il co-inoculo lieviti-batteri come tecnica...

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IL CO-INOCULO LIEVITI-BATTERI COME TECNICA ALTERNATIVA PER LA GESTIONE DELLA FERMENTAZIONE MALOLATTICA IN VINO IL CO-INOCULO LIEVITI-BATTERI COME TECNICA ALTERNATIVA PER LA GESTIONE DELLA FERMENTAZIONE MALOLATTICA IN VINO Emanuele Tosi , Roberto Verzillo , Michela Azzolini , Giacomo Zapparoli , Paola Vagnoli 1 1 1 2 3 1 Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura, Provincia di Verona - San Floriano - VR 2 Dipartimento Scientifico e Tecnologico, Università degli Studi di Verona - VR 3 Lallemand Italia Inc. - Castel D’Azzano - VR [email protected] Nella vinificazione la fermentazione malolattica (FML) costituisce un processo biologico di significativa importanza per la qualità del vino. La gestione della FML con l'uso di colture starter può essere difficoltosa e non sono infrequenti gli insuccessi a causa dell'incapacità delle cellule inoculate di adattarsi al vino. Per ovviare a questi problemi, recentemente, è stata sperimentata una strategia di inoculo di batteri malolattici all'inizio della fermentazione alcolica (FA). Il co-inoculo consentirebbe alle cellule un adattamento al vino graduale in modo che, al termine della FA, la popolazione risulti rafforzata nel superare la fase di stress. Tuttavia, uno dei rischi che comporta l'inoculo dei batteri in mosto è l'incremento di acidità volatile a seguito del catabolismo degli zuccheri da parte degli stessi batteri. Data l'importanza di questo aspetto si sono allestite delle microvinificazioni per la produzione di differenti vini, nelle quali la FML è stata indotta mediante il co-inoculo lieviti-batteri. I risultati sono stati utili per valutare la praticabilità di questa innovativa tecnica di inoculo in cantina. Introduzione Materiali e metodi Risultati Tabella 1. Composizione dei vini Soave, Valpolicella e Amarone alla fine della fermentazione alcolica ottenuti nelle tesi co-inoculate (co-inoculo) e non inoculate con i batteri (senza inoculo). Dall'osservazione delle cinetiche di FA (dati non mostrati) e dalle analisi dei vini a fine FA (Tabella 1) si è potuto constatare come, nelle tesi co-inoculate, la presenza dei batteri già nelle prime fasi di fermentazione non abbia esercitato alcun effetto inibente nei confronti della attività dei lieviti. Il contenuto di acido acetico nelle tesi co-inoculate, rispetto alle altre, non ha subito significativi incrementi. Anche per l'altro metabolita, l'acido D-lattico, indicatore di attività catabolica a carico degli zuccheri da parte dei batteri, non si sono registrate variazioni tra gli stessi vini. In Figura sono riportate le cinetiche di consumo di acido malico nelle tre vinificazioni e la Tabella 2 riporta i tempi delle FML svolte in tutte le tesi. La FML con il co-inoculo è terminata prima della svinatura nel vino Valpolicella, mentre in vino Amarone la fermentazione con l'inoculo tradizionale è durata più del doppio rispetto a quella indotta con il co-inoculo. In Tabella 3 sono riportate le analisi dei vini dopo la FML. Figura. Consumo di acido malico (g/L) misurato nelle tesi co-inoculate (co-inoculo), inoculate con i batteri dopo la fermentazione alcolica (inoculo tradizionale) e non inoculate (FML spontanea), allestite per la produzione di vino Soave (A), Valpolicella (B) e Amarone (C). Le frecce indicano il momento dell'inoculo (a trattini per il co-inoculo e continue per l'inoculo tradizionale). Si sono impiegate due differenti combinazioni di lieviti batteri nelle tre vinificazioni utilizzando preparati