il comune di messina - entilocaliweb.it - il comune di messina.pdf · il lavoro svolto per...

73
E Book IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI MESSINA: UN MODELLO DI RISANAMENTO E RILANCIO

Upload: tranthu

Post on 15-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

E BookIN COLLABORAZIONE CON

IL COMUNE DI MESSINA:UN MODELLO DI RISANAMENTO E RILANCIO

Testo redatto da Centro Studi Enti Locali, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Messina

A cura di: VERONICA POTENZA

Supervisione di: NICOLA TONVERONACHI FABIO SCIUTO

Con la collaborazione di: ANTONIO LE DONNE - Segretario generale e Direttore generale del Comune di MessinaCALOGERO DI LIBERTO - Responsabile per Centro Studi Enti Locali del “Progetto di servizi di ricerca e sviluppo per l’implementazione dell’intervento di check-up fiscale e di formazione finanziata”

Maggio 2018

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

2

3

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

SOMMARIO

PREMESSA ................................................................................................................................... pag 05

CAPITOLO 1IL PROGETTO SPERIMENTALE 2016-2018: OBIETTIVI E METODOLOGIE ADOTTATE ......... pag 07

CAPITOLO 2GLI INTERVENTI DI RECUPERO IVA E IRAP ............................................................................... pag 09

2.1. L’INTERVENTO DI CHECK-UP IVA ......................................................................................... pag 092.2. L’INTERVENTO DI CHECK-UP IRAP ...................................................................................... pag 112.3. RIEPILOGO DEI SERVIZI FISCALI FORNITI E DEI RISULTATI OTTENUTI ........................... pag 12

CAPITOLO 3LA RIORGANIZZAZIONE DELLA “MACCHINA” .......................................................................... pag 14

3.1. GLI ATTI ORGANIZZATIVI RELATIVI AL PERSONALE .......................................................... pag 143.1.1. L’accorpamento dei Dipartimenti e la definizione del funzionigramma .......................... pag 143.1.2. L’istituzione delle Posizioni organizzative e delle Alte professionalità .......................... pag 163.1.3. Il Fondo per il finanziamento della retribuzione accessoria dei Dirigenti ........................ pag 173.1.4. Il sistema dei controlli interni ......................................................................................... pag 17

3.2. LA SPINTA ALLA DIGITALIZZAZIONE .................................................................................... pag 183.2.1. La dematerializzazione delle Determine e gli investimenti nel Comparto informatico .... pag 183.2.2. Il nuovo sito istituzionale e Albo Pop ............................................................................. pag 20

3.3. IL MASSICCIO INVESTIMENTO NELLA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI .......................... pag 203.3.1. Le attività formative ....................................................................................................... pag 213.3.2. L’attività formativa in modalità affiancamento (“learning by doing”) .............................. pag 233.3.3. La formazione finanziata ................................................................................................ pag 28

CAPITOLO 4IL LAVORO SVOLTO PER PERSEGUIRE IL RISANAMENTO DEI CONTI ................................... pag 30

4.1. LA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DI INIZIO E FINE MANDATO A CONFRONTO........................................................................................................................................................ pag 314.2. SINTESI DEI DATI FINANZIARI A CONSUNTIVO DEL BILANCIO DELL’ENTE .................... pag 334.3. IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO ............................................................................ pag 394.4. I PARAMETRI DI DEFICITARIETÁ STRUTTURALE .............................................................. pag 414.5. I TEMPI DI APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI FONDAMENTALI ........................................ pag 434.6. LA COPERTURA DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE .................................................. pag 434.7. L’APPROVAZIONE DEL PRECONSUNTIVO .......................................................................... pag 444.8. IL PROCEDIMENTO DELLA SPESA ...................................................................................... pag 44

4

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

CAPITOLO 5I RAPPORTI ENTE-SOCIETÀ PARTECIPATE E GLI INTERVENTI SUL PIANO DEI SERVIZI ..... pag 47

5.1. IL SERVIZIO IDRICO ............................................................................................................. pag 495.2. IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO ............................................................................. pag 505.3. IL SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI ............................ pag 515.4. PROGETTAZIONE EUROPEA E ALTRE ATTIVITA’ STRUMENTALI ..................................... pag 535.5. LA REVISIONE STRAORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE .......................... pag 53

CAPITOLO 6SVILUPPO ECONOMICO: DAL “PON METRO” AL MASTERPLAN, IL QUADRO DEI PROGETTI IN CAMPO ......................................................................................................................................... pag 55

CAPITOLO 7IL PERCORSO DI DISSEMINAZIONE TERRITORIALE ........................................................... pag 64

CONCLUSIONI ............................................................................................................................. pag 72

5

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

La presente pubblicazione rappresenta l’ultima tappa del “Progetto di servizi di ricerca e sviluppo per l’implementazione dell’intervento di check-up fiscale e di formazione finanziata”, approvato in prima istanza per il biennio 2015-2016 con Delibera di Giunta comunale n. 769 del 17 dicembre 2015 e la cui durata è stata successivamente estesa fino al giugno 2018 con Delibera di Giunta comunale n. 882 del 21 dicembre 2017.

Per ragioni di completezza e al fine di inquadrare in modo più esaustivo il contesto in cui si è inserito questo Progetto, si è reputato utile tratteggiare, oltre che la situazione economico-finanziaria in cui versava l’Ente nel gennaio 2016 (momento di concreto avvio del Piano di lavoro predisposto da Centro Studi Enti Locali), anche quella ereditata dall’attuale Amministrazione, insediatasi nel giugno 2013.Resta inteso che la presente trattazione non ha pretese di esaustività né intende esprimere giudizi di merito sull’operato dell’Amministrazione che, data l’imminente tornata elettorale del 10 giugno 2018, si appresta a concludere il mandato.

L’intento è piuttosto quello di non disperdere le buone prassi, evidenziando quelle emerse nel corso di questa esperienza unica del suo genere. Il percorso della Città di Messina ha tutti i requisiti necessari per configurarsi legittimamente quale “caso di studio” che funga da bussola per altre Istituzioni che si stanno misurando con difficoltà analoghe o comparabili a quelle che si profilavano in questo importan-te Capoluogo della Città metropolitana 5 anni fa.

A tale scopo, sono stati individuati degli indicatori reputati particolarmente significativi e ne sono state illustrate le dinamiche nell’arco del quinquennio che volge ora al termine. In questo percorso, come anticipato, si è inserito il Progetto sperimentale curato da Centro Studi Enti Locali Srl. che aveva, tra le altre cose, l’ambizione di fornire - attraverso un massiccio intervento formativo, di analisi e di affiancamento della componente direttiva dell’organizzazione amministrativa comunale - gli strumenti per affrontare le sfide poste dalla nuova contabilità armonizzata, gettando le basi per una progressiva risalita rispetto alle pesanti condizioni di criticità finanziarie e organizzative che si erano ”incancrenite” negli anni a Palazzo Zanca.

In fase di redazione della presente pubblicazione, la scelta è stata quella interloquire, oltre che con alcuni degli “attori politici” di questo percorso, anche con tecnici, funzionari e Dirigenti comunali. Que-sto nella convinzione che, al fine di rappresentare compiutamente il percorso della Città di Messina, fosse opportuno oltre che necessario dare spazio e voce a tutti coloro i quali, a vario titolo e con ruoli e funzioni diverse, hanno contribuito e dato il proprio apporto, sia esso strategico e di indirizzo, ovvero di coordinamento o di esecuzione operativa. Ciascuno dei contributi impreziosisce l’analisi con approfondimenti e osservazioni mosse da differenti punti di vista, per certi versi privilegiati (potremmo dire “da dietro le quinte”) e con una prospettiva temporale differente, per esempio, rispetto a quella degli Amministratori.Solo guardando anche a ciò che succede “dentro e fuori gli Uffici”, si ritiene infatti che si possano re-almente misurare le distanze percorse in un determinato lasso di tempo.

PREMESSA

6

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Un esempio su tutti. Investire fortemente nella formazione e nella riorganizzazione del personale, nell’efficientamento tecnologico, nella dematerializzazione degli atti, nel risanamento dei conti, ha il grande pregio di essere un seme destinato a portare i frutti nel futuro prossimo ma anche il grande limite di essere “politicamente poco appetibile” perché si tratta di cambiamenti e investimenti la cui importanza è difficile da comunicare efficacemente alla cittadinanza. Se una grande opera è qualcosa di tangibile per chiunque, una novità come la dematerializzazione degli atti sembra, nell’immediato, fare la differenza soltanto per chi presta servizio presso il Comune stesso. Eppure, gli effetti che una serie di azioni come queste possono produrre sono sorprendenti. Gli esempi potrebbero essere infiniti e saranno approfonditi più avanti all’interno di questa trattazione ma ne abbiamo scelto uno, particolarmente significativo, emerso nel corso di un colloquio con Elvira Oceano e Filippo Marabello (Dipartimento Servizi finanziari – Ufficio Ragioneria Spese):

“Quando qualcuno, anni fa, telefonava per sapere a che punto fosse un pagamento (indipendente-mente dal fatto che si trattasse di un cittadino o del Sindaco, perché non c’era modo di accelerare per nessuno), il tempo materiale per dargli questa informazione era di circa 10 ore lavorative perché dovevamo fisicamente girare per gli Uffici per trovare il fascicolo che conteneva i dati richiesti. Adesso, con la dematerializzazione, in 30 secondi, con un clic, si può dare questo tipo di informazione”.

Ecco, è importante capire che quelle 10 ore passate ad aggirarsi tra gli Uffici di Palazzo Zanca a cercare un fascicolo, non solo hanno un costo preciso che ricade sulla collettività (il costo orario del dipendente, moltiplicato per 10), ma – premesso che quello è tempo che viene sottratto ad altre attività - danno luogo a dei ritardi o inaspriscono quelli preesistenti. Considerando che, nel caso specifico, parliamo di funzionari incaricati di gestire i pagamenti, un ritardo consistente equivale ad un danno fatto in primis ai fornitori e, nel caso in cui si traduca in una richiesta di pagamento di interessi moratori, anche all’Ente e, di conseguenza, la collettività. Si potrebbe andare avanti menzionando i benefici della digitalizzazione in termini di impatto ambienta-le o i risparmi derivanti dalla mancata archiviazione cartacea, posto che accumulare migliaia di fasci-coli all’anno implica anche la necessità di disporre di vasti spazi (quindi costi da sostenere per l’affitto dei locali e per la manutenzione degli stessi), ma il punto non è il singolo caso.

Ciò che si intende comunicare è che il risanamento di un Ente passa anche attraverso atti che non sono tangibili nell’immediato da parte della cittadinanza (alla stregua di una nuova rotatoria o il rifa-cimento del manto stradale) ma che, non per questo, debbono essere sottostimati. I risparmi prodotti dall’efficientamento della macchina organizzativa di un Ente pubblico, sulla lunga distanza, producono miglioramenti di servizi e risparmi tali da potersi poi tradurre anche in benefici “tangibili” da parte dei cittadini tutti.

“Abbiamo lavorato, il mio staff ed io, per quasi cinque anni come sommozzatori - ha detto il Segretario generale e Direttore generale Antonio Le Donne - Chi stava seduto a riva e guardava la superficie dell’acqua non vedeva nulla e pensava, perciò, che non stesse accadendo nulla. Invece, si stava lavorando alacremente a profondità abissali, per ricostruire le fondamenta del nuovo edificio di un Comune efficiente e trasparente, di cui ora, finalmente, si vedono spuntare fuori, dall’acqua, i primi pilastri fondanti”.

7

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Il “Progetto di servizi di ricerca e sviluppo per l’implementazione dell’intervento di check-up fiscale e di formazione finanziata” è consistito nello svolgimento di servizi di ricerca e sviluppo, condotti da uno staff di esperti altamente specializzati appositamente dedicato selezionato tra le fila del Gruppo di lavoro di Centro Studi Enti Locali, Società specializzata nel fornire servizi alle Amministrazioni ed Enti pubblici, alle Società ed Aziende da esse partecipate, e dai rispettivi Revisori, nonché nell’organizza-re ed implementare interventi formativi e di aggiornamento del personale, sulle questioni riguardanti materie amministrativo-contabili, giuridiche, contrattuali, tributarie e fiscali con particolare riferimento a Iva, Irap ed Imposte indirette.Il proposito era quello di condurre un intervento di “check-up” fiscale comunale e di definire un nuovo modello di governo e di gestione delle relazioni di governance tra Ente Locale e proprie “gestioni pa-rallele” (cosiddetto “Gruppo pubblico locale”) e tra Ente Locale e cittadini/utenti basato sull’attivazione e sull’utilizzo delle risorse finanziarie derivanti dai cosiddetti “Fondi interprofessionali”, oltre che sull’at-tività di affiancamento operativo all’Area Finanziaria del Comune di Messina.

L’elemento innovativo e sperimentale caratterizzante il “Progetto” in questione era rappresentato dalla necessaria analisi e ricerca dei punti di forza e di debolezza tipici di una Città metropolitana dell’Italia meridionale nella gestione del proprio patrimonio immobiliare pubblico e nel conseguente sviluppo di un modello applicativo finalizzato al passaggio dal “mero godimento” alla “valorizzazione ai fini gestio-nali e fiscali”, con l’acquisizione da parte del Comune dei connessi vantaggi strategici, operativi ed economico-finanziari, in completo autofinanziamento, e diretto a perseguire una finalità scientifica a vantaggio e nell’interesse dell’intera collettività.

Lo stesso approccio contenuto nel “Progetto” riguarda la costruzione di un nuovo modello gestionale finalizzato alla ottimizzazione delle relazioni di governance da parte del Comune nei riguardi delle proprie Società ed Aziende partecipate (cosiddetto “Gruppo pubblico locale”) e tra Ente Locale e citta-dini/utenti, come del resto richiesto dalla normativa di riferimento sui controlli interni e sulla contabilità pubblica “armonizzata”, basato sull’attivazione di percorsi formativi - frontali classici così come basati su tecniche di tipo innovativo (formazione “a distanza”, tutoring, coaching, learning by doing, ecc.) – finanziati proprio con l’utilizzo di uno strumento autogenerato dall’esercizio della stessa governance pubblica (nel dettaglio, i crediti fiscali derivanti dall’ottimizzazione della fiscalità erariale).

Il Progetto di servizi di ricerca e sviluppo ha inoltre perseguito l’obiettivo strategico di affiancare diret-tamente la componente direttiva dell’organizzazione amministrativa comunale (sia di parte politica che di parte tecnica) nella sua esecuzione, rafforzando l’approccio di managerialità e di cultura gestionale del risultato e della performance in ambito pubblico della struttura organizzativa dell’Ente e delle sue risorse umane.

CAPITOLO 1 IL PROGETTO SPERIMENTALE 2016-2018: OBIETTIVI E METO-DOLOGIE ADOTTATE

8

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Fine ultimo dell’attività di “Affiancamento operativo all’Area Finanziaria” era quello di rafforzare e con-solidare la capacità manageriale e gestionale delle risorse umane impiegate nella struttura organizza-tiva di una Città metropolitana italiana, per renderle maggiormente adeguate ed efficienti, non solo con riferimento al rispetto degli adempimenti amministrativo-pubblicistici connessi con gli Uffici pubblici territoriali, ma anche in relazione alla capacità di accettare e promuovere (nei limiti del possibile) le sfide che l’Amministrazione è chiamata e/o che intende assumere.

Il modello di approccio e di esecuzione che è derivato dal “Progetto” costituisce una “buona pratica” da presentare, condividere e diffondere sul territorio regionale e nazionale come esempio di risalita e di crescita di un Ente Locale in condizioni di criticità interna e di contesto esterno, anche attraverso un’apposita azione divulgativa organizzata e gestita dal Comune di Messina in prima persona.

L’implementazione di tali interventi in una realtà dimensionalmente articolata e complessa come quella di una Città metropolitana ha richiesto un significativo profilo di studio e ricerca, per lo sviluppo di un modello di approccio specifico e tarato esattamente in base alle caratteristiche della realtà di riferimen-to (la Città di Messina) ma utilizzabile anche per realtà similari.

9

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Il Comune di Messina ha manifestato, nel 2016, la volontà di avviare un intervento di verifica analitica sulla tenuta della contabilità Iva, con l’obiettivo di operare un check-up completo sulla correttezza degli adempimenti formali e delle impostazioni sostanziali relativi al suddetto tributo, al fine di beneficiare di eventuali risparmi o recuperi di imposta versata in eccedenza rispetto al dovuto.La Società Centro Studi Enti Locali Srl ha messo in campo un articolato intervento di check-up Iva sui servizi commerciali del Comune.Parallelamente è stato messo in campo anche un intervento di check-up Irap, riferito al recupero/risparmio d’imposta per gli anni 2012-2017, conseguente all’esercizio dell’opzione ex art. 10-bis, com-ma 2, Dlgs. n. 446/97 per i dipendenti impiegati in modo promiscuo nei Servizi commerciali Iva del Comune ed alle previsioni dell’art. 5 del Dl. n. 193/16, oltreché all’ottimizzazione delle deduzioni fiscali sui premi Inail.

2.1. L’INTERVENTO DI CHECK-UP IVA

Nota esplicativa dell’intervento di check-up Iva

L’intervento di check-up Iva è stato svolto in affiancamento ed a supporto dei tecnici interni alla strut-tura organizzativa, con l’obiettivo di minimizzare, sempre nell’ambito di un’assoluta legittimità e liceità di operato, il carico tributario da sostenere, liberando così risorse finanziarie importanti a disposizione degli Amministratori per il soddisfacimento delle esigenze del territorio di riferimento.“Centro Studi Enti Locali Srl” è specializzata nel fornire assistenza e consulenza alle Amministrazioni ed Enti pubblici, nonché nell’organizzare ed implementare interventi formativi e di aggiornamento del personale, sulle questioni riguardanti materie fiscali, ha negli anni fornito tale servizio specialistico ad alcune centinaia di Amministrazioni locali distribuite sull’intero territorio nazionale.In particolare per quanto attiene più nello specifico l’intervento in oggetto, si sottolinea che la note-vole e continua produzione di norme legislative in materia di Iva, oltre che la considerevole prassi ministeriale, dottrina e giurisprudenza di natura tributaria formatasi nel tempo, richiedono un costante impegno che permetta agli operatori degli Enti Locali di acquisire le necessarie conoscenze per una corretta applicazione del suddetto tributo ai servizi di carattere commerciale, gestiti oggi dagli Enti Locali unitamente a quelli di carattere istituzionale.I molteplici compiti attribuiti al “Servizio Finanziario” dell’Ente comportano la necessaria conoscenza della corposa normativa prodotta dal Legislatore amministrativo-contabile nel corso di quest’ultimo decennio, con particolare riferimento alla materia fiscale Iva.In considerazione di ciò, per quanto notevoli possano essere gli sforzi per dare una corretta applica-zione, sia delle leggi che regolano la contabilità pubblica, sia di quelle che disciplinano aspetti riguar-danti la contabilità economica, dove di riflesso hanno rilevanza imposte come l’Iva, si è avvertita ogni giorno di più la necessità di avere dei supporti altamente professionali che consentano di raggiungere

CAPITOLO 2GLI INTERVENTI DI RECUPERO IVA E IRAP

10

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

un livello di operatività completo e funzionale, che una struttura come Centro Studi Enti Locali, in con-siderazione dell’esperienza maturata nell’ambito delle Amministrazione pubbliche distribuite in tutto il territorio nazionale, può garantire.

L’intervento di check-up Iva operato al Comune di Messina è stato orientato in 2 direzioni: - da un lato, nella verifica della contabilità fiscale per gli anni pregressi con il connesso intervento di

recupero Iva, volto a quantificare l’ammontare di imposta relativa a fatture inerenti servizi commer-ciali del Comune che, talvolta a scopo prudenziale, non erano state fatte transitare dalla contabilità Iva e per le quali non era stato a suo tempo esercitato il diritto alla detrazione;

- dall’altro, nella predisposizione di Note tecniche a favore degli Uffici interessati, da rivedere ed ag-giornare all’inizio di ogni anno, utilizzabili come “manuale” di riferimento ogni qualvolta si presenti la necessità di comprendere la natura commerciale o meno di ogni singola spesa.

Fasi dell’intervento di check-up Iva

L’intervento di check-up Iva si è sostanziato nell’adozione di una procedura, che si compone delle seguenti fasi: - verifica delle modalità formali e sostanziali di tenuta della contabilità Iva; - analisi delle caratteristiche di ciascun servizio e attività svolta dall’Ente ai fini Iva; - individuazione delle spese correnti e di investimento (comprese le “promiscue”, ovvero quelle im-

putate in parte a servizi commerciali ed in altra parte a servizi istituzionali) non inserite in Iva nel periodo 2012-2016 ed analisi delle ragioni connesse con tale esclusione, verificando l’eventuale sussistenza delle condizioni per procedere al loro recupero;

- monitoraggio di attività e servizi non ritenuti fino a quel momento rilevanti ai fini del tributo, verifi-cando l’eventuale sussistenza delle condizioni per procedere all’attribuzione della qualifica di com-mercialità;

- individuazione delle fatture afferenti i citati servizi e attività da inserire in contabilità Iva; - regolarizzazione di possibili violazioni formali compiute in contabilità Iva nelle annualità oggetto di

intervento; - predisposizione dell’elenco delle fatture da inserire in Iva e consegna della Relazione tecnica con-

clusiva dell’intervento, contenente istruzioni procedurali e tecniche agli Uffici comunali per la prose-cuzione in-house della “gestione attiva” del tributo erariale;

- inserimento dei dati di recupero nella Dichiarazione Iva, con il conseguente utilizzo delle economie generate dall’intervento da parte dell’Amministrazione comunale.

Note generali sull’intervento di recupero Iva

A seguito di una serie di incontri, colloqui e scambi di informazioni intercorsi nel corso dell’intervento, principalmente tra lo staff della Società e l’Ufficio “Finanziario” del Comune, con la collaborazione nel reperire le informazioni anche degli Uffici tecnici, è emersa la possibilità di inserimento in contabilità Iva di una serie di fatture d’acquisto relative a spese di investimento sostenute negli anni dal 2012 al 2016, che erano in realtà riferibili a Servizi di natura commerciale rilevanti ai fini Iva, per le quali era sorto quindi il diritto alla detrazione dell’Imposta ex art. 19 del Decreto Iva.

11

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Accertamento del credito in bilancio

Alla luce dell’intervento operato sugli anni 2012-2015, il Comune di Messina ha potuto procedere all’accertamento, già nell’esercizio 2016, di una entrata pari al recupero Iva ottenuto per le suddette annualità e risultante dalla Dichiarazione Iva 2016, mediante istituzione o variazione dell’apposita po-sta in entrata, allocata tra i proventi diversi del Titolo III, come “Crediti erariali - Iva a credito”.Infatti, l’utilizzabilità del credito Iva in compensazione “orizzontale” (Iva con altri tributi e contributi) decorre dal primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello di riferimento, sebbene la relativa Dichiarazione annuale sia poi presentata in base alle scadenze di legge (per l’esercizio 2015, entro il successivo 30 settembre 2016; per l’esercizio 2017 entro il 28 febbraio 2018, e per l’esercizio 2018 entro il 31 marzo 2019).

Recupero Iva su spazi commerciali scuole (Servizio Iva “Refezione scolastica”)Totale recupero anno 2012 4.536,22Totale recupero anni 2013-2015 22.958,62Totale recupero anno 2016 (verifica da completare) 2.309,70Totale recupero anni 2012-2016 29.804,54

Recupero Iva su Impianti sportivi (Servizio Iva “Gestione immobiliare”)Totale recupero anno 2012 -Totale recupero anni 2013-2015 74.573,35Totale recupero anno 2016 (verifica da completare) 7.612,44Totale recupero anni 2012-2016 82.185,79Totale recupero complessivo anni 2012-2016 111.990,33

2.2. L’INTERVENTO DI CHECK-UP IRAP

Nota esplicativa sull’intervento di check-up Irap

L’intervento di “check up”Irap si è in un primo momento incentrato sul recupero/risparmio d’imposta conseguente all’esercizio dell’opzione ex art. 10-bis, comma 2, del Dlgs. n. 446/97 per i dipendenti impiegati in modo promiscuo nei Servizi commerciali Iva del Comune. Successivamente, vale a dire a seguito delle Sentenze delle Corte di Cassazione, Sezione 5 Civile, nn. 15036 e 15037 del 16 giu-gno 2017 (nelle quali è stata sancita la possibilità di portare in deduzione dalla base retributiva Irap l’ammontare dei contributi Inail versati, riferiti al personale su cui il Comune versa abitualmente l’Irap all’8,5% secondo il metodo retributivo), si è proceduto ad un intervento integrativo. Quest’ultimo, ope-rato dallo staff di Centro Studi Enti Locali in collaborazione con gli Uffici tecnici dell’Amministrazione, ha prodotto un risparmio di risorse complessivo pari a Euro 813.250 nel periodo gennaio 2012-dicem-bre 2013 + maggio 2016-dicembre 2017.Si evidenzia che i risparmi e le economie prodotte con questo intervento di check-up fiscale hanno carattere strutturale, essendo ripetibili per gli anni a venire.

