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• Nuova serie - Anno 20 - Numero 304 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Giovedì 23 Dicembre 2010 v* con «L’atlante delle assicurazioni 2010» a € 1,30 in più; con «Guida alla nuova mediazione e conciliazione» a € 7,90 in più; con «L’atlante delle banche 2010» a € 1,30 in più; con guida «Il nuovo codice della proprietà industriale» a € 6,50 in più; con «Guida Master & MBA 2011» a € 6,00 in più; con guida «Nuova iscalità internazionale» a € 6,00 in più, con «Guida ai servizi pubblici locali» a € 7,90 in più; con «L’atlante delle Società Leader 2010» a € 1,30 in più 9 771120 606007 01223 QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO www.italiaoggi.it Punto e virgola Novanta secondi per mettere a fuoco l’evento politico del giorno Milleproroghe - Immobili fantasma, tempo fino a feb- braio per la sanatoria servizi da pag. 21 Corte costituzionale - No- tifica multe anche con metodi alternativi. A garanzia dei cit- tadini Alberici a pag. 24 La Legge - In au- mento i ricorsi pendenti al Tar e Consiglio di stato Macheda-Irrera a pag. 35 Documenti/1 - Comunica- zioni Iva, il provvedimento dell’Agenzia delle entrate Documenti/2 - No- tifica delle multe, la sentenza della Con- sulta www.italiaoggi.it Partenza morbida per la comunicazio- ne delle operazioni Iva: in fase di prima applicazione, relativamente al periodo d’imposta 2010, dovranno essere comu- nicate, entro il 31 ottobre 2011, soltanto le transazioni soggette all’obbligo di fat- turazione di ammontare pari o superio- re a 25 mila euro, al netto dell’imposta. A regime, la soglia scende a 3 mila euro, ovvero a 3.600 euro nel caso di opera- zioni non soggette a fatturazione, e la comunicazione dovrà essere trasmessa entro il 30 aprile dell’anno successivo. Lo prevede un provvedimento firmato ieri dal direttore delle Entrate. Prestigiacomo concede la proroga al sistema di tracciabilità dei rifiuti chiesta da Rete Imprese Italia Cinque mesi in più per il Sistri Slitta ancora il Sistri. Il ministro dell’ambiente, Stefania Presti- giacomo, ha firmato un decreto con cui proroga di altri cinque mesi il periodo transitorio di operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), fino a ieri in vigore da ottobre a dicembre 2010. La proroga (fino al 31 maggio 2011) riguarda anche il sistema san- zionatorio a carico delle imprese. Il decreto giunge a seguito di un protocollo d’intesa, sottoscritto ieri dal ministro, con le imprese associate a Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti) e Confindustria. Chiarello a pag. 27 Do ti s s Il sen. Carlo Giovanardi è inter- venuto sul Corsera per replicare a dati farlocchi sulla pedofilia ri- lanciati anche da Sergio Roma- no: «Le televisioni di stato», scrive Giovanardi, «stanno trasmettendo uno spot del Consiglio di Europa che sostiene, per mettere in guar- dia dalla pedofilia, che, nei Paesi membri, un bambino su cinque è abusato sessualmente. Fatti due conti, si tratterebbe di 30 milioni di bambini. Questo dato trasforme- rebbe in quasi normalità ignobili delitti da perseguire penalmente. Da un’indagine da me fatta risul- ta che tali dati sono stati ricavati a naso». Sergio Romano risponde: «Sono sicuro che gli autori dello spot hanno esagerato a fin di bene». Delle balle a fin di bene? DIRITTO & ROVESCIO me A t La IL Giornale dei professionisti * * * Iva, comunicazioni soft Nei primi mesi del 2011 andranno segnalate alle Entrate solo le operazioni sopra i 25 mila euro. Ma a regime si scenderà a 3 mila Ricca a pagina 25 GIÀ FIRMATO DA 55 SENATORI Lo Statuto dei lavori redatto da Ichino difende chi lavora Ecco che cosa prevede Luciano a pag. 8 l d bl àd f h dR I Il Marco Follini rischia di rimanere solo, nella terra di mezzo, come il nome del- la sua vecchia formazione (Italia di mezzo). Se il Pd si allea con Nichi Vendola, l’ex segretario dell’Udc è pronto a lasciarlo per tornare nel suo vecchio partito, dove però nessuno lo vuole. E men che meno l’ex amico Pier Ferdi- nando Casini che puntando a entrare in maniera soft nel centrodestra sa bene che non può farlo perché su Follini c’è il doppio veto di Silvio Ber- lusconi e di Umberto Bossi. Con il Senatur che proprio qualche giorno fa, sentendo puzza di bruciato, ha subito tuonato contro l’Udc. Calitri a pagina 2 Marco Follini minaccia di lasciare il Pd ma Casini si guarda bene dal prenderlo d m a c d r d D ta a « sp D È LA CURA MASI Bilancio Rai 2011: positivo per oltre 20 mln di euro De Nolac a pag. 7 MEDIA Feltri: ora sarò Libero di criticare proprio tutti Capisani a pag. 17 IN EDICOLA LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Cercoagenti.it Rubrica settimanale di Ricerca Agenti all’interno e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DEL DIRITTO da pag. 35 d da pa pa 5 35 #-,&$2)-,' ",$0$/%-! $* 1)$ *$ /)(-/+$ ./'1)&',2)$*' %4435782/7; , 45364,77/9, 4,5 .0/ ".,27/ , &)445,6,27)27/ +/ #311,5*/3 $, 5/-0,66/32/ +,00) -,+,5):/32, +,0 ',5:/)5/3 +,00) #/60 ) 4).! <! È IN EDICOLA GENTLEMAN SERIE ORO 39 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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• Nuova serie - Anno 20 - Numero 304 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Giovedì 23 Dicembre 2010 •

v* con «L’atlante delle assicurazioni 2010» a € 1,30 in più; con «Guida alla nuova mediazione e conciliazione» a € 7,90 in più; con «L’atlante delle banche 2010» a € 1,30 in più; con guida «Il nuovo codice della proprietà industriale» a € 6,50 in più; con «Guida Master & MBA 2011» a € 6,00 in più; con guida «Nuova i scalità internazionale» a € 6,00 in più, con «Guida ai servizi pubblici locali» a € 7,90 in più; con «L’atlante delle Società Leader 2010» a € 1,30 in più

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01223

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO

www.italiaoggi.it

Punto e virgolaNovanta secondi per mettere a fuoco l’evento politico del giorno

Milleproroghe - Immobili fantasma, tempo fino a feb-braio per la sanatoria

servizi da pag. 21

Corte costituzionale - No-tifica multe anche con

metodi alternativi. A garanzia dei cit-tadiniAlberici a pag. 24

La Legge - In au-mento i ricorsi pendenti

al Tar e Consiglio di statoMacheda-Irrera a pag. 35

Documenti/1 - Comunica-zioni Iva, il provvedimento dell’Agenzia delle entrate

Documenti/2 - No-tifica delle multe, la sentenza della Con-sulta

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Partenza morbida per la comunicazio-ne delle operazioni Iva: in fase di prima applicazione, relativamente al periodo d’imposta 2010, dovranno essere comu-nicate, entro il 31 ottobre 2011, soltanto le transazioni soggette all’obbligo di fat-turazione di ammontare pari o superio-re a 25 mila euro, al netto dell’imposta. A regime, la soglia scende a 3 mila euro, ovvero a 3.600 euro nel caso di opera-zioni non soggette a fatturazione, e la comunicazione dovrà essere trasmessa entro il 30 aprile dell’anno successivo. Lo prevede un provvedimento fi rmato ieri dal direttore delle Entrate.

Prestigiacomo concede la proroga al sistema di tracciabilità dei rifiuti chiesta da Rete Imprese Italia

Cinque mesi in più per il SistriSlitta ancora il Sistri. Il ministro dell’ambiente, Stefania Presti-

giacomo, ha fi rmato un decreto con cui proroga di altri cinque mesi il periodo transitorio di operatività del sistema di tracciabilità dei rifi uti (Sistri), fi no a ieri in vigore da ottobre a dicembre 2010. La proroga (fi no al 31 maggio 2011) riguarda anche il sistema san-zionatorio a carico delle imprese. Il decreto giunge a seguito di un protocollo d’intesa, sottoscritto ieri dal ministro, con le imprese associate a Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti) e Confi ndustria.

Chiarello a pag. 27

Dotiss

Il sen. Carlo Giovanardi è inter-venuto sul Corsera per replicare a dati farlocchi sulla pedofi lia ri-lanciati anche da Sergio Roma-no: «Le televisioni di stato», scrive Giovanardi, «stanno trasmettendo uno spot del Consiglio di Europa che sostiene, per mettere in guar-dia dalla pedofi lia, che, nei Paesi membri, un bambino su cinque è abusato sessualmente. Fatti due conti, si tratterebbe di 30 milioni di bambini. Questo dato trasforme-rebbe in quasi normalità ignobili delitti da perseguire penalmente. Da un’indagine da me fatta risul-ta che tali dati sono stati ricavati a naso». Sergio Romano risponde: «Sono sicuro che gli autori dello spot hanno esagerato a fi n di bene». Delle balle a fi n di bene?

DIRITTO & ROVESCIO

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IL Giornale dei

professionisti* * *

Iva, comunicazioni softNei primi mesi del 2011 andranno segnalate alle Entrate solo le

operazioni sopra i 25 mila euro. Ma a regime si scenderà a 3 mila

Ricca a pagina 25

GIÀ FIRMATO DA 55 SENATORI

Lo Statuto dei lavoriredatto da Ichinodifende chi lavora

Ecco che cosa prevedeLuciano a pag. 8

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Marco Follini rischia di rimanere solo, nella terra di mezzo, come il nome del-la sua vecchia formazione (Italia di mezzo). Se il Pd si allea con Nichi Vendola, l’ex segretario dell’Udc è pronto a lasciarlo per tornare nel suo vecchio partito, dove però nessuno lo vuole. E men che meno l’ex amico Pier Ferdi-nando Casini che puntando a entrare in maniera soft nel centrodestra sa bene che non può farlo perché su Follini c’è il doppio veto di Silvio Ber-lusconi e di Umberto Bossi. Con il Senatur che proprio qualche giorno fa, sentendo puzza di bruciato, ha subito tuonato contro l’Udc.

Calitri a pagina 2

Marco Follini minaccia di lasciare il Pdma Casini si guarda bene dal prenderlo

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È LA CURA MASI

Bilancio Rai 2011: positivo per oltre 20mln di euro

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Feltri: ora sarò Libero di criticare proprio tutti

Capisani a pag. 17

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2 Giovedì 23 Dicembre 2010

Mentre l’euro continua a restare sulle montagne russe della spe-

culazione internazionale che ha preso di mira i debiti pubblici degli Stati periferici, si fa indispensabile spingere l’analisi del contesto prodotto dall’ultima recessione un po’ oltre la semplice contingenza eco-nomica. Quella che si è chiusa con il crollo del muro di Wall Street è l’epoca dell’eco-nomia mondiale dominata da quella par-te del mondo comunemente etichettata sotto il nome di Occidente. Da circa tre secoli, da quando cioè ha preso il largo la rivoluzione industriale, i paesi europei e gli Usa hanno dettato la velocità di marcia della crescita e dello sviluppo economico mondiale. La strategia che ha determi-nato il tasso di crescita del Pil era una funzione delle scelte fatte dai paesi occi-dentali, i quali erano nella condizione di definire modi e tempi dell’innovazione tecnologica e della sua diffusione sociale sotto forma di manufatti o servizi.

Questo vantaggio «monopolistico» dell’Occidente nel controllare l’agenda dello sviluppo mondiale ha offerto, alla stessa area geografi ca, la possibilità di vivere in maniera speciale, cioè secondo modalità che le altre economie del piane-ta non potevano permettersi. L’Occidente, che defi niva il tasso di crescita economica, poteva vivere permanentemente in disa-vanzo di bilancio pubblico, cioè con spese statali superiori alle entrate, perché era

nella condizione di dire al mercato che quel debito pubblico sarebbe stato

rimborsato nel futuro grazie alla cre-scita economica che lo stesso Occidente unilateralmente o quasi defi niva. Era il primato acquisito nel determinare il tasso di sviluppo che ha permesso ai pa-esi europei di vivere per molti decenni in disavanzo.

Ora questo contesto non c’è più. Parte dei paesi asiatici, che non hanno

bilanci pubblici indebitati, innovano e determinano la crescita mondiale ben più di quanto non accadesse prima. L’Occidente non è più solo al comando

e quindi non può nean-che più pensare di fare una corsa che va alla velocità da lui stabilita. Signifi ca che i paesi eu-ropei devono preparar-si a vivere una nuova stagione, fatta di meno

spesa pubblica in disavanzo e maggiore ricerca della crescita tramite l’innova-zione, l’incremento della produttività, la valorizzazione del capitale umano, la crescita di una cultura imprenditoriale diffusa. Vivere in disavanzo di bilancio pubblico è piacevole quanto fumare op-pio, inebria e fa vedere il mondo attra-verso lenti migliori. Ma l’oppio fi acca lo spirito di un popolo, come ben sanno i ci-nesi che hanno impiegato oltre un secolo a liberarsi dai suoi effetti sociali. L’ultima crisi ha spazzato via l’oppio debito pub-blico dall’Occidente.

© Riproduzione riservata

IL PUNTO

La crescita in disavanzoè una leva non più usabile

DI EDOARDO NARDUZZI

condizione di spesa pubblica

Il debito pubblicoè come l’oppio:

inebria ma uccide

La battaglia con-tro Silvio Berlu-sconi scatenata dal presidente della Camera,

Gianfranco Fini (come molte delle bat-taglie politiche, del resto; non è il caso di meravigliarsi; ma non si può nemmeno non tenerlo presente), non era motivata da divergenze sulle strategie politiche o economiche della maggioranza par-lamentare ma soltanto sul principio dell’interesse personale basato sul prin-cipio del «Fatti da parte, che il tuo posto lo prendo io». Ma per realizzare questo proposito bisogna avere la maggioranza delle azioni (se si tratta di insediarsi ai vertici di una società eco-nomica) oppure si deve avere la maggioranza dei voti se si vuol occupare la posizione apicale di un partito.

Fini aveva la voglia ma non i mezzi per scalare il Pdl di cui era stato sì il cofondatore, ma con un pacchetto di minoranza che, tra l’altro, gli si era subito sbriciolato in mano, visto che, alla defezione dei già irrequieti colonnelli della vecchia An (Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e Altero Matteoli), defezione prevedibile, si era aggiunta anche quella, non meno importante, del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, della presidente della regio-ne Lazio, Renata Polverini, e del mini-stro Giorgia Meloni. Tutti questi ultimi fanno parte dello zoccolo duro del partito nella capitale che è il serbatoio di voti più importante della destra in Italia.

D’altra parte, Fini non aveva molte al-ternative. Poteva fare

il buono, accucciandosi accanto a Ber-lusconi, in attesa di future ricompense, ma con il rischio di essere statuifi cato (come dicono con effi cacia i francesi; cioè ridotto a statua o a mummia istituziona-le) mentre i colonnelli del suo partito gli rosicchiavano la base elettorale a favore del Pdl. Fini è troppo giovane per restare congelato nel ruolo di presidente della Camera, ruolo, questo, che, da qualche tempo, non crea più direttamente i pre-sidenti della repubblica. E come tutti i soldati che sono impauriti nella trincea

sotto il fuoco nemico, Fini ha fatto un gesto di coraggio suggerito dalla paura. Per fare che cosa? Per emanciparsi da Ber-lusconi e rimettersi in proprio. Ma con che mez-zi, visto che le sue falangi

lo avevano già abbandonato? Cercando di riposizionarsi nell’illusione, tipica dei politici, di possedere i voti e quindi di po-terne disporre a volontà. I voti fi deistici, certo, esistono. Ma esistono anche i voti a favore di uno schieramento e non di un altro. Indurre un votante di destra a votare per un suo vecchio leader che se ne va a sinistra non è facile. Ecco perché, dopo aver annunciato la sua alleanza con il Pd, Fini, letto qualche sondaggio sul suo futuro, ha fatto dietrofront e, da vice di Berlusconi, è fi nito per essere, se va bene, vice di Casini.

© Riproduzione riservata

ondatore, ma lo avevano già

La paraboladel leader Flisi è affl osciata

DI PIERLUIGI MAGNASCHI

L’ANALISI

Adesso Gianfranco Fini sembra i nito sul pack

I C O M M E N T I

DI ANTONIO CALITRI

Se il Pd si allea con Nichi Vendola, Marco Follini ri-schia di fi nire da solo. L’ex segretario dell’Udc ha an-nunciato che in quel caso sbatterebbe la porta e tor-nerebbe al centro, ma nel suo vecchio partito nessu-no lo vuole. A partire da Pier Ferdinando Casini che puntando a entrare nel centrodestra, sa bene che su Follini c’è il doppio veto di Silvio Berlusconi e di Umberto Bossi. Con il Senatur che proprio qual-che giorno fa, sentendo puzza di bruciato ha su-bito tuonato contro l’Udc e più che contro Casini proprio contro l’attuale senatore del Pd in odor di ritorno: «io ho già provato una volta l’Udc al gover-no. Basta. Quando c’era Follini non riuscivamo a fare niente». Ieri, in un’in-tervista a Repubblica Fol-lini ha illustrato la sua attuale occupazione: «sto su un ponte: lavoro nel mio piccolo perché si costrui-sca un’alleanza tra Pd e

forze di mezzo» e poi ha lanciato una minaccia a Bersani. «Se crolla il pon-te» ha concluso, «non ci sono più io». Se il segreta-rio dei democratici non si

è curato molto del rischio, a preoccuparsi sono invece i terzopolisti. Tra Casini e Follini, una volta amici per la pelle ci fu uno scre-zio mai chiarito nel 2001, quando il capo dei centri-

sti salì alla presidenza della Camera e dovette la-sciare il partito nelle mani dell’allora amico che però voleva il ministro delle comunicazioni. Casini gli disse che avrebbe inter-cesso con Berlusconi ma che poi il premier disse di no. Un giorno poi Follini ne parlò con Berlusconi che gli assicurò che per lui non c’erano problemi ma che fu proprio Casini a chiedere di ignorare i suoi desiderata. Su-bito dopo Follini iniziò un’azione di logoramento senza eguali contro il go-verno di centrodestra, che bloccò tantissime inizia-tive e portò poi alla suc-cessiva sconfi tta della co-alizione alle politiche del 2006. Adesso Follini che vuole di nuovo tornare all’Udc rischia di diven-tare un problema. Perché

costituirebbe l’ostacolo per l’entrata dell’Udc nel-la maggioranza, chance che Casini si vuole tenere stretta.

Riproduzione riservata

IL CASO DEL GIORNO

Follini vuole ritornare nell’Udcma Casini non lo vuole

DI MARCO BERTONCINI

Se c’era bisogno di qualche prova, ieri la Camera ha dimo-strato che la maggioranza non può considerarsi autosuffi cien-te. Prima c’è stata la votazio-ne sulla sfi ducia al ministro leghista Roberto Calderoli: i voti favorevoli al ministro sono stati 293. Che cosa sarebbe successo se il terzo polo si fosse accordato con le altre opposi-zioni per dir di no, in forze, a Calderoli? Il governo sarebbe andato sotto, il ministro sfi du-ciato: sarebbe potuta giungere la crisi di governo. A Calderoli è andata bene che Fli, pur con una dichiarazione di voto che eufemisticamente possiamo definire di scarsa amicizia, abbia preferito astenersi, come hanno fatto gli altri terzopo-listi. Non è detto che sempre vada così. Molto ci sarebbe da dire sulla spaccatura nel Pdl, tra la ministra Stefania Prestigiacomo e il gruppo par-lamentare, e sull’ineffabile si-tuazione sviluppatasi in aula: oppositori consolidati sostene-vano il governo, mentre neoso-stenitori gli andavano contro. È stata, in ogni modo, un’at-

testazione delle diffi coltà che in Parlamento può incontrare il governo.

Tutto dipende, si ripete, dall’atteggiamento di Casini, Fini e alleati. Il giorno in cui costoro decidessero di logora-re la maggioranza, basterebbe loro un accordo con gli opposi-tori consolidati (Pd e Idv) per presenziare alle votazioni o per effettuare incursioni. Si può star certi che il governo andrebbe sotto, perché non tutti i nuovi acquisti sarebbe-ro presenti, perché molti mini-stri, sottosegretari e pure sem-plici parlamentari sarebbero via, perché ci potrebbero esse-re dissensi in maggioranza.

Berlusconi e Bossi sono entrambi ben consci dell’in-suffi cienza parlamentare del governo, di là dello sparuto margine ottenuto sulla fi-ducia. Però divergono le loro strategie. Bossi non vuole imbarcare l’Udc e intende andare alle urne. Berlusconi spera di raddrizzare la barca. È solo questione di qual-che settimana per vedere che la spunterà.

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LA NOTA POLITICA

Adesso i due contendenti sono Berlusconi e Bossi

Marco Follini

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4 Giovedì 23 Dicembre 2010 P R I M O P I A N O

A Roma il presidente Napolitano riceve gli studenti anti-Gelmini. E la Lega marcia contro Fini

Scoppia la grana PrestigiacomoSe ne va dal Pdl ma non lascia il ministero dell’Ambiente

DI EMILIO GIOVENTÙ

Non scoppia la bomba stu-dentesca, ma una nuova grana nella maggioran-za. Gli studenti - tranne

a Palermo - sfilano pacificamente per la periferia di Roma, ottenen-do addirittura un colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Na-politano («finalmente abbiamo un interlocutore che ci ascolta»), mentre in senato fino alle prime ore di oggi è impegnato a far pas-sare la riforma dell’università targata dal ministro Mariastel-la Gelmini. Intanto poco più in là esplode il caso Stefania Pre-stigiacomo, che segue di pochi giorni la «ribellione» rientrata di Mara Carfagna. Il ministro dell’Ambiente in lacrime dopo il voto contrario della maggioranza al rinvio della legge sulla libera imprenditorialità prende una decisione clamorosa: «Lascio il Pdl, vado nel gruppo misto». Ma la Prestigiacomo al momento non lascia la carica di ministro alme-no «finché Silvio Berlusconi lo riterrà». La rottura matura a seguito dell’approvazione della proposta di legge che contiene

interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il soste-gno del reddito. La Prestigiaco-mo chiede a nome del governo di rinviare in commissione la leg-ge per un approfondimento su una norma sullo smaltimento dei rifiuti per le piccole imprese, sostendendo che una soluzione potrebbe essere inserita nel Mil-leproroghe. Ma la richiesta del ministro dell’Ambiente è boccia-ta per soli tre voti di scarto con la maggioranza che vota contro il governo e la minoranza che lo di-fende. Dai banchi del Pdl si grida «dimissioni, dimissioni». A questo punto la Prestigiacomo accusa il capogruppo Pdl, Fabrizio Cic-chitto, di non averla ascoltata e di aver esposto il governo a un voto che poteva metterlo in diffi-coltà. Ministro e capogruppo ven-gono convocati in serata da Ber-lusconi a palazzo Grazioli. Nelle prossime ore il passaggio della Prestigiacomo nel gruppo misto.Un palazzo affollato, visto che poco prima si tiene un «misterio-so» summit tra il presidente del consiglio e lo stato maggiore della Lega Nord, guidato dal ministro Umberto Bossi. C’è chi azzarda

che si sia discusso delle manovre contro il presidente della Came-ra, Gianfranco Fini, visto che poche ore prima il capogruppo a Montecitorio, Marco Reguzzo-ni, chiede con una lettera all’uf-fi cio di presidenza della Camera, allo stesso Fini e ai capigruppo, di valutare la calendarizzazione di un dibattito in aula sul ruolo del presidente della camera. Dice Reguzzoni: «Le dimissioni stanno

nella coscienza di ognuno, ma è necessario che almeno il parla-mento possa esprimersi», perché «a nostro avviso andando avanti così si lede la dignità delle isti-tuzioni e si crea un precedente pericoloso». La richiesta è che la questione venga valutata già alla capigruppo dell’11 gennaio. E gennaio potrebbe essere un mese cruciale visto che i leghisti potrebbero chiedere una prima

verifi ca sulla tenuta e l’allarga-mento della maggioranza. E for-se proprio di questo si sarebbe parlato nel corso del vertice con Berlusconi nel quale Umberto Bossi avrebbe prima mostrato pazienza per vedere se i numeri a sostegno del governo cresceranno salvo poi minacciare l’alternativa del voto anticipato. Il Pdl reputa l’iniziativa del Carroccio «oppor-tuna e positiva» perché Fini «è ed appare parziale». Secco no arriva dall’Udc di Pier Ferdinando Casini: «Richiesta irrituale e ir-ricevibile, Fini come presidente della camera ha sempre rispetta-to il regolamento e le prerogative di maggioranza e opposizione».

© Riproduzione riservata

DI PIER LUIGI PICCARI

Agli inizi degli anni 40 in Italia c’erano circa 145mila studen-ti iscritti all’università. Dieci anni dopo erano circa 227mila;

un milione e mezzo circa nel 1990 e oggi sono quasi 2 milioni di studen-ti. Sessant’anni fa, soltanto un ristret-to ambito sociale era tanto abbiente da poter mandare all’università i suoi figli. Sotto la spinta della contestazione studentesca, il Dpl 1236 del 1969 varò la prima grande riforma, che libera-lizzò gli accessi eli-minando il vincolo del passaggio attra-verso il liceo. Crebbe quindi il volume della domanda ma anche la sua natura, inavvertita dalla politica e ignorata dal mondo accademico. Alla ricerca di una risposta a una domanda che chiedeva anche cultura ma in primis prepara-zione al mondo del lavoro, con la legge 341/1990 furono introdotti i diplomi universitari, paralleli ma alternativi alla laurea, conseguibili al termine di corsi biennali o triennali (quelli biennali non sono mai stati attivati), volti ad una preparazione tecnica ed operativa più professionalizzante. Fu un fallimento. Il Dm 270/04 ha poi distinto i titoli di studio rilasciati dalle università (lau-rea, laurea magistrale, diploma di spe-cializzazione e dottorato di ricerca) e ha

consentito l’attivazione di corsi di per-fezionamento scientifico e alta formazio-ne permanente post laurea, con master universitari di primo o di secondo livello. Bastava un confronto con gli standard di contenuti e durata degli altri paesi

per capire quanto nominalistica ed evasiva fosse in realtà la soluzio-ne adottata sui master, tanto che ne è stata parto-rita una pletora, su iniziativa di gruppi di profes-sori alla ricerca di straordinari e di fi nanziamenti.

Verso la fi ne de-gli anni 90 è arri-vata la riforma (l. 127/1997 e decreto

attuativo 509/99) che ha dato l’autono-mia agli atenei e rimodellato l’ordine degli di studi, introducendo il modello 3+2, basato sul modello angloamerica-no. Obiettivo: garantire la libertà a ogni singolo ateneo di costruire percorsi di studio adeguati alle esigenze della loca-le realtà economica e sociale. Risultato? In molti casi, la frantumazione in molti corsi ed esami (anche se a partire dal 2009 è stato imposto un massimo di 18 esami nel corso della laurea triennale) e la proliferazione di sedi periferiche e distaccate, a volte utilizzate da pochi studenti, in molti casi aperte per in-teressi politici locali. Ancora una volta la confusione tra compiti (ricerca o for-mazione?) senza particolari indicazioni

dall’esterno ha dato spazio alla soddisfa-zione delle istanze interne al sistema: più corsi sempre più brevi, più docenti, più ricercatori, più dottorandi, più con-trattisti e via a crescere. Risultato: oltre 60 mila docenti tra ordinari, associati e ricercatori a tempo indeterminato ai quali si dovrebbe-ro aggiungere la folla (altrettanti?) docenti a contratto e un numero non facilmente deter-minabile di preca-ri che emerge dal mondo dei dotto-randi e dagli asse-gnisti di ricerca.

Nel frattempo, le università sta-tali attendono di conoscere l’entità dei fi nanziamenti attribuiti per il 2010 dal Fondo di fi nanziamento ordinario. E incombe la riduzione dei fondi per l’università per il 2011 (1,35 miliardi di euro) forse attenuata dall’emendamento alla legge di stabilità. Sono irreparabili i guai che emergeranno dall’andare allo scontro con studenti e ricercatori senza aver capito che l’accumulazione di ri-forme poco ragionate ha condotto alla situazione odierna. E anche l’attuale progetto, di pura marca ministeriale, non affronta le radici dei mali dell’uni-versità, ormai noti a tutti: gli esoterismi della ricerca, le baronie, la fuga dei cer-velli, le false ritualità dei concorsi, i ne-potismi. Un serio piano di riforma deve ripartire da una seria considerazione

della domanda che emerge dal mondo del lavoro, coinvolgendo anche le parti sociali interessate, cui deve seguire la determinazione di sensati rapporti tra il numero dei docenti e degli studenti, e la costituzione di meccanismi di mer-

cato per indirizzare le scelte degli stu-denti, con oculati rapporti tra tasse (proporzionate ai costi) e borse di studio per merito. Tutto ciò acquista senso solo se si distinguono, per obiettivi e risorse, le strutture or-ganizzative della ricerca (i diparti-menti, accomunati da comuni inte-ressi disciplinari)

da quelle dedicate alla formazione (le scuole, orientate a dare professiona-lità ivi inclusa quella del ricercatore) e quindi possa assumere signifi cato e utilità concreta ogni meccanismo di valutazione che sia coerente agli obiet-tivi dati ai differenti compiti dell’uni-versità fi nalmente distinti. Sono solo i primi passi da cui partire per risolvere un problema complesso, ma possono valere a fermare uno scontro, dopo il quale non vi saranno più rifl essioni ma soltanto danni e delusioni per i giovani che vi saranno coinvolti: non è il caso di riportare indietro di 40 anni l’orologio, meglio fermare l’orologio di una riforma di marca ministeriale.

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NON CERTO AGLI STUDENTI, MA AI POLITICI, AI DOCENTI, AI RICERCATORI PIÙ O MENO IMPROVVISATI

A chi sono giovate le riforme universitarie inutiliSi è puntato interessatamente sulla confusione fra i compiti (ricerca o formazione?)

Vignetta di Claudio Cadei

quindi il volume

pnernmnrsgssfi

gv1

attuativo 509/99) che

La riforma universitaria del ’97 ha dato autonomia agli atenei per consentire ad essi

la possibilità di garantire percorsi di studio adeguati alle esigenze locali. Il risul-tato? Devastante. Perché ha

frantumato molti corsi ed esami e provocato la proli-

ferazione delle sedi periferi-che, a volte frequentate

da pochi studenti

tribuiti per il 2010

cledr(csTsdolgrmdr

da quelle dedicate a

L’autonomia senza obiettivi ha provocato l’istituzione

di corsi sempre più brevi, più docenti, più ricercatori, più dottorandi, più contrattisti.

Risultato: oltre 60mila docenti tra ordinari

e associati e ricercatori a tempo indeterminato ai quali

si dovrebbe aggiungere la folla (altrettanti?)

dei docenti a contratto

di Marco Cobianchi

- Stefania Prestigiaco-mo: «Lascio il Pdl, vado nel gruppo misto».

Voleva dire:

- Torno subito.

DECRITTAZIONI

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5Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DicemP R I M O P I A N O

Terzo polo: i leader di Fli e Udc si appellano alla libertà di coscienza per trovare l’accordo

Fini e Casini, nozze senza eticaNon si parlerà di gay e aborto nei relativi programmi elettorali

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Una delle domande più scontate per i leader del terzo polo è come fanno a stare assieme

sui temi etici. Gianfranco Fini a capo dei futuristi e Pier Fer-dinando Casini, presidente Udc, che si richiamano uno ai valori laici l’altro a quelli catto-lici, se portati sul terreno delle unioni tra omosessuali, aborto, procreazione assistita e fine vita fanno certamente fatica a spiegare comunanza di intenti. Per non farsi impallinare dagli avversari ma anche per evitare di creare divergenze interne tra i propri parlamentari e iscritti (non tutti sono sulle stesse posi-zioni) e tenere in piedi il terzo polo, Fli e Udc hanno stretto un patto di non belligeranza proprio sulle questioni etica-mente sensibili: non ci sarà una posizione netta dei rispet-tivi partiti nei programmi. Tut-to sarà lasciato alla valutazione dei singoli in nome della libertà di coscien-z a . U n compro-m e s s o , questo r a g -giun-to da

Fini e Casini, che ha l’obiettivo di traghettare il Polo della na-zione verso le elezioni. Elezioni che saranno anticipate, ma non così vicine come invece fino a poco fa prospettava lo stesso Fini. Sono molteplici le moti-vazioni che spingono a rinvia-re l’appuntamento elettorale: c’è la contrarietà del Quirinale, ci sono i timori per una crisi economica che potrebbe essere più cruenta di quanto preventi-vato quest’anno. Ci sono anche considerazioni di opportunità poi: vedere cosa succede l’11 gennaio con la sentenza della

Consulta sul legittimo

impedi-mento, atten-d e r e a l l a fine-s t ra l e mos-

se del Cavaliere. E intanto at-trezzarsi sul territorio, la prima sfida è quella delle amministra-tive, per non consegnarsi a un elettorato che non ha avuto modo di capire la crisi politica e che potrebbe decidere di non votare. L’accordo tra Fini e Ca-sini, stretto alla vigilia della pausa natalizia, consente di pianificare il 2011 senza strap-pi e di sottrarsi al fuoco di criti-che più scontato. Anche perché per esempio i futuristi hanno posizioni assai diverse al loro interno e andare a una spacca-tura nel tenta-tivo di avere u n ’ u n i t à program-m a t i c a r i s c h i a d i con-s e g n a -re nuovi consensi, e forse parla-mentari, allo

stesso Berlusconi.Che invece non perde occasione per rimar-care i rapporti con il Vaticano e l’affidabilità politica del Pdl sui temi cari ai cattolici.

Intanto, tutti si prenderanno una pausa. Fini ha detto chia-ramente ai suoi di abbassare il livello delle dichiarazioni, di esternare meno e lavorare a testa bassa sui contenuti e sul territorio per preparare la con-vention dell’11, 12 e 13 febbra-io a Milano. Che sarà preceduta da 4 manifestazioni tematiche regionali nei prossimi fine set-timana. Si parte dal Veneto, con

gli incontri sull’economia. Ci saranno sindacalisti, politici ma soprattutto gli imprendi-tori locali di Confi ndustria e delle piccole e medie impre-se. Obiettivo: stilare il pro-gramma elettorale. Esclusi gay e aborto, of course.

©Riproduzione riservata

Il pirotecnico Domenico Scilipoti, assurto agli onori della cronaca per il suo passaggio dall’Italia dei valori al Movimento di Responsabilita nazio-nale, dalla ferrea oppo-sizione all’appoggio al Cavaliere, le canta pure a Walter Veltroni, reo di avergli dato dello «scal-manato» durante l’ulti-ma puntata di Ballarò. «In due anni e mezzo ho prodotto 28 proposte di legge come primo fi rma-tario, 133 interrogazioni parlamentari, 37 ordini del giorno, mentre Vel-troni, nello stesso perio-do di tempo, ha prodotto 10 proposte di legge, 12 interrogazioni e 1 ordine del giorno», attacca Scili-poti, «sarebbe ora che un politico come l’on.Veltro-ni, dopo oltre 30 anni di presenza in parlamento, come aveva promesso, vada a lavorare in Afri-ca».

(A.R.)

Scilipoti le cantapure a Veltroni

DI DIEGO GABUTTI

Non si prende due volte il Palaz-zo d’Inverno: la prima volta il colpo riesce perché si agisce di sorpresa, quando nessuno se lo

aspetta, ma la volta successiva, venendo a mancare l’elemento sorpresa, non sol-tanto si viene accol-ti a fucilate e il colpo va a vuoto ma si ri-schia anche un po’ il ridicolo. È quel che sta capitando con questo sessantotto, o settantasette, fuo-ri tempo massimo, un vero e proprio fantasma dicken-siano del millennio passato, che negli ultimi giorni ha animato le nostre cronache. Non va da nessuna parte, è patetico e pretestuoso, oltre che ideologi-camente pericoloso. È un cupo revival di cui si compiacciono soltanto i nostalgici di professione, a cominciare dalle ex guardie rosse dei gruppuscoli d’antan, una mas-sa di piccoli snob ormai anzianotti che a dispetto dell’età avanzata sono tuttora affascinati dalle antiche dottrine, benché queste appaiono oggi più ideologicamen-te arcaiche delle dispute teologiche del IV secolo sulla natura della trinità (filioque

o non filioque, era quello il problema). In-sieme a questi pezzi d’antiquariato, di cui pullulano (ahinoi) entrambe le camere e tutti i partiti, sospirano di nostalgia per i bei tumulti d’antan anche i principali con-duttori di talk show, da Michele Santo-

ro a Gad Lerner e Lucia Annun-ziata, più i soliti comici televisivi ai quali difetta il senso dell’umorismo ma non l’espressione sempre accigliata e, da non credersi, pure quel che resta (poco o niente) del vecchio gruppo di-rigente comunista, cioè proprio quei «cani da guardia dei capitalismo», «revi-sionisti», «traditori del proletariato» che nel sessantotto,

e tanto più nel settantasette, quando in piazza gli autonomi e i fiancheggiatori del terrorismo portavano rivoltelle e fucili, prendevano parte alla commedia rivolu-zionaria nel ruolo del nemico numero uno del popolo e dei movimenti di piazza, so-prattutto di quelli più violenti e rumorosi. Gli «studenti in rivolta» contro la riforma Gelmini (e contro le riforme dell’univer-sità in generale, chiunque le faccia) piac-ciono persino agli ex fascistoni di scuola

neofuturista e bocchiniana, che oggi vanno pazzi per Bob Dylan, Herbert Marcuse e Alberto Asor Rosa, ma che all’epoca tifavano, più virilmente, per l’«ordine tra-dizionale, perdio» esaltato dai colonnelli greci e per i campi di concentramento del generale Pinochet. Oggi a tutti costoro (fascistoni compre-si, almeno quelli che soffrono di disturbi della personalità e della memoria) tre-mola il ciglio e viene il magone quando gli capita di vedere al tigì della sera il replay della loro gio-vinezza (per alcuni «giovinezza giovi-nezza») spensierata: studenti armati di sanpietrini, poli-ziotti con lo scudo di plastica, automobili in fiamme, vetrine infrante, passanti terrorizzati, ragazzini puniti perché poco combattivi, tentativi di portar via la pistola a qualche «sbirro» isolato da parte degli studenti «più riso-luti». Sono passati più di trent’anni, ma il perfetto idiota che continua a tifare per l’ultrasinistra patinata non smette reci-tare sempre le stesse grottesche e pietose battute. In particolare, esattamente come allora, glissa sulla violenza, dapprima cer-

cando d’attribuirla (un classico) a poliziotti «infi ltrati», poi lasciando cadere il discorso non appena le accuse vengono ridicolizza-te dall’evidenza. Pensate, cinguettano, alla «fantasia» di cui danno prova gli studen-ti! Che cosa costoro intendano con «fan-

tasia» è stato sem-pre un mistero. Un tempo gli studenti erano considerati gli «eredi» (niente meno) delle avan-guardie artistiche del novecento per-ché urlavano «sce-mo, scemo» all’in-dirizzo di chiunque non facesse parte della banda. Oggi la «fantasia» con-siste nel salire sui tetti delle facoltà e altri pubblici edifi -ci in compagnia di neofuturisti, demo-cratici, dipietristi,

ex, vetero, post e altri politici per tutte le stagioni. Pieni di «fantasia», dunque buoni e simpatici, anzi «belli monelli e ribelli», come diceva la canzonetta. Cosa sarà mai un po’ di violenza, cara signora! Sono maître à penser della forza di Lilli Gruber e degli editorialisti dei quotidiani chic a sostenere che la fan-tasia batte la violenza dieci a zero. Dio ci aiuti.

IL PRIMO COLPO RIESCE CON LA SORPRESA, MA AL SECONDO SI FINISCE NEL PATETICO

Il Palazzo d’Inverno lo si prende la prima volta o maiÈ quello che sta accadendo con questo sessantotto o settantasette fuori tempo massimo

Pier Ferdinando Casini

, oltre che ideologi-

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e tanto più nel settant

Questo movimento di pro-testa violento non va da

nessuna parte, è patetico e presuntuoso. È un cupo re-vival di cui si compiacciono soltanto i nostalgici di pro-fessione, a cominciare dalle ex guardie rosse dei gruppu-scoli di un tempo, una massa

di piccoli snob anzianotti che, a dispetto dell’età e

della successiva esperienza, sono ancora affascinati dalle

antiche dottrine appassite

rorizzati, ragazzini

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Gli «studenti in rivolta» contro la riforma Gelmini (e contro le riforme dell’univer-

sità in generale, chiunque le faccia) piacciono persino agli ex fascistoni di scuola

neofuturista e bocchiniana, che oggi, in ritardo, vanno

pazzi per Bob Dylan, Herbert Marcuse ma che, all’epoca, tifavano, più virilmente, per l’ordine esaltato dai colon-nelli greci e per i campi di

concentramento del generale Pinochet

Gianfranco Fini

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6 Giovedì 23 Dicembre 2010 P R I M O P I A N O

Andrà al centrista Trematerra e non a Gargani il 73° seggio italiano al parlamento europeo

Berlusconi fa un favore a Casini Al senato il Pdl non si opporrà all’eurodeputato dell’Udc

DI FRANCO ADRIANO

Dietro il clamore della riforma universitaria il Senato come ultimo atto prima della pau-

sa natalizia potrebbe votare sulla ratifica del Trattato di Lisbona, ossia la nuova Costi-tuzione europea e, a margine di questa, procedere ad elegge-re un deputato europeo in più che spetta all’Italia proprio per l’entrata in vigore del Trattato. Il punto è che l’assegnazione del 73° seggio italiano da nor-ma tecnica finita in un ddl in coda all’ordine del giorno della riforma universitaria al Senato, è diventato un caso politico. Con la maggioranza di governo già battuta due volte a Montecito-rio, sia in commissione, sia in aula (in quest’ultimo caso con voto segreto). Infatti, il seggio, che nella proposta originaria del governo sarebbe dovuto andare al primo dei non eletti del Pdl nella circoscrizione Sud, ossia Giuseppe Gargani, allo sta-to attuale dovrebbe spettare al coordinatore regionale dell’Udc calabrese, Gino Trematerra. E tutto questo grazie all’appro-vazione di un emendamento di iniziativa Pd votato anche da Fli e naturalmente dall’Udc. Fu in quell’occasione che si parlò

per la prima volta di prove di nuovo Terzo polo. Tuttavia ora al Senato la questione si fa delicata. Intanto, perché i rap-porti di forza sono diversi (e i numeri della maggioranza più consistenti). Ma soprattutto si può essere così certi che Pdl e Lega punteranno compatte su Gargani mentre l’Udc incasse-rà come alla Camera i voti di Fli, Pd, Idv e Api? Qualcosa è cambiato nello scenario politi-co. L’appello alla governabilità del presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, subito raccolto da Pier Ferdinando Casini e l’apertura di Silvio Berlusconi al leader dell’Udc per tentare di rafforzare la

maggioranza, potrebbero porta-re cattive notizie per Gargani. «Io ci penserei due volte prima di farlo fossi al posto dei col-leghi senatori del Pdl», spiega Gargani ad Italia Oggi, «poiché sull’illegalità compromessi non se ne possono fare. Ed anche se alla mia età posso dire di averne viste tante», continua, «non voglio credere che il Pdl si presti ad un’operazione del genere». Strano destino quello di Gargani: costretto per la se-conda volta a gareggiare con un esponente Udc nella conquista di un posto importante: infatti era anche lui in corsa per di-venire vice-presidente del Csm, ma si sa com’è andata a finire:

l’incarico è stato poi ricoperto dal braccio destro di Casini, Michele Vietti. Oggi si trova a difendere a spada tratta un posto a Strasburgo nei confron-ti del forte punto di riferimento di Casini in Calabria (nel 2009 Trematerra ha ottenuto 55231 preferenze alle elezioni euro-pee). Gli argomenti di Gargani ricalcano perfettamente quelli sostenuti da Renato Coppi, ordinario di analisi statistica alla Sapienza, pubblicati sul Giornale in occasione del voto alla Camera. «I deputati hanno ritenuto di assegnare il seggio alla lista che in base ai calcoli fatti per leggere i primi 72 de-putati, risultava avere il resto

più alto», ha scritto Coppi, «ma nel momento in cui si deve eleggere un deputato in più, qualsiasi calcolo fatto per 72 deputati perde ogni significato aritmetico e di proporzionali-tà». «È evidente che la scelta del resto più alto in base ai cal-coli fatti per 72 seggi», spiega ancora l’ordinario di Statistica, «non è rispettosa del principio di proporzionalità: si troverebbe assegnataria di un seggio la li-sta dell’Udc che non aveva pro-porzionalmente diritto a quel seggio quando ne sono stati assegnati 72 e che non avrebbe diritto a quel seggio se ne fos-sero stati assegnati 73». Sarà. Ma la politica non è matemati-ca e dunque occorre considerare che alla camera prevalse l’ini-ziativa contro la maggioranza appoggiata dal Fli, ossia la prova del Terzo polo, mentre al senato potrebbe essere il partito del presidente del consiglio ad avere tutto l’interesse di tenersi buono l’Udc. Come? Approvan-do il testo uscito dalla Camera senza apportare le modifiche, che in forza dei numeri di Pdl e Lega al Senato, potrebbero es-sere apportate. Sì, la posta della governabilità dell’Italia può va-lere ben di più di un posto nel parlamento europeo.

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DI FRANCESCO ARCUCCI

Ma è vero che, come ha detto l’ex mini-stro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa, recentemente scomparso, le tasse sono bellissime? Certo lo sa-

rebbero se il danaro pubblico raccolto con il gettito fiscale fosse sacro e coloro che se ne appropriano fossero messi alla gogna sociale, mediatica, giudi-ziaria non meno e anche di più degli evasori. Ma in Italia vi è una classe politica, una casta, di uno o forse due milioni di persone che vivono dei privilegi che dà la politi-ca: ecco un enorme spreco di denaro pubblico perpetrato alle spalle dei contribuenti. Ma gli sprechi sono dovunque quasi che il denaro pub-blico fosse una res nullius di cui ci si possa appropriare impunemen-te. Con i rimborsi non dovuti ai par-lamentari europei. Con le spese per assistenti fan-tasma sen-za obbligo

di rendicontazione. Con i doppi o tripli stipendi. Con le spese per gli appalti pubblici gonfiati in ogni modo ( quelle che hanno fatto dire a qualcuno dopo il terremoto dell’Aquila: «Ridevo nel letto»). Con i costi derivanti dai conflitti di interesse che favoriscono qualcuno a spese di tutti. Con altre decine, centinaia, migliaia di forme alimentate anche dall’onnipresente corruzione italiana che ci colloca fra i paesi più corrotti del mondo.

Nei paesi anglosassoni il denaro pubblico è considerato degno del massimo rispetto e si sa che in America l’Irs (il servizio delegato al ser-

vizio delle imposte) non scherza. Ma in Italia vi è una lunga tradizione per cui il denaro pubblico è un’identità amorfa che i più furbi, i più navigati e i più disonesti riescono ad accaparrarsi. Una macchina blu con tanto di

autista e lampeggiante non si nega a nessun politico e i costi lievitano.

Così le tasse «che potrebbero essere bellissi-me» (perché consentono di sostenere in

comune i costi per ottenimento di beni pubblici come l’istruzione, la sanità, la sicurezza, l’ambiente) diventano bruttissime, un taglieggiamento pa-gato dai più ai non pochi profi ttatori.

Un taglieggiamento nella quale l’Italia è maestra, visto che la nostra pressione fi scale è la più alta del mondo dopo quella del-la Danimarca. In queste condi-zioni siamo proprio sicuri che le tasse siano bellissime?

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Come disse Tommaso Padoa Schioppa, ora scomparso

Perché in Italia le tassenon sono bellissime

DI CESARE MAFFI

Dal giorno della sconfi tta sul voto di fi ducia a oggi, Gianfran-co Fini pare aver moderato i toni e adottato, nell’insieme, una strategia che eviti gli scontri frontali, cui nei mesi precedenti aveva fatto l’abitudine. La stessa coppia di oltranzisti Briguglio-Granata pare meno loquace, in parte perché, dopo la fi ducia, il ruolo mediatico di Fli è fortemente diminuito, in parte perché, verosimilmente, sono stati invitati a moderare i toni. E poiché predicare moderazione a entrambi sarebbe impresa ardua, alla fi ne il silenzio risulta la soluzione migliore. Per Fini e per i fi niani stessi. Pure Bocchino, dopo la catastrofi ca dichiarazione di voto, sembra aver tirato i remi in barca. Le ragioni che possono aver indotto a questo rallentamento, che alcuni interpretano addirit-tura come un cambio di linea politica, sono molteplici. Intanto, per mesi il susseguirsi di dichiarazioni della triade (Briguglio e Granata più il capogruppo) aveva spostato Fli non solo su un antiberlusconismo acceso, ma perfi no fuori del centro-destra. Poi, la divaricazione tra gruppo parlamentare di Montecitorio e gruppo parlamentare di palazzo Madama rischiava di far apparire come militanti in due formazioni distinte deputati e senatori fi -niani. Ancora, l’abbandono di quattro deputati è stato un prezzo pesantissimo, accentuato dall’oggettiva diffi coltà di estendere alla periferia le adesioni al nuovo movimento. C’è da conside-rare che, collocandosi nel terzo polo, Fli non può andare oltre, come identifi cazione politica, anche perché accettare un’alleanza con i democratici e, peggio, con Idv e Sel allontanerebbe molti potenziali sostenitori e, senza dubbio, aderenti già conquistati. Fini, inoltre, deve guadagnare tempo, per costituire il partito, oggi limitato alla somma di gruppi parlamentari e di un non ben chiarito numero di amministratori locali, con adesioni alterne nelle varie zone. Proseguire lungo la strada dello scontro per-sonale, con i toni accesi assunti dai personaggi più estremisti (e dunque più intervistati) fra i suoi adepti, signifi cherebbe met-tersi in un vicolo cieco, perdere sostegni, non trovare seguito. Gli stessi sondaggi indicano che Fli deve avere un suo spazio ben chiaro, non sbilanciato a sinistra, per non ridursi a percentuali da mendicità politica.

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Gianfranco Fini ha moderato i toni

Giuseppe Gargani Gino Trematerra

Tommaso Padoa-Schioppa

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7Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DicemP R I M O P I A N O

Obiettivo dichiarato: recuperare i 700 milioni di evasione del canone con 120 nuovi agenti

Masi risana il bilancio della RaiIl dg prevede un risultato positivo: 20 milioni nel 2011

DI PIERRE DE NOLAC

Il direttore generale della Rai Mauro Masi risana il bilancio della Rai. I ri-sultati di questo obiettivo

ambizioso sono stati comuni-cati ieri, nella sede romana di viale Mazzini, nella seduta del consiglio di amministrazione della Rai, dove su proposta del dg Masi è stato approvato il budget economico che prevede un risultato positivo di oltre 20 milioni di euro nel 2011. La Rai sta perseguendo gli obiettivi economici previsti nel percor-so di piano industriale 2010-2012 approvato nel maggio scorso e, contemporaneamente, sta consolidando il progetto di sviluppo e ampliamento della propria offerta televisiva che è passata da tre a quattordici canali, diventando il più ricco bouquet di canali free europeo. Gli interventi di piano indu-striale, che hanno carattere strutturale e come obiettivo quello di migliorare an-che l’attuale situa-zione finanziaria aziendale, si com-pleteranno nel 2012, anno nel quale è previsto un pareggio di bi-lancio nonostante

l’aumento dei costi dei diritti sportivi, come gli Europei di Calcio e le Olimpiadi, che il servizio pubblico continuerà ad offrire ai propri utenti.

A fi ne giornata è anche ar-rivata la notizia dell’aumento del canone: per il 2011 aumen-terà di 1,50 euro, arrivando a 110,50 euro. Lo ha deciso il mi-nistro dello Sviluppo economi-co Paolo Romani, fi ssando un incremento in linea con l’infl azione programma-ta. Il maggior esborso dovrebbe portare circa 30 milioni di euro in più nelle casse di via-le Mazzini. Sul fronte dell’evasione resta in piedi l’ipotesi, che non si è però riusciti a inserire nel cosiddetto decreto millepro-roghe, di agganciare la ri-scossione del ca-none all’utenza elettrica: un punto sul

quale Romani ha confermato il suo impegno in più di un’oc-casione. È stimato infatti in circa 700 milioni di euro il danno che la Rai subisce ogni anno dall’evasione del canone: di questi, 600 milioni di euro derivano dal canone ordinario e circa 100 dal canone speciale (quello che grava su alberghi,

ristoranti, ne-goz i , ent i

pubbl ic i , studi pro-fessiona-li , uffi-c i ) . Su quest’ul-t i m o s e t t o r e il dg Rai Masi ha da poco

presentato in consiglio di am-ministrazione un piano di in-tervento straordinario per re-cuperare almeno 100 milioni: primo tassello, una task force di 120 nuovi agenti, che affi an-cheranno i 126 attualmente in forze, per stanare chi evade il canone speciale.

E la Rai, come servizio pub-blico ha deciso di assumersi l’impegno istituzionale di ce-lebrare i 150 anni dell’unità d’Italia «nella maniera che gli è più consona», ha detto Masi, grazie a una serata program-mata all’interno del Festival della canzone italiana, il 17 febbraio, facendo «giungere il signifi cato della ricorrenza ad un pubblico più vasto possibile e con un approccio non elita-rio». Sottolineando che «questa serata l’abbiamo voluta forte-

mente sia io, sia il presiden-te, il cda e le istituzioni.

Siamo convinti che Sanremo possa fare tantissimo sempre nel rispetto del si-gnifi cato dell’even-to». Gianni Moran-di, che quest’anno presenterà il Festi-val con Belen e Eli-

sabetta Canalis, ha ricordato che tutti i musicisti coinvolti

per la serata, da Patty Pra-vo a Luca Barbarossa a Al Bano, hanno raccolto l’invito a cantare una canzone storica con grande entusiasmo: «Han-no registrato queste canzoni per un cd che verrà messo in vendita, mentre lavoravano anche al loro brano inedito che presenteranno al Festival. E una grande esibizione nella serata del 17 potrebbe anche infl uire sul risultato fi nale del-la gara per un artista». La set-timana del Festival (dal 15 al 19 febbraio) coinciderà infatti con la «settimana del cuore», ovvero la prevenzione e cura delle malattie cardiache, e quindi anche il Festival vuol dare il proprio contributo. Lo farà con il televoto per indicare la canzone e l’artista vincitori di quella serata-evento: ogni telefonata significherà non solo il consenso a un brano ma anche la donazione di due euro all’associazione «Per il tuo cuo-re», individuata dal segretaria-to sociale Rai. Ogni telefona-ta costerà 2 euro e produrrà, eccezionalmente, due euro di benefi cenza senza detrazioni di alcuna natura (nemmeno dell’Iva) poicé gli operatori te-lefonici coinvolti rinunceranno ad ogni aggio.

© Riproduzione riservata

Paola Concia (Pd) ieri era entusiasta: parlava davanti a una platea di donne, all’hotel Am-basciatori della roma-na via Veneto, e aveva accanto una della sue predilette star televi-sive, Barbara D’Urso. L’occasione dell’incon-tro è stata fornita dalla presentazione del libro mondadoriano di D’Ur-so, «Più forti di prima. Storie di donne dalla tragedia alla rinascita». Una serie di ritratti al femminile, quelli de-scritti dalla conduttri-ce del piccolo schermo, che hanno appassiona-to la parlamentare del Pd. Dopotutto, D’Urso ha sempre voluto par-lare delle donne nelle sue trasmissioni televi-sive, e questo è basta-to a Concia per dare il suo placet all’iniziativa editoriale e partecipa-re da protagonista alla serata di ieri. Kermes-se che non a caso si è svolta nella storica strada della dolce vita romana.

Bartolomeo Scappi© Riproduzione riservata

Concia stregata dalla D’Urso

DI SEBASTIANO LUCIANI

I fondi assegnati per il 2011 al «cinque per mille» arriveran-no dal settore dell’editoria e dell’emittenza locale. Nella

bozza del decreto milleproroghe la copertura arriverà per 50 mi-lioni dal taglio degli interventi di sostegno dell’editoria (nella leg-ge di stabilità 2011 c’erano 100 milioni quindi lo stanziamento viene dimezzato) e 45 milioni dal taglio all’emittenza tv e ra-dio, azzerando i contributi, dato che in questo caso l’importo pre-visto dalla legge era proprio di 45 milioni. Il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, ha appreso con dolore la notizia: «Resto atto-nito e non posso non sottolineare, se la notizia non sarà smentita, che un tale modo di procedere evidenzia l’arbitrarietà di scelte politiche non coerenti e il totale disinteresse per chi amministra aziende in gravi situazioni finan-ziarie, che vede, nel giro di pochi giorni, mutato il quadro di riferi-mento finanziario e la stessa ban-cabilità dei propri bilanci». Ma-linconico inoltre ha sottolineato che «la Federazione degli editori di giornali non si è mai arroccata

su posizioni d’indiscriminata di-fesa dei contributi, ma lamenta che con 50 milioni, anche a vo-lerli sottrarre alla contribuzione diretta, ben si sarebbe potuto avviare un processo riformatore dell’editoria a vantaggio di tutte le aziende, in un’ottica d’incen-

tivazione della produzione e di ripresa dell’occupazione nell’in-tera filiera. La verità è, e questo intervento ne sarebbe l’ennesima riprova, che non si vogliono af-frontare i problemi del settore in un quadro di ripresa industriale dello stesso e di predisposizione

di servizi pubblici efficienti alle imprese: in altri termini, è il vuo-to politico, aggravato da repentini ripensamenti». Ora, «se questo taglio dovesse essere confermato, ritorna di drammatica attualità la richiesta che da anni la Fieg avanza nelle competenti sedi e che ripropone con forza: il governo almeno adotti responsabilmente criteri più stringenti e selettivi per l’ammissione ai contributi diretti, se ha scelto la strada di ridurli drasticamente, in modo che i contributi vadano solo ad aziende vere e che non valgano ad incentivare forme scorrette di concorrenza a chi i contributi non riceve affatto». Malinconico ha anche precisato che «se le risorse fossero reperite con l’eliminazio-ne del credito d’imposta sulla car-ta previsto dalla legge di stabili-tà pubblicata ieri nella Gazzetta uffi ciale, il danno sarebbe ancora più grave di quello paventato con la riduzione dei contributi diretti. Il danno infatti ricadrebbe su tut-te le imprese editrici, di giornali di opinione e non, di giornali di partito e non, di periodici, di libri e così via. E sarebbe un danno gravissimo».

© Riproduzione riservata

Nella bozza del Milleproroghe un brutto regalo di Natale per la carta stampata

Dimezzati i contributi all’editoriaLa Fieg contro i tagli del decreto

di Riccardo Ruggeri

Non mi sono mai iscritto a nessun club, partito politico, asso-ciazione bocciofila. Non ho neppure la tessera Ikea. Pigrizia? Sciatteria? Puzza al naso? Forse. A New York c’è un club, «Ice Trust»; questo sì è un club nel quale vorrei esserci, anche come infiltrato. I suoi membri sono appena nove. Si riuniscono il terzo mercoledì di ogni mese, in luoghi spesso diversi, comunque sem-pre nel distretto finanziario di Manhattan. Che fanno costoro? Secondo il Ministero della Giustizia Usa, gestiscono con «metodi non pubblici» (come parlano strano gli obamiani) il mercato mondiale dei derivati. Ammontare dei derivati: 300 trilioni di dollari (1 trilione uguale a 1000 miliardi di dollari). I nove non sono dei paperoni, ma superintermediari che gestiscono quat-trini non loro, seguendo con ferocia regole loro. Un tempo «Ice Trust» sarebbe stata una setta segreta, segreti i nomi dei nove, segreti i loro riti esoterici. Oggi invece «Ice Trust» è una setta trasparente, governa il mondo, anche se lascia il potere formale agli Obama, Merckel, Cameron, Sarkozy. Ice Trust è talmente low profile che non ha neppure un logo. Da infiltrato suggeri-rei lo scoiattolo rosso americano. Secondo i biologi, americani, l’essere più asociale del pianeta.

A CIASCUNO IL SUO

Mauro Masi

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8 Giovedì 23 Dicembre 2010 P R I M O P I A N O

Ecco cosa dice, in concreto, il progetto di legge del pd Ichino i rmato già da 55 senatori

Uno statuto che difenda chi lavoraIl sindacato minoritario non potrà più mettere il veto sugli accordi

DI SERGIO LUCIANO

Addio «Statuto dei la-voratori», arriva lo «Statuto dei lavori» e l’Italia prova a di-

ventare un «Paese normale». Questo Statuto nuovo prevede referendum sindacali azien-dali vincolanti anche per la minoranza che dissente; li-cenziamento individuale pos-sibile anche per motivi orga-nizzativi o tecnici e non solo per giusta causa, ma a caro prezzo per chi licenzia; lavoro a termine lecito, ma senza gli abusi di oggi.

Sono soltanto alcune delle grandi novità, per certi versi rivoluzionarie. oggetto di ben due disegni di legge presenta-ti simultaneamente al Senato nelle scorse settimane da un gruppo di 56 senatori dell’op-posizione guidati da Pietro Ichino, pd, approvati il 10 novembre da una maggio-ranza trasversale e dunque pronti a proseguire il loro cammino fino alla prossima imboscata a Montecitorio. Di-segni di legge tanto innovativi da risultare forse indigeribili per il sistema dei partiti, e per la stessa maggioranza di governo dentro la quale già si percepisce del dissenso, che sono passati inosservati per ora sia ai media che a molti dei protagonisti del dibattito. Ma andiamo con ordine.

Il primo dei due disegni di legge introduce elementi di democrazia sindacale nuovi: «Nell’attuale sistema delle re-lazioni industriali c’è grande inconcludenza», spiega Ichino, promotore dell’iniziativa. «La prassi consolidata dà infatti al sindacato minoritario un potere di veto su tutti gli ac-cordi, e questo rende vischio-sissimo il terreno per qualsia-si innovazione. La Cgil, alla quale io stesso sono ancora iscritto (dopo esserne stato capo dell’ufficio studio, ndr) ha sempre chiesto che si in-troduca un principio di demo-crazia sindacale nel sistema, quindi accontentiamola!».

Facile a dirsi, non a far-si perché si tratta di varare una legge costituzionale, che riformuli gli ultimi tre commi dell’articolo 39 della Costitu-zione e renda cogenti per leg-ge, ad esempio, i voti maggio-ritari espressi dai referendum dei lavoratori: quel che non è accaduto a Pomigliano d’Arco e rende instabile il consenso del 62% dei lavoratori coagu-latosi attorno al nuovo sche-ma organizzativo proposto dalla Fiat.

Ma c’è ben di più nell’altro disegno di legge, quello che davvero istituirebbe lo «Sta-tuto dei lavori», snellendo tutta la normativa in vigore e introducendo alcuni elementi determinanti di chiarezza. E il pensiero corre subito alla

disciplina del licenziamento individuale, il famoso articolo 18 su cui tanto i discusse, sen-za venirne a capo, nel 2001.

Il ddl di Ichino propone che il licenziamento sia consenti-to in almeno due casi inediti: per colpa grave (come già oggi con la cosiddetta giusta causa, in cu non rientrano natural-mente i casi di discriminazio-ne politica, religiosa, sessua-le eccetera) e in questo caso l’onere della prova continua a gravare, come già oggi, sul datore di lavoro; ma il datore di lavoro – e questa è la no-v i t à

–qualora perda la causa in-tentata dal licenziato, può rifiutarsi di riassumerlo op-tando, in alternativa, «per il pagamento di un indennizzo sostitutivo pari a quindic i

m e n s i -l i t à

dell ’ultima retribuzione», che si dimezzano nelle azien-de fino a 16 dipendenti ap-partenenti a gruppi fino a 61 dipendenti. In più, il di-segno di legge prevede anche il licenziamento «per motivo economico, tecnico od organiz-zativo» e in tal caso il datore di lavoro deve motivare la decisione che non è soggetta a sindacato giudiziale «sal-vo il controllo, quando il la-voratore ne faccia denuncia, circa la sussistenza di motivi discriminatori determinanti o motivi di mero capriccio,

intendendosi per tali motivi futili totalmente estranei

alle esigenze economiche, organizzative o produtti-ve aziendali». Una volta

motivato il licenziamen-to, il datore di lavoro deve corrispondere un preav-

viso «non inferiore» a tanti mesi quanti sono gli anni di anzianità aziendale del lavora-tore, con un massimo

di dodici. Il licenziato può chie-

dere di lavorare altri sei mesi prima di lasciare,

intascando poi successi-vamente il preavviso, o

andarsene subito, com’è obbligato a fare se inve-

ce con il suo licenziamento

cessa l’attività alla quale è preposto. Insomma, rispetto alla sostanziale inviolabilità del posto fisso, ancora oggi blindata dalla legge, la rifor-ma ribalta la logica, autoriz-zando di fatto il licenziamento individuale purchè il datore di lavoro se ne paghi il lus-so. Un cambiamento liberale, non c’è che dire, in linea con la prevalente legislazione inter-nazionale, ma che sarà accolto a fucile spianato dai sindacati e dalla sinistra. Quando se ne accorgeranno.

Infine c’è, nel disegno di leg-ge, un’innovazione di valore generale, che si aggiunge a queste e ad altre: «Il testo che il Senato ha approvato il 10 novembre», spiega Ichino, «e che cambia lo statuto dei la-voratori, è importantissimo. Sia perché impegna il governo a varare un codice unificato e semplificato, sia perché indica il nuovo modello da seguire. Un modello traducibile in in-glese.

Oggi il nostro diritto del lavoro non lo è. Questo rap-presenta un forte deterrente contro gli investimenti stra-nieri. Non siamo in grado di farci capire. Questa situa-zione, con la nostra riforma, cesserà».

©Riproduzione riservata

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Si è conquistato il record delle proroghe. L’Eipli nel 2011 agguante-rà il 31esimo anno di

commissa-riamento. D o v e v a essere ri-ordinato, p e n a l a s o p p r e s -sione da a n n i . A preveder-lo per l’ul-tima volta è stata la Finanzia-ria 2008. E in molti scommettevano che sarebbe stata la volta buona, conoscen-do il rigore di ministri come Renato Brunetta e Roberto Calderoli. L’anno scorso già la prima proroga del governo Ber-lusconi, doveva essere l’ultima. Ma il riordino non si è riuscito a fare neppure nel 2010. Soppres-sione? Neanche per scherzo, con il Milleproroghe approvato

ieri dal consiglio dei ministri l’Eipli, ente per lo sviluppo, l’ir-rigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Campania, ha strappato un anno ancora di vita. L’ente na-

sce nel 1 9 4 7 c o m e e n t e statale, nel 1979 il perso-na le è t r a s f e -rito alle regioni Puglia, C a m -p a n i a e L u -c a n i a .

Doveva diventare una spa, è stato commissariato per ben 30 anni e ha accumulato debiti per centinaia di milioni di euro. Nella sua storia è stato gestito da coalizioni di centro, centro-sinistra, centro-destra. La corte dei conti ne ha spesso criticato la cattiva gestione. Chissà se il 2011 sarà l’anno giusto.

©Riproduzione riservata

Dopo 30 anni, ancora commissariamento

E l’Eipli strappail record proroghe

Bernabò Bocca, presi-dente di Federalberghi-Confturismo, sogna di convertire alla caccia il ministro del Turismo Michela Vittoria Bram-billa. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa romana, allesti-ta presso l’hotel Berni-ni Bristol, in occasione del la presentazione dei risultati dell’inda-gine previsionale sulle vacanze di Natale e di Capodanno. Ma Bocca sa che sarà impossibile vedere Brambilla con un fucile in mano, ani-malista convintissima e detentrice di un vero e proprio zoo (15 cani, 27 gatti, 4 cavalli, 2 asini, 7 capre, 6 galline e circa ducento piccio-ni), e allora ha deciso di confidare nel successo dell’attività alberghiera nel corso dei prossimi dodici mesi: «Ci aspet-tiamo un 2011 positivo. Nel 2010 è cresciuto il turismo proveniente dall’estero, ora speria-mo che l’anno prossimo si riprenda quello na-zionale».

Bartolomeo Scappi©Riproduzione riservata

Bocca a caccia di Brambilla

Renato Brunetta

Sulla neve, le scuse sono sempre troppeLa lettera pubblica-ta ieri da ItaliaOggi della signora Gianna Spettinati (“La neve di una volta”, a pagina 11) mi ha fatto venire in mente una cosa, una di quelle che tutti san-no ma a cui nessuno fa caso. Ogni inverno, in occasione di giornate di neve e freddo, gli amministratori delega-ti di Trenitalia, Socie-tà Autostrade e Anas, nonché i vari politici che hanno responsabi-lità in materia di via-bilità, ci ricordano che la nevicata o la gelata è stata eccezionale. Io vorrei sommessamente ricordale loro che uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi, Alberto Tomba, è di Bologna e che, sempre nello sci al-pino, l’attuale campio-ne olimpico in carica di slalom speciale è Giu-liano Razzoli il quale è di Villa Minozzo (Reggio nell’Emilia). Due comu-ni che sono, entrambi, più a Sud di Milano.

Andrea Tribulini

LETTERA

Pietro Ichino

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10 Giovedì 23 Dicembre 2010 P R I M O P I A N O

Stoppato nella corsa alla leadership del centrosinistra, punta a nuovi bacini elettorali

Vendola, operazione Grande SalentoDalla maxi area pugliese parte il rilancio del governatore

DI ANTONIO CALITRI

Nichi Vendola stoppa-to nella corsa a can-didarsi premier per il centrosinistra, causa

resistenze del Pd, adesso pun-ta almeno a raddoppiare le re-gioni governate. Con la formula del divide et impera, dopo la Puglia punta a conquistare il «Grande Salento», la maxi area a sud della regione che sogna di staccarsi proprio per le di-sattenzioni di Bari e fino a ieri, della sua amministrazione. E che ora Vendola cerca di ripor-tare sotto la sua ala, mettendo sul piatto un primo assegno di 200 milioni di euro, «spic-ciolo più, spicciolo meno» come lui stesso ha dichia-rato. Il governatore puglie-se sa bene che per puntare almeno a far organizzare le primarie che gli permet-tano di candidarsi per la corsa del centrosinistra alla prima poltrona di palazzo Chigi deve raf-forzarsi nella sua re-gione. Dalla Puglia infatti è partita la sua inarre-stabile corsa e in Puglia si nascondono i suoi mag-

giori detrattori, sia nel centro-sinistra che nel centrodestra. Massimo D’Alema ha già incominciato a fare quadrato nel Pd, dando indicazioni di tenersi pronti e compatti per stanare Vendola sul suo terri-torio e non permettergli di dare troppo fastidio fuori dai confini regionali. E sempre in Puglia si nasconde il suo più temibile av-versario, ovvero l’ex governatore e attuale ministro delle regioni, Raffaele Fitto, e anche il capo

dell’opposizione

alla regione e ultimo sfidante sconfitto, Rocco Palese. Sen-za dimenticare, infine, che già nel consiglio regionale la sua maggioranza è risicata e sep-pur il Pd non può togliergli la fiducia, alcuni consiglieri della maggioranza si sono staccati dai democratici, dall’Italia dei Valori e presto anche da Sel, e si sono posizionati al limite della maggioranza, in posizione attendista ma pronti a farlo ca-dere se arrivassero indicazioni in tal senso. In questo contesto qualche mese fa è nato anche il comitato promotore del «Gran-de Salento» ben visto dai presi-denti delle province di Brindisi, Taranto e Lecce e con la prima volontà di proporre un referen-dum per staccarsi dal resto del-la regione, colpevole di disatten-zioni verso l’estrema punta del tacco d’Italia e dar vita a una nuova regione. Anziché fomen-tare l’operazione che gli poteva tornare a favore, il ministro Fitto che è il più potente po-litico dell’area, per dovere isti-

tuzionale ha dovuto bocciare il progetto spingendo i promotori verso sinistra. A questo pun-to Vendola ha capito che c’era

trippa per gatti e ha deciso di buttarsi e sposare le ragioni del Grande Salento. E que-sta settimana, subito dopo

essere stato messo alle corde a Roma, è tornato belligerante in Puglia e ha rilanciato il suo Grande Salento. Ha incontrato i tre presidenti delle province, uno del Pd, uno centrista e uno Pdl e ha benedetto la loro bat-taglia: «È un progetto che può cambiare il volto dell’intero Sud Italia». E poi si è messo in testa al gruppo sposando anche tutte le iniziative e il libro dei sogni infrastrutturali che i tre pre-sidenti, Antonio Gabellone (Lecce) Massimo Ferrarese (Brindisi) e Gianni Florido (Taranto), gli hanno presen-tato, mettendo sul piatto un primo assegno da 200 milioni di euro.

Non del bilancio regionale bensì da chiedere al governo per portarsi l’intero Salento dalla sua nella battaglia. «Abbiamo progetti per 200 milioni di euro che possono davvero cambiare il volto dell’intero Mezzogiorno d’Italia» ha continuato pren-dendosi il plauso dei tre pre-sidenti delle province che ora sono praticamente dalla sua parte. E che indirettamente, in-sieme a molti salentini arrab-biati per l’isolamento della loro area, gli puntelleranno quella che fino ad ora era l’area a lui più avversa della regione.

© Riproduzione riservata

Antonio Di Pietro si fi da poco della televisione, e per questo spera di avere successo su internet. Così da ieri è online il nuovo portale dell’Italia dei va-lori. «In tutti questi anni l’Idv si è sempre contrad-distinta per una presenza attiva e dialogante con la Rete, ultimo baluardo di democrazia e libertà di espressione», afferma in una nota l’Idv. Oltre alle dirette streaming delle sedute parlamentari, il nuovo spazio web raccon-terà le attività del parti-to sul territorio e nelle amministrazioni. Inoltre, attraverso il «diario della crisi», ogni giorno «sarà raccontato un aspetto nuovo e diverso della crisi economica, sociale e occu-pazione del paese». Tutti gli utenti avranno poi la possibilità di condividere i contenuti del sito sui so-cial network.

Sebastiano Luciani© Riproduzione riservata

Di Pietrobutta la Rete

Il ministro dello Svilup-po economico, Paolo Ro-mani, ieri ha insediato il Consiglio nazionale an-ticontraffazione (Cnac) con l’obiettivo di raffor-zare l’azione del governo nella lotta alla contraffa-zione, coinvolgendo die-ci ministeri. Obiettivo, coordinare le iniziative delle istituzioni nazio-nali, concentrandosi su quattro linee strategiche: creazione di una rete di amministrazioni pubbli-che e di task-force di co-ordinamento territoriale presso le prefetture; ga-ranzia della legalità del-le attività economiche e commerciali attraverso il rafforzamento delle funzioni ispettive e di monitoraggio, nonché individuazione dei setto-ri merceologici necessa-ri d’interventi prioritari; informazione e formazio-ne sull’intero territorio nazionale. La contraffa-zione ha determinato in Italia la perdita di 130 mila posti di lavoro e co-sta allo Stato 5,3 miliardi di euro l’anno.

Stefano Di Giovanni© Riproduzione riservata

Romanicontro i pirati

DI PIERRE DE NOLAC

Alla provincia di Roma i consiglieri del Pdl lottano contro il presi-dente Nicola Zinga-

retti, del Partito democratico: ma hanno alle spalle il sindaco della capitale Gianni Aleman-no. L’ultimo manifesto contro il numero uno di palazzo Valenti-ni, dedicato all’emergenza neve che ha bloccato le strade pro-vinciali, reca in alto, a sinistra, la singolare scritta «manifesto Alemanno». Il cartellone, dico-no nel Pdl, è nato dall’accordo tra Alemanno e il consigliere provinciale Federico Iadicic-co e sta facendo infuriare la maggioranza di centrosinistra che governa la Provincia. È solo l’ultimo capitolo della guerra di carta che sta infuriando a Roma e dintorni. Già, perché Alemanno ha dato mandato all’Avvocatura del Campidoglio di querelare per diffamazione i responsabili della sezione romana del Pd, per colpa di un altro poster. La decisione è arrivata dopo l’affissione di manifesti in cui si legge «Atac-Ama-Acea: assunti 4.000 amici. Alemanno vergogna», ed è sta-

ta presa «per tutelare il nome e l’immagine non solo del sindaco stesso, ma di tutta la città infan-gata da manifesti con cui si cer-ca di legare il governo capitolino a una pratica diffusa di assun-zione clientelare. Oltre al Pd, la querela sarà rivolta anche a tut-ti coloro che risulteranno coin-volti nella vicenda». Immediata la replica del neo segretario del Partito democratico di Roma, Marco Miccoli: «Le querele di Alemanno non ci spaventano. Le assunzioni per chiamata diretta e a tempo indeterminato in Ama, Atac e Acea sono diventate un caso nazionale, oggetto di infini-

ti articoli sui giornali e di servizi su radio e tv. Su questa vicenda stanno indagando anche la pro-cura della Repubblica di Roma e la Corte dei Conti. È assurdo che il sindaco di Roma quereli il Pd per un manifesto che riassume la vergognosa vicenda, denomi-nata Parentopoli, e non abbia ancora mandato via nessuno dei responsabili di questo scan-dalo». Infine, si è messa pure la Uil a partecipare alla battaglia di carta che sta infuriando nel-la capitale: stavolta l’obiettivo del sindacato guidato da Lu-igi Angeletti è il presidente della regione Lazio, Renata

Polverini. Una contestazione che coinvolge anche Cgil e Cisl, unite contro Polverini nel dire che la gestione dei problemi del lavoro da parte della Regione è da bocciare: «Si spacciano per risultati positivi i provve-dimenti di cassa integrazione che sono frutto di una normale attività di concertazione». Ma ieri il governatore laziale non ha badato alle critiche, pen-sando piuttosto a festeggiare il Natale con i dipendenti re-gionali a pranzo nella mensa del palazzo della giunta di via Cristoforo Colombo: il menu prevedeva pappardelle alle noci, lasagnetta ai broccoli e gamberetti, e zuppa di pollo tra i primi; tra i secondinasel-lo, coscio di maiale allo zenzero e tacchinella, oltre al tiramisù per dessert. A tutti, poi, è stato donato un mini-pandoro o un mini-panettone. Al centro del-la sala mensa, vicino al tavolo dove hanno pranzato Polverini e la sua giunta, è stato allesti-to un tavolo con dolci natalizi e spumante che la stessa gover-natrice ha stappato, distribuen-do i bicchieri in sala.

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Il Pdl va all’attacco del presidente della Provincia appoggiato dal sindaco di Roma

A Roma scoppia la guerra dei posterAlemanno contro Zingaretti

Gianni Alemanno

Nichi Vendola

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11Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DicemP R I M O P I A N O

E l’attaccato risponde: il quartiere Zen è da demolire

Archiguerra a MilanoGregotti contro la torre di Caputo

DI PIER PAOLO ALBRICCI

Rissa coperta, ma anche sgangherata, tra mega architetti sulle colonne della cronaca milanese

del Corriere della sera. Lo scon-tro, quindi, che è sì meneghino ,ma che ha anche una rilevante valenza nazionale, visti i perso-naggi coinvolti e gli interessi in gioco, non è stato conosciuto nel resto del paese. Il direttore Fer-ruccio de Bortoli l’ha tenuta sottotraccia, relegandola nella pagine milanesi degli acquisti natalizi, dei tram che escono dai binari e dei barboni che atten-dono la tazza di té portata dai volontari con i berretti verdi.

Il fuoco alle polveri a questa polemica, che gronda di euro e che ha il profumo degli scontri generazionali, è stato dato da Vittorio Gregotti (che si è fat-to spalleggiare, nel suo attacco all’arma bianca, dall’architetto Gianfranco Malara). L’ogget-to del contendere sono le «torri» (un tempo si diceva «grattacie-li», ma adesso non si può più) in corso di realizzazione nel triangolo d’oro milanese di Por-ta Nuova, quell’area cioè che si stende fra la Stazione Centrale di Milano (che oggi, dopo il re-styling è la più bella d’Europa) e la stazione di Porta Garibaldi (altra stazione milanese di te-sta). Quest’area, è iper-infra-struttrata, anche perché gode del passaggio addirittura di due linee metropolitane (la MM pro-priamente detta e l’altra, sem-pre sotterranea, denominata Passante ferroviario).

In quest’area, rimasta ine-dificata per mezzo secolo per beghe urbanistiche contrappo-ste ed occupata, in tutti questi anni, solo da luna park e circhi di passaggio e da pantegane che fanno fuggire anche i gat-ti più coraggiosi, finalmente si stanno facendo le cose in grande. È infatti già sorta, ed è stata completata, lavorando 24 ore su 24, in solo due anni di lavoro, la sede della Regione Lombardia che, con i suoi 161 metri d’altezza, è attualmente il più alto edifi cio italiano. E sono in corso di edifi cazione diverse altre torri, tutte modernissime, alla progettazione delle quali si sono dedicati, oltre ai famosi studi internazionali di Henry Cobb e Cesar Pelli, anche la generazione di architetti mila-nesi sui 50 anni (da Caputo a Boeri, Zucchi, Citterio, Cerri). Tutti archi-star, questi, che, in pratica, hanno la responsabi-lità di aver messo fuori gioco Vittorio Gregotti che però, no-nostante l’età canonica, non si rassegna al ruolo di outsider e che quindi non gli è parso vero poter prendere di mira questo improvviso fi orire di grandi la-vori dei quali il suo studio non ha tratto giovamento.

Gregotti infatti messo sotto accusa la qualità degli edifi ci in corso di realizzazione, facendo

capire che se li avesse fatti lui e il suo studio, essi sarebbero venuti molto meglio.

L’architetto Paolo Capu-to, che ha progettato l’edifi cio più signifi cativo fra quelli che stanno crescendo a Porta Nuo-va, ha risposto. E lo ha fatto da architetto, ovviamente. Anzi, da architetto prudente. Difenden-dosi quindi dietro l’architettese di maniera. Tipo: «La densifi ca-zione urbana, trova, infatti, un signifi cato strategico in termini di benefi ci pubblici, oltre che un ruolo simbolico sul piano istitu-zionale e quindi architettonico». Oppure: «Il progetto d’assieme è saldato all’impianto urbano preesistente e modulato nei volumi e negli assetti, al fi ne di coordinare morfologicamente il vecchio con il nuovo»). Insomma: aria fritta. Tendente a far addor-mentare i non addetti ai lavori per poter riservare l’uppercut al vecchio Gregotti solo agli insi-der che sanno capire decifrando. meno male che Caputo proget-ta molto meglio di quanto non scriva altrimenti per lo sviluppo di Porta Nuova sarebbe fi nito male. Ma, dopo tanto divagare, nelle due ultime righe del pezzo pubblicato dalla cronaca mila-

nese del Corriere,dopo essersi reso conto che i non addetti ai lavori avrebbero abbandonato la lettura del suo pezzo-matto-ne, Caputo lancia, con assolu-ta nonchalance, la sua bomba H contro l’architetto Vittorio Gregotti. Caputo infatti, nelle ultime due righe del suo inter-vento soporifero, ricorda «l’in-felicità urbana progettuale ed esperienziale propria di esempi quali il palermitano quartiere Zen e il non lontano e milanese quartiere Bicocca».

Il quartiere popolare di edi-lizia economica e popolare Zen di Palermo è un progetto di Vit-torio Gregotti che, se ci fossero i soldi, sarebbe destinato alla completa demolizione tanto esso è risultato invivibile ed ingestibile. E anche il milane-se quartiere Bicocca, che è stato progettato in anni più recenti dallo studio Gregotti, è conside-rato da molti, per la sua fune-bre articolazione, come l’ultimo esempio di architettura sovie-tica dopo il crollo del Muro di Berlino e per di più realizzata ad occidente della cortina di fer-ro. Insomma, se Caputo voleva il ko, c’è riuscito.

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Vittorio Gregotti con Ferruccio de Bortoli

DI PAOLO SIEPI

A volte sarebbe meglio se i politici arrestassero preventivamen-te la lingua. Carlo Stagnaro. Istituto Bruno Leoni.

Abbiamo sempre avuto una grande industria con una leadership in settori importanti: Pirel-li, Falck, Italsider, Electrolux, Montecatini, Edi-son. È rimasta solo la Fiat. Può l’Italia permet-tersi di perderla? Se l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, pone condizioni diffi cili, ma non impossibili, che titolo abbiamo per dire che non si può fare? In fondo, Marchionne dice: datemi la fl essibilità e vi darò alti salari. È uno scambio assolutamente ragionevole, una scommessa possibile. Giorgio La Malfa. Il Foglio.

Gli Oscar all’anguilla vanno a Gianfranco Fini che, bocciato dai vescovi, inaugura presepi. E al ministro della cultura, il Pdl Sandro Bondi, che rispolvera l’antica fede, scrivendo al Pd: «Cari compagni, non sfi duciatemi!». Luca Goldoni. QN.

In luglio, alle prime avvisaglie dell’aggressività di Fini verso il Cavaliere, il segretario del Pd andò in visibilio e disse: «Per difendere la Costituzione potrei allearmi con Fini». Considerare il presidente della camera un difensore della Costituzione fece subito capire che Bersani era già in preda alle traveggole. Gian-carlo Perna. Il Giornale.

La mozione di sfi ducia al governo presentata da Fini aveva poco a che vedere con la crisi economica. È invece fi glia di un calcolo politico, di ambizioni personali, di umane insofferenze. In politica, di solito, sono questi i principali moventi dell’azione: il calcolo di parte ammantato da nobili ideali. Così come fi glia del calcolo è, ad oggi, la scelta di Fini di non abbandonare la poltrona più alta di Montecitorio. Andrea Cangini. QN.

Il libro di William McGowan Gray Lady Down dimostra che il New York Times non sta messo male come pensavamo. È anche peggio. Mickey Kaus. Newsweek.

