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ISTITUTO COMPRENSIVO VALLE DEI LAGHI - DRO PROGETTO D’ISTITUTO 17/18 – 18/19 – 19/20 aggiornamento deliberato nella seduta del Collegio Docenti del 22 febbraio 2018 e nella seduta del Consiglio dell’istituzione scolastica del 24 aprile 2018 INDICE Premessa Chi siamo Il mandato della scuola Il contesto Le caratteristiche degli studenti, le risorse professionali e le dotazioni strutturali Una scuola aperta al territorio Le scelte educative e l’offerta formativa Le parole della nostra scuola Le nostre idee – guida I piani di studio Le scelte progettuali Una scuola per tutti e per ciascuno: una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: bisogni speciali una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: alunni stranieri una scuola che valorizza le eccellenze educazione alla musica educazione alle ITC conoscenza della storia locale e avvicinamento alla montagna e al territorio Costruiamo un Ponte orientamento scolastico e didattica orientativa progetto continuità 1

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ISTITUTO COMPRENSIVO VALLE DEI LAGHI - DRO

PROGETTO D’ISTITUTO 17/18 – 18/19 – 19/20

aggiornamento deliberato nella seduta del Collegio Docenti del 22 febbraio 2018 e nella seduta

del Consiglio dell’istituzione scolastica del 24 aprile 2018

INDICE

Premessa

Chi siamo

Il mandato della scuola

Il contesto

Le caratteristiche degli studenti, le risorse professionali e le dotazioni strutturali

Una scuola aperta al territorio

Le scelte educative e l’offerta formativa

Le parole della nostra scuola

Le nostre idee – guida

I piani di studio

Le scelte progettuali

Una scuola per tutti e per ciascuno:

una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: bisogni speciali

una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: alunni stranieri

una scuola che valorizza le eccellenze

educazione alla musica

educazione alle ITC

conoscenza della storia locale e avvicinamento alla montagna e al territorio

Costruiamo un Ponte

orientamento scolastico e didattica orientativa

progetto continuità

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Una scuola attenta allo star bene:

punto di ascolto: sportello di consulenza psicologica

educazione alla salute: progetti di educazione all’affettività e alla sessualità nelle

classi quinte SP e nelle classi terze SSPG

progetto sport

Cittadini consapevoli:

progetti per la cittadinanza consapevole

attiva...mente

educazione alle nuove tecnologie

educazione alla sicurezza

adesione al progetto Educhiamoci ad educare

Cittadini europei:

progetti per l’apprendimento delle lingue straniere

Valutazione e autovalutazione

Organizzazione

Offerta curricolare anno scolastico 2018-19

L’offerta curricolare

Il Piano Trentino Trilingue

Il tempo scuola

Le attività opzionali facoltative

Attività alternative alla religione cattolica

Attività di mensa e interscuola

Profili professionali

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PREMESSA

Il Progetto educativo del nostro Istituto che cresce piano piano assieme a noi tutti e si rinnova. È

frutto di pensieri condivisi e riflessione sull'esperienza educativa in corso. Occasione per rinforzare

l'identità formativa e organizzativa dell'Istituto per docenti e dirigente, studenti e genitori, personale

dei servizi amministrativi, ausiliari e tecnici. Vuole essere fonte di riferimento per chiunque nella

scuola entra e per chi ci vive quotidianamente.

Dentro il disegno formativo dell'Istituto stanno tutti coloro che nella scuola lavorano, perché sono in

ogni caso riferimento adulto per gli studenti e pertanto significativo. E un posto importante hanno i

genitori, primi corresponsabili della scuola nell'educazione, che questo progetto sono chiamati a

conoscere, discutere e possibilmente condividere, perché è importante che bambini e ragazzi si

sentano accompagnati da adulti che condividono un pensiero su di loro.

Adulti e ragazzi, quindi, in cammino su una strada comune. Adulti che dentro l'avventura educativa

si mettono in gioco e crescono assieme agli studenti in una relazione serena e rispettosa.

Il Progetto d’Istituto ha durata triennale e può essere aggiornato annualmente. Dice dell’identità

della nostra scuola, ne descrive il contesto, esplicita le scelte educative, la progettualità, la

programmazione didattico-educativa e le scelte di natura organizzativa.

CHI SIAMO

Il mandato della scuola

“Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni,

nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per

continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

La finalità del primo ciclo è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per

sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona…Fin

dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un

ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità,

riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi

a costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di

orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e

risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in

relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione

alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e

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progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi

mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a

suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacità.” (Indicazioni

nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”).

Tradotto con parole nostre questo mandato della scuola diviene il cammino di ciascuno verso la

conoscenza e la consapevolezza innanzitutto di sé e poi della realtà circostante, dalla più vicina alla

più lontana, verso la capacità di relazionarsi con coetanei e adulti, verso l'autonomia e il desiderio di

assumersi compiti sempre più seri dentro la comunità scolastica e poi al di fuori attraverso lo

sviluppo della creatività che consente di trovare soluzioni personali ai problemi che si pongono.

Il cammino dei nostri bambini inizia imparando a “leggere, scrivere e fare di conto”, a raccontare e

a raccontarsi, ad apprendere e domandarsi il perché delle cose con quella curiosità che apre alla

realtà e alla conoscenza più profonda.

Gli adulti che accompagnano gli studenti a loro volta continuano il loro percorso di conoscenza e di

crescita. Gli insegnanti coltivano l'apprendimento attraverso lo studio, il confronto, la ricerca e la

sperimentazione di nuove metodologie sempre più adeguate agli studenti che cambiano e ai diversi

stili di apprendimento di ciascuno. I genitori crescono accompagnando i loro figli, sostenendoli e

guidandoli. Gli altri attori del territorio, condividendo gli obiettivi educativi della scuola, si

affiancano ad essa con le proposte formative, nell'intento di rispondere ai bisogni di una società

sempre più complessa. Tutti soprattutto attenti al bisogno primario dei bambini e degli adolescenti

di essere ascoltati, guardati, amati.

Un cammino per tutti, dunque, in cui il saper essere, il saper conoscere, il saper fare e il saper vivere

insieme si armonizzano nella crescita comune.

Il contesto

L’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi – Dro nasce il 1 settembre 2016 in seguito all’accorpamento

degli Istituti Comprensivi Valle dei Laghi e Dro e svolge la sua azione educativo – didattica su un

vasto territorio (circa 81 km2) che conta la presenza di cinque Comuni, Cavedine, Drena, Dro,

Madruzzo e Vallelaghi, situati in due diverse comunità di valle, la Comunità della Valle dei Laghi e

la Comunità dell’Alto Garda e Ledro.

Il territorio sul quale opera l’Istituto dista all’estremo meridionale pochi chilometri dal lago di

Garda e all’estremo settentrionale pochi chilometri dal capoluogo trentino.

L'economia è tradizionalmente agricola e artigianale con uno sviluppo dell'industria e del turismo

legato allo sport nell'area del Basso Sarca.

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In entrambe le Comunità di Valle sono presenti associazioni sportive, culturali e musicali che

arricchiscono l’offerta formativa della scuola collaborando con essa.

Le biblioteche si configurano, con la loro attività, come un importante “ponte” tra la scuola e il

territorio svolgendo oltre al servizio di prestito, corsi di lingua straniera, iniziative culturali,

interculturali e di promozione alla lettura.

Sul territorio sono anche presenti agenzie educative e formative che promuovono progetti in

supporto alle famiglie nell’ambito educativo, in continuità con l’azione svolta dalla scuola.

Contribuiscono inoltre all’offerta formativa integrata in rete con il territorio, gli interventi

educativo-formativi di Vigili del Fuoco e Polizia locale nelle diverse classi. Costante è anche la

collaborazione con l’APSS di Trento e di Riva del Garda.

La presenza all’interno dello stesso Istituto di due Comunità di Valle con una storia ed un’economia

diversa e la numerosità dei plessi se da un lato determinano una complessità burocratica e

organizzativa, data anche dall'ampiezza del territorio, che si evidenzia anche nel coordinamento di

eventi comuni e nel coinvolgimento attivo delle famiglie, dall'altra alimentano un confronto e uno

scambio arricchente.

Un vincolo nell’organizzazione è dato dai problemi di spostamento con mezzi pubblici, determinati

dalla scarsità dei mezzi di trasporto e dal costo dei viaggi, che si ripercuotono sulle difficoltà da

parte di alcune famiglie di raggiungere in tempi brevi la segreteria della scuola.

Le caratteristiche degli studenti, le risorse professionali e le dotazioni strutturali

La complessità organizzativa dell’Istituto è data dalla presenza di 11 plessi (8 di scuola primaria e 3

di scuola secondaria di primo grado) dislocati su 5 comuni geograficamente distanti e appartenenti a

due Comunità di Valle distinte, la Comunità della Valle dei Laghi e la Comunità Alto Garda e

Ledro, con una storia, un’identità e un senso d’appartenenza diversi tra loro.

La presenza di un plesso con pluriclasse comporta un'attenta organizzazione oraria e una complessa

progettazione didattica per poter garantire la qualità del servizio.

Significativa è la presenza di studenti stranieri soprattutto nell’area Sarche e Dro per i quali la

scuola attua azioni di integrazione e inclusione.

La percentuale di nuovi ingressi nel corpo docente superiore a quella provinciale non assicura

sempre la continuità degli insegnanti in tutti i plessi, ma il gruppo dei docenti è nel complesso

collaborativo e attento ai bisogni degli studenti e della scuola e disponibile al confronto.

Superiore alla media provinciale è anche l’instabilità del personale ATA, presente in numero

inferiore rispetto al precedente anno scolastico. Il turn over di parte del personale di segreteria e dei

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tecnici di laboratorio ha avuto un’incidenza nell'organizzazione e nella standardizzazione delle

procedure.

Dal punto di vista strutturale ci sono i due plessi di scuola primaria e di scuola secondaria di Dro in

ristrutturazione. La presenza di un laboratorio informatico in ogni plesso e la buona dotazione

informatica nelle diverse classi favoriscono una didattica multimediale innovativa.

Il registro elettronico adottato nella SSPG è uno strumento apprezzato dalle famiglie che possono

monitorare a distanza ed in qualsiasi momento l’andamento scolastico dei propri figli. Il sito web

dell’Istituto presenta inoltre i progetti svolti e consente alle famiglie di tenersi aggiornate sulle

attività proposte.

Una scuola aperta al territorio

“Per educare un bambino ci vuole un villaggio”

La collaborazione con le associazioni e gli enti presenti sul territorio ha permesso di intraprendere

una serie di iniziative educative che vanno incontro alle esigenze dei giovani e delle famiglie. Ne

sono nati molti progetti integrati che arricchiscono l'offerta formativa e si inseriscono sia nelle

attività curricolari che nelle attività opzionali che in quelle extrascolastiche. Ad esempio corsi di

musica e attività artistiche con associazioni musicali e del mondo dello spettacolo, bande, cori e

associazioni culturali; attività sportive con associazioni sportive locali; percorsi educativi su diversi

temi educativi (sicurezza in rete, educazione alla cittadinanza consapevole…). La Comunità Alto

Garda e Ledro contribuisce con i progetti: “Mi sento informato”, giochi comprensoriali, “La

differenza si fa in classe” sulla raccolta differenziata, “Sicuri in rete” sul bullismo informatico,

‘Sicuri in gruppo’ e ‘Giochi cooperativi’ sul clima di classe. La Comunità Vallelaghi contribuisce

annualmente a sostenere economicamente alcuni progetti importanti della scuola (Sportello di

ascolto e intervento psicologico, progetto sport, festa della pace, progetto rilevazione precoce delle

difficoltà di letto-scrittura, progetto di educazione alle TIC) La scuola si affida alla Comunità

Murialdo per garantire in alcuni plessi la gestione dell’anticipo e del posticipo e per attività di aiuto

ai compiti e all’associazione Periscopio per attività di metodo di studio per alunni con disturbi di

apprendimento.

Importante l’organizzazione di interventi educativi per docenti e genitori su tempi legati

all’educazione nell’ottica della sinergia e della collaborazione.

Cooperazione. Continua e si implementa la collaborazione con la Cooperazione trentina per

sviluppare modelli cooperativi all’interno delle attività didattiche per lo sviluppo delle competenze

trasversali.

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Collaborazione con altre Istituzioni Scolastiche. La scuola partecipa a reti di scuole per attività

che riguardano la formazione e la partecipazione a progetti trasversali al fine di qualificare l'offerta

formativa nello specifico con le scuole di Riva, Arco e della Val di Ledro. Tale attività offre

l’opportunità di confrontarsi, di diffondere buone pratiche e di razionalizzare le risorse per

l’attuazione di alcuni progetti o per iniziative di formazione ai docenti e al personale ATA.,

avvalendosi del supporto di esperti e consulenti esterni o di docenti altamente specializzati.

