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Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano
Anno 151˚Numero 110
Prezzi di vendita all’estero: Albania €2, Austria €2, Francia €2, Germania €2, Monaco P. €2, Slovenia €2, Svizzera Sfr 3,20
FTSE It. All Share (31.12.02=23356,22) 24822,99 24917,25 -0,38 23,27
FTSE MIB (31.12.97=24401,54) 23240,26 23332,98 -0,40 22,24
FTSE It. Mid Cap (31.12.02=20146,67) 33009,22 33116,24 -0,32 30,84
FTSE It. Star (28.12.01=10000) 25418,62 25372,29 0,18 36,22
Mediobanca (2.1.06=100) 66,54 66,38 0,24 22,25
Comit Globale (1972=100) 1285,37 1280,29 0,40 23,80
Azioni: numero1.185.186.403 1.068.591.605
Azioni: valore3.633.622.307 3.166.101.107
Titoli di Stato933.927.415 1.045.189.696
Obbligazioni27.188.731 31.379.114
FTSE MIB Giu 2015 22883 -63Eurex Bund 10a(giu 15) 160,00 -0,36
Dollaro Usa 1,0700 -0,0023Yen giapponese 127,7500 0,0700Sterlina inglese 0,7187 -0,0009Franco svizzero 1,0252 -0,0031Renminbi cinese 6,6358 -0,0185Dollaro canadese 1,3085 -0,0053Corona svedese 9,2863 -0,0155Dollaro austral. 1,3821 -0,0002
Alluminio 1826,5 -0,20Caffè rob 1801,0 -0,20
BORSE EUROPEED.J. EuroStoxx 383,14 0,38Amsterdam Am. Exc. 503,81 0,62Bruxelles Bel 20 3828,36 0,05Francoforte Dax 11939,58 0,40Helsinki Omxh Gen 9227,42 1,36Lisbona Psi 20 6075,22 0,56Londra Ftse 100 7062,93 0,15Madrid Ibex 35 11422,30 0,33Parigi Cac 40 5192,64 0,10Vienna Atx Index 2632,26 0,92Zurigo Swiss Mkt 9299,43 0,60
ALTRE BORSENew York DJ Ind. 17949,59 -0,47New York S&P 500 2097,29 -0,15New York Nasdaq C. 5014,10 0,39Tokyo Nikkei 225 19909,09 1,40Hong Kong Hang S. 27850,49 2,79San Paolo Brsp Bov.# 53761,27 -0,36Shanghai Comp. 4294,31 1,83Sydney All Ordin. 5844,03 0,64Singapore Straits T. 3509,70 0,18Toronto 300 Comp. 15346,44 -0,43
INDICE CAMBI (22 valute)Indice Sole-24Ore 99,89 -0,02# Borsa chiusa
FTSE Mib23240,26
B-0,40 variaz. %
7,53 var. % ann.
Dow Jones I.17949,59
B-0,47 variaz. %
9,12 var. % ann.
Xetra Dax11939,58
L0,40 variaz. %
26,89 var. % ann.
Nikkei 22519909,09
L1,40 variaz. %
37,19 var. % ann.
FTSE 1007062,93
L0,15 variaz. %
6,61 var. % ann.
¤/$1,0700
B-0,21 variaz. %
-22,77 var. % ann.
Brent dtd59,96
B-1,79 variaz. %
-45,61 var. % ann.
Oro Fixing1195,30
B-0,10 variaz. %
-7,98 var. % ann.