L’Italia è il quarto produttore del mondo di macchine utensili e robotica, anche se ha solo 400 imprese e 32 mila dipendenti. Vedendo come reclutano i giovani, come curano la loro formazione, mi è venuta in mente la bottega del Verrocchio all’epoca di Lorenzo il Magnifi co, dove lavoravano e si erano formati Leonardo da Vinci, il Perugino, il Ghirlandaio, Fran-cesco Botticini, Francesco di Simone Fer-

rucci. Una bottega che era, a un tempo, una comunità, una scuola e una fabbrica in cui si producevano pittura, scultura e orefi ceria per tutt’Italia e l’Europa. Francesco Alberoni. Corsera.

Mio padre, Mario, è stato il massimo che un fi glio possa desiderare. Rigoroso, disciplinato, severo. Quando scriveva non si poteva muove-re dito. Però papà era anche capace di grandi slanci. Per scoprire il suo lato coatto ci volle lo stadio. Partita Siena-Livorno. Mio padre iniziò con un applauso sportivo e fi nì per prendere a ombrellate il vicino. Lo dovettero ferma’ in die-ci, si era tolto pure il trench. Carlo Verdone, attore. Il Fatto quotidiano.

Certi giornalisti, che Enrico Mentana apparenta ai politici, sono abilissimi nelle tecniche di distrazione di massa. Interru-zioni continue, sbertucciamenti, urla, tutto è consentito pur di attirare l’attenzione su di sé e sviare il discorso nello studio e la comprensione a casa. Ai telespettatori deve bastare lo show, non pretendano la chiarezza nell’esposizione o l’analisi dei fatti. Mariano Sabatini. Tiscali: rubriche.

Picasso mi ha affascinato fi n dalla mia ado-lescenza. La sua sicurezza brutale mi toglieva il fi ato. Egli non aveva il tempo di guardare dietro di lui. Egli avanzava. Egli inventava. Egli tro-vava. Egli viveva. Così anch’io guardo solo verso il futuro. Verso un nuovo disco, verso un nuovo libro. Patti Smith, cantante Usa. Le Monde.

Roma città sciancata, incapace di tenere insieme gli arti lussati dalle distanze, intorpidita dal traffi co e appesantita dalla monumentalità. Saverio Vertone. Viaggi in Italia. Rizzoli.

Non sa niente e crede di sapere tutto. Questo fa chiaramente pre-vedere una brillante carriera politica. George Bernard Shaw.

Non è la tv che crea i defi cienti di oggi, è la scuola che alleva quelli di domani. Antonio Ricci. Striscia la tivù. Einaudi.

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PERISCOPIO

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insieme gli arti lu

Premi alle aziende che rispettano l’ambiente. Sono aperte le candidature per la quinta edizione del Premio impresa ambiente, il più alto riconoscimento italiano per le im-prese private e pubbliche che si siano distinte nell’ottica dello sviluppo sostenibile, del rispetto ambientale e della responsabilità sociale. Il premio, «porta d’accesso» all’European business awards for the environment, promosso dalla commissione Europea, si rivolge alle aziende che hanno fatto della politica verde una delle leve essenziali per essere competitive a livello nazionale ed europeo. Anche l’edizione 2011 si svolge in partnership con Ecopolis (www.ecopolis.fi eraroma.it, in programma dal 23 al 25 marzo 2011 alla fi era di Roma), la manifestazione internazionale dedicata ai temi dell’am-biente urbano e della sostenibilità, promossa da Camera di commercio di Roma e Fiera Roma, con il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico, del ministero dell’Am-biente e della tutela del territorio e di Unioncamere, sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica.

Donato de’ Bardi© Riproduzione riservata

Quelle aziende al... verdepremi a chi rispetta l’ambiente

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12 Giovedì 23 Dicembre 2010 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

A un anno di distanza dal crack, le prospettive economiche sono migliorate

Torna la crescita a DubaiMa l’eccesso di immobili ipoteca il futuro

DI MASSIMO GALLI

È passato poco più di un anno dal crack finanzia-rio di Dubai. L’emirato arabo è riuscito a ripren-

dere quota, anche se il futuro è ancora ipotecato dai problemi del deficit e della crisi immobi-liare. Non è stato facile uscire dall’idillio e tornare coi piedi per terra per un paese che conta 1,6 milioni di abitanti e ha conosciu-to negli ultimi anni uno sviluppo stupefacente, con la costruzione di enormi grattacieli e di isole artificiali e un’immagine attra-ente a livello internazionale.

Il 25 novembre 2009 la comu-nicazione arrivò come un fulmi-ne a ciel sereno: Dubai chiedeva ai suoi creditori di spostare in là le scadenze del rimborso. Un brusco risveglio, con un debito arrivato a 120 miliardi di dol-lari (91,7 mld euro), vale a dire il 120% del pil. Il salvataggio è stato possibile grazie a un vigo-roso assegno da 20 miliardi di dollari (15,3 mld euro) staccato dai cugini di Abu Dhabi. Eppu-re i mercati non si sentono del tutto tranquilli. Nel giro di un

anno e mezzo l’emirato dovrà rimborsare 30 mld di dollari. A inizio dicembre una delle fi liali di Dubai holding, con-glomerata appartenente alla famiglia reale, ha chiesto un nuovo rinvio del pagamento,

ed è la terza volta.La maggior parte degli osser-

vatori ritiene che l’emirato non sia uscito dalla crisi, anche se il peggio sembra essere passato. Tranne che nel settore immobi-liare: troppi edifi ci, il cui valore

è precipitato. Grazie però alla ripresa del commercio interna-zionale, quest’anno si dovrebbe registrare una crescita del pil di un punto percentuale, rispetto al -3% del 2009, e nel 2011 si stima un +4%. Per Philippe Dauba-Pantanacce, economista pres-so l’istituto Standard Charte-red, l’economia reale è in deciso miglioramento: il commercio, il sistema fi nanziario e bancario, il turismo sono ripartiti. E in molti dimenticano che il porto di Jebel Ali è il terzo al mondo per la ri-esportazione dopo Hong Kong e Singapore. Nel 2009 il traffi co di container era crollato del 15%; nei primi dieci mesi di quest’an-no si è assistito a una crescita del 6% per le importazioni e del 14% per l’export.

L’importante, sottolinea il sul-tano Sooud Al Qassemi, una delle fi gure di riferimento a Du-bai, è tornare ai fondamentali dell’economia ed evitare altre speculazioni e bolle immobiliari: spazio quindi al commercio, al turismo, al trasporto, ai servizi. Uno sviluppo equilibrato, che eviti gli eccessi del passato.

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Un gran numero di di-nosauri ritenuti fino a ora carnivori erano in effetti erbivori.

È la tesi, rivolu-zionaria, di due ri-cercatori del Field Museum di Chigago, negli Stati Uniti.

Lindsay Zanno e Peter Makovicky hanno esaminato un centinaio di fossili e di dati relativi a di-nosauri teropodi e, tra questi, ai celuro-sauri, per la maggior parte piccoli bipedi. I due studiosi hanno incrociato i dati di 21 caratteri morfologici relativi a dentizione, mascella, mandibole, cranio, contenuto dello stomaco e han-no concluso che circa la metà dei teropodi erano erbivori.

«Questo bello stu-dio non è poi così sorprendente», sot-tolinea Ronan Al-lain, paleontologo al museo di storia naturale di Parigi e grande specialista di dinosauri. «Esso conferma ciò che si sospettava da tem-po. Tra un dente di T-Rex e un dente di triceratopo la con-clusione è semplice: uno è evidentemen-te carnivoro, l’altro necessariamente er-bivoro. Ma per nume-rose altre specie non è così semplice».

In effetti in alcu-ni casi la morfologia dei denti o la loro as-senza rende difficile l’identificazione del regime alimentare.

Se è praticamente sicuro che l’antena-to dei dinosauri, 235 milioni di anni fa, era carnivoro, è anche vero che l’evoluzione dei regimi alimentari è fondamentale per comprendere l’evo-luzione in genera-le. Compresa quella dell’uomo. «Perché forse noi eravamo, all’inizio, vegetaria-ni», conclude Ronan Allain.

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SCOPERTE

Dinosauri più erbivori del previsto

DI ELISABETTA IOVINE

È la vettura meno cara del mondo, eppure si vende male. La Nano, prodotta dal colosso indiano Tata

e proposta inizialmente a 1.700 euro, dal momento del suo lancio sul mercato dell’India, avvenuto a marzo 2009, non ha sfondato e in novembre ha convinto soltanto 509 clienti. Le vendite sono crol-late dell’85% in 12 mesi, proprio nel momento in cui il mercato delle quattro ruote ha segnato un recupero del 20%.

E pensare che questa creatura, negli intendimenti del costrutto-re, avrebbe dovuto sedurre centinaia di milioni di con-sumatori, specialmente nelle classi sociali bas-se, che diversamente non avrebbero mai potuto permettersi l’acquisto di un’au-to. Invece alla con-cessionaria Sanya, la più chic di New Delhi, la Nano attira soprat-tutto persone benestanti che vogliono sbaraz-zarsi di veicoli ritenuti ingom-branti e cercano un mezzo agile per spostarsi in fretta nel

traffi co caotico. È il caso di un pa-dre di famiglia, che ha deciso di sostituire la sua grossa Ford per smettere di consumare un sacco di benzina e per poter parcheg-giare meglio.

Nel 2009 la maggior parte degli ordini è arrivata dalle città e dalle grandi metropoli. Così il gruppo automobilistico ha avviato cam-pagne informative e pubblicitarie nelle campagne. Tra le altre cose, il 90% della cifra potrà essere pa-gato a rate.

Ma i problemi si intrecciano. A cominciare dalle consegne,

che fin dall’inizio sono

state ritardate a causa dello spo-stamento della fabbrica di assem-blaggio dal Bengala occidentale, in seguito alle forti proteste della popolazione. Come se non bastas-se, il prezzo di vendita si è impen-nato: alla Sanya la Nano versione base viene offerta, tasse e assi-curazioni comprese, a 160 mila rupie, pari a 2.700 euro, il 60% in più di quanto era stato annun-ciato nel 2003. La casa automo-bilistica precisa che le condizioni sono cambiate col passare del tempo: il dollaro è sceso e il prez-zo delle materie prime è aumen-tato. Peccato che la clientela sia fuggita a gambe levate. Inoltre,

con il modello base, ci si deve accontentare di maniglie

e paraurti di plastica nera. Se si desi-

dera la vernice metallizza-

ta e l’aria

condizionata bisogna sborsare altri soldi.

Poi c’è la questione sicurezza. In molti si sono spaventati dopo che decine di Nano, nei primi mesi di diffusione, avevano pre-so fuoco all’improvviso. Tata ha deciso di estendere la garanzia a quattro anni gratuitamente per rassicurare i clienti, ma è stato anche modifi cato l’impianto elet-trico. Così, dopo avere a lungo in-sistito sul concetto di low cost, ora la casa indiana parla soprattutto di robustezza del veicolo. Quando, per le famiglie modeste abituate a comprarsi una semplice moto, l’investimento in un’automobile, fosse anche la più economica in assoluto, resta spesso un sogno.

Ma un altro ostacolo è in arrivo per Ratan Tata e la sua Nano. Stanno per uscire sul mercato nuovi modelli concorrenti. Per esempio Bajaj, il cui presidente ha recentemente dichiarato che un veicolo al prezzo del-la Nano non sarebbe redditi-zio, a meno di venderne 200 mila all’anno. Ecco servito il progetto di commercializzare, insieme a Renault-Nissan, un modello che costerà circa 2.700 euro. Eppure Tata non si arrende e vuole ampliare la rete distribu-tiva in tutta l’India. Per provare nuovamente a farne un’auto del popolo.

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In novembre consegnati solo 509 esemplari a clienti agiati. Altro che vettura del popolo

È l’auto meno cara al mondo, ma la Nano si vende male in India

L’emirato cerca uno sviluppo equilibrato

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che fin dall’inizio sono tato. Peccato che la clientela siafuggita a gambe levate. Inoltre,

con il modello base, ci si deveaccontentare di maniglie

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13Giovedì 23 Dicembre 2010ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

Nonostante la forte crisi della moneta comune, Tallinn entrerà il 1° gennaio prossimo

Estonia controcorrente: adotta l’euroGrazie a un severo piano d’austerità. Ma con inquietudini

DI ETTORE BIANCHI

L’euro non è mai stato in crisi come ora e aumen-tano le preoccupazioni per la tenuta della mo-

neta unica nella scia della crisi finanziaria. Eppure c’è chi viag-gia controcorrente: dal 1° gennaio l’Estonia aderirà alla zona euro dopo anni di preparazione. Sarà il diciassettesimo membro del club monetario.

Come se non bastasse, i vertici dell’ex repubblica baltica mostra-no un ottimismo che non sembra per niente di facciata e assicura-no che l’euro sopravviverà, porte-rà stabilità e prosperità al paese. C’è però chi non condivide. Anti Poolametesz, 39 anni, giurista e studiosa della Costituzione, dice che le viene in mente l’allora mi-nistro iracheno dell’informazione che sosteneva che tutto era a po-sto e che si andava a combattere per vincere la guerra, mentre i carri armati americani circonda-vano Baghdad. Ella ricorda che l’Estonia aveva già fatto parte di un’unione monetaria durante l’epoca sovietica, che compren-deva la Moldavia, l’Uzbekistan

e l’Armenia. Tutti paesi che ave-vano economie molto diverse, ma che dovevano seguire le regole impartite da Mosca. E allora, si domanda, perché rifare gli stessi errori? È vero che l’Europa non è l’Urss, ma è altrettanto vero

che la Germania e la Grecia non hanno nulla a che vedere con l’Estonia.

Il suo tentativo di perorare la causa della moneta nazionale, la corona, simbolo dell’indipendenza ritrovata, non ha avuto successo.

La giurista è apparsa spesso in televisione, soprattutto dopo le ultime vicende europee, ma alla fi ne il suo appello è caduto nel vuoto. In realtà, quasi nessuno ai vertici dello Stato mette in dubbio l’adesione alla moneta di Bruxelles e si preferisce av-vicinarsi all’Europa vivendo con serenità le relazioni con la vicina Russia, la cui ombra continua a inquietare.

Inoltre il paese ha lavorato sodo per arrivare a questo traguardo. Dopo non aver superato l’esame di annessione tre anni fa a causa dell’inflazione galoppante, Tal-linn non voleva assolutamente fallire una seconda volta. Quan-do la crisi ha colpito l’Estonia, il governo ha reagito con una cura da elettroshock. Nessuna svalu-tazione della corona nei confronti dell’euro, nessun piano di rilancio, ma un drastico programma di au-sterità per mettere ordine nelle casse pubbliche. Così i salari sono stati abbassati mentre alcune tas-se, come quelle sugli alcolici e sul tabacco, sono cresciute. Il prezzo pagato dai cittadini è stato alto: la disoccupazione è volata fi no al 20%. Nonostante una recessione

di oltre il 14% nel 2009, il defi cit statale è stato limitato all’1,7% del pil. Forte di questo percorso, il ministro dell’economia, Juhan Parts, ha assicurato che il pae-se non porterà alcun problema all’eurozona: al contrario, sarà in grado di offrire un esempio di sana gestione.

Il governo ritiene che tutti i sacrifici, alla fine, porteranno benefi ci all’Estonia. L’economia è molto aperta, trainata dalle esportazioni. E l’euro attirerà gli investitori. Il mondo dell’econo-mia concorda. Per Sergey Babi-chenko, numero uno dell’azien-da elettronica Ldi, è rassicurante, per una nazione piccola che conta 1,3 milioni di abitanti, entrare in uno spazio più grande

I cittadini, invece, sono equa-mente divisi tra favorevoli e con-trari: così dicono i sondaggi. C’è chi teme di dover pagare per altri paesi in diffi coltà e chi comincia a considerare l’effetto dell’infl azio-ne, mentre gli stipendi sono sce-si a una cifra media di 800 euro mensili. Ma ormai i giochi sono fatti ed è cominciato il conto alla rovescia per l’ingresso nell’euro.

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DI ELISABETTA IOVINE

È la prima volta che suc-cede nel mondo giudi-ziario francese. Il 23 novembre, nel corso

di un processo a presunti mili-tanti dell’Eta, il presidente del tribunale pari-gino, Philippe Vandingenen, ha fatto uscire dalla sala un di-segnatore della stampa, Benoit Peyrucq, con la motivazione che gli accusati si rifiutavano di essere rap-presentati in nome del loro diritto all’im-magine. L’av-vocato genera-le della Corte d’assise, Jean-François Ri-chard, si è tut-tavia opposto a tale richiesta.

Secondo l’Associazione dei giornalisti giudiziari si tratta di una questione importante: un incidente senza precedenti che attenta gravemente alla li-bertà di stampa. Poco importa che gli accusati abbiano detto che non vogliono collaborare

con una stampa che tratta le questioni basche in maniera unilaterale.

I disegnatori di stampa sono considerati veri e propri gior-nalisti in Francia. Un disegno rende spesso l’idea più di tan-

te parole. Per Richard Mal-ka, specialista di diritto della stampa, si as-siste alla deri-va di un corso c h e s e m b r a interpretare il problema come se si trattasse di un processo di vita privata. Una decisione giudicata molto preoccupante e che andrebbe contro la legge del 1881 che re-gola i diritti del-la stampa. Non bisogna dimen-ticare, aggiunge

Malka, che il tribunale fa giu-stizia in nome del popolo fran-cese che, dunque, ha il diritto di essere informato. E, soprattut-to, non bisogna dimenticare che quella del disegno di stampa è una tradizione che risale a oltre un secolo fa.

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In Francia sono già proibiti ai fotoreporter

Tribunali vietati ai disegnatori

Una manodopera sem-pre più scarsa e co-stosa, complice i l miglioramento delle

condizioni sociali. Ritardi nel-la produzione. Maggiori costi industriali.

Per la Cina, che produce i tre quarti dei giocattoli venduti in tutto il pianeta, potrebbe essere la fine di una pacchia che dura da anni, mentre i gruppi stra-nieri che hanno delocalizzato nel paese potrebbero essere costretti a rivedere il proprio modello industriale.

L’industria dei giocattoli è stata una delle prime a inse-diarsi in Cina, ancor prima di tessile e high-tech.

Le fabbriche del settore, che impiegano un gran numero di lavoratori stagionali, sono situate essenzialmente nella provincia del Guangdong, nel Sud del paese.

I salari, da tre anni a questa parte, sono au-mentati al ritmo del 10-15% all’anno. E nume-rosi operai non sono più disposti a lasciare le loro famiglie per lavorare in condizioni spes-so terribili. Per questo la Cina non è più un Eldorado per coloro che cercano prezzi molto bassi.

Così alcuni produttori stan-no cercando di ridurre la pro-pria dipendenza dall’ex Cele-ste impero, a tutto vantaggio di paesi come Thailandia e Vietnam, per restare in Asia.

E altri addirittura hanno scelto di «rimpatria-re» la produzione. Come le francesi Jemini e Smoby.

Tuttavia la Cina per molti aspetti resta inegua-gliabile: la qualità degli strumenti di produzione è cresciuta molto, così come la qualifi cazione della manodopera e la capacità di applicare delle nor-

me di qualità, soprattutto dopo che numerosi scandali hanno costretto i fabbricanti locali a raddoppiare gli sforzi in termini di sicurezza dei prodotti e gli ispettori a moltiplica-re i controlli.

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Manodopera scarsa e più costosa. E la produzione rischia di spostarsi

Giocattoli, per la Cina è finita la pacchia

Conto alla rovescia: Tallinn sta per aderire all’eurozona

Nelle fabbriche cinesi di giocattoli i lavoratorisono per la maggior parte stagionali

Le due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi

Questo disegno rappresenta la cacciata dei disegnatori

dall’aula del tribunale parigino

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14 Giovedì 23 Dicembre 2010 ECONOMIA E POLITICA

Dettaglio: l’Istat rileva un +0,3% m/m, ma su base annua il calo è dello 0,6%

Vendite, ottobre in sordinaTiene la gdo. Male invece le piccole superfi ci

Lieve aumento (+0,3% l’indice destagionalizza-to) delle vendite al det-taglio a ottobre rispetto

a settembre, ma nel confron-to con ottobre 2009 l’indice grezzo ha segnato una va-riazione negativa dello 0,6%.Secondo l’Istat, in termini congiunturali (al netto della stagionalità) sia le vendite di prodotti alimentari sia quel-le di prodotti non alimentari hanno registrato variazio-ni positive (rispettivamente +0,2% e +0,3%). Rispetto a ot-tobre 2009, invece, le vendite di prodotti alimentari sono di-minuite dello 0,9% e quelle di prodotti non alimentari sono calate dello 0,4%.

La flessione dello 0,6% regi-strata nel confronto con il mese di ottobre 2009 per il totale delle vendite, spiega l’Istat, deriva da un incremento dello 0,9% delle vendite della gran-de distribuzione e da un calo dell’1,5% delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distri-buzione sia le vendite di pro-dotti alimentari che quelle di

prodotti non alimentari sono aumentate (rispettivamente dello 0,6 e dell’1,2%). Le ven-dite delle imprese operanti su piccole superfici hanno invece segnato una variazione nega-tiva sia per i prodotti alimen-tari (-3,3%) che per quelli non alimentari (-1%). Sempre a ot-tobre le imprese al dettaglio hanno dichiarato, in media, 27

giorni di apertura. Gli eserci-zi della grande distribuzione sono rimasti aperti in media per 28,4 giorni e quelli delle imprese operanti su piccole superfici per 26,1 giorni.

C’è «una grande capacità di reazione delle famiglie» alla crisi, ma il dato di modesta crescita delle vendite al detta-glio «prolunga, di fatto, la fase

di oscillazione nell’indice dei consumi, segno che la pure im-portante ripresa della fiducia non è sufficiente a stimolare e riavviare la spesa su un sen-tiero più robusto e sicuro», ha commentato l’Ufficio studi di Confcommercio.

Per il presidente di Con-fesercenti Marco Venturi, il dato Istat sul commercio al dettaglio di ottobre «sot-tolinea il perdurare di una crisi dell’economia e di un andamento piatto della fidu-cia degli italiani rispetto alla prospettiva. Questa situazio-ne induce a un atteggiamento prudente e il disagio emerge anche dal forte calo delle vendite dei prodotti alimen-tari, davvero impensabile nel passato. Urgono adeguati in-terventi che portino più soldi nelle tasche degli italiani e una maggiore sicurezza sulle prospettive di lavoro e di sta-bilità. Tagliare gli sprechi e ridurre la pressione fiscale è la ricetta da mettere in campo per risalire la china», ha con-cluso Venturi.

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A dicembre migliora la fi du-cia dei consumatori: l’indice aumenta infatti per il quarto mese consecutivo da 108,5 a 109,1 tornando in prossimità dei livelli raggiunti lo scorso gennaio. Come rileva l’Isae, migliorano in particolare le valutazioni sul quadro eco-nomico generale (da 80,7 a 82,2). Aumentano anche, in maniera più contenuta, quel-le relative al quadro persona-le (da 121,7 a 121,9), oltre ai giudizi sulla situazione cor-rente (da 115,8 a 116,3) e alle attese su quella futura (da 98,1 a 98,2). In particolare sono favorevoli le previsioni sull’evoluzione del paese, del mercato del lavoro e i giudizi sulla convenienza di acquisto di beni durevoli. Sono invece negative le opinioni sulle op-portunità e possibilità di ri-sparmio. Riguardo ai prezzi, i giudizi circa la dinamica degli ultimi dodici mesi segnalano un rallentamento, mentre si stabilizzano le attese di decelerazione per il breve termine.

A DICEMBRE

Isae, fiducia consumatori in aumento

Sostenere liquidità e capacità d’investi-mento delle aziende italiane, in preva-lenza pmi, fornitrici della pubblica am-ministrazione. È l’obiettivo dell’accordo

quadro nazionale firmato da Confindustria, Nomura e Sace, nell’ambito del quale la banca d’investimento Nomura e Sace Fct, la società di factoring del gruppo Sace, individueranno e promuove-ranno, in collaborazione con le associazioni di Confi ndu-stria, soluzioni finanziarie per la gestione e lo smobilizzo dei crediti vantati dalle im-prese nei confronti della p.a. per forniture di beni e servizi.L’obiettivo dell’accordo è rafforzare la gestione fi-nanziaria, migliorare la struttura patrimoniale e ampliare la capacità d’inve-stimento in Italia e all’estero delle imprese, soprattutto di quelle in difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti.«L’accordo con Sace e No-mura», ha affermato Emma Marcegaglia, presidente di Confi ndustria, «costituisce uno strumento im-portante che Confi ndustria mette a disposizione delle imprese del sistema. Lo spirito dell’accordo è quello di non lasciare indietro nessuno, nean-che chi ha crediti particolarmente incagliati con soggetti debitori diffi cili. Per esempio, l’accordo si rivolge anche al settore della sanità e alle realtà centro-meridionali. Inoltre, la logica dell’accordo è innovativa in quanto rinvia ad accordi locali o settoriali la defi nizione degli strumenti e delle modalità più adatte, riservando un ruolo fonda-

mentale alle associazioni di Confi ndustria. Con tale iniziativa si conferma l’impegno di Confi n-dustria su questo tema così sentito dalle imprese e determinante per uscire dalla crisi economica che stiamo attraversando».

Secondo Raffaele Ricci, managing director, re-sponsabile commerciale della divisione Fixed In-

come per l’Europa, Medio Orien-te & Africa, «l’accordo quadro tra Confi ndustria, Nomura e Sace introduce uno strumento volto a migliorare la liquidità delle aziende con uno sforzo congiun-to pubblico e privato, particolar-mente importante nelle attuali condizioni di mercato. Presen-tando la piattaforma creata as-sieme a Sace e all’ampia comuni-tà degli investitori istituzionali, si cercherà un ampio supporto per migliorare le condizioni di fi -nanziamento delle imprese locali favorendone così le opportunità di crescita e sviluppo economico».«Con questo accordo Sace amplia la propria capacità d’intervento a supporto del mondo imprendi-toriale italiano e, in particolare,

delle tante piccole e medie imprese che soffrono dei ritardi di pagamento della pubblica ammini-strazione», ha dichiarato Alessandro Castella-no, amministratore delegato di Sace. «L’accordo valorizza la collaborazione a livello territoriale e di settore, grazie alla quale verranno messe a punto soluzioni su misura per le imprese asso-ciate a Confi ndustria, che oggi possono contare su una gamma completa di servizi per la gestione dei crediti».

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Patto Confindustria-Sace-Nomura per migliorare la liquidità

Ritardi pagamenti p.a., accordo per sostenere le pmi

La crisi pesa anche sulle vacanze natalizie. Tra Natale e Capodanno si muoveranno 9,4 milioni

di italiani maggiorenni, -5% ri-spetto all’anno scorso. A casa re-steranno circa 20 milioni di italia-ni, rispetto ai 18 milioni del 2009. Secondo un’indagine condotta da Federalberghi, non si muoverà per motivi economici il 12% in più del 2009. Il giro d’affari sarà di circa 5,1 miliardi di euro (-3,5%).Per Natale saranno 4,55 milioni gli italiani (4,8 nel 2009) che si muoveranno, dormendo almeno una notte fuori casa. L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (31,5% rispetto al 33,3%

del 2009), seguito dall’albergo (30,7% rispetto al 32,9% del 2009) e dalla casa di proprietà (22,4% rispetto al 16% del 2009).A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 5,8 notti fuori casa (5,2) per una spesa media pro-capite (comprensi-va di trasporto, alloggio, cibo, divertimenti) in Italia di 482 euro (505) e all’estero di 1.323 euro (1.255) per un giro d’af-fari di 2,8 miliardi di euro (3).Per Capodanno saranno 4,8 milioni gli italiani maggiorenni (5,1) che si muoveranno, dormen-do almeno una notte fuori casa, -6%.

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Federalberghi: 20 mln di italiani a casa

Meno vacanze sotto l’albero

L’industria italiana della ceramica recupera alcune posizioni rispetto al 2009, soprattutto grazie alla positiva dinamica delle esportazioni, ma continua a fare i conti con le diffi coltà di un mercato edile nazionale che prosegue nella contrazione. Secondo gli ultimi dati consuntivi di Confi ndustria ceramica, relativi al 30 settembre, le esportazioni di piastrelle di cerami-ca sono cresciute in valore del +5,65%, aumentate in corrispon-denza dell’andamento positivo della congiuntura edilizia nei vari mercati di destinazione. In evidenza i fatturati realizzati negli Stati Uniti (+14,6%), Asia (+25,9%), Francia (+1,6%), Germania (+5%) e Russia (+9,7%). Situazione opposta per quanto riguarda il mercato italiano, dove la fl essione delle vendite di piastrelle di ceramica, pari al 3%, è da attribuire a una congiuntura immobiliare italiana tuttora complessiva-mente negativa.

Ceramica, bene l’export

Calano dell’1,5% su base annua le vendite delle imprese operanti su piccole superi ci

Emma Marcegaglia

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21Giovedì 23 Dicembre 2010

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MILLEPROROGHE/Via libera del Cdm al decreto legge. Aiuti al cinema e agli alluvionati del Veneto

Più tempo per accatastare la casaL’emersione dei fabbricati fantasma possibile fi no al 28 febbraio

DI ANDREA BONGI

Più tempo per l’accatasta-mento delle case fanta-sma e per i versamenti delle imposte e contributi

sospesi a seguito dell’alluvione del Veneto. Nuova linfa per la riparti-zione del cinque per mille dell’Irpef e per gli incentivi fi scali del settore cinematografi co. sono queste alcu-ne delle principali disposizioni a carattere fiscale contenute nel decreto milleproroghe approvato ieri dal Consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi di ieri).

Fra le altre disposizioni di ca-rattere tributario troviamo inoltre la proroga della pubblicazione in Gazzetta Uffi ciale degli studi di settore al 31 dicembre anche per i prossimi due anni 2011 e 2012. La disposizione del dl 112/08 che voleva gli studi di settore pubbli-cati in Gazzetta Uffi ciale entro il 30 settembre dell’anno precedente a quello di loro applicazione resta, almeno per ora, una vera e propria chimera.

Slitta a gennaio 2012 anche l’avvio della dichiarazione su base mensile dei sostituti d’imposta che avrebbe invece dovuto trovare ap-plicazione già dal gennaio 2011 ai sensi della disposizione contenuta nell’articolo 42 del dl 207/2008.

Due mesi in più anche per l’ope-razione di emersione delle c.d. «case fantasma». Il mille proro-ghe prevede infatti lo spostamento della originaria scadenza, fi ssata dall’articolo 19 del dl 78/2010 al 31 dicembre, al 28 febbraio 2011. In previsione della notevole mole di operazioni di attribuzione della rendita presunta dei suddetti fab-bricati da parte dell’Agenzia del territorio, il milleproroghe intro-duce anche la possibilità di notifi -ca di tali atti mediante affi ssione all’albo pretorio dei comuni presso i quali sono ubicati gli immobili, con ciò derogando alla normale attività di notifi ca della stessa al proprietario. Conseguentemente i termini per il ricorso contro detta attribuzione di rendita decorre-ranno dalla comunicazione di tale affi ssione nella Gazzetta Uffi ciale che dovrà essere effettuata trami-te apposito comunicato, da parte dell’Agenzia del territorio.

Sempre in tema di emersione delle c.d. «case fantasma» il mil-leproroghe prevede inoltre che, in deroga alle vigenti disposizioni, la rendita catastale presunta e quel-la successivamente dichiarata come rendita proposta o attribu-ita come defi nitiva, produrranno i loro effetti fi scali fi no dalla loro iscrizione in catasto, con decor-renza dal 1° gennaio 2007. È fat-

ta ovviamente salva la possibilità per il contribuente di dimostrare, in sede di autotutela, una diversa decorrenza rispetto a quella sopra indicata e defi nita ex lege.

Più tempo anche per i versa-menti dei tributi, contributi pre-videnziali e premi assicurativi do-vuti dai soggetti interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpi-to alcune province del Veneto nello scorso mese di novembre. L’origi-naria scadenza del 20 dicembre 2010 viene infatti prorogata al 30 giugno 2011 con la conseguente copertura delle minori entrate a carico del bilancio dello Stato.

La proroga in oggetto arriva ol-tre la scadenza originariamente prevista a conferma di come l’inte-ra operazione di differimento delle scadenza fi scali e previdenziali dei soggetti colpiti dai suddetti eventi calamitosi sia stata quantomeno infelice.

Altre misure di carattere fi sca-le che hanno trovato un o slitta-mento dei termini all’interno del provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri riguardano infi ne il c.d. controllo sui circoli

privati e degli enti associativi di cui all’articolo 30 del dl 185/2008 nonché i termini per l’invio delle comunicazioni di inesigibilità sui ruoli da parte delle società del gruppo Equitalia Spa.

Per quanto riguarda i circoli privati, il milleproroghe stabili-sce che i termini per la presen-tazione del modello previsto dal-la disposizione sopra ricordata sono prorogati al sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso.

Per quanto riguarda invece le dichiarazioni di inesigibilità dei ruoli di cui all’articolo 3 del dl 203/2005, il milleproroghe fa slittare di un anno l’intera pro-cedura. Oggetto di proroga sa-ranno dunque i ruoli consegnati alle società del gruppo Equitalia Spa alla data del 30 settembre 2009 anziché dell’originario 30 settembre 2008, la cui dichiara-zione di inesigibilità potrà esse-re inviata entro il 30 settembre 2012 invece che entro l’origina-rio 30 settembre 2011.

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Eurobond sulla rampa di lancio. Lo stato italiano interverrà mediante anticipazioni di tesoreria per assi-curare le garanzie dello stato sulle

passività accumulate dalla società salva-euro, che emetterà gli eurobond. Gli esborsi avverranno mediante emissione di ordini di pagamento effettuati entro tre mesi dall’or-dine. La norma è contenuta nel decreto legge milleproroghe, varato ieri del governo. La so-cietà di cui si parla è la European Financial Stability Facility (Efsf), con base in Lussem-burgo. Si tratta di una società veicolo, una special purpose vehicle (Spv), costituita il sette giugno scorso, di cui sono azionisti 16 stati membri dell’Eurozona. La sua nascita è stata decisa dall’Ecofin il nove e dieci maggio 2010, nel pieno della tempesta finanziaria, che ha aggredito la Grecia. L’Italia, per l’an-no in corso, ha varato una partecipazione al capitale di questa società, prevedendo uno stanziamento di 20 milioni di euro. Efsf es-senzialmente opererà come emittente di ob-bligazioni. Collocherà, cioè, sui mercati inter-nazionali gli Efsf-bond e verrà utilizzata solo per aiutare temporaneamente gli stati euro in difficoltà. L’aiuto, consistente nell’eroga-zione di un prestito allo stato che lo richiede, ha l’unico obiettivo di preservare la stabilità finanziaria dell’Unione. Finora, Efsf non ha mai emesso e collocato un bond, ma vista la

copertura assicurata dal milleproroghe per la garanzia dello stato sulle sue passività, la società sembra ormai pronta a partire. Ma la norma sugli eurobond non è l’unica disposizione finanziaria anti-crisi, contenu-ta nel milleproroghe. Un’altra disposizione prevede, infatti, un incremento delle risorse destinate dall’Italia al Fondo monetario in-ternazionale, per fronteggiare la tempesta finanziaria e assicurare assistenza in ma-teria a favore dei paesi più poveri.

Soldi all’Fmi e prestiti ai paesi po-veri. Nello specifi co, il decreto dispone (in attuazione degli impegni internazionali assunti al G20 di Londra 2009, al consiglio europeo di giugno 2009 e al G20 di Seul a novembre 2010) che venga estesa la linea di credito già esistente. In conseguenza di ciò, Bankitalia potrà trattate con l’Fmi un accordo di prestito, per un 8,11 miliardi di euro. E, qualora, servano più soldi, la banca centrale italiana potrà sbloccare risorse fi no a un tetto complessivo di 13,53 miliardi di euro. L’istituto governato da Mario Draghi potrà, poi, continuare a concedere prestiti garantiti dallo stato ai paesi più poveri. Cominciando fi n da subito, con un prestito da 800 mln di euro, a tassi di mercato, più un sussidio per altri 22,1 milioni.

Wi-fi . Il decreto ha prorogato fi no al 31 di-cembre 2011, ma solo per gli Internet point, l’obbligo di preventiva richiesta della licen-za al questore. Questa norma, come detto, vale solo per i punti Internet, cioè per que-gli esercizi pubblici, che forniscono l’accesso alla rete in via principale. Non verrà, invece, più richiesta licenza per tutte quelle attività, che mettono a disposizione il collegamento a Internet quale servizio accessorio alla clien-tela. Restano fermi, invece, negli Internet point i controlli di polizia previsti dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e le disposizioni del codice delle comunicazioni elettroniche. Al contrario, vengono cancella-te le disposizioni per l’identifi cazione degli utenti, il monitoraggio delle operazioni e l’archiviazione dei dati.

Ecobonus. Anche per il 2011 gli auto-trasportatori potranno benefi ciare dell’eco-bonus, se scelgono di percorrere determi-nate tratte utilizzando le navi anziché le autostrade. La norma, volta ad incentivare l’intermodalità e il ricorso alle cosiddette autostrade del mare, è contenuta nel mil-

leproroghe. Per l’ecobonus, il governo ha stanziato 30 milioni di euro; una cifra ridotta rispetto a quella prevista per il 2010.

Luigi Chiarello

ANCHE NEL 2011 ECOBONUS PER GLI AUTOTRASPORTATORI CHE VANNO PER MARE

Eurobond sulla rampa di lancio. Wi-fi liberoGaranzia dello stato sulle passività dell’emittente. Niente più licenza per il web

CINQUE PER MILLEProrogata anche per l’anno 2010 la ripartizione del 5 per mille dell’Irpef

ALLUVIONATIDEL VENETO - VERSAMENTI

Differimento al 30/06/2011 del versamento delle imposte e contributi sospesi

SOSTITUTI D’IMPOSTA Prorogato di un anno l’avvio della comunicazione telematica su base mensile dei sostituti d’imposta

STUDI DI SETTOREAnche per gli anni 2011 e 2012 gli studi di settore saranno pubblicati nella Gazzetta Ufi ciale entro il 31 dicembre anziché entro il 30 settembre

ENTI ASSOCIATIVIProrogati i termini per la presentazione telematica dei modelli per i controlli sui circoli privati di cui al dl 185/2008

EMERSIONE CASE FANTASMA

Differimento al 28 febbraio 2011 del termine per l’emersione degli immobili non censiti al catasto fabbricati

RISCOSSIONE

Differimento di un anno dei termini per la presentazione delle comunicazioni di inesigibilità dei ruoli da parte delle società del gruppo Equitalia

INCENTIVI FISCALI CINEMAProrogate al 31 dicembre 2013 delle disposizioni relative al credito d’imposta concesso per il settore cinematograi co

Prorogata anche per l’anno 2010 la ripartizione

I principali provvedimenti fi scali

Altri articoli a pagina 22

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22 Giovedì 23 Dicembre 2010 D I R I T T O E F I S C O

MILLEPROROGHE/ I prof in cerca di posto non potranno chiedere il trasferimento in altre province

La Gelmini blinda le graduatorieLe liste del Nord off limits all’assalto dei precari del Sud

DI ALESSANDRA RICCIARDI

La Gelmini prova a blinda-re le graduatorie del Nord contro gli assalti dei do-centi precari del Sud. Per

tutto il prossimo anno scolastico 2011-2012 circa 230 mila prof in cerca di un posto non potranno aggiornare la propria posizione e dunque chiedere anche il trasferi-mento nelle liste di altre provin-ce, in particolare quelle del Set-tentrione dove le chance di essere assunti sono molto più alte. Per l’operazione, come anticipato da ItaliaOggi, martedì 7 dicembre scorso, il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ha utiliz-zato il treno del decreto legge di proroga termini. Ieri al consiglio dei ministri infatti è arrivato il faldone delle ultime proposte di viale Trastevere, e tra queste il blocco delle graduatorie. Su cui però c’è ancora una verifi ca con la Ragioneria generale dello stato, anche se il decreto è formalmente approvato. Se non ci saranno ri-lievi, dovrebbe essere fatta.

Il congelamento delle gradua-torie dura dallo scorso anno. Un blocco che era stato deciso in vi-

sta di una riforma generalizza-ta del sistema di reclutamento, che il ministro Gelmini non ha però ancora realizzato. Il 2011 potrebbe essere l’anno giusto. Ecco perché viale Trastevere ha prorogato la fase transitoria evitando che nel frattempo si crei ulteriore emigrazione verso il Nord. Sono molte le province settentrionali in cui i docenti iscritti in lista temono infatti, alla riapertura delle graduatorie permanenti, di essere assaliti da prof meridionali con punteggi più alti, che possano strappare al loro posto il contratto a tempo deter-minato, adesso, e quello a tempo indeterminato domani, quando, seguendo il trend delle pensioni, i buchi negli organici diventeran-no voragini.

Secondo l’ultimo dossier sulle graduatorie realizzato dal mini-stero dell’istruzione, il 65% degli insegnanti in lista è nato al Sud. Su quasi 230 mila, oltre 122 mila sono registrati e residenti nelle regioni meridionali (il 48%), 42 mila nelle regioni del Centro e 74 mila al Settentrione. Tra il 2006 e il 2009, si è registrato un calo degli aspiranti proprio al Nord:

in Lombardia e Piemonte del 16%. Ed è proprio qui che ci sono maggiori disponi-bilità di posti, che si incre-menteranno con i futuri pensiona-menti.

La ca-rica verso le province con appeal occupazio-nale sarà tan-to più forte il prossimo

anno quando si potrà fare l’ultimo aggiornamento prima della rivo-luzione del reclutamento. Una

rivoluzione che si annuncia a forte connotazione re-gionalista. All’attenzione del ministero, infatti, c’è l’ipotesi di concorsi re-gionali in cui i candidati potranno scegliere una sola regione nella qua-le eleggere il proprio

domicilio professionale e sottoporsi poi a quello

che è stato defi nito «test di preparazione». Prove che ve-

rifi cheranno l’attitudine all’in-segnamento e l’effettivo

livello di preparazio-ne dei candidati nel-

le singole materie. Il tutto nella re-gione di arrivo, a

parità di condi-zioni con i can-didati del po-

sto, in modo da evitare contesta-zioni in sede eu-r o p e a . È facile

capire a questo punto quali sia-no le pressioni del Nord perché le graduatorie siano congelate per il 2011-2012.

Nel decreto milleproroghe approvato dal cdm, slitta di un anno la sopravvivenza del Cnpi, il parlamentino della scuola, si allungano di tre anni i termini per la messa in sicurezza degli edifi ci scolastici. È spuntata poi la proroga del commissariamen-to dell’agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica fino all’insediamento degli organi statutari. Anche questa però è sotto verifi ca. E non si escludono ulteriori novità nel testo che sa-lirà al Quirinale.

Slitta ancora una volta il bonus maturità , la valutazione del cur-riculum e del voto fi nale di stu-di spendibile ai fi ni dell’accesso nell’accesso alle facoltà a numero chiuso. Il ministero dell’istruzione ha infatti chiesto un altro anno di tempo per decidere come attuare la norma prevista dal ministro Fioroni. Dopo 4 anni di riunioni, i lavori della commissione di stu-dio e delle sottocommissioni non è ancora fi nito.

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Slittano di un anno la riforma della riscossione degli enti locali e la soppressione degli Ato. E arrivano tre mesi in più di tempo (fi no al 31 marzo 2011) per la durata del regime transitorio successivo all’abolizione dell’Agenzia dei segretari comunali e provinciali disposta dalla manovra d’estate (dl 78/2010). Sono queste le uniche novità per gli enti locali contenute in un decreto milleproroghe che mai come quest’anno si è rivelato avaro di sorprese per i comuni. Che invece si attendevano dal provvedimento ben altre misure (su tutte la proroga della possibilità di utilizzare il 75% degli oneri di urbanizzazione per fi nanziare la spesa corrente e un alleggerimento della stretta sull’indebitamento introdot-ta dalla legge di stabilità) in grado di dare un po’ di ossigeno ai conti in vista dell’approvazione dei bilanci di previsione. Ancora una volta, quindi, il rigore di Tremonti ha prevalso sulle rivendicazioni degli altri ministeri, Viminale in testa, che facendosi portatori delle istanze degli enti avevano preparato un pacchetto di emendamenti ad hoc. Anche se non è escluso che alla fi ne le norme richieste dagli enti vengano recepite nel decreto durante l’iter parlamentare.

Gli enti locali saranno obbligati ad aprire al mercato la riscossione dei tribu-ti dal 1° gennaio 2012 (chi non lo farà dovrà gestire direttamente la raccolta delle tasse). Il milleproroghe ha fatto slittare di un anno il termine previsto dal decreto legge n.203/2005, tali e tanti sono i nodi ancora da sciogliere. Tra tutti la mancanza di par condicio, da più parti evidenziata, tra Equitalia, l’unica in grado di utilizzare lo strumento del ruolo, e le altre società di riscossione, ancora costrette a utilizzare l’ingiunzione fi scale. Gli Ambiti territoriali otti-mali per la gestione del servizio idrico integrato e del ciclo dei rifi uti dovranno essere soppressi entro «due anni» (e non più un anno) dalla data di entrata in vigore della Finanziaria 2010 (legge 191/2009), ossia il 1° gennaio di quest’anno (si veda ItaliaOggi di ieri). La tagliola scatterà dunque il 1° gennaio 2012 ed entro questa data le regioni dovranno aver attribuito con legge «nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza» le funzioni degli Ato soppressi. In pratica, avranno un anno in più di tempo per fare quello che non hanno fatto fi nora, anche a causa del mancato accordo con gli altri livelli di governo interessati. Tra le novità dell’ultim’ora ha trovato posto la proroga dei termini per il piano di rientro del comune di Roma. Le operazioni di dismissione degli immobili della Difesa che serviranno a fi nanziare la bonifi ca dei conti del Campidoglio potranno durare fi no a tutto il 2011. A pagare la retribuzione del Commissario straordinario per il piano di rientro, Massimo Varazzani saranno i fondi per le nuove assunzioni. «Le risorse destinabili per nuove assunzioni del comune di Roma», si legge nel testo, «sono ridotte in misura pari all’importo del trattamento retributivo corrisposto al commissario straordinario di governo».

Adeguamenti anti-incendio negli alberghi. I gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive con più di 25 posti-letto avranno un altro anno di tempo per adeguarsi alle disposizioni anti-incendio. La norma, voluta dal ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla, fi ssa il nuovo termine al 31 dicembre 2011.

Francesco Cerisano

Slitta di un anno l’apertura al mercato della riscossione dei tributi locali

Nel decreto «Mille-proroghe» (per ora) non c’è spazio per mi-sure sui giochi. L’ap-puntamento, secondo quanto fi ltra da fonti istituzionali, sembra però solo rimandato alla discussione par-lamentare dello stes-so decreto, durante la quale dovrebbero essere presentati emendamenti di ma-trice governativa su Bingo e scommesse sportive. Per la «tombola» che si gioca in oltre 200 sale in tutta Italia, i Monopoli di Stato hanno inviato al ministero dell’Economia un provvedimento fi nalizzato a prorogare la fase sperimentale – avviata con un decreto Aams nel novembre 2009 e ormai in scadenza a fi ne anno – che ha modifi cato il montepremi e l’assegnazione dei premi speciali, contribuendo a dare nuovo appeal al gioco e a rilanciare gli incassi, cresciuti su base mensile da 135 a 160 milioni di euro. Assai attesa era anche la modi-fi ca al regime fi scale che grava sulle scommesse, appesantito da una norma contenuta nella Legge di Stabilità, secondo la quale se il ritorno in vincita agli scommettitori scende sotto l’80%, ai concessionari viene applicata un’impo-sizione supplementare del 20% sulla differenza, che si somma all’aliquota sul movimento globale. Tutti i principali marchi del gioco (Lottomatica, Sisal, Snai, Cogetech, Intralot) ora rappresentati dall’Area Servizi Innovativi e Tecnologici di Confi ndustria, avevano recentemente scritto al ministro Tremonti chiedendo la cancellazione immediata della norma, che secondo gli operatori comporterà nel 2011 gravi danni al comparto, indebolito già dalla raccolta illegale e dalla discontinuità con lo scenario delineato dal bando Bersani del 2006. In Parla-mento si punterà sulla riforma dell’intero sistema, passando dalla tassazione delle giocate a quella sul margine. Nel pacchetto Giochi che i tecnici di Aams hanno approntato e inviato al ministero dell’Economia, e per ora accantona-to, ci sarebbero poi anche misure su new slot e concessioni. Nel primo caso, indiscrezioni riferiscono di misure in grado di riportare ad equità la vicenda delle «maxi-multe» da 90 miliardi di euro comminate dalla Corte dei Conti ai concessionari dell’automatico. Per quanto concerne le concessioni, da un po’ di tempo a via XX Settembre si sta progettando un riallineamento temporale della scadenza delle licenze di gioco, e non solo: nelle prossime settimane, si dovrebbe far chiarezza su una controversa norma contenuta nel decreto incentivi che impedisce agli operatori di gioco di riscuotere dai punti vendita i canoni per l’utilizzo di marchi, terminali e tecnologia.

Nicola Tani

Per il Bingo e le scommesse sportivenovità rinviate all’iter parlamentare

Mariastella Gelmini

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23Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DD I R I T T O E F I S C O

Dal Consiglio dei ministri l’ok dei nitivo al nuovo Codice dell’amministrazione digitale

P.a., moduli soltanto su InternetNo a richieste di formulari non presenti sui siti istituzionali

DI GIOVANNI GALLI

Le pubbliche amministra-zioni non potranno ri-chiedere l’uso di moduli e formulari che non sia-

no stati pubblicati sui propri siti istituzionali. Il cittadino forni-rà una sola volta i propri dati alla p.a.: sarà onere delle amministra-zioni in possesso di tali dati assicurare, tramite convenzio-ni, l’accessibilità delle informazioni alle altre ammi-nistrazioni richie-denti. Entro tre mesi le pubbliche amministrazio-ni utilizzeranno soltanto la Posta elettronica certifi -cata (Pec) per tut-te le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna ai sogget-ti che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo. Entro sei mesi, invece, le pub-bliche amministrazioni centrali pubblicheranno i bandi di con-corso sui propri siti istituzionali. Lo prevede, tra l’altro, il decreto legislativo recante modifi che al Codice dell’amministrazione di-

gitale, approvato ieri in via defi -nitiva dal Consiglio dei ministri. La nuova road map della p.a. di-gitale prevede anche che: entro quattro mesi le amministrazioni individueranno un unico uffi cio responsabile dell’attività Ict; en-tro 12 mesi saranno emanate le

regole tecniche che consentiranno di dare piena validi-tà alle copie carta-cee e soprattutto a quelle digitali dei documenti infor-matici, dando così piena effettività al processo di de-materializzazione dei documenti del-la p.a.; entro 15 mesi le pubbliche amministrazioni predisporranno appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi di-

sastrosi, la continuità delle ope-razioni indispensabili a fornire servizi e il ritorno alla normale operatività.

Il decreto legislativo supera quello approvato cinque anni or sono (decreto legislativo n. 82 del 2005) e traccia, spiega una nota del ministero dell’in-novazione e della p.a., il qua-

dro legislativo entro cui deve obbligatoriamente attuarsi la digitalizzazione dell’azione amministrativa e sancisce veri e propri diritti dei cittadini e delle imprese in materia di uso delle tecnologie nella comu-nicazione con la p.a. Il Codice introduce misure premiali e sanzionatorie, incentivando o sanzionando le amministrazio-ni con la possibilità di quanti-fi care e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettivi-tà). Dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall’informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno risparmi che potranno utiliz-zare per l’incentivazione del personale coinvolto e per il fi -nanziamento di progetti di in-novazione (principio di rispar-mio). «La riduzione dei costi di transazione che risulterà dal processo di digitalizzazione», spiega il dicastero guidato da Renato Brunetta, «si rifl ette-rà in un aumento dell’offerta di lavoro e risparmi monetari. Questi possono tradursi, per i consumatori, nell’acquisto di una maggiore quantità di beni forniti dal settore privato e, per le imprese, in una riduzione dei costi unitari di produzione».

Proroga al 30 giugno 2011 degli interventi all’estero a sostegno dei processi di pace e delle missioni militari e di polizia internazionali. Lo prevede un decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.Via libera anche a un decreto legislativo in attuazione della Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, che disegna il nuovo ruolo delle due province autonome nella gestione del Parco nazionale dello Stelvio. Sono stati approvati poi tre decreti legislativi in tema di normativa europea, concernenti il recepimento:1) delle Raccomandazioni della Commissione sulla renu-merazione degli amministratori delle società quotate;2) della direttiva 2007/59 sulla certificazione dei mac-chinisti di treni nella Comunità;3) della direttiva 2008/101 sul sistema di scambio delle quote dei gas a effetto serra nel trasporto aereo.Disco verde anche a quattro schemi di decreti legisla-tivi, da sottoporre ai prescritti pareri, concernenti il recepimento delle seguenti direttive: 2008/6 sul comple-tamento del mercato dei servizi postali nella Comunità; 2009/14 sulla garanzia dei depositi per il livello di co-pertura e il termine di rimborso; 2009/30 sul controllo e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, con specifiche per benzina, diesel e gasolio e per il combustibile delle navi in navigazione interna; 2009/44 sui sistemi di pagamento e di regolamento titoli e sui contratti di garanzia finanziaria nei sistemi connessi e nei crediti.Su proposta del ministro degli affari esteri, Franco Frattini, è stato varato un disegno di legge per la rati-fica della Convenzione di Oslo sulla messa a bando delle munizioni a grappolo. Dallo stesso ministro, insieme con il titolare della semplificazione normativa Roberto Calderoli, è giunto invece un decreto legislativo per la revisione dell’ordinamento e delle funzioni degli Uffici consolari.Su proposta del ministro dell’economia e delle finan-ze, Giulio Tremonti, è stato approvato uno schema di decreto legislativo in parziale attuazione della delega prevista dalla nuova legge di contabilità (n. 196 del 2009) in tema di monitoraggio sullo stato di attuazio-ne delle opere pubbliche e di verifica sull’utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti. Il Consiglio ha poi avviato l’esame di un disegno di legge (predisposto dal ministro dell’innovazione Renato Brunetta) che rivede le strategie politiche per Venezia e la sua La-guna dopo oltre 25 anni dall’ultima legge speciale (n. 798 del 1984). Il ministro Brunetta ha poi illustrato al Consiglio dei ministri il «Rapporto e-Gov Italia 2010» sulla digitalizzazione dei servizi pubblici. Il rapporto nasce dal confronto tra stati membri in sede di Com-missione europea e individua l’Italia come uno dei paesi leader nella digitalizzazione del settore pubblico. È stato anche approvato un decreto legislativo che, nel recepire la direttiva 2009/111, interviene sugli enti cre-ditizi collegati a organismi centrali, sui fondi propri, sui grandi fidi, sui meccanismi di vigilanza e di gestione delle crisi. Il Consiglio ha altresì avviato l’esame di un regolamento per la riorganizzazione del Dicaste-ro delle politiche agricole alimentari e forestali. Per completare interventi di protezione civile sono stati prorogati gli stati di emergenza già dichiarati per la città di Messina, in relazione al traffico e alla mobilità, e per il comune di Marina di Lesina, in seguito a gravi dissesti idrogeologici.E per finire le nomine. Sono state quindi adottate le seguenti deliberazioni: nomina ad avvocato genera-le aggiunto dell’avvocato dello stato Aldo Linguiti; conferimento dell’incarico di viceavvocato generale all’avvocato Giuseppe Nucaro; promozione a generale di Corpo d’armata dei generali di divisione delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio trasmissioni dell’esercito Franco Giannini, Alberto Primicerj, Marco Bertolini, Giorgio Battisti e Giovan Battista Borrini; promozione ad ammiraglio di squadra dell’ammiraglio di divisione del Corpo di stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi; promozione a generale di Corpo d’armata del generale di divisione dell’Arma dei cara-binieri Mario Basile.

Per le missioni di pace la proroga al 30 giugno

È stato approvato ieri dalla Commissione affari sociali della camera, in sede legi-slativa, il disegno di legge «Istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari, obblighi informativi alle pazienti, nonché divieto di intervento di plastica mammaria alle per-sone minori». Il provvedimento legislativo prosegue ora l’iter parlamentare per l’appro-vazione al senato.

L’Aula della camera ha approvato il decreto legge 196/2010 per fronteggiare l’emergenza rifi uti: i sì sono stati 334, i no 213, un astenuto. Il testo passa all’esame del senato. Il provvedimento punta ad accelerare la realizzazione di impianti di termovaloriz-zazione dei rifi uti, incrementare i livelli della raccolta differenziata e favorire il subentro delle amministrazioni territoriali della re-gione Campania, con particolare riguardo alle province, nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifi uti.

Ieri mattina, subito dopo il Consiglio dei ministri, si è riunito a Palazzo Chigi il Comi-tato dei ministri per la società dell’informa-zione. Nel corso della riunione, presieduta dal ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, sono state prese in esame le tematiche legate all’attuazione in ambito nazionale della Digital agenda euro-pea, la strategia lanciata dalla Commissione europea per utilizzare al meglio le tecnologie dell’informazione e della comunicazione allo scopo di accelerare la ripresa economica e porre le basi per un futuro digitale sostenibile. Il Comitato ha inoltre preso atto dello stato di avanzamento delle iniziative avviate nel qua-dro del Piano e-Gov 2012, provvedendo alla rimodulazione di alcuni interventi.

Aumenta del 13,4% (da circa 126 milioni di euro a oltre 142 milioni) l’accertamento delle entrate del Comune di Roma, ovvero delle imposte comunali evase. È quanto comunica Roma Entrate, la società par-tecipata al 100% dal Campidoglio e che dall’1 gennaio si chiamerà «Aequa Roma», subendo un riassetto organizzativo che mira a un efficientamento della struttura. Dai dati forniti nel corso di un incontro in Campidoglio emerge che, a fronte di una lieve diminuzione nell’accertamento dell’Ici ordinaria, si è registrato un forte aumento (+ 27,3%) degli importi accertati nel settore Corporate (società, enti, grandi patrimoni e aree fabbricabili) e di quelli relativi a Cosap, Cip e scuole.

Prosegue la diffusione del nuovo sistema di trasmissione telematica dei certifi cati di malattia dei lavoratori pubblici e privati. Se-condo gli ultimi dati uffi ciali forniti dall’Inps, nell’ultima settimana sono stati trasmessi dai medici oltre 191 mila documenti (con un incremento del 26% rispetto alla settimana precedente), portando così il totale a 2.426.713 certifi cati. A livello regionale, informa il mi-nistero dell’innovazione e pubblica ammini-strazione, il fl usso dei certifi cati di malattia digitali risulta così distribuito: 890.937 in Lombardia, 338.726 nel Lazio, 200.266 in Veneto, 145.072 in Emilia Romagna, 140.295 in Sicilia, 136.123 in Campania, 89.361 nelle Marche, 70.423 in Piemonte, 66.274 in Pu-glia, 56.800 in Toscana, 52.803 in Abruzzo, 46.704 in Calabria, 43.555 nella Provincia di Bolzano, 26.790 in Liguria, 25.811 nella Pro-vincia di Trento, 24.449 in Sardegna, 20.959 in Umbria, 17.892 in Basilicata, 15.200 in Friuli Venezia Giulia, 9.828 in Valle d’Aosta e 8.445 in Molise.

BREVI

Renato Brunetta

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24 Giovedì 23 Dicembre 2010 GIUSTIZIA E SOCIETÀ

La Consulta impone alle amministrazioni di procedere con i metodi alternativi previsti dal codice

Multe, notifiche con più garanzieFuori dal domicilio non basta il solo deposito in cancelleria

DI DEBORA ALBERICI

Più tutelato il cittadino che si oppone a una sanzione amministrativa. D’ora in avanti avrà diritto, qualo-

ra non abbia eletto domicilio nel comune dove ha sede il giudice di pace, a vedersi notifi care l’atto negli altri modi previsti dal codice civile, oltreché al deposito presso la cancelleria.

È quanto affermato dalla Corte costituzionale che, con la sentenza n. 365 del 22 dicembre 2010, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 22, quarto e quinto comma, della legge 11 novembre 1981, n. 689 (Modifi che al sistema penale), nel-la parte in cui non prevede, a ri-chiesta dell’opponente, che abbia dichiarato la residenza o eletto domicilio in un comune diverso da quello dove ha sede il giudice adi-to, modi di notifi cazione ammessi a questo fi ne dalle norme statali vigenti, alternativi al deposito presso la cancelleria.

Due cose hanno pesato sulla bilancia: in primo luogo la discri-minazione fra i cittadini che pre-sentano opposizione a sanzione amministrativa e poi il progresso

dei sistemi di comunicazione. Pro-gresso, questo, che ha avuto come conseguenza un mutamento del quadro normativo.

D’altro canto le recenti modi-fi che del quadro normativo mo-strano un «favor» del legislatore per modalità semplifi cate di noti-fi cazione, divenute possibili grazie alla diffusione delle comunicazioni elettroniche. Tale orientamento si rintraccia anche nella disciplina legislativa del procedimento am-ministrativo, la quale prevede di-verse norme per la comunicazio-ne personale agli interessati, da eseguire a cura del responsabile del procedimento, anche con stru-menti telematici (artt. 3-bis, 6, 7, 8 e 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»). La modifica dell’art. 204-bis del codice della strada, inoltre, ha avuto il chiaro intento di porre rimedio al proble-ma lamentato dal giudice rimet-tente, consistente nel «pressoché costante comportamento assentei-sta» dell’opponente a fronte della comunicazione del provvedimento di convocazione con deposito pres-

so la cancelleria, previsto dall’art. 22 della legge n. 689 del 1981.

Ciò anche se il procedimento giurisdizionale di opposizione alle sanzioni amministrative, si caratterizza «per una semplici-tà di forme del tutto peculiare, all’evidenza intesa a rendere il più possibile agevole l’accesso alla tutela giurisdizionale nella specifi ca materia».

A sollevare la questione un giu-dice di pace di Milano chiamato a decidere sul ricorso di un auto-mobilista (domiciliato in un altro comune) contro una multa, che si era visto notifi care gli atti solo me-diante il deposito in cancelleria.

Rifi uti. Le regioni non possono

approvare norme che stabiliscono linee guida per la gestione inte-grata dei rifi uti.

Lo ha sancito la Corte costitu-zionale che, con la sentenza n. 373 di ieri, ha dichiarato l’illegittimità degli articoli 3, comma 1, lettera f), secondo periodo, e 6, comma 4, della legge della Regione Puglia 31 dicembre 2009, n. 36 (Norme per l’esercizio delle competenze in materia di gestione dei rifi uti in attuazione del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).

In particolare la norma sulla quale è caduta la scure dei giu-dici di Palazzo della Consulta stabiliva, con riguardo al piano regionale per la gestione inte-grata dei rifi uti, che, in sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, e tenuto conto delle concessioni di costruzione e ge-stione degli impianti già affi date dal Commissario delegato per l’emergenza ambientale, presi-dente della Regione Puglia, sulla base della normativa antecedente l’entrata in vigore del dlgs n. 152 del 2006, le Autorità d’Ambito, in deroga alla unicità della gestione, possono prevedere affi damenti li-mitati al servizio di raccolta, tra-

sporto e igiene urbana per una durata non superiore al restante periodo di validità della durata delle concessioni degli impianti affi date, e comunque per non ol-tre quindici anni. Alla scadenza di tale periodo di prima applicazione è poi effettuata la successiva gara assicurandosi.

Insomma questa disposizione, nell’ammettere la deroga al prin-cipio della unicità della gestione integrata dei rifi uti, si poneva in contrasto con l’art. 200, comma primo, lettera a), del dlgs n. 152 del 2006, secondo cui la gestione dei rifi uti urbani è organizzata, fra l’altro, sulla base del criterio del superamento della frammen-tazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifi uti.

Si tratta evidentemente di norme che hanno invaso la sfera delle competenze statali e che, an-che per questo motivo, andavano censurate.

URBANISTICA

Sulla salute decide il tribunale

DI DEBORA ALBERICI

Sono di competenza del giu-dice ordinario le richieste di danni alla salute presentate dal cittadino al comune in seguito a problemi di natura urbanistica.

Lo hanno stabilito le Se-zioni unite civili della Corte di cassazione che, con la sen-tenza n. 25982 del 22 dicem-bre 2010, hanno dichiarato la giurisdizione del giudice ordinario.

In particolare il Colle-gio esteso ha chiarito che «in caso di inosservanza da parte della pubblica ammi-nistrazione, nella sistema-zione e manutenzione di aree o beni pubblici (delle regole tecniche, ovvero) dei comuni canoni di diligenza e prudenza, ricorre la giu-risdizione del giudice or-dinario: in quanto anche la manutenzione di detti beni pubblici deve adeguarsi alle regole di comune prudenza e diligenza, prima fra tutte quelle, del neminem laedere di cui all’art. 2043 cod. civ., in applicazione del quale la pubblica amministrazione è tenuta a far sì che il bene pub-blico non sia fonte di danno per il privato».

©Riproduzione riservata

RISCOSSIONE

Rimborsi, palla alla Corte conti

DI ALBA MANCINI

Spetta alla Corte dei conti la controversia concernente il provvedimento con il quale l’Agenzia delle entrate ha so-speso il pagamento dei rimbor-si da parte del concessionario della riscossione.

Lo ha stabilito la Corte di cassazione a sezioni unite che, con la sentenza n. 25983 del 22 dicembre 2010, ha accolto ricorso del Monte dei Paschi di Siena. In pochissime pagine di motivazioni il Collegio esteso ha precisato espressamente che «spetta alla Corte dei Con-ti la giurisdizione a conoscere del decreto 30 settembre 2005 dell’Agenzia delle entrate me-diante il quale venne disposta la sospensione del pagamento di provvedimenti di rimborso. Trattasi, infatti, di provvedi-mento cautelare strumentale al rapporto di merito esistente tra amministrazione e conces-sionario, pacificamente affi-dato alla giurisdizione della Corte dei conti». E non induce a diversa statuizione la rileva-ta mancata impugnazione dei provvedimenti che in preceden-za (nel 2003) avevano negato il rimborso di quote inesigibili, poiché tale questione può infl u-ire non sulla giurisdizione.

ESAMI DI GUIDA

Nuovo quiz con l’anno che viene

DI STEFANO MANZELLI

Dal 3 gennaio prossimo cambia-no gli esami di guida teorici per il conseguimento delle patenti di guida di categoria A e B. Sarà infatti necessario rispondere correttamente ad almeno tren-tasei domande con traduzione limitata solo ai regimi lingui-stici tutelati. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con la circolare n. 101771 del 21 di-cembre 2010. A far data dal 3 gennaio, spiega il ministero, gli esami di teoria per queste patenti si svolgeranno sulla base dei nuovi quiz predisposti dall’amministrazione. La prova sarà svolta sempre con sistema informatizzato e sostanzialmen-te le procedure operative risul-teranno invariate. Cambierà però il numero delle domande proposte a ogni candidato che diventeranno quaranta. Per es-sere promossi sarà necessario rispondere correttamente ad almeno trentasei quesiti. Con almeno cinque errori il candida-to sarà considerato respinto. E sarà più diffi cile per gli stranieri superare le prove. I quiz dal 17 gennaio, non saranno più tra-dotti nelle sette lingue uffi ciali Onu ma solo nei regimi linguisti-ci tutelati in Italia. Il candidato potrà sempre chiedere lettura audio dei questionari d’esame.

GDP SALERNO

Al tutor serve una verifica periodica

DI STEFANO MANZELLI

Un freno all’uso del Tutor per mancata verifi ca periodica del suo funzionamento è stato de-cretato dal giudice di pace di Salerno con la sentenza del 29 novembre 2010. Un automo-bilista incorso nei rigori del vigile elettronico ha proposto censure al magistrato onora-rio evidenziando tra l’altro anche la mancata taratura del sistema. Il giudice di pace ha accolte le doglianze annul-lando il verbale. Come ha con-fermato la Corte di cassazio-ne, sez. II, con la sentenza n. 29334 del 15 dicembre 2008, la materia della manutenzio-ne dei misuratori di velocità ha una propria disciplina, specifi ca rispetto alle norme che regolamentano gli altri apparecchi di misura, conte-nuta nel dm 29/10/97. In pra-tica gli apparecchi utilizzati in modalità automatica, senza il controllo diretto dell’operato-re, devono essere sottoposti a una verifi ca periodica almeno annuale tendente a valutare il corretto funzionamento del dispositivo. Anche il ministe-ro dell’interno con la circolare 14 agosto 2009 ha evidenziato che questi strumenti devono essere sottoposti ad un con-trollo più preciso.

so la cancelleria previsto dall’art

È illegittimo l’art. 22, quarto e quinto comma, della legge 11 novembre 1981, n. 689 (Modii che al siste-ma penale), nella parte in cui non prevede, a richiesta dell’opponente, che abbia dichiarato la residenza o eletto domicilio in un comune diverso da quello dove ha sede il giudice adito, modi di notii cazione ammessi a questo i ne dalle norme statali vigenti, alternativi al deposito presso la cancelleria.

È illegittimo l’art. 22, quarto e quinto

Il principio

Il ministro dello svi-luppo economico Paolo Romani ha firmato ieri il decreto in cui viene determinato l’importo per il 2011 del canone di ab-bonamento Rai. Come per la precedente annualità, l’importo è stato adeguato di 1,50 euro, tenendo conto, ai sensi di legge, dell’ infl a-zione programmata. Per il 2011 il canone è stato quindi determinato in 110,50 euro rispetto ai 109 euro previsti per il 2010.

Undici nuovi progetti am-messi a fi nanziamento dal Comitato di valutazione del Pon Sicurezza 2007-2013, che si è riunito ieri presso la sede del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’interno di via Panisperna, a Roma. L’im-porto complessivo dei fondi assegnati nel corso della seduta odierna ammonta a poco più di 28,5 milioni di euro. Il Programma opera-tivo nazionale sicurezza si rivolge alle quattro Regioni Obiettivo Convergenza - Campania, Calabria, Pu-glia e Sicilia - ed è fi nanziato al 50 per cento dalla stato italiano e al 50% dall’Ue. Delle 11 proposte proget-tuali, cinque riguardano la nascita di Centri polifunzio-nali destinati a immigrati extracomunitari regolari per facilitarne l’inserimento sociale e lavorativo. Tre ver-ranno realizzati in Puglia e due in Calabria.

BREVI

Il testo della senten-za su www.italiaog-gi.it/documenti

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25Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23I M P O S T E E TA S S E

Provvedimento delle Entrate sul decreto 78 distingue la fase transitoria da quella a regime

Comunicazioni Iva, partenza softObbligo solo per transazioni con fatturazioni oltre 25 mila €

PAGINA A CURA DI FRANCO RICCA

Partenza morbida per la comunicazione delle operazioni Iva istituita dal dl 78/2010: in fase

di prima applicazione, relativa-mente al periodo d’imposta 2010, dovranno essere comunicate, en-tro il 31 ottobre 2011, soltanto le transazioni soggette all’obbligo di fatturazione di ammontare pari o superiore a 25.000 euro, al netto dell’imposta. A regime, la soglia scende a 3.000 euro, ovvero a 3.600 euro nel caso di operazioni non soggette a fat-turazione, e la comunicazione dovrà essere trasmessa entro il 30 aprile dell’anno successivo. Sono comunque escluse dall’ob-bligo le operazioni altrimenti monitorate dal fisco, come le importazioni ed esportazioni e le operazioni soggette alla comuni-cazione «black list». Questi alcu-ni passaggi del provvedimento fi rmato ieri, 22 dicembre 2010, dal direttore dell’Agenzia delle entrate, recante le disposizioni attuative dell’art. 21 del citato dl n. 78/2010. Vediamo nei dettagli i contenuti del provvedimento, evidenziando prima la disciplina «a regime» poi quella transito-ria.

Soggetti obbligatiSono tenuti alla comunica-

zione tutti i soggetti passivi dell’Iva che effettuano o rice-vono operazioni rilevanti ai fi ni del tributo, ossia cessioni di beni e prestazioni di servizi.

In caso di operazioni straordi-narie o di trasformazioni inter-soggettive (fusioni, incorpora-zioni, ecc.) nel corso del periodo d’imposta, se il soggetto «dante causa» si è estinto, il soggetto subentrante deve comunicare anche i dati del primo; in caso contrario, ciascun soggetto co-munica le proprie operazioni.

Oggetto della comunicazioneVanno comunicate tutte le

cessioni e prestazioni rese e ri-cevute, per le quali siano dovuti contrattualmente corrispettivi di importo pari o superiore a 3.000 euro, al netto dell’im-posta, ovvero a 3.600 euro nel caso di operazioni non soggette all’obbligo di fatturazione. Al fi ne di verifi care la soglia per la sussistenza dell’obbligo:

- nel caso di più contratti col-legati, si tiene conto dell’am-montare complessivo dei cor-rispettivi previsti da tutti i contratti

- nel caso di contratti da cui derivano corrispettivi periodici (appalto, fornitura, sommini-strazione ecc.), si tiene conto dei corrispettivi dovuti in un anno solare.

Operazioni escluseSono escluse dall’obbligo

di comunicazione le seguenti operazioni, delle quali, come si diceva, l’amministrazione fi nanziaria viene comunque a conoscenza:

- importazioni- esportazioni di cui all’art. 8,

lett. a) e b), del dpr 633/72- cessioni e prestazioni, regi-

strate o soggette a registrazio-ne, scambiate con operatori eco-nomici stabiliti in paesi «black list» di cui ai ddmm 4/5/1999 e 21/11/2001 (si tratta delle ope-razioni per le quali sussiste, da luglio 2010, l’obbligo di segna-lazione di cui all’art. 1 del dl 40/2010)

- operazioni che sono state comunicate all’anagrafe tribu-taria ai sensi dell’art. 7 del dpr 605/73 (es. contratti di assicura-zione, fornitura di energia elet-trica, servizi di telefonia ecc.)

È da notare che non sono inve-ce menzionati, tra le operazioni escluse dall’obbligo, gli scambi intracomunitari sottoposti alla dichiarazione Intrastat.

Contenuto della comunicazioneNella comunicazione, unica

per ciascun periodo d’imposta, dovranno essere indicati, per ciascuna cessione o prestazione di importo «sopra soglia»

a) l’anno di riferimentob) la partita Iva o, in mancan-

za, il codice fi scale delle parti (cedente, prestatore, cessionario, committente)

c) per i soggetti non residen-ti in Italia e privi di codice fi -scale, i dati identifi cativi di cui all’art. 4, lett. a) e b), del citato dpr 605/73

d) i corrispettivi dovuti e l’importo dell’Iva, ovvero i cor-rispettivi al lordo dell’imposta per le operazioni non soggette a fatturazione; se si tratta di ope-

razioni imponibili o esenti, in luogo dell’imposta si riporterà tale specifi cazione.

Il provvedimento chiarisce che, ai fi ni della comunicazione, per le operazioni non soggette a fatturazione, il cessionario/com-mittente è tenuto a fornire al ce-dente/prestatore i dati di cui alle precedenti lettere b) e c).

Modalità e termini per l’invioLa comunicazione va inol-

trata esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o mediante in-termediari abilitati, secondo le specifi che tecniche allegate al provvedimento, con regole so-stanzialmente analoghe a quel-le previste per la trasmissione delle dichiarazioni. Il termine per l’invio è il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimen-to. Per individuare gli elemen-ti da comunicare, occorre fare riferimento al momento della registrazione ai sensi degli artt. 23, 24 e 25 del dpr 633/72, o, in mancanza, al momento di effet-tuazione dell’operazione ai sensi dell’art. 6 dello stesso decreto.

Il provvedimento prevede la possibilità di inviare una comu-nicazione sostitutiva non oltre trenta giorni dalla scadenza del termine, purché riferita al medesimo periodo e previo annullamento della preceden-te (come per la comunicazione «black list», non sono del tutto chiari gli effetti di questa pre-visione, in relazione al termine predetto).

Disciplina transitoriaNell’ottica di graduare l’avvio

dell’obbligo, limitando gli aggra-vi per gli interessati, in fase di prima attuazione sono previste particolari disposizioni.

Innanzitutto, relativamente al periodo d’imposta 2010, la soglia oltre la quale scatta l’obbligo è elevata da 3.000 a 25.000 euro. Inoltre, per lo stesso periodo d’imposta, la comunicazione è limitata alle sole operazioni sog-gette all’obbligo di fatturazione, per cui non dovranno essere se-gnalate la maggior parte delle operazioni dirette a consumato-ri fi nali (attenzione però al fatto che la limitazione non è collega-ta allo status del destinatario, ma all’insussistenza dell’obbli-go di fatturazione). Sempre per il periodo d’imposta 2010, ancora, il termine di scadenza per l’invio della comunicazione è differito al 31 ottobre 2011. Infi ne, la dispensa temporanea delle operazioni non soggette a fatturazione si estende anche al primo quadrimestre nel nuovo anno: il provvedimento, infatti, esclude dalla comunicazione le operazioni non soggette ad ob-bligo di fatturazione effettuate fi no al 30 aprile 2011.

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È legittimo il vantaggio fi scale che si ottiene ricorrendo al leasing di un bene strumentale, anziché all’acquisto, per diluire nel tempo il carico dell’Iva non detraibile. L’operazione può qualifi carsi però abusiva se mira a ridurre l’impo-sta attraverso la previsione di canoni inferiori a quelli di mercato. Questi, in sintesi, i principi sanciti dalla Corte di giustizia Ue nella sentenza 22 dicembre 2010, causa C-103/09. Il procedimento era scaturito da una controversia nella quale l’amministrazione fi scale del Re-gno Unito aveva preso di mira la con-dotta di un gruppo di società operanti nel settore delle assicurazioni, le quali, anziché acquistare i beni strumentali all’esercizio dell’attività, li acquisiva-no attraverso operazioni di locazione e sublocazione fi nanziaria, mediante un intermediario esterno al gruppo, allo scopo di differire il carico dell’Iva non detraibile.

Secondo l’amministrazione, si trat-tava di operazioni abusive, non ricon-ducibili nello svolgimento di attività economiche, mentre il giudice nazio-nale, pur ritenendo che scopo essen-ziale delle operazioni fosse di ottenere un vantaggio fi scale, dubitava che tale vantaggio dovesse considerarsi contra-

rio agli scopi della direttiva Iva, per cui decideva di rivolgersi alla corte di giu-stizia; aggiungeva, però, che si sarebbe potuto ravvisare un abuso di diritto non per la scelta di utilizzare il contratto di leasing, ma piuttosto nel caso in cui l’importo dei canoni fosse stato inferio-re ai valori di mercato; tale circostanza, insieme a quella dell’interposizione di un soggetto estraneo al gruppo, avreb-be potuto essere diretta ad aggirare la normativa che impone di assumere il valore normale nelle prestazioni fra soggetti collegati.

Nella sentenza, la corte ricorda anzitutto che l’ap-plicazione della normativa dell’Ue, anche in materia di Iva, non può essere estesa sino a com-prendere i compor-tamenti abusivi, ossia le operazioni realizzate non nell’ambito di normali transazioni commerciali, ma al solo scopo di benefi ciare abusivamente del diritto dell’Unione. L’imprenditore, d’al-tro canto, è libero di scegliere la forma di conduzione degli affari fi scalmente

meno onerosa, sicché per confi-gurare un abuso occorre che, da un lato, le operazioni controverse, no-nostante l’appli-cazione formale delle disposizioni comunitarie e na-zionali, finiscano per procurare un vantaggio fi scale contrario agli obiettivi del sistema; dall’altro, deve risultare

oggettivamente che tali operazioni mirano essenzial-mente all’otteni-mento del vantag-gio fi scale.

Nella fattispe-cie, scopo essen-ziale del leasing era di ottenere il vantaggio fiscale

consistente nel ripartire nel tempo il carico dell’Iva indetraibile sulle acqui-sizioni dei beni. Tuttavia, posto che le operazioni di leasing rientrano nell’am-bito di applicazione della normativa Iva, tale vantaggio fi scale non è, di per

sé, contrario agli scopi di tale normati-va; non si può infatti conte-stare ad un soggetto pas-sivo di aver optato per il leasing, in luogo dell’ac-quisto, purché

l’Iva relativa venga debitamente e inte-gralmente corrisposta, come avvenuto nel caso in esame. Il leasing, osserva ancora la Corte, non comporta una ri-duzione dell’importo dell’Iva rispetto all’acquisto del bene.

Il giudice nazionale, avverte però la Corte, dovrà verifi care se le condizioni contrattuali siano contrarie alle dispo-sizioni sull’Iva, ad esempio nel caso in cui sia convenuto un importo dei canoni molto più basso del normale, al di fuori di qualsiasi realtà economica; in que-sto contesto, dovrà inoltre valutare se il coinvolgimento dell’intermediario terzo sia fi nalizzato ad aggirare la norma che impone di tassare al valore normale determinate operazioni all’interno dei gruppi.

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

Leasing abusivo se riduce l’imposta attraverso mini-canoni

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Il giudice nazionale, pur ritenendo che scopo delle

operazioni fosse di ottenere un vantaggio fi scale, dubita-

va che tale vantaggio do-vesse considerarsi contrario agli scopi della direttiva Iva

Il testo del prov-vedimento sul sito www.italiaoggi.it/documenti

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La pronuncia della Corte

Il vantaggio i scale del leasing, rispetto all’acquisto, non è contrario agli scopi della normativa sull’Iva, purché le condizioni con-trattuali dell’operazione, in particolare quelle riguardanti la i ssazione dell’importo dei ca-noni locativi, corrispondano a normali con-dizioni di mercato e il coinvolgimento di una società terza intermediaria non sia atto ad ostacolare l’applicazione delle disposizioni.

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26 Giovedì 23 Dicembre 2010 I M P O S T E E TA S S E

Sul sito dell’Agenzia delle entrate un minivademecum per i contribuenti

Transfer pricing guidatoUn fi le dimostrativo per non compiere errori

PAGINA A CURA DI FABRIZIO G. POGGIANI

Per i contribuenti obbligati a predisporre la comuni-cazione richiesta dalla disciplina sul transfer

pricing, in scadenza il prossimo 28 dicembre, è da ieri disponibile una mini-guida virtuale destina-ta a facilitarne la relativa compi-lazione e l’invio.

L’Agenzia delle Entrate, in-fatti, con un comunicato del 22/12/2010, ha avvisato di aver messo a completa disposizione dei contribuenti una fi nestra vir-tuale sul proprio sito web, all’in-dirizzo www.agenziaentrate.gov.it, contenente ulteriori istruzioni, anche di natura tecnica, neces-sarie per rispettare la discipli-na richiesta dal provvedimento dirigenziale dello scorso 29 set-tembre, che rende disapplicabile il regime sanzionatorio, di cui al comma 2, dell’articolo 1, dlgs n. 471/1997.

La comunicazione in commen-to, attestante il possesso di tutta la documentazione idonea e ne-cessaria ai verifi catori per con-trollare la congruità dei prezzi di

trasferimento applicati ai beni ce-duti infragruppo, nel rispetto del-le disposizioni concernenti il «va-lore normale», di cui al comma 7, dell’articolo 110, dpr n. 917/1986 (Tuir), è stata introdotta dal dl n. 78/2010 (ItaliaOggi, 16/12/2010); con il provvedimento successivo, del direttore dell’Agenzia delle entrate, è stato disposto che, per i periodi pregressi alla data del 31/05/2010, il termine per l’invio resta fissato al 28/12/2010 (90 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento dirigenziale), mentre a regime la scadenza è stata individuata nel termine ultimo utile per la presentazio-ne della dichiarazione dei redditi (attualmente il 30 settembre di ogni anno).

Come è noto, le imprese che adottano il regime documentale, in tema di prezzi di trasferimen-to infragruppo, differenziato per tipologia (holding, sub-holding, società partecipata o stabile orga-nizzazione), sono destinatarie di una disciplina di favore inerente la disapplicazione delle sanzioni applicabili, di cui al comma 2-ter, dell’art. 1, dlgs n. 471/1997; non restano, infatti, assoggettati alle

sanzioni i contribuenti che pre-dispongono una documentazione idonea, composta da un «Master-fi le», che contiene le informazio-ni del gruppo di appartenenza e dalla «Documentazione Nazio-nale» che raccoglie dati e notizie dell’impresa residente.

Dopo l’emanazione del prov-vedimento dirigenziale del 29/09/2010, con il quale sono stati indicati i termini e le modalità per la presentazione della comu-nicazione e l’emanazione del do-cumento di prassi relativo (c.m. 58/E del 2010), è iniziata la cor-sa contro il tempo per rispettare la scadenza fi ssata per il primo invio, concernente i periodi pre-gressi, indicata nel prossimo 28 dicembre.

L’Agenzia delle entrate, al fi ne di facilitare la compilazione e l’invio della comunicazione cita-ta, ha messo a disposizione sul proprio sito ulteriori indicazioni rispetto a quelle già fornite con la circolare, soprattutto in termini di corretta predisposizione del nuovo fi le «Compilazione e invio», con lo sviluppo di un esempio (fi le dimostrativo) attraverso l’utilizzo di una società di «prova».

La procedura richiede la compi-lazione di un fi le in formato testo, rispettoso delle specifi che allega-te al provvedimento dirigenziale, l’utilizzo di uno specifi co software di controllo e del canale Entratel per il relativo invio, come avviene per la generalità delle trasmissio-ni telematiche.

Dopo l’invio, i contribuenti e/o gli intermediari abilitati, che hanno inviato le comunicazioni alle Entrate, potranno scaricare le relative ricevute, complete di dati e riferimenti comunicati, nel-la sezione specifi ca denominata «Ricevute» se le stesse risultano correttamente acquisite mentre, al contrario, il sistema produrrà una comunicazione di scarto.

Infi ne, è opportuno ricordare che, come segnalato anche sul sito dell’agenzia, saranno rite-nute valide anche le comunica-zioni inviate successivamente al termine del 28 dicembre prossi-mo, sempreché le stesse risultino inviate in data anteriore all’inizio di accessi, verifi che o altre attivi-tà di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza.

