la bacheca del sesto milium (2008/09, n.06)
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Bollettino del Rotary Club "Sesto Milium - Centenario" (Marzo 2009)TRANSCRIPT
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Bollettino n. 6 del Rotary Club Sesto Milium Centenario - Distretto 2040 Lunedì 9 marzo 2009 Anno Rotariano 2008/2009
La lettera del Presidente
Sono un appassionato lettore: amo leggere di tutto, non saprei dire se
per pura curiosità o per l’ansia derivante dalla piena consapevolezza dei
limiti delle mie conoscenze. Quando trovo un argomento interessante
riesco ad estraniarmi dal mondo che mi circonda: mi capita ad esempio
in treno o in aereo o in sale di attesa dove riesco a trovarmi
completamente a mio agio anche in situazioni non facili. Il massimo è
quando leggo un pensiero capace di farmi riflettere. Non sempre e non
necessariamente frutto dell’estro di qualche autore famoso.
Nei giorni scorsi, ad esempio, approfittando di una breve vacanza ho letto
un libro che certo non verrà annoverato tra i classici della letteratura in cui
ad un certo punto l’autrice, una certa Ingrid Black, scriveva “ A che scopo
fare qualcosa se non si cerca di farla meglio degli altri”.
Ho riletto più volte questa frase ed ho finito per fare un esame di ciò che sto
facendo della mia vita. Naturalmente, vi evito i dettagli dell’esame; tuttavia
invito tutti a ripensare alla necessità di mettersi costantemente in gara contro qualcosa o
qualcuno.
Personalmente ho conosciuto ed ammirato persone che giunte all’età della pensione hanno
deciso di iscriversi all’Università e di laurearsi. Alcune mi hanno confessato che l’hanno
fatto per dimostrare a se stessi ed agli altri di essere ancora capaci di vincere delle sfide.
Ho conosciuto ed ammirato persone, forse più umili ma altrettanto fantastiche, che si sono
impegnate in lavori manuali che per tutta la vita avevano rifiutato di fare per dimostrare di
essere capaci di farli e di farli bene.
Ripensandoci, lo stesso spirito rotariano che ci anima nasce dalla voglia di fare bene del
bene ma anche di riuscire a farlo meglio degli altri mettendo a frutto le nostre conoscenza e
la nostra professionalità.
Chi poteva riuscire a debellare la polio se non un rotariano in gara contro tutto e tutti?
A Sesto San Giovanni esistono molte Associazioni che hanno come obiettivo principale quello
di fare del bene a coloro che ne hanno bisogno. Il nostro Rotary Club, il Sesto Milium
Centenario, fa parte di queste ma deve avere un obiettivo più allargato: fare bene del bene e
farlo meglio degli altri. Per questo è indispensabile che i suoi ranghi siano completati con
l’inserimento di soci esponenti delle categorie che non sono ancora rappresentate nel Club.
Abbiamo bisogno di rappresentanti delle Istituzioni che ci aiutino ad inserirci meglio nei
meandri della Pubblica Amministrazione e nel mondo della scuola e di rappresentanti dei
media che ci aiutino a diffondere notizie su ciò che intendiamo fare, per chi e come lo
facciamo.
Ci servono rappresentanti del settore delle costruzioni che ci permettano di capire come
contribuire, rendendoci utili, allo sviluppo degli importanti programmi di trasformazione che
coinvolgono la nostra città.
La Bacheca del
Sesto Milium
PRESIDENTE
Sergio Airaghi
Mail: [email protected]
INCOMING PRESIDENT
Pier Mario Biava
VICE PRESIDENTE
Giuseppe Cassina
Mail: [email protected]
SEGRETARIO
Mario Santi
Mail:[email protected]
PREFETTO
Alberto Ceppi
Mail: [email protected]
VICE PREFETTO
Stefania Vangeli
Mail: [email protected]
TESORIERE
Fausto Dell‟Orto
Mail: [email protected]
RESPONSABILE R.F.
