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EDITORIALE DEL PRESIDENTE

LO PSICOLOGO DEL TERRITORIO

ELEZIONI ORDINISTICHE 2014-2017

PROTOCOLLO D’INTESA CON TAI

RASSEGNA STAMPA

SEGNALAZIONI PER LA LETTURANot

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Sommario

3 EDITORIALE

5 LO PSICOLOGO DEL TERRITORIO

9 AVVISO - ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETO

13 FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETO E TELEFONO AMICO ITALIA

14 PROTOCOLLO D’INTESA TRA ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETO E ASSOCIAZIONE TELEFONO AMICO ITALIA

21 RASSEGNA STAMPA

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA42 Il peso specifico dell’amore43 Un volume introduttivo alla valutazione self-report dell’adattamento psicologico del bambino47 Stress ambientale. Cause e strategie di intervento 48 Il codice psicosocioeducativo, prendersi cura della crescita emotiva

RENDICONTO FINANZIARIO 201252 Nota integrativa comprensiva della relazione sulla gestione al rendiconto generale dell’esercizio chiuso il 31/12/2012

BILANCIO DI PREVISIONE 201374 Relazione programmatica del Presidente

84 ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

CCara Collega,caro Collega,

con l’anno 2013 finisco il secondo mandato come Presidente dell’Ordine de-gli Psicologi del Veneto e, pertanto, questo è l’ultimo editoriale che scrivo. Dopo otto anni, così come pre-visto dalla legge, in questa tornata elettorale non sono ricandidabile.

Sono stati anni appas-sionanti e coinvolgenti al servizio della professione, certo momenti anche molto impegnativi, ma dove mi ha accompagnato costantemente l’entusiasmo per far cono-scere e riconoscere alla cittadinanza e alla politica il nostro importante mandato so-ciale. Sono davvero soddisfatto di aver la-vorato insieme a tutti voi e con alcuni Con-siglieri, e certamente il mio ringraziamento va a Tiziana De Ruggieri e ad Alessandro De Carlo, ma anche al personale di segreteria, ad Antonella Ventura, a Erika Tommaselli e a Lucia Maguolo.

Insieme abbiamo cercato di promuove-re, sostenere e tutelare la professione, con la speranza e la fiducia di aver contribuito a portare un reale cambiamento cultura-le e di pensiero delle persone nel Veneto, nel conoscere, riconoscere e apprezzare la professione di Psicologo. Ma anche tra noi iscritti, nel riconoscimento di un’immagine di professionista competente e qualificato, attento e formato, che opera e interviene nel settore in cui è preparato. Un’immagine e un’idea di Psicologo che non si occupa e preoccupa solo di diagnosi, di cura e di psi-copatologia ma, anche, di analisi e lettura di contesto, di prevenzione e di promozione della salute e del benessere, nella prospet-tiva di un empowerment focalizzato sulle Persone, con la P maiuscola, orientato alla valorizzazione delle loro scelte consapevo-

li, nella ricerca e nell’indi-viduazione dei significati e delle risorse trasformative delle Persone.

In questi anni abbia-mo condotto, con forza e determinazione, una lun-ga e dura battaglia contro l’abuso della professione di Psicologo, e la recente legge n. 4 di gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organiz-zate”, non ci ha per nulla

fermati. Anzi, abbiamo ampliato, svilup-pato e sostenuto - a spada tratta –, ancor più in conseguenza di questa normativa a noi avversa, quanto e come noi Psicologi ci occupiamo non solo di psicopatologia, ma anche di “Persone sane”, di salute di e be-nessere, e che per questi interventi siamo titolati e competenti – i più qualificati e i più competenti, checché ne dicano i de-trattori e i counselors vari -. La nostra lun-ga e approfondita formazione, laurea quin-quennale con decine di esami sostenuti, un anno di tirocinio post lauream, un corposo esame di stato e, anche, la specializzazione in psicoterapia di almeno altri quattro anni, e, parimenti, il continuo aggiornamento e formazione (il cui elevato interesse lo ab-biamo rilevato con la massiccia adesione ai convegni che l’Ordine ha organizzato), convalida, confermando e sostanziando l’importanza della nostra professionalità, della nostra competenza, e della nostra preparazione per un intervento efficiente ed efficace con le Persone!

Auspico vivamente, pertanto, che il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio dell’Ordine siano intenzionati, e riescano, a proseguire su questa strada, sostenendo realmente la nostra amata professione, svi-luppando e concretizzando altre nuove op-portunità professionali, oltre all’importan-te prospettiva dello Psicologo del territorio,

EDITORIALE

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

soprattutto per i giovani colleghi che sono il nostro futuro!

Certo, questo Consiglio poteva fare di più……e le possibilità ci sono state per avviare, far crescere e sostenere maggior-mente la professione…..

Ma, purtroppo, le risorse dell’Ordine sono state utilizzate solo in parte…..in pic-cola parte….

E’ questo, in particolar modo, il mio rammarico di questi anni di mandato come rappresentante legale dell’Ordine degli Psi-cologi del Veneto.”

Quali le ragioni di queste difficoltà? Senza dubbio la presenza di associazioni di categoria, sia nazionali sia locali, anche in Consiglio. Una presenza costante e pres-sante. Queste associazioni rappresentano, purtroppo, solo gli interessi di una parte, e non rappresentano quasi mai i veri e reali interessi della categoria dello psicologo.

Eccovi dunque le motivazioni dei fre-quenti e ripetuti ostacoli e blocchi alle attività per l’avvio, lo sviluppo, il soste-gno e la promozione della professione di Psicologo, ma anche della tutela e della deontologia.

Certamente di queste difficoltà, ne ave-te avuta diretta informazione tramite le newsletter dell’Ordine ma anche da parte di alcune di queste associazioni, ovviamen-te in tal caso con modalità fortemente di-storte – unicamente pro domo loro – divul-

gando notizie e informazioni quantomeno fuorvianti, se non palesemente false.

Ebbene io dico no a Questa Psicologia! No all’Anti Psicologia che Ammazza la

Psicologia e che, pur di farsi lustro, infan-ga pesantemente i Colleghi e, così facendo, tutta la professione!

Ed è pertanto, in conseguenza di questi non proprio positivi eventi che, alle immi-nenti elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, ho deciso di non sostenere nessun collega iscritto a tali associazioni di categoria ma, invece, sosterrò solo col-leghi che “ci mettono la faccia”, Psicolo-gi che hanno dimostrato e dimostrano, con chiarezza e coerenza, le loro idee con programmi operativi di crescita, sviluppo, promozione e tutela della professione. Le associazioni sopracitate in questi anni non hanno portato a nulla di buono se non per se stessi e la loro “parrocchia”. Anzi, in talu-ni casi hanno solo innescato pesanti mec-canismi di dura contrapposizione.

Carissime Colleghe e carissimi Colleghi, mi congedo stringendovi tutti con un

sentito abbraccio circolare e augurandovi buone feste, buon Natale, buon anno e, non ultimo, buon voto!

P.s. Nessuno ci fa del male. Siamo noi che ci facciamo del male perché facciamo cattivo uso del grande potere che abbia-mo, il potere di scegliere. (J. M. Kole)

ORARI DI APERTURA DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE LUNEDÌ dalle 14.00 alle 18.00 MARTEDÌ dalle 9.00 alle 12.00 MERCOLEDÌ dalle 9.00 alle 13.00 GIOVEDÌ dalle 14.00 alle 18.00 VENERDÌ dalle 10.00 alle 13.00

Tel. 041 981799 - Fax 041 [email protected]

EDITORIALE

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nel nostro paese l’accesso diretto ai servizi per la Persona, tra cui quelli psicologici, ri-mane ancora uno dei più bassi in Europa. In Gran Bretagna, ad esempio, già nel 2008, il Ministero della Salute inglese ha lanciato un ampio programma, lo IAPT (Improving Access to Psychologichal Therapies) per promuove-re, all’interno del loro servizio sanitario na-zionale, l’accesso alle terapie psicologiche, considerandone l’importanza e l’efficacia, e investendo, negli anni, la cifra totale di ben 173 milioni di sterline, corrispondenti a più di 200 milioni di euro.

I primi sostenitori di una particolare figura di Psicologo del territorio, lo psicologo di base, sono stati i proff. Mario Bertini e Luigi Solano, entrambi docenti di Psicologia all’Università La Sapienza di Roma, ma medici di forma-zione, che hanno proposto e sostenuto, con perspicacia e lungimiranza, una nuova figura di psicologo che lavora sul territorio insieme al medico di base. L’idea arrivò dopo lunghe riflessioni e studi sulla situazione legata alla salute e al benessere delle persone, nell’inces-sante tentativo di migliorarne le condizioni, nella speranza e con la convinzione di inserirsi sempre di più nel tessuto della quotidianità dei cittadini. Quale contesto dunque, si disse-ro i proff. Bertini e Solano, se non quello del medico di medicina generale, vera sentinella del territorio? Lì le persone ci vanno per qua-lunque tipo di disagio, sono loro, di fatto, i primi rilevatori del malessere, di ogni tipo di malessere, anche psicologico. Si stima, infatti, che circa il cinquanta per cento delle richieste fatte al medico di base abbia origine e moti-vazione psicologica.

Dunque i vantaggi sono molti, e non solo per le Persone e per la spesa sanitaria, ma anche per le concrete prospettive la-

Il nuovo Piano Socio Sanitario della Re-gione Veneto, approvato l’anno scorso dopo più di 15 anni di attesa, prevede “la speri-mentazione di modelli di intervento e di pre-sa in carico multi professionali che avvalo-rino l’efficacia dell’approccio integrato bio-psico-sociale alla persona” (pag. 48, Cap. 3 “Gli ambiti della programmazione”, paragrafo 3.1.2 “Modelli organizzativi dell’assistenza territoriale”). Questa importante integrazio-ne, non presente nella bozza presentata alla V Commissione Consiliare della Regione Ve-neto, è stata introdotta su specifica richiesta del sottoscritto, e comporta l’obbligo dell’im-plementazione dell’intervento multi profes-sionale all’interno delle Medicine Territoriali e delle nuove Aggregazioni Funzionali Terri-toriali dove, tra le diverse professioni, lo psi-cologo è, indubbiamente, la più qualificata, competente e preparata per l’attività di pre-venzione, promozione, sostegno e intervento per la salute e il benessere delle Persone.

Alcuni dei benefici dell’intervento psico-logico nel contesto territoriale sono un au-mento del benessere delle Persone che, grazie al contatto diretto con lo psicologo del terri-torio, permettono una miglior comprensione del problema portato, una attribuzione di senso e significato in una prospettiva bio-psico-sociale, alla definizione di quali mi-gliori scelte per la salute e il benessere delle Persone. Insieme a questo, e certo non di se-condaria importanza, la riduzione della spesa sanitaria relativa alle prescrizioni per farmaci, alle indagini strumentali, alle analisi di labo-ratorio, alle visite specialistiche, ai ricoveri ospedalieri e alle giornate lavorative perse.

In altri paesi europei, come la Gran Bre-tagna e l’Olanda, questa figura di professio-nista è operativa e funzionale da anni; solo

LO PSICOLOGODEL TERRITORIO

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

vorative che lo Psicologo avrebbe se fosse istituzionalizzata questa nuova figura.

Certamente vi è la necessità di meglio comprendere, e declinare operativamente, quale modalità di intervento. Ma di fon-damentale importanza, la conditio sine qua non, è la retribuzione che dev’essere obbligatoriamente riconosciuta allo Psico-logo per il suo intervento. Non è assoluta-mente sostenibile - né accettabile - che la prestazione di un professionista Psicologo, qualificato e competente e con anni e anni di formazione alle spalle, sia fornita gra-tuitamente laddove, invece, tutti gli altri professionisti, medici di medicina generale in primis, vengono adeguatamente – e giu-stamente – retribuiti per le loro prestazioni.

Altro aspetto da definire riguarda il mo-dello o il metodo di intervento per lo Psi-cologo del territorio. L’esperienza di anni di studi e di approfondimento su questa nuova figura professionale di Psicologo mi porta a prediligere la ricerca di una definizione me-todologica, certamente prioritariamente da condividere con tutta la nostra comunità professionale. Se pensiamo a quali e quanti sono i modelli e i paradigmi di pensiero e di intervento della psicologia, non ho dubbi a credere che l’eventuale scelta di un modello tra i tanti – tantissimi - porterebbe facilmen-te, anzi inevitabilmente, a contrapposizioni tra i colleghi sostenitori dell’uno piuttosto che dell’altro. E questo è proprio quello di cui non abbiamo bisogno. Noi Psicologi abbiamo bisogno - è un bisogno primario, pena la no-stra sopravvivenza - di unirci, di stare insieme e condividere, non di dividere e di dividerci. Abbiamo la necessità di confrontarci e di va-lutare insieme quali metodi possono integrar-si per un intervento maggiormente efficace. Pertanto, individuare un metodo condiviso vuol dire anche considerare il lavoro di analisi e di approfondimento in équipe multi pro-fessionale; vuol dire anche prevedere come basilare la supervisione - o l’intervisione – e, quindi, il costante confronto interdisciplina-

re. Senza per questo dimenticare, ovviamen-te, l’importanza di quante e quali adeguate conoscenze e competenze noi Psicologi dob-biamo avere per gli interventi di prevenzione e promozione della salute del benessere, ma anche nei disagi e nei disturbi psicologici e psicopatologici, nella comprensione del con-testo e nell’attribuzione di senso e significato.

Lo psicologo che lavora insieme al medico di medicina generale, potrebbe ben inserirsi nel tessuto della vita quotidiana dei cittadini, svolgendo l’efficace ruolo di sentinella di di-sagi psichici che, se trascurati, si aggravano in psicopatologie con conseguenze ben più gra-vi; gravi certamente per le persone stesse, per i loro familiari ma anche con costi economici insostenibili per il servizio sanitario pubblico e, quindi, per tutti noi cittadini.

La presenza capillare dello Psicologo del territorio porterebbe ad un aumento del be-nessere delle Persone, ma anche degli stes-si medici di medicina generale, nonché dei farmacisti e dei familiari laddove interviene nelle farmacie e a domicilio. Grazie al prezio-so apporto dello Psicologo si potrebbe atti-vare, p.e., una migliore comprensione di quali e quante sono le modalità e le strategie per avvicinarsi alla persone in difficoltà, ai loro disagi, e intervenire di conseguenza.

La presenza di una nuova figura professio-nale di Psicologo che opera nel territorio in sinergia con il medico di medicina generale, nelle farmacie, ma anche a domicilio con le famiglie, rappresenta un’importante e signi-ficativa innovazione culturale e strategica per la reale e concreta applicazione del concetto di salute mentale. Con “salute mentale” mi riferisco alla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ovvero ad “uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, ri-spondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfa-centi e mature con gli altri, partecipare co-

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PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE“ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PSICOLOGIADEL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO”

Il Sindaco del Comune di Zevio, Diego Ruzza, psicologo iscritto all’Ordine del Veneto, è il capofila della proposta di legge per la Regione Veneto che porterà all’istituzionalizzazione dello Psicologo di territorio.

Oggetto: “Proposta, al Con-siglio Comunale, di Legge Regionale “Istituzione del servizio di psicologia del territorio della Regione Ve-neto”.Il Sindaco espone quanto segue: la Regione Veneto con la legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 “NORME IN MATERIA DI PROGRAM-MAZIONE SOCIO SANITA-RIA E APPROVAZIONE DEL PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE 2012-2016 si è

dotata di un importante strumento per il consolidamento del sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali; La realizzazione di tale sistema è demandato alle Ulss attra-verso i piani di zona. Gli interventi programmati e i servizi attivati hanno, con l’evolvere del sistema regionale, affinato la loro capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini e dei territori. Nel contesto ancora in evoluzione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, appaiono via via definirsi meglio i bisogni e le possibili strategie di intervento. Tra questi si è reso evidente, tra gli altri, un bisogno da parte delle famiglie e degli operatori, di supporto e orientamento nel fronteggiare temi di stretta pertinenza delle discipline psicologiche, ma che non rientrano tra quei servizi psicologici a tutt’oggi offerti esclusivamente in ambito sanitario. Si mette in evidenzia così il bisogno di una figura di psicologo, in veste di professionista che operi nel sociale, in grado di fornire risposte in tema di lettura delle criticità e individuazione di strategie, in diversi ambiti di intervento come quelle delle responsabilità familiari, delle don-ne in difficoltà, dei diritti dei minori, delle persone anziane, delle persone con disabilità, per interventi atti a migliorare la qualità della vita locale e relazionale ed il benessere dei contesti e delle comunità. Questa proposta di legge ha l’obiettivo di istituire, nella Regione Veneto, il Servizio di Psicologia territoriale, nell’ambito del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, cui attribuire specifiche funzioni in campo sociale e scolastico Il testo di legge prevede l’accesso alle prestazioni sociali di psicologia di zona garantendo il servizio in ogni ambito territoriale con la presenza di un operatore ogni 5.000 abitanti. Per quanto riguarda la coper-tura finanziaria, l’idea è di far rientrare il servizio in quelli finanziati con i piani di zona a valere dunque sul fondo sociale regionale. Per concludere La psicologia del territorio è uno stru-mento importante per affrontare le problematiche di disagio sociale ulteriormente aggravate dall’attuale crisi socio-economica e un passo avanti nell’acquisizione della consapevolezza del ruolo che lo psicologo può rivestire nel promuovere il benessere della cittadinanza e nella prevenzione del disagio. Il Sindaco prosegue nell’illustrare la proposta di legge;“ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PSICOLOGIA DEL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO”

Potete scaricare la delibera della giunta comunale al link:http://alboonline.cityware.it/frontOffice/ap_visualizza.php?tipoatto=723#segn_11

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struttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”. Non penso certo a come, invece e purtroppo, in Veneto, questo concetto è stato stravolto rispetto il suo significato originale. E non mi dilungo su quanto e come abbiamo condotto anni fa, come Ordine, un’aspra bat-taglia culturale contro la psichiatrizzazione delle Persone!

Non possiamo più por tempo in mezzo e dobbiamo attivarci, tutti insieme, per soste-nere la salute e il benessere delle Persone!

Sostenerle culturalmente e con concrete proposte di legge!

Il comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, ha avviato due anni fa un progetto per lo psicologo del terri-torio, con risultati talmente soddisfacenti da deliberarne recentemente il rifinanzia-mento. L’esempio di Carmignano è parti-colarmente indicativo in Veneto in quanto, ad esempio, nonostante le iniziali cautele dei medici di medicina generale dell’Utap (Unità territoriale di assistenza primaria), la presenza dello psicologo, grazie al recipro-co coinvolgimento e ai positivi confronti e riscontri, si è presto trasformata in un rapporto sinergico e funzionale, finalizza-to, per l’appunto, al benessere e alla salute delle Persone. Tale sinergia e apprezzamen-to si sono concretizzate all’incontro di set-tembre scorso a Carmignano con la difesa - a spada tratta- da parte del medico refe-rente dell’Utap che, insieme al Vicesindaco del Comune, ha sostenuto la prosecuzione della sperimentazione, chiedendone ed ottenendone la trasformazione in servizio strutturato con la seguente motivazione: “la sperimentazione ha evidenziato come l’interazione multidisciplinare, in modo particolare i medici di medicina genera-le e gli psicologi, facilitano il processo di diagnosi e cura in molte problematiche emerse come gli stati d’ansia, depressivi, problematiche relazionali e famigliari, di elaborazione del lutto, sessuali e disturbi

alimentari. La difficile situazione econo-mica attuale sta incidendo sul benessere psicofisico della popolazione e negli ultimi anni si è purtroppo verificato un continuo incremento di situazioni di disagio psico-logico che, se non affrontato subito, pos-sono diventare patologie gravi”.

Ora dunque, certamente anche grazie al contributo di Carmignano ma, soprat-tutto per la proposta di legge regionale del Sindaco di Zevio (vedi specchietto alla pagina precedente) possiamo pro-muoverlo e sostenerlo con maggior forza e determinazione in tutto il Veneto, con-sapevoli della bontà e dell’efficacia dello Psicologo del territorio.

In questi tempi di allarme sociale, certa-mente anche conseguenza dell’imperante crisi economica, la disoccupazione ha toc-cato, pesantemente, anche noi psicologi e, soprattutto, ma non solo, i giovani psicolo-gi. E’ pertanto fondamentale che l’Ordine continui ad attivarsi ricercando nuovi fron-ti di sbocco professionali, nuove prospetti-ve lavorative per gli Psicologi che dovranno obbligatoriamente essere fondate sui reali bisogni della popolazione, su dati inconfu-tabili di efficacia e, chiaramente, su riscon-tri oggettivi di risparmio di spesa sanitaria.

E, certamente, tra le diverse prospettive lavorative lo Psicologo del territorio è in-dubbiamente la più concreta e facilmente realizzabile, proprio per i fondati presup-posti di efficacia e risparmio di spesa.

Si stima – anzi si sottostima - che, a fronte di uno psicologo ogni quattro me-dici di base o pediatri di libera scelta, o uno psicologo ogni quattro farmacie, potreb-bero lavorare, decorosamente retribuiti, almeno dodicimila psicologi in Italia e, in Veneto, - sempre sottostimando - almeno mille colleghi.

P.s. Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà. (F. Hundertwasser)

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

In data 31 ottobre 2013 il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Veneto,

VISTA la legge 18 febbraio 1989, n. 56; VISTO l’art.1-septies del decreto-leg-ge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43; VISTO il D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221; SENTITO il Consiglio che si è espres-so nell’adunanza del 7 ottobre 2013; PRE-SO ATTO che in osservanza del disposto dell’art. 2, comma 5, del D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221 alla data del 31 ottobre 2013 di indizione delle elezioni risultano iscritti all’albo n. 7898 professionisti - di cui n. 24 sospesi, per un totale di n. 7874 elettori, dei quali n. 7850 iscritti alla sezione A e n. 24 iscritti alla sezione B; PRESO ATTO che in base a quanto previsto dall’art. 2, com-ma 1, e alla tabella di cui all’allegato 1 del D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221 il numero dei consiglieri da eleggere è pari a n. 15, di cui n. 14 iscritti alla sezione A e n. 1 iscritti alla sezione B;

ha indettole elezioni per il rinnovo del Consiglio

così come sopraesposto e come indicato dal D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221 con le seguenti modalità procedurali previste nel citato decreto.

Il presente avviso costituisce, ex art. 2, comma 5, del D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221, l’avviso di convocazione per l’eserci-zio dei diritti connessi all’elettorato attivo e passivo:

1) CONVOCAZIONE DEGLI ELETTORI: LUO-GO, DATE E ORARI DELLE VOTAZIONI La prima votazione ha inizio il giorno 30 dicembre 2013 e termina il giorno 30 dicembre 2013, con l apertura del seggio presso la sede dell Ordine degli Psicologi del Veneto in Venezia-Mestre, via Daniele Manin 4 dalle ore 10.00 alle ore 18.00; ove alle ore 18.00 del gior-no 30 dicembre 2013 non abbia votato almeno un terzo degli aventi diritto, la seconda votazione ha inizio il giorno 10 gennaio 2014 e termina il giorno 12 gennaio 2014, con l apertura del seggio venerdì 10 gennaio dalle ore 09.00 alle ore 21.00, sabato 11 gennaio dalle ore 09.00 alle ore 21.00, domenica 12 gen-naio dalle ore 09.00 alle ore 21.00.