All’interno della Rete si organizzano dipartimenti su temi specifici cui partecipano docenti delle

diverse scuole per coordinare progetti e azioni comuni (ad es. dipartimenti dedicati alla metodologia

CLIL e alle lingue straniere, all’area del bisogni speciali, all’orientamento, all’intercultura e così

via)

Biblioteche. Educare a valorizzare l’importanza della lettura è senz’altro uno dei compiti prioritari

della scuola. Molto attiva è la collaborazione con le biblioteche che propongono percorsi didattici di

stimolo alla lettura e progetti di ampio respiro.

In linea con quanto sopra esposto, a livello dei singoli plessi si predispongono progetti/attività di

ampliamento dell’offerta formativa che prevedono anche la presenza di esperti esterni.

L’OFFERTA FORMATIVA E LE SCELTE EDUCATIVE

Le parole della nostra scuola

La scuola si impegna a garantire il successo formativo a tutti gli studenti e a fornire strumenti, costruire progetti, attivare attenzioni per

CRESCERE BAMBINI E RAGAZZI

capaci di relazioni positive consapevoli creativi

“Bambini e ragazzi capaci di relazioni positive sanno interagire in modo positivo con i pari e

con gli adulti verso la creazione di un clima di apprendimento sereno e collaborativo.”

Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:

sviluppare la capacità di esprimere i propri bisogni e ascoltare i bisogni degli altri;

sviluppare la capacità di collaborare verso la co-costruzione di conoscenze e apprendimenti e

raggiungere uno scopo comune attraverso scelte condivise;

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sviluppare la capacità di accogliere l’altro nel rispetto e nella valorizzazione delle individualità;

educare a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri per comprendersi e gestire in modo

costruttivo i conflitti;

educare ad affermare i propri punti di vista sapendoli argomentare senza prevaricare gli altri;

promuovere il superamento degli stereotipi e pregiudizi;

educare alla comunicazione efficace nel contesto reale e virtuale;

creare un clima favorevole allo sviluppo di relazioni positive anche tra gli adulti, come specchio e

riferimento per gli alunni;

promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie e una collaborazione propositiva.

“Bambini e ragazzi consapevoli hanno fiducia in loro stessi, iniziano a riconoscere i propri limiti

e le proprie potenzialità, sanno fare delle scelte e porsi delle domande, si aprono piano piano alla

conoscenza del mondo esterno, dal più vicino sino a quello più lontano.”

Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:

educare al pensiero critico, a chiedersi il perché delle cose e a cercare delle risposte

sviluppare la capacità di imparare ad imparare

sviluppare la capacità di fare delle scelte

educare a riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti per porsi obiettivi reali e raggiungibili

promuovere l’assunzione di piccole responsabilità

trasmettere amore per la conoscenza e stimolare la curiosità

trasmettere un approccio all’altro autentico, non giudicante, che sappia valorizzare il positivo

“Bambini e ragazzi creativi si pongono domande e cercano soluzioni, osservano la realtà da

punti di vista diversi e sanno utilizzare gli strumenti per rielaborarla in modo personale e

originale.”

Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:

allenare ad osservare fenomeni e eventi da punti di vista diversi

sviluppare l’immaginazione, la fantasia e mantenere viva la curiosità

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promuovere la possibilità di sperimentare e agire per imparare

sviluppare la capacità di condividere idee e cercare soluzioni per un obiettivo comune

sviluppare la capacità di utilizzare linguaggi espressivi diversi per esprimersi

valorizzare pensieri, idee e soluzioni personali e originali

rendere orgogliosi del lavoro fatto

Le azioni

Ogni consiglio di classe declina le azioni per raggiungere gli obiettivi sopra descritti.

Le nostre idee – guida

Le scelte educative che l’Istituto persegue sono il frutto di una riflessione che ha fatto sintesi delle

indicazioni normative, in particolare la legge provinciale sulla scuola n. 5 del 7 agosto 2006 e gli

indirizzi alle istituzioni scolastiche per la XV legislatura, del contesto specifico in cui le scuole

esplicano la propria attività con attenzione ai bisogni specifici degli studenti e delle loro famiglie,

delle storie identitarie dell’Istituto nato dalla fusione dei precedenti Istituti Comprensivi, dal

rapporto di autovalutazione (RAV) che i due istituti poi accorpati avevano proceduto in autonomia a

elaborare e che hanno permesso di focalizzare criticità e obiettivi di miglioramento.

Le scelte educative trovano investimenti prioritari e diffusi nelle progettualità delle scuole, che

definiscono la propria offerta formativa identificando nei percorsi didattici ed educativi una o più

delle scelte educative esplicitate nel Progetto di Istituto. Le finalità di quest’ultimo sono infatti

organizzare in modo coerente le attività e rendere leggibile il proprio operato da parte dei genitori e

di chiunque fosse interessato.

Le scelte educative prioritarie per l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi – Dro sono:

1) Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,

valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità individuali e

l’autostima, sviluppando le capacità espressivo-comunicative e matematico-scientifiche.

2) Leggere le necessità e rispondere in modo adeguato e articolato agli studenti che manifestano

bisogni educativi speciali, difficoltà di apprendimento, disturbi del comportamento, favorendo lo

sviluppo di abilità e competenze.

3) Favorire l’inserimento degli alunni di madrelingua non italiana nel percorso scolastico,

riconoscendo la valenza dell’approccio interculturale nell’attuazione dei percorsi anche come

strumento per favorire la conoscenza, l’integrazione e lo scambio tra culture diverse.

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4) Valorizzare le eccellenze coinvolgendo gli studenti in occasioni di studio di elevata qualità e

offrendo opportunità di approfondire la preparazione individuale.

5) Investire nell’orientamento al fine di coltivare i talenti di ognuno e di ridurre la dispersione e

l’insuccesso scolastico.

6) Educare ai principi della cittadinanza responsabile e della legalità, della solidarietà e della

cooperazione, dello sviluppo sociale ed economico del territorio rispettoso delle esigenze di uno

sviluppo sostenibile.

7) Promuovere occasioni di scambio linguistico, di sviluppo e accrescimento del livello delle

conoscenze e competenze linguistiche degli studenti, con attenzione alla valorizzazione delle

eccellenze e, al contempo, all’inclusione e valorizzazione delle diversità.

8) Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo critico e

consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione per rendere la tecnologia

digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.

9) Promuovere la conoscenza della storia locale, dell’ambiente montano e delle istituzioni

autonomistiche.

10) Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della

persona, con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla conoscenza delle

tecniche di primo soccorso.

11) Fare dell’Istituto un centro di innovazione didattica, ricerca e sviluppo, valorizzando le

professionalità presenti e collaborando con altri enti e istituti.

I piani di studio

L’Istituto dispone di piani di studio elaborati in coerenza con quelli provinciali da parte dell'IC Valle

dei Laghi e dell'IC Dro. Dopo l’accorpamento sono necessari un confronto e una revisione in

previsione della stesura di un unico documento condiviso. Fino alla loro approvazione e adozione

rimane il riferimento dei Piani di studio predisposti dai due Istituti Comprensivi che hanno dato

origine all’Istituto Comprensivo Valle de Laghi – Dro.

Gli insegnanti stanno sperimentato delle prove comuni da somministrare agli alunni aprendo così

un confronto sul tema delle prove per classi parallele. Viene elaborata una prova comune d’esame

in uscita dalla classe terza della SSPG per le discipline scritte.

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LE SCELTE PROGETTUALI

Le progettualità, coerenti con le scelte educative sopra descritte e nate alla luce dei riferimenti citati,

sono riportate di seguito, seguendo uno schema indicativo che ne declina tutti gli aspetti. A queste

vanno poi aggiunti i progetti specifici delle singole scuole per i quali il Collegio Docenti demanda

annualmente l’approvazione e l’organizzazione alle sue varie articolazioni.

Vincolo alle progettualità sono:

- le risorse che vengono assegnate ogni anno all’Istituto Comprensivo, sia in termini di personale in

organico che in termini finanziari;

- il sostegno degli enti quali l’Azienda Sanitaria o la Provincia Autonoma di Trento che ne

garantiscono la sostenibilità.

L’Istituto collabora inoltre con enti ed associazioni per offrire alla propria utenza, qualora ve ne sia

necessità, servizi di anticipo e posticipo scolastico, sostegno ai compiti, sostegno al metodo di

studio per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, occasioni di integrazione di adulti

stranieri.

UNA SCUOLA PER TUTTI E PER CIASCUNO

Una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: bisogni educativi speciali

Una scuola che integra i singoli alunni, valorizzando ciascuno, è una scuola che funziona perché laqualità dei processi messi in atto per migliorare l’integrazione di qualche alunno in difficoltà,migliora la qualità di tutta la scuola.

“La sola soluzione integratrice è lo sviluppo di una solidarietà effettiva,non imposta, ma interiormente sentita e vissuta come fraternità”

(Morin 1993)Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

È cura del nostro Istituto impostare percorsi formativi che rispondano il più possibile a quanto i

propri alunni necessitano, anche personalizzando fortemente alcuni di questi percorsi. Parliamo, in

questi casi, di risposte a bisogni ‘speciali’, che si staccano dall’esigenza di formazione ordinaria cui

la scuola per mandato provvede.

Si intende rendere significativo l’aspetto dell’integrazione e dell’inclusione rivolto, oltre che ai

ragazzi con disabilità certificata, a quelli che si trovano in condizioni di disagio, svantaggio o

disadattamento. In particolare, la scuola riconosce e valorizza le differenze rivolgendo particolare

attenzione al superamento degli ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione.

La normativa di riferimento, che sistematizza l'inserimento di alunni in condizioni di

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disabilità nella scuola dell'obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della

Costituzione, fa riferimento principalmente all’articolo 74 della legge provinciale 7 agosto 2006, n.

5; all’articolo 60, comma 1, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, al D.P.P. 27 marzo 2008, n.

8-115/Leg., al D.P.P. 8 maggio 2008, n. 17-124/Leg - art. 3 comma 1, lettera a, b e c; alla L.

104/1992.

Destinatari

Studenti con disabilità certificata, con disturbi specifici di apprendimento, con situazioni di disagio

sociale.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Il progetto dell’area BES (Bisogni Educativi Speciali) consiste nel trovare la strada che porta al

successo formativo degli studenti con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di

diversità, di disabilità o di svantaggio per evitare che la differenza si trasformi in disuguaglianza.

Sintesi delle attività previste

La scuola realizza la propria funzione, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti, cercando

modalità e strumenti tecnici, pedagogici, didattici e psicologici che sappiano valorizzare le

potenzialità di ognuno. Attraverso un insegnamento sensibile alle differenze, si programmano

percorsi educativo-didattici efficaci ed individualizzati, così da promuovere una crescita armonica e

integrata della persona.

Le forme di individualizzazione vanno da semplici interventi di recupero, di sostegno e

d’integrazione degli apprendimenti fino alla costruzione di un piano educativo personalizzato che

trovi momenti comuni di condivisione tra le abilità possedute dallo studente in difficoltà e gli

obiettivi propri del programma di classe.

Azioni previste

La scuola propone:

Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica,

potenziamento didattico individuale o in piccoli gruppi;

laboratori del fare, attività in piccoli gruppi che sviluppano nell'alunno sia la parte

progettuale-teorica che quella pratica;

attività opzionali facoltative che valorizzano le potenzialità e gli interessi dei singoli alunni;

sportelli di consulenza psicologica su appuntamento;

attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e

attivazione di forme sistematiche di orientamento, in una concezione educativa che miri alla

conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare

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in gruppo. Per questo motivo vengono inseriti dei percorsi di orientamento con personale esperto

nel settore e vengono attivati “Progetti Ponte” con le Scuole Secondarie di secondo grado per gli

studenti delle terze classi (anche non necessariamente appartenenti in senso stretto all’area BES).

Documenti e valutazione

Il referente dell'alunno certificato ai sensi della legge 104 (insegnante di classe o di sostegno), in

collaborazione con il Consiglio di Classe, l'assistente educatore e/o il facilitatore, progetta e redige

un Piano Educativo Individualizzato (PEI) che viene poi condiviso con la famiglia.

Il referente dell’alunno con DSA o disagio socio - culturale redige in collaborazione con il

Consiglio di classe un Piano Educativi Personalizzato (PEP) che viene condiviso con la famiglia.

Sono previste la verifica in itinere e la verifica finale dei PEI e dei PEP.

Le valutazioni devono essere coerenti con i criteri stabiliti all’interno dei Piani.

Struttura organizzativa

La complessità dell'area dei bisogni educativi speciali in seguito all'accorpamento dei due Istituti è

aumentata evidenziando la necessità di un coordinamento organizzativo e gestionale e un

accompagnamento ai consigli di classe/team coinvolti. Si sono pertanto individuate delle figure

interne (funzioni strumentali) ed esterne (referente BES con competenza specifica - psicologa) per il

coordinamento e presidio dell’area, per l’accompagnamento ai Consigli di Classe coinvolti per

l’individuazione di strategie didattico-educative, la consulenza alle famiglie e la cura del rapporto

con gli specialisti, il continuo raccordo e confronto con la Dirigenza.

