il periodico news - settembre 2012

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Anno 6 - N° 57 Settembre 2012 EDITORE DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 il Periodico news Distribuzione Gratuita 20.000 COPIE 20.000 COPIE Casteggio I commercianti scendono in campo contro il sindaco Tra cinghiali, grandine e siccità: l’agricoltura dell’Oltrepò è in ginocchio Culacciati e Campetti contro la minoranza: “Sa solo gufare” Servizi a pagina 28 e 29 La questione Farmabroni infiamma la politica bronese. Con un vero e proprio botta e risposta a suon di volantini, nelle bacheche sotto i portici del Municipio, Pdl e Lega da una parte e Rifon- dazione Comunista e Pd dall’altra si accusano a vicenda: la minoranza accusa il Sindaco di spen- dere i soldi dei cittadini bronesi in cause legali, continuamente perse; la maggioranza accusa gli allora amministratori leghisti di aver generato il disastro dei conti della farmacia. Servizi a pagina 40 Voghera, dal 17 al 23 settembre porte aperte al castello Servizio a pagina 17 Da una parte i cinghiali che stanno devastando l’agricoltura, dall’al- tra la grandine che ha causato danni per oltre 5 milioni di euro dan- neggiando gravemente i vigneti. E ora, per concludere, un lunghissi- mo periodo di siccità che ha messo a dura prova gli acquedotti delle zone collinari e montane, molte delle quali ormai da settimane sono all’asciutto. Un’estate da dimenticare per l’Oltrepò pavese che ora fa i conti con i danni. Per quanto riguarda i cinghiali la Provincia di Pavia sta correndo al riparo con nuove regole legate all’abbattimento. Per l’uva c’è un discorso a parte: dove non è stata devastata dal ghiac- cio, la forte siccità ha in parte compromesso i raccolti quindi avremo un quantitativo ridotto. Entro Natale gli agricoltori che hanno chiesto lo stato di calamità saranno almeno in parte risarciti dei danni. Ultimo punto la carenza di precipitazioni che proprio in questi giorni hanno costretto i tecnici dell’Asm di Voghera a diversi viaggi su e giù per la Valle Staffora per approvvigionare gli acquedotti rimasti all’asciutto. Alessandro Disperati Servizi alle pagine 5, 25, 32 Farmabroni infiamma la politica: è scontro a suon di volantini

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Il Periodico News

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Page 1: Il Periodico News - Settembre 2012

Anno 6 - N° 57Settembre 2012

EDITORE

DIRETTORE RESPONSABILE

AlessAndro [email protected]

Responsabile P.R.

ornellA [email protected]

Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto.stAmpA: San BiagioStampa S.p.A. - Genova

Registrazione presso il Tribunale di VogheraN. 178 del 31/03/2011

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Distribuzione Gratuita

20.000COPIE

20.000COPIE

CasteggioI commercianti

scendono in campocontro il sindaco

Tra cinghiali, grandine e siccità: l’agricoltura dell’Oltrepò è in ginocchio

Culacciati e Campetti contro la minoranza: “Sa solo gufare”

Servizi a pagina 28 e 29

La questione Farmabroni infiamma la politica bronese. Con un vero e proprio botta e risposta a suon di volantini, nelle bacheche sotto i portici del Municipio, Pdl e Lega da una parte e Rifon-dazione Comunista e Pd dall’altra si accusano a vicenda: la minoranza accusa il Sindaco di spen-dere i soldi dei cittadini bronesi in cause legali, continuamente perse; la maggioranza accusa gli allora amministratori leghisti di aver generato il disastro dei conti della farmacia.

Servizi a pagina 40

Voghera, dal 17 al 23 settembre porte aperte al castello

Servizio a pagina 17

Da una parte i cinghiali che stanno devastando l’agricoltura, dall’al-tra la grandine che ha causato danni per oltre 5 milioni di euro dan-neggiando gravemente i vigneti. E ora, per concludere, un lunghissi-mo periodo di siccità che ha messo a dura prova gli acquedotti delle zone collinari e montane, molte delle quali ormai da settimane sono all’asciutto. Un’estate da dimenticare per l’Oltrepò pavese che ora fa i conti con i danni. Per quanto riguarda i cinghiali la Provincia di Pavia sta correndo al riparo con nuove regole legate all’abbattimento. Per l’uva c’è un discorso a parte: dove non è stata devastata dal ghiac-cio, la forte siccità ha in parte compromesso i raccolti quindi avremo un quantitativo ridotto. Entro Natale gli agricoltori che hanno chiesto lo stato di calamità saranno almeno in parte risarciti dei danni. Ultimo punto la carenza di precipitazioni che proprio in questi giorni hanno costretto i tecnici dell’Asm di Voghera a diversi viaggi su e giù per la Valle Staffora per approvvigionare gli acquedotti rimasti all’asciutto.

Alessandro DisperatiServizi alle pagine 5, 25, 32

Farmabroni infiamma la politica: è scontro a suon di volantini

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Salice Terme, Hotel “L’Angolo”... PurtroppoMolti straparlano… Purtroppo

TERZA PAGINA

Commento di Antonio lA trippA

Circa tre anni orsono, nel 2009, quindi in periodo di “vacche grasse” per l’economia mondiale ed italiana, una società immobiliare dotata di una buone dose di coraggio imprenditoriale, investiva in un Hotel di Salice Terme, lo comperava, lo pagava, presentava un progetto di ristrutturazione ed ampliamento, lo ot-teneva e pagava i relativi oneri di urbanizzazione per alcune centinaia di migliaia di Euro. L’Hotel si chia-ma “L’Angolo” ed è sito proprio all’ingresso del pa-ese arrivando da Rivanazzano Terme. Come tutti sanno dal 2009 ad oggi per l’economia mondiale, l’economia italiana e quindi anche quella del nostro Oltrepò le cose sono cambiate, perché è passato uno Tsunami. Ritornando a noi e più specificatamente all’hotel “L’Angolo”, la società proprietaria che fino a quel momento aveva fatto tutto secondo i piani sta-biliti, dall’oggi al domani, si trova tutte le porte delle banche “chiuse”, perché le banche, come tutti sanno, di finanziamenti e mutui nel settore immobiliare non ne fanno pressoché più, figuriamoci per un Hotel a Salice!!! I lavori all’Hotel “L’Angolo” si bloccano, perché la società proprietaria non vuole fare debiti e non vuole avere debiti, il bloccare i lavori è un grosso rischio, perché potrebbe succedere che possa perdere gli oneri di urbanizzazione per alcune centinaia di migliaia di Euro già pagati. Infatti se dopo tre anni dall’inizio lavori gli stessi non vengono ultimati si riparte da capo e si ripagano tutti gli oneri di nuovo. Un bel salasso per una società. Sono oramai passati tre anni, ed i tempi migliori per l’economia in gene-rale, per il settore immobiliare e più particolarmente per Salice Terme, non sono ritornati. Questa società chiede una proroga alla concessione edilizia al Co-mune di Godiasco, così come prevede la legge, ed il comune la concede, di ulteriori 12 mesi. Apriti cie-lo... Quando la notizia si diffonde, alcuni “salicesi”, affermano che non è possibile tollerare all’ingresso della nostra “bella e ridente località” una bruttura così, un cantiere proprio all’ingresso!!! E’ vero non è un bel vedere. Certo che il cantiere dell’Hotel “L’An-golo” che non riparte per finire i lavori è un problema estetico. La definizione di un problema come questo non è cosa semplice, o meglio non immediata né tan-to meno univoca. Ogni persona coinvolta si rapporta alla questione, osservandola dalla propria prospetti-va, dando una personale interpretazione di quello che è il problema da affrontare in base alle esigenze ed agli interessi che egli stesso manifesta e rappresenta ed agli obiettivi che si pone. Cosicché per ogni per-sona con interessi diversi si avrà una diversa visione e descrizione del problema, anche se l’oggetto attor-no a cui ruota la vertenza è (ovviamente) il medesi-mo, appunto “L’Angolo”! Lo sforzo da effettuare in questo caso è di cercare di compiere un’analisi og-gettiva ed è quello di mantenere uno sguardo impar-ziale. La presenza di immobili, siano essi hotel o abi-tazioni private, che a Salice sono dismessi, abbandonati e diroccati sono molti, ed in posti molto visibili, case a pochi metri dall’hotel in questione, hotel alla prima curva che si incontra dopo aver supe-rato il cantiere ora bloccato, hotel e case abbandonate all’interno del parco, altri hotel nelle vie periferiche etc. etc., ma questo non succede solo a Salice Terme, in molti paesi e città italiane ci sono edifici quando non intere zone di città abbandonate, è una costante pressoché di ogni città contemporanea, dove infatti

che avevano fatto a Berlino è caduto. Cosa si può fare quindi… dare dell’avventata alla società che in un momento di “vacche grasse” aveva deciso di fare l’investimento? Direi di no, perché dal 2009 ad oggi tutti, ed in tutto il mondo, anche le banche, hanno sbagliato le previsioni ed i conti, anzi tante banche (si proprio loro) sono fallite o pseudo fallite, vogliamo pensare o dare la colpa di una previsione sbagliata ad una piccola società immobiliare salicese di non aver previsto la bolla speculativa immobiliare mondiale? Mi sembra eccessivamente puerile. Vogliamo dare la colpa alla società proprietaria dell’Hotel “L’Angolo” di non aver previsto che dall’oggi al domani le ban-che si potessero rimangiare tutte le parole e promesse fatte? Mi sembra eccessivo, basta vedere il numero di aziende che hanno chiuso, in Italia, in provincia di Pavia ed in Oltrepò… senza pagare più nessuno, al-meno questa società immobiliare debiti nei confronti dei “lavoratori” non ne ha. Quindi… che fare, per quanto riguarda l’Hotel “L’Angolo”? Per ora nulla, perché è una proprietà di una società privata che ci ha messo e per ora rimesso dei soldi e se continua così ce ne rimetterà ancora, dei suoi… non di quelli pub-blici, purtroppo per Lei. Ma purtroppo anche ai “ben-pensanti esteti” che per i più svariati motivi e con le più svariate opinioni (perché soluzioni non ne hanno) dicono e gridano che è uno scandalo… ripeto pur-troppo perché o fanno una donazione di tasca loro e vengono finiti i lavori, oppure si presentano dalla so-cietà proprietaria dell’immobile e acquistano l’hotel (ma ci vogliono i soldi per fare questo... le estetiche opinioni non bastano), oppure “aprono gli occhi” ve-dono quello che succede “in giro” e capiscono che purtroppo questo non è un bel momento... economi-camente ed imprenditorialmente parlando e bisogna aspettare tempi migliori, non solo a Salice, ma in Ita-lia e nel mondo. Ci sarebbe ancora un purtroppo, mi domando perché si parla solo dell’Hotel “L’Angolo”, perché non si parla anche degli altri casi analoghi che ci sono nella “nostra ridente località”? Forse ci vor-rebbe maggior capacità di giudizio oggettivo e mag-gior onestà intellettuale ma forse basterebbe maggior “buonsenso”. Perché molti sono capaci di dare solu-zioni “a casa d’altri” e “con i soldi degli altri”, poi quando tocca a loro, ai loro familiari, parenti etc. etc. commetere delle sciocchezze… mille giustificazioni, mille distinguo etc. etc. Signori siamo seri, perché sulla vicenda dell’Hotel “L’Angolo” molti di quelli che hanno parlato non li sono stati. Purtroppo!

non è raro incontrare stabili inutilizzati, con porte e finestre sbarrate o murate, lasciati senza manutenzio-ne ed in preda al degrado, senza che siano interessati da alcun tipo di progetto di recupero. Almeno l’Hotel “L’Angolo”, un progetto di recupero l’aveva… ed i lavori erano partiti. Il Cescat, Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia, addirittura sti-ma in 2 milioni il numero di case ed edifici abbando-nati e disabitati in Italia. Tutti, quando vediamo un edificio abbandonato, un cantiere chiuso o dismesso, la prima cosa alla quale pensiamo è: lo stato, il comu-me etc. dovrebbero fare qualche cosa!!! Cosa???? Il comportamento della Legge Italiana in merito all’ab-bandono edilizio è di una sostanziale carenza norma-tiva, giacché il fenomeno non viene efficacemente disciplinato dalla legislazione italiana. Non esiste in-fatti alcuna precisa ed efficace legge, come invece accade in altri paesi, che si occupi di ciò, e questo credo sia un grosso limite, dal momento in cui il nu-mero di immobili sfitti, inutilizzati o abbandonati è assai ingente. Quello che penso manchi alla struttura legislativa è uno strumento in grado di disincentivare i proprietari all’abbandono, o che sia anche in grado di favorire interventi di recupero. Quindi pur com-prendendo, gli “esteti salicesi” che dicono che all’in-gresso del paese un cantiere in quello stato non è un bel biglietto da visita, bisogna anche dire che il co-mune nulla può fare. Cosa si pretende che finisca i lavori con i soldi pubblici? Oppure che obblighi la società proprietaria a terminare i lavori, e se questa non ha i soldi per terminare i lavori cosa deve fare...spararsi? Boh…, quello che a me sembra è che ci sono molti “esteti teorici”, molti che sanno dire, “non si può”... “è uno scandalo”… “dovrebbero ob-bligarli a…” tutte frasi per dar aria alla bocca. In que-sto caso, ad una lettura oggettiva dei fatti, la legge è stata rispettata e fatta rispettare, dalla società proprie-taria dell’immobile gli oneri di urbanizzazione per alcune centinaia di migliaia di Euro sono stati pagati, se entro l’anno prossimo ad agosto non riprenderan-no i lavori, dovranno ancora una volta, se vorranno riprendere i lavori, pagare nuovamente gli oneri (con un bell’ulteriore guadagno per le casse pubbliche), obbligare una società, una persona, a casa sua, nella sua proprietà, se non ha i soldi, ripeto se non ha i soldi perché le banche hanno chiuso in generale tutti i rubinetti, terminare i lavori è impossibile ed onesta-mente impensabile. Forse qualcuno si dimentica che siamo nel 2012 e Lenin non c’è più e anche il muro

SETTEMBRE 2012il Periodico

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SETTEMBRE 2012il Periodico 4PRIMO FIRMATARIO IL CONSIGLIERE PD GIUSEPPE VILLANI

Approvata dal Consiglio regionale la legge sull’amianto

ATTU

ALITA

consigliere pavese del Partito Democratico, Giusep-pe Villani, insieme ai colleghi Angelo Ciocca (Lega Nord) e Vittorio Pesato (Pdl). Negli otto articoli di cui si compone, la legge si occupa di tutti gli aspetti fondamentali della problematica amianto in Regione Lombardia: la grave emergenza sanitaria, l’emergen-za ambientale, la necessità di procedere alle bonifi-che, il completo smantellamento dell’amianto, come previsto dal PRAL e, infine, tutta la questione dello smaltimento. I dati della Regione Lombardia fanno riflettere: dall’ultimo censimento risulta che si devo-no smaltire circa 3 milioni di metri cubi di amianto, secondo una stima non ancora completa; ci sono de-cine e decine di siti da bonificare. Basti pensare alla FIBRONIT di Broni, considerato sito di interesse na-zionale e priorità di carattere regionale, dove sono già stati spesi 6.000.000 di euro per la messa in sicurezza stanziati dal Ministero per l’Ambiente su un totale di 30.000.000 circa, per completare la bonifica. Infine i casi di mesotelioma accertati dalle ASL si aggira-no sulle 3.000 unità, ma anche qui purtroppo siamo ad una valutazione sottostimata, con una situazione ancora in evoluzione, che prevede che il picco si raggiunga tra 10/15 anni. Ma vediamo quali sono gli aspetti principali contenuti nel provvedimento.Aspetti sanitari. Per la prima volta, con questa leg-ge, si prende atto che il mesotelioma costituisce una problematica non solo sanitaria, ma anche sociale; oggi c’è maggiore consapevolezza da parte della po-polazione di essere a rischio di malattia; popolazione che è indubbiamente sempre più informata anche sui disagi che pazienti e famiglie devono sopportare. In particolare vengono previste azioni riguardanti l’in-formazione, coinvolgendo le ASL ed i Medici di base e promozione di politiche di sostegno. Vengono inol-tre individuati gli ambiti dove, sul territorio regiona-le, il mesotelioma raggiunge i picchi di incidenza e per la prima volta i dipartimenti oncologici provincia-li vengono investiti direttamente della responsabilità dei percorsi di screening e cura (articolo 2).Aspetti ambientali. Nella legge si sottolinea, in pri-mo luogo, la priorità delle bonifiche, a partire dalle situazioni di maggiore criticità e dalle priorità già definite; inoltre si invita a procedere allo smantella-mento dell’amianto degli edifici pubblici e privati. A questo riguardo, si dà facoltà ai Comuni di stipulare convenzioni con le imprese di ritiro e smaltimento dei rifiuti, per piccoli quantitativi. Molto interessante è la possibilità che la legge offre, anche con incenti-vi, di sostituire l’amianto con il fotovoltaico e quindi di incentivare un percorso legato all’energia da fonti rinnovabili. Insieme a tutto questo bisogna prosegui-re, attraverso la collaborazione dei comuni e delle province con le ASL, il censimento dell’amianto pre-sente sul territorio. L’articolo 1 della legge è molto chiaro in questo senso. Al comma 2 bis si legge: “La

Regione favorisce la rimozione dell’amianto e la so-stituzione di manufatti contenenti amianto con mate-riali e sistemi ecologici. In particolare promuove, in collaborazione con le province, la sostituzione delle coperture in eternit o contenenti amianto con copertu-re dotate di pannelli solari fotovoltaici”.Smaltimento. La legge indica l’opportunità di arriva-re a linee guida per lo smaltimento e, contempora-neamente, proseguire un lavoro di condivisione con i territori per siti di smaltimento, piccole discariche o impianti innovativi, che puntino all’autosufficienza regionale e provinciale, da realizzare con la massima condivisione con le istituzioni, il mondo associativo e soprattutto con i cittadini.Copertura finanziaria. La legge prevede lo stan-ziamento di un milione di euro fino al 2014. Una cifra largamente insufficiente sia per quanto riguar-da l’aspetto sanitario che quello dello smaltimento. Insieme alla legge, comunque, è stato approvato un ordine del giorno, che impegna la Giunta regionale “a definire uno specifico piano finanziario pluriennale al fine di garantire ulteriori risorse per favorire la ri-mozione dell’amianto, la sostituzione delle coperture in eternit con pannelli fotovoltaici, il sostegno delle politiche di assistenza dei soggetti colpiti da malattie asbesto correlate, la ricerca sulle malattie asbesto cor-relate ed in particolare sul mesotelioma”. Grande soddisfazione da parte dei consiglieri regiona-li pavesi, Ciocca, Pesato e Villani, per l’approvazione della legge regionale sull’amianto. Particolarmente soddisfatto è Giuseppe Villani, primo firmatario del-la proposta di legge: “Il provvedimento - afferma il consigliere Pd - è nato da un confronto veramente aperto e con una discussione di merito approfondi-ta. Abbiamo avuto audizioni, incontri, confronti con ARPA, ASL, Province, Comuni interessati. Abbiamo discusso con il mondo associativo, con le associazio-ni ambientaliste, il movimento sindacale e soprattutto con i familiari delle vittime dell’amianto. Questo in-sieme di incontri ci ha via via aiutato ad arricchire il testo, perché i contributi che abbiamo avuto sono stati veramente elevati”. E poi sottolinea un aspetto molto importante: “Oggi possiamo dire, - prosegue Villani - anche al di là dei contenuti della legge, che

L’AVANI (Associazione Vittime Amianto Nazio-nale Italiana) e il suo Presidente, Silvio Mingrino, affidano ad un comunicato il ringraziamento per l’approvazione della legge regionale. “Un ringrazia-mento sentito e doveroso, da parte di A.V.A.N.I. e del Coordinamento per Regione Lombardia O.N.A onlus Roma, - si legge nel comunicato - ai tre Con-siglieri Regionali, Angelo Ciocca, Vittorio Pesato e Giuseppe Villani, che hanno prestato fede all’impe-gno preso, facendo si che oggi 24 Luglio 2012 si votasse e venisse approvato in Regione Lombardia il progetto di legge n. 56 che modifica e integra la legge 17/2003 relativa al risanamento dell’ambien-te, bonifica e smaltimento dell’amianto. I tre Con-siglieri Regionali hanno dimostrato, collaborando insieme, che la salute del cittadino e dell’ambien-te non ha un colore di partito ed hanno raggiunto l’obiettivo che si erano prefissati”. Unico punto de-bole la scarsità di finanziamenti: “La legge n° 56 ap-provata oggi, - si legge ancora - purtroppo finanzia-riamente è carente, i soldi messi a disposizione sono davvero pochi, speriamo si riescano a trovare altre finanze rivolgendosi anche al Governo Centrale. La salute non ha un prezzo”. Il pensiero di AVANI non va solo a Broni, ma a tutti quei posti in Italia, che ancora convivono con questo problema: “Siti come la Fibronit di Broni, altri siti disseminati in Italia, - conclude il comunicato - dove si è manipolato l’amianto senza alcuna osservanza delle più basilari norme per la sicurezza, hanno provocato dolore e morte togliendo il respiro, sia a chi ci lavorava sia a chi viveva nelle vicinanze”. A.V.A.N.I. è nata nel 2008 per battersi a favore dei diritti di quelle fami-glie colpite da malattie asbesto correlate, richiaman-do instancabilmente l’attenzione dell’istituzioni verso la necessità di avere politiche di sostegno a favore delle famiglie che convivono con le malattie provocate dall’amianto e di politiche rivolte alla bo-nifica dei siti contaminati dal minerale killer. (O.M.)

di oliviero mAggi

Lo scorso 31 luglio il Consiglio re-gionale della Lombardia ha approva-to, all’unanimità la legge regionale in materia di amianto. Si tratta della legge n° 14, che va a modificare ed integrare la precedente legge regio-nale 29 settembre 2003 n° 17, con la quale, tra l’altro, era stato istituito il Piano regionale amianto (PRAL). Primo firmatario di questa legge è il

“La salute non ha colore politico”

IL COMUNICATO DI AVANI

comunque consideriamo complessivamente positivi, che il tema dell’amianto è tornato al centro del di-battito istituzionale, politico e socio sanitario e che oggi c’è più consapevolezza della sua estrema peri-colosità. C’è la piena convinzione che si deve fare un passo avanti, in grado di migliorare ed integrare sostanzialmente la L.R. 9 settembre 2003 n° 17”. Sul-la stessa lunghezza d’onda anche i consiglieri Cioc-ca e Pesato: “La legge - sottolineano gli esponenti del centrodestra - pone l’attenzione sulla necessità di promuovere politiche di sostegno per l’assistenza dei soggetti esposti all’amianto e colpiti da malattie asbesto-correlate, anche attraverso studi epidemiolo-gici e un percorso di sorveglianza sanitaria. Inoltre, - concludono - si intende favorire la sostituzione di manufatti contenenti amianto con sistemi ecologici o con coperture fotovoltaiche. Il progetto di legge ridefinisce infine con chiarezza le procedure per lo smaltimento dell’amianto, concordando i compiti dei cittadini con le funzioni di controllo dei Comuni e delle ASL”.

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“Interveniamo per frenare un fenomeno, che sta provocando molti danni”

PRESENTATO IL PIANO DI INTERVENTO PER IL CONTENIMENTO DEI CINGHIALIATTUALITA’

di oliviero mAggi

Nei giorni scorsi, presso la sede della Provincia di Pa-via, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del piano di intervento per il contenimento dei cin-ghiali sul territorio provinciale. Erano presenti il Pre-sidente della Provincia, Daniele Bosone, l’Assessore provinciale alle Politiche Ambientali e Pianificazione Faunistica, Alberto Lasagna, l’Assessore al Welfare e Polizia Provinciale, Francesco Brendolise, il con-sigliere provinciale Riccardo Fiamberti, Presiden-te della Commissione Agricoltura. Il piano prevede l’abbattimento selettivo di 60 capi, prima dell’inizio della stagione venatoria, che, per il cinghiale, è previ-sta per il 3 ottobre. “Abbiamo deciso di intervenire su questo fenomeno, che negli ultimi tempi è veramente esploso, - spiega il Presidente Bosone - visto che la presenza dei cinghiali sta provocando gravi danni all’agricoltura, numerosi incidenti sulle nostre stra-de e anche un certo allarmismo perchè gli animali si avvicinano sempre di più ai centri abitati. L’impegno dell’Amministrazione in questo senso è forte ed ora stiamo passando dalle parole ai fatti concreti”. Il nu-mero di capi è stato stabilito dall’ISPRA (Istituto Su-periore Protezione e Ricerca Ambientale): “Abbiamo agito con grande attenzione verso la legge - prosegue Bosone - ma anche verso l’ambiente e gli equilibri ecologici del nostro territorio. Senza dimenticare che la caccia rappresenta un bene prezioso e una risor-sa importante per la Provincia”. Dello stesso avviso anche il consigliere Fiamberti: “L’attività venatoria in Provincia dà lavoro a 80 persone. È una grande risorsa e, come tale, va gestita al meglio. Il lavoro che l’Amministrazione sta facendo va nella giusta di-rezione ed un primo risultato è stato l’approvazione all’unanimità del calendario venatorio”. Ma come

avvengono questi abbattimenti? Lo spiega l’Asses-sore Lasagna: “Gli abbattimenti si concentreranno nelle zone di popolamento e cattura, in particolare nell’Alto Oltrepò e in Valle Staffora, nelle zone di Pa-nigà, Torre degli Alberi e Poggio Ferrato. Saranno affidati a delle squadre di cacciatori abilitati a questa pratica, che si chiama girata, e che hanno frequenta-to corsi specifici”. Gli interventi sugli animali sono selettivi per non rischiare di destrutturare il branco: ad esempio se si uccidessero solo le femmine, poi i maschi si spanderebbero su tutto il territorio. Per questo ai cacciatori è spesso affiancato un biome-trista. Accanto a queste squadre, inoltre, ci sono 41 agricoltori abilitati alla cattura dei cinghiali sui loro terreni tramite l’utilizzo di gabbie. “Lo scorso anno - spiega Pierachille Lanfranchi, Dirigente del Settore Faunistico e Naturalistico della Provincia - sono stati abbattuti 1400 capi su 5 mila stimati; quest’anno i capi prelevati dalle squadre saranno circa 2000 su una stima di 6 mila totali. Questi interventi selettivi di contenimento della specie servono a mantenere in equilibrio il sistema, magari favorendo la rinascita di altre specie animali e vegetali, e a limitare i dan-ni”. Tutte le attività saranno svolte sotto il controllo della Polizia provinciale, che provvederà a segnalare con appositi cartelli le zone di battuta, che avverranno tra le 6 e le 9 del mattino: “Noi svolgiamo attività di controllo - afferma il responsabile Mauro Maccarini - sulle persone che sono coinvolte in questi interventi. In fin dei conti ci sono sempre in giro persone arma-te e bisogna fare attenzione. Il nostro intervento si è reso necessario nelle scorse settimane in occasione di incidenti stradali, anche in autostrada, causati dai cinghiali”. Una volta uccisi, le carni dei cinghiali vengono macellate e confezionate, con tutti i controlli e le autorizzazioni necessarie, presso il Centro di con-

“La Giunta - continua Brendolise - ha approvato la bozza di un Protocollo di Intesa con cinque mense dei poveri del nostro territorio: la mensa di Canepano-va e la mensa del fratello a San Mauro di Pavia, l’opera pia Casa del pane e la Casa Fraterna di Voghera e la Cari-tas parrocchiale di Belgioioso. Una vol-ta verificata la disponibilità di carne, la Polizia provinciale si metterà in contatto con queste strutture, che potranno ritirare i prodotti confezionati presso il centro di controllo”.

SETTEMBRE 2012il Periodico

Durante la conferenza stampa è stato presenta-to anche il calendario della stagione venatoria 2012/2013. La stagione, eccetto che per la caccia al cinghiale, avrà inizio il prossimo 16 settembre e si concluderà il 31 gennaio 2013. Durante l’attività venatoria i cacciatori devono esporre in modo vi-sibile il contrassegno indicante il numero di rico-noscimento rilasciato dal rispettivo ATC (Ambito Territoriale di Caccia). La caccia in forma vagante su tutto il territorio provinciale viene disciplinata con le modalità previste dal Calendario Venatorio Regionale ed è consentita per tre giorni alla setti-mana, a scelta del cacciatore, rispettando gli orari riportati sul calendario, durante il periodo stabilito per ciascun ATC. La caccia alla volpe, anche con l’uso di cani da seguita, è effettuata in squadre con un massimo di 20 cacciatori, esclusivamente nelle zone dove non è vietato l’esercizio venatorio e mai nelle giornate destinate agli interventi di immissio-ne di fauna selvatica. Il periodo consentito va dal 9 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013. La caccia al cinghiale in battuta è consentita, esclusivamente ai componenti delle squadre autorizzate, dal 3 ottobre al 30 dicembre. La caccia da appostamento fisso è consentita dal 16 settembre 2012 fino al 31 gennaio 2013. Il prelievo del capriolo, infine, è consentito in selezione da un’ora prima del sorgere del sole fino ad un’ora dopo il tramonto nei periodi previsti dal regolamento. La caccia è vietata nelle zone di tutela della fauna selvatica, come da disposizione del Pia-no Faunistico Venatorio provinciale. (O.M.)

Illustrato il calendario venatorio 2012/2013

SI PARTE IL 16 SETTEMBRE

trollo della fauna selvati-ca di Fortunago. E proprio per quanto riguarda le carni l’Amministrazione provinciale ha deciso un utilizzo sociale: “Abbia-mo voluto associare al controllo della fauna sel-vatica - spiega l’Asses-sore Brendolise - anche iniziative di sostegno a situazioni di indigenza”.

Il presidente della Provincia Bosone con l’Assessore alle Politiche Ambientali e Pianificazione Faunistica, Alberto Lasagna, e il consigliere provinciale Riccardo Fiamberti.

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7 SETTEMBRE 2012il Periodico

100 mila euro per la pista ciclabile cheda Retorbido arriva a Rivanazzano Terme

NE PARLIAMO CON IL SINDACO ROMANO FERRARI RIVANAZZANO T.

di AlessAndro disperAti

E’ stato pubblicato sul BURL all’inizio di agosto il decreto regionale che fa partire la realizzazione del-la pista ciclabile rurale tra Retorbido e Rivanazzano Terme (in località Salice Terme). Ci sono già stati incontri in provincia al fine di procedere all’acqui-sizione delle aree. Ricordiamo che l’opera è nata da un accordo tra Provincia, Gal e comuni di Retorbido e Rivanazzano Terme, costerà intorno ai 600000.00 euro. Nello stesso momento sta per partire da parte del comune di Rivanazzano Terme con il contributo del Gal la realizzazione di un altro tratto di pista ci-clabile rurale tra viale Colombo e Cà Garello. Lavoro che rientra nel progetto “Parco Locale di interesse so-vracomunale di Rivanazzano Terme – un sistema di mobilità dolce”. Ne parliamo con il sindaco Romano Ferrari.“Il progetto di cui parliamo interessa totalmente per-corsi rurali esistenti in fregio al Rio Cà Garello, te-nendo conto anche della costruenda Pista Ciclabile Rurale che collegherà il nostro territorio comunale con i Comuni di Retorbido, Codevilla e Voghera. Ve-dremo realizzate le richieste da parte dei cittadini e dei ciclisti di poter effettuare escursioni nel verde in tutta sicurezza, lontano dal traffico, migliorando la viabilità e nel contempo assicurando agevoli spazi di sosta per gli autoveicoli e/o eventualmente per gli accompagnatori non ciclisti che possono trovare nell’abitato di Rivanazzano Terme i servizi e le attrat-

tive richieste. Si mette in moto un sistema in grado di connettere le popolazioni con le risorse del territorio (naturali, agricole, paesaggistiche, storico culturali). Una rete ciclabile rurale ha anche una funzione per favorire la riscoperta del territorio in funzione del-lo sviluppo delle valenze agricole e di promozione di quelle storico/enogastronomiche. La promozione del-la ciclabilità rappresenta tra l’altro un reale obiettivo di sviluppo sostenibile del territorio”.Cosa prevede questo intervento?“L’intervento prevede per il tratto che costeggia il rio Ca Garello lo sbancamento e livellamento dell’area in cui verrà realizzata la pista, la preparazione di un

cessivamente si procederà ad effettuare doppie stri-sce, gialla e bianca, con larghezze diverse ed ad ap-plicare nella parte sovrastante il manto di usura delle resine colorate il tutto al fine di evidenziare la pista ciclabile. Verranno infine posizionati cartelli verticali atti alla segnalazione della pista stessa. A settembre avvieremo le procedure per dare inizio ai lavori con l’anno nuovo”.Qual è il costo dell’opera? “L’intervento verrà a costare circa 100000,00 euro. Di questi quasi la metà finanziati dal Gal”.Sindaco si sente di ringraziare qualcuno per quest’opera? “Non finirò mai di ringraziare gli amministratori ed i funzionari del Gal oltre che i funzionari del nostro ufficio tecnico. Grazie al loro lavoro riusciremo a completare un importante anello ciclabile, che darà ulteriore sviluppo al nostro territorio”.

piano di posa e la pavimentazione dell’area. In tale tratto è prevista al-tresì la posa di staccionata in legno in corrispondenza della sponda del Ca Garello. Nella parte verso Staffora si procederà alla tombinatura di circa ml. 4,00 del Cavo Lagozzo mediante posa di tubo in calcestruzzo del dia-metro di ml. 1,20 al fine di collegare la nuova pista con la prevista pista ciclabile rurale Voghera/Codevilla/Retorbido/Rivanazzano Terme. Suc-

Eugenio Barbieri: dai terreni agricoli a volto della tv

IL RIVANAZZANESE CONDUCE UN PROGRAMMA SU RAI 1

di giAnluCA giAConiA

Eugenio Barbieri, agricoltore di Rivanazzano Ter-me, si è distinto negli ultimi anni per le partecipa-zioni televisive alle rubriche “Uno Mattina Estate”, “Linea Verde” e “Gusto italiano”. Nel corso della stagione 2012-2013 sarà protagonista in tutte le 34 puntate della rubrica “Linea Verde”, in onda su Rai1 a partire dal 2 Ottobre. Il suo obiettivo è dare spazio anche al nostro territorio, parlando di alcuni prodotti tipici locali.Signor Barbieri, partiamo dagli inizi del percor-so che l’ha portata in televisione.“Ho lavorato in università per venti anni nel settore della ricerca e del dottorato. Nell’annata agraria ‘99-2000 ho iniziato a dedicarmi all’agricoltura con la nascita del primo figlio, infatti mi ero ac-corto che stavo sbagliando strada. Ho cominciato a focalizzarmi sulla produzione del vino e proprio adesso metteremo in commercio la vendemmia del 2004, dopo alcuni anni di silenzio. Nel 2009 ho co-nosciuto, mediante una discussione su un salame, un cuoco di Roma specializzato nella produzione di pane e pizze, il quale ha una rubrica fissa durante “La prova del cuoco”. Il cuoco mi ha chiesto di la-vorare con lui e produrre del pane, mettendomi così alla prova; è nato un grande rapporto di amicizia e da lì è iniziato tutto”.

Proseguendo?“Dopo il ‘debutto’ sono stato invitato ad una secon-da puntata e mi è stato chiesto di creare uno spazio personale all’interno della trasmissione fino a Lu-glio 2011. Si trattava di uno spazio settimanale che aveva come argomento principale il mondo rurale: si parlava del baco da seta, della macellazione del maiale e inoltre è stato dato rilievo al ruolo della donna. Al termine della stagione sono stato fermo e contattato subito da “Linea Verde”, in cui ho par-lato di alcuni prodotti del nostro territorio, come la zucca di Lungavilla. Negli scorsi giorni ho concluso la mia partecipazione a “Uno Mattina” per passare nuovamente a “Linea Verde”, affiancando i condut-tori. Ho portato avanti in prima persona la tematica della cascina, un’azienda agricola tipica degli anni ’50, composta da vigne e campi di cereali. Quali sono i suoi obiettivi?“Contribuiamo a salvaguardare le razze di animali in via di estinzione, come la vacca varzese, e la col-tivazione di piantagioni già estinte, come il farro. Non sono simpatizzante delle certificazioni biologi-che, ma possiamo definirci integralisti, inoltre non usiamo prodotti chimici; l’anno scorso abbiamo seminato qualche cereale antico, spianando la via dell’agricoltura del futuro. Bisogna ridurre ulte-riormente gli insetticidi e poter contare su un’azien-da affidabile e questo è uno dei motivi per cui “Li-

nea Verde” mi ha contattato”.Che impressioni ha avuto dall’impatto con la te-levisione?“Attraverso i mezzi di telecomunicazione c’è la pos-sibilità di introdurre tematiche solitamente non ine-renti a “Linea Verde”. Questo l’ho notato subito al primo contatto e hanno deciso di dare la possibilità per la prima volta ad un agricoltore, non un gior-nalista o opinionista, di parlare di agricoltura. Af-fronteremo queste tematiche tutti assieme, cercando di fornire una visione più ampia del problema. Oggi ci sono molti termini come biologico, chilometri zero, che sono buttati qua e là senza alcun punto di connessione; l’agricoltura biologica è un concetto filosofico e molti pensatori hanno seguito il pensie-ro di Howard. L’agricoltura moderna ha raggiunto il capolinea, tutti sono indebitati, l’economia del sistema agricolo non sta in piedi ed esistono altri metodi per realizzare tale attività”.Qual è il rapporto con il nostro territorio?“Abito a Rivanazzano, al confine con Casalnoceto, ho sempre parlato del mio territorio e promosso i prodotti presenti. Il mio obiettivo è dare visibilità all’Oltrepo Pavese e al territorio della Valle Staf-fora perché a mio avviso non ne ha mai avuta. Nel-le trasmissioni televisive in cui ho partecipato, ho parlato della cipolla rossa di Breme e della zucca di Lungavilla, quindi il mio sogno è portare “Linea Verde” nella nostra zona, dandole la possibilità di uscire dall’anonimato. Premo molto sulla zucca, prodotto in via di estinzione, il cui recupero è affi-dato a quattro pensionati del paese, mai appoggiati dagli enti locali. Mettendo a disposizione Rai1, vo-gliamo vedere se qualche giovane vuole mettersi in gioco: la storia non si fa con i pensionati, ma con i giovani imprenditori”.

