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Floating Britain ALL'INTERNO > DA COMO A MANTOVA LE INIZIATIVE PER L'ESTATE Luglio Agosto Alle accuse di miopia ai popu- listi inglesi o alla presunzione di lungimiranza delle élite eu- ropee, preferisco di gran lun- ga lo spietato realismo della democrazia. Dura lex sed lex: l’esercizio della democrazia è complicato, ma necessario e anzi doveroso. La ricerca del consenso, volenti o nolen- ti, non è un fatto accessorio, bensì è parte integrante del processo di coinvolgimento e partecipazione della cittadi- di Diego Moratti segue a pagina 2 Alimentazione Pagina 42 Quiz dell'estate 50.000 copie IN LOMBARDIA 50.000 copie IN LOMBARDIA Scambi internazionali Primo Piano Da pagina 6 TTIP: un accordo sconosciuto e rischioso Pagina 11 Record Bergamo 11.507 abbracci per le Mura Pagina 27 Cremona Ambiente Gestione rifiuti Un progetto UE Pagina 30 Ress Control Green Economy Energia sotto controllo Brexit, Europa e democrazia Falsi miti sul cibo Floating Britain PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Numero 54 | Anno VI | Luglio/Agosto 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili

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FloatingBritain

ALL'INTERNO > DA cOmO A mANTOvA LE INIzIATIvE pER L'EsTATE

2 0 1 6LuglioAgosto

Alle accuse di miopia ai popu-listi inglesi o alla presunzione di lungimiranza delle élite eu-ropee, preferisco di gran lun-ga lo spietato realismo della democrazia. Dura lex sed lex: l’esercizio della democrazia è complicato, ma necessario e anzi doveroso. La ricerca del consenso, volenti o nolen-ti, non è un fatto accessorio, bensì è parte integrante del processo di coinvolgimento e partecipazione della cittadi-

di Diego Moratti

segue a pagina 2

Alimentazione

Pagina 42

Quiz dell'estate

50.000 copieIN LOmbARDIA

50.000 copieIN LOmbARDIA

Scambi internazionaliPrimo Piano

Da pagina 6

TTIP: un accordo sconosciuto e rischioso

Pagina 11

RecordBergamo

11.507 abbracci per le Mura

Pagina 27

CremonaAmbiente

Gestione rifiuti Un progetto UE

Pagina 30

Ress ControlGreen Economy

Energia sotto controllo

Brexit,Europa edemocrazia

Falsi miti sul cibo

FloatingBritain

PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Numero 54 | Anno VI | Luglio/Agosto 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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nanza nella gestione della cosa pubblica. Lo scossone del voto che sancisce l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea era stato inizialmente previsto, ma probabilmente era ritenuto recuperabile “last minute”, confi-dando nella presunta saggezza dei cittadini chiamati come sem-pre a votare responsabilmente. E invece questa volta il verdetto popolare ha scatenato una bu-fera epocale, dalle conseguen-ze - queste sì - non previste, a partire dalle reazioni interne allo stesso Regno Unito, spaccato come non mai tra regioni e ragio-ni pro e contro l’uscita dall’Ue e spaccato da opposte valutazio-ni di opportunità e di opportuni-smo politico; una frattura acuita all’indomani del fatidico referen-dum, sbigottiti dall’ira funesta dei mercati finanziari e dalle reazioni poco accomodanti, per non dire rabbiosamente deluse, degli ex partner continentali. A tutti, ai cittadini britannici, alle loro istituzioni, ai cittadini europei ma soprattutto alle nostre flem-matiche istituzioni europee, ver-rebbe da dire: è la democrazia, bellezza! Perché mai i sudditi di sua Maestà avrebbero dovuto scegliere di rimanere nell’Unione Europea? Perché fare leva su un senso di ideale responsabilità e solidarietà, quando il club del-le 28 nazioni Ue appare a molti come una delle principali cause dell’attuale malfunzionamento delle nostre società e delle no-stre economie, oltre che alla ba-se di una crescente minacciosa immigrazione?A differenza del caso Grexit, non è nemmeno possibile limi-tare la portata della questione, considerando il notevole peso politico, economico e finanzia-

rio che Londra da sempre può vantare nella governance euro-pea e considerando le speciali prerogative appena strappate a Bruxelles. Impossibile altresì in-vocare l’immaturità di un popolo, quello anglosassone, storica-mente abituato a ricevere e anzi “sfruttare” positivamente un’im-migrazione proveniente da tutto il mondo, spesso in arrivo anche

dall’Italia. Nel caso Brexit non si può proprio eludere il nocciolo della questione: la democrazia ha le sue regole, è difficile, im-pegnativa, costosa, inefficien-te, tortuosa, limitata e limitante, spregiudicata, a volte meschi-na, scoraggiante, quasi sempre altalenante. Ma il consenso dei cittadini, o almeno il consenso della maggioranza, è la sua ci-fra caratterizzante, il suo tratto essenziale. Se si vuole rimanere nell’ambito di un processo de-mocratico, non ci sono alternati-ve. Sicuramente è più facile dare la colpa ai populisti, a chi parla “alla pancia” del paese o a chi strumentalizza le istituzioni euro-pee per finalità diverse, accusan-dole di colpe non loro, ma questo tipo di rischio, in democrazia, è

inevitabile e sempre esisterà. La presenza dell’opposizione e di un costante confronto, an-che aspro, è parte costitutiva del processo democratico. Certo è più facile criticare che costruire, è facile additare ciò che non va piuttosto che considerare i pro-gressi fatti. In generale si ten-de sempre a dare per scontate quelle conquiste che si ritengono

ormai acquisite e lo stesso vale nel caso del percorso europeo: l’assenza di guerre, la compo-sizione delle dispute commer-ciali o nazionali all’interno di un contesto istituzionale condiviso,

una corte di giustizia europea, la libera circolazione delle persone e lavoratori, un mercato unico e una moneta unica. L’euro po-trebbe proprio figurare da caso emblematico, essendo spesso oggetto di critica, ma solamen-te perché non si considera che l’alternativa di avere tante diver-se monete nazionali porterebbe al loro immediato crollo di fronte

alle prime turbolenze valutarie, trascinando nel baratro le rispet-tive economie nazionali, se non fossero sorrette da una solida Banca centrale europea. Infine, in epoca di globalizzazione, per contare nelle sfide internazionali più rilevanti, strategiche, militari, umanitarie, ambientali, è impen-sabile e anacronistico non ricer-care una pur difficoltosa unità di fondo, sostanziale e formale, all’interno di una comunità eu-ropea che si identifichi nelle sue istituzioni. Eppure quel che man-ca è proprio questa identifica-zione da parte dei cittadini nelle istituzioni europee, concentrate nelle loro estenuanti trattative per dover sempre raccordare 28 stati membri. Manca il senso di appartenenza a un percorso di

integrazione europea di porta-ta storica, verso obiettivi eleva-ti e sulla base di valori e di una storia comuni che non possono essere messi in discussione, una storia europea alla ricerca di un progressivo equilibrio tra eman-cipazione economica e sociale, sviluppo e solidarietà, all’insegna dei diritti civili e delle libertà per-sonali, tutelate appunto dai nostri ordinamenti democratici. Ma de-mocrazia significa consenso e il consenso va ricercato, costruito e presuppone uno sforzo conti-nuo di coinvolgimento e parteci-pazione, che può allungare tempi e costi, ma senza il quale non si crea una consapevole identità europea. La mancanza di chia-rezza e di semplicità dell’assetto istituzionale europeo limita que-sta identificazione politica, tanto quanto la mancanza diffusa di una classe dirigente che sap-pia indicare obiettivi e sacrifici a un’opinione pubblica costretta – inevitabilmente – a dover fare i conti con la quotidianità e la con-cretezza. La trascurata perce-zione del valore complessivo del progetto europeo è una precisa responsabilità che unisce gover-nanti e governati, stati e istituzio-ni. Le democrazie del vecchio continente devono riportare il baricentro dalle istituzioni alle persone e imparare a esprimere orgogliosamente le proprie am-bizioni, ribadire i valori fondanti e mostrare i progressi raggiunti e da raggiungere, senza nascon-dere limiti o criticità, perché le opportunità e libertà che sog-giacciono al processo democra-tico sono davvero impagabili, ma finché non ne saremo consape-voli, non saremo convincenti.

Diego Moratti

Editoriale

Segue dalla prima pagina

“Manca il senso di appartenenza a un percorso di integrazione europea di portata storica, verso obiettivi elevati e sulla base di valori e di una storia comuni, all’insegna del diritto e delle libertà personali”

“Le democrazie del vecchio continente devono riportare il baricentro dalle istituzioni alle persone”

Hanno collaborato a questo numero:

Recapiti Redazione:

Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 [email protected]

www.infosostenibile.it

PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Registrazione:Tribunale di BergamoN. 25/10 del 04/10/2010Registro stampa periodici

Chiuso in redazione12 Luglio 2016

© Copyright 2016. Tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

Free Press > 50.000 copie EditoreMarketing km Zero SrlsDirettore Responsabile Diego MorattiCaporedattriceAngela GarbelliRedazioneSilvia [email protected] Togni - Roberta SpinelliProgetto Grafico e impaginazione Nello [email protected] CSQ Spa - Erbusco (BS) - www.csqspa.itPubblicitàMarco Rossi - Tel. +39 335 [email protected]

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Foto di copertina: © Photo Laura Spataro

Elena Vitali, Silvia Cesana, Alice Motti, Fabio Milesi, Angela Garbelli, Davide Albanese, Mara D’Arcangelo, Ilaria D’Ambrosi, Livia Salvi, Iolanda Stanzione, Gianluca Zanardi, Martina Pugno, Vanessa Gritti, Elisa Troiani, Laura Landi, Giorgio Moratti, Elena Pagani, Irene Triggiani, Paola Angeretti, Alessandro Fortis, Michele Visini, Matteo Piccoli, Rossana Madaschi

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S o m m a r i oAttualità

In prImo pIano4. La Gran Bretagna prende il largo6. TTIP: opportunità o rischio?8. Il TTIP, tutte le ricadute sul mercato agricolo

BergamoSOStenibile10. I maestri del paesaggio 2016: Wild landscape e light experience 11. 11.507 abbracci per una città da record12. C’è vento di eventi a Bergamo14. Goodfood Veg15. ViviRomano SOStenibilmente. Tra ambiente, gusto e solidarietà16. Verso il bio-distretto sociale

BresciaSOStenibile18. #Floating Piers20. L’estate bresciana 20. Conferenza stampa a più voci21. Economia di coesione, circolare, di prossimità

ComoSOStenibile22. Estate al lago23. L’isola che c’è. Una Fiera per un mondo possibile

Lecco & Varese24. Guida ragionata all’estate varesina24. Consonno (Lc): il paese fantasma si nasconde

MantovaSOStenibile25. La calda estate di Mantova tra musica, cinema e sostenibilità

CremonaSOStenibile26. Rigenerazione estiva a Cremona27. Urban_Wins: un progetto europeo per la gestione rifiuti

Green Economy

azIende Green28. CheckHouse, apre in città lo sportello firmato Vanoncini 30. Sistema Ress Control. Energia sotto controllo 32. Il Gruppo A2A in dialogo con il territorio33. Cooperativa Ecosviluppo. Il valore di investire sulle persone

Stili di vita e d’impresa

SocIetà34. Scintille di cambiamento35. Rio 2016: sul podio olimpico salirà anche l’ambiente?36. Turismo & Innovazione. Una rete per promuovere il territorio37. P come psicologia

alImentazIone & Salute38. Tempo d’estate39. Mondo latte e non solo40. Turismo enogastronomico tra sostenibilità e gola41. Frutta e verdura di stagione > Anguria e peperone41. Le ricette > Gelo di anguria / Peperoni ripieni42. Quizzone dell’estate: vero o falso?

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Secondo la programmatica in-tuizione del filosofo Thomas Hobbes, sarebbero la paura e l’interesse i principi fondanti di una società. Stando ai noti risul-tati del referendum tenutosi nel Regno Unito il 23 giugno, l’au-tore del Leviatano avrebbe tut-te le ragioni per compiacersi di una tale sentenza. Tocca però procedere per gradi e sforzarsi di indagare l’accaduto spoglian-dosi dell’isteria e dell’emotività che governano i bilanci a cal-do. Lo schieramento dei “Lea-ve” ha prevalso sugli europeisti con il 51,9% dei voti, vale a dire il supporto di circa 17 milioni di cittadini. I sudditi della Regina Elisabetta non paiono però di-stribuirsi in modo troppo omo-geneo all’interno del reame: Scozia e Irlanda del Nord, infatti, hanno nettamente optato per re-stare ancorati all’Unione.

Gli schieramenti: Leave or Remain

A supporto delle tesi di Nigel Fa-rage, leader neo-dimissionario del partito reazionario Ukip, si sono schierati soprattutto gli elettori residenti nelle periferie ex e post industriali depresse da anni di crisi, impoverimento e delocalizzazioni forzate. Un sentimento diffuso di abban-dono e precariato esistenzia-le ha spinto la country lontano dal diplomatico immobilismo di Westminster, a prescindere dalle svariate incarnazioni assunte dal parlamento negli ultimi vent’an-ni. Quel segmento sociale, un tempo noto come proletariato,

abbandonato dalle affabulazioni politiche e sindacali, non colti-verebbe più speranze né aspet-tative nei confronti del progetto

europeo, a seguito dell’esaurirsi della propulsione thatcheriana che, negli oramai arcani anni ’80, sapeva catalizzare le sue

aspirazioni di crescita succes-sivamente allo smantellamento sistematico di un welfare rassi-curante. Da qui occorre partire per interpretare gli aneliti isola-zionisti, di una parte consisten-te dell’Inghilterra, ostile tanto ai vincoli fiscali emanati da Bru-xelles quanto ai flussi migratori (degli europei continentali) rei di sottrarre opportunità agli autoc-toni. Il ripristino dei filtri doganali garantirà, secondo gli animatori della campagna pro-Brexit, po-sti di lavoro, sicurezza e maggiori investimenti nei servizi: un refrain che riecheggia da diverso tem-po presso un Occidente fiaccato da una congiuntura economica spaventosa e, a quanto pare, per nulla metabolizzata, nonostante parziali segnali di ripresa. Parziali, per l’appunto: ciò che il referendum testimonia è che

la virtuosa integrazione co-smopolita, foriera di opportuni-tà (un’epica storicamente e ora paradossalmente anglosas-sone), rappresenti una narra-zione valida solo per i cittadini altamente istruiti a reddito me-dio-alto. Come indicato dai sondaggi, costoro rappresen-terebbero statisticamente il fronte del “Remain”. Universitari e lavoratori dell’upper class ap-partenenti alla Metropolis glo-bale sono riusciti a convalidare il biglietto per la modernità, su-perando timori e tremori con-cernenti la libera circolazione di forza lavoro, capitali e idee. Gli altri passeggeri invece no. L’at-tuale maggioranza starebbe cercando di sabotare il treno in corsa, appigliandosi ora alle urla belluine degli xenofobi, ora alle sibille complottiste: la con-

La Gran Bretagna prende il largoNel referendum sulla Brexit i “leave” battono i “remain”, ma l’uscita dall’Unione Europea non sarà affatto indolore

In primo piano

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sultazione popolare di cui parliamo ha agito da valvo-la di sfogo per una soffe-renza sociale, di classe, a prescindere dal clamoroso fiancheggiamento ai Leave dei principali media locali. Un tema decisivo per chiunque desideri analizzare l’evento in modo oggettivo.

Le ricadute del referendum

Urge ora domandarsi se le attese dei vincitori vantano delle chan-ces di realizzazione, altro nodo cruciale impostoci dal tempe-stoso divorzio. Gli analisti, coesi come assai di rado si verifica nel-la storia della finanza, tracciano quotidianamente previsioni che oscillano fra il cauto pessimismo e il calamitoso, suggerendoci le

tre aree dove le ri-cadute del referen-dum si faranno sentire: i mercati e il tasso di cambio della sterli-na, il commercio internazionale, la fiducia interna dei consumato-ri. Standard & Poor’s, uno degli oracoli più accreditati e general-mente equilibrati fra i profeti di Cassandra, ritiene che «gli effetti economici negativi della Brexit

sa-ran-

no concen-

trati nel Re-gno Unito, che

eviterà a malapena una recessione in piena regola, ma avranno anche importanti ra-mificazioni nel resto d’Europa. La risposta della Bce rappre-senterà comunque un fattore chiave di sostegno. Nonostan-te lo shock i forti fondamentali dell’Eurozona continueranno a spingere la domanda, soste-

nendo il ribilanciamento della ripresa». Gli inglesi pagheranno quindi un prezzo maggiore e a lungo termine, anche se alcuni dissentono da questa tesi, e non stiamo parlando solo di Donald Trump e Boris Johnson. Altre fonti legate alle società di gestione del risparmio sono convinte che i marosi borsistici si attenueranno a breve, consen-tendo ai britannici di esportare vantaggiosamente i propri pro-dotti e di decidere un radicale ridimensionamento del regime fiscale, in grado di trasformare l’isola in un paradiso off-shore

meta di impensa-bili investi-

menti. In

pa-ralle-

lo, le casse dell’Unione ve-

dranno svanire circa 8 miliardi di tasse. A livello geopolitico gli strateghi ipotizzano uno sbi-lanciamento in favore dell’asse franco-tedesco, il quale agireb-be senza lo storico contraltare inglese (pensiamo solo al peso specifico di Londra durante la ratifica del recente embargo ai danni della Russia dopo la cri-si ucraina). La seconda via im-magina invece una probabile disgregazione del sogno co-munitario sorto a Roma nel me-morabile 1957, con un effetto domino che vedrebbe l’uscita di scena in successione di Francia, Svezia, Olanda e Italia. Esiste inoltre una terza setta di veggenti che considera la Bre-xit un sisma necessario e prov-videnziale affinché gli apparati amministrativi dell’Ue si ristrut-turino profondamente in vista di una democratizzazione, data la siderale distanza, ad oggi, fra i

popoli del vecchio continente e i burocrati che ne ordiscono le sorti, uno scarto doloroso sedi-mentatosi nella coscienza col-lettiva. La pancia degli elettori non può accontentarsi del pro-getto Erasmus: gli anni di auste-rità e prevaricazioni capitanati dai falchi della Bce hanno infer-to ferite profonde, forse non del tutto rimarginabili. Già Grecia e Portogallo tentarono la fuga, un allarme a cui Juncker e soci non prestarono evidentemente la dovuta attenzione.

Possibili scenari britannici

Qualsiasi evoluzione della fac-cenda richiederà comunque tempi biblici. Al successore di Cameron spetterà l’arduo com-pito di ridiscutere caterve di trattati e di stabilire la nuova na-tura dei rapporti con Bruxelles secondo modelli vigenti quali quello norvegese (libera circo-lazione e accesso ai fondi Ue per la ricerca ma esclusione dal processo legislativo), sviz-

zero (semplici accordi bilatera-li senza la partecipazione allo Spazio Economico Europeo) o canadese (accordi unicamente commerciali su dazi e prodotti). L’impervio negoziato si svolgerà immerso in un clima tremenda-mente teso, memore del recen-te culmine che ha visto l’attivista pro Europa Joanne Cox cadere sotto i colpi del folle neo-nazista Thomas Mair il 16 giugno scor-so. «Il nazionalismo - osservava Karl Kraus - è un fiotto in cui ogni altro pensiero annega». Da considerare infine che per-mangono delle possibilità di die-trofront, data la natura consultiva del referendum: in via assoluta-mente eccezionale il parlamento potrebbe rigettarne gli esiti, uno scenario non così surreale dati i nevrotici ripensamenti di tanti in-glesi confusi e le pressioni di un establishment liberista, va da sé, avverso ad ogni forma di prote-zionismo. Al di là del disfattismo degli idealisti disillusi, oltre le campane a festa dei picconatori patriottardi e revanscisti, al di so-pra della regina, vige, lei sì incon-trastata, l’incertezza, complessa e cangiante più che mai.

Davide Albanese

La Gran Bretagna prende il largoNel referendum sulla Brexit i “leave” battono i “remain”, ma l’uscita dall’Unione Europea non sarà affatto indolore

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Si parla di un accordo storico, eppure di certezze sul TTIP, acronimo inglese di “Transat-lantic Trade and Investment Partnership”, ce ne sono anco-ra poche. L’accordo consiste in un trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti, in altre parole, un patto commer-ciale per liberalizzare gli scambi tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America. Solo il 30 mag-gio di quest’anno tuttavia sono stati resi pubblici in Italia i docu-menti, visionabili presso la sala lettura istituita dal Ministero del-lo Sviluppo economico. Ci sono tuttavia delle restrizioni: coloro che accedono sono tenuti a non introdurre nella sala smartpho-ne, fotocamere o altri dispositi-vi; è possibile prendere appunti, ma non fotografare o riprodur-re in alcun modo le pagine del documento. La questione della segretezza accompagna il trat-tato sin dalle prime negoziazioni tra il presidente Barack Obama e l’allora presidente della Com-missione europea José Manuel Barroso, che risalgono ormai al lontano 2013, senza contare i dieci anni precedenti di ideazio-ne e preparazione del progetto.Il trattato coinvolge i 50 stati degli Stati Uniti d’America e le 28 na-zioni dell’Unione Europea (dopo Brexit potremmo dire 27 stati più la Gran Bretagna), per un totale di circa 820 milioni di individui; si tratta pertanto di un accordo importante che avrebbe con-seguenze ingenti sull’economia reale di tutti i cittadini. Forse proprio per questo, le trattative che avrebbero dovuto conclu-dersi entro il 2015 sono ancora in alto mare e i fronti sono divisi con un’opinione pubblica in ba-lia dell’incertezza e della tota-le mancanza di chiarezza sulla questione, nonostante i recen-ti tentativi di sensibilizzazione messi in atto dalla Commissione europea.

I contenuti dell’accordo

Nel documento diffuso dall’UE, l’obiettivo dichiarato dell’ac-cordo è «aumentare gli scambi

e gli investimenti tra l’UE e gli Stati Uniti realizzando il poten-ziale inutilizzato di un mercato veramente transatlantico, gene-rando nuove opportunità eco-nomiche di creazione di posti di lavoro e di crescita mediante un maggiore accesso al merca-to e una migliore compatibilità normativa, ponendo le basi per norme globali». L’accordo do-vrebbe agire quindi in tre princi-pali direzioni: aprire una zona di libero mercato tra Europa e Sta-ti Uniti, superare le barriere non tariffarie, cioè normative e legi-slative, che ostacolano la libera circolazione dei capitali e infine migliorare la compatibilità delle normative stesse, ponendo le basi per regole globali.

Accesso al mercato

Attualmente Stati Uniti e Unione Europea hanno un forte grado di interdipendenza economica. Il peso dell’UE nell’economia mondiale è assai ingente spe-cialmente per quanto riguarda l’importazione di manufatti e servizi dagli Stati Uniti e il volume di investimenti esteri diretti (IDE). Il TTIP mira dunque a favorire ulteriormente questo scambio, liberalizzando quattro settori principali: merci, servizi, investi-menti e appalti pubblici.Per quanto riguarda le merci, l’accordo sancisce l’eliminazio-ne di tutti i dazi e prevede diver-se strategie che impediscano la

vendita di un prodotto sul mer-cato estero a un prezzo inferiore rispetto a quello imposto in quel-lo d’origine (le cosiddette norme anti-dumping), oltre a favorire una maggiore salvaguardia del mercato a livello nazionale. L’ac-cordo cerca di favorire anche il libero scambio di servizi in tutti i settori (quelli audiovisivi sono esclusi) per assicurare a socie-tà, consociate o filiali esterne la stessa agilità di quelle autocto-ne nello stabilirsi sul territorio. Per ciò che concerne gli appalti pubblici, invece, il trattato mira a rafforzare l’accesso reciproco ai mercati a livello amministrativo (nazionale, regionale e locale) e a quello dei servizi pubblici; in questo modo aziende europee

potranno partecipare a gare d’appalto negli Stati Uniti e vice-versa. L’ultimo rilevante punto riguarda i meccanismi destinati a risolvere le dispute tra investitori e Stati, noti come “investor-state dispu-te settlements” (ISDS). Questo accordo per la “protezione degli investimenti” consente alle im-prese che sono state in qualche modo limitate dallo Stato nelle proprie “aspettative di profitto”, di denunciare lo Stato stesso e di sottoporlo al giudizio di un ar-bitrato, una sorta di corte super partes internazionale; gli Sta-ti tuttavia non avrebbero a loro volta diritto di citare in giudizio le imprese transnazionali e ciò avrebbe conseguenze impor-

TTIP: opportunità o rischio?Il trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti è un documento complessocon conseguenze sull’economia reale dei cittadini

In primo piano

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tanti sul diritto pubblico interna-zionale.

