, i

cambiamenti nei trend intermedi ogni 120, 144, 180, 240, 270, 288 e 360 giorni, mentre i cambiamenti nei

trend lunghi ogni 3.5, 7, 11.25, 15, 22.5, 30, 45, 60, e 90 anni.

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Gann afferma che, in un mercato con un trend infinito, è possibile tracciare delle rette angolari partendo

da un punto di minimo o di massimo accuratamente scelto. Questa retta angolare deve essere costruita da

un punto di massimo e da un punto di minimo.

Dopo che sono passate tre sedute consecutive è possibile affermare con sicurezza che il livello dal quale il

ribasso è partito è un massimo, oppure che il livello dal quale il rialzo è partito è un minimo. La durata di

queste tre sedute varia a seconda dell’orizzonte temporale scelto.

La linea più importante per Gann è quell a 45°. Una rottura al rialzo di questa linea è un forte segnale di

trend rialzista, la rottura al ribasso è invece un forte segnale di trend ribassista.

La serie di Fibonacci

La famosa serie di Fibonacci è una sequenza di numeri

naturali nella quale il terzo numero è la somma dei due

numeri precedenti. I primi numeri della sequenza di

Fibonacci sono: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 .

Fibonacci fu un matematico italiano nato a Pisa nel

1170 e morto a Pisa nel 1250.

La serie di Fibonacci viene ritrovata in diversi ambiti,

da quello matematico a quello fisico, passando anche

per quello economico e, di conseguenza, nel Forex. Possiamo infatti vedere alcune applicazioni che è

possibile fare nel Forex considerando la serie di Fibonacci.

Partiamo considerando queste due serie di numeri:

Price Retracement Levels

0, 0.236, 0.382, 0.500, 0.618, 0.764

Price Extension Level

0, 0.382, 0.618, 1.000, 1.382, 1.618

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La serie di Price Retracement Levels è utile quando vogliamo trovare il prezzo di ritracciamento, ovvero

quando il prezzo sale e scende un po’. E’ molto utile per calcolare con esattezza i supporti e le resistenze. La

serie di numeri Price Extension Leves indica invece dei “traguardi”, ovvero livelli di prezzo che possono

essere raggiunti.

Per poter usare in pratica la successione di Fibonacci bisogna individuare le oscillazioni alte e basse. Si ha

un’oscillazione alta quando una candela alta è affiancata da due candele basse, mentre un’oscillazione

bassa si ha quando una candela bassa è affiancata da due candele più alte.

La serie di Fibonacci, applicata praticamente al Forex, può essere un ottimo indicatore per prevedere gli

andamenti del mercato.

La teoria di Elliott

Ralph Nelson Elliott fu un autore e un ingegnere

americano, nato in Kansas nel 1871 e morto nel 1948.

Secondo Elliott "tutte le manifestazioni e le situazioni

registrabili dall'andamento dei prezzi di un titolo o di

un indice sono riconducibili ad un ciclo, che viene

regolato al suo interno da leggi naturali ben

strutturate, secondo la stessa armonia di base che è

riscontrabile anche in natura."

Proprio come l'uomo è in continua evoluzione, anche i mercati lo sono. La teoria di Elliott può essere vista

anche come un'analisi psicologica o sociologica del mercato. Nonostante sia una teoria sviluppata oltre un

secolo fa, per i contenuti che propone, è molto innovativa ancora oggi.

La teoria di Elliott afferma che il riconoscimento di un movimento dei prezzi nel mercato non è riconoscibile

solo dal grafico, ma anche da tutto quello che sta intorno al grafico, ovvero gli investitori. Ogni movimento

di mercato, infatti, corrisponde ad una certa aspettativa degli investitori.

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La teoria sviluppata da Elliott si basa su una considerazione di base: il mercato è destinato a salire, infatti si

possono riconoscere nel mercato stesso cinque onde al rialzo e tre al ribasso.

Ogni onda impulsiva principale è formata da un cinque onde minori, che si muovono nella stessa direzione

del trend principale. Mentre ogni onda compulsiva principale è formata da tre onde minori, che si muovono

nella stessa direzione.

L'uso delle onde di Elliott ha come scopo finale quello di identificare sei segnali di entrata e di uscita dal

mercato, al fine di massimizzare il guadagno. Per evitare di ottenere segnali sbagliati dalle onde, bisogna

sempre tenere a mente cinque condizioni necessarie di utilizzo.

