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1 ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE “SEVERI – CORRENTI” Via Alcuino 4 – 20149 Milano MIIS07200D Prot. N. 599/A26 Milano, 7 febbraio 2017 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Esaminato ed approvato dai Revisori dei Conti in data 7 febbraio 2017 PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico Claudia Pisati …………………………………………. PARTE SINDACALE RSU Sig. Auditore Giovanni …………………... Sig. Di Giorgio Maria …………………… Prof. Tussi Tiziano ......................................

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ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE “SEVERI – CORRENTI”

Via Alcuino 4 – 20149 Milano MIIS07200D

Prot. N. 599/A26 Milano, 7 febbraio 2017

CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Esaminato ed approvato dai Revisori dei Conti in data 7 febbraio 2017

PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico Claudia Pisati …………………………………………. PARTE SINDACALE

RSU Sig. Auditore Giovanni …………………...

Sig. Di Giorgio Maria ……………………

Prof. Tussi Tiziano ......................................

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ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE

“SEVERI – CORRENTI” Via Alcuino 4 – 20149 Milano

MIIS07200D

Prot. N. 5305/A26 Milano, 1 dicembre 2016

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE

Il giorno 1 dicembre 2016 alle ore 13.45 nell’ufficio di Presidenza viene sottoscritta l’ipotesi di contratto collettivo integrativo per l’a.s. 2016/2017. PARTE PUBBLICA Il Dirigente Scolastico Claudia Pisati …………………………………………. PARTE SINDACALE

RSU Sig. Auditore Giovanni …………………...

Sig. Di Giorgio Maria ……………………

Prof. Tussi Tiziano ......................................

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CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO

TITOLO PRIMO – DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata

1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente, educativo e ATA dell’istituzione scolastica, con contratto di lavoro a tempo determinato e indeterminato.

2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti per l’anno scolastico 2016 – 2017.

3. Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che l’hanno sottoscritto nel periodo che va dall’1 luglio al 15 settembre, s’intende tacitamente rinnovato per il successivo anno scolastico.

4. Il presente contratto può esser modificato in qualunque momento o a seguito di adeguamento a norme imperative o per accordo tra le parti.

Art. 2 – Interpretazione autentica

1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si

incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione della clausola controversa.

2. Al fine di iniziare la procedura d’interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni.

3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale.

TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI

CAPO I - RELAZIONI SINDACALI

Art. 3 – Obiettivi e strumenti

1. Il sistema delle relazioni sindacali d’istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio.

2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali.

3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti istituti: a. Contrattazione integrativa b. Informazione preventiva c. Informazione successiva d. Interpretazione autentica, come da art. 2.

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Art. 4 – Rapporti tra RSU e Dirigente

1. Nelle relazioni sindacali di Istituto si tiene conto delle delibere degli OO.CC. per le materie di propria competenza. 2. Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento dei diversi modelli relazionali sindacali. 4. Per ogni incontro devono essere indicate preliminarmente le materie di discussione. 5.Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora si rendesse necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica tre anni. 6. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine. 7. Ogni richiesta d’incontro deve essere fatta in forma scritta e deve mostrare l’oggetto della stessa.

Art. 5 – Oggetto della contrattazione integrativa

1. Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2, lettere j, k, l; dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo, 34 comma 1; dall’articolo 51, comma 4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del CCNL 2006/09.

2. Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali. Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile.

3. La contrattazione integrativa d’istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del D.Lgs. 165/2001.

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Art. 6 – Informazione preventiva

1. Sono oggetto d’informazione preventiva: a. Proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b. Piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di

fonte non contrattuale; c. Criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d. Criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento; e. Utilizzazione dei servizi sociali; f. Criteri d’individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti

derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;

g. Tutte le materie oggetto di contrattazione; 2. Sono, inoltre, oggetto d’informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola

del 29.11.2007 e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal D.Lgs. 150/2009, e cioè:

a. Modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell’offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo;

b. Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica; ritorni pomeridiani;

c. Criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto.

3. Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione.

Art. 7 – Informazione successiva

1. Sono materie d’informazione successiva: a. Nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di

istituto; b. Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto

sull’utilizzo delle risorse.

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CAPO II - DIRITTI SINDACALI

Art. 8 - Assemblee sindacali

1. La RSU può indire assemblee sindacali di scuola, non di territorio. 2. La convocazione dell’assemblea da parte della RSU deve essere comunicata al Dirigente scolastico con almeno cinque giorni di anticipo; il Dirigente Scolastico, ricevuta la richiesta, informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, se non già firmatari della richiesta stessa. 3. La convocazione dell’assemblea deve specificare la data, l’ora d’inizio e di fine, l’ordine del giorno, nonché l’eventuale presenza di persone estranee alla scuola. 4. Il Dirigente Scolastico comunica al personale interessato l’indizione dell’assemblea tramite circolare interna. 5. La dichiarazione individuale e preventiva di partecipazione all’assemblea da parte del personale che intende parteciparvi durante il proprio orario di servizio deve essere espressa in forma scritta almeno due giorni prima della data fissata, al fine di permettere al Dirigente Scolastico di organizzare il servizio, con eventuale avviso alle famiglie in caso di interruzione delle lezioni. 6. La dichiarazione di partecipazione di cui al comma precedente fa fede ai fini del computo del monte ore individuale ed è irrevocabile; i partecipanti all’assemblea non sono tenuti ad apporre firme di presenza, né ad assolvere altri ulteriori adempimenti. 7. I partecipanti all’assemblea sono tenuti a riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. 8. Qualora l’assemblea preveda la partecipazione anche del personale ATA, il Dirigente Scolastico e la RSU stabiliscono preventivamente il numero minimo di lavoratori necessario per assicurare i servizi essenziali alle attività indifferibili che si svolgono in coincidenza dell’assemblea, nonché la sorveglianza dell’ingresso e, in caso di non sospensione delle lezioni, delle classi. 9. L’utilizzazione del personale obbligato al servizio deve tenere conto dell’eventuale disponibilità; in caso contrario si procede al sorteggio, attuando comunque una rotazione.

