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 BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI - IAS 37 e IAS 19   Dott. RENZO PARISOTTO Università degli Studi di Bergamo Anno accademico 2011/2012 Bergamo, 14 Marzo 2012

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BILANCIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILIINTERNAZIONALI

- IAS 37 e IAS 19 – 

Dott. RENZO PARISOTTOUniversità degli Studi di BergamoAnno accademico 2011/2012

Bergamo, 14 Marzo 2012

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INDICE 

  IAS 37: gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 

IAS 19: il fondo trattamento di fine rapporto 

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INDICE 

  IAS 37: ambito di applicazione 

valutazione dell’accantonamento 

FTA: 

transizione agli Ias; 

riflessi fiscali 

fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

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Lo Ias 37 si applica alla contabilizzazione delle passività incerte nell’ammontare o scadenza(definite dal principio accantonamenti), ed alle passività ed attività potenziali.

Il principio non si applica invece nei contratti “esecutivi” non onerosi (ossia i contratti in cuientrambe le parti contraenti non hanno adempiuto nessuno degli impegni o lo hanno fattosolo in parte e nella stessa misura) e nei casi trattati da un altro principio (ad esempio lo IAS19 per i benefici ai dipendenti).

Sono esclusi dall’applicazione dello IAS 37 gli strumenti finanziari che, invece, sonodisciplinati dallo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione .

La rilevazione di un accantonamento presuppone l’esistenza alla data di bilancio diun’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato. Il verificarsidell’evento che fa sorgere un impegno di risorse per adempiere l’obbligazione può essere:

probabile; possibile;

remoto 

IAS 37: l’ambito di applicazione 

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Un accantonamento deve essere rilevato a livello contabile quando:

un'impresa ha un'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, legale oimplicita, quale risultato di un evento passato;

è probabile che, per adempiere all'obbligazione, sarà necessario l’impiego dirisorse;

l’importo  dell’obbligazione può essere determinato (stimato) con sufficienteattendibilità.

Se tutte le condizioni citate non sono soddisfatte, non deve essere rilevato alcunaccantonamento.

obbligazione legale: obbligazione prevista da un contratto o da una legge che genera un

impegno vincolante dal quale l’impresa non può sottrarsi; obbligazione implicita: obbligazione che sorge come risultato di una prassi consolidata da

parte dell’impresa che fa ritenere che essa si assumerà le responsabilità legate all’evento e genera nei confronti dei terzi l’aspettativa che onorerà tale impegno.

Accantonamenti, passività e attivita’ potenziali: IAS 37 

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In presenza di passività potenziali il cui verificarsi è solo possibile  non deve essere

effettuata alcuna rilevazione contabile, ma devono essere fornite esclusivamentealcune informazioni integrative.

Se invece la probabilità di impiegare risorse proprie per adempiere all’obbligazione èremota, non è richiesta alcuna informativa integrativa.

  La valutazione di un accantonamento richiede l’utilizzo di elementi di stima quali: giudizio maturato dalla direzione aziendale

esperienza di operazioni simili relazioni di periti indipendenti

evidenze aggiuntive di fatti verificatisi dopo la data di chiusura del bilancio

Accantonamenti, passività e attivita’ potenziali: IAS 37 – segue-

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Differenza tra Accantonamenti e debiti

Gli  accantonamenti si differenziano dalle altre passività, quali debiti commerciali estanziamenti per debiti presunti, perché non vi è certezza in merito alla scadenza oall’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento.

I debiti commerciali, invece, sono passività da pagare per beni e servizi che sono statiricevuti o forniti e sono stati fatturati o formalmente concordati con il fornitore.

Relazione tra accantonamenti e passività potenziali Generalmente, tutti gli accantonamenti sono potenziali, in quanto incerti nella data

del loro accadimento o nell’importo: tuttavia, nel principio contabile 37, il termine“potenziale” è utilizzato con riferimento a quelle passività e attività che non sonorilevate, poiché la loro esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o meno, diuno o più eventi futuri incerti e non totalmente sotto il controllo dell’impresa. In

sostanza, il termine “passività  potenziale” è utilizzato per identificare le passività chenon soddisfano le condizioni previste per la rilevazione in bilancio

Accantonamenti, debiti e passività potenziali

 

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Possibili casistiche relative ad una PASSIVITÀ ex IAS 37

SI’ ACCANTONAMENTO 

SI’ DISCLOSURE 

NO ACCANTONAMENTO

SI’ DISCLOSURE NO DISCLOSURE

NO ACCANTONAMENTO

ACCANTONAMENTO PASSIVITA’ POTENZIALE 

POSSIBILE 

(ma non probabile) 

REMOTAPASSIVITA’

PROBABILE

(quantificabile

attendibilmente)

 

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INDICE 

  IAS 37: ambito di applicazione 

valutazione dell’accantonamento 

FTA: 

transizione agli Ias; 

riflessi fiscali 

fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

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L’accantonamento deve rappresentare la migliore stima  della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.

La migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione attuale èl’ammontare che l’impresa ragionevolmente sosterrebbe per estinguerel’obbligazione alla data di riferimento del bilancio o per trasferirla a terzi a quella data.

Valutazione dell’accantonamento 

Valore attuale dell’accantonamento

Gli accantonamenti sono attualizzati, nel caso in cui l’effetto sia rilevante.

Il tasso (o i tassi) di attualizzazione deve essere determinato al lordo delle imposte edeve essere tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del

denaro e i rischi specifici connessi alla passività - riflessi fiscali rinvio.

Se l’accantonamento è attualizzato, l’ammontare dello stesso, iscritto in bilancio,aumenta in ciascun esercizio per riflettere il trascorrere del tempo: tale incrementodeve essere rilevato come interesse passivo. (N.B. Diversa interpretazione in puntoBankitalia – vedi oltre – e fiscale)

 

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Valutazione dell’accantonamento 

Rettifiche e utilizzo di accantonamenti

Gli accantonamenti devono essere riesaminati ad ogni chiusura del bilancio.

Un accantonamento deve essere stornato se non è più probabile che sarà

necessario l’impiego di risorse.

Un accantonamento deve essere utilizzato soltanto per il pagamento dellespese per le quali esso è stato originariamente iscritto. L’imputazione dicosti ad un accantonamento originariamente rilevato per altro scopo significamascherare l’impatto economico di due eventi diversi.

 

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INDICE 

  IAS 37: ambito di applicazione 

valutazione dell’accantonamento 

FTA: 

transizione agli Ias; 

riflessi fiscali 

fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

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Transizione agli Ias

I fondi (accantonamenti) non iscrivibili in bilancio in base allo IAS 37 devono essere eliminati conimputazione del relativo importo nella voce di patrimonio netto nella quale confluiscono tutte ledifferenze con gli IAS.

 FONDI DI QUIESCENZA (fondi pensione e fondi per indennità di cessazione di rapporti vari)Fondi indennità per cessazione di collaborazione coordinate e continuative, per cessazione di rapporti di agenzia e per indennità suppletiva di clientela:  poiché tali fattispecie si configuranocome obbligazioni attuali alla data della transizione, l’impresa dovrà procedere all’iscrizione ditali fondi (accantonamenti). Trattandosi di passività con un lungo differimento, i relativi importisaranno attualizzati ad un tasso di mercato, al lordo di imposte e tenuto conto dei rischi specifici

connessi alla passività.

 FONDO IMPOSTE CORRENTI E FONDO IMPOSTE DIFFERITEFondo imposte correnti:  il fondo accoglie le passività per imposte probabili connesse acontenziosi in corso. L’iscrizione di tale tipologia di fondo segue le regole previste dallo IAS37 e non si rilevano particolari differenze rispetto a quanto previsto dai principi contabili italiani. Inrelazione ai debiti per passività fiscali correnti non si rilevano differenze di trattamento contabilerispetto ai principi nazionali. Gli acconti d’imposta versati e le ritenute subite non possono essereiscritte come crediti, ma devono essere classificati a riduzione della passività per impostecorrenti, al fine di esporre in bilancio il saldo netto risultante dalla dichiarazione dei redditi.Tuttavia, anche i principi contabili nazionali contengono tale previsione.