Ostacoli non tariffari e compatibilità normativa

Le Non Tariff Barriers o NTB so-no le barriere non tariffarie, vale a dire quelle misure normative relative principalmente a lavoro, ambiente e salute, che limitano la libera circolazione di capitale. Si tratta di uno degli aspetti più critici del trattato perché la diffe-renza tra le legislazioni presenti in USA e nell’UE in questo cam-po è piuttosto consistente, es-sendo quella americana meno vincolata mentre quella europea più restrittiva.

Rientrano in questa categoria le norme che regolano la com-mercializzazione di OGM, vieta-ta nella quasi totalità dell’Unione Europea sia per ragioni di tute-la della salute del consumatore sia, soprattutto, per ragioni eco-nomiche, a causa dell’egemonia delle multinazionali statunitensi in questo campo che schiacce-rebbe la concorrenza europea. Secondo le normative UE inoltre è vietato importare carni di ani-mali trattati con ormoni, diffuse invece negli USA; anche i con-trolli nella filiera di produzione della carne sono molto diversi da un continente all’altro, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi. Sempre nell’ambi-to delle Non Tariff Barriers rien-tra anche la questione relativa all’eliminazione delle leggi che impediscono l’utilizzo della tec-nica del fracking nell’estrazione di gas e petrolio di scisto (pro-cedimento invasivo che com-promette le falde acquifere); una revisione delle norme europee in questo senso permetterebbe un accesso facilitato e indiscrimina-

to alle importanti riserve presenti soprattutto in Danimarca, Fran-cia, Ucraina e Polonia.Anche per quanto riguarda la le-gislazione sul lavoro, Stati Uniti e Europa parlano lingue diverse: delle otto convenzioni fonda-mentali stabilite dall’Internatio-nal Labour Organization (ILO) dell’ONU, gli Stati Uniti hanno ratificato solamente quelle relati-ve al lavoro minorile e alla discri-minazione sul luogo di lavoro. Altro aspetto spinoso riguarda i programmi sanitari statali e i relativi medicinali compresi ne-gli elenchi di spesa sanitaria. Il fatto che nell’UE la sanità risulti garantita dallo Stato e rimanga (sebbene già parzialmente) gra-tuita e pubblica, potrebbe esse-re considerato pregiudizievole da parte delle multinazionali di settore che spingono invece il libero commercio e la concor-renza.Migliorare la compatibilità nor-mativa tra le due sponde dell’At-lantico è un’altra prerogativa del trattato che vorrebbe porre le basi per regole globali. Si parla

dei diritti di proprietà intellettua-le, disposizioni su antitrust, fu-sioni e aiuti di Stato, monopoli di Stato, questioni riguardanti l’energia e le materie prime con-nesse al commercio. Insomma, di tutto e di più; forse anche troppo, considerando che le de-cisioni prese in ciascuno di que-sti ambiti avranno conseguenze reali di portata straordinaria sulla vita dei cittadini.

Criticità e opportunità

Secondo il Center for Econo-mic Policy Research di Londra e l’Aspen Institute, il TTIP po-trebbe essere l’opportunità di un’apertura economica globale senza precedenti che giovereb-be a entrambi i partner dell’ac-cordo. Il volume degli scambi e in particolare delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti au-menterebbe sensibilmente: se-condo le previsioni l’incremento sarebbe del 28 per cento, circa 187 miliardi di euro. Anche la de-finizione di standard di sicurezza e sanitari comuni, nuove norme per la tutela della proprietà intel-lettuale, maggiore apertura agli investimenti esteri e facilitazioni reciproche per la partecipazione ad appalti pubblici sono fattori che per diversi studiosi rendo-no il TTIP un’opportunità da non perdere. Si pensi all’industria au-tomobilistica per cui l’adozione di regole comuni implicherebbe l’abbattimento di costi di produ-zione e quindi potenzialmente anche del prezzo di mercato. Eppure c’è ancora molto scetti-cismo sull’accordo non solo da parte di organizzazioni interna-zionali e associazioni ambien-taliste, ma anche da parte di economisti e politici. Le criticità

riguardano farmaci meno affida-bili, aumento della dipendenza dal petrolio, mancanza di tute-la delle certificazioni Dop, Igp e Doc, ma soprattutto un genera-le assoggettamento degli Stati coinvolti alle logiche delle mul-tinazionali che, di fatto, gover-nano il mercato internazionale e già hanno una rilevanza politica senza precedenti nella storia. Per alcuni l’obiettivo originale del trattato sarebbe stato quello di frenare l’espansione economi-ca della Cina divenuto in breve tempo il principale partner com-merciale a livello globale, sovver-tendo l’ordine economico che fino al 2008 vedeva primeggiare gli Stati Uniti; tuttavia le opinioni a riguardo sono discordanti. Ciò che è certo è che il testo de-finitivo dell’accordo deve avere il via libera del governo ameri-cano e della Commissione eu-ropea. Ottenuto l’ok si passa al Congresso negli Stati Uniti - che ancora sta vagliando un altro accordo economico, il Tpp, che coinvolge gli Stati Uniti e i Paesi del Pacifico. In Europa nel frat-tempo occorre l’approvazione del Parlamento europeo, del Consiglio dei ministri e di tutti i 28 Parlamenti nazionali. Baste-rebbe un solo voto contrario per affossare tutto. Il clima che si re-spira attorno a questo accordo è dunque di pesante stallo, dato che ci sono alcuni punti salienti su cui né gli Stati Uniti né l’Unio-ne Europea sembrano disposti a cedere. Il tutto deve essere incorniciato in un contesto po-litico di profondo cambiamen-to: lo scossone del referendum sulla Brexit, la fine del mandato per Barack Obama, principa-le sostenitore dell’accordo; una nuova tornata di elezioni che nel 2017 coinvolgerà la Francia del sempre meno popolare Hollan-de e nel 2018 Italia e Germania, l’anno successivo sarà invece la volta del Parlamento e della Commissione europea. Se non si concludono i negoziati sul TTIP entro fine anno sarà alta-mente improbabile che se ne riparli prima del 2020 dunque, con buona pace di tutti noi.

Mara D’Arcangelo

TTIP: opportunità o rischio?Il trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti è un documento complessocon conseguenze sull’economia reale dei cittadini

“Il clima che si respira attorno a questo accordo è dunque di pesante stallo, dato che ci sono alcuni punti salienti su cui né gli USA né l’UE sembrano disposti a cedere”

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L’accordo di libero scambio in corso di negoziazione tra i pae-si della Comunità europea e gli Stati Uniti, il Ttip, stando a un rapporto pubblicato nel 2013 dalla Commissione europea, in-teresserà circa la metà del PIL mondiale e oltre il 30% del mer-cato di tutto il mondo. Un accor-do economicamente fruttuoso, ma solo in apparenza. Il tratta-to, per ora definito per la zona di libero scambio transatlantica (TAFTA), ha come obiettivo quel-lo di integrare i mercati statuni-tensi ed europei, riducendo in questo modo i costi doganali e, nel campo alimentare, di abolire tutte le regolamentazioni tecni-che e le norme fitosanitarie ap-plicate in Europa alla produzione di cibo. Focalizzandosi sul settore pri-mario, uno dei più recenti stu-di, pubblicato dal United States Department of Agriculture, rivela come il Trattato di partenaria-to transatlantico possa recare benefici solo a una ristretta ro-sa di grandi produttori europei, per lo più provenienti dal settore industriale, e alle grandi imprese statunitensi, le quali aumente-rebbero le proprie esportazioni incrementando il prodotto in-terno lordo a scapito dei piccoli produttori e delle imprese agri-cole, costretti ancora a versare ingenti somme alle multinazio-nali detentrici delle royalties. Le merci soggette al libero scam-bio comprenderebbero in mag-gior misura i prodotti caseari e i derivati dalla lavorazione della canna da zucchero e dei cereali, la carne, soprattutto bovina, e il riso, portando a una vera e pro-pria ristrutturazione del mercato tra USA e UE, che avrebbe effetti significativi anche sulla gestione del territorio e sulle caratteristi-che del tessuto produttivo euro-peo.

Certificazioni vs Principio di evidenza scientifica

In relazione all’uso del suolo e alle tecniche agronomiche, una delle maggiori preoccupazioni è quella degli effetti del tratta-to sulla salute dei consumato-

ri, sull’ambiente e sul clima. Il rischio, infatti, è che in Europa possano cadere i vigenti principi di precauzione sulle norme per la produzione di alimenti Ogm e sulla commercializzazione di carni trattate con gli ormoni e antibiotici, pratiche quest’ultime in largo uso negli Stati Uniti. Un altro campanello d’allarme scat-ta quando si parla di omologa-zione e abolizione delle barriere non tariffarie, ovvero sulle dif-ferenze tra norme e procedure produttive, che coinvolgereb-be anche l’industria enologica, comportando l’annullamento delle denominazione origina-li per i vini europei. Il motivo di

tutto questo è la commercializ-zazione dei generi alimentari: in Europa le aziende sono chiama-te a presentare le certificazioni sulla qualità dei prodotti immes-si sul mercato, negli USA vale il principio di evidenza scientifica, secondo il quale un prodotto può essere messo in commercio finché non ne venga dimostrata scientificamente la nocività, a spese dei consumatori.

Nessuna clausola per salute e ambiente?

Nel 1947 a Ginevra, è stato fir-mato da 23 paesi di tutto il mon-do il Gatt (General Agreement on

Tariffs and Trade), l’Accordo ge-nerale sulle tariffe e il commercio della World Trade Organization. Lo scopo era molto simile a quello del TTIP: favorire la libera-lizzazione del commercio mon-diale, con l’unica differenza che all’interno del trattato fu inserito il XX articolo, le cosiddette “Gene-ral Exceptions”, le eccezioni ge-nerali che avrebbero permesso il libero scambio con la condizio-ne di tutelare la vita e la salute umana, animale e delle piante, nonché la conservazione delle risorse naturali esauribili. Dopo i recenti esiti della Cop 21 di Pari-gi, né questa clausola, né tanto meno una in riferimento alla pro-

tezione del clima sono presenti nei testi consultabili in merito al TTIP.

Un accordo segreto che complica le simulazioni

Tutti gli studi in merito agli effetti del TTIP sui mercati euro-ame-ricani si confrontano con la se-gretezza e la fumosità dei pochi estratti consultabili del Trattato di partenariato. Per questo, so-no pochi e incompleti i dati sulle simulazioni delle conseguenze a lungo termine dell’accordo. Cosa abbastanza certa per i centri di ricerca internazionali è che il TTIP comporterà un note-

Il TTIP, tutte le ricadute sul mercato agricoloStati Uniti ed Europa sarebbero pronti ad aprire le doganeIl settore agroalimentare sarà quello più colpito dagli effetti dell’accordo di partenariato

In primo piano

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vole aumento per gli USA delle esportazioni bilaterali, così co-me sono molto promettenti le previsioni europee, a scapito però di una significativa flessio-ne degli scambi intra europei. Il dato che più interessa gli eco-nomisti è sicuramente quello del PIL: tutte le valutazioni, infatti, prevedono che a conclusione del periodo di simulazione il pro-dotto interno lordo di entrambi i continenti non subisca variazioni positive per più dello 0,5%.

Pareri discordanti e movimenti Stop TTIP

Il rapporto “Contadini europei in svendita – I rischi del TTIP per l’agricoltura europea” redatto da Friends of the Earth Europe in collaborazione, per l’edizione italiana, con l’associazione Fai-rwatch mette in evidenza l’im-patto economico del Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti per il sistema agroalimentare europeo. Se da una parte i sostenitori dell’ac-cordo affermano che l’applica-zione dello stesso comporterà la crescita economica dei paesi aderenti, dall’altra gli oppositori sostengono che incrementerà il potere delle multinazionali già in possesso delle principali com-modities negoziabili sui merca-ti internazionali. Il frumento, il mais, la soia, il caffè, il tabacco, lo zucchero, il cacao, il cotone, il succo d’arancia, la carne bovina e suina, il gas naturale, il petrolio,

l’argento, l’oro, il rame sono so-lo alcune delle commodities già nelle mani di pochissime multi-nazionali. Da questo emerge che un accordo come il TTIP, anco-ra poco chiaro e inaccessibile ai più, possa indurre a pensare che dal momento della sua applica-zione sarà difficile ai governi na-zionali mantenere il controllo e la gestione del benessere colletti-vo. Jeromin Capaldo, del Global Development And Environment Institute della Tufts University di Medford (Massachusetts, USA) avanza persino l’idea che l’ac-cordo possa generare un effetto di depressione della domanda interna e di decrescita del Pil eu-ropeo. Con Capaldo importanti personalità come il Premio No-bel per l’economia, Joseph Sti-glitz, sostengono che il Trattato transatlantico possa produrre degli effetti negativi sull’econo-mia e sui diritti dei consumatori, soprattutto nel campo farma-

ceutico e alimentare. Tra i movimenti contrari al trat-tato, la campagna Stop TTIP riunisce e coordina tutte le re-altà che si oppongono alla sua approvazione, organizzando numerosi incontri informativi e manifestazioni. Negli ultimi an-ni, la denuncia dei rischi dell’ac-cordo sui diritti del lavoro e sulla sicurezza alimentare ha portato a numerose manifestazioni, tra le più importanti quella di Roma

dello scorso 7 maggio. Con lo slogan “Avete toccato il fondo”, migliaia di persone provenienti da tutta Italia, riunite per l’even-to romano sotto le più importanti sigle sindacali e le bandiere di associazioni e organizzazioni della società civile, hanno sfilato per opporsi alle trattative com-merciali tra Europa e Stati Uniti d’America.

Ilaria D’Ambrosi

Il TTIP, tutte le ricadute sul mercato agricoloStati Uniti ed Europa sarebbero pronti ad aprire le doganeIl settore agroalimentare sarà quello più colpito dagli effetti dell’accordo di partenariato

“Le merci soggette al libero scambio comprenderebbero in maggior misura i prodotti caseari e i derivati dalla lavorazione della canna da zucchero e dei cereali, la carne, soprattutto bovina, e il riso”

Gli effetti e le previsioniLe Carni L’abolizione delle barriere non tariffarie permetterà l’abbattimen-to delle norme sulla sicurezza alimentare e quindi l’importazione in Europa di carni trattate con ormoni. L’ingerimento di uno di questi, la ractopamina, utilizzato nel 70% degli stabilimenti sta-tunitensi per l’allevamento dei suini, può danneggiare il sistema endocrino umano. Con l’apertura del mercati tra UE e USA, le simulazioni parlano di un aumento del fatturato statunitense di 3 miliardi di dollari a scapito dei produttori europei in questo settore.

i Prodotti Caseari Il libero scambio di prodotti derivati dal latte comporterebbe un incremento del fatturato USA pari a 5,4 miliardi di dollari a fronte dei 3,7 miliardi per il mercato europeo che verrebbe inoltre toc-cato da un ulteriore calo dei prezzi interni.

Le denominazioni di origine La lista dei prodotti DOP e DOC riconosciuti e protetti dall’U-nione europea perderanno il primato qualitativo, soppiantati da tutti i prodotti senza certificazioni che entreranno in Europa per il principio di reciprocità commerciale.

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“I Maestri del Paesaggio – Inter-national Meeting of the Land-scape and Garden” returns from 7 to 25 September: nineteen days of wild nature and beauty that will transform Upper Berga-mo into an open air garden, this year completely dedicated to the

charm of the “Wild Landscape”, a theme developed by Stefan Tischer, with the project pro-posed by the Summer School for the Green Square 2016. Upper Bergamo becomes, for the sixth consecutive year, the magnificent frame of an event that celebrates the beauty of the views and landscapes, not only as a pleasure for the eyes but also for the mind. The 2016 theme originates from the reflec-tion on planning and naturalness within the landscape, as well as

on the order and chaos of the ecosystems balanced complex-ities. Including the wild element in a landscape design means giving space to modern man’s hidden need to interact with na-ture and “import” it in his every-day life taking into consideration the complexity and biodiversi-ty of a territory. Tischer’s idea consists in the realisation of a landscaping intervention aimed at broadening artistic horizons: extract from Bergamo’s nature a strip representing its biodiver-sity and, replacing it on a wavy walkway dialoguing with the his-tory and architecture of Piazza Vecchia, thus creating a sculp-tural installation and didactic experience for the visitors. The language of landscaping archi-tecture becomes the instrument to challenge the common way of looking at reality. The Inter-national Meeting will close the event also this year. It represents the par excellence occasion for all the lovers and experts of the sector to meet the most impor-tant exponents of the culture of landscape through the interven-tion of nationally and internation-ally renowned speakers. The names of the speakers and the entire programme are already available on the www.imaestri-delpaesaggio.it web site. All you have to do now is to enjoy your summer holidays; Arketipos will sweeten your return with its “Maestri del paesaggio” (Land-scape masters).

Torna “I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden” dal 7 al 25 settembre: diciannove giorni di natura e bellezza selvaggia che trasformeranno Bergamo Alta in un giardino a cielo aper-to, quest’anno tutto dedicato al fascino del “Wild Landscape”, un focus sviluppato da Stefan Tischer, con il progetto propo-sto dalla Summer School per le Green Square 2016. Città Alta si offre così, per il sesto anno con-secutivo, come splendida cor-nice di un evento che celebra prima di tutto la bellezza dei pa-

norami e dei paesaggi, non solo come piacere per gli occhi ma anche per la mente.Lo spunto per il focus 2016 nasce dalla riflessione sul-la progettualità e spontaneità all’interno del paesaggio, non-ché sull’ordine e il disordine nelle equilibrate complessità degli ecosistemi. Includere l’e-lemento “wild” nella progetta-zione di un paesaggio significa dare spazio al bisogno laten-te, oggi sempre più esplicito, dell’uomo contemporaneo di relazionarsi con la natura e di “importarla” in modo evidente nel quotidiano prendendo in considerazione la complessi-tà e la biodiversità di un terri-torio. L’esercizio suggerito da Tischer apre la realizzazione di un intervento di landscaping a orizzonti artistici: estrarre dalla natura orobica una striscia che ne rappresenta la biodiversità e, ricollocandola su una pas-serella ondulata in dialogo con la storia e l’architettura di Piaz-za Vecchia, creare di fatto an-

che un’installazione scultorea e un’esperienza didattica per chi la fruisce. Così il linguaggio dell’architettura del paesaggio diviene strumento per sfidare il modo comune di guardare la realtà. Anche per quest’an-no a chiudere la manifestazio-ne sarà l’International Meeting, vetrina d’eccezione per appas-sionati e specialisti del settore che potranno confrontarsi con la crème della cultura del pae-saggio attraverso l’intervento di relatori di fama nazionale e in-ternazionale. I nomi dei relatori e l’intero programma sono già

disponibili sul sito www.imae-stridelpaesaggio.it, non vi resta quindi che godervi le vacanze; ad addolcirvi il rientro ci pense-rà Arketipos con i suoi Maestri del paesaggio.

Elisa Troiani

Nature selvagge ed energie luminose per la sesta edizionedella kermesse dedicata al paesaggio

I maestri del paesaggio 2016:Wild landscape e light experience

BergamoSOStenibile

Includere l’elemento wild nella progettazione di un paesaggio significa dare spazio al bisogno dell’uomo contemporaneo di relazionarsi con la natura

Including the wild element in a landscape design means giving space to modern man’s need to interact with nature

Wild natures and luminous energies for the sixth edition of the kermesse dedicated to landscape

Articoli tradotti in lingua straniera dalla società di traduzioni ViceVersaGroup -

Translations & Multilingual services www.viceversagroup.it

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Cosa c’è di più bello di un ab-braccio? 11.507 abbracci, in verità! È questo il numero di persone che ha partecipa-to domenica 3 luglio all’even-to “Abbraccio delle Mura”. La manifestazione è stata ideata per promuovere la Candidatu-ra delle Mura di Bergamo alla lista dei Patrimoni dell’Umani-tà dell’Unesco ma, per farlo in grande stile, è stato interpellato niente di meno che il Guinness World Record. Due gli abbracci da record che i bergamaschi (e non solo) han-no cercato di battere sfidando le lunghe attese ai banchi del check-in e la calda tempera-tura estiva: l’abbraccio a staf-fetta e l’abbraccio di coppia. Il primo consisteva nel disporsi uno di fianco all’altro di modo che partisse un abbraccio “a catena” con il primo della fi-la che abbracciava il secondo che abbracciava il terzo e così via. Il secondo consisteva in un

abbraccio sincronizzato: ogni persona del cerchio esterno delle mura doveva abbracciare la persona che stava dinanzi a sé, disposta nel secondo anel-lo, quello più interno, per un tempo di 10 secondi. Per l’abbraccio di coppia si è mandata tutta la documenta-zione a Londra, sede del Guin-ness, e non resta che aspettare il verdetto definitivo della vali-dazione del record, solo allora si potrà festeggiare la vittoria sul Perù che nel 2012 ha vinto il record con 10.738 persone. È stata invece subito festa sia degli organizzatori dell’evento - Comune e Provincia di Ber-gamo, in collaborazione con Turismo Bergamo - che dei pre-senti, per la vincita del record di abbracci a staffetta: con 1.251 persone si è battuto il record ci-nese di 960 persone (raggiunto soltanto un mese e mezzo fa). Una vittoria è pur sempre una vittoria, ma l’Abbraccio delle

Mura è stato molto di più. In-nanzitutto solidarietà grazie a tutti i volontari che hanno pre-so parte a questa grande im-presa, ma anche un gesto di pace e di amore verso il proprio Paese e la propria città. È stato una festa che ha unito miglia-

ia di persone, tutti stretti fian-co a fianco con un solo scopo: sprigionare un gesto d’affetto, condividerlo con il mondo e so-stenere Bergamo. La giornata è stata lunga e dopo le 20 la gente ha iniziato a scemare, ma nonostante la stanchezza tra-

pelasse dal viso di tutti, ciò che veramente brillava erano i sorri-si, l’entusiasmo di una giornata da ricordare. Abbracci e sorrisi, ecco cosa è stato il 3 luglio a Bergamo.

Laura Landi

Domenica 3 luglio si è svolta la manifestazione “Abbraccio delle Mura” per sostenere Bergamo e sprigionare un gesto d’affetto

11.507 abbracciper una città da record

Da più di mezzo secolo Italia Nostra, con le sue attività di volontariato culturale, contribu-isce alla conservazione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale del Paese.Le sezioni di Bergamo e Lecco, con il pa-trocinio dell’Università di Bergamo, bandi-scono la seconda edizione del Premio di laurea specialistica per tesi dedicate ai temi cari all’associazione: educazione al patrimo-nio storico-artistico, metodologie di comuni-cazione culturale, rigenerazione dei luoghi, turismo sostenibile e altri casi di studio legati

al territorio. Il Premio è intitolato a Lelio Pagani, compian-to docente dell’Università di Bergamo, a lungo presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere e Ar-ti, da sempre vicino all’associazione. Possono partecipare al concorso laureati che abbiano conseguito il titolo entro il 30 novembre 2016. La scadenza per l’invio delle tesi all’indirizzo [email protected] è il 30 dicembre 2016. Il bando è scaricabile dal sito www.ita-lianostrabergamo.org

Elena Vitali

Premio di laurea Lelio Pagani alla seconda edizione

© Ph - ardiani16

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© Ph - Marin Forcella

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Natura, sport, giovani, cinema, teatro, musica. Iniziative e attività per chi finalmente vuole godersi l’estate

C’è vento di eventi a BergamoBergamoSOStenibile

A Bergamo e nel re-sto del Nord Italia quest’anno l’estate non è partita proprio nel mi-gliore dei modi, ha piovu-to parecchio ed è solo da qualche settimana che inizia-no a vedersi in giro pantaloncini e canottiere. Con luglio alle por-te, però, si sta per entrare nel vivo della bella stagione e pure le condizioni meteo vanno pian piano adeguandosi. Bambini e ragazzi non vanno più a scuo-la, i lavoratori si danno il cambio per prendersi qualche giorno di ferie, i laureandi se ne stanno sui libri - sì, ma solo un paio d’ore al giorno, poi sono liberi -, i turisti

af-fol-lano le vie del centro e di città alta: finalmente c’è gente a spasso, cono gelato alla mano, occhiali da sole, cappellino in te-sta e sandali ai piedi. Si può sce-gliere di ciondolare in giro senza scopo e senza meta oppure di prendere parte alle decine di eventi e iniziative che affollano

l’agenda del-la città, e for-

se è il caso di approfittare di

questa seconda opzione, visto che

ce n’è davvero per tutti i gusti.

