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Report marzo 2018 La Casa dei Bambini di Waslala L’equipe responsabile del centro per l’Infanzia di Waslala, in questi ormai due anni di lavoro, ha consolidato l’immagine e il lavoro del Centro rendendolo punto di riferimento per i temi legati all’Infanzia per il territorio della regione di Waslala ma anche per le regioni limitrofe. Fondazione Madre Tierra, nostro partner locale e diretto incaricato per la gestione del Centro, è stata capace di migliorare a poco a poco l’offerta educativa e di sostegno per famiglie, bambini e docenti direttamente coinvolti e allo stesso tempo portare avanti un’attività di sensibilizzazione sui temi dei diritti dei bambini nel casco urbano e anche in diverse comunità rurali della regione. Dal documento di valutazione complessiva relativo al 2016, pervenutoci da FUMAT: “Il Centro Luciano Caldana vuole scommettere sul protagonismo di bambini e bambine, sulla loro capacità di esprimersi ed essere propositivi se messi nella condizione di essere ascoltati. Si riconoscono al bambino un insieme di diritti: diritto di espressione, di essere ascoltato, di partecipare, di opinare, di sapere, di essere coinvolto nelle decisioni e azioni che hanno conseguenze sulla propria vita, sul proprio presente”. FUMAT affronta anche il tema trasversale della disuguaglianza di genere e riconosce che questa si riproduce all’interno della famiglia, della scuola, della comunità e delle istituzioni portando nuovi elementi di vulnerabilità al gruppo delle bambine, adolescenti e donne in generale. Individua quindi la necessità di essere presente nei contesti menzionati attraverso azioni concrete mirate alla promozione della condizione della donna. “Gli obiettivi e contenuti delle attività educative dell’equipe verso la comunità si rifanno ad un marco teorico di prevenzione. Si cerca di contribuire a formare nelle persone, in primo luogo nei genitori (casa), docenti (scuola), operatori (comunità), capacità di lettura dei segnali che potrebbero indicare l’insorgere di situazioni di rischio sociale che potrebbero, se non smascherate in tempo, pregiudicare lo sviluppo integrale e armonioso del bambino”. In quest’ottica, si spera di individuare l’insorgere di situazioni di rischio fin dal loro primo manifestarsi e quindi correggere la traiettoria del loro sviluppo stabilendo un progetto di supporto alla famiglia” nel quale la rete di sostegno della comunità di riferimento e le istituzioni giocano un ruolo fondamentale. Con una prassi ormai testata negli anni, l’equipe responsabile formata da educatori, psicologa e assistente sociale, si occupa di stilare e poi aggiornare periodicamente un progetto educativo e di sostegno personalizzato per ognuno dei bambini accolti nel centro e le loro famiglie. L’esperienza sul campo e le ottime relazioni sviluppate sul territorio con istituzioni e associazioni partner che si occupano di aspetti specifici relativi alle problematiche dell’Infanzia e non solo, hanno migliorato l’offerta del Centro e quindi anche le possibilità di riabilitazione di contesti a rischio per i bambini accolti. L’azione dell’equipe continua a concentrarsi su due livelli: con i bambini che giornalmente frequentano il Centro porta avanti un percorso personalizzato di raggiungimento di obiettivi volti a raggiungere autonomia personale e risoluzione di vissuti violenti o problematici che hanno segnato la vita del bambino; e con le famiglie e i docenti di riferimento un processo di formazione, consapevolezza e sviluppo di capacità.

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Report marzo 2018

La Casa dei Bambini di Waslala

L’equipe responsabile del centro per l’Infanzia di Waslala, in questi ormai due anni di lavoro, ha consolidato l’immagine e il lavoro del Centro rendendolo punto di riferimento per i temi legati all’Infanzia per il territorio della regione di Waslala ma anche per le regioni limitrofe. Fondazione Madre Tierra, nostro partner locale e diretto incaricato per la gestione del Centro, è stata capace di migliorare a poco a poco l’offerta educativa e di sostegno per famiglie, bambini e docenti direttamente coinvolti e allo stesso tempo portare avanti un’attività di sensibilizzazione sui temi dei diritti dei bambini nel casco urbano e anche in diverse comunità rurali della regione. Dal documento di valutazione complessiva relativo al 2016, pervenutoci da FUMAT: “Il Centro Luciano Caldana vuole scommettere sul protagonismo di bambini e bambine, sulla loro capacità di esprimersi ed essere propositivi se messi nella condizione di essere ascoltati. Si riconoscono al bambino un insieme di diritti: diritto di espressione, di essere ascoltato, di partecipare, di opinare, di sapere, di essere coinvolto nelle decisioni e azioni che hanno conseguenze sulla propria vita, sul proprio presente”. FUMAT affronta anche il tema trasversale della disuguaglianza di genere e riconosce che questa si riproduce all’interno della famiglia, della scuola, della comunità e delle istituzioni portando nuovi elementi di vulnerabilità al gruppo delle bambine, adolescenti e donne in generale. Individua quindi la necessità di essere presente nei contesti menzionati attraverso azioni concrete mirate alla promozione della condizione della donna. “Gli obiettivi e contenuti delle attività educative dell’equipe verso la comunità si rifanno ad un marco teorico