Andrea Fosco
Mail:[email protected]
REDAZIONE de „LA BACHECA‟
Andrea Fosco
SITO INTERNET
www.rotarysestomilium.it
SEDE:
Hotel Abacus Sesto S.G. RIUNIONI
Conviviali: 4° Martedì
Caminetti: 1° e 3° Martedì
ore 20,00
“L‟amicizia è stata la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary.
La tolleranza è ciò che lo tiene unito”
Paul P. Harris
Earth & Environmental Ingegneria e Consulenza Ambientale Sesto San Giovanni (MI) - tel 02. 9288 9650
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Sarebbero fondamentali esponenti del Commercio e dell’Artigianato che aiutino a farci
meglio comprendere i problemi di questi fondamentali settori produttivi.
Sinteticamente, abbiamo bisogno di persone che apportino professionalità mettendola a
disposizione per sviluppare idee e progetti utili alla collettività nella quale siamo inseriti.
Per riuscire a farlo meglio di altri.
"Lo scorrere delle azioni umane sullo scenario del tempo è come il brulicare delle formiche
nel loro nido: tutto appare indirizzato verso una infinità di scopi diversi, la cui somma ha
l'apparenza del caos. Ma è solo un inganno dello sguardo. Ogni percorso individuale ha, in
realtà, un suo ritmo nascosto e una direzione ineluttabile. Solo un evento esterno potrà
piegare ciascun cammino verso una meta comune, unendo i mille rivoli divergenti in un unico
flusso possente. Nell'umana esperienza, la musica è un evento di quel tipo. Il tempo,
misteriosamente variegato, acquista improvvisa forza e coerenza. Il ritmo di un passo
finalmente ordinato a un destino, e di un cuore che rinasce a una nuova baldanza" (Dal
programma di sala di Musica & Musiche 2009).
In questi tempi di disordine, quando ogni certezza
sembra perdere consistenza, quale potrà mai essere il
ruolo dell‟arte - e della musica in particolare?
Certamente quello di un momento di consolazione,
sempre a portata di mano. Una consolazione non
alienante, però. Dietro - e sopra - il fascino sensibile
del multiforme turbinare dei suoni sta, innanzitutto, la
percezione - se non ancora la coscienza - di un mondo
(sonoro) meravigliosamente ordinato dove fantasia,
rigore, dramma e lievità vivono dello stesso divino respiro.
Anche quest‟anno, per la quinta volta consecutiva, la stagione
Musica & Musiche dell‟Accademia Musicale “G. Marziali”
di Seveso (www.accademiamarziali.it) vuole continuare ad
essere il luogo della manifestazione di quella presenza fragile,
ma consolante; in un ascolto della musica di ogni tempo
guidato e accogliente. Un luogo dove, nella condivisione del bene che la grande musica
sempre generosamente dona, ci si può anche scoprire - inaspettatamente - amici.
Umberto Bombardelli
Prossimi appuntamenti per i soci del Sesto Milium
Martedì 10 Marzo:
„La Signora dei deserti‟
La nostra consueta
rubrica mensile
Martedì 10 Marzo: Hotel Barone di Sassj - ore 20,00
Conviviale con Carla Perrotti - Esploratrice, Scrittrice, Articolista e Documentarista di fama mondiale
Martedì 17 Marzoo: Hotel Barone di Sassj - ore 19,30
Consiglio Direttivo allargato ai responsabili delle Commissioni
Martedì 31 Marzo: Hotel Barone di Sassj - ore 19,30
Conviviale sul tema: "L'Associazione Bambino Cardiopatico nel Mondo e il progetto Cameroon" Relatori: Dr Alessandro Gianberti, esperto di Cardiochirurgia delle cardiopatie congenite del bambino e dell'adulto "braccio destro"; Prof. Alessandro Frigiola, esperto di cardiopatie congenite e
ideatore e promotore del progetto Cameroon Dr. Andrea Garatti, cardiochirurgo presso l’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’ Istituto Policlinico San Donato
Spazio alla musica del Sesto Milium: „Tempus ImPerfectum‟
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Martedì 3 Febbraio si è tenuta la prima conviviale ufficiale dell‟anno 2009. Illustre Ospite
della serata l‟Istruttore Distrettuale - e Past
Governor, l‟Ing. Cesare Cardani, il quale ci ha
parlato di Rotary. Delle sue origini, della sua
struttura, del suo significato, dei suoi scopi.