 

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Transizione agli Ias – segue -

Fondo imposte differite:  il trattamento contabile delle imposte differite è regolato dallo IAS12, e quindi non rientra nel campo di applicazione dello IAS 37. 

FONDO MANUTENZIONI CICLICHEI fondi manutenzioni cicliche non presentano i requisiti di iscrivibilità di unaccantonamento previsti dallo IAS 37 e conseguentemente, se esistenti alla data dellatransizione, dovranno essere eliminati.

 FONDO PRE BUONI SCONTO E CONCORSI A PREMIOIl fondo presenta le caratteristiche di iscrivibilità previste dallo IAS 37 e se il suoammontare era stato determinato secondo le indicazioni fornite dal principio contabilenazionale n. 19 non si configura la necessità di procedere a rettifiche. Infatti, il principiocontabile nazionale n. 19 prevede che il fondo in oggetto sia determinato in base allapercentuale di ritorno dei buoni, e quindi in base al tipo di prodotto, di campagnapubblicitaria a sostegno dell’operazione, al numero dei buoni emessi, al valore unitario

dello sconto o del premio, alla propensione al consumatore all’acquisto del prodotto oggettodei buoni e tenendo conto dell’esperienza passata e di elaborazioni statistiche peroperazioni similari. In sostanza, le indicazioni fornite dal principio contabile nazionale n. 19consentono di effettuare la “miglio stima” della passività in questione, secondo una logicaallineata a quella dello IAS 37.

 

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Transizione agli Ias – segue -

FONDO MANUTENZIONE E RIPRISTINO DI BENI GRATUITAMENTE DEVOLVIBILI E DIBENI DI AZIENDA IN AFFITTO

I beni gratuitamente devolvibili e i beni di azienda in affitto comportano per l’impresa un vero e

proprio obbligo giuridico di restituire al concedente i beni in perfette condizioni difunzionamento; conseguentemente, in presenza di tali fattispecie, l’impresa ha senza dubbioun’obbligazione attuale. Tale obbligazione comporta la necessità di iscrivere un appositofondo per la manutenzione o il ripristino dei beni in perfette condizioni di funzionamento.Tuttavia lo IAS 37 ribadisce che l’obbligazione deve essere rilevata soltanto quando risulta daun evento passato. Al paragrafo 19 precisa, tra l’altro, che i costi di smantellamento diun’installazione petrolifera o una centrale nucleare sono rilevati se l’impresa è obbligata asanare il danno causato. Pertanto, se i beni devolvibili sono già in perfette condizioni difunzionamento non ci sono danni causati, né necessità di effettuare accantonamenti.In definitiva, ai fini del mantenimento in bilancio o della contabilizzazione degli accantonamentiin oggetto, dovranno essere analizzate le singole ipotesi.

 FONDO PER COSTI SU LAVORI SU COMMESSAL’effetto più significativo della transizione è la rettifica del valore contabile delle rimanenze,per il passaggio dal metodo della commessa completata (non ammissibile) al metodo dellapercentuale di completamento, con corrispondente incremento della posta di netto cheaccoglierà il saldo delle rettifiche per il passaggio agli IAS.

 

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Transizione agli Ias – segue-

 FONDI PER COPERTURA PERDITE DI SOCIETÀ PARTECIPATECon riferimento ai fondi per copertura perdita di società partecipate, con particolare riferimento airequisiti di iscrivibilità previsti dallo IAS 37, occorre esaminare il criterio di valutazione adottatoper la loro valutazione. Se si rende applicabile il metodo del patrimonio netto, vi è la necessità dirilevarle ai sensi dello IAS 28 (paragrafo 30). Diverso è il caso della valutazione al costo o inconformità con lo IAS 39. In questi casi la rilevazione delle previste perdite della partecipaterientrano nel più ampio tema della valutazione delle partecipazioni, e di esse si tiene contonell’ambito dell’impairment test sulle partecipazioni stesse o della misurazione del loro fairvalue. Tuttavia, nell’ipotesi in cui il valore della partecipazione sia azzerato, e la partecipante siaimpegnata a coprire le perdite della partecipata andrà comunque effettuato un accantonamento afronte di tali perdite in conformità agli IAS 27 e 28.

 FONDO RECUPERO AMBIENTALELa fattispecie connessa al recupero ambientale può presentarsi sotto diverse forme; a secondadei casi e del tipo di impresa, la stessa può avere obblighi di tipo legale (derivanti da normativenazionali o di settore) oppure un’obbligazione implicita (derivante da azioni o decisioni chel’impresa stessa ha intrapreso in tema di recupero ambientale, tali da aver creato valide

aspettative nei terzi a che tale recupero verrà effettuato). In entrambi i casi ricorrono i requisitidi iscrivibilità, previsti dallo IAS 37. Al momento agli IAS sarà necessario:

- analizzare il differimento di tali fondi (che per loro natura, presentano, probabilmente, scadenzatemporale oltre i 12 mesi) e procedere a rettificarli per tener conto dell’effetto dell’attualizzazione;- esaminare i criteri di stima a suo tempo adottati, al fine di accertare la presenza della c.d. “miglior  stima”.

 

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Transizione agli Ias - segue -

 FONDO PER PREPENSIONAMENTO E RISTRUTTURAZIONE AZIENDALEL’iscrizione del fondo costi di ristrutturazione presenta, rispetto ai principi contabili

nazionali, dei requisiti di iscrivibilità più restrittivi. Infatti, tale tipologia di fondo può essereiscritta o mantenuta nella situazione alla data della transizione soltanto se si verificano lecondizioni previste dallo IAS 37 (paragrafi 70-83). In sostanza, per poter iscrivere un fondodi ristrutturazione, si deve essere in presenza di un’obbligazione implicita ad effettuarela ristrutturazione. Più precisamente l’obbligazione è presente se l’impresa alla data dibilancio:

a) ha un formale piano dettagliato che identifichi come minimo:- l’attività o la parte di attività a cui si riferisce la ristrutturazione;- le principali località interessate;

- la localizzazione, le categorie e il numero approssimativo di persone che usufruirannodi indennità per cessazione anticipata del loro rapporto;- la stima dei costi da sostenere;

- quando il piano sarà attuato;

b) ha fatto insorgere, nelle persone interessate, una valida aspettativa che laristrutturazione sarà realizzata.

 

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Transizione agli Ias – segue -

Per il principio contabile nazionale n. 19 la condizione per l’iscrizione è semplicementesoddisfatta se l’impresa, formalmente, decide di attuare tali piani di ristrutturazione eriorganizzazione. Questo, in quanto tali costi non sono correlabili a prestazioni future ed

eliminano preesistenti situazioni di inefficienza; non ha, quindi, specifica rilevanza il fattoche sia stato dato o meno l’annuncio a terzi del progetto di ristrutturazione.

Sulla base dello IAS 37 la decisione di ristrutturazione, presa dal CdA prima della datadi chiusura del bilancio, non dà luogo ad una obbligazione implicita a meno che, prima diquella data, l’impresa abbia definito formalmente il piano di ristrutturazione o abbiacomunicato i principali aspetti della ristrutturazione alle persone coinvolte, tali da far

sorgere l’aspettativa della sua realizzazione. Lo IAS 37 (paragrafo 80) prevede che unaccantonamento per ristrutturazioni deve includere solo i costi diretti che derivano dallaristrutturazione, che sono quelli necessariamente correlati alla ristrutturazione stessa e nonquelli associati con le attività in corso dell’impresa. Inoltre, nella determinazione del fondodi ristrutturazione non si deve tenere conto dei costi previsti nel paragrafo 81 dello IAS 37:in particolare, spese di riqualificazione e ricollocamento del personale in servizio,marketing, investimenti in nuovi sistemi o reti di distribuzione. Trattandosi, infatti, di costi

riferibili alla conduzione futura dell’attività essi devono essere considerati indipendenti dellaristrutturazione . Ugualmente non possono essere incluse nel fondo di ristrutturazione leperdite operative future identificabili alla data di ristrutturazione, a meno che non sianocorrelate ad un contratto oneroso.