1. l'onda 2 NON ritraccia mai il 100% dell'onda uno;

2. l'onda 4 NON ritraccia mai il 100% dell'onda tre;

3. l'onda 3 finisce sempre al di sopra dell'onda uno;

4. l'onda 5 finisce sempre al di sopra dell'onda tre;

5. l'onda 3 è la più lunga tra tutte le onde di impulso considerate.

Facciamo altre piccole considerazioni utili per capire il futuro andamento di un trend. Se il movimento

correttivo dell'onda numero 2, probabilmente l'onda 4 avrà una correzione laterale. Al contrario, se l'onda

due ha una correzione laterale, probabilmente l'onda 4 avrà una correzione molto veloce.

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INTRADAY TRADING

Con il termine di intraday trading ci si riferisce all'apertura e alla chiusura di una transazione all'interno di

uno stesso giorno. Non è una tecnica operativa molto semplice, in quanto bisogna costantemente

osservare l'andamento dei grafici forex, avere spirito di osservazione e intuito.

Nell'intraday trading è molto importante guardare cosa succede nei trenta minuti successivi l'apertura

della transazione, poiché sono molto delicati, in quanto solitamente ci dicono se abbiamo avuto l'intuizione

giusta o meno.

Solitamente, per poter operare nell'intraday si tiene presente un'indicazione generale di massima:

comprare se il trend è positivo, vendere se è negativo.

Dobbiamo inoltre tenere a mente questi tre punti, ricordando che però possono esserci delle eccezioni:

1. se l'indice nella giornata di ieri ha avuto un "inside day", cioè il suo massimo è stato più basso del

massimo del giorno precedente e il suo minimo è stato più alto del minimo del giorno precedente,

probabilmente continuerà nella stessa direzione;

2. se l’indice ha aperto sotto il prezzo di chiusura del giorno precedente e il suo prezzo supera, nel

corso della giornata, quello della chiusura del giorno precedente allora probabilmente continuerà

nella stessa direzione;

3. se l’indice si è mosso inizialmente in discesa, quindi sotto il prezzo di apertura e poi torna sopra il

prezzo di apertura, probabilmente continuerà nella stessa direzione.

LO SCALPING

Lo scalping è una tipologia particolare di operazione che si fa all'interno della "macrotipologia" di trading

intraday. Solitamente, le operazioni di scalping hanno una durata variabile tra i cinque e i dieci minuti.

Il principale svantaggio di queste operazioni è che ogni operazioni ci porta un guadagno potenzialmente

basso, d'altro canto anche le eventuali perdite risulterebbero limitate. Data la velocità di apertura e

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chiusura di ogni operazione, riusciamo ad aprire diverse operazioni in uno stesso giorno, quindi a fine

giornata il guadagno può essere notevole.

Una regola da tenere sempre a mente quando si fa scalping, è di non aprire più di due operazioni

contemporaneamente, altrimenti si rischia di non riuscire a seguirle più e, di conseguenza, perdere gli

attimi importanti per chiudere un'operazione e trarne vantaggio economico.

COME APRIRE UN ORDINE FOREX E TIPI DI ORDINE

Nel mercato del Forex è possibile aprire gli ordini, attraverso la piattaforma stessa, semplicemente

cliccando sul pulsante "Vendi" o "Acquista". L'esecuzione dell'ordine è istantaneo, quindi significa che nel

momento stesso in cui cliccate il pulsante, l'ordine viene aperto.

Che tipi di ordini possono essere aperti sul Forex?

Vediamo gli ordini limit, ovvero l'ordine di comprare o di vendere quando una valuta o un indice hanno

raggiunto un certo prezzo. Solitamente, questo tipo di ordine prevede due variabili: prezzo e durata,

ovvero il prezzo di apertura dell'ordine e per quanto tempo quest'ordine dovrà rimanere aperto. In questo

senso, riconosciamo il GTC (Good Till Cancelled) e GFD (Good For the Day). L'ordine GTC resta aperto fino a

che l'operatore stesso non decide di cancellarlo. L'ordine GFD, invece, resta aperto fino alla fine del giorno

di negoziazione, che corrisponde alle 12:00 GMT o all'1:00 ora dell'Europa Centrale.

Ci sono poi gli ordini stop, ovvero piazzato per vendere o per comprare ad un determinato prezzo. Anche in

questo caso, l'ordine ha la variabile del prezzo e quella della durata. E' una tipologia di ordine fatta per

cautelarsi da eventuali errori di valutazione. Ad esempio, se ipotizziamo che il cambio EUR/GBP sia a 1.5020

e crediamo che possa salire, allora facciamo un'operazione di Buy, ovvero compriamo valuta. Fissiamo però

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uno stop loss a 1.5000. Questo stop loss ci cautela nel caso avessimo sbagliato previsione e chiude

automaticamente l'operazione qualora il rapporto EUR/GBP arrivi a 1.5000, limitando la nostra perdita a 20

pips.