2) NUMERO DEGLI ISCRITTI E CONSIGLIERI DA ELEGGERE Il numero dei consiglieri da eleggere è pari a n. 15, di cui n. 14 iscritti alla sezione A e n. 1 iscritti alla sezione B;

3) PROCEDURE ELETTORALI Si riporta il testo delle disposizioni che regolano le proce-dure elettorali: Art. 2, commi 4, 5 e 6 D.P.R. 25 ottobre 2005, n. 221 4. Il voto è esercitato con le modalità di cui agli ar-ticoli 20, commi 1, 2, 7, 8, 9, 11, 12 e 13; 21, commi 2 e 3; 22, commi 1, 3 e 4; 23; 24 e 25 della legge 18 febbraio 1989, n. 56. La prima votazione inizia il sessan-tesimo giorno feriale successivo a quel-lo di indizione delle elezioni. L’eventuale seconda votazione inizia tra il sesto ed

AVVISOELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETO

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

il ventesimo giorno successivo alla prima votazione. In caso di mancata indizione delle elezioni spetta al consiglio nazio-nale indirle. Il presidente del consiglio regionale o provinciale uscente, con il provvedimento di indizione delle elezio-ni, nomina tra gli elettori non candidati il presidente, il vice-presidente ed almeno due scrutatori del seggio elettorale. Gli elettori esercitano il diritto di voto presso il seggio istituito nella sede del consiglio dell’ordine o in altra sede prescelta dal presidente del consiglio dell’ordine con il provvedimento di indizione delle elezioni. Le candidature sono indicate al consiglio dell’ordine uscente fino a venti giorni pri-ma della data fissata per la prima vota-zione. Il consiglio dell’ordine ne assicura l’idonea diffusione presso il seggio per l’intera durata delle elezioni. Nel caso in cui non siano state presentate candi-dature da parte di iscritti alla sezione B dell’albo, ciascun iscritto alla sezione B è eleggibile. Ove non vi siano iscritti alla sezione B, tutti i consiglieri sono eletti tra i candidati iscritti alla sezione A. Nel caso in cui non siano state presentate candi-dature da parte di iscritti alla sezione A, ciascun iscritto alla sezione A è eleggi-bile. Non sono ammesse nuove candida-ture nel tempo intercorrente tra la prima e l’eventuale seconda votazione. È fatta comunque salva la facoltà dell’elettore di esprimere il proprio voto per un nume-ro di candidati che non sia superiore ai tre quinti di quelli da eleggere. Eventuali arrotondamenti sono calcolati per ec-cesso. 5. Il consiglio dell’ordine uscente provvede a spedire l’avviso di convoca-zione a tutti gli iscritti nell’albo, esclusi i sospesi dall’esercizio della professione, per posta prioritaria o per telefax o a mezzo posta elettronica certificata alme-no trenta giorni prima della data fissata per la prima votazione. L’avviso è, altresì, pubblicato, entro il predetto termine, sul

sito internet del consiglio nazionale. L’av-viso, che è comunicato al consiglio nazio-nale dell’ordine, contiene l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora di inizio e di chiusura delle operazioni di voto, nonché delle procedure elettorali e del numero degli iscritti alle due sezioni dell’albo alla data di indizione delle elezioni medesime, che costituisce indice di riferimento per i calcoli di cui al presente regolamento. 6. È ammessa la votazione mediante lettera raccomandata. L’elettore richiede alla se-greteria dell’ordine la scheda debitamen-te timbrata e, prima della chiusura della prima votazione, fa pervenire la scheda stessa, chiusa in una busta sulla quale è apposta la firma del votante autenticata nei modi di legge, nonché la dichiarazio-ne che la busta contiene la scheda di vo-tazione, al presidente del seggio presso la sede del seggio medesimo. Il presidente del seggio conserva la scheda nella sede del seggio sotto la propria responsabilità. Ove sia raggiunto il quorum costitutivo, il presidente del seggio, verificata e fat-tane constatare l’integrità, apre la busta, ne estrae la scheda, senza aprirla, e la depone nell’urna. Ove non sia raggiunto il quorum previsto per la prima votazio-ne, il voto espresso per corrispondenza concorre ai fini del calcolo del quorum della seconda votazione. L’iscritto che ha esercitato il voto per corrispondenza può votare personalmente alla seconda votazione.

· Legge 18 febbraio 1989, n. 56 Art. 20 Elezione del consiglio regionale o pro-vinciale dell’ordine. Commi 1, 2, 7, 8, 9, 11, 12, 13 1. L’elezione del consiglio regionale o provinciale dell’ordine si ef-fettua nei trenta giorni precedenti la scadenza del consiglio in carica e la data è fissata dal presidente del consiglio uscente, sentito il consiglio. 2. Il consi-glio dell’ordine uscente rimane in carica fino all’insediamento del nuovo consi-

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glio. 7. L’elettore viene ammesso a vota-re previo accertamento della sua iden-tità personale, mediante l’esibizione di un documento di identificazione ovvero mediante il riconoscimento da parte di un componente del seggio. 8. L’elettore ritira la scheda, la compila in segreto e la riconsegna chiusa al presidente del seggio, il quale la depone nell’urna. 9. Dell’avvenuta votazione è presa nota da parte di uno scrutatore, il quale appone la propria firma accanto al nome del vo-tante nell’elenco degli elettori. 11. La vo-tazione si svolge pubblicamente almeno per otto ore al giorno, per non più di tre giorni consecutivi. Viene chiusa, in pri-ma convocazione, qualora abbia votato almeno un terzo degli aventi diritto. 12. In caso contrario, sigillate le schede in busta, il presidente rinvia alla seconda convocazione. In tal caso la votazione è valida qualora abbia votato almeno un sesto degli aventi diritto. 13. Il seggio, a cura del presidente del consiglio dell’or-dine, è costituito in un locale idoneo ad assicurare la segretezza del voto e la visibilità dell’urna durante le operazioni elettorali.

· Art. 21 Composizione del seggio elet-torale. Commi 2, 3 2. Il segretario del consiglio regionale o provinciale dell’or-dine esercita le funzioni di segretario del seggio; in caso di impedimento è sostituito da un consigliere scelto dal presidente dello stesso consiglio dell’or-dine. 3. Durante la votazione è suffi-ciente la presenza di tre componenti dell’ufficio elettorale.

· Art. 22 Votazione. Commi 1, 3, 4 1. Le schede per la prima e la seconda con-vocazione sono predisposte in un unico modello, predeterminato dal Consiglio nazionale con il timbro del consiglio dell’ordine regionale o provinciale de-gli psicologi. Esse, con l’indicazione della convocazione cui si riferiscono,

immediatamente prima dell’inizio del-la votazione, sono firmate all’esterno da uno degli scrutatori, in un numero corrispondente a quello degli aventi di-ritto al voto. 3. Risultano eletti coloro che hanno riportato il maggior numero di voti. 4. I componenti eletti che sono venuti a mancare per qualsiasi causa sono sostituiti dai candidati, compresi nella graduatoria, che per minor nu-mero di voti ricevuti seguono immedia-tamente nell’ordine. Qualora venga a mancare la metà dei consiglieri si pro-cede a nuove elezioni.

· Art. 24 Adunanza del consiglio regiona-le o provinciale dell’ordine - Cariche. 1. Il presidente del consiglio dell’ordine uscen-te o il commissario, entro venti giorni dal-la proclamazione, ne dà comunicazione ai componenti eletti del consiglio regionale o provinciale dell’ordine e li convoca per l’insediamento. Nella riunione, presieduta dal consigliere più anziano per età, si pro-cede all’elezione del presidente, del vice presidente, di un segretario e di un teso-riere. 2. Di tale elezione si dà comunica-zione al Consiglio nazionale dell’ordine ed al Ministro di grazia e giustizia ai fini de-gli adempimenti di cui all’articolo 25. 3. Per la validità delle adunanze del consi-glio dell’ordine occorre la presenza della maggioranza dei componenti. Se il presi-dente e il vice presidente sono assenti o impediti, ne fa le veci il membro più an-ziano per età. 4. Le deliberazioni vengono prese a maggioranza assoluta di voti ed il presidente vota per ultimo. 5. In caso di parità di voti prevale, in materia discipli-nare, l’opinione più favorevole all’iscritto sottoposto a procedimento disciplinare e, negli altri casi, il voto del presidente.

· Art. 25 Rinnovo delle elezioni nel con-siglio regionale o provinciale dell’ordi-ne. 1. Il tribunale o la corte d’appello competenti per territorio, ove accolga-no un ricorso che investe l’elezione di

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tutto un consiglio regionale o provin-ciale dell’ordine, provvedono a darne immediata comunicazione al consiglio stesso, al Consiglio nazionale dell’ordi-ne ed al Ministro di grazia e giustizia, il quale nomina un commissario straordi-nario ai sensi dell’articolo 16.

4) CANDIDATURE Per quanto sopra, le can-didature sono indicate personalmente ovvero nei modi stabiliti dall’art. 38 del D.P.R. n. 445/2000 al Consiglio dell’Ordine, nei giorni e negli orari di apertura degli uffici, entro il giorno 10 dicembre 2013 alle ore 12.00. La diffusione sarà assicu-rata dal Consiglio dell’Ordine mediante pubblicazione, a partire dal pomeriggio del 10 dicembre 2013, sul sito internet dell’Ordine (www.ordinepsicologiveneto.it) nonché presso il seggio per l’intera du-rata delle elezioni. I dipendenti dell’Ordine addetti ai sensi dell’art. 38 D.P.R. 445/2000 a ricevere le domande di candidatura sono Lucia Maguolo, Erika Tomaselli, Antonel-la Ventura. L’indirizzo postale dell’Ordine degli Psicologi del Veneto è: Via Daniele Manin, 4 – 30174 Mestre – Venezia. L’indi-rizzo di posta elettronica è: segreteria(at)ordinepsicologiveneto.it. L’indirizzo di po-sta elettronica certificata è: segreteria(at)pecpsyveneto.it. Gli orari di apertura de-gli uffici dell’Ordine sono i seguenti: lune-dì e giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00; martedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, mer-coledì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e ve-nerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Ogni candidato, se lo ritiene, potrà fare richiesta dell indirizzario degli iscritti, che hanno autorizzato la comunicazio-ne dei propri dati personali, per la diffu-sione del proprio programma elettorale.

· Articolo 38 D.P.R. 445/2000 Modalità di invio e sottoscrizione delle istan-ze. 1. Tutte le istanze e le dichiarazio-ni da presentare alla pubblica ammi-nistrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate

anche per fax e via telematica. 2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono valide: a) se sot-toscritte mediante la firma digitale, basata su di un certificato qualificato, rilasciato da un certificatore accredi-tato, e generata mediante un disposi-tivo per la creazione di una firma sicu-ra; b) ovvero quando l’autore è iden-tificato dal sistema informatico con l’uso della carta d’identità elettronica o della carta nazionale dei servizi. 3. Le istanze e le dichiarazioni sostituti-ve di atto di notorietà da produrre agli organi della amministrazione pubblica o ai gestori o esercenti di pubblici ser-vizi sono sottoscritte dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate uni-tamente a copia fotostatica non au-tenticata di un documento di identità del sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel fascico-lo. Le istanze e la copia fotostatica del documento di identità possono essere inviate per via telematica; nei proce-dimenti di aggiudicazione di contratti pubblici, detta facoltà è consentita nei limiti stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 15, comma 2 della legge 15 marzo 1997, n. 59.

5) QUORUM PER LA VALIDITA’ DELLE VO-TAZIONI Per la validità delle votazioni è necessario: a) per la prima votazione, che abbiano votato almeno 2625 aven-ti diritto; b) per la seconda votazione, che abbiano votato almeno 1312 aven-ti diritto. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il quorum della prima convo-cazione, ne sarà data tempestiva comu-nicazione sul sito internet dell’Ordine www.ordinepsicologiveneto.it

Dott. Marco NicolussiPresidente dell’Ordine

degli Psicologi del Veneto

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Cara Collega, caro Collega,il 30 ottobre scorso, si è tenuta una

conferenza stampa dell’Ordine degli Psi-cologi del Veneto con Telefono Amico Ita-lia (TAI), in occasione della quale è stato firmato il protocollo d’intesa per offrire sostegno e supporto psicologico alle per-sone che si rivolgono all’Associazione TAI e ai loro familiari.

Con la firma di questo protocollo d’in-tesa, il quarto che l’Ordine sottoscrive, la nostra comunità professionale dimostra il suo fattivo contributo, competente e qua-lificato, per far fronte alle problematiche e ai disagi psicologici socialmente rilevanti, come le conseguenze psicosociali dell’at-tuale crisi economica, la prevenzione del suicidio, la solitudine, il disagio psichico individuale e familiare.

Di seguito trovate il protocollo d’intesa firmato e alcuni articoli di quotidiani ri-guardanti sia il protocollo ma anche colle-gati ad una tematica che in quei giorni ha turbato la città di Padova.

Dott. Marco Nicolussi

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’ORDINEDEGLI PSICOLOGI DEL VENETO E TELEFONO AMICO ITALIA

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L’Ordine degli Psicologi, istituito con la Legge 18/02/1989 n.56, ha, tra gli altri, il compito di garantire l’osservanza delle leg-gi e delle disposizioni concernenti e assi-curare la tutela degli utenti e degli iscritti anche attraverso l’osservanza del codice deontologico.

Considerato che l’Ordine degli Psicologi del Veneto ritiene essenziale far conoscere e promuovere la professione di Psicologo alle Persone, alle Organizzazioni, agli Enti e alle Istituzioni pubbliche e private, affinché possano avvalersi del suo contributo per la prevenzione, lo sviluppo e la promozione del benessere e della salute psicologica.

Osservato che tra i compiti che l’Ordi-ne degli Psicologi del Veneto intende pro-muovere vi sono anche attività di indirizzo e di coordinamento nei riguardi dei propri iscritti, al fine di qualificare l’intervento dei professionisti nelle loro rispettive attività.

L’Associazione Telefono Amico Italia, nella prospettiva e con l’intento di:• sostenere e promuovere lo sviluppo di

una cultura del benessere psicologico, della salute mentale*, dell’ascolto e della qualità della vita delle Persone;

• rafforzare le attività di assistenza e so-stegno alla persona realizzate dall’Asso-ciazione Telefono Amico Italia;

• favorire nel territorio un’offerta organi-ca e qualificata delle prestazioni psico-logiche e psicoterapeutiche;

• agevolare l’opportunità di affrontare e risolvere problematiche e disagi inerenti la sfera psichica delle Persone;

CONVENGONO QUANTO SEGUE

Art. 1

L’Ordine degli Psicologi del Veneto (di seguito “O.P.V.”) si impegna ad informa-re gli psicologi iscritti all’Albo del Veneto e ad accoglierne la disponibilità a fornire prestazioni professionali, di seguito speci-ficate, a favore di coloro che si rivolgono all’Associazione Telefono Amico Italia (di seguito “T.A.I.”) e ai loro familiari (di segui-to Utenti).

Si conviene che il termine “familiari” è da intendersi in senso esteso compren-dendo con esso anche i/le conviventi, le vedove/i, etc.

PROTOCOLLO D’INTESAtra ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETOnella persona del Presidente Dr. Marco Nicolussi

e ASSOCIAZIONE TELEFONO AMICO ITALIAnella persona del Presidente Dario Briccola

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

Art. 2

Le prestazioni saranno erogate da Psico-logi iscritti alla sezione A dell’Albo dell’Or-dine degli Psicologi del Veneto e dagli Psi-cologi, autorizzati all’esercizio dell’attività psicoterapeutica ai sensi degli artt. 3 e 35 legge 56/89, che manifesteranno la volon-tà di aderire al presente Protocollo d’Intesa. Da tale elenco si potranno quindi evince-re i nominativi di coloro che sono abilitati all’esercizio dell’attività psicoterapeutica.

L’O.P.V. si impegna a pubblicare l’apposi-to elenco di coloro che daranno la disponi-bilità, presso il proprio sito internet (http://www.ordinepsicologiveneto.it); l’elenco sarà accessibile anche dalla pagina inter-net di T.A.I. (http://www.telefonoamico.it).

Art. 3

Le prestazioni oggetto del presente Pro-tocollo d’Intesa saranno così determinate:• primo incontro gratuito;• disponibilità dello psicologo al secondo

incontro gratuito;• per le prestazioni successive si pattu-

isce uno sconto del 30% rispetto alla normale tariffa praticata dal profes-

sionista psicologo, con suggerimento di non superare l’importo di euro 50 a prestazione;

• qualora lo psicologo, nell’esercizio della sua attività professionale, ritenga uti-le il supporto e/o l’invio della persona presso altre forme di intervento di cura, predisporrà, in accordo con l’utente ed eventualmente la famiglia e/o il medico di medicina generale, le modalità neces-sarie affinché ciò avvenga.

Art. 4

L’O.P.V. si impegna ad organizzare insie-me a T.A.I., eventi (convegni, conferenze, seminari, ecc.) finalizzati ad informare e sensibilizzare la cittadinanza sulle proble-matiche e i disagi psicologici socialmente rilevanti, come le conseguenze psicosociali dell’attuale crisi economica, la prevenzione del suicidio, la solitudine, il disagio psichico individuale e familiare, ecc.

T.A.I. e O.P.V. potranno divulgare sul pro-prio sito internet, un apposito spazio de-dicato alle iniziative derivanti dal presente Protocollo d’Intesa. In tali spazi saranno collocate le eventuali iniziative concordate con le parti. Inoltre tali iniziative potranno

CONSULENZA FISCALETutti gli iscritti possono richiedere una consulenza gratuita su quesiti di natura fiscale alla dott.ssa Rizzato, commercialista dell’Ordine a disposi-zione degli iscritti, che riceve settimanalmente per tre ore, presso la sede in via Daniele Manin 4, a Mestre. Per appuntamenti in sede o telefonici contattare la Segreteria dell’Ordine, via mail ([email protected]) o telefonicamente al numero 041 981799. La consulenza fiscale si terrà nelle date pubblicate a pagina http://www.ordinepsicologiveneto.it/servizi-agli-iscritti/consulenze/consulenza-fiscale/Inoltre, nell’Area Riservata agli iscritti è stata istituita la sezione Consulenza Fiscale nella quale è possibile visionare e scaricare il Vademecum Fiscale per lo Psicologo e i suoi aggiornamenti sulla base della normativa in materia.

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essere divulgate anche tramite altri canali (comunicati stampa, social network ecc.) laddove entrambe le parti siano concordi sulla modalità di divulgazione e sui conte-nuti da diffondere.

Art. 5

L’O.P.V. riconosce a T.A.I. lo status di partner per la condivisione di iniziative ap-plicabili su gruppi di individui, finalizzate alla promozione della salute e del benes-sere psicologico delle Persone, dei gruppi e delle organizzazioni.

Art. 6

T.A.I. si impegna a divulgare il presente Protocollo d’Intesa promuovendolo tramite il sito internet e altri canali istituzionali.

Art. 7

Il presente atto costituisce l’avvio di una collaborazione - tra i firmatari – suscetti-

bile di ulteriori forme di cooperazione, che verranno definite e formalizzate di volta in volta dagli stessi.

Art. 8

Il Protocollo d’Intesa entrerà in vigore dalla data della sottoscrizione, avrà durata annuale e potrà essere rinnovato annual-mente, salvo disdetta di una delle parti data con lettera raccomandata, almeno 60 giorni prima della scadenza.

Venezia-Mestre,

Marco NicolussiPresidente dell’Ordine

degli Psicologi del Veneto

Dario BriccolaAssociazione Telefono Amico Italia

* Definizione di “salute mentale” secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni. (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=171&area=salute%20mentale&menu=vuoto)

HAI CAMBIATO O ATTIVATO UNA E-MAIL?Comunicalo subito a [email protected] intenzione di inviare periodicamente agli iscritti informazioni e comunicazioni sulla professione, su iniziative, novità e proposte, ecc. Ti chiediamo di fare un “passaparola” ai colleghi perché si arrivi al più presto ad avere presso l’Ordine il più alto numero di indirizzi email. P.S. La posta elettronica è un efficacissimo mezzo di comunicazione, velo-ce e a costo zero. P.P.S. se non possiedi un indirizzo di posta elettronica puoi attivarne uno gratuitamente, con il “dominio”: [email protected] oppure [email protected]. Chiedi come fare inviando una mail all’indirizzo [email protected]

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IL GAZZETTINO - PADOVA 31 ottobre 2013

SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA

GLI PSICOLOGICI ALLEATI DI TELEFONO AMICO CONTRO IL “MALE DA CRISI”

(F.Capp.) L’Ordine degli psicologi del Veneto “sposa” Telefono Amico, una stret-ta di mano per contrastare il disagio sem-pre più serpeggiante, il mal di vivere che si cela nel quotidiano, quella fatica mista a tristezza che la crisi generalizzata ha innescato. Il protocollo d’intesa, siglato ieri mattina tra Marco Nicolussi e Dario Briccola nella sede del Centro servizi per il volontariato di Padova, intende miglio-rare e sostenere lo sviluppo di una cultura del benessere psicologico, dell’ascolto e della qualità della vita delle persone, fa-vorire nel territorio un’offerta organica e qualificata delle prestazioni psicologiche e psicoterapeutiche, agevolare l’oppor-tunità di affrontare e risolvere problema-tiche e disagi inerenti la sfera psichica. L’Ordine mette a disposizione la propria competenza professionale al fine di lavo-rare insieme ai volontari per intercettare il disagio prima che diventi un problema più importante, aiutando a trovare rispo-ste “giuste”, ovvero efficienti ed effica-ci. Il protocollo prevede che gli psicologi iscritti alla sezione A dell’Albo dell’Ordine degli Psicologi del Veneto e dagli Psico-

logi autorizzati all’esercizio dell’attività psicoterapeutica possano erogare presta-zioni a favore di coloro che si rivolgono a Telefono Amico e ai loro familiari. Nello specifico il primo incontro sarà gratuito, ci sarà poi la disponibilità ad un secondo incontro gratuito. Per le prestazioni suc-cessive viene pattuito uno sconto del 30% rispetto alla normale tariffa praticata dal professionista psicologo, con suggerimen-to di non superare l’importo di 50 euro a prestazione. Qualora lo psicologo ritenga utile il supporto o l’invio della persona presso altre forme di intervento di cura, predisporrà in accordo con l’utente ed eventualmente la famiglia o il medico di base, le modalità necessarie.

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IL MATTINO DI PADOVA31 ottobre 2013

TELEFONO AMICO:«ORMAI È PSICOSIMA IL PERICOLO ESISTE»

«Il terrorismo psicologico che stiamo vivendo in questi giorni soprattutto ai danni di donne della terza età è fondato e sta creando una vera e propria psicosi». Il presidente dell’ordine degli psicologi del Veneto, Marco Nicolussi, ha affrontato il caso del rapinatore seriale che colpisce alle spalle. Dopo cinque casi in poco più di tre settimane, in quartieri e orari diversi, l’allarme è diventato pressante, tanto che numerosi anziani manifestano la loro pre-occupazione telefonando al Telefono Ami-co (numero unico 199.284.284, attivo 365 giorni all’anno dalle 10 alle 24).

Il servizio di ascolto esiste in tutta la penisola, in città riceve 5 mila chiamate all’anno e conta 50 volontari.

Nelle ultime settimane, per gli anziani, all’incubo della solitudine si è aggiunta la paura di uscire di casa. «Se dovessimo mi-surare il disagio in una scala da uno a die-ci», spiega Nicolussi, <<ritengo il condizio-namento per le persone della terza età sia dieci. Una psicosi collettiva come quella che stiamo vivendo influenza i comportamen-ti: gli anziani possono sentirsi accerchiati e peggiorare la loro percezione di solitudine. In situazioni come queste noi psicologi vo-gliamo e dobbiamo esserci offrendo solida-rietà competente. Sono fiducioso e convinto che le forze dell’ordine troveranno il respon-sabile in breve tempo. Nel frattempo il mio consiglio per chi deve gestire la paura è di non uscire da casa da solo, ma di chiedere aiuto a figli, amici, vicini. In particolare mi riferisco alle persone non più giovani: usci-re in compagnia è anche un antidoto alla solitudine e alimenta una benefica rete di relazioni positive per l’umore».

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

Non a caso tra le prime tre ragioni per cui ci si rivolge al Telefono Amico, al primo posto c’è la solitudine da parte degli anziani; seguono il disagio psicologico e quello lavo-rativo legato alla crisi. A questo proposito ieri mattina, nella sede del Csv di via Grade-nigo, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Telefono Amico e ordine degli psicologi del Veneto. L’intesa coinvolge almeno 700-800 psicologi tra i 3500 iscritti all’ordine ed è stata siglata tra Nicolussi e il presidente nazionale di Telefono Amico onlus, Dario Briccola. In concreto il protocollo assicura un primo incontro gratuito con lo psicolo-

go, un secondo gratuito in base alla disponi-bilità del professionista e infine uno sconto del 30% (ma mai più di 50 euro a seduta contro 80-90 euro di media) per le presta-zioni successive. Per gli psicologi è anche un primo passo per la medicina territoriale: «E’ necessaria una concreta presa in carico del-lo psicologo», aggiunge Nicolussi, «questa nuova visione dell’assistenza sociosanitaria fa risparmiare: il lavoro di uno psicologo per una volta a settimana corrisponde a 50000 euro risparmiate».