La visita di un rotariano così esperto e „navigato‟ è
sempre importante per un club, ma lo è ancor di più
per un Rotary, come il nostro, di recente
costituzione e composto da molti giovani.
Con il proprio metodo espositivo estremamente
lineare e sistematico, l‟Istruttore introduce le
origini del Rotary, un argomento sempre estremamente affascinante e significativo.
Il Rotary nacque la sera del 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, allora giovane avvocato
di Chicago, si incontrò con tre amici per discutere di un'idea che da tempo
lo assillava: dar vita ad un club di persone di differenti professioni,
organizzando incontri regolari all'insegna
dell'amicizia, per trascorrere un po' di
tempo in compagnia e allargare le
conoscenze professionali.
Quella sera, assieme a Paul Harris, c'erano
Silvestre Schiele, commerciante di
carbone, Gustavus Loehr, ingegnere
minerario e Hiram Shorey, sarto. Da
quella riunione cominciò a realizzarsi
l'idea di un club maschile dove ogni socio rappresentava la propria professione. Le riunioni si
svolgevano settimanalmente, a turno presso l'ufficio o a casa dei vari soci. Era, questo, un
sistema di rotazione che aveva lo scopo di
far conoscere a ogni socio l'attività degli
altri e che portò poi Harris a chiamare il suo
sodalizio: Rotary.
Dopo l'ammissione di un quinto socio, il
tipografo Harry Ruggles, il gruppo prese ufficialmente il nome di Rotary Club di Chicago.
Il primo registro, che risale al 1905, riporta un elenco di trenta soci, con Silvester Schiele
come Presidente.
Paul Harris non volle assumere alcuna carica nel nuovo club e non ne divenne presidente se
non due anni più tardi
La notizia della nuova organizzazione si diffuse rapidamente e ben presto i soci divennero
così numerosi da rendere poco pratiche le riunioni negli uffici dei soci. Nacque così l'usanza
di tenere le riunioni settimanali presso ristoranti o alberghi.
Paul Harris non fu mai dell'idea che il club di Chicago dovesse esistere unicamente allo scopo
di favorire gli affari dei soci che ne facevano parte. Egli credeva con tutto se stesso nei valori
dell'amicizia e fin dall'inizio sperò che in ambito civico il club avrebbe intrapreso delle
iniziative di più ampio respiro.
Nel 1907, due anni dopo la fondazione del club, fu varato il primo progetto in favore della
collettività: la costruzione, nei pressi del municipio, di toilettes pubbliche: la prima
infrastruttura del genere creata a Chicago.
Tre anni dopo la fondazione del club di Chicago fu creato un secondo club a San Francisco, e
l'anno seguente si aggiunsero all'elenco altri tre club.
Nel 1910, sparsi in tutti gli Stati Uniti, c'erano 16 club con oltre 1500 soci.
La popolarità del Rotary si diffuse rapidamente; nel decennio successivo diversi club furono
fondati negli Stati Uniti, da San Francisco a New York, e a Winnipeg, nel Canada. Nel 1921 i
Rotary club erano presenti su sei continenti; l'anno seguente l'organizzazione adottò il nome
di Rotary International.
In quell'anno si tenne a Chicago il primo congresso e i 16 club si riunirono sotto la
denominazione di Associazione Nazionale dei Rotary club. Paul Harris ne venne eletto
presidente.
