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Una volta per farci risparmiare elettricità fu coniato uno spot che più o meno recitava così: “…il risparmio è una nuova forma di energia”. In sostanza era (ed è ancora) una cosa vera ed anche giusta: perché tenere le lampadine, i display, i computer, ecc accesi anche quando non serve? La cosa può apparire ovvia, ma non per questo praticata da tutti. L’uomo, è bene che ce ne facciamo una ragione, è uno strano animale. Più che logico è emulativo, in- somma tende a fare le cose che fanno gli altri senza sempre chiedersi il perché, e spesso lo fa con una sorta di pigra rassegnazione. Se così non fosse avremmo una classe politica di qualità stratosferica ed invece…Che centra con la pesca? Centra centra e voglio spiegare il perché. I pescatori di tutto il mondo sono uguali, è forse l’unica categoria in cui un qualunque addetto, se non per problemi di lin- gua, potrebbe intendersi con un suo collega anche se lui pesca aringhe nel Baltico e quell’altro dentici verdi e cernie in Oceano Indiano. Ciò che li accomuna è l’individualismo di chi aronta, da solo o con il suo gruppo, le risorse biologiche naturali ed utilizza a quel ne tutte le “armi” messe a disposizione dalla tecnologia, dalle sue capacità e dalla sua fortuna. Quello del Pescatore (lo scrivo maiuscolo per il rispetto e l’ammirazione che ne porto) è insomma uno degli ultimi lavori liberi dell’uomo. Qualcuno potrà obiettare che però è un’attività ancestrale, un residuo del Paleolitico ed altro ancora. Ma in que- sto sta la sua forza ed il suo fascino! Infatti ogni operatore della pesca che esce in mare (o sul lago) è un vero professionista del suo mestiere ed è tanto bravo che nonostante la rarefazione delle risorse ittiche naturali riesce ancora a sostenere se stesso, la sua famiglia e la sua attività. K K R R O O N N O O S S ifoma segue a pagina 4 proposte per i comuni virtuosi Speciale risparmio energetico e rifiuti 21 DICEMBRE 2012: “la fine del mondo” o fine di un incubo? Tra superstizioni, leggende e paure ci si prepara ad un altro... “millenarismo”. a pagina 2 Sommario PESCARE MENO PER GUADAGNARE DI PIU’ Contro zanzare e altri insetti fa- stidiosi ci aiuta una pianta Si chiama Catambra, si tratta di una pianta ornamentale che esercita un’azione respingente nei confronti di C’è vita nell’universo Tutto iniziò alcuni anni fa quando la NASA inviò in orbita alcuni campioni di funghi unicellulari e di licheni. Si pensava allora che i raggi cosmici... a pagina 3 a pagina 7 Un bosco per Kyoto Periodico di informazione su ambiente, cultura, società, economia, geopolitica e turismo Apriamo questo primo numero del nostro mensile online rivolgendoci ai comuni, agli enti territoriali in genere, cercando di orire loro con- tributi reali e non parole. In particolare verso il risparmio energetico e la soluzione dei riuti. Cercando in questo modo di dare una risposta al Paese circa la possibilità di risparmiare il 30% di energia elettrica e, nel contempo, attraverso la risorsa riuti urbani, produrre energia senza inquinare l'atmosfera e minacciare la salute dei cittadini. Noi crediamo nella nuova frontiera delle Smart grids, in risposta alle costo- sissime mega centrali a carbone o nucleari previste dal nostro Go- verno. Le proposte che seguono vanno proprio in questa direzione. Chi l'ha detto che i riuti sono un problema e un fastidio? Per il futuro prossimo invece saranno una risorsa insostituibile. Il vero problema invece sono le discariche che, giustamente, i cittadini non né vogliono più sentir parlare e, nel caso della Liguria, poi, non ci sono più spazi - sici per aprirne di nuove. Ottima cosa è la raccolta dierenziata, ma funziona solo per una parte dei riuti, il resto, come il secco non dierenziabile e l'umido, niscono ancora in discarica. La soluzione alle discariche sembrerebbero i ter- movalorizzatori, o meglio gli inceneritori di ultima generazione, ma questi producono particolato, non solo PM 1O, ma anche il pericolo- sissimo PM 2,5. E poi nel momento che si verica un calo di temperatura all'interno del forno inceneritore esce ancora diossina. Non a caso dove esistono già termovalorizzatori, nascono comitati di cittadini che vogliono chiuderli. E allora? Ecco la soluzione: i Dissociatori Molecolari che oltre ad evitare gli ingenti costi dovuti alla raccolta dierenziata, non producono particolato, né diossina e in più sono vere e segue a pag. 5

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Periodico di informazione su ambiente, cultura, società, economia, geopolitica e turismo

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Una volta per farci risparmiare elettricità fu coniato uno spot che più o meno recitava così:“…il risparmio è una nuova forma di energia”. In sostanza era (ed è ancora) una cosa vera ed anchegiusta: perché tenere le lampadine, i display, i computer, ecc accesi anche quando non serve? La cosapuò apparire ovvia, ma non per questo praticata da tutti.L’uomo, è bene che ce ne facciamo una ragione, è uno strano animale. Più che logico è emulativo, in-somma tende a fare le cose che fanno gli altri senza sempre chiedersi il perché, e spesso lo fa con unasorta di pigra rassegnazione. Se così non fosse avremmouna classe politica di qualità stratosferica edinvece…Che centra con la pesca? Centra centra e voglio spiegare il perché. I pescatori di tutto ilmondo sono uguali, è forse l’unica categoria in cui un qualunque addetto, se non per problemi di lin-gua, potrebbe intendersi con un suo collega anche se lui pesca aringhe nel Baltico e quell’altro denticiverdi e cernie in Oceano Indiano. Ciò che li accomuna è l’individualismo di chi aAronta, da solo o conil suo gruppo, le risorse biologiche naturali ed utilizza a quel Bne tutte le “armi”messe a disposizionedalla tecnologia, dalle sue capacità e dalla sua fortuna. Quello del Pescatore (lo scrivo maiuscolo peril rispetto e l’ammirazione che ne porto) è insomma uno degli ultimi lavori liberi dell’uomo. Qualcunopotrà obiettare che però è un’attività ancestrale, un residuo del Paleolitico ed altro ancora. Ma in que-sto sta la sua forza ed il suo fascino! Infatti ogni operatore della pesca che esce in mare (o sul lago) èun vero professionista del suo mestiere ed è tanto bravo che nonostante la rarefazione delle risorseittiche naturali riesce ancora a sostenere se stesso, la sua famiglia e la sua attività.

KKKK RRRR OOOO NNNN OOOO SSSSinforma

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proposte per i comuni virtuosiSpeciale risparmio energetico e rif iuti

21 DICEMBRE 2012: “la fine del mondo” o fine diun incubo?Tra superstizioni, leggende e paure cisi prepara ad un altro... “millenarismo”.

a pagina 2

Sommario PESCARE MENO PER GUADAGNARE DI PIU’

Contro zanzare e altri insetti fa-stidiosi ci aiuta una piantaSi chiama Catambra, si tratta di unapianta ornamentale che esercitaun’azione respingente nei confronti di

C’è vita nell’universoTutto iniziò alcuni anni fa quando laNASA inviò in orbita alcuni campioni difunghi unicellulari e di licheni. Si pensava allora che i raggi cosmici...