12

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Anno d’imposta Recupero Irap

2012 107.8622013 115.3762014 112.7702015 111.7502016 101.0152017 264.477

Totale 813.250

“Grazie a Centro Studi Enti Locali– ha detto Giovanni Malpiedi (Dipartimento Risorse Umane) - si è stabilito un percorso che ha portato all’individuazione del personale dipendente del Comune di Messi-na utilizzato promiscuamente per i servizi rilevanti ai fini Iva, come i servizi sportivi. La cosa difficile è stata spiegare ai Dirigenti l’importanza di quantificare la percentuale di ore che i dipendenti dedicano a questo tipo di attività. Ne sono stati individuati circa 100 utilizzati in maniera promiscua, quindi, una volta ottenuta la certificazione dei Responsabili dei vari Servizi, è stato possibile ottenere un conside-revole risparmio per l’Ente”.

2.3. RIEPILOGO DEI SERVIZI FISCALI FORNITI E DEI RISULTATI OTTENUTI

1. Servizio risposte a quesiti:Risposta telefonica e via e-mail a diversi quesiti aventi natura fiscale/bilancio (tra i temi trattati, ricor-diamo: regime fiscale dei contratti servizio; Dichiarazione Iva 2016;la fattura regime esenzione Iva art. 10, commi 20 e 21; indennità espropriazione; detraibilità spese di investimento servizio idrico; imponibilità canoni di concessione servizi commerciali; recuperabilità Iva; Iva su fondi Pac; aliquote Iva; split payment fatture professionisti; regime fiscale gestioni servizi esternalizzati; riaddebito spese costituzione e funzionamento; sponsorizzazioni; esproprio).

2. Adempimenti dichiarativi: - predisposizione e invio telematico Dichiarazione Iva 2017 e Dichiarazione Iva 2018; - predisposizione e invio telematico Dichiarazione Irap 2018 e (attività tuttora in corso) Dichiarazioni

Irap rettificative riferite agli anni pregressi;3. Adempimenti comunicativi:

- invio telematico file xml Comunicazioni liquidazioni periodiche trimestrali anno 2017; - invio telematico file xml Spesometri semestrali anno 2017;

4. Visite periodiche presso il Comune:Riunioni operative di coordinamento alla presenza dei vari interessati (Ufficio Ragioneria/Ufficio Per-sonale/Ufficio Tecnico/Ufficio Patrimonio, ecc…), finalizzate a monitorare il check-up Iva e Irap (an-cora in corso) ed alla risoluzione di problematiche contingenti, ad integrazione dei quesiti a distanza di cui sopra;

5. Aggiornamento informativoInvio periodico a varie scadenze di diverse specializzate edite da Csel, tra cui la Rivista settimanale

13

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Entilocalinews e la Rivista mensile specialistica fiscale Iva e Fisco EE.LL., oltre all’accesso al quoti-diano Entilocali-online, per l’aggiornamento continuo del personale interessato;

6. Check-up fiscale Iva e IrapIntervento effettuato nel corso dell’anno 2017-2018 ed incentrato al momento principalmente sul re-cupero dell’Irap su dipendenti promiscui e in base alla deduzione del premio Inail, ma anche riferito alla gestione immobiliare Iva.a) Intervento Irap

Il Comune non aveva mai esercitato l’opzione per il metodo commerciale di cui all’art. 10-bis, com-ma 2, del Dlgs. n. 446/97, non avendo del personale impiegato direttamente nei servizi qualificati rilevanti ai fini Iva.E’ stata esercitata l’opzione in questione considerando, in base a percentuali di promiscuità effetti-ve basate ad esempio sul tempo di impiego, il personale impiegato promiscuamente nei servizi Iva.L’intervento operato dallo staff di Centro Studi Enti Locali in materia di Irap ha prodotto un risparmio di risorse complessivo pari a:

- I fase): Euro 256.413 nel periodo gennaio2014-aprile 2016, ripetibili per gli anni a venire; - II fase): Euro 292.360 nel periodo gennaio2012-dicembre 2013 + maggio 2016-dicembre 2016, ripetibili per gli anni a venire.

Gli Uffici comunali avevano già esercitato, in autonomia, la deduzione dalla base retributiva Irap delle spese per soggetti disabili, ai sensi dell’art. 11 del Dlgs. n. 446/97, come modificato dall’art. 16, comma 1, lett. b), della Legge n. 388/2000 (“Finanziaria 2001”).A fine 2017 ed inizio 2018 è stato inoltre operato un ulteriore intervento, a seguito delle Sentenze delle Corte di Cassazione, Sezione 5 Civile, nn. 15036 e 15037 del 16 giugno 2017, nelle quali è stata sancita la possibilità di portare in deduzione dalla base retributiva Irap l’ammontare dei con-tributi Inail versati, riferiti al personale su cui il Comune versa abitualmente l’Irap all’8,5% secondo il metodo retributivo. Questo ha consentito di recuperare ulteriori Euro 264.477, portando quindi il recupero complessivo sul periodo 2012-2017 a quota Euro 813.250.

b) Intervento IvaSono stati verificati i Servizi rilevanti Iva e gli investimenti sostenuti sul patrimonio comunale dal 2012 al 2017, non detratti in Iva, o per motivi prudenziali o per mancanza di un indirizzo specifico da parte delle precedenti Amministrazioni, sul potenziale utilizzo commerciale di tali immobili. In particolare, il Comune gestisce in un unico registro i servizi Iva imponibili, tra i quali ricordiamo i principali: Refezione scolastica, Impianti sportivi, utilizzo delle Sale del Palacultura, Luci votive, Sponsorizzazioni nell’ambito di iniziative culturali.Recupero su investimenti Scuole e interventi su Impianti sportivi anni 2012-2016: Euro 111.990,93

Riassumendo, ad oggi (maggio 2018), l’intervento fiscale operato da Centro Studi Enti Locali su Iva e Irap ha portato a quasi 1 milione di Euro di recupero una tantum sul periodo 2012-2017, oltre all’introduzione di buone pratiche, da seguire correntemente a cura degli Uffici comunali, per un risparmio fiscale a partite dall’anno 2018 stimabile in almeno 150.000 Euro annui.Possiamo concludere, quindi, che i risparmi conseguiti, non solo hanno coperto interamente il costo del Progetto sperimentale, ma hanno anche liberato ulteriori risorse tali, ad esempio, da poter finanziare anche altri interventi formativi o investimento per strumenti tecnico-informatici a supporto degli uffici comunali.

14

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

“Nel 2013 il Comune di Messina era un cadavere organizzativo prima ancora che finanziario”.

Così il Segretario generale e Direttore generale, Antonio Le Donne, ha dipinto lo scenario che si profilava all’avvio del mandato dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Renato Accorinti e del suo incarico. Preso atto della criticità che imbrigliavano la Città, la scelta è stata quella di impostare l’azione am-ministrativa seguendo due macro-direttrici/obiettivo: la riorganizzazione della “macchina”comunale e l’avvio del risanamento finanziario al fine di evitare il dissesto.

3.1. GLI ATTI ORGANIZZATIVI RELATIVI AL PERSONALE

3.1.1. L’accorpamento dei Dipartimenti e la definizione del funzionigramma

Al momento dell’avvio del mandato 2013-2018, il Comune di Messina aveva 57 Dipartimenti1 di cui gran parte vacanti, posto che i Dirigenti in servizio erano solo 17. Di fatto ogni Dirigente aveva un incarico diretto e due incarichi ad interim e questo aveva prodotto uno sfasamento e l’impossibilità di presidiare, con la opportuna attenzione, ciascuno dei Dipartimenti. Il funzionigramma vigente non fissava nitidamente e compiutamente le attribuzioni di ciascun Dipar-timento. Ciò aveva inoltre fatto sì che la delimitazione delle competenze e dei compiti fosse stabilita di volta in volta in modo arbitrario, innescando non di rado un “rimpallo” di determinate pratiche da un ufficio all’altro.

Per ovviare a queste difficoltà, viene varato un primo decisivo macro-atto organizzativo: la Delibera di Giunta comunale n. 1040 del 20 dicembre 2013, definita dal Segretario generale e Direttore ge-nerale, Le Donne, “architrave assoluta della riorganizzazione del nuovo Comune di Messina in fase di ricostruzione”

Con questo provvedimento rubricato “Approvazione Organigramma e Funzionigramma della Struttura Organizzativa Comunale”, l’Amministrazione modifica in modo radicale la struttura burocratica co-munale. Vengono creati 22 macro-dipartimenti, in luogo dei precedenti 57, ognuno dei quali viene effettivamente coperto da un Dirigente.

1 Una riorganizzazione meramente formale era già stata parzialmente delineata con la Deliberazione Commissariale n. 247/2013, che aveva ridotto a 25 il numero dei Dipartimenti. Di fatto però questo ridimensionamento era rimasto “sulla carta” perché non erano stati adottati gli atti conseguenti necessari a darvi attuazione e non erano quindi state effettuate le operazioni organizzative conse-guenti. Pertanto, aIIa data di insediamento della Giunta nel 2013, sia Ia denominazione formale che la organizzazione sostanziale dei Dipartimenti era rimasta immutata.

CAPITOLO 3LA RIORGANIZZAZIONE DELLA “MACCHINA”

15

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

IL QUADRO DEI DIPARTIMENTI

INIZIO MANDATO FINE MANDATONumero dipartimenti 57 22

Dirigenti 21 a tempo indeterminato1 a tempo determinato

17 a tempo indeterminato2 a tempo determinato

Come precisato nella Relazione di fine mandato:

“La riorganizzazione sostanziale effettuata con la Deliberazione di G.C. n. 1040/2013 ha comportato che mediamente un Dirigente abbia raddoppiato se non addirittura triplicato l’area di intervento di com-petenza; a tale aggravamento non ha corrisposto un aumento della indennità di posizione individuate, fino ad ora, salvo l’esito della pesatura delle posizioni. Tale sola intuitiva considerazione consente di affermare che la riorganizzazione approvata dall’Amministrazione nel dicembre 2013, ha generato un aumento netto, certo e verificabile della responsabilità e della produttività dirigenziale a costo zero. Anzi, ancor più che a costo zero – si legge ancora - a costi bloccati, se non addirittura decrescenti, in quanto non sono state più ripristinate le preesistenti previsioni di bilancio destinate al il pagamento della parte stipendiale conseguente ad un maggior numero di Dirigenti”.

A distanza di meno di due settimane, con Determina direttoriale n. 32 del 31 dicembre 2013 (a firma di Antonio Le Donne), viene adottato l’atto di collocazione di tutti i dipendenti comunali nei nuovi dipar-timenti con una stretta connessione con le funzioni e il dirigente di competenza.

Depauperamento dell’organico, stabilizzazioni e innalzamento orario dipendenti part-time

Nel corso del mandato, complice l’innalzamento dell’età media dei dipendenti comunali e i vincoli as-sunzionali che hanno imposto il blocco del turn-over, l’organico dell’Ente si è progressivamente ridotto.

DOTAZIONE ORGANICA COMPLESSIVA

INIZIO MANDATO FINE MANDATODipendenti a tempo indeterminato 1510 1376Dipendenti a tempo determinato 296 98Totale dipendenti 1806 1474

Per tentare di arginare gli effetti negativi di questo drastico impoverimento delle risorse umane a di-sposizione, sono state adottate alcune misure quali la stabilizzazione dei precari storici e la ricontrat-tualizzazione dei dipendenti a tempo parziale, con relativo innalzamento dell’orario di lavoro, al fine di aumentare di anno in anno, l’erogazione di ore complessive.

16

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

“Messina – ha detto il Segretario generale e Direttore generale, Antonio Le Donne - è stato l’unico Comune capoluogo della Sicilia che ha effettuato, in queste dimensioni, la stabilizzazione dei precari storici”.

ANNO NUMERO ASSUNZIONI2015 87 2016 672017 53Totale 207

Alla riduzione delle spese del tempo determinato si connetteva un non superiore aumento delle spese a tempo indeterminato, in modo tale da mantenere un equilibrio tra il fondo delle spese a tempo de-terminato e indeterminato. Al contempo, all’interno di questo equilibrio, si effettuava la ricollocazione del personale storicamente precario nei ruoli a tempo indeterminato dell’amministrazione, seguendo le procedure previste dalla legge allora vigente. Pur con tutte le difficoltà di questo percorso, si è riusciti così a effettuare sia il consolidamento delle unità di categoria A e B, sia la selezione interna per oltre 200 unità cat. C e D.La nozione di “fondi comunicanti” è oggi alla base sia della normativa nazionale che di quella regionale in materia di progressivo assorbimento del precariato.Al percorso della stabilizzazione si è aggiunto un altro percorso strettamente connesso. Infatti il perso-nale impiegato a tempo parziale ha potuto essere ricontrattualizzato progressivamente con un orario settimanale sempre maggiore, in modo tale da poter erogare un quantitativo di ore che è asceso nel corso del tempo da 18 a 21 ore e poi a 24 e infine a 27, ed essendo già in programma l’ulteriore pas-saggio a 32 e infine a 36. Questo secondo percorso, denominato ‘ricontruattalizzazione’ ha consentito di fronteggiare, seppur parzialmente, la progressiva implacabile riduzione del personale per pensio-namento”.

3.1.2. L’istituzione delle Posizioni organizzative e delle Alte professionalità

A 18 anni di distanza dall’istituzione nazionale delle P.O. (Posizioni organizzative) e delle A.P. (Alte Professionalità), con la Deliberazione di di Giunta comunale n. 96 del 7 febbraio 2017 (“Regolamento per l’Istituzione e il Conferimento delle posizioni organizzative e delle Alte Professionalità - Criteri ge-nerali per la valutazione e graduazione”), anche il Comune di Messina si è dotato di una infrastruttura organizzativa intermedia.Dopo un lungo e intenso confronto con il sindacato, si è infine giunti alla pubblicazione del bando per 111 Posizioni organizzative e 16 Alte Professionalità. Nei mesi di gennaio e febbraio 2018, a seguito di oltre 200 colloqui individuali, sono state assegnate un totale di 105 Posizioni organizzative e 16 Alte Professionalità. Questo, nelle parole del Segretario generale e Direttore Generale Antonio Le Donne, allo scopo di “valorizzazione le migliori risorse umane di livello funzionariale in servizio nell’Ente e sta-bilizzare la struttura gestionale in quanto tessuto connettivo tra dirigenza e dipendenti ed elemento al contempo propulsivo e coagulante del conseguimento delle finalità dell’ufficio al quale ogni posizione è preposta”.

17

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

3.1.3. Il Fondo per il finanziamento della retribuzione accessoria dei Dirigenti

In materia di personale, una delle questioni che rappresenta, da anni, maggiori problematicità di risolu-zione, concerne la corretta quantificazione del Fondo per il finanziamento della retribuzione accessoria dei Dirigenti.Il Comune di Messina, nel 2017, ha chiesto allo staff di Centro Studi Enti Locali una disamina, limi-tatamente agli aspetti giuridici inerenti la gestione del suddetto Fondo incentivante, con particolare riferimento alle problematiche sorte a seguito dei pareri negativi rilasciati dal Collegio dei Revisori dei Conti nel 2013 e 2016 che, di fatto, hanno determinato una situazione di impasse ai fini, sia della costituzione che della successiva erogazione delle risorse accessorie per i Dirigenti.A seguito di approfondita disamina degli atti adottati dall’Ente, gli esperti hanno svolto attività di sup-porto, concretizzatasi in una relazione finalizzata a fornire un quadro di contesto generale, circa la corretta quantificazione del Fondo, e specifici focus di approfondimento sulle criticità sopra eviden-ziate. Ciò al fine di coadiuvare l’Ente nell’attività di ricognizione, funzionale alla risoluzione delle pro-blematiche oggetto delle osservazioni formulate dal Collegio dei Revisori ostative all’erogazione della produttività; rinviando, per agli aspetti contabili, concernenti i rilievi e le conseguenze finanziarie, alle determinazioni che verranno, in conseguenza, adottate dall’Ente.A tal fine, la Dott.ssa Loredana Carrara, Dirigente dell’Ufficio di Gabinetto e del Dipartimento Risorse Umane, in stretto contatto con il Segretario generale e Dirigente Generale, sta ricostruendo l’evolversi delle funzioni dell’Ente dal 1999 ad oggi e la ripartizione di esse tra i vari Dirigenti, sia per certificarne l’aumento qualitativo e quantitativo, sia per rapportare questo volume di attività con le varie configura-zioni organizzative susseguitesi negli anni.

3.1.4. Il sistema dei controlli interni

Con Determina n. 220 del 19 ottobre 2016, il Direttore generale Le Donne ha varato il sistema dei controlli interni, dividendolo in 6 Sezioni di controllo con una doppia regia, il Comitato dei Dirigenti e il Comitato dei funzionari, e altrettanti gruppi di lavoro:1) controllo successivo amministrativo di regolarità amministrativa e contabile;2) controllo di gestione;3) controllo strategico;4) controllo sugli equilibri finanziari;5) controllo sugli organismi gestionali esterni e sulle società partecipate non quotate con i sottogruppi

delle attività istituzionali delle partecipate ed erogazione dei servizi, e delle risorse umane;6) controllo della qualità dei servizi erogati.

Nel rispetto delle previsioni di cui al Dlgs. n. 267/2000 ed ai sensi del vigente Statuto nonché del vi-gente regolamento sull’organizzazione degli uffici, approvato con Delibera n. 2/C del 10/01/2013, il regolamento dei controlli interni, l’Ente ha adottato un sistema dei controlli interni, articolato secondo le logiche della pianificazione e controllo per obiettivi, orientato:• alla verifica dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità dell’azione svolta,• alla valutazione dell’adeguatezza delle scelte compiute e della congruenza delle stesse rispetto agli

18

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

obiettivi definiti,• al costante mantenimento degli equilibri finanziari della gestione e degli obiettivi di finanza pubblica

previsti nel patto di stabilità e nel pareggio di bilancio,• a verificare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità degli organismi gestionali esterni,• a garantire il controllo della qualità dei servizi erogati.L’implementazione delle funzioni connesse con il sistema dei Controlli interni, in attuazione dell’art.147-bis del Dlgs. n. 267/2000, come modificato dal decreto legge n. 174/2012, convertito in legge n. 213/2012, disciplina il sistema dei controlli interni degli enti locali (controllo di gestione, controllo di regolarità amministrativa, controllo di regolarità contabile, controllo strategico, controllo sugli equilibri finanziari, controllo sugli organismi gestionali esterni e sulle società partecipate non quotate, controllo della qualità dei servizi erogati). Con la Determinazione del Segretario Generale Direttore Generale n.220 del 19-10-2016 si è provveduto ad istituire le 6 sezioni di controllo interno ed i due comitati, dei Dirigenti e dei Funzionari, connessi con i nuovi adempimenti conseguenti all’innovazione legislativa prima indicata, dando un fondamentale impulso al potenziamento del sistema dei controlli interni che ha avuto inizio con la convocazione degli “Stati Generali del Sistema dei Controlli Interni” volta alla definizione delle procedure e delle modalità operative legate al funzionamento del Sistema.

3.2. LA SPINTA ALLA DIGITALIZZAZIONE

Nel corso dell’ultimo quinquennio sono state intraprese numerose iniziative per promuovere la di-gitalizzazione della macchina comunale in senso lato: dall’acquisto di hardware e software alla de-materializzazione degli atti, dal varo del nuovo sito istituzionale alla nascita del Dipartimento Sistemi informativi.Uno sforzo che è stato praticamente riconosciuto unanimemente da tutti i dipendenti comunali intervi-stati ai fini di questa pubblicazione ma che, nonostante gli indubbi benefici apportati, non ha mancato di suscitare alcune resistenze.

L’Assessore Sergio De Cola (Deleghe Urbanistica, lavori Pubblici, Risanamento, Interventi di Manu-tenzione Ordinaria e Straordinaria su immobili comunali adibiti a servizi, Rete viaria e sottoservizi), ha seguito molto da vicino tutto il processo di informatizzazione dell’Ente.

“Nel settore dell’informatizzazione – ha detto - si è passati dall’utilizzare i sistemi informatici come macchine da scrivere elettroniche o poco più ad un vero utilizzo dei sistemi hardware e software, in gran parte rinnovati, per aumentare e migliorare l’erogazione dei servizi, aumentare la trasparenza e favorire attraverso questa la partecipazione anche con l’obiettivo di ricucire il rapporto tra Politica e cittadini”

3.2.1. La dematerializzazione delle Determine e gli investimenti nel Comparto informatico

Tra le novità più rilevanti, è d’obbligo una menzione della dematerializzazione delle Determine diri-genziali, definita dall’Ing. Giacomo Villari (Responsabile Servizio Sviluppo economico)“una conquista

19

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

di metodo prima ancora che ecologica”. L’ordine di grandezza degli atti interessati, stando a quanto riferito da Alessandro Di Pasquale (Diparti-mento “Sistemi informativi”), è di circa 5.000-6.000 Determine all’anno. Queste vengono oggi prodotte attraverso un processo integralmente informatizzato, sono direttamente collegate con la contabilità e vengono automaticamente pubblicate sull’Albo pretorio.Fortemente voluta dal Segretario generale e Direttore generale, Antonio Le Donne, questa innovazio-ne è divenuta effettiva il 16 ottobre 2017.

“Con l’introduzione delle Determine on line – ha detto Lilli Frisone, P.O. Ragioneria personale OPCM della Segreteria generale -è stato fatto un passo avanti grandissimo, si tratta di un netto migliora-mento rispetto al passato. Ma nonostante ciò, la misura è stata inizialmente accolta con diffidenza, suscitando anche vere e proprie forme di ostruzionismo, come spesso accade sulle prime quando si introducono novità, anche se positive”.

Alessandro Di Pasquale e Antonio Caridi (Dipartimento “Sistemi informativi”) hanno spiegato come, fatte salve le prime settimane di assestamento, i benefici della dematerializzazione si siano subito fatti sentire su più fronti, quali: - quello della tempistica (“Prima per fare un atto dall’inizio alla fine ci volevano due settimane, adesso

bastano due ore”); - quello della trasparenza, grazie alla pubblicazione automatica e immediata sull’Albo pretorio (“Fino

al 15 ottobre venivano fatte 4 copie di ogni Determinazione che venivano poi scansionate e pubbli-cate”). Questo chiaramente richiedeva più tempo, oltre che spazio per l’archiviazione di una mole così vasta di documenti cartacei. Anche la ricerca delle Determine passate è enormemente facilitata dalla digitalizzazione delle stesse.

“Prima della dematerializzazione degli atti- ha raccontato Filippo Marabello (Dipartimento “Servizi fi-nanziari”) - anche solo calcolare l’indicatore di tempestività dei pagamenti era un lavoro immenso: c’era un provvedimento del Dirigente che staccava dalle ordinarie attività 6-7 persone che venivano dedicate unicamente a questo. Il primo anno ci abbiamo lavorato in 7 per un mese a tempo pieno perché dovevamo inserire sul portale uno ad uno i dati estrapolati dal cartaceo dei mandati di paga-mento (pile e pile di faldoni). Per un mese si bloccavano anche i pagamenti perché ci dedicavamo unicamente a questo. Adesso si fa in 6-7 ore di lavoro di una unità di personale: in 15 minuti circa si estrapolano dal sistema tutti i mandati del periodo di riferimento e l’unica operazione che richiede un po’ più di tempo è quella di ripulitura del file perché, per il calcolo dell’indicatore vanno considerati solo i dati relativi a transazioni commerciali. Vanno quindi eliminate tutte le altre voci come stipendi ed oneri riflessi”.

Il prossimo passo sarà estendere la completa dematerializzazione anche alle Deliberazioni di Consi-glio, di Giunta e di Circoscrizione. Per far questo è stato predisposto un piano che prevede di arrivare a tale risultato entro il 1° gennaio 2019 e l’incarico di far sì che venga implementato è stato affidato al nuovo Dipartimento “Sistemi informativi”, creato nel 2017 e operativo dal 1° gennaio 2018.