© Riproduzione riservata

DI VALERIO STROPPA

Via libera alla revisione de-gli studi di settore. La Commis-sione degli esperti formata dai rappresentanti delle imprese, dei professionisti e dell’Agenzia delle entrate, riunitasi presso la sede della Sose, ha infatti vali-dato ieri i 68 studi evoluti rela-tivi alle aree del commercio, dei servizi e delle professioni. Ok anche al secondo studio «regio-nalizzato», relativo al compar-to Tac (tessile, abbigliamento e calzature). Gli studi di settore così modifi cati saranno appli-cabili dal periodo d’imposta 2010. Nell’agenda della Com-missione c’è già in program-ma una riunione, prevista per il mese di marzo 2011, nella quale saranno accuratamente valutati gli effetti della crisi sulle varie attività interessate da Gerico 2011.

Approvato, tra gli altri, il parametro utilizzato dai tribu-taristi, che si dichiarano soddi-sfatti. «In ogni caso», sottolinea il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno, «pur essendo stati negli anni molto affi nati e mi-gliorati, gli studi di settore non sono perfetti. Per questo racco-mandiamo ai nostri iscritti di documentare sempre in modo dettagliato tutte le cause e le circostanze che portano ad eventuali scostamenti». Favo-revole anche il parere della La-pet: «Sose ha accolto le nostre osservazioni», spiega il delegato Giuseppe Tricoli, «in particolar modo quelle relative all’attività dei Caf e alla resa oraria. Non v’era dunque alcuna ragione per opporsi all’approvazione. Tuttavia, il nostro parere fa-vorevole resta vincolato alle novità che sopraggiungeranno nel mese di marzo».

Considerazioni analoghe anche dal mondo delle impre-se. Secondo Andrea Trevisani, direttore politiche fiscali di Confartigianato, «il giudizio fa-vorevole alla revisione di questi 68 studi è stato agevolato anche dalla bontà dei correttivi messi in atto dall’Agenzia delle entra-te e da Sose nel 2009. Ci aspet-tiamo che avvenga altrettanto nella riunione di marzo, perché la crisi ha inciso pesantemente sul 2010».

«La validazione ordinaria non ha creato problemi», com-menta Claudio Carpentieri (Cna), «a differenza dello scor-so anno, in cui si poneva per la prima volta il problema della regionalizzazione dello studio sull’edilizia, stavolta c’è stato il tempo di valutare ac-curatamente tutti gli elementi. Tuttavia il giudizio comples-sivo riguardo all’affi dabilità di questi studi è legato all’ap-provazione dei correttivi con-giunturali, come già peraltro positivamente avvenuto fatto per il 2009».

© Riproduzione riservata

COMMISSIONE

Studi di settore,

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Operazioni con terzi indipendenti, i con-fini dell’idoneità del transfer pricing sono

affi dati alla discrezionalità de-gli uffi ci. E non solo, è sempre l’amministrazione che valuta l’idoneità per il limite sull’ag-giornamento dei dati da parte delle piccole e medie imprese, e, addirittura, la qualità della do-cumentazione. Con la circolare 15/12/2010 n. 58/E, l’Agenzia è intervenuta sugli adempimen-ti posti a carico dei soggetti per le operazioni infragruppo, in tema di prezzi praticati nell’ambito dei trasferimenti infra-gruppo e di disapplicazione delle sanzioni, di cui al comma 2-ter, art. 1, dlgs n. 471/1997, in presenza di documentazione utile al riscontro di conformità dei valori utilizzati (ItaliaOggi, 16/12/2010). Posto quanto indicato, un proble-ma persistente, ancorché combattuto dalla stessa amministrazione, è quello concernente la potenziale presenza di un’eccessiva discre-zionalità nelle valutazioni dei funzionari ve-rifi catori sullo sviluppo corretto degli adem-pimenti; il fatto che sia premiante l’aspetto collaborativo del contribuente è individuato sia dall’espressa indicazione che dalla pos-sibile applicazione di sanzioni più severe in caso di soggetto palesemente scorretto. Un primo punto che lascia piuttosto perplessi, soprattutto in termini di pratica applicazio-ne, è quello concernente il richiamo alle ope-razioni soggette a documentazione che non si riferiscono prettamente a movimentazioni infragruppo ma ad operazioni sviluppate con «… terzi indipendenti, qualora assimilabili o aventi la stessa natura di quelle infragruppo …». Sul tema, a specifi ca domanda su quali

siano i soggetti ai quali l’amministrazione fa riferimento, le Entrate hanno affermato che «… il riferimento in circolare alle transazio-ni con terzi indipendenti appare prodromico alla valutazione di eventuali transazioni comparabili interne che, laddove disponibili, vanno analizzate al fi ne di valutarne la loro comparabilità…»; chiaro l’obiettivo, ma resta non defi nito e certo l’ambito di applicazione, soprattutto con riferimento alla identifi cazio-ne dei soggetti terzi. In effetti, il presupposto soggettivo alla base dell’applicazione della disciplina è che l’impresa italiana e la società estera siano legate da un rapporto di controllo, con tre chiare e differenti fattispecie: imprese residenti sul territorio che sono controllate, direttamente o indirettamente, da società non residenti, imprese residenti sul territo-rio che controllano, direttamente o indiretta-mente, società non residenti e, infi ne, imprese residenti e società non residenti che risultano essere controllate, direttamente o indiretta-mente, da una stessa società controllante. Con riferimento al concetto di «controllo» si deve far riferimento, necessariamente ed in assenza di un richiamo espresso alle ipotesi

indicate dall’articolo 2359 c.c. (cm 32/1980), a quelle indicate da tale norma, aggiungendo alle stesse quelle che paventino una suffi ciente infl uenza economica (vendita esclusiva, nomina di amministratori, relazioni pa-rentali ecc..), sulla scia di quanto indicato in tema di «parti corre-late» dalla Consob e dal princi-pio contabile Ias 24; neppure il provvedimento dirigenziale del 20 settembre scorso indica ulte-riori situazioni, richiamando in particolare i «gruppi» (holding,

sub-holding e impresa controllata) e facendo riferimento, sempre e comunque, ad «opera-zioni infragruppo». Per quanto concerne la documentazione, l’agenzia precisa che non può essere ritenuta idonea una documenta-zione che non presenti i contenuti informativi «completi» e «conformi» alle disposizioni del provvedimento richiamato, ma che la stessa potrà essere considerata idonea se in grado di fornire un quadro esaustivo per il riscontro della conformità dei prezzi di trasferimento praticati; anche se i numerosi richiami alle Linee Guida Ocse potranno risultare di aiuto per il contribuente, sono numerose le infor-mazioni da fornire ancorché differenziate per soggetti obbligati (§6). È vero, però, che la documentazione idonea potrà essere ulterior-mente integrata entro 7 giorni dalla richiesta effettuata dai verifi catori, ma è anche vero (§10), come indicato al punto 8.3) del prov-vedimento, che l’amministrazione non è mai vincolata all’applicazione del comma 2-ter, dell’art. 1, d.lgs. n. 471/1997 e che il concetto di «idoneità» non potrà avere una valenza meramente formale, ma sostanziale.

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PAROLA AL FISCO PER L’OK ALLA DOCUMENTAZIONE

L’idoneità rimane discrezionale

a di prezzi siano i soggetti ai quali l’amministrazione fa

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AMBITO APPLICATIVOCon il richiamo alle operazioni con «terzi indipendenti» si tende ad includere anche le operazioni non effettuate in ambito di gruppo

IDONEITÀ DOCUMENTAZIONE

La valutazione di idoneità dei documenti è rimessa alla discrezionalità dei verificatori, fatto salvo l’intervento dell’ufi cio competente

SIGNIFICATIVITÀ

Il concetto, espresso nell’ambito della riduzione degli obblighi a carico delle pmi (§7), risulta i n troppo discrezionale e soggetto a diversa valutazione da parte dei verii catori

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I punti critici

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27Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DIRITTO E IMPRESA

Il ministro dell’ambiente, Prestigiacomo, i rma il decreto che rinvia l’inizio della tracciabilità dei rii uti

Slitta l’entrata in vigore del SistriRegime transitorio fi no al 31/5. Congelate anche le sanzioni

DI LUIGI CHIARELLO

Proroga per il Sistri. Il mi-nistro dell’ambiente, Ste-fania Prestigiacomo, ha firmato un decreto con

cui proroga di altri cinque mesi il periodo transitorio di operatività del sistema di tracciabilità dei ri-fi uti (Sistri), in vigore da ottobre a dicembre 2010. La proroga riguarda anche il sistema sanzionatorio a carico delle imprese. Il decreto giunge a seguito di un protocollo d’intesa, sottoscritto dal ministro con le imprese associate a Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confeser-centi) e Confindustria. Va detto, che in ma-teria, ieri, si è registrato un colpo di scena a Monteci-torio. In aula alla Camera è stato appro-vato in matti-nata un

emendamento al ddl sulle nuove imprese, che congela per 12 mesi l’entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifi uti. Ma solo per le nuove attività. L’emenda-mento, però, è stato mal digerito dal ministro all’ambiente, poi di-messosi dal Pdl per andare nel

gruppo misto. A seguito di ciò, nel pome-riggio di ieri il ministro ha incontra-to i rappre-sentanti del-le imprese.

La riunione si è conclusa con la firma del protocol-lo, che ha

come obiettivo la verifi ca perio-dica dello stato di avanzamento del Sistri al fi ne di garantirne l’esclusiva operatività entro la data prevista. Va ricordato che il sistema di tracciabilità ha una mission da soddisfare: deve assicurare un contrasto più effi cace al crimine organiz-zato e, al contempo, deve essere un’occasione di semplifi cazione importante per le imprese. Rete Imprese Italia, da parte sua, ha espresso grande soddisfazione per l’annuncio del ministro Pre-stigiacomo di prorogare il perio-do transitorio di operatività del Sistri e il sistema sanzionatorio a carico delle imprese. «Questa misura, che va incontro alle ri-chieste già avanzate», rivela una nota dell’organizzazione, «e con-sentirebbe al sistema imprendi-toriale di adeguarsi alle nuove complesse procedure e attuare gli interventi sul sistema infor-matico e gestionale indispensa-bili per operare nel rispetto delle disposizioni di legge».

Per Emma Marcegaglia, pre-sidente di Confi ndustria, la de-cisione di proroga del ministro «evita un impatto sul sistema produttivo che sarebbe stato in-sopportabile».

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La piccola impresa con un socio che partecipa in una grande impresa rischia di non poter ottenere il contributo previsto dal bando Inail. E può essere fi nanziata una sola tipologia di in-terventi per la sicurezza, anche se si inserisce in un articolato progetto di investimenti. Il leasing, invece, è praticamente inu-tilizzabile, in quanto viene considerato ammissibile ad agevo-lazione solo il valore di riscatto. Mentre è inutile dichiarare un punteggio alto in sede di domanda: il mancato raggiungimento dei 90 punti necessari per accedere verrà ricalcolato, infatti, a consuntivo. E l’eventuale mancato raggiungimento determi-nerà la revoca comunque; in questo caso, però, le uniche cose che otterranno le imprese nel dichiarare elementi non veritieri saranno di togliere risorse a chi sta presentando le domande e di autodenunciarsi in caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero. In caso di dolo ci sarà, poi, il rischio di ripercussio-ni penali per falso in atto pubblico e tentata truffa ai danni dell’Inail. Questi sono solo alcuni degli spunti che sono stati messi a disposizione dall’istituto di assistenza attraverso le faq, relative al bando per la messa in sicurezza dei dipendenti. Le risposte evidenziano anche che le imprese che sono partecipate devono dichiarare come numero di dipendenti quello di tutte le imprese del gruppo. Pertanto le grandi imprese diffi cilmente possono fare domanda a meno che non siano operative in settori ad altissimo rischio e/o intervengano sui rischi che maggior-mente affl iggono la regione. Un’ impresa con 10 dipendenti se comunque facente parte di un gruppo più grande, quindi par-tecipata da un gruppo che ha ad esempio 491 dipendenti oltre a diventare grande impresa, che è teoricamente irrilevante ai fi ni del bando, si trova assimilata ai fi ni del bando alle imprese con oltre 500 dipendenti (a seguito del computo dei dipendenti del gruppo), a questo punto ottiene un punteggio di 3 punti sul parametro relativo alle dimensioni aziendali. Se non fosse stata collegata al gruppo avrebbe avuto un punteggio per una azienda con soli 10 dipendenti pari a 40. È evidente che ottenere su un parametro 3 punti o 40 punti cambia completamente la possibilità di arrivare ai 90 punti necessari a presentare la domanda. Il sistema messo a disposizione dall’Inail, pur-troppo su questo non da riferimenti, quindi chi si appresta presentare la domanda senza aver letto bene la normativa di riferimento, rischia di fare una dichiarazione non veritiera, anche in questo caso, con le conseguenze già riportate sopra. È opportuno ricordare che il caso di appartenenza ad un gruppo, ai sensi del dm 18 aprile 2005, è possibile non solo considerando le partecipazioni tra società collegate o controllate, ma anche considerando le partecipazioni tramite persone fi siche. Quindi esemplifi cando la partecipazione di un socio in una impresa con 10 dipendenti, se la persona o i parenti della stessa entro il terzo grado partecipano a società che operano all’interno della stessa divisione Istat, avranno diritto ad ottenere 3 punti e non 40 sul parametro della dimensione aziendale. Gli investimenti che vengono fatti in leasing sono ammissibili per il solo valore del riscatto del bene. I parametri di valutazione per verifi care la possibilità di accesso ai 90 punti saranno riferiti ad un’unica causa di infortunio, che rimarrà l’unica agevolabile di tutto l’eventuale progetto di investimento. Anche in questo caso il software non prevede una specifi ca sul progetto di investimento che permetta di valutare se gli investimenti saranno poi agevo-labili o meno. Quindi una errata valutazione degli investimenti agevolabili da parte di chi compila la domanda determinerà un impegno di risorse che non saranno redistribuite tra i ri-chiedenti a questo bando.

Roberto Lenzi

Tutti i paletti del bando Inail sulla sicurezza dei lavoratori

DI GABRIELE FRONTONI

Italia bocciata sugli aiuti di Stato. La Corte di Giustizia Ue ha emesso ieri una sentenza di condanna nei confronti di Roma per «non aver dato adeguata esecuzione alla decisione con

cui la Commissione europea, il 16 marzo 2005, ha bocciato le agevolazioni fi scali concesse alle società ammesse alla quotazione di borsa». I fatti risalgo-no all’anno prima. Per stimolare lo sbarco a Piazza Affari di nuove società, il governo italiano aveva ac-consentito a introdurre un’aliquota ridotta del 20% dell’imposta sul reddito a favore di chi avesse deciso di quotarsi sul listino milanese, aumentando così per un triennio l’utile netto realizzato dalle stesse società. Non solo. Il regime agevolato aveva l’effetto di ridurre il reddito imponibile nell’esercizio fi scale nel quale aveva avuto luogo l’operazione di ammis-sione alla quotazione in Borsa. E queste riduzioni si traducevano nell’applicazione di un’aliquota fi scale effettiva più bassa sui redditi del 2004. Un vero e pro-prio aiuto di Stato, secondo la Commissione che nella comunicazione 2006/261 dichiarava inammissibile il comportamento di Roma richiedendo il recupero delle somme erogate. Ma i richiami di Bruxelles sa-rebbero passati quasi inosservati. A tal punto che, a distanza di quattro anni, mancherebbero all’appello ancora 4,3 milioni di euro. E degli aiuti per i quali è stata inviata un’ingiunzione di pagamento, soltanto il 25,9% sarebbe stato recuperato. Di qui, il ricorso ai giudici del Lussemburgo che hanno così senten-ziato: l’Italia non ha varato le misure necessarie per recuperare gli aiuti. E le decisioni prese da alcuni tribunali italiani – che hanno decretato la sospen-sione del recupero degli aiuti – sono state adottate in manifesta inosservanza del diritto comunitario. Poco

effi cace anche il decreto legge varato dal governo nel 2008 per risolvere il problema nato dalla sospensio-ne degli ordini di recupero degli aiuti disposta dai giudici nazionali. Nonostante sia stato considerato dalla Corte come un’azione seria, i giudici europei hanno lamentato il fatto che il dl non è comunque riuscito a sanare la situazione ottemperando agli obblighi derivanti dalla decisione della Commissione europea. «In conformità all’art. 3, n. 3, della decisione n. 2006/261, la Repubblica italiana era tenuta a sop-primere il regime di aiuti quanto prima», si legge nel giudizio espresso dalla Corte del Lussemburgo. «In particolare, qualora l’aiuto fosse già stato concesso sotto forma di riduzione dei pagamenti delle imposte dovute durante l’esercizio fi scale in corso, lo Stato membro avrebbe dovuto riscuotere l’intera imposta dovuta unitamente agli interessi con l’ultimo ver-samento previsto per il 2004. In tutti gli altri casi, l’imposta esigibile, maggiorata degli interessi, dove-va essere recuperata al più tardi alla fi ne del periodo fi scale in cui cadeva la data di notifi cazione di tale decisione, ossia il 17 maggio 2005». Ma così non è stato. E non ci sarebbero nemmeno scusanti. Secondo la Corte Ue, il solo mezzo di difesa che uno Stato può opporre al ricorso per inadempimento proposto dalla Commissione è quello dell’impossibilità assoluta di dare esecuzione alla decisione. A meno di diffi coltà impreviste e imprevedibili. «Nei suoi contatti con la Commissione e nell’ambito del procedimento dinanzi alla Corte, la Repubblica italiana non ha fatto valere alcuna impossibilità assoluta di esecu-zione della decisione 2006/261», hanno sottolineato i giudici europei secondo cui, il l’Italia si sarebbe solo limitata a portare a conoscenza della Commissione le diffi coltà giuridiche, politiche o pratiche legate al recupero degli aiuti erogati.

Governo italiano condannato dalla Corte di giustizia europea

L’Ue boccia gli aiuti fiscali alle società quotate in borsa

Ieri, si è insediato alla presenza del ministro dello sviluppo eco-nomico, Paolo Romani, il Consiglio nazionale anticontraffazione (Cnac). Coinvolti dieci ministeri. Scopo del Cnac è coordinare le iniziative delle istituzioni nazionali nella repressione della contraf-fazione, concentrandosi su quattro linee strategiche: 1) creazione di una rete di amministrazioni pubbliche e di task-force presso le pre-fetture; 2) garanzia della legalità delle attività economiche e com-merciali attraverso il rafforzamento delle funzioni ispettive, nonché individuazione dei settori merceologici per interventi prioritari; 3) informazione e formazione sull’intero territorio nazionale, destinate al mondo della scuola e dell’università; 4) sensibilizzazione delle imprese, affi nché adottino comportamenti anti-contraffattivi.

Parte il consiglio anti-falso

Stefania Prestigiacomo

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E tu che posizione hai?

Siamo l’unico paese del G8 che non produce energia nucleare e preferisce importarla da altri paesi. Ci spaventano i residui radioattivi ma non i miliardi di tonnellate di CO2 che immettiamo nell’atmosfera. Pensiamo che il nucleare sia costoso però non pensiamo a quanto potrebbe farci risparmiare sulla bolletta. Sappiamo che la tecnologia a rischio zero non esiste ma forse non sappiamo che oggi gli scienziati ci garantiscono altissimi livelli di sicurezza. Ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli ma non del fatto che tra 50 anni non potranno più contare solo sull’energia da combustibili fossili. Abbiamo valide ragioni per essere favorevoli o contrari al nucleare ma ciò che conta davveroè avere un’opinione. Partecipa al dibattito, di’ la tua su www.forumnucleare.it

www.forumnucleare.it

Sono favorevoleall’energia nucleare perché penso ai miei figli.

Sono contrarioall’energia nucleare perché penso ai miei figli.

Sono favorevoleall’energia nucleare perché mi staa cuore l’ambiente.

Sono contrarioall’energia nucleare perché mi staa cuore l’ambiente.

Sono contrarioall’energia nucleare perchého dei dubbisulla sicurezzadelle centrali.

Sono favorevoleall’energia nucleare perchénon ho dubbisulla sicurezzadelle centrali.

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29Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 DicembrPROFESSIONI

Oggi il voto i nale sul disegno di legge Gelmini che riforma, tra l’altro, il sistema di reclutamento

L’università cambia. Ma non subitoPer concorsi, stipendi e governance servono i decreti attuativi

DI BENEDETTA PACELLI

Giornata decisiva per il disegno di legge sull’uni-versità che, salvo colpi di scena mai mancati du-

rante tutto l’iter parlamentare, sarà approvato oggi dai senatori di Palazzo Madama. E dopo la fi rma del capo dello stato diventerà legge dello stato. Contro ogni manifesta-zione o parere dell’opposizione, il governo riuscirà così così, dopo un acceso dibattito, a portare a casa il provvedimento che, sulla carta, punta a riformare l’intero sistema universitario. Per il momento solo sulla carta però. Perché se alcune norme avranno valore di legge immediato, altre (si tratta della parte più sostanziosa), necessita-no di decreti attuativi per entra-re concretamente in vigore. È la stessa legge, infatti, ad attribuire al governo la delega per approva-re ulteriori provvedimenti, circa una quarantina, che rappresen-tano in sostanza lo zoccolo duro della riforma. Basti pensare che tra le deleghe c’è quella relativa ai futuri concorsi, ma anche quel-la legata alla revisione del tratta-mento economico per ricercatori e professori e ancora deleghe per il diritto allo studio e per la distri-buzione delle risorse pubbliche. Una delle novità principali che la legge introduce è quella relativa alla governance, cioè ai sistemi di governo degli atenei. Sei anni il limite massimo previsto per il mandato dei rettori inclusi quelli trascorsi prima della riforma, una netta distinzione di funzioni tra senato accademico e consiglio di amministrazione e la sostituzio-ne del direttore amministrativo con un direttore generale. Tutte novità che le università saranno obbligate a portare all’interno dei proprio statuti entro 6 mesi dal-la data di entrata in vigore della legge. L’altro tema nodale, per cui è previsto un decreto ad hoc, è

quello sul reclutamento: la legge introduce l’abilitazione nazionale come condizione indispensabile per diventare associato o ordinario a seguito della quale saranno, poi, procedure pubbliche bandite dalle singole università a decidere i po-sti da assegnare. Una delle parti più signifi cative del ddl è quella poi contenuta nell’articolo 5, che delega il governo a emanare entro 12 mesi uno o più decreti legisla-tivi per la qualità e l’effi cienza del sistema universitario. Il provvedi-mento, infatti, non solo introduce una contabilità economico-patri-moniale uniforme secondo criteri stabiliti dal Miur e dal Tesoro, ma obbliga le università a predisporre un piano triennale, ad avere bi-lanci trasparenti e conti in ordine, pena la decurtazione del Fondo del fi nanziamento ordinario. E la tolleranza sarà zero per gli atenei che sforeranno che potranno ri-schiare fi no al commissariamento. Le risorse saranno, infatti, trasfe-rite dal ministero dell’università in base alla qualità della didattica e della ricerca decretando così la fi ne dell’era dei fi nanziamenti a pioggia. Passa invece a sei mesi la delega al governo per predisporre regolamenti specifi ci atti a rivede-re, come si legge nell’articolo 8, la disciplina del trattamento econo-mico dei professori e dei ricercato-ri, in particolare la trasformazione degli scatti da biennali a triennali. Ma alla decurtazione degli scatti ci penserà, poi, un ulteriore re-golamento, per la rimodulazione senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, della pro-gressione economica e dei relativi importi, anche su base premiale per il corpo docente. Un ulteriore decreto delegato anche in tema di diritto allo studio: nello specifi co è prevista la delega al governo per uniformare, in accordo con le regioni, la legge 390/91 per spo-stare il sostegno direttamente agli studenti.

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LA NORMA COME ERA COME SARÀ

LA GOVERNANCENon esistevano limiti agli incarichi • ai rettori e ogni università decideva autonomamente.

Senato accademico e cda avevano • compiti simili. Il Cda era elettivo

Era previsto un direttore amministra-• tivo, con scarsi poteri decisionali

Limite max di 6 anni al mandato dei rettori• Netta distinzione di funzioni tra Senato e Cda: • il primo darà pareri di carattere scientii co, il secondo, composto per il futuro da almeno il 30% di membri esterni, avrà la responsabilità di assunzioni e speseArriva il direttore generale con poteri da ma-• nager al posto del direttore amministrativo

RIORGANIZZAZIONE

INTERNA

DEGLI ATENEI Nessun limite al numero di facoltà •

I dipartimenti si occupavano solo di • ricerca e le facoltà del resto

È prevista una riduzione delle facoltà che po-• tranno essere al massimo 12 per ateneo

Alleggeriti i compiti delle facoltà che avran-• no per lo più funzione di collegamento con i dipartimenti d’ora in poi impegnati anche nella gestione della didattica

RECLUTAMENTO

I concorsi per entrare in ruolo avveni-• vano con selezioni locali gestite dai singoli atenei

Viene introdotta l’abilitazione nazionale per • diventare professore. I posti saranno poi attribuiti a seguito di selezioni bandite dalle singole università, cui potranno accedere solo gli abilitati

RICERCATORI Esisteva la i gura di ricercatore a • tempo determinato, a tempo inde-terminato e gli assegnisti di ricerca di durata annuale

Non esisteranno più i ricercatori a tempo • indeterminato, ma solo quelli a tempo de-terminato con contratti di 3 anni +2+3

GESTIONE

FINANZIARIA Non esisteva una contabilità uni-• forme e anche se in teoria esisteva già una norma che obbligava le università a non sforare il 90% dei i nanziamenti in stipendi questa non era rispettata. Le risorse sono sem-pre state distribuite a pioggia

Verrà introdotta una contabilità economico-• patrimoniale uniforme, secondo criteri na-zionali concordati tra Miur e Tesoro: i bilanci dovranno rispondere a criteri di maggiore trasparenza; Commissariamento per gli atenei in dissesto i nanziario

Le risorse saranno trasferite in base alla • qualità della ricerca e della didattica

CERTIFICAZIONE

DELL’ATTIVITÀ DEI DOCENTINessun obbligo da parte di professori • e ricercatori di certii care la loro pre-senza a lezione

I docenti a tempo pieno dovranno garantire • 1.500 ore annue di didattica, di cui almeno 350 a servizio degli studenti; anche ai ricer-catori a tempo pieno saranno richieste 350 di insegnamento integrativo

ADOZIONE

DI UN CODICE ETICO

Non esiste alcuna norma che vieta • l’assunzione di parenti nei ranghi dell’università

Le università dovranno adottare un codice • etico per evitare incompatibilità e conl itti di interessi legati a parentele; Non potrà partecipare alla chiamata all’insegnamento chi è parente i no al quarto grado compreso di un professore del dipartimento o della struttura che effettua la chiamata

LA NORMA COME ERA COME SARÀ

La riforma in pillole

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30 Giovedì 23 Dicembre 2010 LAVORO E PREVIDENZA

Pubblicato l’avviso per la richiesta del contributo

Bonus ai managerIncentivi a chi assume gli over50

Porre un argine alla per-dita di occupazione ma-nageriale nell’attuale scenario di crisi. Questo

il principale obiettivo del proget-to diretto all’inserimento occu-pazionale di dirigenti over 50 di-soccupati, promosso e fi nanziato con dieci milioni di euro dal Mi-nistero del Lavoro e delle Politi-che Sociali ed attuato da Italia Lavoro nell’ambito dell’Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego. A partire dall’11 gennaio 2011 le aziende che hanno assunto manager di-soccupati di oltre 50 anni di età potranno presentare la doman-da di accesso agli incentivi eco-nomici, variabili a seconda della tipologia di contratto stipulato. In particolare, i contributo di cui potranno usufruire i datori di lavoro è pari a:

• 10 mila euro per ogni diri-gente assunto con contratto a tempo indeterminato o a tem-po determinato di almeno 24 mesi;

• 5 mila euro per ogni diri-gente assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi;

• 5 mila euro per ogni diri-gente assunto con contratto di collaborazione a progetto di al-meno 12 mesi.

Potranno essere ammesse al contributo, spiega l’avviso pub-blicato martedì da ItaliaLavoro, esclusivamente le richieste rife-ribili ad assunzioni effettuate a partire dal 21 dicembre e non oltre il 30 novembre 2011. I dirigenti destinatari del bene-fi cio devono aver compiuto 50 anni al momento dell’assun-zione. Per usufruirne, inoltre, il dirigente deve aver ricevuto un’intimazione formale di licen-ziamento con apposito provve-dimento, anche nell’eventualità che abbi defi nito la risoluzione del rapporto con una transa-zione con l’azienda. Nel caso di risoluzione consensuale del rap-porto, il manager deve risultare disoccupato da almeno sei mesi. Per quanto riguarda invece i requisiti richiesti alle imprese, queste dovranno essere in re-gola con l’applicazione del ccnl, gli adempimenti contributivi e assicurativi, la normativa in materia di sicurezza del lavoro, quella sul diritto al lavoro dei

disabili ecc., Inoltre, i datori di lavoro non dovranno aver atti-vato, nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda, procedure concorsuali, dovran-no dichiarare di non essere sot-toposti ad alcuna misura di pre-venzione e non dovranno aver licenziato nei 12 mesi preceden-ti dirigenti, anche appartenenti a società collegate o facenti par-te del medesimo gruppo.

La domanda di incentivo do-vrà essere presentata a partire dal prossimo 11 gennaio solo ed esclusivamente on line, attra-verso il servizio informativo de-dicato disponibile all’indirizzo www.manager.servizilavoro.it. I contributi saranno assegnati alle aziende aventi diritto fi no ad esaurimento delle disponi-bilità e l’elenco dei benefi cia-ri sarà stilato tenendo conto esclusivamente dell’ordine cro-nologico di presentazione delle richieste.

DI DANIELE CIRIOLI

I dipendenti, pubblici e pri-vati, possono svolgere pre-stazioni di lavoro accessorio retribuite tramite i voucher

esclusivamente per le attività indicate dalla normativa (lavori domestici, insegnamento privato ecc.). Lo precisa il ministero del lavoro nell’interpello n. 46/2010 in risposta al quesito dei consu-lenti del lavoro che ha chiesto chiarimenti sulla possibilità di svolgere prestazioni accessorie da parte di soggetti già titolari di contratto di lavoro subordi-nato a tempo pieno. Il ministero spiega che la disciplina del lavoro accessorio prevede un campo di applicazione sdoppiato: sotto un profi lo soggettivo e sotto un pro-fi lo oggettivo. Relativamente ai settori di attività tassativamente elencati dalla normativa (lavori domestici, lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione, insegna-mento privato supplementare, attività svolte nell’ambito delle manifestazioni sportive, cultura-li, fi eristiche o caritatevoli ecc.), il ministero evidenzia che i voucher non subiscono alcuna esclusione

di tipo soggettivo. Pertanto, le at-tività lavorative specifi catamente indicate dall’articolo 70, comma 1, del dlgs n. 276/2003 (riforma Biagi) possono essere svolte da qualsiasi soggetto (disoccupato, inoccupato, lavoratore autono-mo o subordinato, full-time o part-time). Relativamente a tut-ti gli altri settori produttivi, non espressamente richiamati dalla normativa, invece, è previsto che i committenti possano ricorrere a prestazioni di lavoro accessorio utilizzando esclusivamente al-cune categorie di soggetti, ossia giovani con meno di 25 anni di età, pensionati nonché i soggetti percettori di misure di sostegno al reddito e lavoratori part-time, in via sperimentale, per gli anni 2009 e 2010 e per l’anno 2010 (e, come anticipato ieri da ItaliaOg-gi, prorogato anche per il 2011).

Infine, il ministero ricorda che resta esclusa la possibilità di utilizzare i voucher presso il datore di lavoro titolare del con-tratto a tempo parziale; e che i dipendenti pubblici sono tenuti alla preventiva autorizzazione da parte della p.a. di apparte-nenza.

Un interpello sul lavoro accessorio

Ricorso ai vouchera maglie larghe

Pronta al decollo la previdenza integrativa dei dipendenti pubblici di sanità ed enti lo-cali. La fi rma del rogito notarile e la nomi-na del Cda del Fondo Perseo completano

infatti il percorso sostenuto dai sindacati di cate-goria per costruire un sistema pensionistico artico-lato, in grado di garantire ai lavoratori pubblici un reddito adeguato anche dopo l’uscita dal mercato del lavoro. Per i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) si tratta di una grande opportu-nità che riguarda un milione e 300 mila potenziali iscritti al Fondo. Un risultato, rimarcano, che viene incontro alle richieste dei lavoratori giustamente preoccupati del loro futuro previdenziale. Tanto più alle soglie dell’andata a regime del sistema contributivo che determinerà una netta riduzione dell’importo della pensione obbligatoria erogata anche per i lavoratori pubblici.

Il fondo Perseo, spiega Giovanni Faverin, è rivolto a tutti i dipendenti dei settori sanità ed enti locali assunti con contratto a tempo indeterminato, full time e part-time e con contratto a tempo determi-nato anche part-time e ogni altra tipologia di lavoro fl essibile di durata pari o superiore a tre mesi.

La contribuzione dovuta al Fondo da parte del-le amministrazioni è pari all’1% degli elementi retributivi considerati utili ai fi ni del trattamen-to di fi ne rapporto. La contribuzione destinata al fondo dai lavoratori è pari all’1% degli stessi elementi retributivi. Sono inoltre contabilizzate dall’Inpdap, aggiunge il segretario generale della Cisl Fp, la quota del 2% della retribuzione utile al calcolo del tfr dei dipendenti già occupati al 31 dicembre 1995 e di quelli assunti nel periodo dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2000; l’1,5% della base contributiva di riferimento del trattamento di fi ne servizio e, per i lavoratori assunti dal 1° gennaio 2001, il 100% dell’accantonamento tfr. È

naturalmente prevista la facoltà del lavoratore di effettuare versamenti aggiuntivi.

Il Fondo erogherà prestazioni pensionistiche com-plementari per vecchiaia o per anzianità. Il diritto al prestazione pensionistica per vecchiaia si conse-gue al compimento dell’età pensionabile stabilita nel regime pensionistico obbligatorio avendo matu-rato almeno cinque anni di contribuzione al Fondo. Mentre il diritto alla prestazione pensionistica per anzianità si consegue al compimento di un’età infe-riore di non più di dieci anni a quella stabilita per la pensione di vecchiaia nel regime pensionistico ob-bligatorio e avendo maturato almeno 15 anni di con-tribuzione al fondo (in via transitoria, entro i primi quindici anni, tale termine è ridotto a cinque anni). È possibile anche la liquidazione in capitale entro la misura prevista dalla legge. Qualora l’importo che si ottiene convertendo in rendita pensionistica annua quanto maturato risulti inferiore all’assegno sociale, l’aderente può optare per la liquidazione in capitale dell’intero importo.

Trascorsi otto anni di iscrizione al Fondo sarà possibile ottenere anticipazioni per acquistare la prima casa o per eventuali spese sanitarie, tera-pie e interventi straordinari.

Conclusa la procedura istitutiva, partirà ora la campagna informativa tra i lavoratori che, aggiunge Faverin, «ci vedrà in prima linea, per dare effi cacia a una conquista molto attesa dai lavoratori pubblici, soprattutto da quelli più gio-vani, preoccupati per il loro futuro pensionistico. In questo senso, la previdenza complementare è fondamentale sia per garantire un reddito pen-sionistico aggiuntivo, sia per annullare gli effetti della riduzione dell’importo della pensione. Ecco perché metteremo molto impegno nell’informare e sensibilizzare i lavoratori su questa opportunità che, con determinazione, siamo riusciti a conqui-stare e a costruire».

Conclusa la procedura istitutiva del Fondo complementare Perseo

Integrativa al decolloper sanità ed enti locali

DI DANIELE CIRIOLI

I soci dipendenti di coope-rative sociali di tipo b (fi -nalizzate all’inserimento di persone svantaggiate)

possono accedere della cigs. Lo precisa il ministero del lavoro nell’interpello n. 44/2010 di ieri, che risponde alla richiesta dell’Unci sull’applicabilità della disciplina della cassa integra-zione guadagni straordinaria di cui alla legge n. 223/1991 alle cooperative sociali ex legge n. 381/1991.

In primo luogo, il ministe-ro precisa che, ai fi ni dell’ap-plicazione delle disposizioni afferenti la cigs e la mobilità, risulta essenziale l’esistenza di un rapporto di lavoro su-bordinato tra il socio e la coop. Quindi evidenzia che le coope-rative sociali hanno per scopo il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’inte-grazione sociale dei cittadini e che si distinguono in coop di tipo a) per la gestione dei ser-vizi socio sanitari ed educativi e di tipo b) per lo svolgimento di attività diverse fi nalizzate all’inserimento di persone svan-taggiate. La disciplina della cigs si applica soltanto alle imprese che abbiano occupato media-mente più di 15 dipendenti ne-

gli ultimi 6 mesi e che operano in particolari settori economici (imprese industriali, artigiane, appaltatrici di servizi mensa o ristorazione, commerciali ecc.). Ne consegue pertanto, spiega il ministero, che le cooperative so-ciali di tipo a), costituite per la gestione dei servizi socio sani-tari ed educativi, appartengono a un settore non rientrante tra quelli sopra indicati e pertanto non sono ammesse alla fruizio-ne dei benefi ci di cui alla cigs. Le cooperative di tipo b), invece, qualifi candosi in base alla fi na-lità perseguita, possono godere della cigs, concesso per i soci lavoratori subordinati, nell’ipo-tesi in cui rientrino in uno dei particolari settori economici ammessi al benefi cio e qualora sussista il requisito occupazio-nale richiesto dalla normativa di riferimento. Ovviamente, ag-giunge il ministero, anche per tali cooperative deve risultare accertato il perfezionamento della posizione contributiva e assicurativa, quale condizione necessaria per l’accesso alla cigs. Infi ne, l’interpello precisa che non possono evidentemen-te benefi ciare della cigs i soci volontari in quanto, svolgendo prestazioni a titolo volontario, in loro non si riscontra il neces-sario requisito del rapporto di lavoro subordinato.

Conta la tutela di soggetti svantaggiati

Alle coop socialispetta la cigs

Il testo dell’avvisosul sito www.italia-oggi.it/documenti

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31Giovedì 23 Dicembre 2010GiovGRUPPO ASSOCIAZIONI CNAI

Il Cnai commenta i risultati del primo rapporto sulla coesione sociale

Le pmi vanno valorizzateLe piccole realtà possono trasformare l’economia

DI MANOLA DI RENZO

Qualche giorno fa è sta-to diffuso il primo rap-porto sulla coesione sociale realizzato dal

ministero del lavoro e delle po-litiche sociali, in collaborazio-ne con Inps e Istat. Il rapporto è organizzato in tre sezioni: Contesti, Famiglia e coesione sociale e Spesa e interventi per la coesione sociale.

Ministero del lavoro, Inps e Istat hanno deciso di inte-grare le informazioni in loro possesso per fornire un quadro integrato degli aspetti che ri-guardano la coesione sociale, ovvero la capacità della socie-tà di promuovere il benessere di tutti i cittadini, riducendo le disparità e contrastando l’emarginazione.

Si tratta di un documen-to basato sull’analisi di dati emersi da approfondimenti di bilancio, dati statistici e altro materiale ufficiale, in modo sperimentale, ma che deli-nea un quadro interessante dell’attuale situazione socio-lavorativa del nostro paese.

La coesione sociale è uno dei punti cardini per la collettivi-tà, che contiene il signifi cato di solidarietà tra individui e nella stessa comunità, è un principio fondamentale in pro-spettiva di un avvenire meno diffi cile e meno triste per le realtà più degradate.

L’importanza di un’analisi della coesione sociale, è frutto del cementato debito pubblico a causa del quale non di riesce più a far fronte alle funzioni di welfare di stato.

Non possiamo più continua-re a programmare in modo approssimativo e immediato l’impegno fi nanziario pubbli-co, come è accaduto in passa-to; i mercati economici e del lavoro sono cambiati e la crisi incessante sta dettando regole sempre più spietate. Per poter organizzare una divisione ocu-lata ma diretta dei conti pub-blici, per le funzioni sociali e del lavoro, diviene obbligato-rio coinvolgere tutte le forze a disposizione, il che vuol dire non solo economiche, anche ri-sorse umane e idee nuove, più attuali e più vicine alle reali

esigenze locali.Secondo il Cnai, il terreno

sul quale si deve seminare, cioè il lavoro, le famiglie e gli anziani, in questi tempi è ar-gilloso, e sappiamo bene che non si può edifi care lì dove non è stato dapprima bonifi cato. Oggi sono le famiglie stesse a coprire le carenze del welfare pubblico, ma questo fenomeno durerà ancora poco, e se non si riesce ad attuare politiche mirate, la crisi non farà che aumentare. Parlare di temi di welfare, con un’ottica nuova, di solidarietà e di sussidia-rietà, orizzontale e verticale, è rilevante se inteso come investimento sul futuro per lo sviluppo sociale del nostro paese.

Dall’osservazione delle ta-belle allegate al rapporto emergono chiaramente le re-strizioni e favore della spesa di protezione sociale alle fa-miglie, nel 2007 l’Italia vi è stato destinato solo il 4,5%. Agli anziani una percentuale maggiore, il 49,1%, ma la voce di incidenza principale è rap-presentate dalle pensioni.

E poi appare il tema scot-tante della disoccupazione giovanile, di quel comparto della popolazione che dovreb-be provvedere a sanare la za-vorra rappresentata dal debi-to pubblico che invece tende all’aumento. L’Istat li ha de-fi niti «neet», un acronimo per appellare quei giovani che né studiano, né lavorano, né fanno formazione, ovvero una classe di fannulloni, paralle-la a quella pubblica. Sembra quasi che hanno avuto l’esem-pio…

Rispetto agli altri paesi d’Europa sono quelli che stan-no peggio.

Il Cnai è convinto, che tra le diverse forme di intervento, una importante è la valoriz-zazione delle piccole imprese. Da parecchio tempo vengono

scavalcate dalle attenzioni riposte verso la grande di-stribuzione, forti del pensiero che quest’ultima avrebbe age-volato l’inserimento dei lavo-ratori nel mercato del lavoro e ignari della forte incidenza sul precariato e degli squilibri di mercato che invece hanno contribuito ad accentuare.

Le piccole realtà imprendito-riali, attraverso il forte radica-mento territoriale, sono in gra-do di trasformare la semplice economia in economia sociale, permettendo di consolidare i legami tra gli individui e la loro rappresentanza politica e, sono capaci nel contempo di attivare sistematiche politiche di welfare e di contribuire alle politiche di governance neces-sarie per la coesione sociale.

© Riproduzione riservata

LA FINANZIARIA E LE ALTRE NOVITÀ FISCALI 2011Venerdì 14 gennaio 2011 - ore 10.30 / 14.30

Coordina: Marino LONGONI, Condirettore ItaliaOggi

Introduce: Claudio SICILIOTTI, Presidente CNDCEC

Gli Ordini, i Collegi, le Associazioni e tutte le realtà che volessero ospitare in diretta presso

la loro sede la teleconferenza di ItaliaOggi possono inviare un’e-mail a [email protected]

Potete inviare i Vostri quesiti all’indirizzo [email protected]

I TEMI:

Il nuovo accertamento sintetico

Le novità in materia di IVA

Il regime iscale del leasing

Novità in materia di accertamento

GLI ESPERTI:

Andrea BONGI

Franco RICCA

Fabrizio Giovanni POGGIANI

Duilio LIBURDI

Segui gratuitamente la teleconferenza in diretta su

canale 507 di Sky canale 906 di Sky

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CNDCEC

I DIRIGENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE RISPONDERANNO AI QUESITI PROPOSTI DAI LETTORI

Pagina a cura di Cnai - Coordinamento nazionale associazioni imprenditori

Sede Nazionale Viale Abruzzo 225 - 66013 - CHIETITel. 0871.540093 - Fax 0871.571538

Web: www.cnai.it E-mail: [email protected]

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32 Giovedì 23 Dicembre 2010 C I S A L

Gli auspici del segretario generale del sindacato autonomo all’indomani del voto di i ducia

Cisal, basi diverse all’economiaServe cooperazione tra forze sociali, imprenditoria e governo

DI VINCENZO LUCARELLI

È inusuale per la Cisal (che è autonoma dai partiti e che, in questo senso, ha fatto una scelta culturale e

politica permanente) entrare nel merito dello scontro avvenuto nelle aule parlamentari di senato e ca-mera, come è successo il 14 dicem-bre scorso, con tutto il corollario di intolleranze registrato, soprattutto nelle piazze e nelle strade del cen-tro di Roma. Per converso, però, la confederazione non può ignorare, o far fi nta di niente, su quanto è avvenuto e sulle cui prospettive è prematuro avanzare pronostici. Premessa questa doverosa, per sot-tolineare che un cambio di stagione

dal 14 del mese in corso è in atto, dopo la sfi ducia al capo del gover-no (sia pure respinta di misura), in quanto potrebbe allontanare l’ap-puntamento elettorale anticipato.

Secondo il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, «tuttavia, non sono state fugate del tutto le preoccupazioni sul tempo residuale della legislatura, anche perché le fi brillazioni che attraver-sano il mondo del lavoro dimostra-no inequivocabilmente la necessità di ricostituire l’economia nazionale su basi completamente diverse dal passato. Altrimenti, quanto prima, saremmo a un punto di non ritorno e a una recessione di diffi cile con-trollo, tale da mettere a rischio il futuro del patrimonio più impor-

tante, rappresentato dal settore manifatturiero».

È, quindi, «il momento di valo-rizzare virtù civili e doveri morali rispetto a coloro che prediligono lo status quo. E, particolarmente, l’assistenzialismo. Cosa che richie-de una convergente cooperazione tra le forze sociali, l’imprendito-rialità e il governo, per affrontare le sfi de attese già dalle prossime settimane».

Non a caso, è da condividere a riguardo quanto ha sottolineato, (vedasi Il Foglio del 14/12/2010), Rino Formica, già ministro delle fi nanze del governo Craxi, il quale in una lettera al direttore, Giulia-no Ferrara, sottolinea che non si avvia la guarigione dell’Italia se

non si cura il ritardo accumulato dalla malattia costituzionale. Per cui, la considerazione non va sot-tovalutata soprattutto se l’attuale governo, appena rinfrancato, in-tendesse vivacchiare con l’esiguo voto ottenuto. Per le cose urgenti da fare, l’approvazione del disegno di legge sull’università. Oltre alla ripresa del confronto sul lavoro, sulle privatizzazioni e su una ri-

forma istituzionale in grado di far lavorare meglio l’esecutivo.

Il clima è favorevole, secondo la Cisal, non solo per un augurio, non di circostanza, al paese, ma è anche una parentesi serena e distensiva, nell’attesa che si riapra una spe-ranza di resipiscenza generale per uscire dalla violenza, dall’ipocrisia, dal disordine morale e dall’instabi-lità istituzionale

Il consiglio generale della Cisal, dopo aver condiviso e approvata l’analisi del segretario generale sullo stato della tutela della salute sui luoghi di lavo-

ro e un ampio e approfondito dibattito, ha rilevato che, a due anni di distanza dalla sua emanazione, il dlgs 81/2008 non sem-bra corrispondere alle aspettative attese, soprattutto in relazione alle piccole e picco-lissime imprese, che costituiscono il settore di maggiore criticità. Incidere sugli aspetti applicativi del decreto in tali realtà produt-tive del paese, è un elemento imprescindibi-le di una seria politica di prevenzione giac-ché, proprio in queste, si corrono i maggiori rischi e si verifi ca la maggior parte degli eventi dannosi, connessi, soprattutto, a una diffi cile ripartizione di funzioni e ruoli che in relazione al ristretto numero degli ad-detti vengono soventemente a concentrarsi sulle spalle di un unico operatore spesso non attrezzato a sostenere l’intero carico. Sovraccarico di ruoli, competenze e funzio-ni, cui va assommata una formazione che, fi no a oggi, non è stata in grado di incidere adeguatamente sulla realizzazione di con-

dizioni di lavoro soddisfacenti in termini di sicurezza e di benessere.

Occorre, quindi, trovare una modalità attuativa più effi ciente delle prescrizioni tecniche previste, specifi camente studiata per le piccole e piccolissime imprese, che consenta alle prescrizioni stesse di esplica-re a pieno la loro valenza tecnico-scientifi ca anche in tale peculiare ambito di attività produttiva.

Occorre, poi, spingere su una formazio-ne specifi ca di settore che diventi valore per ogni persona: cioè che spinga il lavo-ratore, il preposto, il dirigente, ad adottare sempre comportamenti sicuri, inducendoli alla continua verifi ca di compatibilità del comportamento da attuare al principio di precauzione.

A tal fi ne, andrebbero recuperati e uti-lizzati strumenti scientifi ci di studio del comportamento umano che, sulla base dei rilevamenti effettuati in azienda, siano in grado di progettare e promuovere compor-tamenti sicuri con l’ausilio e la partecipa-zione di tutti gli addetti. Lavoratori, loro rappresentanti, responsabili e addetti ai

servizi di protezione, rischio ecc. devono es-sere chiamati a promuovere la sicurezza a valore comune, a osservarne le regole, a sollecitarne e incentivarne l’attuazione, a prescindere dall’espletamento delle attri-buzioni specifi che e in supplenza dei ruoli previsti, anche quando tali attribuzioni siano di impossibile individuazione.

Il tutto favorito e promosso con le neces-sarie forme di incentivazioni, in grado di modifi care (condizionare) i comportamenti degli addetti.

L’impiego di tali ulteriori strumenti è for-se una condizione senza la quale è molto diffi cile realizzare un ambiente di lavoro sicuro e imperniato sul benessere in quan-to, il mancato miglioramento dell’organiz-zazione e del comportamento umano è una rilevante causa di determinazione di quel 95% di eventi di danno sul lavoro, che coin-volgono per la gran parte il settore delle piccole e piccolissime imprese.

Il consiglio raccomanda, inoltre, l’istitu-zione di una commissione nazionale per lo studio del tema sulla sicurezza, incaricata di esaminare per la sua attività i seguenti

argomenti: individuazione di un solo sog-getto pubblico deputato al coordinamento delle politiche di prevenzione e ai relativi controlli; modalità di coinvolgimento delle unioni provinciali; maggiore attenzione per le micro imprese; richiesta al legisla-tore di un maggiore controllo e di più se-vere sanzioni; invito alle federazioni per la scelta di uomini con maggiori capacità da inserire nelle Rlst; accessibilità ai fon-di sicurezza con accesso a fondi imprese; rinforzare la cultura dell’informazione con l’introduzione nelle scuole di corsi fi nalizza-ti alla prevenzione; raccomandazione al le-gislatore per un più attento controllo anche negli enti pubblici; promuovere azioni di migliore conoscenza del ruolo degli Rls nel-le varie Federazioni; informare le categorie nelle Confederazioni provinciali del ruolo degli Opn; maggiore attenzione ai lavora-tori della mobilità (trasporti, autostrade); informarsi dalla commissione del Senato in ordine a nuovi provvedimenti.

Su ItaliaOggi del 9 dicembre la prima puntata sulle deliberazioni assunte dal consiglio generale

LE CONCLUSIONI DAL CONSIGLIO GENERALE DI FIUGGI

Sicurezza, prescrizioni tecniche da attuare con più efficienza

Pagina a cura di Vincenzo Lucarelli Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (Cisal)

Via Torino, galleria Esedra 95, 00192 Roma - tel. 06/3211627fax 06/3212521 e-mail: [email protected] - www.cisal.org

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33Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 2C O N F P R O F E S S I O N I

Tutti i chiarimenti nella recente circolare del ministero del lavoro sull’adesione agli enti

Bilateralità, tutele a tutto campoIl ccnl allarga il welfare dei giovani per sviluppare il comparto

DI GAETANO STELLA PRESIDENTE CONFPROFESSIONI

Il professionista-datore di la-voro che non aderisce agli enti bilaterali deve riconoscere ai propri dipendenti quegli ele-

menti aggiuntivi di retribuzione che vengono configurati di dirit-to dalla contrattazione collettiva. Il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, con la circolare n. 43 del 15 dicembre 2010, ha messo la parola fine alla discussa questio-ne sull’obbligatorietà del versa-mento della contribuzione agli enti bilaterali.

Coerentemente con i principi costituzionali di libertà associati-va e sindacale, la nota ministeria-le chiarisce preliminarmente che l’iscrizione all’ente bilaterale non può ritenersi obbligatoria, anche nel rispetto delle regole del dirit-to comunitario della concorrenza. Tuttavia, per il professionista-da-tore di lavoro diventa obbligatorio il riconoscimento al lavoratore-dipendente di quelle tutele (as-sistenza sanitaria integrativa, formazione, sostegno al reddito, sicurezza sul lavoro…) disciplina-te dai contratti collettivi di lavoro che, nell’ottica di un innovativo welfare negoziale, hanno defi nito un sistema bilaterale che eroga tali prestazioni. Di conseguenza, i professionisti-datori di lavoro che

non aderiscono al sistema della bilateralità sono tenuti alla cor-responsione di importi forfettari e all’erogazione diretta di presta-zioni equivalenti.

La circolare del ministro Sac-coni rovescia, dunque, la pro-spettiva e mette in primo piano le tutele dei dipendenti, ricono-scendo a chiare let-tere però la funzione sociale ed economica della contrattazione collettiva e del wel-fare negoziale. «Una volta riconosciuto da parte del contratto collettivo di riferi-mento che una de-terminata prestazio-ne (per esempio una assistenza sanitaria integrativa ovvero il trattamento di sostegno al reddito erogato dagli enti bilaterali) rappre-senta un diritto con-trattuale del singolo lavoratore», afferma la circolare ministeriale, «l’iscrizione all’ente bilaterale rappresenta nient’altro che una modalità per adempiere al corrispondente obbligo del da-tore di lavoro».

Nel comparto degli studi pro-fessionali, la bilateralità è una conquista recente, rispetto ad al-

tri settori come l’artigianato che fi n dal 1988 istituiva a livello re-gionale un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori. Paral-lelamente, il legislatore ha dato grande impulso al sistema della bilateralità, attribuendo alle par-ti sociali crescenti funzioni e com-petenze che hanno trovato la loro

massima summa nel-la riforma Biagi del 2003 che riconosceva gli enti bilaterali qua-li sedi privilegiate per la regolamentazione del mercato del la-voro.

Sulla spinta del nuovo assetto nor-mativo, a partire dal 2003 Confprofessio-ni ha impresso una fortissima accelera-zione allo sviluppo della bilateralità nel comparto degli studi professionali, adope-randosi con partico-lare attenzione alla

logica dell’utilità del suo operato agli studi professionali e ai colla-boratori. Grazie anche alle buone relazioni sindacali con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs Uil, il comparto degli studi professiona-li vede prendere vita i primi enti bilaterali, che nascono proprio nell’ottica di fornire «servizi» a

chi applica il Ccnl degli studi pro-fessionali (datori di lavoro e di-pendenti). In rapida successione vedono la luce Cadiprof, la Cassa di assistenza sanitaria Integra-tiva per i dipendenti degli studi professionali; Fondoprofessioni, destinato a erogare contributi per la formazione professionale dei dipendenti degli studi profes-sionali. A ruota sono stati costitu-iti nel 2007 Previprof, il fondo di previdenza complementare e nel 2009 Ebipro, l’Ente bilaterale na-zionale degli studi professionali. In questi anni gli enti che fanno capo a Confprofessioni hanno sa-puto interpretare le reali esigen-ze di quanti operano negli studi e hanno fornito una corretta ri-sposta alle istanze di lavoratori e studi professionali, gestendo in maniera oculata esclusivamente le risorse fi nanziarie interne al sistema, negoziate e concordate tra le parti.

In queste settimane, Confpro-fessioni, assieme alle parti sociali, sta defi nendo il nuovo impianto normativo ed economico per il rinnovo del Ccnl degli studi pro-fessionali che avrà vigenza nei prossimi tre anni. Tra le novità che stanno prendendo forma, il potenziamento degli strumenti della bilateralità rappresenta senza dubbio un passaggio cru-ciale per la tenuta e lo sviluppo

degli studi negli anni a venire. Interpretando fino in fondo lo spirito e il dettato della legge Biagi, il sistema bilaterale conce-pito da Confprofessioni punta a estendere le tutele a quell’ampia fascia di operatori, pensiamo in particolare ai giovani, che ancora oggi negli studi risultano privati delle garanzie minime di welfa-re, già codifi cate per i lavoratori dipendenti.

È una scelta innovativa, che proietta il comparto degli studi tra i pionieri delle nuove forme di welfare contrattuale e della sussidiarietà. Per alcuni versi, va addirittura oltre la diatriba sull’obbligatorietà dei versamen-ti contributivi agli enti bilaterali. La mission di Confprofessioni è quella di tutelare i liberi pro-fessionisti, attraverso tutti gli strumenti utili allo sviluppo del sistema delle professioni: par-tecipare a questa scommessa è una conquista; rimanerne fuori signifi ca isolarsi e perdere il treno dello sviluppo.

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I medici pediatri entrano nella gran-de casa delle libere professioni. La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ha deciso di aderire al siste-

ma Confprofessioni, che raggiunge così 16 sigle associative di categoria e si conferma punto di riferimento centrale per il mondo delle professioni in Italia. La richiesta di adesione di Fimp, che rappresenta l’85% dei pediatri sul territorio (su 7.400 pedia-tri circa 6 mila sono iscritti alla Fimp) è stata ratificata dal Consiglio generale di Confprofessioni che si è riunito il 17 di-cembre a Roma. Il presidente di Confpro-fessioni, Gaetano Stella, ha espresso vivo apprezzamento per l’ingresso di Fimp nel-la Confederazione: «Diamo il benvenuto ai medici pediatri italiani nella casa di Confprofessioni. Siamo molto orgogliosi per la scelta della Fe-derazione medici pediatri e del suo presidente, Giuseppe Mele, di aderire al sistema confede-rale: per noi rappresenta un chiaro riconoscimento dell’azio-ne sviluppata in questi anni a favore della rappresentanza e della tutela dei liberi professio-nisti italiani. L’attenzione delle associazioni professionali verso l’attività di Confprofessioni ci spinge ulteriormente a raffor-zare la nostra attività al tavolo delle parti sociali e a sviluppa-re ulteriormente gli strumenti della bilateralità a favore degli studi professionali, in un com-parto, quello delle libere profes-

sioni, in continua evoluzione».I profondi mutamenti del mondo la-

vorativo e delle nuove funzioni sociali richieste ai professionisti sono una delle molle che ha spinto Fimp ad abbracciare Confprofessioni. «L’organizzazione del la-voro si sta modifi cando profondamente. Ai medici pediatri e al personale di am-bulatorio vengono attribuite funzioni di presidio sul territorio che prima venivano svolte in via esclusiva dal Servizio sani-tario nazionale all’interno di strutture pubbliche», afferma Giuseppe Mele, pre-sidente Fimp. «Il processo di riorganizza-zione della sanità pubblica impone quindi un cambio di rotta dei liberi professionisti che devono dotarsi di una organizzazione differente, anche dal punto di vista della

professionalità e della formazione delle risorse presenti in studio, che sia in grado di dare risposte appropriate ed effi caci ai cittadini sul territorio». Così come per al-tre professioni, quindi, anche i medici pe-diatri avvertono l’urgenza di nuove forme di organizzazione e di coordinamento che possa incidere sugli aspetti culturali, or-ganizzativi e formativi della professione. Le sfi de che attendono i medici pediatri, e le altre professioni, esigono una risposta urgente e che trova immediato riscontro nell’azione politica e negli strumenti della bilateralità di Confprofessioni. «Il profes-sionista e il personale deve garantire una professionalità più alta e più adeguata che in passato, perché sarà chiamato sempre più a fornire la prima risposta alle nuove

esigenze di salute del cittadino», continua Mele. «Dobbiamo innalzare il livello qua-litativo e professionale delle persone che lavorano negli ambulatori pediatrici e de-vono essere formate. Non possiamo più demandare al libero arbitrio la cultura e la formazione della nostra professionalità, ma dobbiamo avere una coscienza critica che abbracci tutte le sfere di competenza e di formazione».

Il profondo processo di trasformazio-ne della professione pediatrica impone, dunque, una svolta. Per garantire la loro funzione di presidio sanitario nazionale, i medici pediatri hanno deciso di avviare un percorso formativo che sia in grado di esaltare le professionalità interne. Su questo fronte, l’azione svolta da Conf-

professioni, attraverso Fondo-professioni, il fondo interpro-fessionale per la formazione continua negli studi professio-nali, rappresenta una garanzia. «In uno scenario che cambia», sottolinea Mele «Confprofessio-ni è una sicurezza. Per anni ha saputo difendere gli interessi delle varie professionalità e ha saputo mutuare nell’ambito del contratto collettivo degli studi quegli strumenti essenziali allo sviluppo delle professioni. I me-dici pediatri non potevano più rimanere chiusi nel loro alveo e aderendo alla Confederazione hanno scelto di aprirsi al cam-biamento».

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ADESIONI

I medici pediatri entrano in Confprofessioni

La Federazione italiana medici pediatri (Fimp), fondata a Torino nel 1971, riunisce circa il 90% dei pediatri di famiglia convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. In quarant’anni di attività, la Fimp ha contribuito alla nascita del Servizio sanitario nazionale, alla realizzazione dei servizi medici di base, erogati dallo Stato, inizialmente, attraverso i liberi professionisti convenzionati, ma soprattutto alla pediatria di libera scelta. La Fimp ha contribuito sostanzial-mente alla realizzazione di un modello origina-le di assistenza di primo livello nell’area delle cure pediatriche, grazie alla presenza su tutto il territorio nazionale di una rete di specialisti in

pediatria in grado di rispondere ai bisogni dei bambini. Nel corso della sua attività, la Fimp ha avviato una fitta rete di relazioni sindacali e si è attivata sul piano culturale, della ricerca, della scienza e della formazione creando un network a sostegno dell’attività del pediatra e dei suoi interessi umani e professionali. Importanti traguardi sono stati raggiunti già a partire dal 1999, quando la Federazione naziona-le degli Ordini dei medici ha concesso alla Fimp l’accreditamento, non solo come organizzazione sindacale, ma anche come società scientifica per i meriti acquisiti sotto il profilo culturale e for-mativo.

LA SCHEDA

L’identikit della Fimp

Pagina a cura diCONFPROFESSIONI

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34 Giovedì 23 Dicembre 2010

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ARPA Agenzia Regionale per la Protezionedell’Ambiente della Lombardia

V. le Restelli, 3/1 – 20124 MILANO

ESTRATTO BANDO DI GARA

ARPA Lombardia indice gara pubblica a pro-cedura aperta, con aggiudicazione secondo ilcriterio dell’offerta economicamente più van-taggiosa, per l’affidamento del servizio di out-sourcing infrastrutturale ICT e servizi annessioccorrenti ad ARPA Lombardia per un periododi 36 (trentasei) mesi (eventualmente ripetibileper un periodo massimo di ulteriori 36 mesi). Iltermine di ricezione delle offerte (redatte in lin-gua italiana) dovrà avvenire entro e non oltrele ore 12,00 del giorno 04/02/2011. Le ditteinteressate a partecipare alla gara potrannoaccedere alla documentazione relativa al pre-sente estratto collegandosi al sito internetwww.arpalombardia.it nei modi e nei tempiprevisti dal bando di gara integrale inviato allaGUUE in data 10/12/2010.

IL DIRETTORE GENERALE

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ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER IDIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

ESITO DI GARA1.ENTE APPALTANTE: Istituto Nazionale di Previdenza per iDipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (INPDAP)- Via S.Croce in Gerusalemme 55. PROCEDURA DI AGGIUDICAZIO-NE: Procedura aperta finalizzata alla stipula di un accordo qua-dro per l’affidamento del servizio di lavoro temporaneo ai sensidel D.Lgs. 276/2003 di laureati qualifica C1 e Diplomati qualifi-che B1 e B 2 presso l’Inpdap per un periodo pari a massimomesi 27. 2.IMPORTO COMPLESSIVO DEL CONTRATTOQUADRO: Euro 7.000.000,00 al netto di IVA. 3.IMPORTOCOMPLESSIVO DELLA GARA: di Euro 9.500.000 al netto diIVA comprensivo dell’opzione di ripetizione dei servizi analoghiper un ulteriore anno ai sensi dell’art. 57 del D. lgs.163/2006.4.DIVISIONE IN LOTTI: no. 5.DATA DI AGGIUDICAZIONE:07/12/2010. 6.IMPORTO DI AGGIUDICAZIONE: trattandosi dicontratto quadro a consumo l’importo di aggiudicazione coinci-de con l’importo del contratto quadro. 7.CRITERI DI AGGIUDI-CAZIONE: prezzo più basso. 8.NUMERO OFFERTE PERVE-NUTE: n. 6: 10. NUMERO OFFERTE AMMESSE: n. 6. 11.NOME E INDIRIZZO DELL’AGGIUDICATARIO: TemporSoluzioni al lavoro con sede in Roma 00173, Viale LuigiSchiavonetti 270/E, P. IVA 12015820157.

IL DIRIGENTE GENERALE Dott.ssa Valeria Vittimberga

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COMUNE DI PAVIASETTORE LAVORI PUBBLICI

SERVIZIO PATRIMONIO, ESPROPRI, ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA, GARE, APPALTI

INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER L’ACQUISTO DI AZIONI DELLA SOCIETÀ MILANO SERRAVALLE -

MILANO TANGENZIALI S.p.A.

Il Comune di Pavia intende dismettere la propria partecipazione nel capitale della società Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., con sede Assago (MI), Via del Bosco Rinnovato, 4/A, costituita da n. 1.632.740 azioni (pari al 0,907 % dell’azionariato) del valore nominale di euro 0,52 cadauna.Tutti i soggetti interessati potranno manifestare il proprio interesse all’acquisto delle Azioni inviando presso la sede del Comune di Pavia, Piazza Municipio n. 2, 27100, Pavia, entro le ore 12,00 del 31 gennaio 2011 una lettera predisposta in conformità allo schema di manifestazione di interesse disponibile presso il sito internet del Comune di Pavia www.comune.pv.it.Pavia 20 DIC 2010

Comune di PaviaIl Dirigente del Settore Patrimonio

COMUNE DI GENOVA+/3,7/21, )--)3/ .,1,3)0/ , .)3, , *2153)55/4,5523, .)3, , *2153)55/ ! 6>8 .8C>98?;> ' .<ABF8 #&#$%GGG":B@EA<"=<ABF8">D ! @8>? ::BADC8DD>(:B@EA<"=<ABF8">D

ESTRATTO DI AVVISO DI GARASi rende noto che il giorno 27/01/2011 alle ore 10,00 presso una sala del Comune di Genova avràluogo una procedura aperta per l’affidamento del servizio di rimozione e trasporto di veicoli aisensi e per gli effetti dell’art. 159 Codice della Strada da aggiudicarsi con le modalità di cui all’art.82 del D.Lgs. 163/2006, per il complessivo importo di Euro 400.475,00 oltre IVA comprensivodegli oneri della sicurezza.

Le offerte, complete della documentazione richiesta dal bando di gara, dovranno pervenire entroil 26/01/2011 - ore 12.00.

Il bando integrale, affisso all'Albo Pretorio del Comune, è stato inviato alla G.U.C.E.E. il 17/12/2010, èin corso di pubblicazione sulla G.U.R.I. ed è ritirabile presso il Settore Gare e Contratti - Via Garibaldi,n. 9 - Tel. 0105572292 - Fax 0105572240 nonché ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 70 comma 9 delD.Lgs. 163/2006 scaricabile dal sito internet www.comune.genova.it e www.appaltiliguria.it.

Il Dirigente Dott. Alessio CANEPA

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SOGEI - Società Generale d’Informatica S.p.A.Via M. Carucci, 99 - 00143 ROMA

Telefono +3906/50252828 - Fax +3906/50298429Società del Ministero dell’economia e delle finanze

AVVISO APPALTI AGGIUDICATI

Con riferimento alla procedura aperta, indetta con bando di gara pubblicato sulla G.U.U.E. del giorno 28 aprile 2010 n. 82 serie ‘S’ e sulla G.U.R.I. V^ Serie speciale, del giorno 3 maggio 2010 n. 50, si informa che la fornitura di una piattaforma informatica di Application Performance Management e di End User Experience per il sistema informativo della fiscalità è stata aggiudicata.

Vincitore della procedura di gara - ad un corrispettivo globale di € 899.000,00 (ottocentonovantanovemila/00), al netto dell’IVA – è risultato essere la Società Consoft Sistemi S.p.A..

Roma lì, 23/12/2010

SOGEI - Società Generale d’Informatica S.p.A. Marco Bonamico L’Amministratore Delegato

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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35Giovedì 23 Dicembre 2010

www.lextel.it

ustizia

Appello

Punto di Accesso alla Giu

Processo Civile Telematico

Polisweb Tribunali e Corti d’A

Polisweb CassazioneLa Legge

ace

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Polisweb Cassazione

Servizio Online Giudice di Pa

Servizio Procura

Tar e Consiglio di Stato& la Giustizia

I dati 2009 e 2010 del Consiglio di Stato sui ricorsi presso gli organi di giustizia amministrativa

Montagna di pendenze per i TarIl Lazio resta al primo posto. Seguono Napoli e Catania

DI GIANNI MACHEDAE ANNA IRRERA

Torna a crescere il nu-mero di procedimenti pendenti presso i Tar e al Consiglio di Stato.

Al 17 dicembre 2010, infatti, i ricorsi pendenti ai Tribunali regionali amministrativi ita-liani ammontavano a 514.943 rispetto ai 470.408 giacenti al 31 dicembre del 2009. Nel 2009 pendevano, invece, dinanzi al Consiglio di Stato 21.852 ricor-si, cresciuti nel 2010 a 28.288. Questi alcuni dei numeri re-gistrati dall’Ufficio sistemi e processi del Servizio centrale per l’informatica e le tecnolo-gie di comunicazione del Con-siglio di stato.

«E questo rischia di esse-re ancora niente», commenta Linda Sandulli, presidente dell’Associazione nazionale magistrati amministrativi. «Se pensiamo che nel 2010 la giustizia amministrativa è stata interessata da provve-dimenti che hanno aggiunto altre competenze e che a cau-sa della manovra di luglio vi sono stati pensionamenti fi no a portare il ruolo ad una sco-pertura del 20% possiamo ca-pire,» spiega a ItaliaOggi, «che la situazione generale rischia una pesante impennata nega-tiva, in barba all’auspicio del processo breve».

Nel 2010 resta pressoché in-variata la classifi ca su base re-gionale. A parte il primo posto del Tar del Lazio (Roma) con 142.844 procedimenti pendenti (132.844 nel 2009), derivante dall’affl uenza dei ricorsi an-che su base nazionale, è il Tar Campania (Napoli) che stacca tutti con 93.582 (87.720 nel 2009) ricorsi giacenti, seguito dal Tar Sicilia (sezione distac-cata di Catania) con 69.614 (66.663 nel 2009).

I risultati delle rilevazioni sulla giustizia amministrati-va e contabile relativi agli a n n i 2 0 0 5 , 2006, 2007 e 2 0 0 8 d i f f u -si dall ’Istat, rilevano, in-vece, un calo graduale del numero de i contenziosi di-nanzi ai Tar. Nel 2008 il nu-mero di ricorsi pendenti a fi ne anno ammontava a 671.290 rispetto ai 702.635 del 2007; 735.842 del 2006; e 769.269

nel 2005. Secondo le tavole Istat nei quattro anni moni-torati sono diminuiti anche i procedimenti presso il Consi-glio di stato: 30.950 nel 2005; 30.865 nel 2006; 29.920 nel 2007; e 29.696.

Secondo il p r e s i d e n t e Sandul l i i l calo graduale ver i f i ca tos i tra il 2005 e il 2008 può spiegarsi alla luce dell’intro-duzione della p e r e n z i o n e

decennale e quinquennale. Tale istituto prevedendo

l’estinzione d’uffi cio dei pro-cessi per i quali le parti non hanno dimostrato interesse, ha

portato, secondo Sandulli, alla «pulizia degli archivi».

Quanto al numero di ricorsi per materia, i dati Istat rife-riti al 2008 collocano al primo posto i 248.152 contenziosi re-lativi a edilizia e urbanistica. Seguono i 155.283 procedimen-ti inerenti al pubblico impiego, gli 81.409 in materia di attività della pubblica amministrazio-ne e i 33.643 relativi a igiene, sanità ed ecologia.

Le tavole Istat sul movimen-to dei procedimenti presso la sezioni giurisdizionali della Corte dei conti registrano un calo nel 2008 rispetto al picco dell’anno precedente. I con-tenziosi sono infatti passati da 3.076 nel 2007 a 2.896 nel 2008.

© Riproduzione riservata

Ritrovare l’unità della categoria per combattere le battaglie del 2011. A partire dalla necessità di un decreto che elimini l’obbligatorietà della mediaconciliazione o rinvii di un anno la sua entrata in vigore. Questo uno degli obiettivi di Maurizio de Tilla, confermato settimana scorsa alla guida dell’Organismo unitario dell’avvocatura, che ha fi ssato l’agenda del prossimo anno con le priorità della categoria.Domanda. Presidente, quali gli obiettivi più urgenti?Risposta. È necessario anzitutto rafforzare l’unità dell’avvo-catura, soprattutto in una fase storica di grande diffi coltà dal punto di vista professionale ed economico: siamo oltre 230 mila e attraversiamo una situazione di grande crisi. Ma anche sotto il profi lo politico: con una riforma forense ancora all’esame del Parlamento e una nuova legge sulla mediaconciliazione obbli-gatoria da respingere.D. Quali azioni avete in mente per contrastare la mediaconci-liazione?R. Lotteremo per un decreto che elimini l’obbligatorietà o rinvii di un anno l’entrata in vigore della conciliazione. Oltre a questo, chiediamo la presenza necessaria dell’avvocato, l’eliminazione della sanzione sul modulo preventivo e la formulazione della proposta su consenso delle parti. Detto questo, se dovesse re-stare l’obbligatorietà l’avvocatura è pronta a iniziative forti.D. Per quando attende l’esito del ricorso al Tar?R. Spero che entro gennaio si sappia qualcosa. Anche le camere civili hanno presentato un ricorso analogo al nostro. Abbiamo poi scritto una lettera ad Alfano, che al congresso di Genova si era impegnato nell’apertura di un tavolo di confronto.D. Quanto alla riforma forense invece?R. È la nostra seconda battaglia. Se ci sarà stabilità di governo la riforma dovrà essere approvata velocemente dalla Camera ma con una serie di correzioni: l’accesso deve essere nuovamente selettivo come nel testo presentato dall’avvocatura. Il Senato ha stravolto il nostro progetto condiviso. Sono convinto però che la vera selezione debba essere svolta dall’università, per questo mi sono rivolto al ministro Gelmini e sto attendendo una risposta.D. Altri nodi al pettine?R. Il governo sta esaminando un provvedimento per lo smalti-mento dell’arretrato. Sappiamo che vogliono introdurre il giu-dice onorario in tribunale. Chiediamo però che siano retribuiti e selezionati per capacità. Occorre poi organizzare gli uffi ci, il lavoro delle sezioni e accorpare i procedimenti. Su tutto ciò a gennaio ci sarà un provvedi-mento del governo e noi vogliamo cono-scerlo in anticipo ed essere sentiti sia come componente istituzionale che politica.D. E le specializzazioni, che stanno dividendo la categoria?R. Le specializzazioni sono già nella riforma forense. Il voto del congres-so non è stato contro le specializza-zioni ma contro la fonte normativa. Mi pare inutile anticipare il varo della riforma con un regolamento, e su questo la posizione dell’Oua è chiara: andiamo avanti con il percorso legislativo, dato che la legge dà garanzie ed ef-ficacia. Se poi la riforma dovesse bloccarsi trove-remo un’altra soluzione.

De Tilla: uniti per vincere le battaglie del 2011

el 2008 il nu-

v

decennale e quin

Per Linda Sandulli, presidente dell’Anma, la situazione «rischia una pesante impenna-

ta negativa»

nel 2005 Secondo le tavole portato secondo Sandulli alla

SEDERICORSI

PENDENTIAL 31/12/2009

RICORSI PENDENTI

AL 17/12/2010

TAR ABRUZZO L'AQUILA 1.608 2.193

TAR ABRUZZO PESCARA SEZIONE STACCATA 803 1.208

TAR BASILICATA POTENZA 4.004 4.421

TAR CALABRIA CATANZARO 22.165 23.322

TAR CALABRIA REGGIO CALABRIA SEZ. STACCATA 11.673 12.255

TAR CAMPANIA NAPOLI 87.720 93.582

TAR CAMPANIA SALERNO SEZIONE STACCATA 24.446 26.215

TAR EMILIA ROMAGNA BOLOGNA 6.508 7.769

TAR EMILIAROMAGNA PARMA SEZIONE STACCATA 1.047 1.367

TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA TRIESTE 1.588 2.057

TAR LAZIO LATINA SEZIONE STACCATA 6.995 7.991

TAR LAZIO ROMA 132.844 142.737

TAR LIGURIA GENOVA 9.781 10.802

TAR LOMBARDIA BRESCIA SEZIONE STACCATA 6.316 7.525

TAR LOMBARDIA MILANO 11.477 13.864

TAR MARCHE ANCONA 6.622 7.585

TAR MOLISE CAMPOBASSO 3.341 3.810

TAR PIEMONTE TORINO 11.249 12.507

TAR PUGLIA BARI 3.757 5.356

TAR PUGLIA LECCE SEZIONE STACCATA 5.109 6.639

TAR SARDEGNA CAGLIARI 3.649 4.593

TAR SICILIA CATANIA SEZIONE STACCATA 66.663 69.614

TAR SICILIA PALERMO 16.930 18.846

TAR TOSCANA FIRENZE 9.338 11.280TAR TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO SEZIONE AUTONOMA

497 765

TAR TRENTINO ALTO ADIGE TRENTO 164 387

TAR UMBRIA PERUGIA 1.786 2.240

TAR VALLE D’AOSTA AOSTA 33 83

TAR VENETO VENEZIA 12.295 13.930

TOTALE 470.408 514.943

SEDE SEZIONERICORSI

PENDENTIAL 31/12/2009

RICORSI PENDENTI

AL 17/12/2010

CDS Giurisdizionali Roma 4 6.912 9.714

5 10.353 12.244

6 4.587 6.330

Totale 21.852 28.288

RICORSI RICORSI

Ricorsi pendenti ai Tar

Ricorsi pendenti al Consiglio di Stato

Fonte: Consiglio di Stato - Servizio centrale per l'informatica e le tecnologie di co-municazione. Ufi cio sistemi e processi

Mauriziode Tilla

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36 Giovedì 23 Dicembre 2010 L A L E G G E

La Commissione ha avviato una consultazione pubblica con i professionisti della giustizia

In Europa documenti in libertàMeno burocrazia per lo scambio di atti tra Paesi membri

PAGINA A CURA DI PAOLO BOZZACCHI

Consultare i professio-nisti della giustizia europei per mettere a punto norme comuni

che consentano la libera circo-lazione dei documenti nell’Ue. Questo l’obiettivo della Com-missione europea, che ha deci-so di avviare una consultazione pubblica (che rimarrà aperta fi no al 30 aprile), per snellire la burocrazia che spesso allunga i tempi di ottenimento di docu-menti legali tra paesi membri. Gli europei che vivono fuori dal loro paese natio, infatti, si trovano spesso ad affrontare ostacoli di natura burocratica, come il dover attendere l’appo-sizione di un timbro uffi ciale su una decisione giudiziaria o un atto di proprietà, pagare per la traduzione di un atto di nasci-ta, di matrimonio e di morte o lottare con le autorità pubbliche per ottenere il riconoscimento di un cognome. Oggi sono circa 12 milioni i cittadini dell’Ue che vivono in uno Stato membro di-verso da quello di provenienza,

e il riconoscimento uffi ciale dei documenti pubblici dà adito a numerose lagnanze. In alcuni Stati membri i cittadini devono pagare una tassa per far rico-noscere l’autenticità dei propri certifi cati, benché essi siano già stati uffi cialmente rilasciati dal proprio Stato membro. Un altro problema consiste nel fatto che alcuni Stati membri possono richiedere dei documenti am-ministrativi che non sempre esistono nel paese da cui pro-vengono i cittadini. Si tratta di ostacoli che intralciano il diritto alla libera circolazione, sancito dai trattati dell’Ue, nella vita quotidiana. La Commissione europea, che è impegnata nel

rimuovere tali ostacoli, ha pubblicato un documento strategico con alcune propo-ste per agevolare la libera circolazione dei documenti che sono importanti per i cittadi-ni. I professionisti del settore giustizia possono ora dare un parere indicando i modi in cui la situazione potrebbe essere migliorata al fi ne di garantire che tali documenti siano rico-nosciuti, a prescindere dalla

località dell’Ue in cui si sono trasferiti i cittadini. La consul-tazione pubblica agevolerà il lavoro della Commissione, che conta di preparare, per il 2013, una proposta legislativa. Per i cittadini che si spostano in un altro Stato membro è assoluta-mente fondamentale che i docu-menti pubblici (come i diplomi, gli atti di proprietà, i certifi cati di cittadinanza), possano cir-colare facilmente e che gli atti di stato civile che certificano «gli eventi della vita» (nascita, adozione, matrimonio o morte) siano riconosciuti. I registri e si-stemi amministrativi negli Sta-ti membri variano considerevol-mente e ciò comporta formalità

complesse e costose (traduzione, prove supplementari dell’au-tenticità di un documento). Tali problemi rendono diffi cile per i cittadini avvalersi pienamente dei loro diritti nell’Ue.

Secondo una recente indagine Eurobarometro, il 73% degli eu-ropei pensa che debbano esse-re prese misure per migliorare la circolazione dei documenti pubblici tra i paesi dell’Ue. Nel documento strategico adottato la Commissione formula delle proposte per migliorare il rico-noscimento transfrontaliero de-gli atti di stato civile. Una delle possibilità è quella di elaborare dei moduli europei per gli atti di stato civile più comuni in modo che i cittadini non debbano più pagare per il loro riconosci-mento e traduzione. Un’altra è il riconoscimento automatico degli atti di stato civile. Tale ri-conoscimento non richiederebbe l’armonizzazione delle norme attuali e lascerebbe immutati gli ordinamenti giuridici degli Stati membri. Possibili nel 2013 anche due proposte legislative separate.

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Sanzioni più dure contro i traffi canti di esseri uma-ni, maggiore protezione e aiuto per le vittime. È questo il contenuto del-la direttiva approvata la scorsa settimana dal Par-lamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo. Le nuove regole coprono i reati di tratta di esse-ri umani per l’industria del sesso e anche per lo sfruttamento della ma-nodopera, per esempio nei settori delle costru-zioni, dei lavori agricoli e delle occupazioni do-mestiche. Il testo, prepa-rato dalla svedese Anna Hedh (S&D) e dalla slo-vacca Edit Bauer (Ppe) e approvato con 643 voti in favore, 10 contrari e 14 astensioni, riflette un accordo fra Europar-lamento e Consiglio Ue e stabilisce le regole mini-me per la defi nizione dei reati penali e le sanzioni per i traffi canti, introdu-cendo regole comuni per migliorare la prevenzio-ne e la protezione delle vittime. «La tratta e lo sfruttamento degli es-seri umani rappresen-tano uno dei business più vantaggiosi per la criminalità organizzata. L’Europarlamento, ap-provando la proposta di Direttiva sulla tratta e lo sfruttamento degli esse-ri umani, ha compiuto un passaggio fondamentale nell’ambito della coope-razione giudiziaria pe-nale tra gli Stati Mem-bri dell’Ue per la lotta contro tutte le nuove schiavitù», ha commen-tato il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. «Il te-sto è la risposta concreta data dall’Aula di Stra-sburgo alla creazione di strumenti effi caci volti a rendere l’Ue uno spazio sicuro per i propri citta-dini, creando una rete di cooperazione tra gli Stati membri, affinché si raggiunga un elevato livello di protezione e tutela dei diritti fonda-mentali. La Ue pone così al centro della sua azione la difesa e la tutela delle categorie più vulnerabili, la prevenzione dei reati e pene severe per chi si rende colpevole di crimi-ni tanto odiosi come la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani», con-clude Angelilli.

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Stop traffi co degli umani

Lotta a tutto campo contro le «droghe legali» e giro di vite anti-narcotraffi co. Sono queste le due emergenze sottoline-ate dalla Commissione europea in materia di cooperazione giudiziaria antidroga. In settimana è stato infatti presentato il primo rapporto annuale dell’Esecutivo di Bruxelles, che ha fatto il punto sulle nuove sfi de anti-droga. Dopo aver propo-sto lo scorso 20 ottobre l’illegalità del mefedrone (nato come fertilizzante e spacciato perché dagli effetti simili all’ecstasy), su tutto il territorio europeo, la Commissione ha deciso di cercare di porre fi ne alla libera circolazione delle altre cosid-dette «legal highs», ossia quelle droghe che in molti paesi Ue sono ancora legali. Ogni anno, infatti, ancora tra le 6.500 e le 7 mila persone muoiono nell’Ue per overdose. E per questo Bruxelles ha sì registrato importanti progressi per quel che riguarda il blocco delle importazioni di cocaina ed eroina, ma ha sottolineato anche come «sono necessari ulteriori sforzi per contrastare l’aumento dei decessi legati alla cocaina e l’emergere di nuove rotte del narcotraffi co internazionale». Stando alle stime, il numero cittadini europei che hanno con-sumato sostanze illecite nell’ultimo anno si aggira intorno ai 25-30 milioni, di cui 4 milioni di consumatori di cocaina. Tra i risultati positivi della cooperazione europea antidroga emersi dal rapporto: calo dei nuovi casi di HIV fra i consumatori di droghe, maggiore cooperazione nella lotta al traffi co illecito di stupefacenti (grazie all’adozione di due nuovi programmi per condividere informazioni di intelligence e sviluppare tec-niche di lotta contro la droga in Africa occidentale e un patto Ue di lotta al traffi co internazionale di droga per smantellare le rotte di cocaina ed eroina), approccio più strategico alla ricerca. Problematiche ancora aperte, sottolinea Bruxelles: rapido emergere di nuove droghe commercializzate come al-ternative legali a quelle illecite, aumento dell’uso combinato di droghe lecite e illecite, aumento dei decessi per overdose di cocaina (circa mille l’anno), aiuto esterno ai paesi terzi. L’attuale crisi economica, secondo Bruxelles, potrebbe avere ripercussioni sul fenomeno droga nell’Ue. Le diffi coltà econo-miche possono portare a un aumento del consumo di droga tra i gruppi vulnerabili. La Commissione esorta gli Stati membri a mantenere i fi nanziamenti per i servizi di trattamento delle tossicodipendenze. L’anno prossimo la Commissione europea valuterà la strategia dell’Unione europea in materia di droga per il periodo 2005-2012 e i due piani d’azione in materia di lotta contro la droga.