A2A 1,055 —Ansaldo Sts 9,515 0,11Atlantia 25,380 2,01Autogrill 8,900 1,19Azimut H. 26,280 -0,98B. Popolare 13,380 -2,76B.P. E.Romagna 7,170 -3,43B.P. Milano 0,901 -3,74Buzzi Unicem 14,300 0,35Campari 7,165 1,49CNH Industrial 8,145 2,97Enel Green Power 1,784 -0,61Enel 4,260 -0,88Eni 16,940 -0,47
Exor 43,560 2,52FCA-Fiat Chrysler 15,120 0,73Finmecc. 11,450 0,70Generali 17,600 -1,73Intesa Sanpaolo 3,032 -0,85Luxottica 60,750 0,83Mediaset 4,428 0,59Mediobanca 8,585 -0,41Mediolanum 7,460 -1,71Moncler 16,120 1,45Monte Paschi Si 0,572 -2,05Pirelli & C. 15,370 -0,19Prysmian 18,510 0,16S. Ferragamo 30,440 4,10Saipem 11,470 -2,63Snam 4,776 0,51STMicroelectr. 8,990 4,05Telecom Italia 1,084 0,37Tenaris 14,450 -1,50Terna 4,238 0,62Tod's 86,400 3,54UBI Banca 7,280 —Unicredit 6,085 -1,93UnipolSai 2,618 -1,50World Duty Free 10,010 -0,20Yoox 29,390 -1,08
PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB QUANTITATIVI TRATTATI ¤21.04 20.04
FUTURES21.04 Var
I CAMBI DELL’EURO (rilev. BCE)
Valuta 21.04 Diff.
MATERIE PRIMEPrezzi uff. a Londra ($/t) 21.04 Var.%
INDICIPaese/Indice 21.04 Var.%
BORSA ITALIANAVar%
Indici Generali 21.04 20.04 Var% in.an.
Titolo Pr.Rif.¤ Var.% Titolo Pr.Rif.¤ Var.%D opo una giornata altalenante, alla fine le Borseeuropee hanno chiuso quasi tutte in positivo.
Tranne Piazza Affari, che ha terminato a -0,40%. La crisi greca non impensierisce dunque i mercati euro-pei, sui quali “pesa” più l’effetto benefico del quantita-tive easing della Bce. Lo dimostra anche l’Euribor tri-mestrale, finito sotto zero. Debole Wall Street, dove solo il Nasdaq ha chiuso con il segno più.
€ 2 * In Italia in vendita abbinata obbligatoriacon “I Focus” de Il Sole 24 Ore, fino ad esaurimento copie (Il Sole 24 Ore € 1,50 + “I Focus” de Il Sole 24 Ore € 0,50)
Mercoledì 22 Aprile 2015
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25200
25000
24800
24600
chiusuraapertura
FTSE ITALIAALL SHAREBase 31/12/02=23.356,22
-0,38
Mercati
A
LA STRAGE DI MIGRANTI: PER I PM «C’È STATA COLLISIONE»
Alfano: aspettiamo i sì Onu e Uepoi affondiamo i barconi in portoMarco Ludovico, Roberto Bongiorni, Beda Romano upagina 9 (nella foto, i due scafisti arrestati a Catania)
Unire le tre Libiedi Alberto Negri
L’Unione si è svegliata, adesso toccherebbe allaNato che nel 2011 bombardò Gheddafi con
questi effetti: di un milione di tonnellate di armi, se-condo l’intelligence britannica, si perse ogni trac-cia. Ed ecco cosa ci aspetta oggi: 300 milizie armatefino ai denti, scafisti compresi, e uno Stato fallito.
Continua u pagina 20
Varati in Cdm tre decreti su abuso del diritto, documenti elettronici e internazionalizzazione delle imprese
Controlli fiscali, fatture onlinee scontrini: ecco cosa cambiaConfindustria: «Bene sulla delega, ora i decreti su sanzioni e catasto»
pPrimo via libera del Consi-glio dei ministri ai decreti at-tuativi della delega su abusodel diritto, fatturazione elet-tronica e internazionalizza-zione delle imprese. Più certo
anche il quadro delle regole suitempi di accertamento in pre-senza di reati tributari. Confin-dustria: «Bene sulla delega, orai decreti su sanzioni e catasto».