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Un bosco per Kyoto

Periodico di informazione su ambiente, cultura, società, economia, geopolitica e turismo

Apriamo questo primo numero del nostro mensile online rivolgendociai comuni, agli enti territoriali in genere, cercando di oArire loro con-tributi reali e non parole. In particolare verso il risparmio energetico ela soluzione dei riButi. Cercando in questo modo di dare una rispostaal Paese circa la possibilità di risparmiare il 30% di energia elettrica e,nel contempo, attraverso la risorsa riButi urbani, produrre energiasenza inquinare l'atmosfera e minacciare la salute dei cittadini. Noicrediamo nella nuova frontiera delle Smart grids, in risposta alle costo-sissime mega centrali a carbone o nucleari previste dal nostro Go-verno. Le proposte che seguono vanno proprio in questa direzione. Chi l'ha detto che i riButi sono un problema e un fastidio? Per il futuroprossimo invece saranno una risorsa insostituibile. Il vero problemainvece sono le discariche che, giustamente, i cittadini non né voglionopiù sentir parlare e, nel caso della Liguria, poi, non ci sono più spazi B-sici per aprirne di nuove. Ottima cosa è la raccolta diAerenziata, ma funziona solo per una partedei riButi, il resto, come il secco non diAerenziabile e l'umido, Bnisconoancora in discarica. La soluzione alle discariche sembrerebbero i ter-movalorizzatori, o meglio gli inceneritori di ultima generazione, maquesti producono particolato, non solo PM 1O, ma anche il pericolo-

sissimo PM 2,5. E poi nel momento che si veriBca un calo di temperatura all'interno del forno inceneritore esce ancora diossina. Non a casodove esistono già termovalorizzatori, nascono comitati di cittadini che vogliono chiuderli. E allora? Ecco la soluzione: i Dissociatori Molecolariche oltre ad evitare gli ingenti costi dovuti alla raccolta diAerenziata, non producono particolato, né diossina e in più sono vere e

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Non solo in Internet abbondano presagi disventura legati alla fatidica data del 2012, nonsolo trasmissioni televisive come Voyager nefanno uno scoop, anche il grande cinema ciprova a fare cassa con colossal molto discuti-bili ed altri Glms minori. Tutto questo fa rivi-vere l’anno Domini 999 , in pieno Medioevo,quando santi, santoni e ciarlatani predica-vano l’arrivo della Gne del mondo terroriz-zando soprattutto la povera gente, un po’meno i signori e i tiranni di allora. Oggi le per-sone non sono ingenue e credulone comequalche secolo fa, tuttavia avvertono un certodisagio nel vivere in questi tempi e un' in-quietudine profonda per il futuro. Non stiamoall’isteria collettiva, ma in una fase di attesainconscia per un evento negativo che nonsappiamo ancora quale possa essere. L’eEettoserra, i cambiamenti climatici, la previstagrande tempesta solare, il super virus, lagrande recessione economica, la bomba ato-mica iraniana e così via, sono elementi chedanno forza a questa nostra paura. E alloraperché non credere alla predizione Maya chedarebbe per chiusa la storia di questa uma-nità proprio nel 2012 ? IMaya del resto hannosempre previsto e mai sbagliato, se non dipochi minuti e secondi, i fenomeni delleeclissi solari e lunari. La grande eclisse solaredel 1991 che interessò il Messico, la più lungadel secolo scorso, con quasi 7 minuti di oscu-ramento totale, era stata prevista molti secoli

prima dagli astronomimaya con una impreci-sione di appena 29 secondi. Allora perchéavevano interrotto il loro calendario proprioal 21 dicembre 2012? Forse avevano visto giu-sto anche in questo caso?Ed è proprio la capacità dei Maya a calcolaree predire eclissi ed altri fenomeni cosmici conuna certa precisione che preoccupa la gente.Ma c’è chi dice che il 2012 non dovrà esserenecessariamente un evento catastroGco, mauna crescita spirituale dell’umanità, un mo-mento in cui la coscienza dell’uomo do-vrebbe prevalere sull’istinto. Parole,supposizioni, speranze che qualcosa possacambiare nella vita collettiva e in quella per-sonale. Oggi più del passato queste sensa-zioni di insicurezza e di sGducia nel futuro siavvertono, “del doman non v’è certezza” di-ceva spesso Lorenzo il MagniGco nel lontano1470 ed oggi questo ritornello è tornato dimoda.Ma se guardiamo al passato più recente do-vremmo chiederci se a noi italiani negli anni’50 e ’60, in pieno boom economico, con leaspettative della qualità della vita crescenti,una storia del genere avrebbe fatto breccia.Forse si, ma in toni minori. Allora si sperava dimigliorare le proprie condizioni di vita intempi brevi, il lavoro bene o male si trovava,con un solo stipendio una famiglia viveva di-gnitosamente, non c’era la corsa al consumi-smo sfrenato, non c’erano criminalid’importazione estera ad attentare alla nostraincolumità giornaliera, si viveva meglio dioggi. Tutto questo ora non c’è più, c’è la pauradi uscire di notte, di non riuscire a pagare lerate del mutuo di casa, di non trovare lavoroo di perderlo e, inGne, c’è la paura di entrarenella sempre crescente schiera dei poveri.Non si tratta della paura “del mille e non piùmille”, questa volta si tratta di avvertire quasil’esigenza di chiudere questa avventura terre-stre troppo diFcile e piena di delusioni eamarezze. E allora il 2012 diventa quasiun’aspettativa di cambiamento, un’occasionea “voltar pagina”.L’umanità, nonostante le grandi imprese e igrandi messaggi di amore e di fraternità dimolti Avatar apparsi nella storia dell’uomo, daBuddha a Cristo, Gno a Padre Pio e a Sai Baba,ha sempre disatteso gli insegnamenti di que-sti illuminati, macchiandosi di crimini orrendi:dallo sterminio degli indios d’America aquello degli Ebrei, dai genocidi di Stalin aquelli di Pol Pot, dalla strage degli Armeni aquelli dei popoli del Darfur. Ha prevalso sem-pre il senso dell’egoismo esasperato, a voltemascherato da falso altruismo. Si è cercatosempre di prevaricare il prossimo, alla facciadei messaggi dei santi ed illuminati. Oggi as-sistiamo al fenomeno dei furbi che riesconoin questa società ad aver di più, in quasi tutte

2012: “la fine del mondo” o fine di un incubo?

Kronos informa

le situazioni, degli onesti. La gente comune,timorosa ed umile, non impegnata in scalatepolitiche ed economiche rilevanti, si sente dicontare poco o nulla, di essere solo un nu-mero, un' entità sola con le proprie illusioni edelusioni, con i propri mali Gsici e psichici, in-capace di contribuire a migliorare questa so-cietà.Da tutto questo, ad eccezione dei furbi che vi-vono sulle aspettative e sui sogni degli altri,si ricava un senso di smarrimento, di impo-tenza, di rassegnazione e qualche volta dirabbia.In un’ indagine del giugno 2008, eEettuata inInghilterra da un giornale di tiratura nazio-nale, relativamente alla ipotetica prospettivadi cancellare questa umanità e provare a “ri-farne” una nuova, le persone hanno rispostofavorevoli a chiudere questo capitolo umanitàe provare ad aprirne uno nuovo per il 67 %. Il12% ha dichiarato di non saper decidere,mentre gli altri (pochi) hanno dichiarato chequesta umanità doveva proseguire senza ri-dimensionamenti perché andava bene così.Questa indagine avvalora ancora di più il sen-timento di grande disagio che noi tutti da de-cenni stiamo provando all’interno di questasocietà. Ecco allora comprendere la necessitàdi credere in qualcosa che con un colpo dispugna sappia cancellare le nostre inquietu-dini, amarezze, delusioni e,soprattutto, disa-gio di appartenere a questo Mondo. E allorase la predizione Maya aEerma che questaumanità deve Gnire, che ben venga! Se fossecosì potremmo almeno sperare di far rina-scere dalle ceneri di questa umanità egoista,consumista ed esasperatamentematerialista,un'umanità migliore, più vicina ai valori pro-fondi dell’uomo e non schiava delle esigenzedegli altri, di quei pochi che sulle disgrazie al-trui hanno creato i loro imperi Gnanziari e po-litici.A questo punto non ci resta che aspettare.