commerciali: Saccharomyces cerevisiae EC1118 e Oenococcus oeni ICV Elios 1 (Lallemand) per la produzione di vino Soave e S. cerevisiae VRB e O. oeni VP41 (Lallemand) per la produzione di Valpolicella e di Amarone. I preparati batterici erano nella forma ad inoculo diretto e, come per i lieviti la loro reidratazione è stata effettuata secondo le indicazioni riportate nella confezione. L'inoculo dei batteri nelle tesi del coinoculo sono state effettuate a distanza di circa 16 ore da quella dei lieviti dopo aver verificato che il contenuto in SO libera nel mosto era inferiore a 10 mg/L. Le analisi chimiche sui mosti e sui vini sono state eseguite con protocolli di analisi standard. Le conte dei lieviti e dei batteri sono state effettuate piastrando campioni di mosto-vino rispettivamente in WL agar e FT80 agar. , 2 Enoforum 2007 0 0,5 1 1,5 2 2,5 0 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 91 98 giorni acido malico (g/L) co-inoculo inoculo tradizionale FML spontanea 0 0,5 1 1,5 2 0 4 8 12 16 20 24 giorni acido malico (g/L) co-inoculo inoculo tradizionale FML spontanea 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 0 7 14 21 28 35 42 49 56 giorni acido malico (g/L) co-inoculo FML spontanea A B C Conclusioni Questa ricerca ha provato che il co-inoculo lieviti-batteri non ha causato inconvenienti, sia in termini tecnologici sia qualitativi, nella produzione di vini sperimentali nelle condizioni di cantina sopra descritte. Questa tecnica potrebbe rappresentare una valida soluzione da adottare in vini difficili o refrattari alla FML quando gestita con l'inoculo dei batteri dopo la FA. Tabella 3. Composizione dei vini Soave, Valpolicella e Amarone alla fine della fermentazione malolattica (FML) ottenuti nelle tesi co- inoculate (co-inoculo), inoculate con i batteri dopo la fermentazione alcolica (inoculo tradizionale) e non inoculate (FML spontanea). Soave Valpolicella Amarone inoculo amm. inoculo amm. inoculo amm. co-inoculo 28 29 8 9 32 33 inoculo tradiz. - - 8 18 72 90 FML spontanea - 47 12 1 22 nc 2 nc Tabella 2. Durata della fermentazione malolattica, in giorni dall'inoculo dei batteri (inoculo) e dall'ammostatura (amm.), misurata nelle tesi inoculate con i batteri prima (co-inoculo) e dopo (inoculo post-FA) della fermentazione alcolica e nelle tesi non inoculate (FML spontanea) per la produzione di vino Soave, Valpolicella e Amarone. 1 dalla svinatura 2 nc non completata Soave Valpolicella Amarone co- inoculo FML spont. co- inoculo inoculo tradiz. FML spont. co- inoculo inoculo tradiz. FML spont. pH 3,56 3,54 3,45 3,40 3,42 3,42 3,43 3,32 acidità totale g/l 5,10 5,05 6,38 6,36 6,83 5,10 5,11 6,08 acido acetico g/l 0,63 0,55 0,28 0,26 0,59 0,25 0,23 0,25 acido malico g/l 0,07 0,03 0,09 0,07 0,07 0,03 0,04 2,08 acido L-lattico g/l 1,93 1,95 1,11 1,04 1,03 1,49 1,48 0,07 acido D-lattico g/l 0,12 0,17 0,38 0,33 0,34 0,15 0,14 0,12 acido citrico g/l 0,20 0,08 0,20 0,20 0,20 0,25 0,26 0,26 Soave Valpolicella Amarone co- inoculo senza inoculo co- inoculo senza inoculo co- inoculo senza inoculo pH 3,49 3,36 3,45 3,36 3,41 3,32 etanolo % vol 12,21 12,20 11,69 11,65 14,38 14,32 zuccheri residui g/l 1,01 0,97 1,63 1,97 2,20 2,08 SO 2 libera mg/l 4,8 5,0 1,4 1,4 3,3 3,4 SO 2 totale mg/l 53,7 58,9 14,4 12,6 26,7 27,6 acidità totale g/l 1 7,27 8,10 6,38 7,41 5,21 6,13 acido acetico g/l 0,36 0,30 0,28 0,21 0,24 0,21 acido malico g/l 0,64 2,8 0,09 1,55 0,71 2,17 acido L-lattico g/l 1,57 0,03 1,11 0,09 1,23 0,08 acido D-lattico g/l 0,13 0,14 0,38 0,37 0,14 0,13 acido citrico g/l 0,28 0,35 0,20 0,24 0,26 0,27 LALLEMAND