 

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Transizione agli Ias – segue -

 FONDI PER CONTRATTI ONEROSIIl principio internazionale stabilisce che un contratto è definito “oneroso” quando i costinecessari e non discrezionali (pertanto, non evitabili) per l’adempimento delle obbligazioni

assunte sono maggiori dei benefici economici attesi dal contratto stesso. In tal caso, laperdita derivante dal contratto deve essere rilevata con apposito accantonamento. I costinon discrezionali previsti dal contratto sono rappresentati dal costo netto minimo dirisoluzione del contratto e cioè dal minore tra il costo di adempimento del contratto e quelloderivante dall’interruzione dello stesso. Con riferimento ai contrati onerosi, anche il principiocontabile nazionale n. 22 contiene analoga previsione. È opportuno sottolineare come il

paragrafo 69 dello IAS 37, precisa che prima di stabilire qualsiasi specificoaccantonamento per un contratto oneroso, l’impresa rileva qualsiasi perdita per riduzione divalore che le attività coinvolte nel contratto hanno subito.

FONDI RISCHI BANCARI E FINANZIARI GENERALI

La normativa nazionale consente agli Istituti bancari e creditizi l’accantonamento ai fondi

rischi bancari generali, al fine di fare fronte al rischio generale dell’impresa bancaria. Taliammontari non possiedono i requisiti richiesti dallo IAS 37 e pertanto devono essereeliminati dal bilancio. La contropartita della riclassificazione è costituita sempre da una riserva di patrimonio netto.

 

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Riflessi fiscali: eliminazione fondi rischi e oneri

Eliminazione fondi rischi in FTA D. Lgs.38/05  – art. 13 comma 6 

“L'eliminazione nel passivo patrimoniale, in sede di prima applicazione deiprincipi contabili internazionali, di fondi di accantonamento, considerati dedottiper effetto dell'applicazione delle disposizioni degli articoli 115, comma 11, 128

e 141, del testo unico delle imposte sui redditi, non rileva ai fini delladeterminazione del reddito; resta ferma l'indeducibilità degli oneri a fronte deiquali detti fondi sono stati costituiti, nonché l'imponibilità della relativasopravvenienza nel caso del mancato verificarsi degli stessi”.

 

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Eliminazione fondi rischi in FTA- Circolare ABI n. 3/2006 -

L’ ABI, nel rilevare la mancanza di indicazioni in merito al trattamento fiscale da

riservare alla eliminazione dei fondi non IAS compliant, ha espresso l’avviso secondo cui, in virtù del principio di neutralità che deve caratterizzare ilpassaggio ai principi contabili internazionali, lo storno dei fondi costituiti conaccantonamenti già dedotti (fondi esenti) è fiscalmente irrilevante, nel sensoche dà luogo ad una sopravvenienza attiva (rectius incremento patrimoniale) nonimponibile.

Il riferimento operato dalla norma ai fondi che si considerano dedotti per effettodel riallineamento (per i quali è stata espressamente sancita l’irrilevanza fiscaledell’eliminazione) appare dettato dalla particolarità della fattispecie e nondall’intenzione di prevedere un trattamento differenziato all’interno della categoria

dei fondi esenti.

 

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Eliminazione fondi rischi in FTA- Circolare ABI n. 3/2006 -

Occorre tenere memoria extracontabile della loro composizione al fine diapplicare il corretto trattamento fiscale (indeducibilità di future perdite e/o oneri afronte dei quali il fondo era stato a suo tempo costituito fino a concorrenza dellaquota costituita con accantonamenti dedotti ovvero imponibilità dellasopravvenienza in caso di mancato verificarsi degli stessi).

Nel caso invece di fondi costituiti con accantonamenti non dedotti (fondi tassati)l’irrilevanza fiscale dell’incremento patrimoniale che si verifica per effetto dellostorno del fondo deriva dal principio generale del divieto di doppia imposizione (art. 163 TUIR – art. 67 D.p.r. 600/73).

 

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RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2005 – BPU Banca

 

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Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005

I NUOVI PRINCIPI CONTABILI

Fondi Rischi

Con riguardo ai Fondi Rischi, lo IAS 37 prescrive che possano essere stanziati accantonamenti atali fondi solo qualora l’azienda abbia in essere un’obbligazione derivante da eventi passati, risulti

probabile che per l’adempimento di tale obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorseed inoltre si sia in grado di stimare in modo attendibile la passività. Diversamente da quantoprevisto dalla disciplina contabile precedente, gli IAS/IFRS richiedono di dover procedereall’attualizzazione dell’accantonamento, al fine di tener conto del differimento della passività sinoal momento in cui l’azienda sarà tenuta ad estinguere l’obbligazione, qualora l’effetto dovuto altrascorrere del tempo sia significativo.

 

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Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005

 

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Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005

FTA - Effetto di transizione al 1° gennaio 2004Fondi per rischi ed oneri

I principi IAS/IFRS permettono l’iscrizione di fondi per rischi ed oneri solo sericonducibili ad un’obbligazione esistente (legale od implicita), derivante da un eventopassato, quantificabile attendibilmente e dalla quale è probabile si renderà necessarioun esborso di risorse per il suo adempimento. Inoltre, i principi in parola richiedonol’iscrizione del fondo per rischi ed oneri ad un valore attualizzato, in funzione del

periodo stimato per l’estinzione  dell’obbligazione, qualora l’effetto tempo siasignificativo. In fase di prima applicazione si è provveduto a riclassificare i fondi per iquali è riconosciuta più propriamente la natura di debito. In dettaglio tali fondi sonoprincipalmente riconducibili a: fondi per ferie non fruite dal personale(ricondotti tra le altre passività), fondo interbancario di tutela dei depositi(ricondotto tra le altre passività), fondi per quiescenza ed obblighi simili(ricondotto tra i debiti), fondo sostegno al reddito (ricondotto tra i debiti) ed ilfondo rischi su partecipazioni ricondotto a voce propria.Inoltre, in fase di prima applicazione, si è provveduto ad iscrivere i restanti fondi al lorovalore attuale generando quindi un impatto positivo sul patrimonio netto derivante dalprocesso di attualizzazione pari a 8.564 migliaia di euro.

 

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Eliminazione fondi rischi - Storno dei fondi in FTA  – Quadrogenerale

Accantonamentoa fondo

Fondo tassato(eventualerilevazione

imposte anticipate)

Eliminazione fondo

in FTANON IMPONIBILE:

annullamento imposteanticipate se

precedent. rilevate

EVENTO:Onere deducibile

Fondo nontassato

(fondo esente)

EVENTO:Onere indeducibileSopravv. Att. Tass.

Utilizzo imp.diff.pass.

Eliminazione fondoin FTA

NON IMPONIBILE:rilevazione imposte

differite passive

ANTE IAS

nondedotto

dedotto

IAS

 

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INDICE 

  IAS 37: ambito di applicazione 

valutazione dell’accantonamento 

FTA: riflessi fiscali 

transizione agli Ias; 

riflessi fiscali 

fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLEBANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

 

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120. Fondi per rischi ed oneri 

Nella sottovoce "fondi di quiescenza e obblighi simili" vanno indicati esclusivamente i fondidi previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita (semprechévi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento afavore dei beneficiari) classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente legislazioneprevidenziale. I restanti fondi di previdenza complementare ("fondi esterni") sono inclusisoltanto se è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimentoa favore dei beneficiari. Il rendiconto dei “fondi interni” è allegato al bilancio della banca.

Nella sottovoce “altri fondi” figurano i fondi per rischi e oneri costituiti in ossequioa quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle

svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivaticreditizi ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39, da ricondurre alle "altrepassività".

FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLEBANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

 

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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

 

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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 

Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamentie le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti,relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altri  fondi”) della voce 120(“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale.

Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti altrascorrere del tempo (maturazione degli interessi implicitinell'attualizzazione).

 

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INDICE 

  IAS 37: ambito di applicazione 

valutazione dell’accantonamento 

FTA: riflessi fiscali 

transizione agli Ias; 

riflessi fiscali 

fondi rischi ed oneri nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

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Relazioni e bilanci 2010UBI BANCA

 

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12.1 Definizione

L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontareincerti.

Per contro, si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenzasarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri

non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non èrilevata perché:

non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessariol’impiego di risorse finanziarie; l’ammontare  dell’obbligazione non può essere determinata consufficiente attendibilità.

Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo diinformativa, a meno che siano giudicate remote.

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:i fondi rischi e oneri

 

R l i i bil i Ubi 20 0

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12.2 Criteri di iscrizione e valutazione

L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:

• vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e• è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorseatte a produrre benefici economici; e• può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.

L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per

adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi edincertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone sarannonecessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspettorilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguerel’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che glistessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio

derivante dall’eventuale contenzioso tributario.

12.3 Criteri di cancellazioneL’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrrebenefici economici per adempiere l’obbligazione.

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:i fondi rischi e oneri

 

FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE

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FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLEBANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO – SEGUE-

BILANCIOCONSOLIDATO

 

FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE

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FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO – SEGUE-

 

R l i i bil i Ubi 2010

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Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneri

 

R l i i bil i Ubi 2010

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Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneriL’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenzao ammontare incerti il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta peradempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che

inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. I fatti futuri che possono condizionarel’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficienteevidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.

Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degliaccantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durataresidua della stessa:

• tipologia/natura della controversia;• grado di "innovatività" della controversia;• grado di "strategicità" della controversia;• durata media della vertenza;• "natura" della controparte.

Nel corso dell’esercizio il Gruppo è stato interessato da un significativo numero di verifiche fiscaliseguite da appositi processi verbali di costatazione (PVC) e dai quali sono scaturiti avvisi di

accertamento generalmente allo scadere dei termini previsti per legge. Si ricorda che in presenza diconsolidato fiscale IRES tali accertamenti sono pure riprodotti  – in via solidale  – alla Capogruppoconsolidante.

 

Rela ioni e bilanci Ubi anno 2010

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Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneri

 

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:

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Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneri

 

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

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Il processo di revisione avviato dal Board si concentra principalmente su tre grandi aree:

la revisione dei requisiti per l’iscrizione degli accantonamenti;

la revisione del metodo di misurazione della passività; i fondi di ristrutturazione.

E’ bene precisare che nelle intenzioni del Board il nuovo standard dovrebbe riguardaresoltanto alcune tipologie di passività quali:

 quelle derivanti da contenziosi legali;

fondi di ripristino;

passività ambientali; contratti onerosi. 

Mentre ne resta esclusa l’applicazione alle passività finanziarie, alle passività derivanti dapiani pensionistici, alle passività fiscali e assicurative in quanto coperte da altri principi.

Requisiti per l’iscrizione degli accantonamenti 

Secondo le intenzioni del Board un accantonamento dovrebbe essere rilevato quando: un’impresa ha un’obbligazione attuale (di tipo legale o implicito) di trasferirebenefici economici come risultato di eventi passati;

si può fare una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

 

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

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Misurazione della Passività Viene individuato, quale nuovo criterio di valutazione, l’ammontare che l’entità ragionevolmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione alla data di bilancio. Taleammontare coincide con il minore:

il valore attuale delle risorse necessarie a soddisfare l’obbligazione;

 l’ammontare che l’impresa pagherebbe per cancellare l’obbligazione o; l’ammontare che l’impresa pagherebbe per trasferire a terzi l’obbligazione.

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

IAS 37IAS 37 attuale IAS 37 rivisto

Miglior stima dell’esborso richiesto per 

adempiere all’obbligazione esistente alla

data di riferimento del bilancio. Coincide con: il valore minimo o massimo; o il valore medio del range; o la ponderazione di tutti i possibiliscenari.

 Ammontare che l’entità ragionevolmente pagherebbe per 

estinguere l’obbligazione alla data di bilancio. E’ il

minore tra: il valore attuale delle risorse necessarie asoddisfare l’obbligazione;   l’ammontare che l’impresa pagherebbe per 

cancellare l’obbligazione; o   l’ammontare che l’impresa pagherebbe per 

trasferire a terzi l’obbligazione. 

 

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

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Fondi di ristrutturazione L’attuale versione dello IAS 37 definisce una ristrutturazione come un programma pianificatoe controllato dalla direzione aziendale e che modifica:

 il campo d’azione di un’attività intrapresa da un’azienda; o

il modo in cui l’attività è gestita

Un accantonamento per costi di ristrutturazione deve essere rilevato solo quando l’impresa:

ha un dettagliato programma formale per la ristrutturazione che identifica almeno:

  l’attività o la parte di attività interessata; le principali unità operative coinvolte;

  la localizzazione; 

le spese che verranno sostenute; quando il programma verrà attuato; e

ha fatto sorgere nei terzi interessati la valida aspettativa.

Le modifiche alla IAS 37 prevedono che ciascuna tipologia di costo necessaria allaristrutturazione venga analizzata separatamente al fine di determinare il momento in cui lastessa sia da rilevare. 

MODIFICHE IN CORSO SULLO IAS 37

 

INDICE

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46

INDICE 

  IAS 37: gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 

IAS 19: il fondo trattamento di fine rapporto 

 

INDICE

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INDICE 

  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

IAS 19: Benefici ai dipendenti

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IAS 19: Benefici ai dipendenti

Lo IAS 19 disciplina il trattamento contabile delle tipologie di benefici ai

dipendenti, ossia tutti i tipi di remunerazione erogati da un’impresa incambio dell’attività lavorativa svolta, trattate dallo IAS 19 sono individuatenelle seguenti categorie di benefici:

benefici a breve termine;

benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; benefici successivi al rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine;benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale (per i quali

si applica l’IFRS 2 Share-based Payment ).

 

Programmi a benefici definiti e Programmi a contribuzione definita

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Programmi a benefici definiti e Programmi a contribuzione definita

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavorocomprendono tutte le remunerazioni corrisposte successivamente allainterruzione del rapporto di lavoro.Lo IAS 19 identifica due tipologie di programmi.

Programmi abeneficidefiniti 

•L’impresa è obbligata a garantire

un determinato livello di benefici

ai dipendenti.•Il rischio attuariale e il rischio diinvestimento ricadono non suldipendente, ma sull’impresa 

Programmi a“contribuzionedefinita” 

•L’impresa ha solamente l’obbligodi contribuire al fondo.

•Il rischio attuariale e il rischio diinvestimento ricade sul

dipendente.

La contabilizzazione richiedecomplessi calcoli attuariali (ad

esempio assunzioni di caratteredemografico e finanziario) per

stimare l’importo che verrà

versato ai dipendenti (ed anche ilmomento di corresponsione).

Il costo per l’impresa è

rappresentato dai contributimaturati nell’esercizio. 

 

INDICE

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INDICE 

  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

Il Fondo TFR

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Il Fondo TFR

In bilancio va iscritta un’obbligazione complessa che tiene conto di

variabili demografiche e finanziarie che stima l’ammontare che si

dovrà pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro

Rientra nella disciplina dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti” e,

come confermato dall’IFRIC, è assimilabile ad un

“BENEFICIO SUCCESSIVOAL RAPPORTO DI LAVORO”

del tipo “PIANI A BENEFICI DEFINITI”  

Tale ammontare va attualizzato per tener conto del tempo che trascorrerà

 prima dell’effettivo pagamento tramite il c.d. “ Projected unit credit method” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità

addizionale di TFR e ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale.  

 

Logiche attuariali per il calcolo del TFR

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Logiche attuariali per il calcolo del TFR

Le assunzioni attuariali alla base del calcolo TFR, e quindi di ogni programma a

benefici definiti, riguardano: 

Assunzioni Demografiche:

mortalità; tasso di turnover del personale; mortalità; invalidità; cessazione dall’azienda (dimissioni o

licenziamento); richieste di anticipazioni.

Assunzioni Finanziarie

carriera economica futura dei lavoratori (compresele ipotesi sulle promozioni a categorie superiori);

andamento del reale potere d’acquisto del denaro;  successione dei tassi di investimento delle somme

disponibili.

 

Il Fondo TFR: definizioni

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Il Fondo TFR: definizioni

 Defined Benefit

Obligation “DBO” 

 Net liability

Utili/perditeattuariali Effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazionedelle precedenti ipotesi attuariali

DBO al netto degli utili/perdite attuariali non rilevati

Importo complessivo dell’obbligazione dato dalla somma di: 

- passività al 31/12 precedente;

- oneri fin./interessi passivi;

- costo previdenziale delle prestazioni correnti;

+/- utili/perdite attuariali cumulate.