In sintesi l’organizzazione dell’area:

Gruppo di lavoro (responsabili area BES): → Dirigente Scolastico

→ funzione strumentale

→ referente esterno

Dipartimento BES: ne fanno parte: insegnanti sostegno, educatori, facilitatori;

lavora su temi specifici, approfondimenti, si confronta sugli interventi

educativi e sulle metodologie didattiche, propone tematiche per

l’aggiornamento/ formazione

Commissione BES: è formata dal Gruppo di lavoro/ responsabili area BES e dai referenti

BES dei vari plessi per il coordinamento organizzativo (raccolta

documenti, organizzazione oraria ecc.)

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Si è istituita all’interno dell’IC anche una figura di “Coordinamento pedagogico”, figura che cura

l’aspetto pedagogico all’interno della Scuola Primaria per i Consigli di Classe che lo richiedano al

fine di individuare metodologie inclusive.

Progetto Comunicazione Aumentativa Alternativa

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è l'insieme di modalità, tecniche, strategie,

tecnologie e partner comunicativi che favoriscono la comunicazione in soggetti che non utilizzano il

linguaggio orale o che lo utilizzano in maniera non funzionale.

Destinatari

Studenti con Complessi Bisogni Comunicativi (CBC).

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Competenze comunicative, sociali e civiche.

Sintesi delle attività previste

A. Formazione/Consulenza: corso base sulla CAA rivolta a tutte le persone interessate che lavorano

a scuola e, in particolar modo, ai Consigli di Classe che accolgono alunni con CBC. Gli stessi

Consigli, nel corso dell'anno scolastico, possono avvalersi qualora ne ravvisassero l’utilità di una

consulenza per avviare o proseguire progetti di CAA da effettuare in stretta collaborazione con la

famiglia e i servizi sanitari.

B. Territorio: iniziative quali spettacoli, serate informative, laboratori, spesa, da svolgere all'esterno

della scuola in collaborazione con le biblioteche, i teatri, gli esercizi commerciali ed altri enti

presenti sul territorio.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Effettiva partecipazione ai momenti di incontro e formazione del personale dell’Istituto.

Incremento della partecipazione degli alunni con CBC alla vita scolastica e sociale.

Struttura organizzativa

La creazione della figura del referente interno CAA ha l'obiettivo di favorire la diffusione e l'uso

adeguato della CAA nella scuola e nel territorio, attraverso azioni di formazione, sostegno e

collaborazione rivolte agli alunni, ai consigli di classe, alle famiglie, ai servizi socio-sanitari e agli

enti esterni quali biblioteche, teatri, negozi ecc.

Il referente è persona con formazione specifica e certificata e ha il compito di favorire l'inclusione

degli alunni con CBC, sensibilizzando l'ambiente alla CAA e attuando pratiche volte a migliorare la

loro partecipazione nel contesto in cui vivono. Nello specifico il referente:

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promuove iniziative di formazione inerenti la CAA;

fornisce indicazioni di base su modalità, tecniche e tecnologie CAA appropriate alle singole

situazioni;

collabora all'elaborazione di interventi volti a favorire la partecipazione degli alunni con

CBC sia all'interno che all'esterno del contesto scolastico;

offre supporto ai colleghi in merito all'interpretazione dei dati clinici utili a stilare un

progetto CAA effettuando, ove opportuno, osservazioni dirette;

monitora e valuta i risultati ridefinendo, ove necessario, gli obiettivi e le strategie insieme

alla famiglia, al team scolastico e sanitario;

gestisce il deposito degli strumenti CAA a bassa, media ed alta tecnologia, ivi compreso il

materiale iconografico prodotto per i singoli studenti e non più utilizzato dai medesimi;

cura la dotazione dei libri modificati prodotti all'interno dell'I.C., acquistati o ricevuti in

dono;

si aggiorna continuamente in merito alle tematiche relative alla CAA.

Rilevazione precoce di disturbi specifici dell’apprendimento

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Individuare e supportare precocemente i bambini con disturbi specifici di apprendimento

Destinatari

L’Istituto promuove in collaborazione con delle logopediste esterne attività di screening della letto-

scrittura nelle classi prime, seconde e terze della scuola primaria.

Sintesi delle attività previste

Nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria prove di letto-scrittura basate su dettati di parole,

frasi, brani e prove di lettura in decifrazione e comprensione, che integrano e ampliano quanto già

predisposto a livello provinciale tramite i test della Piattaforma Giada.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

La consulenza logopedica si pone i seguenti obiettivi:

fornire agli insegnanti competenze e spazi di riflessione per individuare strategie utili al

recupero delle funzioni necessarie alla letto-scrittura;

favorire il processo di apprendimento della letto-scrittura e prevenire eventuali difficoltà;

individuare precocemente i bambini con disturbi specifici di apprendimento;

programmare e attivare in classe laboratori linguistici per favorire l’apprendimento della

letto-scrittura e prevenire eventuali difficoltà in ordine fonologico, ortografico-grammaticale

e semantico-lessicale.

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Struttura organizzativa

Vi sono docenti di riferimento per le Scuole Primarie che coordinano gli screening e sono di

supporto ai docenti; si raccordano con le logopediste, anche ai fini di un continuo aggiornamento

professionale e si occupano della piattaforma Giada.

Una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: studenti stranieri

L'educazione interculturale riguarda tutti e significa la capacità di guardare agli altri come

ad una ricchezza desiderando conoscere storie, culture, lingue e imparando a valorizzare

l'identità di ciascuno.

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Favorire l’inserimento e l’adattamento degli alunni di madrelingua non italiana nel percorso

scolastico, riconoscendo la valenza dell’approccio interculturale nell’attuazione dei percorsi anche

come strumento per favorire la conoscenza, l’integrazione e lo scambio tra culture diverse. Il

Progetto di Accoglienza e Integrazione degli alunni di madrelingua non italiana e delle loro

famiglie finalizzato allo sviluppo dell’Educazione Interculturale attraverso azioni formative volte a

favorire la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione, valorizzare le differenze, sviluppare le

competenze interculturali, interpersonali, sociali e civiche come previsto dal Quadro di Riferimento

Europeo per le competenze-chiave per l’apprendimento permanente, di tutti gli alunni

indipendentemente dalla loro provenienza geografica.

Destinatari

Studenti recentemente immigrati in territorio italiano.

Studenti stranieri nati in Italia.

Studenti italiani con genitori stranieri.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Comunicazione nella lingua italiana.

Sintesi delle attività previste

Il Protocollo di accoglienza è lo strumento principale che definisce prassi e interventi, soprattutto

nel caso di alunni neo arrivati in Italia. Nel caso di nuovi arrivi si organizzano dei laboratori

linguistici per l’apprendimento dell’italiano come L2 avvalendosi sia di insegnanti dell’istituto, sia

di mediatori e facilitatori linguistici esterni.

Altra azione è il monitoraggio dei bisogni degli alunni stranieri e quelli di seconda generazione o

con genitori nati all’estero attraverso questionari, per raccogliere informazioni sempre aggiornate e

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gestire in modo sistematico le risorse e le compresenze di docenti ed attivare dei percorsi e degli

interventi validi per favorire l’inclusione e l’integrazione.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Successo scolastico degli studenti di madrelingua non italiana.

Collaborazione continua ed efficace tra scuole, agenzie educative, enti territoriali.

Progressiva integrazione delle famiglie non italiane nel tessuto territoriale e sociale.

Raccolta dati in merito al successo in uscita primo ciclo e al termine del primo anno nel secondo

ciclo.

Struttura organizzativa

Un docente referente sull’Istituto con l’incarico di:

- supportare i consigli di classe nella stesura dei PDP, mettendo anche a disposizione materiali utili;

- somministrare il protocollo di accoglienza;

- richiedere, organizzare, supportare e verificare gli interventi dei facilitatori linguistici e dei

mediatori culturali;

- coordinare la commissione.

Una commissione composta da docenti rappresentanti di alcuni tra i plessi in cui la presenza di

alunni stranieri è più significativa diventa il riferimento rispetto ai bisogni delle scuole, si occupa

dello sviluppo delle varie proposte, dei progetti, delle sperimentazioni, della valutazione del

raggiungimento degli obiettivi.

La scuola partecipa come capo-fila della Rete Alto Garda-Ledro al progetto "L'inclusione nel tempo

della pluralità"- Fondo Asilo,migrazione e integrazione (FAMI) 2014-2020.

Il progetto intende promuovere l'inclusione sociale di minori stranieri e la valorizzazione delle loro

identità culturali, attraverso il coinvolgimento di alunni, insegnanti, educatori delle scuole primarie

e secondarie di primo grado che frequentano. A tal fine si costruiscono laboratori inclusivi tematici,

attivati in base ai bisogni emersi nei vari plessi frequentati, e laboratori di "Lingua e cultura

italiana".Oltre a promuovere le identità culturali di ciascuno e la valorizzazione del capitale umano

presente sul territorio, si intende anche contrastare una possibile dispersione scolastica futura. Il

Progetto prevede inoltre momenti di integrazione e scambio, anche informali, con le famiglie dei

minori stranieri nell'ottica di creare una rete di adulti (famiglie, educatori, insegnanti) che si ponga

come punto di riferimento sul territorio. Per i docenti è previsto un Corso di Aggiornamento sulla

comunicazione nel rapporto docente-famiglia.

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Una scuola che valorizza le eccellenze

"Non lasciate mai che i bambini falliscano; fateli riuscire rendendolifieri delle loro opere. Li condurrete in capo al mondo."

(Cèlèstin Freinet, da “L'educazione del lavoro” pag. 207)

La scuola, nel proporre percorsi didattici rispettosi dei diversi stili di apprendimento, vuole essere

attenta ai bisogni di tutti, valorizzando attitudini, capacità ed eccellenze. A tal fine si promuove la

partecipazione a concorsi e gare come il Rally Matematico, in cui gli alunni si devono mettere in

gioco per individuare, insieme, strategie risolutive, avvalendosi, all’interno del gruppo, delle

potenzialità di ciascuno. Si incentiva inoltre la partecipazione alle Certificazioni linguistiche.

Educazione alla musica: percorsi a misura di studente

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta.

I progetti che rientrano nell’ambito delle iniziative “Educazione alla musica: percorsi a misura di

studente” vogliono essere una risposta ai bisogni comunicativi degli alunni, in particolare verso

quelle espressioni del sé che per manifestarsi prediligono i linguaggi non verbali come quelli sonori

e corporei. L’alunno avrà la possibilità di vivere ed esprimere emozioni attraverso il linguaggio

della musica, comprendere i codici artistici e apprezzare il patrimonio culturale del territorio e dalle

identità locali.

I progetti sono strutturati in modo tale da individuare obiettivi specifici all’interno del variegato

mondo musicale. Si avvalgono della collaborazione di docenti interni e di esperti presenti sul

territorio (bande, SMAG, cori, filodrammatiche…) con lo scopo di consolidare la collaborazione

con enti e associazioni locali.Le iniziative sono strutturate in modo tale da prevedere anche

momenti significativi quali l’esecuzione in pubblico o la partecipazione ad eventi artistico-musicali.

Destinatari: alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado.

Competenze disciplinari e trasversali promosse: apprendere in modo sistematico e con piacere a

suonare uno strumento e/o a cantare crescendo nello sviluppo delle competenze musicali individuali

e di gruppo; accrescere l’autonomia e il senso di efficacia, sviluppando confidenza in se stessi e

nelle proprie capacità di fare, nel rispetto dell’altro; sviluppare l’espressività valorizzando il

contributo personale e creativo di ognuno; sviluppare abilità e competenze in merito alla pratica

della musica d’insieme e all’ascolto musicale.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione: completare il percorso di crescita umana e

culturale dello studente con un'esperienza che per la sua peculiarità e specificità, agisce su aspetti

della personalità e della affettività con profondità e spesso unicità.

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Sintesi delle attività previste: partecipazione a eventi musicali, adesione a progetti proposti da enti

e associazioni, spettacoli e rappresentazioni in attività corali e strumentali.

COSTRUIAMO UN PONTE

Orientamento scolastico e didattica orientativa

“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,siate un cespuglio di eriche nella valle – ma siateil migliore cespuglio sulla sponda del ruscello..Siate un cespuglio se non potete essere un albero.Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.Se non potete essere il sole , siate una stella:Non con la mole vincete o fallite -Siate il meglio di qualunque cosa siate.” (Mallock)

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Investire nell’orientamento al fine di coltivare i talenti di ognuno e di ridurre la dispersione e

l’insuccesso scolastico.

