kierkegaard 2013

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  • 7/25/2019 Kierkegaard 2013

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    A.G. Kierkegaard

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    1 Vita ............................................................................................................................................................................................................................ 2

    2 Opere .......................................................................... .................................................................................... ............................................................ 2

    3 Elementi essenziali del pensiero di Kierkegaard .................................................................................................................................................. ..... 2

    4 Kierkegaard versus Hegel ....................................................................... ................................................................................... ................................ 3

    5 Lo stadio estetico e lo stadio etico:Aut-aut....................................................................... ................................................................................... ..... 4

    5.1 Vita estetica ........................................................................................................................................................................................................ 5

    5.2 Vita etica............................................................................................................................................................................................................. 5

    6 La vita religiosa: Timore e tremore........................................................................................................................................................................... 6

    6.1 La fede: certezza angosciosa .............................................................................................................................................................................. 76.2 La fede: paradosso, scandalo e contraddizione .................................................................................................................................................. 7

    7 Gli stadi dellesistenza: sintesi................................................................................................................................................................................... 78 Langoscia e il possibile: Il concetto dellangoscia e La malattia mortale.............................................................................. .................................. 8

    8.1 Il concetto dellangoscia................................................................................ ................................................................................. .................... 88.2 La malattia mortale .......................................................................... ................................................................................... ................................ 9

    9 Lattimo e la storia................................................................................................................................................................................................... 10

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    1 Vita Nasce a Copenhagen il 5 maggio 1813.

    Studia alla facolt di teologia di Copenhagen (dominio del pensiero hegeliano).

    1841-2: breve soggiorno a Berlino durante il quale ascolta le lezioni di Schelling (distinzione radicale tra realt e ragione).

    Copenhagen: vita esteriormente tranquilla ma intimamente tormentata, dedita alla composizione di libri, grazie a un capitale lasciatogli dalpadre.

    o Kierkegaard non si sposa, non fa il pastore senza chiarire le cause, accennando solamente a qualcosa che successo ma della cui

    gravit non c traccia negli episodi della sua vita.

    Muore a Copenhagen l11 novembre 1855.

    2 Opere 1843 Enten-Eller (tradotto di solito con Aut-aut), di cui fa parte ilDiario di un seduttore.

    1843 Timore e tremore.

    1844 Il concetto dellangoscia.

    1844 Briciole di filosofia.

    1846 Postilla conclusiva non scientifica.

    1849 La malattia mortale

    1850 Lesercizio del cristianesimo.

    3 Elementi essenziali del pensiero di Kierkegaard Lesistenza umana come possibilit:

    o Possibilit che in quanto tale (non essendo necessit) pu anche non realizzarsi e quindi luomo pu sprofondare nel nulla ( la

    figura di Adamo delloperaIl concetto dellangoscia: possibilit del tutto che anche la possibilit del nulla).o Possibilit che si presenta come alternativa esistenziale tra un compito che pu essere assunto o non assunto, una strada che pu

    essere intrapresa o non intrapresa. Ci genera nellindividuo unangosciache lo paralizza, che rende impossibilequalsiasi scelta. Il carattere contemplativo assunto da Kierkegaard nei confronti della vita.

    Le possibilit fondamentali che si offrono alluomo

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    A.G. Kierkegaard

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    o Luomo pu caratterizzare la propria vita scegliendo tra modi di essere o stadi dellesistenza che solitamente si propongono ad

    ognuno; i principali sono: stadio estetico, etico e religioso.

    Nello stato estetico non abbiamo un individuo perch lesteta rifiuta di scegliere e quindi rinuncia ad essere un singolo che ha

    una durata, una continuit nel tempo.

    Il singolo nello stadio etico scegliendo la propria vita raggiunge la consapevolezza di s, ma questa evidenzia la

    contraddizione tra il suo essere finito e la sua aspirazione allinfinito, tra il suo essere imperfetto e la sua aspirazione alla

    perfezione. Con la fede il singolo pu (pu perch la fede un aiuto che non aiuta, nel senso che il rischio, la vertigine della scelta

    spetta sempre al singolo) realizzare la sua aspirazione allinfinito, alla costruzione di un io eterno.