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SETTEMBRE 2012il Periodico 8

RIVA

NAZZ

ANO T

.Un nuovo centro benessere all’internodelle Terme di Rivanazzano

OLTRE AL NUOVO CENTRO DICIOTTO NUOVE RESIDENZE

le protagoniste anche del nuovo centro benessere, il quale comprende la piscina, la sauna, il bagno turco, il doppio percorso vascolare e la palestra: un’esperien-za a tutto tondo per chi ricerca il benessere, la pace dei sensi o semplicemente una giornata all’insegna del relax totale. Giorgio Matto, amministratore unico delle Terme di Rivanazzano, spiega così l’idea dalla quale è nata “Alleterme”: “Il nostro intento è di unire i vecchi e i nuovi mezzi a disposizione per utilizzare al meglio i servizi termali, che già caratterizzavano e caratterizzano le nostre cure. Ora le caratteristiche di ogni singola persona vengono analizzate in ogni loro aspetto con il fine ultimo dello star bene, inte-so non soltanto come cura dalla malattia, ma anche come benessere sociale, emotivo e personale”.È possibile accedere al nuovo centro benessere, che si ispira a canoni di eleganza, sobrietà e raffinatezza, direttamente dall’usuale edificio dove sono proposte le cure termali, per un continuum dell’esperienza, che parte dall’utilizzo delle acque termali per la cura di problemi di salute, fino ad arrivare all’offerta di servizi esclusivi che portano al benessere totale del corpo. Ma non solo: completano la struttura diciotto residenze, disponibili per i clienti delle Terme e per chiunque abbia necessità di soggiornare a Rivanazza-no, studiate per offrire il massimo comfort, portato da una sapiente valorizzazione degli spazi e dalle atmo-sfere di un ambiente esclusivo.“Un progetto importante - spiega Giorgio Matto - de-dicato e pensato per tutti i nostri clienti, un luogo uni-co dove i benefici dell’acqua termale possano essere sfruttati appieno. La nostra filosofia è quella di capi-re al meglio il singolo individuo, per offrirgli nuove opportunità di salute e benessere fisico, psichico ed emotivo. Il tutto secondo criteri rispettosi di una con-cezione vasta e interdisciplinare della persona, attra-

Sono previsti degli abbonamenti per chi abita nel-la zona e intende usufruire più volte della vostra offerta?“Certo, abbiamo abbonamenti che prevedono scon-ti per chi desidera effettuare più entrate in piscina e nel centro benessere. Se no parliamo di un’entrata giornaliera che vale tutta la giornata per i servizi del centro benessere”.

verso principi sviluppati e verificati quotidianamente con applicazioni pratiche su chi si rivolge a noi”.Come si caratterizza il target a cui proponete i vo-stri servizi ora?“Il nostro target rimane la famiglia, ora più che mai nella sua totalità e completezza. Mentre il nonno fa i fanghi, la mamma va al centro benessere a farsi fare un massaggio, il bambino intanto completa le cure termali e poi si incontrano in piscina: quello che cer-chiamo di offrire ora è un servizio a 360°, rivolto a tutti. Non abbiamo un target specialistico, abbiamo solo aumentato i servizi che mettiamo a disposizione del cliente: dalla prevenzione per i bambini, al re-cupero per chi è stato vittima di incidenti a livello fisico, fino ad una proposta per il benessere del corpo e della mente”.Una parte importante è anche quella dedicata al residence..“Si, i diciotto appartamenti che formano la parte resi-denziale sono dedicati a chi vuole usufruire dei nostri servizi termali, ma anche a chi desidera soggiornare a Rivanazzano e cerca un ambiente esclusivo, tran-quillo e attrezzato con tutti i comfort. È una struttura pensata per le esigenze di chi desidera rimanere a Rivanazzano qualche giorno e che completa l’offerta che intendiamo proporre”.

di ilAriA riCotti

Le Terme di Rivanazzano si prepara-no a compiere il loro centesimo anno di età nel miglior modo possibile: è stato ufficialmente aperto al pubbli-co “Alleterme”, il nuovo spazio che completerà l’esperienza benessere offerta dalle acque termali. Infatti, oltre agli ormai noti e assodati ser-vizi di cura, le acque termali saranno

Una delle diciotto residenze

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SETTEMBRE 2012il Periodico 9L’EX SEGRETARIO DI RIVANAZZANO SPIEGA IL PERCHE’ DELLA SUA ESPULSIONE

Schiavi: “La Lega di Voghera vuole avere ingerenze sul nostro territorio”

RIVANAZZANO T.

di FederiCA CAlizzAno

Luca Schiavi, presidente del Consiglio comunale di Rivanazzano Terme e consigliere con delega ad agri-coltura e urbanistica, è stato espulso dalla Lega Nord. Segretario della sezione cittadina, Schiavi era iscritto al Carroccio da oltre quindici anni.Come commenta la recente espulsione dal circolo cittadino della Lega Nord e quali le motivazioni addotte dal partito?“L’espulsione è stata stabilita dal commissario pro-vinciale a causa della mia candidatura alle elezioni comunali nella lista civica “Patto per Riva”. Una de-cisione presa dai vertici per colpire la sezione di Ri-vanazzano Terme di cui ero segretario. Eravamo riu-sciti nell’intento di riaprire, dopo anni, la nostra sede nonostante le forti opposizioni da parte della sezione di Voghera, che probabilmente vuole avere ingerenze sul nostro territorio”.Nonostante le direttive del suo partito, come mai ha deciso di ricandidarsi con lo schieramento tar-gato Pdl del sindaco Romano Ferrari?“Innanzitutto si tratta della stessa lista civica di cinque anni fa: durante lo scorso mandato abbiamo pensato e programmato il nostro operato sulla base degli stimoli recepiti dagli stessi rivanazzanesi e dal territorio, lasciando quindi alla politica un ruolo marginale. Di comune accordo con gli altri militanti della sezione cittadina abbiamo stabilito di sostenere la lista Ferrari visto il rapporto di reciproca fiducia venutosi a creare e il buon lavoro svolto insieme in questi anni di amministrazione. Oltre a ciò, abbiamo naturalmente considerato quanto di propositivo si è pianificato per il prossimo lustro”.Quali saranno le conseguenze di tale decisione ri-spetto al ruolo politico che ricopre nell’ammini-strazione Ferrari?“Ho sempre sentito nei miei confronti la massima fi-ducia da parte del sindaco e degli altri componenti dell’amministrazione, indipendentemente dalla figu-ra politica che ricoprivo. Proseguirò, quindi, nel dare il mio attivo contributo allo sviluppo del paese e del territorio”.Di recente è stato infatti anche eletto a Presidente del consiglio comunale.“Devo ringraziare sindaco e maggioranza che mi hanno dato fiducia affidandomi questo ruolo. Ruolo che è stato istituito per la prima volta a Rivanazza-

no Terme proprio dall’amministrazione Ferrari. Il Presidente del consiglio comunale deve essere con-siderato come figura istituzionale di garanzia nello svolgimento delle attività del consiglio: egli decide gli interventi, ammette le interpellanze, le interroga-zioni e le mozioni dei singoli consiglieri comunali, dirige la seduta ed è responsabile dell’ordine pub-blico all’interno della sala consiliare. Convoca il consiglio comunale e stabilisce l’ordine del giorno. Per aumentare la partecipazione attiva dei cittadini mi piacerebbe creare una pagina web, con annesso blog, dove poter scaricare gli atti e raccogliere nuove proposte”.Quali, invece, le priorità in ambito urbanistico?“In ambito urbanistico due priorità: il nuovo rego-lamento edilizio e il piano del colore. Sono due stru-menti che miglioreranno la qualità dei nuovi inse-diamenti abitativi. Si sta pensando di proporre, per la parte relativa al contenimento energetico, norme univoche a tutti i comuni facenti parte del GAL Alto Oltrepò, con oneri ridotti per chi realizza classi di contenimento energetico superiori e penalizzando chi invece ancora costruisce con scarsa sensibilità sull’argomento. Per le ristrutturazioni si potrebbero adottare invece bonus volumetrici “spendibili” su

tutto il territorio comunale. Il piano del colore serve per integrare al meglio le costruzioni al contesto in cui verranno collocate. Sul fronte dello sviluppo ur-banistico al momento non sono stati presentati nuo-vi progetti e di quanto approvato in precedenza sta prendendo avvio l’importante riqualificazione di una parte del centro storico. Al posto di un edificio in decadimento sarà realizzato un nuovo complesso con i migliori standard qualitativi dal punto di vista del contenimento energetico (classe A), oltre che dotato di finiture di pregio”.Temperature elevate e siccità mettono in perico-lo la produzione agricola nazionale. La condizio-ne climatica dei mesi estivi ha avuto conseguenze sull’economia agricola della zona e di Rivanazza-no Terme in particolare? Quali le misure adottate?“Sicuramente la siccità di quest’anno ha avuto un effetto negativo sulla produzione agricola locale. E’ nostra intenzione nominare in autunno una consul-ta di agricoltori rivanazzanesi per fare il punto della situazione e portare le loro istanze agli organi di go-verno competenti in materia. Non dobbiamo dimen-ticare che per la realtà locale l’economia agricola è fondamentale e in quanto tale ci impegneremo perché sia rispettata e incentivata”.

Luca Schiavi

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SALICE TERMEREFERENTE PER LE PROBLEMATICHE GIOVANILI E DEGLI ANIMALI

Natino: “Bene l’isola pedonale, peccato che in pochi ne hanno capito l’utilità” di giAnluCA giAConiA

Proseguiamo il nostro giro di interviste all’interno del Comune di Godiasco Salice Terme. Nel corso di questo mese tocca a Giacomo Natino, referente per le problematiche giovanili e degli animali, dire la propria in merito alle vicende politiche attuali.Fa parte del mondo della politica da ormai 3 anni: qual è il bilancio complessivo?“È proprio vero, sono già passati tre anni da quan-do la lista di cui faccio parte ha vinto le elezioni amministrative. In questo periodo, seppur breve, ho potuto rendermi conto di cosa significa essere un amministratore comunale. Fino ad allora ero convinto che, solo con le mie capacità e la mia esperienza acquisite in ambito lavorativo, sarei stato capace di affrontare e risolvere agevolmente situazioni le quali, dall’esterno, sembravano es-sere poco funzionali. Oggi, nonostante l’impegno profuso, mi rendo conto che burocrazia e picco-li cavilli legislativi costituiscono un freno a mol-te idee e iniziative. A prescindere da questa mia esternazione sono convinto della positività di que-sta esperienza e resto dell’idea che, con impegno e grinta, anche gli ostacoli all’apparenza insormon-tabili possono essere aggirati”.Parlando del suo campo di azione, cosa può dir-ci riguardo alle problematiche giovanili?“Il mondo dei giovani ha una complessità e un’ar-ticolazione che richiedono un’attenzione partico-lare. Sicuramente occorre agevolare l’insediamen-to di strutture ricreative e dare il nostro supporto a quelle già esistenti per evitare che il futuro, rap-presentato proprio dai giovani, tenda a lasciare la nostra realtà per accentrarsi in altri luoghi. In quest’ ottica mi rende felice vedere come la nostra località sia meta di moltissimi giovani desiderosi di sano divertimento e di compagnia. Per quanto riguarda invece le giovani coppie voglio ricordare che è in fase di ultimazione l’agrinido a Godiasco, il quale sicuramente permetterà loro di crescere i propri figli in ambiente a misura di bambino, pur continuando ad esercitare il proprio lavoro”. E per quanto riguarda gli animali?“Voglio rivolgere un caloroso invito ai possessori di cani, i quali non avessero ancora provveduto a microcippare il loro compagno a quattro zampe, a recarsi presso gli sportelli degli uffici comunali che sapranno indicare la giusta procedura da se-guire per effettuare la stessa. Con grande soddisfa-zione possiamo poi notare, ad un anno dall’entrata in servizio delle guardie zoofile, una notevole ridu-zione degli escrementi canini sui nostri marciapie-di e una maggiore responsabilità dei possessori di cani riguardo all’argomento”.Secondo lei la popolazione di Godiasco Salice Terme risponde positivamente alle manifesta-zioni previste?“Sinceramente molte manifestazioni svolte durante il periodo estivo, a detta degli organizzatori, hanno avuto un’ottima affluenza di pubblico, anche se era lecito attendersi una maggiore partecipazione dai nostri concittadini. Invidie e gelosie, in momenti di festa, svago e divertimenti, andrebbero accantona-

acque piovane. Questi pochi, ma indispensabili, interventi renderebbero il nostro Comune ancora più vivibile”.

te per rendere la manifestazione non un’esclusiva dell’ente organizzatore, ma un piacevole momento per tutti i cittadini”. Cosa si potrebbe fare in futuro per attirare maggiormente le persone?“In questo periodo di crisi economica generale, l’affluenza sul nostro territorio, rispetto agli anni precedenti, sembra non risentire di tale congettu-ra. Sicuramente un turismo “mordi e fuggi” di un solo week end o addirittura di una sola serata è capace di mantenere viva per tutto il periodo estivo la nostra località. Un continuo miglioramento nel-la gestione di ciò che oggi ci viene offerto, abbina-to a nuove iniziative private, renderebbe la nostra località ancora più appetibile e capace di attirare non più solo turisti “passanti”, ma dei nuovi che potrebbero soggiornare per periodi più lunghi”. Un suo parere sull’iniziativa dell’isola pedona-le?“Favorevole e convinto della sua bontà. In queste poche sere dove si è potuto sperimentare questa iniziativa si è vista da parte dei nostri visitatori la voglia di riunirsi e forse impadronirsi di una stra-da che è il cuore pulsante di Salice Terme. Vede-re bambini in bicicletta passare vicino a giovani che stanno organizzando la loro serata ci fa capire quante tipologie di persone vivono la mondanità salicese. Mi ha deluso vedere la scarsa volontà di trarre vantaggio da questa nostra iniziativa da parte di taluni condizionati dalla politica”.Quali sono le questioni da risolvere all’interno del Comune?“Il problema all’interno del nostro Comune, come per tutti gli Enti pubblici, è uno solo: la mancanza di denaro”.Cosa prevede quindi per il futuro del paese?

“Non sono un veggente, ma credo che il futuro del nostro paese non possa che essere in ambito turistico. Nell’immediato mi piacerebbe po-ter disporre anche di piccole risorse per effettuare quei pochi interventi che si stanno rendendo sempre più indispensabili, quali la sistemazio-ne dei marciapiedi, delle strade e delle griglie per la raccolta delle

Parte anche quest’anno il censimento a cura del FAI denominato “I Luoghi del Cuore”. E Alberto Sor-rentino, consigliere comunale di opposizione lancia la sua sfida affermando: “Quale migliore occasione per far conoscere qualcosa delle bellezze del no-stro territorio? Sarà difficile entrare nel gruppo di testa, ma già ottenere un buon numero di segnala-zione attribuisce una certa visibilità”. Nel comune di Godiasco è possibile votare per la chiesetta di Gomo e per la Fonte Sales di Salice Terme; a Ri-vanazzano per la Chiesa della SS. Trinità e per la Madonna del Monte; a Ponte Nizza per S. Alberto di Butrio, il castello di Oramala e Poggio Ferrato; a Varzi per il Tempio della Fraternità, per il Conven-to Chiesa dei Cappuccini e Nivione; a Montesegale per la Valle Ardivestra. Insomma votare non costa nulla e servirà per far conoscere alcuni dei monu-menti storici presenti sul nostro territorio conunale e in Valle Staffora. Come votare? Basta andare sul sito http://www.iluoghidelcuore.it/segnala e votare il monumento desiderato. (a.d.)

LA PROPOSTA FAI

Votate la Fonte Sales

Giacomo Natino

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SETTEMBRE 2012il Periodico 12

Masanta: “L’archivio Malaspina troverà posto nel municipio di Godiasco”

SUCCESSO PER L’ESTATE SALICESE DELL’EVENTO SALICEDORO

manifestazione è in crescita ed è stata finalmente ri-conosciuta dopo tre anni di lavoro, viste le numerose iscrizioni. E’ stato buono il debutto della sezione dan-za, sono risultate in crescita le adesioni alla estempo-ranea di pittura che anima Salice e lo traduce icono-graficamente in visioni artistiche. Salicedoro non è una manifestazione pensata per la popolazione, ma per tutti coloro che sono interessati a manifestazioni artistiche di qualità, abitanti e non. Il respiro è molto più ampio e l’aspettativa è quella di creare un’asso-ciazione mentale tra la nostra località ed un evento culturalmente significativo che induca il pubblico in-teressato a questo genere di eventi a volerci essere, identificandolo con qualcosa da non perdere”.Quali sono i progetti in ambito culturale?“Abbiamo in mente molti progetti importanti, come il trasferimento dell’Archivio Malaspina nei locali individuati dalla Sovrintendenza all’interno del Mu-nicipio. E’ in vista un progetto importante al quale stiamo lavorando in collaborazione con la famiglia dei Conti Vignati di Lodi, imparentati con i Malaspi-na per il matrimonio di Bartolomeo, figlio di Niccolò, Marchese di Oramala, con Leonarda Vignati. Infatti il Conte Vignati si è interessato al progetto comune e quindi si sta pensando a questa collaborazione. Abbiamo inaugurato il Fondo Notarbartolo di Ma-rio Notarbartolo, donato al nostro Comune dal figlio Giovanni, e composto da oltre 2500 volumi. C’è stato un lungo e faticoso lavoro di trasloco ed inventaria-zione, per cui ringrazio la Commissione Biblioteca per l’occasione coordinata da Carla Lucchelli, di-pendente del nostro Comune. Oltre alle enciclopedie e alle ampie collezioni di storia e letteratura italiane e straniere, è stata scoperta una ventina di libri rari: scoperta entusiasmante per una commissione idea-ta per occuparsi di biblioteca. Cito per l’occasione l’Enciclopedia Italiana Treccani del 1929, un’edizio-ne dei Promessi Sposi del 1827, Le mie prigioni di Silvio Pellico del 1832, una biografia di Alessandro Manzoni di Attilio Momigliano del 1929, due testi del 1711 e 1737 e un volume del 1576”.Quali sono invece gli argomenti attuali discussi all’interno della Giunta?“Un problema evidente è costituito dalla questione delle Terme. Il confronto è aperto, la questione è molto spinosa e ci stiamo impegnando anche con i necessari supporti tecnici e legali per salvaguardare un bene prezioso caratterizzante del nostro Comu-ne. Parlando dell’isola pedonale, direi che forse la scarsa collaborazione e presenza degli operatori di Salice, che in occasioni precedenti avevano diserta-to riunioni e scarsamente collaborato con l’Ammi-nistrazione, ha indotto all’operatività. Al di là delle diverse posizioni, per la prima volta abbiamo avu-to un’assemblea completa, che si è confrontata non

solo con l’Amministrazione ma anche con sé stessa. Ci auguriamo che questo possa essere l’inizio di un dialogo aperto e proficuo per il futuro”. Lei ha anche la delega come Assessore all’ambien-te: che novità ci sono in questo ambito?“Il nostro Comune ha aderito con delibera consilia-re assunta all’unanimità al Patto dei Sindaci e nel dettaglio al progetto Meshartility, un acronimo im-pronunciabile tra i cui obiettivi ha principalmente quello di ridurre le emissioni di CO2. Il nostro Comu-ne, insieme a quello di Montesegale, si è impegnato a elaborare un PAES, Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, all’interno del quale uno dei punti prin-cipali è costituito dall’introduzione di aree pedonali nei centri urbani per limitare le emissioni e rendere gli spazi urbani più vivibili. Una località rinomata per il suo parco, se consapevole, dovrebbe essere in grado di apprezzare la scelta dell’Amministrazione. Nello stesso ambito vorrei aggiungere che ci stiamo interessando anche al progetto di cooperazione in-terterritoriale “Territori che fanno la cosa giusta” in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepo Pavese, Gal, grazie alla cui collabora-zione è stato realizzato l’agrinido nel capoluogo di Godiasco”.Può dirci qualcosa in riferimento a questa strut-tura?“Solitamente un agrinido è un asilo realizzato in un’azienda agricola, dove i bambini si divertono, imparano e si riposano al ritmo della giornata rura-le. Si tratta di ambienti educativi liberi e spontanei, che hanno il vantaggio di far crescere i bambini al ritmo naturale delle stagioni e a stretto contatto con la terra e i suoi prodotti. Le classi sono formate da meno bambini rispetto a un asilo nido tradizionale. La struttura dell’ Agrinido Natura di Godiasco Sali-ce Terme, grazie ai suoi grandi spazi, circa 400mq, e alla sua notevole luminosità permette di ricostru-ire tutte le condizioni necessarie per un’interazione quotidiana con la natura che avvicini i bambini ad un ambiente naturale protetto, in forma innovativa e alternativa rispetto all’offerta educativa di un asilo nido tradizionale”.

di giAnluCA giAConiA

Dal 16 al 29 Luglio si è tenuta a Salice la fiera di Salicedoro, manifestazione molto importante all’interno della no-stra zona. Di questo e di altre tema-tiche rilevanti abbiamo parlato con l’Assessore alla cultura del Comune di Godiasco Salice Terme, Monica Masanta.Assessore Masanta, partiamo subi-to con un bilancio su Salicedoro.“Il giudizio è sicuramente positivo, la

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Una vecchia edizione di Salicedoro

Quali saranno le peculiarità di questa nuova struttura?I piccoli ospiti potranno interagire quotidianamen-te con la natura nella stanza gialla, un’agriludote-ca attrezzata di uno steccato dove realizzare attività nelle quali i bambini vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per sviluppare abilità quali l’esplorazio-ne, l’osservazione e la manipolazione. Poi ci sono la stanza blu, in cui viene sviluppata la percezione cor-porea di sé e degli altri, la stanza azzurra, dedicata al riposo, il salone verde, che propone il tema dei ci-cli delle stagioni e la stanza arancione, che coincide con la mensa in cui vengono usati i prodotti naturali delle aziende agricole e dei caseifici del territorio. Grandi anche gli spazi per il ricovero delle carroz-zelle o dei passeggini che potranno accedere alla struttura tramite un agevole scivolo esterno. L’edi-ficio, di proprietà del Comune, è stato riqualificato con un progetto già vincitore di un concorso ideato e realizzato dall’ Ufficio Tecnico del Comune di Godia-sco Salice Terme. L’asilo nido Natura inoltre offrirà un interessante servizio di Baby Parking per i bambi-ni della scuola materna, ad integrazione degli orari e dei periodi di vacanza non coperti da quest’ultima”.

Monica Masanta

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SETTEMBRE 201213il Periodico

Corbi: “Sulle Terme siamo impegnati perchè i cittadini non ne siano privati”

IL SINDACO DI GODIASCO ILLUSTRA I PROGRAMMI: IN ARRIVO UN NUOVO ASILOGODIASCO

di giAnluCA giAConiA

Nel corso di questo mese abbiamo incontrato il Sin-daco di Godiasco Salice Terme, Anna Corbi, per co-noscere il punto della situazione attuale all’interno del Comune. Gli argomenti di dibattito non mancano di certo, facendo infatti riferimento al Salicedoro e alla questione inerente alle Terme, risorsa fonda-mentale per il territorio.Sindaco che novità ci sono in Comune?“In luglio abbiamo realizzato la terza edizione di Salicedoro e dobbiamo ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile la continuità di questa mani-festazione, completamente gratuita per gli spetta-tori, ormai importante per tanti giovani talenti che trovano in essa un’occasione per farsi conoscere e apprezzare da giurie qualificate del mondo dello spettacolo. Quest’anno abbiamo potuto assegnare una targa Salicedoro al grande baritono Ambrogio Maestri, che ci ha onorato della sua presenza. Sa-licedoro è pensata per i giovani artisti emergenti nella danza, nella prosa e nella lirica, ma non ci dimentichiamo della fascia anziana della popolazio-ne. Anzi, in una società senescente come la nostra, diventa sempre più urgente fare in modo, con politi-che sociali attente, che gli anziani siano una risorsa umana per la comunità”.Cosa si può aggiungere in merito?“Il 2012 è stato proclamato anno europeo dell’in-

vecchiamento attivo e della solidarietà tra le genera-zioni con decisione N. 940/2011/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’ Unione Europea. Stia-mo lavorando su un progetto da presentare al Mini-stero della solidarietà sociale e della famiglia che dispone di circa 5.000.000 di euro di fondi, che per-metta agli anziani di partecipare attivamente alla vita sociale ed economica, politica e culturale del nostro paese. Si tratta di una vera e propria scuola dove si combatte l’analfabetismo “di ritorno” che colpisce le persone anziane che sono fuori dai pro-cessi di istruzione e formazione. In questa scuola si impara ad usare il computer, si imparano parole e concetti come, ad esempio, “spread”, “spending re-view”, repubblica presidenziale, postmodernismo. Accanto a lezioni comuni per tutti, ci sono poi corsi che si scelgono come le norme del codice della stra-da, le nozioni di peuricultura e psicologia dell’età evolutiva, di botanica e zoologia, di drammaturgia e recitazione, biblioteconomia, di culinaria, per po-ter impegnarsi in attività lavorative quali ausiliari del traffico, baby sitter, giardinaggio, allevamento di animali, recitazione, biblioteca e cucina. In que-sta scuola si fa anche tanta educazione fisica, dalla camminata alla bicicletta, alla piscina; insomma si punta ad un benessere secondo la antica regola ro-mana di “mens sana in corpore sano”. I docenti in questa scuola potranno essere anche i giovani della nostra comunità secondo un costruttivo colloquio

si tratta di un’operazione difficile e complessa che esige l’assistenza tecnica di professionisti del setto-re per essere sicuri di operare al meglio. I prossimi mesi saranno decisivi…”.E sull’asilo nido che sta per aprire a Godiasco cosa ci può dire?“Grazie al finanziamento del Gal e all’assistenza della fondazione del Gal stesso è stata possibile la realizzazione di questa struttura bellissima, con materiali naturali, sotto l’emblema della natura, dall’alimentazione all’educazione dei bambini. Siamo sicuri che l’ ”agrinido Natura” sarà il fiore all’occhiello dei Comuni della Comunità Montana, tutti ormai convinti e orientati ad un’associazione di servizi e funzioni che avvierà utili ed efficaci siner-gie nei prossimi anni”.

tra le generazioni”.Sindaco cosa ci può dire riguardo alle Terme?“Siamo impegnati al massimo per-ché il Comune, cioè i cittadini, non siano privati del loro bene più pre-zioso e infatti tutto il Consiglio co-munale ha detto di no agli aumenti di capitale al valore nominale delle azioni. Siamo costretti a vendere (ma non a svendere) le nostre quote di socio di minoranza perché gli ultimi bilanci del triennio sono negativi;

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SETTEMBRE 2012il Periodico 14

“Nel mese di settembre una festa per la raccolta fondi a favore del Congo”

UNA NUOVA INIZIATIVA A GODIASCOGO

DIAS

CO

di giAnluCA giAConiA

Giuseppe Mazzocato è il collabo-ratore dell’Aleimar, un’organiz-zazione di volontariato laica che, attraverso l’adozione a distanza ed i progetti di sviluppo, si occupa di persone in difficoltà, come i bambi-ni di strada, orfani, profughi, senza distinzione di religione, razza e cul-tura. Nel corso di quest’intervista è

Giuseppe Mazzocato

intervenuto anche il presidente dell’associazione, Andrea Marchini. Mazzoccato, presidente della Pro loco di Godiasco Salice Terme dunque ci parla di questa associazione e del suo impegno rivolto verso le famiglie più bisognose. Quando è nata l’associazione?“La nascita di questa organizzazione risale al 1984 quando il fondatore, Andrea Marchini, entra in collaborazione con Padre Zucchetti, missionario salesiano in Brasile. I principi ispiratori sono presi da persone che hanno dedicato la loro vita al Pros-simo e che sono state riconosciute universalmente come servitori dell’umanità, quali San Francesco d’Assisi, Madre Teresa di Calcutta e Marcello Candia. Nel 2000 si è delineata la duplice forma di intervento, adozioni a distanza e progetti di svi-luppo; il Gruppo Aleimar è regolarmente iscritto nel registro delle Onlus della Lombardia. La sua storia è fatta di piccoli passi e di tante persone che, nel corso degli anni, hanno creduto nella sua mis-sione. In 25 anni di attività sono stati aiutati più di 5000 bambini grazie all’impegno di oltre 300 volontari e 15000 benefattori”.Quali sono le linee guida del Gruppo?“Le principali linee guida passano attraverso l’assunzione completa di responsabilità per tutte le esigenze del bambino ed al massimo coinvolgi-mento del volontariato diretto in termini di mezzo e di tempo. Il rispetto dei diritti di ogni bambino è la base indispensabile di ogni intervento del Gruppo Aleimar, volto a migliorare le condizioni di vita e di sviluppo dell’infanzia nel mondo e l’adozione a distanza è un atto di completa assunzione di re-sponsabilità per tutte le esigenze del bambino stes-so per tutto il tempo necessario, fino al raggiungi-mento dell’indipendenza. Questo significa aiutarlo nel suo ambiente naturale con la propria lingua, cultura e tradizione”.Quali sono i progetti?“Il Gruppo Aleimar realizza opere e promuove attività per migliorare le condizioni umane e so-ciali dei bambini adottati, della loro comunità e dell’ambiente che li circonda. Tali progetti sono scuole, opere civili in genere, organizzazione di corsi di alfabetizzazione e formazione professio-nale, nonché la costituzione di cooperative di la-voro”.In quali paesi opera?“L’associazione opera in Brasile, Colombia, Be-nin, Congo, Kenya, Zambia, India, Palestina, Israele, Libano, Croazia e in Italia a Melzo, con la presenza di mini appartamenti per le giovani

madri di famiglia. Il signor Marchini è responsa-bile delle attività portate avanti nella Repubblica Democratica del Congo a Lubumbashi. Siamo in contatto anche con la città di Kafubu, in cui è pre-sente una fattoria ed una scuola per ragazze. Il suo lavoro consiste nell’essere in contatto quotidiano con i rappresentanti in Congo, in cui è presente un personale locale perché vogliamo rispettare la loro cultura. Aiutiamo un centro che ospita 65-70 bambini e lui si occupa di capire le necessità, ossia la salute, l’istruzione, il vestiario e le infrastruttu-re, cercando di mandare il nostro bonifico. Sono dei piccoli impegni che la gente prende, come il caso dell’adozione a distanza, oppure ci sono al-tre persone che possono effettuare delle donazioni, con cui facciamo progetti, uno su tutti quello della biblioteca. Con la presenza delle suore salesiane che gestiscono il centro, cerchiamo di pronostica-re un eventuale incremento di bambine per l’anno prossimo. Si tratta di bambine orfane ed abban-donate perché ritenute streghe. La popolazione vive in estrema povertà, composta da pochissime persone ricche. Il Congo è una zona ricca di mi-niere, possiede l’ 80% del mercato mondiale con il minerale coltan”. Quali sono i progetti futuri del Gruppo Alei-mar?“Il Gruppo vorrebbe poter avviare un progetto basato sulla tecnologia ad impatto zero, come le cucine solari che, sfruttando i raggi del sole, per-

mettono di far da mangiare senza consumare il carbone. E’ stato già collaudato con incoraggian-te successo un pannello fotovoltaico trasportabile per fornire elettricità in casa ed è stato preso in considerazione un essiccatore solare per la con-servazione dei cibi nella stagione di magra. Sa-rebbero da ristrutturare il muro di cinta e rifare le fognature nella casa delle ragazze grandi e nella Maison Laura, un centro di accoglienza. Poiché all’interno del Centro vi è anche un appezzamento di terreno, sarebbe utile anche acquistare attrezzi e macchinari agricoli per poter ottimizzare le col-tivazioni e gli allevamenti di animali; oggi ci sono già maiali e pollame. Il Gruppo Aleimar conta su contributi di privati e persone nonché sul lavoro di volontari, tutti ispirati dalla Provvidenza. Con una struttura estremamente snella, riesce a destinare circa il 10% degli introiti alle spese di funziona-mento, mentre tutto il resto va alle adozioni e alle strutture di sostegno”.E’ prevista qualche iniziativa in zona?“La Proloco di Godiasco Salice Terme ha in pro-gramma una festa africana a Settembre per la raccolta di fondi a favore del Congo. La serata è ancora da definire, in quanto non si sa se ci sarà la cucina africana, perciò cerchiamo di fare delle iniziative a favore del Congo ed eventuali favori e aiuti per gli altri paesi”.

Alle Terme per la salute della

pellePsoriasi, dermatite, acne ed eczema si curano con le acque termali, sia per gli adulti che per i bambini, visto l’importante incremento degli ultimi anni. Le cure termali più indicate utiliz-zano l’acqua sulfurea che ha un’azione antiset-tica, decongestionante, mucolitica, antitossica, e antiallergica. L’acqua sulfurea, a contatto con la pelle attraverso l’immersione del corpo, lenisce gli arrossamenti e pruriti, favorisce la creazione di nuove cellule ed è indicata anche per soggetti allergici. E’ una terapia riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, per cui si può accedere con la semplice impegnativa del medico di base, pagare il ticket ed effettuare il trattamento per 12 giorni consecutivi. Ad integrazione è consigliata la foto-terapia per diminuire il fastidio di infiammazioni localizzate e la sensazione di pizzicore, oppure la cura idropinica che svolge un’azione depurativa interna o la piscina termale, meta ogni giorno di chi sceglie di rilassarsi nelle tiepide acque termali che lascia la pelle setosa e vellutata.

