il giornale dei veronesi settembre 2014

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SETTEMBRE 2014 - ANNO II www.ilgiornaledeiveronesi.it Registrazione al Tribunale di Verona n. 2984/12 Come stai, Verona? In ottima salute Qual è la situazione della sanità in Veneto e a Verona? In questo numero esploriamo le eccellenze della ricerca medico scientifica e le problematiche della sanità, grazie ai più importanti professionisti della medicina italiana e non solo… L’EDITORIALE In gran forma A Verona la cura del paziente e investire in una Sanità che sia all’avanguardia, efficiente e senza sprechi inutili sono questioni pri- oritarie. E nel complesso, Verona è in gran forma: il bilancio della sanità a Verona e in Veneto è positivo. Come quello della no- stra testata, sempre più visibile, sempre più letta, sempre più apprezzata. Il giornale pas- sa di mano in mano, oltrepassando i confini di Verona e provincia, toccando tematiche, come quelle della salute, che hanno un re- spiro, si potrebbe dire, universale. E così attrae e viene attratto da istituzioni auto- revoli, trattando temi sempre di maggior interesse e rilievo. Star bene è di certo una tra le aspirazioni più grandi di tutti, sia dei singoli che di creazioni collettive, come un giornale. E la parola va sempre ai massimi esperti: ecco allora che ad inaugurare il numero di settembre del giornale è nien- te meno che l’assessore alla Sanità del Ve- neto, Luca Coletto. Nasce così una nuova, prestigiosa rubrica, Veneto Salute, che sarà tenuta proprio dall’assessore. Sulla sanità convergono decisioni importanti, anche a livello economico, di indiscutibile importan- za per la politica e per tutta la società; ne è un termometro anche il Patto della Salute, a cui a livello regionale e nazionale sono state apportate alcune modifiche, che l'as- sessore Coletto provvede ad illustrare, in un’ intervista esclusiva. Un altro contributo importante che prende il via da questo nu- mero è quello con l’Azienda ospedaliera di Verona, una struttura ospedaliera all’avan- guardia, in cui lavorano grandi professionisti della cura del paziente; primari, dottori, ma anche infermieri e operatori che dedicano ogni giorno la loro vita ad aiutare altre vite. Si rivolgono al nostro giornale i maggio- ri specialisti della salute e della medicina; queste pagine infatti ospitano interventi di grandi professionisti, il gotha dei medici anche a livello internazionale; uno tra tut- ti, il professor Umberto Veronesi, cui si dà spazio nella rubrica dedicata ad una punta di diamante in ambito sanitario: l’Istituto Europeo di Oncologia. Il nostro giornale entra nelle cliniche, negli istituti ospedalieri di maggior prestigio e in altri spazi di vitale importanza: anche la parola opera con so- fisticate chirurgie e a nostro modo, tramite un’informazione sempre più seria e autore- vole, tentiamo anche noi di prenderci cura di Verona e di chi qui vive. di Diego Cordioli Il nuovo Day Hospital articolo a pag. 5 PROVINCIA DI VERONA Elezioni Provinciali 2014 articolo a pag. 10 SALUTE & SANITÀ Far morire il cancro di fame articolo a pag. 6 SALUTE & TERRITORIO I mille volti della Fibromialgia articolo a pag. 7 SCUOLA & ISTRUZIONE Il Ministro Giannini a Verona foto a pag. 13 VERONA SALUTE Sì alla doppia preferenza di genere articolo a pag. 9 REGIONE VENETO Luca Coletto, Assessore alla Sanità del Veneto

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Verona, sanità, parkinson, veneto, elezioni provinciali, tocatì, tatto, alberto sordi, bardolino, hellas

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Page 1: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

SETTEMBRE 2014 - ANNO IIwww.ilgiornaledeiveronesi. it Registraz ione a l Tr ibunale d i Verona n . 2984/12

Come stai, Verona? In ottima saluteQual è la situazione della sanità in Veneto e a Verona? In questo numero esploriamo le eccellenze della ricerca medico

scientifica e le problematiche della sanità, grazie ai più importanti professionisti della medicina italiana e non solo…

L ’ E D I TO R I A L E

In gran formaA Verona la cura del paziente e investire in una Sanità che sia all’avanguardia, efficiente e senza sprechi inutili sono questioni pri-oritarie. E nel complesso, Verona è in gran forma: il bilancio della sanità a Verona e in Veneto è positivo. Come quello della no-stra testata, sempre più visibile, sempre più letta, sempre più apprezzata. Il giornale pas-sa di mano in mano, oltrepassando i confini di Verona e provincia, toccando tematiche, come quelle della salute, che hanno un re-spiro, si potrebbe dire, universale. E così attrae e viene attratto da istituzioni auto-revoli, trattando temi sempre di maggior interesse e rilievo. Star bene è di certo una tra le aspirazioni più grandi di tutti, sia dei singoli che di creazioni collettive, come un giornale. E la parola va sempre ai massimi esperti: ecco allora che ad inaugurare il numero di settembre del giornale è nien-te meno che l’assessore alla Sanità del Ve-neto, Luca Coletto. Nasce così una nuova, prestigiosa rubrica, Veneto Salute, che sarà tenuta proprio dall’assessore. Sulla sanità convergono decisioni importanti, anche a livello economico, di indiscutibile importan-za per la politica e per tutta la società; ne è un termometro anche il Patto della Salute, a cui a livello regionale e nazionale sono state apportate alcune modifiche, che l'as-sessore Coletto provvede ad illustrare, in un’ intervista esclusiva. Un altro contributo importante che prende il via da questo nu-mero è quello con l’Azienda ospedaliera di Verona, una struttura ospedaliera all’avan-guardia, in cui lavorano grandi professionisti della cura del paziente; primari, dottori, ma anche infermieri e operatori che dedicano ogni giorno la loro vita ad aiutare altre vite. Si rivolgono al nostro giornale i maggio-ri specialisti della salute e della medicina; queste pagine infatti ospitano interventi di grandi professionisti, il gotha dei medici anche a livello internazionale; uno tra tut-ti, il professor Umberto Veronesi, cui si dà spazio nella rubrica dedicata ad una punta di diamante in ambito sanitario: l’Istituto Europeo di Oncologia. Il nostro giornale entra nelle cliniche, negli istituti ospedalieri di maggior prestigio e in altri spazi di vitale importanza: anche la parola opera con so-fisticate chirurgie e a nostro modo, tramite un’informazione sempre più seria e autore-vole, tentiamo anche noi di prenderci cura di Verona e di chi qui vive.

di Diego Cordioli

Il nuovo Day Hospital

articolo a pag. 5

PROVINCIA DI VERONA

Elezioni Provinciali 2014

articolo a pag. 10

SALUTE & SANITÀ

Far morireil cancro di fame

articolo a pag. 6

SALUTE & TERRITORIO

I mille voltidella Fibromialgia

articolo a pag. 7

SCUOLA & ISTRUZIONE

Il Ministro Giannini a Verona

foto a pag. 13

VERONA SALUTE

Sì alla doppiapreferenza di genere

articolo a pag. 9

REGIONE VENETO

Luca Coletto, Assessore alla Sanità del Veneto

Page 2: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Diego Cordioli

Veneto Salute

Coletto: un bilancio sulla Sanità in VenetoL’assessore al la sanità del la Regione Veneto Luca Coletto, coordinatore nazionale dal

2010 degl i assessor i al la Sanità, ha dato la disponibi l i tà ad affrontare con Veneto Salute i

temi r iguardanti i l Ser viz io Sanitar io che presentano i l maggior interesse per noi cittadini .

Oggi esamineremo assieme il recente accordo, sottoscritto a livello nazione dalle Regioni e lo Stato, il Patto della Salute, che si può definire il Piano regolatore della Sanità a livello nazionale e regionale.Assessore, cosa rappre-

senta il Patto sulla Salute e per quale ragione è stato necessario modificarlo?Il Patto sulla Salute a livello na-

zionale è un accordo stretto fra lo Stato e le Regioni per affrontare i problemi più rilevanti in questo ambito con la finalità di assicurare le prestazioni erogate dal Servi-zio Sanitario Nazionale in modo uniforme su tutto il territorio na-zionale. L’uniformità dei servizi è infatti un valore di grande rilievo proprio per l’autonomia che le Regioni hanno in questo campo per effetto della attuazione del Ti-tolo 5 della Costituzione.Il Patto è, quindi, espressione di

una sorta di cessione di una parte della autonomia delle Regioni allo Stato in cambio delle determina-zione delle risorse che dovranno essere assicurate da parte dello Stato per sostenere i costi della sanità a livello regionale. E’ quindi uno strumento indispensabile per avere la certezza di disporre del-le risorse per il finanziamento del fondo sanitario nazionale nei tre anni di valenza del Patto. Il Patto attuale era scaduto nel

2012; e vi era la necessità impel-lente di attivarne uno nuovo e, nel contempo, di svecchiare alcune modalità di erogazione del servizi sanitari.Cosa comporta la revisio-

ne dei livelli essenziali di assistenza, tanto discussa?Uno dei temi più importanti

all'interno del Patto della Salute è appunto la revisione dei livelli es-senziali di assistenza, i cosiddetti LEA, che sono decisi con lo Stato, quindi dal governo, e che conten-gono i servizi e le prestazioni che le Regioni debbono assicurare in modo uniforme a tutti i cittadini.A fronte dei LEA lo Stato mette

a disposizione le risorse ritenute adeguate per la loro erogazione.I livelli essenziali di assistenza

contengono i servizi di prevenzio-ne e cura assicurati dal servizio sanitario a costo zero per citta-dino (tickets a parte ove previsti).

E' un elenco enorme, che è sta-to definito ancora nel 2001 con legge nazionale, e riguarda i ser-vizi di prevenzione, di medicina territoriale, di Igiene pubblica, di veterinaria, i ricoveri ospedalieri e le prestazioni specialistiche terri-toriali. Risalendo la norma al 2001 era necessario andare a mettere mano ai livelli essenziali di assi-stenza a seguito dei rilevanti cam-biamenti derivanti dal progresso scientifico, dalle nuove tecniche, dalla evoluzione della scienza e delle tecnologie applicate alla sa-nità.Mettere mano nel 2014 ai livelli

essenziali di assistenza è apparso, quindi, necessario, anche per ade-guare, ad esempio, i costi di quelle prestazioni che un tempo si ero-gavano attraverso ricoveri ospe-dalieri con più giornate di degenza e che ora si possono assicurare a livello ambulatoriale con minori disagi per i cittadini oltre che con minori costi per le Regioni. Aggiornare questi aspetti ha si-

gnificato poter procedere anche alla revisione delle tariffe presen-ti negli accordi del 2001 che non rappresentavano più il costo reale dei servizi forniti ai cittadini. Di conseguenza, con questo impor-tante aggiornamento del tariffario nazionale e dei livelli essenziali di assistenza, si potrà non tanto ri-sparmiare, quanto ricollocare in maniera razionale le risorse di-sponibili, coerenti con la realtà delle cure erogate. Questo farà si che vengano gestiti con modali-tà più appropriate sia gli ospedali pubblici che i presidi ospedalieri privati accreditati e si potranno mettere a disposizione del poten-ziamento dei servizi territoriali nuove risorse. Spesso quando si dice “andiamo

a rivedere i livelli essenziali di as-sistenza” si scatena la preoccu-pazione di incidere sulla qualità e quantità delle prestazioni, ma non è questo l’obiettivo. Con il Patto della Salute si sono,

quindi, aggiornati gli impegni as-sistenziali a carico delle Regioni ricollocando al meglio le risorse disponibili e garantendo anche nuove prestazioni nel frattempo divenute tecnicamente erogabili.In poche parole il Patto ha inteso

migliorare la qualità complessiva del Servizio Sanitario Nazionale.Che rapporto avrà il valo-

re sanitario rispetto al Pil?L’aspetto più rilevante dell’inte-

sa che è stata raggiunta riguarda non soltanto l’ammontare delle risorse garantite dallo Stato per il servizio sanitario, ma anche le modalità con le quali saranno in futuro quantificate.L’importo è stato collegato al va-

lore del prodotto interno lordo, il PIL, prodotto dal nostro Paese e quindi sarà soggetto alle variazioni che subisce quest’ultimo. E in mo-mento così critico come l’attuale, poiché la previsione è che il fondo definito sia orientato verso ridu-zioni, (almeno sino a che l’econo-mia non riprenderà a crescere), si è previsto un contestuale mec-canismo di revisione dei LEA che dovranno essere erogati.

3Veneto Salute2 09 14

A cura di Diego Cordioli

E’ questa l’unica maniera per di-fendere un sistema sanitario che la legge n. 833 del 1079 ha voluto realizzare su base universalistica, cioè in grado di garantire a tutti i cittadini le stesse prestazioni a prescindere dalla qualità della per-sona che richiede i servizi. Io credo che siamo gli unici in

Europa ad avere un sistema sani-tario con una impostazione che garantisce in modo uguale le pre-stazioni a favore di tutta la popo-lazione.Ritengo sia un impianto di alto

valore etico e sociale, che deve essere difeso con ogni mezzo. Le armi per difenderlo le abbia-

mo individuate in questo Patto

della salute, al di là del volere del governo che spesso è costretto a guardare più ai conti a livello glo-bale del bilancio dello Stato che alla qualità dei servizi sanitari da erogare.Invece, un'ottica diver-

sa, più su base regionale, a cosa porta?L’applicazione del concetto di

federalismo anche in sanità serve a garantire qualità e quantità dei servizi, nonostante le risorse di giorno in giorno tendano a dimi-nuire. Ogni regione ha il controllo del proprio territorio e può gesti-re le risorse disponibili in maniera attenta e precisa, realizzando la qualità e quantità delle prestazioni

che i cittadini di quel territorio si attendono.E' questo il caso del Vene-

to?Assolutamente. Il Veneto ha ga-

rantito nel tempo buoni risultati anche in questi quattro anni, senza ricorrere con la Presidenza Zaia, alle risorse derivanti dalla reintro-duzione dell'addizionale Irpef, che valeva circa 160 milioni all'anno e che è stata soppressa nel Veneto a partire dal 2010. Non si è voluto più, come si dice

con espressione molto efficace, “mettere le mani in tasca” ai citta-dini veneti e nonostante questo si è riusciti a chiudere i bilanci in atti-vo a livello regionale e da quest'an-no avremo le USL, le aziende sa-nitarie locali e ospedaliere, con bilanci che chiuderanno i conti senza passività, con debiti zero! E le notizie in merito ad

un buco di 1,4 miliardi, nel-la Sanità del Veneto?Questa è una affermazione sban-

dierata dalle opposizioni: sono stati affissi manifesti sui muri del Veneto, che dicevano che la sanità veneta aveva 1,4 miliardi di buco, come dire che vi era stata una cat-tiva amministrazione delle risorse sanitarie. Ciò non è vero. La realtà dei fatti era questa:

quei 1,4 miliardi erano legati ad ammortamenti non evidenziati o sterilizzati. Chiarisco meglio. La sanità ha

due filiere di finanziamento: un fondo nazionale indistinto, che serve a finanziare le cure neces-sarie ai cittadini ed un fondo, de-rivante dall’ex art.20 della legge del 1986, che serve a finanziare gli investimenti. Per più di 10 anni, con un silen-

zio assenso da parte di tutti, in ca-renza di finanziamenti specifici, si sono utilizzate le risorse del fon-do ordinario sanitario anche per fare una parte degli investimenti. Ovviamente se il fondo sanitario è calibrato per sostenere i livelli essenziali di assistenza, non pote-va essere adeguato anche per so-stenere investimenti. Quindi sono state utilizzate queste risorse per far fronte all'ammortamento. Questo impegno finanziario, ri-

partito negli anni ha portato ad un importo di 1,4 miliardi di am-mortamenti non finanziati e non sterilizzati, che non erano stati co-perti da specifici finanziamenti. Le conseguenze sono note a tutti. Se all'inizio si pagavano i creditori a 60/90 giorni, la mancata copertura degli ammortamenti ha fatto ritar-dare i pagamenti dei fornitori sino a 400 giorni. Ora questa situazione viene az-

zerata, avvalendosi del decreto “salva debiti” adottato dal gover-no proprio su spinta del Veneto e delle altre Regioni.Abbiamo iniettato nel bilancio

regionale ottocento milioni e altri settecento milioni circa di euro sono in arrivo, a copertura degli ammortamenti e andando, così, alla pari con i debiti accumulati nel tempo. In più, per coprire l’impor-to del miliardo e quattrocento mi-lioni originario, abbiamo stipulato con il governo una sorta di con-tratto di mutuo di rientro, dove la Regione del Veneto versa alla Sanità 60 milioni l'anno per rim-pinguare gli ammortamenti non sterilizzati. Con questo piano di rientro chi

sarà chiamato a gestire la Regione nella prossima legislatura, troverà una situazione finanziaria “pulita” e a posto. Questo esempio è sta-to seguito anche a livello nazio-nale, perché tutte le regioni sono in queste condizioni, ma, grazie all’impegno del Veneto, avranno la possibilità di risolvere il problema. Com'è stata affrontata in

Veneto la decisione dei 3,7 posti letto ogni mille abi-tanti?All'interno del Patto della Salute

era anche prevista l’adozione di un regolamento per le attività ospe-daliere voluto dall'allora Ministro Balduzzi, che ha definito le linee operative che le Regioni dovevano adottare, non solo per il conteni-mento della spesa, ma anche per dare una spinta all'evoluzione della sanità in Italia realizzando la rete dei servizi territoriali da sempre attesi dai cittadini. Era però ne-cessario definire con precisione la rete ospedaliera pubblica e privata che si riteneva adeguata alle esi-genze della fase acuta della malat-tia. Si è ritenuto a livello nazionale che le regioni dovessero disporre di una dotazione di 3,7 posti letto per 1000 abitanti. Lo si formalizzò nel decreto del settembre 2012, ora approvato. Il provvedimento prevedeva anche l'indicazione di un tasso di ospedalizzazione di 160 ricoveri ogni mille abitanti come standard nazionale. Va tenu-to conto ovviamente della presen-za della popolazione anziana, delle patologia della zona e così via. Noi come Regione Veneto approvam-mo il piano socio sanitario nel giu-gno 2013, con la legge n.39, non solo recependo queste indicazioni, ma facendo anche meglio. E’ stata fissata, la quota di 3,5 posti letto per mille abitanti, non certo per danneggiare i veneti, tutt'altro.Questa minor dotazione di posti

letto è stata possibile in quanto sono stati introdotti i nuovi posti letto territoriali. Prendendo atto che alcune patologie non neces-sitavano di degenze ospedaliere, sono stati ridotti i posti letto per acuti a 3,5 posti letto per mille e attivando lo 0,2 con i posti letto per servizi di ricovero sul territo-rio. Quindi si poteva realizzare una turnazione più veloce del posto

letto per acuti, che costa dai 600 euro agli 800 euro (dipende dalla specialità, se chirurgia o medicina o altre patologie che richiedono una minore intensità di cura), per poi assicurare al paziente la riabi-litazione vicino a casa, attivando gli ospedali del territorio, dove la spesa scende ai 150 ai 200 euro. Questo senza ridurre l'assistenza sanitaria e realizzando sul territo-rio servizi di accoglienza, gli Ospe-dali di Comunità, appunto, più vici-ni e con prestazione adeguate alle esigenze di cura dei cittadini.E' un percorso razionale che in

Europa si fa da tempo. Noi l'ab-biamo adottato con la program-mazione del 2012, Con l’ appro-vazione degli atti attuativi di tutte le ULSS ora siamo in piena imple-mentazione della programmazio-ne. Il piano sanitario ha una durata di 5 anni e l'abbiamo approvato nell'estate 2013. Rispetto alle altre regioni siamo in vantaggio di due anni. Abbiamo offerto al paziente ve-

neto nuove opportunità ricavando risorse attraverso la razionaliz-zazione del miglioramento delle cure.Razionalizzare significa usare

meglio le risorse disponibili e nel contempo migliorare le cure adot-tando nuove tecniche. Abbiamo ricavato, così, un fondo che va a sostituire quello finanziato con l'addizionale Irpef, senza mettere le mani in tasca ai veneti e che vie-ne utilizzato per migliorare le cure ai nostri cittadini e che consente anche di far fronte alle pressioni economiche che di giorno in gior-no aumentano per effetto della crisi che attraversa il Paese. Cosa sono i costi stan-

dard?Nel patto della salute sono evi-

denziati anche i costi standard, che si possono definire come i costi medi sostenuti dalle Regio-ni più virtuose ed efficienti nella erogazione dei servizi sanitari.Con i soli costi standard non si

è in grado di tenere sotto con-trollo tutto il sistema, serve al-meno un'altra dimensione, una voce di spesa importantissima, quella delle dotazioni standard (cioè dei costi del personale). Per la determinazione delle ri-

sorse da assegnare alle Regioni quando non c'erano i costi stan-dard, si usavano i costi storici e non si avevano esatti parametri del costo dei servizi da assicura-re alla popolazione. Un altro passaggio importante

all'interno del patto per la salu-te è stato quello delle dotazioni standard (il personale), legate al posto letto, sia per la dotazione dei medici, che degli infermieri e degli operatori sanitari. Questo a garanzia di una corretta determi-nazione delle risorse necessarie.