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Art. 9 - Permessi sindacali

1. I membri della RSU hanno diritto a permessi retribuiti giornalieri od orari per l’espletamento del proprio mandato. 2. I permessi sindacali di cui al comma precedente possono essere fruiti entro i limiti complessivi e individuali e con le modalità previste dalle norme vigenti in materia. 3. La fruizione dei permessi sindacali è comunicata formalmente al Dirigente Scolastico dalle RSU, per la quota di propria spettanza, almeno 48 ore prima dell’utilizzo. 4. Il personale docente non può usufruire di permessi sindacali nelle ore in cui è impegnato in attività di scrutini o esami. 5. L’ora di permesso di cui può usufruire il personale docente ha la durata di 60 minuti e non coincide con l’unità oraria ridotta. 6. Il DS comunica alla RSU, entro e non oltre il 30 novembre di ciascun anno scolastico, e comunque non prima della completa occupazione dei posti da parte di personale a tempo indeterminato, il monte ore dei permessi spettanti globalmente nell’a.s. ai rappresentanti eletti o designati nella RSU.

Art. 10 - Albo sindacale

1. La RSU ha diritto ad un apposito albo sindacale nella sede centrale e in ogni sezione staccata, succursale o plesso dell’istituzione scolastica per affiggere materiale inerente la propria attività, pubblicazioni, testi e comunicati su materie di interesse sindacale e del lavoro. 2. L’Albo è allestito nell’atrio ingresso ovvero in luogo accessibile da parte del personale in servizio. 3. Alla cura dell’Albo provvederà direttamente la RSU, assumendosene la totale responsabilità, senza alcun visto preventivo da parte del Dirigente Scolastico; a tale proposito ogni documento affisso all’Albo dovrà essere siglato da chi lo affigge, il quale se ne assume tutta la responsabilità legale. 4. Se reso necessario da problemi di spazio, lo stesso Albo sindacale, utilizzato dalla RSU, può essere utilizzato anche dalle OO.SS., alle stesse condizioni; in caso contrario sarà allestito un albo sindacale anche per le OO.SS. richiedenti, alle stesse condizioni di utilizzo.

Art. 11 - Agibilità sindacale

1. I membri della RSU hanno il diritto di comunicare con il personale della scuola per motivi di interesse sindacale, purché liberi da impegni di servizio. 2. Alla RSU è consentito l’uso gratuito del telefono, del fax e della fotocopiatrice, esclusivamente per espletare le proprie funzioni. 3. Sarà cura del dirigente scolastico indicare luoghi e strumenti da poter utilizzare compreso accesso ad internet.

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Art. 12 – Permessi retribuiti e non retribuiti 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi

per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, all’inizio dell’anno scolastico, dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima.

2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno due giorni di anticipo.

Art. 13 – Referendum

1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica.

2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo.

TITOLO TERZO - AREA DOCENTI E ATA TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO

Art. 14 - Modalità di utilizzazione dei docenti in rapporto al piano dell’offerta formativa

Art. 14 sub a - Attività curricolari

1. Le attività curricolari saranno prestate secondo il quadro orario delle lezioni e delle ore a disposizione, come già definito ad inizio d’anno. Le attività aggiuntive di insegnamento, remunerate con il Fondo dell’Istituzione o con risorse aggiuntive di altra provenienza, destinate a progetti, saranno, di norma, salvo diversa e motivata deliberazione degli OO.CC., svolte in orario pomeridiano, e comunque fuori dall’attività didattica.

Art. 14 sub b- Organico per il potenziamento

I docenti dell’organico di potenziamento, tenuto conto anche del curriculum personale, verranno utilizzati per:

• copertura delle ore di semiesonero dei Collaboratori del Dirigente scolastico • sostituzioni di docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee • interventi di recupero • attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno • attività progettuali.

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Art. 14 sub c - Orario delle lezioni

1. Ferme restando le competenze in materia di redazione dell’orario delle lezioni, sarà

tenuto conto delle richieste presentate dai docenti che si trovino nelle condizioni previste dalla legge 104/1992 e dalla legge 1204/1971 e successive modifiche.

2. La durata massima dell’orario di lavoro giornaliero è fissata in 5 ore di effettiva docenza. Solo in casi eccezionali, e previo accordo con l’interessato, sono possibili 6 ore d’insegnamento.

Art.14 sub d - Attività collegiali

1. Le attività collegiali sono, di norma, svolte in orario pomeridiano, salvo che all’inizio ed alla conclusione dell’anno scolastico. Le attività funzionali all’insegnamento o strumentali alla realizzazione del Piano dell’offerta formativa saranno, a discrezione dei docenti, svolte in orario sia antimeridiano sia pomeridiano, fatto salvo il rispetto dell’orario d’insegnamento, la disponibilità dei locali e la natura precipua dell’attività.

2. Di norma le riunioni avranno inizio non prima delle ore 8.00 e termine non oltre le ore 20.00; la durata massima di una riunione, salvo eccezionali esigenze, è fissata in ore 3.

3. Il Dirigente Scolastico provvederà a definire, all’interno del piano annuale delle attività, un calendario delle riunioni. Eventuali motivate variazioni al calendario delle riunioni definito all’inizio dell’anno scolastico dovranno essere comunicate per iscritto con un preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data stabilita per la riunione per la quale s’ intende variare la data di effettuazione.

4. Analogamente dovrà essere comunicato con almeno cinque giorni di preavviso lo svolgimento di una riunione non prevista nel calendario, salvo, ovviamente, motivi eccezionali.