    La fede

    o La fede rappresenta lunica via per sottrarsi allangoscia e alla disperazione dellesistenza umana.

    4 Kierkegaard versus HegelKIERKEGAARD HEGEL

    Valore del singolo

    Ogni individuo possiede la sua singolarit irriducibilealle altrecoscienze, all'universale. Il singolo fuori dal sistemaperch non si

    lascia portar via la sua esistenza: il sistema risolve le esistenze

    individuali in un essere astratto e universale.

    Non possibile un sistema dell'esistenza, perch quest'ultima non si

    riduce a pensiero logico, essendo libert contrassegnata da discontinuit

    e novit (la vita del singolo non pu essere raccontata nella sua

    ricchezza e discontinuit da uno strumento razionale il cui ordine

    rigoroso e consequenziale)

    Riprendendo l'insegnamento di Aristotele Kierkegaard afferma che il

    vero movimento quello esistenziale che si pone fin dall'inizio nel

    passaggio dallapossibilitalla realt e procede per crisi e salti (comequello della scelta iniziale). Contro Hegel ritiene che il movimento non

    pu essere prodotto dalla logica perch essa immobile: stabilisce

    infatti rapporti necessaritra i concetti ma non descrive la vivacit dei

    cambiamenti e delle discontinuit delle esistenze concreteL'esistenza per Kierkegaard si risolve tuttavia nell'interioritin cui il

    singolo si realizza ricevendo il suo essereda Dio (di Dio quindi si pu

    Valore dellAssoluto

    Il pensiero pensa se stesso attraverso lindividuo, la cui singolaritscompare per lasciare il posto alla manifestazione dellAssoluto, che per

    conoscersi e realizzarsi ha bisogno del movimentoprodotto dal divenire

    e governato dalla ragione (dalla legge della dialettica)

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    dire che , non che esiste)

    Il pensieronon scindibile da un soggetto concreto che pensa una

    determinata cosa

    Il pensierotrascende il soggetto concreto: la logica hegeliana muove

    dallidea astratta di essere(eleatismo), non chiedendosi chi hapensato tale idea, concetto

    Lagire quello proprio di ogni singolo, condizionato dal contesto ma

    irriducibile ad esso, a causa di unesperienza esistenziale e religiosa

    irripetibile

    Lagireumano determinato dalla totalit (Stato etico)

    La storia un semplice scenario, in cui il singolo diviene in modo

    incerto e senza garanzie

    La storia considerata un processo che costituisce il mezzo certodi

    attuazione dellAssoluto

    La dialetticaesprime solo la tensione tra contrari, tra cui non possibile

    nessuna conciliazione; la manifestazione di un aut-aut

    La dialettica sintesi che coniuga la tesi con lantitesi; quindi

    conciliazione degli opposti, la cui realt non alternativa (et-et)

    La verit tale soloper me, non loggetto del pensiero, ma una

    consapevolezza raggiunta attraverso la mia esistenza. Non pu lasciare

    indifferenti, deve essere una verit che salva, che risolve gli

    interrogativi ultimi della mia vita. La verit coincide con il

    cristianesimo.

    La verit oggettiva ed posta dal pensiero indipendentemente

    dallindividuo. La verit coincide con la ragione, con la sua capacit di

    porre l'unit di pensare ed essere, finito e infinito, individuale e

    universale, ecc.

    Luomo non Dio

    Infinita differenza qualitativa tra il finito e linfinitoPanteismo

    Identificazione tra uomo e Dio, risoluzione del finito nellinfinito

    L'esistenza una storia e un divenire libero proprio perch il suo movimento non gi predeterminato, non derivabile logicamente da un principio

    o riducibile a un sistema chiuso [Philosophicapag. 207].