Elvira Scigliano

IL GAZZETTINO - PADOVA 31 ottobre 2013

L’ESPERTO

NICOLUSSI: «IL PERICOLODI UNA PSICOSI COLLETTIVA»

(F. Capp) Camminare per strada guar-dandosi alle spalle o, ancor peggio, non uscire di casa. «Questi episodi di crimina-lità fanno male alla quiete pubblica e ri-schiano di trasformarsi in psicosi collettiva se le forze dell’ordine non riescono a tro-vare il colpevole o i colpevoli. Del resto i media non possono non dare informazioni in tal senso, ma mi sembra anche impos-sibile che nessuno abbia mai visto niente. Chi ha visto lo dica, collabori, crei una rete di solidarietà». Marco Nicolussi, presiden-te dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, lo sente che la gente ha paura. Non è un fatto anagrafico, ma a misura di città. Gio-vani, vecchi, lavoratori, badanti, studenti: ognuno, al perpetrarsi di storie di inaudita violenza per rubare pochi spiccioli, si sente più fragile. «Il suggerimento è di non ar-rendersi, scegliendo di rimanere chiusi in sè. Chi è in difficoltà, le donne anziane, si

facciano accompagnare da qualcuno, chi ha paura cominci a intessere reti, chiami i parenti, i vicini di casa, gli amici. Organizzi uscite insieme, inizi a rifrequentarsi, come diceva Freud da malefici possono nascere benefici secondari».

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Rassegna stampa

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IL GIORNALE DI VICENZA28 gennaio 2013

INTERNET.La psicologa De Ruggieri, specializzata in materia, fa il punto su un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti

CYBERBULLI,VITTIMA UN GIOVANE SU TRE

Secondo gli esperti oggi un giovane su tre è stato vittima di bullismo digitale. ARCHIVIO La tecnologia digitale è in for-te espansione nella società ma in forma esponenziale tra i giovani. Si può fare di tutto e di più, anche in senso negativo. È il caso di un fenomeno psicosociale, che coinvolge anche tanti giovani vicentini che spesso sfruttano il web per diffondere immagini e notizie offensive dei coetanei.

È il cyberbullismo o bullismo digitale che dir si voglia. Gli esperti lo descrivono come strettamente correlato alla pura violenza fisica. Un fenomeno tanto esteso da col-pire un buon 30 per cento di ragazzi al di sotto della maggiore età. Ma cos´è in re-altà il bullismo digitale? È quel fenomeno vessatorio - risponde Tiziana De Ruggieri, psicologa e psicoterapeuta ed esperta di problematiche giovanili correlate alla tec-nologia digitale - applicato con i moderni mezzi elettronici (mail, sms, siti web ecc.) ai danni dei coetanei o dei più giovani. Ri-spetto al bullismo visibile, si caratterizza per l´anonimato e la difficile cancellazione della fonte, tale da rendere problematici sia lo studio che la prevenzione e l´intervento. L´altra caratteristica è la volontà di non colpire direttamente la vittima ma di scre-ditarla e danneggiarne l´immagine socia-le presso gli altri. Come si spiega che ad

RASSEGNA STAMPA

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essere colpite sono in netta prevalenza le ragazze in rapporto ai coetanei maschi? Proprio perché non c´è una relazione diret-ta tra bullo e vittima, il bullismo digitale coinvolge molto di più le ragazze, sia come vittime che come “carnefici”. In generale, agisce contro chi ritiene più debole, con-tro chi pensa non sia in grado di reagire. Per i cyberbulli, le ragazze, soprattutto in fase adolescenziale, sembrano dei facili bersagli. Ai primi posti tra i bersagliati ci sono anche gli alunni più bravi a scuola. Bisogna essere un po´ somari per evitare i cyberbulli? Le vittime in genere hanno delle caratteristiche fisiche o di personalità che possono rappresentare un pretesto per iniziare le vessazioni, come il peso, il carat-tere introverso, oppure i buoni voti. Spesso

gli episodi coinvolgono gli studenti intesi come “preferiti” dei docenti, tanto da met-tere in cattiva luce i meno bravi. Sul web i bulli digitali veicolano immagini, foto e video imbarazzanti; diffusi anche i furti di identità virtuale. Come proteggersi da questi attacchi? È importante che i ragazzi sappiano tutelarsi, non inviando le proprie foto a persone di cui non possono verifi-care l´identità. Nelle situazioni più gravi è importante rivolgersi alla polizia postale. Un messaggio alle famiglie e alla scuola per arginare un fenomeno? Tra i genitori degli studenti ed i docenti dovrebbe nascere un progetto comune di prevenzione, metten-do i giovani nelle condizioni di usare il web in modo responsabile. Uno psicologo può essere d´aiuto.

L’ARENA DI VERONA14 marzo 2013

IL PESO DELLA CRISI.Preoccupa l´aumento dei suicidi,anche in Veneto

«ADULTI IMPREPARATIALLA PERDITA DEL POSTO»

Con 480 posti di lavoro persi ogni giorno, questa la cifra calcolata dalla Confartigia-nato in uno studio sul mercato del lavoro dal 2008 ad oggi, c´è poco da stare allegri. E per quanto ci si possa fare forza, la cri-si in atto si ripercuote inevitabilmente non solo sull´economia, ma anche sulla psiche degli italiani. Un aspetto che difficilmente trova posto nelle statistiche, se non quando raggiunge la sua espressione più estrema, raccontata dai 4mila suicidi all´anno. Non tutti ricollegabili alle difficoltà lavorative, perché in realtà non c´è stato un aumento in senso assoluto, ma è cresciuto il numero di disoccupati, imprenditori ed esodati che

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viso con i vari consulenti invece consente di creare una sorta di rete contenitiva». Ma il senso di precarietà colpisce tutte le fasce, anche chi conserva il proprio posto di lavo-ro, ma vede amici e colleghi a rischio. «Una situazione che crea insicurezza, una sensa-zione generalizzata di paura, per sé e per gli altri», prosegue l´esperta. I sintomi più dif-fusi di questo malessere interiore sono quelli associati all´ansia, come insonnia, incapacità di riposare bene, gastriti, attacchi di panico, tachicardia. «Il corpo reagisce alle emozio-ni», spiega De Ruggieri. «In alcuni casi si può manifestare un aumento dell´aggressività, con reazioni eccessive al minimo stimolo. Ci si sente soverchiati e in qualche modo le emozioni vanno liberate». E se i giovani sono ormai abituati a vivere senza il mirag-gio del posto fisso, sono le persone di mezza età a risentire maggiormente dei cambia-menti in atto. «Per loro è più difficile ria-dattarsi alla nuova situazione, rimettersi in gioco. C´è grande disagio, si sentono persi». Ognuno reagisce a modo proprio e non esi-ste una ricetta univoca per affrontare con più tranquillità possibile i cambiamenti. Ci sono però dei fattori di protezione. «Sono i rapporti sociali», conclude la psicoterapeuta, «la rete di supporto umano. In primis la fa-miglia, e poi gli amici».

E.I.

non trova altra via di fuga dal momento di difficoltà che stiamo vivendo. Non è però necessario arrivare al gesto estremo per ve-der riconosciuta la propria sofferenza. Sono tante le persone che vivono con angoscia la paura di perdere il posto di lavoro, di non poter mantenere il tenore di vita abituale o di non riuscire a sostenere la propria fa-miglia. «Difficile quantificare», ammette la psicoterapeuta Tiziana De Ruggieri, «perché non tutti si rivolgono allo psicologo. Ma è indubbio che il momento storico che stiamo vivendo abbia delle ricadute sulla psiche. La situazione può apparire senza via d´uscita e nei casi più estremi si arriva al suicidio». Il Veneto, terra laboriosa, in cui tanti hanno costruito col lavoro e il sacrificio piccole attività imprenditoriali - e infatti la forza economica della regione si basa principal-mente su piccole e medie imprese sta pa-gando duramente il prezzo della crisi, con oltre 2mila attività imprenditoriali chiuse, nel 2012, solo nella provincia veronese. A Padova, la Camera di Commercio ha dato vita a un punto di ascolto, in cui un pool di operatori, psicologi, consulenti legali e com-merciali, cerca di far fronte all´emergenza, creando una rete intorno agli imprenditori in difficoltà. «Spesso si ha paura di rivolgersi a un terapista, perché significa ammettere di avere un problema, un approccio condi-

IL MATTINO DI PADOVA08 marzo 2013

«VA SUPERATA LA CONCEZIONE DELL’IMPRENDITORE MACHO»Marco Nicolussi, presidente dell’ordine degli psicologi di Padova è stato per due anni coordinatore del numero verde destinato agli imprenditoriche cadono in depressione

PADOVA Come salvare la vita degli im-prenditori veneti. Questa la vocazione di Marco Nicolussi, presidente dell’ordine degli psicologi di Padova, coordinatore per 2 anni del numero verde messo a di-sposizione dalla Camera di Commercio per gli imprenditori in crisi. L’esperimento, dal 2011 al 2012, ha registrato migliaia di ri-chieste di aiuto (con punte vertiginose di 100 telefonate al giorno per le prime 2 set-timane), ma nessun suicidio. Dottore, qual è la strategia vincente? «Lo sportello era

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vincente e dovrebbe essere ripristinato nel territorio. Adesso è stato assorbito dalla Regione Veneto, mentre in tempi così dif-ficili c’è bisogno di un servizio territoriale. Stavamo funzionando perché con Rober-to Furlan (presidente Camera Commercio) avevamo capito l’importanza di metterci in rete con le associazioni di categoria, psicologi, avvocati, commercialisti, istitu-zioni, centro per l’impiego e servizi socia-li». Qual è l’identikit dell’imprenditore in difficoltà, ammesso che sia possibile de-linearla? «La stragrande maggioranza era attanagliata dalla mancata comprensione della portata reale dei problemi. Il primo contatto con il numero verde era il più delle volte cercato dalla famiglia di fronte a cari depressi o aggressivi senza appa-rente motivo. Dietro spesso c’era una ge-stione poco oculata dell’azienda: gestire i rapporti con i dipendenti, con le banche, contare i propri debiti.

Invece è fondamentale coinvolgere chi lavora con noi». Bisogna quindi superare l’idea dell’imprenditore “macho”? «Asso-lutamente sì. Nell’immaginario dell’im-prenditore veneto c’è la difficoltà a ma-nifestare delle debolezze: siamo umani e possiamo sbagliare. Gli uomini d’affari veneti sono determinati e cocciuti, tut-tavia questi stessi caratteri che spesso ne determinano il successo, possono essere anche un’arma a doppio taglio». Un carat-tere troppo forte diventa improvvisamen-te fragile? «Può capitare. L’importante è non perdere la speranza perché c’è sempre qualcosa da fare. Che siano corsi di for-mazione o ricollocazione, bisogna credere che non tutto il male viene per nuocere e non tutto il bene per aiutare. Rivolgersi ad uno psicologo non è un fallimento, va concepita come una semplice consulenza, alla stregua di un’analisi finanziaria. E’ cambiato il modello di fronte a te? Devi solo cambiare anche tu l’approccio perché, tu che ti sei costruito da solo, hai le risor-

se per farlo. L’imprenditore in crisi spesso dedica corpo, anima e cuore all’impresa, ma poi non si gode la villa né la fuorise-rie». Cosa si deve fare di fronte alla crisi? «Sapere che una crisi comporterà dolore e sofferenza vale per il mondo del lavoro come per gli affetti, ma è transitorio. Le prime mosse sulla scacchiera della rinasci-ta sono aprirsi, condividere, chiedere aiuto e fare le cose con gli altri senza rimanere chiusi in noi stessi». Un consiglio? «Conti-nuare a perseguire le cose in cui si crede avendo chiarito a noi stessi cosa sono le cose importanti, quelle che veramente vo-gliamo fare».

Elvira Scigliano

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IL GIORNALE DI VICENZA03 febbraio 2013

IL CASO.Il presidente regionaledell´Ordine degli psicologiNicolussi interviene dopo l´indagine

«IL SEGRETO PER NOI È DOVERE»Il presidente Marco Nicolussi«Il segreto professionale per noiè un dovere non solo deontologico,ma anche legato alla normativa penale. Uno psicologo non può divulgare informazioni assunte dai suoi pazienti durante le sedute».

Il dottor Marco Nicolussi, presidente re-gionale dell´Ordine degli psicologi, inter-viene dopo la vicenda legata all´inchiesta della procura a carico di un medico vicen-tino, indagato appunto per rivelazione di segreto professionale dopo la denuncia di un suo paziente. Il professionista in que-stione, che non è uno psicologo (come abbiamo erroneamente riportato nei gior-ni scorsi) ma uno psicoterapeuta, e non è iscritto all´Ordine, si difende con forza dalle accuse sostenendo di non aver rive-lato assolutamente nulla. E infatti i proce-dimenti professionali - almeno all´interno

dell´Ordine degli psicologi - per questo genere di violazione sono rarissimi. «In 8 anni da presidente regionale - spiega Ni-colussi - ne ricordo solamente uno, legato alla vicenda di un collega intervenuto sul caso di un sacerdote padovano. Comples-sivamente i fascicoli legati alle violazioni deontologiche, in Veneto, sono molto ri-dotti, e fanno riferimento quasi esclusiva-mente a quei colleghi che, dopo una sepa-razione fra coniugi, si occupano del figlio minorenne della coppia su input di uno dei coniugi senza chiedere il consenso in-formato all´altro». In Veneto sono circa 8 mila gli psicologi iscritti all´Ordine, 1.300 solamente nel Vicentino. «Siamo molto attenti alle violazioni, perchè la nostra è una professione delicata - ricorda Nico-lussi, che è anche docente di Deontologia all´università di Padova - che ha a che fare direttamente con aspetti molto sensibili della vita dei pazienti. D´altronde, condi-zione sine qua non per la persona che si rivolge ad uno psicologo, o anche ad uno psicoterapeuta, è che il professionista non divulghi il contenuto degli incontri. È un obbligo che investe anche la professione sanitaria o anche la figura del sacerdote in confessionale. La segretezza è assolu-tamente necessaria, è imprescindibile nei rapporti fraprofessionista e paziente».

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IL GIORNALE DI VICENZA11 marzo 2013

OCCUPAZIONE.Domani l´Ordine firmerà un protocollocon il Comune

COME RIMETTERSI A CERCARELAVORO PSICOLOGI IN CAMPO

Cercare un´occupazione diventa sem-pre più complesso Aiutare chi rimane sen-za lavoro. Indicargli una strada, proporgli alternative. Seguire, se necessario, anche i familiari che fanno parte di una catena i cui anelli si fanno sempre più fragili. A parlare il presidente degli psicologi della provincia di Vicenza, Marco Nicolussi, che domani firmerà un protocollo d´intesa con l´assessorato alle Attività produttive del Comune. «Sarà legato ai temi del lavoro, alle importanti ripercussioni psicologiche di coloro che perdono il posto che non lo trovano», spiega. A chi sarà rivolto? «A tut-te quelle persone, familiari compresi, che vivono un momento di difficoltà legato alla mancanza, alla perdita o alla ricerca di un´occupazione che non c´è, con la finalità di aiutarli ad individuare nuove e diverse alternative, indirizzarli ad altre prospetti-ve, rinforzarli “con iniezioni di autostima”, orientarli verso nuove opportunità ri-met-tendo in gioco se stessi». Mantenimento di un benessere psicologico che di questi tempi appare lontano. «Forse difficile da raggiungere, ma non impossibile».

Operativamente? «L´Ordine metterà a disposizione professionisti che presteran-no nei loro studi attività di consulenza e sostegno psicologico a quanti ne faranno domanda». Il primo colloquio? «Sarà com-pletamente gratuito, con la possibilità di considerare anche il secondo senza com-penso; nel caso in cui si concordassero suc-cessivi appuntamenti, la parcella del pro-fessionista sarà ridotta del 30 % rispetto

alla tariffa abituale del professionista, con suggerimento di non superare la cifra di 50 euro». E l´impegno con il Comune?

«Cercheremo di collaborare con Vicen-za e con i Comuni limitrofi che sottoscri-veranno il protocollo, nella preparazione e nella gestione di incontri tematici inerenti la questione lavorativa, affinché si realizzi in modo capillare una massiccia sensibi-lizzazione e sulla rovinosa crisi economica che ha generato tutti questi problemi». Per accedere al servizio? «Per quanto ci riguar-da ogni evento sarà regolarmente e pun-tualmente segnalato all´interno del sito dell´Ordine degli psicologi del Veneto e nei siti del Comune di Vicenza e dei 15 Comu-ni che sottoscriveranno il protocollo». Che cosa vi aspettate? «Ampio consenso da par-te della cittadinanza e poi la dimensione non è più solo soggettiva, ma riguarda fa-miliari e amici, si deve arrivare ad una com-prensione profonda e non superficiale di quanto la dimensione soggettiva, l´aspetto psicologico, sia determinante per affronta-re ed elaborare un problema così diffuso e drammatico».

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IL GAZZETTINO10 marzo 2013

L’INTERVISTA.Parla il presidente dell’Ordine del Veneto: «Ora bisogna coinvolgere i medici di base

LO PSICOLOGO:«SERVE UNA RETE DI PREVENZIONE SUL TERRITORIO».

PADOVA - «Non basta più mettere tam-poni, le falle sono dappertutto. Il proble-ma della prevenzione dei suicidi deve es-sere preso in carico dal Sistema Sanitario Nazionale». Marco Nicolussi, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, sta verificando da alcuni anni a un crescendo preoccupante e tragico. Si è occupato del telefono verde della Camera di Commercio di Padova attivo fino a giugno. Con il Co-mune di Vicenza ha siglato un protocollo di assistenza psicologica agevolata per im-prenditori in crisi. E da libero professionista assiste ogni giorno alla processione dolente di chi finisce nella spirale della depressione. Per questo denuncia la sottovalutazione di un fenomeno che coinvolge il sistema, non solo economico, ma anche sociale. Perchè tanti suicidi, come accaduto nelle ultime ore? «Perchè manca la speranza, fonda-mentale per reagire e cambiare di fronte a situazioni di difficoltà». Quanto pesa la crisi? «Tanto. Il clima che si respira da qual-che anno è quello di una crisi economica in

continuo aggravamento e di una situazione politica che non offre spiragli». Perchè ci si uccide? «Sul fronte della crisi economica ci sono due grandi categorie. Gli imprenditori veneti che si sono fatti da sè e che quando vedono la loro azienda scomparire, si sento-no anch’essi morire. E poi i disoccupati, gli inoccupati, chi cerca un posto di lavoro». Gli ultimi suicidi riflettono anche possibili pa-tologie, depressioni, disagi nella vita affet-tiva o familiare. «È anche per questa varietà di cause che non possono più bastare i tam-poni. La prevenzione va presa in carico dal Servizio Sanitario attraverso le sue struttu-re territoriali. Penso ai 3200 medici di base e ai 600 pediatri della regione. Almeno ogni 4-5 medici si potrebbe pensare a un servizio psicologico per intervenire nei casi critici». A cui si possa rivolgere chi vive un disagio? «Loro, ma anche familiari o amici che si accorgono di situazioni a rischio. I medici di base come sentinelle sul territorio. Per-chè chi si uccide non lo fa senza aver ma-turato a lungo una decisione così tragica. Il problema è cogliere i segnali, per poter intervenire». Cosa fa oggi una persona che si sente nascere un male dentro? «Si può ri-volgere ai privati, ma questo ha un costo. Se va bene chiede aiuto al proprio medico il quale, non avendo competenze, lo invia ai servizi psichiatrici. Ma questo passaggio comporta una connotazione di psicopato-logia difficile da accettare. Sa cosa mi dice-vano gli imprenditori padovani in crisi? “Ma non sono mica matto!”»

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LA TRIBUNA DI TREVISO29 giugno 2013

EMERGENZA SUICIDI, ARRIVA LO«PSICOLOGO DEL LAVORO»Crisi economica e solitudine degli imprenditori, la psicologia offre il proprio contributo per rispondere al disagio occupazionale trevigiano e lancia la figura dello «psicologo del lavoro».

Questo il tema al centro del convegno promosso ieri, a Treviso, dall’Ordine de-gli psicologi del Veneto, durante il quale sono state illustrate le principali azioni di contrasto all’emergenza economica e sociale in corso. Un’emergenza che col-pisce il Nord Est e che vede la provin-cia di Treviso ai primi posti per numero di suicidi di lavoratori. Risorse adegua-te e coordinamento di forze, sono alla base di una risposta efficace anche per il territorio della Marca, ha sottolineato Marco Nicolussi, presidente dell’Ordine regionale degli psicologi: «La figura dello psicologo del lavoro non va identificata solo con colui che opera nelle aziende,

dobbiamo pensare a una rete di profes-sionisti che si coordinano tra loro e con coloro che ruotano attorno all’azienda: associazioni di categoria, avvocati, com-mercialisti». Fondamentale intercettare e riconoscere i sintomi, quali lo stress che possono essere una prima avvisaglia della depressione, spiega Nicolussi: «L’impren-ditore deve costruire un’identità pro-pria separata dalla sua ditta, altrimenti il fallimento dell’azienda significa la sua morte, senza via di scampo. Alla perdi-ta deve subentrare il supporto, i farmaci sono utili ma non risolutivi, occorre un percorso psicologico mirato. In questo la sanità veneta deve farsi carico del diritto alla salute, non si può intervenire a spiz-zichi e bocconi come fatto fino a ora, oc-corre una regia che sorregga gli psicologi del lavoro». Mentre Alessandro De Carlo, dell’associazione “Speranzaallavoro” ri-corda il numero d’ascolto per i lavoratori colpiti dalla crisi: 049 7800816 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

Valentina Calzavara

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IL MATTINO DI PADOVA25 maggio 2013

«SENSIBILIZZARELE CATEGORIE A RISCHIO»Marco Nicolussi:«Vanno istituzionalizzati professionisticapaci di cogliere i primi disagi»

I fatti di cronaca violenta accaduti a Cadoneghe riportano l’attenzione sul tema del femminicidio. A parlarne è Mar-co Nicolussi, presidente dell’ordine degli psicologi padovani: «Come psicologi ri-teniamo che nessun gesto di violenza, su nessun essere vivente, può essere giustifi-cato, tantomeno sulle donne e sui minori, ma certamente è importante comprendere quali possano essere le dinamiche e le si-tuazioni che portano le persone a com-mettere gesti così incredibili, così estremi», riferisce Marco Nicolussi, specializzato nella psicologia del lavoro. Anche in una famiglia si possono prevenire episodi di forte violenza? «All’interno della famiglia possono sempre crearsi delle situazioni di incomunicabilità e di disagio che spesso rimangono all’interno delle mura dome-stiche e non vengono riportate/condivi-

se, nemmeno con i propri familiari». Cosa fare? «I fatti di sangue, spaventosamente, sono sempre più sistematici, è quindi fon-damentale impostare degli interventi di prevenzione, ovvero l’istituzionalizzazione di professionisti competenti che siano in grado di accogliere i primi segnali di disa-gio, segnali che normalmente non vengo-no colti (le persone appaiono tranquille ed equilibrate) e di intervenire di conseguen-za a scongiurare atti criminosi e tragedie umane: chiedere il supporto e la consulen-za dello psicologo, che si pone e propone con altri occhi, può farci vedere quanto accade in maniera diversa». Ci sono cate-gorie a rischio? «Certe categorie profes-sionali, come le forze dell’Ordine, vivono di per sé una condizione di rischio perché hanno di fatto la disponibilità di un’arma.

Sarebbe auspicabile un’azione di sensi-bilizzazione da parte di tutte le istituzioni perché ci sia un cambiamento culturale sia rivolto a coloro che lavorano all’in-terno (forze dell’ordine, professioni della salute, medici di base, consultori, ecc.) e sia alle famiglie coinvolte, per prevenire quanto sta accadendo».

Elvira Scigliano

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CORRIERE DEL VENETO29 giugno 2013

Il progettoPer aiutare lavoratori eimprese a riprendersi

DEPRESSIONE DA CRISI,NASCE IL TEAM«PSICOLOGI-FISCALISTI»

TREVISO - La crisi continua a mietere vittime e l’Ordine degli Psicologi interviene con un team. Composto non soltanto da medici, ma anche da commercialisti, avvo-cati, fiscalisti e specialisti del settore azien-dale, per tentare di affrontare le situazioni più critiche e agevolare l’imprenditore (o il semplice lavoratore) a riprendersi.