Infine c'è l'ordine OCO (Order Cancels Order), ovvero due ordini limit e stop eseguiti in contemporanea. Nel

momento in cui uno dei due ordini viene eseguito, l'altro è subito cancellato.

L'EFFETTO LEVA

La leva è un sistema che sostanzialmente

consente di aprire delle posizioni ad un

prezzo notevolmente inferiore a quello

reale. Facciamo subito un esempio.

Ipotizziamo che volessimo aprire una

posizione del valore di 5.000 dollari in

scambio di valuta EUR/GBP. Il nostro

broker ci propone, per le valute, una leva

di 100:1 (si legge 100 a 1). Significa che,

per aprire una posizione del valore di 5.000

dollari, dobbiamo pagarne solo la

centesima parte, ovvero 50 dollari.

Nonostante questo, il guadagno che

faremo sarà proporzionato ai 5.000 dollari

aperti. Stesso discorso per le perdite.

La leva è senza dubbio una cosa molto positiva, perché permette di operare sul Forex, anche per somme

importanti, senza averle a disposizione. Ma non bisogna mai abusarne, per la frase che abbiamo scritto

appena sopra. Se, da un lato, la leva ci consente di avere guadagni importanti, dall'altro potrebbe causarci

anche delle perdite notevoli.

La leva viene calcolata considerando tre elementi:

importo versato a garanzia;

importo dell’operazione da compiere sul mercato;

margine dell’intermediario.

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STRUMENTI FINANZIARI

Nel Forex è possibile usare con successo una diversa tipologia di strumenti finanziari. Di seguito diamo una

chiara ed esaustiva spiegazione dei più usati.

Forward Transactions

Le forward transactions sono uno strumento molto usato per diminuire i rischi legati ad una transazione.

Sostanzialmente, il denaro non passa di mano fino ad una data futura prestabilita tra compratore e

venditore. Le due parti si accordano su un tasso di cambio ad una certa data futura, solitamente di tre o più

giorni successivi alla data di accordo. All'arrivo della data accordata, la transazione si verifica sui tassi di

cambio accordati, indipendentemente dai tassi di cambio effettivi.

Lo strumento finanziario del Forward Transaction è usato per scopi di hedging e speculazione.

Futures

I futures su valute estere sono delle transazioni che sono caratterizzate da importi e scadenza standard. I

futures sono contratti standardizzati e scambiati in un mercato ad hoc. La durata media di questa tipologia

di contratto è di 3 mesi.

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Swap

Gli swap sono una delle tipologie di contratti più usate nel mondo del Forex. Tramite lo swap, due parti si

accordano per scambiarsi le valute per un certo periodo di tempo e si accordano di fare una transazione

inversa ad una determinata scadenza.

Spot

Una transazione spot, invece, è come un contratto simile ai futures, ma si differenzia da questi per la

scadenza molto breve (circa due giorni).

QUANDO CONVIENE ENTRARE IN UNA TRANSAZIONE?

Non è mai facile prevedere o stabilire quando potrebbe essere il momento ideale

per entrare in una transazione.

Il momento ideale per eccellenza sarebbe poter entrare esattamente quando una

transazione è al suo minimo o al suo massimo, e "puntare" sull'inversione, in

maniera da poter guadagnare se tutta la transazione. Purtroppo, però, non è così semplice.

Per riuscire a capire quand'è il momento migliore per entrare in una transazione dobbiamo basarci sui

grafici e sul loro studio ed interpretazione, ma anche sulla nostra esperienza e, perché no, sull'intuito.

Sicuramente un buon momento per entrare in una transazione è di attendere che si verifichi una delle

figure di inversione analizzate prima.

State sempre attenti perché, per quanto un segnale di inversione possa essere forte, ad esso potrebbe non

seguire un'inversione effettiva. Per questo motivo, potrebbe essere una buona abitudine attendere un

primo segnale di conferma di inversione prima di entrarvi.

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QUANDO CONVIENE USCIRE DA UNA TRANSAZIONE?

Allo stesso modo con cui bisogna analizzare attentamente quando entrare in una

transazione, è importante studiare il momento ideale per uscire da una

transazione.

Quando rilevate un segnale di inversione di tendenza è sicuramente un momento da considerare, magari

panche prima che inizi la tendenza opposta.

Anche qui state attenti al fatto che il segnale di inversione potrebbe non essere confermato in seguito.

