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Guida pratica e di riferimento per il toelettatore e il negoziante specializzato a cura di Paola Acco 2 Toelettatrice: Sarah Odette Genova

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Guida pratica e di riferimentoper il toelettatoree il negoziante specializzato

a cura di Paola Acco

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Sempre aggiornati...

in punta di forbice!

La toelettatura è l’argomento della nuova guida che Vimax Magazine propone ai

suoi lettori perché possa diventare uno strumento di consultazione per trovare, gra-

zie all’aiuto di esperti riconosciuti, risposte preziose ai quesiti più frequenti e com-

plessi.

Parliamo di un settore in continua evoluzione, con nuovi tagli oggi alla moda e

domani non più, con nuovi sistemi di lavoro che cambiano costantemente, con tutte

le responsabilità che comporta questa professione: nel salone arriva un cane sano

che deve uscire altrettanto sano. Non sono ammessi errori.

Eppure non esiste nessun tipo di tutela per una formazione regolamentata, la cate-

goria non è ancora riconosciuta, inserita in un codice Ateco che comprende canili,

dog sitter e accalappiacani ma che rispetto a questi ha costi di gestione diversi per

attrezzature e relativa manutenzione, per formazione, igiene e sanificazione degli

ambienti. Fortunatamente esistono le associazioni di categoria che danno delle

direttive, ma nella sua interezza il settore non è regolamentato e non ha alcun rico-

noscimento da parte dello Stato, ad esempio per quanto riguarda le malattie pro-

fessionali.

In queste pagine vogliamo affrontare alcuni degli argomenti di maggiore interesse

per il professionista.

Parleremo delle ultime tendenze in fatto di stile, con l’Asian Style che sta “imperver-

sando” e delle nuove attrezzature, analizzando come il metodo di lavoro cambi

anche in funzione dei nuovi attrezzi.

Poi i gatti e le tecniche di base della toelettatura del felino, ancora poco conosciuta.

Daremo spazio al tema della sicurezza nell’ambiente di lavoro, per far conoscere le

normative che sono richieste nei saloni e parleremo dei disturbi dei sistemi musco-

lo-scheletrico e nervoso, che possono essere accentuati da posture e modalità di

lavoro non corrette.

Tratteremo infine le malattie trasmissibli dagli animali al professionista che sta a

stretto contatto con loro molte ore al giorno e analizzeremo i rischi e gli errori più

comuni in cui talvolta può incappare il toelettatore nello svolgimento del proprio

lavoro.

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Sommario 4 Nuovi orizzonti dal Sol Levante

8 Strumenti nuovi per nuove tecniche

14 Toelettare il gatto

22 I magnifici 4

32 Riconoscimento categoriale: un atto dovuto

38 Sicurezza e salute sul lavoro

44 I disturbi del movimento ripetitivo

50 I rischi professionali del toelettatore: la zoonosi

58 Groominit: il nuovo portale online della toelettatura a 360°

62 Insidie e pericoli in toelettatura

Manuel Peratello. Dottore in Biologia Evoluzionistica con la tesiDal Canis lupus lupus al Canis lupus familiaris si specializza successivamente inEcologia Applicata all’Università di Ferrara. Cresciuto a contatto con gli animali,durante gli studi intraprende un percorso per diventare educatore cinofilo ma lointerrompe quando, avvicinatosi alla realtà della toelettatura professionale, iniziaun corso base a Portogruaro presso il salone di Paola Acco. Aperta una propriatoelettatura in provincia di Padova, continua a specializzarsi presso maestri, colle-

ghi e allevatori. Lavorando a stretto contatto con APT (Associazione Professionisti Toelettatori),di cui è stato membro del consiglio direttivo, il suo interesse si è focalizzato su tutte le temati-che legate a questo settore. Per qualche anno frequenta il mondo delle competizioni di toelet-tatura in Italia e all’estero, portando a casa titoli e medaglie tra cui la nomina a “Miglior GiovaneToelettatore dell’anno” agli Star Grooming Awards, gli Oscar della toelettatura. Alla fine del2014 decide di appendere le forbici al chiodo lavorando comunque dietro le quinte del mondodel grooming, collaborando con aziende del settore, recensendo articoli per riviste e contri-buendo all’organizzazione di eventi come il Master Show.

Paola Acco. Toelettatrice dal 1991 a Portogruaro dove, dal 1999, haaperto un negozio e una Scuola di toelettatura. Dal 1995, anno in cui ha iniziato afrequentare le gare, ha vinto innumerevoli titoli - 3 Best in Show in Italia, Francia eRepubblica Ceca - e molte medaglie in Italia, Europa e USA. Campionessa italiananel 1999, vice campionessa Best of the Best di Milano, 6 volte finalista Gara OsterCampioni, Campione del mondo con il team italiano a Barcellona 2003 e vicecampione del mondo a team nel 2007 a Milano. Ha eseguito numerose dimostra-

zioni in tutta Europa e collabora tuttora con le più importanti aziende del settore per promuo-vere la toelettatura in Italia. È socia fondatrice ATI (Associazione italiana Toelettatori), dimostra-trice e giudice APT (Associazione Professionisti Toelettatori), dimostratrice ACAD e ideatrice eorganizzatrice degli eventi di toelettatura Master Show e Trade Show. È inoltre co-organizza-trice dell’attuale Campionato Italiano e ideatrice del titolo di “Miglior Scuola”. A oggi ha formatopiù di 250 allievi, alcuni dei quali hanno vinto molte medaglie, ottenendo diversi Best in Showin gare internazionali e nel corso degli ultimi 3 Campionati del Mondo. Giudice All Round perEGA e APT, è stata presidente di AITI (Associazione Insegnanti Toelettatori Italiani). Ideatrice deltitolo “Star Groomer Award” (gli Oscar della Toeletatura) è vincitrice dei premi Star GroomingAwards 2013 come miglior insegnante, nel 2013 e 2014 come miglior evento Master Show enel 2014 come Toelettatore alla carriera. In collaborazione con altre professioniste fa parte di“4 Carati Groomers Studio”, un gruppo di lavoro del nord-est per il perfezionamento della toe-lettatura, che organizza la gara “4 For Four 4”. Attualmente si occupa in prevalenza di forma-zione tenendo seminari di specializzazione e quest’anno ha dato vita a un importante progettoper i toelettatori, il portale Groominit, che si occupa di formazione online.

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Nuovi orizzonti dal Sol Levante

È un vero e proprio nuovo modo di toelettare le razze a pelo lungo o ricciuto,alquanto dolce, alternativo e facile da mantenere. Il risultato? Un peluche!La paternità di questo new style è contesa tra Giappone, Cina e Corea ma indub-biamente sta portando una rivoluzione nel taglio commerciale, cioè non espositivo,da negozio. In Italia vengono chiamati anche tagli “Giapo” e sono molto adatti aicani a pelo riccio come barboni e bichon, così come ai peli lunghi tipo shih-tzu emaltesini, ma anche schnauzer e alcuni terrier sono candidati eccellenti.Questo stile si rivela vincente perché non impartisce rigidi canoni da rispettare osevere regole di toelettatura, anzi… creatività e libera interpretazione sono gli ingre-dienti fondamentali. L’obiettivo è esaltare la graziosità piuttosto che il classico gla-mour della tipicità di razza. Non c’è interesse a nascondere i difetti strutturali delcane ma, al contrario, spesso gli stili asiatici sembrano “sbilanciati” rispetto a quellipiù canonici e tradizionali: mentre il grooming occidentale si focalizza sul corpo esulle zampe, gli stili dell’Estremo Oriente si preoccupano maggiormente dell’espres-sione individuale di muso e testa.

Quali sono gli elementi che contraddistinguono l’Asian Style dai comuni taglicommerciali?Non sono molti, in realtà, ma fanno veramente la differenza.l 1. Tutto ruota attorno al muso, che deve creare sostanzialmente un ovale. Labarba è tagliata molto corta sotto il mento a formare una sorta di semicerchio abba-

stanza largo, che si apre sul baffo perrichiudersi sopra il muso. Normalmenteva mantenuto del pelo sopra la cannanasale. Questa forma imprime al caneun’espressione dolce, a volte buffa,sembra quasi che l’animale sorrida.Spesso viene sfoltito o tolto del tutto ilpelo sulla punta del musino davanti allabocca, sotto il tartufo, in corrispondenzadella zona nasolabiale.l 2. Non dev’esserci alcun pelo davantiagli occhi, che vanno ben puliti creandouno sguardo pieno e attento.l 3. Il corpo è generalmente tagliatoabbastanza corto, addirittura con latosatrice, seguendo la sua linea naturaleanche se nessuno vieta forme o accon-ciature alternative.l 4. Lo stile delle zampe è inconfondibi-le: un ritorno agli anni ’70, quando afarla da padrona erano i pantaloni azampa d’elefante. Non hanno la formadel classico cilindretto uniforme ma daun’attaccatura più stretta e rastrematascendono aprendosi su un piede largo,a cono.l 5. Il resto è pura fantasia e creatività!

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SI CHIAMA ASIAN STYLE E IMPAZZA TRA I PROPRIETARI DI CANI

DI TUTTO IL MONDO

DI PAOLA ACCO

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(Quasi) tutto è permesso…La testa può essere tonda epiena, a punta, avere un micro-pompon o un top-knot che rac-coglie ciocche di pelo lungo.

Può addirittura essere asimmetri-ca. Anche le orecchie possono essere piene o comple-

tamente rasate, lunghe, corte o rapprese in simpatiche trecce. È ammessoanche un orecchio rasato e uno no. Spesso viene mantenuto del pelo come prolun-gamento delle orecchie, così da creare un simpatico cerchiello rotondo sopra latesta. Anche la coda è a libera interpretazione del toelettatore.Pochi semplici accorgimenti per sbizzarrirsi in un nuovo stile che strizza l’occhio algusto, al nuovo e alla praticità.

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L’impatto con il clienteSeppur possa non risultare di facileaccoglimento da parte dei clienti,perché diverso da ciò che l’occhio ècomunemente abituato a vedere,l’Asian Style è destinato a espander-si. Il trucco è quello di procederecon calma: le proposte e il cambia-mento devono essere graduali. Ilcliente non va travolto… invece didescrivere con entusiasmo l’ultimatendenza estrema (che magari nonporta neppure a un buon risultato), èconsigliabile dire che avete imparatoun nuovo stile “a orsacchiotto”. Iclienti impazziscono per parolecome orsacchiotto, carino e roton-do. Pochi aggettivi lusinghieri faran-no più di cento inutili spiegazioni.

Un book ad hocConsigliamo inoltre al toelettatore

che abbia voglia di sperimentare e ampliare la propria offerta professionale, di crear-si un vero e proprio book ben fornito di fotografie e immagini in modo da aiutare laclientela, che ancora non conosce questetendenze, ad abituarsi, a capire di cosa sitratti e a scegliere tra varie opzioni di taglioquella che preferisce e che più si addice alsuo cane. Ormai in rete si possono trovaremigliaia di fotografie relative ai tagli Giapodi tutti i tipi. L’ideale sarebbe riuscire a rac-cogliere molte varianti riguardanti il corponei dettagli: diverse tipologie di teste,zampe, code, orecchie ecc.

Sempre aggiornati e alla modaIl professionista che si apre a questenuove tendenze di taglio avrà moltepiù possibilità di far colpo sui clienti,proponendo un’alternativa dolce esimpatica, molto facile da mantenereanche a casa. Aggiornarsi e adottarele ultime tendenze in un mondo che èin continua evoluzione come quellodegli animali da compagnia, vi tra-sformerà da semplici toelettatori astylist eccellenti!

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Pochi business sono così trepidanti e in continua evoluzione come quello del groo-ming. Negli ultimi anni tante sono state le novità introdotte, specialmente in terminidi prodotti per il bagno e la cosmesi e di attrezzature e utensili, con lo scopo di acce-lerare i processi e coadiuvare il lavoro del toelettatore, cercando di trarre il migliorrisultato con il minor sforzo possibile. Ecco di seguito le novità più importanti.

Forbici: lame beveled o convexIn realtà non sono una novità assoluta ma la maggior parte dei toelettatori nonconosce la differenza tra queste due tipologie di lame.

l La lama storica, quella che da molti anni vieneusata in toelettatura, ha il design beveled, è amarchio tedesco e il suo bordo presenta unoscalino netto che termina sul filo tagliente. Leforbici di questa tipologia sono particolarmentedurevoli nel tempo, sono molto taglienti e pre-sentano una maggior facilità di affilatura anchese la sensazione al taglio è meno fluida, cioèrichiede una maggior forza impressa dallamano nel taglio.l Il nuovo design di lame viene definito convexed è di origine giapponese. In voga ormai daqualche anno, la sua tipicità sta nel bordo dallaforma convessa ed estremamente affilato. Daun punto di vista costruttivo sono più difficili da

ottenere ed è questo il motivo del loro costo tendenzialmente più elevato, ma il risul-tato è diverso: la sensazione è di grande fluidità nel taglio che permette un lavoromolto più fine e definito. La contropartita è una maggior delicatezza, poiché questelame si danneggiano con facilità se utilizzate impropriamente e la conseguente affi-latura risulta più costosa.

Entrambe le tipologie dilame possono essere, omeno, microdentate.Importante fattore nellascelta di una forbice è ilgrado di apertura dellelame. Lo scopo è di affati-care il meno possibile lamano, associando il mini-mo movimento alla massi-ma apertura della forbice.Grazie alla scelta dellalunghezza dei manici, perla questione del principiodelle leve, se uguale è ilrapporto tra lunghezza

Strumenti nuovi per nuove tecniche

SCOPRIAMO LE PIÙ IMPORTANTI NOVITÀ PER QUANTO RIGUARDA GLI STRUMENTI

DI LAVORO, MIRATI A RENDERE PIÙ PRATICA E AGEVOLE LA VITA DI NEGOZIO DEL

TOELETTATORE

DI PAOLA ACCO E MANUEL PERATELLO

Lama beveled

Lama convex

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della lama e manici, minore è l’apertura della forbice (nella foto Rapporto: almeno1:1), maggiore l’affaticamento della mano e maggiore la potenza di taglio. Al con-trario, se lunghezza della lama e manici hanno un rapporto meno 1:1 maggiore(nella foto Rapporto: meno1:1), l’apertura della lame della forbice sarà maggiore,l’affaticando della mano sarà minore, ma la potenza di taglio risulterà inferiore.

Forbici dentate: thinner, blenders, chunkersLa differenza tra queste tre tipologie di forbicidentate è pressoché sconosciuta a molti toe-lettatori. Analizziamone le differenze, per capi-re quali siano i loro usi specifici.l Thinner: hanno denti su entrambe le lame.Sono il tipo più “vecchio” di forbice dentata:grossolane, vengono utilizzate perlopiù all’in-terno della massa di pelo per sfoltire matassee grosse quantità. Volendo possono essereutilizzate anche sulle punte, per eseguire rifini-ture, ma tendono a lasciare traccia e non por-tano a un bel lavoro finito.

l Blenders: presentano una lama dentata e unapiena, normale. Sono tra le forbici più utilizzatedai toelettatori di tutto il mondo. A differenzadelle precedenti, avendo questa doppia tipolo-gia di lama, tagliano molti più peli in una solachiusura e quindi permettono di velocizzare illavoro. Sono ottime per creare scalature,degradé, per tagliare lunghezze di pelo tra ledita e per la rifinitura poiché danno un risultatonaturale. Generalmente si usano sul pelo dametà lunghezza in poi ma molti professionistile adoperano anche vicino alla cute per sfoltirela massa, seppur non abbiano la stessa incisi-vità delle thinner. È necessaria però molta piùattenzione: ripetute sforbiciate nello stessopunto possono condurre a errori difficili darimediare. In base alla larghezza dei denti, alladistanza tra di essi e alla forma della punta diogni singolo dente (generalmente una “V”, più

o meno profonda), tagliano quantità di pelo differenti. l Chunkers: rappresentano l’ultima frontiera delle forbici. Possiedono denti larghi e piat-ti e producono quasi un taglio a lame piene. “Quasi” perché il piccolo spazio tra i dentipermette di spingere i peli dalla lama di taglio nello spazio, ma senza tagliarli tutti. Diconseguenza si ottiene una finitura più morbida e naturale. In generale sono forbici

forti, utili per velocizzare sia il lavoro di negozioche quello durante le gare di toelettatura. Nate per essere utilizzate dopo la forbice drittae curva sui peli ricciuti come rifinitura, ultima-mente molti le usano anche per sbozzare canipieni di pelo e per la lisciatura. Possono essere da 10/12/14/16/18/20 denti,eccellenti per la finitura di razze dal pelo difficileo morbido prevalentemente di tessitura ricciutaquali barboni, terrier neri russi, kerry blue, ecc.,oppure da 22/24/26/28/30 denti, adatte per lafinitura di molte razze, in particolare su peli drittianche con pellicce spesse come quelle di mal-tesi, shih tzu e bovari. Nelle misure più corte,tipo 7,5 pollici, sono ideali per barboni toy, bed-lington terrier e bichon.