di prevenzione. Si cerca di contribuire a formare nelle persone, in primo luogo nei genitori (casa), docenti (scuola), operatori (comunità), capacità di lettura dei segnali che potrebbero indicare l’insorgere di situazioni di rischio sociale che potrebbero, se non smascherate in tempo, pregiudicare lo sviluppo integrale e armonioso del bambino”. In quest’ottica, si spera di individuare l’insorgere di situazioni di rischio fin dal loro primo manifestarsi e quindi correggere la traiettoria del loro

sviluppo stabilendo un progetto di supporto alla famiglia” nel quale la rete di sostegno della comunità di riferimento e le istituzioni giocano un ruolo fondamentale. Con una prassi ormai testata negli anni, l’equipe responsabile formata da educatori, psicologa e assistente

sociale, si occupa di stilare e poi aggiornare periodicamente un progetto educativo e di sostegno

personalizzato per ognuno dei bambini accolti nel centro e le loro famiglie. L’esperienza sul campo e le

ottime relazioni sviluppate sul territorio con istituzioni e associazioni partner che si occupano di aspetti

specifici relativi alle problematiche dell’Infanzia e non solo, hanno migliorato l’offerta del Centro e quindi

anche le possibilità di riabilitazione di contesti a rischio per i bambini accolti.

L’azione dell’equipe continua a concentrarsi su due livelli: con i bambini che giornalmente frequentano il

Centro porta avanti un percorso personalizzato di raggiungimento di obiettivi volti a raggiungere autonomia

personale e risoluzione di vissuti violenti o problematici che hanno segnato la vita del bambino; e con le

famiglie e i docenti di riferimento un processo di formazione, consapevolezza e sviluppo di capacità.

Report marzo 2018

La vita dentro il Centro diurno si svolge con un ritmo definito, descritto nello schema riportato sotto:

- Ritiro dei bambini a scuola e

trasferimento al Centro

- Pranzo insieme

- Riposo e ricreazione

- Momento di aiuto-compiti

- Attività di gruppo, quali giochi da

tavola, lettura di racconti, lavoretti,

ecc.

- Merenda insieme

- A seconda delle giornate: attività

nell’orto, formazione per bambini e

genitori su tematiche attinenti la

condizione e l’educazione

dell’infanzia, ecc.

- Chiusura della attività e ritorno a

casa

Nello schema sotto si riassumo le principale attività svolte presso il Centro Luciano Caldana durante il periodo di progetto, alcune di esse con cadenza giornaliera, altre estemporanee in arricchimento alla proposta formatica di base:

N° ATTIVITA PROGRAMMATE

ATTIVITA REALIZZATE RISULTATI OSSERVAZIONI

1 Sostegno nelle attività scolastiche per 45 bambini/e

Accompagnamento costante nello svolgimento dei compiti assegnati dalla scuola e mediazione scuola-famiglia

Nessuno è fuoriuscito dal sistema scolastico e tutti i bambini/e frequentanti il Centro sono hanno concluso positivamente l’anno di scuola

Due bambini hanno lasciato sia il Centro che la scuola durante l’anno, a causa di un trasferimento della famiglia verso altra regione per ricerca lavoro

2 Relazioni con docenti ed istituti scolastici

Visite alle scuole e ai docenti dei bambini accolti nel centro, a intervalli di due settimane per tutto l’anno scolastico

È migliorata la comunicazione con i docenti di riferimento, che hanno così contribuito a raggiungere gli obiettivi del progetto educativo più ampio del bambino e della famiglia

Buona collaborazione anche dei dirigenti scolastici

3 Corsi di formazione per docenti

- Corso su Difficoltà

di Attenzione e

Iperattività (TADH)

- Corso su Stili di

Insegnamento

- Corso sui Disturbi

Hanno partecipato 17 insegnanti. I corsi sono stati realizzati anche grazie alla collaborazione di educatori volontari spagnoli dell’Università CEU.

Per la realizzazione dei corsi, è stata fondamentale l’alleanza stretta da FUMAT con il Ministero di Educazione

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N° ATTIVITA PROGRAMMATE

ATTIVITA REALIZZATE RISULTATI OSSERVAZIONI

del Linguaggio Promozione di scambio di saperi e interculturalità

4

Corsi di formazione rivolti ai genitori sul tema dei diritti

- Corso sul

Regolamento

dell’infanzia e

Adolescenza

- Corso su doveri e

diritti in generale e

più specifici per il

Bambino/a

- Corso sul

Regolamento della

Famiglia

I genitori hanno partecipato in modo più assiduo ai corsi di formazione proposti; hanno dimostrato più attenzione nel processo di accompagnamento alla crescita dei propri figli. In generale i genitori partecipano più spesso alle riunioni indette dalla scuola e dall’equipe del centro

I genitori dei bambini accolti hanno in generale una bassa scolarità, spesso questo rende difficoltoso l’apprendimento e le relazioni scuola-famiglia

5 Sessioni con la psicologa per la cura di sé per madri sopravvissute alla violenza o abuso sessuale

- Sessioni di lavoro

sulla cura della

persona e inizio di

un percorso di

auto-mutuo-aiuto

per 10 madri

sopravvissute a

violenza sessuale;

- Sessioni di cura di

sé per madri

facilitatrici

Le madri hanno ritrovato forza per affrontare il trauma subito cercando forme di rielaborazione che le hanno portate a una maggiore consapevolezza e alla riformulazione di dinamiche relazionali positive con i propri figlie e figlie; Le amdri hanno acquisito abilità e capacità per curare se stesse e migliorare la propria autostima, in vantaggio anche della famiglia

Il gruppo ha bisogno di continuare il percorso cominciato, anche per allontanare da sé la rabbia e la violenza.