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IL CO-INOCULO LIEVITI-BATTERI COME TECNICA ALTERNATIVA

PER LA GESTIONE DELLA FERMENTAZIONE MALOLATTICA IN VINO

IL CO-INOCULO LIEVITI-BATTERI COME TECNICA ALTERNATIVA

PER LA GESTIONE DELLA FERMENTAZIONE MALOLATTICA IN VINO

Emanuele Tosi , Roberto Verzillo , Michela Azzolini , Giacomo Zapparoli , Paola Vagnoli1 1 1 2 3

1Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura, Provincia di Verona - San Floriano - VR

2Dipartimento Scientifico e Tecnologico, Università degli Studi di Verona - VR

3Lallemand Italia Inc. - Castel D’Azzano - VR

[email protected]

Nella vinificazione la fermentazione malolattica (FML) costituisce un processo

biologico di significativa importanza per la qualità del vino. La gestione della FML con

l'uso di colture starter può essere difficoltosa e non sono infrequenti gli insuccessi a

causa dell'incapacità delle cellule inoculate di adattarsi al vino. Per ovviare a questi

problemi, recentemente, è stata sperimentata una strategia di inoculo di batteri

malolattici all'inizio della fermentazione alcolica (FA). Il co-inoculo consentirebbe

alle cellule un adattamento al vino graduale in modo che, al termine della FA, la

popolazione risulti rafforzata nel superare la fase di stress. Tuttavia, uno dei rischi

che comporta l'inoculo dei batteri in mosto è l'incremento di acidità volatile a seguito

del catabolismo degli zuccheri da parte degli stessi batteri. Data l'importanza di

questo aspetto si sono allestite delle microvinificazioni per la produzione di differenti

vini, nelle quali la FML è stata indotta mediante il co-inoculo lieviti-batteri. I risultati

sono stati utili per valutare la praticabilità di questa innovativa tecnica di inoculo in

cantina.

Introduzione

Materiali e metodi

Risultati

Tabella 1. Composizione dei vini Soave, Valpolicella e Amarone alla fine della fermentazione alcolica ottenuti nelle tesi co-inoculate (co-inoculo) enon inoculate con i batteri (senza inoculo).

Dall'osservazione delle cinetiche di FA (dati non mostrati) e dalle analisi dei vini a

fine FA (Tabella 1) si è potuto constatare come, nelle tesi co-inoculate, la presenza

dei batteri già nelle prime fasi di fermentazione non abbia esercitato alcun effetto

inibente nei confronti della attività dei lieviti. Il contenuto di acido acetico nelle tesi

co-inoculate, rispetto alle altre, non ha subito significativi incrementi. Anche per

l'altro metabolita, l'acido D-lattico, indicatore di attività catabolica a carico degli

zuccheri da parte dei batteri, non si sono registrate variazioni tra gli stessi vini. In

Figura sono riportate le cinetiche di consumo di acido malico nelle tre vinificazioni e

la Tabella 2 riporta i tempi delle FML svolte in tutte le tesi. La FML con il co-inoculo è

terminata prima della svinatura nel vino Valpolicella, mentre in vino Amarone la

fermentazione con l'inoculo tradizionale è durata più del doppio rispetto a quella

indotta con il co-inoculo. In Tabella 3 sono riportate le analisi dei vini dopo la FML.

Figura. Consumo di acido malico (g/L) misurato nelle tesi co-inoculate (co-inoculo), inoculate con i batteri dopo la fermentazione alcolica (inoculotradizionale) e non inoculate (FML spontanea), allestite per la produzione di vino Soave (A), Valpolicella (B) e Amarone (C). Le frecce indicano ilmomento dell'inoculo (a trattini per il co-inoculo e continue per l'inoculo tradizionale).

Si sono impiegate due differenti combinazioni di lieviti batteri nelle tre vinificazioni

utilizzando preparati commerciali: Saccharomyces cerevisiae EC1118 e Oenococcus

oeni ICV Elios 1 (Lallemand) per la produzione di vino Soave e S. cerevisiae VRB e O.

oeni VP41 (Lallemand) per la produzione di Valpolicella e di Amarone. I preparati

batterici erano nella forma ad inoculo diretto e, come per i lieviti la loro reidratazione

è stata effettuata secondo le indicazioni riportate nella confezione. L'inoculo dei

batteri nelle tesi del coinoculo sono state effettuate a distanza di circa 16 ore da

quella dei lieviti dopo aver verificato che il contenuto in SO libera nel mosto era

inferiore a 10 mg/L. Le analisi chimiche sui mosti e sui vini sono state eseguite con

protocolli di analisi standard. Le conte dei lieviti e dei batteri sono state effettuate

piastrando campioni di mosto-vino rispettivamente in WL agar e FT80 agar.

