it it - european parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i...

65
DV\752580IT.doc PE415.240v01-00 IT IT Unità tematica C Diritti dei cittadini e affari costituzionali FORUM SULLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA CIVILE: DIBATTITO CON I PARLAMENTI NAZIONALI 2 DICEMBRE 2008 SESSIONE II GIUSTIZIA ELETTRONICA: UNO STRUMENTO PER I CITTADINI, I GIURISTI E LE IMPRESE NOTE INTRODUTTIVE COMMISSIONE GIURIDICA NOTE PE 415.240

Upload: others

Post on 21-Feb-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc PE415.240v01-00

IT IT

Unità tematica CDiritti dei cittadini e affari costituzionali

FORUM SULLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA CIVILE:DIBATTITO CON I PARLAMENTI NAZIONALI

2 DICEMBRE 2008

SESSIONE IIGIUSTIZIA ELETTRONICA: UNO STRUMENTO PER I CITTADINI,

I GIURISTI E LE IMPRESE

NOTE INTRODUTTIVE

COMMISSIONE GIURIDICA

NOTE

PE 415.240

Page 2: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 2/65 DV\752580IT.doc

IT

Direzione generale delle politiche interneUnità tematica CDiritti dei cittadini e affari costituzionali

FORUM SULLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA CIVILE:DIBATTITO CON I PARLAMENTI NAZIONALI

2 DICEMBRE 2008

SESSIONE IIGIUSTIZIA ELETTRONICA: UNO STRUMENTO PER I

CITTADINI, I GIURISTI E LE IMPRESE

NOTE INTRODUTTIVE

Page 3: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 3/65 PE415.240v01-00

IT

Le note sono state richieste dalla commissione giuridica del Parlamento europeo.

Il documento è pubblicato nelle seguenti lingue: BG, CS, DA, DE, EL, EN, ES, ET, FI, FR, HU, IT, LT, LV, NL, PL, PT, RO, SK, SL, SV

Autori: Carlos Manuel Gonçalves de Melo Marinho, giudice, punto di contatto della rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale e della IberRede, Lisbona; Philippe Delarbre, direttore del casellario giudiziale nazionale, Nantes; Marc van Opijnen, consulente legale anziano in informatica giuridica, dipartimento per le applicazioni Internet del Consiglio olandese per il settore giudiziario, Utrecht

Testi ultimati nel novembre 2008.

Copie del documento possono essere richieste presso:Roberta PanizzaTel. +32 2 2831433Fax: +32 2 2832365E-mail: [email protected]

Informazioni relative alle pubblicazioni DG Ipol: http://www.ipolnet.ep.parl.union.eu/ipolnet/cms

Bruxelles, Parlamento europeo

Le opinioni espresse nei presenti documenti sono di responsabilità esclusiva dell'autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.

Page 4: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 4/65 DV\752580IT.doc

IT

SESSIONE II - GIUSTIZIA ELETTRONICA: UNO STRUMENTO PER I CITTADINI, I GIURISTI E LE IMPRESE

INDICE

1. Utilizzo dell'informatica nell'ambito degli ordinamenti giudiziari: notificazione degli atti e assunzione delle prove con modalità elettronica, documentazione e comunicazione elettroniche, videoconferenza, procedure europee online e portale europeo di giustizia elettronica

- Carlos Manuel Gonçalves de Melo Marinho, giudice, punto di contatto della rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale e della IberRede, Lisbona

2. Collegamento in rete elettronico dei casellari giudiziali ed esigenza di garantire la tutela dei dati personali

- Philippe Delarbre, direttore del casellario giudiziale nazionale, Nantes

3. Necessità di un collegamento in rete elettronico dei registri delle insolvenze, delle imprese, del catasto e di altri registri?

- Marc van Opijnen, consulente senior di informatica giuridica, dipartimento per le applicazioni Internet del Consiglio olandese per il settore giudiziario, Utrecht

Page 5: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 5/65 PE415.240v01-00

IT

UTILIZZO DELL'INFORMATICA NELL'AMBITO DEGLIO ORDINAMENTI GIUDIZIARI:

NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI E ASSUNZIONEDELLE PROVE CON MEZZI ELETTRONICI, DOCUMENTAZIONE E

COMUNICAZIONE ELETTRONICA,VIDEOCONFERENZA, PROCEDURE EUROPEE

ON LINE E PORTALE EUROPEO DI GIUSTIZIA ELETTRONICA

CARLOS MANUEL GONÇALVES DE MELO MARINHO, GIUDICE,PUNTO DI CONTATTO DELLA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA IN

MATERIA CIVILE E COMMERCIALE E DELLA IBERREDE, LISBONA

Page 6: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 6/65 DV\752580IT.doc

IT

I. UTILIZZO DELL'INFORMATICA (IT) NELL'AMBITO DEGLI ORDINAMENTI GIUDIZIARI

Le modalità di utilizzo dell'IT

1. Attualmente la giustizia elettronica in Europa1 è caratterizzato dalla coesistenza di molte esperienze parallele e isolate a livello europeo e nazionale e da fasi completamente diverse di evoluzione e risultati.

Nell'Unione europea (UE), giustizia elettronica ha significato essenzialmente la fornitura di informazioni europee attraverso i siti Internet delle istituzioni europee (per esempio EUR-lex,SCADPlus, Eurovoc o Pre-lex), strutture informatiche per sostenere e attuare nuovi criteri e regole di cooperazione (per esempio la rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale, la rete giudiziaria europea in materia penale, gli atlanti civili e penali, l'interconnessione dei casellari giudiziali europei e il SOLON, vale a dire il glossario multilingue delle equivalenze in materia penale) e progetti specifici per le professioni legali (per esempio la rete europea dei registri dei testamenti, o EULIS, il servizio europeo di informazione territoriale).

Al di fuori di questi, esistono comunque strumenti importanti, anche se fragili, come N-Lex, un interessante gateway comune per le banche dati giuridiche nazionali di 23 Stati membri in 22 lingue ufficiali e IATE (terminologia interattiva per l'Europa) che contiene un glossario generale di equivalenze giuridiche.

2. Tale contesto specifico richiede di un'evoluzione, attraverso il coordinamento, la diffusione delle migliori prassi, nonché soluzioni e decisioni centralizzate, orientate al raggiungimento di determinati livelli di standardizzazione e integrazione, attraverso la sinergia tra la dimensione e le risorse europee e le competenze, gli sforzi e le esperienze nazionali.

Tale metodologia può generare un raddoppiamento delle dotazioni e un impegno rafforzato, oltre a costituire il modo migliore per garantire la promozione e lo sviluppo di progetti tangibili, evitando i rischi e le difficoltà intrinseci del processo legislativo. Nel contempo, questa soluzione può generare uno scambio fertile di buone prassi, la convergenza di soluzioni tecniche, uno stimolo per le iniziative a livello nazionale, la creazione di economie di scala e l'ottenimento di risparmi importanti in termini di costi.

Un buon settore per esemplificare tale esigenza e le possibilità correlate è la videoconferenza nell'assunzione transfrontaliera delle prove. Anche in questo caso appare necessario aggiungere ai risultati ottenuti a livello nazionale, criteri comuni sulla disponibilità fisica dei mezzi e regole di cooperazione efficaci e coincidenti, oltre a vari gradi di coinvolgimento.

3. Nell'ottica di questa nuova logica, appare fondamentale inserire gli strumenti di giustizia elettronica nel quadro dei procedimenti giudiziari con ramificazioni transfrontaliere. Ciò significa che le autorità giudiziarie dovrebbero collaborare con l'ausilio dell'IT e che i giuristi e i cittadini dovrebbero tenere i contatti attraverso di essa ed esercitare i loro diritti con l'ausilio dei meccanismi più aggiornati della società dell'informazione. 1 O e-Justice europea, o anche giustizia europea online, secondo la terminologia proposta dal piano d'azione per la giustizia elettronica europea del 3 settembre 2008, 11330/08, LIMITE JURINFO 52 JAI 357 JUSTCIV 133 COPEN 133.

Page 7: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 7/65 PE415.240v01-00

IT

La notificazione degli atti, l'assunzione delle prove, la documentazione e la comunicazione elettroniche e la videoconferenza sono il fulcro di cambio di paradigma.

4. La rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale, la rete giudiziaria europea in materia penale, l'interconnessione dei casellari giudiziali europei o la rete europea dei registri dei testamenti sono altrettante manifestazioni di un tempo in cui la giustizia elettronica era costruita dai giuristi e nell'ambito di iniziative non integrate.

L'EJNCCM come precedente

1. La rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale (EJNCCM) costituisce un buon esempio della fase attuale, caratterizzata da sforzi isolati, anche se talora efficaci. È possibile utilizzarne l'esperienza e i criteri per definire un utile sistema di giustizia elettronica globale.

2. La rete summenzionata è stata creata su impulso del trattato di Amsterdam e delle conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Tampere del 15 e 16 ottobre 1999.

Alcune delle sue idee principali sono originali, particolarmente efficaci e pertinenti per il settore della giustizia elettronica.

3. L'EJNCCM orienta la sua attività al raggiungimento di tre obiettivi:

a) realizzare il miglioramento e la semplificazione della cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri dell'Unione europea;

b) predisporre, offrire in via permanente e alimentare un sistema d'informazione "sulla cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale all'interno dell'Unione europea, sugli strumenti comunitari e internazionali pertinenti, nonché sul diritto interno degli Stati membri"1

con lo scopo specifico di aiutare i cittadini a superare le difficoltà particolari che emergono in caso di controversie transfrontaliere;

c) migliorare l'applicazione pratica degli strumenti comunitari o delle convenzioni in vigore tra due o più Stati membri.

4. Per raggiungere questi obiettivi, è stata scelta una soluzione comune, vale a dire l'uso intensivo e, se possibile, esclusivo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

5. La rete è stata una risposta brillante ad alcune nuove esigenze europee, che nascono dall'imperativo di mantenere contatti diretti tra i soggetti reali del processo di cooperazione (le autorità giudiziarie) nel settore dell'assistenza giudiziaria, lasciando in secondo piano le autorità centrali classiche.È stata creata per garantire che questo sistema funzionasse in modo efficace e contribuisse alla creazione di uno spazio giudiziario europeo reale.

1 Decisione del Consiglio, del 28 maggio 2001, relativa all'istituzione di una rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale, pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, L 174 del 27.6.2001, pag. 25.

Page 8: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 8/65 DV\752580IT.doc

IT

6. Tale struttura è stata costruita basandosi sulla figura del punto di contatto nazionale, vale a dire una persona (possibilmente un giudice) che contribuisce a tessere la trama su cui poggia la condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni con gli altri.

7. In quasi sei anni di funzionamento, la rete ha già raggiunto i seguenti obiettivi:

a. comunicazione di informazioni semplici e chiare sui sistemi giuridici dei paesi europei (a esclusione della Danimarca);

b. 250.000 collegamenti al mese nella pagina centrale del progetto, che è diventata la pagina Web più visitata dell'Unione, un fatto che attesta l'importanza per i cittadini dei dati forniti;

c. creazione dell'Atlante giudiziario in materia civile;

d. fornitura di alcune informazioni sul diritto europeo;

e. soluzione o assistenza per la soluzione di problemi di cooperazione prospettati dai tribunali o dalle altre autorità;

f. sostegno alla formazione di giudici e pubblici ministeri nel settore della cooperazione giudiziaria, anche attraverso meccanismi informaci virtuali;

g. riduzione dei tempi necessari a risolvere i problemi che emergono nell'ambito della cooperazione giudiziaria;

h. creazione e pubblicazione online di alcune guide pratiche ben costruite e utili relative a regolamenti comunitari importanti;

i. creazione di pagine Web che contengono informazioni sulla cooperazione civile e giudiziaria.

8. A tale scopo, questa rete utilizza massicciamente le nuove tecnologie e, in particolare, i vantaggi offerti da Internet.

La pagina principale del progetto, creata e aggiornata su responsabilità della Commissione europea, è disponibile all'indirizzo http://europa.eu.int/comm/ justice_home /ejn/.

La pagina contiene, tra le varie informazioni, note sintetiche sugli ordinamenti giuridici, l'organizzazione della giustizia, le professioni legali, il patrocinio a spese dello Stato, la giurisdizione dei tribunali, i limiti di tempo in ambito procedurale, la legge applicabile, la notificazione e comunicazione degli atti, l'assunzione delle prove e i mezzi di prova, i provvedimenti provvisori e cautelari, il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze, le procedure semplificate e accelerate, il divorzio, la potestà dei genitori, i crediti alimentari, il fallimento, la risoluzione alternativa delle controversie, il risarcimento delle vittime di reati e, presto, il procedimento automatico.

Qui, chiunque può inoltre trovare dati sul diritto comunitario che produce effetti su questo settore tecnico.

Page 9: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 9/65 PE415.240v01-00

IT

Le note sintetiche summenzionate forniscono a cittadini e giuristi informazioni semplici e dirette sui sistemi giudiziari di 27 Stati membri dell'Unione.

I riferimenti giuridici ivi contenuti sono organizzati sotto forma di domande semplici e dirette, seguite da risposte chiare ed esplicative.

9. Questo strumento tecnologico rappresenta un meccanismo fondamentale per la creazione di uno spazio giudiziario europeo.

Rappresenta inoltre un modo molto efficace per utilizzare l'informatica allo scopo di arricchire la qualità dell'esercizio dei diritti da parte dei cittadini, consentendo loro di sentirsi maggiormente a proprio agio di fronte a sistemi giuridici stranieri e quando formano rapporti giuridici con persone e imprese di altri Stati dell'Unione.

10. La Rete ha inoltre creato uno strumento essenziale, che utilizza Internet come canale per fornire tutte le informazioni necessarie a garantire una cooperazione adeguata tra le autorità giudiziarie e un utilizzo corretto dei meccanismi giuridici e dei moduli contenuti nei regolamenti europei.

Questo strumento è l'Atlante giudiziario europeo in materia civile, consultabile all'indirizzo http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/index_it.htm .

Grazie al summenzionato strumento, qualunque giurista o cittadino può accedere, in una delle lingue dell'Unione europea, ai nomi, agli indirizzi e alla giurisdizione territoriale di tutte le autorità giudiziarie dell'Unione europea. Gli utenti possono inoltre trovare le informazioni necessarie in merito al patrocinio a spese dello Stato, la notificazione e comunicazione degli atti, l'assunzione delle prove, il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze e il risarcimento delle vittime di reati.

Inoltre, le autorità giudiziarie possono avvalersi di questo strumento per compilare i moduli online adottati ai sensi dei regolamenti sullo spazio civile e commerciale.

Oltre a numerosi link Internet utili, vi si possono trovare informazioni su tutte le autorità giudiziarie europee che hanno installato un sistema di videoconferenza e che sono in grado di provvedere all'assunzione transfrontaliera delle prove.

