il sapore di feroleto - famigliasannicodemo.italtrimenti non possiamo”, assicura francesco....
TRANSCRIPT
Periodico della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Feroleto Antico
N. 2 - Anno I
IL SAPORE
DI FEROLETO
Maggio 2016
EDITORIALE ............................................................................................... 3 ANNUNCIO E CATECHESI ...................................................................... 4
L’INDICAZIONE DEL PAPA Lo Spirito spinge a riscattare poveri e oppressi ......... 4 LA RIFLESSIONE DEL VESCOVO Giubileo Straordinario della Misericordia ......... 5 L’ANGOLO DEL PARROCO La vocazione di un profeta: la conversione ............... 6 RISONANZA AL VANGELO La donna adultera ....................................................... 7 SPIRITUALITÀ Invocare e benedire Dio in ogni prova.......................................... 9 IL QUIZ DELLA SECONDA C Conosciamo la Bibbia ........................................... 10 IL PENSIERO DEI PICCOLI ....................................................................................... 11
SCRITTI ED EVENTI ............................................................................... 12 MEMORIE E SUGGESTIONI A Feroleto una Sede di Radio Maria ........................ 12
Ricordi del passato .................................................. 14 AMBIENTE E SOCIETA’......................................................................... 15
EVENTI E RICORRENZE 17° Anniversario della scomparsa di don Giulio .......... 15 ATTIVITÀ LAVORATIVE E SOCIALI Visita alla locale Casa di Riposo… ............. 17 OSSERVATORIO XX Giornata Bambini Vittime ................................................. 19 AREOPAGO L’Adolescenza ................................................................................ 21 SCOPERTE ED INVENZIONI La Magia dei Colori ................................................. 23
CRONACA .................................................................................................. 25 DIARIO PARROCCHIALE ......................................................................................... 25 LENTE DI INGRANDIMENTO Preghiera (della Parola) nello Spirito Santo ........... 27 PASTORALE PARROCCHIALE Orario delle Attività Pastorali .............................. 29 LA CHIESA NEL MONDO Mons. Paglia in Nigeria… ......................................... 31 VITA DIOCESANA La Concattedrale di Lamezia come spinta di unificazione ... 32 SUCCEDE A FEROLETO ........................................................................................... 33 IL FATTO DEL MESE Fer. Pi. Volley realtà sportiva locale “sconosciuta” .......... 34 DAL VILLAGGIO GLOBALE Usa-Cuba, riparte il turismo culturale .................... 36
VARIE ......................................................................................................... 37
CRUCIVERBA E DINTORNI ...................................................................................... 37 LA RICETTA DEL MESE .......................................................................................... 38
SOMMARIO
Pagina 3 di 40
Cari lettori,
non c’è due senza tre! Giunti al terzo
numero, non calza affermazione
migliore di questa, anche se le fatiche
non mancano per portare avanti
quest’idea con perseveranza e
puntualità.
In occasione dell’organizzazione della
festicciola in onore di San Giuseppe, che si è svolta l’ultimo 30 aprile, mi sono
personalmente preoccupato della parte burocratica, o meglio detto
“amministrativa”, presentando le varie documentazioni richieste agli enti
competenti. A festa fatta sono stato chiamato da uno degli enti, il cui
funzionario mi comunicava che la documentazione presentata era carente,
indicandomi un elenco infinito di cose mancanti.
Essendo anch’io di professione un funzionario pubblico chiamato ad istruire
pratiche, mi è venuto spontaneo pensare a quanto sia diventato complicato fare
anche una qualunque cosa semplice.
In un’era di forte sviluppo delle tecnologie di informatizzazione, e sentendo le
affermazioni dei nostri governanti, che si vantano di aver messo in campo la
semplificazione amministrativa, la dematerializzazione della carta, e
quant’altro, mi chiedo come sia possibile che nulla cambi.
Sentiamo parlare che, per contrastare la malavita, la corruzione, gli infortuni
sul lavoro, la sicurezza delle nostre case, sono state fatte nuove leggi… Eppure
si continua ad uccidere, a corrompere, a morire sul posto di lavoro ed a causa
di eventi calamitosi…
Credo fermamente che i problemi sopra citati non si risolvono cambiando le
leggi, ma rispettandole da parte di noi tutti. Il cambiamento deve avvenire nelle
singole persone, che sono chiamate a vivere nel rispetto delle regole e degli
altri… Basterebbe essere rispettosi di una sola Legge per non infrangere i
codici sopra citati, ed è…. la Parola di Dio!
Buona lettura
di Valentino Falvo
Editoriale
Pagina 4 di 40
ANNUNCIO E CATECHESI
Il Papa: Lo Spirito spinge a riscattare poveri e oppressi
di Sua Santità Papa Francesco
tratto da News.Va del 02 -05-2016
All’interno del discorso rivolto alla
delegazione dei Padri Mercedari,
ricevuta in udienza in Vaticano, in
occasione del Capitolo generale
dell’Ordine, giunto agli 800 anni di vita,
Papa Francesco si è così espresso:
“… La vera vita dell'Ordine va ricercata nel continuo sforzo di adattarsi e
rinnovarsi, al fine di dare una risposta generosa alle reali esigenze del mondo
e della Chiesa, restando fedeli al patrimonio perenne di cui siete depositari”.
“La nostra professione religiosa è un dono e una grande responsabilità” messo
in “vasi di creta”, dunque – ribadisce il Papa – “noi non confidiamo nelle
nostre forze, ma ci affidiamo sempre alla misericordia di Dio” e i “pilastri che
ci sostengono”, sottolinea, sono “la vigilanza, la perseveranza nella preghiera
e la cura della vita interiore”. Solo “con questo spirito” – come indica il
secondo vocabolo del titolo-guida – “è possibile parlare realmente di profezia,
altrimenti non possiamo”, assicura Francesco. Profeta, soggiunge, è un
“inviato” che ha ricevuto “un dono dello Spirito” per servire il popolo di Dio:
“Il profeta sa andare alle periferie, alle quali si avvicina libero da bagagli. Lo
Spirito è un vento leggero che ci spinge in avanti. Evocare ciò che mosse i
vostri Padri e dove li diresse, ci impegna a seguire i loro passi. Loro furono in
grado di restare come ostaggio accanto ai poveri, agli emarginati, agli esclusi
della società, per consolarli, soffrire con loro (…) E questo un giorno dopo
l'altro, nella perseveranza e nel silenzio di una vita libera e generosamente
donata”.
Seguire questi predecessori, prosegue Francesco, è comprendere che, per
riscattare i più poveri dalla miseria che li imprigiona, “dobbiamo farci piccoli”,
pronti a “proclamare l'anno di grazia del Signore” a “tutti coloro – conclude –
cui siamo mandati”…
L’Indicazione del Papa
Pagina 5 di 40
Giubileo Straordinario della Misericordia
di S. E. Mons. Luigi Cantafora
tratto dalla Lettera Pastorale “Il Signore ci ha chiamati e ci ha inviati”
… Domenica 13
dicembre, è stata aperta
solennemente la Porta
Santa nella Chiesa
Cattedrale di Lamezia
Terme. Ancora siamo
pieni di stupore per come
la nostra Chiesa ha vissuto
quel giorno di grazia. Ma,
si tratta appunto solo
dell’inizio! E questo ci
riempie di gioia e di speranza. L’Anno Santo è un anno «per riscoprire che
Gesù di Nazaret con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona,
rivela la misericordia di Dio». La buona notizia del Vangelo che deve
risuonare sulle nostre labbra è proprio questa: «che la misericordia di Dio sarà
sempre più grande di ogni peccato e nessuno può porre un limite all’amore di
Dio che perdona». «Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: “Seguimi” (Mt 9,9). Vide non tanto con lo sguardo
degli occhi del corpo, quanto con quello della bontà interiore. Vide un
pubblicano e, siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse –
miserando atque eligendo –, gli disse: “Seguimi”».