Art. 14 sub e - Casi particolari di utilizzazione

1. In caso di sospensione della lezione nelle proprie classi per viaggi, visite

didattiche, elezioni, profilassi, eventi eccezionali i docenti potranno essere utilizzati per sostituire i colleghi assenti, nel rispetto del proprio orario settimanale.

2. Nel periodo intercorrente tra il 1° settembre e l’inizio delle lezioni, secondo quanto previsto dal CCNL, i docenti potranno essere utilizzati solo per attività diverse dall’insegnamento che siano state in precedenza programmate.

Art. 14 sub f - Vigilanza sugli alunni

1. La vigilanza sugli alunni all’intervallo sarà effettuata dai docenti secondo un piano stabilito dal Dirigente Scolastico, diramato mediante circolare interna.

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Art.14 sub g - Sostituzione dei docenti assenti

1. La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo le seguenti modalità:

a) Utilizzo di docenti che devono recuperare permessi brevi (non nelle ore a disposizione);

b) Utilizzo di docenti con ore di completamento dell’orario di cattedra indicate in orario e docenti DOP;

c) Utilizzo di docenti disponibili all’effettuazione di ore eccedenti l’orario; d) Richiesta individuale ai docenti in caso di mancata disponibilità di cui ai

punti a), b), c). 2. La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri:

a) Docenti della classe a disposizione nell’ora di assenza; b) Docenti della stessa disciplina del collega assente; c) Altri docenti a disposizione; d) Docenti disponibili a prestare ore eccedenti.

3. I docenti che hanno dato la disponibilità a prestare ore eccedenti per la sostituzione di colleghi assenti saranno utilizzati dopo aver esaurito l’elenco dei docenti che sono obbligati a completare il proprio orario di servizio secondo i seguenti criteri nell’ordine:

1- Docente della stessa classe a disposizione nell’ora di assenza; 2- Docente a disposizione della stessa materia; 3- A rotazione se l’ora di assenza si verifica in presenza di più docenti che

hanno dato la disponibilità a prestare ore eccedenti.

Art.14 sub h - Permessi brevi 1. Compatibilmente con le esigenze di servizio e nel rispetto del monte ore per

permessi brevi, al dipendente con contratto a tempo indeterminato e al personale con contratto a tempo determinato sono attribuiti, per particolari esigenze personali e a domanda, brevi permessi di durata non superiore alla metà dell'orario giornaliero individuale di servizio.

2. In caso di ore non lavorate in seguito a permessi brevi o ritardi, il docente recupera le ore di lezione con supplenza o ore di docenza in orario curricolare (richieste con un preavviso di almeno 24 ore), nell’arco dei due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso.

3. Le richieste di supplenza vengono formulate dalla Dirigenza, rispettando (salvo disponibilità dell’interessato) , ove possibile, eventuali desiderata dell’interessato.

4. Il docente è tenuto a svolgere la lezione richiestagli; “nei casi in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l'Amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate” (cfr art. 16 comma 4 del CCNL 2006/2009).

5. L’attribuzione dei permessi è subordinata alla possibilità della sostituzione con personale in servizio.

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Art. 14 sub i - Fruizione ferie o permessi 1. Le ferie devono essere fruite dal personale docente durante i periodi di

sospensione delle attività didattiche; durante la rimanente parte dell'anno, la fruizione delle ferie è consentita al personale docente per un periodo non superiore a sei giornate lavorative. Per il personale docente la fruibilità dei predetti sei giorni è subordinata alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio nella stessa sede e, comunque, alla condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi anche per l'eventuale corresponsione di compensi per ore eccedenti, salvo quanto previsto dall’art. 15, comma 2 del CCNL 2006/2009. La fruibilità dei predetti sei giorni è comunque vincolata alla dovuta erogazione d’idoneo servizio didattico agli studenti.

2. Per le ferie di cui al comma 1, richieste durante l’attività didattica, il docente stesso si attiverà a farsi sostituire dai colleghi, poiché, come da leggi vigenti, nella concessione del permesso non deve esserci onere alcuno per l’Amministrazione.

3. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità, sono fruiti i sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui all’art. 13, comma 9 del CCNL 2006/2009, prescindendo dalle condizioni previste in tale norma. Si precisa che tali motivi dovranno avere carattere di urgenza e rilevanza.

4. I permessi vanno richiesti in forma scritta e protocollati presso la segretaria dell’istituto di norma almeno cinque giorni prima della decorrenza del permesso: sono fatti salvi tempi diversi e minori per necessità immediate o dovute a cause gravi ed improvvise.

5. Le richieste devono essere motivate e la documentazione relativa è sottoposta alle norme sulla riservatezza di cui alle leggi 675/96 e 196/04 per le quali non sono richiedibili documentazioni relative ai dati sensibili inerenti lo stato di salute proprio o dei familiari ovvero dichiarazioni circa lo stato delle condizioni familiari.

6. I permessi retribuiti sono erogati fatto salvo imprescindibili esigenze di servizio o necessità dovute alla sicurezza degli alunni e subordinatamente alla possibilità di sostituzione con personale a disposizione o con riorganizzazione dell’attività didattica. In alternativa, il docente che richiede il permesso provvederà possibilmente ad individuare i propri sostituti e consegnerà al Dirigente Scolastico il modulo di richiesta congedo con l’indicazione delle sostituzioni individuate.

Art. 14 sub l - Criteri di fruizione dei 5 giorni di permesso per

formazione/aggiornamento 1. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto

per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. L’amministrazione s’impegna a favorirne la sua piena realizzazione.