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Tosatrici: rialzi sistema tedescoDa meno di un decennio esistono rialzi che permettono alle tosatrici che lavoranocon il sistema A5 di estendere la propria capacità di taglio in termini di lunghezzadai 19 mm delle testine fisse fino a 2,5 cm. Questo tipo di tosatrici si surriscaldaabbastanza facilmente ma è più silenzioso, spesso più maneggevole e con piùaccessori rispetto a quelle dello storico sistema tedesco. Le tosatrici che adottanoquest’ultimo tipo di sistema invece, generalmente più rumorose ma meno soggettea surriscaldamento e con maggior forza di taglio, fino a poco tempo fa non poteva-no permettersi una simile lunghezza di taglio, giacché le testine arrivavano fino amassimo 1,6 cm.Ultimamente però è stato lanciato sul mercato un nuovo sistema di rialzi adatto pro-priamente a questo sistema, portandolo alla stessa capacità di taglio del concor-rente. È una novità interessante poiché molti toelettatori sono abituati a questosistema e ne sono fedeli e questa innovazione permette loro una maggior versatilitànell’uso della tosatrice con una significativa estensione della capacità di utilizzo.

Considerazioni su entrambi i sistemil Sistema A5. Ampia estensione di taglio, da un quarto di millimetro fino ai 2,5 cmcon rialzo. Testine delicate e sicure anche su lunghezze sotto il millimetro. Poco

rumore ma veloce surriscaldamento percui se si ha bisogno di tagliare moltopelo è consigliato cambiare spessolama, anche se si usano rialzi. Ottimoper lavori fini e precisi, meno adatto sucani molto annodati o sporchi.

l Sistema tedesco. Estensione di tagliomeno ampia, seppur ora dotato di rialzi.Le testine molto basse sono alquantorischiose da utilizzare per il pericolo diferite se non usate correttamente. Piùrumoroso, si surriscalda con difficoltàquindi è più facile terminare il lavoro

senza dover cambiare testine. Meno adatto a tagli di precisione, è una “macchinada guerra” perché taglia il pelo in ogni condizione.

Strumenti da strippingIl professionista dello stripping, che sia toelettato-re, allevatore o handler, è tra i più esigenti perquanto riguarda gli strumenti da lavoro. Proprioper questo, nel corso degli anni, si sono evoluti especializzati molti utensili diversi. Il minimo comu-ne denominatore è comunque lo stesso: che sitratti di coltellino, stick o simili, non deve assoluta-mente tagliare il pelo.l Coltelli da stripping. Tra i più nuovi ed evoluti cisono dei coltellini di fabbricazione americana conil manico in legno oppure in ferro. Sono adatti soloper tessiture ruvide dure, tipo terrier, bassotti o

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schnauzer, non vanno usati su tessiture mor-bide come gli spaniel perché tenderebbero aspezzare il pelo. Ovviamente ne esistono condenti più o meno fini, così da adattarsi allevarie lunghezze di pelo su ogni parte delcorpo del cane.

l Coltellino per dettagli. È un coltellino dastripping con una lama piccola a denti ten-denzialmente fini. Spesso possiede ancheuna seconda serie di denti sulla sommità.Risulta estremamente utile per strippare idettagli con precisione, come il muso o le

orecchie; può essere utilizzato a pienopollice oppure solo con la punta deldito, perciò è molto versatile.

l Strippini a bastoncino o stripping stick, in acciaio inox, con una larghezza a partireda 8 mm. Hanno una parte rastremata e zigrinata che termina a punta, utile per fare

presa sul pelo. Funzionano comeuna pietra e sono molto validi per idettagli e il lavoro di finitura. Idealeper cappotti difficili e manti lanugi-nosi come quello del cocker.

l Strippini a bastoncino in pura pie-tra arenaria. Con una forma simile ai precedenti, sono un ottimo strumento di scul-tura per ogni razza, utili in particolare per eli-minare i peli selvaggi e rimuovere i peli mossiottenendo una bella finitura. Con questi stickè davvero impossibile tagliare il pelo e quindirovinare il manto del cane.

CardatoriI cardatori di ultima generazionesono l’esatto opposto di ciò cheda anni viene usato nei saloni ditoelettatura. Sono infatti cardatorisemplici dai denti spessi e moltoduri mentre, fino a oggi, era con-sigliato usare cardatori moltomorbidi per evitare di spezzare ilpelo del cane. Questo nuovo tipodiventa molto utile nei casi moltodifficili, quando si hanno canipieni di matasse, nodi e sottopelofitto, come può capitare peresempio con terranova o bovari.Con l’utilizzo di questi nuovi stru-menti si riducono drasticamente itempi di lavoro.

Queste sono solo alcune delle novità frutto del lavoro di ricerca delle aziende delsettore, in una realtà, come è quella della toelettatura, che evolve velocemente erichiede strumenti sempre più efficaci. Lo scopo è uno solo: massimo risultato conminimo sforzo nel minor tempo. Ciò non significa mirare a un lavoro approssimatoma puntare al massimo, producendo lavori di qualità ottimizzando le tempistiche esalvaguardando il più possibile il benessere fisico del toelettatore e dell’animale.

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In Italia vivono circa sessanta milioni di animali domestici, almeno uno per ogni ita-liano, e quasi dieci milioni sono gatti (anche di più, se pensiamo che molti ancoranon sono censiti). I gatti sono animali affascinanti e affettuosi, portano gioia nellenostre case e sono facili da gestire, anche per chi ha poco tempo. Dovremmo quin-di, come toelettatori, essere molto interessati al mondo felino. Invece molti nonamano toelettare i gatti, forse perché conoscono meno questi animali rispetto aicani o forse perché li temono dato che nell’ambito della toelettatura il gatto è spes-so considerato un problema (i gatti solitamente non vengono abituati da piccoli aessere pettinati o lavati, per cui tutto diventa più complicato).

Toelettare il gatto

CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER APPROCCIARSI IN MODO PROFESSIONALE

ALLA TOELETTATURA DI QUESTO FELINO NON SEMPRE FACILE DA GESTIRE

DI ELISABETTA CAMMALLERI E LUCA FOGLI

Elisabetta Cammalleri Nel 1990 comincia adallevare gatti con l’affisso Mirage ottenendo numerosi premianche per la prima selezione del british color point in Italia. Nel2005 inizia a lavorare con il futuro marito Luca Fogli nel campodella tolettatura dei gatti e si appassiona anche ai cani. Dal con‐nubio tra allevamento e toelettatura inventa un vero e propriosistema innovativo per gestire i gatti in tolettatura e comincia agirare l’Italia per formare nuovi toelettatori. Successivamenteinizia a presentare in esposizione i barboni giganti ottenendo le

prime soddisfazioni. Si approccia alle gare di tolettatura al Master Show nel 2011 e ottie‐ne il premio speciale come miglior forbice con un barbone toy. Incuriosita dal bedlingtonterrier e con gli insegnamenti di Raffaella Gammella, vince la medaglia d’argento alRomeo Grooming con un barbone toelettato a bedlington. Nel 2013 comincia a vincere leprime gare ottenendo un 2° posto razze a forbice ma nel 2014 arrivano i primi veri risul‐tati in gare ufficiali: 1° posto classe intermedia al Milangroom e 1° posto al Romeo Groo‐ming razze a forbice. Nel 2015 Best in Show al Romeo Grooming edizione “Speciale Zoo‐mark” e nel 2016 1° classificata razze a forbice al Master Show e 2° nel campionato inter‐nazionale. Nel 2016 1° posto razze a forbice e 1° posto in classe barboni con un bedlingtonterrier e un barbone medio in puppy clip.

Luca Fogli Comincia a lavorare nel 1997 anche se studiaancora e nel 1998 frequenta lo stage di tolettatura di Oscar Ripa‐monti. Nel 2005, con la collaborazione della futura moglie Elisa‐betta Cammalleri e del suo primo barbone gigante, incomincia afrequentare le esposizioni di bellezza e le gare di tolettatura.Timidamente inizia a muovere i primi passi in Expo ottenendobuoni risultati con i propri cani, diventati campioni italiani einternazionali di bellezza. Dal 2007, grazie all’aiuto di alcuneaziende del settore, inizia a girare l’Italia organizzando stage per

toelettatori, dedicandosi alla formazione sui felini e nel 2009 fa il suo primo debutto alMaster Show come dimostratore. Nel 2013 la svolta nelle gare di tolettatura, con unamedaglia d’argento al Romeo Grooming con un barbone in terrier clip; nel 2014 ottieneinvece un 2° posto al campionato italiano e internazionale classe barboni, al Master Showe un premio speciale come miglior socio Apt. Nello stesso anno si classifica al 1° posto alRomeo Grooming in classe barboni e al 2° posto in classe spaniel coronando il tutto con ilTrofeo Pezzati. Nel 2015 ottiene un 2° posto in classe campioni sempre con il barbone e nel2016 un 2° posto con un barbone gigante in terrier clip. Oggi con la moglie Elisabetta Cam‐malleri possiede una toelettatura a Roma con un centro di formazione e insegna toeletta‐tura sia felina che canina.

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Il gatto, un animale… “difficile”Il gatto richiede molta attenzione e tranquillità e un diverso metodo di lavoro, conun approccio più impegnativo, ma che dà sicuramente grandi soddisfazioni. Cer-chiamo quindi di capire quali siano le principali problematiche da gestire nella toe-lettatura del gatto e come affrontarle. Cosa può fare un gatto in toelettatura? Rive-larsi pericoloso, se non stiamo più che attenti a ogni nostro gesto. All’inizio in effettiè sempre un po’ difficile avere feeling con i felini, che hanno il proprio modo di ragio-nare, sono istintivi e si innervosiscono molto facilmente. Ai gatti dà fastidio essereportati fuori casa, viaggiare in auto, essere toccati da estranei e poi odiano i rumorie ancora di più gli odori, dei loro simili, dei cani o di qualsiasi altro animale. Tuttoquesto può rendere complicato il nostro lavoro.

L’appuntamento e il primo impattoQuando prendiamo appuntamento per toelettare un gatto, sta a noi fare le giustedomande per capire che tipo di lavoro dovremo affrontare. Poniamo domande mirate,ad esempio chiediamo l’età del gatto e se è già stato lavato in tolettatura, che tipo divita conduce, se è un animale che vive in casa o all’aperto, ma soprattutto se è affettoda patologie, che potrebbero creare seri problemi se il gatto si agitasse in fase di toe-lettatura. Queste domande servono al cliente per capire che abbiamo una certa espe-rienza del mondo felino, e servono a noi per evitare spiacevoli inconvenienti.Conviene poi fissare l’appuntamento in un momento tranquillo della giornata,magari quando abbiamo finito il lavoro con i cani, in modo da poter dedicare mag-gior attenzione alla tolettatura dell’ospite felino. Al suo arrivo osserviamo il suo com-portamento prima di aprire la porticina del trasportino e chiudiamo porte e finestreper evitare eventuali fughe.Ovviamente il nostro camice sarà pulito, così come il tavolo e gli strumenti cheandremo a utilizzare.

La toelettaturaLa prima operazione sarà il taglio delle unghie, nel frattempo potremo conoscere ilcarattere del gatto e farci un’idea sulle sue condizioni generali e su come procedere.Non è detto che un gatto che entra in toelettatura debba necessariamente fare ilbagno, sono molti i gatti che reagiscono male al phon, in questo caso bisogna pre-vedere un piano “B”. Magari una slanatura mensile e un bagno a secco potrannocomunque far felice il cliente che non si troverà più la casa invasa da peli oppureuna tosatura che libererà il gatto da nodi e feltri risolverà il problema.

Particolare attenzione va riser-vata agli strumenti da utilizza-re. No a taglianodi o slanatori,le cui lame sono pericolose perla pelle elastica e sottile delgatto, che trasformerebbero unpiccolo taglio in una ferita chepotrebbe richiedere punti disutura. Sì invece a cardatori divarie misure e pettini. Un altroaccorgimento, forse il piùimportante, è quello di nonlegare assolutamente i gatti(con catenelle, pettorine, lac-cetti)… il gatto che vuole fuggi-

re e si trova legato può avere reazioni inconsulte che possono portare a tragici epi-loghi. Meglio permettere al gatto di scendere dal tavolo e “riacciuffarlo” con calma.Per ogni evenienza dovremmo sempre avere un trasportino di rete nelle vicinanze. Anche la pulizia di occhi e orecchie è compito nostro e sarebbe meglio utilizzareprodotti naturali piuttosto che chimici. Informiamoci inoltre con il cliente su eventualipatologie del gatto (come HCM o cardiomiopatia ipertrofica), così da evitare spia-cevoli eventi in caso di gatti paurosi o particolarmente sensibili. È ben più importan-te la salute del gatto che il nostro lavoro di toelettatura e a volte, nonostante i pro-

La fase di slanatura

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prietari insistano, è meglio avere buon senso e rifiutare il lavoro. Importantissimo èchiarire con il cliente che tipo di lavoro sia possibile eseguire o meno sul suo gatto,senza scendere a compromessi con lui: spieghiamo sempre cosa possiamo fare,poi sarà il proprietario a scegliere o meno il trattamento da noi proposto. Se il gatto accetta di buon grado il phon possiamo procedere con il lavaggio. Il peloe la pelle del gatto sono molto più unti di quelli di qualsiasi cane poiché hannoghiandole su varie parti del corpo che secernono grasso (una conseguenza ne è, adesempio, la “coda da stallone”). Si procederà applicando sul pelo asciutto unacrema sgrassante a base naturale per pochi minuti, poi si sciacquerà accuratamen-te e si procederà al bagno con un buon prodotto specifico per gatti e per il pelo chestiamo trattando. Un consiglio è quello di prepararsi studiando gli standard dellevarie razze feline per capire come toelettare al meglio il gatto che abbiamo davanti

Prima del bagno...

Subito dopo il bagno

Il risultato finale

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e riconoscerne la razza davanti al proprietario orgoglioso. Per esempio: quantisanno che alcuni gatti hanno bisogno dello stripping? Non da intendere come quel-lo eseguito sui cani, in effetti non si tratta di un’operazione così complessa, si puòparlare più di plucking, cioè spiumatura. Neigatti a pelo lungo o semilungo come persia-ni, birmani, siberiani e ragdoll si nota chefuoriescono dal mantello setoso dei peli piùlunghi, più lucidi, più grossolani al tatto chedanno al gatto un aspetto disordinato. Liandremo a togliere strappandoli con le dita,un lavoro da certosino che non solo saràmolto apprezzato dal cliente ma darà unaspetto nuovo al gatto favorendo la ricresci-ta di pelo nuovo e fluente. Questo trattamen-to sarà fatto naturalmente prima del bagno.

ConclusioniOra, analizzate le varie fasi della toelettatura,dovremmo soffermarci su noi stessi e porcidelle domande: Voglio cominciare a toeletta-re i gatti e perché? Posso avere una buonamanualità anche con loro? Ho paura? Primadi tutto dobbiamo capire una cosa importante: chiunque può imparare un mestierema non tutti possono diventare bravi toelettatori, tantomeno di gatti. Cani e gatti (inspecial modo) percepiscono subito se abbiamo paura, se siamo tesi, se il nostrobattito è accelerato e siamo nervosi, e il risultato sarà catastrofico… graffi e morsiassicurati. Se invece abbiamo empatia con questi animali, loro se ne accorgerannosubito e saranno più collaborativi. Certo non pretendiamo miracoli, ma il nostroatteggiamento farà la differenza. Ricordiamo che i gatti si toelettano liberi, dunquecerchiamo le posizioni giuste per lavorare in tranquillità: i gatti sono “elastici” e pos-siamo far loro assumere delle posizioni che per il cane sarebbero invece inadegua-te. Se siamo attenti ai segnali che il gatto ci invia, soffi ripetuti, coda in movimentoe zampate a vuoto, sapremo quando sarà il momento di fermarci. Cerchiamo distare calmi e il gatto ci ripagherà. E aumenterà anche il nostro lavoro.

Mai improvvisareUn consiglio per chi vuole approcciarsi alla toelettatura di questo meraviglioso felinoè quello di non improvvisare, di non prendere un appuntamento se non si sa “da cheparte iniziare”. Studiare invece prima carattere, indole e standard delle razze più dif-fuse, così come si fa per i cani. Anche andare a visitare expo feline e conoscererazze e allevatori che saranno disponibili a fare quattro chiacchiere e parlarvi dellerazze da loro allevate può essere molto utile. Inoltre frequentare stage e corsiapprofonditi vi aiuterà a fare sempre meglio il vostro lavoro e conoscere piùapprofonditamente i gatti e loro esigenze. Sarà poi una grande soddisfazione toelettare questi meravigliosi felini.