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Droghe, ecco i paletti per le legal highs

Hanno preso il via in settimana a Washington i nuovi colloqui tra Unione europea e Stati Uniti sul rinnovo dell’accordo Swift, quello che consentireb-be la cessione europea alle autorità antiterrorismo di Wa-shington di tutti i dati fi nan-ziari dei cittadini comunitari. Dopo il via libera ottenuto lo scorso 3 dicembre dai mini-stri della giustizia europei per trattare un accordo di lungo periodo, il negoziato intende condurre verso un’intesa che, una volta in vigore, consenta ai cittadini americani ed europei il diritto di accesso, rettifi ca o cancellazione di dati personali, con l’intenzione di preveni-re, investigare, possedere o perseguire reati, compresi quelli legati ad azioni di terrorismo. «Sono convinta che insieme ai colleghi americani possiamo lavorare insieme per negoziare un accordo coerente che bilanci diritti individuali e forte coope-razione necessaria per combattere e prevenire atti terroristici e crimine organizzato», ha dichiarato il commissario Ue alla giustizia, Viviane Reding. Dall’11 settembre 2001 e dopo gli attacchi terroristici sferrati in Europa, gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno avviato un serio programma di cooperazione giudiziaria penale. Condividere informazioni rilevanti è un elemento essenziale nella cooperazione per la lotta al crimine organizzato. Usa e Ue considerano entrambi strategico condivi-dere la gestione dei dati personali dei cittadini, che agevolano di molto il lavoro dell’autorità giudiziaria in ottica anticrimine. Ma badano entrambi a che la privacy dei cittadini venga tute-lata al meglio. L’Europarlamento ha fatto sentire la sua voce a più riprese, compresa una vera e propria risoluzione dell’11 novembre scorso. Per questo il futuro accordo non porrà le basi normative per alcuno specifi co trasferimento di dati personali tra gli Usa e l’Ue. Lo sforzo comune sarà prodotto per la pro-tezione dei dati personali e per il rispetto della privacy. E per questo l’obiettivo comune di identifi care principi comuni per trasferimenti transoceanici di dati va avanti dal 2006Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’indirizzo Internet http://ec.europa.eu/justice/news/intro/news_intro_en.htm.

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Rilancio per Swift contro il terrorismo

Viviane Reding

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37Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23 Dicembre 2L A L E G G EAl Tar il ricorso sulla risoluzione alternativa delle liti. Il restyling dell’ordinamento riparte dalla Camera

Avvocatura, un 2011 impegnativoMediaconciliazione e riforma forense i nodi da sciogliere

DI GABRIELE VENTURA

Mediaconciliazione e riforma forense. Si giocherà su questi due fronti il 2011

dell’avvocatura e il rapporto, ormai ai minimi storici, tra la categoria e il governo. In bal-lo, infatti, da un lato il ricorso al Tar del Lazio presentato a fine novembre dall’Organismo unitario dell’avvocatura sull’in-costituzionalità della concilia-zione, che però partirà a tutti gli effetti il 20 marzo prossimo. Dall’altro, una riforma della professione approdata alla Ca-mera sempre a fine novembre e che deve iniziare il suo iter, presumibilmente a gennaio, in commissione Giustizia. Con l’avvocatura, però, che chiede a gran voce di rivedere, tra l’altro, le norme che regolano l’acces-so, uscito dall’Assemblea del Senato decisamente a maglie più larghe rispetto alle neces-sità della categoria. Ma il 2011 sarà anche decisivo per ricuci-re lo strappo interno all’avvo-catura sulle specializzazioni. Il congresso forense si è infatti concluso tra le polemiche per le mozioni approvate che rimetto-no in gioco il regolamento del Cnf. Con l’Unione delle camere penali da una parte che sta già facendo partire la prima Scuola per formare i penalisti, e l’Oua dall’altra che chiede di concen-trarsi sul percorso della riforma forense, che a sua volta disci-plina le specializzazioni. Ma ve-diamo nel dettaglio le sfide che attendono la categoria forense il prossimo anno.

La mediaconciliazione. Sarà sicuramente la mediaconcilia-zione il principale oggetto del contendere, nel 2011, tra l’avvo-catura e il governo. Prova ne è, da ultimo, l’accoglienza a suon di fi schi e cartellini rossi riser-vata al ministro della giustizia, Angelino Alfano, solo un mese fa al congresso nazionale foren-se. Il Guardasigilli ha promesso quindi l’apertura di un tavolo di confronto con la categoria che dovrebbe partire a gen-naio. Sembrano però pochi gli spiragli per trovare un accordo: l’avvocatura è infatti categorica e chiede in particolare l’aboli-zione dell’obbligatorietà della conciliazione. L’Oua, assieme ad alcuni consigli dell’ordine e a singoli avvocati, ha infat-ti notifi cato un ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento del regolamento emanato dal ministero della giustizia. Tra i motivi dell’impugnativa fi-gura anzitutto la genericità nella individuazione della fi-gura del mediaconciliatore e delle strutture di conciliazione. Inoltre, l’art. 5 del dlgs n. 28/10 configura il procedimento di mediazione quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale, di fatto, secondo la categoria, precludendo l’im-

mediato accesso alla giustizia. Sempre per gennaio, secondo le previsioni dell’Oua, si dovreb-be attendere il pronunciamento dei giudici amministrativi. Fat-to sta che il 20 marzo 2011 la macchina della mediaconcilia-zione partirà per tutti gli ordini professionali.

La riforma forense. La rottu-ra con il governo sembra invece più sanabile per quanto riguar-da la riforma forense. Perché si giocherà da un lato sulla velo-cità dell’iter del provvedimen-to alla Camera, dall’altro sul-la revisione di alcune norme, su tutte la regolamentazione dell’accesso alla professione. Il Senato, infatti, ha eliminato le barriere costruite dall’avvo-catura per arginare il sempre meno controllabile numero di avvocati abilitati, lasciando di fatto immutata la disciplina del percorso post universitario e dell’esame di stato rispetto a oggi. Inoltre, il Cnf chiede il ri-conoscimento del proprio potere regolamentare, e le specializza-zioni, così come sono uscite da Palazzo Madama, non piacciono alla categoria. A questo punto a gennaio si attende anzitutto la nomina di un relatore al di-segno di legge alla Camera, e l’avvio della discussione in com-missione Giustizia.

Il processo breve. La legge sul processo breve è ormai bloc-cata da tempo in commissione giustizia della Camera. In ogni caso, se i lavori dovessero sbloc-carsi il prossimo anno, il Cnf ha rilevato molteplici lacune nel te-sto, evidenziate a Montecitorio in occasione delle audizioni del settembre scorso. Il Consiglio nazionale chiede che il processo breve non sia applicato ai pro-cessi per reati puniti in concreto con l’ergastolo e considera una grave lacuna l’aver omesso di considerare come fase autono-ma l’udienza preliminare.

La categoria da ricomporre. Il prossimo anno sarà anche fondamentale per riunire una categoria uscita a pezzi dal congresso forense. Le priorità, infatti, sembrano diverse tra le diverse associazioni rappre-sentative. Dopo l’approvazione delle mozioni che mettono in soffitta il regolamento sulle specializzazioni approvato dal Consiglio nazionale forense, le Camere penali hanno defi niti-vamente rotto con l’Oua. Defi -nendo quello che si è tenuto a Genova (la sede del congresso, ndr) «uno spettacolo poco deco-roso, nella più benevola delle ipotesi non contrastato ade-guatamente». E ancora: «ne è uscita vulnerata l’immagine dell’avvocatura. Speriamo che l’increscioso episodio apra gli occhi sulla non più sopportabi-le ambiguità dell’Oua». Insom-ma, un nodo da sciogliere non da poco.

ASSOCIAZIONI

Consumatori, armi spuntate per farsi sentire

DI ANTONIO CICCIA

Le associazioni dei consumatori non possono con-testare con un ricorso al Tar alla amministrazione di non essere stati consultati. Lo potranno fare solo con una class action pubblica. Ma solo che saranno ema-nati appositi dpcm. Questi gli effetti della sentenza del Tar Lazio n. 33190/2010, che ha dichiarato inam-missibile il ricorso di due associazioni, rinviandole alla speciale azione collettiva. Nel caso specifi co due associazioni hanno contestato al Comune di Roma il silenzio-inadempimento sulla istanza di adozione degli atti amministrativi necessari a disciplinare le modalità di consultazione delle organizzazioni dei consumatori. In particolare le associazioni lamen-tavano l’assenza di una procedura di consultazione in relazione ai provvedimenti in materia di obbligo di chiusura festiva dei negozi. Il tar ha sbarrato la strada. Innanzi tutto non ha riscontrato gli estre-mi dell’azione di accertamento sull’illegittimità del silenzio-inadempimento dell’amministrazione, ai sensi degli articoli 31 e 117 del nuovo codice del processo amministrativo, perché non ha rilevato alcun obbligo dell’amministrazione di provvedere. Questo con riferimento specifi co alle norme sull’aper-tura dei negozi, in quanto nel caso concreto l’am-ministrazione aveva già terminato il procedimento di regolamentazione degli orari. Peraltro il Tar ha dato un’indicazione di carattere generale: la tutela contro l’inerzia dell’amministrazione che pregiudi-chi i titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei per una pluralità di utenti e consumatori per la violazione di termini o per la mancata emana-zione di atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo non è consentita attraverso l’istituto dell’azione di accertamento sul silenzio-inadempimento, ma per il tramite dell’azione contemplata dal decreto legislativo 198/2009: cioè con la class action pubblica.

SENTENZA TAR LOMBARDIA

Risarcimento danni, necessario provare la colpa della p.a.

DI FRANCESCA DE NARDI

Il requisito della colpa della p.a, necessario per il risarcimento del danno derivante da lesione di interessi legittimi, è oramai destinato a perdere consistenza. Non è più possibile, infatti, subordi-nare la concessione di un risarcimento al ricono-scimento del carattere colpevole della violazione della normativa sugli appalti pubblici commessa dall’Amministrazione aggiudicatrice. Lo ha deci-so il Tar Lombardia - Brescia con la sentenza n. 4552/2010, anche alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia Ce, sez. III – 30/9/2010 (causa C-314/2009). I giudici comunitari per primi, infatti, hanno ritenuto che gli Stati membri non possano far dipendere il riconoscimento del diritto al risarcimento del danno dalla colposa violazione della disciplina in materia di appalti pubblici da parte dell’amministrazione. Più precisamente, la Corte di giustizia ha precisato che «il tenore let-terale degli artt. 1, n. 1, e 2, nn. 1, 5 e 6, nonché del sesto “considerando” della direttiva 89/665 non indica in alcun modo che la violazione delle norme sugli appalti pubblici atta a far sorgere un diritto al risarcimento a favore del soggetto leso debba presentare caratteristiche particolari, quale quella di essere connessa a una colpa, comprovata o presunta, dell’amministrazione aggiudicatrice, oppure quella di non ricadere sotto alcuna causa di esonero di responsabilità». I giudici ammini-strativi, con questa decisione, ribadiscono che, in questo quadro normativo e giurisprudenziale, il rimedio risarcitorio può rispondere al principio di effettività perseguito dalla direttiva soltanto a condizione che la possibilità di riconoscerlo «non sia subordinata alla constatazione dell’esistenza di un comportamento colpevole tenuto dall’am-ministrazione aggiudicatrice».

Provvedimento Iter e stato attuale Richieste dell’avvocatura

RIFORMA FORENSE

Disegno di legge approvato in • prima lettura al Senato il 23 novembre 2010

Trasmesso alla Camera deve • iniziare il suo iter in commissione Giustizia

Approvazione rapida della riforma alla • Camera

Rivedere le regole sull’accesso alla • professione rese troppo blande dall’As-semblea del Senato

Riconoscimento del potere regolamen-• tare del Consiglio nazionale forense

MEDIACONCILIAZIONE

Decreto legislativo (n. 28/2010) • pubblicato in G.U. (n. 53 del 5 marzo 2010)

Regolamento di attuazione • ( dec re to n . 180/2010) pubblicato in G.U. (n. 258 del 4 novembre 2010)

Il provvedimento entra in vigore • il 20 marzo 2011

L’Oua e altre associazioni hanno • impugnato al Tar del Lazio il regolamento (art. 5 e 16) per violazione degli articoli 77 e 24 della Costituzione

Eliminare l’obbligatorietà•

Prevedere la presenza necessaria • dell’avvocato

PROCESSO BREVE

Proposta di legge approvata in • prima lettura al Senato il 20 gennaio 2010

L’esame in commissione Giustizia • della Camera è iniziato il 28 gennaio 2010

No al processo breve applicato ai processi • per reati puniti con l’ergastolo

Prevedere l’udienza preliminare come • fase autonoma su cui calcolare il tempo di prescrizione

I principali provvedimenti in ballo

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38 Giovedì 23 Dicembre 2010 L A L E G G E

In Valle d’Aosta e Piemonte intese per velocizzare i tempi della giustizia

Protocolli sotto le AlpiSentenze online e sinergie giudici-Ordini

DI MARZIA PAOLUCCI

Dal 15 dicembre 2010 le sentenze delle Com-missioni tributarie della Valle

d’Aosta nei con-fronti dell’Agenzia delle Entrate viaggia-no on line.

Così è stabilito dal protocollo d’in-tesa siglato lo scor-so 24 novembre tra la Direzione regio-nale dell’Agenzia delle entrate e l’Uf-ficio di segreteria della Commissione tributaria regio-nale del Piemon-te, che defi nisce le modalità e i termini della trasmissione e ac-quisizione della copia informale delle sentenze depositate.

Si tratta di un accordo che rafforza la collaborazione fra le due amministrazioni e consente

un risparmio nell’impiego del-le risorse umane, strumentali e materiali, con una conoscen-za tempestiva delle sentenze da parte dell’Agenzia delle Entra-

te. Il fi ne è sempre lo stesso: risparmiare sul tempo e sulla

carta. Le sentenze arriveranno dalle com-

missioni tributarie all’Agenzia regio-nale delle entrate della Valle d’Aosta direttamente per posta elettronica in formato pdf senza più alcuna attesa del cartaceo entro il tempo massimo di 20 giorni. L’area legale potrà quindi analiz-

zare la sentenza ancor prima di avere a disposi-

zione la copia conforme nelle more del contenzioso. L’Agenzia delle entrate potrà così conosce-re le sentenze in via informale in tempi più brevi rispetto al tradizionale invio del cartaceo.

E da un’intesa siglata dalla Commissione tributaria regio-nale del Piemonte solo per mo-

tivi amministrativi (alla Valle d’Aosta manca il personale dirigenziale che possa fi rmar-la) a un’altra siglata a Torino tra avvocati, magistrati, notai e commercialisti in nome della giustizia civile.

Il protocollo di collaborazione si chiama «Programma Giusti-zia Torino», è stato fi rmato il 14 dicembre scorso e si inquadra nell’attività di collaborazione istituzionale tra magistratura e ordini professionali. Presen-ti alla fi rma i presidenti della Corte d’appello Mario Barbuto e del Tribunale di Torino Luciano Panzani, il procuratore genera-le Marcello Maddalena e della Repubblica Gian Carlo Caselli insieme ad Aldo Milanese, Ma-rio Napoli e Roberto Martino, presidenti rispettivamente degli Ordini locali dei commer-cialisti, degli esperti contabili, degli avvocati e dei notai. La convenzione che sta per entra-re nella fase operativa prevede strumenti di consultazione co-stante sui programmi in corso e sull’informatizzazione degli uffi ci e del processo e si propo-ne di coinvolgere enti locali, ca-

mera di commercio, fondazioni bancarie e altri enti interessati nell’interesse della cittadinan-za. La collaborazione sancita non ha precedenti in Italia, non soltanto per i contenuti, ma anche perché coinvolge soggetti come i dottori commercialisti e gli esperti conta-bili tradizio-nalmente non considerati nel dibattito sul funzionamento della giustizia, invece ormai coinvolti nelle attività degli Uffi ci giudizia-ri a cominciare da esecuzioni immobi l iar i , procedure con-corsuali e perizie. Per Aldo Mi-lanese, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Torino, «si tratta di una situazione unica in Italia che ci permetterà di collaborare con le istituzioni e di dare un ulteriore contributo, come categoria, per confermare questo ruolo di curatori, esecu-tori e periti». Impegno questo,

ribadito anche da Mario Barbu-to , da circa un anno alla presi-denza della Corte d’appello di Torino a cui è transitato dopo otto anni di presidenza del tri-bunale di Torino. Uno spirito, il suo, di amministrazione della giustizia improntata all’in-

formatizzazione, partecipazione e organizzazio-ne degli uffici: «Uno dei punti importanti di questo proto-collo», dichiara, «è il servizio di i n f o r m a z i o n e che intendiamo istituire con la collaborazione di tutti i firma-tari per fornire

ai cittadini ogni notizia utile riguardo il patrocinio a carico dello Stato, la difesa d’uffi cio, le modalità di accesso alla giu-stizia, le tariffe e l’etica profes-sionale. Una specie», conclude, «di pronto soccorso per rendere la giustizia più trasparente e vicina ai cittadini».

Autori – Giancarlo Dall’Ara e Francesco Moranti

Titolo – Il turismo nei borghi

Casa editrice – Nuova Giuridica, Ma-cerata, 2010, pagg. 294

Prezzo – Euro 32Argomento – Il pa-

trimonio architettonico del nostro paese, si sa, rappresenta un incredibile fonte di attrazione per il turismo da ogni parte del mondo. Non solo le grandi città come Roma, Venezia, Firenze, Napoli sono og-getto di visita culturale; nel corso degli ultimi anni si registra una crescente at-tenzione per i borghi minori che, grazie ad un’ottima campagna stampa soprat-tutto nelle guide specializzate, godono di una visibilità maggiore rispetto al passato. Francesco Moranti, professore ordinario di diritto dei trasporti e turi-smo, e Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing nel turismo, con il testo in recensione offrono il loro contributo e, al contempo, un incoraggiamento a quanti sono interessati allo sviluppo del turi-smo nei borghi ed alla loro conservazio-ne. Partendo da un’introduzione sulla storia del turismo nei borghi gli autori propongono consigli per ottenere succes-so nell’attrarre l’interesse dei turisti: dal nesso tra attività commerciali e centri storici agli aspetti di marketing cultu-rale. L’opera contiene l’esame di molti casi concreti e una parte normativa oltre a indicazioni per avviare piani di svi-luppo turistico. Dedicato in particolare alle realtà comunali (grandi e piccole) il testo rappresenta un ottimo vademecum per migliorare fattori di attrazione che spesso sono trascurati.

Autori – Piero Sandulli e Angelo Matteo Socci

Titolo – Il processo del lavoro

Casa editrice – Giuffrè editore, Mila-no, 2010, pagg. 681

Prezzo – Euro 75Argomento – A

distanza di un de-cennio dall’uscita della prima edizione torna nelle librerie professionali il testo aggiornato sul processo del lavoro ad opera di Piero Sandulli e Angelo Matteo Socci. Numerosi sono stati gli interven-ti normativi che hanno caratterizzato questi anni: dal dlgs n. 165/2001 che ha regolamentato definitivamente i rapporti tra la giurisdizione ordinaria del giudice del lavoro e la competenza del giudice amministrativo, al dlgs n. 5/2003 che, pur riguardando il processo societario ha inciso in maniera profonda sul rito del lavoro; dalla legge 80/2005 di riforma del processo civile alla legge n. 133/2008 che ha modifi cato la fase del deposito della sentenza nel processo del lavoro ecc. Il volume analizza i temi di riferimento della materia nel priva-to e nel pubblico impiego, nonché i riti a essa collegati, nella sua evoluzione dalle origini alla più recente normati-va, denominata «collegato lavoro» dello scorso ottobre.

La conciliazione e l’arbitrato, il giu-dizio di cognizione di merito e di legit-timità, le misure speciali e cautelari, l’esecuzione anche nei confronti della pubblica amministrazione rappresen-tano gli aspetti particolari su cui si è soffermata l’attenzione degli autori che, così come per la prima edizione, han-no predisposto un’ottima opportunità

d’aggiornamento professionale per i professionisti del settore.

Autore – Scott Berkun

Titolo – Parlare in pubblico

Casa editrice – Tecniche nuove, Mi-lano, 2010, pagg. 254

Prezzo - Euro 19,90

Argomento – Questo testo, scritto

dal veterano delle conferenze e illustre comunicatore Scott Berkun, rivela con precisione e ironia le tecniche che stanno dietro a un grande comunicatore. Com-battere la tensione che sale prima e quel-la che serpeggia durante l’intervento a causa di fobie o paure, comunicare i con-cetti fondamentali e strutturarli lungo il discorso, esprimere le idee all’interno di uno spazio limitato di tempo, affrontare una sala piena o una vuota, coinvolgere i presenti, trarre esperienza dagli errori e correggere il tiro quando le cose si met-tono male sono tutti temi che vengono affrontati con grande competenza, ma anche con quel tocco di umorismo che permette di rendere leggere anche le teorie più pesanti.

I manager, i docenti, i politici e tutti coloro (e non) che fanno della comuni-cazione orale la loro professione, tro-veranno di grande aiuto l’esperienza dell’autore sia per quanto riguarda il comportamento che l’esposizione. Infat-ti Berkun, ex docente dell’Università di Washington ora scrittore e speaker di varie reti televisive americane, analizza con sistematicità e sarcasmo gli imba-razzi e i successi che si sono alternati durante la sua lunga carriera.

Autori – Ivan Ce-merich e Paolo Deca-minada

Titolo – La liqui-dazione delle società

Casa editrice – Gruppo editoriale Esselibri-Simone, Napoli, 2010, pagg. 224

Prezzo – Euro 26Argomento – Tra le operazioni stra-

ordinarie, la liquidazione delle società è quella che porta a conclusione il proces-so di funzionamento dell’impresa. Con essa, infatti, si avvia la fase estintiva della società che non viene più vista come il complesso di fattori produttivi organizzati al fi ne di produrre profi tto, ma come un insieme di beni da liqui-dare per pagare le passività aziendali ed, eventualmente, distribuire ciò che rimane ai soci. Appartenente alla colla-na «impresa» diretta da Alfonso Ghini (un’autorità nel campo delle operazio-ni straordinarie) per la casa editrice napoletana Esselibri-Simone, il testo di Ivan Cemerich e Paolo Decamina-da, entrambi dottori commercialisti e revisori contabili, passa sotto la lente di ingrandimento ogni singolo aspetto della fase liquidatoria che parte dalle cause di cessazione della società fi no alla cancellazione della stessa dal re-gistro delle imprese. Oltre ai profi li di carattere civilistico viene dato ampio spazio a quelli fi scali e contabili suppor-tando la trattazione con esempi, atti, formule e ceck list in modo da guidare passo dopo passo sia i liquidatori che i loro consulenti. Di taglio pratico, il testo è corredato da cd-rom con modulistica e check list.

a cura di Francesco Romano

Giancarlo Autori Piero d’aggiornamento professionale per i Autori Ivan Ce

Letture di diritto

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40 Giovedì 23 Dicembre 2010

Provincia di Bergamo

Comune di BoltiereOpere connesseCOMUNE DI BOLTIERE CON SEDE IN BOLTIERE Fg. 9 - Mapp. 4283 ; PIEMME 81 S.R.L. CON SEDE IN MILANO Fg. 9 - Mapp. 1913; RANGAN SIBILLA n. a MILANO il 15/12/1968 Fg. 9 - Mapp. 2631

Comune di Bonate di SopraOpere connesseBONACINA PIETRO n. a CURDOMO il 07/11/1930 Fg. 9 - Mapp. 5815, Fg. 9 - Mapp. 5816, 761, 768, 769, 861; LOCATELLI GIANCARLO n. a CAPRINO BERGAMASCO il 28/08/1936 Fg. 9 - Mapp. 838, 1306 ; MANGILI ELENA n. a BERGAMO il 26/01/1960 Fg. 9 - Mapp. 1305; MANGILI GIUSEPPE n. a BONATE SOPRA il 16/04/1962 Fg. 9 - Mapp. 1305; MANGILI LORENZO n. a BONATE SOPRA il 05/10/1929 Fg. 9 - Mapp. 1305; MANGILI MANSUETO n. a BONATE SOPRA il 16/04/1962 Fg. 9 - Mapp. 1305; MANGILI PIERANGELA n. a BERGAMO il 28/06/1966 Fg. 9 - Mapp. 1305; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. X7; PREVITALI ANGELO n. a BONATE SOPRA il 29/05/1933 Fg. 9 - Mapp. 3465, 3466, 830, 834; PREVITALI GIUSEPPE n. a BONATE SOPRA il 12/04/1944 Fg. 9 - Mapp. 1469, 3456; PREVITALI GIUSEPPINA n. a CHIGNOLO D’ISOLA il 21/05/1968 Fg. 9 - Mapp. 3465, 3466, 830, 834; RAVASIO ROSALINA n. a BONATE SOPRA il 23/05/1941 Fg. 9 - Mapp. 725; RIZZI ALESSANDRO n. a BERGAMO il 16/10/1975 Fg. 9 - Mapp. 725; RIZZI DANNUNZIO n. a OLTRE IL COLLE il 04/02/1939 Fg. 9 - Mapp. 1191; RIZZI FRANCESCO n. a OLTRE IL COLLE il 01/04/1935 Fg. 9 - Mapp. 1191; RIZZI STEFANIA n. a BERGAMO il 26/03/1968 Fg. 9 - Mapp. 725; RIZZI ULISSE n. a OLTRE IL COLLE il 07/09/1933 Fg. 9 - Mapp. 1191; SALA MARIA LUISA n. a CISANO BERGAMASCO il 06/10/1938 Fg. 9 - Mapp. 5815, Fg. 9 - Mapp. 5816, 761, 768, 769, 861

Comune di Bonate di SottoOpere connesseCAVAGNA EMILIA VIRGINIA n. a BERGAMO il 15/09/1969 Fg. 9 - Mapp. 3579; CAVAGNA GIOVANNA GIUSEPPINA n. a BERGAMO il 20/09/1966 Fg. 9 - Mapp. 3579; GEROSA TERESA n. a BONATE SOTTO il 16/11/1938 Fg. 9 - Mapp. 3579

Comune di BottanucoAsse principaleALBERGATI GIOVANNI FRANCESCO n. a BOTTANUCO il 09/12/1966 Fg. 9 - Mapp. 765, 991; ALBERGATI TARCISIO n. a BOTTANUCO il 27/06/1927 Fg. 9 - Mapp. 2212, 925, 938, 985, Fg. 9 - Mapp. 928, 937; ALBERGATI TIZIANO FIORENZO n. a BOTTANUCO il 07/10/1961 Fg. 9 - Mapp. 765, 991; ALBERGATI VITTORE n. a BERGAMO il 06/09/1957 Fg. 9 - Mapp. 765, 991; ANGIOLETTI ANGELO n. a BERGAMO il 14/10/1970 Fg. 9 - Mapp. 1340, 984; ANGIOLETTI GIANFRANCO n. a BOTTANUCO il 31/07/1960 Fg. 9 - Mapp. 1340, 984; AZIENDA AGRICOLA ALBERGATI GIOVAN ANGELO & C. S.S. Fg. 9 - Mapp. 933; BACCANELLI MAURIZIO GIOVANNI n. a BOTTANUCO il 14/05/1964 Fg. 9 - Mapp. 1505; BEFFI GRAZIELLA n. a BOTTANUCO il 29/09/1944 Fg. 9 - Mapp. 770; BONASIO MARIA n. a TERNO D’ISOLA il 09/05/1945 Fg. 9 - Mapp. 927; BRAVI ADELE n. a BOTTANUCO il 12/04/1946 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI AGOSTINA n. a BOTTANUCO il 25/11/1943 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI CATERINA n. a BOTTANUCO il 15/11/1940 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI GIOVANNA n. a BOTTANUCO il 19/04/1939 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI GIUSEPPINA n. a BOTTANUCO il 31/08/1947 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI MARIA n. a

BOTTANUCO il 09/12/1936 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI PRIMO n. a BERGAMO il 08/09/1950 Fg. 9 - Mapp. 986; BRAVI RENATO n. a BERGAMO il 08/09/1950 Fg. 9 - Mapp. 986; BREMBILLA EMILIA n. a FILAGO il 10/04/1958 Fg. 9 - Mapp. 1517, 3519; BRIGNOLI FRANCA n. a ARCENE il 27/07/1942 Fg. 9 - Mapp. 1366; CATTANEO GIOVANNI n. a LECCO il 21/05/1967 Fg. 9 - Mapp. 2617; CATTANEO MARIA n. a TERNO D’ISOLA il 02/07/1927 Fg. 9 - Mapp. 928, 937; CATTANEO ROBERTO n. a LECCO il 17/10/1974 Fg. 9 - Mapp. 2617; CAVA SABBIONERA S.P.A. Fg. 9 - Mapp. 1300, 1356, 1698, 1752, 230, 296, 319, 867, 868, 869, 873, 901, 969; CAVA SABBIONERA SRL Fg. 9 - Mapp. 2074, 3135, 3136, 3144, 3145, Fg. 9 - Mapp. 987; COMUNE DI BOTTANUCO Fg. 9 - Mapp. 2074, 3135, 3136, 3144, 3145, Fg. 9 - Mapp. 1355, 2201, 3133, 3134, 3143, Fg. 9 - Mapp. 4467, Fg. 9 - Mapp. 1517, 3519; DIOCESI DI BERGAMO Fg. 9 - Mapp. 785, 793; FONDAZIONE LUOGO PIO VICINIA Fg. 9 - Mapp. 2130, 2260, 2271, 2272, 783; FUMAGALLI FABRIZIO n. a PONTE SAN PIETRO il 18/01/1973 Fg. 9 - Mapp. 979; FUMAGALLI GIACOMO n. a BOTTANUCO il 20/09/1964 Fg. 9 - Mapp. 979; FUMAGALLI LORENZO n. a MUGGIO’ il 30/12/1943 Fg. 9 - Mapp. 1363, 1518; FUMAGALLI MARIO n. a MONZA il 19/05/1960 Fg. 9 - Mapp. 979; FUMAGALLI ROBERTO n. a VILLASANTA il 02/10/1955 Fg. 9 - Mapp. 979; GAMBIRASI ANNAMARIA n. a SUISIO il 24/04/1955 Fg. 9 - Mapp. 2264; LECCHI GIUSEPPINA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 16/08/1948 Fg. 9 - Mapp. 2154; LOCATELLI DARIO n. a BERGAMO il 28/05/1970 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI DONATO n. a BOTTANUCO il 05/04/1939 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI ELISA n. a BOTTANUCO il 12/09/1942 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI GIACOMO n. a BOTTANUCO il 17/01/1943 Fg. 9 - Mapp. 770; LOCATELLI GIAN LUIGI n. a BOTTANUCO il 06/10/1951 Fg. 9 - Mapp. 1631, 2247, 781, Fg. 9 - Mapp. 2264; LOCATELLI LUIGI n. a BOTTANUCO il 16/03/1925 Fg. 9 - Mapp. 1760; LOCATELLI MARGHERITA n. a BOTTANUCO il 05/11/1948 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI MARIA n. a BOTTANUCO il 11/02/1950 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI OVIDIO n. a BOTTANUCO il 17/04/1955 Fg. 9 - Mapp. 1631, 2247, 781; LOCATELLI PIETRO n. a BOTTANUCO il 17/04/1955 Fg. 9 - Mapp. 1353, 923, Fg. 9 - Mapp. 1631, 2247, 781; LOCATELLI ROSANNA n. a BOTTANUCO il 31/03/1946 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI STEFANIA n. a BERGAMO il 23/01/1975 Fg. 9 - Mapp. 1561; LUCCHINI MARIA ANTONIETTA n. a BOTTANUCO il 24/05/1951 Fg. 9 - Mapp. 832; LUCCHINI MARIA LUIGIA n. a BOTTANUCO il 26/11/1945 Fg. 9 - Mapp. 832; LUCCHINI PIERA n. a BOTTANUCO il 17/05/1948 Fg. 9 - Mapp. 832; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. 692, Fg. 9 - Mapp. X6, Fg. 9 - Mapp. X31, Fg. 9 - Mapp. X32, Fg. 9 - Mapp. X33, Fg. 9 - Mapp. X34; MAPPALE SOPPRESSO O NON TROVATO Fg. 9 - Mapp. x30; MARRA EMILIA n. a SUISIO il 09/02/1937 Fg. 9 - Mapp. 1630; MAZZOLA GIULIA n. a MADONE il 04/11/1950 Fg. 9 - Mapp. 2316; OLLI TRADE & MARKETING SRL Fg. 9 - Mapp. 790; PAGNOCELLI GIAN LUIGI n. a BOTTANUCO il 11/02/1948 Fg. 9 - Mapp. 4467; PAGNONCELLI ADELE DETTA ANNUCIATA n. a BOTTANUCO il 05/06/1933 Fg. 9 - Mapp. 1364; PAGNONCELLI ANGELA PIERINA n. a BOTTANUCO il 10/06/1945 Fg. 9 - Mapp. 877; PAGNONCELLI ANGELO n. a BOTTANUCO il 06/12/1937 Fg. 9 - Mapp. 2152; PAGNONCELLI BATTISTA n. a BOTTANUCO il 14/04/1947 Fg. 9 - Mapp. 2316; PAGNONCELLI CARLA GAETANA n. a BERGAMO il 12/02/1958 Fg. 9 - Mapp. 4103, 4104; PAGNONCELLI DOSOLINA n. a PONTE SAN PIETRO il 30/06/1976 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI GIAN BATTISTA n. a BOTTANUCO il 23/05/1966 Fg. 9 - Mapp. 796; PAGNONCELLI GIAN BATTISTA n. a PONTE SAN PIETRO il 02/01/1988 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI GIANCARLO n. a BOTTANUCO il 30/10/1941 Fg. 9 - Mapp. 2155; PAGNONCELLI GIANVITTORE n. a PONTE SAN PIETRO il 18/03/1978 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI GIOVANNI n. a BOTTANUCO il 05/01/1926 Fg. 9 - Mapp. 2149; PAGNONCELLI GIULIANA n. a TREZZO SULL’ADDA il 03/03/1962 Fg. 9 - Mapp. 2149; PAGNONCELLI GIUSEPPE BUONAVENTURA n. a PONTE

SAN PIETRO il 15/10/1980 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI GRAZIELLA n. a BERGAMO il 26/07/1965 Fg. 9 - Mapp. 4103, 4104; PAGNONCELLI LORENA n. a BERGAMO il 27/07/1968 Fg. 9 - Mapp. 1505; PAGNONCELLI LUIGI n. a BOTTANUCO il 15/10/1963 Fg. 9 - Mapp. 796; PAGNONCELLI LUIGIA n. a BOTTANUCO il 12/10/1895 Fg. 9 - Mapp. 4103, 4104; PAGNONCELLI MARIA ADELE n. a BERGAMO il 25/05/1975 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI MARINELLA GIOVANNA n. a BOTTANUCO il 28/07/1951 Fg. 9 - Mapp. 929; PAGNONCELLI MARINO n. a BERGAMO il 12/09/1951 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI MASSIMILIANO n. a PONTE SAN PIETRO il 16/03/1984 Fg. 9 - Mapp. 929, Fg. 9 - Mapp. 913, 931, 983; PAGNONCELLI MAURIZIO n. a BOTTANUCO il 01/09/1952 Fg. 9 - Mapp. 1355, 2201, 3133, 3134, 3143; PAGNONCELLI ROSALINA n. a BOTTANUCO il 17/06/1946 Fg. 9 - Mapp. 930, 988; PAGNONCELLI SANTO n. a BOTTANUCO il 23/12/1913 Fg. 9 - Mapp. 877; PAGNONCELLI UMBERTO n. a BOTTANUCO il 09/10/1939 Fg. 9 - Mapp. 2153; PAGNONCELLI VALENTINO n. a BOTTANUCO il 15/11/1950 Fg. 9 - Mapp. 1517, 3519; PAGNONCELLI VERONICA n. a PONTE SAN PIETRO il 19/01/1979 Fg. 9 - Mapp. 796; PAGNONCELLI WILMA n. a BOTTANUCO il 23/10/1960 Fg. 9 - Mapp. 796; PAGNONCELLLI MARIO n. a BOTTANUCO il 26/08/1943 Fg. 9 - Mapp. 2154; PASINETTI GIUSEPPE n. a ASTI il 08/10/1970 Fg. 9 - Mapp. 2649; PASINETTI MARCO n. a BERGAMO il 12/07/1967 Fg. 9 - Mapp. 2649; PASINETTI MARIA GRAZIA n. a BERGAMO il 09/05/1975 Fg. 9 - Mapp. 2649; PENNATI ANGELO GIUSEPPE n. a BOTTANUCO il 09/12/1936 Fg. 9 - Mapp. 1354; PENNATI MARISA n. a BOTTANUCO il 02/02/1944 Fg. 9 - Mapp. 2617; PENNATI ROBERTO n. a BOTTANUCO il 14/04/1946 Fg. 9 - Mapp. 2617; PICENI ANNALISA n. a PONTE SAN PIETRO il 09/08/1981 Fg. 9 - Mapp. 832; PICENI SILVIO n. a ZANICA il 31/08/1955 Fg. 9 - Mapp. 832; PICENI TIZIANA n. a PONTE SAN PIETRO il 19/08/1977 Fg. 9 - Mapp. 832; QUADRI ALDUINA CESIRA n. a BOTTANUCO il 13/05/1929 Fg. 9 - Mapp. 4103, 4104; QUADRI LUISA n. a BOTTANUCO il 23/07/1945 Fg. 9 - Mapp. 2153; ROSSI CINZIA n. a BERGAMO il 11/08/1966 Fg. 9 - Mapp. 744; ROSSI CLAUDIO n. a BERGAMO il 16/02/1961 Fg. 9 - Mapp. 744; ROSSI GIUSEPPE n. a BERGAMO il 28/05/1956 Fg. 9 - Mapp. 788; ROTA PIETRO NODARI MARIO n. a ALMENNO SAN BARTOLOMEO il 06/12/1945 Fg. 9 - Mapp. 987; SALA GIOVANNI n. a BOTTANUCO il 30/01/1943 Fg. 9 - Mapp. 2174; SALA MARIO n. a BOTTANUCO il 25/05/1947 Fg. 9 - Mapp. 2173; SANGALLI ALDINA n. a CENTRISOLA il 15/05/1940 Fg. 9 - Mapp. 2152; SCAGLIA ELISA ANGELA n. a BOTTANUCO il 27/03/1928 Fg. 9 - Mapp. 2149; SILTON SPA Fg. 9 - Mapp. 3663; SRL SILTON SOCIETA GENERALE PER L’IMBALLAGGIO Fg. 9 - Mapp. 1560; TARAMELLI DARIO n. a BERGAMO il 18/01/1970 Fg. 9 - Mapp. 1630; TARAMELLI NEVIO n. a BOTTANUCO il 12/09/1966 Fg. 9 - Mapp. 1630; TASCA ANGELA n. a BOTTANUCO il 22/08/1943 Fg. 9 - Mapp. 2501, 739; TASCA GIOVANNI n. a BOTTANUCO il 18/08/1939 Fg. 9 - Mapp. 2501, 739; TASCA GIULIO MARIO n. a BOTTANUCO il 14/07/1937 Fg. 9 - Mapp. 1366; TASCA IOLANDA VIRGINIA n. a BERGAMO il 09/08/1971 Fg. 9 - Mapp. 1366; TASCA LUIGI n. a BOTTANUCO il 05/08/1945 Fg. 9 - Mapp. 2501, 739; TASCA MARIA ASSUNTA n. a BOTTANUCO il 12/09/1940 Fg. 9 - Mapp. 2649; TEOLDI ROSA n. a MADONE il 21/01/1946 Fg. 9 - Mapp. 1363, 1518; VERGA ELENA MARIA n. a BOTTANUCO il 03/07/1927 Fg. 9 - Mapp. 986; VERZENI ARGENTINA n. a BOTTANUCO il 25/10/1962 Fg. 9 - Mapp. 767; VERZENI DORA SARA n. a PONTE SAN PIETRO il 16/02/1969 Fg. 9 - Mapp. 767; VERZENI ERNESTA n. a BOTTANUCO il 06/12/1939 Fg. 9 - Mapp. 767; VERZENI FIORENZO n. a BOTTANUCO il 05/06/1951 Fg. 9 - Mapp. 799; VERZENI MARIA ANTONIETTA n. a BOTTANUCO il 10/07/1965 Fg. 9 - Mapp. 767; VERZENI MAURA n. a BERGAMO il 01/06/1970 Fg. 9 - Mapp. 2501, 739; ZAPPA ANGIOLINO n. a SUISIO il 01/06/1949 Fg. 9 - Mapp. 1700, 993; ZAPPA GIULIO n. a SUISIO il 09/06/1953 Fg. 9 - Mapp. 1700, 993

Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. con sede legale in Milano, P.za della Repubblica 32, C.F. e P. I.V.A. e iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Milano con n. 08558150150, REA 1232570, capitale sociale euro 200.000.000,00 (interamente versato) soggetta a direzione e coordinamento di Milano – Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., Concessionaria di Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., con sede in Milano Via Copernico 42, capitale sociale euro 4.000.000,00, iscritta al registro delle Imprese di Milano con n. 05645680967, REA 1837186.

PROGETTO DEFINITIVO DEL “COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE – COMO – VARESE – VALICO DEL GAGGIOLO ED OPERE AD ESSO CONNESSE” – TRATTE B1, B2, C, D ED OPERE DI COMPENSAZIONE (CUP: F11B06000270007) - Infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale ai sensi degli artt. 161 e ss. del D.Lgs. 163/2006.

AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO FINALIZZATO ALLA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA’ AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DEGLI ARTICOLI 169, COMMA 6, E 166, COMMA 2, DEL D.LGS 12 APRILE 2006 N. 163.

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La Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza della Repubblica, n. 32, in qualità di Società Concessionaria, per la progettazione, costruzione e gestione del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse, di Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A.

PREMESSO CHE:i. la Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. (d’ora in avanti anche

“APL”) è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse (d’ora in avanti anche il “Collegamento Autostradale”) in forza di Convenzione Unica sottoscritta con la Concedente, Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., in data 1° agosto 2007;

ii. il Collegamento Autostradale, rientrante nell’ambito del 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla Deliberazione del C.I.P.E. n. 121 del 21 dicembre 2001, è localizzato nella Regione Lombardia, segnatamente nelle province di Bergamo, Como, Milano, Monza Brianza e Varese;

iii. il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale è stato approvato dal C.I.P.E. con Delibera del 29.03.2006 n. 77, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del D.Lgs. 190/2002, nonché ai sensi del disposto dell’art. 10 del D.P.R. n. 327/2001 e ss.mm.ii., anche ai fini dell’attestazione di compatibilità ambientale e dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio;

iv. il Progetto Definitivo del Collegamento Autostradale è stato approvato dal C.I.P.E. con delibera del 6 novembre 2009, n. 97, con prescrizioni e raccomandazioni, ai sensi e per gli effetti degli articoli 166 e ss. del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. nonché ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 327/2001, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera; il progetto definitivo per le opere di cui trattasi, prevede che dalla autostrada A9 il tracciato, mantenendo sempre le medesime caratteristiche geometriche della piattaforma stradale (ascrivibile alla cat. A urbana del D.M. 5/11/2001) e rimanendo sempre prevalentemente in trincea, si connette, procedendo verso est dopo circa 7,5 Km., alla S.P. ex S.S. n.35 (Ex Statale “dei Giovi”) in comune di Lentate sul Seveso in provincia di Monza Brianza. In tale tratta sono presenti lo svincolo di Lazzate e l’Interconnessione con la S.P. ex S.S. n.35 a Lentate sul Seveso. A partire dall’Interconnessione di Lentate sul Seveso, il tracciato si sovrappone al sedime della Ex Statale “dei Giovi” per circa 9,5 Km. fino al comune di Cesano Maderno lungo una direttrice nord-sud. La piattaforma stradale rimane con due corsie più emergenza per senso di marcia fino al comune di Meda dal quale, pur rimanendo di cat. A - D.M. 05.11.2001, passa a tre corsie più emergenza per senso di marcia. Lungo la tratta B2 sono presenti due semi-svincoli (Lentate sul Seveso e Barrucana) ed uno svincolo completo a Meda. All’altezza del comune di Cesano Maderno, il tracciato abbandona il sedime della Ex Statale “dei Giovi” e, procedendo verso est per circa 16,5 km., si interconnette con la Tangenziale Est (A51) in comune di Vimercate rimanendo sempre all’interno della provincia di Monza Brianza. Lungo l’estesa della tratta C, sono presenti lo svincolo di Cesano Maderno di interconnessione con la Ex Statale “dei Giovi”, lo svincolo di Desio di interconnessione con la S.S. 36

“del Lago di Como e dello Spluga”, lo svincolo di Macherio, quello di Arcore e l’interconnessione con la Tangenziale Est. La piattaforma stradale è costituita da tre corsie più emergenza per senso di marcia fino allo svincolo di Arcore compreso. L’estesa chilometrica complessiva, per l’infrastruttura, del tratto con tre corsie più emergenza per senso di marcia, risulta quindi essere di circa 18,5 Km. Superata l’Interconnessione con la A51, il tracciato, procedendo verso est, entra nella provincia di Bergamo e, dopo circa 18,5 Km, si interconnette con l’autostrada A4 interessando i comuni di Osio Sotto e Brembate. La tratta D, che possiede pari percentuale di trincea e rilevato, prevede gli svincoli di Bellusco, Cornate d’Adda, Filago (con barriera di esazione) e di Osio Sotto (con barriera di esazione). Il tracciato, che lungo la tratta mantiene le due corsie più emergenza per senso di marcia, a confine tra le province di Milano e Bergamo, supera il fiume Adda con un viadotto della lunghezza di 760 mt. L’infrastruttura comprende anche strade ordinarie, denominate Opere Connesse, costituite da viabilità Extraurbana secondaria (cat. C - D.M. 05.11.2001 n. 6792) ovvero Locale (cat. F - D.M. 05.11.2001). Il Progetto Definitivo dell’infrastruttura di cui al presente avviso comprende anche le Opere di Compensazione costituite dalla Greenway della lunghezza di circa 90 Km con sezione variabile da 3 a 25 mt.

v. il Soggetto Aggiudicatore, ai sensi della normativa vigente in materia, deve assicurare il rispetto delle prescrizioni e delle raccomandazioni impartite dal C.I.P.E. con le predette approvazioni ed apportare le modifiche e le integrazioni conseguenti;

vi. l’ottemperanza alle prescrizioni e alle raccomandazioni dettate dal C.I.P.E. con il citato provvedimento deliberativo e l’approvazione del Programma di risoluzione delle interferenze con impianti di pubblici servizi, redatto sulla base delle proposte e/o richieste presentate dagli Enti Gestori degli stessi impianti - acquisite a mezzo della Conferenza di Servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ai sensi dell’art. 166, co. 3 e 4 del D.Lgs. 163/2006 - hanno comportato modifiche, adeguamenti ed integrazioni progettuali per le parti del Collegamento Autostradale oggetto del presente atto, ovvero:- Tratta B1 e opera connessa TRCO11 nei comuni di Fenegrò, Turate, Lomazzo,

Bregnano, Lazzate, Cermenate, Carimate, Lentate sul Seveso, Rovellasca, Misinto, Rovello Porro, Saronno, Ceriano Laghetto.

- Tratta B2 e opere di viabilità locale nei comuni di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seregno, Seveso, Cesano Maderno, Lazzate, Bovisio Masciago.

- Tratta C e opere connesse TRMI10 e TRMI17 nei comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Seregno, Lissone, Macherio, Biassono, Lesmo, Arcore, Usmate Velate, Vimercate, Sovico, Vedano al Lambro.

- Tratta D con svincolo di Osio Sotto ed opere connesse TRMI14, TRMI12, TRBG01, TRBG03 nei comuni di Carnate, Vimercate, Bellusco, Sulbiate, Mezzago, Aicurzio, Bernareggio, Cornate d’Adda, Bottanuco, Capriate San Gervasio, Filago, Brembate, Osio Sotto, Boltiere, Bonate di Sopra, Bonate di Sotto, Chignolo d’Isola, Terno d’Isola.

- Greenway nei comuni di Cassano Magnago, Gallarate, Lomazzo, Misinto, Cesano Maderno, Seregno, Macherio, Biassono, Vimercate, Sulbiate, Cornate d’Adda, Bottanuco, Capriate San Gervasio, Filago, Osio Sotto.

con conseguente modificazioni del piano di esproprio originario e, pertanto, ai sensi dell’art. 169, co. 6, del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. è necessario procedere nuovamente all’approvazione ai fini della dichiarazione di pubblica utilità del progetto relativo alle suddette parti del Collegamento Autostradale. Gli interventi di cui trattasi sono localizzati nell’ambito della Regione Lombardia, Province di Bergamo (comuni di Boltiere, Bonate di Sopra, Bonate di Sotto, Bottanuco, Brembate, Capriate San Gervasio, Chignolo d’isola, Filago, Osio Sotto, Terno d’isola), Como (comuni di Bregnano, Carimate, Cermenate, Fenegrò, Lomazzo, Rovellasca, Rovello Porro, Turate), Monza e Brianza (comuni di Aicurzio, Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Biassono, Bovisio Masciago, Carnate, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cornate D’adda, Desio, Lazzate, Lentate Sul Seveso, Lesmo, Lissone, Macherio, Meda, Mezzago, Misinto, Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Usmate Velate, Vedano al Lambro, Vimercate), Varese (comuni di Cassano Magnago, Gallarate, Saronno);

vii. tale nuova riapprovazione necessita di nuove comunicazioni alle ditte interessate, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 169, co. 6, e 166, co. 2, del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.;

viii. APL, in qualità di Concessionaria, è stata delegata dalla Concedente CAL S.p.A., ai sensi dell’art. 6, co. 8, del d.P.R. 327/2001 e dell’art. 23, co. 1, della Convenzione Unica, all’esercizio dei poteri espropriativi inerenti tutte le procedure previste dal d.P.R. 327/2001, ivi compreso l’espletamento della comunicazione prevista dall’art. 166, co. 2, del D.Lgs. 163/2006;

tutto ciò premesso,

COMUNICAl’avvio del procedimento finalizzato all’integrazione della Dichiarazione di Pubblica Utilità del Progetto Definitivo del “Collegamento Autostradale tra Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse” disposta con deliberazione C.I.P.E. del 6 novembre 2009, n. 97, limitatamente alle parti del Collegamento Autostradale oggetto del presente atto, ovvero:- Tratta B1 e opera connessa TRCO11 nei comuni di Fenegrò, Turate, Lomazzo,

Bregnano, Lazzate, Cermenate, Carimate, Lentate sul Seveso, Rovellasca, Misinto, Rovello Porro, Saronno, Ceriano Laghetto.

- Tratta B2 e opere di viabilità locale nei comuni di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seregno, Seveso, Cesano Maderno, Lazzate, Bovisio Masciago.

- Tratta C e opere connesse TRMI10 e TRMI17 nei comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Seregno, Lissone, Macherio, Biassono, Lesmo, Arcore, Usmate Velate, Vimercate, Sovico, Vedano al Lambro.

- Tratta D con svincolo di Osio Sotto ed opere connesse TRMI14, TRMI12, TRBG01, TRBG03 nei comuni di Carnate, Vimercate, Bellusco, Sulbiate, Mezzago, Aicurzio, Bernareggio, Cornate d’Adda, Bottanuco, Capriate San Gervasio, Filago, Brembate, Osio Sotto, Boltiere, Bonate di Sopra, Bonate di Sotto, Chignolo d’Isola, Terno d’Isola.

- Greenway nei comuni di Cassano Magnago, Gallarate, Lomazzo, Misinto, Cesano Maderno, Seregno, Macherio, Biassono, Vimercate, Sulbiate, Cornate d’Adda, Bottanuco, Capriate San Gervasio, Filago, Osio Sotto.

A tal fine

AVVISA CHE:- gli elaborati costituenti il progetto in questione sono depositati, per la pubblica

consultazione, per 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso la sede legale della Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. - Piazza della Repubblica, 32 - Milano (ove potrà essere visionato dagli interessati, nei giorni lavorativi, dalle 14,30 alle 18,00 dal lunedì al giovedì, nonché dalle 9,30 alle 12,30 il venerdì, previo appuntamento telefonico al n. 02/67741276) nonché presso la Regione Lombardia - Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, Via Gioia, 37 - Milano (ove potrà essere visionato dagli interessati nei giorni lavorativi, dalle 9,30 alle ore 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30 dal lunedì al giovedì, nonché dalle 9,30 alle 12,30 il venerdì, previo appuntamento telefonico al n. 02/67654870);

- ai sensi dell’art. 166, co. 2, del D.Lgs. n. 163/2006, i privati interessati dalle attività espropriative previa consultazione degli elaborati progettuali depositati, possono far pervenire, in forma scritta, le proprie osservazioni entro il termine perentorio di 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata al Direttore Tecnico della Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., presso la sede legale della Società;

- le osservazioni pervenute nei termini sopraindicati saranno valutate, per le conseguenti determinazioni, da Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., nella sua qualità di Soggetto Aggiudicatore del Collegamento Autostradale, secondo quanto previsto dal sopra citato art. 166, co. 2, D.Lgs. 163/2006;

- i soggetti interessati dalle procedure espropriative e/o asservimento e/o occupazione temporanea derivanti specificamente dalle modifiche e integrazioni apportate al Progetto Definitivo del Collegamento Autostradale approvato dal C.I.P.E., inerenti alle Tratte B1, B2, C, D ed opere connesse e di compensazione, ed a seguito della citata approvazione del Programma di risoluzione delle Interferenze, che risultano proprietari secondo i registri catastali, sono indicati, con suddivisione per Provincia, Comune, Asse Principale, Opere Connesse e Opere di Compensazione, nell’elenco di seguito riportato;

- coloro i quali non fossero proprietari, sono tenuti a comunicarlo ad Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. entro 30 (trenta) giorni dal presente avviso, indicando, altresì, ove ne fossero a conoscenza, il proprietario o, comunque, a fornire copia degli atti in possesso utili a ricostruire le vicende degli immobili interessati.

Si evidenzia che le parti di Progetto Definitivo rimaste immutate rispetto all’approvazione da parte del C.I.P.E. con delibera n. 97/2009, non potranno essere oggetto di osservazioni, essendosi già perfezionata a tutti i fini espropriativi, per le opere considerate in dette parti, la dichiarazione di pubblica utilità.Si procede alla pubblicazione del presente avviso sui quotidiani “Italia Oggi” e “Il Giornale Milano”, nonché, al fine di darne massima diffusione, alla pubblicazione sui siti internet di Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. e di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., di seguito indicati: www.calspa.it, www.pedemontana.com.

Milano, 23/12/2010f.to L’Amministratore Delegato

Arch. Salvatore Lombardo

ELENCO DITTE PROPRIETARIE E RELATIVI DATI CATASTALI

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41Giovedì 23 Dicembre 2010

Opere connesseBACCANELLI MAURIZIO GIOVANNI n. a BOTTANUCO il 14/05/1964 Fg. 9 - Mapp. 1505; CATTANEO GIOVANNI n. a LECCO il 21/05/1967 Fg. 9 - Mapp. 1917; CATTANEO ROBERTO n. a LECCO il 17/10/1974 Fg. 9 - Mapp. 1917; DIOCESI DI BERGAMO Fg. 9 - Mapp. 793; FONDAZIONE LUOGO PIO VICINIA Fg. 9 - Mapp. 783; FUMAGALLI LORENZO n. a MUGGIO’ il 30/12/1943 Fg. 9 - Mapp. 786, Fg. 9 - Mapp. 2360; LOCATELLI DARIO n. a BERGAMO il 28/05/1970 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI DONATO n. a BOTTANUCO il 05/04/1939 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI ELISA n. a BOTTANUCO il 12/09/1942 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI MARGHERITA n. a BOTTANUCO il 05/11/1948 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI MARIA ANGELA n. a BOTTANUCO il 11/02/1950 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI ROSANNA n. a BOTTANUCO il 31/03/1946 Fg. 9 - Mapp. 1561; LOCATELLI STEFANIA n. a BERGAMO il 23/01/1975 Fg. 9 - Mapp. 1561; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. X13; PAGNONCELLI CARLA GAETANA n. a BERGAMO il 12/02/1958 Fg. 9 - Mapp. 784; PAGNONCELLI GRAZIELLA n. a BERGAMO il 26/07/1965 Fg. 9 - Mapp. 784; PAGNONCELLI LORENA n. a BERGAMO il 27/07/1968 Fg. 9 - Mapp. 1505; PAGNONCELLI LUIGIA n. a BOTTANUCO il 12/10/1895 Fg. 9 - Mapp. 784; PENNATI MARISA n. a BOTTANUCO il 02/02/1944 Fg. 9 - Mapp. 1917; PENNATI ROBERTO n. a BOTTANUCO il 14/04/1946 Fg. 9 - Mapp. 1917; QUADRI ALDUINA;CESIRA n. a BOTTANUCO il 13/05/1929 Fg. 9 - Mapp. 784; ROSSI GIUSEPPE n. a BERGAMO il 28/05/1956 Fg. 9 - Mapp. 788; SPADA ROBERTO n. a BERGAMO il 04/02/1968 Fg. 9 - Mapp. 1342, 2132; TEDDI ROSA AGNESE Fg. 9 - Mapp. 2360; TEOLDI ROSA n. a MADONE il 21/01/1946 Fg. 9 - Mapp. 786

Opere di compensazioneBIFFI ERCOLE n. a BOTTANUCO il 28/02/1941 - Fg.9 Mapp. 2213; BIFFI SARA n. a BERGAMO il 29/04/1982 - Fg.9 Mapp. 2213; DETTA ANNUCIATA n. a BOTTANUCO il 05/06/1933 - Fg.9 Mapp. 1364; FONDAZIONE LUOGO PIO VICINIA con sede in BOTTANUCO - Fg.9 Mapp. 2130; PAGNONCELLI Adele - Fg.9 Mapp. 1364; PAGNONCELLI ANGELA n. a BOTTANUCO il 18/07/1926 - Fg.9 Mapp. 1781; POZZI Raffaele n. a BOTTANUCO il 13/02/1936 - Fg.9 Mapp. 181; SALA Giovanni n. a BOTTANUCO il 06/05/1966 - Fg.9 Mapp. 903; TELI Antonietta n. a FILAGO il 02/07/1939 - Fg.9 Mapp. 181

Comune di BrembateAsse principaleA N A S AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 352; A N A S AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE SEDE ROMA Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3512; AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BERGAMO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 915; ARNOLDI CARLO PIETRO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 10/04/1933 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 255; ARZUFFI GIUSEPPE n. a BREMBATE il 01/02/1941 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1217; ARZUFFI CESARE NATO IL 17/04/1933 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1217; ARZUFFI PIETRO NATO IL 13/05/1939 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1217; AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4761, 4764; AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE ANAS COMP REG VIAB Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3521, 3522; BATTAGLIA INFISSI S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; BENEFICIO PARROCCHIALE DEI SS PIETRO E PAOLO IN GRIGNANO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1404, 1405, 714; BENEFICIO PARROCCHIALE DI SS PIETRO E PAOLO IN GRIGNANO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1718, 4768, 4769, 4770; BONETALLI AGNESE FU STEFANO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 163; BONETALLI ARISTIDE n. a BREMBATE il 14/12/1935 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 916; BONETALLI BENVENUTA n. a BREMBATE il 02/09/1959 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 16, 162; BONETALLI CATERINA n. a BREMBATE il 19/11/1947 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 16, 162; BONETALLI CLAUDIO n. a BREMBATE il 02/12/1962 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 16, 162; BONETALLI GIULIO n. a BREMBATE il 01/08/1953 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 16, 162; BONETALLI LUIGI n. a BREMBATE il 17/06/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 16, 162; BONETALLI SANTINA n. a BREMBATE il 12/02/1940 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 163; BUONAPARTE IVAN n. a VIMERCATE il 13/07/1977 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; BUONAPARTE MATTEO n. a CASALNUOVO MONTEROTARO il 18/09/1942 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; CARPENTERIA CORNELLI PIETRO & C. S.N.C. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; COGEST S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4485, 4488, 4771, 4772, 4783, 4807, 484, 612, 613, 701; COMUNE DI BREMBATE SOTTO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4765, 4766, 4767, 939; COMUNE DI GRIGNANO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 163; DALLA VALLE ROBERTA n. a BRUSAPORTO il 20/06/1968 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO STRADE Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 947; ELETTROIMPIANTI ROTA S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; FINEDIL OROBICA S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1208, 1627, 1628, 1629, 1630; FUMAGALLI FABRIZIO n. a PONTE SAN PIETRO il 18/01/1973 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 251; FUMAGALLI GIACOMO n. a BOTTANUCO il 20/09/1964 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 251; FUMAGALLI MARIO n. a MONZA il 19/05/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 251; FUMAGALLI ROBERTO n. a VILLASANTA il 02/10/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 251; GAMBIRASIO FABIO n. a OSIO SOTTO il 24/04/1980 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 172; GAMBIRASIO IVONNE n. a BREMBATE il 15/06/1939 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 8; GAMBIRASIO MARCO n. a BERGAMO il 02/08/1952 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 8; GHEZZI ALESSANDRO n. a BREMBATE il 09/04/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 159, 160, 240; GHEZZI MARIA ANASTASIA NATA IL 29/10/1921 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; INIZIATIVE IMMOBILIARI E FINANZIARIE PER LA BRIANZA S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1208, 1627, 1628, 1629, 1630; INNOCENTI CARLO n. a PRESEZZO il 10/08/1965 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 265; INNOCENTI MASSIMO n. a PONTE SAN PIETRO il 15/07/1970 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 265; INNOCENTI MICHELE n. a PONTE SAN PIETRO il 10/01/1975 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 265; INNOCENTI ROBERTO n. a PONTE SAN PIETRO il 04/07/1968 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 265; ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO

DEL CLERO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1637, 166, 3; L’AUTOINDUSTRIALE VALTELLINESE S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4606; L’ELITE S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1208, 1627, 1628, 1629, 1630; LONDON IMMOBILIARE S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; MANZI VIRNA n. a PONTE SAN PIETRO il 23/08/1965 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 9; MANZONI PAOLO

n. a PONTE SAN PIETRO il 19/03/1966 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3359; MAXIM S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1965, 1966, 1967, 3358, 607, 611; MORGANTI CLAUDIA n. a FILAGO il 14/09/1959 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 159, 160, 240; MUSSINELLI VITTORIO n. a ADRARA SAN MARTINO il 04/02/1916 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1404, 1405, 714, Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1718, 4768, 4769, 4770, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1637, 166, 3; NUOVA DEMI S.P.A Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1124; PAGANELLI ADRIANO n. a BREMBATE il 11/01/1937 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI AGOSTINA n. a BREMBATE il 12/11/1966 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI ANGELO n. a BREMBATE il 23/11/1947 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 711, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI ANNA n. a BREMBATE il 16/12/1942 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI CAROLA n. a FILAGO il 15/06/1928 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI CAROLINA n. a BREMBATE il 20/01/1941 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI ERCOLE il 14/06/1953 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI FABIO n. a OSIO SOTTO il 24/04/1982 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 712; PAGANELLI FELICINO n. a BREMBATE il 23/12/1914 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI FRANCO n. a OSIO SOTTO il 23/01/1976 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 712; PAGANELLI FULVIO n. a BREMBATE il 10/03/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI GABRIELE il 24/06/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI GIANCARLA il 16/03/1954 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI GIUDITTA DITTA;DI GIOVANNI Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 619; PAGANELLI GIUSEPPE n. a BREMBATE il 03/01/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI LUIGIA n. a BREMBATE il 11/02/1945 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI MAURO n. a PONTE SAN PIETRO il 14/11/1985 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 712; PAGANELLI MICHELE n. a BREMBATE il 11/03/1935 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI PIERA il 16/12/1915 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI PIERFEDERICO n. a BREMBATE il 26/12/1959 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI RAIMONDO n. a BREMBATE il 31/08/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PAGANELLI ROMILDA il 28/06/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1207; PALLADINO LUCIO n. a MILANO il 28/05/1957 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1208, 1627, 1628, 1629, 1630; PLATI MARIA n. a BREMBATE il 14/01/1952 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 711; PLATI PIETRO n. a BREMBATE il 14/06/1936 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 163; RIGAMONTI LORELLA n. a MAPELLO il 17/08/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1579; ROTTOLI GIOVANNA n. a PRESEZZO il 15/09/1941 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 265; RUBINI SEVERINO n. a BREMBATE il 08/01/1935 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4473; SALA GIULIANA n. a BREMBATE il 08/01/1954 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 712; SELMABIPIEMME LEASING S.P.A Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2232; TECNO.DELTA S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 4774, 4775, 4776; UBBIALI DONATA n. a BRIGNANO GERA D’ADDA il 19/06/1944 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 608; UBBIALI MAURIZIO VALERIO n. a MILANO il 08/06/1968 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 608; UBBIALI PAOLO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 15/08/1948 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 608; UBBIALI SOFIA n. a SESTO SAN GIOVANNI il 21/02/1936 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 608

Comune di Capriate San GervasioAsse principaleARNOLDI ALBERTO n. a VAPRIO D’ADDA il 23/11/1969 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 602, 921; ARNOLDI DANIELA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 22/03/1962 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 602, 921; ARNOLDI GIANMARIO il 22/03/1940 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 658, 660; ARNOLDI GIULIANO n. a BERGAMO il 19/11/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 602, 921; ARNOLDI MARIANGELA n. a BREMBATE il 22/05/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 584; ARSUFFI ANNAMARIA n. a BERGAMO il 17/07/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 940; AZO S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; BOLIS DOMITILLA n. a BREMBATE il 20/10/1928 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 585; BONETALLI DETTA GEMMINA GEMMA il 13/11/1925 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 972; BONETALLI DOLORES n. a BREMBATE il 18/12/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 583; C .D .L . DISTRIBUZIONE BEVANDE DI CAGLIONI DAVIDE & C . - SOCIETA’ IN NOME

COLLETTIVO CON Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; CAPPELLI MARIA TECLA n. a SEREGNO il 03/05/1923 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; CASPANI ADRIANA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 23/10/1942 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 658, 660; COMOTTI ALBINA n. a TREZZO SULL’ADDA il 21/11/1934 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 602, 921; COMUNE DI CAPRIATE SAN GERVASIO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 3121, 3129, 808, 973; CORNELLI MARIA ROSA n. a MADONE il 13/03/1956 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 922; CROTTA RICCARDO ANGELO n. a BOTTANUCO il 07/04/1958 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 437, 670; ENTI URBANI E PROMISCUI Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 788; ESPOSITO ADRIANA n. a VAPRIO D’ADDA il 23/07/1946 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 450, 579, 600, 601, 604, 605, 606; FILLATTICE S.P.A. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; FUMAGALLI FABRIZIO n. a PONTE SAN PIETRO il 18/01/1973 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 271, 289, 621, 622, 636, 637, 647, 653, 779; FUMAGALLI GIACOMO n. a BOTTANUCO il 20/09/1964 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 271, 289, 621, 622, 636, 637, 647, 653, 779; FUMAGALLI LORENZO n. a MUGGIO’ il 30/12/1943 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 662; FUMAGALLI MARIO n. a MONZA il 19/05/1960 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 271, 289, 621, 622, 636, 637, 647, 653, 779; FUMAGALLI ROBERTO n. a VILLASANTA il 02/10/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 271, 289, 621, 622, 636, 637, 647, 653, 779; GAFFURI ANNALISA n. a DESIO il 20/09/1974 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; GAFFURI CORNELIA n. a SEREGNO il 13/02/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; GAFFURI GIOVANNA n. a SEREGNO il 15/11/1954 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; GAFFURI ISIDORA n. a SEREGNO il 09/09/1951 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; GAFFURI VALENTINA n. a MILANO il 24/07/1980 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1166, 901; GAMBIRASIO FRANCESCO n. a BREMBATE il 16/06/1940 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 450, 579, 600, 601, 604, 605, 606; LOCATELLI OVIDIO n. a BOTTANUCO il 17/04/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 940; MARENZI ELIO n. a FILAGO il 16/06/1953 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 922; PAGANELLI MARIA n. a BERGAMO il 19/12/1963 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 665; PAGNONCELLI & C. DI PAGNONCELLI GIUSEPPE & C. S.N.C. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 671; PANDINI ALESSIA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 19/12/1922 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 663; PASINETTI MARGHERITA n. a BOTTANUCO il 08/07/1926 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 650; PEZZOTTA ROBERTO n. a CASTELLI CALEPIO il 19/05/1955 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 645, 661, 664, 667, 927; S.B.S. LEASING SPA Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 3242, 3249, 3252; SOC. MAXIM S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 3182; STEDAN IMMOBILIARE S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 3183, 597; TEANI PIETRO n. a SUISIO il 01/07/1947 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 301; TEOLDI ROSA n. a MADONE il 21/01/1946 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 662; UBI LEASING SPA Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 3255; ZAPPA ANGIOLINO n. a SUISIO il 01/06/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 631, 633, 634, 780, 781; ZAPPA GIULIO n. a SUISIO il 09/06/1953 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 631, 633, 634, 780, 781

Opere connesseAZO S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; C .D .L . DISTRIBUZIONE BEVANDE DI CAGLIONI DAVIDE & C . - SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO CON Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; COMUNE DI CAPRIATE SAN GERVASIO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 1954, 2007, 2008, 2547, 2569, 257, 2571, 2573, 2575, 261, 2972, 2973, 2983, 3121, 3123, 3129, 566, 801, 808, 973; FILLATTICE S.P.A. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 506; IMMOBILIARE SANT’AMBROGIO S.A.S. DI CEREDA SERGIO & C. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 2974, 2975; MAPELLI GABRIELLA NIVES n. a BERGAMO il 17/03/1964 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; MAPELLI PAOLO n. a BERGAMO il 13/01/1974 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; MAPELLI SILVIA n. a VAPRIO D’ADDA il 21/01/1979 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. X24; PAGNONCELLI ALESSANDRA n. a BERGAMO il 17/10/1969 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI ALESSIA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 04/06/1942 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI ANTONELLA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 04/12/1948 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI CLARA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 24/06/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI CLAUDIO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 23/05/1954 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI EMANUELE n. a BERGAMO il 01/03/1985 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI ERMINIA NATALINA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 25/12/1943 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI GIULIO ALESSANDRO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 28/02/1938 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI MARIA DOLORES n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 28/03/1958 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI MICHELE n. a BERGAMO il 07/05/1978 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI PAOLO n. a BERGAMO il 01/03/1985 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; PAGNONCELLI ROBERTO n. a BERGAMO il 30/12/1971 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 843; SRL CORVES Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 2556

Opere di compensazioneESPOSITO Adriana n. a VAPRIO D`ADDA il 23/07/1946 - Fg.9 Mapp. 450, 442; GAMBIRASIO Francesco n. a BREMBATE il 16/06/1940 - Fg.9 Mapp. 442, 450

Comune di Chignolo d’isolaOpere connesseAUSTONI LOREDANA n. a BERGAMO il 22/07/1964 Fg. 9 - Mapp. 808, 809; BONACINA FRANCESCO n. a CHIGNOLO D’ISOLA il 24/12/1936 Fg. 9 - Mapp. 755; BONACINA MARCO n. a PONTE SAN PIETRO il 28/09/1978 Fg. 9 - Mapp. 755; BONACINA MARIA LUISA n. a PONTE SAN PIETRO il 13/11/1969 Fg. 9 - Mapp. 755; BONASIO CHIARA n. a PONTE SAN PIETRO il 03/08/1985 Fg. 9 - Mapp. 808, 809; BONASIO GREGORIO n. a CHIGNOLO D’ISOLA il 11/04/1956 Fg. 9 - Mapp. 808, 809; BONASIO MATTIAS n. a PONTE SAN PIETRO il 06/04/1997 Fg. 9 - Mapp. 808, 809; BONASIO VERONICA n. a PONTE SAN PIETRO il 17/06/1987 Fg. 9 - Mapp. 808, 809; BREMBILLA GIUSEPPE n. a CHIGNOLO D’ISOLA il 01/06/1946 Fg. 9 - Mapp. 689; FORNONI TERESA n. a ARDESIO il 09/12/1946 Fg. 9 - Mapp. 689; GRIMOLDI BRUNI DATE n. a BONATE SOTTO il 27/05/1944 Fg. 9 - Mapp. 678; GRIMOLDI BRUNI GIOVANNI n. a BONATE SOTTO il 27/01/1946 Fg. 9 - Mapp. 678; GRIMOLDI BRUNI MARIO n. a BONATE SOTTO il 06/07/1950 Fg. 9 - Mapp. 678; ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO Fg. 9 - Mapp. 554; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. 618, Fg. 9 - Mapp. 664; PREVITALI ANGELO n. a BONATE SOPRA il 29/05/1933 Fg. 9 - Mapp. 535; PREVITALI FABRIZIO n. a BONATE SOPRA il 05/05/1959 Fg. 9 - Mapp. 535; PREVITALI GIUSEPPE n. a BONATE SOPRA il 12/04/1944 Fg. 9 - Mapp. 662, 673; PREVITALI MANUEL n. a PONTE SAN PIETRO il 31/07/1973 Fg. 9 - Mapp. 614; QUADRI MARIA n. a CENTRISOLA il 16/11/1944 Fg. 9 - Mapp. 755; ROSA E & C S.PA. Fg. 9 - Mapp. 1091; UVIGAL S.P.A. Fg. 9 - Mapp. 1072, 544

Comune di FilagoAsse principaleAREA URBANA Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3304, Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3305; AUTOSTRADE PER L’ITALIA SPA Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 916; BANCA ITALEASE S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2623; BAYER CROPSCIENCE S.R.L, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 73; BAYER ITALIA SPA Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 945; BAYER MATERIALSCIENCE S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 73; BAYER S.P.A. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 733, 738, 740, 741, 955, 957, 958, 959, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 73; BRESCIANI LUIGI n. a BERGAMO il 18/09/1931 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 963; CAPPELLI MARIA TECLA n. a SEREGNO il 03/05/1923 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; COGEST S.R.L. CON SEDE IN CASSANO D’ADDA Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 969; COLLEONI MARIA PIA n. a BERGAMO il 24/08/1947 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; COMAIS S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 906; COMUNE DI FILAGO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3312; DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO STRADE Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 351, 613, 698; DSM ITALIA S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 304; ENTI URBANI E PROMISCUI Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 938; FIGI IMMOBILIARE S.N.C. DI TANZI FILIBERTO & C. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 474; FIN - ECO LEASING S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2623; FUMAGALLI FABRIZIO n. a PONTE SAN PIETRO il 18/01/1973 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 438, 522, 795; FUMAGALLI GIACOMO n. a BOTTANUCO il 20/09/1964 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 438, 522, 795; FUMAGALLI MARIO n. a MONZA il 19/05/1960 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 438, 522, 795; FUMAGALLI ROBERTO n. a VILLASANTA il 02/10/1955 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 438, 522, 795; GAFFURI ANNALISA n. a DESIO il 20/09/1974 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; GAFFURI CORNELIA n. a SEREGNO il 13/02/1949 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; GAFFURI GIOVANNA n. a SEREGNO il 15/11/1954 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; GAFFURI ISIDORA n. a SEREGNO il 09/09/1951 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; GAFFURI VALENTINA n. a MILANO il 24/07/1980 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 210, 230; IEMME SRL Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2800; IMMOBILIARE GHIAIE 1 SRL Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 889; IMMOBILIARE TORCELLO S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 904, Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3309; ITALTENDE S.N.C. DI BONAZZA ERMES E C. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 474; L.M.IMMOBILIARE S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2623; LANXESS S.R.L. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 73; LEASINT S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2623; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. X4, Fg. 9 - Mapp. X7; MENICAGLI ENRICO n. a CAMPIGLIA MARITTIMA il 22/03/1979 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; MENICAGLI FRANCO n. a CAMPIGLIA MARITTIMA il 23/07/1968 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; MENICAGLI SILVIA n. a CAMPIGLIA MARITTIMA il 13/01/1967 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; MENNI ANDREINO n. a BONATE SOTTO il 05/05/1945 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MENNI CLAUDIO n. a BONATE SOTTO il 04/03/1956 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MENNI GIOVANNI n. a BONATE SOTTO il 30/01/1916 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MENNI GIULIANA EMILIA n. a BONATE SOTTO il 10/03/1948 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MENNI ISIDE n. a BONATE SOTTO il 06/07/1946 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MENNI MARIA GIOVANNA n. a BONATE SOTTO il 21/12/1950 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; MICHELI MARIA n. a BERGAMO il 09/06/1949 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; MOTTA SERENA n. a CASSANO D’ADDA il 18/05/1940 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 667; NAGORA S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1006; PROVINCIA DI BERGAMO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2293, 2830; PUSTERLA CORTESINI SEBASTIANO n. a MILANO il 21/01/1941 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292; PUSTERLA

CORTESINI ANNA PIA LAURA n. a SORESINA il 02/04/1950 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; PUSTERLA CORTESINI GHISALBERTO n. a SORESINA il 10/07/1946 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; PUSTERLA CORTESINI MARIA LAURA n. a SORESINA il 03/02/1956 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 292, Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; PUSTERLA CORTESINI SEBASTIANO n. a MILANO il 21/01/1941 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 694; RAVASIO OLIVIERA n. a BONATE SOTTO il 13/07/1939 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; RAVASIO SILVIO n. a BERGAMO il 08/03/1951 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 442; RUGGERI INES n. a PONTE SAN PIETRO il 07/02/1930 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206; RURALE LUIGIA n. a LISSONE il 27/03/1925 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 502, 794; SALA CAMILLA n. a LISSONE il 28/08/1949 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 502, 794; SALA CARLA n. a LISSONE il 01/07/1952 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 502, 794; SALA LUCIANO n. a LISSONE il 24/01/1929 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 502, 794; SANPAOLO LEASINT - S.P.A. - SOCIETA’ DI LEASING INTERNAZIONALE Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2811; SARI FELICE n. a MILANO il 13/10/1926 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2294; SIGNORELLI ANITA SILVIA n. a BERGAMO il 18/08/1931 Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 963; SPA COMPAGNIA INDUSTRIALE PRODOTTI SINRES Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 171; TEANI PIETRO n. a SUISIO il 01/07/1947 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 217, 220, 222, 437, 439, 548; UVIGAL - SPA Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 441; VALENTINA 2002 S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2623; VIGANO TERESA n. a LECCO il 21/08/1928 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 206

Opere connesseCHIAPPA FIORENZA n. a MAPELLO 08/05/1952 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2835, 2836; COMAIS S.R.L. CON SEDE IN FILAGO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2363, 906; COMUNE DI FILAGO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 267, 891 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2450, 3202, 3204, 3207, 3208, 3210, 472; CONFALONIERI S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1202; CONSORZIO AMBIENTE TERRITORIO E SERVIZI Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2506, 2508, 2631, 3057, 3059; CRINCOLI ANGELO n. a VALLATA il 09/10/1927 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2217; CRINCOLI CONCETTA n. a VALLATA il 02/08/1932 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2217; DSM ITALIA SRL Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 173; ECOLOMBARDIA 4 S.P.A. CON SEDE IN MILANO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2852; FIN-ECO LEASING S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 992; GIOVANNI BOZZETTO S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 233; I.M.S. DI SANGALLI GIANCARLO & C. SNC Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2374; I.S.P. S.R.L. CON SEDE IN BERGAMO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2447, 2448; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. X18; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. X19; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. X7; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. 2477; NAGORA S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1019, 931; NATTA FRANCESCO n. a MILANO il 16/02/1971 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 249, 924; PEDRALI ALESSANDRA n. a FILAGO il 26/08/1906 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1010; PISONI LUCIA n. a CANONICA D’ADDA il 30/06/1934 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2308; PISONI LUCIA MARIA n. a CANONICA D’ADDA il 30/06/1934 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2308; POZZI AGNESE n. a BOTTANUCO il 17/05/1939 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1010; PROSIMET - S.P.A. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3161, 3162; PROVINCIA DI BERGAMO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2829, 2833; PROVINCIA DI BERGAMO Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2297; RODI S.R.L. Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2364, 241, 272; ROSA FABIO n. a CALOLZIOCORTE il 01/05/1951 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3203, 3205, 3206, 3209, 3211; ROSA GABRIO MARIA n. a CALOLZIOCORTE il 15/10/1954 Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 3203, 3205, 3206, 3209, 3211; S.G.L. SOCIETA’ GENERALE LATTE SPA IN CONCORDATO PREVENTIVO Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 306; SAN PAOLO LEASING SPA SOCIETA’ MILANO DI LEASING INTERNAZIONALE Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 2370, 2372; SPA COMPAGNIA INDUSTRIALE PRODOTTI SINRES Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 171; UVIGAL S.P.A. Sez. B - Fg. 9 - Mapp. 146; WINDOOR SPA Sez. A - Fg. 9 - Mapp. 1017, 1018, 235, 896, 897

Comune di Osio SottoAsse principaleA N A S AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE Fg. 9 - Mapp. 1513; ALBANI CARLA n. a BREMBATE il 07/08/1951 Fg. 9 - Mapp. 892; ALBANI LUISA n. a BREMBATE il 03/09/1953 Fg. 9 - Mapp. 892; ALBANI STEFANO n. a BREMBATE il 02/09/1959 Fg. 9 - Mapp. 892; AMBONI MARIAGRAZIA n. a BREMBATE il 28/03/1958 Fg. 9 - Mapp. 477, 564, 672, 879, 957, 994; AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BERGAMO Fg. 9 - Mapp. 5334, 5336, 5338, 5340, 5342, 5351, 5352, 5353, 5374, Fg. 9 - Mapp. 5348, 5349, 5350; ARNOLDI ADRIANO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 11/05/1938 Fg. 9 - Mapp. 5344, 5346; ARNOLDI ALBERTO n. a VAPRIO D’ADDA il 23/11/1969 Fg. 9 - Mapp. 886; ARNOLDI CARLO PIETRO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 10/04/1933 Fg. 9 - Mapp. 5344, 5346, 884, 885, 981; ARNOLDI DANIELA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 22/03/1962 Fg. 9 - Mapp. 886; ARNOLDI FEDERICO il 13/08/1924 Fg. 9 - Mapp. 5344, 5346; ARNOLDI FRANCA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 25/02/1943 Fg. 9 - Mapp. 992; ARNOLDI GIAN;MARIO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 22/03/1940 Fg. 9 - Mapp. 5344, 5346; ARNOLDI GIULIANO n. a BERGAMO il 19/11/1960 Fg. 9 - Mapp. 886; ARNOLDI RENZO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 03/11/1929 Fg. 9 - Mapp. 5344, 5346; AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. Fg. 9 - Mapp. 1512; AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE ANAS COMP REG VIAB Fg. 9 - Mapp. 5786; BACIS MARIA n. a OSIO SOTTO il 01/11/1949 Fg. 9 - Mapp. 993; BONFANTI GIAN CARLO n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 04/01/1961 Fg. 9 - Mapp. 836, 837; BRIVIO MARIESTER n. a BERGAMO il 11/05/1967 Fg. 9 - Mapp. 992; BRIVIO PAOLO n. a BERGAMO il 01/09/1977 Fg. 9 - Mapp. 992; CAGLIOMI REGINA FU GIUSEPPE VED CAGLIONI Fg. 9 - Mapp. 997; CAGLIONI ALESSANDRO il 28/09/1929 Fg. 9 - Mapp. 997; CAGLIONI MODESTA il 20/12/1926 Fg. 9 - Mapp. 2824; CAPOZZINNS S.N.C. DI CAPOZZI Fg. 9 - Mapp. 1496, 7557, 773; CHIODA GAETANO n. a GROMO il 22/11/1938 Fg. 9 - Mapp. 1511, 1592, 5919; COLOMBO CRISTIANO n. a VAPRIO D’ADDA il 23/03/1968 Fg. 9 - Mapp. 4359; COMOTTI ALBINA n. a TREZZO SULL’ADDA il 21/11/1934 Fg. 9 - Mapp. 886; COMUNE DI OSIO SOTTO Fg. 9 - Mapp. 1642, 1644, 1784, 358, 360, 693, 694, 766, 834, 835, Fg. 9 - Mapp. 1719, 4130, 4131, 4226, 4234, 670, 679, 680, 690, 756, 973, Fg. 9 - Mapp. 5348, 5349, 5350; DEL PRATO BERNARDO il 20/03/1943 Fg. 9 - Mapp. 1719, 4130, 4131, 4226, 4234, 670, 679, 680, 690, 756, 973; DEL PRATO PIETRO il 04/12/1935 Fg. 9 - Mapp. 1719, 4130, 4131, 4226, 4234, 670, 679, 680, 690, 756, 973; DEMANIO DELLO STATO - RAMO BONIFICA Fg. 9 - Mapp. 2730, 2738, 2740; DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO Fg. 9 - Mapp. 1489, 1507, 1541, 2439, 2440, 2441, 2442, 2445, 4227, 4235, 4237; DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO STRADE Fg. 9 - Mapp. 5794; GAMBA ERMINIA n. a STEZZANO il 02/03/1959 Fg. 9 - Mapp. 864, 869; GAMBIRASIO ANNA n. a CISERANO il 13/12/1924 Fg. 9 - Mapp. 873; GIASSI LINO n. a OSIO SOTTO il 17/10/1928 Fg. 9 - Mapp. 345, 665, 785, 787; GIASSI VITTORIO n. a OSIO SOPRA il 09/03/1938 Fg. 9 - Mapp. 1543, 778, 827, 828; GRANCINI ANGELO n. a SPIRANO il 17/07/1954 Fg. 9 - Mapp. 990, 991; GRITTI TEODORA FU PIETRO Fg. 9 - Mapp. 1719, 4130, 4131, 4226, 4234, 670, 679, 680, 690, 756, 973; GRUPPO EDILGEST FINANZIARIA S.P.A. Fg. 9 - Mapp. 5999; LANFRANCHI BATTISTA n. a GAZZANIGA il 13/04/1948 Fg. 9 - Mapp. 1514, 6003, 6005, 710; LECCHI ADRIANA n. a BREMBATE il 02/08/1946 Fg. 9 - Mapp. 4360; LECCHI ANNA n. a BREMBATE il 14/07/1943 Fg. 9 - Mapp. 4360; LECCHI ANTONIO n. a BREMBATE il 23/09/1948 Fg. 9 - Mapp. 4360; LECCHI CARLA MARIA n. a BREMBATE il 07/09/1938 Fg. 9 - Mapp. 4360; LECCHI GIOVANNA n. a BREMBATE il 12/02/1951 Fg. 9 - Mapp. 4360; LECCHI LUIGIA n. a BREMBATE il 09/11/1940 Fg. 9 - Mapp. 4360; LOMBONI MIRELLA n. a BREMBATE il 23/08/1963 Fg. 9 - Mapp. 840; MACANDALLI SILVANA n. a BREMBATE il 17/11/1947 Fg. 9 - Mapp. 4361; MANDELLI COSTANTINA n. a BREMBATE il 30/11/1948 Fg. 9 - Mapp. 1564, 983, 989; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. 3744, Fg. 9 - Mapp. 7106, Fg. 9 - Mapp. X, Fg. 9 - Mapp. X10, Fg. 9 - Mapp. X23, Fg. 9 - Mapp. X32, Fg. 9 - Mapp. X8, Fg. 9 - Mapp. X92; MARCANDALLI SILVANA n. a BREMBATE il 17/11/1947 Fg. 9 - Mapp.