2. In merito alla possibilità di fruizione di 5 gg. per anno scolastico con esonero dal servizio per la partecipazione ad iniziative di aggiornamento svolti da Enti accreditati o deliberate dal collegio, il Dirigente deve ricorrere alla sostituzione “ai sensi della normativa vigente sulle supplenze brevi”, che prevede anche il pagamento di ore di straordinario. In caso di numerose richieste i permessi saranno concessi secondo i seguenti criteri:

a. Corsi approvati dal MIUR e/o Università, INDIRE e agenzie accreditate; b. Docente che sia titolare di funzione strumentale corrispondente;

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c. Docente referente per l’attività a cui è rivolta la formazione; d. Eventuali accordi tra i docenti e. Minor numero di giorni fruiti nel corso dell’anno.

3. Nel caso di più corsi richiesti nel medesimo giorno ha priorità nell’autorizzazione il corso che rientra nel piano degli obiettivi di formazione stabiliti nella direttiva nazionale sull’aggiornamento.

4. Esaurite le possibilità di sostituzione con il personale a disposizione, possono essere adottate forme di flessibilità anche proposte dal docente richiedente.

5. Di norma, sulla base del personale a disposizione per la sostituzione dei colleghi assenti, possono essere autorizzati nello stesso giorno fino ad un massimo di 3 partecipanti ai corsi di formazione/aggiornamento.

Art. 15 - Modalità di utilizzazione del personale ATA in rapporto al piano

dell’offerta formativa Art.15 sub a - Criteri generali

Il personale ATA, ai fini della piena realizzazione del PTOF e per garantire all’utenza il massimo accesso possibile ai servizi amministrativi, sarà utilizzato, per tutto l’arco della giornata, facendo uso degli strumenti della flessibilità oraria. A tale riguardo viene adottato dal Dirigente scolastico il Piano delle attività proposto dal DSGA. L’orario di lavoro viene di norma stabilito per l’intero anno scolastico, salvo diverse disposizioni emanate per esigenze dell’Istituto. Nella definizione dell’orario si tiene conto sia delle necessità di servizio sia delle documentate esigenze dei lavoratori. L’orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività didattiche previste dal curricolo obbligatorio e di tutte le riunioni degli OO.CC.

Art.15 sub b - Settori di lavoro I settori/compiti/responsabilità sono definiti in modo tale da assicurare un’equa ripartizione del lavoro tra le diverse unità di personale della stessa qualifica. L’assegnazione ai settori/compiti vale di norma per l’intero anno scolastico. Nell'assegnare i settori/compiti si tiene conto delle diverse professionalità.

Art. 16 – Chiusura prefestivi

1. La chiusura prefestiva della scuola è regolamentata dal 3° comma dell’art. 36 del DPR 10/4/97 n. 309, nonché dal presente articolo. 2. Nei periodi di interruzione dell’attività didattica, tenuto conto del PTOF e nel rispetto delle attività didattiche programmate dagli Organi collegiali, è consentita la chiusura prefestiva dell’istituzione scolastica. Detta chiusura non è attuabile durante i periodi in cui siano previste attività programmate dagli Organi collegiali, né in concomitanza con gli esami. 3. La chiusura della scuola è disposta dal Dirigente scolastico, qualora più del 50% del personale ATA in servizio alla data del 31 Ottobre di ogni anno si esprima favorevolmente alla chiusura nelle date proposte, sentito il DSGA ed a seguito della delibera del Consiglio di Istituto. 4. Il Dirigente scolastico provvederà a portare a conoscenza degli interessati il provvedimento di chiusura nelle forme più opportune, anche con propria circolare

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interna e/o mediante pubblicazione all’albo, con congruo anticipo e, comunque, almeno due giorni prima 5. le ore di servizio non prestate devono essere recuperate con piani di recupero specifici per ogni profilo, tenuto conto delle esigenze dell’istituto, mediante: - uscita posticipata (in più al giorno) - ritorni pomeridiani Qualora, entro il termine delle attività didattiche, non avesse un monte ore sufficiente a coprire tali giorni di recupero, il personale interessato estinguerà il debito di lavoro con giorni di ferie o festività soppresse. Nel caso in cui il dipendente non avesse a disposizione tali congedi, si procederà al recupero delle ore non effettuate mediante comunicazione alla Ragioneria. Le chiusure prefestive per l’a.s. 2016-17 sono quelle individuate con specifica delibera del Consiglio d’Istituto.

Art. 17 – Permessi brevi

1. Ad integrazione ed a conferma di quanto previsto in merito all’art. 19 del CCNL 27.11.2007, le parti concordano che detti permessi sono autorizzati dal Dirigente scolastico, su parere del DSGA, purché sia garantito il numero minimo di personale in servizio in rapporto al periodo ed alle attività programmate a discrezione del D.S. Tali permessi dovranno essere recuperati tenuto conto delle esigenze dell’istituzione scolastica. 2. Salvo motivi imprevedibili ed improvvisi, i permessi brevi devono essere richiesti almeno il giorno prima. In caso di più richieste, al fine di salvaguardare il numero minimo di personale, i permessi saranno concessi secondo l’ordine di presentazione delle relative richieste, salvo casi di assoluta motivata urgenza e necessità.

Art. 18 – Ferie

1. I giorni di ferie previsti per il personale ATA dal CCNL e spettanti per ogni anno scolastico possono essere goduti anche in modo frazionato, in più periodi, purché sia garantito il numero minimo di personale in servizio. 2. Le ferie spettanti per il personale a tempo determinato per ogni anno scolastico devono essere godute entro la fine del servizio, e, per motivi organizzativi, devono essere suddivise nell’arco dell’anno a cui si riferiscono. Per il personale a tempo indeterminato le ferie non godute relative all’anno scolastico precedente devono essere frazionate nell’arco dell’anno scolastico e devono essere usufruite entro il 30 Aprile dell’anno scolastico successivo. 3. La richiesta per usufruire di giorni di ferie deve essere presentata al Dirigente scolastico almeno 3 giorni prima, salvo casi eccezionali comprovati da autocertificazione. I giorni di ferie sono concessi dal Dirigente scolastico, sentito il DSGA, compatibilmente con le esigenze di servizio e salvaguardando il numero minimo di persone in servizio.