La “coda da stallone”: prima del bagno, durante il trattamento e dopo il bagno

Lo stripping

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Clayton Muniz dal Brasile. Michael Zhang dalla Cina. Anna Bardysheva dalla Russia.Lindsey Dicken dagli Stati Uniti. Riuniti in un vero poker d’assi. Quattro nomi dicampioni pluripremiati che si distinguono per professionalità, tecnica e competen-za. Ciascuno di loro rappresenta nel proprio Paese uno degli esponenti più impor-tanti e rappresentativi nel campo della toelettatura. Tutti e quattro sono noti comeindiscussi punti di riferimento non solo per i risultati ottenuti in competizione, maanche e soprattutto per l’apporto costante di professionalità che offrono al settorea livello internazionale. Lindsey Dicken, ad esempio, è stata al primo posto dellaclassifica toelettatori negli Stati Uniti per 9 degli ultimi 11 anni, Michael Zhang fre-quenta abitualmente come relatore le più importanti Conferenze internazionali sullatoelettatura, Clayton Muniz è stato protagonista più volte a Intergroom e AnnaBardysheva ha vinto oltre 50 medaglie con tutte le razze e in tutti gli stili. Abbiamo voluto rivolgere loro qualche domanda - le stesse per tutti - per conoscerelo stato dell’arte della toelettatura in Brasile, Cina, Russia e Stati Uniti.

Clayton Muniz - BrasileVimax Magazine: Com’è considerato in termini di mentalità e cultura il mondo dellatoelettatura dal pubblico del Brasile? È diffuso solo nelle grandi città o anche nei pic-coli centri?Clayton Muniz: “In Brasile c’è molta differenza da regione a regione. È difficile, quin-di, dire come la gente percepisca il lavoro del toelettatore in questo Paese. Maposso affermare che la professione è migliorata considerevolmente negli ultimi anni.Ora i clienti si rendono conto che il nostro lavoro non consiste solo nel lavare i canie tagliar loro il pelo. Hanno maggiore rispetto per i professionisti del settore e rico-

noscono sempre più le loro capa-cità, la tecnica e il talento. A oggi,siamo il secondo mercato pet almondo, e siamo sulla strada perdiventare il primo. È in costanteaumento il numero di proprietari checonsiderano gli animali come partedella famiglia e che per loro voglio-no i migliori trattamenti disponibili”.

V.M.: Quali sono le razze che vengo-no portate più spesso nei centri ditoelettatura? E con che frequenza? C.M.: “Le razze che frequentanomaggiormente i nostri saloni sonoshih tzu, maltesi, yorkshire terrier,

lhasa apso, spitz tedesco e barboncini, ma ci prendiamo cura anche di molti goldenretriever, schnauzer e westie. In Brasile la consuetudine è di fare il bagno ai cani unavolta a settimana oppure ogni due, ma alcuni clienti li portano al salone solo pochevolte l’anno, per pigrizia o per ragioni economiche”.

V.M.: In media, di quanti cani riesce a prendersi cura in un giorno un salone di toe-lettatura? E i toelettatori lavorano generalmente da soli o hanno dei dipendenti? C.M.: “Non sono in grado di dire esattamente quanti clienti al giorno possa acco-gliere un salone qui in Brasile, perché ovviamente è un dato che dipende dalle capa-

I magnifici 4

INCONTRIAMO ALCUNI FRA I PIÙ RAPPRESENTATIVI ESPONENTI

DELLA TOELETTATURA A LIVELLO INTERNAZIONALE

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cità del singolo professionista. Ritengo una buona performance per un toelettatorelavorare con un aiutante su 8/20 cani al giorno. Tutto dipende dal tipo di interventoda eseguire, che può richiedere più o meno tempo. Conosco saloni che accolgono70 o più clienti al giorno, perché hanno molti dipendenti. C’è da considerare checon il progredire dell’industria in termini di prodotti e attrezzatura, questi numericambiano radicalmente. Gli ultimi 10 anni hanno visto enormi miglioramenti e ades-so siamo in grado di effettuare taglio e bagno in pochi minuti!”.

V.M.: Quali sono i tipi di taglio più in voga in Brasile? I clienti preferiscono tagli piùcreativi da salone, o tagli da esposizione? C.M.: “La clientela brasiliana oggi vuole animali pratici e puliti e il professionistarisolve le loro richieste essenziali, come tagliare le unghie, eseguire un taglio chefaccia sentire l’animale a proprio agio in tutte le stagioni, libero da parassiti e cheabbia un buon odore, anche perché vivono in casa e spesso dormono sui letti deiloro padroni. Il professionista deve sempre informarsi sullo stile di vita del proprie-tario in modo da poter offrire le migliori alternative e quindi creare un rapporto dura-turo con il cliente. Per quanto riguarda il tipi di taglio più richiesti oggi in Brasile, ilprimo è di sicuro il taglio per cuccioli e per cani di origine asiatica. I tagli da espo-sizione sono stravaganti, per clienti speciali che vogliono cani da copertina. Il bravoprofessionista rispetta il cliente e lo accontenta!”.

V.M.: Il mestiere di toelettatore professionale è riconosciuto a livello ministeriale? C.M.: “A oggi la nostra professione è nel registro dei mestieri riconosciuti dal gover-no. Prima eravamo riconosciuti come una sorta di aiutanti dei veterinari, ma orasiamo organizzati professionalmente per specializzazione, come toelettatore,addetto al bagno, ecc...”.

V.M.: Mi può dare un’opinione personale sulla cultura della toelettatura in Brasile?C.M.: “Questo è il periodo migliore per il nostro settore, nonostante il Paese non stiaattraversando un momento economicamente favorevole. Ma siamo in continua cre-scita, e le previsioni sono in ascesa anche per i prossimi anni. Il problema è che esi-ste un divario profondo fra le grandi città e le realtà lontane dove molti professionistilavorano in condizioni precarie e non si tengono aggiornati, quindi non riescono afar parte di questo momento di incredibile crescita. Stiamo organizzando concorsi,non solo per premiare i toelettatori più capaci, ma anche per mostrare quanto cisiamo evoluti in termini di tecnica e qualità. In Brasile abbiamo un senso unico diidentità del lavoro, perché siamo in grado di superare le avversità e giungere a unrisultato finale creativo e di qualità. L’industria del pet brasiliana è in crescita e noitoelettatori stiamo insegnando al mercato come e cosa fare per migliorare il nostrosettore. Vogliamo vedere sempre più realtà di successo, e insegnare come lavorarebene a chi si avvicina alla nostra professione”.

CLAYTON MUNIZ - BRASILE 27 anni di carriera nel settore pet.Vincitore di medaglie all’Intergroom in ogni edizione dal 2006 al2016.2016 ‐ 1° posto Other Pure Breeds Class a Intergroom USA; 3° postoMixed Breed Class a Intergroom USA e 1° posto al Ranking Brasil.2015 ‐ 5° classificato al mondo al World Championship Italy, gara aéquipe.2014 ‐ 2° posto Other Pure Breed Class a Intergroom USA; 4° postoSporting Class a Intergroom USA; Trofeo Best Around Internacional

Groomer a Intergroom USA.2013 ‐ 1° posto Poodle Class a Intergroom USA.2012 ‐ 1° posto Poodle Class a Intergroom USA.2011 ‐ Best in Show a Intergroom USA; 3° posto al Super Jackpot, SuperZoo USA; vincitore delCardinal Crystal Awards USA e Best International Groomer.2010 ‐ Best International Groomer a Intergroom USA; vincitore del Cardinal Crystal AwardsUSA e Best International Groomer e vincitore del Groom Brasil.2009 ‐ vincitore della Coppa Bichon Frisé in Brasile nel 2009, 2010 e 2011.

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Michael Zhang - CinaVimax Magazine: Com’è considerato in termini di mentalità e cultura il mondo dellatoelettatura dal pubblico della Cina? È diffuso solo nelle grandi città o anche nei pic-coli centri?Michael Zhang: “In Cina la pratica di portare il cane dal toelettatore per il bagno èun’usanza molto diffusa. Non c’è grande differenza fra le grandi metropoli e i piccolicentri. Io vivo a Shanghai, città che conta circa trenta milioni di abitanti. È una cittàenorme e la densità di saloni di toelettatura è molto alta, sono circa 3/4 mila”.

V.M.: Quali sono le razze che vengono portate più spesso nei centri di toelettatura?E con che frequenza? M.Z.: “Le razze che vediamo arrivare nei nostri saloni con maggior frequenza sonobarboncini, bichon frisé, schnauzer, pomeranian e alcuni cani di taglia grande. Disolito questi animali vengono portati dai loro proprietari a fare il bagno una volta allasettimana e hanno bisogno di toelettatura una volta al mese. Alcuni proprietari inve-ce li fanno toelettare con minore frequenza, ogni 3/6 mesi, e se sono cani dal peloriccio di solito chiedono che semplicemente vengano rasati a zero”.

V.M.: In media, di quanti cani riesce a prendersi cura in un giorno un salone di toe-lettatura? E i toelettatori lavorano generalmente da soli o hanno dei dipendenti? M.Z.: “Difficile dirlo. Ogni salone ha una sua dimensione e un diverso numero di toe-lettatori, quindi varia di molto la quantità di clienti che possono venire accolti quo-tidianamente. Alcune realtà possono accogliere fino a 20/30 cani al giorno, altresolo 2/5. Io non possiedo un mio salone, dirigo una scuola di toelettatura, che ognimese deve essere in grado di toelettare 1.000/1.500 animali”.

V.M.: Quali sono i tipi di taglio più in voga in Cina? I clienti preferiscono tagli più crea-tivi da salone, o tagli da esposizione? M.Z.: “Attualmente, il trend più popolare in Cina è lo stile “grazioso”. In Asia è molto

MICHAEL ZHANG - CINA 2016 ‐ invitato a partecipare alla Conferenza italiana di Bellezza suibarboncini; invitato a partecipare alla Conferenza spagnola di Bellez‐za sui barboncini a Bilbao; invitato a partecipare alla Conferenza diBellezza speciale tenuta da PETS.2015 ‐ vincitore del Campionato Mondiale 2015 Italy, Milan WorldBeautician Competition nella categoria barboncini, il primo asiatico aconseguire questo titolo; selezionato per il GTC Chinese beauticianteam, per partecipare al Campionato Mondiale 2015 Italy, MilanWorld Beautician Competition nella squadra nazionale cinese; vinci‐tore del GTC gold beautician lecturer, membro onorario del GTC.2015 e 2016 ‐ invitato per due anni consecutivi come relatore a Madrid, Spagna, alla più impor‐tante Conferenza sulla toelettature per cani.2014 ‐ vincitore della medaglia d'oro, categoria barboncini, della maggiore competizione ditoelettatura in Australia; vincitore del China Poodle Exhibition BISS per due anni consecutivi.2012 e 2013 ‐ qualificato come esaminatore FCI China (Fédération Cynologique Internationa‐le), uno dei primi ad ottenere la qualifica, e primo membro del comitato FCI Chinese beauticianclub lo stesso anno.2013 ‐ ha conseguito la certificazione di insegnante/tecnico estetista del FCI di Shanghai,diventando così uno dei primi insegnanti di estetica del FCI; nominato relatore senior ospitealla Fuyang Agricultural School della provincia di Anhui.2012 ‐ vincitore del primo premio alla 2012 FCI China All Dog Breeds Competition, categoriabarboncini nani; vincitore China Poodle Exhibition BISS; vincitore FCI China Silver ScissorsAward. 2010 ‐ vincitore A‐level nel National Beautician Athletic Competition della CNKC (China Natio‐nal Kennel Club of China Animal Agriculture Association); ha conseguito la certificazione diinsegnante del CNKC; vincitore A‐level nel FCI China Beautician Competition.2008 ‐ si stabilisce presso lo Shanghai Dingxin Grooming Training Center; fonda il canile diDingxin (canile registrato FCI China).Molti suoi allievi hanno avuto l’onore di ricevere riconoscimenti e premi in varie competizioni,in Cina e nel mondo.

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di moda toelettare i cani. Ma i tagli da esibizione sono molto scomodi nella vita ditutti i giorni, e non vengono visti di buon occhio”.

V.M.: Il mestiere di toelettatore professionale è riconosciuto a livello ministeriale? M.Z.: “L’industria del pet in Cina è riconosciuta solo da associazioni, molte, e lostato non ha fissato uno standard per controllare il nostro settore. Ma, per fortuna,le cose sembra stiano cambiando e migliorando”.

V.M.: Mi può dare un’opinione personale sulla cultura della toelettatura in Cina?M.Z.: “Ci sono svariati modi in cui un aspirante toelettatore può avvicinarsi alla pro-fessione in Cina: presso le grandi scuole di toelettatura (15); presso le piccole scuo-le di bellezza per animali (300); presso negozi di animali tradizionali che accolgononuovo personale o come autodidatta.L’industria della toelettatura in Cina ha avuto un rapido sviluppo. Con una popola-zione di 30 milioni di persone, Shanghai ha oltre 3.000 pet shop e i toelettatori sonomolto richiesti. I negozi cercano toelettatori bravi e sempre più giovani si stannoavvicinando a questa professione”.

Anna Bardysheva - RussiaVimax Magazine: Com’è considerato in termini di mentalità e cultura il mondo dellatoelettatura dal pubblico della Russia? È diffuso solo nelle grandi città o anche neipiccoli centri?Anna Bardysheva: “La professione di toelettatore è molto diffusa, sia in città grandicome Mosca e San Pietroburgo, che in piccoli centri sparsi per tutta la Russia, e sista diffondendo la tendenza di considerare la toelettatura come base da cui partireper prendersi cura dei propri pet. Il benessere economico permette di tenere animaliin casa e offrire loro le migliori cure. Questo fa da incentivo per lo sviluppo del petmarket in ogni campo, dai capi d’abbigliamento per cani al cibo raffinato e, di con-seguenza, ai servizi di toelettatura di alto livello. Secondo gli analisti, con la mediadi un animale ogni tre persone, i russi sono tra i proprietari di pet più entusiasti delmondo. Da questo si deduce facilmente che l’industria pet, e quindi la toelettatura,hanno un enorme potenziale di sviluppo nel nostro Paese. A oggi, nella sola Moscaci sono oltre 350 saloni, ritengo quindi di poter dire che la cultura della toelettaturasia diffusa e in continua espansione”.

V.M.: Quali sono le razze che vengono portate più spesso nei centri di toelettatura?E con che frequenza? A.B.: “Le razze che più spesso frequentano i saloni qui a Mosca sono yorkshire terrier,

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www.monge.it
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pomeranian spitz e west highland white terrier. Anche se, considerando quanto siagrande la Russia, queste preferenze possono variare da città a città. Generalmentei clienti vengono al salone ogni due mesi, ma abbiamo spesso a che fare con clientiche portano i loro cani solo alcune volte l’anno. Ciò è dovuto anche al fatto che danoi l’inverno è molto freddo, e i proprietari preferiscono l’animale con un manto piùlungo e caldo nei mesi freddi”.

V.M.: In media, di quanti cani riesce a prendersi cura in un giorno un salone di toe-lettatura? E i toelettatori lavorano generalmente da soli o hanno dei dipendenti? A.B.: “Un salone moscovita impiega mediamente due toelettatori per turno, ognunodei quali riesce a prendersi cura di 3-5 cani. Ma questi numeri possono variare inbase al salone, che può essere di tre tipi: economico, di fascia media e VIP. In quellidi tipo economico, e quindi dai costi ridotti, un toelettatore può trattare fino a diecicani in un giorno, e generalmente lavora da solo. Solo i migliori professionisti hannoassistenti che si occupano di preparare il cane per il taglio e di effettuare lavaggio,asciugatura e procedure igieniche. È molto diffusa anche la pratica di assumereapprendisti che lavorano nel salone dopo aver frequentato corsi di toelettatura,svolgendo varie mansioni in modo da acquisire l’esperienza necessaria per poiintraprendere la professione”.