11. Le comunicazioni all'interno del sistema avvengono attraverso un Intranet e un utilizzo intensivo della posta elettronica. Le lettere tradizionali sono un'eccezione e sono utilizzate soltanto in circostanze molto specifiche.

12. La Rete è, in certa misura, un modello del percorso da seguire nell'ambito della giustizia elettronica.

Mostra che gli sforzi per creare buoni strumenti operativi devono essere sempre guidati dalla necessità di servire i cittadini e dall'importanza dell'uso di strumenti tecnologici che possono consentire una vasta interazione con il sistema.

Page 10: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 10/65 DV\752580IT.doc

IT

Dopo tutto, il nostro lavoro deve essere costantemente finalizzato all'aumento degli strumenti e dei vantaggi a disposizione dei cittadini e delle imprese europee.Nessun sistema di giustizia elettronica può essere costruito con successo senza tenere a mente questo concetto specifico.

13. La diffusione della filosofia della Rete in altre aree geografiche, come quella ibero-americana, quella africana o l'area che confina con il Mediterraneo, richiede un buon consolidamento e integrazione delle strutture IT esistenti e l'ideazione di prodotti finali, tali da consentire un futuro interfacciamento con altri sistemi esterni.

Elementi strutturali della giustizia elettronica

1. Quando ci si prepara a creare una struttura di giustizia elettronica, è essenziale tenere a mente che tale sforzo deve essere orientato a generare efficienza e rapidità e a rendere più accessibile l'ordinamento giudiziario e giuridico europeo.

Per la costruzione della giustizia elettronica europea è essenziale fare una diagnosi corretta delle esigenze, avere una conoscenza professionale certa del sistema della giustizia e, in particolare, del funzionamento dei tribunali, al fine di soddisfare il requisito di promuovere gli scambi con il sostegno del sistema giudiziario. È essenziale possedere una conoscenza profonda e aggiornata delle soluzioni informatiche disponibili e adatte. Ciò significa che l'elaborazione di nozioni rigorose e di soluzioni efficaci ai problemi da risolvere deve trarre spunto da un'analisi basata sull'esperienza e sulla profonda conoscenza delle realtà giudiziarie e delle tecnologie disponibili.

2. Il cambiamento deve basarsi su:

a. la qualità della diagnosi;

b. la corretta comprensione dei meccanismi dell'amministrazione della giustizia e;

c. l'accurata articolazione tra le soluzioni e i fatti.

3. Appare inoltre essenziale che la nuova legislazione europea in questo ambito tematico tenga sempre presenti i vantaggi della giustizia elettronica e le sue possibilità, respingendo misure incompatibili con la sua logica.

Pertanto, la verifica della compatibilità giuridica della giustizia elettronica appare come un elemento essenziale di questo processo.

4. Analogamente, è fondamentale garantire l'utilizzo di meccanismi affidabili di firma elettronica (e-Signature), autenticazione degli utenti (e-Identity), timestamp e assicurare l'immutabilità degli atti generati o dei documenti presentati, nonché la criptatura delle comunicazioni.

5. Forse si dovrebbero adottare soluzioni integralmente organizzate su Internet, evitando la chiusura dell'amministrazione della giustizia esclusivamente nell'intranet oppure all'interno di reti private virtuali.

Page 11: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 11/65 PE415.240v01-00

IT

6. Un altro intervento decisivo per verificare la realizzabilità degli scambi necessari in questo settore riguarda il settore della formazione.

È necessario compiere sforzi sistematici e coerenti per fornire una solida preparazione ai giudici e agli altri giuristi nell'uso delle tecnologie informatiche e dei dispositivi della giustizia elettronica, anche attraverso tecniche di insegnamento virtuali.

La smaterializzazione delle azioni legali richiede professionisti molto qualificati e campagne che mostrino i vantaggi dei nuovi sistemi e della decisione digitale.

7. Una volta smaterializzate, le informazioni devono essere classificate e fornite secondo livelli di accesso diversi e non accessibili soltanto da parte di specifici destinatari, se imposto da norme giuridiche comunitarie o nazionali.

Se forniti esclusivamente ad alcune persone o parti, i dati devono essere accessibili soltanto attraverso un'autenticazione diretta e privata.

I meccanismi di contatto diretto con i procedimenti giudiziari dovrebbero essere messi a disposizione anche dei legali rappresentanti delle parti.

Ovviamente, ciò deve essere integrato da un'infrastruttura sicura e dall'autenticazione dei documenti.

Nessuna di queste considerazioni impone necessariamente la creazione di strumenti diversi. Al contrario, è raccomandabile ridurre i meccanismi informatici e non pare esservi alcun motivo per evitare la centralizzazione degli accessi, per esempio su un grande portale.

8. Le modalità di sviluppo della giustizia elettronica in Europa devono sempre includere sia la giustizia penale che civile, resistendo alla tentazione ingiustificata di prestare maggiore attenzione alla realtà penale.

I progetti relativi a entrambe le giurisdizioni dovrebbero svilupparsi insieme, in modo simmetrico e condividendo una filosofica comune, oltre alla stessa terminologia e ai medesimi strumenti.

Ciò comporta, inoltre, la necessità di uniformare la velocità, le risorse e i criteri di creazione delle due realtà, superando le asimmetrie che derivano dai diversi momenti di origine e dal fatto di avere un progetto nel terzo pilastro e l'altro nel primo.

9. La perdita di documenti digitali legali avrebbe conseguenze drammatiche e potrebbe distruggere la fiducia nella giustizia elettronica. Pertanto, è anche assolutamente necessario garantire la sicurezza e la qualità delle soluzioni, a partire dal front-end fino ai livelli di back-upe di archiviazione.

Obiettivi

a. Rendere più rapida la composizione delle controversie;

Page 12: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 12/65 DV\752580IT.doc

IT

b. ridurre le scadenze procedurali;c. rafforzare la fiducia nell'efficacia e nella trasparenza dei meccanismi giuridici e giudiziari e far avvicinare i cittadini e le imprese ai sistemi giudiziari;d. razionalizzare e semplificare le procedure giudiziarie;e. ridurre i costi di gestione;f. agevolare l'accesso alla giustizia;g. semplificare i compiti dei giuristi;h. aiutare la cooperazione giudiziaria e la libera circolazione delle decisioni giudiziarie, rafforzare la fiducia reciproca tra autorità giudiziarie, diffondere la fiducia attraverso la conoscenza reciproca e l'intensificazione delle comunicazioni digitali, eliminare gli ostacoli che nascono dal multilinguismo e dalle differenze nella terminologia giuridica e fornire strumenti affidabili che garantiscano la sicurezza e l'autenticazione dei dati;i. consentire l'interconnessione delle banche dati nazionali ed europee;j. fornire un accesso diretto ai moduli necessari nell'ambito della cooperazione giudiziaria, consentendone la compilazione e l'invio online;k. migliorare la chiarezza delle strutture agli occhi dei cittadini, attraverso la diffusione di informazioni semplici, accessibili e aggiornate in merito ai sistemi giuridici nazionali, al diritto europeo e alle regole della cooperazione giudiziaria europea e internazionale.l. Si potrebbe procedere a una centralizzazione delle informazioni in un grande portale Internet in grado di contenere l'accesso a tutti i prodotti digitali, consentire l'interazione nel quadro della logica del Web 2.0, concentrare l'accesso ai vari servizi, reti e atlanti e permettere la trasmissione di tutti i moduli e le richieste e l'emissione dei documenti con valore giuridico. In questo modo si potrà apportare un solido contributo alla costruzione di uno spazio giudiziario europeo.

Tendenze

1. Collocati a monte del mutamento della dimensione spazio-temporale, abituati ad avere un accesso rapido a enormi quantità di informazioni, i cittadini europei sono sempre più esigenti.La giustizia fa ovviamente parte delle loro grandi speranze ed è un settore in cui la tecnologia è in grado di generare enormi benefici per tutti.

2. Considerate queste tendenze, l'attuale realtà psicologica e sociologica, la pressione delle richieste e le nuove esigenze generate dall'ampliamento dell'offerta di beni digitali pubblici, l'innovazione tecnologica febbrile, l'amplificazione delle aspettative, la compressione o ricostruzione del tempo individuale, la globalizzazione e l'aumento del numero e dell'incidenza dei rapporti giuridici transfrontalieri, possiamo ipotizzare le seguenti tendenze nel settore della giustizia elettronica:

le norme giuridiche e i sistemi fisici cambieranno lentamente, per consentire la sostituzione della carta con i procedimenti giudiziari elettronici;

a. la generalità delle relazioni tra i cittadini e lo Stato, in particolare nel settore della giustizia, si baserà sulle informazioni;

b. la burocrazia diventerà meno gravosa grazie al carattere più agile dei canali di comunicazione;

Page 13: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 13/65 PE415.240v01-00

IT

c. le connessioni tra i tribunali e le autorità dei diversi paesi, principalmente nel quadro degli strumenti giuridici adottati nello spazio giudiziario europeo, si baseranno essenzialmente su mezzi tecnologici rapidi e diretti e sulla videoconferenza con telecamere multiple e registrazioneonline;

d. la libera circolazione delle sentenze sarà agevolata dall'accesso pubblico generalizzato alle cause e alle decisioni giudiziarie, attraverso qualunque genere di dispositivo digitale, come computer, PDA, telefoni cellulari e dispositivi palmari dotati di connessione a banda larga;

e. si assisterà alla generalizzazione, a livello globale, delle reti di cooperazione giudiziaria basate sulle comunicazioni ad alta velocità e su regole agili di reciproca collaborazione;

f. le richieste di cooperazione in Europa saranno totalmente smaterializzate e i moduli allegati ai regolamenti europei esistenti e futuri saranno compilati e spediti direttamente online;

g. queste reti creeranno canali più semplici, informali e permanenti, che produrranno un tessuto globale;

h si assisterà alla concentrazione degli strumenti informatici e al loro assorbimento all'interno di spazi tematici Internet onnicomprensivi;

i. gli Stati e l'Unione europea forniranno informazioni affidabili e chiare in merito alle norme giuridiche interne comuni; tali informazioni saranno messe a disposizioni dei cittadini, delle imprese, dei giuristi e delle autorità giudiziarie;

j. a livello di procedimento giudiziario, è possibile aspettarsi il raggiungimento di buoni risultati nei settori della creazione di tribunali "senza carta", della presentazione e gestione degli atti, della distribuzione delle cause, dei pagamenti online e dei sistemi delle spese legali, dell'archiviazione, della gestione dei tribunali e dei sistemi statistici;

k. verranno adottati su vasta scala collegamenti voce e video che utilizzeranno il protocollo Internet, collegamenti video rapidi, mediazione elettronica, traduzione automatica, riconoscimento vocale o stenografia digitale, registrazione integrale online delle udienze, notificazione digitale degli atti e comunicazioni smaterializzate da e verso i tribunali, presentazione di istanze senza ricorrere a documenti cartacei e procedure automatiche, associate a un numero inferiore di banche dati più efficienti e complete.

Il titolo esecutivo europeo

1. Nell'ambito del regolamento sull'ingiunzione di pagamento europea, la Germania e l'Austria hanno avviato un progetto per costruire un sistema transfrontaliero che potrebbe essere esteso a livello europeo.

Il progetto dovrebbe diventare operativo, nei suoi elementi essenziali, a partire dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1896/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006 che istituisce un procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, vale a dire il 12 dicembre 2008.

Page 14: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 14/65 DV\752580IT.doc

IT

In futuro è prevista anche l'aggiunta di ulteriori funzionalità.

Tale progetto beneficia del sostegno di una norma specifica di tale documento giuridico comunitario, vale a dire l'articolo 8.

L'articolo in questione prevede che la valutazione della domanda, con cui si verifica il rispetto dei requisiti definiti agli articoli 2, 3, 4, 6 e 7, e della fondatezza dell'istanza possa essere eseguita con l'ausilio di una "procedura automatizzata".

Questo compito costituisce una vera e propria sfida ed è un esempio delle particolari cautele che bisogna adottare quando si affronta il compito gigantesco di creare uno spazio di giustizia elettronica. Pertanto, merita di essere menzionato in questa analisi iniziale.

2. Il regolamento ha l'aspetto di un "punto di incrocio tra percorsi", alla confluenza di due diversi sistemi.

Per uno di questi , vale a dire la semplice procedura dell'ordine di esecuzione europeo, secondo la quale un funzionario dotato di determinate competenze giudiziarie e non un giudice procede all'esame preliminare della richiesta ed emette il titolo esecutivo, è più semplice pensare a una procedura automatizzata. In ogni caso, anche in questo caso, affidare l'analisi della fondatezza di una richiesta a un sistema informatico richiede un notevole passo avanti in termini culturali e giuridici.

Pesino considerando che il giudice sia, ai fini di questi e del regolamento1 che hanno ispirato, qualcosa di diverso rispetto all'autorità giudiziaria, sembra che il sistema possa lasciare i cittadini, quanto meno all'apparenza, meno protetti.

Per i sistemi che prevedono procedure miste o spurie per i titoli esecutivi (come la Spagna, la Francia e l'Italia) e che sono caratterizzati dall'intervento di un giudice, è possibile trovarsi di fronte a una negazione del diritto alla valutazione di un giudice, all'avvio di decisioni automatizzate e alla negazione di un reale accesso alla giustizia.

3. Si tratta di un test fondamentale per la nostra capacità.

Quantomeno alla luce di alcuni approcci culturali a livello europeo, se i cittadini, in particolare i meno capaci di difendersi e di comprendere gli ordinamenti giuridici, che si troveranno nella posizione di convenuti, potranno concludere che si tratti di un sistema disumanizzato, in ragione della mancanza di accesso a un'analisi preliminare professionale, tecnica e imparziale del caso, forse i risultati ottenuti in termini di efficacia non saranno sufficienti a salvare l'immagine della giustizia elettronica.Pertanto, questo intervento dovrà essere compiuto con la massima cautela. La giustizia elettronica deve sempre promanare da, accompagnare e rivolgersi alla persona.

1 "giudice": qualsiasi autorità dello Stato membro competente per l'ingiunzione di pagamento europea o per

qualsiasi altra materia connessa" (articolo 5, paragrafo 3).

Page 15: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 15/65 PE415.240v01-00

IT

II. NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI E ASSUNZIONE DELLE PROVE CON MEZZI ELETTRONICI, DOCUMENTAZIONE E COMUNICAIZONE ELETTRONICHE, VIDEOCONFERENZA

I procedimenti giudiziari europei caratterizzati dall'elemento transfrontaliero possono beneficiare in modo particolare degli strumenti di giustizia elettronica.

In particolare, tali strumenti possono rivelarsi molto efficaci e utili, a breve e medio termine, nel settore della notificazione degli atti, dell'assunzione delle prove, dell'ingiunzione di pagamento europea, del procedimento europeo per le controversie di modesta entità e delle domande di gratuito patrocinio.