Pubbliredazionale a pagamento

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VOGHERAL’INIZIATIVA PRESENTATA DAL SINDACO DI VOGHERA, CARLO BARBIERI

Nasce un comitato per realizzare un monumento ai caduti sul lavorodi AlessAndro disperAti

Una nuova singolare ed importante iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi in Comune a Voghera. A perseguirla il sindaco Carlo Barbieri che ha deciso di dar vita ad un concorso di idee per realizzare un monumento commemorativo di tutti quei vogheresi che hanno perso la vita sul posto di lavoro. Nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Municipio di Vo-ghera è stato costituito il comitato dell’Anmil (Asso-ciazione nazionale dei lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) che seguirà l’iter della realizzazione e collocazione del monumento. Oltre al Sindaco Car-lo Barbieri (che farà parte del Comitato insieme al Vice Sindaco Giuseppe Fiocchi ed al presidente pro-vinciale dell’Anmil Walter Ferrari), erano presenti i neo eletti Chiara Accosa (Presidente), Laura Beccaria (Segretario), Ezio Menini (Cassiere), Giancarlo Cam-pagnoli, Valter Meneghetti, Marco Milani e Graziella Zelaschi. Sindaco perchè ha deciso di dar vita a questo co-mitato?“La nascita di questo comitato e la realizzazione di un monumento commemorativo dei caduti sul lavoro è stato accolto molto positivamente dall’Amministra-zione Comunale. La morte sul lavoro è una delle più assurde e tragiche che possa esserci e ricordare tutti coloro che hanno perso la vita svolgendo il proprio

ti verranno utilizzati per la realizzazione del monu-mento. Una volta completata l’opera, il comitato sarà sciolto. Un’iniziativa davvero unica nel suo genere e volta a ricordare i lavoratori della città.

mestiere è un dovere da parte di tutti noi. Ci sembra-va un atto dovuto, per questo motivo si è deciso di dar vita al comitato con un scopo ben preciso”. Il comitato non ha scopo di lucro. Tutti i fondi raccol-

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VOGHERALA MANIFESTAZIONE E’ ORGANIZZATA DALL’ASSESSORATO ALLA CULTURA

Dal 14 al 23 settembre porte aperte al castello di Voghera: tantissimi eventidi AlessAndro disperAti

Per il terzo anno consecutivo l’assessorato alla cul-tura del Comune di Voghera, guidato da Marina Az-zaretti, organizza una serie di eventi all’interno del Castello Visconteo nell’intento di far conoscere que-sto antico maniero e anche per aprire le porte di una struttura storica che, oggi di proprietà del Comune, è stato in gran parte sistemato rendendolo agibile alla città. Intenso il programma che è stato messo in can-tiere. La terza edizione di “Porte aperte al castello” si effettuerà dal 14 al 23 settembre e avrà un programma davvero molto intenso e ricco di iniziative.Ecco il programma degli eventi. Venerdì 14 inaugu-razione: ore 21,00 presentazione progetto Voghera interactive e a seguire Concerto Suono Vivo. Sabato 15 ore 11,30 presentazione della mostra Cornaro e la sua Città. A seguire dalle ore 20,30 Cena Medioevale. Domenica 16 dalle ore 10,00 alle ore 18,00 Grande Rievocazione storico-medievale con assalto al ca-stello, danze, falchi, armigeri, sbandieratori, mercato medioevale, arti e mestieri etc. Da lunedì 17 a venerdì 21 presentazioni libri/progetti: libro su 150esimo Li-ceo Grattoni, Voghera bronzea e marmorea, Iria Jazz (la storia del jazz a Voghera), progetto “Voghera inte-ractive” alle scuole (guida multimediale con percorsi alla visita, su beni storico artistici cittadini).Lunedì alle ore 11,00 e martedì alle ore 11,00 presen-tazione Voghera interactive alle scuole, mercoledì alle ore 11,00 presentazione progetto di Lavori Pubblici ed Università Pavia, giovedì alle ore 17,30 Presenta-zione Voghera Bronzea e marmorea e a seguire visita guidata alle lapidi in Ospedale cittadino. Venerdì 21 Ore 21,00 presentazione libro “Iria jazz” e a seguire Concerto. Sabato 22 ore 9,00 convegno medico; ore 21,00 Concerto di gala serale musica barocca. Do-menica 23 dalle ore 14,00 alle ore 18,00 all’esterno del castello: “Pompieropoli” (animazione per i bam-bini), nel cortile interno: musica Folk dell’appennino con canti e danze e presentazione letteraria. Durante la settimana ci saranno altri spettacoli da definirsi, lungo le vie adiacenti al castello sono previsti a cura del settore commercio e delle associazioni cittadine mercatini e bancarelle. Insomma come per le passate edizioni davvero un momento culturale a 360 gradi dove non mancheranno occasioni per rivivere il pas-sato della città Iriense. Una dieci giorni intensissima che valorizzerà Voghera. L’assessore Marina Azzaret-

zione Cariplo, la Fondazione Comunitaria Onlus di Pavia e Asm per i finanziamenti che ci sono arrivati in questo periodo di crisi. Rimarrà quasi sicuramen-te aperta la mostra degli industriali, in modo che i cittadini possano apprezzarla in pieno, ci sarà poi anche una nuova mostra di pannelli dell’ingegnere Cornaro, che ha realizzato a Voghera il teatro so-ciale, il municipio e una parte degli acquedotti. Ab-biamo ritenuto importante dare spazio ai nomi dei grandi vogheresi della storia, grazie anche al lavoro della dottoressa Stocchi e dell’archivio storico della nostra città. Verrà poi presentato “Voghera Interac-tive”, un nuovo prodotto a cui tengo molto…”.

simi piatti. Per iniziare proporremo infatti una cena in stile medioevale a prezzi modici, per cui è possibile prenotare anticipatamente. Davvero da non perdere. Domenica 16 avre-mo una grandissima rievocazione medioevale, a cui si susseguiranno serate e tema, fino alla domenica suc-cessiva in cui ci sarà “Pompieropo-li” all’esterno del castello, con ani-mazione e divertimento all’interno grazie alla musica folk dell’appenni-no. Dobbiamo ringraziare la Fonda-

Marina Azzaretti

ti sottolinea: “Quest’anno avremo dieci giorni al Ca-stello, con inizio il 14 settembre, ricchi di gustosis-

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SETTEMBRE 2012il Periodico 18

“Il rimpasto? Sono scelte del sindaco per rilanciare l’attività della giunta”

PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VOGHERAVO

GHER

A

alla giustizia elaborato dal governo.Come presidente del consiglio comunale, come percepisce la situazione all’interno della maggio-ranza dopo gli avvicendamenti che ci sono stati a partire da giugno?“Io sicuramente penso che per quanto concerne la maggioranza non ci sia nessun problema, sono mec-canismi che riguardano la dialettica interna dei sin-goli partiti e non dell’amministrazione in quanto tale. È una scelta che deve andare bene al sindaco, il qua-le ha fatto precise considerazioni per rilanciare quel-la che è l’attività della giunta nella poco più metà di mandato che ci rimane”.Secondo lei c’è rischio elezioni anticipate?“Non possiedo doti preveggenti, ma non vedo al mo-mento questo rischio. Se ci saranno fattori esterni che interverranno non si può dire. Vedo elezioni vicine per altri enti piuttosto che per l’amministrazione co-munale”.Una questione che sta molto a cuore a Voghera e ai suoi cittadini è la possibilità della chiusura del tribunale: come si è mossa l’amministrazione?“Io in primis, insieme al sindaco, abbiamo iniziato a muoverci per salvare il tribunale esattamente un anno fa. L’eliminazione del tribunale di Voghera è un procedimento che nasce lo scorso agosto in seno al precedente governo e si trattava appunto di una legge per la razionalizzazione dei tribunali minori, i quali cioè avevano un numero di cause e di utenti/cittadini non elevato che ne garantisse l’esistenza. Noi quindi siamo andati a difendere il nostro tribunale che rien-trava in queste rigide caratteristiche, che però non tengono conto di varie situazioni, come ad esempio l’ottica del servizio al cittadino. Se il tuo tribunale

è distante da casa tua un’ora di macchina ha senso e quel tribunale è funzionale per i cittadini. Ma se ad esempio chi abita al Brallo dovesse recarsi a Pa-via per usufruire del servizio, perderebbe un’intera giornata e il cittadino per un processo civile potrebbe rinunciare a chiedere giustizia. Noi abbiamo agito in quest’ottica: ho partecipato a diversi incontri a parti-re da settembre 2011, insieme anche a personalità del Piemonte, un’altra regione molto colpita da questa legge. C’è stato poi un convegno ad ottobre dove ab-biamo esposto le nostre ragioni”.Qual è la vostra proposta?“La nostra proposta è nell’ottica della razionaliz-zazione delle spese, proprio come lo è lo scopo del governo. Abbiamo preparato diversi elaborati che dimostravano che le spese del tribunale erano per la maggior parte appannaggio del comune e non dello Stato, elaborando poi un piano che in un certo senso precorreva i tempi della spending review. Questo pia-no prevede l’accorpamento dei tribunali di Voghera e Tortona, eliminando in questo modo una parte delle dirigenze, provvedendo ad una razionalizzazione de-

di ilAriA riCotti

Nicola Affronti, presidente del con-siglio comunale di Voghera, risponde in questa intervista ad alcune doman-de sulla situazione politica voghe-rese e in particolare spiega che cosa sta succedendo per quanto riguarda un tema molto seguito al momento: l’eventuale chiusura del tribunale di Voghera, prevista all’interno del pia-no per l’abbattimento dei costi legati

Nicola Affronti

gli spazi e riducendo i costi del mantenimento di due tribunali invece che uno. In questo modo inoltre non ci sarebbe difficoltà da parte del cittadino nel rag-giungere il tribunale: è una proposta costruttiva, pre-sa in considerazione dal ministro e dalle commissioni parlamentari. È una proposta che abbiamo ribadito di nuovo il 31 luglio con una lettera congiunta dei sindaci e dei presidenti dei consigli comunali di Vo-ghera e Tortona. Abbiamo aggiunto lievi modifiche, come il mantenimento di un presidio a Tortona, anche se con la perdita della dirigenza. Le commissioni par-lamentari hanno espresso un parere non vincolante per il governo, chiedendo di rivedere il piano consi-derando le eventuali spese e i problemi per il citta-dino. Ci auguriamo che il ministero e il ministro che preparerà il decreto attuativo della legge vadano nel solco di ciò che abbiamo suggerito perché si tratta di una proposta davvero valida”.Quali sono quindi i “contro” di un eventuale chiu-sura del tribunale di Voghera?“Oltre alla lontananza da Pavia dei centri montani che ho accennato prima, esiste anche un problema di spazi. Si dovrebbe costruire un altro tribunale a Pa-via per poter accogliere anche le pratiche di Voghera e Vigevano, aumentando così i costi per il governo, mentre a Voghera è il comune che si occuperebbe del-la maggior parte delle spese. Infatti sia il comune di Voghera che quello di Tortona hanno dichiarato la loro disponibilità ad accollarsi i costi pur di mante-nere un servizio importante come quello del tribuna-le. Bisogna anche considerare che i tribunali di Vo-ghera e Tortona nelle cause civili, di solito portate ad essere molto lunghe, arrivano a sentenza entro due anni in media, in contrasto ad altri tribunali anche più grandi che ne impiegano fino a otto. La giustizia civile è un servizio che lo stato dà al cittadino, quindi la domanda che ci poniamo è: vogliamo continuare ad offrire questo servizio? Se la risposta è si, lo dob-biamo fare in tempi giusti per la sentenza. Non dob-biamo infine dimenticarci le imprese: i tribunali sono un servizio utile per il territorio anche per quanto riguarda lo sviluppo industriale, grazie all’emissione di certificati. Rischiamo così di depauperare le azien-de di un servizio fondamentale. Per questi motivi non ci diamo per vinti e continuiamo a lottare perché il nostro presidio di giustizia rimanga aperto”.

IL BANDO SARà APERTO FINO AL 31 OTTOBRE

In arrivo i contributi per le famiglie disagiateIl Comune di Voghera ha approvato il bando per l’erogazione dei contributi previsti dal fondo regio-nale finalizzato all’integrazione del canone di lo-cazione ai nuclei familiari con disagio economico acuto. Possono richiedere il contributo i cittadini che: sono titolari nell’anno 2012 di contratti di af-fitto validi e registrati, stipulati per unità immobi-liare situata in Lombardia utilizzata come residen-za anagrafica e abitazione principale; possiedono la cittadinanza italiana o di uno Stato facente parte dell’Unione europea. In caso di cittadinanza di un

altro Stato devono essere in regola con la normativa sull’ingresso e la permanenza in Italia ed esercitare una regolare attività, anche in modo non continuati-vo, di lavoro subordinato o lavoro autonomo. Devono inoltre avere la residenza da almeno die-ci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella Regione Lombardia. La presen-tazione della domanda è consentita ai soggetti con un Isee-fsa fino a € 4.000,00, con priorità di eroga-zione del contributo ai soggetti con Isee-fsa fino a € 3.500,00. Le domande devono essere presentate dal

1 Settembre fino al 31 Ottobre 2012 presso l’Uffi-cio Casa del Settore Servizi Sociali del Comune di Voghera, Corso Rosselli n. 20, dal lunedi al venerdi dalle 9,00 alle 12,00. Informazioni possono essere richieste telefonicamente al numero 0383/336423.

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SETTEMBRE 2012il Periodico 19A COLLOQUIO CON IL CAPOGRUPPO SIMONE ALGERI

I giovani Pdl in campo contro il gioco d’azzardo e con un occhio alle elezionidi ilAriA riCotti

I Giovani del Pdl di Voghera hanno iniziato le loro attività da più di un anno ormai, coinvolgendo una decina tra ragazzi e ragazze la cui età massima è 24 anni. Dopo la pausa estiva riprenderanno i lavori ogni lunedì nella sede del Pdl in via Viscontina a partire dalle 21, e si interesseranno di un tema molto sensi-bile per i giovani: l’abuso delle macchinette nei locali e nei punti dedicati alle scommesse. Simone Algeri, capogruppo dei Giovani del Pdl, ci spiega in questa intervista di che cosa si occuperanno.Simone, quando riprenderà l’attività dei Giovani del Pdl?“Riprenderà a partire dal secondo lunedì di settem-bre. Nel periodo estivo siamo comunque attivi come osservatori della situazione politica della nostra cit-tà: per noi è davvero fondamentale guardare, osser-vare e acquisire esperienze stando alla finestra per imparare da chi è più esperto e copre posizioni di rilievo. Per noi che siamo così giovani è davvero una fortuna poter acquisire ora queste esperienze perché se mai avremo un futuro politico questo ci aiuterà a comprendere meglio il nostro compito”.C’è già qualche idea per le vostre prossime atti-vità?“Chiaramente il nostro primo obbiettivo è cercare di imparare il “lavoro” di politico osservando da vicino come si comporta chi ricopre questo ruolo, anche se non in modo neutrale ma cercando di sviluppare quel poco che riusciamo e vogliamo fare. Ad esempio, ab-biamo notato che a Pavia e a Voghera inizia a cresce-re la preoccupazione per l’aumento del gioco d’az-zardo, in particolare riferito all’uso delle macchinette e della frequentazione di luoghi per le scommesse. È un problema molto serio e si può ben comprendere che si tratta anche di un problema politico perché se i giovani si interessano di più a questi giochi, anche pericolosi, piuttosto che all’impegno civile la società tutta ne verrà danneggiata. Cercheremo così in futu-ro di dare il nostro apporto, organizzando incontri

uno psichiatra, chiederemo di presiedere gli incontri riguardanti il gioco d’azzardo, così che a parlarne siano persone interne ai temi che vogliamo trattare e quindi più informate”.Da osservatori privilegiati, qual è la vostra opi-nione sui recenti avvenimenti avvenuti in grembo all’amministrazione?“Non siamo entrati nel merito della questione ma abbiamo osservato attentamente che cosa è succes-so e abbiamo considerato le motivazioni che hanno portato al cambio all’interno della giunta. Personal-mente credo che il sindaco abbia le sue ragioni e per prendere decisioni di questo genere avrà avuto buoni motivi. Mi dispiace per Tura, Giuliano ed Albini che conosco come persone e so che il loro impegno per la politica non è mai venuto meno ed è sempre stato eseguito con piacere. Come Giovani del Pdl auguria-mo buon lavoro ai nuovi assessori Carbone, Rocca e Percivalle”.Per quanto riguarda invece la questione del tribu-nale di Voghera e della sua soppressione, che idea vi siete fatti osservando il progredire degli eventi?“Purtroppo non c’è niente che possiamo fare sulla questione, se non supportare l’amministrazione e le misure che sta prendendo per evitare l’accorpamento con Pavia. Abbiamo firmato le petizioni a cui ha dato il via il Comune e auspichiamo che i nostri politici possano fare qualcosa per questo polo giudiziario, davvero importante per la nostra città”.

VOGHERA

o altre attività di sensibilizzazione. Già nel corso di questo anno abbiamo utilizzato i social network, in particolare Facebook, per lanciare dei sondaggi, in modo da capire cosa vuole la cittadinanza e in par-ticolare i giovani. Senza dubbio dobbiamo avere un occhio sulla popolazione tutta, ma essendo più vicini ad una fascia di età giovane, ci è più facile capire che cosa vuole questa parte della popolazione. Siamo soddisfatti perché abbiamo avuto un buon numero di persone interessate, che hanno contribuito al nostro sondaggio”.Oltre alla battaglia contro il gioco d’azzardo, di che cosa vi occuperete?“Cercheremo di impegnarci molto in vista delle ele-zioni politiche, che dovrebbero tenersi nel 2013. La

campagna elettorale è un’esperienza molto importante, io personalmente me ne sono sempre occupato a partire dal 2009. È un’occasione altamente formativa, si entra nell’ottica di capi-re come funzionano davvero le cose. Processo essenziale soprattutto per i cittadini, per questo motivo chiede-remo a degli esperti degli interventi in modo da arrivare preparati all’ap-puntamento elettorale. Sempre a per-sone qualificate, come ad esempio

Simone Algeri

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SETTEMBRE 2012il Periodico 20

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SETTEMBRE 2012il Periodico 21

Un’indagine per rilanciare il turismo: lo propone il Movimento 5 Stelle

MAURIZIO BENZI SPIEGA IL MECCANISMO DI QUESTA INIZIATIVA

di AlessAndro disperAti

Turismo in Oltrepò pavese, che fare? Il Movimento Voghera 5 Stelle prova a lanciare una serie di idee e proposte. Ne parliamo con il suo responsabile, Mau-rizio Benzi.Cominciamo con una valutazione del sistema turi-stico in Oltrepò...“Il rilancio turistico dell’Oltrepò Pavese è un tema su cui da tempo si spendono tante parole. Tuttavia i numeri testimoniano che l’attrattivitá delle nostre zone da un punto di vista turistico è tutt’altro che in crescita. E’ assurdo che altre zone in Italia e all’este-ro, paragonabili o inferiori all’Oltrepò, riescano ad avere un’ attrattività decisamente maggiore”. Cosa si può ottenere a vostro avviso da questa ri-sorsa chiamata turismo?“Il turismo può essere una delle soluzioni alla crisi occupazionale che sta investendo il nostro territorio, ma per esserlo l’Oltrepo deve riuscire a creare una sua identità e a comunicarla efficacemente e con or-goglio all’esterno. Al di là dei soliti campanilismi”.E quindi che fare?“Come semplici cittadini che si sono riuniti nel Mo-vimento Voghera 5 Stelle vogliamo impegnarci a cercare di cambiare le cose, con la collaborazione di chi come noi pensa che il nostro territorio meriti molto di più. E lo vogliamo fare partendo da quello che sta diventando il principale strumento di svilup-

po del turismo in Italia e nel mondo: Internet. Che nell’Oltrepò Pavese è sfruttato ben al di sotto delle sue potenzialità”.In sostanza cosa state facendo?“In questi giorni abbiamo avviato un’indagine per comprendere il parere degli operatori del settore e capire come rilanciare il turismo in Oltrepo, sotto-ponendo le seguenti domande: 1. Quali sono i mo-tivi principali per cui il turismo in Oltrepò Pavese

VOGHERA

non riesce a decollare? 2. Quali sono i principali pregi e difetti dell’of-ferta turistica ed enograstronomica dell’Oltrepò Pavese? 3. Quali sono le maggiori difficoltà nella promozione e nel marketing dell’Oltrepò Pavese? 4. Quali potrebbero essere le migliori modalità per promuovere l’Oltrepò e i suoi valori? 5. Siamo pronti per un turismo di respiro internazionale? Oppure cosa dovremmo fare? 6. Quale dovrebbe essere il ruolo delle istituzioni (Provincia, Comuni, ecc.)? 7. Cosa dovrebbe fare Voghera per diventare real-mente “Capitale dell’Oltrepò”? Sono domande a cui anche ogni cittadino dell’Oltrepo può dare una sua risposta. Ed è proprio ciò che invitiamo a fare scri-vendoci a [email protected]”.Concludendo....“Il menefreghismo dei cittadini e la mancanza di or-goglio per le nostre zone sono una delle principali cause della situazione in cui ci troviamo. Se la politi-ca ha continuato a fare promesse senza mantenerle e preferendo poi premiare dei privilegiati invece di in-vestire in una seria promozione turistica del “brand” Oltrepo Pavese, la colpa è anche di chi sapeva ed ha accettato la situazione. Il cambiamento di questo sistema dipende solo dai cittadini. L’Oltrepo deve ap-partenere alla gente, non ai politici”.

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SETTEMBRE 201222il Periodico

Tagliani: “Vogliamo affiancare i comuni negli interventi di infrastrutturazione”

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA COMUNITà MONTANA DELL’OLTREPO’VA

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TAFF

ORA

Montana.“Esistiamo ancora e questo è già un buon risultato perché si parla spesso della soppressione delle co-munità montane, ma fortunatamente la Regione Lom-bardia ha attuato una politica di grande rispetto nei nostri confronti, concedendo la possibilità ai nostri territori di organizzarsi e pensare ai progetti di svi-luppo per la montagna. Viviamo in un contesto dove le recenti disposizioni legislative stanno indebolen-do molto l’attività delle amministrazioni comunali, quindi il fatto di poter contare su enti sovracomunali, come la Comunità Montana, attualmente è uno stru-mento di grande importanza per il nostro territorio”. Quali sono i progetti per il futuro? “Stiamo lavorando su tre filoni di intervento: prima di tutto vogliamo aiutare e affiancare i Comuni ne-gli interventi di infrastrutturazione, quindi assieme a loro abbiamo definito un programma di interventi strategici. Inoltre stiamo realizzando alcuni interven-ti in campo viabilistico, in campo della mitigazione del rischio idro-geologico e per quanto riguarda le attività turistiche del territorio. Stiamo dando molta importanza ai servizi del territorio, in particolare il sostegno alle persone con alcuni segnali importanti, come la riattivazione a breve del servizio di traspor-to sociale, che ha dato degli ottimi risultati. Il terzo settore di intervento riguarda un nuovo modello di governo del territorio, mediante un passaggio a un livello sovracomunale con un salto di qualità impor-tante che dovrebbe consentire un maggiore impulso sulla gestione dei servizi che il Comune attualmente svolge”.E’ del mese scorso la notizia che la Comunità Montana gestirà i servizi in forma associata: cosa può dire a riguardo di questa iniziativa?“Da circa tre anni abbiamo puntato su un nuovo mo-dello di cooperazione tra i Comuni perché riteniamo che l’associazionismo possa aiutare le amministra-zioni comunali a combattere le situazioni di margina-lità che le vede impegnate a gestire i servizi più ele-mentari. I nostri sono piccoli Comuni con dotazioni organiche molto rimaneggiate, hanno trasferimenti progressivamente ridotti dallo Stato e inoltre devono rispondere alle esigenze del cittadino. Portando la gestione di questi servizi a livello sovraterritoriale, quindi al livello della Comunità Montana, si riescono ad ottenere degli aspetti importanti, quindi passare da un lavoro svolto dal singolo Comune ad un altro compiuto in rete, migliora il tutto e, con l’aiuto del-le tecnologie, è possibile, pur lavorando nella stessa sede, essere inseriti in un contesto sovraterritoriale. Le economie vere si costituiscono col tempo, quindi sarà possibile risparmiare risorse che possano poi essere investite nell’attuazione di importanti servizi da fornire alla popolazione”.

E altre iniziative che avete portate avanti come Comunità montana?“Nel frattempo un’iniziativa che avevamo adotta-to è diventata obbligo di legge perché adesso tutti i Comuni aventi popolazione inferiore a 3000 abitanti devono associare, entro la fine dell’anno, almeno tre delle funzioni che gestiscono. Grazie al lavoro che abbiamo effettuato, siamo nelle condizioni di poter presentare il nostro lavoro alla Regione Lombardia, che ha deciso di fare, per il nostro territorio, uno stu-dio per formulare un caso pilota da presentare anche alle altre zone. Questo percorso è stato possibile gra-zie al fatto che abbiamo politicamente costituito un gruppo unico, in cui gli amministratori non prendono posizioni di maggioranza e minoranza e questo con-sente di lavorare con grande serenità e indirizzare tutti verso lo stesso obiettivo”. Ci sono delle novità in riferimento al discorso sen-tieristico?“Nei giorni scorsi la Regione ha pubblicato sul bol-lettino ufficiale il decreto di finanziamento del nostro progetto che, in collaborazione col Gal Alto Oltrepo, è stato sostenuto da tempo. Si sta chiudendo la fase della progettazione definitiva, quindi in autunno do-vrebbero iniziare i lavori, diretti verso la realizzazio-ne di una rete sentieristica di oltre 400 chilometri che verrà tutta collegata, indicata, segnalata e tabella-ta. Si va verso un modello di promozione territoriale ambizioso ed importante che, attraverso la rete sen-tieristica, vuole esaltare l’intero territorio con tutte le sue potenzialità, dal trekking alla mountain bike, quindi utilizzare la rete sentieristica come strumento per fornire un’opportunità in più. E’ un lavoro molto importante soprattutto dal punto di vista economico e siamo convinti che attraverso ciò si possa realizzare un sistema turistico locale, che poi è la scommessa

attorno alla quale abbiamo impostato un lavoro di valorizzazione turistica del nostro territorio”.E in campo viabilistico?“Sulla viabilità abbiamo sempre le grosse problema-tiche di un territorio ampissimo con tanti chilometri di strade da mantenere, pur avendo a disposizione risorse limitate. Noi stiamo realizzando due pro-grammi di intervento e altri due sono già progettati e finanziati da Regione Lombardia, all’interno del quale affiancheremo i Comuni nella manutenzione della viabilità comunale. Stiamo ragionando con le amministrazioni provinciali perché si riesca almeno a garantire gli interventi di manutenzione necessari ad offrire la possibilità al territorio di una viabilità tranquilla e ciò è sempre più difficile perché la ri-duzione dei trasferimenti per la manutenzione di una zona così vasta pone sempre dei problemi”.Come state affrontando la crisi attuale?“La crisi economica sta toccando pesantemente an-che il nostro territorio, viviamo in un sistema orga-nizzato e perciò non possiamo dichiararci immuni da questa situazione difficile. La riduzione dei tra-sferimenti mette le amministrazioni in grandissima difficoltà nell’affrontare quei problemi che i cittadini vendicano. Per quanto riguarda il settore economico, rispetto ad altri territori il nostro è meno industria-lizzato e non abbiamo avuto grossissimi problemi per la chiusura di stabilimenti o di strutture importanti: stiamo combattendo quotidianamente per mantene-re quello che abbiamo già. Sull’ospedale di Varzi, che rappresenta il perno delle attività economiche del territorio, siamo impegnati quotidianamente a mantenere e qualificare la struttura. Abbiamo avuto anche qualche segnale in controtendenza positivo, perché la stagione estiva è stata al momento migliore rispetto a quella dello scorso anno”.Come mai si può affermare questo? “Probabilmente questo fenomeno di crisi economica ha riportato molte persone a riscoprire i territori di casa. E’ un fenomeno che può aprire spiragli inte-ressanti per ritornare ad avere su questo territorio più presenze, che si concentrano nel fine settimana, lasciando ancora degli spazi di miglioramento per quanto riguarda gli altri periodi. Possiamo dire che rispetto ad altri territori stiamo resistendo”.Cosa prevede per la stagione invernale?“Per un territorio montano come il nostro, l’inverno dovrebbe rappresentare un’altra stagione turistica. Il vero business economico si realizza in inverno, non abbiamo grandi impianti e abbiamo cercato di salvaguardare quelli già esistenti, come la seggiovia di Pian del Poggio, sulla quale presto inizieranno i lavori di rifacimento. Inoltre le infrastrutture del ter-ritorio si sono attrezzate per attività invernali e com-plementari allo sci, abbiamo alcuni anelli di sci di fondo in una stazione che, pur essendo in provincia di Piacenza, gravita attorno al Penice per interessi economici di strutture del nostro territorio. Si punta anche sulle motoslitte, per cui ci sono i circuiti adat-ti, quindi tutto quello che si può fare sulla neve può diventare un’altra attività importante. Certamente anche qui riscontriamo poi grosse difficoltà con le problematiche inerenti alle strade, la corretta manu-tenzione e le maggiori spese per il mantenimento di queste strutture. L’impegno è quello di aiutare le atti-vità produttive, che in inverno sono aperte e svolgono bene il loro lavoro, e metter loro nelle condizioni di poter accogliere nel miglior modo possibile i turisti”.

di giAnluCA giAConiA

La stagione estiva è sicuramente un periodo in cui il nostro territorio deve essere valorizzato per le varie struttu-re a disposizione. Un’analisi sul pe-riodo attuale è stata effettuata anche da Bruno Tagliani, presidente della Comunità Montana, che ha spiegato in quest’intervista anche alcuni pro-getti e novità interessanti.Facciamo il punto della situazione attuale all’interno della Comunità

Bruno Tagliani

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SETTEMBRE 2012il Periodico 23IL 23 SETTEMBRE E’ IN PROGRAMMA LA FIERA DI SAN DAMIANO

Da Nespoli al rinascimento urbano:ecco i programmi di Montesegale

VALLE STAFFORA

di AlessAndro disperAti

Sono davvero innumerevoli le iniziative portate avan-ti dall’amministrazione comunale di Montesegale guidata dal sindaco Carlo Ferrari. Si va dalla cittadi-nanza onorario all’arciere Mauro Nespoli, al progetto per il rinascimento urbano per concludere con il tra-dizionale appuntamento della Fiera di San Damiano. Ma andiamo con ordine.Sindaco ci può spiegare perchè il Comune di Mon-tesegale conferirà la cittadinanza onoraria a Mau-ro Nespoli?“Mauro ha uno stretto rapporto con il territorio dell’Oltrepò Pavese, in particolare con Montesegale, dove da anni viene ad allenarsi nel campo di tiro con l’arco dell’ASD Arcieri Ardivestra. Tutto il paese si è fermato per seguire in televisione le fasi cruciali della finale, in particolare gli ultimi tiri, per poi esplodere in un grido di gioia. Per Montesegale è un onore e un orgoglio conferire a Mauro Nespoli la cittadinanza onoraria, è un gesto per premiare, in primo luogo, l’affetto verso il nostro paese e poi Mauro che ha sa-puto sempre personificare i veri valori fondamentali dello sport e al tempo stesso portare in alto l’Italia”.Una grande emozione la finale di Londra 2012 del tiro con l’arco...“Nell’arco olimpico maschile, in ambito internazio-nale chiamato recurve (ricurvo), l’Italia ha schierato tutte le frecce del Centro Sportivo Aeronautica Mi-litare. I titolari sono stati Marco Galiazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli, mentre il giovane Luca Melotto è stato scelto come riserva. Il trio azzurro che ha vinto l’oro nello storico Lord’s Cricket Ground di Londra aveva l’affiatamento e l’esperienza giuste per portare a casa questo fantastico risultato. Mau-ro Nespoli aveva vinto all’esordio olimpico l’argento a squadre ai Giochi di Pechino insieme a Galiazzo e Di Buò. Questo stesso terzetto lo scorso anno ai Mondiali di Torino 2011 aveva guadagnato la carta olimpica per l’Italia e vinto il bronzo a squadre con-tro il Messico”.Passiamo ad un altro tema, il progetto rinascimen-to urbano. Sindaco di che cosa si tratta per l’esat-tezza?“Il Progetto “Rinascimento urbano” (realizzato con il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Pavia, della Comunità Montana Oltrepò Pavese, del Gal - Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia) sarà per il Comune di Montesegale l’occasione per definire un percorso di “valorizzazione urbana” delle proprie borgate all’insegna della sostenibilità ambientale ed energetica e, nel contempo, rispettosa dei caratteri storico-identitari locali. Temi, questi, che devono an-dare di pari passo e contestualmente su due piani di eguale importanza: ambiente e cultura. Nell’ambito di tale percorso, il 2 luglio a Montesegale presso il Centro polifunzionale di Case del Molino, si è tenuto il primo forum pubblico di presentazione del Labora-torio Urbano che ha registrato una folta partecipa-zione di cittadini allo scopo di condividere e dibattere con l’intera comunità locale nuove ed innovative pro-spettive di sviluppo di natura economica e sociale”. In sostanza?“La traduzione operativa di questo Progetto avver-rà attraverso la realizzazione di macro-interventi e segnatamente: l’organizzazione del convengo che si terrà il prossimo 22 settembre, nella Sala Convegni

del Castello di Montesegale, dal titolo “Strumenti, strategie e progetti sostenibili per la valorizzazione delle risorse territoriali” durante il quale verrà illu-strato il Progetto strategico di Montesegale per una prospettiva di sviluppo dell’ospitalità locale, dell’of-ferta turistica e della creazione di un “borgo intelli-gente”.Quali saranno gli altri interventi previsti?“La pubblicazione di un bando per l’assegnazione di incentivi economici per il risanamento delle fac-ciate di immobili (ottobre 2012); la predisposizione del PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) del Comune di Montesegale (con il supporto dell’As-sociazione Borghi Autentici d’Italia e del Progetto Meshartility); la predisposizione di Linee Guida per l’incentivazione del restauro del patrimonio edilizio privato e per il sostegno ad interventi edilizi di re-cupero di edifici in disuso, volti alla riduzione delle emissioni di CO2 (per riscaldamento e raffrescamen-to), alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla promozione dell’utilizzo di materiali e tecniche costruttive locali”.Perchè avete deciso di portare avanti questo pro-getto?“Questo Progetto potrà rappresentare l’occasione per ripensare al futuro di Montesegale adottando politiche pubbliche innovative di sviluppo. Il nostro obiettivo, infatti, è proprio quello di innescare sul ter-ritorio un processo di cambiamento e miglioramento partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti, per contribuire ad innalzare il livello di qualità di vita della nostra comunità locale e per rendere attraente lo stare, il vivere e il lavorare qui. Tutto ciò senza mai dimenticare che la sostenibilità è il paradigma a cui dovrà ispirarsi tutto il nostro percorso strategico”.A settembre si terrà poi la Fiera di San Damiano, che è in programma il 23 settembre ed è giunta alla XVIII edizione. Ci può dare qualche antici-pazione?“La Fiera di San Damiano, nata allo scopo di va-lorizzare la tradizione locale, ha assunto poi negli

rappresentante lo stile di vita medievale, e che si estenderà fino alla parte più alta del Castello. Dalle ore 16:30, inizierà la seconda parte dello spettaco-lo, con la consegna del Premio al “Migliore Arciere della Disfida” da parte del Conte Gambarana, alla presenza di tutta la sua corte, in un tripudio di colori e di suoni, tra lo sventolio dei vessilli e le figurazioni artistiche degli sbandieratori”.Altre iniziative legate alla Fiera? Quest’anno, infatti, nella rievocazione storica è stata inserita l’importante attività dell’A.S.D. Arcieri Ardi-vestra con una competizione che vedrà gli arcieri lo-cali contrapposti a quelli di un’altra località, in una gara appassionante che si svolgerà in due prove, che non solo metteranno in luce il complessivo valore di ogni squadra, ma soprattutto quello degli interpre-ti di una disciplina così antica. Il campo di tiro con l’arco a Montesegale si è dimostrato, infatti, un otti-mo strumento di promozione dell’attività sportiva nel verde, oltre che un ottimo veicolo di valorizzazione del territorio in chiave turistica. Un evento di gran-dissimo rilievo questo, mai proposto fino ad oggi, in una versione così reale che, richiamerà a sé, non solo la curiosità e lo stupore dei cittadini, ma soprattutto dei turisti. Siamo già all’opera, quindi, per realizza-re un evento innovativo, capace di suscitare nuove emozioni e momenti suggestivi, affinché il ricordo di questa splendida manifestazione, rimanga indelebile nelle menti di tutti i presenti”.

anni una connotazione fortemente culturale, storica, di promozione dei prodotti tipici, ed anche di diffusione della conoscenza della storia medie-vale del nostro territorio. Quest’anno la Rievocazione storica “La Disfida degli arcieri alla corte dei Gambara-na”, organizzata dal Comune e dalla Proloco di Montesegale sarà suddivi-sa in due momenti: il primo inizierà alle ore 14:30, partendo dal Munici-pio, con una sfilata di costumi a tema

Carlo Ferrari

La sala convegni di Montesegale

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SETTEMBRE 201224il Periodico

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SETTEMBRE 2012il Periodico 25NON PIOVE DA MESI IN OLTREPO’ E IN MONTAGNA LA SITUAZIONE E’ CRITICA

Allarme siccità: in molte frazioni della Valle Staffora manca l’acquadi AlessAndro disperAti

Non piove da mesi nell’Oltrepò collinare e montano. E ora la situazione si sta facendo davvero critica. La siccità delle ultime settimane infatti incomincia a cre-are problemi anche al normale approvvigionamento idrico sia nell’alta che nella bassa Valle Staffora. Or-mai da qualche settimana alcune località di collina si sono trovate più volte con i rubinetti all’asciutto: per questo motivo è scattata una vera e propria task force da parte dell’Asm di Voghera che ha dovuto interve-nire più volte con le autobotti, per cercare di tampo-nare l’emergenza. Ma se non pioverà questa situazio-ne rischierà di perdurare ancora per lungo tempo. «Non si tratta di una situazione permanente - spiega-no all’Asm - ma piuttosto di eventi che si verificano a “macchia di leopardo”: oggi in un punto, domani altrove. Si tratta comunque di una situazione che ri-entra abbastanza nella norma del periodo estivo, an-che se la prolungata siccità delle ultime settimane sta peggiorando rapidamente il quadro: infatti gli ultimi giorni sono stati piuttosto critici».In aiuto delle zone dove da qualche giorno scarseggia l’acqua, l’Asm di Voghera ha messo in campo due au-tobotti da 12mila litri ciascuna, che hanno lavorato più o meno tutti i giorni. Le cisterne si approvvigionano a Voghera o a Rivanazzano Terme, e poi raggiungono i punti in cui c’è bisogno: di solito facendo un rab-bocco delle cisterne locali. Come a Gomo, frazione di

la fanno a sostenere gli aumentati consumi provocati dal caldo di questi giorni - spiegano ancora all’Asm di Voghera - Queste sorgenti, infatti, a loro volta ven-gono rifornite da fonti sotterranee che non danno più il consueto gettito a causa della mancanza di pioggia. Inoltre quest’anno si è registrato un notevole incre-mento delle presenze turistiche nella zona collinare e questo ha provocato un ulteriore aumento dei con-sumi. A Voghera, invece, stiamo registrando consumi inferiori alla media, e questo significa che la città si è effettivamente svuotata nella settimana di ferragosto. Confidiamo che le previsioni meteo vengano confer-mate: che si vada cioè verso un abbassamento delle temperature, con l’arrivo delle prime piogge». Nel frattempo le autobotti targate Asm continuano a fare la spola con l’alta valle. Solo le piogge potrebbero risolvere una volta per tutte il problema.