In questo brano, tratto dalle omelie di San Beda, è contenuta
l’espressione scelta da Papa Francesco come suo motto: «Miserando atque
eligendo». Riflettere su queste due brevissime parole, ci ricorda che Gesù in
un unico atto d’amore, mentre ha compassione di noi peccatori (miserando) ci
sceglie (eligendo) per farci suoi collaboratori nell’opera di salvezza. Nessuno
perciò può vivere e servire nella Chiesa senza ricordare che lo fa perché Dio
ha misericordia di lui e in lui è fiducioso al punto di farlo missionario a Suo
nome. …
ANNUNCIO E CATECHESI La Riflessione del Vescovo
Pagina 6 di 40
di Sac. Tommaso Boca
La vocazione di un profeta: la conversione. (prima parte)
Contestualmente all’accettazione dell’auto-
rivelazione di Dio, attraverso la fede, l’uomo
scopre di essere un peccatore, si accorge di
essere lontano dalla pienezza di vita di Dio,
lontano dal vivere nella verità, nella giustizia e
nell’amore, incapace di sostenere la presenza
amorevole del Signore. L’uomo si accorge
ancora di vivere in una realtà sociale immersa nel
peccato, dove ci sono strutture di peccato oltre
che i peccati personali.
È l’esperienza vissuta dal profeta Isaia, il quale
così si esprime: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure
io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei
occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti" (Is 6,5b). È la stessa esperienza
vissuta da San Pietro, il quale, dinanzi al riconoscimento della gloria di Dio
nell’operare di Gesù, così esclama: “Allontanati da me che sono un peccatore”.
Dinanzi a questo riconoscimento di peccato e debolezza, che implica una
richiesta di aiuto, il Signore viene in soccorso dell’uomo e lo giustifica, lo
risana riguardo al passato e lo rende capace di un sano comportamento
riguardo al futuro. E’ ciò che avviene per Isaia e per Pietro, è ciò che avviene
per ogni credente nel sacramento del Battesimo.
Nel prosieguo dei brani biblici citati, infatti, possiamo leggere riguardo ad
Isaia: «Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone
ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi
disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato"» (Is 6,6-7). La stessa cosa, implicitamente, avviene
per l’apostolo Pietro: « Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai
pescatore di uomini"» (Lc 5,10b).
ANNUNCIO E CATECHESI L’Angolo del Parroco
Pagina 7 di 40
di Francesco Torchia
(continua )
La donna adultera
Gesù si avviò verso il monte degli ulivi. Ma al mattino
si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da
lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora
gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa
in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero:
“Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante
adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di
lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.
Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si
chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano
nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la
pietra contro di lei”. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne
andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era
là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha
condannata?”. Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù disse: “Neanch’io ti
condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. (Gv 8, 1-11)
Gesù mentre si trova nel tempio insegnando la parola del Padre, viene
interrotto dagli scribi e i farisei che tentano di tendergli una trappola. Infatti
conducono davanti a Lui una peccatrice colta in flagranza di adulterio
chiedendogli se secondo Lui la donna dovesse essere lapidata, per come
stabilito dalla legge di Mosè. Se Gesù si fosse proposto contro la lapidazione,
poteva essere accusato di andare contro la legge dei profeti mentre, invece,
pronunciandosi a favore avrebbe rinnegato il suo insegnamento improntato sul
perdono e la misericordia.
Gesù risponde a questa provocazione, in modo quasi imperturbabile, dicendo
“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. A questo punto gli
accusatori, uno ad uno, si allontanano dalla scena, lasciando da soli la
peccatrice e Gesù.
Con le parole “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di
lei”, Gesù non vuole essere certamente permissivo nei confronti del male,
come l’adulterio. Le sue parole: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”, dicono
chiaramente quale deve essere il comportamento nei confronti del peccato e
come rispettare il comandamento di Dio.
ANNUNCIO E CATECHESI Risonanza al Vangelo
Pagina 8 di 40
(continuazione)
Gesù vuole mettere a nudo l’ipocrisia dell’uomo che si fa giudice della sorella
peccatrice, senza riconoscersi egli stesso peccatore. Sottolineando così, con le
sue parole, la nota sentenza: “Non giudicate per non essere giudicati; perché col
giudizio con cui giudicate, sarete giudicati” (Mt 7,1-2).
Parlando in questo modo, Gesù si rivolge anche a quelle persone che
condannano gli altri senza appello, non tenendo conto del pentimento che può
sorgere nel cuore del colpevole. E mostra chiaramente qual è il suo
comportamento nei confronti di chi fallisce: aver misericordia. Quando quegli
uomini si sono allontanati dall’adultera, “sono rimasti in due – dice Agostino,
vescovo di Ippona -: la miseria e la misericordia” [Commento al Vangelo di
Giovanni 33,5].
Per mettere in pratica questa Parola dobbiamo ricordarci che, di fronte a
qualsiasi nostro fratello o sorella, pure noi siamo peccatori. Tutti abbiamo
peccato e, anche se ci sembra di non essere incorsi in grossi sbagli, dobbiamo
sempre tener presente che ci può sfuggire il peso delle circostanze che hanno
indotto altri a cadere così in basso, ad allontanarsi in simile modo da Dio.
Come ci saremmo comportati nei loro panni?
Anche noi, a volte, rompiamo il legame d’amore che deve unirci a Dio, non
siamo stati fedeli a lui. Se Gesù, unico uomo senza peccato, non ha lanciato la
prima pietra contro l’adultera, nemmeno noi possiamo farlo contro
chicchessia.
E allora: aver misericordia verso tutti,
reagire contro certi impulsi che ci spingono
a condannare senza pietà; dobbiamo saper
perdonare e dimenticare. Non mantenere
nel cuore residui di giudizi, di risentimenti,
dove possono covare l’ira e l’odio che ci
allontanano dai fratelli. Veder ognuno
come se fosse nuovo.
Avendo in cuore, al posto del giudizio e della condanna, l’amore e la
misericordia verso ciascuno, lo aiuteremo ad iniziare una vita nuova, gli
daremo coraggio ogni volta per ricominciare.
ANNUNCIO E CATECHESI
Pagina 9 di 40
Invocare e benedire Dio in ogni prova
"… O Signore, che hai voluto che io sperimen-
tassi la tentazione e la prova! Non posso evitarla,
ma sento che devo rifugiarmi in te, perché tu mi
aiuti a trasformare questa situazione penosa in
un’occasione a me favorevole. …
…. Concedimi, anche questa volta, la forza di
sopportare la prova. Aiutami mio Dio, e non avrò
paura di nulla, costi quel che costi. …” (da
L’Imitazione di Cristo, Libro IV, Capitolo XXIX).
Credo che, almeno una volta, nella vita ci
siamo trovati in una situazione di difficoltà
da dover chiedere aiuto a Dio.
Questo non fa di noi esseri deboli, bensì
persone messe alla prova che cercano rifugio
e coraggio nel Signore.
Quanto detto sopra è solo il mio punto di vista, ma soprattutto è la mia piccola
“esperienza” maturata in un breve percorso di vita.
Infatti, sino a poco tempo fa non mi rendevo neanche conto che Dio fosse
sempre e costantemente accanto a ognuno di noi.
Lo immaginavo vicino solo al momento della Nostra richiesta.
Adesso, invece, riesco a sentirlo, vederlo tramite segnali da Lui mandati che
si potrebbero confondere come COINCIDENZE, ma non perché sia diventata
più intelligente, ma solo perché sto imparando ad apprezzarlo sempre più nelle
piccole cose.
Inoltre, la vita non è fatta solo di “piccole cose” ma anche di grandi ostacoli
che spesso ci sembrano insormontabili.
E proprio in questi casi che dobbiamo affidarci a Lui dicendo: “Signore sia
fatta la Tua volontà” (Mt 26,42) perché Dio solo sa quanto noi possiamo o non
sopportare la tentazione/difficoltà e solo Lui ci aiuterà ad uscirne.
Penso anche che, chi crede e prega in maniera sincera riesce a superare tutto e
a sconfiggere il male.
di Teresa Masi
Spiritualità ANNUNCIO E CATECHESI
Pagina 10 di 40
Conosciamo la Bibbia
1) Chi volle Dio come re di Israele intorno al 1000 a.C.?