Servizi u pagine 2, 3 e 5
Il caso greco: «La moneta unica è irreversibile» - Voci di stretta Bce sulle banche di Atene
p«L'irrevocabilità dell'euro è parte della cornice istituzio-nale dell'Ue fin dal trattato di Maastricht», e «l'uscita di un Paese membro dall'Eurozona non è prevista nei trattati». Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in riposta all'interrogazione di un euro-
parlamentare, nello stesso giorno in cui sono circolate vo-ci di una stretta della stessa Bcesulla liquidità delle banche greche. Intanto il Quantitativeeasing spinge l’euribor a tremesi per la prima volta in terri-torio negativo.
Da Rold e Franceschiu pagina 8
FOCUS BANCHE
UniCredit,confermati Ghizzoni e VitaPiù quote rosaFederico Ghizzoni (nella foto) e Giuseppe Vita resteranno rispettivamen-te amministratore delega-to e presidente del gruppo UniCredit per il prossimo triennio. Presentata la lista per il nuovo consiglio d’amministrazione, che vedrà una maggiore pre-senza femminile rispetto al board precedente.
D’Ascenzou pagine 23-25
pNel distretto biomedicale diMirandola le macerie hanno la-sciato il posto all’innovazione, i danni provocati dal terremoto di quasi tre anni fa ai due terzi delle imprese, insieme alla rico-
struzione hanno innescato an-che la corsa oltreconfine. L’an-no scorso le esportazioni sono salite a oltre 293 milioni, quasi il10% in più rispetto al 2013.
Ronchettiu pagina 11
Industria. A tre anni dal terremoto export +10%
Il distretto biomedicaledell’Emilia Romagnatorna a pieno regime
Ma non chiamatelo miracolodi Lello Naso
PANORAMA
Italicum, l’opposizione in trincea:Fi, Lega, M5S lasciano i lavoriRenzi non si ferma: avanti su tuttoNuovo strappo sull’Italicum all’indomani della sostituzione dei“ribelli” Pd in commissione alla Camera. Ieri le opposizioni (Fi, Le-ga, M5S) hanno abbandonato i lavori della commissione, rinviandodi fatto la battaglia in Aula, dove la legge elettorale approderà lune-dì prossimo. Ma Matteo Renzi non si ferma: «Nessuna palude - è lareplica del premier - avanti su tutto». upagina 19
IL NUOVO FISCO
Il temposprecatoe le occasionida non perderedi Salvatore Padula
L a delega fiscale si è rimes-sa finalmente in marcia. Equesta non può che essere
una buona notizia. Troppo pocoè stato fatto finora e se il gover-no intende davvero provare a cambiare volto al sistema tribu-tario, deve dimostrare di sapertrovare lo slancio per utilizzarequesti pochi mesi che ci separa-no dalla scadenza della delega,per traghettare al traguardo del-l’approvazione definitiva una mole non indifferente di prov-vedimenti.
Ieri sono arrivati tre decretimolto attesi (anzi, attesi da trop-po tempo) e molto importanti. Ma non si può ignorare che dal via libera alla legge delega a oggisono trascorsi 13 mesi e solo po-chissime misure sono effettiva-mente entrate in vigore. E, so-prattutto, nessuna di queste sembra rispondere, se non in mi-nima parte, all’obiettivo che la legge delega indica con chiarez-za nel suo titolo: è cioè quello di un sistema fiscale più equo, più trasparente e più orientato alla crescita. La delega, lo si è detto molte volte, non ha l’ambizione di modificare la struttura del fi-sco né di cambiare alle radici l’ordinamento. Tuttavia, porta con sé l’idea di un sistema piùmoderno e più semplice, che sia in sintonia con quel che serve al Paese per ritrovare la strada del-la crescita.
Nel giorno in cui la delega ri-prende il suo cammino è impos-sibile non notare che il bilancio delle cose fatte è in rosso. Sono stati approvati solo tre decreti legislativi (commissioni cen-suarie, tabacchi e semplificazio-ni). Alcune misure sono finite nella legge di Stabilità, per altro, non senza problemi, visto che al-meno in un caso – quello del nuo-vo regime fiscale applicabile ai piccoli contribuenti – sono già state annunciate radicali modifi-che a partire dal prossimo anno.