VALLE STAFFORA

Godiasco, dove la situazione è più critica che altrove: la sorgente che alimenta l’acquedotto infatti è quasi esaurita. Numerosi viaggi anche a Menconico. A Pon-

te Nizza nei giorni scorsi dai rubinet-ti è uscita acqua sporca di terra: poi sono stati eseguiti dei lavori urgenti e la normalità è stata ripristinata. Nu-merosi viaggi delle autobotti anche a Fortunago. A Zavattarello, soprattut-to nella zona del Castello, nei giorni scorsi i rubinetti sono finiti all’asciut-to più volte per diverse ore: ma ora la situazione è tornata alla normalità. «Le sorgenti che riforniscono i diversi acquedotti della zona collinare non ce

Lo Staffora a Godiasco, martedì scorso

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SETTEMBRE 2012il Periodico 26

Franza: “Abbiamo adottato il nuovo Pgt e siamo al lavoro per nuovi progetti”

L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DI BAGNARIA ILLUSTRA I PROGRAMMIVA

LLE S

TAFF

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E’ stato realizzato il rifacimento della pavimentazio-ne della strada interna della frazione Mutti, prima in terra battuta in selciato e ora sostituita con nuovi autobloccanti. Per quanto riguarda l’asfaltatura del-le strade comunali, è stato realizzato, attraverso la stesura di conglomerato bituminoso, detto tappetino, il tratto che porta da Bagnaria alla frazione Torretta, il piazzale antistante la pizzeria Jerry ed un tratto in via XX Settembre. Inoltre abbiamo eseguito la pota-tura di tutti i viali alberati a Bagnaria, Ponte Crenna, Frazione Casa Galeotti e Torretta. Con un pronto in-tervento è stato ripristinato il tratto terminale dell’al-veo del Rio Massone, poiché a ridosso delle abitazio-ni è stata erosa una parte della difesa spondale che metteva a rischio la strada interna alla località Casa Massone. Anche qui è stata rifatta la difesa spondale e nei prossimi mesi verrà riasfaltato il tratto di strada soprastante la zona di intervento”.Altri interventi programmati?“Nell’ambito dell’accordo di programma tra Regio-ne Lombardia e Ministero dell’Ambiente, inizieranno i lavori di regimentazione e consolidamento spondale del torrente Staffora e il nostro Comune sarà interes-sato per un importo di circa 120000 Euro: questi la-vori saranno realizzati dalla Comunità Montana. Nel nostro territorio prenderanno il via i lavori di riqua-lificazione della strada provinciale nel tratto Bagna-ria-Ponte Crenna, la cui progettazione e direzione dei lavori sono a carico della Provincia di Pavia”.Avendo lei anche la delega all’urbanistica e all’edi-lizia, com’è la situazione riguardante il Pgt?“Da inizio Maggio è stato approvato definitivamente il nuovo Pgt, dopo l’adozione avvenuta a Novembre dell’anno scorso ed il recepimento delle osservazioni pervenute da parte della popolazione. Questo stru-mento ci consentirà di regolare meglio negli anni a venire lo sviluppo socio-economico del nostro terri-torio. Abbiamo deciso di puntare sulla tutela dell’am-biente e sulla salvaguardia dello stesso territorio agricolo. Ringrazio tutti i consiglieri comunali, il lavoro dell’architetto Luigi Bariani per aver redatto

il piano ed il consulente Giuseppe Zuffada per aver curato gli aspetti geologici”.Cosa ha già offerto e cosa offrirà Bagnaria quest’estate?“Ne approfitto dell’intervista per ringraziare a nome dell’Amministrazione Comunale tutte le associazioni operanti nel nostro Comune, come la Pro Loco Ba-gnaria, la Pro Loco Ponte Crenna e l’associazione Amici Pro Livelli che, anche quest’anno hanno pro-posto una serie di manifestazioni. Ottimo successo ha avuto la prima sagra estiva, quella della ciliegia del-lo scorso 10 Giugno, in cui la Pro Loco ha organizza-to un pranzo a base di riso con le ciliegie per la prima volta, e il tutto è stato molto apprezzato dai visitatori. Durante la giornata si potevano acquistare i prodotti degli espositori presenti al mercato della frutta, inol-tre sono stati organizzati dei tour con visite guidate all’interno del borgo medioevale e dell’osservatorio astronomico di Ca’ del Monte. Rilevante è stata la se-rata col concerto del gruppo Rio, che ha attirato per-sone non solo della provincia, ma anche di altre parti d’Italia; segnalo anche la festa della contrada a Pon-te Crenna e la festa di fine estate a Livelli. Inoltre si ringraziano la squadra cinghialisti di Guardamonte per aver organizzato la 3° cinghialata, il Moto Club Varzi per la manifestazione del campionato regionale e la Udace Corse per la cronoscalata in occasione della festa patronale di San Bartolomeo”.Cosa si prospetta per la nostra vallata in futuro?“Vista l’introduzione della nuova tassa che ha colpito le “tasche” di tutti i cittadini, per fornire un bilancio definitivo aspetterei la fine dell’anno, anche se l’Am-ministrazione di un Comune di piccole entità come il nostro sarà sempre più in difficoltà per fornire ade-guati servizi a causa dei tagli statali e la carente se-rie di finanziamenti. La strada da percorrere in futuro sarà appunto quella di unire i servizi con i Comuni limitrofi ed è al vaglio della Comunità Montana una proposta nel quadro della futura unione dei servizi associati da presentare alla Regione Lombardia da parte della Comunità Montana”.

di giAnluCA giAConiA

Per Mattia Franza si tratta del secondo mandato nel ruolo di Assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica ed edilizia all’interno del Comune di Bagnaria. Nel corso dello scorso mese lo abbiamo incontrato per ca-pire la situazione attuale del suo paese.Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta ad entrare in politica?“Ho da sempre avuto la passione per la politica. Par-lando di un Comune come il mio, composto da 670 abitanti, più che fare politica, l’intento è quello di aiutare i cittadini ed è diventata una sorta di missio-ne. Questo aiuto da concedere è emerso soprattutto negli ultimi tempi perché il periodo attuale non è dei migliori e sono presenti evidenti ristrettezze econo-miche”.Quali sono i lavori pubblici completati?“Causa le difficoltà di ottemperare col bilancio co-munale e la carenza dei trasferimenti, siamo riusciti a risolvere alcuni problemi grazie al finanziamento della Comunità Montana. Prima di tutto abbiamo ef-fettuato la pulizia di due tratti di fossi facenti parte del reticolo idrico minore e precisamente il Rio Mon-tegolio e il Rio Arcano nell’omonima frazione. I la-vori riguardavano la pulizia e ricalibratura dei fossi parzialmente otturati dallo smottamento dei versanti, causato dalle piogge della stagione autunnale che impedivano il normale deflusso delle acque a monte.

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SETTEMBRE 201227

Domenichetti: “Entro fine settembre adotteremo il nuovo Pgt”

PARLA IL SINDACO DI PONTE NIZZA CHE ILLUSTRA PROGETTI E PROGRAMMI VALLE STAFFORA

di giAnluCA giAConiA

L’adozione del Piano di Governo del Territorio, i la-vori portati a termine, le manifestazioni estive e alcu-ne riflessioni sulla situazione dei vari Comuni. Sono questi i punti più importanti che abbiamo analizzato assieme a Mario Luciano Domenichetti, Sindaco di Ponte Nizza.Quali sono gli argomenti discussi nell’ultimo con-siglio comunale?“Siamo andati in adozione con il Pgt, che verrà ap-provato a fine settembre e i cittadini potranno quindi portare tutte le osservazioni a riguardo. L’architetto Bariani, su invito dell’amministrazione, ha elabora-to ciò che riteneva essere più corretto. Noi abbiamo individuato la zona a valle della ferrovia come area artigianale e commerciale e ampliato la zona resi-denziale, inoltre abbiamo in previsione la costruzione di due rotonde: una all’inizio del paese e l’altra al bivio di San Ponzo, che si allaccia alla nuova strada per Vignola – Pizzocorno”.Quali sono i lavori completati o in corso di defini-zione?“Stiamo portando avanti il lavoro di completamen-to del pianoterra della sala polifunzionale, che ver-rà terminato ad inizio autunno con un punto di ri-ferimento turistico messo a disposizione per i turisti presenti nella zona; Ponte Nizza è infatti un piccolo snodo per la Val Tidone, la Val di Nizza e Zavatta-rello. Si vanno quindi a delineare i lavori del piano-terra, la biblioteca è già in funzione e sono presenti una stanzetta di ricevimento e i servizi igienici per i disabili. Siamo in attesa del finanziamento della Comunità Montana sulla legge regionale per il com-pletamento del seminterrato, in cui sarà collocata la sede di alcune associazioni, come alpini e Pro Loco. Stiamo per acquisire il museo dell’ex ferrovia Voghe-ra – Varzi, in cui possono essere posizionati reperti importanti e fotografie del percorso sul Monte Val-

il Periodico

lassa grazie ai lavori della Prof.ssa Chiaromonte e del Dottor Baratti. Abbiamo terminato il lavoro del porticato a Pizzocorno di circa 200 metri, utilizzato dal circolo Anspi, e abbiamo concluso il pronto in-tervento sulla roccia di Vignola, con l’abbattimento di una parte dello spuntone. In autunno abbiamo in previsione la costruzione di una cappella cimiteriale a Pizzocorno con l’installazione di micropali per reg-gere la struttura. Andremo ad effettuare delle piccole manutenzioni sulle strade comunali, come il risana-mento sulla strada per Cascina Russago, realizzato dalla Comunità Montana. Abbiamo inoltre realizzato la strada panoramica delle frazioni Risaia, Carmelo, Moglie, Pizzocorno di circa 200 metri, grazie al con-tributo della Comunità Montana. Effettueremo una manutenzione alla scuola prima dell’inizio dell’an-no: Ponte Nizza accoglie gli studenti di Bagnaria, Cecima, Val di Nizza e accorpa 110 alunni in totale, tra elementari e medie”. Parliamo delle sagre estive.“Si è tenuto a metà Luglio un concerto all’eremo di Sant’Alberto, tradizione portata avanti dal 2004, con la presenza di un tenore e un’orchestra. Il prossimo anno replicheremo la serata e per l’occasione festeg-geremo il decimo anniversario. Giovedì 26 luglio si è tenuta una serata dedicata a coloro che hanno subito la tragedia della deportazione delle nostre zone du-rante la Guerra di Liberazione e che sono diventati i protagonisti de “L’Altra Resistenza” nei lager nazi-sti. A livello comunale abbiamo molto puntato sulla mostra interprovinciale dei bovini a San Ponzo ad inizio Agosto, giornata in cui c’era anche la festa del borgo con molte persone presenti e le cantine antiche aperte. A metà pomeriggio è stata fatta la trebbiatura del grano con le macchine antiche e noi abbiamo of-ferto ai turisti la possibilità di degustare nelle cantine aperte. Il circolo Anspi ha completato l’opera con la cena, a cui si poteva partecipare tramite prenotazio-ne. Ad inizio autunno ci sarà la sagra dei prodotti

tipici locali, con il contributo dei due caseifici di San Ponzo e Pizzocorno e l’istituzione di banchetti carat-teristici. Inoltre segnalo il mercatino di Pizzocorno dello scorso 26 Agosto, che ha visto la Santa Messa al mattino, intrattenimento per bambini e la prepara-zione della schita”.Come state affrontando l’impatto con la crisi?“Nel periodo di ferie si nota una diminuzione di presenze negli alberghi della zona. E’ un turismo di breve durata e in un momento generale di crisi mi pare giusto sottolineare il ritorno dei giovani nelle seconde case, che vengono sfruttate essendoci queste possibilità attuali ristrette. Non c’è nessun risveglio proveniente dal settore dell’edilizia, speriamo che con l’adozione del Pgt possa riprendere la ristruttu-razione delle case antiche o l’approdo nelle seconde case”.In questo periodo sarebbe d’accordo ad una coo-perazione tra Comuni per combattere la crisi?“Sono favorevole sul fatto che la Comunità Montana sia il punto di riferimento dei Comuni, dato che è il progetto pilota della Regione e questo è importante per il periodo che stiamo vivendo. Ci saranno gruppi più ristretti di Comuni per ricreare una funzionalità importante, rispettando sempre il nostro riferimento più importante, ossia la Comunità Montana”.

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Campetti: “Il dialogo con la minoranzaè difficile, boicottano tutto ad arte”

DOPO GLI ATTACCHI DELL’OPPOSIZIONE LA REPLICA DEL PRIMO CITTADINOVA

LLE S

TAFF

ORA

sidente con 10 euro annui, cifra che ritengo modesta, se appassionato di funghi, può andare nei migliori boschi del territorio”.Programmi per il futuro?“Per il futuro, come anticipato anche nel programma elettorale, come maggioranza intendiamo valorizzare il patrimonio boschivo del nostro territorio attraver-so la costituzione di un PLIS (Parco locale di interes-se sovracomunale). Nel programma elettorale della minoranza era previsto di realizzare una pista cicla-bile a Val di Nizza, che personalmente non saprei nè come, nè dove costruirla. Inoltre volevano realizzare una casa dell’acqua (costo 50.000 euro), non sapen-do che a Val di Nizza sono attive oltre dieci fontane distribuite nelle varie frazioni che erogano acqua po-tabile così come tutti i rubinetti dell’acquedotto co-munale. Mentre la maggioranza che amministra Val di Nizza ben conosce la realtà e le varie problemati-che, qualcuno ha importato un modo di far politica e proposte più adatte all’hinterland milanese piuttosto che ad un piccolo paese di montagna”.La strada di Sarzinella, acquisita dopo qua-rant’anni, è stato motivo di scontro: come mai?“La strada serve 29 abitazioni, credo che dopo 40 anni fosse giunto il momento di trovare una soluzio-ne. Cosa che la minoranza non ha approvato ponen-do ulteriori problemi e affermando addirittura che il Comune non potesse permetterselo, richiamando il fatto che occorre metterla in sicurezza e illuminarla. Mi pongo una riflessione: sono 40 anni che viene utilizzata da circa 70 persone (un decimo dei resi-denti) possibile che ora si debba intervenire in modo così urgente? Nella realtà si tratta di circa 200 metri di strada, suo tempo già asfaltata, che risultava di 4 proprietari e con diritto di passaggio da parte degli

altri, con evidenti problemi di gestione (esempio il servizio spartineve). Non riesco a capire per quale motivo non si possa consentire ad un nucleo abitato di usufruire dei servizi del Comune, 29 famiglie paga-no IMU e TARSU e non hanno diritti. Mi sembra una profonda ingiustizia. La minoranza anche in questo caso ha sollevato un inutile polverone, chiedendo di fare un improbabile collegamento, quando nella re-altà la programmazione del PGT appena approvato non prevede espansione in quella zona”.Come è andata l’estate verde?“L’estate verde è una manifestazione rivolta ai gio-vani dai 4 ai 14 anni, che viene realizzata le due ul-time settimane di luglio e la prima di agosto. Mol-to apprezzata dai ragazzi e dai genitori, ha visto quest’anno cento ragazzi iscritti, di cui la metà si è fermata anche il pomeriggio. I ragazzi iscritti pro-vengono anche dai comuni limitrofi e ciò richiede uno sforzo da parte del Comune, sia in termini economici che di personale. Riusciamo ad organizzare l’even-to con l’aiuto delle associazioni di volontariato (Pro Loco), della Comunità Montana e di un gruppo di cir-ca 20 giovani che aiutano gli istruttori nella gestione dei ragazzi. Stiamo parlando di una iniziativa che viene realizzata da oltre 20 anni, con ottimi successi, sempre sponsorizzata e sostenuta dall’amministra-zione, rivolta ai giovani; mi pare ovvio e doveroso da parte mia prevederla nel programma elettorale della lista che mi ha sostenuto in campagna elettorale. Tale iniziativa è presente sia nel bilancio che nelle deli-berazioni di Piano di Gestione, abbiamo in Comune funzionari con mansioni direttive e pertanto l’ini-ziativa è annualmente programmata e autorizzata, quest’anno abbiamo formalizzato con atto di Giunta l’orientamento favorevole e la collaborazione con la Proloco. Quindi l’iniziativa nel corso degli anni è sempre stata autorizzata da atti pubblici e gestita dal funzionario Responsabile dei servizi sociali e sport”.A proposito di bilancio come andiamo?“La stesura del bilancio di previsione anno 2012 è stata caratterizzata dai tagli nei trasferimenti statali e regionali e dall’introduzione dell’IMU. Con gran-de attenzione e una attenta programmazione abbia-mo cercato di garantire i servizi, evitando aumenti sia nei servizi a domanda che applicando l’aliquota base dell’IMU pari al 4 per mille sulla prima casa e del 7,6 per mille sulla seconda casa. Per far capire meglio al lettore i tagli ai trasferimenti, basti pensa-re che per il servizio di Trasporto alunni la Regione Lombardia erogava fino allo scorso anno un contri-buto di 12.000 euro, che è stato tolto. E’ facile intui-re che questo taglio nei trasferimenti, che ha colpito un settore debole della società, è stato interamente sostenuto dal Comune, evitando ulteriori aggravi a carico delle famiglie. Anche sul bilancio si rilevano contraddizioni da parte della minoranza: mi accusa di non aver preso in considerazione le loro proposte relative alla Dote scuola, il contributo affitto, l’agri nido. Il contributo del “dote scuola”, erogato sotto forma di voucher, a seguito di domande delle fami-glie, non rientra sul bilancio del Comune, ma si tratta di un servizio che stiamo facendo regolarmente. Sem-bra ripetitivo, ma anche in questo caso le afferma-zioni della minoranza sono false e fanno presupporre che non conoscono la realtà e gli atti del Comune, ma d’altronde, non vivendo sul territorio dove si vor-rebbe amministrare, seppur in minoranza, spesso si propongono cose inutili o contraddittorie”.

ad arte, creandone un caso. Mi spiego meglio, alla prima conferenza dei capigruppo la Sig.ra Parlanti voleva svolgere competenze proprie del Sindaco, alle legittime rimostranze ha abbandonato la seduta, pre-murandosi di informare immediatamente la stampa che era saltata la conferenza. Come maggioranza abbiamo ritenuto di coinvolgere la minoranza nomi-nando un componente in una commissione, anche se non previsto dalla legge, e per tutta risposta ho ri-cevuto una mail di insulti, nella quale si lamentava il mancato rispetto del ruolo della minoranza, legata ad una riunione pubblica. Pertanto da una parte mi si accusa di non essere in grado di instaurare un dialo-go costruttivo con la minoranza e dall’altra sistema-ticamente si affossa ogni dialogo. Nella realtà la Sig.ra Parlanti, che viene da Milano e probabilmente era abituata ad altre realtà e modi di fare politica, non ha ancora recepito a fondo il risultato elettorale, che è inequivocabile e soprattutto il ruolo della minoranza in una piccola realtà come Val di Nizza. Basti pensa-re che il legislatore per i piccoli Comuni ha previsto l’unione o comunque le convenzioni di tutte le funzio-ni in forma associata a partire dal 1 gennaio 2014. Per i Comuni sotto i 1000 abitanti non sono previste neppure le Giunte. D’altro canto il rappresentante del Comune è il sindaco e i compiti dei consigli comunali sono stati limitati con il DLGS 267/2000, non certo dal sindaco Campetti”.Però la minoranza è attiva, ha proposto oltre 50 interpellanze.“Neanche in un Comune di 50.000 abitanti si riscon-trano da parte della minoranza così tante interpellan-ze, presentate nella maggior parte dei casi per segna-lare problematiche non attinenti (emblematico il caso di un palo della Telecom storto). Spesso non so se per ignoranza o altro, mi si imputano cose non competenti al ruolo del Sindaco, come la mancata convocazione della commissione edilizia, che per legge non prevede più la rappresentanza politica e quindi non ne faccio parte e non posso pertanto convocarla. La minoranza di Val di Nizza afferma il falso sapendo bene di men-tire. Non appena insediato, ho nominato la Giunta e subito la minoranza mi ha accusato che questa era il-legittima, cosa non vera, successivamente si è rivolta alla Prefettura ed ha disertato il Consiglio, ma anche in quel caso l’operato mio e dell’amministrazione è stato corretto. Clamorosa è la battaglia sui tesseri-ni per la raccolta funghi, la sig.ra Parlanti non co-nosce la materia e continua ad affermare cose false. Sostiene che l’introito dei tesserini serva a sistemare le strade nei boschi, quando la legge non lo prevede. Sostiene che sia una ingiustizia che i proprietari dei boschi debbano pagare per andare nei propri boschi a raccogliere i funghi, non sapendo che il tesserino consente la raccolta funghi nei boschi di ben cinque Comuni del comprensorio Oramala. Pertanto un re-

di giAnluCA giAConiA

A seguito dell’intervista al capogrup-po di minoranza di Val di Nizza, Ma-ria Rosaria Parlanti, abbiamo sentito il Sindaco Franco Campetti per una risposta alle dichiarazioni.Quali sono i rapporti con la mino-ranza?“Purtroppo il dialogo è difficile, in quanto ogni tentativo di collaborazio-ne viene sistematicamente boicottato

Franco Campetti

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SETTEMBRE 201229il PeriodicoVAL DI NIZZA BOTTA E RISPOSTA TRA LA MINORANZA E LA MAGGIORANZA

Culacciati all’attacco dell’opposizione: “La minoranza? Ha zeru tituli”

VALLE STAFFORA

di AlessAndro disperAti

Paolo Culacciati ex sindaco di Val di Nizza ora vi-ce-sindaco parla della Val di Nizza, della sua mag-gioranza che sta amministrando e portando avanti progetti e della minoranza consigliare che nei mesi scorsi ha rivolto ripetuti attacchi nei confronti della giunta guidata da Franco Campetti.Parliamo del comune, da dove vogliamo iniziare?“Dalla maggioranza che amministra senza alcuna collaborazione da parte della minoranza, una mag-gioranza che ha vinto con un vantaggio di 93 voti che a Val di Nizza, comune di 678 abitanti, sono una enormità. È stato “l’effetto parentela” quello che ha portato l’opposizione a competere ma, tra noi e loro, c’è stata una differenza del 18 % degli elettori a no-stro favore e comunque l’effetto parentela è finito. A mio parere la maggioranza ha il compito di infor-mare la cittadinanza su quanto sta accadendo, sul programma e sulle decisioni prese”.Cos’è mancato a suo avviso per ottenere un con-senso maggiore?“Forse in questi ultimi anni siamo mancati nell’in-formazione data ai cittadini però è altrettanto vero che il comune di Val di Nizza ha un bilancio veritiero e sano senza la presenza di entrate previste che mai potrebbero entrare. I servizi ai cittadini sono celeri e puntuali. Stiamo concludendo l’iter del P.G.T. voluto insieme ad altri 3 comuni (Bagnaria, Cecima e Ponte Nizza) con un’edificabilità prevista a misura di pic-colo centro montano, con la creazione di nuovi par-cheggi al Monte ed a Costa Croce, con disposizioni ferree per la difesa e salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio. E poi l’impegno per il sociale, nelle manifestazioni, a proposito, il grest estivo de-nominato “Estate Verde”, quest’anno, nonostante le gufe e i gufi legati alla minoranza, ha ottenuto ben 98 iscrizioni! Un vero successo. Un grazie alla pro-loco e ai tanti giovani che si sono impegnati per la buona riuscita di un grest che ci invidiano anche realtà ben più grandi della nostra”.E la minoranza?“Zeru tituli. Ma proprio zero! D’altronde il caldo e l’afa dell’estate 2012 come dice un noto scrittore-giornalista pavese “secca le teste”. Nel 2011 hanno sprecato 6 mesi a dire che la giunta comunale era il-legale senza presenza di donne, talmente illegale che stiamo ancora amministrando! Hanno presentato decine di interpellanze tante che nemmeno a Voghe-ra sono pronti a una così esagerata mole di lavoro, risultato ottenuto: zero”.Attacchi ripetuti...“Nel 2012 poi è ancora peggio: se la prendono con la gestione dell’Estate Verde, risultato zero. Prepa-rano un “bliz” per ottenere la presidenza della pro-loco (da loro inteso come centro di potere), risultato zero. Mi sia consentito dire che per una buona riu-scita della pro-loco (che deve rappresentare ognuno di noi e non gli altri) servono volontari con voglia di lavorare e idee. Parlano di acqua non sapendo che il ciclo integrato delle acque da anni è gestito a livello provinciale dall’erogatore unico e peggio non si ri-cordano che da 10 anni l’acqua è gestita dall’ ASM di Voghera che progetta i miglioramenti ed i nuovi tratti di acquedotto, le captazioni ed i rifacimenti delle reti che a Val di Nizza sono per il 95% nuove e questo non è per merito della minoranza. L’ASM di

Voghera sta lavorando da tempo con ottimi risultati e merita tutto il nostro riconoscimento. Anche nel 2012 l’acqua è mancata, e solo per alcune frazioni, per pochissime ore nonostante la scarsità di piogge negli ultimi quattro mesi. I fautori dell’opposizione di Val di Nizza se ne sono accorti del clima che li circonda?E poi ribadisco che sta terminando l’effetto paren-tela, sempre più cittadini li stanno conoscendo e la cosa mi fa molto piacere”.Il capogruppo della minoranza ha scritto sul Pe-riodico che è difficile trovare punti di condivisione con la maggioranza…“Ogni volta che la vedo mi vengono in mente due grandi personaggi dell’Oltrepò: uno è Gigino Pani-gazzi e l’altro è Nino Azzaretti. Il primo partito da Val di Nizza, il secondo da Varzi, passando per Pavia e Milano sono arrivati a fare il Senatore della Repub-blica Italiana: dall’Oltrepò a Roma! Che carriera!”.E la Parlanti cosa centra?“Centra, centra: in lei con le debite proporzioni, vedo l’esatto contrario: da Consigliere comunale di Milano (in maggioranza) a Consigliere comunale di Val di Nizza (minoranza), una carriera politica al contrario! E poi mi chiedo se è così brava come dice perché non si è più presentata a Milano? Mi chiedo anche perché se ha così a cuore la Val di Nizza e se ha davvero le “conoscenze” non sia riuscita ancora a fare arrivare un solo euro per migliorare i servizi dei nostri cittadini”.E voi come amministrazione cos’avete fatto?“Noi, pur senza dimostrare pavoneggiamenti e lus-surie, abbiamo realizzato le seguenti opere: asfal-tato le strade comunali a Poggio Ferrato in tutto il paese, Molino Cassano, Costa Croce, Sant’Albano, Monteacuto, Casa Ponte, Monte, Monticelli, Casa-rasco, Croce Piaggi, Nizza, Legra, Marnago, Casa Saino, Mossago e Spessa. Ristrutturato il Municipio, costruito la nuova piazza di Casa Ponte con molti posti auto usati da tutti (quindi tutti se ne saranno accorti), sistemato i parchi giochi, i centri sportivi. Pavimentato paesi come Molino Cassano dal qua-le abbiamo eliminato il problema ciclico dell’acqua che scendeva dalla collina di Sarzinella. Abbiamo, in collaborazione con la provincia di Pavia, sistemato la località Oramala, allargato la provinciale 7 nella frazione di Sant’Albano-Costa Croce e abbiamo re-alizzato nuovi tratti di rete fognaria”.E per le frane e gli smottamenti franosi, come vi siete mossi?“Abbiamo sistemato con un muro e la canalizzazione delle acque l’abitato di Poggio Ferrato, con un altro muraglione abbiamo messo in sicurezza l’abitato e la strada che porta a Monte, una piccola frazione co-munale; abbiamo sistemato la strada per Marnago che era interrotta da frana e abbiamo ripristinato un tratto di strada, anche questo compromesso, che da Molino Cassano porta a Poggio Ferrato, e sistemato più volte la strada per le frazioni Spessa e Pragaglia. Messo in sicurezza i due cimiteri comunali con pali e muraglioni in cemento armato. Collaborato con gli abitanti di Mossago dove insieme abbiamo ristrut-turato e rifatto la rete fognaria e messo in sicurezza l’acquedotto. Ecco qui ci sono ancora i volontari che davvero ci tengono al buon funzionamento dei servi-zi nella frazione. Questi volontari nei prossimi anni saranno indispensabili per ogni e in ogni piccola o grande frazione ed in tutto il territorio. Per dirla in

no svolti in questo mandato eletteorale con il nostro sindaco Franco Campetti”.La minoranza parla di un’unica lista che per anni ha amministrato a Val di Nizza… “E noi che cosa dovevamo fare? Una lista contro noi stessi? Suvvia. Comunque nelle ultime votazioni la lista contro è stata presentata ed ha perso, punto. Dico anche che a Val di Nizza dal dopoguerra ad oggi chi ha perso una volta e poi si è ripresentato scientificamente e statisticamente perde. La nostra gente ha voglia di sicurezza e serietà e non di catti-verie e pressapochismo”. La minoranza l’ha attaccata sul campo sportivo di Sant’Albano dicono che lei ha buttato soldi pubblici.“Intanto l’amministrazione comunale nel 2002 ha acquistato dall’Arcidiocesi di Genova il campo spor-tivo di Sant’Albano allora già pieno di spine e semi-distrutto per una spesa pari a 14.500.000 di/lire, poco più di settemila euro! Lo abbiamo sistemato perché pieno di blocchetti in calcestruzzo distrutti e pericolanti. Lo abbiamo fatto perché comunque ab-biamo una proprietà a Sant’Albano (ex sede muni-cipale) dove sia possibile anche organizzare eventi e feste e, in caso di bisogno, campi per la protezione civile in suolo pubblico. Per i curiosi i plinti incrimi-nati sono costati ben 4200 euro e come da me riferito in Consiglio Comunale appena possibile complete-remo l’opera”.Ma intanto l’opposizione incalza e chiede i tem-pi...“I tempi di tutte le progettualità ed i tempi di realiz-zazioni in tutte le democrazie sono decise dalla mag-gioranza consigliare”.Ha parlato di protezione civile a che punto siete nel vostro comune?“La protezione civile sarà gestita in forma associata dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese ma, già che si parla di questo, mi permetta di dire una cosuccia che mi sta a cuore”.Prego.“Premetto che conosco tantissimi volontari che si danno un gran da fare e mi permetto di ringraziarli come amministratore e come cittadino, però, predi-care e scrivere che si è bravi, quasi dei Bertolaso, e farsi fotografare con il dott. Gabrielli (attuale capo della protezione civile nazionale) è una bella cosa come non lo è usare il “modulo”, (aquistato con sol-di pubblici) un mezzo che di solito viene usato per spegnere gli incendi, per un intero pomeriggio da-vanti alla propria abitazione per liberare la fognatu-ra occlusa della propria seconda casa. Tutto il paese di Poggio Ferrato si è chiesto come mai e chissà il dott. Gabrielli se ancora oggi stringerebbe la mano a questi volontari buoni per il fai per te!”.

breve in dieci anni nelle opere pub-bliche abbiamo sostenuto una spesa totale pari a euro 4.945.011 di cui euro 2.632.179 avuti (da enti o fon-dazioni) a fondo perduto (che non gravitano sulle tasse comunali per i cittadini e villeggianti di Val di Niz-za). Si, ci siamo dati da fare ma, nel frattempo, la minoranza consigliare cosa faceva?”.E per il futuro?“Moltissime inziative e lavori veran-

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“Dall’Oltrepò a Lourdes, il viaggio della speranza di molti oltrepadani”

IL PELLEGRINAGGIO DELL’OFTAL HA COINVOLTO CIRCA 600 PERSONEOLTREPO

di oliviero mAggi

L’Associazione Oftal (Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes) si occupa, come dice il nome, dell’assistenza e dell’accompagnamento degli amma-lati nel pellegrinaggio al santuario francese e in tut-ti i luoghi di devozione mariana. La sezione Oftal di Tortona-Voghera organizza, tutti gli anni, un pellegri-naggio a Lourdes, nella settimana a cavallo tra luglio e agosto. Al pellegrinaggio di quest’anno, che si è svol-to dal 27 luglio al 2 agosto, hanno partecipato quasi 600 persone, tra cui 110 ammalati e un bel numero di volontari, accompagnati dal vescovo di Tortona, monsignor Martino Canessa. Il Presidente diocesano dell’Oftal, Pierpaolo Boffi, ci racconta qualcosa in più di questa esperienza.Presidente Boffi, come è andato il pellegrinaggio di quest’anno?“Credo di poter affermare che il nostro Pellegrinag-gio diocesano sia andato davvero bene, sia da un pun-to di vista puramente organizzativo che per quanto riguarda il contenuto e le celebrazioni. Il tema pasto-rale proposto dal Santuario francese per questo 2012 era “Pregare il Rosario con Bernadette” e tutte le no-stre funzioni hanno avuto questo filo conduttore. Tutti i partecipanti sono rimasti davvero soddisfatti per i giorni vissuti a Lourdes”.In quanti siete partiti?“Eravamo in 570, più o meno lo stesso numero dello scorso anno, nonostante la crisi e le difficoltà econo-miche che oggettivamente stanno colpendo le nostre famiglie. L’aver mantenuto la stessa partecipazione del 2011 è un segno importante dell’attaccamento che tutti, ammalati, pellegrini e personale, dimostrano per Lourdes e per il viaggio con l’OFTAL. Avevamo an-cora più ammalati dello scorso anno. Molti religiosi, soprattutto tantissimi giovani sacerdoti della nostra Diocesi. E poi più di 60 tra dame e barellieri che per la prima volta affrontavano il viaggio come volontari a Lourdes con l’OFTAL”.Cosa le è rimasto più impresso di questa esperien-za?“Sicuramente due aspetti apparentemente opposti, ma invece complementari, che caratterizzano il nostro modo oftaliano di andare a Lourdes: il clima di ami-cizia e festa che contraddistingue le nostre giornate unito alla forte partecipazione in termini di devozione e preghiera di tutti, ammalati, pellegrini e personale, alle celebrazioni del Pellegrinaggio”.Quest’anno l’Oftal ha ricordato anche il primo viaggio a Lourdes del suo fondatore, mons. Rastelli. “Nel 1910 don Rastelli, giovane sacerdote, fu investi-to da un treno. Si salvò per miracolo e le sue sorelle per ringraziamento fecero il voto di mandarlo a Lou-rdes. Nel 1911 partì per andare in pellegrinaggio alla Grotta. La sua impressione fu enorme. Decise di tor-nare l’anno successivo con un malato. Nel 1913 por-tava a Lourdes già 300 persone. Cominciava così il suo cammino al servizio degli ammalati, che avrebbe portato nel 1932 alla fondazione dell’OFTAL (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes). Durante il nostro Pellegrinaggio abbiamo ricordato sia l’80° anniversario della nostra fondazione, sia il 100° an-niversario di quel primo viaggio. E’ stato importante per comprendere che il nostro viaggio a Lourdes non è “turismo religioso”, ma avviene all’interno di un “cammino” che in tutti questi anni è stato una grande storia di santità, di preghiera e di servizio. A Lourdes, nell’Esplanade del Santuario, è allestito un apposito

stand per far conoscere ai pellegrini l’OFTAL e la sua storia”.Inoltre era presente al pellegrinaggio anche suor Luigina Traverso, il cui miracolo è stato “certifi-cato” recentemente. Come è avvenuta la sua gua-rigione?“Nel 1965 suor Luigina partecipò al nostro Pelle-grinaggio diocesano. Era una giovanissima suora dell’ordine salesiano delle Figlie di Maria Ausiliatri-ce e da tempo era gravemente ammalata e immobiliz-zata a letto, non poteva camminare e aveva subito vari interventi chirurgici alla colonna vertebrale senza esi-to. Durante la solenne Processione Eucaristica avver-tì una sensazione di benessere e la voglia di mettersi in piedi. Tornò da Lourdes completamente guarita e da allora ha continuato a partecipare al Pellegrinaggio diocesano di Tortona/Voghera, dove si è sempre ado-perata come volontaria al servizio degli ammalati. Il dossier per attestare la sua guarigione venne aperto nel 1966, ma solo nel 2010, grazie alle nuove tecnolo-gie di analisi medica, la pratica è stata ripresa in con-siderazione. Alla fine del 2011 il Comitato Medico In-ternazionale di Lourdes ha espresso giudizio unanime di guarigione completa, inspiegabile allo stato attuale delle conoscenze scientifiche. Dopo il riconoscimento da parte dei medici, ora siamo in attesa del riconosci-mento ufficiale del “miracolo” da parte del Vescovo di Casale Monferrato, che avverrà probabilmente in modo solenne nel prossimo autunno”.Protagonisti del viaggio sono stati i malati. Che cosa rappresenta Lourdes per loro?“Lourdes è davvero un luogo particolare... E’ un luo-go che permette di ritrovare fiducia e speranza in sé stessi, negli altri, in Dio. L’atmosfera del Pellegrinag-gio aiuta i malati a non sentirsi soli e abbandonati, ma sentirsi accolti ed amati. E’ come se il proprio dolore, la propria sofferenza potesse essere “condivisa” con gli altri, come se a portare la nostra croce non fossimo più da soli. Lourdes è davvero un luogo dove il cuore sta bene”.Lei, invece, che cosa si porta a casa dopo ogni pel-legrinaggio?“Quello appena concluso è stato il mio 26° pellegri-naggio. Ma ogni pellegrinaggio è diverso dall’altro. Si vivono sempre emozioni nuove, si condividono do-lori e sofferenze, nascono nuove amicizie, si sperimen-tano tanti piccoli e grandi “miracoli” in noi stessi e negli altri. Ogni volta si torna con una gioia rinnovata e con il desiderio di donare un po’ di quanto ricevuto a Lourdes a tutti coloro che sono rimasti a casa e che ne hanno più bisogno”.Tanti anche i giovani, che hanno svolto il servizio

come dame e barellieri. Che cosa li spinge a tra-scorrere parte delle loro vacanze estive insieme agli ammalati?“Venire a Lourdes al servizio degli ammalati può rappresentare per un giovane un momento forte per crescere, per imparare e per capire il senso profon-do della vita. Per molti può essere il primo incontro con la malattia e con la sofferenza, ma tutto avviene con naturalezza. Tornano a casa entusiasti, racconta-no l’esperienza ai loro amici e compagni di scuola e magari li trascinano a Lourdes l’anno successivo. Noi come OFTAL non possiamo più rinunciare al contri-buto dei nostri ragazzi, alla loro forza, alla loro gioia contagiosa e trascinante”.Nella diocesi di Tortona si sta svolgendo la “pe-regrinatio Mariae”, ovvero il pellegrinaggio della statua della Madonna di Lourdes in tutte le parroc-chie. Qual è il significato?“La Peregrinatio è stata una consuetudine nelle dio-cesi nel dopo-guerra. Ora era un desiderio grande del nostro Vescovo. Noi dell’OFTAL, donando la statua della Madonna di Lourdes alla Diocesi, siamo stati un pò il “mezzo” che ha concretizzato questo desiderio. Durante la Peregrinatio, Nostra Signora di Lourdes non solo raggiunge le parrocchie della nostra Dioce-si, ma visita anche i nostri ospedali, le case di riposo, gli istituti di cura. La Madonna viene in visita ai nostri ammalati e sofferenti, portando un po’ di quella spe-ranza che sperimentiamo a Lourdes. Noi dell’OFTAL abbiamo raccolto durante la Peregrinatio tantissime intenzioni di preghiera, che abbiamo portato proprio durante lo scorso pellegrinaggio alla Grotta delle ap-parizioni”.Presidente Boffi, il pellegrinaggio è il momento cen-trale della vita dell’Oftal. Quali sono le altre attivi-tà svolte durante l’anno?“Il pellegrinaggio non finisce una volta arrivati a casa... Come OFTAL noi siamo presenti con le nostre iniziative e le nostre proposte durante tutto l’anno. Or-ganizziamo per esempio alcune “giornate lourdiane” diventate ormai una tradizione, in cui ci ritroviamo con gli ammalati. Siamo poi naturalmente presenti a quelli che sono gli appuntamenti della nostra Dioce-sani. Ma la cosa più bella è che tra i volontari e gli ammalati nascono veri e profondi rapporti di amici-zia ed affetto, che non terminano una volta tornati da Lourdes: ci si continua a vedere, ci si va a trovare, stando vicini gli uni agli altri. Quando c’è una neces-sità o un bisogno le nostre dame ed i nostri barellieri sono i primi ad accorrere. E questo avviene spontane-amente, senza bisogno di qualcosa di organizzato ed ufficiale”.