“La creazione di questo Dipartimento, che prima non esisteva– ha spiegato Antonio Le Donne -è il

20

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

timbro finale che si è voluto mettere su un percorso, su un progetto e su una visione. Il percorso era stato avviato con il Piano triennale 2015-2017 dell’innovazione e dell’informatizzazione (varato il 16 febbraio 2015 dalla Giunta). Oggi, con il Piano triennale 2018-2020, entriamo nella seconda fase dell’informatizzazione dell’Ente”.

Con quello stesso Provvedimento (il “Piano triennale 2015-2017 dell’innovazione e dell’informatizza-zione”) sono state anche gettate le basi per un cospicuo investimento in ambito informatico.Come spiegato da Di Pasquale, ne sono derivati circa 900.000 Euro di finanziamenti, utilizzati, tra le altre cose, per: - incrementare e in parte sostituire il parco macchine (Personal computer); - acquistare stampanti dipartimentali, server, nuovi software e finanziare il passaggio alla telefonia

Voip (che consente più flessibilità e ottimizza i costi);

“Erano anni– ha detto Di Pasquale - che non si vedevano investimenti così importanti in questo Com-parto. Fatto 100 il grado di digitalizzazione raggiunto oggi, direi che nel 2013 eravamo a 40”.

3.2.2. Il nuovo sito istituzionale e Albo Pop

Nel 2017 è stato varato il nuovo sito web istituzionale del Comune di Messina, strutturato in osservan-za di quanto disposto dal “Codice dell’Amministrazione Digitale” in merito a criteri di usabilità e repe-ribilità, completezza di informazione, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità di consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità. Nel marzo 2017 il Comune di Messina è il primo capoluogo italiano, ad eccezione di altri tre in via di sperimentazione, ad avere adottato la nuova versione delle “Linee guida”sviluppate dell’Agid (“Agen-zia per Italia Digitale”), che prevedono un sistema condiviso di riferimenti visivi di design dei siti web della Pubblica Amministrazione.Su invito dell’Associazione “Parliament Watch Italia”, con la Delibera di Giunta municipale n. 413 del 16 giugno 2016, l’Amministrazione comunale ha inoltre istituito “AlboPop”. Si tratta di un canale Te-legram che consente di ricevere automaticamente sul proprio smartphone una notifica e un link che rimanda a ciò che viene pubblicato sull’Albo pretorio. Lo strumento, arricchito anche da una pagina Facebook e un profilo Twitter dedicati, è stato realizzato dalla Comunità “Open Data Sicilia”.

3.3. IL MASSICCIO INVESTIMENTO NELLA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI

Nell’arco del Mandato Accorinti, la Pubblica Amministrazione è stata interessata da una serie di cru-ciali e radicali riforme; basti pensare all’entrata in vigore della riforma della contabilità armonizzata, al nuovo “Codice degli appalti”, all’avvio della fatturazione elettronica, dello “split payment” o ancora al nuovo “Testo unico in materia di Società pubbliche”.Complici il già citato calo del numero dei dipendenti, il progressivo innalzamento dell’età media degli stessi e la prolungata scarsa attenzione ai loro bisogni formativi, è emersa l’esigenza di investire in

21

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

maniera decisa nell’aggiornamento professionale dei dipendenti.Da questa presa di consapevolezza nasce il Progetto sperimentale oggetto di questa trattazione.

L’intervento di supporto di Centro Studi Enti Locali si è sostanziato in 2 diverse tipologie di servizi: - Attività formative; - Attività di affiancamento operativo all’Area Finanziaria.

3.3.1. Le attività formative

Le attività formative - concentrate prevalentemente sulla modalità “frontale” e sull’affiancamento for-mativo ed operativo, sia in aula dedicata che presso gli Uffici politici ed amministrativi dell’Ente – sono state articolate in una serie di giornate tra formazione ed approfondimento rivolte ai dipendenti delle aree amministrativo-contabili, tributarie, fiscali e tecniche del Comune di Messina e delle Società/Aziende partecipate.L’intervento formativo è stato strutturato su 2 principali Moduli (uno destinato esclusivamente ad Am-ministratori e Dirigenti, l’altro agli altri dipendenti degli Uffici interni interessati alle tematiche afferenti le materie tributarie e fiscali applicate all’Ente Locale ed alle Società/Aziende partecipate, così come alle altre materie riferite alla gestione comunale (tra le altre, l’armonizzazione dei sistemi contabili, il Patto di stabilità e pareggio di bilancio, le novità contenute nelle Manovre governative, il personale e la contrattualistica in genere, la gestione ottimale del patrimonio immobiliare, le modalità di gestione dei servizi pubblici locali, il Federalismo fiscale).Gli eventi formativi sono stati organizzati da Centro Studi Enti Locali in coordinamento con i Direttori di sezione della Segreteria generale, Rosa Spinella e Carmen Buonasera.Più nel dettaglio, ciascuno dei 2 Moduli è stato strutturato come segue:

“Modulo per gli Amministratori e la Dirigenza”:

Obiettivi del ModuloL’obiettivo di tale Modulo è stato quello di fornire un supporto agli Amministratori locali per l’aggior-namento professionale di alto profilo, necessario a sostenere le scelte strategiche da assumere, e quello di migliorare le performance della dirigenza e, a cascata, anche quelle degli altri dipendenti della struttura.

“Modulo per gli altri dipendenti”:

Obiettivi del ModuloL’obiettivo di tale Modulo è stato quello di consolidare e migliorare le conoscenze normative e so-prattutto operative dei Funzionari dell’Ente e delle Società/Aziende partecipate, sotto la necessaria direzione e coordinamento dei Dirigenti competenti.Rispetto al Modulo destinato agli Amministratori ed ai Dirigenti, l’intervento formativo per gli altri dipen-denti ha prediletto la fornitura di metodi e strumenti operativi di azione, finalizzati alla soluzione delle problematiche da affrontare di giorno in giorno.

22

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Ambito di intervento dei ModuliLe materie oggetto dell’intervento di “formazione continua” sono state stabilite in base alle esigenze manifestate dall’Ente Locale a fronte della valutazione del cosiddetto “fabbisogno formativo” del pro-prio personale Dirigente, con un’attenzione particolare alla fiscalità erariale applicata alla P.A. locale ed all’armonizzazione dei sistemi contabili.

Modalità di svolgimento dei ModuliLo strumento utilizzato per conseguire gli obiettivi di cui sopra è rappresentato dalla “formazione con-tinua”, consistente in incontri di aggiornamento periodici residenziali presso gli Uffici dell’Ente con gli Amministratori e con i Dirigenti, concordati in base alle specifiche esigenze dell’Ente, oltre che con attività formative on-line di “formazione a distanza” gestite dalla sede centrale della ns. Società.

Le attività formative - concentrate prevalentemente sulla modalità “frontale” e sull’affiancamento for-mativo ed operativo, sia in aula dedicata che presso gli Uffici politici ed amministrativi dell’Ente – con-sistono in almeno n. 14 (quattordici) giornate tra formazione ed approfondimento.

Attività formativa erogata in modalità frontale Articolazione Docenti

1° Sezione:1g: 5h frontali più Laboratorio po-meridiano

Dott. Ciabatti

Criticità emerse dopo la I fase di applicazione della Fatturazione elettronica

2° Sezione:1g: 5h frontali più Laboratorio po-meridiano

Dott. Vegni

La gestione “attiva” dell’Iva e dell’Irap applicata agli Enti Locali

3° Sezione:

4gg: 20h frontali più Laboratorio po-meridiano di cui una condivisa con la cd “Ragioneria allargata”

Dott. Fazzi

L’armonizzazione dei sistemi contabili nella Rifor-ma del Dlgs. n. 118/11

Attività formativa rivolta al Dipartimento Servizi Finanziari di cui una condivisa con la cd “Ragio-neria allargata”, con le PO e AP e i sei Segretari delle Circoscrizioni

4° Sezione:

1g: 5h frontali più Laboratorio po-meridiano (più una di 1g 5 h di quel-le rivolte al Dip Servizi Finanziari)

Dott. Fazzi

L’armonizzazione dei sistemi contabili nella Rifor-ma del Dlgs. n. 118/11 Dott. Fazzi

Attività formativa rivolta alla cd. “Ragioneria al-largata” per n. 40 dipendenti a cui si aggiungono le PO e le AP e i 6 Segretari di Circoscrizione, di cui una giornata condivisa con il Dipartimento Servizi finanziari

23

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

5° Sezione:2gg: 10h frontali più Laboratorio po-meridiano

De Paulis,Rag. Ruglioni,Dott. Maestrelli

Le problematiche e le opportunità afferenti le nuove modalità di riscossione delle entrate locali

Dott. Grossi,Rag. Ruglioni,Dott. Maestrelli

6° Sezione:3gg: 15h frontali più Laboratorio po-meridiano

Dott. Cuzzola

La gestione delle Entrate extratributarie con par-ticolare riferimento alla gestione del patrimonio e dell’inventario dell’Ente Locale

Dott. Cuzzola

7° Sezione:2gg: 10h frontali più Laboratorio po-meridiano

Dott. Camporesi, Dott. Girlando, Dott. Tonveronachi, Dott.ssa Giglioli

Progetto paritetico Comune - Partecipate sulla rendicontabilità dei servizi pubblici locali - Piatta-forma condivisa di monitoraggio.

TOTALE giornate 14 gg. 70 h

Servizi accessori

In aggiunta a quanto sopra riportato, la ns. Società ha fornito agli Uffici interessati, per l’intera durata dell’incarico formativo:1. un servizio di Informativa specialistica basato sull’invio di Riviste settimanali, quindicinali e mensili

di informazione specialistica sulle tematiche oggetto dell’intervento formativo destinate agli Ammi-nistratori, ai Dirigenti ed ai Funzionari del Comune di Messina e delle Società/Aziende partecipate, oltre che l’accesso al quotidiano telematico di cui Centro Studi Enti Locali è editore (www.entilocali-online.it);

2. un servizio di invio on-line di documentazione scientifica e di prassi riferita alle tematiche oggetto di approfondimento durante gli incontri formativi, utile alla discussione ed alla risoluzione in aula delle problematiche operative riscontrate nell’agire giornaliero degli Uffici coinvolti nel “Progetto”.

3.3.2. L’attività formativa in modalità affiancamento (“learning by doing”)

Le attività di affiancamento operativo all’Area “Finanziaria” sono state svolte mediante la modalità c,d.“learning by doing” (letteralmente, “imparare facendo”).Il Servizio in questione è stato avviato in seguito alla Deliberazione della Giunta comunale con la quale è stato approvato il Progetto scientifico e si protrarrà fino al 30 giugno 2018. La presenza fisica di componenti del Gruppo di lavoro di Centro Studi Enti Locali è stata garantita mediamente per 2 giorni a settimana, mentre quella da remoto per l’intero periodo, senza interruzioni (“giorno e notte”, “h 24”), con l’erogazione di risposte a quesiti telefoniche e per iscritto a cadenza giornaliera.

La prima fase dell’intervento ha coinvolto gli Uffici finanziari dell’Ente ed ha riguardato la definizione delle ultime modifiche e correzioni al rendiconto della gestione 2014, sulla scorta delle osservazioni e

24

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

dei rilievi mossi dall’Organo di revisione, consentendo al Consiglio comunale di Messina di approvare il consuntivo 2014 prima della fine dell’anno 2015.Contemporaneamente, il Gruppo di lavoro del Progetto in questione si è inizialmente curato di definire la bozza definitiva del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, dovendo però subordinar-ne l’approvazione alla deliberazione del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al 1° gennaio 2015 di cui all’art. 3 del Dlgs. n. 118/11.Ai sensi del richiamato art. 3 del Dlgs. n. 118/11, agli esiti del predetto riaccertamento l’Ente è tenuto ad approvare una variazione di bilancio per recepire gli effetti delle reimputazioni dei residui. Al momento della formale approvazione del Progetto di cui all’intervento di affiancamento in parola (17 dicembre 2015), risultavano ormai scaduti i termini di legge per l’approvazione della necessaria variazione di bilancio conseguente al riaccertamento straordinario, e pertanto il bilancio di previsione 2015 e plu-riennale 2015-2017 non poteva essere legittimamente approvato finché non fossero stati certi gli esiti del riaccertamento ordinario, affinché la bozza di bilancio di previsione potesse recepirne gli effetti.

Le attività di affiancamento formativo ed operativo agli uffici dell’Ente inerenti al riaccertamento straor-dinario sono state avviate dal 7 gennaio 2016 ed hanno coinvolto, oltre all’Area “Finanziaria” dell’Ente, anche tutti gli operatori delle Ragionerie “allargate”, diffuse tra i vari Dipartimenti dell’Ente, ed i relativi Dirigenti. Ad inizio 2016, verificato il livello di conoscenze acquisito dai vari Dipartimenti dell’Ente in ordine agli obblighi connessi all’applicazione della Riforma dell’armonizzazione dei sistemi contabili, è stato rite-nuto necessario procedere, dapprima, con una giornata di formazione in aula, svoltasi a gennaio 2016 e destinata a tutti i Dirigenti dei vari Dipartimenti, finalizzata ad illustrare la Riforma e fornire a tutti gli operatori le indicazioni necessarie per poter effettuare le verifiche e le valutazioni opportune sui residui attivi e passivi, ed al contempo, sono state avviate le attività di affiancamento formativo ed operativo nella modalità di “learning by doing”, attraverso degli incontri individuali dei singoli Dipartimenti, finaliz-zati alla verifica di tutti i residui attivi e passivi di competenza.

Con i Servizi “Finanziari” sono state effettuate le necessarie verifiche per poter determinare il richiesto accantonamento a “Fondo crediti di dubbia esigibilità” da operarsi in sede di riaccertamento straordi-nario.I lavori inerenti al riaccertamento straordinario, data l’importanza dell’operazione, hanno consentito di concludere un intero ciclo formativo, potendo poi verificarne gli esiti formativi sulla base degli atti prodotti dai singoli Dipartimenti. Le attività concernenti il riaccertamento straordinario si sono protratte fino a fine marzo 2016, doven-dosi attendere gli esiti delle verifiche del Collegio dei revisori, tenuti ad esprimere giusto parere in ordine bozza di delibera di riaccertamento straordinario.A decorrere dai primi di marzo, le attività del Gruppo di lavoro di Centro Studi Enti Locali Srl dedicato al Progetto hanno riguardato la definizione dello schema di bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, che recepisse gli effetti attesi conseguenti all’approvazione del riaccertamento straordina-rio dei residui.E’ appena il caso di ricordare che l’elaborazione dei 2 documenti di bilancio è stata condotta attraverso il supporto del “vecchio” gestionale contabile risultando molto difficoltoso, data l’inadeguatezza dello strumento che non aveva correttamente recepito tutte le novità dell’armonizzazione.

25

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Il protrarsi dei tempi di attesa del parere del Collegio dei revisori sulla bozza di Delibera del riaccerta-mento straordinario, connesso alle difficoltà correlate al software contabile, ha indotto l’Amministrazio-ne a decidere di completare il passaggio al nuovo gestionale contabile (“InforSrl”) e conseguentemen-te approvare il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 avvalendosi del nuovo strumento.L’iter di approvazione del bilancio di previsione si è rivelato articolato, come evidenziato dal ricco scambio di comunicazioni intercorso tra l’Ufficio finanziario dell’Ente e il Collegio dei revisori.L’attività di supporto e di affiancamento formativo ed operativo si è rivelata strategicamente opportuna anche al fine di addivenire ad una corretta applicazione dei principi contabili di cui al Dlgs. n. 118/11 e alla gestione del passaggio alla contabilità armonizzata a decorrere dal 1° gennaio 2015.Il riaccertamento straordinario è stato approvato a fine marzo 2016, mentre il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 è stato approvato a fine maggio 2016.Dal mese di aprile 2016, le attività di affiancamento formativo e operativo, a supporto dell’Area “Finan-ziaria”, sono state condotte da Luciano Fazzi e Calogero Di Liberto (“Responsabile di Progetto” per Centro Studi Enti Locali), mentre la gestione delle attività di supporto da remoto sono state svolte sin dall’inizio sotto la regia di Nicola Tonveronachi e Giuseppe Vanni dagli Uffici centrali di Centro Studi Enti Locali siti in San Miniato (Pi).

Nel mese di aprile Calogero Di Liberto ha collaborato con la Segreteria generale dell’Ente e con il Di-partimento Servizi “Finanziari” (Ufficio Rendiconto della gestione) del Comune alla elaborazione delle memorie in riscontro alla Nota Prot. n. 000374230/03/2016-SC_SIC-R14-P - “Controllo finanziario de-gli Enti Locali – Rendiconto 2014 ai sensi dell’art. 148 bis del Tuel”, che l’Ente ha trasmesso alla Corte dei conti, Sezione regionale per il controllo della Sicilia. Dalla seconda metà di aprile 2016, in attesa del parere dell’Organo di revisione sul bilancio di pre-visione 2015 e pluriennale 2015-2017, sono state avviate le attività correlate all’approvazione del rendiconto della gestione 2015 e, quindi al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015.In particolare, le attività operative connesse ai 2 adempimenti sopra evidenziati sono state condotte di-rettamente dagli Uffici dell’Ente, con il coordinamento del Dipartimento Servizi “Finanziari”, coadiuvato dall’assistenza on site del Gruppo di lavoro Csel, che ha supervisionato gli elaborati.

Dal mese di maggio sono stati costituiti dal Segretario generale e Direttore generale, di intesa con il Ragioniere generale, 3 Gruppi di lavoro interni alla struttura comunale, uno dedicato al bilancio di previsione 2015-2017 e al rendiconto della gestione 2015, uno dedicato alla riformulazione del “Piano pluriennale di riequilibrio”, ed il terzo focalizzato al bilancio di previsione 2016-2018.Nel mese di maggio 2016, prima della definitiva approvazione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, sono stati avviate le attività concernenti la riformulazione del “Piano pluriennale di riequilibrio”, il cui termine di scadenza era originariamente previsto al 30 giugno 2016.Nel mese di giugno 2016, approvato il bilancio 2015 e pluriennale 2015-2017, sono state avviate le attività concernenti la predisposizione del primo bilancio di previsione “armonizzato” 2016-2018.

La proroga al 30 settembre 2016 del termine ultimo per l’approvazione della riformulazione del “Piano di riequilibrio” ha consentito all’Ente di focalizzare l’attenzione, prima sull’approvazione del rendiconto

26

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

della gestione 2015, poi sulla riformulazione del “Piano pluriennale di riequilibrio” e, da ultimo, al bilan-cio di previsione 2016-2018 e al bilancio di previsione 2017-2019.

Nel corso del 2017, l’Ente ha dovuto realizzare un’ampia azione di monitoraggio delle misure di entrata previste nel “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”, sulla base degli indirizzi espressi dall’Am-ministrazione con la Deliberazione di Giunta municipale n. 556/16 e con la Deliberazione di Giunta municipale n. 257/17.Il completamento del percorso di affiancamento che ha coinvolto gli Uffici finanziari dell’Ente, a decor-rere da gennaio 2017, ha riguardato la definizione di una puntuale attività di monitoraggio interno del “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”, propedeutica alla formazione del bilancio di previsione 2017-2019 e alla promozione delle azioni finalizzate a consentire un incremento delle entrate ed un ridimensionamento delle spese previste nel “Piano”. Pertanto, nel periodo gennaio–giugno 2017 sono state effettuati incontri con i Dirigenti e i Funzionari dei Dipartimenti interessati da azioni e impieghi del “Piano di riequilibrio” finalizzati ad individuare le criticità eventuali nella gestione delle entrate comuna-li; parimenti, ai fini della formazione del bilancio di previsione 2017-2019, sono stati effettuati incontri con i Dirigenti e i Funzionari dei Dipartimenti aventi competenze di entrata al fine di verificare la possi-bilità di attivare nuove azioni o servizi tali da consentire un incremento delle entrate proprie dell’Ente.

Fino al mese di giugno 2017, le attività di affiancamento formativo on site inerenti la formazione del bilancio, condotte nella modalità “learning by doing”, sono state in gran parte strettamente correlata alle azioni finalizzate a ridurre la massa passiva del “Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”. Una volta completato il complesso e articolato sistema di processi gestionali sopra predetti, gli Uffici hanno potuto elaborare il Dup 2017-2019 e il bilancio di previsione 2017-2019, approvandoli in via definitiva nel mese di settembre 2017.Nel corso del 2017 le attività di supporto connesse alla formazione del bilancio di previsione 2017-2019 sono state concentrate a consentire, da un lato, il pieno e completo rispetto degli obiettivi pro-grammatici previsti nel “Piano di riequilibrio”, e dall’altro, la definitiva rimozione di tutte le criticità in-tanto rilevate dalla Sezione regionale della Corte dei conti sul bilancio di previsione 2016-2018 (tra gli altri, ad esempio, la determinazione del “Fondo crediti di dubbia esigibilità” e la previsione della quota annuale del disavanzo da riaccertamento straordinario). A partire dal mese di giugno 2017, in seguito alla nomina del nuovo Responsabile dei “Servizi finanzia-ri” intervenuta nel mese di maggio 2017, è stata operata una importante riorganizzazione dell’Ufficio “Rendiconto della gestione e Bilancio consolidato” presso il Dipartimento “Servizi Finanziari”. Al fine di favorire la riorganizzazione in parola è stato avviato un percorso di affiancamento formativo ed ope-rativo finalizzato a supportare il necessario aggiornamento del nuovo staff, appositamente costituito per far fronte alle carenze funzionali dell’Ufficio determinate da fattori esogeni, e consentire il puntuale adeguamento alla riforma della contabilità che, per l’esercizio in parola, ha imposto nuovi adempimenti connessi alla contabilità economico-patrimoniale e al bilancio consolidato.

Con riguardo alla contabilità economico-patrimoniale, sono stati realizzati n. 2 (due) incontri – con la presenza presso gli Uffici comunali, oltre a Calogero Di Liberto, anche di Enrico Ciullo e Cesare Pellegrini- ai quali ha partecipato il personale dell’Ufficio “Rendiconto della gestione” ed i Funzionari del Dipartimento “Patrimonio”, finalizzati a verificare lo stato dell’arte della tenuta inventariale dei beni

27

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

mobili e immobili, nonché determinare le migliori strategie operative da adottare in vista dell’approva-zione del rendiconto della gestione 2016. Attesa l’impossibilità attestata dal Dirigente del Dipartimento “Patrimonio” di avviare e concludere entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto della ge-stione 2016 le necessarie attività di ricognizione e rivalutazione straordinaria dei beni immobili e mobili, è stato definito il “piano di lavoro”, convenendo di procedere ad una mera riclassificazione del conto del patrimonio 2015 alla data del 01/01/2016 secondo il nuovo Piano di conti, rivalutando l’ammontare dei debiti e crediti e il valore delle partecipazioni alla luce del nuovo Principio contabile Allegato n. 4/4 del Dlgs. n. 118/11, e rinviando le predette attività di ricognizione e rivalutazione degli inventari al rendiconto della gestione 2017.