Davide Giacobbe Isacco
Risposta A: Perché Dio disse a Davide di guidare il proprio popolo come
aveva fatto con il suo gregge. Davide figlio di Iesse, è stato il secondo re
d'Israele durante la prima metà del X secolo a.C. La figura di Davide è di
particolare importanza per il Cristianesimo: da Davide discende Giuseppe,
padre putativo di Gesù, il quale in tal modo diventa egli stesso discendente di
Davide.
2) A chi Dio diede i 10 comandamenti?
Abramo Mosè Davide
Risposta B: Perché doveva guidare a fare opere buone e giuste il proprio
popolo, che si trovava in fuga dall’Egitto.
3) Su quale monte Dio diede i 10 comandamenti a Mosè
Oreb Sinai Everest
Risposta B: I 10 comandamenti vengono descritti nell’Esodo 20, 1-17. Mosè
salì sul Monte Sinai e ricevette da Dio i Dieci Comandamenti o Leggi, scritti
su due tavole di pietra da una parte e dall’altra. La scrittura era la scrittura di
Dio. Questa era la prima volta che Mosè salì la montagna. Dopo, si accese l’ira
di Mosè quando vide l’idolatria del popolo e distrusse le due tavole di pietra.
Così ritornò una seconda volta sul Sinai e Dio gli diede un’altra coppia.
Insieme ai dieci comandamenti, Mosè ricevette altre regole di vita per guidare
il popolo d’Israele, incluse le istruzioni per costruire il Tabernacolo.
di Mattia Astorino, Angela Astorino e Maria Cristina Mascaro
con la collaborazione di Astorino Giuseppe
Il Quiz della Seconda C ANNUNCIO E CATECHESI
Pagina 11 di 40
Prima elementare
Cara Madonnina grazie per averci dato la vita e perché possiamo andare al
catechismo. Prega per noi bambini, per gli ammalati e per tutti quelli che hanno
bisogno di te….
Seconda elementare
Cara Madonnina nostra adorata Sei la nostra vita, ci hai donato il cuore e noi
ti amiamo tanto. Tutte le sere ti preghiamo per far stare bene tutte le persone
del mondo. Amen.
Terza elementare
Cara Madonnina, tu che sei meravigliosa e Santa proteggi tutti: chi ci vuole
bene e chi ci vuole male; fai che non ci sia la guerra altrimenti i nostri cuoricini
piangono. Infine ti ringraziamo per averci dato dei genitori così.
Quarta elementare
Oh Madonnina nostra, noi tutti ti preghiamo affinché tutte le persone del
mondo abbiano il necessario per vivere e anche un posto caldo dove tornare.
Inoltre ti preghiamo affinché i nostri familiari stiano sempre bene.
Quinta elementare
Maria Santissima, che sei madre di Gesù e madre nostra, tu che ci osservi e ci
proteggi ottienici la luce di Gesù per questo mondo. Ottieni tanti interventi di
salvezza anche miracolosi per tutti gli uomini e per ogni uomo.
Il Pensiero dei Piccoli ANNUNCIO E CATECHESI
a cura di Angela Fazio
Pagina 12 di 40
A Feroleto una Sede di Radio Maria
La Sede territoriale APS di
Radio Maria apre in Calabria,
a Feroleto Antico, nel mese
di dicembre del 2010, ma
viene inaugurata il 26
maggio 2012. Un risultato
molto importante per la
nostra comunità, conseguito
a pochi anni dalla nascita
dello Studio mobile
Catanzaro-Crotone. Ricordo
con molta gioia quando mi è
stata data la possibilità di
aprire una delle venti sedi di
Radio Maria in Italia, una sede per la Calabria proprio nel mio piccolo paesino,
accolta con un vistoso entusiasmo da tutta la popolazione.
Tre giorni di festa hanno fatto da cornice a questo evento, caratterizzata da una
fiaccolata dalla chiesa di Santa Maria Maggiore al Santuario di Dipodi, da una
funzione liturgica celebrata da Mons. Vincenzo Rimedio, Vescovo oggi
emerito della Diocesi Lametina e, a conclusione del tutto, da un Convegno
dal tema “Radio Maria: la sfida di una radio cattolica nel contesto mediatico
contemporaneo”, al quale ha partecipato il presidente Nazionale dell’emittente
cattolica, Emanuele Ferrario, il quale ha illustrato la storia di questo progetto
e le finalità che animano la sua missione nel mondo.
“L’avventura di Radio Maria – ha raccontato Ferrario - è iniziata nel gennaio
del 1987, quando si è costituita l’Associazione Radio Maria, la quale rilevava
l’omonima radio di dimensione parrocchiale. Era allora il tempo in cui in Italia
le parrocchie, le diocesi e i gruppi religiosi facevano a gara per occupare l’etere
libero dalle frequenze. Quel fervore di iniziative ha ottenuto risultati positivi,
tanto che ora sono oltre trecento le radio di proprietà ecclesiale in Italia, unite
di Ugo Gigliotti
SCRITTI ED EVENTI Memorie e Suggestioni
Pagina 13 di 40
(continuazione)
fra loro dal progetto culturale della Conferenza episcopale. Negli anni a
seguire Radio Maria con i suoi programmi a carattere religioso e sociale ha
conquistato il mondo intero riuscendo a trasmettere in tutti i continenti”.
I festeggiamenti per la nuova sede hanno raggiunto l'apice con l'arrivo di
monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro –
Squillace, con il quale si è proceduto all'inaugurazione della sede alla presenza
di autorità civili, religiose e militari. Il taglio del nastro è spettato a monsignor
Bertolone, affiancato, fra gli altri, dal presidente nazionale di Radio Maria, dal
sindaco di Feroleto Antico, Pietro Fazio, dal presidente del Consiglio
Provinciale di Catanzaro, Peppino Ruberto, dal Parroco. L'arcivescovo
Bertolone ha anche benedetto i locali, non mancando di augurare a tutti un
buon lavoro.
A precedere l'evento augurale è stata la celebrazione della santa messa
presieduta dall'Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e animata dal
Coro polifonico del conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.
Monsignor Bertolone, dopo essersi complimentato con Ferrario per l'opera
missionaria svolta da radio Maria, ha espresso parole di sostegno e di
incoraggiamento per i volontari della Radio, incitandoli ad andare avanti con
amore e devozione.
Oggi Radio Maria è una
realtà molto importante
ed ogni venerdì sera
affluiscono nella sede di
Feroleto Antico gruppi
provenienti da tutta la
Calabria, per collegarsi
dalla sede stessa a Radio
Maria e pregare in
collegamento con tutto
il mondo.
SCRITTI ED EVENTI
Pagina 14 di 40
Ricordi del passato
Voglio condividere in questo giornalino alcune preghiere in dialetto che
recitava la mia cara nonna paterna e che lei intitolava
"E Cose Sante”
Preghiara da matina
SCRITTI ED EVENTI Memorie e Suggestioni
di Angela Fazio
È fattu juarnu e mandu nu salutu
Allu core de Gesù nsacramentatu,
E mu me dune forza e puru aiutu
Ppe nun cadire ntr’ancunu peccatu
A purità ccu l ‘Avembaria
Aiutare tu, Madonna mia!
Pagina 15 di 40
(continua )
17esimo Anniversario della scomparsa di don Giulio Fazio
Il 25 aprile scorso è stata la
ricorrenza del 17esimo anniversario
della scomparsa di don Giulio
Fazio.
Avendo parlato molto in questi
ultimi mesi di questo nostro
parroco-poeta in seguito alla
pubblicazione del mio ultimo libro a
lui dedicato, desidero riportare
qualche stralcio di una recensione
alle poesie di Giulio redatta da don
Natale Colafati, sacerdote e letterato
lametino scomparso qualche giorno
fa.
Due vecchi compagni di seminario,
due amici, due sacerdoti della Curia
lametina, ma anche due letterati
calabresi che hanno “sacrificato”
luci ed allori della loro vocazione
artistica e letteraria alla vocazione religiosa, due persone umili che hanno
scelto si servire gli altri e di impegnarsi nel loro ministero pastorale.