Extate alla Trucca

Per gli amanti dello sport il Parco della Trucca è una location im-perdibile: c’è chi corre, chi va in bici, chi passeggia, chi pattina, chi si allena. Lo si può fare da soli o in compagnia, di giorno o di sera, si può pure andarci con il buon proposito di bruciare qual-che caloria, ma poi decidere di stendersi al sole sperando di abbronzarsi come se si fosse in spiaggia, rilassandosi fingendo che il suono del lago sia in realtà il mare. Lo fanno in tanti, quin-di non c’è nemmeno da sentirsi in difetto. Ma se si ha lo spirito dello sportivo vero alla Trucca le occasioni di sfogo sono dav-vero tante, visti i numerosi corsi che vi si tengono durante l’esta-te: quest’anno pilates, cross fit, zumba, danza del ventre e mol-to altro ancora, qualcosa di di-verso ogni giorno per prepararsi al meglio alla prova costume o semplicemente per divertirsi fa-cendo un po’ di movimento all’a-

ria aperta, perché - diciamocelo - chiudersi in palestra poteva an-che andar bene in inverno, ma in estate non se ne parla proprio. Per il dettaglio dei corsi, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.extateallatrucca.it. Il parco, però, non è solo il tempio estivo dello sport e delle sedute abbronzanti; la cosa bella è che lo si può vivere anche di notte: le serate firmate Sabotage sono solo uno dei format che avran-no la Trucca come propria sede, perché agitare le natiche a ritmo di musica sotto le stelle è molto più divertente - e meno soffo-cante - che farlo con un soffitto sulla testa. Così dicono, almeno; provare per credere.

Cocolele Green Village

Una grande novità per l’estate bergamasca è il Cocolele Gre-en Village, con sede al Parco Goisis, finora poco sfruttato per l’organizzazione di eventi. Dopo aver parlato della Trucca, è il ca-so di dirlo: il 2016 è l’anno della rivincita dei parchi e la cosa non potrebbe farci più piacere. An-che qui le iniziative sono tantissi-me: non solo sportive, ma anche musicali e culturali. Si terrà qui la rassegna gratuita “ParcoSceni-co”, organizzata dai ragazzi di #hashtag, nove appuntamenti

con nomi più o meno noti dello scenario musicale contempora-neo di qualità. Un bel modo per rilanciare una zona di Bergamo, ovvero il quartiere di Monteros-so, spesso snobbata; la posizio-ne lontana dalle abitazioni, poi, consente di allungare il coprifuo-co fino alle 2.30.

Edoné

Dopo aver vinto il bando per la gestione dello Spazio Giovani di Redona, i ragazzi di Edoné non si sono fermati nemmeno un se-condo. Ce la stanno mettendo davvero tutta e la programma-zione che hanno messo a pun-to per l’estivo 2016, in effetti, ha davvero dell’incredibile. Tornano gli Allegria Party che, come tradizione vuole, si terran-no ogni martedì fino a settem-bre, ma quest’anno una grande novità: viste le polemiche sol-levate per le scorse edizioni, la serata si arricchisce e si riempie, oltre che di sangria, di contenu-to, con concerti, associazioni, giochi sportivi, e via dicendo. Causa maltempo, il MICA mar-ket che era in programma per l’11 e 12 giugno è stato riman-dato al 23 e 24 luglio, nella spe-ranza che “mica può piovere per sempre”. Lo spazio Edoné diventerà una piazza in cui incontrarsi e tra-

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Natura, sport, giovani, cinema, teatro, musica. Iniziative e attività per chi finalmente vuole godersi l’estate

scorrere tutta la giornata, all’in-segna di Musica Intrattenimento Cibo e Arti (MICA è un acroni-mo), proprio come in un merca-to d’altri tempi che si rispetti. Ma queste sono solo alcune del-le chicche Edoné e per essere sempre aggiornati sugli eventi Edoné è consigliabile tener d’oc-chio la pagina Facebook, idea-le per non rischiare di perdersi qualcosa.

Orto Botanico e Valle d’Astino

E per gli amanti della natura? Beh, Bergamo è proprio una bel-la città per loro, vista la quantità di verde di cui possono godere i suoi cittadini. L’Orto Botanico e la Valle della Biodiversità ne so-no un esempio, e passarci del tempo durante la bella stagione si rivela sempre un’ottima idea, non solo per le location in sé, ma anche e soprattutto per le attivi-tà che vengono organizzate. In collaborazione con la Bibliote-ca Civica Antonio Tiraboschi, si terrà la rassegna “Villaggio Fra-gile”, serate di spettacoli, letture e musica ideate dall’Associazio-ne Culturale “La Vecchia Sirena” che si terranno fino al mese di agosto. In occasione del solsti-zio d’estate, invece, ha preso il via un ciclo di incontri all’ex mo-nastero di Astino con personalità

di spicco per riflettere su impor-tanti temi etici, sociali, economici e politici. Due percorsi espositivi si snodano poi per le sale dell’ex monastero: si tratta di “Il mona-stero restituito. Astino: la storia, i restauri, le opere ritrovate” vi-sitabile fino al 31 ottobre e della mostra fotografica “Luigi Ghirri. Pensiero paesaggio” aperta fino al 25 luglio, entrambe a ingresso gratuito. Per informazioni www.fondazionemia.it

Cascina Elav

Riaprono le porte della Cascina di via Muraschi, nel quartiere di Grumello del Piano, chiusa or-mai da decenni, grazie al nuovo progetto della Società Agricola Elav. Cibo di qualità, birre artigia-nali e teatro, questi i tre cavalli di battaglia su cui Elav ha deciso di puntare per la nuova avventura. La rassegna “Teatro in cascina” è partita il 20 giugno e prosegui-rà fino a fine luglio, per un totale di 5 incontri. Gli spettacoli de Il Teatro in Cascina si svolgeranno nell’ampia terrazza al primo pia-no. Gli spazi rurali della Cascina saranno a disposizione degli at-tori che interagiranno con loro per uno spettacolo doppio in cui la trama gioca con la scena e la scena si muoverà su supporti che non hanno mai conosciuto

il teatro prima d’ora. Centrale in ogni spettacolo proposto dalla Compagnia ATIR (Associazio-ne Teatrale Indipendente per la Ricerca) sarà la sperimentazio-ne, in una direzione ben precisa, quella del rapporto diretto col pubblico affinché lo spunto di-venti quello di riflettere insieme.

Lab 80 Cine Tascabile

Per la serie “il cinema non va in vacanza”, una rassegna di film all’aperto organizzata dal Teatro Tascabile di Bergamo in colla-borazione con il Lab 80, che si terrà nel suggestivo Chiostro del Carmine in città alta. Dal 18 ago-sto al 3 settembre sono in pro-gramma 13 proiezioni, articolate in due diversi percorsi tematici: “Sipari femminili” e “Shakespe-are in movie”. Da Woody Allen a Godard, da Bergman a Kurosa-wa, la programmazione intende spaziare in lungo e in largo nella storia del cinema, per far sì che i temi ne escano arricchiti e che ogni tipo di pubblico, da quello più mainstream a quello più sofi-sticato, fino ai cinefili più incalliti, possa rimanere soddisfatto.Per un calendariocompleto e dettagliato:www.bergamoestate.it

Laura Spataro

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www.infosostenibile.it Numero 54 - Luglio/Agosto 2016

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Un nuovo concetto di ristora-zione vegana, vegetariana e biologica con consegna a do-micilio. Si chiama Goodfood veg, progetto ideato da Mirko Ronzoni, giovane e talentuo-so chef bergamasco già noto al grande pubblico per aver vinto l’edizione 2015 di Hell’s Kitchen, reality culinario anda-to in onda su Sky Uno.

Cos’è goodfood Veg?È una nuova idea di ristorazio-ne veg e bio con consegna a domicilio. Ogni giorno, nel no-stro laboratorio, cucino menù differenti senza dimenticare un tocco di fantasia per offri-re una soluzione alimentare gustosa e leggera in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Solo materie prime selezionate, ricercate e di al-ta qualità; attenzione anche al benessere dell’ambiente, sce-gliendo solo packaging riciclati e biodegradabili e la consegna a domicilio in bicicletta, offren-do così anche un servizio eco sostenibile.

Come nascequesto progetto?In un mondo in cui il consumo di carne è ancora particolar-mente marcato, ho scoper-to un universo di sapori e di possibili abbinamenti culina-ri. Ho pensato quindi di sen-sibilizzare le persone verso un’alimentazione etica e di far conoscere una nuova “costo-la” della ristorazione, mangia-re bene e vario anche senza utilizzare prodotti di origine animale. Mangiare veg non si-gnifica sacrificare il gusto. An-zi. Provare per credere!

Vi rivolgete quindi soloa vegani e vegetariani?Assolutamente no! Il messag-gio che vogliamo far passare è che il cibo veg è rivolto dav-vero a tutti, adulti e bambini. È molto facile confondere la filo-sofia di vita vegana con il cibo vegano, ovvero quello che non prevede l’utilizzo di carne e pe-sce e di tutti i loro derivati. Tutti i piatti possono essere veg se non contengono ingredienti di origine animale, quindi anche quelli che mangiamo quotidia-namente come ad esempio la pasta al pomodoro o persino

le patatine fritte.

È possibile ordinare tramite la vostra app?Esatto! Scaricando la nostra App “Goodfood veg” sia per

Apple che per Android, è pos-sibile visionare i menù pro-posti, fare l’acquisto e inviare l’ordine specificando il luogo di consegna. Il pagamento si può effettuare con carta di

credito oppure direttamente alla consegna. Per una mi-gliore gestione organizzativa, preferiamo ricevere gli ordini almeno il giorno prima della consegna, è comunque pos-

sibile ordinare il pranzo entro le 10,30. Per chi non avesse di-mestichezza con la tecnologia può anche telefonare al nume-ro 392 7685841 per effettuare il proprio ordine o avere infor-mazioni.

Quali zone raggiungete con le consegne?Le consegne, vengono effet-tuate in bicicletta in tutta Ber-gamo città. Sono previste, inoltre, consegne persona-lizzate nella prima e seconda fascia della provincia e gra-dualmente ci allargheremo ulteriormente. Sul nostro sito www.goodfoodveg.com si trovano nel dettaglio tutti i pa-esi che raggiungiamo con la consegna. È comunque sem-pre possibile ritirare il proprio ordine direttamente presso il nostro laboratorio di viale Giu-lio Cesare 29 a Bergamo.

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Sarà centrata sulla sostenibili-tà quest’anno la manifestazio-ne ViviRomano che si terrà nel weekend del 10 e 11 settembre lungo le vie porticate del centro storico di Romano di Lombar-dia: la giornata di domenica ve-drà difatti coinvolte le principali realtà del territorio attive nell’am-bito della promozione e tutela dell’ambiente, della biodiversità, di prodotti tipici e a filiera corta, insieme a tutte le eccellenze e i negozi di vicinato della cittadina della bassa bergamasca.Dopo la tradizionale marato-na gastronomica, organizzata dall’associazione “I negozi di Romano”, e dall’Amministrazio-ne comunale, che avrà luogo il sabato sera per le vie del centro, domenica 11 settembre tocche-rà alla sostenibilità farsi strada tra stand ed esposizioni a tema, la-boratori e un convegno sul valo-re dei nostri consumi alimentari e dei nostri stili di vita, a sostegno di una società e un’economia ecologica e solidale, più atten-ta all’ambiente e alle persone. Alle 10.30 in piazza Roma, alla presenza dell’autrice, si terrà la presentazione del libro “Il con-sumo critico”, edizione Il Muli-no, scritto da Francesca Forno e Paolo R. Graziano. La docente Francesca Forno insegna Fon-damenti di sociologia e Socio-logia dei consumi all’Università di Bergamo, è autrice di altre pubblicazioni tra cui “La spesa a pizzo zero. Consumo critico e agricoltura libera” (Altrecono-mia, 2011) ed è ricercatrice attiva nella rete bergamasca di Cittadi-nanza Sostenibile. Insieme a lei discuteranno rappresentanti di associazioni ed enti del territo-rio in prima fila nel campo della sostenibilità. Anche a Romano esiste una folta schiera di per-sone e gruppi che lavorano e si spendono a sostegno di queste tematiche, negli ambiti più diver-si, come si è potuto notare nella serie di incontri svolti nel mese di maggio dal titolo “Alimenta-zione, ambiente e biodiversità” e proposti dal mensile infoSO-Stenibile: dalla green economy al volontariato, dalle cooperative

biologiche e sociali ai Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), da Le-gambiente al Parco del Serio, dai negozi locali alle aziende agrico-le e alle scuole. A questo propo-sito nei mesi di aprile e maggio la nostra testata e la cooperativa sociale Cauto hanno proposto nelle scuole medie di Roma-no un progetto di educazione alimentare e alla sostenibilità: “Adotta un prodotto. Dal campo al piatto il cibo racconta la sua storia”. Domenica 11 settembre i lavori preparati dai ragazzi ver-

ranno esposti nel centro storico, attorniati dai numerosi stand dei negozi di Romano e da alcune aziende emblema della green economy. Dopo la conferenza si potranno seguire laboratori del gusto con prodotti tipici, mentre durante tutta la giornata si ter-ranno alcune iniziative collatera-li, per tutti i gusti e le età. Durante ViviRomano saranno esposte le opere del concorso indetto dal circolo artistico Il Romanino dal titolo “Siamo il mondo: rinasce-re nella solidarietà” in occasione

del 15° an-niversario dall’attacco delle Tor-ri Gemelle. Il concorso è rivolto ad artisti e appassionati d’arte di ogni età, che vogliano rappre-sentare la capacità di resilienza dimostrata dalla popolazione mondiale di fronte ad attentati terroristici e soprusi perpetrati a danno degli innocenti. Per info e iscrizioni su www.ilromanino.org.In programma anche la premia-zione del Photocontest organiz-zato dal gruppo Giovani Avis sul tema del “Dono” aperto a tut-ti gli appassionati di fotografia da 0 a 40 anni. Sono ammesse

fotografie analogiche digitali o scattate con smartphone: iscri-zioni entro il 27 agosto. Per in-formazioni e adesioni [email protected]. La giornata avrà un ulteriore sviluppo in serata, con la cooperativa La Gaspari-

na di Sopra che propor-rà dalle 19 una cena a buffet preparata con prodotti a Km 0 di Cascina Gasparina. Alle ore 21, sempre presso la Cooperati-va Gasparina vi sarà

la quinta e ultima pro-iezione di “Revenant” all’interno del ciclo Cinema all’aperto orga-nizzato con il Comune di Roma-no di Lombardia. Nella mattinata di sabato 9 luglio la Cooperativa Sociale Gasparina di Sopra ha organizzato un evento di pre-sentazione del punto vendita aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 in via Dante Alighieri 190 a Romano. La cooperativa ha inol-tre iniziato una collaborazione con la cooperativa Amandla per la vendita presso il proprio punto vendita di prodotti del Commer-cio Equo e Solidale.

ViviRomano SOStenibilmenteTra ambiente, gusto e solidarietàDomenica 11 settembre la presentazione delle eccellenze del territorio, delle associazioni green e delle realtà solidali con tante iniziative collaterali

Il Consumo CriticoFair trade, ecovillaggi, transition towns, banche del tempo, slow fashion: è il vocabolario del consumo critico, in cui contano non solo il prezzo e la qualità dei prodotti ma anche il comportamento dei produttori e la sostenibilità ambientale e sociale della filiera produttiva. Una rivoluzione degli stili di vita, che può trasformare i processi decisionali promuovendo la capacità di creare nuovi legami di solidarietà dentro e fuori il mondo del lavoro.

autori: Francesca Forno e Paolo R. Grazianoedizione: Il Mulino

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All’Happening delle Cooperative, la presentazione pubblica del processodi costituzione della prima rete dell’agricoltura bio-sociale lombarda

Verso il bio-distretto socialeBergamoSOStenibile

Si trovano ormai in quasi tutte le regioni d’Italia, dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige e ne stanno nascendo sempre di nuovi. Si tratta dei bio-distretti, aree ge-ografiche nelle quali agricoltori, cittadini, operatori turistici, as-sociazioni e pubbliche ammini-strazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal mo-dello biologico di produzione e consumo. Un’idea partita dal Ci-lento nel 2009 e giunta, regione per regione, fino alla provincia di Bergamo, che ha recentemente assunto il ruolo di pioniera dando vita al primo distretto bio sociale

della Lombardia. Al Lazzaretto di Bergamo, lo scorso 15 giugno, in occasione del Happening delle Cooperative Sociali, di fatto si è tenuta la prima presentazione pubblica dell’iniziativa. L’evento è stato reso possibile dalla col-laborazione fra Rete Agricoltura Sociale Lombardia, l’Associa-zione italiana per l’agricoltura biologica (AIAB), la Provincia di Bergamo e la Regione Lombar-dia stessa e ha fatto da prelu-dio alla costituzione ufficiale del progetto, prevista per quest’au-tunno, che ha coinvolto finora una ventina di realtà del territorio bergamasco. Agricoltura biolo-

gica ma non solo: questo tipo di aziende e di cooperative molto spesso sono attive anche nel-le forme di inclusione sociale e lavorativa e per questa caratte-rizzazione il bio-distretto è stato denominato “sociale”. Gli obiet-tivi di questa rete riguardano la valorizzazione di pratiche virtuo-se, già messe in atto dalle singole aziende agricole e cooperative, in modo da poter aumentare la risonanza delle proprie istanze e ottenere l’attenzione e il soste-gno di enti e istituzioni. Il bio-di-stretto dovrebbe fungere da vera e propria rete di sostegno alle aziende bio-sociali e costituire

un centro servizi per le aziende agricole, in grado ad esempio di reperire risorse o di provvedere all’acquisto macchinari e stru-mentazione in condivisione, così come di altri prodotti e servizi fa-cendo leva su una maggiore for-za contrattuale. Sinergie possibili anche nell’ambito della comuni-cazione e promozione, nonché per la partecipazione congiunta a gare d’appalto, mense sco-lastiche e servizi in generale. Possibile anche il sostegno al-la creazione facilitata di nuove start-up da parte di giovani im-prenditori, magari coinvolti nei temi della sostenibilità fin dai primi anni dell’istruzione. Deter-minante infine il coinvolgimento dei comuni e della Provincia di Bergamo, presente al tavolo di lavoro. Nonostante la messa in atto di un tale percorso si pro-spetti non semplice, Diego Fora-stieri coordinatore del progetto, si dichiara fiducioso: «l’iniziati-va sta riscontrando una grande partecipazione da parte dei soci e anche di Comuni che chiedono di entrare nel bio-distretto. Stia-mo lavorando da circa un anno tra mappatura e organizzazio-

ne, ma avremo la necessità di essere molto concreti fin da su-bito. Anche nel rapporto con im-prenditori agricoli, perché l’unica criticità è l’ambizione stessa del progetto: quella di mettere in rete le varie organizzazioni del territo-rio e farle lavorare insieme, con-cretamente e operativamente».«Il progetto di bio-distetto sociale assume ancora più importanza se lo collochiamo all’interno di un dibattito crescente –commen-ta Francesca Forno, docente dell’Università di Bergamo e stu-diosa di questi fenomeni sociali, nell’ambito del consumo critico e dei rapporti tra cibo e territori-. Si tratta della messa in pratica, sul territorio bergamasco, di un nuovo modo di pensare che sta coinvolgendo sempre più per-sone. Sempre di più si prende consapevolezza dell’importanza di riconnetterci ai luoghi in cui vi-viamo come fonte del cibo che mangiamo, dell’acqua che be-viamo e dell’aria che respiriamo. Sul buon esito di questo progetto conterà molto la sua capacità di sapersi mettere in rete con altre esperienze che hanno contribui-to alla diffusione di questa nuova cultura. Il periodo sembra pro-pizio e favorevole e va sfruttato perché – così come accade in al-tre città italiane – queste espres-sioni spontanee stanno trovando un importante alleato nelle istitu-zioni e nelle comunità locali, fa-vorendo il ricongiungimento dei propri cittadini con la terra, le proprie colture, i propri paesaggi attraverso progetti di filiera corta e il consumo responsabile».

Irene Triggiani Diego Moratti

Un’idea partita dal Cilento nel 2009 e giunta, regione per regione, fino alla provincia di Bergamo, che ha recentemente assunto il ruolo di pioniera dando vita al primo distretto bio sociale della Lombardia

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“The Floating Piers”, la passerel-la galleggiante che ha collegato dal 18 giugno al 3 luglio la spon-da bresciana del lago d’Iseo dal comune di Sulzano all’isola la-custre più alta d’Europa, Monte Isola, è senza ombra di dubbio uno dei fenomeni artistici dell’an-no. Superando ogni aspettativa, solo nel primo giorno di aper-tura, la passerella ha ospitato circa 55 mila persone e in sole due settimane è giunta alla cifra record di 1,2 milioni di visitatori desiderosi di camminare lette-ralmente sulle acque. Impossibi-le non imbattersi nei vari social in selfie dallo sfondo “giallo da-lia” del telo che ha attraversato la suggestiva cornice del lago d’I-seo. Difficile anche stilare la lista degli innumerevoli turisti e delle celebrità che sono giunte da ol-treoceano per visitare l’opera. L’ideatore dell’opera è l’artista bulgaro-americano Christo Vla-dimirov Yavachev, meglio cono-sciuto come Christo, uno degli esponenti di maggior rilievo in-

ternazionale della Land Art, una forma d’arte nata negli Stati Uniti verso la fine degli anni ’60 che si applica a vasti contesti ambien-tali. La gestazione dell’opera par-te dal legame dello stesso artista con la storica famiglia bresciana Beretta, produttrice d’armi, ap-passionata d’arte contempo-ranea e proprietaria dell’isola di San Paolo, anch’essa destinata a essere “circumnavigata” dalla passerella. Christo, colpito dalla bellezza del lago ma soprattut-to dal fatto che non fosse preso d’assalto dal turismo, ha iniziato, autofinanziandosi, la realizzazio-ne di “The Floating Piers”. L’in-gente affluenza ha comportato un grande sforzo da parte delle amministrazioni locali e non so-no mancate code chilometriche e disagi nei piccoli comuni che mai prima d’ora erano stati chia-mati a gestire un tale flusso di turisti. Un vero e proprio “caso” culturale in Italia, abituati come siamo a storcere il naso e diser-tare certi appuntamenti con l’ar-

te contemporanea, oltre a non pensare che il turismo culturale possa esistere anche in località diverse dalle grandi città. «Chri-sto ha fatto il miracolo...» sono state queste le parole di Fiorel-lo Turla, sindaco di Monte Isola, una piccola perla immersa nel lago che, senza l’apporto della passerella, rischiava di sprofon-dare, insieme alle sue tradizioni secolari, nel completo oblio.Nonostante il grande successo di pubblico che ha riconosciuto all’esperienza della passerella un valore stra-ordinario, non so-no mancate aspre critiche fra cui la stroncatura del noto storico dell’arte Philippe Daverio che l’ha definita «un’alternativa alle sagre

di paese...», non riconoscendole nessuna valenza artistica ma so-lo di eccellente operazione di co-municazione. Quanto a Vittorio Sgarbi, pur valutando positiva-mente l’opera nel suo comples-so, ha messo in guardia dal rischio che l’opera rimanga solo «una passerella verso il nulla, se chi si reca a visitarla non coglierà l’occasione per approfondire la conoscenza artistica e culturale del territorio circostante». Parole poco lusinghiere anche dal noto meteorologo Luca Mercalli che non ha esitato a definire la pas-serella come un «delirio galleg-giante. Il trionfo dell’usa e getta, del superfluo costoso e dell’artifi-cializzazione della natura», conti-nua Mercalli, che ha sottolineato anche il rischio di un rilascio di composti tossici nelle acque del lago e la mancanza, a suo avvi-so, di un’adeguata trasparenza circa la natura dei materiali im-piegati per l’installazione dell’o-pera. Calato il sipario sull’opera è l’artista stesso che, in occasione

del congresso ICOM-Internatio-nal Council of Museums- a Mi-lano (3-9 luglio), ha riservato un commento al suo operato soste-nendo che «L’opera d’arte vera non sono i Piers (pontili), ma il viaggio: chi c’è andato, la porte-rà con sé nella propria mente». Christo, fedele ai principi della Land Art, ha escluso che l’ope-ra, per sua stessa natura “transi-toria”, torni percorribile in futuro. «Tutto finisce nella vita. La cosa importante di questi progetti è che prima o poi finiscono, nes-suno può possederli. La libertà non è possesso» ha concluso l’artista, ribadendo che della sua opera rimarrà solo il ricordo, sia personale che collettivo, ol-tre che un esempio di gestione partecipata del territorio. Il va-lore dell’arte contemporanea o dell’architettura del paesaggio quale possibile veicolo di pro-mozione culturale di un territorio, seppure interessante, in realtà è solo uno degli aspetti emersi con forza dalla realizzazione di

#Floating PiersOpera d’arte o evento mediatico, cultura o turismo, valore esperienziale o esaltazione dell’effimero, paesaggio o artificialità?Tutti in fila sulla passerella galleggiante alla scoperta della “Land Art”

BresciaSOStenibile

The Floating Piers, Lago d’Iseo18 giugno / 3 luglio 2016

“L’opera d’arte vera non sono i Piers (pontili), ma il viaggio: chi c’è andato, la porterà con sé nella propria mente”

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Floating Piers, che ha acceso opinioni spesso contrastanti in diversi ambiti. Sicuramente per una valutazione artistica non su-perficiale occorre per prima co-sa inserire questa opera-evento all’interno del contesto culturale della Land Art e di un ricercato, e tutt’altro che banale, percor-so artistico dell’autore. Tuttavia il dibattito sullo statuto estetico dell’opera e sulla contempora-neità del gesto artistico di Chri-sto resta inevitabilmente aperto, approfondito dai commenti dei critici d’arte e vitalizzato dalle opposte impressioni dei fruitori di quest’esperienza. Ma nel ma-re - pardon, lago - delle galleg-gianti ed effimere opinioni che si succederanno, rimaniamo con un’unica certezza di fondo, de-cretata da qualcuno che di arte e di contrasti se ne intendeva: «C’è al mondo una sola cosa peggio-re del far parlare di sé: il non far parlare di sé».