Martedì 3 febbraio: incontro con l‟Istruttore Distrettuale
Martedì 3 Febbraio:
La prima conviviale
ufficiale dell‟anno
1905: nasce il Rotary
Ecco l‟origine della ruota
rotariana
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Oggi Il Rotary International è la prima organizzazione di servizio del mondo. È composta da
oltre 1,2 milioni di soci che danno vita a circa 32.554 Club divisi in 530 Distretti presenti
in più di 168 Paesi. I suo prestigio, la sua tradizione e il carisma degli uomini che lo
compongono e lo guidano ne fanno l'unica associazione non governativa che ha un suo
rappresentante al Consiglio delle Nazioni Unite.
Ufficialmente il Rotary è definito come un'organizzazione di uomini e di donne (nel 1989
l‟organizzazione ha aperto le porte alle donne, che sono oggi 145.000 nei club di tutto il
mondo) rappresentanti le più svariate attività economiche e professionali residenti in una data
località, i quali hanno assunto l'ideale del servire come base per la loro realizzazione a livello
personale, professionale e sociale.
I club sono apolitici, non confessionali e aperti a tutte le culture, razze e credo. Come
enunciato dal motto “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, l‟obiettivo principale
del Rotary è il servizio, nella comunità, sul posto di lavoro e in tutto il mondo.
Dal punto di vista strutturale, il Rotary e un'associazione di club locali a loro volta riuniti in
un organismo di maggiori dimensioni denominato "Rotary International".
II singolo Rotariano - che costituisce l'anima e il cuore del Rotary - è un socio del club locale,
e ogni club è un membro del Rotary International, la cui sede si trova negli Stati Uniti, a
Evanston, nello Stato dell'lllinois.
Il club è l‟elemento base dell‟organizzazione, all‟interno del quale si svolgono tutte le
attività principali. Tutti i club hanno quattro responsabilità fondamentali: la conservazione
e lo sviluppo dell‟effettivo, la partecipazione attiva ai progetti di volontariato a favore delle
comunità locali e internazionali, il sostegno alla Fondazione Rotary attraverso i contributi
finanziari e il coinvolgimento nei progetti, e la formazione di dirigenti capaci di servire il
Rotary a livello distrettuale e oltre.
Ogni club nomina i propri dirigenti e ha facoltà di agire con una considerevole autonomia, nel
rispetto delle norme contenute nello statuto e nel regolamento dell'organizzazione.
I club sono raggruppati in 530 distretti, ognuno retto da un Governatore distrettuale e
da una squadra dirigente costituita dagli assistenti del governatore e da varie commissioni, a
cui è affidata l'amministrazione dei club.
La struttura distrettuale e internazionale è pensata per sostenere i club e consentire loro
di potenziare gli sforzi dei servizi nelle proprie comunità e all‟estero.
Il Consiglio centrale del Rotary International è composto da 19 membri: il Presidente del
RI, il Presidente eletto, e 17 consiglieri nominati dai club delle zone indicate dal regolamento
ed eletti dal congresso internazionale per un periodo di due anni.
Il Consiglio dirige e controlla gli affari del RI stabilendo le linee d‟azione dall‟associazione
nel rispetto del suo statuto e regolamento. Si riunisce ogni 3 mesi per discutere questioni
amministrative. Tradizionalmente, ogni anno il Presidente, il cui mandato dura 12 mesi,
sceglie un tema specifico che i club sostengono e promuovono con varie iniziative.
L'amministrazione del RI è affidata al Segretario Generale, che sovrintende a uno staff di
circa 650 persone distribuite tra la sede centrale di Evanston, una cittadina a nord di Chicago,
e i 7 uffici internazionali in Argentina, Australia, Brasile, India, Giappone, Corea e Svizzera.
L'obiettivo del Rotary è quello di incoraggiare e promuovere l'ideale del servire come motore
e propulsore di ogni attività, ed in particolare:
- promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri membri per renderli meglio atti a
servire l'interesse generale;
- formare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli
affari e delle professioni, riconoscere la dignità di ogni
occupazione utile e far sì che esse vengano esercitate nella
maniera più degna, quali mezzi per servire la società;
- orientare l'attività privata, professionale e pubblica di ogni
membro del Club al concetto di servizio;
- propagare la comprensione reciproca, la buona volontà e la
pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di
relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più svariate attività
economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella
volontà di servire.