Certo, ognuno di noi, come concittadini, amici, compagni di scuola,
parrocchiani custodisce dentro di se un ricordo di DON GIULIO FAZIO, non
solo come sacerdote ma anche come uomo, come artista e soprattutto come
poeta dialettale.
Ma vediamo come don Natale Colafati nel 1983 su una rivista calabrese
(Calabria Letteraria) molto apprezzata e che ogni buon letterato calabrese
conosce bene, scriveva di Giulio.
di Franco Falvo
AMBIENTE E SOCIETA’ Eventi e Ricorrenze
Pagina 16 di 40
(continuazione)
“Tra tanta poesia di maniera che, tronfia di se ed avida di premi, infesta
miriadi di rassegne poetiche, mi è capitata la buona ventura di imbattermi in
un umile ma autentico poeta, degno erede dei più illustri e grandi poeti
calabresi: Giulio Fazio ……E’ nella realtà di cui è impastata la vita
quotidiana che la sua poesia trova terreno fertile. Il poeta osserva uomini e
cose con un sorriso che sfuma tra l’ironico per ipocrisia e il benevolo per la
fragilità, tra il severo per il desiderio di autenticità e di elevazione e la
comprensione partecipe, consapevoli delle comuni magagne….” .
Poi don Natale proseguiva
“….nato nel 1940 a Feroleto, dove vive, dal carattere schivo e naturalmente
avverso ad ogni ufficialità ma dalla sensibilità viva, pronta a cogliere ogni
sfumatura di ciò che lo circonda, e dall’ispirazione genuina che nobilita ciò
che tocca e si esprime in forme limpide e piacevoli, che penetrano nelle fibre
più intime come una boccata di ossigeno puro e spingono ad un nuovo
cammino con ritrovata lena…. E’ un umanità sofferta quella del Fazio
oscillante tra l’osservazione timida e staccata e la compartecipazione
responsabile. In questa altalena di sentimenti il severo giudizio morale si
piega da trilussiana condanna ed astensione, quasi smarrita, da ogni giudizio.
Ed i fatti scorrono e le persone si avvicendano con le loro piccole storie,
rifiutando ogni verbosa valutazione……”
(stralcio tratto dal libro di Franco Falvo “Don Giulio Fazio-pastore e poeta della
quotidianità).
Note: la foto che ritrae don Giulio è stata tratta dall’Europeo, settimanale
politico e d’attualità del 2 agosto 1967 dal titolo “Omicidio per magia”
a firma di Gianluigi Melega nel quale si parla di un episodio avvenuto
a Conflenti in quel periodo e del quale parleremo in un prossimo
articolo.
AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 17 di 40
Visita alla Locale Casa di Riposo S. Agostino
Sabato 19 Marzo
Nella nostra comunità è presente una Casa di Riposo per anziani nella quale
viene svolta una importante funzione sociale. Il sabato 19 marzo, nell’ambito
dell’incontro settimanale di catechesi della 3a media, è stata organizzata una
visita con i ragazzi presso la stessa struttura.
Si riportano di seguito le impressioni, le osservazioni dei partecipanti
all’incontro di catechismo di quel giorno.
Manuel:
Per gli anziani è molto difficile vivere lì dentro. Però una cosa
positiva è che vivono lì dentro molti anziani e quindi stanno in
compagnia e non si sentono soli. L’ambiente è molto
angosciante. Una cosa che mi ha colpito è che appena siamo
arrivati un’anziana ci ha chiesto le caramelle, solo che in quel
giorno non avevamo caramelle. Quello è un luogo importante per
l’accoglienza degli anziani.
Pier Paolo:
Noi siamo andati alla casa di riposo e siamo andati pensando di
portare dei cioccolatini, ma non abbiamo trovato quelli morbidi. Ci
siamo divertiti e anche gli anziani che ci hanno accolto con gioia e
si sono anche commossi. Pensiamo di andarci altre volte e
speriamo con dei cioccolatini.
Antonio Giampà:
Gli anziani che erano alla casa di riposo erano molto contenti di
vedere facce giovani: a me hanno fatto molta tenerezza perché sono
lì chiusi. Non vedono i propri figli e i propri nipoti. Questa cosa
che abbiamo fatto è stata per noi molto significativa e per loro è
stato un momento di gioia.
di Finita Cerchiaro
AMBIENTE E SOCIETA’ Attività Lavorative e Sociali
Pagina 18 di 40
(continuazione)
Questo è ciò che è stato colto dai ragazzi partecipanti (anche altri hanno
partecipato, ma non hanno lasciato testimonianze).
Preferiamo tuttavia concludere quest’esperienza con la testimonianza di
Antonio Astorino, il quale è stato a trovare gli anziani con il gruppo che
portava loro i doni per la Befana.
Antonio Astorino:
L’altro giorno il mio gruppo del catechismo è andato alla casa di
riposo e non posso scrivere cosa hanno fatto perché non sono
potuto andarci, ma voglio dire che cos’è per me la casa di riposo.
Per me è una cosa fantastica, perché accoglie tutti gli anziani in
difficoltà e per me è una cosa spettacolare perché danno loro anche
da mangiare e li fanno anche dormire. Ma la cosa più bella è che
non stanno nemmeno soli: stanno tutti in compagnia e per me è la
cosa essenziale.
Come si può notare c’è molto entusiasmo in quest’ultima riflessione.
Da che cosa dipende questo? Dipende dal fatto che c’erano dei ragazzi e delle
persone che erano andati a trovarli e quindi gli anziani si sentivano considerati
e amati.
AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 19 di 40
(continua )
XX Giornata Bambini Vittime Delegazione Lametina in Piazza San Pietro
La Giornata bambini vittime
(Gbv) della violenza, dello
sfruttamento, dell’indifferenza e
contro la pedofilia quest’anno
compirà 20 anni e sarà celebrata,
in tutta Italia e all’estero, il primo
maggio con momenti di preghiera
e l’atteso incontro, in piazza San
Pietro, con il Santo Padre Papa
Francesco.
L’associazione “MeterOnlus”,
fondata ad Avola da don
Fortunato Di Noto, impegnata
nella lotta alla pedofilia e alla
pedopornografia online da ben 25
anni, ha istituito, sin dal dal 1995,
la Gbv che negli anni è diventata,
grazie anche all’impegno dei
volontari Meter, un evento di
carattere nazionale ed internazionale, ed un appuntamento per la società civile
e per le realtà politiche e culturali.
Il tema scelto per la Giornata è: “Presa la mano della bambina, le disse: « Talità
kum », che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!» (Mc 5,41)”. Parliamo cioè
del passaggio dalla morte alla vita, dall’abuso alla guarigione, dal buio alla
luce, dalla rassegnazione alla speranza, dalla negazione dell’esistenza alla vita
piena e vera.
AMBIENTE E SOCIETA’
di Paola Bruno
tratto da Lamezia Nuova del 1° Maggio 2
Pagina 20 di 40
(continuazione)
Il Santo Padre ci conforta e ci incoraggia anche attraverso l’Esortazione
apostolica “Amoris Laetitia”, documento papale con cui sostiene che “l’abuso
sessuale dei bambini diventa ancora più scandaloso quando avviene nei luoghi
dove essi devono essere protetti, particolarmente nelle famiglie, nelle scuole e
nelle comunità ed istituzioni cristiane”.
Per don Fortunato “non basta solo il richiamo, la denuncia, la condizione che
tutti ormai conosciamo e che da decenni sono sotto gli occhi di tutti. Non è più
possibile non pensare che i Vescovi e le comunità diocesane e parrocchiali, in
sinergia efficace e autentica, non si impegnino in questo cammino di
prevenzione e di pastorale di prossimità.
Non devono mai più accadere le violenze e gli abusi sui minori, spesso subiti
nell’ambito familiare e in tante realtà che dovrebbero tutelare e favorire la
crescita sana ed equilibrata”. Insieme possiamo sconfiggere questa “schiavitù
sessuale”, quale è la pedofilia che milioni di bambini nel mondo subiscono
sotto gli occhi di tutti e che si affianca ad altri mali generati dalla disumanità
dell’uomo. “Spero che nasca una sana coscienza - afferma don Di Noto - per
umanizzare la disumanità... ed entrare nelle ferite di chi soffre di questo dolore
che è l'abuso!!!”.