Gli oltrepadani a Lourdes

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Colombo: “Le perdite sono ingenti, iviticoltori saranno risarciti per Natale”

I DANNI DELLA GRANDINE SUI VIGNETI SI ATTESTANO SUI 4-5 MILIONI DI EUROOL

TREP

O

delle pratiche assicurative dei viticoltori, parla di una stima di 4-5 milioni di euro di danni, ma assicura che, tramite il sistema delle polizze collettive promosse dal Consorzio, i risarcimenti arriveranno entro Na-tale. Intanto è cominciata la vendemmia, con le uve bianche, e, dai primi raccolti, si parla di un calo di produzione del 20-25%.La grandinata dello scorso 21 luglio quali zone ha colpito?“La grandinata è stata molto forte ed estesa. È arri-vata dal Milanese e ha colpito una fascia di territorio da Portalbera a Santa Maria della Versa, passando per Stradella, Montù Beccaria, Bosnasco, Zenevre-do e Rovescala. Stradella è stato il centro abitato più colpito e, poi, dal centro della città, il maltempo si è spostato verso Montù, che è stata la zona a vite più coinvolta”.Si può già fare una stima dei danni?“I danni sono stati molto ingenti. Si parla di raccolti distrutti dall’80% in su. Una stima precisa non si può ancora fare, però saremo nell’ordine dei 4-5 milioni di euro. Quelle colpite sono zone a forte vocazione vi-ticola, con più di 1500 ettari coltivati a vigneto e cir-ca 300-400 mila quintali di produzione di uva. Sono zone prevalentemente di vini rossi, ma sono presenti anche Pinot e Riesling”.A cosa sono dovuti questi danni così ingenti?“La gravità dei danni è dovuta al fatto che, oltre ad aver danneggiato irreparabilmente la produzione 2012, tanto che in alcune zone non ci sarà nemmeno la vendemmia, la grandine ha compromesso anche la produzione 2013. Il capofrutto infatti era già in fase di legnificazione ed è stato danneggiato, mettendo, appunto, ha rischio la prossima annata. Tra l’altro, a livello assicurativo, mentre il risarcimento per questa annata arriverà, i danni alla produzione del prossimo anno non saranno risarciti”.Quanti agricoltori sono assicurati per questo tipo di danno?“La zona di Montù è assicurata per circa il 75-80%. Ora i viticoltori colpiti dalla grandine hanno fatto delle denunce e a Natale riceveranno il valore assi-curato. Così è stato anche per la grandinata che ha colpito Montecalvo nel giugno dello scorso anno: a dicembre 2011 gli agricoltori avevano ottenuto i loro risarcimenti, per un totale di 6 milioni di euro. Per fare un esempio: su 100 quintali di Pinot, del valore di 700€, per un danno dell’80%, l’agricoltore riceve un risarcimento di circa 490€. Con il sistema delle polizze collettive, appoggiandosi al nostro Consor-zio, gli agricoltori riescono a ricevere i soldi in tempi molto brevi”.Come funzionano queste polizze collettive?“Il Consorzio sottoscrive con le assicurazioni una polizza, a cui poi partecipano gli agricoltori. Siamo comunque noi a gestire il tutto a nome e per conto

loro. Il Consorzio, poi, paga il premio e poi si rivale sull’agricoltore. La convenienza qual è? Che il col-tivatore paga dopo, riceve il contributo dello Stato e viene immediatamente risarcito. Il Consorzio antici-pa ogni anno 2.800.000 euro di premio assicurativo. Complessivamente l’Oltrepò assicura 1 milione di quintali di uva, per un valore assicurato di 53 milioni di euro”.Ci sono, però, anche agricoltori che non sono assi-curati. Come mai?“Sì, il 20-25% degli agricoltori della zona non sono assicurati. I motivi sono molteplici e poi ognuno dice la sua. Spesso lamentano un eccessivo costo delle po-lizze, che si attestano su 1-1,5€ al quintale. È comun-que una valutazione tutta relativa. Anche perchè nel mercato di crisi dell’uva, come quello attuale, ormai tutto diventa caro”.

Intanto è iniziata la vendemmia. Si prevede un calo rispetto allo scorso anno?“Ormai hanno iniziato a cogliere il Pinot, lo Char-donnay e le basi spumante. Ed è gia iniziata la pre-parazione per il Riesling, il Moscato e, poi, più in là, le uve rosse. Sicuramente ci sarà una riduzione della produzione, dovuta anche alla perdita del prodotto nelle zone colpite dalla grandinata. Chi ha iniziato a raccogliere parla di un 20-25% in meno. E non dimentichiamo, come ho ricordato prima, che nella zona di Montù ci sono vigneti in cui non si può rac-cogliere nulla”.Per quanto riguarda le malattie delle viti, quali si sono manifestate?“Un altro servizio che offriamo come Consorzio è la stesura del bollettino di difesa dalle malattie, in collaborazione con il Servizio fitosanitario della Re-gione Lombardia. Abbiamo 15 colonnine dislocate in Oltrepò e due in Lomellina, che ci forniscono i dati meteo, della temperatura e quelli per stendere il bol-lettino. Monitoriamo i voli di scaphoideus (che porta la Flavescenza dorata ndr) e di tignola e predispo-niamo i consigli di trattamento per gli agricoltori. Tramite questi monitoraggi abbiamo constatato l’as-senza di peronospera (la muffa bianca sui grappoli, ndr) e la presenza dell’oidio (necrosi delle foglie e dei frutti della vite ndr), dovuto alle alte temperature. Lo scopo non è quello di dare un trattamento forzato, ma darlo quando serve”.Quali altri servizi offrite come Consorzio?“Oltre all’aspetto assicurativo e di difesa ci occu-piamo anche del reimpianto dei vigneti. Nella zona dei vini DOC non è possibile estirpare un vigneto e basta, bisogna fare un reimpianto: se tu estirpi un et-taro di vigneto, devi reimpiantarne un ettaro. La Re-gione finanzia il reimpianto con un finanziamento di 10 mila euro per ettaro. Il Consorzio fa un progetto collettivo, sul modello delle polizze assicurative, fa-cilita il lavoro degli agricoltori e segue tutta la parte burocratica”.

di oliviero mAggi

Dopo la grandinata dello scorso 21 luglio, che ha colpito principalmente la zona di Stradella e Montù Becca-ria, si iniziano a contare i primi danni sui vigneti. Oltre, infatti, al raccolto di quest’anno che è andato perduto, sembra che sia compromessa anche la produzione del prossimo anno. An-gelo Colombo del Co.Pro.Vi, il Con-sorzio di Difesa che si sta occupando

I vigneti distrutti dalla grandine

I vigneti distrutti dalla grandine

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STAGIONE POSITIVA DELLA PRO-LOCO GIOVANE DI RUINO

“Gli attacchi della minoranza non inficiano la buona riuscita della stagione estiva”

stamente utilizzata per accedere alla stessa, è parec-chio dissestata e solo a fine di quest’anno il Comune riuscirà a provvedere alla sistemazione della medesi-ma. Per questo motivo in occasione delle manifesta-zioni si è utilizzato il vialetto dei giardini come via di accesso per trasportare il materiale necessario ai vari eventi. Non si discute certo l’uso improprio, ma è stata una necessità e tutti i passaggi sono stati effet-tuati in sicurezza”. E quindi di queste polemiche rivolte anche alla Pro Loco, cosa ne pensa?“Non siamo dispiaciuti per la nota di disappunto del consigliere Magri, ma siamo dispiaciuti di constatare che gli sforzi fatti per garantire un’estate ricca di manifestazioni sia passata sotto l’uscio in nome di una polemica sterile. Ogni occasione è sempre e solo buona per strumentalizzare anche la situazione più banale...”.E per sanare queste polemiche lei ha in mente qualche cosa?“Ora mi chiedo, non sarebbe più opportuno unire a questo appunto polemico, ma in fondo corretto, un comportamento più costruttivo? Se, come sostiene il capogruppo di minoranza il suo interesse primario è il bene dei cittadini, sicuramente avrebbe più sen-so dimostrare di essere partecipe alle attività del suo Comune e dimostrarsi disponibile verso i giovani che si impegnano tutto l’anno in modo del tutto gratuito per il loro territorio e non semplicemente attaccar-

li. Ci si lamenta sempre che i giovani si allontanano da questi luoghi e quando si va in controtendenza e i ragazzi cercano invece di restare e creare qualco-sa li si attacca! È un comportamento destabilizzante, probabilmente è più semplice riempire la carta stam-pata e riempirsi la bocca con la frase “per il bene dei cittadini” che fare qualcosa di concreto per metterlo in pratica!”.E per chiudere viole rivolgere qualche appello al consigliere comunale di opposizione?“Domanda sorge spontanea, stante i continui attac-chi fatti dal consigliere Magri non solo al comune ma anche alle associazioni come la pro-loco e a privati cittadini, dovesse lo stesso diventare sindaco, di chi lo sarebbe? Solo di chi presupporrà averlo votato? O sarà sindaco per tutti i cittadini? Non possiamo che prendere atto di questo atteggiamento e sperare che muti, magari un giorno, per divenire un interesse reale verso una popolazione che a detta di Magri, lui vorrebbe poter amministrare...”.Vuole invece ringraziare qualcuno per l’organiz-zazione di tutte le feste che hanno allietato Ruino?“Per chiudere vorrei ringraziare i ragazzi della pro-loco giovane di Ruino e soprattutto tutta la popola-zione del nostro comune per l’impegno dimostrato in questo anno, nella speranza che con la prossima stagione il consigliere Magri ci onorerà con la sua presenza dimostrando così di tenere realmente ai gio-vani del suo comune”.

OLTREPO

di AlessAndro disperAti

La stagione estiva della pro-loco giovane a Ruino è quasi giunta al termine con ottimi risultati. Ne parlia-mo con l’assessore allo Sport del Comune di Ruino, Diego Delmonico.Assessore come sta andando la stagione turistica a Ruino?“Dopo una stagione estiva iniziata all’insegna del maltempo, che ha costretto a rinunciare con sommo rammarico alla fiera tradizionale di maggio a Pome-to, la pro-loco giovane ha incamerato una serie di buone iniziative. Grande risonanza ha avuto la fiera di Ruino, che quest’anno si è vestita di medioevo ri-portando il borgo indietro nel tempo”.Come si è svolta questa manifestazione?“La Fiera si è aperta la sera del 23 giugno ai giar-dini del castello di Ruino, grazie infatti alla genero-sità dei proprietari che ne hanno concesso l’utilizzo, si è tenuta la prima cena medievale in un’atmosfera unica. Un menu studiato a tema, diversi gruppi di ri-evocazione storica e tanta musica. I commensali sono stati intrattenuti da giochi, spettacoli, duelli e danze, serviti dalle ragazze e dai ragazzi della pro-loco im-medesimati nel periodo storico rievocato. Una serata ben riuscita. Il giorno dopo la fiera è continuata tra spettacoli, bancarelle e come ogni anno, grazie alla collaborazione delle donne di Ruino sono state ser-vite centinaia di “schitte”, la tradizionale frittata di acqua e farina”.Quali altre importanti novità si sono svolte duran-te il periodo estivo?“Quest’anno per il primo anno Ruino è stato inserito anche nel circuito delle manifestazioni legate all’Up to Penice, festival musicale itinerante, che nella sera-ta del 20 luglio presso l’area feste di Pometo ha ospi-tato il famoso artista folk piacentino Daniele Ronda, con folta presenza di pubblico. Collaborazione, quel-la con l’Up To Penice, che sicuramente verrà ripro-posta anche nella nuova stagione. Come ogni anno invece si è riproposta la pesciolata sotto le stelle a Pometo, con oltre 130 commensali, accompagnati dalla musica di Simona Conti. Ultima manifestazione estiva saranno i tre giorni di fiera a Torre degli Albe-ri caratterizzata da giochi popolari, prodotti tipici e tanta musica nelle giornate di venerdì sabato e dome-nica, 7-8-9 settembre 2012”.Un commento sull’andamento della stagione che sta ormai per concludersi?“Siamo soddisfatti di questa estate e siamo contenti che la pro-loco di Ruino sia sempre sostenuta dalla popolazione del comune, che si è dimostrata parteci-pe e parte attiva nella riuscita di tutte le manifesta-zioni in calendario”.E delle polemiche rivolte dalla minoranza consi-gliare cosa dice?“Unica nota negativa di questa stagione è la polemi-ca uscita su alcuni giornali da parte del capogruppo della minoranza consigliare del Comune di Ruino. Il consigliere Magri, ha lamentato il passaggio dei ragazzi della pro-loco giovane di Ruino, nei giardini pubblici per accedere all’area feste. Da sottolineare che in tre anni dalla costituzione della nuova pro-loco, composta da ragazzi di tutte le frazioni del co-mune, al di là di ogni campanilismo, il consigliere Magri non ha mai partecipato a nessuna manifesta-zione dimostrando un totale disinteresse. Purtroppo la stradina sottostante i giardini che, andrebbe giu-

DiegoDelmonico

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OLTREPO“Chi entra da noi, difficilmente se ne va senza aver ricevuto una risposta”

IL CENTRO SERVIZI LAVORO HA SEDE A STRADELLA, IN VIA MAZZINI 5

“Il “Signor C” è il Cittadino, Consumatore, Con-tribuente. Cittadino perchè abita su un territorio e in un Comune, che deve offrirgli servizi adeguati; consumatore perchè ogni giorno va a fare la spesa e acquista dei beni di consumo; contribuente per-chè paga le tasse e vuole che i servizi, di cui ha bisogno, siano i più efficienti possibile. Noi nel no-stro Centro assistiamo il “Signor C” in tutto que-sto. Chi entra qui difficilmente se ne esce senza una risposta o un aiuto”.Parliamo degli altri servizi. Il Centro Assistenza Fiscale, ad esempio.“Il CAF offre tutti i tipi di servizi e consulenza e as-sistenza nell’ambito fiscale a lavoratori dipendenti e pensionati, come per il modello 730, UNICO e ISEE etc.. Quest’anno ad esempio siamo stati impe-gnati nel fornire assistenza per il calcolo dell’IMU. Nel cercare di rendere il servizio alla portata di tut-ti, particolare attenzione è stata data a tutti i pen-sionati iscritti che nel caso di soggetti a basso red-dito, hanno ricevuto assistenza totalmente gratuita. I servizi del CAF oltre che nella sede di Stradella, si possono usufruire anche presso il Comune di Bel-gioioso (il lunedì dalle 9.30 alle 11.30 e il giovedì dalle 9.00 alle 10.00) oppure presso il Comune di Spessa (il giovedì dalle 11.00 alle 12.00)”.Mentre il sindacato vertenze che compiti ha?“Per questo servizio ci appoggiamo direttamente allo SNALV (Sindacato Nazionale Assistenza Lavo-ro e Vertenze). Siamo conciliatori e ci occupiamo dell’assistenza del lavoratore e del datore di lavo-ro presso l’Ispettorato del lavoro. Noi cerchiamo sempre di favorire la conciliazione, che fa rispar-miare soldi e tempo, senza doversi rivolgere ad un tribunale ordinario. Inoltre ci occupiamo di tutte le certificazioni e il conteggio delle buste paga. Un altro servizio molto importante, perchè il fe-

nomeno ha subito un forte incremento in questi anni, è quello per le colf e badanti. “Il settore del lavoro domestico è un passaggio fon-damentale per descrivere la situazione assistenzia-le in Italia, nel giro di 5 anni si parla di un aumento pari al 100% dei lavoratori (in regola) iscritti nelle casse dell’Inps e noi con l’Associazione Datoria-le UNSICOLF che rappresentiamo, forniamo tutti i tipi di assistenza nell’ambito di un rapporto di lavoro. Il datore di lavoro potrà effettuare tramite i nostri uffici, l’assunzione, il contratto di lavoro, le buste paga, il calcolo dei contributi, il modello CUD e il calcolo del TFR, non dovrà più pensare agli aspetti burocratici del rapporto di lavoro per-chè avrà a disposizione un addetto che chiarirà tut-ti i dubbi che potranno sorgere”.Alla ripresa dopo la pausa estiva di cosa vi oc-cuperete?“Attualmente ci stiamo occupando del contributo affitto che, quest’anno, è rivolto alle persone con disagio acuto, ovvero solamente a quelle persone in gravissime difficoltà. Questo disagio viene stabi-lito da un indicatore regionale, l’ISEE FSA, che, al contrario del normale ISEE, tiene conto di diversi fattori in più. La situazione è particolarmente criti-ca perchè se non cambiano i parametri quest’anno potranno accedere al contributo solo il 10% del-le domande presentate l’anno scorso, mettendo in grave pericolo il regolare pagamento delle rate di affitto. Negli anni passati il contributo nei casi di maggior rilevanza, copriva il 20, 30, 40% del canone annuo totale, moltissime di queste persone (tra cui anche anziani, disoccupati e invalidi) non avranno più accesso al contributo e si troveranno a dover sostenere interamente la quota nei confronti dei padroni di casa non riuscendo ovviamente ad onorarla”.

di oliviero mAggi

Centro di Assistenza Fiscale, difesa del consumato-re, consulenze legali, regolarizzazione di colf e ba-danti. Sono questi solo alcuni dei servizi offerti dal Centro Servizi Lavoro, che ha sede a Stradella, ma che interessa anche parecchi Comuni del circonda-rio. Particolarmente attiva è la parte che riguarda la difesa del consumatore, tramite l’Associazione U.DiCon, soprattutto in questi periodi, dove le truf-fe sono all’ordine del giorno. E anche il servizio per la regolarizzazione delle badanti aiuta sia il lavora-tore che il datore di lavoro a farsi strada in questo mondo, che diventa ogni giorno più complicato. Responsabile del Centro e Segretario provinciale U.DiCon è Giovanni D’Errico, che precisa: “Il no-stro centro è un progetto concreto: non siamo una società di centro servizi”.Che cosa offre il vostro Centro?“Il nostro Centro fa capo alla FNA (Federazione Nazionale Agricoltura), che è un po’ la nostra casa madre. I servizi che offriamo sono molti: abbiamo l’Unione di Difesa del Consumatore (U.DiCon), il sindacato pensionati, il sindacato vertenze e l’As-sociazione datoriale Unsicolf, che si occupa di aiutare il datore di lavoro che vuole trovare una badante. Abbiamo a disposizione anche un ufficio legale, per qualsiasi tipo di controversia, con un ci-vilista, un penalista e un penalista per il Tribunale dei minori”.L’Unione di Difesa dei Consumatori di cosa si occupa?“L’Associazione U.DiCon ha come scopo principa-le la tutela dei diritti dei cittadini quali consumatori ed utenti di servizi pubblici e privati, il diritto alla salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, il diritto all’informazione e alla corretta pubblicità, alla correttezza dei contratti e all’ero-gazione di servizi pubblici efficienti. In pratica ci occupiamo di tutto ciò che riguarda le problemati-che del cittadino, come ad esempio le bollette trop-po alte, oppure i cambi di gestore delle utenze: di solito le persone si lasciano convincere a cambiare gestore e poi, puntualmente, vogliono ritornare a quello di prima. Noi ci occupiamo dell’assistenza del cittadino sotto tutti questi aspetti”.Nella zona di Stradella, negli ultimi tempi, quali sono i casi più frequenti che vi vengono sotto-posti?“In questo periodo i cambi di gestore sono all’ordi-ne del giorno sul nostro territorio. Uno degli ultimi casi è stato quello di un cittadino di Stradella, in-valido, che è stato convinto a cambiare gestore del gas e della luce. Si è rivolto a noi, ma, nonostan-te avessimo fatto la revoca per entrambi, i gestori hanno mandato ugualmente il contratto da firmare. Noi allora abbiamo scritto direttamente all’Autho-rity, che dovrebbe controllare questi gestori. Tutto ciò, però, ha causato un grande disagio per la per-sona. Per questo noi suggeriamo ai nostri utenti di non fare mai nulla se non ne sono convinti e, per qualsiasi cosa, di rivolgersi a noi”.Sempre per quanto riguarda la difesa del consu-matore avete creato, anche attraverso delle vi-gnette, la figura del “Signor C”. Di cosa si tratta?

GiovanniD’Errico

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“L’Amministrazione ha dimostrato la sua incompetenza e incapacità tecnica”

IL CONSIGLIERE DI MINORANZA BRUNI CRITICO SUL REGOLAMENTO IRPEFOL

TREP

O

ammonta ad 1.788.803 euro”.L’introduzione dell’Imu quali entrate ha fruttato per le casse comunali?“Nella seduta consigliare dello scorso 20 giugno la Maggioranza ha approvato l’istituzione dell’IMU (Imposta Municipale Unica) che, ad oggi, con il ver-samento del primo acconto, ha portato nelle casse comunali circa 258.000,00 euro. Nella stessa seduta hanno voluto istituire l’addizionale comunale dell’IR-PEF, con previsione d’incasso pari a 61.500,00 euro per integrare i forti tagli dei trasferimenti statali e per garantire i servizi alla cittadinanza”.Che cosa ne pensa di queste scelte?“Dobbiamo chiederci quali servizi vogliono garanti-re con le nuove entrate, considerato che sono gestiti in concessione il servizio idrico integrato, l’illumi-nazione votiva, il servizio di pubblicità ed affissione, il servizio di distribuzione del gas metano e il servi-

zio di mensa scolastica è finanziato per oltre il 50% dai fruitori. Sono funzionanti il servizio di trasporto scolastico ed il servizio di trasporto (per un periodo limitatissimo) alle terme di Rivanazzano, in compen-so si deve notare la totale mancanza del servizio di assistenza domiciliare per gli anziani”.Sull’Irpef, invece, come si è mossa la maggioran-za?“Questa Amministrazione Comunale ha dimostrato tutta la sua protervia, la sua incompetenza e l’inca-pacità tecnica nel redigere ed approvare il Regola-mento dell’addizionale IRPEF. Sempre nella seduta del 20 giugno hanno approvato un testo modificato solo poche ore prima del Consiglio aggiungendo un comma penalizzante per il contribuente (incassare il minimo di € 4,00 anziché € 12,00 come di Legge), af-fermando che non è una modifica sostanziale, comun-que contravvenendo ai dettami stabiliti dallo Statuto Comunale”.È intervenuto, addirittura, il ministero delle Fi-nanze. Come mai?“Dopo la trasmissione del documento alle autorità competenti si sono visti inviare dal Ministero delle Finanze una nota con cui veniva imposta, pena nulli-tà dell’atto, la modifica ad alcuni commi dell’art. 3 in quanto erano in palese violazione delle Leggi vigenti (anche queste non erano modifiche sostanziali?), di conseguenza si è dovuto convocare una seduta il 10 agosto per potere sopperire alle mancanze precedenti ed il Sindaco ha accusato il funzionario ministeriale di eccessiva fiscalità e pignoleria”.Lei ha parlato di degrado dell’ambiente urbano. A cosa si riferisce?“Tra tutto quello su cui si poteva risparmiare, l’Am-ministrazione ha deciso di farlo sul verde pubblico e sull’arredo urbano. Emblematica è la panchina quasi distrutta, che si trova in fregio al Castello Premoli ed è transennata per pericolo crolli dalla torre del castello. È da vedersi il degrado imperante nei parchi e giardini pubblici. Nel centro storico stanno caden-do palazzi storici e quel che è peggio con il pericolo dei passanti, per l’incolumità pubblica si mettono due transenne ed ogni problema è risolto!”.

ed è intervenuto addirittura il Ministero delle Finan-ze a chiedere delle modifiche. Nella lettera inviata da Roma, infatti, si legge: “Si invita pertanto il Comune di Montebello della Battaglia a voler annullare, […] entro quindici giorni dal rilevamento della presente nota, la delibera consiliare n° 6 del 20 giugno 2012 e l’art. 3 del Regolamento in materia di addizionale comunale IRPEF nelle parti contestate. […] In man-canza, quest’Amministrazione si riserva la facoltà di impugnare i predetti provvedimenti”. Inoltre la mag-gioranza, nonostante un bilancio di quasi due milioni di euro, avrebbe risparmiato troppo sul verde pubbli-co e l’arredo urbano, altro punto debole, sempre se-condo Bruni, dell’azione della Giunta.Consigliere Bruni, qual è il suo giudizio sul bilan-cio approvato dal Comune di Montebello?“Dal rendiconto della gestione finanziaria dell’eser-cizio finanziario del 2011 risulta un fondo cassa di 226.206,1 euro e nel bilancio di previsione per l’an-no 2012 è già previsto un avanzo di amministrazione pari a 61.000,00 euro. Ad una lettura superficiale dei dati si dovrebbe encomiare gli Amministratori, ma, purtroppo, il tutto è ottenuto a discapito dei cittadini, col degrado dell’ambiente urbano e del verde pubbli-co. Per quest’anno sono previsti interventi alla via-bilità (sviluppo strade comunali pari a km 29,24) e sistemazione marciapiedi per 5.300 euro, ampliamen-to ed ammodernamento illuminazione pubblica pari a 7.300 euro, manutenzione e pulizia rete fognaria per 10.000 euro. Cifre davvero ridicole in un bilancio che

IL PERIODICO NEwS LO TROVATE A:EDICOLE: Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Varzi; Zavattarello. OSPEDALI: Varzi; Voghera; Broni, Stradella. FAR-MACIE: Salice Terme; Godiasco. DISTRIBUTORI DI CARBURANTI: Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria; Varzi. BAR: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo di Pregola; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella V.; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago; Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo; Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Codevilla, Golferenzo, Menconico, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de Giorgi, Portalbera, Rocca de Giorgi, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Silvano Pietra, Volpara, Zenevredo, Arena Po, San Cipriano. PIZZERIE E RI-STORANTI: Voghera; Retorbido; Rivanazzano; Salice Terme; Godiasco; Ponte Nizza; Bagnaria; Varzi; Santa Margherita Staffora; Brallo; Valverde; Zavattarello; Romagnese; Torrazza Coste; Montebello; Fumo; Torricella Verzate; Casteggio; Santa Giuletta; Broni; Stradella; Val di Nizza; Fortunago. CONCESSIONARIE AUTO: Voghera; Stradella; Broni; Casteg-gio; Salice Terme. AGRITURISMI: Val di Nizza; Rivanazzano; Godiasco; Bagnaria; Santa Margherita Staffora; Valverde; Montebello; Fortunago; Val di Nizza; Brallo di Pregola: Varzi; Santa Margherita Staffora, Valle Versa. CENTRI COMMER-CIALI: Romera; Ramonda. PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: Voghera; Rivanazzano Terme; Casteggio.

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di oliviero mAggi

Il consigliere di minoranza Gugliel-mo Bruni, capogruppo del gruppo consiliare “Montebello più nuovo e sicuro”, torna ad attaccare la Giunta guidata dal Sindaco Fabrizio Mar-chetti. Questa volta a scontentare l’esponente dell’opposizione è il bi-lancio, approvato dal Consiglio co-munale all’inizio dell’estate. Secondo Bruni l’Amministrazione ha sbagliato a redigere il Regolamento per l’Irpef

Guglielmo Bruni

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Maggi: “La Giunta ascolti le nostre proposte, è ora di voltare pagina”

IL COMITATO CLASTIDIUM ALL’ATTACCO DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALECASTEGGIO

di oliviero mAggi

Il Comitato Clastidium, che riunisce i commercian-ti della zona alta di Casteggio, torna ad attaccare la Giunta Callegari. Secondo il Presidente, Giancarlo Maggi, nulla è ancora stato fatto per valorizzare Piazza Martiri e questo sta causando la chiusura di molte attività. Per protesta il Comitato non ha parte-cipato all’organizzazione dei Venerdì di Casteggio e continuerà a dare battaglia fino a che non verranno accolte le proposte. Presidente Maggi, un suo giudizio sui Venerdì sera di Casteggio appena conclusi.“La manifestazione dei Venerdì di Casteggio è or-mai consolidata e va per suo conto. Il Comitato Cla-stidium per il primo anno non ha partecipato per protesta, però abbiamo notato come la zona alta di Casteggio fosse chiusa e che fossero interessate solo le due piazze e la via Roma. La via Cavour non ha visto nulla per tutti i nove venerdì sera. Inoltre l’80% dei negozi è rimasto chiuso ed erano aperti solo i bar”.Però tante persone sono venute a Casteggio in quelle serate.“La manifestazione ha portato sicuramente gente in città, però abbiamo constatato la mancanza di alme-no 500-600 persone, che sono venute solo la prima sera e poi sono andati da altre parti. Inoltre lo scor-so anno il Comitato aveva raccolto 83 sponsor. Per-

ché quest’anno il Comune ha raccolto solo 13 spon-sor? Mancavano i soldi oppure c’è qualcos’altro?”.Secondo lei, quindi, le iniziative che vengono or-ganizzate sono sbagliate?“Anche la manifestazione “Calici di Stelle” ha por-tato gente da fuori, però sono iniziative che da sole non vogliono dire niente. Birrart è sempre un suc-cesso, ma è in periferia e non c’è alcun beneficio per i commercianti. Però non si può sviluppare l’Oltre-pò senza valorizzare i nostri vini”.Da cosa nasce la vostra protesta con l’Ammini-strazione?“Sul programma elettorale di tre anni fa, che ab-biamo contribuito a scrivere, avevamo specificato alcune cose che, puntualmente, sono state ignorate o è stato fatto il contrario. Basti pensare ai 190 mila mq di aree commerciali, previste nel Pgt, che poi fortunatamente Bosone ha bloccato. Oltre a quello poi vogliamo essere presenti anche noi alle manife-stazioni e non sono le solite due piazze”.Anche i rapporti con l’Assessore al Commercio del Comune, Lorenzo Vigo sono burrascosi da qualche tempo.“L’Assessore Vigo aveva promesso che nella zona alta di Casteggio avrebbe aperto un bar. Invece non c’è nemmeno una panchina ne’ un cestino dei rifiuti. È dal 1985 che non è più stato toccato niente. La scusa è che sarebbe una soluzione troppo difficile da realizzare”.

Presidente Maggi, il Comitato sta organizzando per fine settembre un incontro. Di che cosa si trat-ta?“Il 27 settembre organizzeremo una tavola roton-da, che avrà come tema l’economia casteggiana e quella nazionale. Relatori saranno personaggi mol-to importanti del mondo sindacale, universitario e dell’imprenditoria. L’invito è rivolto davvero a tutti i cittadini che vogliono fare delle proposte concrete per il bene della città”.Qual è il vostro intento?“Vogliamo dare una scossa all’Amministrazione e a tutta Casteggio. La gente è stufa e vuole cambiare. È inutile che il Sindaco Callegari si arrabbi: è meglio che inizi ad ascoltare le nostre proposte. È ora di voltare pagina”.

Le vostre proposte quali sono?“Noi continueremo a protestare fino a quando non verrà fatto qualcosa qui in alto. Le nostre proposte sono sempre le stesse: far venire nella zona alta almeno i produttori agrico-li e pensare a delle agevolazioni fi-scali per chi vuole aprire un’attività. Altrimenti tutti cercano di andare in via Roma. E, invece, in via Garibaldi 5 negozi sono già chiusi. Anche noi siamo cittadini casteggiani. Perché ci dicono sempre di no?”.