Le immagini sono state tratte da:www.countdown2012.it

Ennio La Malfa

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3Kronos informa

zanzare ed insetti. Grazie alla concentrazione di Catalpolo, contenutanelle sue foglie, la pianta emette un odore nonavvertito dagli esseri umani ma particolar-mente fastidioso per le zanzare.La Catambra (ovvero «la catalpa di Ambrogio»)l’ha selezionata e prodotta la Ambrogio Vivaidi Giovanni e Marino con sede a Leno(BS). Lapianta - che può vivere in appartamento comein terrazzo o in giardino - si è rivelata un killerimpietoso per le zanzare, un repellente natu-rale che tiene lontano ogni fastidio.E' stato il vivaista Giovanni Ambrogio a sco-prirla, selezionarla emetterla in vendita. Lungoil Po, nel cremonese, era stata segnalata unazona che risultava interdetta alle zanzare, com-presa quella tigre, il vivaista Giovanni ha co-minciato a studiare la vegetazione per scoprirela causa dell’assenza di zanzare nell’area. Cosìha scoperto la pianta e i suoi poteri repellenti.Dopo una lunga e accurata selezioneGiovanniAmbrogio è riuscito ad ottenere una partico-lare varietà di Catalpa con foglie notevolmentepiù ricche di catalpolo (concentrazione quattrovolte superiore rispetto alla pianta madre) de-

nominata Catambra.Il catalpolo,appartenente alla famiglia dei glicosidi fenetil-alcoolici, è do-tato della notevole proprietà di respingere le zanzare e altri insetti,in virtùdel suo particolare odore (peraltro non avvertito dagli esseri umani).L'azione respingente si esplica per un raggio pari a circa il doppio dellasua chioma. Essa può essere utilizzata sia negli ambienti chiusi che al-

l'aperto. La catambra non necessita di particolari cure. Vive bene sia al-l'ombra che al sole. Non teme il gelo, non richiede potatura e,contrariamente alla piantamadre, non Gorisce. Può raggiungere l'altezzamassima di 3,5 metri ed è a foglia caduca.La catambra è stata sottoposta ad una serie rigorosa di analisi quali laHPLC (cromatograGa liquida ad alte prestazioni) e il DNA FINGER PRIN-TING (impronta digitale genetica). La pianta ha ottenuto il brevetto eu-ropeo (patent-pending) n. 2006/0119 ed è protetta dal marchiocommerciale "ambrös' plants".

pianta di mediataglia da terazzo

Esemplare di una pianta adulta

Contro gli insetti: Catambra

Ci son voluti 13 anni di lotte, amarezze, mezze vittorie e illusioni. Poidi colpo la regione Campania ha riconosciuto la validità del progettodi Pasquale Cascielo è l'ha approvato.Nell'ultima assemblea nazionale di Accademia Kronos a Pesaro l'in-tervento di Pasquale Casciello della sezione di Benevento è stato ac-colto da un caloroso applauso. Casciello infatti ha illustrato le tappeche hanno permesso alla Gne, dopo 13 anni di battaglie, di Gnanziareil suo progetto di un"Parco Naturalistico Polifunzionale" di 8 ettariche sorgerà nel comune di Limatola. Questa è la struttura, con un ri-fugio per animali, una clinica e un centro di Pet Therapy, più granded'Italia. La realizzazione costerà circa 5 milioni di euro e AccademiaKronos, grazie a Pasquale Cascello, sarà l'ente che ne beneGcerà so-prattutto come immagine.

Il più grande rifugio per cani

Grazie al socio Casciello, sorgerà nel beneventano il più granderifugio per cani d’Italia

Finanziamento progetti di rimboschimento eattrezzature sportive all'aria aperta

Accademia Kronos si è impegnata a presentare ai ministeri delle Po-litiche Agricole e dell'Ambiente, per ottenere dei Gnanziamenti, pro-getti di rimboschimento e di aForestazione dei comuni e delleprovince di Un Bosco per Kyoto. Fino ad ora sono stati presentati 23progetti da altrettanti comuni e province, ora al vaglio degli esperti.Questi progetti debbono rispondere alle esigenze dimitigazione cli-matica, di protezione della biodiversità e di valorizzazione paesag-gistica locale. I progetti ritenuti validi dal dipartimento di scienzeforestali della Tuscia verranno poi inoltrati per eventuali Gnanzia-menti ai ministeri competenti.Accademia Kronos ha anche stipulato una convenzione con un isti-tuto bancario specializzato nei Gnanziamenti nel settore sportivo perottenere sponsorizzazioni su progetti di percorsi natura all'ariaaperta. Anche in questo caso una commissione di Accademia Kronosvaglierà i vari progetti e i migliori potranno essere ammessi ai contri-buti dell'istituto bancario oppure ottenere agevolazioni Gnanziarievarie.Tutto questo è concesso ai comuni che hanno ottenuto dal 2006 adoggi il riconoscimento di Un Bosco per Kyoto. Tuttavia possono es-sere ammessi anche comuni e province candidate per il premio UnBosco per Kyoto prossimo.Per saperne di più si può telefonare alla redazione scientiGca del gior-nale al numero 0761.093080

Comuni virtuosi 2

da pag. 1

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cupero energetico.c) Le emissioni sono particolarmente pulite, inoltre non si genera dios-sina per la bassa temperatura (circa 400°C) nel processo di gassiDca-zione.d) L’impatto ambientale è trascurabile, come si evince da esempio diprogettazione architettonica allegata ( architettura gassiDcatore 1/5).e) L’impianto è elastico nell’accettazione dei riDuti da smaltire, nelsenso che smaltisce tutto ciò che rimane dalla raccolt diBerenziata,anche se varia dimolto la quantità e la qualità del recupero eBettuata.f ) La realizzazione dell’impianto è molto celere, infatti è possibileinstallare l’impianto funzionante per lo smaltimento riDuti in soli ottomesi dalla disponibilità dell’area attrezzata e dei permessi, e ulteriorisei mesi per il funzionamento del recupero energetico (turbina, al-ternatore, ecc).

SOLUZIONI PROPOSTEPER LA TOTALE EFFICIENZA DEL SISTEMA

a) Impianti esistenti e funzionanti da oltre un decennio sono negli USAed ora anche in Europa emolte realizzazioni sono in corso, in partico-lare in Italia.b) Si prevede il recupero totale deimateriali inorganici da smaltire conla raccolta dopo la gassiDcazione a circa 400C°, pertanto puliti e ste-rilizzati, mediante un sistema totalmente automatico di separazionedei metalli (ferro, alluminio, vari), del vetro e degli agglomerati re-stanti, tutti considerati inerti e pertanto riciclabili, e delle ceneri che,nella quantitàminima restante del 3-4% del totale organico, possonoessere separatemediante aspirazione e trasporto pneumatico, e riu-tilizzabili con immissione in processi industriali (calcestruzzi, asfalti,ceramiche, ecc) .

CONFRONTO DELLE PRESTAZIONI TECNICO-ECONOMICHE DELDISSOCIATORE MOLECOLARE CON LE ALTRE TECNOLOGIE

a) E�cienza energetica: il dissociatore molecolare è più eCciente,producendo energia elettrica e acqua calda di recupero, dell’ordinedel 50% e più rispetto al termovalorizzatore, mentre la torcia al pla-sma ha bassissimi rendimenti in quanto deve consumaremolta ener-gia per il proprio funzionamento.b) Ceneri: il dissociatore produce ceneri residue inerti da smaltimentodi R.S.U. dell’ordine del 3-4% dei materiali organici in enrata, il termo-valorizzatore produce ceneri inquinate dell’ordine di circa il 25-30%

Kronos informa

proprie centrali termoelettriche.E il comune che li adotta a Dneanno in bilancio Dnalmente puòsegnare un utile economico.Perché, allora ci si chiede, pochiconoscono questa realtà e per-ché non si comincia a realizzarlianche in Italia? Facile da dire! Cisono in ballo grandi interessi eco-nomici tra industriali e politicitutti rivolti a riempire il nostroPaese di termovalorizzatori, percui non possono esserci spazi performule alternative anche se utilialla salute umana. Sui Dissocia-tori Molecolari ci sono dietro soloorganizzazioni ambientaliste escientiDche a cui non interessa ilbusiness,ma solo il benessere dei

cittadini. È questo, come tutti sanno, in un Paese come il nostro ge-stito da maDe e varie lobbies, questo discorso diCcilmente riesce apassare. Per fortuna, però, qualche comune coraggioso ha iniziato afare gli interessi della collettività cominciando ad interessarsi di questanuova tecnologia. Così è nato il primoDissociatoreMolecolare in Italia,stiamo parlando di Péccioli, in provincia di Pisa, comune che per que-sto motivo ha ricevuto il premio internazionale “Un Bosco per Kyoto2010”.