4361; NEGRI EZIO n. a BERGAMO il 08/09/1956 Fg. 9 - Mapp. 6002; OSIO ALESSIO n. a BREMBATE il 21/06/1934 Fg. 9 - Mapp. 406, 980; OSIO AMERIGO n. a BREMBATE il 06/10/1952 Fg. 9 - Mapp. 406, 980; OSIO ANACLETO n. a BREMBATE il 18/09/1949 Fg. 9 - Mapp. 406, 980; OSIO BATTISTA n. a BREMBATE il 14/11/1941 Fg. 9 - Mapp. 406, 980; OSIO EGIDIO n. a BREMBATE il 18/09/1945 Fg. 9 - Mapp. 406, 980; PANSERI ATTILIO n. a BREMBATE il 20/10/1942 Fg. 9 - Mapp. 4361; PESENTI MADDALENA n. a SERIATE il 04/05/1976 Fg. 9 - Mapp. 1564, 983, 989; RAMPINELLI ANNIBALE il 04/02/1957 Fg. 9 - Mapp. 864, 869; RAMPINELLI BAMBINA il 18/10/1927 Fg. 9 - Mapp. 892; RAMPINELLI BATTISTA il 22/10/1921 Fg. 9 - Mapp. 873; RAMPINELLI MARIA CARMEN il 16/07/1955 Fg. 9 - Mapp. 873; RELIQUATI DI ACC. COM. DI ACQ. ES. E RELIT. STRAD. Fg. 9 - Mapp. 7022; ROSA GEROLAMA il 02/01/1916 Fg. 9 - Mapp. 5341; ROSA GIOVANNA il 02/01/1916 Fg. 9 - Mapp. 5339, 878; SANGALLI ITALO il 03/05/1943 Fg. 9 - Mapp. 993; SOCIETA’ LU.VI. S.R.L. Fg. 9 - Mapp. 5443; SOLDINI EMILIO n. a BREMBATE il 06/03/1958 Fg. 9 - Mapp. 477, 564, 672, 879, 957, 994; SRL GIALLE Fg. 9 - Mapp. 4700, 4702, 4704; TURI ANNA n. a PONTE SAN PIETRO il 30/10/1967 Fg. 9 - Mapp. 5345; USUBELLI COSTRUZIONI SRL Fg. 9 - Mapp. 7033

Opere connesseCOGESI S.R.L. Fg. 9 - Mapp. 322, 324, 330, 341, 3486, 839, 854; COMUNE DI OSIO SOTTO Fg. 9 - Mapp. 3213, 3284; DONG AILIAN NATA IN CINA REPUBBLICA POPOLARE IL 13/05/1958 Fg. 9 - Mapp. 1064, 2906, 6812, 723; EUSTACCHIO ADRIANO MARIO n. a BERGAMO il 25/04/1954 Fg. 9 - Mapp. 328; EUSTACCHIO FERRANTE n. a BERGAMO il 12/09/1958 Fg. 9 - Mapp. 328; EUSTACCHIO GIANCARLO n. a BERGAMO il 26/09/1951 Fg. 9 - Mapp. 328; EUSTACCHIO MARIO n. a BERGAMO il 15/03/1932 Fg. 9 - Mapp. 328; GRUPPO EDILGEST FINANZIARIA S.P.A. Fg. 9 - Mapp. 1064, 2906, 6812, 723; IMMOBILIARE CORSO EUROPA S.R.L. Fg. 9 - Mapp. 322, 324, 330, 341, 3486, 839, 854; IMMOBILIARE STAR S.R.L. Fg. 9 - Mapp. 6417, 7122; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 9 - Mapp. X1, Fg. 9 - Mapp. X3, Fg. 9 - Mapp. X4, Fg. 9 - Mapp. X52, Fg. 9 - Mapp. X9, Fg. 9 - Mapp. 1064, 2906, 6812, 723; PALA EGIDIO n. a OSIO SOTTO il 01/09/1940 Fg. 9 - Mapp. 7396; TRASPORTI BERGAMO SUD - OVEST SPA Fg. 9 - Mapp.

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Page 37: LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Iva, comunicazioni soft · Ora questo contesto non cè più. Parte dei paesi asiatici, che non hanno bilanci pubblici indebitati, innovano e determinano

42 Giovedì 23 Dicembre 2010

363; VILLA DANILO n. a VIMERCATE il 01/10/1964 Fg. 9 - Mapp. 7123; VILLA GIOVANNA n. a CALUSCO D’ADDA il 17/08/1960 Fg. 9 - Mapp. 7123; ZHENG ZHAONAN NATO IN CINA REPUBBLICA POPOLARE IL 08/07/1953 Fg. 9 - Mapp. 1064, 2906, 6812, 723

Opere di compensazioneAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BERGAMO con sede in BERGAMO - Fg.9 Mapp. 5354, 5355, 5357, 5349; COLOMBO CRISTIANO N. A VAPRIO D`ADDA il 23/03/1968 - Fg.9 Mapp. 4359; COMUNE DI OSIO SOTTO - Fg.9 Mapp. 5357, 5349, 4130; DEL PRATO BERNARDO N. A BREMBATE DI SOTTO il 20/03/1943 - Fg.9 Mapp. 4130; DEL PRATO PIETRO N. A BREMBATE DI SOTTO il 04/12/1935 - Fg.9 Mapp. 4130; GRITTI TEODORA FU PIETRO - Fg.9 Mapp. 4130; OSIO ALESSIO N. A BREMBATE il 21/06/1934 - Fg.9 Mapp. 978, 655, 5356; OSIO AMERIGO N. A BREMBATE il 06/10/1952 - Fg.9 Mapp. 978, 655, 5356; OSIO ANACLETO N. A BREMBATE il 18/09/1949 - Fg.9 Mapp. 978, 655, 5356; OSIO BATTISTA N. A BREMBATE il 14/11/1941 - Fg.9 Mapp. 978, 655, 5356; OSIO EGIDIO N. A BREMBATE il 18/09/1945 - Fg.9 Mapp. 978, 655, 5356; PORRI FEDERICO N. A OSIO SOTTO il 24/03/1946 - Fg.9 Mapp. 977

Comune di Terno d’isolaOpere connesseISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO Fg. 9 - Mapp. 47; PREVITALI ANGELO n. a BONATE SOPRA il 29/05/1933 Fg. 9 - Mapp. 21, 22; PREVITALI GIUSEPPE n. a BONATE SOPRA il 12/04/1944 Fg. 9 - Mapp. 2151, 628, 699; PRIVITALI GIOVANNI n. a BERGAMO il 18/11/1963 Fg. 9 - Mapp. 21, 22

Provincia di Como

Comune di BregnanoAsse principaleANGUSSOLA Gigliola n. a COMO il 01/10/1953 - Fg. 9 Mapp. 1175; CAMPAGNOLO Lidia n. a RESANA il 08/07/1933 - Fg. 9 Mapp. 1177; CATTANEO Vincenzina n. a MILANO il 23/11/1921 - Fg. 9 Mapp. 1176; CECCARELLI Giovanni n. a MILANO il 14/10/1933 - Fg. 9 Mapp. 1163; CECCARELLI Valentina n. a SAVIGNANO SUL RUBICONE il 18/09/1916 - Fg. 9 Mapp. 1163; CLERICI Alfredo n. a COMO il 04/06/1954 - Fg. 9 Mapp. 1176; CLERICI Laila;RITA n. a COMO il 20/10/1944 - Fg. 9 Mapp. 1176; GALBIATI Carlo Achille n. a BIASSONO il 13/02/1946 - Fg. 9 Mapp. 1152, 2564; GATTAVARI Gianpasquale n. a MEDA il 22/09/1928 - Fg. 9 Mapp. 1163; GATTAVARI Laura Anna n. a MILANO il 02/06/1959 - Fg. 9 Mapp. 1163; GRASI Nadia n. a COMO il 10/02/1967 - Fg. 9 Mapp. 1177; GRASSI Patrizia n. a COMO il 14/04/1989 - Fg. 9 Mapp. 1177; LIM Sole n. a SARONNO il 13/05/1949 - Fg. 9 Mapp. 1152, 2564; MARNONI Carlotta n. a BREGNANO il 11/02/1913 - Fg. 9 Mapp. 1063; MAURI Giovanni n. a SEVESO il 04/05/1932 - Fg. 9 Mapp. 1163; PARMA Maria Teresa n. a SARONNO il 07/07/1920 - Fg. 9 Mapp. 1153, 1154

Opere connesseASCORTI Luigia; DI ANTONIO - Fg.9 Mapp. 1261; ASCORTI Regina; DI ANTONIO - Fg.9 Mapp. 1261; BORELLA Bruna n. a ROVELLASCA il 17/04/1923 - Fg.9 Mapp. 1255; BORELLA Gino - Fg.9 Mapp. 1255; CASTELLI Giovanni n. a LOMAZZO il 14/10/1939 - Fg.9 Mapp. 1251; CASTELLI Maria n. a ROVELLASCA il 25/01/1947 - Fg.9 Mapp. 1251; COMUNE DI BREGNANO CON SEDE IN BREGNANO - Fg.9 Mapp. 4494, 4496, 4497; EDILMARKET 99 S.R.L. con sede in MAGNAGO - Fg.9 Mapp. 5123, 5124, 5131, 5126, 5125, 5127; GALLI Pierina n. a ROVELLASCA il 20/03/1918 - Fg.9 Mapp. 1258; GRAMEGNA Anna n. a ROVELLASCA il 13/10/1943 - Fg.9 Mapp. 1250, 1256; GUARNERIO Carla n. a BREGNANO il 19/01/1916 - Fg.9 Mapp. 3341; MASSIMI Giuseppe n. a BREGNANO il 03/06/1944 - Fg.9 Mapp. 2238; MINOTTI Alba Angela n. a VERTEMATE CON MINOPRIO il 23/12/1946 - Fg.9 Mapp. 2238; MUNARI Mario Antonio n. a BOSARO il 05/03/1936 - Fg.9 Mapp. 420; TURCONI Giuseppina Amanda n. a BREGNANO il 10/07/1938 - Fg.9 Mapp. 723; TURCONI Mariarosa n. a BREGNANO il 22/02/1955 - Fg.9 Mapp. 723; VAGO Angelo n. a BREGNANO il 19/08/1910 - Fg.9 Mapp. 2154, 3340; VAGO Francesco n. a BREGNANO il 19/02/1946 - Fg.9 Mapp. 3340, 3341; VAGO Maria Grazia n. a COMO il 21/01/1943 - Fg.9 Mapp. 3340; VERGA Enrichetta n. a BREGNANO il 07/08/1896 - Fg.9 Mapp. 3620; VERGA Teresa n. a BREGNANO il 08/07/1920 - Fg.9 Mapp. 418; VERGA Teresa n. a COMO il 15/01/1941 - Fg.9 Mapp. 420; VOLONTE’ Micaela n. a COMO il 27/06/1970 - Fg.9 Mapp. 1253; VOLONTE’ Sabrina n. a COMO il 13/08/1974 - Fg.9 Mapp. 1253; VOLONTERIO Isidora n. a BREGNANO il 24/01/1951 - Fg.9 Mapp. 419, 1651, 2155, 3318

Comune di CarimateOpere connesseDECAR SPA con sede in BOLOGNA - Fg.6 Mapp. 675; SPA SOC GENERALE IMMOBILIARE LAVORI DI UTILITA PUBBLICA E AGRICOLA CON SEDE IN ROMA - Fg.9 Mapp. 3910

Comune di CermenateAsse principaleCARNINI Giuseppina n. a CERMENATE il 28/11/1957 - Fg.9 Mapp.6765; CARNINI Pier Martino n. a COMO il 19/08/1960 - Fg.9 Mapp.6765; COIATELLI Graziella n. a CAIOLO il 22/01/1941 - Fg.9 Mapp.2783; CUSINI Antonio n. a GROSIO il 26/1/1930 - Fg.9 Mapp.4597, 4595, 4598; CUSINI Maria n. a CERMENATE il 26/6/1956 - Fg.9 Mapp.4597, 4595, 4598; CUSINI Tiziana n. a CERMENATE il 08/04/1957 - Fg.9 Mapp.4596; GIACOMELLI Antonietta n. a CERMENATE il 27/09/1933 - Fg.9 Mapp.1614; GIACOMELLI Irma n. a CERMENATE il 26/08/1932 - Fg.9 Mapp.1614; GRASSI Teresa;VED RUMI n. a CERMENATE il 07/09/1899 - Fg.9 Mapp.1615; GUFFANTI Maria n. a FENEGRO` il 13/03/1938 - Fg.9 Mapp.1615; MONTI Francesca n. a CERMENATE il 14/01/1902 - Fg.9 Mapp. 6849; OGGIONI Assunta FU LUIGI - Fg.9 Mapp.6849; OGGIONI Carlo FU LUIGI - Fg.9 Mapp.6849; OGGIONI Enrico n. a CERMENATE il 30/10/1927 - Fg.9 Mapp.6849; OGGIONI Natalina FU LUIGI - Fg.9 Mapp.6849; PARMA Maria Teresa n. a SARONNO il 07/07/1920 - Fg.9 Mapp. 1447, 6879, 1701, 1446, 1575, 6773, 2784, 1445, 1613, 6462, 2781, 1464, 1465, 2782, 402, 1580, 1582, 1620, 2544, 5929, 1458, 1574; PERICO Rosa FU AMBROGIO - Fg.9 Mapp.6849; POZZI Agnese n. a LENTATE SUL SEVESO il 07/09/1903 - Fg.9 Mapp.6849; RUMI Emilia n. a CERMENATE il 16/02/1928 - Fg.9 Mapp.1615; RUMI Pinuccia n. a COMO il 07/06/1964 - Fg.9 Mapp.1615; STRAMBINI Domenica n. a GROSIO il 29/09/1933 - Fg.9 Mapp.6765; VERGA Angela n. a CERMENATE il 03/10/1941 - Fg.9 Mapp.6381, 6382, 6383; VERGA Luigi n. a TRADATE il 07/04/1975 - Fg.9 Mapp.6381, 6382, 6383; VERGA Simona n. a TRADATE il 26/11/1971 - Fg.9 Mapp.6381, 6382, 6383; ZERBI Anna Luisa n. a MILANO il 22/07/1942 - Fg.9 Mapp.1447, 6879, 1701, 1446, 1575, 6773, 2784, 1445, 1613, 6462, 2781, 1464, 1465, 2782, 402, 1580, 1582, 1620, 2544, 5929, 1458, 1574; ZERBI Donatella n. a SARONNO il 20/02/1945 - Fg.9 Mapp.1447, 6879, 1701, 1446, 1575, 6773, 2784, 1445, 1613, 6462, 2781, 1464, 1465, 2782, 402, 1580, 1582, 1620, 2544, 5929, 1458, 1574; ZERBI Enrico n. a CERMENATE il 26/01/1923 - Fg.9 Mapp.1695; ZERBI Eugenia n. a SARONNO il 08/01/1947 - Fg.9 Mapp.1447, 6879, 1701, 1446, 1575, 6773, 2784, 1445, 1613,6462, 2781, 1464, 1465, 2782, 402, 1580, 1582, 1620, 2544, 5929, 1458, 1574; ZERBI Piera n. a MILANO il 12/09/1952 - Fg.9 Mapp.1447, 6879, 1701, 1446, 1575, 6773, 2784, 1445, 1613, 6462, 2781, 1464, 1465, 2782, 402, 1580, 1582, 1620, 2544, 5929, 1458, 1574

Opere connesseBORGHI Enrico n. a CERMENATE il 15/06/1952 - Fg.9 Mapp. 6705; BRUZZESE Giuseppe S.n.c di BRUZZESE Giuseppe e C. con sede in GUANZATE - Fg.9 Mapp. 6743; COMUNE DI CERMENATE con sede in CERMENATE - Fg.9 Mapp. 2958; GALPAS SRL - Fg.9 Mapp. 967; GESSAGA Giambattista n. a COMO il 04/08/1949 - Fg.9 Mapp. 984, 2957; GESSAGA Natala n. a COMO il 24/12/1951 - Fg.9 Mapp. 984, 2957; GESSAGA Santina n. a COMO il 10/01/1958 - Fg.9 Mapp. 984, 2957; Istituto per il Sostentamento del Clero della Diocesi di COMO con sede in COMO - Fg.9 Mapp. 2450; MASSINI Claudia n. a COMO il 19/10/1974 - Fg.9 Mapp. 2750; MASSINI Giuseppe n. a BREGNANO il 03/06/1944 - Fg.9 Mapp. 1141, 2750; MINOTTI Alda Angela n. a VERTEMATE CON MINOPRIO il 23/12/1946 - Fg.9 Mapp. 1141, 2750; PARMA Maria Teresa n. a SARONNO il 07/07/1920 - Fg.9 Mapp. 1001, 982, 1000; PERCASSI COSTRUZIONI DI PERCASSI PIETRO E C . SOCIETA` IN NOME COLLETTIVO con sede in CERMENATE - Fg.9 Mapp. 5490; SALA TESCIAT Davide n. a CANTU` il 21/03/1966 - Fg.9 Mapp. 2618; SALA TESCIAT Mario n. a CERMENATE il 26/06/1935 - Fg.9 Mapp. 2618; SALA TESCIAT Palmira n. a GROSOTTO il 10/04/1938 - Fg.9 Mapp. 2618; TORCHIO Antonella n. a CANTU` il 27/10/1969 - Fg.9 Mapp. 3684; TORCHIO Cesare n. a CERMENATE il 10/02/1931 - Fg.9 Mapp. 3684; TORCHIO Emilio n. a COMO il 07/08/1961 - Fg.9 Mapp. 3684; TORCHIO Lorella n. a CERMENATE il 05/11/1959 - Fg.9 Mapp. 3684; VERGA Ambrogio n. a CERMENATE il 10/04/1921 - Fg.9 Mapp. 2957; VERGA Elisa n. a CERMENATE il 11/03/1899 - Fg.9 Mapp. 2957; VERGA Emilia n. a CERMENATE il 09/11/1925 - Fg.9 Mapp. 984, 2957; VERGA Felicita n. a CERMENATE il 18/09/1930 - Fg.9 Mapp. 984, 2957; ZERBI Anna Luisa n. a MILANO il 22/07/1942 - Fg.9 Mapp. 1001, 982, 1000; ZERBI Donatella n. a SARONNO il 20/02/1945 - Fg.9 Mapp. 1001, 982, 1000; ZERBI Eugenia n. a SARONNO il 08/01/1947 - Fg.9 Mapp. 1001, 982, 1000; ZERBI Piera n. a MILANO il 12/09/1952 - Fg.9 Mapp. 1001, 982, 1000

Comune di FenegròAsse principaleCOZZI Mario n. a TURATE il 15/11/1933 - Fg.9 Mapp. 1080; DONEGANA Adele n. a MOLTRASIO il 15/09/1925 - Fg.9 Mapp. 1082; FUSETTI Anna FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp.

1079; FUSETTI Antonia FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Antonio FU GIUSEPPE - Fg.9 Mapp. 1079, 1081; FUSETTI Carlo FU LUIGI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Cesare FU GIUSEPPE - Fg.9 Mapp. 1079, 1665; FUSETTI Felice FU AMBROGIO - Fg.9 Mapp. 1665; FUSETTI Flavio Agostino n. a SARONNO il 19/05/1957 - Fg.9 Mapp. 1665; FUSETTI Gerolamo FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Gian;BATTISTA FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Giovanni FU AMBROGIO - Fg.9 Mapp. 1081; FUSETTI Giuseppe FU AMBROGIO - Fg.9 Mapp. 1081; FUSETTI Luigi FU AMBROGIO - Fg.9 Mapp. 1081; FUSETTI Maria FU LUIGI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Paolo FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Rosa FU LUIGI - Fg.9 Mapp. 1079; FUSETTI Teresa FU GIOVANNI - Fg.9 Mapp. 1079; GRIGO Alfredo n. a CARATE URIO il 13/05/1952 - Fg.9 Mapp. 1082; OPERA PIA DEL PONTE IN VARESE - Fg.9 Mapp. 1079, 1665; OSPEDALE FATEBENE FRATELLI DI VARESE - Fg.9 Mapp. 1080, 1081

Comune di LomazzoAsse principaleALBERTI Angelo n. a SARONNO il 04/07/1956 - Fg.1 Mapp. 2780, 5184; ALBERTI Luigia n. a SARONNO il 28/11/1952 - Fg.1 Mapp. 2780, 5184; ALLIEVI Maria n. a LOMAZZO il 07/02/1949 - Fg.1 Mapp. 2537; BRENDOLINI Maurizio n. a MONTECALVO IN FOGLIA il 29/08/1953 - Fg.1 Mapp. 5184; CAMPORELLI Carla n. a VALSOLDA il 09/01/1944 - Fg.1 Mapp. 699, 1877; CAMPORELLI Luigi Felice n. a MILANO il 04/12/1956 - Fg.1 Mapp. 699, 1877; CARUGATI Antonio n. a LOMAZZO il 13/05/1957 - Fg.1 Mapp. 769; CARUGATI Costantino n. a REBBIO il 31/10/1930 - Fg.1 Mapp. 3287; CARUGATI Eugenio n. a SARONNO il 26/04/1978 - Fg.1 Mapp. 1998, 2783; CARUGATI Luigi n. a LOMAZZO il 10/09/1922 - Fg.1 Mapp. 771; CARUGATI Matteo n. a SARONNO il 14/11/1980 - Fg.1 Mapp. 1998, 2783; CATTANEO Isidoro n. a LOMAZZO il 28/11/1926 - Fg.1 Mapp. 2198; COLOMBO Aurelia n. a GIUSSANO il 31/05/1951 - Fg.1 Mapp. 2781; DAL GRANDE Giovanni n. a ORTA SAN GIULIO il 17/04/1937 - Fg.1 Mapp. 727, 992; DESIDERATI Barbara n. a CASTANO PRIMO il 24/02/1961 - Fg.1 Mapp. 5184; FALBO Mauro n. a CANTU` il 07/02/1979 - Fg.1 Mapp. 994; FALBO Mirko n. a COMO il 19/03/1971 - Fg.1 Mapp. 994; GRITTINI Terenzio n. a CORBETTA il 10/02/1934 - Fg.1 Mapp. 696; GUFFANTI Giuseppe n. a REBBIO il 12/02/1937 - Fg.1 Mapp. 737, 1999, 738, 2000; GUFFANTI Sergio n. a SARONNO il 16/03/1945 - Fg.1 Mapp. 737, 1999, 738, 2000; IMMOBILIARE 4 SRL CON SEDE IN LUISAGO - Fg.1 Mapp. 710; LANZI Vittoria n. a ALSENO il 07/09/1935 - Fg.1 Mapp. 991, 3470; MACCHI Enrica n. a SAN GIORGIO SU LEGNANO il 28/04/1938 - Fg.1 Mapp. 696; MARINONI Gianantonio n. a MILANO il 09/12/1944 - Fg.1 Mapp. 737, 1999, 738, 2000; MARINONI Giovanni FU LUIGI - Fg.1 Mapp. 3469; MARINONI Roberto n. a COMO il 28/04/1972 - Fg.1 Mapp. 991, 3470; MARINONI Walter n. a COMO il 29/01/1965 - Fg.1 Mapp. 991, 3470; MARINONI Wilma n. a COMO il 30/05/1961 - Fg.1 Mapp. 991, 3470; MARTUCCI Maria n. a PALAGIANELLO il 12/04/1940 - Fg.1 Mapp. 727, 992; NOBILE Anna Maria n. a LOMAZZO il 19/05/1943 - Fg.1 Mapp. 700; NOBILE Franca n. a LOMAZZO il 13/11/1944 - Fg.1 Mapp. 700; NOBILE Laura n. a CANTU` il 30/06/1979 - Fg.1 Mapp. 700; NOBILE Stefania n. a SARONNO il 21/09/1972 - Fg.1 Mapp. 700; OSPEDALE MAGGIORE DI MILANO - Fg.1 Mapp. 695; PIZZI Innocente FU GIUSEPPE LUIGI - Fg.1 Mapp. 608, 1917, 698; PUTTINI Renato n. a CASALOLDO il 24/03/1952 - Fg.1 Mapp. 2781; RAMPOLDI Carlo FU BENVENUTO - Fg.1 Mapp. 697; RAMPOLDI Piera;DETTA PIERINA MAR BORGHI n. a LOMAZZO il 07/09/1937 - Fg.1 Mapp. 703; RAMPOLDI Salvatore n. a LOMAZZO il 03/12/1946 - Fg.1 Mapp. 983; ROTA Pierina;VED ALBERTI n. a CURDOMO il 18/01/1928 - Fg.1 Mapp. 2780; SCOMPARIN Lidia n. a ERACLEA il 09/12/1949 - Fg.1 Mapp. 786; SEVESO Flavia n. a CERMENATE il 09/06/1951 - Fg.1 Mapp. 700; TOTARO Emanuele n. a SARONNO il 08/03/1984 - Fg.1 Mapp. 739

Opere di compensazioneBALESTRIERI Marta;DI ANGELO - Fg.1 Mapp. 3070; BETTONI Luisa n. a LOMAZZO il 10/03/1906 - Fg.1 Mapp. 3072; Fg.1 Mapp. 1249; CARUGATI Rosa FU FERDINANDO - Fg.1 Mapp. 6131; GALLI Giuseppe n. a CIRIMIDO il 26/03/1931 - Fg.1 Mapp. 2799; GIOVIO Francesca - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; MONTI Maria Enrica n. a COMO il 29/04/1949 - Fg.1 Mapp. 4810, 4809; MONTI Ottavio n. a COMO il 24/09/1947 - Fg.1 Mapp. 4810, 4809; MONTI Paolo n. a SARONNO il 01/07/1982 - Fg.1 Mapp. 4810, 4809; MONTI Stefano n. a SARONNO il 12/08/1985 - Fg.1 Mapp. 4810, 4809; PAGANI Ambrogio n. a COMO il 21/04/1962 - Fg.1 Mapp. 2800; PAGANI Gianni n. a COMO il 10/08/1966 - Fg.1 Mapp. 2800; PAGANI Patrizio n. a COMO il 27/02/1968 - Fg.1 Mapp. 2800; RIZZI Luisa n. a COMO il 02/05/1957 - Fg.1 Mapp. 2797; RUSCONI Emilia n. a COMO il 10/03/1925 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SAIBENE Dante n. a CIRIMIDO il 09/04/1961 - Fg.1 Mapp. 1097, 1186; SAIBENE Pietro n. a CIRIMIDO il 05/01/1952 - Fg.1 Mapp. 1250; SOMAINI Battista n. a LOMAZZO il 04/09/1930 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Carlo n. a LOMAZZO il 19/12/1915 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Cesare n. a COMO il 01/02/1954 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Eugenio n. a UGGIATE il 24/10/1941 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Giulia n. a LOMAZZO il 02/12/1947 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Luisa n. a COMO il 28/11/1952 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; SOMAINI Pietro n. a COMO il 28/05/1949 - Fg.1 Mapp. 3072, 1249; TOSI Ada n. a CIANO D`ENZA il 15/03/1930 - Fg.1 Mapp. 6131; VOLONTE Luigi;UGO n. a CIRIMIDO il 10/10/1931 - Fg.1 Mapp. 3070; VOLONTE` Rosa n. a CIRIMIDO il 05/07/1935 - Fg.1 Mapp. 3070

Comune di RovellascaOpere connesseBORELLA Renzo n. a ROVELLASCA il 29/09/2927 - Fg.9 Mapp. 5029; BORELLA Carlo n. a ROVELLASCA il 23/06/1926 - Fg.9 Mapp. 1617; BORELLA Italo n. a ROVELLASCA il 14/07/1922 - Fg.9 Mapp. 3687; BORELLA Marino n. a LEGNANO il 30/05/1950 - Fg.9 Mapp. 5029; CATTANEO Luigi n. a COMO il 20/06/1959 - Fg.9 Mapp. 254; CATTANEO Nicoletta n. a SARONNO il 28/07/1957 - Fg.9 Mapp. 3691, 1775; CATTANEO Rosanna n. a SARONNO il 21/07/1953 - Fg.9 Mapp. 3691; CLERICI Maria n. a ROVELLASCA il 18/05/1916 - Fg.9 Mapp. 1487; COMUNE DI ROVELLASCA con sede in ROVELLASCA - Fg.9 Mapp. 4976, 5024, 5028; DELL`ACQUA Enrichetta FU GIUSEPPE n. a COMO - Fg.9 Mapp. 254; DELL’ACQUA Giliola n. a ROVELLASCA il 16/06/1946 - Fg.9 Mapp. 3691; DELL’ACQUA Maria Silvia n. a COMO il 30/10/1940 - Fg.9 Mapp. 3691; EDIL Lario S.r.l. con sede in MEDA 04085570960 - Fg.9 Mapp. 5025, 5026; IMMOBILIARE duebi S.r.l con sede in CERMENATE - Fg.9 Mapp. 4350; IMPRESA BASILICO Carlo e C. S.n.c. con sede in COGLIATE - Fg.9 Mapp. 3604; INTROZZI Lucio n. a ROVELLASCA il 19/03/1946 - Fg.9 Mapp. 1292; INTROZZI Marcello n. a ROVELLASCA il 14/03/1953 - Fg.9 Mapp. 1292; INTROZZI Milvia n. a SARONNO il 10/02/1940 - Fg.9 Mapp. 1292; IST. SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO con sede in COMO - Fg.9 Mapp. 3687; LUCINI Celesta FU CARLO - Fg.9 Mapp. 1617; MARIANI Boris Maria nata in SVIZZERA il 07/07/1963 - Fg.9 Mapp. 3275; MARIN Fabio n. a GIUSSANO il 20/03/1986 - Fg.9 Mapp. 2714; MARIN Francesco n. a CESANO MADERNO il 29/01/1953 - Fg.9 Mapp. 2714; MARIN Sara n. a GIUSSANO il 23/08/1981 - Fg.9 Mapp. 2714; MILANI Giuseppina n. a CASORATE SEMPIONE il 20/10/1936 - Fg.9 Mapp. 3687; PIURI Maurizio n. a SARONNO il 16/02/1965 - Fg.9 Mapp. 1019, 511; VANZULLI Patrizia n. a ROVELLASCA il 14/07/1960 - Fg.9 Mapp. 1293; VOLONTERIO Paolo n. a COMO il 18/09/1977 - Fg.9 Mapp. 1487; VOLONTERIO Riccardo n. a COMO il 25/06/1969 - Fg.9 Mapp. 1487

Comune di Rovello PorroOpere connesseALBERIO Andrea n. a ROVELLO PORRO il 18/08/1940 - Fg.9 Mapp. 5783; ALBERIO Caterina n. a ROVELLO PORRO il 06/07/1950 - Fg.9 Mapp. 4954; ALBERIO Chiarino n. a ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 3292; ALBERIO Giovanni n. a ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 3292; ALBERIO Maria Bambina n. a ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 3292; ALBERIO Mario a SARONNO il 15/07/1945 - Fg.9 Mapp. 5783; ALBERIO Maurizio Giuseppe n. a SARONNO il 14/09/1961 - Fg.9 Mapp. 1218; ALBERIO Orsola n. a ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 4962, 4963; BALESTRINI Ivana Paola n. a ROVELLO PORRO il 19/02/1967 - Fg.9 Mapp. 2511; BALESTRINI Lorena Rita n. a SARONNO il 13/01/1978 - Fg.9 Mapp. 2511; BALESTRINI Maria Carla n. a MILANO il 18/11/1963 - Fg.9 Mapp. 2511; BALESTRINI Roberta Anna n. a ROVELLO PORRO il 18/07/1969 - Fg.9 Mapp. 2511; BANFI Antonella n. a SARONNO - Fg.9 Mapp. 3292; BANFI Caterina n. a ROVELLO PORRO il 16/12/1928 - Fg.9 Mapp. 4962, 4963; BANFI Lorena n. a SARONNO - Fg.9 Mapp. 3292; BANFI Luigi n. a ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 3292; BANFI Oreste n. a ROVELLO PORRO il 17/03/1945 - Fg.9 Mapp. 4958, 4959, 665; BANFI Stefania n. a SARONNO - Fg.9 Mapp. 3292; BASILICO Angelica n. a SARONNO il 23/04/1932 - Fg.9 Mapp. 656; BASILICO Giancarlo n. a SARONNO il 31/05/1964 - Fg.9 Mapp. 656; CASTELLI Natalina n. a GERENZANO il 13/02/1939 - Fg.9 Mapp. 2511; CATTANEO Pier Luigi n. a SARONNO il 26/08/1947 - Fg.9 Mapp. 655; CLERICI Alessandro n. a ROVELLO PORRO il 05/06/1950 - Fg.9 Mapp. 2253; CLERICI Anna Maria n. a COMO il 28/07/1957 - Fg.9 Mapp. 2253; CLERICI Emilio n. a COMO il 24/11/1966 - Fg.9 Mapp. 2253; COMUNE DI ROVELLO PORRO con sede in ROVELLO PORRO - Fg.9 Mapp. 5793, 5775, 5784; ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI COMO - Fg.9 Mapp. 846; MONDINI Luigia n. a TURATE il 01/05/1915 - Fg.9 Mapp. 4954; PAVAN Dino n. a RONCADE il 21/12/1931 - Fg.9 Mapp. 1323; PREMOLI Antonio n. a ROVELLO PORRO il 27/05/1932 - Fg.9 Mapp. 5420; PROSERPIO Angelo n. a MILANO il 20/04/1946 - Fg.9 Mapp. 5792; PROSERPIO Anna n. a SARONNO il 31/03/1972 - Fg.9 Mapp. 5792; PROSERPIO Cristina n. a SARONNO il 09/01/1975 - Fg.9 Mapp. 5792; QUINTABA Beatrice n. a SARONNO il 05/03/1948 - Fg.9 Mapp. 4958, 4959, 665; ROBBIANI Antonino Luigi n. a SARONNO il 04/01/1964 - Fg.9 Mapp. 4354

Comune di TurateAsse principale

BORGHI Maria Rosa n. a GERENZANO il 09/10/1916 - Fg.9 Mapp. 2554; MONTI Adelio n. a SARONNO il 28/04/1955 - Fg.9 Mapp. 2554

Provincia di Monza e Brianza

Comune di AicurzioOpere connesseBRAMBILLA S.N.C. DI BRAMBILLA FRANCO & C. Fg. 8 - Mapp. 108; BURATTI ROBERTO n. a VIMERCATE il 08/07/1974 Fg. 8 - Mapp. 8; CAGNOLA LUCIANO GIUSEPPE n. a VIMERCATE il 12/12/1971 Fg. 8 - Mapp. 8; CARLI GABRIELLA n. a L’AQUILA il 02/01/1947 Fg. 8 - Mapp. 8; CEREDA MARILENA n. a BRUGHERIO il 07/05/1952 Fg. 8 - Mapp. 8; CISTERNINO TIZIANA SERGIA n. a MILANO il 04/05/1962 Fg. 8 - Mapp. 8; COLELLI GIOVANNINA n. a SANT’EUFEMIA LAMEZIA il 24/07/1950 Fg. 8 - Mapp. 277, Fg. 8 - Mapp. 282; CORRENT SUSANA LILIANA NATA IN ARGENTINA IL 01/03/1975 Fg. 8 - Mapp. 8; CRIPPA CHIARA n. a VIMERCATE il 10/01/1993 Fg. 8 - Mapp. 8; CUZZUPE’ ROSANETTE n. a VIMERCATE il 03/01/1973 Fg. 8 - Mapp. 8; DELLA PORTELLA FRANCESCA n. a ROMA il 04/09/1980 Fg. 8 - Mapp. 8; FOSSATI MASSIMO n. a MONZA il 19/03/1974 Fg. 8 - Mapp. 8; GILETTO LUCA CALOGERO n. a MONZA il 07/02/1982 Fg. 8 - Mapp. 8; GIO.AN.NA. S.R.L. Fg. 8 - Mapp. 108; GUALANDRIS MARA n. a BERGAMO il 28/07/1976 Fg. 8 - Mapp. 8; IMMOBILIARE EDEN GREEN S.A.S. DI PEREGO GIANATTILIO & C. Fg. 6 - Mapp. 330; INTESA LEASING S.P.A. Fg. 6 - Mapp. 333; INTESA LEASING SPA Fg. 6 - Mapp. 330; ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO Fg. 6 - Mapp. 23; LAZZARONI MARIA GRAZIA n. a BERGAMO il 10/06/1946 Fg. 6 - Mapp. 299; MANZONI ANGELO n. a RIVIERA D’ADDA il 03/03/1950 Fg. 8 - Mapp. 277, Fg. 8 - Mapp. 282; MANZONI MOIRA n. a PONTE SAN PIETRO il 26/08/1977 Fg. 8 - Mapp. 282; MASSIRONI CARLA n. a VILLASANTA il 22/05/1946 Fg. 8 - Mapp. 333; MASSIRONI LUIGIA PAOLA n. a VILLASANTA il 12/08/1944 Fg. 8 - Mapp. 333; MASSIRONI RICCARDO n. a AICURZIO il 03/04/1902 Fg. 8 - Mapp. 108; MIGLIOLI ILARIA n. a VIMERCATE il 28/12/1981 Fg. 8 - Mapp. 8; MOSCA EZIO n. a BRUGHERIO il 01/01/1945 Fg. 8 - Mapp. 8; MOTTA VIRGINIA n. a BERNAREGGIO il 23/05/1946 Fg. 10 - Mapp. 23; PALUMBO ANTONIO n. a L’AQUILA il 14/09/1941 Fg. 8 - Mapp. 8; PASCOLO CLAUDIA n. a VIMERCATE il 08/01/1976 Fg. 8 - Mapp. 8; PASSONI MATTEO n. a MERATE il 07/10/1971 Fg. 6 - Mapp. 299; PAVANATI LUCA n. a MONZA il 27/11/1964 Fg. 8 - Mapp. 8; PIROVANO SONIA RITA n. a MONZA il 22/10/1975 Fg. 8 - Mapp. 8; RECALCATI MARIA n. a AICURZIO il 27/12/1945 Fg. 10 - Mapp. 18, 19, 20; RECALCATI PIERPAOLO n. a AICURZIO il 17/04/1940 Fg. 10 - Mapp. 18, 19, 20, Fg. 10 - Mapp. 23; ROSSI RENATA n. a VIMERCATE il 27/12/1971 Fg. 8 - Mapp. 8; SELMABIPIEMME LEASING.SPA Fg. 6 - Mapp. 330; SOC. ACC. SEMPLICE MAGLIFICIO VERMARY DI MARIO BRAMBILLA E C. Fg. 6 - Mapp. 208, 332; STERI FLAVIO ANTONIO n. a MONZA il 24/05/1969 Fg. 8 - Mapp. 8; STUCCHI OMAR n. a MILANO il 03/02/1980 Fg. 8 - Mapp. 8

Comune di ArcoreAsse principaleAGOSTONI Faustina n. a PRIMALUNA il 17/11/1936 - Fg.1 Mapp. 18, 19; AMBROSINI Dante n. a TRAONA il 15/02/1922 - Fg.1 Mapp. 55, 56; AMBROSINI Giorgio n. a CERCINO il 28/06/1939 - Fg.1 Mapp. 66; AMBROSINI Giovanni n. a CERCINO il 07/06/1936 - Fg.1 Mapp. 95, 67; BELLONI Mario n. a USMATE VELATE il 06/01/1938 - Fg.20 Mapp. 6; BRAMBILLA Pietro Lorenzo n. a VILLASANTA il 26/11/1950 - Fg.20 Mapp. 6; CAGLIO Luigia n. a USMATE VELATE il 20/04/1897 - Fg.18 Mapp. 17; CIAMPELLA Amesea n. a FOGGIA il 24/09/1928 - Fg.1 Mapp. 73, 74; COLOMBO Giuseppe n. a VIMERCATE il 18/02/1930 - Fg.1 Mapp. 49; CONSONNI Giovanni n. a CAMPARADA il 22/03/1932 - Fg.1 Mapp. 18, 19; DELLA ZOPPA Clelia FU GIUSEPPE MAR AMBROSINI - Fg.1 Mapp. 65; FUMAGALLI Maria Luisa n. a USMATE VELATE il 21/06/1947 - Fg.18 Mapp. 19, 25; IL BOSCHETTO SOCIETA` AGRICOLA S.R.L. con sede in VIMERCATE - Fg.1 Mapp. 69, 170; IMMOBILIARE MILANO ALTA SRL con sede in VILLASANTA - Fg.18 Mapp. 21, 23, 63, 65, 67, 33; Fg.19 Mapp. 27, 28; KHAIRKHAHAN Sayad Kasra nato in IRAN il 16/11/1963 - Fg.1 Mapp. 51, 52; LAGHETTONE AGRICOLA IMMOBILIARE SRL CON SEDE IN MONZA - Fg.19 Mapp. 49, 51; MAGGIONI Luigi n. a OSNAGO il 10/07/1942 - Fg.20 Mapp. 6; MANZONI Angelo n. a LECCO il 01/02/1937 - Fg.1 Mapp. 317; MANZONI Francesco n. a RAVELLINO il 23/03/1918 - Fg.1 Mapp. 317; MANZONI Teodolinda n. a OGGIONO il 27/02/1934 - Fg.1 Mapp. 316, 317; MANZONI Vittorina n. a COLLE BRIANZA il 01/01/1925 - Fg.1 Mapp. 315; MANZONI Vittorina n. a RAVELLINO il 01/01/1925 - Fg.1 Mapp. 317; MATTAVELLI Adolfo;ROSARIO n. a USMATE VELATE il 20/03/1949 - Fg.20 Mapp. 57; MATTAVELLI Carla n. a ARCORE il 12/09/1956 - Fg.19 Mapp. 77; MATTAVELLI Elvira Angela n. a USMATE VELATE il 06/12/1943 - Fg.20 Mapp. 57; MATTAVELLI Eugenio n. a USMATE VELATE il 21/02/1940 - Fg.20 Mapp. 57; MATTAVELLI Giuseppe n. a USMATE VELATE il 15/10/1947 - Fg.19 Mapp. 78; MATTAVELLI Giustino n. a ARCORE il 19/02/1953 - Fg.19 Mapp. 78; MATTAVELLI Maria n. a ARCORE il 02/06/1952 - Fg.19 Mapp. 77; MATTAVELLI Maria CARLA n. a USMATE VELATE il 17/10/1933 - Fg.20 Mapp. 57; MATTAVELLI Mario n. a USMATE VELATE il 09/04/1949 - Fg.19 Mapp. 78; MOTTA Angelo n. a USMATE VELATE il 09/08/1924 - Fg.18 Mapp. 17; MOTTA Carlo Mario n. a USMATE VELATE il 12/04/1921 - Fg.18 Mapp. 17; MOTTA Egidio n. a USMATE VELATE il 09/07/1922 - Fg.18 Mapp. 17; PAPPINI Emelia n. a ARCORE il 16/12/1957 - Fg.1 Mapp. 49; PAPPINI Ernesto n. a VIMERCATE il 25/02/1964 - Fg.1 Mapp. 49; PASSONI Ambrogina n. a ARCORE il 09/07/1960 - Fg.1 Mapp. 70, 317; PASSONI Daniela n. a ARCORE il 10/05/1962 - Fg.1 Mapp. 70, 317; PASSONI Piergiorgio n. a ARCORE il 14/03/1959 - Fg.1 Mapp. 70, 317; PEREGO Anna Maria n. a USMATE VELATE il 14/02/1950 - Fg.19 Mapp. 55; PEREGO Francesco n. a USMATE VELATE il 21/12/1952 - Fg.19 Mapp. 55; RADICE Antonio n. a ARCORE il 11/07/1950 - Fg.20 Mapp. 6; ROTA Fulvio n. a MILANO il 12/06/1956 - Fg.1 Mapp. 73, 74; ROTA Marco n. a MILANO il 22/09/1962 - Fg.1 Mapp. 73, 74; ROTA Michele n. a MILANO il 16/08/1939 - Fg.1 Mapp. 198; ROTA Rossana n. a MILANO il 07/03/1954 - Fg.1 Mapp. 73, 74; SALA Pasqualina n. a ARCORE il 15/07/1944 - Fg.1 Mapp. 47; SOC. LAT.BRI LATTICINI BRIANZA S.P.A. con sede in USMATE VELATE - Fg.20 Mapp. 50; SPINELLI Eugenio;DI FEDELE FAUSTINO n. a DOMODOSSOLA il 04/08/1947 - Fg.2 Mapp. 1; VARISCO Rita n. a VILLASANTA il 09/03/1924 - Fg.19 Mapp. 77

Opere connesseBERETTA Emanuele n. a USMATE VELATE il 14/07/1955 - Fg.23 Mapp. 70; BERETTA Rosa Rita n. a MONZA il 17/01/1961 - Fg.23 Mapp. 70; CAPPELLETTI Carlo;ENRICO n. a MONZA il 20/09/1938 - Fg.23 Mapp. 49, 50; CAPPELLETTI Gian;VITTORIO n. a MONZA il 16/11/1946 - Fg.23 Mapp. 49, 50; CAPPELLETTI Luigi n. a MONZA il 12/01/1940 - Fg.23 Mapp. 49, 50; COMUNE DI ARCORE con sede in ARCORE - Fg.9 Mapp. 183; DALMINE S.P.A. con sede in BERGAMO - Fg.9 Mapp. 162, 164; MAGNI Giancarlo n. a USMATE VELATE il 18/07/1938 - Fg.23 Mapp. 70; PIROVANO Angela n. a BESANA IN BRIANZA il 07/10/1933 - Fg.23 Mapp. 68; PIROVANO Elisabetta Maria n. a ARCORE il 04/10/1958 - Fg.23 Mapp. 68; PIROVANO Giancarlo n. a BESANA IN BRIANZA il 08/09/1935 - Fg.23 Mapp. 68; PIROVANO Giuseppina n. a BESANA IN BRIANZA il 17/04/1927 - Fg.23 Mapp. 68; PIROVANO Rina Bianca n. a BESANA IN BRIANZA il 07/12/1921 - Fg.23 Mapp. 68

Comune di BarlassinaAsse principaleANNUNZIATA Anna Rosa n. a SEREGNO il 31/10/1968 - Fg.7 Mapp. 517; ARALDI Elia n. a MILANO il 31/12/1962 - Fg.7 Mapp. 517; BALZAROTTI Maddalena n. a LAZZATE il 26/12/1936 - Fg.1 Mapp. 40; BARLASSINA PARCO S.R.L. con sede in BRESSO - Fg.2 Mapp. 156; BELLUSCI Angelo n. a MARIANO COMENSE il 25/07/1973 - Fg.7 Mapp. 517; BELLUSCI Pasquale n. a GRISOLIA il 20/04/1938 - Fg.7 Mapp. 517; BENEDIC Cornel nato in ROMANIA il 08/04/1973 - Fg.7 Mapp. 517; BOCCUNI Simone Manuel n. a MILANO il 10/06/1980 - Fg.7 Mapp. 517; BORGHI Teresita Lucia n. a BARLASSINA il 04/09/1938 - Fg.1 Mapp. 40; BOROS Eugen nato in ROMANIA il 30/04/1983 - Fg.7 Mapp. 517; BORROMEO Laura n. a GARBAGNATE MILANESE il 10/06/1978 - Fg.7 Mapp. 517; CALI` Gaetano Pietro n. a POTENZA il 29/06/1982 - Fg.7 Mapp. 517; CALI` Salvatore n. a RAMACCA il 19/11/1955 - Fg.7 Mapp. 517; CASARIN Claudio n. a MILANO il 05/03/1957 - Fg.7 Mapp. 517; CASIRAGHI Adelio n. a SEREGNO il 15/07/1954 - Fg.7 Mapp. 517; CASTRIOTTA Vincenzo n. a MANFREDONIA il 18/10/1955 - Fg.7 Mapp. 517; CEPPI Roberta n. a DESIO il 23/02/1979 - Fg.7 Mapp. 517; CICHELLO Davide n. a MARIANO COMENSE il 11/06/1988 - Fg.7 Mapp. 517; CIOFFI Fabrizio n. a SALERNO il 05/06/1979 - Fg.7 Mapp. 517; COMUNE DI BARLASSINA - Fg.1 Mapp. 152, 157; Fg.2 Mapp. 180; Fg.15 Mapp. 157, 158, 141; COPPOLA Franco n. a NOLA il 06/02/1961 - Fg.7 Mapp. 517; CUCCOVILLO Stefania n. a SESTO SAN GIOVANNI il 17/04/1978 - Fg.7 Mapp. 517; DALLA PIETRA Stefania n. a MARIANO COMENSE il 02/10/1971 - Fg.7 Mapp. 517; DALLA VILLA Luca n. a MONZA il 01/01/1980 - Fg.7 Mapp. 517; DE MARCHI Bruno n. a MORGANO il 31/07/1937 - Fg.7 Mapp. 94, 147; DE MARCO Marianna n. a GRISOLIA il 25/05/1947 - Fg.7 Mapp. 517; DE PINTO Michele n. a MOLFETTA il 31/12/1979 - Fg.7 Mapp. 517; DEMANIO DELLO STATO RAMO DI GUERRA con sede in MILANO - Fg.2 Mapp. 154; DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO FERROVIE - Fg.7 Mapp. 141; FERRANTE Domenico n. a MILANO il 16/01/1973 - Fg.7 Mapp. 517; FERROVIE NORD SOCIETA’ PER AZIONI CON SEDE MILANO - Fg.2 Mapp. 76; FINITURA TESSUTI DI BARLASSINA SRL con sede

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43Giovedì 23 Dicembre 2010

in MILANO - Fg.15 Mapp. 160; FONDAZIONE LUIGI PORRO con sede in BARLASSINA - Fg.1 Mapp. 142, 139, 37, 44, 45; Fg.7 Mapp. 516; GALLO Enki n. a POLICORO il 01/07/1975 - Fg.7 Mapp. 93; GEROSA Silvana Donatella n. a ERBA il 08/06/1961 - Fg.7 Mapp. 517; GMBH S.R.L. con sede in BERGAMO - Fg.7 Mapp. 517; IMMOBILIARE SAN DAMASO S.R.L. con sede in MONZA - Fg.7 Mapp. 517; ING LEASE (ITALIA) S.P.A. con sede in BOLZANO .BOZEN. - Fg.15 Mapp. 103; INTELLIGENZA Margherita n. a BOLLATE il 15/05/1972 - Fg.7 Mapp. 517; LASCALA Francesco n. a CASIGNANA il 08/02/1953 - Fg.7 Mapp. 517; LEGNANI Aldo n. a BARLASSINA il 14/03/1928 - Fg.7 Mapp. 186; LEGNANI Cesarino n. a DESIO il 30/09/1944 - Fg.7 Mapp. 185; LEGNANI Egidio n. a BARLASSINA il 29/07/1933 - Fg.7 Mapp. 185; LEGNANI Pietro n. a BARLASSINA il 30/10/1936 - Fg.7 Mapp. 185; LEGNANI Roberto n. a MILANO il 13/06/1956 - Fg.7 Mapp. 93; LORUSSO Valentina n. a MARIANO COMENSE il 01/02/1984 - Fg.7 Mapp. 517; MONVIL BETON SRL con sede in CUSANO MILANINO - Fg.2 Mapp. 155; NOCERA Gaetano n. a PARMA il 09/07/1974 - Fg.7 Mapp. 517; OSORNO Adriana Patricia nata in COLOMBIA il 20/05/1977 - Fg.7 Mapp. 517; PARISOTTO Clara;MAR DE MARCHI n. a MORGANO il 04/10/1940 - Fg.7 Mapp. 94, 147; PATRASCU Claudia nata in ROMANIA il 28/04/1975 - Fg.7 Mapp. 517; PATRASCU Eusebia nata in ROMANIA il 18/11/1984 - Fg.7 Mapp. 517; PELLEGRINELLI Veronica n. a SEREGNO il 06/11/1976 - Fg.7 Mapp. 517; PERNA RUGGIERO Caterina n. a POTENZA il 23/04/1962 - Fg.7 Mapp. 517; PEROTTA Carolina n. a FRATTAMAGGIORE il 19/02/1928 - Fg.7 Mapp. 443; PEZZULLO Emilio n. a FRATTAMAGGIORE il 23/02/1922 - Fg.7 Mapp. 443; PEZZULLO Rosario Antonio n. a SEREGNO il 13/06/1962 - Fg.7 Mapp. 443; POLARA Pietro n. a GELA il 19/05/1949 - Fg.7 Mapp. 517; POZZI Fabio n. a MARIANO COMENSE il 04/06/1962 - Fg.7 Mapp. 517; POZZOLI Luigi n. a BARLASSINA il 01/01/1946 - Fg.7 Mapp. 410; PROVINCIA DI MILANO - Fg.7 Mapp. 260, 263, 265, 270; Fg.2 Mapp. 163; PURPURA Cristina n. a MILANO il 29/04/1974 - Fg.7 Mapp. 517; RAMPIN Chiara n. a DESIO il 15/08/1983 - Fg.7 Mapp. 517; RESMINI Laura n. a BUSTO ARSIZIO il 19/11/1954 - Fg.7 Mapp. 517; RIO BRAVO SRL con sede in SEVESO - Fg.1 Mapp. 30; ROBU Gabriela nata in ROMANIA il 26/01/1982 - Fg.7 Mapp. 517; S.A.S. SINTESI 4 DI MAROTTA CIRO & C. CON SEDE IN LENTATE SUL SEVESO - Fg.7 Mapp. 554; SANGIORGIO Andrea n. a GIUSSANO il 24/07/1987 - Fg.7 Mapp. 258; SANT`EUSEBIO S.R.L. con sede in MEDA - Fg.7 Mapp. 517; SANTOS Rita De Cassia nata in BRASILE il 28/04/1966 - Fg.1 Mapp. 41, 42; SANTOS VAGO Ester nata in BRASILE il 05/07/1999 - Fg.1 Mapp. 41, 42; SANTOS VAGO Renata nata in BRASILE il 27/11/1996 - Fg.1 Mapp. 41, 42; SCALZO Vitaliano n. a CATANZARO il 10/05/1940 - Fg.7 Mapp. 517; SCESI Rosa n. a SEVESO il 19/04/1917 - Fg.1 Mapp. 39, 38, 43; SEVESO Angela;MAR VALSECCHI n. a LAZZATE il 05/03/1913 - Fg.7 Mapp. 49; SOC ACCOM SEMPLICE ALLOCCHIO BACCHINI CON SEDE IN MILANO - Fg.15 Mapp. 156; TANZI Mauro n. a SEREGNO il 24/01/1975 - Fg.7 Mapp. 517; TERMOIDRAULICA CF S.R.L. con sede in SENAGO - Fg.7 Mapp. 517; TINTO Barbara n. a GIUSSANO il 15/07/1983 - Fg.7 Mapp. 517; TRIPODI CERAMICHE S.R.L. con sede in CERMENATE - Fg.7 Mapp. 517; TZVETANOVA STANEVA Desislava nata in BULGARIA il 03/03/1973 - Fg.7 Mapp. 517; VAGO Attilio n. a BARLASSINA il 09/05/1933 - Fg.1 Mapp. 40; VAGO Carlo n. a BARLASSINA il 01/03/1936 - Fg.1 Mapp. 40; VAGO Elena n. a GIUSSANO il 01/09/1991 - Fg.1 Mapp. 41, 42; VAGO Giuseppe n. a BARLASSINA il 14/11/1905 - Fg.1 Mapp. 40; VAGO Luigi Alfredo n. a BARLASSINA il 26/07/1948 - Fg.1 Mapp. 41, 42; VAGO Rosanna n. a BARLASSINA il 09/07/1951 - Fg.1 Mapp. 41, 42; VALSECCHI Fiorenzo n. a BARLASSINA il 27/10/1955 - Fg.7 Mapp. 49; VALSECCHI Quinto;STEFANO n. a CALOLZIOCORTE il 08/12/1911 - Fg.7 Mapp. 49; VAVASSORI Alessia n. a MARIANO COMENSE il 17/09/1975 - Fg.7 Mapp. 517; VISIGALLI Valerio n. a MILANO il 15/07/1972 - Fg.7 Mapp. 517; ZACCARIA Angela n. a CARBONARA DI BARI il 07/05/1974 - Fg.7 Mapp. 517; ZAFFARONI Danilo n. a VAREDO il 09/11/1952 - Fg.7 Mapp. 517; ZAFFARONI Luca n. a GIUSSANO il 23/06/1981 - Fg.7 Mapp. 517; ZAGO Tania n. a MARIANO COMENSE il 07/07/1989 - Fg.7 Mapp. 517; ZAPPA Felice n. a BARLASSINA il 23/06/1918 - Fg.1 Mapp. 47; ZEDDA Sergio n. a LA SPEZIA il 21/03/1940 - Fg.7 Mapp. 517; ZUCCOLIN Costantina n. a SEREGNO il 08/09/1957 - Fg.7 Mapp. 258

Comune di BelluscoAsse principaleCOLNAGHI BRUNO n. a BELLUSCO il 26/08/1953 Fg. 3 - Mapp. 2; COLNAGHI ENRICO DOMENICO n. a BELLUSCO il 22/08/1946 Fg. 3 - Mapp. 2; COLNAGHI LUIGIA MARISA n. a BELLUSCO il 06/10/1944 Fg. 3 - Mapp. 2; DE BERNARDI ANGELO n. a CONCOREZZO il 30/07/1928 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; DE BERNARDI CARLO n. a CONCOREZZO il 11/03/1936 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; DE BERNARDI ELISABETTA n. a MILANO il 28/06/1964 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; DE BERNARDI LUIGI n. a MILANO il 13/09/1961 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; DE BERNARDI NAZZARENA n. a MILANO il 17/05/1960 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; DE BERNARDI PIERO MATTIA n. a MILANO il 20/05/1968 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10; MONTESANO MICHELE n. a TRICARICO il 01/09/1958 Fg. 1 - Mapp. 19; PIROLA FELICE n. a BELLUSCO il 23/06/1928 Fg. 3 - Mapp. 3; VILLA EUCLIDIA CARLA n. a CONCOREZZO il 10/09/1937 Fg. 1 - Mapp. 17, Fg. 3 - Mapp. 10

Comune di BernareggioOpere connesseALBATROS S.R.L. Fg. 33 - Mapp. 16; BICASA S.P.A. Fg. 33 - Mapp. 16; BIELLA FRANCESCO n. a GELA il 04/01/1959 Fg. 18 - Mapp. 581; BOCCHINI LUCA ANGELO n. a BIASSONO il 25/11/1968 Fg. 18 - Mapp. 581; BRAGA LUIGI n. a LOREO il 07/02/1956 Fg. 18 - Mapp. 581; BRAMBILLA LUIGI n. a BERNAREGGIO il 20/01/1934 Fg. 29 - Mapp. 49; BRIENZA SILVIO n. a RIONERO IN VULTURE il 12/11/1949 Fg. 18 - Mapp. 581; BRIGATTI CELESTINO n. a BERNAREGGIO il 27/04/1937 Fg. 5 - Mapp. 15; BRIGATTI ENRICO n. a VIMERCATE il 14/01/1968 Fg. 19 - Mapp. 4, 5, Fg. 5 - Mapp. 30, 5; BRIGATTI ENZO n. a MERATE il 27/01/1970 Fg. 5 - Mapp. 24, Fg. 19 - Mapp. 4, 5, Fg. 5 - Mapp. 30, 5; BRIGATTI MARIO DANTE n. a BERNAREGGIO il 17/11/1961 Fg. 5 - Mapp. 17, 58; BRUZZESI MASSIMILIANO n. a BARI il 17/03/1976 Fg. 18 - Mapp. 581; CA’ MONTE SRL Fg. 18 - Mapp. 581; CARZANIGA CAMILLO n. a BERNAREGGIO il 10/11/1941 Fg. 19 - Mapp. 26; COLOMBO ROBERTA n. a VIMERCATE il 03/07/1963 Fg. 18 - Mapp. 581; COMUNE DI BERNAREGGIO Fg. 29 - Mapp. 132, 134, 173, 175, 192, 193, 251, 264, 265, 61, 84, Fg. 30 - Mapp. 61, 92, Fg. 32 - Mapp. 4, Fg. 33 - Mapp. 111, 113, 143, 2, Fg. 33 - Mapp. 47; CORNO ENRICA n. a BERNAREGGIO il 14/10/1940 Fg. 29 - Mapp. 49; CORTI MARIA n. a GESSATE il 07/10/1937 Fg. 19 - Mapp. 4, 5, Fg. 5 - Mapp. 30, 5; COSTRUZIONI B.R.B. SRL Fg. 33 - Mapp. 47; CRAPANZANO VINCENZO n. a MILANO il 12/09/1952 Fg. 18 - Mapp. 581; D’ANDRIA ALFONSO n. a TERMINI IMERESE il 04/04/1951 Fg. 18 - Mapp. 581; DAVANZO MORENA n. a VIMERCATE il 10/10/1970 Fg. 18 - Mapp. 581; DE PAOLO MARIA CRISTINA n. a SALERNO il 01/07/1960 Fg. 18 - Mapp. 581; DI GIROLAMO ROSA n. a MINERVINO MURGE il 17/08/1958 Fg. 18 - Mapp. 581; DI GRAZIA MARIA PIA n. a BRESCIA il 25/07/1971 Fg. 18 - Mapp. 581; FINTECHNO TLC REAL ESTATE S.R.L. Fg. 29 - Mapp. 79; FONDAZIONE IRCCS OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO, MANGIAGALLI E REGINA ELENA Fg. 29 - Mapp. 250; FORINO GIUSEPPE n. a CANOSA DI PUGLIA il 26/07/1956 Fg. 18 - Mapp. 581; G.P.G. GESTIONI - S.R.L. Fg. 18 - Mapp. 581; GOTTARDI SIMONE n. a CORBOLA il 09/06/1965 Fg. 18 - Mapp. 581; IMMOBILIARE PANZERI S.R.L. Fg. 30 - Mapp. 91; ING LEASE ITALIA SPA Fg. 33 - Mapp. 47; INTESA LEASING S.P.A Fg. 30 - Mapp. 94; ISTITUTO DELLE SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE D EGITTO CASA GENERALIZZIA IN ROMA Fg. 29 - Mapp. 81, 82; ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLE DIOCESI SI MILANO Fg. 30 - Mapp. 18; LEADER S.R.L. Fg. 30 - Mapp. 60, Fg. 33 - Mapp. 47; LUOGO PIO TRIULZIO DI MILANO Fg. 32 - Mapp. 16, 17; MOIA PIETRO FAUSTO n. a CORTENO GOLGI il 28/09/1947 Fg. 18 - Mapp. 581; MUSERRA PAOLO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 11/03/1952 Fg. 18 - Mapp. 581; OGNISSANTI ROSA n. a RODI GARGANICO il 06/03/1949 Fg. 18 - Mapp. 581; ORLANDINO PATRIZIA n. a MILANO il 30/06/1956 Fg. 18 - Mapp. 581; OSPEDALE MAGGIORE DI MILANO Fg. 29 - Mapp. 85; P.C.R. S.R.L. Fg. 33 - Mapp. 47; PANARESE CARMELINA n. a BENEVENTO il 24/04/1971 Fg. 18 - Mapp. 581; PARENTE PAOLO n. a MILANO il 17/06/1962 Fg. 18 - Mapp. 581; PARMA ALESSANDRA ANGELA n. a BERNAREGGIO il 05/08/1935 Fg. 19 - Mapp. 37; PARMA EMILIA n. a BERNAREGGIO il 10/11/1928 Fg. 19 - Mapp. 37; PARMA GIUSEPPE n. a BERNAREGGIO il 30/08/1921 Fg. 19 - Mapp. 37; PARMA MARIA PIA n. a BERNAREGGIO il 01/07/1955 Fg. 19 - Mapp. 37; PARMA PIERANGELA n. a MONZA il 25/09/1963 Fg. 19 - Mapp. 37; PARMA ROSA n. a BERNAREGGIO il 08/09/1933 Fg. 19 - Mapp. 37; PASSONI DEBORAH MARIA n. a MERATE il 10/01/1975 Fg. 18 - Mapp. 581; PERUZZI MARIA n. a SUBBIANO il 26/09/1957 Fg. 18 - Mapp. 581; PLALAM S.P.A. Fg. 33 - Mapp. 137, 15; PROVINCIA DI MILANO Fg. 1 - Mapp. 33; RADAELLI CARLA n. a BERNAREGGIO il 25/02/1957 Fg. 19 - Mapp. 37; RADAELLI ELENA n. a MILANO il 13/11/1963 Fg. 18 - Mapp. 581; RADAELLI ENRICA n. a RONCO BRIANTINO il 08/07/1951 Fg. 19 - Mapp. 37; RADAELLI EZIO n. a BERNAREGGIO il 27/07/1953 Fg. 19 - Mapp. 37; RADAELLI PIERLUIGI n. a RONCO BRIANTINO il 13/03/1950 Fg. 19 - Mapp. 37; ROBBIATI S.R.L. Fg. 33 - Mapp. 128, 135; ROSSI SIRO n. a VILLASANTA il 28/07/1940 Fg. 18 - Mapp. 581; S.R.L. BRIANEDILE Fg. 5 - Mapp. 2; SCRIMA FLAVIO n. a PALERMO il 08/05/1974 Fg. 18 - Mapp. 581; SEMENZA ENZO n. a TREVIGLIO il 17/03/1942 Fg. 18 - Mapp. 581; SIRONI PIERA n. a VILLASANTA il 06/08/1939 Fg. 18 - Mapp. 581; SOTTOCORNO SUSANNA n. a MILANO il 12/04/1950 Fg. 5 - Mapp. 1; TORNAGHI ANGELO n. a BERNAREGGIO il 30/09/1948 Fg. 13 - Mapp. 27, 28; TORNAGHI FRANCESCO n. a BERNAREGGIO il 13/02/1939 Fg. 13 - Mapp. 53

Comune di BiassonoAsse principaleARDIGO` Bruno n. a CUSANO MILANINO il 10/02/1942 - Fg.6 Mapp. 1; BERETTA Giorgio n. a MONZA il 23/04/1958 - Fg.6 Mapp. 895, 898; BIFFI Paola n. a MONZA il 02/12/1904

- Fg.8 Mapp. 42 - Fg.8 Mapp. 379, 437, 43; BONANOMI Andrea n. a TRIUGGIO il 04/09/1931 - Fg.8 Mapp. 368; BONANOMI Angelo n. a TRIUGGIO il 11/11/1934 - Fg.8 Mapp. 368; BONANOMI Giuseppe n. a TRIUGGIO il 13/07/1915 - Fg.8 Mapp. 258, 37, 39; BONANOMI Luigia n. a TRIUGGIO il 29/03/1945 - Fg.8 Mapp. 258, 37; BONANOMI Rosella n. a TRIUGGIO il 25/08/1952 - Fg.8 Mapp. 39; BRAMBILLA Angelo n. a BIASSONO il 08/04/1950 - Fg.8 Mapp. 18; BRAMBILLA Felice n. a BIASSONO il 27/12/1944 - Fg.8 Mapp. 221; BRAMBILLA Luigi n. a BIASSONO il 26/05/1948 - Fg.8 Mapp. 221; BRAMBILLA Renato n. a MONZA il 30/11/1957 - Fg.8 Mapp. 18; BRAMBILLA Rosangela n. a BIASSONO il 05/02/1947 - Fg.8 Mapp. 18; CAMINITI Maria n. a BOVALINO il 18/03/1945 - Fg.8 Mapp. 199; CAZZANIGA Lucia n. a TRIUGGIO il 02/12/1937 - Fg.8 Mapp. 368; CHINELLO Maria Grazia n. a MONZA il 11/04/1956 - Fg.1 Mapp. 197; CHINELLO Maristella n. a BIASSONO il 16/11/1959 - Fg.1 Mapp. 197; COMUNE DI BIASSONO con sede in BIASSONO - Fg.7 Mapp. 483, 853; Fg.1 Mapp. 1076, 1075; Fg.7 Mapp. 860; Fg.6 Mapp. 833, 7; Fg.8 Mapp. 383, 428, 390; COOPERATIVA EDIFICATRICE G . MATTEOTTI 2 SOCIETA` COOPERATIVA A RESPONSABILITA` LIMITATA CON SEDE IN BIASSONO - Fg.8 Mapp. 51, 232; FAVALESSA Alberto n. a SESTO SAN GIOVANNI il 11/12/1963 - Fg.6 Mapp. 1; IMMOBILIARE CASSIA SRL CON SEDE IN MILANO - Fg.7 Mapp. 90, 91, 92; LANZANO Donatella n. a SESTO SAN GIOVANNI il 07/02/1964 - Fg.6 Mapp. 1; MEREGALLI GIUSEPPE S.R.L. con sede in MONZA - Fg.1 Mapp. 1077; MOSCA Angela Maria n. a TRIUGGIO il 13/05/1938 - Fg.8 Mapp. 368; PENOTTI Silvana n. a GAMBARA il 01/10/1946 - Fg.6 Mapp. 1; RAVASIO Giuseppina n. a CAPRINO BERGAMASCO il 03/10/1958 - Fg.6 Mapp. 895, 898; RINASCITA SOCIETA` COOPERATIVA A RESPONSABILITA` LIMITATA CON SEDE IN BIASSONO - Fg.8 Mapp. 51, 232; S.R.L. EFFE DUE COSTRUZIONI EDILI con sede in TRIUGGIO - Mapp. 397, 424, 398; SALA Adriana n. a LISSONE il 19/04/1948 - Fg.8 Mapp. 199; SPA ENEL DISTRIBUZIONE con sede in ROMA - Fg.7 Mapp. 492, 947; SRL EFFE DUE COSTRUZIONI EDILI. con sede in TRIUGGIO - Fg.8 Mapp. 42

Opere connesseARIELE con sede in MILANO - Fg.2 Mapp. 44; AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA con sede in MONZA - Fg.2 Mapp. 45; CASA DI RIPOSO DI LISSONE con sede in LISSONE - Fg.2 Mapp. 45; CAZZANIGA Fiorella Maria n. a MONZA il 14/07/1961 - Fg.2 Mapp. 45; CAZZANIGA Maria Grazia n. a MONZA il 12/10/1963 - Fg.2 Mapp. 45; CAZZANIGA Rosaria n. a MONZA il 11/11/1955 - Fg.2 Mapp. 45; COLOMBO Adelaide n. a BIASSONO il 17/01/1927 - Fg.1 Mapp. 178; COLOMBO Carlo n. a BIASSONO il 21/01/1936 - Fg.1 Mapp. 178; COLOMBO Maria n. a BIASSONO il 06/02/1931 - Fg.1 Mapp. 178; COMUNE DI BIASSONO con sede in BIASSONO - Fg.2 Mapp. 46; ERBA Maurizio n. a LISSONE il 15/11/1955 - Fg.2 Mapp. 163; ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI MILANO con sede in MILANO - Fg.2 Mapp. 162; LA VELA S.R.L. con sede in BIASSONO - Fg.2 Mapp. 1305; PALMIERI Giuseppa n. a MILETO il 10/02/1952 - Fg.2 Mapp. 547; RIVOLTA Olinda n. a MACHERIO il 19/01/1929 - Fg.2 Mapp. 45; VALENTE Mario n. a MILETO il 02/06/1948 - Fg.2 Mapp. 547

Opere di compensazioneCOOPERATIVA EDIFICATRICE G. MATTEOTTI 2 SOCIETA` COOPERATIVA A RESPONSABILITA` LIMITATA CON SEDE IN BIASSONO - Fg.8 Mapp. 232, 51; SOCIETA` COOPERATIVA A RESPONSABILITA` LIMITATA CON SEDE IN BIASSONO - Fg.8 Mapp. 232, 51

Comune di Bovisio MasciagoAsse principaleCOMUNE DI BOVISIO MASCIAGO con sede in BOVISIO-MASCIAGO - Fg.14 Mapp. 1, 49; G. & G. DI GENNARI S.R.L. con sede in BOVISIO-MASCIAGO - Fg.9 Mapp. 104; IMMOBILIARE CREVALCORE SRL con sede in MILANO - Fg.9 Mapp. 11; IMMOBILMAR S.R.L. con sede in MILANO - Fg.10 Mapp. 2; Fg.9 Mapp. 2; PROVINCIA DI MILANO con sede in MILANO - Fg.9 Mapp. 46; Fg.13 Mapp. 243; RAMPAZZO Bruno n. a CAMPOLONGO MAGGIORE il 07/02/1940 - Fg.9 Mapp. 10; S.R.L. IMMOBILIARE ARLENE con sede in CESANO MADERNO - Fg.9 Mapp. 49

Comune di CarnateAsse principaleARRIGONI AUGUSTO n. a CARNATE il 22/06/1947 Fg. 14 - Mapp. 13, Fg. 14 - Mapp. 14; ARRIGONI ROBERTO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 19/10/1966 Fg. 14 - Mapp. 13; BERGAMO DONATELLA n. a MONZA il 08/08/1967 Fg. 14 - Mapp. 7; BONFANTI VITTORIA n. a CARNATE il 23/04/1917 Fg. 16 - Mapp. 36; CALCHI NOVATI ANITA FU STEFANO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI ERNESTO FU STEFANO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI FRANCESCO FU FRANCESCO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI FRANCO FU GIULIO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI GIANCARLO FU GIULIO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI GIULIO FU STEFANO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI LUIGI FU STEFANO Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI MARIA FU GIULIO MAR SESSA Fg. 14 - Mapp. 17; CALCHI NOVATI PIERO FU GIULIO Fg. 14 - Mapp. 17; CARZANIGA ALBERTO n. a CARNATE il 20/09/1955 Fg. 14 - Mapp. 18, 19; CARZANIGA FRANCA n. a CARNATE il 29/01/1946 Fg. 14 - Mapp. 32; CARZANIGA GIAMPIERO n. a CARNATE il 08/11/1953 Fg. 14 - Mapp. 18, 19; CAZZANIGA GIUSEPPE GIACOMO n. a CARNATE il 21/09/1899 Fg. 14 - Mapp. 31; CEREDA CLAUDIO n. a VIMERCATE il 24/10/1982 Fg. 16 - Mapp. 33; CEREDA LUCA n. a VIMERCATE il 08/03/1976 Fg. 16 - Mapp. 33; CEREDA ROBERTO n. a VIMERCATE il 22/11/1950 Fg. 16 - Mapp. 33; CHIESA PARROCCHIALE DI OLDANICA Fg. 14 - Mapp. 17; COLNAGO GIANPAOLO il 23/01/1931 Fg. 14 - Mapp. 44; COLNAGO MATTEO n. a VIMERCATE il 22/03/1973 Fg. 14 - Mapp. 44; CONSORZIO PARCO DEL MOLGORA Fg. 14 - Mapp. 17; DE MARTE GIUSEPPE ANTONIO n. a SEMINARA il 21/10/1964 Fg. 14 - Mapp. 52; GALAVERNA LUIGI n. a CASALMAGGIORE il 01/01/1944 Fg. 14 - Mapp. 53; GARANCINI CARLO n. a USMATE VELATE il 18/09/1888 Fg. 14 - Mapp. 27, 34, Fg. 15 - Mapp. 102, 103, 104, 107, 87, 97; IMMOBILIARE COLCHICUM SRL Fg. 14 - Mapp. 25; LUZZATI CAROLINA DI PIETRO Fg. 14 - Mapp. 17; MOSCA ENRICO n. a BIASSONO il 28/12/1944 Fg. 14 - Mapp. 55; NAVA MARIA CARMINE n. a CARNATE il 01/06/1943 Fg. 14 - Mapp. 43, Fg. 15 - Mapp. 146, Fg. 16 - Mapp. 32; PIAZZA FAUSTINO n. a CARNATE il 28/01/1942 Fg. 14 - Mapp. 43, Fg. 15 - Mapp. 146, Fg. 16 - Mapp. 32; RAVIZZA CARLO ALBERTO FU GIOVANNI MARIA Fg. 14 - Mapp. 17; RAVIZZA GIULIANA FU GIOVANNI MARIA Fg. 14 - Mapp. 17; RIPAMONTI MARIA n. a USMATE VELATE il 05/03/1922 Fg. 14 - Mapp. 13, Fg. 14 - Mapp. 14; ROVELLI MARIA MATILDE n. a LOMAGNA il 01/08/1926 Fg. 14 - Mapp. 44; SALA ANTONIA n. a CARNATE il 23/11/1925 Fg. 14 - Mapp. 12, Fg. 16 - Mapp. 35; SALA GIOVANNI n. a VIMERCATE il 28/08/1938 Fg. 14 - Mapp. 10, 11; SALA PASQUALE n. a CARNATE il 15/11/1923 Fg. 14 - Mapp. 44; SALA SILVIO n. a CARNATE il 27/06/1947 Fg. 14 - Mapp. 44; SESSA GIUSEPPINA Fg. 14 - Mapp. 17; VERTEMARA ADRIANO n. a CARNATE il 24/11/1954 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA ANGELO n. a CARNATE il 19/04/1935 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA ERNESTA n. a CARNATE il 23/04/1946 Fg. 14 - Mapp. 55; VERTEMARA LINO n. a CARNATE il 19/10/1948 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA LUIGIA n. a CARNATE il 26/07/1938 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA MARILENA n. a CARNATE il 27/09/1954 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA MARIO n. a CARNATE il 19/01/1937 Fg. 14 - Mapp. 29; VERTEMARA RENATO n. a CARNATE il 23/11/1949 Fg. 16 - Mapp. 36; VERTEMARA VITTORIO n. a CARNATE il 17/06/1952 Fg. 16 - Mapp. 36; VITERITTI COSIMINA n. a VACCARIZZO ALBANESE il 13/12/1964 Fg. 14 - Mapp. 52

Comune di Ceriano LaghettoOpere connesseAIRAGHI Augusto n. a SARONNO il 13/10/1926 - Fg.1 Mapp. 2; AIRAGHI Carla n. a SARONNO il 08/06/1933 - Fg.1 Mapp. 2; BASILICO Maria Adele n. a CERIANO LAGHETTO il 12/10/1943 - Fg.11 Mapp. 166; BASSANI Fabio n. a SARONNO il 24/05/1962 - Fg.1 Mapp. 4; BASSANI Natale n. a COGLIATE il 25/11/1924 - Fg.1 Mapp. 56; BASSANI Pier Giorgio n. a SARONNO il 06/06/1960 - Fg.1 Mapp. 4; CAMPI Gino n. a CERIANO LAGHETTO il 10/02/1931 - Fg.11 Mapp. 168; CAMPI Piero n. a CERIANO LAGHETTO il 30/11/1937 - Fg.11 Mapp. 162; CATTANEO Marcella n. a SARONNO il 11/09/1931 - Fg.1 Mapp. 3; CHIAPPA Vittorio n. a LEGNANO il 03/09/1942 - Fg.11 Mapp. 44, 45, 46, 47; CHIAPPELLA Ferdinando n. a SERRAVALLE SCRIVIA il 24/02/1922 - Fg.11 Mapp. 156; COLMEGNA Giuseppina n. a SARONNO il 14/04/1945 - Fg.11 Mapp. 49; COLOMBO Aurelio n. a CISLAGO il 27/07/1957 - Fg.11 Mapp. 154; COMUNE DI CERIANO LAGHETTO con sede in CERIANO LAGHETTO - Fg.11 Mapp. 155, 151, 153, 167, 169, 198; LEGNANI Enrico Angelo n. a SARONNO il 25/11/1963 - Fg.1 Mapp. 3; LEGNANI Franco Giuseppe n. a SARONNO il 12/03/1958 - Fg.1 Mapp. 3; LEGNANI Marco Alessandro n. a SARONNO il 21/10/1968 - Fg.1 Mapp. 3; LEGNANI Maria n. a SARONNO il 02/11/1916 - Fg.1 Mapp. 2; LEGNANI Paolo Antonio Maria n. a SARONNO il 23/06/1959 - Fg.1 Mapp. 3; RENOLDI Vera n. a SARONNO il 20/01/1947 - Fg.12 Mapp. 5; RESTELLI Luigi n. a SARONNO il 4/4/1940 - Fg.12 Mapp. 25; RIVOLTA Angelo Tiziano n. a SARONNO il 10/12/1952 - Fg.12 Mapp. 23; RIVOLTA Giuseppe n. a SARONNO il 15/12/1954 - Fg.12 Mapp. 23; RIVOLTA Maurizio n. a MILANO il 20/07/1948 - Fg.12 Mapp. 23; SERGI Daniele n. a SARONNO il 20/12/1970 - Fg.11 Mapp. 164; SERGI Stefano n. a SARONNO il 23/06/1974 - Fg.11 Mapp. 164; SPOTTI Veronica n. a SARONNO il 07/08/1977 - Fg.11 Mapp. 91; ZERBI Matia Teresa n. a SARONNO il 16/11/1927 - Fg.11 Mapp. 152

Comune di Cesano MadernoAsse principaleAGRILEASING - BANCA PER IL LEASING DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO/CASSE RURALI ED ARTIGIANE - S .P .A . con sede in ROMA - Fg.8 Mapp. 12; AMICO