Metodo del

“Corridoio” 

(IAS 19 § 92)

Possibilità di non rilevare gli utili/perdite attuarialicumulate qualora siano inferiori al maggiore tra:

- il 10% del VA dell’obbligazione al termine del precedente esercizio;  

- il 10% del FV di qualsiasi attività a servizio del piano al termine

del precedente esercizio.

 

INDICE

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54

INDICE 

  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

Trattamento di fine rapporto a seguito della riforma ex D.Lgs 5

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Trattamento di fine rapporto a seguito della riforma ex D.Lgs 5dicembre 2005 n. 252

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5

dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimarranno in azienda,mentre le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 dovranno, a scelta deldipendente (da esercitarsi entro il 30.06.2007), essere destinate a forme di previdenzacomplementare ovvero essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire lequote di TFR al fondo gestito dall’INPS (di seguito, Fondo di Tesoreria INPS)

Nelle pagine che seguono si riportano gli schemi riepilogativi relativi alla destinazione delTFR maturando dall’1.1.2007

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

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Dal 1 gennaio 2007 al

mese precedente a

quello di scelata

dal mese di scelta

= periodo di paga in

corso al momento

della scelta

dal 1 luglio 2007

Conferimento ad una forma di

previdenza complementare

(100%)

in aziendaalla Previdenza

complementaren.a

Mantenimento del TFR in

azienda (100%)

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle

rivalutazioni ex 2120 c.c. (per

le aziende con almeno 50addetti)

Al Fondo Tesoreria INPS n.a

Nessuna opzione entro il

30.06.2007 = tacito

conferimento del TFR

in azienda n.a.

Alla forma pensionistica

collettiva prevista dagli

accordi o contratti collettivi

ovvero lavoratori che al

31.12.2006 NON erano iscritti

ad una forma di previdenza

complementare

A. ISCRITTI ALLA

PREVIDENZA

OBBLIGATORIA IN DATA

SUCCESSIVA AL

28.04.1993

Opzioni

Destinazione TFR maturando dall'1.1.2007

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 destinazione del TFRmaturando dall’1.1.2007: prospetto di sintesi 

1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006

Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)

Versamento dal mese di luglio

1/A

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

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Dal 1 gennaio 2007 al

mese precedente a

quello di scelata

dal mese di scelta

= periodo di paga in

corso al momento

della scelta

dal 1 luglio 2007

Al 31.12.2006 avevano già

optato per la destinazione del

100% del TFR

n.a. n.a. n.a. n.a.

aumento al 100% del TFR

maturando da destinare alla

previdenza complementare

In aziendaAlla Previdenza

complementaren.a.

Alla Previdenza

complementare la quota

TFR optata

n.a.

Al Fondo Teoreria INPS,

la quota di TFR NON

OPTATA (per le aziende

con almeno 50 addetti)

n.a.

nessuna opzione entro il

30.06.2007 = tacito

conferimento del TFR

Azienda n.a.

Alla forma pensionistia

collettiva dagli accordi o

contratti collettivi

Destinazione TFR maturando dall'1.1.2007B. ISCRITTI ALLAPREVIDENZA

OBBLIGATORIA IN DATA

ANTERIORE AL 29.04.1993

CHE AL 31.12.2006

VERSINO UNA QUOTA DEL

TFR AD UNA FORMA

PENSIONISTICA

COMPLEMENTARE

Opzioni

al 31.12.2006 versavano alla

previdenza complementare

una quota < del 100% del

TFR

conferma quota < 100% TFR

maturando da destinare alla

previdenza complementare

Al Fondo Tesoreria INPS

comprensivo delle

rivalutazioni ex 2120 c.c.,

tutto il TFR maturando (v.messaggio INPS 10577 del

26.04.2007)

o a e gs 5 d ce b e 005 5 dest a o e dematurando dall’1.1.2007: prospetto di sintesi (segue) 

1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)Versamento dal mese di luglio

1/B

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

 

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gmaturando dall’1.1.2007: prospetto di sintesi (segue) 

1 - LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)Versamento dal mese di luglio

Dal 1 gennaio 2007 al

mese precedente a

quello di scelata

dal mese di scelta

= periodo di paga incorso al momento

della scelta

dal 1 luglio 2007

Mantenimento del TFR futuro

presso il datore di lavoron.a.

Al Fondo Tesoreria INPS

comprensivo elle rivalutazioni

ex 2120 c.c. ( per le aziende

con almeno 50 dipendenti)

Al Fondo Tesoreria INPS n.a.

100% del TFR maturando

destinato alla previdenza

complementare

In aziendaAlla Previdenza

complementaren.a.

Alla Previdenza

complementare la quota

TFR optata

n.a.

Al Fondo Teoreria INPS,

la quota di TFR NON

OPTATA (per le aziende

con almeno 50 addetti)

n.a.

Nessuna opzione entro il

30.06.2007 = tacito conferimento

del TFR

Azienda n.a.

Alla forma pensionistia

collettiva dagli accordi o

contratti collettivi

Destinazione del TFR maturando

ad una forma pensionisticacomplementare

quota < 100% TFR maturandodestinato alla previdenza

complementare

Al Fondo Tesoreria INPS

comprensivo dellerivalutazioni ex 2120 c.c.,

tutto il TFR maturando (v.

messaggio INPS 10577 del

26.04.2007)

C. ISCRITTI ALLA

PREVIDENZA

OBBLIGATORIA IN DATA

ANTERIORE AL 29.04.1993

CHE AL 31.12.2006 NON

VERSINO UNA QUOTA DEL

TFR AD UNA FORMA

PENSIONISTICA

COMPLEMENTARE

Opzioni

Destinazione TFR maturando dall'1.1.20071/C

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

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gmaturando dall’1.1.2007: prospetto di sintesi (segue) 

2 - LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)

Versamento dal mese successivo a quello di scelta con l'eccezione che per quelli assunti entro il 30.06.2007 il

versamento dovrà essere effettuato dal mese di luglio

Dall'assunzione al

mese precedente a

quello di scelta

dal mese di scelta

= periodo di paga in

corso al momento

della scelta

Al termine di 6 mesi

dalla data di

assunzione

Conferimento ad una forma

di previdenza

complementare

Al Fondo Tesoreria INPS,comprensivo delle

rivalutazioni ex 2120 c.c.

(per le aziende con

almeno 50 addetti)

alla Previdenza

complementaren.a

Mantenimento del TFR in

azienda

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle

rivalutazioni ex 2120 c.c.

(per le aziende con

almeno 50 addetti)

Al Fondo Tesoreria INPS n.a

Nessuna opzione entro il 6

mesi dalla data di

assunzione = tacito

conferimento del TFR

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle

rivalutazioni ex 2120 c.c.

(per le aziende con

almeno 50 addetti)

n.a.

Alla forma pensionistica

collettiva prevista dagli

accordi o contratti collettivi

ovvero lavoratori neoassunti

A. ISCRITTI ALLA

PREVIDENZA

OBBLIGATORIA IN DATA

SUCCESSIVA AL

28.04.1993

Opzioni

TFR maturando dalla data di assunzione2/A

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

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gmaturando dall’1.1.2007: prospetto di sintesi (segue) 

2 - LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006Decorrenza degli effetti del conferimento dal periodo di paga in corso al momento della scelta (compilazione modulo)

Versamento dal mese successivo a quello di scelta con l'eccezione che per quelli assunti entro il 30.06.2007 il

versamento dovrà essere effettuato dal mese di luglio

Dall'assunzione al mese

precedente a quello di

scelta

dal mese di scelta

= periodo di paga in corso

al momento della scelta

Al termine di 6 mesi

dalla data di

assunzione

Mantenimento del TFR

maturando presso il datore di

lavoro

n.a.

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle rivalutazioni

ex 2120 c.c. (per le aziendecon almeno 50 addetti)

Al Fondo Tesoreria INPS n.a.

100% del TFR maturando

da destinare alla

previdenza complementare

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle rivalutazioni

ex 2120 c.c. (per le aziende

con almeno 50 addetti)

Alla Previdenza complementare n.a.

Alla Previdenza complementare

la quota TFR optatan.a.