Paola Angeretti

#Floating PiersOpera d’arte o evento mediatico, cultura o turismo, valore esperienziale o esaltazione dell’effimero, paesaggio o artificialità?Tutti in fila sulla passerella galleggiante alla scoperta della “Land Art”

Dell’infingimento. Quello che noi crediamo di sapere della fotografia - Lissone (MB) - MAC. Fino al 20 luglio 2016Edward Hopper - Bologna - Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni. Fino al 24 luglio 2016Aldo Rossi. La finestra del poeta (opera grafica 1973-1997) - Bergamo - GAMeC. Fino al 24 luglio 2016Eadweard Muybridge (1830-1904). Alle origini del movimento - Milano - Galleria Creval. Fino al 31 luglio 2016Studio azzurro. 35 anni di immagini sensibili - Milano - Palazzo Reale. Fino al 4 settembre 2016Joan Mirò. La forza della Materia - Milano - MUDEC. Fino all’11 settembre 2016

William Klein - Milano - Palazzo della Ragione Fotografia. Fino all’11 settembre 201621st Century. Design after Design. XXI edizione della Triennale di Milano. Fino al 12 settembre 2016W. Woman in Italian Design - Milano - Triennale - Fino al 12 settembre 2016Design behind Design - Milano - Museo diocesano. Fino al 12 settembre 2016Christo and Jeanne-Claude. Water projects - Brescia - Museo di Santa Giulia. Fino al 18 settembre 2016Maria Callas. The exhibition - Verona - Arena Museo Opera (Amo). Fino al 18 settembre 2016Marylin Monroe. La donna oltre il mito

- Torino - Palazzo Madama. Fino al 19 settembre 2016. Emilio Insgrò - Milano - Palazzo Reale. Fino al 25 settembre 2016Giovanni Gastel per Rolling Stone. Le 100 facce della musica italiana - Monza - Villa Reale. Fino al 25 settembre 2016 Daido Moriyama in color - Milano - Galleria Franca Sozzani. Fino al 10 novembre 2016Nella mente di Vincenzo Scamozzi. Un intellettuale architetto al tramonto del Rinascimento - Vicenza - Palladium Museum. Fino al 20 novembre 2016Sol LeWitt - Milano - Studio Gian Galezzo Visconti. Fino al 25 novembre 2016Escher - Milano - Palazzo Reale. Fino al 22 gennaio 2017

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Mostre in Lombardia luglio/agosto2016;

Christo è lo pseudonimo di Christo Vladimirov Yavachev , nato nella cittadina bulgara di Gabrovo nel 1935. Non si può però parlare di Christo senza Jeanne-Claude Denat de Guillebon - sua storica compagna di vita e di lavoro, scomparsa nel no-vembre del 2009. Perché se è vero che Christo ha iniziato a creare da solo le sue particolarissime opere, i veri capolavori sono iniziati ad arrivare dopo l’incontro con Jeanne-Claude, dando vita a uno dei binomi più famosi della storia dell’arte. Esponente del Noveau realisme, Christo ha iniziato, sulla fi-ne degli anni ’50, a “impacchettare” oggetti, per passare poi insieme a Jeanne-Claude a opere sempre più monumentali, lavorando su grandi edifici e vastissime porzioni di terreno, dando inizio, di fatto, alla Land Art. La loro arte ha sempre viaggiato su un doppio binario: da un lato, mettere in luce e dare rilievo al paesaggio, dall’altro nascondere dalla vista edi-fici e monumenti solitamente sotto l’occhio di tutti, impacchet-tandoli con migliaia di metri quadri di tessuti di vario tipo. I casi più famosi sono ad esempio l’imballaggio del Pont Neuf a Pa-rigi nel 1985 o del Reichstag (Parlamento) di Berlino nel 1995. Operazioni monumentali, quasi sempre autofinanziate, grazie alla successiva vendita dei disegni, dei bozzetti, delle foto, uni-ca traccia tangibile di queste gigantesche performances.

Chi è Christo

Con la definizione di Land Art (dal titolo di un film del tede-sco Gerry Schum del 1969) si identifica la tendenza artistica, inaugurata negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni ’60, a operare in grandi spazi naturali e incontaminati: deserti, la-ghi, canyon, praterie, montagne, campi innevati. Gli artisti che si rifanno a questo movimento recuperano il legame con la natura non con uno scopo ornamentale o romantico, ma in-tervenendo su di essa modificandola e apportando un tratto caratteristico del loro passaggio. L’artista esce dallo spazio tradizionale della galleria o del museo e interviene direttamen-te su vasti territori. In generale si può dire che l’espressione Land Art indica una corrente che, partendo da un progetto concettuale di “rimodellazione” del paesaggio, vuole arriva-re a una esperienza della realtà modificata che induca una maggior consapevolezza dell’essere uomini nel contesto na-turale, provocando così un’inusuale percezione della scala di rapporti tra uomo e spazio. Tutto ciò all’insegna dell’effimero, della durata limitata, poiché di tutto, resterà alla fine solo una traccia documentale.

Imballaggio del Pont Neuf - Parigi (settembre 1985)

Che cos’è la Land Art

Christo e Jeanne-Claude a Central Park - New York, (febbraio 2005)

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BresciaSOStenibile

In estate vorreste fare qualcosa di divertente e alternativo che vi permetta di staccare dalla solita routine? Non è necessario anda-re troppo lontano per trascorrere momenti rilassanti e di svago: il calendario degli eventi di Bre-scia e provincia è ricco di appun-tamenti che vi consentiranno di vivere a pieno le vostre giornate estive con proposte sempre ori-ginali.Sul lago di Iseo, tra Sarnico (Bg) e Paratico (Bs), dal 28 al 31 lu-glio si terrà la 17° edizione del Festival internazionale dell’arte di strada, il “Sarnico Busker Fe-stival”. Una kermesse con 160 artisti, oltre 50 compagnie pro-venienti da tutto il mondo e più di 250 spettacoli di acrobatica aerea, cirque nouveau, danza contemporanea, teatro urbano e di figura e, nel centro storico, ca-ricaturisti, ritrattisti, spray artist, indovini e cartomanti. Tra negozi aperti fino a mezzanotte e il mer-catino del Busker, ci si potrà an-che sbizzarrire con lo shopping. Tra gli eventi più attesi domenica 31 luglio, alle ore 10.30, torna la “Battaglia dei cuscini” organiz-zata dalla Compagnia Melaran-cio in piazza XX Settembre, che si trasformerà in un grande, colo-rato e allegro campo di battaglia, e “Ludopuzzle” sul Lungolago da venerdì 29 a domenica 31, un laboratorio spagnolo dedica-to all’ideazione e realizzazione di giochi educativi in legno. Da quest’anno il programma del Festival internazionale dell’arte di strada si può consultare an-che online sul sito web dedicato,

www.sarnicobuskerfestival.it.Sarnico ospiterà anche “La Cit-tadella del Busker”, a cura del Gruppo Arti e Mestieri di Villon-go, un magico mondo antico allestito tra le suggestive vie del Borgo storico per conoscere e scoprire da vicino le arti e i me-stieri della tradizione.A Brescia, invece, fino al 29 luglio ci saranno diverse occasioni per tenersi in forma all’aperto con “Sport al Parco”, l’iniziativa del Comune che trasforma le aree verdi in palestre a cielo aper-to. La partecipazione ai corsi è gratuita, non è necessaria l’iscri-zione e gli aderenti all’iniziativa potranno presentarsi nei giorni e negli orari indicati presso il punto di ritrovo segnalato con apposito cartello posizionato in ciascuno dei parchi interessati: Parco Ca-stelli e il Parco dell’Acqua con le lezioni di pilates, Jan Palach con ginnastica per adulti e anziani e tai chi, Ducos con pilates, yoga e ginnastica per adulti e anzia-ni, Peppino Impastato con yoga, Tarello con l’avviamento base al-la corsa, Pescheto con il nordic walking, i Giardini di via Sarde-gna con il tai chi, il Parco delle stagioni e il Parco La Vecchia con ginnastica per adulti e an-ziani. Gli insegnanti saranno in-dividuabili da t-shirt riportanti la dicitura “Sport al Parco”.Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al Settore Partecipazione del Comune di Brescia al numero 030 2978272.Spostandoci verso il Lago di Garda, a Salò, fino al 6 novem-bre, presso il MuSa (via Brunati

9), sarà possibile visitare la Mo-stra “Da Giotto a De Chirico”, un progetto di Regione Lombar-dia. Comprese nel biglietto d’in-

gresso anche le audioguide con commento del professor Vittorio Sgarbi, ideatore e curatore della mostra.

Per maggiori informazioni:www.museodisalo.it

Iolanda Stanzione

L’estate bresciana Dalla battaglia dei cuscini allo Sport al Parcopassando per artisti di strada, Giotto e De Chirico

Stufi delle solite conferenze stampa ingessate da schemi consolidati nel tempo, a tratti noiose, serie o troppo istituzio-nali? Allora avreste dovuto ve-dere all’opera una squadra di oltre sessanta bambini alle pre-se con una conferenza stampa decisamente originale e colora-ta. L’8 giugno tre classi quarte della scuola primaria “Alberti” dell’Istituto comprensivo 1 di Montichiari (Bs) hanno portato a termine brillantemente l’ar-duo compito di cui erano stati investiti poco meno di un me-se prima: a coronamento di un percorso laboratoriale di educa-zione agro-alimentare seguito in classe, avrebbero dovuto mo-strarne pubblicamente gli esiti, sotto forma, per l’appunto, di conferenza stampa. Il progetto oggetto di tale presentazione è stato “Adotta un prodotto. Dal campo al piatto: il cibo rac-conta la sua storia” realizza-

to dagli operatori del settore educazione ambientale della Cooperativa sociale Cauto, in collaborazione con infoSOSte-nibile, che da gennaio a giugno 2016 ha coinvolto 30 classi delle scuole primarie e secondarie di I grado nei comuni di Castiglio-ne delle Stiviere (Mn), Montichia-ri, Manerbio, Desenzano (Bs) e Romano di Lombardia (Bg). Grazie al sostegno della Dire-zione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, tramite un bando a cura di Ersaf Lombar-dia, alcuni 6essenziali concetti hanno fatto il giro nelle scuole in-teressate: si è parlato di stagio-nalità e provenienza dei prodotti, di biodiversità, dell’importanza di un’alimentazione sana e so-stenibile per le persone e per l’ambiente. Ogni classe poi ha adottato un prodotto locale di stagione, approfondendone la conoscenza fino a sperimen-tarne i possibili impieghi in cu-

cina: si sono scopeti così sapori a volte mai provati prima. Come restituzione finale del progetto i collaboratori di infoSOStenibi-le hanno proposto a studenti e insegnanti di raccontare quan-to appreso in chiave giornalisti-ca tramite articoli di giornale o conferenza stampa. Optando per questa seconda scelta, le classi quarte dell’IC1 di Mon-tichiari hanno organizzato nei minimi dettagli (spedizione inviti inclusa) e animato la conferenza stampa nella mattinata di mer-coledì 8 giugno in una Sala con-sigliare gremita e vociante. Con grande dedizione e impegno di maestri e bambini, al cospetto delle famiglie (e di qualche gior-nalista) è stato presentato così il progetto: a succedersi nel rac-conto, le voci di ciascun alunno delle tre classi, accompagnate da cartelloni, fumetti, rime, il tut-to realizzato in tempi record, per un risultato di grande effetto!

Le classi 4a A, B e C della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo 1 di Montichiari hanno presentato gli esiti di “Adotta un prodotto”

Conferenza stampaa più voci

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Si chiama Piattaforma del-le Conoscenze (pdc.minam-biente.it) ed è nata con l’intento di mettere a sistema tutte le buone pratiche per l’ambien-te e il clima a livello naziona-le, su iniziativa del Ministero dell’Ambiente. Lanciato uffi-cialmente lo scorso 14 giugno, questo sito web contiene le schede tecniche dettagliate di progetti virtuosi nei principali settori tematici ambientali -ri-fiuti, natura e biodiversità, ac-qua, ambiente urbano, clima, energia, suolo e uso efficiente delle risorse- con i relativi ri-sultati raggiunti. Comprende

poi un’area dedicata alla nor-mativa ambientale, nazionale e comunitaria, e una sezione riservata ai programmi di fi-nanziamento che prevedono sovvenzioni di azioni nei settori dell’ambiente e del clima, co-sì da permettere a chi volesse usufruirne un aggiornamento costante in tema di sistemi e tecnologie ambientali.

Un collettore di idee che hanno buone gambe

In Italia sono numerosi i pro-getti che, grazie a finanzia-menti della Commissione europea (LIFE, CIP Eco Inno-vazione, CIP Europa Intelli-gente Energia, VII Programma Quadro di Ricerca), hanno potuto sperimentare con suc-cesso soluzioni in materia di ambiente, dando il proprio contributo all’attuazione e al-lo sviluppo delle politiche e della legislazione dell’Unione. Progetti che spesso possono camminare ormai sulle pro-prie gambe ed essere esempi virtuosi e replicabili. La Piatta-forma delle Conoscenze vuole

essere proprio uno spazio di condivisione di queste buone pratiche, a disposizione di tutti quei soggetti pubblici e priva-ti che programmano investi-menti in campo ambientale, offrendo metodi, tecniche e modelli già sperimentati a li-vello locale e potenzialmente replicabili. Tutto ciò nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’uti-lizzo dei finanziamenti pubblici e aumentarne l’impatto.

Now - No More Organic Waste, firmato Cauto

Nell’elenco delle buone pra-tiche presentate sulla Piatta-forma delle Conoscenze, in tema di rifiuti c’è anche NOW, il progetto europeo di Cauto. Now sta per No More Organic Waste (non più frazione orga-nica) e si tratta di un piano per la gestione integrata dei rifiu-ti della Gdo, con particolare attenzione per la frazione or-ganica, recuperabile e riutiliz-zabile a scopo sociale. È stata avviata con successo nel 2010 l’esperienza della cooperativa sociale bresciana che da oltre un quarto di secolo converte

le opportunità offerte dall’ambiente in per-corsi di inserimento lavorativo e di eman-cipazione sociale per chi vive in condizioni di emarginazione e di-sagio. Il progetto di-mostra, con risultati e riconoscimenti nazio-nali e internazionali, di essere un modello vir-tuoso, trasferibile, re-plicabile e sostenibile, con impatti fortemen-te positivi, in tema di prevenzione, riduzione e gestione di sprechi alimentari. A confer-marlo anche i diversi appuntamenti conve-gnistici che negli ultimi tempi hanno rivolto la loro attenzione a que-sto progetto, quale esperienza emblema-tica nell’attuazione di una reale economia circolare, collaborativa e di prossimità. Così Now è stato a Siracusa l’8 aprile scorso al convegno “Verso un’Economia Circo-lare a Rifiuti Zero”, al conve-gno dell’ATS sul tema “Cibo

e scuola” il 26 maggio; il 28 maggio con una doppia pre-senza al Festival dell’Ambiente di Bergamo e sul territorio di Reggio Emilia, presso il Social Cohesion Day e a Milano il 27 e il 28 giugno, come progetto selezionato dalla Commissio-

ne Europea, per il meeting sul te-ma dell’Economia Circolare, nell’ambi-to della Piattaforma di progetti LIFE.

A. G.

L’esperienza di Cauto buona pratica della Piattaforma delle Conoscenze

Economia di coesione, circolare,di prossimità

“Nell’elenco delle buone pratiche presentate sulla Piattaforma delle Conoscenze, in tema di rifiuti c’è anche NOW, il progetto europeo di Cauto”

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Per l’estate 2016 la provincia di Como si accende con un ricco programma di eventi. Musica, arte, manifestazioni gastronomi-che e rassegne legate al territo-rio si avvicenderanno, offrendo a tutti l’opportunità di vivere pia-cevoli serate sulle sponde del la-

go Lario. Fino al 17 luglio la 9a edizione del Festival Como Città della Musica si snoderà tra i me-andri dell’amore. Una rassegna dedicata al sentimento universa-le per antonomasia che, in con-comitanza col bicentenario del Teatro Sociale di Como AsLiCo, coinvolgerà il pubblico e la città. L’atteso appuntamento estivo proseguirà con eventi musicali e di danza, durante i quali artisti di fama internazionale porteranno sulle sponde del lago la magia dell’orchestra. Ci saranno poi i pomeriggi musicali di Igor Riva, diretti dal maestro Mario Ron-cuzzi; il 10 luglio Eleonora Abba-

gnato, Danseuse Étoile al Ballet de l’Opéra National de Paris e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, inter-preterà la Camen di Bizet; men-tre il 15 luglio sarà l’entusiasmo di Gianna Nannini ad animare l’Arena Teatro Sociale. A con-

clusione della rassegna, il 17 lu-glio, Michael Nyman proporrà un concerto di solo piano dei brani che lo hanno reso celebre. Tra le rassegne artistiche legate al terri-torio di Como ricordiamo le gran-di mostre di Villa Olmo che, dal 18 luglio al 29 novembre, aprirà i battenti ai visitatori interessati ai grandi nomi dell’arte come Gior-gio De Chirico e Andy Warhol, legati al territorio lariano. Per tutto il mese di luglio, lo Spazio Arte&Arte presenterà la mostra personale “Transiti” di Giuseppe Coco e dal 31 luglio al 30 otto-bre per la quindicesima edizione della Triennale Internazionale di

Lodz le opere di Mimmo Totato. Villa Carlotta a Tremezzo pro-pone invece un ricchissimo ca-lendario di eventi durante i quali l’arte viene presentata e indagata in ogni sua sfaccettatura. Per gli amanti della storia il Palio di Ba-radello offrirà uno spunto per ap-

profondire la conoscenza della provincia di Como. Dal 28 agosto al 17 settembre il corteo storico, le gare di luci, carriole e tiro alla fune mostreranno il volto antico della città, che sarà arricchito dalla scoperta delle pietanze ti-piche del lago. Anche i mercatini di antiquariato, enogastronomici e dell’artigianato offriranno per tutto il mese di luglio l’occasio-ne di immergersi nella storia del luogo, assaporando il gusto dei cibi e della storia lungo le mura di Como e tra le vie più suggestive del lungolago.

Ilaria D’Ambrosi

Dal 30 settembre al 2 ottobre 2016, l’ottava edizione di Orti-colario, l’evento dedicato alla passione per il giardino, luogo ameno per eccellenza grazie all’innata bellezza ed eleganza. A ospitare la manifestazione, Villa Erba (Cernobbio, Lago di Como) che rimarrà aperta dal-le 9 alle 19.30 il 30 settembre e l’1 ottobre, mentre dalle 9 alle 19 domenica 2 ottobre. Tito-lo di quest’anno “Il risveglio” e il simbolo della manifestazione sarà l’anemone, fiore del ven-to. Passeggiando nel Parco di Villa Erba, i visitatori si muove-ranno alla scoperta dei Giardini e delle installazioni selezionate attraverso il Concorso Interna-zionale “Spazi Creativi” 2016 che concorreranno al premio

“La foglia d’oro del Lago di Co-mo”. Tra gli ospiti a Orticolario, Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale e direttore del Laboratorio Inter-nazionale di Neurobiologia Ve-getale, citato dal “New Yorker” nella prestigiosa classifica dei world changers; Marco Martel-la, fondatore di Jardins e scrit-tore e Tiziano Fratus, poeta e scrittore. Fin dalla sua prima edizione Orticolario ha dedica-to una speciale attenzione alla solidarietà: i contributi raccolti nel corso della manifestazione sono destinati a favore di spe-cifiche associazioni del territorio che si occupano di persone in situazioni di disagio. Per tutte le informazioni: www.orticolario.it

Orticolario 8ª edizione“Il risveglio”

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Orticolario 2015 - © ph Luciano

Como in estate si arricchisce di eventi per tutti i gusti spaziando dalla musica all’arte per approdare alla tradizione e all’enogastronomia

Estate al lagoComoSOStenibile

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Sostenibilità, solidarietà, filie-re corte e volontariato saranno protagonisti della tredicesima edizione della fiera “L’isola che c’è”, che si terrà sabato 17 e domenica 18 settembre, dalle 9 alle 23, al Parco comunale di Villa Guardia, in provincia di Co-mo. Appuntamento imperdibile del mondo solidale comasco, la Fiera propone spazi espositivi per più di 180 soggetti del Terzo Settore locale tra associazioni, cooperative sociali, progetti di volontariato e servizi dell’econo-mia solidale del territorio, il tutto nel piacevole contesto naturale del parco.“L’isola che c’è” accoglie i visi-tatori proponendo esperienze, idee, incontri, dibattiti, labora-tori e degustazioni, ma anche animazione per piccoli e grandi, intrattenimento musicale e un bar con cucina di prodotti locali, biologici e del commercio equo e solidale. Tra i numerosi temi af-frontati in fiera ricordiamo anche il turismo responsabile, la finan-za etica, la salvaguardia dell’am-biente attraverso riciclo e riuso,

energie rinnovabili e bioedilizia, l’agricoltura biologica e locale, la solidarietà internazionale, la cultura democratica e l’informa-zione. Anche infoSOStenibile presenzierà tra gli espositori, in quanto periodico dedicato agli stili di vita e d’impresa sostenibili.La Fiera è promossa dall’Asso-ciazione L’isola che c’è - nata nel 2005 per sviluppare l’economia solidale comasca e il consumo consapevole - e dall’Associazio-

ne del Volontariato Comasco, con il sostegno operativo della Cooperativa Ecofficine. È pe-rò fondamentale la dimensione aperta e partecipativa che ogni anno porta alla realizzazione dell’evento: non vi è un ente fie-re, ma una vasta rete di realtà del territorio che da più di dieci anni si attivano per creare un’occa-sione di promozione, diffusione di saperi e valori, quali l’equità e la sostenibilità sociale ed ecolo-

gica, la valorizzazione del terri-torio, la difesa dei beni comuni e l’inclusione democratica. Infine, la manifestazione offre l’oppor-tunità di intessere nuove colla-borazioni e sinergie grazie alle informazioni e ai contatti ottenuti in occasione della Fiera. L’edi-zione dell’anno scorso ha avuto un grande successo di pubbli-co, con oltre 15mila presenze, ma sono ormai dodici anni che “L’isola che c’è” cresce, in qua-lità e livello di partecipazione da parte del pubblico e delle real-tà locali coinvolte. Il valore più grande, etico e sociale, è infatti

la ricchezza di relazioni costruite e l’estendersi di una rete virtuo-sa di collaborazioni che porti al rafforzamento del Distretto Co-masco di Economia Solidale, basato su principi condivisi.“L’isola che c’è” è dunque qual-cosa di più di una bella occa-sione per riflettere e divertirsi, è un angolo di mondo in cui, nel tempo di un fine settimana, si propone un modo di vivere se-condo l’etica del rispetto dei di-ritti dell’uomo e dell’ambiente.