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ANNA BARDYSHEVA - RUSSIA Anna è nata nel 1984 ed è cresciuta in una famiglia senza cani: solograzie al suo entusiasmo è arrivato il primo barboncino.A 17 anni Anna inizia a partecipare a concorsi, conciliando lavoro estudio alla Moscow State University. A 19 anni inizia a lavorare insaloni di toelettatura, e dal 2004, con ZooRus 2004, partecipa a garedi toelettatura. Nel corso degli anni Anna ha vinto oltre 50 medagliepartecipando a competizioni in Europa e America nelle categoriebarboncino (tutti i tipi e stili), bichon frisé, kerry blue terrier, bed‐lington terrier, american cocker spaniel, english cocker spaniel, soft

coated wheaten terrier, yorkshire terrier, fox terrier, scottish terrier, miniature schnauzer,black russian terrier e pomeranian. Di seguito alcuni dei premi vinti: ‐ Groomer of the year in Russia ‐ 2013, 2014, 2015; ‐ Groomer of the year al Golden Scissors York Show 2008; ‐ Zoogroom 2012 a Mosca; ‐ Best groomer ‐ Zoosphere di San Pietroburgo 2012; ‐ Groomer of the year, Salone dell’anno e Zoogroom ‐ 2013 a Mosca; ‐ Best Groomer, Best make over, Richard Barker Trophy a Groomania 2013 in Belgio;‐ Best make over al Master Groomer in Polonia; ‐ vincitrice del 2013 Artero in Spagna, come membro del “Grooming Team” Russo nella catego‐ria barboncini;‐ miglior punteggio nel World Grooming Championship 2013;‐ medaglia d’oro nella Categoria barboncini al Ciseaux d’Or France 2014;‐ Best Scissoring al VolgaGroom 2014 in Samara, Russia;‐ Jornadas Artero Madrid Spain nel 2014;‐ ospite speciale al festival e seminario di toelettatura Pure Breed Performance 2014 in Polonia;‐ finalista al Torneo Oster 2014 in Belgio;‐ medaglia d’oro Categoria barboncini per la 2a volta consecutiva al Ciseaux d’Or France 2015;‐ trofeo speciale Best of the Best al Ciseaux d’Or France 2015;‐ Best scissoring alla competizione Scandinavian Grooming 2015 in Copenhagen, Danimarca;‐ BIS‐1 al GeniGroom 2015 a Salonicco, Grecia;‐ BIS‐1 all’Ukrainian Master Groom 2015 a Kiev, Ucraina;‐ 3 medaglie d’oro (barboncino, breeds e handstriping) all’Artero 2016 a Barcelona, Spagna;‐ medaglia d’oro nella Categoria barboncino al Milangroom 2016 a Verbania, Italia;‐ special guest al Jornadas Artero Madrid Spain 2016.Anna è nota come esperta di toelettatura in Russia ed Europa. Ha tenuto seminari con successoin Russia, Bielorussia, Ucraina, Belgio, Finlandia, Slovacchia, Spagna, Italia, Francia, Germania,Lituania, Lettonia, Polonia, Svezia, Grecia, Danimarca, Gran Bretagna, Taiwan, Korea, Giappone,Cina, Malesia, Brasile e Cile. Anna è proprietaria, toelettatrice e insegnante della scuola‐studio“Berry Grooming” di Mosca, oltre che handler professionista, e ha preparato molti campioni inRussia, Ucraina, Bielorussia, Polonia, Lituania, Lettonia e altre nazioni. È campionessa interna‐zionale, oltre che vincitrice dei campionati Europeo e Mondiale.Si dedica alla beneficenza con il “Poodles Care Team”.

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V.M.: Quali sono i tipi di taglio più in voga in Russia? I clienti preferiscono tagli piùcreativi da salone, o tagli da esposizione? A.B.: “La maggior partedei clienti preferisceuno stile tradizionale,che solitamente rispec-chia gli standard dicompetizione ma inmaniera “pacata”.Devo dire però chenegli ultimi anni lo stileasiatico è cresciuto inpopolarità, così comela pratica di tingere ilmantello. Sempre piùnumerosi sono i pro-prietari che preferisco-no dare uno stile unicoal proprio cane”.

V.M.: Il mestiere di toelettatore professionale è riconosciuto a livello ministeriale? A.B.: “Il governo ha riconosciuto ufficialmente la professione di toelettatore percani solo nel 2016, stabilendo anche degli standard di servizio e approntando ungruppo di esperti che rilasciano diplomi di toelettatura. Chiunque abbia ottenuto ildiploma può cimentarsi nella professione e dimostrare le proprie capacità. Il sup-porto da parte del governo è in fase di sviluppo, e abbiamo tutti grandi speranzeper il futuro”.

V.M.: Mi può dare un’opinione personale sulla cultura della toelettatura in Russia?A.B.: “Personalmente ritengo che il livello dei toelettatori in Russia sia molto alto,come confermato dai grandi risultati raggiunti a livello mondiale per tutte le razze.La squadra nazionale ottiene sempre le prime posizioni durante i campionati mon-diali di grooming, e i seminari tenuti da toelettatori russi hanno sempre enorme suc-cesso. Sono certa che la professione in Russia si stia sviluppando nella giusta dire-zione e che la collaborazione dei nostri esponenti con quelli di altre nazioni europeesia d’aiuto al diffondersi della professione in tutto il mondo”.

Lindsey Dicken - Stati UnitiVimax Magazine: Com’è considerato in termini di mentalità e cultura il mondo dellatoelettatura dal pubblico degli Stati Uniti? È diffuso solo nelle grandi città o anchenei piccoli centri?Lindsey Dicken: “Negli Stati Uniti, Paese dall’elevato numero di pet e dalla tradizio-ne antica degli animali da compagnia, non può che essere molto diffusa l’abitudinedi portare il cane dal toelettatore. Ecco perché si sono sviluppati ampiamente i salo-ni di toelettatura sia nei piccoli centri che nelle grandi città”.

V.M.: Quali sono le razze che vengono portate più spesso nei centri di toelettatura?E con che frequenza? L. D.: “I cani che vediamo più comunemente nei nostri saloni sono razze di tagliapiccola come maltesi, shih tzu, yorkshire terrier e barboncini. Ma anche molti dood-le, un incrocio dei barboncini. In genere, un cane viene portato al salone ogni 4/8settimane”.

V.M.: In media, di quanti cani riesce a prendersi cura in un giorno un salone di toe-lettatura? E i toelettatori lavorano generalmente da soli o hanno dei dipendenti? L.D.: “Dipende da quanti toelettatori lavorano. Nel mio salone ci sono tre toelettatorie in media riusciamo a occuparci di 18/24 cani al giorno. Alcune realtà più piccole,

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LINDSEY DICKEN - STATI UNITI Lindsey Dicken è certificata National Certified Master Groomer. Svolge la professione da 12 anni, e ha gareggiato per 10 anni.Dall'inizio della sua carriera Lindsey ha gareggiato in tutto il mondoe vinto più volte il premio Best All Around Groomer (Miglior Toelet‐tatore in generale), Best in Show (Migliore in Competizione) e BestScissored Poodle (Miglior taglio per barboncini eseguito a forbice). È stata campionessa Mondiale di Toelettatura Barboncini e Inter‐groom’s Groomer dell'anno 4 volte, un record. È dententrice delrecord del Lynn Carver Memorial Award come Miglior Toelettatorein generale, di cui conserva il trofeo.

Nel 2013, Lindsey ha ricevuto il riconoscimento di Groomer of the Year (toelettattrice dell'an‐no) a Westminster. Si è qualificata nella squadra USA dei dieci miglior toelettatori ogni anno in cui ha avuto i requi‐siti per l'ammissione, raggiungendo il sesto posto la prima volta che ha partecipato. È stata al primo posto della classifica toelettatori per 9 degli ultimi 11 anni e ha avuto l'onoredi rappresentare gli Stati Uniti nel team mondiale per quattro volte di fila, apportando un con‐tributo tangibile alla squadra con il conseguimento di due medaglie d'oro e due d'argento suvarie razze.Lindsey è molto nota al pubblico per il suo lavoro su bichon frisé e barboncini, anche se ha otte‐nuto piazzamenti con ogni razza ammessa.Oltre a competere in toelettatura Lindsey alleva e gareggia con campioni bichon frisé e barbon‐cini nani, ed è molto richiesta come oratrice e insegnante di toelettatura in tutto il mondo.

con un unico professionista, magari riescono a trattare solo 6 cani. Altre molto piùgrandi, con assistenti che preparano gli animali, riescono a farne 40 e più. Direi cheil numero di saloni con un singolo toelettatore o con più impiegati si equivalgono”.

V.M.: Quali sono i tipi di taglio più invoga negli Stati Uniti? I clienti preferi-scono tagli più creativi da salone, o taglida esposizione? L.D.: “La maggior parte dei clienti prefe-risce un taglio da workshop, con unostile carino e facile da mantenere anchea casa. Ma non è del tutto insolito tro-vare alcuni proprietari che desideranoun look da gara per i loro cani, ma inversione attenuata”.

V.M.: Il mestiere di toelettatore profes-sionale è riconosciuto a livello ministe-riale? L.D.: “Quella del toelettatore è una pro-fessione di tutto rispetto, ma non rico-nosciuta o regolata a livello governati-vo. Per questo è vitale che i toelettatorisi aggiornino costantemente, faccianocorsi o prendano certificazioni di lorospontanea iniziativa. L’idea che chiun-que possa comprare un paio di forbici e

autoproclamarsi toelettatore sinceramente mi spaventa”.

V.M.: Mi può dare un’opinione personale sulla cultura della toelettatura negli StatiUniti?L.D.: “Negli Stati Uniti la toelettatura sta spopolando, e ai proprietari piace spendersoldi per i loro animali. Nel 2015 gli americani hanno speso oltre 60 miliardi di dollariin pet care! Cani e gatti iniziano a essere considerati come veri e propri membri dellafamiglia e gli appuntamenti dal toelettatore con cadenza regolare stanno diventandoparte naturale del possedere un cane”.

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Su sollecitazione di un nutrito gruppo di ope-ratori del settore, Casartigiani Nazionale èriuscita a far avviare l’iter parlamentare per ilriconoscimento della categoria dei toeletta-tori, cosa che può portare importanti conse-guenze a vantaggio di questi professionisti.La più evidente è quella di evitare aperture di nuove attività non normate che recanoal mondo della toelettatura solo danni di immagine e concorrenza sleale. L’idea ènata da professionisti già in attività, Egle Rosa e Chiara Piccionetti, ed è stata subitocondivisa e supportata da Casartigiani, che ha riconosciuto nelle due figure la rap-presentanza nazionale, e da alcuni parlamentari che hanno già presentato presso laX Commissione una risoluzione che diventa impegnativa per il governo. L’iter si pre-vede lungo e tortuoso ma con la partecipazione di un adeguato numero di toeletta-tori interessati si potrebbe esercitare una forte pressione politica, accorciando cosìnotevolmente i tempi per l’approvazione della legge nazionale.

Professionalità innanzitutto In Italia i toelettatori censiti sotto il numero ISTAT 960904 sono circa 3.557 (di cui1.672 nelle regioni del nord, 964 nel centro e 921 nel sud e isole), ma altri sono regi-strati con numero ISTAT differente. La confusione nell’ambito del settore è notevolee in assenza di norme certe la categoria viene penalizzata in professionalità. Casar-tigiani ritiene che la toelettatura sia un’arte artigiana che vada difesa e valorizzata:per questo motivo occorre porre un freno all’apertura “selvaggia” di centri di toelet-tatura da parte di operatori non preparati, obbligando i futuri toelettatori a corsi pro-fessionali specifici (così come avviene, ad esempio, per il settore acconciature) chegarantiscano e attestino competenza e capacità di chi gestisce gli animali.

Riconoscimento categoriale:un atto dovuto

AVVIATO L’ITER PARLAMENTARE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA CATEGORIA

DEI TOELETTATORI, CHE RICHIEDONO A RAGIONE UNA PROPRIA “IDENTITÀ”

PROFESSIONALE

A CURA DEL CAV. GIULIANO TERZI, PRESIDENTE DI FAIMPRESA - CASARTIGIANI VARESE

L'incontro dell'11 maggio 2017 con l'assessore alla formazione della regione Campania e una delegazione di toeletta-tori accompagnata dal referente regionale di Casartigiani, senza il quale l'incontro non sarebbe avvenuto

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In Italia risultano censiti più di 60 milioni di animali domestici (quasi la metà degli ita-liani ha un cane) e per il mantenimento di un gatto o di un cane si spendono dagli800 a 1.800 euro all’anno. Dunque, in linea generale, è giusto prendere atto dellacrescita anche delle attività che offrono servizi per la cura e l’igiene degli animalidomestici. Le toelettature devono però aver cura del livello di igiene e di salute com-plessiva dell’animale domestico ed è quindi fondamentale la professionalità dei toe-lettatori stessi. A oggi, in assenza di quadri normativi, chiunque, a prescindere dallapropria formazione professionale, può aprire un’attività di toelettatura arrecandogravi danni al settore.

10 luglio 2017, presso la sala Ferrario del Centro Espositivo Polifunzionale MalpensaFiere di Busto Arsizio(VA). Relatori: Cav. Giuliano Terzi (Presidente dell’Associazione FAImpresa-CASARTIGIANI Varese), Dott.Mauro Sangalli (Segretario Regionale CASARTIGIANI Lombardia), Ing. Massino Sansone (Direttore TUV Thü-ringen Italia), Chiara Piccionetti ed Egle Rosa (Promotrici CASARTIGIANI)

Un confronto costruttivo Essere oggi protagonisti di un cambiamento ci mette in condizioni di dettare regoleche possono essere recepite da Regioni e Governo. La Regione Lombardia, grazieall’Assessore Parolini, ha già interessato la conferenza Stato Regioni: tutti i compo-nenti della Commissione si sono trovati d’accordo sull’importanza e sull’opportunitàdi costituire un gruppo di lavoro integrato per affrontare le criticità sollevate; perquesta ragione la richiesta verrà ora sottoposta alla Commissione Professioni dellaConferenza delle Regioni per acquisire un parere e costituire poi formalmente untavolo di lavoro a cui dovranno essere presenti e protagonisti i rappresentanti dellacostituenda Federazione nazionale dei toelettatori e i rappresentanti delle istituzioniinteressate. Il confronto dovrà essere trasparente, costruttivo e volto a normare lacategoria, prendendo spunto dalle richieste della base associativa senza discrimi-nazioni di sorta.

Incontro del 22 maggio 2017, presso la sede della Regione Lombardia, con due toelettatori operanti sul ter-ritorio lombardo. Da sinistra: Fabio Cardea ed Egle Rosa, l’Assessore all’artigianato della Regione LombardiaMauro Parolini e il Segretario Regionale di Casartigiani Mauro Sangalli

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Riporto con piacere uno scritto di Chiara Piccionetti che spiega, dal suo punto divista, le ragioni per cui è necessario questo riconoscimento:“Vi spiego perché voglio il riconoscimento della categoria, o regolamentazione onormazione (definitela come volete) e perché non mi basta rientrare in un codiceAteco generico:l 1° perché amo il mio lavoro in maniera “malata” e viscerale da quasi vent’anni,nonostante la schiena distrutta e le mani doloranti, nonostante la fatica di sollevare,snodare, strippare, tagliare, nonostante i morsi presi e schivati, le cacche raccolte,nonostante le discussioni con i clienti e con i colleghi… e voglio che a questo impa-ragonabile mestiere venga dato un nome proprio;l 2° perché mi stanno a cuore gli animali e voglio che finiscano in mani sicure e pre-parate. Va garantito un servizio professionale, non tanto dal punto di vista estetico(anche se per un Bravo Toelettatore dovrebbe essere fondamentale) ma soprattuttodal punto di vista del benessere! Oggi chiunque può aprire una toelettatura, bastache il negozio risponda a requisiti tecnico strutturali, nessuna preparazione specificaè obbligatoria né richiesta. Alcune Asl richiedono un attestato, ma a che titolo? Nes-suno è abilitato o autorizzato a rilasciarne quindi, per assurdo, basterebbe andare inuna qualsiasi tipografia e farselo stampare. E in questa giungla gli unici a rimettercisono gli animali, spesso affidati a mani inesperte! Risultato? Cani tagliati, graffiati,irritati o tosati quando non necessario a cui rimangono alopecie diffuse, che si bru-ciano al sole o soffrono maggiormente il caldo non avendo più la protezione del peloche fa da termoregolatore, cani che scappano e non vengono più ritrovati… per nonparlare di quando accade di peggio;l 3° per la concorrenza sleale, toelettature aperte dai già citati “improvvisati”, chenon hanno altro modo di lavorare se non abbassando i prezzi, perché non sanno fareun mestiere artigianale in cui è richiesta manodopera esperta, il tutto a scapito digente seria, che studia, si informa, si aggiorna, spende soldi e sacrifica domenichecon la famiglia per seguire corsi e dimostrazioni, gente che sa quanto costa questolavoro, in spese, investimenti, fatica, deterioramento fisico e psicologico e per que-sto vorrebbe un listino minimo rispettato da tutti;l 4° per i ragazzi che ho conosciuto negli anni in cui facevo corsi anch’io, raggiratida persone senza scrupoli che per soldi si improvvisano “maestri” e “docenti” di toe-lettatura… ragazzi che risparmiano, lavorano per raggiungere le cifre richieste (e peri corsi validi sono più che giustificabili certe cifre), si fanno aiutare da parenti e amici,poi con il loro “pezzo di carta” aprono, spendendo altri soldi e chiedendo prestiti…e dopo un anno o due chiudono, perché quel mestiere in realtà non glielo ha inse-gnato nessuno e loro, in coscienza, si rendono conto di non essere in grado di gesti-re una responsabilità così grande;l 5° perché sempre più spesso leggo di privati che toelettano i loro cani da soli. Ecome dar loro torto? Se, pur cambiando toelettatore, il mio cane avesse riportato piùvolte non solo “danni” estetici ma anche problemi di salute a causa di professionistiche in realtà professionisti non sono, lo farei anch’io! Voglio che il toelettatore diventiuna figura rispettata e fidata la cui opinione sia tenuta in considerazione.Io dico che questi sono motivi più che sufficienti per volere riconosciuta e regola-mentata la MIA professione, e ve lo dice una che non ha nessun interesse personale(per me non cambierà nulla) se non l’avere finalmente dato un nome al mio lavoro.Io non insegno più e non ho intenzione di ricominciare a farlo, non mi spaventanocerto la concorrenza o le aperture selvagge, ho i prezzi tra i più alti di tutta la città eil negozio con un’agenda sempre piena di appuntamenti, i miei clienti si fidano di medopo vent’anni di lavoro… Credetemi, è tutto fatto con il reale intento di dare dignitàalla nostra professione, salvaguardare il benessere animale e garantire un futuro piùsicuro a chi si approccia a questo ambiente”.

