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Modena, 4 aprile 2011
IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020:
EFFETTI SUL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO
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Strumento per la Competitività del Paese
PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA
2
In un paese come il nostro in cui le esportazioni
rappresentano un cardine fondamentale del sistema
economico (prima della crisi del 2009 ca. ¼ del PIL) il
PNL rappresenta sicuramente uno strumento a
supporto della competitività
Il PNL apre riflessioni che necessariamente vanno
oltre i confini dell’ Italia non solo perché il business della
logistica è sempre di più un business globale ma
soprattutto perché gli investimenti a supporto delle
infrastrutture e dei servizi logistici vanno nella direzione
di attrarre diversi tipi di investitori
All’interno del Piano e quindi della Logistica del
Paese che tipo di ruolo e mission viene affidata al
trasporto aereo e agli aeroporti?
LO SCENARIODI RIFERIMENTO
Cogliere le opportunità del trasporto aereo in fase di sviluppo
La previsione di incremento del commercio internazionale, nonostante la crisi del 2009,
favorisce il ruolo dell’industria del trasporto aereo, che ha buone prospettive di crescita (le stime
Boeing prevedono per il 2009-2029 una crescita pari al 5,9% a livello mondiale e al 5% a livello
europeo) in particolare nei paesi del Medio Oriente e dell’Asia, protagonisti dello sviluppo
Il trasporto cargo in Italia ha una “peculiarità strutturale” che lo caratterizza: più della
metà delle merci via aerea del paese non volano dall’Italia ma arrivano o partono via
camion da/per i principali aeroporti hub nord europei, che “concentrano” l’84% del
traffico aereo europeo complessivo
Uno degli obietti del PNL è proprio quello di recuperare una parte di cargo aereo
che oggi utilizza gli scali europei
Chi sceglie la modalità di trasporto aereo la sceglie per la necessità di avere un servizio
tempestivo su tipologie specifiche di merce e per esigenze particolari (es. ricambistica,
biomedicali, campionario per fiere), spesso utilizzando i servizi specializzati
Come riportato nel PNL il contributo del trasporto aereo italiano al nostro PIL è uguale al
50% della quota dei paesi più competitivi
Rappresenta in termini di quantità il 3% ca. delle merci movimentate ma il 35% in termini di
valore
Il RUOLO DEGLI AEROPORTI NELLA LOGISTICA DEL TERRITORIO
Supporto allo sviluppo economico
Connettività per persone e aziende
Piattaforme a supporto di un servizio tempestivo su tipologie
specifiche di merce
Centro per la collaborazione di diversi soggetti che presidiano le
varie attività della filiera
Driver di creazione di valore (impatto)
L’integrazione tra un aeroporto efficiente e un territorio di eccellenza può
permettere di sviluppare sinergie positive e vantaggiose per l’economia locale
L’AEROPORTO DI BOLOGNA: IMPORTANTE CATCHMENT AREA
Eccellente posizione geografica
3
Posizione strategica all’incrocio delle
principali autostrade del paese
Posizione centrale rispetto alle più
importanti aree industriali del paese
Vicinanza alle principali città Europee a
rilevanza economica
CORTO RAGGIO:
21 PROVINCE
10 MILIONI DI ABITANTI
LUNGO RAGGIO:
41 PROVINCE
19 MILIONI DI ABITANTI
L’AEROPORTO DI BOLOGNA: IMPORTANTE CATCHMENT AREA
Al centro di un’area importante per il commercio estero
3
Nel 2010 l’Emilia Romagna è al terzo
posto in Italia per valore assoluto delle
esportazioni con il 12,5% delle
esportazioni italiane (42.336 mln € su
337.584 mln €), dopo Lombardia (27,8%)
e Veneto (13,5%)
L’Emilia Romagna è terza anche nella
classifica delle regioni per incidenza %
delle esportazioni sul PIL (relativa al
2009) con un’incidenza del 27,4%, dopo
Friuli Venezia Giulia (30,8%) e Veneto
(27,7%).