«Gli psicologi non si occupano solo di psicopatologia e considerano normale la depressione in seguito alla perdita del po-sto di lavoro. Vogliamo che il benessere sia psicofisico e che non si limiti solo allo “stare in salute”: è per questo che l’azione non va effettuata per settori ma va svolta in coope-razione», ha spiegato Marco Nicolussi, presi-dente degli psicologi del Veneto, nel corso di un convegno organizzato ieri all’hotel Ca’ del Galletto di Treviso. Convegno nel quale sono intervenuti, fra gli altri, Alessandro e Nicola De Carlo, rispettivamente consigliere dell’Ordine e docente universitario al Bo di Padova. «In nessuno dei casi seguiti a Pado-va sono stati registrati esiti negativi, al con-trario: si sono avuti risultati molto positivi» conclude Nicolussi.

Nicolò Rocco, segretario regionale dei Giovani Democratici del Veneto, ha inve-ce manifestato qualche preoccupazione: «Con i tagli regionali, il patto di stabilità e la scure sulla sanità, ultimamente si è sempre preferito appaltare questo genere di servizi a cooperative e privati. Sarebbe invece necessaria una revisione e raziona-lizzazione delle risorse, perché anche se si

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sbloccassero i fondi congelati dal patto di stabilità, i risultati si vedrebbero solo sul lungo termine». Alessandro De Carlo ha infine presentato l’associazione «Speran-zaallavoro», che insieme al progetto Pe-nelope (lo sportello anti-suicidi attivato in collaborazione con la Caritas Tarvisina) provvede a dare supporto al lavoratore colpito dalla crisi, sia tramite un numero verde attivo in tutta Italia, sia attraverso strutture che fanno capo all’Istituto di Psi-coterapia di Padova. Con psicologi, psico-terapeuti e medici specializzati.

Alessandro Maschietto

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IL GAZZETTINO13 ottobre 2013

CONVEGNO DEGLI PSICOLOGI

CRESCE LA VIOLENZASULLE DONNE OLTRE 400LE RICHIESTE DI AIUTO

(L.M.) Sono circa 400 le donne che ogni anno finiscono al pronto soccorso, vittime di violenza quasi sempre subita dal marito o dal compagno. Lo scorso anno in 375 si sono rivolte al Centro Pro-

getto Donna, e sono già 410 quelle che hanno chiesto aiuto nei primi 7 mesi di quest’anno, quasi tutte con figli minori. Dati emersi durante la giornata di stu-dio organizzata dall’Ordine degli Psico-logi del Veneto sul tema “Insieme contro la violenza sulla donna” cui hanno pre-so parte esperti, legali, e rappresentanti delle associazioni che si occupano del problema. «La nuova legge sulla violenza contro le donne è un passo avanti anche se restano alcune cose da definire come ad esempio la possibilità della donna di ritirare la denuncia - dice Carmen Mu-raro vicepresidente dell’Ordine - si coin-volgono tutti gli operatori e si prevede l’educazione nelle scuole ma anche degli operatori e delle forze dell’ordine perché il primo contatto su una donna che vuole denunciare una violenza è fondamentale. Grandi aspettative ci sono per la legge sul femminicidio, ci auguriamo diventi una buona legge». Solo una minima parte ar-riva però alla denuncia: molte rinunciano già dopo la medicazione in ospedale. La Croce Rossa ha avviato un progetto su di loro, siglando un protocollo d’intesa con il Comune nel 2009, mentre nel 2012 è partito un progetto per la casa di secon-da accoglienza dove vengono ospitate per alcuni mesi donne e figli provenienti dall’emergenza, ossia case segrete dove restano nelle 24/72 ore immediatamen-te successive alla decisione di denun-ciare chi ha usato loro violenza. Viviana Piovesan della Cri spiega: «Attualmente ospitiamo 3 donne con bambini, nel 2001 abbiamo avuto 12 ingressi, l’accoglienza è pronta in un’ora ma succede spesso, anche con le più motivate, che la donna ci ripensi e torni in famiglia. Affrontia-mo violenze fisiche e psicologiche inflitte quasi sempre in famiglia. Le italiane sono molto poche, la maggioranza di quelle che chiedono aiuto è rumena o dell’est seguite dalle donne africane».

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LA TRIBUNA DI TREVISO07 marzo 2013

«È IL FALLIMENTODI UN MODELLO»Lo psicologo Michieletto: occorre fare rete, il paracadute deve essere condiviso

TREVISO «Occorre rivedere il modello economico e sociale, occorre mettere in moto una rete». Lo psicologo Nicola Mi-chieletto è il coordinatore della Commis-sione Sanità Pubblica e Privata dell’Ordine degli Psicologi del Veneto e, con i suoi col-leghi, si è occupato del «fenomeno» suicidi che sta colpendo il territorio. «Non credo ci sia una specificità della Marca che porta a un aumento di tali episodi, quanto piut-tosto al malessere che serpeggia nel Paese e che qui si sente maggiormente rispetto ad altrove», spiega Michieletto. E sottoli-nea: «Si tratta di rivedere il modello degli anni Ottanta e Novanta, quello dell’im-prenditore vincente che faceva tutto da solo. Modello che è oggi fortemente in crisi». Una crisi che si riflette sulla persona: «Il fallimento del modello imprenditoriale viene vissuto come fallimento persona-le», afferma lo psicologo, «Non dev’essere così: il lavoro è una cosa importante, ma non è tutta la persona. E chi vive questo disagio deve essere aiutato a “riprogettar-si”». Un aiuto individuale e sociale, perché, appunto, la crisi è innanzitutto quella di un modello. «Le aziende devono mettersi in rete», prosegue Michieletto, «Gli im-prenditori devono sentire di far parte di un progetto comune. I paracaduti devono essere condivisi. Quella che si è persa è in-fatti la funzione sociale della produttività. E invece l’imprenditore deve continuare a sentire che ha un ruolo fondamentale: che contribuisce al benessere della col-lettività a cui appartiene e della sua fa-miglia. Deve essere aiutato a superare il

senso di solitudine e di isolamento in cui cade. Le istituzioni, tutte insieme, devono riprogettare un modello di sviluppo socia-le e umano. Perché, appunto, queste morti mettono l’accento su un disagio molto più largo di quello individuale». Difficile, dice poi lo psicologo, capire il malessere della persona da parte di chi gli sta vicino: «È molto difficile cogliere i segnali, a meno che essi non si manifestino clinicamente. Il fatto è che si tratta di persone che fino all’ultimo tentano di tenere in piedi la si-tuazione. E non chiedono aiuto. O, meglio, lo chiedono, ma solo al sistema creditizio. Per questo è importante l’esistenza di una rete, che possa intervenire. Come Ordine degli Psicologi abbiamo firmato due pro-tocolli con le associazioni, ci siamo messi a disposizione per aiutare chi ha bisogno». Ma come può una persona, all’improvvi-so, decidere di abbandonare tutto, moglie e figli compresi? «Sia chiara una cosa, il suicidio non è frutto di un momento. Il tunnel è stato imboccato molto tempo prima, il gesto è la summa di qualcosa che è accaduto», sostiene Michieletto. E l’in-tervento, in casi simili, non può essere psi-chiatrico: «Per questo, come Ordine degli Psicologi, abbiamo presentato in Regione una proposta suggerendo la creazione, all’interno delle singole aziende sanitarie, di un pool di psicologi con il compito di avvicinare le persone con tali disagi.

L’approccio non può certo essere psi-chiatrico».

(s.t.)

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IL GIORNALE DI VICENZA13 marzo 2013

L´ACCORDO.Siglato ieri il protocollo d´intesatra 15 Comuni e l´Ordine

IL LAVORO SI PUÒ CERCAREANCHE CON LO PSICOLOGO

La presentazione del protocollo d´intesa ieri a palazzo Trissino «Perdere il lavoro in Veneto significa veder messa in discussione la propria identità e dignità. Lo sportello psicologico servirà a sostenere rimotivare

chi si trova in difficoltà». Così Nicola Miche-letto, dell´Ordine degli psicologi del Veneto, spiega lo scopo del nuovo sportello, frutto della convenzione sottoscritta ieri mattina dall´ordine e dai sindaci dei Comuni che aderiscono al progetto “Cercando il lavoro”. Lo sportello è solo l´ultimo dei servizi mes-si in campo nell´ambito del progetto, nato dal Patto sociale per il lavoro al quale finora hanno aderito 1.350 persone. Ieri, a presen-tarlo sono stati Tommaso Ruggeri, assessore alle attività produttive, Marco Nucolussi, presidente dell´ordine regionale degli psico-logi, Micheletto, Claudio Vencato, direttore del dipartimento Infanzia, adolescenza e famiglia dell´Ulss 6, Mara Ziomi, segretaria del consiglio provinciale dei consulenti del lavoro e i rappresentanti dei Comuni ade-renti: Altavilla, Arcugnano, Bolzano, Cal-dogno, Costabissara, Creazzo, Dueville, Iso-la, Longare, Monteviale, Monticello Conte Otto, Quinto, Sovizzo, Torri di Quartesolo. Il primo sportello è stato nel 2011 quello dei consulenti, che finora hanno incontrato 368 persone. Gli studi professionali hanno poi organizzato corsi per aiutare ricollocarsi, cui hanno preso parte circa 400 persone.

«Con il Cpv - sottolinea Ruggeri - abbia-mo poi organizzato corsi per start up, pre-sentando 8 business plan alle banche che hanno stanziato fondi agevolati: il Credito cooperativo di Brendola (150mila euro) e la Banca popolare di Vicenza (5 milioni)». Tra una settimana partirà quindi anche l´assistenza psicologica, con un centinaio di psicologi coinvolti. Le persone in difficoltà potranno essere segnalate da altri serviz, usufruendo di un primo consulto gratuito e, in caso, di tariffe agevolate. «I consulen-ti - continua l´assessore - hanno trovato persone molto provate. Per questo abbia-mo pensato di aiutarle, come la Regione sta facendo con gli imprenditori». «È la prima volta che ci si occupa di chi perde il lavo-ro - sottolinea Nicolussi -. Il nostro scopo è aiutare a ritrovare il benessere e la stima di

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se stessi, sostenendo il disoccupato ma an-che la famiglia. Deve essere chiaro che non si tratta di una patologia, ma di rimotivare e formulare nuove e diverse prospettive.

Adesso si deve passare dal dipartimento di salute mentale e questo frena». A questo

lavoro contribuirà anche l´Ulss. «Si tratta di un´emergenza che non può essere tra-scurata - evidenzia Vencato - e a giorni ci saranno ulteriori sviluppi sul nostro coin-volgimento, compreso il dipartimento di salute mentale, per i casi più gravi».

della malattia, anche all’interno dell’Usl9, i dati rilevati dall’indagine di Passi condotta sugli stili di vita dei cittadini della provin-cia da cui emerge che il 60% dei trevigiani convive con sintomi di depressione, il 55% con patologie croniche e solo il 25% non dichiara alcuna problematica. A incidere sono indubbiamente diversi fattori, le più colpite sono le donne (11%), chi non lavora regolarmente(13%) e le persone con molte difficoltà economiche (25%). A fronte di questi numeri, che rispecchiano la condi-zione di un Veneto e di un’Italia in “cattiva salute”, devono mettersi in moto altre for-ze, continua Michieletto: «Lo psicologo di base darebbe delle prime risposte a tutte quelle persone con disturbi lievi o disagio giovanile. L’obiettivo è di evitare la medi-calizzazione spinta, risparmiando in farma-ci e diagnosi». Un ulteriore vantaggio della proposta, riguarderebbe infine l’efficacia della risposta per l’utenza. Secondo Passi il 48% dei trevigiani con le prime avvisa-glie di patologia ha ammesso di non esser-si rivolto a nessuno, qualcuno a familiari

LA TRIBUNA DI TREVISO10 maggio2013

PSICOLOGI DI BASECONTRO LA DEPRESSIONELa proposta dell’Ordine preoccupato per i dati della Marca: sono 25.000 i trevigiani che ne soffrono

Treviso, è allarme depressione, circa 25 mila adulti sotto i 70 anni soffrirebbe del disturbo, l’Ordine degli psicologi del Ve-neto propone di istituire lo “psicologo di base”. Una nuova figura che farebbe da “sentinella del territorio” per intercettare rapidamente le situazioni di difficoltà e dare adeguate risposte, spiega Nicola Mi-chieletto, coordinatore della commissione dell’ordine che ha lanciato la proposta: «Abbiamo pensato a un professionista che affianchi il medico di famiglia per rispon-dere a tutti quei casi di disagio personale che rischiano di trasformarsi in malattia cronica. La proposta è nata confrontandoci tra noi e con i pazienti», e aggiunge, «vor-remmo avviare una sperimentazione in tre Usl del Veneto. I medici di base conoscono i pazienti, la loro storia e la loro personali-tà, lavorando in equipe si porterebbero alla luce quelle situazioni di “primo disagio” non ancora depressione, ma a rischio di diventarlo se non affrontate». Un progetto di contrasto che farebbe da utile supporto all’attività medica e di cura della patologia che già impegna i dipartimenti delle azien-de sanitarie, sempre più oberate da nuovi casi e pazienti. A confermare la diffusione

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e parenti, ma una buona parte, il 39%, ne ha parlato con il medico di base, «ecco per-ché uno psicologo dedicato fungerebbe da screening, diventando un punto di riferi-

mento più vicino ai bisogni del territorio» conclude lo psicologo.

Valentina Calzavara

CORRIERE DEL VENETO31 maggio 2013

L’Ordine degli Psicologi

AFFIDAMENTI, UN MINORE SU DIECI VITTIMA DI VIOLENZA EIN QUATTRO ANNI OLTRE 80MILA ACCESSI ALLA CARITAS

PADOVA - Un minore «affidato» su dieci è vittima di maltrattamento: il dato, relativo agli affidi giudiziari disposti dal Tribunale per i minorenni di Venezia nel 2009, è emerso all’istituto Don Bosco du-rante il convegno «Da un welfare minore ad un welfare per i minori», organizzato ieri dall’Ordine degli psicologi del Veneto per riflettere sui bisogni di assistenza dei bambini e degli adolescenti. L’incontro ha richiamato centinaia di operatori del set-tore, e ha messo in luce le cause princi-pali dell’allontanamento dalla famiglia di origine. Nel 2009 (ultimi dati disponibili),

l’affido familiare ha coinvolto 1.175 mi-nori: 559 sono stati consegnati a parenti, 661 a nuclei senza vincoli di parentela. La maggior parte dei minori (61,7%) sono stati sottoposti ad affido giudiziario: di questi, il 42,8% proviene da una famiglia con genitori separati o divorziati, il 24,8% ha un solo genitore, il 2,9% è orfano. Ma nel 27,1% dei casi, i genitori vivono in-sieme. Le cause di allontanamento pre-valenti (23,8%) sono legate a patologie psicofisiche dei genitori. Ma non man-cano gli episodi di maltrattamento fra le mura domestiche (10%) e di carenza educativa (11%). La permanenza dei mi-nori nelle comunità dura mediamente un paio d’anni, ma si prolunga anche più a lungo in quelle familiari, ritenute più ac-coglienti. «Nella nostra regione, la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza rischia di essere intaccata e impoverita dalla crisi economica - afferma Cesarina Negrizzo-lo, psicologa dell’Uls 13 -. Pensiamo con preoccupazione alla carenza di psicologi ed assistenti sociali, alla riduzione delle risorse per sostenere l’affido familiare e le comunità educative». Non solo minori, comunque: nel quadriennio 2009-2012, ben 80 mila persone hanno bussato alle porte dei 108 centri d’ascolto Caritas del Veneto per i motivi più disparati. Si va dai problemi economici legati all’inde-bitamento (40%) a quelli famigliari per divorzi e abbandoni (3%), passando per problemi abitativi dovuti a sfratti e mo-rosità (15%), di salute (9%) e dipendenze da alcol e gioco (12%).

Alessandro Macciò

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CORRIERE DEL VENETO13 ottobre 2013

Femminicidio, la denuncia degli psicologi

A PADOVA OGNI GIORNO C’ÈUNA DONNA VITTIMA DI VIOLENZA

PADOVA - Ogni giorno, al pronto soc-corso di Padova, si presenta almeno una donna vittima di violenza. È quanto emer-so ieri durante il convegno «Insieme con-tro la violenza sulla donna», organizza-to nella città del Santo dall’ordine degli psicologi del Veneto. Nel 2012, il Pronto soccorso patavino ha registrato circa 400 accessi: «La crisi acuisce la gravità del fenomeno - dice Carmen Muraro, vice-presidente dell’ordine -. Le violenze degli uomini sono spesso legate a problemi eco-nomici, nascono con la perdita del lavoro o con l’impossibilità di mantenerlo». I dati degli psicologi sono in linea con quelli del «centro veneto progetti donna», dove si è passati dai 375 accessi del 2012 ai 410 registrati fino a luglio di quest’anno. A breve, gli Psicologi firmeranno un’intesa con la Provincia di Venezia e gli avvocati veneziani, per avviare un servizio di con-sulenza psicologica e legale gratuito alle donne in difficoltà economica. Il governo, nel frattempo, ha emanato il decreto anti-femminicidio, con la possibilità di ritirare la denuncia nei casi meno gravi: «È giusto lasciare alle donne libera scelta, ma spesso

negli ambienti familiari di provenienza ci sono pressioni.

Comunque il decreto è un passo in avanti sul piano culturale, perché incentiva la for-mazione di avvocati e magistrati». A Pado-va, nel giugno del 2012, la Croce Rossa ha aperto una casa di accoglienza: «Nei primi sei mesi abbiamo ospitato una dozzina di donne, soprattutto straniere - commenta Viviana Piovesan, referente del progetto «Donna al centro».

Alessandro Macciò

IL GAZZETTINO13 giugno 2013

DISAGIO MENTALE,L’IDEA DEGLI PSICOLOGI«AFFIANCATECIAI MEDICI DI BASE»

TREVISO - «Non è possibile pensare che un quarto dei trevigiani abbiano disagi psichiatrici da curare con farmaci. Non siamo contro le medicine, ma per risol-vere questi nodi bisogna partire da un approccio diverso»: a parlare è Nicola Michieletto, consigliere e coordinatore della commissione sanità dell’ordine de-gli psicologi del Veneto. Il riferimento è ai numeri usciti qualche giorno fa dal dipar-timento di salute mentale dell’Usl di Tre-

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viso: le stime dicono che su quasi 420mila residenti circa 104mila soffrono di piccoli e grandi disturbi mentali. Depressione e ansia su tutti. Michieletto non contesta le cifre. Anzi, le conferma.

Quello che non va, però, secondo l’or-dine degli psicologi, è che la risposta pen-sata dall’azienda sanitaria preveda una collaborazione solo tra i medici di famiglia e gli specialisti della psichiatria. «Da tem-po proponiamo l’istituzione dello psicolo-go di base, accanto a quella del dottore di fiducia -rivela Michieletto- ne bastereb-be uno ogni 10 medici di famiglia. Cioè una cinquantina per tutta la provincia». «Perché, al momento, per incontrare uno psicologo si deve passare per il servizio psichiatrico -spiega- ma è possibile pen-sare che un ragazzino di 19 anni in crisi magari per questioni sentimentali debba andare al Centro di salute mentale? Per non parlare di un imprenditore alle prese con le difficoltà legate alla crisi». Da que-sto orecchio, però, la Regione non sem-bra sentirci. Col risultato che oggi ci sono uno psichiatra ogni 10mila abitanti e uno psicologo ogni 30mila. Escluso il mercato privato. «Lo psicologo di base renderebbe il servizio più accessibile, anche in termini economici, e lavorando assieme al medico di famiglia potrebbe prevenire le patolo-gie, invece di curarle -conclude Michielet-to- All’inizio servirebbe un investimento, ma questa impostazione consentirebbe di ridurre i costi».

Mauro Favaro

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D LA REPUBBLICA2 marzo 2013

GRIDARE AL LUPO NON SERVEA COMBATTERE LA DROGAFreud dice che alla base dell’assuzione delle sostanze c’è il «desiderio di sottrarsi alla pressione della realtà»

Ho lavorato per vent’anni nei Servizi Tossicodipendenze (Ser. T.) di Verona e in questi giorni, in cui sono state conse-gnate al Parlamento notizie sanitarie im-precise, voglio denunciare l’idea falsata del fenomeno “droga” indotto da alcuni slogan giornalistici che hanno avuto un enorme successo negativo.

«L’età dei tossicodipendenti anche quest’anno si è abbassata: scende a 12 anni l’età dei consumatori». Questa af-fermazione è dal 1973 che viene portata avanti, pur sapendo che l’età media d’ini-zio agli stupefacenti è sempre stata più vicina ai 20 anni che ai 10 anni.

«Sempre più giovani si drogano». Non è vero: nel 1980 a Verona si era calco-lato in 2400 il numero dei tossicodipen-denti attivi. Con un incremento annuo del 10%, oggi saremmi undicimila! Ma ancor oggi i tossicodipendenti reali ven-gono valutati 2400.

«Dal tunnel della droga non si esce!»Ma non si dice mai quanti escono dal

tunnel. È più facile uscire dalla droga che dalle statistiche della burocrazia della Sanità. Se il numero del tossicodipenden-te è stabile significa che tante persone entrano ma altrettanto numerose escono. Il fatto che dalla droga si può uscire, e ne esce più 70%, non è mai sottolineato nell’informazione sanitaria.

«Nel 2011 sono morti 362 tossico-dipendenti in Italia»: questo è vero, ma purtroppo si contano anche 70mila morti per il tabacco. Questo dato mette in evi-denza lo sproporzionato interesse per le

tossicodipendenze da droghe e quasi nes-sun interesse per sostanze come alcool, tabacco, gioco d’azzardo.

«La cannabis danneggia i neuroni ce-rebrali». «L’astinenza da cannabis è mor-tale». La mia esperienza ventennale nei Ser.T. veronesi, dice invece che pochissimi pazienti sono stati curati per problemi le-gati alla cannabis. A meno che operatori dei Ser.T. siano così distratti da non vede-re per 30 anni migliaia di dipendenti da cannabis gravemente malati.

Infine la donna tossicodipendente vie-ne presentata in modo irrispettoso, come «prostituto e senza cervello» in quanto

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farebbe: «una ricerca quasi isterica della dose», perchè «ha un controllo annienta-to, mentre nell’uomo c’è più controllo».

Questa breve rassegna stampa mostra come molti esperti danno numeri, ma non ci consegnano la realtà di quello che i numeri vorrebbero significare, e questo può provocare l’effetto contrario a quel-lo sperato. Che poi alcune informazioni imprecise siano state date anche ai par-lamentari, poco male. Così fra disinfor-mati (parlamentari e opinione pubblica) potrebbe nascere un confronto.

Lino [email protected]

Purtroppo ho dovuto tagliare e di molto la sua lettera, comunque la ringrazio per le sue considerazioni che denunciano la drammatizzare un problema non è mai un buon metodo per risolverlo, soprattutto se si ricorre a informazioni scorrette. Che la droga sia un male ne siamo tutti convinti e penso che lo sia anche lei, altrimenti non avrebbe lavorato da vent’anni in servizi per tossicodipendenti. Ma se uno si procura del male è perchè lo vede come un estremo ri-medio. E a che cosa pone rimedio la droga? Alla fatica di vivere che la dorga in qualche modo anestetizza.

Il piacere dell’anestesia è il più sottile, il

più insidioso, il più diffuso che contamina sia coloro che hanno detto si alla vita, ma non reggono i ritmi richiesti per raggiun-gere quell’ideale di successo o di autoaf-fermazione che si sono prefissi e allora assumono cocaina, sia coloro per i quali la vita e carica di insensatezza e di insi-gnificanza, per cui si procurano qualco-sa, come ad esempio l’eroina, che li ane-stetizzi di fronte a questa insopportabile mancanza di senso. Un rimedio anestetico sono anche le sigarette nei confronti del-lo stress, l’alcool per attutire il peso della depressione, le droghe cosiddette leggere per intontirsi un po’ e assentarsi dalla noia della routine, l’ecstasy per non avvertire le paure e le barriere che ci chiudono nel recinto stretto della nostra solitudine.

