il visual nel 2.0
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Presentazione della social media specialist Valeria Moschet al webinar di SQcuola di Blog.TRANSCRIPT
I social media stanno mutando molto più velocemente di qualsiasi altro media di marketing: il trend più
recente è sicuramente della crescita di importanza dei contenuti visual.
Le immagini trasme,ono il proprio contenuto immediatamente rispe,o a un testo, ecco
perché risultano essere il mezzo più coinvolgente nelle strategie di content marke+ng.
In un mondo in cui la comunicazione è veloce, frammentaria e decontestualizzata, le immagini sono un veicolo molto potente di diffusione dei messaggi.
Un’immagine parla un linguaggio universale comprensibile da tu7, è immediata, ispiratrice e coinvolgente.
Per i brand il visual marke+ng 2.0 si dovrà inserire nelle finalità strategiche di una più ampia content strategy, al fine di sfru,are i canali più adaC per comunicare con immagini.
Il fine sarà quello di suscitare emozioni condivise, innescare logiche di marke+ng virale e far emergere bisogni laten+ in potenziali clienE.
Il numero di post contenenE foto o immagini condivisi dagli utenE ba,erebbe per 2 a 1 quelli di solo testo*.
• I post contenenE video o foto sono condivisi 12 volte in più rispe,o al solo testo • Tumblr ha il 42% dei propri post composE di soli video/foto • Visual social come Pinterest reindirizzano molto più traffico sui siE rispe,o ai più popolari Facebook, Twi,er e Google +.
*(secondo daE ricerca dell’ agenzia Simply Measured)
Sarà quindi fondamentale per le aziende uElizzare un visual storytelling, ossia un insieme combinato di immagini che raccontano il brand o un suo prodo,o.
Le persone vogliono “vedere” le emozioni!
Tools come Instagram, Pinterest, The Fancy, Flickr, Tumblr sono quelli più diffusi per raccontare storie visual. Sarà importanEssimo integrarli con gli altri social media che uElizziamo, per una visual content strategy completa.
Una cosa che coinvolge l’utente è anche quella di scoprire il Epo di “persona” che sta dietro a un brand… Essere auten+ci, avere una personalità ed apparire “umani” è sicuramente l’a,eggiamento vincente per i brands.
Tiffany and Co
Redbull
“People don’t buy products, they buy lifestyles” (Business 2 Community)
Per fare markeEng in modo efficace su un prodo,o il brand deve mostrare tu,o il suo mondo, insieme alla “cultura” e al “lifestyle”
che ha generato per quel prodo,o...
Free hand Miami Hostel
SiE che si basano su contentui visual come Pinterest, Polyvore e Houzz, Fancy stanno diventando velocemente determinanE per le esperienze di “social e-‐commerce”.
> Recentemente Bizrate Insights, società che si occupa di analizzare i comportamenE dei consumatori online, ha svolto una ricerca il cui risultato principale è stato il seguente:
1 utente su 3 che naviga sui social network di condivisione immagini converte la visita in acquisto.
Agli intervistaE è stata posta la seguente domanda: “Ha mai acquistato un prodo?o o un ar@colo dopo averne vista l’immagine su una community di image sharing (come Pinterest)?”. Ecco come hanno risposto:
[Fonte: Bizrate Insights]
A fine 2012 il tempo di permanenza degli utenE su Pinterest ha eguagliato quello su Facebook: 405 minuE al mese per utente. Questo social rappresenta una forte fonte di traffico e di conversione all’acquisto sopra,u,o per i retailers.
Perché? La dinamica di esposizione visuale delle board di Pinterest ricorda molto gli ecommerce. Vi è anche la possibilità di inserire il prezzo e ciò probabilmente lo rende più “fiducioso” quale strumento di social e-‐commerce rispe,o a Facebook.
1) Aggiungere testo sulle foto/creare collage/ editare con filtri le immagini: l’immagine può diventare più interessante e potremo fare arrivare meglio il nostro messaggio. Esistono tanEssimi oCmi tool per editare le foto per es. Typic/ Overgram/Pic Collage/ Camera+ ecc.
2) Incoraggiare i clien+ a postare foto sui propri social: con dei concorsi sarà per esempio molto coinvolgente e divertente per gli utenE partecipare e condividere le foto. In questo modo sarà anche possibile avere una gallery “crowdsourced” delle foto dei nostri prodoC.
3) Creare coper+ne Facebook coinvolgen+ e crea+ve: è uEle far capire con immagini quale sia il proprio business. Importante sarà inoltre cambiare periodicamente la coperEna.
4) O7mizzare le immagini: uElizzare nei post sul blog o sul sito immagini di buona qualità, con la corre,a grandezza e “pinnabili”.
5) Fare screenshots di contenu+ che ci riguardano: per esempio di commenE posiEvi, reviews o blog posts che parlano del nostro prodo,o e postarle come foto.
6)Mantenere le landing pages dei si+ web semplici: meglio uElizzare poche ma impa,anE immagini.
7) U+lizzare infografiche: sono uEli per esempio per ca,urare l’a,enzione dei le,ori su argomenE dei quali non leggerebbero lunghi reports.
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Valeria Moschet -‐SOCIAL MEDIA SPECIALIST-‐
www.valeriamoschet.it www.socialmargarita.it