Grazia n. a SAN CATALDO il 11/07/1929 - Fg.24 Mapp. 248, 251; ARZUFFI Leone n. a FILAGO il 15/04/1922 - Fg.29 Mapp. 377; BALZAROTTI Carolina n. a BOVISIO-MASCIAGO il 06/04/1928 - Fg.34 Mapp. 303, 54; BALZAROTTI Luigi n. a BOVISIO-MASCIAGO il 01/10/1935 - Fg.34 Mapp. 303, 54; BALZAROTTI Mario n. a BOVISIO-MASCIAGO il 04/06/1934 - Fg.34 Mapp. 303, 54; BARINDELLI Ambrogio n. a CESANO MADERNO il 18/10/1957 - Fg.20 Mapp. 321, 646; BARINDELLI Carlo n. a ESINO LARIO il 04/10/1921 - Fg.20 Mapp. 646; BARINDELLI Francesco n. a CESANO MADERNO il 11/01/1949 - Fg.20 Mapp. 321; BARINDELLI Roberto n. a CESANO MADERNO il 19/06/1955 - Fg.20 Mapp. 321, 646; BELLESSO Settimo n. a DESIO il 06/10/1946 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 515; BELLOFATTO Alberto n. a MILANO il 14/09/1973 - Fg.8 Mapp. 209, 35; BELLOFATTO Giovanna n. a MILANO il 21/12/1968 - Fg.8 Mapp. 209, 35; BELLOFATTO Luigi Domenico n. a MILANO il 10/11/1970 - Fg.8 Mapp. 209, 35; BERTAGGIA Emilio n. a CONA il 13/02/1939 - Fg.10 Mapp. 576; BERTUZZO Orlandina n. a SANTO STINO DI LIVENZA il 31/08/1950 - Fg.20 Mapp. 631, 632; BESANA Giovanni n. a MILANO il 18/05/1913 - Fg.29 Mapp. 379; BESTETTI Maria n. a CARUGO AROSIO il 04/11/1931 - Fg.35 Mapp. 46; BIZZOZZERO Stefano n. a MONZA il 18/07/1969 - Fg.35 Mapp. 79; BONELLI Michele n. a SAN MICHELE DI GANZARIA il 21/05/1956 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 519; BONNET Jacqueline nata in FRANCIA il 11/11/1944 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 518; BONOMO Vito n. a MARSALA il 19/09/1962 - Fg.9 Mapp. 233; BOSIO Vittorio FU ROCCO - Fg.20 Mapp. 628; BRENNO Ronca n. a ACQUAPENDENTE il 19/09/1934 - Fg.9 Mapp. 233; BRIVIO Ferdinando n. a DESIO il 16/09/1936 - Fg.24 Mapp. 175, 277; BRIVIO Giulio n. a MISSAGLIA il 02/11/1908 - Fg.24 Mapp. 277; BUSATTO GUERRINO DEI F.LLI BUSATTO SNC con sede in CESANO MADERNO - Fg.13 Mapp. 143; BUSNELLI Franco n. a SEREGNO il 03/02/1967 - Fg.35 Mapp. 13; CALAGIONE Rossana n. a CESENA il 20/06/1948 - Fg.24 Mapp. 175; CALASTRI Luigi n. a DESIO il 28/06/1937 - Fg.12 Mapp. 225; CALORE Anna n. a OLEVANO SUL TUSCIANO il 27/07/1956 - Fg.9 Mapp. 233; CAMMILLERI Diego n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 04/12/1944 - Fg.20 Mapp. 631, 632; CAMPACI Loredana n. a CONA il 30/12/1942 - Fg.10 Mapp. 576; CANOVA CASE S.R.L. SEDE IN MILANO - Fg.29 Mapp. 1; CAPRIULO Margherita n. a CASTELLANETA il 02/07/1943 - Fg.24 Mapp. 248, 251; CARLETTO Calogera n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 19/04/1939 - Fg.8 Mapp. 206; CARLETTO Calogero n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 07/03/1948 - Fg.8 Mapp. 206; CARLETTO Ludovico n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 04/11/1943 - Fg.8 Mapp. 206; CARLETTO Maurizio n. a CESANO MADERNO il 12/05/1954 - Fg.8 Mapp. 206; CARLETTO Michele n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 16/10/1940 - Fg.8 Mapp. 206; CARLETTO Mimi Luigia Rita n. a CESANO MADERNO il 17/07/1950 - Fg.8 Mapp. 206; CARLOMAGNO Anna Maria n. a GIUSSANO il 08/03/1967 - Fg.24 Mapp. 248, 251; CARLOMAGNO Luigi n. a GIUSSANO il 05/10/1968 - Fg.24 Mapp. 248, 251; CASATI Loredana n. a CESANO MADERNO il 03/11/1960 - Fg.8 Mapp. 32; CASTELLOTTI Manuela n. a MILANO il 04/08/1963 - Fg.24 Mapp. 527; CAVA Cesare;DI GIUSEPPE - Fg.20 Mapp. 43, 629; CERLIONI Ida n. a CESANO MADERNO il 16/09/1936 - Fg.24 Mapp. 175; CERMENATI Giberto n. a CESANO MADERNO il 17/10/1933 - Fg.20 Mapp. 221; CERMENATI Paola n. a CESANO MADERNO il 19/02/1938 - Fg.20 Mapp. 221; CESANA Giancarlo n. a SEREGNO il 14/08/1933 - Fg.13 Mapp. 200; CESANA Giovanni n. a SEREGNO il 19/05/1935 - Fg.13 Mapp. 200; CESANA Luigi Fernando n. a CESANO MADERNO il 24/03/1939 - Fg.13 Mapp. 200; CHECCHETTO Grazia Maria n. a DESIO il 22/10/1958 - Fg.24 Mapp. 248, 251; - Fg.24 Mapp. 519; CHIAVELLA Giovanni n. a VITTORIA il 14/05/1926 - Fg.24 Mapp. 248, 251; CLERICI Cristina n. a COMO il 19/07/1970 - Fg.35 Mapp. 24; CLERICI Giangelo n. a COMO il 25/04/1939 - Fg.35 Mapp. 24; CLERICI Maria;GILDA n. a CADORAGO il 06/07/1943 - Fg.35 Mapp. 24; CLERICI Mauro n. a CADORAGO il 01/09/1951 - Fg.35 Mapp. 24; CLERICI Samuele n. a COMO il 02/02/1973 - Fg.35 Mapp. 24; COLOSIMO Maria Teresa n. a SOVERIA MANNELLI il 07/11/1947 - Fg.24 Mapp. 515, 248, 251; COMUNE DI CESANO MADERNO con sede in CESANO MADERNO - Fg.24 Mapp. 101, 350, 355, 360; Fg.13 Mapp. 305; Fg.12 Mapp. 226, 224, 229, 222; Fg.11 Mapp. 563, 561, 410; Fg.10 Mapp. 495, 592; Fg.11 Mapp. 543; Fg.10 Mapp. 589, 748, 747; Fg.34 Mapp. 277, 276, 143; Fg.35 Mapp. 67; Fg.11 Mapp. 542; Fg.24 Mapp. 585; Fg.9 Mapp. 265, 355; Fg.29 Mapp. 652, 529; Fg.9 Mapp. 353, 351; Fg.35 Mapp. 62, 48; CONSONNI CARLO DI CASATI LOREDANA S.N.C. con sede in CESANO MADERNO - Fg.8 Mapp. 32; CONSONNI Elisabetta n. a DESIO il 23/03/1984 - Fg.8 Mapp. 32; CONSONNI Francesca n. a DESIO il 10/08/1982 - Fg.8 Mapp. 32; COOP.EDILIZIA CAMPANULA S.R.L. con sede in MILANO - Fg.9 Mapp. 233; COPRENI Giuseppina n. a CESANO MADERNO il 20/03/1928 - Fg.34 Mapp. 61, 62; CORRA Santo FU VINCENZO - Fg.20 Mapp. 168; COSIMATO Gianfranco n. a PAGANI il 05/07/1961 - Fg.9 Mapp. 233; COSIMATO Luigi n. a PAGANI il 25/08/1957 - Fg.9 Mapp. 233; COSIMATO Salvatore n. a PAGANI il 18/12/1955 - Fg.9 Mapp. 233; COSTANZO Antonino n. a AGIRA il 12/07/1909 - Fg.34 Mapp. 70; COVELLI Giacinto n. a CERETE il 04/08/1947 - Fg.10 Mapp. 575; CUNEGATTI Maurizio n. a LONIGO il 05/11/1960 - Fg.9 Mapp. 206; D`AMATO Paolo n. a CHIARAMONTE GULFI il 22/10/1943 - Fg.34 Mapp. 423; DANIELI Franca n. a CESANO MADERNO il 15/10/1948 - Fg.20 Mapp. 35; DE PONTI Massimo n. a DESIO il 25/02/1963 - Fg.30 Mapp. 151, 114; DI CARLO Antonina n. a PALERMO il 12/05/1934 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 586; DI GRADO Calogero n. a DESIO il 06/10/1963 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 523; DI GRADO Nicola n. a LUCCA SICULA il 02/07/1956 - Fg.24 Mapp. 248, 251; - Fg.24 Mapp. 523; DI LIONARDO Maria;CARMELA n. a ROGGIANO GRAVINA il 16/03/1942 - Fg.29 Mapp. 422; DI SIMINE Maria Rosaria n. a MATERA il 28/12/1934 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 529; DI STEFANO Filippa n. a MIRABELLA IMBACCARI il 14/12/1932 - Fg.35 Mapp. 82; DONGHI Loretta n. a CESANO MADERNO il 06/12/1947 - Fg.9 Mapp. 69, 64; DONGHI Luigi n. a CESANO MADERNO il 31/10/1910 - Fg.10 Mapp. 678; EDIL DOMUS SAS DI GIORDANO VITO E C. CON SEDE IN CESANO MADERNO - Fg.10 Mapp. 247; EURO EDIL 2001 S.N.C. DI CORSO ALBERTO E VALENSISI EUGENIO con sede in CESANO MADERNO - Fg.9 Mapp. 354; FALCONE Filippo n. a MIRABELLA IMBACCARI il 31/10/1928 - Fg.35 Mapp. 82; FALCONE Giuseppe Fabrizio n. a CESANO MADERNO il 20/04/1965 - Fg.35 Mapp. 82; FALCONE Rosario n. a MIRABELLA IMBACCARI il 13/03/1939 - Fg.35 Mapp. 82; FANFER Anna n. a DESIO il 04/10/1956 - Fg.10 Mapp. 4; FANTI Giorgio n. a PONTREMOLI il 24/04/1941 - Fg.35 Mapp. 82; FERRARI Mara n. a PIUBEGA il 13/07/1952 - Fg.8 Mapp. 36; FOCARELLI BARONE Alessandra n. a MONZA il 18/06/1968 - Fg.24 Mapp. 522; FRATELLI BARINDELLI SRL con sede in CESANO MADERNO - Fg.24 Mapp. 307, 584, 246; FRATELLI SPINELLI S.N.C. DI SPINELLI CARLO E SPINELLI UMBERTO con sede in CESANO MADERNO - Fg.20 Mapp. 421, 117; FRIGERIO Teresa FU GIOVANNI VED BORROMEO GUIDO - Fg.20 Mapp. 43, 629; GALLI Franca n. a MILANO il 15/05/1960 - Fg.34 Mapp. 203, 204; GALLI Paola Luigia n. a GIUSSANO il 21/06/1968 - Fg.34 Mapp. 203, 204; GARRAFFO Angelo n. a RAMACCA il 30/04/1934 - Fg.9 Mapp. 72, 21; GARRAFFO Giuseppe n. a CESANO MADERNO il 27/08/1965 - Fg.9 Mapp. 72, 21; GARRAFFO Maria Luisa n. a CESANO MADERNO il 17/01/1967 - Fg.9 Mapp. 72, 21; GELSIA AMBIENTE S.R.L. con sede in LIMBIATE - Fg.35 Mapp. 25; GENOVA Paola n. a SCIACCA il 22/02/1964 - Fg.29 Mapp. 485; GIBELLA Ignazio n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 11/08/1947 - Fg.9 Mapp. 70; GIORDANO ATTIANESE Federico n. a TRAMONTI il 27/02/1949 - Fg.24 Mapp. 526; GIUSSANI Chiara n. a BRESCIA il 04/08/1987 - Fg.8 Mapp. 36; GIUSSANI Maria n. a BRESCIA il 22/02/1947 - Fg.8 Mapp. 36; GIUSSANI Matteo n. a BRESCIA il 13/06/1983 - Fg.8 Mapp. 36; GORLA Angelo n. a CESANO MADERNO il 28/10/1930 - Fg.20 Mapp. 419, 418; GORLA Antonio n. a CESANO MADERNO il 17/08/1924 - Fg.20 Mapp. 419; GORLA Luigi n. a CESANO MADERNO il 12/11/1925 - Fg.20 Mapp. 419; GORLA Stefano n. a MONZA il 25/03/1965 - Fg.20 Mapp. 418; GRANATA Franco n. a RHO il 18/11/1966 - Fg.34 Mapp. 225; GRANATA Gianpaolo n. a RHO il 28/03/1962 - Fg.34 Mapp. 225; GRANATA Giuseppe n. a BORGOMANERO il 15/12/1950 - Fg.34 Mapp. 225; GRANATA Milena n. a RHO il 06/07/1964 - Fg.34 Mapp. 225; GRANATA Sergio n. a VARESE il 26/12/1953 - Fg.34 Mapp. 225; IMM.RE CLECA SRL con sede in CESANO MADERNO - Fg.12 Mapp. 173, 52, 227; IMMOBILIARE MARIMARC SRL con sede in COMO - Fg.29 Mapp. 658; IMMOBILIARE SAPERCE DI CERMENATI PIERO E C SAS con sede in MONZA - Fg.9 Mapp. 189, 238; IMMOBILIARE SELENIA DI VAGHI ELENA E C S.A.S. CON SEDE IN CESANO - Fg.34 Mapp. 126; IMMOBILIARE SERENELLA S.R.L. CON SEDE IN MILANO - Fg.34 Mapp. 420; INGA Francesco n. a LUCCA SICULA il 18/04/1961 - Fg.29 Mapp. 485; INGA Maria Anna n. a LUCCA SICULA il 07/07/1964 - Fg.29 Mapp. 485; INGLIMA Beniamino n. a AGRIGENTO il 20/11/1916 - Fg.24 Mapp. 530, 248, 251; ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO CON SEDE IN MILANO - Fg.20 Mapp. 658, 659; Fg.8 Mapp. 287, 288; LA CICALA S.N.C. DI ZUSSO MARIA STELLA E LAURA con sede in CESANO MADERNO - Fg.9 Mapp. 233; LA MANNA Anna n. a MELITO DI PORTO SALVO il 06/04/1942 - Fg.24 Mapp. 517; LA MANTIA Giovanni n. a PALERMO il 19/07/1956 - Fg.24 Mapp. 527; LAGONA Antonio n. a RAMACCA il 24/08/1958 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 528; LAGONA Gaetana n. a PALAGONIA il 08/04/1950 - Fg.24 Mapp. 248, 251; LAZZARATO Fabrizio n. a MILANO il 28/07/1962 - Fg.34 Mapp. 63, 64, 65, 66, 68; LAZZARATO Orfeo n. a SAONARA il 22/03/1935 - Fg.34 Mapp. 63, 64, 65, 66, 68; LUPI VELIA.MAR RONCA con sede in SORANO - Fg.9 Mapp. 233; MAGNI Sergio n. a LEGNANO il 22/02/1930 - Fg.34 Mapp. 70; MAISANO Giovanna n. a CASIGNANA il 24/06/1954 - Fg.24 Mapp. 526; MALETTA Filomena n. a CATANZARO il 21/05/1965 - Fg.34 Mapp. 124, 424; MANGIAFAVE Carmelina n. a VIBO VALENTIA il 28/11/1970 - Fg.35 Mapp. 74; MANNA Anna n. a MELITO DI PORTO SALVO il 06/04/1942 - Fg.24 Mapp. 248, 251; MAPELLI Maria n. a CESANO MADERNO il 17/08/1924 - Fg.8 Mapp. 203; MARZORATI Fausto n. a DESIO il 10/06/1953 - Fg.10 Mapp. 4; MARZORATI Gaetano n. a BARLASSINA il 16/04/1932 - Fg.34 Mapp. 203, 204; MAURO Domenica n. a ALTOMONTE il 04/10/1948 - Fg.29 Mapp. 421; MAURO Rosa n. a ALTOMONTE il 12/10/1950 - Fg.29 Mapp. 421; MAZZUCATO Marta n. a PONTELONGO il 15/04/1933 - Fg.9 Mapp. 72, 21; MICHIELON Leonida n. a ARRE il 25/03/1942 - Fg.9 Mapp. 262; MICIELI Nicolanna n. a CHIARAMONTE GULFI il 31/01/1947 - Fg.34 Mapp. 423; MILANI DE PONTI Ines n. a DESIO il 29/03/1961 - Fg.30 Mapp. 151, 114; MINOTTI Adriano n. a MARIANO COMENSE

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44 Giovedì 23 Dicembre 2010

il 25/05/1966 - Fg.35 Mapp. 46; MINOTTI Antonio n. a COMO il 12/01/1961 - Fg.35 Mapp. 46; MINOTTI Augusto n. a CABIATE il 11/08/1957 - Fg.35 Mapp. 46; MINOTTI Ruggero n. a MARIANO COMENSE il 18/09/1964 - Fg.35 Mapp. 46; MIRAGLIA Angelo n. a SAN CATALDO il 17/09/1922 - Fg.24 Mapp. 248, 251; MOLTENI Fernanda n. a CESANO MADERNO il 21/12/1942 - Fg.9 Mapp. 72, 21; MOLTENI Fiorangela Agnese n. a DESIO il 29/08/1955 - Fg.9 Mapp. 71, 72, 21; MOLTENI Giancarla n. a CESANO MADERNO il 04/11/1937 - Fg.9 Mapp. 72, 21; MOLTENI Luigia n. a CESANO MADERNO il 16/02/1942 - Fg.9 Mapp. 72, 21; MOLTENI Rosangela n. a CESANO MADERNO il 01/10/1963 - Fg.9 Mapp. 72, 21; MONTI Agnese n. a LENTATE SUL SEVESO il 04/01/1886 - Fg.34 Mapp. 55; MORNATA Giuseppe n. a CAMPOMAGGIORE il 03/06/1914 - Fg.8 Mapp. 290, 253; MORONI Brunella n. a CESANO MADERNO il 12/01/1955 - Fg.8 Mapp. 87; MOSCATO Giovanni n. a MELITO DI PORTO SALVO il 30/06/1936 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 517; NOBILE Giulia n. a SIRACUSA il 14/09/1968 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 521; NOBILE Maurizio n. a CALTAGIRONE il 14/06/1963 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 521; NORD BRIANZA SRL con sede in GIUSSANO - Fg.13 Mapp. 306; OLTOLINI Loredana n. a CESANO MADERNO il 07/08/1955 - Fg.8 Mapp. 347; ORLANDO Melinda n. a PALERMO il 10/01/1967 - Fg.9 Mapp. 352, 350; ORSINO Assunta;ELVIRA n. a CESANO MADERNO il 15/08/1966 - Fg.29 Mapp. 422; ORSINO Emilia n. a ROGGIANO GRAVINA il 13/12/1960 - Fg.29 Mapp. 422; ORSINO Luigi n. a ROGGIANO GRAVINA il 04/07/1954 - Fg.29 Mapp. 422; ORSINO Maria;ROSARIA n. a CESANO MADERNO il 28/05/1963 - Fg.29 Mapp. 422; ORSINO Sandra n. a DESIO il 15/07/1972 - Fg.29 Mapp. 422; PALLAVICINI Giulia n. a CESANO MADERNO il 23/12/1909 - Fg.24 Mapp. 175; PANDOLFI Cesare n. a MORENGO il 21/10/1949 - Fg.9 Mapp. 233; PARROCCHIA S. EUROSIA IN BINZAGO con sede in CESANO MADERNO - Fg.29 Mapp. 413, 503; PASQUALONE Raffaela n. a GIFFONE il 28/07/1952 - Fg.9 Mapp. 233; PEGORARO Enza n. a DESIO il 20/08/1971 - Fg.9 Mapp. 233; PERNICENI Antonio n. a CESANO MADERNO il 14/07/1941 - Fg.24 Mapp. 175; PERNICENI Claudia Lucia n. a GIUSSANO il 13/12/1968 - Fg.24 Mapp. 175; PERNICENI Davide n. a GIUSSANO il 09/08/1971 - Fg.24 Mapp. 175; PERNICENI Giovanni n. a MILANO il 08/01/1915 - Fg.24 Mapp. 277; PERNICENI Giuseppe n. a MILANO il 19/06/1939 - Fg.24 Mapp. 175; PITRONE Angela n. a AGRIGENTO il 26/03/1924 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 530; PONTI Marco n. a SARONNO il 12/09/1976 - Fg.20 Mapp. 222; PRIVITELLO Rocco n. a MAZZARINO il 01/08/1967 - Fg.34 Mapp. 124, 424; PRIVITELLO Rosaria n. a MAZZARINO il 26/01/1957 - Fg.34 Mapp. 345, 352; PROVINCIA DI MILANO - Fg.29 Mapp. 380; Fg.34 Mapp. 220, 222, 307; Fg.24 Mapp. 578, 577; Fg.34 Mapp. 218, 216, 233; Fg.29 Mapp. 382, 386; Fg.34 Mapp. 308, 235; Fg.20 Mapp. 166, 346; Fg.34 Mapp. 297; Fg.9 Mapp. 177, 179; Fg.20 Mapp. 660, 661; RACCUGLIA Giacomo n. a PALERMO il 16/06/1959 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 586; RACCUGLIA Girolama n. a CESANO MADERNO il 23/08/1962 - Fg.24 Mapp. 586, 248, 251; RACCUGLIA Giuseppina Paola n. a CESANO MADERNO il 27/10/1969 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 586; RACCUGLIA Vincenzo n. a CESANO MADERNO il 15/06/1965 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 586; ROMANO Erminia n. a CESANO MADERNO il 10/06/1898 - Fg.8 Mapp. 207; ROMANO` Maria Angela n. a CESANO MADERNO il 23/10/1955 - Fg.34 Mapp. 144, 205; RONZONI Luigi;TEODORO GIUSEPPE n. a BOLZANO .BOZEN. il 20/11/1931 - Fg.8 Mapp. 38; ROTA Lililiana n. a PONTREMOLI il 17/05/1949 - Fg.35 Mapp. 82; RUDELLO Antonia n. a AGNA il 05/08/1945 - Fg.9 Mapp. 262; S.A.S IMMOBILIARE SAPERCE di BRIVIO FERDINANDO e C. con sede in Lissone - Fg.8 Mapp. 212, 285, 286; Fg.9 Mapp. 348, 349; Fg.8 Mapp. 16; Fg.9 Mapp. 237; SALA Adriano n. a DESIO il 27/09/1942 - Fg.24 Mapp. 175; SALEMI Salvatore n. a MAZZARINO il 26/10/1952 - Fg.34 Mapp. 345, 352; SANTAMBROGIO Agnese n. a CESANO MADERNO il 11/08/1929 - Fg.8 Mapp. 209, 35; SANTAMBROGIO Felice n. a DESIO il 20/06/1932 - Fg.8 Mapp. 207; SCARAMOZZINO Paolo n. a SAN LORENZO il 30/06/1943 - Fg.24 Mapp. 248, 251, 518; SCOTTI Angelo FU STEFANO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Antonietta FU STEFANO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Carlo n. a CESANO MADERNO il 19/09/1914 - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Cecilia FU STEFANO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Eva FU GIACOMO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Giuseppe FU CARLO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Giuseppe FU LUIGI - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Giuseppina FU GIACOMO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Luigi n. a CESANO MADERNO il 03/11/1913 - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Narciso n. a CESANO MADERNO il 28/06/1916 - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Pietro FU STEFANO - Fg.34 Mapp. 55; SCOTTI Regina FU STEFANO - Fg.34 Mapp. 55; SEDINI Samuele n. a GIUSSANO il 25/08/1986 - Fg.8 Mapp. 347; SERPA Maria n. a ROGGIANO GRAVINA il 07/03/1927 SRPMRA27C47H488D - Fg.29 Mapp. 421; SIBIO Pasqualina n. a GIFFONE il 07/03/1944 - Fg.35 Mapp. 82; SIRACUSA Santa n. a RAGUSA il 19/06/1930 - Fg.24 Mapp. 248, 251; SOC ACCOM SEMPLICE ISRAM INDUSTRIA SPECIALIZZATA RETI ED ARTICOLI METALLICI DI CERMENATI ANGELO FAUSTO E C CON SEDE IN CESANO MADERNO - Fg.20 Mapp. 662, 663, 215; SOC KLEINSTERN CON SEDE IN VADUZ - Fg.24 Mapp. 277; SRL CEMA CON SEDE IN MILANO - Fg.11 Mapp. 415; Fg.10 Mapp. 7; SRL IMPRESA COSTRUZIONI EDILI BG CON SEDE IN CESANO MADERNO - Fg.10 Mapp. 414; STRADA Aldo n. a CESANO MADERNO il 20/08/1942 - Fg.8 Mapp. 36; STRADA Ernestina FU MARIO - Fg.8 Mapp. 211; STRADA Maria Pia n. a CESANO MADERNO il 17/09/1938 - Fg.8 Mapp. 36; TAGLIABUE Bambina FU CARLO - Fg.34 Mapp. 55; TAGLIABUE Luciana n. a SEVESO il 22/07/1938 - Fg.20 Mapp. 222; TESTOLINA Vittoria n. a LEGNARO il 04/07/1935 - Fg.34 Mapp. 63, 64, 65, 66, 68; TORRICELLA Vincenzo n. a NARDO` il 06/02/1933 - Fg.24 Mapp. 529, 248, 251; TRAZIONI NORD S.R.L. con sede in REGGIO DI CALABRIA - Fg.35 Mapp. 47; VAGO Enrica n. a SEREGNO il 13/12/1964 - Fg.8 Mapp. 209, 35; VAGO Paolo Silvio n. a SEREGNO il 26/05/1961 - Fg.8 Mapp. 209, 35; VALENTE Filippo Francesco n. a MILETO il 01/09/1959 - Fg.34 Mapp. 421; Fg.34 Mapp. 422; VIGANO Luigia n. a CESANO MADERNO il 03/10/1938 - Fg.34 Mapp. 23; VIGANO` Antonio Mario n. a CESANO MADERNO il 26/10/1947 - Fg.10 Mapp. 3; Fg.9 Mapp. 224; VIGANO` Giulietta Graziella n. a CESANO MADERNO il 21/11/1950 - Fg.10 Mapp. 3; Fg.9 Mapp. 224; ZANEBELLI Paolina;MAR MORNATA n. a PALOSCO il 28/09/1915 - Fg.8 Mapp. 290; Fg.9 Mapp. 253; ZANLORENZI Ivone;DI NATALE - Fg.20 Mapp. 36

Opere di compensazioneSRL IMMOBILIARE SNIA con sede in MILANO - Fg.31 Mapp. 153; COMUNE DI CESANO MADERNO con sede in CESANO MADERNO - Fg.31 Mapp. 125; PROVINCIA DI MILANO - Fg.31 Mapp. 324

Comune di Cornate D’addaAsse principaleALDEGHI PIERA n. a CORNATE D’ADDA il 02/03/1941 Fg. 16 - Mapp. 477; AVICO MARIO il 14/05/1928 Fg. 11 - Mapp. 484, Fg. 11 - Mapp. 491; BARELLI VINCENZO n. a MEZZAGO il 08/11/1936 Fg. 11 - Mapp. 527, 530; BERETTA CARLO n. a VIMERCATE il 06/05/1973 Fg. 13 - Mapp. 263, 265; BERETTA GABRIELLA n. a CORNATE D’ADDA il 15/04/1972 Fg. 13 - Mapp. 263, 265; BERETTA MARZIA n. a VIMERCATE il 27/06/1965 Fg. 13 - Mapp. 263, 265; BERETTA MICHELA n. a CORNATE D’ADDA il 19/12/1969 Fg. 13 - Mapp. 263, 265; BESTETTI BEATRICE n. a CORNATE D’ADDA il 08/03/1954 Fg. 16 - Mapp. 42; BIFFI MARINA n. a MILANO il 20/04/1958 Fg. 15 - Mapp. 275, 291; BIFFI MARINA LUIGIA n. a MEZZAGO il 01/01/1953 Fg. 11 - Mapp. 193; BIFFI NICOLETTA n. a MILANO il 23/05/1959 Fg. 15 - Mapp. 275, 291; BIFFI RITA n. a GORGONZOLA il 09/08/1947 Fg. 13 - Mapp. 33; BRAMBILLA MARIA CARLA n. a CORNATE D’ADDA il 06/05/1946 Fg. 16 - Mapp. 6; BRIVIO CESARE; il 31/07/1932 Fg. 15 - Mapp. 323; BUGLIESI MARIA ASSUNTA n. a SAN FELICE CIRCEO il 16/08/1938 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; CALVI LUIGI n. a CORNATE D’ADDA il 24/02/1936 Fg. 13 - Mapp. 93, 94; CATTANEO AMBROGIO n. a MEZZAGO il 21/05/1931 Fg. 11 - Mapp. 181; CATTANEO MARTINA n. a MEZZAGO il 07/06/1941 Fg. 11 - Mapp. 527, 530; CATTANEO MAURIZIO n. a MEZZAGO il 08/08/1958 Fg. 11 - Mapp. 182, 364; CAVENAGHI CELESTINA n. a CORNATE D’ADDA il 01/09/1940 Fg. 16 - Mapp. 5; CAVENAGHI COSTANTINO n. a CORNATE D’ADDA il 09/11/1950 Fg. 16 - Mapp. 5; CAZZAMALI ALDO FU SANTE Fg. 13 - Mapp. 77; CEREDA PIERINA RINA n. a CORNATE D’ADDA il 25/06/1932 Fg. 13 - Mapp. 310; CLAVENNA FELICIANGELA n. a PONTIROLO NUOVO il 16/03/1934 Fg. 13 - Mapp. 61, Fg. 16 - Mapp. 3; CLERICI EMMA n. a TORTONA il 08/06/1933 Fg. 14 - Mapp. 453; COLNAGHI GIUSEPPE n. a CORNATE D’ADDA il 23/07/1941 Fg. 13 - Mapp. 57; COLOMBO FRANCO ANDREA n. a CORNATE D’ADDA il 16/01/1933 Fg. 15 - Mapp. 269, 287, 6; COLOMBO SAVINO CESARE n. a CORNATE D’ADDA il 05/03/1944 Fg. 16 - Mapp. 6; COMUNE DI CORNATE D’ADDA Fg. 11 - Mapp. 486, Fg. 13 - Mapp. 262, 264, 282, Fg. 16 - Mapp. 481; Fg. 11 - Mapp. 510; Fg. 11 - Mapp. 482, 487, Fg. 13 - Mapp. 257, 259, 260, 268, 270, 271, Fg. 16 - Mapp. 478, Fg. 11 - Mapp. 436, Fg. 15 - Mapp. 290, 292, 65; CRIPPA CARLO n. a CORNATE D’ADDA il 22/05/1935 Fg. 13 - Mapp. 134, 135; CRIPPA CESARE n. a CORNATE D’ADDA il 24/06/1937 Fg. 13 - Mapp. 272, 273; DE VECCHI GIUSEPPE n. a CORNATE D’ADDA il 09/10/1929 Fg. 13 - Mapp. 310; DESPINI ANNA MARIA n. a FIORANO MODENESE il 10/06/1929 Fg. 15 - Mapp. 217, Fg. 12 - Mapp. 313; DOSSI BARBARA n. a MERATE il 30/04/1970 Fg. 13 - Mapp. 48; DOSSI MARCO ANGELO n. a CORNATE D’ADDA il 19/08/1964 Fg. 13 - Mapp. 48; DOSSI MARIO n. a CORNATE D’ADDA il 02/12/1936 Fg. 11 - Mapp. 491; DOSSI MARIO n. a CORNATE D’ADDA il 05/12/1936 Fg. 11 - Mapp. 484; DOSSI PAOLO DONATO n. a CORNATE D’ADDA il 17/10/1962 Fg. 13 - Mapp. 48; DOSSI STEFANO n. a VAPRIO D’ADDA il 23/09/1975 Fg. 13 - Mapp. 48; ENEL RETE GAS S.P.A. Fg. 16 - Mapp. 329; FINO ROBERTO n. a MILANO il 23/03/1970 Fg. 16 - Mapp. 47, 479; FRAPPOLI VIRGINIA n. a USMATE VELATE il 05/06/1907 Fg. 15 - Mapp. 273; FRIGERIO ANGELINA n. a CORNATE D’ADDA il 10/09/1942 Fg. 16 - Mapp. 2; FRIGERIO BEATRICE n. a TREVIGLIO il 28/06/2001 Fg. 13 - Mapp. 292; FRIGERIO CHIARA n. a TREVIGLIO il 15/10/1996 Fg. 13 - Mapp. 292; FRIGERIO GIANCARLO CHIARINO n. a VERDERIO SUPERIORE il 30/07/1948 Fg. 11 - Mapp. 193; FRIGERIO GIULIA n. a MILANO il 02/10/1994 Fg. 13 - Mapp. 292; FRIGERIO GIUSEPPINA n. a

CORNATE D’ADDA il 12/08/1937 Fg. 16 - Mapp. 2; FRIGERIO GIUSEPPINA n. a MILANO il 21/06/1961 Fg. 15 - Mapp. 218, Fg. 16 - Mapp. 40; FRIGERIO LINO n. a MILANO il 17/07/1955 Fg. 15 - Mapp. 218, Fg. 16 - Mapp. 40; FRIGERIO LORENA ADRIANA n. a TREVIGLIO il 17/10/2004 Fg. 13 - Mapp. 292; FRIGERIO LUCIANO il 03/10/1936 Fg. 15 - Mapp. 293, 58, Fg. 16 - Mapp. 44; FRIGERIO LUIGIA n. a CORNATE D’ADDA il 02/05/1939 Fg. 16 - Mapp. 2; FRIGERIO MARIA REGINA n. a CORNATE D’ADDA il 22/08/1954 Fg. 13 - Mapp. 292; FRIGERIO APPALTI S.R.L Fg. 11 - Mapp. 490; FUMAGALLI MARIA BAMBINA n. a LECCO il 28/08/1956 Fg. 13 - Mapp. 23; GALBIATI PAOLO n. a CORNATE D’ADDA il 16/06/1936 Fg. 16 - Mapp. 477; GIANI ANGELO n. a CORNATE D’ADDA il 10/07/1952 Fg. 13 - Mapp. 80, 82; GIANI GIACINTO FU FRANCESCO n. a CORNATE D’ADDA il 30/08/1899 Fg. 13 - Mapp. 29; GIANI GIOVANNA n. a CORNATE D’ADDA il 18/05/1963 Fg. 13 - Mapp. 171; GIANI GIOVANNI n. a CORNATE D’ADDA il 28/06/1938 Fg. 13 - Mapp. 314; GIANI GIUSEPPE n. a CORNATE D’ADDA il 18/11/1951 Fg. 13 - Mapp. 245; GIANI MARCO ANTONIO n. a CORNATE D’ADDA il 15/09/1959 Fg. 16 - Mapp. 482; GIANI MAURIZIO n. a CORNATE D’ADDA il 30/03/1951 Fg. 13 - Mapp. 84; GIANI SANDRA n. a MONZA il 06/01/1957 Fg. 13 - Mapp. 286; IMMOBILIARE SAN MAURIZIO S.R.L. Fg. 13 - Mapp. 258, 261; LA GALVANICA S.N.C. DI CRIPPA GIUSEPPE E FRATELLI Fg. 13 - Mapp. 47; LAMPIMM S.R.L. Fg. 11 - Mapp. 187; MAFFICINI LAURA n. a GORGONZOLA il 22/03/1972 Fg. 13 - Mapp. 33; MAFFICINI MARINO n. a GORGONZOLA il 28/02/1946 Fg. 13 - Mapp. 33; MANZONI MARIA PIA n. a CORNATE D’ADDA il 16/11/1939 Fg. 13 - Mapp. 76; MARGUTTI ARTURO n. a TREZZO SULL’ADDA il 20/10/1941 Fg. 15 - Mapp. 307, Fg. 15 - Mapp. 94; MATTAVELLI ANGELA n. a CORNATE D’ADDA il 24/07/1932 Fg. 13 - Mapp. 171; MAURI AMBROGIO n. a CORNATE D’ADDA il 01/05/1953 Fg. 15 - Mapp. 96; MAURI GENNARO MARIO n. a CORNATE D’ADDA il 22/05/1929 Fg. 12 - Mapp. 313, Fg. 15 - Mapp. 217, Fg. 15 - Mapp. 96; MAURI GIANCARLO GIUSEPPE n. a CORNATE D’ADDA il 20/02/1967 Fg. 15 - Mapp. 96; MAURI MARIA ANTONELLA n. a VIMERCATE il 10/07/1962 Fg. 15 - Mapp. 96; MAURI SEVERINA n. a MILANO il 11/03/1946 Fg. 13 - Mapp. 23; MERONI GIUSEPPINA n. a VAPRIO D’ADDA il 25/03/1970 Fg. 13 - Mapp. 61, Fg. 16 - Mapp. 3; MONZANI BAMBINA n. a CORNATE D’ADDA il 03/04/1949 Fg. 15 - Mapp. 93; MONZANI STELLA n. a MERATE il 27/01/1966 Fg. 15 - Mapp. 289; NAVA ANDREINA n. a CORNATE D’ADDA il 06/12/1951 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA CARLA n. a CORNATE D’ADDA il 27/03/1939 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA CESARINA n. a CORNATE D’ADDA il 03/07/1944 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA ERMELINA n. a CORNATE D’ADDA il 21/10/1940 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA FRANCESCO n. a CORNATE D’ADDA il 19/04/1937 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA GIAN LUIGI n. a CORNATE D’ADDA il 07/05/1946 Fg. 13 - Mapp. 21; NAVA GIOVANNA MARIA n. a CORNATE D’ADDA il 21/04/1949 Fg. 13 - Mapp. 21; PAGNONCELLI ERMINIA NATALINA n. a CAPRIATE SAN GERVASIO il 25/12/1943 Fg. 15 - Mapp. 94; PANZERI ROSALBA n. a CORNATE D’ADDA il 08/05/1959 Fg. 16 - Mapp. 1; PARMA RINA DANIELA n. a CORNATE D’ADDA il 16/03/1936 Fg. 13 - Mapp. 263, 265; PASSONI DARIO n. a CORNATE D’ADDA il 11/03/1961 Fg. 13 - Mapp. 171; PASSONI GIOVANNI n. a CORNATE D’ADDA il 14/05/1955 Fg. 13 - Mapp. 276, 279; QUADRI ANNA n. a CORNATE D’ADDA il 25/07/1922 Fg. 13 - Mapp. 23; QUADRI EMILIO n. a CORNATE D’ADDA il 24/08/1940 Fg. 13 - Mapp. 302; QUADRI MARIA n. a CORNATE D’ADDA il 26/02/1938 Fg. 13 - Mapp. 93, 94; QUADRI NATALINA n. a CORNATE D’ADDA il 17/12/1923 Fg. 16 - Mapp. 42; RIVA CATERINA n. a CORNATE D’ADDA il 15/12/1936 Fg. 13 - Mapp. 134, 135; ROTA ALESSANDRO n. a CORNATE D’ADDA il 30/06/1968 Fg. 16 - Mapp. 2; ROTA LUIGIA EMANUELA n. a VIMERCATE il 12/10/1963 Fg. 14 - Mapp. 383; ROTA MARIA ROSARIA n. a VIMERCATE il 21/05/1964 Fg. 14 - Mapp. 10, Fg. 15 - Mapp. 1; ROTA MICHELA n. a CORNATE D’ADDA il 08/09/1971 Fg. 16 - Mapp. 2; ROTA PIERANGELO n. a VIMERCATE il 13/11/1962 Fg. 14 - Mapp. 383; SCOTTI ADELE n. a MILANO il 03/03/1946 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; SCOTTI AGOSTINO n. a CORNATE D’ADDA il 05/09/1919 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; SCOTTI MARCO GIOVANNI n. a MILANO il 05/11/1963 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; SCOTTI PAOLO n. a MILANO il 15/05/1957 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; SCOTTI PIETRO n. a CORNATE D’ADDA il 07/12/1932 Fg. 13 - Mapp. 45, 58; SOLCIA GIUSEPPINA n. a MEZZAGO il 27/03/1941 Fg. 13 - Mapp. 272, 273; SPA MERCURIO Fg. 16 - Mapp. 20; SPREAFICO MARIA n. a OLGIATE MOLGORA il 09/01/1934 Fg. 15 - Mapp. 323; SRL FRIGERIO APPALTI Fg. 11 - Mapp. 483, 489; STUCCHI ADELIO n. a VIMERCATE il 06/06/1965 Fg. 15 - Mapp. 8; STUCCHI ANNA n. a MEZZAGO il 05/02/1930 Fg. 11 - Mapp. 182, 364; STUCCHI IRENE n. a VIMERCATE il 24/07/1969 Fg. 15 - Mapp. 8; VENTOLA MONICA n. a MILANO il 19/03/1974 Fg. 13 - Mapp. 292; VILLA LAURA;GENEROSA n. a CORNATE D’ADDA il 23/08/1953 Fg. 15 - Mapp. 277; VILLA LORENZO n. a CARNATE il 16/12/1943 Fg. 15 - Mapp. 273; VILLA ORNELLA LUIGIA n. a MILANO il 20/06/1939 Fg. 15 - Mapp. 273; VIMERCATI MARIA n. a CORNATE D’ADDA il 06/06/1931 Fg. 12 - Mapp. 170; VIMERCATI MADDALENA Fg. 13 - Mapp. 276, 279; VISCONTI AUGUSTA n. a CORNATE D’ADDA il 29/07/1958 Fg. 12 - Mapp. 170; VISCONTI FAUSTO GIUSEPPE n. a CORNATE D’ADDA il 16/11/1954 Fg. 15 - Mapp. 190, Fg. 12 - Mapp. 170; VISCONTI IRMA n. a CORNATE D’ADDA il 16/02/1964 Fg. 12 - Mapp. 170; VISCONTI MARIA ALESSANDRA n. a CORNATE D’ADDA il 07/10/1954 Fg. 12 - Mapp. 170; VISCONTI MONICA GIUSEPPINA n. a MERATE il 11/02/1963 Fg. 14 - Mapp. 453; VITALI DANIELA n. a MEZZAGO il 11/01/1954 Fg. 11 - Mapp. 183; VITALI GIAN CARLO n. a MEZZAGO il 24/07/1949 Fg. 11 - Mapp. 178; VITALI GIOVANNI n. a MEZZAGO il 13/07/1952 Fg. 11 - Mapp. 183; VITALI GIUSEPPE n. a MEZZAGO il 20/02/1930 Fg. 11 - Mapp. 183; VITALI ISABELLA n. a MEZZAGO il 08/02/1941 Fg. 11 - Mapp. 178; VITALI LAURA n. a VIMERCATE il 25/04/1967 Fg. 11 - Mapp. 183; VITALI MARIA EUGENIA n. a MEZZAGO il 25/05/1938 Fg. 13 - Mapp. 48

Opere di compensazioneCOMUNE DI CORNATE D`ADDA con sede in CORNATE D`ADDA - Fg.11 Mapp. 551; DOSSI Ercolina n. a CORNATE D`ADDA il 13/01/1931 - Fg.11 Mapp. 550; DOSSI Irma n. a CORNATE D`ADDA il 05/06/1933 - Fg.11 Mapp. 550; SCOTTI Giuseppe n. a CORNATE D`ADDA il 12/01/1931 - Fg.11 Mapp. 287; STUCCHI Stella n. a CORNATE D`ADDA il 13/02/1931 - Fg.11 Mapp. 287

Comune di DesioAsse principaleALGHISI Luigino n. a DESIO il 08/02/1970 - Fg.5 Mapp. 33; ANAS S.P.A. con sede in MILANO - Fg.15 Mapp. 53; ANDRIANI Edmea n. a BARI il 15/05/1929 - Fg.5 Mapp. 27, 168; ARESTA Rita n. a MESAGNE il 14/05/1976 - Fg.5 Mapp. 37; ARIENT Stefano n. a SEREGNO il 05/09/1972 - Fg.3 Mapp. 63; ARIENTI Adele Cinzia n. a VIMERCATE il 05/07/1950 - Fg.4 Mapp. 34; ARIENTI Ambrogina Maria n. a SEREGNO il 05/12/1907 - Fg.4 Mapp. 44; ARIENTI Angelo n. a DESIO il 26/05/1936 - Fg.5 Mapp. 290, 289, 288, 287; ARIENTI Anna n. a SEREGNO il 08/08/1924 - Fg.4 Mapp. 43; ARIENTI Ernesto FU GAETANO - Fg.3 Mapp. 92; ARIENTI Franco n. a DESIO il 19/07/1931 - Fg.3 Mapp. 63; ARIENTI Gianni n. a DESIO il 07/10/1948 - Fg.3 Mapp. 113, 114; ARIENTI Giovanni n. a SEREGNO il 01/08/1947 - Fg.4 Mapp. 34; ARIENTI Giuseppina n. a SEREGNO il 17/06/1927 - Fg.4 Mapp. 43; ARIENTI Isidora n. a DESIO il 22/05/1929 - Fg.3 Mapp. 113, 114; ARIENTI Jole Maria n. a DESIO il 24/04/1935 - Fg.3 Mapp. 63; ARIENTI Laura n. a DESIO il 01/12/1969 - Fg.5 Mapp. 290, 289, 288, 287; ARIENTI Luciano n. a DESIO il 04/03/1928 - Fg.3 Mapp. 113, 114; ARIENTI Luigia FU GAETANO - Fg.3 Mapp. 92; ARIENTI Maria n. a DESIO il 17/07/1927 - Fg.3 Mapp. 113, 114; ARIENTI Maria FU GIUSEPPE - Fg.4 Mapp. 42; ARIENTI Marina n. a SEREGNO il 25/05/1966 - Fg.3 Mapp. 63; ARIENTI Osvaldo n. a DESIO il 21/11/1939 - Fg.3 Mapp. 63; ARIENTI Paolo n. a DESIO il 10/07/1955 - Fg.3 Mapp. 113, 114; ARIENTI Rina n. a DESIO il 09/10/1930 - Fg.5 Mapp. 37; ARIENTI Serafino n. a SEREGNO il 20/09/1936 - Fg.4 Mapp. 41; ARIENTI Silvia n. a DESIO il 23/07/1965 - Fg.5 Mapp. 290, 289, 288, 287; ARIENTI Stefania Franca n. a DESIO il 28/05/1963 - Fg.5 Mapp. 290, 289, 288, 287; AZZALINI RAG. MARIO & C. S.A.S. con sede in BELLUNO - Fg.29 Mapp. 84; BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. con sede in DESIO - Fg.29 Mapp. 97; BARASSI SPA COSTRUZIONI EDILI con sede in TRIUGGIO - Fg.15 Mapp. 39; BERTOLDI Giacinto n. a SAN GIORGIO DI NOGARO il 08/03/1939 - Fg.1 Mapp. 83; BORIN Enrica Laura n. a CESSALTO il 11/02/1947 - Fg.7 Mapp. 74, 76; BORIN Mirella n. a CESSALTO il 11/09/1943 - Fg.1 Mapp. 208, 204, 203; BOSISIO Giovanni n. a DESIO il 17/03/1945 - Fg.5 Mapp. 54, 259; BRAMBILLA Sofia - Fg.4 Mapp. 34; BRUNIALTI Laura Maria n. a TORINO il 05/03/1946 - Fg.5 Mapp. 8; BUGATTI Angelo n. a DESIO il 24/11/1928 - Fg.5 Mapp. 27, 168; CALDERA Cecilia n. a CABIATE il 04/10/1942 - Fg.4 Mapp. 268; CASCINA AMERICANA S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 66; CATTANEO Lidia n. a DESIO il 30/11/1949 - Fg.29 Mapp. 25; CATTANEO Maria Santina n. a DESIO il 19/04/1948 - Fg.29 Mapp. 25; CATTANEO Vittorio n. a DESIO il 18/04/1954 - Fg.29 Mapp. 25; CATTAZZO Palmino n. a VESTENANOVA il 20/07/1938 - Fg.4 Mapp. 45; CAVALLO Maria Angela n. a MILANO il 25/05/1951 - Fg.5 Mapp. 8; CAVALLO Mario n. a MILANO il 13/05/1947 - Fg.5 Mapp. 8; CAVALLO Pietro n. a MILANO il 06/01/1942 - Fg.5 Mapp. 8; CESANA Angelo n. a SEREGNO il 21/12/1948 - Fg.4 Mapp. 33; CHIESA PARROCCHIALE DEI SANTI SIRO E MATERNO IN DESIO - Fg.5 Mapp. 187, 230, 231; CHIESA PARROCCHIALE DEI SS PIETRO E PAOLO IN DESIO - Fg.5 Mapp. 133; CIANCIO Antonio n. a MESSINA il 28/06/1938 - Fg.3 Mapp. 64, 99; CIMEP - Fg.30 Mapp. 4, 117; COGNOLATO Graziella n. a CASALSERUGO il 23/06/1944 - Fg.4 Mapp. 225; COMUNE DI DESIO - Fg.3 Mapp. 111; Fg.4 Mapp. 283; Fg.14 Mapp. 36; Fg.30 Mapp. 385, 386; Fg.5 Mapp. 237; Fg.14 Mapp. 57; CONFUSO Michele n. a CALTANISSETTA il 10/12/1955 - Fg.4 Mapp. 242; CONSIGLIO DEGLI ISTITUTI OSPITALIERI IN MILANO - Fg.5 Mapp. 4; CONSOLAZIO Rosalba n. a PRATA DI PRINCIPATO ULTRA il 06/03/1957 - Fg.3 Mapp. 169, 167; CONSORZIO INTERCOMUNALE MILANESE PER L`EDILIZIA POPOLARE - Fg.30 Mapp. 303, 321; CONSORZIO TRASPORTI NORD MILANO S.P.A. con sede in DESIO - Fg.5 Mapp. 166, 162, 161; CONTE Tiziano Antonio n. a DESIO il 01/02/1964 - Fg.4 Mapp. 302; CORBETTA Carlo n. a DESIO il 27/08/1937 - Fg.16 Mapp. 7; COSENZA Dorotea n. a GELA il 15/02/1942 - Fg.5 Mapp. 10; CRISTIANI Daniela n. a MILANO il 24/01/1959 -

Fg.15 Mapp. 1; CROSERA Catia n. a MEDA il 13/09/1963 - Fg.3 Mapp. 62; DE CHIRICO Ambra n. a MILANO il 01/11/1982 - Fg.15 Mapp. 1; DE CHIRICO Maria n. a MILANO il 09/07/1971 - Fg.15 Mapp. 1; DE TONI Elide n. a BRUGINE il 24/03/1931 - Fg.3 Mapp. 132; DICKSON S.R.L. con sede in MILANO - Fg.30 Mapp. 114, 115; DIOTTI Antonio n. a CESANO MADERNO il 13/06/1937 - Fg.4 Mapp. 174, 261; DONNINI Simona n. a DESIO il 24/12/1974 - Fg.5 Mapp. 33; ELLE EMME DI SALA ELISABETTA & C.S.A.S con sede in SEREGNO - Fg.4 Mapp. 52; ENEL DISTRIBUZIONI SPA con sede in ROMA - Fg.5 Mapp. 136; ESPERIA IMMOBILIARE S.P.A. con sede in MILANO - Fg.14 Mapp. 56, 58; FARINA Anna n. a DESIO il 30/10/1924 - Fg.3 Mapp. 113, 114; FARRUGGIO Salvatore n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 01/03/1958 - Fg.5 Mapp. 37; FRATINI Marino n. a PERGOLA il 11/06/1939 - Fg.4 Mapp. 268; GALIMBERTI Luigia n. a LISSONE il 02/12/1926 - Fg.17 Mapp. 72; GALIMBERTI Maria;VED ZAMPERONI n. a MILANO il 12/12/1901 - Fg.29 Mapp. 28; GARBARINI Mario n. a MILANO il 17/11/1935 - Fg.15 Mapp. 1; GARBARINI Monica n. a MILANO il 07/10/1962 - Fg.15 Mapp. 1; GARBARINI Nadia n. a MILANO il 01/10/1958 - Fg.15 Mapp. 1; GARBARINO Angela n. a MILANO il 18/05/1929 - Fg.15 Mapp. 1; GARBARINO Piera n. a MILANO il 22/09/1940 - Fg.15 Mapp. 1; GEFIM S.R.L. con sede in DESIO - Fg.15 Mapp. 60, 73, 76; GESTIONE SERVIZI DESIO S.P.A. con sede in DESIO - Fg.4 Mapp. 170, 29; GOBBO Patrizia n. a SEREGNO il 29/07/1961 - Fg.5 Mapp. 37; GOFFO Giovannina;VED PIZZO n. a BRUGINE il 05/04/1924 - Fg.3 Mapp. 130; GRASSI Luigi n. a SEREGNO il 10/03/1934 - Fg.4 Mapp. 169; GRUTTADAURIA Salvatore n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 28/10/1947 - Fg.5 Mapp. 232, 229; IMMOBILIARE GARDENIA SRL con sede in LISSONE - Fg.15 Mapp. 6, 47, 59, 52; IMMOBILIARE LA CAPRIOLA S.R.L con sede in CESANO MADERNO - Fg.5 Mapp. 294, 291, 292, 293; IMMOBILIARE S. RITA S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.16 Mapp. 76; IMMOBILIARE SANTA CECILIA QUARTA SRL con sede in MONZA - Fg.16 Mapp. 74; IMMOBILIARE STEFANO SRL IN LIQUIDAZIONE con sede in MILANO - Fg.30 Mapp. 38; IMMOBILIARE. BRIANVERDE S.A.S. DI SELLITTI LUIGI & C. con sede in MONZA - Fg.30 Mapp. 2, 43, 113; INTESA LEASING S.P.A con sede in MILANO - Fg.30 Mapp. 380, 381; LA GESETA S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.14 Mapp. 60; LA GRECA Anna Maria n. a CARBONIA il 31/03/1957 - Fg.4 Mapp. 242; LATRECCHINA Carmela n. a POLICORO il 29/08/1975 - Fg.5 Mapp. 37; LATRECCHINA Dario n. a POLICORO il 03/10/1980 - Fg.5 Mapp. 37; LATRECCHINA Giuseppe n. a MONTALBANO IONICO il 23/04/1949 - Fg.5 Mapp. 37; LEALI Angela Rita n. a DESENZANO DEL GARDA il 16/05/1946 - Fg.1 Mapp. 83; LEASINT S.P.A. con sede in MILANO - Fg.14 Mapp. 34; LO CURTO Crocifissa n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 08/10/1940 - Fg.3 Mapp. 64, 99; LONGONI Alessandro Mario Alberto n. a MILANO il 17/11/1959 - Fg.5 Mapp. 8; LONGONI Claudia Angela Rosa n. a MILANO il 29/08/1966 - Fg.5 Mapp. 8; LONGONI Giovanni n. a DESIO il 02/03/1919 - Fg.5 Mapp. 8; LONGONI Ida n. a DESIO il 16/11/1920 - Fg.5 Mapp. 8; LUCIANO MANARA SRL con sede in LIMBIATE - Fg.1 Mapp. 144; LUMIA Giuseppe n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 10/02/1928 - Fg.5 Mapp. 10; LUMIA Michele n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 11/11/1932 - Fg.5 Mapp. 10; MADERNA Onofrio n. a CESANO MADERNO il 14/03/1941 - Fg.4 Mapp. 174, 261; MANCUSO Anna n. a LICATA il 03/07/1948 - Fg.5 Mapp. 6; MANCUSO Gennaro n. a LICATA il 22/12/1938 - Fg.5 Mapp. 6; MANCUSO Mattia n. a LICATA il 20/04/1953 - Fg.5 Mapp. 6; MANZOTTI Enrico FU MOSE - Fg.5 Mapp. 53, 52; MARGHERITI Adelfa n. a CHIUSI il 15/02/1941 - Fg.5 Mapp. 33; MARIANI Annalisa n. a DESIO il 15/04/1952 - Fg.17 Mapp. 72; MARIANI Antonio n. a DESIO il 16/08/1924 - Fg.5 Mapp. 42, 125, 32; MARIANI Enrico n. a DESIO il 10/08/1906 - Fg.5 Mapp. 31; MARIANI Enrico n. a DESIO il 15/04/1955 - Fg.17 Mapp. 72; MARIANI Enrico n. a DESIO il 31/08/1906 - Fg.5 Mapp. 42, 125, 32; MARIANI Enrico FU PIETRO - Fg.5 Mapp. 36; MARIANI Giorgio n. a DESIO il 06/09/1950 - Fg.17 Mapp. 72; MARIANI Giuseppina n. a DESIO il 20/07/1920 - Fg.29 Mapp. 27; MARIANI Lucia n. a DESIO il 04/01/1934 - Fg.5 Mapp. 247; MARIANI Pasquale n. a DESIO il 06/02/1895 - Fg.5 Mapp. 114, 31; MARIANI Teresina n. a DESIO il 09/07/1932 - Fg.5 Mapp. 114, 42, 125, 32, 238; MARIANO Anna n. a TARANTO il 03/01/1947 - Fg.7 Mapp. 74, 76; MARONE FASSOLO Paola n. a SEREGNO il 07/01/1961 - Fg.4 Mapp. 32; MARONE FASSOLO Remigio n. a TRIVERO il 05/07/1962 - Fg.4 Mapp. 32; MASIERO Guido n. a LEGNANO il 06/06/1925 - Fg.30 Mapp. 125; MASIERO Rosa;MAR SCURATTI n. a LEGNANO il 28/11/1926 - Fg.30 Mapp. 37, 272; MASIERO Umberto n. a LEGNANO il 13/10/1934 - Fg.30 Mapp. 125; MAX & CO. S.R.L. con sede in DESIO - Fg.16 Mapp. 19; MELI Angelo n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 20/05/1952 - Fg.5 Mapp. 37; MILETTA Carmela n. a PETILIA POLICASTRO il 13/10/1958 - Fg.5 Mapp. 37; NESPOLI Maurizio Gerolamo n. a SEREGNO il 28/06/1959 - Fg.3 Mapp. 107; NESPOLI Riccardo Carlo n. a SEREGNO il 19/12/1960 - Fg.3 Mapp. 107; OSPITALE MAGGIORE DI MILANO - Fg.5 Mapp. 4; PALLAVICINI Angelo n. a DESIO il 25/06/1935 - Fg.5 Mapp. 183; PALLAVICINI Emilio;DETTO SILVIO n. a DESIO il 08/08/1939 - Fg.5 Mapp. 183; PALLAVICINI Vittorio n. a DESIO il 26/11/1923 - Fg.5 Mapp. 183; PANTANO Giuseppe Giulio n. a SEREGNO il 13/03/1962 - Fg.7 Mapp. 68; PAVANETTO Germano n. a QUARTO D’ALTINO il 22/07/1941 - Fg.1 Mapp. 208, 204, 203; PAVANETTO Paolino n. a QUARTO D`ALTINO il 15/04/1946 - Fg.7 Mapp. 74, 76; PAVANETTO Severino n. a QUARTO D`ALTINO il 07/09/1944 - Fg.7 Mapp. 74, 76; PELLEGATTA Giuseppe n. a DESIO il 24/09/1906 - Fg.5 Mapp. 179, 180, 48, 182, 223, 51, 49; PELLUCCHI Alberto n. a DESIO il 07/01/1949 - Fg.5 Mapp. 110; PELLUCCHI Franca n. a DESIO il 18/05/1947 - Fg.5 Mapp. 110; PELLUCCHI Paolo n. a DESIO il 18/01/1962 - Fg.5 Mapp. 110; PELLUCCHI Patrizia n. a DESIO il 18/01/1962 - Fg.5 Mapp. 110; PELUCCHI Angelo FU ANTONIO - Fg.5 Mapp. 34, 165, 175, 176; PELUCCHI Emma;DI ANGELO - Fg.5 Mapp. 34, 165, 175, 176; PELUCCHI Enrico;DI ANGELO - Fg.5 Mapp. 34, 165, 175, 176; PELUCCHI Luigi;DI ANGELO - Fg.5 Mapp. 30; PELUCCHI Rita FU GIOVANNI MAR MANZOTTI - Fg.5 Mapp. 53, 52; PERFETTI Bartolomeo n. a PALAZZO SAN GERVASIO il 14/01/1935 - Fg.30 Mapp. 41; PERFETTI Paolo n. a MONZA il 05/06/1965 - Fg.30 Mapp. 41; PIA SOCIETA DI SAN FRANCESCO SAVERIO PER LE MISSIONI ESTERE con sede in PARMA - Fg.5 Mapp. 8; PICELLO Claudio Angelo n. a SEREGNO il 11/02/1963 - Fg.4 Mapp. 40, 239; PICELLO Maria Daniela n. a SEREGNO il 19/01/1955 - Fg.4 Mapp. 40, 239; PIROLA Elena n. a MONZA il 22/11/1947 - Fg.29 Mapp. 103; PIROLA FRANCESCO & FIGLI S.P.A. con sede in MONZA - Fg.29 Mapp. 38; PIROLA Francesco n. a BRUGHERIO il 23/08/1916 - Fg.29 Mapp. 95, 58; PIROLA Gabriele Carlo n. a MONZA il 25/07/1949 - Fg.29 Mapp. 103 - Fg.29 Mapp. 99, 95, 58; PIROLA Luigia n. a LISSONE il 13/09/1927 - Fg.17 Mapp. 1; PIZZO Luigi - Fg.3 Mapp. 132; PIZZO Maria;ROSANNA n. a DESIO il 19/04/1950 - Fg.3 Mapp. 130; PIZZO Pietro;ANGELO n. a DESIO il 26/08/1959 - Fg.3 Mapp. 130; POZZOLI Rita n. a DESIO il 23/10/1911 - Fg.4 Mapp. 47, 263; PROVINCIA DI MILANO - Fg.15 Mapp. 30; QUINTI Mario n. a CHIUSI il 21/11/1939 - Fg.5 Mapp. 33; RAVELLI Ileana n. a MILANO il 26/07/1968 - Fg.15 Mapp. 1; RAVELLI Livio n. a MILANO il 14/06/1966 - Fg.15 Mapp. 1; RIGAMONTI Ketti n. a MONZA il 26/02/1973 - Fg.4 Mapp. 263; RIGAMONTI Renata n. a DESIO il 14/04/1966 - Fg.4 Mapp. 263; RIGAMONTI Virginio n. a DESIO il 17/01/1945 - Fg.4 Mapp. 47, 263; RIMONDO Antonio n. a SANT`ELENA il 16/03/1931 - Fg.4 Mapp. 242; SANCARLO 86 S.R.L. con sede in MUGGIO` - Fg.14 Mapp. 38; Fg.6 Mapp. 36; SCHIATTI Ambrogio n. a SEREGNO il 14/02/1933 - Fg.3 Mapp. 61; SCHIATTI Giorgio n. a SEREGNO il 13/09/1943 - Fg.3 Mapp. 61; SCHIATTI Isabella n. a SEREGNO il 30/12/1937 - Fg.3 Mapp. 61; SCHIATTI Roberto n. a SEREGNO il 13/08/1954 - Fg.3 Mapp. 61; SCIASCIA Carmela n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 09/12/1958 - Fg.5 Mapp. 37; SCURATTI Luigi n. a NOVA MILANESE il 10/06/1930 - Fg.30 Mapp. 37, 272; SILVA Francesco n. a SEREGNO il 10/01/1947 - Fg.15 Mapp. 3, 2; SILVA Giuseppe n. a SEREGNO il 09/04/1953 - Fg.15 Mapp. 3, 2; SILVA Maria n. a SEREGNO il 15/11/1948 - Fg.15 Mapp. 3, 2; SIMONI Clara Ines n. a ASOLA il 01/07/1951 - Fg.5 Mapp. 232, 229; SIVIERO Idelma n. a ARZIGNANO il 18/02/1938 - Fg.4 Mapp. 45; SOLARO Edoardo n. a DESIO il 22/02/1930 - Fg.15 Mapp. 72, 74, 75; SOLAZZO Marcello n. a SAN PIETRO VERNOTICO il 16/05/1975 - Fg.5 Mapp. 37; SOMASCHINI Alessandra n. a DESIO il 17/04/1936 - Fg.3 Mapp. 22; SOMASCHINI Egidio n. a SEREGNO il 06/11/1960 - Fg.3 Mapp. 62; SOMASCHINI Enrico n. a DESIO il 12/02/1924 - Fg.3 Mapp. 22; SOMASCHINI Ercole Mario n. a DESIO il 30/08/1949 - Fg.3 Mapp. 22; SOMASCHINI Maria n. a DESIO il 19/05/1933 - Fg.3 Mapp. 22; SOMASCHINI Olimpia n. a DESIO il 08/11/1913 - Fg.3 Mapp. 22; SOMASCHINI Umberto n. a DESIO il 31/03/1929 - Fg.3 Mapp. 22; SORTE Paola n. a PADERNO DUGNANO il 04/10/1966 - Fg.4 Mapp. 302; SRL LA FELCE con sede in MILANO - Fg.15 Mapp. 18, 37, 45; Fg.29 Mapp. 30; STANGHELLINI Pio n. a VESTENANOVA il 31/05/1939 - Fg.4 Mapp. 225; TADINI Luigi Mario n. a DESIO il 08/12/1963 - Fg.15 Mapp. 72, 74, 75; TADINI Silvana n. a DESIO il 07/03/1959 - Fg.15 Mapp. 72, 74, 75; TAGLIABUE Felicita;VED BOSISIO n. a DESIO il 01/05/1915 - Fg.5 Mapp. 54, 259; TAVA Anna Maria n. a LISSONE il 27/07/1946 - Fg.4 Mapp. 173; TAVA Ferdinando n. a SANTA GIULETTA il 23/02/1897 - Fg.4 Mapp. 262; TAVA Giuseppina n. a LISSONE il 03/09/1942 - Fg.4 Mapp. 173; TAVA Maria Angela n. a MILANO il 05/02/1939 - Fg.4 Mapp. 173; TINTORIA PELUCCHI LUIGI & C. S.N.C. con sede in DESIO - Fg.5 Mapp. 33; TRAMARIN Enrico n. a DESIO il 20/07/1957 - Fg.3 Mapp. 169, 167; TRAMARIN Silvio FU EMILIO - Fg.3 Mapp. 96; TRAMARINI Severino n. a DESIO il 27/11/1940 - Fg.3 Mapp. 233, 234, 229, 228; UBI LEASING S.P.A. con sede in BRESCIA - Fg.14 Mapp. 16; VELLA Giuseppa n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 05/03/1938 - Fg.5 Mapp. 10; VICENTINI Adriana n. a LEGNAGO il 30/01/1944 - Fg.15 Mapp. 1; ZAGO Antonio n. a BOVOLENTA il 16/06/1927 - Fg.3 Mapp. 132; ZORLONI Romano n. a DESIO il 21/04/1938 - Fg.4 Mapp. 241; ZORLONI Teresa FU ERNESTO n. a DESIO il 09/06/1940 - Fg.4 Mapp. 241

Comune di LazzateAsse principaleBALZAROTTI Francesco n. a LAZZATE il 06/08/1924 - Fg.1 Mapp.77; BALZAROTTI Paola nata il 05/03/1940 - Fg.1 Mapp.121; BIOLO Epifania Ivana n. a CAMPOLONGO MAGGIORE il 05/01/1937 - Fg.6 Mapp.51; CATTANEO Angela n. a MISINTO il 28/12/1935

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45Giovedì 23 Dicembre 2010

- Fg.6 Mapp.51; DAL NEGRO Maria n. a ADRIA il 13/08/1942 - Fg.1 Mapp.129; LUCINI Giovanna Maria n. a CANTU` il 29/10/1983 - Fg.2 Mapp.83; LUCINI Paolo n. a CANTU` il 22/01/1985 - Fg.2 Mapp.83; MAGAGNA Alessandro n. a MARIANO COMENSE il 02/05/1973 - Fg.9 Mapp.48; MAGAGNA Pierluigi n. a MARIANO COMENSE il 02/05/1973 - Fg.9 Mapp.48; MOLTRASIO Carlo n. a CANTU’ il 22/10/1975 - Fg.6 Mapp.51; MONTI Teresa n. a LAZZATE il 01/01/1921 - Fg.2 Mapp.83; PARENTI Antonia n. a LAZZATE il 24/07/1931 - Fg.1 Mapp.170; PARENTI Felice n. a LAZZATE il 24/05/1943 - Fg.9 Mapp.55; PARENTI Gianpaolo n. a LAZZATE il 24/04/1938 - Fg.9 Mapp.55; PARENTI Giovanni n. a LAZZATE il 10/014/1936 - Fg.9 Mapp.80; PARENTI Luigi n. a LAZZATE il 22/12/1931 - Fg.1 Mapp.122; PARENTI Maria Carla n. a SARONNO il 12/08/1957 - Fg.1 Mapp.170; PARMA Maria Teresa n. a SARONNO il 07/07/1920 - Fg.1 Mapp.72, 128; PIOLANTI Marco n. a SARONNO il 04/05/1967 - Fg.1 Mapp.129; PIOLANTI Maria Luisa n. a SARONNO il 29/12/1959 - Fg.1 Mapp.129; PIOLANTI Marinca Giovanna n. a SARONNO il 16/02/1965 - Fg.1 Mapp.129; PIOLANTI Umberto Paolo n. a SARONNO il 19/02/1963 - Fg.1 Mapp.129; PIZZI Alfonso n. a LAZZATE il 15/08/1913 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Basilio n. a LAZZATE il 28/02/1962 - Fg.8 Mapp.75; Fg.8 Mapp.78; PIZZI Bruno n. a LAZZATE il 11/11/1956 - Fg.8 Mapp.75; Fg.8 Mapp.78; PIZZI Carlo n. a SARONNO il 08/07/1972 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Fabio n. a SARONNO il 30/03/1962 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Gianni n. a SARONNO il 18/10/1961 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Gilberto n. a LAZZATE il 26/01/1920 - Fg.8 Mapp.267; PIZZI Giuliana n. a SARONNO il 23/10/1963 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Luca n. a SARONNO il 11/10/1965 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Maria n. a GIUSSANO il 21/11/1968 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Mario n. a LAZZATE il 26/03/1944 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Massimo n. a MILANO il 05/08/1964 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Roberto n. a LENTATE SUL SEVESO il 17/09/1963 - Fg.6 Mapp.51; PIZZI Rosagiliana n. a MILANO il 19/10/1969 - Fg.6 Mapp.51; SCHIAPPARINI Antonia n. a LENTATE SUL SEVESO il 19/09/1926 - Fg.1 Mapp.78; SISEZ SOCIETA` SEMPLICE con sede in MILANO - Fg.2 Mapp.82

Comune di Lentate Sul SevesoAsse principaleADDUCI Giuseppe n. a GRISOLIA il 18/03/1958 - Fg.51 Mapp. 245; ADDUCI Stefano n. a GIUSSANO il 18/12/1988 - Fg.51 Mapp. 246; AIELLO Teodora n. a SAN DEMETRIO CORONE il 08/09/1937 - Fg.51 Mapp. 62; ALBERIO Daniela n. a LAZZATE il 23/03/1977 - Fg.47 Mapp. 423; ALBERIO Giuseppe n. a LENTATE SUL SEVESO il 14/10/1943 - Fg.15 Mapp. 26; Fg.14 Mapp. 12; Fg.5 Mapp. 61; Fg.16 Mapp. 397; Fg.14 Mapp. 4, 6; Fg.37 Mapp. 14; Fg.17 Mapp. 34; Fg.14 Mapp. 4; Fg.14 Mapp. 6; ALBERIO Maria Antonia n. a LAZZATE il 07/10/1968 - Fg.47 Mapp. 423; ALBERIO Mariantonio n. a CANTU` il 27/04/1972 - Fg.5 Mapp. 27, 63, 69; Fg.15 Mapp. 3, 4, 29, 30; Fg.14 Mapp. 27; Fg.17 Mapp. 21; Fg.28 Mapp. 4, 110; Fg.5 Mapp. 32; ALBERTI Angelo n. a LENTATE SUL SEVESO il 09/03/1931 - Fg.37 Mapp. 98; ALBERTI Francesco n. a LENTATE SUL SEVESO il 30/01/1927 - Fg.37 Mapp. 98; ALLEVI Gian Mario n. a LENTATE SUL SEVESO il 21/01/1962 - Fg.37 Mapp. 101, 46; ALLEVI Maurizio n. a LENTATE SUL SEVESO il 31/05/1957 - Fg.37 Mapp. 101, 46; ALLEVI Virginio n. a CARIMATE il 03/03/1955 - Fg.37 Mapp. 101, 46; ALLIEVI Agnese n. a LENTATE SUL SEVESO il 12/06/1922 - Fg.37 Mapp. 48; AXCO S.R.L. con sede in CADORAGO - Fg.51 Mapp. 60; Fg.16 Mapp. 339; BALMORA S.R.L. con sede in ORIO AL SERIO - Fg.36 Mapp. 43, 47; BALZAROTTI Alberto n. a CUGGIONO il 02/09/1972 - Fg.37 Mapp. 59; BALZAROTTI Carla;MAR RADICE n. a LENTATE SUL SEVESO il 21/11/1921 - Fg.37 Mapp. 60; BALZAROTTI Chiara n. a MILANO il 01/08/1963 - Fg.37 Mapp. 3; BALZAROTTI Emilio n. a DESIO il 27/06/1939 - Fg.49 Mapp. 60; BALZAROTTI Enrica Rosanna n. a MILANO il 28/07/1960 - Fg.37 Mapp. 2; BALZAROTTI Ferruccio n. a DESIO il 04/03/1955 - Fg.49 Mapp. 60; BALZAROTTI Laura n. a INVERUNO il 01/04/1969 - Fg.37 Mapp. 59; BALZAROTTI Maria Teresa n. a VALLINFREDA il 06/10/1947 - Fg.37 Mapp. 2; BALZAROTTI Roberto n. a LENTATE SUL SEVESO il 11/04/1953 - Fg.49 Mapp. 60; BALZAROTTI Sara n. a MILANO il 24/04/1966 - Fg.37 Mapp. 3; BALZAROTTI Vittoria n. a MILANO il 03/02/1956 - Fg.37 Mapp. 2; BALZAROTTI Vittorio n. a VALLINFREDA il 19/10/1942 - Fg.37 Mapp. 2; BANCA ITALEASE SPA con sede in MILANO - Fg.17 Mapp. 95; BANCALE Giuseppe n. a MILANO il 04/02/1939 - Fg.36 Mapp. 18, 106; Fg.30 Mapp. 258, 294; BANCALE Umberto n. a MILANO il 15/03/1946 - Fg.30 Mapp. 258, 294; BARBATO Oddina n. a MESTRE il 13/01/1930 - Fg.47 Mapp. 377, 375; BARNI Marisa n. a SENAGO il 13/09/1936 - Fg.17 Mapp. 18, 87, 84; Fg.15 Mapp. 85; Fg.17 Mapp. 88, 89, 90; BARTOLINI Margherita n. a SEVESO il 16/05/1931 - Fg.47 Mapp. 423; BERGAMO Benedetta Teresa Beatrice n. a MILANO il 07/06/1951 - Fg.49 Mapp. 300, 303; BERNARDI Ermanno n. a LAMEZIA TERME il 10/06/1969 - Fg.37 Mapp. 6; BERNARDI Maurizio n. a LAMEZIA TERME il 26/09/1962 - Fg.37 Mapp. 6; BERTOLDI Fernando n. a SAN VITO DI LEGUZZANO il 20/04/1925 - Fg.18 Mapp. 134; BESANA Adriano n. a SARONNO il 21/11/1942 - Fg.5 Mapp. 77; Fg.15 Mapp. 75; Fg.6 Mapp. 408; BISCEGLIA Loreta n. a MONZA il 25/05/1979 - Fg.49 Mapp. 61, 62, 63; BOFFI Alberto n. a GIUSSANO il 28/08/1937 - Fg.47 Mapp. 372; BOFFI Angela n. a GIUSSANO il 22/01/1926 - Fg.47 Mapp. 374; BOFFI Angelo n. a GIUSSANO il 12/04/1933 - Fg.47 Mapp. 372, 374; BOFFI Antonia n. a GIUSSANO il 22/02/1930 - Fg.47 Mapp. 374; BOFFI ARREDAMENTO CUCINA SPA con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.17 Mapp. 17; BOFFI Carla n. a GIUSSANO il 17/03/1928 - Fg.47 Mapp. 374; BOFFI Francesco n. a SEREGNO il 02/09/1963 - Fg.47 Mapp. 372; BOFFI Roberto n. a GIUSSANO il 28/08/1937 - Fg.47 Mapp. 374; BOLIS Marco n. a LENTATE SUL SEVESO il 11/01/1960 - Fg.49 Mapp. 61, 62, 63; CAIMI Giordano Angelo n. a SEREGNO il 01/07/1960 - Fg.2 Mapp. 11; CAMPOMAGNANI Gianni n. a VILLA MINOZZO il 30/05/1947 - Fg.49 Mapp. 221; CAPPELLETTI Carlo FU FELICE - Fg.47 Mapp. 159; CAPPELLETTI Livia n. a LENTATE SUL SEVESO il 08/06/1936 - Fg.51 Mapp. 57; CARRASSI DEL VILLAR Angiola Maria n. a ROMA il 25/03/1923 - Fg.47 Mapp. 366, 364; CATTANEO Alessandra n. a LECCO il 04/06/1985 - Fg.49 Mapp. 61, 62, 63; CATTANEO Eufemia - Fg.49 Mapp. 60; CECCHIN Elena n. a SAN MARTINO DI LUPARI il 14/09/1903 - Fg.2 Mapp. 107; Fg.2 Mapp. 133; CEPPI Alessandro n. a LENTATE SUL SEVESO il 31/07/1954 - Fg.37 Mapp. 48; CEPPI Annalisa n. a LENTATE SUL SEVESO il 09/02/1953 - Fg.37 Mapp. 48; CEPPI Giliana Annamaria n. a LENTATE SUL SEVESO il 23/03/1947 - Fg.37 Mapp. 48; CEPPI Giovanni n. a LENTATE SUL SEVESO il 03/11/1929 - Fg.37 Mapp. 48; CEPPI Michelina n. a LENTATE SUL SEVESO il 09/10/1926 - Fg.37 Mapp. 2; CEPPI Regina n. a LENTATE SUL SEVESO il 24/04/1948 - Fg.37 Mapp. 48; CHATEAU D`AX SPA CON SEDE IN LENTATE - Fg.18 Mapp. 163; Fg.19 Mapp. 178, 189, 194, 207, 143, 145, 179, 184, 186; COLOMBO Angela FU GIACOMO - Fg.17 Mapp. 5; COLOMBO Elio Gaetano n. a LENTATE SUL SEVESO il 18/07/1965 - Fg.18 Mapp. 137; COLOMBO Livio n. a LENTATE SUL SEVESO il 10/07/1931 - Fg.18 Mapp. 137; COLOMBO Luca Maria n. a MONZA il 04/09/1966 - Fg.47 Mapp. 423; COLOMBO Maria Grazia n. a MILANO il 22/09/1963 - Fg.18 Mapp. 137; COMI Cesarina n. a CERMENATE il 29/05/1919 - Fg.47 Mapp. 161; COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.47 Mapp. 280; Fg.15 Mapp. 92; Fg.17 Mapp. 96; Fg.37 Mapp. 16, 17; Fg.17 Mapp. 82, 83, 94; Fg.6 Mapp. 398, 407; CONSONNI Luigi Erminio n. a MILANO il 04/08/1951 - Fg.17 Mapp. 6; DAL MONTE Vito Bruno n. a AIROLE il 18/03/1936 - Fg.47 Mapp. 159; DI CARPEGNA BRIVIO Alessandro n. a ROMA il 12/11/1954 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DI CARPEGNA BRIVIO Emanuela n. a MILANO il 21/09/1961 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DI CARPEGNA BRIVIO Enrico n. a ROMA il 06/02/1953 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DI CARPEGNA BRIVIO Lodovico n. a MILANO il 02/10/1964 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DI CARPEGNA BRIVIO Ranieri n. a MILANO il 30/11/1918 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DI CARPEGNA BRIVIO Ugoberto n. a ROMA il 14/01/1958 - Fg.47 Mapp. 366, 364; DONNARUMMA Sergio n. a MARIANO COMENSE il 09/06/1972 - Fg.47 Mapp. 423; DORIGO Carlotta n. a FARRA DI SOLIGO il 10/08/1927 - Fg.15 Mapp. 19; DUBINI Alberto n. a LENTATE SUL SEVESO il 21/03/1920 - Fg.47 Mapp. 392, 395; DUBINI Anna n. a DESIO il 25/05/1922 - Fg.47 Mapp. 359; DUBINI Annita n. a LENTATE SUL SEVESO il 16/09/1925 - Fg.47 Mapp. 392; DUBINI Antonio n. a LENTATE SUL SEVESO il 17/10/1916 - Fg.47 Mapp. 392; DUBINI Aurelia n. a LENTATE SUL SEVESO il 17/12/1930 - Fg.47 Mapp. 392; DUBINI Donatella n. a LENTATE SUL SEVESO il 15/12/1945 - Fg.47 Mapp. 397; DUBINI Ermanno n. a LENTATE SUL SEVESO il 09/07/1939 - Fg.17 Mapp. 43; DUBINI Gianluigi n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/07/1950 - Fg.47 Mapp. 387, 70; DUBINI Giuseppe n. a DESIO il 10/06/1931 - Fg.17 Mapp. 43; DUBINI Giuseppina n. a DESIO il 12/08/1938 - Fg.47 Mapp. 359; DUBINI Giuseppina n. a LENTATE SUL SEVESO il 02/07/1947 - Fg.47 Mapp. 397; DUBINI Lino n. a LENTATE SUL SEVESO il 16/01/1949 - Fg.37 Mapp. 44; DUBINI Maria Angela n. a LENTATE SUL SEVESO il 02/03/1951 - Fg.36 Mapp. 37; Fg.37 Mapp. 101, 46; DUBINI Mariagrazia n. a LENTATE SUL SEVESO il 26/02/1952 - Fg.47 Mapp. 395; DUBINI Monica n. a LENTATE SUL SEVESO il 16/11/1923 - Fg.47 Mapp. 392; DUBINI Ortensia n. a LENTATE SUL SEVESO il 22/03/1931 - Fg.47 Mapp. 359; DUBINI Rino n. a LENTATE SUL SEVESO il 29/07/1930 - Fg.36 Mapp. 37; EDILIZIA EUROPA con sede in MUGGIO` - Fg.47 Mapp. 423; ELLI Luigia n. a VERANO BRIANZA il 14/07/1957 - Fg.37 Mapp. 15, 75, 76; F.G.M. S.R.L. con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.49 Mapp. 37, 40; FARINA Angelo n. a MILANO il 26/09/1953 - Fg.15 Mapp. 50, 91; Fg.17 Mapp. 25, 26; Fg.16 Mapp. 399; Fg.5 Mapp. 85; Fg.15 Mapp. 59; Fg.5 Mapp. 85; FARINA Marco n. a MILANO il 17/10/1946 - Fg.15 Mapp. 50, 91; Fg.17 Mapp. 25, 26; Fg.16 Mapp. 399; Fg.5 Mapp. 85; Fg.15 Mapp. 59; Fg.5 Mapp. 85; FARINA Maria Cristina n. a MILANO il 09/01/1956 - Fg.15 Mapp. 91, 25, 26; Fg.15 Mapp. 50; Fg.16 Mapp. 399; Fg.5 Mapp. 85; Fg.15 Mapp. 59; Fg.5 Mapp. 85; FONTANELLA Giorgio n. a CANTU` il 05/08/1969 - Fg.36 Mapp. 1, 105; FONTANELLA Marco n. a NOVARA il 13/09/1963 - Fg.36 Mapp. 1, 105; FONTANELLA Maurizio n. a NOVARA il 05/07/1962 - Fg.36 Mapp. 1, 105; FRANCHINI Felice Giuseppe n. a LENTATE SUL SEVESO il 13/11/1944 - Fg.49 Mapp. 246, 305; GALLI Anna;MARIA MAR BOFFI n. a BOVISIO-MASCIAGO il 11/04/1927 - Fg.17 Mapp. 11; GALLIANI Marina n. a LENTATE SUL SEVESO il 13/07/1933 - Fg.37 Mapp. 4, 5; GARBIN Gelindo n. a CASTIONS DI STRADA il 03/11/1931 - Fg.28 Mapp. 32, 33, 34; GIUSSANI Felice n. a LAINATE il 10/06/1927 - Fg.18 Mapp. 134; GODINO Angelo

n. a SAN DEMETRIO CORONE il 21/03/1939 - Fg.51 Mapp. 62, 108; GRASSI Andrea n. a MONZA il 05/08/1977 - Fg.18 Mapp. 115; GRASSI Luca n. a MONZA il 30/10/1974 - Fg.18 Mapp. 115; IMMOBILIARE LE COLLINE SAS DI TERRANEO G L E C CON SEDE IN MONZA - Fg.18 Mapp. 128; ING LEASE S.P.A. con sede in BRESCIA - Mapp. 95; ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO CON SEDE IN MILANO - Fg.37 Mapp. 10, 11; LEASINT SPA con sede in MILANO - Fg.17 Mapp. 95; LEGNANI Ivana Maria n. a COGLIATE il 31/01/1955 - Fg.17 Mapp. 6; LENTATE SVILUPPO SRL CON SEDE IN COMO - Fg.16 Mapp. 459, 436; Fg.37 Mapp. 20; LI VOLTI Rosa n. a GIUSSANO il 04/06/1983 - Fg.47 Mapp. 423; LONGHI Antonio n. a LENTATE SUL SEVESO il 07/10/1935 - Fg.49 Mapp. 105, 106, 113; LONGONI Giovanna n. a INVERUNO il 16/11/1941 - Fg.37 Mapp. 59; MANCINI Lucrezia - Fg.49 Mapp. 60; MARIANI Maria Luisa n. a CERMENATE il 31/10/1933 - Fg.3 Mapp. 3; MARIANI Renato n. a CERMENATE il 24/03/1941 - Fg.3 Mapp. 3; MARIANI Rosangela n. a CERMENATE il 19/11/1937 - Fg.3 Mapp. 3; MARONATI Gabriella n. a MAGENTA il 12/04/1951 - Fg.2 Mapp. 12; MARTINELLI Silvano FU ATTILIO - Fg.49 Mapp. 137; MARZORATI Bianca n. a SEVESO il 20/02/1914 - Fg.37 Mapp. 44; MARZORATI Emma n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/06/1929 - Fg.37 Mapp. 98; MASPERO Antonietta FU GAETANO VED RONCONI - Fg.47 Mapp. 248; MEDA Daniel n. a VARESE il 09/03/1976 - Fg.49 Mapp. 61, 62, 63; MEDA Giovanna n. a LENTATE SUL SEVESO il 19/04/1958 - Fg.49 Mapp. 61, 62, 63; MERLINI Rodolfo n. a LENTATE SUL SEVESO il 07/06/1947 - Fg.16 Mapp. 414; MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI S.P.A. con sede in ASSAGO - Fg.5 Mapp. 55, 56, 80; Fg.16 Mapp. 396; Fg.18 Mapp. 126, 127, 132, 136, 138, 156, 157, 159, 160, 166; Fg.19 Mapp. 188; Fg.29 Mapp. 117; Fg.30 Mapp. 253, 257; Fg.37 Mapp. 102; Fg.47 Mapp. 358, 373, 380; Fg.3 Mapp. 113; MINORETTI Anna - Fg.49 Mapp. 60; MISSIATO Alessandro n. a MILANO il 17/01/1980 - Fg.47 Mapp. 423; MOLTENI Anna Maria n. a LENTATE SUL SEVESO il 24/02/1949 - Fg.36 Mapp. 37; MOLTENI Giovanni n. a MILANO il 23/01/1943 - Fg.36 Mapp. 37; MOLTENI Pietro Paolo n. a LENTATE SUL SEVESO il 14/12/1952 - Fg.36 Mapp. 37; MOLTRASIO Bernardina n. a LAZZATE il 27/11/1906 - Fg.14 Mapp. 19; MOLTRASIO Danilo Giuseppe n. a LENTATE SUL SEVESO il 23/06/1944 - Fg.36 Mapp. 31; MOLTRASIO Mario n. a LENTATE SUL SEVESO il 20/05/1946 - Fg.36 Mapp. 31; MOLTRASIO Santino FU DOMENICO - Fg.14 Mapp. 12; MONTAGNA Simone Marino n. a MILANO il 02/01/1982 - Fg.47 Mapp. 423; MONTI Albertina n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/08/1926 - Fg.49 Mapp. 60; MONTI Bruno n. a LAZZATE il 08/01/1933 - Fg.15 Mapp. 42; MONTI Carolina n. a CARIMATE il 07/05/1912 - Fg.18 Mapp. 2; MONTI Egidia n. a LAVIS il 15/01/1931 - Fg.14 Mapp. 19; MONTI Giuseppe n. a LAZZATE il 07/07/1941 - Fg.17 Mapp. 4, 5; MONTI Giuseppina n. a LENTATE SUL SEVESO il 10/02/1932 - Fg.37 Mapp. 98; MONTI Mario Renzo n. a SARONNO il 31/07/1948 - Fg.15 Mapp. 42; MONTI Teodolindo n. a MILANO il 23/10/1933 - Fg.14 Mapp. 19; MORANO Paolo n. a LIMBIATE il 05/01/1948 - Fg.49 Mapp. 220; MOROTTI Angelo n. a CENATE D`ARGON il 05/11/1932 - Fg.37 Mapp. 8; MOROTTI Antonella n. a SEVESO il 12/04/1968 - Fg.37 Mapp. 64; MOROTTI Daniela n. a SEVESO il 13/05/1966 - Fg.37 Mapp. 64; NATALI Vittoria n. a CESANO MADERNO il 20/04/1952 - Fg.51 Mapp. 61; NOVARESE Maria n. a LENTATE SUL SEVESO il 10/06/1902 - Fg.18 Mapp. 137; OASI SOCIETA` COOPERATIVA SOCIALE A R.L. - ONLUS con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.46 Mapp. 179; ODARIO Anna n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/10/1917 - Fg.36 Mapp. 106; Fg.30 Mapp. 258, 294, 292, 293, 295; PALMULLI Rosa;N. A MONTEMILONE nata il 08/11/1945 - Fg.17 Mapp. 4, 5; PARENTI Clemente n. a LAZZATE il 21/01/1916 - Fg.28 Mapp. 58; PARENTI Giuseppina Maria n. a LAZZATE il 14/02/1952 - Fg.28 Mapp. 58; PARMA Maria Teresa n. a SARONNO il 07/07/1920 - Fg.2 Mapp. 105; PARROCCHIA DI S ANNA.SEDE BIRAGO DI LENTATE S/S con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.46 Mapp. 179; PARROCCHIA DI S. ANNA CON SEDE IN LENTATE - Fg.49 Mapp. 136; PATRESE Luigina n. a LEGNAGO il 25/01/1949 - Fg.49 Mapp. 221; PEROTTI Vanda n. a SEVESO il 24/04/1931 - Fg.37 Mapp. 3; PESCE Mauro Giuseppe n. a MILANO il 01/01/1964 - Fg.47 Mapp. 367, 369; PESCE Monica Liliana n. a MILANO il 26/07/1969 - Fg.47 Mapp. 367, 369; PESCE Salvatore n. a MILANO il 18/11/1935 - Fg.47 Mapp. 367, 369; PESCE Stefano n. a MILANO il 18/03/1965 - Fg.47 Mapp. 367, 369; PORRO Angelo n. a LENTATE SUL SEVESO il 01/01/1919 - Fg.2 Mapp. 107; PORRO Chiara Maria n. a MILANO il 05/07/1969 - Fg.17 Mapp. 88, 89, 90; PORRO Claudio n. a COMO il 28/05/1962 - Fg.17 Mapp. 88, 89, 90; PORRO Flavio n. a COMO il 11/04/1966 - Fg.17 Mapp. 88, 89, 90; PORRO Giovanni n. a LENTATE SUL SEVESO il 27/10/1938 - Fg.2 Mapp. 133; PORRO Ilaria Maria n. a MILANO il 29/07/1973 - Fg.17 Mapp. 88, 89, 90; PORRO Ugo n. a LENTATE SUL SEVESO il 03/07/1931 - Fg.17 Mapp. 18, 87, 84; Fg.15 Mapp. 85; PRANU Maria Nella n. a NUXIS il 14/08/1950 - Fg.15 Mapp. 42; PREMOLI Luigia n. a ROVELLO PORRO il 27/06/1920 - Fg.14 Mapp. 13, 18; PROSERPIO Alessandro FU PAOLO - Fg.15 Mapp. 53; Fg.14 Mapp. 28; PROSERPIO Angelo FU PAOLO - Fg.15 Mapp. 53; Fg.14 Mapp. 28; PROVINCIA DI MILANO - Fg.47 Mapp. 265, 266, 370, 371, 379, 406, 249, 383; Fg.51 Mapp. 208, 209, 211, 128; QUIRINI Maria;MAR MEDA n. a COMO il 27/02/1930 - Fg.36 Mapp. 111; RADICE Alberta n. a LENTATE SUL SEVESO il 19/11/1938 - Fg.15 Mapp. 44; RADICE Angelo n. a LENTATE SUL SEVESO il 22/02/1953 - Fg.5 Mapp. 79; RADICE Gaetano Mario n. a LENTATE SUL SEVESO il 25/02/1958 - Fg.6 Mapp. 397; RADICE Giovanna n. a LAZZATE il 13/12/1921 - Fg.17 Mapp. 6; RADICE Giuseppe n. a DESIO il 04/06/1965 - Fg.51 Mapp. 177; RADICE Giuseppe n. a LENTATE SUL SEVESO il 30/03/1930 - Fg.51 Mapp. 55, 241; RADICE Maria n. a LENTATE SUL SEVESO il 21/02/1931 - Fg.37 Mapp. 109; RADICE Marisa Felicita n. a COMO il 10/07/1964 - Fg.5 Mapp. 5; RADICE Mauro n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/01/1916 - Fg.5 Mapp. 79; RADICE Nadia n. a COMO il 26/05/1963 - Fg.37 Mapp. 78; RADICE Paola n. a LENTATE SUL SEVESO il 30/07/1966 - Fg.37 Mapp. 78; RADICE Silvia n. a LENTATE SUL SEVESO il 21/04/1927 - Fg.37 Mapp. 109; RADICE Virginio n. a LENTATE SUL SEVESO il 05/08/1917 - Fg.37 Mapp. 112; RAVEGLIA Amleto n. a SANTA MARIA REZZONICO il 23/09/1932 - Fg.16 Mapp. 458, 460; RITROVATO Maurizio n. a LAZZATE il 14/10/1972 - Fg.47 Mapp. 423; RIVA Angela n. a LENTATE SUL SEVESO il 16/06/1924 - Fg.36 Mapp. 114; RIVA Anna n. a LENTATE SUL SEVESO il 26/07/1933 - Fg.36 Mapp. 114; RIVA Natale n. a LENTATE SUL SEVESO il 25/12/1926 - Fg.36 Mapp. 114; RIVA Riccarda n. a LENTATE SUL SEVESO il 11/12/1938 - Fg.36 Mapp. 114; RIVA Rosa n. a LENTATE SUL SEVESO il 29/12/1921 - Fg.36 Mapp. 114; ROGLIANO Giuseppe n. a ROCCABERNARDA il 04/01/1949 - Fg.47 Mapp. 423; ROMANO Iolanda;VED MOLTRASIO n. a CESANO MADERNO il 22/06/1919 - Fg.36 Mapp. 31; RONZONI Ambrogio n. a LENTATE SUL SEVESO il 01/11/1930 - Fg.47 Mapp. 218; RONZONI Ampelio n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/07/1939 - Fg.47 Mapp. 218; RONZONI Emilio n. a LENTATE SUL SEVESO il 28/05/1949 - Fg.2 Mapp. 12; RONZONI Giuseppe n. a LENTATE SUL SEVESO il 13/10/1937 - Fg.49 Mapp. 56; RONZONI Mario n. a LENTATE SUL SEVESO il 30/12/1927 - Fg.47 Mapp. 245, 284; RONZONI Teresa FU GIOVANNI - Fg.15 Mapp. 53; Fg.14 Mapp. 28; ROSANNA 2006 SRL con sede in CESANO MADERNO - Fg.15 Mapp. 68; SABATINO Anna n. a GRAGNANO il 29/05/1944 - Fg.47 Mapp. 423; SACCARTA S.P.A. con sede in MILANO - Fg.6 Mapp. 124, 377; SACCUCCI Luisa n. a VALLINFREDA il 24/10/1919 - Fg.37 Mapp. 2; SALDARINI Giampiero n. a COMO il 07/12/1950 - Fg.37 Mapp. 9; SALVIONI Alessandra n. a LENTATE SUL SEVESO il 22/11/1948 - Fg.18 Mapp. 135; SAS IMMOBILIARE GRIGIONI DI FARINA ING MARCO E C con sede in MILANO - Fg.15 Mapp. 91; Fg.17 Mapp. 25, 26; SCHIATTI Enrico n. a MUGGIO` il 07/01/1874 - Fg.15 Mapp. 50; SCHIATTI Francesco n. a LENTATE SUL SEVESO il 06/10/1932 - Fg.5 Mapp. 77; SELVAGGI Franco n. a NOICATTARO il 12/01/1934 - Fg.18 Mapp. 134; SESTITO Pasquale Luca n. a LEGNANO il 01/03/1969 - Fg.47 Mapp. 423; SOC ACCOM SEMPLICE LA CAPAGNOLA DI GIUSEPPE MARCORA E C CON SEDE IN CARATE BRIANZA - Fg.5 Mapp. 77; Fg.6 Mapp. 408; SOC ACCOM SEMPLICE POLO DI CARPEGNA BRIVIO FEDERIC E C con sede in MEDA - Fg.47 Mapp. 377, 375; SONGIA Roberto n. a CANTU` il 10/09/1967 - Fg.47 Mapp. 423; SORMANI Maria;DI MARCO n. a LENTATE SUL SEVESO il 04/11/1902 - Fg.15 Mapp. 47; SORMANI Roberto n. a LENTATE SUL SEVESO il 11/10/1933 - Fg.15 Mapp. 44; SQUERI Giuseppe n. a MEDA il 28/10/1949 - Fg.2 Mapp. 13; SQUERI Virginio n. a MEDA il 13/08/1956 - Fg.2 Mapp. 13; SRL IMMOBILIARE S ANNA CON SEDE IN BARLASSINA - Fg.49 Mapp. 137; TASSI Maria Luisa n. a CROTTA D`ADDA il 30/05/1949 - Fg.49 Mapp. 220; TECNO SERVICE S.R.L. con sede in LENTATE SUL SEVESO - Fg.47 Mapp. 10, 381, 11; TELLINI Flaminio n. a ENDINE GAIANO il 22/07/1931 - Fg.51 Mapp. 54; TEMI S.R.L. CON SEDE IN MEDA - Fg.18 Mapp. 42; TOPPI Bruna n. a LENTATE SUL SEVESO il 02/07/1953 - Fg.5 Mapp. 36; TOPPI Stefano n. a LENTATE SUL SEVESO il 18/01/1960 - Fg.5 Mapp. 36; VERGANI Adele n. a LENTATE SUL SEVESO il 25/02/1942 - Fg.18 Mapp. 2; VERGANI Claudio n. a LENTATE SUL SEVESO il 29/09/1952 - Fg.18 Mapp. 2; VERGANI Franca n. a LENTATE SUL SEVESO il 01/11/1949 - Fg.18 Mapp. 2; VERGANI Mariangela n. a LENTATE SUL SEVESO il 11/02/1948 - Fg.15 Mapp. 26; VERGANI Moreno n. a CANTU` il 26/09/1971 - Fg.15 Mapp. 93; VERNAI Ermenegildo n. a NARDO` il 10/01/1955 - Fg.49 Mapp. 286; VISCONTI Luigi n. a LENTATE SUL SEVESO il 16/09/1955 - Fg.49 Mapp. 138; VOLONTE` Angela n. a LENTATE SUL SEVESO il 22/10/1940 - Fg.51 Mapp. 54; VOLONTE` Innocenza n. a LENTATE SUL SEVESO il 14/10/1924 - Fg.49 Mapp. 138; ZAROLI Maria;VED MOLTRASIO n. a VENEGONO INFERIORE il 20/09/1884 - Fg.36 Mapp. 31; ZERBI Anna Luisa n. a MILANO il 22/07/1942 - Fg.2 Mapp. 105; ZERBI Donatella n. a SARONNO il 20/02/1945 - Fg.2 Mapp. 105; ZERBI Eugenia n. a SARONNO il 08/01/1947 - Fg.2 Mapp. 105; ZERBI Piera n. a MILANO il 12/09/1952 - Fg.2 Mapp. 105.