L‟Istruttore ha chiuso il proprio intervento con un‟esortazione: „Enjoy the Rotary‟!
Il motto del Rotary:
„Service above self‟
C‟è il club alla base del
Rotary
Enjoy the Rotary!
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Con il saluto alle bandiere, accompagnato dagli inni rotariani, si apre la Conviviale più
importante dell‟anno, nella quale il Rotary Club Sesto Milium Centenario accoglie in visita
ufficiale il Governatore del Distretto 2040, l‟amico Comm. Alessandro Clerici,
accompagnato dal Segretario Distrettuale Ugo Lanza e dall‟Assistente del Governatore
per la Zona dei Parchi Alberto Folchini.
Genovese di nascita, ma brianzolo di adozione, Alessandro è sposato con Maria Rosa, ha due
figli ed è un noto imprenditore del mondo dell‟elettronica in quanto fondatore e titolare della
Comerson; è membro della Consulta di Industria e Artigianato della recente provincia di
Monza e Brianza.
E‟ stato tra i fondatori del RC Meda Brughiere, Assistente del Governatore per la zona
Brianza Nord nel periodo 2003-2006 e Presidente del Programma per le Nuove Generazioni
negli anni 2006-2008, prima della sua elezione a
Governatore per il periodo 2008-2009.
Come primo gesto della serata, Alessandro appunta la
rotellina rotariana a
due nuove socie del
Club, la Dott.ssa
Federica Bertoldo
e l‟Arch. Marina
Rasnesi, la cui
entrata ufficiale
nella famiglia
rotariana viene
accolta con un
caloroso benvenuto.
Il discorso del Governatore - come è sua
consuetudine - è estremamente spontaneo,
coinvolgente e capace di trasmettere tutto
l‟entusiasmo e la convinzione che ne anima
l‟impegno e la funzione istituzionale, oltre
che rotariana.
Prende l‟abbrivio parlando delle numerose
visite effettuate nei club del Distretto - che
con grande entusiasmo e fatica sta portando avanti dall‟inizio del proprio mandato - e della
grande possibilità le stesse gli stanno dando di arricchire e maturare la propria esperienza,
poiché in ciascuna di esse si rende conto di come tutti i club parlino degli stessi problemi e
affrontino le medesime sfide, ma di come ognuno le porti poi avanti in maniera diversa
e con un differente approccio.
Il suo intervento tocca tutti i temi del nostro impegno
rotariano, a partire dalla convinzione e dalla consapevolezza
di ciò che è suo fondamento: il forte desiderio di stare
assieme con l‟obiettivo di portare avanti progetti
condivisi nell‟interesse del bene comune ed in particolare del
proprio territorio di riferimento, all‟interno del quale di deve
radicare prevalentemente l‟impegno e l‟azione di ciascun
club Rotary.
Il pretesto della sua digressione è rappresentato dal racconto
dell‟esperienza dell‟Assemblea Internazionale di S. Diego
(la c.d. Scuola dei Governatori), dove tutti i 532
Governatori del mondo si sono riuniti prima dell‟inizio del
loro mandato per incontrare il Presidente Internazionale
Dong Kurn Lee e si sono confrontati per la prima volta
attorno al motto "concretizza i sogni" da lui scelto per dare un indirizzo al proprio anno.
In quel contesto, Alessandro dice di aver capito fino in fondo cosa significhi appartenere al
Rotary e quali siano le sue grandissime potenzialità.