6 Sessioni con la psicologa di cura di sé con i bambini/e del Centro

- Due incontri al

mese per i bambini

dai 6 ai 9 anni;

- un incontro al mese

per i bambini fra i

10 e i 13

I bambini dimostrano di aver incrementato la propria autostima e l’autocontrollo; i bambini hanno migliorato la capacità di risolvere piccolo conflitti, sia nel gruppo di bambini che con gli adulti

7 Scambi di esperienze per membri dell’equipe di coordinamento del Centro per bambini accolti

- Realizzazione di una

visita presso Aldea

SOS di Matagalpa,

centro di

accoglienza per

bambini/e in

difficoltà o rischio

Scambio di conoscenza e buone prassi su metodologie e strategie educative e di sostegno alla famiglia. In ADIC, scambio d’esperienze sull’uso della metodologia “giocando –

Con gli scambi di esperienza, si sono raggiunti ottimi risultati e consolidate collaborazioni inter-istituzionali, sarà importante ripetere l’esperienza

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N° ATTIVITA PROGRAMMATE

ATTIVITA REALIZZATE RISULTATI OSSERVAZIONI

sociale;

- Visita

all’Associazione di

Sviluppo Integrale

Comunitario (ADIC)

che si occupa anche

di sviluppo di

comunità

imparo”; scambio di esperienze e incontro fra i bambini dei progetti ADIC e quelli accolti in CENALCAWAS.

8 Programma radiofonico

Una volta a settimana si realizza un’ora di programma radiofonico, dedicato ai temi della Famiglia, diritti dei bambini e adolescenti, diritti e doveri, abuso sessuale, violenza domestica, bullismo, salute ed ecologia

Grazie alla copertura della radio comunitaria, molte famiglie si sono rivolte a FUMAT per ricevere un sostegno o accompagnamento psicologico

L’utilizzo della radio comunitaria si è rivelata un’ottima strategia per raggiungere anche le famiglie di comunità rurale più isolate

9 Formazione e aggiornamento dell’equipe educativa di CENALCAWAS

Corso di formazione “Esperienze e metodologie per un approccio integrale al lavoro con bambini in situazione di rischio sociale”

Al corso hanno partecipato tutti i componenti dell’equipe del Centro e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali; i partecipanti hanno anche acquisito nuova consapevolezza del proprio ruolo e delle dinamiche proprie della relazione di aiuto.

Indispensabile riprogrammare percorsi di questo tipo per migliorare il lavoro con i bambini e le famiglie e per preservare la stabilità anche emotiva degli operatori

10 Gite educative fuori dal territorio di Waslala

Si è realizzato un viaggio-gita educativa nei luoghi storici del sud-ovest del paese con bambini, genitori e operatori

Rafforzate le relazioni di amicizia e solidarietà fra i bambini; completate la conoscenza di eventi storici con la visita ai siti dove sono accaduti;

La gita è stato un modo di promuovere i diritti alla ricreazione, all’identità, all’espressione e conoscenza

11 Esperienze pratiche di riciclaggio di materiali usati

Costruzione di un parco giochi per bambini, interamente realizzato con l’uso di materiali usati.

Alla costruzione hanno contribuito giovani volontari internazionali (Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Cile,

Promozione del gioco all’aria aperta e del diritto alla ricreazione; promozione del volontariato internazionale e dell’intercultura; Occasioni di incontro e di scambio per i bambini del Centro

La partecipazione di giovani volontari provenienti da più Paesi è stata possibile grazie alla collaborazione di Auyda en Accion (fond. Spagnola) e Associazione Italia-Nicaragua)

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N° ATTIVITA PROGRAMMATE

ATTIVITA REALIZZATE RISULTATI OSSERVAZIONI

Argentina, Inghilterra, Brasile)

12 Esperienza pratiche di cura della Natura

Semina di alberi da frutta nel terreno circonstante la struttura del Centro

I bambini capiscono l’importanza della cura degli alberi, del bosco e della natura in generale; i bambini hanno riflettuto sull’importanza della frutta per un’alimentazione sana

Dare continuità alla piantagione

13 Promozione della cura di sé e dell’igiene personale

Guida ed esercizi giornalieri delle pratiche di igiene personale e ambientale (pulizia dei denti, uso di acqua pulita, lavaggio delle mani, cura dei capelli contro infestazioni da pidocchi, ecc.)

Minor incidenza nei bambini di malattie diarroiche, respiratorie e dermatiti; aumenta l’autostima dei bambini

Il miglior aspetto dei bambini contribuisce alla loro accettazione da parte dei coatanei a scuola

14 Campagna di sensibilizzazione per la promozione dei diritti e doveri dei bambini e adolescenti

I bambini/e insieme agli operatori del Centro, hanno realizzato visite alle comunità rurali del territorio, organizzando Mini-festival musicali sul tema “Promuovo i diritti con la mia voce”

I bambini/e del Centro, nella veste di educatori peer-to-peer si sono sentiti stimati e riconosciuti; i bambini della zona rurale hanno avuto occasioni di gioco e riflessione sui propri diritti; gli adulti hanno avuto riprova delle capacità e protagonismo dei bambini

L’esperienza ha avuto ottime ricadute sia per l’autostima del gruppo di bambini del Centro che per gli altri – da riproporre