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4. Le ferie estive, della durata di almeno 15 giorni lavorativi consecutivi, salvo diversa disponibilità da parte dell’interessato, possono essere usufruite nel periodo dall’ 1.7 al 31.8 di ciascun anno. La relativa richiesta dovrà essere presentata entro il 28 Aprile di ogni anno. Il DSGA preparerà quindi un prospetto riepilogativo delle richieste di ferie che tenga conto dell’adeguata copertura di tutti i servizi degli uffici durante il periodo estivo e lo presenterà al Dirigente. Il Dirigente scolastico avrà cura di rispondere entro 15 giorni dal termine di presentazione della richiesta. Al personale che non presenterà domanda entro il termine stabilito, le ferie verranno assegnate d’ufficio. La richiesta di ferie, relative al periodo natalizio dovrà essere presentata entro il 26 Novembre. Il DSGA preparerà quindi un prospetto riepilogativo delle richieste di ferie che tenga conto dell’ adeguata copertura di tutti i servizi degli uffici durante il periodo natalizio e lo presenterà al Dirigente. Il Dirigente scolastico avrà cura di rispondere entro 15 giorni dal termine di presentazione della richiesta. La richiesta di ferie relativa al periodo pasquale dovrà essere presentata 30 giorni prima della festività. Il DSGA preparerà quindi un prospetto riepilogativo delle richieste di ferie che tenga conto dell’adeguata copertura di tutti i servizi degli uffici durante il periodo pasquale e lo presenterà al Dirigente. Il Dirigente scolastico avrà cura di rispondere entro 15 giorni dal termine di presentazione della richiesta. 5. Il numero di presenze, tali da salvaguardare i servizi minimi, nel periodo estivo sarà: n. 2 Assistenti amministrativi n. 1 Assistenti Tecnici n. 3 Collaboratori scolastici 6. Il numero di presenze, tali da salvaguardare i servizi minimi, nel periodo Natalizio e Pasquale sarà: n. 2 Assistenti amministrativi n. 3 Collaboratori Scolastici 7. Nel caso in cui le richieste di ferie e festività soppresse dovessero essere in numero tale da non poter rispettare i criteri riportati, il Direttore SGA inviterà il personale ad accordarsi al fine di modificare volontariamente le richieste; in caso di impossibilità sarà adottato il sistema della suddivisione del periodo interessato. 8. Successivamente il Direttore SGA renderà noto il piano delle ferie. 9.Il Direttore SGA, su richiesta degli interessati, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, può rendere possibile lo scambio del turno di ferie tra il personale dello stesso profilo e qualifica e/o anche il periodo concordato; così come potrà modificare il numero delle presenze in servizio se compatibili con le esigenze dell’Istituto. 10. Il Dirigente scolastico, su richiesta del Direttore SGA, può variare d’ufficio il piano delle ferie per motivate esigenze di servizio. 11. L’eventuale rifiuto del Dirigente scolastico alla concessione delle ferie dovrà essere adeguatamente motivato.

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Art. 19 – Permessi per motivi familiari e personali

I permessi per motivi personali o familiari, previsti dal CCNL 27.11.2007, devono ,di norma, essere richiesti almeno 3 giorni prima. Per casi imprevisti il Dirigente scolastico vaglierà caso per caso. Art.20 – Aggiornamento professionale 1.Va favorito in ogni modo l’aggiornamento professionale del personale. A tal fine il Dirigente scolastico, sentito il Direttore SGA, salvo oggettive esigenze di servizio che lo impediscano, autorizzerà la partecipazione del personale a corsi di aggiornamento che si svolgano in orario di servizio, fino al massimo previsto dal CCNL.

Art. 21 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) del

personale ATA

In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il personale ATA può effettuare ore anche oltre l’orario d’obbligo, con autorizzazione da parte dell’amministrazione e con facoltà del lavoratore di usufruire o meno di una pausa di 30 minuti, con timbratura del cartellino, qualora l’orario superi le h. 7.12 giornaliere. Nell’individuazione dell’unità di personale ad effettuare prestazioni aggiuntive il Dirigente tiene conto dei seguenti criteri: - disponibilità accertata a svolgere la mansione, l’attività individuale, l’attività come progetto o l’incarico: la disponibilità può essere espressa direttamente al Dirigente Scolastico, ovvero al Direttore SGA; - requisiti professionali e competenze possedute: il Dirigente Scolastico o il Direttore SGA che propone l’attività, la mansione o l’incarico definirà i requisiti professionali e/o le competenze che l’interessato deve possedere; - attività di formazione e aggiornamento, pertinenti con l’attività, la mansione o l’incarico da assegnare: il Dirigente Scolastico o il Direttore SGA che propone l’attività, la mansione o l’incarico stabilirà la pertinenza dell’attività di formazione e aggiornamento con l’attività, mansione o incarico da assegnare; - precedenti attività, mansioni o incarichi svolti: l’attività, mansione o incarico deve essere stata svolta con parere positivo sui risultati raggiunti da parte del Dirigente scolastico ovvero dell’organo collegiale eventualmente previsto esplicitamente nel provvedimento di assegnazione dell’attività, della mansione o dell’incarico; - continuità nell’attività, nella mansione o nell’incarico da assegnare;

1. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse.

2. Le prestazioni aggiuntive relative ai progetti devono essere oggetto di formale incarico.

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Art. 22 - Utilizzazione del personale in attività che implicano la flessibilità del servizio

1. Per la realizzazione di attività che implicano la flessibilità dell’orario il Dirigente Scolastico sentirà la disponibilità del personale interessato. 2. Nel caso in cui non sia possibile trovare una soluzione alternativa e ciò sia oggettivamente comprovato il Dirigente Scolastico potrà ricorrere all’obbligo di adozione di un orario flessibile.