Al Fondo Teoreria INPS, laquota di TFR NON OPTATA

(per le aziende con almeno 50

addetti)

n.a.

Nessuna opzione = tacito

conferimento del TFRn.a.

Al Fondo Tesoreria INPS,

comprensivo delle rivalutazioni

ex 2120 c.c. (per le aziende

con almeno 50 addetti)

n.a.

Alla forma pensionistica

collettiva prevista dagli

accordi o contratti collettivi

quota < 100% TFR

maturando da destinare

alla previdenzacomplementare

Al Fondo Tesoreria INPS

comprensivo delle rivalutazioni

ex 2120 c.c., tutto il TFR

maturando (v. messaggio INPS

10577 del 26.04.2007)

TFR maturando dalla data di assunzioneB. ISCRITTI ALLA

PREVIDENZA

OBBLIGATORIA IN DATA

ANTERIORE AL 29.04.1993

Opzioni

Destinazione del TFR

maturando

2/B

 

Riforma ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252 - destinazione del TFR

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gprospetto di sintesi

Classificazione del TFR

Tipologia Caratteristiche Classificazione IAS 19

TFR maturato sino al 31 dicembre2006

Rischio attuariale e di investimentoa carico dell’azienda 

Programma a benefici definiti

TFR maturato a partire dal 1°gennaio 2007

Rischio attuariale e di investimentonon a carico dell’azienda 

Programma a contribuzionedefinita

TFR maturatoa partire dal 1°gennaio 2007in imprese con

meno di 50dipendenti

Opzione perdestinare il TFR aforme diprevidenzaintegrativa

Rischio attuariale e di investimentonon a carico dell’azienda 

Programma a contribuzionedefinita

Opzione permantenere il TFRin azienda

Rischio attuariale e di investimentoa carico dell’azienda 

Programma a benefici definiti

 

INDICE 

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  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

Il trattamento contabile da applicare alle quote di TFR maturate al

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31.12.2006 e a quelle maturande dall’1.1.2007 (versate a forme di

previdenza complementare ovvero destinate al Fondo di Tesoreria INPS)

Il principio contabile internazionale di riferimento è lo IAS 19, Benefici per i dipendenti.

 –In base a quanto previsto dal suddetto principio, il TFR rientra tra i "benefici successivialla fine del rapporto di lavoro“ 

Come anticipato in precedenza (v. retro) lo IAS 19 classifica detti benefici in duetipologie, a ciascuna delle quali corrisponde un diverso trattamento contabile

 –piani a contribuzione definita –piani a benefici definiti

Piani a contribuzionedefinita

Piani a beneficidefiniti

• L’impresa paga dei contributi fissi a un fondo e non risulta obbligata ad effettuareulteriori versamenti rispetto a quelli previsti dall’accordo se il fondo non dispone diattività sufficienti ad assicurare l'erogazione della prestazione al dipendente. Pertanto,l'obbligazione dell'impresa nei confronti del dipendente si esaurisce con il versamentodei contributi al fondo.

• L’obbligazione  dell’impresa consiste nell'erogazione della prestazioneconcordata ai dipendenti. Pertanto, nel momento in cui la prestazione divieneesigibile, l’impresa è obbligata a corrispondere al dipendente la quota parte dellaprestazione eventualmente non erogata dal fondo

 

Trattamento di fine rapporto: le modalità di contabilizzazione degli

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Utili/perdite attuariali

Relativamente agli utili/perdite attuariali, lo IAS 19, prevede due modalità di contabilizzazione

Metodo del“corridoio”

(§ 92 dello IAS 19)

Rilevazione al

patrimonio netto 

• L’eccedenza degli utili/perdite attuariali cumulati risultanti dal bilancio dell’esercizio precedente rispetto al 10% del maggiore tra il valore attuale dell’obbligazione e ilfair value di qualsiasi attività a servizio del piano, va rilevata al conto economico(la quota da rilevare a conto economico è ottenuta, in base a quanto previsto dal § 93dello IAS 19 , suddividendo l’eccedenza rispetto ai predetti limiti per la residua vitalavorativa media dei dipendenti che partecipano al piano). La passività risulta iscritta in

base al valore attuale dell’obbligazione, rettificato degli utili/perdite attuariali nonriconosciuti

• Per le imprese che non applicano il metodo del corridoio di cui al § 92, gli utili eperdite attuariali rilevati al termine dell’esercizio devono essere imputati nel

patrimonio netto

1a

2a

 

Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: benefici definiti

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65

vs contribuzione definita

Quote di TFRmaturate al31.12.2006

• Non vi sono dubbi sul fatto che dette quote configurino un piano a benefici definiti,

poiché è l'impresa che è obbligata a corrispondere al dipendente, nei casi previsti dallalegge, l'importo determinato ai sensi dell'art. 2120 del Codice civile

• Dette quote configurano un piano a contribuzione definita, poiché l'obbligazione

dell'impresa nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quotematurande al fondo

Quote di TFRmaturande

dall'1.1.2007destinate alla

previdenzacomplementare 

• Si pone la questione se dette quote sono da inquadrarsi tra i piani a contribuzionedefinita ovvero tra i piani a benefici definiti

• Dai contenuti del D.M. 30 gennaio 2007 si desume che le quote di TFR maturandedall’1.1.2007 destinate al Fondo di Tesoreria INPS configurano un piano acontribuzione definita

Quote di TFRmaturande

dall'1.1.2007destinate alFondo di

Tesoreria INPS

 

Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalità di

 

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66

contabilizzazione dell’impatto della riforma 

Dall’1.1.2007 l’impresa dovrà: a) continuare a rilevare l’obbligazione per le quote maturate al 31.12.2006 secondo

le regole dei piani a benefici definiti ; – questo significa che l’impresa dovrà valutare l’obbligazione per i benefici maturati dai

dipendenti attraverso l’utilizzo di tecniche attuariali e dovrà determinare l’ammontare

totale degli utili e delle perdite attuariali e la parte di questi da contabilizzare;

b) rilevare  l’obbligazione per le quote che maturano dal 1.1.2007 , dovute alla

previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria INPS, sulla base deicontributi dovuti in ogni esercizio – In questo caso non è necessario effettuare ipotesi attuariali, inoltre non è necessario

neanche procedere alla attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il fondo

previdenziale o l’INPS essendo la scadenza della stessa inferiore ai 12 mesi, cfr. IAS

19 § 43;

c) rilevare l’obbligazione per le quote che maturano dal 1.1.2007 che rimangono inazienda e che si sommano alle quote maturate al 31.12.2006 nel caso di TFRdestinato alla previdenza complementare dal momento della scelta oppure, nel casoin cui il dipendente non eserciti alcuna opzione, alla forma pensionistica collettiva dal1.7.2007.

a)

b)

c)

 

Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalità di

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contabilizzazione dell’impatto della riforma (segue) 

1) METODO DEL CORRIDOIO 

L’importo da imputare al conto economico deve includere: –le eventuali variazioni del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti 

 –gli eventuali utili e perdite attuariali relativi che, in base al metodo del corridoio, nonsono stati precedentemente contabilizzati

Stato Patrimoniale

TFR - saldo al 31.12.2006 754,80 (AV)

Variazione valore attuale dell'obbligazione (85,80) (D)

Perdite attuariali 23,00 (*) (AV)

TFR - Saldo post adeguamento 692,00 (AV)

Conto economico

Costo del lavoro 2007 85,80 (AV)Perdite attuariali (23,00) (*) (D)

Saldo post adeguamento 62,80 (AV)

(*) Si tratta delle perdite attuariali che, non superando il limite del

10%, al 31.12.2006, non risultavano contabilizzate.