Martedì 17 febbraio: Visita del Governatore
Il Governatore spilla le
due nuove socie
Alessandro insieme alle
nuove socie, ai soci
presentatori Alberto
Ceppi, Emanuele
Borgonovo e al
Presidente Sergio Airaghi
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La grandezza del Rotary sta nell‟accomunare persone normali per fare cose
straordinarie; persone che condividono idee e progetti e che possono
sognare in grande, perché la loro forza sta proprio nella capacità di
coinvolgimento e di operare all‟unisono, in una con l'entusiasmo nel
trovare risorse per il raggiungere degli obiettivi.
Il Presidente internazionale del Rotary, Dong Kurn Lee, ha parlato in
quell‟occasione delle quattro emergenze che occuperanno la attività
rotariane nei prossimi anni: gestione delle risorse idriche,
alfabetizzazione, sanità e fame
Ha affermato che, dando voce alle nostre diversità possiamo
combattere uniti per sconfiggere la fame nel mondo, per debellare la
morbiltà infantile, per contrastare l‟analfabetizzazione, per bilanciare l'utilizzo dell'acqua e,
soprattutto, che dobbiamo impegnarci in tali progetti a partire dal nostro club con un piccolo
contributo che, sommato a quello degli altri club, diventi davvero importante e significativo.
La sanità è oggi la preoccupazione primaria: oltre 30.000 bambini muoiono ogni giorno nel
mondo per malattie evitabili e facilmente debellabili. Possiamo e dobbiamo quindi darci da
fare per questo, affinché non sia più vero che i bimbi muoiono non perché nessuno voglia
aiutarli, ma perché nessuno in pratica li aiuta. Aiutare i bambini di oggi vuol dire salvare i
futuri abitanti del mondo.
Make Dreams Real è anche questo: aiutare i bimbi a vivere, affinché anche loro possano
realizzare i propri sogni.
Lasciamoci dunque guidare dai nostri slanci emotivi per ridurre il tasso di mortalità
infantile nel mondo, con una spinta in più: quella che nasce nel profondo del nostro
cuore quando guardiamo un bambino negli occhi.
D.K. Lee non ci impone di affermare che il nostro obiettivo è quello di salvare tutti i bambini
del mondo - certamente ci piacerebbe farlo - ma siamo ben consci che questo non rientra nelle
nostre possibilità.
Infatti, possiamo impegnarci a fornire un contributo significativo perché le cose migliorino,
almeno là dove ci è possibile arrivare, servendoci nel modo più consono di tutto quanto
disponiamo, e non è poco!
L‟impegno, quindi, non è quello di cambiare le attitudini e le modalità di servizio dei nostri
Club, quanto, piuttosto quello di orientare e indirizzare bene i nostri sforzi per riuscire a dare
il nostro contributo per migliorare le condizioni di vita dei bambini. Questo non è impossibile!
Concludendo, Alessandro ha invitato tutti a “Concretizzare i sogni, condividendoli”.
~ ~ ~ ““Alcuni vanno sulle montagne per cercare ispirazione, altri per riposare.
Molti uomini di cultura hanno scritto saggi sulle montagne, i poeti ne
cantano le bellezze, gli artisti le dipingono. Il ragazzo le percorre in lungo e
in largo. E perché non dovrebbe, non sono forse state create perché i suoi
piedi mai stanchi potessero scalarle?
Per quanto alte possano essere, il suo spirito si eleva al di sopra di esse. Gli
appartengono per poter ogni volta trionfare su di esse. E‟ esuberante, esulta
ed il suo cuore trabocca della gioia esaltante di vivere”
Paul Harris
Il Presidente
internazionale Dong
Kurn Lee
Lasciamoci guidare dai
nostri slanci emotivi…
Alessandro insieme al
nostro Presidente Sergio
ed alle rispettive consorti
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Il giorno successivo rispetto a quello della visita del Governatore, l‟amico Pier Mario Biava,
Presidente eletto del nostro club per l‟anno rotariano
2009/2010 ha preso parte ad un importantissimo
convegno presso il Campidoglio.