15 Visite domiciliari alle famiglie dei bambini che frequentano CENALCAWAS

150 visite realizzate alle famiglie e nelle case

I genitori hanno accolto favorevolmente le visite della psicologa e assistente sociale; Si sono riscontrati cambiamenti nella cura dei bambini e nelle relazioni fra genitori e figli; Le famiglie hanno migliorate le condizioni di ordine e igiene della casa; I genitori mandano ora regolarmente i propri figli a scuola e partecipano alle riunioni con i docenti e nel centro; In generale è diminuito fra i bambini del Centro il lavoro

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N° ATTIVITA PROGRAMMATE

ATTIVITA REALIZZATE RISULTATI OSSERVAZIONI

infantile

16 Partecipazione e accompagnamento alla Commissione Municipale per i Bambini e Adolescenti

Organizzazione e partecipazione a 5 riunioni Della Commissione, organo della municipalità di coordinamento delle associazioni ed enti che si occupano di infanzia

È stato elaborata una programmazione di azioni volte a promuovere e sensibilizzare sul tema dei diritti dell’Infanzia

FUMAT anima la Commissione

Rafforzamento istituzionale

L’equipe responsabile di CENALCAWAS si riunisce mensilmente per valutare e programmare attività. Nella foto: Marlon Gonzalez, dirigente di FUMAT con Oscar (assistente sociale), Sandra (psicologa) e le due educatrici.

Il Direttore di CENALCAWAS incontra le autorità del Ministero della Famiglia (MiFamilia) per il regolare monitoraggio delle attività e per programmare le azioni di collaborazione.

L’equipe di CENALCAWAS, insieme ai colleghi delle altre aree di lavoro di FUMAT partecipano ad una formazione proposta dall’Università (UNAM – Matagalpa) sui temi dello sviluppo di comunità. La riflessioni spazia dalla sfera personale (l’operatore) a quella pubblica (la comunità).

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Una volta al mese l’equipe si riunisce con la Commissione Municipale per l’Infanzia e l’Adolescenza presso l’auditorium del comune (si notano sullo sfondo le pitture di Mario Di Nucci)

Fanno parte della Commissione i rappresenanti di Ministero dell’Educazione, tribunale locale, Ministero della Salute e della Famiglia, comune, Associazioni di donne, ecc.

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Lavoro con le famiglie

Visita alle famiglie: l’assistente sociale, insieme alla psicologa o all’educatore, visita periodicamente le famiglie dei bambini accolti nel Centro con l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva dei genitori o della madre (l’80% dei bambini accolti è figlio di madri sole) nel percorso di crescita del bambino. Durante la visita viene monitorata la situazione economica della famiglia, le condizioni igieniche della casa e possibili situazioni anomale (violenza, abbandono, lavoro minorile, ecc.). L’educatore aiuta a riflettere sui modelli educativi, sulla tipologia dei castighi utilizzati e le loro conseguenze, sull’andamento nella scuola e dell’apprendimento del bambino.

Riunioni con i genitori: l’equipe promuove momenti di incontro in cui condivide i programmi, le attività e le proposte del Centro e coordina il lavoro di volontariato che i genitori svolgono nel Centro stesso (piccole attività di manutenzione e pulizia, orticoltura, costruzione giochi, ecc. che hanno l’obiettivo di sviluppare senso di appartenenza e legame con il Centro stesso).

Sessioni di cura di sè: la psicologa del Centro ha cominciato un percorso con le madri sopravvissute a violenza (abuso e violenza sessuale, violenza domestica). Oltre ai tempi dedicati alla formazione, si promuovono anche momenti di conoscenza per rinforzare i legami fra genitori.

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Bambini e Bambine

Promozione dell’igiene personale e della salute preventiva: per esempio lavare mani e denti, pettinare i capelli, come prevenire e curare problemi di pidocchi, igiene della bocca, crescita, prevenzione dengue, ecc.

Cura del gruppo: particolare attenzione è sempre dedicata alla creazione del gruppo, con l’obiettivo di creare un clima di rispetto e collaborazione. La promozione di relazioni di solidarietà (attenzione, presa in carico, supporto reciproco) fra i bambini vuole anche diventare una strategia per la prevenzione di situazioni a rischio. Si cerca di responsabilizzare i bambini e trasmettere loro la capacità di percepire le situazioni di pericolo ed evitarle o denunciarle. L’idea è quella di creare una comunità di bambini forte che sia in grado di tutelarsi, qualora non ci siano adulti in grado di farlo. Da quest’anno i bambini più grandi vengono coinolti in attività di supporto verso quelli più piccoli.

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Svago e ricreazione: per molti dei bambini accolti il tempo e lo spazio del gioco e dello svago non è scontato. Molti sono stati bambini-lavoratori e hanno trascorso tanto tempo in strada da soli. Attraverso il gioco, nel Centro i bambini imparano a rispettare le regole e possono recuperare un po’ di spensieratezza dell’infanzia.

Manualità e realizzazione di lavoretti: i bambini sono guidati a migliorare la propria manualità attraverso il gioco e l’utilizzo di materiali quali carta, forbici, colla, ecc. I lavoretti prodotti vengono portati a casa e regalati ai genitori, con l’obiettivo di coinvolgerli e appassionarli al ruolo di genitore.