Art. 23 - Criteri per l’individuazione del personale ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto

La definizione del Fondo di Istituto e la determinazione della misura dei relativi compensi sarà regolata dal presente Contratto Integrativo di Istituto. L’individuazione del Personale ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo avverrà sulla base dei criteri generali di seguito indicati:

• Disponibilità ad assumere e assolvere particolari incarichi nell’ambito dell’orario d’obbligo e/o dell’orario aggiuntivo;

• Competenze specifiche professionali in relazione agli incarichi riferiti alle attività aggiuntive programmate;

Nell’assegnazione del compenso forfetario incideranno, con riduzione proporzionale del compenso, i periodi di assenza con esclusione dei congedi per ferie e festività, permessi retribuiti per motivi personali/ famiglia/concorsi/esami/aggiornamento/lutto.

Art. 24 – Risorse

1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da: a. Stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta

formativa; b. Stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA; c. Stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR; d. Economie del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti; e. Altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati,

destinate a retribuire il personale dell’istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro;

f. Stanziamenti nel Programma annuale. 2. Per la gestione di progetti finanziati con fondi di provenienza non statale, viene

riconosciuta al Direttore SGA una percentuale del 5% ciascuno dell’importo totale di ogni progetto.

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Art. 25 – Fis e Attività finalizzate In base all’Intesa siglata tra il Ministero e le OO.SS in data 24 giugno 2016 e alla nota

MIUR n. 14207 del 29/09/2016 la risorsa complessivamente disponibile per la retribuzione

accessoria è pari a € 76.323,83 (lordo dipendente).

1. La risorsa del Fondo delle istituzioni scolastiche , comprensivo della quota dell’indennità di direzione pari a € 5.326,00 (lordo dipendente), ammonta a € 60.451,45 (lordo dipendente). A questa si aggiungono le economie dell’anno precedente, pari a € 13.149,17 (lordo dipendente) FIS € 60.451,45 (lordo dipendente) Avanzo Fis anno precedente € 13.149,17 (lordo dipendente) Accantonamento per indennità amministrazione € 5.326,00 (lordo dipendente) Disponibili per la contrattazione € 68.274,62 (lordo dipendente) 2. I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. 3. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari a: Funzioni strumentali al PTOF € 5.062,08 (lordo dipendente) Incarichi specifici del personale ATA € 3.083,13 (lordo dipendente) Quota ore eccedenti € 3.547,58 (lordo dipendente) Per l’attività di Educazione Fisica l’assegnazione pari a € 4.179,59 (quota base da moltiplicare per numero 49 classi presenti in organico di diritto) è erogata a consuntivo delle attività.

UTILIZZAZIONE DEL FIS

Art. 26 – Finalizzazione delle risorse del FIS

Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica, riconoscendo l’impegno individuale e i risultati conseguiti.

Art. 27 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica

1. Le risorse del fondo dell’istituzione scolastica sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal PTOF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA. Le risorse pari a € 68.274,62 comprensive dell’avanzo dell’anno precedente pari a € 13.149,17 e depurata la quota di indennità di direzione del DSGA pari a € 5.326,00 (lordo dipendente), sono assegnate per un 65% del totale alle attività del personale docente pari a € 44.378,51 (lordo dipendente), e per un 35% del totale alle attività del personale ATA pari a € 23.896,11 (lordo dipendente).

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Art. 28 – Stanziamenti

1. Gli stanziamenti sono espressi in via forfettaria in ore, con retribuzione oraria per i

docenti e personale ATA secondo quanto previsto dal CCNL. 2. Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 22, sulla base del PTOF e della delibera

del Consiglio d’istituto di cui all’art. 88 del CCNL, e del Piano Annuale, il fondo d’istituto destinato al personale docente è ripartito come segue:

a) Compensi per i collaboratori del Dirigente come riportato in Tabella A; b) Compensi ai coordinatori di indirizzo come riportato in Tabella A; c) Supporto all’organizzazione e alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori

di dipartimento, responsabili dei laboratori, tutor, particolari impegni connessi alla valutazione,progetti, ecc.) come riportato in Tabella A;

3. Allo stesso fine di cui al comma 2 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate in Tabella B. Le ore eventualmente non utilizzate dal personale appartenente ad un profilo possono essere usufruite da dipendenti di altro profilo.

4. Per le attività di recupero, per corsi e per lo sportello sono stanziati finanziamenti in sede di Programma annuale 2017.

5. Similmente, per progetti e incarichi connessi alla realizzazione del PTOF e al potenziamento e arricchimento dell’offerta formativa, sono stanziati finanziamenti in sede di Programma annuale 2017.

Art. 29 - Conferimento degli incarichi personale docente ed ATA

1. Il Dirigente, direttamente o tramite il DSGA, conferisce individualmente e in forma

scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio.

2. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati i compiti e gli obiettivi assegnati. 3. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei

compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti nei tempi dovuti. 4. Tutte le attività previste sarà oggetto di monitoraggio sistematico. 5. La tempistica delle liquidazioni dei compensi prevede:

a) Per le supplenze brevi e saltuarie la gestione tramite cedolino unico; b) Per le supplenze orarie: entro il 31/08 (in relazione all’effettivo accertamento delle

Entrate); c) Per i corsi recupero del 1° e 2° quadrimestre: entro 31/08 (in relazione all’effettivo

accertamento delle Entrate); d) Per gli emolumenti a carico del fondo d’Istituto e altri Progetti (U.S.T. e U.S.R.):

entro il 31 agosto dell’anno scolastico in cui si sono svolti, fatto salvo il visto dei revisori dei conti e la rigorosa produzione della documentazione prevista (registri attività e presenze, monitoraggio, valutazione e verifica finale, ecc.)

e) Le suddette scadenze potranno essere derogate in caso di motivi ostativi di natura contabile - amministrativa.