IL MERCATO TRASPORTO AEREO MERCI IN ITALIA E NELLO SCALO DI BOLOGNA
I volumi totali processati in Italia sono pari ad 1/3 ca. del solo aeroporto di Francoforte
N. Aeroporto Merci Avio %
Merci
Superficie %
Totale
Merci % Posta % TOTALE %
1 Milano MXP 422.429 26,6 422.429 26,6 10.245 -0,8 432.674 25,8
2 Roma FCO 153.679 21 153.679 21 10.866 -9,5 164.545 18,4
3 Bergamo 106.056 6,5 865 10,8 106.921 6,5 106.921 6,5
4 Bologna 26.178 6,3 9.655 29,5 35.833 11,7 1.970 -27,1 37.803 8,7
5 Venezia 29.294 16,5 8.184 33,9 37.478 19,9 131 -89,6 37.612 15,6
6 Brescia 4.254 -12,5 12 -63,6 4.266 -12,8 30.054 -3,6 34.320 -4,9
7 Milano LIN 15.519 13,7 15.519 13,7 3.543 5,1 19.062 12
8 Roma CIA 18.002 6 18.002 6 18.002 6
9 Catania 8.235 29,6 1 -87,5 8.236 29,5 974 -55,1 9.210 8
10 Torino 1.212 -3,3 7.141 34,8 8.351 27,4 -100 8.351 20,3
ALTRI 26.321 20,7 10.801 77,2 37.124 33,1 12.727 -11,1 49.852 18,1
Totali 811.179 20,2 36.659 42,2 847.838 21 70.510 -9,3 918.352 18
CARGO (Gennaio-Dicembre/2010)
Milano MXP, Roma FCO e Bergamo si confermano
ai primi tre posti in Italia per cargo aereo e
rappresentano il 77% del traffico merci italiano
Nel 2010 Bologna registra un incremento di traffico
merce del +8,7%.
Diventa infatti il 4° scalo in Italia per volumi di merci
gestite superando Venezia e Brescia
Sviluppo coniugato a Risultati e Qualità dei Servizi Aeroportuali
AEROPORTO DI BOLOGNA : HIGHLIGHTS
8
2010: BLQ +15,3%
ITA +7%
93 DESTINAZIONI
4° SCALO CARGO
IN ITALIA
70% LEGACY
CARRIERS
30%LOW COST
60% COURIER
40% GENERAL
CARGO
SVILUPPO
TRAFFICO
MIX
TRAFFICO
MIX
ATTIVITA’ INVESTIMENTI
QUALITA’
60% RICAVI
AVIATION
40% ATTIVITA
NON AVIATION
€ 130 MILIONI
PREVISTI NEI
PROSSIMI
4 ANNI
CUSTOMER
SATISFACTION
INDEX 94,7
VS. MEDIA 92,8
2010: 5,5 MILIONI PASSEGGERI
STIMA DELL’IMPATTO INDIRETTO E INDOTTO
Complessivamente l’Aeroporto impiega 5.000 addetti e produce 564,3 mln € di ricchezza
IMPATTO TOTALE
Occupazione:
impatto indiretto + indotto / impatto diretto (a livello regionale)
Dati
ACI Europe Bologna
1,2 1,1
5.002 564,3 MLN €
Addetti Valore della
produzione
Impatto indotto
Impatto indiretto
Impatto diretto 2.248
1.008
1.746
297,7 mln €
99,1 mln €
167,5 mln €
INCIDENZA DELL’AEROPORTO SULL’ECONOMIA PROVINCIALE E REGIONALE
L’Aeroporto genera complessivamente l’1,7% del PIL provinciale
Incidenza sulla Provincia di Bologna
1,1% dell’occupazione
1,7% del PIL
0,3% dell’occupazione
0,4% del PIL
Incidenza sull’Emilia Romagna
Fonti:
• occupazione: Provincia di Bologna su dati ISTAT, anno 2009
• PIL: Camera di Commercio di Bologna su dati ISTAT, anno 2007
Considerazioni Conclusive
PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA E RUOLO DEGLI AEROPORTI
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Posto l’obiettivo di recuperare il cargo che oggi utilizza altri
scali europei, come agire e collaborare con gli altri attori
del processo?
Cogliere l’opportunità per raccordarsi con altri strumenti di
mappatura elaborati di recente per gli aeroporti (piano
Enac/Nomisma/One Works/KPMG che mappa le infrastrutture
aeroportuali italiane al fine di definirne il ruolo e di delineare le
linee di sviluppo)
Il Piano può, infatti, essere lo strumento da utilizzare per
fare scelte di priorità, sinergie e razionalizzazione laddove
necessaria
Utile una evoluzione del Piano per identificare a livello
nazionale e territoriale la politica di coordinamento e di
pianificazione delle infrastrutture
Infine, guardare agli scali come parte di un sistema più
vasto di collegamenti e flussi di merci: solo attraverso la
collaborazione tra i diversi soggetti che presidiano i diversi
servizi si può mirare a recuperare competitività ed evitare
che una parte della ricchezza prodotta venga dispersa