Notificazione degli atti e comunicazione e documentazione elettroniche

1. La smaterializzazione dei procedimenti giudiziari e stragiudiziali transfrontalieri comporta comunicazioni elettroniche tra l'autorità giudiziaria e le parti del procedimento.

Si tratta di un elemento essenziale per favorire la rapidità, considerate le distanze e le particolari difficoltà delle controversie internazionali.

In questo settore, il regolamento (CE) n. 1393/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativo alla notificazione e alla comunicazione negli Stati membri degli atti giudiziari ed extragiudiziali in materia civile o commerciale ("notificazione o comunicazione degli atti") e che abroga il regolamento (CE)n. 1348/2000 del Consiglio, in vigore dal 13 novembre 2008, impone che "la trasmissione degli atti giudiziari ed extragiudiziali avvenga in modo diretto e con mezzi rapidi" (n. 6 del preambolo).

È il pretesto giuridico perfetto per introdurre la tecnologia informatica in questo settore.Gli strumenti di giustizia elettronica devono inoltre contribuire al raggiungimento degli obiettivi del regolamento, attraverso la realizzazione di un manuale elettronica che contenga le informazioni indicate agli articoli 2, 3, 4, 10, 11, 13, 15 e 19.

2. La notificazione e comunicazione degli atti in generale è all'origine di numerosi ritardi procedurali.

I mezzi convenzionali di contatto sono sempre all'origine, anch'essi, di enormi spese finanziarie e di una vasta mobilitazione delle risorse umane.

3. Anche in questo caso, le tecnologie informatiche possiedono enormi potenzialità. A tale proposito si possono menzionare la velocità della posta elettronica, la riduzione dei costi legati all'uso delle comunicazioni vocali con il protocollo Internet e l'efficacia e la rapidità che emergono dalla videoconferenza con l'ausilio della banda larga o ultralarga.

4. Al fine di garantire i risultati migliori di un sistema della giustizia smaterializzato, sarebbe molto importante che ogni cittadino potesse disporre di un indirizzo di posta elettronica.

Page 16: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 16/65 DV\752580IT.doc

IT

Tale obiettivo può essere raggiunto con la creatività e la lungimiranza politica. Persino i servizi postali si possono riconvertire internamente al fine di garantire il contatto con tutti i cittadini, destinatari dei documenti elettronici.

Un'altra soluzione riguarda la creazione centralizzata di un indirizzo di posta elettronica per ciascun cittadino. Chi non avesse a disposizione un computer potrebbe accedere a tale indirizzo in spazi pubblici creati specificamente a tale scopo.

In via complementare, in ciascun contratto potrebbe essere obbligatorio indicare e accettare gli indirizzi di posta elettronica delle parti, da utilizzare in caso di controversie in merito al contratto stipulato.

5. In merito alla questione della documentazione elettronica, si noti quanto già riferito nel primo capitolo del presente documento.

Videoconferenza nell'ambito della cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale

1. Il testo che attualmente contiene le regole europee per l'assunzione transfrontaliera delle prove in materia civile o commerciale è il regolamento (CE) n. 1206/2001 del Consiglio, del 28 maggio 2001.

L'insieme delle norme in esso contenute è applicabile a tutti i paesi dell'Unione europea, a eccezione della Danimarca, e sostituisce la convenzione del 18 marzo 1970 relativa all'assunzione delle prove in materia civile e commerciale, adottata alla conferenza dell'Aia sul diritto privato internazionale, nelle relazioni dei paesi che sono vincolati alla convenzione.

2. Il summenzionato regolamento è applicabile quando:a. l'assunzione delle prove avviene nello spazio comunitario;b. tale assunzione delle prove riguarda la materia civile o commerciale;c. la richiesta è presentata all'autorità giudiziaria di uno Stato membro;d. gli elementi di prova richiesti saranno utilizzati in procedimenti giudiziari avviati o previsti.

3. L'assunzione di prove maggiormente utilizzata a livello transfrontaliero, ai sensi delle norme contemplate dal regolamento, è la trasmissione diretta delle richieste tra autorità giudiziarie. Si tratta, inoltre, del sistema di cooperazione maggiormente incoraggiato, nell'ottica della nuova logica introdotta dal trattato di Amsterdam e dalle conclusioni di Tampere.

In questo quadro, le autorità giudiziarie di uno Stato membro che vogliono inviare una richiesta di assunzione delle prove alle autorità giudiziarie competenti di un altro Stato membro devono, in primo luogo, identificarle e localizzarle.

A tale scopo, è possibile utilizzare l'Atlante giudiziario europeo in materia civile menzionato in precedenza.

Page 17: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 17/65 PE415.240v01-00

IT

In esso si possono trovare i moduli adatti e l'indicazione delle lingue in cui possono essere compilati e accertare la disponibilità di un sistema di videoconferenza presso l'autorità giudiziaria richiesta.

È inoltre possibile ottenere i riferimenti ai mezzi di cooperazione esperibili.Inoltre, è possibile accedere ai testi del regolamento summenzionato, della convenzione dell'Aia del 1970 e delle comunicazioni degli Stati membri.

Dopo aver individuato le autorità giudiziarie richieste, l'autorità giudiziaria richiedente deve compilare il modulo dell'allegato A sulla base del testo europeo di riferimento. Questo e tutti gli altri moduli possono essere compilati online. Dopo tale procedimento è possibile: a. stamparlo e inviarlo tramite posta; b. salvarlo sul computer oppure; c. spedirlo direttamente via posta elettronica.

4. Il n. 8 del preambolo del regolamento stabilisce che "Presupposto per l'efficienza dei procedimenti giudiziari in materia civile o commerciale è che la trasmissione e l'esecuzione della richiesta di esecuzione dell'assunzione delle prove avvenga in modo diretto e con il mezzo più rapido tra le autorità giudiziarie degli Stati membri".

Questo testo giuridico comunitario impone l'uso dei mezzi tecnologici più avanzati e privilegia la videoconferenza.

Nella medesima direzione, il paragrafo 4 dell'articolo 10 stabilisce che "L'autorità giudiziaria richiedente può chiedere all'autorità giudiziaria richiesta di avvalersi delle tecnologie della comunicazione per l'esecuzione dell'assunzione delle prove, in particolare utilizzando la videoconferenza e la teleconferenza".

5. Tale prescrizione è talmente forte che la medesima norma afferma che "L'autorità giudiziaria richiesta ottempera a tale richiesta salvo qualora questa sia incompatibile con le leggi del suo Stato membro o sussistano notevoli difficoltà di ordine pratico".

A quanto emerge, solo difficoltà di ordine fisico possono ostacolare l'uso della videoconferenza, dato che non si conoscono ordinamenti giuridici degli Stati membri che impediscano l'uso di tale mezzo tecnologico in ragione della sussistenza di ostacoli giuridici reali.

6. La rapidità legata all'uso delle tecnologie avanzate assume una tale importanza che il regolamento prevede che le autorità giudiziarie possano convenire di rendere disponibili tali mezzi qualora non esistano (articolo 10, paragrafo 4).

7. La videoconferenza è utilizzata nella Comunità in modo molto irregolare e asimmetrico, a dispetto del grande entusiasmo che ha stimolato l'adozione del regolamento.

Attualmente, la videoconferenza è disponibile nella maggior parte degli Stati membri per i procedimenti penali, mentre è meno diffusa nei procedimenti civili.

Page 18: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 18/65 DV\752580IT.doc

IT

Secondo i dati inviati e che saranno inseriti nell'Atlante giudiziario europeo in materia civile,solo in Portogallo tutte le autorità giudiziarie dispongono del sistema di videoconferenza.

Alcuni Stati membri non lo utilizzano affatto, mentre altri devono essere contattati in via preliminare per garantire lo spostamento e l'installazione dei mezzi mobili (come avviene nei Paesi Bassi e nello Schleswig-Holstein, in Germania).

8. Qualora non sia possibile utilizzare un determinato strumento tecnologico, come la videoconferenza, l'autorità giudiziaria richiesta deve inviare il modulo E, allegato al regolamento, dichiarando l'incompatibilità con la legge dello Stato membro dell'autorità giudiziaria richiesta oppure l'impossibilità a causa di importanti difficoltà di ordine pratico.

9. Nell'ambito del regolamento, l'uso della videoconferenza per consentire all'autorità giudiziaria richiedente di procedere all'escussione di un testimone viene inclusa nella nozione di assunzione diretta delle prove, di cui all'articolo 17, che determina la necessità di intervento da parte di un organo centrale indicato al paragrafo 3 dell'articolo 2.

10. Ciò introduce una particolare difficoltà e una contraddizione interna suscettibile di compromettere senza alcuna ragione il processo di cooperazione in questo settore.

Ciò avviene perché, in questo caso, esistono due diverse architetture che si annullano reciprocamente o quanto meno si scontrano.

Da un lato, vi sono concezioni strutturali innovative, elaborate tenendo a mente la necessità di favorire la rapidità, la semplicità e la fiducia. Queste nuove regole si basano sulla proclamazione della preminenza del contatto privo di intermediari tra le autorità giudiziarie, che riduce il ruolo delle autorità centrali, e sull'uso intensivo dei mezzi tecnologici più recenti.

Dall'altro, ci si trova di fronte a precauzioni particolari nell'ambito dell'assunzione diretta delle prove, che impone l'intervento sistematico dell'autorità dello Stato membro dell'autorità giudiziaria richiesta, non consente automatismi e iniziative immediate e introduce inutili limitazioni alle regole della produzione delle prove.

Per esempio, secondo la nozione descritta, se l'autorità giudiziaria di un paese chiede all'autorità giudiziaria di un altro paese di escutere un testimone, il testimone ha l'obbligo di comparire e di fornire il proprio contributo ai sensi delle regole applicate agli interrogatori interni, come sancito dall'articolo 13 del regolamento.

Stranamente, però, se l'autorità giudiziaria richiedente chiede l'assunzione diretta delle prove attraverso il mezzo più rapido, diretto ed efficace, vale a dire la videoconferenza, iniziano le difficoltà e l'assunzione delle prove può avvenire soltanto su base volontaria, senza che siano necessarie misure coercitive, come si evince dall'articolo 17, paragrafo 2. In questo modo si vanifica l'iniziativa in un numero elevato di casi.

11. Se si pensa all'esecuzione dell'assunzione transfrontaliera delle prove con l'ausilio della videoconferenza, si deve concludere che in questo caso non ci si trova di fronte alle necessità di salvaguardia della sovranità che emergono in caso di effettivo spostamento dei membri dell'autorità giudiziaria in un altro paese.

Page 19: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 19/65 PE415.240v01-00

IT

Le particolarità dell'articolo 17 sono giustificate soltanto in questo caso.

L'intermediazione di un'autorità centrale è necessaria soltanto quando occorre affermare una riserva di sovranità e consentire la risoluzione di difficoltà pratiche, irrisolvibili con il solo intervento delle autorità giudiziarie coinvolte. Il carattere non obbligatorio della cooperazione dei testimoni con le autorità giudiziarie di uno Stato membro diverso, che agisce al di fuori del suo territorio, ricorda che, in una zona geografica specifica, soltanto le autorità locali possono compiere atti assistiti da misure coercitive.

12. Si potrebbe estrapolare da ciò che il legislatore europeo non abbia notato la contraddizione che ha introdotto nel sistema, per aver mantenuto la videoconferenza all'interno del regime dell'articolo 17.

A quanto emerge, perlomeno nella prospettiva di una revisione del regolamento, si dovrebbe riservare tale precetto alle situazioni di effettivo spostamento dei membri delle autorità giudiziarie in un altro Stato. Solo in questo modo si potrà dare coerenza alla volontà dichiarata di utilizzare i mezzi tecnologici più rapidi e di stimolare contatti diretti tra le autorità giudiziarie.

13. De iure condendo e per ragioni di congruenza con le finalità perseguite e i principi definiti nel regolamento sotto analisi, si sostiene che l'assunzione transfrontaliere delle prove attraverso la videoconferenza debba essere organizzata mediante semplice contatto diretto tra le autorità giudiziarie dei due paesi europei coinvolti.

14. Si ritiene inoltre che il raggiungimento della cooperazione indispensabile dei cittadini con il sistema giudiziario debba essere promosso con il ricorso alle misure coercitive ammesse dal diritto interno dello Stato richiesto.

15. Nel contesto attuale, si può soltanto raccomandare che l'autorità giudiziaria richiedente chieda di utilizzare la videoconferenza ai sensi dell'articolo 10, permettendo all'autorità giudiziaria richiesta di porre le domande necessarie ai testimoni e avanzando simultaneamente la richiesta che i suoi giudici possano partecipare all'atto, ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 4. A quanto emerge, questo è l'unico modo per preservare l'architettura del regolamento e per garantire che l'uso delle sue nuove soluzioni non diventi un fenomeno marginale.

16. Le differenze culturali tra le autorità giudiziarie con una lunga tradizione di procedimenti scritti introducono anch'esse resistenze specifiche.

17. Per contribuire a risolvere i problemi esistenti, che determinano un utilizzo marginale della videoconferenza in materia civile, sarebbe molto utile elaborare un manuale europeo sull'uso della videoconferenza, senza mai dimenticare la necessità di definire regole operative semplici e chiare, in grado di rafforzare la fiducia e smitizzare questa tecnologia.

Tale aspetto è molto più importante della definizione di protocolli tecnici e standard tecnologici.

In ambito civile, tale manuale dovrebbe tenere conto, tra l'altro, del fatto che:a. è fondamentale affermare, al fine di eliminare i dubbi che ancora persistono, che l'escussione a distanza dei testimoni tramite videoconferenza, ai sensi degli articoli 17 o 10 del regolamento

Page 20: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 20/65 DV\752580IT.doc

IT

deve essere conforme, nei limiti del possibile, alla procedura seguita per l'escussione dei testimoni nei tribunali degli Stati richiedenti; ciò significa che la scelta del luogo della videoconferenza deve cadere sugli spazi fisici a disposizione dell'autorità giudiziaria richiesta e rispondere alla necessità di garantire la dignità e il rispetto dovuto all'atto;b. qualora l'attrezzatura da utilizzare sia fornita dall'autorità giudiziaria, non dovrebbero esservi costi. Laddove l'attrezzatura da utilizzare non venga fornita dalle summenzionate autorità, tutti i costi per la trasmissione, il noleggio delle attrezzature e il personale tecnico addetto al loro funzionamento devono essere sostenuti dalla parte che ha richiesto la videoconferenza.

18. Inoltre, è importate aggiornare l'Atlante giudiziario europeo in materia civile nel settore della videoconferenza dato che, a quanto emerge, vi sono più sistemi installati e in condizione di essere utilizzati ai sensi del regolamento n. 1206/2001 di quanti effettivamente indicati.

19. È essenziale raggiungere un accordo, a livello europeo, su formati e protocolli standardizzati e uniformi di comunicazione.