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Musica e teatro/eventi di sensibilizzazione: attraverso questi due importanti strumenti di comunicazione ed espressione, i bambini sviluppano le proprie doti artistiche e trovano diverse strade per aprirsi ed affrontare le narrazioni, spesso dolorose, legate al proprio vissuto. Musica e taetro quest’anno sono stati dei potenti mezzi attraverso cui sensibilizzare anche bambini e famiglie della zona rurale sui temi legati ai diritti dell?infanzia. FUMAT ha organizzato incontri in più scuole rurali, invitando docenti, genitori, leaders comunitari e i bambini di CENALCAWAS con i loro educatori hanno animato questi momenti con risultati eccellenti (ottima partecipazione). Hanno così potuto mostrare le capacità acquisite, la consapevolezza, la sicurezza di sè costruita con fatica durante questi due anni e mezzo di frequenza del Centro. Per arrivare agli eventi, gli educatori hanno pianificato e portato a termine un percorso di formazione per i bambini,

nell’ottica dell’esperienza peer to peer. mini festival musicali a Waslala e nelle comunità rurali “Promuovo i miei diritti con la mia voce”

Auditorio di FUMAT a Waslala

Comunità Zapote – Las Flores

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Comunità San Josè Dipina e Dipina Central – momenti di folklore, gioco, teatro

Aiuto-compiti: al Centro i bambini accolti vengono accompagnati nel momento dei compiti e poco a poco imparano a mantenere i quaderni ordinati e puliti. I docenti riportano significativi miglioramenti nel comportamento, nell’impegno e nell’apprendimento delle diverse materie scolastiche.

Sessioni con la psicologa: i bambini partecipano a sessioni di lavoro con la psicologa che li aiuta a riprendere contatto con il loro corpo, la loro persona e i propri

desideri. Vengono aiutati a ritrovare fiducia nelle figure adulte e rafforzati nella capacità di esprimersi e raccontare il proprio vissuto.

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Percorsi di formazione: per i bambini vengono pensati percorsi di formazione, in particolare sui diritti dell’infanzia.

Gite educative e scambi di esperienze: si sono organizzate gite fuori dalla città di Waslala, le prime uscite per molti dei bambini accolti al Centro. Alcune approfittando dei meravigliosi scorci naturalistici della regione, altre in zona storiche del Paese. I viaggi sono serviti per aumentare ulteriormente la coesione del gruppo, l’autostima dei bambini e la conoscenza del proprio territorio e della propria storia.

visita al Volcan Masaya,

nel parco nazionale Masaya

scambio d’esperienze con ADIC

Bagno nel fiume Waslala gioco presso la cascata del Naranjo

Lavoro istituzionale

Anche durante quest’anno di lavoro è proseguito l’impegno dell’equipe del Centro nella “Commissione Municipale dell’Infanzia e Adolescenza”, organo con competenze a livello comunale, incaricato della difesa dei diritti dell’infanzia e adolescenza, formato da autorità comunali e rappresentanti di enti del terzo settore. La Commissione era stata formata su sollecitazione della Fondazione Madre Tierra ed è tutt’ora animata soprattutto dall’equipe di CENALCAWAS (Centro de ninos y Adolescentes “Luciano Caldana” de Waslala).

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Mantenere alto l’interesse sulla situazione dell’infanzia non è sempre semplice, ma anche grazie all’alleanza con altre ONG, il lavoro viene portato avanti e durante l’anno si sono organizzato svariati eventi di sensibilizzazione anche nelle comunità rurali della regione. È stata ripetuta l’esperienza della Giornata del Bambino, festeggiata con il coinvolgimento delle scuole, delle autorità comunali e di tante altre organizzazioni locali. Nella foto Marlon Gonzalez, dirigente di FUMAT da il benvenuto alle persone accorse all’evento.

L’equipe del Centro è riuscita a coinvolgere gli ambienti della scuola primaria. Con il lavoro quotidiano di visita alle classi in cui sono inseriti i bambini accolti al Centro, attraverso i colloqui con i docenti e con i direttori delle diverse scuole di quartiere, utilizzando le chiacchierate con le mamme fuori scuola nell’attesa della fine della giornata scolastica, gli operatori stanno promuovendo una nuova visione dell’infanzia: una visione che parte dal punto di vista del bambino con le sue peculiarità, necessità e diritti. L’accompagnamento dei bambini dal dottore e il momento della visita del pediatra nel Centro sono attività che hanno contribuito a sensibilizzare anche il personale sanitario dell’ospedale locale, che ora è più attento ad individuare situazioni anomale, che magari esulano dalla mera condizione fisica del bambino, ma invece segnano profondamente la condizione emotiva e psicologica. Si è aperto un importante dibattito sul concetto di salute del bambino, che va molto più in là dell’assenza di malattia. FUMAT (Fondazione Madre Tierra in sigla) porta avanti la collaborazione con la Fondazione spagnola “Ayuda en Acción” e AMEWAS, organizzazione locale che si occupa di accoglienza e accompagnamento di donne e bambini vittime di violenza. Ha recentemente stretto relazione anche con ADIC, associazione che si occupa di sviluppo comunitario, ambiente, infanzia e Aldea SOS di Matagalpa pianificando e facendo scambi di esperienze con le equipe e i bambini del Centro. CENALCAWAS collabora anche con una Radio Comunitaria che raggiunge le zone rurali della regione, sensibilizzando sui temi legati all’Infanzia.