Spesso si dice che siano sot-todimensionate. Questa moda-lità di quantificazione dei costi standard, invece, consente di valorizzare la qualità del lavoro resa anche a livello di cura del paziente, ed evitare di avere me-dici, infermieri, operatori sanitari o amministrativi in eccesso. Si sta cercando di rimettere in

asse un sistema che era un po' impreciso e debole, ponendo sempre la massima attenzione a rispettare le normative sulla si-curezza del lavoro e al decoro dei luoghi di ricovero.Ricordo quanto sia fondamen-

tale anche l’attenzione al luogo di cura: la persona malata deve essere accolta nel ricovero in una stanza dignitosa. Invece qual è il tempo

standard che va dedicato ad ogni paziente?Il tema del cosiddetto “tem-

pario” per l’assistenza su cui vi sono state molte strumentaliz-zazioni anche sindacali, rappre-senta uno strumento essenziale per meglio definire il tempo da dedicare al paziente. Nel Veneto “ il tempario” l'abbiamo adottato per quanto riguarda il personale addetto all'assistenza, suggeren-do i tempi minimi da dedicare al paziente; poi ogni azienda in funzione della specialità, reparto per reparto, può adeguarlo, mi-gliorare le indicazioni fissate a livello regionale. Ma deve esserci un tempo minimo standard. Cosa è accaduto a livel-

lo nazionale e regionale in merito alle “ricette rosse”?

La “ricetta rossa” è lo strumen-to a mezzo del quale il medico di famiglia prescrive le prestazioni ed i farmaci per affrontare la pa-tologia dell’assistito a carico del servizio sanitario.La scarsità delle risorse dispo-

nibili a livello nazionale per finan-ziare i costi del servizio sanitario (mancavano 2 miliardi), ha indot-to il governo Prodi, al posto di ricercare risorse aggiuntive per le Regioni, ad imporre un ticket in occasione dell'approvazione della finanziaria del 2007 a partire dal 2008: i famosi 10 euro sulla ricet-ta rossa, riattivando quella nor-ma sospesa dallo stesso governo Prodi. In sostanza si tratta di una tassa

a carico dei cittadini che ha con-sentito allo Stato di recuperare dal Veneto circa 100 milioni, in luogo dei 64 milioni previsti in re-lazione ai 5 milioni di abitanti ed al numero di 7 milioni e mezzo di ricette rosse, ma che, per riequi-librare l’alto numero di esenzioni presenti in altre regioni, è stato portato a 100 milioni.In termini di costi, come

si piazza la regione Vene-to?Il Veneto è la regione che, come

si rileva dalle tabelle nazionali, co-sta meno come costo medio per il personale dipendente. Nel decreto 95 del 2012, è stato

previsto che per poter accedere al tourn over il personale dovesse avere un costo, con riferimento al 2004, pari a -1.4%. Il Veneto ha un costo per il personale inferiore a tutte le altre regioni.

di Diego Cordioli

Page 3: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Diego Cordioli A cura di Diego Cordioli

Verona Salute Verona Salute

A cura di Diego Cordioli A cura di Diego Cordioli

Un approccio moderno al Parkinson Il Day Hospital del Centro Trapianti MidolloL’uti l ità di un approccio integrato tra farmaci e attività motor ia-r iabil itativa in tutte le fasi

della Malattia di Parkinson, è stata al centro del Congresso del 12 e 13 settembre scorsi…

Lo scorso 15 settembre è stata presentata nella Sala Arazzi del Comune, la nuova area dedicata ai pazienti

seguiti dal Centro Trapianto di Midollo Osseo dell ’Ematologia di Verona in regime di Day Hospital .

Nell’Aula Magna ex area Gavaz-zi dell’Ospedale di Borgo Roma si è tenuto il convegno: “La disabilità motoria nella malattia di Parkinson, approccio integrato farmacologico e riabilitativo”.Il Congresso fa parte degli eventi

patrocinati dalla Limpe (Lega Italia-na di lotta contro il Parkinson) ed è stato organizzato dal prof. Michele Tinazzi, responsabile del Centro Par-kinson e Disordini del Movimento

dell'Ufficio Comunicazione Esterna Azienda Ospedaliera

Universitaria Integrata - Verona

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Universitaria Integrata - Verona

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che attira da anni pazienti affetti da que-sta patologia provenienti anche da altre regioni, grazie ai risultati ottenuti con approccio moderno sia diagnostici che terapeutici, decisi in stretta collabora-zione con l’area Scienze Motorie, diretta dal prof. Schena e con la Medicina Fisica e Riabilitazione diretta dal prof. Nicola Smania.Sia le tematiche sia l’autorevolezza degli

esperti che sono intervenuti, provenienti da tutta Italia, hanno reso la due giorni di particolare importanza, tenuto conto del contenuto delle relazioni e della realtà della nostra Regione dove gli ammalati di Parkinson sono oltre 18.000.

La nuova realizzazione è stata resa possibile grazie all’impegno congiun-to dell’Azienda Ospedaliera Univer-sitaria Integrata e delle Associazioni di Volontariato Ail-Verona e Admor. Nella nuova sede sarà possibile offri-re ai pazienti che devono affrontare percorsi terapeutici particolarmente complessi e delicati, spazi dedicati, separati da quelli comuni ai pazienti esterni dell’Ematologia.Il nuovo Day Hospital gestirà quo-

tidianamente le particolari necessità di oltre 20 pazienti e contempora-neamente consentirà di deconge-stionare la situazione logistica agli altri pazienti con malattie del sangue. Alla conferenza stampa hanno par-tecipato l’Assessore ai servizi sociali del Comune, Anna Leso, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Sandro Caf-fi, il prof. Giovanni Pizzolo, direttore dell’Unità Operativa di Ematologia e il dr. Fabio Benedetti, responsabile dell’Unità Trapianti di Midollo.

Un convegno sulle associazioni dei pazienti

Convegno: “Curare senza barriere: rianimazione aperta”

“Le Associazioni dei pazienti tra dimensione

europea, mondo mediatico, contenimento della

spesa sanitar ia e quotidianità” è stato i l tema

dell ’ incontro organizzato lo scorso sabato 13

settembre al Centro Marani di Borgo Trento.

La r ianimazione aper ta è stata a l centro del convegno del lo scor so

13 settembre presso l ’Aula Magna Si los di Ponente del l ’Univer s i tà

di Verona, organizzato dal Dipar t imento di Att iv i tà Integrata

Emergenza e Terapie Intens ive e dal Ser v iz io di Ps icologia Cl in ica

del l ’Azienda Ospedal iera Univer s i tar ia Integrata di Verona.

Il lungo titolo dell’evento riassume le difficoltà delle Associazioni dei pazienti a rispondere adeguatamen-te alla richiesta di informazione degli iscritti e della conseguente necessità di avvalersi dell’apporto delle Asso-ciazioni scientifiche per avere i ne-cessari supporti medici, gestionali e burocratici.L’Associazione dei medici endo-

crinologi e la Società italiana di en-docrinologia sono particolarmente sensibili alle esigenze dell’Anipi (As-sociazione dei pazienti con patologia ipofisaria) come ha testimoniato la

La Rianimazione e la Terapia In-tensiva sono ambiti di “Area Cri-tica” molto complessi, in cui gli aspetti medici e tecnici sono in-scindibili da quelli emotivi e rela-zionali.Le persone ricoverate e le loro

famiglie vivono angosce di morte, solitudine e abbandono ed è quindi fondamentale stabilire con i fami-liari, sin dall’inizio del ricovero, una relazione terapeutica che risponda ai bisogni di accoglienza, comuni-cazione e gestione delle emozioni.

loro presenza a questo convegno, che ha avuto come responsabili scientifici il dr. Roberto Castello e il prof. Nicola Sicolo dell’Univer-sità di Padova e che ha affrontato tematiche delicate come l’apertura alla libera circolazione dei pazien-ti in Europa, l’attesa riforma del Titolo V della Costituzione con il conseguente rischio di accentuare i divari tra le Regioni, e della diffici-le situazione congiunturale di con-tenimento dei costi e della spesa nella Sanità Pubblica.Tra i relatori dell’incontro, c’era-

no l’Assessore alla Sanità Regiona-le, Coletto, e la responsabile regio-nale dei servizi farmaceutici dr.ssa Scroccaro.

Un’importante risposta alle esi-genze di pazienti e familiari ed ai bisogni degli operatori è la “Ria-nimazione Aperta”: da un lato si tratta di dare ai familiari la possibi-lità di accedere all’Unità Operativa di Terapia Intensiva con una mag-giore flessibilità di orario, dall’altro significa “aprire” alla possibilità di sviluppare un nuovo rapporto di condivisione, informazione e con-sapevolezza reciproca tra medici, infermieri e familiari.La “Rianimazione Aperta” è l'o-

biettivo da raggiungere per mi-gliorare l’approccio terapeutico, in particolare nei reparti di Riani-mazione tradizionalmente “chiusi” alla presenza dei familiari.

dell'Ufficio Comunicazione Esterna Azienda Ospedaliera

Universitaria Integrata - Verona

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Universitaria Integrata - Verona

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Page 4: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Diego Cordioli

Salute & Sanità

A cura di Diego Cordioli

Scopriamo i mille volti della FibromialgiaLa F ibromialg ia è una malatt ia cronica che s i mani festa con dolor i muscolo scheletr ic i d i f fus i ,

da a lmeno tre mesi , d i intens i tà var iabi le , che s i accompagnano a s intomi che interessano

la s fera ps icologica e l ’apparato cardio-respir ator io, intest ina le , uro-genita le e neurologico.

Fattori ambientali, fisici e psichici ne influenzano le riacutizzazioni. La Fi-bromialgia, pur in assenza di disturbi invalidanti o di pericolo per la vita, è responsabile di un significativo carico di sofferenza fisica e psicologica per il paziente. Per la complessità della sintomato-

logia sarebbe meglio definirla come “Sindrome Fibromialgica”.E’ una condizione che interessa so-

prattutto le donne e che, a conferma della complessità della diagnosi, può variare come frequenza, nei vari paesi, tra il 5 e 50 casi per 1000 abitanti. Nonostante l’alta incidenza, la man-

canza di un reale riscontro oggettivo di presenza di malattia e l’assenza di lesioni fisiche evidenti ed invalidanti, ha sempre relegato la malattia in se-condo piano rispetto alle altre malat-tie reumatiche più note.L’inizio dei sintomi è variabile, può

esordire in età giovanile ma anche nell’anziano e si accompagna a distur-bi del sonno, stato depressivo, stan-chezza cronica, vertigini, sensazione di secchezza delle mucose, disturbi della memoria ed attenzione, alterazione della funzionalità intestinale (stitichez-za o diarrea), palpitazioni, sensazione di fame d’aria, senso di costrizione al

del Dott. Paolo Garzotti,

Dirigente 1° livello; 1^ Geriatria AOUI Verona;

Responsabile di Struttura Semplice di malattie

reumatiche dell'anziano. Emal: [email protected].

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A cura di Diego Cordioli

Salute & Territorio

A cura di Diego Cordioli

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Antiangiogenesi: far morire il cancro di fameScoper ta a l l ’ I s t i tuto Europeo di Oncologia una molecola dei vas i sanguigni che

a l imentano i l tumore: un nuovo ber sagl io terapeut ico per bloccare i l cancro togl iendogl i

i l nutr imento. Rinasce dopo 40 anni la grande speranza dei farmaci ant iangiogenesi .

E’ apparso sull’anteprima on-line del Journal of Clinical Investigation uno studio coordinato da Ugo Cavallaro, ricercatore del programma di Medi-cina Molecolare all’Istituto Europeo di Oncologia, che riapre, dopo anni di silenzio, il capitolo dei farmaci an-titumorali “anti-angiogenetici”, vale a dire diretti a impedire la formazione di nuovi vasi sanguigni che alimenta-no il tumore, favorendone la crescita: bloccare l’angiogenesi significa quindi far morire il cancro di fame. Il team di Cavallaro ha scoperto che

L1, una molecola del sistema nervoso espressa anche sulla superficie endo-teliale dei vasi delle cellule tumorali, può essere un nuovo bersaglio per farmaci anticancro. «I nostri risultati dimostrano che non solo questa mo-lecola è presente in modo abbondante e specifico nei vasi sanguigni tumorali, mentre è quasi assente in quelli nor-mali – spiega Cavallaro - ma anche che rappresenta un potenziale target te-rapeutico nel contesto di trattamenti diretti ai vasi stessi. L'inattivazione di L1 attraverso anticorpi o altri approc-

ci, infatti, rallenta sensibilmente la crescita tumorale, ne riduce la vascolarizzazione e induce la "normalizzazione" dei vasi tumo-rali, rendendoli più simili a quelli normali. In particolare, le modifiche strutturali e fun-zionali che avvengono nel corso della nor-malizzazione vascolare migliorano il flusso sanguigno all’interno del tumore. Anche se dal punto di vista terapeutico l’idea di rendere più funzionale la rete vascolare di un tumore può sembrare paradossale (in quanto aumenta l’apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule cancerose), in realtà questo approccio potrebbe risolvere un problema molto comune nell’ambito del-le chemioterapie convenzionali, ovvero la scarsa penetrazione dei farmaci in tutte le aree del tessuto neoplastico. L’inattivazio-ne di L1 avrebbe così un doppio effetto: il blocco della vascolarizzazione e il po-tenziamento della chemioterapia o di altri trattamenti anti-tumorali». Bersagliare L1 vascolare andrebbe ad

aggiungersi alle poche terapie tumorali anti-angiogeniche al momento disponibili, come il Bevacizumab (o Avastin) utilizzato contro il tumore del colon e dell’ovaio, che sono in gran parte basate sull’inibizione

del fattore di crescita vascolare VEGF (Va-scular Endotelial Growth Factor) e stanno evidenziando alcune limitazioni cliniche. Questa classe di farmaci è comunque im-portante perché ha modificato l’atteggia-mento di ricerca molecolare, mostrando che ci sono nuove vie in alternativa al ber-sagliamento diretto del gene alterato nelle cellule cancerose e responsabile del pro-cesso di formazione del tumore.

dell' Uff.Stampa I.E.O.

«L’identificazione di un bersaglio diverso da VEGF riaccende speran-ze concrete in un’area che, dopo gli entusiasmi iniziali legati agli studi di Judah Folkman negli anni ‘70, sem-brava quasi dimenticata», continua Cavallaro - «La scoperta delle carat-teristiche di L1 comporta almeno tre aspetti interessanti per il futuro della ricerca oncologica. Il primo è la con-

ferma che cambiare strategia e bersa-gliare l’ambiente tumorale invece che il tumore (o bersagliarli entrambi) può essere un approccio vincente. ll secon-do è che abbiamo trovato un nuovo target “ambientale”, in alternativa al VEGF, e dunque un potenziale nuovo farmaco anti-angiogenetico. Il terzo è che, essendo questo nuovo bersaglio localizzato sulla superficie esterna del-le cellule endoteliali, possiamo pensa-re di usarlo come “punto di attracco” per altre sostanze terapeutiche come isotopi radioattivi o anticorpi». Al momento i risultati sono sta-

ti ottenuti nel modello animale. Le prossime fasi della ricerca prevedo-no il passaggio all’avatar – cioè in tumori umani che crescono nell’ani-male - e poi all’uomo, dove l’inten-zione è di sperimentare anticorpi che bloccano L1.

petto, sudorazione abbondante, prurito alle mani o piedi, rigidità mattutina delle mani con sensazione di avere le artico-lazioni gonfie in assenza di tumefazione articolare. In questa condizione sono più frequenti

gli episodi di sinusite, rinite o bronchite acuta. Curiosamente nella donna può es-sere più abituale la dismenorrea e la cisti-te, e nell’uomo la prostatite non batterica. Il dolore è tipicamente presente in vari

punti del corpo ed è scatenato dalla di-gitopressione. Questi punti, localizzati a livello muscolo-tendineo, sono deno-minati “Tender points” (punti sensibili) e sono utilizzati insieme ad altri criteri dia-gnostici (Widespred pain index; SS scale score) per porre diagnosi di Sindrome Fibromialgica. Per semplice informazione mi limito a dirvi che questi punti si loca-lizzano soprattutto alla nuca, collo, spalle, gomiti, ginocchia ed anche, e scatenano un vivace dolore alla pressione delle dita da parte del medico. Vista la varietà della sintomatologia e la

mancanza di markers specifici di malattia la diagnosi si può porre solo dopo aver escluso tutte quella numerose malattie che presentano aspetti simili alla Sindro-me Fibromialgica. Il percorso diagnostico è perciò lungo ed indaginoso per il pa-ziente, ma anche per il medico che è co-stretto ad analizzare moltissimi sospetti clinici, arrivando sostanzialmente ad una diagnosi per esclusione. Vi sarete chiesti qual è il perché di que-

sta variegata sindrome. Purtroppo non esiste ancora un motivo chiaramente de-finito. Attualmente la motivazione più ac-creditata chiama in causa responsabilità

di tipo neuro-endocrino. L’alterazione dei neuro-trasmettitori cerebrali e periferici e degli ormoni implicati nella trasmissio-ne del dolore potrebbe spiegare la diffusa e poliedrica sindrome.L’esame delle articolazioni non eviden-

zia nulla di patologico e le zone doloro-se sono localizzate a livello muscolare o delle inserzioni tendinee. Anche gli esami del sangue e gli esami strumentali non mettono in luce nulla di alterato, ma ri-sulta indispensabile eseguirli per porre una diagnosi differenziale con le molte malattie che hanno caratteri comuni con la Sindrome Fibromialgica.Senza elencare tutte queste malattie, mi

limito a dirvi che possono essere di na-tura reumatica e non reumatica e che, a complicare il tutto, può accadere anche che la fibromialgia sia concomitante con le stesse malattie dalle quali si cerca di differenziarla. Ricordo solo, tra le forme non reumatiche, e recentemente al cen-tro di un discreto interesse mediatico, la Sindrome da fatica cronica.

Come avrete certamente compre-so la Sindrome Fibromialgica è una condizione molto complessa con un importante impatto sulla qualità della vita e con alti costi socio sanitari al momento della diagnosi e della cura. Bisogna purtroppo confessare che la

terapia è poco condivisa e codificata anche tra gli stessi specialisti. Spesso è poco soddisfacente per il paziente e richiede frequenti rivalutazioni e cam-biamenti in itinere. Si avvale di un ap-proccio farmacologico, ma anche non farmacologico. I farmaci possono essere usati in

monoterapia o in combinazione e tra questi ricordo gli antinfiammatori, analgesici, antidepressivi, miorilassanti, anticonvulsivanti, ansiolitici ed ipnoti-ci.Tra le possibilità di cura non farma-

cologiche ricordo la terapia cogniti-va comportamentale, l'ipnositerapia, l’agopuntura, la ginnastica dolce e lo yoga.

Page 5: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Simonetta Tregnago

Regione Veneto

Sì alla doppia preferenza di genereLa Commissione Pari oppor tunità esor ta il Consiglio regionale, nel quale ad oggi siedono solo tre donne:

«Il Veneto garantisca la rappresentanza femminile, in linea con altre Regioni italiane all’avanguardia».