È inoltre raccomandabile, non solo in ragione dei costi, ma anche tenuto conto della disponibilità globale e della facilità d'uso, adottare un sistema di videoconferenza basato sul protocollo Internet, al posto di linee dedicate e di gruppi di regole specifici (ovviamente con una solida criptatura, se necessario).

Richieste complesse in termini tecnologici per introdurre una tecnologia che attualmente è poco dispendiosa e facilmente utilizzabile portano soltanto a inutili ritardi e resistenze.

20. La videoconferenza può inoltre essere molto utile nel settore della comunicazione con gli istituti penitenziari, in particolare per evitare i rischi e le spese per assicurare la presenza fisica dei detenuti.

III. PROCEDURE EUROPEE ONLINE E PORTALE EUROPEO DI GIUSTIZIA ELETTRONICA

1. Il 2007 è stato un anno di grande sviluppo dell'idea di giustizia elettronica in Europa. In quell'anno, infatti, è stato elaborato il prototipo di un portale europeo di giustizia elettronica,menzionato nel discorso di Maud de Boer-Buquicchio, vicesegretario generale del Consiglio d'Europa alla conferenza "Work on e-Justice 2007" svoltasi a Brema, dal 29 al 31 maggio 2007 come una "infrastruttura per le comunicazione in materia di giustizia elettronica transfrontaliera e interoperabile", una costruzione che intende gettare un ponte tra ordinamenti giuridici diversi.

Si è giunti alla conclusione che il sistema europeo di giustizia elettronica non può essere centralizzato, pertanto dovrebbe basarsi su soluzioni nazionali ben coordinate, al fine di garantire un funzionamento comune ed efficiente e consentire di "gestire il sistema in modo coerente"1.

1 Relazione del Gruppo "Informatica giuridica" (e-Justice) del Consiglio, 15892/07 LIMITE, JURINFO 73, JAI

646, JUSTCIV 325, COPEN 170, Bruxelles, 29 novembre 2007.

Page 21: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 21/65 PE415.240v01-00

IT

2. Durante l'incontro del 19 e 20 giugno 2008, il Consiglio europeo ha accolto positivamente l'iniziativa di "istituire progressivamente un portale uniforme di giustizia elettronica a livello europeo entro la fine del 2009".

3. Tale portale dovrebbe riunire i diversi progetti online, le pagine Web, i portali settoriali, gli strumenti di informazione, le banche dati, le reti e gli atlanti, pertinenti ai fini della giustizia elettronica europea, incorporando tutti gli strumenti digitali esistenti nel campo della cooperazione giudiziaria in Europa.

Esso deve rappresentare un centro di informazione e di servizi, oltre che uno spazio di interazione, che funga da punto di accesso unico attraverso il quale i cittadini e le imprese possono avere accesso alla giustizia europea.Deve inoltre costituire uno strumento utile per i giudici, i funzionari della giustizia, le autorità centrali, i funzionari dei ministeri della Giustizia e gli avvocati.Potrà essere organizzato sulla base di livelli e diritti di accesso diversi.

4. Il portale della giustizia elettronica potrebbe fungere da punto unico di accesso al diritto nazionale ed europeo, seguendo l'esempio dell'EJNCC, per agevolare le comunicazioni tra autorità giudiziarie, pubbliche autorità e parti interessate e garantire la consulenza e l'assistenza legale generale per problemi legali transfrontalieri.

In particolare, dovrebbe fornire informazioni aperte, gratuite, numerose e complete al pubblico.

Dovrebbe inoltre offrire dati precisi e utili attraverso i sistemi pensati per aiutare i cittadini ad affrontare i problemi legali, accompagnandoli in tutte le fasi della risoluzione.

5. Il portale deve inoltre essere uno strumento che reindirizzi i visitatori ai registri interconnessi a livello europeo e fornire un accesso diretto ai nuovi procedimenti europei (per esempio per le "controversie di modesta entità"), in particolare quelli automatizzati (per esempio la procedura automatizzata del "procedimento europeo di ingiunzione di pagamento") e i procedimenti europei interamente elettronici che potrebbero essere creati.

6. Il portale dovrà essere realizzato in più lingue e offrire informazioni nelle 23 lingue dell'UE, utilizzando, quando necessario, software di traduzione appositamente progettati.

In presenza di collegamenti alle pagine Web nazionali, dovrebbe consentire la traduzione e l'interpretazione, principalmente attraverso l'uso di sistemi di traduzione automatica (come EUROVOC e SYSTRAN), e prestare particolare attenzione alla necessità di disporre di strumenti per la traduzione giuridica (come SOLON e N-Lex).

Potrà contenere una banca dati di traduttori e interpreti giuridici a disposizione delle autorità giudiziarie, degli avvocati e del pubblico.

7. Il portale europeo deve garantire l'accesso ai moduli allegati ai regolamenti, consentendone la compilazione e la spedizione online, nonché la possibilità di richiedere direttamente una consulenza giuridica, di proporre istanze online (per esempio per il risarcimento delle vittime di reati) e di presentare richieste relative ai casellari giudiziali, ai catasti o ad altri registri.

Page 22: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 22/65 DV\752580IT.doc

IT

Dovrebbe inoltre consentire l'utilizzo online della risoluzione alternativa delle controversie (RAC) e l'accesso ai difensori civici nazionali, laddove esistenti.Potrà consentire pagamenti online, come quelli dei diritti di cancelleria.

8. Si può immaginare che il portale sia in grado di offrire, un giorno, una casella di posta elettronica europea a ciascun cittadino degli Stati membri, utilizzabile per i contatti da parte delle autorità giudiziarie e di altre autorità e persino per la notificazione dei documenti.

9. Dovrebbe consentire comunicazioni sicure, fornire tutti gli elementi necessari per la videoconferenza ed essere al centro del flusso di scambio di documenti tra le autorità giudiziarie, e tra queste ultime e le parti, utilizzando, ove necessario, strumenti di identità elettronica, sicurezza elettronica e timestamp e impiegando formati e protocolli di comunicazione standardizzati.

10. Strumenti quali CIRCA (il portale per favorire la collaborazione tra i partner delle istituzioni europee utilizzato, per esempio, per le comunicazioni chiuse all'interno dell'EJNCCM) possono essere sostituiti da questo centro di contatto diretto.

Nel portale, chiunque dovrebbe potere contattare i colleghi in merito a progetti o interventi attraverso l'autenticazione sicura e accedere al canale delle comunicazioni non cartacee tra le autorità giudiziarie attraverso una rete sicura.

11. La creazione di un portale di giustizia elettronica può aumentare la visibilità della giustizia elettronica a livello europeo e contribuire a rafforzare la fiducia e a migliorare l'accesso alla giustizia in Europa.

Può persino dare un volto all'UE nel settore della giustizia, facendo avvicinare i cittadini alla Comunità e ai suoi obiettivi.

Page 23: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 23/65 PE415.240v01-00

IT

COLLEGAMENTO IN RETE ELETTRONICO DEI CASELLARI GIUDIZIALI ED ESIGENZA DI GARANTIRE LA TUTELA DEI DATI

PERSONALI

PHILIPPE DELARBREDIRETTORE DEL CASELLARIO GIUDIZIALE NAZIONALE, NANTES

Page 24: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 24/65 DV\752580IT.doc

IT

L'INTERCONNESSIONE DEI CASELLARI GIUDIZIALI

NELL'UNIONE EUROPEA

Il 22 gennaio 2003, in occasione del 40° anniversario del trattato dell'Eliseo, il

presidente della Repubblica francese e il cancelliere della Repubblica federale di

Germania hanno pronunciato una dichiarazione comune in cui si impegnavano a creare

un casellario giudiziale europeo.

È a partire da questa volontà comune di Francia e Germania che ha preso corpo, nel

quadro di un processo di cooperazione penale rafforzata, il collegamento in rete dei

casellari giudiziali nello spazio dell'Unione europea.

L'obiettivo dei partner dell'interconnessione è consentire a ciascuno degli Stati membri

di accedere rapidamente e in modo affidabile alle sentenze di condanna pronunciate

dalle giurisdizioni di altri Stati membri nei confronti dei loro cittadini, per migliorare la

qualità della giustizia negli Stati (1).

Tale accesso rapido e affidabile deve essere garantito da una rete di scambi elettronici

sicuri tra gli Stati membri dell'Unione europea. Per garantire la protezione dei dati

personali, gli Stati membri dell'interconnessione dei casellari giudiziali si sono impegnati,

in particolare, a rispettare le disposizioni della convenzione del Consiglio d'Europa del

28 gennaio 1981 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di

dati di carattere personale (2).

Page 25: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 25/65 PE415.240v01-00

IT

Sono inoltre applicabili le disposizioni della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e

del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo

al trattamento dei dati personali.

Questo partenariato rafforzato funge da progetto pilota all'Unione europea per

sviluppare l'interconnessione nell'insieme degli Stati membri, nell'ambito della decisione

quadro che è stata oggetto di un accordo politico nel 2007 e le cui modalità tecniche

sono specificate dalla decisione ECRIS, in fase di adozione.

1) PRESENTAZIONE DELL'INTERCONNESSIONE DEI CASELLARI GIUDIZIALI

Al processo di cooperazione penale rafforzata tra la Francia e la Germania hanno

progressivamente aderito nuovi paesi.

È opportuno precisare i paesi interessati dall'interconnessione dei casellari giudiziali, il

quadro giuridico degli scambi e le modalità di funzionamento del gruppo

dell'interconnessione.

I paesi membri dell'interconnessione

Ai lavori avviati dalla Francia e dalla Germania per istituire una connessione

informatica tra i loro casellari giudiziali hanno aderito, nel 2004, la Spagna e il

Belgio.

A partire dal 31 marzo 2006, l'interconnessione tra questi 4 paesi è diventata

operativa.

Page 26: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 26/65 DV\752580IT.doc

IT

Al progetto si sono successivamente uniti la Repubblica ceca e il

Lussemburgo, che si sono connessi a una parte dei 4 paesi fondatori nel

gennaio 2008. La connessione integrale è in fase di completamento.

Per quanto concerne la Repubblica ceca, una serie di difficoltà tecniche non

ha ancora consentito una connessione integrale.

Nel 2007 e nel 2008, altri paesi hanno aderito all'interconnessione.

Nel 2007, infatti, la Slovenia, il Regno Unito, la Polonia, l'Italia, la Slovacchia

e il Portogallo hanno aderito al progetto.

Nel giugno 2008, la Bulgaria e i Paesi Bassi sono anch'essi entrati a far parte

dell'interconnessione.

Altri tre paesi (Romania, Svezia e Austria) hanno assunto lo status di paesi

osservatori, potendo in tal modo partecipare ai lavori delle sessioni plenarie

dell'interconnessione, nell'attesa di prendere la decisione ufficiale di aderire al

sistema.

Page 27: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 27/65 PE415.240v01-00

IT

È opportuno precisare che l'adesione all'interconnessione dei casellari

giudiziali non comporta l'immediata connessione agli altri paesi. Infatti,

occorrono dai 18 mesi ai due anni per effettuare gli adattamenti giuridici e

tecnici necessari a partecipare attivamente agli scambi elettronici con i

casellari giudiziali degli altri Stati membri.

Interconnexion des casiers judiciaires européens

LL’’interconnexion opinterconnexion opéérationnelle rationnelle Le 2 dLe 2 déécembre 2008cembre 2008

France Allemagne

Espagne Belgique

Luxembourg

31 mars 2006

Janvier 2008

Rep. Tchèque

Page 28: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 28/65 DV\752580IT.doc

IT

2

Interconnessione dei casellari giudiziali europei

Paesi membri dell’ICGIn via di connessione

Italia

Polonia

Portogallo

Regno Unito

Slovacchia

Slovenia

L’Italia, la Polonia e la Slovacchia sono assistiti tecnicamente dalla Francia

Paesi Bassi

Bulgaria

Page 29: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 29/65 PE415.240v01-00

IT

Il quadro giuridico degli scambi.

A. Gli scambi tra casellari giudiziali avvengono a diritto invariato, nel

quadro delle disposizioni della convenzione europea di assistenza

giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959.

In particolare:

l'articolo 13 della convenzione prevede che "la

Parte richiesta comunica, nella misura in cui la

propria autorità giudiziaria può ottenere lo stesso

in casi analoghi, gli estratti del casellario giudiziale

e tutte le indicazioni relative a quest'ultimo che le

Page 30: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 30/65 DV\752580IT.doc

IT

siano richieste dall'autorità giudiziaria di una Parte

Contraente per l'istruzione di una causa penale".

L'articolo 22 precisa che "ogni Parte Contraente

comunica alla Parte interessata, relativamente ai

suoi cittadini, le sentenze penali e le misure

adottate che abbiano costituito oggetto di una

iscrizione al casellario giudiziale".

Pertanto gli scambi nel quadro dell'interconnessione dei casellari

giudiziali riguardano le cause penali e le autorità giudiziarie.

B. Una decisione del Consiglio dell'Unione europea del 21 novembre

2005 ha completato il dispositivo, prevedendo la designazione, da

parte di ogni Stato membro, di un'autorità centrale e fissando i termini

per la realizzazione di tali scambi tra i paesi.

Pertanto, le risposte alle richieste di estratti del casellario da parte delle

autorità giudiziarie devono essere fornite entro un termine di 10 giorni,

mentre per i privati il termine è di 20 giorni.

C. Una decisione quadro del 12 e 13 giugno 2007 del Consiglio

dell'Unione europea, in corso di adozione, rafforzerà le modalità

giuridiche degli scambi al fine di:

→ precisare il contenuto delle informazioni (articolo 7),

Page 31: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 31/65 PE415.240v01-00

IT

→ accelerare gli scambi (articolo 8)

→ precisare le condizioni degli aggiornamenti e dei loro utilizzi

(articolo 7),

→ definire il quadro degli scambi elettronici tra gli Stati membri

(articolo 11).

Tale decisione quadro deve essere completata da una nuova decisione,

nota come ECRIS (Sistema europeo di informazione sui casellari

giudiziari), in fase di discussione, che definirà le modalità concrete e i

formati degli scambi.

Funzionamento dell'interconnessione dei casellari giudiziali

Per consentire scambi rapidi e completi, gli Stati membri dell'interconnessione

hanno scelto subito di realizzare tavole comuni dei reati e delle pene con

codificazione e traduzione automatica.

A tale scopo, ogni Stato membro partecipa a un gruppo di lavoro giuridico per

predisporre le tavole dei reati e delle pene, tenuto conto delle specificità delle

legislazioni nazionali, per integrarle in una tavola coerente e codificata. Tale

gruppo è attualmente presieduto dalla Francia.

Gli Stati partecipano, inoltre, a un gruppo di lavoro tecnico che intende

realizzare gli adattamenti informatici delle tabelle codificate necessari per gli

scambi informatici.

Page 32: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 32/65 DV\752580IT.doc

IT

La presidenza del gruppo è affidata alla Germania.

