il crank

2
Il Crank “Probabilmente intorno alla metà del secolo scorso è stata la necessità di affrontare ambienti impervi e complicati unita al bisogno di sondare un ampio spazio d’acqua a condurre alla realizzazione del primo crankbait.”

Upload: cosimo82

Post on 15-Aug-2015

494 views

Category:

Entertainment & Humor


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Il Crank

Il Crank

“Probabilmente intorno alla metà del secolo scorso è stata la necessità di

affrontare ambienti impervi e complicati unita al bisogno di sondare un ampio

spazio d’acqua a condurre alla realizzazione del primo crankbait.”

Page 2: Il Crank

silvano d’angeloIl Crank

a quei giorni è trascorso molto tempo e le continue ri-cerche unite alle esperienze di moltissimi campioni ed esperti hanno condotto alla realizzazione di una vastis-sima gamma di crankbait differenti, specifici per ogni

singola necessità.Osservando lo scaffale di un negozio ben fornito, la prima cosa che salta all’occhio guardando i crankbait è la for-ma. Una peculiarità molto importante ai fini di seleziona-re l’esca che ci servirà ad affrontare la nostra battuta di pesca. Le forme si dividono in due principali famiglie: FAT BODY, riconoscibili da un corpo piuttosto panciuto e ton-deggiante e FLAT BODY, riconoscibili da un corpo sottile e sagomato.Il FAT BODY CRANK, grazie alla forma “ingombrante”, si presta a recuperi veloci, grazie ai quali sbanda vistosa-mente senza torcersi sul proprio asse. Sposta una grande massa d’acqua emettendo forti vibrazioni, è quindi con-sigliato in acque torbide e calde, tipiche situazioni che si incontrano nella calda stagione e in ambienti ricchi di ostacoli.

Il FLAT BODY CRANK, è quindi apprezzabile per caratte-ristiche diametralmente opposte. La sua forma e le sue prestazioni ne consigliano l’utilizzo nelle acque chiare e fresche, poichè si presta a recuperi lenti e costanti, nei quali grazie alle strette torsioni che compie sul proprio asse, sposta una minore massa d’acqua emettendo bas-se vibrazioni, tutti elementi ideali ad affrontare le giornate di inizio e fine stagione così come negli ambienti caratte-rizzati da acque particolarmente cristalline.

La seconda e fondamentale differenza che si nota è la paletta, elemento che ne diversifica la corsa verso il fon-do e il movimento.Una cosa importante da tenere in considera-zione, è che tutti i crank, vengono te-stati e ne vie-ne misurata la massima profondità raggiungibi-le, utilizzan-do fili da 10 lb, è quin-di possibile montando lo

stesso crank raggiungere profondità maggiori utilizzando fili più sottili e profondità minori utiliz-zando fili di diametro maggiore.Le palette si dividono in quattro principali famiglie:

Deep Dever, la paletta che porta più in profondità il crank. Di grosse dimensioni, quasi in asse con il corpo, è in grado

di spingere l’esca ad una profondità compre-sa tra i 14 e i 22 piedi (4,20mt/6,60mt) a secon-da delle dimensioni dell’artificiale.Medium Dever, di dimensioni minori rispet-to alla deep dever, spinge l’esca ad una profondità compresa tra gli 8 e i 14 piedi (2,40mt./4,20mt).Shallow Dever, riconoscibile dalle dimensioni ridotte rispetto alle precedenti e dall’inclina-

“tutti i crank, vengono testati e ne viene

misurata la massima profondità raggiun-

gibile, utilizzando fili da 10 lb”

32

zione più angolata. Dona all’artificiale un movimento più accentuato e lo porta ad affondare ad una profondità compresa tra i 2 e i 6 piedi (60cm/1,80mt).Super Shallow, la più piccola paletta applicata al crank. La ridotta dimensione e l’accentuata inclinazione deno-tano un movimento vistoso quasi a galla, infatti il suo gra-do di affondabilità si aggira intorno al piede (30cm).

Anche i materiali ovviamente ricoprono un ruolo molto importante, perchè forniscono prestazioni diverse, adatte a precise esigenze in fase di pesca.

La BalsaCertamente uno dei primi materiali utilizzati per realizza-re crankbait. Ha delle caratteristiche che ne consigliano l’utilizzo in momenti ben precisi. Il maggior peso specifi-co ne facilita il lancio soprattutto nelle giornate ventose e l’accentuata galleggiabiltà, permette dei recuperi con frequenti stop, nei quali si dirige oscillando, velocemente verso la superficie, recupero adatto a sondare rapida-

mente vari strati d’acqua e aggirare agevolmente osta-coli sommersi.Adottando invece un recupero costante per far mante-nere contatto con il fondo, questa accentuata galleggia-bilità, permette di scartare rapidamente gli ostacoli com-piendo “evoluzioni” molto adescanti.

33

DDeep Dever

Medium Dever

Shallow Dever

Super Shallow Dever

Serie di crankin legno

Deep Dever

Medium Dever

Shallow Dever

Super Shallow Dever

Recupero a saliscendi con frequenti pause con un crank di balsa

Recupero costante per sondare il fondale con un crank di balsa

Costante contatto con il fondo di un crank di balsa recuperato velocemente

Fat Body Crank

Flat Body Crank