 

Riforma del TFR ex D.Lgs 5 dicembre 2005 n. 252: modalità di

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contabilizzazione dell’impatto della riforma (segue) 

2) METODO DEL PATRIMONIO 

Nel caso di rilevazione degli utili/perdite attuariali in una specifica riserva di valutazionedel patrimonio (in contropartita, rispettivamente, alla riduzione o all’incremento dellapassività iscritta in bilancio), l’impatto a conto economico riguarderà solo le eventualivariazioni del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti. A livello di patrimonio netto,come evidenziato nell’esempio riportato di seguito, l’effetto è comunque identico

Stato Patrimoniale

TFR - saldo al 31.12.2006 (**) 777,80 (AV)Variazione valore attuale dell'obbligazione (85,80) (D)

TFR - Saldo post adeguamento 692,00 (AV)

23,00 (D)Giro a riserva di utili (23,00) (AV)

Riserva di utili 23,00 (D)

Conto economico

Costo del lavoro 2007 85,80 (AV)

Saldo post adeguamento 85,80 (AV)

Riserva di valutazione - utili/perdite attuariali

(**) Il saldo comprende anche le perdite attuariali contabilizzate a

patrimonio.

 

INDICE 

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  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

FONDO TFR NELLO STATO PATRIMONIALE DELLE BANCHE :

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CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

 

FONDO TFR NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262 200 AGGIORNAMENTO SEGUE

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CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

 

FONDO TFR NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262/2005 1 AGGIORNAMENTO SEGUE

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CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO - SEGUE-

150. Spese amministrative 

Nella sottovoce a) “spese per il personale” sono comprese anche:- le spese per i dipendenti della società distaccati presso altre imprese;- le spese relative ai contratti di lavoro atipici (ad esempio, i contratti di “lavoro interinale”e quelli“a progetto” (co.pro.));

- i rimborsi di spesa per i dipendenti di altre società distaccati presso l’impresa;- i recuperi di spesa per i dipendenti della società distaccati presso altre imprese;

- i compensi degli amministratori e dei sindaci (ivi inclusi gli oneri sostenuti per la stipula dipolizze assicurative per responsabilità civile di amministratori e sindaci);- i costi derivanti da accordi di pagamento ai dipendenti basati su propri strumenti patrimoniali;- gli accantonamenti effettuati, in contropartita della voce “altre passività” , a fronte dei premi diproduttività riferiti all’esercizio, ma da corrispondere nell’esercizio successivo.

Nella sottovoce b) “altre spese amministrative” figurano, in particolare, le spese per servizi

professionali (spese legali, spese per recupero crediti, spese notarili ecc.), le spese perl’acquisto di beni e di servizi non professionali (energia elettrica, cancelleria, trasporti ecc.), i fittie i canoni passivi, i premi di assicurazione, le imposte indirette e le tasse (liquidate e nonliquidate) di competenza dell’esercizio.

 

INDICE 

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  IAS 19: ambito di applicazione 

il fondo TFR 

TFR dopo la riforma ex D.Lgs 252/05 

trattamento contabile del TFR 

il TFR nella Circolare 262/05 

relazione di bilancio del Gruppo UBI Banca 

 

Relazioni e bilanci 2010

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Relazioni e bilanci 2010UBI BANCA

 

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:F d TFR

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14.3 Benefici ai dipendenti

•14.3.1 DefinizioneSi definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda incambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividonotra:

• benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del

rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) dovutiinteramente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hannoprestato l’attività lavorativa;• benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;

• programmi per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro ossia accordi in virtù deiquali l’azienda fornisce benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro;

• benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, dovuti interamente entro i dodici mesisuccessivi al temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto il lavoro relativo.

Fondo TFR

 

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:F d TFR

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14.3.2 Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita

14.3.2.1 Criteri di iscrizione

A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote ditrattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sullabase dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale.Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano abenefici definiti” e come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla basedi ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione, in quanto il debito può essereestinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.

L’importo contabilizzato come passività è pari a:(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di

patrimonio netto;(c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora

rilevate;(d) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del

piano.

Fondo TFR

 

FONDI RISCHI E ONERI NELLO STATO PATRIMONIALE DELLEBANCHE : CIRCOLARE 262/2005 1°AGGIORNAMENTO SEGUE

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BANCHE : CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO – SEGUE-

BILANCIOCONSOLIDATO

 

FONDI RISCHI E ONERI NEL CONTO ECONOMICO DELLE BANCHE :CIRCOLARE 262/2005 1° AGGIORNAMENTO SEGUE

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CIRCOLARE 262/2005, 1° AGGIORNAMENTO – SEGUE-

 

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneri

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fondi rischi e oneri

 

Relazioni e bilanci Ubi anno 2010:fondi rischi e oneri

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fondi rischi e oneri

 

Modifiche sullo IAS 19

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Nel corso del mese di giugno 2011 lo Iasb ha definitivamenteapprovato una serie di modifiche al principio contabile IAS 19.

Le modifiche introdotte dovranno essere applicate conriferimento agli anni fiscali che avranno inizio a partire dal 2013 .

Tutti gli effetti dovranno però essere confrontati a parità dicondizioni con l’anno fiscale precedente 2012.

L’obiettivo di tale revisioni: rendere più agevole tramite la consultazione dei bilanciaziendali la comprensione di come i benefits  avrebbero potutoinfluenzare la posizione della società, la performance finanziaria e

il cash flow aziendale.

 

Modifiche sullo IAS 19

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Le nuove disposizioni hanno stabilito i seguenti elementi:

la componente del costo riconosciuto a bilancio corrispondente al

cosiddetto “current service cost ”   (l’accantonamento annuo) deve essereconsiderato come un costo di natura operativa;

 l’ipotesi relativa al presumibile tasso annuo di rendimento delle attivitàpossedute a copertura degli impegni assunti tramite la costituzione dei

programmi (il patrimonio accantonato) dovrà coincidere con il tasso annuo diattualizzazione adottato nella valutazione;

le variazioni della passività corrispondenti alle modifiche apportate allecaratteristiche dei programmi (il cosiddetto “past service cost ”)  dovrannoessere evidenziate per intero a bilancio nell’anno in cui tali modifiche sonointrodotte come componente operativa del costo riconosciuto a contoeconomico;

(segue)

 

Modifiche sullo IAS 19

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 le variazioni della passività e delle attività che si sono verificate a seguito

dell’evoluzione diversa rispetto al previsto degli eventi ipotizzati nell’ambito delle valutazioni attuariali non potranno più essere riconosciute a contoeconomico ma dovranno essere evidenziate per intero come rettifiche delpatrimonio netto nel momento in cui vengono rilevate;

le riconciliazioni contabili dovranno essere accompagnate da tutta unaserie di ulteriori informazioni;

le riconciliazioni contabili dei programmi costituiti da più società (icosiddetti “multi-employer plans ”)  dovranno essere accompagnate da unaserie di informazioni specifiche.

 

Modifiche sullo IAS 19

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Modifiche più rilevanti

La versione precedente dello IAS 19 definiva sostanzialmente i benefici abreve termine come benefici destinati ad essere estinti entro dodici mesi daltermine dell’esercizio a cui l’attività lavorativa si riferisce.

L’attuale versione dello IAS 19 chiarisce che la classificazione di short-term benefit  è articolata nel tempo che intercorre tra la data di chiusuradell’esercizio in cui l’attività è stata svolta e la data in cui si suppone che ilbeneficio sia regolato e non quando il pagamento può essere effettuato.E’ possibile che i nuovi criteri di classificazione comportino un ampliamento

della categoria degli altri benefici a lungo termine rispetto a quella dei beneficia breve termine per i dipendenti. 

 

Modifiche sullo IAS 19

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Modifiche più rilevanti

Gli emendamenti hanno, più specificamente, disposto che se una modifica di unpiano è collegata a una ristrutturazione o a un termination benefit, deve essererilevato un provento o una perdita per il piano quando si verifica la prima tra leseguenti due condizioni:

ha luogo la modifica del piano o la riduzione; o sono rilevati i pertinenti costi di ristrutturazione o il beneficio per la

cessazione del rapporto di lavoro.E’ stato, in aggiunta, specificato anche che un beneficio per la cessazione delrapporto di lavoro collegato a una ristrutturazione deve essere rilevato quando siverifica la prima tra le seguenti due condizioni:

 l’impresa non è più in grado di cancellare l’offerta dei benefici; o i pertinenti costi di ristrutturazione sono rilevati in base a quanto

previsto dallo IAS 37.Gli emendamenti apportati consentono di allineare e coordinare la tempistica dirilevazione di modifiche e riduzioni dei piani, termination benefit e ristrutturazioni.