La tavola dei reati completata nel 2007, che comprende 45 categorie e 178

sottocategorie, è stata oggetto di un'implementazione informatica ed è

utilizzata dal gennaio 2008 negli scambi tra i 6 Stati connessi.

Essa consente la codificazione e la traduzione automatica dei dati relativi alle

sottocategorie dei reati.

Al termine del primo semestre 2008, la tavola delle pene e delle sanzioni è

stata adottata dall'insieme dei paesi dell'interconnessione dei casellari

giudiziali ed è attualmente in fase di implementazione.

È opportuno precisare che la decisione ECRIS in discussione prevede il

ricorso obbligatorio a tali tavole codificate per gli scambi tra gli Stati membri.

Pertanto, a medio termine, l'insieme degli scambi di informazioni tra i casellari

giudiziali avverrà nel quadro di tavole comuni dei reati e delle pene, che

consentiranno scambi elettronici rapidi, con traduzione automatica dei dati e

in un quadro di totale sicurezza.

Si rammenta che la Commissione europea ha messo a disposizione

finanziamenti importanti per consentire agli Stati di realizzare gli adattamenti

tecnologici indispensabili alla loro interconnessione e, in particolare, per

informatizzare i loro casellari giudiziali, come fase preliminare necessaria alla

realizzazione delle scambi elettronici.

Page 33: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 33/65 PE415.240v01-00

IT

Page 34: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 34/65 DV\752580IT.doc

IT

STATISTICHE 2007

Statistiche

dal 1° gennaio al 31 dicembre 2007

Emessi dalla Francia

verso la Germania, la Spagna e il Belgio

Ricevuti dalla Francia

dalla Germania, dalla Spagna e dal

Belgio

Certificati Richieste delle giurisdizioni francesi:

5.508

Risposte inviate alle giurisdizioni

straniere:

1.868

Avvisi di condanna Avvisi inviati:

3.621

Avvisi registrati nel CGN:

10.541

STATISTICHE 2008

Statistiche

dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008

Emessi dalla Francia

verso la Germania, la Spagna, il Belgio e

il Lussemburgo

Ricevuti dalla Francia

dalla Germania, dalla Spagna, dal Belgio

e dal Lussemburgo

Certificati Richieste delle giurisdizioni francesi:

4.342

Risposte inviate alle giurisdizioni

straniere:

3.877

Avvisi di condannaAvvisi inviati:

2.381

Avvisi registrati nel CGN:

9.599

Page 35: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 35/65 PE415.240v01-00

IT

Osservazioni: la realizzazione dell'interconnessione dei casellari giudiziali ha consentito di

rispondere in pochi giorni alle richieste di estratti dei casellari inviate da uno Stato membro a un

altro Stato membro in merito ai suoi cittadini.

L'analisi del volume degli scambi di estratti di condanne e di certificati, prima e dopo la

realizzazione dell'interconnessione, ha messo in luce che i paesi interconnessi scambiavano un

numero sensibilmente più elevato di informazioni nel quadro dell'interconnessione.

Tale evoluzione è particolarmente significativa per i paesi che hanno realizzato un sistema

informatico che consente l'invio automatico delle decisioni a partire dalla registrazione iniziale e

che hanno concesso alle loro autorità giudiziarie, in modo sistematico, la facoltà di sollecitare un

certificato a partire dalla nazionalità della persona coinvolta in una causa penale.

2) TUTELA DEI DATI PERSONALI NEL QUADRO DEGLI SCAMBI ELETTRONICI

DELL'INTERCONNESSIONE DEI CASELLARI GIUDIZIALI

La garanzia della tutela dei dati personali nel quadro dell'interconnessione presuppone

l'applicazione di norme giuridiche precise da parte di ciascuno degli Stati membri.

Tale garanzia comporta, inoltre, che le modalità tecniche di scambio debbano assicurare la

riservatezza degli scambi e la sicurezza delle comunicazioni elettroniche.

Garanzie legate alle condizioni giuridiche degli scambi

A. Nel quadro del progetto pilota

Attualmente l'interconnessione, nel quadro del progetto pilota, si basa su scambi a

diritto invariato, in applicazione delle disposizioni della convenzione europea di

assistenza giudiziaria del 20 aprile 1959 e della decisione quadro del Consiglio

dell'Unione europea del 21 novembre 2005 relativa allo scambio di informazioni

estratte dal casellario giudiziale.

Page 36: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 36/65 DV\752580IT.doc

IT

Il documento di riferimento del progetto pilota adottato dagli Stati partner ha

fissato subito un quadro vincolante, per garantire la tutela dei dati.

Oltre al riferimento esplicito ai principi definiti dalla convezione del Consiglio

d'Europa del 28 gennaio 1981, gli Stati partner hanno stabilito le seguenti regole

principali:

→ ogni Stato rimane responsabile delle regole di funzionamento del

proprio casellario giudiziale e non è previsto alcun accesso diretto

online al contenuto degli altri casellari giudiziali;

→ gli scambi riguardano unicamente le condanne penali definitive

registrate nel casellario giudiziale dello Stato membro di condanna;

→ gli scambi devono essere integrati da aggiornamenti delle condanne;

→ i dati a carattere personale trasmessi nel quadro del progetto possono

essere utilizzati unicamente per lo scopo per cui sono stati

comunicati. Pertanto le informazioni contenute in un estratto non

possono essere utilizzate per una registrazione;

→ gli Stati devono provvedere alla loro regolamentazione interna e alle

modalità di protezione dei dati personali;

→ l'adesione di un nuovo Stato è subordinata all'accordo unanime degli

altri Stati, che verificano il soddisfacimento delle condizioni tecniche,

giuridiche e di tutela dei dati personali.

In questo modo, gli Stati partner del progetto pilota hanno voluto

garantire una tutela effettiva dei dati personali nel quadro dei loro

scambi.

B. Nel quadro del progetto dell'Unione europea

Page 37: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 37/65 PE415.240v01-00

IT

Il progetto di decisione quadro del giugno 2007 relativo all'organizzazione e al

contenuto delle informazioni estratte dai casellari giudiziali e il progetto ECRIS,

che è stato oggetto di un accordo politico in seno al Consiglio Giustizia e affari

interni del 24 ottobre 2008, hanno precisato e rafforzato le condizioni per la tutela

dei dati personali.

Il nuovo modello di scambio prevede in particolare che:

→ il ruolo dello Stato membro di condanna e quello dello Stato membro

di cittadinanza siano definiti con precisione;

→ gli aggiornamenti delle condanne sono effettuati senza indugio

(articolo 4 della decisione quadro del 2007);

→ le ritrasmissioni delle informazioni da uno Stato membro all'altro

devono contenere gli aggiornamenti ricevuti in merito alla condanna

(articolo 5 della decisione quadro del 2007);

→ i dati personali possono essere utilizzati esclusivamente ai fini del

procedimento per cui sono stati richiesti (articolo 9 della decisione

quadro del 2007);

→ lo Stato membro di condanna può limitare l'utilizzo delle

informazioni trasmesse allo Stato membro di cittadinanza stabilendo

che talune informazioni non possano essere ricomunicate per finalità

diverse da un procedimento penale (articolo 7 della decisione quadro

del 2007).

Pertanto l'insieme delle regole contenute nel progetto di decisione

quadro del 2007 e nel progetto ECRIS rafforza l'efficacia e la sicurezza

degli scambi tra casellari giudiziali.

Page 38: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 38/65 DV\752580IT.doc

IT

Garanzie legate al dispositivo tecnico

Il dispositivo dell'interconnessione dei casellari giudiziali nell'Unione europea consente a

ogni casellario giudiziale interconnesso di conservare totale autonomia organizzativa ,

partecipando allo stesso tempo a un sistema di scambio di informazioni rapido e sicuro

con gli altri casellari giudiziali grazie alla rete TESTA (Trans European Services for

Telematics between Administrations).

Sin dall'inizio, i paesi pionieri nell'ambito dell'interconnessione hanno elaborato tecniche

e protocolli di scambio che garantiscono la messa in sicurezza delle comunicazioni

elettroniche.

Realizzazione tecnica

Scambi criptati

Ogni paese possiede un certificato di criptatura. L'utilizzo di tale certificato nel quadro

del protocollo di scambio http (HyperText Transfer Protocol) garantisce la riservatezza e

l'integrità dei dati inviati e ricevuti dai server dei paesi partner.

Gli scambi tra i paesi interconnessi si basano, da un punto di vista tecnico, sulla rete s-

TESTA (TransEuropean Services for Telematics between Administrations), la rete di

comunicazione sicura esistente tra le istituzioni europee e una parte delle amministrazioni

degli Stati membri.

Scambi filtrati

Ogni paese dispone dell'elenco degli indirizzi IP (Internet Protocol) dei server degli altri

partner. Se l'emittente non appartiene a tale elenco, non è possibile effettuare alcuno

scambio.

Realizzazione funzionale

Page 39: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 39/65 PE415.240v01-00

IT

Ricevuta di ritorno asincrona

I paesi interconnessi hanno adottato, per lo scambio di notificazioni, una ricevuta

di ritorno "asincrona". Il paese emittente che riceve la ricevuta di ritorno verifica

che riguardi effettivamente l'invio delle notificazioni.

Il progetto di decisione ECRIS riprende nella sostanza il dispositivo di sicurezza

adottato dagli Stati partner del progetto pilota.

Conferma la scelta di un'architettura decentrata del sistema di scambi e l'autonomia

organizzativa di ogni casellario giudiziale degli Stati membri.

Prevede un ruolo specifico per la Commissione europea, la quale fornisce un sostegno

generale e servizi di controllo, al fine di assicurare il buon funzionamento dell'ECRIS.

Infine, il progetto ECRIS definisce chiaramente il quadro di scambi, con il ricorso

obbligatorio a tavole codificate dei reati e delle sanzioni, per agevolare la trasmissione

di informazioni.

CONCLUSIONI

L'interconnessione dei casellari giudiziali riunisce finora 6 paesi interconnessi e altri 8 paesi in

via di connessione.

L'adozione della decisione quadro del 12 e 13 giugno 2007 e della decisione ECRIS consentirà

prossimamente di estendere l'interconnessione all'insieme dei paesi dell'Unione europea.

Il dispositivo di interconnessione, attualmente limitato ai soli scambi tra autorità giudiziarie,

potrà allora essere esteso all'insieme delle richieste di estratti avanzate a fini amministrativi

oppure per le esigenze dei privati.

Page 40: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 40/65 DV\752580IT.doc

IT

Page 41: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 41/65 PE415.240v01-00

IT

NECESSITÀ DI COLLEGAMENTO IN RETE ELETTRONICO DEI REGISTRI DELLE INSOLVENZE, DELLE IMPRESE, DEL CATASTO

E DI ALTRI REGISTRI?

MARC VAN OPIJNENCONSULENTE SENIOR DI INFORMATICA GIURIDICA,

DIPARTIMENTO DELLE APPLICAZIONI INTERNET DEL CONSIGLIO OLANDESE PER IL SETTORE GIUDIZIARIO, UTRECHT

Page 42: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 42/65 DV\752580IT.doc

IT

NECESSITÀ DI COLLEGAMENTO IN RETE ELETTRONICO DEI REGISTRI DELLE INSOLVENZE,

DELLE IMPRESE, DEL CATASTO E DI ALTRI REGISTRI?

INTRODUZIONELe informazioni sulla posizione giuridica e finanziaria dei debitori o delle parti contraenti sono essenziali per un corretto funzionamento dell'economia e dell'ordinamento giuridico. La diffusione di Internet ha notevolmente aumentato le possibilità di ottenere tali informazioni a basso costo e a velocità elevata. A livello nazionale, un numero crescente di registri contenenti informazioni catastali, sulle imprese e sulle insolvenze soddisfa la domanda di tali informazioni.Con lo sviluppo del mercato interno e un numero crescente di transazioni transfrontaliere, cresce anche la necessità di un accesso transfrontaliero a tali registri. I registri nazionali, tuttavia, sono spesso di difficile consultazione dall'estero, per motivi linguistici, tecnici, giuridici o culturali.

Il presente documento analizza la necessità di una consultazione transfrontaliere dei registri catastali, dei fallimenti, delle imprese e di altri registri, ma soprattutto analizza le iniziative già adottate per mettere in rete tali registri nazionali.

La sezione 2 si sofferma su alcuni degli sviluppi a livello comunitario che riguardano l'accesso transfrontaliero ai registri. La sezione 3 analizza i registri delle imprese, con particolare riguardo al registro europeo delle imprese (REI). I registri catastali sono analizzati nella sezione 4, con un'attenzione particolare al servizio europeo di informazione territoriale (EULIS).La sezione 5 affronta la questione del collegamento in rete dei registri delle insolvenze. A differenza dei registri catastali e delle imprese, non esiste attualmente alcuna rete in funzione, benché di recente alcuni Stati membri abbiano sviluppato un prototipo. Questa sezione non soltanto analizza aspetti di natura giuridica, organizzativa e tecnica che si affrontano quando si migliora l'accessibilità transfrontaliera delle informazioni sulle insolvenze, ma fornisce anche una descrizione del lavoro da svolgere a livello nazionale. La sezione 6 si sofferma su alcuni altri registri che potrebbe essere necessario collegare in rete, come i registri dei testamenti e i registri degli interpreti e dei traduttori.La sezione 7 analizza le varie opzioni per il collegamento in rete dei registri, mentre la sezione 8 propone alcune riflessione sul lavoro futuro.

NECESSITÀ DI COLLEGARE IN RETE I REGISTRINel marzo 2008, la Commissione europea ha pubblicato il Libro verde "L'esecuzione effettiva delle decisioni giudiziarie nell'Unione europea: la trasparenza del patrimonio del debitore"1. Sin dall'inizio, tale documento chiarisce il motivo per cui occorre favorire la trasparenza: "I problemi interenti al recupero transfrontaliero dei crediti possono costituire un ostacolo per la libera circolazione delle ordinanze di pagamento nell'Unione europea e possono impedire l'adeguato funzionamento del mercato interno. I pagamenti tardivi o l'assenza di pagamenti pregiudicano gli interessi delle imprese e dei consumatori. Particolarmente grave è la situazione in cui il creditore e le autorità responsabili dell'esecuzione non dispongono di alcuna informazione circa il luogo in cui il debitore si trova e sulla consistenza del suo patrimonio"2.

1 COM(2008) 128 def.2 Ibid. pag. 3.

Page 43: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 43/65 PE415.240v01-00

IT

Il Libro verde prospetta quattro diverse tipologie di possibili soluzioni1, di cui la seconda, "Aumento dei dati riportati nei registri e miglioramento dell'accesso", assume qui particolare rilevanza. L'accesso ai registri riveste la massima importanza non soltanto in caso di recupero dei crediti, ma anche quando si stipula un contratto o si effettuano ricerche su una proposta di affari, in quanto occorre essere bene informati circa la posizione giuridica o finanziaria della controparte e in merito al suo patrimonio.