Per informazioni contattare FAImpresa-CASARTIGIANI - Cav. Giuliano Terzi, tel.0331621848 o visitare il blog all’interno del sito FAImpresa.com

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Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. disciplina la tutela della salute e sicurezza neiluoghi di lavoro in tutti i settori di attività, privati e pubblici, e in relazione a tutte letipologie di rischio.

I soggetti obbligati all’adempimento delle disposizioni del D.Lgs. 81/2008 s.m.i cheespliciteremo in questo articolo, sono:l società con o senza dipendenti;l imprese individuali con dipendenti (con qualsiasi tipo di contratto applicato:apprendisti, stagisti, tirocinanti, collaboratori familiari con rapporto di subordine,collaboratori occasionali, personale a chiamata, ecc.);l imprese familiari con dipendenti (con qualsiasi tipo di contratto applicato, stagisti,tirocinanti, ecc.);l cooperative sociali;Sono esclusi invece:l artigiani e piccoli commercianti senza dipendenti;l lavoratori autonomi di cui all’art. 2222 del Codice Civile (a cui si applicano gli art.21* e 26 D.Lgs 81/2008);l imprese familiari di cui all’art. 230/bis del Codice Civile (a cui si applica l’art. 21*D.Lgs 81/2008).

DVR e R.S.P.P.L’obiettivo del Testo Unico Sicurezza è di migliorare la salute e la sicurezza sui luo-ghi di lavoro.Il suddetto decreto è strutturato in 13 titoli e 51 allegati attinenti ai rischi presentinelle aziende e, a seconda dei rischi presenti in azienda, è possibile individuare idiversi obblighi.Un obbligo fondamentale trasversale per tutte le aziende è stabilito dall’art. 17 doveè riportato che il datore di lavoro deve effettuare la valutazione di tutti i rischi con laconseguente elaborazione del documento (Documento di Valutazione dei Rischi oDVR).Sempre l’art. 17 indica per il datore di lavoro anche l’obbligo di designare il respon-sabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, ovvero il R.S.P.P.L’adempimento a questi obblighi è di vitale importanza per le aziende, in quanto nonavere il Documento di Valutazione dei Rischi e/o non avere il R.S.P.P. costituisce unagrave violazione che comporta addirittura la sospensione dell’attività imprenditoria-le (Allegato 1). In merito alla designazione del R.S.P.P. è opportuno sottolineare che, per aziendesotto i 30 dipendenti, tale ruolo può essere svolto direttamente dal datore di lavorodopo la frequentazione di un corso così strutturato in base al rischio:l corso R.S.P.P. – datore di lavoro – rischio alto: 48 ore; l corso R.S.P.P. – datore di lavoro – rischio medio: 32 ore; l corso R.S.P.P. – datore di lavoro – rischio basso: 16 ore. La classificazione del rischio è stabilita in base al codice ATECO.

Per i centri di toelettatura il codice ATECO è 96.09.04 “Servizi di cura degli animalida compagnia (esclusi i servizi veterinari)” ed è classificato come rischio basso. Per-tanto le ore di corso sono 16. 

Sicurezza e salutesul lavoro

GLI OBBLIGHI PER I CENTRI DI TOELETTATURA

A CURA DI: STUDIO ING. FABIO VERONESE (CONSULENTE CONFARTIGIANATO V.O.) E UFFICIO SICUREZZA

CONFARTIGIANATO V.O. PORTOGRUARO

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Per la valutazione del rischio biologico si fa riferimento al Titolo X del D.Lgs. 81/08e s.m.i. che stabilisce anche i criteri di valutazione.Oltre al rischio biologico, un rischio significativo per chi lavora in un centro di toe-lettatura è il rischio da movimentazione manuale dei carichi, i cui criteri di valutazio-ne sono stabiliti dal Titolo VI del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dalla norma UNI EN 11228.In sintesi si consiglia di verificare la presenza dei seguenti documenti di valutazionedei rischi in un centro per la toelettatura:l documento di valutazione dei rischi (o indicato anche come DVR), obbligatorio;l valutazione rischio stress lavoro-correlato;l valutazione rischio biologico;l valutazione rischio rumore.Ulteriori rischi specifici possono essere trattati a livello di DVR. 

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Un ulteriore aspetto in merito al corso R.S.P.P. riguarda l’aggiornamento. Infatti talecorso ha periodicità quinquennale ed è pertanto obbligatorio eseguire un aggiorna-mento di 6 ore per i datori di lavoro – R.S.P.P. a rischio basso.

Per quanto riguarda la valutazione dei rischi, essa deve essere conforme all’art. 28del D.Lgs. 81/08 e deve avere come nucleo fondamentale i rischi collegati al luogodi lavoro e alle mansioni svolte in azienda. In prima analisi si deve fornire una valu-tazione di tutti i rischi presenti ma alcuni rischi necessitano di una valutazione spe-cifica più approfondita.Questo è il caso, ad esempio, della valutazione del rischio biologico.Infatti l’interazione con animali (principalmente cani e gatti) espone gli addetti di unsalone di toelettatura agli agenti biologici riportati nella seguente tabella:

VIRUS

BATTERI

ENDOPARASSITI

Rhabdovirus (rabbia - cani)

Clostridium tetani (tetano - mammiferi); Escherichia coli (infezione da E.Coli - tutte le specie animali); Leptospira interrogans (leptospirosi - mammiferi); Mycobacterium bovis (tubercolosi - tutte le specie animali);M.tuberculosis, M.avium, Salmonella spp. (salmonellosi - varie specie animali); Staphylococcus spp. (infezioni cute, orecchie - varie specie animali)

Toxoplasma gondii (toxoplasmosi - gatti); Echinococcus granulosus, E. multilocularis (echinoccosi - gatti).Agenti biologici potenzialmente presenti

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Infine, se l’azienda ha meno di 15 dipendenti, può usufruire del servizio di Rappre-sentante dei Lavoratori proposti dagli organismi parotetici. Se l’azienda ha più di 15dipendenti si dovrà formare e nominare un Rappresentante dei Lavoratori internoall’azienda eletto dai lavoratori stessi.

RIASSUNTO OBBLIGHI PER SALONI TOELETTATURA ANIMALI, SOGGETTI ALD.LGS 81/2008:l Avere il R.S.P.P. (può coincidere con il datore di lavoro, se questo ha frequentatocorso rischio basso - 16 ore). l Avere il D.V.R. (documento di valutazione dei rischi) con eventuali approfondimentiriguardanti il rischio biologico, da movimentazione manuale dei carichi, rumore estress lavoro-correlato. l Individuare e formare addetti antincendio e primo soccorso. l Formare i dipendenti (8 ore - rischio basso). 

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Un’azienda che svolge attività di toelettatura per animali deve predisporre la sorve-glianza sanitaria per i suoi addetti poiché risultano esposti a rischio biologico erischio da movimentazione manuale dei carichi. È quindi necessario nominare ilMedico Compente per sottoporre gli addetti a sorveglianza sanitaria la cui periodi-cità è stabilita dal Medico stesso.In precedenza è stato affrontato l’argomento della formazione trattando del corsoR.S.P.P. ma le aziende di toelettatura hanno ulteriori obblighi formativi.Innanzitutto deve essere presente in ogni sede operativa dell’azienda almeno unaddetto antincendio e un addetto primo soccorso.L’addetto antincendio deve ricevere formazione per rischio incendio basso (4 ore)mentre l’addetto primo soccorso deve ricevere formazione per addetti gruppo B-C(12 ore).Entrambi i corsi hanno validità triennale e vanno aggiornati rispettivamente con 2ore di corso per la formazione antincendio e 4 ore di aggiornamento per la forma-zione primo soccorso. Si precisa che nulla vieta al datore di lavoro di svolgere con-temporaneamente la funzione di R.S.P.P., addetto antincendio e primo soccorso.In aggiunta ai corsi appena affrontati è obbligatorio che i lavoratori completino laformazione al massimo entro 60 giorni dalla data di assunzione in conformità all’art.37 D.Lgs. 81/08 e all’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Ciò significa che idipendenti (e quelli a essi equiparati come ad es. i soci lavoratori) devono frequen-tare un corso iniziale di 8 ore (rischio basso) in materia di salute e sicurezza sul lavo-ro. Tale corso deve essere aggiornato con periodicità quinquennale attraverso uncorso di formazione di 6 ore.Per quanto riguarda gli stagisti/tirocinanti bisogna innanzitutto verificare che essiabbiano già frequentato dei corsi formativi in materia di sicurezza presso la scuoladi provenienza. In caso positivo, si consiglia di richiedere alla scuola gli attestati deicorsi frequentati.In ogni caso, per gli stagisti/tirocinanti, si suggerisce di formarli secondo il dettatonormativo già esposto.In merito ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) quali guanti, occhiali, ecc. èobbligatorio per il datore di lavoro fornirli ai propri dipendenti. Un salone di toelet-tatura deve fornire almeno i seguenti DPI:l otoprotettori (da indossare quando si usano phon);l mascherina di protezione; l occhiali di protezione; l guanti di protezione biologica 

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l Individuare il RLS (rappresentante dei lavoratori) che può essere una figura esternase l’azienda ha meno di 15 dipendenti o un lavoratore dell’azienda se questa ha piùdi 15 dipendenti.l Nominare il Medico Competente ed effettuare la sorveglianza sanitaria 

*Articolo 21 - Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cuiall’articolo 230-bis del Codice civile e ai lavoratori autonomi1. I componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile, ilavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 delCodice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nelsettore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono:a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III;b) munirsi di dispositivi di protezione individuale e utilizzarli conformemente alledisposizioni di cui al Titolo III;c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenentele proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nelquale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto.2. I soggetti di cui al comma 1, relativamente ai rischi propri delle attività svolte econ oneri a proprio carico hanno facoltà di:a) beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui all’articolo 41,fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sullavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cuiall’articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.

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In America, ormai da anni, équipe di medici e specialisti stanno approfondendo lostudio dei cosiddetti “disturbi del movimento ripetitivo” o repetitive motion disor-ders (RMDs), che possono essere causati o aggravati da:l movimenti ripetitivi;l sollecitazioni forti;l vibrazioni;l compressione meccanica;l posizioni prolungate o scomode;l esposizione al rumore per lunghi periodi di tempo.

I disturbi del movimento ripetitivo

Gli RMD di solito si sviluppano gradualmente, in un arco di tempo che va da setti-mane a mesi, e quasi sempre sono attribuiti ad azioni continuamente ripetute comela torsione o la piegatura delle mani, delle braccia e dei polsi. È stato anche rilevatoche la gravità del danno è spesso proporzionale alla quantità di forza che vieneesercitata combinata a quel particolare movimento ripetuto nel tempo.Nell’ambito delle professioni legate alla cura e al benessere animale, i lavoratori amaggior rischio sono i toelettatori. Naturalmente qualsiasi altro professionista puòsubire lesioni ergonomiche, ma a causa della loro limitata gamma di attività e movi-menti, la categoria dei toelettatori merita un’attenzione particolare. I tipi di lesioniRMD legate a questa tipologia di lavoratori sono spesso differenti da quelle riscon-trate nell’industria o nei depositi dei supermercati. Anche se la tendinite è la formapiù comune di RMD per i lavoratori in catena di montaggio, per i pittori e altre pro-fessioni con movimenti limitati e ripetuti delle mani, il dito a scatto, la sindrome diRaynaud e i disturbi alla schiena sono i disturbi del movimento ripetitivo più comuniper i toelettatori. Analizziamoli nel dettaglio.

Dito a scattoIl dito a scatto è un disturbo tendineo che sviluppa un solco sul tendine flessore deldito dovuto all’uso prolungato nel tempo di utensili o strumenti provvisti di impugna-ture con bordi duri o taglienti, come le forbici da toelettatura. In questa condizione,il tendine si blocca e il tentativo di muovere il dito provoca “schiocchi” e scatti. L’u-tilizzo di utensili o forbici con impugnature più grandi e più arrotondate aiuta a impe-dire lo sviluppo di questa condizione nei barbieri e nei toelettatori.

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I DISTURBI DEL MOVIMENTO RIPETITIVO (RMD) SONO QUELLE TIPOLOGIE DI MOVI-

MENTI CHE PROVOCANO DANNI E DISTURBI AI SISTEMI MUSCOLO-SCHELETRICO

E NERVOSO

DI PAOLA ACCO E MANUEL PERATELLO

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Sindrome di RaynaudLa sindrome di Raynaud si verifica quando i vasi sanguigni della mano vengonodanneggiati dall’esposizione prolungata a vibrazioni per lunghi periodi di tempo,come quando si utilizzano tosatrici elettriche per cinque o sei ore al giorno. La pellee i muscoli non sono in grado di ottenere l’ossigeno di cui hanno bisogno e possonoandare incontro a necrosi. I sintomi comuni includono:l intorpidimento intermittente e formicolio alle dita;l pelle che diventa pallida, cianotica e fredda;l eventuale perdita di sensibilità e controllo delle dita e della mano. Questa condizione sembra intensificarsi quando le mani sono esposte a tempera-ture molto fredde. Non esiste alcun rimedio medico a questa condizione, a eccezio-ne dell’eliminazione o della riduzione delle vibrazioni prima che si verifichi un dannopermanente.

Disturbi alla schienaI disturbi alla schiena rappresentano un fattore di significativa perdita di produttivitàper l’impresa (assieme al raffreddore e all’influenza, il mal di schiena è il motivo piùspesso citato per l’assenteismo lavorativo). Sono ovviamente anche fonte di grandedisagio per il membro del personale che ne soffre. Questi disturbi sono classificaticome RMD perché la maggior parte di essi è il risultato di un trauma cronico pro-lungato ai muscoli della schiena, ai legamenti, ai tendini e ai dischi intervertebralipiuttosto che conseguenze di un incidente specifico. Quando i muscoli della schie-na o i legamenti vengono danneggiati da ripetuti sforzi e trazioni, l’indebolimento ditutte le strutture posteriori rende più probabili lesioni aggiuntive. Sollevare tutti igiorni e ripetutamente cani più o meno pesanti, maneggiarli e spostarli sui tavoli dalavoro, senza una corretta educazione al movimento, può provocare gravi dannianche in breve tempo. Inoltre, il lavoratore che deve rimanere in piedi o seduto inposizione statica a lungo, ha maggiori probabilità di sviluppare danni alla colonnavertebrale, in particolare se non vi è un adeguato sostegno alla zona lombare.Stress derivanti da una seduta prolungata nel tempo possono causare un inarca-mento verso l’esterno della regione lombare: questa curvatura anomala, chiamatacifosi, può portare a dolorosi problemi alla parte bassa della schiena.

La sindrome di Raynaud

Questo morbo colpisce le mani e si manifesta con l’alternanza di fenomeni di cianosi ed ipertermia in 3 fasi:

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l borsite: un’infiammazione del sacco ricco di fluidi che si trova tra un tendine e lapelle, o tra un tendine e l’osso;l tendinite: infiammazione, irritazione e gonfiore di un tendine;l epicondilite (gomito del tennista): infiammazione o dolore all’esterno del bracciovicino al gomito;l cisti gangliare: quando i tessuti che circondano certe articolazioni, di solito ilpolso, si infiammano e si gonfiano di fluido;l tenosinoviti: quando la guaina che circonda un tendine si infiamma.