Don Fortunato ci esorta a non restare in silenzio. La pedofilia, la
pedopornografia, gli abusi sessuali sui bambini non hanno bisogno di silenzio
e di facce coperte da imbarazzo e vergogna. Chi si deve vergognare sono
coloro che hanno violato i piccoli, non le vittime.
La sede di Lamezia Terme dell’associazione “MeterOnlus” sarà presente il
primo Maggio in Piazza San Pietro, contribuendo, con la presenza dei propri
volontari, a celebrare la Giornata dei Bambini Vittime e per testimoniare
pubblicamente la lotta per l’infanzia cominciata nel 1989 nel cuore più
profondo della Sicilia.
AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 21 di 40
di Sara Torchia
(continua )
L’Adolescenza
L’adolescenza (termine che
deriva dal latino “adolesco” =
crescere), età che va dai 12 ai
20 anni, senz’altro è uno dei
periodi più difficili della vita.
In questa fase della crescita
noi giovani dobbiamo
affrontare diversi problemi e
molte responsabilità nuove.
Riuscendo a superare le prove
di questa età, potremmo considerarci una persona adulta, ma capita
frequentemente che noi adolescenti troviamo moltissime difficoltà a superare
con successo queste nuove difficoltà. Pertanto in noi nascono situazioni di
disagio che non sempre riusciamo ad esprimere.
La famiglia, non sempre è in grado di aiutarci a superare questi momenti;
sempre più spesso i genitori sembrano distratti dal lavoro o da altre
preoccupazioni e non riescono a cogliere i messaggi impliciti di noi figli. Così
proviamo a rivolgerci a un coetaneo ma non sempre ci comprende. A volte
accade che l’amico più caro ci tradisca, magari andando a raccontare un
segreto che gli avevamo confidato proprio a colui che non doveva conoscerlo;
questo gesto diciamo impulsivo può, a volte, farci cadere in depressione.
Altri problemi dipendono dalla difficile accettazione della propria persona.
Infatti i cambiamenti di un adolescente sono anzitutto fisici. Spesso il corpo
cresce non proprio come noi stessi volevamo, oppure non rispecchia i modelli
che gli amici, la società, i media e talvolta anche i genitori ci impongono.
Questi sembrano solo problemi soprattutto femminili, ma risulta che oggi
anche i maschi ne soffrono molto più di un tempo.
Noi giovani vorremmo solo qualcuno che ci facesse sentire accettato, senza
pretendere cambiamenti. Qualcuno con cui condividere un qualcosa,
un’amicizia, un amore, anche solo una passione. Pensare che quando non
sapremo cosa fare, quel qualcuno sarà sempre lì con noi ad incoraggiarci.
Areopago AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 22 di 40
(continuazione)
Anche l’ambito scolastico è spesso fonte di insoddisfazione. Noi abbiamo la
volontà di affrontare le difficoltà dello studio per raggiungere gli obiettivi
prefissati, ma poi la mancanza di interesse per alcune materie scolastiche, che
vediamo sempre più lontane dalla nostra sensibilità e dal mondo in cui
viviamo, ci porta a risultati a volte insoddisfacenti.
Gli interessi principali di noi giovani sono in primis, l’amicizia e anche
l’amore e in secondo luogo, lo sport che è un momento di svago e di
divertimento da passare in compagnia di amici; la cosa più importante per noi
è la vita al di fuori della scuola come per esempio essere accettati da coloro
che conosciamo, o sentire il bisogno di avere degli amici accanto che ci
sostengano per qualsiasi cosa accada.
Questo è il periodo in cui rimaniamo
delusi più e più volte: capita di essere
traditi dal proprio migliore amico e
questo causa una forte delusione,
facendoci chiudere in noi stessi
oppure può capitare che veniamo
lasciati dalla propria ragazza o
viceversa e quindi un’altra delusione
in arrivo. Così noi, accumulando tutte
queste delusioni, ci chiudiamo in noi
stessi, cadiamo in depressione e non
ci fidiamo più di nessuno.
Possiamo anche dire che questo periodo è la fase in cui rimaniamo delusi più
volte, perdiamo e troviamo nuovi amici e anche amori. La cosa più giusta, a
parer mio, sarebbe non dare troppa fiducia alle persone perché non si sa mai
cosa potrebbero farti un giorno. Sarebbe anche meglio parlare con un adulto
dei nostri problemi, anche se, come detto prima, non sempre ci capisce.
Pensiamo sempre che, soprattutto la famiglia, non ci capirà mai oppure che
non capiscono cosa ci accade. Invece sarebbe la cosa più giusta ma diciamo la
verità, è più facile a dire che a fare.
AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 23 di 40
(continua )
La Magia dei Colori
Un’esplosione di colori, una
magia che ci affascina sin da
bambini, un pensiero positivo
che ci mette buon umore dopo
una giornata di pioggia, ecco
l’arcobaleno con i suoi
splendidi colori che ci aiutano
a risolvere i piccoli problemi
della quotidianità.
È noto ormai da moltissimo tempo che i colori influenzano notevolmente
lo stato d'animo e le emozioni degli esseri viventi: il colore può infatti influire
positivamente o negativamente sull'individuo, motivo per cui un utilizzo
sapiente delle diverse tonalità potrà rivelarsi di grande aiuto.
L'utilizzo del colore a scopo terapeutico ha origine antichissime, che risalgono
al tempo degli egizi e dei popoli dell'antica Grecia, i quali dedicavano molto
tempo alla costruzione di templi curativi utilizzando molta luce e tanto colore
all'interno degli stessi. Con il passare del tempo, curarsi con i colori divenne
di gran uso sia nella medicina indiana che in quella cinese, ed in tempi più
recenti, nella medicina ayurvedica.
Oggi sappiamo che un sapiente uso dei colori ci aiuta a prevenire diverse
patologie, non solo il vestire colorato, vivere in ambienti pieni di luce e colori
ci aiuta a vivere bene ma soprattutto gli alimenti colorati sono un toccasana
per la nostra salute.
Infatti il colore dei cibi riesce ad influenzare i nostri atteggiamenti e
comportamenti alimentari. Nella scelta di un cibo i sensi giocano sempre un
ruolo fondamentale. Basta pensare al gusto e al sapore di un alimento per
renderci conto di quanto siano importanti le nostre percezioni; studi moderni,
però, hanno scoperto che i pigmenti che colorano frutta e verdura, non hanno
solo una funzione visiva, ma producono anche effetti benefici per tutto
l’organismo. L’elemento più curioso è che in base al loro colore svolgono
azioni diverse, per cui possiamo studiare i colori uno per volta e vederne le
principali azioni benefiche.
AMBIENTE E SOCIETA’ Scoperte ed Invenzioni
di Lorella Molinaro
Pagina 24 di 40
(continuazione)
ROSSO: tutte le verdure e la frutta di colore rosso svolgono azioni protettive
nei confronti del cuore, rafforzano la memoria e proteggono le vie urinarie.
Stiamo quindi parlando di pomodori, peperoni, ciliegie, fragole, angurie,
ribes, lamponi, ecc. Ad esempio, il pomodoro contiene il licopene un
antiossidante che aiuta a prevenire alcune forme tumorali e aiuta a ridurre le
infiammazioni cardiovascolari.
GIALLO-ARANCIO: Albicocche, pesche, carote, peperoni, mais, melone,
ananas, ecc. tutti questi alimenti rinforzano gli occhi, il cuore e in generale
tutto il sistema immunitario, grazie anche alla presenza della vitamina C e
vitamina A.
VERDE: l’azione protettiva di insalate, zucchine, piselli, asparagi, broccoli,
cavoli, ecc. si concentra sulle ossa, denti e occhi. Inoltre, proprio quei
fitonutrienti che danno il colore verde aiutano a ridurre lo stress oltre che
prevenire numerose forme di tumore.
VIOLA: le melanzane, i fichi, l’uva, le prugne, le more, i mirtilli aiutano il
corretto funzionamento della circolazione sanguigna e svolgono
un’importante azione contro le malattie circolatorie.