Fin qui il passato. Certo, itre decreti approvati ieri dalConsiglio dei ministri e invia-ti alle commissioni parlamen-tari per i pareri, rappresenta-no un elemento che fa ben spe-rare per il futuro. Si prenda lanorma sull’abuso del diritto:non si può non rilevare che lasua costruzione rispecchia inmodo positivo gli orienta-menti più solidi e significatividella giurisprudenza.
Continua u pagina 3
T re anni fa, era fine maggio,con due scosse a distanza di
una settimana l’una dall’altra, Mirandola e il suo territorio (ma anche Cavezzo, Carpi, Fi-nale Emilia e Medolla, quelle che Il Sole 24 Ore definì le capi-
tali dell’economia terremotata)un cumulo di macerie. Biome-dicale, meccanica, ceramica, tessile e agroindustria in ginoc-chio. Capannoni crollati e fab-briche ferme.
Continua u pagina 11
I provvedimenti in sintesi
Milan, la palla a Bangkok di Carlo Festa
Per il Milan sono in arrivocapitali cinesi e arabi. A
sorpresa, il broker thailan-dese Bee Taechaubol avreb-be dato la disponibilità di li-quidità per poco meno di 500milioni di euro. Si tratta di
una prima tranche per rile-vare la società. Ora Silvio Berlusconi sarebbe pronto aconcedere a Bee un’esclusi-va per l’acquisto del club ros-sonero.
Servizio u pagine 23-24
TRATTATIVA A BEE (CON CAPITALI CINESI E ARABI)
L’ANALISI
Il voto «rinnegato» e il trionfo della tatticadi Barbara Fiammeri upagina 19
La pietà e l’incubodi Elisabetta Rasy
L e tragiche vicende dei neri in America sonodiventate da molto tempo libri e film di suc-
cesso, dal «Colore viola» a «12 anni schiavo».Possiamo leggere e guardare senza troppi pate-mi d’animo perché sappiamo che c’è un, seppur combattuto e ancora combattente, lieto fine.
Continua u pagina 20
Tre domande al governodi Lorenzo Codogno
I l ciclo delle audizioni parla-mentari sul Def 2015 si è con-
cluso ieri sera ed ora il testo an-drà in Parlamento. Restando alla larga dal tritacarne media-tico che traduce ogni afferma-
zione in un cinguettio stonato,vorrei offrire un’analisi serenae distaccata su tre punti che so-no stati toccati solo molto mar-ginalmente nel dibattito di ieri.
Continua u pagina 6
L’ANALISI
Def. Il ministro: siamo fuori dalla recessione
Bankitalia e Corte Conti:non spendete il tesoretto Padoan: dote per le riformepIl presunto «tesoretto» da 1,6 miliardi dovrebbe essere uti-lizzato per accelerare il riequili-brio dei conti pubblici. Lo ha det-to il direttore generale di Banca
d’Italia, Signorini. Per il ministrodell’Economia Padoan, invece èuna dote per le riforme: «Ripre-sa più rapida del previsto».