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“Musica, spettacolo, intrattenimento per valorizzare le eccellenze dell’Oltrepò”

RITORNA OLTREVINI, PRESSO LA CERTOSA CANTÙ, DAL 21 AL 23 SETTEMBRECASTEGGIO

di oliviero mAggi

Anche quest’anno, da venerdì 21 a domenica 23 settembre, presso la cornice della Certosa Cantù di Casteggio, si terrà la 42^ edizione di Oltrevini, una tre giorni di musica, cultura e spettacolo che sono da cornice alle “eccellenze” gastronomiche e enologiche dell’Oltrepò Pavese. L’organizzazione di Oltrevini 2012 è affidata alla Società i-Agency di Patrizio Chie-sa & C. S.n.C. con sede in Casteggio, che ha avuto l’incarico direttamente dal Comune. “Grazie a tut-ti - afferma Chiesa - è stato possibile allestire la 42° Edizione di Oltrevini, e, come dice il sotto titolo, To be continued, ci auguriamo che anche questa edizione contribuisca a dare continuità a questa manifestazio-ne, la più antica legata al vino in Oltrepò Pavese e in Lombardia, che può essere cambiata nel tempo, ma rimane pur sempre l’evento vitivinicolo di riferimen-to per il nostro territorio”. L’organizzazione ha voluto ringraziare pubblicamente il Comune di Casteggio, i main sponsor Intesa San Paolo e Agriventure, la Camera di Commercio della Provincia di Pavia, la Provincia di Pavia, il Consorzio Tutela Vini Oltre-pò Pavese, la Pro Loco Clastdium, l’associazione O.N.A.V., il Ristorante Cà Vegia di Salice Terme, le Aziende Vitivinicole partecipanti e tutti i collaborato-ri. La manifestazione sarà inaugurata venerdì 21, alle ore 18.30, presso il Cortile del Chiostro della Certosa, alla presenza delle Autorità locali ed ecclesiastiche.Patrizio Chiesa, qual è l’aspetto principale di Ol-trevini 2012?“Quella di quest’anno sarà un’edizione che segue una tendenza nazionale nel trasformare le manife-stazioni un tempo legate solo al tema del vino in un format dove musica, spettacolo ed intrattenimento si fondono in un mix perfetto personalizzando e carat-terizzando la manifestazione stessa affinchè possa attirare un pubblico più ampio, non solo interessato al vino, ma che poi indirettamente, possa interessarsi anche alle eccellenze “enoiche” dell’Oltrepò Pave-se”.Si parte subito venerdì, dopo l’inaugurazione, con un classico: la “Cena con l’opera”. “Sì, venerdì, alle ore 20.30, presso la Sala Audito-rium, si terrà questa serata di gala, in cui abbiamo voluto applicare alla cucina della Provincia di Pavia il felice connubio tra l’Opera lirica italiana e la sua tradizione enogastronomica. Il titolo completo della serata, infatti, è “A cena con l’Opera - perché la buo-na cucina e il bel canto vanno splendidamente d’ac-cordo”. Nel corso della cena le atmosfere magiche delle arie delle più famose Opere liriche si fonderan-no con i piatti tipici del territorio e dei vini D.O.C. e D.O.C.G. dell’Oltrepò Pavese”.Quali saranno i protagonisti di questa prima se-rata?“Per quanto riguarda la parte dell’Opera, i princi-pali protagonisti saranno i tre tenori Giorgio Trucco, Emanuele Servidio e Miguel Sanchez, accompagnati al Violoncello Arianna Menesi, Solista di “Rondò Ve-neziano”, e al Pianoforte il Maestro Andrea Alberti-ni. Le musiche saranno di Verdi, Puccini, Mascagni, De Curtis, Cilea, Rossini. Per la parte culinaria, in-vece, protagonista sarà lo Chef Damiano Dorati del Ristorante Cà Vegia di Salice Terme, che ci offrirà alcuni piatti tipici della nostra tradizione, come il ri-sotto mantecato alla vogherese con gelato di mostar-

da, oppure la tradizione dolce dell’Oltrepò, ovvero torta di mandorle, zuppa alla vogherese e preferita di Broni”.Durante il weekend, poi, grande spazio ai vini dell’Oltrepò Pavese. Quali saranno gli eventi più importanti?“Gli Spumanti e Vini del territorio sono i protagoni-sti in assoluto della manifestazione. Saranno proposti in degustazione libera, curata da Onav Lombardia, nelle giornate di sabato 21 e domenica 22, nel Cave-au d’Oltrepò, interamente dedicato al Cruasè; nella suggestiva Sala Auditorium, inoltre prenderanno po-sto i migliori vitivinicoltori che incontrando il pubbli-co presenteranno le loro produzioni. Particolarmente interessante, domenica alle ore 16.00, presso il cor-

curati dall’esperto eno-gastronomo oltrepadano Giuliano Cereghini, il quale guiderà il pubblico alla scoperta dell’insaccato tipico per eccellenza dell’Ol-trepò Pavese, il Salame, e la produzione artigianale delle Ciambelle di Staghiglione. In entrambi i labora-tori abili artigiani esporranno la produzione comple-ta delle due filiere. Domenica 23 settembre, per tutta la giornata, gli “Incontri d’autore con il produttore” sapranno soddisfare il pubblico in degustazioni gui-date non solo legate al vino ma anche alle singole storie aziendali”.Le serate di sabato e domenica, infine, a cosa sa-ranno dedicate?“La serate, con le suggestive luci della Certosa Can-tù, prenderanno vita con musiche, spettacoli e cul-tura. Dopo la Cena con l’Opera della prima sera, sabato 22, con inizio alle ore 21.00, si ride con “Il Comico in Certosa”: quest’anno sarà Leonardo Ma-nera a presentare il suo ultimo spettacolo. Durante la serata conclusiva di domenica 23, infine, ci sarà “La Notte dei Talenti”. Madrina della serata e co-presentatrice Sara Ventura, conduttrice radiofonica e televisiva. Momento clou sarà la premiazione con “Il Talento d’Oro” delle eccellenze enoiche ed eno-gastronomiche della provincia di Pavia, dei “Talenti di domani” e di personaggi che per le loro attività hanno contribuito alla diffusione e alla conoscenza del territorio. È giusto che le amministrazioni locali riconoscano loro su un palcoscenico locale impor-tante un riconoscimento pubblico”.

tile del chiostro, “Dégorgement à la Volée”: la fase finale della produzio-ne dello Spumante Metodo Classico, la sboccatura a mano dello Spumante prima del rabbocco e dell’imbottiglia-mento, con degustazione libera. Coor-dina l’enologo Marco Bertelegni”.Non solo vino, però, ma anche pro-dotti locali di qualità.“All’interno della medesima sala del-le degustazioni, sabato 21 avranno luogo due “Laboratori del Gusto”

Patrizio Chiesa

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SETTEMBRE 2012il Periodico 40

Bagnoli: “Dopo la sentenza, Pdl e Lega esultano, ma è solo una vittoria di Pirro”

L’EX CONSIGLIERE COMUNALE INTERVIENE NELLA VICENDA FARMABRONIBR

ONI

di oliviero mAggi

Il primo round della vicenda della Farmabroni si conclude con la vittoria degli allora amministratori Elisabetta Troysi, allora Sindaco della città, Patrizia Bancher e Daniela Fantoni, allora assessori comunali. L’arbitro, avvocato Roccioletti, infatti, non ha ritenu-to di attribuire al Cda della farmacia il risarcimento danni, come invece chiesto dall’attuale dirigenza del-la Farmabroni, per aver concesso il premio di produ-zione al Direttore Generale, Pierluigi Carena, a voce e non tramite una delibera. Molto probabilmente, ora, la società farà ricorso in appello. L’ex consigliere comunale di Forza Broni, Antonio Bagnoli, che dai banchi del Consiglio aveva seguito tutte le tappe della vicenda, vuole dire la sua e chiarire alcuni aspetti. “I gruppi politici di Broni si attaccano a vicenda, - af-ferma Bagnoli - senza spiegare ai cittadini la reale questione della Farmabroni. Ora, dopo la decisione dell’arbitrato, Pdl e Lega cantano vittoria, ma posso assicurare loro che è solo una vittoria di Pirro”.Quando inizia la vicenda della Farmabroni?“Per capire meglio la vicenda della Farmabroni dobbiamo partire dal 2001, quando la Giunta Troysi si trova a nominare il Consiglio di amministrazione della farmacia. È la prima volta che un Sindaco e due dei suoi assessori, Patrizia Bancher e Daniela Fantoni, entrano nel Cda di una società che fa capo al Comune, rispettivamente come Presidente e consi-glieri. È una nomina che ha tanti dubbi di legittimità ed è stata, quanto meno, inopportuna”.A cosa si riferisce, in particolare?“Questi amministratori si sono rivelati degli incapa-ci e, non sapendo assolutamente come far funzionare una società del genere, hanno delegato tutta la ge-stione della Farmacia al Direttore Generale Carena, che poteva fare e disfare quello che voleva, senza neppure attivare nessun meccanismo di controllo. Tanto che, quando si è scoperchiato il pentolone, è emerso che non era mai stato fatto alcun inventario e che mancavano ben 220 mila euro di magazzino. A tal proposito il dott. Borella (Amministratore unico della Nuova Farmabroni, subentrato a Carena ndr) ha fatto un esposto alla Procura di Voghera in quanto aveva riscontrato che erano state emesse delle fatture senza alcun riscontro. Questi fatti dimostrano la giu-sta causa del licenziamento del Direttore Generale”.Facciamo, però, un passo indietro e arriviamo alla questione oggetto dell’arbitrato.“Sì, nel 2004 è stata attivata la vendita all’ingros-so dei farmaci, mentre, fino ad allora, l’unica vendi-

ta consentita era quella al banco. Sempre in quella fase il Cda, guidato dall’ex Sindaco Troysi, sostiene di aver deliberato, anche se non c’è alcun riscontro scritto sui libri delle delibere, di riconoscere al Di-rettore Generale un incentivo, un premio di produ-zione del 5% sul fatturato della società, non sapendo distinguere tra utile e fatturato. Sta di fatto che tale percentuale, per la gestione dell’ingrosso, ha inciso per oltre 350 mila euro sui bilanci della società e ha generato perdite, che ammontano, in sette anni, a più di 700 mila euro”.Cosa significa che gli amministratori non hanno saputo distinguere tra fatturato e utile?“La spiegazione è molto semplice e mi permetta di fare un esempio per chiarire ai cittadini questo con-cetto molto importante: la società ha un fatturato di 4 milioni di euro annui. Il 5% del fatturato corrisponde a 200 mila euro, corrisposti annualmente al Direttore Generale, oltre, ovviamente, al suo stipendio mensi-le. Se invece avessero usato il buon senso e avessero considerato l’utile, che su 4 milioni di fatturato è cir-ca 480 mila euro, l’incentivo non sarebbe più stato di 200 mila euro ma di 24 mila euro, con un enorme differenza per le casse della società”.Quindi, di chi è la responsabilità di questa deci-sione?“In forza di questa decisione del Cda il Giudice del lavoro di Voghera, nella sentenza di licenziamento del Direttore Generale attribuisce al Cda la respon-sabilità di aver dato questi soldi in più. È per questo che l’Amministratore unico della società ha dovuto attivare un arbitrato per il recupero di tali somme”.L’arbitrato, però, ha dato torto al Comune di Bro-ni.“La decisione non poteva che essere questa. L’arbi-tro ha dovuto prendere atto delle decisioni del Cda in merito al premio di produzione: non si possono pre-tendere i soldi da Carena, perchè quelli gli sono stati concessi dal Cda, anche se a voce, e ormai sono i suoi. Come ho detto prima, però, la sentenza del Giu-dice del lavoro di Voghera ha attribuito la responsa-bilità di quelle cifre stratosferiche agli allora ammi-nistratori. La morale è che, in un modo o nell’altro, i soldi devono ritornare nelle casse del Comune di Broni”.Lei ha parlato di vittoria di Pirro. Perchè?“Perchè, arrivati a questo punto, risulta strumentale il tentativo di addossare ad altri, come si legge nei volantini di Pdl e Lega, la responsabilità di una si-mile gestione fallimentare decisa dall’allora Presi-dente Troysi e dai consiglieri Bancher e Fantoni. In particolare mi stupisce il comportamento del leghista Bosini che, a quel tempo, come capogruppo di mag-gioranza, aveva avallato tali nomine e tali decisioni catastrofiche per una qualsiasi società. E stupisce ancora di più che i leghisti puri come Braga ed Er-cole abbiano avallato la nomina del Sindaco Troysi a Presidente del Cda, sapendo che era incompatibile, anche se avida di poltrone”.Ora che succederà?“Ora ha fatto bene il Sindaco Paroni ad indirizzare l’Amministratore unico nel promuovere il ricorso in appello, che verrà discusso nel 2014, al fine di tute-lare gli interessi dei bronesi. Pertanto i consiglieri della lista “Broni per il futuro”, ed in particolare Bo-sini, nuovo approdato in forza alla Lega, dovrebbe-ro avere almeno l’onestà intellettuale di dire ai loro concittadini come stiano realmente le cose”.

LA GUERRA DEI VOLANTINILa Lega: “Autunno caldo per Paroni”Incomincia la Lega nord con un volantino dal titolo “Il Sindaco delle cause perse”: “Sembra quasi che il Sindaco e la sua Giunta, - si legge nel volantino - arrampicandosi sugli specchi, ab-biano tentato un recupero di soldi sparando nel mucchio”. Il riferimento è al fatto che i soldi re-cuperati dall’arbitrato sarebbero già stati messi a bilancio dal Comune: “Non vorremmo che il ner-vosismo del Sindaco - si legge ancora - sia dettato dal fatto che questi ipotetici 400 mila euro, che dovevano essere impropriamente corrisposti dal vecchio Cda, siano già impegnati nel bilancio co-munale 2012. Ciò creerebbe un autentico buco o, cosa ancora più grave, un debito fuori bilancio”. E dopo aver accusato “questa amministrazione di pseudo centro-sinistra” di voler denigrare l’ex Sindaco Troysi a spese dei cittadini, la Lega nord dichiara che i suoi consiglieri presenteranno a set-tembre una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco. Immediata la risposta di Rifondazione comunista. Dopo aver chiarito le motivazioni che hanno spinto il Comune a richiedere l’arbitrato il volantino risponde alle critiche della Lega: “Di fronte a questa serie di falsità - si legge - ripetiamo ancora una volta che non vogliamo pagare noi per errori commessi da altri in passato. Non spariamo nel mucchio, non cerchiamo vendetta ma verità e giustizia”. E poi viene riportato uno stralcio del-la sentenza di licenziamento del Direttore della Farmabroni Carena e viene ribadito come tutta la questione sia opera di Pdl e Lega, mentre la nuova società “ha prodotto un risultato positivo pari a 165 mila euro, di cui 148 mila versati al Comune e 17 mila accantonati come utile”. Inevitabile la replica del Pdl: dopo aver definito i comunisti di Rifondazione “uomini signorsì, senza se e senza ma e senza dignità, del Sindaco Paroni” e “ser-vi scemi” snocciolano alcuni dati per dimostrare che con il vecchio Cda la farmacia ha prodotto dell’utile, cosa che non è avvenuta con Paroni: “Dall’ottobre 2002 all’agosto 2006 sono entrati nelle casse del Comune € 664.298 per affitto di at-tività e € 229.780 di utile”. Mentre, stando a quei dati, nel 2008 ci sarebbe stato un passivo di 197 mila euro. E sulla mozione di sfiducia si legge che “se sarà possibile, chiederemo il voto segreto per fare la conta di quanti ancora vogliono seguire questo Sindaco verso il baratro della bancarotta del Comune di Broni”. Anche il Pd interviene nel dibattito a sostegno dei colleghi di maggioranza: “Troviamo semplicemente stupefacente - scrive il circolo - che adesso chi ha permesso tutto ciò sal-ga in cattedra e si permetta di dare lezioni”. E poi ribadisce le cifre del volantino di Rifondazione, affermando che “tutto il resto è solo il canto della prima gallina”. A leggere questi manifesti sembra che la battaglia sia solo all’inizio. E non è un caso che Vittorio Braga ed Emilio Bosini, esponenti di punta della Lega Nord, parlino di un “autunno molto caldo per il Sindaco Paroni”. (O.M.)

AntonioBagnoli

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BRONIL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PUNTA SULLA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

“Vogliamo sviluppare l’itinerario turistico di Broni e della Valle Scuropasso”di oliviero mAggi

L’Amministrazione comunale di Broni si prepara all’Oltrepò Wine Festival, organizzato con il Co-mune di Stradella, dal 6 al 9 settembre prossimi (ne parliamo anche nella sezione “Eventi”). A Bro-ni, in particolare, si svolgerà la Festa dell’Uva, in collaborazione con la locale Pro Loco. La mani-festazione conclude il ricco programma di eventi dell’estate bronese. Ne parliamo con il Sindaco di Broni, Luigi Paroni, con il consigliere Matteo Ca-liogna, delegato all’organizzazione eventi, e con il consigliere Pietro Alberto Merlini, delegato alla promozione turistica.Sindaco Paroni, come mai si è deciso di unifica-re le festa di Broni e Stradella sotto l’etichetta di “Oltrepò Wine Festival”?“Già in passato altre due volte con il Festival “Alla salute!” Broni, Casteggio e Stradella aveva-no dato vita ad eventi sinergici per la promozione del territorio oltrepadano vitivinicolo. Credo fer-mamente che bisogna superare le logiche campa-nilistiche, perché tanti micro-progetti non possono che produrre micro-risultati. Al contrario l’unione fa la forza e quindi diventa imperativo, soprattutto in un momento dove le risorse sono sempre meno, fare sistema per ottimizzare i costi ed ottenere mi-gliori risultati. Penso che soprattutto il progetto di comunicazione integrata che è stato realizzato porterà a far conoscere al di fuori dei nostri confi-ni gli eventi in programma ed attirerà sicuramente molti turisti”.Qual è stato il ruolo dell’Amministrazione co-munale nell’organizzazione della Festa?“E’ stato un ruolo chiave di indirizzo politico e di programmazione di concerto con l’Amministrazio-ne comunale di Stradella e di altri comuni dell’Ol-trepò orientale. Inoltre si è occupata della raccolta di sponsorizzazioni senza le quali ben poco si po-trebbe fare. Agli sponsor va il nostro sentito grazie. Da un punto di vista organizzativo l’Amministra-zione si avvale soprattutto della collaborazione della Pro loco, oltre che di altre associazioni per singoli eventi. Anche a loro va la nostra gratitu-dine”.Consigliere Caliogna, delegato all’organizzazio-ne eventi, quali saranno gli eventi più importan-ti in calendario a Broni?“Giovedì 6 si terrà la serata inaugurale con tutti i Sindaci della Valle Scuropasso e lo spettacolo di danza; venerdì 7 la serata dedicata ai giovani e sabato 8 la “festa in piazza” entrambe a cura di Antenna 3; la domenica è piena di appuntamen-ti interessanti: dagli stand enogastronomici (con degustazione di vini e prodotti tipici) ai merca-tini dell’antiquariato, agricoli e di merci varie; dall’animazione per adulti con sfilata di banda e trattori d’epoca alle manifestazioni pomeridiane con gli arcieri e la mongolfiera; si concluderà con il ballo liscio e l’orchestra di Diego Zamboni, a cura della Pro loco, che gestirà anche l’area risto-razione con menù che tende a valorizzare la tradi-zione locale”.Una delle novità è la manifestazione “Broni’s

got talent”. Di che cosa si tratta per la precisione ?“Si tratta di uno spettacolo-con-corso dedicato ai giovani, che si esibiscono in canti, balli, imitazio-ni, barzellette, sulla falsariga dello spettacolo condotto da Gerry Scotti e Maria De Filippi per intenderci. Una giuria qualificata selezionerà i migliori e chi vince può partecipare ad analogo spettacolo trasmesso da Antenna 3”.Qual è il bilancio complessivo degli eventi dell’estate bronese?“Mi sembra ampiamente positivo per la notevole partecipazione dei cittadini, che premiano il lavoro delle Associazioni coinvolte. In particolare “Broni by night” è una manifestazione ormai consolidata e sempre più apprezzata perchè fa vivere la città, creando inoltre occasione di rilancio per le attività commerciali”.Qualche domanda anche al consigliere Merlini, delegato alla promozione turistica. Che cosa vi aspettate dalla kermesse di settembre?“La Festa dell’Uva e del Vino, all’interno di “Ol-trepò Wine Festival”, è un tassello importante nel quadro del rilancio turistico della Città di Broni. Anno dopo anno ci aspettiamo possa diventare sempre di più un momento fondamentale per far conoscere Broni ed il territorio circostante, una manifestazione che contribuisca a trasmettere una immagine ”nuova” della nostra città, ad oggi trop-po legata a tristi vicende del passato. Sono convin-to che nel tempo il nostro impegno su questo fronte contribuirà al rilancio complessivo della Città”.Cosa avete in programma in futuro per quanto riguarda la promozione turistica?“Suscitare un nuovo interesse verso la città di Bro-ni ed il territorio bronese è basilare. In questa lo-gica vogliamo sviluppare insieme alla Provincia e di concerto con i comuni l’itinerario turistico del-la Valle Scuropasso. Vogliamo attivare iniziative che tendano a fare emergere il meglio che il nostro territorio può regalare al turista che decida di tra-scorrere qualche ora o qualche giorno nella no-stra zona, che mi creda, già oggi per molti aspetti non ha nulla da invidiare ad alcune zone più note della Toscana. In questo senso è fondamentale far crescere anche una consapevolezza in questa di-rezione”.È vero che c’è l’idea di aprire un Info Point ac-canto al Palazzo municipale?“Per far conoscere il territorio bronese e l’itine-rario turistico della Valle Scuropasso sarà neces-sario da parte della Amministrazione Provinciale attuare una campagna informativa mirata ed ef-ficace. Broni è la città capofila dell’itinerario e quindi in città potrebbe essere utile avere un punto informativo per rispondere meglio alle richieste che in sede locale potrebbero avere tutti coloro che arriveranno. Peraltro Casteggio l’ha già aperto e Stradella è in procinto di farlo. Broni non può essere da meno, scegliendo una collocazione stra-tegica oggi non ancora formalizzata”.

Luigi Paroni

Matteo Caliogna

Pietro Alberto Merlini

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“Nessuno lo vuole, ma diventa un problema impedirne la realizzazione”

LA DECISIONE SULL’IMPIANTO A BIOGAS RINVIATA AL 10 OTTOBRE PROSSIMOST

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LLA

di oliviero mAggi

La terza Conferenza dei servizi sul progetto di im-pianto a biogas, nella zona industriale di Stradella, si è conclusa con un rinvio al prossimo 10 ottobre. La società Scor2, infatti, ha presentato troppo tardi la documentazione necessaria ai Vigili del Fuoco, che quindi non sono riusciti a formulare il parere di conformità. Sembra così allontanarsi la possibilità di realizzazione dell’impianto, che ormai non vuole più nessuno. Il Sindaco di Stradella, Pierangelo Lombar-di, ci spiega come e quando è iniziata la vicenda e le contrarietà della sua maggioranza al progetto.Sindaco Lombardi, che cosa si è deciso nell’ultima Conferenza dei servizi riguardo al progetto di im-pianto a biogas?“Alla conferenza non ero presente, egregiamente so-stituito dal vice sindaco Piergiorgio Maggi. La docu-mentazione pervenuta soltanto qualche giorno prima ai Vigili del fuoco ha fatto sì che, mancando il parere di conformità dello stesso (per la seconda volta!), la Conferenza è stata sospesa rinviata al 10 ottobre. Nel frattempo sono giunte nuove richieste di integrazione dei Vigili del fuoco al progetto presentato che spo-sterebbero ancora in avanti i 60 giorni a disposizio-ne degli stessi per formulare il parere definitivo. In sede di conferenza il Comune ha chiesto e ottenuto di rinviare la discussione delle proprie osservazioni tecniche, pronte per essere sostenute nell’occasione, alla nuova seduta”.Secondo lei cosa succederà ad ottobre?“Non so cosa succederà. Di sicuro quello che qual-cuno sperava si concludesse a giugno con l’autoriz-zazione all’impianto è ancora tutto in alto mare. Del resto siamo di fronte a una normativa che pare davve-ro assurda in molte sue parti. Le procedure autorizza-tive sono semplificate, penalizzano il ruolo degli Enti locali e si finisce per porre a carico del cittadino-con-tribuente i costi finali (il cittadino finisce per pagare due volte l’elettricità!) attraverso contributi, senza i quali queste operazioni di risparmio energetico non sarebbero economicamente sostenibili”.È vero che tutto è nelle mani della Provincia?“Questi impianti vengono considerati dalla norma-tiva di pubblico interesse (sic!) e tanto il DL 29 di-cembre 2003, n.387, quanto il DM 10 settembre 2010 (‘Linee guida per l’autorizzazione degli impianti ali-mentati da fonti rinnovabili’) favoriscono l’attuatore e lasciano all’Ente locale pochissimi margini d’in-tervento. Il Comune interessato viene espropriato di

ogni potere decisionale sull’istruttoria e sulla scelta finale, in quanto l’intera procedura autorizzativa fa capo alla Provincia. Ma anche in questo caso le ra-gioni di diniego devono essere ‘tecnicamente’ moti-vate e non possono essere di principio, di natura po-litica o semplice espressione di volontà”.Sia in Consiglio comunale sia negli altri incontri il Comune ha ribadito la sua contrarietà. Su cosa si basa questo vostro giudizio?“Potremmo dire che quella del progetto dell’impian-to di biogas è la storia di un paradosso: nessuno lo vuole, ma, a quanto è dato di vedere e di sapere, sembra proprio che sia molto problematico impedir-ne la realizzazione. Voglio dire subito che non siamo di fronte al ‘mostro’. Non c’è nessun orco cattivo da combattere. Parliamo di fonti rinnovabili. Si sfrutta-no liquami e sottoprodotti agricoli. Nei digestori si immettono le biomasse. Queste si trasformano in bat-teri. Il digestato serve come ammendante agricolo. In teoria un ciclo perfetto: si usano scarti per produrre energia. E ciò che si avanza si può ancora utilizzare. Ma, alla fine, viene da chiedersi: che bisogno ha il Comune di Stradella di un impianto di questo gene-re? Qual è la sua funzione in rapporto al territorio? Quali benefici in rapporto ai costi?”.Quali risposte vi siete dati?“Tutto avrebbe un qualche senso se l’impianto fosse piccolo, davvero confinato all’interno del ciclo pro-duttivo agricolo-aziendale e non ci fossero margini di speculazione finanziaria su una produzione che solo surrettiziamente pare funzionale alle esigenze della produzione e della lavorazione dell’impresa agricola. Anzi, nel nostro caso, il rapporto parreb-be addirittura invertito, quasi che l’azienda agricola diventi strumentale alla produzione di energia e non viceversa”.Quali documenti avete presentato per sostenere la vostra tesi?“Fin dalla prima riunione della Conferenza il Comu-ne di Stradella ha presentato due relazioni, redatte rispettivamente dal nostro Servizio Tecnico e dal Co-mandante della Polizia locale (nonché nostro Tecni-co d’igiene). Nel primo caso, al termine dell’istrutto-ria del Servizio tecnico, si trattava del verbale della riunione della Commissione Paesaggio del 16 mag-gio u.s., firmata dal suo presidente. In essa venivano indicate una serie di criticità rilevate, relativamente all’impatto olfattivo e batteriologico, alla necessità di una più precisa e diffusa mitigazione ambientale ai margini dell’ambito dell’intervento, alle ricadute in termini di traffico e compatibilità viabilistica, a più attente verifiche dal punto di vista idraulico”.L’altra, invece?“Nel secondo caso si trattava di un’approfondi-ta analisi sulle criticità viarie e sulla compatibilità ambientale di tipo viabilistico in relazione alle bio-masse in ingresso e in uscita dall’impianto. Nella re-lazione si metteva in evidenza l’insufficiente analisi delle emissioni prodotte dal traffico pesante indotto dall’entrata in funzione dell’impianto e si sottoline-ava la mancata indicazione delle provenienze delle biomasse vegetali e delle deiezioni zootecniche ne-cessarie al funzionamento dell’impianto. Inoltre, dal punto di vista igienico-ambientale, venivano chieste assicurazioni in merito al materiale riammesso sui terreni della Società Agricola Manzoni in area allu-vionale. Su queste ed altre questioni, finché potremo, non abbasseremo la guardia”.

PierangeloLombardi

Anche le associazioni ambientaliste e altri sogget-ti hanno sollevato alcune obiezioni al progetto. Le condivide?“Certamente. In gran parte coincidono con le osser-vazioni presentate e con le nostre valutazioni, in tema di impatto ambientale, ricadute viabilistiche, possibi-le inquinamento da rumore e odori. Tanto più senza alcun vantaggio per la comunità locale. Anche con la Consulta Ecologica si è avviato un approfondito confronto. In più condividiamo l’opinione di chi ritie-ne assurdo l’utilizzo di biomasse vegetali di qualità e in gran quantità per la produzione di biogas anzi-ché nel più appropriato utilizzo agroalimentare. Con effetti a dir poco devastanti sugli affitti e le rendite fondiarie agricole”.Il progetto era arrivato in Comune già lo scorso anno. Come mai se ne è venuti a conoscenza solo negli ultimi mesi?“Qualcuno ha voluto – anche in Consiglio comunale – criticare il presunto ritardo in proposito. A parte il fatto che il progetto è stato presentato non lo scorso anno, ma in febbraio (contestualmente a un secondo progetto analogo che il Comune ha costretto a ritira-re). Per l’Amministrazione si trattava di una realtà assolutamente inedita. Ci siamo mossi fin dall’inizio e abbiamo maturato le nostre opinioni nel merito, senza pregiudizio alcuno. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo ci siamo impegnati in un percorso di verifica tecnica del progetto. I nostri funzionari hanno avviato approfondimenti in Provincia di Cre-mona, per una visita ad un impianto analogo e per acquisizione di dati. Intanto abbiamo avuto incontri e contatti con funzionari della Provincia di Pavia e con l’assessore Alberto Lasagna”.Poi cosa è successo?“La prima seduta della Conferenza di servizio c’è stata lo scorso 6 giugno. Noi abbiamo manifestato la nostra ferma opposizione al progetto, per alcune questioni di principio generale e per precise ragioni tecniche puntualmente evidenziate. Ci tengo a preci-sarlo: non abbiamo nascosto nulla a nessuno. Abbia-mo informato a partire dalla Convocazione ufficiale della Conferenza, avvenuta a metà maggio. Nulla sarebbe comunque cambiato se anche ne avessimo discusso prima, in mancanza di elementi più precisi. Tantomeno il nostro atteggiamento è ambiguo e a due facce, come mi è capitato di leggere in un manifesto degli amici della Lega Nord: tranquilli! Non c’è nes-suno che finge in questa vicenda paradossale”.Lei ha visitato alcuni di questi impianti nelle pro-vince vicine alla nostra. Come funzionano?“Proprio perché non siamo mossi da pregiudizi o atteggiamenti precostituiti, ho accettato di visitare impianti analoghi in provincia di Cremona (ce ne sono centinaia!) per rendermi personalmente conto della loro portata e del loro impatto. Sono impian-ti davvero all’avanguardia, persino affascinanti dal punto di vista della tecnologia e del processo di tra-sformazione di scarti agricoli e di stalla (ma anche di biomasse pregiate!) in energia e in calore. Dalle trincee e dai silos le masse solide e liquide vanno nel digestore che attraverso un vero e proprio processo di fermentazione-digestione anaerobica produce gas e energia. Ma, come dicevo prima, hanno senso lad-dove – come negli impianti visitati – sono all’inter-no di un ciclo chiuso, funzionale alla produzione di un’azienda agricola e tutto il ciclo è in funzione del processo imprenditoriale agricolo”.

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SETTEMBRE 2012il Periodico 43

Maggi: “Tanti i momenti di dibattito e riflessioni sui problemi del territorio”

IL PD IN FESTA DAL 13 AL 16 SETTEMBRE PRESSO LA PISCINA COMUNALE

di oliviero mAggi

Dal 13 al 16 settembre prossimi si svolgerà, presso la Piscina comunale di via Tevere, a Stradella, la quinta edizione della Festa Democratica, organizzata dai cir-coli di Stradella, Broni, Cigognola, Pietra de’ Giorgi, Redavalle e Santa Maria della Versa. Oltre al servizio ristorazione, attivo tutte le sere, molte saranno le oc-casioni di dibattito e confronto: dal tema delle donne a quello dell’amianto al futuro delle province e delle autonomie locali. Con il Segretario del Circolo del PD di Stradella, Piergiorgio Maggi, andiamo alla sco-perta del programma della manifestazione.Segretario Maggi, che cosa ci può dire di questa quinta edizione della Festa Democratica dei circoli Pd a Stradella?“I Circoli del PD di Stradella, di Broni, di Cigognola, di Pietra de’ Giorgi, di Redavalle e di Santa Maria della Versa organizzano la quinta edizione della Fe-sta Democratica presso la Piscina Comunale di Stra-della, sperando di ripetere il successo delle preceden-ti quattro edizioni. Dal 13 al 16 settembre il nostro staff vi accompagnerà durante le quattro serate, con particolare riferimento alla cena presso il nostro ri-storante al coperto, ai nuovi intrattenimenti musicali che vi proporremo, ai momenti di dibattito e rifles-sione sui tanti i problemi del nostro territorio e della nostra gente, in un confronto sincero ed amichevole con i sindaci ed i rappresentanti dell’amministrazio-ne provinciale, per capire anche quale sarà il futuro della nostra provincia”.Quali saranno gli aspetti principali della Festa?“La nostra ambizione è quella solita che ci ha con-traddistinto in questi anni: la ristorazione di qualità a costi contenuti, veloce e attento servizio ai tavoli del ristorante coperto, fornita cantina dei miglio-ri vini locali, servizio bar, ottima musica di ascolto dal vivo, con nuovi interpreti. Nel programma, che abbiamo attentamente preparato, abbiamo pensato sia a momenti di buona e rilassante musica, sia de-gli incontri dedicati al confronto. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari che lavoreranno per la buona riuscita di questa festa”.Il menù delle serate, invece, che cosa prevede?“Il menù è vario ed interessante, i piatti speciali an-che quest’anno saranno particolari e verranno pro-posti in abbinamento con i vini e gli spumanti delle nostre colline e delle nostre vallate. Per dimostrare, inoltre, la nostra vicinanza agli amici terremotati dell’Emilia Romagna, nel menù sarà presente il Par-migiano Reggiano che abbiamo acquistato diretta-mente dalle aziende, rimaste danneggiate durante il sisma”.Quando darete inizio alla manifestazione?“La Festa Democratica 2012 inizierà giovedì 13 settembre, alle ore 19, con l’inaugurazione. Interver-ranno e porteranno il loro saluto il Sindaco di Stra-della, Pierangelo Lombardi, il Segretario Provinciale del Partito Democratico, Alan Ferrari, il Presidente Provincia, Senatore Daniele Bosone, l’Onorevole Angelo Zucchi, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e il Consigliere Regionale Giuseppe Villani”.Grande spazio sarà riservato anche alle donne e al tema delle Pari Opportunità. “Sì, venerdì 14 settembre, alle ore 21, ospiteremo la Conferenza Provinciale donne PD, che farà il punto della situazione sul tema delle leggi regionali per le

donne. Coordinerà i lavori Cristina Varesi, Assesso-re al Welfare e alle Pari Opportunità del Comune di Broni, e avremo il piacere di incontrare il Vice Pre-sidente Consiglio Regionale della Lombardia, Sara Valmaggi, che si confronterà con il pubblico e con le amministratrici del territorio”.E in un territorio, che sta aspettando la bonifica totale della ex Fibronit, non si può non parlare di amianto.“L’ iniziativa di sabato 15 settembre, alle ore 18,15, è l’anteprima di un evento, che si terrà appunto anche a Broni nei prossimi mesi: la presentazione del video “Sotto la polvere di amianto”, realizzato dal Gruppo consiliare del Pd in Regione Lombardia. Interver-ranno: Giampiero Rossi, autore del libro “Amianto

Broni”.L’ultimo dibattito su quali tematiche si concentre-rà?“Domenica 16 Settembre, alle ore 18.15, parleremo del futuro dei nostri enti locali, alla luce dei prov-vedimenti del governo Monti. Parleremo di spending rewiew e, ovviamente, di Patto di Stabilità, dopo che, nelle scorse settimane, il Presidente della Provin-cia e il Sindaco di Pavia si sono fatti promotori di un documento di difesa delle autonomie locali, sot-toscritto anche dal nostro Sindaco. L’incontro, dal titolo “Le autonomie locali, la spending review e le nuove province”, che coordinerò personalmente, ve-drà gli interventi del Senatore Daniele Bosone, nella doppia veste di parlamentare e amministratore pub-blico, dell’Onorevole Angelo Zucchi, dell’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici, Maurizio Visponetti, e dei Sindaci del nostro territorio”.Non mancheranno anche le esibizioni musicali, con tante conferme e qualche novità.“Gli spettacoli musicali sono una parte fondamen-tale delle nostre serate. Inizieremo giovedì, alle ore 21.30, con la musica di Debora Sbarra e della sua fisarmonica. Venerdì, alle ore 20 e poi subito dopo la Conferenza provinciale delle donne del Pd, musica dal vivo con Lorenzo Repossi. Sabato, alle ore 21.30, si esibirà la band femminile Alea. E domenica, gran finale con i mitici Los Cantablos in concerto”.