BIANCO: a questa categoria appartengono cipolle, aglio, scalogno, finocchi,
pesche bianche ecc. i cui fitonutrienti favoriscono una corretta assimilazione
dei grassi contenuti negli alimenti e, quindi, a combattere il colesterolo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un consumo adeguato di
frutta e verdura cambierebbe la mappa mondiale delle malattie
cardiovascolari. Si stima che con 600 grammi di frutta e verdura al giorno si
eviterebbero oltre 135 mila decessi, si eviterebbero un terzo delle malattie
coronariche e l’11 per cento degli ictus. Le famose 5 PORZIONI AL
GIORNO arrivano in media a 400 grammi, la quantità minima consigliata,
dunque, per un menù salutare.
Ma a quanto corrisponde una porzione di frutta e verdura? In generale, per un
adulto con una dieta da 2000 calorie al giorno, si calcolano 50 grammi di
insalata, 250 grammi di ortaggi (a crudo) e 150 grammi di frutta per ogni
porzione.
AMBIENTE E SOCIETA’
Pagina 25 di 40
(continua )
01 Aprile Primo venerdì del mese dedicato all’Adorazione Eucaristica.
L’Adorazione Eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al
Sacramento dell’Eucaristia esposto solennemente. Fare adorazione non è
soltanto parlare a Gesù: la prima cosa da fare è ascoltare, perché Colui che sta
dinanzi a noi non è l'oggetto passivo della nostra contemplazione, della nostra
adorazione: Gesù è Colui che ci parla e noi dobbiamo stare in ascolto.
Nell'adorazione il nostro atteggiamento non deve essere il fare ma l'ascoltare.
Durante l'adorazione eucaristica si eseguono preghiere e canti opportuni.
02 Aprile Inaugurazione a Feroleto del primo sportello di servizi
promossa dall’ ARA e di un piccolo orto botanico realizzato
dai ragazzi della scuola primaria. Il parroco Don Tommaso
Boca ha provveduto alla benedizione sia dei locali dello
sportello di servizi che al piccolo orto.
03 Aprile 2° Incontro con i genitori e bambini che il 29 maggio
riceveranno il Sacramento della 1^ Comunione. Poiché i
lavori della nostra Chiesa non sono ancora ultimati i
Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione saranno
celebrati nel Santuario San Giovanni Paolo II di Cardolo.
05 Aprile Primo martedì del mese: ore 19.00 Santa Messa in località
Buttafuoco.
di Antonella Aiello
CRONACA Diario Parrocchiale
Pagina 26 di 40
(continuazione)
08 Aprile Secondo venerdì del mese dedicato alla Formazione Spirituale
dei giovani adulti.
12 Aprile Secondo martedì del mese: Santa Messa in località Piano
Duca.
14 Aprile Formazione gruppo sposi Santa Barbara ore 19.30 (Tema
svolto “La casa di Betania).
14 Aprile ore 18.15, 2° incontro con i genitori e ragazzi che il 22 di
maggio riceveranno il Sacramento della Cresima.
16 Aprile Formazione gruppo sposi San Silvestro ore 19.30 (Tema
svolto “La casa di Betania).
19 Aprile Terzo martedì del mese: Santa Messa in località Pedia.
26 Aprile Quarto martedì del mese: Santa Messa in località
Carlocimino.
21 Aprile Formazione gruppo sposi San Giuseppe ore 19.30 (Tema
svolto “La casa di Betania).
30 Aprile Festa in onore di San
Giuseppe presso il rione
San Giuseppe di
Feroleto Antico. Dopo
una breve processione è
stata celebrata la Santa
Messa al termine della
quale si è vissuto un
momento di agape
fraterna, con la
consumazione di un pasto a base di pasta e ceci ed un panino
con formaggio preparato e offerto dal Comitato
Organizzatore.
CRONACA
Pagina 27 di 40
(continua )
Preghiera (della Parola) nello Spirito Santo
E’ ormai da più di un anno che ci
riuniamo, ogni mercoledì nella nostra
chiesa, per circa un ‘ora di preghiera
insieme a vari componenti della
parrocchia.
La preghiera consiste nell'elevare
l'anima a Dio, coscientemente, con
la parola o con il pensiero, ed è uno dei
momenti d'incontro tra Dio e l'uomo. Per
un cristiano la preghiera e la vita cristiana
sono inseparabili. La preghiera si attua
attraverso diverse forme: la benedizione,
l'adorazione, la preghiera di domanda,
l'intercessione, il ringraziamento la lode.
Tutte queste forme di preghiera sono
contenute nell'Eucaristia. Si può pregare esprimendosi vocalmente a parole,
ma anche attraverso la meditazione e la contemplazione. Anche la scelta del
luogo non è indifferente: infatti, anche se è possibile pregare ovunque, è
indispensabile sottolineare che la Chiesa è il luogo proprio per la
preghiera liturgica e l'adorazione eucaristica.
Responsabile del gruppo è la signora Romina Cimino che si occupa di
scegliere i canti e di iniziare la preghiera.
La preghiera si compone di più momenti, tra varie letture di brani del Vangelo
e canti, ed è così strutturata:
1) Introduzione, con canto di accoglienza;
2) Richiesta di doni spirituali: con canto di invocazione allo Spirito Santo,
breve lettura biblica e preghiere di richiesta e intercessione allo Spirito Santo;
3) Richiesta di conversione e perdono: con canto di richiesta di perdono, breve
lettura biblica e preghiere;
di Antonella Aiello
Lente di Ingrandimento CRONACA
Pagina 28 di 40
(continuazione)
4) Preghiere di lode e ringraziamento: con canto di lode e ringraziamento,
breve lettura biblica (due volte) e preghiere alla Santissima Trinità o al Padre
Santo o al Signore Gesù o allo Spirito Santo;
5) Richiesta di doni materiali, con canto di richiesta o intercessione, breve
lettura biblica e preghiere;
6) Chiusura con canto alla Madonna.
Le preghiere sono sempre “preghiere spontanee” e debbono riguardare oltre
che se stessi anche gli altri come singoli o come comunità, italiani o stranieri.
Devono essere attinenti al momento di preghiera che si sta vivendo ( richiesta
di doni spirituali, di perdono, di lode o ringraziamento oppure di doni
materiali) e si deve cercare, per quanto è possibile, di fare riferimento alla
lettura biblica ascoltata.
Abbiamo più volte notato come,
nonostante le letture bibliche siano
del tutto casuali, tutte abbiano un
unico filo conduttore sicuramente
ispirato dallo Spirito , bisogna solo
cogliere l’argomento e farlo
emergere, stimolando i partecipanti
a coglierlo.
Pur essendo il gruppo composto da
parrocchiani di età diverse tutti
hanno si pongono con
l’atteggiamento giusto che
accompagna ogni inizio di dialogo
con Dio che è l'essere solidale con
ogni uomo. Se pregare significa
mettersi in relazione intima e
personale con Dio non deve essere
possibile alcuna forma di divisione,
di odio, di contrasto.
CRONACA
Pagina 29 di 40
(continua)
DIOCESI DI LAMEZIA TERME
PARROCCHIA SANTA MARIA
MAGGIORE
FEROLETO ANTICO (CZ)
A partire dell’1 Aprile 2016
ORARIO SANTE MESSE
Lunedì ore 9.00 Chiesa Parrocchiale
Martedì 1 ore 19.00 2 1° Martedì a Buttafuoco, 2° a Piano Duca, 3° a
Pedia, 4° a Carlocimino.
Mercoledì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale
Giovedì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale
Venerdì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale
Sabato ore 10.00 Casa di Riposo
ore 19.00 2 San Giuseppe
Domenica ore 9.00 Feroleto Scalo
ore 10.30 Chiesa Parrocchiale 1 Orario e Località della Celebrazione del 5° Martedì, quando ricorre, vengono
stabiliti di volta in volta. 2 Nel periodo di ora solare la celebrazione di questa Santa Messa è anticipata di
mezz’ora.