Per informazioni sui costi e altre indicazioni utili si rimanda al sito www.lisolachece.org.

Elena Vitali

L’isola che c’èUna Fiera per un mondo possibileIl 17 e il 18 settembre a Villa Guardia (Co) per promuovere stili di vita e di consumo sostenibili e solidali

“Appuntamento imperdibile del mondo solidale comasco, la Fiera propone spazi espositivi per più di 180 soggetti del Terzo Settore locale, tra associazioni, cooperative sociali, progetti di volontariato”

“«L’isola che c’è» accoglie i visitatori proponendo esperienze, idee, incontri, dibattiti, laboratori e degustazioni, ma anche musica e animazione”

17 18Villa Guardia, Como

settembree 2016

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Che la Città giardino e la galas-sia provinciale che le fiorisce intorno siano aree depresse e difettino di eventi ricreativi at-ti a stimolare una spontanea socialità, è uno di quei cliché che spopolano principalmen-te fra i giovani indigeni, spes-so avvezzi (ma trattasi di una fisima giovanile, garantisce il sottoscritto, ex inquieto ven-tenne certificato) a spregiare per partito preso ogni declina-zione del proprio genius loci. C’è del fermento, invece, nell’estate varesina, tanto da rendere faticoso a chi vi scri-ve il compito di distillarne un sunto esauriente. La prima bandierina da affiggere sul-la mappa degli appuntamenti obbligatori spetta alla secon-da edizione del Convergenze Festival, un vero e proprio cal-derone culturale organizzato da Arci Varese, Fondazione Cariplo e Coop, che dal 30 giugno al 3 luglio ha ospitato musici del calibro dei Pertur-bazione e dei neozelandesi Heymoonshaker, unitamente a proiezioni, dibattiti e reading. I cinefili, categoria generalmen-te stakanovista e indifferente alle condizioni atmosferiche più estreme, avranno di che sfogarsi con Esterno Notte, rassegna dedicata alla setti-ma arte, giunta ormai alla ven-tinovesima replica. Il corposo programma (Esterno Notte si concluderà solo il 30 agosto), fra chicche d’autore, cortome-traggi e produzioni mainstre-am, sembra davvero in grado di accontentare ogni palato: per prenderne visione vi invi-tiamo a visitare il sito dell’as-sociazione organizzatrice, Filmstudio90. Una passione ben radicata nel territorio, quella per la pellico-la, se pensiamo a Frammenti d’Autore, altra interessante realtà curata dallo storico del cinema Matteo Angaroni che nell’arco di quattro appunta-menti indagherà le figure di Tim Burton, Wes Anderson, Quentin Tarantino e J.M. Ba-squiat: “American Dreams. Visionari, violenti, eleganti” si svolgerà presso il castello di Masnago fino all’8 luglio. Dai fotogrammi facciamo ritor-no agli spartiti per segnalare agli amanti delle note figlie del

denso limo del Mississippi che l’appuntamento con lo storico Black&Blue Festival, seppur fra qualche problema orga-nizzativo, è confermato. Quali tormentati menestrelli ci riser-verà la scaletta? Ancora non ci è dato sapere, attendiamo fiduciosi. Sopperiamo alla reticenza del-la tradizione con le certezze di un esordiente: ci riferiamo a OpenArt, miscellanea arti-stica progettata da COOPUF e ospitata dall’incantevole Vil-la Toeplitz, la quale, ci pare il caso di sottolinearlo, può fi-nalmente fregiarsi di una ras-segna tutta sua. I più piccoli potranno invece scorrazzare allegramente per i sontuo-si sentieri di Villa Panza e del parco che la costella grazie a E-state in Arte, campus didat-tico-creativo che permetterà ai partecipanti di divertirsi im-parando fra laboratori di ispi-razione munariana, percorsi naturali e molto altro ancora; nonostante le canicole e il sol-leone, ci permettiamo di cal-deggiare l’adesione a questa preziosa iniziativa, i vostri par-goli vi ringrazieranno. L’associazione Amici del Sa-cro Monte propone un incon-tro intitolato “Itinerario Liberty da Varese a Campo dei Fiori”, a cura della docente e guida turistica Albertina Galli. Data la fiabesca sede della lezio-ne, a prescindere dall’indice di gradimento personale nei confronti dell’Art Nouveau, è consigliabile non almanacca-re impegni per il pomeriggio di sabato 2 luglio, un’avvertenza valida specialmente per colo-ro che ancora non conoscono il Sacro Monte e l’incanto che lo cinge. Chiudiamo ricordan-dovi di sorvegliare infine il ci-clopico programma teatrale di Terra e Laghi -gli appuntamen-ti in calendario arrivano fino al 31 ottobre-, di cui si narrava lo scorso numero. La guida illustrata alle attrattive estive di Varese e dintorni si fer-ma qui, ma solo per esigenze tipografiche: fra sagre, festival e rendez vous estemporanee, l’esondazione iniziava a profi-larsi come un rischio concreto. Buon vagabondaggio.

Davide Albanese

Mesi di fermento no stop tra rassegne culturali, musica e cinema

Guida ragionata all’estate varesinaLecco & Varese

Da sette anni, alla fine di ogni edizione del Nascondino World Championship qualcosa conti-nua a giocare: la novità nascosta nell’edizione successiva. Se gli esordi fra i tesori di un orto bo-tanico, le edizioni in riva al fiume Brembo e il verde cittadino del 2015 non vi hanno abbastan-za colto di sorpresa, quest’an-no per trovare la VII edizione dei Campionati Mondiali di Nascon-dino dovrete andare alla ricerca del più celebre paese fantasma della Lombardia, quello che ai tempi fu la Las Vegas del Nord Italia, quel paese che in cima alla sua collina vede tutti quanti, che voi siate nascosti a Milano, Ber-gamo, Como o Brescia: il 3 e il 4 settembre il gioco del nascondi-no diventa ancora una volta uno sport, questa volta a Consonno,

634 m, sul Monte di Brianza. I maestosi edifici fatiscenti della Consonno dei balocchi, un cimi-tero architettonico di metà ‘900, saranno solo l’apice di un evento multiforme che coinvolgerà tutta la collina, scoprendo distese e panorami nascosti dalla fama del paese che negli anni ’50 entrò nei folli sogni imprenditoriali del Con-te Bagno. Il resto è storia: un mi-nareto dalle dimensioni enormi, una pagoda cinese, una balera, un motel, una collina fatta esplo-dere, rea di limitare il panorama, ospiti famosi, il successo e infine una frana che nel 1976 interrup-pe ogni collegamento con i paesi vicini: la voce della natura che si ribella agli abusi edilizi degli an-ni precedenti decreta la fine del paese dei balocchi. Poi un’asso-ciazione di ex abitanti “Amici di

Consonno” che incontra CTRL magazine e fa di Consonno il te-atro della VII edizione dei Cam-pionati Mondiali di Nascondino per uscire allo scoperto e dire che il paese fantasma è ancora vivo. 64 squadre si affronteranno per due giorni con il gioco con cui tutti siamo cresciuti, elevato a sport di squadra per un intero week end. Il campo di gioco non sarà il cemento dell’ex paese dei balocchi ma un’intera distesa di verde a poche decine di metri di distanza, dove verrà allestito an-che il campeggio per i giocato-ri e per il pubblico. Nascondino World Championship libera tutti, anche un paese fantasma da an-ni intrappolato nella sua recente storia.

Giorgio Moratti

Consonno (Lc): il paese fantasma si nascondeI Campionati Mondiali di Nascondino nel verde dell’ex paese dei balocchi fra Lecco e Brianza

“Il 3 e il 4 settembre il paese fantasma si nasconde liberando 320 ex-bambini che potranno correre indietro nel tempo verso una morbida tana dove gridare «per me!»”.

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Dici Mantova e pensi arte, cultu-ra, monumenti e storia. Ma nel fitto programma di manifesta-zioni, che il comune e le varie associazioni stanno regalando a cittadini e visitatori, si nasconde qualcosa di più. L’estate appena iniziata della città, eletta capitale italiana della Cultura, non si pre-annuncia solo bollente, ma an-che frenetica e dinamica. Tanto che, per i mesi di luglio e ago-sto, Mantova indosserà l’abito da sera, per mostrare al mondo il suo aspetto migliore, attraver-so grandi eventi legati al mondo del cinema e della musica. La

grande novità, però, sarà rap-presentata da decine e decine di iniziative pensate per rivelare le meraviglie nascoste della città patria del poeta Virgilio.Ma andiamo con ordine.

LuglioIniziamo la nostra panoramica degli eventi cittadini estivi con una novità assoluta: dal 14 luglio all’1 settembre andrà in scena il Mantova Arts Music. La ras-segna musicale, alla sua prima edizione, porterà in città gran-dissimi personaggi del mondo

della musica italiana e interna-zionale. Nomi altisonanti come i Jethro Tull, Franco Battiato, Elio e le Storie tese, gli Stadio, sono solo alcuni dei protagonisti che si esibiranno all’interno di due magiche cornici cittadine, Piaz-za Sordello e Piazza Castello (info e biglietti www.insideou-tagency.it). L’arte dei suoni sarà protagonista anche il 16 luglio nello spettacolo ideato dall’Ente Parco del Mincio, intitolato “Ma-dama Butterfly, omaggio ai fiori di loto”. Una crociera sul Lago Superiore verso l’isola galleg-giante dei fiori di loto, nel pieno

della loro fioritura estiva, che avrà come sottofondo musicale le arie di Madama Butterfly, dif-fuse dall’emittente radiofonica cittadina Radio Base (info www.parcodelmincio.it). Tanta musica quindi, tanta natura, ma anche

un occhio vigile alla sostenibili-tà, infatti i laghi di Mantova sa-ranno teatro, per tutta l’estate, dell’iniziativa ideata e promos-sa dall’architetto Joseph Grima, “l’Arcipelago di Ocno”. Si tratta di una serie di laboratori e istalla-zioni progettate per creare un ar-cipelago con materiali sostenibili e di riciclo, in cui saranno coin-volti i cittadini in prima persona. L’arcipelago sarà mobile e ricon-figurabile e si animerà di musica, teatro e performance dedicate alla relazione di Mantova con l’acqua, elemento centrale per la sua conformazione urbana da quasi un millennio.

AgostoSe luglio sarà scenario di novi-tà assolute a Mantova, agosto sarà invece il mese delle confer-me. Dal 19 al 24 agosto, infatti, toccherà all’ormai consolidato MantovaFilmFest, che quest’an-no vivrà la sua settima edizione. Questo contest cinematografico è diventato, anno dopo anno, un punto fermo degli eventi man-tovani. Anche in questo caso le proiezioni avverranno in luoghi storici della città come l’Arena, il Teatro Mignon e il Chiostro Cam-pani (info e prenotazioni www.mantovafilmfestival.com).Già tutto questo basterebbe a giustificare una gita fuori porta nella città dei Gonzaga, ma non è finita qui. Ad accompagnare le manifestazioni e gli eventi più conosciuti, sono state program-mate tutta una serie di iniziative finalizzate a rivelare la vera es-senza del territorio mantovano. Camminate, ciclotour, escursio-ni e crociere in territori storico-artistici saranno all’ordine del giorno, lungo tutta questa roven-te estate (info e calendario www.parcodelmincio.it).Insomma la tavola è apparec-chiata, in attesa di un settembre che si preannuncia da tempo scintillante grazie alla XX edizio-ne del Festival della Letteratura. Non rimane che sedersi e gode-re del pasto.

Gianluca Zanardi

La calda estate di Mantova tra musica, cinema e sostenibilitàAttenzione all’ambiente e alla natura come denominatore comune di eventi, rassegne e manifestazioni

“L’estate appena iniziata della Capitale Italiana della Cultura non si preannuncia solo bollente, ma anche frenetica e dinamica”

MantovaSOStenibile

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Per tutta l’estate, proseguono a Cremona le iniziative culturali e di intrattenimento nel centro cittadino. Cultura e socialità si incontrano in “Rigenera-zione Urbana”, progetto del Comune di Cremona per la valorizzazione del centro sto-rico cittadino quale spazio di incontro, svago, scambio e cultura. Da Corso Garibaldi a Largo Boccaccino, gli arredi urbani ridisegnano il volto del-le vie del centro creando spazi di condivisione, nei quali assi-stere agli oltre ottanta eventi in programma nel corso della stagione. Anche quest’anno gli arredi sono pensati per es-sere temporanei, creando per la bella stagione tanti piccoli salotti virtuali con i quali torna-re a riappropriarsi degli spazi pubblici e trasformare le vie in punti di ritrovo e di svago. Ogni sabato pomeriggio, fino a ottobre, il balcone della casa di Stradivari ospiterà un con-certo, trasformando il corso in una sala d’ascolto a cielo aperto. Molte le iniziative in program-ma per bambi-ni e fa-

miglie, con spettacoli e la-boratori dedicati ai più pic-coli, con un particolare filo conduttore: il tema del riciclo, per sensibilizzare ed educare all’uso consapevole delle ri-sorse. Non mancheranno le incursioni in altri quartieri del-la città: gli appuntamenti con le Storie Girovaghe e le Storie di una Volta conquisteranno il pubblico di ogni età e quartie-re. Gli amanti della parola non potranno perdersi nemmeno l’angolo del Poeta, in corso Mazzini: uno spazio dedicato a letture, book crossing, libe-ro scambio di storie. La rige-nerazione passa anche per la musica: dal 30 settembre al

2 ottobre dieci pianoforti ver-ranno collocati lungo le strade del centro, a disposizione di chiunque abbia voglia di suo-narli. L’iniziativa non è nuova in città: già lo scorso anno ha riscosso successo, attirando appassionati e curiosi pronti a divertirsi e divertire con un po’ di creatività. Il 2 ottobre si assisterà a una curiosa varia-zione sul tema: non più dieci pianoforti, ma un’unica, gigan-tesca tastiera. Lo strumento musicale, collocato a terra, si svilupperà lungo sette metri e sarà a disposizione di chiun-que voglia improvvisare musi-ca con il proprio corpo: saltelli,

camminate, corse, balli e gio-chi sono le chiavi attraverso le quali generare musica.

Acque dotte

Contaminazione e incontri tra culture sono i protagonisti di

un’altra attesissima rassegna: torna a Cremona il Festival Ac-que Dotte, realizzato in colla-borazione con il Comune di Salò. Stesse acque, lungo le quali le tradizioni da secoli si incontrano, sviluppano, con-taminano. L’acqua come filo

conduttore di una rassegna che scorre e si evolve: il pro-gramma è eclettico e prevede l’esibizione, alternativamente a Cremona e a Salò, di ospiti del calibro di Dee Dee Bridgewa-ter, Hevia, Saba Anglana, Ne-ri Marcorè, Banda Osiris, Ute Lemper e Panettieri/Bosso. Proseguono fino al 22 luglio gli appuntamenti al Museo Archeologico San Lorenzo con conferenze, incursioni te-atrali, incontri musicali e altre espressioni artistiche. Ogni venerdì alle 19 le sale del museo ospitano un diverso evento: gli appuntamenti con-clusivi della rassegna “Una se-ra al Museo” sono dedicati alla contaminazione tra la classici-tà artistica che costella le sale e la contemporaneità di una forma d’arte come il fumetto, grazie agli incontri organizzati in collaborazione con il Cen-tro Fumetto Andrea Pazienza. Così l’estate si conferma all’in-segna della contaminazione: tra incontri di diverse forme ar-tistiche, tra luoghi e abitudini, tra cultura e intrattenimento, la città si prepara a essere in-cubatore culturale per la con-divisione di spazi, tempi ed esperienze.

M.P.

Cultura, socialità, contaminazioni per gli eventi che animeranno la città

Rigenerazione estiva a CremonaCremonaSOStenibile

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Dove cercare i metodi inno-vativi e i progetti di ricerca che permetteranno all’Europa di mi-gliorare le prestazioni in termini di gestione dei rifiuti, aumentan-do il recupero di materia prima e riducendo l’impatto ambientale? Ebbene sì, proprio a Cremona: la città sarà capofila di una iniziati-va internazionale nell’ambito del progetto europeo Horizon2020 che avrà proprio queste finali-tà. L’amministrazione comunale ha dato il via ufficiale ai lavori lo scorso 7 luglio, insieme ad al-tre 27 realtà italiane e straniere

pronte a dare il proprio contribu-to attivo. Si tratta di una oppor-tunità estremamente importante per la città, così come per l’Eu-ropa intera, resa possibile grazie a un bando che ha messo a di-sposizione circa cinque milioni di euro. Di questo finanziamento, 424.525 euro saranno a dispo-sizione del Comune per la guida e il coordinamento del progetto Urban_Wins, che coinvolge 27 soggetti provenienti da 6 Paesi europei (Italia, Spagna, Porto-gallo, Romania, Svezia e Austria) e l’organizzazione internaziona-

le ICLEI-Local Governments for Sustainability.Il progetto è stato presentato in un incontro pubblico nel quale è intervenuto il Sindaco Gianluca Galimberti: «In solo un anno a Cremona la raccolta differenzia-ta è passata dal 53% al 72%; un nuovo bilancio ambientale è in fase di analisi e di approvazione da parte del Consiglio Comuna-le. Siamo una città di fiume e ter-ra e l’ambiente è parte del nostro passato e del nostro futuro. Per questo i temi ambientali ci sono particolarmente cari e questa è

anche la ragione per cui questa giornata di lancio è tanto impor-tante».Il progetto Urban_Wins si svilup-perà nell’arco dei prossimi tre anni, con tre principali obiettivi: prima di tutto comprendere lo stato dell’arte della gestione ri-fiuti nei sei Paesi coinvolti, met-tendo in relazione problemi e soluzioni, criticità ed esempi vir-tuosi; da qui la messa a punto di strumenti per il coinvolgimen-to di tutti gli stakeholder urbani; infine la definizione, messa in atto e monitoraggio di strategie

e strumenti per il miglioramento della gestione rifiuti. Peculiarità di questo progetto è il suo es-sere di così ampio respiro: con la partecipazione di enti tanto diversi tra loro, si ritroveranno a confronto anche esperienze di città profondamente diverse. Un approccio integrato e una visio-ne d’insieme rendono così pos-sibile l’individuazione di strategie in grado di essere declinate a se-conda delle esigenze delle diver-se realtà urbane internazionali.I capisaldi sui quali si fonda il progetto sono vere e proprie necessità, imprescindibili per migliorare la gestione del flusso della materia da parte delle città: il bisogno di fortificare la coope-razione tra le amministrazioni e il mondo accademico; il raffor-zamento della consapevolezza del legame tra welfare urbano, sostenibilità e qualità di vita; obiettivi condivisi da tutte le par-ti coinvolte. Una prima fase del lavoro vedrà il coinvolgimento diretto di 24 città, nelle quali ver-ranno analizzati flussi di materia e modalità della gestione dei ri-fiuti. Otto città, invece, saranno successivamente terreno fertile per la messa in atto di strategie sperimentali e innovative, in ri-sposta alle criticità più radicate e diffuse. Cremona si prepara, co-sì, a creare un modello per tutta l’Europa.

Martina Pugno

Urban_Wins: un progetto europeo per la gestione rifiutiCremona capofila di 27 soggettiprovenienti da 6 Paesi dell’Unione Europea

PER INFORMAZIONITel. 035 258559 | [email protected]

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A Bergamo oltre il 50% de-gli edifici abitati ha più di sessant’anni di vita: la riqualifi-cazione del patrimonio immo-biliare è dunque una grande opportunità, con evidenti rica-dute positive sia sull’economia locale, sia sulla valorizzazione dell’architettura storica urba-na. Troppo spesso privati e aziende trovano difficoltà nel raccogliere tutte le informazio-ni di cui necessitano in tema di ristrutturazioni, riqualificazioni, efficientamento energetico, pratiche burocratiche. Come è possibile allora dissipare dub-bi e fare chiarezza su un tema tanto complesso? La soluzio-ne è alimentare una cultura sostenibile in materia di riquali-ficazione immobiliare.Nasce così CheckHouse, un’iniziativa firmata Vanonci-ni Spa. L’azienda -celebre per aver curato gli interni a secco di Bosco Verticale, progettato da Stefano Boeri Architetti e premiato nel 2015 come edifi-cio più bello del mondo- ha al-lestito un corner edilizio aperto a tutti il mercoledì, presso Do-mus Bergamo di Piazza Dante.

CheckHouse ogni mercoledì

Per mantenere a lungo comfort abitativo, pregio este-tico, vitalità funzionali e valore economico degli immobili è necessario curarli con atten-zione. A presiedere lo spor-tello CheckHouse ci saranno i tecnici del team Vanoncini, cui tutti (aziende e privati) potran-no chiedere una consulenza personalizzata sui temi più vari. Danilo Dadda - A.D. Vanoncini- racconta così l’iniziativa: «Aver puntato trent’anni fa sulla so-stenibilità e sui sistemi a secco ci ha consentito di arricchire il nostro bagaglio aziendale di moltissime esperienze signifi-cative anche in contesti lonta-ni dall’Italia. Oggi alle aziende viene richiesto un ruolo in pri-ma fila per sensibilizzare la cit-tadinanza su temi vitali quali il rispetto delle risorse ambien-

tali e la centralità del benesse-re umano nella progettazione architettonica. Da qui parte la nostra volontà di creare un circolo virtuoso di informazio-ni sull’edilizia, qualcosa di utile alla valorizzazione del patrimo-nio immobiliare bergamasco e al futuro dei nostri figli, cui con-segneremo la città».

Inaugurazione e apertura

Venerdì 24 giugno si è te-nuta l’inaugurazione del-

la CheckHouse presso Sala Vanoncini di Domus Berga-mo, alla presenza dell’archi-tetto Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, dell’architetto Dario Marchesi di Domus Bergamo-Alta Qualità e Associazione Signum e di Danilo Dadda - AD di Vanoncini Spa. Danilo Dadda ha raccontato il suo percorso imprenditoriale: «Og-gi celebriamo una bellissima giornata per Vanoncini e devo ringraziare in particolare due persone: mio padre, che mi ha

trasmesso la passione per l’e-dilizia - lui stesso era muratore - e il professor Antonio Vanon-cini, nostro presidente. New-ton diceva che se aveva visto più lontano di altri era perché aveva avuto la fortuna di sali-re sulle spalle dei giganti che lo avevano preceduto. Ecco, il mio gigante è stato senza dub-bio il professor Antonio Vanon-cini, che mi ha fatto conoscere il potenziale di un’azienda che pone al centro le persone e che mi ha inculcato il valore della condivisione del sapere.

Lo sportello CheckHouse ha proprio questa finalità: condi-videre le conoscenze e l’espe-rienza che la nostra azienda ha accumulato nel tempo».La mattinata si è conclusa con l’intervento dell’assessore Ciagà che ha dichiarato: «L’am-ministrazione si sta impegnan-do a fondo nella riqualificazione del patrimonio urbano esisten-te. Crediamo fortemente che il futuro di un’edilizia sostenibile debba andare proprio in que-sta direzione. Amministrazione e aziende del settore edilizio condividono con entusiasmo questo obiettivo». Aperto tutti i mercoledì presso Sala Vanoncini, Domus Berga-mo, lo sportello CheckHouse è operativo da mercoledì 29 giu-gno, per tutti i mercoledì suc-cessivi, dalle 9 alle 18, presso la Sala Vanoncini (Domus Ber-gamo) in piazza Dante.