STRADELLA

la fabbrica della morte”, Giuseppe Villani, Consigliere Regionale e pri-mo firmatario della proposta di leg-ge regionale sull’amianto, approvato lo scorso luglio, Alberto Lasagna, Assessore Provinciale alle Politiche Ambientali, Martina Draghi, consi-gliere provinciale e Capogruppo PD, Antonio Riviezzi, Vice Sindaco Broni e il giornalista Roberto Lodigiani. Coordinerà gli interventi Claudia Porzio, Segretaria del Circolo Pd di

Stradella, il Comune scrive alle Poste: nel mirino l’ImuLa missiva all’indirizzo di Poste italiane per la que-stione Imu è partita in questi giorni. Ufficialmente il Comune di Stradella si rifiuta di pagare per un servizio che non ha ricevuto. «Peggio – rincara il vicesindaco Piergiorgio Maggi – I cittadini si sono sentiti presi in giro. E noi con loro: il dettaglio tragicomico è che le lettere che avrebbero dovuto spiegare per filo e per segno come calcolare l’Imu sono arrivare anche a noi assessori». La comuni-cazione è stata firmata da Maggi a nome dell’am-ministrazione comunale un mese dopo la dura presa di posizione del sindaco Pierangelo Lombardi, in queste settimane fuori sede per le ferie. «Avevamo fatto tutto nel migliore dei modi – aveva dichiarato il sindaco all’indomani della consegna oltre i termi-ni – Già in data 5 giugno era tutto pronto per essere spedito. Prima non potevamo perchè le procedure

LA LETTERA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

per il modello F24 semplificate sono state definite soltanto il 2 giugno. L’8 avrebbero dovuto esse-re a destinazione, in fondo andavano consegnate soltanto a Stradella. Invece le Poste hanno preso tempo e le hanno recapitate in ritardo. Ancora una volta non possiamo dire che il servizio delle Poste ha funzionato».

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SETTEMBRE 2012il Periodico 44

“Una grande celebrazione collettiva dell’orgoglio del nostro territorio”

DAL 6 AL 9 SETTEMBRE L’OLTREPO’ wINE FESTIVAL, TRA BRONI E STRADELLAEV

ENTI

vita e consumo sostenibile”. E, nella presentazione è spiegato il titolo di questa edizione inaugurale di Oltrepò Wine Festival “Oltre la Vendemmia”: ““Oltre la Vendemmia”, allora, troviamo una precisa cultura gastronomica; ci sono le arti e i saperi letterari; c’è la musica e, naturalmente, al suo termine, ritorna il Vino da annusare e da gustare, simbolo principe dell’Oltre-pò Pavese”. Il cuore di questa kermesse sono la Festa dell’Uva di Broni (dal 6 al 9 settembre) e il Vinuva di Stradella (dal 7 al 9 settembre). Massimo Bellinzona, Presidente della Nuova Pro Loco di Broni e Vincen-zo Poggi, Presidente della Pro Loco - Promoltrepo Stradella ci raccontano gli aspetti salienti delle due manifestazioni.Iniziamo da Broni. Presidente Bellinzona, cosa ci può dire della Festa dell’Uva di quest’anno?“È un’organizzazione a quattro mani, tra noi e il Co-mune di Broni. L’impostazione è, sostanzialmente, quella dello scorso anno. Giovedì 6, alle ore 21, ci sarà l’inaugurazione ufficiale alla presenza dei Sin-daci, degli enti patrocinanti e delle associazioni. A seguire, lo spettacolo a cura dell’associazione Oltre-danza. Per quanto riguarda gli spettacoli venerdì 7, alle 21, ci sarà l’esibizione della banda “Alta moda” e lo spettacolo “Broni’s got talent”, interamente or-ganizzato dall’Amministrazione. Sabato 8 ospiteremo il programma di Antenna 3 “Festa in Piazza”, mentre domenica 9 si balla il liscio con l’orchestra “Diego Zamboni” e, a seguire, l’esibizione della scuola di ballo “ Dancing Time””.Il centro della manifestazione sarà, però, la dome-nica.“Sì, la domenica è il giorno più denso di appunta-menti. Il momento della degustazione “Calici e por-tici”, in collaborazione con l’Onav, è stato ampliato, sia al mattino che al tardo pomeriggio. Alle ore 17 ci sarà il volo vincolato in mongolfiera sopra Bro-ni, mentre alle 17.30 il concerto degli Utopia. Due le novità di quest’anno: alle ore 11 la Confraternita del Risotto ci spiegherà l’importanza di questo alimento per il nostro territorio, mentre alle ore 16 ci sarà la gara di salami, a cura di Coenobium”.Continua la collaborazione con Slow Food. Quali sono le proposte di quest’anno?“Due saranno i laboratori organizzati da Slow Food e dedicati ai più piccoli: il primo sarà sabato 8 alle 16.30, dal titolo “Pane e vino”, il secondo, invece, domenica 9, alle ore 20.30, presso il Bar Commercio, “Vino e cioccolato”, durante il quale verrà presen-tata la Torta San Contardo, in collaborazione con la Pasticceria Rovati. Altri eventi in programma sono poi la Pedalata ecologica (sabato 8 ore 15), il con-corso fotografico, a cura del Circolo Fotografico Oltrepò, e la mostra d’arte con il circolo artistico “Campi di Bisenzio” (domenica 9 ore 15.30)”.Voi vi occuperete della parte gastronomica.

tempo. Inoltre, per quanto riguarda gli eventi cultu-rali, ci saranno una tavola rotonda dal titolo “Studio sull’enoturismo in Oltrepò Pavese”, a cura dell’As-sociazione Città del Vino (domenica 9, ore 9.15, Sala della Cultura) e la presentazione del libro “Vignaioli della Val Versa nel Duecento”, di Ercole Bongiorni (domenica 9 ore 15)”.Inoltre verrà riconosciuta la De.Co. ad alcuni pro-dotti del vostro territorio.“Sì, in collaborazione con Slow Food, verrà assegna-ta la De.Co. (Denominazione Comunale) a quattro prodotti tipici del nostro Comune: il Miccone, il Sala-me Nostrano, la Pancetta con cotenna e la Torta “La Torre”. Il tutto avverrà sabato 8, alle ore 18, in Piaz-za Trieste. Sempre Slow Food, inoltre, organizzerà il laboratorio didattico “Pane e vino” per i bambini la domenica pomeriggio”.Quali sono invece gli appuntamenti fissi della ma-nifestazione?“Anche quest’anno ospiteremo il raduno dei campe-risti, a cura del Camper Club Pavese. Poi ci saranno la quinta edizione del Campionato annuale dei bar (venrdì 7 alla sera) e la seconda edizione dell’Action painting “O smagià la tuaia” (sabato 8 alle ore 21, lungo via XXVI aprile). Come ogni anno, inoltre, la parte gastronomica è curata da Promolotrepò, con i piatti tipici della zona. Da segnalare sabato 8, dalle 18 alle 21, lo spettacolo “Magia artigianale: la fisar-monica costruita e suonata” a cura di Fisarmoniche Stocco”.Per la degustazione dei prodotti come siete orga-nizzati?“Le isole di degustazione rimarranno aperte per tut-to il corso della manifestazione. Quest’anno saranno disposte in modo diverso: ce ne saranno tre, per i vini rossi, bianchi e gli spumanti e una riservata ai pro-duttori. Inoltre, come lo scorso anno, lungo via Tren-to, saranno allestiti gli stand dei Comuni dell’itinera-rio turistico della Valle Versa e delle associazioni di promozione dei prodotti tipici”.Un programma molto ricco, quindi. Riuscirete a ripetere il successo degli scorsi anni?“Anche per questa edizione ci aspettiamo una grande partecipazione e soprattutto ci auguriamo di riuscire ad attirare tanta gente da fuori. La campagna di co-municazione è quella che abbiamo attivato in occa-sione del Carnevale e che ha portato pubblico oltre le aspettative. Speriamo che sia lo stesso anche per Vinuva”.

di oliviero mAggi

Dal 6 al 9 settembre prossimi si svol-gerà, tra Broni e Stradella, l’ “Ol-trepò Wine Festival”. Come si può leggere sul sito della manifestazione (oltrepowinefestival.wordpress.com) “due tra i Comuni più rappresentativi dell’Oltrepó Orientale si uniscono per dar vita ad una grande celebrazione collettiva del proprio orgoglio territo-riale. Vino e viticoltura come stili di

“Sì, per quanto riguarda il discorso gastronomico, il venerdì sera ci sarà la pizza in collaborazione con la Pizzeria Centro. Le altre sere, oltre alla pizza, ci saranno i piatti tipici dell’Oltrepò, cucinati da noi. Domenica ci sarà il pranzo in piazza con Agnolot-ti e Bonarda. Per tutte le sere, poi, i bar del centro storico organizzeranno l’aperitivo con i vini dell’Ol-trepò. Quest’anno la festa è suddivisa sulle due piaz-ze: l’area gastronomica in Piazza Vittorio Veneto e l’area spettacoli in Piazza Garibaldi”.Come affronterete questa nuova edizione della Fe-sta?“Sicuramente partiamo più preparati, più consape-voli delle cose che ci sono da fare e con più esperien-za. Ad esempio quest’anno il rapporto con le canti-ne è ormai consolidato, mentre l’anno scorso siamo dovuti partire da zero. Abbiamo trovato una grande disponibilità da parte dei commercianti e dei baristi. L’obiettivo è portare un gran numero di persone qui in Oltrepò per aiutare il commercio e tutto l’indotto che ci sta intorno. Noi come Pro loco metteremo il massimo impegno e la massima disponibilità di per-sone e strutture”.Passiamo ora a Stradella e a Vinuva, giunto ormai al dodicesimo anno. Presidente Poggi, quali sono le caratteristiche di questa edizione?“Quest’anno la creazione del calendario di Vinuva è stata dettata anche un po’ dalla casualità. Infat-ti, avremo, durante il periodo della manifestazione, anche la Fiera, che, secondo il calendario fieristico regionale, cade il secondo lunedì di settembre. Insie-me al Mercatino Antiqua e al mercato dei produttori agricoli, la Fiera rappresenta, all’interno di Vinuva, un arricchimento e un’occasione in più per portare gente in città”.Quali sono le novità che avete introdotto?“Una delle novità di quest’anno è la Gara Master di Agility Dog, prevista domenica 9, dalle 9 alle 18, presso il campo sportivo di via F.lli Cervi. Questo evento vuole essere l’inizio di un percorso, che fa-remo come Pro Loco, di sensibilizzazione della cit-tadinanza sul rapporto tra gli animali e le persone. L’idea sarebbe quella di creare un’area attrezzata per i cani, magari all’interno dei giardini con una doppia finalità: offrire un servizio al cittadino, a co-sto zero per l’Amministrazione, perchè il tutto sareb-be finanziato da degli sponsor”.E poi?“Domenica pomeriggio si svolgeranno le Bonardia-di, gara con le botti e rivisitazione dei giochi di un

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Tre giorni di dibattiti, confronti, musica ed eventi nel segno della Resistenza

LA FESTA PROVINCIALE DELL’ANPI A ZAVATTARELLO, DAL 7 AL 9 SETTEMBREEVENTI

di oliviero mAggi

Dal 7 al 9 settembre prossimi il paese di Zavattarello ospiterà la Festa dell’Anpi provinciale, organizzata con il patrocinio di Comune di Zavattarello, Comuni-tà Montana Oltrepò Pavese, Provincia di Pavia e con la collaborazione della Pro Loco di Zavattarello. Una tre giorni, dal titolo “Diamo memoria al futuro”, fatta di dibattiti, confronti, presentazione di libri, spetta-coli musicali e momenti conviviali, alla presenza di personalità importanti della cultura nazionale. Il filo conduttore sarà, ovviamente, la Resistenza e il ruolo che ha avuto nella storia italiana, mettendo in luce i compiti attuali dell’Anpi: la trasmissione della me-moria storica e la difesa della Costituzione. Claudio Banzato, Responsabile Eventi dell’Anpi Provinciale Pavia, ci spiega quali saranno i momenti più impor-tanti della manifestazione.Qual è il senso di questa festa dell’Anpi?“Da alcuni anni l’A.N.P.I. (Associazione Italiana Partigiani d’Italia) ha inaugurato una nuova sta-gione della sua ormai lunga storia: i partigiani, con grande lungimiranza, hanno aperto la loro As-sociazione a tutti gli antifascisti, che vi sono entrati e vi stanno entrando in gran numero, innervandola di nuove energie. L’ANPI si è data compiti precisi: la tutela e la trasmissione di una corretta memoria storica del Novecento, la difesa e l’attuazione del-la Costituzione, l’esercizio di un ruolo di coscienza critica della nostra società. Compiti gravosi ed en-tusiasmanti, all’adempimento dei quali chiamiamo a concorrere tutti i cittadini italiani. In questo quadro si inserisce la nostra festa provinciale, che vogliamo sia occasione per trovarci, discutere, riflettere, senti-re musica, ballare, vivere momenti conviviali, valo-rizzare il nostro territorio e i suoi molti pregi”.Dove saranno concentrati gli eventi?“Gli eventi saranno suddivisi in diverse zone del pa-ese: la Sala consiliare, la Biblioteca, il Castello Dal Verme e l’area degli impianti sportivi. Proprio qui venerdì 7 settembre, alle ore 20.30, ci sarà il saluto alla festa con Simone Tiglio, Sindaco di Zavattarello, Daniele Bosone, Presidente della Provincia, Patrizia Palavezzati, Presidente Sezione ANPI Zavattarello, Tullio Montagna, Presidente Provinciale ANPI Pa-via”.Oltre alle iniziative culturali cos’altro si potrà tro-vare alla festa?“Tutte le sere, presso l’area degli impianti sportivi di via Berlinguer, sarà attivo il servizio bar/ristorante e griglia e saranno presenti gli stands di ANPI, Asso-ciazionismo pavese, editoria. Inoltre, nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 settembre, presso la Bi-blioteca Comunale, sarà possibile visitare la mostra “Cento croci e cento pagine nella Resistenza dell’Ol-trepò”. Mentre, in Piazza Dal Verme, ci saranno de-gustazioni a cura di produttori locali. Il programma di tutta la festa è disponibile sul sito http://lombardia.anpi.it/voghera/”.Parliamo proprio del programma. C’è una sezione della manifestazione dal titolo “Idee a confronto”. Di cosa si tratta?“È la sezione della festa dedicata ai dibattiti. Tre sa-ranno i momenti: il primo si intitolerà “Le istituzioni, la storia, la memoria attiva”, (venerdì 7, ore 17,30 - Sala Consiliare) ed è rivolto anche a tutte le Istituzio-ni e ai rappresentanti del territorio, a cui l’Anpi chie-de lo sviluppo di azioni positive che rendano effettiva

e costante la partecipazione dei cittadini. Il secondo, dal titolo “Il lavoro, la dignità e il patto sociale” si terrà sabato 8 settembre alle ore 15, presso la Sala convegni del Castello Dal Verme. Infine il terzo mo-mento, “L’ambiente, i territori, i beni comuni” (do-menica 9, ore 10,00 - Sala Consiliare) sarà dedicato alle figure di Antonio Cederna, Laura Conti, Erasmo Marrè, Aurelio Peccei, Emilio Sereni”.Non mancheranno anche alcune presentazioni di libri.““Le nostre storie” è la sezione dedicata alla presen-tazione dei libri e degli altri eventi culturali. Sabato 8 alle ore 10 presso la Biblioteca Comunale, Piazza dal Verme, sarà inaugurata la mostra “Cento croci e cen-to pagine nella Resistenza dell’Oltrepò”, con la visita guidata, a cura di Ugo Scagni, scrittore e studioso della Resistenza. Sempre sabato, alle ore 18, presso la Sala Convegni del Castello Dal Verme, ci sarà la presentazione del libro, curato da Vittorio Emiliani, “Italo Pietra: 1911-2011” (Edizioni Guardamagna). A questo appuntamento parteciperà il Prof. Angelo Del Boca (partigiano, giornalista, storico, studioso del colonialismo italiano). Domenica 9, infine, alle ore 18, presso la Sala Consiliare, sarà presentato in anteprima il libro “La libertà non è un dono” (Edi-zioni Guardamagna), a cura di Cecilia Demuru”.Durante le tre giornate sono previsti anche spet-

tacoli musicali. Ci può dare qualche anticipazione in merito?“Esatto. Tutti gli spettacoli si terranno presso l’Area impianti sportivi comunali. Venerdì 7, alle ore 21.30, il DaBeGu Trio ci accompagnerà in un viaggio musi-cale nelle terre partigiane delle quattro province con danze popolari e canti della Resistenza. Sabato 8, si balla il liscio con il Dario Ghelfi Trio. Infine, dome-nica 9, ci sarà una Maratona musicale con Antonio Carta Trio, La Corte dei Miracoli e Ashpipe. Nel cor-so della serata, letture resistenti a cura dei Giovani dell’A.N.P.I”.Quali altre iniziative sono in calendario?“Domenica 9 ci saranno altre due iniziative molto importanti. Alle ore 12.30, presso l’area impianti sportivi comunali, ci sarà il Pranzo Partigiano con salumi tipici, risottata, vino dell’Oltrepò Pavese e dolci casalinghi. Alle ore 14.30, invece, con ritro-vo e partenza di fronte al Municipio, è prevista una Passeggiata sui sentieri della libertà, con arrivo al borgo appenninico di Tovazza. Lungo il percorso, che permette la vista dei castelli di Zavattarello, Montal-to Pavese, Pietra Gavina e dei borghi di Torre degli Alberi e Ruino, ci fermeremo presso un’edicola re-ligiosa che porta una lapide a ricordo della morte di Luigi Buttiglioni (1901-1944) e Pietro Stefanone (1902-1944) e una targa dell’ANPI di Zavattarello”.

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A Cecima, per le scuole, l’astronomiasi mobilita per rispondere alla crisi

ECCO IL PROGRAMMA DELL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI Cà DEL MONTEEV

ENTI

tempo fantascientifici, ma oggi sentiti come bisogni collettivi) sottolineano l’importanza della conoscenza del cielo. L’astronomia si basa su dati concreti rac-colti dai telescopi e sottoposti a specifici processi di analisi da parte di centri dedicati. Per avvicinare gran-di e piccini alla scoperta dell’Universo, delle scienze, della natura, il Planetario e Osservatorio Astronomico “G. Giacomotti” di Cà del Monte (Cecima) propone una serie di attività interattive teoriche e pratiche per le scuole, dalle materne alle superiori, nel segno della qualità ma a un costo contenuto. In risposta alla crescente domanda, sono stati creati nuovi percorsi didattici con lezioni e laboratori che i docenti possono inserire all’interno del regolare cor-so di lezioni sulla base dei programmi ministeriali. Uno staff con esperienza pluriennale nella didattica e nella divulgazione dell’astronomia, delle scienze naturali e delle arti, che vanta una preziosa collabora-zione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), in grado

un teatro a gradoni con oltre 160 posti per planetari all’aperto ed eventi culturali di ampio respiro. Dato il valore storico e naturalistico della zona in cui la strut-tura è sita, l’offerta didattica include anche percorsi naturalistici, dedicati alla scoperta dei fossili, della flora e della fauna locale (con guida certificata a livel-lo nazionale) e di attività dedicate alle arti e alla storia del territorio (visite guidate archeoastronomiche alle splendide pievi locali che presentano allineamenti celesti). Ecco alcune proposte per andare alla scoper-ta dei misteri del Cosmo per imparare divertendosi: percorso diurno (visita alla struttura, spettacolo al planetario di simulazione del cielo e osservazione del Sole); percorso serale (visita alla struttura, spettacolo al planetario, osservazione della volta celeste); per-corso di una giornata (percorso diurno + notturno). A questi percorsi base è possibile aggiungere quello naturalistico, quello archeoastronomico, i laboratori di astronomia, le lezioni in classe, etc… Contro la cri-si e per promuovere il territorio, l’Osservatorio offre uno sconto del 10% circa alle scuole della provincia di Pavia, con tariffe ulteriormente agevolate (sconto dal 25 al 35%) per le scuole dei comuni della CMOP. La cooperativa Teti, che con l’Associazione Astrofili Tethys gestisce la struttura, è un gruppo giovane che fa della creatività, dell’innovazione, del coraggio e dell’etica i motori della propria scommessa sul futu-ro e sull’importanza della cultura: soltanto promuo-vendo la conoscenza possiamo gettare le basi per un futuro migliore per noi e per le nuove generazioni, tornando tutti assieme a riveder le stelle…

di AlesAndro disperAti

Le recenti immagini trasmesse nei tg di tutto il mondo stimolano una do-manda: c’è la possibilità di scoprire una qualche forma di vita su un altro pianeta? In questi giorni è il nostro vi-cino Marte a tenere con il fiato sospe-so scienziati e profani: la sonda robot Curiosity ha iniziato a studiare il suo-lo marziano alla ricerca di acqua e di altri elementi. Questi interrogativi (un

Il tempo di Blanca: il racconto di una donna a trecentosessanta gradi

LA RECENSIONE a cura di Maria Grazia Bottone

Marcela Serrano, originaria di Santiago del Cile, è una figura importante e conosciuta della narrativa sudamericana. I suoi romanzi narrano sempre di figure femminili, donne che vengono descritte e raccontate nel loro intimo e in relazione con l’am-biente sociale, politico e culturale in cui vivono. il suo concetto di donna è racchiuso in queste frasi tratte dai suoi libri: Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di fe-rite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo pae-se, della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutri-te da altre che le precedettero affinché lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. (da. Antigua, vita mia); Non esiste una vita trasparente, Ana. Ogni donna ha un segreto, per piccolo che sia. Tutte ne hanno almeno uno”. (da: A noi che ci vo-gliamo tanto bene). Il romanzo Il tempo di Blanca è stato il primo libro di questa autrice che ho letto e

secondo me, anche il più bello, il più intenso emoti-vamente. La Serrano ci mostra una donna che fino ai quarant’anni ha sempre vissuto in un mondo lonta-no dalla realtà, circondata da madre, fratelli, sorelle, marito e figli, che improvvisamente, durante un po-meriggio trascorso in campagna con le amiche viene colta da un arresto circolatorio, una sorta di infarto cerebrale, che le danneggia la facoltà di esprimersi: Blanca, colpita da afasia non potrà mai più parlare, scrivere o fare calcoli matematici. Non riesce più a comunicare con loro, a farsi comprendere. Blanca però capisce e comprende tutto ciò che le sta intor-no, in particolare i discorsi di chi le sta intorno, che le parlano come se fosse una bambina, e la consi-derano una malata terminale. Blanca però reagisce a un primo momento di disperazione scegliendo la vita, quella dentro di sé, nel suo cervello, nella sua coscienza, ricordando il suo passato, quei momenti che non ritorneranno più, ma che lei ha vissuto con passione. Così per raccontare la sua storia, i ricordi, i sentimenti e i rimpianti si inventa un nuovo lin-guaggio, quello degli occhi: “...Mia nonna mi in-segnò a leggere. Mia nonna mi mostrò i libri e mi trasmise il suo amore per loro. Non ebbi scelta. Fu la sua eredità. Mia nonna mi disse che con i libri non mi sarei mai sentita sola… Dovevo prendermi cura

dei miei occhi. Solo con quelli avrei potuto leggere. Solo quelli mi avrebbero salvato dalla solitudine”. “ […] Ai tempi di mia nonna – me lo raccontava lei – non si buttava via niente. Nemmeno l’espe-rienza. Un bacio era una cosa rara nella vita di una persona e veniva custodito come un tesoro. Il dolore si conservava gelosamente per non dimenticarlo. E da quello si imparava. Adesso, calze, dolori e baci, consumiamo tutto, rompiamo tutto, ci disfiamo di tutto”. In questo libro, in cui il Cile coi suoi colori, i suoi cibi, le bevande, le canzoni, in cui la vita si vive intensamente fa da sfondo alla narrazione, la Serra-no ci propone una donna che con i suoi i pensieri, le emozioni e i desideri ci fa riflettere sulla vita, sulla maternità, sul dolore, ma in particolare sull’amore: una donna che crede d’amare fin quando non scopre che amare è sentirsi amati. Leggerlo diventa come fare un viaggio introspettivo, nelle nostre sensazioni ed emozioni.

Titolo: Il tempo di BlancaAutore: Marcela Serrano

Editore: FeltrinelliAnno: 1998

di fornire un’offerta a 360° che, a partire dall’Osser-vatorio, si estende al territorio circostante e accom-pagna gli studenti, stimolando curiosità e riflessioni a cui rispondere. Il Planetario e Osservatorio di Cà del Monte è infatti un luogo particolarmente indicato per le gite di classe: sito al confine della provincia di Pavia con quella di Alessandria, in valle Staffo-ra, è facilmente raggiungibile e ideale anche per una gita di una giornata intera, compresa l’osservazione notturna. La struttura, di proprietà della Comunità Montana Oltrepò Pavese vanta due postazioni d’ec-cellenza dedicate alla ricerca, la cupola centrale del planetario che ospita fino a settanta posti a sedere e

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SETTEMBRE 2012il Periodico 47

Grande successo per il Carnevale bianco: a Cegni una giornata da incorniciare

TANTISSIMA GENTE HA AFFOLLATO IL BORGO DELLA VALLE STAFFORAEVENTI

di AlessAndro disperAti

Grande successo per il Carnevale Bianco di Cegni an-dato in scena come ogni anno il 16 agosto. Tantissima gente, fin dalle prime ore del pomeriggio ha raggiunto il caratteristico borgo posto a ridosso dell’Appenni-no per assistere alla rappresentazione de “Il brutto e la Moglie”. Il carnevale è avviato, nel primo pome-riggio, dal corteo, aperto dai musicisti che guidano il gruppo dei ballerini attraverso le viuzze del paese fino alla piazzola più ampia. La rappresentazione del matrimonio è come sempre l’evento centrale della manifestazione. Quindi i promessi sposi, con i propri accompagnatori, si incontrano e dopo essersi presen-tati cominciano a contrattare il valore della sposa, tra battute (sulla generosità dei ricchi) e frizzi (sulla bel-lezza della sposa). E per chiudere fino a notte fonda raviolata, un bicchiere di buon vino e salame di quel-lo di una volta. Insomma tutti ingredienti che ogni anno richiamano a Cegni centinaia di persone. Il tutto grazie all’opera degli Oriundi di Cegni, che ogni anno ripropongono questa spettacolare tradizione.

Alcunimomenti

del Carnevale

Biancodi Cegni

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SETTEMBRE 2012il Periodico 48PER LE VIE DEL PAESE CULTURA E TRADIZIONE SI SONO FUSE INSIEME

Bosmenso: grande successo per l’undicesima Festa delle Piazzette

Sono davvero tante le Feste organizzate dall’efficien-te Associazione “…quelli di Bosmenso” in occasione del “Programma estivo duemiladodici”. Eventi che fungono da momento di unione e partecipazione di tutta la popolazione e dei villeggianti, un modo come un altro per far conoscere il borgo di Bosmenso. Le più condivise sono state la rievocazione del rito della mietitura e trebbiatura del grano nel campo, la cam-minata notturna con fiaccole sul sentiero “del Grillo” che va da Bosmenso a Varzi, i giochi all’aperto per i bambini organizzati dagli stessi genitori con tanta at-

tenzione, le partite al campo sportivo per ragazzi/e, la festa Country per far vita da ranch, l’happy hour sera-le sul torrente Staffora, oltre alla consueta ricorrenza dell’11^ Festa delle Piazzette. Le Feste cominciano già dal momento in cui ha inizio la progettazione dell’evento, tanto è l’entusiasmo tra gli organizzatori.In occasione della Festa delle Piazzette gli abitanti del paese una volta all’anno vogliono far rivivere cultu-ra e tradizioni del passato e ripopolare le piazzette e aie del piccolo borgo, illuminazione con catene lumi-nose per tutte le stradine del paese, in un momento

lieto di convivialità con accompagnamento musicale di piffero e fisarmonica, canti e balli popolari fino al termine della serata a creare una esclusiva atmosfera. Il trampoliere Matteo, molto divertente, in costume da spaventapasseri ha destato l’attenzione ed è stato apprezzato da tutti i partecipanti. Grande partecipa-zione alla 11^ Festa delle Piazzette che è sempre più apprezzata fino a diventare una tradizione molto atte-sa del calendario estivo delle manifestazioni turistico-culturali-enogastronomiche dell’alta Valle Staffora per trascorrere una bella serata sotto le stelle .

EVEN

TI

IN OCCASIONE DELLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

29-30 settembre: due giornate di festea Rivanazzano Termedi AlesAndro disperAti

Il 29 e 30 settembre 2012 Rivanazzano Terme partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio ricordando Tino Giudice, giornalista e cultore del bello. Titolo della manifestazione è “Rivanazzano Terme Crocevia di cultura - Ricordando Tino Giu-dice, giornalista e cultore del bello”. Ricchissimo di eventi culturali il programma organizzato dall’As-sociazione Occasioni di Festa di Rivanazzano Terme: proiezione di filmati, mostre fotografiche, laboratori, tavole rotonde, visite guidate, momenti musicali e valorizzazione dell’enogastronomia del territorio. E veniamo al programma. Sabato 29 settembre alle ore 9.00 presso la Biblioteca Civica Paolo Migliora si terrà “I bambini e l’arte”. Laboratorio artistico - naturalistico a cura di Daniela Passuello e Gionata Alfieri. Il laboratorio si svolgerà con una partecipa-zione minima 10 bambini. Alle 10 sempre in biblio-teca proiezione filmati in ricordo di Tino Giudice, vivace promotore di iniziative culturali dedicate al territorio. Esposizione lettere e cartoline che lo scrittore Alberto Arbasino inviava a Tino Giudice quando era corrispondente per Il Mondo di Pannun-zio e per Il Giorno di Italo Pietra. A partire dalle ore 16.00 presso il Teatro Comunale, il sindaco Ro-mano Ferrari e l’Associazione Occasioni di Festa presentano “la passione dominante del collezioni-

smo d’arte”. Coordina gli interventi Gigi Giudice. Confronto di esperienze e di visioni fra - Franco Riccardi – collezionista - autore del libro “L’Uomo che cammina” nel quale esprime la conoscenza e l’evoluzione dell’arte contemporanea. - Popi Bel-lini – collezionista - nascita e motivazione di una quadreria dell’ ‘800 e ‘900 italiano. - Alberto Ghin-zani – artista contemporaneo, poeta, scultore della generazione di Silverio Riva, direttore de “La Per-manente” di Milano. - Giorgio Fasol – collezionista di arte contemporanea uptodate - Cesare Lisandria – gallerista, titolare dell’Antica ‘Rus, collezionista di arte russa. Esposizione di opere d’arte che rap-presentano il periodo storico illustrato da ogni rela-tore. Alle 18 presso la Chiesa SS. Trinità visita alla Chiesa della SS. Trinità, nella quale si trova uno dei più antichi organi di Lombardia. Passeggiata guidata in Rivanazzano Terme alla scoperta della Torre pentagonale e delle insegne artistiche. Alle ore 20.00 al Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme, cena d’artista. Ricette tratte dal libro “Mo-net, la sua tavola e i suoi colori”. Prenotazione ob-bligatoria e informazioni al 0383 944720 entro il 26 settembre. E passiamo alla giornata di domenica. La festa si sposterà da Rivanazzano terme al carat-teristico borgo di Nazzano. Intenso il programma degli eventi. Alle ore 9.30 nel cortile del Castello Marchesi Rovereto è prevsita la presentazione di “Parole oltre il tempo”. Gli editori del territorio

espongono le loro collane dedicate alla storia. In programma anche una mostra fotografica di Gio-vanni Sciarrone. Alle ore 10.00 nelle scuderie della villa Di San Pietro – 1° piano è prevista una mostra dal titolo: “Le radici, i percorsi della storia sociale del territorio da Nazzano alle sponde del Mediterra-neo”. Mostra virtuale proiettata e spiegata, visibile anche nel sito www.bibliotecauniversitariapavia.it.A cura di Ezio Barbieri – Università degli Studi di Pavia. “I Visconti a Voghera e nel vogherese nel ‘300”. A cura di Fabio Romanoni – Dottore in Storia medievale. “Paesaggi rurali di qualità. La Comunità del Cibo dell’Oltrepò Pavese”. Silvana Garufi – Architetto del paesaggio rurale. Teresio Nardi – delegato Slow Food. Seguirà l’aperitivo con degustazione dei prodotti del territorio. Alle ore 10.00 presso il cortile del Castello Marchesi Rovereto si terrà la presentazione del libro-guida “Rivanazzano Terme, porta della Valle Staffora e crocevia di culture”. A cura di Emilio Francioso. Per tutta la giornata si susseguiranno una serie di eventi e manifestazioni. Alle 15 presso le scuderie villa Di San Pietro – 1° piano “Dedicato all’aria di Nazzano”. Momenti musicali a cura del musicolo-go Luca Cerchiari che cita Nazzano, dove ha vissu-to per oltre trent’anni, in molti saggi della sua ricca produzione. E alle ore 16.00 - Giardino villa Di San Pietro. “Lezione di giardinaggio planetario”. Teatro e natura.

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SETTEMBRE 2012il Periodico 49LUCA ROSSETTI, MICHELE TAGLIANI E PIERO LONGHI PROTAGONISTI

I piloti United Business conquistanoun primo e due secondi posti MOTORI

Terminate le ferie estive, Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi, vincono il 39° Hitit Rally, sesta prova del Campionato Turco Rally 2012, che si è svolto (25 - 26 Agosto) su fondo sterrato a Samsun, città turca che si affaccia sul Mar Nero. Con questo successo l’equi-paggio della United Business, al volante della loro Skoda Fabia S2000, ha conquistato la terza vittoria stagionale nel Campionato Nazionale Turco, passan-do al comando della classifica provvisoria quando manca una prova per terminare la stagione. Alla vi-gilia gli avversari erano certamente molto competi-tivi ed agguerriti, l’avversario diretto per la lotta al titolo di campione turco 2012, Yagiz Avci con la sua Ford Fiesta S2000 del Team Castrol Ford Team Tur-kiye era certamente l’avversario più insidioso, ma il tre volte campione europeo, accesi i motori ha sfrut-tato al meglio la sua Skoda S2000, gommata Pirel-li, regalando un’altra soddisfazione a Skoda Turkey – Yuce Auto e a United Business. “Questa era una gara molto importante per noi, - commenta Luca Rossetti - dovevamo far risultato per riconquistare la testa nella classifica nel Campionato Turco. Sono stato anche agevolato dal prematuro ritiro di Yagiz Avci. Adesso sono gli altri ad inseguirci, manca una prova al termine, cercheremo di proseguire il trend e vincere il titolo”. Michele Tagliani navigato per la prima volta dal giovane Daniele Mangiarotti, conqui-stano il secondo posto al 4° Rally Valli del Giarolo, svoltosi (10 - 11 Agosto) sulle strade della Val Curone e della Valle Staffora. L’equipaggio della United Bu-siness al volante della Abarth Grande Punto S2000 ha lottato fino alla fine e con grande caparbietà, ma era difficile dopo quasi un anno di inattività essere in perfetta forma, ed è stato proprio l’inizio di un ma-lore, ha bloccare Tagliani, che alla fine era esausto ma felice del secondo posto ottenuto. “Dopo un anno sono risalito su una macchina da gara, non è stato facile, ma sono molto soddisfatto sia della vettura che United Business mi ha messo a disposizione che del mio nuovo navigatore, Daniele Mangiarotti, è stato veramente molto bravo e professionale”. Un secon-do posto anche per un altro equipaggio United Busi-ness, infatti l’ex campione Italiano Piero Longhi con al fianco Gigi Pirolo, al volante della potente Subaru WRC, si è classificato al posto d’onore Rally Valli Cuneesi, che si è svolto (25- 26 Agosto) sulle stra-de della “Provincia Granda”. Nella gara valida come penultima tappa del Trofeo “IRC Cup”, il due volte

tricolore rally ha provato in tutti i modi a cercare la vittoria finale, ma nulla è stato possibile di fronte allo strapotere della C4 di Sossella. Il rally piemontese, valido come penultima tappa del trofeo “IRC Cup”, ha messo ancora una volta in mostra le abilità di Piero Longhi, bravo ad adattarsi fin da subito su una vet-tura diversa dalla Mini, tanto da ottenere il miglior parziale su una prova speciale. Soddisfatto al termine della corsa il pilota novarese: “Sono molto felice del-

Michele Tagliani e

Daniele Mangiarotti

la mia prestazione: non era semplice tornare dopo tanto tempo su una Subaru e riuscire a contrastare Sossella. Nonostante tutto siamo ancora in corsa per la vittoria del trofeo. Ringrazio di cuore la Twister Corse per avermi messo a disposizione una vettura competitiva, così come la United Business e Pier Li-berali che curano il mio management sportivo, spero alla prossima gara di regalare loro il primo posto”.