Successivamente l’Ufficio ha avviato autonomamente l’iter operativo inerente il riaccertamento ordina-rio 2016, avvalendosi del supporto formativo on site dello staff di Centro Studi Enti Locali, incontrando ove necessario anche i Funzionari degli altri Dipartimenti dell’Ente per opportuni momenti di confronto e riallineamento. Al contempo gli Uffici, con il supporto formativo dello staff di Centro Studi Enti Locali, hanno condotto un’importante attività di verifica analitica di tutte le poste di bilancio al fine di rideter-minare i collegamenti e i vincoli eventualmente esistenti tra le entrate e le spese, così da determinare tutti i nuovi vincoli da porre nel risultato di amministrazione 2016. Parimenti gli Uffici, con il supporto formativo degli esperti di Centro Studi Enti Locali, hanno valutato i profili di dubbia esigibilità di tutte le entrate di competenza e a residuo per verificare la congruità degli accantonamenti a “Fcde”, anche tenendo conto delle eliminazioni di residui attivi determinate nel riaccertamento ordinario e del conte-stuale utilizzo del “Fcde”.Le attività predette, condotte dagli Uffici con il supporto formativo di Centro Studi Enti Locali, anche in considerazione della complessa articolazione dei processi interni all’Ente, hanno consentito di addive-nire alla approvazione definitiva del rendiconto di gestione nel mese di ottobre 2017. A far data dall’approvazione del rendiconto della gestione in Giunta municipale, gli Uffici si sono con-centrati sul secondo nuovo adempimento contabile: il bilancio consolidato.In proposito va considerato che, anche sulla scorta delle giornate formative sul bilancio consolidato realizzate dalla ns. Società nel corso dell’anno, nel mese di maggio 2017 gli Uffici comunali avevano condotto e completato, con il supporto formativo del ns. staff, la verifica delle Società e di tutti gli Enti compresi nel portafoglio partecipativo del Comune, addivenendo alla definizione con Deliberazione di Giunta municipale n. 352 del 23 maggio 2017, del “Gruppo Amministrazione pubblica” e dell’area di consolidamento come richiesto dalla disciplina di riferimento. Al contempo, sono stati trasmessi a tutti i soggetti inclusi nell’area di consolidamento gli indirizzi e direttive inerente la gestione dei flussi informativi e contabili funzionali alla redazione del bilancio consolidato.Durante il periodo giugno-ottobre 2017, l’Ufficio ha gestito con frequenza periodica le informazioni contabili trasmesse dai vari soggetti inclusi nell’area di consolidamento, in modo da determinare, non senza difficoltà, il quadro contabile del Gruppo che ha costituito la corretta elaborazione del bilancio consolidato dell’Ente e, dunque la sua approvazione nel mese di novembre 2017.Alla data odierna, tutti i documenti contabili inerenti agli esercizi 2016 e 2017 risultano approvati in via definitiva. Sebbene nel corso del 2017 i documenti siano stati approvati ancora in ritardo rispetto ai termini di scadenza legislativamente previsti, risultano evidenti i miglioramenti registrati dall’Ente.Nel corso del mese di gennaio 2018 l’azione degli Uffici del Dipartimento servizi finanziari si è con-centrata su 2 importantissimi adempimenti: il primo è consistito la definizione di un pre-consuntivo,

28

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

poi approvato dalla Giunta municipale, necessario al fine di consentire, ai sensi dell’art. 187 del Tuel, l’approvazione di una variazione del bilancio provvisorio (bilancio di previsione 2017-2019, annualità 2018) finalizzata ad applicare l’avanzo di amministrazione vincolato occorrente a finanziare i debiti fuo-ri bilancio censiti nel Piano di riequilibrio, nonché i debiti fuori bilancio e le passività pregresse correlate alla mancata ratifica da parte del Consiglio comunale di una variazione di bilancio urgente approvata nel mese di novembre 2017 dalla Giunta municipale ai sensi dell’art. 175, comma 4, ed infine a dare coperture finanziaria a tutti i fabbisogni urgenti e improrogabili richiesti con proprie relazioni da vari Dirigenti; il secondo adempimento ha preso le mosse dalla Deliberazione del Consiglio comunale n. 2 del 14/1/2018, con la quale è stato approvato il ricorso alla riformulazione del Piano di riequilibrio ai sensi dei commi 888 e 889 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2018.Le attività degli Uffici, con il supporto dello staff del Centro Studi Enti Locali, sono proseguite fino alla fine di febbraio, e inspiegabilmente e immotivatamente sfociate nella Deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 28/02/2018, con la quale l’Organo volitivo dell’Ente ha bocciato la proposta della Giunta municipale di approvazione della Riformulazione del piano di riequilibrio, con riduzione sensibi-le della massa passiva ed estensione della durata del Piano fino a 20 (2033).Alla data odierna, sono in corso di definizione il Dup 2018-2020, il bilancio di previsione 2018-2020, il rendiconto della gestione 2017.

L’importanza di questa operazione è testimoniata da Stefano Magnisi (Dipartimento Servizi finanziari – Ufficio Rendiconto della gestione e Bilancio consolidato) che ha riferito quanto segue:

“Negli anni ’80-’90 la struttura dei Servizi finanziari del Comune di Messina era molto più complessa: c’erano tre Dirigenti, un Ragioniere generale, il Direttore di sezione, ecc. La Ragioneria era pratica-mente una ‘macchina da guerra’. Col passare degli anni, la progressiva diminuzione del personale e le importanti evoluzioni normative (prima tra tutte l’approvazione del Tuel nel 2000) hanno reso neces-sario adeguarsi ad uno scenario completamente ridisegnato ma questo adeguamento non è arrivato fino al 2015 quando, con Centro Studi Enti Locali, abbiamo avuto una sorta di linea guida, un termine di confronto in caso di dubbi, cosa che qui non c’era più. Non facevamo formazione praticamente da 10 anni quindi l’avvio di questo Progetto ha dato un input forte a non appiattirsi sulle conoscenze già acquisite. Il valore massimo del Progetto è stato quello di aver spronato le persone a confrontarsi tra loro e ad istruirsi seriamente”.

3.3.3. La formazione finanziata

Attraverso l’utilizzo dello strumento gratuito dei Fondi interprofessionali, è stato definito un Piano for-mativo, dal valore di 18.560 Euro, finanziato dal Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua Fonservizi e progettato da Centro Studi Enti Locali attraverso il quale saranno svolte attività formative a favore del personale del Comune e della Società da esso partecipata Amam.Il percorso formativo che ha per oggetto le norme in materia di anticorruzione e trasparenza, ricade nell’ambito del Piano Formativo “TRA.ME TRAining Messina”.

29

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Questa l’articolazione della prima fase: 1. 17 maggio 2018 - “Modulo n. 1: Normative anticorruzione e strumenti volontari per migliorare le

performance per la prevenzione e il controllo dei rischi”;2. 22 maggio 2018 - “Modulo n. 2: La mappatura dei rischi: indicazioni pratiche ed operative per l’ana-

lisi dei rischi nell’azione di prevenzione della corruzione”;3. 29 maggio 2018 - “Modulo n. 3: L’anticorruzione, la trasparenza ed i comportamenti virtuosi negli

appalti pubblici”;4. 7 giugno 2018 - “Modulo n. 4: Qualificazione per auditor interno UNI ISO 37001”.

Si tratta della prima azione concreta del Piano Formativo TRA.ME che sottolinea l’importanza della formazione finanziata e continua all’interno dei Comuni e delle Aziende partecipate, del personale sia a tempo determinato (per gli Enti Locali) che a tempo indeterminato (per le Società pubbliche), per l’aggiornamento delle competenze e la riqualificazione del personale.

Il Comune di Messina con questo Piano fa da apripista nell’utilizzo di uno strumento prezioso ma ancora poco diffuso tra gli Enti pubblici. E’ il primo Capoluogo di una Città metropolitana italiana ad aver attivato questa opportunità in una “logica di Gruppo”, ovvero mettendo insieme l’Ente Locale con le sue principali Società ed Aziende partecipate attraverso una chiara linea di indirizzo nell’ambito dell’esercizio del “controllo analogo” e della “control governance” rivolta a beneficiare col-legialmente di strumenti di formazione gratuita orientabili su tematiche di comune interesse tra Ammi-nistrazione comunale ed Aziende controllate eroganti servizi pubblici locali e strumentali.

Questo Piano rappresenta dunque una tappa cruciale, anche per le ricadute che determinerà sul ter-ritorio in termini di miglioramento delle competenze dei lavoratori e conseguentemente dei servizi e funzioni di utilità pubblica.

“L’importanza di fornire e garantire momenti formativi di qualità e assistenza tecnica agli enti – secon-do il Segretario e Direttore generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne -è una missione ed un dovere dell’Ente al fine di fornire strumenti utili a tutto il personale coinvolto per rendere più efficiente ed efficace il servizio reso ai cittadini”.

Se metteranno a frutto questa esperienza, in futuro il Comune e le relative Società partecipate, avran-no in mano tutti gli strumenti per presentare Piani formativi di importo anche maggiore a questo, fa-cendo diventare questa “buona pratica” di rilievo nazionale come una “normale pratica”, e dimostrando anche alle altre Amministrazioni pubbliche che con la determinazione di agire si possono realmente superare steccati, limiti e barriere, non solo tecniche bensì soprattutto culturali.

30

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Dopo i primi 6 mesi dall’insediamento (giugno-dicembre 2016), dedicati ai tentativi di riorganizzare l’Ente (vedasi Capitolo 3, Paragrafo 3.1.), il 2014 – come spiegato il Segretario e Direttore Generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne, è stato interamente dedicato alla preparazione del “Piano di riequilibrio finanziario”.Non c’era chiarezza sulle condizioni finanziarie dell’Ente, posto che coesiste-vano due differenti Relazioni, una a firma del Commissario straordinario, l’altra a firma del Dirigente uscente dei Servizi finanziari (in pensione dal 2013).

“C’era la necessità di capire esattamente quanti erano i debiti dell’Ente e chi erano i creditori. Un lavoro mastodontico portato a compimento il 28 febbraio 2015 con la Deliberazione 6/C del Consiglio comu-nale che approva il Piano di riequilibrio 2014-2023, che va a sostituirsi al precedente Piano 2013-2022, approvato dall’allora Commissario. Il 2015– ha detto Le Donne -è stato l’anno più difficile in assoluto: non si riesce ad approvare il bilancio e mi rendo conto che c’è bisogno di un poderoso progetto formativo, quindi a dicembre 2015 si apre il Progetto con Centro Studi Enti Locali. Altro passaggio essenziale è stata l’adozione, il 31 dicembre 2015, della Determina con la quale viene acquistato un Programma di contabilità evoluto che va a sostituire quello precedente, che si era dimo-strato assolutamente inadatto. Nel 2016 quindi comincia il Piano formativo, viene lanciato il nuovo Programma e riusciamo finalmente ad approvare il bilancio. Il 2016 è stato un anno pazzesco. Siamo riusciti a portare ad approvare: bilancio di previsione 2015-2017 e bilancio di previsione 2016-2018;riaccertamento straordinario dei residui; riaccertamento ordinario dei residui; consuntivo 2015 e, a settembre, la rimodulazione del Piano di riequilibrio. Oggi parliamo del bilancio di previsione 2018 a giugno. Siamo sempre fuori termine ma rispetto agli standard precedenti c’è stato un enorme miglioramento. Non si deve guardare Messina con i pa-rametri della normalità ma con quelli dell’eccezionalità. Messina era come una città all’indomani dell’esplosione di una bomba. Criticare oggi le minuzie è come biasimare i siriani perché c’è della polvere in strada. Bisogna misurare il percorso che è stato fatto verso la normalità, non la distanza dalla stessa. Questa è la chiave di lettura di tutto il percorso. Se non si capisce questo, è inutile rac-contare questi 5 anni. Non si può non considerare il fatto che la situazione iniziale era emergenziale”.

CAPITOLO 4IL LAVORO SVOLTO PER PERSEGUIRE IL RISANAMENTO DEI CONTI

31

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

4.1. LA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DI INIZIO E FINE MANDATO A CON-FRONTO

Situazione inizio mandato (giugno 2013) Situazione fine mandato (2018)

Violazione Patto di stabilità Rispetto del Patto di stabilità e del Pareggio di bilancioSuperamento di alcuni parametri di deficita-rietà strutturale

Parziale miglioramento, in termini assoluti e relativi,dei valori attestati dai parametri di deficitarietà

Disavanzo corrente sul bilancio annuale

Ripristino degli equilibri strutturali del bilancio. Regola-re ripiano dei disavanzi tecnici da riaccertamento ordi-nario secondo le modalità previste dal piano di rientro trentennale

Sforamento termine di legge nei pagamenti ai creditori

Sostanziale contrazione dei termini di medi di paga-mento dei crediti commerciali, come da indicatori tri-mestrali e annuali

Crisi di liquidità arginata da un’anticipazio-ne straordinaria del Viminale pari a 14 mi-lioni di Euro

Restituzione dell’anticipazione straordinaria e man-canza di ulteriori crisi di liquidità. Nel 2016, causa la mancata approvazione bilancio di previsione 2015, l’Ente ha sofferto una grave crisi di liquidità connessa alla mancata corresponsione dei trasferimenti statali. Oggi la situazione di cassa presenta un saldo di cassa positivo di oltre 40 milioni di Euro.

Ritardo fino a 4 mesi nella corresponsione degli stipendi dei dipendenti delle parteci-pate

Allineati i pagamenti degli stipendi dei dipendenti delle partecipate

Mancanza di investimenti nel settore dei servizi pubblici

Cofinanziamento dell’incremento della flotta di auto-bus e investimento nella raccolta differenziata

Piano di riequilibrio insostenibile fondato su 150 milioni di Euro di entrate non realizzabi-li (illegittimità della previsione di canone per l’uso della rete di distribuzione dell’acqua in Città)

“Due diligence” della massa debitoria con validazione di metodo da parte di Ifel e riformulazione del Piano di riequilibrio

Come spiega Vincenzo Cuzzola, attuale Assessore alle Politiche finanziarie, subentrato nel febbraio 2017 a Luca Eller Vainicher, quello 2017-2019 è stato il primo bilancio stabilmente riequilibrato.

“Per il 2017 ci siamo imposti di completare il ciclo di approvazione di tutti gli strumenti finanziari co-munali dell’anno, entro la fine dello stesso e comunque in tempo per incassare l’autorizzazione alle assunzioni e la rata dei trasferimenti, che ci consente di chiudere senza anticipazione di cassaGli altri obiettivi che ci eravamo imposti in occasione dei vari documenti contabili predisposti ed appro-vati sono di seguito elencati.Al preventivo il ripristino degli equilibri strutturali complessivi, dato che, se nel bilancio per il triennio 2016/17/18 era previsto un saldo annuale negativo (valori in milioni di euro) della gestione corrente

32

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

per 14.568 (2016), 10.148 (2017), 6.401 (2018, nel bilancio in corso (per il triennio 17/19) è previsto un saldo annuale della gestione corrente positivo (sempre valori in milioni di euro) per 2.057 (2017), 1.165 (2018), 1.165 (2019). Sono stati inoltre accantonati tutti gli importi per debiti fuori bilancio ulteriormen-te maturati nell’anno in corso, come gli stanziamenti per il contenzioso potenziale maturato (importo quest’ultimo anticipato rispetto all’obbligo di legge di pensarci nel Bilancio futuro) Questi sono alcuni degli elementi che dimostrano come si stia procedendo correttamente sulla via della corretta gestione di un Ente in Piano di riequilibrio”.

Anche dal rendiconto erano emersi segnali positivi. Innanzitutto, il rispetto del programma di rientro del disavanzo da riaccertamento straordinario del 2015, effettuato in applicazione del Dlgs. n. 118/2011, che introduce, accanto a quella finanziaria, la contabilità economico patrimoniale.Quindi, garantito il recupero trentennale della quota annuale (3,215 milioni circa) anche per il 2016, dopo quella del 2015. Sempre in quella sede, era stato rilevato come il saldo della gestione annuale dell’Ente risulti positivo per 110,744 milioni, che diventi negativo per 90,025 milioni (che è il residuo disavanzo da riaccertamento straordinario da ripianare ancora in 28 rate annuali da 3,215 milioni di Euro), solo dopo l’accantonamento al “Fondo crediti di dubbia esigibilità” e la creazione degli altri ac-cantonamenti (in buona sostanza riserve), voluti dall’introduzione della contabilità armonizzata.

In merito a quanto emerso dal Bilancio Consolidato, l’Assessore Cuzzola ha evidenziato quanto segue:

“Mentre il risultato economico della gestione comunale evidenzia una perdita complessiva di 5,7 milio-ni, il ‘consolidamento’ evidenzia la riduzione delle perdite a 3,6 milioni. Il che vuol dire che la gestione ‘aziendalistica’ del Comune è in perdita, mentre quella complessiva delle partecipate è in utile. Ma il dato economico della gestione comunale non si presti a facili o distorte letture, infatti, la perdita di 5,7 milioni è in effetti prodotta da ammortamenti (il costo di sostituzione delle immobilizzazioni) per 13,8 milioni, non presenti in contabilità finanziaria, la cui effettiva trasposizione in economico patrimoniale produce un utile di 8,1 milioni.Valutazione conclusiva quindi di uno stato finanziario ed economico patrimoniale dell’Ente certamente non florido, ma indubbiamente non paragonabile a quello degli Enti in dissesto, né tantomeno alla maggioranza degli Enti in pre-dissesto”.

33

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

4.2 SINTESI DEI DATI FINANZIARI A CONSUNTIVO DEL BILANCIO DELL’ENTE

Entrate 2013 2014 2015 2016 2017

Percentualeincrementodecremento

rispetto primo anno

ENTRATE COR-RENTI 239.956.077,09 257.340.257,07 230.978.837,00 243.981.285,91 254.038.061,14 5,87%

ENTRATE DA ALIE-NAZIONI, TRASFE-RIMENTI DI CAPITA-LE E RISCOSSIONE CREDITI

13.735.485,43 9.946.017,89 16.056.128,84 35.773.801,36 46.233.900,68 236,60%

ENTRATE DERIVAN-TI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

210.471.784,38 155.755.642,42 160.517.025,00 258.526,30 138.304.906,28 -34,29%

TOTALE 464.163.346,90 423.041.917,38 407.551.990,84 280.013.613,57 438.576.868,10 -5,51%

Spese 2013 2014 2015 2016 2017

Percentualeincrementodecremento

rispetto primo anno

SPESE CORRENTI 232.717.640,45 241.800.185,31 202.562.589,21 238.814.222,90 220.901.260,71 -5,08%

SPESE IN CONTO CAPITALE E DA IN-CREMENTO DI ATTI-VITA’ FINANZIARIE

11.771.387,18 8.768.258,17 11.534.726,05 55.708.686,74 40.725.496,87 245,97%

RIMBORSO PRE-STITI 218.137.908,40 163.777.511,91 165.250.536,61 7.609.981,60 146.113.756,09 -33,02%

TOTALE 462.626.936,03 414.345.955,39 379.347.851,87 302.132.891,24 407.740.513,67 -11,86%

Partite di giro 2013 2014 2015 2016 2017

Percentualeincrementodecremento

rispetto primo anno

ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI 28.171.263,86 24.924.812,35 108.239.783,31 166.355.679,15 180.151.028,92 539,49%

SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI 28.171.263,86 24.924.812,35 108.239.783,31 166.355.679,15 180.151.028,92 539,49%

34

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Equilibrio parte corrente del bilancio consuntivo relativo agli anni del mandato

Equilibrio 2013 2014 2015 2016 2017EQUILIBRIO DI PARTE COR-RENTEAvanzo applicato alla gestione corrente 0,00 746.801,95 12.356.611,92 15.772.551,02 14.235.774,07

Fondo Pluriennale Vincolato di parte corrente 0,00 0,00 0,00 9.111.045,23 108.911,79

Totale Titoli delle Entrate Correnti 268.353.185,85 261.316.450,22 230.978.837,00 243.981.285,91 254.038.061,14

Recupero Disavanzo di Ammini-strazione 1.822.711,00 0,00 0,00 3.244.282,71 3.215.420,37

Spese Correnti comprensive dell’accantonamento al Fondo pluriennale vincolato

241.770.601,45 241.800.185,31 211.626.150,39 239.034.453,93 221.814.446,46

Rimborso prestiti 22.512.488,78 8.021.869,49 6.686.606,10 7.609.981,60 7.750.407,65

Differenza di Parte Corrente 2.247.384,62 12.241.197,37 25.022.692,43 18.976.163,92 35.602.472,52

Entrate di parte Capitale destina-te per legge a spese correnti 0,00 0,00 5.768.440,28 3.445.345,79 0,00

Entrate Correnti destinate ad investimenti 519.843,22 2.036.444,52 1.749.800,86 107.500,00 1.414.033,92

Saldo di parte corrente 1.727.541,40 10.204.752,85 29.041.331,85 22.314.009,71 34.188.438,60

EQUILIBRIO DI PARTE CAPI-TALEFondo Pluriennale Vincolato di parte capitale 0,00 0,00 0,00 23.838.179,18 62.429,20

A) Entrate da alienazioni di beni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

13.735.485,43 9.946.017,89 16.056.128,84 36.032.327,66 47.088.644,27

B) Entrate da accensioni di pre-stiti (NOTE: **) 14.846.364,76 0,00 1.953.094,49 0,00 0,00

Totale A+B 28.581.850,19 9.946.017,89 18.009.223,33 36.032.327,66 47.088.644,27

Spese in Conto Capitale com-prensive dell’accantonamento al Fondo pluriennale vincolato

11.771.387,18 8.768.258,17 35.330.389,49 55.659.796,70 40.725.496,87

Differenza di parte capitale 16.810.463,01 1.177.759,72 -17.321.166,16 -19.627.469,04 6.363.147,40

Entrate correnti destinate ad investimenti 519.843,22 2.036.444,52 1.749.800,86 107.500,00 1.414.033,92

Entrate di parte capitale destinate per legge a spese correnti 19.344.147,76 3.976.193,15 5.768.440,28 3.445.345,79 0,00

Utilizzo avanzo di amm.ne applicato alla spesa c/capitale (eventuale)

2.182.018,00 821.411,00 4.378.247,47 8.370.222,34 2.258.273,25

Saldo di parte capitale 168.176,47 59.422,09 -16.961.558,11 9.243.086,69 10.097.883,77

NOTE: ** Esclusa categoria I “Anticipazione di cassa”

35

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Gestione di competenza - Quadro riassuntivo

Gestione di competenza 2013 2014 2015 2016 2017Riscossioni 399.670.708,48 351.922.718,43 363.371.235,82 465.639.280,73 503.944.804,11

Pagamenti 380.385.860,77 342.664.469,00 354.891.010,96 463.245.395,36 474.252.548,15

Differenza 19.284.848,00 9.258.249,00 8.480.225,00 2.393.885,37 29.692.255,96

Residui attivi 101.716.863,28 96.044.011,30 152.420.538,33 108.340.076,69 114.783.092,91

Residui passivi 119.465.300,12 96.606.298,74 132.696.624,22 132.853.239,73 113.638.998,44

Differenza -17.748.437,00 -562.287,00 19.723.914,00 -24.513.163,04 1.144.094,47

Fondo Pluriennale Vincolato iscritto in Entrata 0,00 0,00 0,00 32.949.224,41 171.340,99

Fondo Pluriennale Vincolato iscritto in Spesa 0,00 0,00 0,00 171.340,99 0,00

Differenza 0,00 0,00 0,00 32.777.883,42 171.340,99

Avanzo applicato alla ge-stione 0,00 0,00 0,00 24.142.773,36 16.494.047,32

Disavanzo applicato alla gestione 0,00 0,00 0,00 3.244.282,71 3.215.420,37

Differenza 0,00 0,00 0,00 20.898.490,65 13.278.626,95

Avanzo (+) o disavanzo (-) 1.536.411,00 8.695.962,00 28.204.139,00 31.557.096,40 44.286.318,37

Risultato di amministrazione 2013 2014 2015 2016 2017Accantonamento al Fondo Cre-diti di Dubbia Esigibilità (1)

0,00 0,00 110.114.481,63 110.744.901,83 122.238.901,83

Altri accantonamenti (1) 0,00 0,00 2.050.629,67 2.904.747,94 13.237.251,27

Vincolato 0,00 12.356.611,92 76.555.175,90 80.668.691,98 85.222.372,58

Per spese in c/capitale 821.412,06 4.378.247,47 4.378.247,47 1.946.433,49 1.946.433,49

Per fondo ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Non vincolato -2.078.993,40 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale -1.257.581,34 16.734.859,39 193.098.534,67 196.264.775,24 222.644.959,17

(1) Da compilare con riferimento ai risultati di amministrazione relativi agli esercizi finanziari 2015 e successivi

36

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Risultati della gestione: fondo cassa e risultato di amministrazione

Fondo cassa e risultato d’amm.ne 2013 2014 2015 2016 2017Fondo cassa al 31.12 2.400.296,58 7.736.248,76 2.411.158,01 16.378.276,73 26.850.701,13

Totale residui attivi finali 292.748.978,87 281.673.721,35 337.019.812,37 281.364.480,83 332.915.613,62

Totale residui passivi finali 292.588.573,59 272.675.110,72 206.749.264,15 191.331.642,78 222.205.029,24

Fondo Pluriennale Vincolato Spese Correnti 0,00 0,00 9.063.561,18 108.911,79 0,00

Fondo Pluriennale Vincolato Spese in Conto Capitale 0,00 0,00 23.795.663,44 62.429,20 0,00

Risultato di amministrazione 2.560.701,86 16.734.859,39 99.822.481,61 106.239.773,79 137.561.285,51

Utilizzo anticipazioni di cassa SI SI SI SI SI

Utilizzo avanzo di amministrazione

Utilizzo avanzo di amministra-zione 2013 2014 2015 2016 2017

Reinvestimento quote accantonate per ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Finanziamento debiti fuori bilancio 0,00 0,00 0,00 15.772.551,02 14.235.774,07

Salvaguardia equilibri di bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese correnti non ripetitive 0,00 1.739.290,88 12.356.611,92 0,00 0,00

Spese correnti in sede di assesta-mento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Spese di investimento 2.182.018,00 821.411,00 4.378.247,47 8.370.222,34 2.258.273,25

Estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale 2.182.018,00 2.560.701,88 16.734.859,39 24.142.773,36 16.494.047,32

Gestione residui

RESIDUI ATTIVIprimo anno del

mandatoIniziali Riscossi Maggiori Minori Riaccertati Da riportare

Residui pro-venienti dalla gestione di competenza

Totale residui di fine gestione

A) Entrate Tri-butarie 80.784.008,66 38.994.601,63 1.716.997,36 3.879.016,85 78.621.989,17 39.627.387,54 74.595.302,77 114.222.690,31

B) Entrate da Contributi e trasfe-rimenti

22.266.593,21 9.070.379,13 903.404,63 170.583,44 22.999.414,40 13.929.035,27 19.854.221,48 33.783.256,75

C) Entrate Extratri-butarie 56.918.686,19 4.189.803,80 113.098,88 2.164.556,52 54.867.228,55 50.677.424,75 5.160.657,07 55.838.081,82

Totale Entrate Correnti (A+B+C) 159.969.288,06 52.254.784,56 2.733.500,87 6.214.156,81 156.488.632,12 104.233.847,56 99.610.181,32 203.844.028,88

D) Entrate da alie-nazioni, trasferi-menti di capitale e riscossione crediti

62.851.096,99 21.219.292,50 0,00 1.076.052,23 61.775.044,76 40.555.752,26 995.552,88 41.551.305,14

E) Entrate da accensione di prestiti

19.368.620,77 3.797.825,37 0,00 0,00 19.368.620,77 15.570.795,40 44.308,11 15.615.103,51

F) Entrate da servizi per conto di terzi

36.657.429,42 2.511.960,92 0,00 3.473.748,13 33.183.681,29 30.671.720,37 1.066.820,97 31.738.541,34

Totale Entrate (A+B+C+D+E+F) 278.846.435,24 79.783.863,35 2.733.500,87 10.763.957,17 270.815.978,94 191.032.115,59 101.716.863,28 292.748.978,87

37

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

RESIDUI ATTIVIultimo anno del

mandatoIniziali Riscossi Maggiori Minori Riaccertati Da riportare

Residui pro-venienti dalla

gestione di com-petenza

Totale residui di fine gestione

A) Entrate Tri-butarie 117.686.758,41 36.265.539,43 242.664,90 0,00 117.929.423,31 81.663.883,88 44.442.405,63 126.106.289,51

B) Entrate da Contributi e tra-sferimenti e da incremento attività finanziarie

33.114.030,80 10.226.034,40 105,96 0,00 33.114.136,76 22.888.102,36 19.801.883,27 42.689.985,63

C) Entrate Extra-tributarie 52.828.669,67 5.823.335,86 199.092,39 0,00 53.027.762,06 47.204.426,20 14.892.592,06 62.097.018,26

Totale Entra-te Correnti (A+B+C)

203.629.458,88 52.314.909,69 441.863,25 0,00 204.071.322,13 151.756.412,44 79.136.880,96 230.893.293,40

D) Entrate in con-to capitale 57.069.537,59 8.882.254,39 113.966,80 0,00 57.183.504,39 48.301.250,00 34.194.285,63 82.495.535,63

E) Entrate da accensione di prestiti

12.329.477,43 1.023.071,83 0,00 7.648,27 12.321.829,16 11.298.757,33 144.023,86 11.442.781,19

F) Entrate da servizi per conto di terzi

8.336.006,93 1.553.642,60 0,00 0,00 8.336.006,93 6.782.364,33 1.301.639,07 8.084.003,40

Totale Entrate (A+B+C+D+E+F) 281.364.480,83 63.773.878,51 555.830,05 7.648,27 281.912.662,61 218.138.784,10 114.776.829,52 332.915.613,62

RESIDUI PASSIVI

primo anno del mandato

Iniziali Pagati Maggiori Minori Riaccertati Da riportare

Residui pro-venienti dalla

gestione di com-petenza

Totale residui di fine gestione

A) Spese correnti 118.552.869,41 59.877.072,83 0,00 4.166.672,96 114.386.196,45 54.509.123,62 85.417.517,42 139.926.641,04

B) Spese in conto ca-pitale

125.798.438,56 31.373.165,59 0,00 982.354,41 124.816.084,15 93.442.918,56 11.264.148,36 104.707.066,92

C) Spese per rimborso di prestiti

9.894.558,86 5.164.760,80 0,00 720.421,28 9.174.137,58 4.009.376,78 21.489.794,62 25.499.171,40

D) Spese per servizi per conto di terzi

26.020.380,79 3.040.048,48 0,00 1.818.477,80 24.201.902,99 21.161.854,51 1.293.839,72 22.455.694,23

Totale Spese (A+B+C+D) 280.266.247,62 99.455.047,70 0,00 7.687.926,45 272.578.321,17 173.123.273,47 119.465.300,12 292.588.573,59

RESIDUI PASSIVIultimo anno del

mandatoIniziali Pagati Maggiori Minori Riaccertati Da riportare

Residui pro-venienti dalla

gestione di com-petenza

Totale residui di fine gestione

A) Spese correnti 115.167.897,59 59.284.858,20 0,00 233.488,22 114.934.409,37 55.649.551,17 74.913.845,13 130.563.396,30

B) Spese in conto capitale 71.051.894,19 19.582.282,99 0,00 129.905,60 70.921.988,59 51.339.705,60 39.281.547,32 90.621.252,92

C) Spese per rim-borso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

D) Spese per servi-zi per conto di terzi 5.111.851,00 4.132.832,27 0,00 0,00 5.111.851,00 979.018,73 41.361,29 1.020.380,02

Totale Spese (A+B+C+D) 191.331.642,78 82.999.973,46 0,00 363.393,82 190.968.248,96 107.968.275,50 114.236.753,74 222.205.029,24

38

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Analisi anzianità dei residui distinti per anno di provenienza

RESIDUI ATTIVI 2013 e precedenti 2014 2015 2016 2017

A) Entrate Tributarie 36.287.376,76 12.187.644,90 16.342.291,74 16.846.570,48 44.442.405,63

B) Trasferimenti da Stato, Regione, altri enti 4.001.931,55 2.838.765,81 2.442.040,97 13.605.364,03 19.801.883,27

C) Entrate Extratributarie 36.009.440,16 2.895.776,88 3.059.529,34 5.239.679,82 14.892.592,06

Totale (A+B+C) 76.298.748,47 17.922.187,59 21.843.862,05 35.691.614,33 79.136.880,96

Conto capitale

D) Entrate da Alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti 23.320.805,03 25.326,60 1.959.507,12 22.995.611,25 34.194.285,63

E) Entrate derivanti da Accensione di prestiti 10.650.088,56 572.051,08 14.148,98 62.468,71 144.023,86

Totale (D+E) 33.970.893,59 597.377,68 1.973.656,10 23.058.079,96 34.338.309,49

F) Entrate da servizi per conto di terzi 6.171.760,92 217.862,91 48.659,40 344.081,10 1.301.639,07

Totale generale (A+B+C+D+E+F) 116.441.402,98 18.737.428,18 23.866.177,55 59.093.775,39 114.776.829,52

RESIDUI PASSIVI 2013 e precedenti 2014 2015 2016 2017A) Spese correnti 15.003.656,78 4.413.805,05 9.361.764,08 26.829.299,42 75.023.674,23

B) Spese in conto capitale e da incre-mento attività finanziarie 11.671.114,63 654.482,83 3.489.776,17 35.577.774,54 39.159.301,49

C) Spese per rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

D) Spese per servizi per conto terzi 786.111,76 32.335,64 27.539,59 133.031,74 41.361,29

Totale generale (A+B+C+D) 27.460.883,17 5.100.623,52 12.879.079,84 62.540.105,70 114.224.337,01

Rapporto tra competenza e residui

Rapporto tra competenza e residui 2013 2014 2015 2016 2017Percentuale tra Residui Attivi delle Entrate Tributarie ed Extratri-butarie e Totale Accertamenti Entrate Tributarie ed Extratributarie

66,00 80,00 79,00 115,00 80,66

Evoluzione indebitamento dell’Ente

Il capitale preso a prestito e ancora da rimborsare al 31.12 di ciascuno degli anni del mandato è evi-denziato nella seguente tabella e rapportato alla popolazione residente:

Indebitamento 2013 2014 2015 2016 2017Residuo debito finale 180.908.491,61 172.886.622,12 168.153.110,51 160.475.027,15 152.666.177,34

Popolazione residente 241.147 240.174 238.118 236.880 234.293

Rapporto tra residuo debito e popolazione residente 750,20 719,84 706,18 677,45 651,60

39

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Rispetto del limite di indebitamento

L’incidenza in percentuale dell’importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui contratti, a quello degli eventuali prestiti obbligazionari emessi, a quello delle eventuali aperture di credito sti-pulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell’art. 204 del Tuel (Dlgs. n. 267/00), al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, sulle entrate relative ai primi tre titoli di entrata risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui si è realizzata l’assunzione dei mutui, è riportata nella seguente Tabella:

Rispetto limite di indebitamento 2013 2014 2015 2016 2017

Incidenza % degli interessi passivi sulle entrate correnti (Art. 204 TUEL) 4,20 3,89 3,34 2,42 2,92

4.3. IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

L’Amministrazione Accorinti ha ereditato dalla gestione commissariale Croce un Piano di riequilibrio varato nel gennaio 2013. Ricordiamo che quella guidata da Luigi Croce era la settima gestione com-missariale del Comune di Messina dal secondo Dopoguerra, la terza solo nel decennio precedente l’insediamento dell’attuale Giunta.

“Quello del 2013 era un Piano – ha spiegato Antonino Cama, attuale Dirigente del Dipartimento En-trate Tributarie che ha guidato la Ragioneria fino al 9 maggio 2017 – che non teneva conto di tutti gli aspetti necessari. La prima vera revisione della massa debitoria del Comune di Messina è stata quella fatta in vista della rimodulazione del Piano approvata con Deliberazione del Consiglio comunale 6/C del 28 febbraio 2015. Quella individuata dal Piano precedente è difficilmente comparabile perché i dati erano imprecisi”.

La successiva importante rimodulazione del Piano, operata nel corso di questo Mandato, è stata quel-la approvata con Delibera n. 56/C del 30 settembre 2016.

“Successivamente, oltre alla rimodulazione approvata con Delibera 56/C del 30 settembre 2016 – ha raccontato Loredana Sciglio (Dipartimento Servizi finanziari – Ufficio Piano di riequilibrio) –c’è stato un tentativo di aderire al ripiano ventennale, cogliendo l’opportunità offerta dalla Finanziaria. In due mesi di lavoro serratissimo, in collaborazione con gli esperti di Centro Studi Enti Locali, eravamo riusciti a rimodulare il tutto, ma alla fine questi sforzi si sono rivelati vani perché il Consiglio non ha approvato la rimodulazione”.

40

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Passare da un orizzonte decennale ad uno ventennale avrebbe consentito all’Amministrazione messi-nese di avere una consistente riduzione delle “rate” annuali, liberando annualmente importanti risorse a beneficio del bilancio. La seguente tabella mette a confronto i due diversi scenari relativi al periodo 2018-2023 in costanza del Piano di riequilibrio vigente (a dieci anni) e il Piano di riequilibrio riformulato a 20 anni che il Con-siglio comunale ha bocciato.

Tra i propositi dell’Amministrazione, ove l’operazione fosse andata in porto, c’erano anche quelli di:- rifinanziare Atm;- ridurre il volume di utili che Amam avrebbe dovuto distribuire al socio;- riportare il turnover del personale al 100%;- completare nell’immediato la stabilizzazione dei contrattisti;- riportare nell’immediato al pieno utilizzo (36 ore/settimana) il personale stabilizzato in questi anni e,

in generale, tutto il personale a tempo parziale.

41

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

4.4. I PARAMETRI DI DEFICITARIETÁ STRUTTURALE

42

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

PARAMETRI

1. Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5% rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l’avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento) 2. Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e rela-tive ai titoli I e III, con l’esclusione delle risorse a titolo di Fondo sperimentale di riequilibrio di cui all’art. 2 del Dlgs. n. 23/2011 o di Fondo di solidarietà di cui all’art. 1, comma 380 della Legge n. 228/2013, superiori al 42% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di Fondo sperimentale di riequilibrio o di Fondo di solidarietà 3. Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65%, ad esclusione eventuali residui da risorse a titolo di Fondo sperimentale di rie-quilibrio di cui all’art. 2 del Dlgs. n. 23/2011 o di Fondo di solidarietà di cui all’art. 1 comma 380 del-la legge 24 dicembre 2013 n. 228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli accertamenti delle predette risorse a titolo di Fondo sperimentale di riequilibrio o di Fondo di solidarietà 4. Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40% degli impegni del-la medesima spesa corrente 5. Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5% delle spese correnti 6. Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40% per i Comuni inferiori a 5.000 abitanti, superiore al 39% per i Comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38% per i Comuni oltre i 29.999 abitanti (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finan-ziare spese di personale) 7. Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150% rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superio-re al 120% per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all’art. 204 del Tuel) 8. Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell’esercizio superiore all’1% rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l’indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni) 9. Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5% rispetto alle entrate correnti 10. Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all’art. 193 del Tuel riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione su-periore al 5% dei valori della spesa corrente

43

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

4.5. I TEMPI DI APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI FONDAMENTALI

2013 2014 2015 2016 2017

Bilancio di previsione Del. 85/C30/12/13

Del. 58/C31/12/14

Del. 34/C25/05/16

Del. 64/C5/12/16

Del. 53/C26/10/17

Rendiconto Del. 53/C 2/12/2014

Del. 78/C19/12/15

Del. 57/C7/10/16

Del. 64/C11/12/17 In corso di predisposizione

4.6. LA COPERTURA DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE

L’art. 243 del Tuel, dedicato ai controlli per gli Enti Locali strutturalmente deficitari o dissestati, prevede che questi ultimi debbano garantire una copertura minima del costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale (quelli per i quali c’è un’istanza dell’utente di richiesta del servizio, come nel caso delle mense o dei cimiteri), attraverso i relativi proventi tariffari e contributi finalizzati in misura non inferiore al 36%. Questo obiettivo non era mai stato raggiunto a Messina sebbene, essendo in pre-dissesto, il Comune sia soggetto a tale vincolo. Questa sistematica contravvenzione ad un obbligo legislativo ha compor-tato di anno in anno l’applicazione di una sanzione pari a 2,5 milioni di Euro a carico dell’Ente.

Nel 2016, nell’ambito dell’affiancamento degli esperti di Centro Studi Enti Locali all’Area finanziaria, è stata fatta una attenta disamina finalizzata al superamento di questa criticità e sono adottate delle misure che nel complesso hanno consentito di raggiungere, per la prima volta,il livello di copertura minima del 36% prevista dalla legge.

La copertura dei servizi a domanda individuale

VALORE LIMITE DI LEGGE 2013 2014 2015 2016 2017

PERCENTUALE COPERTURA ≥36% 37,31%* 13,95% 16,74% 38,32% Non disponibile

RISPETTO DEL LIMITE

* il dato non è comparabile con quelli suc-cessivi perché frutto di una base di calcolo differente. Diversamente dagli anni succes-sivi, comprende il costo del personale delle Case di riposo, degli impianti sportivi, delle mense, ecc.

Escludendoli, la percentuale sarebbe stata nettamente inferiore, in linea con 2014 e 2015.

NO NO SINon disponibile

44

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

4.7. L’APPROVAZIONE DEL PRECONSUNTIVO

“Per la prima volta quest’anno– ha detto Daniela Lombardo (Dipartimento Servizi Finanziari – Ufficio Rendiconto della gestione e Bilancio consolidato) –con la collaborazione di Centro Studi Enti Locali, abbiamo predisposto il preconsuntivo per applicare la coda di avanzo vincolato dell’esercizio prece-dente in esercizio provvisorio”. “Questo – ha spiegato Stefano Magnisi (Dipartimento Servizi Finanziari – Ufficio Rendiconto della gestione e Bilancio consolidato) – per un Comune come il nostro che purtroppo fa ancora fatica ad approvare il bilancio di previsione entro i termini di legge, applicare una coda di avanzo è fondamen-tale perché dà respiro a tutte le attività dell’Ente, consentendo di pagare i debiti fuori bilancio, di fare lavori di manutenzione stradale o alle scuole. Già da marzo abbiamo insomma potuto rispondere alle esigenze più impellenti”.

4.8. IL PROCEDIMENTO DELLA SPESA

Come noto a partire dal 31 marzo 2015 l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso a tutta la Pubblica Amministrazione, ivi compresi gli Enti Locali. Per il Comune di Messina la transizione non è stata “indolore” perché il vecchio software gestionale non si interfacciava con il “Sistema di intercambio” (Sdi)quindi tutte le informazioni dovevano essere caricate manualmente e di fatto le fatture elettroniche continuavano ad essere stampate e trattate esattamente come i documenti tradizionali.A segnare la svolta, in questo senso, è la Determinazione direttoriale del 31 dicembre 2015, n. 571, con la quale vengono acquistate le licenze d’uso e manutenzione di un nuovo“software della Con-tabilità finanziaria, economico patrimoniale e analitica per centro di costo, gestione economica del personale, piano delle performances, controllo di gestione e cruscotto aziendale”. Ciò ha consentito di abbandonare un software contabile rivelatosi inadatto ed obsoleto, per passare ad uno più in linea il nuovo ordinamento contabile degli Enti Locali.

Il cambio del gestionale sulle prime ha causato ritardi e, posto che è coinciso con il blocco dei trasfe-rimenti, ha prodotto ritardi nei pagamenti fino a 6 mesi.

“I fornitori– ha raccontato Elvira Oceano (Dipartimento Servizi Finanziari – Ufficio spesa)- venivano a bussare nelle stanze, è stato un momento molto difficile ma siamo riusciti comunque a scoraggiare le richieste di pagamento di interessi moratori che avrebbero notevolmente danneggiato il Comune. L’unica che l’ha avanzata è una ditta del Nord fornitrice di buoni pasto. Questo grazie ad una particolare cura nella gestione del rapporto con i creditori, viene prestata molta attenzione alla persona. Una cosa che apprezzano molto è il fatto che quando io faccio le richieste di Durc o le verifiche Equitalia, se c’è un problema, la procedura te lo segnala subito, prima che tu con-fermi e renda definitiva quella richiesta. Se non c’è la liberatoria o la regolarità, io mi prendo la briga (e non è un atto dovuto) di telefonare al fornitore in questione e gli suggerisco di andare all’Inps o all’A-genzia delle Entrate per verificare se c’è qualche cartella esattoriale in sospeso perché se loro si fanno fare una rateizzazione, a me danno la liberatoria e io posso pagare la fattura per intero, altrimenti la

45

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

pignorano e loro vengono privati della liquidità, già ridotta per via dell’applicazione dello split payment. In ogni caso, alla fine, il debito viene saldato ma la modalità fa una grande differenza. Anche perché questo è un territorio caratterizzato da grandi difficoltà economiche”.

Gli indici di tempestività dei pagamenti sono migliorati in seguito, anche grazie alla dematerializzazio-ne delle Determine, come riferito da Filippo Marabello ed Elvira Oceano, che all’interno del Dipartimen-to Servizi Finanziari, sono le figure di riferimento per questo ambito.

“In passato servivano 3 copie complete di tutti gli allegati per ogni atto di liquidazione quindi quotidia-namente arrivano fascicoli enormi, che anche logisticamente creavano grossi problemi perché dove-vamo trasportarli da un ufficio all’altro in base alle competenze. Per orientarci tra questo mare di carta facevamo quotidianamente un elenco, la distinta (sempre cartacea), in cui registravamo tutti i protocolli che in una determinata data erano stati mandati ad altri Uffici. Dovevamo documentare i passaggi in maniera tale da poter dare informazioni agli utenti sullo stato della loro pratica (chi ce l’aveva, chi la stava lavorando ecc.). Tutto ciò scompare il 16 ottobre 2017 con la dematerializzazione degli atti.Prima di allora se qualcuno telefonava per sapere a che punto fosse un pagamento (sia che fosse un cittadino che fosse il Sindaco perché non c’era modo di accelerare per nessuno), il tempo materiale per dargli questa informazione era di circa 10 ore lavorative perché dovevamo fisicamente girare le stanze per trovare il faldone. Adesso in 30 secondi si può dare questo tipo di informazione.Un altro vantaggio della dematerializzazione che ancora non si può notare ma che ci sarà e sarà grandissimo riguarda le richieste di accesso agli atti o le indagini della Polizia tributaria che ad oggi sono una tragedia. Per ora non arrivano richieste di accesso che riguardano atti dematerializzati (nor-malmente le richieste sono relative a pagamenti di 2-3 anni prima o anche precedenti) quindi saranno benefici che si vedranno più avanti, ma sarà una rivoluzione perché adesso quando ci arrivano queste richieste perdiamo un sacco di tempo”.

Prassi adottata per gli impegni di spesa

La procedura adottata per gestire gli impegni di spesa ha subito delle modifiche di recente. Al fine di avere il massimo controllo sugli impegni di spesa, è stato previsto un doppio controllo sulle Determine che vengono prima inviate alla Ragioneria per la verifica. Poi vengono nuovamente mandate all’ufficio proponente, il Dirigente mette un altro visto e poi la determina viene rimandata nuovamente in Ragio-neria per l’impegno.

“Una volta – ha spiegato Filippo Marabello – quando un Ufficio doveva fare un impegno mandava una Determina numerata e firmata in Ragioneria. La Determina diventava quindi un atto che aveva preso vita ma non era esecutivo. Se la Ragioneria trovava errori (anche di calcolo), chiamava il Dirigente di turno e chiedeva di incarcerare l’importo, e mettere quello giusto. La correzione veniva timbrata e firmata.Adesso, trattandosi di un documento informatico che quando arriva è immodificabile perché già firmato digitalmente, non è più ipotizzabile un meccanismo analogo a quello precedente (correzioni ex post) e allora la nostra proposta, condivisa con alcuni colleghi, è stata quella di far nascere gli atti come

46

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

mera bozza. La bozza fa un primo passaggio in Ragioneria che la controlla e, se rileva irregolarità, la rimanda indietro con delle note. Viene quindi corretta, numerata e firmata digitalmente dal Dirigente di turno. A quel punto la Ragioneria curerà l’esecutività. Questa cosa ha suscitato un po’ di polemiche ma si è rilevata utilissima perché l’alternativa sarebbe stato l’annullamento, attraverso una nuova de-termina, di ogni atto firmato nel quale venivano rinvenuti errori. E’ necessario ovviamente che a curare la convalida delle Determine di impegno in Ragioneria ci siano persone scrupolose ed attente, che controllino approfonditamente”.

Sul fronte delle buone prassi sviluppatesi, la stessa Lilli Frisone ha invece indicato quanto segue:

“Grazie all’ingresso del Progetto di sperimentazione, è stata risolta una serie di problemi che c’erano stati in Ragioneria a seguito dell’introduzione del Dlgs. n. 118/2011. Il grosso della rivoluzione è stata soprattutto sul riaccertamento dei residui perché qui si tendeva intanto ad impegnare a fine anno le somme che erano rimaste residue, per non perderle. Un po’ come dire ‘poi se ci servono ci servono’, senza una programmazione strutturata di ampio respiro. Cambiare, da questo punto di vista, la menta-lità dei Dirigenti è stato difficilissimo perché ormai quello era un modus operandi consolidato. Adesso invece, grazie al grande supporto formativo fornito da Centro Studi Enti Locali, si riescono a indivi-duare con largo anticipo i creditori. E’ stata avviata una nuova prassi che consiste nell’avviare una serie di incontri con i Dirigenti prima della chiusura dei bilanci consuntivi per valutare, in fase di riaccertamento, tutti i vari impegni rimasti in piedi per vedere se era il caso di mantenerli o di eliminarli. Fin dal Riaccertamento straordinario 2015 abbiamo adottato un nuovo metodo operati-vo perfezionato in questi anni grazie al supporto dello staff di Centro Studi: definiamo un calendario di incontri nei vari Dipartimenti, con i vari Dirigenti, per aiutarli in questa fase e in questo passaggio alla nuova normativa, prima ancora della chiusura. Infatti adesso siamo di nuovo in fase di riaccertamento in vista della chiusura del consuntivo 2017 e sono già iniziati gli incontri, pertanto ritengo che questo sarà una buona prassi che rimarrà”.

47

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

L’Assessore Guido Signorino, che ha tra le sue deleghe anche quelle relative alle Aziende partecipate e ai controlli interni e al monitoraggio del Piano di Riequilibrio, ha definito il quadro iniziale di riferimen-to per le Società partecipate “una condizione drammaticamente convulsa”.Le partecipate erano uno dei punti di più difficile criticità in relazione alla tematica dello squilibrio fi-nanziario di lungo periodo dell’Ente, essendo un luogo di forte indebitamento del “Gruppo pubblico locale” in linea generale.