Ma in realtà cosa sono questi Dissociatori Molecolari? A questo puntoè giusto entrare nelmerito per saperne di più, allora lasciamo la parolaagli ingegneri ed ai tecnici.

PECULIARITA’ DELL' IMPIANTO DIDISSOCIAZIONE MOLECOLARE

Impianto di DissociazioneMolecolare per il trattamento dei riDuti so-lidi urbani con recupero energetico (trigenerazione: elettrica, di acquacalda, di acqua refrigerata)a) L’impianto è basato sul principio della trasformazione statica di tuttele sostanze organiche in gas comburenti, garanzia pertanto dellamassima semplicità di funzionamento, con conseguenti bassi costidi installazione e dimanutenzione, con eCcienza energetica dimoltosuperiore alle attuali tecnologie. Detti vantaggi sono ampiamente co-nosciuti ed accettati dai vari enti pubblici (Ministero dell’Ambiente,varie sedi ARPA, commissario straordinario per l’emergenza riDuti diNapoli dott. Bertolaso, ecc) e da numerose società private in tuttal’Italia molte delle quali stanno intraprendendo iniziative al riguardo.b) L’impianto è modulare, pertanto è possibile realizzare qualunquegrandezza con unmodulo dimassima eCcienza da replicare più volte,oppure da localizzare in siti opportunamente scelti per l’ottimizza-zione della raccolta, dei trasporti e per lamassima utilizzazione del re-

4 Kronos informa

Speciale risparmio energetico e rif iuti

PROPOSTE PER I COMUNIVIRTUOSI O

CHE INTENDONO ESSERLO

I RIFIUTI E LORO UTILIZZO

il dissociatore molecolaredi Peccioli

continua dalla prima pagina

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del materiale organico in entrata, con la torcia al plasma, vetriJcandoil prodotto, si ottiene una grande quantità di residuo, ed ha inoltregravi problemi di emissioni dovute alle vaporizzazioni di tutti i metallipesanti.c) Impatto ambientale: il dissociatore è tutto posizionato dentro unediJcio alto al massimo dieci metri, mentre l’impatto del termovalo-rizzatore e della torcia è devastante.d) Emissioni: quelle del dissociatore sono molto al di sotto dei limitidi legge, inoltre non si produce diossina per il particolare funziona-mento a bassa temperatura. I termovalorizzatori producono diossinache debbono poi abbattere, ma comunque, dato le grandi dimensionidi questi, espellono grandi quantità di diossina complessive. La torciaha grandi problemi anche per i metalli pesanti da abbattere, comesopra accennato.

e) Costi: il dissociatore costa circa lametà del prezzo di acquisto di untermovalorizzatore, mentre la torcia ci risulta più cara del termovalo-rizzatore. I costi di gestione e manutenzione del dissociatore sonodell’ordine di grandezza del 20-30% rispetto alle altre due tecnologiecitate.f ) Tempi di installazione: il nostro dissociatore può essere installatofunzionante per lo smaltimento del riJuto in soli OTTO MESI dalla di-sponibilità dell’area attrezzata e dei permessi, con ulteriori sei mesi sicompleta con il funzionamento del recupero energetico.g) Referenze: il dissociatore ha una storia di oltre dodici anni di fun-zionamento corretto, il termovalorizzatore ha una lunga storia allespalle essendo tecnologia collaudata a lungo, la torcia non ci risultache abbia esempi di funzionamento industriale, ma solo di laborato-rio.

In conclusione si può aHermare che il termovalorizzatore è una tec-nologia collaudata ma ormai superata, la torcia una speranza che almomento non ha riscontri positivi, il dissociatore è invece la miglioretecnologia innovativa e sperimentata oggi disponibile.

CONCLUSIONI

Alla luce delle considerazioni sopra riportate, riportiamo di seguito,in sintesi, i punti salienti dell’impianto proposto:a) L’impianto NON PRODUCE DIOSSINA ed ha emissioni pulite, moltoal di sotto della normativa europea vigente;b) L’IMPATTO AMBIENTALE È TRASCURABILE , essendo il tutto all’in-terno di un involucro edilizio altomeno di diecimetri( v. architettonicoallegato);c) L’EFFICIENZA ENERGETICA è la MASSIMA ottenibile con le attualitecnologie innovative e ciò genera utili ragguardevoli( v.esempio diB.P.);d) L’impianto èMODULARE, pertanto gli impianti esistenti e progettatidi 60/180 ton/giorno possono essere replicati più volte senza incon-

venienti aumentando il numero delle celle di gassiJcazione con il lorosistema di caricamento e scarico ceneri, in quanto la LOGICA dell’im-pianto rimane IDENTICA (software e controlli);e) TUTTI i MATERIALI INORGANICI di QUALUNQUEDIMENSIONE ven-gono recuperati dopo il trattamento primario a 400°C circa e perciòresi sterili, pertanto diventano riciclabili costituendo unUTILE e nonun onere ( v. depliant apparecchiature tedesche universalmente im-piegate a tale scopo);f ) I COSTI sono RIDOTTI dell’ordine del CINQUANTAPERCENTO;g) I TEMPI di REALIZZAZIONE sono RIDOTTISSIMI (otto mesi per losmaltimento e sei mesi per il recupero energetico).h) L’impianto viene GARANTITO con POLIZZE di primaria compagniadi assicurazione (AXA, ALLIANZ).

Speciale risparmio energetico e rif iuti

termovalorizzatore di Accera

Purtroppo per lui però qualcosa sta cambiando, l’acquacoltura e le im-portazioni di pesce da tutto il mondo calmierano il valore del prodottoittico e la sua attività stenta, con il lievitare dei costi, a mantenere unsano rapporto fra costi e beneJci. Bisognerebbe quindi cambiare latesta ai Pescatori, non è un’operazione impossibile anche se diIcile,ma la pesca è un settore così particolare che una soluzione può veniresolo da loro. Loro infatti sanno che, dopo il periodo di fermo pesca per“riposo biologico”, si pesca a strascico (ma anche con altri attrezzi) Jnoa cinque, sei volte quello che si pescava prima del fermo pesca e lacosa dura purtroppo almassimo una quindicina di giorni. Questo cosavuol dire: che il prodotto ittico di fondo (demersale) non si sposta dadove si trova e che la capacità di cattura delle nostre imbarcazioni astrascico è dimolto superiore alla disponibilità attuale della risorsa. In-fatti il surplus di pesce che si trova dopo il fermo pesca viene recupe-rato al massimo in due settimane. Quindi sorge spontanea unadomanda: ma perché allora le imbarcazioni a strascico italiane esconoin pesca tutti i giorni consentiti (cinque alla settimana) a contendersil’un l’altra quel poco pesce rimasto inmare e consumando Jor di quat-trini in gasolio, usura degli attrezzi, delle imbarcazioni e tanti altri costidi gestione quando potrebbero prendere lo stesso pesce uscendo almassimo tre volte alla settimana?Questo consentirebbe un risparmio netto di almeno un terzo dei costidi gestione e quindi il raddoppio dell’utile per i Pescatori, se solo simettessero d’accordo.Il problema è in mano a loro, chissà se vorranno guadagnare di più?

PESCARE MENO PER GUADAGNARE DI PIU’

Pesca sostenibile di gamberi

ing. Roberto Rovaris

Prof. Roberto Minervini(Docente di Biologia della Pesca e Acquaicoltura)

continua dalla prima pagina

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Cambiamenti climatici:è strage di piccoli di foca

Stragedi cuccioli di foca inCanadaacausadi un inverno caldo che ha portato ilghiaccio a restringersi in alcunezonedi ri-produzione. Per gli esperti sara' la peg-giore annata per i piccoli dal 1981. Lefoche dalla sella hanno l'abitudine di par-torire i piccoli sulle lastredighiacciovicinoalla costa per proteggerli dai predatori.Quest'annomolti esemplari, tra quelli che sono riusciti a raggiungere il litorale,sono Jniti in acqua a causa del ghiaccio troppo sottile e sonomorti.