    L'esistenza libert e in quanto tale possibilit: l'uomo posto continuamente di fronte a delle alternative (aut-aut) che possono essere compiendola scelta giusta l'occasione per realizzare se stessi, per affermarsi in quanto singoli, oppure compiendo la scelta sbagliata possono condurre alla

    perdita di s, esponendoci alla minaccia del nulla. Il dilemma, il rischio della scelta pu paralizzare l'uomo, si pu scegliere di non scegliere ma

    cos si rinuncia a esistere, a essere un singolo. Si pone allora una decisione che sia risolutiva per il proprio essere: la scelta assoluta dell'Assoluto in

    rapporto al quale solamente possiamo esseredei singoli.

    5 Lo stadio estetico e lo stadio etico: Aut-autLopera Aut-Aut (Enten-Eller) una raccolta di scritti che descrivono due stadi fondamentali della vita, alternativi e inconciliabili (aut-aut): la vita

    estetica e la vita morale.

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    Scegliendo di essere una persona egli si rapporta con gli altri individui (portatori di ruoli come lui) e attraverso essi e in se stesso scopre di

    possedere una storia, in quanto avendo acquisito una personalit si pone con continuit nel tempo, non vive nellattimo fuggevole ma in un tempo

    che si protrae, in una durata.

    E questa storia contiene anche aspetti di s e degli altri dolorosi e crudeli che inducono al pentimento. Il pentimento svela all'uomo il suo essere

    colpevole, in quanto segnato dal peccato.

    Il pentimento rivela linsufficienza della vita etica rispetto allansia dinfinito dellindividuo, al suo desiderio di singolarit rispetto alla gabbia

    della forma generale, del ruolo imposto dalla vita etica, quello di marito, che un ruolo generico, non di uno specificouomo ma di tutti gli uomini.

    Il pentimento, in ultima istanza, indica la necessit di passare al campo della religione perch solo Dio pu donarci l'essere che da soli, in quanto

    creature fragili, segnate dal peccato, non potremmo mai raggiungere.

    6 La vita religiosa: Timore e tremo reSe tra la vita estetica e quella etica c un salto, tra questultima e la vita religiosa c un abisso. Tale opposizione chiarita da Kierkegaard

    nellopera Timore e tremore, nella quale la figura di Abramo funge da riferimento per spiegare la differenza.

    Ad Abramo che ha sempre seguito la legge morale (vita etica) Dio gli ordina di uccidere il figlio Isacco. La richiesta divina corrisponde

    allinfrazione della legge morale in base alla quale Abramo vissuto per settantanni. A questo punto Abramo chiamato a far e una scelta, che paradossale, assurda perch non vi nessun motivo moraleper uccidere il figlio che non ha fatto niente.

    Il comando divino in netto contrasto con la legge morale: in altre parole, il principio religioso annulla il principio morale, senza la

    possibilit di una loro ricomposizione in una sintesi conciliante.

    Accettando il principio religioso, luomo sceglie di obbedire a Dio anche se questo significa andare contro la morale e in quanto questa

    espressione di una comunit, il rischio che corre luomo di fede quello di avere tutti contro.

    Daltronde la fede una questione privatatra il singolo uomo e Dio. Di fronte a Dio il singolo solo. Il rapporto tra Abramo e Dio un rapporto

    esclusivo tra lindividuo particolare chesi chiama Abramo e Dio.

    Quindi, quello che chiede Dio ad Abramo vale solo per lui, non ha la validit di una legge generale.

    il paradosso della fede questo, che il Singolosi trova pi in alto dell'universale.

    L'etica si svolge nella dimensione pubblica, la fede impone il silenzio e la solitudine. Per questo la fede incerta e rischiosa, ma solo nell'incertezza

    angosciosa con cui egli si pone la domanda circa il disegno di Dio su di lui, pu ottenere indirettamente quella certezza che lo sosterr nella

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    sospensione dell'etica e nella rottura dei rapporti sociali fede: certezza angosciosa. Fede poi che un dono divino e quindi la scelta dell'uomo

    risulta tanto pi un azzardo, una scommessa.