I vecchi immobili bergamaschi chiedono cure e attenzioni Le risposte al corner per l’edilizia sostenibile alla Domus in Piazza Dante

CheckHouse, apre in cittàlo sportello firmato Vanoncini

“L’azienda ha curato gli interni a secco di Bosco Verticale, progettato da Stefano Boeri Architetti e premiato nel 2015 come edificio più bello del mondo”

Aziende Green

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Per venire incontro all’esi-genza sempre maggiore di risparmiare energia, ridurre il consumo delle risorse, limitare i costi sulla bolletta e abbattere l’impatto ambientale di azien-de, impianti di produzione o di complessi edilizi, la società Ressolar ha elaborato “Ress Control”: un innovativo e accu-rato sistema di monitoraggio e ottimizzazione di tutte le tipo-logie di consumo energetico. Ress Control ha la capacità di tenere sotto controllo in tem-po reale -e in un’efficace sin-tesi di grafici e dati- ciascuna delle numerose variabili che in-fluenzano un’efficiente gestio-ne degli impianti, da quelli più semplici ai più complessi, in una o più sedi aziendali, anche dislocate in diverse nazioni.Dopo due anni di progettazio-ne e sviluppo, Ressolar srl, la prima società energetica pri-vata della bergamasca con 70 anni di esperienza nel settore e con contratti di collaborazione con istituti di ricerca -tra cui il Politecnico di Milano-, ha ricer-cato e trovato la soluzione per chiunque voglia intervenire sui propri impianti e risparmiare

consumi e ri-sorse, nell’ot-tica di una sempre mag-gior efficien-za, basandosi sulla capacità di monitorare razionalmen-te, nel tempo e attraverso l’analisi con-trollata di una serie di fatto-ri, la situazione energetica complessiva: un’af-fidabile e puntuale diagnosi è infatti la primaria condizione per intervenire in maniera effi-cace sugli sprechi energetici e non solo.

Le caratteristiche

Il sistema di monitoraggio Ress Control controlla il corretto fun-zionamento degli impianti e dei loro singoli componenti elettri-ci ed elettronici, oltre a monito-rare costantemente una serie di consumi: fluidi, gas tecnici e metano, energia elettrica, liquidi, acqua calda e acqua

fredda. Grazie all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e di piattaforme user friendly, il sistema permette all’utente finale di visualizzare, attraver-so grafici intuitivi ed esplicati-vi, i dati rilevati costantemente da sensori (meter, data logger, ecc.) sempre connessi agli im-pianti. È possibile inoltre ge-stire dati di grandezze fisiche diverse: quantità di produzio-ne e consumi elettrici, tem-perature, potenza ed energia termica, umidità, gas, ecc. Il sistema Ress Control è fa-cile da installare, grazie alla modularità dell’impianto, ca-librata sul bisogno del cliente

ed espandibile sulla base di scelte successive; è semplice da consultare grazie all’ap-plicazione sviluppata per smartphone e tablet e un’in-terfaccia evoluta.Il servizio di Energy manage-ment dedicato, con un team di esperti Ressolar di provata professionalità ed esperienza, è in grado di affiancare l’azien-da per qualsiasi necessità o per la scelta di successivi in-terventi mirati al risparmio e all’ottimizzazione dei consumi e dei costi. Quando è impos-sibile smettere di consumare energia, la tecnologia e l’in-novazione accorrono in aiuto dell’azienda e dell’ambiente.

Ress Control è un sistema avanzato per ridurre i costi e gli impatti delle attività industriali e di produzione. Per il primo anno di installazione c’è infi-ne l’opportunità di contenere l’investimento al puro costo di installazione del sistema Ress Control, mentre il canone del software e la consulenza di Energy management inizia so-lamente a partire dal gennaio successivo. «L’unità di monitoraggio svi-luppata con il software in uso per Ress Control è l’ideale per controllare le varie fasi di at-tività, i diversi reparti e mac-chinari e l’andamento di tutte le tipologie di consumi delle aziende che vogliono voltare pagina con il passato e ren-dere più sostenibili i costi dei propri impianti -afferma Gian-luigi Piccinini, Presidente di Ressolar srl-. I punti di forza di questo sistema sono la pos-sibilità di aver sempre a por-tata di mano tutti i dati relativi ai consumi, annui o in tempo reale, analizzati in modo chia-ro e approfondito, grazie a una semplice app scaricabile su Pc, smartphone e tablet, e una consulenza di Energy mana-gement dedicata a ogni clien-te. Monitorare correttamente e razionalmente i propri consu-mi è l’unico modo per iniziare seriamente il proprio rispar-mio. Con lo scopo di migliora-re le condizioni dell’ambiente in cui viviamo, Ress Control è ad oggi la soluzione tecnolo-gicamente innovativa e lo stru-mento più funzionale per tutte quelle aziende che credono nelle potenzialità ancora ampie dell’efficienza energetica».

Aziende Green

“Per intervenire in maniera efficace sugli sprechi energetici è necessario conoscere puntualmente l’andamento dei consumi nel tempo, nei diversi reparti aziendali o nei differenti processi industriali”

L’efficienza dei tuoi impianti, i consumi e la gestione delle risorse energetiche in tempo reale, a portata di click, ovunque tu sia

Sistema Ress ControlEnergia sotto controllo

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La capacità di ascoltare e di ri-spondere in modo mirato ed efficace alle aspettative della co-munità è un principio cardine per il Gruppo A2A, che ha scelto di mettere al centro della strategia aziendale il rafforzamento della relazione con i territori. Sulla ba-se di questo presupposto fonda-mentale lunedì 4 luglio si è svolto a Bergamo al Kilometro Rosso, il terzo “Forum multistakeholder” di A2A – il primo in territorio ber-gamasco, dopo quelli di Brescia e in Valtellina – che ha visto il coinvolgimento di diverse cate-gorie di portatori d’interesse (per un totale di 44 persone) in una giornata di dialogo e confronto, con l’obiettivo di cogliere le spe-cificità dell’area di Bergamo, co-struire insieme una discussione sulle tematiche importanti per A2A e per i suoi stakeholder e contribuire allo sviluppo di idee e progetti in linea con gli obietti-vi del Gruppo, in grado di creare valore condiviso.Quattro tavoli di lavoro tematici, ciascuno dei quali è stato chia-mato a elaborare idee e proget-ti concreti da poter realizzare a Bergamo nei prossimi mesi: Reti e Infrastrutture (mobilità elettri-ca, teleriscaldamento, illumina-zione pubblica, gas/progetto contatori, efficienza energeti-ca); Sostegno e relazione con

il territorio (iniziative nelle scuo-le, promozione di eventi locali, trasparenza e comunicazione); Economia circolare (gestione, smaltimento, riuso e riduzio-ne dei rifiuti); Digitalizzazione e Smart City. Numerose le idee e gli spunti emersi nel corso del forumAscolto di Bergamo. Sette i progetti individuati come pos-sibili linee d’azione per A2A, re-lativi in particolare ai seguenti temi: mobilità elettrica; riqualifi-cazione energetica degli edifici; comunicazione legata al teleri-scaldamento; nuova piattafor-ma ecologica e centro del riuso; progetti artistici col mondo della scuola legati al riutilizzo dei ri-fiuti; wireless integrato; finanza/bond aziendali. I lavori della gior-nata sono stati aperti dal saluto del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dell’amministratore dele-gato di A2A Luca Valerio Came-rano, mentre il bilancio dei lavori è stato tracciato dal presidente del comitato per il territorio e la sostenibilità di A2A Stefano Pa-reglio e le conclusioni sono state affidate al presidente Giovanni Valotti.Nei prossimi mesi sarà realizzato il primo Bilancio di Sostenibilità dedicato al territorio di Berga-mo, che conterrà dati ambien-tali, economici e sociali utili per valutare gli impegni e i risultati

raggiunti da A2A su questo terri-torio, anche alla luce delle istan-ze emerse dal forumAscolto.

A2A e Bergamo

La presenza capillare di A2A sul territorio di Bergamo si traduce nelle diverse attività che svolge quotidianamente e che includo-no: la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta, smalti-mento e recupero di energia, allo

spazzamento e pulizia dei suoli pubblici, la gestione della rete di teleriscaldamento e di distri-buzione del gas e la vendita di energia elettrica e gas. A2A ser-

ve oggi 225 comuni della provin-cia di Bergamo, attraverso i suoi 425 dipendenti; nel 2015 il Grup-po ha generato e distribuito su Bergamo e provincia un valore

aggiunto di 95,4 milioni, ha inve-stito 6,7 milioni di euro e ha dato un contributo pari a 46.000 euro per sponsorizzazioni di iniziative territoriali e liberalità.

A Bergamo il terzo forumAscolto, dopo Brescia e Valtellina

Il Gruppo A2Ain dialogo con il territorio

Aziende Green

Il Gruppo A2A è la maggiore multiutility italiana, occupa 12 mila persone e opera in cinque settori: generazione e trading, commerciale, ambiente, calore e reti. A2A è leader nei servizi ambientali e nel teleriscalda-mento, il 2° produttore italiano di energia elettrica e il 2° ope-ratore nelle reti di distribuzione di energia elettrica, nonché tra i primi operatori nel ciclo idri-co integrato e nello sviluppo di progetti di smart city. Il bilancio 2015 ha registrato 4.921 milioni di ricavi, 215 milioni di risultato operativo netto e 1.048 milioni di margine operativo lordo.Il Piano Industriale 2015-2020 di A2A ha delineato il percorso di riposizionamento strategico del Gruppo verso un nuovo mo-dello di multiutility, fortemente integrata nei territori, capace di creare e distribuire valore e at-tenta a cogliere tutte le oppor-tunità del futuro. È un progetto che porta con sé importanti

valori guida - dall’innovazione all’efficienza, dall’etica alla lega-lità, dalla tutela dell’ambiente al-la responsabilità sociale - e che si sostanzia in sei parole chiave:

A2A, la “Multiutility dei territori”

Centrale di cogenerazione per il teleriscaldamento di Canavese-Milano

Ristrutturazione e riduzione dell’esposizione al settore termoelettrico; Rilancio degli investimenti nell’ambiente, nelle reti in-telligenti, nello sviluppo dei clienti;Ridisegno del ruolo nel-la green economy e nelle smart city per costruire nuove opzioni di crescita; Disciplina nei costi e nella struttura del capitale, soste-nibile remunerazione degli azionisti; Dialogo teso alla valorizza-zione dei dipendenti e alla qualità della vita nei territori;Digitalizzazione e sviluppo della tecnologia nel busi-ness e nell’organizzazione del lavoro.

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Come emerso dal convegno sull’economia circolare tenutosi al Festival dell’Ambiente di Ber-gamo (27-29 maggio), anche le aziende e le cooperative di questa nuova versione di “green economy” devono essere con-sapevoli del loro valore econo-mico e non solo ambientale. Ma se economia circolare significa rimettere in circolo quelle risor-se e potenzialità che altrimenti andrebbero sprecate, ci sono realtà che sono andate oltre l’a-spetto strettamente economico e hanno colto (da anni) questa opportunità nella sua accezione più ampia, essendo state capa-ci di fare della propria attività la-vorativa nel settore dell’ecologia e dell’ambiente un’occasione di sviluppo sociale.Ne è un esempio Ecosviluppo, una cooperativa sociale di tipo B senza fine di lucro che persegue l’interesse generale della comu-nità alla promozione umana e all’integrazione dei cittadini me-diante l’inserimento lavorativo. Fondata nel 1995, ha maturato, nel corso degli anni, una solida

esperienza nella gestione di atti-vità ecologiche e ambientali prin-cipalmente nella bergamasca, arrivando a occupare a fine 2015 ben 183 lavoratori di cui quasi la metà frutto di percorsi d’inserimen-to lavorati-vo dedicati a persone disoccu-pate da lungo pe-riodo o con disabilità psichica o fisica, per-sone con problemi di dipendenza da sostanze psi-cotrope (tossicodipendenza, alcool dipendenza) e persone sottoposte a misure di restrizione della libertà (detenuti ed ex de-tenuti). Ecosviluppo fonda il suo lavoro su un’economia circolare del valore delle persone per una crescita sostenibile ed effettiva anche a livello di numeri: conta infatti 370 inserimenti lavorativi in

20 anni di attività e nel solo 2015 l’ammontare di risparmio da par-te della pubblica amministrazio-ne quanto a spese assistenziali mancate grazie al lavoro creato

dalla cooperativa ammonta a 669 mila euro. Il concetto della circolarità vede il lavoro come chiave d’accesso all’integrazio-ne, occasione di riscatto e pro-mozione umana, senza lavoro non si realizza né solidarietà né integrazione: essere impresa so-ciale di comunità per Ecosvilup-po significa essere coautore di politiche attive del lavoro, insie-

me alla rete estesa del territorio. La grande crisi finanziaria degli ultimi anni sta dimostrando qua-li siano i valori sui quali investire. Ecosviluppo è stata letteralmente

sommer-sa da do-mande di assunzio-ne di gen-te colpita dalla crisi che veniva indirizzata proprio dai servizi so-ciali dei vari Comuni, dimostran-do come

una realtà cooperativa dinamica e solida sul piano imprenditoriale possa diventare una leva di soli-darietà che va oltre l’inserimen-to lavorativo, diventando a tutti gli effetti risorsa occupazionale per il territorio. La Cooperativa realizza la propria missione at-traverso i servizi di igiene urbana come la raccolta porta a porta e il trasporto di rifiuti solidi urbani,

lo stoccaggio e differenziazione di materiali riciclabili, la gestio-ne di centri raccolta e piattafor-me ecologiche, lo spazzamento meccanizzato e manuale delle strade, l’educazione e sensibiliz-zazione ambientale. La mission che sta alla base è combattere lo spreco, sia delle risorse, inve-stendo su ambiente, smaltimen-to e riciclo, sia di quello umano, riducendo la disoccupazione e riutilizzando la capacità di quel-le persone che per diversi moti-vi hanno dovuto abbandonare il mondo del lavoro. Un’etica ba-sata sul rispetto e la sostenibilità può essere una strategia gratifi-cante anche a livello economico, così come creare valore, laddo-ve i modelli produttivi tradizionali vedevano un costo o un scarto. Esiste un valore notevole che si può generare e mettere in circo-lazione, investendo in solidarietà ed inclusione, perché la prima ri-sorsa che la nostra società non può più permettersi di sprecare è la persona.

Elisa Troiani

Cooperativa EcosviluppoIl valore di investire sulle personeQuando l’economica circolare applicata al capitale umanogenera crescita per tutta la comunità

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Dodici speaker, “portatori sa-ni” di cambiamento, un red dot (letteralmente “punto rosso”, l’area del palco su cui si sono succeduti i relatori dell’evento), sala Oggioni gremita -oltre 450 i partecipanti seduti in platea-, migliaia di spettatori collegati in streaming e poi ovviamente TED: tecnologia (Technology), intrattenimento (Entertainment) e Design. Questi gli ingredien-ti della formula che ha dato vita all’intenso pomeriggio di sabato 18 giugno al Centro Congressi, in occasione della terza edizione di TEDx Bergamo. Oltre quattro ore all’insegna della condivisio-ne di conoscenze e di racconti di vita aventi come tema il cam-biamento, secondo quanto det-tato dalla parola guida di questa edizione: “Change”. Il cambiamento interpretato con diverse chiavi di lettura, impie-gando linguaggi e codici di sva-riati contesti: è questo quello che hanno fatto i relatori, ciascuno nei 15 minuti a propria disposi-zione, a cominciare dalla per-formance di apertura di Arianna Cavallo, che -insieme a quattro giovani ballerini- ha trasforma-to in danza il pensiero filosofico di Lorenzo Borelli; per passare poi all’esperienza di Marco At-tisani, l’ideatore di Watly -una macchina che in modo soste-

nibile decontamina l’acqua, for-nisce energia e connessione internet- che ha concluso così il suo intervento: «Se cerchia-mo dentro di noi il perché della nostra vita, creiamo fuori di noi il cambiamento che vogliamo». Di viaggio come stimolo di cam-biamento interiore ha racconta-to Carla Perrotti, che dal 1991 al 2003 ha attraversato in solitaria

un deserto per ogni continente. Con Giorgio Metta, vice diretto-re dell’Istituto Italiano di Tecno-logia di Genova, si sono intravisti i possibili scenari futuri prospet-tati dalla robotica umanoide bio-ispirata. Elena Mosa, ricercatrice nell’ambito delle avanguardie educative, ha presentato le nuo-ve frontiere dell’educazione e la necessità di cambiare paradig-

ma nel mondo dell’istruzione per passare da una scuola incen-trata sull’insegnamento a una focalizzata sull’apprendimento. È stata la volta poi della musica con le atmosfere jazz internazio-nali di Claudio Angeleri, direttore del Centro didattico Produzione Musica di Bergamo. Di spazio ha parlato Cristina Dalle Ore, studiosa della Nasa, che ha rac-contato l’impresa della sonda spaziale New Horizons, unica ad aver raggiunto Plutone: «Ser-vono pazienza e creatività per il cambiamento di oggi e di doma-ni». Paolo Buonanno, prorettore delegato alla ricerca e profes-sore ordinario di Economia po-litica all’Università di Bergamo, ha fatto luce sui cambiamenti positivi a partire dall’analisi dei big data. E di cambiamento hanno parlato i relatori succes-

sivi: Ariela Benigni, dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri; Terenzio Traisci psicologo dell’Ingegneria del Buon Umore; Mauro Berruto, ex ct della na-zionale di pallavolo maschile ita-liana e infine Elisa Finocchiaro, country lead della più importan-te piattaforma di petizioni online, Change.org.Brillante la conduzione di Ro-

sario Pellecchia (in arte Ross), deejay di Radio 105, istrione dell’intero pomeriggio. Saluti e ringraziamenti di apertura e fi-nali sono toccati a Cinzia Xodo, presidente fondatrice e curatri-ce dell’evento che non ha potu-to non riservare una menzione particolare non solo ai numerosi partner che hanno supportato l’evento, ma anche all’intero te-am di giovani volontari che ne ha reso possibile la realizzazio-ne. TEDxBergamo nasce con l’intento di diffondere idee di va-lore nella città, coinvolgendo le persone della comunità, le or-ganizzazioni e gli attori locali in un’appassionante esperienza di ispirazione e di crescita. Obietti-vo raggiunto anche per la terza edizione bergamasca.

A.G.

TEDx Bergamo: oltre 450 spettatori alla 3a edizione il 18 giugno al Centro Congressi

Scintille di cambiamentoSocietà

Il cambiamento interpretato con diverse chiavi di lettura, impiegando linguaggi e codici di svariati contesti: è questo quello che hanno fatto i relatori, ciascuno nei 15 minuti a propria disposizione

© Ph Meliepier.com for TEDx

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Dalla storica prima Olimpiade moderna di Atene nel 1896 so-no passati ben 120 anni, ma i Giochi Olimpici continuano ad appassionare spettatori e parte-cipanti. L’Olimpiade è un evento di portata mondiale e ottenere l’assegnazione è un lustro sia dal punto di vista del ritorno economico sia per il grande ri-conoscimento alla città e alla nazione ospitante. Rio de Ja-neiro, non ancora iniziati i giochi, ha già ottenuto un podio dorato come prima città sudamericana a ospitare un’edizione dei Giochi olimpici estivi, dopo aver battuto al terzo round nella selezione del 2009 Madrid, Tokyo e Chicago. La maggior parte degli eventi sportivi si terrà a Barra da Tiju-ca, che ospiterà anche il villaggio olimpico temporaneo. Gli altri eventi saranno concentrati in tre diverse zone: Copacabana, Maracanã e Deodoro sfruttan-do strutture già attive con una buona riduzione di emissioni. Gli unici eventi a svolgersi fuori città saranno alcune partite di calcio. Cosa dire però dell’impatto am-bientale e della necessità di una sostenibilità consapevole?

Dalle eco-olimpiadi di Londra 2012 a Rio 2016

I primi grandi sforzi concreti di-mostrati in nome della sostenibi-lità sono stati compiuti a Londra

2012, la prima città ad essere stata green già durante la fase di raccolta fondi; le sue Olimpiadi sono state particolarmente ac-clamate per lo spirito ecologico che hanno deciso di diffonde-re, trattandosi di fatto, dei primi giochi a impatto zero o quasi e rappresentando un nuovo mo-do di concepire le manifesta-zioni sportive. Tuttavia anche a Londra un reale basso impatto ambientale non è stato possibi-le, anche solo a causa dei sac-chetti di plastica, troppi e non biodegradabili. Si spera dunque che gli sforzi fatti dagli organizzatori dei Gio-chi di Rio 2016 riescano a ridur-re gli sprechi e le emissioni: si parla di strutture e infrastrutture nel rispetto dell’ambiente: dai trasporti con biofuel, il carbu-rante ricavato dagli oli di scarto con bassa emissione nociva, agli approvvigionamenti di vive-ri, allo smaltimento dei rifiuti con la tecnica del compostaggio; grandi aspettative anche sulle infrastrutture dove i piani con-

servativi hanno prediletto edifici esistenti mentre quelli innovativi hanno previsto il villaggio olimpi-co “temporaneo” programmato per consumare il 70% in meno di energia rispetto alla norma e riciclare l’80% dei materiali di costruzione dopo lo smantella-mento. L’arrivo e la permanenza di un grande numero di turisti e addetti ai lavori o per meglio dire ai Giochi che si svolgeranno sul territorio -consumando risorse, producendo rifiuti e aumentan-

do le emissioni di CO2 della cit-tà carioca- sono monitorate da una serie di studi preventivi che hanno sommariamente soddi-sfatto parecchi criteri di soste-nibilità. La mascotte, il logo e la torcia olimpica ricordano i sim-boli del cielo, delle montagne e

della natura selvaggia e splendi-da di un Paese che da solo, per le dimensioni, rappresenta quasi un continente e che vuole essere vincente: speriamo che sul po-dio salga anche la sostenibilità.

Vanessa Gritti

Rio 2016: sul podio olimpico salirà anche l’ambiente?La sostenibilità fa parte dell’agenda olimpicaRio potrebbe essere in corsa per una medaglia green

RIO, 5-21 agOsTO 2016CuRIOsITà e nuMeRI

La prima Olimpiade si tenne nel 1896 per volere del barone Pierre de Coubertin che ideò anche il villaggio olimpico, il luogo dove atleti e allenatori vengono ospitati, che vide luce soltanto a Parigi nel 1924.

Il programma delle olimpiadi estive Rio 2016 prevede 28 sport e un totale di 42 discipline. In questa edizione gli sport passano da 26 a 28: Il golf torna ad essere fra le discipline riconosciute a livello olimpico dopo esservi stato escluso per oltre un secolo. Il rugby, presente in alcune delle prime edizioni, torna ma nella sua forma a 7.

L’Italia ha ospitato ben 3 edizioni dell’evento: Cortina d’Ampezzo (1956, edizione invernale), Roma (1960) e Torino (2006, edizione invernale) e si classifica nel podio dei medaglieri come sesta con 664 medaglie: 236 ori, 200 argenti e 228 bronzi.

I Giochi della XXXI Olimpiade (Jogos da XXXI Olimpíada) si terranno a Rio de Janeiro, Brasile, dal 5 agosto al 21 agosto 2016. I Giochi Paraolimpici (dal 7 al 18 settembre 2016). Entrambe utilizzeranno una serie di strutture, in parte esistenti e in parte costruite da zero.

A Rio saranno consumati 3,5 milioni di litri di carburante, 6 mila tonnellate di cibo e 29,5 gigawatt di energia; sbarcheranno 28.500 tra atleti e tecnici a cui serviranno 1.500 autobus; tutto ciò produrrà 17 mila tonnellate di rifiuti, ed emissioni per 3,6 milioni di tonnellate di CO2.