Servizi u pagine 6-7
OGGI CON IL SOLE
IL NUOVO 730:I REDDITIDA INDICAREE GLI SCONTIDA FAR VALEREInserto a 0,50 eurooltre al prezzo del quotidiano
FATTURAELETTRONICA
240miliardi
La Commissione europea ha stimato in 240 miliardi i potenziali risparmi nell’Ue se entro il 2020 venissero emesse e scambiate solo fatture elettroniche
IMPRESEESTERE
30milioni
Le imprese che intendono investire in Italia da 30 milioni di euro a salire potranno chiedere direttamente al fisco quali regole seguire per 5 anni
CONTROLLIFISCALI
4 anni
La denuncia per ottenere il raddoppio dei termini di accertamento dovrà essere presentata entro il termine dei 4 anni
Draghi: impossibile uscire dall’euroEffetto Qe: Euribor a tre mesi sotto zero per la prima volta dal 1998
MUTUI
Tassi negativi ma sulla rata l’effetto è nullodi Maximilian Cellino upagina 8
Mercoledì 22 Aprile 2015 IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE www.ilsole24ore.com
t @ 24ImpresaTerr
GLI «IMBULLONATI»
Campania, fugadegli investimentiVera Viola upagina 14
Industria
INTERNAZIONALIZZAZIONE/1
Pmi: chi esportacompete di più
Lavoro
Mondo&mercati
Edilizia
ELETTRODOMESTICI
Piano Whirlpool,ancora protesteVera Violaupagina 15
MADE IN ITALY
La ceramica cercaspazi negli StatesAndrea Biondiupagina 15
SOCIAL HOUSING
In arrivo una doteda 468 milioniMassimo Fronteraupagina 16
Trasporti
CON ENJOYSbarca a Milanoil nuovo servizioscooter sharing
ALL’INTERNO
Giovanna Manciniupagina 13
INTERNAZIONALIZZAZIONE/2
Le rinnovabilicorrono all’esteroJacopo Gilibertoupagina 13
SU INTERNET
ANALISI
LelloNaso
Ma nonbisognachiamarlomiracolou Continua da pagina 1
Oggi i dati del distrettodel biomedicale diMirandola, il più
importante culster europeo del settore, raccontano di una produzione tornata a pieno regime (oltre un miliardo di euro), di esportazioni che crescono a ritmi del 10% annuo (dopo il crollo del 20% nel 2012), di una ricerca che non si è mai fermata.
Si farebbe però torto alla gente dell’Emilia Romagna, agli imprenditori e ai lavoratori di queste imprese e di questi territori, se si parlasse di miracolo. Quel che è successo è semplicemente frutto di lavoro e applicazione, della capacità di voltare pagina senza piangersi addosso, di decisioni strategiche prese con tempestività che si sono rivelate azzeccate. Bastano alcuni dati per comprenderlo: solo il 17% delle imprese ha ottenuto finanziamenti pubblici per la ricostruzione, solo il 19% delle restanti ha intenzione di fare domanda per avere i fondi nella finestra ancora aperta per le richieste. Decidere di fare da soli non è stato facile ma è si è rivelata la decisione migliore.
Molte di queste imprese sono multinazionali che competono sui mercati globali e non possono perdere un solo ordine senza essere rimpiazzate da una concorrenza cinese e indiana che può utilizzare con spregiudicatezza la leva del prezzo, forte di costi di produzione ridotti all’osso. La leva delle qualità è invece l’asset del territorio di Mirandola e delle sue imprese. Prodotti ad alta efficienza frutto della ricerca di un territorio vocato, che grazie alla vicinanza di università eccellenti (Bologna, Piacenza, Modena, Parma ma anche Padova, Milano e Pavia) può attingere ai migliori talenti. L’Italia migliore, quella lontana dai riflettori, emersa purtroppo dalle macerie di un terremoto. In un Paese in cui lo sport nazionale è parlar male del tanto buono che c’è e ancor peggio di quello che non va.
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A tre anni dal terremoto. Il distretto del biomedicale si lascia alle spalle il sisma: la produzione torna sopra il miliardo di euro
Mirandola rinasce con l’export Esportazioni 2014 vicine ai 300 milioni, il 10% in più rispetto all’anno prima
Natascia RonchettiMIRANDOLA (MODENA)
pL’altra faccia della medaglia. Nel distretto biomedicale di Mi-randola le macerie hanno lasciatoil posto all'innovazione, i danni gravi o gravissimi, provocati dal terremoto di quasi tre anni fa ai due terzi delle imprese, insieme alla ricostruzione hanno innesca-to anche la corsa oltreconfine. Ba-stano pochi numeri a dare conto dell'espansione: l'anno scorso leesportazioni sono salite a oltre 293 milioni, quasi il 10% in più ri-spetto al 2013. Quasi paradossale. Eppure, come dice Alberto Nico-lini, editore del Plastico della vita,il periodico del cluster modene-se, «le imprese di Mirandola adesso sono più forti di prima». Una rilevazione che ha coinvolto l’84% delle imprese, su un totale di 104, mostra oggi come il distret-to ha affrontato il post terremoto,lasciandosi alle spalle il crollo dell'export del 2012 (oltre il 20%).