    6.1 La fede: certezza angosciosa

    La vita religiosa incertezza rispetto allascelta di fede che il singolo chiamato a fare (Abramo): come pu essere certo che la scelta che compie

    e che infrange la legge morale non arbitraria, ma corrisponde alla volont divina? Come pu essere sicuro di essere leletto, e quindi di essere statolui stesso, prima della sua scelta, scelto da Dio?

    Un segno dellelezionedivina langosciacon cui chi veramente eletto da Dio si pone queste domande. La certezza della fede consiste perci inquesta angoscia che attanaglia il singolo. La fede certezza angosciosa.

    6.2 La fede: paradosso, scandalo e contraddizione

    La fede cristiana paradosso, scandalo e contraddizione:

    perch chiede di credere in un Dio (che rappresenta l'infinito) che si incarnato nell'uomo (l'essere finito), cosa inaccettabile dalla ragione;

    perch annulla la morale comune (va contro lopinione diffusa, le regole morali condivise), esempio di Abramo a cui si chiededi immolare il

    figlio;

    perch se per un verso il singolo che deve compiere la scelta della fede, cio credere in Dio, per laltro la fede deriva da Dio, un suo

    dono; il singolo pu essere leletto ma come pu essere certo di questa elezione?

    Ma allora la religione cristiana rivela lessenza, la cifra dellesistenza del singolo: lapossibilitche diventa limpossibilit di decidere o langoscia

    del possibile.

    7 Gli stadi dellesistenza: sintesi

    STADIO ESTETICONon scelta; godimento dellattimo, del piacere momentaneo

    Noia e disperazione

    STADIO ETICO

    Scelta di una forma, di condurre una vita normale

    Pentimento: anelito allinfinito che stride con latranquilla esistenza e con la zavorra del peccatooriginale che sottolinea la finitudine dell'uomo, la sua fragilit;singolarit inappagata, soffocata

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    dalluniversalit della forma che tutto e niente allo stesso tempo

    STADIO RELIGIOSO

    Scelta di credere; angoscia per lincertezza del salto che la fede richiede

    Impossibilit di decidere, Dio che dona la fede

    8 Langoscia e il possibile: Il concetto dellangosciae La malattia mortaleIl tema dellesistenza come possibilit che genera nelluomo in maniera costitutiva angoscia e disperazione, affrontato nelle opere Il concetto

    dellangoscia eLa malattia mortale.

    Nella prima opera langoscia nasce dal rapporto delluomo con il mondo, dalle infinite possibilit che il mondo comporta per la suaesistenza;

    nella seconda la disperazionescaturisce dal rapporto delluomo con se stesso, dalla possibilit che luomo ha di essere o non essere se stesso.

    Angoscia e disperazione sono il preludio alla fede, attraverso la quale il singolo riconosce la propria dipendenza da Dio e comprende linfinitadifferenza qualitativa tra il suo essere finito e lessere infinito di Dio. Solo la fede pu aiutare il s ingolo finito ad innalzarsi verso Dio infinito e

    appagare il suo desiderio di perfezione.

    8.1 Il concetto dellangoscia

    Posto di fronte al divieto divino Adamo scopre langosciante possibilit di potere, cio egli prende consapevolezza che pu fare qualcosa, ma

    nellignoranza delle possibilit paralizzato dallangoscia, che legata a ci che non ma pu essere, alla possibilit del tutto che anche la

    possibilit del nulla.

    Langoscia qui intesa come il puro sentimento della possibilit, che quello che prende luomo di fronte alla vita.

    Una volta infranto il divieto, fatta lesperienza del peccatoAdamo si costituisce come singolo, come io singolare, prova vergogna per s, prende

    coscienza della sua condizione di creatura fragile, del fatto che le infinite possibilit comprendono anche il male. Il peccato quindi costitutivo del

    s, dellio.