Sicuramente, un buon momento potrebbe essere alla fine di un grande spostamento dei volumi. Ovvero,

se vedete che una candela aumenta il corpo centrale di tanto in poco tempo, significa che si stanno

movimentando grandi volumi.

Tenete presente che molto probabilmente c'è l'effetto "molla". Se il trend subisce una forte discesa, subito

dopo molto probabilmente risalirà, anche all'interno della stessa candela. Il discorso vale allo stesso, ma

ovviamente invertito, per i trend in salita.

I PIVOT POINT

I Pivot Point sono livelli di prezzo che sono calcolati sul prezzo massimo, sul prezzo minimo e sulla chiusura

della sessione precedente. I punti di Pivot possono essere usati nel Forex intraday, ma anche

settimanalmente o mensilmente.

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Per calcolare i Pivot Point bisogna considerare i tre livelli di prezzo precedentemente analizzati, dai quali si

ottengono 3 livelli di resistenza (R1, R2, R3), 3 livelli di supporto (S1, S2, S3) e un valore di Pivot.

A livello pratico bisogna prendere in considerazione l'ipotesi di acquistare quando il prezzo supera il livello

di resistenza R1 con obiettivo R2, oppure prendere in considerazione l'ipotesi di vendere se il prezzo supera

in rottura il livello di supporto S1 con obiettivo S2.

Quando il prezzo è incluso nei livelli R1 e S1, indica che il mercato è in una fase di indecisione. Non appena

il prezzo supera in rottura il livello R2 o il livello S2, significa che il mercato ha preso una direzione ben

precisa, al rialzo o al ribasso.

Come si fa per calcolare i Pivot point?

Per convenzione, diamo al prezzo massimo il simbolo "H", al prezzo minimo il simbolo "L" e al prezzo di

chiusura il simbolo "C". Generalmente, vengono considerati i prezzi riferiti al giorno precedente, ma nulla

ci vieta di calcolare i pivot point considerando prezzi settimanali o anche mensili. Calcoliamo il prezzo

medio (simbolo "PM") con questa formula: PM = (H + L + C) / 3 .

Ora calcoliamo il primo livello di resistenza (simbolo "R1") e il primo livello di supporto (simbolo "S1").

R1 = (2 x AP) – L S1 = (2 x AP) – H

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Ora, invece, calcoliamo il secondo livello di resistenza (simbolo "R2") e il secondo livello di supporto

(simbolo "S2").

R2 = (AP - S1) + R1 S2 = AP - (R1 - S1)

Calcoliamo, infine, il terzo livello di resistenza (simbolo "R3") e il terzo livello di supporto (simbolo "S3").

R3 = R2+ (High - Low ) S3 = S2 - ( High - Low )

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I TRADER, QUALI SONO E COME SCEGLIERE QUELLO IDEALE

Se avete deciso di operare seriamente nel mondo del Forex, allora dovete servirvi di un partner con cui

poter lavorare e sperimentare tutte le tecniche e i consigli che avete appreso in questa guida.

In termini tecnici, il broker è un intermediario che si pone tra noi e il mercato del Forex ed esegue per conto

nostro le azioni che vogliamo eseguire nel settore del Forex. In rete esistono tantissimi broker, bisogna

ovviamente scegliere quello più affidabile.

Come fa un broker a guadagnare? Lo spread.

Il guadagno che i broker traggono dalle operazioni sta tutto nella differenza di pips tra prezzo di vendita e

prezzo di acquisto. Questa differenza di prezzo di chiama spread.

Per le valute più comuni lo spread tra i due prezzi è solitamente di 3 o 4 pips. Ovviamente, maggiore è la

differenza, più sarà "difficile" guadagnare da una transazione Forex. Per questo motivo, il nostro consiglio è

di optare per i broker che, oltre ad essere sicuri ed affidabili, offrono uno scarto in termini di pips che sia il

più basso possibile.

Analizziamo nel dettaglio tre tra i migliori Broker di Forex che attualmente ci sono in internet: eToro,

Clickforex e Metatrader.

eToro eToro è senza dubbio la piattaforma migliore per chi approccia al

Forex per le prime volte, perché permette di fare trading

divertendosi. E' una piattaforma molto user-friendly ed intuitiva, che

fa del divertimento il suo punto di forza, senza però nulla togliere alla

completezza.

Gli sviluppatori di eToro hanno fatto davvero un ottimo lavoro, integrando alla perfezione il Forex, che è lo

scopo centrale della piattaforma, con una community di appassionati che animano la piattaforma stessa.