Destinatari

Tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado.Competenze disciplinari e trasversali

promosse

Acquisire consapevolezza del proprio valore come persona

Favorire una più chiara conoscenza di sé e della propria identità

Stimolare la scoperta delle proprie attitudini

Offrire occasioni che rendano l’allievo parte attiva del suo processo di crescita

Aprire alla consapevolezza del mondo “altro da sé”

Guidare nello sviluppo della capacità di riflettere su di sé e autovalutarsi

Favorire l'acquisizione di un metodo di studio e di lavoro

Fornire informazioni e strumenti per operare scelte scolastiche consapevoli e adeguate

Preparare all’apprendimento permanente ( Long life learning)

Sintesi delle attività previste

Nella prima classe si mettono in campo iniziative volte a:

- favorire la conoscenza della scuola, di sé e dei compagni, degli insegnanti e del personale

Ata

- imparare ad esprimere i propri bisogni e i propri pensieri in modo adeguato e comunicativo

- favorire la crescita dell’autostima

- imparare ad organizzare il proprio lavoro sia a scuola che a casa

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- imparare a contribuire con le proprie capacità alla crescita del gruppo classe

Nella classe seconda si lavora per:

approfondire la conoscenza di sé e del proprio cambiamento

identificare progressivamente i propri interessi e le proprie attitudini

aumentare l’auto-efficacia delle proprie azioni

migliorare il proprio metodo di studio in base al proprio personale stile d’apprendimento

cominciare a pensare al proprio futuro

Nella classe terza si offrono tutti gli strumenti per elaborare insieme un profilo individuale che

tenga conto :

dell’autovalutazione delle proprie capacità, attitudini, interessi

delle strategie d’apprendimento utilizzate

della conoscenza dell’offerta formativa sul territorio

della riflessione sui criteri di scelta adottati, rispetto allo studio e alla motivazione alla

riuscita

dell’analisi dei bisogni e delle richieste della società in cui si vive

Vengono proposti:

incontri, laboratori e visite guidate in alcune scuole del secondo ciclo di istruzione;

informazioni agli studenti sull’offerta formativa presente nella Provincia di Trento;

riflessione sul significato e valore dell'acquisizione di competenze;

in alcune classi vengono proposti i laboratori di futuro: attraverso metodi ed esercizi pratici si cerca

di sviluppare negli alunni la capacità di capire e usare il futuro, guardandolo criticamente. Le

continue e importanti trasformazioni del mercato del lavoro, la frequenza dei cambiamenti sociali,

tecnologici e culturali contemporanei stanno trasformando in modo determinante sia i lavori

disponibili che i lavori di domani. E' necessario perciò preparare i giovani a prevedere gli sviluppi

possibili nei vari settori lavorativi.

Viene data un’ informativa sulle scuole aperte e sui laboratori offerti dalle scuole secondarie di

secondo grado.

Vengono organizzate serate a tema per genitori e studenti con esperti per leggere e comprendere ciò

che sta accadendo e ciò che si prospetta per costruire un progetto di studio, di vita e di lavoro e per

riflettere sulle migliori strategie per una scelta responsabile ed efficace.

Si offre una serata di presentazione delle scuole superiori all’interno della quale è possibile accedere

agli sportelli informativi e confrontarsi con i referenti di ogni istituto.

Documenti della scuola:

Il Consiglio orientativo, la certificazione delle Competenze, la scheda di valutazione.

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Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Il processo di orientamento prefigura obiettivi condivisi e al cui raggiungimento concorrono tutte le

discipline con le proprie proposte di metodo e contenuto.

Dal punto di vista delle verifiche e della valutazione, non è prevista la misurazione di alcun aspetto

cognitivo. L’atteggiamento dell’alunno è valutato in relazione ad alcuni elementi quali:

grado di interesse;

disponibilità alla partecipazione;

cura nello svolgimento del lavoro;

capacità di riutilizzare le abilità conosciute/acquisite;

grado di maturazione (in ordine alla capacità di riflettere).

Tali elementi vengono rilevati attraverso l’osservazione sistematica.

La valutazione dei percorsi di orientamento viene effettuata monitorando la relazione tra il consiglio

orientativo, le effettive scelte degli studenti nelle scuole del secondo ciclo e il successo scolastico

nel breve e lungo termine.

Struttura organizzativa

All’interno dell’Istituto sono previste funzioni strumentali sull’orientamento che coordinano le

attività nelle tre scuole secondarie e si raccordano con le iniziative della Rete Alto Garda e Ledro.

Progetto continuità

L’umanità si mostra in tutto il suo splendore durante l’età infantile come il sole si mostra all’alba

ed il fiore nel momento in cui dispiega i suoi petali: e noi dobbiamo rispettare religiosamente, con

riverenza, queste prime indicazioni di personalità.

[Da Il metodo Montessori - 1912]

Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Garantire agli alunni delle future classi prime un approccio sereno alla Scuola Primaria.

Promuovere un passaggio di informazioni fra i due gradi di istruzione che permetta di conoscere le

modalità di lavoro attivate nella Scuola dell’infanzia e la risposta che i bambini hanno saputo dare

alle richieste dei docenti.

Garantire continuità didattica per gli alunni con bisogni educativi speciali

Destinatari

Bambini iscritti alla futura classe prima della Scuola Primaria e alunni che già la frequentano.

Sintesi delle attività previste

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I docenti delle future classi prime, nei mesi da febbraio a maggio, si attivano per promuovere un

incontro di programmazione con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e una attività didattica da

svolgere con gli alunni dei due ordini. A settembre è organizzato poi un momento di accoglienza per

gli alunni delle nuove classi prime.

Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Garantire un passaggio di grado scolastico sereno permettendo al tempo stesso un primo passaggio

di informazione agli studenti delle classi quinte primarie che l’anno successivo frequenteranno la

scuola secondaria di primo grado.

Destinatari

Studenti delle classi quinte delle scuole primarie.

Sintesi delle attività previste

Ogni scuola media organizza dei momenti di incontro, permettendo agli studenti di classe quinta

delle scuole primarie di sperimentare delle attività nella loro futura scuola. Una seconda fase viene

realizzata nei primi giorni di settembre quando gli studenti delle classi prime delle scuole

secondarie di primo grado partecipano a un’uscita sul territorio con lo specifico scopo di

socializzare nel nuovo gruppo classe.

Risultati ottenuti e modalità di verifica e valutazione

Una volta effettuata la giornata della continuità, nelle rispettive scuole i ragazzi rispondono a un

questionario di gradimento e di percezione della scuola secondaria di primo grado. I questionari

vengono poi restituiti al gruppo di lavoro per avere una verifica dell’attività svolta e per poterla

riprogrammare l’anno successivo.

Struttura organizzativa

In ogni scuola secondaria di primo grado è costituto un gruppo di lavoro di docenti di scuola

primaria e secondaria di primo grado che organizza e coordina le attività dei momenti di continuità.

UNA SCUOLA ATTENTA ALLO STAR BENE

Punto di ascolto – sportello di consulenza psicologica

Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

La scuola è un ambiente dove si intrecciano relazioni tra il mondo adulto e quello dell’infanzia,

della preadolescenza e dell’adolescenza. Il successo formativo e l’efficacia di un sano percorso di

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crescita possono trarre giovamento quando, di fronte a situazioni di difficoltà una voce esterna alle

dinamiche ma competente sul piano psicologico si confronta con i protagonisti della vita scolastica.

Lo sportello di consulenza psicologica è un luogo dove i dubbi, le domande, anche quelle silenziose

e non espresse possono trovare una forma, una strada per esprimersi. Per i ragazzi che si affacciano

alla preadolescenza e alle sue inquietudini è importante sapere che qualcuno può ascoltare, dare

tempo ed argini al fluire delle emozioni.

Per i genitori che accompagnano i loro figli nel percorso di crescita è il luogo del confronto e del

cercare assieme la strada.

Per gli insegnanti impegnati nel difficile compito educativo è un'opportunità di riflessione e di

crescita professionale.

Destinatari

Tutti gli utenti del servizio scolastico (insegnanti e personale della scuola, studenti e genitori).

Finalità e metodologia

Lo spazio è un luogo, un tempo, dove è possibile essere ascoltati e accompagnati a trovare le

risorse per affrontare in modo più efficace le proprie difficoltà, le fatiche, i momenti di disagio, le

scelte difficili da fare.

E’ uno spazio condiviso e informale gestito dalla psicologa scolastica (legata al segreto

professionale) nel quale immaginare ed attuare nuove soluzioni al fine di aumentare il

proprio benessere.

Il servizio si pone, nello specifico le seguenti finalità:

per gli studenti:

migliorare la propria competenza relazionale (con i compagni e/o con i docenti,

con i coetanei, con i genitori,…);

riflettere in modo condiviso sulle proprie emozioni, cercare di comprenderle ed

elaborarle per riuscire a modularle in modo funzionale al contesto in cui sono spe-

rimentate (ansia scolastica, ansia sociale, paura del giudizio altrui, apatia, tristezza,

sentimenti di inadeguatezza, rabbia,...);

aumentare la propria motivazione verso lo studio e trovare metodi funzionali

all’apprendimento;

affrontare momenti di difficoltà a scuola;

per i genitori avere la possibilità di condividere incertezze legate al rapporto con i pro-

pri figli, attivando risorse e modalità alternative per affiancarli e supportarli durante il

loro percorso scolastico e di crescita;

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per i docenti /personale avere un supporto nella gestione delle dinamiche di classe, nel

rapporto con gli studenti, le loro famiglie e i colleghi, migliorando le proprie compe-

tenze comunicative e di gestione dello stress lavoro – correlato.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Viene somministrato un questionario di gradimento somministrato agli utenti dello sportello.

Struttura organizzativa

La collaborazione con la psicologa prevede la sua presenza nelle tre scuole secondarie, quindi nelle

diverse aree territoriali secondo un calendario stabilito e in base alle necessità, previo

appuntamento.

Educazione alla salute

Educazione all’affettività nelle classi quinte delle scuole primarie

Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta

Promuovere lo sviluppo armonico della persona affrontando i temi del cambiamento di sé, delle

emozioni e della sfera affettiva, delle relazioni, dentro il processo di costruzione della propria

identità e del sé.

Destinatari

Alunni e genitori di tutte le classi quinte delle scuole primarie dell’istituto.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Consapevolezza di sé; rispetto dei valori, delle esperienze ed emozioni, della riservatezza propria ed

altrui; collaborazione nel lavoro di gruppo; partecipazione attiva alle discussioni argomentando le

proprie osservazioni, chiedendo per capire meglio, ascoltando con empatia le osservazionie e le

motivazioni altrui, tenendone conto.

Competenze di italiano: nella comunicazione scritta utilizzo della lettera e del testo argomentativo.

Competenze di scienze: conoscenza degli apparati genitali e del loro funzionamento.

Sintesi delle attività previste

Un incontro di programmazione tra insegnanti e psicologo/a/i.

Due incontri di presentazione alle famiglie, distribuiti sul territorio, condotti dagli psicologi in

presenza degli insegnanti coinvolti.

Tre interventi in classe di due ore degli psicologi con la contemporaneità di uno o più insegnanti di

classe.

Attività preparatorie e di approfondimento da parte degli insegnanti di classe.

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Un incontro di restituzione alle famiglie per classi vicine condotto dagli psicologi in collaborazione

con gli insegnanti.

Risultati attesi

Atteggiamento positivo verso la sessualità e il proprio corpo, maggiore consapevolezza del proprio

sviluppo psico-fisico e della propria identità di genere, rispetto verso le differenze, superamento

degli stereotipi sessuali, integrazione maschi-femmine, apertura al confronto genitori-figli su queste

tematiche.

Modalità di verifica e valutazione

Ai bambini, ai genitori e agli insegnanti viene proposto un questionario finale on-line; gli insegnanti

si confrontano con la coordinatrice del progetto che redigerà una relazione di verifica finale a fine

attività.

Struttura organizzativa

Una commissione composta dagli insegnanti di italiano e scienze di tutte le classi quinte della

scuola primaria, da una figura di coordinamento e da uno o più psicologi.

Educazione alla sessualità e all’affettività nelle classi terze delle scuole secondarie di

primo grado

Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta

Promuovere lo sviluppo armonico della persona affrontando i temi del cambiamento di sé, delle

emozioni e della sfera affettiva, delle relazioni, dentro il processo di costruzione della propria

identità e del sé.

Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della persona.