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    Traslata lesperienza di Adamo ad ogni singolo uomo, langoscia generata dalpossibileche lo caratterizza e che lo paralizza. Ma che cos questo

    possibile? Perch crea angoscia? Il possibile corrisponde alle infinitepossibilitche si pongono al singolo e che ri guardano il suo rapporto con ilmondo; in quanto infinite generano angoscia perch nel possibile, tutto possibile, anche e soprattutto il negativo, il peccato. Luomo pucompiere il male avendo la possibilit di farlo . La libert umana, infatti, la possibilit di scegliere scaturisce dal peccato originale, cio dallaver

    posto Dio un divieto che luomo infrange. Abramo prima che Dio ponga il divieto vive in uno stato di innocenza, non peccatore perch non pu

    scegliere, ma in quanto non pu scegliere non libero e non neanche un s.

    Linfinit o lindeterminatezzadelle possibilit rende langoscia insuperabile.

    8.2 La malattia mortale

    La disperazionesorge dal rappor to del singol o con se stesso. Il bivio a cui si trova di fronte luomo : volere o non volere essere se stesso1; ladisperazione la conseguenza dellassenza di Dio. La disperazione una malattia mortaleche consiste nel vivere la morte dellionegandonelautenticapossibilitche si d solo attraverso la fede in Dio.

    Volendo essere se stesso luomo si illuder di poter essere autosufficiente, ma questo contrasta con la sua finitezza, con il suo essere

    insufficiente a se stesso.

    Non volendo essere se stesso luomo cerca di disfarsi di s, ma non pu cancellare ci che ; cerca di evadereda se stesso, di trovare rifugio

    in possibilit fantastiche che non si realizzano mai, dimenticando la necessit finita del suo essere che pur aspira allinfinito (contraddizione

    insanabile).

    La disperazioneche conduce a un tentativo di evasione dallio o di illusione di una sua autosufficienza, peccato.

    Lopposto del peccato, lantidoto contro la disperazione lafede.

    La fede la condizione, infatti, in cui luomo pur volendo essere se stesso, non si illude di essere autosufficiente, ma ric onosce la propria

    dipendenza da Dio. Solo cos la volont di essere se stessi non entra in contrasto con limpossibilit dellautosufficienza e non fa scivolare

    lindividuo nella disperazione.

    Il singolo si costituisce in quanto singolo di fronte a Dio.

    Lo scandalo del cristianesimo consiste nel fatto che ogni individuo solo2davanti a Dio.

    1Lindividuo deve scegliere se vuole essere se stesso, non pu rimanere nellincertezza paralizzante di Adamo che ignora quale scelta fare. Tuttavia, per scegliere se stesso, il

    desiderio dinfinito che ogni individuo porta in s, egli deve porsi nellorizzonte della fede.

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    A.G. Kierkegaard

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    La fede riconduce linstabilit radicale dellesistenza costituita dal possibile, alla stabilit del principio di ogni possibilit, Dio.

    Tuttavia questo non significa che luomo venga privato del peso della scelta, luo mo deve in ogni caso scegliere perch libero. Perci la fede un

    aiuto che non aiuta.

    9 Lattimo e la storiaLa storia non teofania. Il rapporto tra luomo e Dio non avviene nella storia, in un processo continuo e necessario che si conclude con la

    manifestazione dell'Assoluto. L'incontro avviene nellattimodellesistenza, in cui Dio irrompe con la sua verit nella vita delluomo, che di per s

    vive nella non-verit.

    Avviene cos il rovesciamento del socratismo che sostiene che luomo possiede la verit e deve soltanto portarla alla luce at traverso il metodo

    maieutico.

    2Nel senso che solo in un rapporto con Dio lindividuo veramente, ma anche nel senso che di fronte a Dio luomo da solo.