Al momento dell’insediamento della Giunta Accorinti, il Comune aveva partecipazioni in una vasta pluralità di Aziende ma aveva scarsissima capacità di controllo delle stesse, sia in ordine alla situa-zione economico-finanziaria, sia alla gestione dei servizi.

“La percezione che abbiamo avuto al nostro insediamento – racconta l’Assessore Signorino – è che non ci fosse una reale forma di controllo ma neanche di confronto e di dialogo tra l’Ente e le sue Società partecipate”.

Questo scollamento è testimoniato anche dal fatto che non c’era alcun contratto di servizio per la gestione dei servizi pubblici essenziali in Città. Eccezion fatta per l’Amam (Azienda meridionale Acque Messina) che era l’unica che non presentava problematiche di bilancio particolarmente preoc-cupanti, tutte le altre Società erano in una situazione gestionale e finanziaria fortemente critica.Nei confronti di tutte queste Società, il Comune aveva una forte posizione di disallineamento sotto il profilo delle partite creditorie e debitorie.

Lo scenario comprendeva una serie di Società tra cui: - la Società Feluca Spa (in liquidazione), nata per gestire i servizi telematici e informatici del Comune,

aveva unità di personale ma di fatto nessun servizio attivo dal 2011. Partecipata anche dalla Provin-cia e con un socio di maggioranza fallito;

- la Società Polisportiva Città di Messina Srl (Società a partecipazione pubblica di controllo in liqui-dazione), nata per gestire i servizi sportivi, di fatto non ha mai funzionato;

- la Nettuno Spa (Società a partecipazione pubblica non di controllo, in liquidazione), si tratta di una Società di scopo partecipata anche dalla Provincia e da un socio privato, gli armatori, che aveva come obiettivo la costruzione di un porticciolo turistico. Non si riesce a chiudere perché la Provincia non concede i conferimenti deliberati dagli Organi all’epoca e questo blocca l’approvazione dei bi-lanci. In assenza di approvazione dei bilanci, non si può proseguire nell’attuazione delle procedure deliberate;

- Il Tirone Spa (Società a partecipazione pubblica non di controllo), è una Società di trasformazione urbana. Anche in questo caso c’era un problema di mancata approvazione dei bilanci. Il motivo è la

CAPITOLO 5I RAPPORTI ENTE-SOCIETÀ PARTECIPATE E GLI INTERVENTI SUL PIANO DEI SERVIZI

48

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

pretesa di un socio di ricondurre attività di progettazione, fatta senza una reale ed esplicita richiesta da parte della Società stessa, per circa 2 milioni di Euro che vorrebbero mettere a credito sul bilancio dell’Azienda (che è a zero). La richiesta trova l’opposizione da parte di tutti.E’ stata chiesta la messa in liquidazione dell’Azienda al Tribunale delle imprese di Palermo e sarà messa, con ogni probabilità, in liquidazione forzosa.

Preso atto di questo scenario così critico e complesso, l’Amministrazione subentrata nel 2013 ha proceduto a: - contrattualizzare tutte le Società attive, vale a dire Amam, Atm, Messinaservizi e Innovabic. - rilanciare i servizi; - stilare un piano di razionalizzazione di tutte le Società partecipate che prevede la riduzione di

molte di esse2; - azzerare i ritardi sui pagamenti; - allineare tutte le partite contabili (processo completato con Atm, tramite atto transattivo con Mes-

sinambiente e Ato, subordinatamente all’esito della procedura concordataria di Messinambiente, e in via di formalizzazione con Amam);

- realizzare e finanziare in investimenti nel settore della mobilità (flotta automezzi e tramvia), nel settore dell’igiene urbana (acquisizione mezzi per raccolta differenziata e per interventi di spazza-mento), nel settore della distribuzione dell’acqua (interventi per messa in sicurezza e ripristino-potenziamento dell’acquedotto Fiumefreddo, interventi su acquedotto Alcantara, interventi per po-tenziamento rete fognaria);

- avviare a liquidazione effettiva la Società Polisportiva; - definire la revisione degli Statuti delle Società attive in attuazione del nuovo “Testo unico sulle

Società partecipate”; - definire e sottoporre al Consiglio il piano di revisione straordinaria delle Società partecipate; - rispettare il concorso delle aziende partecipate (Amam, Atm) al piano di riequilibrio del Co-

mune.

In merito ad Amam e Messinaservizi, il Segretario generale e Direttore generale, Antonio Le Donne, ha riferito quanto segue:

“Negli anni scorsi abbiamo fatto un grosso lavoro sul rifacimento integrale degli Statuti di Amam e di Messinaservizi. Abbiamo inserito le norme sul controllo analogo recependo anche norme ‘innova-tive’ sul controllo dei lavoratori e dell’utenza. Abbiamo inoltre dato vita all’Organismo paritetico di coordinamento dei Responsabili anticorruzione del Comune proprietario e delle Aziende comunali. Siamo uno dei pochi Enti in Italia ad avere un Organismo di questo genere, che deve armonizzare la Legge n. 190/2012 (Legge Anticorruzione per gli Enti pubblici) con il Dlgs. n. 231/2001, per le Aziende private”.

2 In un primo momento la volontà della Giunta era quella di costituire una macro-Società multiservizi che gestisse congiuntamente tutti i servizi pubblici essenziali della Città, consentendo di realizzare importanti economie di scala (si pensi alla riduzione dei costi per i servizi amministrativi interni, per la riparazione dei mezzi attraverso le officine interne o per i Consigli di amministrazione). L’ipotesi però è stata osteggiata politicamente e non è stato possibile darle attuazione.

49

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

5.1. IL SERVIZIO IDRICO

Amam è operativa dal 1° Gennaio 1996 e ha curato sino a dicembre del 2001 la gestione dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua potabile del Comune di Messina. A partire dal 1° Gennaio 2002, in forza di delibera della Giunta Municipale, provvede alla gestione del Servizio Idrico Integrato costituito dall’insieme dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione di acqua e dei servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue dell’intero territorio comunale. Rientrano tra le sue competenze anche la gestione, manutenzione ed esercizio degli impianti necessari per lo svolgimento dei servizi ad essa affidati.

Nel 2013 non presentava criticità di bilancio ma presentava (e presenta tuttora) criticità gestionali legate alla carenza di personale rispetto alle necessità operative dell’Azienda. Attualmente è in via di ultimazione la fase di allineamento delle partite contabili che dovrebbe definire in maniera trasparente ogni forma di pendenza tra il Comune e l’Azienda.

Amam ha partecipato al percorso di riequilibrio finanziario pluriennale dell’Ente per il tramite degli utili di bilancio destinati al socio. Questi, nei primi anni del Piano di riequilibrio sono stati appena allineati o un po’ al di sotto rispetto alle previsioni. Negli ultimi 2 anni hanno invece costituito un contributo eccedentario tale da compensare minori realizzazioni su altre misure. Lo scorso anno c’è stato un dividendo di oltre 5 milioni di Euro, quest’anno è atteso un dividendo prossimo ai 2 milioni di Euro, quindi in linea con le previsioni del Piano.

L’Amam è stata autorizzata a derogare ai vincoli assunzionali in considerazione delle oggettive necessità di adeguamento e di avvicinamento dell’organico di fatto alla pianta organica di diritto. Ha attraversato una fase di elevata complessità nel momento della crisi idrica che colpì Messina nell’ot-tobre 2015. Una emergenza che accese i riflettori su quella che l’Assessore Signorino ha definito:

“la criticità strutturale, non tanto dell’Azienda, quanto del servizio di distribuzione dell’acqua in città, legata all’obsolescenza degli impianti e all’inesistenza di ogni strategia di investimento e manutenzio-ne effettiva nel corso degli ultimi 20 anni. La frana fece emergere tutta la vulnerabilità del sistema di approvvigionamento idrico della Città di Messina”3.

E’ stato profuso un grande impegno per mettere in campo interventi di carattere strutturale che sa-nassero queste criticità. Si è proceduto attraverso il reperimento di fondi per il consolidamento del versante montuoso in cui transita l’acquedotto e per il rafforzamento strutturale della condotta, con un totale di oltre 6 milioni di Euro a valere sulle risorse dei “Patti per lo sviluppo” della Regione Sicilia e della Città di Messina.

3 Questo ha portato alla decisione di fare una serie di investimenti nel settore. Nel Masterplan sono stati previsti degli interventi strategici per il rafforzamento della conduttura e per l’individuazione di sistemi di approvvigionamento alternativi. Tra la Regione e il Comune complessivamente sono stati stanziati circa 6 milioni di Euro per gli interventi relativi all’acquedotto.

50

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

5.2. IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO

Il rapporto con l’Ente

Una delle situazioni più critiche con la quale l’Amministrazione ha dovuto fare i conti è sicuramente quella dell’Azienda di trasporti (Atm) che non aveva bilanci approvati da Consiglio comunale a partire dall’anno 2001.

I rapporti con l’Ente erano contraddistinti da una forte conflittualità, legata appunto ai motivi di mancata approvazione dei bilanci, e il livello di servizio nel 2013 era praticamente inesistente (15 autobus e bassa utenza) a dispetto degli oltre 600 dipendenti, quasi tutti amministrativi e chiaramente ampia-mente sottoutilizzati.

C’era inoltre un pesante ritardo nei pagamenti del Comune alle proprie Società (e quindi nella cor-responsione degli stipendi che mediamente arrivavano con 4 mesi di ritardo) e un fortissimo livello di indebitamento nei confronti dell’erario da parte della società, come anche di altre realtà del Gruppo pubblico locale. Criticità quest’ultima che permane ancora oggi.

La prima azione intrapresa dal Comune è stata la ridefinizione della compagine dirigenziale dell’A-zienda. Sono stati nominati un nuovo Direttore generale, un nuovo Dirigente della Tranvia e un nuovo Dirigente amministrativo.

Gli interventi sul fronte dei servizi erogati alla collettività

Per intervenire sul fronte del servizio erogato, la prima azione intrapresa è stata quella di avviare una collaborazione strategica con l’Azienda di trasporti torinese GTT che ha consentito all’Amministrazio-ne di Messina di acquistare, al prezzo simbolico di 1 Euro l’uno, un totale di 17 autobus che l’Azienda torinese stavano dismettendo. Questi mezzi sono stati rimessi a norma e in condizione di viaggiare.

“L’Atm – ha detto l’Assessore Guido Signorino - è passata dall’essere uno ‘stipendificio’ ad essere un’Azienda molto efficiente sotto il profilo gestionale. Questo risultato acquista ancora più valore se si considera che l’Azienda si è risanata in un contesto di riduzione dei trasferimenti da parte del Comune, al punto che oggi l’Azienda contribuisce al riequilibrio finanziario con la previsione di una sostanziale riduzione di contribuzione. Resta però ancora oggi da sciogliere il nodo dei bilanci, ad oggi ancora non approvati dal Consiglio comunale”

51

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Questo il quadro del percorso compiuto, come indicato dal Vicesindaco e Assessore alla mobilità Gaetano Cacciola.

Situazione inizio mandato (giugno 2013) Situazione fine mandato (2018)

Approccio tradizionale alle questioni della mobilità

Avviati progetti di mobilità sostenibile, destinati all’in-cremento del trasporto pubblico, dei parcheggi di inter-scambio e all’aumento della “mobilità dolce” (piste cicla-bili, aree e percorsi pedonali), oltre che al miglioramento della sicurezza stradale

Nessun contratto di servizio che regoli il rapporto eco-nomico tra Atm e il Comune

Dal 1° febbraio 2016 è attivo il 1° contratto di servizio mai stipulato tra Comune e Atm

Pochissimi mezzi Atm sia su strada che su rotaia

Arrivati e messi in linea complessivamente 52 Bus Euro6

Progetto per acquisto 13 bus elettrici + 7 bus extraurbani (Gara in fase di assegnazione – arrivo previsto ottobre 2018)

Finanziamento di 11,4 milioni di Euro per Messina per rinnovo e upgrading infrastrutturale della rete tranviaria (Delibera Cipe 22 dicembre 2017) – L’offerta di servizio passerà da 6 tram + 2 sussidi a 12 tram

Basso chilometraggio percorso dai mezzi pubblici Atm Più che raddoppiati i chilometri percorsi rispetto al 2013

Pagamento salari dipendenti Atm arretrato da 4 mesi Salario dipendenti Atm pagato con regolarità anche in occasione dei momenti di crisi di liquidità del Comune

Compagine dirigenziale considerata non convincen-te dall’Amministrazione comunale

Cambio vertici Atm (nomina di nuovo Direttore Generale, Dirigente della Tranvia e Dirigente amministrativo

Bassa utenza trasporto pubblico locale Netto aumento dell’utenza aumentata (Utenti triplicati e abbonamenti raddoppiati rispetto al 2013)

E’ stato inoltre siglato un nuovo Contratto sindacale decentrato innovativo; sono state lanciate le ap-plicazioni a favore dell’utenza “MyATM” e “MyCicero”; dato il via al monitoraggio di tutti i bus e tram attraverso il Sistema Falco e sono stati infine istituiti degli autobus notturni che percorrono d’estate la litoranea Nord (6 mezzi che eseguono il servizio tra le 22.00e le 4.30) per evitare che chi si reca nei locali notturni si metta alla guida sotto gli effetti dell’alcol per rientrare in Città.

5.3. IL SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

Il rapporto con l’Ente

Messinambiente, gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani,presentava nel 2013 una situazione ancora più compromessa delle altre grandi Società sin qui menzionate. Era in liquidazione e anche in questo caso c’erano forti ritardi nella corresponsione degli stipendi e dei corrispettivi all’Azienda.

52

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Inoltre perizia, valori e stima indicati nei piani di servizio approvati a inizio anno, venivano successi-vamente rivisti in riduzione producendo di fatto un danno perché i costi che erano stati sostenuti non erano più recuperabili con i contributi che venivano resi. In sostanza, in assestamento di bilancio ve-niva decurtato il contributo reso quando l’anno era già avanzato, senza dare indicazioni in merito alla riduzione dei servizi da effettuare. Questo aveva generato una condizione di conflittualità nei rapporti con le Aziende. Messinambiente aveva citato in giudizio Ato3 Messina che, a sua volta, aveva citato in giudizio il Comune di Messina.Questa pesante situazione è stata assorbita dall’Amministrazione Accorinti nel Piano di riequilibrio pluriennale ma, al contempo, erano mantenuti i giudizi presso il Tribunale. Ci sono stati, da parte della Giunta, anche dei tentativi di definire degli schemi di transazione ma questi risultavano vincolati all’ap-provazione del Piano di riequilibrio quindi di fatto non funzionali.

Questa situazione di stallo viene superata solo a seguito della richiesta di fallimento dell’Azienda, avanzata dalla Procura della Repubblica, che di fatto ha messo il Comune in condizione di definire una transazione in virtù della quale sono stati risolti i contenziosi, riconoscendo all’Azienda quanto dovuto.

Nella stessa sede sono stati definiti transattivamente i debiti fuori bilancio che apparivano acclarati. Lo scenario che emerge è il seguente: 9,5 milioni di Euro di debiti fuori bilancio riferiti ad annualità precedenti all’insediamento della Giunta e un contenzioso aperto per un totale di 24 milioni di Euro circa, ad oggi solo parzialmente riassorbito (oggi ammonta a 17 milioni circa).

L’Amministrazione comunale, nel corso del mandato, ha garantito la continuità del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e i pagamenti all’Azienda. Ha inoltre costituito una nuova Società in house provi-ding, “Messinaservizi bene comune”, che ha assorbito Ato 3 Messina e Messinambiente e ha preso in carico il servizio svolto in precedenza da quest’ultima.

“Per quanto riguarda i rapporti finanziari tra l’Ente e le Aziende – ha detto l’Assessore Guido Signorino –con la transazione per Messinambiente e l’atto di parificazione contabile, già realizzato con Atm e in via di completamento anche con Amam,possiamo dire che sostanzialmente la situazione contabile del Comune con le Aziende partecipate è stata appianata in maniera integrale. In questo conte-sto, è stato importante poterci avvalere del supporto di Centro Studi Enti Locali sia come interlocutore col quale confrontarci su alcune criticità specifiche che per le attività di formazione attivate presso le Aziende partecipate”.

Gli interventi sul fronte dei servizi erogati alla collettività

Questi alcuni indicatori che danno la misura del percorso compiuto con riferimento alla qualità del servizio erogato:

53

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Situazione inizio mandato (giugno 2013) Situazione fine mandato (2018)

Raccolta differenziata al 3-4%

Raccolta differenziata al 17% anche grazie all’introduzione del “porta a porta”, che ad oggi interessa 2 circoscrizioni (per un to-tale di 60.000 abitanti) ma in futuro dovrebbe incrementare l’u-tenza.

5.000 famiglie iscritte alle isole ecologiche Oltre 30.000 famiglie iscritte alle isole ecologiche

“Dal 15 novembre 2014 all’1 maggio 2018: ci sono voluti quasi 4 anni per far partire la Società in house Messinaservizi bene comune, che ha accorpato le due partecipate Atome4 e Messinambiente, ereditandone il servizio di gestione integrata dei rifiuti. Un’odissea politico-amministrativa – ha detto l’Assessore Daniele Ialacqua, che ha tra le proprie deleghe anche quelle all’Ambiente e ai rifiuti – che ha attraversato le intemperie delle burocrazie regionali e comunali, che ha resistito alle ‘sirene’ della scorciatoia della privatizzazione per rivendicare l’autonomia negli Enti Locali di decidere la forma giuri-dica dell’ente gestore di un servizio essenziale come quello dei rifiuti. L’approdo finale, una Società in house senza debiti e pronta ad investire per il rilancio del servizio, ripaga le ‘sofferenze’ del periglioso viaggio”.

5.4. PROGETTAZIONE EUROPEA E ALTRE ATTIVITA’ STRUMENTALI

Oltre alle società e aziende che gestiscono i servizi pubblici locali il Comune ha deliberato la perma-nenza dell’azienda strumentale in house providing “Innovabic”, di cui il Comune è comproprietario congiuntamente all’Università di Messina e alla Città Metropolitana. L’azienda ha esperienza di gestio-ne e di project management nel campo della progettazione europea; l’assenza di contratti di servizio sottoscritti dagli Enti proprietari aveva determinato una criticità gestionale e il reiterarsi di perdite nella gestione dell’azienda, la quale è stata posta in liquidazione “tecnica”, con mandato al liquidatore di porre in essere ogni azione mirante sia alla continuità delle attività che alla rimozione delle cause che hanno determinato la condizione di difficoltà dell’azienda, inclusa la possibilità di sottoscrivere i con-tratti di servizio.

5.5. LA REVISIONE STRAORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE

L’art. 24 del Dlgs. 175/16, rubricato “Testo unico delle Società a partecipazione pubblica” (“Tusp”), all’art. 24 ha previsto che le P.A. effettuino la “revisione straordinaria delle partecipazioni societarie” possedute alla data del 23 settembre 2016 (data di entrata in vigore del Decreto).In particolare, le Amministrazioni interessate erano chiamate ad adottare un Provvedimento motivato, in Consiglio comunale per gli Enti Locali e in Consiglio di amministrazione per gli altri Enti, avente ad oggetto, sia le partecipazioni detenute direttamente (partecipazioni dirette), che quelle detenute per il tramite di altre Società (partecipazioni indirette), anche se acquistate in conformità ad espresse previ-sioni normative, statali o regionali.

Tale procedimento doveva essere effettuato in ogni caso, anche per partecipazioni di modesta entità.Le informazioni degli esiti della “revisione straordinaria delle partecipazioni” dovevano essere rese

54

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

disponibili alla Struttura di monitoraggio, indirizzo e coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti. Ai sensi dell’art. 17, comma 4, del Dl. n. 90/14, l’esito della revisione doveva essere comunicato per via telematica al Dipartimento del Tesoro attraverso il caricamento delle informazioni nell’applicativo “Partecipazioni”.

L’Amministrazione di Messina ha approvato il “Piano di ricognizione e di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie” del Comune di Messina, con relativa Relazione tecnica, con l’atto di Consi-glio comunale n. 4/C del 18 gennaio 2018.

Sono state in quell’occasione individuate le azioni di razionalizzazione per ciascuna partecipazione so-cietaria diretta e indiretta. Queste possono essere consultate nelle Tabelle che costituiscono l’Allegato 1 del citato Piano, e in particolare nelle singole schede riportate e classificate come segue: - Tabella 1: “Partecipazioni societarie mantenute senza interventi di razionalizzazione” - Tabella 2: “Partecipazioni societarie mantenute con interventi di razionalizzazione (contenimento

costi)”; - Tabella 3: “Interventi di razionalizzazione - Partecipazioni societarie dirette”; - Tabella 4: “Interventi di razionalizzazione – Partecipazioni societarie indirette”.

Risultati di esercizio delle principali Società controllate per fatturato –Anno 2013

Forma giuridica tipologia di Società

Fatturato registrato o valore della produzione

Percentuale di partecipazione o di capitale di

dotazione

Patrimonio netto azienda o

Società

Risultato di esercizio positivo o negativo

AMAM Società per azioni 28.837.489 100,00 6.723.336 501.739

ATM Azienda speciale 29.265.354 100 -32.406.771 248.163

ATO 3 MESSINASocietà per azioni 30.638.637 98,34 72.504 31.835

MESSINAMBIENTE Socie-tà per azioni 30.363.973 99,19 -31.163.445 -597.315

Risultati di esercizio delle principali Società controllate per fatturato –Anno 2016 (in quanto ancora non pervenuti i dati di Bilancio dell’Esercizio 2017)

Forma giuridica tipologia di Società

Fatturato registrato o valore della produzione

Percentuale di partecipazione o di capitale di

dotazione

Patrimonio netto azienda o Società

Risultato di esercizio positivo o negativo

Società per azioni 27.129.467 100 11.021.060 5.109.125

Azienda speciale 34.766.052 100 -31.616.291 128.779

Società per azioni 2.785.876 98,34 151.261,00 12.630

Società per azioni 33.277.064 99,19 -46.258.213 -2.691.993

55

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

CAPITOLO 6SVILUPPO ECONOMICO: DAL “PON METRO” AL MASTERPLAN, IL QUADRO DEI PROGETTI IN CAMPO

Le risorse sul tavolo, intercettabili attraverso programmi dedicati alla Città di Messina, ammontano a circa 300 milioni di Euro, di cui 115 afferenti al “Patto per il Sud”, 92 al “Pon metro” e 30 al Program-ma complementare al “Pon Metro”. I progetti elaborati nel corso del mandato Accorinti, che fanno leva su queste risorse, spaziano dalla tutela del suolo all’acquisto di autobus elettrici, passando per misure di contrasto del disagio abi-tativo e gli incentivi per la nascita di nuove imprese giovanili. L’Assessore Guido Signorino, che ha tra le proprie deleghe quella allo Sviluppo economico, ha così riassunto la strategia che ha guidato l’azione amministrativa in relazione allo sviluppo della Città di Messina.

“Sotto il profilo finanziario la nostra strategia si è fondata innanzitutto sulla volontà di evitare il dissesto, avviando il pagamento dei debiti verso i creditori, perché questo avrebbe avuto conseguenze gravi anche per il settore privato e quindi per l’economia locale. Allo stesso tempo, abbiamo cercato di individuare risorse per il finanziamento delle opere e per il rilancio dell’economia cittadina, in modo tale da riattivare il ciclo degli investimenti pubblici. Riteniamo infatti che, in un contesto territoriale in cui gli investimenti dei privati languono, questo sia l’unico modo per riavviare la domanda e la crescita del sistema economico locale”

Tra i passi compiuti in questo senso nell’ultimo quinquennio, ci sono: - un forte incremento dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno, il cui gettito è passato dai 40.000

Euro del 2013 ai 210.000 Euro del 2017 (+ 400%); - l’avvio di uno “Sportello per l’imprenditorialità giovanile e femminile”; - lo stanziamento fondo di microcredito rivolto alle imprese giovanili; - l’attivazione di un info point dedicato ai crocieristi presso il terminal “Msc”; - la stipula di una convenzione con l’Ansa finalizzata a promuovere la Città di Messina; - l’instaurazione di contatti istituzionali con l’Autorità Portuale e le compagnie navigazione per il poten-

ziamento di Messina come meta di accoglienza; - l’accordo stretto con Demanio, Difesa e Giustizia per il nuovo Palagiustizia che prevede il recupero,

il riuso e la riqualificazione di circa 36 ettari all’interno della Città per realizzare la nuova struttura in cui saranno ospitate le funzioni ancora attive dell’Ospedale Militare e il secondo Palazzo di Giustizia.