Nel giugno 2007 il Consiglio GAI ha deciso2 che si dovrebbero continuare i lavori per sviluppare, a livello europeo, l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nel settore della giustizia. È stato inoltre affermato che il sistema dovrà essere decentrato e che "le priorità dei lavori futuri dovrebbero essere le seguenti: 1) istituzione di un'interfaccia europea (portale "Giustizia elettronica");2) creazione delle condizioni per il collegamento in rete dei registri seguenti:

a) casellari giudizialib) registri d'insolvenzac) registri delle imprese ed) catasti;

3) avvio dei preparativi per l'utilizzo delle TI per il procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, nel pieno rispetto del regolamento (CE) n. 1896/2006;

4) miglioramento dell'utilizzo della tecnologia della videoconferenza per comunicare nel quadro dei procedimenti transfrontalieri (...)".

Benché nel settore del diritto civile sia stata attribuita la priorità soltanto ai registri delle insolvenze, delle imprese e dei catasti, altri registri non sono stati esclusi espressamente. Nel maggio 2008, la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione "Verso una strategia europea in materia di giustizia elettronica"3. Benché in questo documento la Commissione si chieda se il collegamento in rete dei summenzionati registri rientri nell'ambito di applicazione della giustizia elettronica (in quanto alcuni progetti non riguardano il settore giuridico quanto, piuttosto, l'e-Government. Pertanto alcune attività che talvolta coinvolgono le istituzioni giudiziarie hanno un carattere amministrativo (come nel caso dei catasti o il registro europeo delle imprese)) 4 – la necessità di collegare in rete tali registri non viene messa in dubbio.

Nel documento di lavoro sulla giustizia elettronica5 della commissione giuridica del Parlamento europeo i registri elettronici sono menzionati in un settore "dove l'e-Justice potrebbe apportare un contributo prezioso a livello europeo".

Come si può concludere dai documenti summenzionati, la generale necessità di collegare in rete i vari registri civili è riconosciuta dal Consiglio, dalla Commissione e dal Parlamento europeo. Nelle sezioni seguenti si analizzeranno separatamente i registri più importanti, sia in termini di necessità di collegamento in rete, sia per quanto attiene ai risultati già ottenuti.

1 Ibid. pag. 5.2 10509/07 JURINFO 23 JAI 301 JUSTCIV 163 COPEN 893 COM(2008) 329 def.4 Ibid., pag.4.5 http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2004_2009/documents/dt/725/725374/725374it.pdf

Page 44: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 44/65 DV\752580IT.doc

IT

REGISTRI DELLE IMPRESEAi sensi della prima direttiva del Consiglio sul diritto delle società del 19681, gli Stati membri hanno l'obbligo di mantenere un registro delle imprese. Ai sensi dell'undicesima direttiva del Consiglio sul diritto delle società del 19892 è fatto obbligo di pubblicità dei dati delle succursali in uno Stato che sono disciplinate dalla legge di un altro Stato. Benché tali direttive intendano favorire la trasparenza dei dati relativi alle imprese, non prevedono l'armonizzazione dei registri.

Per migliorare l'accessibilità transfrontaliera dei registri delle imprese, è stato creato il registro europeo delle imprese (REI)3, vale a dire una rete attualmente composta da 21 organizzazioni nazionali. Il REI è stato costituito sotto forma di gruppo europeo di interesse economico (GEIE). Lo scopo del REI è fornire un accesso transfrontaliero alle informazioni relative alle imprese e ai loro dirigenti. Attraverso la rete REI è possibile recuperare informazioni sui dirigenti delle imprese dai registri dei membri del gruppo, con un'interfaccia multilingue e report in formato standard.Il REI è accessibile tramite Internet, nell'ambito dei servizi online forniti dai diversi registri delle imprese, attraverso un'interfaccia comune nella lingua selezionata dall'utente.Il REI consente di accedere ai seguenti dati:

un profilo standard europeo dell'impresa (profilo standard REI); i profili nazionali delle imprese (informazioni più complete, che integrano il profilo

standard, tra cui lo statuto, la descrizione delle attività, le succursali); l'elenco dei dirigenti, il bilancio, i profili individuali.

Come mimino, gli Stati membri del REI mettono a disposizione i loro dati; inoltre possono anche agire in qualità di distributori dei dati degli altri Stati membri. La tabella 1 mostra un elenco degli Stati membri del REI.

1 Prima direttiva 68/151/CEE del Consiglio, del 9 marzo 1968, intesa a coordinare, per renderle equivalenti, le garanzie che sono richieste, negli Stati membri, alle società di cui all'articolo 58secondo paragrafo, del trattato, per tutelare gli interessi dei soci e dei terzi per quanto riguarda la costituzione della società per azioni, nonché la salvaguardia e le modificazioni del capitale sociale della stessa,GU L 65 del 14.3.1968, pag.8.2 Undicesima direttiva 89/666/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, relativa alla pubblicità delle succursali create in uno Stato membro da taluni tipi di società soggette al diritto di un altro StatoGU L 395 del 30.12.1989, pag. 36.3 www.ebr.org

Page 45: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 45/65 PE415.240v01-00

IT

- Stati membri dell'UE che non aderiscono al REI

- Stati membri dell'UE che aderiscono al REI

- Stati extra UE che aderiscono al REI

- Bulgaria - Austria* - Jersey- Cipro - Belgio* - Norvegia*

- Repubblica ceca - Danimarca* - Serbia- Ungheria - Estonia* - Ucraina

- Lituania - Finlandia* -- Malta - Francia* -- Polonia - Germania* -- Romania - Grecia (Atene)* -- Slovacchia - Irlanda -- - Italia* -- - Lettonia* -- - Paesi Bassi -- - Repubblica di

Macedonia*-

- - Slovenia -- - Spagna* -- - Svezia* -- - Regno Unito -- - Portogallo** -- - Lussemburgo** -- - -- * Anche distributore- ** Richiesta l'adesione

Tabella 1. Stati membri dell'UE e del REI

In merito all'architettura tecnica, è importante sottolineare che il REI ha realizzato un modello decentrato. Non è stata creata una banca dati centrale, ma i dati di un determinato registro sono trasmessi al distributore (per esempio un altro registro) nel momento in cui questi li richiede. Attraverso un glossario multilingue, l'interfaccia di ricerca si adatta alla lingua dell'utente. In questo modo un utente svedese può consultare un registro italiano in lingua svedese (tabella 2).

Page 46: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 46/65 DV\752580IT.doc

IT

Tabella 2. REI: consultazione del registro delle imprese italiano in lingua svedese.

Il funzionamento del mercato interno viene pertanto migliorato: i dati che riguardano, per esempio, il personale, i poteri di rappresentanza e la possibile insolvenza sono importanti per un corretto funzionamento dell'attività commerciale internazionale. A parte l'importanza del REI all'interno del gruppo degli Stati membri del registro europeo delle imprese, non si deve sottovalutare il ruolo del REI nell'ambito delle relazioni con i paesi non europei: la disponibilità di un'interfaccia francese semplifica, per esempio, le ricerche effettuate da un imprenditore della Costa d'Avorio in merito a una società svedese.

A parte la mera interconnessione dei registri delle imprese realizzata fino a questo momento, il REI conduce anche progetti per migliorare l'interscambio e la qualità delle informazioni sulle imprese, come BRITE (Business Register Interoperability Throughout Europe), che intende garantire lo scambio di dati tra i registri partecipanti, e brXML, che vuole creare una struttura standard basata su XML per lo scambio di dati tra registri.

CATASTIVisto che un numero sempre più elevato di cittadini sceglie di trasferirsi in un altro Stato membro o di acquistare una seconda casa all'estero, l'accessibilità internazionale delle informazioni contenute nei catasti è essenziale per il corretto funzionamento dei mercati immobiliari e del credito ipotecario.

Page 47: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 47/65 PE415.240v01-00

IT

Il Libro bianco sull'integrazione dei mercati UE del credito ipotecario1 e in particolare l'allegato III del documento di lavoro dei servizi della Commissione di accompagnamento del Libro bianco2 sottolineano la necessità di un accesso transfrontaliero e forniscono un breve quadro generale delle possibilità esistenti: Prima di accettare un immobile come garanzia di un mutuo, il mutuante deve poter accedere al catasto nazionale per verificare se esistono altri gravami, che concedono diritti a terzi. I catasti nazionali e la loro accessibilità divergono sotto vari aspetti. In primo luogo, non tutti gli Stati membri dispongono di catasti centralizzati. Per esempio, il Belgio, la Danimarca, la Germania, la Spagna, la Francia, l'Italia e il Portogallo, non hanno un catasto centralizzato. Inoltre, non tutti gli Stati membri dispongono di registri elettronici e, pertanto, non tutti i catasti sono accessibili online. In Francia, per esempio, non esiste un catasto elettronico, mentre i catasti di Germania e Grecia sono parzialmente elettronici, in base al soggetto che se ne occupa. I catasti (parzialmente) elettronici di Danimarca, Grecia e Spagna, per esempio, non sono accessibili online. In merito all'accesso transfrontaliero ai catasti nazionali, nella maggior parte degli Stati membri i mutuanti stranieri beneficiano degli stessi diritti dei mutuanti nazionali. In alcuni Stati membri, tuttavia, l'accesso transfrontaliero è impossibile, o è limitato rispetto ai mutuanti nazionali che accedono al catasto, per vari motivi. In Ungheria, invece, il catasto online non è accessibile dall'estero. In Lettonia, è legalmente possibile per i mutuanti stranieri accedere al catasto online, ma nella pratica l'accesso risulta limitato, perché i mutuanti stranieri necessitano di un'autorizzazione specifica da parte dell'ufficio del catasto nazionale per superare il firewall. In alcuni Stati membri, come l'Austria, il Portogallo, i Paesi Bassi e il Regno Unito, è già possibile per i mutuanti stranieri accedere al catasto online su base transfrontaliera"3.

Il servizio europeo di informazione territoriale (EULIS), inaugurato ufficialmente nel 2006 e sponsorizzato dal programma della Commissione eContent e eTEN, è stato creato per soddisfare l'esigenza sempre più diffusa di un accesso transfrontaliero ai catasti.I partecipanti al servizio EULIS sono le istituzioni nazionali responsabili del mantenimento e della trasmissione delle informazioni tratte dai catasti nazionali, in cui sono registrati i dati sugli immobili, i relativi diritti, gli atti e i gravami. Il servizio EULIS sta costituendo un gruppo europeo di interesse economico (GEIE). La tabella 3 mostra gli Stati membri del servizio EULIS, con un raffronto con l'UE.

1 COM(2007) 807 def.2 SEC(2007) 1683 allegato III3 SEC(2007) 1683 allegato III, pag. 125 (in inglese).

Page 48: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 48/65 DV\752580IT.doc

IT

- Stati membri dell'UE che non aderiscono all'EULIS

- Stati membri dell'UE che aderiscono all'EULIS

- Stati extra UE che aderiscono all'EULIS

- Belgio - Austria - Islanda- Lussemburgo - Inghilterra, Galles,

Scozia- Norvegia

- Francia - Finlandia -- Spagna - Irlanda -- Portogallo - Lituania -- Italia - Paesi Bassi -- Malta - Svezia -- Cipro - -- Romania - -- Bulgaria - -- Ungheria - -- Slovenia - -- Polonia - -- Slovacchia - -- Repubblica ceca - -- Germania - -- Danimarca - -- Estonia - -- Lettonia - -- Grecia - -

Tabella 3. Stati membri dell'UE e dell'EULIS

Il funzionamento del servizio EULIS è illustrato di seguito.

PortaleEULIS

Fornitorenazionale

trans-frontaliero

Distributorenazionale

locale

12 4

3 5Utente

Page 49: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 49/65 PE415.240v01-00

IT

Figura 4. Funzionamento di base del servizio EULIS.

Nella fase 1, l'utente (di uno Stato membro dell'EULIS) si collega al sistema del suo distributore nazionale di informazioni catastali. All'interno di tale sistema compare l'opzione EULIS. Il distributore nazionale si collega al portale EULIS. All'interno di tale portale, l'utente può selezionare lo Stato membro dell'EULIS da cui vuole ottenere informazioni (si può trattare di informazioni generali su quel paese specifico, oppure di un accesso al catasto del paese selezionato). In quest'ultimo caso (fase 4), l'utente chiede al portale di stabilire una connessione con il registro dello Stato richiesto. Ora l'utente può selezionare qualunque tipo di informazione catastale desideri. I risultati sono visualizzati online.

La figura 5 mostra un esempio tratto dal catasto olandese ("Kadaster-on-line"), come appare sul portale EULIS.

Figura 5. Estratto dal catasto olandese visualizzato sul portale EULIS.

Il servizio EULIS contiene, inoltre, un glossario multilingue di termini comuni. Tale funzionalità traduce i termini più diffusi utilizzati da tutti gli Stati membri dell'EULIS e spiega le differenze di significato o di implicazioni giuridiche. Lo strumento di traduzione si basa su un elenco di nozioni comuni, ciascuna delle quali è accompagnata da una definizione in inglese. I termini EULIS fungono da collegamento tra i termini di una giurisdizione e i termini equivalenti di qualunque altra giurisdizione.

Page 50: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 50/65 DV\752580IT.doc

IT

Nel Libro bianco sull'integrazione dei mercati UE del credito ipotecario è stata annunciata una raccomandazione della Commissione, che intende incoraggiare gli Stati membri ad aderire al servizio EULIS1.

REGISTRI DELLE INSOLVENZE

INTRODUZIONE

Ai fini del corretto funzionamento dell'economia, le informazioni sulla situazione finanziaria dei contraenti (comprese le insolvenze) devono essere disponibili, preferibilmente a titolo gratuito, e accessibili nella massima misura possibile. Benché queste informazioni sono da tempo raccolte e messe a disposizione dalle agenzie per la valutazione dei crediti e dalle agenzie che verificano la solvibilità, si va diffondendo la convinzione che tali informazioni debbano essere disponibili più liberamente. Con la crescita degli scambi commerciali internazionali, aumenta anche la necessità, per gli utenti all'estero, di accedere alle informazioni sulle insolvenze.

A prescindere dal fatto che l'insolvenza delle società venga regolarmente iscritta nel registro delle imprese, i registri delle insolvenze hanno un valore aggiunto: contengono infatti informazioni più dettagliate, per esempio sullo stato della procedura, l'elenco dei dividendi di liquidazione, il curatore e il giudice delegato. Inoltre, contengono informazioni sulle insolvenze di entità giuridiche che non compaiono nel registro delle imprese, come le persone fisiche.