Opere connesse AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI COMO - Fg.4 Mapp. 127, 236, 29, 31, 28, 126, 30; BOSCO Maria Antonietta nata in TUNISIA il 30/05/1949 - Fg.4 Mapp. 26, 128; BRUNO Potito n. a STORNARA il 16/12/1943 - Fg.4 Mapp. 26, 128; CURCI REMO n. a MEDA il 30/11/1928 - Fg.4 Mapp. 204; OLDANI ALESSANDRO n. a Milano il 19/07/1973 - Fg.4 Mapp. 182, 25; OLDANI EMILIO n. a Milano il 25/02/1932 - Fg.4 Mapp. 182, 25; SHELL ITALIA S.P.A. con sede in MILANO 01841620154 - Fg.4 Mapp. 9; SOTTILE IGNAZIO n. a CASTELLAMARE DEL GOLFO il 05/05/1932 - Fg.4 Mapp. 13; SPA DEPOSITO DOGANALE DI CARIMATE CON SEDE IN CARIMATE - Fg.1 Mapp. 43, 36, 37; Fg.4 Mapp. 94, 100

Comune di LesmoAsse principaleAGRATI FRATELLI DI AGRATI UGO E LIVIO E C . SOCIETA` IN ACCOMANDITA SEMPLICE con sede in LESMO - Fg.15 Mapp. 23, 31, 32, 25; ARLATI Carla n. a BARZANO` il 17/01/1961 - Fg.14 Mapp. 417; BELLONI Teresa;MAR PEREGO n. a USMATE VELATE il 13/05/1932 - Fg.15 Mapp. 26, 27; BRAMBILLA Emma;MAR PEREGO n. a MISSAGLIA il 31/12/1952 - Fg.15 Mapp. 26, 27; CAMISASCA Candida n. a LESMO il 23/09/1924 - Fg.14 Mapp. 387; CAMPI Edmondo n. a PAVIA il 09/09/1939 - Fg.14 Mapp. 416; CASATI Antonio Felice n. a LESMO il 26/11/1950 - Fg.14 Mapp. 36, 468; CASATI Laura n. a BESANA IN BRIANZA il 21/05/1971 - Fg.14 Mapp. 98; CASTELLI Am n. a MONZA il 07/10/1950 - Fg.14 Mapp. 419; COGLIATI Maria n. a MONZA il 25/10/1949 - Fg.14 Mapp. 387; COMUNE DI LESMO con sede in LESMO - Fg.14 Mapp. 426, 427, 386, 522, 429, 520; COOPERATIVA EDIFICATRICE GARIBALDI SRL CON SEDE IN LESMO - Fg.14 Mapp. 426; COOPERATIVA EDILIZIA L`AQUILONE A R.L. CON SEDE IN MONZA - Fg.14 Mapp. 430, 444, 443, 442, 441, 440; COOPERATIVA EDILIZIA PRIMAVERA A R.L. CON SEDE IN LESMO - Fg.14 Mapp. 427, 387, 410, 389, 412, 413, 414; COSTRUZIONI EDILI 5 P S.A.S. DI PUPA VINCENZO con sede in CUTRO - Fg.14 Mapp. 37; ESSEZETA S.R.L. con sede in BORGOMANERO - Fg.14 Mapp. 4, 49; FEDELE Giovanni n. a SAN MARTINO DI FINITA il 26/10/1953 - Fg.14 Mapp. 418; FENDONI Adriano n. a LESMO il 24/12/1956 - Fg.14 Mapp. 387; FERRARIO Simone n. a VIMERCATE il 06/11/1973 - Fg.14 Mapp. 387; FINDIM IMMOBILIARE S.P.A. con sede in MONZA - Fg.15 Mapp. 84; Fg.16 Mapp. 44, 110, 109; Fg.15 Mapp. 16, 87; Fg.16 Mapp. 111, 113, 114; FRIERIO Giovanni n. a BIASSONO il 30/09/1958 - Fg.14 Mapp. 35; GUARNIERI Anna n. a CAMPAGNA il 18/03/1962 - Fg.14 Mapp. 415; IANNONE Qurino n. a TORNARECCIO il 02/08/1949 - Fg.14 Mapp. 387; IANNONE Venerina n. a TORNARECCIO il 12/04/1949 - Fg.14 Mapp. 387; LECCARDI Maria;GRAZIA n. a AMENO il 24/07/1939 - Fg.14 Mapp. 416; MARELLO Federico n. a MONZA il 17/08/1961 - Fg.14 Mapp. 415; MARIANI Cesare n. a MACHERIO il 05/10/1937 - Fg.14 Mapp. 387; MARTINI Rosanna n. a GAMBETTOLA il 22/04/1950 - Fg.14 Mapp. 387; MEREGALLI Maria Rita n. a LESMO il 28/04/1957 - Fg.14 Mapp. 387; PEREGO Carlo n. a LESMO il 02/11/1943 - Fg.15 Mapp. 26, 27; PEREGO Giampaolo n. a OLGIATE CALCO il 03/03/1931 - Fg.15 Mapp. 26, 27; PERONETTI Alessandro n. a MONZA il 02/10/1938 - Fg.15 Mapp. 11, 2; PERONETTI Giuseppe n. a MONZA il 22/05/1935 - Fg.15 Mapp. 11, 2; POZZOLI Angelo Giovanni n. a MILANO il 20/08/1956 - Fg.14 Mapp. 387; PROVINCIA DI MILANO - Fg.16 Mapp. 1; Fg.14 Mapp. 170; RADAELLI Cesare n. a MILANO il 19/07/1939 - Fg.13 Mapp. 23; RADAELLI Maria;TECLA MAR CERUTTI n. a MILANO il 27/08/1933 - Fg.13 Mapp. 23; RADAELLI Marina;MAR CASTIGLIONI n. a MILANO il 09/02/1946 - Fg.13 Mapp. 23; RADAELLI Ugo n. a LESMO il 13/10/1937 - Fg.14 Mapp. 387; RAPAZZINI Giovanni n. a LESMO il 01/09/1918 - Fg.14 Mapp. 3; Fg.16 Mapp. 101, 104; RAPAZZINI Giulio n. a MILANO il 22/02/1917 - Fg.14 Mapp. 3; Fg.16 Mapp. 101, 104; RAVASI Liliana n. a ARCORE il 26/05/1942 - Fg.14 Mapp. 387; REDAELLI Ambrogio n. a LESMO il 28/06/1929 - Fg.14 Mapp. 98; REDAELLI Marilena n. a MONZA il 13/05/1969 - Fg.14 Mapp. 98; REDAELLI Mario n. a MONZA il 28/02/1962 - Fg.14 Mapp. 98; REDAELLI Massimo n. a MONZA il 05/01/1965 - Fg.14 Mapp. 98; REDAELLI Pietro n. a CARATE BRIANZA il 10/03/2004 - Fg.14 Mapp. 98; REDAELLI Roberta n. a MONZA il 26/07/1974 - Fg.14 Mapp. 98; ROSSI Armando n. a VICO NEL LAZIO il 05/01/1945 - Fg.14 Mapp. 387; SALA Lucia n. a MACHERIO il 29/09/1941 - Fg.14 Mapp. 387; SAMIROLO Mariangela n. a MONZA il 11/05/1959 - Fg.14 Mapp. 387; SOC ACCOM SEMPLICE IMMOBILIARE BRUGHIERA DI RADAELLI GILIOLA E C . con sede in CAVENAGO DI BRIANZA - Fg.16 Mapp. 85; SOC ACCOM SEMPLICE IMMOBILIARE GESTIONE STABILI LESMO PEREGALLO DI ANGELO SALA E C CON SEDE IN MONZA - Fg.14 Mapp. 76; SOC ANONIMA DELLA TRAMVIA MONZA BARZANO - Fg.14 Mapp. 34, 43; STUCCHI Massimo n. a MONZA il 06/10/1955 - Fg.14 Mapp. 387; TRAMARIN Ivanoe;GIORGIO . n. a LESMO il 05/12/1958 - Fg.14 Mapp. 417; TREMOLADA Cesare n. a MILANO il 26/12/1954 - Fg.14 Mapp. 387; TREMOLADA Claudio n. a MONZA il 04/06/1954 - Fg.14 Mapp. 387; TREMOLADA Gf n. a LESMO il 08/04/1956 - Fg.14 Mapp. 419; VERGANI Luigia n. a DESIO il 13/01/1956 - Fg.14 Mapp. 36, 468; VIGANO Giancarlo n. a LESMO il 12/02/1939 - Fg.14 Mapp. 387; YAMAHA MOTOR ITALIA S.P.A. con sede in LESMO - Fg.14 Mapp. 521, 177, 512

Comune di LissoneAsse principaleARFO 2000 S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 284, 285; ASSOCIAZIONE STEFANIA con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 238; BARASSI SPA COSTRUZIONI EDILI con sede in TRIUGGIO - Fg.1 Mapp. 469; CASCINA PAOLINA S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 129, 235; COMUNE DI LISSONE con sede in LISSONE - Fg.1 Mapp. 497; INTESA LEASING S.P.A. con sede in MILANO - Fg.1 Mapp. 316; MARIANI Ornello n. a SEREGNO il 20/04/1943 - Fg.1 Mapp. 64, 65; MARIOLINA SRL con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 286; SRL IMMOBILIARE MARGHERITA CON SEDE IN LISSONE - Fg.7 Mapp. 306; UNICREDIT LEASING S.P.A. con sede in BOLOGNA - Fg.1 Mapp. 316

Opere connesseAROSIO Maria Teresa n. a MACHERIO il 20/08/1954 - Fg.31 Mapp. 119; AROSIO Vittoria n. a LISSONE il 14/08/1963 - Fg.31 Mapp. 119; ARREDAMENTO LOMBARDO S.P.A. con sede in LISSONE - Fg.25 Mapp. 183; BALDUCCI Rosa;MAR BELLONI n. a CORATO il 06/03/1944 - Fg.38 Mapp. 144; BECCALLI Teresa n. a TRIUGGIO il 03/09/1918 - Fg.31 Mapp. 124, 246; BELLONI Umberto n. a LISSONE il 22/08/1942 - Fg.38 Mapp. 144; BIFFI Giuliana n. a LISSONE il 25/09/1940 - Fg.24 Mapp. 40; BRAMBILLA Maria Luisa n. a MONZA il 23/02/1944 - Fg.38 Mapp. 144; BRIOSCHI Giuseppe n. a LISSONE il 18/11/1949 - Fg.19 Mapp. 31; CAMNASIO Mario FU Pietro - Fg.24 Mapp. 98; CITTERIO Chiara Maria n. a LISSONE il 06/11/1958 - Fg.24 Mapp. 40; CITTERIO Luigi n. a LISSONE il 28/05/1961 - Fg.24 Mapp. 40; CITTERIO Maria Grazia n. a LISSONE il 18/10/1962 - Fg.24 Mapp. 40; COMUNE DI LISSONE con sede in LISSONE - Fg.19 Mapp. 214; CONSONNI Fernanda n. a LISSONE il 02/04/1943 - Fg.38 Mapp. 144; CROCCO Attilio n. a LISSONE il 03/01/1969 - Fg.24 Mapp. 40; CROCCO Elena n. a LISSONE il 12/11/1972 - Fg.24 Mapp. 40; CROCCO Gilberto n. a LISSONE il 01/01/1971 - Fg.24 Mapp. 40; D`ANGELO Antonietta n. a LISSONE il 23/11/1970 - Fg.31 Mapp. 82; D`ANGELO Francesco n. a MONZA il 24/10/1967 - Fg.31 Mapp. 82; D`ANGELO Mario n. a FARDELLA il 27/04/1945 - Fg.31 Mapp. 82; DASSI Adriana n. a LISSONE il 20/11/1949 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Bruna n. a LISSONE il 04/01/1945 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Ennio n. a LISSONE il 28/01/1942 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Irma n. a LISSONE il 01/01/1939 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Renzo n. a LISSONE il 24/01/1933 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Umberto n. a LISSONE il 08/08/1968 - Fg.24 Mapp. 40; DASSI Vera n. a DESIO il 28/07/1972 - Fg.24 Mapp. 40; DE VENZ Francesco n. a SALARA il 17/08/1942 - Fg.38 Mapp. 144; DROGO Luigi n. a DELIA il 03/11/1926 - Fg.31 Mapp. 201; FONTANA Giuliano n. a LISSONE il 04/10/1971 - Fg.38 Mapp. 99; FONTANA Luigi n. a LISSONE il 31/07/1938 - Fg.38 Mapp. 99; FUMAGALLI Donato n. a MONZA il 07/02/1961 - Fg.31 Mapp. 121; FUMAGALLI Francesco n. a LISSONE il 20/09/1948 - Fg.31 Mapp. 120; FUMAGALLI Giuseppe n. a LISSONE il 25/01/1946 - Fg.31 Mapp. 124, 246; FUMAGALLI Luigi n. a VILLASANTA il 11/12/1929 - Fg.31 Mapp. 212, 19, 248; FUMAGALLI Luisa n. a LISSONE il 12/12/1960 - Fg.31 Mapp. 122; FUMAGALLI Roberta nata il 28/02/1975 - Fg.31 Mapp. 245; FUMAGALLI Rosita n. a LISSONE il 13/09/1957 - Fg.31 Mapp. 121; FUMAGALLI Stefania nata il 30/10/1976 - Fg.31 Mapp. 245; GAIANI Angela n. a VIMERCATE il 19/06/1943 - Fg.31 Mapp. 70; GAIANI Bruno n. a MONZA il 15/12/1944 - Fg.31 Mapp. 70; GELOSA Adele n. a LISSONE il 31/10/1952 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Angelo n. a MONZA il 01/06/1967 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Francesca n. a MONZA il 03/12/1972 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Maria Luisa n. a LISSONE il 01/08/1939 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Maristella n. a LISSONE il 12/04/1962 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Patrizia n. a LISSONE il 08/08/1958 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Renzo n. a LISSONE il 14/03/1921 - Fg.24 Mapp. 40; GELOSA Umbertina n. a LISSONE il 08/06/1948 - Fg.24 Mapp. 40; GIACOBBE Orlando n. a ROVIGO il 05/09/1940 - Fg.38 Mapp. 144; GIBELLINI Maria Rita n. a LISSONE il 23/08/1950 - Fg.19 Mapp. 31; I V M SPA CON SEDE IN LISSONE - Fg.25 Mapp. 181, 184; IMMOBILIARE BRIOLO S.P.A. con sede in MONZA - Fg.31 Mapp. 84; LISSONI Alessandro n. a DESIO il 03/07/1975 - Fg.31 Mapp. 313; LISSONI Dario n. a LISSONE il 21/09/1960 - Fg.31 Mapp. 313; LISSONI Luigi n. a VEDANO AL LAMBRO il 22/05/1962 - Fg.31 Mapp. 313; LUX Hans Robert n. a MILANO il 13/11/1940 - Fg.24 Mapp. 40; MADA S.R.L. con sede in VIMERCATE - Fg.31 Mapp. 200; MANNINO Gaspare n. a CARINI il 19/07/1929 - Fg.38 Mapp. 144, 99; MODARELLI Maria nata il 23/06/1944 - Fg.31 Mapp. 82; PEREGO Sandra n. a LISSONE il 12/10/1945 - Fg.38 Mapp. 99; POZZI Fiorella n. a LISSONE il 16/01/1946 - Fg.31 Mapp. 18; POZZI Giuseppe n. a LISSONE il 03/05/1947 - Fg.31 Mapp. 18; POZZI Marco n. a LISSONE il 26/10/1954 - Fg.31 Mapp. 18; POZZI Mariateresa n. a LISSONE il 26/09/1948 - Fg.31 Mapp. 18; POZZI Massimo n. a LISSONE il 26/07/1948 - Fg.31 Mapp. 18; RADAELLI Stefano n. a VEDANO AL LAMBRO il 30/04/1938 - Fg.31 Mapp. 118; S.I.D.E. S.P.A. con sede in TRIUGGIO - Fg.25 Mapp. 42; SALA Giovanna n. a LISSONE il 30/07/1923 - Fg.31 Mapp. 201; SALA Iolanda n. a LISSONE il 12/12/1935 - Fg.31 Mapp. 212, 19, 248; SASSARINI Lina n. a LISSONE il 27/05/1954 - Fg.31 Mapp. 18; SASSARINI Marina n. a LISSONE il 25/09/1956 - Fg.31 Mapp. 18; SASSARINI Maripiera n. a LISSONE il 21/12/1951 - Fg.31 Mapp. 18; TETTAMANTI Maria Lucilla n. a MASLIANICO il 10/05/1934 - Fg.38 Mapp. 144; VOLONTIERI Adriana n. a LISSONE il 04/06/1947 - Fg.24 Mapp. 40; VOLONTIERI Egidio n. a LISSONE il 03/11/1949 - Fg.24 Mapp. 40; VOLONTIERI Giuseppe n. a LISSONE il 03/05/1946 - Fg.24 Mapp. 40

Comune di MacherioAsse principaleANIQUETTO Giuseppe n. a GELA il 13/07/1952 - Fg.12 Mapp. 196; AROSIO Felice n. a BIASSONO il 10/01/1932 - Fg.14 Mapp. 218, 217; AROSIO Giorgio n. a MILANO il 22/01/1942 - Fg.14 Mapp. 218, 217; AZIENDA LOMBARDA PER L`EDILIZIA RESIDENZIALE ALER DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA con sede in MONZA - Fg.10 Mapp. 200;

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Page 41: LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Iva, comunicazioni soft · Ora questo contesto non cè più. Parte dei paesi asiatici, che non hanno bilanci pubblici indebitati, innovano e determinano

46 Giovedì 23 Dicembre 2010

BANCA AGRILEASING S.P.A. con sede in ROMA - Fg.10 Mapp. 233; BERETTA Angelo n. a BIASSONO il 23/09/1943 - Fg.14 Mapp. 32; BERETTA Giovanni n. a BIASSONO il 27/06/1937 - Fg.14 Mapp. 32; BERETTA Maria n. a BIASSONO il 13/01/1933 - Fg.14 Mapp. 32; BERETTA Paolo n. a BIASSONO il 28/10/1940 - Fg.14 Mapp. 32; BERETTA Renzo n. a BIASSONO il 10/08/1930 - Fg.14 Mapp. 32; C.A.P. MILANO CONSORZIO PER L`ACQUA POTABILE con sede in MILANO - Fg.14 Mapp. 80, 116; CANZI Angela n. a LISSONE il 16/05/1943 - Fg.14 Mapp. 32; CANZI Ivano n. a MONZA il 10/09/1960 - Fg.14 Mapp. 32; CANZI Luigi n. a BIASSONO il 27/08/1921 - Fg.14 Mapp. 32; CANZI Mariangela n. a MONZA il 20/05/1955 - Fg.14 Mapp. 32; CANZI Sergio n. a CARUGATE il 11/08/1957 - Fg.14 Mapp. 32; CASIRAGHI Angela Maria n. a VEDANO AL LAMBRO il 18/11/1932 - Fg.10 Mapp. 57; CASSANMAGNAGO Angelo n. a MACHERIO il 09/11/1935 - Fg.14 Mapp. 31; CASSANMAGNAGO Michele Ugo n. a CARATE BRIANZA il 24/12/1967 - Fg.14 Mapp. 29; CAZZANIGA Antonio n. a BIASSONO il 04/01/1928 - Fg.14 Mapp. 142; CAZZANIGA Giancarlo n. a BIASSONO il 22/02/1935 - Fg.14 Mapp. 143; CAZZANIGA Luigi n. a BIASSONO il 14/06/1939 - Fg.14 Mapp. 141; CAZZANIGA Valter n. a MONZA il 12/07/1958 - Fg.14 Mapp. 39; COMUNE DI MACHERIO con sede in MACHERIO - Fg.10 Mapp. 200, 201; Fg.6 Mapp. 79; CUDA Francesco nato in AUSTRALIA il 17/06/1962 - Fg.12 Mapp. 196; CUDA Maria nata in AUSTRALIA il 21/02/1959 - Fg.12 Mapp. 196; E.M.A.R. DI DOTT.AROSIO ROBERTO & C. S.A.S. con sede in MACHERIO - Fg.14 Mapp. 20; FIN - ECO LEASING S.P.A. con sede in BRESCIA - Fg.10 Mapp. 233; FOSSATI Angela;VED GALIMBERTI n. a MACHERIO il 17/10/1901 - Fg.12 Mapp. 198; FRIGERIO Angela;MAR FUSI n. a CANTU` il 27/06/1940 - Fg.14 Mapp. 30; FUSI Severino n. a BULCIAGO il 28/10/1933 - Fg.14 Mapp. 30; GALBIATI Giovanni n. a LISSONE il 16/02/1935 - Fg.14 Mapp. 32; GALBIATI Giulia n. a LISSONE il 13/04/1937 - Fg.14 Mapp. 32; GALBIATI Marco n. a MONZA il 08/07/1949 - Fg.12 Mapp. 237; GALBIATI Maria n. a LISSONE il 24/03/1930 - Fg.14 Mapp. 32; GALIMBERTI Antonia n. a MACHERIO il 16/11/1938 - Fg.12 Mapp. 198; GALIMBERTI Antonio n. a DESIO il 29/11/1950 - Fg.12 Mapp. 416, 412, 413, 414, 415; GALIMBERTI Antonio n. a MACHERIO il 29/11/1950 - Fg.12 Mapp. 416, 412, 413, 414, 415; GALIMBERTI Francesco n. a MACHERIO il 06/01/1945 - Fg.12 Mapp. 416, 412, 413, 414, 415; GALIMBERTI Riccardo n. a MACHERIO il 28/08/1943 - Fg.12 Mapp. 416, 412, 413, 414, 415; IM.COM S.R.L. con sede in PESCHIERA BORROMEO - Fg.10 Mapp. 303; ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO con sede in MILANO - Fg.13 Mapp. 17; ITALIANI Tatiana n. a ABBADIA SAN SALVATORE il 06/04/1958 - Fg.12 Mapp. 211, 238; LA VILLATA S.P.A. IMMOBILIARE DI INVESTIMENTO E SVILUPPO con sede in MILANO - Fg.10 Mapp. 268, 270, 272, 274, 250, 236, 254, 242; MAGNI Antonio n. a MACHERIO il 23/02/1933 - Fg.14 Mapp. 112; MAGNI Enrica n. a MACHERIO il 14/01/1949 - Fg.14 Mapp. 112; MAGNI Ezio n. a MACHERIO il 07/11/1943 - Fg.14 Mapp. 112; MAGNI Maria n. a MACHERIO il 07/03/1935 - Fg.14 Mapp. 112; MAGNI Teresa;LUIGIA n. a MACHERIO il 12/06/1939 - Fg.14 Mapp. 112; MARIANI Alessandro n. a LISSONE il 06/07/1949 - Fg.12 Mapp. 211, 238; MARIANI Daniela n. a LISSONE il 23/06/1956 - Fg.12 Mapp. 58; MARIANI Dario n. a LISSONE il 17/02/1954 - Fg.12 Mapp. 211, 238; MARIANI Maria;LUISA n. a LISSONE il 03/02/1952 - Fg.12 Mapp. 237; MAURI Maria Agostina n. a MILANO il 28/08/1942 - Fg.10 Mapp. 221; MEREGALLI Enrichetta - Fg.14 Mapp. 112; MOTTA Rosa n. a SOVICO il 17/11/1931 - Fg.10 Mapp. 57; PORTA Enrico n. a LISSONE il 17/10/1948 - Fg.14 Mapp. 32; PORTA Giancarla n. a LISSONE il 10/04/1956 - Fg.14 Mapp. 32; PORTA Maria Assunta n. a LISSONE il 12/08/1952 - Fg.14 Mapp. 32; PORTA Pietro n. a LISSONE il 12/11/1957 - Fg.14 Mapp. 32; POZZI Enrico n. a LISSONE il 11/01/1955 - Fg.14 Mapp. 32; RIVOLTA Gilberto n. a LISSONE il 06/01/1962 - Fg.14 Mapp. 224; RIVOLTA Giulio n. a MACHERIO il 27/01/1939 - Fg.13 Mapp. 28; RIVOLTA Giuseppe n. a MACHERIO il 03/03/1925 - Fg.14 Mapp. 224; RIVOLTA Leopoldo n. a MILANO il 17/02/1939 - Fg.14 Mapp. 12; RIVOLTA Luca n. a MONZA il 07/03/1964 - Fg.14 Mapp. 140; RIVOLTA Maurizio n. a DESIO il 23/01/1952 - Fg.14 Mapp. 224; RIVOLTA Patrizia n. a MONZA il 08/03/1953 - Fg.14 Mapp. 140; RIVOLTA Pietro n. a MACHERIO il 19/06/1931 - Fg.13 Mapp. 28; ROVELLI Silvio n. a BARZANO` il 09/06/1951 - Fg.12 Mapp. 58; S.R.L. I.I.E. ITALIAN INDUSTRIAL EQUIPMENT con sede in TRIUGGIO - Fg.14 Mapp. 165; SALA Adelaide Maria n. a MONZA il 07/10/1956 - Fg.10 Mapp. 57; SALA Graziella n. a MACHERIO il 10/06/1958 - Fg.10 Mapp. 57; SALA Lorenzo Giovanni n. a MACHERIO il 14/10/1940 - Fg.10 Mapp. 57; SALA Maria n. a TRIUGGIO il 10/10/1938 - Fg.14 Mapp. 224; SALA Marinella n. a DESIO il 21/02/1957 - Fg.12 Mapp. 211, 238; SALA Rosetta n. a MONZA il 19/11/1933 - Fg.10 Mapp. 57; SALA Teresina n. a MACHERIO il 21/10/1936 - Fg.10 Mapp. 57; SANGIORGIO Adele Amalia n. a BIASSONO il 21/12/1924 - Fg.6 Mapp. 80; SANGIORGIO Alessandro n. a BIASSONO il 17/02/1931 - Fg.6 Mapp. 80; SANGIORGIO Cornelio n. a BIASSONO il 07/10/1926 - Fg.6 Mapp. 80; SANGIORGIO Tarcisio n. a BIASSONO il 14/10/1932 - Fg.6 Mapp. 80; SEDIE BRIANZA SNC DI ALIPRANDI FRANCO E CANZI FRANCESCA con sede in MACHERIO - Fg.14 Mapp. 17; SELVATICO Alessia n. a CARATE BRIANZA il 06/12/1984 - Fg.10 Mapp. 57; SELVATICO Daniele n. a CARATE BRIANZA il 01/08/1991 - Fg.10 Mapp. 57; SELVATICO Mirco Riccardo n. a MONZA il 22/04/1959 - Fg.10 Mapp. 57; SOC COOP RESP LIM VALDARNO CON SEDE IN MILANO - Fg.10 Mapp. 46, 121, 123; STUDIO QUATTRO EFFE E. S.R.L. con sede in MACHERIO - Fg.10 Mapp. 86; T.S.S. S.R.L. con sede in MILANO - Fg.10 Mapp. 233; TRASMEC SAS DI ITALO VALTORTA & C. con sede in MACHERIO - Fg.10 Mapp. 222, 50

Opere connesseALESSANDRIA Itala;MAR BOSCAINI n. a CASTEL GOFFREDO il 27/09/1937 - Fg.9 Mapp. 94; ALFANO Aldo n. a NEMOLI il 10/01/1960 - Fg.9 Mapp. 97, 373; BERETTA Giuseppina;VED RIVOLTA - Fg.13 Mapp. 84, 234; COMUNE DI MACHERIO con sede in MACHERIO - Fg.9 Mapp. 372; FOSSATI Ernesto n. a MACHERIO il 10/04/1916 - Fg.9 Mapp. 98; IMMOBILIARE. FILTER SRL con sede in SEREGNO - Fg.9 Mapp. 254; MAPELLI Alessio Gabriele n. a MILANO il 16/05/1975 - Fg.14 Mapp. 212; MAPELLI Daniele Claudio n. a DESIO il 21/01/1981 - Fg.14 Mapp. 212; RIBOLDI Ambrogio n. a BIASSONO il 14/12/1935 - Fg.14 Mapp. 43; RIVOLTA Ambrogina n. a MACHERIO il 06/11/1901 - Fg.13 Mapp. 84; RIVOLTA Angelo n. a MACHERIO - Fg.13 Mapp. 84, 234; RIVOLTA Antonio n. a MACHERIO il 02/11/1909 - Fg.13 Mapp. 84; RIVOLTA Celestina n. a MACHERIO il 18/09/1906 - Fg.13 Mapp. 84; RIVOLTA Enrico n. a MACHERIO il 13/04/1934 - Fg.14 Mapp. 102; RIVOLTA Giancarla Clara n. a MACHERIO il 05/09/1953 - Fg.14 Mapp. 1; RIVOLTA Giulio n. a MACHERIO il 27/01/1939 - Fg.13 Mapp. 28; RIVOLTA Maria n. a MACHERIO il 03/05/1914 - Fg.13 Mapp. 84; RIVOLTA Maria Pia n. a MACHERIO il 04/05/1950 - Fg.14 Mapp. 1; RIVOLTA Pasquale n. a MACHERIO il 24/03/1907 - Fg.13 Mapp. 84; RIVOLTA Pierangela n. a MACHERIO il 12/05/1944 - Fg.14 Mapp. 43; RIVOLTA Pietro n. a MACHERIO il 19/06/1931 - Fg.13 Mapp. 28, 84; SAINI Mario n. a TRIUGGIO il 15/03/1933 - Fg.14 Mapp. 102

Opere di compensazioneSALA Alessio n. a ERBA il 25/11/1988 - Fg.14 Mapp. 32; VIGANO` Alberto n. a LISSONE il 22/03/1962 - Fg.14 Mapp. 32; VIGANO` Giuseppe n. a CAMPARADA il 16/06/1932 - Fg.14 Mapp. 32; VIGANO` Stefano n. a LISSONE il 01/04/1968 - Fg.14 Mapp. 32

Comune di MedaAsse principaleALBERTI Ernesta;MAR COLOMBO n. a MEDA il 10/03/1910 - Fg.36 Mapp. 88; ASNAGHI Antonio Maria n. a MEDA il 03/07/1951 - Fg.32 Mapp. 76, 77; ASNAGHI Gabriele n. a MEDA il 14/04/1956 - Fg.32 Mapp. 76, 77; ASNAGHI Gianpietro n. a MEDA il 29/06/1949 - Fg.32 Mapp. 76, 77; ASNAGHI Giovanna Maria Adele n. a MEDA il 28/05/1958 - Fg.32 Mapp. 76, 77; BARBIERI Domenico n. a CAPISTRANO il 29/11/1937 - Fg.14 Mapp. 36; BARZAGHI Alessandro n. a MONZA il 12/01/1974 - Fg.14 Mapp. 244; BARZAGHI Tarcisio n. a DESIO il 28/04/1931 - Fg.14 Mapp. 507, 244; BASSAN Danilo n. a MEDA il 01/05/1959 - Fg.28 Mapp. 96; BASSAN Dario n. a MEDA il 27/06/1962 - Fg.28 Mapp. 96; BASSAN Walter n. a LOREO il 24/11/1930 - Fg.28 Mapp. 96; BESTOSO Teresa Maria n. a PIETRA LIGURE il 03/07/1931 - Fg.28 Mapp. 98; BIANCHI Cesarina;AUGUSTA n. a MEDA il 11/06/1908 - Fg.14 Mapp. 71; BORRONI Emilia FU EDOARDO - Fg.35 Mapp. 15; BREDIGE Giuseppe n. a SAN MARCO LA CATOLA il 15/09/1935 - Fg.14 Mapp. 398; BRENNA Maria n. a SENAGO il 09/02/1935 - Fg.28 Mapp. 96; CAIMI Carla n. a MEDA il 07/05/1946 - Fg.30 Mapp. 241; CASCAVILLA Gennaro;DI VINCENZO - Fg.35 Mapp. 15; CIMNAGHI Annetta;MARIA FU ANDREA - Fg.14 Mapp. 71; COLICO Salvatore n. a LENTATE SUL SEVESO il 27/01/1964 - Fg.14 Mapp. 324; COLOMBO Antonio Costantino n. a MEDA il 09/07/1946 - Fg.14 Mapp. 52; COLOMBO Carlo n. a MEDA il 07/10/1905 - Fg.36 Mapp. 88; COLOMBO Chiara n. a SEREGNO il 29/07/1984 - Fg.30 Mapp. 105, 108; COLOMBO Eleonora n. a MARIANO COMENSE il 10/04/1976 - Fg.30 Mapp. 105, 108; COLOMBO Savina n. a MEDA il 16/03/1924 - Fg.14 Mapp. 524; COMUNE DI MEDA con sede in MEDA - Fg.35 Mapp. 32, 66; Fg.14 Mapp. 396, 393, 397, 394, 395; Fg.28 Mapp. 124; CONDOMINIO GARDENIA VIA TRENTO 23 con sede in MEDA - Fg.14 Mapp. 523; D`ALESSANDRO Claudio n. a NOVA MILANESE il 06/03/1960 - Fg.14 Mapp. 324; DELL`ORTO Enrico n. a SEREGNO il 10/01/1942 - Fg.27 Mapp. 81; DELL`ORTO Eriano n. a SEREGNO il 08/03/1948 - Fg.27 Mapp. 81; DELL`ORTO Giorgio n. a SEREGNO il 06/08/1957 - Fg.27 Mapp. 81; DEMANIO DELLO STATO RAMO FERROVIE - Fg.28 Mapp. 147, 7; DI CARPEGNA BRIVIO Guido n. a MILANO il 15/11/1914 - Fg.14 Mapp. 466; DI CARPEGNA BRIVIO Cecilia n. a MILANO il 03/07/1955 - Fg.14 Mapp. 400, 384; DI CARPEGNA BRIVIO Giovanna n. a MILANO il 28/11/1957 - Fg.14 Mapp. 400, 384; DI CARPEGNA BRIVIO Guido n. a MILANO il 15/11/1914 - Fg.14 Mapp. 36; DI CARPEGNA BRIVIO Ugo n. a MILANO il 14/06/1961 - Fg.14 Mapp. 400, 384; EDIL 2001 S.R.L. con sede in VEDUGGIO CON COLZANO - Fg.39 Mapp. 26; FAPO SRL con sede in RHO - Fg.37 Mapp. 26, 27, 32, 184, 429, 431, 432, 438, 435, 433, 437; FERRARA Anna Giuseppina n. a SEREGNO il 02/03/1968 - Fg.14 Mapp. 326, 399; FERRARA Raffaele Antonio n. a SEREGNO il 21/01/1964 - Fg.14 Mapp. 326, 399; FERRARI Cesare n. a MEDA il 29/07/1939 - Fg.30 Mapp. 241, 193; FERRARI Franca n. a MEDA il 15/01/1949 - Fg.30 Mapp. 193; FERRARI Luigi n. a REBBIO il 08/12/1936 - Fg.30 Mapp. 193; FERRARI Umberto n. a MEDA il 29/07/1939 - Fg.30 Mapp. 193; FERROVIENORD SOCIETA` PER AZIONI con

sede in MILANO - Fg.14 Mapp. 86; FILARDI Nicola n. a SEREGNO il 09/07/1958 - Fg.14 Mapp. 42; FRIGERIO Antonio n. a CABIATE il 08/06/1946 - Fg.14 Mapp. 36; FUMAGALLI Tiziana n. a MILANO il 26/03/1945 - Fg.30 Mapp. 230, 199; GALIMBERTI Fulvio;GIUSEPPE n. a CABIATE il 25/01/1932 - Fg.27 Mapp. 79; GALIMBERTI Gianluca n. a SEREGNO il 12/12/1971 - Fg.14 Mapp. 42; GE.CO.IM. S.R.L con sede in MEDA - Fg.14 Mapp. 42; GIAMPA` Emanuela n. a MONZA il 23/06/1975 - Fg.14 Mapp. 42; GIORDANO Giulia n. a NOVARA il 22/04/1998 - Fg.14 Mapp. 324; GIORDANO Salvatore nato in GERMANIA REP. FEDERALE il 14/01/1966 - Fg.14 Mapp. 324; GORONE Giuseppina n. a GIUSSANO il 31/05/1946 - Fg.39 Mapp. 31; GORONE Maria Pia n. a GIUSSANO il 16/08/1943 - Fg.39 Mapp. 31; GUARNIERI Marina n. a CAVARZERE il 01/04/1961 - Fg.14 Mapp. 42; GUIDI Enrica n. a MEDA il 26/03/1960 - Fg.14 Mapp. 42; HO.FI. S.R.L. con sede in MILANO - Fg.37 Mapp. 444; IMMOBILIARE SAN MARCO S.R.L. con sede in SEREGNO - Fg.39 Mapp. 539; IMMOBILIARE VENINI 24 S.R.L. con sede in MEDA - Fg.36 Mapp. 90; LAURIA Rosalia n. a PALMA DI MONTECHIARO il 21/09/1938 - Fg.14 Mapp. 36; LEASINT S.P.A. con sede in MILANO - Fg.14 Mapp. 318, 320; LOBELLO Nicola n. a ASCOLI SATRIANO il 28/09/1957 - Fg.14 Mapp. 42; LOI Vien Hoc Thong nato in VIETNAM il 16/12/1977 - Fg.14 Mapp. 36; LONGO Maria Giovanna n. a LUCERA il 15/12/1942 - Fg.14 Mapp. 42; MANZOTTI Luigia n. a DESIO il 27/02/1936 - Fg.14 Mapp. 36; MARASCO Salvatore n. a STRONGOLI il 15/09/1958 - Fg.14 Mapp. 42; MARGOTTA Rosellina n. a CALITRI il 25/06/1964 - Fg.14 Mapp. 324; MASCHERONI Gabriella n. a MEDA il 18/09/1954 - Fg.14 Mapp. 36; MEDASPAN SPA con sede in MEDA - Fg.32 Mapp. 43; MERONI Aimo n. a MEDA il 11/06/1934 - Fg.14 Mapp. 71, 260; MERONI Annamaria n. a MEDA il 17/05/1938 - Fg.14 Mapp. 71; MERONI Cesare n. a MEDA il 06/01/1932 - Fg.14 Mapp. 44; MERONI Francesco n. a MEDA il 30/03/1905 - Fg.14 Mapp. 71; MERONI Giuseppe n. a MEDA il 14/08/1923 - Fg.14 Mapp. 49, 50; MERONI Pietro n. a MEDA il 24/11/1930 - Fg.14 Mapp. 498; MONVIL BETON SRL con sede in CUSANO MILANINO - Fg.28 Mapp. 313; NAPO Aldo n. a MEDUNA DI LIVENZA il 29/10/1943 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Bruna n. a MEDUNA DI LIVENZA il 23/05/1940 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Bruno n. a MEDUNA DI LIVENZA il 07/11/1938 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Clara n. a MEDUNA DI LIVENZA il 13/07/1929 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Giacomo n. a MEDUNA DI LIVENZA il 13/02/1931 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Liliana n. a MEDUNA DI LIVENZA il 03/07/1937 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Silvana n. a MEDUNA DI LIVENZA il 02/05/1942 - Fg.14 Mapp. 42; NAPO Stella Caterina n. a MEDUNA DI LIVENZA il 12/12/1922 - Fg.14 Mapp. 42; NUOVA DISTRIBUZIONE S.P.A. con sede in MONZA - Fg.32 Mapp. 14; OPERA PIA RICOVERO DEI VECCHI - Fg.38 Mapp. 29; PAPPINI Renzo n. a PONTREMOLI il 09/09/1941 - Fg.36 Mapp. 103, 51; PGM DI GIANCARLO & RENATO POZZOLI SNC con sede in MEDA - Fg.14 Mapp. 411; PROMART S.R.L. con sede in MEDA - Fg.36 Mapp. 17; PROVINCIA DI MILANO - Fg.35 Mapp. 16, 25, 177; Fg.36 Mapp. 6, 72, 73, 74, 75, 76, 84, 87, 91; Fg.37 Mapp. 310, 311, 312; Fg.36 Mapp. 8; RADICE Enrico n. a MEDA il 05/09/1941 - Fg.36 Mapp. 38, 39, 23; REGIONE LOMBARDIA con sede in MILANO - Fg.36 Mapp. 4, 5, 56, 57; RHO Celeste n. a MEDA il 08/07/1924 - Fg.14 Mapp. 37; RHO Francesco n. a MILANO il 08/10/1955 - Fg.14 Mapp. 524; RHO Luciano n. a MILANO il 10/05/1958 - Fg.14 Mapp. 524; RHO Luigi Arnaldo n. a MEDA il 02/06/1948 - Fg.14 Mapp. 524; RHO Luigi n. a MEDA il 30/12/1932 - Fg.14 Mapp. 37; RHO Rosetta n. a MEDA il 16/06/1926 - Fg.14 Mapp. 37; SANVITO Carla n. a MEDA il 01/12/1936 - Fg.14 Mapp. 244; SPINELLI Bruna n. a ALZATE BRIANZA il 08/02/1952 - Fg.14 Mapp. 42; SPINELLI Enrico n. a MEDA il 25/03/1946 - Fg.27 Mapp. 78; SPINELLI Franco n. a FABBRICA DURINI il 01/09/1921 - Fg.14 Mapp. 42; TONOLI Massimiliano n. a SEREGNO il 29/07/1964 - Fg.14 Mapp. 42; TREZZI Franco Giuseppe Luigi n. a SEREGNO il 20/05/1956 - Fg.28 Mapp. 98; VALENTI Alberto Maria n. a DESIO il 24/09/1963 - Fg.14 Mapp. 36; VALENTI Massimo Salvatore n. a DESIO il 03/08/1970 - Fg.14 Mapp. 36; VILLA Giuseppe - Fg.38 Mapp. 29; VIOLA Francesca n. a LEGNARO il 27/01/1948 - Fg.36 Mapp. 51

Comune di MezzagoAsse principaleBASSANI FRANCA n. a TREZZO SULL’ADDA il 15/09/1938 Fg. 7 - Mapp. 6; BIFFI BRUNO n. a PAVIA il 03/10/1946 Fg. 6 - Mapp. 16, 17; BIFFI BRUNO LUIGI n. a MEZZAGO il 30/07/1956 Fg. 5 - Mapp. 31, 39, 53; BIFFI ENRICA n. a MEZZAGO il 06/09/1938 Fg. 6 - Mapp. 14; BIFFI ENRICO n. a MILANO il 07/10/1933 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI GIOACHINO n. a MILANO il 25/05/1937 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI GIOVANNI FRANCO n. a MILANO il 15/12/1934 Fg. 6 - Mapp. 15; BIFFI ITALO n. a MILANO il 26/03/1941 Fg. 6 - Mapp. 15; BIFFI LILIANA n. a MILANO il 13/04/1940 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI LUCIANO n. a MEZZAGO il 24/02/1925 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI LUIGIA n. a MEZZAGO il 25/06/1931 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI MARINA LUIGIA n. a MEZZAGO il 01/01/1953 Fg. 5 - Mapp. 42, Fg. 5 - Mapp. 31, 39, 53; BIFFI NATALINA n. a MEZZAGO il 31/01/1928 Fg. 6 - Mapp. 13; BIFFI PAOLO MARIA n. a MEZZAGO il 18/06/1951 Fg. 5 - Mapp. 31, 39, 53, Fg. 9 - Mapp. 1, 2, 3; BIFFI S.R.L. Fg. 7 - Mapp. 7; BORDOGNA SAMUELE PAOLO n. a VIMERCATE il 24/11/1972 Fg. 7 - Mapp. 6; CATTANEO MAURIZIO n. a MEZZAGO il 08/08/1958 Fg. 6 - Mapp. 24; CEIDOS S.R.L. Fg. 3 - Mapp. 50; COLOMBO MARIA Fg. 7 - Mapp. 4; COMUNE DI DI MEZZAGO Fg. 3 - Mapp. 115, 116, Fg. 7 - Mapp. 441, 443, 447, 450, 452, 463; CORNO PIETRO ANTONIO n. a MEZZAGO il 27/12/1949 Fg. 7 - Mapp. 446, 448; CRESPI TERESA n. a MEZZAGO il 31/10/1913 Fg. 6 - Mapp. 25; D’ADDA DINO LODOVICO FULVIO n. a MONZA il 19/03/1966 Fg. 7 - Mapp. 4; D’ADDA MARIA LUISA n. a MONZA il 02/04/1962 Fg. 7 - Mapp. 4; EUROCOATING GROUP S.R.L. Fg. 3 - Mapp. 44; FRIGERIO GIANCARLO n. a VERDERIO INFERIORE il 30/07/1948 Fg. 5 - Mapp. 42; GALBIATI BENIAMINO n. a VEDANO AL LAMBRO il 28/12/1942 Fg. 7 - Mapp. 1; GALBIATI GIANCARLO n. a VEDANO AL LAMBRO il 03/01/1947 Fg. 7 - Mapp. 1; GALBIATI MARCO ROBERTO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 27/01/1962 Fg. 7 - Mapp. 1; GALBIATI MARIA ANGELA n. a VEDANO AL LAMBRO il 10/03/1944 Fg. 7 - Mapp. 1; GALBIATI WALTER n. a MONZA il 07/05/1955 Fg. 7 - Mapp. 1; GALIMBERTI FORTUNATO n. a MEZZAGO il 20/03/1935 Fg. 5 - Mapp. 59, 60, 61; IVANPLAST S.N.C. DI SPINELLI ANTONIO E FIGLIO Fg. 3 - Mapp. 99; NICOSCIA ANTONIA n. a ISOLA DI CAPO RIZZUTO il 06/02/1949 Fg. 7 - Mapp. 258, 3; PERFETTIBILE ANDREA n. a MILANO il 19/09/1983 Fg. 3 - Mapp. 43; PERFETTIBILE DIEGO GINO n. a MILANO il 13/02/1979 Fg. 3 - Mapp. 43; PERFETTIBILE NINO n. a PENNAPIEDIMONTE il 08/02/1948 Fg. 3 - Mapp. 90; RADAELLI ALDO n. a MILANO il 01/12/1947 Fg. 6 - Mapp. 19; SPINELLI ANTONIO n. a MEZZAGO il 12/10/1930 Fg. 3 - Mapp. 100, 101, Fg. 3 - Mapp. 49, Fg. 3 - Mapp. 99, Fg. 3 - Mapp. 98; SPINELLI IVANO n. a VIMERCATE il 11/06/1964 Fg. 3 - Mapp. 100, 101, Fg. 3 - Mapp. 49, Fg. 3 - Mapp. 99, Fg. 3 - Mapp. 98; STILLITANO ANTONIO FRANCESCO n. a ISOLA DI CAPO RIZZUTO il 18/09/1945 Fg. 7 - Mapp. 258, 3; STUCCHI ANNA n. a MEZZAGO il 05/02/1930 Fg. 6 - Mapp. 24; STUCCHI ANTONIO n. a MEZZAGO il 22/09/1945 Fg. 7 - Mapp. 442, 451; STUCCHI ENRICO n. a MEZZAGO il 31/10/1939 Fg. 7 - Mapp. 442, 451; STUCCHI GIOVANNI n. a MERATE il 12/03/1972 Fg. 7 - Mapp. 449; STUCCHI GIUSEPPE n. a MEZZAGO il 19/08/1933 Fg. 7 - Mapp. 442, 451; STUCCHI LEONARDA n. a MEZZAGO il 23/03/1952 Fg. 7 - Mapp. 442, 451; STUCCHI MARIA VIRGINIA n. a MEZZAGO il 19/09/1942 Fg. 7 - Mapp. 442, 451; TODESCHI FIORELLA n. a VERONA il 10/06/1958 Fg. 3 - Mapp. 91; VALENTINI MARIA TERESA n. a GATTEO il 13/07/1952 Fg. 9 - Mapp. 1, 2, 3; VALTOLINA GINO GIORDANO n. a BELLUSCO il 18/09/1939 Fg. 7 - Mapp. 258, 3; VERDERIO GIOVANNI n. a TREZZANO ROSA il 03/01/1951 Fg. 5 - Mapp. 54, Fg. 6 - Mapp. 18, Fg. 7 - Mapp. 440, 9; VITALI ANNUNCIATA n. a VIMERCATE il 11/07/1947 Fg. 7 - Mapp. 258, 3; VON DER SHULENBURG ESTHER SIBYLLE NATA IN SVIZZERA IL 08/03/1954 Fg. 5 - Mapp. 54, Fg. 6 - Mapp. 18, Fg. 7 - Mapp. 440, 9

Comune di MisintoOpere connesseALBERIO Carla n. a ROVELLO PORRO il 24/09/1940 - Fg.18 Mapp. 21; ALBERIO Santina n. a ROVELLO PORRO il 22/02/1938 - Fg.18 Mapp. 21; CERETTA Maria n. a LONIGO il 30/09/1928 - Fg.1 Mapp. 3; GHEZZI Giuseppe n. a ROVELLASCA il 02/06/1962 - Fg.18 Mapp. 19; PEOTTA Rino;N. A SAN GERMANO DE BERICI nato il 21/10/1926 - Fg.1 Mapp. 3

Opere di compensazioneALBERIO PIETRO IMPRESA INDIVIDUALE DI ALBERIO PIETRO con sede in ROVELLO PORRO - Fg.18 Mapp. 23; BALESTRINI Ivana Paola n. a ROVELLO PORRO il 19/02/1967 - Fg.18 Mapp. 38; BALESTRINI Lorena Rita n. a SARONNO il 13/01/1978 - Fg.18 Mapp. 38; BALESTRINI Maria Carla n. a MILANO il 18/11/1963 - Fg.18 Mapp. 38; BALESTRINI Roberta Anna n. a ROVELLO PORRO il 18/07/1969 - Fg.18 Mapp. 38; CASTELLI Natalina n. a GERENZANO il 13/02/1939 - Fg.18 Mapp. 38; LOCCISANO Giorgia n. a MARTONE il 17/06/1956 - Fg.18 Mapp. 37

Comune di SeregnoAsse principaleFERROVIE DELLO STATO-SOCIETA` DI TRASPORTI E SERVIZI PER AZIONI IN SIGLA F.S. S.P.A. - Fg.50 Mapp. 139; GIGIEMME DI MARIANI GIOVANNI E GIULIANO SNC con sede in SEREGNO - Fg.13 Mapp. 5, 114; IMMOBILIAR. SAN MARCO S.R.L. con sede in SEREGNO - Fg.22 Mapp. 57; Fg.26 Mapp. 2, 3; Fg.22 Mapp. 56; IMMOBILIARE ITALIA S.R.L. con sede in DESIO - Fg.22 Mapp. 2, 4; MARIANI Fernanda n. a DESIO il 03/05/1938 - Fg.50 Mapp. 114, 55; MARIANI Lucia n. a DESIO il 04/01/1934 - Fg.50 Mapp. 114, 55; MARIANI Piera;ROSA n. a DESIO il 31/12/1944 - Fg.50 Mapp. 212; MARIANI Teresa n. a DESIO il 09/07/1932 - Fg.50 Mapp. 114, 55; MARTA Fernando n. a SANTO STINO DI LIVENZA il 29/07/1942 - Fg.50 Mapp. 212; MAZZONETTO Italo n. a RONCADE il 11/07/1941 - Fg.13 Mapp. 221, 273, 272; MAZZONETTO Sergio n. a RONCADE il 28/05/1938 - Fg.13 Mapp. 221, 273, 211; SEGAGNI Carlamaria n. a MILANO il 12/09/1934 - Fg.13 Mapp. 112; Fg.22 Mapp. 3, 50, 85, 86, 87; SEGAGNI Emilio n. a MILANO il 11/10/1930 - Fg.13 Mapp. 112; Fg.22 Mapp. 3, 50, 85, 86, 87; TRANSTADIO S.P.A. con sede in SEREGNO - Fg.50 Mapp. 34

Opere di compensazioneCAZZANIGA Rita n. a SEREGNO il 30/11/1951 - Fg.46 Mapp. 223; COMUNE DI SEREGNO con sede in SEREGNO - Fg.46 Mapp. 123, 124, 162; PROVINCIA DI MILANO USURIA; SOC ACCOM SEMPLICE OSIRIA ALPINA IMMOBILIARE DI FRANCESCO SILVA E C CON SEDE IN MILANO - Fg.46 Mapp. 161; SPA AZIENDA BRIANTEA TRASPORTI CON SEDE IN MONZA - Fg.46 Mapp. 122

Comune di SevesoAsse principaleAIELLO Maria Teresa n. a MILANO il 28/11/1965 - Fg.7 Mapp. 27; AIELLO Sabrina n. a DESIO il 14/10/1970 - Fg.7 Mapp. 27; AIELLO Virgilio n. a PALERMITI il 23/01/1938 - Fg.7 Mapp. 27; ANDREOLETTI Antonio FU PIETRO - Fg.28 Mapp. 186; ARIENTI Bambina n. a CESANO MADERNO il 26/09/1919 - Fg.5 Mapp. 155; AZZINNARI Rosaria n. a SAN DEMETRIO CORONE il 01/07/1951 - Fg.28 Mapp. 144, 145; BALESTRINI RENZO S.P.A. con sede in SEVESO - Fg.28 Mapp. 347; BIZZOZERO Mario n. a SEVESO il 12/10/1930 - Fg.5 Mapp. 72, 73; BONETTO Alessandro n. a COMO il 15/10/1974 - Fg.29 Mapp. 587; BOTTON Maria Teresa n. a BOVOLENTA il 30/04/1946 - Fg.5 Mapp. 53; BRIANZAPIU` COSTRUZIONI S.R.L. con sede in GIUSSANO - Fg.5 Mapp. 49, 52; BUSNELLI Bice n. a SEVESO il 27/12/1948 - Fg.5 Mapp. 74, 75; BUSNELLI Daniela Teresa n. a SEVESO il 30/05/1965 - Fg.28 Mapp. 301, 304; BUSNELLI Doralice n. a SEVESO il 13/03/1950 - Fg.28 Mapp. 301; BUSNELLI Franco n. a SEVESO il 19/10/1959 - Fg.28 Mapp. 304; CARENI Maria n. a DESIO il 04/11/1917 - Fg.28 Mapp. 433; CASA Giusi Marilena n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 27/01/1977 - Fg.29 Mapp. 587; CASLINI Giuseppe n. a SEREGNO il 03/10/1950 - Fg.29 Mapp. 286; CASLINI Giuseppe n. a SEREGNO il 03/10/1959 - Fg.29 Mapp. 287; CASLINI Paolo n. a SEREGNO il 25/06/1963 - Fg.29 Mapp. 286; CASLINI Paolo;ANGELO n. a SEREGNO il 25/06/1963 - Fg.29 Mapp. 287; CASTELLETTI Adriana n. a SEVESO il 06/02/1933 - Fg.18 Mapp. 25; CASTELLETTI Beatrice n. a SEVESO il 05/02/1943 - Fg.18 Mapp. 25; CASTELLETTI Egidio n. a SENAGO il 20/07/1946 - Fg.18 Mapp. 26, 27; CASTELLETTI Maria Rosa n. a SEVESO il 15/01/1949 - Fg.18 Mapp. 28; CASTELLETTI Marisa n. a SENAGO il 17/07/1942 - Fg.18 Mapp. 26, 27; COMUNE DI SEVESO con sede in SEVESO - Fg.5 Mapp. 262; Fg.17 Mapp. 153, 172, 81; Fg.28 Mapp. 267, 269, 273, 120; Fg.29 Mapp. 313, 456, 485; COZZOLINO Giuseppe n. a SAN DEMETRIO CORONE il 10/06/1939 - Fg.28 Mapp. 144, 145; D`ALESSIO Maria Rosaria n. a CESANO MADERNO il 02/01/1968 - Fg.29 Mapp. 587; D`ANGELO Anna n. a NAPOLI il 15/11/1961 - Fg.7 Mapp. 28; DE MEO Maria n. a TORREMAGGIORE il 03/03/1967 - Fg.29 Mapp. 587; FERROVIENORD SOCIETA` PER AZIONI con sede in MILANO - Fg.29 Mapp. 343; FONTOLAN Franco n. a PIOVE DI SACCO il 22/10/1944 - Fg.28 Mapp. 433; FRAVER S.A.S. DI BORGONOVO GIUSEPPINA E C. con sede in CARATE BRIANZA - Fg.5 Mapp. 2; FRIGERIO Antonio n. a SEVESO il 31/05/1950 - Fg.28 Mapp. 406; FRIGERIO Augusto n. a SEVESO il 16/06/1948 - Fg.28 Mapp. 435; GALLI Anna n. a MEDA il 04/01/1939 - Fg.4 Mapp. 9; GALLI Carolina n. a MEDA il 01/01/1939 - Fg.4 Mapp. 9; GIOVENZANA Laura n. a GIUSSANO il 21/08/1981 - Fg.5 Mapp. 53; GIOVENZANA Lisa n. a SEREGNO il 09/09/1976 - Fg.5 Mapp. 53; GIOVENZANA Nadia n. a SEREGNO il 25/06/1970 - Fg.5 Mapp. 53; GIROLA Adolfo n. a DESIO il 19/05/1963 - Fg.5 Mapp. 102, 103, 56; GIROLA Anna n. a SEVESO il 20/08/1953 - Fg.5 Mapp. 56; GIROLA Carlo n. a DESIO il 10/09/1959 - Fg.5 Mapp. 102, 103, 56; GIROLA Pier Paolo n. a DESIO il 28/03/1955 - Fg.5 Mapp. 102, 103, 56; GIUSSANI Albino Luigi n. a SEVESO il 01/03/1950 - Fg.5 Mapp. 78; GIUSSANI Anna Maria n. a SEVESO il 28/11/1922 - Fg.18 Mapp. 30; GIUSSANI Corrado n. a SEVESO il 10/03/1961 - Fg.5 Mapp. 78; GIUSSANI Enrico n. a SEVESO il 01/08/1927 - Fg.18 Mapp. 30; GIUSSANI Ermanno n. a SEVESO il 15/09/1954 - Fg.5 Mapp. 78; GIUSSANI Giorgio n. a SEVESO il 13/11/1924 - Fg.18 Mapp. 30; GIUSSANI Giuseppina n. a SEVESO il 19/03/1943 - Fg.28 Mapp. 433; GIUSSANI Graziella n. a SEVESO il 21/07/1957 - Fg.5 Mapp. 78; IACONA Giuseppe Michele n. a CANICATTI` il 22/10/1968 - Fg.29 Mapp. 587; IANCU Adriana nata in ROMANIA il 19/08/1978 - Fg.29 Mapp. 587; IANCU Stelian nato in ROMANIA il 21/09/1975 - Fg.29 Mapp. 587; IANNUCCI Silvana n. a SANT`AGATA DE` GOTI il 27/04/1953 - Fg.28 Mapp. 144, 145; IETRO Rosario n. a LICATA il 22/09/1971 - Fg.29 Mapp. 587; IMMOBILIARE ATENA SRL con sede in MONZA - Fg.5 Mapp. 107; IMMOBILIARE MAIDA S.R.L. con sede in DESIO - Fg.29 Mapp. 587; IMMOBILIARE POSEIDON S.A.S. DI SAVARINO PIER PAOLO GIOACCHINO & C. con sede in SEREGNO - Fg.29 Mapp. 587; KUWAIT PETROLEUM ITALIA SPA CON SEDE IN ROMA - Fg.17 Mapp. 235; LANZANI Adolfo n. a SEVESO il 05/06/1910 - Fg.5 Mapp. 152; LANZANI Lidia n. a SEVESO il 04/12/1956 - Fg.5 Mapp. 155; LANZANI Maria Luisa n. a SEVESO il 04/07/1952 - Fg.5 Mapp. 155; LANZANI Umberto n. a SEVESO il 04/12/1956 - Fg.5 Mapp. 155; LOCATELLI Giovanni n. a VILLA D`ALME` il 21/07/1931 - Fg.18 Mapp. 29; LONGONI Felice n. a CESANO MADERNO il 20/10/1931 - Fg.18 Mapp. 25; LONGONI Fiorenzo n. a SEREGNO il 18/05/1969 - Fg.18 Mapp. 25; LONGONI Giovanna n. a SEVESO il 08/07/1946 - Fg.16 Mapp. 42, 41; LONGONI Maurizio nato il 08/04/1970 - Fg.18 Mapp. 25; MALLAMACI Maurizio n. a COMO il 29/04/1977 - Fg.29 Mapp. 587; MALLAMACI Monica n. a COMO il 19/11/1980 - Fg.29 Mapp. 587; MANCA Barbara n. a SAN PIETRO VERNOTICO il 18/01/1978 - Fg.29 Mapp. 587; MANCA Desiree n. a MILANO il 11/04/1985 - Fg.29 Mapp. 587; MAPELLI Giuseppina n. a SEREGNO il 11/11/1925 - Fg.29 Mapp. 287; MARIANI Giovanni n. a SEREGNO il 23/11/1954 - Fg.7 Mapp. 9; MARZORATI Alvaro n. a SEVESO il 08/11/1944 - Fg.16 Mapp. 42, 41; MARZORATI Angelo n. a SEVESO il 05/11/1923 - Fg.5 Mapp. 53; MARZORATI Carlo n. a SEVESO il 26/07/1932 - Fg.5 Mapp. 53; MARZORATI Dario n. a BERGAMO il 02/03/1964 - Fg.5 Mapp. 54; MARZORATI Giancarla n. a SEREGNO il 01/06/1947 - Fg.5 Mapp. 54; MAURI Clara n. a TRADATE il 07/01/1947 - Fg.5 Mapp. 57; MAURI Paolina n. a SEVESO il 27/06/1928 - Fg.29 Mapp. 362, 363; MELI Paola n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 01/07/1929 - Fg.17 Mapp. 87, 88; MERONI Graziella n. a DESIO il 27/01/1960 - Fg.18 Mapp. 24; MILUSHEV Ivaylo Stoymirov nato in BULGARIA il 07/06/1980 - Fg.29 Mapp. 587; MILUSHEVA Veneta Bozhidarova nata in BULGARIA il 04/12/1985 - Fg.29 Mapp. 587; NAPOLI Angelo n. a CAMPOBELLO DI LICATA il 09/04/1961 - Fg.29 Mapp. 587; NAYDENOV Bozhidar Ivanov nato in BULGARIA il 03/11/1959 - Fg.29 Mapp. 587; NAYDENOVA Pavlina Krumova nata in BULGARIA il 10/05/1963 - Fg.29 Mapp. 587; NUCARA Stefano n. a CESANO MADERNO il 23/04/1961 - Fg.29 Mapp. 587; PADOVAN Maria;TERESA n. a CAVARZERE il 21/09/1940 - Fg.7 Mapp. 28; PALLAVICINI Alessandra Maria n. a SEREGNO il 09/06/1970 - Fg.5 Mapp. 57; PALLAVICINI Federica Angela n. a MARIANO COMENSE il 28/06/1972 - Fg.5 Mapp. 57; PALLAVICINI Francesco Carlo Elia n. a MARIANO COMENSE il 27/12/1973 - Fg.5 Mapp. 57; PALLAVICINI Serafino n. a CESANO MADERNO il 15/07/1934 - Fg.5 Mapp. 57; PALLAVICINI Speranza n. a CESANO MADERNO il 14/08/1928 - Fg.5 Mapp. 57; PASSARETTI Dora n. a CARINOLA il 18/05/1977 - Fg.29 Mapp. 587; PASTIFICIO CERATI S.R.L. con sede in BOVISIO-MASCIAGO - Fg.5 Mapp. 45, 46; PONTIGGIA Angelo n. a SEVESO il 17/11/1907 - Fg.17 Mapp. 95; PONTIGGIA Arturo n. a SEVESO il 26/06/1924 - Fg.29 Mapp. 314; PONTIGGIA Carmen n. a SEVESO il 04/09/1948 - Fg.7 Mapp. 26; PONTIGGIA Diego n. a SEVESO il 05/10/1934 - Fg.5 Mapp. 70; PONTIGGIA Fulvia n. a SEVESO il 10/04/1954 - Fg.7 Mapp. 26; PONTIGGIA Giancarlo n. a SEVESO il 27/05/1940 - Fg.29 Mapp. 316; PONTIGGIA Giovanni Fiorenzo n. a SEVESO il 05/05/1960 - Fg.17 Mapp. 87, 88; PONTIGGIA Giulio n. a SEVESO il 05/11/1943 - Fg.5 Mapp. 70; PONTIGGIA Giuseppe Angelo n. a SEVESO il 17/03/1957 - Fg.17 Mapp. 87, 88; PONTIGGIA Giuseppina n. a SEVESO il 07/07/1909 - Fg.5 Mapp. 74, 75; PONTIGGIA Luigi n. a SEVESO il 16/10/1929 - Fg.17 Mapp. 126, 234; PONTIGGIA Sandra n. a SEVESO il 05/04/1942 - Fg.5 Mapp. 70; PONTIGGIA Serafina n. a SEVESO il 26/06/1950 - Fg.7 Mapp. 26; PONTIGGIA Serafino n. a SEVESO il 05/05/1951 - Fg.5 Mapp. 70; PONTIGGIA Ulderico Natale n. a DESIO il 12/09/1962 - Fg.17 Mapp. 87, 88; PORRO Lucia n. a CESANO MADERNO il 01/07/1956 - Fg.5 Mapp. 55; PROVINCIA DI MILANO - Fg.2 Mapp. 401; Fg.4 Mapp. 94; Fg.5 Mapp. 66, 67, 144, 146, 156, 158, 150, 153; Fg.16 Mapp. 50, 51; Fg.29 Mapp. 445; Fg.17 Mapp. 120, 123, 145, 146; Fg.29 Mapp. 288, 446, 437, 373, 340, 341, 369, 370, 371, 375, 395, 396, 428, 429, 435, 433, 393, 391, 438, 83, 258, 257, 283; RADICE Antonio n. a CESANO MADERNO il 03/01/1957 - Fg.18 Mapp. 24; RADICE Giulio n. a CESANO MADERNO il 25/09/1954 - Fg.18 Mapp. 24; REGIONE LOMBARDIA con sede in MILANO - Fg.3 Mapp. 24; Fg.4 Mapp. 1, 8, 19, 29, 77, 78; Fg.5 Mapp. 64, 65, 151, 154, 157; Fg.16 Mapp. 33, 36, 43, 55, 40; RIVA Angelo n. a SEVESO il 07/01/1951 - Fg.29 Mapp. 155, 157; RIVA Elena n. a SEVESO il 25/11/1954 - Fg.29 Mapp. 155, 157; RIVA Franco n. a SEVESO il 04/07/1958 - Fg.29 Mapp. 155, 157; RIVA Maria Luisa n. a SEVESO il 30/11/1948 - Fg.29 Mapp. 155, 157; RIZZA Concetta n. a MESORACA il 25/10/1946 - Fg.7 Mapp. 27; RUSCONI Leonida n. a SEVESO il 01/07/1961 - Fg.29 Mapp. 362; RUSCONI Mariatilde n. a SEREGNO il 06/09/1966 - Fg.29 Mapp. 362; SANTAMBROGIO Alessandro n. a SEREGNO il 28/08/1963 - Fg.18 Mapp. 30; SANTAMBROGIO Camilla n. a SEVESO il 10/05/1970 - Fg.18 Mapp. 30; SANTAMBROGIO Davide n. a SEVESO il 13/06/1968 - Fg.18 Mapp. 30; SANTAMBROGIO Marcella n. a CESANO MADERNO il 18/09/1964 - Fg.18 Mapp. 30; SANTAMBTOGIO Laura n. a CESANO MADERNO il 13/04/1966 - Fg.18 Mapp. 30; SAVIFIN S.R.L. con sede in BARLASSINA - Fg.28 Mapp. 360; SCHNEIER Alexandra nata in GERMANIA REP. FEDERALE il 11/10/1970 - Fg.29 Mapp. 587; SIBIO Giuseppina n. a GIFFONE il 08/02/1953 - Fg.29 Mapp. 587; SICIGNANO Pasquale n. a POMPEI il 20/12/1956 - Fg.7 Mapp. 28; SILITTI Giuseppe n. a MIRABELLA IMBACCARI il 28/08/1947 - Fg.29 Mapp. 587; SIRONI Carla n. a SEVESO il 26/02/1942 - Fg.5 Mapp. 71; SOMASCHINI Enrico n. a SEVESO il 13/05/1912 - Fg.17 Mapp. 102; SOMASCHINI Giancarlo n. a SEVESO il 12/09/1946 - Fg.17 Mapp. 101; SPITALERI Emilia n. a BRONTE il 23/09/1971 - Fg.29 Mapp. 587; STRAZZACAPPA Antonio n. a ROVIGO il 15/02/1939 - Fg.7 Mapp. 28; VALTORTA Adele n. a CUCCIAGO il 05/07/1918 - Fg.5 Mapp. 41

Comune di SovicoOpere connesseBRAMBILLA Luigia n. a SOVICO il 31/01/1927 - Fg.16 Mapp. 13; COMUNE DI SOVICO CON SEDE IN SOVICO - Fg.15 Mapp. 103; Fg.16 Mapp. 2, 171; F. & L. SNC DI LUCIANO

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47Giovedì 23 Dicembre 2010

SANVITO E FRANCESCO CARLO SANVITO con sede in BIASSONO - Fg.16 Mapp. 75; GALLI Alberico n. a SOVICO il 14/02/1950 - Fg.16 Mapp. 13; GALLI Maria Bambina n. a SOVICO il 22/06/1952 - Fg.16 Mapp. 13; MARIA GIUSEPPINA IMMOBILIARE SRL con sede in LISSONE - Fg.16 Mapp. 29, 224; MOTTA Anna n. a SOVICO il 31/12/1931 - Fg.16 Mapp. 34, 33; MOTTA Antonio n. a SOVICO il 11/06/1924 - Fg.16 Mapp. 34; MOTTA Carlo FU FEDERICO - Fg.16 Mapp. 34; MOTTA Enrica n. a SOVICO il 16/03/1945 - Fg.16 Mapp. 80; MOTTA Federico n. a SOVICO il 16/08/1942 - Fg.16 Mapp. 34, 33; MOTTA Franco n. a SOVICO il 02/03/1935 - Fg.16 Mapp. 34, 33; MOTTA Maria n. a SOVICO il 05/07/1926 - Fg.16 Mapp. 34, 33; MOTTA Maria;ENRICA n. a SOVICO il 16/03/1945 - Fg.16 Mapp. 34; MOTTA Rosa FU FEDERICO - Fg.16 Mapp. 34; SANVITO Francesco Carlo n. a ALBIATE il 05/10/1947 - Fg.16 Mapp. 74; SANVITO Luciano n. a SOVICO il 04/02/1956 - Fg.16 Mapp. 74; VERGANI Giuseppina n. a ALBIATE il 16/11/1907 - Fg.16 Mapp. 34, 80

Comune di SulbiateAsse principaleAICURZIO S.R.L. Fg. 17 - Mapp. 284; BENIS S.R.L. Fg. 17 - Mapp. 100, 305; BIFFI AIONE n. a LECCO il 09/09/1915 Fg. 16 - Mapp. 130; COMUNE DI SULBIATE Fg. 17 - Mapp. 259; CREMONESI FAUSTO n. a MONZA il 09/04/1955 Fg. 17 - Mapp. 306, Fg. 19 - Mapp. 14, 24; CREMONESI GIULIO n. a MONZA il 17/03/1946 Fg. 17 - Mapp. 306, Fg. 19 - Mapp. 14, 24; CREMONESI LAURA n. a MONZA il 07/03/1948 Fg. 17 - Mapp. 306, Fg. 19 - Mapp. 14, 24; DOSSO ENZO GIUSEPPE n. a MONZA il 02/12/1961 Fg. 17 - Mapp. 86; DOSSO GIUSEPPE n. a VIMERCATE il 06/12/1959 Fg. 17 - Mapp. 86; DOSSO MARIA DANIELA n. a VIMERCATE il 17/08/1964 Fg. 17 - Mapp. 86; DOSSO MARIANGELA n. a SULBIATE il 08/07/1948 Fg. 17 - Mapp. 86; ENEL DISTRIBUZIONE SPA Fg. 17 - Mapp. 132; ENTI URBANI E PROMISCUI Fg. 17 - Mapp. 134; FUMAGALLI VIRGINIA;VED SIGNO n. a BELLUSCO il 14/05/1894 Fg. 19 - Mapp. 16; IMMOBILIARE ANDROMEDA SRL Fg. 17 - Mapp. 320, 321; IMMOBILIARE CAGERMA S.R.L. Fg. 16 - Mapp. 130; LILLIA VIRGINIO n. a LECCO il 05/02/1942 Fg. 16 - Mapp. 130; MALACRIDA CARLO FU GIOVANNI Fg. 16 - Mapp. 144; MALACRIDA COSTANZO FU GIOVANNI Fg. 16 - Mapp. 144; MALACRIDA BONA;MARIA FU GIOVANNI Fg. 16 - Mapp. 144; MANTOVANI ANTONELLA n. a MONZA il 20/03/1968 Fg. 19 - Mapp. 11; NADDEI CHIARA n. a AVELLINO il 27/02/1939 Fg. 16 - Mapp. 146; NADDEI MARIA n. a MILANO il 06/05/1942 Fg. 16 - Mapp. 146; PAROLINI FRANCESCO n. a VIMERCATE il 17/11/1962 Fg. 13 - Mapp. 118; PLASTIC DIVISION S.P.A. Fg. 17 - Mapp. 284; RAVANELLI PEPPINO n. a SULBIATE il 25/06/1939 Fg. 15 - Mapp. 2, 6, Fg. 16 - Mapp. 152, 154; RAVANELLI VITTORIA n. a VIMERCATE il 30/12/1970 Fg. 15 - Mapp. 2, 6, Fg. 16 - Mapp. 152, 154; RONCHI ADELE n. a MILANO il 25/12/1938 Fg. 16 - Mapp. 146; S.R.L. LEONI RINALDO Fg. 17 - Mapp. 236; SIGNO MARIO n. a MEZZAGO il 29/03/1949 Fg. 19 - Mapp. 16; SPREAFICO CARLO n. a OGGIONO il 10/07/1951 Fg. 16 - Mapp. 130; SPREAFICO GERMANIO n. a LECCO il 20/09/1952 Fg. 16 - Mapp. 130; SPREAFICO MARIANO n. a LECCO il 06/05/1954 Fg. 16 - Mapp. 130; SRL EUTEKNE Fg. 17 - Mapp. 286; STUCCHI ANTONIO n. a SULBIATE il 07/12/1949 Fg. 13 - Mapp. 113; STUCCHI CESARINO n. a SULBIATE il 12/11/1937 Fg. 16 - Mapp. 151; STUCCHI COSTANTINO n. a SULBIATE il 16/01/1946 Fg. 16 - Mapp. 142, 143; STUCCHI FRANCO n. a SULBIATE il 25/05/1940 Fg. 16 - Mapp. 142, 143; UGUCCIONI SAVINA n. a MILANO il 16/07/1953 Fg. 17 - Mapp. 164, Fg. 17 - Mapp. 98; VIMERCATI FRANCA n. a MONZA il 27/01/1958 Fg. 17 - Mapp. 222; VIMERCATI LORELLA CESARINA n. a VIMERCATE il 24/06/1960 Fg. 17 - Mapp. 222