Destinatari

Alunni e genitori di tutte le classi terze delle SSPG dell’istituto

Competenze disciplinari e trasversali promosse

- Riflettere sulle esperienze di cambiamento del proprio corpo nella fase evolutiva che ragazze e

ragazzi stanno vivendo;

- offrire una visione della sessualità che si fondi sulla relazione, sulla comunicazione, educando a

significati di affetto e di amore nel rispetto reciproco e nella libertà;

- costruire una scala di valori e di significati per sviluppare una personalità equilibrata, consapevole

e responsabile;

- promuovere la progressiva maturazione dell’autonomia di giudizio e di scelta, andando al di là

delle apparenze e dell’esteriorità;

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- promuovere l’acquisizione di consapevolezza e capacità di autoregolazione delle proprie

emozioni;

- ottenere una maggiore disponibilità al dialogo in fatto di sessualità;

- promuovere lo sviluppo della cultura del positivo verso la vita, se stessi e gli altri;

- porre i ragazzi in grado di rispondere adeguatamente alle richieste provenienti da se stessi e dal

contesto sociale a cui appartengono in modo da compiere scelte consapevoli;

- promuovere nei giovani la capacità di chiedere aiuto e di valutare i vari strumenti che

l’organizzazione sociale in cui vivono offre loro (consultorio, contesti istituzionali di

aggregazione giovanile).

Sintesi delle attività previste

Riunione di programmazione con i docenti e di restituzione alle famiglie in base alle disponibilità

fornite dall’azienda sanitaria.

Incontri in ogni classe con gli esperti di riferimento.

Attività preparatorie e di approfondimento da parte degli insegnanti di classe

Risultati attesi

Consapevolezza sullo sviluppo sessuale, conoscenza del corpo e delle sue funzioni, riconoscere le

proprie emozioni e i propri sentimenti e confrontarli con le reazioni degli altri, riconoscere le

emozioni e i sentimenti dell’altro, mettendosi in contatto con questi in un clima di condivisione di

pensieri, emozioni, esperienze (ascolto empatico).

Informazioni scientifiche sugli strumenti necessari per essere in grado di mettere in atto

comportamenti efficaci al fine di evitare i rischi connessi alla sessualità, conoscenza dell'esistenza

del consultorio.

Modalità di verifica e valutazione

Questionari di gradimento somministrati agli studenti.

Struttura organizzativa

Ogni scuola secondaria di primo grado ha un docente che coordina le attività.

Progetto sport

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della persona,

con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla conoscenza delle tecniche

di primo soccorso.

Destinatari

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Tutti gli alunni dell’istituto.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Competenze proprie dell’educazione motoria.

Aver cura della propria salute ed adottare comportamenti motori corretti.

Sintesi delle attività previste

Attività motoria e sportiva della Scuola Primaria

Ogni consiglio di classe si attiva per promuovere attività sportive sia nel percorso curricolare che in

quello opzionale facoltativo con la possibilità di aderire ai progetti CONI o a corsi di pratica

sportiva. Le attività possono avere anche costi a carico delle famiglie

Attività motoria in convenzione con la Provincia e il CONI

- Per le classi prime, seconde, terze e quarte, valutando i bisogni specifici delle classi, i

docenti decidono di aderire alle iniziative che in varia forma possono promuovere la pratica

motoria nella scuola primaria.

- Le classi quinte, a rotazione tra i vari plessi, partecipano ai Giochi della Gioventù

organizzati dal CONI.

Attività motoria e sportiva della Scuola Secondaria di primo grado

Campionati Studenteschi – Trentino

L’Istituto partecipa ai giochi sportivi sia di squadra che individuali a seconda delle proposte del

Servizio infanzia e Istruzione del primo grado e del Coordinamento Attività Sportive. Alcune

attività potranno essere rivolte solo ad un plesso, altre sui tre plessi tramite selezione per la

rappresentativa d’Istituto.

E’ richiesta la collaborazione delle famiglie per il trasporto degli alunni e delle alunne, per

l’eventuale manifestazione d’Istituto e per gli allenamenti.

Attività opzionali

Per ampliare ulteriormente l’offerta di pratica motoria e sportiva, durante le attività opzionali

vengono proposti corsi in diverse discipline sportive da svolgersi in palestra o in strutture sportive

anche con la collaborazione di esperti esterni. Le attività possono avere dei costi a carico delle

famiglie.

Pausa in movimento (in forma sperimentale in alcune scuole)

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Quando gli alunni sono costretti a stare fermi nei loro banchi per due-tre ore di seguito, si

interrompono le lezioni per fare alcuni minuti di esercizi di mobilità e stimolazione articolare,

equilibrio statico, rafforzamento del tronco e degli arti.

“Staccare la spina”, svolgendo dei semplici compiti motori, può contribuire a migliorare la

concentrazione sia durante che dopo l’esecuzione degli esercizi stessi.

Un regolare esercizio porta ad una maggiore consapevolezza delle tensioni muscolari che si creano

in situazioni di sedentarietà e di stress emotivo fornendo agli alunni competenze applicabili anche a

casa.

L’insegnante della seconda o terza ora si impegna a svolgere l’esercizio qualora non ci sia stata

precedente possibilità di movimento, indipendentemente dalla disciplina presentata.

Struttura organizzativa

Un docente coordinatore per le scuole primarie e un docente coordinatore per le scuole secondarie

di primo grado.

CITTADINI CONSAPEVOLI

Progetti per la cittadinanza consapevole

Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta

Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,

valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità individuali e

l’autostima.

Educare ai principi della cittadinanza responsabile e della legalità, della solidarietà e della

cooperazione, dello sviluppo sociale ed economico del territorio rispettoso delle esigenze di uno

sviluppo sostenibile.

A tal fine si promuove un processo educativo che abbia al centro gli aspetti fondamentali della

libertà e della responsabilità, dell’individualità e della socialità, realizzato il più possibile in contesti

autentici di cooperazione in classe e sul territorio e finalizzato a compiti di realtà.

Il senso della responsabilità, del lavoro fatto bene e dell’orgoglio del lavoro svolto, della solidarietà

tra compagni e anche il sentimento dell’uguaglianza nel rispetto delle differenze, passano

dall’esperienza dei legami che si vengono a creare nel lavoro collettivo.

Destinatari

Tutti gli alunni dell’istituto comprensivo.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Capacità di relazionarsi in maniera positiva con se stessi e con gli altri nel rispetto delle diversità.

Capacità di trovare soluzioni ai problemi anche in modo creativo

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Capacità di lavorare in gruppo, di ascoltare e condividere

Curiosità nei confronti della realtà circostante, vicina e sempre più lontana

Capacità di esporre opinioni e conoscenze, anche di fronte ad un pubblico

Senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale e sviluppo graduale del senso di

responsabilità personale e collettiva

Sintesi delle attività previste

Tutte le discipline debbono contribuire a dare a ciascuno la formazione culturale e gli strumenti per

esercitare con consapevolezza e capacità critica il proprio ruolo di cittadino attivo: un cittadino

curioso che si pone domande sul mondo che lo circonda, critico rispetto a informazioni e

affermazioni che prova ad interpretare formulando ipotesi e sviluppando ragionamenti, pronto a

mettersi in gioco in prima persona proponendo le proprie strategie risolutive e capace di cooperare

con gli altri. Per questo si utilizzano diverse metodologie che vanno dalle lezioni dialogate, al

lavoro cooperativo e di gruppo, agli incontri con esperti, ai giochi di ruolo, agli eventi pubblici e

altro.

Nello specifico vengono vengono realizzati progetti quali:

Progetti e incontri legati ai temi della legalità e della conoscenza delle istituzioni

Progetti legati alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente e ai temi dell’ecologia

Progetti legati al tema del benessere personale ed in particolare alle soft skills (gestione delle

emozioni, gestione dei conflitti, prevenzione del bullismo, accettazione e rispetto diversità)

Progetti di cooperazione scolastica: la cooperazione e le cooperative rappresentano un luogo

ideale e una palestra concreta per esercitare i valori della responsabilità e della mutualità,

della partecipazione democratica e della solidarietà, dell'eguaglianza, della trasparenza,

dell'attenzione verso gli altri, dell'onestà

Progetti di solidarietà attraverso i quali conoscere anche in modo approfondito realtà diverse

dalle nostre e bisogni emergenti, realizzare scambi di corrispondenza, sviluppare azioni

concrete di aiuto e sostegno, riflettere su temi sempre più ampi legati ai processi di

globalizzazione e di sviluppo.

Festa della pace: Vuole essere un momento sempre più condiviso all’interno dell’Istituto in

cui lavorare insieme riflettendo sul tema della pace attraverso la realizzazione di un evento

aperto al territorio in cui bambini e ragazzi si esibiscono e propongono letture, riflessioni,

coreografie e canti. Tra gli obiettivi anche quello di accrescere il senso di apartenenza alla

comunità scolastica e territoriale.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

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Crescita della consapevolezza del proprio essere ed agire, della capacità di stare insieme a

compagni e adulti; crescita di comportamenti responsabili nelle diverse situazioni.

Struttura organizzativa

Ciascun insegnante e team/consiglio di classe lavora per la realizzazione di attività legate al tema

della cittadinanza attiva o per stimolare, attraverso le azioni didattiche quotidiane, lo sviluppo delle

competenze di cittadinanza.

La funzione strumentale, supportata da una commissione, coordina i progetti comuni e dei singoli

plessi.

Attiva... mente

Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,

valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità individuali e

l’autostima.

Destinatari

Tutte le classi dell’istituto interessate ad aderirvi.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Sviluppare le competenze raccomandate dal parlamento europeo e in particolare:

n. 1 - Comunicazione nella lingua italiana

n. 3 - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

n. 5 - Imparare a imparare

n. 6 - Competenze sociali e civiche

n. 7 - Spirito di iniziativa e imprenditorialità

n. 8 - Consapevolezza ed espressione culturale

Sintesi delle attività previste

L'attività è basata principalmente su giochi da tavolo giocati in coppia, dalla elaborazione e

condivisione di strategie e modelli di pensiero utili nel gioco e nella vita. Strategie e modelli di

pensiero vengono ripresi con più giochi e nei diversi anni in modo che entrino a far parte del

bagaglio di ciascuno. Vengono ripresi anche nella normale attività didattica e nei momenti ricreativi

così da potenziarne i risvolti. In ogni anno si punterà in particolare su una competenza: 1° osservare

e riflettere prima di agire, 2° collaborare, 3° comunicare in modo efficace, 4° riconoscere e risolvere

problemi, 5° ottimizzare le risorse, 6° pianificare il futuro. Diversi giochi contribuiscono anche a

fornire conoscenze e abilità legate ai piani di studio disciplinari. Un gioco da tavolo e uno di

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movimento per ogni classe sono stati scelti fra quelli più amati da genitori e nonni per creare

un’occasione di dialogo intergenerazionale. Si progettano e costruiscono giochi sia per l'uso

tradizionale sia in formato gigante per l'uso collettivo, se possibile anche in spazi pubblici. Vengono

organizzati momenti di gioco e condivisione del progetto con le famiglie, il territorio e tra le classi.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Gli insegnanti osservano la capacità di giocare in modo onesto, di collaborare con i compagni, di

scoprire strategie e metodi di pensiero ed utilizzarli sia nei giochi sia in contesti diversi, sia come

classe che a livello individuale.

Struttura organizzativa

Ogni classe partecipante individua uno o due insegnanti referenti che svolgono l’attività centrale

attraverso il gioco.

Tutti gli insegnanti referenti si incontrano tra loro per programmare, confrontarsi ed auto-

aggiornarsi durante programmazioni di gruppo a cadenza circa mensili ed a fine anno per un

incontro di verifica e prima programmazione per l’anno successivo.

Educazione alle ITC

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Come indicato nel Piano Provinciale Scuola Digitale, il nostro Istituto Comprensivo ha tra le pro-

prie priorità lo sviluppo di competenze di alunni e insegnanti nell’utilizzo di tecnologie informati-

che e nell'uso consapevole dei media e di Internet.

Considerate l’importanza del tema e l’urgenza educativa da più parti sottolineata in questi ultimi

anni sono state programmate diverse iniziative, organizzate nelle diverse scuole sia dagli insegnanti

che coinvolgendo esperti del settore, per sostenere l'educazione all'uso corretto delle nuove

tecnologie. Gli interventi sono diretti prioritariamente agli studenti ma prevedono anche incontri per

i docenti e le famiglie.

Il primo fatto da evidenziare, e la base da cui bisogna partire per costruire un corretto percorso for-

mativo, è che i ragazzi a cui ci rivolgiamo, nel pieno dell’adolescenza e in una fase evolutiva natu-

ralmente prona all’esplorazione e al rischio, sono “nativi digitali”, con una capacità di uso degli

strumenti di cui si parla del tutto istintiva e normalmente più avanzata di quelle della media degli

adulti, anzi della maggior parte degli adulti.

Il focus formativo quindi non è, in questa età, sull’uso degli strumenti, quanto sul limite di uso degli

stessi e sul corretto uso degli stessi, passando attraverso una alfabetizzazione tecnica che, meglio di

ogni altro approccio, è in grado di chiarire come il controllo dei sistemi e dell’informazione sia di

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fatto solamente una apparenza, mentre in realtà spesso sono i sistemi che usiamo a controllarci e

manipolarci. Semplici esempi di navigazione anonima e privata, di gestione delle cerchie e delle

amicizie nel social aiutano i ragazzi a comprendere meglio il funzionamento e quindi ad acquisire

maggiore consapevolezza nell’uso della rete e dei sistemi informatici.