Cause fondamentaliSono stati recentemente avviati studi medici per comprendere meglio il legame traRMD e condizioni mediche apparentemente non correlate. Ad esempio, uno studiopubblicato su Archives of Internal Medicine ha riferito che la sindrome del tunnelcarpale può essere causata più da una malattia sottostante che dalle attività svoltesul lavoro. Dopo aver esaminato 297 pazienti il cui dolore al braccio si riteneva fossecausato da un RMD correlato al lavoro, i ricercatori hanno scoperto che quasi il37% soffriva di diabete, artrite o ipotiroidismo. Secondo l’autore dello studio, il Dr.Steven Atcheson, “Queste malattie causano dolore al braccio o intorpidimento allemani, ma per qualche motivo i sintomi sono sempre attribuiti a compiti ripetitivi sulposto di lavoro”. Perciò è suggerito che chiunque soffra di questi disturbi, che siritengono essere RMD, dovrebbe chiedere al proprio medico un’analisi completa eapprofondita per escludere malattie nascoste.

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Altri RMDAltri esempi di disturbi da movimento ripetitivo sono:l sindrome del tunnel carpale: quando il tunnel ridotto di ossa e legamenti nel polsopizzica i nervi delle dita e i muscoli alla base del pollice;

La sindrome del tunnel carpale

nervo compresso

nervo mediano

legamento carpale

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AnalisiÈ importante effettuare un’analisi approfondita dei rischi e pericoli nell’ambito delluogo di lavoro mentre il personale è effettivamente all’opera. Bisogna ricordare cheun’analisi approfondita dei rischi è anche un requisito normativo, per cui non deveessere trascurata. Inoltre alcune situazioni possono “sommarsi” rendendo una pro-cedura normalmente sicura assai pericolosa.

Come procedereIniziare osservando le condizioni generali di esecuzione del lavoro. L’illuminazione e la ventilazione sono adeguate o l’ambiente è buio e soffocante? Cisono eccessivi effluvi chimici (dovuti ad esempio a qualche prodotto antiparassitarioparticolare) o cani che abbaiano continuamente? Può una qualsiasi di queste con-dizioni essere modificata facilmente o evitata - come spostare i cani in un’altra stan-za o installare un sistema di aspirazione sopra la vasca da bagno? Osservare poi la posizione del lavoratore in attività. La maggior parte dei movimentidovrebbe avvenire nella cosiddetta “zona di comfort”, ossia quella zona compresatra il girovita e le spalle. Il lavoratore ha la possibilità di variare la postura, ad esem-pio alternarsi tra la posizione in piedi e quella seduta su uno sgabello o una sedia?Quanto si solleva, si piega o si inarca durante il lavoro? Questa condizione puòessere ridotta al minimo mediante l’utilizzo di gradini, rampe o piattaforme? Esaminare poi gli utensili o gli strumenti utilizzati. Sono in buono stato e abbastanzataglienti da permettere di lavorare senza eseguire una forza eccessiva? Le impugna-ture hanno bordi eccessivamente duri (come le forbici di vecchio stampo) o sonopiù moderne, curve e morbide per meglio adattarsi alla mano? In base alle osservazioni di quest’analisi, la direzione deve decidere quali modificheo protezioni siano necessarie. Naturalmente è consigliato di tenere alcune notescritte su ciò che è stato valutato, le osservazioni e le conclusioni, anche se nonsono state apportate modifiche.

Prevenzione e controlloUna buona progettazione delle aree di lavoro e la regolare formazione del personalesono considerati i principali metodi di prevenzione di incidenti e infortuni. I disposi-tivi di protezione individuale sono considerati appropriati solo quando i controllid’ingegneria e quelli sulle pratiche di lavoro non sono efficaci nel ridurre il rischio.Talvolta le soluzioni più semplici offrono i maggiori vantaggi: alcuni piccoli accorgi-menti, come regolare l’altezza del tavolo o cambiare la tipologia di forbici, possonorivelarsi sufficienti a migliorare comfort, produttività e salute.

FormazioneOvviamente nessun programma sulla sicurezza sarebbe completo senza la forma-zione dei lavoratori. Ricordando ai membri del personale che la loro salute e sicu-rezza sono fattori fondamentali, la formazione aumenta la consapevolezza di doversvolgere il lavoro nella maniera corretta. Quando si esercitano per la “consapevo-lezza” ergonomica, ad esempio, assicurarsi di sottolineare i principi di corretto sol-levamento: tenere la schiena dritta e piegarsi sulle ginocchia per sollevare più diqualche chilo. Mantenere invece polsi diritti e gomiti ad angolo retto quando si uti-lizzano utensili o strumenti come tosatrici o forbici. E soprattutto ricordate al personale che nessun programma, dispositivo o procedu-ra specifica può proteggerli dagli infortuni meglio di quanto possano fare loro stessiponendo attenzione alla postura e ai movimenti durante il lavoro!

Fonti: https://www.safetyvet.com/old/osha/rmds.htmhttps://www.spineuniverse.com/wellness/ergonomics/repetitive-motion-disorders-rmds

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In questi ultimi anni il problema delle zoonosi si è rivelato, purtroppo, molto presen-te, (basti citare il morbo della mucca pazza, l’influenza aviaria o la recente influenzadetta Messicana o Suina).Nell’ambito della toelettatura esiste la possibilità di contrarre alcune malattie tra-smissibili soprattutto di natura parassitaria. Importantissime sono dunque le misureprecauzionali di carattere igienico da adottare.Analizziamo ora le principali zoonosi.

l Zoonosi a eziologia virale: Rabbia. Questo virus colpisce animali selvatici e domestici e si può trasmettereall’uomo e ad altri animali attraverso il contatto con la saliva di soggetti malati, quin-di attraverso morsi, ferite, graffi, leggere abrasioni o contatto con mucose ancheintegre. Il cane, per quanto riguarda il ciclo urbano, e la volpe, per quanto riguardail ciclo silvestre, sono attualmente gli animali maggiormente interessati sotto il pro-filo epidemiologico. Il periodo di incubazione della rabbia è variabile, fino anche a 6mesi. Si tratta di una malattia letale: sviluppa infatti un’encefalite, e una volta che isintomi si manifestano, la rabbia ha ormai già un percorso fatale sia per gli animaliche per l’uomo. Senza cure intensive, la morte sopraggiunge entro una settimana.Anche se non si sono mai rilevati casi di toelettatori italiani infettati e da moltissimianni non si sono verificati casi di malattia a sud del fiume Po, non si deve sottova-lutare questo virus: una nazione che venisse dichiarata infetta dall’OMS non potreb-be più esportare prodotti o sottoprodotti di origine animale, cosa che equivarrebbeal crollo economico. Le forme di prevenzione sono due: una prevenzione pre-con-tagio, da effettuarsi tramite vaccinazione, e una prevenzione post-contagio, che sieffettua in caso di morso di animale sospetto o a rischio, e si effettua mediantesomministrazione di immunoglobuline. In alcune zone italiane del Nord Est, come

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I rischi professionali del toelettatore: la zoonosi

PER ZOONOSI SI INTENDE QUALSIASI TIPO DI MALATTIA, DI ORIGINE VIRALE,

BATTERICA O PARASSITARIA, VEICOLABILE DALL’ANIMALE ALL’UOMO

DEL DOTT. GIOVANNI MELEGARI

Giovanni MelegariStudi:‐ laurea in Scienze Biologiche ‐ indirizzo Ecologia Animale (1981).

Esperienze professionali:‐ insegnante presso ENAIP Parma (corso per addetti all’Industria Alimenta‐re) di biologia e matematica (1982‐1988);‐ titolare del negozio “Braccomaltese” di animali vivi d’affezione, accessori etoelettatura (aperto nel 1986);‐ titolare di affisso Enci “Allevamento del Cardinal Gherardo” (dal 1990).Razze allevate: shih tzu e bichon a poil frisé con oltre 30 campioni italiani einternazionali;

‐ gestore del canile di accoglienza temporanea del comune di Torrile (PR) dal 1994;‐ presidente dell’Associazione Professionisti Toelettatori (APT) dal 2003 al 2016, ora Presi‐dente onorario;‐ consigliere del Gruppo Cinofilo Parmense, delegazione Provinciale dell’Ente Nazionale dellaCinofilia (ENCI) dal 2004 al 2010;‐ membro del comitato tecnico del Club Cani da Compagnia, società specializzata dell’ENCI,dal 1999;‐ consulente e collaboratore in diverse occasioni di aziende e riviste di settore;‐ docente per conto di Formart del Corso sul Benessere Animale dal 2005.

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Friuli V.G., Trentino e regioni della fascia alpina, la malattia è veicolata prevalente-mente dalle volpi. Nelle zone a rischio si consiglia ovviamente il vaccino ai toelet-taori e a veterinari e operatori che hanno a che fare anche con la fauna selvatica.

Leptospirosi. È una malattia causata da sierotipi di Leptospira spp., alcuni dei qualitrasmissibili all’uomo, poiché possono attraversare la cute, in caso di ferite o di pellemacerata, ma possono penetrare anche per ingestione (ad esempio alimenti o manicontaminate da urine o da acqua infetta, o per altre vie). Le urine di ratto e di caneinfette sono considerate tra i veicoli più frequenti di trasmissione. Serbatoio piùimportante delle leptospire è il ratto, che è naturalmente resistente, benché qualsia-si mammifero possa esserne serbatoio e possa ammalarsi di leptospirosi. Le lepto-spire, dopo la prima infezione, si localizzano a livello dei tubuli renali dell’ospite epossono essere escrete nell’ambiente con le urine, per anni, anche senza daresegni di malattia. La probabilità di infettarsi dipende dalla carica infettante: il solocontatto con l’acqua contaminata da urine infette può essere sufficiente alla tra-smissione dell’infezione, perché le leptospire possono penetrare la cute sana, mapiù spesso si diffondono attraverso graffi o ferite o per ingestione. La leptospirosi èa tutt’oggi una malattia pericolosa anche per l’uomo e i primi sintomi non sono sem-pre facilmente identificabili.In toelettatura bisogna assolutamente fare uso di guanti soprattutto nelle prime fasidel lavaggio. Un buon disinfettante attivo per i germi della leptospirosi è la candeg-gina, ma anche la maggior parte dei disinfettanti forti.

l Zoonosi trasmesse da parassiti interni (vermi) più a rischio per i toelettatori:Ascaridiosi. Gli ascaridi (Toxocara spp. e Toxascaris spp.) sono dei vermi tondispesso presenti in cani e gatti (soprattutto nei cuccioli). Vivono nell’intestino dell’a-nimale e si riproducono con uova che vengono veicolate nell’ambiente esterno conl’emissione delle feci. Queste uova, migliaia per femmina, per diventare infestantidevono maturare per almeno 36/48 ore (ma possono impiegare anche diverse set-timane) in un luogo caldo e umido, nell’ambiente esterno. Nell’uomo l’infestazioneda ascaridi non segue il ciclo di sviluppo che avvienenel cucciolo: le larve accidentalmente ingerite “migra-no” e vengono bloccate in diversi tessuti, solitamentesenza arrecare danni. Questo fenomeno viene chiamatolarva migrans. La larva migrans viscerale che si ferma inorgani e tessuti interni può però provocare la formazio-ne di granulomi eosinofilici i quali possono arrecaredanni interni. Un grave problema nasce se la larva diascaride viene bloccata nella retina dell’occhio, cosache può causare cecità. Il toelettatore dovrà porre par-ticolare attenzione all’igiene delle mani, usando guanti elavandole accuratamente (e ovviamente non portandolemai alla bocca durante le operazioni di toelettatura). Ricordiamo che il rischio partenon dalle feci fresche dell’animale ma da quelle vecchie che imbrattano il pelo, dovepossono annidarsi le uova contenenti la larva già potenzialmente infestanti. Uno studio ha indagato la presenza di uova (vecchie e quindi infestanti) di questinematodi sul pelo della regione perianale sia di cani randagi che di quelli di proprietà.Sono stati prelevati campioni di pelo da 104 cani di età diverse: di questi campioni,25 (il 24%) erano positivi per uova di T. canis, con una media di 614,8 uova per gram-mo di pelo. I cuccioli erano responsabili del 99% del numero totale di uova. Lo studiodimostra, concludono gli autori, che il pelo contaminato da uova di T. canis in diversistadi di sviluppo, costituisce una possibile fonte di infestazione e sviluppo nell’uomo.(“Presence of Toxocara canis eggs on the hair of dogs: a risk factor for Visceral LarvaMigrans”. Hugo Leonardo da Cunha Amaral et al., November 2010).

Ossiuri. Sebbene la letteratura spesso citi questi piccoli vermi tondi come possibiliindesiderati ospiti trasmissibili tra cani e uomo, non se ne ha riscontro nella pratica.Enterobius vermicularis (o ossiuro) è l’unica specie infestante. Si deve tenere pre-sente però che l’eventuale trasmissione è diretta: le femmine, lunghe sino a 12 mm,

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Uovo di ascaride (foto Dr. C. Papeschi)

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migrano verso la regione perianale dell’ospite e ivi depongono le uova (quindi leuova non si trovano nelle feci) che si sviluppano rapidamente e diventano infettivein 6 ore a temperatura corporea, senza quindi maturazione in ambiente esterno,come invece avviene per gli ascaridi. Questo fatto suggerisce ancora una volta l’im-portanza dell’igiene scrupolosa di mani e attrezzi.

Tenia echinococco. Questo verme, a differenza degli altri elencati sopra, è unverme piatto lungo circa 30 cm che vive nel cane, dove emette “sacchettini” di uova(proglottidi) veicolati dalle feci. Queste uova, se ingerite dall’uomo o da un altro ani-male, sviluppano delle larve che provocano la formazione in vari tessuti di cistianche molto grandi (cisti idatidee) che possono compromettere la funzionalità del-l’organo ospitante (polmone, fegato, cervello, ecc.) e condurre addirittura alla morteo comunque a danni gravi. L’unica terapia valida in questi casi è la rimozione chi-rurgica. In sede chirurgica la rottura della cisti idatidea può causare reazioni di iper-sensibilità per la liberazione nell’organismo degli antigeni dell’echinococco e delmateriale proteico formante il liquido cistico. Particolare attenzione dovrà essereriservata ad animali che vivono a contatto con animali erbivori e ne mangiano lecarni crude. La tenia echinococco è diffusa soprattutto nelle regioni dove si praticala pastorizia e l’allevamento del bestiame allo stato brado.

Dipylidium caninum (tenia delle pulci). Questo verme piatto ha come ospite perla maturazione dell’uovo la pulce e come ospite definitivo il cane, in cui emette i pro-pri segmenti pieni di uova, simili a piccoli vermetti bianchi grandi quanto un chiccodi riso e dotati per un breve periodo di movimento autonomo, che, una volta essic-cati, possono essere ingeriti da una larva di pulce dove l’uovo diventerà infestante(la pulce ovviamente ingerisce le uova e non le proglottidi, che sono più grandi dellapulce stessa). Quando un cane o un gatto ingeriranno poi questa pulce, ingerirannoanche la larva di tenia, che si svilupperà nell’intestino.La letteratura medica indica come possibile ospite definitivo della tenia anche l’uo-mo, se accidentalmente dovesse ingerire una pulce portatrice dell’uovo di tenia.Siamo a conoscenza di un solo soggetto infestato, ma ciò non toglie che in caso dioperazioni svolte su animali infestati da pulci sia doveroso proteggere la bocca conuna mascherina, per evitare la casuale ingestione di una pulce. Ovviamente il rischioaumenta se si sta utilizzando un soffiatore su un soggetto trattato in precedenzacon un antiparassitario, in quanto il getto d’aria potrebbe facilmente far disperderele pulci morte nell’ambiente.