Se alla base dell’assunzione di droghe c’è questo bisogno di anestesia, allora vuol dire che nella società che abbiamo costruito è troppo difficile vivere: o perchè non si trova un senso alla propria esistenza, o perchè gli obiettivi da raggiungere sono al di là delle nostre possibilità. E allora è qui che bisogna intervenire, e non con una propaganda che pensa di risolvere il problema drammatiz-zandolo, e per giunta, come lei dice, con una forte dose di disinformazione.

Umberto Galimberti

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Segnalazioni per la lettura

Riceviamo e volentieri pubblichiamole recensioni di libri scrittida colleghi psicologi

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“Il peso specifico dell’amore” (Italic, 2012) di Gianluca Antoni, romanziere e psicoterapeuta marchigiano con alle spal-le diverse pubblicazioni professionali per il Sole24Ore, è uno di quei romanzi cui non si può restare indifferenti. Gianluca con il suo stile pungente, la sua scrittura introspettiva, agile e sciolta, riesce con di-sinvoltura a farci entrare pienamente nella psicologia del protagonista, Peter, un qua-rantenne alle prese con i fantasmi di quelli che erano i suoi sogni giovanili irrealizzati. Nella sua vita sembrano consumarsi una tragedia dietro l’altra, tanto da portarlo a credere che non ci sia altra via d’uscita se non un gesto estremo: il suicidio. Ma pro-prio quando tutto sembra perfettamente architettato ed ogni dettaglio per farla fi-nita è stato pianificato con cura, ecco che arriva un’incognita che Peter non aveva previsto: Denise. Grazie a un gioco di piani sovrapposti, l’autore inizia a raccontarci la sua storia: un matrimonio fallito, un lavoro fisso detestato, un grande amore rincorso, un talento sprecato e un lutto ancora co-cente, quello del padre. Il romanzo parla di amore, amore in tutte le tutte le sue forme e declinazioni: l’amore vorticoso per una donna, l’amore intimo e silenzioso per il padre, l’amore tenero e assoluto per Paco, il proprio cane, l’amore per la scrittura… ma soprattutto l’amore per la vita. Qualsia-si lettore può rispecchiarsi nei sentimenti che vengono descritti; è un libro che susci-ta grande empatia. I personaggi de “Il peso specifico dell’amore” si fanno portavoce di tutti quegli aspetti umani che troppo spesso restano nascosti sotto la superficie. L’autore riesce a descrivere situazioni inten-se, verità amare e temi spesso ostici (come la morte, il suicidio) con quella leggerezza

e ironia in grado di strapparti sempre un sorriso, tuttavia senza privare i contenu-ti del giusto spessore. Situazioni tragiche e dolorose ma mai fini a se stesse, perché portano al cuore del lettore un messaggio, una piccola morale con effetti benèfici. È un libro ricco di sfumature, tutte quelle sfumature che fanno parte di noi e della nostra vita quotidiana… una vita che spes-so fa male e fa paura, ma che riserva anche momenti di pura gioia. Leggendo “Il peso specifico dell’amore” si prova una profonda tristezza alternata a picchi di intensa feli-cità… una montagna russa di emozioni che tengono incollati al libro, capace di com-muovere e far ridere poche pagine dopo.

Claudia GianassoLa locanda dei libri

Il peso specifico dell’amoreSEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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LA DIAGNOSI IN ETÀ EVOLUTIVA:I SELF-REPORTQuesto breve articolo introduce al let-

tore un volume che si occupa di descrive-re alcuni strumenti self-report utili nella valutazione dell’adattamento psicologico del bambino.

Nell’“Indagine sull’uso dei test in età evolutiva: scelte basate sulla qualità o su pratiche condivise”, pubblicata su Psicolo-gia Clinica dello Sviluppo del 2010 (a cura di Tressoldi, Pedrabissi, Trevisan e Cornoldi), si discute dei risultati di una ricerca relati-va agli strumenti di solito impiegati nella diagnosi in età evolutiva. Si tratta perlopiù di metodi proiettivi e grafici, mentre si ri-corre raramente ai self-report, sia rivolti ai genitori e agli insegnanti considerati come “multiple informants”, sia al bambino stes-so nella forma di autovalutazione.

Il manuale intitolato “La valutazione dell’adattamento psicologico del bambi-no: I self-report” (Lis, Di Riso, Mazzeschi, Chessa, 2013) è un’estesa riflessione sul contributo prezioso dei questionari di au-tovalutazione nel processo di assessment multi-method del bambino.

Le argomentazioni a favore del loro uti-lizzo sono molteplici. Innanzitutto in let-teratura è stato più volte dimostrato che il bambino può essere considerato un “teste” attendibile quando gli viene chiesto di ri-ferire sui suoi stati interni (Grills, Ollendick, 2003; Karver, 2006). Essendo i self-report costituiti di pochi item a risposte chiuse,

facilitano il bambino nell’esecuzione del compito consentendogli un minor dispen-dio di energie.

Nell’ambito della ricerca inoltre la bre-vità degli item ha semplificato le proce-dure di somministrazione, valutazione e standardizzazione consentendo il ricorso a campioni numerosi. Tanto è vero che nella letteratura i self-report, rispetto agli altri strumenti, sono quelli più estesamen-te studiati.

Il central core del manuale è poi dedica-to alla misura dell’ansia in età scolare, alla luce delle insidie e delle ricadute negative dei Disturbi d’Ansia sullo sviluppo infantile.

Nonostante in molti casi le paure e le preoccupazioni facciano parte integrante del funzionamento del bambino, finendo a volte per strutturarsi in veri e propri Di-sturbi d’Ansia, spesso si assiste a diagno-si cliniche mancate o comunque tardive. E’infatti noto a tutti che i bambini con Di-sturbi della Condotta hanno un comporta-mento prorompente e disordinato, che dif-ficilmente sfugge all’attenzione di chi sta intorno; mentre i bambini ansiosi vengono spesso “liquidati” come tranquilli senza che vengano rivolte loro le dovute attenzioni.

In letteratura e’ stato dimostrato come, nella valutazione dei disturbi esternaliz-zanti, i self-report contribuiscano poco a una diagnosi clinica; mentre quando si paragonano i risultati dei questionari con le diagnosi cliniche i giovani pazienti mostrano un livello ben più alto di consa-

Un volume introduttivoalla valutazione self-reportdell’adattamento psicologicodel bambino

DanielaDi Riso

IlariaChirico

ClaudiaMazzeschi *

DaphneChessa

AdrianaLis

Università degli Studi di PadovaDipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione

Università degli Studidi Perugia *Dipartimento delle Scienze Umane e della Formazione

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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pevolezza riguardo i loro disturbi interna-lizzanti, a conferma del fatto che questi strumenti possono essere validamente utilizzati per lo screening.

Inoltre il fatto che essi presentino for-me parallele li rende di fatto utilizzabili con i genitori o con altri adulti, quali gli insegnanti, che sono a stretto contatto con il bambino.

Nella pratica della consultazione clini-ca con il bambino e i genitori, il fatto ad esempio di richiedere ai genitori di com-pilare un questionario, mentre sono in sala d’attesa, può far sentire loro parte inte-grante del processo di assessment clinico, aspetto questo cruciale per l’instaurarsi dell’alleanza di lavoro con lo psicologo.

Nel lavoro con il bambino invece, il ri-corso ai self-report deve sempre collocarsi all’interno di un percorso diagnostico di tipo multi-method, in cui ogni strumento utilizzato apporti un contributo “unico” ri-spetto a quello degli altri.

In sintesi, il carattere peculiare degli strumenti di autovalutazione sta nella loro semplicità e duttilità di utilizzo, non richiedendo grossi sforzi di compilazione né al bambino né al genitore/insegnante. Inoltre il fatto che si limitino a identificare sintomi e problematiche a livello descrit-tivo e operazionale, più vicino alla con-sapevolezza del soggetto, comporta ine-vitabilmente dei vantaggi. Basti pensare a quanto sia importante nella restituzione al bambino, ad esempio, poter condividere con lui gli aspetti emersi dal questiona-rio, di cui il bambino è più consapevole, per poi procedere in una fase successiva con l’analisi di quegli aspetti meno con-sapevoli e non ancora “tollerabili” per il bambino stesso.

Non per ultimo, essendo standardizzati e operazionalizzati, i self-report possono essere utilizzati anche per valutare gli esiti della psicoterapia, sia in termini di process che di outcome.

IL MANUALE:UNO SGUARDO D’INSIEMEEsso non si propone ovviamente di for-

nire una descrizione esaustiva di tutti gli strumenti di autovalutazione pubblica-ti in letteratura, ma vuole costituire uno stimolo al lettore su questo argomento, ponendo un accento particolare sui con-tributi italiani esistenti.

I punti di forza sono, per cominciare, la semplicità del linguaggio impiegato e la chiarezza espositiva. L’impostazione risul-ta essere la medesima per ogni strumento presentato e spesso gli autori dei capitoli del manuale sono, essi stessi, ideatori delle scale e dei questionari presentati.

Per ogni self-report in prima battuta si discute sul rationale dello strumento, per poi procedere con la descrizione del pro-cesso di costruzione e sviluppo. Sono inol-tre riportati, con l’ausilio di tabelle, i dati normativi, le caratteristiche psicometriche e i riferimenti specifici delle varie tradu-zioni e versioni dello strumento, nonché le risorse web utili per il loro reperimento.

Sono previsti inoltre alcuni esempi di item, accompagnati da informazioni detta-gliate sugli studi di validazione italiana. Non può mancare poi una discussione sull’utilità dello strumento, ovvero sulla sua effettiva “spendibilità” in ambito clinico e di ricerca.

L’intento degli autori è stato quello di condensare in poche pagine, con un lin-guaggio chiaro e coerente, tutte le infor-mazioni utili per chiunque sia interessato all’impiego degli strumenti di autovaluta-zione nell’assessment in età evolutiva. La puntuale descrizione del background teo-rico delle scale, delle loro caratteristiche e dei dati normativi italiani le rende di fatto agilmente utilizzabili in tal senso.

Dopo l’introduzione sul ruolo dei self-report e sugli aspetti teorico-metodologici del loro utilizzo in ambito clinico e di ricer-ca, vengono presentati nel dettaglio alcuni di questi. Pur non essendo esaustive, le mi-

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sure selezionate colgono svariate sfaccet-tature dell’adattamento psicologico in età evolutiva come il funzionamento generale, le normali paure che caratterizzano questa specifica età e in particolare alcune dimen-sioni che appartengono allo spettro ansioso.

Per la disamina dettagliata dei self-report, si rimanda al manuale (Lis, Di Riso, Mazzeschi, Chessa, 2013).

LA VALUTAZIONEDIMENSIONALE DELL’ANSIACome già accennato, nell’assessment in

età evolutiva è necessario disporre di stru-menti in grado di intercettare tutte quel-le situazioni in cui le ansie e le paure del bambino sono talmente intense, da osta-colarne il normale funzionamento.

Il presupposto di base è che vanno di-stinte quelle paure che fanno parte inte-grante dello sviluppo normale del bambi-no, caratteristiche di tappe specifiche del suo sviluppo, da quelle paure che adattive non sono e che rappresentano una grave minaccia nel suo percorso di crescita.

I Disturbi d’Ansia hanno infatti gravissi-me ripercussioni sul benessere dei bambini

e degli adolescenti e rappresentano un fat-tore di rischio importante per lo sviluppo di psicopatologie, spesso presenti in comorbi-dità. Senza trascurare poi il costo sociale ingente dei Disturbi d’Ansia in termini di basso livello di produttività, aumento del tasso di disoccupazione e massiccio ricorso al sistema sanitario nazionale (Pössel, Sch-neider, Seeman, 2006).

Per queste ragioni, si è pensato di de-dicare gran parte del manuale all’analisi dettagliata dei self-report impiegati nella valutazione dell’ansia, in particolare di tre dimensioni: l’angoscia di separazione, la fobia sociale e i disturbi ossessivi.

Nelle ultime pagine vengono riportati al-cuni casi clinici che consentono di mostrare un utilizzo più ideografico e individuale del-le scale, anche questo possibile, in associa-zione con l’utilizzo di altre metodologie.

… PER CONCLUDEREIn questo paragrafo faremo specifico rife-

rimento alla Spence Children’s Anxiety Scale (SCAS; Spence, 1997, 1998), uno dei questio-nari più utilizzati in ambito internazionale per la valutazione dell’ansia in età evolutiva.

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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Essendo dimensionale, la SCAS è di faci-le impiego per la valutazione della gravità dei sintomi, così come per la pianificazione di un ipotetico trattamento e la successiva misurazione degli esiti dello stesso.

L’assessment è in linea con le catego-rie diagnostiche del DSM-IV (APA,1994) e consente di discriminare tra le paure col-legate al malessere fisico e i sintomi cor-relati alla Fobia Sociale, al Disturbo di Pa-nico, all’Ansia di Separazione, al Disturbo Ossessivo-Compulsivo e a quello d’Ansia Generalizzato.

La SCAS è stata inizialmente pensata per bambini tra gli otto e i dodici anni, succes-sivamente è stata validata per adolescenti fino ai diciannove anni d’età. Si chiede al soggetto di “cerchiare la parola che indi-ca quanto spesso accadono le situazioni presentate”, ricordando che “non esistono risposte giuste o sbagliate”. Le opzioni di frequenza sono (0) Mai, (1) Qualche volta, (2) Spesso e (3) Sempre.

Lo strumento consta di 44 item a rispo-sta multipla, 38 dei quali fanno riferimen-to a specifici sintomi del Disturbo d’Ansia e si suddividono in 6 scale. I restanti 6 item sono di riempimento, in quanto servono a ridurre un eventuale bias collegato alla risposta negativa. Inoltre è presente un quarantacinquesimo item, che prevede ri-sposta dicotomica (si/no) e indaga se c’è qualcos’altro che spaventa il soggetto.

Si rimanda al manuale per le indica-zioni dettagliate sullo sviluppo e sulla co-struzione della scala, inclusi i riferimenti alle caratteristiche psicometriche e alle diverse validazioni dello strumento. In particolare per quella italiana, si rimanda all’unico studio condotto utilizzando la SCAS su campione italiano (Delvecchio, Di Riso, Chessa, Lis, 2010).

Nelle tabelle del manuale sono riportate le statistiche descrittive relative al campio-ne italiano e, attraverso il confronto tra i dati normativi provenienti da popolazioni

ITEM SCALA DI APPARTENENZA

Mi preoccupo a stare lontanodai miei genitori Separation Anxiety (SAD)

Ho paura se devo parlaredi fronte alla mia classe Social Phobia (SOC)

Devo continuare a controllareche ho fatto bene le cose come,

che l’interruttore sia spentoo che la porta sia chiusa

Obsessive-Compulsive(OCD)

Ho paura a stare in un posto affollato,come centri commerciali, cinema,

autobus o parco giochi pieni di personePanic/Agoraphobia (PAN)

Mi spaventa andare dal dottore o da dentista Physical Injury Fears (PHY)

Mi preoccupo delle cose Generalized Anxiety (GAD)

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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differenti, il lettore può farsi un’idea delle principali differenze e del ruolo determi-nante della cultura di appartenenza. Sono anche contenute indicazioni relative alla versione italiana per i genitori.

Seguono alcuni esempi di item con la corrispondente scala di appartenenza.

...Il manuale non ha certamente la pre-tesa di coprire l’intera gamma degli stru-menti di autovalutazione presenti in let-

teratura. Resta comunque uno dei pochi tentativi, fatti sinora, di richiamare l’atten-zione del lettore, esperto e non, sulla ne-cessità di includere anche i self-report nel processo diagnostico multi-method in età evolutiva.

BibliografiaLis A., Di Riso D., Mazzeschi C., Chessa

D. (2013), La valutazione dell’adattamento psicologico del bambino: I self-report, Cor-tina, Milano.

Stress ambientale.Cause e strategie di intervento

Maria Rosa Baroni professore ordinario di Psicologia Generale, ha insegnato per diversi anni Psicologia Ambientale all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni Processi psicologici dell’invecchiamento (Carocci, 2010) e Psicologia ambientale (Il Mulino, 2008)

Rita Berto è stata Visiting Research Associate in Psychology (Honorary) alla Washington University in St. Louis (Missouri) e professore a contratto di Psicologia ambientale e Psicologia aognitiva all’Università di Pado-va. è autrice di numerosi articoli e reviewer per le più importanti riviste internazionali di psicologia ambientale

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

Quali sono le principali fonti di stress nell’ambiente in cui viviamo? Esiste una relazione tra stress ambientale e salute? Quali sono le conseguenze a breve e lungo termine sul nostro benessere psicofisico? Esistono strategie per combatterle? Nel rispondere a queste e a altre domande, il libro - che si basa su ricerche e teorie della psicologia ambientale - passa in rassegna i principali “stressori” ambientali (caldo, freddo, inquinamento dell’aria, rumore e affollamento) e le loro ripercussioni sul piano fisiologico, psicologico e comporta-mentale. Infine viene presentata una pro-posta basata sulla restorativeness - la ca-pacità degli ambienti naturali di facilitare il recupero dallo stress psicofisico e la rigene-razione dalla fatica mentale - che favori-sce un migliore adattamento agli ambienti abitativi, di studio e di lavoro.

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

Educare, come insegna Freud, insieme a curare e governare, è un mestiere ‘im-possibile’. Ma nessuno di noi pensa che per questo non debba essere affrontato come compito necessario.

In questo libro Berto e Scalari, due auto-ri impegnati nell’ambito educativo in sen-so ampio, ma con funzioni e competenze diverse, si inoltrano ancora una volta in quest’area problematica e ci fanno riflette-re assieme a loro sulle molte figure che du-rante la crescita svolgono questa funzione.

‘Nessuno insegna da solo’ sembra la prospettiva di fondo di ogni capitolo. La metafora fondamentale è quella del co-dice psicosocioeducativo, che parte dal concetto di codice genetico come precipi-tato di molti elementi accumulati in una struttura che è unica per ogni individuo. Unico e particolare deve dunque essere il movimento di interesse e di attenzio-ne dell’educatore nei confronti di chi sta imparando. Ho voluto accostare l’idea che nessuno insegna da solo con l’altra idea portante del testo - che ogni soggetto richiede uno sguardo, un avvicinamento, un accostamento del tutto speciale. Natu-ralmente non mi sfugge il fatto evidente che in molti momenti l’attività dell’inse-gnamento si svolge all’interno di gruppi, dal gruppo familiare al gruppo-classe, dal gruppo di discussione a quello terapeu-tico. Ma nei gruppi, tenuti da insegnanti o da coordinatori secondo le circostanze specifiche, si verificano delle dinamiche proprie della struttura gruppale che per-

mettono di conoscere e ri-conoscere gli individui che ne fanno parte. Di conse-guenza anche in questi casi viene valoriz-zato il singolo individuo.

Questa attenzione puntuale per ogni soggetto proviene dalla clinica psicoana-litica. Il processo di apprendimento degli studenti non è qualcosa di diverso dallo sviluppo mentale, che ha sempre bisogno della presenza costante e attenta di un adulto. Si tratta di uno sguardo specifi-camente umano che ci mostra l’appren-dimento in una dimensione esistenziale che coincide con lo sviluppo complessivo del soggetto. L’accostamento tra impegno educativo e osservazione clinica che carat-

Il codice psicosocioeducativo,prendersi curadella crescita emotivaFrancesco Berto - Paola Scalari, la meridiana, Molfetta 2012

Maria Elena Petrillipsicoterapeuta socio fondatore Gruppo Racker

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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terizza il punto di vista degli autori crea la possibilità di un’esperienza emotiva.

I riferimenti teorici di cui si servono per l’elaborazione dei diversi capitoli rientrano a pieno titolo in quella corrente del pensie-ro psicoanalitico che ha dato dei contributi definitivi sulle caratteristiche del funzio-namento mentale e sull’importanza deci-siva dei rapporti interpersonali significativi come supporto della crescita, a cominciare dai primi vincoli familiari. Diventa allora fondamentale che non si faccia avanti in modo massiccio la tendenza attuale ad ab-bandonare ogni tentativo di apprendimen-to che si fondi sull’esperienza personale, a favore di un addestramento che sviluppa le abilità solo sul terreno dell’obbedienza uniforme, lasciando in secondo piano lo sviluppo individuale complessivo.

Abbiamo bisogno di testi come questo, che si oppongono radicalmente ai fonda-menti stessi del nostro sistema educativo, che privilegia quasi esclusivamente l’infor-mazione. All’interno di questa logica domi-nante non compare alcuna preoccupazione per una modalità di apprendimento che vada oltre la semplice accumulazione dei dati. Si continua a credere che nuovi dati aggiornati possano essere sufficienti per arrivare a un sapere più esauriente.

Il libro offre un’ottima sintesi di esperien-za pratica e di conoscenza teorica, che aiuta gli operatori sociali a resistere alla crisi dei valori da cui spesso sono toccati, consapevol-mente o meno. La moda e lo spettacolo sono valori di mercato, e alla fine profondamente narcisistici. Il lavoro educativo richiede capa-cità di investimento su bambini, adolescenti e perfino adulti, ed è questo il codice che Berto e Scalari ci propongono. Se gli adulti finisco-no per abdicare alla vera funzione educativa, pur restando formalmente e istituzionalmen-te nel loro ruolo, la battaglia è persa. A sua volta non possiamo sottovalutare l’enorme pressione a cui sono sottoposte le figure che si occupano della crescita. Abbiamo già

sottolineato come le basi del sistema edu-cativo comportino un’esaltazione costante dell’accumulare informazioni. Questa linea di tendenza, che intacca il valore dei mestieri formativi della personalità, degradandoli a funzione secondaria, è enormemente rischio-so; e uno dei modi in cui questa tendenza si manifesta è l’insidioso disinvestimento della propria capacità educativa.

L’altro elemento importante proposto da questo libro è il valore imprescindibi-le del lavoro in gruppo. Ma anche questo richiede un suo strumento specifico: il gruppo operativo. Si tratta di una tecni-ca, nata anch’essa all’interno della cultura psicoanalitica, che si propone di aiutare a pensare. Perché ciò avvenga è necessario un coordinatore che abbia esperienza cli-nica, capace di rompere con gli stereotipi del pensiero profano, e che favorisca lo sviluppo di un pensiero personale, che non può che essere individuale, anche se emer-ge dalla matrice del gruppo. Perché questo avvenga il soggetto in questione deve at-traversare una esperienza emotiva, che fa emergere il pensiero.

SEGNALAZIONI PER LA LETTURA

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Rendicontofinanziario 2012

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integrativa e dell’art 2428 c.c. per la rela-zione sulla gestione, coordinato con l’art. 2435-bis trattandosi di bilancio in forma abbreviata, così come richiamati dagli artt. 32 e 33 del citato Regolamento.

I valori riportati nella relazione e nella nota integrativa sono espressi in unità di euro con gli arrotondamenti.

CONTO DEL BILANCIO Illustrazione delle risultanzefinanziarie complessive

Entrate Il totale delle Entrate contributive ac-

certate risulta pari a ! 1.052.123,38 e comprende: “contributo annuale degli iscritti” ! 1.015.000,00, “contributo an-nuale nuovi iscritti” ! 25.340,00, “tassa prima iscrizione” ! 10.879,66, “tassa di trasferimento” ! 903,72.

Il totale dei Redditi e proventi patrimo-niali risulta pari a ! 4.244,55 e comprende gli interessi su depositi e conti correnti al netto della ritenuta d’imposta, maturati e contabilizzati nei conti correnti bancari e postali al 31/12/2012.

Uscite Il totale delle uscite correnti impegna-

te ammonta a ! 1.033.544,15 rispetto a ! 1.491.110,22 preventivate in via definiti-va con uno scostamento complessivo di ! 457.566,07 conseguenti alle economie re-gistrate, tra l’altro, su “uscite per gli organi dell’ente”, su “oneri personale in attività di servizio”, su “uscite per acquisto beni consu-

PREMESSA Il presente documento, allegato al ren-

diconto generale dell’esercizio chiuso al 31/12/2012, viene redatto nel rispetto del-le previsioni contenute nel nuovo “Regola-mento per l’amministrazione e la contabili-tà” adottato dall’Ordine degli Psicologi del Veneto con delibera del 25.11.2005 n. 104 ed entrato in vigore dal 01.01.2006.