Formazione permanente del personale

L’equipe del Centro sa approfittare e far tesoro delle capacità di ognuno dei suoi membri e porta avanti un percorso fatto di momenti di auto-formazione su temi come le difficoltà di apprendimento, le dinamiche di gruppo e su giochi di sviluppo di conoscenza e fiducia, risoluzione di conflitti, abuso sessuale (riconoscerlo e raccontarlo), ecc. Grazie alla relazione con partner nazionali ed internazionali, l’equipe ha potuto seguire corsi di aggiornamento tenuti da docenti dell’università UNAN Matagalpa e della CEU Spagnola. Si continuano a svolgere con regolarità le riunioni mensili di equipe, i momenti di informazione e scambio con l’equipe di Fondazione Madre Tierra e con il Consiglio Direttivo.

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Autosostentamento del Centro

Questo obiettivo specifico prevede due tipi di attività: lo sviluppo di attività agricole nel terreno circostante il Centro e la promozione del volontariato. I due terreni di proprietà di FUMAT continuano ad essere coltivati da operai agricoli dipendenti e dagli studenti sotto la guida e la supervisione dei tecnici della Fondazione e dell’equipe tecnica dei docenti dell’Istituto Agrario. La piantagione di cacao sta producendo così come gli alberi da frutto e i vivai. Stagionalmente si coltivano mais, fagioli, yuca e verdure di diverso tipo. Il foraggio viene utilizzato per alimentare gli animali che segue l’istituto agrario (mucche e maiali), nell’ottima della sinergia fra i due terreni e la loro produzione. Relativamente alla seconda attività prevista, la promozione del volontariato, in quest’anno si è registrato un incremento del numero dei volontari che si sono avvicendati a Waslala, prestando servizio presso FUMAT. Grazie alla stretta e matura collaborazione di FUMAT con AeA e Icnelia (Spagna) e Associazione Italia-Nicaragua (Italia), anche l’equipe di CENALCAWAS ha potuto contare sul lavoro di giovani provenienti da vari paesi. Il contributo offerto dai volontari ha permesso di ampliare l’offerta di servizi e gli educatori del Centro hanno ricevuto sostegno nella propria attività lavorativa. Grazie a giovani volontari locali si è potuto assicurare maggiore attenzione durante le attività di gioco e aiuto-compiti. I volontari stranieri hanno contribuito, con la loro esperienza e conoscenze, all’organizzazione di corsi di formazione per insegnanti e alla formazione dell’equipe del Centro. Grazie a loro si è costruito un parco giochi adiacente al Centro utilizzando esclusivamente materiali di riciclo e si è provveduto a migliorare il sistema di acqua potabile, pulendo tutte le vasche di raccolta e depurazione dell’acqua.

Attività in aula con l’aiuto dei volontari spagnoli

I volontari statunitensi animano un evento in occasione della festa della mamma…

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…e contribuiscono alla pulizia intorno alla fonte d’acqua che alimenta il sistema di CENALCAWAS

Gruppo numeroso di volontari spagnoli, italiani, brasiliani e cileni costruiscono il parco gioco di CENALCAWAS

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Gruppo di bambini e volontari festeggiano per l’inaugurazione (bagnata dalla pioggia!!) del parco giochi

Ricerca di possibilità di finanziamento del Centro, al fine di garantirne la sostenibilità nel tempo nella misura maggiore possibile

La Fondazione Madre Tierra (FUMAT, nostro partner locale) ha organizzato per il prossimo periodo (fine 2016 e tutto il 2017) un sistema di co-finanziamento che vede coinvolti vari partner. Il costo del mantenimento del Centro sarà quindi coperto dai finanziamenti di:

• Ayuda en Acciòn, fondazione spagnola che da alcuni anni collabora con FUMAT su progetti di Sviluppo

Territoriale;

• Icnelia, organizzazione non governativa spagnola;

• Associazione Italia-Nicaragua;

• Fondi propri.

Ognuno dei partner internazionali, oltre a collaborare con il finanziamento, promuoverà programmi di scambio e volontariato per sostenere ed arricchire le attività di CENALCAWAS e allo stesso tempo come investimento educativo sui giovani partecipanti europei.

Valutazione del progetto

La valutazione del progetto e di tutte le attività previste si è svolta come programmato.

Il direttore del Centro svolge un ruolo di coordinamento ma anche di controllo interno dell’attività partecipando alle riunioni mensili dell’equipe. Queste sono occasioni di confronto, discussione, valutazione, proposte. A sua volta il direttore informa il dirigente della Fondazione Madre Tierra e insieme riferiscono in sede al Consiglio Direttivo. In tal modo, l’attività svolta al Centro per l’infanzia viene permanentemente seguita e monitorata dall’equipe allargata di FUMAT, che attraverso il Direttore responsabile del Centro contribuisce poi ad informare i finanziatori e a sensibilizzare molte altre persone con cui lavora nei vari ambiti di intervento.

L’Associazione Italia-Nicaragua mantiene costanti contatti con il Direttore del Centro e spesso anche con gli educatori e l’equipe amministrativa, esamina i resoconti semestrali ed effettua visite di supervisione e

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accompagnamento almeno una volta all’anno. Alcuni soci dell’Associazione hanno visitato CENALCAWAS a fine 2015 e la socia presidente Silvia Valduga ha visitato Waslala nel periodo fra ottobre e novembre 2016 dedicando tempo per riunioni con il Direttivo di Fondazione Madre Tierra, con l’equipe responsabile del Centro e condividendo alcune attività con i bambini accolti nel Centro.