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Una delle particolarità della community è la possibilità di confrontarsi con altri trader, con un premio in

denaro per il trader più bravo, sulla base di una classifica di guadagni: è la sezione Championship, dove

tutti i trader si sfidano e il migliore può vincere dei premi in contante. I trader possono anche parlare tra di

loro in una chat room.

La piattaforma ha cinque aree principali:

Investitore Globe;

Tendenza Forex;

Forex Marathon;

Grafici Forex;

Casella dello scambio.

L'area Investitore Globe permette di visualizzare tutto il mondo e di aprire facilmente delle transazioni con

una valuta contro un’altra. La mappa incoraggia i trader a preferire la valuta di uno Stato piuttosto che un

altro basandosi anche sull’influenza di quello stato, sulla sua economia nonché sulle relazioni finanziarie.

L'area di tendenza Forex permette di scegliere una valuta principale e di farla competere contro una o più

valute, fino ad un massimo di quattro contemporaneamente, potendo decidere se è in salita o in discesa

contro di esse.

L'area Maratona Forex è la più divertente. Scegliamo la valuta che vogliamo acquistare o che vogliamo

vendere e apriamo lo scambio. A questo punto vedremo dei personaggi disegnati, che rappresentano la

valuta del loro paese, che iniziano a correre su una pista di atletica, mentre nella parte bassa dello schermo

visualizzeremo il nostro guadagno o la nostra perdita. In qualunque momento possiamo chiudere il

confronto con le valute, anche magari con una per volta. Tra i personaggi ci sono il contadino, che

rappresenta il dollaro americano, il lottatore di sumo, che rappresenta lo Yen Giapponese, l'uomo d'affari,

che rappresenta l'Euro.

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L'area dei grafici Forex è la più classica delle aree descritte fino ad ora, poiché ci mostra mostra il grafico

dell’andamento delle valute.

L'area della casella di scambio è anch’essa molto classica e riprende le classiche piattaforme di trading, con

la possibilità di vedere i tassi di cambio delle valute e aprire scambi per coppie di valute.

L’importo minimo che è possibile accreditare sul nostro conto è di 50 dollari, fino ad un massimo di 1.000

dollari in un versamento unico, e di 5.000 dollari come versamento mensile.

eToro è senza dubbio una piattaforma di trading che “spiazza” quelle tradizionali. Grazie all’interfaccia

amichevole, permette di avvicinarsi in maniera divertente a questo mondo, tanto che non ci sarebbe da

stupirsi se qualcuno decidesse di avvicinarsi al Forex quasi esclusivamente per la piattaforma.

Prova il broker

Clickforex Clickforex è uno dei primi broker che sono stati aperti, per questo

motivo è sinonimo di sicurezza ed affidabilità. E' inoltre un broker

svizzero, che si distingue per la serietà e della professionalità dei

servizi offerti.

E' un broker che si contraddistingue per la privacy assoluta e per la

sicurezza di investimento che offre, soprattutto verso clienti VIP e investimenti di un certo livello.

Per chi vuole aprire un account di prova, ClickForex offre un conto demo con 10.000 euro di accredito. Per

chi invece volesse aprire un conto reale, offre tre opportunità: conto Standard, conto Oro e conto VIP.

Le differenze tra i vari conti si notano soprattutto quando confrontiamo quello VIP con gli altri: questi ultimi

hanno una leva fino a 200:1, contro il 100:1 degli altri due conti e degli spread da 2 a 4 punti, mentre gli

altri due conti hanno uno spread da 3 a 4 punti.

La piattaforma di trading, a primo impatto, si presenta diversa da quelle realizzate dagli altri broker. I

grafici non sono sulla sinistra, bensì in basso a destra, mentre a sinistra sono stati impostati i valori per ogni

valuta, con la possibilità di aprire una posizione. Scendendo troviamo il riquadro degli strumenti, che ci dà

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la possibilità di procedere con gli ordini e di attivare il Voice Broker, ovvero la funzione vocale della

piattaforma. In basso a sinistra abbiamo le ultime news, per restare sempre aggiornato su ciò che sta

accadendo nel mondo della finanza in generale. In alto a destra, infine, abbiamo lo stato attuale del nostro

account, con un riepilogo di tutti gli ordini aperti.

L’assistenza è operativa 24 ore su 24 e, tramite il comodo servizio di richiamata, si viene solitamente

ricontattati entro poco tempo.

In definitiva, senza dubbio un broker che ispira fiducia e professionalità, a partire dall’organizzazione del

sito web fino alla piattaforma di trading e all’assistenza offerta, ma resta comunque l’impressione che, chi è

alle prime armi, possa trovarsi meglio con un altro broker.