A livello europeo non esistono strumenti giuridici che disciplinano i registri delle insolvenze. Pertanto, tali registri variano da paese a paese:

le procedure di insolvenza differiscono grandemente2, con conseguenti ripercussioni sui registri;

alcuni registri delle insolvenze sono tenuti da organismi pubblici, altri da organizzazioni private, mentre alcuni paesi non dispongono affatto di un registro delle insolvenze;

alcuni registri sono accessibili gratuitamente, altri a pagamento; in ragione delle diverse norme in materia di tutela dei dati, sussistono differenze

nell'ambito delle opzioni di ricerca e della divulgazione dei dati personali.

Per illustrare le problematiche giuridiche, tecniche e organizzative che si incontrano quando si collegano in rete i registri in generale, e i registri delle insolvenze in particolare, cfr. la sottosezione 5.3, dove vengono presi in esame i problemi legati al modello recentemente sviluppato da alcuni Stati membri.

INTERMEZZO: IL REGISTRO CENTRALE DELLE INSOLVENZE NEI PAESI BASSI

Prima di poter collegare in rete i registri nazionali su scala europea, occorre in via preliminare che tali registri nazionali siano disponibili.

1 Ibid. pag. 8.2 Per un quadro generale cfr.: allegati A e B del regolamento (CE) n. 1346/2000 del Consiglio, del 29 maggio 2000, relativo alle procedure di insolvenza.

Page 51: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 51/65 PE415.240v01-00

IT

Benché la situazione organizzativa, giuridica e tecnica differisca da paese a paese, può essere utile analizzare gli sforzi da compiere per creare un registro nazionale in grado di soddisfare i requisiti di un collegamento in rete a livello europeo. Verrà preso in esame lo sviluppo del registro nazionale delle insolvenze nei Paesi Bassi, non solo perché esemplifica i problemi riscontrati quando si creano soluzioni di tecnologia Web che incorporano applicazioni preesistenti, ma anche perché la soluzione olandese è alquanto avanzata da un punto di vista tecnologico, in quanto dispone, per esempio, di funzionalità incorporate per l'accesso in più lingue.

Fino a non molto tempo fa, nei Paesi Bassi, recuperare informazioni sulle insolvenze dai registri dei tribunali era un compito difficile e dispendioso in termini di tempo.Si poteva scegliere di leggere le notifiche di insolvenza pubblicate ogni giorno sulla Gazzetta ufficiale, oppure ci si poteva recare presso il registro delle imprese della Camera di commercio per avere informazioni sullo stato di un'azienda, oppure consultare il sito Web del Legal Aid Council per avere informazioni su una persona fisica sottoposta a procedura di ristrutturazione del debito. Tuttavia, per ottenere informazioni dalla corte distrettuale (che deteneva ufficialmente il registro delle insolvenze), occorreva telefonare o recarvisi personalmente e spesso trascorreva diverso tempo prima di ottenere una risposta. Inoltre, quando si cercava una società di cui non si conosceva la sede legale, o una persona senza residenza o domicilio, si dovevano contattare tutte e diciannove corti distrettuali, ciascuna con il proprio registro. Inoltre, anche se il processo di registrazione presso le corti era effettuato correttamente, la possibilità di effettuare ricerche su tali dati lasciava molto a desiderare.

Il modo in cui le notifiche di insolvenza erano pubblicate e distribuite era anch'esso piuttosto arcaico (figura 6).

Figura 6. Processo di notifica di insolvenza esistente in passato nei Paesi Bassi: nessuna armonizzazione tra le corti e notevole lavoro manuale.

Page 52: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 52/65 DV\752580IT.doc

IT

Nei limiti della legge e del sistema di banche dati (di cui ogni corte aveva una propria versione), ogni corte adottava la propria politica di pubblicazione dei fatti pertinenti, di formulazione delle notifiche, oltre che il proprio metodo di distribuzione. Dopo aver terminato il processo di redazione, il sistema informatico generava un documento Word contenente un elenco delle notifiche di insolvenza di quel giorno specifico. Alcune corti inviavano via fax o posta elettronica l'intero elenco ai destinatari indicati dalla legge, altre utilizzavano (letteralmente) forbici e colla per comporre elenchi personalizzati per i destinatari indicati dalla legge, o per altri destinatari, e altre ancora chiedevano a un'agenzia di pubblicità di svolgere tale compito. Per organizzazioni come i servizi postali, responsabili della distribuzione via posta, ciò significava un onere amministrativo notevole.

La Gazzetta ufficiale, su cui devono essere pubblicate le notifiche di insolvenza per assumere effetto costitutivo, riceveva formati diversi pressoché da ogni corte e naturalmente emetteva fatture piuttosto onerose per tutte le modifiche necessarie a ottenere un layout uniforme. Dopo la creazione del portale Internet per il settore giudiziario, nel 1999, un numero crescente di corti ha iniziato a pubblicare il suo elenco quotidiano anche sul Web. Benché si sia trattato di un passo in avanti importante, la semplice pubblicazione di tali diversi elenchi non somigliava affatto a un registro trasparente, dove fosse agevole effettuare ricerche.

Pertanto, quando il "progetto sul registro delle insolvenze" ha preso avvio nel 2002, gli obiettivi da raggiungere erano:

1. l'armonizzazione delle tipologie e delle formulazioni delle notifiche di insolvenza;2. la conversione dei diciannove registri distrettuali delle insolvenze in un unico registro;3. la messa a disposizione del registro su Internet;4. la distribuzione elettronica delle notifiche ai destinatari indicati dalla legge;5. l'offerta agli utenti professionali della possibilità di ricevere le notifiche in formato

elettronico. Il requisito preliminare essenziale per le modifiche di carattere informatico era l'armonizzazione delle procedure di insolvenza e delle formulazioni utilizzate per le notifiche. Ciò è stato fatto da esperti in materia di insolvenza provenienti dal settore giudiziario, con un elenco di 103 tipi diversi di notifiche e una formulazione dei testi molto sintetica. Mentre tali processi e notifiche unificati venivano attuati nelle diverse corti, si procedeva anche all'adozione di procedure per estrarre le notifiche dai sistemi preesistenti nelle corti stesse. Questi file sono inviati a un dipartimento centrale, che li archivia in una banca dati, in modo tale che sia possibile identificare sia le notifiche che i casi (trattandosi di concetti giuridici diversi).

Ogni giorno, tale banca dati genera due tipi di XML1. Da un lato viene pubblicato quotidianamente un elenco di tutte le notifiche di quel giorno, da inviare alla Gazzetta ufficiale. Fornendo alla Gazzetta ufficiale un documento ben strutturato, si è potuta ottenere una notevole riduzione dei costi. Dall'altro vengono generati "file XML dei casi", ciascuno dei quali contiene i dati di ogni caso di insolvenza di cui è stata effettuata la notifica. Questi ultimi file sono inviati, attraverso un message broker, al registro pubblico delle insolvenze disponibile su Internet.

1 XML = eXtensible Markup Language, un formato di file leggibile ampiamente utilizzato per lo scambio di informazioni su Internet.

Page 53: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 53/65 PE415.240v01-00

IT

Grazie a regole intelligenti, il message broker ordina e converte i file XML dei casi in base alle esigenze dei destinatari stabiliti dalla legge e distribuisce le notifiche nel rispetto delle regole di distribuzione predefinite. A titolo di esempio:

1. mentre l'intera cronologia del singolo caso deve essere pubblicata su Internet, solo le notifiche più recenti devono essere inviate ai destinatari, pertanto le notifiche precedenti sono cancellate dal messaggio XML.

2. Ai servizi postali occorrono soltanto le notifiche pertinenti ai fini del compito che devono assolvere, pertanto ricevono i messaggi riguardanti l'avvio della procedura di insolvenza o quelli relativi alla liquidazione, ma non quelli riguardanti le riunioni di verifica o il deposito degli elenchi dei dividendi di liquidazione.

3. Il Legal Aid Council, responsabile dell'attuazione della legge sulla ristrutturazione del debito delle persone fisiche (Wet Schuldsanering Natuurlijke personen) riceve soltanto le notifiche relative alla ristrutturazione del debito, non quelle che riguardano i fallimenti o le moratorie di pagamento.

4. Inoltre, il contenuto della notifica può variare in base ai diversi destinatari: mentre l'indirizzo di una persona che risiede in un centro di assistenza per donne maltrattate non deve essere, naturalmente, reso pubblico su Internet, deve però essere utilizzato dai servizi postali per procedere alla notifica via posta.

Fornendo a questi destinatari dati uniformi da un punto di vista tecnico e semantico, si consente loro di ridurre drasticamente i costi.

Figura 7. Processo di notifica delle insolvenze attualmente adottato nei Paesi Bassi: armonizzato e quasi del tutto automatizzato.

Nel registro pubblico delle insolvenze è possibile effettuare ricerche per data, in combinazione con la corte coinvolta o il tipo di insolvenza, il numero del caso o della notifica, la persona o il nome della società. In ragione di esigenze di tutela della privacy delle persone fisiche, è stato concordato con il garante per la protezione dei dati che le ricerche possono essere effettuate

Page 54: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 54/65 DV\752580IT.doc

IT

soltanto con doppia chiave, per esempio unendo il nome e la data di nascita, oppure il nome e il codice postale. Le aziende e le persone giuridiche possono essere cercate per nome, indirizzo o numero di iscrizione nel registro delle imprese.

La pagina di dettaglio del registro mostra tutte le informazioni sul caso: nome e indirizzo, nome, indirizzo e dettagli di contatto del curatore o dell'amministratore fiduciario, nome del giudice delegato, numero di identificazione e tutti i dettagli relativi all'ultima notifica e alle notifiche precedenti. Benché il registro delle insolvenze abbia rappresentato un notevole miglioramento, molti utenti professionali, come le banche, le agenzie di rating e le ditte di vendita per corrispondenza, volevano poter accedere elettronicamente ai dati. Pertanto, conformemente alla direttiva sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico1, si è deciso di predisporre un servizio Web, attraverso il quale questi utenti possono accedere all'archivio XML del sito Web direttamente e gratuitamente. Gli utenti del servizio Web possono, attraverso le loro stesse applicazioni, interrogare il registro allo stesso modo in cui un normale utente può interrogare il sito Web. Tutte le risposte sono fornite in formato XML e sono facilmente integrabili. Inoltre, i clienti hanno la possibilità di creare una copia completa e sincronizzata del registro nella propria rete, a condizione che rispettino le norme in materia di protezione dei dati.

Benché l'interfaccia utente del registro sia unicamente in olandese, è stata creata una versione inglese del servizio Web per gli utenti stranieri. Grazie al rigoroso modello di dati, è stato possibile rendere bilingue lo schema XML sottostante. Di conseguenza, qualunque sviluppatore di software può creare una versione inglese del registro olandese delle insolvenze. Tuttavia, i problemi interpretativi di natura giuridica non sono altrettanto facilmente risolvibili. Dato che le procedure di insolvenza differiscono notevolmente da paese a paese, le traduzioni letterali in un'altra lingua potrebbero portare a errate interpretazioni giuridiche. Per ridurre al minimo tale rischio, è stata utilizzata la traduzione inglese della descrizione delle procedure di insolvenza olandesi presente sul sito Web della rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale2. Grazie a tale terminologia, gli utenti stranieri del servizio Web possono contestualizzare i più di cento tipi di notifiche e altri termini che compaiono nel registro.

UN PROTOTIPO EUROPEO

In seguito alla decisione del Consiglio del giugno 20073 la Presidenza portoghese ha assunto l'iniziativa di definire un modello di riferimento per l'interconnessione dei registri delle insolvenze di sei Stati membri (Germania, Austria, Portogallo, Slovenia, Italia e Paesi Bassi). Come mostrato in questo prototipo, successivamente esteso a Estonia, Lettonia e Repubblica ceca, l'uso di standard internazionali e di una tecnologia Web comune è sufficiente per effettuare ricerche nei registri di vari Stati membri, partendo da un'interfaccia di ricerca, senza che occorra costruire una nuova banca dati centrale.

1 Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.2 http://ec.europa.eu/civiljustice/bankruptcy_net_en.htm3 Supra, nota a pié di pagina 5.

Page 55: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 55/65 PE415.240v01-00

IT

Figura 8. Elenco dei risultati ottenuti dopo una ricerca nel prototipo, creato da un gruppo di Stati membri. I risultati provenienti da Italia, Austria, Germania, Lettonia e Paesi Bassi sono integrati in un unico elenco di risultati.

Benché l'elaborazione del prototipo sia ancora in attesa di una decisione in merito al finanziamento, gli esperti nazionali hanno già elaborato un elenco dei problemi da risolvere prima di poter aprire al pubblico un portale europeo dei registri nazionali delle insolvenze interconnessi.

Page 56: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 56/65 DV\752580IT.doc

IT

ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL COLLEGAMENTO IN RETE DEI REGISTRI

Per illustrare il funzionamento di base dei registri europei collegati in rete nel quadro di un'architettura decentrata, questa sezione analizza maggiormente nel dettaglio in che modo l'utente ottiene la risposta alla sua interrogazione. Il principale percorso "tecnico" è indicato nella parte sinistra dello schema seguente. Per ogni fase, sono indicati i problemi specifici di natura giuridica, tecnica e organizzativa.

Page 57: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 57/65 PE415.240v01-00

IT

1. Accesso al sito2. L'utente accede al portale e seleziona la lingua che vuole utilizzare per la navigazione (simile ad altri siti Web dell'UE).

3. Interrogazione4. L'utente digita il nome della società che sta cercando e sceglie uno, più o tutti gli Stati membri per effettuare la ricerca.

5. Caratteri estesi6. L'uso di caratteri estesi (come č, š, å ) potrebbe causare problemi. Non tutte le banche dati nazionali comprendono tali caratteri o sono in grado di tradurli nel loro formato "nominale" (che potrebbe non essere chiaro: å si traduce con a o aa?)

8. Ricerca foneticaAlcuni paesi offrono una ricerca fonetica, per esempio con la possibilità di trovare "Meier" quando si sta cercando "Mayer". Tale funzione andrebbe implementata dal lato nazionale, perché ogni paese potrebbe avere una propria implementazione specifica. Nel portale, l'utente dovrebbe poter avere la possibilità di indicare, tuttavia, se vuole eseguire o meno la ricerca fonetica. Tuttavia, sul portale non verrà offerta alcuna funzionalità di ricerca fonetica. Gli utenti dovrebbero sapere (o essere informati di) quali registri dispongono di una modalità di ricerca fonetica.

9. Definizione di "società" e altri problemi di natura legale

La ricerca deve riguardare solo le società o anche le persone fisiche? Quest'ultima eventualità può provocare problemi, dato che alcuni Stati membri consentono una ricerca "solo per nome", mentre altri richiedono una doppia chiave (per es. nome + data di nascita). Nell'ultimo caso, questa opzione deve essere a disposizione dell'utente.

Quando si cerca una società compaiono anche le imprese individuali?

Le denominazioni precedenti sono incluse nella ricerca (si trova la società A, quando ha cambiato la propria denominazione in B appena prima di fallire o successivamente?)