Convegno dal titolo: “Una Cultura Comune Per Le Reti
Informazionali - La vita è comunicazione - Linguaggi
espressivi, Medicina e terapie informazionali”
patrocinato dal Comune di Roma, dal WWF Italia, dal
"Club di Budapest" e da Condividi la Conoscenza.
Trascriviamo qui di seguito l‟articolo predisposto dal
Comune di Roma per la presentazione dell‟iniziativa.
“La profonda interazione tra l'uso dei segnali, dei
messaggi e delle informazioni non solo per l'organismo umano ma anche per l'organismo
sociale, per la comunità e per la società è alla base dell'incontro tra esperienze e discipline
differenti. La comprensione di questa espansione culturale sta interessando tanto il mondo
scientifico e le esperienze terapeutiche legate alla salute umana, quanto quelle legate alla
salute sociale e alle relazioni nell'era digitale.
Cosa lega i percorsi e le pratiche di persone come Pier Mario Biava medico e ricercatore,
Ervin Laszlo filosofo dei sistemi, Stefano Rodotà giurista, Attilio Speciani medico
allergologo ed immunologo, Denis Curti direttore di Forma- Centro Internazionale di
Fotografia, Giuseppe Corasaniti magistrato, Luciano Lanna, Filippo Rossi giornalisti e
tanti come loro? E' la società della conoscenza, digitale, interattiva, convergente e pervasiva.
Tutt'altro che un ambito virtuale e parallelo, piuttosto un'estensione del sistema di relazione
sociale, un ecosistema cognitivo a carattere virale nel quale gli sguardi e i paradigmi, le
modalità di produzione e di scambio di contenuti sono di natura informazionale.
Questa relazione olistica trova oggi la concretizzazione della domanda suggestiva che, in
“Mente e Natura” del '79, Gregory Bateson proponeva: “Quale struttura connette il granchio
con l'aragosta, l'orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei
noi con l'ameba da una parte e con lo schizofrenico dall'altra?”.
La conoscenza, quindi, la sua acquisizione da parte di ognuno con i suoi percorsi culturali ed
empirici come parte di una conoscenza più ampia prodotta dalla relazione informazionale del
vivente tra sfera biologica (a partire dalla dimensione cellulare) e sfera antropologica (a
partire dal rapporto tra pensiero ed evoluzione).
Le cellule comunicano fra loro, utilizzando codici di significazione; per questo una terapia
informazionale attraverso le cellule staminali può riprogrammare il sistema. La verifica di
questa illuminazione/matrice ha caratterizzato la ricerca di Pier Mario Biava negli ultimi 25
anni.
E' significativo che la relazione informazionale come “struttura che connette” sia una
definizione che ha trovato conferma nel lavoro di scienziati che hanno affrontato, proprio in
chiave non riduzionista, quello che nel '900 è stato chiamato “il male del secolo”. Luigi
Oreste Speciani nell'82 in “Di cancro si vive” proponeva questa considerazione “ Se il cancro
è un difetto dell'organizzazione vuol dire che la vita normale di ogni essere pluricellulare
(uomo, animale, pianta) non è altro che massa cellulare (tumore!) organizzata.
Da almeno quattro secoli questo organizzatore è stato cercato analiticamente da tutti, prima
nelle cellule intere, poi nei suoi organi subcellulari senza mai scoprirlo, perché l'organizzatore
non è a livello cellulare (se non con i suoi vari strumenti operativi) ma a livello centrale,
attinente l'uomo intero.”
Oggi sono molti gli scienziati nel mondo che si stanno convincendo che le cellule tumorali
sono strettamente correlate con le staminali e sperano con questo di arrivare ad una terapia.
Biava è già arrivato ad una iniziale terapia, che ha dimostrato già una buona efficacia con
uno studio randomizzato e controllato, durato 40 mesi dal 1 Gennaio 2001 su 179 pazienti
affetti da tumore primitivo al fegato.