Opere di compensazioneBENIS S.R.L. con sede in VEDANO AL LAMBRO - Fg.18 Mapp. 26, 36; CREMONESI Fausto n. a MONZA il 09/04/1955 - Fg.18 Mapp. 38; CREMONESI Giulio n. a MONZA il 17/03/1946 - Fg.18 Mapp. 38; CREMONESI Laura n. a MONZA il 07/03/1948 - Fg.18 Mapp. 38

Comune di Usmate VelateAsse principaleA.L.S.I. ALTO LAMBRO SERVIZI IDRICI - S.P.A. con sede in MONZA - Fg.44 Mapp. 11; ASL PROVINCIA DI MILANO 3 con sede in MONZA - Fg.22 Mapp. 36; ASS.DEI COMUNI RESPONS.DEI SERV.SOCIO-SANITARI ZONA 60 con sede in VIMERCATE - Fg.41 Mapp. 176, 177, 178, 179; BESTETTI Maria n. a ORENO il 02/01/1924 - Fg.41 Mapp. 12; BRIOSCHI Ines Maria n. a USMATE VELATE il 03/09/1938 - Fg.22 Mapp. 42; CANTU’ Luigi Giuseppe n. a VIMERCATE il 16/04/1965 - Fg.22 Mapp. 42; CANTU’ Morena Maria n. a VIMERCATE il 19/11/1969 - Fg.22 Mapp. 42; COLOMBO Lorenzo n. a MILANO il 16/11/1967 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; COLOMBO Pietro Lorenzo n. a MILANO il 09/08/1931 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; COMUNE DI USMATE VELATE con sede in USMATE VELATE - Fg.22 Mapp. 0; Fg.40 Mapp. 73; Fg.35 Mapp. 2, 3, 76; CONFALONIERI Flavio n. a VIMERCATE il 11/05/1981 - Fg.41 Mapp. 23; CROSTI Agostino n. a MILANO il 03/11/1938 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; CROSTI Anna n. a MILANO il 13/09/1931 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; CROSTI Lorenzo n. a MILANO il 20/07/1937 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; CROSTI Lucia n. a MILANO il 28/09/1932 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; CROSTI Luigi n. a MILANO il 07/06/1934 - Fg.42 Mapp. 8; Fg.43 Mapp. 52; FINTECNO TLC REAL ESTATE S.R.L. con sede in VIMERCATE - Fg.41 Mapp. 4, 5, 25, 3, 34, 16; MAGNI Claudia n. a VIMERCATE il 25/07/1950 - Fg.41 Mapp. 12; MAGNI Giovanni n. a VIMERCATE il 03/04/1957 - Fg.41 Mapp. 11; MAGNI Lorenzo n. a VIMERCATE il 10/11/1933 - Fg.41 Mapp. 10; MARIANI Maria n. a VIMERCATE il 05/10/1897 - Fg.41 Mapp. 11; MEREGALLI Ambrogio n. a USMATE il 19/08/1943 - Fg.41 Mapp. 13; - Fg.41 Mapp. 14; MEREGALLI Luigia n. a USMATE il 21/07/1945 - Fg.41 Mapp. 13, 14; MEREGALLI Maurizio n. a MONZA il 11/03/1960 - Fg.40 Mapp. 60; MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI S.P.A. con sede in ASSAGO - Fg.22 Mapp. 154, 155; MOTTA Esterina n. a VIMERCATE il 17/10/1921 - Fg.41 Mapp. 11; PEREGO Maria n. a USMATE VELATE il 16/11/1933 - Fg.40 Mapp. 60; RONCALLI Roberto n. a CARATE BRIANZA il 18/08/1966 - Fg.44 Mapp. 36; SOC. LAT.BRI LATTICINI BRIANZA S.P.A. con sede in USMATE VELATE - Fg.35 Mapp. 66, 67, 75; VOLONTIERI O VOLONTERI Luisa n. a MONZA il 25/12/1927 - Fg.41 Mapp. 32; VOLONTIERI O VOLONTERI Maria n. a MONZA il 21/04/1929 - Fg.41 Mapp. 32

Comune di Vedano al LambroOpere connesseAIRALDI Giacomina - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; ALZATI Antonella n. a MILANO il 22/06/1956 - Fg.7 Mapp. 181; BLONDET Giovanni n. a TORRICELLA VERZATE il 24/08/1905 - Fg.7 Mapp. 185; CAMNASIO Aldo n. a MONZA il 02/08/1936 - Fg.1 Mapp. 61, 4; CAMNASIO Cristina n. a MONZA il 23/11/1963 - Fg.1 Mapp. 248, 153; CAMNASIO Mario FU PIETRO n. a GUARDEA il 05/02/1901 - Fg.1 Mapp. 133, 69, 68; CASTOLDI Angelo n. a VEDANO AL LAMBRO il 26/11/1932 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Antonietta n. a VEDANO AL LAMBRO il 25/12/1927 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Antonio n. a MONZA il 14/12/1967 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Arcangela FU ANTONIO - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Bruno - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Elia n. a VEDANO AL LAMBRO il 10/04/1930 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Elisabetta n. a MONZA il 05/01/1966 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Giacomo n. a VEDANO AL LAMBRO il 19/07/1943 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Paolo - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Pasqualina FU ANTONIO - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CASTOLDI Stefania n. a MONZA il 25/09/1963 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; CESANA Elena n. a MILANO il 11/11/1979 - Fg.7 Mapp. 183, 184; CESANA Marco n. a MILANO il 28/09/1976 - Fg.7 Mapp. 183, 184; CESANA Paolo n. a MILANO il 18/06/1975 - Fg.7 Mapp. 183, 184; CESANA Rosa n. a LISSONE il 05/12/1937 - Fg.7 Mapp. 183, 184; CESANA Serena n. a MONZA il 30/08/1979 - Fg.7 Mapp. 183, 184; COMUNE DI VEDANO AL LAMBRO - Fg.7 Mapp. 97; Fg.1 Mapp. 12, 246, 247; CONVERSI Eufemia - Fg.7 Mapp. 6, 202, 200; CRESPI Antonia n. a MONZA il 13/10/1953 - Fg.5 Mapp. 2, 3; CRIPPA Ernesto n. a VEDANO AL LAMBRO il 31/08/1942 - Fg.1 Mapp. 73; ESSEBI SRL con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 18, 197, 198, 199, 201; FONTANA Luigi n. a LISSONE il 31/07/1938 - Fg.7 Mapp. 129; GABBRIELLI Lucia n. a ROMA il 30/11/1938 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; GAIANI Angela n. a VIMERCATE il 19/06/1943 - Fg.5 Mapp. 315; GAIANI Bruno n. a MONZA il 15/12/1944 - Fg.5 Mapp. 315; KORA S.R.L. con sede in LISSONE - Fg.7 Mapp. 4; LA MISE S.R.L. con sede in BERGAMO - Fg.1 Mapp. 265; LISSONI Cesare Mario n. a VEDANO AL LAMBRO il 19/05/1960 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; LISSONI Emiliano n. a MONZA il 15/02/1973 - Fg.1 Mapp. 28, 30; LISSONI Loredana n. a MONZA il 11/02/1967 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; MARELLI Angelo n. a MONZA il 22/11/1952 - Fg.5 Mapp. 2, 3; MERONI Natalina FU ANGELO VED SANVITO - Fg.1 Mapp. 73; MOLTENI Graziella n. a LISSONE il 11/07/1946 - Fg.7 Mapp. 183, 184; MUSSI Paolo n. a LISSONE il 14/06/1947 - Fg.7 Mapp. 181; PARROCCHIA DI SANTO STEFANO PROTOMARTIRE con sede in VEDANO AL LAMBRO - Fg.1 Mapp. 1; PEREGO Emilia n. a MONZA il 04/03/1922 - Fg.7 Mapp. 72, 68; PEREGO Sandra n. a LISSONE il 12/10/1945 - Fg.7 Mapp. 129; PROVINCIA DI MILANO con sede in MILANO - Fg.7 Mapp. 191, 186, 182; RADAELLI Elisabetta n. a MONZA il 03/02/1969 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; RADAELLI Giovanna n. a MONZA il 01/06/1971 - Fg.5 Mapp. 2, 3; - Fg. 7 Mapp. 5, 71; RADAELLI Marco n. a MONZA il 24/04/1981 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; RADAELLI Mario n. a MONZA il 25/02/1968 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; RADAELLI Marta n. a MONZA il 30/03/1978 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; RADAELLI Matteo n. a MONZA il 06/09/1971 - Fg.5 Mapp. 2, 3; Fg.7 Mapp. 5, 71; RAVERA Maria FU ANTONIO MAR CAMNASIO nata il 03/10/1902 - Fg.1 Mapp. 133, 69, 68; REDAELLI Maria Carla n. a DESIO il 04/01/1938 - Fg.7 Mapp. 189, 188, 187; SALA Antonia n. a LISSONE il 15/07/1939 - Fg.7 Mapp. 183, 184, 183, 184; SEL SAS DI LISSONI EMILIANO, MARIA GRAZIA E C. con sede in MONZA - Fg.1 Mapp. 31; SRL CEMENFER con sede in VEDANO AL LAMBRO - Fg.1 Mapp. 5; SRL ESSEBI CON SEDE IN LISSONE - Fg.7 Mapp. 6, 202, 200; UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA con sede in MILANO - Fg.7 Mapp. 192, 190; VECCHI Cristina n. a BERGAMO il 23/02/1969 - Fg.7 Mapp. 183, 184; VECCHI Eugenia n. a LISSONE il 24/09/1967 - Fg.7 Mapp. 183, 184; VECCHI

Laura n. a LISSONE il 22/03/1963 - Fg.7 Mapp. 183, 184; VECCHI Marcellino n. a LISSONE il 21/02/1966 - Fg.7 Mapp. 183, 184; VECCHI Valter n. a LISSONE il 28/05/1964 - Fg.7 Mapp. 183, 184; VEDOVATI Anna;MARIA n. a MONZA il 03/01/1953 - Fg.7 Mapp. 67; VEDOVATI Annamaria n. a MONZA il 03/01/1953 - Fg.7 Mapp. 72, 68; VEDOVATI Gabriella n. a MONZA il 18/10/1947 - Fg.7 Mapp. 72, 68, 67

Comune di Vimercate Asse principaleANGELI ELDA n. a VIVARO il 27/11/1937 Fg. 14 - Mapp. 15; AURORA ANTONIA n. a MONTEBELLO IONICO il 06/09/1944 Fg. 8 - Mapp. 59; BERETTA GIOVANNA n. a CONCOREZZO il 06/04/1944 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; BERETTA ANNA n. a ARCORE il 08/03/1961 Fg. 13 - Mapp. 26; BERETTA GIORGIO n. a ARCORE il 13/09/1957 Fg. 13 - Mapp. 26; BERETTA MARIA AUSILIA n. a ARCORE il 22/04/1953 Fg. 13 - Mapp. 26; BIFFI RAIMONDO n. a MILANO il 21/07/1942 Fg. 9 - Mapp. 18, Fg. 10 - Mapp. 13; BONFANTI ISAIA n. a CARNATE il 24/02/1933 Fg. 3 - Mapp. 35, 39, 42, 62, 63; BRAMBILLA LUIGI n. a BERNAREGGIO il 20/01/1934 Fg. 13 - Mapp. 20, 33, 49, 70, 73, 76, 83, 86; BRIOSCHI PIERA;MAR BONFANTI n. a VIMERCATE il 29/04/1938 Fg. 3 - Mapp. 35; BRIXIA FINANZIARIA S.R.L. CON SEDE IN BRESCIA Fg. 24 - Mapp. 117; CANTU ERCOLE n. a VIMERCATE il 10/04/1947 Fg. 16 - Mapp. 14; CARZANIGA GUIDO n. il 02/03/1919 Fg. 17 - Mapp. 20; CEREDA BAMBINA n. a MONZA il 21/08/1940 Fg. 16 - Mapp. 13; COLOMBO MARIO n. a VIMERCATE il 01/06/1946 Fg. 14 - Mapp. 42; COLOMBO ATTILIO n. a VIMERCATE il 21/09/1925 Fg. 14 - Mapp. 6; COLOMBO AMBROGIO n. a VIMERCATE il 29/09/1961 Fg. 13 - Mapp. 34; COLOMBO MARIA LUISA n. a VIMERCATE il 31/05/1948 Fg. 12 - Mapp. 45; COMUNE DI BERNAREGIO Fg. 13 - Mapp. 87; COMUNE DI VIMERCATE Fg. 14 - Mapp. 103, Fg. 16 - Mapp. 268, Fg. 7 - Mapp. 52, 64, 77, 91, 92, 96, 97, 98, 102, 104, 106, 108, 117, Fg. 24 - Mapp. 20; CONIUGI IN COMUNIONE LEGALE Fg. 16 - Mapp. 13; CONSORZIO PARCO DEL MOLGORA Fg. 9 - Mapp. 8; CORNO ENRICA n. a BERNAREGGIO il 14/10/1940 Fg. 13 - Mapp. 20, 33, 49, 70, 73, 76, 83, 86; FARINA CAROLA n. a ORENO il 20/11/1903 Fg. 8 - Mapp. 16; FINTECHNO TLC REAL ESTATE S.R.L. CON SEDE IN VIMERCATE Fg. 7 - Mapp. 1, 81, 82; GALBUSSERA GIUSEPPINA n. a VIMERCATE il 18/01/1919 Fg. 13 - Mapp. 21, Fg. 14 - Mapp. 102, 25, 64, Fg. 13 - Mapp. 58, Fg. 16 - Mapp. 70, Fg. 17 - Mapp. 1; GALBUSSERA ANNA;CHIARA n. a MILANO il 10/08/1964 Fg. 13 - Mapp. 57, Fg. 14 - Mapp. 58, 66; GALBUSSERA CECILIA n. a MILANO il 01/09/1958 Fg. 13 - Mapp. 57, Fg. 14 - Mapp. 58, 66; GALBUSSERA FRANCESCO n. a MILANO il 13/03/1957 Fg. 13 - Mapp. 57, Fg. 14 - Mapp. 58, 66; GALBUSSERA GIANFRANCA n. a VIMERCATE il 02/01/1929 Fg. 14 - Mapp. 41, 49, 50, 59, 61, Fg. 16 - Mapp. 267, Fg. 17 - Mapp. 59; GALBUSSERA CAROLINA n. a VIMERCATE il 07/12/1920 Fg. 13 - Mapp. 58, Fg. 16 - Mapp. 70, Fg. 17 - Mapp. 1; GALIMBERTI ANTONIA n. a VIMERCATE il 16/07/1939 Fg. 16 - Mapp. 29; GALIMBERTI GIOVANNI n. a VIMERCATE il 04/04/1938 Fg. 16 - Mapp. 29; GALIMBERTI PAOLO n. a VIMERCATE il 15/08/1944 Fg. 16 - Mapp. 29; GALIMBERTI REMO n. a VIMERCATE il 17/01/1950 Fg. 16 - Mapp. 29; IMMOBILIARE BRIANTEA 2000 S.R.L. CON SEDE IN VIMERCATE Fg. 1 - Mapp. 85; INFORTUNA CARMELO n. a MONTEBELLO IONICO il 06/07/1945 Fg. 8 - Mapp. 59; LEVATI MARIA GABRIELLA n. a VIMERCATE il 24/02/1940 Fg. 14 - Mapp. 7; LEVATI RENZO n. a VIMERCATE il 11/02/1938 Fg. 14 - Mapp. 7; LEVATI PIERANGELO n. a VIMERCATE il 16/09/1943 Fg. 12 - Mapp. 21; LEVATI RENZO BENITO n. a VIMERCATE il 11/02/1938 Fg. 12 - Mapp. 22, Fg. 17 - Mapp. 60; LIMONTA DARIO n. a VIMERCATE il 20/07/1959 Fg. 14 - Mapp. 15; LIMONTA PAOLO GIOVANNI n. a VIMERCATE il 30/04/1964 Fg. 14 - Mapp. 15; LOCAT S.P.A. CON SEDE IN BOLOGNA Fg. 7 - Mapp. 37; LONGERI ADRIANA n. a MILANO il 02/11/1932 Fg. 24 - Mapp. 19; LONGERI SANDRA n. a MILANO il 02/01/1931 Fg. 24 - Mapp. 19; MAGNI ELENA n. a VIMERCATE il 23/10/1941 Fg.3 - Mapp. 41; MAGNI MARIO n. a VIMERCATE il 24/11/1936 Fg.3 - Mapp. 41; MAINO CARLOTTA n. a BRUGHERIO il 15/10/1927 Fg. 16 - Mapp. 29; MALCHIODI SANDRO n. a FERRIERE il 02/11/1946 Fg. 14 - Mapp. 46; MALCHIODI GIOVANNI n. a FERRIERE il 19/07/1951 Fg. 14 - Mapp. 51, 52, 92, 94; MALCHIODI SANDRO n. a FERRIERE il 02/11/1946 Fg. 14 - Mapp. 51, 52, 92, 94; MALCHIODI SANDRO n. a FERRIERE il 02/11/1946 Fg. 14 - Mapp. 95; MALEGORI COMM.ERMINIO SRL CON SEDE IN MONZA Fg. 8 - Mapp. 34; MANDELLI ADRIANA n. a VIMERCATE il 28/04/1922 Fg. 12 - Mapp. 45; MANDELLI ELDA n. a VIMERCATE il 18/02/1927 Fg. 12 - Mapp. 45; MANDELLI VALERIA n. a VIMERCATE il 28/06/1929 Fg. 12 - Mapp. 45; MANDRINI ANNA CLAUDIA n. a VIMERCATE il 18/03/1958 Fg. 12 - Mapp. 45; MANDRINI CARLA MARIA n. a VIMERCATE il 17/01/1957 Fg. 12 - Mapp. 45; MANZONI FRANCESCO n. a COLLE BRIANZA il 23/03/1918 Fg. 12 - Mapp. 103, 23; MARCHESI ALBERTO n. a VIMERCATE il 12/08/1943 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; MARCHESI SILVIA n. a VIMERCATE il 13/09/1982 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; MARCHESI AMBROGIO n. a VIMERCATE il 12/06/1932 Fg. 12 - Mapp. 24; MARCHESI GIOVANNI n. a VIMERCATE il 06/10/1965 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI GIULIA n. a VIMERCATE il 08/11/1930 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI PATRIZIA n. a VIMERCATE il 30/07/1970 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI PIERINO n. il 15/02/1909 Fg. 17 - Mapp. 8; MARIANI PAOLO n. a VIMERCATE il 21/04/1976 Fg. 16 - Mapp. 8; MARIANI ALESSANDRO n. a CONCOREZZO il 02/08/1928 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI AUGUSTO n. a CONCOREZZO il 24/06/1911 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI GIOVANNI n. a CONCOREZZO il 21/07/1938 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI GIUSEPPE n. a CONCOREZZO il 23/02/1936 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI LORENZO n. a MILANO il 09/09/1947 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI MARIA LUISA n. a CONCOREZZO il 11/04/1942 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI MARIA n. a CONCOREZZO il 16/12/1913 Fg. 8 - Mapp. 63; MARIANI PIETRO n. a VIMERCATE il 16/11/1934 Fg. 8 - Mapp. 63; MAURI AURELIO n. a VIMERCATE il 07/12/1954 Fg. 8 - Mapp. 14; MAURI ENRICA n. a VIMERCATE il 20/08/1940 Fg. 8 - Mapp. 17; MEREGALLI ANGELO CARLO n. a USMATE VELATE il 23/05/1938 Fg. 8 - Mapp. 16; MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI S.P.A CON SEDE IN ASSAGO Fg. 7 - Mapp. 35, 54, 103, 105, 107, 109, Fg. 8 - Mapp. 5, 47, 48, 79; MOTTA ALDO n. a VIMERCATE il 13/06/1950 Fg. 16 - Mapp. 29; MOTTA ORNELLA n. a VIMERCATE il 22/01/1961 Fg. 16 - Mapp. 29; MURRONI FRANCESCA n. a VADO LIGURE il 15/09/1940 Fg. 16 - Mapp. 161; NEBEL FEBO CARLO n. a VIMERCATE il 26/03/1940 Fg. 16 - Mapp. 13; PEREGO CARLA n. a VIMERCATE il 02/01/1940 Fg. 16 - Mapp. 29; PEREGO DANIELA n. a BRUGHERIO il 31/07/1956 Fg. 16 - Mapp. 29; PEREGO RACHELE n. a VIMERCATE il 20/04/1942 Fg. 16 - Mapp. 29; PESCALI FRANCO n. a MILANO il 14/07/1964 Fg. 8 - Mapp. 17; PESCALI MARIA n. a MONZA il 17/12/1968 Fg. 8 - Mapp. 17; PIROLA ANGELO n. a VIMERCATE il 01/06/1975 Fg. 13 - Mapp. 43; PIROLA LUIGI n. a VIMERCATE il 29/05/1945 Fg. 13 - Mapp. 43; PIROLA EMANUELE n. a VIMERCATE il 12/07/1947 Fg. 12 - Mapp. 45; PIROVANO INES n. a CASATENOVO il 15/02/1929 Fg. 13 - Mapp. 26; RAVANELLI VITTORIA n. a VIMERCATE il 30/12/1970 Fg. 17 - Mapp. 5, 9; RA-WU S.R.L. Fg. 12 - Mapp. 20, Fg. 17 - Mapp. 6; REL. DI ACC. COM., DI FAB. RUR. O DA ACC. DIV. IN SUB, DI ACQ. ES. E RELIT. STRAD. Fg. 7 - Mapp. 88, 90; RIPAMONTI REGINA n. a USMATE VELATE il 27/11/1950 Fg. 8 - Mapp. 6; RIPAMONTI SILVANO n. a USMATE VELATE il 17/01/1953 Fg. 8 - Mapp. 6; RONCHI AMBROGIO n. a VIMERCATE il 27/07/1936 Fg. 13 - Mapp. 38; RONCHI DINO n. a VIMERCATE il 25/12/1936 Fg. 13 - Mapp. 42; RONCHI GILDA n. a VIMERCATE il 20/06/1930 Fg. 13 - Mapp. 42; RONCHI SILVIO n. a VIMERCATE il 03/11/1932 Fg. 13 - Mapp. 42; RONCHI MARINELLA n. a VIMERCATE il 07/07/1948 Fg. 16 - Mapp. 8; RONCHI ALESSANDRA n. a VIMERCATE il 19/05/1969 Fg. 8 - Mapp. 15; RONCHI MILENA n. a VIMERCATE il 10/12/1971 Fg. 8 - Mapp. 15; SALA ENRICO n. a ARCORE il 08/07/1946 Fg. 12 - Mapp. 19; SALA GIUSEPPE n. a BRUGHERIO il 07/12/1960 Fg. 8 - Mapp. 7; SCACCABAROZZI MAURIZIO n. a VIMERCATE il 15/07/1940 Fg. 12 - Mapp. 12; SCACCABAROZZI PAOLA n. a VIMERCATE il 27/10/1970 Fg. 12 - Mapp. 12; SCACCABAROZZI CARLA n. a VIMERCATE il 21/12/1944 Fg. 8 - Mapp. 121; SCACCABAROZZI MARCO n. a VIMERCATE il 15/07/1940 Fg. 7 - Mapp. 93, Fg. 8 - Mapp. 31, 37, Fg. 24 - Mapp. 8; SCACCABAROZZI MAURIZIO n. a VIMERCATE il 15/07/1940 Fg. 8 - Mapp. 39, 49, Fg. 24 - Mapp. 8; SPA IBM SEMEA CON SEDE IN MILANO Fg. 7 - Mapp. 9; STUCCHI MARINO n. a BELLUSCO il 05/06/1952 Fg. 16 - Mapp. 158, 9; TRESOLDI ADRIANO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 16/02/1954 Fg. 12 - Mapp. 11, 15, 38, 39; TRESOLDI ROLANDO CONCETTO n. a SESTO SAN GIOVANNI il 18/06/1946 Fg. 12 - Mapp. 11, 15, 38, 39; UNICREDIT LEASING S.P.A CON SEDE IN BOLOGNA Fg. 7 - Mapp. 95, 127, 129, 133; VILLA CLOTILDE n. a VIMERCATE il 02/04/1926 Fg. 13 - Mapp. 57, Fg. 14 - Mapp. 58, 66; VILLA PAOLO n. a CERNUSCO SUL NAVIGLIO il 28/05/1980 Fg. 16 - Mapp. 29; VIMERCALOR S.R.L. CON SEDE IN VIMERCATE Fg. 24 - Mapp. 122

Opere connesseBALCONI PIER LUIGI n. a ARCORE il 09/05/1956 Fg. 49 - Mapp. 3; BERETTA GIOVANNA n. a CONCOREZZO il 06/04/1944 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; BRAMBILLA ADELE n. a VIMERCATE il 06/04/1960 Fg. 44 - Mapp. 14, Fg. 45 - Mapp. 1; BRAMBILLA ANNA LISA n. a VIMERCATE il 04/02/1965 Fg. 44 - Mapp. 14, Fg. 45 - Mapp. 1; BRAMBILLA GIOVANNI FERMO n. a VIMERCATE il 04/02/1965 Fg. 44 - Mapp. 14, Fg. 45 - Mapp. 1; BRAMBILLA ANGELA n. a COMO il 22/06/1947 Fg. 44 - Mapp. 13; BRAMBILLA ANTONIO n. a VIMERCATE il 08/11/1933 Fg. 44 - Mapp. 5; BRIVIO ANTONIO n. a VIMERCATE il 27/08/1958 Fg. 44 - Mapp. 19; BROGLIA DANIELA n. a VIMERCATE il 22/12/1971 Fg. 16 - Mapp. 57; CANTU ERCOLE n. a VIMERCATE il 10/04/1947 Fg. 16 - Mapp. 14; CANTU’ FRANCESCO n. a MONZA il 19/06/1971 Fg. 44 - Mapp. 29; CANTU’ GABRIELLA n. a MONZA il 27/06/1967 Fg. 44 - Mapp. 29; CANTU’ PAOLO n. a MONZA il 07/01/1966 Fg. 44 - Mapp. 29; CAROTTA ANNA n. a MONZA il 01/10/1960 Fg. 44 - Mapp. 29; CAROTTA LUCIA n. a MONZA il 12/05/1962 Fg. 44 - Mapp. 29; CAROTTA MARIA n. a MONZA il 10/11/1965 Fg. 44 - Mapp. 29; CARZANIGA MARINA n. a VIMERCATE il 13/02/1926 Fg. 44 - Mapp. 14, Fg. 45 - Mapp. 1; CARZANIGA GUIDO n. il 02/03/1919 Fg. 17 - Mapp. 20; CARZANIGA LILIANA EMILIA n. a VIMERCATE il 13/08/1961 Fg. 16 - Mapp. 18, 73, 74; CARZANIGA ANTONIO n. a VIMERCATE il 20/07/1934 Fg. 45 - Mapp. 2; CATTANEO CARLA n. a MEZZAGO il 25/08/1935 Fg. 16 - Mapp. 18, 73, 74; CEREDA BAMBINA n. a MONZA il 21/08/1940 Fg. 16 - Mapp. 13; COLOMBO MARIO n. a VIMERCATE il 01/06/1946 Fg. 29 - Mapp. 201; COLOMBO MARIA LUISA n. a VIMERCATE

il 31/05/1948 Fg. 44 - Mapp. 15; COMUNE DI VIMERCATE. Fg. 16 - Mapp. 121, 268, 94, Fg. 29 - Mapp. 284, 289, 291, 292, 293, 294; CRIPPA DINO n. a VIMERCATE il 30/04/1947 Fg. 19 - Mapp. 2, 10, 14; DALMINE S.P.A. CON SEDE IN DALMINE Fg. 18 - Mapp. 1; EDISON S.P.A. CON SEDE IN MILANO Fg. 19 - Mapp. 15; FERRARI BIANCA n. a SESTO SAN GIOVANNI il 01/07/1928 Fg. 29 - Mapp. 309; GALBUSSERA ANNA;CHIARA n. a MILANO il 10/08/1964 Fg. 16 - Mapp. 25, Fg. 30 - Mapp. 54; GALBUSSERA CECILIA n. a MILANO il 01/09/1958 Fg. 16 - Mapp. 25, Fg. 30 - Mapp. 54; GALBUSSERA FRANCESCO n. a MILANO il 13/03/1957 Fg. 16 - Mapp. 25, Fg. 30 - Mapp. 54; GALBUSSERA GIUSEPPINA n. a VIMERCATE il 18/01/1919 Fg. 16 - Mapp. 70, 95 Fg. 17 - Mapp. 1; GALBUSSERA GIANFRANCA n. a VIMERCATE il 02/01/1929 Fg. 16 - Mapp. 267, Fg. 17 - Mapp. 59; GALBUSSERA CAROLINA n. a VIMERCATE il 07/12/1920 Fg. 16 - Mapp. 95; GALIMBERTI REMO UGO n. a VIMERCATE il 17/01/1950 Fg. 16 - Mapp. 19, 20, 21, 29; GALIMBERTI ANTONIO n. a VIMERCATE il 14/09/1947 Fg. 16 - Mapp. 22; GALIMBERTI ANTONIA n. a VIMERCATE il 16/07/1939 Fg. 16 - Mapp. 29; GALIMBERTI GIOVANNI n. a VIMERCATE il 04/04/1938 Fg. 16 - Mapp. 29; GALIMBERTI PAOLO n. a VIMERCATE il 15/08/1944 Fg. 16 - Mapp. 29; GIANNI UMBERTO EREDI SNC DI GIANNI ROMUALDO ANGELO AMBROGIO Fg. 16 - Mapp. 117, Fg. 17 - Mapp. 11; IMMOBILIARE NETTUNO SOCIETA` AGRICOLA IN ACCOMANDITA SEMPLICE DI MARIA LUISA GALLARATI SCOTTI & C CON SEDE IN PONTE DI PIAVE Fg. 32 - Mapp. 22, Fg. 49 - Mapp. 1, 28, Fg. 60 - Mapp. 15, 20, 21; ISTITUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI MILANO Fg. 29 - Mapp. 290; LEVATI GIUSEPPINA n. a VIMERCATE il 13/01/1934 Fg. 16 - Mapp. 26; LEVATI FELICE n. a VIMERCATE il 25/02/1936 Fg. 16 - Mapp. 119; LEVATI RENZO BENITO n. a VIMERCATE il 11/02/1938 Fg. 17 - Mapp. 60; MAGGIONI GIANFRANCA n. a MILANO il 02/11/1939 Fg. 30 - Mapp. 69; MAINO CARLOTTA n. a BRUGHERIO il 15/10/1927 Fg. 16 - Mapp. 29; MANDELLI ADRIANA n. a VIMERCATE il 28/04/1922 Fg. 44 - Mapp. 15; MANDELLI ELDA n. a VIMERCATE il 18/02/1927 Fg. 44 - Mapp. 15; MANDELLI VALERIA n. a VIMERCATE il 28/06/1929 Fg. 44 - Mapp. 15; MANDRINI ANNA CLAUDIA n. a VIMERCATE il 18/03/1958 Fg. 44 - Mapp. 15; MANDRINI CARLA MARIA n. a VIMERCATE il 17/01/1957 Fg. 44 - Mapp. 15; MAPPALE NON PRESENTE IN CATASTO Fg. 29 - Mapp. 386; MARCHESI ALBERTO n. a VIMERCATE il 12/08/1943 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; MARCHESI SILVIA n. a VIMERCATE il 13/09/1982 Fg. 16 - Mapp. 10, 11; MARCHESI GIOVANNI n. a VIMERCATE il 06/10/1965 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI GIULIA n. a VIMERCATE il 08/11/1930 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI PATRIZIA n. a VIMERCATE il 30/07/1970 Fg. 16 - Mapp. 27; MARCHESI PIERINO n. il 15/02/1909 Fg. 17 - Mapp. 8; MARCHESI LINO n. a VIMERCATE il 06/12/1941 Fg. 29 - Mapp. 299; MARCHESI VINCENZA n. a VIMERCATE il 13/07/1937 Fg. 44 - Mapp. 5; MARIANI PAOLO n. a VIMERCATE il 21/04/1976 Fg. 16 - Mapp. 8; MOTTA ALDO n. a VIMERCATE il 13/06/1950 Fg. 16 - Mapp. 29; MOTTA ORNELLA n. a VIMERCATE il 22/01/1961 Fg. 16 - Mapp. 29; MOTTA LUIGIA n. a ARCORE il 28/10/1926 Fg. 49 - Mapp. 3; MURRONI FRANCESCA n. a VADO LIGURE il 15/09/1940 Fg. 16 - Mapp. 161; NEBEL FEBO CARLO n. a VIMERCATE il 26/03/1940 Fg. 16 - Mapp. 13; OGGIONI ELENA n. a BURAGO DI MOLGORA il 13/12/1937 Fg. 44 - Mapp. 29; OGGIONI GUGLIELMINA n. a BURAGO DI MOLGORA il 14/05/1934 Fg. 44 - Mapp. 29; PANZERI CAMILLA n. a CORNATE D’ADDA il 21/09/1944 Fg. 29 - Mapp. 299; PANZERI COSTANTINO n. a GALBIATE il 28/07/1940 Fg. 44 - Mapp. 13; PARIMBELLI LIVIA n. a VIMERCATE il 15/05/1934 Fg. 44 - Mapp. 12; PASSONI GIUSEPPE n. a VIMERCATE il 01/02/1930 Fg. 44 - Mapp. 17; PASSONI LUIGI n. a VIMERCATE il 18/11/1954 Fg. 44 - Mapp. 79; PASSONI ANNA MARIA n. a VIMERCATE il 04/09/1946 Fg. 29 - Mapp. 195; PASSONI CESARE n. a VIMERCATE il 01/07/1943 Fg. 29 - Mapp. 195; PASSONI ELIO n. a VIMERCATE il 22/12/1936 Fg. 44 - Mapp. 16; PASSONI FLAVIO n. a MILANO il 03/02/1946 Fg. 44 - Mapp. 16; PASSONI GIANLUCA n. a VIMERCATE il 24/10/1969 Fg. 44 - Mapp. 78; PASSONI MARCO n. a VIMERCATE il 01/05/1964 Fg. 44 - Mapp. 78; PEREGO CARLA n. a VIMERCATE il 02/01/1940 Fg. 16 - Mapp. 29; PEREGO DANIELA n. a BRUGHERIO il 31/07/1956 Fg. 16 - Mapp. 29; PEREGO RACHELE n. a VIMERCATE il 20/04/1942 Fg. 16 - Mapp. 29; PIROLA GIOVANNI n. a VIMERCATE il 02/12/1912 Fg. 44 - Mapp. 15; RAVANELLI VITTORIA n. a VIMERCATE il 30/12/1970 Fg. 17 - Mapp. 5, 9; RA-WU S.R.L. Fg. 17 - Mapp. 6; ROGORA ALESSANDRO n. a MILANO il 11/11/1971 Fg. 44 - Mapp. 18; ROGORA ANTONINO n. a CREMONA il 24/09/1934 Fg. 44 - Mapp. 18; ROGORA RAFFAELLA n. a MILANO il 04/02/1976 Fg. 44 - Mapp. 18; RONCHI MARINELLA n. a VIMERCATE il 07/07/1948 Fg. 16 - Mapp. 8; SRL SAN MICHELE ORENO CON SEDE IN MILANO Fg. 18 - Mapp. 4, 5, 9 Fg. 31 - Mapp. 3, Fg. 49 - Mapp. 25, 26, 27, Fg. 59 - Mapp. 4, 14; STUCCHI MARINO n. a BELLUSCO il 05/06/1952 Fg. 16 - Mapp. 158; TERZOLI AMBROGIO n. a VIMERCATE il 03/02/1926 Fg. 29 - Mapp. 309; VALENZA ALFREDO n. a MONZA il 05/07/1962 Fg. 44 - Mapp. 12; VERDERIO ANGELA;VED PASSONI n. a VIMERCATE il 17/02/1928 Fg. 44 - Mapp. 79; VILLA CLOTILDE n. a VIMERCATE il 02/04/1926 Fg. 16 - Mapp. 25, Fg. 30 - Mapp. 54; VILLA MARIANGELA n. a VIMERCATE il 27/02/1936 Fg. 29 - Mapp. 200; VILLA PAOLO n. a CERNUSCO SUL NAVIGLIO il 28/05/1980 Fg. 16 - Mapp. 29

Opere di compensazioneBRAMBILLA Luigia;VED TERZOLI - Fg.16 Mapp. 7; CARZANIGA Liliana Emilia n. a VIMERCATE il 13/08/1961 - Fg.16 Mapp. 18; CATTANEO Carla n. a MEZZAGO il 25/08/1935 - Fg.16 Mapp. 18; CAZZANIGA Carlo n. a VIMERCATE il 15/07/1920 - Fg.16 Mapp. 18; COMUNE DI VIMERCATE - Fg.16 Mapp. 265; GALIMBERTI Remo;UGO n. a VIMERCATE il 17/01/1950 - Fg.16 Mapp. 19, 21; LEVATI Felice n. a VIMERCATE il 25/02/1936 - Fg.16 Mapp. 119; LEVATI Giuseppina n. a VIMERCATE il 13/01/1934 - Fg.16 Mapp. 26; PASSONI Claudina n. a VIMERCATE il 30/05/1913 - Fg.16 Mapp. 7; PASSONI Clelia n. a VIMERCATE il 10/07/1904 - Fg.16 Mapp. 7; PASSONI Maria FU SERAFINO - Fg.16 Mapp. 7; PASSONI Piero n. a VIMERCATE il 06/02/1899 - Fg.16 Mapp. 7; PASSONI Umberto;DI CARLO - Fg.16 Mapp. 7; SIRONI Maria;LUIGIA VED TERZOLI n. a MONZA il 22/01/1922 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Achille FU FIORENTINO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Alberto FU FIORENTINO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Albino FU VIRGILIO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Alessandrino FU VIRGILIO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Alfredo;EGIDIO n. a VIMERCATE il 12/04/1954 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Angela n. a RUGINELLO il 20/02/1915 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Camillo FU FIORENTINO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Carlo FU LUIGI - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Ettore FU FIORENTINO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Giulio FU LUIGI - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Giuseppe FU CARLO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Giuseppe FU LUIGI - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Irene n. a VIMERCATE il 15/07/1913 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Luigia FU FIORENTINO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Mariangelo n. a MONZA il 30/06/1947 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Marino FU DOMENICO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Maristella n. a MONZA il 03/08/1944 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Piergiorgio n. a MONZA il 18/07/1943 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Saturnino FU VIRGILIO - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Serafino n. a VIMERCATE il 23/07/1946 - Fg.16 Mapp. 7; TERZOLI Virginia n. a VIMERCATE il 02/04/1895 - Fg.16 Mapp. 7; VILLA Antonia n. a RUGINELLO il 02/07/1917 - Fg.16 Mapp. 7

Provincia di Varese

Comune di Cassano MagnagoOpere di compensazioneBIANCHI Marcello n. a GALLARATE il 03/08/1947 - Fg.9 Mapp. 1306; BIDORINI Carlalfredo n. a CASSANO MAGNAGO il 18/05/1918 - Fg.9 Mapp. 12072; BIDORINI Franca n. a GALLARATE il 06/09/1948 - Fg.9 Mapp. 1867, 10754, 1401, 14487, 15145, 15143, 15157, 15284, 14949; BIDORINI Marco n. a GALLARATE il 23/11/1951 - Fg.9 Mapp. 1867, 10754, 1401, 14487, 15145, 15143, 15157, 15284, 14949; COMUNE DI CASSANO MAGNAGO con sede in CASSANO MAGNAGO - Fg.9 Mapp. 1267, 10755, 12071, 14488, 15144, 15156, 15181, 12074; GIANI Carlo n. a CASSANO MAGNAGO il 19/05/1932 - Fg.9 Mapp. 1309; GIANI Giuseppina n. a CASSANO MAGNAGO il 28/10/1928 - Fg.9 Mapp. 1831; GIANI Patrizia n. a GALLARATE il 30/11/1955 - Fg.9 Mapp. 1309, 1309; GIANI Vittorio n. a CASSANO MAGNAGO il 14/09/1925 - Fg.9 Mapp. 1831; LUONI Cesare n. a CASSANO MAGNAGO il 15/02/1946 - Fg.9 Mapp. 1864; LUONI Giuseppe n. a CASSANO MAGNAGO il 06/01/1949 - Fg.9 Mapp. 4161, 4153; LUONI Luciana n. a GALLARATE il 23/04/1941 - Fg.9 Mapp. 4161, 4153; LUONI Marisa n. a CASSANO MAGNAGO il 26/05/1937 - Fg.9 Mapp. 4161, 4153; MACCHI Flavia n. a VARESE il 14/07/1935 - Fg.9 Mapp. 1312; MACCHI Franco n. a CASSANO MAGNAGO il 05/02/1948 - Fg.9 Mapp. 14947, 15282; MACCHI Luigi n. a CASSANO MAGNAGO il 21/06/1952 - Fg.9 Mapp. 14947, 15282; SAMMARTINI Bianca Maria n. a GALLARATE il 28/09/1987 - Fg.9 Mapp. 1770; SAMMARTINI Margherita n. a GALLARATE il 07/03/1984 - Fg.9 Mapp. 1770; SAMMARTINI Pietro n. a BUSTO ARSIZIO il 08/07/1951 - Fg.9 Mapp. 3578; SCANDOLA Maria n. a MONTECCHIO PRECALCINO il 28/04/1930 - Fg.9 Mapp. 1309; SCANDROGLIO Flora n. a CAIRATE il 11/05/1915 - Fg.9 Mapp. 14947; SCANDROGLIO Flora n. a CAIRATE il 11/05/1915 - Fg.9 Mapp. 15282; UBI LEASING S.P.A. con sede in BRESCIA - Fg.9 Mapp. 14636

Comune di GallarateOpere di compensazioneMACCHI Flavia n. a VARESE il 14/07/1935 - Fg.9 Mapp. 336

Comune di SaronnoOpere connesseBANFI Emilia FU ANGELO - Fg.6 Mapp. 57; CAMPI Andrea n. a SARONNO il 23/08/1959 - Fg.6 Mapp. 61; CAMPI Maria n. a COGLIATE il 09/05/1942 - Fg.6 Mapp. 62; CARUGATI Carlo FU ALBERTO - Fg.6 Mapp. 57; CARUGATI Luigi n. a SARONNO il 21/11/1936 - Fg.6 Mapp. 58; LEGNANI Giovanna n. a SARONNO il 08/01/1941 - Fg.6 Mapp. 59; LEGNANI Silvano n. a SARONNO il 16/06/1954 - Fg.6 Mapp. 60; REINA Angelo FU LUIGI n. a SARONNO il 28/02/1955 - Fg.6 Mapp. 56; TERRANEO Anna n. a LENTATE SUL SEVESO il 27/02/1931 - Fg.6 Mapp. 61.

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G - Tutte le inserzioni relative a ricerche e offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge 9-12-77, n. 903,qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore, o il ramo di attività. - Tutti gli annunci e la raccolta di candidature avvengono in ottemperanza al D.LGS n. 196 del 30Giugno 2003 in materia di Privacy. Per maggiori informazioni www.cercoagenti.it/privacy - La gestione di "Banche Dati", "Dati personali", relativa "Diffusione" e "Trattamento", è di pertinenza delle rispettive aziende inserzioniste, nella persona del responsabile al trattamentodei dati, nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. Tutte le risposte devono contenere l’Autorizzazione al trattamento dei dati.

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49Giovedì 23 Dicembre 2010

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Da più parti è stata espressa la volontà di chiudere la trattativa di rilancio entro Natale

Oggi il rush finale per MirafioriVertici aziendali e sindacati (Fiom compresa) al tavolo

L’incontro tra Fiat e sin-dacati dei metalmec-canici per chiudere l’accordo per Mirafiori

si tiene questa mattina presso l’Unione industriale di Torino. Dopo la richiesta di riattivare il tavolo, avanzata martedì da alcune organizzazioni sindacali e le parole dell’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, la partita su Mi-rafiori sembra dunque entrare nel rush finale, dopo lo stop registrato il 3 di-cembre. L’obiettivo è chiudere l’intesa entro Natale, per poi far partire gli investimenti pro-messi dalla Fiat. Al vertice parteciperà anche la Fiom.

Ieri c’era fer-mento tra le sigle sindacali, convinte che oggi si vada al tavolo per chiudere la partita.

«La Fismic andrà all’incontro con Fiat per Mira-fi ori con l’intento di fi rmare», ha fatto sapere ieri il segreta-rio generale, Roberto Di Maulo. Proprio dalla Fismic era parti-ta, martedì, l’iniziativa della

lettera, inviata da tutte le sigle, inviata alla Fiat per riannodare i fi li della discussione, iniziativa che ha trovato immediato con-senso da parte del Lingotto. Un consenso che, per altro, era già trapelato sempre martedì sera, dalle stesse parole dell’a.d., Sergio Marchionne. Nell’incon-tro con il management torinese, Marchionne aveva espresso una decisa apertura per l’incontro che si tiene questa mattina.

«Ci saremo anche noi, sare-mo presenti. D’al-tronde non abbia-mo mai chiesto un’interruzione delle trattative e restiamo convinti che l’investimento che Fiat intende sobbarcarsi sul-lo stabilimento piemontese possa essere fatto senza peggiorare le con-dizioni dei lavora-tori», ha detto, dal canto suo, Giorgio

Airaudo, responsabile del set-tore auto di Fiom. La Federa-zione, tuttavia, arriva al nuovo incontro senza mostrare alcuna apertura sostanziale, attenden-do, di contro, parziali modifi che

alla bozza di contratto da par-te del Lingotto. «Difficile che potremo cambiare opinione su Mirafi ori, se Fiat tornerà ancora una volta a proporci Pomigliano con qualche leggera variazione», ha confermato Airaudo.

Sullo stabilimento campano è tornato ieri Giorgio Cremaschi, della Fiom, secondo cui il refe-rendum al 51% che oggi lancia Marchionne è assolutamente il-

legittimo, come a Pomigliano si vuole imporre a una sola fabbri-ca la secessione dal contratto na-zionale. È illegittimo che si possa votare azienda per azienda la se-cessione dal contratto nazionale, senza che tutti i metalmeccanici italiani abbiano potuto votare se è giusta o no questa scelta. È chiaro che questo non è il fe-deralismo contrattuale, ma la pura distruzione del contratto

nazionale, così come sarebbe la distruzione dello stato naziona-le una decisione sul federalismo, presa territorio per territorio, e non dal parlamento e dalle sedi democratiche nazionali», ha pro-seguito Cremaschi. «Ai lavora-tori di Mirafi ori, come a quelli di Pomigliano, viene imposto di votare la secessione senza che abbiano potuto votare, assieme a tutti gli altri lavoratori italia-ni, se era giusto o no il meccani-smo delle deroghe al contratto nazionale. Quindi siamo in pie-na illegittimità formale, a cui si aggiunge l’inaccettabile ricatto che è costituito dalla minaccia di chiudere la fabbrica, se il 51% dei lavoratori non vota sì».

Sul fronte societario, Borsa ita-liana ha disposto dal 3 gennaio l’avvio delle negoziazioni dei titoli ordinari, privilegiati e di rispar-mio di Fiat industrial, la socie-tà nata dalla scissione parziale proporzionale di Fiat (che avrà effi cacia dall’1 gennaio). Sempre dal 3 gennaio, le azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio Fiat saranno quotate «ex scissione». Continua invece la corsa del titolo. Ieri, a piazza Affari, ha sovraperformato e ha chiuso a 15,31 euro, +1,32%.

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Verrà pubblicata nei prossimi giorni, probabilmente subito dopo Natale, la nuova norma-tiva con la quale il Vaticano in-

tende adeguarsi agli standard interna-zionali sull’antiriciclaggio. L’impegno è dettato dal calendario dell’accordo mo-netario tra lo Stato della Città del Vati-cano e l’Unione europea, che prevede un adeguamento entro il 31 dicembre ed è divenuto impellente dopo che, su segna-lazione della Banca d’Italia, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sullo Ior.L’indagine ha accertato nei mesi scorsi che alcune operazioni dell’Istituto per le opere di religione non rispettano gli standard anti-riciclaggio e ha portato all’iscrizione nel registro degli inda-gati di presidente e direttore genera-le della banca vaticana (Ettore Gotti Tedeschi e Paolo Cipriani), nonché al sequestro di un fondo di 23 milioni di euro, confermato questa settimana dal giudice per le indagini preliminari.Firmando la convenzione monetaria con Bruxelles, il 17 dicembre 2009, il

Vaticano si è impegnato ad adeguare la sua normativa su tre fronti: la coniazio-ne degli euro con l’effi ge papale (il Vati-cano è tenuto a far circolare una certa quantità delle proprie monete e non ri-servarle ai soli collezionisti), la preven-zione della frode e la lotta al riciclaggio di denaro sporco. Fonti vaticane confer-mano che è in dirittura di arrivo la nor-mativa relativa a questi tre ambiti. Il documento dovrebbe avere la forma del motu proprio o del chirografo del Papa.Dovrebbe contenere una sezione che si applica allo Stato della Città del Vati-cano e una seconda sezione che si appli-ca alla Santa Sede che, giuridicamente distinta dalla prima, riguarderebbe più specifi camente lo Ior e il tema del ri-ciclaggio e potrebbe avere una diversa tempistica di entrata in vigore.

Per quanto riguarda l’antiriciclaggio, la Santa Sede ha avviato da tempo ne-goziati con l’Ocse e con il Gafi (Gruppo di azione finanziaria internazionale contro il riciclaggio di capitali). Gotti Tedeschi in persona si è recato più volte

nella capitale francese e ha consegnato la documentazio-ne richiesta.Solo dopo che verrà pubbli-cata la norma-tiva papale, tuttavia, l’Ocse potrà valutar-ne le procedure e gli organismi previsti e de-cidere, even-tualmente, di iscrivere fi nal-mente il Vati-cano nella cosiddetta «white list» (li-sta bianca) dei paesi che applicano gli standard internazionali antiriciclaggio.Pur esprimendo sorpresa per le in-dagini della procura di Roma e per il ruolo svolto dall’Unità di informazione fi nanziaria (Uif) della Banca d’Italia, il Vaticano, già nei mesi scorsi, ha annun-

ciato l’intenzione di adeguarsi alle richieste internazionali. Una nota pubblicata sull’Os-servatore Romano lo scorso 22 settembre rendeva noto che il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, ha disposto la creazione di un «uffi cio di informazione fi nan-ziaria» presso lo Ior e di una commissione ad hoc guidate, entrambe, dal cardinal Attilio Nicora.

La normativa in via di pub-blicazione dovrà tenere insie-me due esigenze diverse: tra-sparenza e autonomia. Per un verso, infatti, il Palazzo aposto-

lico intende proseguire l’operazione di trasparenza avviata dal cardinal Ber-tone e voluta dal Papa per dissipare le ombre che continuano a gravare sullo Ior. Più concretamente, si tratta di mi-gliorare i rapporti tra la banca vaticana e le istituzioni bancarie italiane.

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ENTRO FINE ANNO SARÀ PUBBLICATO IL TESTO. POI L’OCSE VALUTERÀ LA POSIZIONE DELLA SANTA SEDE

Il Vaticano si adegua alle norme antiriciclaggioPer evitare ulteriori problemi dello Ior con la magistratura italiana

Lo stabilimento Fiat a Mirai ori

Ettore Gotti Tedeschi

Parla MarchionneMirafiori: accordopossibile prima

di Natale

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50 Giovedì 23 Dicembre 2010 MERCATI E FINANZA

DI MIRKO MOLTENI

Ha debuttato ieri alla borsa di Milano e i risultati sono già no-tevoli, pur nel relati-

vo rilassamento dovuto anche all’imminenza delle feste natali-zie. First capital, la prima socie-tà italiana di Pipe, cioè Private investment in public equity, si è presentata ai blocchi di par-tenza con un pacchetto totale di 23 milioni di azioni, del valore di 1,03 euro ciascuna, con war-rant esercitabile in tre periodi da qui al 2013, che sale a 1,13 euro come net asset value. Si parte insomma da un capitale iniziale di oltre 25 milioni di euro, aumentabile entro il 30 giugno 2011 fino a un massi-mo ulteriore di azioni previsto in 26.855.206. Il progetto ha preso forma nel 2008 con una cordata di operatori capeggiati da Strategy invest, che da sola detiene quasi il 13% del capita-le societario. Scopo: investire in aziende medio-piccole ad alta competitività con capitalizza-zione inferiore a 350 milioni di euro. Tutto nella migliore tradizione del private equity, ma con la grande differenza, peculiare della strategia Pipe, che le imprese devono essere quotate in borsa.

Come spiega l’a.d., Paolo La

Pietra: «Puntiamo ad aziende che siano leader nel loro settore di mercato, dopo averle adegua-tamente scremate per stabilità, capacità manageriale intrinseca e affi dabilità creditizia. Dato che la crisi si rifl ette sui consumi, è per noi importante investire in operatori che abbiano resistito alla concorrenza grazie a pro-duzioni o servizi di eccellenza». Via libera, dunque, a operatori specializzati in particolari tec-nologie o procedure. I settori possono essere i più dispara-ti, come dice il vicepresidente, Renzo Torchiani: «Partecipiamo già con il 4,5% in una società leader nel campo dei servizi ospedalieri e in una rinomata marca di pelletteria, Piquadro. Di sicuro, staremo lontani dalle fi nanziarie, mentre per le im-mobiliari, ci penseremo a tempo debito».

La decisione di puntare su pmi quotate, fulcro e bastione del sistema Italia, rappresenta decisamente una ventata di ot-timismo e fi ducia nell’apparato del nostro paese, ma Torchiani non esclude future joint venture all’estero: «Si tratterà di trovare un partner straniero affi dabile; per ora è un discorso prematu-ro». Ieri il titolo ha chiuso a piaz-za Affari con un prezzo uffi ciale di 1,059 euro, +5,16%.

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Prima Pipe italiana in borsa a +5,16%

First capital,via con slancio

Anche l’Unione europea vuole vederci chiaro nell’assegnazione delle tratte ferroviarie e delle

fermate. La Commissione euro-pea ha infatti inviato all’Italia una «lettera di pre-infrazione», in cui chiede spiegazioni per il divieto di effettuare ferma-te intermedie, che le autorità

competenti hanno imposto sul territorio nazionale (sulle trat-te che collegano Monaco e Inn-

sbruck a Milano, Verona, Bolo-gna e Venezia) ai treni Db-Obb Eurocity, gestiti in partenariato

dalla Deutsche bahn e dalle Ferrovie federali austriache in-sieme all’italiana LeNord. Nella lettera, Bruxelles esige una ri-sposta entro 10 settimane, ovve-ro prima della fi ne di febbraio.La Commissione europea non sembra affatto convinta dai motivi addotti dall’Uffi cio per la regolazione dei servizi ferroviari (Ursf) per giustifi care il divieto ed esprime i suoi «seri dubbi» sulla loro compatibilità con la legislazione Ue, che ha libera-lizzato il mercato ferroviario. Per questo caso, il commissario ai trasporti, Siim Kallas, ha an-nunciato di voler «agire rapida-mente».

All’inizio di dicembre, l’Ursf ha comunicato agli operatori fer-roviari tedesco e austriaco la sua decisione, presa su sollecitazione di Trenitalia, nota la Commis-sione, di proibire ai treni Euroci-ty Db-Obb le fermate intermedie a partire dall’inizio dell’orario invernale (12 dicembre), reite-rando una misura che aveva già preso contro l’altro tentativo di liberalizzazione delle ferrovie italiane, il treno Arenaways sulla tratta Milano-Torino.

Gli operatori austro-tedeschi, dunque, non potranno più far fermare a Brescia, a Bolzano, a Trento, a Padova e a Vicenza i treni che scendono da Monaco e da Innsbruck in Italia, verso Mi-lano, Verona, Bologna e Venezia.Motivazione del provvedimen-to: le fermate intermedie com-prometterebbero «l’equilibrio economico del contratto di ser-vizio pubblico» fra Trenitalia e le regioni interessate (Lombar-dia, Veneto, Emilia Romagna e le province autonome di Trento e Bolzano), che sovvenzionano il traffico locale. In sostanza, si argomenta che questi colle-gamenti andrebbero a danneg-giare l’attività di Trenitalia che offre già, su mandato delle regioni, questo tipo di servizio.Dopo le proteste degli utenti e delle autorità di Trento e Bol-zano, e le azioni legali (con un ricorso al Tar) delle società col-pite del divieto, il provvedimento è stato sospeso per tre mesi su tutte le tratte, salvo che quella con destinazione Venezia. Ma la Commissione europea ora vuol vederci chiaro e sembra deter-minata a intervenire per evitare che l’Ursf, con un’interpretazio-ne, giudicata molto discutibile, delle deroghe previste dalla legislazione Ue, finisca con il compromettere l’obiettivo della liberalizzazione ferroviaria.

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Ue, binari off limitsLettera di pre-infrazione all’Italia

Dopo le restrizioni poste dall’Ufi cio regolazione servizi ferroviari alle fermate di Db e Obb

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Capitale sociale € 35.389.362,84 i.v.Numero Iscrizione Registro Imprese Torino – codice fiscale e partita IVA 00470590019

Sito internet: www.itk.it

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA

I Signori Azionisti titolari di azioni ordinarie sono convocati in assemblea straordinaria in Firenze, via dei Barucci, 2 presso gli ufficidi KME Group S.p.A. per il giorno 15 febbraio 2011, alle ore 12,00 in prima convocazione ed occorrendo per il giorno 16 febbraio2011, in seconda convocazione stessi luogo ed ora per deliberare sul seguente

*=37:4 348 67;=:;

1. Progetto di fusione per incorporazione di IntekCapital S.p.A. con socio unico in Intek S.p.A. ai sensi degli artt. 2501-0&. e 2505del codice civile; deliberazioni inerenti e conseguenti, ivi inclusa la modifica della clausola dell’oggetto sociale di cui all’art.2 dello Statuto sociale di Intek S.p.A.

&0<7?084 >;27084 4 37=7??7 37 A;?;Il capitale sociale di Intek S.p.A. è di • 35.389.362,84, rappresentato da complessive n. 136.112.934 azioni prive di indicazione delvalore nominale, di cui n. 130.420.557 azioni ordinarie e n. 5.692.377 azioni di risparmio. Ogni azione ordinaria dà diritto ad un votonelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società.

+0=?427<0B7;:4 088C0>>491840La legittimazione all’intervento in Assemblea e all’esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società effettuatadall’intermediario abilitato alla tenuta dei conti ai sensi di legge, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relativeal termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in primaconvocazione ossia il 4 febbraio 2011; le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale terminenon rilevano ai fini della legittimazione all’esercizio del diritto di voto in Assemblea.I titolari di azioni non ancora dematerializzate potranno partecipare all’Assemblea soltanto previa consegna dei propri certificatiazionari ad un soggetto autorizzato di cui all’art. 12 del Provvedimento Banca d’Italia / Consob del 22 febbraio 2008 (“Disciplina deiservizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione”) in tempo utile per la loroimmissione nel sistema di dematerializzazione e per la successiva comunicazione di cui al paragrafo precedente.Ciascun soggetto legittimato ad intervenire in Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta ai sensi delle vigentidisposizioni di legge, sottoscrivendo il modulo di delega reperibile sul sito internet della Società all’indirizzo www.itk.it, presso lasede legale in Ivrea (TO), Via Camillo Olivetti n. 8, oppure presso gli Uffici Amministrativi in Milano, Foro Buonaparte, 54. La delegapuò essere trasmessa alla Società mediante invio a mezzo raccomandata <=4>>; 80 ,434 846084! 687 .55727 $997:7>?=0?7A7 7: )780:;!(;=; %@;:0<0=?4! #" ovvero mediante notifica elettronica all’indirizzo di posta certificata (,0&)"#$0#*(/$&.02+#(*!(0.La Società ha designato quale Rappresentante degli azionisti, ai sensi dell’art. 135 undecies del D.Lgs. 58/1998 (il “-.(”), la Societàper Amministrazioni Fiduciarie “SPAFID” S.p.A. a cui potrà essere conferita la delega con istruzioni di voto sulla proposta all’ordinedel giorno, a condizione che essa pervenga al medesimo, mediante invio a mezzo raccomandata presso il domicilio all’uopo elettoin Milano, Foro Buonaparte n. 10, ovvero mediante comunicazione elettronica all’indirizzo di posta certificata /-#'(%"#$0#*(/$&.02+#(*.it,entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l’Assemblea in prima convocazione; la delega haeffetto per le sole proposte in relazione alle quali siano conferite istruzioni di voto. Un modulo di delega è reperibile sul sito internetdella Società all’indirizzo www.itk.it, presso la sede legale in Ivrea (TO), Via Camillo Olivetti n. 8, oppure presso gli UfficiAmministrativi in Milano, Foro Buonaparte, 54.I soggetti legittimati all’intervento in assemblea possono porre domande sulle materie all’ordine del giorno anche prima dell’assemblea,mediante invio a mezzo raccomandata <=4>>; 80 ,434 846084! 687 .55727 $997:7>?=0?7A7 7: )780:;! (;=; %@;:0<0=?4! #" ovveromediante comunicazione elettronica all’indirizzo di posta certificata (,0&)"#$0#*(/$&.02+#(*!(0; alle domande pervenute primadell’Assemblea verrà data riposta al più tardi durante la stessa, con facoltà della Società di fornire una risposta unitaria alle domandeaventi lo stesso contenuto.Ai sensi dell’art. 126 bis del TUF gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale socialepossono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso di convocazione, l’integrazione dell’elenco delle materie datrattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da loro stessi proposti. La domanda deve essere presentata per iscritto <=4>>;80 ,434 846084 4 687 .55727 $997:7>?=0?7A7 7: )780:;! (;=; %@;:0<0=?4! #" a mezzo raccomandata, a condizione che pervenga allaSocietà entro il termine di cui sopra. Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere presentata da parte degli eventualisoci proponenti una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione.Delle eventuali integrazioni all’elenco delle materie che l’Assemblea dovrà trattare a seguito delle predette richieste è data notizia,nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell’avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato perl’Assemblea. Contestualmente alla pubblicazione della notizia di integrazione sarà messa a disposizione del pubblico, nelle medesimeforme previste per la documentazione relativa all’Assemblea, la relazione predisposta dai soci richiedenti, accompagnata da eventualivalutazioni dell’organo amministrativo. Si ricorda che l’integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l’Assemblea delibera,a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da loro predisposta, diversa da quelledi cui all’art. 125 ter, comma 1, del TUF.

';2@94:?0B7;:4La documentazione relativa all’Assemblea, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico presso la sedesociale in Ivrea (TO), Via Camillo Olivetti n. 8, presso gli uffici amministrativi in Milano, Foro Buonaparte n. 54 e sarà inoltrepubblicata sul sito internet della Società all’indirizzo www.itk.it nonché presso Borsa Italiana S.p.A. entro il termine di pubblicazionedell’avviso di convocazione.Gli Azionisti avranno diritto ad ottenerne copia.

/;?; <4= 2;==7><;:34:B0Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza. Le schede di votazione, con le relative modalità d’esercizio, saranno resedisponibili, entro il termine di pubblicazione dell’avviso di convocazione, sul sito internet della Società all’indirizzo www.itk.it,presso la sede legale in Ivrea (TO), Via Camillo Olivetti n. 8 e presso gli Uffici Amministrativi in Milano, Foro Buonaparte, 54. Lascheda di voto per corrispondenza, unitamente a copia della comunicazione prevista dalla normativa vigente al fine dellapartecipazione all’assemblea, dovrà pervenire entro le quarantotto ore precedenti l’Assemblea di prima convocazione <=4>>; 80 ,434846084 4 687 .55727 $997:7>?=0?7A7 7: )780:;! (;=; %@;:0<0=?4! #". Il voto può essere revocato mediante dichiarazione espressaportata a conoscenza della Società, presso gli Uffici Amministrativi, almeno il giorno precedente l’Assemblea

Il presente avviso di convocazione viene pubblicato, ai sensi dell’art. 125 bis TUF, sul sito internet della Società in data 23 dicembre2010 nonché, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto sociale, sul quotidiano Italia Oggi in pari data.

* * *

“Avviso ai portatori dei “Warrant azioni ordinarie Intek S.p.A. 2005/2011”

Si comunica ai Signori Portatori dei “Warrant azioni ordinarie Intek SpA 2005/2011” che la facoltà loro riconosciuta di esercitare i1#..#,0 in parola viene sospesa in ragione della convocazione dell’Assemblea degli Azionisti in sede straordinaria per i giorni 15 e16 febbraio 2011, rispettivamente in prima e seconda adunanza, che dovrà deliberare in merito alla proposta di fusione perincorporazione di IntekCapital S.p.A. con socio unico in Intek S.p.A.Conseguentemente, l’esercizio dei 1#..#,0 resterà sospeso dal 23 dicembre 2010 (incluso) fino al giorno (incluso) in cui avrà luogola riunione assembleare in parola.

Milano, 23 dicembre 2010p. Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente: dott. Vincenzo Manes

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53Giovedì 23 Dicembre 2010Giovedì 23MERCATI E FINANZA

Borse europee vicine alla parità, ieri, in una giornata priva di spunti. Il Ftse Mib ha

segnato -0,02% a 20.733 pun-ti, il Ftse All share +0,06% a 21.449 punti, il Ftse Mid cap +0,46%, il Ftse Star +0,29%. A Londra il Ftse-100 ha regi-strato +0,53%, a Francoforte il Dax -0,14%, a Parigi il Cac-40 -0,2%. A metà seduta, a New York, il Dow Jones segnava +0 ,26%, l ’S&P 500 +0,36%, i l Nasdaq Composi-te +0,26%.

A Milano è stato particolarmente brillante il titolo Exor (+3,79% a 24,91 euro), se-guito da quello Fiat (+1,32%). Bene anche Fonsai (+1,92%), che come gli altri titoli della galassia Ligresti (Premafin +1,28%, Milano Ass. +1,18%) ha proseguito la corsa di martedì. Positiva Atlantia (+0,85%), nonostante Abertis

che potrebbe cedere la pro-pria quota pari al 6,7%. Prese di profi tto sui bancari: Banco popolare -2,14%, Popolare Mi-lano -0,72%, Unicredit -0,42%, Intesa Sanpaolo -0,92%. Poco mossa Acea (+0,74%), dopo il piano industriale al 2013. Bril-lanti invece Indesit (+2,73%)

e Maire Tecni-mont (+3,71%). Tra i titoli mino-ri, bene Beghelli (+11,15%).

Quanto all’eu-ro, ha chiuso a 1,3099 sul dollaro dopo un minimo a 1,3078. La divisa europea ha tocca-to nuovi minimi record contro il franco svizzero scivolando fi no a 1,2476. Euro-yen

a 109,31, dollaro-yen a 83,46. Infi ne il petrolio, con il Wti

che ha segnato, a metà sedu-ta, a New York, 90,42 dollari al barile (dopo un massimo a 90,80), contro i 93,73 dollari del Brent a Londra.

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Ftse All share +0,06%. Euro 1,3099

Listini senza spuntiSi pensa a Natale

TORNANO VOCI

Abertis versol’addioad AtlantiaLa spagnola Abertis potrebbe cedere la propria partecipazio-ne del 6,68% in Atlantia e nel gruppo portoghese Brisa. Lo ha rivelato il quotidiano spagnolo El Economista, citando l’am-ministratore delegato di Aber-tis, Francisco Reynes. Secondo l’agenzia Bloomberg, Abertis potrebbe ottenere nel 2011 risul-tati migliori di quelli del 2010, grazie ai proventi delle sue auto-strade spagnole. Nei giorni scor-si, il Sundey Times aveva diffuso la voce che il gruppo britanni-co di private equity Cvc stava mettendo insieme 12 miliardi di euro per scalare Abertis. Cvc capital partners ha acquistato una partecipazione del 15,5% di Abertis in agosto per 1,7 mi-liardi di euro da Acs. L’azionista chiave di Abertis, con il 28%, è la spagnola La Caixa.

Il titolo non ha registrato spunti di rilievo, dopo le indi-screzioni di stampa. Abertis, come ha scritto, nell’edizione online, Expansion, detiene una partecipazione del 6,7% in At-lantia e una quota del 14,58% in Brisa. «Queste indiscrezioni non rap-presentano una novità. Tali voci», ha commentato un opera-tore, «circolano da un paio d’an-ni». Opinione condivisa anche dagli esperti di Mediobanca.

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FINO AL 2013

Acea varanuovo pianoindustrialeVia libera dal cda di Acea al piano industriale 2011-13. Il gruppo prevede un ebitda al 2013 di 865 milioni di euro, di cui oltre l’80% da attività regolamentate. La crescita media annua 2010-2013 è pari a circa l’11%. Previsto inoltre un piano di investimenti nel triennio di 1,3 miliardi di euro concentrati, per oltre il 70%, nelle attività regolamentate idrico e distribuzione elettrica. L’indebitamento finanziario netto al 2013, in calo, sarà di 1.684 milioni di euro e il rap-porto debito-ebitda al 2013 sarà dell’1,9%.Tra i target principali, la ridu-zione della posizione debitoria, grazie anche all’implementa-zione del progetto di conteni-mento del capitale circolante netto (circa 250 milioni di euro nel triennio). Il piano non in-clude l’impatto relativo alla distribuzione di dividendi.«Sono molto soddisfatto per il fatto che il piano approvato confermi, ancora una volta, il costante impegno del grup-po rivolto al perseguimento dell’effi cienza operativa», ha commentato Marco Staderini, a.d. di Acea, «accompagnato a uno sviluppo selettivo dei bu-siness a elevato potenziale».

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Ivy Asset Strategy A1 EUR 1120,75

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Healthcare Opportunities EUR 7,11 21/12/2010 GBP 6,04 21/12/2010 USD 9,34 21/12/2010

Polar Japan Fund USD 18,28 22/12/2010 GBP 11,83 22/12/2010 JPY 1528,44 22/12/2010

UK Absolute Return EUR 13,05 22/12/2010 GBP 11,10 22/12/2010 USD 17,15 22/12/2010 EUR 13,17 22/12/2010 GBP 11,20 22/12/2010 USD 17,32 22/12/2010

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

POLIZZE UNIT LINKED

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Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,143 17/12/2010

Unidesio 760072 10,191 17/12/2010

Unidesio 760073 10,194 17/12/2010

Unidesio 760074 10,089 17/12/2010

Unidesio 760075 11,643 17/12/2010

Unidesio 760077 10,663 17/12/2010

Unidesio 760078 10,250 17/12/2010

Unidesio 760079 10,592 17/12/2010

Unidesio 760080 10,426 17/12/2010

Unidesio 760082 9,634 17/12/2010

Unidesio 760083 10,728 17/12/2010

Unidesio 760085 10,242 17/12/2010

Unidesio 760087 10,984 17/12/2010

Unidesio 760088 9,380 17/12/2010

Unidesio 760089 11,072 17/12/2010

Unidesio 760090 7,479 17/12/2010

Unidesio 760091 10,496 17/12/2010

Unidesio 760092 10,462 17/12/2010

Unidesio 760093 10,172 17/12/2010

Unidesio 760094 10,541 17/12/2010

Unidesio 760095 10,116 17/12/2010

Unidesio 760096 10,251 17/12/2010

Unidesio 760097 10,543 17/12/2010

Unidesio 760098 10,686 17/12/2010

Unidesio 760099 10,748 17/12/2010

Unidesio 760100 10,307 17/12/2010

Unidesio 760101 10,607 17/12/2010

Unidesio 760102 10,035 17/12/2010

Unidesio 760104 10,312 17/12/2010

Unidesio 760105 10,567 17/12/2010

Unidesio 760106 10,398 17/12/2010

Unidesio 760109 10,608 17/12/2010

Unidesio 760110 10,483 17/12/2010

Unidesio 760111 10,485 17/12/2010

Unidesio 760124 10,638 17/12/2010

Unidesio 760125 10,560 17/12/2010

Unidesio 760126 9,916 17/12/2010

Unidesio 760129 10,787 17/12/2010

Unidesio 760130 10,462 17/12/2010

Unidesio 760131 10,519 17/12/2010

Unidesio 760132 10,454 17/12/2010

Unidesio 760133 10,499 17/12/2010

Unidesio 760134 10,406 17/12/2010

Unidesio 760137 10,321 17/12/2010

Unidesio 760138 10,538 17/12/2010

Unidesio 760139 10,692 17/12/2010

Unidesio 760140 10,586 17/12/2010

Unidesio 760141 10,122 17/12/2010

Unidesio 760143 10,256 17/12/2010

Unidesio 760144 10,265 17/12/2010

Unidesio 760145 10,838 17/12/2010

Unidesio 760147 10,386 17/12/2010

Unidesio 760148 10,200 17/12/2010

Unidesio 760149 10,381 17/12/2010

Unidesio 760150 10,403 17/12/2010

Unidesio 760156 9,945 17/12/2010

Unidesio 760157 10,668 17/12/2010

Unidesio 760158 9,939 17/12/2010

Unidesio 760159 10,104 17/12/2010

Unidesio 760160 9,930 17/12/2010

Unidesio 760161 9,939 17/12/2010

Unidesio 760162 9,939 17/12/2010

Unidesio 760163 9,930 17/12/2010

Unidesio 760166 10,012 17/12/2010

Unidesio 760167 9,985 17/12/2010

Unidesio 760168 10,159 17/12/2010

Unidesio 760169 10,466 17/12/2010

Unidesio 760170 10,266 17/12/2010

Unidesio 760171 10,000 17/12/2010

Unidesio 760173 10,001 17/12/2010

Unidesio 760174 10,016 17/12/2010

Unidesio 760178 10,036 17/12/2010

Unidesio 760179 9,953 17/12/2010

Unidesio 760180 10,032 17/12/2010

Unidesio 760181 10,106 17/12/2010

Unidesio 760182 10,011 17/12/2010

Unidesio 760183 10,018 17/12/2010

Unidesio 760184 10,027 17/12/2010

Unidesio 760185 10,005 17/12/2010

Unidesio 760186 9,948 17/12/2010

Unidesio 760187 10,023 17/12/2010

Unidesio 760188 9,931 17/12/2010

Unidesio 760189 10,014 17/12/2010

Unidesio 760191 9,967 17/12/2010

Unidesio 760192 9,946 17/12/2010

Unidesio 760193 10,024 17/12/2010

Unidesio 760198 9,618 17/12/2010

Unidesio Obbligazionario

Breve Termine 10,000 11/11/2010

Unidesio Obbligazionario

Medio Termine 10,000 11/11/2010

Unidesio Azionario

Area Euro 10,000 11/11/2010

Unidesio Azionario

Internazionale 10,000 11/11/2010

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Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 30/11/2010

Adesso Index Aprile '07 88,810 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 | A | A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 97,066 B.CA POPOLARE DI VERONA NOVARA Scarl A2 | A- | A- * BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 100,421 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - | BB | - ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 98,748 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - | BB | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Alti Percorsi Index 1 – 2007 99,013 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 99,977 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 102,610 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Carichieti index linked 2006 98,110 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 97,280 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

Creberg altiplano marzo 07 96,376 CREDITO BERGAMASCO S.p.A. - | A- | A- BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 88,230 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 88,090 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 92,090 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 92,150 BANCA POPOLARE DI BARI Scrl - | (1) | - BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 72,980 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 101,550 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB+ | BBB+ IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 99,120 SNS BANK NV A3 | A- | A- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D(�) GLITNIR BANKI HF WR | NR | NR SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 92,000 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB+ | BBB+ BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 95,470 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 116,590 SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 72,980 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 101,550 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB+ | BBB+ IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Aa3 | A+ | A+ *****

ExtraFrutti - Index Linked 2008 100,820 UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 98,970 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 96,540 SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Index Up 1-2008 85,675 MORGAN STANLEY A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Index Up 3 - 2005 99,748 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 100,000 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 4 - 2004 99,936 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 102,685 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 2 - 2005 101,730 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 98,000 SNS BANK NV A3 | A- | A- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 98,448 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 10 98,365 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 98,099 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - CITIBANK N.A. A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 98,100 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 97,658 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 97,451 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Baa3 | - | - JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 99,013 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazioni dell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come dacomunicato disponibile sulla home page del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 98,520 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 98,609 BANCA REGIONALE EUROPEA A1 | A | A+ *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 100,850 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 100,500 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 98,990 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 100,450 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 78,690 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 96,990 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 94,750 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 71,980 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 72,160 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 96,480 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 94,525 MORGAN STANLEY A2 | A | A UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 99,666 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Capital Index SERIE IV 2005 98,650 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 98,610 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Capital index serie XX 2004 99,909 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Convergence Serie IX 2007 71,980 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 78,690 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 96,990 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 96,480 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 94,750 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 97,990 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 98,020 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 95,674 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 100,500 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 99,420 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 98,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 100,850 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 93,960 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 100,060 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 99,580 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 96,560 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 96,100 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 99,860 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 96,220 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 94,590 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 97,220 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 98,900 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 96,330 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 96,990 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 98,520 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 96,480 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 98,609 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 | A | A+ *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 97,830 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Crescita Sicura Serie VII 2007 94,750 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 98,488 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 | A | A+ *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 98,190 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 87,700 NIBC Bank NV Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 97,480 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 97,090 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 100,060 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 99,885 BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 94,095 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 99,860 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 101,270 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 99,580 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 99,250 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 | A | A+ IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 96,220 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 97,830 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 97,220 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 97,480 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 97,090 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 98,190 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 98,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 96,330 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 95,674 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 93,960 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 100,060 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 98,180 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANK OF AMERICA NA Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 97,550 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 98,180 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANK OF AMERICA NA Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 97,550 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,565 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 96,560 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 95,674 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 96,220 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 96,330 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 97,830 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 98,190 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 97,220 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 97,480 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 97,090 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 93,960 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 98,609 BANCO DI SAN GIORGIO S.p.A. A1 | A | A+ *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 98,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 99,500 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Aa1 | - | -

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 87,700 NIBC Bank NV Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 96,480 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 96,990 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 94,750 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 99,810 SNS BANK NV A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 96,100 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 94,590 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 99,420 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 98,900 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 99,580 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 98,488 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 99,420 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 99,810 SNS BANK NV A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 98,000 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 99,860 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 99,580 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 98,900 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 101,270 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 98,609 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A+ *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 100,500 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 100,850 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 98,520 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Japan – Euro Serie IV 2007 77,590 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 96,450 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 92,670 MORGAN STANLEY A2 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 95,670 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 81,390 NIBC Bank NV - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,610 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Classic Markets 97,230 CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 95,550 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 95,600 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - FORTIS BANK SA A1 | AA | A+

Lombarda Vita Euro Sector New 93,010 BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 87,700 NIBC Bank NV Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 87,700 NIBC Bank NV Baa2 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-Protezione e Valore Serie III 2007 99,500 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Aa1 | - | -

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 30/11/2010

VALORI AL 30/11/2010

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Page 50: LA GUIDA AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Iva, comunicazioni soft · Ora questo contesto non cè più. Parte dei paesi asiatici, che non hanno bilanci pubblici indebitati, innovano e determinano

55Giovedì 23 Dicembre 2010

Assicurazioni. Un’indagine pubblicata da Accenture ha sottolineato che più della me-tà (57%) delle compagnie di assicurazione europee prevede che il costo totale della confor-mità con la direttiva Solvency II sarà più elevato di quanto inizialmente stimato. Circa un terzo (29%) delle compagnie intervistate si aspetta di spen-dere più di 25 mln euro per adeguarsi alla direttiva. Tra questi, il 7% prevede di spen-dere più di 100 mln. Permane tuttavia un certo ottimismo per quanto riguarda il rispetto della scadenza del 2012.

Ubi banca non procederà al rimborso degli strumenti di capitale ancora in circolazione, riferiti a tre emissioni, per un importo nominale complessi-vo di 453,46 milioni di euro. Il gruppo ha infatti ritenuto opportuno mantenere l’attuale composizione del patrimonio, considerato che gli strumenti di nuova emissione presentano onerosità elevata cui non cor-risponde la certezza della pie-na computabilità prospettica.

Premafin ha sottoscritto con le banche fi nanziatrici il contratto di modifi ca, proroga ed estensione del contratto di fi nanziamento in pool del 22 dicembre 2004, oggi pari a 322,5 milioni di euro. La ga-ranzia dell’articolata operazio-ne «è rappresentata dal pegno sull’intero pacchetto di azioni ordinarie Fondiaria-Sai posse-dute da Premafi n, che mantie-ne il diritto di voto sulle azioni pegnate». La liberazione delle azioni in pegno, spiega il comu-nicato, potrà avvenire «in rela-zione all’andamento dei corsi di borsa del titolo Fondiaria-Sai azioni ordinarie e del mar-gine di solvibilità del gruppo Fondiaria-Sai». Il contratto prevede la rimodulazione del piano di ammortamento della linea denominata Term loan A e la concessione di una nuova linea di credito revolving di 15 milioni di euro, da attiva-re solo qualora non venisse eseguito l’aumento di capitale di Premafi n. Con l’esecuzione dell’aumento di capitale di Premafi n, è previsto un ulte-riore rimborso entro il 30 giu-gno 2011 di 40 milioni di euro della linea Term loan A e di 10 milioni di euro della linea revolving B.

Intesa Sanpaolo. L’Anti-trust ha deciso di rivedere le misure sul settore assicura-tivo del ramo vita prescritte a dicembre 2006, in occasio-ne della concentrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo. L’Autorità spiega che nel corso dell’istruttoria avviata il 30 settembre ha nuova-mente analizzato il mercato del settore assicurativo Vita interessato dall’operazione, anche alla luce del progetto di ristrutturazione del grup-po nel settore assicurativo, in base al quale Intesa Sanpaolo opererà attraverso compagnie assicurative controllate in via esclusiva e mediante la rete

distributiva costituita dagli sportelli bancari e i promotori del gruppo Intesa Sanpaolo.

Il gruppo Cremonini, attraverso la controllata Cre-monini rail iberica, ha avvia-to i servizi di ristorazione on board sui treni della nuova linea ad alta velocità (Ave) Madrid-Valencia. I 440 km che collegano le due città spa-gnole vengono percorsi in 90 minuti da 20 treni al giorno, con una previsione di 3,6 mln di passeggeri annui. Con que-sta gara sono oltre 1.100 i tre-ni serviti da Cremonini ogni giorno in 8 paesi europei.

Il gruppo Astaldi si è ag-giudicato il contratto da 37 mld per l’ammodernamento e l’ampliamento di uno svin-colo autostradale in Florida, negli Stati Uniti. Committen-te dell’iniziativa è il Florida department of transportation. L’avvio delle opere è previsto nel primo semestre 2011, con durata dei lavori di 30 mesi.

Enac. Il cda ha espresso viva preoccupazione per il perdurare dello stallo degli investimenti della società Aeroporti di Roma, destinati all’ampliamento e allo svilup-po dell’aeroporto di Fiumici-no, dovuto anche alla man-cata defi nizione del quadro tariffario.

Eni. Il Consiglio di stato ha ridotto a 20 milioni di euro, da 290 milioni, la sanzione irrogata dall’Antitrust a Eni per abuso di posizione domi-nante in relazione all’import di gas dalla Tunisia.

Consilium sgr. Il fondo di private equity ha acquisito da Star capital la maggioranza di De Fonseca, la famosa azienda produttrice di pan-tofole e calzature. De Fonseca, con un fatturato di 50 milio-ni di euro, produce circa 13 milioni di paia di pantofole l’anno, in più di 500 modelli, distribuiti in oltre 40 paesi.

Ima. Dall’1 gennaio sarà effettiva la fusione per incor-porazione di Ima safe in Ima. L’atto di fusione è stato stipu-lato il 21 dicembre.

Safilo ha rinnovato la licenza per il design, la pro-duzione e la distribuzione mondiale delle collezioni di montature da vista e occhiali da sole a marchio Yves Saint Laurent.

Parmalat ha raggiunto un accordo transattivo per la de-fi nizione del contenzioso con Ge capital fi nance riferibile all’azione revocatoria contro la medesima promossa da Parmalat in amministrazio-ne straordinaria. Per effetto dell’accordo, Ge capital fi nan-ce, senza alcun riconoscimen-to di responsabilità, ha cor-risposto a Parmalat 7,3 mln, a fronte della rinuncia da parte di Parmalat all’azione revocatoria già promossa.

BREVI

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

Carismi Più Certezza 10 103,913 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 107,340 BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 106,726 DEXIA CREDIOP S.p.A. A2 | A- | A UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 101,160 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 3 97,163 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 93,490 ANGLO IRISH BANK PLC Baa3 | BBB | B DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 99,110 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 104,830 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 98,170 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 89,400 UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 90,320 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

INDEX LINKED NUMERO 1 102,685 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 | - | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

PRODOTTOVALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

/$ Doppia Opportunità protezione totale 99,439 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - | (1) | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie IV 2005 97,230 MEDIOCREDITO FRIULI VENEZIA GIULIA - | A- | - UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 98,273 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 99,608 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Il valore dell'energia 98,420 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | A-

Index Linked Bull Dividend 92,550 BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 105,240 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - IXIS CORP. AND INVESTMENT BANK Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 94,210 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2006 100,666 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 98,896 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - | NR | A- UBS Ltd Aa3 | A+ | A+

Index Up 2 2006 95,920 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 | A | A+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA-

Nikkei Avenue 94,420 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA-

PROFIT + 99,430 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB+ | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 144,050 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 145,020 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 144,050 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 143,080 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 142,110 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 144,200 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 98,913 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 97,580 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA- INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa2 | A+ | AA-

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 103,470 HYPO PUBLIC FINANCE BANK Baa3 | BBB | BBB+ BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 98,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 93,960 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 96,100 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 94,590 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 98,190 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 97,450 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 97,220 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 97,480 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 97,090 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 100,500 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 99,860 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 98,900 SNS BANK NV A3 | A- | A- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 98,520 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 101,270 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- JP MORGAN CHASE BANK Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 99,580 SNS BANK NV A3 | A- | A- BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 100,850 SNS BANK NV A3 | A- | A- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 96,330 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 95,674 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 98,190 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 97,220 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 97,480 BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 96,220 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ COMMERZBANK AG Aa3 | A | A+

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 99,810 SNS BANK NV A3 | A- | A- BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA-

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 30/11/2010

VALORI AL 30/11/2010

VALORI AL 30/11/2010

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Telecom Italia e Trenitalia portano l’accesso ad internet tramite wi-fi sui

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