In attesa che in Consiglio re-gionale si apra il dibattito sulle proposte di modifica alla legge elettorale regionale (n. 5 del 16 gennaio 2012) avanzate nei mesi scorsi dalla Giunta e da alcuni consiglieri, la Commissione Pari opportunità del Veneto sente la necessità di riportare all’atten-zione dell’opinione pubblica e della politica l’urgenza del tema della rappresentanza di genere.In linea con il dibattito nazio-

nale sulla garanzia di una mag-giore presenza femminile nelle istituzioni locali - un dibattito che vede impegnate in prima fila anche le Commissioni Pari op-portunità di altre regioni italia-ne, dalla Liguria alla Calabria-, il Veneto deve saper cogliere questa circostanza favorevo-le per dare un segnale chiaro di cambiamento e di netta discon-tinuità col passato, offrendo ai cittadini veneti nuove opportu-nità di scelta: per l’elezione dei consiglieri regionali sia intro-dotta la possibilità di due pre-ferenze (oggi ne è prevista solo una) con l’obbligo dell’alternan-za di genere, ossia di indicare candidati di sesso diverso qua-lora si scegliesse di esprimere il proprio voto per due persone. Alcune Regioni, come ad esem-

pio l’Emilia Romagna e la To-scana (che rinnoveranno pros-simamente i loro organi come il Veneto), sono giunte proprio di recente all’approvazione del-

Simonetta Tregnago, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto

la doppia preferenza di genere nella propria legge elettorale regionale, mentre la Campania, apripista, si è dotata di questo sistema già nel 2009.La legge elettorale regionale

in vigore per il Veneto contie-ne già l’obbligo della presen-za femminile al 50% nelle liste elettorali provinciali, pena al-trimenti l’inammissibilità della lista. Ma per allinearsi maggior-mente alla legge nazionale 23 novembre 2012, n. 215, che det-

ta le “Disposizioni per promuo-vere il riequilibrio delle rappre-sentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali”, si richie-dono ora step ulteriori: l’intro-duzione della doppia preferenza di genere anche per le elezioni regionali seguirebbe coerente-mente quanto già previsto per le amministrative dei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti.«Il cammino verso la pari-

tà di genere per godere della piena cittadinanza politica, pur-troppo, appare ancora lungo – afferma Simonetta Tregnago, presidente della Commissione regionale Pari opportunità – e a testimonianza di ciò basta guardare ai numeri delle elette nelle istituzioni che non si sono ancora dotate di leggi elettora-li che garantiscano la parità di genere. Bisogna agire a livello politico, sociale e culturale ma anche a un livello operativo, facendo fronte al ritardo con misure concrete. La politica deve colmare la sua distanza nei

confronti della società: lì fuori il mondo dell'impresa, del lavoro, della cultura e del sociale, of-frono ogni giorno conferma di quanto sia strategico il ruolo della donna nel cambiamento della società».Ad oggi nella nostra Regione

siedono in Consiglio tre sole donne (di cui due assessori, gli unici di genere femminile in Giunta) su un totale di circa ses-santa componenti: «Si tocca ap-pena la soglia del 5% (a fronte di una media nazionale del 14,4%), che certo non basta a garantire il diritto costituzionale di ugua-glianza e parità – sottolinea an-cora la presidente –. Chiediamo quindi che anche nella Giunta, e non solo nel Consiglio, sia pre-

visto un riequilibrio di presenze tra i sessi».Le fanno eco le vicepresidenti

Cpo Cristina Greggio e Danie-la Rader, che aggiungono: «Sia-mo alla terza elezione dopo la promulgazione della legge 215 e i primi risultati – in termini di numeri, ma anche di nuova cultura –, sono già tangibili. Una legge che nasce da un lavoro di collaborazione e confronto parlamentare tra i diversi schie-ramenti politici, ma è anche il frutto del dibattito e dell’ap-porto degli organismi di parità e di tante associazioni e reti

femminili. Perciò è un percorso che dobbiamo avere la respon-sabilità e il coraggio di continua-re sui territori, a partire dal no-stro». «Il Veneto – aggiungono – deve con urgenza accelerare i percorsi di riequilibrio della rappresentanza di genere, e non solo per questione di democra-ticità: sono, infatti, percorsi che vedono nelle regioni innovative e produttive del nostro Paese risultati di cambiamento signi-ficativi, così necessari in questi tempi di crisi: perché le donne inserite nei processi decisionali modificano e migliorano gli ap-procci e i metodi nel modo di fare amministrazione e politica, apportando competenze, de-terminazione e pragmatismo».

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Page 6: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Elezioni Provinciali 2014. Miozzi firma il decreto È par t i t a lo scor so 28 agos to l a r acco l ta d i f i rme per le cand ida ture de i nuov i or gan i smi :

p res idente e cons i g l io de i 16 ; i l p res idente de l l a Prov inc i a G iovann i M iozz i ha f i rmato i l decre to

per l ' i nd i z ione de l le e lez ion i prov inc i a l i , che s i te r r anno domen ica 12 ot tobre da l l e 8 a l l e 20 .

Il decreto, già pubblicato sul sito della Provincia, è già operativo. A questo primo atto amministrativo seguirà la raccolta delle firme ne-cessarie alla presentazione delle candidature e delle liste, che de-vono essere consegnate domeni-ca 21 e lunedì 22 settembre.Vediamo nel dettaglio in cosa

consiste la novità prevista dal-la legge Delrio (n. 56 del7 aprile 2014). Si tratta, infatti, della prima volta per l'elezione di secondo grado degli amministratori delle Province, che non verranno più eletti dai cittadini bensì dai sindaci e dai consiglieri comunali dei 98 comuni veronesi. Solo per questa prima tornata elettorale, potran-no essere candidati (ma non vota-re) anche i consiglieri provinciali uscenti.Presidente Miozzi: “Abbiamo in-

detto le elezioni provinciali per il prossimo 12 ottobre. Il nuovo sistema previsto dalla riforma dà agli amministratori e non ai cit-tadini la possibilità di scegliere i nuovi vertici. Sono sicuro che verrà eletta una persona capace di rappresentare l'intero territo-rio veronese. Ricordo, infatti, che contrariamente alla cattiva propa-ganda fatta sulla loro inefficienza, le Province hanno sempre fatto il bene dei propri territori. Anche a Verona possiamo dirlo con orgo-glio, tanto è vero che è colpa del-lo Stato centrale se nei prossimi mesi le strade e le scuole non sa-ranno manutentate, così come è avvenuto finora. Questa riforma, costruita sugli spot, ha messo a repentaglio l'erogazione di servizi ai cittadini”. Definizione del corpo

elettorale. Per sapere esatta-mente quante sono le firme ne-cessarie alla presentazione delle candidature, è indispensabile sa-pere esattamente quanti sono gli elettori “attivi” della provincia di Verona (sindaci e consiglieri comunali in carica). Per questo motivo, i segretari comunali rice-veranno dalla Provincia (che è l'u-nico ente titolato a gestire la fase elettorale) i moduli con i quali fare le comunicazioni degli ammi-nistratori effettivamente in carica e, quindi, chiamati al voto. Quante firme sono neces-

sarie. La stima ad oggi stabilisce in 192 le firme richieste per can-

didare il presidente e 64 per la li-sta dei consiglieri.Liste e “voto disgiunto”.

Sono due distinte le candidature da presentare, che avranno altret-tante schede elettorali, stampate dalla Provincia. La scheda eletto-rale per il presidente e quella per la lista dei 16 membri del consi-glio. Trattandosi di due elezioni non collegate tra loro, è possibile l'eventuale “voto disgiunto”, come avviene nel caso dell'elezione del sindaco.Infine, trattandosi di vere e pro-

prie elezioni, le liste potranno ave-re i simboli dei partiti.Seggi elettorali e scruti-

nio. Il secondo decreto firmato oggi dal presidente Miozzi con-tiene invece la nomina dell'Ufficio elettorale provinciale. Il responsa-bile dell'intero procedimento è il dirigente dell'area Giuridico-Am-ministrativa, che coordina lo staff interno già attivo da settimane nell'organizzazione delle attività elettorali che di norma compe-tono al Ministero dell'Interno, al Tribunale e alla Prefettura. Ci sarà un unico seggio eletto-

rale (con due sottosezioni) alle-stito a Palazzo Capuleti, la sede della Provincia di via Franceschine, con possibilità di parcheggio per gli elettori negli spazi del vicino liceo Messedaglia. Il presidente e il personale di seggio sono tutti

dipendenti della Provincia, ma ci saranno anche i rappresentanti di lista, eventualmente segnalati dai partiti. Le operazioni di scrutinio co-

minceranno, con molte probabili-tà, il giorno seguente.Info in diretta. Tutte le infor-

mazioni sono pubblicate in tempo reale sul portale della Provincia, nell'apposita sezione aggiornata in tempo reale. Già adesso sono pubblicate le notizie tecniche sul sistema elettorale, che prevede il voto ponderato a seconda della fascia demografica di appartenen-za dei comuni.Colori delle schede elet-

torali. Nella provincia di Verona sono presenti 6 tipologie di fasce elettorali, a cui corrispondono al-trettanti colori identificativi. Azzurro fino a 3.000 abitan-

ti, arancione fino a 5.000, grigio fino a 10.000, rosso fino a 30.000,

Provincia di Verona10 09 14

A cura di Diego Cordioli

verde fino a 100.000, e giallo per comuni da 250.000 a 500.000 abi-tanti. Peso ponderato. I colori

delle schede identificano la po-polazione rappresentata e quindi il “peso” che ha il voto espresso dagli amministratori. Natural-mente il peso è crescente in re-lazione agli abitanti, e pertanto pesano meno i comuni con la scheda azzurra e di più quelli con la scheda gialla. Funzioni delle Province.

Il rinnovo degli amministratori provinciali viene fatto perché le Province continuano ad esercita-re le proprie funzioni, così come stabilito dalla legge di riforma, cosiddetta Delrio, che conferma alcune vecchie competenze e ne attribuisce di nuove. Le Province restano enti di area

vasta con funzioni di: pianificazio-ne territoriale di coordinamento,

tutela e valorizzazione dell'am-biente; pianificazione del tra-sporto pubblico, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato; costruzione e gestione delle strade provinciali e regola-zione della circolazione stradale; programmazione della rete scola-stica e gestione dell'edilizia scola-stica. Le nuove attribuzioni sono: raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; controllo dei fe-nomeni discriminatori in ambi-to occupazionale e promozione delle pari opportunità sul terri-torio provinciale; d'intesa con i comuni, esercitano le funzioni di gara, stazione appaltante, moni-toraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive. Oltre a que-ste, altre funzioni verranno con molte probabilità delegate dalla Regione.

A cura di Diego Cordioli

Comune di Verona

Il Tòcatì: il Festival dei giochi in strada

Gordon Parks. Una storia americana

Arr iva da o l t reoceano i l Paese Ospi te , i l Mess ico, de l la dodices ima ed iz ione de l “Tocat ì ,

Fest iva l Internaz iona le de i Gioch i in Str ada” (da l 18 a l 21 set tembre 2014) , or gan izzato

da Assoc iaz ione Gioch i Ant ich i in co l laboraz ione con i l Comune d i Verona – Cul tur a .

Sta per terminare (sarà f ino a l 22 Settembre) la mostr a fotogr a f ica

a cur a d i Alessandr a Mauro osp i tata da l Centro Internaz iona le d i

Fotogr a f ia Scav i Sca l iger i d i Verona : Gordon Par ks . Una s tor ia amer icana .

Con la consueta formula, il Festi-val proporrà circa 40 giochi tra-dizionali provenienti sia dal Paese Ospite che da varie regioni italia-ne. Il pubblico potrà ammirare i più spettacolari giochi messicani praticati da veri giocatori in arri-vo da questo grande Paese. Pelota p’urepécha, Ulama de Cadera, il Trompo, la Pitarra, il Juego de Co-rozo sono alcune delle tradizioni ludiche della dodicesima edizione del Tocatì, il Festival Internaziona-le dei Giochi in Strada. Musiche e canti messicani risuoneranno per

le strade del centro storico e so-prattutto in Piazza Messico (piazza dei Signori), dove sul palcoscenico si avvicendano musicisti e danza-tori provenienti da varie zone del Messico.Da piazza Erbe a piazza Sant’A-

nastasia il 19 settembre si svolge la consueta parata inaugurale, e nella ex chiesa di San Giorgetto si apre al pubblico una mostra de-dicata alla ricchissima tradizione ludica messicana, che conta circa 200 giochi praticati da una settan-tina di diverse popolazioni ed è allestita a cura della FMJDAT (Fe-derazione Messicana Giochi Au-toctoni e Tradizionali).A Palazzo Forti, un viaggio at-

traverso le fiabe e le leggende dell’antico Messico viene raccon-tato tra le pagine di meravigliosi libri illustrati. Il festival propone, in collaborazione con la Fondazione Štepán Zavrel di Sàrmede, Treviso un approfondimento su miti e riti della tradizione messicana. I sogni del serpente piumato – fiabe e li-bri illustrati dal Messico, a cura di Monica Monachesi (Fondazione

Realizzata da Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Gordon Parks Foundation e Contrasto, l'esposizione presen-ta circa 160 immagini in bianco e nero e a colori, stampe moderne e molti vintage.

Scomparso nel 2006 a 93 anni, Parks è stato fotografo, poeta, scrittore, regista (suoi i film sul detective Shaft), attore, musicista: una personalità dallo straordinario eclettismo, che gli è valso il sopran-nome di “Uomo del Rinascimento”.

Attraverso la fotografia, Parks ha sempre cercato di raccontare del-le storie: i suoi servizi sulla rivista Life dedicati a una famiglia di neri ad Harlem, nel 1968, hanno segna-

Sarmede), viene inaugurata il 18 settembre e rimane per un mese, offrendo spunti di riflessione e attività ludiche adatte anche alle scuole.Lo sguardo sul Messico, tradizio-

nale e contemporaneo, è racconta-to tra le pagine di meravigliosi libri illustrati e rappresentato dall’o-pera di Gabriel Pacheco, artista messicano ospite della dodicesima edizione di Tocatì. L’incontro con l’artista è previsto il 21 settembre alle ore 16.00 in Biblioteca Civica.Una finestra sul mondo dell’illu-

to una tappa importante nel battaglia, contro il razzismo in America.

In mostra anche i suoi scatti di moda e una serie di immagini di at-tori – tra cui Paul Newman, Sidney Poitier e Ingrid Bergman -, di musi-cisti - Duke Ellington, Glenn Gould -, di scrittori come Carlo Levi e perso-nalità come Malcom X e Muhammad Alì.

Sono ritratti straordinari, che col-gono nei volti la tensione e la con-centrazione del momento.

La mostra è aperta fino al 28 set-tembre 2014 da martedì a domenica ore 10.00 - 19.00

Dove: Centro Internazionale di Fo-tografia Scavi Scaligeri - Cortile del Tribunale (Piazza Viviani).

strazione e dei libri per l’infanzia che il Festival Tocatì apre per l’edi-zione 2014. Il gioco di leggere di-venta una conferenza sul tema dei libri illustrati ed animati in pro-gramma domenica 21 settembre alle ore 10.00 in Biblioteca Civica. La conferenza è presentata in col-laborazione con il Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia dell’università di Verona.Nei luoghi del Festival si fa spazio,

con Incontri e Narrazioni, anche la parola. La parola per raccontare, la parola per riflettere, la parola per

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interrogarsi su come la trasfor-mazione delle città abbia segnato, segni e plasmi le nuove identità urbane di tutte e tutti, non solo di chi appartiene all’età dell’infanzia.Alla riflessione su temi ludici – e

non solo – contribuiscono nume-rosi personaggi del mondo della cultura con conferenze e incon-tri con il pubblico che iniziano già qualche giorno prima del Festival. Tra i relatori: Pino Cacucci, auto-re di numerosi libri sul Messico, il celebre illustratore messicano Ga-briel Pacheco, gli scrittori Maurizio Maggiani, Carmine Abate, Marco Malvaldi, Lello Gurrado, Giuseppe Caliceti, Tiziano Scarpa con Massi-mo Giacon, Licia Troisi, e il piani-sta Antonio Ballista.Numerosi i convegni di studio,

tra cui Giocare nel Cinquecento: il secolo del Veronese a cura di Fondazione Benetton, un omaggio a Mario Lodi che presenta mate-riali inediti del grande pedagogi-sta, un incontro sulla didattica e il gioco nella scuola, un convegno sul gioco tradizionale messicano e una tavola rotonda dedicata a un tema attualissimo: le azzardopatie.La guerra dei bottoni invece è

il primo spettacolo coprodotto da Bam!Bam! Teatro e Tocatì Fe-stival Internazionale dei giochi in strada e, nel centesimo anniver-

sario della prima guerra mondia-le, porta in scena per la regia di Lorenzo Bassotto, il testo di Lou-is Pergaud sul gioco della guerra pubblicato nel 1912 nel quale si può forse leggere un presagio degli avvenimenti. La guerra dei bottoni debutta il 19 settembre nel Chio-stro del Conservatorio dall’Aba-co e va in scena Venerdì, Sabato e Domenica. Una storia gioiosa, un gioco puro che sembra voler esorcizzare la paura, che è insieme quella di diventare adulti e quella della guerra vera.Per maggiori informazioni: www.

tocati.it

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

Page 7: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Mille giorni prossimi venturi: dove andremo? È assa i d i f f i c i l e prevedere c iò che c i a t tende , in I t a l i a e in Europa , ma sopr a t tu t to

da no i e for se non bas tano neppure le a t tente ana l i s i deg l i s tud ios i , de i demoscop i ,

deg l i ana l i s t i d i f l u s s i e le t tor a l i , deg l i s tes s i sondagg i s t i cos ì spesso poco prev ident i…

I politici di un tempo sapevano capire le tendenze, le esigenze, le preferenze degli elettori, li rappre-sentavano effettivamente, nel bene e nel male, ne intuivano le sensibi-lità senza sondaggi e senza gli stru-menti di oggi. Anche la società di un tempo era diversa, più stabile, con convenzioni semplici, decise, con rapporti più interpersonali e socia-li, con un sistema di comunicazione meno artefatto, non determinato da logiche pubblicitarie, dalle forze economiche sui “media”, dal pote-re del denaro, della finanza spesso deleteria per la stessa economia. Oggi le scelte politiche, la stessa democrazia, sono determinate da fenomeni che nulla hanno a che fare con gli interessi del popolo. Le sue stesse scelte elettorali sono determinate da fattori esterni, da messaggi potenti quanto falsificati; il cittadino stesso è sempre meno soggetto politico è sempre più consumatore di prodotti, anche di quelli che gli fanno molto male. Il vero problema del Paese è quello della democrazia reale, quella vera pur se difficile da realizzare, quella che rischia di essere un’utopia ma-scherata dalla formalità del voto, in realtà un’oligarchia. C’è chi obietta che il popolo ama più la demago-gia che la democrazia, e in questo c’è del vero. Che la maggioranza degli elettori possono decidere è una regola pressoché insostituibile, che la decisione sia poi presa nello stesso interesse dei cittadini elet-tori, è assai discutibile. Quando il potere si rivolge al popolo, è per-ché non sa o non può decidere; lo fece anche il governatore romano di Gerusalemme che non volendo impicciarsi nelle beghe tra ebrei, si rivolse al popolo. Che decise il “crucifige” per il Cristo e salvò il ladrone Barabba. Nonostante il progresso dei tempi, le tecniche di comunicazione, la presunta plura-lità delle informazioni, vi sono dei

padroni anche nella cosiddetta democrazia, che non è ignara dei rapporti di forza e che anzi li do-vrebbe rappresentare. I padroni, comunque, sono i detentori del potere, cioè del denaro che pos-siede ogni strumento di governo e comunque lo determina, lo con-diziona, ne sceglie i rappresentanti. Con queste deboli basi, l’esercizio democratico è già di per sé diffici-le. In passato, pur con le ricordate difficoltà, il sistema politico era più chiaro, le alternative più definite, i partiti più forti e si operava in un sistema quasi bipolare pur con i limiti di un eccessivo proporzio-nalismo. Ora la vita politica è più confusa. La delusione del mito berlusconiano e le promesse non mantenute, la mancanza di effettive riforme, la crisi economica interna-

dell'avv. Aventino Frau

zionale e le sue conseguenze inter-ne, la disoccupazione, la decadenza del sistema industriale, il malcostu-me privato e pubblico, la grave e diffusa corruzione, hanno creato un misto di rivolta, di rabbia, di sfi-ducia che hanno alterato lo stesso sistema politico, ne hanno rilevato la debolezza, la non credibilità, la scarsità di livello culturale e am-ministrativo, l’improvvisazione. È emersa, in tutta la sua pericolosità, l’arroganza del potere, il suo di-stacco dalla volontà e dalla fiducia del popolo, l’interesse personale come opposto del senso sociale e collettivo. Ecco perché il sistema si è modificato anche elettoralmente

e da sostanzialmente bipolare, (PD e PDL) è diventato tripolare, con la forte presenza di Grillo, senza contare l’importante quarto polo dell’astensionismo. Queste opera-zioni elettorali, i voti di rabbia e di protesta, il successivo rifiuto di tutto, di qualunque impegno politi-co propositivo da parte del Movi-mento cinque stelle, ha reso inevi-tabili le cosiddette “larghe intese”, sempre sull’orlo della crisi, dell’in-compiuto, del debole. La necessità costituzionale della legge elettora-le che consenta il governo del Pa-ese diventa impellente, così come fu impellente la richiesta, l’implo-razione, per un secondo mandato a Napolitano dopo l’incapacità di eleggere il Presidente con i voti presenti in aula. Dopo le delusioni rispetto alla grande speranza libe-

ral-democratica, l’incapacità, salvo il governo emergenziale di Monti, di governare la crisi, la non decisa volontà di procedere alle riforme indispensabili al Paese, a noi stessi, ma anche ad una nostra corretta, rispettata presenza europea; dopo l’ingovernabilità determinata dalla resistenza della forte parte con-servatrice nel Paese, collocata a destra e a sinistra, dalla burocrazia, dalle regioni, dagli stessi enti loca-li, dalle magistrature, dai sindacati, dalle corporazioni, tutto sembra difficile, anzi impossibile. Alla gra-ve crisi di legalità che caratterizza il nostro paese con le sue mafie, formali e informali, i suoi conflitti