Un viaggiodi 8 giorni – 6notti, interamentededicato all’Expodi Shanghai,per scoprire la magia delle esposizioni internazionali e trarne uno spuntoper spenderebene…lapropriavita….nelle suediverse sfaccettature inas-soluta libertà e secondo i propri interessi…Un’occasioneunica per soIer-marsinellaCittàVecchia: ilTempiodelBuddhadiGiada, ilMuseodiShanghai,la visionedi Pudongdal BundchenonJnisconomai dimeravigliare.Il sorriso della Gioconda come terapia per…spendere bene la propriavita…Metodosistemicodi LeonardodaVinci concentratonell’operapiù fa-mosa delmondo…laGioconda…dove il passato si confonde con il futuro,lo spazio con il tempo, la terra con il cielo…Stateper andare inpensioneevi sentitedepressi?Nientepanico.C’èunmodoperrimettersi ingiocoedentrarenelGioconda’sBridge network dove l’impossibile diventa possibile, dove la vostra mentesi rigenerae riconquista l’energiacreativaper farecosechenonhamaipen-satodi fare.Come?Con la terapiadel sorriso.Quando?Dal 13al 20giugno2010.Dove?Shangai Cina. Perché? Per ricominciare da zero e tornare a lavorare per sestessi e per gli altri a servizio e tutela dellaNatura.Venite connoi in giroperilmondoconl’Expopartecipandoalle “SettimaneBianchedelloSpazio…Ri-nascimentale”.Alla Jnedel viaggio sarete ingradodi scegliere se considerare l’esperienzasoltantounviaggiooperareconunapartecipazionepassiva… postazionetelematicasedenta-ria da casa vostra collegata con il centro operativowww.accademiakronos.it, oppure partecipare alla postazione itinerantecometutore seguire l’organizzazionedelleSettimanebianchechesarannoorganizzate in varie parti delmondo.Perprenotazionie informazioni:AccademiaKronos, sezionediBari,telefono080.5486108–333.2995610Per partecipare a questo viaggio occorre il visto cinese, necessario il passa-porto,chedeveesserevalido6mesiedavere1paginalibera,e1foto-tessera,da inviare 30giorni primadella partenza.Pernottamento presso il NuovissimoGrandMelìa di Pudong 5 stelle lusso:1.400europerpersona incameradoppia, supplementocamerasingola550euro, notte supplementareper early check in / late checkout 110euro - ac-contodi560euroallaconfermaconsaldoa21giornidallapartenza. Inalter-nativa pernottamento presso il Central View Suites 4 stelle superiore,centralissimo.

VIETATA L’ESPORTAZIONE DILEGNAME DAL MADAGASCAR

Madagascar: vietato esportare legnameIl ministro dell'Ambiente del Madaga-scar ha ripristinato il divieto di tutte leesportazioni di palissandro e altro le-gname prezioso. L'obiettivo è contra-stare il commercio illegale che hacausato non pochi problemi a questaterra. Interi territori appartenenti a par-chi nazionali sono Jniti infatti in mano a bande armate e il disboscamentoillegale ha alimentato lo sviluppo del commercio di selvaggina.

PRIMO AEREO A PROPULSIONESOLARE IN SVIZZERA, UN SUCCESSO

Scommessa vinta per l'aereo svizzero a propulsione solare: il rivoluzionariovelivolo Solar-Impulse HB-SIA ha infatticompiuto oggi il suo primo volo in alti-tudine. Ed è stato un successo. Decol-lato alle 10 e 27, in silenzio,dall'aerodromo di Payerne, nella Sviz-zera occidentale, il prototipo è atterratodopo 87minuti di volo e dopo aver rag-giunto quota 1.200 metri. Il 'perfetto'volo di collaudo apre ora la strada alleprossime tappe dell'ambizioso progetto di primo aereo solare in grado divolare di giorno e di notte senza carburante o emissioni inquinanti. "E' unatappa assolutamente incredibile", ha commentato lo svizzero Bertrand Pic-card, anima del progetto.

Shanghai 2010: verso l’Expo 2015Le settimane bianche

dello Spazio…rinascimentaleGioconda’s Bridge

Se per il 5 per 1.000 non hai già deciso didestinarlo ad altri, ti invitiamo a versarloa favore di Accademia KRONOS.E’ sufficiente firmare nell’apposito riqua-dro del CUD, del modello 730 redditi o delModello Unico Persone Fisiche e riportarenello spazio previsto il Codice Fiscale diAccademia KRONOS: 92050750378

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li avrebbero distrutti, ma non fu così: resistettero per oltre due setti-mane. Allora si pensò di ripetere l'esperimento e, un anno fa, partì versolo spazio un shuttle con a bordo una serie di campioni di funghi cripto-endolitici antartici e alcuni licheni. Furono posizionati in una piattaformastudiata per l'esposizione nello spazio. Ora sono tornati sullaTerra e presiin consegna dallo scienziato Silvano Onofri, nostro socio, che a novem-bre prossimo pubblicherà i risultati. Questo esperimento con l'ESA, laNASA e l'Università della Tuscia fu presentato da Accademia Kronos inun convegno pubblico aViterbo, all'indomani della partenza dello Shut-tle. Alcune esperienze precedenti avevano permesso di veriFcare comealcuni esseri viventi riescano a vivere in ambienti Fno a pochi anni faconsiderati assolutamente ostili alla vita. - “Molto spesso - ha dichiaratoSilvano Onofri, - si pensa che gli esseri viventi più resistenti alle condi-zioni estreme siano i batteri, in realtà alcuni funghi hanno dimostrato diavere unmaggior grado di resistenza”. Gli scienziati, secondo alcune in-discrezioni, sono ottimisti sui risultati dell'esperimento.A questo punto l'antica teoria (panspermia-cosmica) che la vita sullaTerra sia arrivata dallo spazio (comete e meteoriti) e non sia nata percaso e per volontà di qualche Dio solo su questo pianeta, ormai sembraappurata.La panspermia è una teoria scientiFca che suggerisce che i semi dellavita (in senso ovviamente Fgurato) siano sparsi per l'universo, e che lavita sulla Terra sia iniziata con l'arrivo di detti semi e il loro sviluppo. È im-plicito quindi che ciò possa accadere anche su molti altri pianeti. Perestensione, semi si potrebbero considerare anche semplici molecole or-ganiche. La teoria ha le sue origini nelle idee di Anassagora, Flosofogreco, e si è rivitalizzata a partire dall'Ottocento con Lord Kelvin, con ilFsico Hermann von Helmholtz e, nei primi decenni del Novecento, conil chimico e premio Nobel svedese Svante Arrhenius, mentre nell'ultimoquarto del XX secolo il testimone è passato agli astronomi Fred Hoyle e

ChandraWickramasinghe. Nel primo decennio del XXIsecolo, la teoria ha ricevuto alcune conferme speri-mentali nel ritrovamento, da parte della sonda Star-dust, di tracce di ammine e lunghe catene carboniosenei materiali raccolti dalla cometaWild 2.Grazie ai grandi telescopi orbitanti intorno alla Terra,abbiamo appurato che ogni stella, non solo della no-stra galassia, ma delle altremiliardi di galassie e di am-massi stellari, è un sole con una coorte di pianeti.Secondo i parametri biologici che conosciamo, in ognisistema solare esiste una fascia della vita (non troppovicina e non troppo lontana dal Sole); ebbene unastella su cinque dovrebbe avere uno o due pianeti al-l'interno di questa fascia. Altro elemento necessarioallo sviluppo della vita, oltre a un'atmosfera respira-bile, è l'acqua. Qualcuno Fno a poco fa pensava cheanche questo elemento fosse una rarità apparsa solosul nostro pianeta, invece l'acqua è presente ovunque.Si pensi che nella nebulosa di Orione, ogni giorno sicrea tanta di quell'acqua equivalente a formare milleoceani terrestri.Finalmente l'Homo Sapiens dovrà abbassare “lepenne!”. Non siamo più soli nell'universo! Questa no-tizia farà male a qualcuno o forse a molti, soprattuttoai musulmani e agli ebrei (i cristiani ultimamente se lasono cavata aEermando che il buon Dio può avercreato la vita in altri pianeti, i quali potrebbero per lorofortuna non essere stati contaminati dal peccato origi-nale e, pertanto, non aver conosciuto Cristo). I musul-mani e gli ebrei avrebbero voluto unDio solo per loro.Per fortuna l'Universo è anche espressione di vita, siaessa a base carbonio o a base silicio, una vita possibil-mente anche intelligente. Pensate che colpo sarebbeper questi assertori del loro Dio unico e solo nell'uni-verso, scoprire che esistono altri Dei nello spazio. Sa-