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Art. 30 - Criteri di utilizzo del Fondo per il personale docente

1. Se non diversamente specificato, tutti i compensi sono intesi a forfait, anche se vengono rappresentati in ore lavoro con retribuzione oraria per i docenti secondo quanto previsto dal CCNL.

2. Vengono retribuiti con il fondo dell’Istituzione gli incarichi assegnati dal Dirigente scolastico nell’ambito della programmazione del piano delle attività del Collegio Docenti per il presente anno scolastico, eventualmente integrati da specifici stanziamenti nel Programma annuale per il potenziamento ed arricchimento dell’offerta formativa.

3. Vengono, altresì, retribuiti con il fondo eventuali altri incarichi svolti dietro assegnazione della Dirigenza nel rispetto della normativa vigente.

4. Vengono retribuite sempre con compenso orario le attività di docenza, mentre sono intesi a forfait i compensi per attività di commissione, coordinamento, progettazione.

5. Le ore assegnate a carattere forfetario non sono soggette a timbratura cartellino; per le altre ore assegnate si procederà al pagamento di quelle effettivamente prestate e per questo faranno fede i verbali delle relative riunioni e le firme apposte in appositi registri o strumenti di controllo che il Dirigente scolastico riterrà opportuno utilizzare;

6. Le ore sono assegnate dal Dirigente scolastico in relazione all’effettivo lavoro che si presume di svolgere e comunque fino al numero massimo previsto.

Art. 31- Compensi per il personale docente

1. Per i Docenti Coordinatori di Classe entro il limite massimo di spesa:

a) per le classi Prime e Quinte come riportato in Tabella A; b) per le classi Seconde, Terze e Quarte, da retribuire secondo la misura

contrattualmente prevista per le ore funzionali all’insegnamento, come riportato in Tabella A;

2. Per i Coordinatori di Dipartimento come riportato in Tabella A; 3. Per i Responsabili di Laboratorio come riportato in Tabella A; 4. Per i progetti e l’Alternanza scuola lavoro sono stanziati finanziamenti in sede di

Programma annuale 2017 e FIS; 5. Per corsi di recupero e sportello sono stanziati finanziamenti in sede di Programma

annuale 2017; 6. Fondi U.S.P. – U.S.R. – M.I.U.R. I progetti finanziati con detti fondi, assegnati sulla

base di apposita rilevazione, saranno liquidati secondo la disponibilità ovvero, in mancanza di fondi, in modo forfetario.

Art. 32 - Compensi per funzioni strumentali

Alle funzioni strumentali, individuate dal collegio dei docenti, è attribuita la somma annua lordo dipendente pari a € 5.062,08, ciascuna suddivisa sui docenti incaricati di svolgere la funzione strumentale:

• Gestione PTOF/RAV/PDM : € 506,20 (LD) X 2 docenti • Innovazione didattica: € 1.012,41 (LD) • BES-DVA-DSA : € 337,47 (LD) x 3 docenti • Alternanza scuola lavoro: € 506,20 (LD) X 2 docenti • Orientamento: € 506,20 (LD) X 2 docenti

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Art. 33 - Compensi per i docenti che collaborano con il Dirigente

Ai docenti collaboratori del dirigente scolastico sono attribuite 350 ore complessive

Ai docenti incaricati di coordinare un indirizzo sono attribuite 250 ore complessive

Art. 34 - Risorse provenienti dalla dotazione ordinaria, da fonti esterne aggiuntive di Stato, privati, Enti locali ex art. 43 del CCNL/99

1. Per ogni ora di attività in ordine alle risorse aggiuntive erogate dallo Stato, enti pubblici e privati, ex art. 43 CCNL/99, vengono corrisposti i compensi previsti dalle relative tabelle annesse al CCNL a tutto il personale della scuola coinvolto. 2. Al personale esterno non dipendente dal MPI eventualmente utilizzato in attività e progetti didattici d’ istituto è attribuito un compenso orario massimo di € 50,00. Art. 35 - Criteri di utilizzo del Fondo e Alternanza scuola lavoro per il personale ATA 1. Le attività aggiuntive, svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione della

prestazione, sono attribuite in modo forfettario e riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi (Tabella B).

2. Le sole prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate con recuperi compensativi, compatibilmente con le esigenze di servizio.

3. La rimanente quota del Fondo destinata al personale ATA verrà utilizzata per retribuire il personale che abbia effettivamente svolto incarichi con prestazione di ore straordinarie (Tabella B).

4. Si concordano le seguenti aree di utilizzo del fondo per compensi lavoro straordinario: • Compensi per attività che comportino competenze particolari. • Compensi per progetti speciali o attività di arricchimento del mansionario o ampliamento

dell’apertura al pubblico degli uffici. • Compenso per l’esposizione dei sacchi della spazzatura

5. Per l’Alternanza scuola lavoro sono stanziati finanziamenti da retribuire in sede di Programma annuale 2017.

Art. 36 - Incarichi specifici Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all’art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica. Il Dirigente scolastico conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati gli obiettivi da raggiungere e il compenso spettante. Le risorse disponibili complessive per incarichi, pari a € 3.083,13 (lordo dipendente), sono così suddivise:

- € 1.541,58 (lordo dipendente) per N. 2 incarichi di personale amministrativo

- € 1.541,55 (lordo dipendente) per n. 3 incarichi di collaboratore scolastico

In dettaglio:

Assistenti amministrativi. Si prevede l’assegnazione di incarichi specifici per monitoraggi, rilevazioni e statistiche, aggiornamento informatico, gestione elezioni organi collegiali e collaborazione con la Commissione elettorale, gestione Albo pretorio, collaborazione per Inventario. Collaboratori scolastici. Si prevede l’assegnazione di incarichi specifici per gestione centro stampa e magazzino.