Sopra: Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi - Sotto: Piero Longhi e Gigi Pirollo

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SETTEMBRE 2012il Periodico 50

Mister Chierico: “Siamo ripartiti, i ragazzi hanno bisogno di maturare”

IL 2 SETTEMBRE IL VIA L’ECCELLENZA, OLTREPO CONTRO IL SETTIMO MILANESESP

ORT

di oliviero mAggi

Domenica 2 settembre l’Oltrepò SBC inizia un nuovo campionato in Eccellenza, in trasferta con il Settimo Milanese. La squadra di Giampaolo Chierico è ripar-tita, dopo la delusione dei play-off raggiunti, ma persi alla prima partita, con un grande innesto di giovani in prima squadra, pronti a dare il massimo. Il lavoro da fare è tanto, ma tutti sono ottimisti sui risultati. Ad iniziare proprio dall’allenatore.Mister Chierico, un commento sulla passata sta-gione.“Direi che sono molto soddisfatto. L’obiettivo che ci eravamo dati all’inizio della stagione era il raggiun-gimento dei play-off e lo abbiamo centrato. Poi nella prima partita abbiamo giocato contro una signora squadra, il Desenzano, e il nostro sogno si è conclu-so. Però durante l’anno abbiamo giocato davvero un campionato all’altezza della situazione sotto tutti gli aspetti, che ci ha permesso di raggiungere il traguar-do sperato”.Dalle prime amichevoli estive, invece, come vede la nuova squadra?“È logico che il calcio d’agosto è bugiardo. Non contano i risultati in questa fase, ma i miglioramenti sul piano del gioco e su quello comportamentale. E questi ci sono stati fin dal primo giorno di raduno. I risultati sono, poi, stati altalenanti, anche perchè i giocatori, a seconda dei carichi di lavoro, giocano meglio o peggio. Ma, ripeto, il risultato a me interes-sa relativamente”.Quali sono i punti di forza che sono emersi?“Vorrei saperli anche io. Mi sono rimasti solamente cinque giocatori dello scorso anno in prima squadra; gli altri sono tutti molto giovani, in gamba e con tanta voglia di imparare. Il lavoro da fare con loro è tanto,

ci vorrà del tempo, perchè hanno ancora bisogno di maturare. Però sono determinati e sono sicuro che i risultati ci saranno. Siamo ripartiti”.Lei ha detto che in questa fase contano i migliora-menti. Quali sono i punti da migliorare?“Sicuramente dobbiamo migliorare la fase difensi-va, siamo poco aggressivi e poco intenti ad andare a recuperare la palla. Per quanto riguarda l’atteggia-mento in campo mi piace molto come si stanno com-portando i ragazzi”.È soddisfatto della campagna acquisti che la socie-tà ha condotto?“In linea di massima sì. Abbiamo rispettato tutti gli obiettivi, che erano prefissati per il calciomercato. Le prossime settimane ci diranno se avremo fatto o meno un buon lavoro. Certamente ora tutti diciamo che ab-biamo fatto un’ottima campagna acquisti, però, alla fine, sarà il campo a dirci la verità”.Una prima squadra, quindi, con pochi della vec-chia guardia e tanti nuovi giovani. Che lavoro bi-sognerà fare con loro?“Sono giocatori quasi tutti del ‘95 che hanno fatto un doppio salto, arrivando in prima squadra, bypas-sando la juniores. Sono ragazzi davvero interessanti, ma ancora con la mentalità di giovani ed è proprio su questo aspetto che devono lavorare di più. Nel settore giovanile il risultato non è così importante, mentre qui devono maturare al più presto una convinzione: si va avanti solamente con tante partite vinte e poche perse. Nelle giovanili sono concessi più passi falsi e si guarda molto ai miglioramenti individuali. Qui, in-vece, deve crescere la squadra tutta insieme”.Qual è la “ricetta” di mister Chierico per questi ragazzi?“Non esiste una ricetta di mister Chierico. La ricetta da insegnare è uguale per tutti: grande impegno, for-

za di volontà e voglia di migliorare continuamente. L’Eccellenza è la sesta categoria del calcio italiano: io ai miei ragazzi dico sempre che, se vogliono fare carriera puntando alle categorie maggiori, queste sono le priorità da seguire”.Che stagione sarà quella che sta per iniziare?“Siamo tornati a giocare nel girone A, insieme alle squadre varesine e a tante squadre vicino a noi. Quin-di in questa stagione ci saranno anche diversi derby da vedere. Sarà sicuramente un campionato più inte-ressante e mi auguro che, visti i numerosi scontri tra squadre vicine, ci sia anche qualche spettatore in più ad affollare le tribune”.Lei, quest’anno, è anche allenatore della squadra juniores. Come mai questa scelta?“È un’esperienza che ho voluto fare, perchè mi sem-bra positiva anche per il mio lavoro in prima squa-dra. Ho a disposizione 35-36 giocatori, di cui circa 25 sono della classe ‘94/’95. E’ un lavoro molto impor-tante perchè mi dà modo di conoscere meglio loro e di preparare eventuali innesti per la prima squadra”.Mister Chierico, questo è il terzo anno sulla pan-china dell’Oltrepò. Come giudica il rapporto con la società?“Quando tre anni fa sono stato chiamato qui all’Ol-trepò ho accettato subito di buon grado, perchè c’ero già stato e conoscevo tutti i dirigenti, che mi hanno voluto con loro a tutti i costi. Sono grato a loro per-chè mi hanno dato delle grandi responsabilità che spero di non deludere. Io ci metto grande passione perchè è un lavoro che mi gratifica e sono contento di essere in questa società. Il Direttore Generale e il Direttore Tecnico sono grandi amici e intenditori di calcio e mi trovo benissimo a lavorare con loro. E quello che dico ai miei ragazzi vale anche per me: bisogna cercare sempre di migliorarsi”.

L’OltrepòSBC

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Nespoli: un vogherese nella storiaIl suo arco è d’oro a Londra 2012

LO ABBIAMO INCONTRATO A MONTESEGALE DOVE E’ SOLITO ALLENARSI

di giAnluCA giAConiA

Un vogherese nella storia. Mauro Nespoli di profes-sione fa l’arciere e nelle Olimpiadi di Londra ha otte-nuto la medaglia d’oro nella gara a squadre, assieme a Marco Galiazzo e Michele Frangilli, sconfiggendo gli Stati Uniti. Per Nespoli e l’Italia si tratta di una grossa rivincita dopo la mezza delusione per la me-daglia d’argento delle Olimpiadi di Pechino del 2008. E’ stata quindi l’ennesima soddisfazione per l’atleta oltrepadano: per l’occasione lo abbiamo incontrato al suo rientro in Italia.Nespoli, prima di tutto le faccio i complimenti per la grande prestazione di Londra. Può descriverci l’andamento della gara?“E’ stata una grande gara sotto tutti i punti di vista, innanzitutto per la tensione accumulata durante lo scontro e poi sicuramente per il risultato finale. Mi ha fatto grande piacere quando la freccia di Michele è andata dentro e siamo così riusciti a riscattarci dal risultato beffardo di Pechino 2008”.Come sono stati i giorni che hanno preceduto la gara?“Siamo arrivati a Londra il 22, ci sono stati 4 giorni di allenamenti di rifinitura prima della gara. Il tiro era molto buono, la preparazione è stata fatta molto bene ed ero nelle condizioni migliori anche dal punto di vista mentale”.Quali strutture ha utilizzato per la preparazione in Italia?“La preparazione principalmente è stata divisa su tre campi e una palestra. Il campo principale è stato il campo di Voghera, la struttura di Montesegale degli Arcieri Ardivestra e il campo a Cantalupo, vicino a Pinerolo, dove disputiamo i collegali con la Fit Arco. La struttura che mi ha permesso di iniziare la prepa-razione in anticipo è la serra di Mauro Tagliani di Codevilla, dove ho avuto di fatto la possibilità di tira-re da 70 metri, la distanza olimpica, quando ancora era presente la neve”.Com’è il rapporto con i compagni di squadra?“Inizialmente il rapporto è stato un po’ conflittuale nel senso che, ancora prima di essere compagni di squadra, abbiamo dovuto formare il gruppo e sono stati i miei avversari. Questa situazione si è verifica-ta soprattutto nelle fasi iniziali delle selezioni perché ancora non si sapeva quali sarebbero stati i nomi che avrebbero poi gareggiato. Ognuno ha i propri inte-ressi e siamo stati bravi a non imporre la nostra per-sonalità, ma cercare di ritagliarci i propri spazi per evitare alcuni eventuali conflitti e viaggiare tutti nella stessa direzione”.Un medagliere sempre più ampio: adesso si farà un po’ di vacanze o è già al lavoro?“In questo momento mi trovo a casa di amici per qualche giorno di relax, in seguito avrò un paio di impegni con la squadra degli arcieri di Voghera, ma la preparazione vera e propria inizierà a Settembre. Il risultato di Londra, a differenza del dopo Pechi-no, non mi ha per niente appagato, anzi è stato uno stimolo per ripartire alla grande nella prossima sta-gione”.Quali sono i prossimi impegni previsti?“Nella prossima stagione per quanto riguarda la sta-gione Indoor avrei piacere a ben figurare alla mani-festazione di Nimes, in Francia, una gara in cui ven-gono radunati i più forti arcieri mondiali. Ho avuto il piacere di poterla vincere nel 2007, il livello della

manifestazione si è alzato ancora negli ultimi cinque anni in maniera molto pressante e l’idea è quella di mettermi alla prova nella gara Indoor. Per quan-to riguarda la stagione all’aperto, questa prevede i Campionati del Mondo e i Giochi del Mediterraneo in Turchia”.E gli obiettivi da portare a termine?

SPORT

militare noi non avremmo modo di dedicarci a tempo pieno a quest’attività sportiva. Sono i gruppi militari, come in tutti gli sport minori, a dare sostegno agli atleti assieme al Coni per poter svolgere l’attività da semi professionisti. Il grosso contributo, per le clas-si giovanili, dovrebbe partire dalla scuola: finché le attività sportive rimarranno confinate in pochissime ore, non potremmo sperare di ottenere buoni risultati, sia parlando di tiro con l’arco che di tutte le altre discipline”.Che modifiche farebbe all’interno della sua disci-plina? “I paesi emergenti che si sono affacciati sul pano-rama internazionale hanno iniziato il tiro con l’arco prima di noi italiani, mediante attività propedeutiche alla disciplina. Come capita in altri sport, prima si incomincia meglio è. Il nostro è considerato da molti come uno sport pericoloso e trova difficoltà nel coin-volgere i giovani e le istituzioni, quindi difficilmente viene proposto, quanto meno nelle scuole elementa-ri”.

“Sicuramente l’obiettivo che inseguo da parecchio è quello di ben figurare anche nelle prestazioni individuali. A squadre siamo stati bravi noi italiani a mostrare la determinazione giusta, ma nella gara individuale purtrop-po ho peccato sempre. L’obiettivo è quindi poter rivestire un ruolo impor-tante, anche in campo individuale”.Un giudizio sulla disciplina al gior-no d’oggi in Italia.“Partendo dall’alto, a livello fede-rale, se non fosse per l’aeronautica

Mauro Nespoli

Alcuni momenti della festa a Montesegale

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SETTEMBRE 2012il Periodico 52

“Sono contentissimo, questa vittoria cancella un periodo sfortunato”

MASSIMO BREGA VINCE IL RALLY DEL GIAROLO 2012 SP

ORT

di oliviero mAggi

Massimo Brega, e il suo navigatore Claudio Biglieri, alla guida della Peugeot 207 della PA Racing, conqui-stano la vittoria nell’edizione 2012 del Rally del Gia-rolo. Seconda posizione per Michele Tagliani, sulla grande Punto Abarth della Trico-Eurospeed; terzo gradino del podio per i valtellinesi Marco Gianesini e Sabrina Fay, con la Renault Clio S1600 di Top Rally. Dopo due anni un po’ in sordina, con la vittoria sem-pre mancata per un soffio, il trionfo del Giarolo segna per Brega un nuovo inizio della sua carriera, costella-ta da 142 partecipazioni ai rally e 23 vittorie assolute.Massimo Brega, soddisfatto di questa vittoria?“Sono davvero soddisfattissimo per questa vittoria. Anche perchè arrivavo dalla Coppa d’Oro, sempre con la stessa macchina, la Peugeot 207 della PA Ra-cing, e alcuni problemi meccanici mi avevano impe-dito di ottenere la vittoria. Sono contentissimo perchè sono arrivato a 20 secondi dal primo, ma senza quei problemi, avrei potuto sicuramente lottare per la vit-toria. Tornando al “Giarolo”, ci tenevo particolar-mente a vincere e a fare bene perchè è una gara di

casa. E, infatti, è andato tutto benissimo”.Una gara dominata dall’inizio alla fine. Ha conces-so pochissimo ai suoi avversari.“Abbiamo vinto tutte le prove speciali, eccetto due, e voglio precisare alcune cose. Nella prova 4 alcuni problemi alla macchina ci hanno fatto perdere una decina di secondi. Problemi che sono stati subito ri-solti dai tecnici della PA Racing, tanto che poi abbia-mo rivinto la prova seguente, a dimostrazione che la macchina era tornata competitiva. Nell’ultima prova, invece, avevamo già un margine di tempo enorme e siamo andati a passo d’uomo per evitare forature o inconvenienti del genere che potessero vanificare il nostro vantaggio. Se avessi dato il massimo avremmo vinto anche questa prova. È stata comunque una gara che abbiamo dominato dall’inizio alla fine”.Come è stato il duello a distanza con il suo storico avversario, Michele Tagliani?“Ci tengo a dire che quando c’è Tagliani a gareg-giare io devo impegnarmi al massimo, perchè lui è davvero un osso duro. La sfida con Michele ormai va avanti da 20 anni e perchè noi siamo due “galletti nel pollaio”: alcune volte ha vinto lui, quasi sempre ho vinto io. Ciò detto, Tagliani è un personaggio che, quando è in gara, è uno dei papabili per la vittoria. Anche se poi, spesso, sono io a primeggiare”.Qual è, secondo lei, la particolarità del Rally del Giarolo?“La grande particolarità del “Giarolo” è quella di aver riportato il rally in Provincia di Pavia, dopo es-sere mancato per due o tre anni: la prova spettacolo a Castelletto di Branduzzo, la prova di Varzi, le speciali sulle colline dell’Oltrepò Pavese. Noi tutti dobbiamo essere grati all’organizzazione dell’evento per averci dato la possibilità di correre sulle nostre strade. E speriamo che anche in futuro sia così”.Che cosa ha significato per lei questa vittoria?

“Questa gara per me ha avuto un grande significato: sono tornato alla vittoria dopo due anni di gare che mi hanno sempre visto mancare il primo posto per un soffio. Ero sempre in testa, vedevo la vittoria da-vanti a me, ma per problemi tecnici mi sono sempre dovuto arrendere. Il “Giarolo” è stata la gara che ha cancellato un periodo sfortunato della mia carriera. Carriera in cui questo è stato il rally numero 142 e la ventitreesima vittoria assoluta”.A chi vorrebbe dedicarla?“La dedico innanzitutto ai miei sponsor, che mi han-no sostenuto e continuano a credere in me. E poi una dedica particolare al vostro giornale perchè è una delle pochissime testate che si occupa di tutto e anche degli sport motoristici. Solitamente noi piloti dobbiamo chiamare le redazioni per “elemosinare” uno spazio. Voi invece mi siete venuti a cercare, per conoscere il resoconto reale della gara da chi l’ha vissuta e non da un comunicato stampa. Io tengo molto a questo, anche perchè per noi è un ritorno di immagine spaventoso”.Un ringraziamento andrà anche alla sua scuderia.“Certamente. Un plauso va anche alla mia squadra, la Scuderia Piloti Oltrepò di Voghera, che si sta dan-do molto da fare per me. E un grande plauso, ovvia-mente, va al mio navigatore Claudio Biglieri, perchè questa vittoria è il frutto paritetico di un grande sfor-zo mio e suo”.Quali saranno i suoi prossimi impegni?“La prossima gara sarà in Piemonte, il Rally Team P71 e gareggerò con la Grande Punto Super 2000 della Bernini Rally. La vittoria del Rally del Giarolo, però, mi rimarrà nel cuore, mi ha dato la carica, an-che perchè ho visto la partecipazione di tanta gente e dell’intero paese di San Sebastiano Curone, dimo-strazione di quanto questo sport è ancora sentito nel nostro territorio”.

GAREGGIA CON UNA RENAULT CLIO N3

Jacopo Bariani si avvicina al mondo dei motori: “Una grande passione”di ilAriA riCotti

Jacopo Bariani è un ragazzo di 26 anni, nato a Sala, frazione di Santa Margherita Staffora, che da qual-che anno insegue la sua passione per le macchine e i rally, conseguendo anche buoni risultati nella sua categoria. In questa intervista ci parla di che cosa l’ha portato ad impegnarsi in questo sport e quali sono i suoi progetti.Com’è nata questa tua passione per i rally?“Diciamo che mi è stata trasmessa dalla mia fami-glia, in particolare da mia madre, mio nonno e mio zio, che è mancato prima che io nascessi. Spinto dal loro esempio, due anni fa ho iniziato a partecipare alle prime corse”.Prima di dedicarti ai rally hai avuto altre espe-rienze nell’ambito delle competizioni?“Si, prima ho disputato un po’ di gare in moto, ho smesso poi quando ho iniziato l’università per man-canza di tempo per gli allenamenti essenzialmente.

Quando poi ho preso la patente e ho avuto più tem-po ed energie da dedicarci, ho iniziato a correre in macchina, anche se comunque tra il momento in cui ho preso la patente e quando ho iniziato l’allena-mento per i rally sono passati sei anni, in modo da acquisire l’esperienza necessaria”.Torniamo ai rally: con quale modello di macchi-na hai corso?“Ho corso con una Renault Clio N3”.A quali competizioni hai preso parte?“Abbiamo fatto cinque gare finora, in questi due anni. Purtroppo il fatto di correre poco ti limita molto perché non riesci a prendere davvero confi-denza con la macchina. Grazie all’impegno di nuovi sponsor spero di riuscire ad impegnarmi in più com-petizioni, anche perché ho avuto buoni risultati”.Parlando appunto dei risultati che hai consegui-to, quali sono i più significativi?“Ho avuto una serie di risultati in crescendo. Abbia-mo completato tre gare, conseguendo un secondo

posto di classe al Val d’Aveto nel 2011, un primo po-sto di classe al Giarolo quest’anno e sia ai ritiri del-la Lanterna e del Giarolo ero in testa alla classe”.Parteciperai a qualche gara nei prossimi mesi?“Per adesso non abbiamo in calendario niente, il programma viene fatto in funzione degli sponsor. Conto di partecipare ad un paio di gare entro la fine dell’anno ma non so indicare con precisione quali per questo motivo”.Quali sono i tuoi obbiettivi più a lungo termine?“I miei obbiettivi sarebbero quelli di mettere in-sieme i fondi per arrivare ad un trofeo, disputando 4/5 gare all’anno. Anche perché ora, dopo le gare che abbiamo fatto, mi sento pronto per effettuare un cambio di categoria e passare quindi al livello successivo”.

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SETTEMBRE 2012il Periodico 53

Scarnecchia: “Puntiamo ad un campionato di alta classifica”

PARLA L’ALLENATORE DEL VOGHERA CHE HA MILITATO ANCHE IN SERIE A

“Ci sono tutt’ora dei giocatori, come Finotti, Mar-chese e Buscaglia, che hanno già fatto con noi tutta la preparazione, inoltre è arrivato Putignano, clas-se ’95, e probabilmente verrà aggregato alla prima squadra”.Roberto Scarnecchia è stato un giocatore di serie A: com’è cambiato il calcio dai suoi tempi ad oggi?“E’ cambiato tanto, a partire dalle motivazioni e da-gli atteggiamenti, anche se la finalità è sempre co-stituita da un rettangolo verde, una palla e undici giocatori presenti sul campo. Sono cambiati gli at-teggiamenti nei confronti del gruppo, dei tifosi, della maglia e un po’ quello che era lo spirito del colletti-vo. Le poche squadre che hanno questa caratteristi-

SPORT

ca, come ad esempio il Barcellona, hanno vinto tutto, quindi quando si ha il gruppo unito, si corre per una maglia e si ha uno scopo ben preciso, si può far la differenza. Quello che cerco di dare al mio gruppo è questa compattezza, che porta spesso e volentieri al risultato positivo”.Può raccontarci qualche episodio significativo del suo passato?“Ci sono tanti piacevoli momenti da ricordare all’in-terno di una carriera. Mi sono tolto una grande soddisfazione segnando nel derby di Milano contro l’Inter. Inoltre Roma è stata la mia prima squadra e ricordo particolarmente l’esordio, contro il Milan, davanti a 90000 persone”.

di giAnluCA giAConiA

Dopo quattro anni passati nel Merate, Roberto Scar-necchia si siederà sulla panchina del Voghera in que-sta stagione agonistica. Il nuovo tecnico dei rossoneri può vantare un passato importante, contraddistinto dalle stagioni in serie A con le maglie di Roma, Na-poli, Pisa e Milan, chiudendo la carriera col Barletta, prima in C1 e poi in B. Abbiamo incontrato Scarnec-chia ad inizio mese per conoscere i retroscena del Vo-ghera che sta nascendo.Quali sono le motivazioni che l’hanno portato ad accettare tale incarico?“Le motivazioni sono costituite in primo piano dal ri-torno sul campo, che è importantissimo: sono sempre stato un allenatore che ha preso decisioni ponderate e quindi nel momento in cui si è presentata l’occa-sione ho accettato subito. Sarei potuto tornare prima con altre situazioni che comunque non erano così po-sitive; secondo me è stata una scelta ponderata an-che perché la società è importante e vuol portare a termine un progetto importante iniziato tre anni fa’”.Quali obiettivi si è prefissato?“Credo che tutti gli allenatori abbiano sempre uno scopo all’inizio della stagione, ossia portare la squa-dra a disputare un campionato di alta classifica. Poi è chiaro che bisogna introdurre delle componenti le quali possono permettere di fare questo e assieme alla società stiamo cercando di creare un gruppo di giocatori che può essere all’altezza di questo campio-nato importante”.Cosa è emerso da questi primi giorni di raduno? Le piace il gruppo che si sta formando?“Il gruppo è importante ed è esclusivamente formato da giocatori professionisti. Infatti ho chiesto prima di tutto alla società di mettere in piedi un gruppo di professionisti, pur militando in una serie dilettan-te. Ho voluto giocatori che facessero solo quello e nessun’altra attività perché secondo me, solo in que-sto modo, ci si può dedicare in maniera più completa alla disciplina e si può quindi veramente affermare di essere un calciatore a tutti gli effetti. Adesso il gruppo è sano, c’è qualche modifica da fare e mancano anco-ra dei giocatori che potrebbero arrivare nei prossimi giorni”.Parlando di mercato, quali possono essere i gioca-tori utili alla causa?“Manca un centrocampista: abbiamo in mente di in-serire un giocatore che possa far salire la squadra di qualche metro e a quel punto non servirebbe nemme-no l’attaccante. Poi forse manca un difensore giova-ne e per questo ci stiamo mettendo all’opera”.Come giudica i giovani a disposizione?“Posso contare su dei buoni giovani, in quest’otti-ca ho chiesto alla società di acquistare giocatori che avessero fatto campionati di prima squadra, e non le giovanili, perché sono già in grado di capire qual è il contrasto in serie D o in Eccellenza, l’atteggiamen-to dei vecchi in campo e la situazione tattica degli avversari. Sono tutti degli aspetti che nella juniores, beretti e primavera sono un po’ ovattati, in quanto sono dei campionati giocati contro i propri coetanei. Io volevo giocatori che avessero già assaporato lo scontro con degli atleti esperti e questo è stato fatto dalla società”.In questo periodo ci sono con voi dei ragazzi delle giovanili o verranno aggregati durante la stagio-ne?

L’allenatoreScarnecchia

con il direttoresportivoTroiano

Gli Staffel salgono sul podioUn argento con tanto cuoreGli Staffel secondi nella gara a staffette alle spal-le di un irresistibile Piacenza Triathlon. Nei giorni scorsi è arrivato un podio importante proprio per il Team diretto da Daniele Sparpaglioni. E’ emer-so il vero spirito di gruppo che è stato premiato: i Super Staffel si sono infatti piazzati secondi al Diga Triathlon di Nibbiano nella gara per staffette. Il posto d’onore è stato conquistato grazie alla per-formance “impeccabile” di Enrico Rossi (1900 m a nuoto), alla prestazione di carattere di un inedito Staffel Tommaso Zefelippo (82 km la frazione in bici) e alla “galoppata” finale sulla distanza della mezza maratona di Fabrizio Pellizzoni, una rimon-ta da campione qual è nella corsa a piedi. Ma lo rivedremo presto anche nella sua specialità che gli è valsa il tricolore, il duathlon. Gli Staffel hanno chiuso così secondi assoluti su 16 staffette partenti

IL TEAM DIRETTO DA DANIELE SPARPAGLIONI

in un tempo totale di 4h23’52”, dietro il fortissimo Piacenza Triathlon in 4h16’46” e davanti al Triath-lon Pavese in 4h37’35”. I parziali degli Staffel sono stati: Enrico Rossi 32’16”, Tommaso Zefelippo 2h37’39” e Fabrizio Pellizzoni 1h13’56”. Menzio-ne d’onore anche per la seconda staffetta Staffel che ha chiuso in 5’35’14’’ con Pino Croci a battez-zare l’esordio nella triplice di Claudio Gureci e Al-berto Bina. Resa ardua dal grande caldo, la gara in-dividuale sulla stessa distanza del mezzo ironman è stata vinta da Luca De Paolis in 4h18’28” e ha visto migliore degli Staffel Alessandro Vaghini, 33mo, in 5h46’29”, mentre Daniele Sparpaglioni ha chiuso la sua personalissima gara in 44ma posizione in 6h06’55”. Da segnalare il ritiro del 30% degli atleti partiti, fra questi anche lo sfortunato Cesare Ber-nini, già finisher ironman dello Staffora Triathlon.

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amatoriale che professionistico.Quando è stato fondato il Pedale Rivanazzanese?“Siamo partiti nel 1986, coprivo il ruolo di direttore sportivo e il presidente era Sergio Protti, a cui si sono succeduti in seguito Silvano Carlini e Pietro Bottone. Nel 2007 ho preso le redini del gruppo e ho mantenu-to ugualmente il ruolo di direttore sportivo. Mi posso ritenere il motore della società, in quanto ho fonda-to personalmente il gruppo; purtroppo la realtà dice che gli anni passano e la situazione peggiora, vista la carenza di sponsor e delle disponibilità economiche. Posso ritenermi soddisfatto, dato che come gruppo ciclistico abbiamo vinto tutto, dai provinciali ai mon-diali, passando per i nazionali e gli europei. Cerchia-mo al momento di sopravvivere e andare avanti”.Come è nata la sua passione per il ciclismo?“Ho da sempre la passione per questa disciplina, ho seguito e seguirò in continuazione le corse. Inoltre mio figlio Giampaolo ha trascorso cinque anni in fe-derazione, disputando un anno di esordienti, due di allievi e due di juniores”.Cosa può dirci del gruppo attuale?“Ci siamo pian piano ristretti, siamo attualmente in nove e nessuno di noi corre per impegni di lavoro e motivi vari. Il nostro impegno è sempre stato quello di far partecipare i nostri atleti alle gare prestigio-se della provincia. Essendosi ristretto ulteriormente il gruppo, non teniamo più delle riunioni, sono in pratica l’unico che porta avanti il gruppo; negli anni scorsi ne tenevamo una ogni due mesi”.Quali sono state le gare previste per il 2012?“Ho organizzato tre gare, una a Rea Po, una a Riva-nazzano nel mese di Marzo, il 13 Agosto la cronosca-lata Rivanazzano – Nazzano e nei primi di Ottobre la 100km. Quest’anno è stato molto particolare e sono saltate parecchie gare”.Lei è stato un ciclista?“Non ho mai corso, ho sempre seguito la disciplina, ma non ho avuto il tempo per le eccessive ore di la-voro, mentre nei fine settimana facevo sacrifici per accompagnare mio figlio a correre a Pontecurone”. Come giudica lo sport locale?“Al giorno d’oggi non abbiamo più i campioni di un tempo, a mio avviso una bella realtà è costituita dal gruppo Virris di Vigevano, in quanto i giovani corro-no a livello professionistico. Il ciclismo è uno sport sporco, cominciando dai piani alti e arrivando alle nostre realtà: infatti quando si passa di categoria, si viene frenati dal doping e dopo un po’ è stancante dover assistere a queste scene. Chi va forte pedala forte e quindi viene a sua volta fregato dal doping; se venissero effettuati dei controlli a tappeto, il 50% dei ciclisti non correrebbe più. In 27 anni ho visto troppe scene spiacevoli e purtroppo devo ammettere che a mio avviso il ciclismo amatoriale dovrà finire prima o poi. Nessuno dei miei corridori ha fatto uso di queste

di giAnluCA giAConiA

Sergio Monastero è la vera e propria anima del Pedale Rivanazzanese, di cui è attualmente presidente e diret-tore sportivo. Nei giorni scorsi lo ab-biamo incontrato per ripercorrere le tappe più importanti del suo percorso all’interno del gruppo. Monastero ha anche espresso dei pensieri importan-ti in riguardo al ciclismo, sia a livello

sostanze perché bisogna essere puliti e vincere con le proprie forze. Tutti i controlli effettuati sui miei atleti sono stati negativi. Non ci sono più gli atleti di una volta, quando i corridori all’interno del mio gruppo vincevano 41 gare in un anno. Quando inizia a vin-cere, il corridore non corre più per passione, ma per i soldi”.Quindi cosa prevede per il futuro del ciclismo?“Non vedo bene il ciclismo, anche a livello amato-riale, perché quando viene trovato l’atleta dopato, mediante controlli adeguati, bisogna squalificarlo a vita, non solo per due o tre anni. Le cose devono es-sere fatte bene fino in fondo. Penso che prima o poi finirà tutto, anche per le carenze dal punto di vista economico. Sono all’interno di questo sport ormai da tempo e vedo bene la situazione, quindi posso affer-mare tranquillamente tutto ciò. Se tutti ammettessero

queste cose, sarebbe certamente un bene”.Qual è stata la più grande soddisfazione ottenuta in questi anni?“Ricordo particolarmente un giorno, in cui correva-no contemporaneamente due corridori del mio grup-po. Io ho seguito un giovane che correva a Novara, mentre un atleta cadetto stava gareggiando per i campionati italiani. Tornavo da Novara un po’ deluso per il secondo posto ottenuto dal mio atleta e mi è ar-rivata la notizia della vittoria del cadetto nei campio-nati italiani: è stata una grandissima soddisfazione e mi sono commosso. Certamente i trofei vinti hanno un determinato valore, inoltre mi ha fatto piacere avere a che fare con atleti forti, anche di Rivanazzano, che ancora oggi mi abbracciano per strada. Come in tutti gli sport bisogna fare dei sacrifici per ottenere qual-cosa di concreto”.

Monastero: “Una società in continuacrescita che punta sugli amatori”

INCONTRIAMO IL PATRON DEL PEDALE RIVANAZZANESESP

ORT

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Staffora all’asciuttoCerchiamo di salvarlo DAI LETTORI

Una tantum l'opinione di Piero Guaschi

Tutto continua ad andare bene, Madama la Marchesa. Poi però va sempre a finire nello stesso modo. Ormai è un leitmotiv. Berlusconi, con il suo stile esagerato e gaudente, vedeva ristoranti strapieni e code di gente che spendeva e spandeva. Monti, a Rimini, ospite di un Meeting dove i vari Poteri si incontrano, si spalleg-giano e si autocelebrano, davanti ad una platea facile all’applauso e all’entusiasmo, con il suo stile sobrio ed austero, vede la fine della crisi. Che altro poteva dire di vedere? Beato lui che la vede! Peccato che non la veda, né la percepisca, la gente comune, sempre più in difficoltà. Siamo alle solite, chi sta in alto, politico o tecnico che sia, vede ciò che gli fa comodo vedere. Tanto l’ottimismo non costa niente e aiuta (?). Se poi si è smentiti dai fatti c’è sempre nei paraggi qualche Perfida Albione, in versione riveduta e corretta, alle cui misteriose trame attribuire cause e concause di previ-sioni non azzeccate e di conti che non tornano. E, nel caso, bisogna pure tacere perché, è risaputo da tempo, il nemico è in ascolto. Il tutto è legato ad un dettaglio che è tutt’altro che un dettaglio: la ripresa. Ripresa che ricorda la fantomatica Araba Fenice che, come canta Don Alfonso nell’opera di Mozart “Così fan tutte”, “che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Ma vale ancora la pena parlare di una classe politica sempre più distratta e lontana dalle cose concrete, oscura ed indecifrabile ai non addetti ai lavori, legata e vincolata a decisioni prese altrove. I partiti, incartati e avvitati su se stessi, hanno capito che il mezzo più conveniente e sicuro per garantirsi i privilegi, di cui non sanno e non possono fare a meno, è reggere il moccolo al Governo Tecnico, il quale ormai entrato apertamente con i suoi pezzi da novanta in campagna elettorale, trae vantag-gio dal farselo reggere. In questa situazione ingessa-ta c’è un evidente paradosso. Se è innegabile, infatti, che i Partiti sono assolutamente indispensabili all’esi-stenza e al corretto funzionamento della Democrazia è altrettanto innegabile che con questi Partiti non si va più da nessuna parte. La Democrazia rischia così di mutarsi da diretta a delegata e sottotutela, da reale a simulata e di facciata e infine “sospesa”. Tra virgolette fin che si vuole ma sempre sospesa. A questo punto bisogna tornare a votare perché urge (ri)avere un go-verno democraticamente eletto. Non importa quale, né di che orientamento sia, purchè esca dalle urne e sia espressione della volontà popolare. Il tempo dei Salva-tori della Patria ha ormai fatto il suo tempo. Se voglio-no rimanere e continuare a governare devono mettersi in gioco e conquistarsi il consenso. La speranza è che, per effetto del risultato, uno dei due soggetti (Tecnico o Politico) debba farsi da parte e magari andare a casa. Il timore è che restino entrambi, alleati e separati in casa, come adesso, ovvero la Grande Coalizione che nessuno vuole ma tutti auspicano.

Spett.le Direttore de ‘Il Periodico’,colgo l’occasione per usufruire dello spazio messo a disposizione a noi lettori. Sono un ragazzo che vive in Valle Staffora e che per lavoro si sposta quotidianamente a Pavia. Nel tragitto percorro la ex Statale del Penice e di conseguenza il torrente Staffora. A tal proposito sono a mio malincuore costretto a denunciare lo stato di abbandono in cui versa il letto del torrente in molti punti della valle. Ora visibile ancora meglio a causa della forte siccità che sta attanagliando il nostro territorio. Oltre ai rami secchi che ingom-brano il percorso del torrente, ora sono cresciute anche piante, di medie e grosse dimensioni, proprio nel mezzo del letto. Senza contare poi gli arbusti che sempre più prendono piede lungo tutto il suo corso. Un vero schifo. Non tanto per la vegetazione, che pur malgrado, si sta impadronendo del percorso del torrente Staffora, ma per il degrado in cui versa l’intera zona interessata. E mi chiedo: ora c’è sic-cità, lo Staffora ormai a Voghera sono mesi che non arriva più, ma tra non molto arriveranno le forti piogge che ormai da qualche anno in autunno interessano il nostro territorio e con esse il nostro torrente si riprenderà lo spazio naturale del suo percorso. E cosa succederà? Inondazioni ed esondazioni saranno, anche se non sono un climatologo o geologo, lo capisco pure io, all’ordine del giorno e con esse disastri. E allora mi chiedo, ma è tanto difficile ripulire per bene il letto dello Staffora in modo tale che all’occorrenza l’acqua in abbondanza possa de-fluire naturalmente contenendo i disagi? E non mi si dica che non c’era tempo o soldi. Si è avuto tempo tutta estate, e per i soldi, (ovviamente parlo da profano) penso che gli enti preposti debbamo metterli già in preventivo un anno con l’al-tro per tenere pulito il corso di un torrente che fa parte del nostro bel territorio. Insomma volere è potere. Spero che questa mia denuncia faccia riflettere chi di dovere e che si provveda il più presto possibile a ripulire un torrente che è tanto utile alla valle quanto pericoloso. Grazie per lo spazio che mi ha concesso, cor-dialmente saluto.

Sandro Lipari

LETTERE AL DIRETTOREQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per in-tervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Pe-riodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche possibile inviare una mail scrivendo a: [email protected]. Le lettere non devono superare le 1500 battute! Mi raccomando le 1500 battute e non 5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. E devono contenere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridicità del mittente.

Nella vita si sbaglia, quante volte, uno sbaglio, fra tanti, che non si dovrebbe fare è: giudicare e, meno che mai, in negativo. Io l’ho fatto, indotta da infor-mazioni sembrate certe, rivelatesi ora errate, ma che, nel mio io, comunque, non mi giustificano. Le critiche da me rivolte al Sindaco Paravella Marco su “Il Periodico News” del mese di Agosto c.a. NON SONO VERITIERE. A MARCO POSSO DIRE: SEI UN BRAVO RAGAZZO, SONO SINCERAMENTE MORTI-FICATA.

San Cipriano Po, 06 Agosto 2012

Antonietta Brambilla

Chiedo scusa al sindacodi San Cipriano Po

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