Prova il broker

Forexyard Forexyard è un servizio di trading che si caratterizza per l'assoluta

serietà e professionalità.

Il sito web del broker è ben fatto, navigabile e facilmente consultabile.

E' possibile, come di consuetudine tra i vari broker, aprire un conto di

prova e provare le nostre conoscenza di Forex.

Per chi invece vuole operare con soldi veri, ForexYard offre due possibilità: un conto Supermini e un conto

Standard. Il conto Supermini permette di iniziare ad operare versando inizialmente solo 100 dollari. E' un

conto senza dubbio utile a chi inizia a muovere i primi passi nel Forex e non vuole rischiare grosse somme di

investimento. Consigliato a conti di importo inferiore a 1.000 dollari.

I vantaggi di aprire un conto reale sono:

possibilità di versare fondi tramite carta di credito per iniziare ad operare immediatamente;

spread di mercato fissi;

ampia scelta tra valute, petrolio, oro e argento;

nessuno slippage, ovvero differenza tra prezzo di esecuzione e prezzo quotato;

non c’è possibilità di avere un bilancio negativo, in quanto prima che ciò accada tutte le posizioni

vengono chiuse in maniera automatica.

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La piattaforma è davvero completa e non manca niente del necessario. La finestra principale è tutta

dedicata ai grafici, in maniera da tenerli sempre sott'occhio. A scelta, è possibile installare sul proprio

computer la piattaforma di trading ForexYard oppure usare quella Java direttamente dal loro sito web.

L’assistenza clienti è davvero professionale e può essere contattata tramite e-mail, chat live, un servizio di

richiamata e tramite telefono. Manca purtroppo un numero verde per l’Italia.

In definitiva, dà l’impressione di essere un servizio maggiormente dedicato a chi sa come muoversi nel

mondo del Forex, piuttosto che dedicato a chi voglia iniziare ad operare, pur offrendo servizi dedicati ad

utenti base, come un conto demo o il mini conto, che sono però oramai degli standard di mercato più che

dei servizi aggiuntivi.

Prova il broker

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FOREX: GLOSSARIO DEI TERMINI PIU' USATI

Ask

Termine inglese che significa prezzo richiesto dalla domanda.

Back office

Il dipartimento e le procedure che servono alla registrazione e sistemazione delle transazioni finanziarie

delle negoziazioni quotidiane.

Base currency

Valuta base, la prima delle due valute di un cross valutario.

BCE (Banca Centrale Europea)

Banca con sede a Francoforte.

Bid

Termine inglese che significa prezzo richiesto dall’offerta.

Bidirezionalità

Opportunità di prendere una posizione sul mercato sia rialzista che ribassista.

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BOE (Bank Of England)

Banca d’Inghilterra.

BOJ (Bank Of Japan)

Banca del Giappone.

Book

Insieme degli ordini in attesa di esecuzione.

Broker

Istituzioni creditizie o enti parabancari abilitati alla negoziazione tra diverse controparti.

Cable

Nome in gergo del cambio Sterlina Inglese / Dollaro Americano. Deriva dal fatto che originariamente le

quotazioni GBP/USD venivano trasmesse, fin da metà del 1800, tra USA ed Europa attraverso la cablatura

che attraversava l’Oceano Atlantico.

Candela giapponese

Metodo di rappresentazione grafica dell’andamento dei prezzi che segnala valore di apertura, chiusura,

massimo e minimo di un determinato lasso di tempo.

Capital gain

Guadagno realizzato sul capitale investito.

Cross rate

Tasso di cambio.

Dollaro

Valuta di riferimento degli Stati Uniti d’America.

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Euro

Valuta di riferimento dell’Unione Europea.

FED (Federal Reserve)

L’istituto che unisce le 12 banche dei dipartimenti finanziari americani.

Figura

La somma di 100 movimenti minimi su ogni cross valutario.

Esempio: nel cambio Euro/Dollaro una figura è paragonabile ad 1 centesimo.

Flat

Assenza di posizioni aperte.

Forex (Foreign Exchange Market)

Mercato degli scambi di valuta straniera.

Franco

Valuta di riferimento della Svizzera.

Gap

Distanza mancante tra il prezzo di chiusura e la nuova apertura di un mercato. Il prezzo salta certi valori

sulla propria scala di riferimento. Nel forex è un evento che accade raramente e soltanto la domenica

notte.

Gestori

Persone che operano sul mercato secondo intuizioni personali.

Hedging

Impegnarsi in un attività d’investimento al fine di coprire le perdite di un’altra. Lo scopo è quello di ridurre

la volatilità.

