istituzioni di sociologia della comunicazione 2001/2002 premoderna.pdf · come il sale. non è un...

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Caratteri basilari

Le manifestazioni comunicative dellantichit erano importanti e stabili: dovevano quindi essere ben visibili e destinate a durare (pietra o marmo, edifici, grandi opere, strade).

La comunicazione come il sale.Non un alimento, ma conferisce sapore a tutti gli altri. Allinizio bisogna cercarlo nei cibi che lo contengono naturalmente, ma poi, una volta sintetizzato, costituisce una potente risorsa per gestire i sapori dellalimentazione.

Gli atti comunicativi erano espressivi, ieratici e imponenti, cerimoniali e dispendiosi.

Caratteri basilari

La comunicazione si diramava da un centro dotato di grande legittimit e forza verso una periferia disseminata e indefinita, in senso sincronico (sudditi) e diacronico (posteri).

Caratteri basilari

Il circuito sociale della comunicazione, nella societ premoderna, presentava forti ed evidenti limitazioni.

Ristretto

Vincolato

Eteronomo

Caratteri basilari

Ristrettezza

Nel circuito pubblico che va oltre la dimensione della pura quotidianit, in cui la comunicazione una risorsa rara e rigidamente codificata, non tutti i soggetti sono autorizzati a comunicare. La gran parte della comunicazione appannaggio di un numero esiguo di fonti legittime.

I maggiori produttori di comunicazione sono la politica e la religione, principali artefici della rappresentazione artistica e letteraria; anche nella sfera della elaborazione culturale - con forti valenze teologiche, tecnico-giuridiche e dottrinali prevale una ristretta cerchia di professionisti.

Ristrettezza

Benozzo Gozzoli, SantAgostino insegna a Roma, 1464

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio

il Verbo si fatto carne e abit fra di noi

Il Verbo

Vangelo di Giovanni, 1, 1 e 1, 14

Nel linguaggio eccles., traduce il gr. , nei var sign. di questo termine, cio la parola di Dio, e anche il pensiero di Dio, come immagine perfetta di Dio stesso.

Nel linguaggio scolastico medievale, concetto, pensiero, in quanto parola interiore della mente.

Verbo

Luigi XIV, re dal 1643, dopo la morte di Mazzarino (1661) si chiam Re Sole e volle accentrare su di s ogni potere. La celebre frase fu detta alla corte (forse davanti al Parlamento di Parigi): dora in poi in Francia non si sarebbe fatto nulla senza il suo consenso e senza i suoi ordini diretti.

Ltat cest moi

Anche i contenuti risultano limitati dal severo controllo sulla rilevanza e sulla conformit. Essi devono essere legittimi, importanti (dotati di particolare forza o valore) e significativi, cio edificanti, utili a ratificare lesistente e a stimolare il consenso e la partecipazione.

Ristrettezza

Lorenzo Maitani, Peccato originale, Duomo di Orvieto

Le forme espressive, pur destinate allevoluzione storica, non inclinano alla sperimentazione, ai personalismi o allinventiva ma tendono piuttosto allimitazione dei modelli e alla conservazione del passato, con un occhio devoto alla tradizione.

Ristrettezza

La prevalenza della fonte e la rigida codificazione dei ruoli e dei contenuti comunicativi generano circuiti a senso unico, volti a diffondere la volont dei governanti, i precetti legislativi o dottrinali, le prediche e le istruzioni su come comportarsi.

Automatismo

Si tratta di processi unilineari di scivolamento verso il basso, che non prevedono ritorni o verifiche provenienti dal contatto con lambiente o coi destinatari esterni.

Automatismo

Il sapere viene distribuito mediante forme ufficiali e autoritarie (bolle, editti, proclami), assumendo la configurazione verticale di unepifania: pi che attenzione ermeneutica, richiede adesione ai contenuti elaborati secondo forme autorizzate, scoraggiando o perseguendo ogni interpretazione difforme.

Vincoli

EteronomiaCostantino al Concilio di Nicea (icona russa)

Il processo comunicativo cos strutturato non trova legittimazione nel suo stesso itinerario, ma la riceve a priori, ovvero dallautorit della fonte, e dallesterno, cio dallobbedienza agli obblighi imposti nella elaborazione dei contenuti o dalla corrispondenza con i dati reali o con le categorie dell'intelletto (criteri di verit).

I processi orizzontali di formazione delle decisioni, parzialmente pubblici come i Parlamenti, sono pochi e contrastati, mentre i processi di formazione delle decisioni di tipo verticale, vengono invece gradualmente secretati (arcana imperii).

Comunicazione verticale

La comunicazione vera - ossia quella affidata a un circuito di diffusione, destinata a produrre utilit sociale ed effetti concreti, a durare nel tempo - traeva efficacia e valore dalla fede nel contenuto, strettamente connessa alla riconoscibilit del testo e allautorevolezza della fonte; risultava perci profondamente integrata nella legittimit della struttura e delle gerarchie della societ cetuale.

Comunicazione verticale

Gli ordini (oratores, bellatores e laboratores) della societ medievale (miniatura del XV sec., Parigi)

La struttura di potere e la costruzione rigorosa dei significati connotano la comunicazione nella sua dimensione pubblica, mentre la comunicazione normalmente diffusa nella vita delle persone resta uno strumento pratico, volatile e rudimentale. I cardini dellesistenza sono lazione e il lavoro e le chiacchiere sono generalmente una perdita di tempo. Il linguaggio comune detto volgare.

Umilt

Del resto, anche lo spettacolo e le altre manifestazioni espressive a carattere popolare sono oggetto di disprezzo o viste con gran sospetto o tollerate solo perch costituiscono una valvola di sfogo per la pressione sociale.