Destinatari

Studenti, insegnanti, genitori.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Aumentare la consapevolezza delle regole di comportamento sul web e della necessità che queste

vengano conosciute e rispettate anche dai minori.

Utilizzare le TIC in modo consapevole per comunicare con altri e scambiare informazioni e mate-

riali, rispettando le regole della rete.

Utilizzare le TIC per ricercare informazioni a supporto dell’attività di studio, valutandone pertinen-

za ed attendibilità.

Sviluppare competenze metodologiche, quali l’interrogarsi, formulare ipotesi e verificarle, utilizzare

strumenti, analizzare dati, pianificare progetti.

Sviluppare competenze cognitive che si esplicitano nell’uso del problem solving, nel selezionare in-

formazioni, nel costruire mappe concettuali, nell’esercizio del giudizio critico.

Produrre, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio.

Sintesi delle attività previste

Le nuove tecnologie, impiegate nella didattica, sono intese come ulteriore strumento, a disposizione

di ogni docente, per l’acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle discipline e lo sviluppo del

ragionamento logico necessario nella gestione delle informazioni. Inoltre la strumentazione

tecnologica e gli ambienti digitali consentono lo sviluppo di competenze metodologiche

partecipative e capacità di collaborazione attiva.

Attività specifiche per l’educazione all’utilizzo coretto della rete:

nella SSPG di Dro ogni anno viene proposto il progetto Sicuri in rete gestito dagli esperti

proposti da CasaMia, un'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona che realizza interventi e

servizi socio-educativi per i minori e per le famiglie;

nelle SSPG di Cavedine e Vezzano si attivano percorsi con esperti (tra cui ’Associazione

Provinciale per le Dipendenze patologiche, il centro di aggregazione giovanile l’Area, la

Comunità Murialdo, Navigare a vista) per tutte le classi;

si prevedono anche incontri con l’agente della polizia postale Emanuela Faes e Mauro Berti,

Sovrintendente della Polizia Postale e responsabile del Dipartimento indagini pedofilia. Tali

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incontri avevano l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle norme di sicurezza in internet

e di tutelare l’identità digitale e la sicurezza dei ragazzi;

in collaborazione con Educhiamoci ad educare, un progetto nato per creare dei momenti di

riflessione per tutti gli educatori dei minori del nostro territorio, si organizzano serate aperte

ai genitori ed agli insegnanti per discutere potenzialità e rischi nell'utilizzo delle nuove

tecnologie in particolare la navigazione in rete, la sicurezza durante la navigazione sia nei

suoi aspetti tecnici che in termini di prevenzione, le strategie di protezione e la necessità di

promozione di responsabilità nei ragazzi;

alcune classi della scuola hanno partecipato al progetto proposto dall'Ufficio delle Politiche

Giovanili della Provincia di Trento che prevedeva la formazione plenaria per il Safer

Internet Month con gli esperti di Navigare a vista per la cittadinanza digitale e la

prevenzione del rischio internet-correlato in età evolutiva, la lettura del libro L'amico

gentile, la partecipazione alla giornata conclusiva all'auditorium Santa Chiara di Trento e

una pubblicazione per la Casa Editrice “Il Faro”.

Il bando “E-ducare alla rete per la cittadinanza digitale e per contrastare il cyber bullismo” offre

quindi all’Istituto la possibilità di proseguire, migliorare ed arricchire il percorso già iniziato,

cercando di renderlo “strutturale” all’interno dell’offerta formativa integrativa dell’Istituto stesso.

Struttura organizzativa

Le linee operative suggerite dal PPSD sono motivo di studio per la predisposizione di una struttura

organizzativa a supporto e sviluppo del progetto che si intende definire anche in collaborazione con

la Rete Alto Garda e Ledro. Il Piano verrà integrato al presente documento.

Sito web

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo critico e

consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione e per rendere la tecnologia

digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.

L’istituto promuove la documentazione delle attività didattiche attraverso la pubblicazione di

articoli sul sito web istituzionale per valorizzare i percorsi di crescita degli studenti e creare attorno

alle scuole un senso di comunità e di identità. Comunicare con un mezzo facilmente raggiungibile le

attività e i progetti didattici permette di creare sinergie ottimali tra il lavoro quotidiano dei docenti,

il vissuto degli studenti e la percezione di “cosa accade a scuola” da parte delle famiglie.

Destinatari

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Tutti gli studenti.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Comunicare nella lingua italiana.

Competenze digitali.

Sintesi delle attività previste

Gli studenti creano articoli corredati da immagini e/ videoclip come report di attività didattiche,

viaggio d’istruzione, eventi particolari.

Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione

Pubblicazione di articoli riguardanti attività di tutte le scuole dell’istituto.

Struttura organizzativa

In ogni scuola un docente raccoglie e pubblica il materiale.

Conoscenza della storia locale e avvicinamento alla montagna e al territorio

Il Progetto “Scuola - Montagna” della Provincia Autonoma di Trento, previsto dalla delibera di

Giunta n.1510 20/07/2007, stabilisce che il curriculum scolastico, dalla scuola primaria alle

superiori, venga arricchito con l’inserimento di esperienze di avvicinamento concreto alla montagna

per legare maggiormente i ragazzi al proprio territorio.

L’ambiente trentino rappresenta una straordinaria risorsa a disposizione delle scuole per proporre ai

giovani un approccio stimolante ai temi della montagna e del territorio. Con la sua ricchezza di

paesaggi e la varietà di ambienti il Trentino si presenta come un laboratorio naturale, fruibile in tutti

i periodi dell’anno per finalità culturali, sportive, ludiche La montagna e la sua

cultura rappresentano un patrimonio unico per avvicinare i giovani alla natura e per sensibilizzarli a

valori quali l’impegno, la fatica, la solidarietà, lo spirito di gruppo, la salubrità, la pratica dello sport

a diretto contatto con la natura. (cit. tratte dalla Fondazione Accademia della Montagna)

E' sempre più importante far entrare nella scuola il territorio e, viceversa, far uscire la scuola sul

territorio. Gli studenti saranno chiamati ad acquisire, in modo graduale e continuativo, conoscenze e

abilità specifiche nelle attività relative all’ambiente della montagna, alla cultura locale e

all’ambiente antropico: usi e costumi, tradizioni, antichi mestieri, alimentazione, sicurezza e

prevenzione.

Tali attività nella scuola assumono necessariamente un carattere pluridisciplinare facendo interagire

le gli aspetti motori con gli aspetti culturali, educativi e relazionali.

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Da un punto di vista operativo questo si attua attraverso uscite esplorative sul territorio, visite a

centri storici, musei, castelli, parchi naturali, raccolta di immagini, documentazioni, viaggi

d’istruzione, visite ad impianti di produzione, a cooperative, aziende agricole e botteghe artigiane e

interventi di esperti nelle classi.

Educazione alla sicurezza

Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo critico e

consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione e per rendere la tecnologia

digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.

Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della persona,

con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla conoscenza delle tecniche

di primo soccorso.

Destinatari

Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Fronteggiare l’emergenza in ogni campo per ridurre al minimo la possibilità di incidenti.

Sintesi delle attività previste

Per tutte le classi

Esercitazioni di evacuazione in caso di incendio e terremoto, anche con l’intervento dei Vigili del

Fuoco, Croce Rossa, cani da soccorso.

SCUOLA PRIMARIA

CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE

Sicurezza stradale nei percorsi casa-scuola. Gli alunni imparano a muoversi nel contesto urbano

conoscendo le principali norme che regolano la sicurezza del pedone. Le attività potranno essere

svolte in collaborazione con Polizia locale o agenzie preposte sul territorio.

In classe prima gli alunni imparano a compiere spostamenti in gruppo e con la guida del docente

lungo percorsi stabiliti. Al termine della classe seconda o nei primi mesi della classe terza si

affronta l’uscita in forma autonoma nel percorso casa-scuola. Nello terzo anno è possibile aderire al

corso “Sicurezza a casa e a scuola” promosso dal Dipartimento della Conoscenza e dal Corpo

permanente dei Vigili del Fuoco.

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CLASSI QUARTE E QUINTE

Le scuole che hanno un numero considerevole di studenti che si recano a scuola in bicicletta, hanno

l’opportunità di strutturare percorsi di educazione alla mobilità sostenibile nel percorso urbano con

l’uso della bici.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Sicurezza informatica per conoscere le potenzialità espressive di internet ed evitare i rischi collegati

alla violazione della privacy, al caricamento/scaricamento di contenuti inappropriati, alla violazione

del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti pericolosi per sé e per gli altri. Con

interventi della Polizia Postale.

Primo soccorso, coinvolgendo Medici e la Croce Rossa Italiana.

Sicurezza stradale: intervento delle forze dell’ordine.

Risultati attesi

Individuazione di situazioni di rischio per mettere in atto comportamenti preventivi;

conoscenza della segnaletica della sicurezza;

conoscenza degli elementi che possono provocare una combustione e le norme di comportamento in

caso di incendio;

conoscenza dell’elettricità e norme in presenza di elettricità;

comprensione dell’importanza del piano di evacuazione e il comportamento da attuare in caso caso

di emergenza;

conoscenza dei numeri telefonici utili in caso di pericolo.

Modalità di verifica e valutazione

Osservazione dei corretti comportamenti degli alunni durante le prove di evacuazione.

Test per gli insegnamenti teorici;

test pratico per le operazioni di primo soccorso.

Struttura organizzativa

Coordina il progetto l’insegnante responsabile della sicurezza, vi partecipano tutti gli insegnanti in

quanto può essere svolto sia in momenti disciplinari, sia durante le attività facoltative, sia nei

momenti non strettamente didattici (mensa, interscuola).

Adesione al progetto: Educhiamoci ad educare

Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta

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Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,

valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità individuali e

l’autostima.

Destinatari

Genitori ed insegnanti di tutta la valle.

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Competenze educative e comunicative di genitori ed insegnanti; senso di sicurezza e appartenenza

ad una comunità coesa.

Sintesi delle attività previste

Corsi serali rivolti a genitori ed insegnanti per fascia di età e serate a tema per la formazione

continua in campo educativo dei genitori e degli insegnanti.

Risultati attesi

Creare una comunanza di intenti e prassi educative fra genitori ed insegnanti partecipanti, creare

momenti di confronto fra genitori ed insegnanti con la guida di esperti qualificati, far sentire agli

alunni che scuola e famiglia operano in sinergia per la loro crescita.

Modalità di verifica e valutazione

Alla fine di ogni corso i partecipanti compilano un questionario. I dati vengono estrapolati dal

coordinatore del corso e pubblicati sul sito dedicato a questo progetto.

A fine anno il gruppo di lavoro si trova per confrontare i risultati dei corsi e le osservazioni emerse

dalle serate ed organizzare di conseguenza l’attività dell’anno successivo.

Struttura organizzativa

Un gruppo di lavoro formato da rappresentanti della consulta dei genitori, delle associazioni

genitori, degli insegnanti della scuola primaria e della secondaria, dei coordinatori delle scuole

dell’infanzia, dei comuni e della comunità di valle, delle biblioteche e del centro per le famiglie,

dell’azienda sanitaria. Il progetto è attivo dal 1997/98.

Un insegnante della scuola primaria e uno della scuola secondaria di primo grado organizzano e

coordinano i corsi rivolti alla loro fascia di età, sono previste generalmente 6 ore di corso.

I costi per l’organizzazione degli eventi non sono a carico dell’Istituto Comprensivo che è partner

progettuale e organizzativo dell’evento.

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CITTADINI EUROPEI

Progetti per l’apprendimento delle lingue straniere

Chi non conosce le lingue straniere non conosce nulla della propria.

Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833

Un’attenzione particolare è rivolta nel nostro Istituto ad un’educazione plurilingue ed interculturale,

mirata a favorire la formazione di futuri cittadini capaci di muoversi in modo critico e costruttivo

all'interno di una realtà sempre più multietnica e multiculturale.

In un contesto di rapidi mutamenti determinati dalla globalizzazione, la lingua straniera si rivela un

ponte imprescindibile per la relazione con l’altro, un fondamentale strumento di apertura culturale

che favorisce non solo la comprensione ed il rispetto per la diversità, ma anche una più profonda

conoscenza della propria identità culturale che si arricchisce attraverso il confronto con l'altro.

Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta

Sviluppare negli studenti l’acquisizione di competenze comunicative in più lingue diverse dalla

lingua madre.

Promuovere l’apprendimento attivo delle lingue come strumento di conoscenza e dialogo

interculturale nel riconoscimento e nella valorizzazione delle diversità.