A cura dell'avv. Aventino Frau

Lasciatemi Dire12 09 14

d’interesse, la sua classe dirigente economica non certo esemplare, il suo apparato quasi inefficiente, si sono aggiunti i gravi scandali di Milano e Venezia che, per la loro estensione sociale, sono emblema-tici di una società globalmente cor-rotta, in tutte le sue componenti, private e pubbliche. L’implosione del centrodestra ha consentito al governo di Letta prima e di Renzi poi, di sopravvivere nonostante le tremebonde incertezze, le contrad-dizioni, i voltafaccia di Forza Italia, anche se l’opposizione della Lega è tornata al massimalismo demagogi-co delle origini pur se più fresca nel volto del leader e l’incomprensibile posizione grillina, ridimensionata solo dalla sconfitta elettorale, rima-ne una sorta di equivoco democra-tico. Renzi, Presidente del consiglio

e segretario del PD, ha scombinato molti giochi, ha ottenuto un rilevan-te successo elettorale ma si trova con gravi problemi e i vecchi parla-mentari, “nominati” dalla dirigenza bersaniana. Sembra esserci una gara della diffidenza, della denigrazione, del “non mi fido” nei suoi riguardi. Ciò rendendo ancora più difficile il suo compito. Ha una pallottola in canna: le anticipate elezioni politi-che, un rapporto diretto con il po-polo elettore, ben lieto di mandare a casa larga parte degli attuali depu-tati e senatori che sembrano incon-sapevoli della gravità della situazio-ne. Renzi, nonostante le difficoltà, i suoi stessi limiti, i freni incorporati

nel suo partito, alcuni eccessi del-la sua rigidità, il vincolo del patto con Berlusconi, le frenesie grilline, sembra però in grado di riportare il Paese verso la vera politica, ver-so l’Europa, verso la ripresa, lenta e faticosa, di un’economia semidi-strutta. È prevedibile un periodo di governo che non solo abbia la durata per operare ma che cambi il clima culturale, politico, d’imma-gine, di fiducia del Paese. Renzi ci ha proposto mille giorni d’impegno e di lavoro. Siamo propensi a dargli fiducia. Del resto che reali alterna-tive ci sono? La grande speranza è che quei mille giorni servano a dare una svolta al Paese ed anche a co-struire un’alternativa democratica, capace di diventare il contenuto di una vera democrazia, speria-mo con una legge elettorale che,

pur mantenendo salda ed efficace la rappresentanza popolare e dei territori, garantisca la governabilità e consenta che il lavoro del Parla-mento sia efficiente e semplificato, che il governo non trovi nella Ca-mera un’istituzione avversaria ma un controllore attento e severo. Ci vorranno tante altre riforme, grandi e piccole, per disincagliare la nostra “Costa Concordia Italia” dal blocco degli scogli sui quali noi stessi, catti-vi comandanti, l’abbiamo collocata. Che la speranza si avveri: mille gior-ni di buon governo, mille giorni per costruire una seria e onesta alter-nativa. Anche per superare i mille giorni di cui abbiamo scritto.

A cura di Diego Cordioli

Scuola & Istruzione

A cura della dott.ssa Anna Lisa Tiberio

13

Al via la consultazione “La Buona scuola”

Il Ministro Giannini a Verona

La speranza e l’alba di un nuovo giorno

“La Buona scuo la” va a consu l taz ione . F ino a l 15 novembre su www. l abuonascuo la . gov. i t

ogn i c i t t ad ino pot rà dare i l suo cont r ibuto on l ine a d i segnare l a scuo la de l fu turo

a t t r aver so g l i i nnovat i v i s t r ument i d i par tec ipaz ione mess i a d i spos i z ione da l M iur.

Ogn i vo l ta che mi so f fe rmo a pensare a l l a paro la sper anza , m i ca lo in una d imens ione d i f iduc i a

e aper tur a ver so l ’ a l t ro…Sper anza mi r i ch i ama a l concet to d i forza che in ogn i ind iv iduo d imor a .

Per la prima volta in una consul-tazione pubblica ci sarà una forte sinergia fra partecipazione online e offline attraverso l'integrazione fra risposte a questionari, dibattiti a scuola e su tutto il territorio e l’or-ganizzazione di proposte su specifici obiettivi da consegnare al Miur en-tro il 15 novembre. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Uni-

versità e della Ricerca per 60 giorni animerà, anche grazie al supporto degli Uffici scolastici regionali, un

Carl Rogers, psicologo e stu-dioso dei processi di crescita e di apprendimento, sosteneva che in ogni individuo vi è un’e-nergia, definita anche tendenza attualizzante, la quale è l’origi-naria sorgente vitale che spinge ogni persona in direzione del suo sviluppo e della sua autore-alizzazione. Come insegnante e counsel-

lor credo che il compito di chi si prende cura di un altro, com-presi i genitori, gli insegnanti, i terapeuti, sia quello di rafforzare e ampliare gli aspetti positivi co-stitutivi della persona. L’incontro con l’altro, in un cli-

ma di accettazione incondiziona-ta, di relazione empatica, di au-tenticità e di congruenza diventa

di Fabiana Carandina, Insegnate e counsellor

grande dibattito pubblico, il più gran-de mai realizzato sulla scuola, sulle proposte del Rapporto “La Buona Scuola”, diffuso lo scorso 3 settem-bre.Sul sito www.labuonascuola.gov.

it si potrà interagire attraverso tre sezioni:Compila il questionario - Ogni cit-

tadino potrà rispondere a delle do-mande relative ai temi trattati nei 6 capitoli del Rapporto. Una settima area permetterà di esprimersi libe-

quindi prezioso per la crescita personale e per la fiducia in ciò che si sta facendo da entrambe le parti. E allora l’aiutare i ragazzi , nella

mia esperienza lavorativa quoti-diana, ad accettarsi e a dare un nome alle loro emozioni, inse-gnare loro a non negare alcun sentimento, a riconoscere e a non cancellare ciò che di buo-no sentono dentro di loro, ad accettare e riconoscere ciò che è doloroso senza pensare che si debba sentirlo per sempre, mi arricchisce molto e mi proietta in un futuro migliore.Nutrire la speranza è sempre

meraviglioso, ti apre al divenire. Quello su cui non bisogna fis-sarsi è farla diventare qualcosa di statico e prefigurarci il futuro solo per come pare a noi.La vita non è qualcosa di stati-

co, ma è dinamica e fluida.

Siamo tutti in un processo di divenire dinamico dove ci è dato di scoprire la freschezza del re-ale senza indugiare su ciò che è stagnante che ci induce a dispe-rare o a credere che tutto sia

destinato a finire.Mi immagino che dietro alle

cose ci sia una piacevole fresca sorgiva e che la bellezza non sva-nisca con il suo tramonto.E come G. M. Hopkins scrisse

in Carrion Comfort:Io posso.Io posso. Che cosa? Sperare,desiderare l’alba di un nuovo

giorno,non scegliere di non essere.

La dott.ssa Anna Lisa Tiberio con il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, il Prefetto Perla Stancari e altre personalità

all'Istituto Lorgna-Pindemonte di Verona

ramente su cosa si è apprezzato di più, cosa si ritiene di criticare e cosa manchi ne “La Buona Scuola”. Non è obbligatorio compilare tutte le sezioni né rispondere a tutte le do-mande. Gli utenti registrati possono riprendere la compilazione e aggiun-gere risposte o modificare quelle in-serite precedentemente, in qualsiasi sezione, fino al 15 novembre.Un grande dibattito diffuso - In

quest’area si possono pubblicare le conclusioni dei dibattiti organizzati a scuola e sul territorio. Ogni assem-blea, consiglio o organizzazione che voglia discutere il Piano può scarica-re il Kit per la consultazione offline e condividerne online le conclusioni. Il Ministero inviterà le scuole ad uti-lizzare momenti interni di confronto (ad es. collegio dei docenti, assem-blee d'istituto) per discutere il Rap-porto, i suoi temi principali, e contri-buire con le proprie proposte.Costruiamo insieme la buona scuo-

la - La terza sezione ospita i dibattiti ad obiettivo, per la raccolta di buone pratiche e proposte costruttive. Le aree della piattaforma sono a dispo-sizione di tutti quanti abbiano idee, proposte, sperimentazioni in corso e progetti collegati all’obiettivo de-scritto. Ogni spazio ha un coordina-

tore, un gruppo di lavoro e una data di consegna: il 15 novembre.La consultazione sarà accompa-

gnata da uno spot tv che andrà in onda a partire dal 22 settembre per

poter sollecitare la partecipazione di tutti i cittadini. Perché, come spie-ga il Rapporto del governo, per fare la buona scuola “ci vuole un Paese intero”.

Page 8: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Scuola & Istruzione14 09 14

A cura della dott.ssa Anna Lisa Tiberio

“Seconda Stella a Destra, seconda edizione” Come s i può ev incere da l nome sce l to, i l tema pr inc ipa le de l l 'evento è l 'as t ronomia e

quanto con essa ha a che fare . L 'evento, or gan izzato da l l ' assoc iaz ione Empir icaMente ,

s i ter rà da l 26 Settembre a l 2 Ottobre 2014 presso l 'Ex-Ar sena le d i Verona .

Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto la partecipa-zione di 2500 persone circa, con 1800 ingressi nei planetari, una massiccia partecipazione da par-te delle scuole del territorio e una notevole adesione anche per quanto riguarda le conferenze te-nute, quest'anno si vuole ancor di più migliorare ed ampliare l'offer-ta.L'evento denominato “Seconda

stella a destra”, giunto alla sua se-conda edizione, si terrà negli spa-zi dell'Ex-Arsenale di Verona, da Venerdì 26 Settembre a Giovedì 2 Ottobre 2014, in coorganizza-zione con la 2^ Circoscrizione e con il patrocinio della 2^ Circo-scrizione. Lo scopo principale è divulgare conoscenza scientifica e culturale in generale partendo da una materia che spesso non viene trattata in modo sufficientemen-te approfondito nell'ambito della scuola dell'obbligo, e che invece oggigiorno (come lo è stato in passato) risulta essere particolar-mente importante e che inizia a divenire, grazie anche ai successi scientifici e alle missioni spaziali sempre più affascinanti, tema qua-si quotidiano nelle televisioni e

nelle riviste, non solo scientifiche. L'evento sarà dedicato principal-mente alle scuole e quest'anno ci sarà l'appoggio diretto anche del Provveditorato agli Studi di Vero-na e il bacino d'utenza abbracce-rà tutte le scuole del Comune e della Provincia di Verona, con la possibilità di accettare adesioni anche da realtà al di fuori della nostra provincia. Le attività per gli istituti scolastici si terranno prevalentemente nei giorni feria-li, mentre negli orari serali e nel fine settimana la manifestazione aprirà le porte alla cittadinanza. Gli aspetti che verranno toccati saranno molteplici: dalla divul-gazione scientifico/culturale più stretta, alle conferenze a tema, dall'osservazione diurna e serale del cielo, a laboratori ludico/di-dattici.Quest'anno l'offerta sarà am-

pliata, ospitando tre planetari itineranti, che verranno allestiti all'interno degli spazi preposti, e che porteranno i visitatori alla scoperta di varie tematiche rela-tive all'Universo che ci circonda. Le presentazioni verranno te-nute da esperti divulgatori. Per le scuole l'attività nel planetario sarà sempre “dal vivo”, mentre nelle presentazioni per la cittadi-nanza i planetari si alterneranno con presentazioni “dal vivo” e “pre-registrate”. I planetari sa-ranno: il Planetario di Verona di Enrico Bonfante, il planetario dell'Associazione Sofos di Bo-logna e il Planetario del Grup-po Pleiadi di Padova. Tre realtà distinte con tre stili divulgativi differenti. Oltre ai planetari, sa-ranno presenti dei laboratori lu-

dico/didattici, tenuti dalla Società Reinventore. In questo caso, l'at-tività con le scolaresche sarà di tipo interattivo, facendo “toccare con mano” agli studenti quanto verrà trattato nei vari “esperi-menti”. Nelle giornate di sabato e domenica invece gli esperimen-ti verranno tenuti direttamente dal personale di Reinventore, che farà vedere al pubblico dal vivo le varie dimostrazioni anche con l'aiuto di uno schermo su cui verranno proiettate le immagini in presa diretta. L'Associazione Scientifico Culturale Empirica-Mente parteciperà, affiancando la società Reinventore, con l'allesti-mento di laboratori per le scuole sia di carattere ludico/didattico (costruzione di pianeti, sonde spaziali e altro ancora in 3D con la carta), sia con l'allestimento di una postazione con telescopi per l'osservazione del Sole, per far meglio conoscere la stella che permette il sostentamento del-la vita sulla Terra. Inoltre, grazie alla collaborazione con personale madrelingua, saranno allestiti an-che dei laboratori esclusivamente in lingua inglese.Quest'anno, grazie anche alla

partecipazione del Gruppo Ple-iadi con il loro planetario, e con l'installazione della nuova cupola Infinity del Planetario di Verona, le ore di presentazione all'inter-no dei planetari saranno porta-te a circa 150, per una capienza stimata di oltre 6000 persone. Come lo scorso anno, verranno programmate alcune conferen-ze su temi di interesse pubblico e probabilmente anche un paio di workshop dedicati ad inse-

gnanti e astrofili, tutte tenute da persone esperte in divulgazione e di caratura nazionale e/o in-ternazionale. Nel weekend, e in caso di interesse anche nei giorni successivi, saranno presenti sia gli esperti dell'Associazione Scienti-fico Culturale EmpiricaMente che gli astrofili del Gruppo Astrofili di Mozzecane (G.A.M.) che faranno osservare il cielo diurno (osserva-zione del Sole con vari filtri) ed il cielo notturno con i telescopi di loro proprietà.Saranno presenti anche immagi-

ni, fotografie e pannelli informativi di carattere astronomico che an-dranno a creare una interessante scenografia di contorno all'evento. Inoltre saranno proiettate imma-gini astronomiche, corredate da informazioni basilari, sullo scher-

mo nella zona conferenze, quando non utilizzato per altre attività.Infine, per rendere più comple-

ta l'offerta, saranno presenti nel fine settimana alcuni espositori che mostreranno materiale lega-to al mondo dell'astronomia: libri, telescopi, accessori astronomici, dispositivi robotici, giochi e gadget astronomici.Gli appuntamenti nei planetari

e i laboratori verranno gestiti su prenotazione per quanto riguar-da le scuole, e ad ingresso fino ad esaurimento (con possibilità co-munque di prenotazione) per gli eventi dedicati alla cittadinanza.Per maggiori informazioni: Asso-

ciazione Scientifico Culturale Em-piricaMente www.empiricamente.info; [email protected] Tel. +39 389 4474 389

Si può fare: perché no? Incontro sull’inclusione

e sulla disabilità“S i può fare : perché no?” nasce come

idea per a f f rontare i l tema de l la

d i sab i l i tà at t r aver so un incontro

coinvolgente e d iver tente per r agazz i .

Conduttore dell’incontro è Niki Leonetti, portatore di handicap con una storia molto interessante e fortu-nata da raccontare. L’incon-tro presenta alcune provo-cazioni che metterà in atto e comprende la visione di alcuni video e immagini.L’obiettivo è di sensibiliz-

zare gli alunni al fine di in-cludere nel modo giusto le persone con disabilità nella nostra vita quotidiana e a scuola. Il 20 marzo 2013 si è svol-

to il primo incontro del pro-getto presso la sala civica di Cavaion. L’evento è stato organizzato dall’associazio-ne culturale LiberaMente di Cavaion della quale Niki è membro. La serata ha ri-scosso notevole interesse presso cittadini di ogni età. Questo il programma ge-

nerale dell’incontro (a se-

conda delle esigenze può essere anche variato con tempi, video e scaletta di-versa):- Introduzione della tema-

tica a cura di Niki Leonetti (5 minuti);- Primo video: “Il circo del-

la farfalla” (20 minuti);- La storia di Niki e una ri-

flessione sulla disabilità (20 minuti)- Secondo video: “La bel-

lezza dei loro sogni” di Abi-lity Channel(5 minuti);- Dibattito su alcune pro-

vocazioni ed eventuali do-mande (tempo rimanente) e video finale. Durata dell’incontro:1 ora e mezza : incontro

per singola classe.2 ore: assemblea d’istituto.Per Informazioni: nikileo-

[email protected] Pagina fa-cebook: Si può fare: perché no?

di Anna Lisa Tiberio, Responsabile Ufficio Interventi

Educativi UST XII Verona Contingente del Ministero

dell'Istruzione, dell'Università e della Ricarca

“Volo tra i banchi”: Il volontariato come risorsaI l progetto muove da l la conv inz ione che i l Volontar ia to e le s tor ie che r acconta s iano

un'occas ione per la scuola d i integr ar s i con i l ter r i tor io per approfondire temi e contenut i

s t ret tamente legat i s ia a l l a v i ta quot id iana deg l i s tudent i , s ia a l loro percor so sco last ico. . .

Il Centro Servizi per il Vo-lontariato della provincia di Verona è un’istituzione al ser-vizio degli organismi di volon-tariato operante dal 1997 ed è stato istituito in base alla legge quadro sul Volontariato (266/1991). Il CSV è gestito dalla Federazione del Volonta-riato di Verona, una Associazio-ne di II livello che raccoglie e rappresenta le oltre 400 Asso-ciazioni di Volontariato del ter-ritorio, che iscritte all’albo del-la regione Veneto, operano nei quattro ambiti previsti: Sociale, Socio Sanitario, Tutela dei beni culturali e ambientali, Soccor-so e Protezione Civile.Il CSV promuove annualmen-

te iniziative volte all’informa-zione, all’orientamento, alla sensibilizzazione e alla promo-zione della cultura della solida-rietà nei confronti dei giovani e delle possibilità che il “Ter-zo Settore” può offrire loro. Da molti anni collabora con la scuola sostenendo i progetti delle associazioni negli istituti e con gli studenti, promuoven-do le loro attività e valorizzan-done i risultati. Tra gli obiettivi del Centro di Servizi è quel-lo di continuare a sostenere questo tipo di impegno con il nuovo progetto: “Il volo tra i banchi”.Molte associazioni e molte

attività sono già da anni pre-senti nella vita di molti istituti del territorio. Il CSV intende dare una nuova spinta a questo tipo di iniziative coordinando e valorizzando le peculiarità di ogni associazione ma facendosi punto di riferimento unico per la scuola che potrà avere un interlocutore in grado di met-terla in contatto con tutte le

possibili realtà del territorio.Per questo motivo è stato

ideato un progetto a rete che facendo tesoro delle esperien-ze delle singole associazioni si ponesse in una prospettiva di collaborazione nuova tra le as-sociazioni e con le scuole e gli insegnanti, con l’idea di creare insieme dei percorsi educati-vi su misura per ogni gruppo classe che coinvolgessero vol-ta per volta le associazioni in grado di rispondere a curiosità o necessità di approfondimen-to specifiche.Sarà possibile per la scuola

attivare tre tipi di percorso:1. Aderire ad una delle attività

singole proposte dalle Associa-zioni; 2. Attivare una delle proposte

di percorso ipotizzate dal CSV.Per ora sono stati ipotizzati

alcuni percorsi possibili, che potranno essere adattati nel-la durata e nella loro modula-zione sulla base delle esigenze della scuola: “Salute e Stili di Vita Sani” è un percorso che ha come obiettivo quello di introdurre gli alunni al tema della solidarietà, utilizzando percorsi che mirano all’edu-cazione sanitaria e alimentare, cercando di trasmettere ai ra-gazzi l’importanza di adotta-re nella propria quotidianità un corretto stile di vita sano e prendendo così distanza dal mondo delle droghe e dalle conseguenze negative che può portare nelle loro vite. Tutto questo potrà avvenire attra-verso lezioni frontali o attra-verso laboratori educativi che

metteranno in campo l’arte del teatro o del fumetto (con la collaborazione di FIDAS Ve-rona, AIDO Verona, AIDO San Bonifacio, AIDO Lazise, FISSA Soccorso Sci Alpino, Opera Assistenziale Stefano Toffoli ONLUS, Apertamente ON-LUS)“Inclusione a accoglienza”.