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Le medaglie saranno il vero simbolo della sostenibilità, verranno infatti realizzate con metalli totalmente riciclati

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L’avventura di Turismo & In-novazione è cominciata 10 anni fa, con una start-up per la promozione turistica della provincia di Bergamo e un’as-sociazione di operatori con il desiderio di incentivare forme di turismo sostenibile in Valle Imagna. A partire da queste esperienze, Alessandro De Ponti, insieme ad alcuni part-ner, ha creato una rete di con-sulenti, di freelance e imprese del settore turistico, capaci di offrire servizi personalizzati di comunicazione e marketing. Cuore del progetto, la pas-sione per il territorio, ricco di bellezze e potenzialità, e la vo-lontà di valorizzare al meglio le risorse, creando modalità di lavoro innovative e sostenibi-li che coniughino tradizione e tecnologia. Obiettivo della re-te T&I è lavorare insieme alla creazione di servizi e prodotti innovativi per la promozione turistica del territorio, ideando

un modello di collaborazione che lavori sulle risorse presenti in loco. La forza dell’idea risie-de nel fornire un unico punto di riferimento per ogni tipo di esigenza legata alla promozio-ne turistica, dall’ottimizzazio-ne delle risorse alla possibilità di contare su un partner con cui attivare progetti mirati al-lo sviluppo della destinazione turistica. Il turismo ricopre un ruolo sempre più importante nell’economia del Paese, crea nuove competenze e posti di lavoro e contribuisce a mante-nere vivo il patrimonio storico-culturale, potenziando i servizi strutturali per l’accoglienza de-gli utenti.Dall’analisi di questi elementi e dalla volontà di lavorare at-tivamente per la valorizzazione del territorio è nata la sfida di Turismo&Innovazione.La mission è dunque offrire consulenza, servizi nell’ambi-to della comunicazione e del

marketing turistico e del de-stination management, che promuove territori omogenei con la commercializzazione di un prodotto turistico integrato, coordinando operatori, servizi e attrattive turistiche. Le com-petenze in gioco sono etero-genee e spaziano dai servizi di comunicazione e marketing, a quelli di analisi della desti-

nazione -individuandone le potenzialità-, di gestione delle prenotazioni e revenue mana-gement e di creazione/vendita del prodotto turistico sui mer-cati nazionali e internazionali. I servizi offerti comprendono dunque la gestione della co-municazione online/offline orientata al marketing turisti-co, travel blogging e strategie social, sistemi di prenotazione online e la vendita della desti-nazione al cliente.T&I nasce dalla consapevo-lezza della mancanza di un coordinamento nell’ambito della promozione territoriale necessario per guidare verso il successo una destinazione turistica. Nasce dalla consta-tazione del ruolo centrale del turismo e dal desiderio di guar-dare sempre avanti: in questo settore l’innovazione è legata anche alla capacità di trova-re nuove formule per mettere a frutto le risorse locali. Il pro-

getto di rete scaturisce anche dalla volontà di dar vita a nuo-ve modalità di lavoro, basate su condivisione, passione e creatività, per creare coesione tra i partecipanti con vantaggi reciproci e offrire al contempo servizi integrati professionali e di eccellenza. La condivisio-ne di competenze e idee in un ambiente multidisciplinare è un valore aggiunto sia per i part-ner che per i clienti e permette di incubare e accelerare la na-scita dei progetti.Se ti piace fare rete, se soste-nere il tuo territorio ti appassio-na e lavori o vorresti lavorare nel turismo, T&I offre l’occa-sione di crescere professional-mente e di creare opportunità di marketing territoriale. Puoi inviare la tua candidatura all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Per maggiori informazioni:www.turismoeinnovazione.it

La rete T&I unisce competenze e risorse per offrire servizi e prodotti professionali all’insegna di uno sviluppo turistico sostenibile

Turismo & InnovazioneUna rete per promuovere il territorio

“Cuore del progetto, la passione per il territorio, ricco di bellezze e potenzialità, e la volontà di valorizzare al meglio le risorse, creando modalità di lavoro innovative e sostenibili che coniughino tradizione e tecnologia ”

Società

Turismo & InnovazioneCos’èUna rete informale di consulenti, freelance e imprese che lavorano nei servizi del settore turismo

Cosa offreServizi di comunicazione e marketing turistico per gli operatori del settore e le destinazioni turistiche

Quali obiettiviLavorare insieme alla creazione di servizi e prodotti innovativi per la valorizzazione del territorio e la promozione turistica promuovendo un modello collaborativo basato sulle risorse già presenti in loco

CaratteristichePassione, formazione e condivisione di idee e progetti

© Fabio Milesi designer - Vista sul monte Arera

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P come psicologia. Così vor-remmo aprire questo nuovo percorso annuale della rubrica Sostenibil-Mente. Un viaggio at-traverso alcuni basilari concetti connessi alla parola psicologia. Tale termine verrà impiegato co-me acronimo da cui trarre le 10 diverse parole di questo glossa-rio che disvelerà concetti utili alla ricerca e all’utilizzo in ambito psi-cologico. La prima lettera, la P di psicologia, ci guiderà in questo nostro primo viaggio esplorativo. Dove nasce quindi la psicologia? Il termine deriva dal greco psyché (spirito, anima) e da logos (discor-so, studio). Letteralmente la psicologia è lo studio dello spirito e dell’anima. In realtà la psicologia, nella sua visione più allargata, si occupa del comportamento umano in generale. È attenta ad analizzarne l’intel-letto così come le emozioni, le logiche co-sì come le riflessioni e i passaggi evolutivi. Osserva ciò che è conscio, ma anche ciò che è inconscio e spesso rimane nascosto a una prima analisi. Si occupa anche dello studio fisiologico del cervello -oggetto delle neuroscienze- cercando di carpirne sempre più i diffe-renti funzionamenti. La psicologia studia con attenzione le nostre comunicazioni, aiutandoci non solo ad avere un miglior dialogo con noi stessi, ma anche a essere in armonia con gli altri e con la società in generale. La psicologia è un sapere, una disciplina, una scienza in continua evoluzione. È altresì connessa alle altre scienze che non possono che influenzarla e svilupparsi insieme ad essa. I protagonisti di questa disciplina non sono so-lo le persone, ma anche i coadiuvanti di tale sapere. Lo psicologo è uno di questi. Per comprendere chi sia ta-

le figura e quali siano le sue funzioni, può venirci in aiuto questa storia. Si narra che un ricco sceicco arabo lasciò in eredità ai

suoi quattro figli maschi 39 cammelli, con la clausola di spartirseli secondo le sue volontà,

pena la perdita di tutto. Metà dovevano andare al pri-mogenito, un quarto al secondogenito, un ottavo al terzo figlio e un decimo dei cammelli all’ultimo. Visto che il 39 è un numero indivisibile, i figli cominciarono a discutere tra loro, quando in lontananza videro arrivare un saggio errante a dorso di un cammello. All’udire il loro racconto, il saggio rispose: «Ai vostri 39 cammelli aggiungo il mio e fanno 40. Al primo di voi va la metà: 20 cammelli; al secondo un quarto: 10 cammelli; al terzo un ottavo: 5 cammelli; all’ultimo un decimo: 4 cammelli. 20+10+5+4 fanno 39 cammelli. È rimasto il mio che se permettete mi riprendo». E se ne andò, lasciando i fratelli a un destino pacifico e armonico.Lo psicologo è simile a questo viandante: si avvicina alla persona in difficoltà offrendogli sostegno, parte delle sue energie e dei suoi strumenti. Sa proporre nuovi punti di vista e facilita l’emergere delle risorse personali permet-

tendo all’individuo di proseguire da solo, con le proprie capacità e forze. Come disse un saggio «pensiamo più a come allungare le nostre vite, quando forse dovremmo allargarle»; la psicologia ci permette di farlo, offrendoci il modo per approfondire la consapevolezza delle nostre vite.

Alessandro FortisFondatore e formatore dell’équipe TheClew

P come psicologiaTheClew inaugura con l’estate un nuovo percorso Un glossario per orientarsi nel mondo della mente Psicologia

Il termine deriva dal greco psyché (spirito, anima) e da logos (discorso, studio). Letteralmente la psi-cologia è lo studio dello spirito e dell’anima. Il suo significato si estende anche allo studio della mente e della cosiddetta psiche, concetto più evidente e pregnante in tempi recenti. L’esordio della psicolo-gia scientifica viene solitamente collocato nel 1879, con la nascita del laboratorio di Lipsia fondato da W. Wundt, sede dei primi esperimenti sui proces-si sensoriali. Al riguardo il filosofo U. Galimberti ri-porta come in quel tempo la psicologia scientifica abbia assimilato il concetto di psiche a quello di comportamento. Oggi tale semplificazione è stata superata in favore di una visione più complessa della mente umana che non può essere compresa solo attraverso lo studio e l’osservazione del com-portamento manifesto, includendo così aspetti più profondi della psiche.

TheClew, équipe di formatori e psicoterapeuti. Offre servizi di consulenza psicologica, psicoterapia, formazione nel settore aziendale e scolastico.

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È arrivata l’estate e con essa il caldo, il sole, probabilmente le vacanze, qualche viaggetto, il riposo, ma anche il rischio di incorrere in piccoli problemi le-

gati proprio alle caratteristiche di questa stagione. Nella pre-cedente uscita ci domandava-mo se il ricorso agli integratori (Prodotti Nutraceutici) in ambito

sportivo potesse essere utile, in-dispensabile o superfluo; la stes-sa domanda potremmo porla in questa sede, relativamente ad almeno tre categorie di prodotti: integratori salini, fermenti lattici e stimolatori di melanina. Lungi dal veicolare il messag-gio che sia sempre opportuno e/o necessario ricorrere ad aiuti e supporti nutraceutici per ogni periodo dell’anno, per ogni atti-vità, per qualsiasi malanno sta-gionale, si intende riflettere però su alcuni aspetti legati a queste categorie nutraceutiche impie-gate da molti in questa stagione.

Integratori salini

Sono probabilmente il prodot-to nutraceutico più utilizzato e diffuso, insieme alle vitamine; il caldo genera in tutti un aumen-to della sudorazione e un senso di spossatezza non necessaria-mente proporzionale alle attività fisiche svolte, per effetto della vasodilatazione e trasudazio-ne cutanea indotti dall’aumento della temperatura, soprattutto quella percepita, su cui incide si-gnificativamente il tasso di umi-

dità dell’aria. La perdita di liquidi e di Sali minerali, in aggiunta alla vasodilatazione indotta dal cal-do, può provocare un abbassa-mento più o meno marcato della pressione arteriosa; inoltre, l’im-poverimento di determinati Sali minerali, soprattutto magnesio e potassio, può causare l’in-sorgenza di crampi muscolari a causa del venir meno di elementi essenziali per il processo di de-contrazione del muscolo schele-trico. La semplice reidratazione con acqua può aiutare da un punto di vista pressorio (si rista-bilisce il corretto livello di liquidi nel sistema circolatorio, anche se l’apporto integrativo di sali rende più efficace la reidratazio-ne stessa), ma non sotto l’aspet-to muscolare. Integratori salini di magnesio e potassio sono utili compagni di viaggio ma anche di vita quotidiana nel corso di attività sportive o lavorative che comportino esposizione al sole e al caldo. È essenziale ricordare che pa-zienti con una storia di iperten-sione arteriosa o problematiche cardiovascolari devono consul-tare il medico e/o il farmacista per evitare interazioni inoppor-tune con la terapia in atto.

Fermenti lattici

Il capitolo dei fermenti lattici meriterebbe un’ampia tratta-zione; sono integratori molto utili ed estremamente diffusi. L’intestino con la sua flora bat-terica è responsabile di una se-rie di funzioni tra cui lo sviluppo e il mantenimento delle difese

immunitarie: uno squilibrio a questo livello può provocare di-sagi immediatamente percepiti (diarree o stipsi) oppure meno evidenti, come una ricorrente re-cidiva di stati di malattia soprat-tutto nella stagione invernale; non è un caso che si stiano dif-fondendo prodotti nutraceutici che abbinano stimolatori immu-nitari (come echinacea, unca-ria, zinco, vitamina C, probiotici -ovvero ceppi batterici che co-lonizzano la flora batterica in-testinale- e prebiotici -ovvero nutrienti come i fruttoligosacca-ridi che forniscano il sostenta-mento per la proliferazione e la crescita dei ceppi già presenti o forniti con l’integrazione-). Molto noto è l’utilizzo di fermenti lattici abbinati alle terapie antibiotiche, che per loro natura colpiscono non selettivamente ceppi bat-terici patogeni e fisiologici: non tutti i pazienti in terapia antibioti-ca ne soffrono in modo eviden-te, ma grazie alla loro capacità di stimolare le difese immunita-rie (soprattutto se in associazio-ne con vitamine del gruppo B), i fermenti lattici costituiscono un valido supporto per tutti.

Stimolatori di melanina

Sono evidentemente un capitolo di nicchia: meno diffusi rispetto agli integratori di cui sopra, ma non meno importanti, soprattut-to per tutte quelle persone che si espongono al sole solamente durante il periodo delle vacanze per cui la pelle è meno preparata. Preparare la pelle all’esposizione ricorrendo a un’integrazione con stimolatori di melanina può de-terminare effetti benefici, sia in termini di riduzione dell’inciden-za di fastidi percepiti (eritemi e scottature appunto, con disagi anche per il prosieguo della va-canza), sia in termini di qualità e durata dell’abbronzatura, effetto questo decisamente piacevole per moltissime persone.

Dott. Michele Visini

Qualche consiglio per affrontare al meglioi problemi connessi all’arrivo di questa stagione

Tempo d’estate

rubrica promossain collaborazione con

Farmacia Visini - dott. michele VisiniVia Italia, 2 - Almè (Bg)Tel. +39 035 541269 - [email protected]

Alimentazione & Salute

Salute e prevenzione

“Preparare la pelle all’esposizione ricorrendo a un’integrazione con stimolatori di melanina può determinare effetti benefici”

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Le Strade dei Vini e dei Sapo-ri della Lombardia sono dodici percorsi enogastronomici che si snodano attraverso l’intera re-gione, alla scoperta di prodotti di eccellenza, paesaggi naturali e bellezze artistiche e architettoni-che. Le Strade dei Vini e dei Sa-pori, aprono le porte al turismo enogastronomico regionale, dove protagonisti sono i vigne-ti e le cantine, accanto alle altre produzioni di qualità, come l’olio di oliva e tutti i prodotti tipici del-la Lombardia. Si snodano lungo circa 1.500 km attraverso 124 comuni e una rete di 208 agritu-rismi e 50 alberghi, 190 aziende vitivinicole e 150 produttori tipici. Nei prossimi mesi, esplorere-mo insieme questi territori, sco-prendo di volta in volta borghi e paesaggi, prodotti gastronomi-ci tipici e di eccellenza, vini che si fanno ricordare. In previsione delle gite estive o delle vacanze, vi proponiamo in questo numero alcuni percorsi che attraversa-no paesaggi incantati e scena-ri naturali di rara bellezza. Era il

1981 quando Maurizio Zanella, oggi presidente del Consorzio e fondatore di Ca’ del Bosco, con il cuoco Vittorio Fusari aprì un’osteria a Iseo. Si chiamava il Volto ed era stata pensata come ritrovo per amici, un luogo in cui si potessero gustare grandi vini e mangiare ottimi bocconi. Questo esperimento enogastronomico fu il primo in Lombardia a ottene-re una stella Michelin e da allora non è stato certo l’unico.

Alice Motti

L’angolo del SommelierLa rubrica che vi invita a conoscere le eccellenze del vino curata dall’Enoteca La Cieca

Turismo enogastronomico tra sostenibilità e golaViaggio alla scoperta del territorio e delle sue bellezzema anche dei sapori tipici della tradizione

Alimentazione & Salute

Le Strade dei Vini e dei Sapori, aprono le porte al turismo enogastronomico regionale, dove protagonisti sono i vigneti e le cantine, accanto alle altre produzioni di qualità

Strada dei Saporie delle Valli Varesine Questo itinerario interessa l’intera porzione mon-tana della provincia di Varese, andando a tocca-re i territori della Valceresio, Valcuvia, Valganna, Valmarchirolo e Valli del Luinese. Il paesaggio si tinge del verde delle valli, che si stagliano sullo sfondo delle cime innevate delle Alpi. Da visita-re i borghi storici rivieraschi e i relativi lungolaghi, porti e darsene (Maccagno, Lavena Ponte Tresa, Porto Valtravaglia), il paese dipinto di Arcumeggia, i siti archeologici e le opere di fortificazione (Torre imperiale di Maccagno, la Linea Cadorna, resti di fortificazioni a Brezzo di Bedero e Pino sul Lago Maggiore). Passerete dalle ville nobiliari ai parchi otto-novecenteschi con conifere e specie tropi-cali di pregio, fino ai numerosissimi santuari come quello della Madonna della Punta a Maccagno, Pieve di Arcisate o Badia di San Gemolo.

Strada dei Vinie dei Sapori del Garda L’itinerario si snoda nell’entroterra bresciano del Benaco, sulle colline moreniche che sono il primo accenno d’increspatura del terreno a fronte della vasta pianura, che da lì in avanti si apre. Il paesag-gio delle sponde del Garda e i territori circostanti sono mete di turismo enogastronomico, che qui si concilia con un patrimonio naturale e artistico supportato e valorizzato dalla cornice del lago.

Strada dei Vinie dei Sapori Mantovani Il percorso inizia dai Colli Morenici Mantovani, si-nuose curve verdeggianti attraversate dal Mincio che si affacciano sul Lago di Garda, diramandosi fino a Bande, frazione di Cavriana, dove nacque Virgilio. Merita una sosta Villa Mirra Siliprandi, re-sidenza tra le più care ai Gonzaga e oggi sede del Museo Archeologico dell’Alto Mantovano. Se-

conda tappa, Solferino dove è d’obbligo una visita al Museo del Risorgimento. La strada tocca poi Castiglione delle Stiviere, la città di Luigi Gonza-ga, di cui si possono ammirare le residenze a Vol-ta Mantovana. Merita un’esplorazione la riserva naturale di Castellaro Lagusello prima di raggiun-gere Mantova, punto di congiunzione tra le DOC Colli Morenici Mantovani e il Lambrusco Manto-vano, sede di un patrimonio storico e artistico di fama internazionale. Ricco di spunti suggestivi anche l’itinerario a sud del Po, con San Benedet-to Po e il suo complesso monastico Polironiano, Gonzaga e Poggio Rusco. Nella zona di confluen-za tra l’Oglio e il Po, a sud ovest della provincia, si trovano poi Sabbioneta, patrimonio dell’Unesco, e Viadana, terra di Lambrusco e melone.

Strada del Gusto Cremonese nella Terra di Stradivari La Strada del Gusto Cremonese nella terra di Stradivari si snoda nella provincia di Cremona, territorio ricco di risorse paesaggistiche e di luo-ghi d’arte e di cultura, in cui la musica è da sem-pre protagonista. La strada è lunga circa 567 km e attraversa 115 comuni, costellata da aziende agricole che da maggio a ottobre organizzano laboratori e degustazioni. Innumerevoli le pro-poste gastronomiche e gli eventi come il Festival del gusto, che legano la tradizione gastronomica ai numerosi fiumi. Nel periodo estivo, da giugno ad agosto, protagonista della tavola è il Melone di Casteldidone, pesce d’acqua dolce, mentre in novembre la gastronomia va a braccetto con la musica, alla riscoperta dei piatti tipici della tradi-zione. Appuntamento che è ormai tradizione: la preparazione e la degustazione dei vari tagli di bollito cremonese accompagnati dall’immanca-bile mostarda di Cremona.

I paesaggi della regione;

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Noto anche come cocomero o melone d’acqua, l’anguria è il frutto del Citrullus lanatus, una pianta della famiglia delle Cucurbitacee che ha origine nell’Africa tropicale e in Egitto, soprattutto lungo le rive del Nilo. Pianta che cresce annual-mente con fusto rampicante, è facilmente riconoscibile per le sue foglie particolari, ma soprattutto per i numerosi frutti che produce: non è raro, infatti, che il loro nu-mero arrivi anche fino a un centinaio.Il clima ideale per la sua coltivazione è quello temperato-mite ma non ecces-sivamente piovoso, dato che du-rante la maturazione del frutto troppa pioggia potrebbe rovinare la crescita. L’an-guria vanta una percen-tuale altissima di acqua (92%) e solo una mini-ma parte di zuccheri (quasi l’8%): è, in-fatti, uno dei frutti maggiormente consigliati du-rante una die-ta ipocalorica. Dissetante, rin-frescante e ric-co d’acqua, è praticamente il simbolo dell’e-state! Questo frutto è di gran-de aiuto contro le malattie cardia-

che e il colesterolo cattivo ed è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi; grazie all’elevata quantità di sali minerali permette di alleviare la stanchezza. Oltre a queste benefiche proprietà, l’anguria contiene numerose vitamine e beta-ca-rotene, che garantisce effetti rafforzanti sul sistema immunitario e proprietà antin-fiammatorie utili nella prevenzione dei tu-mori alla prostata per gli uomini e al seno per le donne.

Originario dell’America del sud, ma at-tualmente coltivato in tutto il mondo, il pe-perone condivide la parentela con varie specie di peperoncini piccanti, ornamen-tali e dolci, tutti provenienti dalla pianta di Capiscum. Come il pomodoro, la zucca e la melanzana, anche il peperone in bota-nica è considerato tecnicamente un frut-to, dato che si sviluppa da un fiore e a sua volta contiene dei semi; in cucina è con-siderato comunque un ortaggio, poiché viene comunemente coltivato nell’orto.La pianta è un cespuglio alto circa 50 cm e viene coltivata annualmente senza dif-ficoltà anche in Italia. I peperoni sono principalmente com-posti di acqua (90%): il loro apporto ca-lorico è quindi dovuto principal-mente ai carboi-drati semplici che li compongono, mentre grassi e proteine so-

no praticamente assenti. Nei peperoni si rilevano una buona percentuale di cap-saicina, che ha proprietà antibatteriche, antidiabetiche, antitumorali e numerose fibre, utili al controllo del peso in quanto inducono il senso di sazietà e hanno un leggero effetto lassativo.I peperoni sono inoltre un concentrato di vitamina C, A e carotenoidi, grazie ai quali contrastano i radicali liberi e quindi la degenerazione di tutti i tessuti corporei, con innumerevoli effetti positivi. Possie-dono poi le buone qualità di tutto il gruppo delle vitamine B, che hanno un ruolo fon-

damentale nel metabolismo ener-getico in quanto favoriscono la

trasformazione dei nutrienti in energia, ma attenzione

a non cuocere troppo questi ortaggi! Potreb-bero, infatti, perdere le proprietà di questo complesso vitamini-

co, perché sono termolabili.

Gelo di anguria Peperoni ripienipreparazIoneFrulla la polpa di anguria e passala attra-verso un colino a maglie. Aggiungere lo zucchero setacciato insieme all’amido di mais, incorporandolo gradualmente con la frusta. Porta a ebollizione il com-posto, mescolando a fiamma bassa. In-tiepidito, aggiungi gocce di cioccolato, mescola, dividi in bicchierini e metti in frigo per almeno 6 ore. Decora a piacere e servi freddo.

InGredIentI per 4 perSone• 4 peperoni• 300 gr di carne macinata• Mollica di pane e pangrattato• Parmigiano grattugiato• 1 uovo• Olio d’oliva, sale e pepe q.b.

LaRICETTALa

RICETTA

preparazIoneTagliate i peperoni orizzontalmente, la-vateli e togliete i semi. Amalgamate la carne con l’uovo, il parmigiano e la mol-lica di pane spezzata. Salate e pepate. Riempite i peperoni, spolverate con del pangrattato e chiudeteli. Metteteli in una teglia rivestita con carta forno unta d’o-lio. Irrorate con olio d’oliva. Cuocete a 190° per 45 minuti.

PeperoneOrtaggio alleato della salute

AnguriaFrutto simbolo dell’estate

Bietole, cavoli, cetrioli, fagiolini, fave, patate, pomodori, zucche

Verdura di stagioneLuglio/Agosto

Albicocche, pesche, frutti di bosco, meloni, fichi, prugne

Frutta di stagioneLuglio/Agosto

InGredIentI per 6 perSone• 750 gr di anguria• 70 gr di zucchero• 60 gr di amido di mais• 2 cucchiai di cioccolato

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Quizzone dell’estate:vero o falso?

La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

Le leggende metropolitane sull’alimentazione

Alimentazione & Salute

La qualità nutrizionale degli alimenti surgelati è inferiore a quella degli alimenti freschi.

I prodotti a base di soia contribuiscono ad abbassare il colesterolo cattivo.

VERO FALSO

VERO FALSO

02

08

Gli spinaci sono consigliati soprattutto alle persone anemiche.

Mangiare del formaggio a fine pasto fa male.

VERO FALSO

VERO FALSO

01

07

Il tè verde contiene teina.

Un succo di frutta può sostituire un frutto.

VERO FALSO

VERO FALSO

03

09

Chi mangia pane o pasta alla sera rischia di ingrassare maggiormente.

La margarina è più sana del burro.

Il caffè lungo è più leggero.

VERO FALSO

VERO FALSO

VERO FALSO

04

10

13

Le spremute di agrumi possono danneggiare lo smalto dei denti.

L’aglio influenza positivamente la pressione arteriosa.

Ci sono cibi o comportamenti alimentari che favoriscono il gonfiore di pancia.

VERO FALSO

VERO FALSO

VERO FALSO

06

12

15

Per alimentarsi bene è più importante tener conto della qualità di un alimento rispetto alla quantità.

Masticare a lungo il cibo aumenta il senso di sazietà.

Per friggere in modo dietetico bisogna usare poco olio.

VERO FALSO

VERO FALSO

VERO FALSO

05

11

14

In tema alimentazione, le leg-gende metropolitane da sfata-re sono davvero tante. Volete scoprirne qualcuna? Mettetevi alla prova e rispondete “Vero” o “Falso” ai quiz sotto riportati. Troverete le risposte sulla pagina a fianco!