- l’avvio di progetti strategici per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo locale (ampliamento e urbanizzazione primaria per gli insediamenti produttivi delle aziende PRUSST, che dà attuazione a un piano atteso da circa 20 anni dalle aziende locali),

- avvio di progetti infrastrutturali per i servizi (impianti per il trattamento dei rifiuti: frazione secca e frazione umida, con emancipazione della città dal conferimento in discarica; il citato intervento di consolidamento e rafforzamento delle infrastrutture per la distribuzione e il trattamento delle acque);

56

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

- avvio di progetti di sviluppo per l’edilizia sostenibile (difesa del suolo e prevenzione del rischio idro-geologico, adeguamento sismico dell’edilizia scolastica, edilizia sportiva) ricompresi nel “master-plan”.

Va detto che, a dispetto della situazione disperata dei conti ereditata da questa Amministrazione, sul fronte delle risorse esterne (soprattutto comunitarie), questo mandato si è inserito in un momento par-ticolarmente favorevole per le Città metropolitane.

“Le nuove politiche di coesione – ha spiegato l’Ing. Giacomo Villari, Responsabile del Servizio Svilup-po economico - riconoscono finalmente alle Città e ai grandi agglomerati urbani il ruolo di motore dello sviluppo, pertanto le Città metropolitane italiane sono state beneficiarie di un Programma specifico sperimentale a livello europeo, il ‘Pon Città metropolitane’ (Pon metro), finalizzato all’attuazione diret-ta, senza intermediazioni, di interventi strutturali sul territorio. Anche la Regione Sicilia si sta muovendo nella stessa direzione con il proprio Programma Por Fesr 2014-2020”.

Poter cogliere queste opportunità e tradurle in risorse concrete messe a disposizione della Città non è però né semplice né immediato. Un recente rapporto stilato dalla Commissione Ue, i cui dati sono aggiornati all’ottobre 2017, vede l’Italia seconda in Ue per fondi strutturali ricevuti da Bruxelles, ma sestultima su 28 per l’utilizzo delle somme attribuitele. Con riferimento ai cinque Fondi strutturali europei (Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, per la coesio-ne, per lo sviluppo regionale, per la pesca e Fondo sociale), su 73,67 miliardi attribuiti al nostro Paese, nel settennato 2014-2020, ad ottobre risultavano impegnati 27,103 miliardi di Euro (37%) e spesi 2,45 miliardi (il 3% del totale), contro la media europea del 44% di fondi impegnati e 6% spesi.

Messina, come spiegato dall’Ing. Villari, non è estranea a questo tipo di dinamica.

“La gestione di programmi complessi come quelli europei richiede uno sforzo eccezionale, sia in termini di competenze che organizzativi. Per cogliere le opportunità offerte dai Programmi europei serve una forte spinta organizzativa in termini di persone, risorse. Occorre superare la conce-zione classica della P.A. che tradizionalmente è una organizzazione che lavora per funzioni. Bisogna passare dal modello dell’organizzazione funzionale a quella per obiettivi, che significa anche ragionare in termini di flessibilità lavorativa, ad. esempio sugli orari. Servirebbe insomma una rivolu-zione culturale”.

Molte quindi le difficoltà riscontrate nella gestione di queste opportunità, aggravate anche dall’erosione del numero dei dipendenti e dal costante innalzamento dell’età media degli stessi. Come superarle? Secondo il Responsabile del Servizio Sviluppo economico un pezzo di strada è stata fatta nel corso di questi 5 anni, soprattutto per l’organizzazione del “Pon Metro”.

“Si è proceduto individuando chiaramente un obiettivo ed è stato costituito un gruppo di lavoro inter-dipartimentale, coordinato dal Segretario generale e Direttore generale, che è articolato, non per uffici, ma per competenze. Si tratta di una sorta di organizzazione sperimentale volta a valutare se,

57

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

attraverso la trasversalità di competenze individuate in più uffici, si può creare un nuovo modello di gestione di progetti e programmi strategici”.

Un modello che in qualche misura si avvicina all’orientamento dettato anche dalle ultime riforme che hanno interessato la Pubblica Amministrazione ma che, sempre secondo Villari, ha il limite di rendere meno immediata la comunicazione rispetto ad una organizzazione nella quale soggetti che perseguo-no un obiettivo comune, lavorano gomito a gomito.

Il grado di avanzamento sul fronte “Pon Metro” raggiunto, ad oggi, è il seguente: - è stato delineato il programma operativo; - sono stati individuati gran parte dei progetti da attuare mediante il programma operativo; - alcuni progetti sono stati avviati e sono giunti alla fase di spesa.

Tra i progetti sviluppati nell’ambito del “Pon Città Metropolitane 2014-2020”, ricordiamo:

ImpleMERisorse Pon Metro: € 1.450.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

“URBAMid+”, Portale Integrato per l’Urbanistica, l’Edilizia ed i Lavori PubbliciRisorse Pon Metro: € 2.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

#openmessinaRisorse Pon Metro: € 1.700.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

AGORA’Risorse Pon Metro: € 1.500.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Assistenza tecnica e supporto al Project Management del PON Metro città di MessinaRisorse Pon Metro: € 435.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Azioni integrate di supporto tecnico-gestionali e giuridico-amministrative alle procedure di scelta del contraente.Risorse Pon Metro: € 608.000,00Ammesso a finanziamento: € 608.000,00

Carteggio in un clickRisorse Pon Metro: € 500.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

58

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Centro di accoglienza per servizi a bassa soglia di pronto soccorso sociale e abitativo nel rione Valle degli Angeli periferia Sud della Città di MessinaRisorse Pon Metro: € 3.950.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

CLOUD@MERisorse Pon Metro: € 2.700.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Completamento di un complesso di palazzine per ERP e spazi esterni di pertinenza in località S. Giovannello - MessinaRisorse Pon Metro: € 4.200.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Contratto EPC di efficientamento e gestione degli Impianti di Illuminazione Pubblica mediante ammodernamento tecnologico e relamping LEDRisorse Pon Metro: € 6.200.000,00Ammesso a finanziamento: € 6.200.000,00

Efficientamento Energetico del Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”Risorse Pon Metro: € 1.389.630,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Efficientamento Energetico del Palazzo SatelliteRisorse Pon Metro: € 1.800.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Efficientamento Energetico della Sede Municipale di Palazzo ZancaRisorse Pon Metro: € 4.550.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

MEForYou: Messina per teRisorse Pon Metro: € 2.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

MeSM@RTRisorse Pon Metro: € 2.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Pista ciclopedonale “Laguna di capo Peloro” - 1° LottoRisorse Pon Metro: € 1.700.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

59

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

pZEVs Up – Rinnovamento e potenziamento tecnologico del TPLRisorse Pon Metro: € 8.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 8.000.000,00

Realizzazione di alloggi di ERP tramite la demolizione e ricostruzione dell’edificio denominato “Ex AMAM” sito in rione Gravitelli – MessinaRisorse Pon Metro: € 1.800.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Realizzazione di alloggi di ERP tramite la demolizione e ricostruzione dell’edificio denominato “Ex Scuola via Scaminaci” sito in villaggio Bordonaro – Messina.Risorse Pon Metro: € 2.063.250,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Recupero Abitativo Assistito di Alloggi comunali ricadenti in zone ad elevato rischio sociale delle periferie nord e sud del Comune di MessinaRisorse Pon Metro: € 1.025.750,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Recupero dell’immobile denominato “ex ANFASS” da destinare a finalità sociali, sito in rione Giostra - MessinaRisorse Pon Metro: € 1.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Recupero dell’immobile “Scuola primaria Capitan Traina” da destinare a finalità sociali, sito in via Comunale, villaggio Santo - MessinaRisorse Pon Metro: € 550.477,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Recupero funzionale dell’immobile a due elevazioni fuori terra e seminterrato, denominato “Magazzini Generali”, da destinare a centro polifunzionale da destinare ad attività di inclusione sociale ed inserimento ed orientamento al lavoroRisorse Pon Metro: € 4.200.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

ROM-MEmpowermentRisorse Pon Metro: € 1.500.000,00Ammesso a finanziamento: € 1.500.000,00

Sistema di collegamento intermodale porto storico - stazione ferroviaria - parcheggi di inter-scambio- trasporto pubblicoRisorse Pon Metro: € 4.700.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

60

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Sistema di infomobilità di area vastaRisorse Pon Metro: € 1.820.000,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Sistema Integrato di mobilità dolce Cairoli-Porto-DuomoRisorse Pon Metro: € 1.507.036,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

Strada FacendoRisorse Pon Metro: € 1.491.457,00Ammesso a finanziamento: € 1.496.457,00

Supporto alla redazione e sviluppo del Piano di Comunicazione LocaleRisorse Pon Metro: € 207.000,00Ammesso a finanziamento: € 207.000,00

WAY - Welfare Activity for YoungRisorse Pon Metro: € 8.000.000,00Ammesso a finanziamento: € 8.000.000,00

“SpazIA” – Spazi per l’Inclusione Attiva: casa, lavoro e socialitàRisorse Pon Metro: € 10.176.879,00Ammesso a finanziamento: € 0,00

61

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Lo stesso modello che era già stato con successo sperimentato per il “Pon Metro” è stato replicato anche per la Gestione dei progetti finanzati nel Masterplan. Di seguito il quadro degli interventi.

Masterplan estratto interventi

SETTORE PRIORITARIO INTERVENTO STRATEGICO IMPORTO TOTALE INTERVENTO

Infrastrutture

Comune di Messina: Piattaforma Logistico Intermodale di Tremestieri con annesso scalo portuale 1° stralcio € 72.000.000,00

Comune di Messina: Costruzione dello svincolo autostradale Giostra, collettore au-tostradale nord da svincolo Giostra ad Annunziata, svincolo autostradale Annunziata, 1° e 2° Lotto

€ 95.437.599,70

Comune di Messina: Sistema di collegamento intermodale porto storico - stazione ferroviaria - parcheggi di interscambio - trasporto pubblico € 4.700.000,00

Comune di Messina: Interventi di mitigazione delle vulnerabilita dell’acquedotto FIUMEFREDDO – Interventi sull’infrastruttura € 3.110.000,00

Comune di Messina: Adeguamento e ripristino del serbatoio acquedotto Montesan-to 1 € 2.200.000,00

Comune di Messina: Adegualmento controllo scarichi fognari del canale collettore “Cassina” nel tratto Grotte-Mili (9 impianti) € 1.000.000,00

Ambiente

Comune di Messina: Studi, indagini, rilievi e bonifiche ai fini della salvaguardia am-bientale e mitigazione del rischio sismico ed idrogeologico del territorio e delle infra-strutture strategiche

€ 609.900,00

Comune di Messina: Indagini geognostiche e monitoraggio inclinometrico della frana posta nel centro abitato di Pezzolo - Messina € 121.500,00

Comune di Messina: Indagini geognostiche e monitoraggio inclinometrico della frana lenta posta nel villaggio di Altolia - Messina € 269.800,00

Comune di Messina: Lavori di messa in sicurezza dell’attraversamento del torrente Portella Arena in corrispondenza della cooperativa Futura € 650.000,00

Comune di Messina: Mitigazione del rischio Alluvione con opere di sistemazione in alveo e dei sistemi arginali dei torrenti Larderia, Papardo, Salemi-Gesso, Ortoliuzzo a salvaguardia della popolazione e del tessuto economico

€ 47.888.207,30

Comune di Messina: Lavori per la mitigazione del rischio idraulico mediante l’elimina-zione di alcuni attraversamenti e guadi con la realizzazione di manufatti preferibilmen-te prefabbricati a tutela della sicurezza pubblica

€ 3.000.000,00

Comune di Messina: Interventi di mitigazione delle vulnerabilita dell’acquedotto FIUMEFREDDO – Interventi sui versanti € 2.890.000,00

Comune di Messina: MEsM@ART € 2.000.000,00

Comune di Messina: Sistema Integrato di mobilità dolce Cairoli-Porto-Duomo € 1.507.036,17

Comune di Messina: Messa in sicurezza discarica in c.da Piana del Comune di Tripi € 2.225.000,00

Comune di Messina: Revamping digestore anaerobico presente nell’impianto di de-purazione c.da Mili € 10.000.000,00

Comune di Messina: Messa in sicurezza d’emergenza della discarica RSU in località Portella Arena € 1.380.000,00

Comune di Messina: Riqualificazione ambientale e risanamento igienico-sanitario dell’alveo del torrente Cataratti-Bisconte e opere varie € 29.990.000,00

Comune di Messina: Sistemazione idraulica del torrente Annunziata e ricostruzione dell’alveo dissestato € 2.000.000,00

62

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

Sviluppo economico e produttivo

Comune di Messina: Realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria ed ac-quisizione delle aree per insediamenti produttivi in località Larderia € 9.800.000,00

Comune di Messina: Realizzazione di una piastra logistico-distributiva nell’area S.Filippo/Tremestieri Messina. € 73.147.240,00

Comune di Messina: Realizzazione di un Centro per l’Imprenditoria Giovanile per la Formazione, Orientamento ed Animazione € 420.000,00

Turismo e cultura

Comune di Messina: Realizzazione di un Centro servizi e parco urbano di ricucitura tra la Real Cittadella ed il Porto Storico. € 34.437.000,00

Comune di Messina: Riqualificazione funzionale e strutturale del Basamento del Pilone ex ENEL di Capo Peloro € 9.821.500,00

Comune di Messina: Ristrutturazione del cosiddetto conventino “Cenobio” del cimi-tero monumentale di Messina € 2.300.000,00

Comune di Messina: Riqualificazione ambientale della pineta di Camaro € 1.050.000,00

Comune di Messina: AGORA’ € 1.500.000,00

Comune di Messina:Percorsi d’Acqua tra Memorie - Interventi di restauro, riqualifica-zione e valorizzazione delle principali fontane nei centri originari dei Villaggi della zona Sud del Comune di Messina

€ 450.000,00

Comune di Messina: Lavori di ristrutturazione, adeguamento tecnologico ed elimina-zione barriere architettoniche dell’Acquario di Messina € 3.000.000,00

Comune di Messina: Progetto di restauro, rifunzionalizzazione e valorizzazione turi-stico-culturale del Forte Gonzaga € 350.000,00

Sicurezza e Cultura del-la Legalità Comune di Messina: Costruzione secondo Palazzo di Giustizia € 17.034.286,61

Altro (Edilizia scolastica e sportiva, infrastrutture e servizi per inclusione sociale nelle periferie)

Comune di Messina: Costruzione scuola elementare quindici aule, palestra e audi-torium – località Tremestieri del Comune di Messina € 6.100.000,00

Comune di Messina: Ristrutturazione ed adeguamento scuola materna ed elemen-tare Gallo-Mazzini (1° Lotto) € 1.420.800,00

Comune di Messina: Progetto di manutenzione straordinaria, adeguamento alle norme vigenti e sistemazione aree esterne delle scuola materna elementare e media G. Martino.

€ 900.000,00

Comune di Messina: Piano Integrato di verifica sismica e monitoraggio di edifici scolastici ed interventi di adeguamento e messa in sicurezza. € 3.040.000,00

Comune di Messina: Completamento Palestra e due Campi da Tennis Vill. Mili € 1.018.000,00

Comune di Messina: Adeguamento Campo di Atletica S. Santamaria (Ex GIL) € 200.000,00

Comune di Messina: Progetto di adeguamento e miglioramento di spazi di quartiere per attività sportive ed aggregative della Città di Messina. € 400.000,00

Comune di Messina: Adeguamento e completamento degli impianti sportivi di Villa Dante € 825.000,00

Comune di Messina: Cofinanziamento dei servizi di assistenza ed inclusione socia-le e politiche di inclusione attiva ed attivazione di un sistema di valutazione e monito-raggio della efficacia ed efficienza dei servizi erogati

€ 2.043.419,02

TOTALE € 452.236.288,80

63

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

“Questa Amministrazione – evidenzia l’ing. Villari - ha avuto il merito di essersi data un metodo e aver cercato di seguirlo in ogni sua declinazione. Ha cercato di mettere ordine nei conti, nella gestione della parte contabile e finanziaria e ha davvero dato un’applicazione concreta al concetto di tra-sparenza. Oggi io finalmente riesco ad andare su un portale, vedere quanti soldi ho a disposizione sul capitolo di mia pertinenza e movimentare i soldi che mi vengono assegnati. Questa cosa fino a 5 anni fa era impensabile e non è che mancassero gli strumenti per poterlo fare ma la borsa della spesa doveva sempre stare in mano a un burocrate.Resta però ancora molta strada da fare. E’ innegabile però che ci siano state delle difficoltà, l’Ammini-strazione si è dovuta misurare con la complessa sfida di tentare di responsabilizzare i dipartimenti ma il problema è che qui nel Comune di Messina, così come nel Sud Italia in generale, non abbiamo la cultura della programmazione. Siamo abituati a lavorare nell’urgenza, nell’emergenza e questa è la principale ragione della bassa capacità di spesa del sud Italia rispetto ai programmi europei”.

A dispetto di alcune innovazioni positive, come la maggiore trasparenza e la valorizzazione delle competenze e delle conoscenze, restano quindi ancora molti gli ostacoli da superare per arrivare a standard organizzativi tali da mettere in condizione l’Ente di sfruttare a pieno le risorse comunitarie. Un problema questo che, come detto, trascende, non solo Messina, ma anche la Sicilia tutta, ma che non per questo deve essere sottostimato.

Abituarsi ad organizzare il lavoro attraverso scadenze rigorose, procedure chiare e standardizzate, check list, piste di controllo e rendicontazioni scrupolose (proprio come richiesto da Bruxelles), signi-ficherebbe far proprio un modus operandi utile anche da applicare in altri comparti, come la gestione di bandi di minore entità.

Va da sé che, da questo punto di vista, l’impresa sarebbe enormemente facilitata se la P.A. potesse contare un maggior numero di “nuove leve” tra le proprie fila. Personale certamente con minore espe-rienza ma, presumibilmente, con maggiore capacità di adattamento a nuovi standard rispetto a funzio-nari che hanno svolto, senza grossi scossoni, la medesima mansione per 2, 3 decenni.

64

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

A conclusione del Progetto è stato effettuato un intenso percorso di disseminazione territoriale che si è concretizzato in 7 incontri realizzati da aprile a maggio 2018.

• Codice Amministrazione digitale, digitalizzazione ed archiviazione elettronica nella P.A. locale;• La disciplina Iva e Irap applicata agli Enti Locali anche come fonte per l’ottenimento di risorse utili al

bilancio;• La riforma della contabilità degli Enti Locali e la centralità della riscossione delle entrate proprie;• L’ipotesi di Ccnl 2016-2018 Funzioni locali: e novità e prime indicazioni operative; • La responsabilità del datore di lavoro negli Enti Locali;• Il risanamento economico e finanziario negli Enti Locali: strumenti di risoluzione della crisi finanziaria;• La gestione dei servizi pubblici locali e l’esercizio della governance degli Enti Locali nei confronti delle

proprie Società partecipate.

CAPITOLO 7IL PERCORSO DI DISSEMINAZIONE TERRITORIALE

65

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate• Responsabili CED

Destinatari

Programma

RelatoreDott.CESARECIABATTIConsulente e formatore per Enti Locali, Esperto in amministrazione digitale e gestione archivi elettronici in ambito pubblico e privato

CODICEAMMINISTRAZIONEDIGITALE,DIGITALIZZAZIONEEDARCHIVIAZIONEELETTRONICANELLAP.A.LOCALE

Saluti dell’Assessore alle Politiche per l’innovazione e l’informatizzazione della Città di Messina Ass.SERGIODECOLA

Introduzioneailavori

Iniziolavori• Il nuovo CAD 6.0 e il Piano Triennale 2017-2019: commento delle

principali novità introdotte e presentazione dei nuovi adempimenti e delle scadenze per l’ente

• Formazione del documento informatico giuridicamente rilevante• Formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e

validazione temporale dei documenti informatici e dei documenti amministrativi informatici (CAD, DPCM 13.11.2014, eIDAS)

• Firma elettronica semplice, avanzata e qualificata, firma digitale, firma grafometrica, sigillo elettronico (CAD, DPCM 22.2.2013, eIDAS)

• La data certa del documento informatico e la marca temporale (CAD, DPCM 22.2.2013, DPCM 3.12. 2013/CONS)

• Il glifo (CAD)• La posta elettronica certificata e domicilio digitale (CAD, DPR 68/2005, eIDAS)• La trasmissione dei documenti informatici (CAD, DPCM 3.12.2013/PROT,

eIDAS)• Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini - SPID

(DPCM 24 ottobre 2014• La presentazione delle istanze on-line (CAD)• L’applicazione del bollo virtuale e le modalità di assolvimento• Il responsabile della gestione della documentazione (DPR 445/2000,

DPCM 3.12.2013/PROT)• Il registro di protocollo informatico e la registrazione dei documenti

(DPR 445/2000, DPCM 3.12.2013/PROT)• I documenti soggetti e non soggetti alla registrazione (CAD, DPCM

3.12.2013/PROT)• La classificazione dei documenti (DPR 445/2000)• Le aggregazioni documentarie e il fascicolo elettronico, il procedimento

amministrativo (CAD, DPCM 3.12.2013/PROT, DPCM 13.11.2014)• Il Piano di conservazione e di scarto• La conservazione digitale dei documenti: Obiettivi e problematiche di

natura archivistica, organizzativa e tecnologica• La creazione del pacchetto di versamento e la definizione del set di

metadati per tipologia documentale secondo le indicazioni dell’allegato 5 DPCM 3 dicembre 2013

• La conservazione delle fatture elettroniche e la creazione dell’archivio fiscale secondo le indicazioni del DM 17 giugno 2014

• Il versamento nel sistema di conservazione dei documenti e fascicoli elettronici

• La figura del responsabile della conservazione: compiti e responsabilità• La scelta del fornitore del servizio di conservazione secondo le

indicazioni dell’art 44-bis del CAD• Gli adempimenti presso la sovrintendenza archivistica competente in

caso di affidamento dell’archivio presso il conservatore accreditato

Mattina9:00–14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA/4Aprile2018PressoilComunediMessinaSalone delle Bandiere, Palazzo Zanca, Piazza Unione Europea

Sede e Data

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

Coupon d’iscrizione

NOMINATIVO/IPARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBROEFIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTAREQUESTACASELLASEL’ISCRITTORICHIEDEASSISTENZASPECIALEINSEDEDIEVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

Inviare a CentroStudiEntiLocali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodella

capienzamassimadellasala

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

66

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società

partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate

Destinatari

Programma

RelatoriDott.FRANCESCOVEGNIConsulente di Amministrazioni e Enti Pubblici, Pubblicista

Dott.NICOLATONVERONACHIDottore commercialista, revisore dei conti, Consulente di Amministrazioni e Enti Pubblici, Pubblicista

LADISCIPLINAIVAEIRAPAPPLICATAAGLIENTILOCALIANCHECOMEFONTEPERL’OTTENIMENTODIRISORSEUTILIALBILANCIOIL CHECK-UP SVOLTO PRESSO IL COMUNE DI MESSINA

Saluti dell’Assessore alle società partecipate della Città di Messina Ass.GUIDOSIGNORINO

Introduzioneailavori

Iniziolavori• IParte:Iva

- Principi di base e regole fondamentali per la corretta applicazione dell’Iva negli Enti Locali; - Inquadramento normativo Iva ed interpretativo: le direttive comunitarie e le Sentenze di Corte di Giustizia Europea, la prassi dell’Agenzia delle Entrate, con particolare riferimento alle gestioni immobiliari; - Le novità normative e di prassi in materia di Iva applicata agli EE.LL. (split payment, reverse charge, fatturazione elettronica; …), introdotte nel 2015 e implementate nel 2017; - Gli adempimenti comunicativi trimestrali previsti dagli artt. 21 e 21bis del Dl. n. 78/10; - Le altre novità in materia di Iva introdotte dalle manovre 2017/2018; - Cenni alle novità della Dichiarazione Iva 2018;

Sintesi del check-up Iva svolto presso il Comune di Messina• IIParte:Irap

- Principi di base e regole fondamentali per la corretta applicazione dell’Irap negli Enti Locali; - Le condizioni per l’opzione per il metodo Irap commerciale; - Il risparmio fiscale sui dipendenti impiegati direttamente o promiscuamente in servizi commerciali; - Il metodo promiscuo “oggettivo” suggerito per Comuni di grandi dimensioni ed il coinvolgimento attivo dei Dirigenti di settore; - La predisposizione del conto economico Irap a seguito dell’esercizio dell’opzione per il metodo “commerciale”; - La rilevazione delle spese per disabili; - Le recenti Sentenze della Corte di Cassazione in materia di deduzione dei premi Inail dalla base retributiva Irap; - Cenni alle novità della Dichiarazione Irap 2018;