Filariosi. Tra i mammiferi suscettibili all’infezione della filaria c’è anche l’uomo.Nell’ambiente della toelettatura la trasmissione è improbabile anche se, in presenzadi zanzare che pungono o hanno punto cani con la filariosi, la cosa può non essereimpossibile. Si suggerisce quindi l’impiego di presidi per la lotta ai vettori ematofagi,anche per ridurre le possibilità di contagio di altri cani.

l Zoonosi da protozoi:Toxoplasmosi. La toxoplasmosi è un’infezione protozoaria, cioè causata dal proto-zoo Toxoplasma gondii, che colpisce l’uomo, il bestiame (coniglio, pollo, pecora…)e numerosi animali domestici. Un’altra fonte di pericolo è l’ingestione di specialità culinarie che richiedono l’impie-go allo stato crudo o semicotto di carni macellate, se queste provengono da animaliinfetti (ad es. insaccati crudi, carpaccio o roastbeef). Soprattutto le feci dei gatti possono rilasciare oocisti di Toxoplasma Gondii, respon-sabili della toxoplasmosi, che possono causare rischi per le donne in gravidanza. Èbene però ricordare che queste oocisti diventano infettanti solo dopo 24/48 oredalla loro emissione e di norma l’umano che contrae questa malattia non accusasintomatologia se non malesseri di tipo generico perlopiù non degni di nota. Biso-gna specificare che il gatto si infesta per ingestione di volatili e piccoli mammiferiselvatici (come topi, uccellini, ecc.) e l’infestazione nel gatto è di solito autolimitante,per cui gatti che vivono in casa e non hanno contatti con animali esterni rappresen-tano un rischio bassissimo, quasi nullo.

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Per le gestanti invece il toxoplasma è effettivamente un pericolo, non tanto per loroquanto per il feto che può andare incontro a malformazioni.Nell’ambito della toelettatura il rischio si manifesta solo nel caso in cui una toelettaricein stato interessante, che non abbia mai contratto prima la toxoplasmosi, toeletti ungatto ammalato e incidentalmente ne ingerisca non le feci fresche ma quelle maturateda un po’ di tempo (rimaste magari attaccate attaccate al pelo)… tutte concomitanzemolto difficili. Il rischio per il toelettatore è proprio minimo. In realtà, è molto più facilecontrarre la toxoplasmosi da carni crude o poco cotte che da un gatto.

Giardia. La giardia è un protozoo che può infestare il cane e il gatto, veicolato spes-so da topi e ratti. Provoca sintomi a livello gastrointestinale, e l’infezione si trasmetteall’uomo per via oro-fecale. I più colpiti sono i bambini da 1 a 4 anni di età e i giovanidai 20 ai 40 anni. In questi ultimi anni è stato segnalato un aumento di casi tra i canie, sebbene non tutti i tipi di giardia siano trasmissibili all’uomo, è necessario metterein atto tutte le misure igieniche preventive del caso quando si toeletta un animaleche abbia disturbi gastroenterici.Gli animali rappresentano una fonte di infezione solo parziale. Si è notato infatti chela giardia è presente in 40 specie animali diverse, ma con diversa tassonomia (sot-tospecie diverse). Solo un ceppo di giardia è comune tra cane e uomo, ma non cisono studi definitivi che documentino il passaggio dell’infezione dal cane all’uomo.Al contrario, sembra sia possibile l’infezione nell’uomo a seguito di contaminazionedelle acque da feci di topo.

Leishmaniosi. La leishmaniosi viene veicolata in Europa dalla puntura del Phlebo-tomus Spp., comunemente chiamato pappatacio, insetto simile alla zanzara checolpisce principalmente da maggio a ottobre e preferibilmente dal tramonto all’alba.Il cane infetto non rappresenta direttamente un pericolo per il toelettatore, in quantola trasmissione da animale a uomo può verificarsi solo a seguito della puntura del-l’insetto, all’interno del quale si completa il ciclo biologico del parassita rendendoloinfettante. Pertanto, sia per ragioni di salute umana che animale, è importante chenon siano presenti flebotomi infetti nella struttura, nel qual caso è fondamentalericordare l’importanza della lotta contro i parassiti volanti.

Rogna (rogna sarcoptica provocata dall’acaro Sarcoptes scabiei). Questo acaroha dimensioni notevolmente ridotte (0,6 mm la femmina e 0,2 mm il maschio). Lafemmina fecondata scava “gallerie” nello spessore dell’epidermide, in cui depone,

una per volta, una quarantina di uova (quindi in parecchiotempo). Le uova, trasparenti e lunghe circa 0,15 mm,schiudono in 3/5 giorni e da esse fuoriescono le larve,simili agli adulti, che possono rimanere nel tunnel primiti-vo o uscire scavando nuove gallerie e dirigendosi verso lasuperficie. L’intero ciclo vitale si completa in circa 17 gior-ni. Lontano dall’ospite questi parassiti, a tutti gli stadi,sopravvivono solo alcuni giorni. L’infestazione della rognasarcoptica avviene per contatto diretto o attraverso mate-

riali contaminati. Inizialmente sulle aree cutanee interessate compaiono macchierosse e quindi papule e vescicole di circa 2 mm di diametro; dopo la fase iniziale lecroste aumentano la loro estensione e provocano prurito intenso, alopecia e altriproblemi. La rogna sarcoptica è una malattia molto pruriginosa e contagiosa; si tra-smette facilmente da cane a cane ma è trasmissibile anche all’uomo in cui provocapapule pruriginose sulle braccia e su tronco e pancia.

Cheiletiellosi. Anche in questo caso il responsabile principale è un acaro (Cheyletiella)che vive sulla superficie cutanea del cane e del gatto. L’intero ciclo vitale di questi acarisi svolge sull’ospite. Questi grandi acari non scavano ma vivono nello strato di chera-tina dell’epidermide, si muovono rapidamente, e sono visibili con una buona lente. Si sa che le femmine adulte possono vivere, se refrigerate, circa 10 giorni separatedall’ospite; per questa ragione l’infestazione è molto più grave quando il clima èfreddo. Gli animali giovani e i gatti a pelo lungo sembrano essere i più predisposti.

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Acaro della rogna (foto Dr. C. Papeschi)

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Sia nel cane che nel gatto possono insorgere prurito in assenza di lesioni cutaneeed eccessiva desquamazione dorsale con forfora molto evidente.La cheiletiellosi può essere facilmente debellata con bagni antiparassitari (piretrineo piretroidi). Lo stretto contatto con l’animale parassitato può provocare nell’uomouna fastidiosa forma di dermatite. L’infestazione si presenta con diversa intensità:inizialmente compaiono macule eritematose su cui si sviluppa una papula centraleche evolve in vescicola, quindi in pustola. La pustola poi si rompe esitando in unalesione crostosa e pruriginosa.

l Zoonosi da dermatofiti: Micosi (funghi, tigne). La micosi è una malattia cutanea che interessa le regionicorneificate di peli e unghie e gli strati superficiali della cute. L’incubazione varia da1 a 14 giorni ma non sempre la malattia si manifesta e può rimanere asintomaticaper lungo tempo. Il contagio può essere diretto o indiretto (nell’ambito della toelet-tatura: asciugamani, giacigli, spazzole etc.). L’infezione si manifesta nell’uomo conchiazze dalla forma arrotondata, spesso pruriginose, e con la presenza di forfora;mentre nell’animale si denota l’assenza di pelo.Per la proliferazione dei miceti è indispensabile trovare “terreno adatto” nell’uomocome nell’animale: ad esempio sono da ritenersi favorevoli allo sviluppo dei derma-tofiti le alterazioni del pH verso il basico e la diminuzione dello strato grasso di pro-tezione del derma (il sebo e il sudore, in virtù del loro contenuto di acidi grassi,hanno attività fungistatica e sono potenti deterrenti dell’invasione fungina). Tradottoin termini pratici significa che un toelettatore dovrebbe utilizzare shampoo acidi enon troppo aggressivi su animali sospetti e cercare di non impoverire lo strato lipi-dico protettivo della propria pelle (per esempio non utilizzando alcol per la puliziadelle mani). È necessario infatti porre la massima cura all’igiene delle mani usandoprodotti disinfettanti ma non aggressivi nei confronti della pelle. Per la disinfezionedei locali di toelettatura si possono usare vari prodotti, i più efficaci sono senz’altroquelli a base di cloro e i sali di ammonio quaternario. È utile ricordare che primadella disinfezione bisogna rimuovere sia dai locali che dagli attrezzi tutto il pelo eogni altro materiale organico. Le spugne con le quali normalmente si asciugano glianimali possono essere fonte di contagio: un ottimo accorgimento è quello di usareuna pelle di daino sintetica, da immergere in una soluzione di disinfettante per alcu-ne ore prima di nuovo utilizzo. Il toelettatore ovviamente deve indossare guanti egrembiuli plastificati. Attenzione anche ai peli volanti durante l’asciugatura… sevanno a depositarsi sulla testa del toelettatore possono causare problemi.

Non ci soffermiamo sul tema della pediculosi giacché i pidocchi degli animali sonospecie specifici quindi non può avvenire contagio di pidocchi tra uomo e cane e…viceversa.A proposito di pulci, segnaliamo che in presenza di forte infestazione ambientaledovuta dalla presenza di cani o gatti infestati, questi insetti (soprattutto quelli appe-na spupati) possono assalire l’uomo e causare importanti reazioni allergiche (ponfi)variabili da individuo a individuo.

Malattie trasmesse dalle zecchePrecisiamo subito che la maggior parte di queste malattie può essere diagnosticataesclusivamente da analisi mediche.Chi opera con cani e gatti dovrebbe comunque tenere presenti alcune considera-zioni e consigli:1) La zecca più pericolosa è la zecca dei boschi (Ixodes ricinus) quindi è importantesaper riconoscere le diverse specie.2) I sintomi delle malattie che può trasmettere una puntura di zecca si manifestanodopo diversi giorni, anche 40, e spesso i primi sintomi possono essere simili a quellidell’influenza (tremori, mialgie, cefalee, febbre, etc.).3) Se l’animale da toelettare è infestato da una elevato numero di parassiti si consi-glia di non eseguire alcuna operazione se non dopo una radicale disinfestazione chedovrà essere prescritta dal veterinario.4) Utilizzare indumenti chiari per meglio individuare la presenza di zecche e consi-

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derare che questi acari tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo,dietro le ginocchia e sui fianchi.5) Nel caso di un morso, non utilizzare mai per rimuovere la zecca alcol, benzina,acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o siga-rette per evitare che la sofferenza indotta possa provocare il rigurgito di materialeinfetto. La zecca andrebbe rimossa da un medico che valuterà anche l’ipotesi diterapie preventive. Alla rimozione della zecca dovrebbe seguire un periodo di osser-vazione della durata di 30/40 giorni per individuare la comparsa di eventuali segni esintomi di infezione. Se dovessero comparire un alone rossastro che tende ad allar-garsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni o ingrossamen-to dei linfonodi, è assolutamente necessario rivolgersi al proprio medico curante.

Passiamo ora a elencare le principali malattie trasmesse dalle zecche:- Morbo di Lyme o boreliosi: molto comune nell’Est Europa, in USA e Scandinaviaviene veicolato dal cane (asintomatico) all’uomo attraverso il morso di zecca. In Ita-lia è trasmesso soprattutto dalle zecche dei boschi ed è una patologia molto diffusain Emilia Romagna (85.000 casi in Europa, in aumento). I sintomi, che vanno da feb-bre a mal di testa, senso di malessere, stanchezza e dolori muscolari, sono spessoconfondibili con quelli di una banale influenza. Non diagnosticata tempestivamente,può dar luogo a disturbi neurologici e dolori artritici. Il segno iniziale che va ricono-sciuto è l’eritema; la zona cutanea colpita dalla zecca diventa progressivamenterossastra: è quello che viene definito eritema migrante in quanto caratteristicamentesi allarga e prende la forma di un anello perché spesso si schiarisce al centro. Puòavere anche 40 giorni di incubazione.- Encefalite trasmessa da zecca (TBE): l’encefalite trasmessa da zecca o TBE (tick-borne encephalitis) è una malattia infettiva virale del sistema nervoso centrale, ultima-mente in costante aumento. Esistono un vaccino e una profilassi con immunoglobuline.- Febbre bottonosa del Mediterraneo: l’agente eziologico della febbre bottonosa delMediterraneo è rappresentato da Rickettsia conorii e da altre Rickettsie. Questamalattia può manifestarsi con vari gradi di severità e durata; il periodo di incubazione,dopo la puntura infettante, va da 5 a 7 giorni. L’esordio è improvviso, con sintomi ditipo simil-influenzale (moderata/elevata febbre accompagnata da brividi, cefalea retroorbitale, astenia, malessere generale). Tra il terzo e il quinto giorno compare di solitoun esantema maculo-papuloso ad andamento centripeto, che interessa anche lepiante dei piedi e i palmi delle mani. In Italia si verificano circa 1.500 casi all’anno.- Erlichiosi: malattia batterica a diffusione mediterranea con incubazione da 1 a 3settimane. I sintomi ricordano quelli dell’influenza: febbre, raffreddore, cefalea, mial-gie e malessere generale; successivamente spesso sopraggiungono nausea, inap-petenza e perdita di peso. Meno della metà dei pazienti (spesso bambini) presenta-no esantema maculopapulare, talora petecchiale. Può ricordare il morbillo. - Babesiosi o piroplasmosi (Babesia canis): la babesiosi, conosciuta anche con ilnome di piroplasmosi, è una malattia a decorso generalmente acuto, sostenuta daparassiti. In Europa questa malattia è rara.- Paralisi da morso di zecca: provocata da una neurotossina della saliva della zecca,è una paralisi flaccida, che inizia 5/6 giorni dopo l’adesione dell’acaro, interessandoprima le estremità.

Malattia da graffio del gattoL’agente eziologico della malattia da graffio del gatto a oggi noto è Bartonella hen-selae (membro della classe del genere Bartonella, un tipo di batteri fra i più comuni). Nel gatto di solito non manifesta alcun sintomo. Nell’uomo il segno clinico dominan-te che indica l’infezione è l’adenopatia anche di un singolo linfonodo, che comparedi solito entro due settimane dal graffio. Più dell’80% dei linfonodi interessatiappaiono arrossati e dolenti. Febbricola, malessere, cefalea, anoressia, mal di golae artralgie possono far confondere tale malattia con la mononucleosi infettiva.L’11/12% dei casi è caratterizzato da complicanze anche gravi che possono inte-ressare gli occhi. I gatti di strada sono stati tra i più studiati e sembrano i più colpitidall’infezione. Nel caso di graffi, utilizzare immediatamente acqua ossigenata edisinfettanti a base di iodio e pomate.

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Come molte altre professioni che uniscono artigianato, inteso nel suo significatostretto di esercizio di un’attività per la produzione di beni (in questo caso servizi) tra-mite il lavoro manuale, e arte, nella ricerca della perfezione canina, la toelettaturarichiede assolutamente un buon bagaglio di conoscenze, oltre ovviamente a unacerta predisposizione e talento.Molteplici e diversi sono gli aspetti di cani e gatti che un professionista del settoredeve assolutamente conoscere e che differenziano un bravo toelettatore da un“lavacani” improvvisato.Vediamoli insieme.l Il toelettatore lavora con animali da compagnia, quindi esseri viventi. È la primacosa da tenere a mente. Questi animali hanno volontà propria, bisogni, indoli diver-se e possono agire d’istinto, quindi una conoscenza perlomeno basica di quello cheè il loro comportamento, che sia canino o felino, è fondamentale. È importantesaper accogliere l’animale e approcciarsi a lui, conoscere come interpreta il nostrolinguaggio corporeo e noi il suo, capire come può reagire in caso di stress. È il toe-lettatore che deve sapersi adattare all’animale e al suo stato d’animo.

l Morfologia e fisiologia base. Le varie fasi della toelettaura “si eseguono” sul corpodell’animale, vengono utilizzate forbici e tosatrici e si è a contatto con cute e pelo.Ci sono zone corporee molto sensibili ealtre, particolarmente esposte o nasco-ste dal pelo, che è facile ferire durante leoperazioni di taglio. La conoscenza dicome sono fatti gli animali su cui si lavo-ra è fondamentale per non incorrere inincidenti disastrosi. Alcune razze hannocuti più delicate rispetto ad altre e quin-di predisposte a sviluppare dermatiti,che il professionista deve essere prontoa trattare in maniera specifica. È impor-tante conoscere le differenti tipologie dipelo, che implicano prestazioni diverse,e il ciclo del pelo stesso. Ciò diventafondamentale, per esempio, per trattarei cani da stripping.

l Conoscenza delle tecniche di taglio, apartire dalle fasi iniziali di bagno e asciu-gatura. Esistono svariate tecniche di toe-lettatura che comportano l’utilizzo omeno di specifiche attrezzature. Ognitipologia di pelo dev’essere toelettatanella maniera appropriata utilizzando latecnica corretta. Sembrerà banale masbagliare può determinare la rovina delpelo stesso, avendo come risultato l’e-satto opposto di quello che è il fine stes-

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so della toelettatura: un cane “brutto”. Per esempio, se un cliente vuole mantenerein ottimo stato il proprio terrier da stripping e il toelettatore interviene con la tosatrice,il risultato dopo tre o quattro tosature, sarà un cane con un pelo lanoso e sbiadito nelcolore.

l Nozioni di micromarketing e gestione strategica delle relazioni con il cliente. Nonbisogna spaventarsi, non è niente di trascendentale, semplicemente non basta unbuon prodotto per “tenersi il cliente” e far aumentare i profitti. I padroni di animalisono tra i clienti più esigenti, vogliono il meglio per il loro “figlio” peloso, anche senon sempre sanno riconoscere l’impegno che c’è dietro una toelettatura e, di con-seguenza, spesso storcono il naso quando viene loro comunicato il prezzo. Perquesto motivo è importante sapersi relazionare con il cliente, spiegare sempre cosaverrà fatto sul cane e quale sarà il risultato finale. Accade spesso che toelettatorimediocri abbiano un maggior giro di clienti rispetto a colleghi tecnicamente piùbravi, proprio perché sanno relazionarsi con il cliente in maniera migliore e hanno uncosiddetto “modo di fare” con l’animale che premia sulla perfezione tecnica. È oltre-modo importante individuare e sfruttare le diverse esigenze dei consumatori utenticosì da orientare le azioni promozionali verso specifici segmenti di clientela perincrementarne la fidelizzazione.