Indice ISM

Indice macroeconomico americano che rileva l’andamento dell’industria manifatturiera nazionale.

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Indice PMI

Indice macroeconomico americano che rileva l’andamento dell’industria manifatturiera.

Intermediazione

Attività volta al miglioramento delle condizioni di operatività sul mercato per ottenere il massimo da una

negoziazione.

Leva finanziaria

Moltiplicatore del capitale investito che permette di investire soltanto un margine di garanzia rispetto al

totale investito.

Liquidità

Disponibilità di trovare in modo agevole una controparte per concludere una negoziazione.

Long

Posizione aperta in acquisto, con ottica rialzista.

Obbligazione

Titolo mobiliare in cui una parte si impegna a prestare danaro a scadenza ad un’altra previo interesse.

Obbligazione zero coupon

Obbligazione in cui gli interessi vengono pagati interamente a scadenza, presenta all’acquisto un prezzo

scontato degli interessi.

Operazioni overnight

Posizioni che rimangono aperte durante la notte e necessitano l’attività di rollover: chiusura e riapertura

immediata.

Operazioni spot o intraday

Operazioni che si chiudono entro la giornata.

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OTC (Over The Counter) o Interbank

A causa del fatto che le transazioni sono condotte tra due controparti o via telefono o via network

elettronico.

PIP (Performance Index Paper)

Il più piccolo incremento possibile per un tasso di cambio.

Esempio: Nel cambio Euro/Dollaro è pari ad un decimillesimo (0,0001).

Posizione

Il pensiero di un gestore espresso tramite un’operazione eseguita sul mercato.

Posizione aperta

Operazione sul mercato in corso.

Posizione di fondo

Operazione sul mercato in corso con ottica di lungo termine.

Rating

Giudizio tecnico espresso sulla solvibilità di un prodotto finanziario. Elaborato in 3 caratteri alfabetici da

AAA a seguire.

Resistenza

Soglia di prezzo dove i venditori fanno invertire un mercato in ascesa.

Rischio cambio

Rischio di subire delle perdite in caso di cambiamento del tasso di cambio.

Rollover

Regolamento di una transazione aperta durante la notte. Si riconduce ad un altra data di regolazione in

funzione del differenziale tra i tassi di sconto differenziale delle due monete del cross.

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Scalping

Operazioni veloci e ripetute più volte nel corso della giornata.

Scorrelazione

Assenza di legame tra l’andamento di due mercati differenti.

Short

Posizione aperta in vendita, con ottica ribassista.

Spread

Differenza di prezzo tra la domanda e l’offerta.

Sterlina

Valuta di riferimento della Gran Bretagna.

Stop loss

Ordine eseguito per limitare le perdite di un’operazione sbagliata sul mercato.

Stop profit

Ordine eseguito per incassare il guadagno di un’operazione profittevole sul mercato.

Supporto

Soglia di prezzo dove i compratori fanno invertire un mercato in discesa.

Target profit

Soglia di prezzo dove un gestore crede di dover chiudere un’operazione.

Tick

Movimento minimo del prezzo di uno strumento quotato.

Trading

Attività di negoziazione.

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Trend

Tendenza, direzione, andamento, evoluzione.

Volatilità

Misura statistica dei movimenti di prezzo in un mercato rispetto al tempo.

Volume

L’ammontare degli scambi totali su un determinato strumento quotato.

UIC (Ufficio Italiano Cambi)

Organo di riferimento italiano sulle valute in seno alla Banca d’Italia.

Warrant

Si definisce Warrant uno strumento finanziario, quotato in Borsa, consistente in un contratto a termine che

conferisce la facoltà di sottoscrivere, l’acquisto (detti Warrant Call) o la vendita (detti Warrant Put) di una

certa attività finanziaria sottostante (underlying) ad un prezzo (detto strike price o prezzo d’esercizio) e ad

una scadenza stabilita.Il prezzo d’acquisto del warrant prende il nome di premio.

Si distinguono due tipologie di warrant:

Warrant in senso stretto, che hanno come attività sottostante esclusivamente azioni e Covered warrant,

che possono avere come attività sottostante azioni, obbligazioni, indici azionari o obbligazionari o anche

panieri di titoli, valute o tassi di interesse.

Il valore teorico di un warrant è dato da numero delle azioni per il valore base di ogni singola azione meno il

prezzo di esercizio.

Yen

Valuta di riferimento del Giappone.

Yuan

Valuta di riferimento della Repubblica popolare Cinese.