Sintesi del check-up Irap svolto presso il Comune di Messina

Mattina9:00–14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA/11Aprile2018PressoilComunediMessinaSalone delle Bandiere, Palazzo Zanca, Piazza Unione Europea

Sede e Data

NOMINATIVO/IPARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBROEFIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTAREQUESTACASELLASEL’ISCRITTORICHIEDEASSISTENZASPECIALEINSEDEDIEVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

Coupon d’iscrizioneInviare a CentroStudiEntiLocali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodella

capienzamassimadellasala

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

67

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società

partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate

Destinatari

Programma

RelatoriDott.LUCIANOFAZZIDottore commercialista, Revisore dei Conti, Consulente e Revisore di Enti Pubblici, Presidente Sezione Ancrel interprovinciale Toscana Liguria

Dott.ALESSANDROMAESTRELLIDottore commercialista e Revisore legale, Esperto in materie economiche e giuridiche di Enti Locali

LARIFORMADELLACONTABILITÀDEGLIENTILOCALIELACENTRALITÀDELLARISCOSSIONEDELLEENTRATEPROPRIE

Saluti dell’Assessore al Bilancio e programmazione della Città di Messina Ass.VINCENZOCUZZOLAIntroduzioneailavoriIniziolavoriLARIFORMADELLACONTABILITÀDEGLIENTILOCALI• Le regole contabili introdotte dal Dlgs. n. 118/11• Le regole contabilità introdotti dal Dlgs. n. 91/11• Principio della competenza potenziata• Concetto di esigibilità secondo il principio contabile 4/2 allegato al Dlgs. n. 118/11• Esigibilità delle entrate – accertamenti (punto 3 principio contabile 4/3)• Esigibilità delle spese – impegni (punto 5 principio contabile 4/3)• Programmazione delle entrate e spese correnti• Fondo pluriennale vincolato nel bilancio di previsione• Variazione di bilancio e di cassa • Fondo pluriennale vincolato a rendicontazione • Reimputazione di entrate e/o spese• Riaccertamento• Riflessi del riaccertamento nell’esercizio in chiusura• Riflessi del riaccertamento nell’esercizio successivo• Le norme di riferimento per la predisposizione del bilancio e del rendiconto• La contabilità economico patrimoniale

I CONTROLLI DELL’ENTE LOCALE SULL’ATTIVITÀ DI EQUITALIA QUALE AGENTECONTABILEEXART.93,DELTUEL• Le disposizioni in materia di quote inesigibili• Le quote inesigibili di importo non superiore a 300 euro• Le comunicazioni dell’agente della riscossione: modalità e termini• L’integrazione delle domande presentate prima dell’entrata in vigore della Legge

n. 190/14 (“Legge di stabilità 2015”)• Il regime transitorio • La procedura di discarico per inesigibilità e il discarico automatico delle quote

non riscosse• L’attività di controllo dell’Ente creditore

LAGESTIONEDIRETTADELLARISCOSSIONEDELLEENTRATEDEGLIENTILOCALI• la potestà regolamentare dell’Ente;• le modalità di gestione delle entrate previste dall’art. 52, del Dlgs. n. 446/97;• i principali benefici della gestione diretta delle entrate e le criticità connesse;• l’ingiunzione fiscale rafforzata quale strumento alternativo al ruolo;• i soggetti esterni che possono inserirsi nel processo della riscossione: concessio-

nario vs attività di supporto;

LARISCOSSIONEAMEZZOINGIUNZIONE• L’ingiunzione fiscale: natura e funzione• Il termine di validità dell’ingiunzione• L’intimazione di pagamento• Gli elementi essenziali dell’ingiunzione• Modalità e termini per la notifica dell’ingiunzione• Il soggetto abilitato alla notifica• L’impugnativa dell’atto e il suo termine• L’organo competente a decidere: giudice ordinario o giudice tributario?• L’esecutività dell’ingiunzione• L’autotutela ed i limiti per l’esercizio del potere di autotutela• L’organo competente al riesame• La procedura di riscossione coattiva ex Dpr. n. 602/73.• Risposte ai quesiti

Mattina9:00–14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA/19Aprile2018Palacultura,Viale Boccetta is.373

Sede e Data

NOMINATIVO/IPARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBROEFIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTAREQUESTACASELLASEL’ISCRITTORICHIEDEASSISTENZASPECIALEINSEDEDIEVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

Coupon d’iscrizioneInviare a CentroStudiEntiLocali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodella

capienzamassimadellasala

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

68

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Dirigenti, Responsabili e Funzionari Amministrativi Uffici Finanziari e personale Enti Locali

• Assessori al Bilancio• Amministratori degli Enti Locali• Direttori generali• Segretari• Revisori degli Enti Locali

Destinatari

Programma

RelatoriDott. STEFANO PAOLIConsulente Legale Formazione Professionale, Esperto in materie giuridiche applicate alla P.A.

Dott. VINCENZO TESTADipartimento della Funzione pubblica

Mattina 9:00 – 14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA / 27 Aprile 2018Palacultura,Viale Boccetta is.373

Sede e Data

Coupon d’iscrizione

NOMINATIVO/I PARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBRO E FIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTARE QUESTA CASELLA SE L’ISCRITTO RICHIEDE ASSISTENZA SPECIALE IN SEDE DI EVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

L’IPOTESI CCNL 2016-2018 FUNZIONI LOCALI: LE NOVITÀ E PRIME INDICAZIONI OPERATIVE

Saluti dell’Assessore al Bilancio e programmazione della Città di Messina Ass. VINCENZO CUZZOLA

Introduzione ai lavori

Inizio lavoriIl nuovo CCN 2016 – 2018: ambito di applicazione e sua entrata in vigore.Gli aspetti economici: i nuovi aumenti contrattuali ed il loro finanziamento.Il fondo per il trattamento economico accessorio: il riassetto organico delle disposizioni vigenti in materia di costituzione e di utilizzo del fondo. Le fonti di finanziamento del fondo.Il nuovo meccanismo per l’attribuzione degli incentivi economici.Gli aspetti giuridico - normativi: gli istituti giuridici relativi alle assenze dal lavoro. Le novità in materia di permessi, ferie, etc. Le assenze derivanti da particolari patologie.L’orario di lavoro e le tipologie di rapporto di lavoro flessibile: il limite per gli enti, l’estensione di particolari tutele anche ai lavoratori a tempo determinato.L’applicazione di alcuni istituti contrattuali anche alle Unioni Civili.Le modifiche del sistema di classificazione professionale: le modifiche all’ordinamento professionale, le Posizioni Organiz-zative e l’applicazione dei relativi istituti.Il CCNL e il Codice disciplinare dei dipendenti pubblici: la responsabilità disciplinare-Le particolari diposizioni per la polizia locale: il personale destinatario delle nuove disposizioni contrattuali. L’utilizzo dei proventi del Codice della strada, l’indennità di servizio esterno e quella di funzione.Le relazioni sindacali: le novità in materia di partecipazione sindacale, le materie oggetto della contrattazione decentrata.

LA PARTECIPAZIONE È GRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverranno accettate le iscrizioni fino al raggiungimento della

capienza massima della sala

Inviare a Centro Studi Enti Locali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

Introduzione ai lavoriDott. ANTONIO LE DONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

69

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società

partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate

Destinatari

Programma

RelatoriDott.STEFANOPAOLIConsulente Legale Formazione Professionale, Esperto in materie giuridiche applicate alla P.A.

Prof.Avv.ALBERTOLEVIProfessore di Diritto del lavoro Ordine Forense di Modena

LERESPONSABILITÀDELDATOREDILAVORONEGLIENTILOCALI

Saluti istituzionali dell’Ass.SEBASTIANOPINO

Introduzioneailavori

Iniziolavori

Dott.STEFANOPAOLILa responsabilità del datore di lavoro ai sensi del Dlgs. n. 165/01,quale“capo del personale”• Illavoropubblico“privatizzato”fraregolepubblicisticheeprivate: il quadro

giuridico di riferimento, la contrattazione collettiva e integrativa, la deregulation contrattuale, il codice di comportamento nazionale e integrativo.

• Laresponsabilitàdirigenzialeoltreiconfinidellaresponsabilitàindividuale: i compiti del dirigente quale datoredilavoropubblico.

• I nuovi livelli di responsabilità individuale: i rapporti tra amministrazione e gestione. Rafforzamento del principiodidistinzionetrafunzionidicontrolloefunzionidigestioneamministrativa.

• L’evoluzione del concetto di responsabilità disciplinare: il merito dell’azione amministrativa e la discrezionalità amministrativa.

• La titolarità dell’azionedisciplinare: il dirigente e l’Ufficio per i procedimenti disciplinari. Il rafforzamento della competenza del dirigente.

• L’obbligatorietà dell’azione disciplinare: gli elementi essenziali della responsabilità disciplinare.

Prof.Avv.ALBERTOLEVILaresponsabilitàdeldatoredilavorocomegarantedellasicurezzaaisensidelDlgs.n.81/08• Lanozionedidatoredilavoroaifinidellasicurezzasullavoro,nell’ambitodellavoropubblico: il quadro legale e giurisprudenziale; la centralità del ruolo di datore di lavoro; gli altri soggetti dell’obbligo di sicurezza.

• Il contenuto dell’obbligo di sicurezza: la procedimentalizzazione dell’obbligo di sicurezza; la gestione concertata; la massima sicurezza tecnologicamente possibile.

• Le responsabilità giuridiche del datore di lavoro pubblico in materiaantinfortunistica: le conseguenze dell’inosservanza della normativa antinfortunistica.

• L’istitutodelladelegadifunzioni: l’art. 16 del Testo Unico ed i requisiti formali e sostanziali; l’effetto giuridico della delega.

• Lasubdelega: i requisiti di validità ed i limiti fissati dal legislatore.

Dott.ANTONIOLEDONNELa compenetrazione delle due funzioni datoriali (Dlgs 165 e Dlgs 81) nelruolo apicale unitario delle autonomie locali e l’articolazione delle distinteresponsabilitàafferenti ivarilivelligerarchiciefunzionali interni inrapportoall’ordinamentoprofessionaledegliEntiLocali

Mattina9:00–14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA/17Maggio2018PressoilComunediMessina,SalonedelleBandiere Palazzo Zanca, Piazza Unione Europea

Sede e Data

NOMINATIVO/IPARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBROEFIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTAREQUESTACASELLASEL’ISCRITTORICHIEDEASSISTENZASPECIALEINSEDEDIEVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITA previa iscrizione obbligatoria

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodellacapienzamassimadellasala

Coupon d’iscrizioneInviare a CentroStudiEntiLocali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

70

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate

Destinatari

Programma

RelatoriDott.LUCIANOFAZZIDottore commercialista, Revisore dei Conti, Consulente e Revisore di Enti Pubblici, Presidente Sezione Ancrel interprovinciale Toscana Liguria

Dott.GIUSEPPEVANNIDottore commercialista e Revisore di Enti Locali

Dott.VINCENZOCUZZOLAAssessore al Bilancio Città di Messina

Prof.GUIDOSIGNORINOAssessore al risanamento economico-finanziario Città di Messina

ILRISANAMENTOECONOMICOEFINANZIARIODELL’ENTELOCALE:STRUMENTIDIRISOLUZIONEDELLACRISIFINANZIARIA

Introduzioneailavori

IniziolavoriLadeficitarietàstrutturale,ilPre-DissestoeilDissesto• I controlli del Dl. n. 174/12• Il controllo collaborativo della Corte dei conti e il ruolo dei Revisori degli

Enti Locali• I parametri della Corte dei conti per il controllo degli Enti Locali• Enti strutturalmente deficitari ed i parametri di deficitarietà strutturale• L’anticipazione di tesoreria e l’utilizzo delle entrate a destinazione vincolata• Anomalie e irregolarità tra Comune e gestioni parallele in una situazione di

pre-dissesto finanziario• I debiti fuori bilancio e il loro finanziamento• Lo squilibrio finanziario e le soluzioni per il risanamento• Cause ed effetti dello squilibrio• Il pre-dissesto• La procedura pluriennale di riequilibrio finanziario• Conseguenze e obblighi dell’accesso alla procedura• Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale ed il monitoraggio periodico -

Rimodulazioni• Le Linee guida ed i criteri per l’istruttoria del piano di riequilibrio finanziario

della Corte dei conti (Delibera Sezione per le Autonomie 13 dicembre 2012, n. 16)

• Il Fondo di rotazione per assicurare la stabilità degli Enti Locali: anticipazione di liquidità e finanziamento debiti fuori bilancio e passività pregresse

• Le misure di risanamento • Le attività di controllo ed ispezione: le fattispecie tipiche di squilibrio della

gestione finanziaria degli Enti Locali• Lo stato di dissesto finanziario degli Enti Locali e la deliberazione di dissesto• Gli Organi della procedura: composizione, nomina e poteri• Le conseguenze del dissesto per l’Ente, i cittadini e i creditori• La gestione del bilancio durante la procedura di risanamentoStrumentisolutividellacrisifinanziaria• La due diligence sulla gestione economica e finanziaria dell’Ente Locale, con

specifico focus sulle risultanze derivanti dalle “gestioni parallele” (Società, Aziende ed Enti partecipati) all’interno dell’ottica del consolidamento dei conti e del perimetro del “Gruppo pubblico locale”

• Il risanamento economico e finanziario: ipotesi di intervento “volontario” ed ipotesi di intervento ex lege

• I driver su cui fondare l’analisi di convenienza/opportunità della scelta del modello e dello strumento di risanamento

• Case studies ed esperienza di eccellenza

Mattina9:00–14:00

Orario

n. 1 giornata di n. 5 ore

MESSINA/23Maggio2018PressoilComunediMessinaSalone delle Bandiere, Palazzo Zanca, Piazza Unione Europea

Sede e Data

NOMINATIVO/IPARTECIPANTE/I

Studio/Ente ***:Nome e cognome ***:Via ***: n. ***: CAP ***:Città ***: Provincia ***:C.F. ***:Tel. ***: Cell. ***:E-mail ***:Fax:

TIMBROEFIRMA

_______________________________________________I dati forniti saranno inseriti nella banca dati elettronica del Centro Studi Enti Locali nel rispetto di quanto stabilito dal Dlgs. n. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. In qualsiasi momento potrà essere richiesto l’aggiornamento, la modifica o la cancellazione scrivendo al Responsabile del Data Base Marketing del Centro Studi Enti Locali, Via della Costituente n. 15, 56024 Ponte a Egola (Pisa). Per negare il consenso all’utilizzo dell’indirizzo, dell’e-mail e del fax per l’invio di informazioni in merito alle novità formativo-convegnistiche ed editoriali del Centro Studi Enti Locali, barrare qui

SPUNTAREQUESTACASELLASEL’ISCRITTORICHIEDEASSISTENZASPECIALEINSEDEDIEVENTOOrganismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001certificato da Certiquality

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

Coupon d’iscrizioneInviare a CentroStudiEntiLocali – Via della Costituente, 15 – 56024 San Miniato (PI) – Tel. 0571 469222 o 0571 469230 – Fax 0571/469237E-mail: [email protected] – www.entilocaliweb.it – www.entilocali-online.it

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodella

capienzamassimadellasala

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

71

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

• Sindaci• Segretari Comunali• Direttori Generali• Assessori• Dirigenti, Responsabili e Funzionari, Uffici Enti Locali e Società

partecipate• Amministratori degli Enti Locali e Società partecipate• Revisori degli Enti Locali e Società partecipate

Destinatari

Programma

RelatoriAvv.GIUSEPPEGIRLANDOEsperto in Diritto commerciale e delle Società partecipate, Revisore dei conti

Dott.ULDERICOIZZODirigente amministrativo Ssn.-Area Gef., Revisore legale, Revisore negli Enti Locali e Componente Oiv Enti Locali

Dott.ANDREAMAZZILLODottore commercialista e Coordinatore della Commissione Management delle Aziende Partecipate Pubbliche ODCEC Roma. Esperto di Finanza Locale e Professore a contratto in Programmazione e Controllo nella PA c/o Università di Cassino e del Lazio Meridionale

Dott.NICOLATONVERONACHIDottore commercialista e Revisore Enti pubblici, Consulente e formatore Enti Pubblici e Società partecipate, Pubblicista

LAGESTIONEDEISERVIZIPUBBLICILOCALIEL’ESERCIZIODELLAGOVERNANCEDEGLIENTILOCALINEIRIGUARDIDELLEPROPRIESOCIETÀPARTECIPATE

MATTINA-9:00/13:00

Saluti dell’Assessore alle società partecipate della Città di Messina Ass.GUIDOSIGNORINO

Introduzioneailavori

Iniziolavori- L’attività di razionalizzazione per l’anno 2018: adempimenti per le amministrazio-

ni e le società partecipate:• Gli esiti della ricognizione straordinaria ai sensi dell’art. 24 del Tusp: prime ri-

flessioni e dati di analisi• I primi orientamenti della Corte dei conti• Gli obblighi di razionalizzazione di cui all’art. 20 e all’art. 26, comma 11• Esclusioni, deroghe e regimi transitori

- Le modalità di dismissione delle partecipazioni, il recesso e l’uscita dalla compa-gine azionaria delle società:• Le procedure di alienazione parziale o integrale di partecipazioni sociali e il rap-

porto con le clausole di prelazione• La mancata alienazione delle partecipazioni oggetto di revisione straordinaria• Il recesso e la liquidazione della quota• Obblighi della società e dei soci superstiti in caso di recesso e liquidazione della

partecipazione- La governance delle Società in house: il rapporto tra socio/i pubblico/i e organi

amministrativi:• gli statuti delle società in house.• le novità in tema di governance introdotte dal Dlgs. n. 175/16 e dal Dlgs. n.

100/2017- Le modalità concrete di esercizio del “controllo analogo”:

• deroghe e attribuzioni gestorie agli amministratori di Spa• patti parasociali e contratto di affidamento• la costruzione/potenziamento degli Uffici/Servizi comunali dedicati alla ge-

stione della governance e del “controllo analogo”: casi pratici (tra i quali l’espe-rienza del Comune di Messina)

- Le responsabilità degli amministratori di società a partecipazione pubblica:• La responsabilità ordinaria dei componenti degli Organi di amministrazione• L’azione sociale di responsabilità• La responsabilità verso i creditori sociali• La responsabilità nei confronti del socio privato e dei terzi• L’estensione alle società partecipate• La configurazione delle responsabilità previste dall’art. 12 del Tusp• La distinzione fra le varie tipologie di società ed il ruolo del socio pubblico• I problemi posti dalle procedure di insolvenza in relazione alla perdita di valore

delle quote o azioni- Il ruolo degli Organi di controllo contabile ed organizzativo/legittimità di Enti Lo-

cali e Società partecipate- Esperienze di progettazione ed attuazione di linee di indirizzo di controllo analogo e

di control governance: case studies delle partecipate del Comune di MessinaArch.GIOVANNIFOTI - Presidente CdA ATM MessinaDr.DAVIDEDEALMAGRO - Direttore generale ATMAvv.FRANCESCOBONANNO - Presidente AMAMArch.CLAUDIOCIPOLLINI - Direttore generale AMAMIng.ALDOIACOMELLI - Direttore generale Messina servizi bene Comune SPAProf.BENIAMINOGINATEMPO- Amministratore Unico Messina servizi bene Co-mune SPA

LIGHTLUNCH-13:00/14:00

POMERIGGIO-14:00/17:00

Tavolarotonda

Moderatore Dott.NICOLATONVERONACHI

- Inaugurazione Piano formativo Fonservizi alla presenza del Direttore generale Ing.ROBERTOCAVALIERI

- “Lo stato dell’arte in Sicilia del Comparto delle Società pubbliche”Dott.RICCARDOCOMPAGNINO - Dottore commercialista e Revisore contabile, Esperto di finanza pubblica locale e regionale

- Le problematiche del lavoro e della crisi finanziaria dal lato delle Organizzazioni sindacaliMICHELEPAGLIARO - Segretario regionale CgilDOMENICOMILAZZO - Segretario regionale CislCLAUDIOBARONE - Segretario regionale Uil

- Il ruolo dei comuni nella gestione delle Società pubbliche e della soluzione delle crisi finanziarieDott.MARIOALVANO- Segretario Generale Anci Sicilia

- La Regione Siciliana ed i possibili interventi normativi per il miglioramento delle performance del comparto Società pubblicheProf.GAETANOARMAO- Assessore bilancio Regione Sicilana

- L’esperienza nel settore trasporti pubblici localiIng.ROBERTOCAVALIERI - Direttore Fonservizi

- L’esperienza del Comune di RomaDott.ANDREAMAZZILLO

- L’esperienza del Comune di CataniaDott.FABIOSCIUTO - Dottore commercialista e Revisore contabile, Presidente Organo di revisione Comune di Catania

- L’esperienza del Comune di Messina. Riflessioni conclusive dei lavori della Tavola rotonda e proposte solutive alle problematiche ed alle criticità segnalateDott.ANTONIOLEDONNE

MESSINA/31Maggio2018PressoilComunediMessinaSalone delle Bandiere, Palazzo Zanca, Piazza Unione Europea

Sede e Data

LAPARTECIPAZIONEÈGRATUITAprevia iscrizione obbligatoria

CAPIENZA MASSIMA DELLA SALA 140 POSTIverrannoaccettateleiscrizionifinoalraggiungimentodella

capienzamassimadellasala

Introduzione ai lavoriDott.ANTONIOLEDONNESegretario generale e Direttore generale Città di Messina

Mattina9:00–13:00

Orario

n. 1 giornata di n. 7 ore

Pomeriggio14:00–17:00

72

Il Comune di Messina: un modello di risanamento e rilancio

CONCLUSIONI

La presente Pubblicazione viene redatta proprio negli stessi giorni in cui si spengono le luci sul manda-to della Giunta Accorinti e il Progetto con il Centro Studi Enti Locali si avvia verso la sua conclusione.

Al termine di questo lungo cammino, ripercorrendone, mese dopo mese, tutte le tappe più significa-tive, appare pienamente legittimo porsi una domanda: “Che cosa lascia questo Progetto alla Città di Messina?”.

Così anche noi, oltre a tutte le voci che abbiamo provato a riassumere in queste pagine, vorremmo provare ad esprimere il nostro giudizio.

Innanzitutto il Progetto lascia all’Ente un’eredità tangibile: risorse finanziarie già accertate e in buona parte anche spese, ma anche risorse finanziarie consistenti in risparmi futuri oggi consolidati per effet-to delle buone pratiche di gestione fiscale implementate.

Ma a ben vedere l’eredità è molto più grande: rimangono le persone. Le buone pratiche apprese e ormai consolidate oggi rappresentano solo i germogli di una migliore cultura gestionale della cosa pubblica, i cui frutti potranno raccogliersi nell’immediato futuro.Il percorso tracciato in questi anni dalla tredicesima Città italiana, grazie all’impegno dell’Amministra-zione, dei Dirigenti, dei funzionari e di tutti i dipendenti ha avviato la Città verso la completa rinascita.

Il percorso intrapreso, tra mille difficoltà, è ancora ben lontano dal traguardo. Certo molto è stato fatto, ma moltissimo rimane ancora da realizzare.La direzione verso cui la Città di Messina è rivolta, attraverso lo snellimento della macchina ammini-strativa, il rinnovamento degli strumenti tecnici, il risanamento finanziario e la ripresa degli investimenti pubblici, la proietta verso un futuro più luminoso.

Vale la pena, in chiusura, ricordare quanto affermato dal Segretario Generale e Direttore Generale – Antonio Le Donne “Se devo scalare l’Everest l’impegno è assai differente se parto dal campo base posto a 5mila metri, oppure dal fondo della Fossa delle Marianne. La cima dell’Everest è sempre quella, ma lo sforzo sarà smisuratamente diverso.Ecco, Messina era lì in fondo, dove nemmeno i pesci abissali osavano avventurarsi. Ma oggi siamo sulla terraferma e la cima dell’Everest è più vicina”.

Centro Studi Enti Locali

Organismo accreditato da ACCREDIA

Azienda con sistema di gestionequalità UNI EN ISO 9001:2008

certificato da Certiquality

Centro Studi Enti LocaliVia della Costituente, n. 15 - 56024 San Miniato (PI)

Tel. 0571 469222 - 469230 - Fax. 0571 [email protected]