Promuovere occasioni di scambio linguistico, di sviluppo e accrescimento del livello delle

conoscenze e competenze linguistiche degli studenti.

Entrare in contatto con altre istituzioni scolastiche ed enti specifici a livello europeo per favorire

gemellaggi tra classi e settimane linguistiche all’estero e in loco.

Promuovere l’apprendimento cooperativo (cooperative learning) ed una didattica inclusiva, basata

su attività differenziate, rispettose degli stili cognitivi di ciascun alunno, e mirate a consentire a

ciascun allievo di lavorare al proprio livello linguistico e di migliorarlo.

Valorizzare le eccellenze coinvolgendo gli studenti in occasioni di studio di elevata qualità e

offrendo opportunità di approfondire la preparazione individuale.

Fare dell’Istituto un centro di innovazione didattica, ricerca e sviluppo, valorizzando le

professionalità presenti e collaborando con altri enti e istituti a livello locale.

Promuovere l’investimento nella formazione per il mantenimento e la riqualificazione delle

competenze professionali anche in età adulta.

Destinatari

Tutti gli studenti

Competenze disciplinari e trasversali promosse

Competenze comunicative in inglese e in tedesco.

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Sintesi delle attività previste e struttura organizzativa

Gli interventi nel campo delle lingue straniere sono coerenti con lo sviluppo del Piano trentino

trilingue e sono mirati a: (vedi capitolo dedicato).

Favorire situazioni di immersione linguistica e un apprendimento attraverso il fare (task

based learning) mediante diverse modalità:

- Attività in CLIL (content and language integrated learning), l’insegnamento di più discipline non

linguistiche in lingua straniera, volto ad un apprendimento integrato di lingua e contenuto. Il focus

rimane sui contenuti disciplinari che la lingua veicola e sullo sviluppo di quelle abilità cognitive e

competenze che sottostanno agli obiettivi specifici della disciplina interessata.

- Esperienze di internazionalizzazione e di full immersion nella lingua straniera:

Gemellaggi scolastici: in un tempo di forti trasformazioni sociali e culturali l'educazione

interculturale attraverso lo scambio e il gemellaggio tra scuole costituisce un momento

imprescindibile di ampliamento culturale oltre che di crescita nel senso più vasto del

termine. Il confronto diretto con una realtà storico, geografica e culturale diversa da quella

d’appartenenza, favorisce lo sviluppo di un atteggiamento culturale aperto e dialogico, nello

spirito della cittadinanza europea e di una civiltà integrata. Collaborando su attività comuni

pianificate e attuate nel corso di tutto l’anno tra le scuole partner con scambi di

corrispondenza tra alunni, vengono organizzate le visite reciproche. Le scuole primarie di

Cavedine e Vigo Cavedine e la scuola secondaria di Cavedine aderiscono al gemellaggio del

Comune di Cavedine con il comune di Eggolsheim in Germania. Il plesso di scuola primaria

di Terlago aderisce ad uno scambio linguistico con una scuola di Imst in Austria (Innsbruck).

Promozione, pianificazione e coordinamento di settimane linguistiche all’estero organizzate

da enti esterni, ma con docenti accompagnatori interni all’Istituto durante i periodi di pausa

dell’attività didattica. In un contesto linguistico e culturale diverso dal proprio, gli alunni

hanno l’opportunità di consolidare le proprie conoscenze linguistiche, di fare un’esperienza

di vita in comune e di responsabilità individuale. Il corso di lingua al mattino ed un vasto

ventaglio di attività culturali e ricreative al pomeriggio e in serata sono svolti in modo

interattivo e ludico da animatori madrelingua ed offrono un’ottima occasione per

socializzare e per imparare la lingua in modo naturale ed autentico.

Promozione di summer school e city camp in lingua inglese organizzati da enti esterni e

destinati agli alunni della SP e al primo biennio della SSPG. Le attività didattiche e

ricreative con docenti anglofoni, permettono una settimana di immersione nella lingua

inglese, senza la necessità di spostarsi dal proprio paese.

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Progetto di lettorato di madrelingua inglese nelle classi terze e tedesca nelle classi seconde

della SSPG, a supporto del percorso di conseguimento delle certificazioni linguistiche e per

un’esposizione degli alunni alla comunicazione orale con il parlante nativo e con la cultura

altra.

Scambio docenti Trentino-Tirolo: al fine di promuovere l’investimento nella formazione per

il mantenimento e la riqualificazione delle competenze professionali dei docenti, attraverso

forme di interazione fra le realtà scolastiche e territoriali del Trentino e del Tirolo. Lo

scambio tra docenti è mirato a favorire originali iniziative didattiche e culturali e ad

agevolare ulteriori contatti e scambi, sostenendo il miglioramento delle competenze

linguistico-comunicative in tedesco da parte di docenti e studenti coinvolti.

2) Valorizzare le eccellenze mediante:

certificazioni linguistiche, mirate a rendere oggettivo il raggiungimento delle competenze

linguistico-comunicative attraverso la valutazione di enti certificatori esterni.

Durante le attività opzionali vengono proposti percorsi in preparazione al conseguimento delle

certificazioni:

livello A1 del Quadro Comune Europeo di riferimento (CEFR) in lingua tedesca per gli alunni

di tutte le classi seconde di livello medio/alto della SSPG (GOETHE INSTITUT FIT 1)

livello A2 per gli alunni di livello alto di tutte le classi terze della SSPG (Cambridge English

KET FOR SCHOOLS)

A fine percorso i ragazzi sostengono un esame per il conseguimento di un attestato rilasciato da enti

certificatori ufficiali e riconosciuto a livello internazionale.

Risultati attesi

Miglioramento del livello di competenza linguistica nella lingua straniera veicolare

Imparare facendo: riconoscimento dell’importanza della L2 come strumento di

comunicazione

In situazione reale, verifica del proprio grado di competenza linguistica (autovalutazione)

Maggior conoscenza di sé ed ampliamento dei propri orizzonti culturali mediante il

confronto diretto con una cultura diversa da quella d’appartenenza

Riconoscimento della differenza culturale come ricchezza da valorizzare

Riconoscimento e superamento di stereotipi negativi e pregiudizi

Imparare a sentirsi non più solo italiani, ma europei, cittadini del mondo

Struttura organizzativa

A supporto della progettualità, della pianificazione e dell’organizzazione complessiva di tutte le

attività proposte nella cornice del Piano Trentino Trilingue sono attive all’interno dell’Istituto due

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Commissioni CLIL, una per la SP e una per la SSPG, coordinate da docenti referenti che

interagiscono per garantire la verticalità dei percorsi. Un ruolo nodale in questo contesto gioca il

Dipartimento di lingua straniera, mentre al di fuori dell'Istituto si sono resi fondamentali il dialogo

ed il confronto con il Dipartimento CLIL della Rete di scuole dell’Alto Garda, per la condivisione

di idee, materiali e progetti comuni.

AZIONI FORMATIVE

L’istituto è consapevole del ruolo strategico dell’attività di formazione/aggiornamento dei propri

operatori e pertanto ritiene essenziale realizzare/favorire tali attività anche in collaborazione con

altre istituzioni, in particolare con il Dipartimento della Conoscenza, con l’IPRASE e con la Rete

degli istituti dell’Alto Garda, Ledro e Valle dei Laghi-Dro.

L’istituto comprensivo definisce, quindi, annualmente il piano di aggiornamento che, per la

componente docenti, è deliberato dal collegio dei docenti e coordinato da un collaboratore.

Si provvede inoltre a ripetere ed integrare corsi di informazione/formazione in materia di sicurezza

ed igiene del lavoro, addetti al servizio di prevenzione e protezione, di primo soccorso e

prevenzione incendi e gestione dell’emergenza (per il personale già in servizio e nuovo assunto a

seconda delle necessità ed esigenze dei vari plessi scolastici). Verrà favorito, nel complesso,

l’aggiornamento professionale di tutto il personale in servizio.

AUTOVALUTAZIONE

Ai fini dell'articolo 41 bis, comma 2, lettera c) il procedimento di valutazione delle istituzioni

scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione,

nelle seguenti fasi:

a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: annualmente il dirigente scolastico predispone un

documento di autovalutazione dell’istituzione scolastica denominato “Rapporto di Autovalutazione

(RAV)” secondo un quadro di riferimento e indicatori stabiliti dal Comitato provinciale di

valutazione del sistema educativo. Come previsto dallo Statuto dell’Istituzione scolastica, un

gruppo di lavoro formato da docenti monitora i processi e i risultati che si sviluppano all’interno

dell’istituto. La collaborazione con lo staff di dirigenza prevede la stesura del rapporto annuale di

autovalutazione. Particolare importanza nel lavoro della commissione riveste l’organizzazione,

l’analisi degli esiti e la sua restituzione ai docenti delle prove standardizzate, in particolare quelle

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gestite dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (prove

Invalsi);

b) valutazione esterna: il Comitato provinciale di Valutazione del Sistema Scolastico definisce e

realizza annualmente il piano di valutazione delle Istituzioni scolastiche e formative provinciali,

indicando anche il numero delle scuole da sottoporre alla medesima valutazione;

c) azioni di miglioramento: dal rapporto di autoanalisi e dalla lettura critica della realtà scolastica

scaturisce il piano di miglioramento che si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi

strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi.

d) rendicontazione sociale: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti attraverso indicatori e

dati comparabili in un’ottica di promozione dell’accesso e della trasparenza dei medesimi.

Il rapporto di autovalutazione è a cura del Dirigente Scolastico supportato dai referenti e dalle

commissioni. Si caratterizza per essere:

• Situato: attento alle peculiarità dell’istituzione scolastica, al contesto socio-ambientale e

culturale;

• Plurale: fondato su una molteplicità di evidenze, quantitative e qualitative, in grado di

restituire le diverse prospettive di analisi;

• Partecipato: promosso dalle diverse componenti scolastiche, pur nella chiarezza dei ruoli e

delle responsabilità;

• Orientato: orientato allo sviluppo del piano di miglioramento, il quale rappresenta il banco di

prova dell’efficacia stessa del processo autovalutativo.

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ORGANIZZAZIONE

OFFERTA CURRICOLARE ANNO SCOLASTICO 2018-19

L’offerta curricolare

L’Istituto realizza il “Regolamento per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al

percorso del primo ciclo di istruzione” attraverso un’articolazione oraria che prevede:

nelle scuole primarie 30 momenti didattici articolati in 26 attività obbligatorie e quattro

opzionali facoltative, a cui si aggiunge il tempo dedicato alla mensa e all’interscuola. Il

monte ore prevede una quota minima obbligatoria per ogni disciplina che ogni Consiglio

di classe integra, nel mese di giugno e in coerenza con le proprie progettualità, con

ulteriori due ore nelle classi prime e seconde e una nelle classi terze. Le attività

obbligatorie sono suddivise per discipline di insegnamento secondo il seguente schema:

Classe Italiano

Storia Geografia Matematica Scienze e tecnologia

Tedesco Inglese Religione Musica Arte Motoria

Prima 6 3 6 2 2 0 2 1 1 1

Seconda 6 3 6 2 2 0 2 1 1 1

Terza 6 2 1 6 2 2 1 2 1 1 1

Quarta 6 2 1 6 2 2 2 2 1 1 1

Quinta 6 1 1 6 2 2 2 2 1 1 2

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nelle scuole secondarie di primo grado la scansione del tempo scuola in momenti

didattici di durata diversa dai 60 minuti, legata a esigenze di natura didattica. Vengono

proposti 36 momenti didattici articolati in 34 attività obbligatorie e due opzionali

facoltative, a cui si aggiunge il tempo dedicato alla mensa. Le attività obbligatorie sono

suddivise per discipline di insegnamento secondo il seguente schema:

CLASSI PRIMEItaliano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione

8 2 2 3 3 5 2 2 2 2 2 1

CLASSI SECONDEItaliano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione

7 2 2 3 4 5 2 2 2 2 2 1

CLASSI TERZEItaliano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione

7 2 2 4 3 5 2 2 2 2 2 1

Il Piano Trentino Trilingue

Il Piano Trentino Trilingue

Lanciato nel 2014, il Piano Trentino Trilingue è il Piano Straordinario della XV legislatura

provinciale per l'apprendimento delle lingue comunitarie che accompagna progressivamente i

ragazzi trentini dalla prima infanzia, fino all’università.

La finalità del progetto è la creazione di un sistema educativo trilingue che garantisca agli studenti

un apprendimento verticale e progressivo delle lingue straniere, inglese e tedesco, al fine di

accompagnare i ragazzi verso il mondo del lavoro con un approccio interculturale, volto a

sensibilizzare all’apertura e al confronto. L’obiettivo è dunque quello di creare un ambiente di

apprendimento in cui la comunicazione nelle tre lingue sia vissuta come naturale.

