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A vevamo parlato, nel settembre del 2003 (Nautica 497), del sei cilindri in linea come dell’unico motore che riesca a bilanciare tutte le forze di inerzia e i loro momenti, oltre a non avere punti morti, tanto da poter funzionare senza vola- no. Non sapevamo, a quel tempo, che un team di progettisti Mercury aveva deciso di sfruttare una testa a sei cilindri in linea per un fuoribordo avveniristico che doveva proiettarsi nel terzo millennio. E non è solo alla conformazione della testa motrice che il Verado deve la sua eccellenza e la sua modernità: il ciclo a quattro tempi con aria alimentata da un com- pressore volumetrico; l’iniezione elettronica multipoint a controllo integrato e tota- Una testa motrice è di solito composta da tre par- ti: il basa- mento, il blocco cilindri e la testata. Il basamento, che si vede nella foto, si chiama così perchè in genere, nelle dispo- sizioni clas- siche, è la parte inferiore. Nel caso del Verado il motore è disposto vertical- mente anzichè orizzontalmente, e quindi il basamento verrà a tro- varsi, in verticale, nella parte anteriore, cioè verso prua. Il blocco cilindri è nella foto visto dalla parte di sotto, quella anteriore nel nostro caso; la parte cioè alla quale viene assemblato il basamento. Nelle selle semicircolari, che corrispondono alle analoghe nel basamento, trovano posto i sette cuscinetti di banco nei quali ruota l’albero motore. Si possono notare, nelle selle, le scanalature con i fori attraverso i quali arriva l’olio lubrificante. L’albero a gomiti, nel quale è possibile notare i tre aspetti essen- ziali: i contrappesi per ogni singola manovella per equilibrare le inerzie di rotazione; la simmetria speculare tra destra e sinistra (le manovelle hanno, a due a due, la stessa posizione) per evitare vibra- zioni dovute a sbilanciamenti delle inerzie di secondo ordine; l’angolo di 120° tra le tre coppie di manovelle, che elimina i punti morti e quindi addolcisce il funzionamento. Il bloc- co cilin- dri visto dalla parte superio- re (che nel fuo- ribordo sarà la parte poste- riore). A sinistra il vano per il passaggio della catena di distribuzione, che collega l’albero motore agli alberi a camme. I fori che si vedono attorno alle canne dei cilindri sono quelli del raffreddamento diretto, realizzato cioè con il pompaggio di acqua di mare. Pure raf- freddato il condotto dei gas di scarico, quadrangolare nella foto. La testata vista dalla parte inferiore (anteriore, nel fuoribordo) con le camere di scoppio nelle quali sono visibili le quattro valvole per cilindro. Il grosso foro quadrato in alto è il passaggio che dal collettore di scarico conduce verso il gambale: anch’esso è cir- condato da fori per il passaggio dell’acqua di raffreddamento. In basso si intravedono le asole dei singoli condotti di aspirazione. La parte superiore della testata mostra chiaramente i due alberi a camme in testa con le relative camme, a due a due nella stessa posizione per il comando delle quattro valvole per cilindro. Non sono invece visibili, a destra, perchè non ancora installati, i due rocchetti che raccolgono il movimento trasmesso dalla catena di distribuzione. 130 131 SOTTO LA LENTE I SEGRETI DEL VERADO Testo di Alfredo Gennaro - Foto di Stefania Moneda Torniamo ancora una volta a parlare del Verado, quello che è stato definito da molti il “fuoribordo del terzo millennio”, non per illustrarne le caratteristiche, sulle quali ci siamo già lungamente soffermati, quanto per mostrarne il cuore, inteso come componenti e assemblaggi, in una completa carrellata fotografica.