rebbe la Fne di queste religioni. E forse sarebbe un bene perchéFnirebbero le guerre in nome di Allah e i fanatismi criminali di chi credeche alla propriamorte dimartire (dopo aver ucciso decine di innocenti),72 vergini e Fumi di latte e miele l'aspetteranno in paradiso.Se esistono civiltà aliene, per i nostri scienziati resta insormontabile lapossibilità di visitarle. Le distanze sono tali che escludono ogni contatto.Se dovessimo intraprendere un viaggio verso il sistema stellare di AlfaCentauri (sono le tre stelle più vicine a noi che distano 4,3 anni luce) coni mezzi di cui disponiamo, dovremmo impiegare più di un secolo perraggiungerle. Però va considerato che oggi pensiamo con la mentescientiFca del terzo millennio, ma tra mille anni, se non ci autodistrug-geremo strada facendo, le cose potrebbero essere ben diverse. Volareoltre la velocità della luce potrebbe essere non più un problema, e,quindi, potremmo venire in contatto con altre civiltà. Viene anche dachiedersi: - se da qualche parte della nostra galassia esiste una civiltàscientiFcamente e tecnologicamente più avanti di noi dimigliaia di anni,cosa impedisce a questi di visitarci? - Ma chi lo dice che non l'abbiano giàfatto nel passato o che forse lo stanno per fare? E' convinzione di moltiche gli dei del passato non siano altro che astronauti che sono venuti aportarci in tempi remoti parte della loro conoscenza. Per altri questialieni vivrebbero già tra noi da moltissimo tempo.A parte le varie congetture e fantasie se veramente un giorno venissimoa contatto con una civiltà aliena, forse l'uomo terrestre si ridimensione-rebbe al punto tale da diventare migliore di com'è invece oggi. E allora:“fratelli dello spazio”che aspettate a venire?“Una volta che tutti i nostri tentativi di ottenere materia vivente da materiainanimata risultino vani, a me pare rientri in una procedura scienti�ca pie-namente corretta il domandarsi se la vita abbia in realtà mai avuto un'ori-gine, se non sia vecchia quanto la materia stessa, e se le spore non possanoessere state trasportate da un pianeta all'altro ed abbiano attecchito lad-dove abbiano trovato terreno fertile” - Hermann von Helmholtz -

C'E' VITA NELL'UNIVERSO

Fotografia del telescopo Hubble della fusione di due gallasie:le galassie antennae processo cominciato ca 200 millioni di anni fa

Filippo Mariani

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AREA ATTREZZATA PER GRUPPI E FAMIGLIE ALL’INTERNO DELLA NECROPOLIADIBITA A DEGUSTAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI, PUNTO RISTORO

AUDIOGUIDE MULTILINGUE, ARCHEO GUIDE PER BAMBINIBOOKSHOP

All’interno del Museo, nel cuore del centro storico della cittàturrita, sono esposti meravigliosi tesori,

preziosi pezzi archeologici, tra cui manufattivillanoviani, etruschi, greci e romani, provenienti soprattutto dagli

scavi delle necropoli etrusche.Tra i reperti più noti i famosi Cavalli Alati.

Tarquinia, culla della civiltà etrusca, è senza dubbio tra le mete piùimportanti del Mediterraneo per gli appassionati di

archeologia e arte antica.L’affascinante mondo dei Tirreni rivive soprattutto attraverso letombe dipinte della sua Necropoli, Patrimonio dell’Umanità.

Le immagini degli affreschi, di oltre 2500 anni fa, scorrono come unlibro aperto, introducendo i visitatori nella vita densa di desideri e

passioni delle genti etrusche.

Museo Archeologico Nazionale

NECROPOLI ETRUSCADI TARQUINIA

Museo Archeologico e Necropoli di Monterozzi - TarquiniaInfo biglietteria: 0766.850080 - 338.8618856

Ingresso gratuito sotto i 18 anni e oltre i 65 anni

Patrimonio dell’Umanità, Unesco

Grafica

Euriadesrl0761/326127

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Accademia Kronos partecipa da più di unmese ad un tavolo di con-certazione tra tutte le principali associazioni ambientaliste italianesul problema del ritorno del nucleare in Italia. La squadra di AK ècomposta da: Giuseppe Caputi, Teresa Gagliardi ed Ennio La Malfa.Alla Bne, dopo lunghi e a volte tormentati incontri, si è deciso di ap-provare il seguente documento:

Appello per un Comitato NazionaleFermiamo il nucleare, non serve all’Italia

Crediamo che la scelta del Governo di far tornare il nucleare in Italiasia una scelta sbagliata e rischiosa, che non fa gli interessi dei citta-dini e del Paese.Alcuni dati lo dimostrano:L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000me-gawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 mega-watt. Le recenti dichiarazioni di autosuAcienza energetica deiPresidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto delPaese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di ener-gia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.Il nucleare costa troppo, in nessun paese al mondo si costruisconocentrali senza Bnanziamenti pubblici e garanzie statali, che ricadonopoi sulle tasse e le bollette pagate dai cittadini. In Italia si distoglie-rebbero risorse importanti dalla ricerca per l’innovazione tecnologicae dalla di@usione dell’eAcienza energetica e delle energie rinnova-bili.A fronte però dell’impiego di così ingenti risorse pubbliche, la rispo-sta alla crisi economica e occupazionale non è signiBcativa, soprat-tutto se equiparata al rapporto tra occupazione e investimento neisettori dell’eAcienza energetica e delle rinnovabili. Secondo uno stu-dio dell’Unione Europea del 2009 investire oggi per raggiungere nel2020 il 20% di rinnovabili creerà 2,8 milioni di posti di lavoro conoltre 2000 imprese coinvolte.Il nucleare continua ad essere rischioso: anche per i reattori di terza

generazione EPR in costruzione sono emersi gravi problemi di sicu-rezza, come hanno denunciato, a novembre 2009, con una nota con-giunta le Agenzie di Sicurezza di Francia, Regno Unito e Finlandia.àInoltre è utile ricordare che nel mondo non è stato ancora risolto ilproblema di dove depositare in modo sicuro e deBnitivo le scorie.Il nucleare non ridurrebbe la dipendenza energetica dall’estero per-ché importeremmo l’uranio e, secondo il recente accordo sotto-scritto con la Francia, importeremmo tecnologia e brevetti esteri,per tutto il ciclo di vita Bno alla messa in sicurezza delle scorie.Quanto al presunto “rinascimento” del nucleare nel mondo, i Paesiche lo hanno scelto negli anni sessanta e settanta del secolo scorso,sono costretti a prolungare l’attività delle loro centrali per evitare gliingenti costi di smantellamento degli impianti a Bne vita, come inGermania, o a progettarne di nuove, per evitare la crisi di un costo-sissimo comparto industriale, come in Francia.InBne il nucleare non darà nessun contributo a rispettare i vincoliposti dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20%entro il 2020, perché le prime centrali non saranno operative primadel 2026-2030, e perché il complesso ciclo di approvvigionamentodella materia prima, di costruzione e smantellamento produce nonpoca CO2.Per tutte queste ragioni, s’invitano tutti a superare dispute ideologi-che di parte e compiere scelte razionali e convenienti per il Paese,per contrastare i cambiamenti climatici e rispettare gli obiettivi postidall’Unione Europea del 20-20-20. L’auspicio e l’impegno delle asso-ciazioni promotrici e di tutti gli aderenti è che si crei un grande schie-ramento unitario e trasversale, al di là delle diverse appartenenze ecollocazioni politiche.Vogliamo costruire insieme al mondo della cultura e della politica,della scienza e del lavoro, della società civile e delle imprese, strate-gie unitarie e comuni che possano ridare al Paese la prospettiva di unmodello energetico sostenibile, sia dal punto di vista economico cheambientale.