Per quanto riguarda lo specifico del lavoro con i bambini, l’equipe del Centro crea una nuova cartella personale per ogni nuovo bambini accolto, nella quale sono riportati la descrizione della situazione iniziale in cui si trova il bambino al momento del suo inserimento al Centro, il progetto educativo pensato dall’equipe multidisciplinare e la descrizione degli obiettivi che l’equipe ha stabilito per il bambino e la sua famiglia.

La cartella viene periodicamente aggiornata e gli obiettivi eventualmente modificati o ridefiniti.

Lavoro di rete

Una delle politiche di FUMAT in ogni sua componente è quella di lavorare in rete con gli altri attori presenti sul territorio per ottimizzare risorse e valorizzare le competenze e le specializzazioni già esistenti. Anche per quanto riguarda il Centro per l’infanzia, si sono stabilite collaborazioni importanti che hanno contribuito all’arricchimento del servizio del Centro e alla sua qualità espressa. Ad esempio, grazie alla collaborazione con:

- il Ministero della Salute, si è potuto assicurare la presa in carico dei bambini ospitati da parte del

pediatra dell’ospedale che un giorno al mese è presente al Centro;

- le Brigate Mediche Internazionali, che hanno offerto cure dentistiche gratuite ai bambini che le

necessitavano;

- il Ministero d’Educazione, che ha garantito la collaborazione dei docenti dei bambini per una

comunicazione scuola-famiglia più dinamica e la loro presenza per i corsi di formazione offerti da

FUMAT/CENALCAWAS;

- Icnelia, organizzazione spagnola attraverso cui sono arrivati a Waslala studenti universitari della CEU.

Educatori e assistenti sociali che con la loro presenza hanno contribuito ad arricchire l’offerta del Centro

e la formazione per i docenti;

- AMEWAS, si è riusciti in alcuni casi ad assicurare attenzione psicologica e assistenza legale ai bambini

vittime di abuso;

- Comune di Waslala, per l’organizzazione di momenti di sensibilizzazione rivolti alla popolazione in

generale e per la continuità del lavoro nella Commissione Municipale per l’Infanzia e l’Adolescenza; ecc.

Anche l’apertura di FUMAT e del suo Centro per l’infanzia alle collaborazioni con i gruppi di volontari internazionali ha favorito lo scambio di competenze ed esperienze, rafforzando il lavoro dell’equipe.

Risultati raggiunti

Tutti i risultati previsti sono stati raggiunti. I più importanti si possono così riassumere:

- la stabilità del personale del Centro (educatori, assistente sociale, direttore) e il coinvolgimento di una psicologa di più esperienza e con una specializzazione per il lavoro con donne e bambini vittime di violenza, dal mese di novembre 2015 in poi.

- la creazione delle cartelle o schede personali per ogni bambino accolto ha costituito uno strumento fondamentale per monitorare e seguire lo sviluppo del percorso del bambino e il raggiungimento degli obiettivi stabiliti; l’identificazione di bisogni particolari è stata il motore per attivare anche collaborazioni con altri enti;

- la frequenza continuativa dei bambini alle attività del Centro ha consentito di portare avanti il progetto educativo pensato per loro;

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- la gestione dei fondi e l’organizzazione della documentazione contabile, elemento importante per il controllo della spesa e l’ottimizzazione delle risorse;

- la sensibilizzazione della popolazione locale sulle problematiche legate all’infanzia ha incrementato la consapevolezza della popolazione di Waslala che i bambini sono titolari di diritti e costituiscono una parte importante della società; è crescente anche l’impegno di sensibilizzazione della popolazione rurale (raggiungibile anche attraverso trasmissioni radiofoniche);

- la presenza di personale volontario ha arricchito l’offerta del Centro e aumentato la qualità del lavoro svolto, senza incremento di spesa; i volontari stranieri hanno contribuito inoltre alla formazione permanente degli educatori alla quale provvede costantemente anche la psicologa con la sua esperienza e professionalità;

- le collaborazioni attivate con altre ONG straniere sono importanti sia dal punto di vista della qualità del servizio offerto dal Centro, sia dal punto di visto della sostenibilità nel tempo del progetto.

Attori coinvolti (partner locale, personale, volontari, beneficiari)

Il principale attore del presente progetto è il nostro partner locale, la Fondazione Madre Tierra (già indicata in sigla FUMAT), che riveste un ruolo di garante dell’operato del Centro, nonché l’equipe del Centro stesso, formata da direttore, assistente sociale, educatrice e psicologa, tutti con un ruolo anche di educatori del Centro, dal contabile e dal personale di supporto, ovvero il custode responsabile anche delle attività produttive agricole e la cuoca.

Da menzionare per il loro importante ruolo i volontari, sia locali che provenienti dall’estero (Italia, Spagna in particolare) che hanno contribuito alla realizzazione delle attività descritte.

Altri attori che sono diventati a pieno titolo collaboratori del progetto:

- Comune di Waslala, per quanto riguarda il lavoro della Commissione municipale dell’Infanzia e

Adolescenza e per il patrocinio offerto alla Giornata del Bambino;

- AMEWAS, per il sostegno psicologico e legale offerto alle famiglie e ai bambini vittime di abusi;

- Ministero della Salute, per la messa a disposizione del pediatra;

- ICNELIA, per il coinvolgimento di volontari e il parziale finanziamento promesso per l’anno a venire;

- Fundacion Ayuda en Acciòn, per futuro finanziamento, coinvolgimento volontari internazionali e

contatto con altri progetto di Sviluppo Territoriale a Waslala;

- Ministero di Educazione, che ha permesso di coinvolgere gli insegnanti nei corsi di formazione

promossi dal Centro per l’infanzia e che sta collaborando fattivamente per quanto riguarda la

gestione dei singoli casi dei bambini accolti nel Centro e il monitoraggio delle situazioni di

vulnerabilitá degli altri.