Qui l’obiettivo vuole essere quello di portare avanti un percorso grazie al quale i ra-gazzi avranno la possibilità di maturare una visione condi-visa delle problematiche con-nesse alla discriminazione e alla marginalizzazione che cer-te “diversità” sono in grado di generare all’interno delle nostra società. E’ un percorso che mira a favorire l’inclusio-ne sociale di persone disabili, immigrati o ex detenuti attra-verso percorsi educativi e ri-creativi.( Amici senza barriere Daniela Zamboni, La Fraternità ONLUS, ANTEAS Compagnia dopo lavoro Gino Franzi, Me-dici per la pace, Associazione VeronettAmica, Protezione della Giovane, Per un mondo migliore, Progetto Carcere 663-Acta Non Verba).“Primo soccorso e prote-

zione civile” propone attività come corsi di primo soccorso, esercitazioni con unità cinofile ed esercitazioni per lo svolgi-mento in sicurezza delle attivi-tà sportive. (con la collabora-zione di Universo, Fissa).“Il mio territorio” vuole esse-

re un percorso che permetta ai ragazzi di riscoprire il nostro territorio in tutti i suoi aspetti

e divulgarne la sua conoscen-za storico-artistica e ambien-tale, promuovendo stili di vita rispettosi e eco sostenibili. L’obiettivo è anche quello di trasmettere l’importanza della tutela e della salvaguardia di un territorio anche grazie a visite guidate o esperienze sul cam-po, o al racconto di particolari momenti della nostra storia magari attraverso laboratori teatrali o spettacoli. (Centro Turistico Giovanile Volontaria-to, Il Giracose, Legambiente, La Fraternità ONLUS).“Mondi lontani”: Negli ulti-

mi anni, prendendo coscienza dell'evoluzione della società, dei processi migratori e della necessità di politiche d'integra-zione, si è ritenuto importante affiancare alle attività scolasti-che dei percorsi di educazione allo sviluppo. La scuola è un luogo di aggregazione privile-giato il cui fine è insegnare ed imparare cose nuove e utili alla crescita individuale e sociale. A scuola, fin dalla tenera infanzia, i bambini imparano a confron-tarsi con le convinzioni pro-prie e della propria tradizione e a scoprire che non sono as-solute, ma che possono dialo-gare con quelle di altri sogget-ti. Questo è il motore neces-sario perché sbocci il senso critico ed è anche il terreno su cui gettare i semi di una forte e permanente trasformazio-ne sociale, culturale e umana. Fare questo tipo di percorsi si-gnifica stabilire dei ponti fra gli individui e quindi, per mezzo di essi, fra le diverse società e

culture. Partendo dai concetti di alterità e diritti umani inten-diamo sviluppare percorsi che mettano in luce la comunanza tra culture apparentemente distanti (Nadia Onlus, Sinergia, Cestim Volontariato).3. Creare un percorso ad hoc

sulla base delle esigenze della scuola o della classe che in-tercetti esigenze curriculari o dell’insegnante.Questa modalità richiede una

stretta collaborazione con gli insegnanti che potranno parte-cipare alla stesura di un micro progetto che coinvolga attività scelte tra quelle delle associa-zioni aderenti al progetto. In questo caso il CSV si potrà far carico di individuare altre possibili attività tra le oltre 400 organizzazioni del territo-rio, che con le loro idee, risor-se e passioni potranno appro-fondire contenuti particolari o soddisfare bisogni emersi dall’esperienze in classe e dal rapporto con i propri alunni.IL CSV si propone di orga-

nizzare nel corso di prossimi mesi anche dei momenti di confronto con gli insegnan-ti o i dirigenti interessati, con lo scopo di definire priorità e collaborazioni in grado di ren-dere fattiva e davvero proficuo il dialogo tra volontariato e scuola.Sul sito www.csv.verona.

it potranno essere visionate a breve tutte le schede del-le proposte delle associazioni aderenti.Per informazioni e maggiori

dettagli: www.csv.verona.it

Il volontariato come risorsa educativa per andare lontano

VOLO TRA I BANCHI

insegnantiscuole dell’infanzia

scuole primarie e secondarie1º e 2º grado

PROPOSTA PER LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE

A cura di Diego Cordioli

Scuola & Istruzione

A cura della dott.ssa Anna Lisa Tiberio

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di Enrico Bonfante

Page 9: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Diego Cordioli

Succede a Verona

A cura di Diego Cordioli

Forte Cultura: Verona la città più fortificataLa presentazione del pr imo it inerar io tur ist ico del le for t i ficazioni europee , che comprende: Sal isburgo,

Budapest, Praga e Verona, città più r i levante d'Europa per la sua concentrazione di for t i ficazioni .

Lo scorso 3 settembre nella Sala Rossa del Palazzo Scali-gero, il vicepresidente nonché assessore alla Cultura e Beni Ambientali Marco Ambrosi-ni ha presentato in anteprima i tratti salienti degli itinerari turistici delle architetture mi-litari europee; il programma comunitario “Central Europe” ha finanziato il progetto “Forte Cultura” per la valorizzazio-ne delle fortificazioni dell'Eu-ropa centrale. La Provincia di Verona, che è uno degli otto partner europei, vanta un ter-ritorio che si rivela essere un autentico concentrato di for-tificazioni pubbliche e private. Tra gli obbiettivi dell'iniziati-va rientrano sia la tutela delle strutture veronesi a rischio di abbandono, sia l'istituzione di un itinerario turistico-cultura-le in grado di avere una positiva ricaduta socio-economica sul territorio. Verona, città che vanta ben

2.000 anni di storia, nonché un patrimonio culturale di grande ricchezza, entrerà a far parte di un itinerario - il primo e uni-co nel suo genere - un vero e proprio “pacchetto turistico” per gli appassionati. Tale pro-posta è particolarmente attrat-tiva per i cittadini del Nord Eu-ropa, che da sempre, assai più degli italiani, sanno apprezzare fortificazioni, castelli e fortez-ze. Non a caso il progetto par-te proprio tra Germania e Po-lonia. L'Associazione Eccofort, capofila del progetto “Forte Cultura”, ha depositato a Ber-lino il marchio di tale itinerario ideando inoltre, con la collabo-razione dei partner, prodotti di merchandising dell’itinerario. La carta dell’itinerario turisti-co europeo delle fortificazioni verrà presentata e illustrata nella International Conference prevista a Verona, l’8 ottobre, al Palazzo della Gran Guardia. Per l'occasione sono state in-vitate tutte le città fortificate d'Italia al fine di allargare la rete che oggi va dalla Polonia al Veneto.Kostrzyn nad Odra (PL) è il

lead Partner di una rete co-stituita da istituzioni/partners di altri otto Paesi europei del centro Europa.L’attività in rete è partita con

il Kick-off di Kostrzyn in Polo-nia nell’ottobre 2012 e si con-cluderà nella medesima città il 31 dicembre 2014.Erano presenti alla presenta-

zione al Palazzo Scaligero: An-tonia Pavesi, consigliere incari-cato alla Cultura del Comune di Verona; Fiorenzo Mene-ghelli, architetto collaborato-re e consulente esterno della Provincia di Verona; Hermut Röder, rappresentante dello European Cooperation Centre of Fortified Heritage. Vicepresidente Ambrosini:

“La Provincia di Verona, ormai

da alcuni anni, ha aderito con convinzione al progetto 'Forte Cultura', realizzato nell'ambito del programma comunitario 'Central Europe'. Si tratta di un complesso studio dei siste-mi difensivi della provincia ve-ronese, che nasce con la finali-tà di promuovere strategie in-novative per la crescita sociale ed economica del territorio. L'importanza di tale progetto risiede soprattutto nell'ambito della valorizzazione territoria-le, in relazione, in particolare, al patrimonio storico-culturale e alla promozione dei caratte-ri tipici del nostro territorio, come l'ambiente, l'artigianato e l'agricoltura. In area verone-se si concentra la maggior par-te del patrimonio fortificato dell'intero Veneto e la presen-za di fortificazioni è uno degli elementi che contraddistingue il patrimonio storico-culturale veronese. È quindi un vero mo-tivo di orgoglio sapere che Ve-rona è stata scelta tra le tappe

irrinunciabili del primo itinera-rio europeo dedicato alle Ar-chitetture Militari, in quanto considerata la città fortificata più rilevante d'Europa”.Consigliere alla Cultura Pa-

vesi: “Mi sembra doveroso

rivolgere un plauso all'inizia-tiva: essa ha comportato un grande sforzo coordinativo, comprendendo ben ben otto Paesi UE. Siamo consapevo-li, d'altra parte, che solo at-traverso un lavoro di rete è possibile garantire una reale valorizzazione del territorio.

'Forte cultura' - inserita in questo contesto – ha saputo recepire l'interesse che, sem-pre di più, destano fortifica-zioni e architetture militari. Attraverso questo progetto non è stata valorizzata solo la

città Verona ma anche il ter-ritorio circostante, creando una rete di connessione tra i luoghi d'interesse della città e quelli della provincia”.Architetto Meneghelli: “Il

progetto Forte Cultura ha il merito di tutelare e preserva-re l'eredità storica composta

dai sistemi fortificati che ca-ratterizzano in maniera così peculiare e distintiva il nostro territorio. Nella nostra pro-vincia, infatti, si concentra la maggior parte del patrimonio fortificato del Veneto. Con-correre alla valorizzazione di questa straordinaria ricchez-za, che non ha eguali, può di-venire una strategica risorsa in quanto fattore trainante di attrazione turistica. I periodi storici differenti delle fortifi-cazioni presenti nel territorio scaligero costituiscono un fatto unico nel suo genere. È questa una caratteristica che rende la nostra provincia una zona di grande interesse a livello euro-peo”.Rappresentante Eccofort Röder: “Il territorio europeo vanta un

patrimonio di più di 5 mila forti-ficazioni, un patrimonio collettivo assolutamente inestimabile. Vero-na, da parte sua, presenta una ca-ratteristica unica, ovvero la pre-senza di mura fortificate risalenti a diversi periodi storici - dall'epo-ca Romana alla dominazione sca-ligera e viscontea. Tale ricchezza, non a caso, è stata riconosciuta da parte dell'Unesco. 'Forte Cul-tura' proseguendo nell'intento di valorizzazione l'ha inserita in un piano di qualificazione culturale e turistica che saprà rendere giusto merito a questo ricco patrimonio di architetture storiche”.

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dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

All’asta il laboratorio agroalimentare

100mila euro per il mobile di Verona

Verona Innovaz ione , az ienda de l la Camera d i Commerc io d i Verona , mette a l l ’ as ta i l

l aborator io agroa l imentare Fer r ar i : “Troppa burocr az ia per essere compet i t iv i . Abbiamo

g ià mani festaz ion i d ’ interesse d i oper ator i de l set tore e de l la d i s t r ibuz ione agroa l imentare”

Centomi la euro per i l mobi le veronese l i ha s tanz ia t i l a

Camera d i Commerc io per sostenere la par tec ipaz ione

d i az iende verones i ad Abi tare i l tempo, la mani festaz ione

d i Verona F iere in progr amma i l pross imo settembre .

Un piccolo gioiello dal fatturato in aumento che conta tra i propri clienti importanti nomi dell’agroa-limentare italiano ed europeo ed ha ottenuto il riconoscimento di un’importante catena della grande distribuzione, nota per l’attenzione alla qualità degli ingredienti, Coop Italia. Ora il laboratorio è a un bi-vio: è pronto per ulteriori sviluppi, tanto da aver attirato l’attenzio-ne di operatori privati che hanno manifestato il proprio interesse all’azienda speciale della Camera di Commercio scaligera, ma manca delle condizioni necessarie a favo-rirli, questi sviluppi.

“Il laboratorio è stato costituito nel 2002, in vista della candidatura di Verona come sede dell’Authority Agroalimentare” spiega Alessandro Ferrari, neo presidente di Verona Innovazione, che ha preso in carico la “pratica” avviata dal predecesso-re, Maurizio Danese, ancora l’anno

di Maddalena Faedo

di Maddalena Faedo

Questo il contributo per la partecipazione delle imprese ad Abitare il tempo. Come ogni anno, del resto: nel 2013, gra-zie alla Camera di Commercio hanno partecipato ad Abitare Il Tempo 27 imprese scaligere sui 250 espositori complessivi.Interessanti le novità per le

imprese che potranno sfrut-tare le sinergie generate dalla “co-abitazione” con Marmo-macc. In questo modo, la fiera si pone come centro di relazio-ne per progettisti, architetti ed operatori incrociando servizi, tecnologie, materie prime e fi-niture d’interni e d’arredo. La nuova data consente di valoriz-zare al meglio l’incoming inter-nazionale, soprattutto dall’Est

scorso.“Poteva contare su una gestione

snella e quasi assimilabile a una so-cietà di diritto di privato – prosegue Ferrari –. L’azienda speciale è stata scelta per la gestione del laborato-rio proprio per le caratteristiche di velocità esecutiva e decisionale. Progressivamente, è stata assogget-tata a gran parte della normativa in vigore per gli enti pubblici. Il labo-ratorio si trova ora ad operare in un regime di concorrenza pura con lacci e laccioli tipici dell’ente pub-blico. Perché possa a continuare a svolgere il ruolo per cui è nato, cioè di sostegno alle imprese del terri-torio, è meglio che sia gestito da una realtà che possa muoversi più agevolmente di noi. Meglio vendere al miglior offerente. In modo che il laboratorio continui a rappresen-tare un punto di riferimento per il settore agroalimentare come lo è ora” conclude Ferrari.

Verona Innovazione, quindi, met-te all’asta il ramo d’azienda relati-vo al laboratorio agroalimentare

Europa.L’est Europa, come l’estero, in

generale, sono tornati ad essere mercati interessanti per il mobile veronese che conta 1238 imprese e nel 2013 ha registrato un au-mento delle esportazioni del 4,1% a 111,5 milioni di euro.Ben venga quindi la possibilità di

aprire nuovi canali di sviluppo. La manifestazione ha acquisito, nel corso degli anni, il riconoscimen-to di “meeting” ricco di contenuti formativi ed informativi, sia per i

costituito dagli impianti, gli arredi, le attrezzature, i macchinari, i beni consumabili, gli accreditamenti e i contratti e rapporti giuridici pendenti. L’acquirente subentre-rà, quindi, nei rapporti di lavoro, ma anche nei numerosi contratti con importanti realtà produttive e commerciali quali: Pastificio Rana, Consorzio Mela Alto Adige, Zuegg, Agricola Tre Valli, Consorzio Agra-rio del Nordest.

Distributori di prodotti agricoli e agroalimentari e laboratori del settore hanno già manifestato il loro interesse. Il bando d'asta si può trovare on-line sul sito www.veronainnovazione.it

Economia & Imprenditoria16 09 14

A cura di Camera di Commercio di Verona

rivenditori che per gli architetti e designer, ed ha saputo conser-vare le sue storiche caratteristi-che di evento raffinato e trasver-sale al mondo dell’arredamento.Queste le principali ragioni

che hanno spinto la Camera di Commercio di Verona ad inve-stire nuovamente risorse per sostenere la imprese veronesi del settore del mobile, finanzian-do a fondo perduto il 50% delle spese per l’affitto di stand, fino ad un massimo di 6.250 euro.

Page 10: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Diego Cordioli

Succede a Verona

A cura di Diego Cordioli

18 09 14

Il portale web delle terre del CustozaI l v icepres idente nonché assessore a l l a Cul tur a e Ben i Ambienta l i Marco Ambros in i ha

presentato i l por ta le web “ter rede lcustoza .com”, nato da l l ' accordo d i c inque comuni , ideato

e promosso da i soggett i pubbl ic i e pr ivat i facent i par te de l “Paternar ia to Ter re de l Custoza” .

Il progetto è ideato e promosso dal Paternariato Terre del Custo-za, nato nel 2010 dall'accordo di cinque Comuni (Sommacampagna, Bussolengo, Sona, Valeggio sul Min-cio, Villafranca di Verona) e dodici soggetti privati, al fine di attuare strategie per la promozione e la valorizzazione del territorio di propria appartenenza. Il progetto è patrocinato dalla Provincia di Verona e sostenuto dalla Regione del Veneto. Grazie ai fondi stanziati dalla Regione e dall'Unione Euro-pea, sono stati realizzati: 120 km di pista cicloturistica e percorsi con segnaletica in italiano/inglese, rin-tracciabili con Gps; cartellonistica, piantine, brochure e il restauro di alcuni monumenti. Il portale www.terredelcustoza.

com, disponibile on-line a breve, nasce con la finalità di promuove-re il turismo rurale locale, attra-verso il costante aggiornamento degli eventi, delle manifestazioni e di tutte le iniziative che vengono realizzate all'interno del territorio dei Comuni costituenti il Paterna-riato. Il portale intende offrire alla cittadinanza spunti e proposte per vivere appieno il proprio territorio, individuando per esempio itinerari cicloturistici e suggerendo eventi culturali, sportivi, enogastronomici ai quali partecipare. Erano presenti: Isabel Cristina

Granados, assessore alla Cultura

L’obiettivo è stato di verificare l’efficienza e la capacità operativa delle Squadre di Protezione Civile ANA (3° RGPT Veneto-Friuli Ve-nezia Giulia-Trentino Alto Adige) e la collaborazione operativa con gli Enti che fanno parte del “Siste-ma Protezione Civile”.L’Associazione Nazionale Alpi-

ni si è proposta di coinvolgere a vario titolo le seguenti strutture ed enti: Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Regione del Veneto, Prefettura di Verona, Pro-vincia di Verona, Comuni, 118.L' Associazione Nazionale Alpini

ha partecipato con squadre pro-venienti dalle Sezioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige con oltre un migliaio di Volontari. L’esercitazione ha avu-to come scopo quello di svolge-re una serie di attività operative, relativamente a diversi e specifici settori di intervento, in cui Enti preposti e volontariato, sono chia-mati ad operare, in occasione di interventi reali di Protezione Ci-vile, in ordine alle problematiche dell’ambito territoriale della pro-

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

del Comune di Sommacampagna; Antonella Dal Forno, assessore alla Cultura e al Turismo del Co-mune di Sona; Leonardo Oliosi, assessore alla Cultura del Comu-ne di Valeggio sul Mincio; Pamela Faccioni e Sebastiano Ridolfi per Mediagroup Bentobox, ditta cura-trice del portale web; Alessandro Boretti, componente della reda-zione del sito www.terredelcusto-

za.com; Chiara Turazzini, direttore tecnico del Consorzio di Tutela Custoza doc; Carlo Maraia, asses-sore al Turismo e alle Attività Pro-duttive del Comune di Bussolengo.Vicepresidente Ambrosini: “Il

portale web realizzato dai Co-muni e dai soggetti privati appar-tenenti al c.d. 'Paternariato Terre del Custoza' rappresenta un otti-mo esempio di unione sinergica e strategica per la promozione e la valorizzazione del territorio, non-ché delle numerose opportunità turistiche, culturali e ricreative rivolte alla cittadinanza. Si tratta di un progetto di rete e di attiva

collaborazione che, grazie all'uti-lizzo del web, ha la possibilità di attuare uno sviluppo ad ampio raggio e di raggiungere ampi strati della popolazione. L'auspicio è che la realizzazione di questa piatta-

forma web possa fungere da sti-molo, anche per altre realtà locali, per la ricerca di strategie sempre nuove volte alla promozione e alla valorizzazione delle molteplici oc-casioni di scambio, crescita cultu-rale e intrattenimento, che sono ampiamente presenti all'interno di tutto il nostro territorio provin-ciale”. Assessore alla Cultura di Som-

macampagna, Isabel Cristina Gra-nados: “Questo progetto, com-prendente cinque Comuni e dodici soggetti privati, vede come capofi-la il Comune di Sommacampagna. L'idea è nata con lo scopo di crea-

re strategie per la promozione e la valorizzazione del territorio che si estende dal Garda alla città di Ve-rona, attraverso l'individuazione di itinerari cicloturistici e la creazio-ne del portale web con informa-zioni su eventi artistici, sportivi e culturali e sulle strutture ricettive dei cinque Comuni coinvolti”. Assessore alla Cultura e Turismo

di Sona, Antonella Dal Forno: “La collaborazione tra Comuni ha portato alla realizzazione di que-sto portale, che vuole essere l'ac-cesso del mondo al nostro territo-rio; una porta aperta, accattivante e stimolante per chi ci osserva dall'esterno. I luoghi coinvolti nel progetto sono infatti bellissimi, hanno avuto un ruolo storico in varie occasioni e perciò devono essere valorizzati al meglio”.Assessore alla Cultura di Valeg-

gio s/M, Leonardo Oliosi: “La re-alizzazione di questo progetto ha richiesto un grande impegno, ma è stato proprio questo sforzo che ha permesso di ottenere risultati concreti e tangibili. Riteniamo che il portale www.terredelcustoza.com possa essere un trampolino di lancio per incentivare il turismo e portare vantaggi a tutto il terri-torio”. Assessore al Turismo e Attività

Produttive di Bussolengo, Carlo Maraia: “Oltre a creare strategie di valorizzazione del territorio, questo progetto sarà in grado di incrementare varie attività pro-duttive con vantaggi per l'econo-mia locale, specialmente per l'a-gricoltura.”Mediagroup Bentbox, Seba-

stiano Ridolfi: “Nasce oggi il sito www.terredelcustoza.com, al 100% proprietà del “Paternariato Ter-re del Custoza” e basato su un software open source. I singoli Comuni potranno aggiornare in modo autonomo i propri con-tenuti e implementare a loro discrezione le varie sezioni del portale. Oltre alla descrizione dei territori coinvolti nel progetto, il sito offre una quantità rilevante di notizie e propone itinerari di vario tipo, creati sulle aspettative dei target di riferimento. Il sito è stato creato in modo da facilita-re l'accesso dai dispositivi mobili, affinché i turisti possano fruire dei contenuti in tempo reale”.