ACCADEMIA KRONOS HA ADERITO A UN DOCUMENTOSUL NUCLEARE CONDIVISO DALLE PRINCIPALI

ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE ITALIANE

Le associazioni promotrici:

Ambiente e Lavoro

Accademia KRONOS

Associazione Mediterranea per la Natura

Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare

Fare Verde

Forum Ambientalista

Greenpeace

Italia Nostra

Jane Goodal Italia

LAV

Legambiente

Lipu

Mountain Wilderness

Pro NaturaVas

WWF

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SOS CLIMALa situazione aggiornata dei cambiamenti

climaticio su scala planetariaBollettino NOAA - Marzo 2010

Marzo 2010 è stato complessivamente a livello globale il marzo piùcaldo mai registrato a partire dal 1880 con una anomalia di 0,77°C alsi sopra della media secolare per i mesi di marzo del 20.mo secolo. Ilprecedente mese di marzo record si era veriDcato nel marzo 2002. Alraggiungimento di questo record ha contribuito di più l’emisfero sudche quello nordScomponendo i dati tra oceani e continenti si nota che:La temperatura media superDciale degli oceani ha raggiunto nelmarzo 2010 un valore record: il valore più altomai registrato a partiredal 1880. Il precedente record, per il mese dimarzo, si era veriDcato nelmarzo 1998.Anche se complessivamente le temperaturemedie continentali sonostate relativamente più fredde (posizionandosi, comunque, al quartoposto tra i mesi di marzo più caldi dal 1880), le zone continentali del-l’emisfero sud (sud America, sud Africa, Australia ed Antartide) hannoraggiunto valori record di riscaldamento per il mese di marzo.Andando più in dettaglio sulle aree territoriali si nota anche che nelmese di marzo 2010:Il surriscaldamentomaggiore a livello mondiale è stato raggiunto dalCanada, seguito da una ampia area comprensiva del medio oriente edi parte dell’Asia centrale a nord ovest dell’India. Un surriscaldamentorilevante ha colpito anche l’Africa nord occidentale oltre alla maggiorparte dei territori dell’emisfero sud. In Antartide, dove i ghiacci in que-sto periodo sono normalmente in espansione hanno subito, invece,nel marzo 2010, una riduzione del 6,9% (rispetto al periodo 1979-2000).Freddo al di sotto dei valori normali, invece, in Mongolia, nella Cinasettentrionale ed in parte dell’Alaska ma non nel resto della regioneartica, dove invece, i ghiacci, sono a livelli di estensione più bassa apartire dal 1979 (da quando si eBettuano le misure da satellite).InDne, va rilevato che:- il primo trimestre 2010 (gennaio-marzo) è stato il quarto trimestrepiù caldo dal 1880. Il record di surriscaldamento appartiene al primotrimestre 2002;- le precipitazioni hannomostrato estremizzazioni anche geograDche:estremi di precipitazioni situazioni alluvionali in aree dell’Asia centromeridionale a nord dell’India e siccità anche marcata in India e nellearee occidentali conDnanti (Pakistan, Afganistan e penisola arabica).Alquanto piovoso il mese di marzo 2010 sull’Europa meridionale, esoprattutto in Spagna. Siccitoso anche tutto (o quasi) il nord America.

La nube vulcanica del vulcano islandese EyjaEallajokull è stato unevento di straordinaria utilità per l'umanità.Innanzitutto, le emissioni vulcaniche di ceneri si sono limitate allamedia troposfera, senza quindi interessare la stratosfera. Questo si-gniDca nessun eBetto sul clima (salvomodeste perturbazioni locali) epochi limitati danni sul territorio locale, contrariamente a quanto av-venuto con altre recenti eruzioni ben più violente come quella del delPinatubo (1991) e di Monte S. Elena (1980). In questi casi, le eruzioni,oltre ad impattare signiDcativamente sul clima (anche nell’anno suc-

cessivo), avevano provocato anchemorti, distruzioni e danni rilevanti.Inoltre, ed è la cosa più importante, imponendo il blocco del trasportoaereo sull'Europa, per quasi una settimana, e causando la cancella-zione di un numero imprecisato di convegni, riunioni congressi, ecc.,l’eruzione del vulcano islandese ha evitato che fossero emessi, sia daltrasporto aereo sia dalle altre attività umane collegate, molte migliaiadi tonnellate di anidride carbonica: un eBetto salutare per il nostropianeta!Ora, bisogna cogliere questo insegnamento della Natura ed istituire,da ora in poi, una giornatamondiale "NO-FLYDAY", in cui nessun aereovola. Siccome il traCco aereo contribuisce alle emissioni globali dianidride carbonica, del 4% (ma è destinato a salire nei prossimi anniDno al 7%, secondo le proiezioni dell'IPCC) e poichè il traCco aereoinduce e favorisce un numero spropositato di riunioni emeetings chesi potrebbero tenere benissimo in video-conferenza (o web-confe-rence), il risparmio in emissioni di anidride carbonica di un solo giornoa livello mondiale, potrebbe essere davvero considerevole.Non è una cattiva idea. Pensateci! La suggerisce un uCcio delle Na-zioni Unite (UCcio di Coordinamento degli ABari Umanitari delle Na-zioni Unite).

Istituiamo il "NO-FLY DAY", un giornoall’anno di fermo totale di tutti i voliaerei

di Vincenzo Ferrara

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CORSO PER VALUTATORI DI SISTEMI DI GESTIONE PERL’AMBIENTE E PER LA QUALITA’

(AUDITOR INTERNI E AUDITOR DI TERZA PARTE)

I corsi sono organizzati da Nexos, organismo di certificazione accreditato ACCREDIA, in collaborazione con AICQ-CI (AssociazioneItaliana Cultura Qualità - Centro Insulare), Accademia KRONOS e concepiti secondo un approccio modulare.Prerequisito alla partecipazione dei corsi di 40 ore è la buona conoscenza della rispettiva norma di riferimento (UNI EN ISO 14001o UNI EN ISO 9001) e della UNI EN ISO 19011, agli iscritti sarà perciò preventivamente somministrato un test di ingresso. Ciascuncorso, sia di 24 ore che di 40 ore, termina con un esame riconosciuto daAICQ SICEV per l’iscrizione al registro relativo alla qualificaprofessionale conseguita.

MODULIMODULO Base 1: durata 16 ore per i Sistemi di Gestione per l’Ambiente;MODULO Base 2: durata 16 ore per i Sistemi di Gestione per la Qualità;MODULO applicativo A1: durata 8 ore per Valutatori Interni dei Sistemi di Gestione per l’Ambiente;MODULO applicativo A2: durata 8 ore per Valutatori Interni dei Sistemi di Gestione per la Qualità;MODULO applicativo B1: durata 24 ore per Valutatori di terza parte dei Sistemi di Gestione per l’Ambiente;MODULO applicativo B2: durata 24 ore per Valutatori di terza parte dei Sistemi di Gestione per la Qualità.

STRUTTURA DEI CORSICorso Valutatori Interni dei Sistemi di Gestione per l’Ambiente (VISGA) costituito da Modulo Base 1 + Modulo applicativo A1;Corso Valutatori Interni dei Sistemi di Gestione per la Qualità (VISGQ) costituito da Modulo Base 2 + Modulo applicativo A2;Corso 40 ore Valutatori Sistemi di Gestione per l’Ambiente (VSGA) costituito da Modulo Base 1 + Modulo applicativo B1;Corso 40 ore Valutatori Sistemi di Gestione per la Qualità (VSGQ) costituito da Modulo Base 2 + Modulo applicativo B2.