L’esposizione delle risultanze finanziarie ed economiche dell’Ente viene effettua-ta tenendo conto della gestione attuata nell’esercizio 2012, secondo il mandato ri-cevuto dal Consiglio; in particolare, le azio-ni intraprese hanno da un lato supportato le aree di intervento più problematiche o di interesse, dall’altro individuato e condi-viso le linee programmatiche e di sviluppo indirizzate alla tutela degli interessi della Categoria e degli iscritti.

NOTA INTEGRATIVACriteri di formazione del rendiconto Il rendiconto generale della gestione si

compone dei seguenti documenti: • conto del bilancio; • nota integrativa, della relazione sulla gestione • stato patrimoniale; • conto economico; • situazione amministrativa.

I predetti documenti sono stati redatti tenendo presente le disposizioni degli ar-ticoli 2423, 2423 bis e 2423 ter del c.c. per quanto attiene al conto economico e stato patrimoniale, dell’art 2427 c.c. per la nota

NOTA INTEGRATIVA COMPRENSIVADELLA RELAZIONE SULLA GESTIONEAL RENDICONTO GENERALEDELL’ESERCIZIO CHIUSO IL 31/12/2012

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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La differenza rispetto alle previsioni è di ! 116.935,11 è dovuta per economie di spesa nei diversi capitoli, dovuta al contenimento delle uscite da parte degli organi istituzionali.

• Trasferimenti passivi La differenza rispetto alle previsioni è di

! 5.000,00. • Oneri finanziari L’economia registrata rispetto alle previ-

sioni è di ! 2.174,70. • Oneri tributari L’economia registrata rispetto alle previ-

sioni è di ! 4.118,33. Raccordo tra la gestione dei residuiattivi e passivi ed i crediti e debitiiscritti in situazione patrimoniale I crediti iscritti nello stato patrimoniale,

formati interamente da crediti vantati nei confronti degli iscritti per quote contri-butive da loro ancora dovute, coincidono con i residui attivi, allo stesso modo i debiti trovano perfetta concordanza con l’impor-to dei residui passivi.

Composizione dei residui attivi epassivi per ammontare eper anno di formazione I residui attivi e passivi si suddividono in

base all’anno di formazione e per ammon-tare nonché sulla base del diverso grado di esigibilità nel seguente modo:

mo-servizi”, su “uscite per funzionamento uf-fici”, e su “uscite per prestazioni istituzionali”.

Il totale delle uscite in conto capitale impegnate ammonta a ! 1.379,40.

Si espongono di seguito le categorie di spesa con i principali scostamenti rispetto a quanto preventivato: • Uscite per gli organi dell’ente La differenza rispetto alle previsioni è

di ! 48.668,04 dovuta a contenimento delle spese da parte degli organi istitu-zionali.

• Oneri personale in attività di servizio La differenza rispetto alle previsioni è

di ! 100.870,38 ed è dovuta, per euro 72.000,00, alla modalità del conteggio dell’indennità TFR che non viene impe-gnata ma costituisce quota vincolata dell’avanzo di amministrazione e la re-stante parte costituisce minori spese.

• Uscite per l’acquisto di beni di consumo e di servizi La differenza rispetto alle previsioni è

di ! 127.330,88 ed è dovuta principal-mente a minori spese e all’ottimizzazio-ne delle procedure per la fornitura dei servizi come, ad es. la spedizione delle agende e del notiziario a tutti gli iscritti.

• Uscite per funzionamento uffici La differenza rispetto alle previsioni è di

! 29.358,41 dovuta a minori spese. • Uscite per prestazioni istituzionali

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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Composizione delle disponibilità liquide

RESIDUI PASSIVI EUROResidui passivi esercizi precedenti al 2012

Residui spese correntia) Uscite per gli organi dell’ente 23.372,03

b) Uscite per prestazioni istituzionali 23.627,20c) Poste correttive e comp. di entr. corr. 5.000,00

Totale 51.999,23Residui passivi derivanti dalla gestione 2012

Residui spese correntia) Uscite per organi dell’ente 65.365,91

b) Oneri personale in attività di servizio 2.440,01c) Uscite per acquisto beni consumo e servizi 255,72

c) Uscite per funzionamento uffici 3.187,19d) Uscite per prestazioni istituzionali 79.611,73

e) Trasferimenti passivi 70.502,00f) Oneri finanziari 24.712,07g) Oneri tributari 2.317,71

h) Poste correttive e comp. di entr. corr. 0Totale 248.392,34

l) Uscite aventi natura di partite di giro 16.186,56Totale 16.186,56

264.578,90TOTALE RESIDUI PASSIVI 316.578,13

RESIDUI ATTIVI EUROResidui attivi esercizi precedenti al 2012

a) Entrate contributive 385.586,46b) entrate aventi natura di partite di giro 561,38

Totale 386.147,84Residui attivi derivanti dalla gestione 2012

a) Entrate contributive 116.665,00b) redditi e proventi patrimoniali 188,66

c) entrate aventi natura di partite di giro 5.023,90Totale 121.877,56

TOTALE RESIDUI ATTIVI 508.025,40

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

artt. 2423, comma 4 e 2423 bis, comma 2, Codice civile.

In particolare, i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti.

Immobilizzazioni ImmaterialiNon risultano immobilizzazioni imma-

teriali nel bilancio chiuso al 31/12/2012.

Materiali Le immobilizzazioni materiali sono

iscritte in bilancio secondo il criterio del costo di acquisto, comprensivo degli one-ri accessori e degli altri oneri sostenuti, al netto dei rispettivi ammortamenti per quote costanti sulla base di aliquote che tengono conto della residua possibilità di utilizzo dei beni.

Coefficienti di ammortamento: 20%;Macchinari ed attrezzature: 15%Mobili ed arredi Software: 33%

Finanziarie Non risultano iscritte immobilizza-

zioni finanziarie nel bilancio chiuso al 31/12/2012.

CreditiSono esposti al valore nominale che cor-

risponde al presumibile valore di realizzo.

STATO PATRIMONIALE ECONTO ECONOMICOCriteri di valutazione Lo stato patrimoniale e il conto eco-

nomico sono stati redatti sulla base degli schemi previsti dalla normativa del codi-ce civile.

I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31/12/2012 non si disco-stano dai medesimi utilizzati per la forma-zione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella con-tinuità dei medesimi principi. La valutazio-ne delle voci di bilancio è stata fatta ispi-randosi a criteri generali di prudenza nella prospettiva della continuazione dell’attivi-tà previste nella relazione programmatica del Presidente. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passi-vità, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta ele-mento necessario ai fini della comparabili-tà dei bilanci dell’ente nei vari esercizi.

DEROGHE E CRITERIDI VALUTAZIONE - DETTAGLIONon ricorrono casi eccezionali tali da ri-

chiedere il ricorso a deroghe ai sensi degli

CASSA/BANCASALDO

INIZIALE ED ENTRATE 2012

USCITE 2012 SALDO AL 31/12/2012

Cassa contanti 34.823,97 34.108,98 741,99

C/C Postale n. 14590301 110.501,49 433,99 110.067,50

C/C Postale macch. affr. 8.326,02 8.026,90 299,12

C/C Bancario Banca S. Stefano 1.463.579,82 1.139.376,45 324.203,37

Totale disponibilità liquide 1.617.231,30 1.181.946,32 435.284,98

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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PASSIVITÀ

A) PATRIMONIO NETTO Saldo al 31/12/2012: euro 616.831,65

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Saldo al 31/12/2012: euro 72.370,02

D) DEBITI Saldo al 31/12/2012: euro 316.578,13 I debiti sono valutati al loro valore no-

minale e la scadenza degli stessi è così sud-divisa.

Debiti verso fornitori: euro 183.234,70 entro 12 mesi. Debiti verso Erario e altre Amministrazioni Pubbliche: euro 22.271,24 entro 12 mesi. Debiti verso Istituti di Pre-videnza e Sicurezza Sociale: euro 70.502,00 entro 12 mesi. Debiti Tributari: euro 3.574,35 entro 12 mesi. Debiti diversi: euro 36.995,84 entro 12 mesi.

CONTO ECONOMICO

VALORE DELLA PRODUZIONE Valore della produzione 2012: euro

1.052.123,38.Costi della produzione 2012: euro

1.033.544,15

TFRRappresenta l’effettivo debito matu-

rato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazio-ne avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole inden-nità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sa-rebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data.

Al 31/12/2012 risulta di ! 72.370,02. Tale passività è soggetta a rivalutazione

come previsto dalla normativa vigente.

Debiti Sono rilevati al loro valore nominale ed

in relazione all’effettiva consistenza.

Disponibilità liquide Sono indicate al valore nominale.

ATTIVITÀ

B) IMMOBILIZZAZIONIII. Immobilizzazioni materiali Saldo al 31/12/2012: euro 235.191,85

C) ATTIVO CIRCOLANTE II. Crediti Crediti verso iscritti: euro 502.251,46 I crediti verso iscritti si riferiscono ai

crediti vantati nei confronti degli iscritti per il pagamento delle quote.

Crediti diversi: euro 5.773,94

IV. Disponibilità liquide Saldo al 31/12/2011: euro 435.284,98: Depositi bancari e postali: 434.569,99 Denaro e valori in cassa: 741,99 Il saldo rappresenta le disponibilità li-

quide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell’esercizio.

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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ELENCO DEI CONTENZIOSI IN ESSERE Un contenzioso in essere.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il Consiglio, sulla base dell’organizza-

zione delle attività dell’ente e di sviluppo delle linee programmatiche, nel corso del 2012 si è impegnato a migliorare quanti/qualitativamente le politiche e le iniziati-ve già avviate nei precedenti anni, nonché a promuovere ulteriori iniziative a promo-zione, sviluppo e tutela della figura pro-fessionale dello psicologo, tramite azioni di supporto e aggiornamento per tutti gli iscritti nei vari ambiti della psicologia. Sia per i colleghi che si avviano alla professio-ne che per i colleghi con anni di attività, sono state implementate le attività delle consulenze fiscali, legali e di avvio della professione, i servizi per gli iscritti, le ini-ziative di informazione e aggiornamento. In merito alle relazioni istituzionali, sono stati promossi incontri con i rappresen-tanti della Regione, dei diversi Assesso-rati e degli Enti locali, per promuovere la psicologia e la professione dello psicologo nei suoi diversi ambiti applicativi. Anche quest’anno il Consiglio con incontri a cadenza pressoché quindicinale, ha indi-

I proventi iscritti nel conto economico sono inerenti al contributo degli iscritti. Complessivamente il conto economico pre-senta un avanzo di ! 1.279,27.

DATI RELATIVIAL PERSONALE DIPENDENTE L’organico dei dipendenti alla data del

31/12/2012 risulta composto da una unità con qualifica C1, una unità con qualifica B1 e una unità con qualifica B2.

COMPOSIZIONE DEI CONTRIBUTIIN CONTO CAPITALE E IN CONTOESERCIZIO E LA LORO DESTINAZIONE FINANZIARIA ED ECONOMICO -PATRIMONIALE Durante l’esercizio non sono stati otte-

nuti contributi né in conto capitale, né in conto esercizio.

ALTRE INFORMAZIONI

ELENCAZIONE DEI DIRITTI REALIDI GODIMENTO E LA LOROILLUSTRAZIONE Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi

del Veneto non possiede diritti reali di go-dimento.

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

CONSULENZA LEGALEIl consulente legale per gli iscritti fornirà un parere legale gratuito (ad esempio in Diritto del Lavoro, Contrattualistico, Amministrativo, Societario, etc.) ai quesiti o alle problematiche professionali poste dagli iscritti (sono escluse, quindi proble- matiche legali di natura privata e/o personale).

La consulenza Legale si svolgerà tramite consulto telefonico diretto con lo studio di consulenza, previa compilazione del modulo scarica-bile alla pagina:

http://www.ordinepsicologiveneto.it/servizi-agli-iscritti/consulenze/consulenza-legale

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DESTINAZIONE DELL’AVANZODI AMMINISTRAZIONE Con riferimento all’esercizio appe-

na conclusosi, il bilancio evidenzia un avanzo di amministrazione pari ad euro 626.732,25 in relazione al quale una par-te, e precisamente per ! 72.370,02, vie-ne vincolata a titolo di Trattamento di Fine rapporto maturato dal personale in forza all’Ente alla data del 31/12/2012. Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in modo veritie-ro e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Sulla scorta delle informazioni fornite, Vi invitiamo pertanto ad approvare il ren-diconto dell’esercizio 2012.

Dott.ssa Tiziana De RuggieriIl Tesoriere

viduato e condiviso le attività e i proget-ti da sviluppare per la professione. Vista anche la situazione economica generale, molta attenzione è stata posta al con-tenimento delle spese istituzionali e alla razionalizzazione delle uscite per le forni-ture di servizi, permettendo un considere-vole risparmio economico.

Attività istituzionale Particolare impegno è stato dedicato dal

Consiglio alle numerose e diverse richieste pervenute dagli iscritti, che hanno permesso di promuovere le attività dei gruppi di la-voro attraverso l’organizzazione di iniziative e convegni che saranno realizzati nel 2013. Inoltre, è stata posta particolare attenzio-ne alle notizie sui mezzi di comunicazione e problematiche attinenti la tutela della professione e promozione della professione, anche monitorando le diverse segnalazioni di possibili violazioni deontologiche.

FATTI DI RILIEVO VERIFICATESIDOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILEDELLA GESTIONE Non si registrano fatti di rilevo dopo la

chiusura dell’esercizio.

RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012 - RESIDUI

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RENDICONTO FINANZIARIO 2012 - RESIDUI

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Bilancio diprevisione 2013

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BILANCIO PREVENTIVO 2013RELAZIONE PROGRAMMATICADEL PRESIDENTERegolamento di Contabilità(Art. 4, comma 1, lett. a; Art. 6, comma 2, lett. a)

dunque nelle diverse e numerose azioni già intraprese dal nostro Consiglio: dalla pro-secuzione dei fondamentali servizi di con-sulenza gratuita fiscale e legale agli iscritti (che saranno, se necessario, implementati), alla promozione delle diverse aree applica-tive della psicologia, anche tramite la valo-rizzazione e la diffusione dei requisiti au-spicabili di buone pratiche per lo psicologo, nella logica del potenziamento e del rico-noscimento della professionalità di psicolo-go sia all’interno della nostra comunità che nella società. Si proseguirà nella realizza-zione dell’importante -e obbligatoria- at-tività di aggiornamento e formazione così come anche previsto dalla recente norma-tiva di riforma delle professioni,portando a termine quanto recentemente deliberato dal Consiglio dell’Ordine con la concretiz-zazione di seminari, convegni e iniziative di promozione, sviluppo, aggiornamento e approfondimento nei diversi settori della professione a favore degli iscritti nelle se-guenti aree:• deontologia professionale,• tutela della professione,• psicologia giuridica,• anziani e psicologia positiva,• disturbi dell’apprendimento,• umanizzazione delle cure,• psicologia scolastica,• efficacia della psicoterapia,• neuropsicologia,

Gentili Colleghi,il bilancio di previsione assolve la fun-

zione di strumento di gestione dell’attività ordinaria dell’Ordine sia dal lato delle en-trate che delle uscite, tenendo conto delle finalità istituzionali del Consiglio e della necessità di promuovere, e sviluppare, tutte le progettualità e le iniziative previste nel corso dell’esercizio 2012 e che troveranno la completa realizzazione nell’anno 2013. Nel quarto e ultimo anno di mandato, l’at-tuale Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Veneto proseguirà nei progetti e nelle attività per lo sviluppo della professione, interpretando appieno il mandato sociale previsto dalla legge istitutiva 56/89, esten-dendo le sue funzioni di Ente pubblico e divenendo comunità professionale moder-na, rinforzando e promuovendo la profes-sione di psicologo, integrando gli aspetti istituzionali e tecnici alle scelte politico-programmatiche a sostegno, sviluppo e promozione delle diverse aree professionali che si stanno ampliando ed estendendo. Il 2013 sarà quindi l’anno di completamento di un processo virtuoso iniziato già prima dell’attuale mandato consiliare, e che ha visto l’attivazione di diverse e importanti iniziative rivolte agli iscritti e finalizzate, ognuna nella propria specificità, a pro-muovere, diffondere,valorizzare, formare e aggiornare la figura e la professione di psicologo. Nel prossimo anno si proseguirà

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• psicologia del lavoro e organizzazioni,• psicologia dello sport,• psicologo di base,• salute mentale,• tutela dei minori,• violenza sessuale,• stress lavoro correlato e azioni di miglio-

ramento.Insieme a queste aree il Consiglio

dell’Ordine degli Psicologi del Veneto potrà esaminare, attraverso l’istituzione borse di studio e/o attività di ricerca, alcuni ambiti di approfondimento della professione, dove l’intervento psicologico diviene decisivo.

Si ritiene pertanto strategico favorire l’attivazione di alcuni importanti appro-fondimenti attraverso percorsi e processi in grado di impattare gradualmente ma sta-bilmente sulla nostra professione e, oltre al versante dell’aggiornamento e della for-mazione, così come previsto dall’articolo 5 del nostro codice deontologico e ripreso dalla normativa della riforma delle profes-sioni, anche con incontri specifici dedicati all’avvio dell’attività professionale di psi-cologo, fornendo informazioni e strumenti teorici e operativi.

Altre aree di approfondimento riguarde-ranno:• le azioni di promozione dell’efficacia

dell’intervento dello psicologo e dello psicoterapeuta e della cultura psicolo-gica sia in ambito privato che pubblico (p.e. lo psicologo in ospedale, lo psicolo-go di base, ecc.);

• il rilancio dei contatti, del rapporto e rac-cordo con le scuole di specializzazione in psicoterapia sia pubbliche che private riconosciute dal MIUR;

• l’aggiornamento degli iscritti sulla de-ontologia professionale, sulle norma-tive locali e nazionali afferenti allo sviluppo delle potenzialità applicative della psicologia e della professione psi-cologica, sia nei settori tradizionali sia in quelli innovativi;

• la promozione della tutela della pro-fessione, funzione istituzionale pre-vista dalla legge56/89. In tal senso, vista la delicatezza degli argomenti delle segnalazioni per presunto abuso di professione di psicologo, si prevede di approfondire l’attività informativa, basata su dati reali, rivolta alla cit-tadinanza e agli iscritti sul problema dell’abuso professionale;

• le azioni di analisi e valorizzazione degli interventi psicologici e psicoterapeutici in ambito comunitario e territoriale ri-volti a minori e adolescenti;

• le azioni di promozione di politiche di intervento psicologico in ambito terri-toriale e domiciliare con la promozione dell’efficacia della psicoterapia;

• le azioni di esplorazione, di indagine co-noscitiva, finalizzate ai futuri interventi di valorizzazione degli interventi psico-logici e psicoterapeutici nelle politiche socio sanitarie della regione veneto;

• l’avvio e lo sviluppo della rofessione di psicologo che richiedono una parti-colare attenzione ad offrire servizi per favorire il networking fra professionisti, la formazione gratuita, gli incontri dedi-cati all’avvio dell’attività professionale;

• la pubblicizzazione e valorizzazione della figura dello psicologo nelle sue specifiche competenze e professiona-lità nei confronti di tutta la cittadi-nanza a supporto dello sviluppo del benessere individuale, familiare e del-la comunità (organizzazioni,aziende, associazioni, cooperative, ecc.) anche attraverso il lavoro dei gruppi di lavo-ro promossi dall’Ordine;

• la condivisione delle aree di eccellenza che si stanno sviluppando in Veneto con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, nell’ottica della condivisione nazionale dell’efficienza ed efficacia delle buone pratiche della professione di psicologo;

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• l’aggiornamento del funzionamento dell’amministrazione e del personale degli uffici dell’Ordine in coerenza con le normative locali e nazionali;

• la valutazione dell’opportunità di un ra-zionale adeguamento del personale di Segreteria dell’Ordine, secondo la norma-tiva vigente, in considerazione del sem-pre più consistente numero di iscrizioni all’albo e, parallelamente, delle maggiori attività implementate a favore della pro-fessione psicologica e degli iscritti, al fine di una maggiore efficienza ed efficacia del funzionamento dell’Ente;

• la comunicazione istituzionale e sociale, secondo i principi di trasparenza e infor-mazione agli iscritti e alla cittadinanza, in merito alle attività consiliari e alle fi-nalità e ai risultati dei progetti approva-ti e realizzati attraverso tutti i sistemi di comunicazione (bollettino, newsletter, sito web, ecc.);Indiscutibilmente, ogni approfondimen-

to nelle diverse aree sinteticamente sue-sposte sarà preventivamente presentato in Consiglio con specifico e dettagliato pro-getto e, quindi,eventualmente approvato dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi con il relativo impegno di spesa, e la conse-

guente assunzione di responsabilità di ogni consigliere attraverso l’espressione del suo voto, favorevole o contrario.

Ad ogni iniziativa realizzata sarà data ampia diffusione sul sito web, tramite newsletter e con il notiziario cartaceo e/o telematico, per permettere una maggiore ed efficace comunicazione a tutti i colleghi e una più ampia conoscenza e partecipa-zione alle singole iniziative.

La realizzazione delle linee programmati-che sopra rappresentate -percorso virtuoso iniziato nel passato e che si è ulteriormen-te strutturato in questa consiliatura, potrà rafforzarsi anche nel 2013, ultimo anno di mandato, solo con la condivisione della mag-gioranza dei Consiglieri dell’Ordine degli Psi-cologi ma, anche e soprattutto, con il diretto e fattivo coinvolgimento degli iscritti.