➜ meno di 4 risposte esatteUna ripassatina non farebbe male

➜ tra 4 e 8 risposte esatteHai ancora margini di miglioramento

➜ Più di 8 risposte esatteComplimenti, padroneggi la materia!

➜ Più di 12 risposte esatteBravo, complimenti! Sei un vero esperto!

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Page 43: InfoSOStenibile 54 > Luglio Agosto 2016

rossana madaschiDietista Punto ristorazione eDocente di Scienza dell’AlimentazioneCell. +39 347 0332740 - [email protected]

RISPOSTE

01. Falso. Malgrado gli spinaci contengano molto Ferro, solo una piccola parte viene assorbita dal nostro intestino e assimilata, perché la sua biodisponibilità è piuttosto bas-sa. Per biodisponibilità si intende la quantità di un nutriente che l’organismo riesce effettivamente ad assorbire e, per favorire l’assorbimento di questo importante sale minerale, sarebbe utile aggiungere ai vari piatti che lo contengono la vitamina C, presente per esempio nei limoni, peperoni, prezzemolo, ecc.

02. Falso. Se il processo di surgelamento degli alimenti sur-gelati è condotto rispettando una corretta procedura tec-nica, hanno quasi lo stesso valore nutritivo di un alimento fresco, compreso quello vitaminico e minerale.

03. Vero. Anche se la quantità di teina del tè verde è inferiore rispetto a quella contenuta nel tè nero, pertanto ha un effetto più blando a livello gastrico, non bisogna esagerare perché l’abuso di teina, come di caffeina, può causare diverse con-troindicazioni, come per esempio insonnia e ipertensione.

04. Falso. Importante è non superare la quantità delle ca-lorie totali giornaliere e rispettare i tempi di digestione prima di andare a letto (circa 2-3 ore, in relazione alla quantità e al tipo di alimenti introdotti). Questo vale sia per le calorie che derivano da carboidrati come pasta o pane, sia da alimenti proteici come carne, pesce, formaggi.

05. Falso. Per una corretta alimentazione sono assoluta-mente importanti sia la qualità che la quantità di un alimento.

06. Falso. Le spremute di agrumi (di arancia, di limone o di pompelmo) non danneggiano in alcun modo lo smalto dei denti che, invece, è spesso intaccato da miscele come per esempio alcune bevande dolci molto zuccherate e consu-mate di frequente.

07. Vero. Il formaggio è un alimento che, per il suo conte-nuto in grassi e proteine, va equiparato a un secondo piatto. L’abitudine di terminare il pasto con del formaggio, aumenta in modo considerevole l’apporto di calorie e di grassi tra-sformandolo in una vera “bomba calorica”. Inoltre i grassi presenti nei formaggi, andrebbero a sommarsi ai grassi di altri cibi già presenti nel menù, appesantendo e rallentando la digestione. Ricordiamo che il formaggio andrebbe con-sumato 2-3 volte a settimana.

08. Vero. La lecitina abbassa i livelli di colesterolo cattivo e contiene anche colina, che favorisce le funzioni cerebrali ma solo se presa come integratore. Inoltre, i fitoestrogeni contenuti nella soia riducono le fastidiose vampate di calore legate alla menopausa.

09. Falso. Il succo di frutta contiene meno vitamine della frutta fresca, che vengono neutralizzate sia dai trattamenti termici a cui è sottoposto (ad esempio pastorizzazione, ste-

rilizzazione, ecc.), sia dalla presenza di luce. Inoltre nei suc-chi di frutta sono assenti o quasi le fibre e non dissetano e saziano come un frutto. Da preferire succhi con l’indicazio-ne “100% frutta” e senza zucchero aggiunto né dolcificanti chimici come saccarina o aspartame.

10. Falso. La margarina viene ottenuta attraverso un pro-cesso chiamato idrogenazione che consente di trasformare i grassi vegetali insaturi, presenti nella margarina, in acidi grassi saturi, rendendoli così solidi a temperatura ambiente. Gli acidi grassi saturi, che sono presenti prevalentemente in alimenti di origine animale, se assunti in eccesso possono favorire le malattie coronariche, l’aterosclerosi, aumentare il colesterolo cattivo, ecc. Inoltre, alla margarina sono spes-so aggiunti dei coloranti (ad esempio il betacarotene) per richiamare la colorazione naturale del burro.

11. Vero. L’informazione dello stimolo della sazietà impiega circa 15 minuti per raggiungere il cervello partendo dallo stomaco, quindi se si mastica lentamente ci si sente più sazi e si introdurranno meno calorie. Ricordiamo inoltre che la prima digestione avviene in bocca e che lo stomaco non ha denti perciò i cibi solidi dovrebbero essere masticati fino a essere ridotti in poltiglia, mentre i liquidi non andrebbero bevuti celermente.

12. Vero. I benefici dell’aglio sulla pressione alta sono no-ti da tempo: questo vegetale contiene un principio attivo chiamato allicina, a cui sono riconosciute proprietà antiper-tensive, antiossidanti e antitrombotiche. L’aglio inoltre ha proprietà antibiotiche, antibatteriche e vermifughe.

13. Falso. La quantità di caffeina contenuta nel caffè lungo, o “caffè all’americana” come viene chiamato, è maggiore rispetto a un espresso normale perché la caffeina viene estratta per più tempo.

14. Falso. Per far assorbire meno olio possibile, bisogna usarne molto e deve essere ben caldo, in modo che sulla superficie dei cibi si formi una crosticina impermeabile e che dall’interno esca del vapore. Il vapore da una parte ostaco-la la penetrazione del grasso, dall’altra abbassa per alcuni istanti la temperatura del cibo. Quando in padella c’è poco olio, la crosta non riesce a formarsi rapidamente e l’olio pe-netra nel cibo che ne assorbe elevate quantità.

15. Vero. Mangiare troppo velocemente senza masticare correttamente i cibi, fare pasti troppo abbondanti, saltare i pasti, masticare chewingum continuamente o bere bevan-de gassate, soprattutto se zuccherine gonfia la pancia. La situazione peggiora anche quando intercorrono troppe ore di digiuno tra un pasto e l’altro, si ha una vita troppo seden-taria, stressata o con molte tensioni, oppure si subiscono variazioni ormonali, come accade nella fase premestruale o in menopausa.

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Page 44: InfoSOStenibile 54 > Luglio Agosto 2016

appuntamenti dal territorioCalendario Luglio - Agosto 2016BERGAMO

■■■ aRTe Fino al 25 luglio Luigi Ghirri. Pensiero paesaggio Bergamo 10-22 > Ex Monastero di Astino Oltre 40 scatti, soprattutto vintage prints e project prints, per raccontare un maestro indiscusso della fotografia italiana. Dal martedì alla domenica, ingresso gratuito www.fondazionemia.it

■■■ aRTe Fino a settembre Happening GAMeC Bergamo 18-23 > GAMeC, via San Tomaso 53 Ogni domenica sera d’estate, l’aperitivo tra musica e arte contemporanea www.gamec.it

■■■ MOsTRa

Fino al 31 ottobre Il monastero restituito. Astino: la storia, i restauri, le opere ritrovate Bergamo 10-22 > Ex Monastero di Astino Dal martedì alla domenica un percorso di visita tra storia, restauri e opere ritrovate dopo secoli di oblio. Ingresso gratuito www.fondazionemia.it

■■■ eDILIzIa Tutti i mercoledì CheckHouse Bergamo 9-18 > Domus Bergamo, piazza Dante sportello di consulenza gratuita in materia di edilizia a cura dell’azienda Vanoncini www.vanoncini.it/checkhouse

■■■ ITIneRaRIO Tutti i venerdì fino al 30 settembre Tour del Mistero Bergamo 21.15 > Piazzale della Fara (ritrovo) serie di itinerari alla scoperta di una Bergamo sconosciuta gruppoarcheologicobergamasco.org

■■■ sPORT Tutti i venerdì dall’1 luglio al 3 settembre Percorso avventura. Teleferica Bergamo 19-22 > Spalti San Giacomo, Bergamo sfida te stesso in teleferica //

■■■ aRTe e MusICa 2 luglio > 6 agosto Arte e musica di altri tempi Alta Valle Brembana Vari luoghi e orari (vedi pieghevole da allegare in pdf) una serie di visite guidate alla scoperta degli splendidi affreschi dell’alta Valle Brembana [email protected]

■■■ TeaTRO 7 luglio > 13 settembre Pandemonium: Le irresistibili storie di Rohal Dahl Bergamo Vari luoghi e orari Letture pubbliche di racconti dell’autore in ludoteche e parchi della città www.pandemoniumteatro.org

■■■ sPORT 15 luglio Gara notturna Clusone Dodicesima Edizione della Corri in Centro Clusone, la gara podistica notturna su strada che negli anni è diventata una manifestazione regionale.

www.turismoproclusone.it

■■■ CIneMa 15>17 luglio Cinema in giardino Bergamo 20.30-00 > Palazzo Moroni Palazzo Moroni ospita proiezioni en plein air nel cuore verde di Bergamo alta. una tre giorni cinematografica aperta al pubblico di ogni età. Ingresso libero. “ //

■■■ TeaTRO 15 luglio > 10 settembre Pandemonium: Baracca e burattini Bergamo 18.00 > Cortili Aler, via Meucci, zona 167 di Loreto serie di spettacoli di burattini con la compagnia Broggini di Varese www.pandemoniumteatro.org

■■■ sagRa 16 luglio Arte e Sapori! Schilpario 9-15 > Schilpario una giornata dedicata all’artigianato locale e ai sapori valligiani da gustare con la mente e assaggiare con il cuore www.schilpario.info

■■■ aLIMenTazIOne

16 luglio Alimenta – Cibo e identità locale Almenno S. Bartolomeo

18-23 > Rotonda di San Tomè Presentazione del libro Cibo e identità locale e degustazione di prodotti del mecato M&C nella Corte di san Tomè. Cena su prenotazione 035 553205 [email protected]

■■■ naTuRa 16 luglio Apertura cascate del Serio Valbondione 22-22.30 > Valbondione. A seguire mulattiera per Rifugio Curò. un triplice salto di 315 metri di dislivello e un paesaggio mozzafiato. sono le cascate del serio, le più alte d’Italia e le seconde in europa //

■■■ COnFeRenza 17 /23 luglio I dialoghi si Astino - Intorno alla “Laudato Si” Bergamo 18.00 > Refettorio dell’ex Monastero di Astino, via Astino 13 Riflessioni etiche, sociali, economiche e politiche www.ilsoleelaterra.it

■■■ LaBORaTORIO 18>22 luglio

Bergamo Film Meeting Summer School 2016 Bergamo 15-18 > Spazi laboratoriali dell’Accademia Carrara, Piazza Giacomo Carrara 82 sguardi in macchina – Laboratorio audiovisivo per ragazzi e ragazze a cura di Bergamo Film Meeting www.bergamofilmmeeting.it

■■■ MusICa 20 > 24 luglio Rock sul Serio Villa di Serio 18.00 > Campo sportivo Villa di Serio Concerti rigorosamente a ingresso gratuito, cucina tipica, birre artigianali (e non solo!) Fb: RockSulSerio

■■■ MusICa 22 luglio e 5/9 agosto Concerti in villa Seriate 21 > Dimore storiche. Nell’ordine: villa Piccinelli, villa Ambiveri, villa Tassis, castello Rivola, villa Ambiveri La rassegna “Concerti in Villa” porta parole e musica nelle dimore storiche cittadine www.comune.seriate.bg.it

■■■ InCOnTRO 23 luglio Alla scoperta dell’altra cucina Serina 16.00>Azienda Agricola Cooperativa Ca’ Al del Mans Piatti per tutti i sensi con prodotti biologici e naturali caaldelmans1.jimdo.com

■■■ sPeTTaCOLO 28>31 luglio Sarnico Busker Festival Sarnico e Paratico (Bs) una kermesse con 160 artisti da tutto il mondo. Più di 250 spettacoli di acrobatica aerea, cirque nouveau, danza contemporanea, teatro urbano e di figura www.prolocosarnico.it

■■■ MusICa 2 >7 agosto Filagosto festival Filago Area Polifunzionale, via A. Locatelli 42 anche quest’anno tornano gli attesi concerti del Filago Festival www.filagostofestival.it

■■■ sPORT 6 > 20 agosto

Meditare al parco – Dalmine Dalmine 17.30-19 > Via tre venezie 2 (in caso di pioggia), Parco comunale Viale Locatelli L’iniziativa prevede tre incontrigratuiti di meditazione e yoga www.eventi.bergamo.it

■■■ CIneMa 18 agosto > 3 settembre Cine-Tascabile Lab80 Bergamo 21.15 > Chiostro del Carmine Cine-Tascabile, un’inziativa di Lab80, propone 13 proiezioni, articolate secondo due filoni tematici: “sipari femminili” e “shakespeare in movie” www.lab80.it

■■■ sPORT 19 agosto “Corri nei Borgi” 9° Trofeo Giancarlo Santus Gromo Il programma prevede diverse gare podistiche: categorie baby, gara non competitiva e gara riservata a tesserati Fidal //

■■■ naTuRa 21 agosto Apertura cascate del Serio Valbondione 11-11.30 > Valbondione. A seguire mulattiera per Rifugio Curò un triplice salto di 315 metri di dislivello e un paesaggio mozzafiato. sono le cascate del serio, le più alte d’Italia e le seconde in europa //

■■■ FIeRa 2 > 4 settembre Fiera di sant’Alessandro Bergamo > Fiera di Bergamo Rassegna dedicata a zootecnia, agricoltura, equitazione, macchinari agricoli e prodotti alimentari tipici www.fieradisantalessandro.it

■■■ FIeRa 7 > 11 settembre 32a Fiera del Valcalepio Chiuduno > Centrofiera Torna la famosissima Fiera campionaria del vino www.centrofierachiuduno.it

■■■ PaesaggIO

7 > 25 settembre I Maestri del Paesaggio 2016 Bergamo Alta Piazza vecchia e Piazza mascheroni La 6a edizione della kermesse internazionale dedicata al paesaggio imaestridelpaesaggio.it

tutti gli eventiaggiornati su

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Mercato della Terradi slow FoodPiazza Dante, Bergamodalle ore 9,00 alle 14,00

Sabato 9 e 23 Luglio

www.infosostenibile.itNumero 54 - Luglio/Agosto 201644

Page 45: InfoSOStenibile 54 > Luglio Agosto 2016

BREsciA

■■■ aRTe Fino la 18 settembre Christo and Jeanne–Claude. Water projects Brescia > Museo di Santa Giulia La mostra riunisce per la prima volta i progetti legati all’elemento acqua di Christo e JeanneClaude agenda.comune.brescia.it

■■■ FIeRa 7>10 luglio Fiera di San Benedetto Leno > Parco di Villa Badia a Leno 14a edizione della Fiera di san Benedetto dedicata al mondo del biologico www.fieradisanbenedetto.it

■■■ asTROnOMIa

15/29 luglio “Il cielo d’estate” e “Osserviamo il cielo” Brescia 21.00 > Castello di Brescia Osservazioni astronomiche con i telescopi della specola Cidnea. Prenotazioni al numero 030 2978672 www.castellodibrescia.org

■■■ asTROnOMIa 16 luglio Osservazioni astronomiche Lumezzane 21.00 > Osservatorio Serafino Zani Osservazioni al telescopio. Ingresso libero www.museodellecostellazioni.it

■■■ MeRCaTO 16 luglio Mercato della Terra Padernello (Borgo San Giacomo - Bs) 18.00 > Castello di Padernello Versione estiva serale del mercato della terra di slow Food www.castellodipadernello.it

■■■ MusICa 20 > 24 luglio Musicalzoo #mutamorphosis Brescia > Castello di Brescia #MzOO16 porta il meglio della musica

contemporanea tra le mura del Castelllo cittadino agenda.comune.brescia.it

■■■ asTROnOMIa 23 luglio Serata astronomica Lumezzane 21.00 > Osservatorio Serafino Zani In occasione del concerto delle bande rock, che inizia al pomeriggio e culmina alle ore 22 con Charlie Cinelli. seguiranno le osservazioni al telescopio. Ingresso libero www.museodellecostellazioni.it

■■■ FOTOgRaFIa 29 > 31 luglio Stage di fotografia astronomica Lumezzane 21.00 > Osservatorio Serafino Zani Tre notti al telescopio, iscrizione obbligatoria www.astrofilibresciani.it

■■■ sPeTTaCOLO 4 > 7 agosto Lonato in Festival Lonato > Rocca di Lonato del Garda artisti di strada, gruppi etnici, giocolerie www.lonatoinfstival.it

■■■ aRTe 9>21 agosto Ferragosto ai Musei Civici Brescia > Musei Civici apertura gratuita di tutti i Musei Civici: Museo di santa giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo delle armi Luigi Marzoli www.bresciamusei.com

MiLANO

■■■ TeaTRO fino al 23 luglio festival Da vicino nessuno Milano > Ex ospedale psichiatrico Paolo Pini Rassegna teatrale che anima, riempiendoli di creatività e bellezza, gesti condivisi e relazioni, gli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini www.olinda.org

■■■ sCIenza fino all’11 settembre Museo Estate 2016 Milano 14-18 > Museo della scienza e della tecnologia di Milano Laboratori dedicati ogni settimana a una tematica specifica e per i bambini (3-6 anni) bolle di sapone, ombre e luci

colorate, matematica e ingranaggi www.museoscienza.org

■■■ ITIneRaRI

fino al 30 settembre In crociera sui Navigli Milano > Darsena In crociera sui navigli racchiude una serie di eventi che permettono di navigare le acque milanesi da aprile a settembre grazie all’organizzazione del consorzio navigli Lombardi. Tra le novità dell’edizione 2016 di In crociera sui navigli da segnalare un nuovo itinerario dedicato alla Darsena e l’app I navigli, disponibile sia per Ios e android, che consente una visone a 360 gradi delle eccellenze del territorio. [email protected]

cREMONA

■■■ TeMPO LIBeRO

Tutti i giovedì di luglio I giovedì d’estate Cremona 20.30 > Cremona centro Rassegna promossa da Botteghe del Centro e Confcommercio, in collaborazione con il Comune www.comune.cremona.it

■■■ MusICa 22 giugno > 6agosto Cremona summer festival Cremona 21 > Piazza del Comune Contenitore di attività didattiche connesse alla liuteria

www.comune.cremona.it

LEccO E cOMO

■■■ MusICa 15 luglio Gianna Nannini History Tour Como 21.30 > Arena Teatro Sociale Festival Como Città della Musica www.comofestival.org

■■■ MusICa 16 luglio Balck&Light Evolution Dance Como 21.30 > Arena Teatro Sociale Festival Como Città della Musica www.comofestival.org

■■■ MusICa 16 luglio Nota su Nota Como 21.30 > Piazza Tricolore Albate Ogm, organismi geneticamente musicali www.comofestival.org

■■■ Danza 17 luglio Tango sotto le stelle Como 19-23 > Piazza Martinelli serata danzante all’aperto www.comofestival.org

■■■ TeaTRO 22 luglio In anticipo sui tempi Como 21.15 > Piazza Martinelli Monologhi e performance d’autore a cura dell’associazione acarya www.comofestival.org

■■■ MusICa 24 luglio Nota su Nota Como 21 > Piazza Martinelli

Incroci d’autore. Monografia su Lucio Dalla www.comofestival.org

■■■ FesTIVaL 26 > 31 luglio International folk festival Ponte Lambro > Piazza Puecher Incontro folkloristico che coinvolge 6 provincie lombarde e 24 comuni //

■■■ MusICa 30 luglio Nota su Nota Como 21.30 > Piazza Tricolore Albate Ogm, organismi geneticamente musicali. Bigbang Blues www.comofestival.org

■■■ ITIneRaRIO 31 luglio Itinerario Visconti Como, Cernobbio, Brunate Ritrovo Piazza Cavour Passeggiate creative tra Como, Cernobbio e Brunate sulle orme di Luchino Visconti e dei grandi film girati sul Lario. Con la collaborazione del Lake Como Film Festival www.comofestival.org

■■■ sPORT 3 > 4 settembre Nascondino World Championship Consonno (Lc) Consonno e dintorni La settima edizione dei Campionati mondiali di nascondino libera tutti, anche la città fantasma nascondinoworldchampionship.com

■■■ FIeRa 17 > 18 settembre L’Isola che c’è Villa Guardia (Co) 10-23 > Parco Comunale, Via Varesina Fiera provinciale delle relazioni e delle economie solidali www.lisolachece.org

Calendario Luglio - Agosto 2016

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Non vi è garanzia che gli appuntamenti vengano pubblicati. La pubblicazione resta a discrezione e ad insindacabile giudizio dell’editore.

“Appuntamenti Sostenibili”?

www.infosostenibile.it Numero 54 - Luglio/Agosto 2016 45

Page 46: InfoSOStenibile 54 > Luglio Agosto 2016

ecco le attività che ogni mese vi offrono l informazione green una rete di oltre 600 punti per promuovere nuovi stili di vita e d impresa

I Punti di distribuzione di infoSOStenibile

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Dove trovareil nostro giornale?

Recapiti Redazione:Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 258559Fax +39 035 [email protected]

Sono sempre di più i punti

di distribuzione del nostro

mensile che decidono di far

girare l informazione

SOStenibile. Queste attività

vengono premiate in termini

di visibilità e clientela dai

molti cittadini sensibili alle

buone pratiche ambientali.

E tu cosa aspetti?

Piazza San Bernardino, Lallio (Bg)E [email protected]

Mercato agricolo Agenda21

L’Associazione dei comuni di Agenda21, in collaborazione con il comune di Lallio, ha attivato il mercato a KM zero, che si tiene la mattina di ogni ter-zo sabato del mese. Un’occasione per i cittadini di conoscere le aziende e acquistare i prodotti alimentari del territorio.

BERGAMO > Lallio

Via Giorgio e Guido Paglia 27, Bergamoq +39 035 223586E [email protected]

Collegio dei Periti Industriali

È un ente pubblico a cui deve essere iscritto chi intende poter esercita-re la libera professione. Al Collegio sono affidati diversi compiti, tra cui la conservazione dell’Albo, l’applicazione del codice deontologico della professione, il perfezionamento formativo degli iscritti.

BERGAMO

Via Corridoni, 28/A, Bergamoq +39 035 399474e [email protected]

Biblioteca “Luigi Pelandi”

Presso la Biblioteca Pelandi, che rientra nel Sistema bibliotecario urbano, è possibile sfogliare anche l’ultimo numero di infoSOStenibile. La biblio-teca, situata in un moderno edificio circolare, dispone di quaranta posti studio e di una sala per incontri e attività didattiche e culturali.

BERGAMO

Via Nino Bixio 9, Bresciaq +39 030 8379403 / 404 E [email protected] www.nuovoeden.it

Cinema Nuovo Eden

Sala cinematografica nel cuore di uno dei quartieri più eclettici della città, il Carmine. Il ricco palinsesto si articola in film contemporanei di produzioni indipendenti, incontri con i protagonisti della cinematografia, rassegne tematiche, pellicole restaurate, film muti musicati dal vivo e tanto altro.

BRESCIA

Via Alcide de Gasperi 1, Pantigliate (Mi)q +39 02 90 605 177E [email protected] www.vanoncini.it

Vanoncini Spa

Un’impresa edile moderna, rivenditore di materiali e specialista nella tecni-ca costruttiva a secco. Oltre alla sede di Mapello (Bg), l’azienda conta altri tre magazzini nelle province di Milano e Monza Brianza. È il caso del ma-gazzino di Pantigliate, comune nell’area sud-est della provincia milanese.

MILANO > Pantigliate

Piazza Riva Spoleti 1, Merate (LC)q +39 039 9903147E [email protected]

Biblioteca Civica “A. Manzoni”

Ubicata nel centro storico di Merate, offre servizi di prestito e interprestito di libri e dvd, organizzando anche diverse iniziative culturali. Un ampio programma di eventi e mostre le permette di aprire progetti con le scuole, durante i quali intervengono personalità rilevanti nel settore.

LECCO > Merate

Via Platina 40, Piadena (Cr)q +39 0375 980312

Biblioteca di Piadena

Dal 1986 la biblioteca di Piadena ha sede nell’edificio in stile Liberty che fu la residenza di famiglia degli eredi dell’Avv. Luigi Giuseppe Vacchelli, do-nata al comune dagli eredi, insieme al fondo librario antico ivi conservato, con esplicita intenzione di destinarla a sede della Biblioteca comunale.

CREMONA > Piadena

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