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Page 1: I SEGRETI DEL VERADO - Nautica Editrice...I SEGRETI DEL VERADO Testo di Alfredo Gennaro - Foto di Stefania Moneda Torniamo ancora una volta a parlare del Verado, quello che è stato

Avevamo parlato, nel settembre del 2003 (Nautica 497), del sei cilindri in lineacome dell’unico motore che riesca a bilanciare tutte le forze di inerzia e i loromomenti, oltre a non avere punti morti, tanto da poter funzionare senza vola-

no. Non sapevamo, a quel tempo, che un team di progettisti Mercury aveva decisodi sfruttare una testa a sei cilindri in linea per un fuoribordo avveniristico chedoveva proiettarsi nel terzo millennio.E non è solo alla conformazione della testa motrice che il Verado deve la suaeccellenza e la sua modernità: il ciclo a quattro tempi con aria alimentata da un com-pressore volumetrico; l’iniezione elettronica multipoint a controllo integrato e tota-

Una testamotrice èdi solitocompostada tre par-ti: il basa-mento, ilb l o c c ocilindri e latestata. Ilbasamento,che si vedenella foto,si chiamacosì perchèin genere,nelle dispo-sizioni clas-siche, è la

parte inferiore. Nel caso del Verado il motore è disposto vertical-mente anzichè orizzontalmente, e quindi il basamento verrà a tro-varsi, in verticale, nella parte anteriore, cioè verso prua.

Il blocco cilindri è nella foto visto dalla parte di sotto, quellaanteriore nel nostro caso; la parte cioè alla quale viene assemblatoil basamento. Nelle selle semicircolari, che corrispondono alleanaloghe nel basamento, trovano posto i sette cuscinetti di banconei quali ruota l’albero motore. Si possono notare, nelle selle, lescanalature con i fori attraverso i quali arriva l’olio lubrificante.

L’albero a gomiti, nel quale è possibile notare i tre aspetti essen-ziali: i contrappesi per ogni singola manovella per equilibrare leinerzie di rotazione; la simmetria speculare tra destra e sinistra (lemanovelle hanno, a due a due, la stessa posizione) per evitare vibra-zioni dovute a sbilanciamenti delle inerzie di secondo ordine;l’angolo di 120° tra le tre coppie di manovelle, che elimina ipunti morti e quindi addolcisce il funzionamento.

Il bloc-co cilin-dri vistod a l l ap a r t esuperio-re (chenel fuo-ribordosarà lap a r t ep o s t e -riore). Asinistra il vano per il passaggio della catena di distribuzione, checollega l’albero motore agli alberi a camme. I fori che si vedonoattorno alle canne dei cilindri sono quelli del raffreddamentodiretto, realizzato cioè con il pompaggio di acqua di mare. Pure raf-freddato il condotto dei gas di scarico, quadrangolare nella foto.

La testata vista dalla parte inferiore (anteriore, nel fuoribordo) conle camere di scoppio nelle quali sono visibili le quattro valvole percilindro. Il grosso foro quadrato in alto è il passaggio che dalcollettore di scarico conduce verso il gambale: anch’esso è cir-condato da fori per il passaggio dell’acqua di raffreddamento. Inbasso si intravedono le asole dei singoli condotti di aspirazione.

La parte superiore della testata mostra chiaramente i due alberia camme in testa con le relative camme, a due a due nella stessaposizione per il comando delle quattro valvole per cilindro. Nonsono invece visibili, a destra, perchè non ancora installati, i duerocchetti che raccolgono il movimento trasmesso dalla catena didistribuzione.

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SOTTO LA LENTE

I SEGRETI DEL VERADOTesto di Alfredo Gennaro - Foto di Stefania Moneda

Torniamo ancora una volta a parlare del Verado, quelloche è stato definito da molti il “fuoribordo del terzomillennio”, non per illustrarne le caratteristiche,

sulle quali ci siamo già lungamente soffermati, quantoper mostrarne il cuore, inteso come componenti

e assemblaggi, in una completa carrellata fotografica.