I due terzi delle imprese hannosubito danni considerati molto gravi o mediamente gravi, risar-cibili interamente solo in poco più del 27% dei casi. Ma in una ter-ra di multinazionali (nel distrettosvettano big come B.Braun o Gambro) le grandi aziende hannofatto leva sull'assicurazione e ri-costruito a tambur battente. Cosa
che contribuisce anche a spiegareperché la percentuale delle im-prese che hanno già ottenuto i fondi non arriva al 17% mentre piùdel 18% non ha nessuna intenzio-ne di chiederli, nemmeno nel ru-sh finale, visto che la scadenza perla presentazione della domanda èprossima: 30 giugno. I colossi hanno preferito prima ricostrui-re, confermando il legame con il distretto, per poi imboccare la strada della richiesta dei contri-buti statali a fondo perduto. Quanto alle pmi sono circa il 35% del totale quelle che hanno già ot-
tenuto i fondi o sono in attesa del-la liquidazione. Ma ciò che balza agli occhi è che il cluster – il se-condo più importante d'Europa, con i suoi quasi 4mila dipendenti e un volume d'affari che viaggia verso un miliardo – si è rimesso inmoto con celerità.
«In realtà – dice Palma Costi,assessore alle Attività produttive– il distretto non hai mai smesso dioperare». Lo ha fatto con deloca-lizzazioni temporanee e anche autofinanziamento. Poi attingen-do ai finanziamenti pubblici per
lo sviluppo della ricerca – i nove milioni di euro messi a disposi-zione dalla Regione con un bandoal quale hanno risposto 44 impre-se –, beneficiando del Tecnopolo,uno degli undici della rete ad alta tecnologia dell'Emilia Romagna, progettato e realizzato in tempi record per sostenere la ripresa del distretto. «Adesso, con i fondistrutturali – spiega Palma Costi – continueremo a spingere sull'in-ternazionalizzazione e sull'atti-vità di ricerca e innovazione». Uncapitolo sostenuto da una parte dei 140 milioni di fondi europei per favorire la crescita delle im-prese. Se c'è un fianco ancora sco-perto, riguarda la difficoltà delle imprese più piccole a presidiare ilmercato globale. «Le pmi non possono affrontarlo da sole», di-ce Mario Veronesi, padre fonda-tore del distretto mirandolese. Ecco dunque l'ultima scommes-sa: una rete di impresa per cresce-re sui mercati esteri, seguendo le orme dei principali competitor europei che alle principali fiere disettore, a Dubai e a Dusseldorf, si presentano non singolarmente ma come cluster. Un auspicio, perora. L'arma più forte delle azien-de di Mirandola resta, in Europa come nel resto del mondo, l'inno-vazione. «Non possiamo fare concorrenza né alla Cina né al Vietnam – spiega Veronesi – che fanno una politica di sviluppo ba-sata sul prezzo. Possiamo compe-tere solo puntando sulla qualità».
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Investimenti esteri. Apre la nuova fabbrica hi-tech: sarà il punto di riferimento internazionale del gruppo nella trasmissione di energia
A Sesto la ricerca mondiale di Alstom
Marco MorinoSESTO SAN GIOVANNI (MILANO)
pUna fabbrica a elevato con-tenuto tecnologico, centro di competenza mondiale del grup-po nella trasmissione di energia,con personale altamente quali-ficato. È l'identikit del nuovo centro Alstom inaugurato ieri a Sesto San Giovanni, alle porte diMilano. Costruito in soli 11 mesi,il nuovo stabilimento (120 ad-detti) ha richiesto un investi-mento di poco superiore ai 30 milioni di euro e sarà il punto di
riferimento mondiale per il gruppo Alstom nella ricerca, sviluppo, produzione e test de-gli isolatori passanti, per appli-cazioni sia in corrente continua sia in corrente alternata. Il polo comprende uno dei più grandi laboratori di prova in Europaper l'alta e altissima tensione. Ieri a Sesto era palpabile la sod-disfazione di manager e ammi-
nistratori locali per aver con-dotto in porto un'operazione che è frutto della collaborazio-ne vincente tra pubblico e priva-to. Un segnale di fiducia anche per il sistema Italia, che in uncontesto economico difficile vede una multinazionale del ca-libro di Alstom rafforzare la suapresenza industriale nel Paese.