ORARIO CONFESSIONI
SETTIMANALMENTE – le Confessioni – vengono celebrate nella mezzora
prima dell’inizio delle Sante Messe del Martedì, del Venerdì, del Sabato e
della Domenica, nonché ogni qual volta ci sia la disponibilità del
Confessore.
MENSILMENTE vengono celebrate nell’ora successiva alla Santa Messa del
3° Venerdì di ogni mese, durante l’Adorazione Eucaristica, possibilmente
con la presenza di un Confessore esterno.
STRAORDINARIAMENTE vengono celebrate negli orari che saranno di
volta in volta indicati.
Orario delle Attività Pastorali
Parrocchiali
CRONACA
Pastorale Parrocchiale
Pagina 30 di 40
(continuazione)
ORARIO INCONTRI DI FORMAZIONE E ATTIVITÀ CARITAS
3 Nel periodo di ora solare questo incontro di formazione e anticipato di mezz’ora.
4 Il 1° Venerdì del mese, alle 18.15, invece dell’Adorazione Eucaristica ci sarà la Via
Crucis.
NOTA GENERALE: nel caso fosse necessario sospendere o modificare qualcuna delle
suddette attività pastorali, ne sarà dato tempestivo avviso.
Mercoledì ore 18.15 - 19.15
ore 20.30 - 21.30
Preghiera nello Spirito 3 Chiesa Parrocchiale
Coro Parrocchiale Chiesa Parrocchiale
1° Giovedì ore 18.15 - 19.15 Gruppo di Sostegno e
Ricerca Vocazionale 3 Chiesa Parrocchiale
2° Giovedì ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo
Sposi Santa Barbara San Giuseppe
3° Giovedì ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo
Sposi San Giuseppe San Giuseppe
Venerdì 4 ore 18.15 - 19.15 Adorazione Eucaristica 3 Chiesa Parrocchiale
1° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Formazione Spirituale
Giovani Adulti Sede Radio Maria
2° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Riflessione sui Temi
della Dottrina Sociale Sede Radio Maria
4° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Adorazione Eucaristica Chiesa Parrocchiale
3° Sabato ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo
Sposi San Silvestro San Giuseppe
Sabato ore 10.00 - 12.00 Attività Caritas -
Distribuzione Aiuti Sede Caritas
ore 16.00 - 17.00 Catechesi 1a Elementare -
3a Media Edificio Scolastico
ore 16.00 - 17.00 Catechesi Cresimandi Edificio Scolastico
ore 17.00 - 17.30 Gruppo Ministranti Chiesa Parrocchiale
ore 17.15 - 18.15 Gruppo Giovani Sede Radio Maria
CRONACA
Pagina 31 di 40
Mons. Vincenzo Paglia, presidente del
Pontificio Consiglio per la Famiglia, si
recherà in visita in Nigeria da domani all’8
maggio e presenterà ai vescovi locali
l’Esortazione apostolica post-sinodale
“Amoris laetitia”.
Ma come si concilia il messaggio di questo
documento con la grave situazione di violenza in cui versa la Nigeria? Stefano
Leszczynski lo ha chiesto allo stesso mons. Vincenzo Paglia:
R. – Non c’è dubbio che la Nigeria sia un Paese che sta vivendo momenti non
poco difficili. La stessa Chiesa, che è una grande Chiesa, ha avuto attacchi
attraverso gruppi di Boko Haram. Nell’ultimo attacco è stato coinvolto anche
il cardinale Onaiyekan a cui va ovviamente tutta la mia solidarietà. Proprio per
questa situazione il messaggio di Amoris laetitia è un aiuto a vivere con
maggior forza il Vangelo ed in questo caso anche l’impegno della Chiesa per
le famiglie, anche perché – e vorrei dirlo immediatamente – l’Esortazione non
chiede solamente un aggiornamento della pastorale famigliare, ma esige molto
di più, ossia un cambio di passo: meglio ancora, un cambio di forma della
Chiesa, una chiesa famigliare che accompagni, che comprenda, che sostenga
tutte le famiglie.
D. - Tra l’altro, il tema della famiglia in Africa è molto sentito e la Chiesa
africana ha dato anche un buon contributo durante il Sinodo. All'Europa può
venire un esempio dalla famiglia africana?
R. - Credo che questa Esortazione apostolica chieda a tutte le Chiese un grande
esame di coscienza e anche un rinnovato impulso e questo deve valere anche
per la Chiesa africana che più volte ha parlato della Chiesa come famiglia di
Dio. C’è un aspetto positivo importante: a differenza della cultura europea ed
occidentale in Africa il “noi” è più robusto dell’”io”; una cultura della societas
è più robusta di una cultura individualista come in Occidente. In questo senso
c’è un tesoro da poter accogliere.
CRONACA La Chiesa nel Mondo
Mons. Paglia in Nigeria per presentare l'Amoris laetitia a cura della Redazione
tratto da Radio Vaticana 04-05-2016
Pagina 32 di 40
La Concattedrale di Lamezia come spinta di
unificazione del territorio
[È iniziata a Lamezia Terme a costruzione della
Concattedrale di San Benedetto.] … Sorgerà
nel cuore della città in un territorio che, in un
certo senso, rappresenta il crocevia dei tre ex
comuni che hanno dato vita a Lamezia Terme:
Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia. Lamezia,
nonostante sia già abbondantemente negli
“anta” non è riuscita a raggiungere quella unità,
non solo territoriale, ma anche e soprattutto di
appartenenza, che era nell’idea di Arturo Perugini, il senatore della repubblica
che presentò la proposta di legge di unificazione, e dell’allora vescovo della
curia di Nicastro, Renato Luisi, che, in un certo senso, ne fu l’ispiratore. …
Ed è stata proprio l’unità il fulcro su cui è ruotato il lavoro del gruppo di
architetti che ha pensato questa nuova struttura sotto il coordinamento di
Portoghesi che ne ha firmato il progetto e che evidenzia che, “in fondo
Lamezia Terme è una città nata dalla congiunzione di diverse comunità. Ha
raggiunto una unità amministrativa – dice Portoghesi - ma forse non ancora
urbana ed architettonica ed era importante costruire un edificio che fosse come
un richiamo all’esigenza dell’unità.
Un edificio con uno spazio unico centrale da cui si diramano della braccia
che si rivolgono ai fedeli con all’esterno una grande piazza con un grande
rapporto con la casa comunale”. E quello del progetto della concattedrale, che
si spera porti ad una Lamezia unita, è un “cammino che ha messo insieme
molte forze perchè si realizzasse”, come sottolinea il vescovo Cantafora,
secondo il quale “la concattedrale è il momento di coagulo della nostra città e
gli architetti lo hanno percepito nel loro lavoro. In questa concattedrale il
popolo di Lamezia può entrare tutto e diventa lo strumento perché questa
unione possa avvenire”».
CRONACA Vita Diocesana
di Saveria Maria Gigliotti tratto da Lamezia Nuova del 1° Maggio 2016
Pagina 33 di 40
Succede a Feroleto
30 aprile 2016: Finalmente il Relax
Garden di Feroleto Antico è stato
inaugurato.
Tantissima partecipazione per questo
atteso evento.
Ospiti d’onore sono stati tutti gli alunni
della scuola di Feroleto Antico i quali
hanno avuto modo di percorrere i viali di questa oasi di verde a due passi dalla
piazzetta principale del paese.
A tagliare il nastro inaugurale oltre al sindaco di Feroleto ed ai quattro sindaci
dei comuni che fanno parte del gruppo di amministrazioni associate che hanno
partecipato unite al bando per la realizzazione del parco (Serrastretta,
Pianopoli, Platania e Miglierina), c’era anche il parroco di Feroleto Antico e
le forze dell’ordine rappresentate dal luogotenente Carchidi.
Successivamente al taglio del nastro, don Tommaso
Boca ha proceduto alla benedizione del luogo
auspicando che essa possa diventare un luogo
d’incontro e di socializzazione.