Mercoledì 18 Febbraio: Pier Mario ad un Convegno al Campidoglio
L‟amico Pier Mario
Biava: una vita dedicata
alla ricerca contro il
cancro
Le cellule comunicano
tra loro…
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Ora, proprio a partire dalle ricerche di Biava anche il Children Hospital di Chicago e il
Nord West Hospital stanno attuando una sperimentazione sistematica che ha portato questo
nuovo sguardo sul vivente alla copertina dell'Economist.
La funzione di riprogrammazione che nella relazione informazionale cellulare svolgono
le cellule staminali e che possiamo valorizzare attraverso il paradigma della complessità,
nella società può essere svolta da una politica adeguata che consideri la qualità delle relazioni
sociali e i fattori che la consentono come dei beni comuni. Quindi norme ed infrastrutture per
l'accesso e la condivisione della conoscenza, una partecipazione informata ai processi
decisionali, l'incontro tra creatività e credito, un welfare per i produttori di lavoro cognitivo.
Questo spiega perché lo scorso Novembre a Milano, il 18 febbraio in Campidoglio a Roma e
poi a Budapest, tanti percorsi provenienti da diverse discipline e differenti linguaggi
espressivi si sono incontrati per un confronto aperto a partire dalla pubblicazione di due
libri, quello di Ervin Laszlo “Worldshift, scienza, società e nuova realtà. Dare forza alla
nostra evoluzione” e quello di Biava, con prefazione dello stesso Laszlo “Il cancro e la
ricerca del senso perduto”. Non sorprende perciò il senso interdisciplinare della
considerazione/descrizione di Biava per cui “Dietro l'aumento di complessità dovuta agli
eventi evolutivi vi sarebbero processi coerenti di informazione, che assicurerebbero il
comportamento cooperativo di tutti i componenti del sistema fino ad arrivare alla comparsa
della coscienza individuale e collettiva.”. Quella coscienza che sola garantisce la saggezza
sistemica, la cui carenza è sempre punita, come profetizzava Bateson e come verifichiamo noi
oggi.”
Forum Distretto Inner Wheel 204° Phf: 21 marzo 2009 presso l‟Aula Magna
dell‟Università degli Studi di Milano in Via Festa del Perdono n. 7.
A 30 anni dalla Legge 180 del 1978 che ha chiuso i manicomi, la malattia mentale è
tuttora nascosta dalla famiglia, la società è restia a parlarne, i servizi territoriali sono
spesso inadeguati.
Tornano alla mente ricordi letterari: “Il male oscuro” di Giuseppe Berto, “Le libere donne di
Magliano” di Mario Tobino. Figure di pittori: Van Gogh, Ligabue. Scene da film: “La fossa
dei serpenti”, “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Ieri e oggi.
Ieri le persone entravano in manicomio per restarci tutta la vita. Celle di contenzione, sbarre,
camicie di forza, il malato trasandato, lo sguardo ebete.
Oggi gli psicofarmaci permettono di gestire il paziente. Il malato in fase acuta entra in
ospedale, resta qualche giorno, di nuovo ritorna: il fenomeno della “porta girevole”.
Si tratta di un tema scabroso, impegnativo, affollato di interrogativi e dubbi su cui vi è un
grosso analfabetismo..
Questa è un‟occasione per conoscere, apprendere, approfondire. Insieme al Rotary, alle
Associazioni femminili di Servizio che saranno presenti.
L‟insuperabile innevamento nell‟Alta Badia ricorda l‟8° Ski Meeting -
Rotarians‟ World Championsip dal 14 al 21 Marzo 2009 aperto a tutti i
Rotariani del Mondo, familiari, Innerwheel, Rotaract, Interact.
E‟ possibile avere informazioni dettagliate dell‟evento sui siti internet
isfrski.org e altabadia.org/rotary.
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8° Ski Meeting Rotarians‟ World Championship: Alta Badia 14/21.03.09
„La sofferenza psichiatrica oggi a 30 anni dalla legge Basaglia‟
Milano 21.03.09
Avviate sperimentazioni a
partire dalle ricerche di
Pier Mario
Convegno organizzato
dell‟Inner Wheel