«Quando abbiamo lanciatol'idea di impiantare a Sesto il nuovo polo di produzione e R&S degli isolatori passanti - spiega Antonino Turicchi, pre-sidente di Alstom Italia - abbia-mo dovuto risolvere due ordini di problemi: trovare un'area de-stinata allo sviluppo industria-le; ottenere tutte le autorizza-
zioni per avviare i lavori e realiz-zare materialmente l'impianto.Con piacere dobbiamo dire che il Comune di Sesto ci è stato al fianco sin dall'inizio per risolve-re tutti i problemi». Anche Mo-nica Chittò, sindaco Pd di Sesto,conferma «la volontà comune di andare fino in fondo», dalle fondamenta sino alle strade di accesso. «Questo stabilimento -afferma Michele Angelo Verna,direttore generale di Assolom-barda - costituisce un ulterioretassello di un disegno più am-pio: fare di Sesto, l'ex capitale della siderurgia e degli altofor-ni, il nuovo distretto dell'ener-gia lombarda. Il felice raggiun-gimento di questo obiettivo
conferma che le imprese sono competitive se anche i territori sono competitivi».
Alstom è presente in Italia dal1998 e oggi opera nei mercati della produzione e trasmissio-ne di energia e del trasporto fer-roviario, attraverso le control-late Alstom Power Italia Spa, Alstom Grid Spa e Alstom Fer-roviaria Spa. Il gruppo – che ha raccolto l'eredità di nomi storicidell'industria italiana, quali Er-cole Marelli, Fiat Ferroviaria ePassoni & Villa – ha 12 sedi sul territorio nazionale e impiega circa 4mila persone. Nell'anno fiscale 2013/2014 ha registrato un fatturato di un miliardo di eu-ro. Grazie alle proprie tecnolo-gie Alstom Italia partecipa atti-vamente allo sviluppo delle in-frastrutture del Paese e contri-buisce al suo progresso.
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EMILIA ROMAGNA
LOMBARDIA
Numeri a confronto sul distretto biomedicale
2013 2014900 1.000
FATTURATO EXPORTMilioni Milioni
NUMERO IMPRESE ADDETTI
A1
A22
Mirandola
N
5km0
EMILIA-ROMAGNA
San Giovanniin Persiceto
Cavezzo
CorreggioSan Prospero
San Felicesul Panaro
S. Possidonio
ConcordiaGuastalla
Carpi
ModenaReggio Emilia
Finale Emilia
2013 2014267,5 293,4
2013 201494 103
2013 20143.500 4.000
0
600
1.200
0
600
1.200
+9,7%
Dal terremoto alla rinascita
L’ARMA IN PIÙSolo il 17% delle aziendedel territorio ha ottenutogli aiuti per la ricostruzione:il rilancio grazie a polizzee al ricorso a mezzi propri
ALIMENTARE
Ferrero pionieredel bilancio socialeEmanuele Scarci e Filomena Greco upagina 12
PUBBLICO-PRIVATOIl presidente Turicchi: la collaborazione con il Comune è stata determinante per condurre in porto l’operazione
I NUMERI
11 mesiTempo di realizzazione Il nuovo centro Alstom Grid di Sesto San Giovanni (Milano) è stato completato in meno di un anno
3.950Gli adettiIl gruppo Alstom ha 12 sedi sul territorio nazionale e occupa circa 3.950 persone. Nell'anno fiscale 2013/2014 ha registrato un fatturato di un miliardo di euro
MECCANICA
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