Per offrire una maggiore esposizione degli studenti alla lingua straniera, il PTT prevede che le

normali lezioni curricolari in lingua siano integrate dall’insegnamento di una o più discipline non

linguistiche in lingua straniera, secondo la modalità CLIL (Content and Language Integrated

Learning).

Il monte-ore destinato al CLIL viene implementato nei vari gradi scolastici secondo un criterio di

gradualità, fino ad arrivare ad un’introduzione completa in tutte le classi di tutte le istituzioni

scolastiche nel 2020.

In seguito all’aggiornamento al PTT (Delibera della Giunta Provinciale N. 1974 del 03-11-2017), il

nostro Istituto sostiene e porta avanti una serie di azioni e progettualità volte all’implementazione

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del Piano, con un repertorio di modalità che si affiancano alla lezione in CLIL, quest’ultima già

sperimentata sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria di primo grado anche negli anni

antecedenti il PTT.

SCUOLA PRIMARIA

Nella scuola primaria l’impianto curricolare adottato per l’attuazione del PTT, partendo dal

presupposto di dare pari dignità alle due lingue, prevede per l’anno scolastico 2018-19 la seguente

articolazione:

un’ora curricolare di tedesco in classe prima e un’ora in modalità CLIL tedesco in musica

due ore curricolari di tedesco in classe seconda, un’ora in modalità CLIL tedesco in musica

e un’ora in modalità CLIL in arte

due ore curricolari di tedesco e due ore curricolari di inglese in classe terza, un’ora in

modalità CLIL tedesco in musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora in

modalità CLIL inglese in tecnologia;

due ore curricolari di tedesco in un’ora in classe quarta, un’ora in modalità CLIL tedesco in

musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora in modalità CLIL inglese in

tecnologia;

due ore curricolari di tedesco in un’ora in classe quinta, un’ora in modalità CLIL tedesco in

musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora in modalità CLIL inglese in

tecnologia.

SCUOLA SECONDARIA

Nella scuola secondaria di primo grado il Piano Trentino Trilingue prevede, accanto alle tre ore di

lingua straniera curriculari, attività CLIL o altre modalità di esposizione alla lingua per tre ore a

settimana sulle classi prime a partire dall’a.s. 2017-2018, con incremento di tre ore a settimana nelle

classi seconde dal 2018-2019 e con copertura di tre ore settimanali su tutte le classi della SSPG a

partire dal 2019-2020.

Nell’anno scolastico 2017-18 le tre ore in modalità CLIL sono svolte nelle classi prime con le

seguenti modalità:

un’ora svolta da un docente disciplinarista di Arte e immagine (SSPG di Dro) oppure di

Scienze motorie e sportive (SSPG di Cavedine e Vezzano);

un’ora viene svolta in compresenza da un docente di lingue straniere e da un docente

disciplinarista su attività pianificate dal Consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico,

attraverso moduli variabili, valutando le esigenze e le disponibilità

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un’ora svolta in orario facoltativo opzionale dal docente di lingua straniera in compresenza

con altro docente o svolta dal solo docente di lingua per il potenziamento della lingua

straniera, valutando le esigenze e le disponibilità

La pianificazione di quali lingue straniere sono utilizzate nella didattica con metodologia CLIL

dipende dalle risorse che l’istituto ha a disposizione e che, soprattutto in un momento di

implementazione del progetto nella Scuola Secondaria di primo grado, non sono prevedibili con

largo anticipo. L’indicazione generale è che l’inglese e il tedesco siano parimenti utilizzate.

Per la programmazione delle attività CLIL fra docenti disciplinaristi e di lingua straniera vengono

previsti momenti di progettualità comune all’interno della programmazione annuale.

A partire dall’a.s. 2018-2019 l’impianto proposto nella scuola secondaria di primo grado per

l’attuazione del PTT, mantenendo l’organizzazione realizzata nelle classi prime nel corso dell’a.s.

2017-2018, prevede la seguente estensione alle altre classi e la seguente articolazione nei tre plessi:

Classi prime: alternanza di lingua straniera tedesca ed inglese

un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua inglese;

un’ora curricolare su moduli in CLIL di diversa durata e su discipline e lingue diverse,

svolta prevalentemente in compresenza tra docente disciplinarista e docente di LS;

un’ora opzionale volta ad una didattica CLIL di tipo laboratoriale (teatro, cucina…) svolta

prevalentemente in compresenza e/o volta al potenziamento della LS con il solo docente di

LS.

Classi seconde: potenziamento della LS tedesca

un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua inglese;

un’ora curricolare aggiuntiva per il potenziamento della LS tedesca, secondo quanto previsto

dall’Aggiornamento al PTT;

un’ora opzionale di potenziamento della LS tedesca per gli alunni di livello medio-alto,

tramite il percorso di preparazione alla certificazione linguistica FIT1 (livello A1) con il

docente di lingua straniera, affiancato dalla figura di un lettore madrelingua per il

potenziamento della competenza orale. Ulteriore offerta in quest’ora sono attività CLIL di

tipo laboratoriale (teatro, cucina…) svolte prevalentemente in compresenza e/o ulteriori

attività di potenziamento della LS con il solo docente di lingua inglese.

Classi terze: potenziamento della LS inglese

un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua inglese;

un’ora curricolare aggiuntiva per il potenziamento della LS inglese, secondo quanto

previsto dall’Aggiornamento al PTT;

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un’ora opzionale di potenziamento della LS inglese per gli alunni di livello alto, tramite il

percorso di preparazione alla certificazione linguistica KET (livello A2) con il docente di

lingua straniera, affiancato dalla figura di un lettore madrelingua per il potenziamento della

competenza orale oppure con il solo lettore per la preparazione complessiva.

Ulteriore offerta in quest’ora sono attività CLIL di tipo laboratoriale (teatro, cucina…)

svolte prevalentemente in compresenza e/o eventuali ulteriori attività di potenziamento della

LS con il solo docente di lingua tedesca.

L’impianto, speculare sui tre plessi, dipende tuttavia dalla disponibilità dell'organico, che varia da

plesso a plesso, incidendo in modo diverso sulla scelta delle discipline proposte in modalità CLIL.

Le tre ore settimanali previste dal PTT entreranno a regime nelle classi terze a partire dall’a.s. 2019-

2020, pertanto nel 2018-2019 l’impianto sopra illustrato sarà proposto in queste classi solo in via

sperimentale e sulla base delle risorse a disposizione dell’Istituto.

Essendo inoltre il Piano aggiornato annualmente per i primi tre anni in relazione alle indicazioni

provenienti dalle azioni di verifica e monitoraggio a livello provinciale, qualsiasi nuova indicazione

potrà prevedere una modifica delle modalità di applicazione del Piano nell’Istituto.

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Il tempo scuola

Scuole primarie, orario su 5 giorni con 3 pomeriggi obbligatori e due pomeriggi facoltativi

Calavino Cavedine Dro Pietramurata

1 ora 8.30-9.30 8.20-9.20 8.00-9.00 8.20-9.202 ora 9.30-10.30 9.20-10.20 9.00-9.50 9.20-10.10Intervallo 10.30-10.50 10.20-10.40 9.50-10.10 10.10-10.303 ora 10.50-11.40 10.40-11.30 10.10-11.00 10.30-11.204 ora 11.40-12.30 11.30-12.20 11.00-12.00 11.20-12.20MensaInterscuola

12.30-14.00 12.20-14.20 12.00-14.00 12.20-14.20

Pomeriggi facoltativi lunedì, mercoledì lunedì, giovedì martedì, giovedì lunedì, giovedì6 ora 14.00-15.00 14.20-15.20 14.00-15.00 14.20-15.207 ora 15.00-16.00 15.20-16.20 15.00-16.00 15.20-16.20

Sarche Terlago Vezzano Vigo

1 ora 8.00-9.00 8.30-9.30 8.30-9.30 8.00-9.002 ora 9.00-10.00 9.30-10.30 9.30-10.30 9.00-10.00Intervallo 10.00-10.20 10.30-10.50 10.30-10.50 10.00-10.203 ora 10.20-11.10 10.50-11.40 10.50-11.40 10.20-11.104 ora 11.10-12.00 11.40-12.30 11.40-12.30 11.10-12.00MensaInterscuola

12.00-14.00 12.30-14.30 12.30-14.00 12.00-13.30

Pomeriggi facoltativi lunedì, mercoledì lunedì, mercoledì lunedì, mercoledì lunedì, mercoledì6 ora 14.00-15.00 14.30-15.30 14.00-15.00 13.30-14.307 ora 15.00-16.00 15.30-16.30 15.00-16.00 14.30-15.30

Scuole secondarie di primo grado, orario su 5 giorni con due pomeriggi obbligatori e uno

facoltativo

Cavedine Dro Vezzano

1 ora 8.00-8.50 7.40-8.30 8.00-8.502 ora 8.50-9.40 8.30-9.20 8.50-9.393 ora 9.40-10.30 9.20-10.10 9.39-10.28Intervallo 10.30-10.45 10.10-10.30 10.28-10.434 ora 10.45-11.35 10.30-11.20 10.43-11.325 ora 11.35-12.30

(pausa 12.25-12.30)11.20-12.10 11.32-12.21

6 ora 12.30-13.20 12.10-13.00 12.21-13.10

Pomeriggi lunedì – mercoledì (facoltativo) – venerdì

Mensa 13.20-14.20 13.00-13.50 13.10-14.107 ora 14.20-15.10 13.50-14.40 14.10-15.158 ora 15.10-16.00 14.40-15.30 15.15-16.15

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Attività opzionali facoltative

Definite annualmente, esse hanno lo scopo di personalizzare i percorsi degli studenti e studentesse

fornendo loro l’occasione di recuperare, consolidare o potenziare le competenze disciplinari e tra-

sversali previste dai piani di studio d’Istituto.

Attività alternative alla religione cattolica

Al momento dell’iscrizione alla classe prima le famiglie decidono se avvalersi o non avvalersi

dell’insegnamento della religione cattolica.

La scelta effettuata vale per tutti gli anni successivi, fatta salva la facoltà di modificarla entro il ter-

mine delle iscrizioni per l’anno scolastico successivo.

Le famiglie che decidono di non avvalersi dell’insegnamento dell’IRC devono optare per le

seguenti attività alternative.

1. Attività didattiche e formative. Si tratta di attività finalizzate all’approfondimento di tematiche

strettamente collegate all’educazione alla cittadinanza.

2. Attività di studio e/o ricerca individuali con l’assistenza di personale docente. Durante queste atti-

vità gli studenti e studentesse, affiancati da un docente, approfondiscono le discipline affrontate nel

corso della settimana. A tal scopo essi possono essere aggregati per piccoli gruppi.

In caso di indisponibilità di docenti, gli studenti e studentesse possono svolgere dette attività in altra

classe.

3. Uscita dalla scuola. Considerati la collocazione oraria dell’insegnamento dell’IRC e l’obbligo di

vigilanza delle famiglie, gli studenti e studentesse possono uscire dalla scuola

anticipatamente o entrare l’ora successiva.

Le attività didattiche e formative sono oggetto di programmazione da parte dei docenti e di

valutazione intermedia e finale.

Attività di mensa e interscuola

Proposte nelle giornate in cui sono previste lezioni pomeridiane, le attività di mensa e interscuola

sono finalizzate all’acquisizione di corrette abitudini alimentari ed alla promozione delle competen-

ze sociali degli studenti e studentesse. Sono un importante momento in cui sperimentare e migliora-

re la propria capacità di stare assieme agli altri e di gestire il momento del riposo.Nei singoli plessi

possono essere svolte attività e progetti volti all’educazione alimentare con l’intento di portare i

bambini a conoscere i cibi e ad assumere gradualmente abitudini alimentari e stili di vita sani e ade-

guati alla loro crescita.

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Profili professionali

Qualora il Dirigente scolastico sia nelle possibilità di valutare autonomamente proposte di

assunzione in servizio di docenti attraverso l’analisi del curriculum vitae e colloquio, egli adotta,

oltre alla verifica della specifica abilitazione sulle classi di concorso, i seguenti criteri, elencati in

ordine di importanza:

1) Soft skills, in particolare la capacità di lavorare in gruppo e di gestire il contrasto e il conflitto,

verificabili su precedenti incarichi e in subordine con attestati di corsi di formazione mirati.

2) Attestati di corsi specifici di metodologia CLIL.

3) Certificazione linguistica in inglese o tedesco rilasciata da enti riconosciuti.

4) Disponibilità alla partecipazione in veste di accompagnatore a gemellaggi/settimane linguistiche.

5) Esperienze pregresse nelle aree di interesse prioritario presenti nel Progetto di Istituto,

verificabili su precedenti incarichi e con attestati di corsi di formazione mirati.

6) Competenze informatiche, verificabili su precedenti incarichi e con attestati di corsi di

formazione mirati.

7) Disponibilità alla formazione specifica ritenuta di interesse per l’Istituto.

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