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GUADAGNARE AL FOREX

Quando vi avvicinate al Forex, l'obiettivo è

ovviamente quello di guadagnare del

denaro. A volte si potrebbe anche

desiderare di diventare milionari in

pochissimo tempo, magari applicando le

strategie usate dai trader più grandi e

famosi. Non c'è nulla di più sbagliato,

perché è vero che nel Forex si possono

guadagnare grandi somme, ma bisogna

fare le cose con calma, un passo alla volta.

Il primo punto da tenere sempre a mente è che non esiste una strategia di trading infallibile, così come

non ne esiste una perfetta per tutti. Ognuno da noi ha una strategia preferita, che dipende magari dalla

nostra propensione al rischio o dal nostro approccio psicologico con il Forex e con la piattaforma di trading.

Ma esistono dei punti fondamentali per guadagnare con il Forex?

Si e no, per il discorso che abbiamo fatto prima. In ogni caso, possiamo senza dubbio considerare queste

basi come molto importanti:

non cambiare mai la nostra metodologia di fare trading, a meno che non siamo ancora riusciti a

trovare quella ideale per noi;

non aprire mai una posizione senza aver fissato, prima, i punti di entrata e di uscita dalla stessa;

non avere la pretesa di chiudere in positivo tutte le transazioni;

limitate le perdite delle transazioni sbagliate, ovvero di quelle che non sono andate esattamente

come speravate;

conservate il vostro capitale, non investite mai oltre il 5% dello stesso. Il motivo è semplice: se

chiudete una posizione in perdita, avrete tutto il tempo di recuperare;

informatevi sempre su ciò che accade nel mondo, perché potrebbe influirne sui prezzi nel Forex.

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Seguendo questi piccoli punti e ricordando di essere sempre molto prudenti e di non fare mai mosse

azzardate, allora potrete vincere e guadagnare al Forex.

SULL'IMPORTANZA DELLO STOP LOSS

Lo Stop Loss è senza dubbio uno strumento

indispensabile nello sfortunato caso in cui la vostra

posizione iniziasse ad andare troppo male.

Si tratta, sostanzialmente, di uno strumento diffuso su

tutte le principali piattaforme di trading che, in parole

povere, vi permette di impostare il limite di chiusura

automatico della vostra posizione, nel caso in cui si

scendesse al di sotto di una certa soglia di perdita.

Se la vostra transazione dovesse scendere sotto

questo valore, determinato liberamente da voi, il programma chiuderebbe automaticamente la vostra

posizione, arginando le perdite.

Lo stop loss è quindi indispensabile, specialmente perché non vi sarà possibile restare sempre davanti al

computer a monitorare l’andamento di una vostra transazione: assicuratevi, quando scegliere il vostro

broker, che metta a disposizione questo strumento.

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UN ESEMPIO DI TRANSAZIONE

Di seguito proponiamo qualche esempio di transazione Forex, a partire dai dati reali (ovvero quelli stiamo

guardando sul grafico), passando per le nostre previsioni fino a realizzazione pratica dell'apertura della

transazione e della relativa chiusura.

Scenario Probabile diminuzione dei tassi di interesse negli USA

Previsione dell'investitore Il valore del dollaro americano (USD) diminuirà nei confronti dell'euro (EUR).

Prezzo corrente delle valute considerate

1,3910 EUR contro 1 USD

Operazione da effettuare Apertura di una posizione in acquisto

Importo dell'operazione 100.000 USD

Margine impiegato per aprire la posizione 100.000 / 100 (leva) = 1.000 USD

L'operatore decide di aprire una posizione per un valore di 100.000 USD, usando un margine di 1.000

dollari americani. In questo caso, ci sarà un guadagno se il rapporto EUR/USD salirà oltre il prezzo di 1.3910,

in caso contrario ci sarà una perdita.

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Supponiamo che la previsione sia giusta e che il rapporto tra EUR e USD salga a 1,4218 . In questo caso, la

differenza di 308 pips è tutto guadagno per l'operatore.

Il risultato dell'operazione sarà data dalla moltiplicazione dell'importo dell'operazione con la differenza in

pips tra prezzo di apertura e prezzo di chiusura, ovvero:

100.000 x 0,0308 = 3.080 USD .

In sostanza, l'operatore ha incassato 3.080 USD, con un guadagno netto di 2.080 USD (tolti i 1.000 USD che

aveva usato come margine per aprire l'operazione.

La percentuale di profitto che ha ricavato da questa operazione è del 308%.

Nel momento della chiusura di un'operazione, il margine impiegato viene "liberato" e può essere usato per

nuove operazioni.

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