GroominitTutti i toelettatori che lavoranooggi in Italia sono professionistiche hanno frequentato scuole ditoelettatura o hanno imparato ilmestiere direttamente in bottegaproseguendo poi la formazionepresso maestri o campioni pluripremiati oppure allevatori esperti. Ma oggi si introduce in questo universo didattico, con il nome di Groominit, un’ideainnovativa firmata Paola Acco.

Gli esperti

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Abbiamo voluto porgerle alcune domande per toglierci qualche curiosità in merito aquesto progetto ambizioso e molto interessante.

Vimax Magazine: La prima cosa che vogliamo sapere in assoluto serve a chiarire leidee a chi ancora non conosce questo nuovo strumento internet, se così lo vogliamochiamare… Ci spiega cos’è Groominit?Paola Acco: “Certamente. Groominit.com è il primo portale web in Europa intera-mente dedicato alla toelettatura, alla formazione, alla ricerca e all’aggiornamentoprofessionale online accessibile a tutti ma dedicato nello specifico a chi realmenteesercita questa professione. Il sito raccoglie video tutorial dettagliati e in alta defi-nizione con le spiegazioni tecniche step by step di toelettatori esperti tra i più notia livello italiano e internazionale”.

V.M.: Quanto tempo fa le è venuta questa idea e perché?P.A.: “Era da molto tempo che la mia testa elaborava il pensiero di una piattaformainterattiva che riguardasse il mondo della toelettatura a 360 gradi, che offrisse in pri-mis formazione di alto livello e una serie di servizi corollari che potessero essere utilinella vita professionale di tutti i giorni. È così che un anno e mezzo fa, con informaticie collaboratori fidati, ho iniziato la progettazione e la realizzazione del portale”.

V.M.: Non sarà stata una passeggiata…P.A.: “No, affatto! È stata innanzitutto una sfida con me stessa: creare da zero qual-cosa di innovativo che ancora non esiste, investendo tempo e risorse per realizzareun prodotto facilmente accessibile a tutti e appetibile, non è stato un gioco daragazzi. Ma ci ho creduto fortemente sin dall’inizio. È da più di un anno che, assie-me ai miei collaboratori, giro l’Italia in lungo e in largo, isole comprese, per realizzarevideo e contenuti di altissimo valore, in collaborazione con le eccellenze della toe-lettatura ma anche del mondo veterinario, della biologia e del campo legale”.

V.M.: Quindi Groominit non è solo forbici e tosatrici…P.A.: “No, o meglio, non è solo formazione tecnica. Il sito offre varie tipologie di con-tenuti. Una sezione importante è riservata ai nostri consulenti ed esperti, che metto-no a disposizione gratuitamente la propria competenza in materia. Groominit dà lapossibilità di accedere a una sezione FAQ dove è possibile trovare aiuto da parte diun consulente fiscale, il dott. Marco Gaiardo, per questioni contabili e amministrative,dell’avvocato Laura Fragni per questioni legali, del veterinario dott. Mauro Ronchesee del biologo dott. Giovanni Melegari per informazioni su zoonosi e benessere ani-male e da associazioni di categoria per conoscere e confrontarsi con i toelettatori ditutta Italia. Oggigiorno per svolgere al meglio ogni lavoro è necessario conoscereanche tutto ciò che riguarda regole, ottemperanze e leggi da seguire.

Altra sezione molto importante è legata agli eventi. Questa parte del sito è destinataa raccogliere tutte le informazioni su stage, seminari e incontri inerenti la toelettaturaproposti e sponsorizzati da maestri, associazioni di categoria e aziende del settore,nessuno escluso. Saranno inoltre proposti eventi live in diretta su specifiche temati-che, che ogni professionista interessato potrà seguire comodamente da casa. Un’al-tra sezione del sito riguarda i magazine, ossia le riviste più importanti del mondo petche hanno aderito al progetto Groominit, che il toelettatore potrà sfogliare sul propriopc, tablet o telefonino, con l’estratto delle schede tecniche su specifiche razze e tagli.

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Altra sezione che sono sicura essere molto utile agli utenti è quella degli annunci.Chiunque può creare e mettere in vetrina il proprio annuncio: chi vuole vendereattrezzature o cerca qualcosa in particolare, così come chi è in cerca di lavoro o chi,al contrario, è alla ricerca di un professionista per espandere la propria attività. Ultima sezione, ma non meno importante, è quella riguardante gli sconti e le con-venzioni che Groominit propone ai suoi iscritti! Le migliori aziende del settore hannocapito l’innovazione e l’importanza di una piattaforma come questa, e offrono scon-tistiche particolari o prezzi riservati solo agli utenti Groominit!”.

V.M.: Come funziona l’accesso al portale?P.A.: “Mediante registrazione, che è completamente gratuita e consente di accederegià a molti dei servizi presentati in precedenza; mentre per sfruttare la formazionecompleta è necessario sottoscrivere un abbonamento online, che permette di avereaccesso a tutte le funzionalità, che sono davvero tante”.

V.M.: Insomma, Groominit vuole diventare un punto di riferimento per tutto il mondodella toelettatura…P.A.: “Assolutamente. Ho fortemente creduto in questo progetto e ho voluto creareun sito che fosse utile al professionista sotto tutti i punti di vista. Una realtà omni-comprensiva, un luogo d’incontro, una piattaforma che il toelettatore può sfruttareper crescere sul lavoro in un continuo aggiornamento professionale. Perché, comesi usa dire, chi si ferma è perduto!”.

V.M.: Prossimi progetti e traguardi di Groominit?P.A.: “In primis quello di crescere! Io e il mio team di lavoro stiamo creando nuovicontenuti e servizi esclusivi per gli utenti. Il mio sogno, seppur ambizioso, è quellodi rendere Groominit una piattaforma “made in Italy” a livello europeo, poiché nonesiste una realtà simile nel continente. Ciò si tradurrebbe anche in un grande impul-so alla toelettatura del Bel paese in termini di visibilità verso tutte quelle eccellenzeitaliane che si sono rese disponibili a condividere la loro professionalità in video econtenuti unici”.

V.M.: Il più sincero in bocca al lupo per tutto, allora...P.A.: “Grazie mille. Anche a voi di Vimax Magazine, a cui mando un ringraziamentospeciale… siete stati tra i primi a sostenere Groominit. E un caro saluto a tutti i vostrilettori: ci vediamo online!”.

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Il sito raccoglie video tutorial dettagliati ein alta definizione con le spiegazioni tecni-che step by step di toelettatori esperti trai più noti a livello italiano e internazionale. Nelle foto Sarah Odette Genova, SimonaChelli e Barbara De Simoni

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Bisogna ammetterlo: il lavoro del toelettatore è pieno di pericoli, insidie e passi falsiche spesso portano a conseguenze a dir poco “disastrose”, degne dei più famosifilm dell’orrore. Battute a parte, essere una capace pet groomer implica possederecompetenza e conoscenza della materia, buona tecnica, occhio sempre attento,capacità di concentrazione e ottimi riflessi.Partiamo dal presupposto che il toelettatore lavora con animali, quindi con esseriviventi. E tralasciamo morsi e graffi che, si sa, fanno parte del mestiere. Consideriamo invece quali sono le principali insidie cui deve fare attenzione chilavora in un salone di toelettatura.

l Cane legato o libero sul tavoloGli animali spesso non stanno fermi e nonsempre sono collaborativi, quindi nessunadistrazione è permessa. Che si lavori con ilcane libero sul tavolo o che ci si aiuti con lac-cetti o catenelle, l’animale non va mai lascia-to solo. Se privo di ogni sicurezza può infattitentare di lanciarsi a terra rischiando traumi,distorsioni o fratture. Se legato, invece, unasvista del toelettatore può permettere al canedi girare su sé stesso o di saltare, con con-seguenti danni al collo e pericolo di strango-latura.

l AsciugaturaAltro momento da non sottovaluta-re. I phon infatti, che raggiungonotemperature anche molto elevate,se tenuti puntati sull’animale perlunghi periodi possono provocarevere e proprie ustioni a cute e pelo.

l Strumenti di lavoro: le forbiciMolti degli strumenti quotidiani dilavoro, se non usati correttamente,sono in grado di arrecare gravedanno all’animale. E le forbici sonotra gli oggetti taglienti più pericolo-si, in particolare quelle del toeletta-tore sono molto più affilate delle comuni forbici da cucito: basta una minima distra-zione per ferire l’animale. Le zone cui porre particolare attenzione sono la puntadella coda e delle orecchie, i polpastrelli e la lingua.

Insidie e pericoli in toelettatura

ECCO I RISCHI PIÙ COMUNI IN CUI PUÒ “INCAPPARE” IL PROFESSIONISTA NELLO

SVOLGIMENTO DEL PROPRIO LAVORO

DI PAOLA ACCO E MANUEL PERATELLO

Corretta tensione del legaccio al collo

Corretta distanza del phoon rispetto al cane

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l Strumenti di lavoro: la tosatriceAnche la tosatrice è uno strumento da usare con molta attenzione. Testine moltobasse, specie se utilizzate su punti particolarmente delicati come genitali e sotto-piedi, possono provocare lacerazioni, rossori o irritazioni. L’uso prolungato inoltrecausa il surriscaldarsi delle testine, quindi è necessario stare attenti alla loro tempe-ratura, usando frequentemente raffreddanti/lubrificanti oppure cambiando lama albisogno.

l Irritazioni da sudoreC’è un particolare del quale talvolta il toelettatore non sa individuare la giusta causa.Può capitare che, durante o al termine della toelettatura, compaiano rossore e irri-tazioni su pancia, genitali o sul muso dell’animale. Al di là di mille ipotesi, il motivoè spesso molto semplice: il nostro sudore, a contatto diretto con la pelle del cane,la irrita, poiché ha un grado di acidità o pH diversi. Bastano però semplici accorgi-menti per evitare il danno: ad esempio, spolverare di borotalco le zone sensibilidell’animale o direttamente le proprie mani (in quanto indossare guanti può risultarescomodo e poco pratico) oppure utilizzare il dorso anziché il palmo della mano perspostare e maneggiare il cane, perché meno fornito di ghiandole sudoripare.

l Tosature molto corteTosare completamente un cane può sembrare spesso la soluzione più semplice eveloce per risolvere problemi di caldo o di nodi. Alcune volte però può essere con-troproducente. A parte il fatto che spesso l’animale può patire più caldo con il pelorasato che con un pelo più lungo ma ben spazzolato e libero da pelo di muta (chepermette di conservare un microclima più moderato), rasare alcuni cani, per esem-pio razze nordiche o anche meticci volpini, aumenta il rischio che il pelo ricrescamale o a chiazze. Altra cosa da evitare è radere la coda scoprendola completamente: specialmente

su setter e spaniel dalla coda lunga, esiste il concreto pericolo di ipersensibilizza-zione della zona e copioso sanguinamento, dovuto a traumi successivi come colpiaccidentali durante semplici scodinzolii. Anche le orecchie sono parti del corpo che richiedono attenzione. In primis a causadel bordo, che è una zona facile da ferire (anche con le forbici). Secondariamente ilrasarle molto corte, specialmente per le razze dalle orecchie lunghe come i cocker,espone il cane al rischio di fastidi e irritazioni, che l’animale manifesterà una voltatornato a casa iniziando a scrollare la testa e sbattendo le orecchie da una parte edall’altra.

l Pelo negli occhiNei cani a pelo lungo, come shih tzu o yorkshire terrier, esiste un altro pericolo cheriguarda gli occhi. Essendo razze con una crescita del pelo assai veloce, natural-mente sviluppano un manto molto lungo (che sulla testa viene raccolto in ciocche,

Cane tosato troppo corto e con ricrescita del pelo non uniforme

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mentre i baffi si lasciano scendere ai lati del muso). Quando il toelettatore taglia ipeli vicino e davanti agli occhi, il pelo in ricrescita si può inarcare e finire all’internodell’occhio stesso, causando dolorosi fastidi e congiuntiviti. Il consiglio è quello ditosare o accorciare questa zona solo se si ha la certezza che il cane sia un “cliente”abituale (almeno ogni settimana o quindici giorni), in modo da poter tener regolatala lunghezza del pelo.

l Infestazioni da parassitiMolto importante quando si toeletta un cane, soprattutto nel periodo primavera-estate, è controllare che non sia in atto un’infestazione da parassiti, in particolareda zecche. Mai tosare un cane invaso da questi aracnidi: la testina della tosatricefalcia letteralmente il corpo della zecca che non si stacca dalla sua sede, anzi, ilrostro rimane conficcato nella pelle dell’animale ed è questo il momento in cui ciòche rimane del parassita può iniettare nel cane gran parte delle sue sostanze mali-gne. Perciò, di fronte a un caso di parassitosi importante, bisogna spiegare la situa-zione al proprietario consigliandolo di rivolgersi al veterinario di fiducia che gli sapràindicare la soluzione migliore. Solo dopo la disinfestazione il toelettatore potrà tor-nare a lavorare come di consueto sul cane.

l StrippingParliamo ora dei danni che uno stripping male eseguito può arrecare al cane. Perfarlo, bisogna prima spendere due parole sulla natura del pelo dei cani a pelo duro,come molti terrier o schnauzer.I cani da stripping presentano tre tipologie di pelo: un pelo duro, che è quello desti-nato a essere eliminato, un sottopelo più lanuginoso che sta attaccato alla basedella pelle, e il pelo di ricrescita che diventerà il futuro pelo duro.Il pelo di copertura, quello più duro, è un pelo che compie un ciclo di vita completoin un periodo temporale di qualche mese, perciò esso nasce, cresce e muore manon cade autonomamente e rimane attaccato alla pelle. La pratica dello strippingserve a garantire il ricambio di questo pelo, che avviene letteralmente strappando ilpelo già morto, non creando quindi alcun dolore, se l’operazione viene effettuatacorrettamente. Lo stripping richiede da parte del proprietario una particolare atten-zione ai bisogni del proprio cane, che deve essere controllato spesso dal professio-nista, il quale sarà in grado di riconoscere il giusto momento per intervenire. Il peri-colo consiste proprio nel non capire quando il pelo è pronto per essere eliminato.Se si aspetta troppo tempo tra uno stripping e l’altro infatti, il pelo da eliminare siunisce al pelo vivo e a quello di seconda generazione che magari ha fatto in tempoa crescere, e il toelettatore non riesce più a distinguere quale pelo deve strippare equale lasciare sul cane. L’animale, a sua volta, soffre perché gli viene “tirato” ancheil pelo vivo, ben saldo alla pelle. Ma perché, aspettando troppo tempo tra uno strip-ping e l’altro, le varie tipologie di pelo si uniscono? Il pelo duro, come già accenna-to, segue un proprio ciclo di nascita, crescita e morte, per cui raggiunge una lun-ghezza massima oltre la quale smette di crescere. Il sottopelo è invece soggetto aun ciclo molto più lento e necessita di ossigeno per vivere. Se lo stripping vieneeffettuato regolarmente, il pelo viene mantenuto corto e in ordine e il sottopelo nonha problemi a procurarsi l’ossigeno che gli serve, rimanendo “sotto” e della giustalunghezza. Se al contrario il pelo duro cresce troppo, la lanugine viene soffocata eper trovare e raggiungere l’ossigeno di cui ha bisogno cresce a sua volta. Nel frat-tempo anche il nuovo futuro pelo di copertura comincia a crescere e ad allungarsi,causando il “mescolamento” dei peli di cui si parlava in precedenza, fonte di diffi-coltà per i toelettatori, soprattutto per i neofiti.

Ovviamente i rischi in toelettatura non si limitano a questa lista ma sono molti di più.Per questo concludiamo con le parole d’ordine che il toelettatore capace dovrebbe farproprie e citare a memoria: conoscenza, competenza, tecnica e grande attenzione.