Il sindaco di Feroleto Pietro Fazio ha brevemente
parlato di come è nata l’idea di realizzare questa
importante opera pubblica, il cui finanziamento è
stato totalmente a fondo perduto, e ha ringraziato gli
altri sindaci (Cuda, Molinaro, Rizzo e Bruni) per la
collaborazione nonché tutte quelle persone tra
semplici cittadini, amministratori e dipendenti
comunali che hanno collaborato per far si che oggi si potesse finalmente
procedere all’apertura al pubblico del parco.
Un angolo di verde attrezzato con giochi per i bambini e non solo: si presta
inoltre come luogo di ritrovo e di meditazione, anche per la possibilità di fare
una buona lettura di un libro.
CRONACA
VARIECRONACA di Franco Falvo e Silvia Palmieri
Pagina 34 di 40
Fer. Pi. Volley realtà sportiva locale “sconosciuta”
Si avvia alla conclusione la
stagione agonistica della Fer.
Pi. Volley, la locale squadra
di pallavolo (FERoleto
PIanopoli) che ha partecipato
al campionato regionale di
serie D nonché a quelli
giovanili.
La squadra, a seguito della
promozione ottenuta lo
scorso anno, ha ben figurato nel campionato regionale di serie D di fronte a
società ben più attrezzate e con alle spalle anni di esperienza.
Si è piazzata al 13^ posto della classifica finale, posizione questa che dovrebbe
consentirgli di restare nella categoria visto che si è lasciata dietro 3 squadre.
Il condizionale è d’obbligo in quanto
ancora non è stato stabilito, dalla
Federazione, quante squadre
scenderanno di categoria in relazione
questo alla riorganizzazione dei
campionati.
La società da sempre cerca di
implementare il settore giovanile
organizzando i CAS (Centri di
avviamento allo Sport) ma ogni anno è
una fatica immane in quanto spesso
bisogna ricominciare ex novo perché le
“atlete” l’anno successivo scelgono di
fare altro, anche perché a questa età
basta che una compagna decida di fare
di Giovannino Astorino
Il Fatto del Mese CRONACA
VARIECRONACA
Pagina 35 di 40
pattinaggio, zumba o altra attività, a ruota le altre la seguono.
Ma l’abnegazione della società non viene intralciata ed è pronta a ricominciare
con le nuove iscritte ed a continuare con chi resta.
In questo caso si vedono i progressi fatti nel corso del tempo con chi ormai fa
pallavolo da 3/4 anni e se alcuni anni orsono la partecipazione ai campionati
giovanili era di pura comparsa, in questa stagione si sono visti i primi risultati
del lavoro svolto.
L’ultimo posto in classifica nel campionati under 14 e 16 è stato lasciato ad
altre società, segno che si fa un buon lavoro in palestra e le ragazze, con
l’esperienza, riescono ad ottenere la giusta soddisfazione anche nei risultati
delle partite.
E’ motivo di soddisfazione vedere la passione che le ragazzine mettono nel
seguire con la giusta determinazione i consigli ed i suggerimenti dati loro dal
tecnico Giovanna Mazza.
L’attività giovanile procede fino a giugno per essere sospesa nel periodo estivo
e ricominciare a settembre con la stessa voglia e determinazione per
intraprendere il cammino per una nuova stagione di pallavolo.
CRONACA (continuazione)
Pagina 36 di 40
Usa-Cuba, riparte il turismo culturale
Dopo la riapertura delle relazioni
politiche tra Stati Uniti e Cuba,
anche il turismo culturale unisce i
due Paesi. Per la prima volta da
decenni, una nave carica di turisti
è partita dal porto statunitense di
Miami, per una storica crociera di
sette giorni a Cuba: rotta
sull'Avana e soste anche a
Cienfuegos e Santiago.
Si tratta della "Adonia", della compagnia "Carnival Cruise", che ha
annunciato di avere in programma crociere ogni due settimane da Miami a
Cuba, facendo seguito all'impegno dell'amministrazione Obama di
incrementare il turismo verso l'isola dei Caraibi, dopo la decisione del 17
dicembre 2014 di ristabilire relazioni diplomatiche tra Washington e l'Avana.
A bordo, tra i 704 passeggeri, ci sono anche diverse persone nate a Cuba.
All'inizio, la Carnival aveva fatto sapere che non avrebbe imbarcato turisti di
origine cubana, a causa del divieto imposto dall'Avana, ma a seguito delle
proteste della comunità cubana negli Stati Uniti, che avevano intentato una
causa per discriminazione, il governo di Raoul Castro ha revocato il divieto lo
scorso 22 aprile.
Sul significato di questo viaggio, Elvira Ragosta ha intervistato Sergio
Fabbrini, docente di Relazioni Internazionali alla Luiss, il quale ha affermato
che la distanza tra Stati Uniti e Cuba è una distanza che ormai non è più
giustificabile: la partenza della nave da Miami, l’epicentro della resistenza e
della ribellione al regime castrista, dimostra che gli Stati Uniti e Cuba sono
avviati verso degli accordi di amicizia, culturali innanzitutto, e anche
soprattutto di tipo commerciale, in un futuro molto vicino.
da News.Va del 02 -05-2016
CRONACA Dal Villaggio Globale
a cura della Redazione
Pagina 37 di 40
INTRECCIO DI PAROLE
2 lettere 3 lettere 4 lettere 5 lettere 6 lettere 7 lettere
AT BUE ANNO AMORE ARANCI PASTORI
CO FOB CENT FESTA COMETA PRESEPE
PO IST EDEN PAESE NATALE
SI NEO MAGI ROSSE POLARE 9 lettere
NOE NEVE ADORO SCARPE PANETTONE
SCI PACE
TRE VITA
Inserite nello Schema tutte le Parole Elencate, in ordine di lunghezza, aiutandovi con
quella già scritta.
M
O
a cura della Redazione
A cura della Redazione
Cruciverba e Dintorni
VARIE
Pagina 38 di 40
Ciambella rustica
250 gr di farina
200 ml di latte
50 gr di burro
2 uova
50 gr di parmigiano reggiano o grana
1 bustina di lievito istantaneo per
torte salate
1 cucchiaino di sale
100 gr di provola
100 gr di prosciutto o pancetta o
salame
Procedimento
In una terrina mettere le uova sbattute, il latte e il burro fuso freddo.
In un’altra terrina mettere la farina, il formaggio, il lievito e il sale e
mescolare.
Aggiungere il prosciutto e la provola tagliati a dadini.
Unire il contenuto delle due terrine e mescolare velocemente e non troppo
a lungo.
Distribuire l’impasto in uno stampo a ciambella, precedentemente
imburrato e infarinato, e infornare in forno preriscaldato a 180° per circa
20 minuti.
di Romina Cimino
La Ricetta del
Mesedi Romina Cimino
La Ricetta del Mese
VARIE
IL SAPORE DI FEROLETO Periodico della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Feroleto Antico
Direttore Responsabile
Sac. Tommaso Boca
Vice Direttore Responsabile
Valentino Falvo
Direttore Editoriale
Franco Falvo
Comitato di Redazione
Antonella Aiello
Giovanna Grandinetti
Paola Bruno
Sara Torchia
Giuseppe Astorino
Aurora Fazio
Pietro Gigliotti
Hanno collaborato
Francesco Torchia, Teresa Masi, Mattia Astorino, Angela Astorino, Maria Cristina
Mascaro, Angela Fazio, Finita Cerchiaro, Ugo Gigliotti, Lorella Molinaro, Silvia
Palmieri, Giovannino Astorino, Romina Cimino
Il periodico può essere consultato anche sul sito:
http://www.famigliasannicodemo.it/il-sapore-di-feroleto.html
PREGHIERA PER LE FAMIGLIE
Signore,
benedici la nostra famiglia.
Fa che possiamo ogni giorno riscoprire la sacralità
del matrimonio e che gli impegni quotidiani non
distolgano la nostra mente dalla ricerca costante
del “vino buono”.
Benedici i nostri figli e fa che essi possano vedere
in noi non dei cristiani di “belle parole”, ma
esempio di coppia feconda sempre chiamata a
portare frutto.
Benedici infine tutte le famiglie della parrocchia
affinché possiamo sempre sostenerci e aiutarci
vicendevolmente.
Coniugi Antonella e Valentino Falvo