RICONOSCIMENTO AICQ SICEV E EOQI corsi rispondono ai requisiti richiesti dalla AICQ-SICEV per l'ammissione agli esami di Valutatore dei Sistemi di Gestione per la Qua-lità (VSGQ) e seguono le regole definite dalla Organizzazione Europea per la Qualità (E.O.Q.), pertanto permettono l’accesso adeventuali riconoscimenti a livello europeo.

PERIODO DI SVOLGIMENTOGiugno/Luglio 2010.

LUOGO DI SVOLGIMENTOVia Capranica, 14 - 01037 - Ronciglione (VT) (presso Accademia Kronos Onlus)

LOGISTICAConvenzioni Accademia Kronos

QUOTE• Corso VISGA o VISGQ: Euro 850,00 + IVA;• Corso VSGA o VSGQ: Euro 1.500,00 + IVA;• Corso VSGA + Modulo B2 oppure VSGQ + Modulo B1: Euro 2.250,00 + IVA.Sono previsti sconti per gli associati ad Accademia Kronos; i corsi saranno attivati al raggiungimento di almeno 15 iscritti.Le quote comprendono i coffee break, i pranzi ed il materiale didattico.(NB) coloro che desiderano frequentare il corso 40 ore sia per l’ambiente che per la qualità non dovranno frequentare due corsi(40 + 40 ore) ma al corso di 40 ore frequentato (modulo B1 o B2) si aggiungerà un corso della durata di 24 ore.SBOCCHI PROFESSIONALI: I Moduli A1 e A2 permettono di acquisire le competenze per le verifiche ispettive interne necessarie amonitorare la conformità del sistema di gestione per la qualità o l’ambiente realizzato nella organizzazione di appartenenza, so-stituendo efficacemente il consulente esterno. Chi abbia frequentato i corsi relativi ai moduli A1 e A2 e abbia superato l’esamepuò richiedere di iscriversi al registroAICQ SICEV dei Valutatori Interni dei Sistemi di Gestione per la Qualità (VISGQ) o dei ValutatoriInterni dei Sistemi di Gestione per l’Ambiente (VISGA).I Moduli B1 e B2, superato l’esame finale, abilitano chi possiede o acquisisce esperienza nel campo degli audit ambientali e/o qualitàa sostenere l’esame per l’iscrizione al relativo registro AICQ SICEV. L’iscrizione al registro AICQ SICEV è un elemento che molti or-ganismi di certificazione considerano prerequisito per incaricare un ispettore di verifiche di sistema.

Per ulteriori informazioni contattare Nexos S.r.l.allo 06/33270123 oppure al 06/33220293 oppure inviare una mail a [email protected]

Gli autori sono responsabili della veridicità e delle dichiarazioni dei testi. Gli articoli possono essere riprodotti citandone la fonte

KKKK rrrr oooo nnnn oooo ssss iiii nnnn ffff oooo rrrr mmmm aaaa Direttore responsabileFranco Perlotto

Direttore editorialeEnrica Muretti

Grafica e impaginazioneThomas Diedrich

Comitato di redazioneGianluca FragapaneEnnio La Malfa, Fabrizio Pinna, Dario Urselli

Vincenzo FerraraProf. Roberto Minervini ing. Roberto RovarisFilippo Mariani

Direzione, redazioneEuriade Srl

Via Oslavia, 3501100 Viterbo, tel. 0761.326127

Testata registrata Tribunale di Savona

R.S. n. 535 del 16/12/2002Editore

Accademia Kronos Onlus StampaLa Greca Arti Grafiche - Forlì

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Appuntamenti culturali nei Comuni di un bosco per Kyoto

Ventimiglia (Im) - sabato 19 e domenica 20 giugno

Da non mancare la storica Battaglia dei Fiori, una manifestazione unicanel suo genere. Si organizzano sNlate di carri allegorici in Nore, spettacoli di piazzae inNne una grande battaglia tra pubblico e carristi a "suon" di Nori. La notte del20 si conclude poi con uno spettacolo pirotecnico senza eguali sia per durata cheper fantasia.Per informazioni ed altro: 0184.356300

Andora (Sv) - sabato 19 e domenica 20 giugno

Festa delle Erbe XI Edizione - Borgo di Rollo - Ogni anno si ripete nel borgouna festa dedicata alla natura, celebrando le erbe. Quest'anno sarà l'undicesimaedizione della Festa delle erbe aromatiche oLcinali e delle piante antiche, e nellamostra mercato si assoceranno i doni della terra e le tradizioni e la storia dellepiante, nell'inviare un messaggio di accoglienza ad una vita semplice profonda-mente legata alla natura. http://lnx.festadelleerbe.net

Piana Crixia (Sv) - tutti i sabati e le domeniche

Escursioni nei boschi dell'alto savonese in particolare nelle langhe di Pianadi Crixia, un'area protetta di quasi 1000 ettari, istituita nel 1985. La zona è carat-terizzata da un complesso di solchi torrentizi subparalleli con deOusso verso Sud,tutti aMuenti di sinistra del Rio della Madonna che, a sua volta, è un aMuente disinistra della Bormida di Spigno. L'andamento dei corsi è tale che da luogo adun'idrograNa irregolare e suggestiva. Per organizzare escursioni si può telefonaredirettamente in comune al n. 019. 570021-19

Verona - (no a settembre

A Palazzo Forti. Esposizione di capolavori pittorici dal 1800 ad oggi con-cessi dalla Galleria d'Arte Moderna. Si tratta di un’ampia rassegna in cui vengonopresentati più di 100 lavori pittorici sul tema del paesaggio, lamaggior parte pro-venienti dalla collezione civica - in molti casi opere inedite - a cui si aggiungonopreziosi dipinti di proprietà della Fondazione Cariverona, della Fondazione Pio Se-meghini e di altre raccolte veronesi private.

Montecatini Val di Cecina (Pi)

È un delizioso paesino di 2.000 anime circondato da boschi e vigneti.Un'occasione per passare qualche giorno in pieno relax e fare lunghe passeggiatenei boschi. Questa zona è famosa per lametallurgia. Infatti in località Camporcianoè ubicata una miniera di rame che è stata la più grande d'Europa e che fu apertapiù di 2000 anni fa dagli etruschi. Ora la miniera non è più attiva, ma è aperta aivisitatori, dove è stato realizzato anche un interessante museo geologico.Info: 0588 3161

Guardiagrele (Ch) - 26/28 luglio

Un antico borgo nel parco nazionale della Maiella. Anche quest' anno sisvolgerà un evento artistico di grande interesse etnologico a livello internazio-nale: "Il festival della Majella", dove vengono riproposti suoni, canti e danze anti-chissimi. I turisti, purché portino con loro un semplice strumento musicale(tamburello, Oauto, nacchere, ecc.), possono partecipare. Strada facendo si in-contrano Osterie e “Frasche”dove si potranno gustare prodotti e vini locali.Per informazioni: Silvio Pascetta: 328-9180079 - [email protected]

Cava de’Tirreni (Sa) - (ne giugno inizio luglio

Una settimana dedicata alla rievocazione storica con battaglie vere conarmi bianche e bombarde tra angioini, aragonesi e cavoti. Il tutto nella rievoca-zione della leggendaria battaglia di Sarno e nella "DisNda dei Trombonieri". Ungrande spettacolo aperto a cittadini e turisti, che dal tardo pomeriggio potrannovisitare l’accampamento angioino allestito in Piazza Nicotera. Per info e contatti:Associazione Trombonieri di Cava de’Tirreni Tel/fax: 089.465207; 347.8490294e-mail: [email protected]

Sinagra (Me) - Tutto l’anno

Un incantevole borgo medioevale nel più bel parco naturale della Sici-lia, il parco dei Monti Nebrodi. Paese ricco di storia e immerso in un verde di-rompente. Per le sue peculiarità naturalistiche Sinagra si è conquistata

l’appellativo di “Perla dei Nebrodi”. Zona questa ricca di acque. E' possibile orga-nizzare escursioni naturalistiche ed archeologiche, come riferimento l'assessore

Giuseppa Patrizia Mancuso. Il tel. del comune è: 0941-594016

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