A cura di Diego Cordioli

Succede a Verona 19

Esercitazione triveneta di protezione civileL’Assoc iaz ione Naz iona le Alp in i , ne l l ’ ambi to de l progr amma annua le d ’addestr amento

de i Volontar i , g l i scor s i 12-13 set tembre ha or gan izzato ne l ter r i tor io de l la prov inc ia

d i Verona , l 'eserc i taz ione d i Protez ione Civ i le denominata “Tr iveneto 2014” .

vincia di Verona.L'obiettivo preposto è stato

quello di testare le capacità ope-rative delle squadre di volonta-riato dell’Associazione Nazionale Alpini, integrate tra di loro, con il personale degli Enti preposti ed in particolare:1) verificare procedure di attiva-

zione e il sistema di comando e controllo della struttura di Prote-zione Civile dell'ANA;2) verificare le procedure ope-

rative standard in riferimento alla normativa sulla sicurezza (DLGS 81/2008, Decreto interministeria-le 13 aprile 2011 e Decreto del Capo Dipartimento del 12 genna-io 2012);3) verificare la il flusso informa-

zioni e gestione dei dati con nuovi sistemi tecnologici, (data base vo-lontari, gestionale attività, collega-menti dati satellitari, ecc.);4) verificare le capacità orga-

nizzative dei volontari che hanno partecipato al percorso formati-vo dei referenti ANA ai campo di accoglienza organizzato dall'ANA;5) verificare le capacità operati-

ve della colonna mobile nazionale dell’ANA, per il modulo logistico, presente presso il magazzino del

III Rgpt a Motta di Livenza (TV);6) verificare le capacità opera-

tive delle specializzazioni facenti capo al III Rgpt: Telecomunicazio-ni, Antincendio Boschivo, Sanitari,

Cinofili superficie e salvamento, Segreteria ed Informatica, Salva-mento e Soccorso nautico, Alpi-nistica.E’ stata inoltre intenzione, degli

organizzatori, verificare le pro-cedure operative degli Enti quali: Comune, Provincia, Prefettura e Regione, nelle operazioni di ge-stione e coordinamento delle operazioni di emergenza e il flus-so delle informazioni tra le varie sale operative (COC, Sala ope-rativa della Provincia di Verona e Sala operativa della Regione del veneto COREM); concretizzando le indicazioni dei vari piani di pro-tezione civile redatti ai vari livelli, coinvolgendo gli amministratori e gli operatori delle strutture co-munali, provinciali e regionali.Per raggiungere i suddetti ob-

biettivi si è pensato ad un’eser-citazione che ha riprodotto, nei limiti del possibile, alcuni scenari operativi, il più vicino possibile alla realtà anche in base alle espe-rienze maturate nelle situazioni di emergenza degli ultimi anni.Tra queste sono stati numerosi

gli interventi durante eventi at-mosferici avversi che hanno pro-vocato situazioni di particolare gravità oltre che la presenza di un rischio sismico anche significativo (vedi gennaio 2012), nella zone oggetto dell'esercitazione. Oltre agli scenari emergenziali soprain-dicati una parte dell’esercitazione viene dedicata alla prevenzione ed al ripristino del territorio, al lavo-ro in sicurezza e all’ antincendio boschivo; dove le varie Squadre ANA spesso si trovano a lavorare insieme.

Page 11: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

A cura di Gianfranco Iovino

Cucina d'Autore

A cura di Diego Cordioli

Il personaggio in Gioco: Alberto SordiPer la rubrica Cucina d’autore, che associa i personaggi che hanno frequentato il prestigioso ristorante Dodici

Apostoli di Verona alle ricette che lo chef Giorgio Gioco ha loro dedicato, è il momento di ricordare Alberto Sordi...

di Giorgio Gioco

Alberto SordiAttore (Roma 1920- 2003)Veniva a cena dopo il suo spettacolo di rivista, era un piacere aspettarlo perché era simpatico e faceva ridere anche solo a guardarlo. Amava la cucina della sua terra, ma anche il risotto, gli gnocchi e le lasagne. Era una buona forchetta. Un giorno gli ho spiegato che per me gli italiani sono fatti di pastasciutta e lui è scoppiato a ridere, ha detto che avevo ragione, che sono fatti di spaghetti e di maccheroni. Per questo sono buoni.

Tagliatelle ai carciofi500 g di tagliatelle, 4 carciofi, 8 cucchiai di

olio extravergine di oliva, 80 g di burro, una

cipolla, 2 spicchi d’aglio, un cucchiaio di farina,

il succo di un limone, un bicchiere di vino

bianco, sale, pepe e formaggio grattugiato.

Elimina le parti dure dei carciofi, togli le punte e gran parte del gambo, quindi tagliali prima a metà per il lungo e poi a fettine, mettili in una zuppiera e bagnali col succo del limone. Soffriggi in olio e burro la cipolla e l’aglio tritati. Versa nel soffritto i carciofi, mescola bene, poi cospargi di farina, aggiungi il vino e lascia cuocere lentamente. Cuoci le tagliatelle in acque con sale, scolale al dente e versale nel tegame del condimento in modo che prendano sapore. Controlla il sale e il pepe e aggiungi il formaggio.

Tratto da: Luisa Pachera, Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona.

20 09 14 21

Tattoo si oppure tattoo no?Chi scr ive è contr ar ia a i ta tuagg i , ma s i t r at ta d i un ’op in ione

per sona le , dovuta anche a l fa t to che i l l avoro che facc io,

d i model la e d i propr ietar ia d i un ’agenz ia d i moda , s i

basa pr inc ipa lmente su l la be l lezza “natur a le” de l corpo.

di Cristiana Bertasi

Moda & Bellezza

A cura di Diego Cordioli

La mia avversione nei confron-ti dei tatuaggi deriva anche dal fatto che nel mio lavoro ho vi-sto bellissime ragazze rovinarsi una carriera, già avviata, come modelle per scelte di questo tipo, molto spesso inconsapevoli e dettate dalla moda. Personal-mente ho anche cercato di ca-pire alcune di queste decisioni, ma in alcuni casi mi è risultato difficile. Se guardiamo su Wikipedia alla

voce “tatuaggio” leggiamo: “trat-

tasi di tecnica di decorazione pittorica corporale dell’uomo che consiste nell'incidere la pel-le ritardandone la cicatrizzazio-ne con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarifi-cazione) o nell'eseguire punture con l'introduzione di sostanze coloranti nelle ferite”. Secondo me, già questa descrizione un po’ lugubre dovrebbe indurre a tenersi lontani da questa pratica. Se poi andiamo a vedere la storia dei tatuaggi ed il loro significato sociale, a parte le implicazioni storico religiose, scopriamo che questo marchio indelebile è sta-to usato da diverse nazioni in va-rie epoche per rendere sempre riconoscibili persone che aveva-no commesso qualche crimine ed anche ai carcerati venivano praticati tatuaggi ad hoc. Un lun-go discorso ci sarebbe poi da fare sui tanti rischi di questa pra-tica (anche solo digitando “rischi tattoo” su Google se ne leggono molti): allergia ai prodotti colo-ranti, infezioni batteriche virali anche gravi come: epatite, tetano

e perfino casi di Aids per utilizzo di aghi non sterilizzati, addirittura alcuni casi di carcinoma, e molto meno gravi ma molto ripetute e fastidiose, l’insorgere di croste su ferite aperte con difficoltà nel rimarginarsi. Tutte queste cose potrebbero portare a pensare che siano pochi a cadere in quel-lo che potrebbe apparire come uno “strano autolesionismo”. Ma non è così: l’Italia registra uno dei record di persone tatuate in Eu-ropa. I corpi dei nostri connazio-nali spesso non sono incisi per consapevolezza o per nobiltà, ma molto frequentemente per nar-cisismo individualista e per con-formismo. Quasi sempre come possibilità per sentirsi più belli. Questo emerge da alcune inter-viste fatte all’uscita dei centri. In Italia si registra anche il record di persone minorenni tatuate. La non consapevolezza iniziale sulle motivazioni di questa pratica, fa si anche che siamo in testa nella percentuale dei “pentimenti” per il tatuaggio: sembra che siamo attorno al 50%. Se tutto que-sto fa parte delle cose negative, ce ne sono anche di positive: il giro di affari che ruota attorno ai tatuaggi è di milioni di euro; il secondo lato positivo è che in al-cuni casi qualche piccolo disegno può “abbellire” un corpo. Esisto-no però anche tatuaggi che dura-no un tempo limitato e lo scopo viene raggiunto ugualmente. Al di là comunque della mia

opinione personale sui tatuaggi e della vostra, dovremo abituarci a vedere sulla pelle delle perso-ne di una certa età (nessuno si offenda, prendetela con un sor-riso) quelle che una volta erano eleganti stelline diventare caden-ti meteoriti, quelle che una volta

Il Sondaggio. Tu cosa ne pensi?Esistono questioni che dividono l’opinione pubblica in modo abbastanza netto; a grandi estimatori si

oppongono altrettanto decisi avversari. Così anche per quanto riguarda la decorazione del corpo. Tu sei pro o contro i tatuaggi? Scrivi la tua opinione a: [email protected]

erano graziose farfalline diventa-re sgraziati avvoltoi, quello che una volta era il nome della per-sona amata in buona evidenza

diventare un geroglifico egizio. Forse “il cancellatore di tatuag-gi” diventerà un lavoro molto popolare in futuro…

Page 12: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Musica a VeronaMusica

A cura di Diego CordioliA cura di Gianfranco Iovino

22 09 14

Andrea Battistoni, il Toscanini veroneseCosì freddo da ibernare le novità discograficheHa 27 ann i ed è veronese , uno de i p iù g iovan i d i ret tor i d 'orchestr a emergent i , a t t ivo su i

pa lch i non so lo de i p iù prest ig ios i teatr i d i Verona , ma anche d i que l l i naz iona l i e mondia l i . . .

La mus ica che c i g i r a intorno questa estate s i è lasc ia ta condiz ionare da l c l ima autunna le , ibernando

ogn i sussu l to da r i ser vare a qua lche be l la nov i tà d i scogr a f ica e lasc iandoc i a bocca asc iut ta…

Quest'estate, lo scorso 9 ago-sto, ha diretto magistralmente, all'Arena di Verona, i Carmina Burana di Carl Orff, meritando-si tanto di standing ovation; lo scorso 14 settembre era al Teatro Romano, a dirigere i giovanissimi e talentuosi musicisti dello Za-bados Ensemble; a gennaio sarà all'Opera House di Sydney per la Tosca, a febbraio dirigerà il Rigo-letto a Tokyo... Un talento tutto veronese, che ha iniziato molto presto, nel 2006, la sua carriera di direttore d'orchestra, per en-trare subito nei più importan-ti teatri del mondo: Deutsche Oper di Berlino,Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Palau de les arts di Valencia,Teatro Bunkaikan di Tokyo,Semperoper di Dresda, Royal Opera di Stoccolma, Natio-nal Center of Performing Arts di Pechino, Arena di Verona, Teatro San Carlo di Napoli, Parco della Musica di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di

di Elisa Zanola

Genova, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Massimo di Palermo... Ha già diretto orchestre di al-

tissimo livello, come: l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di San-ta Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Tokyo Phi-larmonic Orchestra, Israel Phi-larmonic Orchestra, Orchestra

del Maggio Musicale Fiorentino, St. Petersburg State Symphony Orchestra, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Filarmo-nica Marchigiana, l'Orchestra da Camera di Mantova, l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Mila-no, l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l'Orchestra del Teatro

Olimpico di Vicenza, l'Orchestra della Svizzera Italiana, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino. Con le Nozze di Figaro di Mo-

zart, nel 2012 è stato il più gio-vane direttore d'orchestra a salire sul palco della Scala.Tra le opere che ha diretto ri-

cordiamo: Il barbiere di Siviglia, Il viaggio a Reims (G.Rossini), Il ma-trimonio segreto (D.Cimarosa), L'elisir d'amore (G.Donizetti), Nabucco, Attila, Rigoletto, Il Trova-tore, La Traviata, Stiffelio,Macbeth,

Falstaff, Otello, Un ballo in ma-schera. (G.Verdi), La Bohème, To-sca, Turandot (G.Puccini), Carmen (G.Bizet).Come Toscanini che era diplo-

mato in violoncello, anche Bat-tistoni ha conseguito lo stesso diploma, nel suo caso presso il Conservatorio di Verona Dall'A-baco, per poi proseguire gli stu-di in Germania e completandoli con la laurea in Composizione. Lo studio di direzione d'orchestra inizia 10 anni fa,; Battistoni si per-

feziona poi con Ennio Nicotra in Russia, con Gabriele Ferro pres-so la Scuola di Musica di Fiesole, con Gianandrea Noseda all'Acca-demia Musicale di Stresa; è sta-to anche assistente di Piercarlo Orizio. Il suo debutto è avvenuto nel 2008 al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo e il suo de-butto operistico ha avuto luogo, grazie a Maurizio Barbacini, con La bohème di Puccini presso il Te-atro di Basilea.Convinto che l'arte apparten-

ga a tutti e debba rivolgersi alle platee più ampie e trasversali, ha spesso portato la musica in luoghi inconsueti: ha recentemente di-retto l'Orchestra Filarmonica del-la Scala al Forum Assago di Milano di fronte a 8.000 spettatori; è sta-to protagonista, con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, del concerto per i 150 anni dell'Unità d'Italia in piazza Castello a Torino, per un pubblico di oltre 25.000 persone; ha diretto, per la prima volta in epoca moderna, un alle-

In un clima poco estivo, dove l'autunno sembra voler mette-re fretta al cielo per annuvolarsi sempre più di pioggia e aria fredda dell'Est, la musica riesce comun-que a riservarsi un proprio spazio di riesumazione, per continuare così a suonare vecchi successi sulle spiagge, sotto l'ombrellone o nelle cuffie di chi ha approfittato della vacanza per tenersi in forma, correndo a ritmo di una musica che si è proposta come ogni anno, senza grandi scossoni estivi, pro-ponendo vecchi successi invernali, e la certezza di dover aspettare il prossimo cambio di stagione per imbattersi in novità discografiche che meritino l'appellativo reale di "novità discografiche".Dall'esame delle classifiche dei

CD più ascoltati e venduti del mese, fa piacere, oltre che con-fermare l'indiscusso momento di "pausa creativa" che la musica di casa nostra si impone ogni esta-te, veder primeggiare album usci-ti quasi un anno fa, come quello di Giorgia, che con il suo “Senza paura”, a sorpresa, riconquista la vetta, grazie anche al singolo su-per gettonato "Io fra tanti", che si fa notare per un'offerta dav-vero invitante proposta dal por-tale iTunes sull'acquisto digitale dell'album. E' bene, però, ricor-dare un particolare che fa capire perché la musica di casa nostra è in fase di stallo obbligato: l'album di Giorgia ha guadagnato subito la vetta alla sua uscita, ma era il novembre del 2013, a conferma che "altro di nuovo da scegliere" in questo momento proprio non c'è.

stimento operistico nel Teatro Farnese di Parma; ha inaugurato la nuova Opera House di Muscat, in Oman. Ogni estate conduce un'orchestra sinfonica sulle mon-tagne del veronese, per avvicinare un pubblico di giovani alla grande musica. Nel 2012, per Rizzoli, è uscito

anche un suo libro, “Non è musica per vecchi”: un invito anche alle nuove generazioni ad apprezzare le meraviglie della musica “classi-ca” e operistica.

di Gianfranco Iovino

Dietro la sorprendente voce romana si sono consolidati il gruppo italiano rivelazione di Amici, Dear Jack con il loro "Do-mani è un altro film - prima par-te" e i Coldplay, con il CD "Ghost stories" che grazie alla straordi-naria "A sky full of star" si confer-ma unica hit dell'estate in grado di metter d'accordo tutti: vendite, streaming e airplay radiofonici di tutto il mondo.Tornando a richiamare accenni

di musica di casa nostra, è bello trovare tra i primi 10 in classifica, due icone seguitissime dai giova-ni, e non solo, che sanno propor-re e fare musica leggera, ma non troppo. Sto parlando di Biagio Antonacci, che si consolida artista seguitissimo, con il suo "L'amore comporta", e Francesco Renga, che con "Tempo reale" conferma tutta la sua qualità interpretativa e compositiva.Poi, come ogni estate conferma,

c'è una lunga sfilza di Compilation e Dischi Raccolta che attraverso interpreti vari, danno risalto all'e-state attraverso titoli esotici e copertine balneari invitanti quali: "Hit mania estate 2014", o "Pape-ete beach compilation summer edition n° 21", "Radio Italia Sum-mer Hits" e "Hot Party Summer

2014", dove ci troviamo un po' di tutto e per tutti i gusti e generi.Chiude questa classifica d'e-

state ancora un album inverna-le, che risulta tra i più acquistati: parliamo della sorprenden-te Alessandra Amoroso, che grazie al suo enorme esercito di fan, ed un tour seguitissimo con quasi tutte tappe da Sold Out, conferma tutta la bontà del suo talento con "Amore puro".Cosa dire a riassunto dei titoli

citati? Niente di nuovo questa estate in riva al mare. Le novità ce l'ha riservate solo il tempo, ad essere onesti, ma siamo cer-ti che l'autunno, che si prevede piovoso e mite, a detta di me-teorologi ed esperti di correnti d'aria, sarà ricco di uscite disco-grafiche di "casa nostra" e noi

sapremo pazientemente aspet-tare le novità che si annunciano "calde", interessanti e variegate.Non ci resta che aspettare che

l'estate passi, o arrivi per davve-ro, e nell'attesa di queste evo-luzioni temporali, ascoltarci un po' di musica da Compilation e

qualche buona "vecchia" HIT di casa nostra, che non delude mai e sa riempire cuore e mente di preziosi ricordi e suggestive armonie musicali, che durano molto più a lungo di questa pazza e instabile estate italiana 2014.