I beneficiari diretti sono ovviamente i 32 bambini accolti con le loro famiglie, i 13 adolescenti in fase di accompagnamento all’uscita dal Centro e gli insegnanti. Si considera come beneficiario indiretto, in generale, l’intera popolazione infantile di Waslala.

Oltre alle aspettative

Possiamo dire che le aspettative sono state superate.

1. Continuano ad arrivare al Centro richieste di presa in carico. Questo fa pensare che i bambini frequentanti il Centro abbiano reso evidenti piccoli positivi cambiamenti e abbiano così sollecitato la richiesta riscontrata; possiamo inoltre pensare che l’apertura del Centro e il personale che vi lavora abbiano effettivamente contribuito ad accendere un importante riflettore sulla condizione dell’infanzia

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nel municipio di Waslala spingendo anche altre persone ad attivarsi per garantire il rispetto dei diritti dei bambini.

2. Anche in questo nuovo periodo si sono organizzati corsi di formazione per docenti sui temi delle difficoltà dell’apprendimento e sul riconoscimento dei segnali/sintomi di carenza affettive, abusi, ristrettezze, ecc.

3. Anche i risultati raggiunti con i singoli bambini superano le aspettative. Hanno infatti migliorato notevolmente il trend di frequenza della scuola e anche i risultati raggiunti nelle diverse materie scolastiche si sono notevolmente incrementati. Sono migliorati molto nella cura della persona attraverso la quale passa anche lo sviluppo e la crescita dell’autostima e la drastica riduzione dei comportamenti violenti, prima spesso provocati dalle “prese in giro” degli altri compagni.

4. I bambini del Centro, proprio per il grande cambiamento vissuto, guidati dall’equipe, sono riusciti a partecipare ad eventi pubblici di sensibilizzazione sui temi dei diritti dell’Infanzia, ricoprendo un ruolo di grande responsabilità e maturità nei confronti degli altri coetanei. Questa possibilità è stata per loro motivo di grande orgoglio e riconscimento.

5. Grazie alla collaborazione fra le diverse componenti di FUMAT (Istituto Agrario e progetti di sviluppo territoriale) si è riusciti a svolgere attività di sensibilizzazione anche nella zona rurale della regione di Waslala, cosa non prevista e che non sarebbe stato possibile sostenere economicamente con questo progetto.

6. Il lavoro con i bambini accolti nella prospettiva di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’equipe sui singoli non è di breve durata, ma al contrario comporta un lavoro di lungo termine con il bambino e con la sua famiglia. A fine 2017 è prevista l’uscita dal Centro dei primi bambini accolti, per i quali si stanno pensando attività mirate all’autonomia sul territorio e alla costruzione di reti di sostegno, oltre che a degli appuntamenti fissi al Centro per accompagnarne il primo periodo di uscita. Alla luce delle prime esperienze fatte, si sta anche ipotizzando di mantenere vivo il gruppo di bambini in uscita, coinvolgendoli nel lavoro di sensibilizzazione con una metodologia peer to peer.

Gradimento dei beneficiari

Il livello di gradimento rispetto al progetto è davvero molto alto. Con l’apertura del Centro si è andati a coprire un vuoto istituzionale importante. Nessuno prima d’ora si era assunto la responsabilità di affrontare il tema dell’infanzia abusata e sfruttata, nessuno aveva prima dato voce e protagonismo ai bambini, che però per primi soffrono le conseguenze della povertà, disgregazione, vulnerabilità delle proprie famiglie. Tutti i beneficiari diretti, i 32 bambini più 13 adolescenti, hanno dimostrato con la loro presenza, frequenza e impegno che il Centro costituisce un punto di riferimento e un punto di partenza per cogliere nuove opportunità. I bambini arrivano volentieri all’appuntamento giornaliero con gli operatori e si sono sempre dimostrati disponibili a partecipare a tutte le attività proposte. Loro stessi hanno espresso di sentirsi rafforzati come persone e come gruppo, hanno preso coscienza di essersi migliorati e lo rilevano anche nell’atteggiamento delle persone che incontrano, nel quartiere e a scuola. I genitori hanno sempre espresso gratitudine per ciò che il Centro offre ai loro figli/e e la maggior parte di loro partecipa alle riunioni, ai percorsi di formazione e alle attività di volontariato a favore del Centro. Il percorso è ancora lungo perché in generale nei genitori manca la presa di coscienza del loro ruolo e

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dell’importanza che siano loro ad assumere quel ruolo; ci sono comunque i presupposti per sperare che durante il percorso offerto ai bambini anche le famiglie riescano a cambiare. Per quanto riguarda le Istituzioni pubbliche (Comune di Waslala, Ministero di Salute ed Educazione, Ministero della Famiglia), il Centro ha ricevuto importanti riconoscimenti e può contare sulla disponibilità di tecnici e operatori dei vari uffici comunali. Il Ministero di Educazione in particolare sta apprezzando l’opportunità di formazione che il Centro offre ai suoi docenti.