Al fine di perseguire le finalità di cui all’art. 26, gli incarichi possono essere suddivisi su più unità di personale.

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FIS 2016-17

RIPARTIZIONE ATTIVITA' PERSONALE DOCENTE

TABELLA A

Disponibilità FIS n. n. ore tot. ore Totale lordo dipendente

44.378,51

Collaboratori Dirigente Scolastico 2 150 300 2.250 1

Coordinatori di indirizzo 2 100 200 3.500 2

Coordinatori Classi 1 – 5 22 15 330 5.775 3

Coordinatori Classi 2 – 3 – 4 28 10 280 4.900 4

Coordinatori di dipartimento 14 4 56 980 5

Responsabili laboratorio 18 4 72 1.260 6

Addetto SPP 1 7 7 122 7

Prove Invalsi (2+2+1) 10 5 50 875 8

Commissione formazione classi 4 4 16 280 9

Commissione elettorale 2 3 6 105 10

Tutor docenti neoassunti 6 10 60 1.050 11

Sportello + corsi recupero 242 7.235,00 12

Attività educazione fisica 1 MOF 13 Tutor Alternanza scuola lavoro Commissione Alternanza scuola lavoro Intensificazione Alternanza scuola lav.

22 2 2

15 38 18

330 76 36 PA 14

Fondo riserva/ scuola a domicilio 3.290,51 15

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TABELLA B - PROGETTI n. n. ore tot. ore

Lordo dipendente

ORARIO SEVERI 2 50+30 80 1.400

ORARIO CORRENTI 3 40+10

+10 60 1.050

ORIENTAMENTO SEVERI 10 - 200 3.500

ORIENTAMENTO CORRENTI 3 - 55 962

SPORTELLO PSICOLOGICO 1 5 5 88

DONAZIONE SANGUE 3 5+8+2 15 262

MULTIMEDIALITA’ 2 20 40 700

LAB. TEATRALE 2 5 10 175

CULTURA E TRADIZIONI RELIGIOSE 2 4 8 140

QUOTIDIANO IN CLASSE 2 4 8 140

ED. CITTADINANZA ATTIVA 5 10 50 875

ITALIANO SENZA CONFINI 1 10 10 175

EDUCAZIONE TRA PARI- PEER 1 10 10 175

MATEMATICA SENZA FRONTIERE 1 10 10 175

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA 1 30 30 525

FISICA E MEDICINA 1 15 15 262

POTENZIAMENTO SCIENZE CL. 1e 1 27 27 472

EDUCAZIONE MUSICA CLASSICA 1 20 20 350

ARTE MODERNA 3 12 36 630

EDUCHANGE 1 20 20 350

SPORTELLO BES 2 10 20 350

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TABELLA C

RIPARTIZIONE ATTIVITA' PERSONALE ATA

FIS 2016-17

Disponibilità FIS n. n. ore tot. ore retribuzione Lordo

dipendente

23.896,11 Collaboratori scolastici (straordinario per manutenzione straordinaria, sostituzione colleghi assenti ecc) 26 312 12,50 3.900,00 Collaboratori scolastici- intensificazione per maggiori carichi al di fuori del proprio mansionario e orario di servizio 10 120 12,50 1.500,00

Collaboratori scolastici – movimentazione sacchi 1 40 40 12,50 500,00

472 5.900,00 Assistenti tecnici (straordinario per piccola manutenzione nei locali dell’istituto, ecc) 41 328 14,50 4.756,00 Assistenti tecnici- intensificazione per manutenzione nei locali dell’istituto e maggiori carichi al di fuori del proprio mansionario 10 80 14,50 1.160,00

408 5.916,00 Assistenti amministrativi ( straordinario per sostituzione colleghi assenti , oltre l’orario di servizio) 58 406 14,50 5.887,00

Assistenti amministrativi- intensificazione per maggiori carichi-colleghi assenti ecc. 58 406 14,50 5.887,00

812 11.774,00

Ulteriore straordinario/intensivo ATA 306,11

Intensificazione alternanza scuola lavoro Assistenti amministrativi 4 10 40 14,50 PA

Alternanza scuola lavoro DSGA 1 10 PA

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TITOLO QUARTO – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Art. 37 - Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze. Viene designato il signor Giovanni Auditore, assistente amministrativo.

2. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto.

3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico.

4. Il RLS può accedere liberamente in tutto l’Istituto per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito.

5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda.

Art. 38 - Le figure sensibili

1. Il RSPP è designato dal Dirigente sulla base di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008.

Art. 39 - Le figure sensibili

1. Vengono individuate le seguenti figure: - Supporto al responsabile alla sicurezza - Preposto al primo soccorso - Preposto al primo intervento sulla fiamma

2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso

3. Alle figure competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto il coordinamento del RSPP.

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TITOLO QUINTO - NORME TRANSITORIE E FINALI

Art. 40 – Clausola di salvaguardia finanziaria

1. Le parti si impegnano a rivedere la presente contrattazione nel caso in cui l’assegnazione definitiva dei fondi non corrisponda a quanto calcolato in base ai parametri contenuti nell'Intesa di giugno 2016 e nella nota MIUR n. 14207 del 29/09/2016 o non fossero sufficienti a coprire tutte le attività.

2. Nel caso in cui si verifichino le condizioni di cui all’art. 48, comma 3 del D.Lgs. 165/2001, il Dirigente può sospendere, parzialmente o totalmente, l’esecuzione delle clausole del presente contratto dalle quali derivino oneri di spesa.

3. Nel caso in cui l’accertamento dell’incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il Dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria.

Art. 41 – Natura premiale della retribuzione accessoria

1. Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, i progetti per i quali è

previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica.

2. La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.