Umilt

Ristrettezza

Un circuito comunicativo diverso, simile a quello contemporaneo, si forma solo con il sopravvento della societ moderna e in assonanza con alcuni suoi caratteri genetici fondamentali.

Solo il consolidarsi di una sfera economica di scala pi vasta, allalbeggiare della modernit e della societ borghese, produrr una comunicazione pi libera e concreta, in concomitanza con lemergere di un atteggiamento pi autonomo, razionale e critico da parte degli intellettuali, connesso a bisogni espressivi personali e universali e a una visione pi laica e autoriale delle manifestazioni artistiche.

Ritratto di Francesco Petrarca (Altichiero, 1376 ca.)

Affinch sorga una comunicazione critica, e perci libera, occorre che si formino le strutture e le idee che attivano i concetti di societ civile e opinione pubblica: il sapere critico del Rinascimento allinsegna della laicit; la riforma religiosa con la sua concezione individualistica della vita, della conoscenza e dellagire; la rivoluzione scientifica che incita alla libera lettura del mondo naturale; leconomia borghese fondata sulla libert di scambio e di commercio.

Da questa nuova societ degli affari quotidiani provengono i protagonisti dei nuovi assetti politici (industriali, borghesi e scienziati) in cui le discussioni alimentano lembrione dellopinione pubblica moderna.

Anche il concetto di opinione cambia significato. Se anticamente indicava il pensiero comune, alla portata di tutti, volatile e infarcito di sciocchezze, comunque contrapposto alla verit, ora, rivestito della forza del numero, diventa opinione pubblica, sintesi degli interessi particolari e fonte di legittimazione delle decisioni politiche.

Opinione pubblicaSi legge una tragedia di Voltaire nel salotto di madame Geoffrin (Charles Gabriel Lemonnier, 1755),

Realizzata a Magonza nellarco di tre anni, sotto la responsabilit di Johannes Gutenberg e dei suoi soci (Johann Fust e Peter Schffer), il 23 febbraio 1455 viene pubblicata la Bibbia di Gutenberg, il primo libro occidentale stampato con caratteri mobili.

Gutenberg

Lopera si compone di due volumi in folio di 322 e 319 fogli e riproduce il testo della Vulgata, la bibbia latina tradotta da San Gerolamo nel V sec.: lAntico Testamento occupa il primo volume e una parte del secondo, che contiene anche tutto il Nuovo Testamento.

Gutenberg

I volumi, stampati su carta di canapa importata dallItalia o su pergamena, sono venduti per sottoscrizione, soprattutto a istituzioni religiose e monasteri. La tiratura di circa 180 esemplari (48 dei quali sono giunti fino a noi) e la loro realizzazione ha richiesto il tempo che un amanuense avrebbe impiegato per terminare la riproduzione di una sola Bibbia.

Gutenberg

Tra il 1450 ed il 1550 si sviluppano le tecnologie di stampa che saranno utilizzate fino all800. In questo arco di tempo il fenomeno produce conseguenze importanti in tutta Europa. Nel XIX secolo si verifica unimpennata, con la velocizzazione delle procedure, che moltiplicher giornali, gazzette e annunci pubblicitari

La Riforma protestante

La stampa

La stampa ristruttura e ridefinisce lidentit di gruppo lidea che

lindividuo venga prima del gruppo sociale sembra pi compatibile con un pubblico di

lettori (isolati) che di ascoltatori

(Elizabeth Eisenstein)

Il libro stampato in serie d una nuova consapevolezza delle singolarit e delle differenze individuali

Dal punto di vista individuale

latto della lettura silenzioso e tendenzialmente solitario;

Dal punto di vista economico

La stampa soddisfa il bisogno di riproducibilit facile ed economica

La stampa

Dal punto di vista culturale

La stampa facilita linterazione tra conoscenze diverse. Standardizza il sapere, consentendo agli uomini di paesi diversi di leggere testi identici o esaminare immagini identiche, incoraggia il confronto e lo scetticismo.

La stampa

La stampa trasform la memoria collettiva allentando ancor pi gli obblighi mnemonici. Quando le idee sono separate dai mezzi usati per trasmetterle sono separate anche dalle circostanze storiche che danno loro forma e diventa difficile cogliere il contenuto mutevole al cui interno devono essere considerate. (Elizabeth Eisenstein)

La stampa

Il Gran Turco un nemico della conoscenza per quanto riguarda i suoi sudditi, perch trova vantaggioso avere un popolo della cui ignoranza pu approfittare. Perci non sopporter la stampa, essendo la sua opinione che la stampa e il sapere, specie quello che si trova nelle universit, siano il principale combustibile della divisione tra i cristiani.

La stampa

Henry Oldenburg, segretario della Royal Society, 1659

Larte della stampa diffonder

a tal punto il sapere, che la

gente comune, conoscendo i

propri diritti e le proprie

libert, non si lascer

governare con loppressione.

Samuel Hartlib, 1641

Ecco, anima, non vedi il disegno di Dio dallinizio?La terra che si estende, collegata da una rete,Le razze, il prossimo, che si sposa ed sposato,Gli oceani attraversati, ci che lontano reso vicino, Le terre fuse insieme.

Walt Whitman, Passage to India, 1868.

La stampa

La stampa assicurava che lopera del Rinascimento sarebbe durata, che ci che era stato scritto sarebbe stato accessibile a tutti, che quelloccultamento delle conoscenze e delle idee che aveva avvilito il Medioevo non sarebbe mai tornato, che nemmeno unidea sarebbe andata persa.

Lord Acton, Sullo studio della storia, 1895

La stampa

Bibliografia essenziale

Peter Burke

Asa Briggs

Peppino Ortoleva

Bibliografia essenziale

Melvin L. Defleur

Sandra J. Ball-Rokeach