 

Modifiche sullo IAS 19

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Modifiche più rilevanti

Lo IAS 2011 prevede che l’opzione del metodo del corridoio e dell’iscrizione 

immediata al prospetto di conto economico (intervenendo nella misurazione delrisultato economico dell’esercizio) siano eliminate.

La soluzione di iscrivere gli utili e le perdite attuariali tra le altre componenti direddito (i cosiddetti “other comprehensive income ”)  è stata considerata lasoluzione più adeguata evitando talune potenziali storture del metodo del

corridoio quali la rilevazione di un’attività quando la realtà è che il piano stiaproducendo una perdita o la misurazione dell’utile (o perdita di esercizio) inbase a componenti reddituali di competenza di esercizi passati (BC70).

Ne consegue che il bilancio rileverà un’attività per i fondi sovra finanziati (fair 

value  attività maggiore dell’obbligazione) o una passività per i fondi sottofinanziati (fair value  attività minore dell’obbligazione). L’eliminazione di duedelle tre opzioni concesse comporta, in aggiunta, un miglioramento dellacomparabilità delle informazioni. 

 

Modifiche sullo IAS 19M difi h iù il ti

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Modifiche più rilevanti (segue)

Le imprese sono tenute in base alle nuove indicazioni dello IAS 19 a distinguere icambiamenti nel valore dell’obbligazione a benefici definiti tra:

componenti di costo del servizio lavorativo prestato (service cost component) , includono i costi del servizio corrente, i costi dei servizi passati(acquisiti e non acquisiti), nonché i proventi e gli oneri derivanti dall’estinzione delle obbligazioni;

  componenti di costo legati agli oneri finanziari (net interest 

component), calcolati applicando un tasso di attualizzazione riferito alrendimento del mercato esistente alla chiusura dell’esercizio (solitamente,obbligazioni societarie di alta qualità se il mercato è liquido e titoli di Stato se ilmercato non è liquido). La componente è determinata applicando il tasso diattualizzazione all’obbligazione netta di inizio periodo(valore attualedell’obbligazione e benefici definiti  –  fair value  delle attività a servizio delpiano). Tale importo sostituisce l’attuale componente finanziaria (finance charge) e il ritorno atteso sulle attività del piano;

 

Modifiche sullo IAS 19M difi h iù il ti

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Modifiche più rilevanti 

componenti di rideterminazione dell’obbligazione  (remeasurement 

component), includono proventi e oneri attuariali su obbligazioni a benefici definiti,il ritorno effettivo su attività del piano al netto degli interessi (attivi) sulle attività delpiano incluse nel net interest component  ed eventuali cambiamenti dovuti all’ asset ceiling test.

I componenti di costo del servizio e i componenti di costo legati agli oneri finanziari

sono imputati al prospetto di conto economico, mentre i componenti dirideterminazione dell’obbligazione sono imputati tra gli altri componenti reddituali enon transitano al conto economico complessivo poiché, una volta realizzati, sono giratiad altra voce di patrimonio netto, nella maggior parte dei casi agli utili portati a nuovo.In definitiva, il Board vuole distinguere le variazioni di valore dovute al passare deltempo rispetto a quelle correlate ai cambiamenti di rendimento del piano. Si deve

rilevare che molte imprese dovranno presumibilmente iscrivere oneri superiori rispettoal passato, poiché gli utili stessi da investimenti rischiosi adesso rilevanti nellacomponente di rideterminazione dell’obbligazione non sono iscritti, a differenza diquanto accade attualmente, al prospetto di conto economico.

 

Modifiche sullo IAS 19M difi h iù il ti

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Modifiche più rilevanti 

Le informative da indicare nelle note al bilancio possono essere suddivise nelleseguenti categorie:

  informativa sulle caratteristiche e i rischi connessi ai piani a beneficidefiniti, come per esempio: una descrizione dei rischi che l’impresa ritiene sianorilevanti o inusuali, evidenziando se le attività del piano sono concentrate in unparticolare settore;

  informativa sull’ identificazione e illustrazione degli importi iscritti in

bilancio, come la descrizione di proventi e oneri attuariali derivanti da assunzionidemografiche e finanziarie, una classificazione delle attività del piano, lariconciliazione dei saldi di apertura e chiusura delle attività del piano, mostrandoseparatamente le riconciliazioni delle attività del piano, il valore attuale delleobbligazioni a benefici definiti e gli eventuali effetti sull’asset ceiling; 

  informativa su come i piani a benefici definiti possono incidere sui flussi

futuri, come la presentazione di un’analisi di sensibilità che mostra come icambiamenti di assunzioni attuariali significative condizionerebbero l’obbligazione delpiano a benefici definiti, i dettagli di eventuali strategie di correlazione tra attività epassività per la gestione del rischio nonché un’illustrazione sul finanziamento e ladurata delle obbligazioni.

 

Modifiche sullo IAS 19

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Effetto delle disposizioni sulla struttura del bilancio

Il costo annuo da riconoscere a bilancio sarà sostanzialmente costituito da

due componenti, il cosiddetto “service cost ”  e il “net interest cost ” .Nel service cost  (che dovrà essere considerato come costo di naturaoperativa) saranno ricompresi i seguenti elementi:

 l’accantonamento annuo corrispondente alle prestazioni maturate daidipendenti in relazione all’anno di servizio prestato;

il costo per le eventuali variazioni apportate alle caratteristiche dalprogramma (il past service cost); 

  le gains e losses  generate dalle operazioni straordinarie che abbianonatura di “settlement ”   (le operazioni cioè che eliminano in maniera

sostanziale le obbligazioni future di tutti o di una parte dei benefits garantiti);

le spese di gestione del programma (ad eccezione di quelle sostenuteper la gestione del patrimonio accantonato).

 

Modifiche sullo IAS 19

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Effetto delle disposizioni sulla struttura del bilancio

Nel net interest cost , invece, (che potrà viceversa essere considerato come costo

di natura operativa o finanziaria) dovrà essere evidenziato l’effetto netto del tassoannuo di attualizzazione sulla differenza, positiva o negativa, tra la passività delprogramma e le relative eventuali attività possedute.

Tutte le eventuali ulteriori somme dovranno invece essere riconosciute a statopatrimoniale come rettifiche del patrimonio netto accantonato. In particolare

nell’ambito di tali somme dovranno essere incluse: le gains e losses  generate nella valutazione della passività (del defined benefit obligation); 

  le gains e losses  generate nella valutazione del patrimonio accantonato;

gli effetti delle eventuali variazioni generate dall’applicazione del livellomassimo stabilito dal principio per il riconoscimento del patrimonio (il cosiddetto“assets ceiling ”). 

 

Modifiche sullo IAS 19

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IAS 19 – Modifiche e impatto delle nuove regoleIl principio IAS 19 – Disciplina le modalità di rendicontazione contabile delle prestazioni garantite afavore dei dipendenti (in particolare dei benefit). 

L’entrata in vigore delle nuove disposizioni - I bilanci relativi agli anni fiscali con inizio dal 2013.Tutti gli effetti dovranno però essere confrontati con l’anno fiscale precedente. Nella maggior partedei casi quindi la valutazione delle nuove disposizioni dovrà essere effettuata a partire dal 1 gennaio2012. 

La modifica principale - Le cosiddette gains e losses  (gli utili e le perdite di natura attuariale)dovranno essere riconosciute a stato patrimoniale come rettifiche del patrimonio netto e non nel

costo annuo riconosciuto a conto economico.Le altre modifiche  –  Il presumibile tasso annuo di rendimento del patrimonio accantonato dovràessere ipotizzato in misura pari al tasso annuo di attualizzazione adottato nella valutazioneattuariale. L’effetto sulla passività delle variazioni apportate al programma dovrà essere riconosciutoa conto economico per intero nell’anno in cui è determinato. 

La struttura del costo annuo da riconoscere a bilancio  –  Il costo sarà così suddiviso in due

componenti: il service cost e il net interest cost. Il service cost deve essere considerato un costo dinatura operativa o finanziaria. 

La nuova informativa da produrre a bilancio  – L’informativa da fornire a bilancio risulta esserenotevolmente più complessa rispetto al passato. In una prima versione del principio lo IASB avevarichiesto un dettaglio ancora più elevato.