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Page 13: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

È qui che si balla!

Passione danza

Una nuova rubrica, Danza&Spettacolo, dedicata

al ballo in tutte le sue forme e stili, alle scuole di

ballo e agli eventi coreutici di Verona e dintorni…

Massimo Quintarelli e Susanna Tavio, 46/55 standard classe

AS, praticano danza sportiva presso la scuola Gardadanze

del maestro Nicola Lonardi a Castelnuovo del Garda in

provincia di Verona. Conosciamo meglio questa realtà…

Massimo e Susanna: cosa vi ac-comuna?“La passione per il ballo ci ha uniti fin

da subito: le prime feste con gli amici, le serate in discoteca, le sagre estive, poi i primi corsi di caraibico, il primo corso di tango, la prima gara alla quale abbiamo assistito, ci hanno aperto un mondo che abbiamo amato e che tuttora è parte in-

A cura di Diego Cordioli

Danza & Spettacolo

tegrante della nostra vita.”Come è iniziata la vostra car-

riera sportiva?“La nostra carriera sportiva inizia con il

liscio e il ballo da sala passando poi alle danze standard, dove da anni affiniamo la nostra tecnica per migliorare le nostre prestazioni ma anche per rendere i no-stri corpi più musicali, per trasmettere

Hellas, buona la prima Chievo, avvio in sordinaCampionato nuovamente al via. Dopo la prima giornata in

quel di Bergamo contro l’Atalanta (0-0) i ragazzi di Mandorlini

hanno palesato già una buona condizione ed un ritmo più

che accettabile sfiorando il gol più dei padroni di casa…

Va bene che era la Juventus , va bene che

per i c l ivens i i l ca lendar io di Ser ie A è in

sa l i ta , ma pur troppo la squadra (r innovata

per i suoi 7/8 undices imi) non c ’è ancora…

A cura di Nicola Di Ciomma

Calcio d’Alta quota

Nonostante le importanti dipartite di Romulo e Iturbe (non dimentican-do che da Gennaio mancava già anche un certo Jorginho) Setti & Co. hanno saputo riassettare la squadra (ed il bi-lancio) in maniera più che positiva. Ma vediamo nel dettaglio reparto per re-parto.LA DIFESA L’Acquisto del nazionale messicano Marquez resta la ciliegina sulla torta. Già entrato negli automatismi della squadra sa conferire sicurezza a tutto il reparto. Da destra a sinistra le alter-native sono tante indipendentemente da vecchi e nuovi: da Agostini a Moras, da Marques allo spagnolo Luna (di lui si dice un gran bene), da Martic a Ro-driguez, senza dimenticare Sorensen e

di Nicola Di Ciomma

di Nicola Di Ciomma

l’ultimo arrivato Brivio. Con Rafael e Benussi la porta resta tranquilla. C’è l’imbarazzo della scelta.IL CENTROCAMPOE’ il reparto più rivoluzionato, ma quello a cui bisogna prestare la mas-sima attenzione. Gente importante, sappiamo, in pochi mesi se n’è andata, ma restano le qualità di gente come Hallfredsson, Sala e Jankovic. Gli inne-sti di Tachtsidis e Christodoulopoulos hanno conferito di certo animosità all’intera manovra. Occhio al brasiliano Campanharo. Potrebbe essere la sor-presa. Obbadi e Ionita sono importanti.L’ATTACCOSe il fiore all’occhiello resta Luca Toni (ma sarà poi vero l’addio al calcio a fine stagione?) non è certo da meno il ve-terano ex Barcellona Saviola. Possiamo dire che questo sia il vero colpaccio del mercato Hellas. Per questi due non ci sono che paroloni. Dietro le quinte (ma non proprio) ci sono il solito Gomez e l’ex cagliaritano Nenè senza dimentica-re il giovane Lopez.Se il buongiorno si vede dal mattino l’Hellas ha tutte le credenziali per ripe-tersi o per addirittura fare meglio. Solo il verdetto del campo potrà smentirci. Staremo a vedere.

Contro i Campioni d’Italia è finita 0-1, ma solo per una mera fortuna pro Chievo. Una goleada non avrebbe di certo gridato (fra legni e occasioni non finalizzate per un nonnulla) allo scandalo. Sembra proprio che la squa-dra di Corini non abbia ancora nel-le gambe non solo la condizione ma anche e soprattutto la testa. Troppo rinunciatari (vedasi anche la prematu-ra eliminazione dalla Coppa Italia ad opera di un modesto Pescara). Eppu-re, nonostante le dipartite estive del d.s. Sartori, del neo Campione d’Italia Primavera Nicolato, e di uno dei suoi più rappresentativi calciatori (Luca Ri-goni finito al Palermo), il mercato esti-vo ha dato un’ottima spinta alla Rosa della Diga anche sotto le sgrinfie del neo d.s. Luca Nember. Anche qui ve-diamo, reparto dopo reparto, com’è il nuovo assetto della squadra.LA DIFESATra Dramé ed Agazzi ci sarebbe l’im-barazzo della scelta. Fra i senatori Frey, Sardo, Dainelli e Cesar si sono inseriti Gamberini, il brasiliano Edimar, Zukanovic, (col fiuto anche del gol) e l’azzurrino Under 21 Biraghi. Fino ad ora però si stenta anche col supporto dei portieri. Bardi, fin qui, non è sem-brato impeccabile anche se Bizzarri è arrivato sul filo di lana dell’ultima

giornata di mercato. Reparto da con-solidare perché le soluzioni sono le più disparate.IL CENTROCAMPOSi cercava l’erede di Luca Rigoni. Sin-ceramente ce ne sarebbe più d’u-no fra Cofie, il solito Radovanovic e il francese Mangani (si parla bene di lui, ma forse è poco esperto). Le so-luzioni si sprecano se poi aggiungia-mo a questo reparto Hetemaj, Izco e soprattutto l’ex milanista Birsa, forse l’unico ad aver dimostrato qualcosa di importante. Occhio comunque anche al giovane Kupisz. Si attendono cer-tezze.L’ATTACCOAnche qui i problemi paiono non es-serci, ma il Chievo segna ancora poco. Dopo la faticaccia del completo ri-scatto (a suon di soldini) di Paloschi dal Milan ci sono tutti i presupposti per non far rimpiangere certo l’ex Théréau. Da Maxi Lopez a Meggiori-ni passando fra Pellissier, Lazarevic ed il gioiellino Botta scuola Inter, senza dimenticare l’esperienza di un certo Schelotto che può ricoprire diversi ruoli. Anche qui, come sopra.Mister Corini ha il compito di confer-mare se stesso (terza panca consecu-tiva, prima non in corsa) e di dare alla squadra tono e qualità. Il Chievo può (e deve) ancora farcela. Gli uomini ci sono.

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I benefici della danza sono innume-revoli: per perdere peso, migliorare le forme del corpo e la postura, raf-forzare le ossa, diminuire la pressio-ne sanguigna e i livelli di colesterolo, ridurre lo stress, basta ballare!Il ballo permette alle persone di

qualsiasi età di mantenersi in forma, ha molti benefici positivi per la sa-lute, se la pratica è regolare. In sin-tesi, il ballo: aumenta la forza, la re-sistenza fisica, l'equilibrio e la fles-sibilità del corpo; aiuta a ridurre il peso corporeo e ad acquistare fidu-cia in se stessi; aiuta a coordinare maggiormente l'azione tra mente e corpo; migliora il sistema cardiova-scolare, grazie al movimento; aiuta a prevenire e contrastare l'osteopo-

con i nostri movimenti l’emozione che la musica suscita, per il piacere di ballare.”Quali qualità secondo voi sono

necessarie nella danza? “Crediamo che la danza possa essere

una delle forme espressive più oneste da coltivare dove non basta soltanto il ta-lento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la costanza.”E cosa rappresenta secondo voi

la danza?“Per noi la danza è come la vita, ricca di

fantasia, piena di armonia, con essa stabi-liamo un linguaggio universale, familiare a tutti.Ma la danza è anche disciplina, lavo-ro, insegnamento, comunicazione.”

rosi; aumenta i livelli di endor-fina, provocando quel senso di euforia che è il migliore antido-to contro lo stress. Migliorando la postura, rende le persone di aspetto più alto e snello, oltre che più elegante; aiuta a concen-trarsi sull'attività fisica e tenere lontani i problemi; permette di godere dei benefici di una vita sociale più ricca; consente di entrare in contatto con gente di diversa estrazione e cultura e acquisire una mentalità più aperta. La danza rappresenta una delle soluzioni migliori per mantenersi in salute, combat-tere l'invecchiamento preco-ce e divertirsi in compagnia.

In cosa consiste la vostra attivi-tà a Gardadanze?“Nel corso dell’anno cerchiamo di tra-

smettere l’emozione della danza a chi si approccia a questa disciplina. Gli allena-menti, le prove, le gare, le esibizioni fan-no parte della nostra quotidianità, e non importa se al freddo o sotto la pioggia, sotto lo sguardo implacabile dei giudici, o sotto lo sguardo amorevole dei nostri cari, su un terreno sconnesso o con il vento che ci ruba la musica, per noi è solo un momento di gioia dipinta sui no-stri visi che alla fine di ogni performance lascia il nostro cuore battere forte, con il desiderio di provare ancora questa emo-zione.”

Page 14: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Domenica 7 settembre si è tenuta la prima edizione del mercato dell'antiqua-riato, che verrà riproposto ogni prima domenica del mese.Esposizioni di antiquariato,

modernariato, vintage, col-

Mercato dell'antiquariato

A cura di Diego Cordioli

Notizie dal Garda26 09 14 Notizie dalla Provincia

A cura di Diego Cordioli

Lo scorso 3 settembre nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il vice-presidente nonché assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha presentato la mo-stra itinerante “Pace! Incontro con gli artisti giapponesi”. Erano pre-senti: Anna Maria Bigon e Valenti-na Zuccher, rispettivamente sin-daco e assessore alla Cultura del Comune di Povegliano Veronese; Hikari Miyata e Ida Valentina Tam-pellini, artisti e organizzatori della mostra. Era inoltre presente una rappresentanza degli artisti giap-ponesi protagonisti della mostra.La mostra è promossa e organiz-

zata dal Comune e dalla Pro Loco di Povegliano Veronese e dall'As-sociazione Postumia in collabora-zione con l'Associazione della Mu-sica di San Benedetto Po, il Museo Civico Polironiano ed è patrocina-ta dalla Provincia di Verona e dalla Regione del Veneto.La collettiva “Pace! Incontro

con gli artisti giapponesi. Arte contemporanea e musica” nasce dall'idea di unire valori come l'a-micizia, l'arte e la pace attraverso le opere d'arte e la musica, pro-muovendo allo stesso tempo il dialogo interculturale. Il progetto, coordinato dall'artista giapponese

Hikari Miyata, promuove una mo-stra itinerante strutturata in tre tappe che si svolgeranno, nel mese di settembre, rispettivamente dal 6 al 21 a Villa Balladoro di Poveglia-no Veronese, dal 7 all'11 nella sede dell'Associazione Postumia a Ga-zoldo degli Ippoliti (Mn), il 13 e 14 al Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mn).Le opere esposte, tutte incen-

trate sul tema della pace, appar-tengono a 15 artisti giapponesi provenienti da Tokyo, Yokohama e

Hiroshima: Yoshikazu Harada, Mi-chie Koshikawa, Masahide Kudo, Yu Minami, Hikari Miyata, Kayoko Momii, Sayoko Mori, Takako Nami-ki, Jun Sato, Kazunori Takeuchi, Ida Tampellini, Osamu Tanabe, Yukiko Tokuda, Tomiko Ueda e Shigetaka Tatara.L'inaugurazione ufficiale del-

la mostra si è svolta lo scorso 6 settembre, alle ore 18:00, a Villa Balladoro di Povegliano Veronese, in occasione dell'apertura della prima tappa. L'esposizione sarà

accessibile al pubblico il sabato e la domenica con orario 10:00 – 12:00 e 15:00 – 18:30. Nel corso della manifestazione sono previsti, inoltre, altri due eventi culturali: giovedì 18 settembre un incontro con gli artisti locali e domenica 21 settembre la festa di chiusura con la performance del musicista giapponese Shigetaka Tatara e del corpo bandistico di Povegliano Ve-ronese. Per Info: 347 7464058Vicepresidente Ambrosini: “È un

piacere presentare la mostra iti-nerante 'Pace! Incontro con gli artisti giapponesi', realizzata gra-zie all'impegno di numerose real-tà pubbliche e private che hanno attivamente collaborato con il Co-mune di Povegliano Veronese per concretizzare un evento culturale di sicuro impatto sul territorio. Il progetto prevede la partecipazio-ne di artisti provenienti da tutto il Giappone, che mettono a disposi-zione la proprie doti nel segno del-la pace, dell'amicizia, dello scambio e del dialogo interculturale, nel rispetto delle specifiche identità. L'evento sarà ulteriormente im-preziosito dalla cornice all'interno della quale sarà ospitata l'esposi-zione, vale a dire la prestigiosa Villa Balladoro di Povegliano Veronese, una bellezza architettonica del no-

stro territorio che anche gli artisti giapponesi sapranno certamente apprezzare”.Sindaco Anna Maria Bigon: “Sono

orgogliosa di poter presentare questa mostra quale evento di ca-rattere internazionale: siamo infat-ti riusciti ad ottenere il patrocinio del Giappone. Al Comune di Po-vegliano il tema della pace risulta particolarmente caro in quanto promuove, a livello nazionale, l'i-niziativa “Comuni per la pace”. La mostra si inserisce, pertanto, in questo contesto, tanto più in un periodo storico di continui conflit-ti e tensioni. Inoltre, nell'ottica di un'educazione alla pace che sappia formare le future generazioni, io e l'assessore all'Istruzione auspichia-mo la viva partecipazione da parte delle scolaresche. Sono convinta che il contatto con una cultura ed una sensibilità diverse, non farà che arricchire e stimolare il bagaglio culturale di ognuno”.Hikari Miyata e Ida Valentina

Tampellini, artisti: “Il prestigioso contesto di Villa Balladoro non ci è nuovo. Lo scorso anno, infatti, vi abbiamo portato la testimonianza di Akira Fukahori, sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaki. È nata in noi, quindi, l'idea di dedicare al tema della pace un tributo dalla vocazione interculturale. Esiste un legame storico di amicizia che lega il Veronese e il Mantovano al Giap-pone: fonti scritte attestano la pre-senza di quattro principi, partiti nel 1582 dal Giappone con l'intento di entrare in contatto con la cultura italiana. Speriamo che le opere di questi artisti sappiano trasmettere il messaggio di amicizia, fratellanza e pace che si propongono”.

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Bardolino air show 2014 Mostra “Pace! Incontro con gli artisti giapponesi”

Gli eventi di fine Settembre

Si svolgerà domenica 21 Settembre 2014, con inizio

alle ore 13, la manifestazione “Bardolino Air show”. A Povegliano Veronese la prima tappa della collettiva dedicata all'intercultura: “Pace! Incontro con gli artisti giapponesi.

Arte contemporanea e musica”, allestita a Villa Balladoro di Povegliano Veronese, dal 6 al 21 settembre 2014.

L’evento organizzato dal Co-mune di Bardolino, in collabora-zione con l'Aeroclub di Verona

Venerdì 19 settembre: Giuramento Allievi Scuola di Polizia Piazzale M° Giulio Battistoni ore 10.30Domenica 21 settem-

bre: concerto al Santuario della Madonna del Frassino per la rassegna "ConcertiA-mo nel Sacro" - la grande musica nelle Chiese d'Italia ore 20.30Domenica 21 settem-

bre: visita guidata ai forti destra Mincio, in particolare ai Forti Papa e Ardietti. Ritro-vo alle ore 9 davanti a Porta Brescia, lato esterno, rientro previsto per le ore 13.00 (Bruno Bernardini)Sabato 27 settembre:

15° edizione del trofeo Luc-cio d’oro tradizionale gara di pesca al Luccio.07,15 – ritrovo imbarcazioni

alla scaletta Piazza Arilicense, verifica di presenza con ass. numero gara;07,30 – Inizio gara.

di Stefano Ioppi Boscomantico, il Club Frecce Tricolori del Garda e l’Aero-nautica militare, vedrà la parte-cipazione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica nazionale composta dai migliori piloti ita-

liani. La formazione di nove velivo-

li ed un solista promuove nel mondo l’espressione aeronauti-ca della tecnologia italiana, spes-so esportata ed esportabile in altri Paesi del Mondo.Ma non ci saranno solo le Frec-

ce Tricolori a rapire l’attenzione delle migliaia di persone attese a Bardolino. Il cielo del Garda si trasformerà in un teatro con un programma vivace grazie all’alternarsi di velivoli militari e civili. Presente il potente F16 dell’Aeronautica militare bel-ga, reso famoso dal film “Aquila d’acciaio” e non mancheranno velivoli storici come il Fiat G-46 erede di blasonati monorotore della Seconda Guerra Mondiale oltre al biplano Boeing Stear-man volato da centinaia di pilo-ti militari americani del secolo scorso. Il programma include,

lezionismo, artigianato ed arte in collaborazione con l'associazione New ArtAn-tique, ogni prima domenica del mese a Peschiera del Garda, dalle ore 13.00 alle 21.00 in Piazzale Betteloni e Piazza F. di Savoia.

14,00 – fine gara alla scaletta Lungolago Garibaldi.14,20 – Immediata operazione

di pesatura e classifiche.14,40- Omologazione delle

classifiche e premiazioni Info: APS arilicense Tubertini

340.6140156 Domenica 28 settembre:

A.V.I.S. organizza la "Giornata del donatore".Ore 08.45 galleria sede gruppo

alpini;

ore 09.40 corteo per le vie del centro accompagnati dalla Banda Musicale Cittadina;ore 10.00 Santa Messa;ore 11.00 corteo e posa co-

rone al Monumento dei caduti e al Monumento del Donatore di Sangue;ore 11.30 consegna beneme-

renze; ore 13.00 pranzo sociale;ore 19.00 buffet gastronomi-

co.

tra le altre, la partecipazione del nuovissimo elicottero HH139A del Reparto SAR (Search and Rescue) conosciuto per il fa-moso volo di Papa Ratzinger da San Pietro a Castel Gandolfo, la Guardia di Finanza con elicotte-ro A 109 e i Vigili del Fuoco con elicottero AB412.Ivan De Beni, sindaco di Bardo-

lino: “Abbiamo deciso di dedica-re questa manifestazione ai no-stri due marò ancora prigionieri in India. Ritengo, al di là dei tanti discorsi, che troppo poco ha fatto l’Italia per portare a casa i nostri due soldati”.Fabio Pasqualini, consigliere

comunale con delega al turismo: Bardolino Air Show 2014 è un

evento che richiamerà a Bardo-lino più di 150mila persone. Si tratta di uno spettacolo unico che ha richiesto quasi un anno di lavoro di preparazione. Rin-grazio di cuore tutti gli enti, associazioni, protezione civile, Croce Rossa e Forze dell’ordine che si sono e si adopereranno per la buona riuscita della mani-festazione.Giorgio Aloisi, coordinatore

generale del Comitato organiz-zatore: “Oltre alle Frecce Tri-colori Bardolino ha l’onore di far volare la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e F-16 belga che in Italia è presente solo in due manifestazioni: Ostia e Bar-dolino".