, 2

Enoforum 2007

0

0,5

1

1,5

2

2,5

0 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 91 98

giorni

acid

om

alic

o(g

/L)

co-inoculo

inoculo tradizionale

FML spontanea

0

0,5

1

1,5

2

0 4 8 12 16 20 24

giorni

acid

om

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/L)

co-inoculo

inoculo tradizionale

FML spontanea

0

0,5

1

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2

2,5

3

3,5

0 7 14 21 28 35 42 49 56

giorni

acid

om

alic

o(g

/L)

co-inoculo

FML spontanea

A

B

C

Conclusioni

Questa ricerca ha provato che il co-inoculo lieviti-batteri non ha causato inconvenienti,

sia in termini tecnologici sia qualitativi, nella produzione di vini sperimentali nelle

condizioni di cantina sopra descritte.

Questa tecnica potrebbe rappresentare una valida soluzione da adottare in vini difficili o

refrattari alla FML quando gestita con l'inoculo dei batteri dopo la FA.

Tabella 3. Composizione deivini Soave, Valpolicella eAmarone alla fine dellafermentazione malolattica(FML) ottenuti nelle tesi co-i n o c u l a t e ( c o - i n o c u l o ) ,inoculate con i batteri dopo laf e r m e n t a z i o n e a l c o l i c a(inoculo tradizionale) e noninoculate (FMLspontanea).

Soave Valpolicella Amarone

inoculo amm. inoculo amm. inoculo amm.

co-inoculo 28 29 8 9 32 33

inoculo tradiz. - - 8 18 72 90

FML spontanea - 47 121 22 nc2 nc

Tabella 2. Durata della fermentazionemalolattica, in giorni dall'inoculo dei batteri(inoculo) e dall'ammostatura (amm.),misurata nelle tesi inoculate con i batteriprima (co-inoculo) e dopo (inoculo post-FA)della fermentazione alcolica e nelle tesi noninoculate (FML spontanea) per laproduzione di vino Soave, Valpolicella eAmarone.

1 dalla svinatura2 nc non completata

Soave Valpolicella Amarone

co-

inoculo

FML

spont.

co-

inoculo

inoculo

tradiz.

FML

spont.

co-

inoculo

inoculo

tradiz.

FML

spont.

pH 3,56 3,54 3,45 3,40 3,42 3,42 3,43 3,32

acidità totale g/l 5,10 5,05 6,38 6,36 6,83 5,10 5,11 6,08

acido acetico g/l 0,63 0,55 0,28 0,26 0,59 0,25 0,23 0,25

acido malico g/l 0,07 0,03 0,09 0,07 0,07 0,03 0,04 2,08

acido L-lattico g/l 1,93 1,95 1,11 1,04 1,03 1,49 1,48 0,07

acido D-lattico g/l 0,12 0,17 0,38 0,33 0,34 0,15 0,14 0,12

acido citrico g/l 0,20 0,08 0,20 0,20 0,20 0,25 0,26 0,26

Soave Valpolicella Amarone

co-inoculo

senzainoculo

co-inoculo

senzainoculo

co-inoculo

senzainoculo

pH 3,49 3,36 3,45 3,36 3,41 3,32

etanolo % vol 12,21 12,20 11,69 11,65 14,38 14,32

zuccheri residui g/l 1,01 0,97 1,63 1,97 2,20 2,08

SO2 libera mg/l 4,8 5,0 1,4 1,4 3,3 3,4

SO2 totale mg/l 53,7 58,9 14,4 12,6 26,7 27,6

acidità totale g/l1

7,27 8,10 6,38 7,41 5,21 6,13

acido acetico g/l 0,36 0,30 0,28 0,21 0,24 0,21

acido malico g/l 0,64 2,8 0,09 1,55 0,71 2,17

acido L-lattico g/l 1,57 0,03 1,11 0,09 1,23 0,08

acido D-lattico g/l 0,13 0,14 0,38 0,37 0,14 0,13

acido citrico g/l 0,28 0,35 0,20 0,24 0,26 0,27

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