L’obiettivo del lavoro del prossimo anno sarà quindi valorizzare e condividere tut-te le esperienze e le iniziative realizzate e da realizzare mettendo a disposizione della comunità professionale degli psicologi il lavoro svolto in questi anni e accompagna-re l’ordine alle prossime elezioni, lasciando così una “base più sicura” da cui ripartire.

dott. Marco Nicolussi

L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL VENETOOFFRE GRATUITAMENTE A TUTTI I SUOI ISCRITTI

LA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATACON INDIRIZZO [email protected]

Per attivare la casella PEC vi invitiamo a compilare il modulo di richiesta di attivazio-ne (scaricabile all’indirizzo: http://www.ordinepsicologiveneto.it/servizi-agliiscritti/posta-elettronica/posta-elettronica-certificata-pec/) da inviare assieme ad una co-pia del proprio documento di identità, alla segreteria dell’Ordine tramite fax al nume-ro 041 983947 o posta ordinaria all’indirizzo Via D. Manin, 4 - 30174 Mestre (Ve).L’Ordine provvederà inoltre a pubblicare gli indirizzi delle caselle attivate dagli iscritti nella sezione Albo on line, così come previsto dalla normativa.Per ulteriori informazioni sulla posta elettronica certificata:http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%c3%a0/Posta_Elettronica_Certificata__(PEC)/

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

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IscrizioniTrasferimentiCancellazioniPsicoterapia

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8391 31/10/12 ANDERLONI ELENA 8393 31/10/12 BONADIMAN VALERIA 8394 31/10/12 BORGIA ILARIA 8395 31/10/12 BUCCHERI FRANCESCA 8396 31/10/12 BUSON VANESSA 8397 31/10/12 CANIGLIA MARIA LUCIA CLAUDIA 8398 31/10/12 CAOVILLA JESSICA 8400 31/10/12 FRISON MARA 8402 31/10/12 KITSOS ALEXANDRA 8404 31/10/12 MADDALENA YURI 8405 31/10/12 MORETTO SILVIA 8406 31/10/12 MUNEGATO FRANCESCA 8408 31/10/12 PANETTA MARIA GIULIA 8409 31/10/12 PAPA ORIANA 8410 31/10/12 PINI GIULIA 8411 31/10/12 POLACCO ROBERTA 8412 31/10/12 PRAVADELLI ANNA 8414 31/10/12 TAGLIAPIETRA CHIARA 8415 31/10/12 VELLON LISAN YANIRA 8416 31/10/12 VITACCHIO ELISA 8417 31/10/12 WILLIAMS WEINZETTEL INGRID ETHEL 8418 31/10/12 ZANGA CRISTINA 8419 31/10/12 ZENARI DAMIANO 8420 31/10/12 ZOLIN MARTINA 8421 19/12/12 BIZZOTTO PAOLA 8427 19/12/12 FAVARETTO ALESSANDRO 8428 19/12/12 LOZZI ELEONORA 8434 19/12/12 PAULIS LAURA 8442 19/12/12 ZANI MARIA 8443 09/01/13 ANDOLFATTO CHIARA 8444 09/01/13 ANDRIGHETTI IVAN 8445 09/01/13 APRILI GERARDO 8446 09/01/13 ARMANI VALENTINA 8447 09/01/13 BALLARIN ROBERTA 8448 09/01/13 BARATELLA GIULIA 8449 09/01/13 BARBARO SILVIA 8450 09/01/13 BASTIANELLO LAURA 8451 09/01/13 BEGO ANNA 8452 09/01/13 BELLAGAMBA MARTA 8453 09/01/13 BIANCHINI CARLA 8454 09/01/13 BLANCO FABIOLA 8455 09/01/13 BONATO DANIELA 8456 09/01/13 BORDIGNON ESNEDA 8457 09/01/13 BOZZA BENEDETTA 8458 09/01/13 BRIDI VALENTINA

Nuove iscrizioni sezione A dell’albo dall’ 11/09/2012 al 22/10/2013

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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8460 09/01/13 CANDOTTI SARA 8461 09/01/13 CARASSAI LAURA 8462 09/01/13 CECCATO SILVIA 8463 09/01/13 CERVESATO GESSICA 8464 09/01/13 CHIERICATI ANGELA 8465 09/01/13 CHIRICO NOEMI 8466 09/01/13 CODATO GIORGIA 8467 09/01/13 CRACOLICI FRANCESCA 8468 09/01/13 DA RE ALICE 8469 09/01/13 DAL COL VALENTINA 8470 09/01/13 DE LEO FRANCESCA 8471 09/01/13 DE MARCHI ALICE 8472 09/01/13 DE SARRO MORENA 8473 09/01/13 DEMO GIULIA 8474 09/01/13 DI GIOVANNA FEDERICA 8475 09/01/13 DI LUZIO FEDERICO 8476 09/01/13 DIANA ANDREA 8477 09/01/13 FACCIO ALESSIA 8478 09/01/13 FAVARO CHIARA 8479 09/01/13 FELTRIN GESSICA 8480 09/01/13 FERRETTO MICHELA 8481 09/01/13 FILIPPI FEDERICA 8482 09/01/13 GIUST MONICA 8483 09/01/13 LIRER IMMACOLATA 8484 09/01/13 LUBES ANNABELLA 8485 09/01/13 MARTIGNON CATERINA 8486 09/01/13 MAZZOCCO DILETTA 8487 09/01/13 MEDEA ANNAMARIA 8488 09/01/13 MINERVINI ILARIA 8489 09/01/13 MORI SERENA 8490 09/01/13 MUSCHETTO MONICA 8491 09/01/13 PASINATO MARICA 8492 09/01/13 PIGATO MATTEO 8493 09/01/13 PISANI ELISA 8494 09/01/13 RANDO ELISA 8495 09/01/13 RAO MARIA 8496 09/01/13 ROSINI CHIARA 8497 09/01/13 RUSSO ERIKA MARIA DOMENICA 8498 09/01/13 SACCHETTO CARLOTTA 8499 09/01/13 SCHIUMA SARA 8500 09/01/13 SCUDERI ANTONINO 8501 09/01/13 SINICO GRETA MARIA 8502 09/01/13 SPADER ELISA 8503 09/01/13 SPIANDORELLO CHIARA 8504 09/01/13 TESSAROTTO FEDERICA 8505 09/01/13 TOMASELLO MOIRA 8506 09/01/13 TOMASI CLAUDIA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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8507 09/01/13 VATTERONI LILA 8508 09/01/13 ZORDAN LUCA 8509 08/03/13 ARTUSI ANNALISA 8510 08/03/13 AVANZI PIETRO 8511 08/03/13 BALDINI GIULIA 8512 08/03/13 BASADONNA MASHA 8513 08/03/13 BELTRAME ROSSELLA 8514 08/03/13 BENETAZZO ELEONORA 8516 08/03/13 BERNABE’ JASMINE 8517 08/03/13 BERTI STEFANO 8518 08/03/13 BERTO VALENTINA 8519 08/03/13 BISIOL ALBERTO Psicoterapeuta 8520 08/03/13 BOCCALETTO MARINA 8521 08/03/13 BONAZZI ANNA-CHIARA 8522 08/03/13 BOSCAROLLO LEILA 8523 08/03/13 BRESCHIGLIARO TERIS 8524 08/03/13 BRESSAN RITA 8525 08/03/13 BRIGGI ALICE 8526 08/03/13 BUCHICCHIO GIANCARLO 8527 08/03/13 BUSH SABRINA ANGELINA 8528 08/03/13 CACCAVIELLO CRISTINA 8529 08/03/13 CALDERONI GISELLA 8530 08/03/13 CANTELLI MATTEO 8531 08/03/13 CARDULLO STEFANO 8532 08/03/13 CAVALETTO MARTINA 8533 08/03/13 CAVALIERE LAURA 8534 08/03/13 CENCI SILVIA 8535 08/03/13 CEREA OLGA 8536 08/03/13 CHIARAMELLO ELISABETTA 8537 08/03/13 CHIARI DAVIDE 8538 08/03/13 CHIAROLLA CATERINA 8540 08/03/13 CILIBERTI MARIANGELA 8541 08/03/13 COLOMBO MATIA 8542 08/03/13 COMUZZI CRISTINA 8543 08/03/13 CONCINA ELEONORA 8544 08/03/13 CONSOLARO FEDERICA 8545 08/03/13 CORNELI EMANUELA 8546 08/03/13 CUTICCHIO SARA 8547 08/03/13 DA RUOS GIULIANA 8548 08/03/13 DAINI VALERIA 8549 08/03/13 DAL BARCO PATRIZIA 8550 08/03/13 DAL SANTO ELENA 8551 08/03/13 DALLA COSTA STEFANIA 8552 08/03/13 DALLA ROSA FEDERICO 8553 08/03/13 DALPIAZ FEDERICA 8554 08/03/13 DE LORENZI LUCIA 8556 08/03/13 DE MARTIN TIZIANA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8557 08/03/13 DE VIZIO DANIELA 8558 08/03/13 DELLAI FRANCESCA 8559 08/03/13 DONADELLO CLAUDIA 8560 08/03/13 DREZZADORE DIANA 8561 08/03/13 FABRIS CINZIA 8562 08/03/13 FERIOZZI FEDERICA 8563 08/03/13 FERRARESE ILARIA 8564 08/03/13 FERRARI FRANCESCA 8565 08/03/13 FERRONATO CHIARA 8566 08/03/13 FESTA MARGHERITA 8567 08/03/13 FIORONE MICHELA 8568 08/03/13 FRANCO GIULIA 8569 08/03/13 FRIGOLI ILARIA 8570 08/03/13 FURINI FULVIANNA 8571 08/03/13 FURLAN LORENZA 8572 08/03/13 GALLIZIA GIANNA 8573 08/03/13 GALPAROLI MARIANNA 8574 08/03/13 GASPARI FABRIZIO 8575 08/03/13 GASPAROTTI SOPHIE 8576 08/03/13 GASPAROTTO SIMONE 8577 08/03/13 GIARETTON ROSSELLA 8578 08/03/13 GIOLLO MARIKA 8579 08/03/13 GRESELIN GIULIA 8580 08/03/13 LANZA ALICE 8581 08/03/12 LIGORIO SILVIA 8582 08/03/13 LINGUANTI GIULIA 8583 08/03/13 LIZZA LAURA 8584 08/03/13 LUCCHETTA DANILO 8585 08/03/13 LUGNANI ILARIA 8586 08/03/13 MACCAGNAN ISABELLA 8587 08/03/13 MADDALENA FRANCESCA 8588 08/03/13 MAGGIO IRENE 8589 08/03/13 MANFUSO MARIAGRAZIA 8590 08/03/13 MANTOVAN STEFANIA 8591 08/03/13 MANZI AURORA ELENA 8592 08/03/13 MARASCO MARIA VITTORIA 8593 08/03/13 MASIERO SOFIA 8594 08/03/13 MASSARENTI SARA 8595 08/03/13 MAZZOCATO GLORIA 8596 08/03/13 MELONI ALESSANDRA 8597 08/03/13 MENEGHELLO DESY 8598 08/03/13 MENEGHINI MICOL 8599 08/03/13 MERLIN ILENIA 8600 08/03/13 MIOTELLO SERENA 8601 08/03/13 MIRACCO BERLINGIERI ERMINIA 8603 08/03/13 MORMINA VERONICA 8604 08/03/13 MOTTURA ELENA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8606 08/03/13 PARACCIANI MARGHERITA 8607 08/03/13 PATT FRANCESCO 8608 08/03/13 PAVARINO PAOLA 8610 08/03/13 PEGORARO ALESSANDRA 8611 08/03/13 PEROTTO SELENA 8612 08/03/13 PETTERLINI SARA 8613 08/03/13 PIAZZA DANIELE 8614 08/03/13 PICCININ PAOLO 8615 08/03/13 ROCELLI MICHELE 8616 08/03/13 PIOVESAN EMANUELA 8617 08/03/13 PIZZARDO GIULIA 8618 08/03/13 POLATO MONICA 8619 08/03/13 PRADOLIN BENEDETTA 8620 08/03/13 PUDDU MARIANNA 8621 08/03/13 QUATTRONE SILVIA 8622 08/03/13 RAIMONDI ALESSIA 8623 08/03/13 RAMPIN CRISTINA 8624 08/03/13 ROSANO LAURA 8625 08/03/13 RUBBO NICOLE 8626 08/03/13 SALES FILIPPO 8627 08/03/13 SALICI MANUELA 8628 08/03/13 SALVADOR BRUNO 8629 08/03/13 SANTINI ELISA 8630 08/03/13 SERAFIN MARTA 8631 08/03/13 SIGNORI AMBRA 8632 08/03/13 SIMONIN SARA 8633 08/03/13 SIVIERI SILVIA 8634 08/03/13 SOLDO MARIA CARMELA 8635 08/03/13 SPADA VALENTINA 8636 08/03/13 SPERTI GENOVEFFA 8637 08/03/13 STOPPA VITO 8638 08/03/13 TARRICONE TIZIANA 8639 08/03/13 TOMMASI MANUELE 8640 08/03/13 TRIVISANI MIRKO 8641 08/03/13 TROJANI SABRINA 8642 08/03/13 TUMMINELLO CHIARA 8643 08/03/13 VALENTINI MARCO 8644 08/03/13 VALLE LAURA 8645 08/03/13 VASILE VALERIA 8647 08/03/13 VIT FEDERICA 8648 08/03/13 VIVIAN ELIDE 8649 08/03/13 XODO ERICA 8650 08/03/13 ZAGO FEDERICA 8651 08/03/13 ZAMBONIN ELENA 8652 08/03/13 ZANETTI PIERA 8653 08/03/13 ZANIN MARTA 8654 08/03/13 ZANUSSO CATERINA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8655 08/03/13 ZERBINI LEILA 8656 07/05/13 ANZILIERO SILVIA 8657 07/05/13 ATTORI CHIARA 8658 07/05/13 BOER BARBARA 8659 07/05/13 CAMPARDO ANNAMARIA 8660 07/05/13 CANTARELLA ALESSANDRA 8661 07/05/13 CARRARO FRANCESCA 8662 07/05/13 CASAZZA VALENTINA 8663 07/05/13 CATTELAN ANNA 8664 07/05/13 CILIONE CLAUDIA 8665 07/05/13 CONSOLI FABIO 8667 07/05/13 FACINCANI GAETANO 8668 07/05/13 FERRARI PAOLO 8669 07/05/13 FERRETTI MONIA psicoterapeuta 8670 07/05/13 FESTA ADRIANA 8671 07/05/13 FRATANTONIO GIADA 8672 07/05/13 FREGONA SARA 8673 07/05/13 GLIRO ALESSANDRA 8674 07/05/13 GNATA ROSA LISA 8675 07/05/13 LORUSSO MARIA TERESA 8676 07/05/13 MAIRO ROBERTO 8677 07/05/13 MARRA MARZIA 8678 07/05/13 MASTRILLI PAMELA 8680 07/05/13 MINOLITI GENNY 8681 07/05/13 PAGNIN SIMONE 8683 07/05/13 PEJERONI ELENA 8684 07/05/13 PILATI ELISA 8685 07/05/13 PINALI CATIA 8686 07/05/13 PULINA FRANCESCA 8687 07/05/13 RAVANNE CHIARA 8688 07/05/13 ROMANELLI MICHELE 8689 07/05/13 SANDRON VALENTINA 8690 07/05/13 SARTORI ANNACHIARA 8691 07/05/13 SGROSSO SERENA 8693 07/05/13 SQUARCINA ALESSIA 8694 07/05/13 STECCA GIOVANNA 8695 07/05/13 STEFANI MONICA 8696 07/05/13 TABARINI MONICA 8697 07/05/13 TELATIN ELISA 8698 07/05/13 TIMI ANTONIO 8699 07/05/13 VALLETTA VALENTINA 8700 07/05/13 ZANCONATO ANDREA 8701 17/06/13 BERTELLI CATERINA 8702 17/06/13 BOLZONELLA ERICA 8703 17/06/13 BONO LAURA psicoterapeuta 8704 17/06/13 BORTOLUZZI GIOVANNA 8706 17/06/13 FISTAROLLO ALBERTO

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8707 17/06/13 GRAZZINI STEFANIA 8709 17/06/13 PERNIGO SIMONE 8710 17/06/13 PORCELLI LUIGIA TATIANA 8711 17/06/13 PRENCIPE LUCIA 8712 17/06/13 RUFFATO ANNA 8713 17/06/13 SCALA ALICE 8714 09/08/13 BELFIORE ELENA 8715 09/08/13 BERTOLDO ILARIA 8716 09/08/13 BIANCHI ELISA 8717 09/08/13 BORATTO VERONICA 8718 09/08/13 BOSCHIAN DANIELA 8719 09/08/13 BREGOLIN VALENTINA 8720 09/08/13 CALDATO CHRISTIAN 8721 09/08/13 CAMPORESE VALERIA 8722 09/08/13 CATALANO FABIA 8723 09/08/13 CENGHIALTA EGO 8724 09/08/13 COCCO ALBERTO 8725 09/08/13 DA GIOZ LJUBA 8726 09/08/13 DAL BIANCO VALENTINA 8727 09/08/13 DALLA CA’ ILARIA 8728 09/08/13 D’AMBROSI NICOLE 8729 09/08/13 DIMONTE MARIANNA 8730 09/08/13 DONA’ LUANA 8731 09/08/13 FEDERICO ANGELA 8732 09/08/13 GRANDE MILENA 8733 09/08/13 ILLESI MARTINA 8734 09/08/13 LAMPONI JESSICA 8735 09/08/13 LETIZIA AIDA 8736 09/08/13 LINDAVER SARA 8737 09/08/13 LUPPARI ELENA Psicoterapeuta 8738 09/08/13 MARCHIONE CANDIDA 8739 09/08/13 MARIOTTO MONICA 8740 09/08/13 MASON SUSANNA 8741 09/08/13 MILINOVICH VERONICA 8742 09/08/13 MILOJEVIC GORDANA 8744 09/08/13 MORETTO NADIR 8745 09/08/13 MOSCHINI MICHELE 8746 09/08/13 NOVELLO BARBARA 8747 09/08/13 PALAMARA MARIA 8748 09/08/13 POIESI SILVIA 8749 09/08/13 POLO ALESSANDRO 8752 09/08/13 SPAGNOLO SARA 8753 09/08/13 SPEZIALI FRANCESCA 8754 09/08/13 TESSARI ELENA 8755 09/08/13 TOSONI MARCO 8756 09/08/13 VERONESE LINDA 8757 09/08/13 ZERA ANNA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8758 30/09/13 AIANI ELENA 8759 30/09/13 AVOGARO ELISA 8760 30/09/13 BAIOCCHI CRISTINA ILARIA 8761 30/09/13 BARBIERO ELIA 8762 30/09/13 BASILE ANNALISA 8763 30/09/13 BOMBIERI VERONICA 8764 30/09/13 BONATO STEFANO 8765 30/09/13 BOSCATO DANIELA 8767 30/09/13 BUNIOTTO FRANCESCA 8768 30/09/13 CANDELA MARIANGELA 8769 30/09/13 CASSIA YLENIA 8770 30/09/13 CAVALLARI CARMELA VALENTINA 8771 30/09/13 CAVALLO ALESSANDRA 8772 30/09/13 CIGOLINI DILETTA 8773 30/09/13 COURRIER VALENTINA 8774 30/09/13 DE MORI LETIZIA 8775 30/09/13 DE NAPOLI GIULIA 8776 30/09/13 DEMURU SONIA 8777 30/09/13 DI PALMA LAURA 8778 30/09/13 FARLATI PINTON DENISE 8779 30/09/13 FONTANA ELISA 8780 30/09/13 GIARE’ SARA 8781 30/09/13 GRASSO MARTA 8782 30/09/13 LICO CAMILLA 8783 30/09/13 MARELLA GIULIA 8784 30/09/13 MODOLO VALENTINA 8785 30/09/13 MONTRESOR MARCO 8786 30/09/13 NOVELLO FEDERICA 8787 30/09/13 PECORELLA LOREDANA 8788 30/09/13 RISPOLI STEFANO 8789 30/09/13 ROSSI GIULIA 8790 30/09/13 RUSSO MARIA 8791 30/09/13 SABAINI SARA 8792 30/09/13 SANNA TANIA 8793 30/09/13 SANTESSO LUCIA 8794 30/09/13 SEGATO ANNA 8795 30/09/13 SENO SARA 8796 30/09/13 SOSERO VALENTINA 8797 30/09/13 TAIOLI MICHELA 8798 30/09/13 TRUPPINI MARTINA 8799 30/09/13 VENDRAMINI ALEXIA 8800 30/09/13 VOLO VIRGINIA 8801 30/09/13 ZANON VALERIA 8802 30/09/13 ZUNERI MARIA VITTORIA 8803 22/10/13 BERNARDI NANCY 8804 22/10/13 BONETTO MICHELA 8805 22/10/13 CAROLA ELEONORA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8806 22/10/13 DE CARLO ROBERTO 8807 22/10/13 DI FRANCO ILENIA 8808 22/10/13 GAVAGNIN ELISA 8809 22/10/13 INGLESE LUDOVICO 8810 22/10/13 LUGATO ALESSANDRA 8811 22/10/13 MARCHESIN VALENTINA 8813 22/10/13 POETA DENIS 8815 22/10/13 STEFANI MAURIZIO 8816 22/10/13 TONIN MARISA 8817 22/10/13 VASTA SIMONA 8818 22/10/13 ZANCANER MICHELA

8459 09/01/13 CAFOLLA GRAZIELLA8555 08/03/13 DE MARTIN CINZIA8682 07/05/13 PAVAN ALESSIA8766 30/09/13 BRETINI MARTA

Nuove iscrizioni sezione B dell’albo dall’11/09/2012 al 22/10/2013

Nuove iscrizioni per trasferimento da altri Ordinisezione A dell’albo dall’11/09/2012 al 22/10/20138392 31/10/12 AVALLONE MARIA 8399 31/10/12 DEGRANDI GABRIELLA psicoterapeuta 8401 31/10/12 FURLANIS FRANCESCA psicoterapeuta 8403 31/10/12 LAVIANO ALBERICO psicoterapeuta 8407 31/10/12 NUNIA GIORGIO 8413 31/10/12 SEDINI SONIA psicoterapeuta 8422 19/12/12 BOLOGNESI SARA 8423 19/12/12 CAGGIANO ANNAMARIA 8424 19/12/12 CARRARA PRIMO 8425 19/12/12 DA RONCH CHIARA 8426 19/12/12 FARINELLA LAURA psicoterapeuta 8429 19/12/12 MAGNANI KATIA psicoterapeuta 8430 19/12/12 MARINO ERIKA 8431 19/12/12 MARTINI TIZIANA Psicoterapeuta 8432 19/12/12 MATTEAZZI STEFANIA 8433 19/12/12 MAZZAROTTO SILVIA RAFFAELLA Psicoterapeuta 8435 19/12/12 PIETRELLI AGNESE 8436 19/12/12 PRADELLI SAMANTHA psicoterapeuta 8437 19/12/12 RAUCCI AMALIA SABINA psicoterapeuta 8438 19/12/12 REMONDINI FEDERICO 8439 19/12/12 ROCCABELLA FEDERICA 8440 19/12/12 SIMEONE ALESSANDRO 8441 19/12/12 TEBALDI FRANCESCA 8515 08/03/13 BENETTA CARLA 8539 08/03/13 CHIECO FRANCESCA 8602 08/03/13 MONETA VALENTINA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

8605 08/03/13 OLIVA BEATRICE psicoterapeuta 8609 08/03/13 PAZZINI DONATELLA 8646 08/03/13 VEZZI ELISA psicoterapeuta 8666 07/05/13 DI CAPRIO VERONICA VALENTINA 8679 07/05/13 MATTEI MARIA CHIARA 8692 07/05/13 SPADINA SUSANNA 8705 17/06/13 DE GIROLAMO MARTA 8708 17/06/13 LOPEZ ASSUNTO ALFREDO 8743 09/08/13 MINIERI PAOLA 8750 09/08/13 PRUNEDDU ALESSANDRA Psicoterapeuta 8751 09/08/13 SCALABRI’ MARIA ENRICA Psicoterapeuta 8812 22/10/13 PAVANELLO SARA 8814 22/10/13 SACCARDI LAURA

Trasferimenti ad altri Ordini Territoriali dal 14/09/2012 al 22/10/2013

Campania 06/11/12 RUGGIERO ANNALombardia 08/11/12 SALMINI VALERIAFriuli Venezia Giulia 19/11/12 BURGIO FRANCESCALombardia 13/12/12 BARONIO CLARALombardia 13/12/12 MIETTO FEDERICAMarche 20/12/12 BET MARIAMarche 20/12/12 POETA FRANCESCAMarche 20/12/12 TUBALDI FEDERICOSardegna 22/12/12 PIREDDA ELEONORAFriuli Venezia Giulia 21/01/13 DI MONTE ANDREAMarche 02/02/13 CICCOLA ALESSIALombardia 07/02/13 CANNISTRA’ DANIELALombardia 07/02/13 TAGLIAFIERRO FLAVIABolzano 25/02/13 KINIGER KATJAEmilia Romagna 26/02/13 BESTETTI BARBARAEmilia Romagna 26/02/13 ZOU VALERIALombardia 07/03/13 RINALDI LIVIANAPiemonte 06/05/13 VALLEBONA GIOVANNILombardia 09/05/13 MARIANO LUCIALombardia 09/05/13 MARVARDI ALESSANDROLombardia 09/05/13 PELAIA LAURAEmilia Romagna 23/05/13 STELLA FEDERICASicilia 23/05/13 CENSABELLA ANGELASicilia 23/05/13 SMRIGLIO MARIASicilia 23/05/13 SOFIA VALENTINALombardia 04/07/13 BATTAGGIA LUCIALombardia 04/07/13 VASCELLO MATTEO GIUSEPPE FELICELazio 08/07/13 CLEMENTI FRANCESCAEmilia Romagna 16/07/13 BALDRATI LAURAEmilia Romagna 16/07/13 PASSINI VALENTINAEmilia Romagna 16/07/13 RANDAZZO MANUELA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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Campania 10/09/13 SCURTI RAFFAELLALazio 10/09/13 ARVOTI GIGLIOLAPuglia 10/09/13 ARCAMONE ANGELA GIULIAPuglia 10/09/13 COLUCCI ERMINIAToscana 14/09/13 RIBUL-MAZZOLA MARIA TERESA