Povegliano VeroneseBardolino

Peschiera del Gardadell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

Page 15: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Notizie dalla Provincia

A cura di Diego Cordioli

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I rider lupatotini e non solo hanno a disposizione una nuo-va partenza per la pista di bmx di viale Olimpia 20. All’inaugu-razione dell’impianto, domeni-ca 7 settembre, erano presenti anche il presidente regionale del CONI Gianfranco Bardelle e il vice presidente regionale FCI Pierluigi Molinaroli. I lavori hanno permesso di mettere a norma il cancelletto di parten-za (da 8 corsie) e di sistemare la discesa e la risalita in calcestruz-zo, che sono già state percorse da alcune centinaia di rider ci-mentatisi proprio domenica nel campionato Triveneto. Il Comu-ne, proprietario dell’impianto, ha contribuito con 25mila euro per la sistemazione dell’area. «L’impegno preso con il bmx lu-patotino per realizzare la nuova rampa e per permettere di ave-re un percorso idoneo a dispo-sizione per far crescere i talenti è un obiettivo che ci siamo posti come amministrazione – dice il

Comincerà il 17 settembre per terminare il prossimo 12 ottobre la 48ª edizione della Fiera del Riso di Isola della Scala (Vr), l’evento dedicato al risotto più visitato al mondo. Nei tanti appuntamenti enogastronomici, concorsi e sera-te a tema, parteciperanno per la prima volta 3 chef stellati da Vero-na, Modena e Trento. Altra novità sarà la certificazione

dell’uso esclusivamente del riso nano vialone veronese a marchio IGP negli stand che serviranno il tradizionale risotto all’isolana e in quelli delle contrade del paese che presenteranno altre ricette in fiera. L’IGP, oltre a garantire la pro-

venienza del riso, risponde a un severo disciplinare che tutela in modo particolare l’ambiente, ad esempio prevedendo nella pilatu-ra l’utilizzo di strumenti meccanici quindi senza trattamenti chimici e manipolazioni, o escludendo trat-tamenti insetticidi per la conser-vazione.L’ambiente sarà dunque uno

dei temi centrali di questa Fie-ra. Inizierà quest’anno, grazie alla collaborazione con l’agenzia Cre-monesi, l’iter per la certificazione ISO relativa all’abbattimento delle Co2. In primo luogo verrà fatta un’analisi puntuale delle fonti di immissione (cucine, traffico…), per poi studiare per le prossi-me edizioni della Fiera i sistemi di efficientamento e le eventuali compensazioni (piantumazioni) da mettere in atto. Inoltre la manife-stazione isolana utilizzerà anche in questa edizione prevalentemente materiale riciclabile. Per farsi un’i-

Insieme all'amministrazione comunale e ai rappresentanti del mondo della scuola, era presente anche il sottosegre-tario all'istruzione Roberto Reggi. Il nuovo polo scola-stico è tra le prime scuole "passive" d'Italia, concepito per garantire altissime pre-stazioni energetiche. Il Pas-

Pista rinnovata per il Bmx lupatotino La Fiera del Riso più “green” di sempreE’stata inaugurata il 7 settembre la nuova partenza in uso alla Libertas Lupatotina. S a r anno t r e g l i c he f s t e l l a t i o sp i t a t i du r an t e l ' e ven to ded i c a to a l r i s o e a l r i s o t to p i ù

v i s i t a to a l mondo , d a l 17 Se t t embre a l 18 Ot tob re . Tan t e l e i n i z i a t i ve pe r l ’ amb i en t e .

Il Comune di San Giovanni Lupatoto

ha inauguarato il nuovo Polo

Scolastico di Raldon, lo scorso 13

settembre, in via don Calabria.

sindaco Federico Vantini –. Un investimento mirato a valorizza-re le eccellenze del nostro terri-torio, quale è il bmx lupatotino, come testimoniano i titoli vinti nel campionato italiano: per noi è un’eccellenza che ha portato in alto il nome di San Giovanni Lupatoto. Dal ’94 ad oggi molto è stato fatto in questo settore e molte sono le soddisfazioni che il bmx lupatotino ci ha dato; i risultati che ottengono molte società lupatotine fanno onore alla nostra città e dimostrano l’impegno che stiamo portando avanti per conseguire il titolo di Comune europeo dello sport nel 2016». «L’impiantistica spor-tiva a San Giovanni necessita di una totale rivisitazione e innova-zione: è stato fatto un program-ma degli interventi ed è stata data priorità al bmx, un impianto che oltre a ospitare un numero crescente di iscritti, sfoggia cam-pioni a livello olimpico e gode del fondamentale apporto del volontariato di molti genitori – sottolinea l’assessore allo sport Enrico Mantovanelli –. Oggi la

La scuola "passiva" di Raldon

sivhausinstitut ha consegna-to al Comune la certificazio-ne di edificio passivo. Dopo il taglio del nastro all'ingres-so della nuova scuola, sono seguiti gli interventi delle autorità e una spiegazione delle caratteristiche tecniche da parte del progettista del polo scolastico.

È avvenuta lo scorso 11 settembre la

formale consegna della nuova caserma

dei Carabinieri di via Vendramini.

La nuova caserma dei Carabinieri

Con la firma apposta sul verbale tra le parti coinvol-te: Comune, Arma e Pre-fettura si chiude l’iter del trasferimento dalla vecchia caserma di via Roma.Al sopralluogo definitivo

il sindaco di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini ha consegnato le chiavi del-la struttura a Ciro Talotti, comandante della stazione lupatotina dei Carabinieri. In rappresentanza dell’Arma erano presenti anche il mag-

giore Pasquale D’Antonio, comandante della compa-gnia di Verona, e il capitano Cristiano Filiaci del Genio di Roma. La Prefettura di Verona era rappresentata invece da Arnaldo Ansel-mi. «Finalmente abbiamo consegnato ufficialmente la caserma: un passo avanti per la città di San Giovanni Lupatoto – dice il sindaco Federico Vantini –. Abbiamo chiuso un iter travagliato, che ha scavalcato tre ammi-

Notizie dalla Provincia

A cura di Diego Cordioli

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pista di viale Olimpia è un mo-dello a livello nazionale secon-da solamente a poche realtà: l’importanza dell’impianto e di questa realtà sportiva lupatotina, ormai punto di riferimento per la provincia di Verona, sono stati evidenziati anche dalla presenza al taglio del nastro del presiden-te regionale Coni Gianfranco Bardelle. La nuova partenza con-sente l’approccio al bmx ai bam-bini di qualsiasi età: l’obiettivo è far divertire tutti i ragazzi e far crescere il vivaio. Il team bmx e il nuovo impianto, inserito in un’a-rea sportiva straordinaria, ci sarà sicuramente di aiuto nel raggiun-gimento di quell’obiettivo presti-gioso di Comune europeo dello sport. Ringrazio l’amministrazio-ne comunale per aver sostenuto questo progetto e tutti i geni-tori che si sono adoperati con tanta passione ed entusiasmo». La Bmx Libertas Lupatotina da ormai vent’anni è in prima fila per diffondere questo sport tra i giovani. La società, che oggi con-ta 80 tesserati, ha conquistato il titolo italiano per i Giovanissimi

dea nell’edizione 2013 la raccolta differenziata ai tavoli ha riguardato ben oltre 1 milione di sole stovi-glie in materiale riciclabile. All’ambiente poi la Fiera dedi-

cherà una giornata, domenica 21 settembre, grazie alle iniziative or-ganizzate da diverse associazioni isolane. Altra novità riguarderà la mobilità sostenibile, con un pro-getto che metterà a disposizione 25 biciclette a noleggio presso la stazione (Osteria Stazione) per visitare la fiera e il territorio delle risaie.Sempre nel tema “green” rien-

trerà la collaborazione con appa-recchiato.it, un portale-mercato delle eccellenze scaligere a km0. Per quanto riguarda l’aspetto

prettamente gastronomico in Fie-ra, come negli scorsi anni, non si troveranno solo risotti, ma anche pizze e dolci con farina di riso, arancini, paella.E anche in questa edizione verrà

allestito al Palarisitaly un ristoran-te che nei primi giorni sarà teatro dei 7 concorsi gastronomici della Fiera. Terminati questi comincerà il Top Show, un evento nell’evento che porterà in tavola chef e ricet-te da Veneto, Piemonte, Friuli, Si-cilia, Marche, Emilia Romagna, Pu-glia e Trentino Alto Adige. Diverse saranno le serate del Top Show organizzate dalla Strada del Riso, che si concentrerà su “Piccole Italie”, un progetto di promo-zione dei territori e dei prodot-ti locali tipici di più regioni. Il 24 settembre torneranno ospiti del Top Show gli chef catalani della

cittadina sui Pirenei La Seu d’Ur-gell. E le istituzioni della Regione iberica saranno presenti, il 27 set-tembre, ad un convegno dedicato alle produzioni di nicchia venete e, appunto, catalane.Molti saranno infatti gli appunta-

menti informativi di questa Fiera del Riso. Il 24 settembre sarà la volta di “Aspettando Expo”, in-contro fra Province e Camere di Commercio delle zone risico-le d’Italia, Ente Nazionale Risi e Consorzio di tutela della IGP Riso Nano Vialone Veronese. Il 3 otto-bre invece si terrà la tavola roton-da “Il riso fa bene”, che porterà

a villa Pindemonte al Vo’ esperti del settore risicolo, accompagna-ti da Nicoletta Carbone, voce di Radio 24. Infine, come da prassi oramai consolidata, la Fiera an-che quest’anno ospiterà eventi e promuoverà iniziative destinate a sostenere progetti solidali e di beneficenza. E, come nelle prece-denti edizioni, buona parte delle persone che svolgeranno i ser-vizi essenziali nei padiglioni eno-gastronomici saranno studenti o disoccupati isolani. Per maggiori informazioni: www.fieradelriso.it www.facebook.com/fieradelriso www.twitter.com/fieradelriso

Isola della ScalaSan Giovanni Lupatoto

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

sia nel 2013 che nel 2014. «Mol-te squadre d’Italia hanno già ma-nifestato la curiosità di vedere e provare la nuova partenza – fa sapere il presidente della società, Gabriele Costerman –. In questi

anni la nostra società è cresciu-ta e ha visto fiorire tanti atleti: il merito è anche di Franco Cor-sini che nel 1994 per primo ha portato questo sport a San Gio-vanni Lupatoto».

nistrazioni. Ora l’Arma è nelle condizioni di essere operativa nella sua nuova sede, un luogo eccellente nel quale i 17 Ca-rabinieri potranno svolgere al

meglio il proprio lavoro. Con impegno e tenacia ci aiutano tutti i giorni a mantenere alto il livello di sicurezza e la quali-tà della vita nella nostra città.

Porgo, a nome mio, di tutta l’amministrazione e dei citta-dini di San Giovanni Lupato-to un augurio di buon lavoro nella nuova sede».

dell'Ufficio Stampa Comune di San Giovanni Lupatoto

Page 16: Il Giornale dei Veronesi Settembre 2014

Società editrice: Pirite S.r.l.Editore: Diego Cordioli

Direttore responsabile: Elisa Zanola Redazione: via Napoleone III, 6 - Villafranca di Verona

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Foto, Video Reporter: Michele Di Fonte

Si ringraziano per il contributo gratuito: Avv. Aventino Frau, Dott.ssa Anna Lisa Tiberio, dott. Paolo Garzotti,

Commissione Pari Opportunità Regione Veneto, Uff. Stampa IEO, Uff. Comunicazione Esterna Azienda Ospedaliera di Verona, Uff. Stampa Provincia di Verona, Uff. Stampa Camera di Commercio di Verona,

Maddalena Faedo, Uff. Stampa Comune di Verona, Nicola di Ciomma, Fabiana Carandina, Gianfranco Iovino, Stefano Ioppi, Giorgio Gioco, Luisa Pachera, Uff. Stampa Comune Peschiera del Garda, Uff. Stampa Comune

San Giovanni Lupatoto, Cristiana Bertasi, Enrico Bonfante.

Numero chiuso in redazione il 17/09/2014

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PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE di VILLAFRANCA

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Sona

Bussolengo

AffiSommacampagna

Castelnuovo

Ponte Catena Saval Chievo

Borgo Nuovo Borgo Milano

Stadio

San Massimo

Santa Lucia

Golosine

Borgo Roma

Porta VescovoParonaQuinzano

Borgo Venezia

Basso Acquar

Veronetta

Porto S. Pancrazio

Cittadella

Porta Nuova

Centro Storico

Ponte Crencano

Borgo Trento

Verona

San Giovanni Lupatoto Isola Della Scala

Peschiera

CaprinoValeggio sul Mincio

MalcesineLugagnano di Sona

BardolinoGarda

ComuneFarmaciaComuneSede ULSS 22Ospedale Rep. OrtopediaCentro Comm. RamondaCentro Comm. AuchanCentro Comm. AffiCustoza Via G. Logo - Comune C.tro SocialeComuneVia G. Matteotti - ASL Guardia MedicaComuneP.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale

Corte Pancaldo - GalleriaVia Marin Faliero 47 - Centro Comm. FarmaciaVia Fava 2/B - CEMS - Centro AnalisiVia Puglie 24 - Poliambulatori Santa Sofia Via Agrigento, 25 - La Bottega Del PaneVia F.lli Cervi - BancaVia F.lli Cervi - ComuneVia Col. Galliano - Piscine ComunaliVia Sogare, 3 - 3a CircoscrizioneVia Trevisani - FarmaciaVia Urbani III - Negozio CorniciVia Urbani III - La Spiga D’oroVia Romagnoli - Centro ProfumiPiazza Risorgimento - Supermercato VivoVia Girardi, 11 - Pasticceria OlmoVia Villafranca - A&OVia Tevere 38 - 4a CircoscrizioneVia Tanaro 28 - Centro SportivoVia Pò, 8 - Cartoleria MartiniVia Prina, 2 - Gelateria OasiVia Prina 23 - Panificio ZampieriVia Prina 11 - Bar Coco LocoVia Golosine, 29 - TielleVia Murari Bra, 36 a - Tabacchi RicevitoriaStrada Le Grazie, 15 - Università Scienze MatematicheStrada Le Grazie, 3 - Piscine Le GrazieStrada Le Grazie, 15 - Università InformaticaStrada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e ChirurgiaPiazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - OrtofruttaPiazza Zara, 24 - Negozio del Buon GustoVia Bozzini - Galleria OspedaleVia Bozzini, 3 - Bar GiusyVia Bozzini, 11 - La valle degli OrtiVia Polidore - Cafè del SolVia San Giacomo 68 - TabaccheriaVia Benedetti 77 - 5a CircoscrizioneOspedaleOrtofrutta Piazzale OspedaleBarVia Brennero, 10 - ComuneVia Nuiva - Comune

Via Rosa Morando, AlpigustoVia Zagata, 2 - 6a CircoscrizioneVia Zagata - Centro TommasoliVia Betteloni 51 - PescheriaVia Fincato 34 - AgipVia Fincato 142 - PanificioVia Avesani - Distributore MetanoVia Avesani, 31 - AMIAVia S.Francesco, 20 - Biblioteca FrinziVia S.Francesco, 22 - Università Lettere e LingueVicolo Paradiso - Parcheggio ParadisoLungadige Galtarossa - Acque VeronesiLungadige Galtarossa - AGSMVia Giberti - PosteCorte Zanconati - TribunaleCorso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A.Piazza Renato Simoni, 4 - AlpigustoVia della Valverde, 46 - SIGMAVia Marconi - ParrucchiereStazioneITIS MarconiPiazza Bra - MunicipioVia Cappello, 43 - Biblioteca CivicaPiazza Muro Galieno - 1a CircoscrizioneVia Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro CommercialeVia Fogazzaro, 3 - BibliotecaVia Santini, 5 - Centro Polis. AvesaniVia TrentoVia Mameli, 152 - Parafarmacia Viver BeneVia Osoppo - Banca UnicreditVia Trento, Nuova San PancrazioPiazza Vitt. Veneto, 22 - Farmacia MartariOspedale Verona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l.Via Sansovino, 23/a - Bar MickyVia Paladio, 31 - Bar PalladioVia Palladio, 74 - Corner CaffèVia Palladio, 42 - Edicola PalladioCorso Milano, 78/a - Esso Centro C.P.Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c.Via Albere, 58/c - Maurizio AcconciatureVia Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip

ComuneComuneOspedaleComuneOspedaleOspedaleComuneOspedaleOspedaleComuneLa Grande MelaUfficio InformazioniUfficio Informazioni

MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6L'Aquilone - Corso Garibaldi, 19Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9 Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1Piscine Comunali - via Olimpia, 1Edicole di Villafranca centroEdicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo

Notizie dalla Provincia

A cura di Diego Cordioli

09 1430

Valeggio sul Mincio

Lo scorso 15 settembre nella Sala Ros-sa del Palazzo Scaligero, l'assessore alle Attività Produttive Fausto Sachetto ha presentato la 3^ edizione della fiera delle birre artigianali “ChiAmaLeBirre”, che si terrà dal 19 al 21 settembre a Valeggio sul Mincio. Erano presenti: per il Comune di Valeggio s/M gli assessori all'Agricoltura Vania Valbusa e al Commercio Anna Pa-ola Antonini; per l'associazione “Il Sen-tiero del Luppolo” il presidente Matteo Moretti e la vicepresidente Laura Chiesa; per l'ULSS 22 Caterina Gurzi e Andrea Saccani.Molte saranno le novità di questa edi-

zione. La fiera ospiterà una tappa del concorso nazionale “MoBi per Home-brewers” che prevede una sfida tra le creazioni dei birrai “casalinghi”. Verranno inoltre organizzati dei laboratori di de-gustazione condotti da esperti del set-tore che daranno a tutti la possibilità di conoscere le qualità della birra lavorata artigianalmente. Con la collaborazione dell'ULSS verrà allestito una stand di sen-sibilizzazione al “bere consapevole”, che

“ChiAmaLeBirre” Degustazione di 70 birre alla spina di 12 birrifici

artigianali pluripremiati. Sarà inoltre possibile apprezzare

le specialità gastronomiche del territorio, il tutto

accompagnato da esibizioni live di gruppi musicali.

offrirà l'opportunità di effettuare alcol-test gratuiti e simulazioni di guida in stato di ebbrezza.Assessore Sachetto: “Sono lieto di pre-

sentare la 3^ edizione di 'ChiAmaLeBir-re', una manifestazione che, nata come scommessa, è andata via via migliorando affermandosi quale appuntamento fisso tra le manifestazioni locali. La passione di Matteo Moretti e Laura Chiesa ha per-messo a questo evento di evolvere in un crescendo di consenso e affluenza di pubblico. La Provincia è sempre pronta a patrocinare iniziative che favoriscono co-noscenza e valorizzazione del territorio e della sua economia”.Assessore al Commercio Antonini:

“'ChiAmaLeBirre' è un evento sempre più noto tra i gli appassionati e i produt-tori. L'edizione di quest'anno annovera 2 nuovi birrifici ma l'intento della manife-stazione resta quello di contenere il nu-mero dei partecipanti a favore del fattore qualità. La birra, indiscussa protagonista, saprà valorizzare i buoni prodotti tipici locali come i tortellini di Valeggio, ma an-che pizza e churrasco”.Assessore all'Agricoltura Valbusa: “Il Co-

mune di Valeggio è lieto di dare sostegno

a manifestazioni che incentivino il consu-mo di prodotti artigianali e di nicchia e che favoriscano l'affluenza di esperti e appassionati provenienti da tutta Italia. Inoltre, la presenza dell'ULSS 22 nelle giornate del 20 e del 21 darà sicuramen-te un valore aggiunto rafforzando il mes-saggio, mai sufficientemente ribadito, del 'bere responsabile'”.Associazione 'Il Sentiero del Luppolo'

Moretti: "Parteciperanno alla manifesta-zione diversi birrifici, alcuni premiati a livello nazionale, altri a livello internazio-nale e persino alcuni che si sono classifi-cati ai primi posti con medaglia d'oro o d'argento. Durante i tre giorni della fiera - che è un appuntamento settoriale tra i più importanti a livello nazionale - verrà organizzato un laboratorio di degustazio-ne che sarà occasione per approfondire il tema e conoscere nel dettaglio le mate-rie prime e le fasi di lavorazione artigia-

nale. Sarà inoltre possibile in questi giorni degustare i prodotti tipici di Valeggio sul Mincio, quali i tortellini artigianali dei pa-stifici locali, e inoltre la pizza a lievita-zione naturale e gli gnocchi di patate con sugo di pesce”.ULSS 22 Saccani: “Da ormai 10 anni

l'ULSS 22 è presente a manifestazioni di questo tipo con stand informativi e possi-bilità di effettuare alcol test. Questo inter-vento rientra nel progetto regionale 'Safe Night', iniziativa grazie alla quale ULSS e cooperative private possono riversare in un server dati e percentuali sul consumo di alcool. Tutte le informazioni raccolte direttamente in loco saranno poi consul-tabili da parte di amministrazioni comu-nali ed enti e utilizzate per la prevenzione. All'info point saranno presenti tutor di età tra i 18 e 20 anni secondo il modello della 'peer education': un messaggio di respon-sabilità pensato dai giovani per i giovani.

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

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