Tutti i tipi di procedura di insolvenza sono inclusi nei registri nazionali? Come lo si comunica all'utente?

Per quanto tempo si può trovare una società dopo la cessazione dell'insolvenza?

10. Costo11. In alcuni Stati membri il registro è gratuito, in altri è a pagamento. Sono previsti servizi per i pagamenti internazionali relativi a tutti i registri.

Page 58: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 58/65 DV\752580IT.doc

IT

13. Distribuzione delle interrogazioniIl software del portale reindirizza la richiesta ai registri dove l'utente vuole effettuare la ricerca.

14. Contenuti del campo "società"Vi sono differenze in merito a quanto viene visualizzato nel campo "società". Le istruzioni ai programmatori e il miglioramento dei registri nazionali hanno portato a una visualizzazione più uniforme dei risultati.

15. Risposte nazionaliI registri nazionali visualizzano i risultati con il nome della società, l'ID indicato nel registro, la data dell'insolvenza.

14. Protezione dei datiLe norme in materia di protezione dei dati variano in base allo Stato membro, per esempio in merito al tempo in cui una persona/società comparirà nel registro dopo la cessazione dell'insolvenza.

Campo dataPer l'utente potrebbe non essere chiaro quello che viene visualizzato nel campo "data". Potrebbe trattarsi dell'avvio della procedura di insolvenza, oppure dell'ultima fase di tale procedura. Si dovrebbe effettuare uno studio per accertare: Se questo campo è necessario nell'elenco dei risultati

(forse basterebbe visualizzarlo nella pagina dei dettagli)

Se è necessario, che cosa dovrebbe indicare Se è realizzabile nei registri nazionali

Numero massimo di risultatiOccorre definire chiaramente e comunicare all'utente il numero massimo di risultati che sarà visualizzato (se mancherannno dei risultati, dovrà esserne informato).

16. IntegrazioneIl portale integra i risultati della ricerca provenienti dai vari registri in un unico elenco, ordinabile per nome della società, Stato membro e data. I nomi dei campi sono visualizzati nella lingua scelta dall'utente.

17. Richiesta dei dettagliL'utente può fare clic su una delle schede per ottenere maggiori informazioni.

Page 59: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 59/65 PE415.240v01-00

IT

18. Scheda dettagliata19. I dettagli del caso sono mostrati all'utente.

20. FormatoAlcuni Stati membri (come NL e IT) sono in grado di fornire le schede dettagliate nel portale in formato XML, consentendo la traduzione dei nomi dei campi. Quando il contenuto dei campi deriva da un elenco delimitato di valori, anche tale contenuto (per esempio il nome della fase della procedura) può essere tradotto nella lingua dell'utente, grazie a un glossario multilingue. In altri Stati membri (come PT e DE), invece, le schede dettagliate sono documenti dei tribunali in formato PDF o di testo. Tali documenti non possono essere tradotti, se non con costi elevati. Di conseguenza, l'utente si trova di fronte a risultati misti, pertanto si rende necessario l'adeguamento dei registri nazionali che non sono ancora in grado di fornire schede dettagliate in un formato XML ben strutturato.

22. ContestualizzazioneIn ragione delle differenze esistenti nelle procedure nazionali di insolvenza e, di conseguenza, nei contenuti dei registri, gli Stati membri dovrebbero essere liberi di scegliere i dati da visualizzare nella pagina di dettaglio. Tuttavia, una traduzione corretta è essenziale. Un glossario dei termini potrebbe non bastare; gli utente devono poter contestualizzare i termini per capire il loro significato giuridico.

RiutilizzoAlcuni Stati membri ammettono espressamente il riutilizzo dei dati (come NL), mentre in altri Stati membri (come DE) il riutilizzo non è consentito. Tale aspetto deve essere comunicato all'utente in modo chiaro e senza ambiguità.

23. Ricerca avanzata24. Le ricerche con criteri diversi dal nome dell'azienda, per esempio un intervallo di date specifico, un tribunale specifico oppure un tipo di procedura specifica.

VariazioniOgni paese ha propri dati e opzioni di interrogazione specifici. Occorre trovare soluzioni tecniche flessibili per mettere a disposizione tali opzioni nel portale comune.

Page 60: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 60/65 DV\752580IT.doc

IT

ALTRI REGISTRIBANCHE DATI DI TRADUTTORI E INTERPRETIPer il corretto funzionamento del mercato comune dei servizi di traduzione e quale condizione preliminare per gli altri obiettivi ambiziosi del programma di giustizia elettronica (come il miglioramento della videoconferenza transfrontaliera, la mediazione e l'accesso ai procedimenti giudiziari all'estero), è necessario poter accedere alle banche dati di traduttori e interpreti di altri Stati membri. Benché non tutti gli Stati membri abbiano una banca dati di traduttori/interpreti, l'interconnessione potrebbe seguire lo stesso percorso dei registri delle insolvenze; nel prototipo dei registri delle insolvenze, sono interconnessi anche le banche dati di traduttori tedeschi e austriaci. I dati contenuti nelle banche dati ad accesso pubblico potrebbero essere limitati al nome, alla lingua madre, al paese e al luogo di residenza, alle combinazioni linguistiche, alle qualifiche, ai settori di specializzazione e ai dettagli di contatto; l'accessibilità degli altri potrebbe essere limitata alle autorità giudiziarie.

Nella misura in cui non esistono standard qualitativi europei, gli standard qualitativi nazionali dovrebbero riflettersi nella banca dati. Benché nella comunicazione della Commissione si propone la creazione di una banca dati di interpreti centrale a livello europeo, non vi sono ragioni impellenti per non utilizzare l'opzione meno dispendiosa del collegamento in rete delle banche dati nazionali esistenti.

I REGISTRI DELLO STATO CIVILE

L'accesso ai registri dello stato civile è necessario, per esempio, per ottenere informazioni sull'indirizzo del debitore. Come si osserva nel Libro verde della Commissione "L'esecuzione effettiva delle decisioni giudiziarie nell'Unione europea: la trasparenza del patrimonio del debitore1: I registri dello stato civile "sono però redatti secondo criteri che variano grandemente da un paese all'altro. In alcuni Stati membri2 i registri dello stato civile sono tenuti dalle autorità locali - con la conseguenza che il credito che cerchi l'indirizzo di un determinato debitore dovrebbe cercarlo in tutti i registri che esistono nel paese, il che è praticamente impossibile. I registri tenuti presso un'autorità centrale spesso non sono aperti alla consultazione da parte dei creditori3.”RISER ID Services GmbH, sostenuto dal 2003 nell'ambito del programma eTEN, è un fornitore (privato) di servizi di verifica degli indirizzi elettronici, attualmente della Germania, dell'Austria, dell'Ungheria, dell'Irlanda, dell'Estonia, della Svezia e della Svizzera. Mentre EULIS e il REI offrono la loro interfaccia attraverso i registri nazionali, RISER ID dispone di un proprio portale; l'accesso attraverso i registri nazionali non è possibile.

1 Supra, nota a pié di pagina 2. 2 Ad esempio: Germania, Italia.3 Eccezione: in Austria, il registro centrale dello stato civile è accessibile in linea all'indirizzo:www.business.telekom.at.

Page 61: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 61/65 PE415.240v01-00

IT

REGISTRO DEI TESTAMENTI

Nel Libro verde "Successioni e testamenti"1 si osserva che: "La ricerca dei testamenti, in particolare quando sono redatti all'estero, costituisce un ostacolo a volte insormontabile"Per affrontare tale problema, si possono adottare varie soluzioni, attualmente analizzate nel quadro di una valutazione di impatto della Commissione. Benché si possa prendere in considerazione la creazione di una banca dati europea centrale, l'interconnessione già avviata tra alcuni registri nazionali attraverso la rete europea dell'associazione dei registri dei testamenti (ENRWA) è un'opzione seria da elaborare ulteriormente. La rete europea dei registri dei testamenti (ENRW) è una rete che consente l'interconnessione dei registri dei testamenti locali e nazionali. Attraverso la rete ENRW un notaio può interrogare un registro estero con l'ausilio del proprio registro nazionale. Il registro straniero interrogato risponde poi al notaio attraverso il registro nazionale di quest'ultimo. Nato nel 2001, il progetto è diventato effettivo tra Belgio e Francia nel 2002. Per facilitare l'allargamento della rete ENRW ad altri Stati europei, le associazioni notarili di Francia, Belgio e Slovenia hanno creato, nel luglio 2005 la rete ENRWA, che ora conta otto membri (Francia, Belgio, Slovenia, Paesi Bassi, Portogallo, Italia, Lettonia e la regione di San Pietroburgo), mentre altri quattro hanno manifestato l'intenzione di unirsi all'associazione (Romania, Bulgaria, Polonia ed Estonia).

INTERCONNESSIONE: COME?Nelle sezioni precedenti è stata valutata la necessità di un'accessibilità transfrontaliera ai registri catastali, delle imprese e delle insolvenze. A parte le iniziative già intraprese vi sono, in generale, varie opzioni a disposizione per realizzare tale accessibilità transfrontaliera. In questa sezione si traccerà un quadro sintetico delle opzioni in questione.

1) Creazione di una o più banche dati centralizzate a livello europeo.

Figura 9. Registri europei centralizzati.

In generale, questa opzione tende a essere complicata, non flessibile e costosa. A livello comunitario, i contenuti dei registri devono essere definiti, possibilmente attraverso uno

1 COM(2005) 65 def.

Page 62: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 62/65 DV\752580IT.doc

IT

strumento giuridico. La manutenzione delle banche dati è costosa ed è necessario adottare misure di sicurezza. La creazione di una banca dati centrale può risultare alquanto complessa, in quanto è più difficile, rispetto alla mera interconnessione, tendere conto delle specificità nazionali.

2) Interconnessione dei registri attraverso punti di accesso a livello dei registri nazionali.

Figura 10. Interconnessioni con accesso attraverso i registri nazionali.

Si tratta della situazione realizzata dal REI e da EULIS. La semplice interconnessione dei registri consente di risparmiare i costi legati alla creazione e manutenzione di una banca dati centrale e offre flessibilità ai membri che vi aderiscono. La soluzione specifica per ambito può essere considerata sia un vantaggio (indipendenza dagli altri ambiti) sia uno svantaggio (reinvenzione della ruota, doppi costi). Se si utilizzano i registri nazionali come punti di ingresso, non occorre sviluppare portali comuni. Tuttavia, non è possibile alcuna integrazione tra i diversi ambiti.

3) Interconnessione dei registri attraverso un portale diverso per ogni tipo di registro.

Figura 11. Interconnessioni con accesso attraverso i portali dei domini.

Page 63: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 63/65 PE415.240v01-00

IT

RISER ID offre questo tipo di soluzione per la popolazione dei registri. L'accesso ai registri dall'estero non avviene attraverso un registro nazionale, ma attraverso un portale centrale. Questa soluzione offre vantaggi quando le interfacce nazionali sono molto complesse o di difficile accesso.

4) Interconnessione attraverso un portale comune di giustizia elettronica.

Figura 12. Interconnessione attraverso l'accesso a un portale centrale europeo di giustizia elettronica

Si tratta della soluzione prevista dalle proposte in materia di giustizia elettronica della Commissione e del Consiglio. È un'opzione user-friendly perché per molti utenti quest'unico portale sarebbe sufficiente, sarebbero certi che i dati disponibili provengono da fonti autorevoli e viene offerta la possibilità di creare un collegamento incrociato tra diversi ambiti. Tuttavia, occorre rammentare che non tutti i registri sono sempre utilizzati in un mero contesto giuridico, pertanto lo svantaggio di un'implementazione molto rigida di tale soluzione potrebbe essere che le caratteristiche specifiche del dominio vengano ignorate o trascurate.

5) Interconnessione dei registri basata sui servizi e su interfacce ben definite.

Page 64: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

PE415.240v01-00 64/65 DV\752580IT.doc

IT

Figura 13. Soluzione flessibile basata sui servizi.

Questa opzione tiene conto del fatto che domini diversi richiedono soluzioni differenti, e che un portale di giustizia elettronica potrebbe richiedere un approccio diverso nei confronti dei registri nazionali rispetto alla soluzione specifica per dominio, sia per quanto attiene alla funzionalità, sia in merito alla portata geografica, per esempio la soluzione REI include Stati non membri dell'Unione europea, che possono essere esclusi dal portale europeo di giustizia elettronica. Grazie alla progettazione di servizi specifici (funzionalità software con parametri di input e output ben definiti) si potrebbero realizzare soluzioni flessibili.

Questa opzione è decentrata in termini di architettura ed è conforme al quadro europeo di interoperabilità (EIF - European Interoperability Framework)1.Le responsabilità possono essere ripartite chiaramente tra: organizzazioni responsabili dei registri nazionali, inclusa la qualità dei dati e l'accessibilità

attraverso interfacce comuni concordate; organizzazioni responsabili dei servizi. Potrebbero essere organizzazioni come EULIS o REI

e, in alcuni casi, istituzioni UE come la Commissione; organizzazioni responsabili delle varie interfacce utente, che potrebbero essere registri

nazionali, il titolare del portale europeo della giustizia elettronica, oppure organizzazioni intermediarie come RISER ID o EULIS.

LAVORO FUTURO

In questo documento, è stato presentato un quadro generale degli aspetti più importanti dell'interconnessione dei registri delle imprese, del catasto, delle insolvenze e di altri registri. Da quanto esposto è possibile trarre le seguenti conclusioni: come stabilito dalla Commissione, dagli Stati membri, dal Consiglio e dal Parlamento

europeo, i cittadini, le imprese, i giuristi e le autorità giudiziarie devono avere un accesso interconnesso a tali registri;

tuttavia, il contesto in cui i dati di tali registri sono cercati non è sempre di natura giuridica, pertanto si ritiene che non sia nell'interesse degli utenti limitare l'accesso a tali registri al portale europeo di giustizia elettronica in fase di realizzazione.

1 http://ec.europa.eu/idabc/en/document/3473

Page 65: IT IT - European Parliament · condivisione delle informazioni e che sostituisce o coadiuva i servizi formali nel compito di aiutare i tribunali a collaborare direttamente gli uni

DV\752580IT.doc 65/65 PE415.240v01-00

IT

Occorre trovare il modo per garantire l'accesso ai registri sia dal portale di giustizia elettronica, sia da altri portali e interfacce. Poiché i singoli utenti hanno esigenze diverse, una soluzione "adatta per tutte le occasioni" non è né realizzabile, né auspicabile. Se si seguono i principi dell'orientamento ai servizi, nel rispetto degli orientamenti definiti nel quadro europeo di interoperabilità, è possibile mettere i dati dei registri a disposizione di gruppi di utenti e portali diversi, in base alle diverse esigenze dei rispettivi utenti.

Per realizzare tale progetto occorre una stretta collaborazione tra gli Stati membri, la Commissioni, le organizzazioni nazionali dei registri e le organizzazioni internazionali già attive nel settore.