Cancellato 31/10/12 3511 BETTINI MARIA ROSACancellato 31/10/12 2839 CIOFFI GIUSEPPECancellato 31/10/12 538 DE MARCHI FERDINANDOCancellato 31/10/12 3815 FERRARESE GIUSEPPINACancellato 31/10/12 1081 MURARO LAURACancellato 31/10/12 3505 PASQUALI ARIANNACancellato 31/10/12 3823 PEGORARO PAOLACancellato 31/10/12 1536 TENAN ALESSANDRACancellato 19/12/12 5360 BEGNONI LIANACancellato 19/12/12 3265 BERTOLI DANIELACancellato 19/12/12 3541 BIASUTTI MICHELECancellato 19/12/12 3838 BIGAL MARIATERESACancellato 19/12/12 2024 BOCCA CORSICO PICCOLINO MARIA BEATRICECancellato 19/12/12 6819 BONATO LISACancellato 19/12/12 5931 BONO LAURACancellato 19/12/12 2682 BORGO FRANCESCACancellato 19/12/12 7836 BULEGATO ELENACancellato 19/12/12 6826 CASTORINA LUCIANACancellato 19/12/12 447 CRISTIANI CAMILLOCancellato 19/12/12 598 D’URSO VALENTINACancellato 19/12/12 2582 FILIPPI ANNACancellato 19/12/12 4333 GAIONI MONICACancellato 19/12/12 5724 GAUDIO EUGENIACancellato 19/12/12 2338 GENTILE CANDIDA RAFFAELLACancellato 19/12/12 2585 GHIRO MATTEOCancellato 19/12/12 3027 GRIFEO DANIELACancellato 19/12/12 843 LANNA LUIGICancellato 19/12/12 2443 LOBASCIO TERESACancellato 19/12/12 6769 MARCHESINI MATTEOCancellato 19/12/12 2823 MARINELLO DANIELACancellato 19/12/12 990 MASSIGNAN GIOVANNACancellato 19/12/12 4925 PENZO MICHELACancellato 19/12/12 6964 PULCIANESE ESTERCancellato 19/12/12 6908 STELLA ANDREACancellato 19/12/12 4364 TASETTI ROBERTACancellato 19/12/12 1823 VITALE MARCOCancellato 19/12/12 1724 ZILLI ROSALBACancellato 09/01/13 1 ABBATANGELO GIULIOCancellato 09/01/13 5484 CHIESOLINI PAOLA

Cancellazioni dall’albo dall’11/09/2012 al 22/10/2013

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

Cancellato 09/01/13 2168 DORI MARIA ANTONIETTACancellato 09/01/13 617 FADELLI ROSANNACancellato 09/01/13 4422 MAGON STEFANOCancellato 09/01/13 4731 SACCHETTO BARBARACancellato 09/01/13 7134 SCUGUGIA ANTONELLACancellato 09/01/13 1605 TURCO VIRGILIOCancellato 08/03/13 4737 BERTOTTO BARBARACancellato 08/03/13 7790 DAMINI MARTINACancellato 08/03/13 7680 FRIGIOLA ALESSANDROCancellato 08/03/13 1131 PACQUOLA TERENZIOCancellato 08/03/13 2184 PAGAN CRISTINACancellato 08/03/13 6903 SCARANTO FLAVIOCancellato 08/03/13 1532 TEGGIA DROGHI ANGIOLACancellato 07/05/13 67 BAGNARA SEBASTIANOCancellato 07/05/13 3510 BARBIERO GIOVANNICancellato 07/05/13 3368 BARDELLE DANIELACancellato 07/05/13 98 BARP IVANOCancellato 07/05/13 472 DALLA SERRA ANTONIOCancellato 07/05/13 500 DAVANZO ANNALISACancellato 07/05/13 5028 DE BETTIN ALESSANDRA LUISACancellato 07/05/13 6553 GHIRARDI CINZIACancellato 07/05/13 5786 GUBERT VALENTINACancellato 07/05/13 2720 MARCHESI MAUROCancellato 07/05/13 981 MASCHIO DANIELA MARIACancellato 07/05/13 3276 MAURI MARIA LINACancellato 07/05/13 1040 MICHIELAN RICCARDOCancellato 07/05/13 7882 MINETTI RAFFAELLACancellato 07/05/13 2825 MIOTTO CRISTINACancellato 07/05/13 6495 PASTORELLO STEFANOCancellato 07/05/13 7464 PRAVATO ELISACancellato 17/06/13 2355 CODOGNO BRUNACancellato 17/06/13 702 FRACASSO PAOLACancellato 09/08/13 26 AMBROSI DANIELACancellato 09/08/13 2198 CROCE FELICETTACancellato 09/08/13 555 DE SARACA UBERTACancellato 09/08/13 5780 GALLINA MARIA CRISTINACancellato 09/08/13 6041 RIZZARDO CLAUDIACancellato 09/08/13 1578 TOPPAN ROMANOCancellato 30/09/13 6724 BANTERLA ANNALISACancellato 30/09/13 181 BOCCANEGRA TERESACancellato 30/09/13 6732 CAPPELLETTO ENRICOCancellato 30/09/13 5251 FANELLI ALESSIOCancellato 30/09/13 3665 GAGLIARDI FRANCESCACancellato 30/09/13 6023 GASPARONI ALESSANDRACancellato 30/09/13 8079 LORNIALI ELENACancellato 30/09/13 7116 SCARDONI SILVIACancellato 30/09/13 2727 VOCALE GRAZIA

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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Deceduti dal 05/04/2012 al 22/10/2013

Iscritti alla sezione A dell’albo inseriti nell’elenco degli Psicoterapeuti dall’11/09/2012 al 22/10/2013

Cancellato 22/10/13 7410 BOLZON CHIARACancellato 22/10/13 201 BORGO ANGELACancellato 22/10/13 5908 FERRARI AUGUSTOCancellato 22/10/13 4350 VIOLIN MARIKA

Deceduto 08/12/11 AGOSTO MARIADeceduto 07/10/12 FERAZZA ERICADeceduto 27/10/12 GEORGOPOULOS SOFIADeceduto 27/11/12 SILVESTRI ISABELLADeceduto 12/12/12 VIGNATO MARIADeceduto 15/01/13 CAMPORESE MARIA PIADeceduto 11/02/13 ROSSI MARIA GABRIELLADeceduto 21/07/13 CESCHI ILARIODeceduto 21/08/13 FAVA-PILOTTO ADELAIDEDeceduto 14/10/13 DRUSINI EMMA

6525 ACHILLES ANGELIQUE Fondazione Francesco Bonaccorsi - Milano 6803 ADAMI FERNANDA Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim”6975 ALLEGRI LUCIA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 2123 ALOISI NICOLA Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza - Padova6807 AMARI ANTONELLA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 7381 ANDREON NASHIRA LAURA Institute of Constructivist Psychology - Padova 6062 ANGELETTI MARIA SOLE I.R.E.P. - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Roma7409 ANSELMI STEFANO Fondazione Francesco Bonaccorsi - Milano 2514 APPIANA CRISTINA Istituto gestalt Trieste 5005 APRILE ALESSANDRO Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6722 ARNALDI SILVIA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Mestre 6064 ARTUSO SILVIA ITCC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova4434 ARVOTI GIGLIOLA Istituto Walden - Roma 6361 BALLARIN CHIARA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova3050 BALLARIN LUIGINA A.M.I.S.I. - Associazione medica Italiana per lo Studio della Ipnosi - Milano4569 BARCA RACHELE Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza - Padova6811 BARINA NICO CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 5608 BARON SARA Istituto di Gestalt Therapy 7009 BATTISTELLO SILVIA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 3417 BATTISTIN RAFFAELLA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 5982 BEDIN LAURA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6138 BEGHETTO EVA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6366 BENDINELLI GABRIELE I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6814 BENEDETTI LUANA Istituto Berna - Corso di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre5476 BENVENUTI MARTA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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6028 BERGAMASCHI ANNALISA Fondazione Francesco Bonaccorsi - Milano 4223 BERTOLLI LUCA FABIO CESIPc - Centro Studi in Psicoterapia Cognitiva - Firenze 6584 BERTON VALERIA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Treviso6141 BIANCO FEDERICA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 7012 BIASI LISA Istituto Berna - Corso quadriennale di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre6566 BIASON PATRIZIA Scuola “Naven” - Udine 6726 BIGARELLA ARIANNA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 3716 BIRON LAURA Istituto di Terapia Familiare di Firenze 4289 BISI RAFFAELLA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 6706 BISONI ELISA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 5988 BOMBIERI ROSI CeRP - Scuola di spec. In psicoterapia a indirizzo psicoanalitico - Trento6685 BONATO NADIA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6368 BONELLO ELISA Scuola di specializzazione in Psicologia clinica - Università degli Studi di Padova6143 BORDINA SERENELLA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 6260 BORSETTO GIOVANNA Scuola di specializzazione in psicoterapia della COIRAG - Padova5637 BOSCOLO “BOMBA” GIUDITTA IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova5305 BOSIO CHIARA Scuola di specializzazione in psicoterapia della COIRAG - Milano6821 BRAGGIO ANDREINA Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR4836 BRESSAN GIULIA Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova7016 BRESSANIN CHIARA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 4446 BRUNAZZO CARLOTTA CPC - Scuola di Psicoterapia Cognitiva 6264 BUFFOLO LAURA IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova6822 BUMBACA FRANCESCA Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova7099 BUOSO LISA S.E.F. - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 5664 BURATTIN SILVIA Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova3660 BUSETTO BARBARA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 6931 CABRAS VERA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - SSPC IFREP 6067 CAMERIN VANIA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale - Padova6823 CANUTO VITTORIA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6377 CAPPETTI CHIARA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 2762 CARLAN MICHELA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 5274 CARLOMAGNO CRISTINA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale5903 CASAROTTO GIUSEPPE Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 5752 CASCIARO SIMONA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 3388 CASOLE ANGELA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 6149 CASTELLANI CECILIA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6734 CASTELLI VALENTINA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Treviso6150 CATTOZZO GIANNI IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Roma7125 CERVESATO ELISABETTA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Padova4585 CERVI MASSIMO Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 7019 CESCHI GIANCARLO SMIPI - Società Medica Italiana di Psicoterapia e Ipnosi - Bologna7020 CHEMELLO MICHELA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 5386 CHIESA CLAUDIA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 6550 CHIESA LAURA Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica - Milano 6270 COBELLI ELISA Centro Padovano di terapia della Famiglia 5388 CODATO ELISA I.R.E.P. - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica6074 COLOGNESI SARA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

6475 COLOMBO SILVIA Institute of Constructivist Psychology - Padova 5758 COLTRO GIULIA Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo - Parma 4462 COLZADA ALESSIA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 3213 CORA ANTONELLA IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova4102 CORTESI CRISTINA Scuola di specializzazione in psicologia clinica - Università degli Studi di Padova5307 CRISTINI SUSANNA CeRP - Scuola di spec. In psicoterapia a indirizzo psicoanalitico - Trento6835 CRIVELLARO DILETTA Scuola di specializzazione in psicoterapia dello sviluppo e adolescenza - Reggio Emilia6939 DA LIO LOREDANA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Mestre 6836 D’ACUTI GUIDO Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6383 DAL CIN ALESSIA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 5106 DAL COL LJANKA SARA Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6384 DAL ZOVO DENIS C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6742 DALLA RIVA MARCO Scuola italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana - Roma6743 DANELUZZI NADIA C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6840 DANIELI PAOLA Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR6841 DANIELSKI VALENTINA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 6515 D’AURIA ALBERTO CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6638 DE LUCA VALENTE CATERINA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Mestre5946 DE MIN TONA GIULIANO ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6283 DE NICOLA GIORGIA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6597 DELLO PREITE STEFANIA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Genova6639 DEMMA ANTONELLA Istituto Aretusa - Padova 5766 DOLCETTI LISA C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6551 DORIGATI MARCO Centro Berne - Milano 6745 DURANTE OSCAR Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 6748 ELVIRONI ARIANNA Scuola di specializzazione in Psicoterapia “Istituto ANEB” - Milano6552 ERAMO MARIA RITA S.F.P.I.D. - Scuola di formazione di psicoterapia ad indirizzo dinamico - Roma6392 ERRICO CLAUDIA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 7033 FACCI SILVIA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 6984 FACELLA ELISABETTA Area G - Scuola di psicoterapia a orient. psicoanalitico per adolescenti e adulti - Milano3731 FANTON VALENTINA Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR6285 FARISATO CHIARA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 5408 FELTRIN ADELE Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR6396 FILIERI GIUSEPPINA G.I.T.I.M. - Gruppo Italiano Tecniche Imagerie Mentale - Treviso1804 FIORE ANNA LUCIA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - SSPC IFREP 6851 FIOROT ELEONORA Academy of Behavioral Sciences - Scuola di spec. in psicoterapia - Reggio Emilia5776 FLESIA LUCA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6702 FLORETTA PAOLO Istituto PSIOP - Padova 6535 FLORIAN ELISABETTA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6644 FOFFANO GIOVANNA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6852 FORCHERI ALESSANDRA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6600 FORLIN CHIARA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6853 FORMAGLIO PAOLA DELFINA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 6752 FOSSI FRANCESCA Istituto Berna - Corso di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre6703 FRANCHI ELENA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 4074 FRIGOTTO DONATO SIMONE Centro di Terapia Strategica di Arezzo 7041 FULLONE MARIA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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6399 FURLANETTO CHETI Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova5573 FUSILLI DEBORA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 3075 GADDI ROSALMA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 7042 GALIAZZO ANNA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6646 GALLIA LAURA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 5953 GALLO VERONICA Istituto di Terapia Familiare - sede di Treviso 5413 GAMBA LISA Scuola di specializzazione in psicoterapia della C.O.I.R.A.G. - sede di Padova6404 GATTO ROTONDO MARIA CRISTINA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 5685 GENTILE SILVIA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 6162 GEREMIA GLORIA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6114 GEREMIA JESSICA Istituto Berna - Corso di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre6163 GHENO LAURA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 7798 GIORDANO ROSSANA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Trieste 6203 GIOTTO LISA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6756 GIRARDI VALENTINA Centro di terapia Familiare - sede di Treviso 6164 GIUDICI ANNA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 7045 GOLDIN EMANUELE Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR6116 GRAZIANI LORETTA Istituto di Psicologia e Psicoterapia - Scuola di spec. in psicoterapia interattivo-cognitiva4420 GRECO SILVIA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6761 HUBBARD ALICE ANGELA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 7046 IRA ELISA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 6573 LAI JESSICA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 3001 LAZZARIN SILVIA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 4610 LEONARDI ALESSIA Società Italiana di Psicoterapia Psicanalitica - Roma 6693 LOLLI LAURA Istituto Riza di Medicina Psicosomatica 8708 LOPEZ ASSUNTO ALFREDO L.I.S.T.A. - Libera Scuola di Terapia Analitica - Milano 7052 LUNARDI SILVIA Associazione di Psicologia Cognitiva - Verona 8737 LUPPARI ELENA ITC - Scuola di Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale - Padova3614 MAGISTRIS MARICA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6538 MAGLIARETTA LEOPOLDO Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Mestre6952 MAINARDI LAURA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 6714 MAINETTI ANNALISA Centro di Psicologia e Analisi transazionale - Milano 3881 MALAMAN ALESSANDRA Scuola quadr. Psicoterapia psicoanalitica Bambini, Adolescenti, Famiglie - Firenze4613 MANCA ROSANNA Istituto Berna - Corso quadriennale di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre8371 MANDARA’ CLAUDIA Università Pontificia Salesiana - Scuola superiore di spec. In Psicologia clinica3469 MANNUCCI ISABELLA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 5615 MANTOVANI PAOLA Scuola di specializzazione in Psicologia del ciclo di vita - Università degli Studi di Padova6299 MARCON ERIKA Scuola di specializzazione in Psicoterapia Biosistemica - Bologna3125 MARCON SONIA Scuola Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica - Univ. Pontificia Salesiana4729 MARCONATO FABIO CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6489 MARINI SARA C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 5792 MARTELLOTTI DANIELA Scuola Superiore in Psicologia Clinica 6870 MARTIN ALBERTO CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6169 MARTINES VALENTINA Scuola ASIPSE - Milano 6653 MARZARI ELENA CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6122 MASON SILVIA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 6873 MASOTTO MICHELE Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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6609 MATTIAZZI VANESSA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 6082 MATTU MANUELA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 4128 MAZZOCCHIN CLAUDIA Istituto di Terapia Familiare di Firenze 6770 MAZZOLINI MARIA ROSA SIPT - Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica 5963 MENEGATTI GIOVANNA C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6610 MENEGATTO MARIALUISA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6306 MERLINI FEDERICA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 6490 MICHELON FRANCESCA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Vicenza 6558 MIHAYLOVA ALBENA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 6308 MINUTE MICHELA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 5576 MIOZZI FRANCESCA Scuola di spec. in psicoterapia psicosintetica ed ipnosi ericksoniana “H. Bernheim” - VR6655 MISURACA ADELAIDE Centro Padovano di Terapia della Famiglia 6957 MOCEO CLAUDIA CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 5618 MORO MARINA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 6310 MUSCO FRANCESCA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova5225 MUSIARI ROBERTO Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova6879 NARCISO SARA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova3950 NASCIMBEN MARIKA CPD - Centro Psicologia Dinamica - Padova 6422 NENCINI ALESSIO Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova6312 NERI ANNA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 6313 NICOLINI SARA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 5336 NIOSI MARIA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Treviso6209 NOAL MANUEL Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 4313 PADERNI CATERINA Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza - Padova6427 PANACCI DANIELA Associazione di Psicologia Cognitiva - Verona 6887 PANICO ALESSANDRA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova6316 PECCOLO MARTA I.R.E.P. - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica6317 PELIZZARI GIULIANA I.C.P. - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6716 PERIN SARA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 6007 PERITORE VIVIANA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Treviso7065 PERRONE FRANCESCA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6429 PERUZZI DEBORA Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica - sede di Milano 6780 PES ROSE MARIE Istituto Berna - Corso di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre2910 PETTENO’ ANNAROSA Istituto PSIOP - Padova 5700 PILOTTO FRANCESCA IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova6432 PIZZIOLO LUCIA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova6039 PLEBISCITA GIORGIA CESIPc - Centro Studi in Psicoterapia Cognitiva - Firenze 5163 POIESE PAOLA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 7071 POLI SARA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 6892 POSER FRANCESCA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6433 POZZATO SARA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padovaì6434 PROCURA ELENA Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova8750 PRUNEDDU ALESSANDRA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6663 QUAGLIA FRANCESCA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6894 RAKIPAJ SOKOL G.I.T.I.M. - Gruppo Italiano Tecniche Imagerie Mentale - Treviso6326 RANDO MARIA CONCETTA I.R.E.P. - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Roma6787 RODELLA JENNY Centro Italiano di Psicoterapia Psicoanalitica per l’Infanzia e l’Adolescenza - Bologna

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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6440 ROS LORETTA Istituto Berna - Corso quadriennale di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre6614 ROSIN ELENA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova7133 ROSINI GIADA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova6441 ROSSETTI MARA Istituto di Gestalt Therapy 6789 ROSSI NAZARENA Istituto Berna - Corso quadriennale di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre5878 ROVERAN CRISTINA Istituto Aretusa - Padova 5916 RUDI CLETA LI.S.T.A. - Libera Scuola di Terapia Analitica - Milano 5177 RUOCCO EMANUELA Società Italiana di Psicoterapia Psicanalitica - Roma 6332 RUSSO PAOLO Centro di Psicologia Dinamica - Padova 6544 SALARI ANNALISA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 4938 SALVI LAURA Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli - Brescia 6444 SANDONA’ CHIARA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 6445 SANGINITI VITTORIA IREP - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova6181 SARI GIORGIA C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6902 SARTORI LAURA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 4156 SAVIO STEFANIA Società Italiana di Psicoterapia Psicanalitica - Roma 6791 SCARDELLATO ANITA Centro Milanese di Terapia della Famiglia - sede di Trieste4845 SCHIAVONE PAOLO Scuola di specializzazione in psicologia clinica - Università degli Studi di Padova6671 SCOPEL MARCO Istituto di Psicologia e Psicoterapia - Scuola di spec. in psicoterapia interattivo-cognitiva7076 SCURTI VALENTINA Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva - Padova6618 SECCO MICHELA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6338 SERAFIN SALIMA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 6905 SGARAVATTI ELEONORA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova 5287 SILVA ANDREA Centro Berne - Scuola di Specializzazione in Psicoterapia 3135 SILVESTRIN FEDERICA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6925 SIRAGUSA ALESSIA Istituto PSIOP Padova 6183 SORGONA’ ANNA PAOLA Humanitas - Scuola di spec. In Psicoterapia specialistica per lo sviluppo e l’adolescenza6131 SPOTO ANDREA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova3364 STAINER DIANA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Mestre 6504 STIZ LEONARDO ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova6910 TANDA ANTONELLA DOMENICA ITC - Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova4639 TENZON SILVIA Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza - Padova6545 TODESCATO CESARE CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 4281 TONIN BARBARA CIPA - Centro Italiano di Psicologia Analitica - Milano 6795 TOSATTO SILVIA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 6915 TOSI ALICE C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6014 TOSORATTI ERICA Centro Milanese di Terapia della Famiglia 6916 TRENTIN VANNA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 6796 TREVISAN GIULIA IFREP - Scuola Superiore in Psicologia Clinica - Roma 5271 TREVISANI ANDREA CESIPc - Centro Studi in Psicoterapia Cognitiva - Firenze 6711 TURAZZA CHIARA Associazione di Psicologia Cognitiva - sede di Verona 5713 TURRI ALESSANDRA CeRP - Scuola di spec. In psicoterapia a indirizzo psicoanalitico - Trento6015 TURRI MICHELA Fondazione Francesco Bonaccorsi - Milano 5733 ULERI GIOVANNA Istituto di Gestalt Therapy 6347 UVA FRANCESCO Istituto Berna - Mestre 6509 VENTRIGLIA ALESSANDRO CPD - Centro di Psicologia Dinamica - Padova 5519 VERNILLO SIMONETTA C.O.I.R.A.G. - sede di Padova

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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ORDINE DEGLI PSICOLOGI - Consiglio Regionale del Veneto

6134 VIANELLO ANDREA LI.S.T.A. - Libera Scuola di Terapia Analitica - Milano 4823 VICENTINI ELISA Scuola di Psicoterapia Cognitiva - Verona 5924 VIGADA FILIBERTO PAOLO Istituto Berna - Corso di specializzazione in psicoterapia cognitiva - Mestre6457 VIGATO GIOVANNA Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale - Padova5831 VIGHESSO MARIACHIARA Istituto Veneto di Terapia Familiare - sede di Treviso 7086 VILLANI VALENTINA ICP - Institute of Constructivist Psychology - Padova 6136 VINELLA LUCIA Centro Padovano di Terapia della Famiglia 6352 VITALONE CHIARA Istituto Aretusa - Scuola di Psicoterapia Psicoanalitico Fenomenologica - Padova4735 ZAMMATARO PIERANGELA Centro di Terapia Strategica di Arezzo 6548 ZANARDO MICHELA SEF - Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale 4525 ZANETTE MARTA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - SSPC IFREP - sede di Mestre6922 ZANI GIULIA S.M.I.P.I. - Società Medica Italiana di Psicoterapia ed Ipnosi - Bologna4526 ZANIBON PATRIZIA I.R.E.P. - Istituto di Ricerche Europee in Psicoterapia Psicoanalitica - Padova5899 ZECCHINELLI MARIAGRAZIA Istituto di Terapia Familiare di Bologna 7089 ZIGLIO MOIRA Scuola Superiore in Psicologia Clinica - IFREP - Roma 6924 ZONCAPE’ MARCO C.I.S.S.P.A.T. - sede di Padova 6355 ZORZAL ALESSANDRA Centro di terapia Familiare - sede di Treviso

ISCRIZIONI, TRASFERIMENTI, CANCELLAZIONI, PSICOTERAPIA

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Ordine Psicologi Veneto - novembre 2013

Direttore Editoriale: Marco NicolussiDirettore Responsabile: Marco Nicolussi

Hanno contribuito:Marco Nicolussi, Tiziana De Ruggieri

Progetto grafico e stampa:Grafiche Liberalato srl

Chiuso in redazione 13 novembre 2013

Ordine degli PsicologiConsiglio Regionaledel VenetoPresidente: Marco NicolussiVice presidente: Carmen MuraroSegretario: Pierluigi PolicastroTesoriere: Tiziana De Ruggieri

Consiglieri:Anna Rita BarbuzziElena Bravi Alessandro De Carlo Anna GaliazzoUmberto LambertiNicola MichielettoCesarina NegrizzoloAndrea PetromilliRita RossiStefania VecchiaFederico Zanon

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Buon Natalee Felice 2014