Page 2: I SEGRETI DEL VERADO - Nautica Editrice...I SEGRETI DEL VERADO Testo di Alfredo Gennaro - Foto di Stefania Moneda Torniamo ancora una volta a parlare del Verado, quello che è stato

le; il sistema di pilotaggio, anch’esso collegato al sistema elettronico,assieme a un trim unico nel suo genere; la scelta di particolari e dicomponenti progettati specificamente; sono, in grandi linee, le coseche hanno stupito i tecnici, inducendoli a definire il Verado comeil fuoribordo del terzo millennio.Del Verado avevamo già parlato in diverse occasioni: al momento del-la sua presentazione ufficiale, avvenuta a Miami nel 2004 (vedi Nau-tica 504, aprile 2004); per descrivere il complesso sistema di sensorie azionamenti da cui è controllato (Nautica 516, aprile 2005); per spie-gare l’unicità del trim e del brandeggio (Nautica 526, febbraio 2006).Questo “sotto la lente” intende mostrare come il Verado è fatto neisuoi dettagli essenziali, invisibili in genere perchè nascosti all’internodegli assemblaggi. Ne risulta come, dopotutto, al fondo della perfezionetroviamo sempre la semplicità.

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Il compressore volumetrico, nel suo insieme e visto assialmente, in modo da potere scorgere i lobi che, nella loro rotazione sincrona (sono accoppiati con ingranaggi), spingono in avanti l’aria intrappolata tra le pareti interne della cassa e la loro sagoma a grossa vite maschio-femmina.

Il collettore di aspirazione raccoglie l’aria proveniente dalla pompavolumetrica e la distribuisce alle sei bocchette collegate alla testa-ta, nelle quali si vede la testina dell’iniettore di carburante che, azio-nato dal computer, introduce, al momento giusto (anticipo) e per ladurata fissata (quantità) il carburante nelle camere di scoppio.

La parte superiore del gambale vista da dietro: il foro quadran-golare è il condotto dei gas di scarico. Il millerighe che sporge ver-ticalmente è chiaramente la connessione con l’albero motore,mentre la catena ad esso collegata serve ad azionare la pompa del-l’olio sistemata sopra la coppa.

La vistaposteriore di tre quartimostra il lato aspirazionecome apparedopol’assemblaggio.Sono chiaramentevisibili i condottidell’aria ai cilindricon il sistema di iniezione, e ilcollettore, con ilsuo collegamentomeglio visibilenelle fotoseguenti.

Vista anterioretre quarti latoaspirazione:oltre all’astinaper ilcontrollo dellivello olio,sono visibili icollegamentidel collettore,con la pompavolumetrica econ la farfalladi controllo,l’alternatore,in alto, e, asinistra, ilfiltro dell’aria

La parte anterioredel motore, quella,per intenderci,supportata dalbasamento, è tuttadedicata all’aria di alimentazione.Comprende il filtro, a sinistra; la pompavolumetrica, al centro in alto; i due collegamentidella pompavolumetricaal collettore. Il collegamento in basso è quelloche controllaelettronicamente i parametri e gli azionamenti dell’aria alimentata.

Questa è la vistaposteriore del motore (la parte dellatesta cilindri):si possononotare lebobine diaccensionecollegate allecandele. Inalto, in giallo,è visibile ancheil bocchettonedi introduzionedell’oliomotore. A destral’armadiocontenente laparte elettricaed elettronica

Vista dal lato destro: a sinistra l’armadio (aperto) dove è contenutala centralina di controllo elettronico (il computer di bordo) con i col-legamenti ai sensori e agli azionamenti; al centro il sistema del car-burante (pompa, filtro a vuoto, separatore di vapore); alla destra ilfiltro aria di cui si è già parlato.

Del sistema di trimabbiamo già

ampiamente parlatonel numero di

aprile. Dalla fotoperò può essere

forse piùchiaramente

percettibile come i pistoni

di sollevamento (in nero), comandati

da una pompaidraulica all’interno

del canotto, ruotino,durante il

brandeggio, assiemeal motore (supportoinferiore, sempre in

nero), assicurando la costanza del trim.

Ecco come si presenta il Verado dopo il completo riassemblaggio. La sagoma, piacevole e ben raccordata, dellacalandra, non lascia supporre la testa a sei cilindri in linea che nasconde. Le dimensioni e la distribuzione dei volumisono, tutto sommato, contenute e compatte per un fuoribordo capace di 250 Cavalli.